InMovimento Febbraio 2014

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www.inmovimento.eu Il mensile più letto di Aprilia InMovimento. Free magazine socio-culturale. Anno 6, numero 59, Febbraio 2014. Reg. al Trib. di Latina num. 1035/08. Aprilia - Via Marconi, 31. Copia gratuita. magazine febbraio2014

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InMovimento Febbraio 2014

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AmministratorePaola Cerioni

[email protected]

inmovimento

DirettoreTonj Ortoleva

[email protected]

CollaboratoriAlessandro Cannavale

Serena CarolloMartina Creti

Gabriele GrilloLaura Bendoni

Matteo Sassaroli

StampaPignani Printing S.r.l.

PubblicitàPaola 333 50 40 574

Michela 340 06 83 044Annarita 338.44.69.737Davide 338 20 33 789

ContattiVia Marconi, 31 - Aprilia

Tel. 338 20 33 789Fax. 178 60 32 024

[email protected]

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo periodico è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. E’ vietata la riproduzione anche parziale di grafica, immagini, testi e spazi pubblicitari. La redazione non risponde

delle eventuali variazioni a date o orari e prezzi degli eventi pubblicati.

Aumenta anche il caffè

Rincara tutto, anche la pausa caffè alle macchinette automatiche. Dal primo gennaio è infatti  possibile aumenta-re il prezzo di circa il 6%, adeguando-lo all’aumento Iva dal 4 al 10%, anche per i distributori collocati in ospedali, caserme, uffici, scuole e altri edifici destinati alla collettività per i quali erano stati stipulati i contratti prima dell’aggravio fiscale deciso dal Governo la scorsa estate. Lo annuncia la Con-fida-Confcommercio commentando un emendamento introdotto nella Legge di Stabilità. La norma, che peserà sulle tasche dei consumatori, è vista con fa-vore dalla Confida perchè consentirà al settore di alleggerire l’impatto del pre-lievo deciso per finanziare l’ecobonus. 

“Rispetto a quelle che erano le peggiori aspettative per il settore della Distribu-zione Automatica - afferma Lucio Pi-netti, presidente di Confida, l’Associa-zione della Distribuzione Automatica aderente a Confcommercio - questa mo-difica apre uno spiraglio che consente di fugare molte delle problematiche che si sarebbero potute creare per le oltre mille imprese del vending. Con questo emen-damento, si fa finalmente chiarezza per-ché la norma garantisce equità e giusti-zia ed eviterà così eventuali contenziosi con i contratti stipulati entro il 31 di-cembre di quest’anno dalle aziende, gia’ pesantemente colpite dai costi (40 milio-

ni di euro, ndr) per l’approntamento dei distributori automatici e per i 100 mi-lioni sottratti al settore per finanziare il decreto Ecobonus”. ‘’L’emendamento introdotto - spiega Pi-netti - si applica a tutti i contratti stipu-lati tra le imprese del settore e i propri clienti, ma particolarmente importan-te risulta per gli appalti indetti dalle Pubbliche amministrazioni prima della data di entrata in vigore della norma perché risolve il problema di eventuali contenziosi sull’adeguamento dei prezzi al consumo dei prodotti somministrati attraverso i distributori automatici”. 

Non sarà un salasso, trattandosi di centesimi, ma a conti fatti è un rincaro che si farà sentire sul portafoglio e sui bilanci familiari. Si può ipotizzare una crescita di cinque centesimi per il costo di caffè e bevande calde e di dieci cente-simi per bevande fredde e prodotti ali-mentari. Insomma due caffè al giorno potranno costare, in un anno, 30 euro in più. Ovvio che a pagare il conto più alto saranno i consumatori, impiega-ti e studenti in particolare, che usano spesso le macchinette automatiche sul luogo di lavoro o di studio. 

Tonj Ortoleva

10CRAZYWEB

12FILO DIRETTOCON IL SINDACO

34SMARTPHONE

28VENEZIA AFRICANA

18MORBILLO

30COME TRATTARE I COLLEGHI

36VIAGGIO:SOFIA

20CARNE E CANCRO

32TEST NUCLEARI

38I FALLIMENTIDI APPLE

22PEPPA PIG

44ANNUNCI

46OROSCOPO

40MOVIDA

Grafica e impaginazioneInMovimento Magazine

[email protected]

FotografiaChristian Sana

6NEWS

8POURPARLE'

16SBARCO DIANZIO

26CINEMA

6% in piu' sui prodotti dei distributori automatici

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N EWSnotizie curiose dal mondo

Un ultimo feroce attacco al corpo delle donne è arrivato recentemente grazie ad un’app che trasforma la chirurgia plasti-ca in un agghiacciante gioco per bambini. L’applicazione, chiamata “Plastic Surgery & Plastic Doctor & Plastic Hospital Offi-ce for Barbie Version“, incoraggia i gioca-

tori a modificare il corpo di Barbie quando sembra che stia uscendo dagli standard di bellezza della bambola. La notizia è stata riportata dall’Huf-fington Post. I genitori di bambini con più di 9 anni sarebbero inorridi-ti a pensare al fatto che i propri figli possano anche sapere solamente qualcosa di chirurgia plastica. Secondo quanto riportato da The Indepen-dent, l’applicazione sarebbe stata scaricata circa tra le 500 mila e un mi-lione di volte.

A Roma è da poco possibile segnalare con un tweet ai vigili urbani la presen-za di auto parcheggiate in doppia fila, buche sulla strade o bancarelle abusive. Infatti, il nuovo comandante dei vigili urbani Raffaele Clemente, ha lanciato la pagina Twitter ufficiale del corpo, in-vitando i cittadini a fare le loro segnala-

zioni online, spesso accompagnate anche da foto. In circa 30 gior-ni sono arrivati oltre 1.100 tweet. I vigili hanno risposto a circa 740 segnalazioni, intervenendo sul posto in oltre 200 episodi e fa-cendo centinaia di multe.

Roma: i vigili si affidano a Twitter L'App che fà giocare i bambini al chirurgo plastico

Un gruppo di alcolisti di Amsterdam è stato pagato con cinque lattine di birra al giorno in cambio della puli-zia delle strade della città. Gli alco-listi che partecipano al programma di reinserimento sociale hanno perso tutto ciò che avevano a causa della lo-ro dipendenza ma nel loro compenso sono comprese anche cinque birre a testa, insieme a un pacchetto di sigarette, un pasto caldo e 10 euro in contanti. Questa singola-re retribuzione è un'idea della fondazione privata Rainbow Group, finanziata dal Governo. Due gruppi di 10 alcolisti lavorano 3 gior-ni la settimana a testa per raccogliere la spazzatura nella città. Secondo Gerri Holterman, a capo della Fondazione, la birra gra-tis li spingerebbe a tornare al lavoro ogni giorno e a bere meno, un inizio insomma verso la disintossicazione.

Olanda: alcolisti ricompensati in birre

Un primato poco invidiabile che gli è val-so in ogni caso la celebrità. Pelle squamo-sa e dura, occhi che a malapena riescono ancora ad aprirsi: non si tratta di una ma-lattia rara ma di uno stile di vita pigro e selvaggio. Nelle immagine accanto, un ere-mita in Iran che non fa un bagno da 60 an-ni. L’uomo vive in modo piuttosto semplice con pochi oggetti: una pipa nella quale fu-ma escrementi di animali e pacchetti di sigarette (5 alla volta). Amoo Hadji, questo il nome dell'uomo, vive nel villaggio di Dezhgah nel di-stretto Dehram della provincia di Fars in Iran, ha 80 anni e gode di una salute di ferro.

L'uomo più sporco del mondo

Holm, una ragazza americana, si è rivolta al sito Ask MetaFilter per decifrare due fo-gli di uno schedario, che le ha lasciato sua nonna in regalo, qualche ora prima di scom-parire per un cancro al cervello.La ragazza ha postato le due immagini, ap-parentemente insignificanti in quanto ri-portavano un codice sconosciuto.

La prima soluzione è arrivata in 15 minuti: secondo un utente il codice doveva avere un significato religioso ed ha ritenuto che la chiave per decifrarlo dovesse essere nel retro. Poco dopo ha scritto nuovamente sul sito, proponendo la soluzione e scoprendo che si trattava di una preghiera a Dio.

Così Internet risolve il mistero della nonna

Sono state intervistate circa 3.600 donne tra Cina, Brasile, Regno Unito e USA, come ri-porta il Shangaidaily. La domanda a cui hanno risposto è stata: preferite rinunciare per un mese al sesso o allo smartphone?Quasi la metà delle donne cinesi non ha dub-bi: meglio l’astensione dal sesso che rinuncia-

re alla connessione. Negli Stati Uniti il 39% avrebbe fatto lo stesso; il 38% nel Regno Unito, mentre solo il 28% in Brasile avrebbe preferito lo smartphone. Questa indagine nasce all’interno di un rapporto che ana-lizza come le nuove tecnologie e i social media stiano influenzando la vi-ta delle donne.

Gli smartphone? sono meglio del sesso!

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Celebrity Networth, un magazine online che scrive delle situazioni finanziarie di personaggi famosi, ha pubblicato un ar-ticolo intitolato “Immaginate di guada-gnare duemila dollari al giorno per una cosa che avete fatto trent’anni fa: è quel-lo che succede a Sting”. Il pezzo racconta la peculiare storia dei diritti d’autore su "Every Breath You Take", una delle can-zoni più famose dei Police, contenuta in

Synchronicity (l’ultimo disco del gruppo, uscito nel 1983). Il cui unico autore accreditato – e che quindi ci guadagna ogni volta che viene utiliz-zata per un film o una pubblicità – è Sting, leader e cantante della band, che però non ne fu il solo compositore. Warner scrive che secondo quan-to dichiarato da un ex collaboratore di Sting che si occupava delle sue entrate economiche, i diritti di "Every Breath You Take" gli hanno reso fra i 20 e i 40 milioni di dollari: e cioè più di un quarto delle entrate del-la carriera di Sting. Prendendo come riferimento la cifra più bassa, cioè 20 milioni di dollari, Warner ha calcolato che la canzone produce royal-ties per 730 mila dollari annui, cioè duemila al giorno.

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Sting guardagna 2.000 $ al giorno con un brano

La Sanrio ha lanciato un nuovo pro-dotto marcato Hello Kitty: una birra. Nonostante siano più disparati i pro-dotti che portano il logo di Hello Kit-ty, questo ha sollevato alcune polemi-che, dato che qualcuno ha obiettato che essendo Hello Kitty un marchio tipicamente associato all’infanzia, non dovrebbe essere utilizzato per vendere alcolici. La birra è venduta a Taiwan e adesso è arrivata in Cina. Al momento non ci sarebbero progetti di vendita al di fuori dell’Asia, anche perché si tratta di bir-re alla frutta che vanno molto di moda nei paesi asiatici ma in gene-re non sono molto apprezzate da europei americani.La birra di Hello Kitty è disponibile in sei varianti tra cui banana, lime e limone, frutto della passione e pesca. Si tratta di una birra molto leggera (dai 2,3 ai 2,8 gradi), e chi l’ha assaggiata la descri-ve come “assurdamente dolce e saporita” aggiungendo che qualcuno potrebbe nemmeno riconoscere che è birra, nonostante ci sia chia-ramente scritto sull’etichetta, se non fosse per il leggero retrogusto che lascia.

La birra di Hello Kitty

Il servizio sanitario nazionale americano è di nuovo sotto accusa per uno scandalo che ha co-me oggetto le pompe per il pene. Secondo gli analisti, la spesa sostenuta per queste pompe (474.000 negli ultimi sei anni), che vengono in-stallate nel pene per poter causare un’erezio-ne come rimedio all’impotenza, sarebbe troppo alta: i dispositivi sarebbero pagati molto più

di quello che verrebbero pagati se ad acquistarle fosse un privato, con uno spreco di denaro di oltre 86 milioni di dollari negli ultimi sei anni.

Scandalo delle "pompe per il pene"

Una donna colpita da ictus, è la prota-gonista di questo incredibile caso cli-nico. La sua storia la racconta il sito di Popular Science riprendendo uno studio pubblicato su neurology.org. L'ictus aveva colpito una parte molto limitata e molto specifica del cervel-

lo della donna con sintomi davvero inusuali, ma con qualche pre-cedente nella storia della medicina. La diagnosi medica ha stabili-to che era stata colpita la connessione tra la zona del cervello che sovrintende al linguaggio e la corteccia visiva. Nello stesso tempo però altre connessioni con la zona del linguaggio erano rimaste in-tatte, quindi la donna non riesce più a leggere niente, ma è perfetta-mente in grado di scrivere in modo corretto e di comprendere quello che ascolta. Le parole scritte, riferisce l'articolo, suscitano in lei sol-tanto delle emozioni. Ad esempio quando le viene mostrata la pa-rola "dolce" lei esclama "mi piace! e quando le viene messo davan-ti un foglio con la scritta "asparagi" dice che non le piace, ma senza capire l'esatto significato delle parole. L'ictus di M.P. risale a otto-bre 2012, lei nel frattempo ha cambiato mestiere, e ha trovato un sistema originale per riconoscere alcune parole. Traccia il profilo di ogni lettera con le dita, e alla fine molto faticosamente riesce a rico-noscere l'intera parola.

