19 febbraio 2014

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GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 41 - MERCOLEDÌ 19 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA L'Oscar del giorno lo asse- gniamo all'Asrem. L'Azienda sa- nitaria regionale è spesso presa di mira dalle critiche di quanti ad essa si rivolgono. Questa volta, invece, a sottolineare la qualità della prestazione una si- gnora che al telefono ha ritenuto mettere in luce la cortesia di un'operatrice allo sportello. Per farlo, evidentemente, non si tratta di una consuetudine, di un gesto usuale. Tanto che la si- gnora, al telefono, ha ritenuto di sottolineare proprio il compor- tamento dell'operatrice. Ne prendiamo atto e l'Oscar lo asse- gniamo volentieri all'operatrice. Il Tapiro del giorno lo diamo a Teresio Di Pietro. Il commissa- rio dell'Udc non sembra averne combinate di positive in questi ultimi periodi tanto che all'in- terno del suo stesso partito non poche le prese di posizione po- lemiche rispetto ad alcuni atteg- giamenti e decisioni assunte. Tanto che in molti hanno già de- ciso di sospendersi dall'Udc o di abbandonarlo in via definitiva. Un bel colpo politico, non c'è che dire, per l'uomo di Monte- nero di Bisaccia che ha creato non pochi problemi al partito di Casini in attesa sempre di una rotta ben definita. Il Tapiro del giorno a Teresio Di Pietro L’Oscar del giorna all’Asrem di Giovanna Ruggiero Questo è l’anno buono, si diceva un anno fa. Con Frattura si uscirà dalla crisi. Finisce la reces- sione, calano le tasse, si tagliano gli sprechi, si di- mezzano le indennità degli eletti in Consiglio regionale. Il tutto condito con lo spazio al merito nel Molise di tutti. E come per magia, nulla di tutto questo è accaduto. I molisani sono sempre più poveri, gli eletti sempre più ricchi, negli ospe- dali c’è un gran casino, le aziende chiudono, le tasse le hanno ulteriormente aumentate. Con la ciliegina sulla torta: lo spazio al merito è solo per amici, parenti e soci in affari. Tutti gli altri molisani che non rientrano nel cerchio magico, sono inetti e incompetenti. Ma c'é un aspetto che nessuno aveva previsto nel Molise di tutti. La fuga di notizie. Questa è una caratteristica per pochi. Non ce ne voglia l’innominabile. Per- ché ad oggi, pubblicare notizie di giudiziaria in cui è coinvolto il presidente della Regione, vuol dire partecipare ad un complotto. Non è una tesi ideata da noi. Ma dall’innominabile. La Gaz- zetta del Molise pubblica sempre notizie co- perte dal segreto istruttorio che riguardano l’innominabile. Telemolise le divulga. Come mai? Chi passa le notizie a questi sgarrupati giorna- listi che invece di farsi i “casi” loro si preoccu- pano di raccontare ai cittadini? Secondo la tesi dell’innominabile il motivo nasconde dietrologie occulte che lui pare conoscere bene. Mica un’azienda lavora al meglio per ottenere, come sta accadendo, un gran successo di spettatori nel caso della tv e di lettori in rapporto alla carta stampata? Perché si racconta cosa suc- cede nelle segrete stanze di un Molise ancora più sgarrupato? Ed ecco accontentato l’innomi- nabile. Oggi c’è un’altra notizia che merita spa- zio in prima pagina e che sarà divulgata solo da Telemolise (a proposito, qualcuno si chiedesse perché le altre tv che pure hanno ricevuto la ri- chiesta non inseriscono il giornale in rassegna a parte Molise Tv). E la notizia è che la famiglia degli innominabili (fratello e sorella) ha denun- ciato Iorio e il collega Minicozzi. Adesso questi ultimi due dovrebbero fare una conferenza stampa per sapere come mai la Gazzetta del Molise è a conoscenza di questa rivelazione co- perta dal segreto istruttorio. Chi ha dato la no- tizia? I carabinieri a cui è stata presentata la denuncia? O la Procura di Campobasso? E se è la Procura, si può sospettare che il magistrato che segue la questione si sia rivolto alla Gaz- zetta del Molise? O forse la Gazzetta ha rice- vuto fondi dall’innominabile per pubblicare questa denigrazione di Iorio e Minicozzi? Si at- tende una nuova conferenza stampa anche dell’innominabile che stavolta non è dalla parte dell’indagato ma del querelante. Perché in fondo la tesi del Vangelo (Non nominare il nome di Dio invano) è ampiamente sancita dalla nuova legge molisana. Una sorta di ritorno al fascismo, grazie alla sinistra, perché “come dev’essere in un re- gime sorto da una rivoluzione trionfante – che ha fatto cadere Michele Iorio - la stampa è una forza al servizi La fuga di notizie, la tesi degli innominabili e il ritorno del fascismo

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Non nominare il nome di...

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GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 41 - MERCOLEDÌ 19 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

L'Oscar del giorno lo asse-gniamo all'Asrem. L'Azienda sa-nitaria regionale è spesso presadi mira dalle critiche di quantiad essa si rivolgono. Questavolta, invece, a sottolineare laqualità della prestazione una si-gnora che al telefono ha ritenutomettere in luce la cortesia diun'operatrice allo sportello. Perfarlo, evidentemente, non sitratta di una consuetudine, di ungesto usuale. Tanto che la si-gnora, al telefono, ha ritenuto disottolineare proprio il compor-tamento dell'operatrice. Neprendiamo atto e l'Oscar lo asse-gniamo volentieri all'operatrice.

Il Tapiro del giorno lo diamo aTeresio Di Pietro. Il commissa-rio dell'Udc non sembra avernecombinate di positive in questiultimi periodi tanto che all'in-terno del suo stesso partito nonpoche le prese di posizione po-lemiche rispetto ad alcuni atteg-giamenti e decisioni assunte.Tanto che in molti hanno già de-ciso di sospendersi dall'Udc o diabbandonarlo in via definitiva.Un bel colpo politico, non c'èche dire, per l'uomo di Monte-nero di Bisaccia che ha creatonon pochi problemi al partito diCasini in attesa sempre di unarotta ben definita.

Il Tapiro del giorno

a Teresio Di PietroL’Oscar del giorna

all’Asrem

di Giovanna Ruggiero

Questo è l’anno buono, si diceva un anno fa.Con Frattura si uscirà dalla crisi. Finisce la reces-sione, calano le tasse, si tagliano gli sprechi, si di-mezzano le indennità degli eletti in Consiglioregionale. Il tutto condito con lo spazio al meritonel Molise di tutti. E come per magia, nulla ditutto questo è accaduto. I molisani sono semprepiù poveri, gli eletti sempre più ricchi, negli ospe-dali c’è un gran casino, le aziende chiudono, le

tasse le hanno ulteriormente aumentate. Con laciliegina sulla torta: lo spazio al merito è soloper amici, parenti e soci in affari. Tutti gli altrimolisani che non rientrano nel cerchio magico,sono inetti e incompetenti. Ma c'é un aspettoche nessuno aveva previsto nel Molise di tutti.La fuga di notizie. Questa è una caratteristicaper pochi. Non ce ne voglia l’innominabile. Per-ché ad oggi, pubblicare notizie di giudiziaria incui è coinvolto il presidente della Regione, vuoldire partecipare ad un complotto. Non è una

tesi ideata da noi. Ma dall’innominabile. La Gaz-zetta del Molise pubblica sempre notizie co-perte dal segreto istruttorio che riguardanol’innominabile. Telemolise le divulga. Come mai?Chi passa le notizie a questi sgarrupati giorna-listi che invece di farsi i “casi” loro si preoccu-pano di raccontare ai cittadini? Secondo la tesidell’innominabile il motivo nasconde dietrologieocculte che lui pare conoscere bene. Micaun’azienda lavora al meglio per ottenere, comesta accadendo, un gran successo di spettatorinel caso della tv e di lettori in rapporto allacarta stampata? Perché si racconta cosa suc-cede nelle segrete stanze di un Molise ancorapiù sgarrupato? Ed ecco accontentato l’innomi-nabile. Oggi c’è un’altra notizia che merita spa-zio in prima pagina e che sarà divulgata soloda Telemolise (a proposito, qualcuno si chiedesseperché le altre tv che pure hanno ricevuto la ri-chiesta non inseriscono il giornale in rassegna aparte Molise Tv). E la notizia è che la famigliadegli innominabili (fratello e sorella) ha denun-

ciato Iorio e il collega Minicozzi. Adesso questiultimi due dovrebbero fare una conferenzastampa per sapere come mai la Gazzetta delMolise è a conoscenza di questa rivelazione co-perta dal segreto istruttorio. Chi ha dato la no-tizia? I carabinieri a cui è stata presentata ladenuncia? O la Procura di Campobasso? E se èla Procura, si può sospettare che il magistratoche segue la questione si sia rivolto alla Gaz-zetta del Molise? O forse la Gazzetta ha rice-vuto fondi dall’innominabile per pubblicarequesta denigrazione di Iorio e Minicozzi? Si at-tende una nuova conferenza stampa anchedell’innominabile che stavolta non è dalla partedell’indagato ma del querelante. Perché in fondola tesi del Vangelo (Non nominare il nome di Dioinvano) è ampiamente sancita dalla nuova leggemolisana. Una sorta di ritorno al fascismo, graziealla sinistra, perché “come dev’essere in un re-gime sorto da una rivoluzione trionfante – cheha fatto cadere Michele Iorio - la stampa è unaforza al servizi

La fuga di notizie, la tesi degli innominabili e il ritorno del fascismo

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Nato per fare da tramite tra l’uni-

versità e il territorio, il Consorzio

universitario, almeno in avvio, ha

mantenuto le promesse. Aveva rac-

colto la missione con spirito, po-

tremmo dire, pionieristico, da ultima

frontiera. Per anni ha svolto il com-

pito statutario con abnegazione, non

avendo mai navigato in mare tran-

quillo e, soprattutto, nell’oro. Ma al-

meno in avvio c’era stato un

concorso d’idee e una partecipa-

zione significativi per creare in-

torno all’università, che non

riusciva a mettere radici nella realtà

socio-culturale molisana, un mi-

nimo d’interesse e una forma di in-

terazione con le istituzioni locali.

Nell’opera di radicamento, di coin-

volgimento degli enti locali e terri-

toriali alla vita e allo sviluppo

dell’ateneo molisano, e nella tutela

del diritto allo studio, aveva dato un

notevole contributo. Bene, quel

consorzio nato con quello scopo e

portato avanti per anni con paziente

intelligenza da Natalino Paone, non

c’è più: è stato sciolto e posto in li-

quidazione. Nei giorni scorsi lo

hanno deciso il Comune di Campo-

basso, l’Università, e la Regione.

Per colmo di sfortuna, l’evento è

caduto a ridosso della liquidazione

di un altro organismo universitario

per il quale si erano spesi entusia-

smi, tecnologie, partecipazioni e fi-

nanze: il Parco tecnologico del

Molise, generando così un’ulteriore

addebito alla insensibilità politica e

amministrativa della Regione Mo-

lise che nel Parco e nel Consorzio

era una presenza dominante. Ogget-

tivamente, il Molise ora è più po-

vero, e l’università meno assistita, e

meno in grado di incidere nello svi-

luppo culturale e scientifico del Mo-

lise.

Qualcuno del novero politico-am-

ministrativo del presidente Frattura

si va affannando a spiegare l’inevi-

tabilità di ciò ch’è avvenuto e, come

consolazione, la possibilità che il

Parco e il Consorzio, magari sotto

altre spoglie, possano ritornare in

vita. Per la rinascita del Parco si va

ipotizzando la fenice: la dottoressa

Antonelli, delegata dal rettore Pal-

mieri alla Ricerca e all’Innovazione.

Per la rinascita del Consorzio tutto

è in predicato. Di questuanti alla

porta il presidente Frattura certo

non manca. Intanto ha liberato due

caselle che gli stavano strette.

E per il momento ha sospeso

anche due capitoli di spesa. Il cini-

smo non gli manca. Intanto il Molise

di questo passo, e con questi risul-

tati, non arresta la corsa in basso,

verso l’azzeramento della sua iden-

tità. Inoltre, non gli poteva capitare

di peggio che un governo regionale

tarato prevalentemente su obiettivi

di potere personale degli ammini-

stratori e su strategie economiche

con cospicui ritorni ad personam.

Ma c’è un altro aspetto, non meno

rilevante, in queste faccende. Ri-

guarda purtroppo il progressivo,

inarrestabile, arretramento degli

enti locali e delle altre istituzioni

territoriali da tutte le forme associa-

tive. Dallo stare insieme, dal condi-

videre obiettivi comuni, dal fare

filiera, dal creare un substrato di vo-

lontà, d’interessi e di strategie per

crescere in maniera coerente e

complessiva. Contro ogni forma di

egoismo e di dominio dell’uno sul-

l’altro. Della fine del Consorzio co-

munque un vantaggio l’università

riuscirà ad averlo.

