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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale – 70% DCB Milano Il Giornale dei Pensionati della “Ca’ de Sass” Anno 42°, numero 106, febbraio 2012 Associazione Pensionati CARIPLO e Banca Intesa In seguito ai provvedimenti go- vernativi in vigore dall’estate scorsa per fronteggiare la grave si- tuazione economica che affligge, fra gli altri, anche il nostro Paese e che, come di consueto, ha col- pito in prevalenza le fasce meno protette della popolazione, alcuni nostri associati ci hanno accusato di immobilismo, chiedendo se non fosse il caso di far sentire la nostra voce e, in particolare, quali azioni si potrebbero intraprendere per cercare di riportare ad equità e giustizia tali provvedimenti. Orbene, va innanzitutto ricordato che questi interventi vanno a col- pire non già i pensionati di una specifica categoria, ma tutte le persone ritirate dal lavoro, indi- pendentemente dalla categoria di provenienza. In tale contesto, risulta estrema- mente difficoltoso, e talvolta con- troproducente, esperire azioni o alzare la voce a tutela di singoli gruppi, tanto più laddove, più a torto che a ragione e senza cogni- zione di causa, è opinione preva- lente, supportata da una informa- zione mediatica votata ai luoghi comuni, che una certa categoria sia costituita da privilegiati. D’altro canto, quanto alla possi- bilità di essere protagonista in funzione delle pur giuste rivendi- cazioni, la componente pensioni- stica è notoriamente debole e que- sta debolezza, a mio avviso, deri- va, da un lato, dalla mancanza di una cultura sociale che veda nel ritirato dal lavoro una risorsa ad ogni livello e, dall’altro lato, dalla sostanziale impotenza - rispetto alle pesanti ripercussioni di certi provvedimenti su grandissima parte dei pensionati - dimostrata dalle confederazioni sindacali, al- l’interno delle quali pur sussiste un “sindacato dei pensionati”. È una debolezza, questa, che si manifesta periodicamente, ad ogni crisi o supposta tale, laddove con il messaggio che viene fatto passare - secondo il quale la causa principale viene attribuita per lo più al sistema pensionistico – di fatto si va a colpire indiscrimina- tamente chi è privo di difesa. Né possono alcunché le associa- zioni di categoria, come la nostra, alle quali viene esclusa, anche per giurisprudenza consolidata, qual- siasi valenza sindacale, con la conseguenza, già ampiamente sperimentata anche nel nostro ambito, di essere sempre e co- munque in balia delle decisioni assunte da altri anche per noi. In tale contesto si colloca anche il fatto che viene colpita pure, oltre a quella INPS, la parte integrativa delle pensioni erogate da fondi di natura privatistica: infatti, soprat- tutto ultimamente, i provvedi- menti in parola sanciscono l’e- stensione dei blocchi alle integra- zioni pensionistiche. La questione ha formato oggetto, in più occa- sioni, di pronunce giurispruden- ziali e a livello di Corte costitu- zionale, le quali, in sostanza, han- no parificato la previdenza com- plementare a quella obbligatoria. La Corte si è anche pronunciata in merito alla costituzionalità dei blocchi della perequazione e dei contributi di solidarietà rispetto alla previsione di cui all’art. 38 della Costituzione. Essa ha osser- vato che detti provvedimenti so- no solitamente temporanei (infat- ti, i blocchi succedutisi avevano e hanno formalmente tale caratte- re) e, pur prevedendo il succitato art. 38 che al lavoratore (e, quin- di, anche al pensionato) siano ga- rantiti mezzi adeguati alle esigen- ze di vita, la mancata perequazio- ne, appunto perché di effetto temporaneo, non tocca, secondo la Corte, il problema dell’adegua- tezza delle pensioni, affermando, peraltro, che una reiterazione pe- a pagina 2 PER GLI ADEMPIMENTI FISCALI RELATIVI AI REDDITI 2011 VEDERE ALLE PAGINE 11-12-13 Blocco delle pensioni: i sacrifici dei soliti noti

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Il Giornale dei Pensionatidella “Ca’ de Sass”Anno 42°, numero 106, febbraio 2012

Associazione Pensionati CARIPLO e Banca Intesa

In seguito ai provvedimenti go-vernativi in vigore dall’estatescorsa per fronteggiare la grave si-tuazione economica che affligge,fra gli altri, anche il nostro Paesee che, come di consueto, ha col-pito in prevalenza le fasce menoprotette della popolazione, alcuninostri associati ci hanno accusatodi immobilismo, chiedendo senon fosse il caso di far sentire lanostra voce e, in particolare, qualiazioni si potrebbero intraprendereper cercare di riportare ad equitàe giustizia tali provvedimenti.Orbene, va innanzitutto ricordatoche questi interventi vanno a col-pire non già i pensionati di unaspecifica categoria, ma tutte lepersone ritirate dal lavoro, indi-pendentemente dalla categoria diprovenienza.In tale contesto, risulta estrema-mente difficoltoso, e talvolta con-troproducente, esperire azioni oalzare la voce a tutela di singoligruppi, tanto più laddove, più atorto che a ragione e senza cogni-zione di causa, è opinione preva-lente, supportata da una informa-zione mediatica votata ai luoghicomuni, che una certa categoriasia costituita da privilegiati.D’altro canto, quanto alla possi-bilità di essere protagonista in

funzione delle pur giuste rivendi-cazioni, la componente pensioni-stica è notoriamente debole e que-sta debolezza, a mio avviso, deri-va, da un lato, dalla mancanza diuna cultura sociale che veda nelritirato dal lavoro una risorsa adogni livello e, dall’altro lato, dallasostanziale impotenza - rispettoalle pesanti ripercussioni di certiprovvedimenti su grandissimaparte dei pensionati - dimostratadalle confederazioni sindacali, al-l’interno delle quali pur sussisteun “sindacato dei pensionati”.È una debolezza, questa, che simanifesta periodicamente, adogni crisi o supposta tale, laddovecon il messaggio che viene fattopassare - secondo il quale la causaprincipale viene attribuita per lopiù al sistema pensionistico – difatto si va a colpire indiscrimina-tamente chi è privo di difesa.Né possono alcunché le associa-zioni di categoria, come la nostra,alle quali viene esclusa, anche pergiurisprudenza consolidata, qual-siasi valenza sindacale, con laconseguenza, già ampiamentesperimentata anche nel nostroambito, di essere sempre e co-munque in balia delle decisioniassunte da altri anche per noi. Intale contesto si colloca anche il

fatto che viene colpita pure, oltrea quella INPS, la parte integrativadelle pensioni erogate da fondi dinatura privatistica: infatti, soprat-tutto ultimamente, i provvedi-menti in parola sanciscono l’e-stensione dei blocchi alle integra-zioni pensionistiche. La questioneha formato oggetto, in più occa-sioni, di pronunce giurispruden-ziali e a livello di Corte costitu-zionale, le quali, in sostanza, han-no parificato la previdenza com-plementare a quella obbligatoria. La Corte si è anche pronunciatain merito alla costituzionalità deiblocchi della perequazione e deicontributi di solidarietà rispettoalla previsione di cui all’art. 38della Costituzione. Essa ha osser-vato che detti provvedimenti so-no solitamente temporanei (infat-ti, i blocchi succedutisi avevano ehanno formalmente tale caratte-re) e, pur prevedendo il succitatoart. 38 che al lavoratore (e, quin-di, anche al pensionato) siano ga-rantiti mezzi adeguati alle esigen-ze di vita, la mancata perequazio-ne, appunto perché di effettotemporaneo, non tocca, secondola Corte, il problema dell’adegua-tezza delle pensioni, affermando,peraltro, che una reiterazione pe-

a pagina 2

PER GLI ADEMPIMENTI FISCALI RELATIVI AI REDDITI 2011 VEDERE ALLE PAGINE 11-12-13

Blocco delle pensioni: i sacrifici dei soliti noti

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anno 42°, numero 106, febbraio 2012FFondo Sanitario

