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OTTAVIANO DEL TURCO alle prese con un processo kafkiano Teramo: il PD e “Quella Gente” da cambiare il mensile Nr. 35 aprile 2013 Reg. Trib. TE n. 605 del 14.07.09 R.O.C. n. 20081 ISSN 2281-5651 N 35 il 2013 Reg. Trib. TE n. 605 del 14.07.09 R.O.C. n. 2008 cess e ca alle prese con un proc T eramo: il PD Gente” da Nr. 35 aprile 2013 Reg. Trib. TE n. 605 del 14.07.09 R.O.C. n LA QUARESIMA non è finita STEFANO BANDINI: EROE DIMENTICATO

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mensile per Teramo e provincia www.primapaginaweb.it

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OTTAVIANODEL TURCO

alle prese con un processo kafkiano

Teramo: il PD e “Quella Gente” da cambiare

il mensileNr. 35 aprile 2013 Reg. Trib. TE n. 605 del 14.07.09 R.O.C. n. 20081 ISSN 2281-5651

eN 35 il 2013 Reg. Trib. TE n. 605 del 14.07.09 R.O.C. n. 2008

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alle prese con un proc

Teramo: il PDGente” da

Nr. 35 aprile 2013 Reg. Trib. TE n. 605 del 14.07.09 R.O.C. n

LA QUARESIMAnon è finita

STEFANO BANDINI:

EROE DIMENTICATO

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PoliticaPolitica NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ DI CREARE UN GOVERNO...

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35 Aprile 2013

28La Quaresima non è fi nitaQuest’anno è stato ancor più sensibile il calo della spesa alimentare e i comportamenti delle famiglie si sono, chiaramente, adeguati. L’aspetto preoccupante non è solo un fatto puramente economico di entrate e uscite, l’impatto sociale di questo “tempo di digiuno” è notevole

64 Cuccioli & Cucciolidi Piero Serroni e Arianna Braca

50 Le Acque degli Deidi Adele di Feliciantonio

Mira [email protected]

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Via Costantini, 6 - TeramoTel & Fax . 0861. [email protected]

Daniela Palantrani

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di Carlo Di Patrizio

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Chiara SantarelliClementina BerardoccoFrancesco BoniniArianna BracaAngela CacciatoreManuel CameratiLucio CancellieriOttavio CaporaliMira CarpinetaIlenia CiaffoniLuca CialiniMichele CilibertiClaudio D’ArchivioLuca De AngelisSimone Delle GrazieFrancesco Di DonatoAdele Di FeliciantonioLaura Di PaolantonioVittoria DraganiElisabetta Fiore(consulente scientifico veterinaria “rubrica animali”)

Angela FoscoAntonella LorenziCristiane MaràGiuseppina MichiniDaniela PalantraniGianfranco PucaMariangela SansonePiero SerroniCamilo Enrique SpelorziAngela Zuccarello

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In copertina: “Scienziato Free Lance”

(foto: Romolo Di Francesco)n. 35 anno 4 - aprile 2013

Il tramonto dei “BOT People”di M. C. 24

EconomiaEconomia VALUTAZIONE E RENDIMENTO DEI TITOLI DI STATO

40 Francis Baconla visione...di Mariangela Sansone

52 Chi tradisce pagadi Gianfranco Puca

EsclusivoNascere se...42

Nella “Cupola” per vincere la dipendenza dall’alcooldi Cristiane Marà 22

TerritorioTerritorio A GIULIANOVA UN’INIZIATIVA A FAVORE DELLE FAMIGLIE

OTTAVIANODEL TURCO

alle prese con un processo kafkiano

Teramo: il PD e “Quella Gente” da cambiare

il mensileNr. 35 aprile 2013 Reg. Trib. TE n. 605 del 14.07.09 R.O.C. n. 20081 ISSN 2281-5651

eN 35 il 2013 Reg. Trib. TE n. 605 del 14.07.09 R.O.C. n. 2008

cess

e ca

alle prese con un proc

Teramo: il PDGente” da

Nr. 35 aprile 2013 Reg. Trib. TE n. 605 del 14.07.09 R.O.C. n

LA QUARESIMAnon è finita

STEFANO BANDINI:

EROE DIMENTICATO

54 L’auto ecologica...di Ottavio Caporali

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di Mira CarpinetaEditoriale

a politica costa, si sa. Soprattutto a noi contribuenti, verrebbe da dire. E invece anche tra i parlamentari c’è chi comincia a farsi un po’ di conti. I neo-presidenti di Camera e Senato

hanno già dato l’avvio a una revisione di spesa dell’Uffi cio di Presidenza e se dovesse andare in porto il programma dei grillini, anche per gli onorevoli si profi la una serie di “tagli” a stipendi e ammennicoli vari. Nella scorsa legislatura un povero deputato abruzzese (Antonio Razzi, ex IDV oggi PDL) rischiò di perdere la pensione per soli 10 giorni. Rimediò impedendo, con il suo voto, la caduta del governo. Di recente, al microfono di una giornalista, nel programma televisivo “Ballarò” (puntata del 26 marzo u.s.) un altro deputato, teramano (Paolo Tancredi PDL) dichiara candidamente che

“ la politica costa e la si può fare solo fi nchè conviene”. Perché, si sa, anche il deputato “tiene famiglia” e deve pensare a sostenerla al meglio delle sue possibilità. In verità tutti cerchiamo di fare la stessa cosa, con il nostro lavoro: chi ancora ce l’ha, chi lo ha perso, chi cerca disperatamente di salvarlo da una crisi sempre più aggressiva. La Camera di Commercio di Teramo ha da poco reso noto i numeri dell’ennesima “strage” di aziende nella nostra provincia. Tra le quali molte i cui crediti verso lo Stato aspettano, da anni, di essere pagati . Ma mentre il decreto attuativo continua ad essere rimandato, le tasse incombono e senza dilazioni. E nell’attesa del governo che verrà, si continua a stringere la cinghia e andare avanti perché a differenza della politica, nella vita quotidiana, nell’economia reale, la gente comune non può “dimettersi” se “non conviene più”.

TENGO FAMIGLIA…

Laura Boldrini, neo Presidente della Camera

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i diranno i prossimi, incalzanti avvenimenti se è fi nita la co-siddetta seconda repubblica. E’ comunque certo che le ele-zioni del 25-26 febbraio hanno assunto un valore periodizzan-te. Paradossalmente ha tenuto

il bipolarismo tradizionale nei confronti del “terzo polo” montiano, capace di sbagliare quasi tutto lo sbagliabile nell’arco di poco meno di un mese. Ma i due poli tradizio-nali escono fortemente ridimensionati. Se la rimonta di Berlusconi ha quasi eroso la distanza con l’altro polo, il centro sinistra, ha comunque ottenuto il premio di mag-gioranza alla Camera, il Movimento Cinque stelle si è affermato come vero terzo polo.Ma la novità è la sua (auto) collocazione, non sull’arco destra-sinistra, ma su quel-

lo dentro-fuori. Nelle due Camere infatti si sono collocati “sopra”, nella parte alta dell’emiciclo. Questo introduce, dentro il sistema politico, una dimensione verticale, inedita e ovviamente destabilizzante. Per-ché basata sulla “diversità”.La “diversità” affermata da Grillo vuol es-sere delegittimazione degli altri, i “vecchi”. E questo accentua il problema strutturale di tutta la cosiddetta seconda repubblica, che non le aveva mai permesso di trova-re un assetto stabile ed aveva prodotto successive alternanze “per disperazione”. Quando non ci sono alternanze un siste-ma è bloccato e rende poco. Ma quando ce ne sono troppe signifi ca che non funziona bene, che non produce risultati.In realtà il sistema che ha retto dal 1994 portava con sé un problema strutturale di

“legittimazione”. Nato intorno alla fi gura di Berlusconi, come reazione alla fi ne trau-matica della cosiddetta prima repubblica ed alla proposta di successione guidata dal Pds, infatti, il sistema si è strutturato sulla speculare creazione, sempre in quell’anno, di una coalizione anti-berlusconiana, che ha utilizzato proprio questa (potente) molla, cioè la non legittimazione del concorrente, lungo tutto l’arco di quasi un ventennio. Il sistema elettorale garantiva comunque una maggioranza parlamentare, all’uno o all’altro, in un quadro di competizione bi-naria. Tutto questo è fi nito. Anche per vistosa as-senza di risultati positivi, a fronte di costi crescenti ed insopportabili.Il nuovo polo si auto colloca “altrove” e rifi uta qualsiasi accordo politico. Perché

COSTRETTIALLA POLITICA

A distanza di oltre un mese,

i risultati elettorali fotografano con realismo

la situazione del Paese e i sentimenti dei cittadini

che chiedono a gran voce soluzioni

Nonostante le difficoltà di creare un Governo, la

situazione obbliga i parlamentari a fare politica,

quella vera, che serve a risolvere problemi reali

di Francesco Bonini politologo, Università Lumsa , Roma

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gioca la carta della non legittimazione di tutti gli altri. In realtà questi risultati eletto-rali fotografano con realismo la situazione del Paese e i sentimenti dei cittadini, tra vecchie appartenenze, smarrimento, crisi economica e istanze di forte cambiamento, prima di tutto nei modi e nei costi della politica, eccessivi e inconcludenti.I cittadini si sono espressi e hanno evitato plebisciti ed investiture. L’Italia è un paese variegato e complicato, tanto più oggi, nel vivo di una crisi che morde forte. E’ bene che questo sia emerso con forza. Con un voto molto articolato, che non si può rinchiudere in schemi di scuola, gli elettori costringono le forze politiche vec-chie e nuove e i nuovi parlamentari a fare politica.Paradossalmente un voto per cui molti sbrigativamente parlano di “antipolitica”

costringe alla politica, quella vera, che ser-ve a risolvere i problemi intricati e ad indi-care prospettive, partendo però e sempre arrivando al concreto della vita reale e dei problemi dei cittadini. Che vogliono essere rappresentati senza essere stressati, nella scrupolosa salvaguardia e sviluppo della democrazia.Insomma, è il momento di fare i conti con il principio di realtà. Basta con le chiacchie-re. L’alternativa è la decadenza dell’Italia come sistema-paese e lo squagliamento del sistema politico. Dentro Cinque Stelle infatti ci sono istanze programmatiche le più diverse, spesso riconducibili alla cosid-detta “nuova sinistra”, ma soprattutto un forte movimento di protesta, dagli esiti imprevedibili. Gli elettori hanno suonato la campanella dell’ultimo giro: attendono risposte.

I cittadini si sono espressi e hanno evitato plebisciti ed investiture. L’Italia è un paese variegato e complicato, tanto più oggi, nel vivo di una crisi che morde forte.È bene che questo sia emerso con forza...

Gorgio Napolitano Presidente della Repubblica

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na montagna di prove. Così dichiarava il giudice Trifuoggi nella conferenza stampa in cui annunciava l’arresto dell’allo-ra presidente della Regione Abruzzo, accusato di corru-

zione dal “patron” della sanità privata abruzzese,Angelini. Prove rivelatesi false e pressoché inesistenti. Le foto che avrebbe-ro dovuto documentare i passaggi di dena-ro non sono riferibili all’oggetto d’accusa e

riguardo al denaro niente è stato trovato a sostegno delle dichiarazioni rese dai testi. Come spiega tutta questa architettura di accuse, per colpirla?

L’accusa doveva essere presentata rapidissi-mamente perché incombeva la data del 15 luglio. Una data in cui la regione avrebbe de-liberato la drastica riduzione della presenza delle strutture private nella sanità abruzzese. Bisognava sbrigarsi a portare in procura del-le prove, schiaccianti, fotografi che , della mia presunta corruzione. Queste “prove” sono una vicenda singolarissima, perché allo sco-po dell’accusa non ce n’era alcun bisogno. Se fosse stato vero ciò che Angelini affermava,

Dopo la clamorosa

svolta del processo

che ha segnato, in

modo indelebile, la

storia politica della

nostra Regione

Ottaviano Del

Turco si racconta

in un’intervista a

PrimaPagina

Tra passato,

presente e … futuro

di Mira Carpineta

LA “MONTAGNA”È FRANATA

Sono alle prese con un processo kafkiano

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c’erano ben altri metodi per smascherare i concussori. E la Procura di Pescara li conosce bene. Già in passato, fi ngendo di assecondare dei ricattatori, l’imprenditore aveva denuncia-to un fatto simile e con l’ausilio della polizia, fi nse di accettare, ma al momento della con-segna del denaro c’erano gli agenti pronti ad arrestare i due estortori poi individuati tra due suoi dipendenti. Perché non ha utilizzato lo stesso metodo? Afferma di essere stato a casa mia una ventina di volte. Avrebbe potuto farlo una ventunesima accompagnato dalla Polizia, la Guardia di fi nanza o quant’altro. Un’azione di polizia limpida, scolastica, direi, che invece a Collelongo si è trasformata in una baracco-nata teatrale.Si è dato delle risposte?Si certo, perché non era mai venuto a casa a portarmi i soldi. In realtà lui stava cercando di salvare la sua pelle. La clinica stava per fallire e stava per venir fuori la bancarotta dramma-tica che aveva provocato. Anche e soprattutto con le sue spese compulsive. Cifre incredibili, e incredibili quantità di oggetti ritrovati poi dalla Polizia. E mi chiedo perché non si sia cercato

altrove, altre persone, i veri corruttori? Invece si sono fermati alle testimonianze concordate e simili di 4- 5 persone che hanno usato per-fi no le stesse parole, stessi aggettivi e stessi avverbi. La signora Sollecito, moglie di Angelini , l’autista e 3 segretarie. Hanno raccontato una balla così esatta da essere testualmente ripetuta.Un complotto?In termini giuridici un’associazione del genere ha una defi nizione ben precisa. Sono alle pre-se con un processo kafkiano, per essere stato vessato e tenuto fuori dal mondo per 6 mesi. Dopo aver avuto il voto del 60% degli abruz-zesi, hanno dovuto inventare uno spettacolo teatrale e dopo cominciare le indagini. Perché io, prima, sono stato arrestato e poi sono ini-ziate le indagini. Come fa a sentirsi sicuro un

Il 14 luglio 2008 Ottaviano Del Turco, presidente della Regione Abruzzo, vie-ne arrestato dalla Guardia di Finanza a seguito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Pescara, insieme a una decina tra assessori, ex-assessori, consiglieri e funzionari della Regione Abruzzo, con l’accusa di associazione per delinquere, truffa, corruzione e con-cussione, con riferimento alla gestione della sanità privata in Abruzzo. L’accusa , nella persona del titolare dell’inchie-sta, il dottor Trifuoggi, contesta global-mente movimenti di denaro per circa 14 milioni di euro, di cui 12,8 consegnati; la cifra contestata a Del Turco, Cesarone e Quarta per la presunta concussio-ne e corruzione ammonta a 5 milioni e 800mila euro. L’Abruzzo è una delle re-gioni italiane con il più alto debito nella

sanità. L’inchiesta della procura pesca-rese si riferisce alla seconda cartolariz-zazione dei crediti vantati da cliniche private nei confronti delle ASL abruzze-si. Poco dopo l’arresto, Del Turco si di-mette da presidente e si autosospende da membro della Direzione Nazionale del PD. L’impianto accusatorio ricostruito dal-la Procura si basa essenzialmente sulle testimonianze di Angelini, imprendito-re nel campo della sanità privata, della moglie di Angelini e due segretarie, che forniscono gli stessi dati. In particolare dichiara negli interrogatori di aver ver-sato 5,540 milioni di euro a Del Turco e gli altri, arrivando perfino a descrivere il viaggio a Collelongo del novembre 2007 per consegnare, secondo l’accusa, una

tangente da 200 mila euro e uscendo dalla casa con una busta di mele, noci e castagne , fotografando soldi e frut-ta. Ma ciò che Trifuoggi aveva indicato come “una montagna di prove schiac-cianti” (nonostante le quali aveva do-vuto comunque chiedere due proroghe alle indagini) viene improvvisamente meno, con la testimonianza di uno spe-cialista informatico che riesce a stabilire la datazione delle foto comprovanti lo “scambio” , le quali risalgono addirittu-ra ad un anno e mezzo prima dei fatti contestati. Da questa clamorosa ricostruzione sembrerebbe crollare tutto l’impianto accusatorio. Il falso delle foto porta a ri-vedere tutta la posizione di Angelini che da accusatore diventa accusato e da concusso, concussore.

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abruzzese se si può essere arrestati, sbattuti in galera e poi il giorno dopo cominciano le indagini? e si chiedono anche due proroghe di 6 mesi. E sono state chieste dopo una con-ferenza stampa dove è stato detto, a voi gior-nalisti che c’era una montagna schiacciante di prove. Se così è, allora perché sono neces-sarie due proroghe per le indagini?C’era un motivo politico?Si voleva impedire che il lavoro di risanamento della sanità regionale continuasse come ave-vamo cominciato. Per fermare questo lavoro c’era un solo modo, conoscendo la mia ostina-zione. Bisognava fermare Del Tturco entro il 14, prima della giunta regionale programmata per il 15, che avrebbe spedito alle cliniche la lettera famosa lettera in cui si ridefi niva il tetto di spesa. Si è voluto distruggere il voto degli abruzzesi, mettendo in galera un po’ di persone. Ci sono state delle lacune, delle zone d’ombra nello svolgersi dell’azione giu-diziaria?Nell’apparato accusatorio sicuramente si, nel-la giustizia invece ho molta fi ducia. Hanno ascoltato con infi nita pazienza 120 testimoni, che l’accusa ha cercato di mettere insieme, per dimostrare questa “montagna schiacciante di prove” e invece nessuno di loro ha portato niente. C’è molto su cui rifl ettere.Pensa di rientrare in politica?Una cosa per volta. Adesso devo fi nire il pro-cesso. Ma penso di essere una persona che ha una storia politica di cui essere orgoglioso, che non può fi nire all’alba del 14 luglio con lo squillo di un campanello e la Guardia di Finan-za che dice di essere venuta per un perquisi-zione e per arrestarla. Non mi arrendo all’idea che questa debba essere la fi ne della mia sto-ria, poi il futuro non so cosa mi proporrà.In questo momento abbiamo anche una situazione molto complicata…Questo è il paese delle assenze. Abbiamo un problema, si addensano appuntamenti istituzionali ineludibili, il Presidente Repub-blica da eleggere, un nuovo parlamento, la nascita del governo.A mio avviso tutti i capigruppo dovrebbero recarsi uniti da Napolitano e chiedergli di re-stare ancora un po’, di far passare la febbre a

psichiatria. Come è possibile rispondere così?La politica risolta da una decisione della magi-stratura! Ma queste cose si facevano all’hotel Lux negli anni 30 all’epoca delle grandi pur-ghe staliniste. Questa è la vergogna da can-cellare. Conosco Migliavacca e non pensavo sarebbe potuto arrivare a questa aberrazione. Perché non ha risposto come risponderebbe anche un bambino di 5 elementare? Non è stata fatta nessuna richiesta di arresto in parlamento, non c’è nessuna carta, quando ci sarà decideremo. Invece sembra che tutti deb-bano inseguire i grillini, che sono stati messi al centro della vicenda parlamentare, con una decisione politica che ha della follia. Nessun capo del PC, Togliatti, Amendola, Paglietta, In-grao, Macaluso, Lama, Trentin l’avrebbero per-messo. Il PD rischia un errore politico a fare del M5S l’architrave della sua maggioranza.Ma il Presidente Napolitano si è espresso molto chiaramente a riguar-do…Napolitano ha fatto una cosa semplicemente splendida, una lectio magistralis, sulla costi-tuzione repubblicana e i principi repubblicani. Questo è un paese che ha passato una serata ad affascinarsi con le parole di Benigni sulla costituzione e il popolo del PD era in festa per quella lettura, ma hanno solo guardato la faccia di Benigni (come i bambini che non sanno leggere guardano le fi gurine), ma non hanno capito altrimenti non avrebbero fatto le sciocchezze dei giorni prima.Pensa che si tornerà presto al voto?Non so se si andrà alle elezioni a breve , ma è necessaria una legge elettorale. C’è bisogno ancora di provvedimenti che non siano solo severità e rigore.Una battaglia politica di tutto il parlamento italiano che dica all’Europa delle arance e dei limoni (dal Portogallo alla Gre-cia) che questa è una medicina che rischia di essere drammatica anche per le industrie del nord Europa. La Merkel dovrà chiedersi come faranno a vendere le loro Audi, Wolkswagen e Mercedes, quando non ci sarà più nessu-no in grado di comprarle. C’è da ricominciare una battaglia politica che intervenga sul ruolo nefasto delle banche, ma soprattutto per un Europa con al centro i bisogni della gente.

