Athenae Squash News apr-mag 2010

Ogni mese, preparando i testi per questogiornale, mi pongo la domanda: qual è ilconfine, nella scelta di un argomento?Forse, come nelle chiacchierate tra amici,confini non ce ne sono. Lavorando a stretto contatto con personedi tutte le età, mi è venuto da pensareche, se abbiamo alle spalle secoli definiti,dell’Illuminismo, dell’Oscurantismo delDecadentismo... oggi, a mio avviso, sia-

APRILE-MAGGIO 2010 - NUMERO 6

Societa' Sportiva Athenae srl - Via dei Mille n. 16 - 80121 Napoli tel. 081.407334 - fax 081.406790 - www.athenae.it - email: [email protected]

SQUASH NEWS

SQUASH NEWS8

giornali,newsletter,

comunicazione professionalesu carta stampata e sul web

081.7616885 - [email protected]

L’Era del Permissivismodi Achille Gentiletti

Athenae Squash su Facebook. Aderisci al gruppo : www.facebook/group.php?gid=95206840588

EDITORIALE

PICCOLI ANNUNCIa pag. 8

Pedalare con il cuoreal ritmo della SummerSpinning Marathon

a pagina 5

Miranda e De Masi portanola bandiera dell’Athenaealla Napoli Marathon

a pagina 7

MAGGIO A PIENO RITMO

memorizza subito nella rubrica

081.660723per non restare mai più a piedi

con la moto o con lo scooter

Officina riparazioni motodi Sergio Miele

via Fratelli Magnoni, 19 - a 300 metri dalla palestraAthenae: la traversa subito dopo il Gran Bar Riviera Sfoglia, scarica, stampa Athenae Squash News: www.issuu.com/esbandi/docs

Questo spazio è a disposizione degli amici di Athenaeper scambiarsi oggetti e servizi, nella certezza che la co-mune appartenenza, la condivisione della passione perlo sport e per la cura intelligente del proprio corpo, rap-presentino altrettante garanzie di qualità e di affidabilitàdelle proposte, sia da parte dei privati che dalle aziendeinserzioniste, direttamente selezionate proprio in basealla loro serietà.

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PICCOLI ANNUNCI

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A GIUGNO PARTIRA’IL CAMPUS DI SQUASH

allenamenti tecnici ed atletici all’aperto

tutti i giorni dalle10.00 alle 13.00

mo in piena era del Permissivismo. Permissivismo significa permettere a tuttidi poter fare delle cose. Giustissimo, mafino a quando non togli ad altri la libertà enon ledi i diritti altrui. Libertà di uscire dicasa con la propria auto e non essere ta-glieggiato dal primo parcheggiatore abu-sivo che incontri, perché gli è permessofare questo. Permissivismo verso chi cigoverna, che dovrebbe assicurarci il fun-zionamento di servizi sociali essenziali.