La donna che sà scrivere, ma non sa leggere

Una donna di New York ha sviluppa-to una strana ossessione: mangiare i pannolini sporchi. Keyshia, questo il nome della ventiduenne, è anche in attesa di un bambino: non raccon-ta quando sia iniziata la sua “dipen-denza”, ma spiega che per lei è come quando si entra in una stanza con un forte odore di cibo, e non si riesce a resistere. Per la verità Keysha sembra non ingerisca i pannolini ma che li succhi e basta, ma la cosa appare francamente ugualmente di-sgustosa, per quanto lei descriva il sapore dei pannolini come “simi-le a quello delle caramelle gommose”. La futura mamma spiega che ne “mangia” almeno tre o quattro al giorno: ha convinto diversi amici (ma anche qualche sconosciuto) a darle i pannolini usati dei figli, in-sistendo che “più pipì c’è, meglio è”.

La donna che mangia i pannolini

Accade a Las Vegas, negli Stati Uniti, do-ve un nuovo tipo di turismo, attratto dal fascino delle armi automatiche, diventa sempre più popolare. «La gente vuole spa-rare con le armi che vede nei film», spiega Bob Irwin, proprietario di The Gun Sto-re, un negozio che rivendica la paterni-tà dell’idea. Ed è anche stata creata una cappella per chi decide di sposarsi mentre

spara fucilate contro manichini dalla sagoma umana.

La moda di festeggiare il matrimonio con le armi

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PO

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Qual'è l'essere vivente più longevo?

Quando si parla di longevità, nel mon-do degli animali, si pensa alla tarta-ruga o all’elefante. Tuttavia esiste un essere vivente che in termini di lon-gevità non ha eguali. Si tratta della “Turritopsis nutricula”, una minu-scola idromedusa di circa 5mm, origi-naria dei Caraibi e attualmente diffusa in tutto il mondo. Questo organismo è in grado di ripetere il ciclo di vita per un numero infinito di volte, il che la rende praticamente immortale. In pratica questa medusa, dopo  aver raggiun-to la maturità sessuale e dopo essersi riprodotta, è in gra-do di aggirare, o perlomeno ritardare, la morte rendendo-si immortale.

perchè rompere uno specchio, porta sfortuna ?

In tempi remoti, l’uomo che vedeva la propria immagine riflessa nell’acqua di un lago o di uno stagno poteva pensare che si trattasse di un altro sé. Di conse-guenza, qualunque disturbo arrecato al riflesso poteva significare un pericolo per

la propria salute. Prima dell’invenzione dello specchio si riteneva che ogni superficie riflettente fosse dotata di proprietà fantastiche e magiche. La credenza si rinforzò con l’arrivo degli specchi: qui, vedendo la propria imma-gine distorta e spezzata nei frammenti di uno specchio rotto, diventava anche più facile credere a possibili con-seguenze negative. Furono gli antichi Romani a decide-re che uno specchio rotto avrebbe causato 7 anni di guai: esisteva infatti all’epoca una credenza secondo cui la vi-ta si rinnoverebbe ogni 7 anni.

chi ha inventato le patatine fritte ?

Ad oggi non è ancora stato chiarito. I belgi rivendicano la paternità delle pa-tatine fritte in riferimento di un mano-scritto del 1781, il quale racconta che i valloni amavano friggere dei piccoli pe-sci della Mosa e poiché d'inverno la Mo-sa gelava rendendo impossibile la pesca,

gli abitanti da oltre un secolo sostituivano l'alimento con le patate, fritte allo stesso modo e tagliate a forma di pic-coli pesci. I francesi sostengono che le patate fritte siano state inventate a Parigi nel 1789 durante la rivoluzione francese. Un’altra teoria narra che nel 1853 in un risto-rante di New York, il "Moon Lake Lodge resort", un clien-te incontentabile rimandò indietro per tre volte un piatto ritenendo che le patate, servite per contorno, erano taglia-te in modo troppo spesso. Fu così che il vendicativo chef affettò le patate in maniera sottilissima e le fece frigge-re, convinto di disgustare l'antipatico cliente, che invece le trovò divine.

perchè ai compleanni tiriamo le orecchie ?

Le persone anziane spesso hanno le orec-chie grandi. Questo avviene perché invec-chiando i tessuti del viso si rilassano e le strutture fibrose e il padiglione auricolare aumenta di dimensione. Quindi le orecchie grandi è simbolo di longevità in molte cul-ture: tirarle al festeggiato per farle diventare ancora più lun-ghe significa volergli regalare ancora molti anni da vivere. 

perchè i "pooh" si chiamano così ?

Il primo nucleo, di quello che sarà il complesso dei Pooh, nasce a Bologna nel 1964 con il nome di "Jaguars", ad opera del batterista Valerio Negrini e del un giovane chitarrista Mauro Ber-toli. Nel 1965 la formazione del grup-

po era composta da: Valerio Negrini (batteria), Mauro Ber-toli e Mario Goretti (chitarre), Giancarlo Cantelli (basso) e Bruno Barraco (tastiere). Nel 1966 il quintetto ottenne un contratto con la casa discografica Vedette e poiché esiste-va una formazione romana con lo stesso nome (i Jaguars), venne scelto un nuovo nome “Pooh”, su suggerimento di Ali-ki Andris (corrispondente estera della Vedette) ispirandosi a Winnie the Pooh, il famoso orsacchiotto della letteratura per l'infanzia.

domanderisposte

Qual'è il comune (non capoluogo) più popoloso ?

Secondo i dati ISTAT il comune ita-liano con più abitanti, non capoluogo di provincia, è Giugliano in Campa-nia con 110.473 abitanti. A seguire troviamo un altro comune campano: Torre del Greco con ben 85.112. Al

terzo posto, in provincia di Roma, Guidonia Montecelio con 83.459. Tra i comuni limitrofi troviamo Aprilia, con 72.702, che occupa l’undicesima posizione, preceduta da Pozzuoli (80.635), Marsala (80.596), Busto Arsizio (80.101), Sesto San Giovanni (78.607), Casoria (77.988), Gela (75.650) e Cinisel-lo Balsamo (74.104).

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crazy web http://immagini dalla rete

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inmovimento | 11 manda la tua foto particolare a [email protected]

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Cari amici di InMovimento Magazine, confesso che i primi giorni del nuovo anno non sono trascorsi serena-

mente, perché nonostante il lavoro dell’Amministrazione stia proceden-do speditamente verso una definiti-va estinzione dei debiti maturati nel corso degli anni e da noi ereditati nel 2009, un violento colpo di coda dell’il-legalità si è abbattuto sulla Città ten-tando di sconvolgerne gli equilibri e la stabilità politica e sociale.

Negli ultimi tempi diversi sono stati gli episodi criminali e gli atti inti-midatori capitati ai danni di ammi-nistratori o dirigenti comunali e pro-prio alla fine di dicembre il mio amico e collega Antonio Chiusolo, Assessore agli Affari Generali e Finanze, colpi-to prima da un attentato incendiario alla sua auto e poi da un’altra vigliac-cheria, ha deciso di gettare la spugna e rassegnare le sue dimissioni.Pur non condividendola, ho compreso la scelta di Antonio Chiusolo, che in un momento estremamente delicato ha pensato anzitutto a tutelare la sua famiglia e i suoi affetti più cari. Ma non condivido le sue dimissioni per-ché, se gli eventi saranno ricondotti all’attività politica dello stesso Chiu-solo, qualcuno potrebbe pensare che l’Amministrazione si è lasciata inti-

midire. Da questo momento, invece, assicuro che l’azione amministrativa sarà ancora più presente ed incisiva.In questo siamo confortati dal senti-mento comune di legalità che ha per-vaso Aprilia in questi giorni, esploso con l’importante manifestazione po-polare del 16 gennaio, quando si è ce-lebrato un Consiglio Comunale stra-ordinario alla Presenza del Signor Prefetto di Latina e dei rappresentan-ti della Regione Lazio e del governo nazionale, seguito da una fiaccolata per le vie della Città.

Siamo confortati dalla straordinaria partecipazione popolare, delle nostre associazioni, dei comitati di quar-tieri, dei Consiglieri Giovani e degli Agenti Speciali di James Fox. Al no-stro invito per una fiaccolata di lega-lità ha davvero risposto presente la parte sana della Città, prevalente e maggioritaria, ed è a questa impor-tanza testimonianza che pensavamo quando abbiamo promosso l’iniziativa pubblica. Confermiamo il nostro do-cumento politico di condanna dell’ille-galità e con la stessa determinazione confermiamo la nostra formale richie-sta all’Assessore dimissionario Anto-nio Chiusolo di riconsiderare quanto ha deciso e di riprendere a lavorare insieme a noi per perseguire l’interes-se di Aprilia e della sua collettività.

Esprimo poi il mio rammarico per come si sono prolungati oltremodo i lavori in aula consiliare a causa del comportamento pretestuoso e irragio-nevole dell’opposizione. Con tutta la maggioranza era stato concordato un atteggiamento contenuto e volto ad evitare ogni inutile polemica in con-siderazione del particolare momento che vedeva, tra gli altri, la presenza di autorevoli figure politiche ed isti-tuzionali. Questa poteva essere una buona occa-sione per dimostrare un livello politi-co adeguato per una città di circa set-tantamila abitanti ma, soprattutto, si doveva avere più rispetto per le tante persone che hanno creduto nella fiac-colata partita molto più tardi proprio a causa di sterili polemiche e protago-nismi personali di alcuni consiglieri dell’opposizione. Ringrazio comunque i tanti cittadini che hanno parteci-pato alla fiaccolata, ma nello stesso tempo voglio scusarmi con quelli che giustamente hanno rinunciato e deci-so di tornare a casa dopo aver atteso a lungo le troppe e, in questa occasione, inopportune polemiche politiche.

Il Sindaco di ApriliaAntonio Terra

FILO DIRETTOCON IL SINDACO

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Un sentimento di legalita'L'amministrazione non si lascia intimidire e va avanti.

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BACHECACosa succede in città...

Aprilia. L’Amministrazione Comunale ha approvato il pro-getto “Giovani Consapevoli”, che sarà realizzato dalle Politi-che Giovanili in collaborazione con i volontari delle sezioni lo-cali dell’Avis e della Croce Ros-sa, che già nel corso delle pas-sate stagioni hanno promosso efficaci iniziative rivolte ai gio-

vani di sensibilizzazione per la donazione del sangue o sui rischi di incidenti stradali derivanti dall’abuso di alcool o sostanze psicotrope.Il progetto, approvato con deliberazione di Giunta Comu-nale n. 188 del 17 dicembre 2013, si divide in due azioni. La prima, a cura dell’Avis, prevede la realizzazione di ma-teriale informativo e promozionale “multilingue”, l’attiva-zione di un servizio per l’assistenza al donatore stranie-ro, lo svolgimento di seminari interattivi sulla donazioni di sangue (cellule staminali o cordone ombelicale), una cam-pagna promozionale e un concorso musicale destinato ad artisti emergenti sul tema dell’integrazione e della solida-rietà.La seconda, a cura della Croce Rossa Italiana di Aprilia, prevede lo svolgimento di incontri, a cura dei formatori vo-lontari della stessa associazione su tecniche di base di pri-mo soccorso, prevenzione e sicurezza stradale, attività di sensibilizzazione e prevenzione sulla sicurezza stradale in occasione di eventi o nel corso di iniziative scolastiche, la promozione delle attività e l’utilizzo di materiale come l’al-cool test monouso o l’etilometro portatile.

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Giovani Consapevoli

La neonata Associazio-ne, affiliata al Centro Sportivo Italiano, per ora vede tra le proprie attività una squadra di Pallavolo composta da ragazzi e ragazze, che conta circa 30 atleti che si danno appuntamento settimanalmente. Si tratta di polisportiva in quanto essa, oltre alla già citata pallavolo, affidata alla guida di un tec-nico FIPAV, annovera tra le proprie attività anche la palla-mano (affidata ad un tecnico della FIGH) e corsi di danza del ventre (tenuti da maestri MIDAS, associazione ricono-sciuta FIDS). Per l'inizio del nuovo anno, tra i progetti nel cassetto della Olympia A.S.D., si trovano anche le discipline del lacrosse e del dodgeball. L'Associazione, non ha poi né limiti di ge-nere né di età, in quanto, trattandosi di amatori, lo sport è visto come momento di relax da una tipica giornata di routine, e come momento di condivisione di una propria passione. Come si può notare, sono discipline poco diffuse, ma che trovano ad Aprilia dei cultori disposti a lanciarsi in questa nuova, multidisciplinare e sportiva, avventura. Ulteriori info sono disponibili scrivendo a :[email protected] e navigando sul sito www.olympiasd.it.

Aprilia: Nasce l'A.S.D Olympia

E' stato approvato il progetto per la realizzazione di un monumen-to commemorativo, nella fatti-specie un obelisco, alla memoria dei caduti della seconda guerra mondiale i cui resti non sono sta-ti rinvenuti e per i quali, dunque, non è stata data sepoltura.Tra di essi figura, come noto, an-che il tenente Eric Waters.

Approvato l'obelisco per Eric Waters

Aprilia. L’Amministrazio-ne Comunale ha condiviso la richiesta presentata dal Dirigente Scolastico dell’I-stituto Comprensivo Giaco-mo Matteotti di attivazione di un corso ad indirizzo mu-sicale nella scuola seconda-ria di primo grado (ex scuo-la media), quale progetto

didattico assolutamente rispondente alle esigenze forma-tive e culturali degli studenti residenti ad Aprilia.

