N° 19 - Costa degli Etruschi News

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Il mensile gratuito Febbraio 2012 / Anno 2 - n. 19 www.costadeglietruschinews.com La nuova fiera di Venturina a pag 3 Per giorni amari a pag 4 Puntare sull’enoturismo a pag 5 Rivoluzione Interiore a pag 6 Appuntamenti a pag. 7 Il calendario del Carnevale a pag 7 News © Gastronomia Territorio Cultura I l prefetto, questo sconosciuto! E’ proprio il caso di dirlo: molti di noi non sanno bene che ruolo svolge benché tutti abbiano bene in mente che si tratta di una delle più alte ca- riche a livello provinciale. Dal 2008 il dott. Domenico Mannino “veglia” su Livorno. La passione per il suo lavoro traspare da come comu- nica: argomenta con trasporto con- cetti importanti come verità, apertura mentale, democrazia e libertà. In un momento in cui tutto è in dubbio, idee così chiare risuonano forti e senza incertezza: una sferzata di ob- biettività che fa bene allo spirito. Che responsabilità ha il suo ruo- lo in questo preciso momento storico? La mia posizione è delicata, come lo è la attuale situazione. Mi trovo di fronte a conflitti sociali, ad azien- de in crisi, alla difficoltà di ottenere finanziamenti dalle banche. Ora la parola d’ordine è mediazione e la priorità è quella di mantenere il concetto di protezione sociale che l’Italia ha sempre avuto ben presen- te. C’è la necessità che le varie forze in campo, tra politica, parti sociali, economia, sindacati, si impegnino con sforzi comuni perché le risorse a disposizione sono poche e dobbiamo ottimizzarle lavorando insieme. Qual è la sua visione su come trattare argomenti così difficili? Il rapporto con questi altri gruppi in gioco non è sempre idilliaco ma la mia posizione è che sia importante dire sempre la verità, e il prima pos- sibile: solo avendo una chiara perce- zione della situazione, i problemi si possono affrontare nel modo giusto. Non possiamo morire di una malattia solo perché non ce l’hanno detto! La responsabilità di questa verità, io me lo voglio assumere perché solo la consapevolezza può portare all’azio- ne. Non possiamo continuare a mentire, soprattutto nei confronti dei nostri giovani. Cosa vogliamo lasciar loro per il futuro? I giovani sono un tema che le sta a cuore… Per loro mi auguro che ci sia un cam- bio di mentalità, occorre che aprano la loro visione del mondo. Personal- mente mi si può considerare un emi- grante: dalla Calabria il mio lavoro mi ha portato nelle Marche, in Sicilia, Campania, Emilia e ora qui. L’ama- rezza è che, in alcuni luoghi, le per- sone siano costrette ad andarsene: purtroppo, di solito, se ne vanno i mi- gliori. A Livorno, per fortuna, partire può essere una scelta. Ma io esorto i ragazzi a lanciarsi, vivere per un po’ a contatto con altre culture, per ca- pire cosa sono le regole e cosa vuol dire libertà. Uscire fa capire cos’è la democrazia, ci mette davanti al bello e al brutto: con questa consapevo- lezza, le scelte sono più responsabili perché si conosce cosa si ottiene e cosa si perde. La società ora aiuta i giovani? A livello umano, forse dovremmo in- segnare di più che servono sacrifici per ottenere i risultati: le capacità si raggiungono con l’impegno, la de- dizione. Una volta si imparavano le poesie a memoria per insegnare lo sforzo, ora i ragazzi vengono tenuti un po’ troppo al riparo dalle necessi- tà… Questo uccide la mentalità del combattere, del conquistare, quella che io vedevo nel ’68. Riguardo a ciò che la società materialmente può dare, il momento è critico: il diritto del lavoro non riesce a stabilizzarsi, parliamo di pensioni ma non sappia- mo se tra 70 anni ci saranno soldi. E poi il paese sta cambiando: noi eravamo forti nel manifatturiero ma oggi non possiamo competere con la concorrenza globale. Di cosa c’è bisogno? Di strategie, a lungo termine. Del porto di Livorno dobbiamo pensare a come sarà tra 40 anni, non domani, tenendo bene in mente che dovremo fare dei passi per arrivare al quel traguardo così lungo, dovremo fare degli interventi, ma che non è sem- pre possibile vincere tutte le batta- glie, l’importante è vincere la guerra. Dobbiamo credere, volere il bene co- mune, l’impegno. Livorno è nata sul concetto di libertà, di apertura verso gli altri: esaltiamo quella mentalità! Perché è quella che ha fatto grande la città! Io non mi trovavo nella visio- ne della mia Calabria perché si ten- deva a sopravvivere e non a vivere. L’assistenza non è la strada: bisogna reagire e pensare che anche questa crisi passerà e che bisogna rimboc- carsi le maniche. Bisogna anche avere il coraggio di osare: se alcuni settori non funzionano più perché la competizione mondiale non gli dà scampo, dobbiamo affrontare questa verità, combattere trovando soluzioni alternative. Abbiamo le conoscenze, le maestranze, uno stile e creatività che tutti ci invidiano: abbiamo tutto quello che ci serve per questo impor- tante “cambio di tendenza”. Paola Pavan La ricetta anti-crisi del Prefetto Mannino: consapevolezza, ingegno e azione Oltre alla mediazione occorrono strategie Eventi Gennaio Nella foto il Prefetto Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo. H. Ford Per realizzare pubblicità, promuovere la tua azienda ed i tuoi prodotti scegli Per spazi pubblicitari cell. 331.2418182 [email protected] Foto Archivio Accademia Navale Tramonto Accademico Livorno, Pil in crescita: +1% NEL 2011 IL PIL DI LIVORNO ha ottenuto una crescita dell’1%, tanto per valore aggiunto che unità di lavoro impiegate. Questo è quello che è emer- so dal rapporto IRPET sul SEL (sistema economico locale, ndr) livornese. “Sia i dati 2011, sia le previsioni 2012, sottolineano l’importanza dell’export per Livorno – ha dichiarato l’assessore al lavoro e alla semplificazione Darya Majidi. “Le nostre hanno capacità e competenze per ambire a competere a livello internazionale. Il Pil dei paesi emergenti è comunque intorno al 6% e starà all’intraprendenza delle nostre aziende riuscire a catturare le oppor- tunità. I dati purtroppo confermano una situazione difficile per l’edilizia, mentre l’automotive e la cantieristica stanno puntando all’innovazione e reggono la situazione. Fondamentale – conclu- de l’assessore - è che le aziende del territorio puntino all’innovazione, alla qualità, a fare rete, per poter crescere in competitività”. Dopo il tonfo del 2009 e il rimbalzo positivo del 2010, il +1% del 2011 ha confermato il cambio di tendenza. La crescita del valore aggiunto ha riguar- dato tutti i settori economici di attività, con particolare riferimento all’industria e ai servizi di trasporto, magazzinaggio e logistica. Il settore delle costruzioni, invece, non è riuscito a tirarsi fuori dal trend negativo imboccato negli ultimi anni e ribadito nel 2011 in cui, accanto alla stabilità del valore aggiunto, ha fat- to registrare una riduzione consistente delle unità di lavoro impiegate. La ri- duzione del valore aggiunto nel settore delle costruzioni, insieme alla dinamica piatta del settore dei servizi sociali e alla persona, pubblici e privati, sono elementi che vanno inquadrati nel più generale momento di stallo dei consu- mi delle famiglie e della riduzione della spesa dell’amministrazione pubblica, che mostrano segnali di difficoltà più evidenti nell’Area Livornese che a livel- lo regionale. Nelle previsioni per il 2012 si stima una lieve flessione del prodotto interno lordo a livello regionale. Nel sistema economico locale livornese la flessione non dovrebbe verificarsi e l’andamento economico dovrebbe essere orientato a una sostanziale stabilità, con una leg- gera crescita rispetto al 2011. Paola Pavan Il Prefetto è un poliedrico “professionista” dell’amministrazione. Era e rimane tuttora “l’uomo dei cento mestieri”, che alterna i vari profili e la varie facce della stessa figura: il Prefetto di “polizia” come autorità provinciale di pubblica sicurezza, il Prefetto calato nelle emergenze sociali, il Prefetto rappresentante del Governo nella provincia, il Prefetto nel sistema delle autonomi locali, il Prefetto organo di protezione civile, il Prefetto mediatore nei conflitti sociali, ed altro ancora… A conclusione dei festeggiamenti del 130° Anniversario dell’Accademia Navale di Livorno, è stata donata all’Istituto l’opera “Tramonto accademico”, del pittore livornese Massimo Lomi, da parte delle Gallerie d’Arte Athena, Le Stan- ze e Studio dell’Arte dell’800 , già protagoniste della Mostra “L’Accademia, Livorno e il mare”. Nella foto l’Ammiraglio Cavo Dragone

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N° 19 - Costa degli Etruschi News Costa degli Etruschi News - Mensile Free Press di Informazione e News da Livorno a Grosseto. www.costadeglietruschinews.com

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Il mensile gratuito Febbraio 2012 / Anno 2 - n. 19 www.costadeglietruschinews.com

Box UVA NERA 6x5 6-07-2010 17:13 Pagina 1 C M Y CM MY CY CMY K

La nuova fiera di Venturina a pag 3

Per giorni amari a pag 4

Puntare sull’enoturismo a pag 5

Rivoluzione Interiorea pag 6

Appuntamenti a pag. 7Il calendario del Carnevalea pag 7

News

©

Gastronomia

Territorio

Cultura

Box Momenti Conviviali 6x5 6-07-2010 17:23 Pagina 1 C M Y CM MY CY CMY K

Il prefetto, questo sconosciuto! E’ proprio il caso di dirlo: molti di noi non sanno bene che ruolo svolge

benché tutti abbiano bene in mente che si tratta di una delle più alte ca-riche a livello provinciale.Dal 2008 il dott. Domenico Mannino “veglia” su Livorno. La passione per il suo lavoro traspare da come comu-nica: argomenta con trasporto con-cetti importanti come verità, apertura mentale, democrazia e libertà. In un momento in cui tutto è in dubbio, idee così chiare risuonano forti e senza incertezza: una sferzata di ob-biettività che fa bene allo spirito.

