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AL PROGETTO PER LA REALIZZAZIONEDI UN IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA MEDIANTE LO SFRUTTAMENTO DEL VENTO NEL TERRITORIO COMUNALE DI ACQUAVIVA DELLE FONTI OSSERVAZIONI MURGIAVIVA COMITATO PER LA TUTELA DEL PAESAGGIO sostenibile rinnovabile non sempre fa rima con

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AL PROGETTO PER LA REALIZZAZIONEDI UN IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA

MEDIANTE LO SFRUTTAMENTO DEL VENTO NEL TERRITORIO COMUNALE DI ACQUAVIVA DELLE FONTI

O S S E R V A Z I O N I

MURGIAVIVA C O M I T A T O p E R l A T U T E l A d E l p A E S A g g I O

sostenibilerinnovabilenon sempre fa rima con

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INDICEPREMESSA_______________________________________________________PAG.1

OSSERVAZIONITECNICHE___________________________________________PAG2

IMPATTODELL’ESECUZIONEDELLEOPERE_____________________________PAG11

RISCHIIDROGEOLOGICO__________________________________________PAG21

VALUTAZIONEDEGLIIMPATTISUFLORAEFAUNAEDECOSISTEMI_________PAG27

IMPATTODELPROGETTOSULLEARCHITETTURERURALIEILPAESAGGIOAGRARIO__________________________________________PAG.37

IMPATTOSULLASTRATIFICAZIONESTORICA___________________________PAG.39

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PREMESSA

IlprogettodiduecentralieolichepresentatodallaSocietàAltratensionenelterritoriodiAcquavivadelle Fonti solleva forti perplessità,per la grandiositàdell’operaeper tutte le ripercussioni chequestacomporterebbesulnostroterritorioesullaqualitàdellanostravita.

“Nostro” è la parola chiave del comitato MURGIAVIVA, un libero movimento cittadino chepossiamo definire di “appartenenza” al territorio, ricco, complesso e soprattutto unico, cheabbiamo ereditato e dobbiamo preservare per le future generazioni. La sostenibilità, oltre adessere un obbligo morale è una strategia indispensabile per preservare la natura, la storia, ilpaesaggioel’economiaagricoladelterritoriomurgianoe,nonultimo,lasalutedeisuoiabitanti.

La produzione di energia rinnovabile deve essere sostenibile, altrimenti tradisce la propriapeculiarità. Le fonti rinnovabili rappresentano il futuro, che crediamo possibile,ma soprattuttosostenibile, nelle tecnologie che favoriscono impianti piùpiccoli e piùdiffusi e, di conseguenza,menoimpattantisulpaesaggioesullaqualitàdelnostroterritorio.

Il ComitatoMurgiaviva con questo documento esprime la propria contrarietà, manifestando leragioni del dissenso, con l’analisi delle complesse implicazioni e dell’effettiva insostenibilità diquestoprogetto.Unprogetto lacunoso,superficialeespessononchiarosuaspetti tecnici fondamentali,comeadesempiolaventosità.QuestoprogettonontienecontodellenuovelineeguidadellaRegione,ilRegolamentoRegionalen.24del30dicembre2010,perchélasocietàdichiaradiriferirsialRegolamentoRegionalen.16del04ottobre2006.Per questa ragione e per tutte le osservazioni contenute in questo documento, il comitatoMurgiaviva chiede alla Provincia di Bari che questo progetto sia sottoposto alla VALUTAZIONED’IMPATTOAMBIENTALE.IlcomitatoMURGIAVIVA

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OSSERVAZIONITECNICHEALPROGETTOCAVIDOTTI‐ELETTRODOTTI‐SOTTOSTAZIONEDaun’attentaanalisidellerelazionidescrittiverelativeadentrambiiprogettieolici(“ACQUAVIVA–LOC.PARCODELLACHIESA”e“ACQUAVIVA–LOC.DIFESADELLATERRA”)èapparsochiarocomenonvifosseindicatoinnessunapartelalunghezzatotaledeicavidottielettricicheservirannoperconnetteretutti i28aerogeneratorialladell’impiantodiconsegnaindicatodaTernaSpasitonelcomunediAcquavivadelleFontidenominatoCabinaPrimaria“Acquaviva”. Infattinelle relazionidescrittive di entrambi i progetti si legge che “L’energia elettrica prodotta è poi raccolta econvogliata tramite un cavidotto interrato alla cabina di smistamento ubicato nel comune diAcquavivadelleFonti”.Capire la lunghezzadelsuddettocavidottoèfondamentaleperriuscireaquantificare il relativo impatto sugli ambienti rurali che saranno irrimediabilmente colpiti, conparticolare riferimento a quella ultra secolare rete di viabilità secondaria che nel territorioacquavivesehaunaparticolarevalenzaanchedalpuntodivistastorico. IlcomunediAcquaviva,infatti, è attraversatoda alcuni antichi tratturi unodei quali ricadenteproprio in localitàDifesadellaTerra.Lamancataadozionedapartedell’amministrazionecomunalediunPianoComunaledeiTratturi(peraltrogiàelaboratopercontodell’autoritàcomunalediversotempofa),cosìcomeprevistodallenormativevigenti,lasciadifattosguarnitequestefondamentalitestimonianzeviariedellastoriaedell’identitàlocaledaimassicciinterventichepotrebberorealizzarsiinquell’area.Icavidottichesarannorealizzatiavrannoduedifferentitensioni:media(MT)edalta(AT).Questisonodescrittinellerelazionidenominate“D.1.5CALCOLIPRELIMINARIDEGLIIMPIANTIELETTRICI”“D.1.8DISCIPLINARIOPEREELETTROMECCANICHE”dientrambi iprogetti.Mentre relativamenteagliimpiantiinATsidichiarache“Allalucediciòsièprogettatounelettrodottointerrato,dic.a.350mdi lunghezza, incavoATadelicavisibiledisezioneparia1600mm2,tra i terminalidellaSottostazione di Trasformazione e lo stallo dedicato della Stazione Elettrica 380/150 kV diAcquavivadelle fonti,adagiatoall’internodiunoscavo”.Nonriteniamopossibilecheci sipossasbilanciare a definire la lunghezza della connessione in AT visto che nelle relazioni si dichiaragenericamente che “Altratensione srl ha intenzione di realizzare nell’immediate vicinanzedell’impiantodiconsegnadiTernaSpa[…]unaSottostazionediTrasformazione150/30kVattaariceverel’energiaprodotta”.Cosasiintendeper“immediatevicinanze”?QualegaranziaesistecheilcavidottoinATsialungo“solo”350m?Relativamenteaicavidottidi interconnessioneeall’elettrodottoinMT,invece,nonsifaaccennoad alcuna quantificazione della lunghezza eppure è l’opera di connessione maggiormenteimpattante sul territorio, che porterà allo sventramento di decine di strade. Partendo daglielaborati grafici “P.1.1 VIABILITÀ DI PROGETTO” e “I.3 INQUADRAMENTO SUAEROFOTOGRAMMETRICO”abbiamomisuratolalunghezzadeisuddetticavidottiinMTeirisultatiappaiono preoccupanti: 17 Km ca. per connettere le 14 torri eoliche del progetto “Difesa dellaterra”e15Kmca.perle14torridi“ParcodellaChiesa”.Parliamoquindidiuntotaledioltre32km di cavidotto per collegare i due impianti alla sottostazione di trasformazioneMT/AT. Tral’altrofacciamonotarecomedaglielaboratigraficidientrambiiprogettisievincachiaramentechela sottostazione di trasformazione prevista per i due “parchi eolici” sarà una e una solafacendoci di fatto propendere per considerare queste due distintema speculari elaborazioniprogettualicomeadununicomegaimpiantodellapotenzanominaledi95,2MW.

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Immagine ottenuta dalla sovrapposizione degli elaborati “I.3 Inquadramento su aerofotogrammetrico”relativiaidueprogetti.

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AEROGENERATORIRelativamenteallecaratteristichetecnichedegliaerogeneratoribisognaimmediatamentechiarireche tutte le relazioni descrittive appaiono poco chiare in quanto vengono forniti dati spessovariabiliall’internodiintervallimoltolarghieallevoltesonoindicativaloriaddiritturadiscordantiecontraddittori.Ciòpremessonellarelazionedescrittiva,apag.2,leggiamoche:“Le caratteristiche principali degli aerogeneratori che saranno impiegati per la costruzione delparcoeolicosonodiseguitoindicate:‐Potenzanominalefinoa3.400kW;‐Numerodipale3;‐Materialedellepale:fibradiresina‐Velocitàdirotazionedellepalecompresatra7,1e13,8rpm;‐Areadescritta8.495m2;‐Diametrodelrotore112m;‐Tipoditorretubolare;‐Altezzamozzo78‐138m;‐Tensionedigenerazione950V;‐Frequenza50Hz”.Cisoffermiamoinparticolaresulvaloredell’altezzadelmozzoe,comesileggesemprenellastessapagina alla voce “Torre”, apprendiamo che “La torre è costituita da un cilindro in acciaio conaltezza variabile da 78 a 138 m, formato da più conci da montare in sito, fino a raggiungerel’altezza voluta”. Appare quindi chiaro come non sia ancora definita l’altezza della torre chesosterràlepaleecomeessapotràvariareinbasealleesigenze.Questosignificachetuttiivalorisucui sono stati effettuati gli studi sui possibili impatti presentati nei due progetti in oggettopotrebbero essere inficiati confutati da delle modifiche anche sostanziali dell’altezza finaledell’aerogeneratore.SegueunabrevemaesaustivacarrellatadelledifferentimisurefornitedaiprogettistidellasocietàAltraTensionesrlintuttiglielaboratidescrittiviedinbaseaiqualisonostatieffettuatideglistudiedeicalcoli.Nella relazione “D.1.3VALUTAZIONEDELLAPRODUCIBILITÀELETTRICA” apag. 3, paragrafo “2.2CARATTERISTICHE DELL’AEROGENERATORE” l’altezza del mozzo indicata è di 105 m mentre ildiametrodelrotoreèdi112m.Questemisuresonopercosìdirelepiù“gettonate”anchesepoinellarelazione“D.1.6CALCOLODELLAGITTATAMASSIMADEGLIELEMENTIROTANTI INCASODIROTTURAACCIDENTALE”apag.5per l’ipotesidi calcolodellagittata leggiamoche la lunghezzadellapalaconsiderataèdi52m.Nella relazione “D.1.8 DISCIPLINARE OPERE ELETTROMECCANICHE”, al paragrafo “2.AEROGENERATORE”, a pag. 4 si scrive che “ilmodello preso in considerazione è solo tipologico.L’apparecchio effettivamente installato sarà identificato in fase esecutiva, ferma restando lasimilaritàcon ilmodellocitato”.Diconseguenza i timorirelativialpossibile incrementodellagiàsignificativealtezze ci appaiono fondati, conun conseguenteaumento significativo siadei rischichedegliimpattipaesaggistici.