Progetto per una sezione musicale

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Sabato 18 gennaio grande successo al teatro SPAZIO 47, per “Alla fine lui muore”, monologo con Luca An-geletti.L'attore romano. nei panni di un bambino di 9 anni, ha raccontato il suo mondo, un mondo visto con gli

occhi dell'innocenza. Il protagonista si confessa, esprime e manifesta i suoi sentimenti riguardo l'amore, l'amicizia, la famiglia tutto in un contesto dolce e amaro; è il cuore di un bambino che si racconta.Riporta alla luce i sentimenti di ogni spettatore, la speran-za, l'ingenuità, la dolcezza il tutto avvolto da un amaro di-sincanto.

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Grande successo per Luca Angeletti

Raccoltà Manzu'

l'A.I.S.A Lazio Onlus promuo-ve in occasione della festa di S.Valentino, il progetto "L'amore che supera le barrie-re", il giorno venerdì 14 febbra-io 2014 alle ore 16:00 presso la Sala Manzù di Aprilia Programma: ore 16.00, presentazione del progetto a cura di Laura Elke D'Apolito (dott.ssa in Psicologia).Proiezione del video: "Sesso, Amore e Disabilità),Dibattito e confronto moderato da Carlo Rossteti (presi-dente onorario A.I.S.A Onlus).

Alla celebrazione hanno pre-so parte il Sindaco di Aprilia e monsignor Marcello Seme-raro, Vescovo della Diocesi di Albano, insieme al monsi-gnor Carlino Panzeri.Di particolare interesse e spessore il programma de-gli interventi di questi due

giorni che, per volontà dei promotori, non vogliono essere soltanto celebrativi per i dieci anni trascorsi, ma proietta-ti nel futuro e verso le sfide dei prossimi anni, in cui il con-cetto stesso di famiglia, come è noto, sta subendo evoluzio-ni significative.Il Sindaco di Aprilia, Antonio Terra, ha rappresentato il suo personale sostegno al Centro Famiglia e Vita, associa-zione volontaria che compie dieci anni di vita e di attività volontaria in un territorio che proprio nell’ultimo decennio ha manifestato un trend crescente per quanto concerne l’e-rogazione dei servizi sociali, segno di un sempre maggio-re indice di difficoltà dettato dalle contingenze economi-che sfavorevoli della crisi e dal calo occupazionale che ne è derivato.

10° anniversario Centro Famiglia e vita

Anche a Febbraio, continua-no gli appuntamenti musica-li al Pidocchietto di Aprilia.Si parte il 6 con i suoni di TreinAcustico, di Roberto Massarenti, Emilio Calandra ed Elisa de Stefano alla voce che eseguiranno delle cover pop e rock in chiave acustica.A seguire il 14, a celebrare il giorno di S.Valentino il grup-po "Pandora Esemble" com-posto da M. Ausilia D'anto-na alla voce, Sergio Trojse alla chitarra-strumenti etni-ci, Gabriele Falcone alla chi-tarra e Roberto Becchiman-

zi alla voce. Il 20 è la volta di "The Old Slaughter House". Questo Duo nasce ad Aprilia e ha trovato nell'unione tra basso e ukulele un ottima scelta per un sound acustico e allo stesso tempo molto ritmato. Il repertorio che espri-me questa scelta sonora e di strumenti è tratto dal mondo country-folk americano, con artisti e brani tipici della tra-dizione, ma anche brani di artisti più moderni come: Nirva-na, Green Day.. etc. Con la rassegna musicale, si conclude il 27 con i ritmi dei Back Step guidati da Mauro Bellisario e la sua band, che ripercorreranno un repertorio anni 70-80, proponendo i maggiori successi di quegli anni. Per quanto riguarda gli appuntamenti comici, un artista che non ha bisogno di presentazioni: il 25 sarà Luciano Lembo ad in-trattenere il pubblico de Il Pidocchietto. Info e prenotazioni: 06 9275620 - 338 2033789.

Febbraio al Pidocchietto

Appuntamenti impor-tanti a Febbraio presso l'Ex Mattatoio di Apri-lia. Venerdì 7: Mattal-lica - Volume 7 (Per la settima volta si rinno-va l'appuntamento con la jam session, quest'an-no oltre ai Metallica in programma tributi alle grandi band heavy me-tal degli anni '80: Sa-

xon, Iron Maiden, Motorhead, Ac/Dc, Kiss e Judas Priest). Venerdì 14 in programma un doppio concerto con le esibi-zioni di Valerio Russo e dei Goldoni. La festa degli inna-morati sarà piena di sorprese. Venerdì 21: “Viscere Tour” (“Un Minuto di Silenzio” e “Diapausa” in concerto). Vener-dì 28: - Carnival Party con The Bone Machine (Si annun-cia un carnevale folle con il Rock'n'Roll dal suono selvag-gio, scarno e cavernoso dei The Bone Machine).

Programma Ex Mattatoio Febbraio

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Abbiamo imparato a conoscere l’operazione "Shingle" sui libri di scuola con il nome "Sbarco di Anzio". Ma ora viene fuori

che forse, lo sbarco alleato in Italia che segnò l’inizio della fine della II Guerra Mondiale, non avvenne sul territorio di Anzio, bensì in quello di Nettuno. A sol-levare il dubbio è stato il sindaco di Net-tuno Alessio Chiavetta, il quale sostiene di aver trovato documentazione storica che lo sbarco avvenne sul territorio del suo comune. Dall’altra parte, il sindaco di Anzio Luciano Bruschini respinge al mittente tali affermazioni, rinvigorendo un conflitto campanilistico che ormai caratterizza le due località costiere da tantissimi anni. La polemica, oltre ad aver conquistato le pagine di quotidia-ni e settimanali italiani, è finita anche all’attenzione del New York Times, che ha dedicato alcune pagine alla vicenda. Dopo 70 anni dallo sbarco di Anzio, dun-que, è ancora la guerra continua. Ma questa volta ad affrontarsi sono le due

cittadine confinanti che hanno l’obietti-vo di attribuirsi la 'gloria' di essere state teatro, il 22 gennaio del 1944, di un av-venimento bellico destinato a cambiare la storia d’Italia, lo sbarco degli angloa-mericani che segnò la svolta nella libera-zione dell’Italia dal nazifascismo.

Lo sbarco degli Alleati è noto come lo sbarco di Anzio ma, coinvolgendo mi-gliaia di uomini e mezzi, avvenne su un pezzo di costa molto lungo: le truppe americane del VI corpo d’armata sbarca-rono nelle prime ore del 22 gennaio su quella che avevano chiamato in codice “X-Ray Beach”, la lunga frazione di co-sta tra Anzio e Torre Astura; le truppe della I divisione britannica, invece, sbar-carono a nord di Anzio, lungo quel trat-to di costa che avevano chiamato “Peter Beach”. Lo sbarco doveva essere il primo passo dell’ operazione Shingle, il cui obiettivo era aggirare la linea di difesa tedesca che poco più a sud, all’altezza di Cassino, bloccava l’avanzata degli Alle-

ati. Per gli americani, quindi, il primo obiet-tivo dopo lo sbarco era attestarsi al porto di Anzio per poi attaccare le forze tedesche. Pur essendosi conclusa con la presa di Roma, l’ope-razione è considerata dalla storiografia come un fallimento. Gli indu-gi del comando alleato

nell’attaccare le deboli forze tedesche fecero perdere l’effetto sorpresa: questo diede tempo ai tedeschi di riorganizzarsi e di difendersi. Alla fine gli Alleati im-piegarono 4 mesi per raggiungere Roma e persero tra morti e feriti oltre 40mila uomini, dei 70mila che avevano iniziato l’operazione. 

La lite tra i due comuni nasce appun-to sulla paternità dello sbarco. Il mese scorso si sono svolte le celebrazioni del 70° anniversario dello sbarco e i comuni hanno collaborato solo per le manifesta-zioni istituzionali. Per il resto, le cele-brazioni sono state duplicate: Anzio si è fatta le sue, Nettuno le proprie. Come se lo sbarco fosse stato duplice.  “X-Ray Beach”, dove sbarcarono le trup-pe americane, fa oggi parte del comune di Nettuno. Il sindaco della città, Ales-sio Chiavetta, dopo anni di celebrazioni condivise, ha deciso di organizzare una commemorazione senza coinvolgere il comune di Anzio. Come riporta il New York Times, il sindaco Chiavetta ha di-chiarato di voler «ristabilire una verità storica»: il fatto che lo sbarco coinvolse entrambi i comuni, e quindi non va chia-mato “sbarco di Anzio”. Luciano Bru-schini, sindaco di Anzio, ha a sua volta accusato il collega Chiavetta di revisio-nismo storico che «contraddice le mappe militari». La contesa ha anche raggiunto delle punte piuttosto surreali: le brochu-re del comune di Anzio dedicate alle cele-brazioni includono gli eventi organizzati

Entrambe le città rivendicano la paternità dell’evento storico.

Polemica nel 70° anniversarioANZIO E NETTUNO

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dal comune di Nettuno, ma non viceversa. Ma la questione è di diffi-cile soluzione. Bisogna tener presente alcune cose. Anzio, in origine, era il porto della città di Nettuno, poi è diventata comune a sé. Negli anni della Seconda Guerra Mondiale, i due comuni erano unificati sotto il nome di Nettunia, per volontà del regime fascista. Ultima cosa da considerare, le carte degli americani che prepararono l’ope-razione: l’obiettivo militare era la conquista del porto di Anzio. Negli Usa, infatti, considerano pretestuosa questa polemica, dal momento che per loro si chiama "Sbarco di Anzio" proprio perché l’obiettivo era il porto. Che il primo soldato abbia messo il piede sul territorio di Nettuno, per loro, conta poco. Diversamente la pensa il sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta, che punta oggi alla creazione di un cen-tro studi che attesti la centralità della sua città nell'evento: "Io non vedo rivalità - ha detto - Il nostro obiettivo era quello di promuovere dal punto di vista storico un evento delle nostre città. Infatti tutta la comunicazione di Nettuno parla dello sbarco di Anzio e Nettuno. La storia sta lì e nessuno la può cambiare e questo è evidente perché ce ne sono le tracce. Loro hanno provato a promuovere eventi comuni ma da parte di Anzio non c'è stata la volontà, anche se non credo da parte del sindaco in particolare, per cui hanno preso la loro strada. L'obiettivo è tornare a come si faceva l'anno scorso, deve prevalere il buonsenso". "Io non ho chiuso a nulla - ha affermato il rivale Bru-schini - hanno avuto i loro morti, entrambe le città sono medaglia d'oro al merito civile, ma gli americani sono entrati la mattina al porto di Anzio, perché il porto c'era solo da noi. Fino a 15 anni fa Nettuno non organizzava niente. Da 15 anni a questa parte si orga-nizzano eventi insieme, e loro cercano di 'infilarsi' sempre più. Qui la popolazione è arrabbiata". 

Una storia che, come detto, ha attirato anche l’attenzione del New York Times con tanto di amaro commento di Tina Young, sovrinten-dente del cimitero americano:

“È un po’ triste che la questione stia prendendo il sopravvento sul senso del sacrificio di quelle vite”. 

Tonj Ortoleva

Entrambe le città rivendicano la paternità dell’evento storico.

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Un record tutto italiano e del quale faremmo volentieri a meno, è quello dei malati di morbillo. I dati dell'ulti-

mo rapporto dell'European Center for Diseases Control (Ecdc) non lasciano dubbi: su oltre 12 mila casi registrati in Europa nell'ultimo anno, 3.400 si sono verificati in Italia. Quasi uno su tre, con un rapporto di 56 episodi di malattia per ogni milione di abitanti, contro lo 0,1 del Portogallo. Peggio di noi solo l'Olanda (130 casi ogni 1 milio-ne di abitante) e la Romania (78).

Ma come mai in Italia questa malattia in-fettiva è così lontana

dall'essere debellata? "I motivi sono moltepli-ci, ma la ragione va ri-

cercata soprattutto nella convinzio-ne, assoluta-mente falsa, che si tratti di

u n a m a l a t -

tia non grave" spie-

ga Alberto

Villani, vicepresidente della Società Italiana di Pediatria e Direttore della unità operativa complessa di pediatria generale e malattie infettive dell'ospe-dale Bambino Gesù di Roma. L'idea che di morbillo ci si possa am-malare senza alcuna conseguenza grave è in effetti molto diffusa, anche perché il vaccino è stato introdotto relativamente di recente: le nonne e molte delle attuali mamme non hanno dunque ricevuto la copertura e riten-gono che, avendo loro fatto la malattia senza conseguenze, sia inutile sotto-porre i propri figli alla vaccinazione. Tra le conseguenze di questa malat-tia infettiva ci possono poi essere pro-blemi neurologici o respiratori molto gravi, come patologie polmonari im-portanti. La vaccinazione, fortunata-mente, esiste ed i medici consigliano vivamente di sottoporre i bambini alla medesima, in quanto è fondamentale per evitare il contagio. In caso si con-tragga la malattia rispetto a cosa fare è bene considerare la forma della ma-lattia e l’età in cui ci si ammala. Se si è di fronte ad una forma lieve o mode-rata, solitamente questa si risolve da sola, con un periodo di riposo e con il ricorso ad antipiretici per tenere sotto

controllo la febbre. Se però si nota che i sintomi sono gravi, allora è bene ri-volgersi subito ad una struttura ospe-daliera, prima che gli effetti collaterali diventino gravi. Se la febbre è alta e persistente, se il paziente ha difficoltà a camminare o parlare, o respira male si è in presenza di campanelli d'allar-me da non sottovalutare.

