CardioNews - Febbraio 2014

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Anno XI N.1 Gennaio - Febbraio 2014 www.cuoreaperto.it WEBTV : www.cardionewstv.org Cardionews Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in A. P. - L n. 46 art. 1 comma 2 del 27/02/2004 DCB Palermo Mensile di informazione e cultura sanitaria dell’Associazione onlus A Cuore ApertoAssociazione “A Cuore Aperto” ONLUS Iscrivendoti all’Associazione, al costo annuale di 35 euro, riceverai “Cardionews”, il nostro mensile di informazione e cultura sanitaria, e sarai informato su tutte le nostre iniziative sociali. Iscriviti all’Associazione (c/c postale n. 58891946 ). Dai un contributo all’iniziativa Un Cuore per Ipogoloc/c postale n. 90028622 Coordinate postali internazionali IT-37 - CIN A - ABI 07601 - CAB 16600 Sportelli Bancari IBAN IT 59U 0301904615 000000471976 La legge finanziaria da la possibilità ad ogni contribuente di devol- vere il 5 per mille dell’IRPEF all’Associazione “A Cuore Aperto” in quanto ONLUS. Il contribuente potrà fare valere tale donazione apponendo la firma nel settore: “Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni e fondazioni” del model- lo della dichiarazione dei redditi. Nello spazio sotto la firma è necessario, inoltre, indicare il codice fiscale dell’Associazione “A Cuore Aperto”: Codice fiscale 97172180826 Potrai così aiutarci a sostenere le nostre iniziative in Italia e in Africa e non ti costa niente. Dillo ai tuoi amici e ricordalo al tuo commercialista. La VI Commissione Sanita’ a Ribera Segnali positivi per l’ospedale Proposta di un modello per i piccoli ospedali di Giovanni Ruvolo L’assistenza sanitaria in Sicilia, come in tante altre Regioni italiane, rappresenta uno dei principali problemi sia dal punto di vista strettamente assistenziale che economico. Uno degli organi istituzionali il cui parere è fondamentale per le delibere assessoriali è rappresentato dalla VI Commissione Sanità dell’Assemblea Regionale Siciliana, attualmente pre- sieduta dall’On. Pippo Di Giacomo, costituita dai rappresenta- ti di tutte le forze politiche e che normalmente svolge i suoi lavori presso la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. Da quando è in carica, l’On. Di Giacomo ha spesso convocato la commissione in città diverse della Sicilia in rapporto ad esi- genze particolari di un dato territorio. Il 5 febbraio scorso la VI Commissione è stata convocata a Ribera, presso l’aula consiliare. Erano presenti, oltre i compo- nenti della Commissione, l’Assessore alla Salute On. Lucia Borsellino, alcuni rappresentanti dell’Assemblea regionale e nazionale, il sindaco di Ribera e la maggior parte dei sindaci del territorio circostante , alcuni rappresentanti delle istitu- zioni e delle Aziende sanitarie agrigentine e, soprattutto, Segue a pag. 2 Calogero Giuffrida Nuovo direttore di Cardionenws Lo scorso dicembre il dott. Mariano Pace, per motivi persona- li si è dimesso da direttore responsabile del giornale della nostra associazione. Per anni, Mariano Pace ha anche collabo- rato attivamente a tutte le iniziative dell’associazione “A Cuore Aperto”. Per questo , a nome personale, della redazio- ne e di tutta l’associazione lo ringrazio di cuore. E’ con grande piacere e senso di responsabilità- ha dichiarato Giuffrida - che comincio a collaborare con Cardionews nel tentativo di poter dare un ulteriore contribu- to alla redazione di questo giornale che sin dalla sua nascita ha contribuito ad arricchire l’informazione sanitaria in Sicilia.L’obiettivo è quello di dare continuità al lavoro fin qui svolto in tema di informazione e cultura sanitaria e l’auspicio è quello di poter pro- porre presto nuovi contenuti multimediali sul web dove sarà possibile condividere foto e video ma soprattutto poter interagire con i lettori - attraver- so pc, smatphone e tablet - su tutto quello che riguarda il bene più prezioso che salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana. Rete pediatrica in Sicilia La cardiologia e la cardiochirurgia di Taormina trasferiti al costruendo CEMI di Palermo Lo scorso 17 gennaio è stato pubblicato il decreto, a firma dell’Assessore alla Sanità Borsellino, del Dirigente Generale Sammartano e del Dirigente Murè, con cui si comunicava la realizzazione della “ Rete pediatrica: riorga- nizzazione posti letto CEMI e ARNAS P.O. “Di Cristina” di Palermo”. Il futuro grande presidio ospedaliero pediatrico CEMI avrà a disposizione un totale di 277 posti letto così suddivisi: al presidio CEMI saranno assegnati 170 posti letto per acuti, mentre al presidio Di Cristina ne saranno assegnati 69 per acuti e 87 per i post-acuti. Altri 20 posti letto sono previsti per la lungodegenza suap e hospice pediatrico. E’ stato già notificato che la cardiologia e la cardiochirurgia pediatrica attualmente presso il P.O. “San Vincenzo” di Taormina dovranno trasferirsi al CEMI dove avranno a disposizione rispettivamente 16 (con UTIC) e e 8 posti letto.