Quello di poter utilizzare le ri-

sorse finanziare accumulate (pare

raggiungano i 600mila euro) per te-

nere ancora in vita la sede di Isernia

presso il vescovado quantomeno

fino ad esaurimento della disponi-

bilità.

Dardo

TAaglio

lto2

19 febbario 2014

Le risorse finanziare residue (pare raggiungano i 600mila euro) terranno

in vita la sede di Isernia presso il vescovado fino ad esaurimento

n Molise si sa, "nulla è impossibile". Se poi il Molise, è guidato da unesecutivo di sinistra composto da appartenenti all' ex centro-destra,che abbracciano l'area neo-liberista, catto-comunista di "patricellianainfluenza" in una vera e propria macedonia di millantati ideali, alloranulla è più come sembra, perfettamente in linea con la tradizione"para amministrativa" della Regione. In tutta questa confusione, nonsono più come sembrano nemmeno i principi dell'ordinamento più"banali". All'attuale governatore Paolo di Laura Frattura, deve esserglisfuggita una cosa, ovvero, i referendum sono fatti per essere rispettati.Pare non andare in questa direzione (aspettiamo di essere smentiti)un provvedimento inserito nel nuovo Piano Operativo presentato altavolo tecnico interministeriale salute-economia (Tavolo Massicci) incui la Regione Molise "nell'ambito del piano di rientro del debito sa-nitario" ha previsto: "la soppressione dell'Agenzia Regionale per laProtezione Ambiante del Molise ( ARPAM) per trasferirne le funzioniil patrimonio e il personale nell'ASREM".Facciamo un passo indietro,per capire come nasce l'ARPAM. Il Sistema delle Agenzie di Protezioneambientale è stato introdotto nell'ordinamento italiano dalla Legge21 gennaio 1994 n. 61, di conversione del decreto legge n. 496/93, che

all'art. 3 prevede appunto l'istituzione, con legge regionale, delle Agen-zie Regionali per la protezione ambientale, attribuendo ad esse le fun-zioni, il personale, i beni e le dotazioni finanziarie dei PresidiMultizonali di Prevenzione. "Detta previsione normativa scaturiscedall'esito largamente positivo del referendum abrogativo proposto al-l'elettorato nell'aprile del 1993, che ha chiaramente espresso la vo-lontà popolare di sottrarre al Servizio Sanitario Nazionale lecompetenze in materia di protezione ambientale, ad esso attribuitenel 1978 dalla Legge n. 833. "Specificamente con Decreto del Presi-dente della Repubblica 5 giugno 1993, n. 177 fu abrogata parzialmente(a seguito di referendum popolare, della legge 23 dicembre 1978, n.833, recante istituzione del Servizio sanitario nazionale), la parte in cuisi affida alle unità sanitarie locali i controlli in materia ambientale. Inaltre parole i cittadini italiani nell'aprile del 1993 si espressero per di-stinguere i due ambiti quello ambientale e quello sanitario, per evitarepossibili e pericolose ingerenze tra le due aree.Ma il Presidente Frattura pensa bene di poter ignorare l'esito refe-

rendario e accorpare, di fatto, le due strutture, offrendo a sussidiodella sua tesi, un ipotetico e scarsamente analizzato, risparmio dei

costi per circa 1,5 mln di euro. Ci piacerebbe capire a fondo, naturae modalità del risparmio con una analisi tecnica precisa sui benefici,insieme ad altre cose che sono state oggetto di una interpellanza pre-sentata nei giorni scorsi, in cui chiediamo al Presidente, di chiarirequanto previsto nel Programma operativo in merito ai fatti sopraesposti, con particolare rilievo: -sui presunti benefici economici-sullariorganizzazione del personale; - sull'intero assetto organizzativo; -sucome intende superare il palese "contrasto" con la normativa nazio-nale di specie.Perché, si sa, il MoVimento 5 stelle è sempre stato favorevole alla

riduzione della spesa pubblica, ma quando è reale e tangibile e nonquando, con della azioni degne dei più abili prestigiatori legislativi, siintende "cambiare i timonieri". Questo fatto ha sollevato perplessitàin tutta Italia, sono stati svariati i messaggi arrivati dalle Agenzie Re-gionali per la Protezione Ambientale della altre regioni che chiedonochiarimenti, ma si sa, nel Molise di tutti gli amici e i parenti, orientatoad una "sinistra- neo liberista", catto-comunista "di patricelliana in-fluenza" tutto è possibile."A riveder le stelle..."

Movimento Cinque Stelle

Soppressione ARPA un prestigio giuridico/linguistico che non porta a nullaL'intervento

Dopo il Parco scientifico e tecnologico, anche il Consorzio universitario ha chiuso i battenti: è stato sciolto e posto in liquidazione

Il Molise non arresta la corsa in basso, verso l’azzeramento della sua identità

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CAMPOBASSO. Il governatore Paolo di Laura Frat-

tura e la sorella, vice questore aggiunto e capo di ga-

binetto presso la Questura di Campobasso, pare

abbiano deciso di festeggiare il San Valentino presso

la stazione dei Carabinieri di Campobasso.

I due, fratello e sorella, alle 10.15, proprio nel giorno

degli innamorati, hanno presentato un atto di denun-

zia-querela contro Angelo Michele Iorio e Giovanni

Minicozzi. Cosa avrebbero commesso l’ex presidente

della Regione Molise e il giornalista di Telemolise? Il

tutto sembra risalire alla conferenza stampa che Mi-

chele Iorio ha tenuto il 15 novembre 2013 al Centrum

Palace di Campobasso in cui dichiarava la sua per-

plessità perché alcune indagini che lo riguardavano

erano condotte dall’ufficio della sorella del governa-

tore.

“Nutro seri dubbi perché ci sono elementi ambien-

tali che dovrebbero escludere la possibilità che ad in-

dagarmi siano agenti della Questura e colleghi del

capo di Gabinetto del Questore, la dottoressa Frattura,

che in qualche modo mi creano qualche perplessità”

aveva dichiarato Iorio. Perplessità ragionevolmente

credibili visto che il Questore di Campobasso (come

pubblicato dal Corriere della Sera il 15 gennaio 2014)

è indagato per favoreggiamento nei confronti del pre-

sidente della Regione, Paolo di Laura Frattura.

La denunzia dei germani è stata presentata al co-

mandante interinale dei carabinieri di Campobasso,

Francesco Niccoli.

Lo stesso nome che si ritrova nella lista “Noi per il

Molise” (realizzata da Antonio Pardo D’Alete) presen-

tata alla regionali di febbraio 2013, collegata al candi-

dato presidente Paolo di Laura Frattura. La denuncia

dei Frattura arriva subito dopo la comunicazione di

Michele Iorio che ha dato mandato al suo avvocato

Messere di querelare le parole di Frattura nel corso

di un’altra conferenza stampa. Quella relativa alla no-

tizia del suo coinvolgimento (e del commercialista Del

Cioppo candidato anch’egli alle regionali del 2013 con

l’Idv sempre a sostegno di Frattura) nell’inchiesta

Biocom (per 265mila euro di fondi pubblici intascati e

non utilizzati per la costruzione di una centrale a bio-

disel a Termoli). Nell’ambito della quale inchiesta, ap-

punto, il Questore di Campobasso è a sua volta

indagato per favoreggiamento.

La tesi di Frattura “indagato” esposta in conferenza

stampa il 7 febbraio scorso, era: “Certi scoop conti-

nuano ad essere appannaggio proprio di quegli organi

di stampa che per anni hanno vissuto di contributi

pubblici generosamente elargiti da Michele Iorio at-

traverso formule assai bizzarre” quasi ad ipotizzare

che ci fosse una certa fuga di notizie (dalla Procura?

Dalla Questura?) indirizzata solo alle colonne della

Gazzetta (e divulgate dalla rassegna stampa di Tele-

molise) con la pubblicazione di notizie coperte dal se-

greto istruttorio che riguardavano solo il governatore.

Il tutto per ottenere dallo stesso governatore fondi

pubblici. “Questa immagino sia la causa che più in-

nervosisce quella parte di informazione che pensa di

ottenere, con metodi bassi e fin troppo facili da deci-

frare, un cedimento da parte mia. Un cedimento che,

si rassegnino, non ci sarà mai” aveva concluso il go-

vernatore in carica. Ma in tutto questo, che c’azzecca

un collega giornalista che lavora a Telemolise e che,

come tutti, racconta ai molisani quello che accade in

questa regione? Forse si vuole evitare che si dia ri-

salto a certi racconti poco graditi?

Su Iorio, invece, la tesi di Frattura la si conosce già:

“Chiaramente la mia fiducia nella magistratura – ha

già dichiarato Frattura (Paolo) - non solo è radicata

ma non avanzo alcuna insicurezza rispetto all’operato

degli inquirenti, non getto alcun ombra su legami, pa-

rentele o anche amicizie particolari così come di re-

cente Michele Iorio ha fatto gettando fango anche su

mia sorella”.

Ma se nella denuncia di San Valentino la stessa Giu-

liana Frattura, sorella del governatore, si qualifica

come capo di Gabinetto del Questore di Campobasso

e come vice Questore aggiunto, quale sarà mai l’ipo-

tesi di reato commessa da Michele Iorio?

red.pol

TAagliolto

319 febbario 2014

Bavaglio: Regione e Questura, il tandem ‘innominabile’ colpisce ancoraIl governatore e la sorella vice questore denunciano Iorio e il giornalista di Telemolise

Biomasse nel Matese: nulla di fatto al Consiglio di Stato

ROMA. Si è discusso ieri al Consiglio di Stato il ricorsodella Civitas (società dei soci del governatore Frattura, il ma-rito del capo di Gabinetto del presidente della Giunta) con-tro la sentenza del Tar Molise che ha sospesol’autorizzazione per la costruzione di una centrale a bio-masse legnosa nel Matese. I ricorrenti hanno rinunciato allasospensiva per cui il Consiglio di Stato dovrà pronunciarsinel merito. I soci del governatore del Molise si sono affidatiall’avvocato Alessandro Botto, già consigliere di Stato fino al21 dicembre 2012 quando il giudice Botto lascia il Consigliodi Stato e la magistratura e diventa socio, nel 2013, dello stu-dio legale “Legance” di Roma. Ma Botto ha ricoperto unaserie di incarichi fuori ruolo quando era magistrato. Pratica-mente si è seduto sulla poltrona di quasi tutti i dicasteri. Cosìscrive di lui la giornalista Valeria Di Corrado: “Capo di gabi-netto del ministero per la Funzione pubblica e di quello delCommercio con l’estero. Capo dell’ufficio legislativo del mi-nistero della Pubblica Istruzione. Consigliere giuridico delministero della Difesa e di quello degli Affari Esteri. Il suonome è comparso anche tra i vertici delle più importanti au-thority italiane, come segretario generale dell’Autorità per le

garanzie nelle Comunicazioni e componente dell’Autoritàper la vigilanza sui contratti pubblici. In virtù di quest’ultima esperienza è diventato anche tito-

lare della cattedra di diritto e regolamentazione dei contrattipubblici presso l’Università Luiss. Se il Governo Monti avessedato attuazione a quanto previsto nel testo della legge anti-corruzione, Botto sarebbe stato uno di quei magistrati chenon avrebbe più potuto ricoprire contemporaneamentedoppi incarichi. Il decreto legislativo, con il quale il Parla-mento aveva delegato l’esecutivo a imporre un aut aut ai giu-dici divisi tra tribunali e organi istituzionali o enti pubblici, èscaduto il 28 marzo, lasciando tutto com’era. Non c’è da stu-pirsi poi se si verificano storie come quelle dell’ “ecletticoBotto”. Tornando alla vicenda molisana, secondo il Tar Molise(che si è espresso nei primi di giugno del 2013) ha bloccatotutto. “L’istruttoria va ripetuta dall’inizio” hanno decretato i giu-

dici amministrativi. Accanto al ricorso al Consiglio infatti viè anche la riproposizione del progetto alla Regione Molise.Ma anche qui, la conferenza dei servizi, riunitasi verso la finedi dicembre 2013, ancora non si esprime.

Giovanni Minicozzi “colpevole” di aver trasmesso

il video della conferenza stampa dell’ex presidente

CAMPOBASSO. "Lagestione opaca delgruppo consiliareUdeur Popolari eserci-tata dal PresidenteNiro, da me più volterappresentata anchemediante il deposito diformali ricorsi e de-nunce effettuato presso le competenti Autorità di controllo, e il ri-scontro di una mancata attivazione al fine di rimedio ai gravi erroricommessi, assumo la decisione di lasciare il gruppo richiamato e dioptare per quello denominato Gruppo Misto". Così il consigliere re-gionale, Nunzia Lattanzio. "Scelta obbligata e ponderata, utile a darecontinuità ed ancora maggiore concretezza alla mia azione politica,gravemente ed illegittimamente compromessa dalle condotte delPresidente Niro. Nel perseguimento dei valori di equità, indipen-denza e legalità, che da sempre ispirano la mia vita,assumerò le necessarie decisioni ed esprimerò nelle sedi oppor-

tune il mio voto -come già in ogni occasione attuato- con spirito cri-tico, ciò al fine di evitare scelte non rispondenti all'interesse delPopolo molisano".

