L’Alba Degli Etruschi
-
Upload
anonymous-7dmbjk -
Category
Documents
-
view
238 -
download
0
Transcript of L’Alba Degli Etruschi
-
7/25/2019 LAlba Degli Etruschi
1/13
i l i ili i . li .i
Rivivere ecomunicare
il passatoIl contributo della
rievocazione dellevo
antico al marketing
museale e territoriale
-
7/25/2019 LAlba Degli Etruschi
2/13
Rivivere e comunicare il passato.
Il contributo della rievocazione
dellevo antico al marketing museale
e territoriale
A cura di Fiamma Lenzi e Simona Parisini
2014
Progetto grafico
Monica Chili
Stampato nel mese di Febbraio 2014
dal Centro Stampa Regione Emilia-Romagna
(Bologna)
In copertina
Foto di Camillo Balossini, Chiara Cali
IBC
Via Galliera, 21 40121 Bologna
Tel. 0039 051 527 6600
Fax 0039 051 23259
www.ibc.regione.emilia-romagna.it
ISBN 9788897281207
Pubblicazione realizzata dallIstituto Beni Culturali
nellambito delliniziativa comunitaria
PArSJAd Parco Archeologico dellAlto Adriatico /
Arheoloki parki severnega Jadrana
Progetto strategico finanziato
nellambito del Programma per
la Cooperazione Transfrontaliera
Italia-Slovenia 2007-2013, dal
Fondo europeo di sviluppo
regionale e dai fondi nazionali.
Sofinanciran v okviru Programa
ezmejnega sodelovanja
Slovenija-Italija 2007-2013 iz
sredstev Evropskega sklada za
regionalni razvoj in nacionalnih
sredstev.
Ministero dellEconomia
e delle Finanze
REPUBLIKA SLOVENIJA
MINISTRSTVO ZA GOSPODARSKI
RAZVOJ IN TEHNOLOGIJO
Partners
Regione del Veneto - Unit complessa Progetti Strategici
e Politiche Comunitarie, Lead partner
IBC - Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali
della Regione Emilia-RomagnaComune di Bagnara di Romagna (RA)
Comune di Russi (RA)
Comune di Voghiera (FE)
Regione Friuli Venezia Giulia - Centro Regionale di Catalogazione
e Restauro dei Beni Culturali
Narodni Muzej Slovenije - Ljubljana (Museo Nazionale Sloveno)
Univerza na Primorskem, Znanstveno-raziskovalno sredie
(Universit del Litorale, Centro di Ricerche Scientifiche)
Zavod za varstvo kulturne dediine Slovenije - Ljubljana
(Istituto per la tutela del patrimonio culturale della Slovenia)
i h l i i l i i m r . t l in . i t
http://parsjad.regione.veneto.it
I contenuti di questa pubblicazione sono responsabilit degli autori enon riflettono in alcun modo le opinioni delle autorit del Programma di
Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia.
-
7/25/2019 LAlba Degli Etruschi
3/13
Rivivere ecomunicare
il passato
Il contributo della rievocazionedellevo antico
al marketing museale e territoriale
. .
