nn XXX, n. (Cnt rrnt ll t

4
o e. Anno XXXII', num. 37. (Conto corrente colla Posta) <A- ICVV- 17)E (Conto corrente colla Posta) 16 settembre 1S97. som PUBBLICAZIONE: Nel giorno ni dIOVEDI d' ogni settimana. 1.3» nutnet-o, centesimi IO. DIREZIONE: Nella Tipografia. Vannucchi. via del Monte, 12, Pisa. AVVERTENZE: L'Amministrazione, F.11i Vannucchi, risponde dei soli incassi di cui ha emesso rice,vuta. I manoscritti non si restituiscono. Le lettere non affrancate si respingono. PROVINCIA III M GIORNALE POLITICO—AMMINISTRATIVO GIÀ UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE E COMUNALE ABBUONAMENTI: Un anno. lire 5: un semestre, lire 2.50: per fuori dello stato nt aggiungono le maggiori spese postali. INSERZIONI: In quarta pagina, centesimi 30 per linea. In terza pagina, lire 1,50 per linea. Nel corpo del giornale, lire 2 per linea o aptizio di linea. wooMEOP IN ITALIA E ALL'ESTERO Dicesi che nel colloquio fra il re Umberto e il granduca Nicola a Hombourg, furono stabilite le modalità per la prossima visita dello czar a Roma. Il nuovo ambasciatore di Russia, Nelidoff, sarà a Roma alla fine di set- tembre. Si dice pure che nei colloqui ad Hombourg, fra Visconti-Venosta e l'ambasciatore Ferrero, si parlò circa l'opportunità di rendere più saldi gli accordi fra l'Italia e l' Inghiltera seguito all'alleanza franco-russa. Fer- rero avrebbe portato l' assicurazione delle disposizioni di lord Salisbury per questa maggiore intimità. Le riscossioni doganali della prima decade di settembre non se- gnano differenze notevoli in confronto dello stesso periodo dell'esercizio pre- cedente. Si hanno però notizie di un considerevole movimento nell'introdu- zione dei grani; ma in vista del prezzo dei grani nell'interno gli speculatori si astengono dallo sdaziare accumulando il grano nei magazzini di deposito e aspettando che il prezzo del grano in- terno rialzi. Il congresso internazionale di commercio ed industria, che si è adu- nato a Bruxelles, dopo un'ampia discus- sione sulle questioni che al medesimo furono sottoposte, chiuse i suoi lavori con gli applauditi discorsi del presidente Mignon, del ministro rumeno Bengesco e di Carlo Papini, rappresentante l'as- sociazione industriale di Firenze. L'Italia, oltre che dal sig. Carlo Papini, era rappresentata dai delegati Carlo Bazzani, Edoardo Bosio, Carlo Castori aderenti, e da Tullio Minelli rappresentante le camere di commer- cio di Venezia e Rovigo. Il primo borgomastro Buls ha dato ieri sera al municipio uno splendido raout in onore dei congressisti. La famiglia Garibaldi incaricò l'architetto Rovelli di Genova, di stu- diare un progetto per l'allargamento e l' abbellimento della località ove è La tomba di Garibaldi a Caprera. Si ha da Reggio di Calabria: La città è festante per la presen- tazione alla regia nave Calabria della bandiera d'onore, di cui prese l'inizia- tiva il comitato delle dame calabresi. La solenne cerimonia ebbe luogo oggi a mezzodì. Vi assistettero il comitato delle dame e le autorità civili e poli- tiche delle tre provincie calabresi. La marchesa Gagliardi, a nome del comitato delle dame, con appropriate e applaudite parole presentò la ban- diera chiusa in un elegante cofanetto al cav. Fornari, comandante della Ca- labria, che era circondato dagli uffi- ciali del suo stato maggiore. Il comandante Fornari, prendendo la consegna del prezioso dono, rin- graziò le gentili dame e inneggiò ai meriti patrioteti • della Calabria tra vivi applausi. Un picchetto armato pre- sentò le armi alla nuova bandiera. Poi al grido di viva la Calabria e viva l'Italia, la Calabria alzava il gran pavese e issava nel posto d' onore la bandiera offertale dalle dame, che to- sto fu salutata dà 21 colpi di cannone, mentre le musiche suonavano la mar- cia reale e la popolazione accorsa nel porto prorompeva in frenetici applausi. Il cav. Fornari, coi suoi ufficiali, offerse gentilmente un rinfresco ai suoi ospiti. La mobilitazione mista La mobilitazione mista fra esercito e marina avrà luogo in novembre. La flotta sarà mobilitata tutta, coin - prese le navi della marina mercantile iscritte nei quadri del naviglio ausi- liario. L'ordine di mobilitazione precederà di poco quello di concentramento che avverrà per squadre e squadriglie, se- condo che trattasi di navi di batta- glia o di torpediniere. Saranno richiamate dal congedo quattro classi: 1868-69-70-71, ma i mi- litari che vi appartengono non do- vranno far che atto di presenza alle capitanerie di porto. Saranno inoltre mobilitate le com- pagnie costiere d'artiglieria, apparte- nenti alla milizia territoriale, con le quali coopereranno alcuni reparti di truppa dell'esercito permanente. Un tale esperimento riuscirà di grande importanza e permetterà di rendersi esatta ragione del come fun- zionano í vari servizii ed accertare il tempo necessario per mettere la flotta in caso di entrare in azione. Il piano è stato elaborato d'accordo fra lo stato maggiore della marina e dell'esercito. La spedizione Bòttego Il bollettino della società geogra- fica pubblica ora una relazione som- maria della spedizione Bdttego. I ri- sultati scientifici sono così riassunti: Il viaggio comprende uno sviluppo totale di oltre 6000 chilometri dall'O- ceano Indiano al 34° del meridiano est da Greenwich attraverso la Somalia inferiore e i Dorati sino ai laghi Ro- dolfo e Stefania; indi nella valle del Nilo. Due importantissimi problemi idrografici sono stati risoluti: la de- fluenza del fiume Oino nel lago Ro- dolfo e la ricognizione dell'alto bacino del Sobat, ultimo tra gli affluenti di destra del. Nilo rimasto finora nella massima parte sconosciuto; venne ri- conosciuta e in parte rilevata la parte meridionale del massiccio etiopico sino ad oggi imperfettamente nota. Fu integralmente identificato sino alla sua foce nel lago Stefania il fiume Sagan Pagadè al quale gli esploratori posero il nome di regina Margherita e che unitamente al lago Ciamo (il Bizzan Abbaia scoperto dal Ruspoli nel 1293 poco più al sud) col quale comunica e forma un bacino chiuso di grande importanza. Devesi inoltre alla spedizione il ri- levamento di tutta la costa occiden- tale del lago Rodolfo che anche dopo Kohuel e Doualdson Smith rimaneva tuttavia inesplorata. Dei 6000 km. oltre 3000 attraver- sano regioni sinora assolutamente igno- te agli europei. 55. Dottor ANTONIO FEROCI DEGLI ANTICHI SPEDALI IN PISA. Siccome qualcuno ha voluto accor- dare un qua.lche valore a ciò che scrisse il Paris intorno al luogo dove accade- va la morte del capuano, devo dire che la opinione che finisse nella prigione Si seguì da diversi perchè forse più na- turale, ma non si trova provata con te- stimonianze attendibili. Questi cronisti del resto non furono sempre troppo scrupolosi nella esposizione dei fatti, perciò molte volte lavorarono assai, lasciando libero il freno alla fantasia. Di tal pecca non andò esente il Paris il quale pure sembraani poco veritiero nella sua narrazione, perchè se il Della Vigna si trovava legato strettamente ad una colonna, non avrebbe potuto eseguire lo slancio necessario per po- ter percuotere con violenza il capo nella medesima. Del rimanente non si può sempre credere ad occhi chiusi al frate di S. Albano perchè, come insegna il Carità, traviato sovente dal farnetica di tutto denigrare, mutò spesso la sto ria in romanzo o in diatriba, e con eccellenti materiali, forni errori gros- solani ed evidenti da non tenerne conto, quando non l' appoggi alcun contem- poraneo. ( Cantù, Storia universale, torno VI, pag. 961). Qui finisco sembrandomi aver detto abbastanza intorno a tale argomento, e lo faccio riportando quanto scrisse il De Blasiis nella sua dotta biografia sul Della Vigna. Egli non titubava nel concludere: « Che dalle diverse opi- nioni due fatti sembrano potersi stabi- lire come probabili, che Pietro condotto in Pisa da San Miniato, libero o pri- gione ei non ne uscì altrimenti, e che ivi nell'aprile 1249, se medesimo uc- cise infrangendosi il capo ». (De Blasiis, Della vita e delle opere di Pietro della Vigna, Napoli 1861, pag. 204). Bramo lusingarmi che se vi sarà qualcheduno il quale getterà lo sguardo su queste pagine, riflettendo al conte- nuto delle medesime, rimarrà convinto intorno alla verità di quanto venne esposto, e troverà plausibili le ragioni le quali confortano nella credenza che il grande capuano terminasse la sua vita in Pisa, dove veniva sepolto pel- i' antica chiesa di Sant' Andrea. Vo- glio anzi sperare che un giorno verrà collocata un' iscrizione, che valga a confortare la memoria di un uomo il quale quanto fu grande, altrettanto fu infelice, non per colpa propria ma per opera della malvagità degli uo- mini, che mai fece difetto in questo mondo. § 4. Spedale di S. Andrea foris portae. SOMMARIO. a) Le antiche mura della città di Pisu. b) La chiesa di S. Andrea. c) L'ospizio annesso alla medesima chiesa. a) Scriveva il Sardo nella sua Cro- nica, che: «in del mille centocinquanta- cinque, essendo consolo di Pisa Cocco (Grifi), funno fatte le mura e le bar- bacane della legazia infine alla porta del Leone ». (Sardo, Cronica pisana, e. XXIII, p. 83). Questa è l'epoca nella quale incominciò quella costruzione, il cui compimento avveniva verso l'anno 1164 incirca. Da tale indicazione si potrebbe arguire che la città non fosse stata circondata da ripari per l'avanti; e così si dovrebbe Fur credere, leggendo quanto registrarono altri cronisti, i quali animati dal nobile sentimento di esaltare il valore dei propri avi, ripe- terono che la città non aveva ripari, bastando i petti dei propri cittadini per difenderla dai nemici. Nella cro- nica pubblicata dal Baluzzi, l' autore anonimo scrive: « Che nel 1100 fue fatta de' beni dei greci la porta di Alegazia di ponte, perchè li suoi cipta- dini con la loro unione la facevano forte e sigura ». (St. Balutii Tutelen- sis, Miscellanea Chronicon pisanum. t. I, p. 448). Anche nella cronica ap- partenente alla famiglia Upezzinghi, dall'estensore si ripete presso a poco lo stesso. « Nel 1110 fu fatta la porta Legazia di ponte delli beni dei greci, che in prima non vi era porta alcuna, che non era murata da niuna parte, e li sui cittadini la fecero forte e sicura con le loro virtù ». (Croniche pisane manoscr. da F. Upezzinghi, p. I seg.). Trovo superfluo fare altre citazioni per- chè l'Arrosti, il Tronci, ed altri ripe- tono il medesimo senza variazioni im- portanti. Per altro deve dirsi che ciò non corrisponde alla realtà dei fatti, come si apprende da numerosi documenti nei quali si nominano le porte diverse della città, e s'indicano luoghi posti fuori delle mura di Pisa, prima assai del tempo nel quale venivano fatte costruire le nuove mura dal console Cocco. 11■11•EMIII ed Je re; da rite