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IvaloricitatinelloStudiodiImpattoAmbientaleallegatoalprogetto(“D.2.1SIA”)sonoancoraunavoltadifferenti,anzinellostessostudiosonocitatimolteplicialtezzedellatorre.Traivaloricitatisonopresentianchequellidellarelazionedescrittiva(apag.38l’altezzaalmozzoèindicatacomevariabile tra 78 e 138 m). Nel paragrafo relativo all’impatto visivo denominato “4.5.2.3DEFINIZIONEDELLAVISIBILITÀDELL’IMPIANTO”,apag.90,leggiamoche“persemplicità,l’altezzapercepitaHèstatacalcolataconsiderandoilsuololiscio,senzatenerequindicontodellaeffettivaorografiamasolodelladistanzafrailpuntobersaglioelaturbinapiùvicina,econriferimentoadunaaltezzacomplessivamassima(mozzo+pala)delleturbinedi138metri”.Cisembramoltogravecheinquestocasoincuisivalutaunimpattocosìfortecomequellovisivoepaesaggisticosisiaconsiderataun’altezzabenpiùbassadiquelladiriferimentoechetroviamocitatachiaramentenell’elaborato grafico denominato “P.4.1 PARTICOLARI TIPOLOGICI DEGLI AEROGENERATORI”.Questa tavola mostra chiaramente i particolari tipologici degli aerogeneratori e relativemisurazioni. I valori espressi coincidono con quelli elencati nella relazione descrittiva ed inparticolarel’altezzadellatorrealcentrodelmozzorisultaesseredi105meilraggiodelsistemamozzo‐elica (calcolato sempre dal centro del mozzo) ha una lunghezza totale di 56m. Quindi,calcolatriceallamano,l’altezzatotaledell’aerogeneratoreespressainquestoelaboratografico,che potremmo definire chiarificatore e verosimilmente corrispondente alle macchine che sivorrebberorealmenteinstallare,risultaesseredi161m.Ilproblemaècheconsiderando ildiametrodel sistemamozzo‐palecomefissoedequivalentea112,l’altezzadellatorrealmozzopuòesserevariabile(comeindicatoanchenellaschedatecnicadell’aerogeneratore) fino a raggiungere un’altezza massima di 138 m. Sommando l’altezzamassimadellatorreai56mdiraggiodellepaleotteniamounaerogeneratoreconaltezzatotaledi194m.Parliamoquindidiaerogeneratori tra ipiùaltialmondomai installati,conunfortissimoimpatto e con altrettanto forti rischi di stabilità, rischi ed impatti calcolati però su altezze bendiverse!

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VENTOSITÀ‐PRODUCIBILITÀIl territorio comunalediAcquavivadelle Fonti non si distinguedaunaparticolare ventosità chegiustificherebbe l’installazionedigeneratorieoliciper laproduzionedienergiaelettrica. Leareeconsiderate,cosìcometuttalaprovinciadiBari,nonpossiedonoinfattidiquellecaratteristichedicontinuità,intensitàepersistenzadicorrentieolichedarendereeconomicamentevantaggiosolosfruttamentoeolicosuscalaindustriale.Comeèrisaputoinfatticonl’aumentaredelledimensionidegli aerogeneratori aumenta progressivamente la velocità di cut‐in ovvero quella soglia divelocitàche ilventodeveraggiungereperpotersuperare l’inerziadellamacchinaedazionare lepaleeolicheequindilaproduzionedienergiaelettrica.

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NellafattispeciedeidueimpiantieoliciinoggettogliaerogeneratorichesivorrebberoinstallaresonoiREpower3.4M104.Questoloapprendiamodall’unicarelazionetecnicachecitaesplicitamentelamarcaedilmodelloprevisti ovvero la “RELAZIONE GEOLOGICA IDROGEOLOGICA E GEOTECNICA (D.1.2)”, pagina 2.Nellarelazionedenominata“D.1.3VALUTAZIONEDELLAPRODUCIBILITÀELETTRICA”,infatti,nonsicita mai né la marca né tantomeno il modello che si vorrebbero adoperare, rimanendoappositamentesulvagosalvopoieffettuaredeicalcoliquantomenoimprecisi.Relativamente alla ventosità necessaria all’aerogeneratore per produrre energia si scrivesolamente che “quando la velocità del vento supera il valore corrispondente alla velocità diavviamento la potenza cresce al crescere della velocità del vento. La potenza cresce fino allavelocitànominaleepoi simantienecostante finoallavelocitàdiCut‐out (fuori servizio)”.Nonsicitanoivaloridiriferimentofondamentalirelativiallavelocitàdiavviamento(cut‐in),allavelocitànominaleealcut‐out.Fortunatamenteriusciamoatrarreleinformazionichecerchiamodallaschedatecnicadelmodellodell’aerogeneratore‐disponibilesulsitoufficialedelproduttoreREpowerhttp://www.repower.de‐indicatodallasocietàAltraTensionesrlnellagiàmenzionatarelazionegeologica(D.1.2).Lavelocitàminimadelventonecessariaall’avviamentodellaproduzioneenergeticadevesuperarei3,5m/s.Lavelocitànominaleinvececorrispondeai13,5m/s:soloapartiredaquestavelocitàdelvento la potenza prodotta dalla torre eolica sarà per così dire a pieno regime e cioècorrispondenteai3,4MWdichiaratidalproduttore.Tradotto inchilometriorariquestosignificache l’intensitàdel ventodeve raggiungeree superare i 48Km/hperavere lapienaproduzione.Mentre il cut‐off, cioè la velocità del vento oltre la quale lamacchina entra in fuori servizio esmette di produrre, corrisponde a 25 m/s, cioè 90 Km/h. Questo in un territorio come quelloacquavivese dove secondo l’Atlante Eolico Italiano alla considerevole altitudine di 100 m dalterrenolavelocitàmediadelventodurantel’annoraggiungeamalapenai6m/s(corrispondentea 21,6 Km/h) e non i 7 m/s di cui parla la relazione. Questo vuol dire che la macchinafunzionerebbeabassissimoregimeproducendopochissimaenergiaelettrica.Delrestolacurvadipotenzaparlachiaroancheseriteniamoopportunopremetterecheancheinquestocasodobbiamoevidenziarelascarsaprecisionedellarelazioneinesamechemostraunacurva di potenza errata e comunque assai differente da quella fornita ufficialmente dallaREpower.Nellacurvadipotenzachetroviamonellarelazione(vedi immaginisuccessive), infatti,l’origine dell’asse delle ascisse, su cui è indicato il valore della velocità del vento all’altezza delmozzo,parteda0mentreilvalorestanteall’origine(ascisse)dellacurvadellaREpowerè3m/s.Questoerrore falsa tutto il calcolodellaproducibilità. Infatti, sea6m/s loschemapropostodaAltra Tensione segnava una potenza elettrica superiore ai 1000 kW, la curva di potenza dellaschedatecnicadelmodelloinquestionefacorrispondereunapotenzaelettricadipocopiùdi500kW, il che significa un aerogeneratore che lavora ameno di un quarto della propria potenzanominaleecomunqueadunapotenzacorrispondenteallametàrispettoaquantoprospettatonellerelazioni!

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CurvadipotenzafornitadaREpower

Curvatrattadallarelazione“D.1.3VALUTAZIONEDELLAPRODUCIBILITÀELETTRICA”

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Anche sulla producibilità specifica, a 100 m d’altezza, abbiamo un valore più basso rispetto aquelloevidenziatonellerelazioni: lamappadell’atlanteeolicosegnaper le4macroareedovesivorrebberoubicare lepaleadAcquavivaunvaloredi2000MWH/MWcontrariamenteaglioltre2500MWH/MWindicatinellavalutazionedellaproducibilitàelettrica.Inoltre segnaliamo che mancano completamente i dati relativi alle misurazioni, così comeprevistedallanormativavigente,effettuatedaappositianemometrichedevonoessereinstallatinelleareeincuisivoglionoandarearealizzaregliimpianti.