-
7/25/2019 LAlba Degli Etruschi
4/13
-
7/25/2019 LAlba Degli Etruschi
5/13
1
Presentazione 3Fiamma Lenzi
Re-enactment, living history: rapporti con larcheologia sperimentalee i Musei Archeologici allAperto 7Lara Comis
Roman reenacting: esperienze italiane nella rievocazione della Romanit 17Erika Berto
Antiqva Italia. Progetto per un organismo di coordinamento degli entie delle associazioni che operano nel campo della rievocazione storica dellantichit 20Corrado Re
Il Museo Archeologico di Bologna rievoca: lesempio di Archeopolis2011 25
Paola Giovetti, Federica Guidi
Gli Etruschi rivivono a Marzabotto: esperienze didattiche e festival storico di KAINUA 41Paola Desantis, Rita Filippini, Corrado Re
Lalba degli Etruschi. Unesperienza dimuseum theatrea Castelfranco Emilia 65Diana Neri, Luca Cesari, Corrado Re
Terra di Storia: dalla rievocazione storica alla didattica 71Silvia Cipriano
Quando il presente incontra il passato attraverso la rievocazione:
il Festival del Mondo Anticoa Rimini 81Angela Fontemaggi, Orietta Piolanti
Diciasette anni di ricostruzioni romane a Villadose (RO)
tra archeologia sperimentale e divulgazione 93Enrico Maragno
Indice
-
7/25/2019 LAlba Degli Etruschi
6/13
2
VIsiTA al MUSEO. Esperienza di rievocazione allinterno delle saledel Museo Archeologico Nazionale di Sarsina 105Monica Miari, Maria Teresa Pellicioni, Monica Ballantini
Prove di rievocazione in un villaggio dellet del Bronzo 118Ilaria Pulini, Cristiana Zanasi
Rievocare per scoprire: archeologia sperimentale e didattica sensoriale 127
Annachiara Penzo
di scena la storia: ricostruzione storica dellantichit, rievocazione e patrimonio culturale 139Corrado Re, Lara Comis
Fuochi preistorici, a Travo tornano gli antichi 153Gian Battista Fiorani, Claudia Minuta, Maria Maffi, Andrea Moretti
La Fondazione Aquileia per la diffusione della conoscenza 167Gianluca Baronchelli
Opitergivm Rievocazione storica- Oderzo rievoca le proprie radici 170Angelica Giabardo
La villa marittima di San Simone/Simonov zaliv (Slovenia) 175Ivana Pintari, Tina Kompare
Brixellum Romanorum.Attivit del Gruppo Archeologico Brescellese Marco Salvio Othone 183Marino Agosti, Laura Zilocchi
Lassociazione culturale Legio XIII Gemina 186Denis Pasini, Marco Baiocchi
LAssociazione Culturale Terra Taurinae il gruppo di rievocazione storica Touta Taurini 190Riccardo Graziano
-
7/25/2019 LAlba Degli Etruschi
7/13
65
lassistenza di archeotecnici esperti in archeologia spe-
rimentale sono state affrontate diverse tematiche: dalla
cottura dei cibi allaccensione del fuoco, dalla manipo-
lazione dellargilla alla fusione del bronzo.Fin dai primi anni di operativit del museo sono state
inoltre organizzate attivit ludico-divulgative, come la
Caccia al tesoro sulla centuriazione in cui le classi di
quinta elementare si sfidavano in un percorso a tempo
che includeva una competizione di orienteringsul tratto
di centuriazione romana interno al parco di Villa Sorra,
combinata a domande tematiche sulla rete viaria di
epoca romana.
Allinterno del panorama di attivit si possono enu-
merare anche diverse pubblicazioni illustrate dedicate
allinfanzia che, prendendo spunto dalle avventure del
personaggio dellArcheotalpa, rendono comprensibili la
pratica dello scavo archeologico e di attivit del pas-
sato, come i riti funebri di diverse antiche civilt o la pro-
duzione e lo scambio di vasellame in epoca etrusca.
Questo ventaglio di soluzioni, adottate gi da tempo
nel Nord Europa, in particolare nei paesi scandinavi e
nel mondo anglosassone, era ed tuttora ancora poco
messo in pratica nei musei italiani, soprattutto allinterno
delle grandi istituzioni che, a causa dellampiezza del
loro patrimonio archeologico, rivolgono massimamente
il loro impegno pi verso la conservazione e le pubbli-
Fin dallepoca della costituzione, avvenuta nel 1999, il
Museo Civico Archeologico di Castelfranco Emilia si
contraddistinto per limpronta divulgativa assicurata
alle proprie iniziative. Partendo dalla constatazione diessere un museo con una vocazione territoriale, privo
delle collezioni centenarie che possono vantare altre
istituzioni simili, in particolare Modena e Bologna, si
caratterizzato per una ricca produzione di mostre tem-
poranee e pubblicazioni anche rivolte allutenza non
specializzata, in particolare ai bambini delle scuole pri-
marie.
Gli interventi realizzati comprendono lezioni frontali in
classe tenute da archeologi esperti con lo scopo di
aumentare la conoscenza della storia antica e dellar-
cheologia nel rispetto dei programmi scolastici e con
approfondimenti dedicati al territorio castelfranchese. In
molti casi alle lezioni stata spesso associata la visita al
locale museo o ad altri nelle vicinanze.
