Notiziario Marzo 2014
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Health & Medicine
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L'argento colloidale
è una “dispersione” dell’argento metallico in acqua. È una sostanza utilizzata da diversi secoli come rimedio terapeutico per molte malattie. È un battericida,
antifungino, antivirale, riattiva il metabolismo dei tessuti. In campo estetico e cosmetico si configura come un vero toccasana per la salute e la bellezza della cute.
Fin dagli inizi del novecento l’argento colloidale è stato utlizzato, come precursore degli antibiotici, ed ha la peculiarità di essere efficace contro molte infezioni, virus, i batteri, i funghi e i parassiti. In seguito fu soppiantato dagli antibiotici di sintesi immessi in commercio dalle aziende farmaceutiche. Dopo l’introduzione degli antibiotici l’argento colloidale è caduto in disuso a causa dei suoi costi di produzione, che a quei tempi erano molto esosi.
Lo sai che ...
Pagina 4 Passo lento Marzo 2014
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Tel. & Fax 049 805 5930 - E-mail: [email protected]
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Il Biancospino appartiene alla famiglia delle rosacee, è un arbusto spinoso, che può arrivare fino a 10 metri, fiorisce tra Aprile e Maggio, e non passa inosservato ne per il suo profumo ne tanto meno per i suoi piccoli fiori bianco rosati che in poco tempo ricoprono tutto l’arbusto. I fiori poi si trasformano in frutti carnosi e tondeggianti dal tipico colore rosso, e sono cibo prediletto di passeri e merli. Esso può anche essere coltivato, e non richiede cure speciali. Contiene procianidine e altri flavonoidi che gli conferiscono proprietà cardiotoniche, abbassa la pressione del sangue, svolge un’azione protettiva sui
capillari e sulle arterie coronariche, calma spasmi, tachicardie e palpitazioni, trova impiego come coadiuvante per l’arteriosclerosi, pressione arteriosa alta, vertigini, insonnia, angina pectoris, ronzii, ed alterazioni nervose. In fitoterapia si usa sotto forma di infuso (fiori e/o foglie); come gemmoderivato; in capsule. Spesso viene abbinato all’aglio.
In caso di insonnia si può ricorrere
ad un infuso di biancospino.
Biancospino (Crataegus oxyacantha L.)
Marzo 2014
Notizie di rilievo:
• Biancospino
• Le allergie
• Verdura di sta-
gione: la cipolla
Le info di
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Pagina 2 Passo lento Marzo 2014
L’allergia è la più comune malattia immunitaria, caratterizzata da una reazione infiammatoria verso agenti innocui, presenti nell’ambiente esterno in senso lato: si va dai componenti dell’aria inspirata (pollini, muffe, polveri dell’ambiente domestico o lavorativo) a componenti del cibo, dei farmaci o del veleno di insetti pungitori. Attraverso complessi percorsi i meccanismi che regolano il normale funzionamento del sistema immunitario, amplificano una particolare
risposta immunitaria caratterizzata dalla produzione di particolari anticorpi (IgE). Questi anticorpi si formano al primo contatto tra agente esterno e sistema immunitario in maniera non percepibile dal paziente (sensibilizzazione asintomatica) e si legano a specifiche cellule delle mucose di confine tra organismo ed l’ambiente esterno. A seguito di un nuovo contatto del soggetto sensibilizzato con lo stesso agente, si scatena immediatamente una reazioni infiammatoria nella sede del contatto. Se l’esposizione è continuativa, la produzione delle IgE si amplifica e l’infiammazione tende cronicizzare, comportando importanti effetti sugli organi interessati. Le patologie allergiche sono caratterizzate abitualmente da sintomi irritativi/infiammatori che insorgono a seguito all’esposizione ad un agente esterno che mutano in ragione dell’organo coinvolto. Il concetto di "allergia" fu
introdotto nel 1906 dai pediatri viennesi Clemens von Pirquet e Béla Schick i quali furono i primi a osservare come il sistema immunitario potesse svolgere anche un ruolo dannoso con risposte alterate dopo la somministrazione di siero eterologo o del vaccino del vaiolo a scopo terapeutico. Pirquet e Schick chiamarono questo fenomeno "allergia". I sintomi locali tipici sono: Naso: rigonfiamento delle mucose nasali starnuti e scolo liquido (rinite allergica). Occhi: arrossamento e prurito della congiuntiva (congiuntivite allergica). Vie aeree inferiori: irritazione, broncocostrizione, attacchi d'asma. Pelle: dermatite allergica come eczemi, orticaria, neurodermite (parzialmente) e dermatite da contatto. Problemi del corpo : diarrea o stitichezza, problemi sessuali e relazionali, rigurgito e a seconda della gravità può causare seri problemi cardiaci. La risposta allergica sistemica è detta anche "anafilassi": a seconda del livello di severità, può causare reazioni cutanee, broncocostrizione, edema, ipotensione fino allo shock anafilattico con possibile insorgenza di coma, a volte letale.