Che responsabilità ha il suo ruo-lo in questo preciso momento storico?La mia posizione è delicata, come lo è la attuale situazione. Mi trovo di fronte a conflitti sociali, ad azien-de in crisi, alla difficoltà di ottenere finanziamenti dalle banche. Ora la parola d’ordine è mediazione e la priorità è quella di mantenere il concetto di protezione sociale che l’Italia ha sempre avuto ben presen-te. C’è la necessità che le varie forze in campo, tra politica, parti sociali,

economia, sindacati, si impegnino con sforzi comuni perché le risorse a disposizione sono poche e dobbiamo ottimizzarle lavorando insieme.Qual è la sua visione su come trattare argomenti così difficili?Il rapporto con questi altri gruppi in gioco non è sempre idilliaco ma la mia posizione è che sia importante dire sempre la verità, e il prima pos-sibile: solo avendo una chiara perce-zione della situazione, i problemi si possono affrontare nel modo giusto. Non possiamo morire di una malattia solo perché non ce l’hanno detto! La responsabilità di questa verità, io me

lo voglio assumere perché solo la consapevolezza può portare all’azio-ne. Non possiamo continuare a mentire, soprattutto nei confronti dei nostri giovani. Cosa vogliamo lasciar loro per il futuro?I giovani sono un tema che le sta a cuore…Per loro mi auguro che ci sia un cam-bio di mentalità, occorre che aprano la loro visione del mondo. Personal-mente mi si può considerare un emi-grante: dalla Calabria il mio lavoro mi ha portato nelle Marche, in Sicilia, Campania, Emilia e ora qui. L’ama-rezza è che, in alcuni luoghi, le per-

sone siano costrette ad andarsene: purtroppo, di solito, se ne vanno i mi-gliori. A Livorno, per fortuna, partire può essere una scelta. Ma io esorto i ragazzi a lanciarsi, vivere per un po’

a contatto con altre culture, per ca-pire cosa sono le regole e cosa vuol dire libertà. Uscire fa capire cos’è la democrazia, ci mette davanti al bello e al brutto: con questa consapevo-lezza, le scelte sono più responsabili perché si conosce cosa si ottiene e cosa si perde.La società ora aiuta i giovani?A livello umano, forse dovremmo in-segnare di più che servono sacrifici per ottenere i risultati: le capacità si raggiungono con l’impegno, la de-dizione. Una volta si imparavano le poesie a memoria per insegnare lo sforzo, ora i ragazzi vengono tenuti un po’ troppo al riparo dalle necessi-tà… Questo uccide la mentalità del combattere, del conquistare, quella che io vedevo nel ’68. Riguardo a ciò che la società materialmente può dare, il momento è critico: il diritto del lavoro non riesce a stabilizzarsi, parliamo di pensioni ma non sappia-mo se tra 70 anni ci saranno soldi. E poi il paese sta cambiando: noi eravamo forti nel manifatturiero ma oggi non possiamo competere con la concorrenza globale.Di cosa c’è bisogno?Di strategie, a lungo termine. Del

porto di Livorno dobbiamo pensare a come sarà tra 40 anni, non domani, tenendo bene in mente che dovremo fare dei passi per arrivare al quel traguardo così lungo, dovremo fare degli interventi, ma che non è sem-pre possibile vincere tutte le batta-glie, l’importante è vincere la guerra. Dobbiamo credere, volere il bene co-mune, l’impegno. Livorno è nata sul concetto di libertà, di apertura verso gli altri: esaltiamo quella mentalità! Perché è quella che ha fatto grande la città! Io non mi trovavo nella visio-ne della mia Calabria perché si ten-deva a sopravvivere e non a vivere. L’assistenza non è la strada: bisogna reagire e pensare che anche questa crisi passerà e che bisogna rimboc-carsi le maniche. Bisogna anche avere il coraggio di osare: se alcuni settori non funzionano più perché la competizione mondiale non gli dà scampo, dobbiamo affrontare questa verità, combattere trovando soluzioni alternative. Abbiamo le conoscenze, le maestranze, uno stile e creatività che tutti ci invidiano: abbiamo tutto quello che ci serve per questo impor-tante “cambio di tendenza”.

Paola Pavan

La ricetta anti-crisi del Prefetto Mannino: consapevolezza, ingegno e azione

Oltre alla mediazione occorrono strategie

Eventi Gennaio

Nella foto il Prefetto

Mettersi insieme è un inizio,

rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo.

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Tramonto Accademico

Livorno, Pil in crescita: +1%Nel 2011 il Pil di livorNo ha ottenuto una crescita dell’1%, tanto per valore aggiunto che unità di lavoro impiegate. Questo è quello che è emer-so dal rapporto IRPET sul SEL (sistema economico locale, ndr) livornese.“Sia i dati 2011, sia le previsioni 2012, sottolineano l’importanza dell’export per Livorno – ha dichiarato l’assessore al lavoro e alla semplificazione Darya Majidi. “Le nostre hanno capacità e competenze per ambire a competere a livello internazionale. Il Pil dei paesi emergenti è comunque intorno al 6% e starà all’intraprendenza delle nostre aziende riuscire a catturare le oppor-tunità. I dati purtroppo confermano una situazione difficile per l’edilizia, mentre l’automotive e la cantieristica stanno puntando all’innovazione e reggono la situazione. Fondamentale – conclu-

de l’assessore - è che le aziende del territorio puntino all’innovazione, alla qualità, a fare rete, per poter crescere in competitività”.

Dopo il tonfo del 2009 e il rimbalzo positivo del 2010, il +1% del 2011 ha confermato il cambio di tendenza. La crescita del valore aggiunto ha riguar-dato tutti i settori economici di attività, con particolare riferimento all’industria e ai servizi di trasporto, magazzinaggio e logistica. Il settore delle costruzioni, invece, non è riuscito a tirarsi fuori dal trend negativo imboccato negli ultimi anni e ribadito nel 2011 in cui, accanto alla stabilità del valore aggiunto, ha fat-to registrare una riduzione consistente delle unità di lavoro impiegate. La ri-duzione del valore aggiunto nel settore delle costruzioni, insieme alla dinamica

piatta del settore dei servizi sociali e alla persona, pubblici e privati, sono elementi che vanno inquadrati nel più generale momento di stallo dei consu-mi delle famiglie e della riduzione della spesa dell’amministrazione pubblica, che mostrano segnali di difficoltà più evidenti nell’Area Livornese che a livel-lo regionale. Nelle previsioni per il 2012 si stima una lieve flessione del prodotto interno lordo a livello regionale. Nel sistema economico locale livornese la flessione non dovrebbe verificarsi e l’andamento economico dovrebbe essere orientato a una sostanziale stabilità, con una leg-gera crescita rispetto al 2011.

Paola Pavan

Il Prefetto è un poliedrico “professionista” dell’amministrazione. Era e rimane tuttora “l’uomo dei cento mestieri”, che alterna i vari profili e la varie facce della stessa figura: il Prefetto di “polizia” come autorità provinciale di pubblica sicurezza, il Prefetto calato nelle emergenze sociali, il Prefetto rappresentante del Governo nella provincia, il Prefetto nel sistema delle autonomi locali, il Prefetto organo di protezione civile, il Prefetto mediatore nei conflitti sociali, ed altro ancora…

A conclusione dei festeggiamenti del 130° Anniversario dell’Accademia Navale di Livorno, è stata donata all’Istituto l’opera “Tramonto accademico”, del pittore livornese Massimo Lomi, da parte delle Gallerie d’Arte Athena, Le Stan-ze e Studio dell’Arte dell’800 , già protagoniste della Mostra “L’Accademia, Livorno e il mare”.

Nella foto l’Ammiraglio Cavo Dragone

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2 Febbraio 2012 www.costadeglietruschinews.com

news

Le donne ed il rugby: uno strano connubio che oggi è una solida realtà

Nacque tutto intorno al 2000-2002, gli anni in cui il rugby, uno degli sport più nobili, antichi e maschi di sem-pre, si affacciava sulla scena interna-zionale conquistando quell’interesse che mancava, da parte del grande pubblico. Il fair-play, il terzo tempo, gli abbracci finali, il sollazzo post-gara tra avversari, quell’essere nemi-ci e rudi per un’ora e, al fischio fina-le, scordarsi di tutto e bere insieme un boccale di birra. Tutte cose che

mancano in altri sport, specialmente in quello nazionale, il calcio, colmo di violenza e polemiche, tutte cose che hanno creato un aura di signo-rilità intorno alla palla ovale. Un duro scontro fisico, un gioco ruvido, fatto di contatto, di spinte e placcaggi, di botte e di corsa, cose da uomini, verrebbe da pensare. E invece no.. “Tutta roba per donne” direbbe mi-ster Alessandro Brondi, coach della squadra femminile di rugby di Livor-

no, che tanto bene sta figurando nel campionato nazionale. Nacque tutto nel 2002, quando il settore femminile dei “Lions” non dava i risultati sperati e le ragazze passarono tutte nella so-cietà “Etruschi” riunendosi in un’uni-ca compagine. Fu proprio qui, che qualche anno dopo, iniziò l’avventura da “mister” di Alessandro, già gioca-tore professionista, che dopo un fa-stidioso infortunio, decise di dedicar-si all’impegno di allenatore del settore

femminile. “Vidi subito che c’erano grandi margini di miglioramento, prospettive di lavoro interessanti per ottenere dei risultati.” E quei risultati non hanno tardato ad arrivare, nelle ultime due stagioni, le ragazze hanno conseguito un undicesimo ed un se-sto posto assoluti e quest’anno pun-tano di nuovo ad essere inserite nel quadro delle prime dieci, per giocarsi fino in fondo le finali. “Per me il rugby è uno sport asessuato!” afferma il

coach, “Le ragazze non hanno affat-to paura dello scontro fisico e hanno ottime capacità di incamerare le tec-niche e le tattiche di gioco.” L’unica cosa che Brondi vorrebbe migliorare è lo spirito di gruppo, facendo sì che ogni ragazza si affidi alle altre, gio-cando con loro e per loro: un risultato più difficile da ottenere con le donne, rispetto agli uomini. Sempre secon-do il mister: “la nostra è una grande squadra, con più di un’individualità, l’obiettivo è amalgamarsi per punta-re a vincere!” Dedite al duro lavoro e al sacrificio, potrebbero sembrare donne atipiche, di certo la domenica non indosseranno i tacchi o la mini-gonna, ma sono ragazze normalissi-me che, quando scendono in campo danno tutto, perché alla palla ovale non interessa il cromosoma, basta giungere alla “meta”.

