ML N.4 Giugno 2013

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1 9 772036 758002 30004 > ISSN 20367589 CULTURA D’IMPRESA E DINTORNI GIUGNO ‘13 N°4 anno XX euro 2,00 ML PER URBINO CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA

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Mondo Lavoro | ML Magazine n.4 Giugno 2013, Anno XX

Transcript of ML N.4 Giugno 2013

1 9 772036 758002

3 0 0 0 4 >ISSN 20367589

CULTURA D’IMPRESA E DINTORNIGIUGNO ‘13 N°4 anno XX euro 2,00

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UBI International Open DayL’evento del GRUPPO UBI BANCA dedicato alle imprese senza confiniVieni a conoscere le opportunità di internazionalizzazione per la tua azienda

PROGRAMMA09.00 Registrazione Partecipanti

09.30 - 10.15 Saluti Nunzio Tartaglia Direttore Generale UBI Banca Popolare di Ancona

10.15 - 11.00 WORKSHOP RUSSIA Ferdinando Pelazzo Responsabile Ufficio di Rappresentanza UBI Banca a Mosca Matteo Costariol Responsabile Marketing, IC & Partners

11.00 - 11.30 Coffee Break

11.30 -12.15 WORKSHOP BRASILE Isidoro Guerrerio Responsabile Ufficio di Rappresentanza UBI Banca a S. Paolo del Brasile Fabrizio Broggini Managing Director, Broggini Do Brasil Consultoria LTDA Felipe Morgulis Avvocato, GA Guarnera Advogados

12.15 - 13.00 WORKSHOP MEDITERRANEO Lorenzo Tassini Area Manager, Institutional Banking UBI Banca Pier Luigi d’Agata General Director, Assafrica& Mediterraneo Yasmina Sbihi Country Director, Agenzia Marocchina per lo Sviluppo degli Investimenti

13.00 - 14.30 Buffet lunch

14.30 - 15.15 WORKSHOP INDIA Rajeshree Balsari Responsabile Ufficio di Rappresentanza UBI Banca a Mumbai Samuel Bucarini Ufficio di Rappresentanza UBI Banca a Mumbai Enrico Perego Senior Partner, Octagona SRL

15.15 - 16.00 WORKSHOP CINA E FAR EAST Andrea Croci Responsabile Ufficio di Rappresentanza UBI Banca ad Hong Kong Lu Bo Responsabile Ufficio di Rappresentanza UBI Banca a Shanghai Claudio De Bedin Partner, De Bedin & Lee

16.00 - 16.45 Focus sui mercati presidiati da UBI Banca International e UBI Factor: Benelux, Germania, Spagna e Polonia Ettore Pezzuto Condirettore Generale, UBI Banca International UBI Factor speaker to be confirmed

17.30 Fine lavori

Centro Direzionale Esagono Via Don Battistoni 4 Jesi, Ancona

Jesi, Martedì 18 Giugno 2013

La partecipazione all’evento è gratuita. Per aderire all’iniziativa si prega di registrarsi al sito: www.bric.ubibanca.com

Oltre alle suddette sessioni di workshop, durante la giornata vi sarà la possibilità di contatti diretti attraverso i Desk dedicati ai Paesi nei quali il Gruppo UBI Banca è presente.

Gli specialisti internazionali del Gruppo UBI Banca forniranno agli imprenditori informazioni personalizzate per affrontare i mercati dell'Europa e dei Paesi del CSI, dell'Asia, del Sud America, del Nord Africa e del Medio Oriente.

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Flavio GuidiDestagionalizzare per accelerare la crescita

Bruno Mezzettianche l’agricoltura multifunzionale Dà una mano

Renato Claudio Minardi“auspico tavoli Di coorDinamento a livello provinciale”

Giovanni Mauroturismo agli orizzonti Del mare

Lorenzo Monellilungo i sentieri Del turismo ambientale

Marco Morriale“occorre un maggiore confronto con gli imprenDitori”

Consorzio Marche Maravigliapromuovere il territorio con un’unica voce

Riaprono le Terme dell’Aspio

Le Grotte di Frasassi: risorsa di sviLuppo economico deL territorio

MaurizioTosoroniMaurizio Tosoroni

Focus Turismo FaRE RETE PER vINcERE all’EsTERO

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SOMMARIO

Gian Mario Spacca 18

Grotte di Frasassi 24

Francesco Malavenda 30

34 brevi daL TERRIToRIo36 news daL MonDo38 YounG nEWS

Le Grandi FamiGLie MARChIgIAnE40 Spartaco Romiti La Fierezza e La tradizione deLLa marchiGianità

aLto ARTIgIAnATo44 Damiano Chiappini L’ecceLLenza artiGianaLe ai piedi

vita DA MAnAgER50 Bruino Cerquiglini un manaGer che soGnava di Fare iL piLota

54 BoRSA

56 acquisizioni e CESSIonI imprese58 m&a: un contributo per La ricerca di capitaLi

consuLenza59 equitaLia, rateizzazione Fino a 50miLa euro

Lavoro60 incentivi ai datori privati per L’assunzione di Licenziati

Formazione62 università + impresa, un binomio vincente: beLumburY danY m1

Le marche che SPICCAno65 maniFatturiero deLLe marche Fa scuoLa in america

internAzIonALIzzAzIonE67 sYnthesis: iL trasporto punta aLLa sostenibiLità

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76 carriere e PoLTRonE

77 ConTRIBUTI e bandi

rubrica13 L’editoriale di Flavio Guidi

primoPIAno14 Gilberto Santini “cuLtura, oGni euro investito ne vaLe dieci”

coverSToRY18 Gian Mario Spacca “Le marche sempre più orientate aL turismo”

controCoPERTInA24 Maurizio Tosoroni Le Grotte di Frasassi: risorsa di sviLuppo economico deL territorio

iLPERSonAggIo30 Francesco Malavenda iL reGista con iL… maL d’aFrica

La comunicazione e iL turismo: un binomio vincente che rappresenta il binario su cui ML correrà il prossimo mese, per portarvi in un inedito viaggio alla scoperta delle Marche. Continuate a seguirci anche su Facebook: mondo Lavoro – ml magazine facebook.com/mlmagazine.it

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direttore editoriaLeflavio guidi [email protected]

coordinatore editoriaLeguido guidi [email protected]

direttore responsabiLepaolo Duranti [email protected]

caporedattrice asmae [email protected]

redattrice silvana [email protected]

coordinatore di redazione marco [email protected]

uFFicio [email protected]. 071 2912331

editrice GGF Groupwww.mlmagazine.it registrazione tribunale di ancona n°12 del registro periodici del 14 aprile 1994

redazionevia albertini, 36 Gross ancona60131 ancona antel. 071 [email protected]

hanno coLLaborato aL numeroivan antognozziroberto antonella alessandra balducci margherita camillettiLetizia ciaccafavatommaso costantiniFabio di GiulioLaura osmanicristina panaramichela rossimichele sassoalessandro stecconi

chiuso in redazione il 29/05/2013progetto grafico: ricciarelli comunicazione (an)stampa: tipoluce (an)

poste italiane spa d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, dcb ancona autorizzazione direzione provinciale pt ancona

una copia euro 2,00 arretrati euro 4,00abbonamento annuale euro 10,00 modalità di pagamento a mezzo versamento su: c.c. postale n°4072844 bonifico bancario presso banca popolare di anconaagenzia ancona 1 – c.c. n°11164 cab 02684 – abi 05308 – cin niban [email protected]

editore GGF Group

Speciale: 7880 remise en Forme

82 Gianna Ferretti Le reGoLe da seGuire in campo nutrizionaLe"

84 Giovanna Curatola corpo e mente: queLLe reLazioni pericoLose

86 Mario Merli “sport, prevenzione, vita”

88 Gino Mattutini peLLe sana in corpore sano

90 Aldo Cellini benessere Fa rima con beLLezza

Luci deLLa RIbALtA158 teatro stabiLe: Grandi cLassici e nuove Generazioni

cuLtura160 cineresidenze: a Lezione dai Grandi deL cinema

161 Giorgio Montanini “questo marchiGiano ha taLento”

AcASA di... 164 benvenuti aL casteLLo paLLotta di caLdaroLa

viaGGi168 per staccare La spina

169 proposte a due passi da casa

170 i viaGGi di micheLa

172 itinerari deL Gusto

174 appunti in AgendA

i Grandichef176 Simone Baleani campione deL mondo di pizza

178 OLQ

98100 Flavio Guidi “turismo durante tutto L’anno per acceLerare La crescita”

102 Bruno Mezzetti La muLtiFunzionaLità deLL’aGricoLtura dà una mano aL turismo

104 Renato Claudio Minardi “auspico tavoLi di coordinamento a LiveLLo provinciaLe”

106 Giovanni Mauro turismo aGLi orizzonti deL mare

108 Lorenzo Monelli LunGo i sentieri deL turismo ambientaLeo

116 Marco Morriale “occorre un maGGiore conFronto con GLi imprenditori”

126 una rievocazione marinara

128 siLversea, La quarta dimensione deLLe crociere

132 Le terme deLL’aspio riaprono neL seGno deLL’innovazione

134 sui cieLi deLLe marche sventoLano 18 bandiere bLu

136 Marcello Romagnoli vie di roccia per iL turismo

138 Consorzio Marche Maraviglia promuovere iL territorio con un’unica voce

140 adriatic waY, quando La cuLtura incontra L’enoGastronomia

142 viLLa Lattanzi, tris d’assi in cucina

144 marche endurance LiFestYLe: aL via La seconda edizione

146 orc worLd championship: marche a GonFie veLe

BenessereBenessere

InchIeStA148 Fisco, 162 Giorni di Lavoro “divorati in un anno”

Focus

turismo

dossier

energie rinnovabili 150

AcASAdi...Il Castello di Pallotta 164

ML PER uRbINO caPITalEEuROPEa DElla culTuRa

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Il settore porta con sé indubbi vantaggi: altissime barriere all’entrata che altri Paesi non possono abbattere, forti elementi di competitività e di di-

stintività che traggono origine dalla storia, dall’ar-te, dalla cultura, dalla tradizione, dalle caratteri-stiche morfologiche del territorio, dal clima, dalla mentalità della gente, ecc. Tutti fattori che non si improvvisano, che si sono sedimentati nel corso dei secoli e in parte sono un regalo della natura, un valore patrimoniale inestimabile, un vero e pro-prio cespite che va intelligentemente valorizzato. le Marche, un giardino in continuo divenire: colline ricche di colture, vigneti, oliveti, prati, boschi; mon-tagne che racchiudono caverne di immane bellez-za, con passeggiate incantate; vallate piene di sole, ricche di frutteti, di fiorenti vivai; spiagge variega-te tra le più belle d’Italia. E poi i borghi medieva-li, i mille castelli, i teatri, le chiese; la tipicità dei prodotti, la gastronomia, con vini e piatti tipici che “parlano” del territorio. In tale contesto, la struttu-ra produttiva fortemente proliferata costituisce una forza e al tempo stesso una debolezza strutturale. una forza perché consente di esprimere lo sforzo e l’autonomia dell’imprenditore, il che si traduce nella presenza di una classe imprenditoriale tipi-camente marchigiana: sobria, laboriosa, costante. una debolezza perché non raccoglie le economie di scala che garantiscono un processo di autofinan-ziamento tale da stimolare più elevati investimen-ti, quindi un tasso di sviluppo più sostenuto. Per contrastare tale aspetto debole un ruolo impor-

tante potrà e dovrà essere svolto dalle istituzioni, chiamate ad incentivare fortemente la creazione di reti d’impresa guidate da manager di rete capaci di orientare, implementare e gestire i processi di ottimizzazione integrata delle funzioni azienda-li, dal marketing alla comunicazione, dal saving all’organizzazione dello sviluppo. Di importanza non secondaria è il compito, anch’esso affidato alle istituzioni, di rivitalizzare una politica economica basata sul territorio, i cui attori (imprese, banche, politici, lavoratori) siano messi nelle condizioni di cercare in modo sinergico le soluzioni per superare le debolezze e per integrarsi in un’unica forza, per cogliere, valorizzare e sviluppare le opportunità del territorio. lo sviluppo dei servizi, soprattutto quelli legati al marketing e alla comunicazione, gioche-ranno, con la competenza e la specializzazione, un grosso ruolo di sostegno al processo di gestione e di ottimizzazione del reddito delle strutture ricet-tive. un ruolo strategico giocherà anche la forma-zione, a condizione che i progetti formativi pongano una particolare attenzione alle abilità gestionali e di marketing, configurando, nel tempo, un’organizza-zione turistica parcellizzata nelle funzioni aziendali, ma specializzata ed integrata in un unico organi-smo. Tutto ciò affinchè i giovani possano intravve-dere nel settore turistico un lavoro che corrisponda alle loro ambizioni: è il settore del futuro, nel quale possono essere versate passione, intelligenza, abi-lità. Il settore dove i nostri figli troveranno la loro professione, una bella professione.

editoriaLedi Flavio Guidi

Il turismo, un sogno economico che cresce ogni giornoPer il nostro territorio può rappresentare una risorsa determinante per la produzione di ricchezza, diventando fonte rilevante di occupazione e di costante sviluppo, con un riverbero positivo sulla stabilità economica e sotto il profilo dell’armoniosità ambientale

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Quando la cultura produce econo-mia: da settore che assorbe ri-sorse (come viene spesso con

cepito) a elemento di traino per la ripresa. Nelle Marche ci sono signifi-cative esperienze a sostegno di questa nuova visione?“Occorre porre diversamente i termini della questione. Non si capisce perché per le risorse utilizzate per la cultura si usi il verbo ‘assorbire’ mentre ben più ingenti somme indirizzate in altri ambi-ti sono sempre e comunque considerate investimenti. Questo è un problema cul-turale, di concezione, non di poco conto. come dimostrano i primi studi seri in termini di rendicontazione sociale, ogni euro investito in cultura ha un effetto moltiplicatore di grandissima rilevanza. Nel caso dell’amat, nell’ultimo bilancio sociale risulta che da ogni euro investito ne vengono generati, in termine di valo-

re aggiunto, quasi dieci. se guardiamo in quest’ottica la cultura nelle Marche, moltissimi sono gli esempi in cui essa si dimostra elemento di traino per la ripre-sa”.

Evidenti le implicazioni con il turismo: stando ai dati di fatto, qual è l’anello di congiunzione con il nostro patrimonio culturale?“l’anello di congiunzione non può che essere la bellezza, che è il trait d’union del nostro territorio. una bellezza diffu-sa e discreta, ma non per questo meno suadente. credo che da questo punto di vista non si sia ancora giunti ad una piena con-sapevolezza rispetto ad un’identità che, senza voler semplificare, credo sia piut-tosto chiara: una terra bella dove si vive e si mangia bene, in cui l’offerta cultu-rale tanto più è qualificata, tanto più può

giocare il suo ruolo di elemento in pieno dialogo con gli altri”.

Il prodotto turistico post-materialista, secondo un’autorevole ricerca, ha in-nanzitutto bisogno di “rappresentare una combinazione memorabile di espe-rienze personali”, oltre a stimolare la creatività del visitatore: da questo punto di vista, qual è il contributo dell’attività che lei dirige?“la parola che mi colpisce di più nella sua domanda è ‘esperienza’, che è anche il concetto da cui ripartire. Quale esperien-za ci soddisfa di più, esistenzialmente? Quella in cui accade qualcosa di impre-visto, capace di sorprenderci. Questo è il compito anche della nostra proposta tea-trale, riecheggiando Peter brook quando afferma che occorre rispondere ai desi-deri del pubblico, ma a quelli che non sa di avere”.

Gilberto Santini:“Cultura, ogni euro investito ne vale dieci”un effetto moltiplicatore di grande rilevanza, come dimostrano studi in termini di rendicontazione sociale, e che nel caso dell’amat (associazione marchigiana attività teatrali) riconsegna, con riferimento al valore aggiunto, un rapporto di tutto interesse. una realtà virtuosa, parla il direttore: il trait d’union con un territorio di “bellezza diffusa”, le implicazioni con il turismo. Emblematico il caso di civitanova Danza

di s. coricelli

primo piano

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Quale posto a questo riguardo occu-pa Civitanova Danza, al traguardo dei vent’anni?“civitanova Danza rappresenta un caso emblematico per tutte le Marche, per-ché è una manifestazione bella, solida e riconoscibile in una delle città più attra-enti anche dal punto di vista turistico in senso tradizionale. Perciò continuare a sorprendere i suoi spettatori è il compito che teniamo sempre presente”.

Alle Marche che sanno sorprendere si ispira già nel titolo “Remarcheble!”: quale bilancio fa di questo progetto?“siamo a metà percorso e la soddisfazio-ne è davvero grande. connettere la nuo-va energia carica di vitalità delle giovani generazioni, artisti e pubblico, facendo sì che essa deflagri nei luoghi più ricchi di bellezza e storia d ella nostra regione era prima un sogno, poi un’idea, e ora

che sta diventando realtà non può che commuoverci. Di quella speciale com-mozione che possiedono le cose che hanno uno stuzzicante sapore di futuro”.

In sintesi, quale definizione darebbe di turismo culturale, in riferimento alla nostra regione?“Mi colpisce che molte delle nostre cit-tà siano conosciute con slogan che ri-guardano i desideri primari dell’uomo: urbino città dell’anima, Recanati luogo dell’infinito… la fisionomia del turista colto che frequenta le Marche è quella di una persona desiderosa di mettere a fuoco questi bisogni”.

Quali saranno gli appuntamenti salienti dell’estate Amat?“Fortunatamente la crisi che morde mai come ora e la confusione amministrativa che rischia di rendere più fragile l’azione

dei nostri associati, a partire dal comu-ni, non sta attenuando la voglia di offri-re una proposta qualificata e intrigante. Perciò da civitanova Danza ai Teatri an-tichi uniti, dal musical a Porto Recanati a Open sea a san benedetto del Tronto, tante sono le occasioni da gustare e ve-dere”.

Santini e il teatro: in che modo è scocca-ta la scintilla?“Di vera e propria scintilla si è trattato, anche se a più riprese, anzi a più volti. Il primo è quello di Roberto cimetta, che fece scoprire al bambino riccioluto che ero le malìe del teatro nella sua forma più popolare, nell’indimenticabile espe-rienza del Teatro Popolare di Offagna. Il secondo volto è quello di Mariange-la Melato nei panni di Medea al Teatro Pergolesi di Jesi: un vero colpo al cuo-re dell’arruffato adolescente che ero.

