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11 grandioso avvenimento: il Duce cbe inaugura . alla presenza di 300 mila persone a Bari la V Fiera del Levante, esalta un'altra volta la magnificenza italiana. L'eloquente cifra delle bonifiche nella penisola e nelle isole sta atieruiando i mir icoli del fascismo A- generatore e la colossale conseguente difesa dell' a. gricoltura. Ouglielmo Marconi è stato a Venezia per il C,ti- grosso intermizioaale di studi radio biologici. 8. E.1' Asquini Sotto-Segretario per le« Cor- porazioni ha inaugurato la Fiera di B ri, S.E. l'on. Puppini dalli., Settimana pratese e S. E. P On. Biagi di quella cesellate. 11 niretrorio Nazionale I lel P. N. F. è convocato per il giorno 22 corrente. Straorilinatie sono riuscite e riescono le celebra- zioni noirchiginne p. r itgnita altissima. Il Fascista , ' ha per la redenzione dei minorenni itistitinto una iniova legislazione coli' installare un Tribunale ed un centro di riaila 'azione presso ogni sede di Corte di appello ho sibilo ed ull discolo i l'ilussoliili Lo scritto su «La Razza bianca muore » ed Il discorso all'Esposizio ie di Bari, meritano di essere fermati in tavole d'oro. Dalla intrapren- denza del Fascismo la razza ha riattinto ogni suo più fervido impulso. Nella meravigliosa at- tività del Levante ha ogni vigore fascista ri- consacrato la sua alta missione economica. Siamo in alto con Mussolini; sentiamo l'ala per i grandi voli, lo spirito per tutti i propo- siti. E da un capo all'altro dell'Europa tutto il popolo, unanime, ribenedice all'Italia che of- fre lo spettacolo di un blocco granitico. Mentre il giornale va in macchina l'Italia tutta non vive che dell'attesa del lieto evento. a Napoli ora sospira il cuore di tatti Italiani. Galeazzo Ciano al Sotto-Segretariato della Stampa La nomina riempie i giornalisti di giubilo: al Conte Galeazzo Chino è stato assegnato il Sottosegretariato di Stato per la Stampa e la propaganda, alla diretta dipendenza del Capo del Governo. Per noi vecchi il Conte Galeazzo, tale è la snella, complessa, guardinga sollecitudine del giornalista, figura come un vecchio compagno; per i giornalisti di oggi deve rappresentare il vanto di una competenza vittoriosa. Nella stampa come nella propaganda il Con- te Galeazzo ha impresso una sua marca di pas- sione. Sentiamo tutti che si delicato ufficio non può essere meglio corrisposto. Ma in Toscana, dove siamo — salve non gra- vi eccezioni — quasi tutti fratelli; riguardia- mo il giovane ardente Gerarca del Giornalismo come un nostro protettore, e Gli vogliamo be- ne per l'ingegno e lo zelo della professione, e la riconoscenza che Egli richiama colla luce che diffonde, nel sapere e nell'amore sulle at- tività di tutti. Tutti lo rispettano come pro- tettore di un vasto decoro pubblico ed insieme di una precisa solidarietà di cameratismo! Domenica 2 Settembre, alla presenza di S. E. l'on. ASC/111111 Sotto-segretario di Stato alle Cor- porazioni, di tutte le Autorità e Gerarchie e dopo due brillanti discorsi dell'on. Lando Fer- retti Presidente onorario della Mostra e del Sotto-segretario si inaugurò la Esposizione de- gli splendidi reparti, forniti di mobili magni- fici dai più riputati mobiliari in una gara di bellezza e di sontuosità. Come abbiamo già detto, il 1900 vi sparge fra liete e snelle espressioni il suo più largo contributo. Anche la celebrata Ditta Fratelli Poggianti, antica di attività, precisa nella ese- cuzione, elegante nei disegni, insuperabile nel- la lucentezza, ha del 1900 esemplari doviziosi ed impeccabili. I reparti ne sovrabbondano. E vi si notano di fatti tre camere da letto, di stile 900, due delle quali di radica di noce ed una di radica di frassino, di una leggiadria tutte e tre ve- ramente incantevole. Le sale da pranzo hanno una larga rappre- sentanza di varietà, e tutte di stile 900, ornate di rilievi e di contorni di armonica fattura. Una sala da pranzo — si insiste collo stile per unire alla fresca originalità la letizia del- la preparazione del mobilio — in stile 500 fio- rentino completa 11 gaudioso movimento per i dolci e succosi convegni e Poggianti anche in questa fabbricazione di mobili esplica la sua distinta valentia. Una camera da letto di stile 500 fiorentino ed una Innumerevole quantità di graziose sup- pellettili poi, da Studio e da Ingresso, svilup- pa in atteggiamenti, in produzioni di sempli- cità e di gusto l'arte mobillera nel suo più raf- finato lavoro. I Poggianti nei due stili esaltano la loro am- mirabile compostezza e tanto nell'antico come nel moderno scolpiscono in solennitt ed in lie- vità di ben levigate, appariscenti, forbite ese- cuzioni la impronta e la caratteristica della loro Casa in trionfo. Et Altri sono gli Espositori, insieme con i mo- bilieri, per generi affini: pei cuoi lavorati (Reali) per le stoffe (Carli) e per gli oggetti di elettricità (Società Ligure Toscana). Il solito addobbo annuale si leva entro il Pa- lazzo della Mostra a riunire varietà di pro- dotti sui quali primeggia ad affermare una tradizione della mano d'opera, una genialità di creazioni ed una tenacia di propositi la in- domabile vita di un popolo lavoratore che vive di illuminate risorse e di splendidi successi. E dovrebbe perciò esser portato alle stelle... Sempre avanti Cascina! onte di Pisa GIORNALE SETTIMANALE Dl PISA E PROVINCIA ANNO XLII A Bla oh: A M ENTI: per un anno L.*0. per un eeniesti e L.15. Abbonamento di amicizia L. 25, di soateguo L. 50 — Al- l'Eatero L. 100 Per alibuila•ai basta mandare una cartolina vaglia all' Animi nisti azione, del Poute di lisa.. Uffici di Redazione e Amministrazione: Piazza del Montino C'. ‹. c9ciblra 1* votavo sa 1=> ;razze) Cent. l*tp. XII dell'Era Fascista 15 - 16 Settembre 193t (Anno XII) PUBBI.lerrA. Le umairzami, e sotto aboliti truitamenti di favore, <minano L.3 a linea in seconda. L. 2 in terza, h. I in quarta pagina.— Natante. fidanzamenti, nozze, cerimonie. I ut t i : tutti asteri echi a pagamela.. NUM. 33 IN PUNTA DI PENNA -v-- Rossini secondo Tebaldini. Non tutti riguardano Gioacchino Rossini col- Pistessa lente. Giovanni Tebaldini, scrittore e critico genia- lissimo, osserva: «Rossini improvvisatore di opere buffe, uomo allegro, spiritoso, epicureo, ecco una leggenda. Nella sua vita l'insigne e glorioso maestro ebbe momenti di profonda tristezza ». Non sembri strano. Tutti gli uomini. spe- cialmente i grandi uomini hanno due anime. E sono in contrasto? Ahi no. Studiatele, e sco- prirete l'armonia. E di armonia in Gioacchino doveva essercene di più, come musicista. La canzone alpina. Nel romanzo di Maso Bisi sulla gloria di Antonio Cantore che fa scintillare in fondo la gloria degli alpini, c'è la canzone dei morti « Sul cappello che noi portiamo « C'è una lunga penna nera « Che a noi serve da bandiera Su pei monti a guerreggiare... Oi-lalà ». Il canto riempie il Paradiso di un fragore di tuono. Psicologia spicciola: di Etnanz. Ognuno, più o meno, reca danno agli altri, e ognuno arde di santo sdegno per il danno che egli vede recato ad altri. Ciò dimostra che si ha cuore, o si fa finta d'averlo, per le vit- time altrui, ma non si sa rinunziare a farne di proprie. In ogni modo i deboli, e anche i non deboli, se da un lato rischiano di essere oppressi da uno o da pochi, hanno dall'altro i molti pronti a commuoversi e a schierarsi per loro. Ne nasce che la società va men peggio di quel che dovrebbe, dati gl'individui che la com- pongono. pel ritegno