9 febbraio 2014

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Il Tapiro del giorno lo diamo a Paolo Spina. Il presidente di Confcommercio, nonostante i problemi della categoria, non riesce più a dire una sola parola dopo il cambio di guida alla Regione. Un silenzio tombale che non fa, di si- curo, il bene del settore commercio che, mai come in questo momento, sta soffrendo oltre la stessa crisi mondiale. In Molise, poi, i problemi hanno l'ef- fetto moltiplicatore alla luce anche di una legge in vigore che non aiuta, di certo, le piccole attività sparse sul ter- ritorio. Ma il presidente tace. L'Oscar del giorno lo assegniamo a Il Fatto Quotidiano. Il giornale nazio- nale ha centrato l'obiettivo per fare ulteriore chiarezza su quanto sta acca- dendo alla Regione Molise. L'analisi di Antonello Caporale è esaustiva e fotografa una realtà che comincia ad avere i connotati di una vera e propria protervia politica e gestionale. Non a caso il nostro collega ha definito "re" il presidente della Giunta regionale an- che a seguito degli ulteriori inciampi nel caso Biocom e nella chiamata di parenti e amici alla sua Corte. L’Oscar del giorno a Il Fatto Quotidiano Il Tapiro del giorno a Paolo Spina GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero di Tommaso Di Domenico Ho sentito e risentito la registrazione, ho letto e riletto la trascrizione dell'ul- tima conferenza stampa del Presidente Frattura e mi sono convinto di essere un alieno. Il Presidente cercava di convin- cere che era cosa nè buona, nè giusta pubblicare notizie riservate, di cui nem- meno lui era a conoscenza(?). Ho ripen- sato all'avviso di garanzia notificato a Napoli al Presidente del Consiglio men- tre presiedeva un vertice internazionale e preannunciato dal Quotidiano di Via Solferino. Giù cori di osanna per lo scoop del Corriere della Sera. Mai nes- suno ha messo in discussione la reda- zione per l'abilità e il tempismo con cui sono riusciti a procurarsi gli atti. Già, noi non siamo il Corriere, ma la Gaz- zetta del Molise, giornale amico di Mi- chele Iorio da tempi non sospetti, nella buona e cattiva sorte, che non ha mai visto un Euro dal politico in questione, semplicemente perché la linea editoriale è stata, è, e sarà obiettiva. D'altronde che senso avrebbero i quotidiani amici di Frattura senza di noi? Siamo noi a favo- rirne il finanziamento. La Fatwa: commette peccato grave chi legge il nostro "giornalaccio" come se- gnalato ai suoi mezzadri dal Sindaco di Riccia, da me votato, a scanso di equi- voci. I finanziamenti, il nostro Governa- tore li desse a chi vuole! Tanto ne risponderà davanti ai cittadini ed ai competenti organi. Questo il "pizzino". Noi seguiamo le orme dei partigiani del C.N.L: ora è sempre resistenza. Il Pizzino", ovvero la "Fatwa" in salsa molisana BASSO MOLISE Gran Manze, gli strani affari della Chiesa A PAG. 2 CAMPOBASSO La morte annunciata dell’Ente Fiera A PAG. 6 SANITÀ Registro Tumori, dopo due anni ancora non parte la struttura A PAG. 4 ANNO X - N° 33 - DOMENICA 9 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Frattura si nasconde

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Il Tapiro del giorno lo diamo a Paolo

Spina. Il presidente di Confcommercio,

nonostante i problemi della categoria,

non riesce più a dire una sola parola

dopo il cambio di guida alla Regione.

Un silenzio tombale che non fa, di si-

curo, il bene del settore commercio

che, mai come in questo momento, sta

soffrendo oltre la stessa crisi mondiale.

In Molise, poi, i problemi hanno l'ef-

fetto moltiplicatore alla luce anche di

una legge in vigore che non aiuta, di

certo, le piccole attività sparse sul ter-

ritorio. Ma il presidente tace.

L'Oscar del giorno lo assegniamo a

Il Fatto Quotidiano. Il giornale nazio-

nale ha centrato l'obiettivo per fare

ulteriore chiarezza su quanto sta acca-

dendo alla Regione Molise. L'analisi

di Antonello Caporale è esaustiva e

fotografa una realtà che comincia ad

avere i connotati di una vera e propria

protervia politica e gestionale. Non a

caso il nostro collega ha definito "re" il

presidente della Giunta regionale an-

che a seguito degli ulteriori inciampi

nel caso Biocom e nella chiamata di

parenti e amici alla sua Corte.

L’Oscar del giornoa Il Fatto Quotidiano

Il Tapiro del giornoa Paolo Spina

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

di Tommaso Di Domenico

Ho sentito e risentito la registrazione,

ho letto e riletto la trascrizione dell'ul-

tima conferenza stampa del Presidente

Frattura e mi sono convinto di essere un

alieno. Il Presidente cercava di convin-

cere che era cosa nè buona, nè giusta

pubblicare notizie riservate, di cui nem-

meno lui era a conoscenza(?). Ho ripen-

sato all'avviso di garanzia notificato a

Napoli al Presidente del Consiglio men-

tre presiedeva un vertice internazionale

e preannunciato dal Quotidiano di Via

Solferino. Giù cori di osanna per lo

scoop del Corriere della Sera. Mai nes-

suno ha messo in discussione la reda-

zione per l'abilità e il tempismo con cui

sono riusciti a procurarsi gli atti. Già,

noi non siamo il Corriere, ma la Gaz-

zetta del Molise, giornale amico di Mi-

chele Iorio da tempi non sospetti, nella

buona e cattiva sorte, che non ha mai

visto un Euro dal politico in questione,

semplicemente perché la linea editoriale

è stata, è, e sarà obiettiva. D'altronde che

senso avrebbero i quotidiani amici di

Frattura senza di noi? Siamo noi a favo-

rirne il finanziamento.

La Fatwa: commette peccato grave chi

legge il nostro "giornalaccio" come se-

gnalato ai suoi mezzadri dal Sindaco di

Riccia, da me votato, a scanso di equi-

voci. I finanziamenti, il nostro Governa-

tore li desse a chi vuole! Tanto ne

risponderà davanti ai cittadini ed ai

competenti organi.

Questo il "pizzino".

Noi seguiamo le orme dei partigiani

del C.N.L: ora è sempre resistenza.

Il Pizzino", ovvero la "Fatwa" in salsa molisana

BASSO MOLISE

Gran Manze,

gli strani

affari

della Chiesa

A PAG. 2

CAMPOBASSO

La morte

annunciata

dell’Ente

Fiera

A PAG. 6

SANITÀ

Registro Tumori,

dopo due anni

ancora non parte

la struttura

A PAG. 4

ANNO X - N° 33 - DOMENICA 9 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Sua eccellenza mons. De Luca, vescovo di Termoli

– Larino, ha finalmente parlato per far conoscere,

ai cittadini larinesi e molisani, le ragioni che

l’hanno convinto a mettere a disposizione della

Granarolo, per il suo progetto di una stalla di

12.000 manze, i 100 ettari dei terreni del Seminario

di Larino. Un numero - 12.000 manze che vengono

a fare la colonia a Larino - che ieri, dando la sua

disponibilità, non l’ha impressionato e neanche in-

sospettito delle conseguenze che sarebbero rica-

dute sul territorio, nel momento in cui andavano a

cementificare i suoi 90 ettari di terra di Monte Ar-

cano!

Bene hanno fatto il Comitato “No stalla, Sì Mo-

lise bene comune” e quanti – tra i quali numerosi

esperti - hanno spiegato nei minimi particolari le

ricadute, tutte negative, di questo progetto che ha

come solo obiettivo il profitto e la conquista da

parte della Granarolo della leadership nel campo

della trasformazione e distribuzione del latte.

Un’azione di corretta informazione, che ha pro-

dotto molti ripensamenti, perfino nei personaggi

politici che avevano sostenuto e promosso la calata

nel Molise della stalla della Granarolo.

Se abbiamo interpretato correttamente le parole

del vescovo e il suo pensiero, c’è solo da ufficializ-

zare il ritiro della messa a disposizione dei terreni,

un atto che costringerebbe la Granarolo a rivedere

i suoi piani e - noi ce lo auguriamo - a rinunciare

definitivamente alla realizzazione del progetto nel

Molise. Non ci sono più le condizioni per andare

avanti dopo l’abbandono della politica ed ora

anche del vescovo De Luca.

Una decisione positiva, che potrebbe dare slan-

cio alla cooperativa Arcobaleno e diventare così un

punto di riferimento per l’agricoltura molisana,

visto che il suo percorso è iniziato sotto i migliori

auspici con i primi risultati, come racconta il Ve-

scovo, all’insegna della qualità dei prodotti raccolti,

in particolare i ceci e l’olio.

La qualità, come dicono gli esperti, trova la sua

origine proprio in quel territorio che qualcuno

pensa di trasformare in una piattaforma di ce-

mento e, come tale, definitivamente persa per la

produzione di alimenti di qualità e che, è utile riba-

dirlo, è anche fonte di occupazione, sicuramente

molto di più di quella che offre una stalla indu-

striale, che non ha niente a che vedere con l’agri-

coltura e il Molise.

Il territorio che, non ci stanchiamo di ribadirlo, è,

con le sue fondamentali e importanti risorse, il solo

grande tesoro del Molise. Il Comitato, alla luce

anche di questa dichiarazione, accolta positiva-

mente ai fini dell’obiettivo finale, che è quello di

un “No” definitivo del Molise alla stalla di 12.000

manze, continua nella sua azione d’informazione e

di coinvolgimento dei cittadini larinesi e molisani.