Tra le attivit era inserito lo svolgimento di lezioni pra-
tiche allinterno dellaula di archeologia didattica, nel
corso delle quali i bambini hanno potuto sperimentare
la pratica dello scavo stratigrafico allinterno di unap-
posita vasca, il disegno e il restauro di riproduzioni ar-
cheologiche realizzatead hoc. Fra i momenti divulgativi
di maggiore impegno si ricordano alcune manifesta-
zioni (in particolare Musei da Gustare organizzata incollaborazione con la Provincia di Modena) in cui con
Lalba degli Etruschi.Unesperienza dimuseum theatrea Castelfranco Emilia
Diana Neri, Luca Cesari Museo Civico A.C. Simonini - Castelfranco EmiliaCorrado Re Dottore di ricerca in Antropologia
-
7/25/2019 LAlba Degli Etruschi
8/13
66
percorso di simulazione e di gioco in cui i bambini erano
chiamati a svolgere in prima persona alcune attivit che
contraddistinguevano la vita quotidiana in epoca etru-
sca.
Partendo dallanalisi di alcuni materiali archeologici e
con lausilio di illustrazioni a grande scala(fig. 1) il per-
corso della mostra introduceva alle tematiche della pro-
duzione dei manufatti in bronzo, della tessitura, dellali-
mentazione antica e della cerimonia funebre, intervallato
da diverse stazioni che proponevano la partecipazione
dei bambini a semplici giochi di squadra a tempo e
giochi di ruolo (nel caso della sepoltura dellurna e delcorredo funebre), coinvolgendoli in prima persona alla
soluzione di semplici quesiti e attivit ludiche.
Per fare solo un esempio, una volta illustrati gli oggetti
di corredo delle tombe maschili e femminili ai bambini
divisi in due squadre si chiedeva di posizionare corret-
tamente e nel pi breve tempo possibile alcune ripro-
duzioni calamitate su due figure a grandezza naturale
(fig. 2).
Considerata la natura della mostra, ricca di spunti visivi
e incentrata sullattivit svolta in prima persona dai visi-
tatori, sembrato naturale tentare un approccio diretto
e fortemente coinvolgente anche per il giorno dellinau-
gurazione.
Levento, svolto nel portico antistante al museo, ha
avuto un duplice scopo: affievolire il senso di cesura tra
linterno e lesterno della struttura, introducendo un ele-
mento di novit anche nello spazio normalmente adi-
bito alle attivit quotidiane e al passaggio, ma suscitare
anche un interesse attraverso un forte impatto visivo
per le tematiche che erano trattate approfonditamente
allinterno del percorso espositivo, creando aspettativa
e coinvolgimento fin dallapproccio iniziale.Per questo motivo stata scelta unattivit di dramma-
cazioni specialistiche che non verso la valorizzazione e
la divulgazione.
In questottica si inserisce lesposizione intitolata
Scuola e Museo: i bambini e larcheologiacon cui il
Museo Civico Archeologico di Castelfranco Emilia ha
voluto rendere partecipi le classi e gli insegnanti dellescuole primarie del territorio (e non solo), attraverso un
Il cinerario biconico
Il contenitore che accomuna tutte lesepolture villanoviane il cinerariobiconico (cos chiamato dalla sua formache ricorda due coni sovrapposti). Laparticolarit di questo contenitore
di avere una sola ansa (ovvero lamaniglia che serve a trasportarlo).In qualche caso si utilizzava unnormale vaso a due anse, una dellequali veniva spezzata, ma molto pispesso il biconico era prodotto dal
vasaio gi con un solo manico. Questacaratteristica sottolinea il suo utilizzo a
scopo funebre, infatti alcuni oggetti,prima di essere deposti nelle tombe erano
defunzionalizzati, ovvero modificati perimpedirne il normale utilizzo. Ad esempio, le armi
deposte nelle tombe etrusche e celtiche spesso venivanopiegate o spezzate per simboleggiare un loro cambio di stato da oggetti per ivivi a oggetti dedicati ai morti.