Transcript of nn XXX, n. (Cnt rrnt ll t

Page 1: nn XXX, n. (Cnt rrnt ll t

o

• e.

Anno XXXII', num. 37. (Conto corrente colla Posta) <A- ICVV- 17)E (Conto corrente colla Posta) 16 settembre 1S97.som

PUBBLICAZIONE:

Nel giorno ni dIOVEDI d' ogni settimana.

1.3» nutnet-o, centesimi IO.

DIREZIONE:

Nella Tipografia. Vannucchi. via del Monte, 12, Pisa.

AVVERTENZE:

L'Amministrazione, F.11i Vannucchi, risponde deisoli incassi di cui ha emesso rice,vuta.

I manoscritti non si restituiscono.Le lettere non affrancate si respingono.

PROVINCIA III MGIORNALE POLITICO—AMMINISTRATIVO

GIÀ UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE E COMUNALE

ABBUONAMENTI:

Un anno. lire 5: un semestre, lire 2.50: per fuoridello stato nt aggiungono le maggiori spese postali.

INSERZIONI:

In quarta pagina, centesimi 30 per linea.

In terza pagina, lire 1,50 per linea.

Nel corpo del giornale, lire 2 per linea o aptizio

di linea.

wooMEOP

IN ITALIA E ALL'ESTERO

— Dicesi che nel colloquio fra ilre Umberto e il granduca Nicola aHombourg, furono stabilite le modalitàper la prossima visita dello czar aRoma.

Il nuovo ambasciatore di Russia,Nelidoff, sarà a Roma alla fine di set-tembre.

— Si dice pure che nei colloquiad Hombourg, fra Visconti-Venosta el'ambasciatore Ferrero, si parlò circal'opportunità di rendere più saldi gliaccordi fra l'Italia e l' Inghilteraseguito all'alleanza franco-russa. Fer-rero avrebbe portato l' assicurazionedelle disposizioni di lord Salisbury perquesta maggiore intimità.

— Le riscossioni doganali dellaprima decade di settembre non se-gnano differenze notevoli in confrontodello stesso periodo dell'esercizio pre-cedente. Si hanno però notizie di unconsiderevole movimento nell'introdu-zione dei grani; ma in vista del prezzodei grani nell'interno gli speculatori siastengono dallo sdaziare accumulandoil grano nei magazzini di deposito easpettando che il prezzo del grano in-terno rialzi.

— Il congresso internazionale dicommercio ed industria, che si è adu-nato a Bruxelles, dopo un'ampia discus-sione sulle questioni che al medesimofurono sottoposte, chiuse i suoi lavori congli applauditi discorsi del presidenteMignon, del ministro rumeno Bengescoe di Carlo Papini, rappresentante l'as-sociazione industriale di Firenze.

L'Italia, oltre che dal sig. CarloPapini, era rappresentata dai delegatiCarlo Bazzani, Edoardo Bosio, CarloCastori aderenti, e da Tullio Minellirappresentante le camere di commer-cio di Venezia e Rovigo.

Il primo borgomastro Buls ha datoieri sera al municipio uno splendidoraout in onore dei congressisti.

— La famiglia Garibaldi incaricòl'architetto Rovelli di Genova, di stu-diare un progetto per l'allargamentoe l' abbellimento della località ove èLa tomba di Garibaldi a Caprera.

— Si ha da Reggio di Calabria:La città è festante per la presen-

tazione alla regia nave Calabria dellabandiera d'onore, di cui prese l'inizia-tiva il comitato delle dame calabresi.La solenne cerimonia ebbe luogo oggia mezzodì. Vi assistettero il comitatodelle dame e le autorità civili e poli-tiche delle tre provincie calabresi.

La marchesa Gagliardi, a nome delcomitato delle dame, con appropriatee applaudite parole presentò la ban-diera chiusa in un elegante cofanettoal cav. Fornari, comandante della Ca-labria, che era circondato dagli uffi-ciali del suo stato maggiore.