che ad ogni autore di vit- time è imposto da tutti gli altri, che non son meno autori di vittime. Automobilista... sfortunato. «Un automobilista va a sbattere la macchina contro un palo del telegrafo. Figli di cani! Invece di inventare il tele- grafo senza fili, potevano inventare quello sen- za... pali... rti Cavaliere. Una palla di neve, quando c'è la neve, col- pisce in un occhio una Signora. Il marito che le è al fianco, urla subito. Vigliacchi! mascalzoni! Ringraziate Iddio clic non avete colpito me. MARTELLETTO -MIMO Pisa negli italiani e negli stranieri iL Il Ricotti fece il suo viaggio a Pisa in un battelletto a vapore, ma ebbe poca fortuna, poi- che si vede bene che, temporibus ifliz , Genova- Pisa equivaleva a Genova-Buenos Ayres! Onde, con molta ragione, scrive il Ricotti: «Fu questo il primo e più disastroso dei miei viaggi; onde chiedo licedza di raccontarne qualche particolare per istruzione a chi ram- mentasse con rammarico i tempi passati ». Si « Superate queste prime contrarietà (cioè l'ottenimento del passaparto dal Console di To- scana) salii sul battello a vapore, e vi incon- trai una numerosa e graziosissima brigata, massime di dotti avviati a Firenze. Era una bellissima notte d'agosto con un mare placido a maraviglia. Dopo averlo contemplato a lun- go, scesi nella cuccia e mi ero addormentato: Abando un aspro urto e un altro rumore sveglia tutti e li fa salire chi vestito chi in camicia so- pra coperta. Il battelo aveva incagliato nelle sabbie di Bocca d'Arso, per colpa del capitano che se ne dormiva tranquillamente colla mo- glie. Non era ancora l'alba, e mancavano due o tre ore al viaggio, era veramente un naufra- gare in porto. Tosto il capitano calò in mare i palischermi e sbarcò tutti I passeggeri sulla spiaggia che si stendeva poco lunga, sabbiosa, nuda e pia- na. Stemmo quivi fino alla sera, senz'ombra, senz'acqua, senza cibo e senza mezzo d'andar- ne in cerca perchè le guardie sanitarie di To- scana sopravvenendo ci segnarono sulla sab- bia una riga, e colla carabina spianata si mi- sero in punto di far fuoco su chiunque la var- casse. Noi di qua, essi di là da cotesta riga, a modo delle ombre vedute da Ulisse nell'al- tro mondo, negoziammo a lungo per avere un po' di cibo. La difficoltà di trovarne non era la mag- giore, ma si quella di pagare; perchè le guar- die ci trattavano da appestati. Finalmente an- che questo impedimento fu superato: ma do- po molto attendere da Pisa, cioè un panierino con un fiaschettino di Chianti: ed uno d'ac- qua, accompagnati da quattro panettini e due fette di prosciutto. Eravamo un centinaio di persone, e ci sarebbe bisognato un altro mira- colo delle nozze di Caua. Molti, massime donne, svennero di fame, di sete e di caldo: io mi prevalsi d'un pezzetto di pane e di cado, che secondo una vecchia abi- tudine, mi ero portato nelle larghe tasche del mantello militare, e mi tenni in piedi, ma sen- za poter soccorrere altrui. Intanto il Capitano, senza badare a noi, si sforzava di rilevare il battello. A prima giunta buttò in mare acqua e carbone e quanta più roba potè: poscia fece venire da Bocca d'Arno due uavicelli, a cui, aggrappandosi da poppa, si trasse indietro e si liberò. Però stette ancora un paio d'ore prima di rinviare i palischernd a pigliarci, onde le im- precazioni al suo recapito andavano fino alle stelle. E certo nell'arrivare dei passeggieri al battello gli sarebbe successa brutta se egli non avesse bravamente antivenuto il colpo facen- doci trovare in tutto punto un ottimo pranzo. La fame era immensa e generale, e vinse lo sdegno: ci mettemmo subito a lavorare di ga- nasce, e il pranzo finiva quando entrammo nel- la rada di Livorno. Si dovette ancora perder qualche tempo e so- stener molte noie per pigliar pratica. Poi si ebbero le molestie dei battellieri, e infine quel- la dei facchini, che mi fecero traboccare il vaso dell'ira malamente masticata da 24 ore e più. Si trattava di trasportare per pochi me- tri, cioè dalla sponda del canale alla locanda che stava in faccia, la mia roba che un ra- gazzetto avrebbe portato agevolmente. Quattro faechini se ne impadronirono, benchè io gri- dassi loro che intendevo di fare con un solo, e di volo me la portarono nella locanda. Offersi loro una grossa mancia, ed essi me la respinsero sdegnosamente: li pregai a pi- gliarla e andarsene. ed essi a strepitare. Ne nacque una baruffa. che i camerieri e il lo- candiere finirono precipitando giù dalle scale quei mascalzoni. Seppi poi da lui che io avevo loro dato otto volte più della giusta mercede!... ». tt Così si viaggiava e si agiva, nel 1841, anche nella nostra Toscana, sotto il paterno gover- no i satelliti del quale trovavano, quasi sem- pre, l'ultinta ratto nello sfoderare delle baio- nette o nel mentir piattonate addosso ai paci- fici cittadini!... Per carità non rimpiangiamo il passato!... Eugenio Cappelli Domandiamo alla cortesia degli amici Pah- limitando scaduto. Basterà che essi mandino alP . A niministra- zione del « PONTE DI PISA • una cartolina vaglia da L, 20 a L. 100. ..■■••■■••■■ TESTE P TASTI Nozze a Ripafratta. Due medici-chirurghi, la Signorina dott. Con- sueto Bartalini. specializzata in malattie dei bambini ed il dott. l'urlo Magri specializzato in ostetricia, si sono uniti in matrimonio. Intima, familiare, fu la riunione, ma colle- ghi, ed amici oltre i parenti mandano agli spo- si, come il e Ponte di Pisa », gli auguri più fervidi. Anche i Fasci, specialmente quello femminile per il quale la dott. Bartalini tenne con cuore il posto di fiduciaria, inviarono rallegramenti caldissimi. rt Nozze a Chianni. Da Firenze. Pisa città dello sposo, Livorno, Cecina e tanti altri posti arrivarono più di dodici automobili a Chianni a portarvi paren- ti ed amici degli sposi Signorina Rina Vallini e prof. dot. Egidio Glannessi. Il ricevimento ebbe luogo a Chianni nella casa della sposa ricolma di ricchi doni e fra- grante di fiori, scintillante di ospitalità, e lì fu servito un gustoso rinfresco. Nella Chiesa principale accolti dalla folla festante gli Sposi celebrarono il rito all'altare dove officiò 11 pa- rente della sposa Don Olinto Vallini assistito dal Parroco del paese; suonò all'organo il gio- vanetto Matteucci e furono testimoni i Signori prof. Alberto Ceccarelli del R. Istituto di Scienze commerciali di Firenze e prof. dott. Giovanni Merlini per lo sposo, ed i Signori prof. dott. Vasco Natmelli e Tenente Otello Dell'Omodarme per la sposa. Verso le ore 13 il corteo lietissimo parti per i Bagni di Casciana per il nido delizioso dove dal cav. dott. Mario Maccaferri proprietario si servi il banchetto. Nella sala elegantemente addobbata sedet- tero a mensa gli sposi prof. dott. Egidio Gian- nessi e Signorina Rina N'affini raggiante di felicità, Sestilio Vallini babbo della sposa, i genitori dello sposo Ubaldo e Bianca Giannes- sl, prof. Elio Vallini, ed Ulisse, fratelli, Lido Giannessi fratello, Giuseppe Tagliagambe e Clorinda Ceccarelli-'Eaglingambe zii dilettissimi dello sposo, prof. dott. Alberto Ceccarelli, prof. dott. Giovanni Merlini, prof. dott. Alberto Ri- Parbelli, prof. dott. Vasco Nannelli, dott. mo Croci-Manzetti, Ten. Giulio Nardi, Ten. O- tello Dell'Omodarme, avv. Giuseppe Chielliui, cav. Napoleone Corrado Borsellini, Iacopo Tac- chi, Vittorio Gatto, Mario Cipriani, rag. Fran- co Zazzeri, Don Olinto Vallini, Don Giovanni Tassi, Signora e Signorine Ines, Rina, Elda La XIII Esposizione dei Mobili a Cascina

