N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

16
V FeBaSi Magazine Rivista d’informazione musicale e bandistica della Federazione Bande Siciliane. Anno: III N° 1 Mese: gennaio 2013 Federazione Bande Siciliane Intervista al M° Fulvio Creux Il M° Pusceddu ospite a S. Marco d’Alunzio C.E.M. 2012 ed altro....

description

 

Transcript of N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

Page 1: N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

VFeBaSi

Magazine

Rivista d’informazione musicale e bandistica della Federazione Bande Siciliane.

Anno: III

N° 1

Mese: gennaio 2013

FederazioneBandeSiciliane

Intervista al M° Fulvio Creux

Il M° Pusceddu ospite a S. Marco d’Alunzio

C.E.M. 2012

ed altro....

Page 2: N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

FeBaSiMagazine1

Direttore Editoriale: Salvatore Butera

Capo redattore: Giuseppe Scarlata

Redattori: Rosa Maria CrisafiSilvia Di Chiara

Grafiphic designer: Carmelo Galizia RED

AZI

ON

ESO

MM

ARI

O

FeBaSi

Concerti ed esibizioni- Cavalleria Rusticana…nei luoghi di Pietraperzia, con la banda “V. Ligambi”.

Corsi e Stage- Successo per il seminario “L’editoria musicale nel ‘900”.- San Marco d’Alunzio: il campus musicale di gran successo, un volano anche per l’economia e il commercio.- Non solo musica al CEM Febasi.- Il Maestro Lorenzo Pusceddu ospite dell’ orchestra di San Marco D’Alunzio.- Torna a furor di popolo l’annuale corso di direzione tenuto dal M° Salvatore Tralongo.- L ‘esperienza in Sardegna: un viaggio di formazione musicale.

Il Personaggio...- Intervista al Maestro Fulvio Creux.

Concorsi- Nella piccola isola di Favignana successo per il I concorso per bande giovanili.- La storica banda “F. Bajardi” corsara al II concorso per bande di Geraci Siculo.- Notizie flash.

pag. 2

pag. 2pag. 3

pag. 4pag. 5pag. 6pag. 7

pag. 8

pag. 12pag. 14pag. 15

Federazione Bande Siciliane

via Romeo n° 19 C.A.P. 95024 - Acireale CTtel. 347 6679487web: www.febasi.ite-mail: [email protected]

Page 3: N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

FeBaSiMagazine2

Cavalleria Rusticana…nei luoghi di Pietraperzia, con la banda “V. Ligambi”.

Concerti ed esibizioni

In Sicilia e nel meridione d’Italia, quasi nella to-talità dei casi la piazza è il teatro per i concerti bandistici, ma la piazza di Pietraperzia, durante le serate dell’estate pie-trina, si è trasformata in un vero teatro all’aperto ospitando la locale ban-da musicale “Vincenzo

Ligambi”, con un pro-gramma d’eccezione: Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni.Non il solo intermezzo, non una fantasia, ma l’opera del compositore toscano in forma semi-scenica.Ideatore della manife-stazione è stato il mae-

stro della banda pietrina, l’instancabile e pieno di risorse Salvatore Bonaf-fini, che grande tenacia, impegno ed entusiasmo si è inventato la manife-stazione “Cavalleria Ru-sticana…nei luoghi”.In Piazza Carmine, ti-picamente medioevale è stata messa in scena l’o-pera di Pietro Mascagni, tratta dalla omonima novella di Giovanni Ver-ga. L’opera è ambienta-ta in una piazza siciliana (ispirata a Vizzini) con una chiesa sullo sfondo; quindi trova la sua na-turale collocazione nella Piazza del Carmine di Pietraperzia.L’opera è stata presenta-ta dalla banda musicale “Vincenzo Ligambi” di-

retta dal maestro Salva-tore Bonaffini, ed è stata interpretata magistral-mente dagli artisti del “Teatro Massimo Bel-lini” di Catania: Piera Bivona Santuzza, Anto-nio Alecci Turriddu, nei panni di Alfio Paolo La Delfa e nel doppio ruolo di Lola e Mamma Lucia Antonella Fioretti. La voce narrante era quella di Franco Cigna ha spie-gato la trama e i recita-tivi dell’opera.Nell’aver apprezzato l’i-niziativa unica nel suo genere, non ci resta al-tro che aspettare che dal cilindro del maestro Bonaffini esca qualche altra novità per la pros-sima stagione.G. S.

Successo per il seminario “L’editoria musicale nel ‘900”.Corsi e Stage

Si è svolto nello splendido scenario del te-atro comunale “S. Cicero” di Cefalù, il se-condo seminario “L’editoria musicale nel ‘900”. Anche quest’anno ospite d’eccezione non-ché relatore è stato il maestro Silvio Mag-gioni, titolare delle edizioni musicali Eufo-nia di Pisogne (BS).Il maestro ha illustrato ai presenti una bre-ve descrizione diacronica dell’editoria mu-sicale in particolare quella che si occupa di bande musicali, mettendo a confronto ciò che essa proponeva agli inizi della sua

In alto: il relatore Silvio Maggioni insieme al moderatore della serata dott. Giuseppe Scarlata.

In alto: la banda “V. Ligambi” durante l’esecuzione.

Page 4: N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

FeBaSiMagazine3

apparizione (metodi, partiture ecc,) rispetto a ciò che oggi le case editrici propongono alle formazioni italiane, e rapportandosi anche con le edizioni mu-sicali internazionali.Durante il seminario sono stati presentati ai mae-stri e appassionati intervenuti, i nuovi metodi stru-mentali per le classi delle scuole musicali bandisti-che, sia per strumenti singoli, che per piccoli gruppi di musica di insieme, alcuni accessori per facilitare l’insegnamento degli strumenti musicali o altri tipi di accessori utili per gli strumentisti avanzati e per gli archivi. Si è discusso poi in modo analitico delle nuove stru-mentazioni e le partiture, classificate per gradi di difficoltà. E’ emerso che in pochi conoscono i brani ottimi per iniziare a studiare, soprattutto se si trat-ta di nuove formazioni o con organici incompleti, a 3, 4 o 5 voci dove in questo modo anche una piccola banda può studiare un repertorio adatto al proprio potenziale mettendo comunque in risalto tutte le

varie sezioni senza che l’esecuzione risulti essere va-cante o povera di timbri. Oltre agli spartiti il maestro Maggioni ha anche portato all’attenzione come l’editoria musicale per banda ha a disposizione anche manuale e testi utili per qualsiasi campo della musica: dai testi storici, ai manuali che trattano la cura delle ance, ecc…Il successo del seminario, oltre che la preparazione del relatore, è stato possibile anche grazie all’or-ganizzazione e la disponibilità dei componenti della banda “Vincenzo Maria Pintorno” di Cefalù, pre-sieduta Massimo Portera e diretta con passione e impegno dal M° Andrea Cangelosi, che si sono pre-stati in prima persona alla riuscita dell’evento non-ché all’ impegno del M° Giuseppe Ricotta che ha fortemente voluto riproporre l’evento, uno dei po-chi in Italia per questo genere, che ha prodotto una buona risposta da parte di maestri e appassionati della zona palermitana. Giuseppe Scarlata