Ottaviano Del Turco, ex ministro delle Finanze, nelle elezioni regionali del 3 e 4 aprile 2005 viene eletto presidente della Regione Abruzzo, per la coalizione dell’Unione con il 58,1% dei voti, e lascia l’incarico di Strasburgo. Apprendistato da sindacalista nella sede romana dell’Istituto nazionale confederale di assistenza (INCA). Di area PSI, entra a far parte della segreteria provinciale della FIOM di Roma dell’ufficio di organizzazione centrale della FIOM (Federazione operai Metalmeccanici) della CGIL (1968). Segretario nazionale del Psi, aggiunto durante la segreteria di Luciano Lama (1970-1986). Nel 1992 lascia il sindacato e un anno dopo diventa segretario nazionale del PSI subentrando a Giorgio Benvenuto, che aveva provvisoriamente sostituito Craxi al momento dell’uscita di quest’ultimo dalla vita politica italiana. Onorevole con il Sdi nel 1994 viene eletto alla Camera (XII legislatura) nel collegio elettorale di San Lazzaro di Savena e viene nominato vicepresidente della Commissione Affari Esteri; nella successiva legislatura viene eletto al Senato nel collegio di Grosseto per L’Ulivo. Dal 16 maggio 1996 al 6 febbraio 1997 è presidente del gruppo dei senatori di Rinnovamento Italiano. Ministro delle finanze con il secondo governo (2000). La sua attività politica è legata anche alla Commissione Antimafia, della quale è stato presidente. Nel 2004 viene eletto al Parlamento europeo nella circoscrizione sud, con 180 mila preferenze, per la lista Uniti nell’Ulivo e si iscrive al Partito Socialista Europeo. Nel comitato nazionale del Pd, dal 23 maggio 2007 è uno dei 45 membri del Comitato nazionale per il Partito Democratico. , ha presentato le dimissioni dalla carica di Presidente della Regione Abruzzo il 17 luglio 2008.

Napolitano ha fatto una cosa semplicemente splendida, una lectio magistralis, sulla costituzione repubblicana e i principi repubblicani

questo paese Napolitano non accetterebbe mai senza l’unanimità. E solo per il tempo necessario, poi magari, come Benedetto XVI potrebbe dimettersi defi nitivamente . Come vede questo Parlamento?Non c’è solo il 25% dei grillini, c’è anche il 75% degli altri. Ma è tutta l’atmosfera che è instabile. Ci sono dei colpi di follia. Penso ad esempio alle dichiarazioni di Migliavacca, di essere pronto a votare l’arresto di Berlusconi. Sono cose che appartengono al campo che non può essere disposto dalla politica ma dalla

Questo è il paese delle assenze. Abbiamo un problema, si addensano appuntamenti istituzionali ineludibili...

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la scoperta della mia vita. Che arriva dopo moltissi-mi anni di studio “matto e disperatissimo”, esteso a molti campi della scienza ingegneristica e non , dalla

geologia, alla matematica, alla biomeccani-ca e perfi no alla psicologia”. Esordisce così Romolo di Francesco, nel raccontare la storia che lo ha portato ad una rivoluzio-naria scoperta scientifi ca nel campo della geotecnica e non solo. Si defi nisce un “ri-cercatore free-lance” perché non appar-tiene al mondo accademico, anche se i suoi testi scientifi ci sono utilizzati in molti corsi universitari ed è chiamato a tenere lezioni nei corsi post-universitari. Quello che rac-coglie la sua ultima ricerca è l’ottavo libro ed è in fase di pubblicazione, ma procedia-mo con ordine chiedendogli di raccontarci la sua storia: “Io mi occupo fondamentalmente di geo-

tecnica, che detto in modo “semplice” è una materia scientifi ca che rappresenta un confi ne labile tra il mondo dell’ingegneria e quello della geologia. La geotecnica stu-dia le “risposte” dei terreni, cioè le resi-stenze che offrono, i cedimenti che palesa-

no, ogni qualvolta gli mettiamo un carico, che può essere un palazzo, un ponte, una strada, una diga , un aeroporto, insomma tutto ciò che vi costruiamo , per sapere quanto e se resiste il terreno e che cedi-menti può avere. I cedimenti si sviluppano in tempi anche piuttosto lunghi e possono portare a fessurazioni nelle costruzioni, con tutti i problemi che ne derivano. Nel 1936 fu presentata una teoria matematica per l’analisi dell’evoluzione nel tempo di questi cedimenti. Se possiamo anticipare la conoscenza di questi cedimenti si posso-no migliorare i progetti e la struttura resi-sterà meglio. Non bisogna dimenticare in-fatti i costi economici che possono indurre costruzioni basate su valutazioni inesatte”.Come è arrivato alla scoperta?Questa teoria è condensata in un’equazio-ne differenziale quadratica, elaborata nel 1936, che fi no ad oggi non aveva una so-luzione esatta. Tutti quelli che hanno provato

Non appartengo al mondo accademico e il riconoscimento ufficiale della validità della mia ricerca ha avuto un viaggio avventuroso e travagliato...

di Mira Carpineta

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13PrimaPagina 35 - apr. 2013

SONO UNO SCIENZIATO“FREE LANCE”

a risolverla avevano, fi nora, fallito. Solo un fi sico-matematico inglese, nel 48, arrivò ad una soluzione approssimata, su cui peraltro, si basano gli insegnamenti accreditati nelle uni-versità e tutt’ora in uso. Nel 2010, lavorando sulla struttura logica di tutte le più importanti equazioni differenziali che descrivono i prin-cipali fenomeni fi sici (come ad esempio la propagazione dei terremoti, la propagazione del calore ecc) mi sono reso conto di poter trovare la soluzione esatta e così è stato. Poi ho sviluppato ulteriormente i calcoli e ho tro-vato la connessione matematica tra la teoria, la mia soluzione esatta e i dati sperimentali in laboratorio. In pratica ho eliminato defi nitiva-

mente la soluzione approssimativa del 48. Ma non ero ancora contento, perché la teoria del 1936 era limitata, come applicazione, al cam-po monodimensionale, (vale a dire come se il fenomeno venisse analizzato lungo una retta, tralasciando lo spazio), e dopo ulteriori studi sono riuscito ad estendere la teoria al campo bi-tridimensionale e a trovarne le soluzioni.E fi n qui la scienza. Qual è stato inve-ce il percorso dello scienziato?La ricerca scientifi ca non è quel che si dice un campo felice, spesso assomiglia ad un club esclusivo con accesso limitato. In alcuni am-

Nato a Teramo il 5 febbraio 1965laurea in Scienze Geologiche presso l’Università di Camerino (110/110 e lode), con una tesi sperimentale in Mor-foneotettonica e una tesi sperimentale sulle patologie dei leganti idraulici.Esperto in cantieristica e progettazione architettonica, strutturale ed impianti-sticaConsulente per conto prevalentemente di imprese ed enti pubblici e, dal 2003, del Tribunale di Teramo per la Geotecni-ca forense. Dal 2001 ha iniziato a diri-gere laboratori geotecnici, all’interno dei quali ha maturato esperienze in campo sperimentale che lo hanno condotto a pubblicare diverse ricerche e articoli di-vulgativi, a livello nazionale ed interna-zionale, in materia di Meccanica e Dina-mica delle Terre, Geotecnica, Geofisica,

Il mondo della ricerca è lobbistico, ma molto attento all’economia.

Quando ho avuto l’esito dei referee, il mio messaggio su face book è stato: “ho vinto, per dio, ho vinto!”

Il geologo teramano che ha trovato la soluzione esatta

di una teoria matematica del 1936

Romolo Di Francesco:gli studi, le difficoltà e le contraddizionidel mondo scientifico e non solo...

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biti, attraversati nel corso della mia ricerca, sono stato un autodidatta. Non appartengo al mondo accademico e il riconoscimento uf-fi ciale della validità della mia ricerca ha avuto un viaggio avventuroso e travagliato. Quando ho iniziato a sottoporre i miei studi alla co-munità scientifi ca, alle riviste specializzate in geotecnica, ho avuto molti rifi uti, sia in Italia che all’estero. Una rivista inglese mi rispose che la mia ricerca non era “ conforme alle fi -nalità della rivista” (che per inciso, si chiama “geotechnique”). Dopo le mie proteste arriva un’altra risposta nella quale mi si confessa candidamente che la mia ricerca non era sta-ta neanche letta, ma cestinata direttamente.Si è sentito in qualche modo, boicottato?Certo. Su quella teoria si sviluppa tutta l’os-satura della geotecnica. Le mie proteste e le contestazioni ai referee, sono state numero-se e in qualche caso anche molto energiche. Quando ha capito di avercela fatta?In realtà il percorso è stato molto particolare e vale la pena raccontarlo. Nel 2010 un medico argentino ha scoperto una cura valida contro il tumore. Presentò i risultati a una rivista scien-tifi ca, ma , come nel mio caso, gli fu rifi utata perché a loro avviso mancante di dati statistici.

Scienze dei Materiali e Geologia.Membro dell’Associazione Geotecnica Italiana, dell’International Society of Soil Mechanics and Foundation Enginee-ring, dell’International Association for Computer Methods and Advances in Geomechanics, dell’International Geo-synthetics Society, della Società Italiana di Geologia Ambientale e della Associa-zione Difesa del SuoloNel 2003 ha fondato, insieme ad altri ricercatori, la GEO&GEO Instruments® - research & development (www.ge-oandgeo.com), con sede a Teramo e S.Giovanni Rotondo (FG), attualmente accreditata a livello internazionale nel campo della ricerca scientifica.Autore di un brevetto per Invenzione Industriale: motore a scoppio modula-re (in campo automobilistico, riguarda una nuova unità termodinamica, basata sull’accoppiamento di due alberi moto-ri connessi con bielle+pistoni dotati di moto rettilineo/rotatorio differenziato).Nel 2008, la pubblicazione del primo li-bro “Lesioni degli edifici: applicazioni di geotecnica e geofisica all’analisi dei ce-dimenti delle fondazioni” (Ulrico Hoepli Editore, Milano, ottobre 2008), il quale riassume dieci anni di ricerca scientifi-ca e oltre 1000 interventi su strutture dissestate. A cui hanno fatto segui-to “Geotecnica – guida pratica alla luce delle nuove NTC” (Dario Flaccovio Edi-tore, Palermo, maggio 2010) e “La notte dell’Aquila” (Dario Flaccovio Editore, Pa-lermo, ottobre 2010 – scritto a quattro mani con la moglie Maria Grazia Tiberii)Attualmente in pubblicazione il libro che raccoglie la ricerca e la scoperta della soluzione dell’equazione di Terzaghi e Fröhlich del 1936

Il medico allora lavorò alla raccolta dei dati e dopo molti mesi ripresentò la ricerca. La rispo-sta , sorprendente , fu l’ennesimo rifi uto perché il trattato fu considerato solo statistico e quindi non abbastanza medico . La mia esperienza è stata simile. Il mondo accademico ha di queste contraddizioni e di queste chiusure purtroppo. Ho avuto modo di condividere questa espe-rienza con molti altri ricercatori, attraverso un forum, ma in quella sede trovai un professore di matematica di Brescia, che accettò di ana-lizzare la mia ricerca. Mi recai personalmente a Brescia dove riempimmo lavagne e lavagne di formule, ma la mia teoria risultò inattac-

cabile. Devo dire che mi sono stati di grande aiuto per raffi nare il linguaggio matematico. Il professor Luca Lussardi, del Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università del Sacro Cuore di Brescia mi consigliò di lascia perdere le riviste di geotecnica , palesemente ostili e di mandare la mia ricerca ad una rivista di ma-tematica. Ebbene, a gennaio scorso ho inviato

Attualmente sto lavorando sull’equazione differenziale di D’Alambert del 1747, un modello matematico con cui ancora oggi si analizza la propagazione del moto ondulatorio dei terremoti

... sentiamo spesso i politici lamentarsi per la fuga dei cervelli e poi magari, quello che rimane deve arrampicarsi sugli specchi per avere anche solo l’ascolto...

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la ricerca e in meno di un mese ho avuto tutti i referaggi positivi e la richiesta di pubblicazio-ne, insieme alle congratulazioni. Tra qualche settimana sarà pubblicata in tutto il mondo. Naturalmente , riconoscendo il valore della scoperta , hanno voluto i diritti di copyright. Il mondo della ricerca è lobbistico, ma molto attento all’economia. Quando si sono resi con-to che avevo sovvertito tutto ciò che era stato insegnato fi no ad oggi e che ho dimostrato contestualmente che quell’equazione ha una soluzione, hanno pensato ai libri da riscrivere, ai corsi universitari e ai software da rifare .Non posso fare a meno di cogliere delle note di amarezza nel suo racconto. So-prattutto riferito all’accoglienza riser-vatale dal mondo scientifi co, o almeno una parte di esso. Quando ho avuto l’esito dei referee, il mio messaggio su face book è stato: “ho vinto, per dio, ho vinto!” e molti mi hanno risposto dicendo: adesso non fuggire all’estero! E’ triste pensare che sentiamo spesso i politici lamen-tarsi per la fuga dei cervelli e poi magari, quel-lo che rimane deve arrampicarsi sugli specchi per avere anche solo l’ascolto.Non ha pensato di riproporre il lavoro alle riviste che l’avevano rifi utato?

No, perché sono già al settimo libro, entro quest’anno sarà pubblicato anche un’ottavo e a questo punto non ce n’è più bisogno. Le lezioni si imparano.Adesso di cosa si sta occupando?Attualmente sto lavorando sull’equazione dif-ferenziale di D’Alambert del 1747, un model-lo matematico con cui ancora oggi si analizza

la propagazione del moto ondulatorio dei ter-remoti. Questa equazione ha soluzione, ma in campo monodimensionale. Io sono riuscito a trasformarla in 2 e 3 dimensioni per simu-

lare quello che succede nello spazio.Quali sono le evoluzioni che possono sca-turire da questo cambio di prospettive?Quando i calcoli non sono più approssimati, ma esatti, le costruzioni sono più sicure. Fac-cio sempre l’esempio dell’aeroporto sull’isola artifi ciale giapponese. Ebbene quella struttura costruita con i calcoli approssimati , ha ceduto, è sprofondata più di quello che avevano cal-colato perché si basava appunto sulla formula approssimata. E’ stato necessario intervenire con sostegni a fronte di enormi costi. Raffi -nare i calcoli quindi, è anche un investimento economico.Pensa che l’atteggiamento del mondo scientifi co,nei suoi confronti, cambierà adesso?Sono piuttosto scettico al riguardo anche se , non lo nego, provo grande soddisfazione quan-do riconoscono la validità delle mie scoperte. Ma è una soddisfazione che, a volte, ha un retrogusto amaro: nel 2005 , feci uno studio sui possibili effetti di un terremoto a Teramo, nel quale scoprii che la maggior parte dei danni si sarebbero potuti verifi care in alcuni specifi ci punti della città e nel 2009, purtroppo, ne ho avuto la conferma”. Romolo Di Francesco lo trovate nel suo sito , www.romolodifrancesco.it

È stato necessario intervenire con sostegni a fronte di enormi costi. Raffinare i calcoli quindi, è anche un investimento economico...

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no degli uomini più famosi del Venezuela nel XXI secolo, Hugo Chávez Frías, è scom-parso il 5 marzo a 58 anni, e con lui termina un governo durato 14 anni. Nasce cosi la

leggenda di un’indiscutibile fi gura politica, l’ultimo “caudillo” di una regione ancora impregnata di miseria e ingiustizie. Uomo tanto amato quanto odiato. Eroe rivoluzionario per i suoi fedeli sostenitori, dittatore populista per i suoi critici, tan-te volte paragonato all’illustre Simón Bo-lívar e che ha ispirato una rinascita della sinistra in America Latina, insieme a Fidel Castro, il suo mentore. Appena arrivato al potere nel 1999 promise politiche sociali “rivoluzionarie”, cambiò la costituzione e lanciò una serie di programmi noti come “misiones”, che forniscono l’istruzione e servizi sanitari per i più poveri, utilizzando il petrolio per modifi care il ruolo geopo-litico del paese e facendo proprio tutto il sistema di governo.

La scomparsa di Chàvez, l’ultimo “Caudillo”

Il personaggio politico

più importante per

l’America latina degli

ultimi 14 anni,

è morto per un

attacco di cuore dopo

l’aggravarsi del cancro

diagnosticato nel 2011

Sempre critico verso gli Stati Uniti, la sua egemonia è stata sempre un modello nel Centro e Sud America, dove trovò allea-ti contro gli avversari ideologici esterni, a cominciare dal presidente degli Stati Uniti, George W. Bush “Il diavolo”, come venne chiamato da Chávez nella sessio-ne dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Nel suo paese attaccava costante-mente gli imprenditori defi nendoli “oligar-chi predatori” perché a suo avviso erano servitori corrotti del capitalismo interna-zionale.Ripetutamente ha detto che il suo obietti-vo, per svolgere il suo progetto socialista, era quello di governare fi no al 2030, ma inaspettatamente il destino lo ha lasciato a metà del cammino. Già molti i misteri nati sulla malattia, convalescenza e l’agonia del il leader della cosiddetta rivoluzione bolivariana che è morto dopo aver combattuto per quasi due anni il cancro, un “tumore delle di-mensioni di una palla da baseball”, come descritto da Chávez stesso, situato nella parte posteriore della pelvi, i dettagli non sono noti perché la sua salute viene tratta-ta come un segreto di stato.La sua morte segna un’epoca, quella del “socialismo del XXI secolo” e dà inizio al suo mito, dopo il “caudillo” presto sarà noto l’erede di uno dei paesi con le mag-giori riserve di petrolio del mondo.

di Camilo Enrique Spelorzi

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pomodoro, ventricina e aromi naturali, particolarmente apprezzata da Papa Giovanni Paolo II. Vere e proprie esperienze sensoriali, sono invece “Amàndula”, seconda classifi cata,

con mandorle tostate, parmigiano, pancetta dolce e crema di zucca, delicata e sfi ziosa, e la terza, “Colonnata” con zucchine pastellate fresche, lardo di colonnata, mozzarella, energetica e saporita.Tentazioni che avvolgono i sensi, in un ambiente caldo, accogliente e familiare, dove gli accostamenti dei sapori, anche divertenti, come la pizza Ciocorì molto amata dai bambini e ottimo dessert, oppure sorprendenti e insoliti, trasformano l’appuntamento in pizzeria in un fantastico viaggio nel mondo del gusto, tutto da scoprire.

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rande passione e instancabile ricerca gli ingredienti principali delle pizze di “Don Franchino: aromi delicati e sensuali, saporiti e voluttuosi, una vera e propria arte del gusto che, dal 1998

Franco Cardelli , in arte “Don Franchino”non ha mai smesso di approfondire. Creazioni ricche di colori e di sapori, che richiamano estimatori da ogni provincia abruzzese e non solo. Presentate nella manifestazione The Best Pizza 2013, ad una selezionata giuria di 16 esperti, tra i quali lo chef Alessandro Circiello , ospite di

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l Partito Democratico sia a livello nazionale che locale, annaspa e si spacca, non conclude e si disgrega, cala nei sondaggi e nessuno sembra far nulla. Voci di richieste di dimissioni prima si rincorrono e poi non trovano conferma.

