9 febbraio 2014
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Il Tapiro del giorno lo diamo a Paolo
Spina. Il presidente di Confcommercio,
nonostante i problemi della categoria,
non riesce più a dire una sola parola
dopo il cambio di guida alla Regione.
Un silenzio tombale che non fa, di si-
curo, il bene del settore commercio
che, mai come in questo momento, sta
soffrendo oltre la stessa crisi mondiale.
In Molise, poi, i problemi hanno l'ef-
fetto moltiplicatore alla luce anche di
una legge in vigore che non aiuta, di
certo, le piccole attività sparse sul ter-
ritorio. Ma il presidente tace.
L'Oscar del giorno lo assegniamo a
Il Fatto Quotidiano. Il giornale nazio-
nale ha centrato l'obiettivo per fare
ulteriore chiarezza su quanto sta acca-
dendo alla Regione Molise. L'analisi
di Antonello Caporale è esaustiva e
fotografa una realtà che comincia ad
avere i connotati di una vera e propria
protervia politica e gestionale. Non a
caso il nostro collega ha definito "re" il
presidente della Giunta regionale an-
che a seguito degli ulteriori inciampi
nel caso Biocom e nella chiamata di
parenti e amici alla sua Corte.
L’Oscar del giornoa Il Fatto Quotidiano
Il Tapiro del giornoa Paolo Spina
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero
di Tommaso Di Domenico
Ho sentito e risentito la registrazione,
ho letto e riletto la trascrizione dell'ul-
tima conferenza stampa del Presidente
Frattura e mi sono convinto di essere un
alieno. Il Presidente cercava di convin-
cere che era cosa nè buona, nè giusta
pubblicare notizie riservate, di cui nem-
meno lui era a conoscenza(?). Ho ripen-
sato all'avviso di garanzia notificato a
Napoli al Presidente del Consiglio men-
tre presiedeva un vertice internazionale
e preannunciato dal Quotidiano di Via
Solferino. Giù cori di osanna per lo
scoop del Corriere della Sera. Mai nes-
suno ha messo in discussione la reda-
zione per l'abilità e il tempismo con cui
sono riusciti a procurarsi gli atti. Già,
noi non siamo il Corriere, ma la Gaz-
zetta del Molise, giornale amico di Mi-
chele Iorio da tempi non sospetti, nella
buona e cattiva sorte, che non ha mai
visto un Euro dal politico in questione,
semplicemente perché la linea editoriale
è stata, è, e sarà obiettiva. D'altronde che
senso avrebbero i quotidiani amici di
Frattura senza di noi? Siamo noi a favo-
rirne il finanziamento.
La Fatwa: commette peccato grave chi
legge il nostro "giornalaccio" come se-
gnalato ai suoi mezzadri dal Sindaco di
Riccia, da me votato, a scanso di equi-
voci. I finanziamenti, il nostro Governa-
tore li desse a chi vuole! Tanto ne
risponderà davanti ai cittadini ed ai
competenti organi.
Questo il "pizzino".
Noi seguiamo le orme dei partigiani
del C.N.L: ora è sempre resistenza.
Il Pizzino", ovvero la "Fatwa" in salsa molisana
BASSO MOLISE
Gran Manze,
gli strani
affari
della Chiesa
A PAG. 2
CAMPOBASSO
La morte
annunciata
dell’Ente
Fiera
A PAG. 6
SANITÀ
Registro Tumori,
dopo due anni
ancora non parte
la struttura
A PAG. 4
ANNO X - N° 33 - DOMENICA 9 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
Sua eccellenza mons. De Luca, vescovo di Termoli
– Larino, ha finalmente parlato per far conoscere,
ai cittadini larinesi e molisani, le ragioni che
l’hanno convinto a mettere a disposizione della
Granarolo, per il suo progetto di una stalla di
12.000 manze, i 100 ettari dei terreni del Seminario
di Larino. Un numero - 12.000 manze che vengono
a fare la colonia a Larino - che ieri, dando la sua
disponibilità, non l’ha impressionato e neanche in-
sospettito delle conseguenze che sarebbero rica-
dute sul territorio, nel momento in cui andavano a
cementificare i suoi 90 ettari di terra di Monte Ar-
cano!
Bene hanno fatto il Comitato “No stalla, Sì Mo-
lise bene comune” e quanti – tra i quali numerosi
esperti - hanno spiegato nei minimi particolari le
ricadute, tutte negative, di questo progetto che ha
come solo obiettivo il profitto e la conquista da
parte della Granarolo della leadership nel campo
della trasformazione e distribuzione del latte.
Un’azione di corretta informazione, che ha pro-
dotto molti ripensamenti, perfino nei personaggi
politici che avevano sostenuto e promosso la calata
nel Molise della stalla della Granarolo.
Se abbiamo interpretato correttamente le parole
del vescovo e il suo pensiero, c’è solo da ufficializ-
zare il ritiro della messa a disposizione dei terreni,
un atto che costringerebbe la Granarolo a rivedere
i suoi piani e - noi ce lo auguriamo - a rinunciare
definitivamente alla realizzazione del progetto nel
Molise. Non ci sono più le condizioni per andare
avanti dopo l’abbandono della politica ed ora
anche del vescovo De Luca.
Una decisione positiva, che potrebbe dare slan-
cio alla cooperativa Arcobaleno e diventare così un
punto di riferimento per l’agricoltura molisana,
visto che il suo percorso è iniziato sotto i migliori
auspici con i primi risultati, come racconta il Ve-
scovo, all’insegna della qualità dei prodotti raccolti,
in particolare i ceci e l’olio.
La qualità, come dicono gli esperti, trova la sua
origine proprio in quel territorio che qualcuno
pensa di trasformare in una piattaforma di ce-
mento e, come tale, definitivamente persa per la
produzione di alimenti di qualità e che, è utile riba-
dirlo, è anche fonte di occupazione, sicuramente
molto di più di quella che offre una stalla indu-
striale, che non ha niente a che vedere con l’agri-
coltura e il Molise.
Il territorio che, non ci stanchiamo di ribadirlo, è,
con le sue fondamentali e importanti risorse, il solo
grande tesoro del Molise. Il Comitato, alla luce
anche di questa dichiarazione, accolta positiva-
mente ai fini dell’obiettivo finale, che è quello di
un “No” definitivo del Molise alla stalla di 12.000
manze, continua nella sua azione d’informazione e
di coinvolgimento dei cittadini larinesi e molisani.
Pasquale Di Lena
TAagliolto
29 febbario 2014
Buone notizie dal fronte del Comitato “No stalla, Si Molise bene comune”
di Giancarlo Totaro
Sulla salute non si taglia ma si investe, è un dovere
costituzionale delle istituzioni garantire il diritto alla
cura della salute.
Questo piano di riorganizzazione della sanità rischia
di essere l’equivalente dell’eutanasia di un malato serio
ma ancora guaribile se pur in forte “debito” di ossigeno.
Ossigeno che è venuto a mancare a causa dell’uso stru-
mentale che la politica regionale ne ha fatto della sanità.
Infatti i mali estremi della sanità a cui si vuol porre ri-
medio sono stati provocati dalla politica ed ora lo stesso
rimedio rischia di peggiorare la situazione.
Un piano deleterio per il bassomolise che deve pagare
il debito contratto da altre parti in termini di eccesso di
finanziamento verso le strutture private.
La madre di tutte le “follie” è stata l’abolizione della
ASL di Termoli e della autonomia gestionale della sa-
nità,infatti conti alla mano se il questo sciagurato piano
fosse stato proposto con la asl di termoli autonoma non
avrebbe richiesto alcun taglio di posti letto negli ospedali
e nessuna chiusura del nosocomio di Larino in quanto
in basso molise si è praticamente già a posto con lo stan-
dard previsto dei 3 posti letto per 1000 abitanti ,in pratica
ci sarebbero disponibili circa 50 posti letto per Larino.
Ma la cosa più deleteria è che i posti letto non hanno
tenuto in nessun conto della qualità sanitaria dei servizi
offerti come per le molte eccellenze che erano presenti
a Larino.
Il reparto di oculistica ne è un esempio,esso infatti
dopo la prevista riorganizzazione asrem dovrebbe rima-
nere a Larino in un cotesto chirurgico “poliambulato-
riale” che come tale non può offrire assistenza avanzata
per una chirurgia di più ampia applicazione e comunque
limitata dalla mancanza di adeguati servizi.
Con la perdita della asl si è persa la guerra e con essa
la vera autonomia gestionale del basso molise con la
possibità di gestire in modo coordinato l’intera assi-
stenza sanitaria ai cittadini ,ospedaliera e territoriale
adeguandola alle reali ncessità delle persone che vivono
a Termoli e tutto il basso molise.
La vera battaglia da fare in basso molise sarebbe il re-
cupero della autonomia gestionale delle nostre risorse
con l’istituzione di una struttura asl locale come era una
volta con gli interessi che coincidano con le reali neces-
sità della popolazione locale.
Per risolvere veramente il bisogna rimettere a mio
avviso la ASL a termoli,rinnovando le cariche per il ri-
lancio della sanità del basso molise e non programmare
la sua sepoltura decretata dal malsano piano sanitario
asrem che ne rappresenta l’iniziazione ed il rito prope-
deutico preparandone la sua dipartita.
