News 47 dicembre 2014

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Ticonzero news Sommario Scienza&Società Comunicare scienza, di Luigi Campanella La memoria dellacqua / Fiscalità ambientale /La saliva / Cancro del marmo / Microspie /Processi e prodo verdi / Pesature di precisione Esplorare unesteca nuova. Tra industria, mer- cato e terre di mezzo, di PierLuigi Albini EPS—EconomiaPolicaSocietà .Immigrati: costi e benefici tra centro e perife- ria, di Enrico Di Pasquale, Andrea Stuppini, Chiara Tronchin Qualcuno che qualcosa ne saContro le con- traffazioni della storia e dell azione sindacale, di Giuseppe Casadio Recensioni e crica Un giorno per disfare e Intervista allautore, di Emanuela DAlessio Viviane, Magic in the moonlight, Il flauto magi- co, di Alessandra Baile Sesta pagina: le segnalazioni Evoluzione umana e gli altri”, conversazione con Antonio De Marco e Concorso fotografico Gli animali dellAbano”, [Gruppo Pentaprism] Ven di guerra’. Pericolosa risoluzione del Con- gresso USA Aderisci a Libera. Associazione contro le mafie Immagini interne Street Art, ars diversi Notiziario aperiodico degli articoli pubblicati n. I n. 47 dicembre 2014 M. Agosnelli Energenze L. Agosni Note criche P. L. Albini Labirin di leura P.L. Albini Recensioni di saggi Autori Vari EconomiaPolicaSocietà Autori Vari Frodi&Favole Autori Vari Arcoli di Scienza&Società Autori Vari R/C recensioni e crica A. Baile A proposito di film C. E. Buga 900tArte G. Camarda Cronache di polica economica L. Campanella Comunicare scienza A. Castronuovo Meccanica della fantasia O. Cilona Democrazia&Impresa G. Corchia Cultura&Società A. M. Curci Il cielo indiviso E. DAlessio Altrove e Dintorni A. De Marco Bioculture G. Grüer Disegno e Immagine M. Maggi Tecnorischio&Ambiente P. Manzelli Scienza e Arte L. Michelini Civitas R. Nobili Filosofia scienfica S. Ombuen Urbania P. Pallono Figure P. Pignalosa Speri musicali F. Rufo Biopoliche R. Vacca Fuori dal coro F. Zucco Bioeca: Donne & Scienza Le rubriche aperiodiche di Ticonzero

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Scientific culture and other

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Ticonzero news

I commenti posi-

tivi dei clienti

consentono di

dimostrare i suc-

cessi raggiunti e

di porre in risalto

Sommario

Scienza&Società

Comunicare scienza, di Luigi Campanella La memoria dell’acqua / Fiscalità ambientale /La saliva / Cancro del marmo / Microspie /Processi e prodotti verdi / Pesature di precisione Esplorare un’estetica nuova. Tra industria, mer-cato e terre di mezzo, di PierLuigi Albini

EPS—EconomiaPoliticaSocietà

.Immigrati: costi e benefici tra centro e perife-ria, di Enrico Di Pasquale, Andrea Stuppini, Chiara Tronchin

Qualcuno che qualcosa ne sa… Contro le con-traffazioni della storia e dell’azione sindacale,

di Giuseppe Casadio

Recensioni e critica

Un giorno per disfare e Intervista all’autore,

di Emanuela D’Alessio

Viviane, Magic in the moonlight, Il flauto magi-

co, di Alessandra Bailetti

Sesta pagina: le segnalazioni

Evoluzione umana e gli “altri”, conversazione

con Antonio De Marco e Concorso fotografico “Gli

animali dell’Abatino”, [Gruppo Pentaprism]

‘Venti di guerra’. Pericolosa risoluzione del Con-

gresso USA

Aderisci a Libera. Associazione contro le mafie

Immagini interne

Street Art, artisti diversi

Notiziario aperiodico degli articoli pubblicati n. I n. 47 dicembre 2014

M. Agostinelli Energenze

L. Agostini Note critiche

P. L. Albini Labirinti di lettura

P.L. Albini Recensioni di saggi

Autori Vari EconomiaPoliticaSocietà

Autori Vari Frodi&Favole

Autori Vari Articoli di Scienza&Società

Autori Vari R/C recensioni e critica

A. Bailetti A proposito di film

C. E. Bugatti 900t’Arte

G. Camarda Cronache di politica economica

L. Campanella Comunicare scienza

A. Castronuovo Meccanica della fantasia

O. Cilona Democrazia&Impresa

G. Corchia Cultura&Società

A. M. Curci Il cielo indiviso

E. D’Alessio Altrove e Dintorni

A. De Marco Bioculture

G. Grütter Disegno e Immagine

M. Maggi Tecnorischio&Ambiente

P. Manzelli Scienza e Arte

L. Michelini Civitas

R. Nobili Filosofia scientifica

S. Ombuen Urbania

P. Pallottino Figure

P. Pignalosa Spettri musicali

F. Rufo Biopolitiche

R. Vacca Fuori dal coro

F. Zucco Bioetica: Donne & Scienza

Le rubriche aperiodiche di Ticonzero

Page 2: News 47 dicembre 2014

Comunicare scienza di Luigi Campanella

10.1. La memoria dell’acqua 10.2. Fiscalità ambien-tale 10.3. La saliva 10.4. Cancro del marmo 10.5. Microspie 10.6. Processi e prodotti verdi 10.7. Pe-sature di precisione