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CONCLUSIONITECNICHECiapparedeltuttoinappropriatochedue“parchieolici”cosìgrandi,impattantiepotentivenganoinstallatinelterritoriocomunalediAcquavivadelleFonti.Dovremmocedereunaparteconsistentedelnostropreziosoambienteperdegliaerogeneratoricheprodurrebberoenergiaperpochissimigiorni all’annoe che in realtà vedremmospesso comedei giganteschi spettri immobili, ancheesoprattutto alla luce del fatto che le elevate temperature estive, spesso al di sopra dei 40° C,determinerebberol’arrestoautomaticodelleturbine.Allagiàampiamentedimostrataassenzadiventodovremmoquindisommareancheilcaldoestivotralecausediarrestodellaproduzione.Quandoprodurrebberoquindiquestiimpianti?Quanto?Larispostaè:troppopoco.Unimpiantodiproduzioneelettricachenonproduceelettricitàèuncostosissimoparadossochenonpossiamopermetterci.Delrestosappiamobenechenonstiamoassistendoaltentativodiavviareunagrandecentrale(anzi due!) di produzione elettrica: quella in atto è una vera e propria operazione dispeculazionefinanziaria!Un’operazione resa possibile da un mercato, quello delle rinnovabili, ormai completamentedrogato da tutta una serie di norme incentivanti che alimentano gli speculatori del mercatofinanziario globale, disposti a sborsare milioni di euro per costruire torri sempre più alte allaricerca di quel poco vento laddove vento non c’è, per produrre energia (poca), pagata a prezzidoppirispettoaquellidimercato.Prezziprevistidaunsistemastataledi incentiviapioggia,chenon discriminano a sufficienza tra l’autoproduzione e la speculazione, quest’ultima premiata,comesenonbastasse,anchedall’enormecompravenditadeicertificativerdierogatia favoredichi produce energia da fonti rinnovabili e da questi ultimi rivenduti a caro prezzo a chi bruciacombustibilifossilipercontinuareaprodurre(lorosì)tanta,troppaenergia.

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IMPATTODELL’ESECUZIONEDELLEOPERERiconfigurazione Viabilità, Realizzazione di Cantieri, Cavidotti, Piazzole e Fondazioni, TrasportodeglielementiprefabbricatisuTirperTrasportoEccezionale

Rappresentazionerealedell’interoimpiantoeolicopropostodaAltraTensione(NordeSud)

Comegiàsottolineato, i“due”progettipropostidaAltraTensioneS.r.l.denominati“Progetto

per la Realizzazione di un Impianto per la produzione di energia mediante lo sfruttamento delvento nel Territorio Comunale di Acquaviva delle Fonti” e distinti come “in località Parco dellaChiesa(Nord)”e“inlocalitàDifesadellaTerra(Sud)”altrononsonocheununicoprogettodiviso

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indueperopportunismoautorizzativo.Ciòrisultaevidentepensandochei“due”impiantiperlaproduzione di energia eolica prevedono, guardacaso, dei Cavidotti che convergono in un’unicaSottostazione Elettrica AT/MT. Pensando poi che un impianto di più di 50 MW è sottopostonecessariamente a V.I.A, mentre “due” da 47,6 MW ciascuno non lo sono, si capisce comel’ingannodeiprogettistiperaggirarelanormasiacompleto.

Nonèbenchiaropoiqual’èillivellodidettagliodellaformulazione(inrealtànonèdefinito)vistochenonèmaiespressoinalcunelaboratograficoodescrittivo,eciònonrendepossibilecapiresesitrattadiDefinitivoedelperchémoltielaboratirisultanocarenti.

Così come formulato e contestualizzato nel nostro territorio il progetto di AltraTensionenecessitaperunasuarealizzazionedellaRiconfigurazionesostanzialedelSistemaViario,fattodastrade interpoderali spessomolto strette, oltre che uno Stravolgimento del Paesaggio AgrarioTradizionalepercomelosivedeoggi.

Tirpertrasportoeccezionalediconciditorreeolica

Leoperepropedeuticheallarealizzazionedell’impiantoconsistentiprimanellacostituzionediun’adeguataviabilitàdi cantiereadattaallapercorrenzadiTirper trasportoeccezionaledellalunghezzadioltre56metri(piùlamotrice)epoinellacostituzionedei28cantieriaipiedidegliaerogeneratori,necessiteràdicomplessiedinvasiviinterventisuquellachediventeràlaviabilitàdicantiere.Ciòsiconcretanel:

a. Allargamento della Sezione Stradale (a mezzo di esproprio) fino a minimo 4 m con laconseguente Demolizione di numerosi muretti in pietra a secco1. Se si confronta questaprevisioneconl’analogoprogettopresentatoanovembre2010aCassanodelleMurge(Ba)daEnelGreenPowerperpaledi46m(ben10metripiùcorte!)edidiceche lìeraprevistaunalarghezzadi5metri,sipuòintuirecheforseanchequestodatopuòesseresottodimensionato.

1DaD.1.1a‐RELAZIONEDESCRITTIVADIPROGETTO‐2.1.2.Realizzaz.distradediaccessoeviabilitàdiservizio

“Nellafasedirealizzazionedell’impiantosonoprevistiadeguamentidellaviabilitàesistenteperiltransitodeimezzipesanti e dei trasporti eccezionali, e solo inminima parte è prevista la realizzazione di nuove strade. La viabilitàesistente,oggettodiinterventidimanutenzionecheconsentirannodiricondurrelastessaadunalarghezzaminimadi4 m, sarà integrata da nuovi brevi tratti di viabilità di servizio per assicurare l’accesso alle piazzole degliaerogeneratori.”

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Tra l’altro la ditta produttrice degli aerogeneratori è lemedesima per entrambi i progetti equindiapparestranochepalepiùgrandinecessitinodistradepiùstrette.

b. Tagliodi tuttoquelloche ingombraperun’altezzadialmeno4m, ivi compresialberatureelineeelettriche(nellerelazionièstatoomesso);

Ingombrodichiomearboratelungolaviabilitàdicantiere

c. Riprofilatura di diverse Curve per le manovre dei Tir con il conseguente Espianto dinumerosissimi Ulivi 2 oltre che di muri a secco. Si dice infatti nel Disciplinare Tecnico diprogetto: “Ove occorra gli scavi saranno preceduti dall'abbattimento e sgombero di alberi,dall'estirpazione di radici e ceppaie”. Anche questo “dettaglio” non è minimamente statomessoinrisaltodaiprogettisticheintuttiglielaboratidisegnanostradediaccessoconcurvespessoagomito “dimenticando”che lìdovrannogirareTir lunghiquasi60metri; sesipensache nell’analogo progetto presentato a novembre 2010 a Cassano delleMurge (Ba) da EnelGreen Power per pale di 46m si prevedevano raccordi con raggio di curvatura 50 m, sicomprende come in questo caso tale raggio dovrà essere almeno di 60metri interessandonumerose altre proprietà, muri a secco, sbancamenti. Tutto ciò è stato completamentesottaciuto.

2ART4.Scaviingenere”Gliscavisarannoeseguitisecondolesagomegeometricheprevisteinprogettoe,qualoralesezioniassegnatevenganomaggiorateperqualsiasimotivo, l'Appaltatorenonavràdirittoadalcuncompensoper imaggiorivolumidiscavo,maanzisaràtenutoadeseguireapropriecureespesetuttequellemaggiorioperechesirendesseroper conseguenzanecessarie.Oveoccorragli scavi sarannopreceduti dall'abbattimento e sgomberodialberi,dall'estirpazionediradicieceppaie.”

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EvidenziazionesullaviabilitàdiprogettodicurveagomitoimpossibilidapercorreredaiTir(daelab.Progett.)

ProgettoEnelGreenPowerdiCassano.Esempiodiviabilitàdicantiereconriprofilaturadellecurve

Ripianaturedellependenzeviarieperricondurleai2‐3°massimo.Anchequestodettagliononèstato evidenziato perché si omette di dire che Tir tanto lunghi non possono passare attraversostradeadossiocunetteedèdunquenecessario,ancheinquestocaso,sbancaree/osopraelevarela viabilità di cantiere. In realtà nel Disciplinare tecnico di progetto, destinato all’affidamentodell’esecuzionedelleopere,compaiono indicazionipiùprecisedicosasi intende farea livellodimovimenti terra, tanto che a pag.19 si dice: “Per scavi di sbancamento si intendono quelli

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occorrenti per l'apertura della sede stradale, piazzali ed opere accessorie, quali ad esempio: gliscavipertrattistradaliintrincea,perlavoridispianamentodelterreno,pertagliodellescarpatedelle trinceeodei rilevati,per formazioneedapprofondimentodipianidiposadei rilevati,dicunette,cunettoni,fossiecanali,nonchéquelliperimpiantodiopered'arteeingenereogniscavosuvastasuperficie,percuisiapossibile‐conlaformazionedirampeprovvisorieoconl'impiegodialtrimezzi idonei ‐ allontanare lematerie di scavo evitandone il sollevamento a spalla o con ilverricello.”

