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14 29 dicembre 1S9S. (Conto corrente colla posta) Anno XXXII/. num. 42. (Conto corrente colla Posta) GICYV PUBBLICAZIONE: ABBUON AMENTI: Nel giorno di GIOV EDI d' ogni settimana. Un anno. lire 5; un semestre, lire 2,50 per fuori dello stato si aggiungono le maggiori spese postaii. Un numero, centesimi 10. DIREZIONE: Nei,* TspogratiaVannucchi, via del Monte. 12, Pisa. INSERZIONI : AVVERTENZE: L'Amministrazione, F.11i Vannucchi, risponde dei soli incassi di cui ha emesso ricevuta. I manoscritti non si restituiscono. Le lettere non affrancate si respingono. PROVINCIA M M GEORNALE POLITECO-AMMINESTRA.TIVO GIÀ UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE E COMUNALE In quarta pagina, centesimi 30 per linea. In terza pagina, lire 1,50 per linea. Nel corpo del giornale, lire 2 per linea o Iiialio di linea. IN ITALIA E ALL' ESTERO « dell' Egitto. Nelle posizioni elevate « non c'è che un piceol numero di in- « glesi, e nelle posizioni subalterne « cieli' amministrazione si fanno tutti « gli sforzi per restringere il numero « degli europei: questi posti, per quanto « è possibile, sono riservati esclusiva- « mente agli egiziani ». E questo è uno dei capisaldi della politica coloniale inglese. — Il governo portoghese ha indi- rizzato una nota ai rappresentanti dei detentori di titoli del debito portoghese residenti in Francia, Inghilterra, Ger- mania, Belgio ed Olanda per invitarli a stabilire le basi di una conferenza da tenersi a Lisbona, per proporre e consentire un concordato amichevole tra il governo del Portogallo ed i suoi creditori. Intorno al progetto di legge sul marchio obbligatorio per gli oggetti d' oro e d' argento. 1 le - 3croi 3acrj trf b con per !orti 3nza inze iIi- DM- nini erai ›rta aio. )330 v- adio gge. P '6; 3 o 011 . re: e. re- o Alcune provincie che avevano chiesto l' acceleramento delle opera- zioni catastali, ora hanno domandato al ministero delle proroghe ai termini perentori per la presentazione dei re- clami contro le tariffe e contro il clas- samento dei terreni. 11 governo ha riFposto negativa- mente. Le scadenze dei termini per i reclami furono l'issate in modo peren- torio ed il prorogarle ancora iinpor- terebbe un ritardo nelle operazioni del catasto, che invece devono essere ac- celerate. Il consiglio delle tariffe ha de- legato ad una commissione lo studio della istituzione dei pacchi agricoli in Italia. Questo servizio non può essere affidato alle poste, perchè il pacco agricolo deve poter giungere almeno ai 20 chilogrammi circa, e di necessità conviene affidarlo alle ferrovie. La commissione è incaricata di concretare le proposte per il prezzo di trasporto, il quale dovrebbe essere economico, ed unico, ed il modo del trasporto, che dovrebbe essere il più celere possibile. Il 28 corrente l' ammiraglio Di Brocchetti si imbarcherà sul Fierarno- sca per recarsi ad assumere il comando della squadra navale d'America. Il Fierarnosca ha completato in questi giorni il suo allestimento, ed il 28 sarà pronto a salpare, e l'ammira- glio Di Brocchetti ha ricevuto tutte le istruzioni che si riferiscono alla sua missione, dal ministro degli affari esteri. Egli dovrà tenersi pronto a partire per la Colombia al primo avviso, nel caso in cui avesse a verificarsi, da parte della Colombia, il rifiuto ad ese- guire la seconda parte del lodo di Cleveland, e cioè il pagamento dei cre- ditori del sig. Cerruti. Notizie da Londra recano che don Carlos ha potuto conchiudere un'o- perazione finanziaria con alcuni capi- talisti inglesi, i quali gli procurereb- bero i fondi necessari per far insor- gere tutte le provincie carliste. Il governo inglese, benchè infor- mato della cosa, mantiene la più stretta neutralità, che in questo caso può es- sere interpetrata come un tacito in- coraggiamento. — Anche l' Inghilterra è afflitta dalla irnpiegoinania. La conquista del Sudan ha dato la stura a un' infinità di domande d'impiego. Ma il governo inglese ha risposto a tutte, facendo pubblico il seguente brano di una let- tera diretta da lord Cromer a lord Salisbury « Per impedire tutte le disillusioni, « ecco in poche parole i principii ge- « nerali dell' attuale amministrazione È noto che S. E. il.ministro d'agri- coltura, industria e commercio ha com- pilato e si propone di presentare al parlamento un progetto di legge ten- dente ad introdurre il marchio obbli- gatorio per gli oggetti d'oro e d' ar- gento; ma non tutti egualmente cono- scono le gravi conseguenze e le molte difficoltà che dalla sua applicazione deriverebbero, onde crediamo utile ed opportuno fare qualche rilievo sulla portata e gli effetti • delle disposizioni in esso contenute. Questo progetto non riconosce che tre soli titoli di bontà, tanto per l'ar- gento che per l'oro ; vuole ed impone la deformazione degli oggetti e dei la- vori che hanno un titolo inferiore a quello minimo legale; sottopone ogni oggetto al pagamento di una tassa che per quelli d'oro corrisponde a lire 200 per ogni chilogrammo ; obbliga i fab- bricanti e gli esercenti l'industria e il commercio dell'oro e dell'argento a i- scriversi nella prefettura o sottoprefet- tura nel cui circondario tengono la fabbrica o l'esercizio e ivi depositare la propria marca, e li costringe ad in- viare per l' applicazione del marchio tutti i loro lavori ed oggetti all'ufficio del saggio, posto soltanto nel capo- luogo della provincia. Bastano, a parer nostro, queste . di- sposizioni per far comprendere che sotto il seducente motivo di rassicurare la fede pubblica, d'impedire cioè che a profitto di disoneste speculazioni venga ingannata la buona fede degli acqui- renti oggetti