Pasquale Di Lena

TAagliolto

29 febbario 2014

Buone notizie dal fronte del Comitato “No stalla, Si Molise bene comune”

di Giancarlo Totaro

Sulla salute non si taglia ma si investe, è un dovere

costituzionale delle istituzioni garantire il diritto alla

cura della salute.

Questo piano di riorganizzazione della sanità rischia

di essere l’equivalente dell’eutanasia di un malato serio

ma ancora guaribile se pur in forte “debito” di ossigeno.

Ossigeno che è venuto a mancare a causa dell’uso stru-

mentale che la politica regionale ne ha fatto della sanità.

Infatti i mali estremi della sanità a cui si vuol porre ri-

medio sono stati provocati dalla politica ed ora lo stesso

rimedio rischia di peggiorare la situazione.

Un piano deleterio per il bassomolise che deve pagare

il debito contratto da altre parti in termini di eccesso di

finanziamento verso le strutture private.

La madre di tutte le “follie” è stata l’abolizione della

ASL di Termoli e della autonomia gestionale della sa-

nità,infatti conti alla mano se il questo sciagurato piano

fosse stato proposto con la asl di termoli autonoma non

avrebbe richiesto alcun taglio di posti letto negli ospedali

e nessuna chiusura del nosocomio di Larino in quanto

in basso molise si è praticamente già a posto con lo stan-

dard previsto dei 3 posti letto per 1000 abitanti ,in pratica

ci sarebbero disponibili circa 50 posti letto per Larino.

Ma la cosa più deleteria è che i posti letto non hanno

tenuto in nessun conto della qualità sanitaria dei servizi

offerti come per le molte eccellenze che erano presenti

a Larino.

Il reparto di oculistica ne è un esempio,esso infatti

dopo la prevista riorganizzazione asrem dovrebbe rima-

nere a Larino in un cotesto chirurgico “poliambulato-

riale” che come tale non può offrire assistenza avanzata

per una chirurgia di più ampia applicazione e comunque

limitata dalla mancanza di adeguati servizi.

Con la perdita della asl si è persa la guerra e con essa

la vera autonomia gestionale del basso molise con la

possibità di gestire in modo coordinato l’intera assi-

stenza sanitaria ai cittadini ,ospedaliera e territoriale

adeguandola alle reali ncessità delle persone che vivono

a Termoli e tutto il basso molise.

La vera battaglia da fare in basso molise sarebbe il re-

cupero della autonomia gestionale delle nostre risorse

con l’istituzione di una struttura asl locale come era una

volta con gli interessi che coincidano con le reali neces-

sità della popolazione locale.

Per risolvere veramente il bisogna rimettere a mio

avviso la ASL a termoli,rinnovando le cariche per il ri-

lancio della sanità del basso molise e non programmare

la sua sepoltura decretata dal malsano piano sanitario

asrem che ne rappresenta l’iniziazione ed il rito prope-

deutico preparandone la sua dipartita.

Oggi il piano di riorganizzazione sanitaria rappre-

senta il funerale per la futura sepoltura del diritto a

curarsi per i cittadini termolesi e bassomolisani e

l’estrema unzione della sanità pubblica del Molise .

Sanità, siamo al funeraleL'intervento.

La chiesa “affarista” del Molise, pronta ad essecondare la Granarolo, pare si disponga a fare un passo indietro negando i terreni di Monte Aracano

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CAMPOBASSO. "Dire che la magistratura moli-

sana apre le indagini sotto le pressioni mediatiche

di certa stampa, in effetti, non è il massimo del ri-

spetto istituzionale tra un governatore in carica e le

Procure". Per una volta ad esprimersi in questi ter-

mini non è nessun giornalista della Gazzetta del

Molise o di Telemolise, messi sotto accusa dal pre-

sidente della Regione.

Secondo Frattura, il fatto che lui sia stato iscritto

nel registro degli indagati per la faccenda Bio.com

e la storia di 265mila euro di fondi pubblici, dipende

dalle pressioni mediatiche degli scoop che sono ad

esclusivo appannaggio di certi giornalisti di certa

stampa pagata negli anni passati da Michele Iorio

con i soldi dei molisani.

Nel caso in questione si tratta proprio di Gazzetta

e Telemolise. La riflessione è scaturita dalla mente

autonoma del direttore del sito Altomolise.net, il

collega abruzzese Francesco Bottone, ex dipen-

dente del Nuovo Molise di Ciarrapico che di certo

non può essere tacciato di vicinanza a Michele

Iorio. Da qui una riflessione seria va fatta.

E senza peli sulla lingua. Secondo Frattura, la sua

iscrizione nel registro degli indagati per malversa-

zione a danno dello Stato (ossia pur non facente

parte della pubblica amministrazione ha ricevuto

da un ente pubblico (la Regione Molise) finanzia-

menti per determinate opere o attività di pubblico

interesse, e non li ha utilizzati per tale scopo) è do-

vuta dunque alla pressione mediatica.

Ma nel mirino degli inquirenti sono finiti, guarda

caso, anche Telemolise, La Gazzetta del Molise e

Michele Iorio. Frattura, nel parlare, ipotizza chissà

quale marchingegno strategico che porta poi “al na-

turale sbocco” di lui indagato.

La teoria la spiega bene: La Gazzetta (che ha

sempre notizie di prima mano che altri organi non

hanno o non pubblicano) torna in rassegna stampa

su Telemolise, e guarda caso entrambe le testate

sono legate a Michele Iorio da un passato finanziato

da soldi pubblici (come tutte le altre testate moli-

sane che ancora usufruiscono di quei soldi pubblici

oggi con Frattura presidente).

Poi tira in ballo la gogna mediatica e risponde, a

distanza di circa tre mesi, alla denuncia fatta da Mi-

chele Iorio che evidenziava un conflitto ambientale

della famiglia Frattura con la sorella del governa-

tore, Giuliana, capo di gabinetto (o comunque fa-

cente funzioni) del questore di Campobasso.

Lo stesso questore oggi indagato per favoreggia-

mento al presidente Frattura nell’ambito proprio

dell’inchiesta Bio.com che vede lo stesso Frattura

indagato insieme al commercialista Del Cioppo.

E cosa avrebbe fatto il questore di Campobasso

vicino alla sorella del presidente Frattura?

Ha tolto, per ben due volte, le indagini sul caso in

questione e affidate dal pm alla Digos dirottandole

alla Squadra Mobile.

La stessa Squadra Mobile che indaga su Iorio, Te-

lemolise e La Gazzetta. Tanto che lo stesso Iorio di-

ceva: di fronte ad attività riservate, come si fa a

stare tranquilli se la sorella dell’avversario politico

oggi presidente, nonché moglie di un consigliere di

maggioranza di Sel Domenico Ioffredi, è a cono-

scenza di informazioni riservate?

Intanto Frattura, che con Iorio presidente ha

avuto ruoli (Bio.com a parte) in diverse progetta-

zioni tra cui, tanto per citarne una, la Turbogas di

Termoli, continua a parlare di “leggerezza ammini-

strativa e sconsiderata, più che creativa, gestione fi-

nanziaria praticata da chi per dodici anni ci ha

governati nella convinzione che rispettare le regole

fosse un vezzo di cui poter fare anche a meno”.

Senza contare che, per le indagini su Gazzetta e Te-

lemolise, la riservatezza della Polizia Giudiziaria

pare piuttosto bizzarra. Infatti, chi ha provveduto a

chiedere, tramite mail, la documentazione da for-

nire alla Squadra Mobile?

Il capo di gabinetto di Frattura già socia impren-

ditoriale della fidanzata di Frattura. Insomma, il

tempo passa e il problema del cortocircuito in ma-

gistratura resta. Se ad indagare gli “avversari poli-

tici” del presidente Frattura è l’ufficio della sorella

del presidente Frattura, siamo certi che non ci sia

nulla di strano?

E se si aggiunge che nell’ufficio della sorella del

presidente Frattura è successo qualcosa di anomalo

(ossia che il capo della Polizia ha sottratto le inda-

gini ad un corpo per affidarle ad un altro) siamo si-

curi che sia tutto normale?

E questo senza ricordare quanto accaduto in Pro-

cura di Campobasso nell’assoluto silenzio di tutti gli

organi di informazione locale che prendono soldi

pubblici. Eccezion fatta per la Gazzetta del Molise,

ovviamente, che non prendendo soldi pubblici cerca

di fare giornalismo serio per attrarre il maggior nu-

mero di lettori.

Ma per Frattura ciò vuol dire essere al soldo di

Iorio. Insomma, come scrive Antonello Caporale su

Il Fatto Quotidiano, che si è occupato della notizia

ma di certo non ha rapporti attuali o pregressi con

Michele Iorio, “Molise vuol dire famiglia”.

Per dirla alla molisana: spariscono soldi, chiu-

dono ospedali, le aziende sono al collasso, si au-

mentano gli stipendi, assumono parenti ed amici,

vengono messi sotto inchiesta e la colpa è della

stampa e di Michele Iorio peraltro condannato per

opera dello stesso pm (Fabio Papa) che guida le in-

dagini su Frattura. Insomma, il Molise di Frattura

viene descritto “non – come - una regione ma uno

scioglilingua, un inestricabile affare di famiglia, un

sistema dove i voti non si contano ma si pesano, una

rete di condotte sottomarine di clientele, dove il

merito non vale e neanche i bisogni, dove resistono

sistemi di finanziamenti a scomparsa, strabilianti

aspiratori di soldi”.

red.pol

TAagliolto

39 febbario 2013

“Molise vuol dire famiglia”Il nome Frattura si alterna tra Regione e Questura ma se il governatore finisce nel mirino della magistratura è colpa della stampa

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CAMPOBASSO. E' con delibera di

Giunta Regionale n.297 dell’8 marzo

2012 che, in applicazione di diverse di-

sposizioni di legge nazionali e regionali,

che sono stati istituiti i tre registri dei tu-

mori (RTPM, RenaM e RenCam) insieme

al C.O.R. Centro operativo regionale. Con

il provvedimento si impegnava il Diret-

tore Generale dell’Asrem ad attivare i

provvedimenti esecutivi, in applicazione

del documento istruttorio.