Oggi il piano di riorganizzazione sanitaria rappre-
senta il funerale per la futura sepoltura del diritto a
curarsi per i cittadini termolesi e bassomolisani e
l’estrema unzione della sanità pubblica del Molise .
Sanità, siamo al funeraleL'intervento.
La chiesa “affarista” del Molise, pronta ad essecondare la Granarolo, pare si disponga a fare un passo indietro negando i terreni di Monte Aracano
CAMPOBASSO. "Dire che la magistratura moli-
sana apre le indagini sotto le pressioni mediatiche
di certa stampa, in effetti, non è il massimo del ri-
spetto istituzionale tra un governatore in carica e le
Procure". Per una volta ad esprimersi in questi ter-
mini non è nessun giornalista della Gazzetta del
Molise o di Telemolise, messi sotto accusa dal pre-
sidente della Regione.
Secondo Frattura, il fatto che lui sia stato iscritto
nel registro degli indagati per la faccenda Bio.com
e la storia di 265mila euro di fondi pubblici, dipende
dalle pressioni mediatiche degli scoop che sono ad
esclusivo appannaggio di certi giornalisti di certa
stampa pagata negli anni passati da Michele Iorio
con i soldi dei molisani.
Nel caso in questione si tratta proprio di Gazzetta
e Telemolise. La riflessione è scaturita dalla mente
autonoma del direttore del sito Altomolise.net, il
collega abruzzese Francesco Bottone, ex dipen-
dente del Nuovo Molise di Ciarrapico che di certo
non può essere tacciato di vicinanza a Michele
Iorio. Da qui una riflessione seria va fatta.
E senza peli sulla lingua. Secondo Frattura, la sua
iscrizione nel registro degli indagati per malversa-
zione a danno dello Stato (ossia pur non facente
parte della pubblica amministrazione ha ricevuto
da un ente pubblico (la Regione Molise) finanzia-
menti per determinate opere o attività di pubblico
interesse, e non li ha utilizzati per tale scopo) è do-
vuta dunque alla pressione mediatica.
Ma nel mirino degli inquirenti sono finiti, guarda
caso, anche Telemolise, La Gazzetta del Molise e
Michele Iorio. Frattura, nel parlare, ipotizza chissà
quale marchingegno strategico che porta poi “al na-
turale sbocco” di lui indagato.
La teoria la spiega bene: La Gazzetta (che ha
sempre notizie di prima mano che altri organi non
hanno o non pubblicano) torna in rassegna stampa
su Telemolise, e guarda caso entrambe le testate
sono legate a Michele Iorio da un passato finanziato
da soldi pubblici (come tutte le altre testate moli-
sane che ancora usufruiscono di quei soldi pubblici
oggi con Frattura presidente).
Poi tira in ballo la gogna mediatica e risponde, a
distanza di circa tre mesi, alla denuncia fatta da Mi-
chele Iorio che evidenziava un conflitto ambientale
della famiglia Frattura con la sorella del governa-
tore, Giuliana, capo di gabinetto (o comunque fa-
cente funzioni) del questore di Campobasso.
Lo stesso questore oggi indagato per favoreggia-
mento al presidente Frattura nell’ambito proprio
dell’inchiesta Bio.com che vede lo stesso Frattura
indagato insieme al commercialista Del Cioppo.
E cosa avrebbe fatto il questore di Campobasso
vicino alla sorella del presidente Frattura?
Ha tolto, per ben due volte, le indagini sul caso in
questione e affidate dal pm alla Digos dirottandole
alla Squadra Mobile.
La stessa Squadra Mobile che indaga su Iorio, Te-
lemolise e La Gazzetta. Tanto che lo stesso Iorio di-
ceva: di fronte ad attività riservate, come si fa a
stare tranquilli se la sorella dell’avversario politico
oggi presidente, nonché moglie di un consigliere di
maggioranza di Sel Domenico Ioffredi, è a cono-
scenza di informazioni riservate?
Intanto Frattura, che con Iorio presidente ha
avuto ruoli (Bio.com a parte) in diverse progetta-
zioni tra cui, tanto per citarne una, la Turbogas di
Termoli, continua a parlare di “leggerezza ammini-
strativa e sconsiderata, più che creativa, gestione fi-
nanziaria praticata da chi per dodici anni ci ha
governati nella convinzione che rispettare le regole
fosse un vezzo di cui poter fare anche a meno”.
Senza contare che, per le indagini su Gazzetta e Te-
lemolise, la riservatezza della Polizia Giudiziaria
pare piuttosto bizzarra. Infatti, chi ha provveduto a
chiedere, tramite mail, la documentazione da for-
nire alla Squadra Mobile?
Il capo di gabinetto di Frattura già socia impren-
ditoriale della fidanzata di Frattura. Insomma, il
tempo passa e il problema del cortocircuito in ma-
gistratura resta. Se ad indagare gli “avversari poli-
tici” del presidente Frattura è l’ufficio della sorella
del presidente Frattura, siamo certi che non ci sia
nulla di strano?
E se si aggiunge che nell’ufficio della sorella del
presidente Frattura è successo qualcosa di anomalo
(ossia che il capo della Polizia ha sottratto le inda-
gini ad un corpo per affidarle ad un altro) siamo si-
curi che sia tutto normale?
E questo senza ricordare quanto accaduto in Pro-
cura di Campobasso nell’assoluto silenzio di tutti gli
organi di informazione locale che prendono soldi
pubblici. Eccezion fatta per la Gazzetta del Molise,
ovviamente, che non prendendo soldi pubblici cerca
di fare giornalismo serio per attrarre il maggior nu-
mero di lettori.
Ma per Frattura ciò vuol dire essere al soldo di
Iorio. Insomma, come scrive Antonello Caporale su
Il Fatto Quotidiano, che si è occupato della notizia
ma di certo non ha rapporti attuali o pregressi con
Michele Iorio, “Molise vuol dire famiglia”.
Per dirla alla molisana: spariscono soldi, chiu-
dono ospedali, le aziende sono al collasso, si au-
mentano gli stipendi, assumono parenti ed amici,
vengono messi sotto inchiesta e la colpa è della
stampa e di Michele Iorio peraltro condannato per
opera dello stesso pm (Fabio Papa) che guida le in-
dagini su Frattura. Insomma, il Molise di Frattura
viene descritto “non – come - una regione ma uno
scioglilingua, un inestricabile affare di famiglia, un
sistema dove i voti non si contano ma si pesano, una
rete di condotte sottomarine di clientele, dove il
merito non vale e neanche i bisogni, dove resistono
sistemi di finanziamenti a scomparsa, strabilianti
aspiratori di soldi”.
red.pol
TAagliolto
39 febbario 2013
“Molise vuol dire famiglia”Il nome Frattura si alterna tra Regione e Questura ma se il governatore finisce nel mirino della magistratura è colpa della stampa
CAMPOBASSO. E' con delibera di
Giunta Regionale n.297 dell’8 marzo
2012 che, in applicazione di diverse di-
sposizioni di legge nazionali e regionali,
che sono stati istituiti i tre registri dei tu-
mori (RTPM, RenaM e RenCam) insieme
al C.O.R. Centro operativo regionale. Con
il provvedimento si impegnava il Diret-
tore Generale dell’Asrem ad attivare i
provvedimenti esecutivi, in applicazione
del documento istruttorio.
Ma ad oggi, quale è stata l’evoluzione
di quel provvedimento, il rispetto delle
scadenze e l’avvenuto accreditamento
del Molise all’interno dell’Associazione
Italiana Registro Tumori?
E' la domanda che circola in questi
giorni in attesa che qualcuno faccia chia-
rezza. A seguito di quella delibera, fu
l'Asrem a dare incarico al dottore Gio-
vanni Fabrizio, già impegnato nella Lilt
del Basso Molise e direttore dell'Uoc di
chirurgia del Cardarelli per attivare lo
staff necessario per il Registro tumori.
Del resto, a questo progetto si sta lavo-
rando da gennaio 2005 per avere un qua-
dro statistico preciso della problematica.
E' evidente che tutto questo percorso
necessita di ulteriori Delibere di Giunta,
di determine dirigenziali e impegni con-
tabili, organizzativi e di risorse umane
che il dottore Fabrizio ha provveduto ad
elencare alla dirigenza dell'Azienda.
E' altrettanto evidente che alla base c'è
un costo da sostenere e bisogna indivi-
duare le relative risorse.
Da qui, proprio per contenere le spese,
si sta cercando di vedere se esistono
possibili figure all'interno dell'organiz-
zazione prima di rivolgersi all'esterno.
Infatti, il Registro dei tumori prevede le
nomine del Responsabile scientifico,
della Commissione esecutiva, dei Re-
sponsabili per le Unità distrettuali e
dell’individuazione di un organigramma
minimo di partenza che garantisca la
funzionalità tecnica e scientifica del
piano operativo.
L'importanza della struttura è deter-
minata dalla raccolta di informazioni sui
malati di cancro residenti in un determi-
nato territorio.