Esempiodilivellamentodellaviabilitàdicantiereconmovimentiditerraesbancamenti

d. Tagliodituttalavegetazionespontanea(roviearbusti)e laperditadeglihabitat idoneialla

presenzadinumerosespeciediorchideeamarginedituttelestradeinteressatedalpassaggiodeiTirperraggiungerelasezioneeffettivadi4m

Tipicastradavicinaleinteressatadagli“adeguamenti”(allargamento,riprofilaturadellecurve…)

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e. Scavo per l’interro dei Cavidotti sotto la sede stradale ad una profondità di 1,2 o 1,5m diprofonditàperoltre32km

Sezionetipodistradaconsottopostocavidotto(daelaboratoprogettuale)

f. Realizzazione di Piazzole per la realizzazione degli aerogeneratori 3, dette “provvisorie” enecessarie per il posizionamento delle Gru e l’accesso dei Tir per trasporto eccezionaledimensionateincirca40x40m.Circa1600m2(nellarelazione40x40minspiegabilmentecreauna superficie 1000m2!) in cui sparirannomuretti a secco, alberi di ulivo, arbusti spontanei,cespugli,piccolifabbricatiruraliequant’altropossaostacolarelaliberacircolazionedeimezzi;sepoi si considera chedovrannoesserepurepianeggiante siaggiunge la necessitàdi creareterrapieni e/o sbancamenti che porteranno ad una sistematica alterazione del paesaggioagrario;

3DaD.1.1a‐RELAZIONEDESCRITTIVADIPROGETTO‐2.1.3.Realizzazionedellepiazzoledimovimentazione

“Incorrispondenzadiogniaerogeneratoresiprevededirealizzareuna“piazzolaprovvisoriadilavoro”dicirca40x40m, per il montaggio dello stesso aerogeneratore. All’interno di tale piazzola sarà definita una piccola “piazzoladefinitiva”,delledimensioni12x12m,sucuitroveràsistemazionelatorredisostegnodell’aerogeneratore.Per larealizzazionediquestestrutturepropriedell’impiantoèprevistalarealizzazionediplintidifondazionefondatisupaliimpostati ad una quota di circa 20,00m dal piano di campagna originario. La porzione della piazzola adibita allostazionamentodeimezzidisollevamentodurantel’installazione,saràrealizzataconfondazioneinmistodicavadellospessoredi40/60cmpiù10cmdimistogranulometricostabilizzatoconl’eventualeusodigeotessilesegliesitidelleindaginiloconsiglieranno.Nellafasedicostruzionedelparcoeolicosaràinizialmenteutilizzataun’areapariacirca1000 mq per aerogeneratore, considerate anche le superfici destinate alla viabilità da realizzare ex‐ novo. Talesuperficie,utilizzata ingranparteper ilposizionamentodell’autogruda impiegareper ilsollevamentodeiconcichecostituisconolatorre,saràdrasticamenteridottaallafinedelcantiere,perlarealizzazionedell’arearichiestadurantel’eserciziodell’impianto.”

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FasidiRealizzazionedellaPiazzola,dellaFondazioneedell’aerogeneratore(daelaboratoprogettuale)

g. Realizzazione delle Fondazioni degli aerogeneratori 4, descritte genericamente ‐ perchéancora da progettare in base ad indagini geologiche che non hanno ‐ come “poligonali”, deldiametrodi12‐16metri,dellospessore intornoai3metri,supalificataprofondadai18ai22metri (esiste un calcolo strutturale preliminare relativo, ovviamente, ad una pala “tipo”, altanon si sa bene quanto e fondata su fondazione tipo) 5. Se si considera che nella RelazioneDescrittiva (D.1.1a), parlando delle caratteristiche degli Aerogeneratori (1.1) si dice chel’altezzadelmozzo sarà variabile fra i 78 e 138metri ed il rotoredi diametro112metri sicapiscechelafondazionedovràpoterreggereaerogeneratorialtidai134ai194metri!!!Cisichiedesedavverobasterannofondazionicosìdimensionateperdeigigantichesfiorano i200metri.

4DaD.1.1a‐RELAZIONEDESCRITTIVADIPROGETTO‐1.2.INFRASTRUTTUREEDOPERECIVILI

“Operedifondazione.Siprevededirealizzareunafondazioneditipoindiretta,supali,dimensionatasullabasedellerisultanzegeotecnichedel sito. La fondazionesarà realizzataconplintoabasepoligonaledi spessorevariabile, conbasemaggioredi dimensioni comprese tra12e16m, spessoreda2,5e3me formadeterminata in funzionedelnumerodi pali che dovrà contenere. I pali sarannodel tipo trivellato, con diametri pari a 80/100 cme profonditàvariabiletra18e22m.”

5DaD.1.4 RELAZIONESPECIALISTICA:CALCOLIPRELIMINARIDELLESTRUTTURE ‐ 3.RELAZIONESINTETICADEGLIINTERVENTI“L'impiantoeolicoperlaproduzionedienergiaelettricaoggettodelpresenteprogettoècaratterizzatoda14 aerogeneratori del tipo di grande taglia max 3.400 KW. Per il sostegno di ogni aerogeneratori si prevede direalizzareuna fondazionedi tipo indiretta, supali,dimensionata sullabasedelle risultanzegeotecnichedel sito. Lafondazionesaràrealizzataconplintoabasepoligonaledispessorevariabile,conbasemaggioredidimensioni12m,spessoredellapiastradifondazionevariabiletra1,3e2,0m.Ipalisarannodeltipotrivellato,condiametroparia80cmeprofonditàdi20m.

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Rappresentazionedell’AerogeneratoreTipo(daelaboratoprogettuale)

h. Fase di Dismissione delle torri eoliche, delle sue componenti e delle infrastrutture. Nellarelazione6sidàspazioallemetodologiedi“ripristinodellostatodeiluoghi”consistenti,nelcasodelleprofondefondazioniincementoarmatosupalificate,nellasolademolizionefinoa80cmdalpianodicampagnaericoperturaconterreno.Maquestosecondoiprogettistiequivaleal“ripristinodellafunzioneagricola”?Avremmocomunquedellepossentistrutture incementoarmato “nascoste” sotto un piccolo strato di terra che alla prima pioggia potrebbe esserdilavatoripresentando“ilcadaverenascostoincantina”.

6DaD.1.1a‐RELAZIONEDESCRITTIVADIPROGETTO‐2.2.FASEDIDISMISSIONE

“In particolare la rimozione degli aerogeneratori (n° 14), sarà eseguita da ditte specializzate, con recupero deimateriali. Le torri inacciaio, smontatee ridotte inpezzi facilmente trasportabili, sarannosmaltitepressospecificheaziendediriciclaggio.Lademolizionedelleplateedifondazioneposteallabasedegliaerogeneratoriavverràfinoaquota 80 cm da piano campagna in modo tale da consentire il ripristino geomorfologico dei luoghi con terrenoagrarioerecuperareilprofilooriginariodelterreno.Intalemodosaràquindipossibile,nellelimitateareeinteressatedagli interventi, restituire le stesse all’uso originario per le attività di tipo agricolo‐pastorale. Come soluzionealternativa,qualorainalcunicasilapartesuperficialenonfossedemolita,lastessapotrebbecostituirelastrutturadifondazionediinterventifinalizzatiall’organizzazionee/oalpotenziamentodelleattivitàproduttiveagricole.”

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SezionedelplintodiFondazioneprimaedopolaDismissione(daelab.progett.)

Ancorapiùfantasiosaèl’ipotesi,ventilatadaAltraTensionesecondocuiquesti“capolavori”difondazione possano rappresentare, se lasciati così come sono, un “potenziamento delleattivitàproduttiveagricolefacendodabasead ipoteticiampliamentiastruttureagricolecheovviamente se fossero così vicine non permetterebbero l’installazione stessa degliaerogeneratori; delle due una è falsa. Per completare l’opera, i progettisti propongono piùavanti nella disquisizione 7 di lasciarci “in dono” anche le Fondazioni delle Cabine diSmistamentoche–guardatechefantasiosi–potrannofungereda“piazzoladiscambioperlamobilitàdimezziprovenienti insensocontrapposto”.Tuttaquesta“premura”nonnascondesololanecessitàdiscaricarsil’oneredidismissioneeffettivadiquestimanufatti?

7DaD.1.1a‐RELAZIONEDESCRITTIVADIPROGETTO‐2.2.FASEDIDISMISSIONE

“Lafondazionedellecabinedismistamento,costituitadaunaplateaincementoarmatosaràlasciatainsitoaldisotto dell’area sistemata ai margini della viabilità rurale esistente e costituirà una piazzola di scambio per lamobilità dimezzi provenienti in senso contrapposto. Sarà quindi possibile, nelle limitate aree interessate dagliinterventi, restituire le stesse all’uso originario per le attività di tipo agricolo‐pastorale. Si prevedono in generaleripristini vegetazionali, ove necessari e all’occorrenza, di vegetazione arborea, utilizzando essenze autoctone, perassicurareilripristinodeiluoghiallostatooriginario.

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FasidiDismissionedellaPiazzola“provvisoria”e“rinaturalizzazione”(daelaboratoprogettuale)

SezionedellaCabinadiSmistamento(daelaboratoprogettuale)

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RISCHIIDROGEOLOGICIVengono minimizzati gli effetti sull’ambiente e sull’attività agricola: infatti nella previsione diimpattoambientalevieneprevistoilripristinodellostratoditerrenoagrariodi80cm;manonsitiene conto la sottostante base di cemento delle torri eoliche impedirebbe il regolareassorbimento delle acque meteoriche (tipico delle regioni carsiche) che ristagnerebbero nellostratoditerrenoconconseguenzenegativeperlecolture;infattiicalcaridelleMurge[CalcarediBarieCalcarediAltamura]fratturatiecarsificati,sonocaratterizzatidacavitàdidimensionichevannodallesemplicifrattureafrattureallargatefinoallegrotte.Questasituazionehapermessolaformazioneelaconservazionedellafaldadifondo.

Schemadellatipologialitologicadiprofonditàdell’AltopianoMurgianoconmicroemacrocavitàdioriginecarsica.