Gianluca Parodi

Ecologia

Raccolta differenziata1000 ragazzi ad imparare la cultura del rispetto e della sostenibilità per poi insegnarla agli altri. E’ questo il progetto ambientale “Differenziamoci, Trattiamo i rifiuti con rispetto” promosso dal Comune di Livorno in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, la Capitaneria di Porto, la Provincia, oltre a numerose associazioni culturali ed ambientaliste. I ragazzi degli Istituti superiori, dopo un percorso formativo- informativo con lezioni in classe e visite guidate agli impianti, faranno da tutor ai più piccoli trasmettendo loro le conoscenze acquisite. Il progetto terminerà nella settimana dell’Acqua indetta dalla Commissione Europea dal 22 al 26 maggio. In questa occasione le classi dei bambini più piccoli adotteranno ciascuna una spiaggia del nostro litorale nel tratto Antignano–Accademia ed effettueranno una pulizia simbolica delle spiagge.

Scuola per filmakerDiventare filmaker documentarista, un professionista in grado di creare film documentari, ma anche docufiction, redazionali pubblicitari, contenuti per web e web-tv, grazie ad un corso, promosso dalla provincia di Grosseto. Le lezioni avranno una durata di 358 ore, di cui 179 di work-experience in set esterni per le riprese, per il montaggio e mixaggio e si svolgeranno all’Istituto Istruzione Superiore Polo “L. Bianciardi”.Sono disponibili 10 posti, le iscrizioni scadono il 18 febbraio 2012, per informazioni e iscrizioni rivolgersi a:Istituto Superiore“L. Bianciardi” - Grosseto Tel. 0564 26010 Cell: 3209154012 email: [email protected]

365 giorni di BenessereCurare corpo e mente immersi in atmosfere rilassanti

Il nostro tenore di vita a volte sballa anche i ritmi del nostro corpo e quin-di della nostra salute. A ben con-siderare però quello che oggi non possiamo proprio trascurare siamo noi stessi, l’unico vero patrimonio che abbiamo. E se è bene iniziare l’anno con un bel controllo medico generale, è altrettanto un bene pro-grammare qualche piccola coccola per rendere più forte la mente. “Un massaggio, un trattamento per la pu-lizia della pelle, un’esperienza di be-nessere: a volte sono proprio i piccoli momenti quelli che possono risolle-vare lo spirito” – ci spiegano Silvia e Francesca Moscardini del centro benessere Flexy lady. “In un momento in cui tendiamo a vedere tutto nero, passare una gior-nata rilassandosi tra idromassaggio e sauna è un “tocca sana” che può dare la carica per molti giorni. Luci soffuse, melodie rilassanti, fragran-

ze delicate, insieme a frutta fresca e tisane: la spa è un’esperienza po-lisensoriale in cui lo stress è bandito. E’ benessere a 360°. E si può fare anche in coppia per tener viva la complicità”.Una delle cartine tornasole della nostra salute è la pelle: “E’ il nostro biglietto da visita, ciò che resta più visibile agli altri e necessita di cure e idratazione perché il tempo atmo-sferico e l’inquinamento rischiano di farla invecchiare più velocemente. Bastano pochi gesti quotidiani e le estetiste, che conoscono i propri clienti, possono suggerire le creme e le azioni per mantenerla sempre giovane”.Altro capitolo per il benessere tutto l’anno dovrebbe essere dedicato alla silhouette. Lo sport è il primo motore per il muscoli e il metabolismo: “L’at-tività fisica è essenziale ma provate anche a farvi fare un massaggio defa-

ticante poi o una sauna e vi sentirete subito di nuovo pieni di energia. Ma quando il grasso è molto concentra-to o di vecchia data, è necessario un intervento più profondo e così, qui a Flexy Lady, abbiamo investito molto in macchinari di ultima generazione. Come la pedana vibrante che è per-fetta come ri-attivatore metabolico. O la crioterapia che congela le cellu-le adipose e le fa riassorbire.” Ecco pochi consigli utili per ritornare a volersi bene: ora la palla passa a noi…. Paola Pavan

Formazione

Non è uno sport da maschi

In tempo di crisi e di ricerca affan-nosa di un posto di lavoro da parte di molti cittadini italiani si confer-ma, anche per il 2012, un progetto della Provincia di livorno che può facilitare l’apprendimento delle varie professioni ed il successivo inserimento in un mercato lavorati-vo sempre più febbrile. Ma di cosa si tratta in sostanza l’offerta che la Provincia propone? Il proget-to “RiceRca attiva” mira ad assegnare ed a finanziare voucher individuali. In sostanza, attraverso il voucher, coloro che sono iscritti ai percorsi di ricerca attiva presso i vari Centri per l’Impiego posso-no iscriversi e frequentare i corsi inseriti nell’Offerta Formativa Pro-vinciale. L’iter per poter partecipare al progetto prevede sei seminari di orientamento (di gruppo) e due col-

loqui individuali, in cui saranno veri-ficate le corrispondenti propensioni ad un determinato lavoro scelto. Da sottolineare, la necessaria parteci-pazione da parte del cittadino in-teressato ad almeno due seminari. In seguito al colloquio individuale, vi sarà l’assegnazione del voucher formativo. La prima data utile è rappresentata dal seminario che si terrà il 1 aprile seguita dal colloquio

del 20 maggio, mentre l’avvio del percorso è previsto per il 10 giu-gno. Le date successive saranno le seguenti: 1 agosto-20 settembre (seminario e colloquio individuale) e 10 ottobre (avvio del percorso), infine 1 ottobre-20 novembre (se-minario e colloquio individuale) e 10 dicembre (avvio del percorso). Le sedi Centro per l’Impiego, in cui si svolgeranno i seminari formativi

ed i colloqui per l’assegnazione dei voucher sono ben cinque in tutto il territorio livornese: Livorno, Rosi-gnano, Cecina, Piombino e Porto-ferraio. Sottoscrivendo un atto uni-laterale di impegno, entro cinque giorni, l’assegnatario del voucher dovrà presentarsi all’Organismo formativo del percorso scelto.

Valentina Cambi

Tutta la formazione della Provincia Tunisia. Diario di una rivoluzionePresentato a Livorno il diario-cronaca scritto da Francesca Russo e Simone Santi che prende spunto dal suicidio di protesta di un venditore ambulante che ha coinvolto tutto il popolo, portan-do all’abbattimento del regime di Ben Alì. Il racconto si basa sull’esperienza personale degli autori, con interviste ai familiari delle vittime e centinaia di mes-saggi messi in rete, la “piazza virtuale” che ha reso possibile lo sviluppo della “primavera araba”.

Nuova zona WI-FI gratuita a LivornoL’Emeroteca di via del Toro, sezione del-la Biblioteca Labronica “F.D. Guerrazzi”, acquista nuovi 30 posti di consultazione e, in più, mette a disposizione il servizio di navigazione wi-fi. Gli utenti, muniti del proprio computer portatile, possono posizionarsi in tutte le sale e collegarsi al web per un massimo di 1 ora.

La Pietra della Memoria alla Città di BresciaA Brescia nel marzo del 2012 un monumento celebrativo verrà eretto a chiusura del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Livorno ha parteci-pato donando una pietra risorgimentale a ricordo delle difesa della città nel 1849. La pietra simbolica, con incise le date “10 e 11 maggio 1849”, a ricordo di quelle giornate, andrà ad aggiungersi a tante altre pietre, provenienti da tutta Italia, per costituire la base del monumento.

Notizie flash

i peRcoRsi saRanno:• Addetto all’assistenza base O.S.A.• Amministrazione e contabilità del personale - Elaborazione bu-ste paga• Addetto ad attività alimentari semplici e complesse• Formazione obblig. agente e

rappresentante di commercio • Formazione obblig. per acces-so alle attività commerciali nel settore merceologico alimenta-re (C.A.A.)• Formazione obblig. addetti ai servizi di controllo per attività di intrattenimento e spettacolo in luoghi aperti o esercizi pubblici • Formazione obblig. addetto al

pronto soccorso in Aziende B, C • Formazione obblig. per agente di affari in mediazione• Formazione obblig. addetto antincendio in attività a rischio basso e medio• Formazione obblig. rappresen-tante dei lavoratori per la sicu-rezza (R.L.S.)

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news

A Venturina lavori in arrivo per la zona fieristica

Giovedì 20 gennaio, presso le fiere di Venturina, il comune di Campiglia ha presentato alla cit-tadinanza il preliminare del piano particolareggiato in cui si stanno decidendo le modifiche all’area della fiera.Il Sindaco Rossana Soffritti ha sottolineato che la zona è pub-blica e deve avere funzioni sociali e che la riqualificazione è ancora più importante se si considera che ormai la struttura è stata in-globata dalla città.