Ad essa il compito di raccogliere, valu-
tare, organizzare e archiviare in modo
continuativo e sistematico le informa-
zioni più importanti su tutti i casi di neo-
plasia che insorgono nella popolazione
interessata, rendendole disponibili per
studi e ricerche.
Ma anche nella predisposizione di in-
terventi medici o sanitari su di una par-
ticolare area regionale.
4 TAagliolto9 febbario 2013
A distanza di quasi due anni non si hanno notizie sul lavoro svolto
CAMPOBASSO. Il Molise è la terza regione ita-
liana per spesa sanitaria pubblica pro capite con
2172 euro, a fronte di una media nazionale pari a
1.842 euro, per un totale nel 2011 a circa 122 miliardi
di euro, pari al 7,1% del Pil. Il dato proviene dalla ri-
cerca dell’Istat “Noi Italia. 100 statistiche per capire
il Paese in cui viviamo”, edizione 2013.
La spesa sanitaria pubblica misura quanto viene
destinato per soddisfare il bisogno di salute dei cit-
tadini in termini di prestazioni sanitarie (inclusi
tutti i suoi costi: servizi amministrativi, interessi
passivi, imposte e tasse, premi di assicurazione e
contribuzioni diverse). Valori molto inferiori si regi-
strano in altri importanti paesi europei. A fronte dei
circa 2.359 dollari per abitante, a parità di potere
d’acquisto, spesi in Italia nel 2010, di poco inferiore
alla spesa sostenuta dalla Finlandia (2.422 dollari) e
poco più della Spagna (2.265 dollari), il Regno Unito
spende quasi 2.857 dollari pro capite, mentre Fran-
cia e Germania superano i 3.000 dollari, con importi
rispettivamente di 3.061 e 3.331 dollari. Il livello di
spesa più alto si registra per i Paesi Bassi (4.050 dol-
lari), quello più basso per la Polonia (995 dollari).
Nel 2010 la spesa sanitaria pubblica in Italia è stata
di 1.853 euro per abitante, in linea con quanto os-
servato per la ripartizione del Nord (1.850 euro); al
di sopra del valore medio nazionale si colloca, in-
vece, la ripartizione del Centro (1.930 euro), mentre
per il Mezzogiorno la spesa pro capite è pari a 1.812
euro.
La provincia autonoma di Bolzano registra la
spesa pro capite più elevata (2.195 euro) seguita
dalla Valle d’Aosta (2.179 euro) e dal Molise (2.172
euro); la spesa per abitante risulta più contenuta nel
Veneto (1.744 euro), Sicilia (1.763 euro) e Abruzzo
(1.774 euro). I livelli di spesa per abitante sono dun-
que molto variabili, a testimonianza sia di condizioni
socio-economiche diversificate, sia di diversi mo-
delli di gestione del sistema sanitario regionale. Su
base nazionale, il 36,9 per cento della spesa sanita-
ria pubblica è destinato a servizi in regime di con-
venzione, mentre oltre la metà (56,7 per cento)
riguarda la fornitura di servizi erogati direttamente.
Anche a livello di singola regione, si riscontra una
prevalenza della spesa per servizi sanitari forniti di-
rettamente; si osserva, tuttavia, una quota più ele-
vata di spesa per servizi in regime di convenzione
per Lombardia (43,8 per cento), Campania e Lazio
(41,5 per cento) e Puglia (40,8 per cento). In Italia, la
spesa in convenzione è indirizzata in prevalenza
verso l’assistenza farmaceutica (26,4 per cento),
l’assistenza medica di base e specialistica (28,0 per
cento) e le prestazioni fornite dalle case di cura pri-
vate (22,8 per cento).
Sanità: nel Molise si spendono 2172 euro all’anno pro capite
La nostra regione è al terzo posto dopo la provincia di Bolzano e la Valle d’Aosta
Registro tumori, a che punto è?
Il tema che trattiamo in questo articolo ha componenti
sociali interessanti ed anche economiche. Parliamo del-
l’agricoltura sociale, che il consiglio regionale ha affron-
tato su sollecitazione di 16 consiglieri su 20 (Fusco
Perrella, Micone, Romagnuolo, Cavaliere, Sabusco, Totaro,
Manzo, Parpiglia, Niro, Ciocca, Lattanzio, Monaco, Fede-
rico, Cotugno, Ioffredi e Di Pietro) e il voto favorevole
espresso all’unanimità. Nasce così, all’interno del mondo
agricolo molisano, una sorta d’isola tecnica e amministra-
tiva in cui si prospettano iniziative e progetti che mirano
all’impiego attivo dei soggetti cosiddetti svantaggiati (por-
tatori di handicap).
Non è improvvisazione; c’è una legislazione nazionale
ad hoc, e molte Regioni, prima del Molise, hanno messo in
cantiere fattorie sociali dove i principi della legge trovano
applicazione pratica. Basterebbe replicare quelle espe-
rienze, per avere anche nella nostra realtà agricola una
presenza che coniughi solidarietà umana e principi eco-
nomici. L’agricoltura sociale infatti non si allontana dal
fine utilitario. Cambiano i meccanismi, cambiano gli attua-
tori, ma l’obiettivo finale è comunque la crescita.
Il consiglio regionale, in versione trasversale, ha varato
le norme per arrivare alla possibilità di registrare sul ter-
ritorio presenze operative nel settore dell’agricoltura so-
ciale. La relatrice Manzo, del gruppo 5 Stelle, ha reso bene
l’idea, l’ha sostenuta con convinzione, vi ha posto anche
un pizzico di enfasi, affermando che “si tratta di uno stru-
mento operativo attraverso il quale la Regione, in maniera
diretta o attraverso apposite associazioni, può applicare le
politiche del welfare, coinvolgendo una pluralità di soggetti
giuridici, enti e aziende agricole”.
Nel dettaglio, le norme approvate consentono di indi-
viduare nei comuni, nei distretti sanitari, negli ambiti so-
ciali, nelle associazioni di categoria, gli organismi che
possono promuovere l’agricoltura sociale e intervenire;
istituiscono l’osservatorio regionale sull’agricoltura so-
ciale allo scopo di controllare, studiare, valutare e promuo-
vere attività; dispongono l’adozione del regolamento di
attuazione; realizzano il registro e la rete regionale delle
fattorie sociali che, come abbiamo accennato, sono il perno
di tutto; assegnano alla Regione il ruolo di promozione
delle attività, con specifici piani di sviluppo, misure di so-
stegno diretto e l’utilizzazione di propri beni patrimoniali
(la Regione ha terreni e fabbricati che possono essere util-
mente e proficuamente destinati allo scopo).
E’ facile rendersi conto che siamo di fronte ad una ini-
ziativa nuova di zecca, peraltro in ambito rurale, in cui la
sommatoria dei problemi aumenta e non diminuisce.
Per cui se davvero si crede a questa iniziativa e le si
vuole dare sostanza, la prima mossa non può che partire
dalla Regione, potendo, come ribadiamo, mettere a frutto,
dopo aver tentato inutilmente di venderli, i non pochi
beni patrimoniali (terreni e fabbricati) che detiene. Ma un
dubbio si fa largo sull’ottimismo.
Il dubbio (oramai certezza) che la Regione oggi si muova
solo e soltanto se le proprie iniziative hanno un evidente
risvolto affaristico.
Dardo
CAMPOBASSO. Oggi si torna a parlare della ne-
cessità di guardare a più largo raggio nella realizza-
zione di opere infrastrutturali gravitanti e serventi
più aree. Ma ci si è soffermati solo sul raddoppio
della Dorsale Adriatica.
Ai politici di oggi ricordiamo un volumetto avente
per titolo: “Ragionamento del professore Antonio
Vincenzo Rossi sulle “Traversate appennine di fer-
rovia nel Napolitano” pubblicato postumo nel 1865.
Rossi era ingegnere capo del genio civile membro
della sezione di Napoli del consiglio superiore dei
lavori pubblici e scrisse queste righe nel 1862 al Re
Vittorio Emanuele II poco prima di morire. “A me
pare torni ad onore dell’Italia l’adottare un bene in-
teso sistema di linee di strade ferrate in ogni sua
parte. A disonore il tanto non fare. Dunque la traver-
sata appennina di ferrovia per Capua – Benevento e
Campobasso a Termoli è preferibile a tutte le altre;
ben soddisfa a tutte le tre condizioni appennina di
ferrovie nel Napolitano… quando la commissione
delle strade ferrate del Napolitano prendeva in con-
siderazione la ferrovia per le valli del Tammaro e del
Biferno, volle vedere come rendere più breve una
linea; e delegava perciò due ingegneri del Genio ci-
vile per fare gli opportuni studii all’oggetto; e questi
trovarono che ben si poteva accorciare la linea nel
modo suddetto, senza uopo di gallerie, né di pro-
fonde trincee, facendo un’ascesa ed una discesa con
pendenza del 15 per mille… Ciò apre la più breve e
rapida comunicazione tra Napoli e Torino; riunisce
per la linea più breve Napoli sul Tirreno a Termoli
sull’adriatico… Dunque la linea per Capua, Bene-
vento e Campobasso dal Tirreno sale sempre sino al
punto culminante nei piani di Bojano; e poi scende
sempre fino all’Adriatico. Della nuova linea la lun-
ghezza della salita è di chilometri 105, quella della
discesa di chilometri 79… Il porto di Termoli sta ad
egual distanza da Spalato, Ragusa e Cattaro, città
marittime sulle opposte rive dell’Adriatico.