Il comandante Fornari, prendendola consegna del prezioso dono, rin-graziò le gentili dame e inneggiò aimeriti patrioteti • della Calabria travivi applausi. Un picchetto armato pre-sentò le armi alla nuova bandiera. Poial grido di viva la Calabria e vival'Italia, la Calabria alzava il granpavese e issava nel posto d' onore labandiera offertale dalle dame, che to-sto fu salutata dà 21 colpi di cannone,mentre le musiche suonavano la mar-cia reale e la popolazione accorsa nelporto prorompeva in frenetici applausi.

Il cav. Fornari, coi suoi ufficiali,offerse gentilmente un rinfresco ai suoiospiti.

La mobilitazione mista

La mobilitazione mista fra esercitoe marina avrà luogo in novembre.

La flotta sarà mobilitata tutta, coin -prese le navi della marina mercantileiscritte nei quadri del naviglio ausi-liario.

L'ordine di mobilitazione precederàdi poco quello di concentramento cheavverrà per squadre e squadriglie, se-condo che trattasi di navi di batta-glia o di torpediniere.

Saranno richiamate dal congedoquattro classi: 1868-69-70-71, ma i mi-litari che vi appartengono non do-vranno far che atto di presenza allecapitanerie di porto.

Saranno inoltre mobilitate le com-pagnie costiere d'artiglieria, apparte-nenti alla milizia territoriale, con lequali coopereranno alcuni reparti ditruppa dell'esercito permanente.

Un tale esperimento riuscirà digrande importanza e permetterà direndersi esatta ragione del come fun-zionano í vari servizii ed accertare iltempo necessario per mettere la flottain caso di entrare in azione.

Il piano è stato elaborato d'accordofra lo stato maggiore della marina edell'esercito.

La spedizione Bòttego

Il bollettino della società geogra-fica pubblica ora una relazione som-maria della spedizione Bdttego. I ri-sultati scientifici sono così riassunti:

Il viaggio comprende uno sviluppototale di oltre 6000 chilometri dall'O-ceano Indiano al 34° del meridiano estda Greenwich attraverso la Somaliainferiore e i Dorati sino ai laghi Ro-dolfo e Stefania; indi nella valle delNilo. Due importantissimi problemiidrografici sono stati risoluti: la de-fluenza del fiume Oino nel lago Ro-dolfo e la ricognizione dell'alto bacinodel Sobat, ultimo tra gli affluenti didestra del. Nilo rimasto finora nellamassima parte sconosciuto; venne ri-

conosciuta e in parte rilevata la partemeridionale del massiccio etiopico sinoad oggi imperfettamente nota.

Fu integralmente identificato sinoalla sua foce nel lago Stefania il fiumeSagan Pagadè al quale gli esploratoriposero il nome di regina Margheritae che unitamente al lago Ciamo (ilBizzan Abbaia scoperto dal Ruspolinel 1293 poco più al sud) col qualecomunica e forma un bacino chiuso digrande importanza.

Devesi inoltre alla spedizione il ri-levamento di tutta la costa occiden-tale del lago Rodolfo che anche dopoKohuel e Doualdson Smith rimanevatuttavia inesplorata.

Dei 6000 km. oltre 3000 attraver-sano regioni sinora assolutamente igno-te agli europei.

55. Dottor ANTONIO FEROCI

DEGLI ANTICHI SPEDALIIN PISA.

Siccome qualcuno ha voluto accor-dare un qua.lche valore a ciò che scrisseil Paris intorno al luogo dove accade-va la morte del capuano, devo dire chela opinione che finisse nella prigioneSi seguì da diversi perchè forse più na-turale, ma non si trova provata con te-stimonianze attendibili. Questi cronistidel resto non furono sempre tropposcrupolosi nella esposizione dei fatti,perciò molte volte lavorarono assai,lasciando libero il freno alla fantasia.Di tal pecca non andò esente il Parisil quale pure sembraani poco veritieronella sua narrazione, perchè se il DellaVigna si trovava legato strettamentead una colonna, non avrebbe potutoeseguire lo slancio necessario per po-ter percuotere con violenza il caponella medesima. Del rimanente non sipuò sempre credere ad occhi chiusi alfrate di S. Albano perchè, come insegnail Carità, traviato sovente dal farneticadi tutto denigrare, mutò spesso la storia in romanzo o in diatriba, e coneccellenti materiali, forni errori gros-solani ed evidenti da non tenerne conto,quando non l' appoggi alcun contem-poraneo. ( Cantù, Storia universale,torno VI, pag. 961).

Qui finisco sembrandomi aver dettoabbastanza intorno a tale argomento,e lo faccio riportando quanto scrisse ilDe Blasiis nella sua dotta biografiasul Della Vigna. Egli non titubava nelconcludere: « Che dalle diverse opi-nioni due fatti sembrano potersi stabi-lire come probabili, che Pietro condottoin Pisa da San Miniato, libero o pri-gione ei non ne uscì altrimenti, e cheivi nell'aprile 1249, se medesimo uc-cise infrangendosi il capo ». (De Blasiis,Della vita e delle opere di Pietrodella Vigna, Napoli 1861, pag. 204).

Bramo lusingarmi che se vi saràqualcheduno il quale getterà lo sguardosu queste pagine, riflettendo al conte-nuto delle medesime, rimarrà convintointorno alla verità di quanto venneesposto, e troverà plausibili le ragionile quali confortano nella credenza cheil grande capuano terminasse la suavita in Pisa, dove veniva sepolto pel-i' antica chiesa di Sant' Andrea. Vo-glio anzi sperare che un giorno verràcollocata un' iscrizione, che valga aconfortare la memoria di un uomoil quale quanto fu grande, altrettantofu infelice, non per colpa propria maper opera della malvagità degli uo-mini, che mai fece difetto in questomondo.

§ 4.Spedale di S. Andrea foris portae.

SOMMARIO.

a) Le antiche mura della città di Pisu.

b) La chiesa di S. Andrea.c) L'ospizio annesso alla medesima chiesa.

a) Scriveva il Sardo nella sua Cro-nica, che: «in del mille centocinquanta-cinque, essendo consolo di Pisa Cocco(Grifi), funno fatte le mura e le bar-bacane della legazia infine alla portadel Leone ». (Sardo, Cronica pisana,e. XXIII, p. 83). Questa è l'epoca nellaquale incominciò quella costruzione, ilcui compimento avveniva verso l'anno1164 incirca. Da tale indicazione sipotrebbe arguire che la città non fossestata circondata da ripari per l'avanti;e così si dovrebbe Fur credere, leggendoquanto registrarono altri cronisti, iquali animati dal nobile sentimento diesaltare il valore dei propri avi, ripe-terono che la città non aveva ripari,bastando i petti dei propri cittadiniper difenderla dai nemici. Nella cro-nica pubblicata dal Baluzzi, l' autoreanonimo scrive: « Che nel 1100 fuefatta de' beni dei greci la porta diAlegazia di ponte, perchè li suoi cipta-dini con la loro unione la facevanoforte e sigura ». (St. Balutii Tutelen-sis, Miscellanea Chronicon pisanum.t. I, p. 448). Anche nella cronica ap-partenente alla famiglia Upezzinghi,dall'estensore si ripete presso a pocolo stesso. « Nel 1110 fu fatta la portaLegazia di ponte delli beni dei greci,che in prima non vi era porta alcuna,che non era murata da niuna parte, eli sui cittadini la fecero forte e sicuracon le loro virtù ». (Croniche pisanemanoscr. da F. Upezzinghi, p. I seg.).Trovo superfluo fare altre citazioni per-chè l'Arrosti, il Tronci, ed altri ripe-tono il medesimo senza variazioni im-portanti.

Per altro deve dirsi che ciò noncorrisponde alla realtà dei fatti, comesi apprende da numerosi documenti neiquali si nominano le porte diverse dellacittà, e s'indicano luoghi posti fuoridelle mura di Pisa, prima assai deltempo nel quale venivano fatte costruirele nuove mura dal console Cocco.