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riodica dei blocchi perequativi an-drebbe a violare, come in effettivìola, il principio della difesa delpotere d’acquisto della moneta.Nella fase attuale di particolareconclamata contingenza e avutopresente il pensiero della CorteCostituzionale in materia, ogniazione che dovesse essere intra-presa molto difficilmente, a mioavviso, potrebbe avere un esitopositivo, anche perché andrebbe ascontrarsi contro la superiore esi-genza di salvaguardia della finan-za pubblica e del sistema Paesemediante il rilancio dell’econo-mia, cui, piaccia o no, giusto o

sbagliato che sia, pure il bloccodella perequazione è destinato. Inaltri termini, ciò che viene fattoprevalere è l’interesse generale,ma quello che non può essere as-solutamente condiviso è che l’ap-plicazione di tale innegabile prin-cipio, nelle sue varie forme, vedasempre e comunque coinvolti pe-santemente, con sacrifici perma-nenti nel tempo, i soliti noti, iquali sono chiamati a sopportarele conseguenze di scelte – o nonscelte – operate per mero oppor-tunismo di varia natura, politicoe/o lobbistico che dir si voglia (achi legge la relativa valutazione).Le problematiche qui analizzate

non sfuggono, infine, né a severeconsiderazioni di carattere etico(quel 10% che possiede più dellametà della ricchezza nazionalenon è certamente nemmeno scal-fito da questi provvedimenti daiquali è addirittura escluso) né avalutazioni di carattere sociale,ove solo si pensi alle conseguenzedella situazione in cui versano iprecari, i giovani disoccupati e lefamiglie dei cassintegrati perennio, peggio ancora, quelle di chi illavoro lo ha già perso, non certoper colpa sua, e non sa se lo potràmai ritrovare.

Giovanni F. Catenaccio

segue da pagina 1

Fondo Sanitario IntegrativoNel numero del 4 febbraio 2012, il supplemento PLUS del Sole 24 ore, con un articolo di Nicola Borzi, entrandonel merito, ha sottolineato le possibili ripercussioni sul nuovo Fondo Sanitario della vicenda relativa alla causa in-tentata dai rappresentanti dei pensionati in seno alla vecchia Cassa Sanitaria, causa avente per oggetto la validitàdella delibera con la quale il Consiglio, fra l’altro, ha evitato di sottoporre a referendum (alias: assemblea) l’opera-zione di “passaggio” al Fondo Sanitario medesimo. All’articolo ha replicato il Presidente Catenaccio che ha scrittouna lettera al giornalista. Nel successivo numero di PLUS dell’11 febbraio 2012, l’articolista ha ripreso l’argomen-to, fornendo, in estrema sintesi, alcune precisazioni, formulate sulla base delle osservazioni del nostro Presidente.Per completezza e correttezza di informazione riportiamo di seguito la trascrizione dei tre documenti.

La causa dei pensionati riottosi blocca il Fondo Sanitario di Intesa Sanpaolo

Scoppia la querelle legale sul nuovo Fondo sanitariointegrativo del gruppo Intesa Sanpaolo, varato il 2ottobre 2010 e a regime il più grande in Italia e tra imaggiori in Europa, con 100mila iscritti e oltre200mila beneficiari. Il 25 gennaio sindacati e mana-ger hanno fatto il punto: la soddisfazione per il buonlivello qualitativo di gestione e l’apprezzamento per leprestazioni sono unanimi. Ma la Fabi segnala che lasituazione è però sospesa al pronunciamento del Tri-bunale di Milano il quale, su richiesta di alcuni pen-sionati, contrari al nuovo Fondo, ha sospeso l’esecu-zione della delibera di confluenza della Cassa sanita-ria Intesa e del relativo patrimonio di 29 milioni nelnuovo Fondo. Che, come da delibera del consiglioCassa Intesa del 18 ottobre 2010, sarebbe avvenuto

“senza preventiva necessaria delibera dell’assemblea”.Per ricostruire il patrimonio mancante, Intesa San-paolo intende chiedere ad attivi e pensionati ex ade-renti alla Cassa Intesa un nuovo contributo dello0,5%, oltre alla quota versata al Fondo. “Serve unadecisa assunzione di responsabilità dei ricorrenti nelritirare la causa per evitare eventi dirompenti per ilFondo e un nuovo aggravio economico a dipendenti epensionati”, scrive la Fabi. Nella prossima udienza,giovedì 9 febbraio, il Tribunale di Milano valuterà ilricorso della Cassa sanitaria Intesa contro la sospen-sione della delibera.

Nicola Borzi

Da “PLUS – Il Sole 24 Ore” del 4 febbraio 2012

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FFondo Sanitarioanno 42°, numero 106, febbraio 2012

Egregio Dr. Borzi,ho avuto l'avventura (o la disavventura?) di leggere l'articolo a Sua firma relativo al supposto blocco del

Fondo Sanitario del Gruppo Intesa, blocco del quale Ella non ha trovato di meglio che addossarne la, altret-tanto presunta, responsabilità ai "riottosi pensionati".

Orbene, al riguardo, personalmente ma anche nella mia qualità di Presidente dell'Associazione PensionatiCariplo e Banca Intesa e certamente a nome di tanti altri pensionati già dipendenti della Comit, devo espri-merLe il mio disappunto per il taglio dell'articolo e per le imprecisioni e le falsità in esso contenute, che avreb-bero potuto essere evitate qualora Ella, come sarebbe del resto stato giusto e, soprattutto, corretto, avesse avu-to la sensibilità di sentire anche l'altra "campana" prima di formulare accuse inconsistenti.

Infatti:- non è del tutto vero che vi sia soddisfazione per le prestazioni fornite, anche perché la macchinosità del-

l'accesso, permeato da una burocratizzazione eccessiva e, talvolta, inconcludente, induce, laddove possibile, apreferire il Servizio Sanitario Nazionale. Glielo dice uno che ha sperimentato - e non in una sola occasione -tale burocratizzazione e le eccezioni che, talvolta, l’accompagnano;

- soprattutto, non è per nulla vero che "alcuni pensionati" sono "contrari al nuovo Fondo". Quello che ipensionati contestano è la cancellazione, in buona sostanza, di ogni criterio di mutualità e solidarietà che, daoltre sessanta anni, ha caratterizzato le forme integrative sanitarie. Mutualità e solidarietà che non possono es-sere certo sostituite da correttivi, gabellati per solidarietà intergenerazionale, lasciati all'imprevedibilità dei ri-sultati di gestione, con carico ai pensionati dei disavanzi e, quindi, senza che costoro sappiano quale è vera-mente il costo per l'appartenenza al Fondo. Ciò, con l'aggiunta dell'obbligo di rimanere iscritti per almeno treanni;

- in ogni caso, il procedimento giudiziario in corso riguarda le lesioni statutarie perpetrate dalla maggio-ranza del Consiglio della ex Cassa Sanitaria del Gruppo Intesa. In altri termini, ritengo che debba essere sem-pre e comunque contrastata l'arroganza con la quale alcuni impongono il loro modo di pensare e di agire, an-dando oltre ogni principio di legalità, quale è - e spero ne sia d'accordo - l'osservanza delle norme statutarie diun ente, come nel caso di specie. La invito a leggere - cosa che avrebbe dovuto già fare, a mio avviso, prima discrivere l'articolo - il ricorso che alcuni consiglieri pensionati hanno proposto e la decisione in corso di causaassunta dal Giudice;

- la proposta formulata dalla banca di richiedere un contributo ulteriore dello 0,5% sulla quota da cia-scun appartenente versata, è chiaramente un ricatto o, comunque, un tentativo di riversare sui pensionati laresponsabilità della situazione creatasi. Rammento, a questo proposito, che si parla di patrimonio, quindi diriserve, perché per la gestione corrente bastano e avanzano i contributi versati dagli iscritti. In ogni caso, perSua notizia, il bilancio preventivo per l'anno 2011, a suo tempo formulato dagli Organi del Fondo, ha eviden-ziato, nel complesso, un avanzo di un milione di euro. Il che, ovviamente, contraddice il principio in base alquale la "costruzione" del nuovo Fondo con la divisione fra attivi e pensionati è stata "inventata" per raggiun-gere almeno il pareggio di bilancio.