Ma ad oggi, quale è stata l’evoluzione

di quel provvedimento, il rispetto delle

scadenze e l’avvenuto accreditamento

del Molise all’interno dell’Associazione

Italiana Registro Tumori?

E' la domanda che circola in questi

giorni in attesa che qualcuno faccia chia-

rezza. A seguito di quella delibera, fu

l'Asrem a dare incarico al dottore Gio-

vanni Fabrizio, già impegnato nella Lilt

del Basso Molise e direttore dell'Uoc di

chirurgia del Cardarelli per attivare lo

staff necessario per il Registro tumori.

Del resto, a questo progetto si sta lavo-

rando da gennaio 2005 per avere un qua-

dro statistico preciso della problematica.

E' evidente che tutto questo percorso

necessita di ulteriori Delibere di Giunta,

di determine dirigenziali e impegni con-

tabili, organizzativi e di risorse umane

che il dottore Fabrizio ha provveduto ad

elencare alla dirigenza dell'Azienda.

E' altrettanto evidente che alla base c'è

un costo da sostenere e bisogna indivi-

duare le relative risorse.

Da qui, proprio per contenere le spese,

si sta cercando di vedere se esistono

possibili figure all'interno dell'organiz-

zazione prima di rivolgersi all'esterno.

Infatti, il Registro dei tumori prevede le

nomine del Responsabile scientifico,

della Commissione esecutiva, dei Re-

sponsabili per le Unità distrettuali e

dell’individuazione di un organigramma

minimo di partenza che garantisca la

funzionalità tecnica e scientifica del

piano operativo.

L'importanza della struttura è deter-

minata dalla raccolta di informazioni sui

malati di cancro residenti in un determi-

nato territorio.

Ad essa il compito di raccogliere, valu-

tare, organizzare e archiviare in modo

continuativo e sistematico le informa-

zioni più importanti su tutti i casi di neo-

plasia che insorgono nella popolazione

interessata, rendendole disponibili per

studi e ricerche.

Ma anche nella predisposizione di in-

terventi medici o sanitari su di una par-

ticolare area regionale.

4 TAagliolto9 febbario 2013

A distanza di quasi due anni non si hanno notizie sul lavoro svolto

CAMPOBASSO. Il Molise è la terza regione ita-

liana per spesa sanitaria pubblica pro capite con

2172 euro, a fronte di una media nazionale pari a

1.842 euro, per un totale nel 2011 a circa 122 miliardi

di euro, pari al 7,1% del Pil. Il dato proviene dalla ri-

cerca dell’Istat “Noi Italia. 100 statistiche per capire

il Paese in cui viviamo”, edizione 2013.

La spesa sanitaria pubblica misura quanto viene

destinato per soddisfare il bisogno di salute dei cit-

tadini in termini di prestazioni sanitarie (inclusi

tutti i suoi costi: servizi amministrativi, interessi

passivi, imposte e tasse, premi di assicurazione e

contribuzioni diverse). Valori molto inferiori si regi-

strano in altri importanti paesi europei. A fronte dei

circa 2.359 dollari per abitante, a parità di potere

d’acquisto, spesi in Italia nel 2010, di poco inferiore

alla spesa sostenuta dalla Finlandia (2.422 dollari) e

poco più della Spagna (2.265 dollari), il Regno Unito

spende quasi 2.857 dollari pro capite, mentre Fran-

cia e Germania superano i 3.000 dollari, con importi

rispettivamente di 3.061 e 3.331 dollari. Il livello di

spesa più alto si registra per i Paesi Bassi (4.050 dol-

lari), quello più basso per la Polonia (995 dollari).

Nel 2010 la spesa sanitaria pubblica in Italia è stata

di 1.853 euro per abitante, in linea con quanto os-

servato per la ripartizione del Nord (1.850 euro); al

di sopra del valore medio nazionale si colloca, in-

vece, la ripartizione del Centro (1.930 euro), mentre

per il Mezzogiorno la spesa pro capite è pari a 1.812

euro.

La provincia autonoma di Bolzano registra la

spesa pro capite più elevata (2.195 euro) seguita

dalla Valle d’Aosta (2.179 euro) e dal Molise (2.172

euro); la spesa per abitante risulta più contenuta nel

Veneto (1.744 euro), Sicilia (1.763 euro) e Abruzzo

(1.774 euro). I livelli di spesa per abitante sono dun-

que molto variabili, a testimonianza sia di condizioni

socio-economiche diversificate, sia di diversi mo-

delli di gestione del sistema sanitario regionale. Su

base nazionale, il 36,9 per cento della spesa sanita-

ria pubblica è destinato a servizi in regime di con-

venzione, mentre oltre la metà (56,7 per cento)

riguarda la fornitura di servizi erogati direttamente.

Anche a livello di singola regione, si riscontra una

prevalenza della spesa per servizi sanitari forniti di-

rettamente; si osserva, tuttavia, una quota più ele-

vata di spesa per servizi in regime di convenzione

per Lombardia (43,8 per cento), Campania e Lazio

(41,5 per cento) e Puglia (40,8 per cento). In Italia, la

spesa in convenzione è indirizzata in prevalenza

verso l’assistenza farmaceutica (26,4 per cento),

l’assistenza medica di base e specialistica (28,0 per

cento) e le prestazioni fornite dalle case di cura pri-

vate (22,8 per cento).

Sanità: nel Molise si spendono 2172 euro all’anno pro capite

La nostra regione è al terzo posto dopo la provincia di Bolzano e la Valle d’Aosta

Registro tumori, a che punto è?

Page 5: 9 febbraio 2014

Il tema che trattiamo in questo articolo ha componenti

sociali interessanti ed anche economiche. Parliamo del-

l’agricoltura sociale, che il consiglio regionale ha affron-

tato su sollecitazione di 16 consiglieri su 20 (Fusco

Perrella, Micone, Romagnuolo, Cavaliere, Sabusco, Totaro,

Manzo, Parpiglia, Niro, Ciocca, Lattanzio, Monaco, Fede-

rico, Cotugno, Ioffredi e Di Pietro) e il voto favorevole

espresso all’unanimità. Nasce così, all’interno del mondo

agricolo molisano, una sorta d’isola tecnica e amministra-

tiva in cui si prospettano iniziative e progetti che mirano

all’impiego attivo dei soggetti cosiddetti svantaggiati (por-

tatori di handicap).

Non è improvvisazione; c’è una legislazione nazionale

ad hoc, e molte Regioni, prima del Molise, hanno messo in

cantiere fattorie sociali dove i principi della legge trovano

applicazione pratica. Basterebbe replicare quelle espe-

rienze, per avere anche nella nostra realtà agricola una

presenza che coniughi solidarietà umana e principi eco-

nomici. L’agricoltura sociale infatti non si allontana dal

fine utilitario. Cambiano i meccanismi, cambiano gli attua-

tori, ma l’obiettivo finale è comunque la crescita.

Il consiglio regionale, in versione trasversale, ha varato

le norme per arrivare alla possibilità di registrare sul ter-

ritorio presenze operative nel settore dell’agricoltura so-

ciale. La relatrice Manzo, del gruppo 5 Stelle, ha reso bene

l’idea, l’ha sostenuta con convinzione, vi ha posto anche

un pizzico di enfasi, affermando che “si tratta di uno stru-

mento operativo attraverso il quale la Regione, in maniera

diretta o attraverso apposite associazioni, può applicare le

politiche del welfare, coinvolgendo una pluralità di soggetti

giuridici, enti e aziende agricole”.

Nel dettaglio, le norme approvate consentono di indi-

viduare nei comuni, nei distretti sanitari, negli ambiti so-

ciali, nelle associazioni di categoria, gli organismi che

possono promuovere l’agricoltura sociale e intervenire;

istituiscono l’osservatorio regionale sull’agricoltura so-

ciale allo scopo di controllare, studiare, valutare e promuo-

vere attività; dispongono l’adozione del regolamento di

attuazione; realizzano il registro e la rete regionale delle

fattorie sociali che, come abbiamo accennato, sono il perno

di tutto; assegnano alla Regione il ruolo di promozione

delle attività, con specifici piani di sviluppo, misure di so-

stegno diretto e l’utilizzazione di propri beni patrimoniali

(la Regione ha terreni e fabbricati che possono essere util-

mente e proficuamente destinati allo scopo).

E’ facile rendersi conto che siamo di fronte ad una ini-

ziativa nuova di zecca, peraltro in ambito rurale, in cui la

sommatoria dei problemi aumenta e non diminuisce.

Per cui se davvero si crede a questa iniziativa e le si

vuole dare sostanza, la prima mossa non può che partire

dalla Regione, potendo, come ribadiamo, mettere a frutto,

dopo aver tentato inutilmente di venderli, i non pochi

beni patrimoniali (terreni e fabbricati) che detiene. Ma un

dubbio si fa largo sull’ottimismo.