Dopo lo spegnimento del rogo, le ossa del defunto erano raccolte in una praticachiamata ossilegio e poste allinterno dellurna, a volte insieme ad alcunioggetti personali, come le fibule o gli spilloni che erano serviti per fissare i capidi abbigliamento o il sudario sul corpo. Oltre al fatto di essere depostiallinterno e non allesterno del cinerario, questi reperti si riconoscono perchhanno subito lazione diretta del fuoco che li ha deformati.Il biconico veniva in seguito chiuso con una scodella (chiamata scodellacoperchio per la sua funzione, anchessa con unansa sola) e rivestito datessuto, come se fosse il nuovo corpo del defunto.La deposizione allinterno del pozzetto potevaessere accompagnata da altri oggetti dicorredo e offerte varie e, una volta richiusoil tumulo e ricoperto di terra, la posizionedella tomba poteva essere indicata da unsegnacolo: di solito un sasso di fiume di
forma allungata infisso nel terreno.Molti dei cinerari che si vedono nei museisono rotti o incompleti, perch nel corsodei millenni luomo ha continuato avivere negli stessi luoghi, dimenticandocompletamente dove fossero collocatiquesti antichi cimiteri. I lavori agricoli,la costruzione di strade e case hannoinciso profondamente il terrenodistruggendo in parte le tombe che gliarcheologi hanno in segito recuperato,restaurato e studiato. Pozzetto con rivestimento in
ciottoli e segnacolo
Cinerario biconico
Ansa spezzata
FIG. 1
-
7/25/2019 LAlba Degli Etruschi
9/13
67
Levento, presentato in occasione dellinaugurazione
dellesposizione didattica: Scuola e Museo: i bambini e
larcheologia, ha coniugatoliving history,museum the-
atre, archeologia ricostruttiva e altro in un unico evento,
seppure breve e di limitate dimensioni e risorse.
Come si giunti a scegliere, ideare e realizzare questo
evento?
Lanalisi del percorso seguito potrebbe partire dalla
seguente domanda: se la missiondi un museo an-
che e soprattutto leducazione (culturale, artistica ecc.),
quale strada scegliere per educare in modo efficace e
responsabile? Cio creare la possibilit di un percorsoindividuale allapproccio con la cultura? Offrendo lop-
portunit (e gli strumenti indispensabili) di sviluppare
unesperienza personale e personalizzata che metta in
contatto con un tema culturale, si ottiene senzaltro un
risultato incisivo e duraturo, proprio perch personale e
individuale. Particolarmente nel caso di un pubblico pre-
valentemente costituito da scolari della scuola primaria,
stato ritenuto utile il metodo costruttivista, in cui lat-
tenzione focalizzata su chi apprende e non sullargo-
mento, e su un percorso di apprendimento informale, in
cui il processo di acquisizione delle conoscenze possa
essere condotto da chi apprende, secondo le proprie
mappe logiche, i propri interessi e curiosit.
Si cercato quindi un metodo adatto a offrire degli sti-
moli, soprattutto per limmaginazione, atto a suscitare
delle domande che ottenessero poi le proprie risposte
nelle successive o contestuali attivit didattiche/divul-
gative pi abituali, allinterno dellattivit museale ordi-
naria.
Lopzione pi efficace stata ritenuta quella offerta dal
teatro, poich il teatro educativo non tenta di trasmet-
tere un sapere, ma di portare lesperienza personale adiventare strumento di formazione e comunicazione.
tizzazione da parte di operatori professionisti, che in-
cludesse abiti, utensili e attivit tipiche dellarcheologia
sperimentale e potesse svolgere una funzione attrattiva
e spettacolare nei confronti della materia trattata.
Diana Neri, Luca Cesari
FIG. 2
-
7/25/2019 LAlba Degli Etruschi
10/13
68
Alcune di queste tecniche hanno un approccio preva-
lentemente percettivo, altre prevalentemente emozio-
nale, ma tutte fondamentalmente lasciano la razionaliz-
zazione alla fase successiva, dando modo di realizzare
uno sviluppo personale e consapevolizzato dellappren-
dimento.
La realizzazione dellevento ha visto quindi la creazione
di un tableau vivant, (dedicato alla ricostruzione di un
ipotetico interno di una dimora principesca del periodo
villanoviano-orientalizzante padano), nel cui ambito si
svolgevano anche attivit di archeologia esperienziale o
ricostruttiva, usualmente utilizzate nella didattica (fig. 3).
Lideazione dellevento stata quindi interpretata attin-
gendo a diverse tecniche ed esperienze:
Il tableau vivant, che offre diversi stimoli soprattutto per-
cettivi, ma da solo non coinvolgente della sfera emo-
tiva. Utilizza le tecniche dellaliving history.