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11 grandioso avvenimento: il Duce cbe inaugura .alla presenza di 300 mila persone a Bari la V Fieradel Levante, esalta un'altra volta la magnificenzaitaliana.

L'eloquente cifra delle bonifiche nella penisola enelle isole sta atieruiando i mir icoli del fascismo A-generatore e la colossale conseguente difesa dell' a.gricoltura.

Ouglielmo Marconi è stato a Venezia per il C,ti-grosso intermizioaale di studi radio biologici.

8. E.1' Asquini Sotto-Segretario per le« Cor-porazioni ha inaugurato la Fiera di B ri, S.E. l'on.Puppini dalli., Settimana pratese e S. E. P On. Biagidi quella cesellate.

11 niretrorio Nazionale I lel P. N. F. è convocatoper il giorno 22 corrente.

Straorilinatie sono riuscite e riescono le celebra-zioni noirchiginne p. r itgnita altissima.

Il Fascista , ' ha per la redenzione dei minorenniitistitinto una iniova legislazione coli' installare unTribunale ed un centro di riaila 'azione presso ognisede di Corte di appello

ho sibilo ed ull discolo i l'ilussoliiliLo scritto su «La Razza bianca muore » ed

Il discorso all'Esposizio ie di Bari, meritano diessere fermati in tavole d'oro. Dalla intrapren-denza del Fascismo la razza ha riattinto ognisuo più fervido impulso. Nella meravigliosa at-tività del Levante ha ogni vigore fascista ri-consacrato la sua alta missione economica.

Siamo in alto con Mussolini; sentiamo l'alaper i grandi voli, lo spirito per tutti i propo-siti.

E da un capo all'altro dell'Europa tutto ilpopolo, unanime, ribenedice all'Italia che of-fre lo spettacolo di un blocco granitico.

Mentre il giornale va in macchinal'Italia tutta non vive che dell'attesa dellieto evento.

a Napoli ora sospira il cuore di tattiItaliani.

Galeazzo Cianoal Sotto-Segretariato della Stampa

La nomina riempie i giornalisti di giubilo:al Conte Galeazzo Chino è stato assegnato ilSottosegretariato di Stato per la Stampa e lapropaganda, alla diretta dipendenza del Capodel Governo.

Per noi vecchi il Conte Galeazzo, tale è lasnella, complessa, guardinga sollecitudine delgiornalista, figura come un vecchio compagno;per i giornalisti di oggi deve rappresentare ilvanto di una competenza vittoriosa.

Nella stampa come nella propaganda il Con-te Galeazzo ha impresso una sua marca di pas-sione. Sentiamo tutti che si delicato ufficio nonpuò essere meglio corrisposto.

Ma in Toscana, dove siamo — salve non gra-vi eccezioni — quasi tutti fratelli; riguardia-mo il giovane ardente Gerarca del Giornalismocome un nostro protettore, e Gli vogliamo be-ne per l'ingegno e lo zelo della professione, ela riconoscenza che Egli richiama colla luceche diffonde, nel sapere e nell'amore sulle at-tività di tutti. Tutti lo rispettano come pro-tettore di un vasto decoro pubblico ed insiemedi una precisa solidarietà di cameratismo!

Domenica 2 Settembre, alla presenza di S. E.l'on. ASC/111111 Sotto-segretario di Stato alle Cor-porazioni, di tutte le Autorità e Gerarchie e

dopo due brillanti discorsi dell'on. Lando Fer-retti Presidente onorario della Mostra e delSotto-segretario si inaugurò la Esposizione de-gli splendidi reparti, forniti di mobili magni-fici dai più riputati mobiliari in una gara dibellezza e di sontuosità.

Come abbiamo già detto, il 1900 vi spargefra liete e snelle espressioni il suo più largocontributo. Anche la celebrata Ditta FratelliPoggianti, antica di attività, precisa nella ese-cuzione, elegante nei disegni, insuperabile nel-la lucentezza, ha del 1900 esemplari doviziosied impeccabili.

I reparti ne sovrabbondano. E vi si notanodi fatti tre camere da letto, di stile 900, duedelle quali di radica di noce ed una di radicadi frassino, di una leggiadria tutte e tre ve-ramente incantevole.

Le sale da pranzo hanno una larga rappre-sentanza di varietà, e tutte di stile 900, ornatedi rilievi e di contorni di armonica fattura.

Una sala da pranzo — si insiste collo stileper unire alla fresca originalità la letizia del-la preparazione del mobilio — in stile 500 fio-rentino completa 11 gaudioso movimento per idolci e succosi convegni e Poggianti anche in

questa fabbricazione di mobili esplica la suadistinta valentia.

Una camera da letto di stile 500 fiorentinoed una Innumerevole quantità di graziose sup-pellettili poi, da Studio e da Ingresso, svilup-pa in atteggiamenti, in produzioni di sempli-cità e di gusto l'arte mobillera nel suo più raf-finato lavoro.

I Poggianti nei due stili esaltano la loro am-mirabile compostezza e tanto nell'antico comenel moderno scolpiscono in solennitt ed in lie-vità di ben levigate, appariscenti, forbite ese-cuzioni la impronta e la caratteristica dellaloro Casa in trionfo.

Et

Altri sono gli Espositori, insieme con i mo-bilieri, per generi affini: pei cuoi lavorati(Reali) per le stoffe (Carli) e per gli oggettidi elettricità (Società Ligure Toscana).

Il solito addobbo annuale si leva entro il Pa-lazzo della Mostra a riunire varietà di pro-dotti sui quali primeggia ad affermare unatradizione della mano d'opera, una genialitàdi creazioni ed una tenacia di propositi la in-domabile vita di un popolo lavoratore che vivedi illuminate risorse e di splendidi successi.E dovrebbe perciò esser portato alle stelle...

Sempre avanti Cascina!

• onte di PisaGIORNALE SETTIMANALE Dl PISA E PROVINCIA

ANNO XLIIA Bla oh: A M ENTI: per un anno L.*0. per un eeniesti e L.15.Abbonamento di amicizia L. 25, di soateguo L. 50 — Al-l'Eatero L. 100

Per alibuila•ai basta mandare una cartolina vaglia all' Aniministi azione, del Poute di lisa..