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Il terzo è quello di alfredo Trifogli, mio preside alla scuola superiore e contem-poraneamente presidente dell’amat, at-traverso cui, oscuramente allora, la mia vita si è connessa con l’ente in cui la mia vocazione teatrale doveva farsi storia di una vita”.

Agli studenti universitari come racconta questo mondo?“Non mettendo freni alla passione che da sempre connota il mio approccio al teatro”.

Una domanda al docente: i testi impre-scindibili per capire la storia del teatro.“l’elenco sarebbe davvero infinito. Posso parlare di quelli che sono i miei ‘libri del cuore’. Innanzitutto ricordo antonin ar-taud e il suo ‘Il teatro e il suo doppio’, li-bro la cui urgenza e necessità non riesco ad attenuare. Inoltre, solo per citarne un

altro, di Jerzy Grotowski ‘Per un teatro povero’, con la sua indefessa ricerca di essenzialità".

Il teatro e in generale la cultura devono secondo lei riscrivere le loro priorità ai fini dell’occupabilità dei giovani?“Non devono riscrivere le loro priorità, devono riscoprirle”.

La Regione ha lanciato il progetto “Di-stretto culturale evoluto” come azione strategica della programmazione: in quali realtà intravede concrete possi-bilità perché si generi imprenditorialità culturale e creativa? “Penso che tutto il progetto del Distretto culturale evoluto sia una vera sfida alla nostra capacità di guardare avanti, di pensare il nostro lavoro in forme nuove, sperimentando soprattutto inedite siner-gie nella trasversalità più assoluta tra i

settori. Prospettiva stimolante e tutta da indagare, ma davvero necessaria in que-sto momento di profonde trasformazio-ni”.

"Connettere la nuova energia carica di vitalità

delle giovani generazioni, artisti e pubblico, facendo sì che essa deflagri nei luoghi

più ricchi di bellezza e storia della nostra regione

era prima un sogno, poi un’idea, e ora che sta

diventando realtà non può che commuoverci"

primo piano

“Romeo and Juliet”, della compagnia aterballetto, il 25 luglio allo sferisterio per l’ormai consueto appuntamento con “Danza all’Opera”, un progetto di civitanova Danza e Macerata Opera Festival (ph a. anceschi)

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cover storY

Gian Mario SpaccaGian Mario Spacca“Le Marche sempre più orientate al turismo”

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Lo sviluppo dell'economia turistica regionale in una cornice naziona-le: Presidente cosa si aspetta dal

nuovo Governo in materia di strategia di promozione turistica e come immagina i rapporti tra Stato e Regioni sull'argo-mento?Il turismo è uno degli asset fondamentali individuati dalla Regione per la crescita dell’economia marchigiana. un settore dalle enormi potenzialità, soprattutto per l’occupazione e l’imprenditorialità giova-nile. E’ il nostro orizzonte di riferimento. le Marche, regione più manifatturiera d’Italia, devono consolidare il proprio profilo produttivo, ma contemporanea-mente sviluppare una forte impresa turi-stica. vogliamo che nella nostra regione si accompagni, ad un’attività prevalente-mente industriale, un’economia di servizi orientata in particolare al turismo. Per-ché questo avvenga occorre sviluppare un fattore organizzativo imprenditoriale coerente, come la Regione sta facendo attraverso notevoli investimenti nel set-tore. auspichiamo che il nuovo Gover-

no nazionale condivida questa visione e ponga il turismo al centro della propria strategia di crescita. l’Italia possiede po-tenzialità eccezionali che però non sono state ancora sfruttate adeguatamente. Occorre una strategia di sistema Paese, omogenea ed unitaria, capace di mettere da parte frammentarietà e discontinuità dell’offerta sui mercati internazionali che purtroppo oggi caratterizzano il “made in Italy” turistico. In questo le Regioni sono disponibili ad offrire collaborazione e supporti operativi.

I dati confermano un trend al ribasso dei turisti provenienti da altre regioni italiane: la tendenza si può contrastare?Il dato, a livello nazionale, è in effetti ne-gativo. Incide, in particolare, la profonda crisi economica che ha colpito il nostro Paese. la crisi si traduce in una contra-zione dei consumi in ogni area, anche nella domanda di turismo. In ogni caso le Marche, a confronto con altre regioni, registrano una sostanziale stabilità, anzi un piccolo segno positivo negli arrivi e

nelle presenze sia sul mercato interno che su quello estero. In valori percentua-li, nel 2012, la crescita dei turisti stranieri è maggiore degli italiani. Più 0,6% di ar-rivi e +0,3% di presenze nazionali, contro un +1% e +1,4% di stranieri. Il dato com-plessivo per il 2012, anno in cui a livello nazionale il turismo ha registrato segni meno, è di un +0,7% di arrivi e +0,5% di presenze. Nei tre anni di crisi più dura, quelli dal 2009 al 2012, le Marche hanno accolto 300mila turisti in più. una cifra di tutto rispetto e che ci dà grande fiducia anche per il futuro.

Nuovi importanti mercati stranieri mo-strano una sempre maggiore attenzio-ne al territorio marchigiano: saremo in grado di catturare questi afflussi?speriamo. Negli ultimi anni abbiamo registrato una forte crescita dell’appeal delle Marche sui mercati extraeuropei. Penso ad esempio alla Russia (+11,2% di arrivi, +16,9% di presenze lo scor-so anno), alla cina (+25,3% e +34,2%),

Il Presidente della Regione Marche illustra la strategia per la promozione del territorio e le iniziative di maggior rilievo“Oggi ci presentiamo sul mercato con un unico marchio, il brand Marche”

di P. Duranti

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cover storY

al Nord america (+4,6% e +19,6% negli usa). Mercati in cui sono in aumento fasce di consumatori ad alto valore ag-giunto. la nostra strategia di promozio-ne, basata sull’utilizzo sempre più spinto del web oltre che su iniziative vive come educational tour che prevedono la cono-scenza diretta delle nostra bellezze da parte dei tour operator internazionali, ha prodotto buoni frutti.

E di intercettare le loro esigenze? Se-condo Lei gli operatori sono pronti per queste nuove sfide?Il percorso è avviato. sicuramente ri-spondere alle esigenze di queste nuo-ve fasce di turisti non è semplice per un settore tradizionalmente legato al mercato interno ed europeo. si tratta di saper utilizzare sensibilità nuove e più raffinate, in questo la conoscenza delle lingue è fondamentale, come pure saper elaborare proposte di menù che incontri-

no i gusti di culture molto diverse dalla nostra. la Regione ha avviato una serie di progetti mirati in particolare al rag-giungimento del turismo globale. uno su tutti, il progetto di formazione per le strutture ricettive, con l’avvio di una piat-taforma informatizzata che consentirà la promo-commercializzazione dei prodotti turistici regionali attraverso il portale del turismo www.turismo.marche.it. l’ade-sione al progetto, che prevede un corso di formazione gratuito, è stata oltre ogni aspettativa: 180 le strutture ricettive che hanno chiesto di partecipare. appare sempre più forte l'esigenza di avere ogni tipo di servizio a portata di clic. E se si tratta di vacanze, gli strumenti informa-tici - dai social web, ai siti specializzati, alle applicazioni per smartphone - di-ventano ormai irrinunciabili.

C'è il rischio che una strategia promo-zionale frammentata territorialmente

– ad esempio a livello provinciale - pro-duca un effetto distorsivo (oltreché uno spreco di risorse)? Si può evitare?si deve. sinora le Marche si sono pre-sentate sui mercati nazionale ed interna-zionali come una sommatoria di offerte turistiche locali. Questo, oggi, non è più possibile. E’ impensabile riuscire ad avere visibili-tà sul mercato globale con una proposta basata su un’offerta di singoli localismi, frammentata e scarsamente competiti-va.  E’ per questo che la strategia della Regione è cambiata. Per essere su un mercato globale anche nel settore turi-stico, bisogna uscire dalla logica della frammentazione dell’offerta per unità amministrative. Oggi ci presentiamo sul mercato con un unico marchio, il brand Marche, compo-nente fondamentale del made in Italy, all’interno del quale poter scegliere tra cluster di prodotti omogenei: il tu-rismo balneare, dell’entroterra, cultu-

ascoli Piceno

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rale, sportivo, di meditazione, termale, enogastronomico, ecc. una strategia premiante sulla quale, quindi, vogliamo continuare ad insistere.

L’offerta turistica regionale è pronta sotto il profilo della qualità dell’acco-glienza?Occorre fare di più. Il territorio regionale vanta una buona qualità ricettiva che ha saputo adeguarsi nel corso degli anni al mutamento del mercato soltanto in par-te. Il continuo ammodernamento delle strutture è una delle priorità. come già detto, le esigenze dei “nuovi” turisti sono sempre crescenti e non pos-siamo permetterci di restare indietro. In un periodo di crisi come questo, però, siamo consapevoli delle difficoltà che gli imprenditori anche di questo settore incontrano nell’affrontare investimenti. E’ per questo che la Regione ha messo a disposizione strumenti ad hoc, come

gli oltre 100 milioni che negli ultimi anni sono stati resi disponibili dalla bei per la qualificazione delle strutture ricettive. Molti gli imprenditori che hanno fatto ri-corso a questi fondi, numerose le strut-ture che sono state rinnovate nel segno di una sempre crescente qualità.

Un altro tema sul quale Lei, con lungi-miranza, ha puntato moltissimo è quel-lo dell'attrazione degli investimenti stranieri…Ormai da diversi anni la Regione ha mes-so in campo un’azione molto determina-ta di alleanze strategiche con Regioni di tutti i Paesi. con India, cina, Russia, brasile, e, recentemente, Emirati arabi uniti, abbiamo stretto “alleanze” econo-mico-istituzionali, avviato partnership e progetti strategici. si è trattato di costru-ire le basi per aprire questi Paesi all’eco-nomia e alle imprese marchigiane. se le Marche, anche in campo turistico, vengono sempre più apprezzate e rico-

nosciute in queste aree del mondo è an-che in virtù della costante azione della Regione. Dopo la promozione delle imprese e del sistema economico-produttivo regio-nale nel mondo, attraverso un’azione di accompagnamento e assistenza tecni-ca sui mercati in maggiore espansione, ora la strategia si è perfezionata, con il potenziamento dell’azione di attrazione degli investimenti nelle Marche. E già oggi nella regione ci sono inve-stimenti russi, cinesi, israeliani, medio orientali che sono derivati da queste azioni. Tra quelle più originali che la Re-gione ha avviato, si può ricordare la co-stituzione di un albo di professionisti (ur-banisti, ingegneri gestionali, architetti, ecc.) specializzati nell’assistenza tecnica e commerciale da proporre a potenziali investitori. In base ai requisiti formalmente definiti, vengono individuate e accreditate figu-re professionali in grado di supportare

Se le Marche, anche in campo turistico, sono ora così apprezzate e riconosciute in molte

aree del mondo, è anche in virtù della costante azione fatta dalla Regione per promuovere

il nostro territorio

“ “

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cover storY

start-up di progetti da insediare nelle Marche. la nostra regione sta riscuoten-do una sempre crescente attenzione da parte degli investitori esteri che vedono nelle nostre imprese e nel nostro terri-torio un partner affidabile e concreto. Ed è su questa strada che vogliamo prose-guire con sempre maggiore convinzione.

Infine, Presidente, ci illustra i grandi eventi che saranno ospitati nelle Mar-che (Endurance, Mondiali di Vela). A proposito del primo, in particolare, qual è la strategia di fondo? Il mercato arabo può costituire un punto di riferimento per il turismo regionale?l’edizione 2012 di Marche Endurance lifestyle ha segnato una tappa molto significativa nella storia delle relazio-ni dell’Italia con gli Emirati arabi uniti. Ha aperto nuove prospettive ai rapporti con un’area altamente strategica come quella del Golfo. l’evento che per la pri-

ma volta, lo scorso anno, è stato da noi ospitato ha avuto, tra i tanti altri, il me-rito di favorire l’integrazione tra il nostro Paese e gli Eau. una relazione fatta di condivisione e amicizia, ma anche di nuove prospettive economiche e di opportunità di crescita. Il Forum Italia-Eau e gli incontri busi-ness to business tra imprenditori italia-ni ed emiratini, hanno creato progetti di partnership dalle elevate potenzialità in numerosi settori, dall’energia alle infra-strutture, dalla moda al turismo, dalla sanità all’enogastronomia. Già se ne stanno raccogliendo alcuni concreti frut-ti. Per le Marche si è trattato anche di un’occasione straordinaria di promozio-ne turistica. l’originale connubio tra ter-ritorio e cavallo, ha saputo infatti esal-tare al massimo le bellezze e il fascino della Riviera del conero. E’ stata una scelta naturale, dato il suc-cesso della scorsa edizione, ospitare di nuovo Marche Endurance lifestyle. ab-

biamo accettato senza esitazioni la sfida, con ancora più entusiasmo della prima volta. E con altrettanto entusiasmo ci apprestiamo a vivere l’altro straordina-rio appuntamento che sposa sport e tu-rismo: il campionato mondiale di vela che si svolgerà ad ancona. In entrambi i casi si tratta di esempi perfetti di turismo sportivo e valorizzazione del territorio. una nuova stagione estiva su palcosce-nici internazionali attende le Marche.

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Le Grotte di Frasassi: risorsa di sviluppo economico del territorioPer Maurizio Tosoroni, responsabile Marketing del consorzio Grotte di Frasassi, occorre “trasferire l’appeal del marchio Frasassi a tutte le attività del territorio per incentivare e promuovere sia gli aspetti turistico-economici dell'area, sia quelli naturalistico–ambientali volti all’educazione e alla formazione”

di P.Duranti

Le Grotte di Frasassi - situate all’interno dell’area del Parco Gola della Rossa e di Frasassi -

contano percorsi sotterranei di oltre 30 Km di intrecci di cunicoli e caverne su varie profondità e sono considerate uni-che al mondo per la loro spettacolarità. un meraviglioso universo sotterraneo composto da fantastiche forme calcaree, cristalli, drappeggi e volute di alabastro. scoperte da un gruppo di speleologi nel 1971, le Grotte di Frasassi rappresenta-no una delle principali eccellenze turisti-che dell’Italia centrale: i dati di affluen-za annuali e le numerose e sempre più specializzate richieste degli operatori hanno riconfermato negli anni il trend di crescita d’interesse per il complesso naturale, considerato uno dei percorsi sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo. una risorsa estremamente rilevante per lo sviluppo socio-econo-mico del territorio, in grado di favorire significativi livelli occupazionali e la pre-

senza di diverse attività commerciali e di pubblici esercizi. Il consorzio Grotte di Frasassi ha concertato la maggior parte degli sforzi proprio nell’incremento del valore del proprio territorio, inteso nei suoi molteplici aspetti, fino a formare un vero e proprio distretto interdisciplinare e interregionale. un compito che è sta-to affidato in questi anni con successo a Maurizio Tosoroni, responsabile marke-ting del consorzio Grotte di Frasassi.Quali sono le strategie promosse nel territorio dalle Grotte di Frasassi? “abbiamo studiato e sviluppato una se-rie di azioni volte alla promozione del territorio che rientrano in una strategia complessiva, con a monte una rifles-sione unitaria, cosciente e approfondi-ta delle forze in gioco, degli obiettivi da raggiungere e dei mezzi da utilizzare. Il brand Frasassi è oggi, grazie al gran-de lavoro fatto dal consorzio in questi anni, un’identità forte, ben riconoscibi-le e desiderabile in quanto ci racconta

un patrimonio naturale unico al mon-do. l’obiettivo del consorzio è quello di trasferire l’appeal del marchio Frasassi su tutte le attività del territorio per in-centivare e promuovere sia gli aspetti turistico-economici dell'area, sia quelli naturalistico–ambientali volti all’educa-zione e alla formazione, tenendo come fulcro di attrazione le Grotte di Frasassi, eccellenza della regione nonché polo di attrazione dell'area. saper comunicare significa anche saper guidare lo svilup-po del territorio in modo coerente con le professionalità locali, in modo da valoriz-zare i carismi del luogo e di incentivare l’imprenditorialità. una buona strategia di marketing ci ha consentito di valoriz-zare le caratteristiche socio-economico-ambientali del territorio, stimolando e incentivando iniziative imprenditoriali ed investimenti. Operiamo per costruire una rete di comunicazione sempre più am-pia e diretta tra i diversi enti e soggetti privati che operano all'interno dell’area,

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così da raggiungere lo scopo prefissato di riqualifica integrata dell'intera zona. E’ nostro compito analizzare e studiare sempre più a fondo le possibili oppor-tunità competitive dell'area geografica, per ideare progetti strategici e sempre più mirati a target ben definiti, in grado di orientare il sistema per sfruttare al meglio tali opportunità in un percorso di sviluppo sostenibile”. Tra i principali progetti realizzati quali possiamo ricordare?“sicuramente i progetti formativi, pro-grammi didattici realizzati con legam-biente scuola e Formazione. Il consorzio Grotte di Frasassi sostiene i giovani nel-la pratica e nella conoscenza del valore delle risorse ambientali, valorizzando e potenziando le Grotte come contesto educativo e formativo di alta qualità. la collaborazione con legambiente ha am-

pliato la gamma di offerte per gli istituti scolastici, per rispondere alle nuove esi-genze, con visite didattiche e laboratori, nonché escursioni nelle aree naturalisti-che del territorio circostante le Grotte, accompagnate da materiali didattici ap-positamente progettati per la costruzio-ne di una serie di coinvolgenti situazioni di scoperta e conoscenza. I laboratori di-dattici completano l’offerta formativa con oltre sette diverse tipologie di laboratori e un percorso speleo-avventura azzurro dedicato ai ragazzi. Tutto ciò ha portato le Grotte di Frasassi ad essere conside-rate come “capitale del turismo scola-stico di qualità”. Non dobbiamo dimen-ticare che le Grotte di Frasassi sono un ecosistema che preserva da secoli im-portanti informazioni sull’evoluzione del clima e dell’ambiente. l’intero comples-so risulta essere un patrimonio formati-

vo unico al mondo per le sue numerose peculiarità, un vero e proprio laboratorio naturale dove si possono seguire e stu-diare i fenomeni più importanti della vita sulla terra. abbiamo attivato sinergie con tutte le strutture ricettive e turisti-che della costa, parchi tematici, associa-zioni di albergatori, uffici turistici, ecc.., e promosso il progetto “Frasassi Express”, che consiste nella possibilità di raggiun-gere con pullman da gran turismo, con immagine grafica personalizzata, l’ipo-geo dai principali luoghi balneari delle Marche e della Romagna. Tour che pre-vedono sinergie con i ristoranti dell’area per promuovere e favorire tappe e itine-rari enogastronomici. Inoltre, operazioni di co-marketing sono state create con i principali eventi culturali della regione pianificati durante la stagione estiva: una rete di operazioni che mirano a creare

“custodire la bellezza dei luoghi e preservarne il futuro ma anche puntare sull'innovazione di sistema e la promozione di qualità: questa è la vera sfida del turismo nel nostro Paese. una sfida che il territorio delle Grotte di Frasassi può continuare a vincere se riuscirà a valorizzare quanto di buono è stato sin qui costruito all'insegna della sostenibilità. Ora è fondamentale puntare sull'individuazione dei nuovi bisogni dei turisti: organizzazione, sistema a rete, nuove esperienze che spingano i visitatori a restare nel territorio proprio perché il territorio sa raccontare e proporre le mille occasioni di svago, conoscenza, relax che può offrire. Per fare questo è necessario che gli operatori turistici, le istituzioni, le comunità locali stringano un patto per il futuro di un territorio orgoglioso del proprio passato e delle proprie straordinarie caratteristiche ma anche proiettato verso nuovi servizi e nuove prospettive di sviluppo sostenibile”.