Le Allergie
Nelle allergie il
sistema
immunitario ha
una forte reazione
per la presenza di
certe sostanze.
Nelle intolleranze
invece la reazione
è più subdola, e
spesso vengono
sottovalutate
producendo
malesseri che
possono diventare
cronici.
Verdura di stagione: Cipolle (Allium cepa) insalate, o tritandola finemente insieme a yogurt compatto, può farcire egregiamente le nostre tartine. Nella farmacopea naturale (rif. “Cura delle malattie con ortaggi, frutta e cereali”) viene usata sia per l’uso interno che per l’uso esterno, ad esempio un pezzetto di cipolla cruda può essere strofinato sulle punture di vespe ed altri insetti (eliminando se presente il pungiglione). La cipolla cotta ha un effetto lassativo, mentre il suo decotto ha effetto diuretico. Per purificare l’alito dopo aver mangiato cipolla, masticare 2-3 chicchi di caffè, qualche foglia di prezzemolo, o una mela.
Apprezzata sin dall’antichità essa contiene zuccheri, vit. A, B e C, sali minerali, sodio, potassio, ferro, zolfo, iodio, silicio e principi antibiotici. Cruda o in infuso trova numerose applicazioni, ma può essere utilizzata anche nei centrifugati di frutta e verdura (nella misura di 1 o 2 cucchiai) ha proprietà antinfluenzali, antiscorbutiche, espettoranti, rimineralizzanti, antireumatiche, antisettiche, vermifughe, calmanti, diuretiche, ipoglicemizzanti e depurative. La cipolla è uno degli ortaggi più sfruttati in cucina, essa però dovrebbe essere usata cruda per utilizzare al meglio tutte le sue proprietà. Può risultare indigesta a quelle persone che soffrono d’ulcera o che hanno le mucose dell’intestino irritate, se mangiata in fretta o masticata male, in tal caso lasciarla macerare qualche ora in olio d’oliva, ed aggiungerla a
Il succo di cipolla
può essere
utilizzato come
inchiostro
simpatico. La
scrittura invisibile,
appare se si
espone la carta ad
una fonte di calore
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Cipolline al aceto balsamico Ingredienti:
- 500 g di cipolle borrettane
- 3 foglie di alloro
- 1 bicchiere d’acqua
- 1/2 bicchiere di aceto balsamico
- 1 cucchiaino raso di zucchero di canna
- olio extravergine d’oliva
- sale
- amido di mais
Pulire e lavare le cipolline. Disporle
in una teglia unire olio, l’alloro, salare e far rosola-re per 5 minuti. Mescolare acqua, aceto balsamico e 1/2 cucchiaino di zucchero e versarli nella teglia ricoprendo ogni cipolla. Spolverare il restante zucchero sulle cipolline e mettere in forno a 200° per 30 minuti, avendo cura di tanto in tanto di ricoprirle con il “sughetto”. A cottura ultimata toglierle dalla teglia, sciogliere un cucchiaino di amido di mais in un po’ di acqua fredda, aggiun-gerlo al sughetto e farlo raddensare sul fuoco fino a che non sarà bello cremoso.
Apprezzata sin dall’antichità è uno degli ortaggi più sfruttati in cucina