d' oro e d'argento, que- sto progetto non tende che a stabilire un provvedimento d'indole fiscale, é(l inoltre viola il principio della libertà di commercio, cui è informata tutta la nostra legislazione economica e com- merciale, e in omaggio al quale si è prietari di non volersene disfare. Ora, siccome gli oggetti impegnati sogliono essere nella massima parte riscattati, dovrebbe se mai l'obbligo che sopra limitarsi a quei pochissimi che, per il mancato soddisfacimento della obbliga- zione contratta dai respettivi proprie - tad, si mettono all'asta, essendo colla vendita e non colla oppignorazione che tornano ad essere posti in commercio. Ma lasciando di occuparci della ac- cennata disposizione transitoria, della quale ci sembra aver detto abbastanza, è poi un fatto che i monti di pietà si troveranno obbligati in avvenire a non concedere più sovvenzioni sopra l'oro e l'argento, perchè per evitare di do- ver sottoporre gli oggetti al marchio, pagarne la tassa e correre il rischio di vederseli deformare o marcare ad un titolo inferiore, non accetteranno che quelli già muniti del marchio. Ma se si considera che al monte di regola si rivolgono, non i fabbricanti nè i com- mercianti, ma i privati cittadini, e che gli oggetti da questi posseduti, in gra- zia della libertà finora esistita, sono tutti senza marchio, ne deriva appunto la conseguenza accennata di non far più, almeno per lungo tempo, sovven- zioni sull'oro e l'argento; e ciò con danno degli istituti che verranno ad avere minori proventi e potrebbero quindi trovarsi anche compromessi nel- la loro esistenza, e con danno altresì dei privati che o dovranno spendere per sottoporre al marchio gli oggetti che vogliono impegnare, correndo an- che il rischio di vederseli deformare, o cadranno nelle mani di privati spe- culatori, i quali senza tanti scrupoli accetteranno i pegni anche senza mar- chio, ma certo non con vantaggio dei clienti. Nè deve credersi che questi sieno nostri esagerati timori, essendosi del progetto sul marchio obbligatorio, pre- occupati gli orefici ed argentieri che in alcuni luoghi hanno tenuto perfino delle riunioni allo scopo di studiare i mezzi per evitare i danni, da cui sono minacciati, ed egualmente essendosi allarmati i monti di pietà. Questi anzi sulla iniziativa del presidente del monte pio di Bologna secondati dai presidenti dei monti di Genova, Milano e Padova, hanno inviato al ministro un meino nate diretto ad ottenere che il progetto venga emendato in guisa da non riu- scire a loro di danno e d'imbarazzo, e sono ottantasette i monti di pietà a nome dei quali è stato il memoriale presentato. Qualcuno ha fatto anche di più, come ad esempio il monte della vicina Livorno che ha proposto la riu- nione di un congresso per protestare in modo energico contro il progetto, e quello di Reggio Emilia che vuole si abbandoni a dirittura anche la idea di fare una legge per regolare il saggio degli oggetti d'oro e d'argento. E seb- lasciata da oltre un trentennio la più ampia facoltà ai fabbricanti e nego- zianti d'esitare qualsiasi oggetto d'oro e d'argento, senza alcun riguardo al titolo. Ma le disposizioni surrifcrite non sono le sole contenute nel progetto di cui parliain4): esso ne h.t anche delle transitorie, ed una parimente ne con- tiene che è speciale per i monti di pietà ed istituti congeneri, ai quali pure estende la sua azione. Sono già bastante causa d' imba- razzo e di danno non lieve per queste amministrazioni le preavvertite dispo- sizioni di carattere generale, ma non meno dannosa riuscirà loro l'applica- zione di quella speciale per la quale i lavori d'oro e (l'argento presso di esse impegnati non potranno porsi in ven- dita, se prima non saranno stati rico- sciuti conformi ad uno dei tre titoli ammessi dalla legge e sottoposti al marchio; nè sarà minor causa d'incon- venienti, oltre che difficile, per non dire impossibile ad attuarsi in pratica, la disposizione transitoria, per cui vieta fatto obbligo, tanto ai fabbricanti • e commercianti, quanto ai monti di pietà ed istituti affini di depositare presso la respettiva prefettura o sottoprefet- tura entro un dato termine dalla pub- blicazione della legge una nota o elenco in doppio originale di tutti gli oggetti d'oro e d'argento che allora si trove- ranno nei loro magazzini, e d'inviare poi tutti questi oggetti all' ufficio me- trico per l'applicazione del marchio ; il quale sarà in questo caso e per questa volta applicato, è vero, gratuitamente; ma, per quanto riguarda i monti di pietà, chi non vede gl'inconvenienti, difficoltà, l'imbarazzo e la confusione che produrrà l'invio all'ufficio metrico di parecchie diecine di migliaia d'og- getti preziosi repartiti in tanti e diversi pegni, appartenenti ad altrettante di - verse persone ; e ciò, prescindendo an- che dal considerare la quasi impossi- bilità di compilare con esattezza e senza errori i relativi elenchi che di note a- vrebbero il nome, ma in fatto sareb- bero invece grossi volumi ? Inutile poi e al tempo stesso in- giusta ci sembra questa disposizione, essendo che il marchio non possa es- sere prescritto ed il progetto non lo prescriva, quanto ai lavori d'oro e d'ar- gento, se non che per la loro fabbri- cazione e per il commercio loro; non è, e non può essere imposto ai privati per gli oggetti che tengono presso di e che non intendono di vendere. E allora perchè si vuole che i monti pii sottopongano al saggio obbligatorio tutti gli oggetti che custodiscono nei loro magazzini ? Questi oggetti non vennero già colla oppignorazione get- tati sul mercato, che anzi il tatto di averli impegnati è un riscontro della intenzione che hanno i respettivi pro-