Rossella MuroniDirettore Nazionale legambiente

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opportunità e sinergie per implementa-re nuove forme di tragitti turistici. Tra i principali eventi ricordiamo: Musicultura - il Festival della canzone d’autore -, la stagione lirica dello sferisterio e la sta-gione di concerti ed eventi dell’arena Gi-gli di Porto Recanati e tante altre impor-tanti manifestazioni di livello nazionale”.Quanto incide il web nella politiche di promozione delle Grotte e del territorio?“le nuove tecnologie, in particolare quelle legate al web, sono uno strumen-to preziosissimo perché semplificano ed accelerano lo scambio di conoscenza tra i soggetti in rete e promuovono all’utente finale e al turista in particolare una visio-ne d’insieme delle numerose possibilità

che il territorio offre. abbiamo comincia-to l’attività di web marketing nel gennaio 2011: nel sito frassassi.com sono stati razionalizzati i contenuti presenti e in-trodotti ed esplicati in maniera più chia-ra sia i prodotti già esistenti che quelli nuovi come i percorsi didattici sviluppati con legambiente. Il multiplayer installa-to in home-page consente di visualizzare video e immagini delle Grotte e del ter-ritorio circostante, in modo da colpire e incuriosire immediatamente il navigato-re. Inoltre, a supporto di ciò è stata cre-ata all’interno del sito stesso anche una sezione di web tv dove possono essere ospitati, oltre che i video che esplicano il prodotto Grotte, anche filmati inerenti il

territorio e gli eventi realizzati o ai quali siamo collegati. Per sviluppare il traffico web verso il sito di Frasassi sono state intraprese diverse campagne di promo-zione tramite canali, quali Facebook, Expedia e Google adWords, ecc... con riferimento a quest’ultima, in partico-lare, i risultati ottenuti sono stati anche oggetto di elogio: Google, infatti, ha se-gnalato il sito frasassi.com per la miglior campagna di NetMarketing realizzata, ottenendo la migliore performance ita-liana fra tutte le migliaia di campagne di NetMarketing attualmente attive tramite Google”.

“Abbiamo promosso il progetto “Frasassi Express”, che consiste nella possibilità di raggiungere con pullman da gran turismo, con immagine grafica personalizzata, l’ipogeo dai principali luoghi balneari delle Marche e della Romagna”

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iL personaGGio

Che cos’è il mal d’Africa?“È una sensazione, un’emozione che pervade tutti quelli che vengo-

no in africa. È la mancanza che si prova al ritorno, che ti fa piangere in aeroporto. alcuni studiosi dicono che ciò derivi dal fatto che la vita sulla terra sia nata nella Rift valley e che il distacco da quest’ultima provochi traumi sul piano affettivo”.

Ci racconti qualcosa del continente nero.“vivo in Kenya ormai da due anni. Ogni volta che parto e rientro provo la sensa-zione di tornare a casa: sento questo po-sto come se fosse la mia terra natia. Qui si respira un’altra atmosfera, sparisce lo stress quotidiano, si fa a meno di cose come la Tv e la radio: è l’ambiente stesso

che ti riempie e non senti il bisogno d’al-tro. Esci la sera e in riva al mare conti le stelle; ti rendi conto che sei circondato da spazi immensi, incontaminati: cosa puoi volere di più? Il Kenya è nell’africa equatoriale e qui l’estate dura dodici mesi; la natura dà tutto, non si soffre la fame. la gente sta bene, sorride anche se ha problemi, non vive nella logica consumistica e ha altri valori nella vita. I suoi motti sono ‘hacu-na matata’, che potrebbe essere tradotto con ‘non ci sono problemi’, e ‘pole, pole’, cioè ‘piano, piano’. Questo è ciò che mi ha portato in africa e che mi ha spinto ad ambientare la mia fiction a Malindi, su una delle spiagge più belle del mondo”.

Scoperto il regista, scoperta la location, possiamo scoprire qualcosa anche della

trama?“la trama è quella classica della fiction, con amori, gelosie, amicizie ambientate all’interno di un acquario-resort. c’è un trait d’union che collega tutti gli episodi, ma ogni episodio ha una storia che inizia e finisce puntata per puntata. le perso-ne che arrivano nel resort per vacanza, così come la gente del posto, vengono coinvolte nelle riprese e questo è un elemento di grande originalità. Gli atto-ri professionisti sono Katia barra, anna Ferro e cristina D’addario, gli altri sono esordienti o persone riprese nel loro am-biente di lavoro, come ad esempio il cuo-co, che nella vita cucina realmente per gli ospiti del resort. abbiamo già girato le prime tre puntate pilota, che andranno su una rete nazio-nale. Ora stiamo girando il seguito”.

Francesco Malavenda, il regista con il… Mal d’AfricaE’ il titolo della fiction che l’autore anconetano sta girando in Kenya; “là l’estate dura dodici mesi, la gente sorride e il suo motto è hacuna matata”

di a. Dachan

Una colonna sonora d’autoreLe musiche della fiction sono del maestro Vince Tempera,

tastierista, autore e musicista italiano che ha firmato numerose

sigle televisive di successo di anime e telefilm, sia in qualità

di direttore d'orchestra e arrangiatore che di autore dei

testi, tra cui Goldrake, Ape Maia, Capitan Harlock, Nils Holgersson,

Daitan III, Hello Spank

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Oltre alla fiction, in Africa ha girato an-che altro?“vivendo là ho fatto anche documentari per reti straniere, come ‘Nature sounds’, dedicato alla riscoperta degli strumen-ti musicali tribali, per raccontare come si costruiscono, dalla raccolta del frut-to alla nascita dello strumento, come si usano, quando. ci sono anche altri progetti in cantiere, come il programma ‘luxury around the world’, che riprende-rà case e location di nicchia, ma anche oggetti artigianali, prodotti alimentari; scopriremo il back stage dei prodotti di lusso, dal prodotto grezzo a quello fini-to”.

Facciamo un passo indietro: cosa l’ha portata in Africa?“Dodici anni fa ho intrapreso un viaggio

con un amico chef; lui partiva per la sta-gione e io per fare dei sopralluoghi fina-lizzati alla realizzazione di alcuni docu-mentari. Dovevamo restare per un mese, ma i mesi sono diventati tre. Da quel mo-mento il Kenya è diventato per me meta di continui viaggi: ho stretto amicizie, ho visto una generazione di bambini cresce-re, mi sono innamorato dei suoi ritmi, dei suoi paesaggi. come dicevo, sono due anni che ci vivo e mi trovo molto bene”.

Come l’hanno accolta i keniani?“sono un popolo molto aperto, solare, amichevole, tranquillo: non sono diffi-denti e sospettosi. Questa gente è genu-ina, il paese è tranquillo, anche se pur-troppo sulla sua immagine è stata creata una sorta di terrorismo psicologico: i media fanno allarmismo, esagerano, en-

fatizzano i rari casi di violenza facendone drammi; in questo modo danneggiano la gente del posto e chi lavora qui. basti pensare che il 90% del flusso turistico in Kenya è generato da italiani: questo è in-dice di un clima positivo e sereno. Qui il pluralismo è un fatto spontaneo, come la convivenza tra razze e religioni”.

Cosa ha portato in Africa di italiano? “la prima cosa che mi viene in mente è la nostalgia: mi mancano tanto i moscioli di Portonovo, che sono la mia passione; ogni volta che torno ad ancona vado al Fortino Napoleonico da Roscioni e me li faccio preparare. a parte gli scherzi, il Kenya è un paese incantevole, ma l’I-talia ha delle meraviglie paesaggistiche e architettoniche che non hanno eguali e l’idea del bello fa parte del nostro pa-

Francesco Malavenda e i Masai

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iL personaGGio

trimonio culturale, del nostro Dna. È un elemento che ci distingue ovunque. In più non riesco a staccarmi dal mio ac-cento marcatamente anconetano, di cui vado fiero, anche se mi sento un uomo internazionale. a Malindi ci sono circa 6mila italiani”.

Crede che la fiction aiuterà in qualche modo a veicolare quest’immagine di convivenza e apertura? “spero proprio di sì. voglio che emerga lo spirito di armonia e convivenza che ca-ratterizza questa gente e questi luoghi. attraverso le immagini e la trama, con un linguaggio semplice e in un contesto di spensieratezza, tentiamo di lanciare messaggi importanti e denunce su temi

delicati come le adozioni, la difficoltà, a volte l’impossibilità, di trovare determi-nati medicinali”. Lei che è un regista anconetano “d’e-sportazione”, crede che gli artisti mar-chigiani abbiano buone possibilità di emergere?“Il problema degli artisti marchigiani è che restano troppo legati al territorio e questo spesso li penalizza, perché non si fanno conoscere dal grande pubblico. bisogna avere il coraggio di valicare le frontiere e andare dove il cinema sta cre-scendo e dove si può avere l’opportunità di farsi valere e di emergere. Mi viene in mente, ad esempio, il caso dell’artista Enzo cucchi, pittore e scultore nativo di Morro D’alba, che ha viaggiato e ha po-

tuto, così, affermarsi nel mondo. Il detto ‘Nemo profeta in patria’ nel mondo del cinema e delle arti in generale è più che mai valido. come dire, c’è un atteggia-mento ‘slang’, un’esterofilia consolidata per cui i marchigiani non credono nei marchigiani”.

Ci lasci sbirciare nella sua agenda: qua-li sono i programmi per il futuro?“sogno di girare un film ad ancona: que-sta città ha una varietà di paesaggi stra-ordinaria e sarebbe una location meravi-gliosa; ad oggi, secondo me, nessun film l’ha davvero valorizzata per quello che è. Ho molte idee nel cassetto, ma per ora non anticipo nulla e me ne torno in afri-ca”.

Francesco Malavenda con Rolando canestrini gestore dell’aquarius, il resort dove sono ambientate le puntate della fiction

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“Destinazione Marche”: nuova piattaforma informatica

con l’intento di promuovere il prodotto turistico “destinazione marche”, la regione ha avviato un progetto di formazione per le strutture recettive, dando vita a una piattaforma

informatizzata che consentirà di promo- commercializzare i prodotti turistici regionali attraverso il portale del turismo www.turismo.marche.it. L’adesione al progetto, che pre-vede un corso di formazione gratuito nelle sedi dei centri di formazione locale delle pro-vince, è stata oltre ogni aspettativa: 180 le strutture recettive che hanno chiesto di parte-

cipare. La piattaforma dms (destination management system) acquisita dalla regione marche completamente con fondi europei, consente a tutti i fornitori di contenuti di una destinazione (strutture ricettive, enti, organizzazioni turistiche, consorzi, ristoranti, tour operator, enti di promozione) di inserire le informazioni, eventi, servizi, offerte speciali, di costruire pacchetti offerta per rendere integrata e omogenea l’offerta turistica delle

marche anche attraverso un efficace sistema di booking on line che consente ai gestori di strutture di vendere camere e offerte speciali attraverso il portale regionale.

completata l’elettrificazione della tratta ferroviaria ascoli – porto d’ascoli, che sarà operativa a partire dal 9 giugno, con l’entrata in vigore dell’orario estivo di trenitalia. “un impegno rispettato nei tempi e nei risultati – afferma il governa-tore Gian mario spacca – per il quale la regione si è spesa molto, sia in termini di scelta politica, sia in termini di investimenti. avremo 16 collegamenti in più al giorno tra l’entroterra e la costa e si risparmierà fino a mezz’ora di tempo nella percorrenza. più vicine anche ancona e ascoli: ci sarà un innesto diretto con la linea adriatica e questo permetterà di usufruire di più collegamenti sia di traspor-to dei passeggeri che commerciali, con ricadute economiche positive per tutto il territorio”.

Elettrificazione della tratta fer-

roviaria Ascoli – Porto d’Ascoli

Dialisi estiva, la Regione rinnovail servizio per i turisti nonresidenti

Alloggi in lo-cazione, criteri per aiutare gli

inquilini a basso reddito

i turisti dializzati che sceglieranno le marche per le prossime vacanze estive continueranno a trovare un servizio dedicato. potranno sottoporsi a dialisi in tutta sicurezza e tranquillità, in orari (diurni e notturni) compatibili alle loro esigenze e al loro diritto di trascorrere una villeggiatura serena. La regione

marche ha rinnovato, anche per la prossima stagione, il progetto “dialisi estiva” riservata ai turisti non residenti. dal 1 giugno al 30 settembre 2013, nei principali centri di vacanza, verrà attivato il servizio di dialisi turistica. La Giunta regionale ha stanziato 180 mila euro per sostenere le spese aggiuntive che affronteranno

le aziende sanitarie e le aree vaste aderenti.

aiutare gli inquilini a basso reddito, attraverso un contributo regionale che abbatta il costo degli affitti sostenuto dalle famiglie in difficoltà economiche. È l’obiettivo di una proposta di deliberazione che la Giunta regionale ha inviato al cal (consiglio delle autonomie locali) per il previsto parere, prima dell’adozione definitiva. La delibera individua i criteri di riparto del Fondo 2013 destinato alle locazioni private, nell’ambito delle iniziative di sostegno delle politiche abitative. sono disponibili 1 milione e 250 mila euro. La proposta indica come beneficiari i cittadini in possesso di una capacità economica (valore isee) non superiore all’assegno sociale inps 2013, pari a 5.749,90 euro. il contributo andrà calcolato in modo che l’incidenza del canone annuo sul valore isee si riduca al 50 per cento, con un contribu-to massimo pari a 1.149,98 euro. La proposta di riparto è stata concertata con le organizza-zioni sindacali degli inquilini maggiormente rappresentative a livello locale.

BREVI DAL TERRITORIOBREVI DAL TERRITORIO

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volontari uniti per il decoro urbano. rilancio all’iniziata che, avviata a pesaro diversi anni fa, vede oggi circa 80 volontari coinvolti in un’interessante esperienza di cittadinanza

attiva. esperienza che l’amministrazione comunale intende estendere e valorizzare, pro-muovendo nuove occasioni di coinvolgimento della comunità locale alla vita della stessa. nello specifico, con riferimento ad iniziative per la cura e la manutenzione del territorio. il progetto “volentieri volontari” ha l’obiettivo di rafforzare la coesione sociale, rendendo protagonisti i residenti nell’attività di decoro urbano, ovvero nella piccola manutenzione di spazi pubblici e, in generale, nel miglioramento di luoghi di partecipazione. obiettivo dell’iniziativa (con il sostegno della Fondazione cassa di risparmio e la partecipazione della banca di pesaro) anche quello di ricondurre a un coordinamento unitario tutte le

realtà di volontariato presenti nel territorio comunale. coordinamento e gestione del progetto di aspes spa; auser tra i soggetti coinvolti (b.b.).

e’ lo slogan ‘sport per tutti’ a sintetizzare l’obiettivo principale del programma annuale degli interventi di promozione sportiva per il 2013, approvato dalla Giunta regionale. consolidate le attività già avviate, sviluppando specifiche iniziative che garantiscano ad ogni cittadino marchigiano il pieno e consapevo-le accesso al diritto allo sport. Le azioni del programma mirano a valorizzare la capacità dell’attività sportiva e motoria ricreativa realizzando integrazioni con diversi settori dell’amministrazione pubblica collegati alle attività sportive e dei soggetti che operano esternamente. il programma stabilisce, tra l’altro, le iniziative promosse dalla regione in materia di promozione sportiva; gli in-terventi in materia di impianti ed attrezzature per lo sport e quelli di sostegno a favore dello sport di cittadinanza, oltre agli interventi in favore delle attività sportive delle persone diversamente abili. L’onere complessivo per l’attuazione del programma ammonta a 890.800 euro.

approvata la proposta di legge ‘disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico regionale’, che dota la regione marche di uno strumento “indi-spensabile sia per esigenze oggettive di risparmio, sia per l’adeguamento al nuovo quadro normativo nazionale”, ha commentato l’assessore ai trasporti, Luigi viventi. nel testo di riorganizzazione degli assetti del tpl una nuova ripartizione tra regione ed enti locali; previsto un bacino unico regionale per la programmazione integrata dei servizi automobilistici e ferroviari e ambiti di gestione dei servizi urbani ed extraurbani corrispondenti a quelli delle province marchigiane, in quanto i servizi pubblici di rilevanza economica devono essere gestiti in bacini territoriali che assicurino economie di scala e massima efficienza.

“Volentieri volontari” per una città coesa

Promozione sportiva,

il programma 2013

Trasporto pubblico locale,

approvato il testo di

riorganizzazione degli assetti

Porto di Pesaro: inaugurato primo stralcio di lavori

inaugurato al porto di pesaro il primo stralcio dei lavori: sono occorsi 18 milioni e mezzo di euro circa. “L'attesa è stata lunga – ha detto il sindaco Luca ceriscioli - perché

dell’ampliamento del porto si parlava fin dall’inizio del novecento. con questi lavori il porto esce fortemente potenziato: ora è sicuro, ci si può accedere in ogni condizione me-

teo, rafforzando un rapporto con la città molto forte”. in particolare sono stati effettuati i seguenti lavori: prolungamento del molo di levante con la costruzione del nuovo molo di sottoflusso e la parziale demolizione del molo di ponente (14.450.000 euro); lavori di prolungamento del molo di levante con la costruzione del nuovo molo di sottoflusso e

la parziale demolizione dell’esistente molo di ponente – escavazione fondali avanporto (800.000 euro); lavori di dragaggio per il ripristino delle quote operative delle darsene del

porto (1.500.000 euro); lavori di manutenzione straordinaria delle opere d’arte del porto (200.000 euro); lavori di completamento della manutenzione straordinaria della banchina

lungo calata c. duilio (1.500.000 euro).

