Athenae Squash&Sport News Dicembre 2010

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Tanto squash in questo numero: il campionato regionale e due tornei nazionali juniores. Prima pagina meritata per Alessandro Morra, al suo terzo titolo campa- no consecutivo. Risultati importanti per i nostri atleti juniores a Rende e a Roma (due secondi posti, due quarti e due quinti). Con l’aggiunta della soddisfazione capitolina per Be- nedetta Buccala’, prima in una competizione purtroppo non va- lida per la classifica nazionale, non essendoci i numeri per co- stituire validamente il torneo femminile. In crescita anche i più giovani dell’under 13. DICEMBRE 2010 - NUMERO 0 Societa' Sportiva Athenae srl - Via dei Mille n. 16 - 80121 Napoli tel. 081.407334 - fax 081.406790 - www .athenae.it - email: [email protected] S Q UASH NEWS giornali, newsletter, comunicazione professionale su carta stampata e sul web 081.7616885 - [email protected] www.e-press.it Athenae Squash su Facebook. Aderisci al gruppo : www .facebook/group.php?gid=95206840588 IL NATALE DI ATHENAE Sfoglia, scarica, stampa Athenae Squash News: www .issuu.com/esbandi/docs Cotton-wool. E' il termine inglese che definisce l'ovatta, altrimenti detta bambagia. I ragazzi cresciuti nella bambagia sono pigri, viziati e lenti nell'affrontare da soli le difficoltà della vita. Insomma, i bamboccioni. Allevare i figli nella bambagia, - spie- ga lo psicoterapeuta Fulvio Scaparro, su un noto quotidiano nazionale -, non è cosa recente, è in parte il risul- tato del benessere diffuso nel dopo- guerra. Diminuita la necessità, e per necessità intendo di procacciare cibo e denaro per la sopravvivenza, si sta a casa con i genitori che a loro volta non spingono per una precoce auto- nomia. “E' un fatto - aggiunge Sca- parro - che le adolescenze siano sempre più di frequente prolungate fi- no all'inverosimile, sollevando i ra- gazzi, ma sempre più spesso chi ra- Ve lo dice Babbo Natale ...della serie: barba, non bambagia di Achille Gentiletti La terza volta di Morra campione regionale Campania ALLE PAGINE 2-3 Podistica Chiaja Ottimi tempi a S. M. C. Vetere A PAGINA 9 Regionali in rosa Vince Catuogno Rende e Roma podio U13 fotocopia segue in ultima pagina & sport EDITORIALE ALESSANDRO MAGNO 18-12: Maratona di Natale 19-12: Master Class Step 24-12: Spinning Auguri di Natale AUGURI!!!

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Newsletter dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Athenae Squash Napoli

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Tanto squash in questo numero:il campionato regionale e duetornei nazionali juniores. Primapagina meritata per AlessandroMorra, al suo terzo titolo campa-no consecutivo.Risultati importanti per i nostriatleti juniores a Rende e a Roma(due secondi posti, due quarti edue quinti). Con l’aggiunta dellasoddisfazione capitolina per Be-nedetta Buccala’, prima in unacompetizione purtroppo non va-lida per la classifica nazionale,non essendoci i numeri per co-stituire validamente il torneofemminile. In crescita anche ipiù giovani dell’under 13.

SQUASH NEWS

gazzo non lo è più,dalla necessità di misurarsi con le diffi-coltà della vita. Ma in tutto questo c'è sempre una parte diambivalenza, perché spesso è la natura stessa a chiedereagli adolescenti di cercare il rischio”.Dunque, molte volte i figli vivono male questa duplicità dimessaggi: quelle dei genitori che chiedono loro di non fareimprudenze, quello dell'istinto che li spinge a rischiare. Untira e molla che produce disagio.Si dice che oggi le città sono giungle, luoghi di cattivi incon-tri dei poco di buono e dei pedofili. Ma c'è mai stata una etàdell'oro, bei tempi passati, dove tutti erano buoni? Se chie-diamo ai nostri genitori, ricordano ancora quanto veniva lorodetto: “Attenti quando uscite di casa, non parlate con glisconosciuti”, “non accettate niente da nessuno”. Il mondonon era un paradiso terrestre nemmeno allora.Quella che oggi è enormemente aumentata, è l'ansia sem-pre più diffusa, come la tecnologia, vero cordone ombelica-le che non viene mai reciso; in molti casi i nostri sensi dicolpa, i nostri stili di vita, che ci portano a dei comportamen-ti a volte asfissianti.Figli amati, vezzeggiati, adorati, iper accompagnati a scuo-la, alle feste, al campo di calcetto, a danza, iper protetti ,pronti a trasformarci in super guardie del corpo pronti a pro-teggere ed a sventare il minimo pericolo. Ombre, semprepresenti, che fanno i salti mortali per evitare anche due pas-si a piedi da soli in città. Un' esagerazione? Io penso (ed èun’opinione personale), che noi genitori dobbiamo impararea trasmettere fiducia ai figli. E a lasciare che prendano pia-no piano la loro strada.

A.Gen.

dalla prima pagina - VE LO DICE BABBO NATALE

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DICEMBRE 2010 - NUMERO 0

Societa' Sportiva Athenae srl - Via dei Mille n. 16 - 80121 Napoli tel. 081.407334 - fax 081.406790 - www.athenae.it - email: [email protected]

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IL NATALEDI ATHENAE

Sfoglia, scarica, stampa Athenae Squash News: www.issuu.com/esbandi/docs

ATHENAE SQUASH NEWSdirettore responsabile Achille Gentilettinumero zero - in attesa di registrazione

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Cotton-wool. E' il termine inglese chedefinisce l'ovatta, altrimenti dettabambagia. I ragazzi cresciuti nellabambagia sono pigri, viziati e lentinell'affrontare da soli le difficoltà dellavita. Insomma, i bamboccioni.Allevare i figli nella bambagia, - spie-ga lo psicoterapeuta Fulvio Scaparro,su un noto quotidiano nazionale -,non è cosa recente, è in parte il risul-tato del benessere diffuso nel dopo-guerra. Diminuita la necessità, e pernecessità intendo di procacciare ciboe denaro per la sopravvivenza, si staa casa con i genitori che a loro voltanon spingono per una precoce auto-nomia. “E' un fatto - aggiunge Sca-parro - che le adolescenze sianosempre più di frequente prolungate fi-no all'inverosimile, sollevando i ra-gazzi, ma sempre più spesso chi ra-

Ve lo diceBabbo Natale...della serie:barba, non bambagia

di Achille Gentiletti

La terza volta di Morra campione regionale Campania

ALLE PAGINE 2-3

Podistica ChiajaOttimi tempia S. M. C. Vetere

A PAGINA 9

Regionali in rosaVince Catuogno

Rende e Romapodio U13 fotocopia

segue in ultima pagina

& sport

EDITORIALE

ALESSANDRO

MAGNO

18-12: Maratona di Natale19-12: Master Class Step24-12: Spinning Auguri di Natale

AUGURI!!!

COSECHENONSIDICONO

Piccole indiscre-zioni e un�im-magine sul futu-ro (prossimo)della comunica-zione Athenae.Stanno per arri-vare il newsma-gazine in rete eper i dispositivimobili, con ap-posito collega-mento e tastinoper iphone esmartphone.Segnate l�indi-rizzo e comin-ciate il contoalla rovescia...

COSECHENONSIDICONO

www.athenaesquashnews.it

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SQUASH NEWS11

SQUASH NEWS2

Basta guardare queste fo-to per percepire, capire,assaporare l'atmosfera al-legra e spensierata dellamaratona di spinning didomenica 21 novembre.Stefano e Raffaele, glisplendidi anfitrioni (la fotoa destra c’inquieta, dicia-molo!) di queste due ore

di allenamento a ritmo in-tensissimo. I nostri duetecnici, completamente in-tegrati nello spirito e nellafilosofia “Athenae, muo-versi come stile di vita”hanno guidato il gruppodei bikers con entusiasmoe competenza. MaurizioBartoli, Dante Grosso,

Adriana de Falco, MariaPaola Cims, MassimoCims, Marilina Scalona,Alessandra Di Giovanni,Elena Trapanese, AnnalisaSoria, Cagnacci Daniele,Daniela Pasquali, France-sca de Fazio, LucianoMassimiliano e Carlo Im-peratore.