Nel morbillo a preoccupare non sono tanto il rash cutaneo o l'eventuale con-giuntivite, quanto le possibili compli-canze bronco-polmonari o neurologi-che. Se ci si ammala in età adulta, le precauzioni sono le stesse, con la diffe-renza che le complicanze, possono es-sere maggiori. Basti ricordare il tragi-co caso del 21enne che lo scorso giugno si è ammalato in Galles e successiva-mente è deceduto. Proprio per evitare episodi del genere, bisogna ricordare che le reazioni importati e negative al vaccino sono rarissime e trascurabili in confronto ai danni che la malattia può dare.

T.O.

Morbillo, in Italia è recordLa perplessità sulle vaccinazioni e la pericolosità della malattia

in età adulta. che può anche essere fatale.

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Esiste una correlazione tra il consumo di carne animale e l'insorgere di malattie car-diovascolari e tumori? La

dieta vegetariana è davvero la via mi-gliore per proteggere la propria salute? Le scienza prova a rispondere.

Uno studio condotto da un centro di ri-cerca sulla salute americano e pubbli-cato sulla rivista Nutrients ha valutato l'incidenza del consumo di carne e altri prodotti derivati, sullo sviluppo di alcu-ni tipi di tumore. Il consumo di prodotti di origine animale è risultata, tra le al-tre, la variabile con maggiore impatto sull'insorgere del cancro. Le altre variabili prese in considera-zione nella ricerca sono il consumo di alcolici e di zuccheri aggiunti, il fumo e l'esposizione ai raggi uv. I dati, su un campione di ben 157 paesi, inclusi nella ricerca sono stati raccolti a partire da-gli anni '80, in quanto occorrono circa 20 anni per poter osservare gli effetti di un cambiamento della dieta sui tassi di incidenza dei tumori. Per 87 dei pae-si considerati, metà dei tassi di inciden-za del cancro sono spiegati dall'utilizzo di fumo e prodotti alimentari di origine

animale, minor rilevanza invece è at-tribuita all'utilizzo di alcolici. I tipi di cancro con i quali il consumo di pro-dotti di origine animale presenta una correlazione più marcata sono il cancro al seno, all'utero, ai reni, alle ovaie, al pancreas, alla prostata, ai testicoli, alla tiroide e il mieloma multiplo. Il mecca-nismo d'azione alla base del rapporto causa-effetto è probabilmente legato al fatto che i prodotti di derivazione ani-male promuovono la crescita del corpo e anche dei tumori attraverso la pro-duzione del fattore di crescita insulino-simile IGF-1.

Altre ricerche avevano, in passato, con-solidato l'idea che ci fosse un rapporto tra il consumo di carne e derivati con l'insorgere di alcune malattie. Ricor-diamo ad esempio la ricerca EPIC-Oxford secondo la quale il cuore dei vegetariani sarebbe più sano rispetto a coloro che mangiano abitualmente car-ne e pesce. Lo studio, condotto in Gran Bretagna, comprendeva un campione di 45.000 persone, composto per oltre un terzo (34%) da vegetariani. A sol-levare qualche dubbio sulla validità di una dieta vegetariana rispetto ad una

onnivora, ci sono comunque una nume-rosa schiera di medici e nutrizionisti. Un fattore di dubbio è determinato alla difficoltà di sopperire in modo adegua-to al minor apporto di ferro dovuto a carne e pesce, rischiando di incorrere, ad esempio, in anemie. Restano, in ogni caso, rilevanti nel contribuire a minori livelli di colesterolo e pressione arte-riosa, fattori contingenti come il peso corporeo, l'età e la quantità di attività fisica che viene praticata. La scelta di non consumare carne, risulta comun-que sempre più condivisa. Ad oggi, come mostrano i dati Eurispes (2011), in Italia i vegetariani sarebbe-ro circa 5 milioni. Tra le motivazioni di una tale scelta di vita, oltre a motivi legati alla salute, ci sarebbero anche ragioni di tipo ambientale, come ridur-re l'inquinamento e la deforestazione, legato alla necessità di superfici mol-to estese per il pascolo degli animali. Ultima, ma non per importanza, è la motivazione ideologica. Con i risultati delle ultime ricerche, quindi, nonostan-te il detto popolare "una mela al giorno toglie il medico di torno", trovi nuove conferme nella scienza, il consumo di carne e i suoi derivati continua a rima-nere uno dei pilastri delle diete equili-brate, consigliate da un ampio fronte di addetti al lavoro.

Martina Creti

Carne e salute

Secondo la rivista Nutrients, il consumo di alimenti di origine animale aumenta l'inci-

denza di alcuni tipi di tumore

Esultano i vegetariani

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Peppa Pig

In occasione del decimo anniversa-rio della prima comparsa sull'in-glese Channel 5, dopo aver colo-nizzato le tv straniere e italiane,

Peppa Pig approda sul palcoscenico te-atrale con una inedita avventura sulla linea della ricetta originale dei suoi cre-atori, per continuare a stregare milioni di bambini. Ma chi è Peppa Pig? Quali sono i mo-tivi che hanno scatenato un così gran-de successo di pubblico? Sottolineiamo insieme qualche elemento prezioso per carpirne i segreti.

il personaggio e la storia

Peppa Pig è una maialina di 4 anni, curiosa e giocherellona, che trascorre le sue giornate in compagnia della sua fa-migliola di maialini e di tanti amici del regno animale, con atteggiamenti e ca-ratteristiche antropomorfe. Peppa im-para l'alfabeto, i numeri, i colori e molti tra i codici di comportamento da tenere nelle diverse situazioni della vita, dal rispetto per gli anziani all'ecologia.

maialini famosi

La scelta dell'anima-le protagonista non è

certo casuale, ma viene da una lunga serie di

fortunati predeces-sori nel mondo delle

favole, del cinema o dei cartoni animati: su tut-

ti i “Tre Porcellini”, "Babe, il maialino" che si credeva un cane pastore, "Porky Pig" di Hanna Barbera e il più recente "PiggleyWinks".

avversario principale

Tralasciando gli illustri veterani della storia dell'iconografia più o meno anti-ca, prendiamo come pietra di paragone proprio Piggley. Pubblicato per la prima volta nel 2003, un anno prima della no-stra beniamina, Piggley Winks impara, gioca e trasmette buoni valori insieme alla sua cerchia di amici animali: mol-to simile, apparentemente. Eppure il maialino statunitense non ha avuto lo stesso boom di popolarità di Peppa, nonostante la migliore produzione alle spalle e una sofisticata grafica 3d.

semplicità

Che sia forse questo il punto? Una strut-tura narrativa scarna, guidata da ele-menti ripetitivi e intuitivi; brevissime puntate dai disegni semplici e infantili, con poche linee e colori poco sfumati ma piacevoli. Gli esperti delle scienze co-gnitive, e i guru del marketing ad unirsi al coro, darebbero certamente la meda-glia ad un prodotto del genere, poiché perfettamente studiato sulla base della

fruizione di bambini in età prescolare: le narrazioni brevi catturano in modo magnetico i picchi di attenzione in-fantili - solitamente non molto costan-te perchè sovrastimolata - e la grafica essenziale rispecchia perfettamente la struttura dell'immaginazione del bam-bino. Infatti, non sarebbe per imperizia tecnica che i bimbi disegnano in modo così sconnesso e secondo rapporti spa-ziali e dimensionali così assurdi, quan-to piuttosto per un naturale filtro “im-maginifico”, sviluppato secondo apporti sensoriali multipli e che la crescita ero-de lentamente.

l'asso nella manica

Per quanto le profonde analisi cognitive possano elencare risposte possibili, re-sta però una zona d'ombra nel successo di Peppa Pig, qualcosa che un occhio adulto potrebbe addirittura ritenere in-quietante o di cattivo gusto. Come per gli enigmatici Teletubbies, anche Peppa ha il suo asso nella manica: un goffo, sgraziato, ricorrente e molesto grugni-to. Dopo tutto è un maiale: cosa volete che faccia?

Serena Carollo

Lo spettacolo di Peppa Pig, andràin scena al Gran Teatro di Roma il 22ed il 23 Febbraio e il 2 Marzo a Latina

Il segreto di un incredibile successo

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Paolo Sorrentino ce l’ha fatta, almeno a superare il primo importante gradino della sca-lata all’Oscar.

A premiare "La grande bellezza" è stata la consegna di un Golden Globe per la categoria miglior film straniero. Arri-vare all'Oscar potrebbe essere davvero facile. Se la giuria dei Globe è compo-sta da giornalisti stranieri negli Stati Uniti, quelli dell'Accademy Award sono spesso nella totalità americani. Per loro il cinema italiano è fermo ad auto-

ri come De Sica, Rossellini, Pasolini, Antonioni, Bertolucci, Visconti

e ovviamente Fellini. Questo Sorrentino sembra averlo ca-pito perfettamente.

"La grande bellezza" vuole di-fatti evocare il neorealismo del novecento, l'unico genere cinematografico made in italy ancora pienamente apprezza-to negli Stati Uniti. Persino il più ignorante degli spettatori americani ha sentito parlare de "La dolce vita", conosce via Veneto e sa da dove viene l’e-spressione “paparazzo”. La

sua immagine di Roma, e dell’Italia per estensione, è quella lì (e quella di  Va-canze romane): tant’è vero che Woody Allen, nel suo film-cartolina  "To Rome With Love", ha messo Benigni che attra-versa via Veneto, realizzando un dado istantaneo dell’immaginario cinema-tografico americano rispetto al nostro paese. "La grande Bellezza" è anch'essa una pellicola impegnata nell'intento di continuare a far vivere il sogno di un Italia addolcita, trasognata, offuscata da una visione mollemente decadente e romantica.

Il film di Sorrentino pare essere l'e-stensione contemporanea di un classico felliniano: "La Dolce Vita". Ne crea una versione aggiornata ai nostri tempi e ai nostri difetti, rappresenta un’Italia immediatamente riconoscibile, classi-ficabile e archiviabile in quello spazio minimo che è il cassetto mnemonico de-dicato dallo spettatore medio americano al cinema italiano. Inoltre il film di Sor-rentino fotografa la grande bellezza di Roma con i suoi colori ocra, le sue luci, il suo languore mediterraneo, la sua opu-lenza millenaria, le sue rovine antiche e le sue derive mistiche, andando incon-

tro ad ogni aspettativa di chi magari a Roma non c’è mai stato, ma se la sogna esattamente così. La domanda che sorge ora spontanea è questa: e se il film fosse stato costruito esattamente per compiacere il palato americano? Se quella Roma e quell’I-talia non avessero nulla  di reale, ma al contrario tutto ciò che dall’esterno ci si immagina debbano avere Roma e l’I-talia? “Io conosco l’Italia”, dice la bella tedescona  in Amarcord di Fellini: “Mi-chelangelo, Fanculo, ‘O sole mio”. 

La grande bellezza rappresenta la Roma onirica della quale siamo orfani da quando non c’è più Fellini, avvolta in un pulviscolo fantasmagorico, attraver-sata dal biondo Tevere, popolata di sta-tue, di mura, di chiese, di fantasmi, di nostalgia. E' un film che molto probabil-mente vedremo vincere l'Oscar, non per qualche innovazione nella regia o per l'esclusività dei personaggi, ma solo per l'aver confezionato, ancora una volta, una bella cartolina di Roma da stipare nel nostro angolo interiore di suggestio-ne e nostalgie.

Serena Carollo

La grande bellezzadi un film souvenir

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SETTE SPOSE PER SETTE FRATELLIRoma – Teatro SistinaFino al 16/03 – da 34,00€ a 44,00€Info TicketOne - Tel. 892.101

RUGANTINOEnrico BrignanoRoma – Teatro SistinaFino al 09/02 – da 38,00€ a 71,00€Info TicketOne - Tel. 892.101

PATTY PRAVORoma – Auditorium Parco della Musica10/02 – da 35,00€ a 45,00€Info ListTicket - Tel. 892.982

CERCASI CENERENTOLARoma – Teatro BrancaccioDal 11/02 – da 33,00€ a 44,00€Info ListTicket - Tel. 892.982

SCOOBY-DOO!Il mistero della piramideRoma – Gran Teatro15,16/02 – da 20,00€ a 40,00€Info TicketOne - Tel. 892.101

MAX PEZZALIRoma – Palalottomatica20/02 – da 34,50€ a 41,40€Info e prevendita TicketOne Tel. 892.101

PEPPA PIGRoma – Gran Teatro22,23/02– da 20,00€ a 65,00€Info e prevendita VentiDieciTel. 0773414521

RENZO ARBOREE L'ORCHESTRA ITALIANARoma – Teatro SistinaDal 22/02 al 30/02 – da 40,00€ a 69,00€Info TicketOne Tel. 892.101

JOHN MAYALLRoma – Atlantico26/02 21:00 – 34,50€Info e prevendita TicketOne Tel. 892.101

MAX GIUSTILatina – Teatro D'Annunzio01/03 21:00 – Da 20,00€ a 30,00€Info e prevendita VentiDieciTel. 0773414521

PEPPA PIGLatina – Teatro D'Annunzio2/03 11:00Info e prevendita VentiDieciTel. 0773414521

ALEX BRITTIRoma – Auditorium Conciliazione6/03 21:00 - da 20,00€ a 37,00€Info e prevendita VentiDieciTel. 0773414521

ANTONELLO VENDITTIRoma – Palalottomatica8,9/03 21:00 – da 34,40€ a 69,00€Info e prevendita TicketOne Tel. 892.101

MAX TORTORALatina – Teatro D'Annunzio08/03 21:00 – Da 20,00€ a 30,00€Info e prevendita VentiDieciTel. 0773414521