I puntI dI Intervento sono es-senzialmente tre: “Si pensa di re-alizzare un edificio polifunzionale nell’area retrostante la “distilleria” che possa anche fungere da col-legamento tra l’esterno pedonale e l’interno della zona fieristica. Ovviamente una parte del lavoro poi sarà dedicato alla risistema-zione dei capannoni e dei servizi igienici collegati. In più si pensa ad un area attrezzata nella parte est, quella vicino alla zona ver-de, che potrebbe essere adibita a servizi per la cittadinanza e per

gli spettacoli. – spiega il sindaco. - Vogliamo dare servizi anche alle associazioni per far sì che l’area sia vissuta”.

La fIera dI venturIna è gesti-ta dalla Se.fi, società completa-mente partecipata dal Comune di Campiglia che segue anche la farmacia comunale, gli uffici turi-stici e la “Casa dei Racconti”. “Il successo della fiera della Val di Cornia è trainato dalla fiera cam-pionaria (arredamento, abbiglia-mento, artigianato) che è adatta a tutti e che ci permette di avere la maggior affluenza possibile, an-che grazie all’ingresso gratuito”. – argomenta Leonardo Carolini, presidente della Se.fi - “Purtrop-po però il bacino di utenza non è così ampio: 80/100.000 abitanti non consentono di ipotizzare fie-re monotematiche; una fiera alta-mente specializzata rischierebbe di non aver successo. Perciò il restante lavoro della struttura è legato alla richiesta dello spazio da parte di gruppi organizzati: in quel caso ottengono il servizio

chiavi in mano e sfruttano le in-frastrutture”.Quale sarà il futuro della fiera? “In questo preciso momento di stallo economico, non è facile trovare spunti a cui rivolgersi ma l’obiet-tivo è di mantenere importante questa fiera e far crescere anche le manifestazioni collaterali. Lo spazio è modulare con 2 capan-noni grandi, una tensostruttura di 1000 mq e un’ampia area sco-perta: può essere ideale per molti diversi utilizzi”.

proSSIMI appuntaMentI19 febbraio D-day raduno privato soft-air organizzata dall’Associa-zioni Clessidra26 febbraio Festa di Carnevale dei giovani democratici25 Marzo 22a Expo Regionale Ci-nofila organizzata dal gruppo ci-nofilo Livornese “G.U. della Ghe-rardesca”26 Maggio – 03 Giugno 41° Fiera Mostra Economica Costa Tosca-na

Paola Pavan

Il futuro della Fiera

Progetti culturali

Musica Etrusca

La rete dei Musei della Provincia di Grosseto

ha realizzato un progetto

scientifico per far riscoprire ai cittadini la

musica perduta degli Etruschi attraverso un

intreccio, originale e divertente, tra ricerca

storica, performance musicale, proiezioni

di immagini e lettura espressiva.

L’iniziativa, che ha riscosso un grande

successo negli 8 incontri sul

territorio provinciale, verrà esportata a Firenze, al Museo

archeologico nazionale.

TIMOTHY NOCCHI: GLI INTRECCI DEL DESTINOLa storia del giovane portiere di Rosignano amico di Buffon

La maglia numero 1, di un colore diverso dagli altri, l’ultimo baluardo, l’ostacolo più grande tra un calciatore e la gioia di un gol, l’unico in campo che può usare le mani, più semplicemente..il portiere! Nasce tutto da un campo di provincia, prima culla, poi trampolino di lancio di un ragazzo, che più di ogni altro, in Italia, può dire d’aver seguito le orme del numero uno al mondo. Di strada da fare ce n’è ancora molta, moltissima, ma i presupposti, sono quelli del campione! Timothy Nocchi, ragazzo di Rosignano Solvay, classe 1990, portiere titolare della Carrarese, squadra che naviga nelle parti alte della classifica del campionato di Lega Pro, la vecchia serie C1, è cresciuto nella Juventus, si è allenato con Buffon per cinque anni, fianco a fianco. Gigi c’ha scherzato,

l’ha osservato, l’ha preso in giro come i veterani fanno con i giovani, gli ha insegnato qualche trucco, l’ha aspettato e poi l’ha scelto. Sì, l’ha scelto! Perché proprio il portiere della Juventus e della nazionale è anche uno dei quattro soci di maggioranza della Carrarese, la squadra dove lo stesso Buffon ha mosso i primi passi e che ora vuol far risorgere con grandi investimenti, portandola nei posti che contano del calcio professionistico. Nella sessione estiva di mercato, a Carrara serviva un portiere, giovane, affidabile, rampante e lo staff, in accordo proprio con Buffon non ha avuto esitazioni: tramite il procuratore di Timothy, Claudio Chiellini, fratello di Giorgio, difensore della Juve, si è intavolata la trattativa e il giovane rosignanese, proveniente da un’ottima stagione con il Poggibonsi, in serie C2, è finito in prestito ai piedi delle Apuane. “Come potevo rifiutare? Come avrei potuto dire di no a Gigi?” Afferma Timo estasiato da questa esperienza che lo sta conducendo dritto verso il calcio che conta. Nocchi prende tra le mani i primi palloni proprio nel suo paese, Rosignano, dove approda di nuovo dopo 5 anni d’esperienza a Torino

che lo formano nel corpo e nello spirito. Torna sotto l’ala protettiva di colui che l’aveva lanciato, che, per primo aveva creduto in lui, il preparatore

dei portieri Massimo Lupi. Ed è l’anno più difficile: dopo aver sfiorato la serie A, vedere il proprio nome inserito nella lista della Champions League,

essersi seduto sulla panchina dell’Old Trahfford di Manchester, non è facile tornare a calcare i campi di provincia, solo un bagno d’umiltà e tanta voglia di

non mollare mai possono farti resistere. Ma la stoffa c’è e lui non si abbatte, al Solvay disputa una stagione fantastica in serie D, toccando l’apice nel derby contro il quotatissimo Pisa, vinto dal Rosignano con uno storico 1 a 0 all’arena Garibaldi grazie anche ad alcuni suoi miracoli. Poi il calcio professionistico, l’approdo al Poggibonsi, un anno da protagonista e le valige di nuovo pronte per confrontarsi con la categoria superiore e proseguire la scalata. Arriva a Carrara come secondo dell’esperto Gazzoli, ma dopo un infortunio di quest’ultimo, Timothy debutta proprio nel sentitissimo derby con lo Spezia, di fronte a 5mila spettatori, in un clima di fuoco. Una telefonata di Buffon in persona, prima del riscaldamento, suona la carica, poi il talento fa tutto il resto, una vittoria indimenticabile, condita da interventi da campione, da qualche parata “alla Gigi” che convince il mister a promuoverlo definitivamente come titolare. “E’ stata la partita più bella della mia vita!” La partita più bella della tua vita..per ora! Sotto con il lavoro e il sacrificio, le rinunce e le responsabilità, la strada è quella giusta, lo sponsor è il più prestigioso, in bocca al lupo Timo! Gianluca Parodi

GIOVANI TALENTIVogliamo attirare l’attenzione verso ragazzi e ragazze che si stanno facendo largo nel mondo dello sport, dell’arte e della musica, della letteratura e della scienza. Da sempre i giovani sono tartassati dai soliti, negativi, luoghi comuni e se qualcuno di loro riesce, con costanza e impegno a raggiungere il proprio sogno, allora che serva di esempio e di aiuto a chiunque voglia provarci

QUELLA TELEFONATA DURANTE IL RISCALDAMENTO….“Mi stavo preparando alla partita più importante della mia carriera, teso e concentrato ero entrato in campo per il riscaldamento pre-gara. Corsa, esercizi di ginnastica, prendo confidenza col terreno e poi qualche cross per entrare in clima partita. Proprio mentre il preparatore s’accingeva a calciare mi si avvicina un dirigente della mia squadra invitandomi a prendere in mano il suo telefono e rispondere. Ho provato a rifiutarmi perché stavo cercando la concentrazione e non era il momento di telefonate ma lui ha insistito strenuamente. Allora mi sono tolto i guanti, un po’ scocciato, non avendo assolutamente idea di chi potesse essere, un familiare forse.. “Hey Timo! Forza! Sei il numero 1!”.. Il timbro di voce era inconfondibile! Mi aveva chiamato Gigi Buffon in persona, non potevo sbagliare!”

Un caffè con Carducci

Caffè CarduCCi, una nuova possibilità di svago e di “vizio” sta arrivando a Bolgheri. Immaginate una bella colazione a fianco di non-na Lucia o di togliervi lo sfizio di un cioccolatino artigianale. veNerdì 9 marzo ci saranno ben 3 buoni motivi per festeggiare: l’apertura di questo nuovo punto di ritrovo in uno dei borghi più preziosi della zona, il compleanno di Massimo Tanini, no-stro eclettico editore e patron della caffetteria, e l’annuale appuntamento per gli amici della Costa degli Etru-schi News.“Caffè Carducci nasce dall’intento di dare un prodotto alternativo a Bol-gheri. – spiega Massimo - Sarà un luogo in cui bere un buon caffè e in cui riscoprire i gusti della pasticceria locale. Del caffè cureremo la selezio-ne e produzione e potrà anche esse-re acquistato in piccoli sacchettini. In più abbiamo pensato di preparare giornalmente i dolci tipici e far cono-scere ai nostri clienti la torta campi-gliese, le crostate “fatte in casa”, le

marmellate d’uva e di frutta”. La vera novità però riguarderà il vi-zioso cioccolato che sarà lavorato davanti agli occhi degli avventori: “Le macchine per il cioccolato non sono grandi e così ne terremo una in negozio. Poi per le lavorazioni più sofisticate ci sarà un laboratorio ap-propriato: ho intenzione di creare una linea di cioccolatini al vino.- continua Massimo - Studieremo la possibilità di usare i diversi varietali, magari useremo anche le foglie della vite. Ma ora non è il caso di svelare tutti i segreti. Vi aspetto per una grossa fe-sta con tutti noi del Caffè Carducci e della Costa degli Etruschi News”.Siete quindi tutti invitati venerdì 9 Marzo dalle ore 17,00.