Il dubbio (oramai certezza) che la Regione oggi si muova

solo e soltanto se le proprie iniziative hanno un evidente

risvolto affaristico.

Dardo

CAMPOBASSO. Oggi si torna a parlare della ne-

cessità di guardare a più largo raggio nella realizza-

zione di opere infrastrutturali gravitanti e serventi

più aree. Ma ci si è soffermati solo sul raddoppio

della Dorsale Adriatica.

Ai politici di oggi ricordiamo un volumetto avente

per titolo: “Ragionamento del professore Antonio

Vincenzo Rossi sulle “Traversate appennine di fer-

rovia nel Napolitano” pubblicato postumo nel 1865.

Rossi era ingegnere capo del genio civile membro

della sezione di Napoli del consiglio superiore dei

lavori pubblici e scrisse queste righe nel 1862 al Re

Vittorio Emanuele II poco prima di morire. “A me

pare torni ad onore dell’Italia l’adottare un bene in-

teso sistema di linee di strade ferrate in ogni sua

parte. A disonore il tanto non fare. Dunque la traver-

sata appennina di ferrovia per Capua – Benevento e

Campobasso a Termoli è preferibile a tutte le altre;

ben soddisfa a tutte le tre condizioni appennina di

ferrovie nel Napolitano… quando la commissione

delle strade ferrate del Napolitano prendeva in con-

siderazione la ferrovia per le valli del Tammaro e del

Biferno, volle vedere come rendere più breve una

linea; e delegava perciò due ingegneri del Genio ci-

vile per fare gli opportuni studii all’oggetto; e questi

trovarono che ben si poteva accorciare la linea nel

modo suddetto, senza uopo di gallerie, né di pro-

fonde trincee, facendo un’ascesa ed una discesa con

pendenza del 15 per mille… Ciò apre la più breve e

rapida comunicazione tra Napoli e Torino; riunisce

per la linea più breve Napoli sul Tirreno a Termoli

sull’adriatico… Dunque la linea per Capua, Bene-

vento e Campobasso dal Tirreno sale sempre sino al

punto culminante nei piani di Bojano; e poi scende

sempre fino all’Adriatico. Della nuova linea la lun-

ghezza della salita è di chilometri 105, quella della

discesa di chilometri 79… Il porto di Termoli sta ad

egual distanza da Spalato, Ragusa e Cattaro, città

marittime sulle opposte rive dell’Adriatico.

Ed in primo, si getti uno sguardo su la carta nau-

tica del Wild. Si vede, come ad egual distanza dal lido

sta profondità maggiore innanzi Termoli che non in-

nanzi a Pescara o Barletta: che Termoli sta quasi ad

egual distanza da Spalatro, Ragusa e Cattaro, città

marittime su le opposte rive dell'Adriatico; mentre

che così non stanno nè Pescara, nè Barletta. In se-

condo luogo uno sbocco a Termoli, ove è facile mi-

gliorarne il porto, fa che tutto il litorale italiano

dell'Adriatico resta diviso quasi in tanti tratti eguali,

con vantaggio della navigazione e del commercio;

perciocchè la lunghezza di 176 leghe nautiche che

sono da Venezia ad Otranto, restano così divise: da

Venezia ad Ancona leghe 55, da Ancona a Termoli

leghe 48, da Termoli a Bari leghe 43, e da Bari a Brin-

disi leghe 20. Laddove in Pescara non può stabilirsi

che un piccol porto canale, e starebbe vicinissimo ad

Ancona; e parimente assai vicino a Bari starebbe un

porto in Barletta.

“Dunque confidiamo che i Ministri non vogliano

negare a duemilioni di abitanti a due provincie e tre

circondari italiani una linea ferroviaria che parten-

dosi da Capua, per Benevento e Campobasso sca-

valcando gli Appennini tra Bojano e Vinchiaturo

scendesse a Termoli sull’Adriatico; la quale ha tutte

le condizioni indispensabili ad una traversata ap-

pennina nel Napolitano; e che non facendosi, reste-

rebbe fatto il più grave errore; e due milioni di

abitanti resterebbero ammiseriti".

C'è necessità, oggi che siamo nel 2013, di qualche

aggiunta? Crediamo sarebbe superflua, ma non per

la nostra classe politica regionale.

TAagliolto

59 febbario 2013

Dorsale adriatica senza collegamento interno

Spetta alla Regione rendere disponibili i beni patrimoniali (terreni e fabbricati)che detiene in favore dell’agricoltura socialeCon l’agricoltura sociale via libera alle fattorie ad hoc

Il raddoppio della linea ferroviaria tra Termoli-Lesina è positivo ma continua a mancare il tratto fino a Venafro

Un dubbio si fa largo sull’ottimismo: la Regione di Frattura si muove solo e soltanto se l’iniziativa ha un evidente risvolto affaristico

Page 6: 9 febbraio 2014

CAMPOBASSO - Sommano un miliardo

delle vecchie lire, ovvero 500mila euro, i la-

vori di completamento degli impianti di ter-

moventilazione al padiglione fieristico della

cittadella dell’economia, nonché l’adegua-

mento delle norme di prevenzione incendi,

il ripristino della copertura e i lavori di am-

modernamento e di completamento degli

impianti generali inerenti le strutture fieri-

stiche, l’area esterna e i relativi servizi gene-

rali, approvati di recente dalla giunta

comunale di Campobasso. Soldi stanziati

dalla Regione Molise presi dal Fondo per lo

Sviluppo e la Coesione (FSC) – già risorse

Fas 2000-2006.

Soldi che viaggiano (scandalosamente) con

anni di ritardo, finalmente giunti alla meta.

Ora però resta da vedere quanto tempo im-

piegheranno i servizi comunali a spenderli.

Crediamo facciano in fretta, per intascare

l’incentivo previsto dalla normativa vigente

(un bel mucchietto di euro) in favore dei pro-

gettistici: l’ingegnere Rodolfo Cocozza e il

geometra Michele Di Maio, rispettivamente

dirigente e istruttore tecnico del settore La-

vori pubblici del comune. Risorse finanziarie

per una struttura che ha sostanzialmente

fallito lo scopo per cui era stata costruita.

L’Ente fiera che, utilizzando il padiglione di

Selvapiana, avrebbe dovuto essere l’efficace

strumento di valorizzazione delle produzioni

molisane e il volano permanente dell’econo-

mia locale, per la cui costituzione si sono fatti

avanti la Regione Molise, il Comune e la Pro-

vincia di Campobasso, l’Unione delle Ca-

mere di commercio del Molise e la società

cooperativa per azioni “Matese per l’occupa-

zione”, è in via di dissolvimento. Dal giorno

della costituzione ad oggi, l’Ente ha accumu-

lato unicamente perdite, imbrigliato nella ra-

gnatela dell’inefficienza operativa e,

soprattutto, di una stupida competizione tra

i soci per la poltrona presidenziale e un eser-

cizio di potere altrettanto stupidamente im-

maginato. Dinanzi al quadro deficitario e alla

sostanziale inoperatività dell’Ente, l’esecu-

tivo di Palazzo san Giorgio ha deliberato di

proporre al consiglio comunale lo sciogli-

mento della società, comunque il recesso da

socio, delegando il sindaco ad esprimere tale

volontà in sede di assemblea straordinaria.

Ebbene, nel momento in cui ciò che doveva

essere il volano permanente dell’economia

locale, il fiore all’occhiello dell’abito regio-

nale nel contesto fieristico nazionale, un mo-

dello qualitativo di promozione economica,

si avvia a scomparire (purtroppo ancora una

volta tra l’indifferenza generale, oggetto del

tutto estraneo alla considerazione delle com-

ponenti economiche, sociali e culturali:

anche questa una vergogna), un miliardo

delle vecchie lire si appresta ad essere speso

per completare una struttura di cui niente e

nessuno saprà mai cosa farne. Ennesimo

emblema del fallimento politico e ammini-

strativo della classe dirigente molisana. Sof-

fermarsi a valutare quanti milioni di euro

sono stati sciupati in operazioni come questa

dell’Ente fiera, c’è da rimanere basiti. Ma a

nessuno purtroppo interessa sapere che fine

abbiano fatto il progetto della Metropolitana

leggera, che avrebbe dovuto collegare la

zona industriale di Ripalimosani con quella

di Boiano, e il progetto del nuovo tribunale a

Campobasso, e chi, soprattutto, ci ha guada-

gnato. Si vive alla giornate, alla meno peggio.

Ma così il Molise non potrà sopravvivere a

lungo.

69 febbraio 2014 Campobasso

Detenevadroga a casa,arrestatoI Carabinieri hannofermato un 21enne di Campobasso perspaccio di stupefacentiCAMPOBASSO. Duro colpo inferto dai

Carabinieri del Reparto Operativo del

Comando Provinciale di Campobasso al

mercato della droga nel capoluogo.

Nell’ambito dell’ attività di contrasto

agli illeciti in materia di sostanze stupe-

facenti, che in questa occasione ha visto

interessato un quartiere a nord della

città, nella serata del 7 febbraio i Cara-

binieri del Nucleo Investigativo hanno

tratto in arresto in flagranza di reato

P.F. 21enne del luogo, per detenzione

con finalità di spaccio di sostanze stu-

pefacenti. I militari al termine di una

scrupolosa attività info-investigativa,

sviluppata anche grazie all’ottima cono-

scenza degli ambienti legati all’uso ed

al consumo di stupefacenti, hanno pro-

ceduto ad una perquisizione domici-

liare presso l’abitazione del suddetto,

che ha consentito di rinvenire ben oc-

cultata ed in gran parte già confezionata

per la vendita al dettaglio, gr.270 di so-

stanza stupefacente del tipo “Mari-

juana”, gr.12 di sostanza stupefacente

del tipo “Hashish”, gr.4 di sostanza del

tipo “Eroina”, un bilancino elettronico,

nonché materiale per il confeziona-

mento delle dosi, sottoposti a seque-

stro. Dopo le formalità di rito, il giovane

è stato associato presso la Casa Circon-

dariale di Campobasso a disposizione

dell’Autorità Giudiziaria.