Nell’ambito delle manifestazioni estive a San Marco d’Alunzio si è svolto un campus musicale, organiz-zato dall’associazione Ars Vita Est, con il patrocinio dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco AMEDEO ARCODIA. Oltre quaranta giovani stru-mentisti (nella foto) hanno partecipato al campus (direttore artistico il maestro SALVATORE CRI-MALDI), come riferisce il nostro collaboratore del posto ANDREA MONICI e, insieme alle famiglie, hanno rappresentato un volano per l’economia ed il commercio in uno dei centri storici più importanti della Sicilia…

Sta riscuotendo notevole successo la seconda edi-zione, attualmente in corso, della manifestazione “Borgo in Musica”. L’evento, organizzato dall’asso-ciazione culturale Ars VitaEst con il patrocinio del Comune di San Marco d’Alunzio, ha ormai raggiun-to notevolerilevanza a livello regionale e non solo. La setti-mana che si è appena conclusa è stata ricca di ap-

puntamenti: l’esposizione ufficiale degli strumenti musicali della Selmer Paris, i campus di sassofono e clarinetto. Tenuti dai docenti del quartetto di sax Arcadia e dal maestro Antonino Cigala, i campus hanno visto la partecipazione di oltre 40 allievi. Il direttore artistico della manifestazione, maestro Salvatore Crimaldi, si dice soddisfatto e sottolinea l’importanza che l’iniziativa ha per tutta la cittadi-nanza, per gli esercizi commerciali e i locali di San Marco d’Alunzio. Gli allievi dei campus, infatti, ac-compagnati dalle rispettive famiglie, hanno occupa-to tutte le case albergo disponibili a San Marco ed hanno potuto trascorrere una vera e propria vacan-za-studio tra i sapori, le tradizioni e i panorami di questo splendido borgo medievale. Stupefatti e felici anche i docenti dei campus che, grati al maestro Cri-maldi, hanno augurato alla manifestazione lunghi anni di vita, definendo il contesto in cui essa è am-bientata, un paradiso.

Andrea Monici

San Marco d’Alunzio: il campus musicale di gran successo, un vo-lano anche per l’economia e il commercio. Corsi e Stage

Page 5: N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

FeBaSiMagazine4

Non solo musica al CEM Febasi.L’esperienza vissuta e raccontata da tre giovani partecipanti.

Si è svolto nella settimana dal 15 al 22 luglio, il campus estivo mu-sicale, meglio conosciuto come “C.E.M.”, giunto oramai alla set-tima edizione. Per chi non lo co-noscesse, il C.E.M. è un’iniziativa rivolta ai giovani ragazzi amanti della musica, provenienti da tutte le parti della Sicilia, organizzata dai Maestri Alfio Zito e Salvatore Tralongo, allo scopo di far cresce-re i ragazzi non solo musicalmen-te, ma anche in una maniera più responsabile. Il campus si tiene presso “le Vigne” di Santa Maria di Licodia, un piccolo paese alle pendici dell’Etna.In tal maniera i giovani arricchi-scono le loro conoscenze e si pos-sono confrontare, stimolando i loro interessi e condividendo cul-ture nuove, insieme a tanta gioia, allegria, lavoro e, quando occorre, rigorose punizioni.Il corso è diviso in due parti: la prima parte, consiste del vero e proprio C.E.M., ovvero la setti-mana di studio musicale per i ra-gazzi dai 12 ai 18 anni e il conse-guente concerto finale.La seconda parte è rivolta ai ra-

gazzi che fanno parte della Junior Band FE.BA.SI., ovvero l’orche-stra di fiati regionale con la quale si realizzano diversi raduni, con-certi e Festival, che fino ad ora hanno ottenuto eccellenti risulta-ti.Quest’iniziativa ha dato l’onore a noi ragazzi di poter conoscere ed essere diretti da importanti Ma-estri americani, provenienti dal Missisipi, quali Thomas Fraschil-lo, Jonathan Helmick, Elizabeth Jackson, David Gregory e James Standland.Quest’anno, con alcuni di loro e chiaramente con i nostri Maestri, abbiamo eseguito i seguenti bra-ni: Puzsta, Consuelo ciscar, Il fan-tasma dell’opera, Japanes tune, Tico-tico, Sinfonia nobilissimaMa oltre l’aspetto musicale, gra-zie al C.E.M. noi ragazzi abbiamo trovato una seconda grande fami-glia, in cui per prima cosa ci si ri-spetta, come ci hanno sempre in-segnato i nostri “padri” maestri. E poi si scherza, si ride, si gioca continuamente.Ma come ogni famiglia ci sono del-

le regole da rispettare, che talvol-ta vengono trasgredite, compor-tando delle rigide punizioni, che sono servite a renderci più maturi e a farci capire com’è giusto com-portarsi in una Grande Famiglia come la nostra.

Aldo Noto, Antonella Pennisi, Simona Salvaggio.

In basso: L’orchestra Febasi diretta dal M° David Gregory.

In alto: foto di gruppo dei partecipanti al Cem.