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il governatore della banca d’inghilterra mervyn King ha annunciato che nel 2016 il volto di winson churchill comparirà sulle nuove banconote da

cinque sterline. si tratta del primo politico che compare sulla moneta britannica, prendendo il posto della regina. L’immagine scelta riprodu-ce un noto ritratto dell’ex primo ministro su una fotografia scattata da

Yousuf Karsh nel dicembre 1941.

il parlamento ellenico ha approvato la legge di austerità richiesta dalla troika ue-bce-Fmi che prevede il taglio di 15.500 dipendenti pubblici. con un disegno di legge d’emergenza, la Grecia ha così fatto un passo avanti per sbloccare una nuova tranche di prestiti stranieri pari a 8,9 miliardi, indispensabili al paese per pagare pensioni e stipendi. il provvedimento è stato approvato con 168 voti favorevoli e 123 contrari.

La settantacinquenne regina d’olanda, beatrix d’orange-nassau, ha abdica-to in favore del figlio willem-alexander d’orange-nassau. il nuovo monarca, quarantaseienne, protestante, è salito al trono lo scorso 30 aprile nel giorno in cui ad aia, sede del governo olandese, si celebra la tradizionale festa della regina. La sua sposa, la neo regina maxima, madre delle sue tre figlie, è un’argentina cattolica, figlia di un ministro del dittatore videla, che però non è stato invitato alla cerimonia di insediamento.

GREciA Atene taglia 15.500 dipendenti pubblici

OlAnDAAbdica la sovrana madre, le succede

re Willem-Alexander

NEWS

DAL MONDONEWS

DAL MONDO

GRAn BRETAGnAchurchill spodesta la regina sulle banconote da cinque sterline

UcRAinAla corte europea: illegale la condanna alla Tymoshenko

La corte europea dei diritti umani ritiene illegale ed arbitraria la decisione delle autorità ucraine di sottoporre l’ex premier Yulia tymoshenko al carcere preventivo. si sostiene, infatti, che non vi erano sufficienti motivi per rinchiudere in carcere prima del

processo. La corte ha stabilito che i motivi che hanno portato l’ex premier in carcere prima del processo sono “arbitrari e illegali” e

quindi l’ucraina ha violato il diritto alla libertà.

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tra l’ottobre 2010 e l’aprile 2012 sono morte in somalia oltre 258 mila persone, metà delle quali erano bambini sotto i cin-

que anni, a seguito della gravissima carestia che ha colpito la somalia. Lo hanno reso noto la Fao e la ong americana

Famine early warning systems network, evidenziando che la terribile siccità che si è abbattuta sul corno d’africa ha

interessato 13 milioni di persone.

il new York times ha pubblicato lo scorso 29 aprile un articolo in cui si parla di decine di milioni di dollari consegnati dalla cia al presidente afghano hamid Karzai, che dovevano servire al dipartimento americano per rafforzare la sua influenza, ma che sarebbero andati, invece, ad arricchire i signori della guerra. il quotidiano statunitense cita l’ex consigliere del leader afghano, Khalil roman, che avrebbe parlato di “soldi fantasma”, consegnati in valigette, zaini e buste di plastica.

SOMAliA258mila morti per carestia, metà erano bambini

AfGhAniSTAnMilioni di dollari dalla

cia a Karzai

AUSTRAliAfmi: crescita sostenuta nelle regioni dell’Asia-Pacifico

il Fondo monetario internazionale prevede una crescita della regione che comprende l’australia, la nuova zelanda, l’india e lo sri Lanka pari al 5,75% per quest’anno rispetto alla pre-cedente stima del 5,9%. il punto di forza di queste economie è l’importante domanda interna, mentre lo squilibrio finan-ziario e l’aumento dei prezzi di alcuni asset sono i fattori di

rischio.

in myanmar è in corso una campagna di pulizia etnica che ha preso di mira la minoranza musulmana dei rohingya: la denuncia arriva dall’organizzazione human right watch, attiva in prima li-nea per i diritti umani. La ong ha reso noto il ritrovamento di fosse comuni, lanciando l’allarme, in particolare per le attività del grup-po “696”, che vorrebbe l’applicazione dell’apartheid. nelle violenze contro i rohingya sono morte in pochi mesi oltre 300 persone; più di 130 mila sono i profughi. L’hrw ha accusato le autorità dello stato di rakhine, compresi i monaci buddisti e le forze di sicurez-za, di “fomentare una campagna organizzata per la pulizia etnica”.

MyAnMARPulizia etnica

contro i Rohingya

UcRAinAla corte europea: illegale la condanna alla Tymoshenko

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promuovere l’accesso a percorsi di formazione e qualifica di giovani laureati e diplomati disoccupati e inoccupati under 35 per favorirne la qualificazione professionale e il reinserimento occupazionale e disincentivando le imprese che decideranno di assumerli. questi gli obiettivi dell’intervento - riconfermato per il 2013 dalla Giunta regio-nale e all’esame della commissione consiliare competente - che fa capo all’intesa sottoscritta, nel dicembre scorso, tra regione marche e cgil, cisl, uil per la difesa del lavoro, la coesione sociale e il soste-gno allo sviluppo. due le misure di sostegno alla protezione sociale, al reddito per le fasce sociali più deboli, allo sviluppo e all’innovazione. La prima misura prevede percorsi di formazione di figure professio-nali nei settori della Green economy e del multimediale, mentre la se-conda dispone incentivi alle imprese per l’assunzione dei giovani che hanno ottenuto l’attestato di specializzazione conseguito a seguito della frequenza dei precedenti corsi. La dotazione finanziaria com-plessivamente ammonta a 1.155mila euro, di cui 370mila di risorse regionali e 785mila euro di risorse Fse.

La scuola di specializzazione in ortopedia e traumatologia dell’università politecnica delle marche si è classificata prima assoluta all’esame nazionale riservato agli specializzandi del 5° anno di tutte le scuole italiane di specia-lizzazione in ortopedia e traumatologia, che si è svolto nel febbraio scorso. Gli allievi hanno totalizzato 405 punti su 500 (81%) collocandosi in vetta alla graduatoria. L’esame, come già nelle tre precedenti edizioni, si ispira a quello di abilitazione europea e presenta una duplice finalità: rendere più omogeneo il criterio di valutazione finale che a tutt’oggi è affidato in italia, come in altri paesi della comunità, a criteri che possono variare a seconda della sede accademica; preparare gli specializzandi nella prospettiva futura di un unico esame obbligatorio europeo per la specializzazione in ortopedia e trauma-tologia finalizzato a favorire il libero scambio dei medici specialisti fra i vari paesi della comunità.

Sostegno all’occupazione:

percorsi di formazione e incentivi alle

imprese

Ortopedia e Traumatologia:

gli specializzandi della Politecnica i

migliori in italia

YOUNG NEWSYOUNG NEWS

il programma annuale degli interventi per le politiche giovanili è operativo. due le tipologie di progetti previste dalla nuova legge regionale a cui la

Giunta destina le risorse previste dal bilancio 2013 di circa 480mila euro. il 60% riservato al finanziamento dei progetti di interesse locale con l’o-

biettivo di cofinanziare i progetti degli enti locali e degli ambiti territoriali sociali. il 40% delle risorse è destinato al finanziamento di progetti di ini-ziativa regionale. soggetti beneficiari le associazioni giovanili e non, e per la prima volta si apre anche per i gruppi informali di giovani la possibilità di partecipare, presentando le loro proposte progettuali, da realizzare in

collaborazione con la struttura regionale di riferimento. i soggetti avranno tempo fino al 31 luglio 2013 per lavorare alle progettualità e presentare

domanda di cofinanziamento.

Politiche giovanili: al via il programma annuale degli interventi

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premio abbiati, grande la soddisfazione della Fondazione pergolesi spontini per la vittoria di due artisti premiati con il

più importante riconoscimento della critica musicale italiana per due allestimenti andati in scena al teatro pergolesi di Jesi

nel 2012. a benito Leonori, direttore tecnico della Fondazione e scenografo, è stato assegnato il premio speciale per la ricostru-zione dell’allestimento scenico di Josef svoboda di “macbeth” di verdi, a cura della Fondazione pergolesi spontini e con la regia di henning brockhaus. a Leo muscato è stato assegnato il pre-mio abbiati alla regia, per gli allestimenti lirici da lui firmati lo

scorso anno in palcoscenici nazionali tra cui, appunto, il pergo-lesi di Jesi per la prima esecuzione in epoca moderna dell’opera

di spontini “La fuga in maschera” (nella foto), rappresentata lo scorso settembre nell’ambito del Festival pergolesi spontini in

un allestimento in coproduzione tra Fondazione pergolesi spon-tini e teatro san carlo di napoli.

Premio Abbiati a leo Muscato e a Benito leonori

quaranta giovani tra i 18 e i 28 anni, inoccupati o disoccupa-ti, tirocinanti all’interno della “saint andrews milano spa” di bellocchi di Fano e nella “dago elettronica srl” di Fano, così come in altre nove imprese del versante costruzioni – impian-tistica del territorio della provincia di pesaro e urbino, grazie al progetto nazionale “botteghe di mestiere”, promosso da “italia Lavoro” (agenzia tecnica del ministero del Lavoro e delle politiche sociali) con il contributo del Fondo sociale europeo e con il ruolo attivo della regione marche e della provincia di pesaro e urbino. Le “botteghe di mestiere” sono laboratori di apprendimento sui mestieri dell’artigianato e del made in italy, per trasferire ai giovani competenze specialistiche, rafforzan-do l’interesse verso i mestieri tradizionali. ad oggi, sono 130 le “botteghe” finanziate in tutta italia. i tirocini si svolgono in due cicli di sei mesi per 20 tirocinanti ciascuno (da concludersi entro il 2014); la “borsa di tirocinio” è di 500 euro al mese.

“Botteghe di mestiere”: 40

tirocinanti nelle aziende

il liceo scientifico marconi si è aggiudicato il primo premio del concorso “ciao Janine...”, organizzato dalla presidenza del consiglio comunale di pesaro in onore di Liliana segre, sopravvissuta al campo di concentramento di auschwitz e

testimone della shoah. per il liceo scientifico tommaso Lazza-rini (nella foto), a nome della sua classe, ha spiegato il senso dell’opera realizzata, dal titolo “memory – la memoria non è un gioco”. al secondo posto la scultura realizzata da debora boccalini (istituto per geometri Genga) dal titolo “Janine, per

non dimenticare”; terzo posto “il lavoro rende liberi, la pace” di Laura tricarico e Laura sabbatini peverieri dell’istituto apollo-ni di Fano. al quarto posto “il reale”, poesia di chiara piccoli e

Grazia rosaverde della nuova scuola.

“ciao Janine...”, i premiati

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Per il servizio di questo mese dedi-cato alle grandi famiglie marchi-giane siamo andati a Morro d’alba,

in provincia di ancona per intervistare i signori Romiti. abbiamo incontrato tre generazioni: nonna stiliana, il figlio Ra-oul e i nipoti loris e Heidi, che oltre al legame di sangue sono accumunati da un profondo amore per il territorio

loris ci accoglie all’interno del ristorante Il Mago, storico locale che è sempre sta-to al centro della vita lavorativa e privata della famiglia Romiti. È lui che ci accom-pagna in questo viaggio nella memoria, che ci porta agli inizi del secolo scorso quando il bisnonno settimio vendeva il “caffenetto” nella propria casa, quella stessa dimora che è oggi il ristorante.

Erano anni difficili e molti giovani italia-ni emigravano, come fece settimio, che si recò in Francia per lavorare, facendo ritorno nel 1910. sposò la giovane Pal-mira, i cui genitori gestivano un’osteria. settimio e la sua sposa si davano un gran da fare: lui lavorò come fornaio, poi come “vettore”, oggi diremmo tassista, mentre Palmira cucinava per la gente, in particolare quando a Morro D’alba c’e-rano fiere ed eventi e giungevano tante persone dai paesini limitrofi. Nel 1915 nacque la loro figlia stiliana, detta Dina. “Nonno settimio aveva un dono, qual-cosa di speciale legato al numero sette, che ricorreva spesso nella sua vita: era il settimo figlio, nato il giorno 7 del mese 7 e, facendo sette volte il segno della croce sulle ferite delle persone che incontrava,

si dice che riuscisse a guarirle”, raccon-ta il giovane. Del bisnonno racconta un aneddoto, in particolare, che offre un’im-magine di quella che era l’Italia all’epoca: un giorno mentre tornava a cavallo dopo aver fatto il vettore, vide nella nebbia un balilla, un giovani bambino-soldato ar-ruolato dal Fascismo; gli chiese: “Ninì, che ci fai qui tutto solo?”, ma il bambino non rispondeva. sapeva che quei ragazzi andavano in giro armati, ma continuò ad avvicinarsi sempre di più… Tra il romanzato e la storia, c’è il vissu-to di questa famiglia, che in quegli anni difficili era riuscita a crearsi un’attività grazie alla qualità del suo lavoro: i piatti preparati da Palmira erano sempre più apprezzati e richiesti; ogni volta che arri-vava qualcuno da fuori paese e si ferma-

la fierezza e la tradizione della marchigianità

di a. Dachan

Le Grandi FamiGLie marchiGiane

Spartaco Romiti, il Mago

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va per mangiare, l’oste diceva: “Fateve ‘n giro de scarpì”, invitandoli, cioè, a farsi un giro del castello, mentre lei si precipi-tava in cucina e cominciava a preparare le sue specialità come le tagliatelle fatte a mano e la cacciagione. la figlia Dina (per tutti stiliana) si era intanto sposata con spartaco, un giova-ne un po’ esuberante, con poca voglia di lavorare, che quindi aveva anche pochi soldi in tasca, ma sapeva cavarsela in ogni circostanza. all’interno dell’osteria spartaco faceva un po’ il personaggio del locale, riusciva a catalizzare l’attenzione delle persone e a richiamare gente; era un anomalo Pr, specializzato nella “bi-sboccia”, ovvero nel riunirsi con amici a bere, fare festa, ma la sua stravaganza risultava benefica al locale, la cui fama

e popolarità era in continua crescita. spartaco veniva indicato come “Il mago”: il mago della cacciagione, del bicchie-re, della risata e così via”. Il locale, nato come bettola, poi divenuto osteria, sta-va sempre più assumendo i contorni di una trattoria, con una clientela in con-tinua crescita, che arrivava spesso an-che da fuori. spartaco si spense a solo cinquant’anni, ma ancora oggi le perso-ne che lo hanno conosciuto raccontano aneddoti sulla sua persona e chiedono riscontro sulle storie che raccontava: era un mago anche nel “fabbricare notizie”. su di lui ci sono un’infinità di aneddoti: se mentre stava mangiando entravano clienti nel locale, diceva che era tutto esaurito, anche se i posti erano vuoti; raccontava di avere un deposito di cac-

ciagione a Napoli e i clienti lo ascoltava-no affascinati, ma il deposito non è mai esistito; quando portava le pecore al pa-scolo le lasciava spesso sole, andando a bere e a fumare, dimenticandosi di cosa stava facendo. Quando spartaco si spense, Dina rima-se con i figli Raoul e altidea; fu proprio con l’impegno di Raoul, che da giovane lavorava come operaio in una fabbrica di Jesi, che il locale crebbe ulteriormente; all’epoca c’era anche un sistema socia-le diverso, dove la solidarietà tra le per-sone non era retorica. Molti dei prodotti che venivano cucinati e serviti nella trat-toria, infatti, erano dati dai produttori lo-cali senza la richiesta di un pagamento immediato. Questa concessione di cre-dito e di fiducia permise di aumentare

Amici InusualiTra i frequentatori del

ristorante Il Mago si racconta di viaggiatori, gente del posto,

artisti, politici, intellettuali italiani e stranieri, che nel tempo sono diventati degli habitué. Tra loro molti hanno stretto rapporti

d’amicizia con il titolare, come Cino Tortorella, alias Mago

Zurlì, o Rocky Roberts

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Le Grandi FamiGLie marchiGiane

la clientela, mettendo la famiglia nelle condizioni di avviare la propria attività e di restituire in breve tempo tutto il do-vuto. Raoul, a differenza del padre, era un grande lavoratore e aveva anche un buon spirito imprenditoriale: con la sua gestione il locale restava aperto fino a tardi servendo anche piadine durante il dopo cena, portando alla creazione di un nuovo giro di clientela. I punti di for-za che portarono il locale a diventare un vero ristorante, che venne chiamato, in omaggio allo spirito e alla memoria di spartaco, “Il Mago”, erano la qualità dei cibi, il clima conviviale, l’attaccamento alla tradizione. Nei primi anni Novanta anche loris e Hei-

di hanno cominciato a dare il loro contri-buto all’attività della famiglia, seguendo le loro inclinazioni personali. Entrambi raccontano un’infanzia serena, scandita da quelli che erano i ritmi del ristorante, non sempre ideali per dei bambini che reclamavano i loro spazi e l’attenzione dei genitori, ma che hanno segnato in positivo la loro vita e le loro future scelte. anche gli amichetti di scuola frequenta-vano il ristorante e molti aneddoti legati all’infanzia e all’adolescenza dei due ra-gazzi riportano agli spazi e all’atmosfera della cucina, del bar, di quell’ambiente caldo e accogliente in cui ogni sera c’era un via vai di gente. crescendo sono stati sempre più coin-

volti nel lavoro e questo li faceva sentire partecipi, dando loro anche la possibilità di guadagnare i primi soldi. Heidi, dopo un’esperienza di studio e la-voro all’estero, ha deciso di far ristruttu-rare una villa acquistata dalla famiglia, facendone un’accogliente country house. anche loris ha fatto esperienza all’este-ro, in australia, tornando con un sogno: valorizzare il patrimonio di tradizioni e usanze che contraddistingue la sua ter-ra. Oggi il ristorante Il Mago si caratteriz-za proprio per il suo forte attaccamento alle radici, per la sua cucina tipica e per quell’accoglienza semplice e autentica che fa sì che l’ospite si senta proprio a casa sua.