Uffici di Redazione e Amministrazione: Piazza del MontinoC'. ‹. c9ciblra 1* votavo sa 1=> ;razze) Cent. l*tp.

XII dell'Era Fascista

15 -16 Settembre 193t (Anno XII)

PUBBI.lerrA. Le umairzami, e sotto aboliti truitamenti difavore, <minano L.3 a linea in seconda. L. 2 in terza, h. Iin quarta pagina.— Natante. fidanzamenti, nozze, cerimonie.I ut t i : tutti asteri echi a pagamela..

NUM. 33

IN PUNTA DI PENNA-v--

Rossini secondo Tebaldini.Non tutti riguardano Gioacchino Rossini col-

Pistessa lente.Giovanni Tebaldini, scrittore e critico genia-

lissimo, osserva: «Rossini improvvisatore diopere buffe, uomo allegro, spiritoso, epicureo,ecco una leggenda.

Nella sua vita l'insigne e glorioso maestroebbe momenti di profonda tristezza ».

Non sembri strano. Tutti gli uomini. spe-cialmente i grandi uomini hanno due anime. Esono in contrasto? Ahi no. Studiatele, e sco-prirete l'armonia. E di armonia in Gioacchinodoveva essercene di più, come musicista.

La canzone alpina.Nel romanzo di Maso Bisi sulla gloria di

Antonio Cantore che fa scintillare in fondo lagloria degli alpini, c'è la canzone dei morti

« Sul cappello che noi portiamo« C'è una lunga penna nera« Che a noi serve da bandiera

Su pei monti a guerreggiare...Oi-lalà ».

Il canto riempie il Paradiso di un fragoredi tuono.

Psicologia spicciola: di Etnanz.Ognuno, più o meno, reca danno agli altri,

e ognuno arde di santo sdegno per il dannoche egli vede recato ad altri. Ciò dimostra chesi ha cuore, o si fa finta d'averlo, per le vit-time altrui, ma non si sa rinunziare a farnedi proprie. In ogni modo i deboli, e anche inon deboli, se da un lato rischiano di essereoppressi da uno o da pochi, hanno dall'altroi molti pronti a commuoversi e a schierarsiper loro.

Ne nasce che la società va men peggio diquel che dovrebbe, dati gl'individui che la com-pongono. pel ritegno che ad ogni autore di vit-time è imposto da tutti gli altri, che non sonmeno autori di vittime.

Automobilista... sfortunato.«Un automobilista va a sbattere la macchina

contro un palo del telegrafo.— Figli di cani! Invece di inventare il tele-

grafo senza fili, potevano inventare quello sen-za... pali...

rtiCavaliere.Una palla di neve, quando c'è la neve, col-

pisce in un occhio una Signora.Il marito che le è al fianco, urla subito.— Vigliacchi! mascalzoni! Ringraziate Iddio

clic non avete colpito me.MARTELLETTO

-MIMO

Pisa negli italianie negli stranieri

iLIl Ricotti fece il suo viaggio a Pisa in un

battelletto a vapore, ma ebbe poca fortuna, poi-che si vede bene che, temporibus ifliz , Genova-Pisa equivaleva a Genova-Buenos Ayres!

Onde, con molta ragione, scrive il Ricotti:«Fu questo il primo e più disastroso dei mieiviaggi; onde chiedo licedza di raccontarnequalche particolare per istruzione a chi ram-mentasse con rammarico i tempi passati ».

Si« Superate queste prime contrarietà (cioè

l'ottenimento del passaparto dal Console di To-scana) salii sul battello a vapore, e vi incon-trai una numerosa e graziosissima brigata,massime di dotti avviati a Firenze. Era unabellissima notte d'agosto con un mare placidoa maraviglia. Dopo averlo contemplato a lun-go, scesi nella cuccia e mi ero addormentato:Abando un aspro urto e un altro rumore svegliatutti e li fa salire chi vestito chi in camicia so-pra coperta. Il battelo aveva incagliato nellesabbie di Bocca d'Arso, per colpa del capitanoche se ne dormiva tranquillamente colla mo-glie. Non era ancora l'alba, e mancavano dueo tre ore al viaggio, era veramente un naufra-gare in porto.

Tosto il capitano calò in mare i palischermie sbarcò tutti I passeggeri sulla spiaggia chesi stendeva poco lunga, sabbiosa, nuda e pia-na. Stemmo quivi fino alla sera, senz'ombra,senz'acqua, senza cibo e senza mezzo d'andar-ne in cerca perchè le guardie sanitarie di To-scana sopravvenendo ci segnarono sulla sab-bia una riga, e colla carabina spianata si mi-sero in punto di far fuoco su chiunque la var-casse. Noi di qua, essi di là da cotesta riga,a modo delle ombre vedute da Ulisse nell'al-tro mondo, negoziammo a lungo per avere unpo' di cibo.

La difficoltà di trovarne non era la mag-giore, ma si quella di pagare; perchè le guar-die ci trattavano da appestati. Finalmente an-che questo impedimento fu superato: ma do-po molto attendere da Pisa, cioè un panierinocon un fiaschettino di Chianti: ed uno d'ac-qua, accompagnati da quattro panettini e duefette di prosciutto. Eravamo un centinaio dipersone, e ci sarebbe bisognato un altro mira-colo delle nozze di Caua.

Molti, massime donne, svennero di fame, disete e di caldo: io mi prevalsi d'un pezzetto dipane e di cado, che secondo una vecchia abi-tudine, mi ero portato nelle larghe tasche delmantello militare, e mi tenni in piedi, ma sen-za poter soccorrere altrui.

Intanto il Capitano, senza badare a noi, sisforzava di rilevare il battello. A prima giuntabuttò in mare acqua e carbone e quanta piùroba potè: poscia fece venire da Bocca d'Arnodue uavicelli, a cui, aggrappandosi da poppa,si trasse indietro e si liberò.

Però stette ancora un paio d'ore prima dirinviare i palischernd a pigliarci, onde le im-precazioni al suo recapito andavano fino allestelle. E certo nell'arrivare dei passeggieri albattello gli sarebbe successa brutta se egli nonavesse bravamente antivenuto il colpo facen-doci trovare in tutto punto un ottimo pranzo.La fame era immensa e generale, e vinse losdegno: ci mettemmo subito a lavorare di ga-nasce, e il pranzo finiva quando entrammo nel-la rada di Livorno.

Si dovette ancora perder qualche tempo e so-stener molte noie per pigliar pratica. Poi siebbero le molestie dei battellieri, e infine quel-la dei facchini, che mi fecero traboccare ilvaso dell'ira malamente masticata da 24 oree più. Si trattava di trasportare per pochi me-tri, cioè dalla sponda del canale alla locandache stava in faccia, la mia roba che un ra-gazzetto avrebbe portato agevolmente. Quattrofaechini se ne impadronirono, benchè io gri-dassi loro che intendevo di fare con un solo,e di volo me la portarono nella locanda.

Offersi loro una grossa mancia, ed essi mela respinsero sdegnosamente: li pregai a pi-gliarla e andarsene. ed essi a strepitare. Nenacque una baruffa. che i camerieri e il lo-candiere finirono precipitando giù dalle scalequei mascalzoni.

Seppi poi da lui che io avevo loro dato ottovolte più della giusta mercede!... ».

ttCosì si viaggiava e si agiva, nel 1841, anche

nella nostra Toscana, sotto il paterno gover-no i satelliti del quale trovavano, quasi sem-pre, l'ultinta ratto nello sfoderare delle baio-nette o nel mentir piattonate addosso ai paci-fici cittadini!...

Per carità non rimpiangiamo il passato!...