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Anno XI N.1 Gennaio - Febbraio 2014 www.cuoreaperto.it WEBTV : www.cardionewstv.org

Cardionews

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Mensile di informazione e cultura sanitaria dell’Associazione onlus “ A Cuore Aperto”

Associazione “A Cuore Aperto” ONLUSIscrivendoti all’Associazione, al costo annuale di 35 euro, riceverai

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Dai un contributo all’iniziativa

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La legge finanziaria da la possibilità ad ogni contribuente di devol-vere il 5 per mille dell’IRPEF all’Associazione “A CuoreAperto” in quanto ONLUS. Il contribuente potrà fare valere tale donazione apponendo la firmanel settore: “Sostegno del volontariato, delle organizzazioni nonlucrative di utilità sociale, delle associazioni e fondazioni” del model-lo della dichiarazione dei redditi.Nello spazio sotto la firma è necessario, inoltre, indicare il codicefiscale dell’Associazione “A Cuore Aperto”:

Codice fiscale 97172180826Potrai così aiutarci a sostenere le nostre iniziative in Italia e in Africae non ti costa niente. Dillo ai tuoi amici e ricordalo al tuo commercialista.

La VI Commissione Sanita’ a RiberaSegnali positivi per l’ospedale

Proposta di un modello per i piccoli ospedali

di Giovanni Ruvolo

L’assistenza sanitaria in Sicilia, come in tante altre Regioni

italiane, rappresenta uno dei principali problemi sia dal punto

di vista strettamente assistenziale che economico.

Uno degli organi istituzionali il cui parere è fondamentale per

le delibere assessoriali è rappresentato dalla VI Commissione

Sanità dell’Assemblea Regionale Siciliana, attualmente pre-

sieduta dall’On. Pippo Di Giacomo, costituita dai rappresenta-

ti di tutte le forze politiche e che normalmente svolge i suoi

lavori presso la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.

Da quando è in carica, l’On. Di Giacomo ha spesso convocato

la commissione in città diverse della Sicilia in rapporto ad esi-

genze particolari di un dato territorio.

Il 5 febbraio scorso la VI Commissione è stata convocata a

Ribera, presso l’aula consiliare. Erano presenti, oltre i compo-

nenti della Commissione, l’Assessore alla Salute On. Lucia

Borsellino, alcuni rappresentanti dell’Assemblea regionale e

nazionale, il sindaco di Ribera e la maggior parte dei sindaci

del territorio circostante , alcuni rappresentanti delle istitu-

zioni e delle Aziende sanitarie agrigentine e, soprattutto,

Segue a pag. 2

Calogero Giuffrida

Nuovo direttore di CardionenwsLo scorso dicembre il dott. Mariano Pace, per motivi persona-

li si è dimesso da direttore responsabile del giornale della

nostra associazione. Per anni, Mariano Pace ha anche collabo-

rato attivamente a tutte le iniziative dell’associazione “A

Cuore Aperto”. Per questo , a nome personale, della redazio-

ne e di tutta l’associazione lo ringrazio di cuore.

E’ con grande piacere e senso di responsabilità- ha dichiarato

Giuffrida - che comincio a collaborare con Cardionews nel

tentativo di poter dare un ulteriore contribu-

to alla redazione di questo giornale che sin

dalla sua nascita ha contribuito ad arricchire

l’informazione sanitaria in Sicilia.L’obiettivo

è quello di dare continuità al lavoro fin qui

svolto in tema di informazione e cultura

sanitaria e l’auspicio è quello di poter pro-

porre presto nuovi contenuti multimediali

sul web dove sarà possibile condividere foto

e video ma soprattutto poter interagire con i lettori - attraver-

so pc, smatphone e tablet - su tutto quello che riguarda il bene

più prezioso che salute sancito dall’articolo 32 della

Costituzione italiana.