11■11•EMIII

edJere;da

rite

Page 2: nn XXX, n. (Cnt rrnt ll t

ess. E

bor

ra -)venges

loroche:4■11MIE

temIM"

tiE

patal

Pir9

nesiegaseifaiqu

tta

perfec E

nazicoliger aoih

Di fe

sani1111iNdeilatoeistsci

settiin

chia

sierrinvi .

chevd tnai

prEtmaseiranint

ciazquetuna50° ztato]nereguei

situato fuori della città di Pisa, nelluogo nominato « Città vecchia» pressoal sito chiamato alla « Rivolta ». Frale pergamene indicate altra se ne trovadel 6 gennaio 1037, indizione V, oveè scritto che Leone del fu Giovanni, a-vendo ricevuto a livello da Stefano unpezzo di terra con casa, posto fuoridella città di Pisa, presso la chiesa diS. Pietro in Vinculis, misurata al piededi re Liutprando, descritta nei suoiconfini, promette lavorarla e migliorarla,pagando ogni anno nel mese di agostoil censo di soldi sei d'argento; il qualeatto veniva passato fuori di Pisa pressola chiesa di « S. Michele ». Tra le per-gamene appartenenti ai Coletti, in unadel ln febbraio 1065, si parla di unatale Villana, la quale fa donazione d'unpezzo di terra con casa situata fuori diporta in « Soarta »; che così chiama-vasi allora quella parte di città che sitrova presso S. Matteo. Essendo l'attorogato da Marignano notaro e giudice,in luogo posto « fuori della porta »,presso la chiesa di S. Pietro in Vin-culis. In altra del 27 marzo 1067, untale Albizzo dà a livello a Musso delfu Giovanni, e a Bona sua moglie, unpezzo di terra posto fuori della cittàdi Pisa presso il monastero di S. Mat-teo. Tale indicazione si ripete semprefino alla prima metà del S3C010 XII,come si verifica in molti atti, fra iquali riporterò il seguente tolto puredalla raccolta del monastero di S. Mi-chele: « Il 14 marzo 1135 Manfredodel fu Sismondi con i figli e i fratelli,ricevono a livello da don Lodovico ab-bate, un pezzo di terra descritto neisuoi confluì, per il censo annuo di ottosoldi, e l'atto dal notaro Falcone vieneregate in luogo posto fuori di porta,presso il monastero nominato sopra. Co-loro che hanno letto qualche isteria ri-guardante la nostra città, non avrannodimenticato la « Porta aurea», che sitrovava presso S. Salvadore, e dallaquale passavano i pisani reduci daqualche impresa per ottenere lo spet-tacolo del trionfo. Tali citazioni misembrano sufficienti, per dimostrarecome la città nostra fosse anche primadel secolo XII circondata da mura; loche spiega la indicazione che si davain quei tempi ad alcune chiese collo-candole fuo: i di Pisa, fra le quali viera S. Andrea, situata fuori delle portedella città, e nel catalogo indicata :« Ecclesia S. Andreae forisporta ». Nonintendo occuparmi ulteriormente di untale argomento, avvertendo coloro iquali amassero di aver maggiori co-gnizioni sopra questa parte della nostraistoria, che potranno utilmente consul-tare i dotti libri pubblicati dal Tan-fani e dal Simoneschi. (Tanfani, Dellachiesa di S. Maria del Pontenovo.Simoneschi, Della vita privata dei pi-sani nel medio evo).

(continua).

La produzione del grano in Italia e in Francia-----

Secondo le notizie raccolte e con-trollate dal ministero di agricoltura, laproduzione del frumento in Italia nelcorrente anno si calcola nella quantitàdi circa ettolitri 30,600,000 raggua-gliandosi per tal modo al 60 dellaproduzione 1896 che di poco superòettolitri 51,000,000.

Secondo notizie ufficiali, il raccoltodel grano in Francia nel 1897 è cal-colato a 88 milioni di ettolitri, mentrenel 1896 fu di 119 milioni.

_

Senza considerare come narratoridi favole quei cronicisti, è ragionevolesupporre che i medesimi intendono ri-portarsi ad epoche molto lontane. Noinon conosciamo con esattezza la posi-zione che aveva la città e i suoi limitinell'epoca etrusca e romana, e la me-desima cosa si può dire sui primi se-coli dell'era volgare, dei quali abbiamozneschinissimi ricordi. Allorquando av-vennero le incursioni dei barbari nel-l'Italia, é certo che la città di Pisa*dovette risentire le tristi conseguenzedella loro venuta, quantunque si scrivache flno dal VI secolo i pisani eranoforti e bene armati, e si davano adimprese di guerra fuori dei propri do-minii. Il Cantini in un'antica cronicams. di Firenze, d'incerto autore, trovòscritto: « Hoc anno (551) pisani cummonis navibus caeperunt insulas Corsi-cam et Sardiniam ». (Commercio e na-vigazione dei pisani, t. 2, p. 77). Igoti, i longobardi, i greci, i franchi oc-cuparono per non breve tempo l'Italia,e certamente lo fecero per scopo dirapina. I saraceni erano sempre prontia devastare i paesi posti sulle costedel Mediterraneo; e i pisani ebbero ingran parte l'onore di averli fugati, ri-dotti all'inazione, e reso libero il mareda quei predoni. Di tali epoche si trovanosolo frammenti di poca entità, sparsiin opere diverse. Però del dominio de-gli stranieri in Pisa, e in particolarmodo dei longobardi, se ne hanno leprove leggendo le antiche pergamene,dove si ripetono nei vari contratti leformule di quei popoli, si hanno i nomipropri a quei barbari, come le misure.Così è frequente il caso di trovare'nelle antiche carte indicati i nomi diBoniperto, Erimondo, Landolfo, Cuni-zio, Wingone per gli uomini ; comepure di Wilia, Wella, Bonuzia, Inghi-rarda, Imelda per le femmine, nomitutti di origine straniera. Egualmentenelle pergamene dell' X.I secolo appar-tenenti ai padri camaldolensi ed oli-vetani, è frequente nelle misure tro-vare la dicitura, che quel dato pezzodi terra è della misura dall' uno al-l'altro capo, secondo il legittimo piede-del re Liutprando di piedi tanti, ven-duto per il prezzo indicato.

Dopo i gravi avvenimenti che con-tristarono l' Italia, é credibile che i pi-sani nell' 8' secolo pensassero a cir-condare di mura la propria città, per

. 1a sicurezza dei cittadini onde difenderlaspecialmente dalle sorprese che pote-vano avvenire per opera dei saraceni,quando per le imprese di terra e dimare la città rimaneva sguarnita dimilizie. Della esistenza delle mura nesiamo assicurati da testimonianze _nu-merose, e delle quali farò ricordo masolo di poche per risparmiare tedio allettore. In una pergamena appartenutaal monastero di S. Michele dell'anno1024, ind. VII, si dice, che Cuneradodetto Cunizio e Luizzo prete, fratelli efigli del fu Temperto, concedono perun anello d' ore, a I3ono abbate nelmonastero di S. Michele Arcangelo,« posto fuori della città di Pisa pressola porta chiamata Samuela », e ai suoisuccessori, un pezzo dì terra con vignaposta in Crespignano. Il quale atto ro-gavasi da Vide notare. In altra del 14agosto 1031, indizione XIII, è Giovannidel fu Ildeberto, il quale per rimediodell'anima propria, dona al monasterodi S. Michele Arcangelo, « posto fuoridella città di Pisa », presso la portadetta « Samuela », e a don Buono ab-bate del medesimo, un pezzo di terra

Italia e A bissinia

Nlenelik a Parigi.

Il giornale russo Petersburshia Ve-domosti in un lungo articolo sulla po-litica italiana in Africa, loda i concetti,espressi dal governo italiano, di ;rav-vedimento.