Corsi e Stage

Page 6: N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

FeBaSiMagazine5

Il Maestro Lorenzo Pusceddu ospite dell’ orchestra di San Marco D’Alunzio.Nel periodo compreso tra il 18 novembre e il 2 dicembre si è svolta a San Marco D’Alunzio la festa della Musica 2012 in onore di Santa Cecilia, protettrice dei musicisti. A promuovere l’inizia-tiva già da circa 7 anni è stata l’associazione musico~culturale Ars Vita Est, sotto la costan-te guida del direttore artistico, Maestro Salva-tore Crimaldi. Tanti gli eventi culturali promos-si: la festa religiosa in onore della Santa, con la solenne processione per le vie della città, allieta-ta dalla San Marco Wind Band dell’Associazione Ars Vita Est; concerti cameristici, orchestrali, stages e masterclass di alto profilo internazio-nale. Ospite d’onore è stato quest’anno il mae-

stro Lorenzo Pusceddu, compositore e direttore d’orchestra. Durante la sua permanenza a San Marco, ha tenuto una masterclass per diretto-ri d’orchestra e uno sta-ge, con concerto finale, con la San Marco Wind Band. Staordinaria la partecipazione alla ma-sterclass per direttore

d’orchestra che ha visto giovani musicisti del ter-ritorio dei Nebrodi e non solo cimentarsi in questa affascinante avventura. Lo stage del Maestro Lo-renzo Pusceddu con la San Marco Wind Band rientra, invece, nello straordinario processo di crescita culturale che la band ha iniziato sin

dalla sua nascita. Questi intensi giorni di attività culturale, che hanno vi-sto ancora una volta San Marco D’Alunzio riem-pirsi di visitatori, si sono conclusi con il concerto finale della San Marco Wind Band diretta dal maestro Pusceddu alla presenza del presidente della Fe.Ba.Si e ad una straordinaria partecipa-zione di pubblico; alla fine della serata, inoltre, tutti gli aspiranti di-rettori di orchestra che hanno frequentato la masterclass, sono stati omaggiati di un attesta-to di partecipazione.

Andrea Monici

In alto: foto di gruppo con l’orchestra di San Marco d’A-lunzio.

A sinistra: il M° Pusceddu du-rante la concertazione.

Corsi e Stage

Page 7: N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

FeBaSiMagazine6

Torna a furor di popolo l’annuale corso di direzione tenuto dal M° Salvatore Tralongo.

E’ iniziato sabato 1 di-cembre il corso annuale di direzione per maestri di banda e/o orchestra di fiati tenuto dall’instan-cabile Salvatore Tralon-go e giunto ormai alla IV edizione.Voluto ad ogni costo da numerosissimi corsisti provenienti da tutta la Sicilia, quest’anno gli iscritti sono ben 15 : Ga-etano di Dio, Adriano Taibi, Angelo Jacona (tutti di San Michele di Ganzaria), Nicola Sca-vone, Nicola Giamma-rinaro, Andrea Candela (di Buseto Palizzolo), Rosario Rosa (Salemi), Anna Gandolfo (Calata-fimi Segesta), e le new entry Vito di Trapani (Partinico), Alberto Car-dinale, Giuseppe Scar-lata (Villalba), Maria Saveria Emmolo (Santa Croce Camerina) e i gio-vanissimi Elena Feliciel-lo, Paolo e Clauda Costa (Calatafimi Segesta).Contentissimo della pri-ma prova, il maestro Tralongo si è complimen-tato sulla pagina di face-book , rivolgendo parole confortevoli agli iscritti: «Complimenti a tutti i corsisti partecipanti che hanno affrontato la dura prova di misurarsi con le

partiture studiate, che seppur apparentemen-te facili, nascondevano insidie subdole e ina-spettate. Sono rimasto piacevolmente sorpreso – continua il maestro- dei progressi mostrati in particolare dai più anziani del corso che ve-ramente in questi anni hanno seguito e messo in pratica tutti i miei con-sigli, non finendo mai di stupirmi. Complimenti anche alle new entry che hanno saputo mettere in pratica quasi immedia-tamente i suggerimenti da me dati per il loro mi-glioramento.»Il primo incontro si è svolto presso la sede del-

la banda musicale “Pier-luigi da Palestrina” di Collesano (PA), presie-duta da Daniele Carlino, che hanno accolto calo-rosamente i 15 maestri, con buffet e rinfreschi, e soprattutto metten-do a disposizione tutto il materiale logistico e le risorse umane della banda musicale che ha svolto la funzione di or-chestra laboratorio per le prove. Si è visto anche come i ragazzi della ban-da di Collesano si sono impegnati tantissimo nello studio dei tre bra-ni oggetto della prima giornata e di come essi si sono ben comportati du-rante la prova di direzio-

ne, mantenendo per tut-to il tempo un religioso silenzio e rispetto verso i corsisti, grazie al la-voro svolto dal maestro locale Antonio Fustaneo e dall’instancabile capo-banda Francesco Cillu-fo, ai quali sono andate anche le critiche positive del maestro Tralongo.Come per il corso prece-dente, anche questo sarà itinerante, in questo modo avendo più bande musicali a disposizione si raggiungono diversi obiettivi: in primo luogo l’onore di organizzare gli eventi non ricade solo su un’associazione, e poi si permette a più bande di poter vivere un’esperien-

In alto: Il M° Tralongo consegna la targa al presidente della banda di Collesano.

Corsi e Stage

Page 8: N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

FeBaSiMagazine7

za culturale permettendo pic-coli passi verso miglioramenti di crescita musicali e sociali, e non per ultimo la possibilità ai corsisti provenienti da qua-si tutta la Sicilia, di potersi spostare con più facilità.I prossimi incontri si svolge-ranno a: - San Michele di Ganzaria (CT) 12 e 13 gennaio- Salemi (TP) 2 e 3 febbraio- Biancavilla (CT) 2 e 3 marzo

- Buseto Palizzolo (TP) 13 e 14 aprile.I corsisti possono iscriversi come effettivi o uditori, e per agevolare anche chi ha proble-mi di lavoro, si può iscriversi anche a singoli corsi.Per le informazioni e i pro-grammi, il bando del corso è visibile on-line sul sito www.febasi.it

GSIn alto: i corsisti durante la lezione.