Gli altri sport targati Athenae: Maratona di Spinning, 21 novembre

DOMENICHE A PEDALI

Campionati regionali 2010: l’album fotografico

LA CLASSIFICA FEMMINILE

1° classificata GIOVANNA CATUOGNOcampione regionale Campania FIGS 2010

2° VALENTINA FIDOTTI

3° SANDRA D’AGOSTINO

4° M. ROSARIA PAGLIOLI

5° REBECCA BROOKS

Grande agonismo nel torneo femminileche vede la campionessa porevalere

su Valentina Fidotti in una finale combattutissima

Catuogno le mette tutte in riga

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SQUASH NEWS10 SQUASH NEWS3

Campionati regionali 2010: le cronache

A lessandro Morra non fa scon-ti neanche nell’edizione 2010.Il titolo regionale della Campa-

nia è suo al termine di un match com-battuto (3 giochi a 1 il risultato finale),ma mai seriamente in discussione,contro Lorenzo Frigerio. Il tutto è ac-caduto sabato 27 novembre.La consueta atmosfera che anima icampionati regionali, con l’agonismosottotraccia rispetto alla goliardia, ha ilsolito protagonista in Alfonso Prestail cui fiato paga un ritardo di prepara-zione atletica, ma che sfodera tutte learmi per divertire il pubblico e insidiarefino all’ultimo gli avversari. Gli fa ecoPaolo Boffa, altro protagonista dellamanifestazione pur senza scendere incampo, perfetto interprete (pause go-liardiche permettendo) del ruolo istitu-zionale di delegato regionale dellaFIGS. Ma andiamo per ordine, rendendosenza ulteriore indugio merito a Gian-carlo Alfano brillante terzo, che haconteso fino all’ultimo la finale a Frige-rio, cedendo solo al quinto game, edha regolato Antonio Piscini nella fi-nale per il bronzo con un netto 3-0.

Tris alla MorraPer Frigerio

un solo gamenella finale.

Terza piazzaper Alfano.

Quarto Pisciniquinto Vetrano

Nel campionato femminile, conquista iltitolo regionale Giovanna Catuogno,che ha prevalso in finale su ValentinaFidotti; terza piazza per Sandra d’A-gostino, che prevale su Rosaria Pa-glioli. Quinta Rebecca Brooks.Tornando al combattuto versante ma-schile, si sono concretizzate con laconquista del quinto posto le ambizionidi Marcello Vetrano, fermato al secon-do turno da Frigerio. Allo stesso puntodel cartellone principale s’è arrestata lacorsa di Sergio Boffa, la cui strada èstata sbarrata da Morra.Quarti di finale amari anche per PieroGiampaglia in grande progresso esempre più coinvolto nello squash, tut-tavia costretto a cedere di fronte al gio-co di un Alfano lanciatissimo verso lasemifinale. Le immagini di questa pagi-na raccontano alcuni momenti dellagiornata. A sinistra le gag (a metà fraserio e faceto, per la verità) di AlfonsoPresta durante l’incontro con Piscini.

La finale e’ in rete su www.youtube.com/athenaesquashtv

Una costante attività fisica consente al-le persone con il sangue troppo dolce dimigliorare la malattia e la qualità dellavita. Come ampliamente specificato, inun ampio servizio del Corriere della Se-ra in occasione della Giornata mondialedel diabete, la pratica di uno sport o diesercizio fisico è diventata parte inte-grante del programma di cura delle per-sone diabetiche.Il diabete e l'obesità, chiamate “malattiedel benessere”, sono strettamente lega-te all'adozione di stili di vita scorretti. Idue disturbi sono fortemente intercon-nessi l'uno con l'altro, essendo l'obesitàforse il principale fattore di rischio perl'insorgenza della malattia diabetica noninsulino dipendente.Per spezzare questo legame pericolosobasterebbe percorrere una strada sem-plice: praticare più attività fisica, capacedi ridurre di oltre il 50% il rischio di svi-

luppare diabete di tipo 2 in persone pre-disposte. L'attività fisica è fondamentalenon solo per la prevenzione del diabete,ma, specialmente, quando la malattia ègià presente, consentendo spesso la ri-duzione di farmaci ipoglicemizzanti. Dastudi condotti, la quantità di attività fisi-ca da svolgere giornalmente deve es-sere paragonabile ad una camminatasostenuta per un tempo di almeno 30minuti.Contrariamente a quanto si riteneva inpassato, la pratica di una attività fisicaadeguata viene oggi suggerita anchealle persone con diabete tipo 1, o insuli-no dipendente, alle quali arreca impor-tanti benefici non solo in termini fisici,ma anche psicologici: molti pazienti in-fatti si sentono “meno malati”, potendocondurre una vita più simile alla popola-zione sana. Per quanto riguarda i tipi disport da praticare, i diabetologi consi-

gliano sport di tipo aerobico, cioè cheavvengono con uno sforzo costante,ma non eccessivo, comportando cosìmeno rischi di ipoglicemia, come adesempio walking, trekking, ginnastica,nuoto ecc...Sono invece da evitare gli sport checomportano sforzi intensi e non costanticome lotta, pugilato, o che possano ri-sultare pericolosi in caso di ipoglicemiacome gli sport subacquei, motociclismoecc. E' estremamente importante, per idiabetici, assicurarsi una adeguata idra-tazione, bevendo anche se non si av-verte lo stimolo della sete, soprattuttoper allenamenti piuttosto lunghi ed ave-re una cura particolare per i piedi, siausando scarpe adatte, sia controllandolifrequentemente, essendo le ulcerazioniindolori ai piedi, una delle principalicomplicanze del diabete.

Achille Gentiletti

Dolore cronico: sei casalin-ghe su dieci ne soffrono. E'l'allarmante notizia che ci ar-riva attraverso un comunica-to stampa, inviato da “Don-neeuropee - Federcasalin-ghe” e dal “Centro StudiMundipharma”. La sofferen-za cronica è donna e casa-linga. Questo dato è emersoda una recente indagine,svolta da associazione su ci-tata che rappresenta in Italiachi svolge a tempo pieni opart - time il lavoro familiare.Secondo stime recenti, unterzo delle casalinghe euro-pee sarebbe colpito da dolo-re cronico. A fronte di un si-mile scenario, la ricerca si èposta l'obiettivo di sondarequale fosse la situazione nelnostro Paese, mediante ladistribuzione di un questio-nario a circa mille donne ca-salinghe italiane residenti in

12 regioni.I risultati della ricerca confer-mano, ancora una volta,quella che è una spiacevoleverità: il sesso fem-minile è bersaglio“privilegiato” del-la sofferenza fi-sica inutile. Nel74,4% dei ca-si i l dolorecronico èdovuto aduna patolo-gia nonneopla-stica.Artrosi,osteopo-

rosi, artrite reumatoide rap-presentano oltre il 61% dellecause di dolore non oncolo-gico, mentre tumore al seno,

alla tiroide ed alleovaie costituiscono

il 59,6% dei casidi dolore dacancro. L'a-spetto impor-tante da sotto-

lineare èche il dolo-re provato,

d'intensi-tà me-dia paria 5,6

su unascala nu-

me-

rica da 0 a 10, risulta essereuna presenza costante perle casalinghe coinvolte nelleindagini: in oltre il 64,6% deicasi, si protrae per più di unanno e, per 86% del cam-pione, grava significativa-mente sulla qualità della vi-ta. La ragione di questa sof-ferenza è da ricercare nelleterapie antalgiche assunte,spesso non adeguate:nell'88,1% dei casi, infatti,vengono impiegati farmaciFans. Di conseguenza, il49% delle pazienti giudica lecure poco o per nulla effica-ci. Sono gli specialisti che,nel 54,1% dei casi prescri-vono la terapia, ma non sitratta di specialisti del dolo-re, consultati solo nel 16,7%dei casi, bensì di specialistinella malattia “primaria”, me-dici probabilmente poco for-mati per la cura del dolore.