Dice che una volta che sarà rego-lata la questione del confine e ristabi-lite le condizioni normali con Menelik,l' Italia potrà molto avvantaggiarsicommercialmente dal buon vicinato del-l'Abissinia.

Il giornale nega poi che la Russiasiasi mostrata nemica all'Italia in A-bissinia.

Di tutte le accuse che vennero lan-ciate dai giornali, nessuna potè veniraffermata e comprovata. Osserva chela poca influenza che la Russia esercitain Abissinia, e piuttosto nel campo re-ligioso che nel politico, venne sempremale interpretata dagli italiani, ve-dendo nel capitano Leontieff, perchèrusso, un emissario politico della Rus-sia ai danni dell'Italia in Abissinia.

La venuta di Leontieff a Pietro-burgo ha pure per iscopo di prenderdegli accordi 'riguardo una visita inRussia da parte di Menelik, essendoormai stabilito che esso andrà a Pa-rigi nel 1900.

La nuova crganizzazicne del lavoroin Is3rizzera

Il governo del cantone di Zurigoha comunicato all'assemblea cantonaleun progetto di legge che ha per iscopodi completare e perfezionare la legi-slazione operaia, nel quale si conten-gono disposizioni importantissime sullavoro a domicilio e sul tirocinio diapprentissage.

Verrebbero mantenute tutte le pre-cedenti disposizioni sul lavoro nelle of-ficine e sul lavoro delle donne.

I giornalieri, i vetturali, gli impie-gati di agenzie di informazioni e dì col-locamento, tutti insomma saranno re-golati dalla nuova legge, la quale di-spone che la organizzazione del lorolavoi o sarà oggetto, in ogni località,di una ordinanza speciale.

Disposizioni tassative regolano l'i-giene nelle officine come negli ambientipel lavoro a domicilio. Nessun labora-torio potrà esser impiantato in luoghisotterranei, e se fatti in locali di abi-tazione, dovranno rispondere a delletassative disposizioni di legge.

I padroni sono responsabili delleinfrazioni anche per il lavoro compiutoa domicilio.

Gli aprrendisti, secondo la legge,se abitano presso i loro padroni, deb-bono esser tenuti in ambienti salubri,aereati, forniti di biancheria da lettoalmeno una volta al mese.

Il lavoro industriale è proibito alladomenica, e tutte le feste legali.

Tutti gli impiegati e salariati diuna casa commerciale dovranno averealmeno una domenica al mese di com-pleta libertà.

Barbieri, pettinatori ecc. potrannolavorare alla domenica mezza giornata,ma dovranno essere compensati diquel lavoro con un riposo durante lasettimana. La durata del lavoro restaregolata secondo la legge federale,cioè non può oltrepassare le 11 oreal giorno.

Ogni aumento di lavoro dovrà es-sere compensato con un salario corri-spondente ai cinque quarti di quellonormale.

Gli impiegati delle case di com-mercio non potranno essere costrettial lavoro di domenica e la durata dellavoro settimanale non potrà oltrepas-sare le 54 or.e

L' impero britannico

Lo Statesman's Jear Book pubblicaUI 'importante e particolareggiata sta-tistica del regno unito e dei suoi posse-dimenti d'oltremare per l'anno 1895-96.

La superficie dell'impero britannico,l'Australia non compresa, è di 9,093,991miglia quadrate. La popola7ione è di347,278,469 anime (39 milioni 465,720nel regno unito, 287,223,431 nell' In-

dia inglese, 20,583,318 nelle colonie).Le entrate del bilancio ascendono

nel totale a 245,683,835 lire sterline,le spese a 242,473,198 sterline; i de-biti pubblici a 1,217,403,717 sterline;le importazioni totali a 690,533,806sterline; le esportazioni a 499,126,601sterline. Il movimento della naviga-?ione a 186,014,141 tonnellate.

La lunghezza delle ferrovie è intutto di miglia 71,694.

I protettorati e le sfere d'influenzapoi comprendono 2,240,400 miglia qua-drate e 36,210,000 anime

In tal modo l' impero britannico ar-riverebbe come estensione a 11,334,391miglia quadrate e come popolazione a383,488,469 anime.

La Conferenza della Croce Rossa

La sesta conferenza della CroceRossa, che adunerassi in Vienna, terrà.sei sedute trattando diciotto questioniproposte dal comitato internazionale diGinevra e dai comitati centrali ita-liano, congolese, francese, olandese,prussiano, russo e tedesco.

Il comitato internazionale presen-terà anche un' interessante relazionesull'aumento dei mezzi di soccorso nellefuture guerre in seguito all' introdu-zione delle nuove armi a tiro rapidoe della polvere senza fumo. A tale re-lazione sono uniti i rapporti dei co-mitati centrali italiano, austriaco, olan-dese, portoghese, tedesco ed ungherese.

I delegati della Croce Rossa ita-liana presenteranno inoltre due rapportisul regolamento definitivo per le con-ferenze internazionali e sulla attivitàdella Croce Rossa nelle guerre ma-rittime'.

Il comitato centrale austriaco la-vora attivamente a predisporre ognicosa e per ricevere degnamente i rap-presentanti dei governi e della CroceRossa che colà converranno da ogniparte del modo civile.

INVENZIONI E SCOPERTE

Il fonoeinetografo Edison.Eclison, al quale la scienza già è

debitrice di tante meravigliose scopertee applicazioni intorno all' elettricità,dopo averci dato successivamente ilfonografo, il cinematografo, e il cineto-scopi°, ha ora creato il fonocinetografo,col quale nel tempo stesso che foto-grafa le pose, i gesti e i movimentidelle persone collocate davanti all'ob-biettivo, raccoglie le minime parole da

ternsoti cillim

1corme ndiunze i E

COII

Page 3: nn XXX, n. (Cnt rrnt ll t

MI"

esse pronunziate, colle diverse intona-zioni di voce, di modo che nel suo la-boratorio di Orange, a Nuova Jersey,l'inventore dà sovente delle completerappresentazioni teatrali, nelle qualivengono scrupolosamente riprodotti igesti degli attori, l'espressione delleloro fisonotnie e del loro sguardo, illoro canto, in un cogli accordi dell'or-chestrn,

cì mei& 43(3» rictií .1-33:1-‘11:2

- Per l'anniversario del XX set-tembre è stato pubblicato il seguentemanifesto:

« Comizio dei veterani. - Reducipatrie battaglie. - Fratellanza mili-tare e reduci d'Africa.

« Concittadini e società liberali diPisa!

« Ogni anno il XX settembre, giornomemorabile nella storia, rinnuova l'en-tusiasmo nel cuore degli italiani, alricordo delle gcsta per cui si compìl'indipendenza della patria e si affermòin Roma intangibile il diritto della ci-viltà.

« Virtù di re, valore di soldati, a-nelito di martiri, sospiro di poeti, an-sie di esuli, ardimento di eroi, abne-gazioni e sacrifici di popolo il XXsettembre si glorificano. Mai alcunfatto fu più letificato dal saluto diquanti sono devoti alla libertà.

« Pisa che dette tanto fiore di viteper la causa della italianità, che primafece scoppiare (nella Toscana il motonazionale; che lo alimentò e rinvigorìcolle adunanze degli scienziati; cheraccolse nel suo seno le prime con-giure e protesse le stampe segrete;che ebbe il coraggio delle prime ma-nifestazioni di odio contro lo stranieroe l'ardire dei primi fremiti fecondi disante rivolte, che istituì la guardiauniversitaria e mandò poi la legionedei suoi professori e studenti a Cur-tatone e Montanara; Pisa non deveessere seconda a nessun' altra dellecittà consorelle nel solennizzare il XXsettembre, la da ta della elevazione diun popolo che, non senza diritto, fuchiamato banditore della civiltà.