"Lascio l'Udeur per il Gruppo Misto"Il consigliere Nunzia Lattanzio ritiene la scelta come tappa obbligata

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Campobasso. Più ombre che luci sul fronte occupa-

zionale in Molise, espressione del clima economico

difficile che stanno attraversando le diverse compo-

nenti imprenditoriali della regione. E’ quanto mostra

il Sistema informativo Excelsior, realizzato da Union-

camere e Ministero del Lavoro, sulla base delle previ-

sioni di occupazione delle imprese dell’industria e dei

servizi per il I trimestre 2014 (il bollettino completo è

scaricabile dal portale Starnet.Unioncamere).

Nella regione Molise i contratti attivati in complesso

nel primo trimestre dell'anno dovrebbero essere circa

860, il 16% in meno rispetto ai circa 1.020 dello stesso

trimestre dell'anno precedente. Così come accade a

livello nazionale, risultano in diminuzione sia le as-

sunzioni dirette effettuate dalle imprese (-21%) sia i

contratti atipici (-5%).

Nello specifico in questo trimestre i contratti atti-

vati nella regione saranno costituiti per due terzi da

assunzioni dirette di lavoratori dipendenti (oltre 540

unità) e per un terzo (320 unità) da contratti atipici.

Tra questi ultimi dovrebbero prevalere i contratti di

collaborazione a progetto, con circa 150 assunzioni.

Proseguendo, quindi, la tendenza negativa che ha

caratterizzato il 2013, nei primi mesi del 2014 è previ-

sta una ulteriore riduzione dell'occupazione.

Il "saldo" occupazionale atteso in Molise è infatti

pari a circa -40 unità, sintesi tra 860 "entrate" di la-

voratori, sia subordinati sia autonomi, e 910 "uscite"

(dovute a scadenza di contratti, pensionamento o altri

motivi).

La componente penalizzata potrebbe essere quella

del lavoro dipendente, per la quale si prevedono, nel-

l'arco del trimestre, 540 assunzioni e 770 uscite, vale

a dire circa 230 posizioni di lavoro in meno.

Questo calo è però parzialmente compensato da va-

riazioni positive con riferimento alle altre modalità

contrattuali, per le quali il numero di contratti attivati

dovrebbe superare quello dei contratti in scadenza:

+60 unità è il "saldo" previsto per i contratti in sommi-

nistrazione (interinali), +100 quello delle collabora-

zioni a progetto e +20 quello degli altri contratti di

lavoro indipendente (collaborazioni occasionali e in-

carichi a professionisti con partita IVA).

Disaggregando i dati e considerando sempre sia il

lavoro dipendente che quello atipico, in entrambe le

province molisane si registrano andamenti occupa-

zionali negativi: -20 unità circa a Campobasso e -30

circa ad Isernia.

Concentrando, poi, l’attenzione solo sulle assun-

zioni di lavoratori dipendenti (che rappresentano

circa il 63% della domanda di lavoro totale espressa

dalle imprese molisane), il 55% delle 540 assunzioni

programmate in Molise nel 1° trimestre del 2014 si

concentrerà nei servizi, circa 2 punti in più rispetto al

trimestre precedente. Diminuisce quindi il peso del-

l'industria (costruzioni comprese), che non supererà

il 45% del totale.

Tra i servizi, prevalgono le attività dell'insieme

degli "altri servizi", con 170 assunzioni (il 32% del to-

tale regionale). Seguono le attività collegate al com-

mercio, con 70 assunzioni (12%) e quelle del

turismo-ristorazione (60 unità, l'11%). L'industria

concentrerà 140 assunzioni (il 26% del totale regio-

nale) e le costruzioni 100, ovvero il 19%.

4 TAagliolto19 febbario 2014

Il saldo tra “entrate” e “uscite” stando alle previsioni

Excelsior potrebbe essere negativo per 40 unità

Occupazione, più ombre che luci

Protezione civile,nuovi timori

CAMPOBASSO. Sono 46 gli impie-

gati atipici dei Centri per l'Impiego di

Termoli e Campobasso che dal 1 aprile

perderanno il lavoro. La causa risiede

nella mancanza di fondi europei ero-

gati dalla Regione Molise alla Provin-

cia di Campobasso per il pagamento

degli stipendi. Dal 2000, infatti, la Pro-

vincia detiene le funzioni deputate al

lavoro, su delega della Regione Molise.

Il portavoce di questa emergenza è

l'Assessore al Lavoro Alessandro Di

Labbio: "Viviamo una situazione tra-

gica che avrà delle serie ripercussioni

anche sulla comunità. Il 50% dei ser-

vizi viene svolto proprio dagli interi-

nali e dal 1 aprile non potremmo più

fare affidamento su di loro, per cui

molti processi subiranno dei rallenta-

menti.

Cosa dovremmo dire ai ragazzi che

da dieci anni sono il fulcro di questi

uffici? Come faremo ad assicurare lo

stesso servizio svolto finora se non

avremo personale sufficiente a coprire

le necessità della comunità?

E' uno scaricabarile di colpe, nes-

suno si ritiene responsabile e, nel frat-

tempo, ci saranno 46 disoccupati in più

di cui occuparsi. Io non accetto questo

assoluto silenzio, voglio delle risposte".

La Regione, dal canto suo, sembra

non interessarsi al problema: "C'è una

mancata attenzione alla nuova pro-

grammazione. E' da settembre che

tamponiamo la Regione e l'Assessore

Petraroia e, ad oggi, nessuno ci ha dato

una risposta. Abbiamo bisogno di un

progetto alternativo, di un'anticipa-

zione dei fondi che ci darebbe modo di

creare un progetto ponte per chiudere

la programmazione 2007/2013 ed

aprire la nuova. Il problema è anche

politico: molti uffici della Regione

stanno subendo delle riorganizzazioni

ed i nuovi dirigenti attendono che

l'Amministrazione dia delle direttive

sul da farsi e nel frattempo qui ri-

schiamo di non avere più precari da

stabilizzare. Abbiamo già subìto dei ri-

tardi a causa del cambio al vertice po-

litico, siamo indietro anche con il

sistema informatico visto che la Re-

gione Molise è l'unica a non aver atti-

vato il SIL (sistema informativo del

lavoro), speriamo di non dover dimez-

zare anche i servizi offerti".

I centri per l'Impiego non sono

nuovi a situazioni del genere: "Questa

emergenza va avanti da mesi. A dicem-

bre del 2013 la Provincia di Campo-

basso ha chiesto con forza alla

Regione il pagamento di 1/3 degli sti-

pendi totali arretrati da quattro mesi.

Siamo riusciti a liquidare tutti gli sti-

pendi, per un totale di circa 540mila

euro, solo dopo aver minacciato di in-

dire una conferenza stampa ed una

marcia a Campobasso. Se la situazione

non si risolverà il 1 aprile proporrò

una delibera per rimandare indietro la

delega al lavoro della Provincia e mar-

ceremo su Campobasso".

"Lo scorso anno siamo rimasti senza

stipendio per più di quattro mesi, ma

abbiamo continuato a svolgere il no-

stro lavoro – racconta uno dei ragazzi

del MasterPlan che da aprile non avrà

più il suo impiego – Molto spesso sono

gli stessi disoccupati che si rivolgono a

noi a consolarci e darci un barlume di

speranza sul nostro futuro.

E' un'angoscia quotidiana ed ab-

biamo perso la fiducia".

Centro Impiego, a rischio 46 unitàE' da settembre che la Regione non dà risposte sui fondi europei per la struttura

CAMPOBASSO. I sindacati lanciano un

grido di allarme perché seriamente preoccu-

pati dalla situazione "di immobilismo assurdo

e dai continui rinvii del tavolo della vertenza

dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile,

che di fatto sta rallentando la fase di ricostru-

zione post-sisma ormai iniziata da 12 anni e

che in un momento di grave difficoltà econo-

miche e produttive potrebbe rappresentare

un primo passo verso il rilancio del settore

dell’edilizia e dell’indotto oltre che la salva-

guardia dei posti di lavoro".

Infatti, il tavolo del 17 febbraio, aperto

presso l’ARPC, "improvvisamente e incom-

prensibilmente interrotto a causa delle per-

plessità del Consigliere Delegato Dott.

Salvatore Ciocca va immediatamente riatti-

vato, nel pieno rispetto dell’intesa sindacale

siglata il 13 u.s. presso la Prefettura di Cam-

pobasso, quale sintesi condivisa e transitoria

che ha saputo offrire risposte sia al bisogno

di un celere completamento della ricostru-

zione post-sisma, sia alla tutela del lavoro, dei

lavoratori e al sostegno della ripresa econo-

mica regionale.

E’ immotivata e pretestuosa ogni dilazione

aggiuntiva, oltre che, essere irriguardosa nei

confronti della Delegazione Parlamentare e

del Prefetto di Campobasso. Invitiamo, inol-

tre, il Presidente della Regione Molise ad una

riflessione su quanto sopra denunciato facen-

dosi garante di una risposta immediata". Per

quesrto i sindacati sollecitano la riapertura

del tavolo per tradurre in termini concreti e

attuativi l’Accordo.

I sindacati si dicono preoccupatiper la posizione nuovamente assunta da Ciocca

Page 5: 19 febbraio 2014

Il Molise è a forte rischio sismico, ma non tutto e non

tutti si conformano a questa realtà. La Regione Molise, per

dire, si attarda sulle polemiche della ricostruzione post

terremoto del 31 ottobre 2002, non ne sa venire fuori con

chiarezza, non si convince ancora che la sismicità del ter-

ritorio pretende una politica specifica, un sistema di ge-

stione, un modello comportamentale stabili e

costantemente monitorati.

Difatti, solo nel 2011 con la legge 25 del 9 settembre s’è

decisa a stabilire le procedure per l’autorizzazione sismica

degli interventi edilizi e la relativa vigilanza, nonché le

procedure per la prevenzione del rischio sismico mediante

la pianificazione urbanistica. Vale a dire a distanza di 11

anni dal terremoto, e a distanza di diversi anni dalla legi-

slazione nazionale sulle aree sismiche che sollecitava ade-

guamenti, adattamenti e integrazioni da parte delle Re-

gioni. La materia sismica, delicatissima, attualmente è

racchiusa nella vecchia legge regionale, la numero 20

dell’8 giugno 1996. La legge 25 è stata redatta appunto per

corrispondere all’esigenza di garantire la pubblica inco-

lumità, il riordino della legislazione regionale in materia,

e, in particolare, per corrispondere alla definizione delle

procedure necessarie per costruire secondo criteri e obbli-

ghi antisismici, è stata varata la legge 25/2011. Una legge

importante, quindi.

Fin qui totalmente disattesa perché nessuno alla Re-

gione - sia esso dirigente o amministratore -, ha saputo e

voluto darle seguito con l’adozione del regolamento d’at-

tuazione. Fin qui. Perché da qui in poi, come risulta al cro-

nista, della legge 25 perché sia resa operante, se ne sta oc-

cupando personalmente il direttore dell’area quarta della

Regione Molise, l’ingegnere Rodolfo Cocozza, da poco più

di un mese responsabile anche del Servizio sismico regio-

nale. Se c’era un motivo perché si ricorresse a persone

operative, motivate e preparate, eccolo trovato: l’agibilità

della legge 25, perché finalmente nel Molise, terra a forte

rischio terremoto, si possa intervenire in materia di edili-

zia, di prevenzione del rischio, di vigilanza, di autorizza-

zione, di disciplina e di procedure.

Ovvero a garanzia della pubblica incolumità. Però, son

dovuti passare circa tre anni perché qualcuno se ne occu-

passe. Sono questi rilievi a formare l’immagine plastica

dell’immobilismo, del lassismo, della indifferenza, della

superficialità con cui si vive e si opera all’interno della

struttura regionale superdotata di direttori, di dirigenti e

di direttivi. La Regione Molise: un mastodontico elefante

impantanato. Che nemmeno le sollecitazioni venute dal-

l’esterno, ci riferiamo alle reiterate sollecitazioni del pre-

sidente dell’Associazione Ingegneri e Architetti Molise,

Claudio Pasquale, perché si desse vita ad una nuova legge

regionale sui Lavori pubblici, alla formazione del prezzia-

rio regionale, allo snellimento delle procedure ammini-

strative e al rilancio dei programmi operativi delle opere

pubbliche, sono riuscite a scalfire. Probabilmente trove-

ranno ben altra accoglienza e rispondenza con l’assessore

Nagni e con l’ingegnere Cocozza ai quali, verosimilmente,

il presidente Pasquale si ripromette di rappresentare

anche la necessità che la legge 25 sia uno strumento agile

ed efficace, e non già un ulteriore appesantimento buro-

cratico.