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14 29 dicembre 1S9S.(Conto corrente colla posta)Anno XXXII/. num. 42. (Conto corrente colla Posta) GICYV

PUBBLICAZIONE: ABBUON AMENTI:

Nel giorno di GIOV EDI d' ogni settimana. Un anno. lire 5; un semestre, lire 2,50 per fuori

dello stato si aggiungono le maggiori spese postaii.Un numero, centesimi 10.

DIREZIONE:

Nei,* TspogratiaVannucchi, via del Monte. 12, Pisa.INSERZIONI :

AVVERTENZE:

L'Amministrazione, F.11i Vannucchi, risponde dei

soli incassi di cui ha emesso ricevuta.

I manoscritti non si restituiscono.

Le lettere non affrancate si respingono.

PROVINCIA M MGEORNALE POLITECO-AMMINESTRA.TIVO

GIÀ UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE E COMUNALE

In quarta pagina, centesimi 30 per linea.

In terza pagina, lire 1,50 per linea.

Nel corpo del giornale, lire 2 per linea o Iiialio

di linea.

IN ITALIA E ALL' ESTERO« dell' Egitto. Nelle posizioni elevate« non c'è che un piceol numero di in-« glesi, e nelle posizioni subalterne« cieli' amministrazione si fanno tutti« gli sforzi per restringere il numero« degli europei: questi posti, per quanto« è possibile, sono riservati esclusiva-« mente agli egiziani ».

E questo è uno dei capisaldi dellapolitica coloniale inglese.

— Il governo portoghese ha indi-rizzato una nota ai rappresentanti deidetentori di titoli del debito portogheseresidenti in Francia, Inghilterra, Ger-mania, Belgio ed Olanda per invitarlia stabilire le basi di una conferenzada tenersi a Lisbona, per proporre econsentire un concordato amichevoletra il governo del Portogallo ed i suoicreditori.

Intorno al progetto di legge sul marchioobbligatorio per gli oggetti d' oro ed' argento.

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— Alcune provincie che avevanochiesto l' acceleramento delle opera-zioni catastali, ora hanno domandatoal ministero delle proroghe ai terminiperentori per la presentazione dei re-clami contro le tariffe e contro il clas-samento dei terreni.

11 governo ha riFposto negativa-mente. Le scadenze dei termini per ireclami furono l'issate in modo peren-torio ed il prorogarle ancora iinpor-terebbe un ritardo nelle operazioni delcatasto, che invece devono essere ac-celerate.

— Il consiglio delle tariffe ha de-legato ad una commissione lo studiodella istituzione dei pacchi agricoli inItalia. Questo servizio non può essereaffidato alle poste, perchè il paccoagricolo deve poter giungere almenoai 20 chilogrammi circa, e di necessitàconviene affidarlo alle ferrovie.

La commissione è incaricata diconcretare le proposte per il prezzo ditrasporto, il quale dovrebbe essereeconomico, ed unico, ed il modo deltrasporto, che dovrebbe essere il piùcelere possibile.

— Il 28 corrente l' ammiraglio DiBrocchetti si imbarcherà sul Fierarno-sca per recarsi ad assumere il comandodella squadra navale d'America.

Il Fierarnosca ha completato inquesti giorni il suo allestimento, ed il28 sarà pronto a salpare, e l'ammira-glio Di Brocchetti ha ricevuto tutte leistruzioni che si riferiscono alla suamissione, dal ministro degli affari esteri.

Egli dovrà tenersi pronto a partireper la Colombia al primo avviso, nelcaso in cui avesse a verificarsi, daparte della Colombia, il rifiuto ad ese-guire la seconda parte del lodo diCleveland, e cioè il pagamento dei cre-ditori del sig. Cerruti.

— Notizie da Londra recano chedon Carlos ha potuto conchiudere un'o-perazione finanziaria con alcuni capi-talisti inglesi, i quali gli procurereb-bero i fondi necessari per far insor-gere tutte le provincie carliste.

Il governo inglese, benchè infor-mato della cosa, mantiene la più strettaneutralità, che in questo caso può es-sere interpetrata come un tacito in-coraggiamento.

— Anche l' Inghilterra è afflittadalla irnpiegoinania. La conquista delSudan ha dato la stura a un' infinitàdi domande d'impiego. Ma il governoinglese ha risposto a tutte, facendopubblico il seguente brano di una let-tera diretta da lord Cromer a lordSalisbury

« Per impedire tutte le disillusioni,« ecco in poche parole i principii ge-« nerali dell' attuale amministrazione

È noto che S. E. il.ministro d'agri-coltura, industria e commercio ha com-pilato e si propone di presentare alparlamento un progetto di legge ten-dente ad introdurre il marchio obbli-gatorio per gli oggetti d'oro e d' ar-gento; ma non tutti egualmente cono-scono le gravi conseguenze e le moltedifficoltà che dalla sua applicazionederiverebbero, onde crediamo utile edopportuno fare qualche rilievo sullaportata e gli effetti • delle disposizioniin esso contenute.

Questo progetto non riconosce chetre soli titoli di bontà, tanto per l'ar-gento che per l'oro ; vuole ed imponela deformazione degli oggetti e dei la-vori che hanno un titolo inferiore aquello minimo legale; sottopone ognioggetto al pagamento di una tassa cheper quelli d'oro corrisponde a lire 200per ogni chilogrammo ; obbliga i fab-bricanti e gli esercenti l'industria e ilcommercio dell'oro e dell'argento a i-scriversi nella prefettura o sottoprefet-tura nel cui circondario tengono lafabbrica o l'esercizio e ivi depositarela propria marca, e li costringe ad in-viare per l' applicazione del marchiotutti i loro lavori ed oggetti all'ufficiodel saggio, posto soltanto nel capo-luogo della provincia.

Bastano, a parer nostro, queste . di-sposizioni per far comprendere che sottoil seducente motivo di rassicurare lafede pubblica, d'impedire cioè che aprofitto di disoneste speculazioni vengaingannata la buona fede degli acqui-renti oggetti d' oro e d'argento, que-sto progetto non tende che a stabilireun provvedimento d'indole fiscale, é(linoltre viola il principio della libertàdi commercio, cui è informata tutta lanostra legislazione economica e com-merciale, e in omaggio al quale si è

prietari di non volersene disfare. Ora,siccome gli oggetti impegnati soglionoessere nella massima parte riscattati,dovrebbe se mai l'obbligo che sopralimitarsi a quei pochissimi che, per ilmancato soddisfacimento della obbliga-zione contratta dai respettivi proprie -tad, si mettono all'asta, essendo collavendita e non colla oppignorazione chetornano ad essere posti in commercio.

Ma lasciando di occuparci della ac-cennata disposizione transitoria, dellaquale ci sembra aver detto abbastanza,è poi un fatto che i monti di pietà sitroveranno obbligati in avvenire a nonconcedere più sovvenzioni sopra l'oroe l'argento, perchè per evitare di do-ver sottoporre gli oggetti al marchio,pagarne la tassa e correre il rischiodi vederseli deformare o marcare ad untitolo inferiore, non accetteranno chequelli già muniti del marchio. Ma sesi considera che al monte di regola sirivolgono, non i fabbricanti nè i com-mercianti, ma i privati cittadini, e chegli oggetti da questi posseduti, in gra-zia della libertà finora esistita, sonotutti senza marchio, ne deriva appuntola conseguenza accennata di non farpiù, almeno per lungo tempo, sovven-zioni sull'oro e l'argento; e ciò condanno degli istituti che verranno adavere minori proventi e potrebberoquindi trovarsi anche compromessi nel-la loro esistenza, e con danno altresìdei privati che o dovranno spendereper sottoporre al marchio gli oggettiche vogliono impegnare, correndo an-che il rischio di vederseli deformare,o cadranno nelle mani di privati spe-culatori, i quali senza tanti scrupoliaccetteranno i pegni anche senza mar-chio, ma certo non con vantaggio deiclienti.