NONNA StILIANA, LA MOGLIE DEL MAGOclasse 1915, un temperamento mite, una vita vissuta intensamente, i ricordi racchiusi in un album pieno di foto in bianco e nero, che restituiscono l’immagine dell’Italia a cavallo tra due secoli. È il ritratto di nonna stiliana, la novantottenne moglie del Mago, cuore e anima della famiglia Romiti e del suo risto-rante. come molti bambini che hanno vissuto la loro infanzia in quell’epoca, anche stiliana iniziò a lavorare da piccola come orlatrice, per poi apprendere l’arte della cucina, che ha tramandato a figli e nipoti. Quando i nipoti la informano che una giornalista sarebbe anda-ta a farsi raccontare la storia della famiglia, nonna stiliana si emoziona: ci accoglie con un sorriso imbarazzato e quella ritrosia tipica delle donne d’altri tempi. Poi mostra le mani e racconta: “Mia madre mi rimproverava sempre, diceva che con le mie ‘manacce’ cu-cinavo troppo salato”. ci racconta degli anni della guerra, ma anche di quelli della pace, descrivendo come si viveva allora. Rievoca la madre che le ha insegnato a cucinare, il marito spartaco (il Mago) che morì troppo giovane e poi guarda con occhi pieni d’amore i nipoti, dicendo di essere fiera che siano loro oggi a tenere le redini dell’attività di famiglia.

spartaco Romiti e la sua consorte

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Dottor Cerquiglini, vuole raccon-tarci il percorso professiona-le che l’ha portata a ricoprire il

ruolo di amministratore delegato di Eu-sebi impianti?“la mia storia lavorativa comincia nel 1985, quando avevo diciannove anni e l‘azienda si chiamava ancora Eusebi antincendi. Ho iniziato quasi per caso, ricoprendo diversi ruoli, da tecnico di produzione a responsabile commerciale, fino a diventare amministratore delega-to. Mi ritengo fortunato ad aver incontra-to un imprenditore straordinario come Gilberto Eusebi, che è sempre stato per me come un fratello maggiore. Insie-me abbiamo fatto un lungo percorso e dall’attività iniziata trent’anni fa ad anco-na, siamo arrivati ad essere un’impresa che si confronta con successo in ambito

internazionale. Dico sempre che non ho un curriculum pronto, perché non ho le valigie pronte: sono legato affettivamen-te a professionalmente a questa azienda e ho un profondo senso di riconoscenza nei confronti del titolare e della famiglia. Farei fatica a vedermi in un contesto di-verso”.

La posizione che ricopre comporta un continuo relazionarsi con gli altri: qua-li sono le caratteristiche per gestire al meglio il confronto quotidiano?“vivo l’azienda a 360 gradi, mi interfaccio ogni giorno con clienti, fornitori, colleghi e dipendenti; nei limiti del possibile ten-do a farlo in modo informale. In generale preferisco un rapporto ‘all’americana’, in cui si dà del tu e non ci si formalizza troppo. È importante avere collaboratori

validi e io, grazie a Dio, ne ho; lavoria-mo insieme da anni, siamo affiatati; con alcuni di loro ormai ci intendiamo sen-za nemmeno parlare. siamo un team e come ogni buona squadra non basta che il capitano corra, ma serve l’impegno e la determinazione di tutta la squadra”.

Cosa implica lavorare nel settore dell’innovazione? “la nostra azienda dedica grossi inve-stimenti all’innovazione e alla ricerca, sia nell’ambito scientifico e tecnologico, che nell’individuazione dei nuovi mercati. Riusciamo ad anticipare i tempi e capire dove si sposta il business. la scoperta di nuovi giacimenti apre a nuove prospettive in paesi emergenti con economie vive e in fermento e la nostra azienda ha ormai un’esperienza alle spalle tale da poter-

vita da manaGer

Bruno Cerquiglini, un manager che sognava di fare il pilota“Il lavoro in azienda è come quello di un team sportivo: non basta che il capitano corra, ma serve l’impegno e la determinazione di tutta la squadra”

di a. Dachan

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si aggiudicare commesse da importanti clienti internazionali. abbiamo un team di ricerca e sviluppo che opera interna-mente e ci viene riconosciuto un valore aggiunto, tanto da renderci appetibili e competitivi nel panorama mondiale”.

Che tipo di formazione è richiesta ai vo-stri collaboratori?“In realtà non c’è una scuola che dia co-noscenze e competenze specifiche per operare in questo ambito professionale e quindi la formazione la facciamo noi, internamente. consideri che l’età media in azienda è al di sotto dei quarant’an-ni: chi lavora con noi segue un percorso completo stando spesso direttamente sul campo”.

Come vede il futuro del settore?

“la difficile congiuntura economica coinvolge tutti i settori industriali, com-preso il nostro e ora più che mai il paese avrebbe bisogno di riforme strutturali importanti. cerchiamo di fare di necessi-tà virtù, ci adoperiamo per essere sem-pre risolutivi, propositivi. Noi operiamo nell’ambito della sicurezza e a questo campo specifico è riservata un’attenzio-ne crescente, sia nel panorama interno, che in quello internazionale. Quindi biso-gna farsi coraggio ed essere fiduciosi”.

In questo quadro l’Italia ha buone possi-bilità di emergere? “Penso che nonostante tutto, abbiamo ancora molto da dire e da fare; noi italiani abbiamo una marcia in più, siamo dotati di estrosità, fantasia, inventiva e queste caratteristiche ci vengono riconosciute

come un valore aggiunto. certamente, per rendere l’Italia sempre più compe-titiva, dovremmo snellire la burocrazia, abbassare il costo del lavoro, diventare più flessibili. Mi confronto spesso con colleghi di altre realtà industriali e con-stato che ci accomuna la voglia di fare, di spingersi sempre verso nuovi orizzon-ti, proporre nuove idee. Questi elementi possono davvero fare la differenza in mo-menti particolari come quello attuale”.

Che importanza assume l’internaziona-lizzazione in questo scenario?“Noi siamo estremamente internaziona-lizzati e devo dire che stiamo affrontando e superando la crisi proprio grazie a ciò che abbiamo seminato all’estero, anche in paesi con contesti economico-politici difficili. Più del 60 per cento del nostro

Classe 1966, nato a Zurigo da madre

marchigiana e papà umbro. Bruno Cerquiglini

è l’amministratore delegato della Eusebi impianti,

azienda che opera da oltre 40 anni nel settore nel

campo antincendio, facendo dell’innovazione tecnologica

nei suoi prodotti, della qualità, del dinamismo e

dell’internazionalizzazione dell’impresa le sue punte di

diamante

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vita da manaGer

business deriva da commesse ricevute da paesi dell’ex unione sovietica, la Rus-sia in primis, dal Medio Oriente, dal cile, dalla Nigeria e da altre realtà, da cui ab-biamo grosse aspettative”.

Ci lasci scoprire l’uomo che c’è dietro il manager: quando era piccolo, cosa so-gnava di fare, da grande?“sognavo di fare il pilota d’aeroplano; mi sono informato, rendendomi con-to che sarebbe stato molto difficile; ho partecipato alle selezioni per diventare pilota dell’aviazione militare, ma sono stato scartato perché risultavo troppo alto. Tutto sommato devo dire che il mio sogno l’ho in qualche modo realizzato: viaggio continuamente e mi ritrovo a vo-lare frequentemente”.

Nel tempo libero, a cosa ama dedicarsi?“Tempo libero ne resta davvero poco, specie in questo periodo. amo dedicarmi alla famiglia, ai miei due figli”.

Che consiglio darebbe ad un giovane che vuole fare carriera?“ai giovani raccomando di porsi degli obiettivi, di essere sempre curiosi, de-siderosi di conoscere, di approfondire. bisogna avere spirito di sacrificio e fare gavetta, essere propositivi e non avere paura di mettersi in gioco. Il mio augurio è che possano incontrare imprenditori o realtà industriali validi da cui imparare e con i quali intraprendere un percorso di crescita umana e professionale. cre-do che avere lo spirito giusto sia fonda-mentale, così come essere soddisfatti di

ciò che si fa. Nei momenti di difficoltà è importante guardare avanti e cogliere il meglio, facendo tesoro dei propri errori e cercando di cogliere il meglio in ogni situazione”.

Potrebbe sintetizzare, in una frase, la sua vita da manager? “sacrificio, entusiasmo soddisfazione”.

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DURaBIlITÀLa casa in legno, se ben realizzata, è una costruzione che dura secoli e ne sono riprova le tantissime costruzioni in legno sparse in tutto il mondo che ancora si conservano perfettamente integre.

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VaNTaGGI eCONOMICI e RaPIDITÀ DI MONTaGGIOrisparmio energetico non indifferente in quanto si raggiungono valori di trasmittanza pareti e coperture inferiori a 0.19 W/mq K ed elevati valori di sfasamento da cui consegue che la casa risulta fresca d’estate e calda d’inverno, evitando inutili spese di riscaldamento e raffrescamento. fattore non secondario la rapidità di costruzione della casa in legno: la durata media di un cantiere è di circa 90 giorni.

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La casa che anticipa il futuroNegli ultimi 15 anni, nel territorio nazionale abbiamo costruito oltre 300 case in legno lamellare. Dalla casa singola alla casa plurifamiliare, dal villaggio turistico alla grande villa. Strutture che hanno dato forma a progetti originali, unici e personalizzati in cui soluzioni tecniche ed estetiche hanno dato vita ad abitazioni belle, ecologiche ed efficienti che si sono adattate perfettamente alle esigenze, allo stile e alla personalità di chi le abita. La differenza tra vivere in una costruzione in laterizio e in una in legno è ben riassunta da una frase simpatica ed emblematica con cui si è espresso un nostro cliente: “da quando vivo in questa nuova casa ho come la sensazione di indossare un paio di scarpe comode, leggere, silenziose, climatizzate e che respirano. La casa di prima, in cemento, la ricordo invece come un paio di scarpe rigide, rumorose e scomode”.

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La casa che anticipa il futuroNegli ultimi 15 anni, nel territorio nazionale abbiamo costruito oltre 300 case in legno lamellare. Dalla casa singola alla casa plurifamiliare, dal villaggio turistico alla grande villa. Strutture che hanno dato forma a progetti originali, unici e personalizzati in cui soluzioni tecniche ed estetiche hanno dato vita ad abitazioni belle, ecologiche ed efficienti che si sono adattate perfettamente alle esigenze, allo stile e alla personalità di chi le abita. La differenza tra vivere in una costruzione in laterizio e in una in legno è ben riassunta da una frase simpatica ed emblematica con cui si è espresso un nostro cliente: “da quando vivo in questa nuova casa ho come la sensazione di indossare un paio di scarpe comode, leggere, silenziose, climatizzate e che respirano. La casa di prima, in cemento, la ricordo invece come un paio di scarpe rigide, rumorose e scomode”.

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Vivere il legnoLe strutture e le case in legno hanno vinto tanti pregiudizi radicati nella nostra cultura del mattone dimostrando qualità straordinarie e compatibili con la visione futura dell’abitazione sostenibile. Il legno, in particolare quello lamellare, è un materiale utilizzato e collaudato in ogni parte del mondo per far fronte anche alle più avverse condizioni naturali, come il clima estremo e il rischio sismico. Nell’eccezionale rapporto qualità-prezzo delle nostre costruzioni in legno, si sommano vantaggi indiscutibili: straordinaria versatilità progettuale, velocità di realizzazione e posa in opera, precisione garantita dai più moderni sistemi costruttivi, parametri d’efficienza compatibili con i rigorosi standard abitativi della casa classe A.

sapevi che......le piante hanno impiegato milioni di anni per colonizzare le terre emerse. Dopo aver messo radici nel terreno per assorbire l’acqua e i sali minerali di cui nutrirsi, si sono dotate di fusto per far scorrere il nutrimento e di foglie per catturare l’energia solare. Una struttura in legno racchiude quindi l’energia, la forza e la bellezza di un’evoluzione straordinaria che da sempre ci offre vita e riparo.

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4 Subissati WebAccedi al nostro sito web, ottimizzato anche per la navigazione mobile, per conoscere da vicino la nostra realtà, i nostri prodotti, i test tecnici, i vantaggi e le soluzioni dei nostri sistemi costruttivi in legno lamellare. Potrai anche visionare le nostre realizzazioni attraverso una pratica galleria fotografica o scaricare e visionare tutti i cataloghi completi.

Alta Tecnologia al servizio della precisione

Case in legno

L’implementazione del processo produttivo con un sistema da alta automazione per la produzione e l’assemblaggio delle pareti ha elevato ulteriormente gli standard costruttivi della casa in legno Subissati. Un valore aggiunto che, grazie ai sistemi di lavorazione calibrati dal controllo numerico, garantisce un alto livello di qualità e precisione.

Il nuovo Showroom

È ormai completo l’ampliamento della sede Subissati con l’inaugurazione di un nuovo showroom, pensato come luogo di conoscenza e formazione. Un percorso studiato per offrire a clienti ed esperti la possibilità di capire, toccare i materiali e conoscere tutti gli aspetti che concorrono alla costruzione dell’abitazione proiettata al futuro. Un modo pratico e coinvolgente per conoscere e giudicare la casa in legno in modo oggettivo e quindi consentire di scegliere in modo consapevole e responsabile.

2010:la prima casa classe GoldNon poteva che essere Subissati® la prima casa in legno certificata in classe “Gold” nelle Marche. Nel comune di Porto Sant’Elpidio, infatti, è stata realizzata e presentata la prima casa in legno in classe oro, certificata dall’Agenzia CasaClima di Bolzano; un riconoscimento che conferma la qualità energetica dell’edificio, autosufficiente dal punto di vista energetico.Incoraggiati da questo successo stiamo proseguendo questo importante percorso di innovazione per qualificare e proiettare le nostre case verso un futuro di cui siamo già orgogliosi.

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Vivere il legnoAlta Tecnologia di precisioneLa casa che anticipa il futuroLa prima casa classe Gold

soluzioni, ideee designa portatadi smartphone

ATTESTAZIONE SOA CATEgOrIA

OS32 ClaSSe IV OS33 ClaSSe II

SISTEMA QUALITàCErTIfICAZIONE

ISO 9001

SISTEMA DI gESTIONE AMBIENTALE

CErTIfICAZIONE ISO 14001

SISTEMA DI gESTIONE SICUrEZZA E SALUTE

SUI LUOgHI DI LAVOrO CErTIfICAZIONE OHSaS 18001

chi ci abita lo savantaggi e qualità di una casa in legno SubissatiPROGeTTO SU MISURa Ogni costruzione è realizzata in base al progetto e ai desideri del cliente, lasciando massima flessibilità dal punto di vista architettonico. Una visualizzazione 3D permette di visionare un’anteprima della struttura.

eCOlOGIa e SalUTeLa casa in legno è rispettosa dell’ambiente e delle persone che la abitano, il legno è tra i migliori materiali da costruzione naturali.

PROPRIeTÀ MeCCaNICHeLe case SUBISSATI sono realizzate interamente in legno lamellare, materiale con elevata resistenza a trazione/compressione/flessione, elasticità, basso peso specifico e di facile lavorazione con i nostri impianti a controllo numerico.

DURaBIlITÀLa casa in legno, se ben realizzata, è una costruzione che dura secoli e ne sono riprova le tantissime costruzioni in legno sparse in tutto il mondo che ancora si conservano perfettamente integre.

aNTISISMICa e ReSISTeNZa al FUOCOLa resistenza delle case in legno ai terremoti è stata più volte collaudata in Paesi ad elevato rischio sismico come America e giappone, dove si costruisce abitualmente in legno. Inoltre, adottando una serie di accorgimenti, si può ottenere un’ottima resistenza al fuoco.

eleVaTO RaPPORTO QUalITÀ PReZZOLa casa in legno, per il livello tecnologico offerto, i ridotti tempi di realizzazione, i costi certi ed i ridotti costi di mantenimento, si rivela decisamente superiore rispetto ad un’abitazione tradizionale.

VaNTaGGI eCONOMICI e RaPIDITÀ DI MONTaGGIOrisparmio energetico non indifferente in quanto si raggiungono valori di trasmittanza pareti e coperture inferiori a 0.19 W/mq K ed elevati valori di sfasamento da cui consegue che la casa risulta fresca d’estate e calda d’inverno, evitando inutili spese di riscaldamento e raffrescamento. fattore non secondario la rapidità di costruzione della casa in legno: la durata media di un cantiere è di circa 90 giorni.

SUBISSaTI s.r.l. S.P. Arceviese km 16,600 – Ostra Vetere (AN), Italy Tel. 0039.071.96.42.00 – Fax 0039.071.96.50.01

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PRODUTTORE QUALIFICATO TRASFORMAZIONE DELL’ACCIAIO

PRODUTTORE QUALIFICATO TRASFORMAZIONE DEL LEGNO

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Damiano Chiappini, oltre ad essere il suo nome, è oggi una delle firme più rinomate nel panorama delle calza-ture artigianali d’eccellenza, ma le sue radici affondano

nei lontani anni trenta: vuole raccontarci la storia di questa at-tività?“comincia con mio padre, luigi chiappini, che proprio negli anni '30 inizia a produrre calzature per i contadini e i proprietari ter-rieri. calzature da lavoro, ma anche eleganti. Naturalmente re-alizzando il tutto a mano, dato che le macchine per fabbricare scarpe ancora non esistevano. Dall'abruzzo, dove risiedeva, si trasferì successivamente a Montegranaro, nelle Marche, la cit-tà dove sono nato io e dove tutt’oggi ho il laboratorio nel quale vengono utilizzate ancora le tecniche che mio padre mi ha tra-mandato”.

Quali sono le peculiarità delle sue lavorazioni? “sono l'estrema flessibilità ed esclusività del prodotto fatto a mano, la capacità di soddisfare le caratteristiche del piede del cliente e i suoi gusti. un’altra caratteristica importante delle mie calzature è che tutti i passaggi sono realizzati interamente a mano, dal montaggio alla cucitura, fino alla tinteggiatura del pellame”.

Come nasce una scarpa su misura? “In genere nasce dalle esigenze del cliente, soprattutto se ha una ‘situazione’ particolare al piede”.