Paola Pavan

Venerdì 9 marzo la festa a Bolgheri

Nella foto l’Area Fiera Nella foto Conferenza del Comune

Nella foto Nocchi in allenamento

Nella foto Nocchi alla Juventus

Nella foto il portiere alla Carrarese

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4 Febbraio 2012 www.costadeglietruschinews.com

gastronomia e ...

dintorni

Durante gli ultimi giorni di questo Febbraio bisestile e durante i primi giorni di Marzo sia la città di Livorno sia il centro urbano cecinese ospite-ranno la ormai consueta manifesta-zione dedicata all’arte del cioccola-to, Choccolandia, appunto.Questo evento che giunge quest’an-no alla sua ottava edizione, riunisce ,nelle due località toscane in que-stione, maestri cioccolatai ed arti-giani pronti a proporre al pubblico tante dolci golosità. Ma non solo: l’evento vuol riuscire a comunicare anche tutti quegli aspetti salutistici che appartengono alle caratteristi-che nutrizionali del cioccolato. Proprio a questo merito abbiamo rivolto alcune domande a Riccardo Cerretini, pasticcere livornese che dal 1992 dirige la sua pasticceria nella città di Livorno.

Domanda schietta: il cioccolato è un alimento che fa bene o che fa male al nostro organismo?“E’ certamente un alimento dalle grandi qualità nutrizionali, che sicu-ramente mangiato nelle giuste quan-

tità apporta un notevole supporto alla dieta quotidiana. Intendo il cioccolato vero, non quello proposto da alcune grandi multinazionali.”Lei che cioccolato propone ai suoi clienti?“Io lavoro con il cioccolato belga, Belcolade. Una cioccolata buonissi-ma che si affida per la lavorazione dei suoi prodotti solamente a fave di cacao monorigine. Questo permette a me di essere certo della qualità del prodotto con il quale lavoro.”

Il mondo del cioccolato risente di questa lunga crisi?“Se proprio devo essere sincero, no. Almeno nel mio caso, devo ammet-tere che non ho subito un grosso de-ficit, nell’ultimo Natale per esempio posso affermare di avere lavorato più che nel precedente. Sarà forse per-ché il costo del cioccolato e dei cioc-colatini in genere non è che sia poi così elevato. Ma credo che in questo periodo le persone abbiano bisogno di qualità, per questo quindi io cerco

sempre di proporla”.Sappiamo che parteciperà all’ot-tava edizione di Choccolandia, può anticipare che cosa propor-ra?“Proporrò una scultura di cioccolato che raffiguri la fortezza vecchia di Livorno. Proprio questo luogo perché a mio avviso è un simbolo della cit-tà e proprio per questo credo debba essere maggiormente sfruttata e va-lutata”.

Marco Provinciali

Equità nEL LattEGROSSETO. Latte Maremma promuove le pari opportuni-tà. Sulle sue confezioni logo, numero di telefono e il sito web della Commissione pro-vinciale Pari Opportunità, e lo slogan: “Ogni giorno accan-to a te contro ogni violenza. Ogni giorno per dare dignità al tuo futuro. Ogni giorno per garantire pari opportunità a tutti.”La campagna di sensibilizza-zione, con 300mila cartoni distribuiti in Toscana e Emi-lia Romagna, punta a far co-noscere il prezioso aiuto di questo organismo contro i soprusi quotidiani.

Notizie flash

Cioccolato che passione

DOC BOLGHERI

La Provincia ha pubblicato un bando per l’assegnazione delle quote di iscrizione all’albo della DOC Bolgheri. E’ aperto verso le superfici vitate situate nella zona DOC Bolgheri, comune di Castagneto Carducci, e il termine per presentare domanda è il 10 febbraio 2012. Possono partecipare tutti i titolari di aziende situate nel perimetro della D.O.C. Bolgheri Rosso e Rosato che hanno realizzato impianti iscritti all’elenco delle vigne IGT e tutti i titolari di aziende situate nel perimetro della DOC Bolgheri Bianco, Doc Bolgheri Vermentino, Doc Bolgheri Sauvignon che hanno impianti iscritti all’elenco delle vigne IGT Bianco. In entrambi i casi le vigne devono rispettare le caratteristiche richieste dal disciplinare. Per informazioni Unita’ di Servizio Sviluppo Rurale - Via G. Galilei, 62 –Livorno

Creazione di Cerretini

La montagna Solitaria. Sembra il nome perfetto da trovare in un libro Fantasy eppure rende

bene l’idea del Monte Amiata. Un piccolo universo, rivolto a se stesso con la sua gente, i suoi borghi e le sue tradizioni millenarie. Qui, dove oggi sorge l’abitato di Abbadia

San Salvatore i Longobardi fonda-rono nell’VIII secolo un Monastero tutt’ora ben conservato, che da subito è divenuto centrale per tutto il territorio amiatino. Nel 1228 Papa Gregorio IX lo assegnò ai Monaci Cistercensi e da qui comincia la nostra storia.

I Monaci infatti avevano la spiccata tendenza ad inventarsi qualcosa di gradevole da bere (sono lo stesso ordine dei Birrai Trappisti per capirci!), così non passò molto tempo che, complici forse i rigidi inverni montani, iniziarono la produzione di un amaro a base di erbe la cui fama si diffuse in fretta. E poi arrivò pure il nome giusto: Amaro Stilla.

Ma si sa, il vento cambia, e anche per i Monaci il tempo del commer-cio finì. Oggi la tradizione legata ai mace-rati di erbe è stata rinnovata a li-vello professionale da una piccola azienda di Abbadia che si chiama Lombardi&Visconti, dai nomi dei

due fondatori e che ha recupera-to le antiche ricette per riproporle in chiave decisamente originale, come nel caso del citato Amaro Stilla, ma non solo. Bella l’idea di creare un macerato che utilizza una rara varietà di frutto locale, la pera Picciola e molte altre referenze tra cui gli Enoliti. I macerati d’erbe, sono ottenuti da “frantumazione” e macerazione appunto di vegetali (radici, rizomi, sommità fiorite di piante officinali) e i processi di lavorazione (mace-razione-infusione e fermentazio-ne), dicono da Lombardi&Visconti, “sono realizzati tutti con miscele di erbe aromatiche o frutti su ri-cetta esclusiva della ditta. Fatta eccezione ovviamente per l’ama-ro Stilla, che è ottenuto seguendo una ricetta appartenuta ai monaci

cistercensi”. Sia le erbe aromatiche che i frutti usati provengono da quattro azien-de agricole situate nei comuni di Abbadia San Salvatore, Castel del Piano e Castiglion d’Orcia, unica eccezione sono le erbe di origine asiatica, come il Karkadè che, di-cono gli artigiani, non si possono trovare sul territorio perché “le col-tivazioni sperimentali non hanno dato esiti soddisfacenti”.Resta il fatto che una realtà di eccel-lenza come questa rappresenta un punto di orgoglio per tutto il com-prensorio dell’Amiata, che di carte da giocare ne ha davvero molte, ma a volte preferisce ancora attardarsi a sonnecchiare all’ombra familiare dei suoi magnifici castagni.

Renato Nesi

Rimedi contro i giorni “Amari”I macerati d’erba del monte Amiata: una tradizione dei monaci cistercensi

Menù speciali per la ristorazione scolasticaTimballo di stelle filanti pasticciate, Hamburger di pollo mascherati della casa, scherzo di purè (che nasconde all’interno tante salutari verdure), Cenci. Quasi quasi viene voglia di ritornare a scuola con un menù così. A Febbraio nelle tavole delle mense scolastiche di Livorno si festeggia con i piatti di car-nevale e a Marzo invece si imparerà a conoscere la cucina veneta con il risot-to al radicchio… Etica e attenzione ca-ratterizzano il servizio di ristorazione per il quale è stata redatta una carta utile per la conoscenza dei principi ispiratori del servizio, della sua organizzazione e del sistema di controllo. Parità di diritti degli utenti, sicurezza igienico sanitaria degli alimenti, controllo della qualità dei fornitori e delle derrate sono solo l’inizio del processo che porta i cibi sulle ta-vole, che poi continua con l’attenzione ai menù, gradevoli ma bilanciati ed al servizio, continuo, regolare, efficiente ed efficace.

BABBO MATTEO: Torta “Delia”Questo mese sono stata ospite in cucina di Matteo, classe 1975, gestisce da circa dieci anni un noto locale della zona e cucina per lavoro ma soprattutto per passione! Sposato con Cinzia hanno una figlia Delia, sei anni. Per la festa di San Valentino

Matteo lavora, ma è un babbo e un marito attento e premuroso e con una ricetta semplice e un tocco di romanticismo, ha preparato una torta golosa per festeggiare insieme alle sue “donne” la festa degli innamorati.Dose per 6 persone:70gr burro150gr farina 00120gr fecola di patate1 bustina lievito4 uova1/2 bicchiere di latte150gr zucchero

1 limoneNutella q.b.farina di cocco q.b.PREPARAZIONE:Separare i tuorli dalle chiare. Sbattere i tuorli con lo zucchero almeno 15 minuti, poi incorporare il burro ammorbidito a temperatura ambiente.Una volta che l’impasto è ben amalgamato ,unire farina, fecola, lievito meglio se setacciatialla fine il latte e la scorza del limone grattugiata. Montare

le chiare a neve ferma con un pizzico di salee unirle all’impasto delicatamente, movimenti dal basso verso l’alto per non smontare l’impasto.Imburrare una teglia (cm 24) e infarinarla, versare il composto e cuocere in forno a 180 gradi per 45/50 minuti.Sfornare la torta e farla raffreddare su di una grata.Una volta raffreddata tagliare la torta per orizzontale dividendola in due dischi alti uguali,farcire la torta con

nutella e richiudere,con una spatola spalmare su tutta la superficie bordi compresi la nutella rimastaed alla fine spolverizzare con farina di cocco,farla rassodare un paio d’ore in frigo.un piccolo difetto ce l’ha questo capolavoro di golosità…….. aspettare due ore prima di poterla gustare!Auguri a tutti i “babbi” innamorati!