segue a pagina 3

CAMPIONATINAZIONALIJUNIORES

DUE NEI PRIMI CINQUEE BUONE PROSPETTIVE

alle pagine 3 e 4

L'unico club aperto ogni domenicadalle 9 alle 12.30

DOMENICA 9

MARATONA DI CAPODIMONTE

MARTEDI’ 11 ORE 13,30

AMAZZONI&GLADIATORI

TORNEO DI BRACCIO DI FERRO

MERCOLEDI’ 12 ORE 10,30

SOFT IN VILLA COMUNALE

GIOVEDI’ 13 ORE 10.00

SUMMER SPINNING 2 - PRENOTA LA TUA BIKE

MERCOLEDI’ 19 ORE 14.00-19.00

STEP-SPINNING

PRENOTA IL TUO STEP E LA TUA BIKE

MERCOLEDI’ 26 ORE 14.00

BOOT CAMP

VENERDI’ 28 ORE 19.00

TRIATHLON

SABATO 29

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SQUASH NEWS SQUASH NEWS2 7

Campionato Nazionale Juniores Napoli Marathon 2010

Sono le tre stelle dell’AthenaeSquash. Nonostante i risultati non sia-no stati quelli sperati, i nostri ragazzi, itre citati nel titolo più Luigi Strino (un-cer 13) e Roberto Rispo (under 15),hanno dato vita ad una grande finaledel Campionato Italiano, a Riccione.Il livello tecnico agonistico è stato altis-simo, con le migliori scuole juniores aconfronto. Da Bari a Genova, da Co-senza a Vicenza, da Napoli a Riccio-ne, i migliori junior nazionali si sonodati battaglia il 24 e 25 aprile sui cam-pi del Centro Tecnico Federale.Sul podio è salito solo Mario Gentilet-ti (3° fra gli under 13) il quale, anchese non si è confermato campione ita-liano, ha dato sfoggio della sua clas-se, guadagnandosi la convocazione aitornei internazionali di Colonia ed Am-sterdam in programma a luglio.Luigi Sbandi: grinta, concentrazioneed un notevole miglioramento tecnico,gli hanno consentito di vincere la fina-lina del quinto posto. L’esperienza ac-cumulata quest’anno gli servirà, in unacategoria (under 13) sempre più ag-guerrita e dagli alti valori tecnici, perraggiungere traguardi importanti.Marco Gubitosi, il carattere. Nono-stante non sia ancora pronto fisica-

Dopo che hai macinato tantichilometri, passo dopo passoper vincere la fatica, il brucio-

re ai piedi ed il battito forsennato delcuore; dopo che hai pensato a tuttoquello a cui puoi pensare per distrar-re la mente e non sentire la stan-chezza, ti viene voglia di mollare, diabbandonarti, di lasciar perdere.In quelle ultime centinaia di metri,con il corso Umberto alle spalle e lasalita di via Guglielmo Sanfelice da-vanti, è il tuo orgoglio che parla, chegrida, che ti spinge a vincere il doloredei crampi alle gambe, di giungere altraguardo. La mattina del 18 aprile sipresentava uggiosa, umida, ma l’a-drenalina era già alta, come l’entu-siasmo di stare lì, tutti insieme, perquesta meravigliosa esperienza, inuno scenario unico al mondo (il no-stro lungomare). Migliaia, insieme,ad incoraggiarsi ad incitarsi l’un conl’altro.Disabili spinti sulle proprie carrozzi-ne, giovani e meno giovani, anziani,tutti insieme pur di esserci in questameravigliosa giornata di sport. Sportche unisce che affraterna che ciproietta al futuro ai prossimi appun-tamenti, al rivedersi in un altro postoper la prossima” sfida”.Seguivamo Leo (Miranda) e Marco(De Masi) con le nostre bici, Antonel-la (splendida compagna di Leo) edio. Per loro la prima volta a cimentar-si in una gara cosi impegnativa, maanche cosi ricca di emozioni. Li se-guivamo con occhi attenti, per carpir-ne la fatica, lo sforzo, per aiutarli conla nostra presenza, con il nostro inci-tamento. Ci sentivamo bagnati dalloro sudore, assordati dal battito delloro cuore, spingendoli al traguardocon la forza del cuore.Il giro sotto le colonne della chiesa diS. Francesco di Paola a piazza delPlebiscito, con “l’arrivo” a pochi metriera salutato dagli applausi della follapresente. Prima Marco poi Leo (col-pito da crampi) stremati ma felici, in-sieme, a ritirare il nostro abbraccioed il premio di partecipazione.

A.Gen.

mente, in quanto deve acquisire mag-giore velocità e reattività, il ragazzo hadato grande prova di carattere, non ri-nunciando mai, ribattendo colpo su col-po a tutti gli avversari incontrati. E’uscito dal campo stremato, ma senzamai arrendersi. La sua tecnica miglioradi allenamento in allenamento. Anchelui torna da Riccione qualificandosi co-me una certezza per il futuro dellosquash napoletano.