Ed in primo, si getti uno sguardo su la carta nau-
tica del Wild. Si vede, come ad egual distanza dal lido
sta profondità maggiore innanzi Termoli che non in-
nanzi a Pescara o Barletta: che Termoli sta quasi ad
egual distanza da Spalatro, Ragusa e Cattaro, città
marittime su le opposte rive dell'Adriatico; mentre
che così non stanno nè Pescara, nè Barletta. In se-
condo luogo uno sbocco a Termoli, ove è facile mi-
gliorarne il porto, fa che tutto il litorale italiano
dell'Adriatico resta diviso quasi in tanti tratti eguali,
con vantaggio della navigazione e del commercio;
perciocchè la lunghezza di 176 leghe nautiche che
sono da Venezia ad Otranto, restano così divise: da
Venezia ad Ancona leghe 55, da Ancona a Termoli
leghe 48, da Termoli a Bari leghe 43, e da Bari a Brin-
disi leghe 20. Laddove in Pescara non può stabilirsi
che un piccol porto canale, e starebbe vicinissimo ad
Ancona; e parimente assai vicino a Bari starebbe un
porto in Barletta.
“Dunque confidiamo che i Ministri non vogliano
negare a duemilioni di abitanti a due provincie e tre
circondari italiani una linea ferroviaria che parten-
dosi da Capua, per Benevento e Campobasso sca-
valcando gli Appennini tra Bojano e Vinchiaturo
scendesse a Termoli sull’Adriatico; la quale ha tutte
le condizioni indispensabili ad una traversata ap-
pennina nel Napolitano; e che non facendosi, reste-
rebbe fatto il più grave errore; e due milioni di
abitanti resterebbero ammiseriti".
C'è necessità, oggi che siamo nel 2013, di qualche
aggiunta? Crediamo sarebbe superflua, ma non per
la nostra classe politica regionale.
TAagliolto
59 febbario 2013
Dorsale adriatica senza collegamento interno
Spetta alla Regione rendere disponibili i beni patrimoniali (terreni e fabbricati)che detiene in favore dell’agricoltura socialeCon l’agricoltura sociale via libera alle fattorie ad hoc
Il raddoppio della linea ferroviaria tra Termoli-Lesina è positivo ma continua a mancare il tratto fino a Venafro
Un dubbio si fa largo sull’ottimismo: la Regione di Frattura si muove solo e soltanto se l’iniziativa ha un evidente risvolto affaristico
CAMPOBASSO - Sommano un miliardo
delle vecchie lire, ovvero 500mila euro, i la-
vori di completamento degli impianti di ter-
moventilazione al padiglione fieristico della
cittadella dell’economia, nonché l’adegua-
mento delle norme di prevenzione incendi,
il ripristino della copertura e i lavori di am-
modernamento e di completamento degli
impianti generali inerenti le strutture fieri-
stiche, l’area esterna e i relativi servizi gene-
rali, approvati di recente dalla giunta
comunale di Campobasso. Soldi stanziati
dalla Regione Molise presi dal Fondo per lo
Sviluppo e la Coesione (FSC) – già risorse
Fas 2000-2006.
Soldi che viaggiano (scandalosamente) con
anni di ritardo, finalmente giunti alla meta.
Ora però resta da vedere quanto tempo im-
piegheranno i servizi comunali a spenderli.
Crediamo facciano in fretta, per intascare
l’incentivo previsto dalla normativa vigente
(un bel mucchietto di euro) in favore dei pro-
gettistici: l’ingegnere Rodolfo Cocozza e il
geometra Michele Di Maio, rispettivamente
dirigente e istruttore tecnico del settore La-
vori pubblici del comune. Risorse finanziarie
per una struttura che ha sostanzialmente
fallito lo scopo per cui era stata costruita.
L’Ente fiera che, utilizzando il padiglione di
Selvapiana, avrebbe dovuto essere l’efficace
strumento di valorizzazione delle produzioni
molisane e il volano permanente dell’econo-
mia locale, per la cui costituzione si sono fatti
avanti la Regione Molise, il Comune e la Pro-
vincia di Campobasso, l’Unione delle Ca-
mere di commercio del Molise e la società
cooperativa per azioni “Matese per l’occupa-
zione”, è in via di dissolvimento. Dal giorno
della costituzione ad oggi, l’Ente ha accumu-
lato unicamente perdite, imbrigliato nella ra-
gnatela dell’inefficienza operativa e,
soprattutto, di una stupida competizione tra
i soci per la poltrona presidenziale e un eser-
cizio di potere altrettanto stupidamente im-
maginato. Dinanzi al quadro deficitario e alla
sostanziale inoperatività dell’Ente, l’esecu-
tivo di Palazzo san Giorgio ha deliberato di
proporre al consiglio comunale lo sciogli-
mento della società, comunque il recesso da
socio, delegando il sindaco ad esprimere tale
volontà in sede di assemblea straordinaria.
Ebbene, nel momento in cui ciò che doveva
essere il volano permanente dell’economia
locale, il fiore all’occhiello dell’abito regio-
nale nel contesto fieristico nazionale, un mo-
dello qualitativo di promozione economica,
si avvia a scomparire (purtroppo ancora una
volta tra l’indifferenza generale, oggetto del
tutto estraneo alla considerazione delle com-
ponenti economiche, sociali e culturali:
anche questa una vergogna), un miliardo
delle vecchie lire si appresta ad essere speso
per completare una struttura di cui niente e
nessuno saprà mai cosa farne. Ennesimo
emblema del fallimento politico e ammini-
strativo della classe dirigente molisana. Sof-
fermarsi a valutare quanti milioni di euro
sono stati sciupati in operazioni come questa
dell’Ente fiera, c’è da rimanere basiti. Ma a
nessuno purtroppo interessa sapere che fine
abbiano fatto il progetto della Metropolitana
leggera, che avrebbe dovuto collegare la
zona industriale di Ripalimosani con quella
di Boiano, e il progetto del nuovo tribunale a
Campobasso, e chi, soprattutto, ci ha guada-
gnato. Si vive alla giornate, alla meno peggio.
Ma così il Molise non potrà sopravvivere a
lungo.
69 febbraio 2014 Campobasso
Detenevadroga a casa,arrestatoI Carabinieri hannofermato un 21enne di Campobasso perspaccio di stupefacentiCAMPOBASSO. Duro colpo inferto dai
Carabinieri del Reparto Operativo del
Comando Provinciale di Campobasso al
mercato della droga nel capoluogo.
Nell’ambito dell’ attività di contrasto
agli illeciti in materia di sostanze stupe-
facenti, che in questa occasione ha visto
interessato un quartiere a nord della
città, nella serata del 7 febbraio i Cara-
binieri del Nucleo Investigativo hanno
tratto in arresto in flagranza di reato
P.F. 21enne del luogo, per detenzione
con finalità di spaccio di sostanze stu-
pefacenti. I militari al termine di una
scrupolosa attività info-investigativa,
sviluppata anche grazie all’ottima cono-
scenza degli ambienti legati all’uso ed
al consumo di stupefacenti, hanno pro-
ceduto ad una perquisizione domici-
liare presso l’abitazione del suddetto,
che ha consentito di rinvenire ben oc-
cultata ed in gran parte già confezionata
per la vendita al dettaglio, gr.270 di so-
stanza stupefacente del tipo “Mari-
juana”, gr.12 di sostanza stupefacente
del tipo “Hashish”, gr.4 di sostanza del
tipo “Eroina”, un bilancino elettronico,
nonché materiale per il confeziona-
mento delle dosi, sottoposti a seque-
stro. Dopo le formalità di rito, il giovane
è stato associato presso la Casa Circon-
dariale di Campobasso a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Ente Fiera, ennesimo fallimento politico e amministrativo
Gli organizzatori sono i "soliti":
Centro Salute Mentale di Campo-
basso, le cooperative Laboratorio
Aperto e Nuove Prospettive, l'asso-
ciazione Promosam; il lancio del-
l'evento nel capoluogo molisano è
diventato un punto fermo, essendo
la quinta edizione. Questa volta si
parte con la voce campobassana di
Chiara Izzi, dopodomani martedì
11 febbraio al Move Club, poi se-
guirà la carica dei Lee Money & the
Modfellas (l'11 marzo al Pulp Bar),
infine sarà la volta dello stile ricer-
cato dei Blue Velvet, il 15 aprile al
Grant Pub, tutti le date dalle ore
21:30 in poi. Ma non finisce qui,
altri artisti ed eventi saranno resi
noti in seguito!