I pensionati, peraltro, esclusi da ogni confronto e con l'ostracismo consueto delle controparti, sono dasempre disponibili a discutere per evitare qualsiasi, comunque improbabile e impossibile, "blocco" del Fondo.

La invito a verificare la veridicità di quanto da me evidenziato e circostanziato, anche perché il sentireuna parte sola quando quelle in causa sono almeno due, prendendo per buona ogni cosa che detta parte riferi-sce, non permette di dare la patente di serietà e correttezza né a chi formula articoli senza verifica, né al gior-nale che tali "pezzi" pubblica.

Resto a Sua disposizione se mai volesse sentire anche l'altra "campana" e pubblicare qualcosa di più veroe corrispondente alla realtà delle cose e, con l'occasione, La saluto cordialmente.

Avv. Giovanni F. CatenaccioPresidente Associazione Pensionati Cariplo e Banca Intesa

Lettera del Presidente Catenaccio2

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FFondo Sanitario anno 42°, numero 106, febbraio 2012

Convenzione con GPAMolti di voi avranno ricevuto intorno alla fine dello scorso anno una lettera di Intermedia

Broker, sottoscritta anche da Energy Broker, con la quale veniva precisato che il portafoglio as-

sicurati di quest’ultima era trasferito alla predetta Intermedia Broker.

Successivamente, chi era assicurato con Vittoria Assicurazioni riceveva a sua volta una ulteriore lettera

direttamente da detta Compagnia Assicuratrice con la quale gli veniva comunicato che il Broker per le

proprie polizze era Biverbroker o anche Care International che, a quanto si apprende, fa riferimento

comunque a Biverbroker.

In tale contesto, la nostra Associazione, nell’intento anche di consentire agli iscritti di confrontare e va-

lutare le opportunità che vengono offerte dai vari Broker assicurativi, ha sottoscritto con GPA S.p.A.

(ex Assiparos) un accordo riservato agli associati e ai loro familiari conviventi, i cui termini sono pro-

spettati nel documento riprodotto nella pagina accanto, accordo che, oltre alla RC Auto, si estende an-

che alle proprietà immobiliari e alla tutela della persona nelle sue varie forme.

Resta, in ogni caso, tuttora operante l’accordo a suo tempo firmato con Biverbroker, che andrà a sca-

dere il prossimo dicembre e sul cui eventuale rinnovo vi saremo precisi in prossimità della scadenza.

Fondo Sanitario di Intesa Sanpaolo, pensionati al contrattacco: “Noi le vittime”

Nella querelle intorno al Fondo sanitario integrativodel gruppo Intesa Sanpaolo, a regime il più grandein Italia con 100mila iscritti e 200mila beneficiari,i pensionati dicono la loro. Giovanni Catenaccio,presidente dell’Associazione pensionati Cariplo eBanca Intesa, che ritiene di interpretare i sentimentidi ex dipendenti Comit, spiega: “ Non siamo ‘contra-ri al nuovo Fondo’: contestiamo la cancellazione deicriteri di mutualità e solidarietà che, da oltre ses-sant’anni, caratterizzano le forme integrative sanita-rie e non possono essere sostituiti da correttivi presen-tati per solidarietà intergenerazionale ma lasciati al-l’imprevedibilità dei risultati. Non si possono porre acarico dei pensionati i disavanzi senza che essi sap-piano qual è il vero costo per appartenere al Fondo,ma con l’obbligo di restare iscritti almeno tre anni”.

“Non è del tutto vera la soddisfazione per le presta-zioni: macchinosità dell’accesso e burocratizzazioneeccessiva inducono a preferire il servizio pubblico. Ilprocedimento giudiziario in corso riguarda quelle cheriteniamo lesioni statutarie perpetrate all’ex Cassasanitaria del gruppo Intesa. La richiesta della bancadi un contributo ulteriore dello 0,5% sulla quota de-gli iscritti riversa sui pensionati la responsabilità del-la situazione. Si parla di patrimonio, quindi di ri-serve, perché per la gestione corrente bastano i contri-buti degli iscritti: il bilancio preventivo 2011 ha unavanzo di un milione. I pensionati sono disponibili adiscutere per evitare ‘blocchi’ del Fondo, per quantoimprobabili”, conclude Catenaccio.

Nicola Borzi

Da “PLUS – Il Sole 24 Ore” dell’11 febbraio 2012

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AAssicurazionianno 42°, numero 106, febbraio 2012

AGLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE

PENSIONATI CARIPLO E BANCA INTESA

In riferimento al consolidato servizio fornito da GPA Spa ai dipendenti del Gruppo Intesa, siamo ad aggiornarvi sulla disponibilità dei nuovi prodotti assicurativi dedicati a voi e ai vostri familiari conviventi (purché non lavoratori autonomi). I prodotti che vi proponiamo sono tre:

Per la vostra auto o moto avete a disposizione, da gennaio 2012, più prodotti assicurativi, offerti da diverse compagnie assicurative, con tariffe competitive e possibilità di pagamento mensile dei premi.

Per la tutela della vostra abitazione vi proponiamo una polizza che al momento viene ritenuta da alcune associazioni di consumatori la migliore sul mercato per completezza delle garanzie offerte e rapporto costo /qualità.

Per la tutela della vostra persona abbiamo concordato, con una primaria compagnia americana, la Polizza Infortuni che, a costi molto competitivi, permette di assicurare i rischi: morte, invalidità permanente da infortunio e/o da malattia, inabilità temporanea, del singolo e/o del nucleo familiare completo.

Siamo a vostra disposizione c/o la nostra sede in via M. Gioia, 124 – Milano (MM Sondrio) nei seguenti orari di ricevimento pubblico:

lun. - giov.: 9.30-13 14-16 ven.: 9.30-13

per evitare attese al telefono scrivete all’indirizzo e-mail:

[email protected]

tel.02/67628.369

NOVITA’ Per informazioni, preventivi e consulenze, tramite l’Associazione potete fissare un appuntamento con i nostri consulenti, che saranno a vostra disposizione il giovedì pomeriggio dalle 14.30 alle 16 in via Torino, 51 – Milano.