Achille Gentiletti

Inutile sottolineare che non e’ il podio che sognavamo: ma Mario Gentiletti ha dimostrato comunquedi essere ai piu’ alti livelli, con il suo terzo posto. Sotto, terza piazza per Bruno Aletta negli over 45

Classe Grinta CarattereMario Gentiletti, Luigi Sbandi, Marco Gubitosi: da Riccione

indicazioni sulle promesse per il futuro dello squash campano

LA SFIDAALLA FATICALeo Miranda e Marco De Masi portabandieradi Athenae alla manifestazione del 18 aprile


Le varici sono caratterizzate da dila-tazioni diffuse e spesso irregolari

della parete venosa, con presenza disacculazioni. Le vene varicose posso-no essere di varie dimensioni; le micro-varici o teangiectasie (impropriamentechiamate capillari) fino ad arrivare aigrossi cordoni venosi debordanti dallacute. La malattia varicosa è una pato-logia prevalentemente femminile a ca-rattere familiare (è molto probabile chei figli di genitori con varici possono an-ch’essi essere affetti a suddetta malat-tia), ma purtroppo viene di sovente nonben considerata, sia in tema di preven-zione che di trattamento.Alcuni dei sintomi, quali il senso di pe-so e l’affaticamento delle gambe, nellastagione calda, diventano tanto più evi-denti che possono talvolta addiritturaimpedire lo svolgimento di una regola-re giornata lavorativa.Una malattia varicosa non controllatapuò determinare:

a) flebitib) tromboflebitic) dermatitid) ulceree) embolie polmonari.

La prevenzione e la terapia sono i piùefficaci sistemi per ridurre o ancorameglio eliminare le varici agli arti infe-riori. In campo di prevenzione ricordia-mo che si deve assolutamente evitare :

1) il soprappeso;2) la stazione eretta prolungata;3) la sedentarietà;4) i tacchi molti alti;5) i pantaloni molto stretti;6) la permanenza al sole

con le gambe asciutte;7) l’ assunzione di contraccettivi

orali;8) bagni con acqua molto calda;9) l’immobilità;

10) la mancanza di attività motoria.Bisogna inoltre ricordare che è indi-spensabile: indossare calze elastiche acompressione graduata (prescritte soloda uno specialista angiologo o chirurgovascolare), migliorare l’appoggio plan-tare, eseguire trattamenti di linfodre-naggio manuale e presso terapia agliarti inferiori ed infine trattamenti farma-

cologici con farmaci flebotropi.Si deve inoltre combattere la sedenta-rietà ed eseguire attività fisico–sportivacostantemente, per ridurre le compli-canze della malattia varicosa.Per quanto riguarda la terapia è indi-spensabile curare le varici eseguendoun trattamento demolitivo con: la scle-roterapia tradizionale, la scleroterapia

con mousse sclerosante, la chirurgia, illaser endovascolare e laser cutaneo532.Con questi trattamenti si riesce sia acorreggere la malattia varicosa agli artiinferiori e la sintomatologia a essa cor-relata che ad ottenere risultati eccel-lenti dal punto di vista terapeutico edestetico.

L’Angolotecnico

a curadel prof. Michele

Del Guercio VARICIcosa sono

come prevenirlecome curarle

dalla prima paginama niente funziona, dagli ospedali ai tra-sporti. Permissivismo verso un certo tipodi “cultura" e di “costume" sociale e fami-liare, dove regna sovrano il concetto del'fai quello che vuoi, che io faccio quelloche voglio', senza nessuna regola né li-mite. Permissivismo al malcostume edalla maleducazione, al bullismo ed allaprevaricazione.

Anche in questo siamo capaci di trovaregiustificazione ad atteggiamenti e com-portamenti che offendono la nostra digni-tà.Ma come mai siamo diventati così per-missivi? Forse perché il nostro livello didemocrazia si è innalzato a livelli altissi-

mi? Non mi sembra. La risposta, forse, èuna sola. Dietro questo nostro estremiz-zato permissivismo, si nasconde (e nem-meno tanto) la voglia di fare quello chevogliamo, a dispetto di qualsiasi regola,morale o scritta che sia. In questo modoconcedendo giustificazione a tutto, creia-mo i presupposti per qualsiasi tipo diazione e comportamento.