L’Angolo scientifico MUOVERSI AIUTAA SCONFIGGERE IL DIABETE

IL DOLORE CRONICO COLPISCE LE CASALINGHE

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Gli altri sport targati Athenae: Boot-Camp

I due sergenti, Marina e Giovanni,erano pronti ad accogliere le recluteprovenienti dai corsi di Muscle Tone e

Corpo Libero. Una passeggiata in con-fronto a ciò che li attendeva. Il percorsodi guerra era stato già approntato, sla-lom, passaggi schiena a terra, salti, per-

corsi a pancia a terra (peccato che non cifosse il filo spinato) capovolte, flessioni epiegamenti fino allo sfinimento. Manca-vano solo le tute mimetiche e l'inno deimarines, ma il tempo scandito a voce du-ra, le punizioni con esercizi supplemen-tari per chi era disattento, e per i “non ce

la faccio più”, c'erano tutti. Folto il gruppodelle reclute donne, le quali, con in testala mascotte del gruppo, la ballerina CarlaEsposito, volevano ben figurare di frontealle reclute maschili, per cui il loro impe-gno era massimo.Maria Teresa Spagnoletti, Lucia Miner-

In palestra, pelandronivini, Sabrina Zarro, Donatella Ricolo,Mary Schiavone, Michela Perna, Tere-sa Grande, Luisa De Luca, Maria Lau-ra Musolino, Manuela Matuozzo, Enri-ca Pagano, Carolina Cascardo, EmiliaGaldiero, Luisa Di Guida, si alternava-no negli esercizi di agilità, forza, resi-stenza. Alessandra Bocchino, LauraPorrino, Flora Orlandi, FrancescaRuggiero, Elena Conte e GiovannaManente completavano il gruppo delleguerrigliere. Gli uomini. In verità nonhanno per niente sfigurato, anzi, guidatidal maratoneta Marco Centanni e dall'atletico Padre Agostino, superavanoabilmente tutti gli ostacoli. Antonio Scio-rio, dopo aver visto alla prova la moglie(Laura Porrino), chiedeva il divorzio perevitare battaglie ed agguati casalinghi.Fabio Motta, Paolo Bizzarro, MaurizioRusso, Pasquale Mignano completava-no la pattuglia maschile. Sessanta minu-ti, prima del “Rompete le righe”. Sessan-ta minuti di intensità, di fisicità, di atleti-smo. se non conosci il boot-camp , senon lo provi, se non ti cimenti, sappi cheti stai perdendo qualcosa di unico.

Achille Gentiletti

Un percorsodi guerra a prova

di ardimentosi Marina e Giovanni

nella parte diinflessibili sergenti

La creatina (dal grecokreas=carne) è un aminoa-cido naturalmente presentenell'organismo umano (inun soggetto di sesso ma-schile di 70 kg la quantità dicreatina ammonta a circa120 g).E' localizzata principalmen-te nei muscoli scheletrici(95%), mentre una piccolaparte si trova nel cuore enel cervello. Tali organi, tut-tavia, non sono in grado diriprodurla.La creatina è una sostanzache ricopre un ruolo fonda-mentale nella contrazione

muscolare, essendo indi-spensabile per il ciclo ener-getico ADP-ATP (fonte diproduzione di energia). La necessità di utilizzaregrandi quantità di ATP du-rante attività fisica intensagiustifica il ricorso all'inte-grazione di creatina monoi-drata. La somministrazionepiù rapida è quella per viaorale: passa rapidamente incircolo e quindi nei muscoli.L'assorbimento da partedella parete intestinale èstato dimostrato essere fa-vorito dall 'assunzione inconcomitanza di zuccheri

semplici (succo d'uva).A livello muscolare le fun-zioni della creatina sonomolteplici:1) r istabil isce le riserve

energetiche utilizzate du-rante l'attività fisica

2) facilita il trasporto e ladiffusione di energia

3) determina idratazione evolumizzazzione del mu-scolo scheletrico di natu-ra reversibile

4) aumenta la potenzaanaerobica alattacida.

La creatina è presente nellacarne; per quanto riguardail dosaggio, abitualmente i

protocolli prevedono:(1) una fase di carico condosaggi intorno ai 20 g aldì, divisi in 3/4 somministra-zioni per i primi 4-6 giorni.Gli stessi livelli di creatinamuscolare si raggiungonosenza fase di carico anchecon 3 g al giorno, ma sononecessari almeno trentagiorni.(2) Una fase di manteni-mento di circa 2 g al giornoper almeno trenta giorni.(3) Una fase di scarico diuna o due settimane dopotre-quattro mesi di uso.

e. c.

L’alimentazione da gara è la die-ta che ogni sportivo deve seguirein prossimità delle competizioni,sia per migliorare la perfomance,sia per consentire all'organismoun recupero rapido ed efficace.Una corretta alimentazione nellefasi che precedono le competi-zioni negli sport di lunga durata èfondamentale, infatti è noto chela possibilità di mantenere a lun-go un'elevata performance aero-bica è direttamente proporziona-le alla concentrazione di glicoge-no muscolare presente all'iniziodella gara.Senza effettuare regimi dieteticiestremi, per ottenere un sensibi-le aumento del glicogeno musco-lare è sufficiente aumentare lapercentuale di carboidrati com-plessi sino al 70%-75% dellaenergia totale giornaliera nei tregiorni precedenti la gara, preve-dendo contemporaneamente deicarichi di lavoro brevi e a bassaintensità. Il pasto pre-gara o pre-competitivo vero e proprio vaconsumato tre ore prima dellaprestazione: deve essere ricco dizuccheri complessi, facilmentedigeribili non molto abbondante eprivo di fibre.

Ad esempio, se la gara si disputaal mattino andranno benissimodei biscotti secchi o delle fette bi-scottate con marmellata e delthe; se la gara si disputa nelleore pomeridiane l'atleta pranzeràcon pasta asciutta al pomodoro,olio d'oliva a crudo e parmigiano,anche della frutta. E' opportuno,nel periodo che va dal pasto pre-gara all'inizio della competizione,somministrare una bevanda iso-tonica di sali minerali con carboi-drati (malto destrine, fruttosio) al-l'incirca 30 minuti prima dellapartenza. Questa previene il pos-sibile rischio ipoglicemico e dieccessiva glicogenolisi nei primi35/40 minuti di gara.L'alimentazione dopo la gara èfondamentale, soprattutto se l'at-leta deve ripetere a breve termi-ne la prestazione, in quanto lavelocità con cui il glicogeno mu-scolare si forma è massima nelleprimissime ore dopo lo sforzo fi-sico ed aumenta in proporzionealla quantità di zuccheri introdot-ti. Consiglio di assumere sempresotto forma di bevande 50-100 gdi zuccheri entro i primi trentaminuti.

Emiliano Cassano

Era abitudine di questi tempi, per tutti i bambini, scrive-re la letterina a Babbo Natale. Ricordo, nonostante itanti anni passati, che, con l’aiuto delle maestre, ognu-no di noi personalizzava la propria missiva. Un bigliettofatto con il doppio foglio centrale del quaderno tirato viadalle spillette. Un cartoncino improvvisato che arricchi-vamo con brillantini di diverso colore comprati in carto-leria e attaccati sul foglio con la “coccoina”, una collache si trovava in barattolini di plastica, con il pennellinoal centro e dal caratteristico profumo. Tutto ciò richie-deva tempo: un disegno colorato con i pastelli Giotto(esistevano solo quelli...), la colla poi i brillantini, quindil'elaborazione del testo. Premessa d’onestà imponevail seguente inizio: Caro Babbo Natale, nonostante que-st’anno io non sia stato particoalrmente buono...Bambini, purtroppo, non lo siamo più, ed il tempo delleletterine è da molto passato. Ma qualche buon proposi-to ci sta ugualmente bene. Qualche proposta:- evitiamo grandi abbuffate, lo stile di vita attuale non ciconsente più le grandi mangiate pantagrueliche;- approfittiamo dei giorni festivi e quindi dei minori im-pegni di lavoro per muoverci di più;- torniamo in palestra subito dopo le festività, per smal-tire gli eccessi alimentari;- consideriamo la possibilità di godere le feste non soloa tavola, ma anche recuperando vecchie amicizie;- consideriamo anche l'idea, per chi non lo fa già, di av-vicinarci una buona volta alla palestra.L'anno nuovo è il momento dei buoni propositi. L'estatedopotutto è vicina. Santa Lucia, il giorno più corto checi sia, è alle nostre spalle e bisogna darsi da fare. Infondo un buon Martini, una cena fra amici, una grigliatain campagna sono piaceri ai quale l'anno nuovo spa-lanca le braccia con allegria. Divertiamoci anche noi,ma restando in forma con un po' di moto. Adottando ungiusto stile di vita.Auguri a tutti, in forma, sereni e scattanti.