Rete pediatrica in Sicilia

La cardiologia e la cardiochirurgia di

Taormina trasferiti al costruendo CEMIdi Palermo

Lo scorso 17 gennaio è stato pubblicato il decreto, a firmadell’Assessore alla Sanità Borsellino, del DirigenteGenerale Sammartano e del Dirigente Murè, con cui sicomunicava la realizzazione della “ Rete pediatrica: riorga-nizzazione posti letto CEMI e ARNAS P.O. “Di Cristina” diPalermo”.Il futuro grande presidio ospedaliero pediatrico CEMI avràa disposizione un totale di 277 posti letto così suddivisi: al presidio CEMI saranno assegnati 170 posti letto peracuti, mentre al presidio Di Cristina ne saranno assegnati69 per acuti e 87 per i post-acuti. Altri 20 posti letto sono previsti per la lungodegenza suap ehospice pediatrico.E’ stato già notificato che la cardiologia e la cardiochirurgiapediatrica attualmente presso il P.O. “San Vincenzo” diTaormina dovranno trasferirsi al CEMI dove avranno adisposizione rispettivamente 16 (con UTIC) e e 8 postiletto.

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I Cardionews - Mensile di informazione e cultura sanitaria - Anno XI N. 1 Gennaio - Febbraio 2014

pag. 2

La VI Commissione Sanita’ a Ribera : Segnali positivi per l’ospedaleProposta di un modello per i piccoli ospedali

molti cittadini richiamati

dall’ansia di conoscere il

destino dell’Ospedale di

Ribera.

L’Assessore Lucia Borsellino

ha delineato quali saranno i

criteri della rimodulazione

della rete ospedaliera agri-

gentina .Ha anche prospet-

tato che l’assistenza ospeda-

liera andrà verso il concetto

di “ospedali riuniti” nel

senso che nei vari territori

gli ospedali presenti si rac-

corderanno per garantire

un’assistenza con competen-

ze di tipo “complementare” .

L’on. Di Giacomo ha ribadi-

to che la commissione non

chiuderà nessun ospedale e,

a maggior ragione, quello di

Ribera.

Ha parlato il sindaco di

Ribera Pace che oltre a dare

il benvenuto alla commissio-

ne ha messo in evidenza i

problemi in cui versa l’ospe-

dale di Ribera . Sono inter-

venuti anche il sindaco di

Menfi Lotà, l’on. Nenè

Mangiacavallo , l’on. Cascio

e la signora Zabara.

Alla fine della riunione della

Commissione anch’io ho

espresso il mio parere che in

questa sede voglio ribadire

per evitare equivoci e stru-

mentalizzazioni.

Ho affermato che l’ospedale

di Ribera ( che ha meno di

120 posti letto) negli anni

passati non solo non è stato

potenziato ma anzi, nel

tempo, per motivi a me sco-

nosciuti, è stato “depoten-

ziato” soprattutto dal punto

di vista dei requisiti tecnolo-

gici, strutturali ed organiz-

zativi mentre, nel frattempo,

è stato potenziato l’ospedale

di Sciacca, che (per coloro

che non conoscono il territo-

rio) si trova a 19,7 km da

quello di Ribera in direzione

Castelvetrano (dove è pre-

sente un grande ospedale),

che dista da Sciacca 26,4

km.

Quando ad una struttura

sanitaria, Azienda sanitaria

e/o unità operativa comples-

sa, non si danno le risorse

sia economiche che umane

(mi riferisco agli infermieri,

ai medici e a tutto il perso-

nale sanitario) nei fatti si

esprime la volontà di chiu-

derlo lentamente. Infatti,

quell’azienda non solo non

sarà messa in condizione di

fornire un numero di presta-

zioni sanitarie “previsto

dalle statistiche sanitarie

ministeriali” ma anche le

prestazioni perderanno nel

tempo la qualità richiesta .

In altre parole, il personale

sanitario sarà costretto a

fare turni massacranti e,

quindi, nel tempo, anche per

la mancanza di requisiti tec-

nologici indispensabili per

una corretta diagnosi,

rischierà di incorrere in

eventi che sfoceranno nella

malasanità, mentre i pazien-

ti correranno il rischio di

non avere garantite presta-

zioni di qualità con possibile

grave danno alla salute. A

quel punto verrà detto che

l’Azienda sanitaria non è

utile per il territorio e anche

dannosa perché pericolosa e

dispendiosa in quanto rap-

presenta uno sperpero.