Intanto continua a crescere l’insoddisfazione degli elettori. Da Bersani a Verrocchio il PD, sconfi tto, non riesce a dare risposte. All’indomani del risultato elettorale,Manola Di Pasquale si dimette da presidente della commissione di vigilanza e garanzia, unica carica concessa all’opposizione in seno al Consiglio comunale. “Mi sono dimessa, solo dalla carica di presidente e non dal partito, non ancora almeno, in attesa di capire cosa vorrà fare il Partito Democratico da grande. C’è bisogno di rinnovamento. Quello che l’elettorato ha detto, attraverso il voto, a queste ultime politiche, è che c’è necessità di cambiamento all’interno della struttura del Partito. Questa richiesta di rinnovamento era già evidente prima del voto, solo che non sono riusciti a coglierlo, per cui è necessario che venga fatto un salto di qualità che non sia sostituire tutta la classe dirigente, ma signifi ca cambiare la struttura del partito; l’idea di partito; Il motore di questa macchina. Individuare persone capaci di ascoltare e stare vicino alla gente. E’ probabile che alcune già ci siano, però se non sono al passo dei tempi, vanno cambiate. Non sono uscita dal partito ma ho voluto dare questo impulso al Pd”. Può fare già dei nomi, chi dovrebbe allontanarsi o avvicinarsi al Partito? “Non è una questione di nomi. Come ho già detto si tratta di cambiare la struttura, il programma.Non il contrario. Ogni persona porta la sua esperienza, la sua professionalità. A seconda di ciò che si vuol far diventare questo partito, si metteranno in evidenza le persone che lo dovranno portare avanti. Non a caso ho detto che bisogna cambiare il motore della macchina. Dobbiamo chiederci cosa vogliamo da questo partito? E’ evidente che le ultime elezioni hanno determinato una sconfi tta, in generale, dei partiti, di tutti i partiti. Non è suffi ciente cambiare le persone altrimenti poi ci accusano di aver messo ‘le foglie di fi co’

C’è da cambiare macchina e autistaIntervista a due voci con Manola Di Pasquale e Francesco Mastromauro

concordi sulla necessità del cambiamento

perché nel cambio delle persone non si è colto il cambiamento”. Alle prossime amministrative si candiderà a Sindaco? “Assolutamente no. Non rientra nelle mie previsioni”. Anche Francesco Mastromauro, atipico esponente del PD e sindaco di Giulianova ripete che “cambiare si deve”. “Ritengo che il dato elettorale sia espressione di una crisi socio-economica che nel Paese si registra da molto tempo ed è stata ascritta alla responsabilità dei partiti tradizionali. C’è stato , da parte di chi ha votato il M5S, un segnale che è andato a stigmatizzare tutti partiti, tra cui anche il mio, incapace di rispondere alle tematiche sul tappeto”. Quali? “Il lavoro che non c’è più; La grave crisi economica che investe le aziende, gli artigiani e tutto il ceto medio, che fi no a qualche tempo fa viveva dignitosamente ed ora si trova a fare i conti con una crisi profonda; I Comuni che sono il front-offi ce, l’interfaccia con i cittadini e si trovano a fare i conti con ‘il patto di stabilità’, mai rimosso da una classe politica che in questi anni poteva fare di più. Tutto questo si va a sommare ad altra concausa che è la mancanza di rinnovamento della classe politica e dei partiti”. Quale le possibili soluzioni? “Bisogna, e secondo me siamo già ritardo, dare uno scossone, e risposte agli argomenti già citati. I Cittadini vogliono lavoro, risposte alla crisi e un partito che sappia dare messaggi forti sulla moralità,

sui costi della politica, sulla rappresentanza parlamentare, troppo pletorica e poco aderente alla società attuale. Le risposte possono essere date solo da un PD che si rinnovi nelle sua classi dirigenti. Quando bisogna usare un linguaggio nuovo, necessitano anche interpreti nuovi. Donne e uomini che siano in grado di parlare e agire in maniera diversa. Come far guidare un’ autovettura ad alta tecnologia a chi è abituato ancora ad andare con il calesse. Le potenzialità ci sono ma vanno interpretate da persone nuove ad ogni livello”.

di Daniela Palantrani

Manola Di Pasquale

Francesco Mastromauro

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tefano Bandini era un giovane teramano che ha dato lustro alla città di Teramo. Lavorava nella Protezione civile e ha sacrifi ca-to la sua giovane vita nello svol-gimento della sua missione. Il 18

marzo 2005, durante lo spegnimento di un incendio in Toscana, sui boschi di Ripa (Ser-ravezza) , nell’entroterra vicino Forte dei Marmi il Canadair sul quale viaggiava subì un guasto a causa di un malaugurato urto con i fi li dell’alta tensione. In quella circo-stanza Stefano Bandini e il collega Claudio Rossetti, per evitare di cadere sul centro abitato, si diressero verso il mare in un di-sperato tentativo di atterraggio, purtroppo non riuscito: il velivolo si schiantò a due-

cento metri dalla spiaggia, nel giardino di una villetta. La loro generosità ha, con ogni probabilità, salvato centinaia di vite uma-ne.Come atto di riconoscimento e stima, le amministrazioni di Serravezza e Forte dei Marmi hanno dedicato un monumen-to alla memoria dei due generosi giovani. Essi avevano dato prova del loro coraggio

anche in operazioni di soccorso durante lo tsunami del 2004 in Sri Lanka e nelle isole circostanti. Stefano Bandini fu premiato il 20 dicembre 2005 con la Medaglia D’oro al Valore Civile dal Presidente Carlo Aze-glio Ciampi con la seguente motivazione: “ Comandante Pilota Stefano Bandini – alla memoria – Pilota della Protezione Civile, nel corso di un’operazione antincendio, con ferma determinazione ed elevata professionalità, riusciva ad evitare che il proprio aeromobile Canadair in fi amme precipitasse su un centro abitato, sacrifi -cando la vita ai più nobili ideali di umana solidarietà e spirito di servizio. Mirabile esempio di elette virtù civiche e di profon-do senso di abnegazione. Serravezza (LU),

Il Sindaco “dimentica” Stefano Bandini l’eroe teramano

Il pilota della Protezione Civile, caduto in un’azione di soccorso antincendioe l’assenza delle istituzioni cittadine

di Angela Cacciatore

rande fermento politico a Montorio al Vomano. Le inattese dimissioni del sindaco, Alessandro Di Giambattista, avevano posto in tutti un interrogativo sul futuro

dell’amministrazione comunale e del paese. Sono bastati però pochi giorni e vari incontri del gruppo consigliare del Partito Democratico per ripristinare la situazione. Il sindaco, con il largo appoggio del suo gruppo, è tornato al suo incarico, spiegando la situazione e la scelta di portare avanti sino alla fi ne il suo mandatoSindaco Di Giambattista, pochi giorni fa si era dimesso lasciando nello

sgomento i suoi concittadini. Com’era arrivato a questa decisione?Le mie dimissioni sono state provocate da uno stato di malessere che si avvertiva all’interno della compagine amministrativa di maggioranza. Mancava uno stato di serenità che permettesse all’amministrazione di lavorare per il bene comune dei nostri concittadini. Ma dalla discussione scaturita è emerso che ben 9 consiglieri su 11 mi hanno confermato pieno appoggio e fi ducia. Il gruppo è diminuito di due elementi, ma c’è più competenza e decisione di portare avanti i punti e gli obiettivi prefi ssati.Quella di dimettersi è stata una scelta improvvisa o maturata nel tempo?

Più che maturata direi ponderata. Già prima delle elezioni avevo chiesto un chiarimento alla maggioranza e non era arrivato. Successivamente, nonostante avessi compreso gli impegni elettorali, non avevo ancora ottenuto risposta. Per questo ho preso questa decisione che le garantisco non è stata a cuor leggero, ma davvero dura.La sua squadra di governo nonché di partito ha dimostrato grande coesione. Un segnale di stima nei suoi confronti, ma soprattutto positivo per la cittadinanza?Assolutamente sì; devo ammettere che ho ricevuto moltissime attestazioni di stima da parte dei miei colleghi e collaboratori e

Il Sindaco di Montorio: “Mantengo gli impegni presi”

LE DIMISSIONI REVOCATE

di Adele Di Feliciantonio

La loro generosità ha, con ogni probabilità, salvato centinaia di vite umane...

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18 marzo 2005”. Alla commemorazione del 18 marzo 2013 , organizzata dall’As-sociazione Teramo Nostra non erano però presenti né le scuole né il Comune per mezzo dei suoi rappresentanti. É con estremo rammarico che Teramo Nostra ha rilevato quest’assenza, che non poteva non ferire la sensibilità e il profondo senso civico dei soci che si sono spesi nell’or-ganizzazione della manifestazione. È Piero Chiarini, ecologista da sempre impegnato in battaglie civiche nella nostra città, a dare espressione per quanto accaduto: “ Il co-raggio e l’abnegazione di Stefano Bandini non possono essere dimenticati. Stefano Bandini non solo ha sacrifi cato la sua gio-vane vita, ma ha anche lasciato un bimbo di due anni che del padre porterà solo il

ricordo del suo coraggio. Io Io conoscevo molto bene, ci accomunava l’amore per l’ecologia. Fummo noi come Associazione a proporre una prima manifestazione in memoria del giovane, in Comune. Parte-ciparono il Presidente Chiodi, il Sindaco di Serravezza, l’assessore di Forte Dei Marmi, i quali mi chiesero chi avesse organizza-to la Manifestazione, se il Comune o noi come Associazione. L’assessore di Forte Dei Marmi non potè non esprimere il suo disappunto nell’apprendere che il Comu-

ne di Teramo si era disinteressato a questa vicenda umana. Noi possiamo affi ancare le istituzione, ma non possiamo sostitu-irci ad esse. L’anno dopo venne inaugurato un monumento a Forte Dei Marmi e noi in quanto Associazione organizzammo un pulmino, ma c’eravamo solo noi, il Comu-ne di Teramo non era presente. C’era solo il Consigliere Provinciale Topitti. Così ogni anno il 18 marzo, proponiamo il ricordo di Bandini alla Villa Comunale. Noi ci siamo fatti parte attiva perchè la Villa gli venisse intitolata, peraltro la targa presente all’in-terno della Villa è stata danneggiata e do-vrebbe essere riparata. Ma l’episodio che ci ha più amareggiati è che quest’anno il Comune si è completamente dimenticato di questa ricorrenza e non ha inviato nep-pure un suo rappresentante, come aveva fatto ,almeno, gli altri anni. Ma vi rendete conto una Medaglia d’oro al Valore Civile, un eroe dei nostri giorni che viene com-pletamente dimenticato! È mortifi cante per questa Amministrazio-ne, che va ad inaugurare in pompa magna anche un marciapiede, dimenticare Stefano Bandini. Io non voglio fare polemica, ma la misura è ormai colma! Governare vuol dire anche portare avanti la memoria non solo fare l’inaugurazione di opere , a vol-te irrilevanti. Non ne faccio una questione di colore politico, ma di sensibilità, amore civico... Se non si è provvisti di queste qua-lità, governare una città diventa veramente diffi cile!”.

È mortificante per questa Amministrazione, che va ad inaugurare in pompa magna anche un marciapiede, dimenticareStefano Bandini

soprattutto dalla cittadinanza. Questo è uno dei motivi che mi hanno portato a ritirare le dimissioni.Quindi dimissioni rientrate…Certamente; sono già all’opera nello svolgimento delle mie funzioni e posso contare su una squadra forte e coesa.Ci sono state molte polemiche su

questa vicenda?Moltissime. Quella che trovo più assurda è stata sulla mia presenza alla presentazione della Lista Monti del candidato dott. Sottanelli. Aveva scatenato un putiferio, ma voglio precisare e ribadire, ancora una volta, che la

mia presenza è stata esclusivamente mossa da motivazioni personali, di amicizia e di profonda stima verso il candidato Sottanelli, che esulano del tutto dalla politica.Pensa che le vicine elezioni comunali possano sollevare ulteriori polveroni a discapito del corretto funzionamento dell’attività amministrativa?Si è scatenata la guerra per la successione al di là delle giuste ambizioni che possono nascere sia all’interno che all’esterno dell’amministrazione. Questa non può portare a ostacolare lo svolgimento dell’attività comunale prendendo il sindaco come bersaglio.Il mandato elettorale è in dirittura di arrivo. La scelta di ritirare le dimissioni è dipesa anche dalla volontà di portare a termine gli impegni assunti?E’ il motivo principale per il quale sono qui. Io e la mia “squadra di governo” abbiamo tutta l’intenzione di portare a termine l’attività iniziata nel rispetto del mandato elettorale che i cittadini ci hanno conferito, facendo valere esclusivamente gli interessi di tutti e non di parte.

Si è scatenata la guerra per la successione al di là delle giuste ambizioni

Stefano Bandini

il Sindaco di Montorio al Vomano

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i chiama “La cupola” ed è il pri-mo Club Alcologico territoriale ( AICAT) della provincia di Te-ramo. È nato a Giulianova con sede in corso Garibaldi 16. Si tratta di un luogo in cui posso-

no riunirsi le famiglie che hanno problemi alcool correlati. Ci spiega Tiziana Nepa: “Si tratta innanzitutto di un’associazione senza scopo di lucro. Non ci sono soggetti che esercitano funzioni direttive. Lo scopo è facilitare la comunicazione tra famiglie. Abbiamo seguito un corso di sensibiliz-zazione per ottenere la qualifi ca di “servi-tore insegnante”, ruolo che condivido con Piergiorgio Casaccia. Le famiglie che par-tecipano a questi incontri sociali in cui ci si scambia esperienze, consigli e sostegno attraverso una grande “empatia” derivata dall’avere un membro della famiglia alcool dipendente. C’è da dire che non si tratta solo di sostegno morale e condivisione, ma forniamo notizie sui rischi per la salu-te, sulle malattie legate al consumo di alcol (per esempio, cancro) e alle conseguenze che tale consumo provoca anche sulla vita degli altri (incidenti stradali spesso mor-tali). Non esiste un ceto sociale più espo-sto di un altro alla dipendenza da questa sostanza potenzialmente cancerogena. Purtroppo è un fenomeno trasversale e

sempre più diffuso e quasi accettato dalla società. L’ Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha defi nito l’alcool una droga il cui consumo è strettamente correlato ad uno stile di vita, e non è quindi una ma-lattia. Ritengo che si può uscire dalla di-pendenza con il giusto supporto, non solo attraverso farmaci. L’aiuto della famiglia è un valore importante per ognuno di noi e quando si riunisce si crea anche la forza necessaria. Gli incontri che facciamo non fanno sorgere nessuna richiesta e basan-dosi sul metodo Hudolin, neuropsichiatra dell’Università di Zagabria, che , renden-dosi conto del diffondersi quasi epidemio-logico dell’alcolismo e dei relativi metodi talvolta mono-orientati (alcool come vizio o alcool come patologia), ha dato la spinta, dai primi anni novanta, all’esperienza dei club Alcologici. Uscire dal problema è un percorso perso-nale, come il rapporto con la sostanza in questione. Nei casi più diffi cili consigliamo senz’altro di rivolgersi anche a strutture per la disintossicazione. Ma ribadisco che lo stile di vita è fondamentale” la Dotto-ressa Nepa conclude: “Nella speranza che il problema sia affrontato e risolto attra-verso la prevenzione e la comunicazione costruttiva che coinvolge tutti noi, in pri-mis le famiglie.”

Nella “Cupola” per vincerela dipendenza dall’alcool

di Cristiane Marà

A Giulianova un’importante iniziativaa sostegno delle persone e delle famiglie

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i assiste ormai da tempo a un progressivo distacco tra politici e cittadini, soprattutto quando la politica, invadendo la quotidianità rischia di rompere l’equilibrio sociale invece di arricchirlo.

Succede a Tortoreto, dove il Comune ha richiesto al Circolo Ricreativo Tortoretano, la sede, di circa 40 mq, sita in Piazza Campo della Fiera, di cui il Centro sociale per anziani usufruisce da quasi quattro anni.Nel caso specifi co 62 associati, che , tra l’altro, dal 2008 non hanno mai chiesto sovvenzioni all’ente, dovranno cercarsi una nuova sede. Secondo il sindaco di Tortoreto Gino Monti, al centro hanno libero acceso solo i soci abbonati (una cifra pari a 2 euro) e il comune sarebbe disposto ad accollarsi le spese, ma a condizione di “mettere alla porta” tutti gli occupanti.La esigua somma di 2 euro, è utilizzata per le spese del centro, come il riscaldamento, la Siae, l’abbonamento televisivo, pulizia e i giornali, ma poi recuperata grazie a una convenzione con

alcuni esercizi commerciali del paese, con la quale fruiscono di piccoli sconti per l’acquisto di generi alimentari, spiegano gli associati.I soci non abbandoneranno il centro perché c’è di mezzo un contratto di comodato e per tutelarsi si sono rivolti ad un legale. Fanno sapere che lotteranno perché questo circolo esprime ancora la voglia di impegnarsi in attività socialmente utili, come risorsa attiva del territorio. Proposte fatte anche in passato , offrendosi come volontari per assistere l’uscita e l’entrata dei bambini dalle scuole o di occuparsi della manutenzione delle fi oriere del paese, tra le altre.Insomma, a Tortoreto un caso di “allontanamento” tra sindaco e società civile, per un luogo di elaborazione, o anche semplicemente di ascolto, delle problematiche reali e tangibili delle condizione del cittadino. Una piccola società civile, quella del Centro Anziani, che non è per sua natura anti- politica, ma che si trova ad esserlo aumentando la sfi ducia dei cittadini nelle strutture e persone della politica.

Tortoreto, scontro tra sindacoe centro sociale per anziani

L’Amministrazione comunale intenzionata a sfrattare dalla struttura che lo ospita il Circolo Ricreativo Tortoreto Alto

di Camilo Enrique Spelorzi

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uando si parla di investire il proprio denaro spesso gli ita-liani hanno la tendenza a pre-ferire il caro vecchio titolo di stato, a forme nuove o magari più complesse di investimento,

forti di un retaggio ereditato dalle gene-razioni che hanno sempre visto nei BOT e nei BTP la propria cassaforte di famiglia. Non a caso nel mondo gli italiani sono tuttora indicati come “BOT people”. Negli ultimi anni però tante certezze che prima rassicuravano il risparmiatore medio italia-no sono venute a mancare per via dei vari crack Cirio, Parmalat, Lehman Brothers e i più recenti casi Irlanda e Grecia, solo per citarne alcuni, fi no all’ultimo, partito dalla piccola isola di Cipro. A ciò si aggiunge una nuova normativa di riferimento relativa proprio ai nostri tanto amati titoli di stato (e non solo, dal momento che la medesi-ma disposizione è stata ratifi cata anche in altri paesi europei). Stiamo parlando delle cosiddette CACs, ovvero delle Clausole di

Azione Collettiva, introdotte con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finan-ze il 7 dicembre scorso, alle quali saranno soggetti tutti i titoli di nuova emissione a partire dal 1 gennaio 2013 e per durate su-periori a un anno. Tali clausole, introdotte a

seguito dell’istituzione del Meccanismo Europeo di Stabilità (il cosiddetto scudo anti-spread), prevedono che l’emittente dei titoli, cioè lo stato italiano, possa mo-difi care alcune clausole relative a una serie di titoli, previo consenso dei sottoscrittori (il voto favorevole dei possessori di alme-no il 75% dei titoli in caso di assemblea, oppure una risoluzione scritta fi rmata dai possessori di almeno i 2/3 dell’ammontare dei titoli). Lo stato infatti potrebbe avvaler-si di tali clausole in caso di forte diffi coltà fi nanziaria, come accaduto, ad esempio, in Grecia, Irlanda o Cipro. Tra l’altro è opportuno sottolineare che tra le modifi che che possono essere ap-portate fi gurano anche il prezzo di rim-borso, la data di scadenza oppure il rendi-mento dei titoli stessi. E’ bene sottolineare inoltre che l’utilizzo di tali clausole proba-bilmente porterebbe un peggioramento delle condizioni inizialmente previste per il risparmiatore, dal momento che lo stato si avvarrebbe di tali clausole solo in caso

Il tramonto dei

“BOT PEOPLE”

Le Clausole di Azione Collettiva

e le modifiche che possono essere

apportate dallo Stato su tutti

i titoli di nuova emissione

Tra le più importanti figurano il prezzo

di rimborso, la data di scadenza e il

rendimento dei titoli stessi

di M. C.

È bene sottolineare inoltre che l’utilizzo di tali clausole probabilmente porterebbe un peggioramento delle condizioni inizialmente previste per il risparmiatore

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Italia è un paese unico per bellezze artistiche e primati di vario genere. Forse siamo il primo paese che ad oltre un mese dalle elezioni an-cora non riesce ad avere un

Governo. L’elenco dei tristi primati pero’ non si esaurisce qui, infatti, secondo un’in-dagine del Centro Studi e Ricerche Socio-logiche “Antonella Di Benedetto” di Krls Network of Business Ethics, l’Italia detie-ne il primato Europeo di aumento della corruzione. Nel periodo febbraio 2012 – febbraio 2013 in Italia la corruzione è cresciuta del 69%. Il losco giro d’affari ha ormai raggiunto i 64 miliardi di euro l’an-no. Seguono l’Italia, la Bulgaria con +66%, la Romania con +63%, l’Ungheria con + 55%, la Polonia con +51%, la Slovenia con +46%, il Portogallo con +43%, la Spagna con + 42%, Cipro con +40% e l’Estonia con + 38%. Fanalino di coda la Francia con + 12%, l’Austria con + 12%, la Germania con +10%, il Lussemburgo con + 8%, l’Olanda con +5%, la Norvegia con +1%, la Svezia con -2%, la Norvegia con -5%, chiude l’elenco la Danimarca con un decremento del 12%. A livello territoriale, nel nostro pa-

ese la corruzione è aumentata del +73% nel Nord Est, del +70% nel Cen-tro, del +68% nel Nord Ovest, del +65% nel Sud e del +62% nelle Isole. “La corruzione e l’equità fi scale sono i principali problemi che affl iggono i con-tribuenti - afferma il presidente dell’As-sociazione Contribuenti Italiani - Non si può combattere l’evasione fi scale se non si sradica la corruzione diffusa che si registra nel nostro Paese. La corruzione genera un danno diretto alla nostra economia con costi insostenibili per le imprese italiane ed allontana le imprese straniere dall’inve-stire nel bel Paese”.

PRIMATI

ALL’ITALIANA di forte diffi coltà, mirando all’ottenimento di uno “sconto” sul prezzo di rimborso. Curioso come tale novità, decisamente impattante per tutti i nuovi sottoscrittori di titoli di stato, sia stata poco pubbliciz-zata dai vari media (fatta eccezione per le testate specializzate). Sarebbe opportuno a questo punto che tutti gli operatori fi -nanziari, banche e poste, diano un’informa-tiva completa agli aspiranti sottoscrittori così da permettere al proprio cliente di poter decidere in base anche a tali nuove disposizioni. Probabilmente il risparmiato-re potrebbe considerare l’investimento in titoli di stato ancora molto sicuro e ma-gari lucrare su rendimenti attesi più ele-vati, oppure dirigere la propria attenzione, anche con l’aiuto di un consulente, verso un portafoglio maggiormente diversifi cato e più in linea con quelle che sono le reali esigenze. Ad ogni modo quest’ultima nota di incer-tezza, in mezzo ad un concerto di dubbio ed insicurezza, ha fatto emergere prepo-tentemente un vecchio adagio molto di moda negli ambienti fi nanziari che recita: “nessun investimento è esente da rischi”, per buona pace di tutti i BOT people.