Quando il 26 febbraio mi hanno annunciato di aver vinto una bor-sa di studio che mi avrebbe con-sentito di prender parte al Cam-pus in Sardegna sono stato molto felice, ma non avrei mai imma-ginato di esser appena entrato in possesso di una tale opportunità.Questa esperienza ha avuto inizio giorno 22/08/2012 e si è rivelata fantastica sin dall’inizio. Perso-nalmente non ero mai stato in Sardegna, ed è stata davvero una bella “scoperta”, se così si può de-finire: sole, mare e belle persone. Questa è la Sardegna, perfetta-mente descritta con poche parole. Ho trovato il Campus molto for-mativo sia dal punto di vista so-ciale, ma soprattutto dal punto di vista culturale. Le giornate si articolavano in varie attività, ma l’ingrediente principale del tutto era natural-mente la musica: lezioni colletti-ve, lezioni individuali e attività di coro. A Montevecchio, un pic-colissimo borgo che sorse dalla

necessità dei minatori di abitare a breve distanza dalle miniere di piombo e argento che sono carat-teristiche del luogo (anche se at-tualmente sono chiuse e non più in attività), durante le attività collettive,abbiamo avuto la fortu-na di poter lavorare con maestri di prim’ordine del panorama mu-sicale internazionale. Inoltre ho trovato veramente istruttiva l’esperienza delle lezio-ni individuali, suonando io il sax contralto, con il maestro Renato Trombì, sassofonista della banda dell’Esercito Italiano. Le attività corali erano un momento di sva-go, durante io e gli altri vincitori della borsa di studio, cioè Antoni-no Agnello, Chiara e Paola Zito, Paolo Maio e Mauro Musarra, abbiamo avuto l’opportunità di cantare dei brani tipici del dialet-to sardo, passando dei momenti di puro divertimento.Ma ciò che mi ha colpito incredi-bilmente è stata la voglia di fare, l’ospitalità e la simpatia delle

persone che abbiamo incontrato: ciascuno di loro infatti si prodiga-va per farci divertire e stare bene. L’esperienza del Campus si è con-clusa con un concerto finale, du-rante il quale si sono esibite due formazioni musicali bandistiche, più vari gruppi e solisti. Non mi resta che ringraziare colo-ro i quali mi hanno permesso di es-sere lì ovvero il maestro Alfio Zito in primis, e dunque la FE.BA.SI, il presidente della banda S.Cecilia di Villacidro, Maria Concetta Vac-ca, e poi naturalmente tutti colo-ro che ci hanno ospitato, dei quali mi rimarrà per sempre un ricordo bellissimo. Quest’esperienza per me ha avuto grande valore, e mi ha fatto crescere da ogni pun-to di vista, pertanto spero che la FE.BA.SI possa dare ad altri ragazzi,che condividono la passio-ne per la musica, la possibilità che a noi è stata offerta.

Gioele Verciglio

L ‘esperienza in Sardegna: un viaggio di formazione musicale.Corsi e Stage

Page 9: N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

FeBaSiMagazine8

Intervista al Maestro Fulvio Creux.

Salve M° Creux, iniziamo con una domanda che poniamo a tutti i nostri ospiti per conoscerli un po’ meglio. Come è nato l’amore per la banda?Nel mio paese (Pont St. Martin, Valle d’Aosta) c’era una Banda musicale; avevo 12 anni ed un giorno mia madre mi mandò a cercare mio padre che era andato al pranzo per la Festa di Santa Cecilia; vidi che tutti suonavano, mangiavano e bevevano: la cosa mi piacque e decisi di andare a studiare musica in Banda.In terza media iniziai lo studio del pianoforte, quasi per caso, ed alla tarda età di 16 anni (facevo la terza liceo, quindi non ero certo “giovane”) iniziai a studiare “seria-mente” con un maestro di Torino, Ettore Dabbene, che resta la figura più significativa per la mia preparazione musicale.Il Maestro della Banda lasciò l’incarico ed io, essendo nel paese la persona con la massima preparazione musicale, fui prescelto come Direttore Banda, mi pare nel 1976/7 o 1978.Fu per me spontaneo cercare di far suonare subito “al meglio” la banda (eliminando per prima cosa il “boccale pieno di vino” che girava per bere durante le prove); que-ste cose comportarono non poche difficoltà: i più anziani lasciarono il loro posto, ma furono sostituiti dai giovani che cominciavano a formarsi nei “Corsi di orientamento musicale di tipo bandistico”; oggi la banda di Pont St. Martin conta su una ottantina di elementi ed una qua-rantina di diplomati.

Lei è una grande figura del panorama musicale: oltre ad essere un famoso direttore, compositore e didatta,

ho avuto modo di apprezzare anche altre sue qualità, ad esempio la capacità di trascinare un gruppo, la simpatia, la decisione e la determinazione, tutti elementi che si ad-dicono alla figura di un leader. Perché ha continuato con le bande? Non ha mai pensato che forse qualche grande proscenio avrebbe avuto bisogno di un Fulvio Creux?Forse (nei primi anni in cui dirigevo la Banda della Guar-dia di Finanza) avevo mire diverse; oggi sono assoluta-mente contento delle scelte fatte e le rifarei! In fondo, cosa fa un direttore d’Orchestra?Si presenta presso varie orchestre e dice: “più lento, più veloce, più forte, più piano” e così via, seguendo “le sue ispirazioni” e ben poco dovendo “insegnare” al gruppo: sovente non sceglie nemmeno il repertorio!Ben diverso è il campo della Banda, dove il Maestro è veramente la guida (tecnica, musicale, spirituale, cultu-rale) del gruppo; dove, se gira come ospite, si trova a guidare o complessi di elevata levatura (che suonano col massimo impegno) o ad “evangelizzare” complessi ban-distici, comuni, province, regioni verso un mondo in con-tinuo fermento ed in continua volontà di crescita come è quello della Banda.No, dunque, non mi interessano altri campi di visibilità; non mi interessa neanche la visibilità fine a se stessa, anche se desidero fermamente che essa ci sia per rendere giustizia al lavoro svolto quando meritevole.

Da un po’ di tempo si parla di banda e si parla di Orche-stre di fiati: le preferisce parlare di bande o di orchestre di fiati?In merito resta valido quanto a suo tempo (almeno 20

Nel corso della mia formazione musicale, ho avuto modo di conoscere molti importanti esponenti del panorama bandistico e grazie al loro sapere ho po-tuto comprendere meglio e capire molti aspetti del funzionamento delle bande musicali. Uno tra questi è stato il M° Fulvio Creux, attuale direttore della banda musicale dell’esercito italiano che mi ha dato tantissimo sia come persona che come direttore par-tecipando a corsi di direzione da lui tenuti. Qualche anno fa mi ha concesso un’intervista che oggi porto all’attenzione dei nostri federati nella speranza che le sue parole possano aiutare, come hanno fatto con me, di capire questo mondo al fine di stimolare la voglia di migliorarsi e di crescere musicalmente.