GPA Spa Linea Convenzioni

Febbraio 2012

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SSanità anno 42°, numero 106, febbraio 2012

I cittadini di questo nostro bene-detto Paese, e noi lo siamo anchese ci stiamo sempre più convin-cendo di essere diventati di cate-goria inferiore, lottano giornal-mente con le più astruse sigle,che sovente nascondono vocaboliinglesi. Nel campo della sanità,poi, è un tripudio di abbreviazio-ni che difficilmente riusciamo adecifrare, ma che tuttavia è neces-sario capire, perché possono con-dizionare - favorevolmente o sfa-vorevolmente a seconda dei casi -le nostre scelte ed i nostri com-portamenti.Molte sigle sono ormai entratenella vita di tutti in giorni. Tuttisappiamo che ASL sta per Azien-da Sanitaria Locale, subentrata al-la USL, Unità Sanitaria Locale,quando si decise che non vi eranopiù “pazienti” ma “clienti” e i chemedici dovevano preoccuparsidella salute delle finanze statali

prima di quella dei loro pazien-ti/clienti. Venendo a un campoche interessa gli ex Cariplo, laCAM, la nostra gloriosa e rim-pianta Cassa Assistenza Mutua,non c’è più, sostituita prima dallaCassa Sanitaria (e anche qui ilcambio di aggettivo - mutua consanitaria - non è stato casuale) e,dal 2011, dal FSI, il Fondo Sani-tario Integrativo gestito da Previ-medical, quello che dovrebbe in-tegrare il Servizio Sanitario Na-zionale, la cui sigla è SSN.Negli ultimi anni le vecchie Casedi riposo sono diventate RSA, os-sia Residenze Sanitarie Assisten-ziali, portando con sé una pletoradi altre sigle che ritroviamo anchequando si ha a che fare con gliospedali. Un IP è un InfermiereProfessionale, l’OSS non è unagente segreto ma un OperatoreSocio Sanitario, mentre l’abbre-viazione ASA non c’entra nulla

con la fotografia ma sta per Ausi-liaria Socio Assistenziale e FKTindividua un o una Fisiochinesi-terapista. Se invece, vivendo a casa nostra,fossimo infermi o bisognosi o so-li, potremmo chiedere un Vou-cher Socio-Sanitario oppureun’ADI (Assistenza DomiciliareIntegrata) oppure un SAD (Servi-zio di Assistenza Domiciliare) odefinire un PAI (Piano di Assi-stenza Individuale). Ma ultima-mente, con raccapriccio, abbiamoscoperto che dovremo fare i con-ti, in un prossimo avvenire, con ilCREG e con il CeAD. Nel pros-simo Giornale cercheremo dispiegare il contenuto di tuttequeste abbreviazioni, quali sonole differenze, come ci si devecomportare per ottenere le possi-bili assistenze e a chi ci si deve ri-volgere.

Giorgio Ardore

Le sigle della Sanità

Nell’ultimo numero del “Giornale dei Pensionati”

il Presidente Catenaccio informava circa la situa-

zione creatasi nel Fondo della Solidarietà in segui-

to al rinnovo delle cariche. Per combinazione,

molti dei nostri iscritti hanno ricevuto il Giornale

più o meno nei giorni in cui venivano loro recapi-

tate due lettere: la prima, del Fondo Pensioni, li

informava che “… con decorrenza 1° dicembre

2011 non veniva più effettuata – sul cedolino del-

la pensione – la trattenuta riferita al contributo

volontario del Fondo della Solidarietà ...”; la se-

conda, del nuovo Consiglio del Fondo della Soli-

darietà, chiedeva loro di restituire debitamente

compilato il Mod. RID per consentire all’ente di

continuare a percepire le quota di adesione. La

mancanza di chiarezza e la apparente discordanza

dei due messaggi hanno però creato dubbi e per-

plessità in alcuni nostri iscritti che si sono rivolti a

noi per chiarimenti. Ci sembra comunque che

questa vicenda - l’ennesima dimostrazione della

verticale caduta del “Welfare Cariplo” – contribui-

sca a snaturare un’istituzione con finalità solidari-

stiche e sociali, voluta e incrementata nei decenni

dai dipendenti e dai pensionati, che rischia, quan-

tomeno nel medio periodo, di essere definitiva-

mente cancellata.

Fondo della Solidarietà

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DDonneanno 42°, numero 106, febbraio 2012

Giornata internazionale della donnaCi sono molte versioni circa data eluogo di nascita di questa “giorna-ta”, che secondo più fonti sarebbenata negli Stati Uniti il 3 maggio1908, a un raduno delle donne so-cialiste svoltosi al Garden Theaterdi Chicago, dove il partito tenevaogni domenica una conferenza.Quella volta mancò il conferenzie-re e le partecipanti ne approfittaro-no per organizzare la prima giorna-ta della donna. L’iniziativa vennesuccessivamente riproposta a livellointernazionale e in molte nazioni sicominciò a celebrarla, ma in datediverse. È certo comunque che sol-tanto nel 1921 furono unificateall’8 marzo. Fu la Seconda confe-renza delle donne comuniste, te-nutasi a Mosca, a sceglierla per ri-cordare i fatti avvenuti a Pietrogra-do nel giorno del 1917 in cui sce-sero in piazza le donne, soprattuttole operaie, per protestare contro ilregime zarista: per il calendariorusso era il 23 febbraio, che corri-sponde all’8 marzo del calendariogregoriano. Pertanto non avrebbealcun fondamento storico la ver-sione più corrente, secondo la qua-le in questo giorno si ricordano le

127 operaie americane che l’8 mar-zo 1908 sarebbero arse vive nelpresunto incendio della Cotton diChicago, o di Boston, oppure, co-me invece sostengono altri, inquello – veramente accaduto con148 vittime fra uomini e donne –avvenuto il 25 marzo 1911 a NewYork alla Triangle Shirtwaist diNew York (lo ricorda la scrittriceSerena Vitale in un inserto dome-nicale del Sole 24 Ore del 2008).Perché questa ricorrenza si celebracon un rametto di mimosa? Èun’usanza nata a Roma nel 1946.

Conclusa la guerra, l’8 marzo ven-ne festeggiato anche in Italia: inuna riunione preparatoria nella ca-pitale nacque l’idea di mettere al-l’occhiello un fiore che potesse ca-ratterizzare la giornata. Poiché al-l’epoca le serre erano poche e nonarrivavano fiori in aereo, alle pro-motrici vennero in mente queglialberi (Acacia dealbata) coperti difiori gialli, che crescevano rigoglio-si in tanti giardini di Roma e deiCastelli quando le altre piante era-no ancora spoglie.

Ermanno Cavagnera

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni.

Però ciò che è importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Il tuo spirito è lacolla di qualsiasi tela di ragno.

Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza. Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo. Non vivere di foto ingiallite… insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te. Fai in modo che invece che compassione, ti portinorispetto.

Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce. Quando non potrai camminare veloce,cammina. Quando non potrai camminare, usa il bastone. Però non trattenerti mai!