La corruzione e l’equità fiscale sono i principali problemi che affliggono i contribuenti ...

di Antonella Lorenzi

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“regali” del Ministro Fornero continuano ad arrivare e la Legge di stabilità o di “stupidità” per dirla alla renziana maniera, continua a mietere vittime. Purtroppo se in Italia un’azienda è in diffi coltà ed è costretta a licenziare, non c’è incentivo che

tenga per salvaguardare l’occupazione. Anzi i datori di lavoro andranno incontro ad ulteriore tassazione. Una recente circolare INPS illustra i criteri impositivi del nuovo contributo dovuto sulle interruzioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato. La Legge recita “Nei casi di interruzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per le causali

che, indipendentemente dal requisito contributivo, darebbero diritto all’ASpI, intervenuti a decorrere dal 1° gennaio 2013, è dovuta, a carico del datore di lavoro, una somma pari al 41 per cento del massimale mensile di ASpI per ogni dodici mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni. Nel computo dell’anzianità aziendale sono compresi i periodi di lavoro con contratto diverso da quello a tempo indeterminato, se il rapporto e’ proseguito senza soluzione di continuità o se comunque si è dato luogo alla restituzione di cui al comma 30”. In pratica tutti i datori di lavoro costretti a licenziare un dipendente assunto con contratto a tempo

indeterminato (non è discriminante se part-time o full-time), dovrà corrispondere all’Inps, entro il termine di versamento della denuncia successiva a quella del mese in cui si verifi ca la risoluzione del rapporto di lavoro, una somma ragguagliata all’anzianità di servizio che può raggiungere l’importo massimo di € 1.451,00. La legge introduce un nesso teorico tra il contributo e l’ASpI(Assicurazione Sociale per l’Impiego) ma prescinde dal fatto che la stessa venga percepita dall’ex lavoratore. L’ulteriore cattiva notizia risiede nel fatto che la norma va applicata a tutti i licenziamenti effettuati dal 1 gennaio 2013. La circolare INPS datata 22/3/2013 chiarisce che il contributo andrà versato per i licenziamenti effettuati dal 1 gennaio al 31 marzo, entro il 16 Maggio 2013. In questo caso L’INPS non pecca di lacune o poca chiarezza specifi ca, indicando infatti, con circospezione e competenza i termini di versamento e modalità di calcolo. Il versamento, ovviamente, non potrà essere rateizzato. L’Associazione AIMPA tramite il suo presidente Antonio Persano, commenta il provvedimento con amarezza. “Le Imprese avrebbero bisogno dello Stato a loro fi anco per sostenere aziende e lavoratori. Purtroppo questo non accade. Ritengo – prosegue Persano, -che la “tassa sul licenziamento” sia un vero e proprio atto vessatorio nei confronti delle imprese. Il Lavoratore va sempre rispettato ma in questo caso è lo Stato a non rispettare né datore di lavoro né lavoratore. Tutti gli operatori economici hanno interesse nel tutelare il lavoratore affi nché il percorso di crescita sia condiviso, continuo e costruttivo. Le Istituzioni - conclude il presidente - dovrebbero agevolare la coesione ed essere più presenti nel costruire anziché favorire la disgregazione e la recessione economica che tasse inique, come quella in argomento, producono”.

la tassa sul LICENZIAMENTO

di Daniela Palantrani

IN 12.000 PERDONO IL LAVORO, ULTIMA IN ARRIVO:

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LA QUARESIMA NON È FINITAFocusON

Secondo i riti cristiani dovrebbe durare 40 giorni. Un periodo in cui rifl ettere sulle priorità e i valori più importanti della vita. Osservarsi e osservare il mondo per capire se è giunto il momento di fare qualche cambiamento, apportare qualche correttivo nel nostro modus operandi. Quest’anno la Pasqua, o meglio la Quaresima, ha assunto un signifi cato particolare. La crisi, sempre più aggressiva, ha modifi cato sostanzialmente le nostre abitudini e non solo sulle “gite fuori porta” di Pasquetta, i week-end in posti esotici, o le “settimane bianche”. Quest’anno è stato ancor più sensibile il calo della spesa alimentare e i comportamenti delle famiglie si sono, chiaramente, adeguati.L’aspetto preoccupante non è solo un fatto puramente economico di entrate e uscite, l’impatto sociale di questo “tempo di digiuno” è notevole. Le mense della Caritas o di altre organizzazioni d’aiuto sono in aumento, come sono in aumento coloro che vi si rivolgono. Non più solo anziani o persone sole che stentano a sopravvivere con magre pensioni, ma anche giovani famiglie i cui adulti hanno perso il lavoro. Persone che fi no a qualche anno fa avremmo defi nito piccolo-borghesi, per intenderci, e che a volte per pudore di essere riconosciuti, vanno in città o paesi vicini. Si impara a fare la spesa con altri occhi. Il pranzo si fa in casa, così come le conserve, le provviste e , da un po’ , anche il pane. Si compra solo l’indispensabile, ma con oculatezza. E soprattutto non si butta niente. In questa breve indagine sui consumi delle famiglie abbiamo attinto ai dati uffi ciali dell’Istat che fotografano una realtà preoccupante, dove il 2012 sarà ricordato come l’anno dei record, ma non per qualche brillante primato italiano destinato a passare alla storia, piuttosto per le innumerevoli conseguenze provocate dalla congiuntura economica, che evidenziano come l’anno appena trascorso abbia fatto registrare la più ampia contrazione dei consumi delle famiglie dal dopoguerra. E mentre ancora aspettiamo che un governo ci indichi la direzione da prendere, la Pasqua è passata, ma la Quaresima ancora no.

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LA QUARESIMA NON È FINITA FocusON

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LA QUARESIMA NON È FINITAFocusON

FACCIAMOCI CORAGGIO E DIVIDIAMOCI LE SPESE

FACCIAMOCI CORAGGIO E DIVIDIAMOCI LE SPESE

NUOVE PRIORITÀ, VECCHIE SOLUZIONI

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LA QUARESIMA NON È FINITA FocusON

e prime informazioni relative all’andamento dell’economia italiana dall’inizio del 2013 mostrano, con una certa chiarezza, che non si può escludere un ulteriore peggioramento, confermando

l’impressione che anche quello da poco iniziato sarà un anno particolarmente diffi cile.Confcommercio ha registrato riduzioni dei consumi particolarmente signifi cative non soltanto nel settore dei beni e servizi non assolutamente indispensabili, cosiddetti “secondari”, ma anche nei comparti relativi ai bisogni meno “comprimibili” e tradizionalmente resistenti alle fl uttuazioni momentanee, come gli alimentari, le bevande ed i tabacchi (-3,9%), l’abbigliamento e le calzature (-3,9%), che continuano a scontare dal 2010 un notevole ridimensionamento della domanda. In linea con quanto già accaduto nel 2012, solo il complesso dei beni e servizi utilizzati per le comunicazioni ha mostrato una variazione positiva delle quantità acquistate dalle famiglie (+5,7% rispetto allo stesso mese del 2012). Il calo della spesa alimentare complessiva è confermato anche dalle rilevazioni di Coldiretti, che mostrano un crollo del consumo di carne da parte degli italiani, con un taglio annuo del 7% nelle macellazioni bovine nel primo bimestre 2013, mentre la CIA calcola che dal 2008 ad oggi le famiglie italiane hanno ridotto il budget per la spesa alimentare di oltre 12 miliardi di euro. I risultati della diciannovesima edizione dell’Osservatorio

di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli attestano che nel 2012 il reddito annuale pro capite in Abruzzo è in calo (€ 15.046,00, -2,5% rispetto al 2011), in sintonia con il periodo austero che si riscontra a livello nazionale, ma comunque si conferma il più elevato, insieme a quello del Molise, tra quelli delle regioni del mezzogiorno.Dopo due anni fortemente segnati dalla crisi economica, le famiglie italiane stanno modifi cando il loro stile di vita, nel tentativo di riportare in equilibrio le risorse e le spese, e tendono ad assumere comportamenti di concreta prudenza e lungimiranza, cercando innanzitutto di limitare gli sprechi e di concentrarsi sugli acquisti strettamente necessari. Il dato in controtendenza relativo al settore delle comunicazioni, d’altro canto, rivela che è forse ormai irrimediabilmente cambiata la percezione di ciò che sia effettivamente necessario o, quantomeno, che si sia modifi cata la gerarchia delle priorità; così l’acquisto del nuovo modello di smartphone viene comunemente considerato più urgente del rinnovo del guardaroba.La necessità di contenere il superfl uo, e di concentrare le risorse, contribuisce alla diffusione di nuove ed antiche forme di cooperazione e scambio, come la compravendita dell’usato, anche per l’abbigliamento, o il car-pooling, ovvero la condivisione organizzata dei veicoli per effettuare insieme gli stessi spostamenti sul territorio, suddividendone le spese e magari facendosi coraggio a vicenda.

di Mariangela Sansone

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inita la quaresima, il digiuno prosegue, ma questa volta è forzato: è cambiato il modo di fare la spesa e sono cambiate le abitudini alimentari perché gli italiani comprano meno e

scelgono prodotti più economici. La crisi aggravando le condizioni economiche delle famiglie è riuscita a spezzare quello che si pensava potesse essere l’ultimo tabù, si parla della tavola e lo conferma la Confcommercio, che registra un crollo dei consumi in picchiata di -2,4%, si ritorna ai livelli del 2004 per intendersi.Teramo non sfugge a questa realtà, che si evidenzia nel momento in cui si va a fare la spesa. Nel carrello i cibi acquistati più frequentemente riguardano il latte, la pasta, i biscotti, le uova e la farina, ma soprattutto si va alla ricerca del “low cost”, sempre più attenti al prezzo. Meno salumi, meno frutta e meno pesce e addio quindi ai carrelli strapieni simbolo di diffuso benessere.Nel caso della carne, nelle macellerie della città a farne le spese è stata soprattutto la carne bovina, “non si vende proprio perché più costosa e non ci sono i soldi –

commenta un macellaio - comprano quello che serve, e si compra di più il pollame e il maiale”. Per questo anche nelle vendite di carne ora proliferano le offerte. Ma se si tratta di pane, “si compra comunque, non se ne fa a meno sulla tavola – spiega la commessa di un panifi cio – il problema è la forte concorrenza. In ogni caso è sceso il consumo del superfl uo, quello che si vende meno sono i dolci, prima la torta si comprava, oggi molto meno e tutti sono contenti quando ci sono delle offerte”.I teramani sono in diffi coltà e risparmiare diventa una attività a tempo pieno, arriva in soccorso il “fai da te” in cucina, le famiglie tornano, sempre più spesso alla preparazione casalinga di pane, pasta, confetture e dolci.Le trasmissioni televisive dedicate alla cucina sono sempre più seguite e le ricette che si trovano su internet aiutano al ritorno ai fornelli. Insomma, per colpa dell’ infi nita crisi si sta diventano degli esperti in arte culinaria, cambiando anche le abitudine alimentari, questa la conseguenza più importante quando si associano la spesa, la cucina e la crisi.

Crescela spesa “low cost”Cambia profondamentelo stile di vita e le abitudini alimentari per effetto della crisi

di Camilo Enrique Spelorzi

I teramani sono in difficoltà e risparmiare diventa una attività a tempo pieno, arriva in soccorso il “fai da te” in cucina...

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L’Osservatorio Nazionale della Feder-consumatori ha calcolato che a Pasqua molti italiani hanno scelto un menù a basso costo, spendendo il 52% in meno. il menù sulle tavole delle famiglie è co-stato in media € 28,763 a persona. Ciò significa che per una famiglia media composta da genitori, due figli, e due nonni pranzare a casa è costato com-

plessivamente circa € 172,56.Nonostante la scelta del basso costo, per un pranzo tradizionale si è speso il 5 % in più rispetto al 2012.Considerato, però, l’incalzare della crisi, molte sono state le famiglie che sono tornate ai prodotti fatti in casa. Infatti, l’incidenza, sempre più pesante, del-la crisi sui bilanci famigliari ha portato

molti ad optare per un menu anticrisi.Per le famiglie che hanno fatto questa scelta la spesa media è stata di € 13,83 a persona, spendendo complessivamente per 6 persone circa € 82,98 risparmiando il 52% in meno rispetto al menu tradizio-nale. Pochi coloro che sono stati a pran-zo al ristorante, spendendo una media di € 60,00 a persona

Consumo pro capiteCarciofi

Prosciutto crudoSalame corallina

Uovo sodoPane

Pasta al forno (con ragù)Agnello

Insalata verde mistaPatateFrutta

Vino da tavola2 Bicchieri di spumante

2 Fette di colombaUovo di cioccolata

Caffè (compresa preparaz.)1 Superalcolico

Costo del pranzo a persona

Costo1 pezzo

40 grammi40 grammi

1 pezzo1 panino

1 etto2 etti1 etto2 etti2 etti

1/2 litro1/5 litro

2/101/6

1 tazzina1 bicchierino

€ 1,30€ 1,29€ 0,76€ 0,33€ 0,35€ 4,20€ 3,90€ 0,31€ 0,33€ 0,90€ 6,40€ 2,78€ 1,56€ 3,02€ 0,43€ 0,90

€ 28,76

Totale per una famiglia di 4 persone +2 nonni € 172,56

Federconsumatori: pranzo di Pasqua in casa, + 5%

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«La lunga crisi economica ha prodotto in cinque anni, tra il 2007 e il 2012, un taglio di 20 miliardi di euro (-10%) sulla spesa alimentare». Dispense quasi deserte, frigoriferi vuoti: gli italiani stringono la cinghia anche a tavola. Il bilancio 2012 dell’industria alimentare italiana registra un forse non appariscente -3%, che corrisponde però, in valore, a quasi 7 miliardi di euro»- sostiene l’associazione.

Percentuale che lievita a -10% «se prendiamo in esame gli ultimi 5 anni. Volendo fare delle comparazioni , è come se per 10 mesi si fossero chiuse le frontiere al turismo straniero e il sistema Paese non avessero incassato neppure un euro da questo business, vitale per la nostra economia, o come se per un anno e mezzo non si fosse più andati al ristorante e in pizzeria. Immaginate 10

anni senza mai andare al cinema o senza comprare più smartphone e tablet. 2 anni di fila senza acquistare e leggere nemmeno un libro o 3 senza nemmeno una partita di calcio.Solo con questi paragoni, forse, ci si può rendere conto dell’astronomico ammontare dei tagli alla spesa alimentare registrati degli ultimi 12 mesi” – conclude l’associazione.

Federalimentare:La spesa alimentare diminuisce di 20 miliardi di euro in 5 anni

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LA QUARESIMA NON È FINITA FocusON

accherone, tu m’hai provocato e io me te magno!” con questa celebre frase l’Albertone nazionale di “Un

americano a Roma” si rivolgeva, quasi a mo’ di sfi da, al piatto di pasta che aveva davanti: espressione indelebilmente fi ssata nelle nostre memorie, senza dubbio sim-bolo di un’italianità con cui, nel bene o nel male, siamo conosciuti all’estero. Ed è pro-prio sulle abitudini alimentari che un son-daggio online di Coldiretti evidenzia come stiano mutando le abitudini degli italiani a tavola, non dovute a scelte personali, ma in particolar modo legate alla crisi, che per-mette sempre meno “lussi”. Interessante è lo studio effettuato da Ismea-Gfk-Eurisko da cui emerge che in Italia nel 2012, in con-trotendenza rispetto al calo generalizzato degli alimenti, sia aumentato , e di molto, il consumo di pasta. Coldiretti conferma il dato parlando di un 32% di italiani che a pranzo è solito mangiare solo un piatto di pasta. In Italia sono stati consumati ben 1.5

milioni di tonnellate di pasta, un alimento che riempie e costa poco, perfetto quindi per fronteggiare la crisi economica in atto. Per ridurre i costi, inoltre, crescono anche i gruppi d’acquisto e le persone che si ri-forniscono direttamente dal produttore, tagliando così i costi della catena della di-stribuzione. Ma tralasciamo per un attimo i dati e diamo voce a coloro che vivono questa situazione in prima persona, gente comune, persone che ci raccontano la loro diretta esperienza nella vita quotidiana. Giuliana, casalinga e madre, ci spiega come si preferisca in questi tempi acquistare i prodotti essenziali- carne, frutta, verdura, pesce - stando attenti a inutili sprechi e approfi ttando delle offerte proposte dai supermercati.Cristina, anziana signora del pescarese, af-ferma di rivolgersi più frequentemente al mercato e all’ortolano di fi ducia, fornito-re di frutta e verdura fresca ad un prez-zo molto conveniente, puntando così su un ottimo rapporto qualità-prezzo. Ma la crisi è un’arma a doppio taglio: colpisce commercianti e consumatori allo stesso

tempo. Roberto, gestore di un minimarket, confessa che la situazione è dura anche per i piccoli imprenditori: se una volta ci si affi dava molto spesso al piccolo nego-zio di alimentari- il quale rappresentava la risposta rapida ed economica al grande supermercato- ora il numero di clienti è sceso drasticamente anche qui, causa l’au-mento dei prezzi necessariamente stabilito dai proprietari per mantenere un piccolo negozio a conduzione familiare. È un cane che si morde la coda, verrebbe da dire. E in occasione delle festività pasquali? In molti confermano la rinuncia agli “extra” tipici di ogni tavolata in famiglia, preferendo i clas-sici uova e agnello a cioccolato e colombe, altri al contempo non intimoriti dai dati fi nanziari, da spread, bot, btp e diavolerie varie, almeno nel giorno di festa, si rega-leranno comunque un pranzo coi fi occhi. Che sia questo l’epilogo della nostra tradi-zione culinaria? Che si tratti di un addio ai rinomati piatti italiani? Al momento non lo sappiamo, ma sicuramente quel buongustaio di Sordi non avrebbe apprezzato.

Viva la pasta!Nutriente e a buon mercato, la soluzione ideale

per alimentarsi in tempo di crisidi Simone Delle Grazie

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e statistiche parlano chiaro, i consumi scendono ma soprattutto è cambiato il modo di fare la spesa. I beni di prima necessità pane, pasta, zucchero comunque continuano

a salire di prezzo. Nei supermercati non si incontrano più persone con i carrelli stracolmi di spesa, come invece accadeva fi no a qualche anno fa. All’uscita da un supermercato incontriamo Fabrizio, giovane di 35 anni, sposato, con un fi glio. “Sono fortunato, sia io che mia moglie lavoriamo, ma il modo di fare la

spesa in famiglia rispetto a qualche anno fa, quando mi sono sposato, è cambiato. Siamo sempre stati oculati in famiglia nel fare la spesa, leggiamo le etichette, confrontiamo i prezzi. Da qualche anno però siamo tornati a fare le conserve in casa e coltivare un piccolo orticello.Con le more che raccolgo facciamo le marmellate che poi mia moglie usa nelle crostate, di cui mio fi glio va ghiotto! Non acquistiamo più il pane, ma compriamo la farina. Con un Kg di farina, a prezzo inferiore all’euro, riusciamo a produrre

due Kg di pane, e tutti sappiamo quanto costa. In più il pane fatto in casa ha un altro sapore e si mantiene fresco molto di più. Abbiamo iniziato qualche anno fa, ricordavo che quando ero piccolo la mia mamma faceva il pane. Un giorno, esasperato dai conti, ho chiamato mia madre e gli ho chiesto quali erano le dosi e la procedura per impastare il pane.Da quel giorno a casa mia non compriamo più pane. Non me ne vogliano i fornai ma, lo stesso discorso vale per le conserve di pomodoro, i dolci, le marmellate e i sottaceti”.

Il pane si fa in casadi Daniela Palantrani

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LA QUARESIMA NON È FINITA FocusON

I dati sui consumi alimentari mettono in luce grandi mutamenti nelle abitudini degli italiani. Secondo un rapporto elaborato da Coldiretti, la loro flessione media è pari all’1,5% circa. L’organizzazione degli imprenditori agricoli ha fornito un quadro molto dettagliato, analizzando voce per voce la spesa degli italiani e interpretando i risultati ottenuti. Una prima, significativa conclusione riguarda le categorie merceologiche finite sotto la forbice: dessert (-10%), bibite (-7%),

caramelle (-6%), liquori (-3%) sono i prodotti a cui hanno cominciato a rinunciare sistematicamente i consumatori. Fra essi figura anche la carne, che ha subito un calo del 6% che, per quanto sia probabilmente da ricondurre a motivazioni di ridotta disponibilità economica, costituisce comunque un importante passo in direzione di una maggiore sostenibilità alimentare. Farina (+8%), olio (+7%), uova (+6%), pane (+3%) e pasta (+3%) sono invece alcuni dei prodotti il cui consumo

è aumentato in questa prima metà del 2012. L’analisi dei dati ha portato Coldiretti a un’altra interessante conclusione: la tipologia degli alimenti in ascesa e le abitudini stesse degli italiani fanno pensare che stia prendendo sempre più piede l’autoproduzione e che le famiglie preferiscano – com’è facile ipotizzare, sempre per motivi economici – preparare in casa prodotti semilavorati come torte, pizza, condimenti, yogurt e tanti altri, piuttosto che acquistarli già pronti e confezionati.

Coldiretti: Per risparmiare meglio “fare in casa”

tempi di magra sono ben lungi da an-darsene, lo si può toccare con mano fa-cendo un giro tra i diversi esercizi com-merciali del centro e respirare l’aria che tira in città a ridosso delle festività pa-squali. Entrando in un noto negozio or-

tofrutticolo, il titolare ha dichiarato senza mezzi termini che la gente in questo perio-do “mangia più poco”. Insomma i teramani “stanno più attenti” e “spendono meno in generale”, dato che la crisi si sente molto e il calo dei consumi è sotto gli occhi di tutti. Sugli scaffali restano soprattutto le primizie, mentre la frutta di stagione viene venduta evitando comunque gli eccessi.Il direttore di un discount ha affermato che il peso della crisi c’è, e pure tanto, tutta-via in maniera minore rispetto alla gran-de distribuzione, anche per via dei prezzi modici adottati dal suo supermercato. Ad ogni modo, risulta evidente che le massaie teramane rinunciano di più ai dolci e acqui-stano il pane con più accuratezza.