Achille Gentiletti

ALIMENTAZIONEDA GARA

LA CREATINA: COME E PERCHÉ PRENDERLA

Buoni propositi... per le feste

L’Angoloscientifico

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SQUASH NEWS8 5

Maratona: la “Podistica” a Santa Maria C. Vetere Squash: un trainer d’eccezione all’Athenae

Le Ninja di Chiajafanno sul serio

L e condizioni climatiche richiamava-no alla mente una vecchia canzone

di Lucio Battisti: Una giornata uggiosa,tanto il cielo era coperto e l'umidità sitagliava con il coltello. La solita anima-zione sul luogo di partenza, la conse-gna dei pettorali, gli atleti al riscalda-mento, i saluti, le pacche sulle spalle.Qualcuno dei nostri è arrivato un po'tardi, causa sosta forzata per la colazio-ne, e qualche problema fisiologico del-l'ultimo momento. I k-way bianchi dellaPodistica Chiaja (con la tartaruga Nin-ja che corre stampata sulla schiena) sidistinguevano netti nella consueta bol-gia iniziale. Il nostro coach Emiliano,guidava come di consueto il riscalda-mento e lo stretching, studiandosi il per-corso che presentava alcune difficoltà,certo che anche stavolta i “ragazzi”avrebbero espresso il meglio.La serietà e l'impegno che profondonoin allenamento, abbinata alla validità delsistema di allenamento applicato dalcoach, ci faceva ben sperare nei tempi.L'urlo di Peppe del Giudice, rompevala concentrazione dei cronometristi, ter-rorizzando gli atleti già giunti al traguar-do: 47,55 il suo tempo, lui stesso non cicredeva, saltellando come un grillo perla soddisfazione, incurante del fatto chequalcuno già si preoccupava di chiama-re la “neuro”. Ma 3 minuti sotto il suo li-mite sono tanti. Prima di lui, stagliando-si nel grigio cielo di S. Maria Capua Ve-tere le rosse t-shirt con la tartaruga Nin-ja di Nino Dal Vacchio (44'20”), di Da-vide Noli (45'08”) e di Mimmo Tuccillo(46'70”) avevano tagliato il traguardo. Apoco più di un minuto, altro ottimo tem-po sotto i 5' a km tagliava Ennio Ca-scetta (49'14”) e Gigi Soprano a51'34”. La “neuro” alla fine non è arriva-ta, nonostante l'esultanza e la grandesoddisfazione di tutti i “ragazzi” per gliottimi tempi ottenuti.Il gruppo cresce in quantità e qualità etanti sono gli appuntamenti prefissati.Nonostante le assenze di Nino Roma-no e Marco Centanni in preparazionealla “Coast to Coast” 42 km e nella atte-sa di Marco de Masi, Leo (Enrico Toti)Miranda e Marco Antonio Monaco,che stanno lavorando per una completaripresa atletica, la squadra ha ottenutouna notevole posizione di classifica.Festeggiamento ci voleva e festeggia-mento c'è stato, sobrio, dietetico e salu-tare, in tipica usanza sportiva: vino ebirra ad innaffiare una eccezionale piz-za pasqualina, pagnottielli napoletani efocacce al prosciutto.

A. Gen.

Quattro ore al giorno di allenamenti con ilcapitano della nazionale italiana di

squash, Andrea Torricini. Scusate se è po-co. Questo il menù della settimana prenatali-zia per i nostri juniores che, dopo aver cono-sciuto i segreti del grande squash diretta-mente dal pluricampione e ct della nazionalegiovanile Simone Rocca, stanno adesso ap-profittando di un’altra straordinaria opportuni-tà di crescita messa loro a disposizione dallaFIGS, la Federazione Italiana Gioco Squash.Toscano, 34 anni, giocatore nella massimaserie dal 1992, Torricini è una vera “fuoriseriedello squash”. Velocissimo, infaticabile, e do-tato di un toscanissimo senso dell’umorismoe del gruppo, Andrea ha calamitato l’atten-zione dei nostri ragazzi: d’altra parte lui gio-vane lo è non solo anagraficamente, ma an-che nelle passioni: suona il basso da quandoaveva 14 anni, e fino a qualche anno fa,quando gli impegni sportivi non hanno impo-sto una scelta, aveva anche un suo grupporock con il quale ha registrato dischi, dvd econcerti dal vivo, a supporto di grandi star in-ternazionali del genere metal.

Le magie di TorriciniIl capitano della nazionale

italiana di squashallena i nostri juniores

Tecnica, segreti e...una grande capacita’

di coinvolgimentotipicamente toscana

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SQUASH NEWS6 7

Troppi errori e un ritardo dicondizione atletica non glihanno ancora permesso diinchiodare gli avversari, cosìcome ha fatto nei due anniprecedenti. Si tratta di ungiovane in fase di grandeevoluzione, anche fisica, chein campo rappresenta co-munque un ostacolo difficileper qualsiasi avversario. Seintensificherà adeguatamen-te la preparazione tecnica edatletica da qui al prossimotorneo, in calendario a mar-zo, potrà già da quest’annosenz’altro dire la sua per lavittoria finale, anche in unacategoria affollata e competi-tiva come l’under 15.Porta a casa da Roma unabellissima soddisfazione Be-nedetta Buccalà: primo po-sto nel torneo femminile, conil solo rammarico di non ac-quisire punteggio nazionale,in quanto la gara è stataclassificata come promozio-nale e non valida ai fini dellagraduatoria. E’ un fatto co-munque che, dopo la vittoriaa Mestre (a Rende non c’èstata graduatoria nella suacategoria), Benedetta si con-fermi l’atleta da battere nel-l’under 15 femminile.Il 2010 chiude quindi con unbilancio apprezzabile: squa-dra juniores che cresce perqualità e per numero di atleti,le prospettive per le prossi-me gare sono assolutamenteimprontate all’ottimismo.Prossimo appuntamento il 6marzo a Riccione, presso icampi del Centro Federale,per il quarto torneo nazionaledell’anno; ancora a marzo, il27, l’ultimo appuntamento al-lo Squash Center di Bari.Quindi, dall’8 al 10 aprile, ilgran finale con i campionatiitaliani giovanili, a Riccione,l’appuntamento al quale find’ora i giovani dell’Athenaedevono guardare con lamassima concentrazioneperché, se riusciranno amettere in campo il giustopotenziale, non esisterannoin quella sede traguardi fuoridella loro portata.

Premiazioni per Mario Gentiletti a Rende (in alto, sx) e Roma; a scendere, da sinistra, Marco Gubitosi 4° U13 ed

Edoardo Grieco 5° a Rende, e ancora Gubitosi 5° a Roma. In basso (da sx) briefing a Rende con Paolo Boffa; a destra

Mario Gentiletti a Roma e, sotto, a Rende un grintoso Fabrizio Negri nella sfida tutta Athenae contro Luigi Sbandi

segue da pagina 6

Brutta bestia l’under 15ma Mario c’é

Tornei nazionali juniores di Rende (CS) e di Roma

Sembrava più facile la stagionedei tornei 2010-2011 per i nostrijuniores dopo l’esordio di Me-stre, in ottobre. Gli appuntamentiravvicinati di Rende (CS), il 21novembre, e Roma, il 5 dicem-bre, fanno capire che per con-cretizzare le loro ambizioni, gliatleti Athenae dovranno non solocrescere tecnicamente, ma an-che caratterialmente per aver ra-gione di una concorrenza che sipresenta folta e agguerrita.Ma andiamo per ordine, proce-dendo per categorie. I risultati,innanzitutto. Nell’under 13 ma-schile entrambi i podii dei duetornei hanno ricalcato fedelmen-te quello del primo torneo. LuigiSbandi è giunto con facilità allafinale, sia a Rende che a Roma,ma, in entrambi i casi ha dovuto

cedere alla maggiore precisionee freddezza del torinese Cipol-letta. In Calabria era giunto a unpasso dal far suo il torneo. Masull’8 a 3 nel terzo game non haavuto la lucidità necessaria a co-stringere l’avversario all’insegui-mento, di fatto regalandogli unafinale che aveva già vinto permetà. Altra storia a Roma, conCipolletta che ha prevalso in duesoli game: ma l’incontro ha forni-to indicazioni precise su cui la-vorare per colmare un gap tutto-ra esistente, pur se non abissa-le.Sempre in under 13, cresce be-ne Marco Gubitosi, premiato aRende da un tabellone propizioche lo ha portato direttamente insemifinale e da lì a giocarsi il ter-zo posto; non ce l’ha fatta, maper lui c’è la soddisfazione diaver visto il podio da vicino, e ilritorno a casa con la coppa diquarto classificato; a Roma, in-vece, ha lottato fino in fondo perconquistare sul campo un quintoposto che rappresenta un buonpunto di partenza per i prossimiappuntamenti.Prende confidenza con i torneiEdoardo Grieco. Assorbito a

Mestre l’impatto iniziale con lecompetizioni, a Rende si è piaz-zato quinto, vincendo una finali-na tutta in casa Athenae, controla new entry Fabrizio Negri. En-trambi scontano quest’anno ilfatto di trovarsi subito a cospettocon le teste di serie del tabello-ne, ma stanno crescendo e infretta. Roma, per Grieco, ha for-nito la controprova: in un cartel-lone ben più assortito e difficile,ha concluso con un buon ottavoposto. Una nota sul tenace Fa-brizio, mascotte del gruppo, su-bito integrato nella squadra e nelclima agonistico. Edo e Fabriziosono due giovanissimi atleti chefaranno parlare presto e bene diloro nell’under 13.Passiamo all’under 15, dove perMario Gentiletti la strada si pre-senta ripida: anche perché leclassifiche finali non rispecchia-no la tecnica e le potenzialitàdell’atleta di punta dell’Athenae.Il quarto posto di Rende ed ilquinto di Roma traducono il ren-dimento, ma sono bugiardi ri-spetto al reale valore di Mario.