La memoria dell’acqua è una frase ora ben presente nella coscienza pubblica tanto che perfino ha fornito il titolo di una rappresentazione teatrale inglese. Il termine fu coniato dal giornale francese Le Monde sulla base di un articolo comparso nel 1988 su Natu-re e che ha la priorità assoluta nell’avere aperto un dibattito. L’autore guida di tale lavoro è stato Jacques Ben-veniste direttore di un laboratorio biomedico nell’INSERM (Istituto Nazionale Francese di Salute e Ricerca Medica). Il gruppo di Benveniste ha de-scritto esperimenti nei quali anticorpi stimolavano una risposta allergica nei leucociti umani basofili, anche quando le soluzioni di anticorpi erano diluite ben oltre il punto al quale esse contenevano una sin-gola molecola di anticorpo. L’attività sembrava scomparire e poi riapparire periodicamente durante diluizioni seriali. I risultati sembravano offrire alcu-ne giustificazioni sperimentali per l’uso di rimedi a tali diluizioni in omeopatia, ma essi sfidavano le comprensioni scientifiche convenzionali, specificata-mente la legge di azione di massa che stabilisce che le velocità delle reazioni chimiche siano proporzio-nali alla concentrazione dei reagenti. Benveniste e colleghi hanno suggerito che forse l’at-tività degli anticorpi fosse in qualche misura impres-sa nella struttura dell’acqua.liquida e così trasferita con ogni soluzione. L’idea fu considerata un non senso in termini di

ciò che era noto circa la struttura […] [continua].

Labirinti di lettura di PierLuigi Albini

28.IV. Esplorare un’estetica nuova. Tra industria,

mercato e terre di mezzo

A due secoli di distanza si deve ammettere che la Rivoluzione industriale ha plasmato la

modernità assai più profondamente di quanto non si sia mai presupposto.

Maurizio Vitta Arte e industria

Arte, terre di mezzo e mercato

Bibliositografia

Arte e industria Alla citazione in esergo è opportuno aggiungere la seguente considerazione dell’autore: “Così ciò che era sempre stato pervicacemente rifiutato come infe-riore e spregevole, e ricacciato nell’ombra dell’ines-senzialità – la produzione meccanica delle cose, la progettualità finalizzata all’utile e all’interesse, la dipendenza dell’idea dalla materia e dalla sua orga-nizzazione tecnica, l’apertura a una fruizione di massa – è emerso come condizione irrinunciabile per una creatività capace non solo di dar conto di un mondo nuovo, ma anche di contribuire alla sua mes-sa in forma.” Sarebbe piuttosto deviante, perciò, parlare di esteti-ca e non tenere conto del contesto culturale e sociale in cui la sua esperienza si è sviluppata - ed è profon-damente mutata - a partire dalla Rivoluzione indu-striale; e ciò continua ad essere vero anche se dall’e-stetica passiamo ad un suo sottoinsieme, ovvero all’arte. E sarebbe proprio sbagliato non allargare la prospettiva da cui si provano a ripensare i relativi criteri di giudizio, visto che il tradizionale significa-

to dell’arte non è più in grado di […] [continua]

ROA, Djerba

Maya Hayuk

10.1. La memoria dell’acqua

Page 3: News 47 dicembre 2014

EPS-EconomiaPoliticaSocietà

63. Immigrati: costi e benefici tra centro e peri-feria, di Enrico Di Pasquale, Andrea Stuppini, Chiara Tronchin In un recente articolo abbiamo cercato di eviden-ziare come l’impatto fiscale dell’immigrazione risulti positivo anche nel nostro paese, escluden-do naturalmente dall’analisi la componente irre-golare (che pur produce reddito): il saldo tra en-trate pubbliche (gettito fiscale e contributivo) e spesa per l’immigrazione è attivo per quasi 4 miliardi di euro. Eppure, la percezione dell’opinione pubblica sui costi indotti nel wel-fare dalla presenza straniera è negativa, come è quasi sempre stata nella storia delle migrazioni, e non solo in Italia. Perché? Gli immigrati, apparenti privilegiati del wel-fare Da un lato questa percezione trova giustificazio-ne nella presenza di abusi nell’accesso al sistema del welfare, considerati più gravi quando com-messi da cittadini stranieri. Non a caso l’Unione Europea ha recentemente approvato un provvedi-mento che prende di mira il cosiddetto “turismo del welfare”, limitando le prestazioni sociali ai primi tre mesi di permanenza in uno Stato dell’Unione, ovvero la durata del visto turistico: questo infatti è il principale canale d’accesso de-gli “overstayers”, cioè di coloro che si trattengo-no nel paese ospite oltre il limite consentito. Dall’altro lato, la percezione dei costi dell’immi-grazione dipende, oltre che da abili campagne di propaganda politica, anche dalle caratteristiche

specifiche delle entrate e delle uscite. [continua]