Chi non è mai stato ad uno di que-
sti giorni musicali può farsi raccon-
tare dai moltissimi presenti, perché
sono stati tanti, spesso si è riempito
il locale ospitante, quale clima di
divertimento e serenità aleggiasse,
come il tema della sensibilizza-
zione alla salute mentale, pur-
troppo trattato in modo distratto in
diverse sedi e nell'idea di molte
persone, finalmente assumesse una
centralità. Due chiacchiere,
l'ascolto, strette di mano ed in-
gresso libero, perché il diverti-
mento non è precluso a nessuno,
che abbia dei disagi psichici o
meno.
Allora, appuntamento per la data
uno, l'11 di questo mese. Vi ritorni
in mente... il benessere.
‘Mi ritorni in... mente’ con gioia!
La struttura chiude i battenti nel momento in cui si completano i lavori del padiglione espositivo
Ritornano le serate all’insegna del binomio musica-benessere,nuove date per vivere la città in gradevole compagnia
di Paolo Santangelo*
Viviamo momenti di forte crisi economica,
la libertà di pensiero e di parola non viene
negata a nessuno, ma negli anni si è perso il
senso e la forza del confronto verbale. Pochi
giorni fa è stato pubblicato un articolo da me
inviato all’attenzione della stampa, dove al-
cuni quotidiani hanno ritenuto opportuno
pubblicarlo integralmente e rispettando fe-
delmente il pensiero, altri hanno ritenuto ag-
giungere pensieri propri, ma il problema non
è il pensiero, anche se a mio modesto parere
poteva essere evitato, fosse solo per il fatto
che deviava e accusava indirettamente situa-
zioni mai citate e soprattutto alimentava im-
barazzi verso la categoria. Il problema più
grave però che io in qualità di Presidente dei
pubblici esercizi oramai dal lontano 1996, mi
debba ritrovare a discute sui social network,
con persone che neanche conosco e che si
permettono di commentare del più e del
meno, su problematiche molto serie tra l’al-
tro anche con un sarcasmo di cattivo gusto,
trasformando un problema molto serio, in
una sterile ed inutile discussione, molto per-
sonalistica con battute e insinuazioni infan-
tili e pretestuose, oltretutto scritte da
soggetti direttamente coinvolti al problema.
Partiamo dal presupposto che questo tipo di
problema riguarda direttamente i titolati/ge-
stori dei pubblici esercizi e non certamente
gli addetti al settore, che forse farebbero
bene ad evitare commenti di qualsiasi ge-
nere, non conoscendo realmente il problema
di cui si sta parlando.
Quando si combattono le giuste cause e lo
si fa con tanto di umiltà e analisi del pro-
blema, è logico che in primis ci sia l’infor-
mazione e la conoscenza reale del problema,
soprattutto perché la si vive ogni giorno e
sulla propria pelle. Non mi piace definirmi
un “Imprenditore”, ma svolgo la mia profes-
sione da 30 anni e credo che posso permet-
termi, sia da operatore del settore che da
cittadino, di esprimere un pensiero su un si-
stema politico che, sempre a mio modesto
parere, è oramai compromesso, corrotto e
senza regole. Ma guarda caso, le regole spun-
tano al momento in cui, come si dice, si tocca
il “nervo scoperto”, non possono esistere, in
una società civile, controllori e controllati.
Per coloro che non mi conoscono, perché
forse troppo giovani, combatto a difesa degli
esercenti, senza nessun interesse economico
o politico, da anni, avendo anche vinto mol-
teplici battaglie, su orari, schiamazzi, musica,
occupazioni di suolo pubblico, ecc, e sfido
chiunque a negare l’evidenza. Mi ritengo una
persona di vecchia scuola e pertanto a que-
sto punto mi chiedo, il sistema per risolvere
un problema è quello di buttare fango in fac-
cia alla gente, oppure è quello di sedersi ad
un tavolo, confrontarsi ed affrontare un il
problema guardandosi negli occhi ? Gli
scontri, se non nascosti dietro una rete,
spesso sono costruttivi , è facile diventare
eroi della rete, senza toccare con mani il pro-
blema…
AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA PRO-
SIT !!!!
Movimento M&B “Magnam & Bvem” (Il
Commercio che vogliamo)
* Presidente APEM/FIEPET
Teatro Savoia in comodato d’uso gratuito
alla Fondazione Molise cultura che ingloba
anche la Fondazione Savoia. E’ questa la
notizia che lo scorso 27 gennaio il presi-
dente della Provincia Rosario De Matteis
ha comunicato al Consiglio. Il vertice di Pa-
lazzo Magno ha parlato di tempi brevissimi
per la preparazione dei documenti neces-
sari e cioè una di una delibera della Re-
gione e della Fondazione Molise Cultura e
il conseguente passaggio in Consiglio pro-
vinciale a cui spetta l’ultima parola. L’ac-
cordo tra Frattura e De Matteis è stato
siglato, il teatro Savoia sarà dato in como-
dato d’uso, gratuito, alla Regione per nove
anni, rinnovabili. In questo modo sarà ga-
rantita l’apertura del teatro e l’occupazione
dei cinque dipendenti della Fondazione
Savoia che sarà inglobata nella Fondazione
Molise Cultura e che si occuperà anche
degli oneri per la manutenzione ordinaria
e straordinaria del Savoia. Nell’accordo
sottoscritto è previsto che il consiglio di
amministrazione della Fondazione Molise
Cultura sia composto da tre membri di cui
due di nomina regionale e uno di nomina
provinciale mentre la presidenza è da at-
tribuire a uno dei due membri di nomina
regionale. Per completare il passaggio,
però, manca un tassello e cioè l’approva-
zione da parte del Consiglio provinciale a
cui spetta obbligatoriamente la decisione
finale e, anche se l’esito appare scontato,
non è escluso che qualcuno potrebbe met-
tersi di traverso evidenziando difetti e la-
cune dell’accordo e rendendo tutt’altro che
liscia la discussione e la conseguente ap-
provazione definitiva.
79 febbraio 2014Campobasso
Il provvedimento deve essere portato all’attenzione dell’assise di Palazzo Magno a cui spetta la decisione finale
L'intervento.
Teatro Savoia in comodato d’uso gratuito alla FondazioneMolise cultura, l’ultima parola al Consiglio provinciale
I pro e i contro della comunicazione “nascosta dietro i social network”
San Valentino, un regalooriginale realizzato dal Laboratorio Aperto”Non poteva essere che l'amore, l'unione tra due persone, il tema delle
ultime realizzazioni della cooperativa Laboratorio Aperto di via Pasubio
10.Oggetti creati ad arte, risultato delle capacità espresse dai ragazzi del
laboratorio dell'artigianato. Il vetro è il materiale che attraverso partico-
lari lavorazioni ha portato alla realizzazione di piatti decorati, porta-
penne, ciondoli decorativi, svuota-tasche e altri oggetti. Idee originali,
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ANNO X - N° 33 - DOMENICA 9 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
119 febbraio 2014Isernia
Università, soluzioni non oneroseLa Flc Cgil rilancia il discorso sul rafforzamento della sede di Pesche
CAMPOBASSO. La FLC CGIL
Molise ha appreso dal sito del-
l’Università che il Magnifico Ret-
tore Prof. Gianmaria Palmieri,
“raccogliendo l’auspicio del Pre-
sidente della Regione Molise,
Arch. Paolo Di Laura Frattura e
del Sindaco di Isernia, Dott. Luigi
Brasiello, esprime la disponibilità
dell’Ateneo ad utilizzare parte
delle risorse del Consorzio Uni-
versitario del Molise, in conse-
guenza dello scioglimento dello
stesso, per sostenere gli oneri re-
lativi al pagamento dei canoni di
locazione fino alla conclusione
dell’anno accademico in corso,
per l’eventuale uso, da parte
dell’Università, della sede in Iser-
nia alla via Mazzini”. L’ennesimo
palliativo, dunque, ad un pro-
blema che, come sostiene lo
stesso prof. Palmieri, avrebbe in-
vece bisogno, per essere sosteni-
bile, di garanzie consolidate e
strutturali e di una maggiore at-
tenzione da parte delle Istituzioni
locali. Più volte abbiamo ribadito
che l’Università, oltre a rappre-
sentare una opportunità forma-
tiva per tanti giovani,
rappresenta, in una piccola re-
gione come la nostra, una istitu-
zione fondamentale come
presidio di crescita culturale e so-
ciale, ma anche per l’indotto che
crea in conseguenza del suo radi-
camento nel territorio. La FLC
CGIL Molise chiede alle istitu-
zioni regionali e agli organi acca-
demici preposti di valutare la
praticabilità, in tempi di grandi ri-
strettezze economiche, della loca-
zione di una struttura, di
proprietà della curia di Isernia,
per la modica cifra di circa
100.000 euro l’anno o se, invece, si
possono trovare soluzioni diverse
a partire dalla valorizzazione
della struttura di Pesche, dove vi
sono notevoli spazi inutilizzati.