E’ sempre lo stesso podioUnder 13: dopo Mestre, Sbandi ancora 2° a Rende e Roma

segue a pagina 7

Merita la foto di maggiore evidenza

il primo posto a Roma di Benedetta

Buccala’, l’atleta da battere nell’U15

femminile. Sotto, i podii fotocopia di

Rende e di Roma: da sinistra Luigi

Sbandi, il torinese Cipolletta e il

calabrese Laboccetta

Page 7: Athenae Squash&Sport News Dicembre 2010

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Troppi errori e un ritardo dicondizione atletica non glihanno ancora permesso diinchiodare gli avversari, cosìcome ha fatto nei due anniprecedenti. Si tratta di ungiovane in fase di grandeevoluzione, anche fisica, chein campo rappresenta co-munque un ostacolo difficileper qualsiasi avversario. Seintensificherà adeguatamen-te la preparazione tecnica edatletica da qui al prossimotorneo, in calendario a mar-zo, potrà già da quest’annosenz’altro dire la sua per lavittoria finale, anche in unacategoria affollata e competi-tiva come l’under 15.Porta a casa da Roma unabellissima soddisfazione Be-nedetta Buccalà: primo po-sto nel torneo femminile, conil solo rammarico di non ac-quisire punteggio nazionale,in quanto la gara è stataclassificata come promozio-nale e non valida ai fini dellagraduatoria. E’ un fatto co-munque che, dopo la vittoriaa Mestre (a Rende non c’èstata graduatoria nella suacategoria), Benedetta si con-fermi l’atleta da battere nel-l’under 15 femminile.Il 2010 chiude quindi con unbilancio apprezzabile: squa-dra juniores che cresce perqualità e per numero di atleti,le prospettive per le prossi-me gare sono assolutamenteimprontate all’ottimismo.Prossimo appuntamento il 6marzo a Riccione, presso icampi del Centro Federale,per il quarto torneo nazionaledell’anno; ancora a marzo, il27, l’ultimo appuntamento al-lo Squash Center di Bari.Quindi, dall’8 al 10 aprile, ilgran finale con i campionatiitaliani giovanili, a Riccione,l’appuntamento al quale find’ora i giovani dell’Athenaedevono guardare con lamassima concentrazioneperché, se riusciranno amettere in campo il giustopotenziale, non esisterannoin quella sede traguardi fuoridella loro portata.

Premiazioni per Mario Gentiletti a Rende (in alto, sx) e Roma; a scendere, da sinistra, Marco Gubitosi 4° U13 ed

Edoardo Grieco 5° a Rende, e ancora Gubitosi 5° a Roma. In basso (da sx) briefing a Rende con Paolo Boffa; a destra

Mario Gentiletti a Roma e, sotto, a Rende un grintoso Fabrizio Negri nella sfida tutta Athenae contro Luigi Sbandi

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Brutta bestia l’under 15ma Mario c’é

Tornei nazionali juniores di Rende (CS) e di Roma

Sembrava più facile la stagionedei tornei 2010-2011 per i nostrijuniores dopo l’esordio di Me-stre, in ottobre. Gli appuntamentiravvicinati di Rende (CS), il 21novembre, e Roma, il 5 dicem-bre, fanno capire che per con-cretizzare le loro ambizioni, gliatleti Athenae dovranno non solocrescere tecnicamente, ma an-che caratterialmente per aver ra-gione di una concorrenza che sipresenta folta e agguerrita.Ma andiamo per ordine, proce-dendo per categorie. I risultati,innanzitutto. Nell’under 13 ma-schile entrambi i podii dei duetornei hanno ricalcato fedelmen-te quello del primo torneo. LuigiSbandi è giunto con facilità allafinale, sia a Rende che a Roma,ma, in entrambi i casi ha dovuto

cedere alla maggiore precisionee freddezza del torinese Cipol-letta. In Calabria era giunto a unpasso dal far suo il torneo. Masull’8 a 3 nel terzo game non haavuto la lucidità necessaria a co-stringere l’avversario all’insegui-mento, di fatto regalandogli unafinale che aveva già vinto permetà. Altra storia a Roma, conCipolletta che ha prevalso in duesoli game: ma l’incontro ha forni-to indicazioni precise su cui la-vorare per colmare un gap tutto-ra esistente, pur se non abissa-le.Sempre in under 13, cresce be-ne Marco Gubitosi, premiato aRende da un tabellone propizioche lo ha portato direttamente insemifinale e da lì a giocarsi il ter-zo posto; non ce l’ha fatta, maper lui c’è la soddisfazione diaver visto il podio da vicino, e ilritorno a casa con la coppa diquarto classificato; a Roma, in-vece, ha lottato fino in fondo perconquistare sul campo un quintoposto che rappresenta un buonpunto di partenza per i prossimiappuntamenti.Prende confidenza con i torneiEdoardo Grieco. Assorbito a

Mestre l’impatto iniziale con lecompetizioni, a Rende si è piaz-zato quinto, vincendo una finali-na tutta in casa Athenae, controla new entry Fabrizio Negri. En-trambi scontano quest’anno ilfatto di trovarsi subito a cospettocon le teste di serie del tabello-ne, ma stanno crescendo e infretta. Roma, per Grieco, ha for-nito la controprova: in un cartel-lone ben più assortito e difficile,ha concluso con un buon ottavoposto. Una nota sul tenace Fa-brizio, mascotte del gruppo, su-bito integrato nella squadra e nelclima agonistico. Edo e Fabriziosono due giovanissimi atleti chefaranno parlare presto e bene diloro nell’under 13.Passiamo all’under 15, dove perMario Gentiletti la strada si pre-senta ripida: anche perché leclassifiche finali non rispecchia-no la tecnica e le potenzialitàdell’atleta di punta dell’Athenae.Il quarto posto di Rende ed ilquinto di Roma traducono il ren-dimento, ma sono bugiardi ri-spetto al reale valore di Mario.

E’ sempre lo stesso podioUnder 13: dopo Mestre, Sbandi ancora 2° a Rende e Roma

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Merita la foto di maggiore evidenza

il primo posto a Roma di Benedetta

Buccala’, l’atleta da battere nell’U15

femminile. Sotto, i podii fotocopia di

Rende e di Roma: da sinistra Luigi

Sbandi, il torinese Cipolletta e il

calabrese Laboccetta

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Maratona: la “Podistica” a Santa Maria C. Vetere Squash: un trainer d’eccezione all’Athenae