Nè deve credersi che questi sienonostri esagerati timori, essendosi delprogetto sul marchio obbligatorio, pre-occupati gli orefici ed argentieri chein alcuni luoghi hanno tenuto perfinodelle riunioni allo scopo di studiare imezzi per evitare i danni, da cui sonominacciati, ed egualmente essendosiallarmati i monti di pietà. Questi anzisulla iniziativa del presidente del montepio di Bologna secondati dai presidentidei monti di Genova, Milano e Padova,hanno inviato al ministro un meino •nate diretto ad ottenere che il progettovenga emendato in guisa da non riu-scire a loro di danno e d'imbarazzo, esono ottantasette i monti di pietà anome dei quali è stato il memorialepresentato. Qualcuno ha fatto anchedi più, come ad esempio il monte dellavicina Livorno che ha proposto la riu-nione di un congresso per protestarein modo energico contro il progetto, equello di Reggio Emilia che vuole siabbandoni a dirittura anche la idea difare una legge per regolare il saggiodegli oggetti d'oro e d'argento. E seb-

lasciata da oltre un trentennio la piùampia facoltà ai fabbricanti e nego-zianti d'esitare qualsiasi oggetto d'oroe d'argento, senza alcun riguardo altitolo.

Ma le disposizioni surrifcrite nonsono le sole contenute nel progetto dicui parliain4): esso ne h.t anche delletransitorie, ed una parimente ne con-tiene che è speciale per i monti dipietà ed istituti congeneri, ai qualipure estende la sua azione.

Sono già bastante causa d' imba-razzo e di danno non lieve per questeamministrazioni le preavvertite dispo-sizioni di carattere generale, ma nonmeno dannosa riuscirà loro l'applica-zione di quella speciale per la quale ilavori d'oro e (l'argento presso di esseimpegnati non potranno porsi in ven-dita, se prima non saranno stati rico-sciuti conformi ad uno dei tre titoliammessi dalla legge e sottoposti almarchio; nè sarà minor causa d'incon-venienti, oltre che difficile, per nondire impossibile ad attuarsi in pratica,la disposizione transitoria, per cui vietafatto obbligo, tanto ai fabbricanti • ecommercianti, quanto ai monti di pietàed istituti affini di depositare pressola respettiva prefettura o sottoprefet-tura entro un dato termine dalla pub-blicazione della legge una nota o elencoin doppio originale di tutti gli oggettid'oro e d'argento che allora si trove-ranno nei loro magazzini, e d'inviarepoi tutti questi oggetti all' ufficio me-trico per l'applicazione del marchio ; ilquale sarà in questo caso e per questavolta applicato, è vero, gratuitamente;ma, per quanto riguarda i monti dipietà, chi non vede gl'inconvenienti,difficoltà, l'imbarazzo e la confusioneche produrrà l'invio all'ufficio metricodi parecchie diecine di migliaia d'og-getti preziosi repartiti in tanti e diversipegni, appartenenti ad altrettante di -verse persone ; e ciò, prescindendo an-che dal considerare la quasi impossi-bilità di compilare con esattezza e senzaerrori i relativi elenchi che di note a-vrebbero il nome, ma in fatto sareb-bero invece grossi volumi ?

Inutile poi e al tempo stesso in-giusta ci sembra questa disposizione,essendo che il marchio non possa es-sere prescritto ed il progetto non loprescriva, quanto ai lavori d'oro e d'ar-gento, se non che per la loro fabbri-cazione e per il commercio loro; nonè, e non può essere imposto ai privatiper gli oggetti che tengono presso disè e che non intendono di vendere. Eallora perchè si vuole che i monti piisottopongano al saggio obbligatoriotutti gli oggetti che custodiscono neiloro magazzini ? Questi oggetti nonvennero già colla oppignorazione get-tati sul mercato, che anzi il tatto diaverli impegnati è un riscontro dellaintenzione che hanno i respettivi pro-

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bene più radicale di tutte, è però que-st'ultima proposta la più logica e ra-gionevole, anzi l'unica che dobbiamoaugurarci di veder prevalere, non po-tendosi ammettere che, dopo avere innome della libertà di commercio abolito il marchio obbligatorio, l' Italiatorni ora a ristabilirlo.

Le schede per il censimentoLe schede per il censimento, se-

condo il progetto dell'on. Fortis, con-terranno tutte le domande relative allostato civile, alla professione, all'alfa-betismo ed alla validità fisica dell'in-dividuo.

Sono omessi per risparmio di spesaalcuni quesiti accessori che si inseri-scono nelle schede dei censimenti e-steri.

L'indagine sulla religione sarà delpari omessa, quantunque si faccia inquasi tutti gli altri stati d'Europa.

Fortis per questa parte si èattenuto al sistema seguili) nel censi-mento ultimo del 1881: allora si cercòdi determinare il numero degli israe-liti e dei cristiani non cattolici, permezzo dei rabbini e dei pastori evan-gelici, ed il ministro del commerciopropone che si tenga anche questavolta il medesimo sistema.

Per il trattato commerciale colla Francia

Sebbene il ritardo dell' assembleafrancese abbia impedito che il nostroparlamento approvasse prima di pren-dere le vacanze, il trattato commer-ciale colla Francia, la commissionepermanente ha già esaurito il suo com-pito e nominato il relatore, che è l'o-norevole Randaccio.

I criteri generali a cui l' on. Ran-daccio informerà la sua relazione sonofavorevoli all'approvazione del trattato.

La relazione dirà che i vantaggiconcessi ai vini francesi non devonoallarmare l' industria vinicola, perchèsono assai meno dannosi in realtà diquel che lo sembrino in apparenza.Così pure avviene delle concessionifatte per i tessuti di lana e di cotone.Soltanto non bisogna sbrigliare la fan-tasia alle illusioni. I vantaggi deltrattato non si potranno risentire chegradualmente, a poco a poco, ed èbene avvertire che se i nostri vini po-tranno risentire un efficace migliora-mento, non potranno, come erronea-mente si crede, raggiungere l' alto li-mite di esportazione che si avevaprima della rottura dei rapporti com-merciali.