Lostorytelling, che offre ottimi strumenti per il coinvol-
gimento emotivo, ma non agevolmente applicabile al
tema prescelto (la cultura villanoviana-orientalizzante
padana) con gli obiettivi proposti.
Ilmuseum theatre, adatto ad entrambi gli scopi, ma di
applicazione piuttosto complessa in relazione alle ri-
sorse a disposizione.
FIG. 3
-
7/25/2019 LAlba Degli Etruschi
11/13
69
ha vestito i panni di un angelo/demone delloltretomba
etrusco, volutamente affine ma allo stesso tempo estra-
neo al tableau: laspetto si richiama infatti alliconografia
etrusca successiva non direttamente correlata al conte-
sto ricostruito (fig. 4).
Naturalmente importantissimo il giusto equilibrio tra
rigore scientifico e comunicazione emozionale, cos il
tableau vivantcome i brevi interventi teatrali degli inter-
preti, hanno beneficiato di una competente conoscenza
del patrimonio (fig. 5).
Per un reale coinvolgimento emotivo del pubblico at-
traverso la narrazione di una storia, si ricorsi a brevi
interventi teatrali, attingendo a varie forme teatrali quali
il teatro di narrazione, il teatro dimprovvisazione ed il
teatro tradizionale.
Normalmente nel teatro di narrazione non si interpreta
un personaggio, tuttavia nel contesto specifico stata
ravvisata la necessit di evidenziare il ruolo del narratore/
mediatore comunicativo, presentando un personaggio
che dichiarasse la propria estraneit sia al contesto del
tableau vivantsia al pubblico. La narratrice dellevento
FIG. 4
-
7/25/2019 LAlba Degli Etruschi
12/13
70
che il teatro possa svolgere nel futuro pi prossimo un
ruolo pi incisivo nella comunicazione museale, che ne
anche valorizzazione.
Lesperienza de Lalba degli Etruschi ha fatto s che
lAssociazione ArcheoStorica sia stata invitata a realiz-
zare un workshopnellambito del convegno Museuminterpretation and public engagement: challenges and
opportunities, Hllviken (SE), svoltosi nel settembre
2012. Il convegno stato realizzato da EXARC (organiz-
zazione che rappresenta i musei archeologici allaperto
e larcheologia sperimentale allICOM), congiuntamente
con IMTAL (International MuseumTheatre Alliance).
Corrado Re
Infatti Lalba degli Etruschi un evento realizzato gra-
zie ad un lavoro interdisciplinare basato su competenze
complementari: un gruppo di lavoro composto da sto-
rici ed archeologi professionisti, rievocatori e attori, ha
permesso di superare fin dallinizio il dilemma delmu-
seum theatre: attori formati dagli operatori museali suicontenuti, o operatori formati nelle tecniche teatrali? En-
trambe le opzioni hanno infatti i loro punti deboli.
Le tecniche teatrali applicate alla comunicazione mu-
seale sono ancora di limitata diffusione in Italia, soprat-
tutto in relazione al patrimonio archeologico, mentre le
esperienze europee e internazionali vantano ormai una
lunga tradizione.I risultati di questa esperienza sono tali da auspicare
FIG. 5
http://exarc.net/meetings/september-2012-museum-interpretation-and-public-engagement-challenges-and-opportunitieshttp://exarc.net/meetings/september-2012-museum-interpretation-and-public-engagement-challenges-and-opportunitieshttp://exarc.net/meetings/september-2012-museum-interpretation-and-public-engagement-challenges-and-opportunitieshttp://exarc.net/meetings/september-2012-museum-interpretation-and-public-engagement-challenges-and-opportunitieshttp://exarc.net/lexicon/6#Museumhttp://exarc.net/lexicon/6#Museumhttp://exarc.net/meetings/september-2012-museum-interpretation-and-public-engagement-challenges-and-opportunitieshttp://exarc.net/meetings/september-2012-museum-interpretation-and-public-engagement-challenges-and-opportunitieshttp://exarc.net/meetings/september-2012-museum-interpretation-and-public-engagement-challenges-and-opportunities -
7/25/2019 LAlba Degli Etruschi
13/13
ISBN 9788897281207