In pratica, è stato fotografato un carrello della spesa alquanto parsimonioso in cui si bada di evitare gli sprechi rispetto a qual-che tempo fa.Il proprietario di una macelleria ha rileva-to che al momento le persone tendono a comprare solo lo stretto necessario sof-fermandosi maggiormente sulle carni di terzo e quarto taglio. Invece, è indubbio il crollo dei primi tagli che spesso restano in-venduti nei banconi. Inoltre, quest’anno le prenotazioni per gli agnelli di Pasqua sono precipitate almeno del 50%. La crisi non sta risparmiando nemmeno i panifi ci, infat-ti in uno di questi ci è stato riferito che a causa dello stallo economico i dipendenti hanno dovuto ridurre drasticamente l’ora-rio lavorativo per non perdere il posto. Si vendono il 70% di dolci in meno e, se ce fosse l’occasione o la disponibilità, le ca-salinghe non disdegnerebbero di accapar-rassi il cosiddetto “pane del giorno prima” essendo più a buon mercato.

FRUTTA E VERDURA DI STAGIONE E PANE DEL

“GIORNO PRIMA”

Come la crisi modificale abitudini alimentari dei teramani

Meno carne e primizie, dolci e pasta fatti in casa per risparmiare. Colpite in particolar modo le attività

commerciali del centro storico

È il Codacons che, elaborando gli ultimi dati Istat, lancia l’allarme: “non solo crollano le vendite al dettaglio dei prodotti alimentari, ma la caduta riguarda tutte le forme distributive, dagli ipermercati (-3,7% rispetto a gennaio 2012) ai discount (-0,2%) – si legge sul sito dell’associazione - Se a questo si aggiunge che il valore incorpora sia la dinamica delle quantità che dei prezzi, e che a gennaio l’inflazione su base annua per i prodotti alimentari era del 3,1%, ecco che il dato assume contorni drammatici e possiamo concludere, senza tema di smentita, che gli italiani non hanno più soldi nemmeno per acquistare cibo”.Le vendite dei prodotti alimentari, infatti, sono ormai in caduta libera dal 2007. Se nei primi anni si poteva pensare ad una riduzione degli sprechi ora la tesi non regge più. Il crollo delle vendite degli ipermercati, nonostante le offerte promozionali e le vendite sottocosto, e quello dei discount, ossia anche dei prodotti non di marca meno costosi, dimostrano che la discesa delle vendite alimentari è ormai complessiva e strutturale e non dipende più da uno spostamento dei consumatori tra una tipologia di esercizio e l’altra, alla ricerca dei prezzi più convenienti: “Insomma, gli italiani mangiano meno. Diventa allora fondamentale ridurre la tassazione sul ceto medio - basso. Infatti, fino a che gli italiani sono talmente sul lastrico da dover ridurre persino i consumi alimentari, beni necessari per eccellenza, non vi potrà essere alcuna speranza di ripresa dei consumi e del Pil”.

Codacons:

crollo delle vendite

anche nei discount

di Luca De Angelis

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LU STRESSE del Prof. Lucio Cancellieri

uando si pensa all’Arte, intesa con la A maiuscola, le prime immagini che si creano nella nostra mente sono quelle relative ai grandi centri artistici, a capolavori indiscussi

e largamente proposti: esiste però un’arte ‘diversa’, strettamente territoriale che, pur non comparabile per quantità e qualità con quella ‘uffi ciale’, costituisce un affascinante tassello del patrimonio artistico locale. La straordinarietà dei monumenti che circondano il nostro territorio sta nel fatto che essi ci raccontano la storia del vissuto e della quotidianità di un popolo e il santuario della Scala Santa di Campli costituisce solo uno dei tanti esempi di questo irripetibile mosaico. Il signifi cato e le antiche origini del culto della Scala Santa sono da collegare alla storia della Chiesa dei secoli IV e V, quando la madre dell’imperatore Costantino, Elena, durante un viaggio a Gerusalemme nel 326, trovò sul monte Calvario il legno ritenuto della croce di Cristo. La leggenda narra che la regina portò una parte della croce a Roma insieme a numerose reliquie della Passione, tra le quali i ventotto gradini della Scala Santa, collocandoli nel palazzo della famiglia dei Laterani. La Scala Santa di Roma è indubbiamente il caso artistico più celebre ma, sul territorio nazionale, se ne

Il fascino dell’arte nella quotidianità.

di Ilenia Ciaff oni

Me fa mini’ li nirve assi’ ’lla ggendeche dice che ’sta vita è furtunatesinza cunzedera’ pe’ ’nu mumende’lla bbella vita nostre ch’ha passate.

Rehuarde a jre, sembre mbo’ distandelu monne bbelle assi’ sinza prugresseche ce porte diritte a Cambesandema pe’ ccolpe di li male e de lu stresse. Se llà ’na case cambe tre personeci ni sta quattre de televisione.

Li huajune, nghe ll’ucchje appannillite,pe’ lu cumbjuter, sembre a s’ha strehate,li vite a cammini’ nde li ’mbapitech’a mumende nn’azzacche cchiù la strate.

Mbe’, puteve manga’ lu cellulareche ugne ddo’ secunde sta a chiama’!?Se lu cumbre, nen custe tande care,qualle che custe ahè lu rcareca!

“Duva sti’?”- Stinghe arrete a ’na ruvatte - “Ma.. hi’ fi nite ggià di studiji’? - Noo, nen me va d’apri’ lu zzainatte e pu’ tinghe ’na voje d’arpusi’,

li cumbete assignite ahere truppema tande ji’ dumane facce cuppe -Se panze che la chiame lu cciappande,mo’ ch’a lu cellulare ce se vate,pe’ fasse veda’ bbelle e ’nderessandese va a ffa’ li capille, misciate.

Si pisse su li strisce pedunale? Se nn’arjsce a zumba’ come ’na mmolleo nd’ajute ’nu viggele stradalecapete che t’arrote o te se ’ngolle!

A vedalle te fa simbre cchiù ppanela ggende ch’attraverse ’mbaurite,tra paure e li clacse lundane arvà a la case surde e rambambite.

Su ’stu monne da noje arvuddecatengi sta nnè ppace e nnè tranguilletà,almane su lu monne ch’ha passateci steve tanda voje… de camba’.

Pe’ ’na bbarche sperdute e sinza metenisciuna vende azzuffje cchiù da ’rete.

Scala Santa:

il Santuario e alcuni particolari

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riscontrano altri esempi: quella camplese fu edifi cata grazie all’interessamento di Giampalma Palma, priore della Confraternita delle Sacre Stimmate di San Francesco, in un secolo, il Settecento, fortemente negativo per le sorti di Campli. Non esistono esplicite testimonianze sull’effettiva costruzione del santuario, ma è possibile supporre che sia avvenuta tra il 21 gennaio 1772, data dell’assenso papale da parte di Clemente XIV, e il 1776, anno della benedizione del santuario e della sua apertura al pubblico. La Scala Santa di Campli fa parte del complesso della chiesa intitolata alla Madonna dei Sette Dolori, meglio conosciuta come chiesa di San Paolo, anticamente sede della confraternita delle Stimmate di San Francesco. Il santuario si presenta con una struttura architettonica poco appariscente costituita da un rivestimento ‘povero’, in pietra, per giunta non levigata, rispettando appieno gli intenti religiosi e culturali dell’ordine francescano che rifuggiva da architetture lussuose e ridondanti. Anche l’interno rispecchia una certa sobrietà: non si percepiscono sfarzo e ostentazione ma lo spazio è raccolto al fi ne di favorire la preghiera e la contemplazione. Il santuario della Scala Santa si compone di tre zone d’interesse: due scalinate e la cappella del Sancta Sanctorum, visibile attraverso una

grata di ferro, luogo più intimo dell’intero santuario, contenente preziose reliquie. La scala principale è in legno, costituita da ventotto gradini da salire penitenzialmente in ginocchio così da acquisire il benefi cio dell’indulgenza plenaria, tra immagini della Passione di Cristo; la seconda, invece, è da scendere in piedi tra rappresentazioni festanti di Resurrezione. La lettura delle immagini permetteva anche a chi, in passato, fosse stato analfabeta, di

comprenderne subito il signifi cato.. Sulla scalinata di salita sono collocate sei grandi tele, tre per ogni lato, nelle quali vengono raffi gurati alcuni momenti salienti della Passione di Cristo e, rispettivamente, sulla destra è possibile ammirare “Cristo nell’orto degli ulivi”, “La fl agellazione” e “Cristo che porta la croce”; sulla sinistra “La cattura”, “Ecce homo”, e la “Crocifi ssione”.

La particolarità dei dipinti sta nel fatto che le tele hanno tutte una forma insolita, sono quasi trapezoidali e, durante l’ultimo restauro avvenuto dal 1992 al 1995 , sono emerse anche diversità materica e preparazione di fondo: per due opere in particolare, poi, – “Cristo che porta la croce” e la “Crocifi ssione” – sono dipinte anche le fasce di fi ssaggio al telaio e questo spiegherebbe, sempre se fosse dimostrato, che le tele sono state adattate al santuario della Scala Santa di Campli, tagliandole e portandole alla forma trapezoidale.Esistono, dunque, due problematiche legate alla loro piena comprensione; una riguarda la datazione, visto che nessuna delle opere riporta riferimenti temporali espliciti, l’altra di attribuzione, non essendo presente nessuna fi rma. Si ritiene che le prime quattro tele possano essere attribuite all’opera di Vincenzo Baldati, un artista teramano, che lavora e fi rma il suo operato nel santuario all’interno della cappella del Sancta Sanctorum con data 1781. Certamente attribuibili al giovane pittore sono la decorazione del soffi tto ligneo con angioletti recanti simboli della Passione e canestri di fi ori, le fi gure, a grandezza quasi reale, di Papa Clemente XIV e della regina Elena, la Pietà e le raffi gurazioni nella scalinata di discesa con quattro medaglioni in monocromo blu.

Campli: La Scala Santatra storia e leggenda

La Scala Santa di Roma è indubbiamente il caso artistico più celebre ma...

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al 9 marzo al 5 maggio, il Palazzo de’ Mayo di Chieti ospita le opere di Francis Bacon (Dublino, 1909 - Madrid, 1992) nella mostra “La visione della condizione

umana”, una retrospettiva dedicata ad un artista che ha profondamente segnato la storia dell’arte del Novecento. La pittura di Bacon nasce nei primi anni ’40, quando la tragedia della seconda guerra mondiale si era ormai manifestata in tutta la sua crudeltà. Bacon delinea fi gure deturpate, contorte e mostruose, emblemi del dolore e della solitudine della condizione umana, perennemente segnata dalla violenza. I volti, più di ogni altra cosa, vengono alterati e violati, rifl ettendo le ferite interiori dei soggetti ritratti, come emerge con forza, ad esempio, nelle opere dedicate a Peter Beard e a Michel Leirs. Gli uomini che abitano le sue opere più rappresentative vivono isolati, chiusi in angusti ambienti nudi e squallidi, anche se vivi di colore, imprigionati da reticoli di linee immaginarie che li tengono stretti a delle sedie, a dei letti, o anche ad un regale ed intoccabile trono, come nell’opera “Etude pour un portrait du Pape Innocent

X d’apres Velasquez”, del 1989, coraggiosa ed illuminante rilettura di un classico del seicento. In questi dipinti prendono una prima forma i drammi interiori e i blocchi psicologici dell’artista, che egli, grazie all’espressione pittorica, riesce a rielaborare e sciogliere nella forma compiuta dell’autorappresentazione. La dichiarata angoscia che travaglia Bacon, e a cui l’artista dà forma poetica, è causata tanto dall’esperienza vissuta di un periodo storico tragicamente segnato dalla violenza dei due confl itti mondiali, quanto dal clima altrettanto violento dei suoi personali rapporti familiari. Le tensioni, vissute soprattutto nella relazione con il padre,

sfociarono in un vero e proprio confl itto quando Francis manifestò l’intenzione di dedicarsi completamente all’attività artistica e palesò le proprie tendenze omosessuali. La sua personalità estrema nel 2009 fu accostata, in una splendida mostra allestita alla Galleria Borghese a Roma, a quella di Caravaggio, entrambi considerati “artisti maledetti” che nella loro arte pittorica, hanno espresso il tormento dell’esistenza con pari intensità e genialità inventiva.“La visione della condizione umana” presenta 54 opere grafi che (litografi e, acqueforti e acquetinte) di Bacon, realizzate tra il 1966 e il 1991, appartenenti a una collezione milanese, che consentono di ripercorrere la poetica dell’artista e di misurarsi con i sentimenti che lo hanno guidato nella realizzazione delle sue opere; l’esposizione, ideata da Alfredo Paglione e promossa dalla Fondazione Carichieti, è accompagnata da un catalogo, edito da Allemandi, con testi di Achille Bonito Oliva, Sandro Parmiggiani (curatore della mostra e del catalogo) e brani tratti dal testo introduttivo al “Catalogue raisonné de l’oeuvre graphique” di Bruno Sabatier, pubblicato nel 2012.

In mostra a Chieti le opere di un “artista maledetto”

Francis Baconla visione della condizione umana

Le ferite interiori trasferite nell’espressione pittorica

e il percorso di vita che lo accomuna al Caravaggio

di Mariangela Sansone

In questi dipinti prendono una prima forma i drammi interiori e i blocchi psicologici dell’artista

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atiana Valle, artista eclettica e molto affermata nel suo natio Brasile, con una carriera già consolidata oltreoceano , un giorno ha deciso di allargare i suoi orizzonti ed è appro-

data in Abruzzo, quasi per caso, restando affascinata dal nostro paese. L’unione tra le due culture e il sodalizio artistico con musicisti di grande caratura hanno fatto di Tatiana un’artista completa e preparata, che, con la sua voce straordinaria e il suo spirito carioca, è diventata un punto di rife-rimento importante nel suo amato mondo della musica e dal pubblico che apprezza sempre più numeroso le sue performan-

Tatiana Valle: diario di viaggio

dal Brasile a “Monto[RIO]”

L’artista carioca con l’Abruzzo nel cuore

di Adele Di Feliciantonio

ces a ritmo di samba, forrò, e classici del panorama brasiliano e italiano. La sua ulti-ma creazione artistica è il suo primo disco, nato e registrato a Montorio al Vomano, a MontoRio, come viene defi nito simpatica-mente, grazie all’incontro fondamentale per la sua carriera con Bruno Marcozzi dei Trem Azul e di Ivan D’Antonio degli Stra-toStudios. Per una consacrazione artistica defi nitiva c’era le necessità di un tocco di

italianità, ma soprattutto dell’aria del Gran Sasso. Tatiana, dal Brasile in Abruzzo; perché ha deciso di trasferirsi nel nostro Paese?Ho un’anima zingara! Adoro viaggiare e vole-vo fare un’esperienza all’estero, a Londra! Poi grazie alla mia cittadinanza italo – brasiliana sono venuta nel vostro paese e mi sono lascia-ta conquistare dall’Abruzzo. L’Italia che dove-va essere un punto di “passaggio” cominciava a diventare sempre più casa mia.

Il samba è la sua più grande passione, ma lei è un’artista eclettica che riesce, grazie a una voce straordinaria, a me-

scolare stili e sonorità diverse. Per que-sto viene defi nita una mulher – cama-leo, una donna camaleonte?Amo la defi nizione donna camaleonte che è il nome di un mio pezzo e l’ispirazione del mio nuovo disco. Credo che tutti facciano un per-corso nella vita dove tante volte “cambiamo pelle” e cerchino di “riconoscersi nelle proprie impronte”. Ho una grande capacità di adat-tarmi a nuove situazioni .Adoro sperimentare provando a contaminare il samba con l’armo-nia jazz, funk e tutte le sonorità che ascoltavo da piccola come il Punk Rock cercando di cre-are la mia atmosfera musicale.Il titolo del suo cd in uscita “Livros dos dias” – diario di bordo, descrive questo viaggio reale e culturale dalla sua terra alla nostra?Assolutamente si. Metà dei pezzi sono stati scritti in Brasile e l’altra metà in Italia. I te-sti sono in portoghese e raccontano storie ed esperienze vissute nel “nuovo e vecchio mon-do”. Sicuramente l’unione delle due culture mi ha dato quel qualcosa in più.Il suo lavoro discografi co rappresenta questa commistione di stili e generi che lei tanto ama?Si, spazia dall’atmosfera tribale all’intimità del piano e voce. Ci sono strumenti etnici, suoni elettronici e gli arrangiamenti sono frutto di un processo di sperimentazione musicale tra me e Ivan D’Antonio. Ha collaborato con artisti a livello in-ternazionale, partecipato a trasmis-sioni televisive nazionali e festival di altissima rilevanza, eppure ha inciso il suo disco in un paese teramano, a Montorio al Vomano; quanto la nostra terra è fondamentale per la sua opera e infl uenza la sua arte?Montorio è una terra di artisti! Qui ho trovato l’attenzione e la forza di cui avevo bisogno per realizzare questo progetto. La mia collaborazio-ne ormai fi ssa con il grande batterista e amico Bruno Marcozzi è fondamentale per me . Si dice che il migliore vino sta nella bottiglia più semplice; è vero!Tatiana si sente un po’ anche italiana e in particolare abruzzese?Ho l’Abruzzo nel cuore! Anche se le mie origini sono venete, mi sento adottata da questa terra. Londrina la mia città natale si trova nel centro Sud del Brasile e ha la terra rossa! Ci chiamano “Pé vermelho” cioè “Piede rosso”, perciò essere “terrone” in Italia mi fa soltanto sentire a casa.

Adoro sperimentare...

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riana Fallaci riassume perfettamente, con meravigliosa capacità di sintesi, la diffi coltà e la forza delle donne. La vita è un’opportunità meravigliosa

e anche se spesso ci si lamenta, chi rinuncia a viverla? Il niente è preferibile al soffrire? Ci si aggrappa e si prova a vivere al meglio delle proprie possibilità, o almeno così dovrebbe essere. Ma ci sono ancora persone che non hanno possibilità di scegliere? Sembrerebbe di si: madri che assumono scelte diffi cili e travagliate. Ma fi no a che punto consapevoli? “Trovato feto nel bagno di un bar”, “neonata trovata viva in un cassonetto del centro di Bologna”, “giovane ragazza ha partorito nel bagno

di un McDonald della capitale”. Questi i titoli che la cronaca documenta proprio in questi giorni. Ancora in questo 2013, in cui si parla di progresso e parità, forse non tutte le donne sono ancora libere di scegliere se partorire, o (eventualmente ed entro i limiti consentiti) abortire, legalmente e senza rischiare vita o salute, propria e/o del nascituro, in ospedale. E’ quindi essenziale sapere che l’assistenza è sempre e comunque garantita. Senza considerare gli aspetti legali. In caso di abbandono di un bambino la condanna non è solo morale, ma penale e legalmente perseguita. Il nostro ordinamento proprio per questo fornisce strumenti e aiuti utili alle madri che scelgono di partorire, anche in anonimato, in ospedale. Anche le donne non in regola con il permesso di soggiorno, hanno garantita l’assistenza ed è possibile partorire, assistiti da personale sanitario, senza rischiare, eventualmente l’espulsione. Tutte le mamme hanno diritto all’assistenza sanitaria senza dover temere ripercussioni legali di nessun genere. Il rispetto per la vita e la salute sono al primo posto, sempre, anche se si dovesse optare per l’interruzione volontaria di gravidanza.

“Essere donna è così affascinante.È un’avventura che richiede un tale coraggio,una sfi da che non annoia mai.”(Oriana Fallaci, Lettera a un bambino mai nato)

interruzione di gravidanza a volte è una scelta, altre volte no. Ne sa qualcosa Anna che ci racconta la sua esperienza e ricorda la sua diffi coltà di maternità

e di come si ritrova ad assistere a scene che le sembrano tratte da un fi lm. E’la realtà , senza giudizio. Chi può conoscere

l’esperienza di vita altrui? Quali le scelte e le implicazioni? Un racconto il suo che, in

La vita è un’opportunità meravigliosa e anche se spesso ci si lamenta, chi rinuncia a viverla?

La fortuna di AnnaAborto: una scelta legittima o una “non” scelta

Ero in una corsia di ospedale, purtroppo per la seconda volta...