(da una poesia di Madre Teresa di Calcutta)

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OOpinioni anno 42°, numero 106, febbraio 2012

Forse non tutti sanno che nel pe-riodo dal 1955 al 1962, sotto laPresidenza di Giordano Dell’A-more, la carica di Direttore Gene-rale della Cassa di Risparmio del-le Provincie Lombarde è stata ri-coperta da Giovanni Monti, pa-dre di Mario Monti, attuale Presi-dente del Consiglio. Questa circostanza, unita al trattosignorile, riservato ed assoluta-mente rispettoso nei confronti diogni interlocutore che contraddi-stingue l’attuale primo ministro,mi induce ad esternare alcuneconsiderazioni, che mi vengonodettate dai piacevoli ricordi checonservo di quel periodo, in par-ticolare per quanto riguarda laCassa di Risparmio delle Provin-cie Lombarde (dagli anni Settantachiamata CARIPLO – la sigla te-legrafica - per motivi di praticità),ma anche di tutto il mondo checi circondava. Nel professor Monti mi sembradi rivedere un esponente di quellaborghesia laboriosa ed autorevoleche ci governava; in particolare,ricordo l’intera dirigenza del no-stro Istituto per la dedizione, lacompetenza e soprattutto per l’in-credibile senso di appartenenzaalla “Cà de Sass”, che in quel pe-riodo ha indubbiamente rappre-sentato per l’economia lombardaun potentissimo motore di svi-luppo in tutti i settori, dall’indu-stria all’agricoltura, dal commer-

cio all’artigianato, perseguendocontestualmente scopi benefici sianel sociale sia nel mondo dellacultura e dell’arte. Un pensiero va anche a quella cheera la Commissione Centrale diBeneficenza che governava labanca, i cui membri, a norma distatuto, venivano eletti dalla fun-zione pubblica (Comune di Mila-no, Province e, dagli anni Settan-ta, Regione Lombardia), che do-veva sceglierli tra “individui diconosciuta capacità, probità eonoratezza” (così recitava lo Sta-tuto fondamentale del 1823). Perquanto possa ricordarmi, talenorma veniva puntualmente ri-spettata ed in quello che rappre-sentava l’organismo portante del-l’Istituto sedevano esclusivamentepersonaggi di altissimo livello. Una delle cose che mi hanno piùprofondamente deluso ed intristi-to nella mia esistenza è che,quando è esplosa nel mondo ban-cario la decisione ecumenica dellefusioni e la Cariplo è stata in-ghiottita da altri, senz’altro piùfurbi ma certamente meno meri-tevoli, non ci sia stato nessuno, inparticolare tra gli organi d’infor-mazione, che abbia ritenuto do-veroso quanto meno ricordarel’importantissimo ruolo svoltodalla Cariplo per la crescita dellaLombardia e anche dell’interoPaese. Forse potrò sembrare otti-mista, e scusate se mi ripeto, ma

nel professor Monti e nella mag-gior parte dei suoi ministri misembra di rivedere quella borghe-sia illuminata, e fortemente im-pegnata sia imprenditorialmentesia socialmente, che ha retto ilPaese nei due decenni postbellici,una classe dirigente che si accon-tentava di un moderato benesserepersonale, ma che contestualmen-te generava un adeguato migliora-mento per tutti nel pieno rispettodelle regole. Auguri, professor Monti. Nonmi aspetto miracoli, spero peròardentemente che lascino lavora-re Lei e il suo governo per iltempo necessario a far riassapo-rare agli italiani tutti quei valoriche negli anni Cinquanta e Ses-santa hanno consentito al nostroPaese di compiere passi gigante-schi dopo la catastrofe bellica.Mi rendo conto che il mondo ècambiato e che continua a cam-biare assai velocemente, ma noncredo che le mie considerazionipossano sembrare solo nostalgiedi un anziano che non vuole ac-cettare i cambiamenti. Mi per-metto infine di aggiungere - aimiei personali - gli auguri di tutticoloro che, come Suo padre, han-no contribuito a fare grande lapoco rimpianta, ma da noi tantoamata, Cassa di Risparmio delleProvincie Lombarde.

Giorgio Sacchi

Mario Monti, personalità di altri tempi

Hanno collaborato a questo numero:Giorgio Ardore, Enzo Capolongo, Giovanni F. Catenaccio, Ermanno Cavagnera, Dario Fumagalli,

Dante Manara, Gianni Mazzamuto, Giuseppe Passaglia, Giorgio Sacchi.

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AArchivioanno 42°, numero 106, febbraio 2012

Dal 2 ottobre 2010 al 14 gen-naio 2011, a celebrazione del70° di costruzione, si è tenutanel salone del Palazzo Nuovo divia Verdi una mostra di docu-menti e foto provenienti dall’Ar-chivio storico Cariplo (Uno scavociclopico nel cuore di Milano, siveda il “Giornale dei Pensionatidella Ca’ de Sass” n° 102, no-vembre 2010, pag. 12). La mo-stra, dedicata alle vicende dellecomplesse fasi costruttive del co-siddetto Palazzo delle Colonne,ha ricordato un risultato tecnicoimportante, con soluzioni moltoinnovative per problemi inediti.Tra il materiale, ospitato in techecollocate sotto il grande Orolo-gio dello Zodiaco che domina ilsalone, proprio il contratto conil quale la banca, per mano del-l’allora Ingegnere capo AlbertoAngiolini, concordava con ilgrande scultore Giacomo Manzùcaratteristiche e costi del citatoorologio. Il contratto, vergato amano in bella scrittura con fir-ma autografa dello scultore, pre-senta una caratteristica singolare:le cifre inizialmente pattuite so-no cancellate con inchiostro ros-so e sostituite da altre, più basse.I dirigenti di allora, evidente-mente molto attenti ai costi digestione, erano riusciti ad otte-nere un risultato oggi impensa-bile: uno sconto sostanzioso sulcachet dell’artista! Altri tempi, al-tre aziende, altri uomini.

Gianni Mazzamuto

Altri tempi, altri uomini

Contratto per la realizzazione dell’orologio del salone del pubblico, 10 settembre 1940 (per gentile concessione dell’Archivio Sto-rico Intesa Sanpaolo, Patrimonio archivistico Cariplo).

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LLibri anno 42°, numero 106, febbraio 2012

Sino a qualche tempo fa in un casodel genere avremmo dovuto scrivereche “il nostro associato Enrico DeCarli ha dato alle stampe il suo ulti-mo lavoro letterario ecc. ecc.”. Inveceil pregevole lavoro di De Carli Il jazzquesto sconosciuto conosciuto (in duevolumi – Società Editrice Dante Ali-ghieri) l’inchiostro della tipografianon l’ha visto neanche da lontano,essendo uscito come e-book, che nonprevede il ricorso alla carta stampata(gli alberi ringraziano); è un libro di-gitale che può essere letto tramitecomputer, tablet, smart phones o i moderni e-rea-ders. Non si acquista in libreria, ma si scarica, a pa-gamento, dai negozi on line che vendono libri emusica digitali. Il lavoro di Enrico ha anche unafunzione, molto interessante, in più: la multime-dialità. Infatti, nel corso della lettura è possibile,con un semplice clic, ascoltare brani musicaliesemplificativi del contesto letterario che interessa

o, addirittura, far suonare esempi dipartitura predisposti dal nostro auto-re, che aiutano anche i meno espertia capire le problematiche più squisi-tamente musicali. Già, i meno esper-ti: l’e-book di De Carli ha una grandepotenza divulgativa; grazie a una pro-sa lineare e di facile lettura, resa an-cora più consapevole dall’utilizzo del-le risorse multimediali, anche il me-no addetto ai lavori potrà piacevol-mente addentrarsi nei meandri dellastoria del jazz percorrendo l’itinerarioche parte dal jazz delle origini per ar-

rivare a King Oliver (volume I) e poi ancora daArmstrong fino a Bessie Smith (volume II). Come in un film avvincente il cui finale lasci pre-sagire un prossimo sequel, auspichiamo che DeCarli non ci tenga in sospeso a meditare su BessieSmith, ma che ci conduca a scoprire nel prossimolibro anche il jazz dei giorni nostri.