Chiara Comparoni

rubrica per tutte le mamme moderne che hanno poco tempo per cucinare ma che non si arrendono ai pranzi surgelati!

In Cuc

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La Merenda Box 23-06-2011 13:19 Pagina 1 C M Y CM MY CY CMY K

Abbazia San Salvatore Amaro Stilla

Page 5: N° 19 - Costa degli Etruschi News

il territorio

Vigne, ulivi, case patronali: parte dell’economia della Costa de-gli Etruschi è trainata dal vino e non solo per le vendite in Italia e all’estero. Prima del giro di boa del Vinitaly, che quest’anno è anticipa-to dal 25 al 28 Marzo, parliamo di enoturismo e di promozione turi-stica con il presidente della Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etru-schi, Piermario Meletti Cavallari.“Abbiamo uno splendido territorio che va dal mare alla collina con incastonate aziende vinicole di eccellenza. E se i turisti estivi dalla spiaggia spesso vanno a passeg-giare nei borghi e partecipano a visite alle cantine e degustazioni, é altrettanto vero che, grazie al vino, abbiamo la possibilità di avere vil-leggianti tutto l’anno”.Come promuovete il territorio?Il nostro lavoro si divide tra la pro-mozione e l’accoglienza. Per quan-to concerne la promozione avviene attraverso canali molto diversi tra loro. Primo tra tutti internet: il sito, il blog ed i social network. Stiamo

ultimando le traduzioni in 4 lingue e contiamo entro i primi giorni di febbraio di riuscire a pubblicare il tutto. Partecipiamo alle maggiori iniziati-ve sul vino e sui prodotti tipici che si svolgono sul territorio, cercando di aggregare e di dare maggiore visibilità sia all’iniziativa che alle aziende produttrici. Partecipiamo ad eventi sia turistici che agroali-mentari sia in Italia che all’estero, essendo di supporto alle aziende socie. La prossima tappa sarà la BIT a Milano dove saremo presenti con le altre Strade del Vino, senza dimenticare i vari workshop tu-ristici come la BETA o la Borsa di Viterbo.Organizziamo inoltre educational per Tour Operator e giornalisti cer-cando di veicolare un immagine unitaria del territorio.Quanto all’accoglienza, il nostro compito principale è di aiutare i visitatori quando sono in zona e lo facciamo con mappe cartacee che indicano aziende vinicole, agri-

turismi, produttori di eccellenze tipiche. Curiamo poi la segnaleti-ca stradale e ovviamente stiamo puntando agli strumenti informa-tici perché questi mezzi possono arrivare potenzialmente a tutti. E così, oltre al sito internet, abbiamo iniziato anche a sperimentare un software per le prenotazione delle visite alle cantine.Teniamo anche dei corsi di forma-zione anche per gli operatori turi-stici della zona che possono così consigliare con maggior compe-tenza vini e visite aziendali.Una riflessione sulla nostra zona?Io credo, e non sono l’unico, che la nostra costa abbia enormi poten-zialità e che molte di queste siano inespresse. Non c’è solo il mare, c’è il vino, ma anche l’archeologia, splendidi percorsi per le biciclette o per il trekking, La natura ci ha aiutati. Un piccolo appunto lo vorrei fare riguardo alla denominazione con cui chiamiamo il nostro terri-torio: quando arrivai a Bolgheri, ci

pregiavamo dell’appellativo “Alta Maremma” che invece sta sparen-do… Io credo che sarebbe giusto riscoprire un po’ questa nostra accezione: la Maremma di Carduc-ci era qui. Questo termine, che in passato magari aveva un signifi-cato negativo, ora è di moda e de-scrive un territorio naturale, ancora incontaminato e prezioso, distante

dalle frenesie ma con molte occa-sioni di vita sana e sportiva. Abbia-mo tanti piccoli gioielli, non tutti così immediati, quindi una visita in questo territorio può stimolare il gusto della scoperta: faremo il pos-sibile perché sempre più gente ne resti affascinata.

Paola Pavan

Puntare sul vino per il turismo tutto l’annoLe aziende di eccellenza sulla costa ampiano le potenzialità di presenze anche nelle stagioni minori

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Com’è bella Livorno!

Alla scoperta della sue

chicchePer chi è poco attento

o si è scordato di quanti piccoli scorci

e particolarità la città ha da offrire, sono

intervenute le diverse associazioni cittadine,

con la Fisar, il Museo di villa Henderson,

tutte coordinate dalla cooperativa Intinera,

a far sì che anche quest’anno, per la seconda edizione, i cittadini possano

godersi luoghi e tradizioni.

Bella Livorno è una rassegna di iniziative

culturali all’insegna della riscoperta del

territorio e della cultura. Iniziata a

Gennaio ha visto una “befana scienziata” guidare una caccia al tesoro al Museo di storia Naturale,

il regista Emanuele Barresi intrepretare

Piero Mascagni e ha fatto assaggiare

a tutti una bella merenda marinara

tra le rime in musica del menestrello Fulvio

Pacitto.Ora, a Febbraio,

altri appuntamenti altrettanto curiosi.

“26 i ‘vaini…71 i piedi diacci…20

Montinero” domenica 12 si gioca alla tombola

livornese. Domenica 19 invece si mangia

il vero Cacciucco con i pescatori e si

ascoltano le loro storie.

Carnevale lo si festeggia al museo

di Storia Naturale martedì 21 Febbraio mentre domenica 26

passeggiata unica attraverso le cantine

sotterranee della città per scoprire il

laboratorio dell’ultimo Maestro d’ascia

ancora attivo. Per ogni informazioni,

Cooperativa Itinera 0586 - 89.45.63 (Michela

Vianelli).

www.costadeglietruschinews.com Febbraio 2012 5

Zaino, scarpe da trekking, cartina, provviste, immancabile “bordone”, il bastone da viaggio e l’ingrediente più importante: la curiosità di scoprire cosa c’è oltre la prossima collina! Non manca nulla. E allora mettiamoci in cammino lungo una delle strade più antiche che attraversa la Toscana: la Via Francigena.Secoli fa era il sentiero dei pellegrini diretti a Roma dalla lontana Inghilterra, dalla Francia o dai regni del nord Italia, oggi è un itinerario unico che taglia mezza Europa attraverso foreste, borghi medievali, brughiere e montagne. In Toscana il cammino parte da Aulla, al confine con la Liguria e giunge fino a Radicofani, per proseguire poi nell’alto Lazio. La prima cosa da fare prima di cominciare il viaggio, meglio da maggio a settembre, è ottenere la Credenziale, una sorta di

documento del Pellegrino che non ha nulla a che vedere con la devozione, ma serve soprattutto a progettare il percorso, a darsi un on obiettivo. Ognuno ha le sue ragioni per intraprendere il Cammino a prescindere da quelle religiose, ciò che conta è metterle a fuoco. La Credenziale, che sulla Francigena si chiama Testimonium (mentre a Santiago è la Compostela), rappresenta tutto questo. Una specie di simbolo. Il modo più semplice di ottenerla è rivolgersi

all’Associazione Il Pellegrino a.p.s. di Firenze e ricordarsi di farla timbrare ad ogni tappa, negli Ospitali (ostelli dove si dorme lasciando un’offerta), nei comuni o nelle chiese. L’elenco completo si trova sul sito www.francigenaintoscana.org .Uno dei tratti più suggestivi della Francigena è quello compreso tra le provincie di Siena e Grosseto e permette di entrare in contatto con una natura selvaggia, ancora lontana dai ritmi del nostro tempo

e decisamente alternativa rispetto ai crismi del turismo di massa. Procediamo con ordine. Un buon punto di partenza per godersi alcuni giorni di cammino è San Gimignano. Da qui la Via prosegue su sentieri ben tracciati verso Monteriggioni, ideale come prima tappa. Incantevole borgo medievale cinto da mura in direzione di Siena, circondato da oliveti. Da qui si può scegliere se toccare la città di Siena o addentrarsi nelle colline boscose che portano alla Valle del Merse, selvaggia e bellissima, fino all’abitato di Monticiano e alla vicina basilica cistercense di San Galgano. In questo tratto il tracciato è più difficoltoso e non sempre segnato alla perfezione (necessaria una carta dei sentieri ben dettagliata), ma l’impegno è ripagato per intero dal misticismo del luogo. Una chiesa che ha per pavimento l’erba ed il cielo a far da soffitto. E poi c’è la spada nella roccia! Per vederla basta risalire la collina sovrastante e raggiungere la Cappella di Montesiepi, costruita nel 1183, ricca di leggende e misteri. La tappa successiva

è Buonconvento, porta della Val d’Orcia, da cui in un giorno di cammino si arriva a San Quirico, la nostra destinazione, con i suoi vicoli medievali, i parchi e le chiese gotiche in marmo. A dir la verità, pochi chilometri oltre il borgo ci sono anche Bagno Vignoni, antica stazione termale tutt’ora in attività, dove rigenerarsi dopo giorni di cammino ed il Monte Amiata, siccome però le cose belle vanno guadagnate passo dopo passo, ciascuno decida per sé! In questo caso non esistono traguardi veri e propri da raggiungere, ma luoghi dell’anima da riconoscere. Camminare a piedi è un’esperienza molto forte, perché cambia le regole del guardare e del sentire i luoghi, i colori, gli odori. Ti costringe a prestare attenzione ai dettagli e ad ascoltarti. Non perdete l’occasione di parlare con le persone che incontrate, di scambiare storie e emozioni. Alla fine, come diceva DeAndrè, la sola ragione del viaggio è viaggiare.