11 cinquantenario della Bicocca

Nell' aula del consiglio comunaledi Novara ebbe luogo l'adunanza ge-nerale del comitato per le feste cin-quantenarie della Bicocca.

Dopo la lettura delle diverse ade-sioni, si passò alla discussione deiprogetti presentati al comitato pro-motore.

Il prefetto comm. Prezzolini porta il•saluto come autorità e come membrodel comitato, facendo voti che la no-bile idea del comitato abbia a riuscireuna vera o solenne commemorazione,lontana dai clamori e dalle feste po-polari.

Dopo una vivace discussione è ap-provato all' unanimità il progetto diescludere per l'occasione ogni festapopolare e di commemorare il cinquan-tenario con una conferenza da tenersial nostro teatro Coccia nel giorno 22,

sera. Quindi alla mattina del 23 rice-vimento delle autorità. e formazionedel corteo che si porterà alla Bicoccaper la commemorazione.

Al ritorno passeggiata patriotticaai monumenti dei fautori della libertà.

Gara di tiro a segno e rivista mi-litare. Alla sera concerti musicali.

Frattanto il comitato deliberò dispedire a S. M. il re l'invito ufficialenella certezza che lo stesso vorrà ag-gradire il gentile pensiero della cittàdi Novara ed onorarla per quell'epocadella sua presenza.

La tassa militare

La tassa militare proposta dal mi-nistro della guerra fa carico, come ènoto, alle famiglie dei colpiti dallaleva che vengono assegnati alla terzacategoria, e perciò vanno esenti dalservizio militare. Essa forma 12 cate-gorie di famiglie, e la tassa va da 15lire sino a 2000.

Sopra nove uffici, otto si sono di-chiarati favorevoli, ed uno contrario.L'on. Boselli, che parlò contro la tassaper timore che possa essere fonte diingiustizie, fu eletto commissario e pre-sidente della commissione, nella qualetutti gli altri otto hanno il mandatodi approvare la tassa che egli è ri-masto solo a combattere.

COSE D'AFRICA

Si ha da Berlino:I giornali russi dicono che durante

l'assenza di Menelik, è toccato a rasOliè l'alto onore di fare le sue veci adAddis-Abeba.

Ras Oliè, fratello uterino dell' im-peratrice Taitù, discendendo da un' il-lustre famiglia del Secoren, è da partedel padre, di una più gran famigliadi lei.

Comanda attualmente le provinciedi Jeggiu, Zobril, Wadelà, parte delGalla e il Falanta.

Eccellente guerriero, fiero e su-perbo, despota assoluto nei suoi do-minii, egli è temuto dai suoi sudditi,ed é il mortale nemico dei tigrini, cuiegli disprezza.

I giornali che annunziano la suanomina a reggente di Menelik aggiun-gono che è divorato da un' ambizionesenza limiti; il suo sogno segreto è il

trono del quale sarebbe un fiero com-petitore se Menelik morisse.

Pel momento si contenta di secon-dare le ambizioni di sua sorella e diessere il capo del suo partito.

Fu per non disgustare l'adii che,l'anno scorso, malgrado la sua granderipugnanza pei tigrini, acconsentì chesua figlia — una superba creatura,dalla pelle quasi bianca — andassesposa a ras Mangascià.

11 freddo e le sue vittime

Si ha da Avellino :Una forte nevicata ha coperto la

città e i monti che le fanno corona.Nella vicina Monteforte una povera

vecchia, uscita per fare legna, è mortaassiderata, senza che nessuno avessePotuto prestarle soccorso.

— Ci scrivono da Città di Castello:È caduta un' abbondante nevicata

in città e nelle vicine campagne.

Il vento impetuosissimo ha conti-nuato e continua tutt'ora la sua operadevastatrice.

Lungo la linea ferroviaria Arezzo-Città di Castello, e più specialmentenel tratto Palazzo dei Pero-Selci Lama,tutti i casotti dei cantonieri venneroscoperchiati.

Fortunatamente non si deploranovittime umane: solo un contadino diVille-Monterchi rimase non grave-mente ferito da una tegola cadutaglisul capo.

— Scrivono da Campobasso :Da due giorni nevica continua-

mente.In certi punti la neve misura più

d'un metro di altezza, e nella minimaparte si eleva dal suolo 60 centimetri.

Già due case sono rimaste coi tettisfondati.

I frutteti sono atterrati ed il semi-nato delle vicine campagne si consi-dera distrutto.

Il treno. proveniente da Termoligiunse con quattro ore di ritardo, equello che doveva giunger qui alle 6,proveniente da Napoli, è giunto conquattro ore e mezzo di ritardo.

Questi grandi ritardi furono cau-sati dalla grande quantità di neve ca-duta da San Giuliano a Campobasso.

Mentre certo Allocchi Antonio s'av-viava alla volta di Carpinone, con uncarro carico di legna, precipitò conesso in un burrone trascinatovi dalcavallo che non vide il pericolo perla neve che lo nascondeva. Sia il ca-vallo che l' Allocchi morirono schiac-ciati dal peso del carro.

Un battello sottomarino francese

I giornali di Parigi hanno corri-spondenze entusiastiche da Tolone sul-le esperienze fatte col battello sotto-marino Gustave-Zédé.

Ancora poco tempo fa gli uominidi mare consideravano il battello sot-tomarino più come un ninnolo che comeuna vera arma da guerra; ora inveceessi si sono ricreduti e si dicono per-suasi che ad esso spetterà una parteimportantissima nelle future guerremarine.

Il Gustave-Zédé, ha cominciato colnavigare alla superficie del mare, com-piendo una bellissima traversata daTolone alle isole d'Hyères malgradoche il vento fosse contrario e il mareassai agitato.

Davanti alle isole d'Ilyères ebberoluogo le esperienze pel lancio delletorpedini contro la corazzata Magenta.

Prima le fu sparata la torpedinementre stava ferma, poi mentre navi-gava a tutto vapore.

In entrambi i casi la corazzata vennetoccata e guai se la torpedine fossestata carica!

Il battello sottomarino ha il van-taggio di presentare al nemico un ber-saglio piccolissimo.

Dalle esperienze fatte risulta checoi cannoni rapidi è quasi impossibilecolpirlo.

Per conseguenza il battello può ve-nire alla superficie dopo immersionipiù o meno lunghe, per assicurarsidella rotta che prosegue.