JOE BONAMASSARoma – Atlantico Live10/03 21:00 – da 34,00€ a 79,00€Info e prevendita TicketOne Tel. 892.101

CHRISTIAN DE SICARoma – Teatro BrancaccioDal 11/03 al 13/04 – da 33,00€ a 55,00€Info e prevendita TicketOne Tel. 892.101

GIOVANNI ALLEVIRoma – Auditorium Conciliazione13/03 21:15 - da 25,00€ a 46,00€Info e prevendita VentiDieciTel. 0773414521

ANTONIO GIULIANIRoma – Teatro ItaliaDal 13/03 al 17/03 - da 11,50€ a 25,50€Info e prevendita GreenTicketTel. 800.913364

24 | inmovimento Eventi Teatrali Musicali

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Eventi Teatrali Musicali

ELISARoma – Palalottomatica15/03 21:00 – da 36,80€ a 69,00€Info e prevendita TicketOne Tel. 892.101

CLAUDIO BAGLIONIConvoitourRoma – Palalottomatica18, 19, 20/03 21:00 – da 57,00€ a 80,00€Info TicketOne - Tel. 892.101

LOREDANA BERTE'Roma – Parco della Musica18/03 21:00 - da 32,00€ a 42,00€Info e prevendita VentiDieciTel. 0773414521

SKUNK ANANSIERoma – Gran Teatro19/03 21:00 – da 30,00€ a 40,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892.101

GIGI D'ALESSIORoma – Gran Teatro20/03Info e prevendita TicketOneTel. 892.101

SAMUELE BERSANIRoma – Auditorium Conciliazione21/03 21:00 – da 25,00€ a 40,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892.101

NEFFARoma – Auditorium Conciliazione28/03 21:00 – 15,00€Info e prevendita VentiDieciTel. 0773414521

CRISTIANO DE ANDRE'Roma – Atlantico Live28/03 21:00 – Da 30,00€ a 40,00€Info e prevendita VentiDieciTel. 0773414521

ANGELO BRANDUARDIRoma –Auditorium Conciliazione29/03 21:00 – Da 26,00€ a 40,00€Info e prevendita VentiDieciTel. 0773414521

LATTE E I SUOI DERIVATIRoma – Auditorium Conciliazione04/04 21:00 – da 18,40€ a 25,30€Info e prevendita GreenTicketTel. 800.913364

ALESSANDRA AMOROSORoma – Palalottomatica11/04 21:00 – da 28,00€ a 51,00€Info e prevendita TicketOne Tel. 892.101

UMBERTO TOZZIRoma – Teatro Sistina07/04 21:00 – da 40,00€ a 63,00€Info TicketOneTel. 892.101

GIORGIARoma – Palalottomatica17/05 21:00 – da 34,50€ a 57,50€Info e prevendita TicketOneTel. 892.101

STEVE HACKETTRoma – Auditorium Conciliazione22/05 21:15 - da 35,00€ a 57,00€Info e prevendita VentiDieciTel. 0773414521

LIGABUERoma – Stadio Olimpico30, 31/05 21:00 – da 34,50€ a 80,50€Info e prevendita TicketOneTel. 892.101

VASCO ROSSIRoma – Stadio Olimpico25,26,30/06 – da 36,00€ a 65,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892.101

METALLICARoma – Stadio Olimpico1/07 18:00Info e prevendita TicketOneTel. 892.101

MODA'Roma – Stadio Olimpico11/07 21:00 – da 23,00€ a 120,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892.101

inmovimento | 25 Eventi Teatrali Musicali

Page 26: InMovimento Febbraio 2014

A proposito di DavisNELLE SALE: 06.02.2014GENERE: DrammaticoPAESE: usaREGIA: joel & Ethan CoenCON:Oscar IsaacCarey MulliganJustin TimberlakeJohn GoodmanGarrett Hedlund

Il “DavIs llewyn” Del nuovo fIlm DeI fra-tellI Coen appartIene alla CategorIa pIù fragIle DeI personaggI usCItI Dalla loro mente ma quella In CuI sI prova pIù empa-tIa. glI autorI DI a serIous man tornano aD un progetto pIù IntImo rIspetto a Il grInta, Il loro ultImo fIlm, raCContanDo la storIa DI un sognatore musICIsta DI ta-lento Che non rIesCe a CambIare la sua vIta.

i vicoli del green village

E’ qui che è ambientato il film. La scena è nel folk-revival newyorchese dei primi anni '60, con gruppi di giovani musici-sti che affollavano i locali del Village per inseguire un genere che sta per es-sere rivoluzionato. A proposito di Davis, infatti, si ferma poco prima dell'arrivo di Bob Dylan, portato all’apice del suo successo proprio dal folk per poi essere disertato. Ispirato in parte alla biogra-fia del musicista Dave Van Ronk “The Mayor of MacDougal Street”, quest’opera drammatica dei Coen presenterà tutte le caratteristiche dei loro film di successo: ambienti cupi e innevati, dialoghi straor-dinari, un’intensa colonna sonora, incon-tri enigmatici con personaggi bizzarri e un enorme John Goodman. Inoltre si sviluppa in un’epoca a loro fa-miliare e in un campo, quello della mu-sica folk, da dove loro vi hanno sempre attinto a piene mani per scegliere i brani che hanno accompagnato i loro film pre-

cedenti. I protagonisti sono un classico antieroe sfortunato, anche se meno ca-rismatico del Drugo de “Il Grande Le-bowsy”, e un gatto. Il senso del fallimen-to accompagnerà Davis per tutto il film, incentrato su una settimana della sua vita, a cui non mancherà un inevitabile humor nero.

Gli autori hanno però dichiarato che qui il personaggio non sarà ricoperto da una serie di sfortunati eventi, come nel caso di “A Serious man”, con il solo fine di por-tarlo a strade senza uscita e vittima di un destino crudele. In questo caso Davis è il primo responsabile della sua condi-zione, conduce una vita apatica dopo la rottura con il suo partner di lavoro dor-mendo qua e la tra il divano e il pavimen-to dei sui amici, lasciando scivolare tut-te le opportunità che gli capitano a tiro senza avere il coraggio necessario di fare quel passo per afferrarle. Il film ha già ricevuto tantissimi premi da parte del-la critica e pare proprio che si collocherà con disinvoltura tra i titoli più importan-ti dei fratelli Coen.

isaac oscar: la scoperta di un nuovo talento

Nato in Guatemala, paese originario del-la madre, e con un padre medico amante della musica cubana, si è trasferito negli Stati Uniti quando era bambino girando per vari stati del sud prima di stabilir-

si a Miami. Al liceo suonò in un gruppo punk, girò dei cortometraggi ispirati ai film di Tarantino e aveva un poster di “Crocevia della morte” (film dei fratelli Coen del 1990) appeso sul muro della sua camera insieme a quello della sua band preferita, i Nine Inch Nails. Nel 1998, quando finisce il liceo, continua a scrive-re musica e suonare in piccoli club in giro per New York ma la sua aspirazione è la recitazione. Dopo tanto teatro ottiene il ruolo di Giu-seppe in “Nativity”, nel 2006, film ispi-rato alla vita di Gesù e l'anno seguente recita nel drammatico “Davanti agli occhi” accanto a Uma Thurman. Nel 2008 Ridley Scott lo dirige in “Nessuna verità”, al fianco di Russell Crowe e Le-onardo DiCaprio e sempre con lo stesso regista, due anni dopo, in “Robin Hood”. Infine arriva dai suoi eroi d'infanzia la richiesta per il casting del loro ultimo film, "A proposito di Davis" (titolo origi-nale: Inside Llewyn).

Alessandro Cannavale mfwom.altervista.org

A propositodi Davis

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La brillante filmografia dei fra-telli Coen ha sempre legato cri-tica e pubblico ma nel caso de "Il Grande Lebowsi" c’è sempre

stato il dilemma: Un capolavoro al pari livello di “Fargo” e “Non è un paese per vecchi” o un buon film con un’assortita galleria di personaggi bizzarri interpre-tati da grandi attori? Una cosa è certa, è il film della loro carriera che anche gli spettatori non particolarmente preten-ziosi hanno saputo apprezzare, veneran-do soprattutto le battute e l’atteggiamen-to dei protagonisti.

un’androide di poche parole

Un hippy che gira in pantofole, bermuda e vestaglia, che adora il bowling, gli spi-nelli, il White Russian e i tappeti perchè "danno un tono all’ambiente". Questo è il Drugo, il maestro di uno stile di vita all’insegna del ”prendila come viene”. Interpretato da un iconico Jeff Bridges, il protagonista di questa grottesca comme-dia sarà vittima di uno sfortunato scam-bio di persona che innescherà un'intrica-ta serie di vicende che lo coinvolgeranno, suo malgrado, in rapimenti e riscatti. Ispirato alla figura di Jeff Dowd, un pro-

duttore cinematografico amico dei Coen, Il Drugo (“The Dude” in lingua originale che significa ironicamente “fighetto”) è diventato un esempio da seguire per mol-ti. Non a caso, ogni anno in diverse città degli Stati Uniti, si tengono raduni dei fan, si organizzano visioni collettive del film e ci si veste come Lebowski. Questo fenomeno, il Dudeismo, è visto come una vera e propria religione che promuove e incoraggia la pratica di "seguire la cor-rente" e "prenderla con filosofia" di fronte alle difficoltà della vita.

Per il premio Oscar Jeff Bridges, a quan-to racconta in un’intervista, fu molto facile entrare nella parte, anche perché, spiega, sono nati entrambi nel '49, a po-chi giorni di distanza, hanno ascoltato la stessa musica e vissuto esperienze si-mili. L’attore di Crazy Heart, dopo aver letto il copione e conosciuto il vero Drugo, si innamorò all’istante del personaggio, sembrava uscito fuori dal suo immagina-rio, faceva le stesse cose che aveva fatto durante la giovinezza. Purtroppo non era sicuro dell’effetto che avrebbe avu-to sulle sue figlie, all’epoca adolescenti. Aveva paura che vedere il proprio padre

fumare marijuana non fosse il massimo dell'esempio ma alla fine fu proprio la fi-glia Jessica ad esortarlo, dicendogli che erano coscienti del suo lavoro e che le sue azioni riguardavano solo un personaggio scritto su un copione. Continuando con il potente cast, oltre ai già citati Bridges c’è Goodman che inter-preta un fissato reduce del Vietnam (ispi-rato al regista John Milius) e altri due amici dei Coen, Steve Buscemi e John Turturro, un pedofilo fissato col Bow-ling. La rossa per eccellenza, Julianne Moore, specializzata nell'arte delle acro-bazie in volo senza vesti, figlia del ricco Lebowski, e un giovane Philip Seymour Hoffman nei panni del segretario tutto fare di quest’ultimo. Sicuramente la trama de “Il Grande Lebowski”, non è lineare, manca un filo forte a legare questa storia contorta ma è un buon esempio di intrattenimento ar-guto. Inoltre quello che si percepisce da quest’opera è che la vita non è monote-matica, è un po' come il bowling dove an-che se sei un fenomeno a volte capita che la sfiga voglia che un birillo resti in piedi.

Alessandro Cannavale

Il capolavoro dei fratelli Coen

I GRANDI CULT

Il grande lebowsky

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Per sfuggire agli schiavisti, un’intera popolazione si è do-vuta accampare su un lago e crearsi una propria città. Nel

corso degli anni si sono sviluppati sem-pre di più fino a raggiungere il livello attuale. Hanno le loro case costruite in legno, vivono di pesca e si sono fatti una propria cultura. Un vero paradiso che ogni anno attira, grazie alla sua peculiarità, un afflusso di turisti sem-pre in crescita.

Nelle colonie portoghese in Brasile, gli schiavi che riuscirono a fuggire, formarono una comunità all’interno della Foresta Amazzonica perché gra-zie ad un mix composto da una fitta vegetazione, corsi d’acqua e una peri-colosa fauna selvatica tennero lonta-ni gli schiavisti. Anche a Ganvie, un villaggio con una popolazione di circa 20.000 persone molto caratteristico perché costruito sul lago Nokoué che dista un’ora dalla città di Cotonou (la capitale amministrativa della Repub-

blica del Benin – Africa occidentale) sembra essere accaduta la stessa cosa. La leggenda narra che gli antenati dell’attuale popolazione residente so-pra al lago, abbiano costruito questo villaggio tra il XVI e XVII secolo per difendersi dall’attacco degli schiavisti che andavano alla ricerca di persone da sottomettere per poi schiavizzarle e farle lavorare nelle piantagioni. A cau-sa di una superstizione, si credeva che un terribile demone vivesse nel lago, questi schiavisti non osavano mettere piede in acqua. Così il lago divenne il posto ideale per fermarsi e creare una nuova casa. Difatti il nome del villag-gio Ganvie significa "siamo sopravvis-suti".Grazie alla protezione che esso forni-va, in 500 anni, i Tofinu (nome della popolazione) hanno sviluppato una vera e propria cultura sotto l’influenza ovviamente del lago. Solo due edifici di tremila sono costruiti sulla terra ferma, una scuola e un cimitero. Gli abitanti di Ganvie viaggiano qua-

si esclusivamente in canoe costruite scavando in dei tronchi d’albero e sui pochi appezzamenti artificiali di terre-no che spuntano dall’acqua è possibile vedere anche degli animali domestici. Oltre alle case ha anche negozi e risto-ranti che sono costruiti su palafitte di legno diversi metri sopra l'acqua. Non manca il mercato galleggiante, dove le signore del paese espongono la loro mercanzia.