A. Gen.

Capita una strana co-sa e magari te ne ac-corgi quando sei alvolante, i ragazzi lotta-no contro il sonno emancano ancora 400km a casa. Non ti sentipiù il padre di uno, seiil compagno di squa-dra di tutti. Gasato sec’è stata vittoria, colmal di stomaco senon è andata comevolevamo. Ti improv-visi autista, allenatorein seconda, fotografo,portatore di bottiglied’acqua, zio quandooccorre.Da un torneo all’altroli vedi cresciuti, tutti,sportivamente e comepiccoli uomini.Essere qui sarà beneoppure no? Ho il dirit-to di infilarmi in que-sto spiraglio della loroesperienza di vita?Questa domanda tironza di continuo intesta. Provi a dirlo atuo figlio e manco ti ri-sponde, con lo sguar-do dice: “Ma che pro-blemi ti fai?”.Massi’, è giusto esser-ci. E, soprattutto, èstraordinariamente di-vertente.

Enrico (... il papà di Luigi) Sbandi

In torneocon papa’

dalla prima - L’Era del Permissivismo

Campionato Nazionale Juniores

In alto, l’intero gruppo dei vincitori di Riccione 2010: da sinistra, ascendere, l’esultanza di Luigi Sbandi dopo la vittoria nella finalinadel 5° posto; Luigi Strino al servizio; al centro, un tocco di classe diMario Gentiletti nella finale per il 3° posto; a destra in alto, MarcoGubitosi in azione. E, sotto, Roberto Rispo allo stretching nell’inter-vallo fra una partita e l’altra.

La musica e’ di quelle che trascinano,

capace di sollevarti sui pedali, e farti

andare con la mente. La splendida

platea, anche dopo la prima ora di

allenamento, non si tira dietro e conti-

nua a pedalare a ritmo di Sweet

About Me e di I Know You Want Me.

SQUASH NEWS4 5

Il pedalare a basse resistenze ed a ritmo so-stenuto-prolungato, porta enormi benefici alivello circolatorio, in quanto aumenta la ve-locità di circolazione del sangue e di conse-guenza aumenta l’apporto di ossigeno aitessuti (il sangue è il reale veicolo dell’ossi-geno).Se si pensa che uno dei fattori, se non laprincipale causa, della cellulite nella donna,è determinato dalla scarsa circolazione equindi dalla mancanza di ossigeno ai tessu-ti, specialmente i periferici (braccia, esternoed interno gambe) va da sé l’importanza diuna tale attività fisica.A livello articolare, il beneficio per le artico-lazioni basse è eccezionale, in quanto sia leginocchia che le articolazioni del bacino(coxo –femorali), muovendosi senza carico,in quanto seduti, ne traggono enorme gio-vamento.Inoltre lo spinning è tonificante per le gam-be e i glutei, lavorando con delle semi-fles-sioni sul manubrio si tonificano anche lebraccia e i muscoli del torace.

Gli altri sport targati Athenae: Summer Spinning Marathon 1, giovedi’ 15 aprile

PEDALA CON IL CUOREL a base della nostra efficienza fisi-

ca–psichica e del nostro rendimen-to generale, nonché del nostro aspettoesteriore, è legata al tipo di alimenta-zione che quotidianamente adottiamo.Sicuramente, oggi, l’alimentazione èuno degli argomenti più trattati a tutti ilivelli: non c’è programma televisivo,radiofonico o servizio sui giornali, in-fatti, che non proponga la propria solu-zione a quelli che sono i nostri proble-mi di alimentazione, propinandoci ognivolta la dieta ideale.In base alla mia esperienza, credo chesia fondamentale e necessario chiarireprincipalmente i concetti di: nutrizione– alimentazione – dieta.NUTRIZIONE è “nutrire" e quindi rifor-nire il nostro organismo di tutti gli ele-menti fondamentali, ossia delle protei-ne, dei grassi, dei carboidrati, dell’ac-qua, delle vitamine e dei sali minerali.ALIMENTAZIONE è la giusta distribu-

zione nell’arco della giornata di tutti glialimenti necessari al nostro organi-smo, tenendo conto della loro giustaassociazione, della qualità e dellaquantità.DIETA è il tipo di alimentazione, estre-mamente personalizzato, che, tenen-do conto dei concetti sopra espressi,fornisce tutto ciò di cui l’organismo habisogno in base all’età, al sesso, al pe-so corporeo ed all’attività fisica cheognuno di noi svolge.In poche parole, il mangiar sano, natu-rale e ben distribuito, ottimizza il no-stro rendimento fisico, migliora il no-stro aspetto, facilitando le funzioni or-ganiche. Spesso mangiamo tanto, an-zi troppo, o troppo poco, quasi sempremale. Sicuramente non è facile modifi-care inveterate e scorrette abitudinialimentari. Ma, sicuramente, tutti cipossiamo riuscire. Occorre mangiarecose semplici, non cercare cibi sofisti-