Ente Fiera, ennesimo fallimento politico e amministrativo

Gli organizzatori sono i "soliti":

Centro Salute Mentale di Campo-

basso, le cooperative Laboratorio

Aperto e Nuove Prospettive, l'asso-

ciazione Promosam; il lancio del-

l'evento nel capoluogo molisano è

diventato un punto fermo, essendo

la quinta edizione. Questa volta si

parte con la voce campobassana di

Chiara Izzi, dopodomani martedì

11 febbraio al Move Club, poi se-

guirà la carica dei Lee Money & the

Modfellas (l'11 marzo al Pulp Bar),

infine sarà la volta dello stile ricer-

cato dei Blue Velvet, il 15 aprile al

Grant Pub, tutti le date dalle ore

21:30 in poi. Ma non finisce qui,

altri artisti ed eventi saranno resi

noti in seguito!

Chi non è mai stato ad uno di que-

sti giorni musicali può farsi raccon-

tare dai moltissimi presenti, perché

sono stati tanti, spesso si è riempito

il locale ospitante, quale clima di

divertimento e serenità aleggiasse,

come il tema della sensibilizza-

zione alla salute mentale, pur-

troppo trattato in modo distratto in

diverse sedi e nell'idea di molte

persone, finalmente assumesse una

centralità. Due chiacchiere,

l'ascolto, strette di mano ed in-

gresso libero, perché il diverti-

mento non è precluso a nessuno,

che abbia dei disagi psichici o

meno.

Allora, appuntamento per la data

uno, l'11 di questo mese. Vi ritorni

in mente... il benessere.

‘Mi ritorni in... mente’ con gioia!

La struttura chiude i battenti nel momento in cui si completano i lavori del padiglione espositivo

Ritornano le serate all’insegna del binomio musica-benessere,nuove date per vivere la città in gradevole compagnia

Page 7: 9 febbraio 2014

di Paolo Santangelo*

Viviamo momenti di forte crisi economica,

la libertà di pensiero e di parola non viene

negata a nessuno, ma negli anni si è perso il

senso e la forza del confronto verbale. Pochi

giorni fa è stato pubblicato un articolo da me

inviato all’attenzione della stampa, dove al-

cuni quotidiani hanno ritenuto opportuno

pubblicarlo integralmente e rispettando fe-

delmente il pensiero, altri hanno ritenuto ag-

giungere pensieri propri, ma il problema non

è il pensiero, anche se a mio modesto parere

poteva essere evitato, fosse solo per il fatto

che deviava e accusava indirettamente situa-

zioni mai citate e soprattutto alimentava im-

barazzi verso la categoria. Il problema più

grave però che io in qualità di Presidente dei

pubblici esercizi oramai dal lontano 1996, mi

debba ritrovare a discute sui social network,

con persone che neanche conosco e che si

permettono di commentare del più e del

meno, su problematiche molto serie tra l’al-

tro anche con un sarcasmo di cattivo gusto,

trasformando un problema molto serio, in

una sterile ed inutile discussione, molto per-

sonalistica con battute e insinuazioni infan-

tili e pretestuose, oltretutto scritte da

soggetti direttamente coinvolti al problema.

Partiamo dal presupposto che questo tipo di

problema riguarda direttamente i titolati/ge-

stori dei pubblici esercizi e non certamente

gli addetti al settore, che forse farebbero

bene ad evitare commenti di qualsiasi ge-

nere, non conoscendo realmente il problema

di cui si sta parlando.

Quando si combattono le giuste cause e lo

si fa con tanto di umiltà e analisi del pro-

blema, è logico che in primis ci sia l’infor-

mazione e la conoscenza reale del problema,

soprattutto perché la si vive ogni giorno e

sulla propria pelle. Non mi piace definirmi

un “Imprenditore”, ma svolgo la mia profes-

sione da 30 anni e credo che posso permet-

termi, sia da operatore del settore che da

cittadino, di esprimere un pensiero su un si-

stema politico che, sempre a mio modesto

parere, è oramai compromesso, corrotto e

senza regole. Ma guarda caso, le regole spun-

tano al momento in cui, come si dice, si tocca

il “nervo scoperto”, non possono esistere, in

una società civile, controllori e controllati.

Per coloro che non mi conoscono, perché

forse troppo giovani, combatto a difesa degli

esercenti, senza nessun interesse economico

o politico, da anni, avendo anche vinto mol-

teplici battaglie, su orari, schiamazzi, musica,

occupazioni di suolo pubblico, ecc, e sfido

chiunque a negare l’evidenza. Mi ritengo una

persona di vecchia scuola e pertanto a que-

sto punto mi chiedo, il sistema per risolvere

un problema è quello di buttare fango in fac-

cia alla gente, oppure è quello di sedersi ad

un tavolo, confrontarsi ed affrontare un il

problema guardandosi negli occhi ? Gli

scontri, se non nascosti dietro una rete,

spesso sono costruttivi , è facile diventare

eroi della rete, senza toccare con mani il pro-

blema…

AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA PRO-

SIT !!!!

Movimento M&B “Magnam & Bvem” (Il

Commercio che vogliamo)

* Presidente APEM/FIEPET

Teatro Savoia in comodato d’uso gratuito

alla Fondazione Molise cultura che ingloba

anche la Fondazione Savoia. E’ questa la

notizia che lo scorso 27 gennaio il presi-

dente della Provincia Rosario De Matteis

ha comunicato al Consiglio. Il vertice di Pa-

lazzo Magno ha parlato di tempi brevissimi

per la preparazione dei documenti neces-

sari e cioè una di una delibera della Re-

gione e della Fondazione Molise Cultura e

il conseguente passaggio in Consiglio pro-

vinciale a cui spetta l’ultima parola. L’ac-

cordo tra Frattura e De Matteis è stato

siglato, il teatro Savoia sarà dato in como-

dato d’uso, gratuito, alla Regione per nove

anni, rinnovabili. In questo modo sarà ga-

rantita l’apertura del teatro e l’occupazione

dei cinque dipendenti della Fondazione

Savoia che sarà inglobata nella Fondazione

Molise Cultura e che si occuperà anche

degli oneri per la manutenzione ordinaria

e straordinaria del Savoia. Nell’accordo

sottoscritto è previsto che il consiglio di

amministrazione della Fondazione Molise

Cultura sia composto da tre membri di cui

due di nomina regionale e uno di nomina

provinciale mentre la presidenza è da at-

tribuire a uno dei due membri di nomina

regionale. Per completare il passaggio,

però, manca un tassello e cioè l’approva-

zione da parte del Consiglio provinciale a

cui spetta obbligatoriamente la decisione

finale e, anche se l’esito appare scontato,

non è escluso che qualcuno potrebbe met-

tersi di traverso evidenziando difetti e la-

cune dell’accordo e rendendo tutt’altro che

liscia la discussione e la conseguente ap-

provazione definitiva.

79 febbraio 2014Campobasso

Il provvedimento deve essere portato all’attenzione dell’assise di Palazzo Magno a cui spetta la decisione finale

L'intervento.

Teatro Savoia in comodato d’uso gratuito alla FondazioneMolise cultura, l’ultima parola al Consiglio provinciale

I pro e i contro della comunicazione “nascosta dietro i social network”

San Valentino, un regalooriginale realizzato dal Laboratorio Aperto”Non poteva essere che l'amore, l'unione tra due persone, il tema delle

ultime realizzazioni della cooperativa Laboratorio Aperto di via Pasubio

10.Oggetti creati ad arte, risultato delle capacità espresse dai ragazzi del

laboratorio dell'artigianato. Il vetro è il materiale che attraverso partico-

lari lavorazioni ha portato alla realizzazione di piatti decorati, porta-

penne, ciondoli decorativi, svuota-tasche e altri oggetti. Idee originali,

alternativa al classico regalo da donare alla dolce metà. Per dare un'oc-

chiata agli oggetti basta fare un salto nel locali di via Pasubio 10.

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www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA

ANNO X - N° 33 - DOMENICA 9 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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119 febbraio 2014Isernia

Università, soluzioni non oneroseLa Flc Cgil rilancia il discorso sul rafforzamento della sede di Pesche

CAMPOBASSO. La FLC CGIL

Molise ha appreso dal sito del-

l’Università che il Magnifico Ret-

tore Prof. Gianmaria Palmieri,

“raccogliendo l’auspicio del Pre-

sidente della Regione Molise,

Arch. Paolo Di Laura Frattura e

del Sindaco di Isernia, Dott. Luigi

Brasiello, esprime la disponibilità

dell’Ateneo ad utilizzare parte

delle risorse del Consorzio Uni-

versitario del Molise, in conse-

guenza dello scioglimento dello

stesso, per sostenere gli oneri re-

lativi al pagamento dei canoni di

locazione fino alla conclusione

dell’anno accademico in corso,

per l’eventuale uso, da parte

dell’Università, della sede in Iser-

nia alla via Mazzini”. L’ennesimo

palliativo, dunque, ad un pro-

blema che, come sostiene lo

stesso prof. Palmieri, avrebbe in-

vece bisogno, per essere sosteni-

bile, di garanzie consolidate e

strutturali e di una maggiore at-

tenzione da parte delle Istituzioni

locali. Più volte abbiamo ribadito

che l’Università, oltre a rappre-

sentare una opportunità forma-

tiva per tanti giovani,

rappresenta, in una piccola re-

gione come la nostra, una istitu-

zione fondamentale come

presidio di crescita culturale e so-

ciale, ma anche per l’indotto che

crea in conseguenza del suo radi-

camento nel territorio. La FLC

CGIL Molise chiede alle istitu-

zioni regionali e agli organi acca-

demici preposti di valutare la

praticabilità, in tempi di grandi ri-

strettezze economiche, della loca-

zione di una struttura, di

proprietà della curia di Isernia,

per la modica cifra di circa

100.000 euro l’anno o se, invece, si

possono trovare soluzioni diverse

a partire dalla valorizzazione

della struttura di Pesche, dove vi

sono notevoli spazi inutilizzati.