Le Ninja di Chiajafanno sul serio

L e condizioni climatiche richiamava-no alla mente una vecchia canzone

di Lucio Battisti: Una giornata uggiosa,tanto il cielo era coperto e l'umidità sitagliava con il coltello. La solita anima-zione sul luogo di partenza, la conse-gna dei pettorali, gli atleti al riscalda-mento, i saluti, le pacche sulle spalle.Qualcuno dei nostri è arrivato un po'tardi, causa sosta forzata per la colazio-ne, e qualche problema fisiologico del-l'ultimo momento. I k-way bianchi dellaPodistica Chiaja (con la tartaruga Nin-ja che corre stampata sulla schiena) sidistinguevano netti nella consueta bol-gia iniziale. Il nostro coach Emiliano,guidava come di consueto il riscalda-mento e lo stretching, studiandosi il per-corso che presentava alcune difficoltà,certo che anche stavolta i “ragazzi”avrebbero espresso il meglio.La serietà e l'impegno che profondonoin allenamento, abbinata alla validità delsistema di allenamento applicato dalcoach, ci faceva ben sperare nei tempi.L'urlo di Peppe del Giudice, rompevala concentrazione dei cronometristi, ter-rorizzando gli atleti già giunti al traguar-do: 47,55 il suo tempo, lui stesso non cicredeva, saltellando come un grillo perla soddisfazione, incurante del fatto chequalcuno già si preoccupava di chiama-re la “neuro”. Ma 3 minuti sotto il suo li-mite sono tanti. Prima di lui, stagliando-si nel grigio cielo di S. Maria Capua Ve-tere le rosse t-shirt con la tartaruga Nin-ja di Nino Dal Vacchio (44'20”), di Da-vide Noli (45'08”) e di Mimmo Tuccillo(46'70”) avevano tagliato il traguardo. Apoco più di un minuto, altro ottimo tem-po sotto i 5' a km tagliava Ennio Ca-scetta (49'14”) e Gigi Soprano a51'34”. La “neuro” alla fine non è arriva-ta, nonostante l'esultanza e la grandesoddisfazione di tutti i “ragazzi” per gliottimi tempi ottenuti.Il gruppo cresce in quantità e qualità etanti sono gli appuntamenti prefissati.Nonostante le assenze di Nino Roma-no e Marco Centanni in preparazionealla “Coast to Coast” 42 km e nella atte-sa di Marco de Masi, Leo (Enrico Toti)Miranda e Marco Antonio Monaco,che stanno lavorando per una completaripresa atletica, la squadra ha ottenutouna notevole posizione di classifica.Festeggiamento ci voleva e festeggia-mento c'è stato, sobrio, dietetico e salu-tare, in tipica usanza sportiva: vino ebirra ad innaffiare una eccezionale piz-za pasqualina, pagnottielli napoletani efocacce al prosciutto.

A. Gen.

Quattro ore al giorno di allenamenti con ilcapitano della nazionale italiana di

squash, Andrea Torricini. Scusate se è po-co. Questo il menù della settimana prenatali-zia per i nostri juniores che, dopo aver cono-sciuto i segreti del grande squash diretta-mente dal pluricampione e ct della nazionalegiovanile Simone Rocca, stanno adesso ap-profittando di un’altra straordinaria opportuni-tà di crescita messa loro a disposizione dallaFIGS, la Federazione Italiana Gioco Squash.Toscano, 34 anni, giocatore nella massimaserie dal 1992, Torricini è una vera “fuoriseriedello squash”. Velocissimo, infaticabile, e do-tato di un toscanissimo senso dell’umorismoe del gruppo, Andrea ha calamitato l’atten-zione dei nostri ragazzi: d’altra parte lui gio-vane lo è non solo anagraficamente, ma an-che nelle passioni: suona il basso da quandoaveva 14 anni, e fino a qualche anno fa,quando gli impegni sportivi non hanno impo-sto una scelta, aveva anche un suo grupporock con il quale ha registrato dischi, dvd econcerti dal vivo, a supporto di grandi star in-ternazionali del genere metal.

Le magie di TorriciniIl capitano della nazionale

italiana di squashallena i nostri juniores

Tecnica, segreti e...una grande capacita’

di coinvolgimentotipicamente toscana

Page 9: Athenae Squash&Sport News Dicembre 2010

SQUASH NEWS4

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Gli altri sport targati Athenae: Boot-Camp

I due sergenti, Marina e Giovanni,erano pronti ad accogliere le recluteprovenienti dai corsi di Muscle Tone e

Corpo Libero. Una passeggiata in con-fronto a ciò che li attendeva. Il percorsodi guerra era stato già approntato, sla-lom, passaggi schiena a terra, salti, per-

corsi a pancia a terra (peccato che non cifosse il filo spinato) capovolte, flessioni epiegamenti fino allo sfinimento. Manca-vano solo le tute mimetiche e l'inno deimarines, ma il tempo scandito a voce du-ra, le punizioni con esercizi supplemen-tari per chi era disattento, e per i “non ce

la faccio più”, c'erano tutti. Folto il gruppodelle reclute donne, le quali, con in testala mascotte del gruppo, la ballerina CarlaEsposito, volevano ben figurare di frontealle reclute maschili, per cui il loro impe-gno era massimo.Maria Teresa Spagnoletti, Lucia Miner-

In palestra, pelandronivini, Sabrina Zarro, Donatella Ricolo,Mary Schiavone, Michela Perna, Tere-sa Grande, Luisa De Luca, Maria Lau-ra Musolino, Manuela Matuozzo, Enri-ca Pagano, Carolina Cascardo, EmiliaGaldiero, Luisa Di Guida, si alternava-no negli esercizi di agilità, forza, resi-stenza. Alessandra Bocchino, LauraPorrino, Flora Orlandi, FrancescaRuggiero, Elena Conte e GiovannaManente completavano il gruppo delleguerrigliere. Gli uomini. In verità nonhanno per niente sfigurato, anzi, guidatidal maratoneta Marco Centanni e dall'atletico Padre Agostino, superavanoabilmente tutti gli ostacoli. Antonio Scio-rio, dopo aver visto alla prova la moglie(Laura Porrino), chiedeva il divorzio perevitare battaglie ed agguati casalinghi.Fabio Motta, Paolo Bizzarro, MaurizioRusso, Pasquale Mignano completava-no la pattuglia maschile. Sessanta minu-ti, prima del “Rompete le righe”. Sessan-ta minuti di intensità, di fisicità, di atleti-smo. se non conosci il boot-camp , senon lo provi, se non ti cimenti, sappi cheti stai perdendo qualcosa di unico.

Achille Gentiletti

Un percorsodi guerra a prova

di ardimentosi Marina e Giovanni

nella parte diinflessibili sergenti

La creatina (dal grecokreas=carne) è un aminoa-cido naturalmente presentenell'organismo umano (inun soggetto di sesso ma-schile di 70 kg la quantità dicreatina ammonta a circa120 g).E' localizzata principalmen-te nei muscoli scheletrici(95%), mentre una piccolaparte si trova nel cuore enel cervello. Tali organi, tut-tavia, non sono in grado diriprodurla.La creatina è una sostanzache ricopre un ruolo fonda-mentale nella contrazione

muscolare, essendo indi-spensabile per il ciclo ener-getico ADP-ATP (fonte diproduzione di energia). La necessità di utilizzaregrandi quantità di ATP du-rante attività fisica intensagiustifica il ricorso all'inte-grazione di creatina monoi-drata. La somministrazionepiù rapida è quella per viaorale: passa rapidamente incircolo e quindi nei muscoli.L'assorbimento da partedella parete intestinale èstato dimostrato essere fa-vorito dall 'assunzione inconcomitanza di zuccheri

semplici (succo d'uva).A livello muscolare le fun-zioni della creatina sonomolteplici:1) r istabil isce le riserve

energetiche utilizzate du-rante l'attività fisica

2) facilita il trasporto e ladiffusione di energia

3) determina idratazione evolumizzazzione del mu-scolo scheletrico di natu-ra reversibile

4) aumenta la potenzaanaerobica alattacida.

La creatina è presente nellacarne; per quanto riguardail dosaggio, abitualmente i

protocolli prevedono:(1) una fase di carico condosaggi intorno ai 20 g aldì, divisi in 3/4 somministra-zioni per i primi 4-6 giorni.Gli stessi livelli di creatinamuscolare si raggiungonosenza fase di carico anchecon 3 g al giorno, ma sononecessari almeno trentagiorni.(2) Una fase di manteni-mento di circa 2 g al giornoper almeno trenta giorni.(3) Una fase di scarico diuna o due settimane dopotre-quattro mesi di uso.

e. c.

L’alimentazione da gara è la die-ta che ogni sportivo deve seguirein prossimità delle competizioni,sia per migliorare la perfomance,sia per consentire all'organismoun recupero rapido ed efficace.Una corretta alimentazione nellefasi che precedono le competi-zioni negli sport di lunga durata èfondamentale, infatti è noto chela possibilità di mantenere a lun-go un'elevata performance aero-bica è direttamente proporziona-le alla concentrazione di glicoge-no muscolare presente all'iniziodella gara.Senza effettuare regimi dieteticiestremi, per ottenere un sensibi-le aumento del glicogeno musco-lare è sufficiente aumentare lapercentuale di carboidrati com-plessi sino al 70%-75% dellaenergia totale giornaliera nei tregiorni precedenti la gara, preve-dendo contemporaneamente deicarichi di lavoro brevi e a bassaintensità. Il pasto pre-gara o pre-competitivo vero e proprio vaconsumato tre ore prima dellaprestazione: deve essere ricco dizuccheri complessi, facilmentedigeribili non molto abbondante eprivo di fibre.