Nelle realtà artigianali il know how costituisce un patrimonio incommensurabile: con lei lavorano degli apprendisti? A chi trasmette il suo saper fare?“la nostra azienda è composta da me, mia moglie, un ragazzo che lavora con noi da dieci anni e anche da mio figlio, che ap-prezzando questo mestiere ha iniziato ad impararne le tecniche e i segreti due anni fa”.

Damiano Chiappini, l’eccellenza artigianale ai piedi una tradizione di famiglia che si tramanda da tre generazioni: passione, stile e fierezza del made in Italy le carte vincenti di una bottega antica, che naviga anche in rete

di a. Dachan

aLto artiGianato

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Come vede il futuro della sua bottega?“Noi lavoriamo con piccole nicchie di clienti sparsi in Italia e all'estero. sono persone che hanno delle esigenze parti-colari; il nostro target comprende molti appassionati di questo tipo di calzature, con gusti, richieste e preferenze diverse. Nell’ultimo periodo ci stiamo muovendo soprattutto all'estero, vista la difficile si-tuazione in Italia”.

Secondo lei, il settore dell’alto artigia-nato è adeguatamente tutelato dalle norme vigenti?“secondo me il settore manifatturiero dovrebbe essere più tutelato, visto che è fondamentale per il mercato italiano. In questo periodo stanno scomparendo moltissimi artigiani e purtroppo consta-tiamo che ci sono mestieri che non sa-

ranno più tramandati. credo che si stia perdendo una parte fondamentale del patrimonio identitario e culturale che ci ha caratterizzato per anni e cioè il made in Italy”.

L’artigianato online: come risponde il web alla presenza di eccellenze mani-fatturiere in rete? “Per quanto riguarda me direi bene. ci sono diversi interessati e appassionati che mandano mail chiedendo informa-zioni e quant’altro. Tali curiosità e ri-chieste arrivano anche da stranieri che cercano questo tipo di prodotto e sanno che la nostra è una realtà d’eccellenza, con una grande tradizione alle spalle”.

A chi ha “fatto le scarpe” più belle?“Da me il cliente può personalizzare le

scarpe a piacimento, quindi, non saprei quali sono state le più belle. so solo che alcuni miei clienti fanno a gara per cre-arsi le scarpe più particolari e strane”.

“Una caratteristica importante delle mie calzature è che tutti i

passaggi sono realizzati interamente a mano, dal montaggio alla cucitura,

fino alla tinteggiatura del pellame”

aLto artiGianato

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borsa

rubrica a cura di MicheleSassodivisione strategia e Finanza di impresa – Gruppo [email protected]. 071.28521

Il firmamento delle marchigiane quotatein questa pagina presentiamo l’andamento di borsa delle società marchigiane quotate

Indesit ord.

segmento: bluechipperformance 6 mesi: +22,74%performance 1 anno: +95,63%trend:

ancora buoni risultati per indesit companY, con un incremento del +9,75% rispetto allo stesso giorno del mese precedente, ed an-che la performance della giornata di borsa del 23/05/2013 sul Ftse all-share, mostra un +0,85%, segno che l’azione ha fatto meglio del mercato. i volumi sono risultati pari a 244.185 pezzi scambiati, un valore superiore alla media settimanale che evidenza una discreta partecipazione da parte degli operatori.

ELICA

segmento: starperformance 6 mesi: +13,82% performance 1 anno: +67,51%trend:

scende di misura il titolo eLica, che cede il -2,26% del suo valore. tuttavia ci sono segnali di un’evoluzione di breve termine al rialzo, ravvisabili nella performance sul Ftse all-share, dove il titolo fa meglio del mercato (+ 0,27% sulla giornata del 23/05/2013). i volu-mi sono risultati pari a 33.381 pezzi scambiati, un valore inferiore sia alla seduta precedente sia alla media settimanale, segno di una partecipazione decrescente da parte degli operatori.

ToD’S

segmento: bluechipperformance 6 mesi: +23,94%performance 1 anno: +43,71%trend:

cresce il titolo tod's, che archivia un +2,74% sul valore registrato un mese prima. La performance relativa rispetto al Ftse all-share re-gistra un +0,18% sulla giornata di borsa del 23/05/2013. i volumi sono risultati pari a 46.696 pezzi scambiati, un valore inferiore sia alla se-duta precedente sia alla media settimanale, segno di una parteci-pazione decrescente da parte degli operatori. trend di breve stabile.

Biesse

segmento: starperformance 6 mesi: +4,11%performance 1 anno: -2,49%trend:

sale il prezzo dell’azione biesse che ha archiviato un rialzo del 9,6% su base mensile. in termini di performance relativa rispetto all'in-dice Ftse all-share, spunta un +0,66% sulla giornata di borsa del 23/05/2013, facendo meglio della media di mercato. i volumi sono risultati pari a 20.490 pezzi scambiati, un valore inferiore sia alla se-duta precedente sia alla media settimanale, segno di una partecipa-zione decrescente da parte degli operatori. trend di breve incerto.

Poltrona FRAU

segmento: starperformance 6 mesi: +40,85%performance 1 anno: +45,90%trend:

periodo molto positivo per poLtrona Frau, con un titolo che cre-sce del 23% su base mensile; anche la performance relativa rispetto all'indice Ftse all-share (+0,78%) sulla giornata del 23/05/2013 sem-bra sottolineare il momento favorevole. i volumi sono risultati pari a 276.814 pezzi scambiati, un valore superiore sia alla seduta prece-dente, sia alla media settimanale. La partecipazione degli operatori si sta intensificando; probabile l'avvio di una fase a volatilità elevata.

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In collaborazione con un’affermata società di advisor bolognese, il Grup-po sida, ispirandosi a modelli inter-

nazionali di successo, sta affinando una piattaforma virtuale (“la nuova agorà”) in cui professionisti, aziende e operato-ri finanziari presenti su tutto il territorio nazionale si potranno incontrare per ac-quistare e vendere aziende in tutta riser-vatezza.a questa piattaforma virtuale potranno affiliarsi tutti i professionisti (commer-cialisti, avvocati, ma non solo) che, aven-do mandato di comprare o vendere una Pmi, sono alla ricerca di una controparte.l’affiliazione permetterà anche, nel caso in cui nella piattaforma virtuale non sia già presente un’offerta di segno contra-rio corrispondente al profilo ricercato (cosiddetto matching), di potersi avvalere di un servizio di ricerca attiva di partner sia italiani che stranieri.Molto spesso, infatti, accade che il pro-fessionista che riceve o potrebbe rice-vere un mandato a comprare o vendere una Pmi, o semplicemente a cercare un partner finanziario, non sappia a chi ri-volgersi o come muoversi nel mondo del M&a, fatto di procedure standard ed usi e costumi consolidati. Per cui tutto si esaurisce spesso senza successo, in un passaparola con qualche collega a cui genericamente si fa cenno di una possi-bilità di acquisto e di cessione.sida vuole rendere più efficiente il mer-

cato delle compravendite di Pmi e dare una risposta a questa apparente man-canza di opportunità commerciali. Il pro-blema, però, non è solo quello di poter avere un’ampia piazza virtuale in cui pre-sentare la propria opportunità, ma anche quello di strutturare correttamente la propria offerta con la massima riserva-tezza.la piattaforma si propone dunque non soltanto di favorire l’incontro tra do-manda e offerta nella compravendita di piccole e medie imprese, ma anche l’o-biettivo di dotare i professionisti affiliati degli strumenti per poter gestire le pro-cedure formali per la gestione del dea-ling (business plan, valutazione, lettere di riservatezza, lettere di manifestazione di interesse, due diligence, contratto di closing, ecc.).a volte l’esigenza della Pmi non è quella di vendere, ma semplicemente di trovare un partner finanziario; purtroppo in Ita-lia i fondi specializzati in Pmi non sono molti e quasi tutti oggi più impegnati a vendere quote di aziende acquisite nei tempi d’oro, piuttosto che a ricercare al-tre opportunità.spesso è dunque necessario allargare la ricerca ai fondi internazionali; la piatta-forma pertanto aderirà a network inter-nazionali di secondo livello che per policy non prendono in esame richieste prove-nienti da non associati. Naturalmente in questi casi la struttura di corporate Fi-

nance di sida potrà affiancare il profes-sionista affiliato nella predisposizione di tutta la documentazione necessaria per soddisfare gli alti standard richiesti dalla prassi internazionale.Prevediamo che il progetto possa avere il suo kick off subito dopo l’estate; a tal fine stiamo lavorando anche nella ricerca di un istituto bancario nazionale di medie dimensioni che ci affianchi in quest’av-ventura supportando le Pmi nella finan-za, nella gestione dei patrimoni di chi ha venduto e nella concessione delle classi-che fidejussioni che si debbono recipro-camente rilasciare in questi casi.Per concludere, ci piace sottolineare che questa iniziativa non solo consentirà di rendere più efficiente il mercato delle compravendite di Pmi, ma darà anche un’opportunità ai commercialisti e agli avvocati che si vorranno affiliare di diver-sificare la propria attività in un momento in cui le storiche fonti di business danno segni di appannamento, causa la crisi generale.

Sauro Ramazzotticorporate Finance Gruppo sidaTel. [email protected]

Un contributo per la ricerca di capitaliuna piattaforma virtuale per favorire le operazioni di Merger & acquisition

imprese

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consuLenza

Innanzitutto, viene innalzato a 50mila euro (rispetto ai precedenti 20mila) il limite entro il quale il contribuente

può chiedere ad Equitalia la rateizzazione dell’importo iscritto a ruolo, presentando una richiesta motivata. anche in queste ipotesi è previsto un piano di rientro di 72 rate mensili (comunicato stampa di Equi-talia dell’8 maggio 2013).E’ stato poi pubblicato in Gazzetta ufficia-le un decreto del Ministero dello sviluppo economico del 6 marzo 2013 che stabili-sce criteri, condizioni e modalità di attri-buzione alle Regioni delle risorse (com-plessivamente, due milioni di euro) del fondo “Made in Italy”, creato per suppor-tare le imprese produttrici di tessili carda-ti. Per poter usufruire dell'agevolazione, occorre presentare programmi finalizzati: a) ad incentivare la qualità e la salubrità dei prodotti cardati attraverso l’innovazio-ne e la sostenibilità ambientale di proces-so e di prodotto; b) a valorizzare i prodotti cardati attraverso marchi e certificazioni di qualità e di salubrità; c) a promuovere i prodotti cardati sui mercati. I programmi dovranno essere presentati dalle Regioni e dalle Province autonome entro l’8 luglio 2013. si ricorda che la misura è prevista dall’art. 1, comma 936, della l. 27 dicem-bre 2006, n. 296 (Finanziaria 2007). l’agenzia delle Entrate ha precisato (cir-colare n. 15 del 10 maggio scorso) che l’imposta di bollo sugli estratti di conto corrente e sui rendiconti dei libretti di

risparmio intestati a imprenditori indivi-duali dev’essere applicata nella misura prevista per le persone fisiche, indipen-dentemente dall’attività svolta da tale soggetto.Per quanto riguarda le dichiarazioni dei redditi, il Ministero (circolare n. 14 del 9 maggio) ha stilato, come di consueto, il calendario relativo al modello 730/2013. In particolare, entro il 31 maggio 2013 il contribuente che si avvale dell’assistenza fiscale di un caf-dipendenti o di un pro-fessionista abilitato deve presentare: il modello 730/2013 già compilato o il mo-dello predisposto dal soggetto che ha fornito la consulenza fiscale richiesta dal contribuente (entrambi i modelli vanno sottoscritti dal contribuente); il model-lo 730-1 per la scelta della destinazione dell’8 per mille e del 5 per mille dell’Irpef, anche se non compilato, nell’apposita bu-sta chiusa. Il caf o il professionista abili-tato deve rilasciare al contribuente una ri-cevuta del 730 e della busta contenente il 730-1 consegnati e della documentazione esibita. Entro il 17 giugno 2013 (poiché il 15 cade di sabato), il caf o il professionista abilitato deve consegnare al contribuente una copia della dichiarazione e il relativo prospetto di liquidazione modello 730-3, sui modelli conformi a quello approvato con il Provvedimento del Direttore dell'a-genzia delle Entrate 15 gennaio 2013. En-tro il 1° luglio 2013 (poiché il 30 giugno cade di domenica), il caf e il professioni-

sta abilitato dovranno inviare telematica-mente all’agenzia delle Entrate i dati delle dichiarazioni elaborate e dei relativi pro-spetti di liquidazione.In materia di detrazione Irpef per gli in-terventi di riqualificazione energetica de-gli edifici, l’amministrazione ha chiarito (circolare n. 13 dello scorso 9 maggio) che se la violazione non è già stata og-getto di contestazione, l’utente che non ha inviato la documentazione all’Enea nel termine dei 90 giorni dalla conclusione dei lavori può ancora farlo, secondo le modalità indicate all’indirizzo http://effi-cienzaenergetica.acs.enea.it, purché tale invio avvenga entro il termine di presenta-zione della prima dichiarazione dei redditi utile. se ad esempio il termine per l’invio della scheda informativa all’Enea è il 30 giugno 2013, l’adempimento in esame dovrà essere posto in essere entro il 30 settembre 2013.a seguito dell’entrata in vigore del D.l. n. 35 del 2013, le dichiarazioni Imu dovute per il 2012 dovranno essere presentate entro il 30 giugno 2013. È comunque pos-sibile avvalersi del ravvedimento opero-so, presentando la dichiarazione entro il 30 settembre 2013 (poiché il 28 cadrà di sabato) e versando una sanzione ridotta a un decimo del minimo di quella prevista per l’omissione della presentazione della dichiarazione (circolare del Dipartimento delle Finanze n. 1 del 29 aprile 2013).

Equitalia, rateizzazione fino a 50mila euroImportanti le novità tributarie delle ultime settimane: interessano imprenditori, professionisti e privati. Di seguito una selezione delle più significative

a cura della Redazione

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Il Ministero del lavoro e delle Politi-che sociali ha introdotto incentivi a sostegno dell’occupazione a favore

dei datori di lavoro privati che nel corso del 2013 assumano lavoratori licenziati nei 12 mesi precedenti. In particolare, è previsto un contributo di 190 euro men-sili per la durata di un anno per i con-tratti a tempo indeterminato, e di 190 euro mensili per sei mesi per quelli a tempo determinato. Nelle assunzioni part time, ai fini del calcolo dell’incenti-vo rileva il rapporto tra l’orario di lavoro

previsto e l’orario normale. l’agevola-zione – che dev’essere chiesta in via te-lematica all’Inps dal datore di lavoro - è subordinata all’impegno di quest’ultimo di garantire la formazione professiona-le del dipendente sul posto di lavoro. l’assunzione può avvenire anche a sco-po di somministrazione. le modalità di trasmissione dell’istanza saranno rese note dall’Inps nei prossimi giorni: la no-tizia sarà riportata sul sito della nostra rivista (www.mlmagazine.it).

Persapernedipiù:Decreto del Ministro

del lavoro e delle Politiche sociali

19 aprile 2013lavoro.gov.it

Incentivi per l’assunzione di lavoratori licenziaticontributi fino a 2.280 euro per l’assunzione di chi negli ultimi 12 mesi ha perso il lavoro: è quanto prevede una nuova misura varata dal Governo

a cura della Redazione

Lavoro

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Prosegue con successo il connubio università e impresa. Dopo l'ec-cellente lavoro che ha portato alla

realizzazione della vettura belumbu-ry Dany, la collaborazione tra la scuo-la di scienze e Tecnologie di unicam e l'azienda automobilistica belumbury spa, guidata dall'imprenditore stefano Maccagnani, ha dato vita ad un nuovo prototipo, la belumbury Dany M1, che è stata presentata a camerino lo scorso 7 maggio in occasione del convegno “uni-versità + impresa, un binomio vincente: belumbury Dany M1”.Il prototipo presentato e che è stato pos-sibile ammirare nel Quadriportico del Palazzo ducale rappresenta un prodotto tecnologicamente sempre più avanzato, nato dalla stretta collaborazione tra la ricerca universitaria e il mondo indu-

striale italiano. la scuola di scienze e Tecnologie di unicam ha infatti portato recentemente a compimento un con-tratto di ricerca con la belumbury fina-lizzato all'acquisizione di competenze che possano permettere all'azienda l'industrializzazione di un'auto berlina a quattro posti adatta all'uso urbano ed extraurbano.Il progetto, diretto dal professor Rober-to Giambò della sezione di Matematica della scuola di scienze e Tecnologie, è stato realizzato grazie alla preziosa col-laborazione tra il gruppo di ricerca di unicam "Metodi e Modelli matematici per l’industria", la Picchio spa, partner scientifico di unicam per il settore auto-motive, e un gruppo di ricerca dell’uni-versità di bologna guidato dal professor claudio Rossi.

così come per la Dany, anche per il pro-totipo Dany M1 è stata riservata parti-colare attenzione all'aspetto relativo alla sicurezza. Il gruppo di ricercatori di unicam, di cui in questo momento fanno parte, oltre al professor Giambò, i pro-fessori Fabio Giannoni e Maria letizia corradini e i dottori di ricerca simonetta boria, andrea cristofaro e silvia Petti-nari, ha infatti avuto il compito di incre-mentare il livello di sicurezza passiva dell'auto elettrica, ossia di tutti quegli accorgimenti utili a limitare i danni agli occupanti in caso di urto, per poter su-perare le prove di omologazione richie-ste per l’inserimento nel mercato.“Gli eccellenti risultati della collabo-razione tra unicam e belumbury – ha dichiarato il Rettore unicam, professor Flavio corradini – sono sotto gli occhi

Università + impresa, un binomio vincente: Belumbury Dany M1Presentata la collaborazione tra l'università di camerino e l'azienda belumbury

di M. Palumbo

Formazione

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PER InFoRMAzIonI:ufficio comunicazionePalazzo ducale – Piazza cavour 62032 camerino (Mc)Tel. 0737/402762 - fax 0737/402100e-mail: [email protected] site: www.unicam.info

di tutti e testimoniano che le compe-tenze dei ricercatori universitari messe a disposizione delle imprese producono innovazione, sviluppo, opportunità per i giovani e per il territorio”.l'evento si è tenuto presso la sala de-gli stemmi del Palazzo ducale. al salu-to del Rettore unicam Flavio corradini, sono seguiti gli interventi del professor Roberto Giambò, che ha illustrato la nuova sfida per il prototipo M1, e della dottoressa simonetta boria della scuola di scienze e Tecnologie di unicam, che ha illustrato come ricercare la sicurez-za per la vettura elettrica. le energie rinnovabili per la mobilità urbana sono state il tema dell’intervento del profes-sor claudio Rossi, dell’università di bo-logna. Marketing e tecnologia che han-no portato dal quadriciclo all'auto sono

stati illustrati dall’ingegnere Francesco Di Pietrantonio della Picchio spa, men-tre l'imprenditore stefano Maccagnani ha presentato i prodotti belumbury che hanno ottenuto grandissimo successo al salone dell'auto di Ginevra 2013. È se-guita la mostra del prototipo M1 e dei veicoli belumbury presso il Quadriporti-co del Palazzo ducale.Nel pomeriggio, presso il Polo di Ma-tematica, i docenti, i dottorandi e gli studenti dei corsi di laurea in Matema-tica di unicam hanno incontrato stefa-no Maccagnani, per discutere e trovare possibili sinergie per il futuro affinché i progetti di ricerca e le competenze della matematica di unicam possano ancora contribuire al successo del nuovo modo di fare impresa fortemente voluto da be-lumbury.