Bisogna prendere atto che,

dopo tanti anni di lento

“depotenziamento” quello di

Ribera , e non per colpa del

personale sanitario ed

amministrativo, non è più

un modello di sanità effi-

ciente : cosa può fare un per-

sonale sanitario chiaramen-

te insufficiente dal punto di

vista numerico ? Come si

può gestire un reparto di

chirurgia con tre solo chirur-

ghi? Cosa possono fare due

cardiologi in un territorio

ad altissima incidenza di

patologie cardiovascolari ?

Come può un’Azienda ospe-

daliera far fronte alle urgen-

ze di un territorio che non è

solo quello di Ribera ma

anche di alcuni paesi dell’en-

troterra agrigentino? Il per-

sonale sanitario attualmente

in servizio cerca di fare quel-

lo che può rischiando in

prima persona perché non

potrà mai dare un servizio

ottimale nel momento in cui

è sottoposto ad un eccessivo

carico di lavoro .

La mia proposta nasce da

alcune premesse che voglio

ribadire:

1. L’ospedale di

Ribera non può e non

deve essere chiuso. E

anche se è ormai dimostrato

che i piccoli ospedali non

possono raggiungere neppu-

re un pareggio di bilancio, va

considerato il ruolo che

Ribera riveste in un entro-

terra agrigentino in cui non

esistono altri ospedali e in

cui la viabilità e quindi la

possibilità di un primo

impatto assistenziale hanno

evidenziato importanti criti-

cità. Inoltre, bisogna anche

considerare il fatto che a

volte i pazienti di Ribera e/o

del circondario vengono

inviati all’ospedale di Licata

( distanza in km :74,32 ;

tempo di percorrenza : 1 ora

e 17 min) o di Canicatti

(distanza in km: 53,8;

distanza di guida 83,3;

tempo di guida : 1 ora e 14

minuti) per carenza di posti

letto liberi presso l’ospedale

di Sciacca o di Agrigento

2. Come cittadino “pre-

tendo” assistenza sanitaria

se mi ammalo. Ma cosa

significa assistenza sanita-

ria? Il cittadino che lamenta

un improvviso malore ha

diritto ad avere un “primo

soccorso” in tempi ragione-

voli e se la patologia lo

richiede, essere trasportato

con mezzi di traporti idonei

(ambulanze medicalizzate,

elicotteri, etc.) in ospedali

dove la patologia possa esse-

re trattata nel miglior modo

possibile. In altre parole,

soprattutto se la viabilità

non è ottimale e sicura, i pic-

coli ospedali devono garan-

tire un primo soccorso dove

si possa fare diagnosi , effet-

tuare le prime cure “salva

vita” e trasferire i pazienti in

ospedali che possano assicu-

rare le migliori cure possibi-

li. Quello che è successo

all’on. Bersani ne è un esem-

pio!Per le malattie croniche,

se il piccolo ospedale non ha

un laboratorio dove si possa-

no eseguire la maggior parte

delle analisi chimiche , una

radiologia moderna, delle

sale operatorie moderne ,

degli ecocografi sia ti tipo

cardiologico che internistico

che senso ha ricoverarsi e

perdere tempo con il rischio

che la patologia si aggravi e

si cronicizzi?

Segue a pag.3

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Cardionews - Mensile di informazione e cultura sanitaria Anno XI - N.1 Gennaio - Febbraio 2014

pag.3

3.L’attuale congiuntura eco-

nomica non permette di ipo-

tizzare la disponibilità di

risorse economiche per

ampliare e ristrutturare

l’ospedale. E’ necessario che

noi cittadini impariamo a

distinguere cio che è da ciò

che non è realmente possi-

bile promettere e realizzare.

4. L’ospedale di Ribera

dovrà per forza essere inte-

grato con l’ospedale di

Sciacca che negli anni ha

avuto assegnate alcune spe-

cialità che ne hanno fatto un

reale punto di riferimento

del territorio agrigentino e

trapanese (come ad es . il

laboratorio di emodinami-

ca). E ciò sia nell’interesse

dell’ospedale di Ribera che

di quello di Sciacca.

5. All’ospedale di Ribera

è stato assegnato un congruo

numero di posti letto di ria-

bilitazione (Fondazione

Maugeri) . La fondazione

avrà per forza necessità di

avere servizi importanti

all’interno dell’ospdale.