cati, evitare il più possibile gli scatolati,gli insaccati ed i conservati. Ogni tantolasciarsi andare a qualche cibo preferi-to non è un problema, si può compen-sare il giorno dopo e fa bene alla psi-che. La distribuzione dei pasti duranteil giorno è fondamentale; mangiar tardiper poi andare a dormire è sbagliatis-simo, va prediletta sempre una abbon-dante colazione (al mattimo il metabo-lismo è più attivo), specialmente a ba-se di zuccheri (frutta e cereali) in mo-do da dare energia all’organismo. Nonbisogna digiunare fino a sera, è benefare sempre dei piccoli pasti intermediin modo da mantenere sveglia la fun-zionalità tiroidea e quindi il metaboli-smo.L’attività fisica incrementa notevolmen-te il metabolismo, specialmente seprolungata ed a media intensità.

A. Gen.

L’Angoloscientifico

ALIMENTAZIONENUTRIZIONE, DIETA

Soprattutto nel periodo pre-estivotutti sembrano avere la soluzione

ideale al problema di cosasomministrare al nostro organismo.

Facciamoun po’ di chiarezza


Le varici sono caratterizzate da dila-tazioni diffuse e spesso irregolari

della parete venosa, con presenza disacculazioni. Le vene varicose posso-no essere di varie dimensioni; le micro-varici o teangiectasie (impropriamentechiamate capillari) fino ad arrivare aigrossi cordoni venosi debordanti dallacute. La malattia varicosa è una pato-logia prevalentemente femminile a ca-rattere familiare (è molto probabile chei figli di genitori con varici possono an-ch’essi essere affetti a suddetta malat-tia), ma purtroppo viene di sovente nonben considerata, sia in tema di preven-zione che di trattamento.Alcuni dei sintomi, quali il senso di pe-so e l’affaticamento delle gambe, nellastagione calda, diventano tanto più evi-denti che possono talvolta addiritturaimpedire lo svolgimento di una regola-re giornata lavorativa.Una malattia varicosa non controllatapuò determinare:

a) flebitib) tromboflebitic) dermatitid) ulceree) embolie polmonari.

La prevenzione e la terapia sono i piùefficaci sistemi per ridurre o ancorameglio eliminare le varici agli arti infe-riori. In campo di prevenzione ricordia-mo che si deve assolutamente evitare :

1) il soprappeso;2) la stazione eretta prolungata;3) la sedentarietà;4) i tacchi molti alti;5) i pantaloni molto stretti;6) la permanenza al sole

con le gambe asciutte;7) l’ assunzione di contraccettivi

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10) la mancanza di attività motoria.Bisogna inoltre ricordare che è indi-spensabile: indossare calze elastiche acompressione graduata (prescritte soloda uno specialista angiologo o chirurgovascolare), migliorare l’appoggio plan-tare, eseguire trattamenti di linfodre-naggio manuale e presso terapia agliarti inferiori ed infine trattamenti farma-

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L’Angolotecnico

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Del Guercio VARICIcosa sono

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dalla prima paginama niente funziona, dagli ospedali ai tra-sporti. Permissivismo verso un certo tipodi “cultura" e di “costume" sociale e fami-liare, dove regna sovrano il concetto del'fai quello che vuoi, che io faccio quelloche voglio', senza nessuna regola né li-mite. Permissivismo al malcostume edalla maleducazione, al bullismo ed allaprevaricazione.

Anche in questo siamo capaci di trovaregiustificazione ad atteggiamenti e com-portamenti che offendono la nostra digni-tà.Ma come mai siamo diventati così per-missivi? Forse perché il nostro livello didemocrazia si è innalzato a livelli altissi-

mi? Non mi sembra. La risposta, forse, èuna sola. Dietro questo nostro estremiz-zato permissivismo, si nasconde (e nem-meno tanto) la voglia di fare quello chevogliamo, a dispetto di qualsiasi regola,morale o scritta che sia. In questo modoconcedendo giustificazione a tutto, creia-mo i presupposti per qualsiasi tipo diazione e comportamento.