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Dalpuntodivistageologicoemorfologicoèdaosservarequantosegue:ilterritoriopresentaunreticoloidrograficoconspartiacquemoltoincertichepossonovariareinoccasionedifortipioggeodicondizionidelsuolomodificate(adesempioscassidi terreniconspietramentiper ilcambiodellecoltureoapportodimaterialiterrosiperl’impiantoditendoni).Glisbancamentidi terraper l’impiantodelletorrieolichee lamodificadellaviabilità,necessariaper la circolazione di grossi automezzi per il trasporto di terra e dei componenti delle torri,vengono ad alterare lamorfologia del territorio. Anche se il progetto prevede il ripristino dellependenze,di fattoquestaoperazione risulta impossibile,perché lamorfologiavienealterata inmodoirreversibile.

Allagamenti in località “Palude” (alluvione 2005). Il toponimo suggerisce chiaramente la natura idrografica chestoricamentehacaratterizzatoquest’area.Foto1‐2‐3

Intalmodocambial’assettoidrograficoperchéleacquedovrebberotrovarealtrevieperillorodeflusso; si tenga conto che in tempi passati sia i proprietari terrieri sia le competenti autoritàcomunali avevanoprovveduto a conservare l’assetto idrografico del territorio per permettere ildeflussodelleacqueconappositeapertureneimurettiaseccoeconlapuliziadei“corsid’acqua”edei“condottid’acque”comerisultadadocumenticonservatinell’archiviocomunale.

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Foto2

Foto3

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Contrada“Difesadellaterra”:murettiaseccoconapertureperildeflussodelleacque

Contrada“Difesadellaterra”:cisternadiraccoltadelleacquemeteoriche. Cartografia tematica della Regione Puglia in cui è rappresentata la permeabilità idraulica delle litologie. Si notil’importanzaidraulicadelleareeMurgianeedinparticolaredell’areadiAcquavivasullaimportantefaldadiprofonditàchesiestendedall’OfantoalSalento.

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Veniamo ora al problema idrogeologico ed idraulico delle acque di superficie. Nelle relazionitecnichediprogettononsievinconoassolutamente leestremeproblematiche insite inquestaparte del territorio barese, storicamente responsabili dei problemi alluvionali avvenuti nelnostrocapoluogodi regione. Labibliografiae lecronache inmeritosonovastissimee il ricordodell’ultima alluvione, quella del 2005, è ancora vivido nella memoria di tutti per le 5 giovanivittimeperiteproprioneiluoghiincuisipensadiporrel’impianto.

Ponte crollato inoccasionedell’alluvionedel23ottobre2005. Inquellaoccasione il crollo costò la vitaa5giovanivittime.

È vero che l’uomo dimentica le notizie cattive, ma le perplessità sorgono spontanee sullaconvivenzadiquesto importantissimodedalodi lamecon l’impiantodiaerogeneratori. In figuraviene rappresentato il complesso sistema di decorsi torrentizi che si sviluppano dall’entroterramurgianoesidirigonotuttiinunastrettaareadisfocioincorrispondenzadelcapoluogopugliese.Inparticolaresinotil’estremaimportanzadelsistemadiLamaPiconeconisuoidueramiBadessaeBaronale (direttamente interessatodalprogettoNord)chedal territorio inoggettosidirigonoversoBari.Dueveriepropri fiumiche,anchesesaltuariamente,adognialluvione importante fanno il loromestiere.EntrambiiramiprincipalietuttoilsistemadiaffluentihaorigineallefaldedelleMurgetraCassanoedAcquaviva.Inparticolareilsistemarivesteestremarilevanzanell’areadiimpianto.

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Evidenziazionedellependenzedelsuoloinprossimitàdialcunetorriasuddelprogetto(località“DifesadellaTerra”)

Sezionialtimetriche(località“DifesadellaTerra”)

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VALUTAZIONEDEGLIIMPATTISUFLORAEFAUNAEDECOSISTEMIPARCODELLACHIESAEDIFESADELLATERRADUEPROGETTI,DUEAREEDIFFERENTI,UN’UNICARELAZIONEIterritoriinteressatidaidueprogettisipresentanodifferentiperaltitudine(cisonocirca100mdidifferenza di quota tra il Parco della Chiesa e la Difesa della Terra), per colture agricole, pertipologieambientaliedecologiche.Lerelazionispecialistichesullavalutazionedegliimpattisufloraefaunaedecosistemi(D.2.2)deidueprogetti invecesono identicheedifferisconosolonelladescrizionedell’ubicazionespecificadellepale.Di fatto questi studi non sono altro che un approssimato e lacunoso assemblaggio di dati edichiarazioni, spesso in contraddizione tra loro, a volte riferiti ad altri contesti e, come spessoaccade, frutto per lo più di un mero “copia e incolla” piuttosto che di studi pertinenti e divalutazionianalitiche.LarelazioneesordisceconunacollocazioneimprecisadelterritoriodiAcquavivadelleFonti,apag.8e7silegge:

IlterritoriocomunalediAcquavivanonricadenell’AltaMurgia,eiltavolatoasproebrullodicuisiparla è riferito alla steppamediterranea, che costituisce l’essenza del ParcoNazionale dell’AltaMurgia.Apag.13sidichiara:

Con l’espressione “quasi del tutto” si escludono dalle valutazioni vari ecosistemi naturali eseminaturalipresentisianell’areaParcodellaChiesa(d’orainpoiNord)esianell’areaDifesadellaTerra (d’ora in poi Sud). Segue un elenco degli ecosistemi naturali presenti e le relativeemergenze.

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LELAMEANordesisteuncomplessosistemadiLAME,caratteristicodelterritoriopremurgianosulversanteadriatico, che dall’altipiano degrada verso il mare. Dal PPTR (Piano Paesaggistico TerritorialeRegionale) della Regione Puglia si evince che: “Le lame svolgono un ruolo importante difunzionalitàidraulicaeallostessotemposonoambientinaturalisticidipregio,deicorridoiecologiciche mettono in comunicazione ecosistemi diversi, dalla Murgia fino al mare. Il reticolo carsicoavvicinaaicontestiurbani,talvoltaattraversandoli,habitatadelevatabiodiversità”.Dalpuntodivistaecologico,lelamerappresentanonelpanoramaagricolopedemurgianounaveraepropria“riserva”diBiodiversità.

LalamadeltorrenteBaronale(fig.inalto)èpienamenteinteressatadalprogetto,contretorrichedistanodall’alveomenodi300m(T12,T13,T14)eben12torriamenodi2km.Nell’alveodellalamavegetanoformazionifittediQuercuscalliprinos,chesulfondosiassociaaQuercusvirgilianae, in contradaParcodella Chiesa, si evolve in una formazioneboschivadi particolare interesse,ascrivibileall’Habitat91AA:Boschiorientalidiquerciabianca.Tralespeciepresenti:Phillyrealatifolia,Pistacialentiscus,Pistaciaterebinthus,Paeoniamascula,Crataegus monogyna, Rosa canina, Cyclamen hederifolium, Cyclamen repandum, Alliumatroviolaceum, Cistus monspeliensis, Cistus incanus, Cistus salvifolius, Asphodeline lutea,Asphodelusmacrocarpus,Ferulacommunis.Lungo leparetidella lamasonopresenti ampi trattidi roccia riconducibileall’Habitatprioritario8210:Paretirocciosecalcareeconvegetazionecasmofitica.L’importanza ecologica di questa lama è ben rappresentata dalle Orchidee spontanee, tutteprotettedallaConvenzioneCITESequipresenticon12specieeunibrido:Orchis italica, Anacamptis morio, Anacamptis papilionacea, Anacamptis x gennarii,Anacamptis pyramidalis, Ophrys passionis subsp. garganica, Ophrys tenthredinifera,Ophrysluteasubsp.minor,Ophrysbertolonii,Neotinealactea,Serapiaslingua,Serapiasparvilfora,Serapiasvomeraceasubp.longipetala.

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La Lama Baronale e la vicina Lama Badessa sono frequentate dagli uccelli migratori durante ilpasso primaverile e autunnale; in particolare la macchia arbustiva è importante per la sostadurante lamigrazione di passeriformi come Silviidae, Turdidae eMuscicapidae e di rapaci delgenereCircus.LesuddettelamesonoutilizzatecomecorridoioditransitodamammifericomelaVolpeelaFainaenonpossiamoescluderelapresenzadelTasso.LeLamesonoconsiderateunambiente prezioso per la funzione di corridoio ecologico ai fini della conservazionedella biodiversità e le pozze di acqua temporanea che periodicamente custodisconorappresentanounecosistemaindispensabileancheperglianfibi.

PasserosolitarioBarbagianniLECAVEANordsonopresentiduecave,unadelledueèinattività.I fronti di cava non interessati dall‘estrazione rappresentano un Habitat rocciososeminaturale,moltopreziosoinuncontestoambientalepoverodiparetirocciose,comequellomurgiano.Questo ambiente è colonizzato da specie vegetali casmofitiche, come: Phagnalonrupestre,Carummultiflorum,Scrophularia lucida,Prasiummajus, Helichrysumitalicum. Inoltre,vi nidificano alcune interessanti specie rupicole che riescono a convivere con l’attivitàestrattiva,tracuiuccellirapaciqualiilGheppioFalcotinnunculus,laCivettaAthenanoctuaeilBarbagianni Tyto alba. Tra i passeriformi nidificano il Passero Solitario Monticola solitarius,l’UpupaUpupaepopsedèdaconfermarelanidificazioneinzonadellaGhiandaiamarinaCoraciasgarrulus,dicuiesistonosegnalazioni.Leparetidirocciadellacava,cosìcomelegrottepresentinelleparetidirocciadellelameespessoancheruderidiedificirurali,costituisconoambientedinurseryedirifugioestivo/invernaleper iChirotteri.