Importante è aver trovato un punto di riferimento, una

volontà, una professionalità, disposti ad impegnarsi.

Manca dunque poco per liberarsi di una vecchia legge (la

20 del 1996) probabilmente anacronistica e insufficiente. Il

tempo di rileggere il testo integrale della legge 25 e di re-

digere il regolamento di attuazione. Sperando che dal no-

vero del consiglio regionale non intervengano il solito

cultore della perdita di tempo, l’adottatore e l’adattatore

delle regole “Cicero pro domo sua”. In questo caso di una

legge, la 25, peraltro mai entrata in vigore.

Dardo

Per accelerare lo sviluppo e il potenziamentodel settore turistico della macroregione Adria-tico-Ionica, occorre investire per migliorare l’ac-cessibilità, i collegamenti e le infrastrutturedell’area, reali e digitali, puntando allo stessotempo su reti e aggregazioni di imprese, forma-zione professionale degli operatori turistici , l’in-tegrazione delle strategie di promozione deiterritori e dei sistemi web e lo sviluppo di un’im-magine coordinata, con la creazione del marchioADRION.Sono alcune delle proposte avanzate dalle

Confesercenti delle regioni adriatiche (Friuli Ve-nezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche,Abruzzo, Molise e Puglia) in una lettera indiriz-zata ai presidenti delle giunte regionali di riferi-mento, contenente proposte e osservazioni perlo sviluppo del turismo nella macroregioneadriatico-ionica“Data l’importanza che la strategia Europea

per la Regione Adriatico Ionica riveste per losviluppo delle aree interessate ed in particolareper lo sviluppo ed il potenziamento del settore

turismo – si legge nella lettera - le Confesercentidelle Regioni Adriatiche ritengono utile portareun loro contributo alla definizione della strategiae delle politiche ed azioni che ne conseguiranno.“Dal momento che la Macroregione non ha

fondi propri, ma è uno strumento di coordina-mento – continuano le Confesercenti - va sot-tolineata e colta la coincidenzadell’approvazione della strategia della Macrore-gione con i nuovi strumenti di programmazioneFSR, FSE e FEASR per il periodo 2014 - 2020 :si tratta di quasi 100 miliardi di euro (circa il 13%in più rispetto a quelli della passata programma-zione) che, se ben utilizzati, rappresentano unaimportante opportunità per il Paese, per le im-prese ed i cittadini”. Le prospettive dell’Euroregione Adriatica al-

l’interno della Macroregione Adriatico-Ionica –spiegano le associazioni di imprenditori – con-templano anche “la preparazione, defini-zione ed armonizzazione di una comunestrategia di sviluppo in campo economicocon particolare attenzione ai settori del

turismo, della pesca e dell’agricoltura”In particolare, scrivono le imprese,

“vanno migliorate ed ottimizzate tutte le azionilegate all’accessibilità internazionale, ma anchenazionale e locale dell’area, sia attraverso l’au-mento di collegamenti aerei internazionali, siaimplementando una politica di trasporti che pri-vilegi il miglioramento delle linee ferroviarie le-gate alle tratte nazionali ed europee dell’areaadriatica di riferimento, oltre che il migliora-mento del sistema dei porti”.“Oltre alle infrastrutture reali – continua il

documento, vanno finanziate come prioritarieanche le infrastrutture o “strade digitali”, labanda larga e ultralarga, anche per superare unritardo che costa caro in termini di competiti-vità. La crescente domanda di connettività delleimprese, dei turisti, dei cittadini ci obbligano achiedere alle autorità, tempi sempre più breviper l’attuazione della prevista copertura dei no-stri territori, come indicato dagli obiettivi del-l’Agenda digitale dell’Unione Europea per il2020.“Riteniamo inoltre strategica la formazione

professionale continua che debba servire comevolano di crescita occupazionale (in particolaregiovanile e femminile) creando anche nuove fi-gure di Promoter Turistici della Destinazione”.

“Le nostre imprese del settore turistico –analizzano le Confesercenti - stanno sperimen-tando forme di aggregazione attraverso retisnelle poco burocratizzate e a basso costo digestione, che fanno leva, a seconda delle Regioni,la cultura, il paesaggio, il golf, i parchi letterari, laspiritualità, i negozi storici, l’enogastronomia ti-pica locale. Tali aggregazioni vanno sostenutenella loro unicità. A questi si aggiungono poi iprogetti trasversali ai cluster, che puntano a po-tenziare target tradizionali o ad attrarne di nuovi: anche in questo caso, occorre sostenere i pro-getti che aggregano gli operatori e li mettono inrete con altri soggetti pubblici e privatiInfine, conclude la lettera, “va fatta una attenta

riflessione sui punti di accoglienza turistica: lapeculiarità delle nostre piccole imprese li rendea breve medio termine le candidate ideale peroffrire una prima rete di informazione e acco-glienza diffusa e qualificata grazie alla conoscenzadelle lingue ed all’utilizzo di un sistema informa-tico dedicato (anche attraverso totem visibili daituristi), ma anche fortemente competente intermini di conoscenza del territorio e della suaofferta di opportunità”.

Il Direttore RegioneIl Presidente ProvincialeDott. Graziano D’Agostino

TAagliolto

519 febbario 2014

Son dovuti passare circa tre anni perché qualcuno si occupasse della pubblica incolumità

Regione Molise: un mastodonticoSe c’era un motivo perché si ricorresse a persone operative, motivate e preparate, eccolo trovato: l’agibilità della legge 25, perché finalmente nel Molise, terra a forte rischio terremoto, si possa intervenire in materia di prevenzione del rischio

L’intervento

Perchè accelerare la macroregioneAdriatico-Ionica

elefante impantanato

Page 6: 19 febbraio 2014

di Massimo Dalla Torre

Ogni città ha le sue zone d’ombra, luo-

ghi che la scarsa o nulla manuten-

zione e il tempo trasformano in micro

discariche sotto gli occhi di tutti. E

Campobasso non fa eccezione. Questo

è l’inizio di un articolo pubblicato sul

sito www.primonumero.it sezione di

Campobasso, a firma della collega Va-

lentina Di Biase. Una passeggiata gior-

nalistica che mette ancora una volta in

risalto come Campobasso, un tempo

città giardino ora è città zerbino. La

collega scrive che non serve allonta-

narsi tanto dal centro per costatare

che l’accumulo di rifiuti e sporcizia

prolifica un po’ ovunque. Una situa-

zione di degrado accentuata dalla

mancanza dei cosiddetti servizi mi-

nimi. I quali, se fossero attivi, e non lo

sono, manterrebbero il decoro e la pu-

lizia del capoluogo dove non sono pre-

senti cestini per la raccolta delle

immondizie. Altra punta di diamante

del degrado il parcheggio nelle vici-

nanze dell’Università dove ci sono di-

versi esempi d’incuria primi fra tutti i

secchi dell’immondizia graffitati,

tant’è che gli oggetti dello scempio

giacciono a terra senza che nessuna

provveda o a smaltirli o a riattarli. Se

poi poco, poco si fa attenzione all’ar-

redo che doveva servire ad abbellire il

parcheggio che avrebbe dovuto risol-

vere lo smaltimento delle autovetture

dal centro, fin troppo intasato,l’occhio

cade inesorabilmente sulle panchine

sfondate, pavimentazione divelta, in-

cultura totale delle piante messe a di-

mora che sono ridotte e scheletri e la

cosa più pazzesca nessuna autovettura

parcheggiata. Come non bastasse a

completare l’opera di degrado il box,

che probabilmente avrebbe dovuto

ospitare i servizi igienici, totalmente

assenti tant’è che è stato trasformato

un “deposito” di ciarpame che grida

allo scandalo. Non è tutto, perché se si

passa nelle vicinanze della stazione

dei treni i bidoni preposti alla raccolta

delle immondizie spesso stracolmi,

sono completamente capovolti tanto

da occupare la carreggiata mettendo a

rischio il passaggio delle autovetture,

nonostante ci sono posti di blocco.

Luogo prodromo dello scenario che si

presenta al terminal degli autobus

struttura mai collaudata dove fanno

bella mostra: porte sfondate per l’ac-

cesso ai piani superiori, ora alloggio di

extracomunitari, oggetto di controlli

da parte delle forze dell’ordine, scritte

oscene, una quantità impressionante

di rifiuti sui marciapiedi rotti che

quando piove o nevica si trasformano

in veri e propri acquitrini o piste da

bob, dove le persone che devono

uscire dal terminal dalla parte che si

affaccia sulla tangenziale, sono co-

strette a fare lo slalom per non essere

investiti da uno schizzo di acque

sporca piuttosto consistente o addirit-

tura non cadere causa la mancanza di

sale che permetterebbe un passaggio

sicuro. Non finisce qui, recita uno slo-

gan pubblicitario televisivo, perché il

lungo elenco delle incurie urbanisti-

che si allunga: hotel Roxy, parcheggio

dell’ex Romagnoli, pinetina di Via Ge-

nova, parco giochi di Villa De Capoa,

già attenzione di altro nostro articolo,

Via Matris e la collinetta Monforte,

tanto per citarne alcune che hanno

trasformato Campobasso in una pat-

tumiera non svuotata nonostante ogni

qualvolta ci si appresta a votare l’eco-

logia, la salvaguardia dell’ambiente e

la cura degli spazi verdi fanno da pa-

drone nelle promesse dei vari candi-

dati che una volta assisi sugli scranni

di palazzo San Giorgio come recita un

detto popolare: “passata la festa gab-

bato lo santo”.

Peccato che i sindaci, e le ammi-

nistrazioni che governo, le cose

migliori le facciano sempre a

pochi mesi dalla scadenza del

mandato popolare. Non fa ecce-

zione il sindaco di Bartolomeo che

ha approvato a febbraio 2014 (il

13 per la precisione) il piano

triennale delle opere pubbliche a

valere fino al 2016. 48 milioni di

euro stanziati di cui 30 dovreb-

bero essere spesi, meglio proget-

tati e appaltati, entro l’anno

corrente. La qualcosa lascia inten-

dere che il sindaco Di Bartolomeo,

che in queste settimane sta racco-

gliendo consensi intorno ad una

sua ricandidatura e il via libera di

Forza Italia (nonostante dal par-

tito continuino a provenire voci

che dicano e confermino l’indi-

zione delle primarie cosiddette ci-

viche, ossia aperte a chiunque

intenda votare), sente di poter-

cela fare e, finalmente, liberato

dalle spire del patto di stabilità,

dimostrare cosa sia capace di

pensare, di progettare e di realiz-

zare. Immaginiamo una impo-

nente attività di lavori pubblici

che oltre a dare risposte ai citta-

dini, dalla viabilità all’arredo ur-

bano, creerebbe occasioni di

nuova occupazione e ossigeno alle

imprese. Una parte di queste idee,

di queste possibilità, di queste

possibili realizzazioni con il segno

di una marcata qualità, le ha fatte

intravedere il consigliere, capo-

gruppo dell’Udc a Palazzo san

Giorgio, Michele Ambrosio, che

nel corso del quinquennio ammi-

nistrativo s’è distinto per origina-

lità delle proposte e per la capa-

cità di difenderle dalle critiche

acritiche, e dalle malevolenze da

marciapiede. Alcune delle sue

idee, a quanto pare, sarebbero in-

cluse tra le 67 schede progettuali

che formano il già detto piano

triennale. Riguarderebbero pre-

valentemente il miglioramento

estetico della città e soluzioni ur-

bane per accentuare il carattere

aggregativo dell’area murattiana.

Un intervento sarebbe la sistema-

zione di Piazza 1° maggio nel-

l’area industriale là dove si allarga

a dismisura ad invitare la canaliz-

zazione del traffico e un arredo

fatto di aiuole, piantumazioni di

pregio e, perché no, un monu-

mento ai lavoratori. Intervento

necessario, logico, diremmo im-

procrastinabile, per dare un carat-

tere urbano a ciò che attualmente

è un’area corrispondente a una

sommatoria indistinta di fabbri-

cati, capannoni, ed esercizi com-

merciali e del tempo libero.

Lasciarla nella attuale condizione

di anarchia, per l’amministrazione

comunale significherebbe perma-

nere nell’atteggiamento di di-

stacco dalla realtà. Ambrosio,

d’altronde, si è cimentato spesso e

volentieri contro questa tendenza

a non considerare l’urgenza di

correggere vecchi andazzi, distra-

zioni e assuefazioni che denotano

soprattutto scarsa cultura ammi-

nistrativa e scarsa pratica estetica.

Altra idea accettata e fatta pro-

getto è quella di che vuole ren-

dere un'unica platea le piazze

antistanti e retrostanti Palazzo

san Giorgio: un’unica area pedo-

nabile, con spazi verdi attrezzati,

e la valorizzazione architettonica

e funzionale del Municipio. Noi

addirittura avremmo pensato di

inglobare anche il distretto mili-

tare in attesa che venga restituito

all’uso e alle attività civili. Com’è

noto, l’ufficio patrimonio sta cu-

rando la pratica che dovrebbe

portare a questa conclusione.