« Le nostre tre società riunite in-sieme per festeggiare questo giornoinvitano tutte le associazioni patriotti-che e liberali della città e i concitta-dini, come in modo speciale hanno in-vitate altre società della provincia, aprender parte alla cerimonia semplice,ma pur solenne, di un corteo, che riu-scirà di mostrazione concorde di gratoanimo e di amor patrio.

« Nell'anno venturo le nostre asso-ciazioni - e ne prendono Impegno inquesto giorno così augurale alla for-tuna d' Italia - commemoreranno il500 anniversario della battaglia di Cur-tatone e Montanara, che fu il più ge-neroso e commovente episodio delleguerre della indipendenza ».

- Il ministro della guerra ha de-terminato che, nel tempo e nei modisotto indicati, siano inviati in congedoillimitato i militari di cui appresso:

1. A cominciare dal 22 settembrecorrente, data cl' inizio pel congeda-mento delle classi anziane, i militaridi I categoria i quali si trovino inuna delle seguenti indicate condizioni,e ne facciano domanda al rispettivocomandante di corpo :

a) quelli della classe 1875 conferma di tre anni che impresero ser-vizio sotto le armi dal 20 marzo 1895sino a tutto il 15 dicembre successivo,man mano che vengano a compiere30 mesi di effettiva permanenza allearmi, avvertendo però che quelli deidetti militari appartenenti all'arma dicavalleria non potranno, in ogni caso,essere congedati prima del 15 dicem-bre p. v., giorno stabilito dal n. 5 dellacircolare n. 93 del corrente anno perl'invio in congedo dei militari di ca-valleria della classe 1874 con ferma diquattro anni;

b) quelli della classe 1876 conferma di due anni che impresero ilservizio dal 2 marzo 1896 sino a tuttoil giorno 15 marzo 1897, man manoche vengono a compiere 18 mesi dieffettiva permanenza alle armi ;

e) quelli delle classi e colle fermesuddette che, avendo servito prima delloro co ncorso alla leva per meno disei mesi, quali volontari prosciolti dalservizio, non poterono pel ,§ 846 delregolamento sul reclutamento esseretrasferiti alla classe anteriore.

2. Col giorno 1° dicembre p. v.:a) i militari di l' categoria con

ferma di quattro anni che, in applica-zione dell'art. 130 della legge sul re-cl utamento, furono trasferiti alla classe1874 ; quelli con ferma di anni trestati trasferiti alla classe 1875, e quellicon ferma ed obbligo di servizio di annidue trasferiti alla classe 1876;

) i militari della classe 1876 a-scritti alla ferma di un anno perchèarruolati colla detta classe, quali ri-vedibili di due leve.

- Lunedì mattina alle sei giun-sero a Pi sa circa 700 pellegrini lom-bardi. Si recarono in duomo dove a-scoltarono la messa. Visitarono poi imonumenti e alle 9 partirono per

Roma.

S'i' A' r< ert v 1111,1h3

Dal dì 8 al di 14 settembre 1897 inclusive.N A SCITi< I>I<N ATP::

Maschi n. 22 - Femmine n. 15.M A TR I MON

Gini dott. Ubertino, medico chirurgo, diRiglione, con Della Chiostra Giulia, benestante,di Pisa, celibi - Sforza prof. Giuseppe, diReggio Emilia, con Lavi professoressa MariaAssunta, di Pisa, celibi - Zariati Dante,impiegato ferroviario, con Salvadori Clemen-tina, attendente a casa, celibi, di Pisa -Renzoni Narciso, bracciante, con Antoni Er-mellina, attendente a casa, vedovi, di Puti-gnano - Rossi Ferdinando, studente, conBellucci Gemma, sarta, celibi, di Pisa -Lotti Giovanni, fabbro ferraio, con FabbriniAssunta, sarta, celibi, di Pisa - Billi Ro-berto, calzolaro, con Gregori Armida, atten-dente a casa, celibi, di Pisa - Viviani To-rello, calzolaro, di Putignano, con GaspariniAgnese, attendente a casa, di S. Giusto inCannicci, celibi - Reali Valentino, celibe. diLuciana, con Zingoni Zaira, vedova, di Pisa,possidenti - Bozzi Attilio, tintore, di S. Er-mete, con Dell'Hoste Alfea, bustaia, di SanMich de degli Scalzi, celibi - Di Noia Gia-cobbe, commerciante, con Rouf Giulietta,benestante, celibi, di Pisa Ciampolini Gae-tano, impi egato, con Cipriani Daria, atten-dente a casa, celibi, di Pisa - Crosara Ame-deo, studente universitario, con Ambron Ida,benestante, celibi, di Pisa - Damiani Alberto,studente, di Pisa, con Bassi lima, attendentea casa, di Firenze, celibi - Paolicchi Egi-sto, bracciante, con Galli Armida, tessiera,celibi, di S. Piero a Grado.

PUBBLICAZIONI DI MATRIMONIO.

Ricci Raffaello, segretario comunale, diS. Giovanni d'Asso, con Melga Clara, bene-

stante, di S. Marco alle Cappelle, celibi -Cosci Augusto, di Oratoio, con Vivaldi Giu-lia, di Putignano, celibi, coloni - Ciuti Ra-fieri, bracciante, vedovo, di Barbaricina, conSbrana Isola, nubile, di Madonna dell'Acqua

Rindi Ivo, meccanico, con Venni Anto-nietta, attendente a casa, celibi, di Pisa -Paolucci Luigi, capitano contabile, di Roma,

con Tomasi Amelia, benestante, di Pisa, ce-libi - Luccerelli Pilade, impiegato ferrovia-rio, di S. Marco alle Cappelle, con SbranaSilvia, sarta, di Madonna dell'Acqua, celibi -Sbrana Settimo, tintore, con De Dea Vitto-ria, celibi, di S. Michele degli Scalzi -Noi si Augusto, vetraio, con Ghelarducci Ada,te ssiera, celibi, di Pisa - Ceccarelli Ugo,PI ttore, con Coli Chiara, attendente a casa,celib i, di Barbaricina - Carrnignani Armando,bracciante, con Vichi Giuseppe, tessiera, ce-libi, di S. Giovanni al ()eteri° - CristianiDante, ebanista, di Pisa, con Cerrai Fanny,tessiera, di S. Michele degli Scalzi, celibi.

MOUT

Manetti nei Giannessi Maria Rosa, di anni54, di S. Marco alle Cappelle - Del GrandeAgostino, vedovo, 65, di S. Michele degliScalzi - Bracci Antonietta, nubile, 25, di

Pisa Calliada Angiolo, vedovo, 74, diLivorno Mannocci nei Frizzi Giulia, 21,di Oratoio - Rook Tommaso, vedovo, 62, diBarbaricina Mesoni nei Mammini Clo-rinda, 66, di Barbaricina - Venturi Ottavio,vedovo, 80, di S. Michele degli Scalzi -Giannini Francesco, coniugato, 35, di Casta-gneto - Polidori Amelia, vedova, 55, diButi - Fantappiè vedova Puntoni Teresa,70, di Pisa - Bellatalla nei Gettai Rosa,45, di S. Ermete - Baroni negli Agati Er-silia, 23 dei Bagni S. Giuliano - Vivaldi neiBertini Caterina, 34, di S. Sisto al Pino - Ai.curi Salvadore, celibe, 32, di Militello Ro-stnarina - Breschi Maddalena, 70, nubile, diPisa - (lucci sacerdote Augusto, 71, ce-

libe, di Pisa.

E più n. 7 al di sotto di 5 anni.CAMBIAMENTI DI RESIDENZA.

(Emigrati).Carli Ottavio, a Pontedera.

(Immigrati).Castellacci Giovanni, da Livorno.

ATTI GIUDIZIARI[

Sunto degli atti legali inseriti nel n. 20(7 settembre 1897) del supplemento al foglioperiodico della R. prefettura di Pisa.