Il personaggio...

Page 10: N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

FeBaSiMagazine9

anni fa) da me scritto e pubblicato, e che dovrebbe ormai essere assodato; evidentemente, però, non lo è (la con-fusione fa comodo…), pertanto ripeto ancora una volta che: I termini “Banda” ed “Orchestra di Fiati” sono sino-nimi; in certi casi, unicamente per meglio farsi intendere dai non addetti ai lavori, può essere più opportuno parlare di Banda o di Orchestra di Fiati attribuendo ai due ter-mini un significato diverso, anche se, ribadisco, scientifi-camente, storicamente e musicalmente questo distinguo non esiste; molti usano il nome “orchestra di fiati” non con finalità educative ma unicamente per far credere agli sprovveduti di essere più bravi: questo è doentologicamente deplore-vole; è assurdo che in certi concorsi bandistici introduca-no “ufficialmente” la differenza tra questi due termini: credono forse di poter cambiate la storia della musica od il significato della lingua italiana (ma anche delle altre lingue)?

Crede che le bande ministeriali siano il modello a cui devo-no mirare le bande italiane?Sarebbe antistorico; le Bande Ministeriali dovrebbero invece porsi come modello da imitare e per farlo dovreb-bero sovente avere sia un più mirato indirizzo di reper-torio che un più preciso indirizzo quanto all’organico; invece purtroppo di pastrocchi se ne sentono tanti: brani di Glen Miller (che si suonavano in Val d’Aosta nei pri-mi anni Ottanta) suonati con organici pseudo vessellia-ni, Moment for Morricone o Fantasie sui Beatles (anche queste eseguite da decenni nelle Bande civili) presentati come “modernità od innovazione”: ma questi Maestri (o più probabilmente gli uffici stampa dei loro Comandi Su-periori) si rendono conto delle ....... che dicono?

Domani il presidente del consiglio nomina Fulvio Creux come ministro delle riforme: cosa cambierebbe nella real-tà bandistica italiana per migliorarla?La prima cosa da cambiare dovrebbe essere la testa di moltissimi operatori del settore, che è guastata da troppi decenni di esempi ed insegnamenti sbagliati, che hanno portato a far sì che parlando di Banda di tutto si parli meno che di musica. Poi seguirebbero gli interventi eco-nomici: non si dimentichi che il cachet per una sera di un direttore d’orchestra di media fama è talvolta superio-re ai contributi annuali di una intera banda! È normale questo?

Sarebbe giusto classificare le bande anche in base alle at-tività che svolgono e avere tipi di contributi diversi, in base a queste classificazioni?Assolutamente si! Certo, non facile sarebbe il compito di chi dovrebbe decidere, ma sarebbe meglio un errore di questo tipo piuttosto che un indiscriminato intervento “a pioggia”; ho parlato di “pioggia” ma ho paura che su questo argomento siamo di fronte ad un certo non breve periodo di siccità!Purtroppo però quasi mai è arrivato niente di positivo in questo senso e quando è arrivato qualcosa di sostanziale è avvenuto quasi sempre in contraddizione con il grande sforzo che molte associazioni bandistiche (nessuna esclu-sa) hanno fatto per migliorare la preparazione dei mae-stri e per diffondere una più corretta cultura musicale e bandistica.Cito due esempi:1) la Sicilia, specie orientale, è stata tra le regioni più al passo con i tempi per quanto riguarda le bande; vi han-no operato figure (basti citare Alfio Zito e Michele Netti) che oltre ad operare concretamente “sul campo” hanno sempre avanzato e realizzato grandi iniziative e per di più hanno vinto con le loro bande tanti concorsi. Bene, anni fa la Provincia di una grossa città nella quale nac-que Bellini (non dico di che città si tratta) organizzò una Banda a livello professionale, con gli elementi selezionati per concorso e giustamente retribuiti per il loro lavoro; chi fu chiamato a dirigere il Complesso? Non già uno dei nomi citati, non già un altro maestro di Banda sicilia-no ( e qualcuno valido ed aggiornato sicuramente c’era), nemmeno un direttore proveniente da altre zone d’Italia o dall’estero, no….Fu messa a dirigere una persona – sicuramente un genio della musica – che sino ad allora aveva avuto a che fare con le bande esattamente come io (e magari lei) abbiamo a che fare con i sommergibili nucleari!Però tutti suonavano, contenti del loro piccolo introito, e tutto andava bene lo stesso!2) nel Lazio si svolgevano da anni corsi per Direttori e Concorsi (molto seri), curati da una associazione (l’Unio-ne Musicale Ciociara) della quale ero nel contempo dive-nuto direttore artistico, associazione alla quale bisogna dare atto di essere stata la prima a portare “la nuova sensibilità bandistica” nel Lazio, prima ancora della mia presenza in seno ad essa; altre associazioni operavano, in contemporanea, seriamente (non ultima l’Ambima La-zio). Tanti bei corsi, tanti bei concorsi, tante belle cose, ma poi finito quello dalle istituzioni pubbliche non veni-va la richiesta di nessun Concerto (men che meno ade-guatamente retribuito).

Page 11: N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

FeBaSiMagazine10

Bene, per più anni durante l’estate è venuta in tournèe (strapagata da parte della Regione) una Banda da una re-gione molto lontana dal Lazio: non già una banda esem-plare, che rappresentava le nuove vie o che rappresentava almeno un aspetto tradizionale (come per esempio una Banda da Giro) del nostro mondo; una Banda che non si sapeva cosa fosse, né come repertori né come tipologia di espressione (musicalmente una vergogna assoluta, non ostante i pur validi strumentisti che la formavano), di-retta da un direttore che avrebbe dovuto seguire un corso di 8 anni per togliersi forse la metà dei difetti che aveva, ma che sul podio si riteneva bravo (riscuotendo per altro il consenso dei paesani che lo applaudivano).Questi fatti sarebbero di per se stessi gravi, offensivi per chi crede e propugna certi valori: ma la cosa più grave e che in entrambe i casi il tutto è avvenuto senza che nes-suno dicesse o facesse diventare nota una parola di prote-sta: mi riferisco soprattutto alle Associazioni, ed in parti-colare a quelle che avevano operato seriamente!Ma allora a cosa serve studiare, a cosa serve proporre Corsi e Concorsi se poi nel gradino successivo tutto deve restare lettera morta ed i fondi (o gli incarichi) sono attri-buiti in maniera del tutto scollegata?