Ganvie si basa su una complessa rete di recinzioni sott'acqua per permette-re a questi isolotti galleggianti di non degradarsi col tempo. Anche la chiesa e la moschea sorgono su delle palafitte. Questo villaggio lacustre è completa-mente auto-sostenibile e le uniche vol-te che gli abitanti si recano sulla terra ferma è per vendere il pesce pescato alle popolazioni limitrofe. La città vanta oggi anche un albergo, diversi ristoranti ed alcuni negozi di souvenir. Tuttavia rimane ancora una meta turistica prevalentemente igno-ta ma se aveste già girato il mondo o sceglieste di visitare qualcosa di vera-mente unico, allora considerate Gan-vie la prossima meta.

Alessandro Cannavale

La Venezia Africana

Un'intera popolazione accampata su un lago

per sopravvivere

Grazie alla protezione fornita dal villaggioin 500 anni la popolazione ha sviluppato

una vera e propria cultura

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Da come dormiamo in coppia si può capire se l’amore è an-cora forte oppure si sta affie-volendo. Numerosi sono gli

studi relativi al sonno, alle posizioni che si assumono durante il riposo, che indi-cherebbero i modo di affrontare la vita. Ma se si prendono a esempio le coppie e il loro modo di dividere il talamo, ecco che le posizioni possono offrire indicazioni importanti sulla salute del rapporto di coppia. Nel sonno di coppia, secondo questi ri-cercatori, i partner tendono a sintoniz-zare le loro posizioni, dando una chiara immagine del loro rapporto. Il letto è visto come uno spazio esistenziale nel quale agiamo, esprimiamo la relazione attraverso il modo in cui lo occupiamo, lo abitiamo, ci stiamo dentro insieme. Con la posizione esprimiamo sentimenti profondi e inconsci, tentiamo di comuni-care quello che proviamo. Difficoltà, di-saccordi, rifiuti e ansie si portano nel let-to e si raccontano con il corpo nel modo in cui si delimita, si occupa o si invade questo territorio. Di solito c’è una evo-luzione nel sonno di coppia. Da una po-sizione di estrema vicinanza, solita nei primi periodi della relazione, nel tempo gradualmente si va verso un allontana-mento fisico. Che non significa necessa-

riamente un’incrinatura emotiva nella relazione, piuttosto che la coppia ha acquisito una certa sicurezza emotiva e che i due partner tendono verso uno spontaneo recupero della propria indivi-dualità, così come avviene nella vita ad occhi aperti. Dopo molti anni di sonni “a due”, generalmente le pose scelte sono meno legate alla relazione e più alla per-sonalità. Questo significa che nella let-tura sullo stato di salute della relazione osservando il modo di dormire, bisogna tenere in considerazione anche la storia della coppia, ovvero da quanti anni si sta insieme e si divide il letto.  Le innumerevoli figure di due corpi che dormono in un letto, vanno in due dire-zioni principali:

Vicinanza, condivisione, fusione. Molto contatto nel sonno indica intimità fisica ed emotiva, vicinanza, confidenza, comunicazione e può avere significato sessuale. Le posizioni allacciate espri-mono forte intensità emotiva, desiderio di fusione. Una figura classica è quella “a cucchiaio”, due corpi accostati, stesi nella stessa direzione girati su un fian-co, dove in genere è lui a stare dietro. Oppure “l’abbraccio”, stretti uno di fron-te all’altro, faccia a faccia. Queste figure sono molto comuni agli inizi di una re-

lazione ma possono nel tempo esprimere protezione, possessività, controllo, attac-camento, dipendenza, ansia di separa-zione.

Separazione / distacco. Formare spazi tra i due corpi può indi-care distanza emotiva, privacy, indi-vidualismo, così come un tentativo di difendersi emotivamente dall’altro. Può essere segno di sicurezza emotiva in una coppia di vecchia data ma anche distacco emotivo se avviene all’inizio della rela-zione, quando intimità fisica e comunica-zione emotiva vanno insieme. Esempi ne sono il dormire sempre ognuno sul pro-prio fianco, occupare buona parte dello spazio da parte di un partner e lasciar-ne poco all’altro, il ritirarsi in posizioni chiuse da un lato del letto.

Anche il russare abituale è interpretato come una delle più comuni forme di ag-gressività notturna: il coniuge arrabbia-to russa di più e fa più rumore. Ci sono poi posizioni del tutto stravaganti che riflettono inequivocabilmente il rappor-to, come dormire di sbieco o addirittura dormire uno con la testa ai piedi del letto e l’altro con la testa sul cuscino, ad indicare che la vita dei due partner sta andando in direzioni diverse.

Dimmi come dormi...e ti dirò se l’ami

Dalla posizione in cui le coppie dormono, si

ricavano informazioni sul rapporto

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Non riuscite a entrare in sin-tonia coi colleghi sul posto di lavoro? Nessun proble-ma, bastano alcuni piccolo

accorgimenti per migliorare sensi-bilmente la convivenza. Tra i tanti, vi segnaliamo cinque trucchi raccolti da Business Insider, un sito web sta-tunitense specializzato in economia e finanza. Eccoli. 

Come dare cattive notizieA nessuno piace ricevere cattive no-tizie. Nemmeno al vostro vicino di scrivania. Esiste però un modo intel-ligente per comunicarle, limitando al minimo i danni.Anzitutto, evitando il cosiddetto "san-dwich", e cioè inserendo la cattiva noti-zia tra due positive. Meglio essere sbri-gativi all'inizio sulle notizie negative e poi offrire un elenco esteso (meglio se dettagliato) di notizie o commenti po-sitivi. Questo, almeno, racconta il li-bro The Man Who Lied to His Laptop (L'uomo che mentiva al suo portatile) di Clifford Nass e Corina Yen.

Come evitare di offendere gli altriQui BusinessInsider ci rimanda a un libro di Margaret Shephered, The Art of Civilized Conversation (L'arte della conversazione civile) che descrive un esempio riproponibile in contesti lavo-rativi, ma tratto dal mondo della musi-ca classica: la reazione di una persona di fronte a un brano eseguito da un violinista.L’insegnamento è il seguente: se dav-

vero non vi piace il risultato che avete sotto i vostri occhi, non dovete certo mentire, ma nemmeno essere brutali.Meglio piuttosto sottolineare altri aspetti del lavoro del collega, come lo sforzo che è stato fatto per raggiunge-re il risultato, la sincerità che emerge e il progresso mostrato rispetto ai la-vori del passato e la passione messa.

Come evitare gli scontriAnche in questo caso i suggerimenti vengono dal libro The Man Who Lied to His Laptop.Sapete, bisogna rispolverare la cara e vecchia tecnica adulatoria che, secon-do gli autori del libro, funziona davve-ro: è, infatti, un'ottima regola sociale.Ma non bisogna esagerare: lodare i colleghi funziona, ma solo se l'obietti-vo è quello di farli sentire parte di uno stesso team.

Quando si è costretti ad argomen-tare...A volte si deve esprimere, e non si può altrimenti, il proprio punto di vista.

Meglio se argomentando a modo.I consigli, questa volta, vengono dal libro del filosofo Daniel C. Dennett  In-tuition Pumps And Other Tools for Thinking  (Il pregio dell'intuizione e altri strumenti per pensare).Affinché la propria critica, durante un confronto, abbia successo occorre an-zitutto ripetere, se necessario, i punti principali dell'argomentazione del vo-stro collega; poi fare una lista dei pun-ti su cui siete d’accordo e delle cose che vi hanno colpito o insegnato qualcosa; e solo alla fine potete permettervi di illustrare la vostra critica.In questo modo, oltre alla vostra po-sizione, avrete anche dimostrato di saper ascoltare e capire le posizioni altrui.

Un'ultima considerazioneQuello che uno dice, non coincide mai con ciò che viene ascoltato dagli altri. Se vuoi che i rapporti migliorino, igno-ra cosa dicono gli altri ma focalizzati su ciò che vogliono.Quest'ultima perla, ce la regala l’auto-re del post e giornalista di Wired, Erik Barker.

T.O.

Convivenza in ufficio

Lodare i colleghi funziona, ma solo se l'obiettivo è quello di farli sentire parte

di uno stesso team

Alcuni piccoli trucchiper gestire al meglioi rapporti di lavoro

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Scenario degli esperimenti che portarono all'esplosione delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, la zona del Pacifi-

co e suoi abitanti vittime delle polveri radioattive rilasciate dalle esplosioni degli ordigni atomici. Crimini di guer-ra? Gli Stati Uniti e gli alleati, ancora oggi reticenti nel dare una risposta.

Il Trinity Test, nome in codice scelto da Robert Oppenheimer, è la prima esplosione atomica prodotta dall'uomo. Un giorno che la storia non può dimen-ticare quello del 16 luglio 1945, nel New Mexico. La bomba che viene fatta esplodere è al plutonio, lo stesso tipo di bomba utilizzata il 9 agosto su Na-gasaki, a differenza di "Little Boy", la bomba all'uranio che verrà sganciata su Hiroshima. Nonostante il mal tem-po, ai primi segni di miglioramento del meteo si decide di procedere al lancio, facendo slittare l'esplosione dalle 4 alle 5:30 del mattino. Alle 5:29 inizia il conto alla rovescia, il momento del non

ritorno. Un'esplosione tanto potente e luminosa d'aver convinto un camioni-sta del New Mexico d'aver visto sorge-re il sole, per poi ritirarsi nuovamente poco dopo.

Gli scienziati sapevano che "quel sole" sarebbe stato -in un futuro prossimo- per milioni di esseri umani, l'ultima cosa vista prima di morire. L'obietti-vo, a tratti ironico, di quelle bombe era di provocare una resa e terminare in fretta la guerra, risparmiando miglia-ia di vite. Risultato dell'esperimento? Una contaminazione dell'aria espansa fino a 200 miglia dal luogo dell'esplo-sione. A venti miglia di distanza gli abitanti (gli stessi per cui le bombe dovevano rappresentare una salvez-za) assorbirono, nell'arco di due setti-mane, dosi di radiazioni stimate tra i 50/60 rads, l’equivalente di quelle as-sorbite da un individuo sottoposto mil-le volte ai raggi X.

L'aumento della mortalità in New Me-

xico, la cui correlazione con la ricaduta della polvere radioattiva fu dimostrata da numerose ricerche, non dissuase gli scienziati dall'effettuare esperimen-ti. Decine di test proseguirono, tra le altre, in tutta l'area del Pacifico, ospitando non solo esplosioni di ordi-gni americani, ma anche stranieri. I francesi come i britannici, infatti, permisero le detonazioni solo all’este-ro, prediligere la zona del Pacifico, ma non disdegnando territori in Australia e gli atolli di Mururoa e Fangataufa. Il fine ultimo di questi esperimenti nella mente dei progettisti era davvero la pace nel mondo o la dimostrazione dell'ennesima prova di forza degli Sta-ti Uniti?

Ancora oggi le potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale preferisco-no che non se ne parli, tanto che negli Stati Uniti non si riesce a mandare in onda un documentario sugli espe-rimenti nelle Isole Marshall. Poichè, quando il fine giustifica i mezzi, le vit-time rimangono vittime e i carnefici- quegli stessi Americani che tanto si proclamano patriottici, diventano vit-time di se stessi.

Martina Creti

Il crimine del crimineI test nucleari del Pacifico furono un crimine

Gli USA avevano chiaro fin da subito che gli abitanti della regione sarebbero stati

esposti alle radiazioni

Il fine di questi esperimenti eradavvero la pace nel mondo o l'ennesima

prova di forza degli Stati Uniti ?

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Ci avete mai pensato a quan-ti oggetti hanno sostituito gli smartphone? Una mi-riade. Alcuni si sono fusi

nel dispositivo tecnologico, altri sono proprio scomparsi e si usano davve-ro raramente. Perché portarsi die-tro una fotocamera compatta se già lo smartphone offre la possibilità di scattare foto e registrare video? E che farsene delle cartine stradali quando si hanno a disposizione mappe e navi-gatori collegati ai satelliti? Ma gli smartphone non hanno solo fatto fuori qualche oggetto d’uso co-mune o la concorrenza, come i poveri Blackberry, hanno anche profonda-mente cambiato le nostre abitudini e inciso sul modo con il quale stiamo in società, rottamando anche maniere antiche e distraendoci dal mondo re-ale.

Il portale "Giornalettismo" propone un elenco delle sette “cose” che sono definitivamente scomparse e diventa-te obsolete perchè sostituite dai “tele-foni intelligenti”. Andiamole a vedere da vicino.

La prima è certamente L’educazio-ne a tavola. Quante volte, prima dell’avvento di uno smartphone, vi capitava di vedere persone che passa-vano buona parte del tempo a tavola con la testa tuffata sul telefono? Po-che. L’avvento dei telefonini aveva già provocato un uso esasperato del di-spositivo, ma non certo ai livelli dello smartphone. La possibilità di essere sempre connessi è l’elemento in più che spinge a non separarsi mai dal telefono, nemmeno a tavola, luogo sto-ricamente deputato al dialogo e allo stare insieme.

Le fotocamere digitali stanno via via subendo un danno enorme alla loro diffusione. Ormai uno smartpho-ne di 300 euro dispone di una quali-tà di fotocamera tale da contrastare quelle piccole portatili. Inoltre, la pos-sibilità di condividere attraverso i so-cial network come Twitter, Facebook o Istagram le proprie immagini, han-no convinto gli utenti a puntare sugli smartphone, lasciando nel dimentica-toio le fotocamere digitali.