Nel frattempo la curia vescovile

di Isernia potrebbe derogare, per

qualche tempo, alla riscossione di

un canone così esoso, in un pe-

riodo di crisi in cui, dal Vaticano,

arrivano messaggi sui valori fon-

damentali della povertà e della

solidarietà. Sarebbe auspicabile

per i giovani studenti e per le loro

famiglie, ma forse anche per l’in-

tera comunità molisana, avere un

segnale concreto da parte delle

autorità, siano esse ecclesiastiche

che civili, che vada nella dire-

zione di preservare, una istitu-

zione accademica nella città di

Isernia in attesa che si concretizzi

una programmazione condivisa

che riguardi l’intera offerta for-

mativa universitaria. Per quanto

concerne invece le risorse che

l’ateneo molisano recupererà in

seguito allo scioglimento del Con-

sorzio Universitario del Molise, la

FLC CGIL Molise auspica che

siano tenute in via prioritaria,

nella debita considerazione, le

quote da riservare ai lavoratori

che hanno operato con dedizione

nel CUM in questi anni. La FLC

CGIL Molise è pronta a dare, per

quanto di propria competenza, il

proprio contributo nella ricerca

delle migliori soluzioni per i lavo-

ratori, per gli studenti e per l’in-

L’intervento.Ex Eca, le anomalie del ComuneNon posso che essere d’ ac-

cordo con la responsabile ed

opportuna nota di replica del

Consigliere dott. Eugenio

Kniahynicki alla risposta del

Comune di Isernia in merito

all’ interrogazione del

14/01/2014 e le cui argomen-

tazioni sono state oggetto, fin

dal primo momento, delle mie

contestazioni pubbliche. Dico

al Comune di Isernia, in parti-

colare al Sindaco Luigi Bra-

siello e al Segretario Generale

-nonchè Responsabile delle

Finanze comunali: 1)- se con-

tano ancora qualcosa le leggi

dello Stato, l’addizionale ex

ECA è stata soppressa con la

legge n.9/2009; 2)- come Am-

ministratori locali ( io ex) po-

tremmo anche non

condividere ( come evidente-

mente state facendo), però, la

LEGGE è LEGGE; 3)- la

LEGGE si applica e non si in-

terpreta a proprio piacimento;

4)- la Corte dei Conti- Sezioni

Controllo- della Lombardia e

Campania, nei pareri che ven-

gono citati, si è solo limitata a

rispondere al quesito di quel

Comune e che riguardava

specificatamente la copertura

e gli elementi del costo del

servizio rifiuti urbani .E’

molto chiaro che le Sezioni di

Controllo- non si sono inter-

rogate sull’ avvenuta abroga-

zione, fin dal 16/12/2009, della

legge istitutiva dell’ addizio-

nale e maggiorazione ex ECA;

5)- in ogni caso un parere –

anche se autorevole- non può

superare una legge chiaris-

sima nella formulazione e

nella sostanza; 6)- il fatto che

la Corte non abbia citato la

legge n.9/2009 non significa

che la stessa non debba es-

sere applicata e rispettata( e

di fatto la Corte dei Conti non

l’ha scritto); 7)- la disposi-

zione del regolamento comu-

nale TARSU, entrato in vigore

dal 1/01/2008,è venuta meno

per espressa previsione dello

stesso regolamento che all’

art.51 prevede la tacita modi-

fica di quelle parti che si pon-

gono in contrasto con le

sopraggiunte disposizioni le-

gislative di soppressione della

addizionale ex ECA; 8)- l’

art.5, comma 4 quater del

D.L.102/2013 conv. in L.

n.124/2013, citato dal Servizio

comunale finanze e tributi, ha

derogato a quanto stabilito

dall’ art.14, comma 46, del

D.L.6/12/2011 n.201 conv. in L.

214/2011 SOLO nella parte re-

lativa alla determinazione dei

costi del servizio e delle rela-

tive tariffe ( ndr : l’ addizio-

nale ex Eca non è una tariffa!)

sulla base dei criteri previsti

ed applicati nel 2012 con rife-

rimento al regime del prelievo

in vigore in tale anno ( ndr :

“in tale anno” 2012, comun-

que, l’ addizionale era stata

già soppressa!); 9)- è pacifico

che l ‘art.14, comma 46,del

D.L. 201/11 conv. in L.

214/2011 sia rimasto in vigore

ed è molto chiaro nel suo

testo: “” comma 46. A decor-

rere dal 1° gennaio 2013 sono

soppressi tutti i vigenti pre-

lievi relativi alla gestione dei

rifiuti urbani, sia di natura

patrimoniale sia di natura tri-

butaria, compresa l'addizio-

nale per l'integrazione dei

bilanci degli enti comunali di

assistenza””.10)- in virtù del

comma precedente che pre-

vede la soppressione di ““ tutti

i vigenti prelievi alla gestione

dei rifiuti urbani””, il legisla-

tore non ha fatto alcuna diffe-

renza tra TARSU e TARES e,

pertanto,in ogni caso,per il

2013, il Comune di Isernia

non può applicare l’ addizio-

nale ex Eca.

Ora io capisco che al Co-

mune di Isernia faccia co-

modo incassare, per gli anni

2010, 2011,2012 e 2013, circa

400.000 euro di addizionale ex

ECA ma è aberrante il fatto

che a pagare il conto debba

essere sempre e comunque il

cittadino !

Albino Iacovone

Arrestati due spacciatoriI Carabinieri hanno bloccato dove

sono stati trovati 50 grammi di eroinaOperazione antidroga dei Carabinieri del Comando Provinciale di

Isernia, in manette due spacciatori, sotto sequestro oltre 50 grammi

tra eroina e cocaina. Ad agire i militari del Nucleo Operativo e Ra-

diomobile della Compagnia Carabinieri di Agnone che nel corso di

un posto di controllo alla circolazione stradale, hanno proceduto alla

perquisizione personale degli occupanti di un’autovettura che mo-

stravano segni di nervosismo. Gli occupanti, un 19enne ed un

20enne, entrambi del posto, tenevano occultati involucri contenenti

oltre cinquanta grammi di sostanze stupefacenti del tipo eroina e

cocaina. L’intero quantitativo di droga è finito sotto sequestro men-

tre i due sono stati arrestati in flagranza di reato per detenzione ai

fini di spaccio di stupefacenti e trasferiti presso la Casa Circonda-

riale di Isernia a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

Ulteriori indagini sono in corso per accertare dove hanno acquistato

e a chi fossero destinate le dosi sottoposte a sequestro. A tal propo-

sito i Carabinieri non escludono che la droga rinvenuta sia stata

portata attraverso il mercato illegale della vicina regione campana

o abruzzese e fosse poi destinata ad attività di spaccio al minuto

presso istituti scolastici o altri luoghi frequentati dai più giovani

nella provincia pentra.

Veneziale, petizione on lineISERNIA. E' stata lanciata sul

web una petizione in favore dell'

Ospedale Veneziale di Isernia,

con cui invita tutti i cittadini ad

aderire e sottoscrivere l'impegno

civile del "Comitato Pro Ospedale

Veneziale Isernia". Questo è il

link per la raccolta firme peti-

zione online. Occorre inserire il

proprio nominativo e un indirizzo

e-mail valido per convalidare la

firma con un' e-mail successiva

all'adesione http://www.petizio-

nepubblica.it/?pi=P2014N45905I

eri, intanto, i rappresentanti del

Comitato hanno incontrato i de-

putati del parlamento italiano

Danilo Leva e Laura Venittelli,

quali rappresentanti che sosten-

gono le attività del nostro comi-

tato pro ospedale Veneziale di

Isernia.

Page 12: 9 febbraio 2014

129 febbraio 2013 Termoli

TERMOLI – L'Amministrazione co-

munale informa che è stato pubbli-

cato all’albo Pretorio e sul sito

internet del Comune il bando per

l’assegnazione di aree comunali adi-

bite ad orti sociali urbani. A tale pro-

posito l’amministrazione comunale

intende affidare, per la durata di cin-

que anni, la gestione di 350 lotti adi-

biti ad orti sociali urbani a coloro che,

avendo partecipato al bando, risulte-

ranno idonei in graduatoria. Le tipo-

logie di orti saranno suddivise in tre

categorie, ovvero: “orti sociali urbani

periferici”, “orti scolastici” e “orti di

vicinato”. "Si tratta di un’iniziativa di

grande rilevanza per la comunità ter-

molese – hanno dichiarato dall’am-

ministrazione comunale - e di un

valido strumento sia di riqualifica-

zione delle aree urbane dimesse che

di aggregazione sociale. Tutti coloro

che risulteranno idonei in graduato-

ria, inoltre, avranno la possibilità di

nutrirsi in modo sano e genuino di

ortaggi e frutta di stagione, riducendo

i costi sostenuti per l’acquisto degli

stessi e migliorando sensibilmente il

decoro e l’estetica urbana, favorendo

lo sviluppo di un’economia più soli-

dale. Il progetto consentirà di valo-

rizzare il paesaggio incrementando

la presenza di aree verdi sul territo-

rio e di migliorare, altresì, la qualità

dell’ambiente attraverso la riduzione

dell’inquinamento”. Il termine ultimo

per la presentazione della domanda

è fissato al 2 aprile alle ore 12 (farà

fede il timbro di protocollo d’arrivo).