Helichrysumitalicum

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Habitat91AA:Boschiorientalidiquerciabiancainlocalità“ParcodellaChiesa”

IBOSCHIASudsonopresentivariquerceti inquadrabili indueHabitatprioritari9250:QuercetiaQuercustrojanae91AA:Boschiorientalidiquerciabianca.Questiboschi,anchesenonrientrantinelSIC,sonodigranderilevanzaecologicaepaesaggisticaesonounarealtàqualificanteperilterritoriodiAcquaviva.Diverse sono le emergenze botaniche di questi habitat, con specie protette dalla Lista rossanazionale: Quercus trojana, Quercus virgiliana, Quercus calliprinos, Quercus cerris, Pistaciaterebinthus, Crataegus monogyna, Rosa canina, Rosa sempervirens, Lonicera implexa, Paeoniamascula,Cyclamenhederifolium,Cyclamenrepandum,Iriscollina,Arumapulum.QuestiboschiospitanoleseguentispeciediUCCELLInidificanti:Ghiandaia Garrulus glandarius, Rigogolo Oriolus oriolus, Succiacapre Caprimulgus europaeus,Assiolo Otus scops,Merlo Turdus merula,Usignolo Luscinia megarhynchos,Occhiocotto Sylviamelanocephala, Sterpazzolina Sylvia cantillans, Capinera Sylvia atricapilla, Usignolo di fiumeCettia cetti, Scricciolo Troglodytes troglodytes, Zigolo nero Emberiza cirlus, Cinciallegra Parusmajor, Cinciarella Parus caeruleus, Codibugnolo Aegithalos caudatus, Fanello Cardueliscannabina, CardellinoCarduelis carduelis, VerdoneCarduelis chloris, Verzellino Serinus serinus,nelle radure in prossimità delle aree boscate nidificano anche le rare Averla capirossa Laniussenator,AverlacenerinaLaniusminorelaTottavillaLullulaarborea.I boschi di querce sono importanti anche per i passi migratori e lo svernamento di specie dipasseriformi,qualiTurdidieFringillidae.Traimammiferisonopresenti:laVolpeVulpesvulpes,ilTassoMelesmeles,laFainaMartesfoina,laDonnolaMustelanivalis,ilRiccioErinaceuseuropaeus,l’ArvicoladisaviMicrotussavii,ilToposelvaticoApodemussylvaticus.Glianfibipresentinellecisterneeinluoghidiraccoltad’acquatemporaneasono:ilRospocomuneBufobufo,ilRosposmeraldinoBufovirdis,ilTritoneitalicoTriturusitalicusenonsipuòescluderelapresenzadellaRaganellaHylaintermedia.

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Irettilichetrovanoillorohabitatlungoimurettiasecco,nellespecchieepressoitrulli,sono:ViperaVipera aspis,CervoneElaphe quatuorlineata,Colubro leopardino Zamenis situla,BiaccoHierophis viridiflavus, Biscia dal collareNatrix natrix, Luscengola Chalcides chalcides, RamarroLacertavirdis,LucertolacampestrePodarcissicula,GecodiKotschyiCyrtopodionkotschyi,GecocomuneTarentolamauritanica.

LESTEPPEMEDITERRANEEA Sud sono presenti aree incolte e lembi di pascolo inquadrabili nell’Habitat di steppamediterranea 62A0: Formazioni erbose secche della regione submediterranea orientale(Scorzonerataliavillosae).Questiambientisonocaratterizzatidaunelevatoindicedibiodiversitàesonopresentileseguentispeciebotaniche:Stipaaustroitalica,Asphodelus ramosus,Asphodeline lutea,Urgineamaritima,Ferulacommunis,Thapsiagarganica,Euphorbiaspinosa,Euphorbiamyrsinites,Saturejacuneifolia,Sternbergialutea,Irispseudopumila.Traleorchideesonostatecensite:Orchis italica, Anacamptis morio, Anacamptis papilionacea (foto dx), Anacamptis xgennarii,Anacamptispyramidalis,Ophryspassionissubsp.Garganica(fotosx),Ophrysincubacea, Ophrys bertolonii, Ophrys bombyliflora, Ophrys fuciflora subp. apulica, ,Ophrys fuciflora subp. parvimaculata, Ophrys tenthredinifera, Ophrys lutea subsp.minor,Serapiaslingua,Serapiasparvilfora,Serapiasvomeraceasubp.longipetala.Le steppemediterranee rappresentano anche l’area trofica principale per la colonia diGrillaio,chenidificanelcentrourbanodiAcquaviva.Altri uccelli tipici delle steppe e delle aree aperte censiti come nidificanti sono:CappellacciaGalerida cristata,AllodolaAlaudaarvensis, CalandraMelanocoryphacalandra,Calandrella Calandrella brachydactyla, Strillozzo Emberiza calandra, Saltimpalo SaxicolatorquataeBeccamoschinoCisticolajuncidis.

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LEFORMECARSICHEASudsonopresentilaGrottadiCurtomartino(fig.sotto)elaGravediCimaglia.

LagrottadiCurtomartino,oltreadessereun importante sitoarchelogico,èunpreziosohabitatprioritario,Habitat8310:Grottenonancorasfruttatealivelloturistico.Questo habitat assume notevole importanza soprattutto per la conservazione di una faunacavernicolacaratterizzatadaanimalimoltospecializzatiespessostrettamenteendemici.Sitrattadi una fauna costituita soprattutto da invertebrati esclusivi delle grotte e dei corpi idricisotterranei come i coleotteri appartenenti alle famiglie Bathysciinae e Trechinae, i crostacei(Isopoda,Amphipoda,Syncarida,Copepoda)eimolluschiacquaticidellafamigliaHydrobiidae.Legrotte costituiscono spesso i luoghi di rifugio durante il letargo invernale per varie specie divertebratidell’Allegato II.Piùspeciepossonoutilizzarea tal fine lastessagrotta.Legrottesonoimportanti habitat per i Chirotteri e ospitano inoltre anfibi molto rari come Proteus anginus ediversespeciedelgenereSpeleomantes.

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Alla luce di tutti gli ecosistemi presenti ed elencati, si può comprendere quanto siainattendibileladichiarazioneapag.20:

1 ANord10delle14torrieolichesonoposizionateamenodi5kmdalcentrourbano,dovesono situati i nidi di Grillaio, diversamente da come viene dichiarato nella relazione.Inoltretuttele14torrisonoamenodi5kmdalleCavesituatetralaA14elaSP75.

2 A Nord tutte le torri sono posizionate a meno di 5 km dalle cave, luogo utilizzato daichirotteri.ASudlaT14èa670mdallagrottadiCurtomartino,luogodigrandeimportanzaperiChirotteri(nellafotounRhinolophusferrumequinum).

3 ANord10delle14torrisonoamenodi2kmdallaLamaBaronale,luogointeressatodaiflussimigratoridell’avifauna.ASud10delle14torrisonoamenodi2kmdidistanzadaiboschi,luoghiinteressatidaiflussimigratoridell’avifauna.

4 LeLamesonocorridoiecologicievengonoutilizzateperiltransitodamammifericomelavolpeeprobabilmentedaltasso.

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Sempreapag.20:

Le estinzioni riportate sono riferite all’AltaMurgia e non al territorio di Acquaviva.Questi dati,fornitisenzariferimenti,appaionocomemaldestritentativididequalificareecologicamentel’areainteressatadalprogetto.Sempreapag.20èriconosciutalapresenzadelGrillaio,manonsiaccennaanessunavalutazionedell’impattosuquestaimportantepresenzafaunisticanelterritoriodiAcquaviva.(Nellapresenterelazionesonoriportatiidatiufficialirelativiaquestaspecie.)Siriportacomesignificativa(?)lapopolazionenidificantediLanario,datononrealeefruttodiuna“incollaggio maldestro”, perché la presenza del Lanario sarebbe del tutto incompatibile con letorri.Questorapaceèminacciatogravementedallatrasformazionedeglihabitate laproduzioneindustrialedienergiaeolicastadifattosottraendospaziovitaleaquestaspecie.

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IIGRILLAIOFalconaumanniAcquaviva delle Fonti ospita una colonia diGrillaio Falco naumanni "specie Prioritaria ai fini diconservazione",aisensidelladirettiva79/409,edèdefinita"specievulnerabile"nellaListarossaIUCN e nella Lista Rossa Animali d'Italia. La colonia nidificante ad Acquaviva è formata da 490individui(daticensimento2010/ParcoNazionaledell’AltaMurgia)eall’internodellapopolazionepuglieserivesteun’importanzarilevante,perdimensionieposizionegeografica.Il Grillaio rappresenta per tutta l’areamurgiana e per il Comune di Acquaviva un’emergenzanaturalisticadigrandepregio. LapopolazioneApulo lucanaè lapiù importante in Italiae tra lemaggiorinelMediterraneo.Le torri eoliche rappresentano per il Grillaio un pericolo diretto, causando la mortalità percollisione,eindiretto,determinandolasottrazionediareetrofiche.Lesteppeeiseminativisonoiterritori di caccia di questo piccolo falco, che si affida al volo librato per esplorare il terrenosottostanteallaricercadigrilli,cavalletteemicromammiferi.L’impatto negativo prodotto dalle torri eoliche sull’avifauna e sui Chirotteri è accertato ericonosciuto.Sirichiamaatalpropositolasentenzan.939delTARToscanacherecita:“…apparedievidente ragionevolezza laconclusionedel rapporto istruttorioche,per l’ipotesidiesclusionedelprogetto dalla procedura di VIA, ritiene necessario che “preventivamente al rilasciodell’autorizzazioneallacostruzionedell’impianto”debbaessereeffettuata“unacampagnadirilievisulcampodelladuratadi18mesi”pervalutarelafrequentazionedelsitodapartedirapaciedichirotteri con la definizione di soglie critiche di mortalità specifiche per le varie specie e chesuccessivamente, sulla base dei risultati dei rilevamenti, il proponente provveda agli interventi