Eugenio Cappelli

Domandiamo alla cortesia degli amici Pah-limitando scaduto.

Basterà che essi mandino alP . A niministra-zione del « PONTE DI PISA • una cartolinavaglia da L, 20 a L. 100.

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TESTE P TASTINozze a Ripafratta.Due medici-chirurghi, la Signorina dott. Con-

sueto Bartalini. specializzata in malattie deibambini ed il dott. l'urlo Magri specializzatoin ostetricia, si sono uniti in matrimonio.

Intima, familiare, fu la riunione, ma colle-ghi, ed amici oltre i parenti mandano agli spo-si, come il e Ponte di Pisa », gli auguri piùfervidi.

Anche i Fasci, specialmente quello femminileper il quale la dott. Bartalini tenne con cuoreil posto di fiduciaria, inviarono rallegramenticaldissimi.

rtNozze a Chianni.Da Firenze. Pisa città dello sposo, Livorno,

Cecina e tanti altri posti arrivarono più didodici automobili a Chianni a portarvi paren-ti ed amici degli sposi Signorina Rina Vallinie prof. dot. Egidio Glannessi.

Il ricevimento ebbe luogo a Chianni nellacasa della sposa ricolma di ricchi doni e fra-grante di fiori, scintillante di ospitalità, e lìfu servito un gustoso rinfresco. Nella Chiesaprincipale accolti dalla folla festante gli Sposicelebrarono il rito all'altare dove officiò 11 pa-rente della sposa Don Olinto Vallini assistitodal Parroco del paese; suonò all'organo il gio-vanetto Matteucci e furono testimoni i Signoriprof. Alberto Ceccarelli del R. Istituto diScienze commerciali di Firenze e prof. dott.Giovanni Merlini per lo sposo, ed i Signoriprof. dott. Vasco Natmelli e Tenente OtelloDell'Omodarme per la sposa.

Verso le ore 13 il corteo lietissimo parti peri Bagni di Casciana per il nido delizioso dovedal cav. dott. Mario Maccaferri proprietariosi servi il banchetto.

Nella sala elegantemente addobbata sedet-tero a mensa gli sposi prof. dott. Egidio Gian-nessi e Signorina Rina N'affini raggiante difelicità, Sestilio Vallini babbo della sposa, igenitori dello sposo Ubaldo e Bianca Giannes-sl, prof. Elio Vallini, ed Ulisse, fratelli, LidoGiannessi fratello, Giuseppe Tagliagambe eClorinda Ceccarelli-'Eaglingambe zii dilettissimidello sposo, prof. dott. Alberto Ceccarelli, prof.dott. Giovanni Merlini, prof. dott. Alberto Ri-Parbelli, prof. dott. Vasco Nannelli, dott.mo Croci-Manzetti, Ten. Giulio Nardi, Ten. O-tello Dell'Omodarme, avv. Giuseppe Chielliui,cav. Napoleone Corrado Borsellini, Iacopo Tac-chi, Vittorio Gatto, Mario Cipriani, rag. Fran-co Zazzeri, Don Olinto Vallini, Don GiovanniTassi, Signora e Signorine Ines, Rina, Elda

La XIII Esposizione dei Mobili a Cascina

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Il banchetto fu servito in modo inappunta-bile e fu lodata molto la nobiltà del Sig. Mac-caferri. Alcuni discorsi commoventi si pronun-ziarono al mussante fra grandi evviva agli Spo-si che partirono per il loro viaggio lasciandodella loro festa indimenticabile ricordo.

Il « Ponte di Pisa », amicissimo, con tutte lesue voci più sonore di compiacenza, si ralle-gra di questa festa dell'amore, con il babbodella sposa Sig. Vallini, coi genitori SignoriGiannessi, cogli zii Signori Tagliagambe, e rin-nova agli Sposi gli auguri più fervidi di ognibene.

Nozze Tacchi-Pellegrini.Lunedì scorso, 10, in stretta semplicità si

celebrò il rito, e nelle famiglie dei due amicisorrise la gioia dei giovani.

Il Signor Mario Pellegrini figlio del SignorUmberto Capo-Stazione, condusse all'altare lagentile Signorina Bianca Tacchi figlia del ne-goziante Sig. Umberto.

Ai giovani Sposi mando gli auguri più lietirallegrandomi con loro, col genitori e colla lar-ghissima parentela.

t t tMarinetti ad un amico di risa.S. E. Marinetti ha scritto al mio amico avv.

Roberto Bellaudi: a Caro Bellandi, Ho lettocon piacere la vostra sintesi: uomo pratico.Simpatia e auguri ».

Non conosco i dettagli, ma invio all'amicoauguri e congratulazioni.

ti3 t tIl bellissimo bambino.Il prof. Giuseppe Bruguier libero docente in

Scienze Corporative e la consorte Signora Ma-ria Teresa figlia del N. H. cav. dott. GuglielmoRossoni, hanno avuto la gioia di un bambino.Così han vista aggiungersi alla prima caraloro piccoletta il maschio aspettato.

Mi rallegro con i genitori, con i nonni cav.dott. Rossoni e Signora e N. H. cav. dott. Al-fredo Bruguier e Signora, e cogli zii, e mandoal bambino tutti gli auguri più lieti, di benee di salute.

tConvalescente.L'amico CIIV. Armando Chiellini. dopo una

non lieve malattia che !o ha aueustiato a Ma-riea di Pisa, ora gode di una buona conva-lescenza.

Gli amici gli mandano saluti ed auguri af-fetuosi di completa guarigione.

***Condoglianze.Al dott. cav. Gino Tognoli, alacre ed illu-

minato Segretario Sanitario presso gli Ufficidei R.R. Spedali di Pisa, mando le condo-glianze più affettuose per la morte della mam-ma adorata.

Essa era donna di squisite virtù casalinghe,pronta di continuo all'esercizio di ogni più de-licato miaistero femminile, generosa di solle-citudini e di premure attenta, e perciò beuvo-luta da tutti. ***

Buona usanza.In memoria del Tenente Perni sono state

fatte le seguenti elargizioni: L. 600 dall'Isti-tuto di Assicurazione contro gli infortuni sullavoro alle Opere Assistenziali, L. 50 in favoredella Colonia montanara dai coniugi SignoriElia e Arinaudo Caselli e L. 54) dai coniugi Si-gnori Dina e Capitano Galletti.

— Il prof. Lombardi in memoria della Si-gnora Maria Fontana Vedova Toguoli L. 50alla Cassa Comunale pro indigenti, il Perso-nale Infermieri L. 50, il Sotto-gruppo impie-gati L. 50, il figlio doti. Gino L. 100 alla Cas-sa Mutua Personale Ospedali.

— Il Gruppo Impiegati Associazione FascistaR. IL Spediti' L. 50 alla Cassa dei R.R. Spe-diti' in memoria della Sig.ra Annunziata Cro-vett".

— Gli amici del compianto padre del Sig. Sil-vano Matteucci del personale viaggiante L. 50alla S. Vincenzo de' Paoli.

— La Signora Elvira Costa Cristiani e fa-miglia L. 100 alli Cassa Cotolengo in memo-ria delle sorelle Signora Annida e Rosine Ber-tollotti.

— Il prof. Alfonso di Vestea alla Scuola al-l'aperto L. 100 in memoria della compianta con-sorte Dottoressa Maria.

— L'Ing. Luigi Pera e Signora L. 50 allaS. Vincenzo nel trigesimo della morte dellaSignora Adelaide Mari.

In cucina: Peperoni in tegame alla napo-letana.