Nel frattempo la curia vescovile
di Isernia potrebbe derogare, per
qualche tempo, alla riscossione di
un canone così esoso, in un pe-
riodo di crisi in cui, dal Vaticano,
arrivano messaggi sui valori fon-
damentali della povertà e della
solidarietà. Sarebbe auspicabile
per i giovani studenti e per le loro
famiglie, ma forse anche per l’in-
tera comunità molisana, avere un
segnale concreto da parte delle
autorità, siano esse ecclesiastiche
che civili, che vada nella dire-
zione di preservare, una istitu-
zione accademica nella città di
Isernia in attesa che si concretizzi
una programmazione condivisa
che riguardi l’intera offerta for-
mativa universitaria. Per quanto
concerne invece le risorse che
l’ateneo molisano recupererà in
seguito allo scioglimento del Con-
sorzio Universitario del Molise, la
FLC CGIL Molise auspica che
siano tenute in via prioritaria,
nella debita considerazione, le
quote da riservare ai lavoratori
che hanno operato con dedizione
nel CUM in questi anni. La FLC
CGIL Molise è pronta a dare, per
quanto di propria competenza, il
proprio contributo nella ricerca
delle migliori soluzioni per i lavo-
ratori, per gli studenti e per l’in-
L’intervento.Ex Eca, le anomalie del ComuneNon posso che essere d’ ac-
cordo con la responsabile ed
opportuna nota di replica del
Consigliere dott. Eugenio
Kniahynicki alla risposta del
Comune di Isernia in merito
all’ interrogazione del
14/01/2014 e le cui argomen-
tazioni sono state oggetto, fin
dal primo momento, delle mie
contestazioni pubbliche. Dico
al Comune di Isernia, in parti-
colare al Sindaco Luigi Bra-
siello e al Segretario Generale
-nonchè Responsabile delle
Finanze comunali: 1)- se con-
tano ancora qualcosa le leggi
dello Stato, l’addizionale ex
ECA è stata soppressa con la
legge n.9/2009; 2)- come Am-
ministratori locali ( io ex) po-
tremmo anche non
condividere ( come evidente-
mente state facendo), però, la
LEGGE è LEGGE; 3)- la
LEGGE si applica e non si in-
terpreta a proprio piacimento;
4)- la Corte dei Conti- Sezioni
Controllo- della Lombardia e
Campania, nei pareri che ven-
gono citati, si è solo limitata a
rispondere al quesito di quel
Comune e che riguardava
specificatamente la copertura
e gli elementi del costo del
servizio rifiuti urbani .E’
molto chiaro che le Sezioni di
Controllo- non si sono inter-
rogate sull’ avvenuta abroga-
zione, fin dal 16/12/2009, della
legge istitutiva dell’ addizio-
nale e maggiorazione ex ECA;
5)- in ogni caso un parere –
anche se autorevole- non può
superare una legge chiaris-
sima nella formulazione e
nella sostanza; 6)- il fatto che
la Corte non abbia citato la
legge n.9/2009 non significa
che la stessa non debba es-
sere applicata e rispettata( e
di fatto la Corte dei Conti non
l’ha scritto); 7)- la disposi-
zione del regolamento comu-
nale TARSU, entrato in vigore
dal 1/01/2008,è venuta meno
per espressa previsione dello
stesso regolamento che all’
art.51 prevede la tacita modi-
fica di quelle parti che si pon-
gono in contrasto con le
sopraggiunte disposizioni le-
gislative di soppressione della
addizionale ex ECA; 8)- l’
art.5, comma 4 quater del
D.L.102/2013 conv. in L.
n.124/2013, citato dal Servizio
comunale finanze e tributi, ha
derogato a quanto stabilito
dall’ art.14, comma 46, del
D.L.6/12/2011 n.201 conv. in L.
214/2011 SOLO nella parte re-
lativa alla determinazione dei
costi del servizio e delle rela-
tive tariffe ( ndr : l’ addizio-
nale ex Eca non è una tariffa!)
sulla base dei criteri previsti
ed applicati nel 2012 con rife-
rimento al regime del prelievo
in vigore in tale anno ( ndr :
“in tale anno” 2012, comun-
que, l’ addizionale era stata
già soppressa!); 9)- è pacifico
che l ‘art.14, comma 46,del
D.L. 201/11 conv. in L.
214/2011 sia rimasto in vigore
ed è molto chiaro nel suo
testo: “” comma 46. A decor-
rere dal 1° gennaio 2013 sono
soppressi tutti i vigenti pre-
lievi relativi alla gestione dei
rifiuti urbani, sia di natura
patrimoniale sia di natura tri-
butaria, compresa l'addizio-
nale per l'integrazione dei
bilanci degli enti comunali di
assistenza””.10)- in virtù del
comma precedente che pre-
vede la soppressione di ““ tutti
i vigenti prelievi alla gestione
dei rifiuti urbani””, il legisla-
tore non ha fatto alcuna diffe-
renza tra TARSU e TARES e,
pertanto,in ogni caso,per il
2013, il Comune di Isernia
non può applicare l’ addizio-
nale ex Eca.
Ora io capisco che al Co-
mune di Isernia faccia co-
modo incassare, per gli anni
2010, 2011,2012 e 2013, circa
400.000 euro di addizionale ex
ECA ma è aberrante il fatto
che a pagare il conto debba
essere sempre e comunque il
cittadino !
Albino Iacovone
Arrestati due spacciatoriI Carabinieri hanno bloccato dove
sono stati trovati 50 grammi di eroinaOperazione antidroga dei Carabinieri del Comando Provinciale di
Isernia, in manette due spacciatori, sotto sequestro oltre 50 grammi
tra eroina e cocaina. Ad agire i militari del Nucleo Operativo e Ra-
diomobile della Compagnia Carabinieri di Agnone che nel corso di
un posto di controllo alla circolazione stradale, hanno proceduto alla
perquisizione personale degli occupanti di un’autovettura che mo-
stravano segni di nervosismo. Gli occupanti, un 19enne ed un
20enne, entrambi del posto, tenevano occultati involucri contenenti
oltre cinquanta grammi di sostanze stupefacenti del tipo eroina e
cocaina. L’intero quantitativo di droga è finito sotto sequestro men-
tre i due sono stati arrestati in flagranza di reato per detenzione ai
fini di spaccio di stupefacenti e trasferiti presso la Casa Circonda-
riale di Isernia a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Ulteriori indagini sono in corso per accertare dove hanno acquistato
e a chi fossero destinate le dosi sottoposte a sequestro. A tal propo-
sito i Carabinieri non escludono che la droga rinvenuta sia stata
portata attraverso il mercato illegale della vicina regione campana
o abruzzese e fosse poi destinata ad attività di spaccio al minuto
presso istituti scolastici o altri luoghi frequentati dai più giovani
nella provincia pentra.
Veneziale, petizione on lineISERNIA. E' stata lanciata sul
web una petizione in favore dell'
Ospedale Veneziale di Isernia,
con cui invita tutti i cittadini ad
aderire e sottoscrivere l'impegno
civile del "Comitato Pro Ospedale
Veneziale Isernia". Questo è il
link per la raccolta firme peti-
zione online. Occorre inserire il
proprio nominativo e un indirizzo
e-mail valido per convalidare la
firma con un' e-mail successiva
all'adesione http://www.petizio-
nepubblica.it/?pi=P2014N45905I
eri, intanto, i rappresentanti del
Comitato hanno incontrato i de-
putati del parlamento italiano
Danilo Leva e Laura Venittelli,
quali rappresentanti che sosten-
gono le attività del nostro comi-
tato pro ospedale Veneziale di
Isernia.
129 febbraio 2013 Termoli
TERMOLI – L'Amministrazione co-
munale informa che è stato pubbli-
cato all’albo Pretorio e sul sito
internet del Comune il bando per
l’assegnazione di aree comunali adi-
bite ad orti sociali urbani. A tale pro-
posito l’amministrazione comunale
intende affidare, per la durata di cin-
que anni, la gestione di 350 lotti adi-
biti ad orti sociali urbani a coloro che,
avendo partecipato al bando, risulte-
ranno idonei in graduatoria. Le tipo-
logie di orti saranno suddivise in tre
categorie, ovvero: “orti sociali urbani
periferici”, “orti scolastici” e “orti di
vicinato”. "Si tratta di un’iniziativa di
grande rilevanza per la comunità ter-
molese – hanno dichiarato dall’am-
ministrazione comunale - e di un
valido strumento sia di riqualifica-
zione delle aree urbane dimesse che
di aggregazione sociale. Tutti coloro
che risulteranno idonei in graduato-
ria, inoltre, avranno la possibilità di
nutrirsi in modo sano e genuino di
ortaggi e frutta di stagione, riducendo
i costi sostenuti per l’acquisto degli
stessi e migliorando sensibilmente il
decoro e l’estetica urbana, favorendo
lo sviluppo di un’economia più soli-
dale. Il progetto consentirà di valo-
rizzare il paesaggio incrementando
la presenza di aree verdi sul territo-
rio e di migliorare, altresì, la qualità
dell’ambiente attraverso la riduzione
dell’inquinamento”. Il termine ultimo
per la presentazione della domanda
è fissato al 2 aprile alle ore 12 (farà
fede il timbro di protocollo d’arrivo).