Dardo

I Finanzieri del Comando Provinciale di

Campobasso hanno concluso una complessa

attività di verifica fiscale nei confronti di una

società cooperativa operante nel settore della

produzione e vendita di prodotti dolciari.

L’attività era operativa negli anni scorsi al-

l’interno di un carcere della Provincia e si av-

valeva anche delle prestazioni lavorative di

alcuni detenuti. I prodotti erano destinati alla

vendita sia all’interno della stessa Casa Cir-

condariale, sia all’esterno, nei normali canali

commerciali. La ricostruzione investigativa

operata dalle Fiamme Gialle ha interessato

ben quattro annualità (dal 2010 al 2013), con-

sentendo di accertare ricavi non dichiarati

per oltre 600mila Euro. Ulteriori specifiche

violazioni sono state individuate in materia di

presentazione di dichiarazioni obbligatorie

(Iva, Imposte dirette e sostituto d’imposta),

nonché con riferimento all’omessa tenuta di

scritture contabili e di libri sociali, in un più

ampio contesto ispettivo esteso anche ad altre

sedi della Cooperativa.

619 febbraio 2014 Campobasso

Cosa rimane di Campobasso?

Febo Conti direbbe: chissà chi lo sa

Ricavi non dichiaratiper 600mila euro

Nel mirino delle FiammeGialle una cooperativache produceva e vendevadolci e biscotti, ma che ha occultato redditi per 4 annualità

Una imponente attività di lavori pubblici che oltre a dare risposte ai cittadini, dalla viabilitàall’arredo urbano, creerebbe occasioni di nuova occupazione e ossigeno alle imprese.

Una parte delle realizzazioni con il segno di marcata qualità, le ha fatte il consigliere, capogruppo dell’Udc a Palazzo san Giorgio, Michele Ambrosio

Il piano triennale delle opere pubbliche àncora di salvezza dell’amministrazione Di Bartolomeo

Page 7: 19 febbraio 2014

Un incontro interlocutorio ma non decisivo

quello che si è tenuto l’altro ieri pomeriggio

tra i vertici dei partiti di centrodestra per fare

il punto della situazione in vista delle comu-

nali di maggio. La strategia ancora non è

ben definita ma, salvo ripensamenti, pare

proprio che non saranno i cittadini a sce-

gliere il candidato attraverso le primarie, il

che significa che la coalizione di centrodestra

dovrebbe convergere su un’unica candida-

tura forte e in grado di mettere d’accordo

tutte le forze moderate. Il nome ancora non è

emerso anche perché, prima di tirar fuori gli

eventuali assi dalla manica, bisogna ancora

sciogliere il nodo Di Bartolomeo. Il sindaco in

carica , infatti, non ha alcuna intenzione di

fare un passo indietro ed è pronto alla rican-

didatura con o senza il sostegno dei partiti

perché, come ha ribadito più volte, solo i cit-

tadini, analizzando il suo mandato e le atti-

vità svolte in questi cinque anni, possono

premiarlo rieleggendolo o decidere di boc-

ciarlo. Considerando, dunque , la posizione

inamovibile di Di Bartolomeo la coalizione di

centrodestra pare abbia due possibilità: la-

sciare che Di Bartolomeo si candidi da solo e

puntare su un altro nome a cui, tra l’altro, si

sta già pensando da tempo , oppure decidere

di sostenere Di Bartolomeo come unico rap-

presentante del centrodestra. Dopo il con-

fronto locale che ha fatto emergere i diversi

punti di vista, a determinare quella che poi

sarà la scelta finale dovrebbero essere i ver-

tici romani.

Teresa Manara

Potrebbero farcela i “sinistri” della cultura molisana, Stefano Sabelli e Antonio Ruggieri,a mettere mani e piedi nel Teatro Savoia. Hanno certamente dalla loro parte buone esolide motivazioni e competenza di palcoscenico (Sabelli), eppoi sono proprio gli ultimi in-tellettuali col bernoccolo di vivere e guadagnare facendo gli operatori culturali, che possonoin una qual misura nobilitare il governo regionale e mettere da parte le improvvisazioni deldelegato regionale alla cultura, Domenico Ioffredi. Sapientemente, da uomini di sinistra,stanno valorizzando la cooperazione e, nel caso specifico, Confcoperative Molise mai, mamai, così sbilanciata sul fronte culturale. Dedita com’è stata a ben altre produzioni e a benaltri settori. Non è parso vero, pertanto, al presidente di Federcultura trovare un ambito cosìsolido da cui partire all’attacco delle paranoie provinciali e regionali che hanno steso al tap-peto la Fondazione Teatro Savoia e stanno per mettere al tappeto la Fondazione MoliseCultura. Un attacco studiato a tavolino, nei modi e nei tempi giusti. Infatti, solo qualche set-timana fa, da queste colonne, abbiamo dato notizia della stesura di un protocollo d’intesatra la Regione Molise e la Provincia in cui è previsto che la Fondazione Teatro Savoia con-fluisca nella Fondazione Molise Cultura e il Teatro Savoia venga ceduto in comodato d’usogratuito alla Regione per 9 anni. Protocollo steso e appena sottoscritto. L’intrusione di Con-fcoperative e di Federcultura mira a disarticolarlo definitivamente, ad ampliare il caso, a farloesplodere per crearsi lo spazio necessario per entrare nel merito di una loro propria pro-posta “per garantire e risolvere la crisi del Teatro Savoia” e per “delineare una prospettivadi ripresa del Teatro Savoia e delle attività teatrali molisane”. Lo diranno domani mattina,alla ore 11, nel corso di una conferenza stampa presso la sede di Confcoperative in Via NinaGuerrizio a Campobasso. Dicono si tratti di una proposta realistica e fattiva, calibrata suinuovi indirizzi dettati dalla direttiva “Valore Cultura” del ministro Bray, per ciò che concernel’erogazione delle risorse del Fondo Unico dello Spettacolo. Un modo come un altro per di-mostrare l’abissale differenza tra l’ignoranza della struttura pubblica molisana e la dina-micità della struttura privata nel settore e nella produzioni culturali.

719 febbraio 2014Campobasso

AUGURIAUGURI

VERSO IL VOTO.

Frattura e De Matteisfirmano il protocollo

Conferenza stampa domani mattina, alla ore 11, presso la sede di Confcoperativein Via Nina Guerrizio a Campobasso

Mirano a disarticolare il protocollo d’intesa traRegione Molise e Provincia di Campobasso

Fondazione Teatro Savoia in Fondazione Molise Cultura, intesa sulla fusione

Primarie, centrodestra verso un ripensamento

Intesa tra il presidente della

Regione Molise, Paolo di Laura

Frattura, e il presidente della

Provincia di Campobasso, Rosa-

rio De Matteis, per il salvataggio

e il rilancio delle attività artisti-

che e culturali del Teatro Savoia

di Campobasso. Nel pomeriggio

di oggi, a Palazzo Vitale, la firma

del protocollo per la fusione della

Fondazione Teatro Savoia nella

Fondazione Molise Cultura. Pre-

sente alla sottoscrizione, anche il

consigliere regionale delegato,

Nico Ioffredi. Un primo atto attra-

verso il quale la Regione e la Pro-

vincia di Campobasso intendono

dare continuità alle attività intra-

prese dalle due Fondazioni, così

da evitare la dispersione del pa-

trimonio di competenze tecniche

e capacità artistiche e culturali

conseguite dalla Fondazione Tea-

tro Savoia, nonché scongiurare

che il teatro stesso rimanga un

immobile inutilizzato con rischio

di deperimento. "Con il presi-

dente De Matteis - così la soddi-

sfazione del governatore Paolo

Frattura -, abbiamo definito un

percorso che ci consentirà di

avere una sola Fondazione depu-

tata alle attività culturali. Attra-

verso la fusione delle due

Fondazioni mettiamo in sicurezza

un contenitore straordinario, il

Teatro Savoia di Campobasso".

Plauso pieno anche da parte del

presidente Rosario De Matteis.

"Dico grazie alla Regione per la

sensibilità dimostrata: siamo qui

oggi a dare forma a quell'unità di

intenti che ci ha consentito di in-

dividuare la soluzione per un

problema molto serio che si pro-

spettava con la chiusura del Tea-

tro Savoia. La firma di questo

protocollo di intesa - ha precisato

il presidente di Palazzo Magno -,

è un primo passo importante che

dovrà adesso essere ratificato dal

Consiglio provinciale di Campo-

basso, cui spetta di diritto l'ultima

parola".

Confcoperative Molise e Federcultura all’attaccodel Teatro Savoia

Gioia nelle famiglie

Gavasci-Ianniciello per la nascita

della piccola Francesca.

Il primo pianto è stato gioiosa

musica per le orecchie dei suoi

cari. Una bella bambina

di 3 chili 760 grammi per

la felicità di mamma Cinzia

e di papà Antonello. Auguri

ai nonni materni, Bruno e Dina,

a quelli paterni, agli zii

e familiari tutti.

Auguroni da Pino Saluppo

e dalla redazione tutta

de La Gazzetta del Molise.

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www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA

ANNO X - N° 41 - MERCOLEDÌ 19 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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ISERNIA. Raggiunto l’accordo presso la

Prefettura di Isernia che posticipa la vi-

genza dell’intesa sulla tutela del reddito

dei lavoratori Ittierre fino alla pronuncia

del Tribunale, raccordando in tal modo

questo periodo a quello successivo co-

perto dalla cassa straordinaria per proce-

dura concorsuale per 12 mesi. Accolti ieri

presso la sede dell’Ispettorato del Lavoro

Provinciale di Campobasso dieci ricorsi di

dipendenti Codisal che chiedevano la re-

trocessione in Solagrital – Gam. Firmato

sempre nella giornata di ieri l’accordo

sindacale presso l’Assessorato al lavoro

per collocare in cassa straordinaria per 12

mesi a tutela di 81 dipendenti di Arena

Surgelati – Mare pronto di Termoli.

In mattinata è tornato a riunirsi il tavolo

negoziale per la vertenza sulle Comunità

Montane presso l’Assessorato al Lavoro

con le rappresentanze sindacali, il com-

missario Dott. Enrico Papa, i segretari

degli Enti ed i dirigenti preposti delle

strutture regionali. Entro dieci giorni sarà

completata la ricognizione sui bisogni

connessi alla funzionalità delle Comunità

Montane, sul personale e sui processi di

mobilità attivate verso altre amministra-

zioni pubbliche. L’obiettivo rimane quello

di semplificare l’organizzazione del si-

stema delle autonomie locali sul territorio

salvaguardando gli stessi territori e tute-

lando il personale. Sempre presso l’Asses-

sorato al Lavoro, nel pomeriggio del 17

febbraio e in mattinata sono proseguiti gli

incontri con le organizzazioni sindacali di

settore e con gli Enti Accreditati della For-

mazione Professionale per trattare la ver-

tenza degli 80 operatori storici per i quali

scade il progetto in corso il 31 marzo pros-

simo e che si sono visti recapitare le let-

tere di preavviso di licenziamento. Le

parti stanno definendo possibili soluzioni

contrattuali alternative alla rescissione

del rapporto di lavoro valorizzando com-

petenze pregresse in materia di orienta-

mento, formazione e intermediazione

della manodopera.

1119 febbraio 2014Isernia

ISERNIA. Scoperta, stupore, mera-

viglia, apprezzamento. Le emozioni

suscitate nei visitatori che domenica

pomeriggio hanno aderito alla XXV

Giornata internazionale della Guida

Turistica visitando Pietracupa. Da Ter-

moli a Campobasso passando per

Isernia, molti molisani provenienti da

ogni angolo della regione non si sono

fatti sfuggire l’occasione per scoprire

uno dei borghi rupestri più belli del

Molise approfittando della presenza di

una guida abilitata che li ha accompa-

gnati gratuitamente nella visita. Un

intero pomeriggio trascorso nei vicoli

del borgo, nel Museo Civico dei Ri-

cordi, tra la chiesa madre e quella ru-

pestre, nelle grotte del costituendo

Museo della Rupe aperte in via ecce-

zionale, nella mostra dei pietracupesi

nel mondo. Ad accompagnare i visita-

tori l’amministrazione comunale al

completo, sindaco Camillo Santilli in

testa, e il parroco don Orlando Di

Tella. Agnese Genova, guida abilitata,

ha fornito spiegazioni illustrando le

caratteristiche paesaggistiche, stori-

che, artistiche e culturali. “Lo ha fatto

con stile, garbo e professionalità, tra-

smettendo passione e amore per il suo

lavoro. Ci ha fatto riflettere sull’impor-

tanza del ruolo della guida turistica,

prezioso biglietto da visita di una lo-

calità” hanno commentato all’unisono

i partecipanti, entusiasti della visita.