EPS-EconomiaPoliticaSocietà

64. Qualcuno che qualcosa ne sa… Contro le con-traffazioni della storia e dell’azione sindacale, di Giuseppe Casadio A chi qualcosa ne sa, risulta più che paradossale ascoltare affermazioni, sussiegose ed autorevoli, se-condo cui il mercato del lavoro italiano sarebbe da decenni sclerotizzato, ingessato da regole pressoché preistoriche, difese contro tutti e a tutti i costi da un sindacato incapace di comprendere gli epocali cam-biamenti in corso.

La realtà è pressoché opposta; da un ventennio a questa parte si è prodotto un profluvio di norme, ag-giustamenti, piccoli o grandi strappi, accordi stipula-ti fra questo o quello dei vari governi succedutisi e soggetti sociali presuntivamente rappresentativi, spacciati ogni volta come la grande riforma da tem-po attesa. Risultato: un groviglio irrazionale e cao-tico che costituisce oggi terreno fertile per quasi ogni abuso in danno dei lavoratori, giovani ma non solo.

A chi voglia ragionare con buona coscienza, può risultare utile una sintetica rassegna delle tappe fon-damentali di tale devastazione, senza reticenze an-che per quanto riguarda le responsabilità principali da attribuire. Alla politica, innanzitutto, ma anche alle rappresentanze imprenditoriali e agli stessi sin-dacati, tormentati da un ventennio di rapporti unitari difficili e a volte inquinati da gravi cadute di autono-mia.

L'intento di chi scrive è di ripercorrere quella com-plessa vicenda senza farsi trascinare in tecnicismi eccessivi, pur valendosi della esperienza di coordi-natore (per quasi un decennio) delle politiche del lavoro per conto della Segreteria Confederale della

CGIL. […] [continua]

Alexandre Farto, Lisbona

Banksy, New York

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Altrove e Dintorni di Emanuela D’Alessio

18. Un giorno per disfare, di Raffele Riba e Intervista dell’autore

Non mi era mai capitato di seguire i lavori in corso o, meglio ancora, il dietro le quinte di un autore, di averne letto inconsapevole le prime prove di scrittura confluite, dopo varie mutazioni, nel suo primo ro-manzo.

Un giorno per disfare, infatti, è il risultato di un processo evolutivo, una sorta di germinazione che ha trasformato un seme acerbo in frutto maturo. Dal manoscritto Strade chiuse, che mi capitò di leggere nel 2011 al tavolo di Oblique, è uscito prima il racconto L’eloquenza delle nature morte pubblicato sul numero 0.5 di WATT, quindi il romanzo di esordio del giovane Raffaele Riba, pubblicato da 66thand2nd prima dell’estate.

«Il risultato complessivo è senz’altro di rilievo, interessante la soluzione narrativa adottata che gioca con lo spazio e il tempo in una sequenza non cronologica ma concentrica [...] Un ritmo serrato, una scrit-tura, quasi sempre efficace e netta, avvolgono il lettore e lo introducono senza pedanteria e artificio ai molteplici temi dell’esistenza: i rapporti fra genitori e figli, la fatica del vivere, la frustrazione di un sogno svanito, il fallimento che si trasforma in sconfitta inappellabile. Tutto è pervaso da una sottile e densa sof-ferenza, la tragedia è declinata con toni pacati, non c’è ostentazione ma semplice evidenza, non c’è dispe-razione scomposta ma dolore sommesso. Riba assiste e ci fa assistere alla tragedia dell’essere uomini con

semplicità, come un fotografo che con il suo obiettivo immortala un fatto cronaca». [continua]

A proposito di film di Alessandra Bailetti

37. Viviane, Ronit Elkabetz Magic in the moonlight, di Woody Allen Il flauto magico, di Kenneth Branagh

[leggi]

Daniele Tozzi, Quadraro, Roma, by Valentino Bonacquisti

Magda Sayeg, Londra

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Segnalazioni

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Pentatonic—Ticonzero

11 gennaio 2015, ore 17

Conversazione con Antonio De Marco

Evoluzione umana e gli “altri” e

Concorso fotografico

Gli animali dell’Abatino

Venti di guerra?

No to War, Hot or Cold, with Russia

DYI RootsAciton

Pericolosa risoluzione del Congresso USA

Aderisci a Libera

Associazione contro le mafie

Palomar Asilomar, il blog collegato

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Coordinamento delle rubriche e editor di Ticonzero PierLuigi Albini