A. Gen.

Capita una strana co-sa e magari te ne ac-corgi quando sei alvolante, i ragazzi lotta-no contro il sonno emancano ancora 400km a casa. Non ti sentipiù il padre di uno, seiil compagno di squa-dra di tutti. Gasato sec’è stata vittoria, colmal di stomaco senon è andata comevolevamo. Ti improv-visi autista, allenatorein seconda, fotografo,portatore di bottiglied’acqua, zio quandooccorre.Da un torneo all’altroli vedi cresciuti, tutti,sportivamente e comepiccoli uomini.Essere qui sarà beneoppure no? Ho il dirit-to di infilarmi in que-sto spiraglio della loroesperienza di vita?Questa domanda tironza di continuo intesta. Provi a dirlo atuo figlio e manco ti ri-sponde, con lo sguar-do dice: “Ma che pro-blemi ti fai?”.Massi’, è giusto esser-ci. E, soprattutto, èstraordinariamente di-vertente.

Enrico (... il papà di Luigi) Sbandi

In torneocon papa’

dalla prima - L’Era del Permissivismo

Campionato Nazionale Juniores

In alto, l’intero gruppo dei vincitori di Riccione 2010: da sinistra, ascendere, l’esultanza di Luigi Sbandi dopo la vittoria nella finalinadel 5° posto; Luigi Strino al servizio; al centro, un tocco di classe diMario Gentiletti nella finale per il 3° posto; a destra in alto, MarcoGubitosi in azione. E, sotto, Roberto Rispo allo stretching nell’inter-vallo fra una partita e l’altra.


Campionato Nazionale Juniores Napoli Marathon 2010

Sono le tre stelle dell’AthenaeSquash. Nonostante i risultati non sia-no stati quelli sperati, i nostri ragazzi, itre citati nel titolo più Luigi Strino (un-cer 13) e Roberto Rispo (under 15),hanno dato vita ad una grande finaledel Campionato Italiano, a Riccione.Il livello tecnico agonistico è stato altis-simo, con le migliori scuole juniores aconfronto. Da Bari a Genova, da Co-senza a Vicenza, da Napoli a Riccio-ne, i migliori junior nazionali si sonodati battaglia il 24 e 25 aprile sui cam-pi del Centro Tecnico Federale.Sul podio è salito solo Mario Gentilet-ti (3° fra gli under 13) il quale, anchese non si è confermato campione ita-liano, ha dato sfoggio della sua clas-se, guadagnandosi la convocazione aitornei internazionali di Colonia ed Am-sterdam in programma a luglio.Luigi Sbandi: grinta, concentrazioneed un notevole miglioramento tecnico,gli hanno consentito di vincere la fina-lina del quinto posto. L’esperienza ac-cumulata quest’anno gli servirà, in unacategoria (under 13) sempre più ag-guerrita e dagli alti valori tecnici, perraggiungere traguardi importanti.Marco Gubitosi, il carattere. Nono-stante non sia ancora pronto fisica-

Dopo che hai macinato tantichilometri, passo dopo passoper vincere la fatica, il brucio-