Gli smartphone stanno mandando in

pensione anticipata i Blackberry. In Italia l’impatto dei telefoni RIM è stato meno pesante anche negli anni della massima diffusione. Ma negli Usa erano fino a non più di tre anni fa uno status symbol e un must per chi svolgeva attività business. Oggi sono in disuso. Gli smartphone hanno rag-giunto affidabilità e caratteristiche per messaggistica e posta elettronica, che fanno sembrare i Blackberry prei-storia.

Strettamente collegata al comporta-mento a tavola è certamente la so-glia di attenzione dei singoli. Essa è sempre più spesso affidata allo smartphone, al suo schermo lumino-so.

Anche i lettori musicali sono in calo vertiginoso, tanto che la stessa Apple, che ha rivoluzionato il mondo dell’a-scolto della musica in movimento con iPod, sembra sul punto di abbandona-re nuove versioni del lettore mp3. Gli smartphone, sempre più leggeri e po-tenti, assolvono perfettamente anche al ruolo di lettori di musica.

Infine, possiamo mettere nell’elenco anche le mappe cartacee e la sve-glia. Qualcuno usa ancora quelle tra-dizionali?

A. M.

Tecnologia in soffitta...Oggetti scomparsi a causa degli smartphone

Dalla sveglia alle mappe cartacee, passando per lettori mp3 e comportamenti sociali:

le rivoluzioni dell’iperconnessione.

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Il Garante della Privacy ha vara-to un nuovo regolamento che ha lo scopo di offrire una varietà di garanzie maggiori per chi effet-

tua acquisti attraverso internet. "Chi usa smartphone e tablet per acquistare servizi, abbonarsi a quotidiani on-line, comprare e-book, scaricare a pagamento film o giochi sarà più garantito". Inizia con questa rassicurazione il documen-to del Garante per la Privacy relativo al cosiddetto mobile remote payment.  A dover essere meglio tutelate sono le informazioni personali che si veicolano nel compiere le operazioni di pagamen-to e che spesso sono di natura sensibile. Le direttive del Garante privacy sono rivolte ai tre principali soggetti che of-frono servizi di mobile payment: opera-tori di comunicazione elettronica, che forniscono ai clienti un servizio di pa-gamento elettronico tramite cellulare o con l’uso di una carta prepagata oppure mediante un abbonamento telefonico; gli aggregatori (hub), che mettono a di-sposizione degli operatori tlc e internet e gestiscono la piattaforma tecnologica per l’offerta di prodotti e servizi digi-tali; i venditori (merchant), che offrono contenuti digitali e vendono servizi edi-toriali, prodotti multimediali, giochi, servizi destinati ad un pubblico adul-to. In sintesi questi sono i punti salienti del documento predisposto dal Garan-te: 

InformativaI provider telefonici ed internet e i ven-ditori dovranno informare gli utenti specificando quali dati personali utiliz-zano e per quali scopi. Per tale motivo dovranno rilasciare l’informativa al mo-mento dell’acquisto della scheda prepa-gata o della sottoscrizione del contratto di abbonamento telefonico ed inserirla nell’apposito modulo predisposto per la portabilità del numero. Gli aggregato-ri, che operano per conto dell’operatore telefonico, potranno predisporre una apposita pagina con la quale fornire l’informativa e la richiesta del consenso al trattamento dei dati.

ConsensoI provider telefonici e internet e gli aggregatori, che operano per conto di questi in veste di responsabili del trat-tamento, non dovranno richiedere il consenso per la fornitura del servizio di mobile payment.Il consenso è invece obbligatorio, sia per gli operatori che per i venditori, nel caso vengano svolte attività di mar-keting, profilazione, o i dati vengano comunicati a terzi. Se i dati utilizzati sono sensibili, occorrerà richiedere uno specifico consenso.

Misure di sicurezzaOperatori, aggregatori e venditori sa-

ranno tenuti ad adottare precise misu-re per garantire la confidenzialità dei dati, quali: sistemi di autenticazione forte per l’acceso ai dati da parte del personale addetto, e procedure di trac-ciamento degli accessi e delle operazio-ni effettuate; criteri di codificazione dei prodotti e servizi; forme di maschera-mento dei dati mediante sistemi critto-grafici. Dovranno essere adottate mi-sure per scongiurare i rischi di incrocio delle diverse tipologie di dati a dispo-sizione dell’operatore telefonico (dati di traffico, sul consumo, relativi alla rete fissa, relativi alla fornitura di servizi etc.) ed evitare la profilazione incro-ciata dell’utenza basata su abitudini, gusti e preferenze. Da prevedere anche accorgimenti tecnici per disattivare servizi destinati ad un pubblico adulto.

ConservazioneI dati degli utenti trattati dagli opera-tori, dagli aggregatori e venditori, ivi compresi gli sms di attivazione e disat-tivazione del servizio, dovranno essere cancellati dopo 6 mesi. L’indirizzo Ip dell’utente dovrà invece essere cancel-lato dal venditore una volta terminata la procedura di acquisto del contenuto digitale. Per la conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico coinvolti nelle operazioni di mobile payment si dovranno rispettare i periodi di tempo previsti dal Codice privacy.

Acquisti con il cellulareLe novità contenute in un recente regolamento varato

dal Garante della Privacy

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Sofia

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Pochi sanno che Sofia, Capitale della Bulgaria, è la terza città più antica d’Europa dopo Atene e Roma. I resti della città antica

sono tuttora ben visibili. E’ anche il cen-tro economico e culturale del Paese. Qui si trovano gli uffici amministrativi più im-portanti, i ministeri e le sedi delle banche, ed anche le università, i teatri e le chiese più belle.

Sofia non è tra le mete più gettonate, ma con i voli low cost è raggiungibile in poche ore e c’è davvero molto da vedere, anche in un weekend.Moderno e antico: le attrazioni che potrete ammirate nella città di Sofia abbracciano entrambe queste categorie. Come è giusto che sia, dato che la città di Sofia vanta il titolo di una delle più antiche del Vecchio Continente, qui potrete trovare una lunga serie di reperti e testimonianze del passa-to più lontano. Allo stesso modo però è pos-sibile imbattersi in luoghi d'arte moderna e contemporanea, palazzi, musei e gallerie d'arte all'avanguardia. Un marciapiede giallo (detto anche ‘miglio giallo’, per via del colore delle mattonelle) indica l’itine-rario ideale per visitare i principali edifici cittadini senza sbagliare rotta.

chiesa alexandar nevski

Non si può non partire da quello che è considerato il simbolo vero e proprio della città di Sofia, ovvero la chiesa Alexandar Nevski. La cattedrale ortodossa che do-mina il centro storico e costruita in stile bizantino venne innalzata all'inizio del Novecento con lo scopo di commemorare

la liberazione dai turchi. Oggi rappre-senta uno dei tempi ortodossi più grandi

e famosi al mondo, grazie alle sue dimen-sioni d'eccezione: la cupola centrale conta un diametro di 50 metri, sono ben 12 le campane che svettano sotto il campanile e cinque le navate. Oltre ad ammirare la bellezza esteriore di questa chiesa vale la pena visitare il suo interno: affreschi russi e bulgari decorano ogni angolo della chie-sa. Nella cripta, inoltre, si trova la colle-zione di icone di Sofia, un vero e proprio tesoro artistico, oltre a un'altra serie di importanti dipinti e sculture.

chiesa Boyana

Nella zona di Vitosha si trova un'altra im-portante costruzione religiosa, si tratta della famosa chiesa Boyana, patrimonio dell'Unesco dal 1979. La chiesa con il suo stile medievale viene ricordata per gli im-portanti affreschi del 13esimo secolo che ne decorano le pareti e che sono precursori di quello che fu poi il Rinascimento italia-no. Le visite sono limitate di numero e di tempo: solo 15 minuti, al fine di non rovi-nare i preziosi tesori che conserva.

sveta sofija

Si tratta di una costruzione del VI secolo di grande importanza tanto che fu proprio questa chiesa a dare il nome alla capitale bulgara. Si tratta di una chiesa che unisce lo stile occidentale a quello orientale, in un mix senza precedenti e di grande fascino. La costruzione fu voluta dall'imperatore Giustiniano, fu poi modificata nel corso del IX secolo dallo zar Boris che la trasfor-mò in una moschea. All'interno di questa chiesa si trova la tomba dello scrittore Ivan Vazov, morto nel 1921.

moschea Banja Baši džamija E' la moschea più bella di tutta la Bul-garia, realizzata dall'architetto delle mo-schee di Istanbul e Edirne. Si trova a nord della Sveta Petka Samardžijska.

sveta petka samardžijska

All'interno dell'Arhitekturno-istoriceski compleks si trova questa piccola chiesa interrata con la sua monumentale porta del II secolo.

La città che "cresce ma non invecchia"

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Sofia

di Serena Carollo

palazzo reale

Il Palazzo Reale, che spicca nella piazza Aleksandar Battenberg, è un bellissimo esempio di ar-chitettura del Secondo Impero Bulgaro realizzato nella seconda metà dell'Ottocento. Al suo inter-no ospita alcune importanti gal-lerie e musei. Tra tutte domina la Galleria Nazionale della Bulgaria con le sue opere d'arte contempo-ranea, i dipinti medioevali e 4mila icone, ma va ricordato anche l'Et-nografski Muzej, Museo etnogra-fico, che espone costumi popolari, stoffe, gioielli, sculture di legno e lavori in ferro battuto.

ploštad narodno saBrani (piazza assemBlea nazionale di sofia) Bella piazza del centro, la Ploštad Narodno Sabrani è dominata dal-la statua equestre dello Zar russo Alessandro II che liberò la Bulga-ria dagli ottomani nella seconda metà dell'Ottocento. Guarda la piazza, inoltre, l'Accademia delle Scienze.

ploštad aleksandar Bat-tenBerg (piazza aleksandar BattenBerg) La piazza Aleksandar Battenberg è una delle più attive della città, cuore pulsante della vita politica. Gli edifici che guardano la piazza sono tutti di grande valore: c'è la Banca Nazionale di Bulgaria, il

Comitato Centrale e Comitato Ci-vico del Partito Comunista Bulga-ro, il Mausoleo di Georgi Dimitrov e il Palazzo Reale.

ploštad sveta nedelja Ovvero l'ex piazza Lenin, dove si trova l'omonima chiesa in stile russo-ortodosso. La piazza si trova sull'antico foro romano.

Bulevard osvoBoditel Si tratta di un grande viale che è bene percorrerlo a piedi per ammi-rare i tanti e interessanti palazzi che si affacciano su di esso. Tra questi c'è la chiesa russa Svjatoj Nikolaj, il museo nazionale di Sto-ria Naturale chiamato Nacionalen Prirodonaucen Muzej e il teatro di prosa Nacionalen Teatar Ivan Va-zov, in stile neoclassico.

rotunda di san giorgio di so-fia (rotonda sveti georgi)Si tratta di una costruzione che deve la sua origine intorno ai se-coli II e IV e che fu utilizzata in modi diversi, come tempio, mau-soleo, struttura termale. Intorno a questa costruzione, trasformata in moschea delle rose nel 15esimo secolo, si trovano i resti della città romana.

Serena Carollo

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I fallimentidi Cupertino

Molti i progettiimmessi sul mercatoche hanno fatto flop

l'era di steve joBs

Il cofondatore della Apple, come molti sanno, ha vissuto due periodi nella sua azienda: quello che va dalla fondazione al 1985 e un altro dal 1997 fino alla sua morte. L’azienda nasce su quello che sarà il primo vero PC della storia, l’Apple I, e dopo tanti perfezionamenti e l’interessa-mento di un pubblico sempre più vasto si arriverà, nel 1984, al prodotto perfetto: il Macintosh. Ma quest’ultimo fu una sorta di versione economica del Lisa (chiamato così dopo la nascita di sua figlia), progetto dal qua-le Jobs venne allontanato a causa della sua ossessione verso i dettagli - e al suo temperamento - che portò il suo gruppo alla disgregazione. Il Lisa fu il primo prodotto Apple che univa all’interfaccia grafica un mouse. Si trattava di un’idea originale del 1983 che non mancò di su-scitare clamore, ma il prezzo fissato a 10.000 dollari insieme alla sua lentezza lo portarono ad un bassissimo numero di vendite. Nel 1989 Apple seppellì centi-naia di Lisa invenduti in una discarica dello Utah.

Nello stesso anno, senza più il suo genio visionario, la società californiana colle-zionò una serie di flop uno dopo l’altro che la portarono verso il crollo. Proget-ti con molte lacune e dai costi eccessivi fondati, tuttavia, su idee rivoluzionarie. Introdusse nel mercato il primo portati-

le della storia, il Macintosh Portable, che tanto portatile non era, nel senso più letterale del termine. Pesava oltre sette chili, dovuto in larga misura al fatto che i progettisti si sforzarono di realizzare una macchina con elevata autonomia della batteria (fino a 10 ore). Infine il prezzo fu la mazzata finale. Partiva dai 6500 dollari fino ad arrivare a 7300 dol-lari. Poi seguirono nel 1993 il Newton, un prodotto a cavallo tra un palmare e un tablet, che aveva uno schermo poco leggibile e una scarsa autonomia della batteria. Nello stesso anno venne il mo-mento del Macintosh TV, un computer il cui monitor potesse funzionare anche come TV attraverso uno switch. Parti-colarmente lento e alla modesta cifra di 2000 dollari vendette meno di 10.000 esemplari. Nel 1994 produsse anche una tra le prime macchine fotografiche digi-tali della storia, la Quicktake, un dispo-sitivo costoso che non riusciva a mettere a fuoco gli oggetti, aveva una risoluzione di 0,3 MegaPixel ed era compatibile solo con Mac.Poi cercò di entrare in un altro mercato in forte crescita, quello dei videogame, con La Pippin, la console creata nel 1995 quando già spadroneggiavano co-

lossi come Sony, Nintendo e Sega. Con il costo di 600 dollari non riuscì a convin-cere gli appassionati a causa dello scar-so numero di titoli e della sua lentezza di caricamento. In questi anni ci furono anche varie edizioni evolute e molto co-stose del Macintosh che, parallelamen-te all’avvento dei PC Windows, finirono solo per allontanare i clienti dal marchio della mela morsicata.