Dario Fumagalli

Il jazz questo sconosciuto conosciuto

A distanza di quattro anni dal suo primo libro, ilnostro socio nonché consigliere Beppe Baldi ha da-to alle stampe la sua seconda “fatica” letteraria, sem-pre per le Edizioni autoprodotte (pagine 116). Il li-bro riunisce brevi o brevissimi racconti e alcuni vi-vaci ritratti femminili e maschili. Fra i racconti, laparte del leone (12 capitoli) spetta al “pianeta ban-ca” o meglio, e non poteva essere altrimenti, all’isti-tuto bancario in cui lavora “lo scribadelle provincie (sic) lombarde”, chedà titolo al primo episodio (mi siaconcesso di contestare il sic, perchésono sempre più convinto - gramma-tiche e testi sacri, come la Costituzio-ne, alla mano - che provincie sia laforma corretta). Prendendo spunto daesperienze vissute o raccontate daamici abili conversatori, l’Autore pro-va a descrivere alcuni insiemi di sog-getti che, all’interno della banca, sonoimpegnati in azioni complicate non

comprese completamente e quindi governate a fati-ca. Per collegare i vari episodi egli usa come fil rougela figura di un giovane ispettore, il dottor IsidoroFrigerio: nel quadro che ne risulta, ai nostri soci cheleggeranno il libro non sarà difficile individuarevecchie conoscenze o rivivere momenti analoghi aquelli vissuti quando erano in servizio. Ma il lavorodi Beppe Baldi non è dedicato solo alla banca; in

chiusura spiccano, per efficacia de-scrittiva, quattro ritratti di donne chesapevano creare emozioni.Iniziando questa breve nota ho usatoil termine fatica fra virgolette: ritengoinfatti che l’Autore non solo non ab-bia faticato scrivendo i suoi racconti,ma si sia anche molto divertito nel ri-dare vita a vicende ormai lontane, mameritevoli di qualche riflessione, cosìcome, penso, si divertiranno coloroche le leggeranno.

Ermanno Cavagnera

Storie di banca, di barca e di femmine

Presso la Segreteria dell’Associazione sono disponibili alcune decine di copie del libro, destinate in omaggio ai colleghi, che potranno ri-tirarle personalmente.

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CComunicazionianno 42°, numero 106, febbraio 2012

COMUNICAZIONE AI SOCIFebbraio 2012

PEREQUAZIONE AUTOMATICA -

Le pensioni del mese di gennaio 2012, per effetto di disposizioni legislative, hanno le seguenti caratteristiche:

1. con Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, il Governo ha corretto la percentuale di variazione per il cal-colo della perequazione delle pensioni, provvisoriamente concessa nella misura di + 1,4%, nella nuova ali-quota di +1,6% con competenza dal 1° gennaio 2011, con i conseguenti conguagli (+0,2%) determinatiper differenza. Segue dettaglio:

2. il medesimo Decreto (art. 24, comma 25), ha stabilito quanto segue: per l’anno 2012 la rivalutazione au-tomatica delle pensioni è riconosciuta esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivofino a tre volte il minimo, conservando i criteri di proporzionalità in base ad eventuali altre pensioni se-gnalate dal casellario centrale delle pensioni, come di seguito specificato:

3. ai sensi dell’art. 29 dello Statuto del Fondo il nuovo trattamento mensile minimo lordo complessivo trapensione Inps ed integrazione, dal 1° gennaio 2012, sarà pari a euro 1.736,33, mentre il minimo Inpsammonterà a euro 480,53;

4. pensioni ai superstiti: a seguito di modifica del tracciato del flusso proveniente dall’INPS sul cedolinocontinueranno ad essere esposte separatamente sia la pensione lorda, sia, nel caso in cui si posseggano altriredditi, la quota non cumulabile ai sensi delle disposizioni di legge vigenti;

5. per quanto concerne gli aspetti fiscali, la nuova legge finanziaria per l’anno 2012 ha confermato la curva irpefe le detrazioni d’imposta vigenti nel 2011. Si rammenta che il limite di reddito (al lordo di oneri deducibili)per il diritto alle detrazioni d’imposta per ciascun familiare a carico è pari ad euro 2.840,51 annui;

6. anche nel corso del 2012 ciascun pensionato avrà l’obbligo di segnalare tempestivamente al Fondo even-tuali variazioni in merito al diritto alle detrazioni d’imposta per familiari a carico;

7. ai sensi della circolare 15/2/2007 dell’Agenzia delle Entrate (paragrafo 3,2):- ai fini della determinazione dell'addizionale comunale fa fede la residenza al 1/1/2011.- ai fini della determinazione dell'addizionale regionale è rilevante la residenza al 31/12/2011.

Gli Uffici del Fondo Pensioni Cariplo sono a disposizione per eventuali approfondimenti.

AUMENTI PER COSTO VITA

dal 1/1/2011

+ 1,60% (100% Istat) fino a euro 1.382,91 mensili

+ 1,44% (90% Istat) da € 1.382,92 a € 2.304,85

+ 1,20% (75% Istat) oltre euro 2.304,85

AUMENTI PER COSTO VITA

dal 1/1/2012

+ 2,60% (100% Istat) fino a euro 1.405,05 mensili

aumento fino al raggiungimento del limite massimo della fascia

oltre a € 1.405,05 e fino a € 1.441,59, viene garantito € 1.441,59

nessun aumento oltre euro 1.441,59

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CComunicazioni anno 42°, numero 106, febbraio 2012

FONDO PENSIONI - ASSISTENZA FISCALE PENSIONATI CARIPLO 2012-

Il Fondo Pensioni Cariplo comunica che anche per l’anno 2012 ai pensionati verrà fornita l’assistenza fiscale re-lativa ai redditi conseguiti nell’anno 2011, accedendo all’apposito servizio 730 on-line messo a disposizione da In-tesa Sanpaolo (per informazioni: e-mail: [email protected] / recapiti telefonici ufficio AFI:011 555 4744 / 4810 / 4823 / 9812). Il modello 730/2012 andrà compilato e consegnato da ciascuno degli inte-ressati entro e non oltre l’11 maggio 2012 con le seguenti modalità:

• tramite internet (sito Zucchetti attivo da metà aprile), seguendo le istruzioni indicate sulla lettera chesarà trasmessa ai pensionati a partire da metà marzo, utilizzando la password personalizzata che il sosti-tuto d’imposta farà pervenire ai propri assistiti;

• tramite raccomandata AR al seguente indirizzo: INTESA SANPAOLO S.p.A. - Ufficio Amministra-zione del Personale – Assistenza Fiscale – Via Nizza, 262/2 - 10126 TORINO, avendo cura di indi-care nell’angolo superiore destro del mod. 730/2012 il proprio recapito telefonico e di allegare la copiadel mod. 730/1;

• recapitato a mano al Fondo Pensioni Cariplo (Via Brera 10 - Milano), che però non rilascerà nessunaricevuta, ma provvederà all’inoltro alla Banca all’indirizzo sopra indicato (con accompagnatoria). IntesaSanpaolo recapiterà al domicilio fiscale il prospetto di liquidazione.

Si ricorda ai soci che le dipendenze di INTESA SANPAOLO S.p.A. non sono abilitate a ricevere i modelli730/2012.

ASSISTENZA FISCALE IN ASSOCIAZIONE -

L’Associazione Pensionati è a disposizione degli iscritti per la compilazione del mod. 730/2012, ma fa presenteche, non essendo un CAF, non può rilasciare il visto di conformità alla denuncia e non può assumersi alcunaresponsabilità per eventuali errori di compilazione. La disponibilità dei nostri consulenti è indicativamenteprevista a partire dal 19 marzo o, più precisamente, in concomitanza con l’inoltro della documentazione ne-cessaria per la compilazione da parte dell’Azienda (mod. CUD), naturalmente sempre e solo previo appunta-mento telefonico (02/866.497 – 02/877.253) o via e-mail ([email protected]).