Renato Nesi

A piedi lungo la Via Francigena

Una giornata di Trekking

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Nella foto panorama della Strada del Vino

Nella foto Bagno Vignone

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6 Febbraio 2012 www.costadeglietruschinews.com

storia, arte e

cultura

Arte Contemporanea

Boom di presenze

6mila visitatori per la mostra “Ossessione Dalì. Passione, ribellione e lucida follia”, l’evento espositivo organizzato dalla Rete museale della Provincia di Grosseto e curato da Maurizio Vanni.“La rete museale della Provincia è riuscita a tenere relativamente bene, grazie alla scelta di garantire un nuovo modo di fruire il museo, non come luogo di esclusiva conservazione ma di vera e propria sperimentazione. - spiega Cinzia Tacconi, assessore provinciale alla Cultura. - Tra le molteplici attività organizzate, le esposizioni legate ai grandi nomi dell’arte contemporanea come Klinge, Niki de Saint Phalle, Mirò e Dalì sono state un importante richiamo. Puntare su eventi di questo livello è un antidoto contro la crisi per i nostri musei”.Ossessione Dalì è andata bene a Follonica e Castell’Azzara. Ma colpisce soprattutto il risultato di Porto Santo Stefano, con 2000 presenze nel mese di ottobre. “Se qualcuno avesse ancora dei dubbi - continua la Tacconi - questi dati confermano che attraverso la cultura si può lavorare anche sull’allungamento della stagione turistica”.“Eravamo certi che Dalì portasse un record di presenze e di attenzioni mediatiche – dichiara il curatore Maurizio Vanni – Ma vedere tantissimo pubblico anche agli eventi collaterali ci ha confermato che la strada intrapresa è giusta e che la Maremma è pronta a diventare un puntodi riferimento per le arti contemporanee”.La Rete Museale investirà nella formazione del personale con un corso di specializzazione sul tema del museo contemporaneo tra show business e marketing emozionale a cui parteciperanno oltre 50 addetti dei Musei del territorio.

Grazie ai bambini rinasce a nuova vita un monumento romano avvolto da misteri e leggende

Riscoprire il Mausoleo di Caio Trebazio“Il Mausoleo di Caldana è il bene culturale da salvaguardare”. Con questo imperativo gli alunni della Scuola Elementare “G. Marconi” dell’Istituto Comprensivo di Cam-piglia Marittima hanno condotto una ricerca storica che ha valso il primo premio al concorso indetto dalla fondazione Cassa dei risparmi di Livorno “Alla scoperta di vecchi tesori”, un esempio importante di sinergia tra scuola e cultura. Gra-zie all’impegno dei ragazzi e al contributo della fondazione, che ha permesso all’amministrazione di riqualificare l’area dove si trova il mausoleo di Caio Trebazio, è stato possibile rendere la giusta impor-tanza ad un patrimonio storico risalente al I secolo d.c. ignorato dalla maggioranza dei cittadini e dei turisti. Un bene culturale del quale non si conosce molto, avvolto

da interrogativi, misteri e leggende. In quel punto duemila anni fa pas-sava l’antica via romana detta Au-relia (dal nome di Caius Aurelius Cotta) che collegava Roma con le colonie dell’Etruria marittima. “La posizione e la tecnica di costru-zione non lasciano spazio a dubbi. Il monumento è senza dubbio un

mausoleo di età romana ma l’idea dell’appartenenza a Caio Trebazio si è ormai fortemente radicata nella cultura popolare della nostra zona pur non essendo certa da un punto di vista scientifico”. Queste le paro-le del Prof. Piero Cavicchi che con il Dott. Gianluca Camerini ha curato per la Sosam, un’associazione per

la divulgazione della cultura storica sul territorio dell’Alta Maremma, la parte scientifica del progetto di riqualificazione. “La prima attesta-zione, seppure indiretta si trova in epoca medievale” -aggiunge Ca-vicchi - “Sono contratti, uno del 17 giugno 1249 e uno del 26 gennaio 1257 con cui i Della Gherardesca

alienano dei beni a favore del mo-nastero di S. Giustiniano di Falesia: in essi si definisce il vicino mulino sulla Fossa Calda de turre seu mussolei. Nel 1934 ne fa men-zione Nello Toscanelli nel suo vo-lume Pisa nell’antichità. Trent’anni più tardi ci sarà l’attribuzione del nome a seguito del ritrovamento, nei pressi del paese, di una gemma recante il nome dell’antico patrizio romano Caius Trabatius”. La ricer-ca condotta sul mausoleo è anco-ra inedita ma la novità maggiore del lavoro della Sosam riguarda in particolare la spiegazione delle cavità presenti nel monumento e dell’apertura alla base dello stesso, ipotesi supportata anche dall’opi-nione degli archeologi Fabio Fedeli e Francesco Ghizzani Marcia.

Jacopo Bertocchi

Sabina Manetti, italo-francese e sanvincenzina doc, è cantautrice, insegnante della Scuola di Musica Comunale di Cecina e “capo tribù” del coro Patchworld. La sua passione è il suo lavoro: cantare, e incoraggiare gli altri a farlo!

QUAli sono stAte le tAPPe PrinCiPAli del tUo PerCorso ArtistiCo? La formazione Jazzi-stica con Gianna Grazzini a Firenze e cantare nel suo coro Jazz Gospel mi ha aperto tante porte. L’improv-visazione, i virtuosismi melodici e ritmici compensavano la mia ‘ti-midezza emotiva’ e quindi la man-

canza di potenza e acutezza. Poi la scoperta della World Music e lo stu-dio di Bobby Mc Ferrin , Zap Mama, e Sheila Chandra hanno placato le mie ansie da prestazione. Que-sta la tappa l’ho successivamente ampliata e approfondita con la psi-coterapia Gestalt individuale e di gruppo con il dottor Marco Longhi. Nel 2000, altra tappa fondamenta-le è stata la creazione della TRIBU’ VOCALE PATCHWORLD, gruppo multietnico a cappella di 20 ele-menti che esplora musiche da ogni parte del mondo, nella direzione dell’ integrazione e contaminazione dei generi e delle culture. Anche il mio percorso di insegnan-te è stato ugualmente segnato dalla ricerca. La svolta è avvenuta con la conoscenza di Franco Fussi, foniatra luminare di Ravenna, che ha avuto il merito di raccogliere e mettere a confronto tutte le scuo-le di canto e gli esperti di ‘voce’ in convegni biennali, per metterli a confronto e farli crescere in una visione più ampia e sfaccettata dell’argomento.

nel 2006 è UsCito il tUo Pri-Mo disCo Con sonorità A

Metà trA il jAzz e lA CAnzone FrAnCese. Al titolo “libertè, CreAtivitè, FeMinitè” segUe lA dediCA” Alle donne del PAssAto e del FUtUro”. QUAl è il MessAggio di QUesto tUo Progetto MUsiCAle? Il mes-saggio principale è quello di ‘RIVO-LUZIONE INTERIORE’ per le donne di oggi perché in futuro non ci sia-no più donne complessate o suc-cubi degli uomini.. ma soprattutto vittime di se stesse, delle proprie convinzioni castranti.

il tUo iMPegno nel soCiAle è Molto Forte. QUAnto il CAnto e lA MUsiCoterAPiA Possono FAvorire il PerCorso di Cre-sCitA PersonAle di ognUno di noi? Tantissimo. La voce è lo stru-mento più vicino all’anima. Essa mette in comunicazione non solo il soggetto con l’esterno, ma mette in comunicazione e ‘armonizza’ il soggetto con se stesso, con l’in-conscio, con la sua emotività, con la sua anima e il suo corpo.Progetti FUtUri? Un nuovo CD per il 2013 con la tribù vocale, sta-volta con musicisti.

Valentina Norcini

Rivoluzione interioreLe Terme di VenturinaL’acqua è senza dubbio l’elemento che caratterizza millenni di storia dell’uomo. Il fiume e le sorgenti termali sono gli elementi che legano la civiltà etrusca e quella romana, alla storia del nostro territorio e nello specifico di Venturina. Se il Cornia è il fiume che assegna il nome all’intera vallata, Caldana è il toponimo di origine latina, chiaramente associato alle acque calde che tanta fama hanno portato al Comune di Campiglia Marittima. Nella preistoria le “terme” sono luoghi di culto, ove gli uomini offrono omaggi alle divinità in cambio di pronte guarigioni. Nell’epoca etrusca, quando la zona diventa la più popolata della penisola, la risorsa è sfruttata per scopi produttivi e per il benessere dell’aristocrazia di quella civiltà che molto ebbe a prendere a prestito dagli antichi greci. Lo stesso fecero poi i romani, che avvalendosi della via Emilia

(l’attuale Aurelia) strada che collegava Roma alle colonie militari costiere, godevano dei bagni termali venturinesi, così come facciamo noi oggi. Anche se oggi non esistono più le prove tangibili degli antichi “centri termali” se ne ritrovano le tracce in pubblicazioni di autorevoli scrittori e intellettuali. Sia nel De Thermis del 1571 di Andrea Bacci, così come in uno scritto del naturalista Giovanni Targioni Tozzetti del 1700, fino ad arrivare alla fine dell’800 con Danielli, si parla della presenza di “splendidi avanzi balneari di remota età”, probabilmente distrutti durante le restaurazioni negli anni a venire. Dopo la conquista Longobarda, le acque termali riconquistano importanza solo nel 700. Con la bonifica, Leopoldo II trasforma il territorio paludoso in fertili pianure aprendo così una nuova stagione produttiva. Le acque termali, e in special modo quelle del “Bottaccio” vengono piegate alle nuove produzioni: mulini, ferriere, industria mineraria e del marmo, attività che favoriranno l’incremento demografico e la produttività dei centri urbani. Oggi sopra millenni di storia, sorgono due centri Termali.