L'istanza va indirizzata all’ufficio
Protocollo del Comune di Termoli e
presentata nelle modalità indicate
nel bando. L’avviso e la documenta-
zione allegata sono consultabili
presso il sito istituzionale del Co-
mune di Termoli, nella sezione "Av-
visi e Bandi" o nella sezione
"Patrimonio", accedendo all'indirizzo
www.comune.termoli.cb.it e all’albo
Pretorio dell’ente. Tutte le informa-
zioni inerenti il predetto Avviso po-
tranno essere richieste presso
l’ufficio Patrimonio del Comune di
Termoli – tel. 0875/712258 – patrimo-
[email protected]. Il Respon-
sabile del procedimento è il Dott.
Daniele Di Vito.
Parcheggi invalidi: nominata la Commissione per le richiesteTERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino ha
firmato il Decreto con il quale è stata istituita la Com-
missione consultiva per l'esame delle richieste e
delle esigenze delle persone disabili, per la conces-
sione del contrassegno di parcheggio per invalidi e
per l’istituzione di parcheggi riservati. La Commis-
sione è costituita dallo stesso primo cittadino, dal
Vice Comandante del Corpo della Polizia Municipale,
dal Responsabile della Viabilità e Segnaletica del
Corpo della Polizia Municipale, dal Responsabile dei
Servizi Sociali, da due rappresentanti delle Associa-
zioni di Volontariato; oltre al primo cittadino di Ter-
moli, quindi, sono stati nominati, membri della pre-
detta Commissione consultiva le seguenti persone:
dott.ssa Alessandra Marchetti - Vice Comandante del
Corpo della Polizia Municipale, Antonio Russi - Re-
sponsabile della Viabilità e Segnaletica del Corpo
della Polizia Municipale, dott.ssa Caterina Gandolfo
- Servizi Sociali, Sig. Romeo Faletra - Rappresentante
dell’Associazione di Volontariato “Misericordia di
Termoli” e il dott. Paolo Panichella - Rappresentante
dell’Associazione di Volontariato “Croce Rossa ”.
Guerra del 43 , ufficiale inglese visitai luoghi della battaglia TERMOLI - Il maggiore Ed Clitheroe con un suo collaboratore Bob Dixon
sono stati a Termoli per visitare i luoghi dove si è svolta la battaglia tra letruppe inglesi e i tedeschi dal 3 al 7 ottobre del 1943. Il maggiore Ed che faparte del Royal Army Medical di stanza a Liverpool, che è un medico aneste-sista, ha voluto ripercorrere e conoscere tutti i luoghi che furono teatro diguerra in quelle tristi giornate che costarono la vita a centinaia di persone tramilitari e civili. Scopo di questa visita era quello di organizzare, per la metà delmese prossimo una ulteriore visita a Termoli e dintorni insieme a 25 altri mi-litari alcuni dei quali hanno avuto parenti che hanno partecipato allo sbarco.Ricordiamo che tra le truppe che occuparono Termoli sconfigggendo poi itedeschi c'erano quelli del 3° Commando 180 uomini che dovevano occuparee rendere sicura la spiaggia ; il 40° Royal Marine Commando che doveva im-padronirsi della città e degli incroci stradali e lo Special Raiding Squadron, i ve-terani del deserto del gen. Montgomery che dovevano circondare la periferiaoccidentale di Termoli. Ad accompagnare i due ospiti il presidente dell'Ar-cheoclub di Termoli Oscar De Lena che, sull'argomento ha realizzato un fil-mato in occasione dei 70 anni dallo sbarco ricordato in una affollataconferenza tenutasi lo scorso 3 ottobre a Termoli e poi a S.Giacomo degliSchiavoni che fu, come Termoli, coinvolta nella battaglia. Tra le tante zone vi-sitate: quella in cui gli inglesi avevano realizzato il loro aeroporto (a Campo-marino Lido), poi la spiaggia lato nord di Termoli dove alle 2,45 di unadomenica piovigginosa e con il cielo nero come la "pece" il 3 ottobre 1943 ilsergente inglese Jock Campell mise per primo il piede sul suolo termolese, l'-Hotel Corona sede del Quartier Generale tedesco e dove avvennero le primesparatorie con la cattura e l'uccisione di alcuni ufficiali tedeschi, alla stazionedove dormivano alcune delle truppe tedesche nei vagoni in sosta, all'IstitutoScolastico "Principe di Piemonte" in Piazza Monumento divenuto poi Ospe-dale Militare e cimitero nelle aiuole lì presenti come quelle di Piazza S.Antonio,alla Villa del podestà Cieri divenuta la residenza del gen. Montgomery e allavilla dell'allora dott. Agostinelli requisita poi dal Quartier Generale inglese. Ilgiro è proseguito poi per il Borgo Vecchio, al castello, alla Cattedrale e l'Istituto"Gesù e Maria". La giornata dei due ufficiali si è conclusa al "Sangro River WarCemetery" di Torino di Sangro dove riposano i corpi di 2617 soldati prove-nienti dal Commonwealth britannico. Il prossimo appuntamento è per il meseprossimo con circa 30 militari che ripercorreranno le tappe visitate giovedì6 febbraio.
Presentazione del libro “Io la troverò”TERMOLI - Nell’ambito del ciclo “In-
contri d’autore” lo scrittore RomanoDe Marco ieri ha presentato il suolibro “Io la troverò”. Marco Tanzi è unodei senzatetto di Milano, un invisibilecome tanti altri. Dieci anni prima, però,era il miglior poliziotto della città e sullavoro formava coppia fissa con LucaBetti. Almeno fino a quando un tragicoepisodio aveva spezzato in lui qualcosa,portandolo alla deriva e facendolo pre-cipitare in un inferno di alcool e co-caina. Scontati sette anni di prigione per
reati vari, Tanzi vive ora ai margini, de-ciso a stare lontano da tutto e da tutti;neppure la notizia della misteriosa spa-rizione di sua figlia Giulia, comunicataglida Betti, sembra scuoterlo. In realtàTanzi è rimasto colpito dalle parole del-l’ex collega e si sottoporrà ad una duraprova per vincere i suoi démoni perso-nali e riportare a casa la figlia. Con “Io
la troverò” Romano De Marco scriveun romanzo duro, di quelli destinati alasciare il segno nella letteratura giallaitaliana. Già l’argomento principale cheaffronta, la cosiddetta tratta clandestinadelle ragazze bianche, non può far ri-manere indifferenti.L’autore ci guida at-traverso questo mondo fatto di
violenze e perversioni, in cui giovani in-nocenti sono alla mercè di “uomini”senza scrupoli, spesso professionisti sti-mati ed insospettabili. Il prossimo ap-puntamento con “Incontri d’autore”presso la libreria Fahrenheit sarà sa-bato 15 marzo con Antonio Pascale chepresenta “Le attenuanti sentimentali”.
Avis, festa e premiazione Over 65TERMOLI - Oggi 9 febbraio alle ore 18 presso la chiesa di San Francesco, S.E.
il Vescovo celebrerà una Santa Messa in onore dei Donatori. Successivamentealle ore 19 nell’Auditorium ci sarà la premiazione degli Over 65, coloro che perragione di età devono sospendere loro malgrado la donazione, però continue-ranno ad essere di esempio per i giovani e collaboreranno attivamente alla vitasociale dell’Avis: “Una vita al servizio dell’avis e….non é finita”, e a seguire ilconvegno dal titolo Cristo primo donatore é in mezzo a noi. In sala sarà espo-sta un’opera dell’artista Nunzio Miale “Il Cristo sofferente”. Saranno presentiS.E. mons. Gianfranco De Luca vescovo della Diocesi di Termoli-Larino, ol Dott.Pasquale Spagnuolo Direttore Asrem Medicina Trasfusionale, Ass.alla CulturaComune di Termoli Avv. Michele Cocomazzi.
Orti urbani sociali, pubblicato il bando
139 febbraio 2014Termoli
No del Molise alla stalladi 12.000 manze LARINO - Sua eccellenza
Mons. De Luca, vescovo di Ter-
moli – Larino, ha finalmente
parlato per far conoscere, ai cit-
tadini larinesi e molisani, le ra-
gioni che l’hanno convinto a
mettere a disposizione della
Granarolo, per il suo progetto di
una stalla di 12.000 manze, i 100
ettari dei terreni del Seminario
di Larino. Un numero - ben
12.000 manze che vengono a
fare la colonia a Larino - che
ieri, dando la sua disponibilità,
non l’ha impressionato e nean-
che insospettito delle conse-
guenze che sarebbero ricadute
sul territorio, nel momento in
cui andavano a cementificare i
suoi 90 ettari di terra di Monte
Arcano! Bene hanno fatto il Co-
mitato “No Stalla, Si Molise
bene comune” e quanti – tra i
quali numerosi esperti - hanno
spiegato nei minimi particolari
le ricadute, tutte negative, di
questo progetto che ha come
solo obiettivo il profitto e la
conquista da parte della Grana-
rolo della leadership nel campo
della trasformazione e distribu-
zione del latte. Un’azione di
corretta informazione che ha
prodotto molti ripensamenti,
perfino nei personaggi politici
che avevano sostenuto e pro-
mosso la calata nel Molise della
stalla della Granarolo. Se ab-
biamo interpretato corretta-
mente le parole del vescovo e il
suo pensiero, c’è solo da ufficia-
lizzare il ritiro della messa a di-
sposizione dei terreni, un atto
che costringerebbe la Granarolo
a rivedere i suoi piani e - noi ce
lo auguriamo - a rinunciare de-
finitivamente alla realizzazione
del progetto nel Molise. Non ci
sono più le condizioni per an-
dare avanti dopo l’abbandono
della politica ed ora anche del
vescovo S.E. De Luca.