È indispensabile presentarsi per la compilazione muniti del mod. 730/2012 in quanto l’Associazione non hala certezza di disporre di una adeguata dotazione.

Al riguardo, considerata la mole di lavoro che grava quotidianamente sugli addetti alla Segreteria, soprattutto rela-tivamente al rilascio di informazioni circa il nuovo Fondo Sanitario Integrativo, si raccomanda ai soci la massimacollaborazione nel rispetto degli appuntamenti presi per la compilazione.

IMPORTANTE: i percettori di altre pensioni - INPS, Tesoro e altri enti - devono presentare anche il mod.CUD rilasciato da tali enti. In assenza di questi CUD non sarà possibile procedere alla compilazione delmod. 730/2012. In caso di mancato ricevimento, nei tempi previsti, dei citati modelli in originale (ancheper pensioni di minima entità), gli interessati dovranno recarsi presso le sedi degli enti pensionisticicompetenti per farsi rilasciare un duplicato.

Si ricorda infine che, per chi desidera avvalersi dell’assistenza di un CAF e ottenere il visto di conformità alla denun-cia, il mod. 730/2012 può essere presentato (esibendo al CAF tutta la documentazione) entro il 31 maggio 2012.

Documentazione necessaria per la dichiarazione:– Modello 730 o modello Unico dell’anno precedente.– Certificazioni CUD dei redditi da lavoro dipendente o da pensione.– Dati relativi agli immobili (rendite catastali dei terreni e dei fabbricati posseduti).

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CComunicazionianno 42°, numero 106, febbraio 2012

– Per la detrazione del 36% e/o 41% sulle spese di ristrutturazione: comunicazione dell’amministratore del condo-minio e codice fiscale del condominio stesso. Nel caso di ristrutturazione effettuata autonomamente: comunica-zione al Centro Servizi e bonifici bancari delle fatture pagate nel corso dell’anno 2011.

– Documentazione relativa alle spese mediche sostenute nel 2011 e alle quote rimborsate da Enti Mutualistici lacui contribuzione risulta defiscalizzata (es. Cassa Sanitaria Gruppo Intesa).

– Quietanze di versamento rate di mutui ipotecari pagate nel 2011.– Polizze assicurative sulla vita pagate nel 2011.– Tasse scolastiche per scuole superiori e università pagate nel 2011.– Contributi versati nel 2011 ai fondi integrativi del SSN.– Documentazione quota SSN pagata con l’assicurazione R.C. Auto 2011.– Acconti IRPEF per il 2011 pagati autonomamente a mezzo delega bancaria.– Oneri per spese mediche esposti nella dichiarazione precedente e rimborsati nel 2011.– Ricevute versamento ICI 2011.

CONVENZIONE PER L’ASSISTENZA FISCALE CON IL CAF ACLI -

La nostra Associazione, in collaborazione con Agoal, ha sottoscritto un accordo con Acli Milano Servizi Fiscali Srl,per offrire ai propri iscritti il servizio di assistenza fiscale per la compilazione dei modelli 730 singolo, 730 congiun-to, Unico e IMU. Il servizio di assistenza alla compilazione sarà svolto da parte di personale delle Acli Service.

Per usufruire di questo servizio è necessario prenotarsi al numero telefonico 02 880092321 - 308, dal lunedì alvenerdì dalle ore 10 alle ore 17.

Per i modd. 730 il servizio sarà operativo dal 10 al 27 aprile 2012 presso i locali dell’Associazione PensionatiCariplo e Banca Intesa – Via Torino 51, Milano (scala destra, 3° piano) dal lunedì al venerdì nei seguentiorari: 9.00 – 12.30 / 14.00 – 17.30.

Costi del servizio Iva inclusa (via Torino 51, Milano):• dichiarazione mod. 730 singola: € 20,00• dichiarazione mod. 730 congiunta: € 40,00 • dichiarazione mod. 730 congiunta (coniuge a carico) e mod. Unico: € 25,00 • Mod. F24 IMU: € 5,00 ad immobile per gli associati che hanno fatto il 730 o l’Unico con assisten-

za (il primo comune è gratuito)• Mod. F24 IMU: € 5,00 ad immobile per gli associati che hanno presentato il mod. 730 debitamen-

te compilato.

Costi del servizio presso le sedi centrali e/o locali delle società di servizi fiscali Acli Milano (Iva inclusa):• dichiarazione mod. 730 singola: € 25,00 • dichiarazione mod. 730 congiunta: € 45,00• dichiarazione mod. 730 congiunta (coniuge a carico) e mod. Unico: € 30,00• Mod. F24 IMU: € 5,00 ad immobile per gli associati che hanno fatto il 730 o l’Unico con assisten-

za (il primo comune è gratuito)• Mod. F24 IMU: € 5,00 ad immobile per gli associati che hanno presentato il mod. 730 debitamente

compilato.

N.B.: i modelli 730 precompilati potranno essere presentati previo appuntamento telefonico al n. 02-784819 c/oAcli Milano Servizi Fiscali Srl – via San Giovanni in Conca ang. via della Signora – Milano. Il servizio è gratuito.

Oltre ai predetti servizi le Acli, attraverso Acli Service, mettono a disposizioni degli iscritti alla nostra Associazionee alla Agoal l’intera gamma di servizi legati all’assistenza della famiglia (es. assunzione di colf e badanti).

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FFollonica anno 42°, numero 106, febbraio 2012

Villaggio Marino di Follonica - Estate 2012

PER CHI? Potranno partecipare ragazzi e ragazze nati dal 1° gennaio 1999 al 31 dicembre 2006

DOVE? Il Villaggio Marino di Follonica è immerso nella Maremma Toscana, precisamente a Pratoranieri,Via Italia 315, Follonica, in provincia di Grosseto.

QUANDO? Questi i vari turni durante l’estate 2012:Primo turno da domenica 17 giugno a sabato 30 giugnoSecondo turno da domenica 1° luglio a sabato 14 luglioTerzo turno da domenica 15 luglio a sabato 28 luglioQuarto turno da domenica 29 luglio a sabato 11 agostoQuinto turno da domenica 12 agosto a sabato 25 agosto

ATTIVITA’? Prendere parte alla vacanza a Follonica, significa diventare "grandi", vivendo intensamentegiorni di divertimento e anche di grande attività. Tornei sportivi, gare, giochi di animazione, ma anche festeserali in discoteca, cinema, bagni notturni, party di tutti i tipi. Questo e molto altro ancora, è ciò che acca-de a Follonica per tutti i giorni della vacanza.

COME ISCRIVERSI? Basta scrivere una e-mail di richiesta all’indirizzo di posta elettronica [email protected] consultare il sito internet http://villaggiomarinofollonica.blogspot.com, dove è possibile recuperaretutte le informazioni necessarie per l’iscrizione.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE? La retta di soggiorno (per i figli dei soci Agoal € 620,00) è "all-inclusive"ed oltre a comprendere 14 giorni di pensione completa, presso il Villaggio Marino di Follonica, prevede: tra-sporto con pullman Gran Turismo da e per Milano e partecipazione a tutte le attività di animazione diurne eserali presso la struttura. Per i componenti delle squadre più grandi (Delfini, Cavallucci, Meduse e Stelle) usci-ta all’Acqua Park di Follonica e per i ragazzi dell’ultimo anno (nati nel 1999) una fantastica gita a Roma.