C’è un repertorio ideale per una banda?Quello che le è più congeniale e che riesce qualitativa-mente a fare meglio, magari in sintonia con le richieste del pubblico che la segue; se poi questo avviene nel cam-po della “musica originale” avremo il massimo.

Banda cenerentola delle orchestre: è vero?Nell’immaginario collettivo si, purtroppo (ammesso che oggi la gente sappia ancora cosa sono le Orchestre!); nella realtà bisogna continuare a lottare perché non sia così, anche se purtroppo una comparsa televisiva come troppe ahimè se ne vedono può fare di più in negativo di quanto possano fare in positivo 100 corsi di aggiornamento.

E’ giusto, secondo Lei, che le bande si adeguino ad uno standard internazionale?Non più e non di meno di quanto lo debbano fare i Pia-nisti, le Orchestre Sinfoniche e qualsiasi altro complesso musicale.Non si rischia di avere un effetto “McDonald’s”? Stessi panini a New York, Londra, Parigi, Madrid, Roma… non è meglio assaggiare un piatto tipico per ogni stato?C’è effetto “McDonald’s” fra l’Orchestra del Massimo di Palermo e quella di Verona? C’è effetto “McDonald’s” tra l’Orchestra di Vienna e quella di Chicago? Perché dunque dovrebbe esserci questo effetto con le Bande di Aosta e di Reggio Calabria? Per troppo tempo si è erroneamente

confuso la Banda con il Folklore (o meglio con una errata concezione e cattiva tipologia di Folklore) e questi dubbi sono il frutto di questa distorta concezione.

Perché uno strumentista o un direttore, con una forma-zione accademica, non può vivere oggi giorno di banda?La Banda non ha prodotto la “possibilità di vivere” per i maestri perché le prime nemiche sono state e tutt’ora sono soprattutto molte associazioni bandistiche che ve-dono come tabù il collegare il “guadagno” alla banda: però non si scandalizzano se la Banda è militare o se pa-gano il tennis per i loro figlioli e se i calciatori guada-gnano miliardi! Se poi aggiunge che oggi “tutti o quasi i musicisti” (non solo quelli della Banda) sono destinati alla disoccupazione avremo una ancor più tragica defini-zione del problema.

E’ giusto che alcune bande di alto livello, vincitrici di con-corsi nazionali e internazionali, con attività concertistiche floride, sono associate e regolamentate come la maggior parte delle bande amatoriali? Non sarebbe meglio osare, e tentare un passo verso una regolamentazione professio-nale orchestrale, passando da un ordinamento onlus, no profit, ad un ente “profit” professionale?Sono pienamente d’accordo. Attenzione però: in Olan-da le Bande in maggioranza sono “amatoriali”, eppure suonano meglio di molte nostre bande ministeriali! E qui torniamo ai decenni di insegnamenti sbagliati, che hanno fatto comodo soprattutto a quei maestri che (in buona od in cattiva fede) hanno diffuso l’ignoranza e limitato la diffusione della conoscenza.

Corsi e concorsi, quanto giovano alle bande?

In alto: Il M° Creux e la banda dell’ Esercito Italiano.

Page 12: N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

FeBaSiMagazine11

I concorsi sono tornati in Italia negli anni ‘90, grazie al Salone della Musica di Pesaro, dove si è svolto per anni il Concorso “La banda dell’anno”; negli anni questo con-corso è stato vinto da tutti quei complessi (Orchestra di Fiati “Accademia” di Quarna Sotto, Orchestre d’Harmo-nie du Val d’Aoste, Banda “Stanislao Silesu” di Samassi, Banda di Gazzaniga, Accademia Euterpe do Canicattini Bagni – noti che il temine Banda o Orchestra di Fiati è usato indifferentemente – e, con entrata in scena succes-siva a queste, Soncino) che subito dopo riportavano vit-torie a livello internazionale (Valencia, Kerkrade, ecc.); poi sono nati gli altri Concorsi, a cominciare da quello Internazionale di Riva del Garda, che resta la manifesta-zione più prestigiosa in merito nel nostro Paese.È da allora che è iniziato il movimento di rinnovamento delle bande in Italia.Dopo questa premessa storica, per meglio rispondere a ciò che mi ha chiesto, dirò una cosa che penso a fondo: i Concorsi hanno giovato alla positiva unificazione ed al miglioramento delle Bande italiane (mi riferisco a “suo-no”, repertori, organico, ecc.) più di quanto non abbiano fatto le associazioni bandistiche nazionali e le cattedre di Strumentazione in Conservatorio messe insieme.

Questo in tutti i Concorsi?No di certo; anche qui si è verificato quello che abbia-mo già incontrato con il termine “Orchestra di Fiati”: così come molti (dopo un po’) hanno cominciato ad usare il termine “orchestra di fiati” a sproposito, anche per i Concorsi qualcuno ha inventato competizioni nelle quali i parametri e le giurie (al di la dei piccoli errori ed imper-fezioni che ovunque possono succedere) non erano certo esemplari e volti ad un cammino comune: una volta ero

in un Concorso in Abruzzo ed alcuni membri della Com-missione (docenti di Conservatorio!!!) dicevano: “ma non interessano le Bande che suonano bene, mica si deve suo-nare bene in banda”!; altri membri dicevano: “a me inte-ressa la banda che suona come quella che sentivo quando ero bambino ed era festa nel paese”!….Altri concorsi poi – anche se storicamente “seri” – si in-ventano la enigmatica distinzione tra la categoria “Ban-de” e la categoria “Orchestre di Fiati”: peccato!

Lei è stato in giuria di diversi concorsi. Dal primo al quale ha partecipato, all’ultimo, ha notato se c’è stato una cre-scita delle formazioni bandistiche italiane?Oggi è difficile trovare complessi della qualità di quelli ci-tati poc’anzi; del resto complessi di sì elevato valore non hanno mai avuto il minimo riconoscimento dalle Istitu-zioni e tantomeno (sarebbe bastato quello morale) dalle associazioni bandistiche nazionali ed il loro entusiasmo si è un po’ spento; al contrario però abbiamo una maggior qualità generalmente diffusa.