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Dal mastro pellaio al cartaio, dal mastro orafo al cappellaio, al mastro fisarmonicista, all’a-

razziere. antichi mestieri delle Marche nelle aule universitarie d’america. la prestigiosa casa editrice John Wiley & sons, Inc. ha fatto richiesta a GGF Group di ancona di poter utilizzare materiale tratto da “le Marche con stile. Guide to the luxury brands of Marche” per l’inse-rimento nella terza edizione di un libro di testo sulla lingua italiana che, desti-nato a studenti universitari, sarà pub-blicato nel novembre 2013. Richiesta di diritti di riproduzione a fini didattici, con particolare riferimento alla parte della guida - ormai un must firmato GGF per conoscere le eccellenze del nostro ter-ritorio - che tratta dell’arte del ‘saper fare’ marchigiana. sul filo delle antiche

tradizioni una conferma della fama rag-giunta oltreoceano dai diversi manufatti artigianali prodotti da nord a sud della regione: natura e vocazione delle nostre produzioni locali sono riuscite a vincere la sfida della qualità e dell’esclusività, e fanno scuola in america. lusinghiera la richiesta dell’editore John Wiley & sons, molto conosciuto e specializzato in testi di riferimento (avvio dell’attività nel 1807 a Manhattan, più di 3.500 impiegati in tutto il mondo, tra le sue pubblicazioni si ricordano la famosa serie “For Dum-mies” e il dizionario “Webster’s New World”): in “crescendo: an Intermediate Italian Program”, testo in preparazione di Francesca Italiano e Irene Marchegia-ni, uno spaccato del valore della mani-fattura marchigiana come esemplare del “made in Italy”. alta specializzazio-

ne di oggetti di nicchia, pregevolezza di un artigianato che racconta nel mondo la storia della nostra civiltà e la bellezza del nostro territorio. E’ lo stesso file rouge che accompagna il lettore di “le Marche con stile”, pubbli-cazione nata tre anni fa da un’idea di Gui-do Guidi (quest’anno distribuita in 25mila copie attraverso i più importanti circuiti internazionali del lusso, della moda e del turismo) e attenta a restituire, con la sua panoramica ampia e dettagliata, tutti gli aspetti della regione, per permettere a chi arriva da lontano di coglierne l’anima più profonda. un’eco di ritorno sulle declinazioni dell’arte del saper fare tutta marchigia-na, in america balzata agli onori di un libro di testo per l’insegnamento dell’i-taliano.

Manifatturiero delle Marche fa scuola in AmericaNatura e vocazione delle nostre produzioni artigianali sui banchi delle università statunitensi: richiesta di diritti di riproduzione a fini didattici da parte della John Wiley & sons a GGF Group, firma editoriale di “le Marche con stile”. Materiale tratto dalla guida in un libro di testo sulla lingua italiana destinato agli studenti d’oltreoceano

a cura della Redazione

Le marche che spiccano

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Il progetto synthesis - www.synthesis-project.gr - si è sviluppato all’interno del programma europeo "Marco Polo

II" ed ha avuto come obiettivo la diffusio-ne del moderno concetto di trasporto “sostenibile” .le azioni del progetto si sono mosse lun-go tre direttrici. Promuovere l'intermodalità integrando la modalità camionistica con quella fer-roviaria e marittima nel trasporto delle merci, nel rispetto delle direttive euro-pee che nel libro bianco dei Trasporti indicano chiaramente che, entro il 2030, il 30 per cento delle merci in Europa do-vrà viaggiare su modalità alternative alla gomma, il 50 per cento entro il 2050. l’integrazione modale porterà ad un mi-glioramento della qualità dell’aria, limi-tando l’emissione di Pm10 e di cO2, e ad una maggiore sicurezza della circolazio-ne stradale. sviluppare “Reti di apprendimento”, mettendo a disposizione degli operatori innovativi corsi di formazione “a bordo” e “a Terra”. condividere conoscenze, strumenti di la-voro e “best Practice” per incentivare il trasporto intermodale nel bacino adria-

tico e nel Mediterraneo orientale.al fine di verificare i risultati di proget-to conseguiti per tramite delle attività sopra descritte, Interporto Marche spa, Diastasi e bpm, coordinati dal capofila anek lines, sabato 18 maggio si sono incontrati a Jesi, nella sala convegni di Interporto Marche, per l’evento finale dal titolo: “Macroregione adriatico-Io-nica: infrastrutture, trasporti, logistica, intermodalità” al quale hanno parteci-pato tra gli altri Massimo Di Giacomo, amministratore di anek lines Italia (in rappresentanza del lead partner greco di progetto), Roberto Pesaresi, Presidente Interporto Marche spa che, nello speci-fico, ha approfondito il tema delle “piat-taforme logistiche territoriali”, Galliano Di Marco, Presidente autorità Portuale di Ravenna, adamis Mitsotakis, Manager DIasTasI (partner di progetto). Presente anche Paolo Eusebi, assessore alla via-bilità della Regione Marche il quale, nel corso dell'intervento, ha precisato che “la realizzazione delle infrastrutture da sola non è sufficiente a determinare lo sviluppo dell'intermodalità nelle Marche ed occorre continuare a lavorare sul mo-dello gestionale, dando concretezza al

concetto di Piattaforma logistica Terri-toriale, nella direzione già assunta dalle giunte regionali di Marche ed umbria”.adamis Mitsotakis (DIasTasI - Training & consulting) ha illustrato i risultati del progetto “synthesis” e Giuseppe buganè (sales Manager Rail logistics & Forwar-ding di schenker Italiana) si è soffer-mato invece sulle opportunità offerte da soluzioni di trasporto multimodale. sono intervenuti anche i rappresentanti delle principali associazioni del mondo dell’autotrasporto.“In senso più ampio – ha aggiunto Ro-berto Pesaresi, Presidente di Interporto Marche spa, partner di progetto – occor-re operare nell'oggi avendo chiara la pro-spettiva strategica, appaltando i progetti già finanziati come il bypass ferroviario di Falconara, opera da 172 milioni di euro, decidendo cosa fare dell'uscita ovest e del piano di sviluppo del porto di anco-na”. Inoltre – ha aggiunto il presidente di Interporto Marche – va sottolineato che l'attività intermodale svolta da Interporto Marche riguarda container destinati ad almeno 400 chilometri di distanza, men-tre il traffico container che attracca al porto di ancona è caratterizzato da merce

Synthesis: il trasporto punta alla sostenibilitàIl Meeting finale ha tracciato le conclusioni del progetto nell’ambito del Programma Marco Polo II

di l. Osmani

internazionaLizzazione

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destinata a questo territorio o comunque ad un raggio chilometrico estremamente limitato non soggetto, quindi, ad attività intermodale”. “Per quanto concerne le alleanze tra infrastrutture – ha concluso – è la stessa politica dell’unione europea che ci impone di farle, e in Italia il Decre-to legge 201/2011 all'art.46 definisce la strategicità di costituire sistemi logistici tra porti e aree retro-portuali. Il concetto di piattaforma logistica territoriale è poi al centro della proposta di legge di rior-dino degli interporti già approvata dalla camera nella precedente legislatura e nuovamente in discussione in Parla-mento ed è reso ancora più attuale dalle grandi difficoltà della finanza pubblica. bisogna però passare dal “dire” al “fare”. Inoltre, sotto l'aspetto della competitività internazionale, tali alleanze sono auspi-cabili rispetto ai traffici concentrati nei grandi sistemi logistici del nord Europa”. “Integrare i differenti nodi tuttavia non é sufficiente a determinare il trasferi-mento modale – ha concluso lo stesso

Pesaresi -. Occorre lavorare sul modello gestionale, concentrando i flussi ed inte-grando logistica e lavorazioni industriali connesse ed accessorie al ciclo produt-tivo secondo la logica della Piattaforma logistica Territoriale. Tale modello orga-nizzativo/gestionale é, di fatto, già realtà nelle Marche”. In Italia 24 interporti movimentano 80 milioni di tonnellate di merci, occupando 60mila persone. l'Interporto delle Mar-che, con sede a Jesi, è uno dei nodi di questo network.In un Paese come l'Italia nel quale la lo-gistica vale il 15 per cento del Pil, l'in-termodalità va a braccetto con la so-stenibilità, e non solo ambientale. le infrastrutture, e gli interporti per primi fra queste, devono necessariamente evolversi da nodi di una rete ad aggrega-tori di servizi impegnati a muovere merci su lunghe distanze, favorendo i processi di internazionalizzazione e contribuendo a traghettare le aziende in una dimensio-ne più europea.

una delibera della Giunta regionale delle Marche dello scorso autunno, concerta-ta con la Regione umbria, ha assegna-to a Interporto Marche e sviluppumbria il compito di implementare il trasporto intermodale, integrando flussi di traffico e filiere merceologiche delle due regio-ni, attraverso una partnership di natura gestionale/commerciale. si attua così un esempio concreto di network tra nodi infrastrutturali, arricchito sotto l’aspet-to delle funzioni e dei servizi, coerente con il disegno delle regioni affacciate sull’adriatico in cui si lavora per aggre-gare porti ed interporti, connettendo-li alle Reti TEN-T e ai corridoi europei come l’Helsinki-la valletta e il corrido-io baltico-adriatico che oggi, a seguito dell’emendamento della commissione Trasporti del Parlamento Europeo dello scorso 18 dicembre, si estende fino ad ancona. la conclusione dei lavori è stata affidata a Nicola Paradiso, responsabile dello sviluppo del business di Interporto Marche.

internazionaLizzazione

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AnConA-RAvEnnA: IPoTESI DI ALLEAnzANel corso del meeting finale del progetto

synthesys, ha destato particolare interesse l'intervento di Galliano Di Marco, Presidente

dell'autorità Portuale di Ravenna che ha aperto interessanti prospettive di alleanza con ancona.

“l'autorità Portuale di Ravenna – ha detto Di Marco - deve fare alleanze con il porto di

ancona, e a seguire anche con bari e Taranto, quindi con i porti del centro-sud Italia. sono uscito dal Napa, associazione che racchiude

i porti del nord adriatico compresi Fiume e capodistria, perché Ravenna, almeno finché io

farò il presidente di questa autorità Portuale, non diventerà mai una provincia di venezia e il nostro porto, quindi, non sarà mai una

succursale veneziana”. Il numero 1 dell'autorità Portuale di Ravenna ribadisce di non avere intenzioni bellicose nei confronti del porto

di ancona, ma anzi amichevoli e votate alla collaborazione. “Ho letto alcuni titoli apparsi sulla stampa marchigiana in merito a questa

questione – aggiunge - ma approfitto della chiusura del progetto synthesys, per ribadire

proprio questa disponibilità così come approfitto di questa occasione per ribadirla a Roberto

Pesaresi, Presidente di Interporto Marche che oggi ci ospita”. E poi la prospettiva strategica.

“In Italia – aggiunge - 26 autorità portuali sono troppe per un settore che è indietro di 30

anni rispetto agli altri settori. Ho proposto a vasco Errani, presidente della Regione Emilia-

Romagna, – insiste - di fare un’autorità portuale regionale sul modello di quello di New York che gestisce banchine, 4 aeroporti, ponti, terminal-

ferroviari e che, grazie a questo sistema, realizza di continuo progetti di sviluppo e ha realizzato centinaia di chilometri di ferrovia

collegandosi al New Jersey e alla Pennsylvania”. Per quanto concerne i rapporti attuali con i

colleghi di ancona, Di Marco li ha definiti cordiali seppur formali, “considerando che ci siamo

visti pochissimo”. l’alleanza Ravenna-ancona renderebbe anche più concreta la estensione

del corridoio baltico-adriatico fino ad ancona (come proposto dal Parlamento europeo e che oggi si ferma proprio a Ravenna) e più efficace la prospettiva della Macro-Regione adriatico-

Jonica anche e soprattutto nell’ipotesi, indicata da Di Marco, di successive alleanze con i porti

a sud di ancona: Ortona, bari e Taranto. Del resto sulla linea ferroviaria bari – ancona,

Interporto Marche sta già studiando connessioni intermodali da rilanciare poi verso nord.

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La rete, più precisamente il web 2.0, ha portato nella cul-tura “classica” del marketing

un elemento radicalmente innova-tivo: il social. Negli anni passati si è sostituito l’orientamento al cliente a quello del prodotto, in quelli recentis-simi si è aperta la porta della rete e del marketing relazionale. utilizzare Facebook o Twitter e linkedin signi-fica per l’azienda dover acquisire una competenza fondamentale in più: l’a-scolto ed il contatto continuo con uno stakeholder imprescindibile, il cliente che, nella rete, acquisisce sempre più conoscenze, esprime bisogni, prefe-renze, giudizi, cerca occasioni di con-tatto e vuole acquistare alle migliori condizioni possibili. un cambiamento sostanziale ed anche una opportunità. Per questo è necessario un approccio strategico. Non basta esserci. biso-gna farlo rendendo social il proprio

pensare e il proprio fare. Non è solo questione di una professionalità in più, ma di una cultura in più. anche per-ché l’approccio 2.0 attraversa tutta la catena del valore. Data questa valen-za, il marketing web diventa un’area fondamentale per chi forma e per chi intuisce e capisce che occorre formar-si ed informarsi. Per questo, anche in queste pagine, si vuole far diventare il tema una costante e un servizio: a che punto siamo? Quali sono le esperienze interessanti? che succede nel nostro territorio? che si fa in azienda? Pagi-ne che vogliono essere un contributo alla crescita delle conoscenze e del-la cultura aziendale di cui crediamo ci sia sempre bisogno per essere nel mercato.

Pensare e fare 2.0

in webMarche

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a cura di alessandro campagnoliconsulente area marketing sida Group t [email protected]

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Per la pluralità degli elementi con cui si manifesta - Pc, software, mail, internet, social, dispositivi

smartphone e tablet, con i quali quoti-dianamente conviviamo -, l’Ict (Informa-tion and communication technology) è diventata una componente fondamen-tale della nostra vita, una indispensabile ed indivisibile compagna di viaggio che continuerà ad essere sempre più per-vasiva ed invadente. lo è per il comu-ne cittadino che con l’esplosione degli smartphone ha la possibilità di essere costantemente collegato ad internet ac-cedendo a notizie in tempo reale, riceve-re le comunicazioni di posta elettronica, mantenere una vita sociale con gli amici utilizzando le piattaforme emergenti di social networking. lo è per la Pubblica amministrazione per rendere più effi-ciente la macchina burocratica statale e fornire maggiori servizi di qualità ai cit-tadini e alla comunità civile. Ma lo dovrà essere soprattutto per le piccole e me-die imprese, che in questi anni si sono dovute confrontare non solo con la na-turale concorrenza di mercato, ma con una crisi economica e finanziaria ormai

perdurante che le ha logorate riducen-do fatturati e marginalità. le Pmi devo-no considerare l’Ict una leva strategica per la riduzione dei costi, che permetta loro di sopravvivere, ma soprattutto per gettare le basi per la crescita e tornare a vivere risultati di redditività consisten-ti. crescita difficile, ma l’unica ricetta è fatta di ingredienti quali nuovi mercati, nuovi prodotti e soprattutto innovazio-ne di prodotto, processo e servizio; tutti temi rispetto ai quali l’Ict può portare un consistente sostegno. Per stabilire un nesso con il supporto strategico dell’Ict, riportiamo il contributo che M. Porter ha fornito sulla strategia aziendale. la sua teoria si basava su due principali indiriz-zi: un’azienda deve scegliere se essere leader dei costi, cioè fare prodotti che costano meno, o leader della differenzia-zione, ovvero fare prodotti che altri non hanno. Nel primo caso l’azienda ricerca il vantaggio delle economie di scala, ri-serva una forte attenzione alla riduzione dei costi, si dota di un efficace sistema di controllo, opera la standardizzazione, non concede crediti a clienti marginali, minimizza gli investimenti in R&D, servi-

zi, pubblicità, ecc. Nel secondo, l’azienda tende a differenziare il prodotto offerto rispetto a quanto proposto dai concor-renti, non trascura il controllo dei costi, ma il suo vantaggio competitivo consi-ste nell’avere un’offerta distintiva per la quale richiedere un ‘premium price’ al mercato. Porter ha anche indicato la catena del valore dell’azienda, dal cui svolgimento deriva la soddisfazione fi-nale del cliente, come l’insieme delle attività suddivise in “primarie” (logisti-ca in entrata, attività di trasformazione, logistica in uscita, marketing e vendite, postvendita) e “di supporto” (gestione ri-sorse umane, ricerca e sviluppo, approv-vigionamenti, attività di pianificazione e controllo). Per le aziende manifatturiere, Porter ha sottolineato il forte impatto che l’Ict può avere su aspetti caratteriz-zanti la strategia aziendale, in ciascuna delle aree individuate nella catena del valore (vedi fig.). 1 - continua

Romano Matalonisida GroupIct & Organization [email protected]: 071 28521

Alfabetizzazione informatica: nuova eraIct leva strategica per le piccole e medie imprese

Logistica delle risorse in entrata

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Logistica dei prodottiin uscita

Marketing e vendite

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INFORMATION SYSTEM TECHNOLOGY COMUNICATION SYSTEM TECHNOLOGY TRANSPORTATION SYSTEM TECHNOLOGY

INFORMATION SYSTEM TECHNOLOGY SOFTWARE DEVELOPMENT TOOLS

PRODUCT TECHNOLOGY COMPUTER AIDED DESIGN PILOT PLANT TECHNOLOGY

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• Multimedia Technology• Comunication Technology• Information Technology

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“In Italia si va approfondendo il

digital divide fra chi intraprende la strada

dell’innovazione e chi, per la crisi o per

miopia, sceglie di non scegliere, di resistere,

sottovalutando i vantaggi del web.