Obiettivo dell’iniziativa, riuscitissima

a Pietracupa, porre l’accento su un

mestiere antico, da sempre caratteriz-

zato da una speciale propensione alla

comunicazione da parte di una profes-

sionista, la guida appunto, in grado di

offrire un prodotto culturale di altis-

sima qualità, che scaturisce da pro-

fonde conoscenze del territorio,

acquisite in anni di studio e lavoro e

testate da un esame. Alla XXV Gior-

nata internazionale della Guida Turi-

stica tenutasi a Pietracupa non è

voluto mancare il consigliere regio-

nale delegato al Turismo, Domenico Di

Nunzio, che ha seguito la visita nel

paese della Morgia. Il rappresentante

di Palazzo Moffa ha lodato la manife-

stazione, ha espresso apprezzamento

per le guide turistiche abilitate che

fino al 23 febbraio assicureranno vi-

site gratuite sul territorio regionale e

parlato dell’importanza dello sviluppo

turistico per la crescita del Molise. “Si

sta lavorando per sviluppare un per-

corso celestiniano che potrebbe coin-

volgere anche Pietracupa” ha

assicurato il consigliere che ha an-

nunciato un importante workshop tu-

ristico in primavera con buyers italiani

ed esteri. Da Isernia, invece, un

gruppo di circa quaranta persone si è

mosso alla volta del Castello di Gam-

batesa e Tufara, dove si è tenuta nel

pomeriggio la parata delle maschere

zoomorfe più interessanti d’Italia. Il

tour è stato organizzato dalla guida

Barbara Avicolli e tra i protagonisti ha

annoverato anche la partecipazione di

Michelle Huismans, ricercatrice olan-

dese, in Molise per una borsa di stu-

dio: “E’ stata una giornata

indimenticabile – ha dichiarato la gio-

vane biologa – soprattutto l’evento di

Tufara ha suscitato in me grandi emo-

zioni. Non è stato come assistere al

classico spettacolo, ma la cosa gran-

diosa è stato poterne diventare parte

integrante. In Olanda non abbiamo

questo tipo di tradizioni. Sono felice di

aver avuto questa opportunità di co-

noscere il territorio molisano”. Ap-

prezzamenti anche da parte degli

isernini che hanno aderito al tour:

“senza questa proposta di viaggio non

avremmo mai avuto la possibilità di

conoscere la grandezza dei significati

degli affreschi del castello di Gamba-

tesa. Siamo tutti soddisfatti. Evviva il

Molise, evviva le sue guide”. Altre vi-

site nel fine settimana appena tra-

scorso sono state tenute dalla guida

turistica Giovanna Falasca al museo e

alle chiese dell’incantevole borgo di

Baranello e a Campobasso. Complice

il bel tempo, finora la manifestazione

organizzata da alcune guide abilitate

del Molise sta riscuotendo attenzione

e successo. Fino al 23 febbraio, in pro-

gramma ancora tante opportunità per

residenti, turisti e curiosi per la sco-

perta di autentiche meraviglie.

Almeno fino al pronunciamento del Tribunale di Isernia i lavoratori avranno diritto alla Cigs

Capracotta si appresta a vivere un altro indi-

menticabile momento della propria storia. L’in-

tera comunità il 19 febbraio prossimo

festeggerà con sobrietà, ma anche con l’allegria

che merita un simile evento, i 100 anni di vita

del locale Sci Club. Il sodalizio, infatti, prese vita

proprio il 19 febbraio 1914, a casa del dott. Tom-

maso Conti il quale offrì agli altri diciotto soci

fondatori un sontuoso banchetto. Uno dei so-

dali, il giudice Giorgio Borella, napoletano, com-

pose l’inno degli sciatori che fu poi musicato dal

maestro Alfonso Falconi, capracottese, profes-

sore al conservatorio di Napoli. Fu così che, gra-

zie all’intraprendenza di 19 uomini, lo Sci Club

Capracotta cominciò a muovere i suoi primi

passi nel panorama dello “ski”. A distanza di 100

anni la comunità capracottese si accinge a fe-

steggiare l’evento, memore e soprattutto fiera di

ciò che il sodalizio sportivo ha rappresentato in

questo suo “primo” secolo di vita.

Questo il programma della manifestazione.

Ore 17,30 – Raduno in Piazza Gianturco;

Ore 18,00 – Sfilata per le vie del paese, con ac-

compagnamento della banda degli Alpini di

Sant’Agapito;

Ore 19,00 – Conclusione della sfilata nei locali

dello Sci Club e pasta party.

Il coro parrocchiale “Il Principalone” di Ca-

pracotta intonerà “l’Inno degli Skiatori”. A se-

guire il taglio della speciale torta preparata per

l’evento, quindi trasferimento alla Palestra co-

munale per proseguire la serata con canti e

balli.

Sci Club Capracotta

Presidente, Michele Conti

“Capracotta 2014”

Presidente, Agostino Angelaccio

Comune di Capracotta

Sindaco, Antonio Vincenzo Monaco

Lo Sci Club Capracottacompie 100 anni Oggi una grande festa per ricordare l’evento. Il sodalizionacque il 19 febbraio 1914

Visite guidate, ottimi i risultati

Ittierre, salvi i redditi

Il tour nell'ambito della giornata delle guide turistiche

Fino al 23 febbraio si replica

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TERMOLI – Con contratto di programma 1994/2000 tra il Ministero deiTrasporti della navigazione e Ferrovie dello Stato s.p.a. è stato finanziatoil completamento del raddoppio della linea ferroviaria Bologna – Lecce neltratto Termoli-Foggia, in particolare il tratto Termoli-Lesina per circa 36Km dei quali 16 Km in territorio molisano. In data 28/01/2003 è stato av-viato l’iter autorizzativo con invio del relativo progetto definitivo, a se-guito del quale in data 4 agosto 2005 è stato sottoscritto un Protocollod’Intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Ministero delle Infra-strutture e dei Trasporti, Regione Molise, Comune di Termoli e Rete Fer-roviaria Italiana, inerente al “Raddoppio della Tratta ferroviariaTermoli-Lesina – tratto molisano Termoli-Chieuti”. Nel protocollo d’Intesasi concordava, ai fini dell’accettazione del raddoppio: la delocalizzazionedella sottostazione elettrica e spostamento degli elettrodotti in zona Cro-cifisso; la messa a disposizione di aree della società Rfi in ambito stazione;la sistemazione complessiva della stazione ferroviaria di Termoli con mi-glioramenti della sua accessibilità e funzionalità con l’accesso a piazza sta-zione; la realizzazione di attraversamenti per il ripristino della continuitàurbanistica a sud della città di Termoli. In data 27/10/2006, ai fini di poteravviare le procedure per il raddoppio della tratta Termoli (e) – Lesina (e),tra il Ministero delle Infrastrutture, il Comune di Termoli e la Rete Ferro-viaria Italiana S.p.A., gli interventi indicati nell’originario protocollo d’in-tesa, sono stati dettagliati con apposito Atto Integrativo al ProtocolloD’Intesa. In particolare RFI si impegnava a: delocalizzare le proprie strut-ture manutentive e impiantistiche ubicate nella stazione di Termoli com-presi i fasci binari non strettamente connessi al servizio viaggiatori (ufficidegli impianti tronco lavori), con relative pertinenze; delocalizzare la sot-tostazione elettrica comprensivi di binari, platee ed impianti vari, da allo-care nelle aree stazioni di Guglionesi e Chieuti; in dipendenza di dettedelocalizzazioni si rendevano disponibili aree ed immobili, non più utiliz-zabile da RFI. Il Consiglio Comunale, con delibera n. 2 del 09/03/2007, hastabilito che il Comune di Termoli ha fatto proprio il Protocollo d’Intesadel 27/06/2006, approvandolo in ogni sua parte. Successivamente è per-venuta la nota di Italferr del Gruppo Ferrovie della Stato Italiane, del25/02/2013 prot. ACS.BAFA.0012702.13U ed è stata acquisita al proto-collo generale in data 28/02/2013 al n. 7106, nella quale è stato inviato il

progetto preliminare relativo alla “Linea Pescara-Bari:raddoppio Termoli (e)-Lesina (e)” per richiesta parereda sottoporre a valutazione in occasione della confe-renza di servizi da convocarsi presso il Ministero delleInfrastrutture. Successivamente è pervenuta la nota delMinistero delle Infrastrutture del 22/04/2013 prot.11825 acquisita al protocollo generale del Comune diTermoli in data 23/04/2013 al n. 13794 con la quale siconvocava la conferenza di servizi per le valutazioni edacquisizione pareri; si è preso quindi atto che in talecircostanza il Comune di Termoli ha consegnato il pa-rere favorevole condizionandolo al rispetto degli impe-gni assunti in sede di stipula del protocollo d’intesa erelativo atto integrativo, oltre la proposta di delocaliz-zazione della stazione ferroviaria; è stato verificato chela rete ferroviaria esistente taglia di netto il territoriocomunale creando non pochi disagi alla popolazione,

nonché, rende difficile e poco razionale e funzionale lo sviluppo urbani-stico della città e la sua pianificazione, la cui soluzione è lo spostamentodell’intera rete ferroviaria al di fuori dell’ambito cittadino localizzandolain prossimità dell’autostrada e tangenziale che a loro volta tagliano lostesso territorio; si è tenuto conto che il raddoppio delle linea ferroviaria,se per un verso garantisce una diminuzione dei tempi di percorrenza, gra-verebbe ulteriormente sul territorio comunale con una maggiore pre-senza di opere aumentando l’inquinamento acustico che già inficiafortemente il centro della città; è stato quindi considerato che tale situa-zione non giova alla città di Termoli, ma inficia fortemente sulla vivibilitàdella stessa; visto quindi l’atto di significazione, diffida ed interpello noti-ficato il 26/07/2013, col quale le soc. FS spa-Rfi Spa e Fssu Srl hanno dif-fidato il Comune di Termoli alla restituzione delle aree occupate per ilparcheggio di via Campania e di via Duca degli Abruzzi, a seguito del qualecon incontri tenutisi presso la sede delle ferrovie a Roma, non è si è ar-rivato ad un formale accordo nonostante il Comune di Termoli abbia evi-denziato che le stesse Ferrovie, in occasione della realizzazione delfabbricato in prossimità di via Campania, hanno trasformato l’edificio de-stinato a servizi ed alloggi regolarmente venduti a privati senza aver legit-timata la modifica di destinazione, si è arrivati alla deliberazione cheesprime parere non favorevole al raddoppio ferroviario in oggetto.

1219 febbraio 2013 Termoli

Le fasi che hanno portato la Giunta al parere negativo

Raddoppio ferroviario, Sel incontra FratturaTERMOLI - Sel Termoli ha in-

contrato il Presidente del Mo-

lise per avere informazioni sul

progetto di alta velocità e per

fare alcune proposte riguardo la

trattativa con la Rete Ferrovia-

ria Italiana. Frattura ha dato ga-

ranzie sul futuro di Termoli

prendendo l'impegno esplicito

di escludere l'alta velocità sulla

tratta attuale. "Termoli non puó

diventare uno scalo merci – ha

detto Sandro d’Onofrio -, il pas-

saggio in pieno centro di decine

di treni al giorno che non fanno

scalo già oggi frena lo sviluppo

turistico, e deturpa la città.

L'alta velocità e il raddoppio di

binario finirebbe di distruggere

ció che c'è e per questo va pro-

gettata lontana dal mare, paral-

lela all'autostrada. Ma la destra

non pensi di fare speculazione

edilizia con i loro cantieri not-

turni, i terreni che si dovessero

liberare devono essere destinati

a servizi, verde e spazi pubblici,

non certo a palazzine e colate di

cemento, abbiamo bisogno di

trasformare Termoli in un luogo

veramente bello in cui vivere e

da visitare, una città di cui es-

sere orgogliosi!".