- Il cancelliere della R. pretura di Pon-tedera rende noto che la signora marchesaNatalia Neri- Corsini vedova Gentile Farinolaha accettato, nell'interesse del proprio figliominore Piero, e con benefizio di legge e d'in-ventario l'eredità relitta dal fu marchese PaoloGentile Farinola, respettivo marito e padre,morto il di 11 luglio 1897.

- Il cancelliere della pretura di Cecinafa noto che è stata dichiarata giacente l'ere-dità relitta dal fu Antonio Macchi, e ne èstato nominato a curatore il sig. SilvestroDonatucci di Sassetta.

- La società in nome collettivo Sitno-nelli e C., in liquidazione, ha trasferito lapropria sede da Pisa a Firenze, e precisa-mente nei locali dell'impresa del centro invia degli Strozzi.

- ù stata dichiarata giacente l' ereditàdi Antonio Fabris e Urania Valentini, eine èstato nominato a curatore l'avv. Umberto A-benaim, residente in Pisa.

- È stato rinviato, allo stato degli atti,all'udienza del 16 settembre corr. del tribu-nale civile di Pisa, l'incanto dei beni escussia danno della signora Marianna Viti nei Si-moncini.

Sunto degli atti legali inseriti nel n. 21(10 settembre 1897) del supplemento stesso.

- Avviso per vendita con aumento di se-sto sui beni escussi a danno del sig. DarioNannipieri, di Santo Pietro: il prezzo aumen-tato del sesto è di lire 4666,67: il nuovo in-

canto avrà luogo il di 7 ottobre p. v., avantiil tribunale di Pisa.

- L'esattore comunale di Bagni S. Giu-liano fa noto che la mattina del 12 ottobrep. v., avanti la R. pretura locale, saranno

posti a pubblico incanto gli immobili di cheappresso :

1° lotto. - Casa e resede, in Ripafratta;intestata a Bracaloni Federigo ed altri: peril prezzo minimo di lire 351.

2° lotto. - Casa con orto (ere 2 circa)in Bagni S. Giuliano ; intestata a Caluri Fer-ruccio: per il prezzo minimo di lire 2937,60.

30 lotto. - a) Terreno lavorativo, vitatoe pioppato (are 56) posto nel comune di Ba-gni S. Giuliano; intestato a Luigi ed altriLanducci: per lire 235,20.

b) Terreno lavorativo, vitato e pioppato(ere 33,50) posto cs., intestato cm.: per lire 219.

40 lotto. - Casa e sodo in Ripafratta ;intestata a Eugenio ed altri Lucchesi: perlire 351

50 lotto. - Terreno lavorativo, vitato epioppato. posto nel comune di Bagni S.

; inte stato a Masoni Tommaso: per lire697,80.

6° lotto. - Casa, resede ed orto, postain Gallo alle Corti; intestata a Ambrogio edaltri Pacchini : per lire 543.

70 lotto. - Casa posta in Gello e se-gnata col n. 58 ; intestata a Pacchini Gustavoed altri e livellare ai RR. spedali di Pisaper lire 351.

80 lotto. - Terreno lavorativo, vitato epioppato, di are 260, posto lungo la via Cal-cesana nel comune dei Ragni ; intestato aTacchi Antonio e Francesco: per lire 2347,80.

90 lotto. - Fabbricato, terreno lavora-tivo ecc. (ere 5,79), posto in Metato ; inte-stato a Catassi Luisa ed altri: per lire1016,40.

- Avviso di provvisoria aggiudicazionedell'appalto dei lavori occorrenti per l' ordi-naria manutenzione degli edifici universitariin Pisa: il nuovo esperimento avrà luogo ildi 27 corrente e si aprirà sul prezzo di lire13,688,71 per il 1° lotto e di lire 16,914,31per il 2° lotto.

Prezzi delle gru% vendute in Piganel mercato del 15 settembre 1897.

NB. I prezzi segnati lisi la I.a colonna nonrelativi ai generi venduti in partita fuori dakio.

I prezzi segnati nella 2.a colonna riguardanor generi venduti in dettaglio 'Nei.° compro'.

Cereali L e C. L. e C.Grano gentile I .a q. l' ett. . 22,6') 23,00Detto 2a q. 21,90 22,60Detto Mazzocchio 1.a qual. . »Detto di Maremma il quin-

tale 27, 25 a 28, 00Segale l' ett. A vena di Maremma morel la

vecchia il quintale . . . 18,75 a 19,50Granturco Lit q. nuovo l' alt. 11, 30 I I , 30Detto di 2.a nuovo . . IO, 95 10,; 25

LegumiFagiuoli bianchi grossi nuovi

1.a qualità l'ett. . • 26, 70Detto di 2.a q.

25, 00Farina

Farina marca A netta da telail ■luititale da 38,25 a 38,50

• » R idem. 37,25 a 37,50 39, 7G» C idern. 36,25 a 36,50

• » D idem.Semola . . ideo). 11,50Detta mista o bianca del

piano di Pisa .Semolino di I .a q. da paste

da DiDieSti'd netto 38, 75 a 39, 00Detto I .a tj. da ingr. 12, 00

le i s oRiso 1 a qualita, il quintale

» 2.a » Olio d' oliva

Olio d'oliva La qualità, Vett. 150,- 160,50Detto di 2 a 132,- 142,50

vinovino di I.a qualità del piano

di Pisa, l' ett 18, - 24,50Detto di 2.a qualita

. 12, - 18,50

D aotto di collina 1.quitiità 30, - 36,50Detto di 2.it 18, - 24, 50

ForaggiFieno 1.a q. nuovo il quintale 5, 50Detto di 2 a 4, 50Paglia 2, 50 a 3, 00Detta a manne . . »

PanePane 1.a qualità sopraffine il

chilogrammo . . . . . 0, 39Detto La q. il chilogrammo 0, 36Detto di 2 a

PASQUALE D'INALI, gerente resp.

Pisa, Tipografia Vaunucchi, 1897.

k! O

Lele

ti

e.

'ti

a

a

■••■•

1.••■••

Page 4: nn XXX, n. (Cnt rrnt ll t

BLANCAR Dall'Ioduro di Ferro inalterabile

CONTRO

l'Anemia, la Povertà del Sangue,la Clorosi, la Scrofola, ecc.

Esigete i/ prodotto g9nuino con la firma BLANCARDe l'indirizzo 40, Rue Bonaparte, Parigi.

Prezzo: PILLOLE, 4 fr. e 211. .25 ; S.cntoPPo,31r.

è La piii a bue*. ~r-

eato (perché oltre co-stare solo 25 lire dispensa da quab3iasi operazione del meccanico).è la più solida e du-revole (perché smon-

tandola e pulendola dalle teceie dura più lungamente d'ogni altra).

LA POMPA SMONTABILE GIUSSANI è la più leggiera e

semplice (perché ha

è la più maneggia-bile (perché grazie aiate i congegni semplicisterni, è più facile a farla funzionare).

é un miracolo del-l'industria mecca-

nica perché tutta in rame e ottone fortissimi, ridotta al « minimum del congegnocosta, Incredibile a dirsi. sole L. 25).

LA POMPA SMONTABILE GIUSSANILA POMPA SMONTARE GIUSSANI

metà congegni d'ogni altra).

LA POMPA SMONTABILE GIUSSANILA POMPA SMONTABILE GIUSSANI

NuovissimoOCABOL AVO

,.,..ILLUsTRATO-Avi» INCISION Is tsug

N 4

1'

Le

tacidE

latiscoapibiliei ttu tbilibilido[siet

P(mriSE

UI

o

Lds teridoino'alladucolp anoirdied

,8szeliit)ttneed

F.

atsastritiricosiaCOr

sds

RACCOMANDASI:Rimedio infallibile per laL Ecrisontylon Zulin• completa guarigione dei

CALLI AI PIEDI. A base di Ac. Salicyl e Thimol - L.1 al flac.