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…quanto tale, ha in sè delle emozioni. “Ero in una corsia di ospedale, purtroppo per la seconda volta. La mia gravidanza si era interrotta per aborto spontaneo. Diffi cile descrivere quei momenti. Nessun danno permanente, i medici dicevano che a volte accade, che non pregiudicava gravidanze future. Adesso, guardo i miei bambini, le gravidanze non sono state semplici, ma tutto sommato siamo stati bene, e ricordo quei momenti con meno dolore. Resta l’amarezza di episodi che non riesco a cancellare. – continua Anna - Forse il mio è solo pregiudizio, sono stata così fortunata da non essermi mai trovata nella condizione di dover scegliere. Scegliere tra la mia vita, il modo di vivere la mia esistenza e quella dei miei fi gli. – prosegue Anna – Un giorno,mentre ero seduta su una panchina aspettando che i pochi giorni di degenza in ospedale passassero e si colmasse quel vuoto che sentivo dentro, arriva una ragazza, giovanissima, va al bancone degli infermieri , consegna dei documenti e chiede conferma di un appuntamento. Poco dopo un’altra ragazza, anche lei consegna dei documenti che le erano stati chiesti e

domanda se tutto è a posto per procedere con l’intervento la settimana successiva. Ne arriva una terza, e a quel punto capisco e realizzo. In fondo il mio cervello rifi utava la realtà. L’esperienza e la scena della terza ragazza non mi lasciano dubbi. Erano lì per abortire, infatti l’infermiera addetta, parlando sottovoce, anche se il silenzio era quasi spettrale, chiarisce alla ragazza che se non fornisce i documenti e gli esami necessari entro quella settimana, dopo non si potrà più intervenire perché si è a limite con i tempi. E l’unica cosa che continua a risuonarmi nella testa – conclude la nostra Mamma – è l’ultima frase dell’infermiera : dopo il terzo mese non è più possibile interrompere la gravidanza”.

Adesso, guardo i miei bambini, le gravidanze non sono state semplici, ma tutto sommato siamo stati bene, e ricordo quei momenti con meno dolore

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a nascita di un bimbo è sempre e comunque un evento straordinario che incide fortemente nella vita di una donna, modifi candone aspetti concreti, emotivi e relazionali.

Non per tutte le donne , tuttavia, la maternità è un evento positivo. Le motivazioni possono essere estremamente complesse e articolate per cui, nel corso della gravidanza, soprattutto in situazioni di diffi coltà, è indispensabile che la donna sia comunque seguita in maniera qualifi cata, per la tutela sua e del nascituro. Questo al fi ne di evitare decisioni affrettate e situazioni a volte drammatiche, al momento del parto. Affi nché le scelte delle donne siano libere e consapevoli occorre sostenerle, ascoltarle e informarle. In ospedale, al momento del parto, viene garantita la massima riservatezza, con interventi adeguati, che assicurino che il parto resti in anonimato, anche dopo le dimissioni. La donna che non riconosce il bambino, e il neonato, sono i due soggetti che la legge tutela, come persone distinte. La legge infatti, consente alla madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’Ospedale dove è nato (DPR 396/2000, art. 30, comma 2) affi nché

ne sia assicurata l’assistenza e tutela giuridica. Il nome della madre rimane per sempre segreto e nell’atto di nascita del bambino viene scritto “nato da donna che non consente di essere nominata”. Il diritto a rimanere una mamma segreta prevale su ogni altra considerazione o richiesta e costituisce elemento di sicurezza per quante dovessero decidere, aiutate da un servizio competente ed attento, di partorire nell’anonimato.Se la madre sceglie questa soluzione, la dichiarazione di nascita è fatta dal medico o dall’ostetrica, entro il termine di 10 giorni dalla nascita - “La dichiarazione di nascita è resa da uno dei genitori, da un procuratore speciale, ovvero dal medico o dalla ostetrica o da altra persona che ha assistito al parto, rispettando l’eventuale volontà della madre di non essere nominata” (DPR 396/2000, art. 30, comma 1), e consente la formazione dell’atto di nascita.Il nascituro è riconosciuto dalla legge come “persona”, cui è attribuita la capacità giuridica, cioè la titolarità di diritti. Sono garantiti i diritti inviolabili della persona, il diritto all’identifi cazione, al nome, alla cittadinanza, alla certezza di uno status di fi liazione, alla educazione e alla crescita

Partorirein anonimato, si può

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in famiglia. Al neonato non riconosciuto devono essere assicurati specifi ci interventi, secondo precisi obblighi normativi, per garantirgli la dovuta protezione, nell’attuazione dei suoi diritti fondamentali.La madre che ha particolari e gravi motivi che le impediscono di formalizzare il riconoscimento, può chiedere al Tribunale per i Minorenni, un periodo di tempo per provvedere al riconoscimento, che comunque non puo’ essere superiore a due mesi, periodo in cui la madre deve continuare ad avere regolari rapporti con il bimbo. Il riconoscimento può essere fatto dal genitore che abbia compiuto 16 anni.

Il bambino non riconosciuto può essere adottato. La segnalazione di situazione di abbandono del neonato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni deve essere immediata. Cio’ consente l’apertura di un procedimento di adottabilità e l’individuazione di un’idonea coppia adottante. Al neonato sarà così garantito il diritto a crescere ed essere educato in famiglia ed assume lo status di fi glio legittimo dei genitori che lo hanno adottato. Nella segnalazione e in ogni successiva comunicazione all’autorità giudiziaria devono essere omessi elementi identifi cativi della madre.

Linee di indirizzo aborto medico o farmacologico (RU 486)

L’interruzione volontaria di gravidanza attraverso il metodo farmacologico è una procedura medica, distinta in più fasi, che si basa sull’assunzione di al-meno due principi attivi diversi, il mife-pristone (RU486) e una prostaglandina, a distanza di 48 ore l’uno dall’altro. Il mifepristone, interessando i recettori del progesterone, necessari per il man-tenimento della gravidanza, causa la cessazione della vitalità dell’embrione; l’assunzione del secondo farmaco, della categoria delle prostaglandine, ne de-termina l’espulsione. In Italia è possibile ricorrere all’inter-ruzione volontaria di gravidanza con il metodo farmacologico dietro richiesta della persona interessata, in regime di ricovero ordinario, nel rispetto della leg-ge 194 del 1978.

Linee guida

Sulla base dei pareri del Consiglio supe-riore di sanità, il Ministero della Salute ha emanato apposite Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravi-danza con mifepristone e prostaglan-dine. Il documento, del 24 giugno 2010, sottolinea soprattutto i punti principali del consenso informato.

fonte: www.salute.gov.it

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di Clementina Berardocco

ome ci ricordano le Linee Guida del 12 Luglio 2012, i “Disturbi Specifi ci di Apprendimento (DSA) interessano alcune specifi che abilità dell’apprendimento scolastico, in un contesto di

funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafi ca”. Le abilità che possono essere compromesse sono di lettura (dislessia), di scrittura (disgrafi a e disortografi a), di fare calcoli (discalculia). Secondo le ricerche scientifi che l’origine di tali disturbi è neurobiologica, con una matrice evolutiva e si manifestano con un’atipia dello sviluppo. Ma ci sono delle novità, come ci illustra la dottoressa Moira Di Luigi, psicologa e psicoterapeuta.

La dottoressa Moira Di Luigi,

psicologa e psicoterapeuta, spiega

l’importanza della diagnosi precoce

attraverso la collaborazione tra

scuola, famiglia e specialista

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Recenti ricerche scientifi che effettuate da vari istituti tra cui l’Istituto di Ortofonologia e l’Istituto Wartegg di Roma, il Dipartimento di Psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell’Università degli Studi di Padova, hanno rilevato anche che la componente emotiva è precedente al DSA e che l’insuccesso scolastico aggiunge una diffi coltà ad uno stato già esistente. Il lavoro è stato realizzato su un campione di 61 bambini con DSA, e relativi genitori, confrontati in un secondo tempo con un campione di controllo di bambini

normodotati. Pertanto, si è evidenziata una percentuale signifi cativa, sia nei genitori che nei bambini, di problematiche legate all’ansia.Quali ulteriori elementi sono emersi dalla ricerca?Nelle famiglie di questi bambini sono emersi livelli più elevati di stress parentali, livelli di effi cacia genitoriale carenti e problematiche nella relazione genitore-fi glio e a tal proposito l’indagine effettuata sui genitori ha rilevato che il 71% delle madri e il 78% dei padri sono stati a loro volta bambini con ansia di separazione dalle fi gure genitoriali.E quindi l’ansia assume un ruolo fondamentale?Certo, perché si tratta di bambini con una bassa autostima e diffi coltà a relazionarsi con i pari e, seppur dotati di un buon bagaglio di risorse psicologiche, questo risulta essere “congelato” a causa di un malfunzionamento affettivo.

Solitamente un disturbo specifi co del linguaggio viene considerato un segnale premonitore signifi cativo di possibili DSA?Non sempre, visto che le ricerche attestano che i bambini al di sotto dei 5 anni che presentano un disturbo del linguaggio hanno una probabilità di sviluppare un DSA che va dal 35 % al 75%. Quindi appare determinante una diagnosi precoce?È fondamentale, se consideriamo che prima si interviene e prima è possibile evitare lo

sviluppo di un DSA o comunque fare in modo che esso possa essere contenuto in modo opportuno. Per questo è bene promuovere un’“identifi cazione rapida” del problema, un lavoro che può già essere svolto nella Scuola dell’Infanzia. Perché tutto questo sia possibile è necessario che gli insegnanti delle Scuole dell’Infanzia, meglio se con il supporto di esperti, siano messi nelle condizioni di effettuare osservazioni analitiche su tutti gli alunni. Qual è il ruolo dell’insegnante della Scuola dell’Infanzia?Nell’ottica della prevenzione, l’insegnante deve individuare immediatamente qualsiasi forma di disagio in riferimento alle aree percettive (visive, tattili, uditive...) all’area corporea e dell’orientamento spazio-temporale, alle abilità legate alla motricità globale, all’attenzione, alla memoria e alle competenze linguistiche. Successivamente l’insegnante deve segnalarlo alla famiglia e/o allo psicologo presente nelle

Ansia e disturbi dell’apprendimento scolastico

LA “RELAZIONE PERICOLOSA”

Scuole, dove è attivo un servizio di consulenza.Ma anche se l’insegnante si accorge che sono presenti dei segnali predittivi, cosa può fare se la famiglia non è d’accordo?Anche la Legge 170/2010 e le citate Linee Guida ribadiscono il ruolo primario della famiglia e del Dirigente Scolastico. Quest’ultimo deve attivare interventi preventivi e trasmettere alla famiglia apposita comunicazione. I genitori si rivolgono ad uno specialista per la valutazione del caso e poi dovrebbero consegnare la diagnosi alla scuola, ma questa fase non è sempre scontata. Il rischio è quello di perdere del tempo prezioso per intervenire adeguatamente. Pertanto, il Dirigente Scolastico, il Referente DSA di Istituto e gli insegnanti dovrebbero trovare un canale comunicativo effi cace per raggiungere lo scopo: garantire il diritto allo studio.Quali sono i trattamenti opportuni per una “presa in carico”?La”presa in carico” come ci ricorda la Consensus Conference è un processo integrato e continuativo attraverso cui devono essere garantiti e coordinati gli interventi per favorire la riduzione del disturbo, l’inserimento scolastico, sociale e lavorativo dell’individuo, orientato al più completo sviluppo delle sue potenzialità. Nello specifi co dei DSA, lo scopo della “presa in carico” è modifi care in senso positivo i diversi tipi di prognosi. Occorre intraprendere un percorso

multidisciplinare per intervenire ed offrire un intervento adeguato in base alle aree carenti: psicomotricità, logopedia, psicoterapia, terapia cognitiva, terapia ortottica, ecc... e ciò rientra in un progetto riabilitativo.Recentemente il Comune di Teramo con la collaborazione dell’Associazione Persona e Tutela, ha organizzato un corso formativo-esperenziale rivolto a tutti gli insegnanti delle scuole primarie della nostra città... Sì, i corsi dal titolo “I disturbi dell’apprendimento scolastico: nuove prospettive” sono stati avviati già dal mese di Marzo e con essi si intende mettere in risalto la componente emotivo-relazionale che gioca un ruolo fondamentale nel DSA. Questi corsi sono condotti dalla sottoscritta, in collaborazione con la Dott.ssa Laura Corona e la Dott.ssa Emanuela Torbidone al fi ne di sensibilizzare maggiormente tutti coloro che quotidianamente si imbattono con tali problematiche.

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nche quest’anno il ministe-ro dell’istruzione (MIUR) è stato organizzatore della corsa campestre giovanile, nell’ambito dei giochi spor-tivi studenteschi e nell’im-pegno di avviare sempre

più giovani alla pratica sportiva. La fi nale nazionale si è tenuta il 6 aprile, e non a caso la scelta della location è ricaduta sulla città de L’Aquila, che in quella data ha ri-cordato il tragico sisma del 2009.L’evento si è svolto agli impianti sportivi “Centi Colella” con la partecipazione di circa 600 atleti. La cerimonia uffi ciale di apertura si è tenuta alle 18 del 5 aprile in piazza Duomo,alla presenza delle autorità della FIDAL, del CONI e del CIP oltre che del MIUR, con il determinante supporto della fondazione “6 aprile per la vita” e dell’associazione civica “ jemo ‘nnanzi”, i quali hanno onorato l’evento con una lun-

ga bandiera tricolore con il nome dell’as-sociazione stessa. Dopo la presentazione e la sfi lata delle squadre nazionali di allievi/e e cadetti/e si è tenuto uno spettacolo di rievocazione storica a cura del gruppo “Sbandieratori aquilani”. Un pò provati ,gli artisti, dal tempo non fa-vorevole, ma di eccellente presenza. Tra le presenze più gradite ed entusiasmanti per gli spettatori, il gruppo Falconieri aquilani, rappresentato dallo scrittore e noto adde-stratore Giovanni Granati che ha portato in piazza splendidi esemplari rapaci.L’intervento del Dr.Massimo Cinque ha te-nuto la piazza con il fi ato sospeso, lui che il 6 aprile ha subito la tragica scomparsa della moglie e dei due fi gli. Un interven-to il suo che ha scandito il vero motivo della presenza di ognuno in quella piazza: “Domani, come ogni anno, celebreremo la fi nale dei giochi sportivi studenteschi e anche il ricordo del terremoto che ci ha

UNA COMUNITÀ CHE RINASCE

DALLA SCUOLAdi Chiara Santarelli

L’Aquila

quattro

anni dopo

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colpiti, ma le coincidenze non esistono. Occorre ripartire da un valore sempli-ce, di uguaglianza e collaborazione, per non dimenticare il segno che questa vita ha scalfi to sugli abruzzesi”. Ha pregato il Dr.Cinque, che ognuno degli astanti por-tasse una parte di quell’incontro con sé ed un pensiero nel cuore, una volta tornati nelle rispettive case. Si è osservato un mi-nuto di silenzio, sentito e commosso, una preghiera a tratti interrotta da un singhioz-zo soffocato. A seguire, nello svolgersi delle cerimonie, i coordinatori di educazione fi sica e spor-tiva, Antonello Passacantando e Andrea Sassoli, rispettivamente responsabili per l’Abruzzo e l’Emilia Romagna, e anche in questo caso la scelta dei relatori ha saputo rendere omaggio alla profonda ferita che ha accomunato le due regioni; poi gli in-terventi dell’’assessore aquilano allo sport, il presidente CONI Abruzzo , il rappresen-tante aquilano del Ministro della Pubblica Istruzione ed il presidente della Consulta Regionale degli studenti delle scuole supe-riori, il quale, visibilmente commosso, ha

raccontato i pensieri degli studenti aquila-ni, stanchi di vedere la propria città come una città fantasma, resa inospitale. Cre-sciuti in fretta, questi studenti cominciano a combattere per il diritto di ricostruzione e hanno colto l’occasione per anticipare la notizia della riapertura del campo di atleti-ca leggera, i cui lavori dovrebbero conclu-dersi tra qualche mese. Tutti a ricordare come sia necessario ri-cominciare a crescere partendo dalla co-munità. Infi ne, i ragazzi della scuola media “Dante Alighieri” hanno eseguito l’Inno di Mameli e la ginnasta Elisa Santoni è stata portatrice della fi accola di buon auspicio che ha illuminato la facciata della cattedra-le di San Massimo. “Sia questa fi accola di buona fortuna ad ogni sportivo qui accor-so e un simbolo per non dimenticare che una comunità, per rinascere, deve partire dal senso di uguaglianza e anche se il tem-po non ci ha aiutato,non ci ha impedito di ritrovarci qui, insieme “ Queste le parole con cui si è conclusa la manifestazione, per ricordare l’Aquila, non più come una città abbracciata dal silenzio.

Cresciuti in fretta, questi studenti cominciano a combattere per il diritto di ricostruzione...

L’intervento del Dr.Massimo Cinque ha tenuto la piazza con il fiato sospeso, lui che il 6 aprile ha subito la tragica scomparsa della moglie e dei due figli.

Foto di: Gianmarco Di Anastasio

Associazione JEMO ‘NNANZI

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inin “Prima“PrimaPaginaPagina” Sport” Sport

l gruppo di ricerca Explora, presiedu-to dall’esploratore Davide Peluzzi, ha come scopo la condivisione e la cono-scenza delle aree selvagge della terra , attraverso lo studio dei “popoli estre-mi”. Dopo gli importanti progetti di

ricerca effettuati sull’Artico, l’Himalaya, le Ande, l’Antartide e l’Africa, si confronta ora con un’altra sfi da ritornando in Nepal.

“Gaurishankar 2013 - Le Acque degli Dei” è il nome di questo nuovo progetto che rappresenta , nell’anno Internazio-nale promosso dall’Onu dell’Acqua e della Cooperazione, una continuità della precedente spedizione, denominata Earth Mater 2011, nella regione nepalese del Rolwaling. Il progetto si articola in più fasi e riguarderà aspetti delicati che rappresen-

tano delle vere e proprie emergenze in Nepal: sanitario, economico – turistico e delle infrastrutture. L’organizzazione ha coinvolto a pieno rit-mo il team della Explora, che ha potuto contare su una larga cooperazione a livello internazionale, istituzionale, economica , tecnica e universitaria degli enti di ricerca di genetica (dell’Università di Bologna) che studiano le migrazioni dei popoli di etnia mongola. In primavera la prima fase del Gaurishan-kar 2013 riguarderà l’aspetto sanitario. “L’Explora Nunaat International invierà alle strutture sanitarie della Ong Help Nepal, grazie al nostro contributo economico – af-ferma l’ing. Alfredo Altitonante del club Lions di Teramo e Lions 5 Circoscrizione Abruzzo - 1000 paia di occhiali da vista e protettivi ai raggi UV per la prevenzione del-la cecità precoce nei villaggi ad alta quota in Nepal – Katmandu.” Inoltre i club hanno

anche fi nanziato la spedizione di una se-rie di attrezzature medico – specialistiche procurate dalla Explora: un sistema televi-sivo per endoscopia, un riunito dentistico,

La spedizione teramana in Nepalcon il progetto Gaurishankar 2013

“LE ACQUE DEGLI DEI”di Adele Di Feliciantonio

L’organizzazione ha coinvolto a pieno ritmo il team della Explora, che ha potuto contare su una larga cooperazione a livello internazionale

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Sport inin “Prima“PrimaPaginaPagina” ”

cinque apparecchi per l’emodialisi e un gruppo di continuità.E’ proprio la ONG Help Nepal che si oc-cupa del problema, grave, della sanità nepa-lese e gestisce ospedali, riscontrando che le emergenze maggiori sono quelle dirette a curare il prolasso dell’utero, molto fre-quente nelle donne, gli interventi in cam-po oculistico e le patologie cardiologiche infantili che causano un alto numero di decessi. “Grazie alla BITe B siamo riusciti a reperire strumenti che permettono di salvare molte vite – ci spiega Davide Peluzzi.”La BITeB è infatti un banco informatico, tecnologico e biomedico che offre macchi-nari ospedalieri dismessi, ma ben funzio-nanti alle associazioni non profi t attive nei paesi in via di sviluppo, dando alle tecnolo-gie non più in uso una “seconda occasio-ne” al servizio della solidarietà. “E sempre in questo primo momento ci sarà lo sviluppo del progetto pilota “The Man” sul miglioramento, attraverso un’ottimizzazione della logistica, delle condizioni dei portatori in Himalaya.” (www.exploralimits.com)“La seconda fase – continua il Presidente Davide Peluzzi – inizierà a ottobre quando ci sarà la partenza della spedizione, alla quale partecipa anche il Cai Abruzzo, con destina-

zione la regione del Rolwaling. L’obiettivo sarà di tipo umanitario e grazie al supporto del go-verno nepalese, realizzeremo la costruzione di un piccolo acquedotto nel villaggio del Singati. Il Nepal è, infatti, ricchissimo di acqua, ma la maggior parte è infetta. Questo comporta una mortalità altissima, soprattutto tra i bambini. Per questo, ispirati dal modello della “Casa

dell’Acqua” della provincia di Milano e in col-laborazione con la SRDC di Katmandu, che ci appoggerà per la parte logistica e tecnica, verrà costruito quest’importante infrastruttu-ra idrica.” Infi ne la terza e ultima fase sarà

di impronta esclusivamente esplorativa. In Nepal il turismo alpinistico è la fonte pri-maria di sostentamento economico e in esso si muove un microcosmo di gente che lavora, come i caratteristici portatori. “Il nostro compito, grazie al contributo del Cai Abruzzo, Cai L’Aquila e Cai Arsita, sarà quello di realizzare la spedizione per far conoscere al mondo le bellezze del Nepal più remoto ; tenteremo l’esplorazione alpinistica di una montagna senza nome individuata nel 2011 nell’area del KangNakugo, al fi ne di realizzare un ruolo di promozione del territorio.Tutto questo – conclude il Presidente – senza tralasciare il simbolismo che ci ac-compagna sempre nelle nostre spedizioni. Quest’anno non sarà la “pietra”, ma “l’acqua” a rappresentarci;” preleveremo un contenitore dell’acqua del lago delle Danze di Gabriele D’Annunzio, in onore del 150esimo anniversa-rio della sua nascita e un contenitore con l’ac-qua di fusione del nostro ghiacciaio Calderone sul Gran Sasso. Entrambi verranno depositati in alta quota in Himalaya sui laghi sacri tra Nepal e Tibet. Tut-to questo per ricordare l’importanza dell’ac-qua, come fonte di vita, come purezza, come montagna e cielo, oltre le terre estreme : “Le Acque degli Dei”!”