Dal 1997, anno in cui Jobs ritornò a diri-gere l’azienda da lui avviata, Apple si ri-alzò dalla sua tremenda caduta. Furono creati una serie di prodotti rivoluzionari che fecero riacquistare tutta la fiducia persa negli anni e la portarono ad essere una tra le migliori società al mondo. Ne-gli ultimi mesi però, anche se le loro ven-dite vanno sempre alla grande, sembra non venga più considerata l’azienda più innovativa, tant’è che il biografo Walter Isaacson ha dichiarato che le capacità di innovazione di Google sono ormai supe-riori a quelle della società di Cupertino.

Il 2014 sarà l’anno del riscatto? Dopo lo scarso successo dell’iPhone 5c e il recu-pero delle altre società tecnologiche ci auguriamo che torni a stupirci.

38 | inmovimento di Alessandro Cannavale

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inmovimento | 39

TECNOBLOGTecnoblog

Ogni giorno su Facebook ven-gono condivisi foto, video e status, ma spesso i contenuti sono così assurdi che gli uten-ti si chiedono se siano veri o falsi. La risposta non è sem-pre facile, quindi l’università privata “Modul University Vienna” ha cercato di risolvere questo problema con un progetto chiamato “Pheme” assieme ad alcuni partner internazionali, tra i quali l’Università del Saarland. La notizia è stata riportata da Bild.Il progetto si pone l’obiettivo di scovare la verità in mez-zo ai post che contengono menzogne e falsità.Per raggiungere gli obiettivi prefissati stanno lavo-rando insieme ricercatori che si occupano di tecnolo-gie nel campo della linguistica, esperti di web, ana-listi di reti sociali ed esperti di visualizzazione delle notizie.

Sony ha deciso di ricollocarsi nel-la fascia più alta del mercato: quella dei prodotti best in class, della sperimentazione e dell’inno-vazione a tutti i costi.La casa giapponese pensa in-fatti che la possibilità di offrire

uno standard video quattro volte più definito dei norma-li HD, benché non ancora particolarmente diffuso, sarà il leit motiv di tutta l’industria tecnologica negli anni a venire Il primo passo di questo programma prevede pro-prio l’uscita di uno smartphone 4K, nome in codice Xpe-ria D6503.

Sballarsi onlineSony: smartphone da 4k

Nuovo terminale in casa LG,che presenta un prodotto dal prezzo direttamente proporzionale alle di-mensioni dello schermo (299€).Risoluzione dello schermo alleggeri-ta rispetto al suo predecessore Op-timus G Pro. (da full Hd a 540x960 pixel). Fotocamera da 8mega pixel, processore dual core e 1gb di Ram.In compenso, grande esperienza d'uso ed ottima durata della batteria assicurata.

LG Pro Lite

In un unico dispositivo si frulla qualsiasi cibo e poi lo si può cuocere al vapore: si chiama HD Line Steam Blender di Hotpoint-Ariston.

In pratica una volta inserite le verdure ta-gliate a pezzetti, il frullatore si occuperà anche di cuocerle. Basta infatti riempire il serbatoio estraibile di acqua: appena raggiunge la temperatura di 100°, il vapore inizia a entrare nella caraffa,

cuocendo gli alimenti nel modo più sano. E grazie alla fun-zione Ice Crash, non ha problemi anche a tritare il ghiaccio per preparare bevande fredde. Dotato di una caraffa in vetro termico, resistente agli urti, ha anche un timer digitale per impostare la cottura e un quadrante che regola la velocità (4 le diverse impostazioni). La potenza del frullatore è di 600W e la massima potenza di cottura è di 1300W. Misura cm 19,5x21,5x48,5h e costa 179 euro.

Ariston Steam Blender

Progetto Pheme APP

La stampa 3D è la naturale evolu-zione nel terzo millennio della politi-ca del ‘fai da te’, un’idea che ha rin-vigorito le schiere dei ‘makers’ (come vengono chiamati negli Stati Uni-ti), ovvero coloro che preferiscono fa-re piuttosto che acquistare. Perché è

proprio questa la filosofia che regge le stampanti 3D: crea-re una riproduzione reale di un modello 3D realizzato con un apposito software di modellazione. Insomma, invece di stampare pile di fogli di carta, da oggi la stampante può dare vita a oggetti completi o parti di essi da assemblare.

Si diffonde la stampa 3d

Chi vuole vivere l’esperienza del-le allucinazioni oggi può volgere il suo sguardo allo schermo del com-puter e partire per un lungo viag-gio… andata e ritorno. Stiamo par-lando delle cosiddette allucinazioni

online, video realizzati per creare l’effetto dello sballo ma senza le spiacevoli conseguenze del post-sbornia. Ne esistono diversi in giro per la rete, brevi filmati per i più coraggiosi e intrepidi.

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40 | inmovimento Foto di Giampaolo Roccatani - Pidocchietto23Gennaio2014

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Foto di Giampaolo Roccatani - Pidocchietto23Gennaio2014 Foto di Cristian Sana - Pidocchietto18Gennaio2014 inmovimento | 41

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42 | inmovimento

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Crescendo abbiamo imparato che i sogni che serbavamo nel cassetto da bambini, sono il più delle volte difficili da realizzare. Abbiamo impara-to a nostre spese che la vita è dura e che il mondo ci mette alla prova. Ma fortunatamente ci sono sogni che qualche volta si realizzano: sogni genuini, cresciuti con chi li ha maturati, sogni che non si sono persi con il passare del tempo e che potremmo quasi paragonare al pane: fatti di materia semplice, ma ricca, buoni e sostanziosi… insomma sogni che non stancano mai. La felice coincidenza vuole che il sogno di cui parliamo sia proprio le-gato al mondo del pane e che si tratti di un sogno di ben quarant’anni fa. Il “bambino” in questione si chiama Roberto Di Vito, 48 anni, ed ha finalmente realizzato il desiderio di una vita: aprire un panificio tutto suo, dare alla gente una sana prova di genuinità e dimostrare soprattutto a se stesso quanto sia facile arrivare al traguardo (ma solo il primo di una lunga serie) con tanto sacrificio e costanza.

Roberto vanta un’esperienza nel mondo del pane non affatto trascura-bile, sono infatti ben trentatré gli anni in cui ha lavorato in questo cam-po, compresi quelli trascorsi nel panificio del padre (e quindi parliamo di un tipo di esperienza anche generazionale). Il suo panificio nasce nel piccolo quartiere di via Fossignano al numero 218, composto da uno

staff famigliare giovanile e accogliente: Rita, compagna di Ro-berto, e i due figli, Alessandro e Simone, suoi fidati collaboratori al reparto tecnico. “Questo sogno è cresciuto insieme a me, anche l’idea di chiamarlo Panicomio è un qualcosa che porto con me da

quando ero piccolo.. lavoravo nel panificio di mio papà e intanto sognavo di averne uno tutto mio un giorno che avrei chiamato così!”, Una scelta senz’altro originale e distintiva, ma ciò che distingue davvero questo pane è il mix di tradizione, innovazio-ne e gusto che si possono cogliere sin dall’inizio: oltre all’utilizzo di materie prime di ottima qualità, che sarebbe anche scon-

tato sottolineare, il suo vanto principale è il metodo di realizzazione, legato a lavorazioni classiche, del passato e che oggi forse nessuno prende più in consi-derazione (a causa principalmente dei metodi moderni). Oltre al pane, c’è della tradizione an-che nei prodotti dolciari come gli spe-ciali “biscotti di nonna Angelina”, la cui ricetta segretissima sembra provenire proprio da una nonnina del posto, o ancora il famoso “ciambellone di Rita”, di cui ci è bastato sentire solo il profumo per immaginarne la bontà. Ma accanto a questo speciale affetto per i metodi tradizionali, c’è anche un buon tocco di innovazione, perché d’altronde non si può nemmeno restare indietro coi tem-pi, e allora ecco anche l’utilizzo di pro-dotti come la farina ai cinque cereali o la farina di zucca.“Il progetto si sta concretizzando proprio come l’avevo immaginato, anche se c’è ancora molto da lavorare e si può sempre migliorare!”, Queste le parole del nostro fornaio, ma da “critici” ester-ni vorremmo solo aggiungere: “ottimo, eccezionale, delizioso!”. Provare per credere!

Panicomio

PanicomioAprilia - Via Fossignano 218

(presso Tabaccheria Cremonini)

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ARTICOLI VARI

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Toro (21/04 - 21/05)E’ giunto il momen-to di attivare il tuo sistema di vita con qualcosa di nuovo, di autentico perché scelto da te.. rima-nere nei vecchi sche-

mi è inutile.. vai oltre certe “false sicurezze”.. a volte la vita si na-sconde altrove.. ma se osserviamo bene scoprirne le tracce diventa facile..

Gemelli (22/05 - 21/06)È ancora nella mo-dalità di “investi-mento” che dovrai considerare ogni cosa.. spesso inve-stiamo dal punto di

vista pratico.. altrettanto spesso investiamo le nostre energie in modo eccessivo.. forse la lezione di vita consiste proprio nel ride-finire i tuoi confini cercando un punto di equilibrio in te

Cancro (22/06 - 22/07)Potrai comprende-re quanto sia facile orientare i tuoi sfor-zi, verso uno scopo che per te rappresenta davvero un punto di

arrivo e di nuova partenza.. com-prenderai che hai bisogno di cre-derci tu senza usufruire dei “buo-ni consigli” altrui.. la tua vita puoi viverla davvero solo tu!

Vergine (23/08 - 22/09)È importante che tu esprima ciò che senti.. non rimanere nella “condizione” di estrema razionalità che poi si trasforma

in “controllo”.. non serve.. non aiuta.. affidati a ciò che senti e che apprezzi senza che la mente ne valuti l’utilità.. è utile ciò che fa star bene ed il sorriso arricchisce l’anima

Bilancia (23/09 - 22/10)È importante in que-sto “tempo nuovo” per te.. riorientare le tue energie di fondo diversamente, fina-lizzandole verso uno

scopo davvero sentito.. considera le tue esigenze personali.. considera ciò che non va bene per te.. ma an-che i piccoli limiti che devi cercare di trasformare in nuove risorse..

Scorpione (23/10 - 22/11)Alcuni nodi da scio-gliere continuano a venire a galla.. non sono più nascosti nel buio dell’incon-scio.. ora puoi ve-

derli grazie alle lezioni che la vita ti offre per diventare sempre più consapevole di ciò che non è buo-no per te e di ciò che invece lo è.. il tuo compito: riscoprirti!

Sagittario (23/11 - 21/12)Accogli le intui-zioni consideran-dole proprio come fossero “guide”.. ti condurranno esat-tamente là dove la

tua anima troverà il nutrimento necessario per manifestare poi le sue qualità.. molte cose ti aspet-tano per attivare nella vita nuove realtà che ieri potevi considerare semplici sogni..

Acquario (21/01 - 18/02)Se qualcosa o qual-cuno bussa alla por-ta.. rispondi..! non rimanere impas-sibile alle richieste della vita che vuole offrirti i suoi doni..

considera ogni cosa.. l’esperienza è esattamente ciò di cui hai più biso-gno ora per divincolarti dal senso di staticità e sentirti finalmente li-bero.. nel tuo cielo..

Capricorno (22/12-20/01)Via la maschera! Basta mostrare al mondo ciò che non sei.. mentre è importante consi-

derare la tua meravigliosa “parte umana” che ti chiede di essere ri-conosciuta.. non appesantirti con il tuo solito senso di responsabi-lità.. ogni tanto ricordati di te.. regalati spazi nuovi per sorridere..

Pesci (19/02 - 20/03)Il gioco e l’entusia-smo sono elementi fondamentali per entrare nel mondo dei desideri sostenuti da calore e amore..

ma tutto questo non deve essere solo immaginato; l’e-spressione accompagnata da un atteggiamento concreto, darà i suoi frutti e davvero sarà gioia e realizzazione nella tua vita..

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Sudo

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Il Giardino dei CristalliAss. Culturale di Discipline Umanistiche - Via Pasubio, 9 Aprilia (Casalazzara)

Tel. 347.73.29.631 - [email protected]

Ariete (21/03 - 20/04)Molte cose stanno cambiando in te.. im-para ad ascoltare an-che le inquietudini.. considera quel senso di nervosismo che a

volte si manifesta senza un’appa-rente motivo e chiediti “perché”.. il mondo degli altri sarà il tuo piano d’azione.. la pazienza la tua alleata.. l’ascolto la tua possibilità

Leone (23/07 - 22/08)A volte il senso di di-stacco e di freddezza è solo apparente.. in te è presente una profonda esigenza di stare con le perso-ne che ami.. di stare

nella tua dimensione interiore, nel “luogo più sacro di te”: il cuo-re.. per vivacizzare con i colori più accesi la tua vita e colmarla di nuove esperienze!

L'Oroscopo

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