re ai piedi ed il battito forsennato delcuore; dopo che hai pensato a tuttoquello a cui puoi pensare per distrar-re la mente e non sentire la stan-chezza, ti viene voglia di mollare, diabbandonarti, di lasciar perdere.In quelle ultime centinaia di metri,con il corso Umberto alle spalle e lasalita di via Guglielmo Sanfelice da-vanti, è il tuo orgoglio che parla, chegrida, che ti spinge a vincere il doloredei crampi alle gambe, di giungere altraguardo. La mattina del 18 aprile sipresentava uggiosa, umida, ma l’a-drenalina era già alta, come l’entu-siasmo di stare lì, tutti insieme, perquesta meravigliosa esperienza, inuno scenario unico al mondo (il no-stro lungomare). Migliaia, insieme,ad incoraggiarsi ad incitarsi l’un conl’altro.Disabili spinti sulle proprie carrozzi-ne, giovani e meno giovani, anziani,tutti insieme pur di esserci in questameravigliosa giornata di sport. Sportche unisce che affraterna che ciproietta al futuro ai prossimi appun-tamenti, al rivedersi in un altro postoper la prossima” sfida”.Seguivamo Leo (Miranda) e Marco(De Masi) con le nostre bici, Antonel-la (splendida compagna di Leo) edio. Per loro la prima volta a cimentar-si in una gara cosi impegnativa, maanche cosi ricca di emozioni. Li se-guivamo con occhi attenti, per carpir-ne la fatica, lo sforzo, per aiutarli conla nostra presenza, con il nostro inci-tamento. Ci sentivamo bagnati dalloro sudore, assordati dal battito delloro cuore, spingendoli al traguardocon la forza del cuore.Il giro sotto le colonne della chiesa diS. Francesco di Paola a piazza delPlebiscito, con “l’arrivo” a pochi metriera salutato dagli applausi della follapresente. Prima Marco poi Leo (col-pito da crampi) stremati ma felici, in-sieme, a ritirare il nostro abbraccioed il premio di partecipazione.

A.Gen.

mente, in quanto deve acquisire mag-giore velocità e reattività, il ragazzo hadato grande prova di carattere, non ri-nunciando mai, ribattendo colpo su col-po a tutti gli avversari incontrati. E’uscito dal campo stremato, ma senzamai arrendersi. La sua tecnica miglioradi allenamento in allenamento. Anchelui torna da Riccione qualificandosi co-me una certezza per il futuro dellosquash napoletano.

Achille Gentiletti

Inutile sottolineare che non e’ il podio che sognavamo: ma Mario Gentiletti ha dimostrato comunquedi essere ai piu’ alti livelli, con il suo terzo posto. Sotto, terza piazza per Bruno Aletta negli over 45

Classe Grinta CarattereMario Gentiletti, Luigi Sbandi, Marco Gubitosi: da Riccione

indicazioni sulle promesse per il futuro dello squash campano

LA SFIDAALLA FATICALeo Miranda e Marco De Masi portabandieradi Athenae alla manifestazione del 18 aprile

Ogni mese, preparando i testi per questogiornale, mi pongo la domanda: qual è ilconfine, nella scelta di un argomento?Forse, come nelle chiacchierate tra amici,confini non ce ne sono. Lavorando a stretto contatto con personedi tutte le età, mi è venuto da pensareche, se abbiamo alle spalle secoli definiti,dell’Illuminismo, dell’Oscurantismo delDecadentismo... oggi, a mio avviso, sia-

APRILE-MAGGIO 2010 - NUMERO 6

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SQUASH NEWS

SQUASH NEWS8

giornali,newsletter,

comunicazione professionalesu carta stampata e sul web

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L’Era del Permissivismodi Achille Gentiletti

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EDITORIALE

PICCOLI ANNUNCIa pag. 8

Pedalare con il cuoreal ritmo della SummerSpinning Marathon

a pagina 5

Miranda e De Masi portanola bandiera dell’Athenaealla Napoli Marathon

a pagina 7

MAGGIO A PIENO RITMO

memorizza subito nella rubrica

081.660723per non restare mai più a piedi

con la moto o con lo scooter

Officina riparazioni motodi Sergio Miele

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mo in piena era del Permissivismo. Permissivismo significa permettere a tuttidi poter fare delle cose. Giustissimo, mafino a quando non togli ad altri la libertà enon ledi i diritti altrui. Libertà di uscire dicasa con la propria auto e non essere ta-glieggiato dal primo parcheggiatore abu-sivo che incontri, perché gli è permessofare questo. Permissivismo verso chi cigoverna, che dovrebbe assicurarci il fun-zionamento di servizi sociali essenziali.

segue a pagina 3

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DUE NEI PRIMI CINQUEE BUONE PROSPETTIVE

alle pagine 3 e 4

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DOMENICA 9

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MARTEDI’ 11 ORE 13,30

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Athenae Squash News apr-mag 2010

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