Il nostro compito, sarà quello di realizzare la spedizione per far conoscere al mondo le bellezze del Nepal più remoto

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di Gianfranco Puca avvocato e mediatore professionista

a Corte di Cassazione, con la sentenza n. 18853/2011, ha sta-bilito che l’infedeltà coniugale, realizzata in modo tale da lede-re la dignità e l’onore dell’altro coniuge, rappresenta un vero e

proprio illecito civile, che può portare al risarcimento dei danni a favore del coniu-ge che ha subito il tradimento. La Sig.ra Giulia (nome di fantasia) cita in giudizio il

marito dinanzi al Tribunale, per ottenere la condanna dello stesso al pagamento dei danni biologici ed esistenziali causa-ti dalla violazione dei doveri nascenti dal matrimonio, con particolare riferimento all’obbligo di fedeltà, avvenuto con moda-lità particolarmente frustranti, in quanto la relazione extraconiugale del marito era nota ed era stata intrapresa con altra don-na sposata.

inin “Prima“PrimaPaginaPagina” il Legale” il Legale

Infedeltà coniugale e risarcimento danni

Il caso del bambino conteso di Padova

Chi tradisce paga

e immagini del bimbo di Padova prelevato “a forza” da agenti della Polizia in esecuzione di una ordinanza del Tribunale dei minori di Venezia sono entrate a far parte della -brutta- storia

giuridica dell’affi damento di un minore, e, di recente, la Cassazione, è intervenuta sul caso giudiziario, annullando la decisione del

Tribunale dei Minorenni. Con la sentenza n. 7401 depositata il 20.3.13, la Suprema Corte cassa (vale a dire annulla) il decreto del Tribunale di Venezia, sostenendo, sostanzialmente, come il Giudice collegiale non abbia provveduto a verifi care la attendibilità della teoria scientifi ca alla base della PAS. La Corte ha evidenziato, in primo luogo, la sussistenza del dubbio circa

la validità scientifi ca di tale sindrome, non riconosciuta come sindrome o malattia dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM); la Corte, inoltre, ha rilevato la “assenza di fondamento di tale teoria”, facendo riferimento a studi di psicologi in Spagna ed Argentina, che hanno portato anche alla redazione di una nota informativa diffusa negli USA, con

La sindrome da alienazione parentale (PAS) non hafondamento scientifi co

La Cassazione annulla l’ordinanza del Tribunale di Venezia non ritenendo valida l’attendibilità della teoria

di Gianfranco Puca avvocato e mediatore professionista

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Il Tribunale adito, espletata anche una consulenza tecnica d’uffi cio sulle con-dizioni fi siche della moglie, rigettò la domanda; la sentenza fu appellata dalla Signora dinanzi alla Corte d’Appello com-petente, e la corte rigettò l’appello, con-fermando quindi la decisione del Tribunale.La donna decise quindi di propor-re ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d’Appello.La Cassazione, in primo luogo, stabilisce chiaramente come la mancanza di una sentenza di separazione con addebito non sia preclusiva della successiva azione risarcitoria; nel caso di specie, infatti, i co-niugi erano pervenuti ad una separazione consensuale. L’art. 151 codice civile, infatti, attribuisce al giudice della separazione la cognizione sulla violazione dei doveri na-scenti dal matrimonio unicamente in re-lazione alla pronuncia sull’addebito e alle conseguenze giuridiche che si ricollegano a tale pronuncia, vale a dire l’esclusione del diritto al mantenimento e la perdita della qualità di erede riservatario e di erede le-gittimo (artt. 156, 548 e 585 codice civile); per la Cassazione non è individuabile alcu-na norma di diritto, nè tanto meno ragioni di ordine sistematico nel diritto di famiglia, che rendano pregiudiziale la pronuncia di addebito rispetto alla domanda di risarci-mento danni, in quanto la violazione dei di-ritti nascenti dal matrimonio può dare ori-gine a molteplici conseguenze, alcune delle quali previste dal diritto di famiglia (sopra indicate) e altre non previste dal diritto di famiglia ma che possono produrre un il-lecito civile con il diritto al risarcimento del danno. In conclusione anche l’eventuale pronuncia di addebito avrebbe come con-seguenza solo l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge, e non una automatica pronuncia di risarcimento del danno, che deve essere provata in giudizio. Per la Cas-sazione l’art. 2059 codice civile disciplina i limiti e le condizioni per la risarcibilità dei pregiudizi non patrimoniali e, secondo una lettura costituzionalmente orientata, tali danni sono risarcibili se: a) il fatto illecito sia astrattamente confi gurabile come rea-to: b) ricorre una fattispecie in cui la legge espressamente consente il ristoro del dan-no non patrimoniale anche al di fuori di una ipotesi di reato; c) quando, al di fuori delle due ipotesi precedenti, il fatto illecito abbia violato in modo grave diritti invio-labili della persona, come tali oggetto di tutela costituzionale; in tal caso la vittima avrà diritto al risarcimento del danno non

patrimoniale scaturente dalla lesione di tali interessi, che, al contrario delle prime due ipotesi, non sono individuati “ex ante” dalla legge, ma dovranno essere selezionati caso per caso dal giudice. Quest’ultimo dovrà accertare la violazione del dovere di fedeltà e dovrà anche accertare la lesione di un diritto costituzionalmente protet-to; inoltre dovrà essere provato il nesso di causalità tra la violazione ed il danno, il quale, per essere risarcibile, non potrà consistere nella sola sofferenza psichica causata dall’infedeltà.La Suprema Corte, cassando la sentenza impugnata, ha quindi elaborato il seguente

principio di diritto, che dovrà essere ap-plicato dalla Corte d’appello alla quale la causa è stata rinviata : “I doveri che deriva-no ai coniugi dal matrimonio hanno natura giuridica e la loro violazione non trova ne-cessariamente sanzione unicamente nelle misure tipiche previste dal diritto di fami-glia, quale l’addebito della separazione, di-scendendo dalla natura giuridica degli ob-blighi su detti che la relativa violazione, ove cagioni la lesione di diritti costituzional-mente protetti, possa integrare gli estremi dell’illecito civile e dare luogo al risarci-mento dei danni non patrimoniali ai sensi dell’art. 2059 codice civile, senza che la mancanza di pronuncia di addebito in sede di separazione sia preclusiva dell’azione di risarcimento relativa a detti danni”.

il Legale il Legale inin “Prima“PrimaPaginaPagina” ”

occorre sempre dare maggiore ascolto al minore e alle sue esigenze e preferenze

la quale si evidenziava la “pericolosità” dell’utilizzo di tale teoria nel sistema penale. Per la Cassazione, quindi, il decreto va annullato; la vicenda (umana e giuridica) avrà quindi un altro sicuro sviluppo. In linea generale che un genitore separato possa (a volte volontariamente) inviare messaggi denigratori nei confronti dell’altro, allo scopo di essere “il preferito”, o con lo scopo di allontanare l’altro genitore, è una situazione assai diffusa nelle vicende di separazione dei coniugi, ma il reale problema è un altro.PAS o non PAS, sindrome o non sindrome, il problema è sempre lo stesso: il Giudice deve cercare di intervenire in una situazione molto diffi cile, magari con provvedimenti progressivi, e, cosa più importante, occorre sempre dare maggiore ascolto al minore e alle sue esigenze e preferenze.

I doveri che derivano ai coniugi dal matrimonio hanno natura giuridica e la loro violazione non trova necessariamente sanzione unicamente nelle misure tipiche previste dal diritto di famiglia...

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inin “Prima“PrimaPaginaPagina” Consumatori” Consumatori

La denuncia di Adusbef e Federconsumatori

L’auto ecologica che lusso!

onsumi che scendono e famiglie che arrancano e anche il mercato dell’auto ne risente. E non solo in Italia. Il mese di febbraio, infatti, ha fatto registrare un calo in Europa

del 10,2% rispetto all’anno passato. Record negativo di vendite nei 27 paesi dell’Unione Europea con meno di 830mila immatricolazioni. Purtroppo i dati sono incisivi anche per la Fiat che ne esce straziata. Gli stanziamenti per incentivi fatti dal Governo, 120milioni in 3 anni, di cui solo 4,50 nel 2013 destinati ai privati, appaiono assolutamente irrisori e non risolutivi. Sottolineiamo che gli incentivi sono limitati all’acquisto di auto ibride: GPL, metano, elettrico o idrogeno. Facendo un rapido calcolo considerando che il contributo mimino è di 2mila euro i veicoli ecologici messi in circolazione sarebbero al massimo 2.250. Veicoli, come ben noto, il cui acquisto è più oneroso; il contributo

andrebbe a pareggiare soltanto il maggior costo sostenuto rispetto all’acquisto di un tradizionale veicolo a benzina.

Le associazioni consumatori si stanno facendo promotori di richiesta di aumentare gli incentivi e di prevederne anche per chi demolisce un veicolo euro 0 acquistandone uno, anche usato, ma almeno categoria euro 4. Difatti, sono diminuiti anche i passaggi di proprietà per acquisto di veicoli usati, non solo le nuove immatricolazioni. E’ doveroso ricordare che la tutela dell’ambiente puo’ passare anche attraverso l’aiuto alle famiglie. E’ frequente la situazione in cui chi possiede un automezzo euro 0, non puo’ cambiarlo per acquistare un euro 4, più ecologico, perchè troppo costoso per il bilancio familiare.

di Ottavio Caporali

Le associazioni consumatori si stanno facendo promotori di richiesta di aumentare gli incentivi...

nche troppo verrebbe da dire, siamo un po’ ironici ma il servizio è reale. Sul sito di Equitalia è disponibile un opuscolo informativo che illustra il servizio estratto conto on line.

Tramite questa procedura è possibile accedere e verifi care la propria posizione dal 2000 ad oggi, tramite dei dati(nome utente e password) forniti dall’Agenzia delle Entrate o dall’INPS. Il servizio attivo 7 giorni su 7, senza limiti di orario consente di verifi care e conoscere con immediatezza se ci sono cartelle da pagare, importi, dettaglio dei singoli codici tributo oltre ad una ripartizione dettagliata di spese ed interessi. Si può inoltre rilevare se sono stati emessi provvedimenti quali

ipoteche, fermi amministrativi oppure sgravi. E’ superfl uo precisare che è possibile pagare anche on line per regolarizzare la propria posizione. L’opuscolo informativo è scaricabile sulla home page del Gruppo Equitalia: www.gruppoequitalia.itMa le novità non fi niscono qui. Dal 1 Maggio il tasso degli interessi di mora

applicato da Equitalia, aumenterà del 15%. Dal 4,55% lieviterà fi no al 5,22%.Una vera e propria stangata per le famiglie italiane già oberate dai debiti. “Una vera assurdità. – per i Presidenti di Adusbef e Federconsumatori – che cade proprio in un momento drammatico . Il dato è preoccupante soprattutto se si pensa allo stato in cui si trovano già molte famiglie italiane a causa di debiti. Ricordiamo ancora con sgomento i suicidi, a causa dei troppi debiti e gli omicidi nelle sedi di Equitalia”. Le associazioni dei consumatori auspicano un deciso riassetto dell’organizzazione della struttura di Equitalia che migliori il rapporto con il pubblico ed eviti ai contribuenti giornate intere in coda agli sportelli, piuttosto che aumenti dei tassi di interesse.

Equitalia più vicina (e più severa) con i contribuentiAumentano i servizi telematici ma anche i tassi di mora

di Ottavio Caporali

È superfluo precisare che è possibile pagare anche on line per regolarizzare la propria posizione

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Consumatori Consumatori inin “Prima“PrimaPaginaPagina” ”

stato attivato nel corso della seconda metà di Marzo lo Spor-telloMobile dell’INPS, mediante il quale l’Istituto eroga i propri servizi a chi ha diffi coltà a spo-starsi per recarsi presso i propri

sportelli. Altra grande novità risiede nel fatto che da quest’anno il modello CUD, non verrà più spedito a casa dei pensionati ma gli stessi, dovranno prelevarlo on-line. L’INPS illustra dati positivi ed alti accessi al servizio, ma resta diffi cile pensare ad un nonno ottantenne che digita codici e password per stampare il proprio CUD. Ovviamente lo stesso dovrà rivolgersi ad un Caf, un consulente o allo Sportello Mobile per avere la propria certifi cazione. Il servizio Sportello Mobile nella sua fase di attivazione è stato dedicato a più di 605mila invalidi civili e ultra 85enni titolari di indennità di accompagnamento. I servizi erogati vanno dal cambio di indirizzo a variazione dell’uffi cio pagatore, dal rilascio del CUD, appunto, al ri-

lascio di estratti conti, al rilascio di Pin. L’Inps ha inviato ai pensionati una lettera contenente i numeri telefonici dello Sportello mobile ed il proprio codice identifi cativo, necessario per fruire del servizio. Va sottolineato che i servi-zi erogati vengono gestiti presso le varie sedi Inps da personale centralinista disabile(non vedente o ipovedente) anche per favorire in-tegrazione socio-lavorativa.

L’Inps e i nuovi servizi telematiciIl CUD on line

di Antonella Lorenzi

l servizio Sportello Mobile nella sua fase di attivazione è stato dedicato a più di 605mila invalidi civili

i applica sulle somme

iscritte a ruolo,

quando è decorso inutilmente

il termine di 60 giorni dalla

notifica della cartella. Gli

interessi decorrono dalla notifica della

cartella fino alla data del pagamento.

In caso di rinuncia all’impugnazione

dell’accertamento o di accertamento

con adesione e di conciliazione giudiziale

si applica il tasso di interesse (3,50%).

Il tasso di interesse si determina sulla

base del tasso medio dei tassi bancari

attivi maggiorati di un punto

Il Tasso di Mora

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inin “Prima“PrimaPaginaPagina” Consumatori” Consumatori

attuale momento storico è caratterizzato da crisi politi-ca, economica e sociale. Ma qual è la forza dell’economia e della società italiana? Qua-li sono i compiti del nostro

futuro Governo e Parlamento? L’Italia vive una crisi economica e sociale che non ha precedenti se analizziamo gli ultimi ven-ti anni. Scontiamo debolezze strutturali come il dualismo tra nord e Sud e le pres-santi richieste euro tedesche e dei mercati in generale che hanno cercato la sicurez-za dei conti pubblici attraverso l’aumento non selettivo della pressione fi scale.Il 2012 vede il calo del Pil del 2,4%, un de-bito pubblico sul Pil del 127%, la disoccu-pazione che ha raggiunto l’11,7% la pres-sione fi scale al 44,4% del Pil.Gli obiettivi economici e politici devono

essere lo sviluppo dell’economia reale ita-lia ed europea.I rapporti tra le economia reale del no-stro Paese e e le imprese e i sindacati e le forze economico sociali devono essere consumati in concertazione e con fi nalità comuni. Ma ciò non accade da anni. Si ri-scontra si una maggiore collaborazione tra imprese e sindacati, ma ciò non basta , anzi.Parlare di economia reale signifi ca anche semplifi care le pratiche burocratiche am-ministrative, signifi ca la detassazione di nuovi investimenti, incentivando il partena-riato pubblico privato, signifi ca creare lavo-ro, reddito e speranza, signifìca alimentare l’offerta ma creare domanda. E poi il nostro Sud… che necessita di im-prese e infrastrutture.Nei rapporti con l’Europa il Governo ha il dovere di chiedere un allugamento dei

Italia… dobbiamo crescere

di Laura Di Paolantonio commercialista, revisore Contabile

tempi di convergenza del defi cit e debito sul Pil, un po’ come ha fatto la Spagna, la quale ha ottenuto il rinvio del pareggio di bilancio e un prestito dal Fondo Europeo.Situazione simile sarebbe utile all’Italia per snellire i pagamenti della pubblica ammi-nistrazione verso le aziende, alleggerire le sofferenze bancarie delle stesse, facilitando il credito e alimentando il sistema.

onostante la crisi, mentre nelle grandi città italiane i prezzi delle case scendono a vista d’occhio, a Teramo restano tutto sommato alti. È quello che è stato constatato in linea

di massima facendo un piccolo sondaggio tra alcune agenzie immobiliari cittadine. Dall’inizio di quest’anno il mercato non ha riscontrato particolari diffi coltà, sebbene siano al ribasso le quotazioni delle nuove abitazioni, mentre restano alte quelle dell’usato.Per esempio, un appartamento di una zona residenziale con due camere da letto è valutato intorno ai 170mila euro. Invece, un immobile della stessa grandezza con più di dieci anni di vita, salvo casi rari, non è messo in vendita da un proprietario per meno di 150mila euro. Dunque, la

crisi del mercato immobiliare si avverte di più nelle metropoli che nelle piccole città come la nostra. Tra l’altro bisogna sempre tener presente che Teramo resta un centro ancora abbastanza ricco dove circolano importanti somme di denaro. Perciò sono davvero poche quelle agenzie che si lamentano del poco lavoro, anche se pesa il crollo dei mutui. Al momento questa fetta di mercato è scesa al 30%, poiché le banche diffi cilmente concedono questa forma di fi nanziamento a quei giovani che decidono di acquistare casa. In linea di massima, quindi, gli immobili sono venduti solo a “gente con i soldi”, proventi di risparmi o eredità. Infi ne, gli affi tti sono in costante aumento data la necessità delle persone di avere in qualche modo un tetto dove stare e di conseguenza i prezzi sono in continua fl essione.

In ribasso solo i prezzi delle nuove abitazioni, mentre restano alte

le quotazioni dell’usato

di Luca De Angelis

Il 30 aprile 2013scade la presentazione, da parte del contribuente, al proprio Sostituto d’Imposta, della documentazione relativa al modello 730/2013, sui redditi per il 2012.Il 30 aprilei titolari di abbonamento alla radio o alla televisione, dovranno versare la seconda rata del canone trimestrale. Il pagamento si potrà effettuare presso le Agenzie postali con apposito bollettino di c/c/p intestato all’ Agenzia delle Entrate - Ufficio Torino 1 S.A.T. - Sportello Abbonamenti TV - 10121 - Torino oppure c/o rivenditori di generi di monopolio autorizzati (tabaccherie).Il 14 maggiosarà l’ultimo giorno utile per avvalersi del ravvedimento “sprint” per i contribuenti che hanno “saltato” l’appuntamento con i versamenti, in scadenza il 16 aprile 2012, ma hanno pagato solo le imposte, nel periodo dal 17 aprile fino al 30 aprile 2012.Il 16 maggioinvece, si versa l’addizionale comunale all’Irpef trattenuta ai lavoratori dipendenti e pensionati sulle competenze del mese precedente. Il versamento riguarda la rata relativa alle operazioni di conguaglio di fine anno; l’intero importo trattenuto a seguito delle operazioni di cessazione del rapporto di lavoro.

Mercato immobiliare: a Teramo la crisi si avverte di meno

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inin “Prima“PrimaPaginaPagina” Salute” Salute

a cura della salute, dalla prevenzione alla diagnosi, passa attraverso tecniche e tecnologie che tendono ad essere sempre meno invasive e traumatiche per chi è costretto a ricorrervi.