Si adoperano i gialli, perchè più dolci; sitolgono i semi, si tagliano a liste lunghe comeun dito, si passano al tegame con aglio, si inu-midiscono con salsa di pomodoro, e cotti si me-scolano con un pesto di polpa di acciughe edi capperi.

t tPer finire.Un fracasso di stoviglie rotte in cucina.— Cosa fai Caterinda, cosa fai?— Niente, signora, è già fatto.

LIBRI E RIVISTE

Atene e RomaIl chiarissimo prof. Vincenzo Biagi dell'U-

niversità di Atene ha tradotto una scelta dipoesie del più grande poeta greco moderni).Costis Pelamas, candidato al premio Nlibel.

Ne cura l'edizione la tipografia Lischi di Pi-sa, che inizia così una collezione di opere discrittori della Grecia moderna, intitolata Ate-ne e Roma.

Consiglio del Medico

Ancora dell' idroterapla(Contin. vedi n. 31)

Fra le varie pratiche che appartengono al-l'Idroterapia mi resta ancora da parlare dellecompresse, degli impacchi, delle applicazionidi ghiaccio e del bagno a vapore.

Dire delle prime è cosa semplice, giacchè èpratica che tutti conosciamo: meno noto è co-me devono farsi gli impacchi, che si esegui-scono per lo più caldi contro processi infiam-matori localizzati come furuncoli, fieramoul,flebiti, ecc.

L'efficacia degli impacchi sta nell'effetto cal-do-umido, ma in qualche caso anzichè fare u-so di semplice acqua riscaldata, s'intende atemperatura sopportabile, possono eseguirsi consoluzioni di cloruro sodico (sale da cucina) edi borato.

L'importante è che l'effetto caldo-umido nonsi perda e per questo è opportuno ricuoprirel'impacco stesso con un tela impermeabile, cheimpedisca l'evaporazione ed anche conservi ilcalore all'impacco.

Quanto al materiale per eseguirlo, molte co-se possono servire: da un asciugamano ripie-gato a della garza a più doppi.

Specialmente quando l'impacco deve essereapplicato ad un arto, come nei casi di flebile(nel qual caso ha effetto calmante sul dolo-re), è opportuno applicare la tela impermea-bile in modo che con questa si possa avvol-gere largamente l'arto. Per conservare il ca-lore potrà anche ricorrersi ad un termoforo,applicato sull'impacco.

Le applicazioni di ghiaccio si eseguiscono diregola con una 'borsa impermeabile ed in man-,canza di questa, in caso di urgenza, si può ri-correre ad una vescica animale.

Devesi avere cura che il ghiaccio sia fran-tumato ed a seconda delle regioni in cui viene

applicata la borsa, che la sua quantità non co-stituisca eccessivo peso: è poi sempre consi-gliabile di interporre un panno di lana fra laborsa contenente il ghiaccio e la parte ovesi applica per evitare che si facciano dellevessicazioni della cute, che spesso stentano aripararsi.

Quanto al bagno a vapore, in molti casi uti-lissimo per provocare un abbondante sudora-zione, richiede un dispositivo speciale costi-tuito di un recipiente metallico chiuso in cuisi fa bollire l'acqua a mezzo di una lampadaa spirito di adatte dimensioni. Il recipiente fi-nisce in un lungo tubo ricurvo, che sbocca sot-to le coperte di un letto dove il malato vienecollocato. Le coperte sono tenute sollevate dauua armatura di legno e ferro («barcocchio»).

Ma l'uso di questo apparecchio, che si tro-va in generale solo negli Spedali, non può es-sere concesso a tutti ed occorre l'intervento diun medico o di un infermiere pratico, che nesegua le indicazioni.

In case private si può raggiungere uno sco-po simile, adoperando come sorgente di va-pore d'acqua un recipiente in cui si spengodella calce viva, che si colloca sotto le copertedel letto sollevate come nel caso del bagno avapore; ma anche in questo caso occorre l'in-tervento di un infermiere pratico e l'indica-zione del medico circa le modalità da seguirsi.

Del resto una sudorazione assai abbondante,in certi casi sufficiente, si può ottenere anchecolla « embrocazione » fatta con olio di olivacaldo. Questa si eseguisce spalmando con olioben caldo il soggetto, che poi viene avvolto inuna coperta di lana.

Per provocare il sudore si può consigliare disomministrare al malato dopo l'embrocazione ementre è avvolto nelle coperte una bevandacalda come dell'infuso di tiglio od a secondadei casi del vino caldo od un « punch ».

Lando Landi

la Wi1119 (finid il fingi [asciallaL'Arciprete Canonico )lonsignorL Don Eu-

genio Mori della Chiesa di Bagni di Cascianaha impartito il sacramento della Santa Euca-ristia alla piccola graziosa Maria figlia di S. E.il dott. Dino Borri della Nobile Signora Leti-zia Bigazzi.

(, 011 i genitori erano presenti i fratellini, ilnonno, le cuginette, le suore dell'Asilo Fair-man e moltissimi amici.

La Signorina Isolina Messerini cantò condolcezza alcune preghiere accompagnata dalMaestro cav. Tafi.

Ci rallegriamo della festa e del convegno digasa Burri a cui Ai associò tutto il paese.

Gli amici da lontano mandarono congratula-zioni ed auguri con animo sensibile.

Su e giù per la ProvinciaPontedera (Narciso). Il Vescovo alla Festa

del Santissimo Crocifisso. — Domenica 9, mol-to riverito. ebbe accoglienze fra noi l'Arcive-scovo Monsignor Vettori. La festa del S.S. Cro-cifisso ebbe un solenne epilogo; e tutta la cit-tà fu presa de • entusiasmo per dimostrazionireligiose e civili che si svolsero in modo en-comiabile.

La Filarmonica di Pisa ad esempio sollevòindicibile fuoco di simpatie.

Voltemi (Narg,ò). Il premio agli artieri del-l'alabastro. — Il Ministero dell'E. N. ha as-segnato la medaglia d'oro (diploma) per la par-tecipazione della Cooperativa nostra alla VIIIFiera di Tripoli ai valorosi artieri.

11 Generale Garibaldi. — I commilitoni de-voti han fatto segno di schietto vibrante ac-coglimene) a S. E. il Generale Ricciotti Ga-ribaldi arrivato qui in incognito.

COSE DELLA PROVINCIAAlla Villa delle Rose ad Uliveto si sono in-

cominciati i lavori per la sistemazione della« Villa delle Rose » da trasformarsi in Asiloper bambini. Vedremo volentieri l'Asilo.

Per interessamento di S. E. l'on. Buffariniil Ministro degli Interni ha concesso L. 1000alla Colonia Eliopinoterapica di Camagliano.La notizia ha fatto a Ponsacco e nei paesi vi-cini molto piacere.

Il Monte de' Peschi ha elargito L. 1000 allaMisericordia di Cascina istituenda Sezione O-spedaliera per la protezione della Maternità.

A Pontasserthio fin da Domenica 9 si iniziòil movimentò eucaristico; Domenica 16 si apreil Congresso con intervento di S. E. MonsignorArcivescovo Vettori.

In considerazione dell'opera svolta per l'i-struzione premilitare, al Segretario politico diS. Frediano a Settimo Giuseppe Silvi è stataconcessa la « croce da cavaliere ». Ben meri-tata!

Prof. Gino Dei GuastaDocente di Patologia Spec Medica PAESI. nella R, Universita di Pii*

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I poeti di Garibaldi(Il nuovo libro del Generale Corselli)Il generale Rodolfo Corselli. direttore del

giornale « Le Forze Armate », ha pubblicato,testè, un volume su Garibaldi. che è, forse,il più completo tra quelli apparsi in quest'ul-timo trentennio. intorno all'Eroe dei due mon-di. Storico obbiettivo e critico sereno, il gene-rale Corselli documenta ciò che scrive, pursentendosi attratto irresistibilmente nella sciadel prodigio garibaldino.