Deve mandare un sms ad un suo collega, ed ha quindi 160 lettere per descrivere la banda musicale italiana odierna. Cosa gli scriverebbe?Ne bastano meno di 160: “Ti piace la musica? Nella Ban-da c’è tutto: storia della musica, della società, il passato e la vera musica del 2000”!

Che consiglio darebbe ad un giovane che vuole intrapren-dere la carriera di direttore di Banda?Tre cose in ordine prioritario e badi che non scherzo: “valutare in tempo utile l’ipotesi di cambiare mestiere, onde non incrementare le fila dei disoccupati”; se proprio vogliono proseguire “non studiare e di non informarsi di cosa c’è nel mondo: vivranno più tranquilli e più appagati”; a coloro che non contenti dei precedenti consigli voles-sero insistere direi “di essere consci che studiano a loro rischio e pericolo”;capito questo potranno conoscere ed imparare tante cose bellissime che poi non si sa se, come, dove e quando in Italia potranno mai applicare.A conclusione di questo nostro incontro, La ringrazio per la sua disponibilità, e La saluto affettuosamente a nome anche di tutti i lettori. Giuseppe Scarlata

L’intervista completa è possibile leggerla sul sito www.mondoban-de.it

A destra: Il M° Fulvio Creux durante la direzione.

Page 13: N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

FeBaSiMagazine12

E’ andato in scena dal 7 al 9 settembre il Primo Con-corso Nazionale di Esecuzione per bande giovanili, “Suono, Sole, Sapori” presso l’Ex Stabilimento Flo-rio con l’organizzazione dell’Associazione Musico-Culturale Aegusea “Nuova Vincenzo Bellini” in col-laborazione con il Comune di Favignana e la Scuola di Musica “Giulia Bevilacqua”.Se si considera il particolare momento di crisi che sta attraversando l’Europa e la posizionegeografica in cui si è svolto il concorso, un’isoletta al centro del Mediterraneo, il risultato èstato straordinario.Grande merito per l’organizzazione e la riuscita dell’evento vanno : al Sindaco di Favignana Lucio Antinoro e alla sua amministrazione comunale, i quali hanno creduto nel direttore artistico del Con-corso M°Arturo Andreoli, che con la sua grande esperienza musicale, sensibilità e la cura dei dettagli è riuscito ad eguagliare grandi concorsi internazio-nali; alla sovrintendenza ai Beni Culturali per aver concesso di poter utilizzare l’ex Stabilimento Florio, cornice suggestiva ricca di storia e fascino, al Pre-sidente dell’Associazione Musico-Culturale Aegu-sea “Nuova Vincenzo Bellini”, al responsabile della Scuola di Musica “Giulia Bevilacqua” di Favignana e al Sig. Galuppo Ignazio per l’organizzazione dell’e-vento e alla giuria composta dai maestri: Lorenzo Pusceddu, Michele Mangani e Alfio Zito.

Le Bande iscritte al concorso sono state:- Junior band “ G. Candela “ di Buseto Palizzolo (TP) - Categoria A ;- Junior band “ Crescendo Junior Band “ Categoria esordienti;- Junior band “ Pica banda “ di Favignana (fuori concorso);- Junior band “ D. Alaleona “ di Montegiorgio (FM) - Categoria B;- Orchestra giovanile fiati di Laurena Borrello (RC) - Categoria A ;- Banda giov. di Mellilli (SR) - iscritta ma non pre-sente al concorso - - Categoria B;- Orchestra giovanile “ Janzaria “ di S. Michele di Ganzaria - iscritta ma non presente al concorso - Categoria A ;

Nella piccola isola di Favignana successo per il I concorso per bande giovanili.

Risultati:Categoria A – brano d’obbligo: SPRING MUSIC di Michele Mangani1ª classificata - Orchestra giovanile fiati di Laurena Borrello (RC) con punti: 90,432ª classificata - Junior band “ G. Candela “ di Buse-to Palizzolo (TP) con punti: 83,68Categoria B – brano d’obbligo: LITURGICAL FAN-FARE di Robert W. Smith3ª classificata Junior band “ D. Alaleona “ di Monte-giorgio (FM) con punti: 76,68Categoria esordienti – brano d’obbligo CANTER-BURY OVERTURE di Anne McGinty2ª classificata Crescendo Junior Band “ con punti: 80,21;

In alto: la giuriaIn alto a destra: il momento della premiazione.

Concorsi

Page 14: N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

FeBaSiMagazine13

Alla presenza delle autorità locali, dei direttori/pre-sidenti delle bande partecipanti, della giuria, del di-rettore artistico dell’evento e dei tanti giovani pro-tagonisti e delle loro famiglie, lo stesso direttore, il M° Arturo Andreoli, ha consegnato gli attestati di partecipazione e i premi conquistati dalle bande. Sono stati premiati anche i componenti della Pi-coband di Favignana, un ensemble di giovanissimi nato nel 2011 dalla Scuola di musica “Giulia Bevi-lacqua” dell’Associazione Musico-Culturale Aegusea “Nuova Vincenzo Bellini”. I suoi componenti oltre a frequentare la scuola elementare e media dell’isola, al pomeriggio partecipano regolarmente ai corsi di strumento.“Questa manifestazione è un inizio importante per Favignana – ha detto il M° Andreoli – che ha piace-volmente coinvolto le autorità del territorio, ci ha re-galato momenti di grande emozione e che speriamo confluisca nel secondo Concorso Nazionale di Ese-cuzione per bande giovanili, il prossimo anno. Rin-grazio il sindaco, Lucio Antinoro per aver sostenuto l’iniziativa e per averci confermato con quest’attivi-

tà che lavorare con i ragazzi è una cosa fantastica”.Entusiasti anche i componenti della giuria, che han-no sottolineato come questo di Favignana sia il solo concorso nazionale, assieme a quello di Costa Volpi-no, in provincia di Bergamo, ad avere una peculia-rità importante, a promuovere, cioè, un’attività di qualità, mirata e specifica, mettendo a disposizione delle bande giovanili uno strumento di crescita.

La Fe.Ba.Si. (Federazione Bande Siciliane) da sem-pre vicina alle esigenze dei giovanimusicisti, e delle bande musicali ad essa federate è orgogliosa di potere dare il suo sostegnoper aiutare tutti coloro che perseguono gli stessi obiettivi e gli stessi ideali: crescita musicale eculturale.