Ad esempio, se la gara si disputaal mattino andranno benissimodei biscotti secchi o delle fette bi-scottate con marmellata e delthe; se la gara si disputa nelleore pomeridiane l'atleta pranzeràcon pasta asciutta al pomodoro,olio d'oliva a crudo e parmigiano,anche della frutta. E' opportuno,nel periodo che va dal pasto pre-gara all'inizio della competizione,somministrare una bevanda iso-tonica di sali minerali con carboi-drati (malto destrine, fruttosio) al-l'incirca 30 minuti prima dellapartenza. Questa previene il pos-sibile rischio ipoglicemico e dieccessiva glicogenolisi nei primi35/40 minuti di gara.L'alimentazione dopo la gara èfondamentale, soprattutto se l'at-leta deve ripetere a breve termi-ne la prestazione, in quanto lavelocità con cui il glicogeno mu-scolare si forma è massima nelleprimissime ore dopo lo sforzo fi-sico ed aumenta in proporzionealla quantità di zuccheri introdot-ti. Consiglio di assumere sempresotto forma di bevande 50-100 gdi zuccheri entro i primi trentaminuti.

Emiliano Cassano

Era abitudine di questi tempi, per tutti i bambini, scrive-re la letterina a Babbo Natale. Ricordo, nonostante itanti anni passati, che, con l’aiuto delle maestre, ognu-no di noi personalizzava la propria missiva. Un bigliettofatto con il doppio foglio centrale del quaderno tirato viadalle spillette. Un cartoncino improvvisato che arricchi-vamo con brillantini di diverso colore comprati in carto-leria e attaccati sul foglio con la “coccoina”, una collache si trovava in barattolini di plastica, con il pennellinoal centro e dal caratteristico profumo. Tutto ciò richie-deva tempo: un disegno colorato con i pastelli Giotto(esistevano solo quelli...), la colla poi i brillantini, quindil'elaborazione del testo. Premessa d’onestà imponevail seguente inizio: Caro Babbo Natale, nonostante que-st’anno io non sia stato particoalrmente buono...Bambini, purtroppo, non lo siamo più, ed il tempo delleletterine è da molto passato. Ma qualche buon proposi-to ci sta ugualmente bene. Qualche proposta:- evitiamo grandi abbuffate, lo stile di vita attuale non ciconsente più le grandi mangiate pantagrueliche;- approfittiamo dei giorni festivi e quindi dei minori im-pegni di lavoro per muoverci di più;- torniamo in palestra subito dopo le festività, per smal-tire gli eccessi alimentari;- consideriamo la possibilità di godere le feste non soloa tavola, ma anche recuperando vecchie amicizie;- consideriamo anche l'idea, per chi non lo fa già, di av-vicinarci una buona volta alla palestra.L'anno nuovo è il momento dei buoni propositi. L'estatedopotutto è vicina. Santa Lucia, il giorno più corto checi sia, è alle nostre spalle e bisogna darsi da fare. Infondo un buon Martini, una cena fra amici, una grigliatain campagna sono piaceri ai quale l'anno nuovo spa-lanca le braccia con allegria. Divertiamoci anche noi,ma restando in forma con un po' di moto. Adottando ungiusto stile di vita.Auguri a tutti, in forma, sereni e scattanti.

Achille Gentiletti

ALIMENTAZIONEDA GARA

LA CREATINA: COME E PERCHÉ PRENDERLA

Buoni propositi... per le feste

L’Angoloscientifico

Page 10: Athenae Squash&Sport News Dicembre 2010

SQUASH NEWS10 SQUASH NEWS3

Campionati regionali 2010: le cronache

A lessandro Morra non fa scon-ti neanche nell’edizione 2010.Il titolo regionale della Campa-

nia è suo al termine di un match com-battuto (3 giochi a 1 il risultato finale),ma mai seriamente in discussione,contro Lorenzo Frigerio. Il tutto è ac-caduto sabato 27 novembre.La consueta atmosfera che anima icampionati regionali, con l’agonismosottotraccia rispetto alla goliardia, ha ilsolito protagonista in Alfonso Prestail cui fiato paga un ritardo di prepara-zione atletica, ma che sfodera tutte learmi per divertire il pubblico e insidiarefino all’ultimo gli avversari. Gli fa ecoPaolo Boffa, altro protagonista dellamanifestazione pur senza scendere incampo, perfetto interprete (pause go-liardiche permettendo) del ruolo istitu-zionale di delegato regionale dellaFIGS. Ma andiamo per ordine, rendendosenza ulteriore indugio merito a Gian-carlo Alfano brillante terzo, che haconteso fino all’ultimo la finale a Frige-rio, cedendo solo al quinto game, edha regolato Antonio Piscini nella fi-nale per il bronzo con un netto 3-0.

Tris alla MorraPer Frigerio

un solo gamenella finale.

Terza piazzaper Alfano.

Quarto Pisciniquinto Vetrano

Nel campionato femminile, conquista iltitolo regionale Giovanna Catuogno,che ha prevalso in finale su ValentinaFidotti; terza piazza per Sandra d’A-gostino, che prevale su Rosaria Pa-glioli. Quinta Rebecca Brooks.Tornando al combattuto versante ma-schile, si sono concretizzate con laconquista del quinto posto le ambizionidi Marcello Vetrano, fermato al secon-do turno da Frigerio. Allo stesso puntodel cartellone principale s’è arrestata lacorsa di Sergio Boffa, la cui strada èstata sbarrata da Morra.Quarti di finale amari anche per PieroGiampaglia in grande progresso esempre più coinvolto nello squash, tut-tavia costretto a cedere di fronte al gio-co di un Alfano lanciatissimo verso lasemifinale. Le immagini di questa pagi-na raccontano alcuni momenti dellagiornata. A sinistra le gag (a metà fraserio e faceto, per la verità) di AlfonsoPresta durante l’incontro con Piscini.

La finale e’ in rete su www.youtube.com/athenaesquashtv

Una costante attività fisica consente al-le persone con il sangue troppo dolce dimigliorare la malattia e la qualità dellavita. Come ampliamente specificato, inun ampio servizio del Corriere della Se-ra in occasione della Giornata mondialedel diabete, la pratica di uno sport o diesercizio fisico è diventata parte inte-grante del programma di cura delle per-sone diabetiche.Il diabete e l'obesità, chiamate “malattiedel benessere”, sono strettamente lega-te all'adozione di stili di vita scorretti. Idue disturbi sono fortemente intercon-nessi l'uno con l'altro, essendo l'obesitàforse il principale fattore di rischio perl'insorgenza della malattia diabetica noninsulino dipendente.Per spezzare questo legame pericolosobasterebbe percorrere una strada sem-plice: praticare più attività fisica, capacedi ridurre di oltre il 50% il rischio di svi-

luppare diabete di tipo 2 in persone pre-disposte. L'attività fisica è fondamentalenon solo per la prevenzione del diabete,ma, specialmente, quando la malattia ègià presente, consentendo spesso la ri-duzione di farmaci ipoglicemizzanti. Dastudi condotti, la quantità di attività fisi-ca da svolgere giornalmente deve es-sere paragonabile ad una camminatasostenuta per un tempo di almeno 30minuti.Contrariamente a quanto si riteneva inpassato, la pratica di una attività fisicaadeguata viene oggi suggerita anchealle persone con diabete tipo 1, o insuli-no dipendente, alle quali arreca impor-tanti benefici non solo in termini fisici,ma anche psicologici: molti pazienti in-fatti si sentono “meno malati”, potendocondurre una vita più simile alla popola-zione sana. Per quanto riguarda i tipi disport da praticare, i diabetologi consi-

gliano sport di tipo aerobico, cioè cheavvengono con uno sforzo costante,ma non eccessivo, comportando cosìmeno rischi di ipoglicemia, come adesempio walking, trekking, ginnastica,nuoto ecc...Sono invece da evitare gli sport checomportano sforzi intensi e non costanticome lotta, pugilato, o che possano ri-sultare pericolosi in caso di ipoglicemiacome gli sport subacquei, motociclismoecc. E' estremamente importante, per idiabetici, assicurarsi una adeguata idra-tazione, bevendo anche se non si av-verte lo stimolo della sete, soprattuttoper allenamenti piuttosto lunghi ed ave-re una cura particolare per i piedi, siausando scarpe adatte, sia controllandolifrequentemente, essendo le ulcerazioniindolori ai piedi, una delle principalicomplicanze del diabete.