Le Pilloledi Gelso CONTRO la STITICHEZZA.Adot-tate da medici ed istituti Sanitari

per la loro efficacia e proprietà di guarire radicalmente taledisturbo. A base di Podofillina. Aloe e N. Vomica - L.1 la scat.

L'Elisire di Camomilla Raccomandato dai me-• dici nei disturbi nervosi

o difficili digestioni. — L. i al flac. — L. 3 la bottiglia.PREPARAZIONI DELLA PREMIATA FARMACIA

VALCAMONICA" .8c INTROZZIC_ - 7_ — — C_ "V_ n_

-5o

della pollo, della pianta dei piedi, delle calcagna e contro i porre — Effe gartantfte.Esigere su ogni rotolo e au ogni istruzione la marca qui in fianco. — Contiene:

gomme ammomaco, galbano, benzoe, aia 20 — idem di Cajenna 150 — Acido spireicecrist idrato potassico ai 43 — Prezzo L. 1.40 al rotolo • L 1.65 franco per posta.

Ysindita d A. MANZONI e C., chimici-farmacisti, Milano, via San Paolo, í — Roma, via di Pietra', lilfein Pisa: Petri — Rossini — Paladini Piccinini.

1:0

O

"A" .

La Legge all' intelligenza di TUTTI senza l' aiuto dell'Avvocato è

IL MIO CONSULENTE LEGALE.Nuovo M A N UA LE TEOR ICO-F'R ATICO conte -nente i Codici compreso il nuovo Codice Penale, le nuove leggidi pubblica sicurezza e sanitaria e tutte le altre principali leggispeciali e relativi regolamenti, spiegati e commentati concasi pratici alla portata di tutti. Guida completa per

I___AFI, Propria, Difesa,‹

ts4,ce a voce ed in iscritto, avanti Conciliatori, Pretori, Tribunali, Corti

O rot4-,. r s

‘0,;?'V e Arbitri, Consulti e norme legali per qualsiasi affare senzacoro ,,,

r,41:41 i

L 010 O('

tSctl■ aiuto d'Avvocato; nnodule e fornitole, contratti, citazioni, istanze

e ricorsi alle autorità giudiziarie, amministrative, politiche e mili-c.9

„,ip.„,rivn.o.G1 c tari ecc., ecc. ; Legge, regolamento e formulario sul Notariato, com-

334ribio3TuEoRY(4 c, pilato da pratici legali. Da sè stessi i negozianti, gli uomini

d' affari, le famiglie, i possidenti, gli industriali, esercenti, impiegati,,- r I CA LISA <0,\1\,°\_:10MICEI

Ro4NT1,SI/Q-AZION segretari, procuratori, amministratori, ecc., ecc., potranno difendersi

v411:ivuNz iE<NtonolATIVE e provvedere ai propri interessi in tutti i casi ed in ogni sortaRcHi 'cc: Ecc-

„ t vuEsTRI-....sxoc.4 ,,,di Liti senza aiuto costoso d'Avvocato e del Notaio.'.i '

È pure di somma utilità pei giovani Avvocati e Notai, ecc. — Un elegante e grossovolume di 1000 pagine, arricchito di molte centinaia di moduli, con inci-sioni. — 48 Edizione in ottavo grande.

NEI. Più di 000 Liti (Cauie) vinte dalle Parti SellZel intervento di Av-

vocati col solo aiuto dell'opera Il Mio Consulente Legale. Questo libro nel proprio studio

equivale ad un vero Avvocato e Notaio, essendo facile trovare i rimedi di legge.

Trovasi vendibile presso l'Amministrazione del Giornale,

46 Arr;?rRiA /MoraetTU 7- E L PDEs

JOFRII»It V/7-0

P()SSESSO-C.0. 5TAMEt100"

LUSER'S TOURISTEN-PFLASTER(rafreth dei Touristes)

RIMEDIO CONTRO i

CALLI-INDURIMENTI

ACQUA SALLecgonpitl ‘'apelli bianchi!

Quest' Acqua senza rivale, progressiva od istantanea,ridona ai Capelli grigi o bianchi ed alla Barba il loroCOLORE PRIMITIVO i Biondo, Castano, Nero.Basta una o due applicazioni senza lavatura nè preparati._ PRODOTTO INOFFENSIVO, RISULTATO GARANTITO

40 Auai di Successos E' xx...ffs, Succr, Profumiere-Chimico.73, Une Turbigo, PARIS.

IN VENDITA PRESSO TUTTI I PRINCIPALI PROFUMIERI E PARRUCCHIERI.

NON lPIV_) AMIDO INGLESlE

MIE a 2121. lel. 1'W WG 41C11. 1~7 1111

PURO RISO

QUALITÀ SUPERLATIVA. DELLA FABBRICA FRATELLI MALACARNE

PREMIATI CON MEDAGLIA ALLE ESPOSIZIONI DI PARIGI 18'71 - MILANO 1881

LE INSERZIONI per l' estero si ricevono esclusivamente presso A. MANZONI e O. — PARIqd, R,ue de Maubeuge, 41— MILANO, Via S. Paolo, 11 — ROMA, Via di Pietra, 91 — GENOVA, Piazza Fontane Marose.

VEDUTA INTERNA2■zu

rà;

r?,

DELLA POMPA

t?›La più semplice di tutte

VITICOLTORI!per combattere la Percorso-spora, I 'Oidio e le altre ma-lattie della vite, fate usodel nostro:

Solfato di Rame edelle nostre Specialità Zolfi.

Zolfo Extrafino ga-rantito di Romagna puris-

simo, doppio impalpabile.Zolfo Alliani acido

finissimo col 3 per 100 di.

[

Solfato di Rame.) Solfato dí Rame pu-i-issimo in cristalli.

1,Ttil Chiedere Prezzi. \ ,,1.O .9– ,

POMPA GIUSSANISMONTABILE

Complota compreso lo cinehlo, tubo di R01111113getto 11 TRIPL EX gi . a 3 sistemi

2tu(6 Por L. 27.50 franca il Qualsiasi Staziono d'Italia)

REGIO STABILIMENTO AGRARIO-BOTANICO

FRATELLI INGEGNOLI54 Corso Loreto - MILANO - Corso Loreto 54

elmA'

Confidino che smonta la Pompa Giussani incampagna senza aiuto di cacciavite od altro.

\dir RAPHIA

DEL GIAPPONE.Viticoltori! Per la

legatura delle viti invecedei salici e dei giunchi u-sate la nostra RapIhriadel Giappone e avreteun'economia di prezzo edi lavoro del 50 per 100.

Un Chilo di Raphia sosti-tuisce 5000 vimini.

Un Chilo L. 2.—10 Chili L. 18

Un pacco postale di treChili franco di porto in /

'T]tutto il Regno L. 6.50 R..« .0

Non più.

ASMAall' istante stesso.

Ricompense: Cento mila franchi. medaglied'argento, d' oro e fuori concorso. Indica-zione gratis e franco. — Scrivere al dottor

CLERY Marsiglia (Francia).

Trovasi in vendita nei negozi della Ditta Fratelli Martin Wedard in

Pisa a L. Leo il chilogrammo. Pei signori rivenditori abbuoni da convenirsi.

PREMIATO LESSICO MANINI — LIBRO per TUTTI!Vocabolari() Illustrato

UNIVERSALE COMPLETOdella lingua italiana, scritta e parlata, il PIO RICCO di VOCABOLI edINCISIONI finora pubblicato, unico in Italia. Enoiclopedia manualeillustrata, descrittiva e oggettiva; con 2000 figure istruttive;

I 400 pagine; per le lettere, scienze, arti e mestieri, ecc. Compilato dadistinti lessicografi. ( Riassume una Biblioteca). Rilegato elegantementee solidamente in tutta tela ingl.

(85,000 copie). Trovasi vendibile presso l'Amministrazione del Giornale.