Fonte: http://solocomunicatistampa.wordpress.com/2012/09/10http://www.febasi.it/portale/images/PDF/comunicatostampa-favignana.pdf

Corso per amministratori

Relatrice: dott.ssa Chiara BorghisaniBiancavilla - 26 e 27 Gennaio 2013

d i a s s o c i a z i on i mu s i c a l i n o prof i t

Corso Monograficocon il compositore siciliano

alvatore Schembari7 aprile 2013

S

Page 15: N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

FeBaSiMagazine14

In alto: La banda di Isnello vincitrice del concorso.

con la prof.ssa Laura Fermanelli

M A R Z O 2 0 1 3

La storica banda “F. Bajardi” corsara al II concorso per bande di Geraci Siculo.Con il punteggio di 91/100 la banda musi-cale “Francesco Bajardi” di Isnello (PA) è la vincitrice assoluta della seconda edizione del concorso nazionale per bande musicale di Geraci Siculo (PA) premio “San Bartolomeo” svoltosi il 22 e 23 agosto 2012.Le bande a concorso sono state 4, tutte iscrit-te nella categoria B che prevedeva due bra-ni d’obbligo: la marcia sinfonica “Erian” di Enzo Toscano, e il brano “Giuditta” di Nun-zio Ortolano. Nessuna iscritta alla categoria A.La giuria composta dai maestri Nunzio Or-tolano (presidente) Enzo Toscano (anche direttore artistico della manifestazione) e Giuseppe Crapisi, ha valutato le 4 bande e ha decretato i seguenti punteggi:

- 1° Storica Banda Musicale “F. Bajardi” – Isnello (PA) dir. Giuseppe Testa pt. 91/100 Brano a libera scelta TRAIBLAZE (Golf Richards).- 2° Corpo Bandistico “V. Bellini” – Tusa (ME) dir. Vincenzo Perez pt. 87/100 Brano a libera scelta PASADENA (Jacob de Haan)

- 3° Corpo Bandistico “Don Ciccio Cirin-cione” – C. di Roccella (PA) dir. Elisabetta Rotondo pt. 87/100 Brano a libera scelta LA STORIA (Jacob de Haan)

- 3° A.C.M. Apollonia di Pollina e Finale (PA) dir. Rosario Giaimi pt. 85/100 Brano a libera scelta SCULTURE SONORE (Jacob de Hann)

Il premio per l’esecuzione del miglior bra-no d’obbligo “Erian” è andato anch’esso alla storica banda di Isnello, mentre quello per la miglior esecuzione dell’altro brano d’obbligo “Giuditta” è stato aggiudicato dalla banda di

Tusa. Non assegnato invece il premio come miglior direttore.Durante la manifestazione oltre le bande musicali partecipan-ti in concorso si sono alternati sul parco alcuni artisti: Maria Luisa Battaglia, Giovanni Fiorentino, Danilo Pupillo e Rossella Forestieri giovanissimi talenti canori nonché finalisti della lo-cale kermesse Geraci got talent il poeta Pietro Chici, e i giovani finalisti della trasmissione Italia’s got talent presentato da Maria de Filippi Pierangelo Gullo e Maria Barravecchia. Anche la lo-cale banda musicale di Geraci che ha organizzato il concorso ha avuto il suo momento di gloria, aprendo con un’esibizione fuori concorso la manifestazione dell’estate geracese.

G.S.

In alto: la giuria.

Concorsi

Corso di propedeutica musicale

Page 16: N°1 - FEBASI MAGAZINE gennaio 2013

FeBaSiMagazine15

Notizie

Flash

!!!

Presso l’hotel “Paradise” di Biancavilla di Catania, si è svolta il 25 novembre c.a. la riunione annuale della Febasi. Dopo i saluti di rito il presidente ha espo-sto ai soci il resoconto dei lavori che si sono svolti durante l’anno che si sta per concludere. I partecipanti hanno poi preso visione del bilancio di previsione per le attività previste per l’anno 2013 che hanno approvato all’unanimità, e dopo al-cuni interventi dei presenti, tra cui quello di Fabio Gentile in rappresentanza della banda di Pietraperzia (EN) il quale, essendo impiegato presso le Poste italiane, si è fatto portavoce di una possibile nuova convenzione per avere alcuni sconti sulle tariffe telefoniche e di conto corrente per i soci. Il presidente ha augurato a tutti buon lavoro e anticipato che il prossimo anno si dovranno rinnovare tutte le cari-che sociali, invitando quindi, sin da ora, ad individuare persone che vogliono collabo-rare e candidarsi nei ruoli del CDA e come delegati provinciali.

Si è svolto il 29 e 30 settembre il V concorso internazione “Vallèe” della Valle d’Aosta. Hanno partecipato 13 formazioni provenienti da Italia, Spagna e Francia. Per questa edizione il direttore artistico, il M° Lino Blanchod, ha scelto come giurati i maestri Andrè Waignein (presidente), Jacob de Haan, Franco Cesarini, Karoly Neumayer e Ferrer Ferran. Vincitrice assoluta è stata la formazione guidata dal M° Denis Salvini, l’orchestra di fiati di Vallecamonica, in categoria eccellenza, con punti 95.15. In prima categoria successo della formazione siciliana “Euterpe” di Siracusa con punti 92.23 diretta dal M° Michele Netti. In seconda categoria non è stato né il primo premio né il secondo, la migliore formazione, il Corpos Philarmonique de Chatillon (AO) si è classificata al 3° posto con pt. 89.52. Infine in terza catego-ria vince il copro bandistico di Bussolengo (VR) diretto da Luciano Brutti che ha totalizzato 90.08 Punti.

Si svolgerà a Lignano Sabbiadoro (UD) il 12 e 13 gennaio 2013 un incontro coi maestri M. Etche-goncelay e M. Somadossi, Nell’ambito dei Corsi di formazione triennale per maestri di bande e direttori di bande e orchestre di fiati. Tema dello stage sarà lo studio dei brani d’obbligo dei concorsi bandistici italiani. Saranno studiate ed analizzate le composizioni e le tecniche di preparazione dei brani d’obbligo per le categorie giovanili e terza dei più importanti concorsi di esecuzione nazionali.