L'istanza va indirizzata all’ufficio

Protocollo del Comune di Termoli e

presentata nelle modalità indicate

nel bando. L’avviso e la documenta-

zione allegata sono consultabili

presso il sito istituzionale del Co-

mune di Termoli, nella sezione "Av-

visi e Bandi" o nella sezione

"Patrimonio", accedendo all'indirizzo

www.comune.termoli.cb.it e all’albo

Pretorio dell’ente. Tutte le informa-

zioni inerenti il predetto Avviso po-

tranno essere richieste presso

l’ufficio Patrimonio del Comune di

Termoli – tel. 0875/712258 – patrimo-

[email protected]. Il Respon-

sabile del procedimento è il Dott.

Daniele Di Vito.

Parcheggi invalidi: nominata la Commissione per le richiesteTERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino ha

firmato il Decreto con il quale è stata istituita la Com-

missione consultiva per l'esame delle richieste e

delle esigenze delle persone disabili, per la conces-

sione del contrassegno di parcheggio per invalidi e

per l’istituzione di parcheggi riservati. La Commis-

sione è costituita dallo stesso primo cittadino, dal

Vice Comandante del Corpo della Polizia Municipale,

dal Responsabile della Viabilità e Segnaletica del

Corpo della Polizia Municipale, dal Responsabile dei

Servizi Sociali, da due rappresentanti delle Associa-

zioni di Volontariato; oltre al primo cittadino di Ter-

moli, quindi, sono stati nominati, membri della pre-

detta Commissione consultiva le seguenti persone:

dott.ssa Alessandra Marchetti - Vice Comandante del

Corpo della Polizia Municipale, Antonio Russi - Re-

sponsabile della Viabilità e Segnaletica del Corpo

della Polizia Municipale, dott.ssa Caterina Gandolfo

- Servizi Sociali, Sig. Romeo Faletra - Rappresentante

dell’Associazione di Volontariato “Misericordia di

Termoli” e il dott. Paolo Panichella - Rappresentante

dell’Associazione di Volontariato “Croce Rossa ”.

Guerra del 43 , ufficiale inglese visitai luoghi della battaglia TERMOLI - Il maggiore Ed Clitheroe con un suo collaboratore Bob Dixon

sono stati a Termoli per visitare i luoghi dove si è svolta la battaglia tra letruppe inglesi e i tedeschi dal 3 al 7 ottobre del 1943. Il maggiore Ed che faparte del Royal Army Medical di stanza a Liverpool, che è un medico aneste-sista, ha voluto ripercorrere e conoscere tutti i luoghi che furono teatro diguerra in quelle tristi giornate che costarono la vita a centinaia di persone tramilitari e civili. Scopo di questa visita era quello di organizzare, per la metà delmese prossimo una ulteriore visita a Termoli e dintorni insieme a 25 altri mi-litari alcuni dei quali hanno avuto parenti che hanno partecipato allo sbarco.Ricordiamo che tra le truppe che occuparono Termoli sconfigggendo poi itedeschi c'erano quelli del 3° Commando 180 uomini che dovevano occuparee rendere sicura la spiaggia ; il 40° Royal Marine Commando che doveva im-padronirsi della città e degli incroci stradali e lo Special Raiding Squadron, i ve-terani del deserto del gen. Montgomery che dovevano circondare la periferiaoccidentale di Termoli. Ad accompagnare i due ospiti il presidente dell'Ar-cheoclub di Termoli Oscar De Lena che, sull'argomento ha realizzato un fil-mato in occasione dei 70 anni dallo sbarco ricordato in una affollataconferenza tenutasi lo scorso 3 ottobre a Termoli e poi a S.Giacomo degliSchiavoni che fu, come Termoli, coinvolta nella battaglia. Tra le tante zone vi-sitate: quella in cui gli inglesi avevano realizzato il loro aeroporto (a Campo-marino Lido), poi la spiaggia lato nord di Termoli dove alle 2,45 di unadomenica piovigginosa e con il cielo nero come la "pece" il 3 ottobre 1943 ilsergente inglese Jock Campell mise per primo il piede sul suolo termolese, l'-Hotel Corona sede del Quartier Generale tedesco e dove avvennero le primesparatorie con la cattura e l'uccisione di alcuni ufficiali tedeschi, alla stazionedove dormivano alcune delle truppe tedesche nei vagoni in sosta, all'IstitutoScolastico "Principe di Piemonte" in Piazza Monumento divenuto poi Ospe-dale Militare e cimitero nelle aiuole lì presenti come quelle di Piazza S.Antonio,alla Villa del podestà Cieri divenuta la residenza del gen. Montgomery e allavilla dell'allora dott. Agostinelli requisita poi dal Quartier Generale inglese. Ilgiro è proseguito poi per il Borgo Vecchio, al castello, alla Cattedrale e l'Istituto"Gesù e Maria". La giornata dei due ufficiali si è conclusa al "Sangro River WarCemetery" di Torino di Sangro dove riposano i corpi di 2617 soldati prove-nienti dal Commonwealth britannico. Il prossimo appuntamento è per il meseprossimo con circa 30 militari che ripercorreranno le tappe visitate giovedì6 febbraio.

Presentazione del libro “Io la troverò”TERMOLI - Nell’ambito del ciclo “In-

contri d’autore” lo scrittore RomanoDe Marco ieri ha presentato il suolibro “Io la troverò”. Marco Tanzi è unodei senzatetto di Milano, un invisibilecome tanti altri. Dieci anni prima, però,era il miglior poliziotto della città e sullavoro formava coppia fissa con LucaBetti. Almeno fino a quando un tragicoepisodio aveva spezzato in lui qualcosa,portandolo alla deriva e facendolo pre-cipitare in un inferno di alcool e co-caina. Scontati sette anni di prigione per

reati vari, Tanzi vive ora ai margini, de-ciso a stare lontano da tutto e da tutti;neppure la notizia della misteriosa spa-rizione di sua figlia Giulia, comunicataglida Betti, sembra scuoterlo. In realtàTanzi è rimasto colpito dalle parole del-l’ex collega e si sottoporrà ad una duraprova per vincere i suoi démoni perso-nali e riportare a casa la figlia. Con “Io

la troverò” Romano De Marco scriveun romanzo duro, di quelli destinati alasciare il segno nella letteratura giallaitaliana. Già l’argomento principale cheaffronta, la cosiddetta tratta clandestinadelle ragazze bianche, non può far ri-manere indifferenti.L’autore ci guida at-traverso questo mondo fatto di

violenze e perversioni, in cui giovani in-nocenti sono alla mercè di “uomini”senza scrupoli, spesso professionisti sti-mati ed insospettabili. Il prossimo ap-puntamento con “Incontri d’autore”presso la libreria Fahrenheit sarà sa-bato 15 marzo con Antonio Pascale chepresenta “Le attenuanti sentimentali”.

Avis, festa e premiazione Over 65TERMOLI - Oggi 9 febbraio alle ore 18 presso la chiesa di San Francesco, S.E.

il Vescovo celebrerà una Santa Messa in onore dei Donatori. Successivamentealle ore 19 nell’Auditorium ci sarà la premiazione degli Over 65, coloro che perragione di età devono sospendere loro malgrado la donazione, però continue-ranno ad essere di esempio per i giovani e collaboreranno attivamente alla vitasociale dell’Avis: “Una vita al servizio dell’avis e….non é finita”, e a seguire ilconvegno dal titolo Cristo primo donatore é in mezzo a noi. In sala sarà espo-sta un’opera dell’artista Nunzio Miale “Il Cristo sofferente”. Saranno presentiS.E. mons. Gianfranco De Luca vescovo della Diocesi di Termoli-Larino, ol Dott.Pasquale Spagnuolo Direttore Asrem Medicina Trasfusionale, Ass.alla CulturaComune di Termoli Avv. Michele Cocomazzi.

Orti urbani sociali, pubblicato il bando

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139 febbraio 2014Termoli

No del Molise alla stalladi 12.000 manze LARINO - Sua eccellenza

Mons. De Luca, vescovo di Ter-

moli – Larino, ha finalmente

parlato per far conoscere, ai cit-

tadini larinesi e molisani, le ra-

gioni che l’hanno convinto a

mettere a disposizione della

Granarolo, per il suo progetto di

una stalla di 12.000 manze, i 100

ettari dei terreni del Seminario

di Larino. Un numero - ben

12.000 manze che vengono a

fare la colonia a Larino - che

ieri, dando la sua disponibilità,

non l’ha impressionato e nean-

che insospettito delle conse-

guenze che sarebbero ricadute

sul territorio, nel momento in

cui andavano a cementificare i

suoi 90 ettari di terra di Monte

Arcano! Bene hanno fatto il Co-

mitato “No Stalla, Si Molise

bene comune” e quanti – tra i

quali numerosi esperti - hanno

spiegato nei minimi particolari

le ricadute, tutte negative, di

questo progetto che ha come

solo obiettivo il profitto e la

conquista da parte della Grana-

rolo della leadership nel campo

della trasformazione e distribu-

zione del latte. Un’azione di

corretta informazione che ha

prodotto molti ripensamenti,

perfino nei personaggi politici

che avevano sostenuto e pro-

mosso la calata nel Molise della

stalla della Granarolo. Se ab-

biamo interpretato corretta-

mente le parole del vescovo e il

suo pensiero, c’è solo da ufficia-

lizzare il ritiro della messa a di-

sposizione dei terreni, un atto

che costringerebbe la Granarolo

a rivedere i suoi piani e - noi ce

lo auguriamo - a rinunciare de-

finitivamente alla realizzazione

del progetto nel Molise. Non ci

sono più le condizioni per an-

dare avanti dopo l’abbandono

della politica ed ora anche del

vescovo S.E. De Luca.