Jacopo Bertocchi

Un Tuffo nella Storia

Sabina Manetti e la musica: per sé, per le donne, per il mondo...Fo

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www.costadeglietruschinews.com Febbraio 2012 7

Editore Massimo Tanini - Coordinatore Generale Esecutivo Valentina Cambi - Direttore Responsabile Paola Pavan - Art Director e Grafica Valentina Cambi - Redazione: Renato Nesi, Valentina Norcini, Gianluca Parodi, Marco Provinciali, Francesco Venturini, Jacopo Bertocchi Stampa Pacini Editore SpA Pisa - Distribuzione Promo Costa degli EtruschiPER LA PUBBLICITA’: Area Livorno e Pisa Serena Conti; Prov. Livorno Catia Miccio; Area Follonica Massimo Giometti. Mail: [email protected] SEDE LEGALE via G.Mazzini n.2 - 57023 Cecina mail: [email protected]

©2010 I testi sono di proprietà riservata della rivista. Ne è vietata a tutti la riproduzione totale o parziale in altra sede.

Costa degli etruschi news n. 19 - tiratura mese di Febbraio 5.000 copieMensile indipendente distribuito gratuitamente da Livorno a Grosseto _ (Tribunale Livorno N. Registro stampa 9/2010 Aut. del 23/07/2010)

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Spettacoli

LIVORNO

La Sirenetta Musical

Domenica 26 Teatro Goldoni

Lo spettacolo ispirato a una delle fiabe più

note e commoventi di Andersen è un mix di grandi emozioni con

un cast eccezionale e scenografie mozzafiato

Enrico Brignano Tutto suo Padre

Sabato 25 PalaLivorno

Non è solo uno spettacolo, ma un vero

e proprio omaggio al padre recentemente

scomparso.Risate e comicità, ma anche di momenti di

riflessione sulla società odierna e sulle vicende

dell’Italia oggi.

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GROSSETO

Giulia Pratelli Inconcerto

Giovedì 16 Spazio72

Classe 1989, ha studiato canto a Firenze,

seguendo il metodo “Vocal Power”

Nel 2012 parteciperà al Festival di Sanremo.

Kataklò Sabato 18

Teatro Moderno Puzzle é il nuovo spettacolo della

famosa formazione di ballerini acrobati. Pura

emozione.

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La TargaDOMENICA 5 E 12 FEBBRAIO, NEL CENTRO CITTADINO ORE 14,00 Nel tradizionale percorso della Targa Cecina sfileranno carri allegorici, mascherate di gruppo, una sfilata non competitiva del gruppo Cecina Cosplay , la Banda Cittadina “Filarmonica P. Mascagni” che per l’occasione si presenterà con costumi carnevaleschi, una parata a tema di artisti da strada del gruppo “Mondo Amabile” che concluderanno la

manifestazione con uno spettacolo di giochi di fuoco. Giochi gonfiabili, area di animazione e truccabimbi. E poi ancora un mercatino, un’esposizione di auto e biciclette d’epoca.

Il Carnevale nel borgoDOMENICA 19 FEBBRAIO, ORE 14.00, CENTRO STORICO La sfilata per le vie del borgo nasce dalla partecipazione spontanea in gruppi o singoli di suveretani che si associano su tematiche prettamente

popolari. Particolarità: i carri sono in realtà degli ”apini”, motori a 3 o 4 ruote artisticamente approntati per la sfilata

Giovedì 16 Febbraio presso la Cevalco, Festa di Carnevale con merenda della Consulta del Sociale Martedì 21 Febbraio presso l’ex Cinema Mannelli, festa con merenda dell’Ente Valorizzazione

Il Carnevale di Bacco E’ arrivato alla sua 5a edizione. Per promuovere i vini della DOCG Val di Cornia e DOCG Suvereto, in ogni data saranno allestiti percorsi enogastronomici all’interno del Rivellino. Informazioni su http://carnevale. prolocopiombino.it

CECINA

Venerdì 10 febbraio Premiazione del concorso “Canzone del Carnevale” e Finale di “Miss Carnevale” al Palazzetto dello sportSabato 11 febbraio Ore 15.00 – Veglioncino per bambini in Piazza GramsciDomenica 12 febbraio Ore 15.00 1a sfilata dei CarriGiovedì 16 febbraio Ore 15.00 – Veglioncino per Bambini al quartiere Fiorentina-Populonia.Ore 22.00 – Concerto di musiche tradizionali carnevale senegaleseSabato 18 febbraio Ore 15.00 – Veglioncino per Bambini al quartiere Perticale;Ore 18.30 Veglione Domenica 19 febbraio Ore 15 2a Sfilata in cittàMartedì 21 FebbraioOre 15 Sfilata CarriOre 17.30 Rogo del CiccioloOre 18.30 festa per le viedel centroGiovedì 23 febbraioOre 21 Concerto di Carnevale

VENTURINA

PIOMBINO

CURIOSITà: Domenica 12 Febbraio in collaborazione con l’Associazione culturale “La Livornina” si svolgerà il 1° Torneo di Scacchi viventi - Città di Cecina(nella foto in alto)

Rock & Roll is Back a Livorno!LIVORNO - La buona musica è final-mente tornata nello splendido scena-rio del Teatro Mascagni, un’opera del 1930 accolta nelle magnifiche strutture dell’ottocentesca Villa Corridi a Livorno.Da poco aperto in questa nuova loca-tion, il The Cage Theatre - in via del Vecchio Lazzeretto 20, Livorno sud - è un locale vivo e vivace che è riuscito nella doppia missione di riportare musi-ca di qualità sulla costa toscana e dare nuova vita ad una struttura comunale restaurata nel 1996 e poco sfruttata.Un importante polo di aggregazione per gli amanti della live music che possono ritrovarsi e ascoltare ogni settimana una curata selezione di concerti che non ha paragone in Toscana, grazie alla pas-sione e all’esperienza di Toto Barbato, direttore artistico del locale.La possibilità di assaggiare i piatti po-polari della cucina “Melafumo al Cage”

prima dei live, di mangiare un “Panino Clandestino” dopo le 24 e bersi il tra-dizionale ponce alla livornese fanno di questo locale uno spazio per passare una meravigliosa serata!Tutto è a portata di mano...e di tasca! Dopo gli spettacoli infatti l’ingresso è gratuito e la musica continua con la rockoteca di “La Svolta Sound” fino a tarda notte!Una curiosità: non potete andarci senza farvi una foto ricordo nella fotocabina in bianco e nero che scatta in analogico proprio come negli anni ‘70! Un vero cult!Ecco il programma dei concerti dei prossimi mesi che porta sul palco del The Cage Theatre i migliori artisti italiani e internazionali in circolazione!04/02 Shandon11/02 The Hacienda18/02 Bad Love Experience

24/02 Emergenza Festival25/02 Calibro 3502/03 Emergenza festival03/03 Appaloosa08/03 Emergenza Festival09/03 e 10/3 Bobo Rondelli16/03 Emergenza Festival17/03 Helmet + Fighting With Wire23/03 Emergenza Festival24/03 Teatro degli Orrori31/03 Modena City Ramblers07/04 Offlaga Disco Pax20/04 Emergenza Festival Semifinali21/04 Big Sir (Lisa Papineu + Juan Alderete/Mars Volta) 24/04 Motorpshyco27/04 Emergenza Festival Semifinali29/04 Napalm Death04/05 Emergenza Festival Semifinali01/06 e 02/06 Emergenza Festival Finali

Francesco Venturini

LIVORNO - “Attenti al gorilla” canta-va Fabrizio de Andrè nel 1968 tradu-cendo la sarcastica canzone contro la pena di morte, scritta dal francese George Brassens.Quarantanni dopo, ispirandosi al tito-lo di questo pezzo, nascono i livorne-si “Le Gorille”, usciti il 16 dicembre 2011 con il loro secondo album inti-tolato “Nautilus”.La formazione è composta tra tre giovani musicisti labronici: Claudio Laucci, pianoforte e organo; Giorgio Ramacciotti, chitarra e basso; Mat-teo Falleni, batteria e percussioni.Impossibile l’attribuizione netta ad un genere musicale: funk, jazz, surf, contaminazioni rock e blues, affondi psichedelici di Hammond, contrazio-ni intimistiche, passaggi struggenti ed espansioni esplosive.Una tracklist meravigliosamente variopinta, undici tracce strumentali che sono altrettante colonne sonore: basta chiudere gli occhi per trovarsi in un film di Quentin Tarantino o al volante di una Giulietta in un rocam-bolesco inseguimento come nei poli-

ziotteschi anni ‘70.Ascoltare questo disco è salpare come novelli Giulio Verne a bordo del “Nautilus” pronti ad un viaggio che trascende i confini musicali: si parte “Nella Piramide”, attraverso “I sot-terranei” e “Le Terra del Fuoco”, si sconfina nei “Paradisi Indiani” prima di rimettere piede una “Notte sulla Terra”.Questi sono i titoli di un album in cui scorre una musica che fa forte leva sull’immaginazione, in grado di tirare fuori un emozioni, ricordi e di sogni.Un album emozionale e visivo che ha come filo conduttore una coerenza atipica e affascinante, adatto a tutti i momenti della vita, da mettere in macchina per divorare chilometri sulla via della scoperta e della risco-perta di sé.

Francesco Venturini

“Le Gorille”2“George Brassens” (1922-1981) poeta, cantautore e musicista francese. L’intento dei suoi album era di “popolarizzare” la poesia e avvicinarla alla gente. Ci riuscì con l’album “La Mauvaise Réputation” nel 1957 quando molti dei pezzi contenuti divennero veri e propri classici. anche “Le Gorille” era fra questi brani, ma per il suo tono satirico e fortemente accusatorio nei confronti della pena di morte, fu a lungo censurato dalle emittenti radiofoniche.

Con la musica dal vivo di qualità rivive la splendida struttura di Villa Corridi

IL CALENDARIO DEL CARNEVALE DELLA COSTA LIVORNESE

SUVERETO

Nella foto teatro The Cage

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