NUMERI TELEFONICI UTILI Villaggio Marino Follonica: Viale Italia, 315 • 58022 Follonica Tel.: 0566.260664 • Cell. 335.5997726 • E-mail: [email protected] internet del Villaggio: http://villaggiomarinofollonica.blogspot.comDirezione del Villaggio: Andrea Schiavi (Cellulare: 347.2736276 - E-mail: [email protected])

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AAnagrafeanno 42°, numero 106, febbraio 2012

Per un migliore funzionamento degli archivi si invitano i soci a segnalare alla Segreteria del-l’Associazione (02/866.497 – 02/877.253) ogni variazione anagrafica e/o di indirizzo.

Sono entrati a far parte della nostra Associazione e li accogliamo con un cordiale“benvenuti!”:Arlant Jolanda (Milano), Armani Fulvio (Misano di Gera d’Adda), Bellavita Luigi (Milano), Bertinotti Marinella(Arona), Bocca Ernesto (Milano), Brundu Vincenzo (Milano), Brusa Maria Pia (Milano), Cafulli Ferdinando (Ab-biategrasso), Cavallacci Annamaria (Milano), Cavallè Giorgio (Turate), Colucci Agata (Bresso), Cordani Paola (Vi-gevano), Cracco Giovanna (Milano), De Gaspari Carla (Milano), Divirgilio Cesare (Milano), Donzelli Claudia(Bresso), Eufemi Roberto (Milano), Fantini Rosanna (Milano), Ferrarin Enrica (Milano), Galli Luigia Maria Rosa(Milano), Gatti Maria Pia (Voghera), Iocco Carmela (Milano), Massarini Vilma (Milano), Matuonto Lidia (Mila-no), Menassi Gloria (Bergamo), Menescardi Silvano (Sedriano), Morigerato Michelina (Milano), Palumbo Anto-nio (Muggiò), Passante Gennaro (Milano), Passera Carla Giuseppina (Abbiategrasso), Pezzi Bruna (Milano), PortaAlberta Silvia (Genova), Raffo Maria Paola Luigia (Milano), Roma Mauro (Cinisello Balsamo), Rovati Loredana(Novate Milanese), Runfola Angelina (Milano), Triassi Augusto Alessandro (Milano), Tunesi Maricla Giordana(Monza), Uberti Giordano (Milano), Vecchio Cesarina (Milano), Verzini Elena (Milano), Wang Miecej (PregnanaMilanese), Zanotti Carmelina (Milano).

Ci hanno lasciato:Abenante Assunta Anna, Agostoni Ferdinando, Alfonsi Fernanda, Aliprandi Leopolda Maria, Andreoni Carlo,Antonelli Vincenzo, Bacci Flora, Balladore Celestino, Bandi Taino Guido, Barbieri Pietro, Basilico Gioachimo,Bellomo Marco, Beltrutti Annamaria, Benelli Clementina, Beretta Valentina, Bergamaschi Carlo, Berra Giusep-pe, Bianchi Annamaria, Bianchi Luigia, Bianchi Mario, Bocca Corsico Piccolino Fausto, Bodio Giovanni, Bona-voglia Felice, Bonizzi Gian Antonio, Bozzetti Rosanna, Brambilla Attilio, Buzzetti Renata, Calandra Giuseppe,Camerini Ermenegilda, Campari Angelica, Campostrini Tiziano, Canepari Teresina, Cantimorri Carla, CattaneoElia, Cattaneo Giuseppe, Checchi Mimì, Chignoli Attilio, Colombo Fortunato Giuseppe, Colombo Luigi, Co-lombo Mafalda, Comello Martino, Contardi Giulio, Corbetta Teodolinda, Corsi Vittorio, Cucchetti Luigi, Cur-ti Bruno, Dalle Luche Cesarina, Dell’Acqua Antonio, De Vecchi Giannino, Di Carlo Irene, Di Fabrizio Maria,Ferrari Antonietta, Ferraris Paola, Filipozzi Michelangelo, Fragonara Armando, Fusco Francesco, Galbiati Benia-mino, Galbiati Ernestino, Galeotti Edmonda, Galliani Eugenio, Garrone Angela, Gattini Luciano, Gilioli Fran-co, Giussani Bruno, Godio Maria José, Gorini Giuseppe, Grassi Giancarlo, Ieva Filomena, Lattuada Claudio,Lavezzi Giorgio, Lazzari Emilio, Leoni Giancarlo, Loré Antonio, Maderna Giancarlo, Mantovani Marisa, Mar-chesi Annamaria, Marchetti Alessandro, Mariani Carlo, Marinoni Silvano, Mascheroni Ugo, Masoero Ezio, Ma-strangeli Antonietta, Matti Serena, Mauri Angelo, Mauro Federico, Mazzeo Fulvio, Micheletti Mario, MontaniSilvia, Montonati Angelo, Moretti Romana, Musto Pietro, Nanni Agostino, Negri Pietro, Negri Olmer Maria,Noli Ernesto, Orsenigo Luigi, Pellegrini Angela, Pizzi Enrico, Poli Giuseppe, Poveromo Corrado, PrudenziatiCarlo, Riganti Alessandro, Ripamonti Carla, Rossi Virgilio, Savarè Iolanda, Scotti Antonio, Sirchi Amalia, Ta-gliabue Clemente, Tallarini Lavinia, Taraschi Luigi, Tavazzani Angela, Terraneo Rosa Luigia, Tramajoni Anna Lu-cia, Trisconi Giuseppina, Valsecchi Giuseppe, Vici Mercede, Zanotti Aldo, Zappulla Olimpia, Zecca Roberto.

L’Associazione esprime alle famiglie il suo partecipe cordoglio.

Anagrafe giugno 2011 - gennaio 2012

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anno 42°, numero 106, febbraio 2012

Notizie

Direttore Responsabile: Giovanni F. Catenaccio - Redattore: Ermanno CavagneraTestata: Alberto Locatelli

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Registrazione: Tribunale di Milano n.127 del 18 Aprile 1975 (licenziato alle stampe il 7/3/2012 - tiratura 5.300 copie)

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CONSULENZE• Rag. Giorgio ARDORE - Coordinamento Consulta Provinciale

- Problemi di carattere assicurativo

• Rag. Piero BACCHETTA - Assistenza investimenti finanziari e gestione risparmio

• Rag. Giovanni BASSANO - Problemi di carattere condominiale

• Sig. Roberto BORIOLI - Assistenza nel campo dei mutui

(preferibilmente via e-mail: [email protected])

• Rag. Franco CAJA - Problematiche previdenziali

• Sig. Enzo CAPOLONGO - Problemi di carattere fiscale

• Avv. Giovanni CATENACCIO - Problemi di carattere legale

• Dr. Benito COVOLAN - Assistenza investimenti finanziari e gestione risparmio

• Avv. Ferdinando DE PAOLA - Problemi di carattere legale

• Dr. Giovanni MAZZAMUTO - Assistenza investimenti finanziari e gestione risparmio

• Geom. Enrico MONETA - Problemi di carattere catastale, urbanistico,

compilazione delle dichiarazioni di successione

• Dr. Aurelio PELLEGRINI - Assistenza investimenti finanziari e gestione risparmio

• Sig. Roberto RAZZABONI - Problematiche previdenziali

• Sig. Luigi SERAFINI - Problemi di carattere assistenziale (assistenza agli anziani,

case di riposo, iniziative di solidarietà)

Si ricorda che il servizio di assistenza e consulenza viene prestato a titolo gratuito ed esclusiva-mente previo appuntamento da richiedere tramite la Segreteria dell’Associazione oppure all’in-dirizzo e-mail: [email protected]

SSegreteria