Una decisione positiva che

potrebbe dare slancio alla coo-

perativa Arcobaleno e diventare

così un punto di riferimento per

l’agricoltura molisana, visto che

il suo percorso è iniziato sotto i

migliori auspici con i primi ri-

sultati, come racconta il Ve-

scovo, all’insegna della qualità

dei prodotti raccolti, in partico-

lare i ceci e l'olio. La qualità,

come dicono gli esperti, trova la

sua origine proprio in quel ter-

ritorio che qualcuno pensa di

trasformare in una piattaforma

di cemento e, come tale, definiti-

vamente persa per la produ-

zione di alimenti di qualità e

che, è utile ribadirlo, è anche

fonte di occupazione, sicura-

mente molto di più di quella che

offre una stalla industriale, che

non ha niente a che vedere con

l’agricoltura e il Molise. Il terri-

torio che, non ci stanchiamo di

ribadirlo, è, con le sue fonda-

mentali e importanti risorse, il

solo grande tesoro del Molise. Il

Comitato, alla luce anche di

questa dichiarazione, accolta

positivamente ai fini dell’obiet-

tivo finale, che è quello di un

“No” definitivo del Molise alla

stalla di 12.000 manze, continua

nella sua azione d’informazione

e di coinvolgimento dei cittadini

larinesi e molisani. Comitato

“No stalla, Sì Molise Bene Co-

mune”

Processo fanghi chimici:legambiente parte civile BASSO MOLISE – E’ iniziato nel Tribunale a Campobasso,

dove è stato trasferito il faldone di competenza dell’Antima-

fia, il processo legato all’inchiesta Open Gates sui presunti

sversamenti di fanghi chimici ed industriali nei terreni del

basso Molise. Durante la seduta dell’udienza preliminare Le-

gambiente si è costituita parte civile e l’avvocato Pasquale

Lollino del Foro di Larino, responsabile del Centro di Azione

Giuridica è stato incaricato di tutelare l’Associazione am-

bientalista.

In basso Molise una sededel Tribunale del MalatoLITORALE – Il segretario na-

zionale di Cittadinanzattiva,

Antonio Gaudioso, è stato ospite

a Termoli dove è nata l’assem-

blea locale dell’associazione

presideuta da Francesca Tripoli.

Nell’occasione Gaudioso ha an-

nunciato che anche in basso

Molise nascerà una sede del

Tribunale del Malato.

Il Tribunale del Malato è una

rete costituita da cittadini co-

muni, ma anche da operatori

dei diversi servizi e da profes-

sionisti, che si impegnano a ti-

tolo volontario.

Nel corso dell’incontro, che si

è svolto presso la Cittadella

della Carità, Antonio Gaudioso

ha confermato l’impegno per la

sicurezza delle scuole: “C’è an-

cora tanto, molto da fare con

troppe scuole ancora insicure e

vulnerabili»,.

Si è discusso pure di diritti,

delle nuove campagne anti-

spreco e di tante altre iniziative

per le quali i volontari del basso

Molise sono pronti a dare il loro

contributo.

Conoscere l’olivo: successoper la prima lezioneSAN FELICE DEL MOLISE –

Grande successo di partecipa-

zione per la prima lezione sulla

coltivazione e potatura del-

l’ulivo, organizzato dalla Pro

Loco in collaborazione con

l’Arsiam. Scopo principale del

corso è quello di dimostrare

che un’attenta gestione dell’oli-

veto è in grado di aumentare la

produzione in termini quantita-

tivi e di migliorare la qualità del

prodotto finale.

“Un ringraziamento partico-

lare va all’Arsiam, special-

mente al dottor Maurizio Corbo

– si legge nella nota stampa del

Consiglio Direttivo della Pro

Loco di San Felice - per aver

accettato la richiesta di orga-

nizzare gli incontri; i tecnici

prestano un servizio fonda-

mentale per l’agricoltura e solo

tramite la sperimentazione, la

divulgazione e la loro consu-

lenza è possibile vedere con-

creti miglioramenti per la

nostra agricoltura che non può

continuare ad essere solo sino-

nimo di fatica e auto-consumo,

ma anche di gratificazione e at-

tività economica redditizia”.

Consigliere Eremita

interviene sulle imposte

agevolate agli emigratiBONEFRO – Rosario Ere-

mita, capogruppo di mino-

ranza al Comune, plaude

all’iniziativa dell’amministra-

zione comunale che ha deciso

di agevolare sulle imposte sia

i concittadini residenti al-

l’estero che gli anziani nelle

case di riposo. “E’ stato deciso

saggiamente – scrive Eremita

-, di assimilare all’abitazione

principale, con i vantaggi con-

nessi, gli immobili di pro-

prietà dei residenti all’estero

o dei dimoranti presso case di

cura in modo che, oltre a

mantenere vivo un legame

con le proprie origini, possa

costituire incentivo per un

possibile ritorno permanente.

Tale nobile intendimento,

però mostra anche delle in-

coerenze, illogiche e contrad-

dittorie, più volte segnalate,

ma mai prese in considera-

zione. Perché – dice il capo-

gruppo di minoranza - i

terremotati, già duramente

provati dalla natura che li ha

privati della loro abitazione, si

ritrovano a dover pagare

l’Imu, sebbene in misura ri-

dotta? Perché non si è proce-

duto ad incentivare la

locazione, di tali immobili, a

favore di chi vive ancora nelle

casette ormai fatiscenti? Ed

ancora, perché l’amministra-

zione non ha mostrato nes-

suna disponibilità ad

accogliere i profughi ed i rifu-

giati politici che contribuireb-

bero a frenare lo

spopolamento e generare

anche un impulso positivo

all’economia locale? La poli-

tica - conclude Rosario Ere-

mita - richiede coerenza. Le

scelte parziali ed a fasi al-

terne generano perplessità,

dubbi ed incertezze”.

Bilancio, Corte dei conticonvoca il Comune PORTOCANNONE – Sanzioni

in vista per l’amministrazione

comunale di Portocannone?

Qualche sanzione potrebbe

scattare ad opera della Corte

dei conti che da alcuni controlli

avrebbe scoperto un disavanzo

di 274mila euro nel Bilancio

2011. Si sarebbe dovuto discu-

tere del caso in una riunione

convocata proprio dai giudici

della Corte dei conti ma degli

amministratori comunali di

maggioranza nessuna traccia.

Assenti il sindaco Luigi Mascio,

l’assessore al bilancio, Adamo

Gallo, il titolare dell’ufficio ra-

gioneria e il Revisore dei Conti.

Forse non avranno ricevuto la

convocazione o una dimenti-

canza, fatto sta che nessuno ha

risposto alla chiamata.

Ora i giudici contabili hanno a

disposizione 30 giorni per deci-

dere possibili sanzioni e in che

modo, se effettevimente accer-

tato, come dovrà rientrare del

presunto disavanzo.

Page 14: 9 febbraio 2014
Page 15: 9 febbraio 2014

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0874.698012VERRANNO ACCETTATI SOLO GLI ANNUNCI PRESENTATI

CON DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO VALIDO.

ROTOSTAMPA MOLISESI RISERVA

DI MODIFICARE PAROLE O FRASE RITENUTE POCO IDONEE

ALLA PUBBLICAZIONE NELLA SEZIONE DEGLI ANNUNCI

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MeteoMattino

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Termoli Isernia

Campobasso

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Pomeriggio

Sera

Notte

“Il Tribunale di Campobasso, nella per-

sona del Giudice Stefano Calabria, con

ordinanza del 21 maggio 2013 emessa nel

procedimento n. 342-2012, ha accolto la

domanda proposta dal sig. Fabio Musca-

telli nei confronti del sig. Angelo Antonio

Santagostino ed ha condannato il Santa-

gostino al pagamento in favore del Mu-

scatelli della somma di euro 20.000.00,

oltre interessi legali con decorrenza dal

16 agosto 2011 e fino al saldo, nonché al

pagamento delle spese processuali. Il Tri-

bunale ha in particolare accertato che gli

articoli pubblicati nell’anno 2011 su “LA

GAZZETTA DEL MOLISE”, giornale ven-

duto gratuitamente ed all’epoca diretto da

Angelo Antonio Santagostino il quale

scrisse anche personalmente alcuni di

tali articoli, sono stati lesivi della reputa-

zione di Fabio Muscatelli perché non

hanno informato il lettori, o hanno infor-

mato i lettori in maniera tardiva, parziale

ed incompleta, che i provvedimenti di se-

questro emessi dalla Procura della Re-

pubblica presso il Tribunale di Larino a

carico del Muscatelli erano stati annullati

dal Tribunale di Campobasso per man-

canza di fondatezza delle accuse”.

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