A due chilometri è invisibile com-pletamente e così può, una volta assi-curatosi della posizione, immergersi enavigare sott'acqua per un chilometro.

Il Gustave -Zédé, fece più volte que-sta manovra per attaccare la Magenta,riscuotendo sempre i più grandi elogida quanti assistevano alle esperienze.

PUBBLICAZIONI

La ditta Nicola Zanichelli di Bologna hapubblicato

TRAVESTIMENTI CARDUCCIANI.Svaghi ritmici di GIULIO PADOVANI.

Un volumetto elzeviriano - L. 1,50.Esso conterrà: Pleludio; Per il monumento

di Dante a Trento (A. Giosuè Carducci);Il Bove (Ec-Scelsi-or ; A Starabba);ira elettorale; Davanti S. Guido ....vieni! In riva al Lys (In riva all'Amo,a S. F ); Da Desenzano; Usciere (Mors);La lettera di cambio (Alla Rima); Con-gedo. — E in appendice: Dalla crispinaCommedia (Il banchetto di Firenze); ACesare Pascarella; Il San Graal.

L'autore, come spiega nel suo vivace efaceto Proemio, ha voluto raccogliere nelbreve volumetto gli scherzi, che era venutoquasi improvvisando, via via che gli si por-geva l'occasione, per avvenimenti contempo-ranei specialmente politici, di volgere a one-sta celia alcune delle poesie carducciane.ammiratori del nostro massimo poeta ritrar-ranno senza dubbio vivo compiacimento dallalettura di queste graziose parodie, che rap-presentano anch'esse una forma della popola-rità acquistata e dell' influsso esercitato dal-l'arte del Carducci su tutta la nostra mo-derna attività intellettuale. Questi TRAVESTI-

MENTI, che non escono mai dai termini di unrispetto profondo e sincero dell'autore per ilpoeta, hanno il pregio della grande sponta-neità e dell' umorismo sano e bonario, chenella sua veste corretta ed urbana si direbbesignorile.

La ditta Nicola Zanichelli medesima hapubblicato

()LINDO GUERRINI (Lorenzo Stecchetti):

PER UN SONETTO

Un opuscolo in-8° — Prezzo L. 0,60.

Il signor °lindo Guerrini, querelato di in-giurie e, pare, anche di diffamazioni da mons.Giovacchino Cantagalli, vescovo di Faenza,per un sonetto, ha scritto una memoria inpropria difesa alP ill.mo signor giudice istrut-tore presso il R. tribunale di Ravenna.

Ma non è una memoria legale. Nel suoscritto l'autore espone la storia dei fatti, l'in-tendimento da cui fu mosso e difende la cor-rettezza dell' opera propria. È insomma unopuscolo polemico, il quale, data la curiositàdella cosa, il nome dell' A., e la dignità delquerelante, troverà, ne siamo certi, moltilettori, tanto più che non contiene offese nèalle persone, nè alle opinioni.

ai=al-Art. ^_olEzAh..

— La nomina del prof. cav. Da vidSupino a rettore della nostra univer-sità è stata confermata e pubblicatanel Bollettino del ministero della pub-blica istruzione.

— Alla università sono state con-seguite le seguenti lauree:

In giurisprudenza i signori : Moli-gnoli Giovanni, Matteucci Ugo, GratiPiero, Tonini Antonio, Vecci Quinto;in matematica il signor Maggini Ra-fieri ; in lettere i signori ProvenzalDino, Lellí Carlo, Bini Arturo, Buccel-lati Clelia, Bernheimer Carlo e Straz-zeri Emilio; e in agraria i signori Pa-squini Guido, Caglieri Augusto, Gio-vannelli Alberto, Antimi-Clari Alfredo,Fileni Enrico, Pannocchia Leonetto,Baschieri Francesco, Amicotti °liuto,

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Campana Giacomo, Bosi Luigi e Za-vagli Ettore.

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- Il comitato delle corse dei ca-valli per il 1899 è stato costituitocome appresso

Principe Strozzi, marchese Talon,duca di Carnastra, Giorgio Maurogor-dato. A commissario in sostituzionedel conte Cartevaro è stato &etto ilprincipe di Belmonte.

4(

- Dal ministero dello interno sonostate assegnate lire ottantamila perlavori di ampliamento da eseguirsinell' istituto di correzione paterna dellanostra città. La direzione dei lavori èaffidata al genio civile.

4(- Nel giorno di Natale, a cura

della società per il bene economicovenivano sussidiate in generi alimen-tari oltre mille famiglie.

- Il dott. Giacomo Carvaglio ,morto pochi giorni or sono, lasciavale seguenti elargizioni. Lire 300 aipoveri israeliti, lire 300 per quelli dellacura di S. Caterina, lire 200 per cia-scuna alla misericordia israelitica ecattolica, e lire 200 per ciascuno agliasili infantili tanto israelitici che cat-tolici.

- Alle bambine della sezione perl' infanzia abbandonata nell' ospizio dimendicità, vennero nel giorno di Na-tale distribuiti bellissimi giocattoli acura del presidente cavaliere GiuseppeNissim.

- L'ingegnere sig. De Visser rap-presentante la ditta concessionaria dellailluminazione a luce elettrica, ha elar-gito lire 50 alla compagnia di pub-blica assistenza.

- Con avviso del di 1° dicembre1898 il ministero della marina ha apertoun concorso per esame a n. 6 posti dimedico di seconda classe nel corpo sa-nitario militare marittimo con l'annuostipendio di lire 2,200, oltre lire 200per indennità d'arma.

Gli aspiranti dovranno far perve-nire non più tardi del 28 febbraio 1899le loro domande al ministero della ma-rina - direzione del servizio sanitario -corredate dei documenti prescritti dalle"relative istruzioni e programmi degliesami, che unitamente avviso diconcorso suddetto trovansi affisse al-l'albo comunale.

- Il portaceste teatrale AdolfoPoli veniva ferito l'altra sera con uncolpo di coltello al bassoventreAmleto Sbrana. Il feritore venne ar-restato.

-4(

STATO CIVILEDal dì 21 al di 27 dicembre 1898 inclusive.

NASCITE DENUNZIATE

Maschi n. 17 - Femmine n. 16Nati morti n. l.