Un libro altamente, nobilmente italiano. Es-so consta di tredici capitoli, densi di contenuto,di coltura storica e militare, oltrechè di poe-sia — di alta, meravigliosa poesia, — che ne-vocano veramente tutta la vita, la civile e l'e-roica, di Giuseppe Garibaldi. Come opera disintesi, — e il volume è ricchissimo di note,attinte da documenti storici, — il libro del Cor-selli avrà una meritata fortuna. t un docu-mento storico di prim'ordine. Noi lo vediamogià diffondersi rapidamente negli istituti mili-tari, nelle caserme, nelle scuole. E sarà unalettura di sicuro vantaggio, un pane spiritua-le e morale eccellente, sopratutto per la nostragioventù.

Il 4 luglio 1907, celebrandosi il centenario del-l'Eroe, agitatore e fascinatore di popoli. ilfingi disse tali parole, che sono passate allastoria, e che giova ricordare:

— « Garibaldi ebbe dei grandi campioni an-tichi il carattere e i contrassegni: visse soli-tario, non cercò, nè volle per sè onori e fortu-na, ebbe piena e sicura coscienza della propriaforza morale, si senti e Si seppe sempre piùgrande e più forte dei suoi nemici e avversari.

Cavaliere dell'ideale, sognatore e pur uomo(l'azione, Egli parve un Redentore disceso dalcielo, per la sua eloquenza ispirata, per la suainestinguibile carltìi. per la bontà dell'animo.che gli brillava za,g11 C.1c,tv la Cgua

tura morale è tra le maggiori nella teoria diImmortali onde va gloriosa l'ara del nostro Ri-sorgimento... ».

Non si potrebbe, inverità, dire meglio. Scor-riamo, brevemente, le Memorie. Garibaldi scri-veva a Carducci:

Alla menzognaSostituire il vero; erro la mèteDe la tua vita internerete!

E Carducci — Enotrio Romano — si fecebanditore dell'ideale grandezza garibaldina,nelle rime degli anni mesti, dopo Aspromontee Mentana, nelle epigrafi, nelle prose polemi-che, nel discorso per la morte dell'Eroe.... Car-ducci ebbe un vero culto per Garibaldi, e conragione, polche nel condottiero generoso rivi-vevano veramente i grandi campioni della raz-za latina, i paladini ariostei, i crociati delTasso.

Lo spirito di Garibaldi alitò su tutto. Il tu-multo si mutò in un'armonia, il cielo si tinsed'oro e di porpora, poichè nel cielo si riflette-vano la luce di una chioma bionda e i lampi diuna camicia vermiglia. E così cantarono i poe-ti di Garibaldi: Dall'Ongaro, Sterbini, Nievo.Ippolito Nievo, uno dei Mille, ha nei suoi A-mori garibaldini tutta un'ode sul suo Duce. incui sono esaltate le due qualità fondamentalidi Garibaldi, la terribilità e il candore. E cosìgli altri, da Giulio Uberti a Mario Rapisar-di, da Giovanni Prati a Vittorio Bettoloni. Latesta leonina s'agitava nella solitudine di Ca-prera, mentre volavano per l'aria i giambi av-velenati di Enotrio, e un altro poeta civile ri-cordave all'Eroe i suoi sogni. Col Carducci siiniziò un secondo fiorire di poesia garibaldina,capace di scolpire nel bronzo una gloria im-mortale. Cosi, in seguito, cantarono di Lui, la-sciando traccia sicura del loro cauto, Pasca-rella e D'Atutunzio, Marradi e Pascoli. E an-cora, oltre i confini della Patria, Victor Hugo,esaltò la gesta gloriosa. C. A. Swiuburue in-neggiò al sole splendente pei cieli d'Italia, eGiorgio Meredith dettò una epigrafe, che è og-gi patrimonio della storia:

La terra Lo produsse: sia benedetta la ter-ra che Lo produsse. Il Signore della terra co-ronò sulla terra. la Sua opera valorosa. L'Ita-lia addita con orgoglio i/ luogo ov'Ei nacquee chiama la Sua tomba il cuore della umanità.

Il libro del generale Corselli, ci ha portato)

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ebbero 63 mila viaggiatori. E Domenica 9 sitrasportarono sur un percorso di 358 chilome-tri, 63,162 viaggiatori.

In memoria di Libero Turchi. — Nella san-ta memoria e per i suffragi dell'anima delMartire si celebrò un funerale Domenica 9 set-tembre nella Chiesa di S. Cedila.

Erano presenti tutte le Autorità.Le funzioni in suffragio dell'anima buona

dell'Ai v. Gualtiero Gualtierotti-Norelli. — Lli-

nedl mattina 10 nella Chiesa di S. Paolo a Ri-pa d'Arno ebbero luogo le funzioni funebri.

Alle ore 11 fu celebrata la santa messa di re-

quiem; ed intervennero la Vedova Nobile Si-gnora Mina Morelli Gualtierotti colle figlie, lozio gr. uff. Pietro Feroci colla Signora e lafiglia Signora Teresa Nelli, il cav. tifi. avv.Francesco Gambini, il comm. Giuseppe Giaco-umili, segretario generale del Comune, il vice-Rettore del Cavalieri cav. Don Tito Pagni peril Rettore Can. Don Galli assente per gli eser-cizi e circa trenta fra Signore e Signorine an-che della famiglia Gualtierotti Morelli e moltiamici.

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/Num 11•••••

a dire dei poeti di Garibaldi, e non a caso, poi-chè Poesia è virtù di vedere e di prevedere,poichè la Poesia — come insegnò e dimostrò11 Bonghi — ci ha fatti e perchè l'Italia con-tinua ad essere, oggi più che mal, una tradi-zione poetica. Ma noi ci auguriamo, e di grancuore, che tutti gli italiani, quanti, insomma,alimentano nel cuore una scintilla che scaldae una parola che canta, sappiano non sololeggere, ma meditare utilmente queste belle pa-gine.

Nei tredici densi capitoli, sono esposte ecommentate, con mirabile chiarezza, — tantoche il volume può essere distribuito largamentefra il popolo, tra i nostri operai laboriosi ecombattenti, — tutte le fasi dell'epopea gari-baldina, dall'America all'Italia, da Nizza aMontevideo, dal Brasile all'Uruguay, dall'Ar-gentina alla Lombardia, a Genova, a Torino,a Palermo, a Digione... Leggere e meditare,ecco la parola d'ordine. L'opera è degna del-l'epopea del Risorgimento italiano e fa grandeonore al suo autore, soldato, storico e studio-so severo di umane lettere e di militari disci-pline.

Sul tricolore, noi leggiamo tuttora le paroledel Cristo: e Ego mitto vos». E il Vangelo mi-litare italiano le ha fatte sue.

ALFREDO VINARDI

Il movimento demografico in Pisa e Provincia

AGOlTO 1934

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106 321 42779 191 270

27 130 157

DIPORTOIl pugile pisano vincitore a Bari. — Il pi-

sano G. F. Guerri ha vinto a Bari il Campio-nato italiano dei giovani fascisti per i pesileggeri.

Anche S. E. l'on. Buffarini si è rallegrato.Galoppi di allenamento. — Sono stati chia-

mati cosi; ed 11 Pisa al Littorio fece il suoDomenica 2 Settembre con il Siena in una ca-valleresca contesa per il calcio. Vinse Sienaper 3 punti contro 1. Ed un altro cogli ama-ranto livornesi della gagliardissima squadrache tanto si distinse nel Campionato della mas-sima divisione della stagione.