6. Presso l’ospedale di

Ribera sono attualmente

esistenti un reparto di

con un servizio di chi-

rurgia generale con un

servizio di endoscopia,

uno di medicina interna

con presenza anche di

cardiologi , un pronto

soccorso, una radiologia

con TAC e servizio di

ecografia addominale e

un laboratorio di anali-

si.

Sulla base di tali premesse,

le soluzioni possibili per il

m a n t e n i m e n t o

dell’Ospedale di Ribera non

possono che essere due:

A. Trasformarlo in un

ospedale con un numero di

posti letto che ne possa

garantire sia la sopravviven-

za economica che la qualità

delle prestazioni per i

pazienti. Alla luce dello stato

attuale dell’ospedale e di

quanto ribadito in questi

ultimi anni dagli organi isti-

tuzionali nazionali e regio-

nali non ritengo questa una

soluzione praticabile.

Si può ancora pensare e illu-

dere i cittadini che , nono-

stante la vicinanza di grandi

ospedali come quelli di

Sciacca, Agrigento e

Castelvetrano, la politica,

obbligata dalla spending

review ad un drastico taglio

della spesa sanitaria , possa,

in deroga alle direttive

nazionali, aumentare i posti

letto dell’ospedale di Ribera

e farlo diventare, amplian-

dolo strutturalmente , un

nuovo grande ospedale?

Una cosa sono i desideri e le

illusioni , un’altra la realtà!

Sono anni che sentiamo gli

stessi discorsi, noi cittadini

siamo stanchi di sentire pro-

messe che non potranno mai

essere mantenute.

B. La seconda soluzione,

che rappresenta la mia opi-

nione personale e che credo

facilmente realizzabile se i

nostri politici fanno un

COMUNE tavolo di lavoro e

di proposta all’Assessorato

alla salute, è la seguente :

creare un grande polo assi-

stenziale territoriale costi-

tuito dall’ospedale di Ribera

e da quello di Sciacca .

Come dicevo sopra, noi,

come cittadini riberesi e dei

paesi vicini dobbiamo avere

garantito un vero primo soc-

corso. Perché ciò possa acca-

dere è indispensabile che

l’OSPEDALE di RIBERA

sia potenziato in modo da

essere dotato di:

1. Un grande ed efficien-

te DIPARTIMENTO DI

URGENZA-EMERGEN-

ZA a sua volta dotato di:

a. Unità di chirurgia

con almeno una sala

operatoria di chirurgia

generale ( in cui si possano

eseguire anche tutti gli inter-

venti di piccola chirurgia e

quelli previsti in day surge-

ry ) . Qualora se ne ravvisas-

se la necessità si potrebbe

creare una piccola seconda

sala “operatoria”da utilizza-

re ad es, per trattare , sem-

pre in urgenza, i piccoli trau-

mi .

b. Radiologia com-

pleta di (necessaria anche

alla Fondazione Maugeri):

i. TAC

ii. R I S O N A N Z A

MAGNETICA

iii. ECOGRAFIA ADDO-

MINALE

c. Unità di endosco-

pia ( Già presente in ospe-

dale come servizio con pre-

notazione ).

d. Laboratorio di

analisi con apparecchio

per emogasanalisi

e. Stanza con almeno

n. 5 posti letto monito-

rizzati per pazienti in attesa

di trattamento e/o di trasfe-

rimento

2. Unità di Medicina

(già esistente) con posti letto

monitorati dedicati alla car-

diologia.

Qualora possibile, visto il

quadro epidemiologico della

cardiopatia ischemica così

notevolmente presente sul

territorio , se non sia possi-

bile ripristinare una unità

operativa complessa di car-

diologia , si potrebbe creare

almeno una Unità semplice

di cardiologia con n. 5 posti

letto monitorizzati , all’inter-

no dell’U.O.C. di Medicina .

I pazienti cardiopatici che

arrivano all’ospedale di

Ribera devono essere trasfe-

riti a Sciacca per l’adeguato

percorso assistenziale (emo-

dinamica). L’unità cardiolo-

gica “complementare” di

Sciacca e Ribera deve avere

le risorse strutturali per evi-

tare in maniera assoluta il

trasferimento dei cardiopa-

tici gravi all’ospedale di

Agrigento, Canicattì o

Licata, troppo lontani consi-

derata anche la viabilità.

3. Un servizio di

ambulanze di rianima-

zione medicalizzate

4. Un eliporto

L’Ospedale di Ribera ha,

inoltre, la peculiarità di

avere al suo interno la

Fondazione Maugeri,

importante realtà sul territo-

rio agrigentino.