MATRIMONI

Di Ciolo Lanciotto, bottegaio, con Baron-tini Concetta, attendente a casa, celibi, di

S. Michele degli Scalzi - Landi Vitaliano,maestro elementare, di Bagni S. Giuliano,con IvIariotti Emma, attendente a casa, diPisa, celibi - Cecchi Dario, celibe, calzolaro,con Stefani Lucia, vedova, attendente a casa,ambedue di Pisa.

PUBBLICAZIONI DI MATRIMONIO.

Pozzolini Luigi, calzolaro, con Vagellifreno, tessiera, vedovi, di Pisa - ScrivereGino, studente, con Marini Alfonsina, atten-dente a casa, celibi, di Pisa - Baisi Ferdi-nando, impiegato ferroviario, con BarsottiErmellina, attendente a casa, vedovi, di Ma-donna dell' Acqua - Marchetti Ettore, ve-dovo, padrone di vetture, con Andreotti Ma-ria, ostetrica, nubile, ambedue, di Pisa -Nencioni ragioniere Ugo, impiegato, di Pisa,con Vanni Partenope, attendente a casa, diGhezzano, celibi - Vaselli Giuseppe, celibe,bracciante, con Cini Oliata, vedova, tessiera,ambedue di Oratoio.

MORTI

Baldini nei Castelli Letizia, di anni 36,di S. Marco alle Cappelle - Solari Niccolò,celibe, 59, di Carrara - Poli Giuseppa, nu-bile, 14, di Pisa - Carvuglio dott. Giacomo,celibe, 79, di Pisa - Tamburini Emilio,celibe, 23, di Pisa - Domenici Eleonora,nubile, 64, di Pisa - Demi nei MalloggiElide, 27, di S. Marco alle Cappelle - DiSacco nei Ciuti Amalia, 26, di S. Piero aGrado - Del Corso vedova Tassi Emilio,27, di Ponsaccb - Dinelli Ferdinando, coniugato, 26, di Pisa - Musitelli Giacomo,coniugato, 76, di S. Marco alle Cappelle -Bitossi nei Raglianti Ines, 19, di Pisa -Biondi nei Morgantini Vittoria, 39, di Pisa -Celotti Guerrino, 13, di S. Giusto in Cannicci- Ciampa Sabatino, coniugato, 73, di Puti-gnano - Scalpellini Angiolo, 5, di Pisa -Biagetti Agostino, vedovo, 75, di Putignano- Racchi vedova Gherardi Adele 80, diPisa Mazzoni vedova Delli Giuditta, 76,di Pisa - Arimondi nei Sehlisler Celestina,60, di S. Marco alle Cappelle - Michelettinei Matteucci Carolina, 63, di Pisa - Si-moni vedova Del Guerra Giovanna, 76, diPisa - Pellegrini Enrico, celibe, 22, di Bar-baricina - Del Torto Agostino, vedovo, 78,di Sassetta - Caroti Agostino, vedovo, 68,di Fauglia - Terenzoni ved. Iacoponi Adele,56, di Pisa - Bachini nei Raffaelli Adele,39, di Pisa - Borrani nei Matteuzzi Giu-seppa, 62, di S. Casciano in Val di Pesa.

E più n. 8 al disotto di 5 anni.CAMBIAMENTI DI RESIDENZA.

(Immigrati).Martinelli Cesare, da Firenze - Donati

Paris, da S. Croce sull' Arno.(Emigrati).

Del Rosso Giulio, e Sbranti Ranieri, aFirenze - Basetti Giovanni, a Monte Li-bretti - Angelini Laudomia, a Roma - One-sti Ferdinando, a Corno - Del Vecchio ve-dova Prato Maria Benedetta, a Milano -Gherardi Quinto, a Aquila - Dini Livio, aArceria Cuzzeri Abramo, a Verona -Calapinto Francesco, a Lodi - Bedini Giu-seppe, a Bagni S. Giuliano - PanconesiNiccolò, Gherardi Lausdeo, Benedetti nei Fa-biani Emma, Manzoni Angiolo, SommarugaAngiolo, Nadi Guglielmo, Bracali Oreste, Sal-tarelli Riccardo, Scandella Lodovico, e Dioni-gio Giacomo, a Spezia - Marinelli Amedeo,e Buonaguidi Carmela, a Livorno - AdorniInigo, a Carnpiglia.

ATTI (i1UDIZIAUJI

Sunto degli atti legali inseriti nel n. 50(20 dicembre 1898) del supplemento al foglioperiodico della R. prefettura di Pisa.

- Estratto di atto di scioglimento dellasocietà in nome collettivo tra i sigg. Alfonsoe Isidoro Rouff, con sede in Pisa.

- Estratto della deliberazione presa dal-l'assemblea generale dei soci della Banca pro-vinciale cooperativa pisana del dì 27 ottobre1898, colla quale veniva deliberato lo sciogli-mento anticipato della società.

- Il tribunale civile di Pisa, con appo •site sentenze, ha dichiarato il fallimento diGranchi Andrea commerciante in Solaia (co•mune di Capannoli), e di Vito Francesco ar-maiolo in Pisa.

- Il sig. Iacopo Freschi ha fatto istanzaal presidente del tribunale di Pisa perché no-

mini un perito che stimi alcuni immobili po-sti nel comune di Cascina e posseduti dalsig. Alessio Casarosa.

- Nota per aumento di sesto sui lotti l°e 3° dei beni escussi a danno del sig. Ratfa•elio Saviozzi dì Pisa.

- Il cancelliere della pretura di Paugliarende noto che la presidenza della congrega-zione di carità di Livorno, amininistratrice delricovero di mendicità di detta città, ha ac-cettato, con benetizio di legge e d'invantario,l'eredità testata dal fu Augusto Rey, mortoin Crespina il 3 settembre 1898.

- Nota per aumento di sesto sul lottounico dei beni espropriati al signor DomenicoSozzi: il prezzo di provvisoria aggiudicazioneè di lire 3100: il nuovo incanto avrà luogoil dì 30 dicembre corrente avanti il tribunaledi Volterra.

- Nota per aumento di sesto sul lottaunico dei beni escussi a danno dei signoriFrancesco e Giovanna NIccolini : il prezzo diprovvisoria aggiudicazione è di lire 5000 : il

nuovo esperimento avrà luogo il dì 30 dicem-bre corrente, avanti il tribunale suddetto.

- La banca cooperativa popolare livor-nese ha assunto la rappresentanza del bancodi Napoli nella città e provincia di Pisa.

- l stato dichiarato aperto il giudiziodi graduazione sul residuo prezzo di lire1403,45 ricavato dalla vendita di un immo-

bile in pregiudizio del dottor Aurelio Fontani,di Pisa.

