Montignoso febbraio 2014

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Il M5S ha votato contrario all’abrogazione dell’articolo 47bis del regolamento urbanistico, ovvero il ripristino della zona artigianale-industriale in località Renella. L’area industriale di Renella, con la realizzazione del comparto denominato Coimpre, doveva, tramite un piano attuativo o una variante, essere riqualificata in quanto ritenuta non adatta ad una zona industriale. I cittadini si aspettavano un recupero ai fini residenziali e commerciali nel rispetto dell’area protetta limitrofa dell’oasi del Lago di Porta. Si poteva pensare ad un suo sviluppo parziale anche proprio come polo turistico collegato al nostro lago. Il tutto avrebbe dovuto essere realizzato subito. Dopo 13 anni questa è un’ulteriore prova del fallimento delle politiche di centrosinistra sulla pianificazione del territorio. La zona in questione è molto fragile sotto il profilo ambientale e serve una seria pianificazione tutte le attività e azioni da realizzare in quel sito. Abrogando l’articolo 47bis del regolamento urbanistico si permetterà in quelle zone di attivare lavorazioni poco compatibili con le caratteristiche dei luoghi con ampliamenti anche del 50% dell’esistente, con notevole consumo di suolo. Troviamo conflittuale la posizione dell’assessore Lorenzetti, imprenditore con attività insediate proprio in quel comprensorio. L’assessore all’urbanistica Petracci, originaria proprio di Renella è incoerente con le scelte politiche del suo partito che non approva ulteriori consumi di territorio. Nella zona persistono carenze sia per la viabilità che per il sistema fognario, in via Romana vige da anni un’ordinanza di prescrizione per il traffico pensante suddivisa in fasce orarie mai rispettata. La sommatoria delle criticità in quella zona è evidente; ferrovia, Aurelia, infrastrutture insufficienti, ma sopratutto la discarica di rifiuti speciali di ex Cava Fornace. Ci auguriamo che anche le associazioni ambientaliste e l’ANPIL del Lago di Porta si oppongano a questo ulteriore degrado, anche se Domenico Vietina, capogruppo del PD in seno al Consiglio e presidente vicario dell’ANPIL, ha votato a favore di questa scelta inopportuna. Appena saputo della volontà dell’amministrazione di abrogare l’articolo 47bis, come nostra abitudine, abbiamo contattato porta a porta gli abitanti di Renella che, come immaginavamo, sono contrari a questo ulteriore scotto che questa frazione, dimenticata dalla buona politica, dovrà pagare. Pianificazione zero Dopo 13 anni questa è un’ulteriore prova del fallimento delle politiche di centrosinistra sulla pianificazione del territorio. MONTIGNOSO 5 STELLE montignoso5stelle.wordpress.com

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Volantino fronte retro

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Il M5S ha votato contrario all’abrogazione dell’articolo 47bis del regolamento urbanistico, ovvero il ripristino della zona artigianale-industriale in località Renella.L’area industriale di Renella, con la realizzazione del comparto denominato Coimpre, doveva, tramite un piano attuativo o una variante, essere riqualificata in quanto ritenuta non adatta ad una zona industriale.I cittadini si aspettavano un recupero ai fini residenziali e commerciali nel rispetto dell’area protetta limitrofa dell’oasi del Lago di Porta.Si poteva pensare ad un suo sviluppo parziale anche proprio come polo turistico collegato al nostro lago. Il tutto avrebbe dovuto essere realizzato subito.Dopo 13 anni questa è un’ulteriore prova del fallimento delle politiche di centrosinistra sulla pianificazione del territorio.La zona in questione è molto fragile sotto il profilo ambientale e serve una seria pianificazione tutte le attività e azioni da realizzare in quel sito.Abrogando l’articolo 47bis del regolamento urbanistico si permetterà in quelle zone di attivare lavorazioni poco compatibili con le caratteristiche dei luoghi con ampliamenti anche del 50% dell’esistente, con notevole consumo di suolo.Troviamo conflittuale la posizione dell’assessore Lorenzetti, imprenditore con attività insediate proprio in quel comprensorio.L’assessore all’urbanistica Petracci, originaria proprio di Renella è incoerente con le scelte politiche del suo partito che non approva ulteriori consumi di territorio.Nella zona persistono carenze sia per la viabilità che per il sistema fognario, in via Romana vige da anni un’ordinanza di prescrizione per il traffico pensante suddivisa in fasce orarie mai rispettata.La sommatoria delle criticità in quella zona è evidente; ferrovia, Aurelia, infrastrutture insufficienti, ma sopratutto la discarica di rifiuti speciali di ex Cava Fornace.Ci auguriamo che anche le associazioni ambientaliste e l’ANPIL del Lago di Porta si oppongano a questo ulteriore degrado, anche se Domenico Vietina, capogruppo del PD in seno al Consiglio e presidente vicario dell’ANPIL, ha votato a favore di questa scelta inopportuna.Appena saputo della volontà dell’amministrazione di abrogare l’articolo 47bis, come nostra abitudine, abbiamo contattato porta a porta gli abitanti di Renella che, come immaginavamo, sono contrari a questo ulteriore scotto che questa frazione, dimenticata dalla buona politica, dovrà pagare.

Pianificazione zeroDopo 13 anni questa è un’ulteriore prova del fallimento

delle politiche di centrosinistra sulla pianificazione del territorio.

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Come al solito al MoVimento5 Stelle vengono rivolte accuse senza senso, scopriamo che secondo Buffoni saremmo una sorta di ‘palazzinari che caldeggiano la costruzione di ville alla Renella’.Dopo le uscite sulla Concordia capiamo che il nostro sindaco ha perso completamente la bussola, rischiando lui stesso, malamente, di naufragare nel ridicolo assieme alla Petracci, a Sel e a tutti quelli che lo sostengono.I nostri programmi sono mirati alla tutela del suolo, prevedono solo piccoli ampliamenti e il recupero dei volumi esistenti.Non troviamo scandaloso che un piano di recupero della zona di Renella preveda oltre ad un miglioramento del sistema viario e di quello fognario, civili abitazioni, piccole botteghe e strutture ricettive, collegate all’area protetta del Lago di Porta.Il vero consumo di suolo e le speculazioni edilizie derivano dal piano strutturale del 1998, voluto fortemente da Buffoni e mantenuto da Binaglia; solo a Renella detto piano ha permesso la realizzazione di oltre 15.000 mq di nuova superficie residenziale.Nel Comparto Coimpre sono stati realizzati 14.000 mq di superficie industriale/artigianale.Mentre il Comune di Massa prosegue nella confisca, a Montignoso si paventata la sanatoria delle Rta per ben 23.000 mq e il cambio di destinazione d’uso di un albergo (Avion) per altri 1.000 mq.La continuità politica tra la giunta Binaglia e la giunta Buffoni è evidente; l’amministrazione Binaglia era formata da molti attuali consiglieri di maggioranza ed assessori, quali Vietina, Lorenzetti, Gianfranceschi, Poggi, Manfredi, Gabrielli, in giunta alle finanze figurava anche Laura Buffoni, figlia di Narciso.Troviamo tutto questo molto incoerente e il conflitto d’interesse di molti è sotto gli occhi di tutti.

Speculazioni e conflitto d’interesse

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