L’assessorato alla Salute

dovrà decidere se, per otti-

mizzare le risorse, quali ser-

vizi potranno essere forniti e

assicurati, in elezione ed

emergenza dalla Fondazione

e/o con quali modalità la

Fondazione stessa potrà

usufruire dei servizi presenti

all’interno dell’ospedale. .

Ma queste sono scelte asses-

soriali e/o aziendali che , ai

fini assistenziali, hanno

poco importanza.

Fondamentale è che , in ogni

caso, si assicuri l’assistenza

sanitaria in elezione e in

urgenza/emergenza. Tutti i

servizi dell’ospedale, infatti,

indipendentemente da chi li

fornirà, dovrebbero essere

assicurati 24 su 24 ore.

Sono fermamente convinto

che la realizzazione di un

tale modello assistenziale

associato alla presenza della

Fondazione Maugeri mette-

rebbe l’ospedale in condi-

zione di dare una eccellente

risposta assistenziale sul ter-

ritorio sia di Ribera che dei

paesi vicini dell’entroterra e,

allo stesso tempo, portereb-

be nuovi posti di lavoro in

numero certamente superio-

re a quelli attualmente esi-

stenti.La presenza ,inoltre,

di una struttura sanitaria

efficiente e funzionante , a

pieno regi me, imporrebbe la

necessità di servizi di acco-

glienza per i familiari dei

pazienti ricoverati.

Ho anche affermato che ,

qualunque sia la soluzione

scelta, è essenziale che siano

rispettati i requisiti struttu-

rali, tecnologici ed organiz-

zativi.

Segue a pag. 4

In altre parole, se veramente

La VI Commissione Sanita’ a Ribera: Segnali positivi per l’ospedaleProposta di un modello per i piccoli ospedali

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Cardionews - Mensile di informazione e cultura sanitaria Anno XI - N.1 Gennaio - Febbraio 2014

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Autorizzazione tribunale di Sciacca n. 2/2004

del 16/09/2004

Direttore responsabile

Dott. Calogero Giuffrida

Direttore scientifico

Prof. Giovanni Ruvolo

Redazione

Domenico Canzoneri, Margherita La Rocca,

Michele Marciante, Paolo Campanella,

Riccardo Pelella, Primo Veneroso.

Progetto grafico

Valeria Indulsi

Editore

Associazione onlus “A Cuore Aperto”

Redazione e amministrazione

via Liborio Giuffrè n. 5 - 90127 Palermo

tel. 0916552602 - fax 0916552648

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dell’Associazione A Cuore Aperto

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L’Assessore regionale al turismo, sport espettacolo Michela Stancheris, il 22 dicem-bre scorso, ha voluto assistere ad una par-tita amichevole di hockey su carrozzina deiLeoni Sicani.L’incontro è stato organizzato dalla volon-taria dell’Associazione on. Margherita LaRocca che ha evidenziato la necessità ditrovare dei fondi per supportare le speseche la squadra dei diversamenti abili deiLeoni Sicani deve sostenere per partecipareal campionato di hockey.Alla partita hanno anche assistito il sinda-co di Sciacca Di Paola, il presidente delconsiglio comunale Bono ed alcuni consi-glieri.La squadra dei Leoni Sicani milita nel cam-pionato di serie A1

L’assessore al turismo Michela Stancheris fa visita ai Leoni Sicani

si vuole creare un efficiente servizio per i cittadini, prima di

attivare servizi, unità operative o altro, si deve obbligatoria-

mente assegnare il personale sanitario e tecnico in numero

sufficiente.

L’attivazione di Unità Operative senza numero adeguato di

personale è un chiaro segnale che non si vuole fare funzio-

nare quella struttura a lungo termine e che , quindi, non si

vuole dare una vera assistenza sanitaria.

La giornata del 5 febbraio ha rappresentato una svolta per

Ribera: l’ospedale NON SARA’ CHIUSO. Chiaro è stato il

messaggio dell’On. Giuseppe Di Giacomo.

Sarà compito della politica scegliere le migliori soluzioni

che rispondano alle esigenze assistenziali dei cittadini.

Si possono fare anche altre ipotesi ma non bisogna dimen-

ticare che a pochi chilometri c’è l’ospedale di Sciacca con

unità operative e servizi già esistenti e ben funzionanti.

In ogni caso, dovranno essere salvaguardate le professiona-

lità qualificate oggi presenti presso l’ospedale di Ribera.

La VI Commissione Sanita’ a RiberaSegnali positivi per l’ospedale

Proposta di un modello per i piccoli ospedali