I pisani che fanno con molta coscienza gliassaggi riuscirono a pareggiare con 1 a 1 dopoil primo punto da essi marcato.

Segno buono!

Cronaca ScolasticaLa istruzione obbligatoria elementare. —

Gli esami di assunzione per i riparati a Giu-gno nelle Scuole Elementari e di ammissioneper i privatisti avranno principio il giorno 18e termineranno il 23 Settembre.

Le iscrizioni alle singole classi saranno a-perte il 25 e chiuse il 30 Settembre.

Esami al R. Liceo Scientifico.— Gli esamidi ammissione alla prima classe principiano ai17 di Settembre, di Maturità scientifica ai 25e di idoneità, promozione ai 17.

Piè del PonteIn ricordo della Signora Rosina Bertel-

lotti vedova Santini. — A quattro giorni dallamorte improvvisa della sorella (Signora Armi-da coniugata Cerri) dopo lunga malattia, mu-nita dei conforti religiosi, consolata delle at-tenzioni dei congiunti, benedetta per la suadolce pietà e per i generosi sorrisi di cui tuttiin piacevole umiltà rallegrò, chiuse la caraesistenza alcuni giorni or sono l'ottima Signo-ra Rosina Bertellotti vedova Santini.

Al parenti desolati, al figlio rag. Mario, alfratello sig. Alessandro Bertellotti colla mo-

glie Linda Pecchia, alle sorelle signorina Ele-na Bertellotti e signora Pia Bertellotti-Vitocon il marito avv. Vito Ardito premurosissimomandiamo per queste perdite la espressione delnostro cordoglio e con affetto di vecchi amicidei Signori Bertellotti ed Ardito ricordiamo ledue compiante Signore.

Scuola Radiotecnica a Pistola. — Col gior-no to di Ottobre si inizieranno presso la Scuo-la Radiotecnica e Principe di Piemonte » i cor-si di preparazione di radiotelegrafista della Ma-rina Mercantile, per capo-radiotecnico, per ra-dio-ascoltatore ed al corso per concorrere nelleforze armate dello Stato.

Si chiede il programma alla Segreteria del-la Scuola con L. 1 di francobolli.

I fnuerali dell'istruttore militare TenentePerni. — Era il Tenente Gennaro Perni fra-tello del solerte Commissario cav. Perni un in-stancabile e diligente istruttore dei nostri Fa-sci di Combattimento.

Alla Salma del giovane ardente, amico schiet-to, fascista di sicura fede, tragicamente strap-pato all'adorazione della famiglia da un in-cidente motociclistico abbiam rivolto un com-mosso pensiero.

Cose dei medici. — Il Sindacato dei Medi-ci Chirurghi della Provincia di Pisa comunicache è aperto il concorso al posto di Primarionell'Ospedale di Bengasi.

— Il Commissario dell'Ospedale Psichiatri-co di Volterra ha elargito al Sindacato del Me-dici Fascisti di Pisa L. 50 alla Casa di riposodel Medico.

I lai ori della Colonia al Calambrone. —Il Consorzio provinciale antitubercolare Pisa-no informa che sono stati invitati i concorrentiai lavori di costruzione della Colonia marinaVittorio Emanuele III al Calambrone.

Mercoledì 19 alle ore 10 si terrà la gara diappalto nella sede dell'Amministrazione pro-vinciale.

Rendiamo onore ai Gerarchi!Per il lieto evento di Casa Savoia. — Il

Presidente dell'Opera Nazionale Invalidi diguerra ha assegnato 20 sussidi straordinari diL. 500 ciascuno a bambini nati nell'istesso gior-no e figli di invalidi di guerra.

Collettività a banchetto. — Ormai la deno-minazione è nota.

Nonostante il decorso di trentacinqu'anni laCollettività ha conservato il suo spirito ban-chettista e si è riunita domenica a Marina diPisa a lieto simposio, dove la vivacità tut-t'ora giovanile regnò fra le saporose vivandee le abbondanti libagioni.

Omettiamo i titoli cavallereschi ed accade-mici; indichiamo unicamente i nomi: Babbo-al, Cattaneo, Nuti, Cameo, Bellandi, Benve-nuti, Bendinelli, Santi Nuti, Niccolini, Ripoll,Galleschl, Checcucci, Pera, Calabri.

Dove brillano il buon appetito e l'allegria,ivi è ancora da sperare.

Il Consiglio Notarile. — Con decreto Mini-steriale è stato nominato il nuovo ConsiglioNotarile coi seguenti nomi : cav. Cesare Bar-(lini chiamato alla carica di Presidente, cav.uff. dott. Guido Ferretti tesoriere, dott. Gu-glielmo Gambini Segretario, e dott. GiuseppeGarone e dott. Alessandro Caporrini. A tuttirallegramenti.

Il Padiglione Pisano a Bari. — P Presi-dente dalle Fiera del Levante in Bari ha rin-graziato il Consiglio provinciale dell'Economiadi Pisa per la sua valida cooperazione splen-dido successo. t un abbraccio di città mari-nare riunite come sorelle.

La nostra Misericordia alle manovre diViareggio. — Alle manovre di pronto soccorsoconclusesi nella città marinaresca contro unaimprovvisa incursione aerea Domenica 9 Set-tembre alla presenza di molte autorità preseroparte le più riputate Istituzioni di Toscana edintervennero le rappresentanze più notabilidella zona.

L'Ardconfraternita di Pisa per il valore delsuoi frateli e per la splendida presentazionedei suoi attrezzi sì fece grande onore.

Il componimento in vernacolo. — Fino al30 Ottobre c'è tempo a presentare al Consiglio'Direttivo della Università Fascista il compo-nimento in vernacolo pisano.

Il tema di argomento patriottico pisano esal-terà le glorie di Pisa.

I premi saranno esposti nelle vetrine di Pisa.I treni popolari. — Il 2 Settembre con 80

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Riserve. . 144.244.493,35Depositi a risparmio e Libretti di Conto Corrente ,,1.501.500.293,05Conti Correnti e Corrispondenti Creditori . ,,6.004.618.780,90Cassa, Portafogilo, Titoli dello Stato Italiano e

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101 ESERCIZIO SITUAZIONE DEI CONTI AL 31 LUGLIO 1934 Atero 1934-X11

PASSIVODepoeitiL. 108..563.543,42a rieparinio : liberi L. 53.168 (81,97a scadenza fisea . > 53.457.658,54a conto corrente . > 1.493.862,91Corrispondenti taaldi creditori) . L. 12.150 03g,21Partecipazioni a Enti pubblici . > 435m)00,litiCreditori diversi . . . . > 751:A06,94Sconti ed interessi attivi attribui-

bili agli esercizi venturi . . > 651.019,21Ricevitoria prov e servizi diverai > 1.179.684,49Caosa di Previdenza Impiegati

(capitali da investire) . I 36.430,63Partite varie . . > 2.468 617,05

Totale del passivo L. 126.331.639.95

. s. 11.957.148,56L. 6.974..562,63• 832.016,46• 136.508,75

Totale dell'ativo L. 139.167.486,79

Titoli del Fondo di PrevidenzaImpiegati . . . .

2.158.400,00Datai:liti cauzione, garanzia e cu-

atodia > 30 550.815,78

Spetta dell eeercizio in corso

3.723.606,46

L. 175.600.309.03

.11 PIRILTIORE - AVV. M.Nuti IL PRESIDENTE - Prot. G. D'Achiari4OPh RAZIONI DELL' ISTITUTO : Depositi a rie MIA() e a ef eorierte - Mutui e CI correnti ipotecar a

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