Una decisione positiva che
potrebbe dare slancio alla coo-
perativa Arcobaleno e diventare
così un punto di riferimento per
l’agricoltura molisana, visto che
il suo percorso è iniziato sotto i
migliori auspici con i primi ri-
sultati, come racconta il Ve-
scovo, all’insegna della qualità
dei prodotti raccolti, in partico-
lare i ceci e l'olio. La qualità,
come dicono gli esperti, trova la
sua origine proprio in quel ter-
ritorio che qualcuno pensa di
trasformare in una piattaforma
di cemento e, come tale, definiti-
vamente persa per la produ-
zione di alimenti di qualità e
che, è utile ribadirlo, è anche
fonte di occupazione, sicura-
mente molto di più di quella che
offre una stalla industriale, che
non ha niente a che vedere con
l’agricoltura e il Molise. Il terri-
torio che, non ci stanchiamo di
ribadirlo, è, con le sue fonda-
mentali e importanti risorse, il
solo grande tesoro del Molise. Il
Comitato, alla luce anche di
questa dichiarazione, accolta
positivamente ai fini dell’obiet-
tivo finale, che è quello di un
“No” definitivo del Molise alla
stalla di 12.000 manze, continua
nella sua azione d’informazione
e di coinvolgimento dei cittadini
larinesi e molisani. Comitato
“No stalla, Sì Molise Bene Co-
mune”
Processo fanghi chimici:legambiente parte civile BASSO MOLISE – E’ iniziato nel Tribunale a Campobasso,
dove è stato trasferito il faldone di competenza dell’Antima-
fia, il processo legato all’inchiesta Open Gates sui presunti
sversamenti di fanghi chimici ed industriali nei terreni del
basso Molise. Durante la seduta dell’udienza preliminare Le-
gambiente si è costituita parte civile e l’avvocato Pasquale
Lollino del Foro di Larino, responsabile del Centro di Azione
Giuridica è stato incaricato di tutelare l’Associazione am-
bientalista.
In basso Molise una sededel Tribunale del MalatoLITORALE – Il segretario na-
zionale di Cittadinanzattiva,
Antonio Gaudioso, è stato ospite
a Termoli dove è nata l’assem-
blea locale dell’associazione
presideuta da Francesca Tripoli.
Nell’occasione Gaudioso ha an-
nunciato che anche in basso
Molise nascerà una sede del
Tribunale del Malato.
Il Tribunale del Malato è una
rete costituita da cittadini co-
muni, ma anche da operatori
dei diversi servizi e da profes-
sionisti, che si impegnano a ti-
tolo volontario.
Nel corso dell’incontro, che si
è svolto presso la Cittadella
della Carità, Antonio Gaudioso
ha confermato l’impegno per la
sicurezza delle scuole: “C’è an-
cora tanto, molto da fare con
troppe scuole ancora insicure e
vulnerabili»,.
Si è discusso pure di diritti,
delle nuove campagne anti-
spreco e di tante altre iniziative
per le quali i volontari del basso
Molise sono pronti a dare il loro
contributo.
Conoscere l’olivo: successoper la prima lezioneSAN FELICE DEL MOLISE –
Grande successo di partecipa-
zione per la prima lezione sulla
coltivazione e potatura del-
l’ulivo, organizzato dalla Pro
Loco in collaborazione con
l’Arsiam. Scopo principale del
corso è quello di dimostrare
che un’attenta gestione dell’oli-
veto è in grado di aumentare la
produzione in termini quantita-
tivi e di migliorare la qualità del
prodotto finale.
“Un ringraziamento partico-
lare va all’Arsiam, special-
mente al dottor Maurizio Corbo
– si legge nella nota stampa del
Consiglio Direttivo della Pro
Loco di San Felice - per aver
accettato la richiesta di orga-
nizzare gli incontri; i tecnici
prestano un servizio fonda-
mentale per l’agricoltura e solo
tramite la sperimentazione, la
divulgazione e la loro consu-
lenza è possibile vedere con-
creti miglioramenti per la
nostra agricoltura che non può
continuare ad essere solo sino-
nimo di fatica e auto-consumo,
ma anche di gratificazione e at-
tività economica redditizia”.
Consigliere Eremita
interviene sulle imposte
agevolate agli emigratiBONEFRO – Rosario Ere-
mita, capogruppo di mino-
ranza al Comune, plaude
all’iniziativa dell’amministra-
zione comunale che ha deciso
di agevolare sulle imposte sia
i concittadini residenti al-
l’estero che gli anziani nelle
case di riposo. “E’ stato deciso
saggiamente – scrive Eremita
-, di assimilare all’abitazione
principale, con i vantaggi con-
nessi, gli immobili di pro-
prietà dei residenti all’estero
o dei dimoranti presso case di
cura in modo che, oltre a
mantenere vivo un legame
con le proprie origini, possa
costituire incentivo per un
possibile ritorno permanente.
Tale nobile intendimento,
però mostra anche delle in-
coerenze, illogiche e contrad-
dittorie, più volte segnalate,
ma mai prese in considera-
zione. Perché – dice il capo-
gruppo di minoranza - i
terremotati, già duramente
provati dalla natura che li ha
privati della loro abitazione, si
ritrovano a dover pagare
l’Imu, sebbene in misura ri-
dotta? Perché non si è proce-
duto ad incentivare la
locazione, di tali immobili, a
favore di chi vive ancora nelle
casette ormai fatiscenti? Ed
ancora, perché l’amministra-
zione non ha mostrato nes-
suna disponibilità ad
accogliere i profughi ed i rifu-
giati politici che contribuireb-
bero a frenare lo
spopolamento e generare
anche un impulso positivo
all’economia locale? La poli-
tica - conclude Rosario Ere-
mita - richiede coerenza. Le
scelte parziali ed a fasi al-
terne generano perplessità,
dubbi ed incertezze”.
Bilancio, Corte dei conticonvoca il Comune PORTOCANNONE – Sanzioni
in vista per l’amministrazione
comunale di Portocannone?
Qualche sanzione potrebbe
scattare ad opera della Corte
dei conti che da alcuni controlli
avrebbe scoperto un disavanzo
di 274mila euro nel Bilancio
2011. Si sarebbe dovuto discu-
tere del caso in una riunione
convocata proprio dai giudici
della Corte dei conti ma degli
amministratori comunali di
maggioranza nessuna traccia.
Assenti il sindaco Luigi Mascio,
l’assessore al bilancio, Adamo
Gallo, il titolare dell’ufficio ra-
gioneria e il Revisore dei Conti.
Forse non avranno ricevuto la
convocazione o una dimenti-
canza, fatto sta che nessuno ha
risposto alla chiamata.
Ora i giudici contabili hanno a
disposizione 30 giorni per deci-
dere possibili sanzioni e in che
modo, se effettevimente accer-
tato, come dovrà rientrare del
presunto disavanzo.
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159 febbario 2013Annunci a pagamento
PER TARIFFE E MODALITA’ DI PAGAMENTO CHIAMARE
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0874.698012VERRANNO ACCETTATI SOLO GLI ANNUNCI PRESENTATI
CON DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO VALIDO.
ROTOSTAMPA MOLISESI RISERVA
DI MODIFICARE PAROLE O FRASE RITENUTE POCO IDONEE
ALLA PUBBLICAZIONE NELLA SEZIONE DEGLI ANNUNCI
Pagina redazionale singolarmente autogestitaSi consiglia la lettura ad un pubblico adulto
MeteoMattino
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Termoli Isernia
Campobasso
Mattino
Pomeriggio
Sera
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“Il Tribunale di Campobasso, nella per-
sona del Giudice Stefano Calabria, con
ordinanza del 21 maggio 2013 emessa nel
procedimento n. 342-2012, ha accolto la
domanda proposta dal sig. Fabio Musca-
telli nei confronti del sig. Angelo Antonio
Santagostino ed ha condannato il Santa-
gostino al pagamento in favore del Mu-
scatelli della somma di euro 20.000.00,
oltre interessi legali con decorrenza dal
16 agosto 2011 e fino al saldo, nonché al
pagamento delle spese processuali. Il Tri-
bunale ha in particolare accertato che gli
articoli pubblicati nell’anno 2011 su “LA
GAZZETTA DEL MOLISE”, giornale ven-
duto gratuitamente ed all’epoca diretto da
Angelo Antonio Santagostino il quale
scrisse anche personalmente alcuni di
tali articoli, sono stati lesivi della reputa-
zione di Fabio Muscatelli perché non
hanno informato il lettori, o hanno infor-
mato i lettori in maniera tardiva, parziale
ed incompleta, che i provvedimenti di se-
questro emessi dalla Procura della Re-
pubblica presso il Tribunale di Larino a
carico del Muscatelli erano stati annullati
dal Tribunale di Campobasso per man-
canza di fondatezza delle accuse”.