Senza dubbio un esame “dolce” e non traumatico per il paziente, oltre a incentivare la prevenzione, consente di affrontare più serenamente i disagi derivanti da qualsiasi malattia. Per quanto riguarda la radiodiagnostica siamo

passati dalla tecnologia semplice della radiologia degli anni ‘70 ad un incremento di metodiche diagnostiche esponenziale. Ecografi a, Tomografi a Computerizzata e Risonanza Magnetica, ogni metodica ha ampliato il suo raggio d’azione. Attraverso questi strumenti, oggi è possibile indagare su tutti i distretti del corpo: encefalo, addome, rachide, pelvi ed articolazioni. Se negli anni ‘70 si aveva a disposizione solo la possibilità di eseguire esami radiografi ci, oggi l’indagine può completarsi ed ampliarsi

Obiettivo estate

L’evoluzione tecnologica nelle indagini mediche

LA DIAGNOSTICANON INVASIVA

Dr. Claudio D’Archivio Specialista in Radiodiagnostica e Scienze delle Immagini

e adiposità localizzate sono accumuli di tessuto adiposo che si formano in particolari regioni del corpo femminile: nei fi anchi, nell’area periombelicale e sovrapubica, nelle cosce e nella

regione interna del ginocchio; nell’uomo invece sono prevalentemente a livello addominale. La cellulite è un inestetismo che interessa l’80% circa delle donne, si localizza prevalentemente all’interno e all’esterno delle cosce, nella zona laterale del braccio e nei glutei. L’approccio sinergico di più fi gure professionali

rappresenta una strategia vincente al fi ne di un sensibile miglioramento degli inestetismi cutanei. La mesoterapia consiste nell’iniettare un insieme di farmaci allopatici od omeopatici a piccole dosi e con l’utilizzo di aghi sottili. Gli ultrasuoni , da anni utilizzati nel trattamento delle adiposità localizzate, svolgono la loro azione rendendo solubile il grasso contenuto negli adipociti e consentendone la fuoriuscita attraverso la membrana cellulare. La veicolazione transdermica è una metodica che consente il trasporto dei principi attivi negli spazi cellulari

attraverso l’applicazione di microimpulsi controllati che rendono le membrane epidermiche maggiormente permeabili. Il linfodrenaggio manuale (Vodder) è una particolare tecnica di massaggio che permette il drenaggio linfatico dei tessuti con l’eliminazione meccanica dei liquidi e degli elementi di scarto in essi contenuti. Si rivela anche un ottimo coadiuvante nei programmi di miglioramento della cellulite e delle adiposità localizzate. Anche la postura gioca un ruolo fondamentale, infatti, sotto il controllo del sistema nervoso, essa tende a subire delle

ALLA RICERCADELLA FORMA

PERFETTADr. Vittoria DraganiSpecialista in Igiene e Medicina Preventiva esperta in Medicina Estetica

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59PrimaPagina 35 - apr. 2013

Salute Salute inin “Prima“PrimaPaginaPagina” ”

rubrica sponsorizzata da: Centro Diagnostico D’Archivio

con diversi ed ulteriori mezzi diagnostici e, non meno importante, in tempi brevi, dato, quest’ultimo, notevole, visto che cresce sempre più l’ansia di sapere presto e con precisione cosa c’è che non va. Il futuro va verso una diagnostica sempre meno invasiva , se in passato, dopo l’esecuzione di una radiografi a diretta dell’addome era necessario sottoporsi ad una pneumo-peritoneografi a come esame di II livello, eseguita mediante introduzione di un ago ed inoculazione di mezzo di contrasto, quale l’aria, oggi, l’approccio alla patologia addominale è diventato molto più semplice, economico e non invasivo; infatti con l’introduzione dell’esame ecografi co dell’addome si ha la possibilità di ottenere maggiori informazioni e possibilità diagnostiche già con un solo esame. Lo stesso discorso lo si può fare per l’angiografi a, per la quale fi no a poco tempo fa era necessario un ricovero di breve durata per tenere il paziente sotto controllo e poter intervenire prontamente qualora la puntura femorale evolvesse in

ematomi o altre complicanze. Questo tipo di ostacolo oggi si può aggirare intervenendo con una puntura dell’arteria radiale, che riduce notevolmente il rischio di ematomi o altre complicanze, permettendo al paziente di sottoporsi a questo esame in regime di day-hospital.Le radiazioni ionizzanti possono comportare dei rischi biologici , ma le metodiche di ultima generazione, che sfruttano questo principio, erogano dosi sempre più basse, tanto che alcuni esami TC vengono impiegati nei progetti di screening, come, ad esempio, la colonscopia virtuale.Le metodiche a scansione sono, oltre alla Tomografi a Computerizzata, l’ecografi a e la risonanza magnetica che utilizzano, rispettivamente, il principio degli ultrasuoni e delle onde elettromagnetiche le quali, ad oggi, si ritiene non comportino alcun rischio per il paziente. Tra le indagini a scansione si può, infi ne, citare la mammografi a 3D ad alta defi nizione, cosiddetta “tomosintesi”, un concetto innovativo di indagine mammaria

modifi che dando origine ad asimmetrie dei muscoli e delle articolazioni rifl ettendosi sul microcircolo sanguigno e linfatico. Con la ginnastica posturale è possibile ristabilirne una corretta funzionalità ed una minore insorgenza di inestetismi. Ruolo determinante gioca un adeguato approccio nutrizionale, dal momento che un corretto stile di vita abbinato ad un’alimentazione equilibrata fanno sì che ritenzione idrica e cellulite possano essere prevenuti.

rubrica sponsorizzata da: Centro di Medicina Estetica Diomira

Ruolo determinante gioca un adeguato approccio nutrizionale, dal momento che un corretto stile di vita abbinato ad un’alimentazione equilibrata fanno sì che ritenzione idrica e cellulite possano essere prevenuti

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inin “Prima“PrimaPaginaPagina” Benessere” Benessere

Haloterapia

Thalassoterapia

ai mai pensato di concederti una pausa relax con i benefi ci del mare? Da oggi puoi immergerti nel sale e respirare benessere sotto casa, con l’haloterapia! Una

seduta di 40 minuti produce i benefi ci di tre giorni di mare. L’haloterapia è un trattamento naturale (conforme alla direttiva n.91/55/CEE e successive modifi che ed adeguamenti Dir.93/112/CE-Dir. 2001/58/CE) che consiste nella somministrazione, per inalazione, di sale puro nebulizzato all’interno delle grotte

di sale, Bio Stanze Saline, realizzate con pareti e pavimenti rivestiti di puro sale Himalayano che riproducono il microclima di una grotta di sale naturale. L’haloterapia sfrutta le proprietà del sale, una sostanza che garantisce l’abbattimento dei microrganismi dannosi, grazie alla sua naturale azione antibatterica. Il sale, attraverso una speciale apparecchiatura, halogeneratore, viene ridotto in particelle microscopiche in grado di raggiungere in profondità le vie respiratorie. Partendo dalle prime vie respiratorie si riesce ad ottenere una continua detersione del cavo

Allergie: rinasci con il sale...Affi dati al Centro Halos,

l’unica struttura di Teramo e provinciaspecializzata in haloterapia

a costante è approfi ttare delle risorse del mare per produrre benessere. L’acqua del mare, le alghe, la sabbia e tutte le altre sostanze marine, offrono nume-rosi benefi ci. La Thalassotera-

pia (dal greco “cura attraverso il mare”) è un trattamento naturale che utilizza questi elementi garantendo effetti benefi ci su disturbi quali i problemi di circolazio-ne e alle articolazioni, reumatismi e artrite. Le alghe, però, non sono usate soltanto per curare disturbi specifi ci, ma vengono spesso impiegate anche per fi nalità este-tiche. I trattamenti a base di alghe, sono indicati nei programmi dimagranti perché

accelerano l’eliminazione delle tossine e stimolano le naturali funzioni dell’orga-nismo. Le alghe possiedono proprietà ri-generanti uniche: sono ricche di vitamine, minerali, oligoelementi, enzimi e proteine; hanno proprietà idratanti e dermopurifi -canti e normalizzano l’attività secretoria delle ghiandole sebacee. Vengono impie-gate, con ottimi risultati, nel trattamento di svariati inestetismi: cellulite, adipe, ri-tenzione idrica, tonifi cazione del tessuto cutaneo e remineralizzazione della pelle. Il miglior trattamento estetico professiona-le per la cura delle gambe è il Bendaggio con le foglie di alghe laminaria. I risulta-ti sono sorprendenti: miglioramento

Il mare comefonte di benessere

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Benessere Benessere inin “Prima“PrimaPaginaPagina” ”

orale e dell’intero albero respiratorio. La terapia è particolarmente indicata per trattare disturbi dell’apparato respiratorio (bronchiti croniche, tosse, raffreddore e infl uenza, sinusiti, riniti e allergie respiratorie, tonsilliti, faringiti) e problemi di tipo dermatologico (eczema, psoriasi). L’haloterapia non è sostitutiva delle terapie farmacologiche ma consente di ridurre in maniera consistente l’assunzione di farmaci, migliorando la qualità di vita del paziente. Le sedute nelle “Stanze del sale” grazie al loro sorprendente effetto rilassante, sono consigliate anche a chi soffre di problemi di ansia, stress e disturbi del sonno. La Grotta di sale è un ambiente caldo e accogliente, ideale per trascorrere piacevoli momenti di relax, accomodati in poltrona (non occorre spogliarsi) e accompagnati da giochi di luce e da un leggero sottofondo musicale. E’ possibile godere di tutti gli elementi benefi ci del mare, senza doversi allontanare troppo da casa. L’haloterapia, infatti, è simile ad un soggiorno al mare, con la differenza che una sola seduta di

40 minuti garantisce gli effetti benefi ci di ben tre giornate di mare. Sicuro, naturale e completamente senza effetti collaterali viene consigliato a persone di qualsiasi età e condizione fi sica. Il trattamento a Teramo viene praticato all’interno di struttura autorizzata e la terapia viene necessariamente supervisionata da personale medico.

L’haloterapia non è sostitutiva delle terapie farmacologiche ma consente di ridurre in maniera consistente l’assunzione di farmaci

della circolazione, eliminazione della ritenzione idrica, riduzione della cellu-lite, eliminazione di edemi e gonfi ori. L’equipe estetica specializzata del Centro Halos esegue tecniche di Thalassoterapia attenendosi alle direttive dettate dal der-matologo e dal medico estetico, nel pieno rispetto della salute dei propri clienti. Con la Thalassoterapia ritrovi oltre alla bellezza anche salute e benessere.

ual è la migliore dieta da seguire per essere in salute? In realtà non esiste una dieta uguale per tutti, perché essa varia per ciascun individuo a seconda dell’età, dello

stile di vita, della struttura fi sica o di eventuali patologie. Ci sono però delle regole generali da seguire ed esiste una vera e propria cultura dell’alimentazione. Spesso diete dimagranti presentate come miracolose, danno risultati nell’immediato ma, nella maggior parte dei casi, non vanno oltre e si rischia di recuperare più peso di prima. Saltare il pranzo o la cena non sono corrette abitudini e in alcuni soggetti può rivelarsi anche dannoso per la salute. Le regole della corretta alimentazione devono essere acquisite a partire dall’infanzia e dall’adolescenza entrando a far parte del bagaglio culturale

di ciascuno di noi. L’educazione alimentare rientra nella defi nizione di dietista che per legge “è l’operatore sanitario competente per tutte le attività fi nalizzate alla corretta applicazione dell’alimentazione e della nutrizione, compresi gli aspetti educativi e di collaborazione alle politiche alimentari” (Decreto Ministeriale 744/1994). Il dietista si pone, dunque, come guida per il raggiungimento di corrette abitudini alimentari e cerca soluzioni personalizzate per chi ha problemi di sovrappeso. Seguire le regole dell’educazione alimentare è indispensabile per il mantenimento dello stato di salute e benessere del nostro organismo. Se desideri ricevere suggerimenti e indicazioni per imparare a mangiare in modo sano e corretto o vuoi risolvere problemi di sovrappeso, rivolgiti al nostro dietista per ricevere un piano alimentare personalizzato.

di Francesco Di Donato dottore in dietistica

Una sana e corretta alimentazione con

l’aiuto del nostro dietista!

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Via P. Gammelli(zona Gammarana) 64100 Teramo

0861/1750453 331/[email protected]

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di Luca Cialini

inin “Prima“PrimaPaginaPagina” Benessere” Benessere

Naturopatia

Lo squat

etteralmente “accosciata”, è uno dei migliori esercizi fi sici per rafforzare gli arti inferiori. Co-nosciuto e praticato già ai tempi degli atleti olimpionici in Grecia, lo Squat vive di falsi miti , ma in

realtà si tratta di un movimento molto semplice. Se si osserva un bambino che compie i primi passi, cioè, quando dal gat-tonare si alza e cerca di camminare, il suo movimento è puro Squat, ed è così che lo eseguiamo, inconsciamente, ogni volta che ci sediamo o ci solleviamo da una sedia. E’ un movimento naturale che aiuta a raffor-zare tutti i muscoli presenti nelle gambe, ma anche glutei e lombari (schiena bassa).

Tra i falsi miti c’è chi lo ritiene addirittura dannoso per le articolazioni delle ginoc-chia, caviglie o schiena o maggior causa di ernie. In verità sebbene il rischio di incor-rere in questi spiacevoli incidenti esista, basta adottare semplici misure preventive per vederlo diminuire sensibilmente. Le sollecitazioni che lo Squat esercita su articola-zioni, ossa e tendini, se ben calibrate e con una buona tecnica, creano un adattamento tale da rinforzarli, garantendo una maggiore effi cienza nei movimenti e diminuendo signifi cativamen-te il rischio di infortuni. Lo Squat, è dunque un esercizio straordinaria-mente effi cace, che apporta enormi benefi ci pur avendo minimi effetti collaterali, concorre

a rendere la fi gura più snella e tonica in quan-to il muscolo è molto meno voluminoso del grasso, aumenta il metabolismo basale, cioè si bruciano più calorie ( anche durante il sonno o le ore di lavoro), infi ne migliora il trofi smo osseo diminuendo sensibilmente il rischio di osteoporosi. Questo straordinario esercizio è comunque alla portata di tutti, soprattutto per le donne. lo Squat inoltre aumenta la resistenza di tutto il corpo, migliora la coordinazione e l’equili-brio, aumenta la densità ossea allontanando il rischio di osteoporosi e fratture, migliora la forza e la tonicità dei muscoli addominali, spinali e lombari e la resistenza di tendini e legamenti.

UN ESERCIZIO SEMPLICE

PER RAFFORZARE LE GAMBE

Il Naturopata:l’operatore del benessere

e al medico spetta il compi-to esclusivo di occuparsi della diagnosi e della cura delle ma-lattie, si va sempre più deline-ando la fi gura di operatori del benessere,che possono rivelar-

si di grande ausilio in una società che vede in netto aumento le patologie cronico-de-generative da stress e da invecchiamento. In questo contesto si evidenzia la necessità di fi gure professionali come il naturopata. Figura che può diventare un aiuto per cia-scuno di noi a vivere meglio, più in sintonia con la natura e seguendo uno stile di vita

in cui siano presenti in modo costante le tecniche di auto-rilassamento, il massaggio, l’alimentazione naturale e i contributi più signifi cativi della New Age. Esistono tecni-

Figura che può diventare un aiuto per ciascuno di noi a vivere meglio...

di Angela Zuccarello naturopata e terapista

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Benessere Benessere inin “Prima“PrimaPaginaPagina” ”

che che si ispirano ad una concezione della vita in cui la Natura è il momento centrale. Tali tecniche prendono origine dalle gran-di Tradizioni di Oriente ed Occidente e si ispirano alla visione olistica di mente e corpo. Questi approcci sono oggi ricono-sciuti da tutti come sicuri coadiuvanti della salute e del benessere e come particolar-mente utili per la prevenzione.

a naturopatia sostiene che è auspicabile prevenire la malat-tia mantenendo o ripristinan-do l’equilibrio energetico della persona. La malattia è, nell’otti-ca naturopatica, conseguenza di

uno squilibrio energetico; la correzione di tale squilibrio determina la scompar-sa dei sintomi. La naturopatia differisce dalla medicina allopatica(ovvero la me-dicina “tout court”)in quanto: considera

la malattia conseguenza di uno squilibrio energetico(principio proprio della medi-cina tradizionale cinese). Ha un approccio “olistico”nei confronti del paziente (com-pleto , teso ad una valutazione globale).La valutazione del singolo caso non si basa sull’esame del/dei sintomi ma sull’esame del “terreno” della persona e dei fattori esogeni con cui entra continuamente in contatto(es.agenti patogeni,componenti geobiologiche dell’abitazione) e sullo stile di vita del soggetto, al fi ne di individuare ed eliminare quello originante lo squilibrio energetico. Il riequilibrio energetico può essere at-tuato anche per mezzo di specifi che tec-niche di massaggio o cromopuntura che si basano sugli stessi principi dell’agopun-tura nella medicina tradizionale cinese:la stimolazione di specifi che aree corporee è attuata con metodi non invasivi (es.digi-topressione) sulle stesse aree sottoposte a stimolazione con la tecnica agopuntoria. La naturopatia non si pone come sostituto della medicina allopatica,ma come stru-mento complementare, in un’ottica secon-do cui l’approccio alla malattia può com-portare modalità di intervento differenti e che agiscono in sinergia.

Principi

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Cuccioli & cuccioli

uando un bambino richiede di avere un cane o un gatto, non lo si può ignorare: se non è possibile soddisfare tale richiesta, è comunque opportuno parlarne per

spiegarne i motivi. Adottare un pet è un grande impegno, e la scelta deve essere molto ponderata: dei criteri sui quali basarsi per scegliere se e quale tipo di animale adottare (un cane piuttosto che un gatto o un criceto), abbiamo già parlato in un precedente articolo. Ma come citato sopra, ogni bambino dovrebbe poter avere la possibilità di crescere con un animale domestico al suo fi anco. Convivere con un cosiddetto “pet”, può apportare molti benefi ci, soprattutto ai bambini. A parte la compagnia, il gioco e il legame che si può instaurare tra un cane ed un bambino, sono molti i vantaggi dal punto di vista emotivo e affettivo, ma anche conoscitivo ed etico. Imparare a rapportarsi a un animale, vuol dire educarsi alla comunicazione con una specie differente, con il “diverso da noi” che ,inevitabilmente, insegna a considerare ,con una più ampia prospettiva, la convivenza con gli altri. Ottima compagnia può essere un gatto, un cane, un coniglio, un pappagallo... L’animale domestico “per eccellenza”, quello secolarmente etichettato come “miglior amico dell’uomo”, rimane naturalmente il cane. Questa specie possiede innumerevoli caratteristiche tali da rendere i cani molto adatti alla compagnia dei bambini e delle persone adulte e anziane: la loro

socievolezza, la loro capacità di dare amore incondizionatamente, la disponibilità ad essere accarezzati, toccati, favorendo quel contatto corporeo che è tanto importante per chi utilizza il corpo come primaria fonte di comunicazione; proprio attraverso il contatto corporeo, sono in grado di infondere calma e sicurezza, favorendo, tra le altre cose, una buona gestione dell’ansia in quei soggetti predisposti. Inoltre, i cani possono sollevare il morale delle persone che ci vivono insieme, costituendo un diversivo alla routine e un possibile antidoto alla depressione, grazie alla loro capacità di comunicare a livello non verbale e corporeo. Un animale domestico va accudito: non è completamente autosuffi ciente, va nutrito, curato, toilettato. Va portato dal veterinario per le vaccinazioni annuali ed ogni volta ce ne sia bisogno: anche tutti questi aspetti possono concorrere alla crescita personale del bambino o del ragazzino, sviluppando il suo senso di responsabilità, con la presenza del genitore che sarà colui che spiegherà di volta in volta cosa si deve fare per garantire il benessere dell’animale, dividendo per quanto possibile i compiti anche con il bambino. Un cane ha molte necessità, sin da quando è cucciolo, di tipo alimentare, sanitario, educativo. Anche questo potrebbe (e dovrebbe) essere un esercizio alla responsabilità ed alla coerenza nel prendersene cura. Un errore frequente che si commette con i cuccioli, è quello di abituarli ad ottenere qualsiasi tipo di avanzo e alimento, soprattutto dalla tavola durante i pasti. E’ giusto premiare

inin “Prima“PrimaPaginaPagina” Animali” Animali

“Ogni ragazzino dovrebbe avere due cose: un cane e una madre che glielo

faccia tenere.”

di Piero Serroni e Arianna Braca veterinari

Lega del Cane Teramo

cell. 340.1482084

Canalba di Alba Adriatica

cell. 368.3903767

Canile di Castelbasso

rif. Jenni

cell. 328.0822456

Canile de L’Aquilarif. Francesca di Cucce Felici

cell. 329.9064859

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il cucciolo, quando lo merita, con uno snack (ce ne sono in commercio molti tipi, formulati apposta per i cani). Il premio da sgranocchiare non dev’essere ovviamente la regola! L’errore che spesso si commette è quello di abituare l’animale a mangiare da tavola: sicuramente la maggior parte di coloro che ha un cane sarà abituata a sedere a tavola durante i pasti, con il proprio animale affi anco la sedia o tra i piedi, mentre brontola o protesta o tenta di elemosinare qualcosa da mangiare. Questo atteggiamento non va assolutamente incoraggiato! Si deve abituare il cucciolo a mangiare alla sua ciotola, gli si deve far capire che dalla nostra tavola non può ottenere nulla, almeno fi nchè stiamo mangiando. Basta uno strappo a questa regola per farlo abituare all’idea che, se insiste abbastanza, qualcosa dalla tavola otterrà sicuramente. Dobbiamo provvedere a fornire una dieta di qualità al nostro cane (o gatto) sin da quando arrivano a casa. Il vostro veterinario saprà consigliarvene una adatta alla taglia, all’età e allo stato fi sico particolare. Un cane, a seconda della razza o dell’incrocio, ma anche dalla sua indole, avrà più o meno bisogno di fare movimento quotidiano. Dai chilometri che può percorrere un giovane Labrador, ai cento metri che già stancano un attempato Pinscher, ogni cane ha bisogno di muoversi: le uscite quotidiane per fare i bisogni sono molto importanti per garantire un suffi ciente esercizio fi sico e la buona salute del nostro amico a quattro zampe. Ricordiamo, poiché la primavera è alle porte, anche l’importanza dei trattamenti antiparassitari: non dobbiamo dimenticare di proteggere il nostro cane dai parassiti più comuni, quali pulci, zecche e zanzare, che possono veicolare malattie (ricordiamo la Leishmaniosi) e che infestano l’ambiente soprattutto nei periodi caldi.

Animali Animali inin “Prima“PrimaPaginaPagina” ”

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Cerquoni Mobili Sncdi Antonio e Luciana CerquoniVia Nazionale 86 - Bellante Stazione (TE)tel . 0861/610149 - fax . 0861/611060