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indicati dalla Provincia come necessari. Né ovviamente il prescritto monitoraggio di duratatriennale,daeffettuarsiincorsodieserciziodell’impiantomedesimo,puòessereconsideratocomeequivalenteesostitutivodellamancatarealizzazionedellacampagnadirilieviritenutanecessariaal fine di acquisire proprio quelle conoscenze dell’ecosistema più attendibili che avrebberopermesso una più esatta valutazione di incidenza dell’impianto sull’ambiente e, quindi, laprevisione di misure di mitigazione dettate da specifiche esperienze locali oppure, ove i rilievifosserostatinegativi,laconfermadellavalutazionediincompatibilitàgiàespressadallamedesimaprovinciadiGrossetonel2002”.Si chiedono pertanto chiarimenti e si evidenzia l’obbligo di effettuare il monitoraggio comed’altronde previsto obbligatoriamente dalla DGR 131/04 in applicazione dell’art. 7 dellaL.R.11/01.NonhamoltosensocercaredidecifraredefinizionicomeHabitatavicolo(?).Lasuperficialitàel’approssimazioneconcuièstataelaboratalarelazionehannol’unicoscopodiaffermare lo scarso valore dell’area e di conseguenza ridurre l’impatto del progetto sugliecosistemipresenti.Dalleosservazioniquipresentateemergeinvecelarilevanzaecologicadelleareeinteressate,dovesonopresentiben5habitatprioritari,consorprendentericchezzadispecieediverseemergenze,ingeneraleunindicedibiodiversitàdibuonlivello,unvalorepreziosoperleproduzioniagricolediqualitàeperlasalutedell’interoterritorio.NonhamoltosensocercaredidecifraredefinizionicomeHabitatavicolo(?).Lasuperficialitàel’approssimazioneconcuièstataelaboratalarelazionehannol’unicoscopodiaffermare lo scarso valore dell’area e di conseguenza ridurre l’impatto del progetto sugliecosistemipresenti.Dalleosservazioniquipresentateemergeinvecelarilevanzaecologicadelleareeinteressate,dovesonopresentiben5habitatprioritari,consorprendentericchezzadispecieediverseemergenze,ingeneraleunindicedibiodiversitàdibuonlivello,unvalorepreziosoperleproduzioniagricolediqualitàeperlasalutedell’interoterritorio.

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IMPATTODELPROGETTOSULLEARCHITETTURERURALIEILPAESAGGIOAGRARIOQuello che si descrive rappresenta senza dubbio alcuno una profonda modificazione, se nonlacerazione,deltipicopaesaggioagrarioacquavivesefatto,comeinaltricomunicontermini,diuna viabilità “in filigrana” che simuovenella fertile piana con colture di ulivi, vite ed alberi dafrutta, fra recinzioni in pietra a secco, trulli, piccoli e medi fabbricati rurali (a volte abitati daidetentoridelleterre),spessobordatodacespuglidiroviopiccoliarbustispontanei.

Gli stessi progettisti nella Relazione Descrittiva parlano di un forte impatto8 sia in fase dicantierizzazionechediesercizio,che“però”a loromododivedereverrebbemitigatodaalcuneopere di “rinaturalizzazione”.Nella stessa Relazione (2.1.1 ‐Movimenti di Terra e Discarichi) sileggeanche:“Ilriutilizzoquasitotaledelmaterialeprovenientedagliscavirende,difatto,nonnecessario ilconferimento indiscaricadelterrenodirisultadegliscavi,salvocasisingolarichesaranno valutati in corso d’opera.” Non si capisce bene “come” intendano “utilizzare” talemateriale,osepoiquestoverràdifatto“spalmato”suiterreniopeggioancoralasciatoincumuliamarginedelleareedi cantiere. Inoltrequestaalterazionedellequotealtimetriche indotte comeinfluiràsulnuovodeflussodelleacque?Nonèdatosaperlo.8DaD.1.1a‐RELAZIONEDESCRITTIVADIPROGETTO–2.DESCRIZIONEDEGLIINTERVENTIDIPROGETTO

“Sebbene la realizzazione del parco eolico determini un significativo impatto visivo in fase di esercizio, l’interaprogettazioneerealizzazionesonoconcepitenelrispettodelcontestonaturaleincuil’impiantoèinserito.Iconcettidireversibilità degli interventi e di salvaguardia del territorio sono alla base del presente progetto che tende adevitare e/o ridurre al minimo possibile le interferenze con le componenti paesaggistiche presenti nei territoricircostanti. I lavori di cementazione, canalizzazione ed apertura delle nuove strade di servizio, causeranno unimpattoinfasedicantieramentoecostruzionechesaràminimizzatodalleoperazionidiripristinogeomorfologicoevegetazionale dei luoghi al termine dei lavori di costruzione e con il successivo ripristino dei luoghi allo statooriginario.Tuttigliinterventipropostisonoimprontatisulprincipiodiripristinarelostatooriginariodeiluoghidaunpuntodivistageomorfologicoevegetazionalenoneliminandocomunquetutteleopererealizzateex‐novo.

Siprevedeinoltrelaconservazionedialcuneopereaserviziodelparcoeolico(strade,piazzole,fondazioniprofonde,ecc.)chepotrannorendersifunzionali,ancheadavvenutadismissione,dapartedeifruitorideisiti.

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Come espresso nel Codice dei BB.CC.9, il Paesaggio è definito all’art. 131, comma 1, come: “ilterritorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali, umani edallelorointerrelazioni”

oppure circa laTuteladelPaesaggioal comma4: “è volta a riconoscere, salvaguardaree, ovenecessario,recuperareivaloriculturalicheessoesprime.Isoggetti,indicatialcomma6,qualoraintervenganosulpaesaggio,assicuranolaconservazionedeisuoiaspettiecaratteripeculiari”

eancoraalcomma6:“LoStato,leRegioni,glialtriEntiPubbliciterritorialinonchétuttiisoggettiche, nell'esercizio di pubbliche funzioni, intervengono sul territorionazionale, informano la loroattività ai principi di uso consapevole del territorio e di salvaguardia delle caratteristichepaesaggisticheedi realizzazione di nuovi valori paesaggistici integrati e coerenti, rispondenti acriteridiqualitàeSostenibilità”

Apparedunquenecessariaunaseriariflessioneevalutazionesullarealeopportunitàdirealizzareuninterventocosìimpattantesulterritorio,vistelepesantiricadute:

‐sull’aspettodellaviabilitàdicampagna,ridisegnata,livellataperridurrelependenzeelasciataaldilavamentodellepiogge;

‐suinumerosiulivicheverrannoespiantati;

‐sullepiccolearchitettureruralierecinzioni inmurettiasecco,cheverrannodemolitiemaipiùrecuperati,opeggioancoraripristinatiincemento;

‐ sulpaesaggioagrarionel complesso,aggredito su tutta la zonapiù fertiledelComunecondeicolossirumorosiecomunquevisibiliinunazonapraticamentepianeggiante.

9 D.Lgs.22gennaio2004,n.42‐CODICEDEIBENICULTURALIEDELPAESAGGIO‐aisensidell’art.10dellalegge6luglio2002,n.137‐cosìcomemodificatodalD.Lgs.24marzo2006,n.156eD.Lgs.24marzo2006,n.157‐nonchédalD.Lgs.26marzo2008,n.62eD.Lgs.26marzo2008,n.63

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IMPATTOSULLASTRATIFICAZIONESTORICANella documentazione allegata al progetto si segnala l’assenza di una relazione per l’impattoarcheologicoestorico‐architettonico,inoltre,leduetavole(E048_T.4.3AreePUTT‐pComponentiStoricoCulturali;E049_T.4.3AreePUTT‐p‐ComponentiStoricoCulturali)allegateperillustrarelacomponente storico‐architettonica appaiono lacunose nella segnalazione di beni vincolati e diinteresse,segnalateperaltronellacartografiadelP.R.G.

Ilterritorioruraleinteressatodalle28paleeolicheècaratterizzatonellasuastratificazionestorico‐architettonica, nella parte a Nord e in quella a Sud, da un sistema insediativo funzionale adun’economia mista di tipo agro‐pastorale. Si spiega in questo modo la diffusa presenza dimasserie, casini, cappelle rurali, lamie, jazzi, trulli, cisterne. L’area, inoltre, è segnata da unaestesaragnateladimurettiaseccodelimitantiipoderielestradineinterpoderali.

Per quanto riguarda gli insediamenti più importanti, cronologicamente databili in un ampioperiodo compreso fra XVI e XVIX secolo, alcuni segnalati nella Carta dei Beni Culturali dellaRegionePugliaenelleareedi interessedefinitedall’attuandoP.R.G.,ammontanoadunnumerocomplessivodi36(17aNord,19aSud).

Il sistema pastorale, in particolare, oltre al normale sistema viario rurale, sfruttava importantiinfrastrutture di collegamento all’uopo destinate ed oggi oggetto di tutela con vincolo di tipoarcheologico:iltratturo“CassanodelleMurge–Adelfia”,nellapartesettentrionaledelterritoriocomunale,eiltratturellon.92“Curtomartino”,nellapartemeridionale.