Raddoppio ferroviario: la giuntaesprime parere non favorevoleTermoli – La Giunta comunale ha approvato

una delibera con la quale ha espresso parerenon favorevole al raddoppio della “Linea Pe-scara - Bari: raddoppio Termoli (e) - Lesina (e)”,salvo l’assunzione di formale impegno circa, inprimo luogo, la delocalizzazione dell’intera reteferroviaria e della relativa stazione fuori del-l’ambito cittadino, e cioè in prossimità dell’au-tostrada e tangenziale, cosi come già avvenutonella vicina Lesina, o in subordine il rispettodegli impegni assunti in sede di stipula del Pro-tocollo d’Intesa e relativo Atto Integrativo, oltrealle definitiva risoluzione delle problematicherelative alle aree occupate per opere pubbliche."Nella delibera approvata - ha dichiarato il sin-daco Di Brino - abbiamo ribadito le posizionigià espresse nel corso di diversi e ripetuti incon-tri tenutisi presso la sede di Ferrovie dello Statoe presso il Ministero delle Infrastrutture aRoma, sottolineando cioè la richiesta delle co-siddette opere compensative che non sonostate, però, considerate o ritenute ammissibili.L'atteggiamento di chiusura di Ferrovie delloStato, che costituisce un vero e proprio dietro-front rispetto agli impegni assunti nel Protocollod'Intesa e nell'Atto Integrativo, appare sincera-mente non comprensibile, soprattutto rispettoalla disponibilità espressa dal Comune di Ter-moli a voler sanare le situazioni pendenti. Suquesta decisione saremo intransigenti e ci pia-cerebbe che le altre amministrazioni comunalicoinvolte comprendessero che la nostra non èuna battaglia campanilistica o di principio, madi sostanziale e reale volontà di voler salva-guardare i diritti di un territorio che non puòessere più considerato da nessuno come luogodi conquista". Per opportuna conoscenza si ri-portano qui di seguito le tappe della vicendarelativa al raddoppio ferroviario, che hannoportato alla delibera di ieri. Con contratto di programma 1994/2000

tra il Ministero dei Trasporti della navigazionee Ferrovie dello Stato s.p.a. è stato finanziato ilcompletamento del raddoppio della linea fer-roviaria Bologna – Lecce nel tratto Termoli-Fog-gia, in particolare il tratto Termoli-Lesina percirca 36 Km dei quali 16 Km in territorio mo-lisano. In data 28/01/2003 è stato avviatol’iter autorizzativo con invio del relativo pro-getto definitivo, a seguito del quale in data 4agosto 2005 è stato sottoscritto un Protocollod’Intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Mi-nistri-Ministero delle Infrastrutture e dei Tra-sporti, Regione Molise, Comune di Termoli eRete Ferroviaria Italiana, inerente al “Raddop-pio della Tratta ferroviaria Termoli-Lesina –tratto molisano Termoli-Chieuti”. Nel protocollod’Intesa si concordava, ai fini dell’accettazionedel raddoppio: la delocalizzazione della sotto-

stazione elettrica e spostamento degli elettro-dotti in zona Crocifisso; la messa a disposizionedi aree della società Rfi in ambito stazione; lasistemazione complessiva della stazione ferro-viaria di Termoli con miglioramenti della suaaccessibilità e funzionalità con l’accesso apiazza stazione; la realizzazione di attraver-samenti per il ripristino della continuità urba-nistica a sud della città di Termoli.In data 27/10/2006, ai fini di poter avviare

le procedure per il raddoppio della tratta Ter-moli (e) – Lesina (e), tra il Ministero delle In-frastrutture, il Comune di Termoli e la ReteFerroviaria Italiana S.p.A., gli interventi indicatinell’originario protocollo d’intesa, sono stati det-tagliati con apposito Atto Integrativo al Proto-collo D’Intesa. In particolare RFI si impegnavaa: delocalizzare le proprie strutture manuten-tive e impiantistiche ubicate nella stazione diTermoli compresi i fasci binari non stretta-mente connessi al servizio viaggiatori (ufficidegli impianti tronco lavori), con relative perti-nenze; delocalizzare la sottostazione elettricacomprensivi di binari, platee ed impianti vari,da allocare nelle aree stazioni di Guglionesi eChieuti; in dipendenza di dette delocalizzazionisi rendevano disponibili aree ed immobili, nonpiù utilizzabile da RFI.Il Consiglio Comunale, con delibera n. 2 del

09/03/2007, ha stabilito che il Comune di Ter-moli ha fatto proprio il Protocollo d’Intesa del27/06/2006, approvandolo in ogni sua parte.Successivamente è pervenuta la nota di Italferrdel Gruppo Ferrovie della Stato Italiane, del25/02/2013 prot. ACS.BAFA.0012702.13Ued è stata acquisita al protocollo generale indata 28/02/2013 al n. 7106, nella quale èstato inviato il progetto preliminare relativo alla“Linea Pescara-Bari: raddoppio Termoli (e)-Le-sina (e)” per richiesta parere da sottoporre avalutazione in occasione della conferenza diservizi da convocarsi presso il Ministero delleInfrastrutture.Successivamente

è pervenuta lanota del Ministerodelle Infrastrutturedel 22/04/2013prot. 11825 acqui-sita al protocollogenerale del Co-mune di Termoli indata 23/04/2013al n. 13794 con laquale si convocavala conferenza diservizi per le valu-tazioni ed acquisi-zione pareri; si è

preso quindi atto che in tale circostanza il Co-mune di Termoli ha consegnato il parere favo-revole condizionandolo al rispetto degli impegniassunti in sede di stipula del protocollo d’intesae relativo atto integrativo, oltre la proposta didelocalizzazione della stazione ferroviaria; èstato verificato che la rete ferroviaria esistentetaglia di netto il territorio comunale creandonon pochi disagi alla popolazione, nonché,rende difficile e poco razionale e funzionale losviluppo urbanistico della città e la sua pianifi-cazione, la cui soluzione è lo spostamento del-l’intera rete ferroviaria al di fuori dell’ambitocittadino localizzandola in prossimità dell’au-tostrada e tangenziale che a loro volta taglianolo stesso territorio; si è tenuto conto che il rad-doppio delle linea ferroviaria, se per un versogarantisce una diminuzione dei tempi di per-correnza, graverebbe ulteriormente sul territo-rio comunale con una maggiore presenza diopere aumentando l’inquinamento acusticoche già inficia fortemente il centro della città; èstato quindi considerato che tale situazionenon giova alla città di Termoli, ma inficia forte-mente sulla vivibilità della stessa; visto quindil’atto di significazione, diffida ed interpello no-tificato il 26/07/2013, col quale le soc. FS spa-Rfi Spa e Fssu Srl hanno diffidato il Comune diTermoli alla restituzione delle aree occupateper il parcheggio di via Campania e di viaDuca degli Abruzzi, a seguito del quale con in-contri tenutisi presso la sede delle ferrovie aRoma, non è si è arrivato ad un formale ac-cordo nonostante il Comune di Termoli abbiaevidenziato che le stesse Ferrovie, in occasionedella realizzazione del fabbricato in prossimitàdi via Campania, hanno trasformato l’edificiodestinato a servizi ed alloggi regolarmente ven-duti a privati senza aver legittimata la modificadi destinazione, si è arrivati alla deliberazioneche esprime parere non favorevole al raddop-pio ferroviario in oggetto.

Page 13: 19 febbraio 2014

Da due giorni 31enne

non da sue notizieSAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI – Da

due gioni un 31enne termolese si è allonta-

nato da casa e non da più sue notizie. Ieri po-

meriggio familiari ed amici hanno battuto i

boschi alla periferia di San Giacomo degli

schiavono dove pare che l’uomo avesse detto

di recarsi. Della situazione sono stati avvisati

i carabinieri della Compagnia di Termoli che

entro oggi, come per legge, dovrebbero rice-

vera la denuncia di scomparsa, per poi dira-

mare le ricerche ufficiali. Parenti ed amici

hanno sottolineasto che non ci sarebbero

motivi per i quali il 31enne fosse indotto ad

allontanarsi da casa.

1319 febbraio 2014Termoli

LARINO – Una cooperativa

che opera nel settore della

produzione e vendita di pro-

dotti dolciari, che negli scorsi

anni era attiva nella casa cir-

condariale di Larino ha evaso

le tasse per un ammontare di

600mila euro. A scoprirlo la

Guardia di Finanza della

Compagnia di Campobasso al

termine di una complessa e

difficile indagine. Le Fiamme

gialle hanno accertato redditi

non dichiarati per gli anni

compresi dal 2010 al 2013. La

coperativa che nel carcere di

Larino si avvaleva anche della

prestazione di alcuni detenuti, una volta prodotti com-

mertcializzava i dolci sia nella stessa Casa circondariale

che all’esterno della struttura carceraria. In unìispezione

allargata anche in altre sedi della cooperativa la Finanza

ha rilevato altre violazioni nella presentazione di dichia-

razioni obbligatorie (Iva, imposte dirette e sostituto d’im-

posta), e in riferimento alla mancanza di scritture

contabili e di libri sociali.

GUARDIALFIERA – Sono

aperte le iscrizioni al tessera-

mento associativo per il 2014 al

Centro Studi Molise 2000. Le

quore sono: per i soci onorari 25

euro, per i sostenitori 50 euro. I

versamenti si possono effet-

tuare sul c/c postale n°

14.396.865 Centro Studi Molise

2000, oppure bonifico o assegno

bancario

Codice IBAN: IT25 A076 0103

4396 865, o direttamente in

busta all'economo Raimondo

Lafratta. Intanto per giovedì 6

marzo alle 17, è convocata l’as-

semblee generale dei soci,

presso i locali di Palazzo Loreto.

All’ordine del giorno: l’approva-

zione del Bilancio consuntivo

anno 2013; Tentativi tesi a supe-

rare lo "statu quo" delle attività;

Valutazioni e proposte; Istrutto-

ria ali' Unesco per l'ammissione

della Porta

Santa al Patrimonio immate-

riale dell'umanità.

LITORALE – La Capitaneri di Porto venerdì 21 febbraio alle ore 9

effettuerà una chiamata per un marittimo con qualifica di marinaio

da imbarcare a Bordo del motopesca “Adriana III” iscritto nei registri

navi minori e galleggianti della Capitaneria di porto di Termoli, abili-

tata alla pesca costiera locale. Il marittimo interessato dovrà presen-

tarsi presso l’ufficio della Capitaneria di porto munito di: Libretto di

navigazione di 1a categoria o foglio di ricognizione di 3a categoria; tes-

serino di iscrizione nel registro pescatori; certificato medico di visita

preventiva d’imbarco e per i soli marittimi muniti di libretto di navi-

gazione (1 categoria della Gente di Mare), visita biennale in corso di

validità.

Cristiano Di Pietro a Micaela Fanelli: “Lavoriamo alle prossime sfide elettorali”

Convegno su sicurezza e legalità

Chiamata d’imbarcoper marittimo

MONTENERO DI BISACCIA - A Micaela Fanelli, nuovo segretario regio-nale del Partito Democratico, vanno le mie congratulazioni e il mio auguriodi buon lavoro. Sono certo che nel suo nuovo ruolo saprà dare un contri-buto utile a rafforzare il centrosinistra. La prima grande sfida sarà quellalegata alle ormai prossime elezioni amministrative e al rinnovo del Consi-glio del Comune di Campobasso. Un appuntamento che vedrà il confrontotra i segretari dei partiti del centrosinistra che, in un’ottica di dialogocertamente costruttivo e propositivo, potranno arrivare a formulare unaproposta vincente.

Cristiano Di Pietro, segretario regionale IdV Molise

MONTECILFONE - "Sicurezza, Legalità e Sviluppo" è il tema di un conve-gno che si terrà venerdì 21 febbraio alle ore 10, presso il centro della comu-nità "O. Buono". L’iniziativa è del gruppo consiliare "Montecilfone nel Futuro"e vedrà, tra gli altri, anche la partecipazione del presidente della Giunta re-gionale Paolo Di Laura Frattura e del Presidente del Consiglio regionale Vin-cenzo Niro.

Cooperativa produceva dolci in carcere ma evade le tasse

Centro studi molise 2000, aperto tesseramento

TERMOLI – Il sindaco porge, a nome proprio

e di tutta l'Amministrazione comunale, i più

sentiti auguri al giovane termolese Andrea De

Fenza che, nel weekend appena trascorso, ha

debuttato con la maglia della Sutor Montegra-

naro Basket nella diciannovesima giornata del

campionato di serie A1 di pallacanestro. Un

esordio vincente, data l'affermazione sul

campo contro la Granarolo Bologna per 86 a

84. “Desidero complimentarmi con l’atleta ter-

molese Andrea De Fenza - commenta Di Brino

- che domenica scorsa ha esordito nel campio-

nato di seria A1 di pallacanestro con la Sutor

Montegranaro al PalaSavelli di Porto San Gior-

gio. Sono certo che Andrea, attraverso l’impe-

gno e la costanza che gli sono propri, saprà

dare lustro e prestigio alla nostra città, che

vanta anch’essa una lunga tradizione nella

pallacanestro in ambito interregionale”.

Sport: il sindaco si congratula con AndreaDe Fenza per l’esordio in A1 di basket

Page 14: 19 febbraio 2014

1419 febbraio 2014 Spettacolo

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Corbo in poco spazio non è possibile. Constatare

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recitazione e pittura. Tutte forme d’arte nelle

quali, la sue doti si dipanano tra le mille eruzioni

culturali degli anni ‘60 e ‘70. Corbo, oggi, predilige

la pittura e spesso è in tour per allestire mostre

anche all’estero (Olanda). Nel 2013 ha allestito

cinque mostre in tutta Italia, già due a gennaio di

quest’anno. Ora, la sua attenzione è protesa alla

preparazione di una mostra antologica che si

terrà nei prossimi mesi all’ex Gil. Sarà un’occa-

sione per ripercorrere tutta l’attività artistica di

Corbo dai ‘60 ad oggi. Le opere saranno circa

cento, tutte legate dai temi nati in cinquanta anni

di attività.

di Charles N. Papa

FERRAZZANO - Un bel

cartellone live al teatro del

Loto, accompagna questa

parte d’inverno che non

smette di stupire.