Achille Gentiletti

Dolore cronico: sei casalin-ghe su dieci ne soffrono. E'l'allarmante notizia che ci ar-riva attraverso un comunica-to stampa, inviato da “Don-neeuropee - Federcasalin-ghe” e dal “Centro StudiMundipharma”. La sofferen-za cronica è donna e casa-linga. Questo dato è emersoda una recente indagine,svolta da associazione su ci-tata che rappresenta in Italiachi svolge a tempo pieni opart - time il lavoro familiare.Secondo stime recenti, unterzo delle casalinghe euro-pee sarebbe colpito da dolo-re cronico. A fronte di un si-mile scenario, la ricerca si èposta l'obiettivo di sondarequale fosse la situazione nelnostro Paese, mediante ladistribuzione di un questio-nario a circa mille donne ca-salinghe italiane residenti in

12 regioni.I risultati della ricerca confer-mano, ancora una volta,quella che è una spiacevoleverità: il sesso fem-minile è bersaglio“privilegiato” del-la sofferenza fi-sica inutile. Nel74,4% dei ca-si i l dolorecronico èdovuto aduna patolo-gia nonneopla-stica.Artrosi,osteopo-

rosi, artrite reumatoide rap-presentano oltre il 61% dellecause di dolore non oncolo-gico, mentre tumore al seno,

alla tiroide ed alleovaie costituiscono

il 59,6% dei casidi dolore dacancro. L'a-spetto impor-tante da sotto-

lineare èche il dolo-re provato,

d'intensi-tà me-dia paria 5,6

su unascala nu-

me-

rica da 0 a 10, risulta essereuna presenza costante perle casalinghe coinvolte nelleindagini: in oltre il 64,6% deicasi, si protrae per più di unanno e, per 86% del cam-pione, grava significativa-mente sulla qualità della vi-ta. La ragione di questa sof-ferenza è da ricercare nelleterapie antalgiche assunte,spesso non adeguate:nell'88,1% dei casi, infatti,vengono impiegati farmaciFans. Di conseguenza, il49% delle pazienti giudica lecure poco o per nulla effica-ci. Sono gli specialisti che,nel 54,1% dei casi prescri-vono la terapia, ma non sitratta di specialisti del dolo-re, consultati solo nel 16,7%dei casi, bensì di specialistinella malattia “primaria”, me-dici probabilmente poco for-mati per la cura del dolore.

L’Angolo scientifico MUOVERSI AIUTAA SCONFIGGERE IL DIABETE

IL DOLORE CRONICO COLPISCE LE CASALINGHE

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Basta guardare queste fo-to per percepire, capire,assaporare l'atmosfera al-legra e spensierata dellamaratona di spinning didomenica 21 novembre.Stefano e Raffaele, glisplendidi anfitrioni (la fotoa destra c’inquieta, dicia-molo!) di queste due ore

di allenamento a ritmo in-tensissimo. I nostri duetecnici, completamente in-tegrati nello spirito e nellafilosofia “Athenae, muo-versi come stile di vita”hanno guidato il gruppodei bikers con entusiasmoe competenza. MaurizioBartoli, Dante Grosso,

Adriana de Falco, MariaPaola Cims, MassimoCims, Marilina Scalona,Alessandra Di Giovanni,Elena Trapanese, AnnalisaSoria, Cagnacci Daniele,Daniela Pasquali, France-sca de Fazio, LucianoMassimiliano e Carlo Im-peratore.

Gli altri sport targati Athenae: Maratona di Spinning, 21 novembre

DOMENICHE A PEDALI

Campionati regionali 2010: l’album fotografico

LA CLASSIFICA FEMMINILE

1° classificata GIOVANNA CATUOGNOcampione regionale Campania FIGS 2010

2° VALENTINA FIDOTTI

3° SANDRA D’AGOSTINO

4° M. ROSARIA PAGLIOLI

5° REBECCA BROOKS

Grande agonismo nel torneo femminileche vede la campionessa porevalere

su Valentina Fidotti in una finale combattutissima

Catuogno le mette tutte in riga

Page 12: Athenae Squash&Sport News Dicembre 2010

Tanto squash in questo numero:il campionato regionale e duetornei nazionali juniores. Primapagina meritata per AlessandroMorra, al suo terzo titolo campa-no consecutivo.Risultati importanti per i nostriatleti juniores a Rende e a Roma(due secondi posti, due quarti edue quinti). Con l’aggiunta dellasoddisfazione capitolina per Be-nedetta Buccala’, prima in unacompetizione purtroppo non va-lida per la classifica nazionale,non essendoci i numeri per co-stituire validamente il torneofemminile. In crescita anche ipiù giovani dell’under 13.

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gazzo non lo è più,dalla necessità di misurarsi con le diffi-coltà della vita. Ma in tutto questo c'è sempre una parte diambivalenza, perché spesso è la natura stessa a chiedereagli adolescenti di cercare il rischio”.Dunque, molte volte i figli vivono male questa duplicità dimessaggi: quelle dei genitori che chiedono loro di non fareimprudenze, quello dell'istinto che li spinge a rischiare. Untira e molla che produce disagio.Si dice che oggi le città sono giungle, luoghi di cattivi incon-tri dei poco di buono e dei pedofili. Ma c'è mai stata una etàdell'oro, bei tempi passati, dove tutti erano buoni? Se chie-diamo ai nostri genitori, ricordano ancora quanto veniva lorodetto: “Attenti quando uscite di casa, non parlate con glisconosciuti”, “non accettate niente da nessuno”. Il mondonon era un paradiso terrestre nemmeno allora.Quella che oggi è enormemente aumentata, è l'ansia sem-pre più diffusa, come la tecnologia, vero cordone ombelica-le che non viene mai reciso; in molti casi i nostri sensi dicolpa, i nostri stili di vita, che ci portano a dei comportamen-ti a volte asfissianti.Figli amati, vezzeggiati, adorati, iper accompagnati a scuo-la, alle feste, al campo di calcetto, a danza, iper protetti ,pronti a trasformarci in super guardie del corpo pronti a pro-teggere ed a sventare il minimo pericolo. Ombre, semprepresenti, che fanno i salti mortali per evitare anche due pas-si a piedi da soli in città. Un' esagerazione? Io penso (ed èun’opinione personale), che noi genitori dobbiamo impararea trasmettere fiducia ai figli. E a lasciare che prendano pia-no piano la loro strada.

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DICEMBRE 2010 - NUMERO 0

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IL NATALEDI ATHENAE

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ATHENAE SQUASH NEWSdirettore responsabile Achille Gentilettinumero zero - in attesa di registrazione

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Cotton-wool. E' il termine inglese chedefinisce l'ovatta, altrimenti dettabambagia. I ragazzi cresciuti nellabambagia sono pigri, viziati e lentinell'affrontare da soli le difficoltà dellavita. Insomma, i bamboccioni.Allevare i figli nella bambagia, - spie-ga lo psicoterapeuta Fulvio Scaparro,su un noto quotidiano nazionale -,non è cosa recente, è in parte il risul-tato del benessere diffuso nel dopo-guerra. Diminuita la necessità, e pernecessità intendo di procacciare ciboe denaro per la sopravvivenza, si staa casa con i genitori che a loro voltanon spingono per una precoce auto-nomia. “E' un fatto - aggiunge Sca-parro - che le adolescenze sianosempre più di frequente prolungate fi-no all'inverosimile, sollevando i ra-gazzi, ma sempre più spesso chi ra-

Ve lo diceBabbo Natale...della serie:barba, non bambagia

di Achille Gentiletti

La terza volta di Morra campione regionale Campania

ALLE PAGINE 2-3

Podistica ChiajaOttimi tempia S. M. C. Vetere

A PAGINA 9

Regionali in rosaVince Catuogno

Rende e Romapodio U13 fotocopia

segue in ultima pagina

& sport

EDITORIALE

ALESSANDRO

MAGNO

18-12: Maratona di Natale19-12: Master Class Step24-12: Spinning Auguri di Natale

AUGURI!!!

COSECHENONSIDICONO

Piccole indiscre-zioni e un�im-magine sul futu-ro (prossimo)della comunica-zione Athenae.Stanno per arri-vare il newsma-gazine in rete eper i dispositivimobili, con ap-posito collega-mento e tastinoper iphone esmartphone.Segnate l�indi-rizzo e comin-ciate il contoalla rovescia...

COSECHENONSIDICONO

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