Si segnala in quest’ultimo settore, e strettamente connessa alla presenza del tratturello n. 92“Curtomartino”, la contrada “Difesa della Terra”, lottizzata nel 1867 (Archivio Storico Città diAcquaviva) e definita da un caratteristico reticolo ortogonale di muretti di confine e stradeinterpoderali,evidenteaprimavistanellacartografiaIGMenellafotoaerea.Ilparcoprevedesuquestacontradalapresenzadi4pale(P1Sud,P3Sud,P4Sud,P5Sud),vicinissimaunaquintapala(P2Sud)apparequasitangentel’areadirispettodeltratturosuddetto.

LapalaP14SudaSudOvestdel territoriocomunaleapparecollocataapochecentinaiadimetri(circa300m)daltratturellon.92“Curtomartino”,dall’areadelsitopeucetadiSalentino(circa500m),dalla grottadiCortoMartino (circa800m). Il sitodi Salentinoe lagrottadiCortoMartinosonobeniconvincoloarcheologicoeareediparticolarerilevanzanellacartografiadell’attuandoP.R.G..NelsitodiSalentinoleindaginiarcheologichecondottedallaSoprintendenzatrail1976edil 1979 hanno portato alla luce i resti di un villaggio abitato sicuramente fino al periodoaltomedievale(VIIsec.d.C.),confermandocosìlacredenzapopolareacquavivesecheidentificavainSalentino leoriginidellapropriastoria.Lapresenzaumananelsitorisaleall’etàdelBronzo(IImillennioa.C.)masolo inetàpeuceta(VIII‐IIsec.a.C.)sisviluppò l’abitatoveroeproprio,dicuiesistono solo scarsi indizi di sopravvivenza in età romana; nel periodo altomedievale la localitàconobbesicuramenteun’altrafasedivita.AisecolifinalidelMedioevorisalelaChiesadiS.MariaAssunta o della Palma, riferibile per le sue caratteristiche architettoniche a modelli romanico‐gotici, forse costruita sulle vestigia di un più antico edificio di culto. I reperti rinvenuti sonoattualmenteespostinellamostrapermanente“Salentino–alleoriginidellacittà”,allestitainduesalealprimopianodell’alaNorddiPalazzodeMari.

La grotta di Cortomartino è una preziosa testimonianza della presenza umana nel territorio giàversolafinedell’erapaleolitica.AllafasefinaledelPaleoliticoSuperiore,corrispondenteallafacies

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culturaledelGravettiano,risalgono infatti lamaggiorpartedeirepertirinvenuti inquestagrottacarsica,situataacirca360msul livellodelmare.Nel1968 il sitoèstatooggettodiun’indaginearcheologicafinanziatadalCNR,sonostatiindividuatitraccedipresenzaumanarelativaallafaciesgravettiana, inbasealletipologiedistrumenti litici ritrovati. I resti faunisticidiquestigiacimentigravettiani appartengono quasi esclusivamente a mammiferi (tra le specie più attestate Equuscaballus,EquusHydruntinus,Bosprimigenius,CervusCaproleus)erimandanoadunacomunitàdicacciatori, vissuti inun’epoca incui il climacontinentale relativamenteseccodeveaver favoritol’estendersi delle praterie, di cui gli animali appartenenti al genere Equus sono tipici.Successivamente l’aumento dell’umidità nell’atmosfera deve aver determinato un mutamentodell’habitat,consviluppodivegetazioneaboschiemacchie,piùpropiziaall’attecchimentodialtrespecie animali, come ad esempio ilBos Primigenius. In questa fase l’elevata umidità all’internodella grotta e forse la caduta di massi dalla volta deve averne determinato l’abbandono. Lapresenza umana continua però fino all’età neo‐eneolitica e protostorica nell’area antistantel’ingresso, da cui provengono reperti come una lama di ossidiana e frammenti di ceramicad’impasto,riconducibiliaquestiperiodi.

Il sito di Salentino ed il tratturello “CortoMartino” sonobeni compresi nell’areaSIC IT9120013“BOSCOMESOLA”.

Nonmeno impattante appare la collocazione delle pale P1 Sud e P2 Sud, non distanti dal sitopeucetadiVentauro(aread’interessedell’attuandoP.R.G.).Lapresenzadiuncasalemedievaleinquesta localitàèattestatadallefontiscritte(anno1221)edallatradizioneorale.Numerosisonostati, in passato, i rinvenimenti fortuiti da parte dei contadini, nel corso delle arature odell’impianto di nuove di colture. Come per Salentino, anche Ventauro è interessato dallapresenzadiunaanticacappella(giàcitataneldocumentodel1221), intitolataaSanMartino,dacui prende il nome alla contrada. Ricognizioni di superficie intorno alla cappella non hannorestituito reperti risalenti al bassomedioevo, anzi il materiale ceramico è databile all’epocaromanoimperiale‐tardoantica.

Laquantitàelaqualitàdeireperti, l’estensioneelebuonecondizionidiconservazionedell’area,l’ampiezza dell’arco cronologico (Età del Ferro – Tardoantico) senza soluzione di continuità,rendonoquestositoilpiùinteressanteepotenzialmentericco,forsepiùdellostessoSalentino,acuièaccomunatosiaperl’epoca,cheperlapresenzadiunluogodicultodiepocamedievale.

Nel territorio aNorddel centrourbano lapalaP12Nordè collocata circaun chilometroadEstdellaMasseria Capitolo (contrada Tufara – S. Andrea) e a circa 750m l’ipogeoMisceo (vincoloarcheologico).

Numerosesonoleindicazionirelativeallapresenzadiuninsediamentoanticoinquestazona.

Ametàdeglianni‘80nelcorsodilavoriagricolifudistruttaunanecropolirisalentealIVsec.a.C.

Nel settembre del 1994, in seguito ad un nuovo “scasso”, furono portati alla luce rocchi dicolonne,numerosi frammenti ceramicidi epoca romana, anforacei, unabasedi torcularium, uncanalecopertodalastrecalcareeeintonacatoconcocciopesto,checorreparalleloallastradapertutta la lunghezza dell’area e profondo almeno 1,50 m. L’intervento immediato della S.A.P.(SoprintendenzaArcheologicaPuglia)hadeterminatol’occupazioned’urgenzadell’area,acuisonoseguiteindaginidiscavonelnovembredel1997enelmaggiodel1998.Ilsitoèinteressatodallapresenzadiunimpiantoditipoproduttivodiepocaromanatardoantica,conunafrequentazionechevadall’epocapreromanaall’altomedioevo.Nonèesclusochepossanoesserciancheirestidi

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uninsediamentoveroeproprio,vistal’estensionedell’areainteressatadallapresenzadirepertiinsuperficie.

Le pale P8 Nord e P9 Nord surclassano in altezza la vicinissima Torre Latilla (circa 300 m). Ilmonumento,databilefraXIVeXVsec.etutelatoconvincolodel31.02.1981aisensidella legge1089/39, è stato più volte sotto i riflettori dei media e di associazioni culturali che ne hannochiestoadeguatiinterventiatuteladelbene.LaTorreLatilla,cosìchiamatadalnomedellafamigliadegliantichiproprietari,untemposiergevasulcigliodellalama.Lamasseriaannessaallatorre,icui resti furono demoliti circa venti anni fa dai gestori della cava, costituiva forse l’evoluzionedell’antico casaleCellamare, ricordatodal toponimodella nondistante strada vicinale. Secondounoschemaevolutivodegliinsediamenti–dacasaleamasseria,avoltefortificata–checominciaamanifestarsinelXIVsec.,raggiungendol’apicefraXVIeXVIIIsec.

Elencomasserie,casini,cappellenelraggiodicirca1km

ANord

1‐CasinoTricarico

2–MasseriaLaTilla(Torreconvincoloarchitettonico)

3‐CasinoSollazzo

4‐CasinoZella

5–MasseriaGaudenzio

6‐MasseriaPaolicchio

7‐MasseriaLaRena

8‐CasinoPietroRossi(Cappella)

9‐VillaAzzone(Casamassima)

10‐CasinoGiordano

11‐MasseriaMemola

12‐MasseriaLeMonacelle

13‐MasseriaLaMolignana(Cappella)

14‐MasseriaS.Domenico(Cappella)

15‐CasinoBiasi

16‐MasseriaCapitolo(Cappella)

17‐MasseriaICasalicchi

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ASud

18‐MasseriaPippo

19‐MasseriaS.Vito

20‐LamioneDifesa

21‐MasseriaCimino

22‐MasseriaParcod’Ottavio

23‐MasseriaLamaCupa

24‐MasseriaMagazzini

25‐MasseriaPozzoMancuso

26‐MasseriaPanzarella(Cappella)

27‐MasseriaGiura

28‐MasseriaMarchitelli

29‐MasseriaCimaglia

30‐MasseriaCacciafumo

31‐MasseriaCatucci

32‐MasseriaPanessa

33‐MasseriaLosito

34‐MasseriaPosa

35‐MasseriaSalentino

36‐MasseriaMastronardi

Benivincolati

CappellaS.MariadiSalentino(vincoloarchitettonicoearcheologico)

GrottadiCortoMartino(vincoloarcheologico)

Salentino(vincoloarcheologico)

TorreLatilla(vincoloarchitettonico)

Sitoloc.Malano(vincoloarcheologico)

IpogeoMisceo(vincoloarcheologico)

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AreaarcheologicadiSalentinoprossimaallatorre14Sud

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TorreLatilladirettamenteinteressatadalprogettoNord

MasseriaCapitolo(neipressidell’areaarcheologicadiMalano)

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Visioned’insiemedell’areainteressatadalprogettoaSudconl’individuazionedeisitiarcheologici.

Appareevidentecomeilreticoloortogonaledimurettiaseccodiconfineestradeinterpoderalirealizzatoconlaquotizzazionedel1867caratterizzil’areainteressatadalprogetto.

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