Rinato dalle proprie ceneri,

il Loto, che sino a qualche

tempo fa non dava segni di

vita, ora è rinato e prosegue

con successo la proposta

teatrale e musicale.

Nei nuovi spazi del bistrot,

l’offerta è aumentata, e si

protende verso una completa

e solida alternativa allo scon-

tato che il territorio offre.

Dopo il successo del cartel-

lone teatrale, dal 28 febbraio,

anche uno di soli live.

Il primo appuntamento è di

sicuro interesse, con la per-

formance di Carolina Bub-

bico (foto), 23enne salentina

di talento dotata. L’album

“Controvento” contiene tutta

la sua musica, trova spazio la

sua bravura e si cimenta in

un ruolo canoro che dissi-

mula molti generi banali

mentre esalta le doti canore

della Bubbico, un pò come

una Amalia Grè dinamica e

solare. La giovane cantau-

trice sarà live al Loto il 28

febbraio. A marzo il 7, ci sarà

Pejaman Tadayon ensemble.

Un appuntamento di musica,

serenità, fratellanza. Una se-

rata mistica per celebrare il

messaggio universale di ar-

monia e pace tra tutte le re-

ligioni e culture.

Il 14 arriva Canio Loguer-

cio, una sorta di crooner che

fa del napoletano, linguaggio

musicale internazionale e

che assurge a chansonniere

intimo e delicato. Sarà al

Loto con la chitarra e l’orga-

netto di Alessandro D’Ales-

sandro.

Il 21 torna Peppe Voltarelli.

Co-fondatore del Parto delle

nuvole pesanti, il cantautore

cosentino si barcamena tra

tour in Europa e negli States,

e puntate in Italia dove , del

suo dialetto, ne ha fatto uno

stile unico e inimitabile.

Il cartellone si chiude il 28

con il molisano Raffaele Spi-

dalieri (foto sotto) il quale,

dopo tre anni, torna a Fer-

razzano per presentare il

nuovo disco “Le farfalle non

fanno confusione”. Con lui ,

la band al completo.

Torna il live al LotoUn bel cartellone di concerti al teatrodi Ferrazzano, sino al 29 marzo p.v.

Con l’intento di rilanciare e valorizzare il patrimonio ar-

tistico-culturale, storico, paesaggistico, eno-gastronomico e

turistico della Regione Molise, l’Associazione Culturale “Ar-

tisti Molisani” in collaborazione con Movoloco Eventi, Nexus

Video, insieme ai mediapartner StudioEndorfine e Youso-

cialbrand e con il supporto tecnico di Videomolise presen-

tano: “Il Molise in 3 minuti”. L’intento è quello di ottenere

un filmato in grado di far conoscere al mondo il Molise e i

suoi talenti. Il concorso si inserisce all’interno di una serie

di iniziative (concorsi, eventi, concerti, periodici informativi

on line, ecc.) destinate a supportare le attività artistico-cul-

turali della Regione Molise.

Contest per videomaker

Cento opere per una carrierainiziata nei favolosi anni ‘60

Page 15: 19 febbraio 2014

Il Termoli è riuscito a ottenere i tre punti, dopo i cinquepareggi consecutivi che avevano caratterizzato l’inizio del2014, filotto che ha fatto abbandonare ai giallorossi di mi-ster Giacomarro i propositi per il primo posto. Ora si in-seguono i playoff, rassegna post-season che potrà rivelarsiutile, qualora si dovesse andare avanti nella manifestazionee in Lega Pro, durante la prossima estate, dovesse venirmeno qualche club all’atto delle iscrizioni.Il derby contro l’Isernia ha messo in luce la qualità della

squadra adriatica e, forse, questo è il motivo di maggiorerammarico per non essere riusciti a restare in scia del-l’Ancona.La truppa, agli ordini di mister Giacomarro, si è ritro-

vata ieri pomeriggio allo stadio ‘Cannarsa’, per iniziare apensare alla gara di Sulmona, dove ad attendere i giallo-rossi molisani ci sarà un team che, sfumata la possibilità digiocarsi le proprie chance per il primo posto, si è ringio-vanito, cambiando decisamente passo rispetto al gironedi andata.Il Sulmona è tornato ai tre punti soltanto domenica

scorsa in casa dell’Amiternina, dopo un periodo che aveva

visto la formazione peligna collezionare cinque sconfittee due pareggi nelle precedenti sette uscite di campionato.“Abbiamo fatto una buona prestazione – ha dichiarato

il patron giallorosso, Nicola Cesare, dopo il derby control’Isernia – e siamo stati bravi ad andare in gol in una fasedella partita, durante la quale stava regnando un certoequilibrio. Dopo il raddoppio, in pratica, l’Isernia è sparitadal campo. Se guardiamo ai valori in campo, gare comequella contro i biancocelesti vanno vinte. Io, a volte, perquesto ci resto male: abbiamo gettato alle ortiche troppipunti durante il nostro cammino. Basta pensare ai trepunti lasciati, all’andata, proprio contro l’Isernia. Noi, aquesto punto del campionato, pensiamo a una gara pervolta, cercando di ottenere il massimo, consapevoli chedovremo affrontare ancora alcuni big-match, come le par-tite contro la Vis Pesaro e il Matelica, ma al contempoconsci che vogliamo anche divertirci”. Il Termoli proseguirà le tappe di avvicinamento alla gara

di domenica con una doppia seduta di allenamenti nellagiornata odierna e con il consueto test infrasettimanale,in programma nel pomeriggio di domani.

Sport

Il Campobasso torna a riassaggiare il calcio extraregionale. I lupi,costretti a ripartire dal campionato molisano di Eccellenza, oggi fa-ranno visita all’Avezzano, per il ritorno degli ottavi di finale delle fasinazionali della Coppa Italia.Si partirà dall’1-0 in favore della squadra di Francesco Farina, ma-

turato sette giorni fa al ‘Nuovo Romagnoli’, grazie a una rete neiprimi minuti di gioco del capocannoniere rossoblù, Lazzarini, chequesto pomeriggio diserterà l’importante sfida, a causa di un infor-tunio. L’allenatore dei lupi potrebbe rinunciare all’attaccante ex Tri-vento, Teramo e Civitanovese, perché il Campobasso deve ancorachiudere i giochi in campionato e domenica prossima ci sarà la tra-sferta di Fornelli, squadra che ha il dente avvelenato con i lupi.

La rifinitura di ieri pomeriggio, che ha preceduto la partenza peril ritiro prepartita, ha consentito a Farina di valutare i suoi ragazzi,considerando che ci sono dei problemini d’organico.Il trainer residente a Vinchiaturo dovrebbe affidarsi a Cattenari

tra i pali con Minadeo e Scampamorte al centro della difesa e conScudieri e l’under Volpecina a loro supporto. In mediana Pignataro e Fazio con i tre, dietro l’unica punta Gu-

glielmi, che saranno Palumbo, Cianci e Vitelli. Assenti Palazzo, Montie Cammino, mentre è prevista una ‘staffetta’ tra Pignataro e Corra-dino, i due lungodegenti del centrocampo e che stanno trovando laforma migliore. Se all’ultimo momento Farina dovesse affidarsi a Laz-zarini, dall’undici titolare potrebbe uscire uno tra Palumbo e Vitelli,

entrambi in rete nella gara contro la Cliternina.Questi i convocati dall’allenatore Francesco Farina: portieri Cat-

tenari e Nunziata (95); difensori Scudieri, Minadeo, Scampamorte,Volpecina (94), Aniello (96) e Santoro (96); centrocampisti Corra-dino, Pignataro, Fazio, Di Lallo, Di Domenico (96), Mauriello (95) eCianci (96); attaccanti Palumbo, Vitelli, Lazzarini e Guglielmi.Anche ad Avezzano è tutto pronto per la sfida contro il Campo-

basso. Gli abruzzesi avranno dalla loro un pubblico numeroso, per-ché per i biancoverdi la Coppa Italia è una delle due strade ancorapercorribili per l’accesso alla serie D. Con il massimo torneo abruz-zese ormai appannaggio dei teramani del San Nicolò, per l’Avezzanoc’è la kermesse tricolore e, come ultima alternativa, i playoff nazio-nali. Contro il Campobasso, mancheranno lo squalificato Elvis Felli,oltre l'infortunato Antonio Valerio. Mister Torti potrà contare, tuttavia, su una rosa che sta crescendo

settimana dopo settimana e che in campionato è reduce da sei vit-torie consecutive. Il tecnico biancoverde dovrebbe schierare Pagheratra i pali, Venditti e Tabacco al centro della retroguardia, supportatida Mauti e Maiorano. Vitiello e Kras in mezzo al campo con gliesterni Bovino e Catalli. In avanti Moro e l’ex Trivento Bisegna. I bomber dell’Avezzano sono Moro, Maiorano e Bisegna, che in

campionato hanno segnato, rispettivamente, sedici gol il primo e do-dici reti a testa gli altri due.Per la sfida contro il Campobasso sono stati già venduti oltre due-

cento biglietti in Curva Nord e si prevede un’affluenza complessivadi oltre 500 spettatori. Una cinquantina i supporter provenienteanche dal Molise. I cancelli dello stadio ‘Dei Marsi’ saranno apertidalle ore 13,15. A dirigere l’incontro una terna della sezione di Roma2, guidata dal ‘fischietto’ Davide Moriconi, che avrà come assistentiDomenico Fontemurato e Simone Morlacchetti.Il Campobasso, per accedere ai quarti di finale, gioca su due risul-

tati su tre a disposizione, ma i lupi si qualificheranno anche in casodi sconfitta con una rete di scarto, dal 2-1 in poi. Qualora l’Avezzanodovesse vincere 1-0 non ci saranno i tempi supplementari, ma si cal-ceranno direttamente i rigori.

1519 febbario 2014

I lupi saranno di scena alle 14,30 allo stadio ‘Dei Marsi’ per continuare la cavalcata vincente di questa memorabile stagione

Campobasso, ad Avezzano

per i quarti di finaleI rossoblù partono dall’1-0 dell’andata. Gli abruzzesi

puntano tutto sulla Coppa Italia per l’accesso in serie D

I lupi proveranno a festeggiare anche ad Avezzano

Duro faccia a faccia prima della ripresa degliallenamenti, ieri pomeriggio, allo stadio ‘Lan-cellotta’. Da un lato, la dirigenza dell’Isernia,dall’altro la squadra, uscita con le ossa rottedal derby di Termoli. Non solo la sconfitta per5-0 e un secondo tempo anonimo, ma anchee soprattutto l’allontanarsi delle squadre chelottano nella zona playout della classifica. Se il campionato finisse oggi, i biancocelesti dimister Califano sarebbero retrocessi, senza possibilità di disputare la gara di playout, che que-st’anno si gioca sui 90 minuti in casa della squadra meglio classificata al termine della regularseason. L’Isernia, infatti, con uno svantaggio di dieci punti dal Fano, il team che dovrebbe af-frontare nello spareggio salvezza, non avrebbe modo di giocare i playout, con conseguenteretrocessione diretta in Eccellenza. Per questo motivo, la partita di domenica prossima con-tro l’Angolana, penultima in classifica a tre lunghezze dall’Isernia, rappresenta la partita chevale una intera stagione. Il direttore sportivo Dino Petrangelo, così, per tenere alta la con-centrazione della truppa pentra ha tenuto a rapporto i calciatori, che domenica non po-tranno assolutamente fallire l’appuntamento con la vittoria. Non ottenere i tre punti, infatti,significherebbe dire quasi addio al campionato di serie D con due mesi e mezzo di anticiporispetto al termine dei giochi. In particolare alla dirigenza biancoceleste non è piaciuto l’at-teggiamento della squadra dopo lo svantaggio maturato a Termoli e, soprattutto, quelle di-sattenzioni che hanno portato i giallorossi alle prime due marcature. Errori costati cariall’Isernia. Al ds Petrangelo non è andato nemmeno giù che staff tecnico e squadra rilascias-sero, senza autorizzazione dello stesso club, dichiarazioni in merito all’accoglienza ricevutaa Termoli da alcuni pseudo-tifosi giallorossi. Questo è uno dei motivi per i quali l’operatoredi mercato ha rinunciato al ricorso. Petrangelo ha, così, chiesto ai suoi tesserati, da oggi inpoi, di parlare solo di calcio giocato e concentrarsi di più sul campo. Ora arriverà un tritticoimportate: Angolana, Civitanovese e il derby contro l’Agnonese. Tre partite dalle quali otte-nere il massimo, per continuare a sperare nella permanenza in serie D.

L’operatore di mercato non ha digerito i grossolani errori della difesa biancocelesteIsernia, la squadra a rapporto dalla dirigenza

Il ds Petrangelo

ha strigliato i suoi

ragazzi per la brutta

prestazione di Termoli

Il presidente Cesare: “Abbiamo dimostrato di avere qualità per vincere contro ogni squadra”Il Termoli è rinfrancatodal ritorno al successoLa squadra di Giacomarro punta a dare continuità

alle vittorie per puntare al secondo posto

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