Sunto degli atti legali inseriti nel n. 51(23 dicembre 1898) del supplemento stesso.

- Il cancelliere della pretura di Larirende noto che la signora Lara Pachò vedovaLuigi, nell'interesse dei suoi figli minori Guido,Maria e Giuliana, ha accettato con benefiziod'inventario l' eredità relitta dal respettivo

marito e padre cav. Guglielmo Luigi, mortoin Lari il 24 ottobre 1898.

- La signora Luisa Accolessini negli Al-

berti ha citato, per la seconda volta, i signo-ri Emilio ed Amedeo Crosara a comparireavanti il tribunale civile di Pisa, e ciò rela-tivamente alla successione della fu Amalia

Malgarita vedova Crosara.- Il direttore della banca popolare coo-

perativa di Ponsacco ha fatto istanza al pre-sidente del tribunale di Pisa per ottenere la

nomina di un perito che stimi alcuni terrenida espropriare al sig. Quirino Baroni.

- L'esattore comunale di Castellina ma-rittima avvisa che la mattina del 25 gennaio1899, avanti la R. pretura di Rosignano, sa-sanno posti a pubblico incanto gl'immobili diche appresso:

1. Una casa a due piani e dieci vani, po-sta nel paese di Castellina, piazza nuova a. 2;intestata a Paoletti Augusto: per il prezzominimo di lire 1012,50.

2. Un appezzamento di terra di aro 86,posto nel comune suddetto ; intestato a Chiel-lini Vincenzo e livellare alla prebenda dellaprimaziale pisana: per il prezzo di lire 124,32.

3. Una casa a due piani e tre vani, postain Castellina via Poggivecchi, n. 16; intestataa Mori Romolo: per lire 253,20.

4. Un appezzamento di terra lavorativoe vitato, posto line I comune suddetto ; inte -stato a Mangani Serafino ed altri : per lire255,60.

L'esattore comunale di Cecina rende

noto che nel dì 21 gennaio 1899, avanti laR. pretura locale, avverranno le vendite diche appresso

1. Una casa a due piani a sedici vani,posta in Cecina via Magona n. 16; intestata

a Cappellini nei Trentanove Pia : per il prezzo

minimo di lire 2362,50.2. Un appezzamento di terra lavorativo,

vitato, con casa a due piani e sette vani, po•

sto in luogo detta < Il paratia() v; intestato a

Luperi Fioravante : per lire 1312.3. Una cantina posta in Cecina, intestata

• Nardini Elisabetta vedova Puccianti : perlire 81,04.

4. Una casa a (due piani e due vani, po-sta cs.; intestata a Landi Luigi, per lire506,25.

5. Una casa a -due piani e cinque vani,

posta in Bibbona Intestata a Porri Riccardo:

per lire 675.

- Il tribunale di Pisa, con sentenza del15 dicembre corr., ha dichiarato il fallimentodi Giorgi Giuseppe di detta città.

- L'intendenza di finanza di Pisa avvisache nel dì 10 gennaio 1899 devesi procedereall'appalto novennale della rivendita di generidi privativa n. 3, in Pontadera, in base alcanone di lire 605, e di quella n. 1, in Ca-stellina Marittima, col canone di lire 270,pure per un giovanili°.

Avviso di convocazione della societàcooperativa di consumo in Panini.

- La società svizzera del gas, residentea Sciaffusa, ha oonferito ai signori GustavoKoss e Federigo Braun mandato di rappre-sentanza collettiva per le due succursali diPisa e di Reggio Emilia,

Prezzi delle grasee vendate in Plea

nel mercato del 28 dicembre 1898.

N13. 1 prezzi segnati nella 1.a colonna I liorelativi ai generi venduti in partita fuori dardo.

I prezzi segnati nella 2.a colonna riguardant.generi venduti in dettaglio (buio eartipre.o.

Cereali L. e C. L. e C.Grano gentile 1.a q. Vett. . 21, 25 21,60Detto 2 n q. 20,90 21, 25Detto Mazzocchio I.a qual. .Detto di 2.11 .... .Detto di Maremma il quiti-

Detttoaleprov'enienz. 26,00 a 26,75

a lombardaSegale l'ett. ..... .Avena di Maremma morella. 22, 00 23, 00Avena mista obianca del

itiit)Grar h' tl:codil nuovo l' ettv

10, 55 10, 55Detto di 2 a nuovo . .. . 10, 25 10, 25

Fagiuoli bianchi grossi nuoviI .a quali ta ett. 24, 65

Detto di 2.a q. 23, 95Luepc inei Vecce

schiette i' ott.Fave nostrali l' ett.Saggina Panico 1.a t .Detto 2.a q. .

FarinaFarina marca 13 netta da tela

il quintale da 33,75 a 34,00 »Farina m. C idem. 32,75 a 33,00Semola . . ideai. 13,50Semolino di 1.a q. da paste

da minestra netto 40,00 a 40,50Detto 1.a q. da ingr. 13,50 »

Olio d' olivaOlio d'oliva 1.a qualità, l'ett. 126,- 136,50Detto di 2 a 111,- 121,50

VinoVino di 1.a qualità del piano

di Pisa, l' ett. (nuovo) . 21, 27, 50Detto di 2.a qualità . . 16, 22, 50Detto di collina la clualita 30, 36, 50Detto di 2.a . . . . . 22, 28, 50

ForaggiFieno I a q. nuovo il quintale 6, 00 »Detto di 2 a 4,00 »Paglia

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Faccio i miei più sentiti ringraziamentipel suo buono ed efileaelmulmoquore Antiammatleo perciò da Unitotempo io ero ammalato d' anima al punto, danon poter prendere nemmeno cibi d'ammalatoe fare le scale, se non poco per volta prendendorespiro, ma dopo aver fatto la cura del suoLiquore Antiammatleo Arnaldi, ban-che ora siamo nella brutta stagione mi sentoporfettam.ente guarito. Mi è tor-nato l' appetito, ho ripreso forza e dormodei bei sonni tranquilli ininterrotti. lo cheche ho provato invano tauto medicine, perciòda tanti anni affetto d' asma ed enti..soma polmonare non posso a menodi ringraziare lei sig. A.rnaldi, inventoredel miracoloso Liquore.Moneta Gaetano d' anni 62, Via Mer-cato 18, Milano.

Pisa, Tip. Vannucchi, 1898.

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