Data la velocità del cambiamento in atto,

resistere vuol dire arretrare”

Paolo Angelucci, presidente Assinform

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Romano Matalonisida GroupIct & Organization [email protected]: 071 28521

Il web è un sistema aperto. Non è una mac-china definita sulla base della sua funzio-ne, ma un ecosistema in continua evolu-

zione. E il turismo? anche. Nell’era digitale aumentano i social network e ognuno con la sua grammatica digitale, con la sua partico-larità, ma tutti si nutrono di tempo, contenuti e relazioni. Da un lato il nuovo turista, fruito-re di contenuti ma soprattutto produttore di essi: scrive, recensisce, commenta, valuta, geolocalizza, condivide l’esperienza turistica con la rete. Dall’altro lato il nostro territorio: le Marche. una regione resa immortale dalla magia dei versi del suo più illustre figlio, leo-pardi; resa celebre da uno spot senza tempo con il volto del famoso Dustin Hoffman; resa attiva dall’impegno e dalla dedizione di chi la-vora nelle oltre 5mila strutture ricettive. un sistema di ospitalità che vuole far scoprire il gusto dell’accoglienza; che rappresenta la storia, la tradizione e le eredità di un patri-monio rurale ricco e articolato qual è quello marchigiano. Il Gruppo sida accompagna le strutture ricettive nella nuova era digitale, veicolando cultura d’impresa turistica e for-mando gli imprenditori nella gestione del bu-siness attraverso gli strumenti di web marke-ting. In questa ottica nasce a gennaio 2013 la

convenzione formativa con l’associazione tu-ristica Riviera del conero, ente di riferimen-to del comparto turistico di 14 comuni delle Marche: ancona con la stupenda località di Portonovo, camerano, castelfidardo, loreto, Numana, Offagna, Osimo, Ostra vetere, Porto Recanati e la terra dei castelli con agugliano, camerata Picena, Offagna, Polverigi e san-ta Maria Nuova. “In un contesto sempre più orientato alla comunicazione on line, il web site rappresenta uno strumento imprescin-dibile per promuovere il territorio. la Riviera del conero negli ultimi anni ha consolidato il suo brand ed il suo posizionamento, investen-do risorse in una comunicazione qualitativa. comunicare turismo, oggi, significa in primo luogo comunicare emozioni e il prodotto tu-ristico deve essere sempre più virale”, spie-ga Massimo Paolucci, direttore Marketing dell’associazione. Ecco allora che la consu-lenza manageriale sposa la promozione del territorio, in un connubio iniziato con due in-contri formativi riservati agli associati presso il Parco regionale del conero: “Web mobile” e “Web marketing turistico: strumenti, op-portunità per lo sviluppo del business”. aule gremite e attenzione alle stelle. Dopo una pri-ma introduzione sulle grandi trasformazioni

che hanno interessato la rete e il mondo del marketing negli ultimi anni, sono stati analiz-zati i principali strumenti a disposizione delle strutture: le pagine social, i portali di settore, gli annunci pubblicitari, i web article come veicolo di emozioni condivise. Il mercato del web mobile è uno dei pochi che cresce a dop-pia cifra, tablet e smartphone stanno diven-tando il mezzo principale di connessione ad internet, da qui nuovi modelli di business e di pagamento dei servizi turistici veicolati da apps. Il ‘www’ come scenario di promozione e comunicazione del business turistico marchi-giano. applausi per i docenti sida Group, tanti post sulle fan page delle strutture ricettive e numerose quelle create dopo gli incontri. E’ solo l’inizio di una formazione agli associati che avrà come mission quella di veicolare una cultura di settore per il corretto utilizzo degli strumenti e il controllo dei fornitori. a distan-za di un paio di mesi, Massimo Paolucci ci ha detto: “Grazie a voi qualcosa si è mosso”. la rete crea valore. In tutti i sensi.

Turismo, le emozioni navigano in reteun grande contributo dalla formazione sida: la convenzione con l’associazione Riviera del conero per accompagnare le strutture ricettive nella nuova era digitale e dare impulso al territorio attraverso gli strumenti del web. aprendo a nuovi scenari di promozione e di sviluppo

Claudia BartoliniProduct Manager Web Marketing sida [email protected]: 071 28521

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SIRoLo

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Va alla collaborazione tra sida Group e il Dipartimento D3a (scienze agrarie, alimentari e

ambientali) dell’università Politecnica delle Marche il merito di aver portato ad ancona, in una gremita aula ma-gna, il 19 aprile scorso, il primo wor-kshop “Il web marketing in agricoltu-ra: nuove opportunità e strumenti per il settore agroalimentare”. Erano presenti Flavio Guidi, presiden-te sida Group, a capo di un’avvincente tavola rotonda che ha visto protagoni-sti nel dibattito i consulenti del gruppo Michele barchiesi e aleardo campa-gnoli, e i docenti universitari Giorgio Marchetti e bruno Mezzetti.si conferma, dunque, la strategicità del buon cibo italiano nel trainare la ri-presa economica. Dal report coldiretti risulta che il vino è il prodotto agroali-mentare più esportato, con un valore record di 4,7 miliardi di euro nel 2012,

seguito dall’ortofrutta fresca, dalla pa-sta e dall’olio di oliva che sono i com-ponenti base della dieta mediterranea, riconosciuta in tutto il mondo per le sue qualità salutistiche. Il web marke-ting diventa uno strumento strategico di informazione istituzionale e cultura agroalimentare, promozione azienda-le e di prodotto, leva commerciale per aumentare la redditività della filiera agroalimentare.Mai più attuale la citazione da Henry Ford: “chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare il tempo”. Da qui, in tutta la sua evidenza, il fatto che la comunicazione web diventa va-riabile strategica.

Claudia BartoliniProduct Manager Web Marketing sida [email protected]: 071 28521

I social network conquistano l’agroalimentare Nuove opportunità e strumenti per il settore: se n’è discusso alla Politecnica delle Marche, nel corso di una tavola rotonda intitolata al web marketing in agricoltura. uno strumento strategico di informazione, cultura e promozione, leva per aumentare la redditività dell’intera filiera

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MARCHe>PROVIncIAdIfeRMO "Incentivi per la sperimenta-zione di modalità organizzati-ve"

contributi a fondo perduto per sostenere le imprese del-la provincia di Fermo nella sperimentazione di modalità organizzaztive che incremen-tino la produttività salvaguar-dando i livelli occupaziona-li, attraverso la consulenza esterna di professionisti qua-lificati. l'intensità massima del contributo va dal 75% al 100% delle spese ammissi-bili, per un importo massimo concedibile per singola im-presa di € 30.000,00.

scaDENZa: 04/07/2013

>PROVIncIAdIfeRMO "consulenza e check-up per l'introduzione di Innovazione e Qualificazione modelli pro-duttivi" contributi a fondo perduto per sostenere le imprese della provincia di Fermo nell'intro-duzione di innovazione e qua-lificazione dei modelli produt-tivi attraverso la consulenza esterna di professionisti qua-lificati. l'intensità massima del contributo è del 75% per un importo massimo concedi-bile per singola impresa di € 10.000,00.

scaDENZa: 04/07/2013

>PROVIncIAdIfeRMO "consulenza e check-up fina-lizzate a diagnosi Organizzati-ve e Posizionamento strategi-co" contributi a fondo perduto per sostenere le imprese del settore turistico nell'intro-duzione di metodologie in-novative e servizi di supporto

all'innovazione, attraverso la consulenza esterna di profes-sionisti qualificati. l'intensità massima del contributo è del 75% per un importo massimo concedibile per singola im-presa di € 10.000,00.

scaDENZa: 04/07/2013

>dIPARtIMentO AffA-RI RegIOnALI, tURISMO eSPORt"contributi per le reti di im-presa nel settore del turi-smo" contributi a fondo perduto per progetti miranti alla co-stituzione di nuove aggrega-zioni di imprese finalizzati a promuovere il turismo nella regione, lo sviluppo di piat-taforme condivise, sistemi di promo-commercializzazione. Il contributo massimo ero-gabile è pari ad € 200.000,00 con un'intensità massima del 50%.

scaDENZa: baNDO IN aTTE-sa DI PubblIcaZIONE

>RegIOneMARche "contributi per la riqualifica-zione e valorizzazione delle imprese commerciali"

contributi in conto capitale per progetti realizzati mi-cro, piccole e medie imprese commerciali e relativi a co-struzione, ristrutturazione, manutenzione straordinaria, acquisto di attrezzature fisse e mobili e arredi inerenti l'at-tività. Il contributo concesso è pari al 20% della spesa rico-nosciuta ammissibile, fino ad un massimo di € 20.000.

>RegIOneMARche "Incentivi per i processi di in-ternazionalizzazione"

contributi a fondo perduto per le PMI, in forma singola o aggregata, per attività di sup-porto all'internazionalizzazio-ne, partecipazioni a iniziative verso mercati esteri, parteci-pazioni a fiere internazionali. Ogni impresa può beneficiare di un contributo massimo di €

10.000,00.

scaDENZa: baNDO IN aT-TEsa DI PubblIcaZIONE

>RegIOneMARche "Formazione di nuove figure professionali nel turismo" I contributi regionali sono fi-nalizzati a favorire la qualifi-cazione e l’occupazione dei giovani, ma anche a promuo-vere l’offerta turistico-cultu-rale delle imprese locali.

scaDENZa: baNDO IN aT-TEsa DI PubblIcaZIONE

>RegIOneMARche"sostegno per favorire i pro-cessi di aggregazione in filie-re" I finanziamenti previsti sono finalizzati a promuovere l'ag-gregazione e la cooperazione fra tutti gli attori della filiera, con riferimento al settore cal-zaturiero, pelli e cuoio, tes-sile, legno e agroalimentare. l'intensità del contributo può variare dal 10% al 100% del-le spese previste, a fronte di investimenti minimi pari ad € 50.000,00.

>beI-bAncAeUROPeAde-gLIInVeStIMentI "Incentivi per promuovere lo sviluppo aziendale"

I finanziamenti previsti sono finalizzati a promuovere lo sviluppo aziendale, attraverso prestiti a tasso agevolato e di

durata variabile, a copertura massima del 50% dell'inve-stimento previsto.

scaDENZa: baNDO sEM-PRE aPERTO

>ISMeA "agevolazioni per il primo insediamento dei giovani in agricoltura"

sono previsti interventi al fine di favorire l'insediamento di giovani nella conduzione di imprese agricole competitive. l'agevolazione prevede con-tributi in conto interessi per interventi fondiari a cancello aperto, per un massimo di € 1mln per le ditte individuali o società agricole unipersonali, e per un massimo di € 2,5mln negli altri casi. Il premio mas-simo erogabile è pari ad € 40.000,00.

scaDENZa: baNDO sEM-PRE aPERTO

contributi e bandi

a cura della divisione strategia e Finanza d’impresa Gruppo sida t [email protected]

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Chi entra e... chi escein questa rubrica presentiamo le novità principali relative a nomine ed incarichi in aziende del territorio ed enti pubblici, nonché avvicendamenti che interessano marchigiani

carriere e poLtrone

Rodolfo giampieri alla guidadel forum camere commercioAdriaticoeIonioRodolfo Giampieri è stato scelto come nuovo presidente del Forum delle ca-mere di commercio dell’adriatico e dello Ionio per il biennio 2013-2015. Il passag-gio di testimone dal presidente uscente Jadranka Radovanic a Giampieri è av-venuto a Medjugorie, in occasione della tredicesima edizione del Forum.

Indesit,Milanipresidentel’amministratore delegato Marco Milani è il nuovo presidente della Indesit com-pany di Fabriano. Nel consiglio d’ammi-nistrazione di Milani, che succede ad an-drea Merloni, ci sono luigi abete, Paolo amato, Franca carloni, Guido corbetta, sergio Erede, andrea Merloni, antonel-la Merloni, aristide Merloni, Maria Paola Merloni e libero Milone.

confindustriaAncona:nuoveno-mineclaudio schiavoni, amministratore de-legato di Imesa, è il nuovo presidente di confindustria ancona. Il suo vice è an-drea Merloni. Del nuovo consiglio diret-tivo fanno parte Maria cristina loccioni, presidente dei Giovani imprenditori, e Gilberto Romanini, presidente della Pic-cola industria.

Michela catalini al timone dellasezione accessori di confindu-striafermosarà una donna, Michela catalini, tito-lare della ditta Da. MI di sant’Elpidio a Mare a guidare, per il biennio 2013-2015, la sezione accessori di confindustria

Fermo, sezione che è la seconda per nu-mero di associati, con circa 60 aziende.

folco bellabarba lascia confarti-gianatoimpreseMacerataIl commendator Folco bellabarba, titola-re dell’omonima litotipografia di san se-verino Marche, per lunghi anni al vertice della confartigianato imprese Macerata, ha lasciato il suo incarico alla soglia dei 95 anni. Nella sua carriera ha ricoperto numerosi incarichi nazionali durante la presidenza spalanzani (componente della Giunta nazionale e presidente dell’Immo-biliare della confederazione) e regionali (è stato per diversi mandati presidente regionale della confartigianato Marche).

giorgio cippitelli confermato alverticedellaSocietàregionaledigaranziala società regionale di Garanzia Marche, nel corso dell’assemblea dei soci del 21 maggio 2013, ha confermato Giorgio cip-pitelli nel ruolo di presidente. Nella stes-sa occasione è stato approvato il bilancio 2012.

toninociannaveipresidentecal-zaturieridiconfindustrial’assemblea generale degli Industriali calzaturieri di confindustria Macerata ha eletto, lo scorso 3 maggio, Tonino cianna-vei quale nuovo presidente. Quarantotto anni, titolare dell’azienda Franco Romagnoli & c, ciannavei guide-rà i calzaturieri maceratesi per i prossimi tre anni anche all’interno dell’associa-zione nazionale, nell’ambito della quale confindustria Macerata conta ben undici rappresentanti di Giunta.

giovanni giorgio nuovo procura-toredellaRepubblicadiMacerataGiovanni Giorgio, già sostituto procurato-re alla Direzione distrettuale antimafia e consigliere della corte d’appello di bari, si è insediato nelle funzioni di procurato-re della Repubblica di Macerata. “colla-borazione” è la parola chiave del nuovo procuratore, che ha dichiarato: “In que-sto territorio le istituzioni sono forti e la gente ha un senso civico significativo”.

nicoladentipresidentedelcomi-tatoprovincialePUdiLegacoopNicola Denti, presidente della cooperati-va sociale T41b, è stato eletto alla guida del comitato provinciale di Pesaro urbino di legacoop Marche. Denti, 36 anni, su-bentra a Franco alleruzzo.

Andrea Unger nominato coordi-natore dell’area formazione diSaxobankItaliaascolano d’adozione, esperto di money management, andrea unger è stato no-minato coordinatore dell’area formazio-ne di saxo bank Italia, banca europea specializzata nel trading e negli investi-menti online. Il suo impegno nel trading gli è valso, nel 2008, la World cup cham-pionship of Futures Trading organizzata da Robbins Trading company.

Nomine e incarichi possono essere inviati all’indirizzo email: [email protected]

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BenesserespecialeBenesserespeciale

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Fedor DostoevskijScrittore e filoso russo

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speciaLe: benessere

Come recuperare la forma fi-sica per non arrivare impre-parati all’imminente prova

costume, disintossicandosi dalle scorie accumulate durante l’anno. Risveglio di primavera, l’imperativo dunque è: prendersi cura del pro-prio corpo. E tanto si può fare per migliorarsi, a partire da uno stile di vita sano, senza dimenticare che lo star bene comincia dalla tavola. Quali sono le buone pratiche in cam-po alimentare, quali gli errori ricor-renti nella dieta ‘fai da te’. ampio excursus nello speciale che Ml de-dica al benessere, offrendo ai propri lettori i consigli e le indicazioni degli esperti: dalla specialista nella rela-zione alimentazione-salute al me-dico sportivo, ai professionisti nel campo della dermatologia estetica e chirugica, passando in rassegna abitudini e fattori di rischio nutrizio-nale, poiché mangiare sano è im-portante non solo per combattere i chili di troppo, ma anche per contra-stare le malattie e l’invecchiamento. sana alimentazione e sano stile di vita: modo corretto di approcciarsi

al cibo, controllo del peso, fitness, attività sportiva. sono le regole da osservare per stare in forma e per mantenere una buona pelle: al co-spetto dell’estate, focus sui rischi legati all’esposizione solare, e un decalogo per contrastare gli ineste-tismi cutanei più frequenti. la vera salute è espressione del be-nessere psico-fisico: dall’osservato-rio di un’autorevole psicoterapeuta, il nesso costante che lega corpo e mente. Nella sua accezione più am-pia e completa, il benessere è stato complessivo di buona salute fisica, psichica e mentale. Questa visione è punto cardine di molte discipline e correnti di pensiero in campo me-dico- scientifico, incentrate su una condizione di armonia tra uomo e ambiente dove stato psicologico ed emotivo hanno ruolo di primo pia-no: ecco l’importanza del relax, del-le cure termali che coniugano alla terapia ambienti soft. all’insegna del benessere anche la farmacia moderna cambia look: da luoghi di-spensatori di farmaci a veri e propri centri della salute.

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speciaLe: benessere

Quali sono le buone pratiche in campo nutrizionale? “va innanzitutto detto che la rela-

zione alimentazione-nutrizione-salute è supportata da numerosi studi. un apporto adeguato in fattori nutrizio-nali (carboidrati, lipidi, proteine, vitami-ne, sali minerali) e un sano stile di vita contribuiscono al mantenimento della salute e a prevenire numerose patologie cronico-degenerative (patologie cardio-vascolari, diabete mellito e alcuni tipi di neoplasie). stili di vita scorretti possono, al contrario, contribuire alla loro insor-genza. Per realizzare una dieta completa ed equilibrata è necessario attuare una corretta scelta degli alimenti (cereali, legumi, latte e derivati, carne, pesce, uova, grassi, frutta e ortaggi) e della loro cottura. variare le proprie scelte a tavola significa soddisfare maggiormente il gu-sto e garantire il giusto apporto di fattori nutrizionali”.

Dieta fai da te: gli errori ricorrenti. “alcune diete riducono drasticamente

famiglie di nutrienti, ad esempio le die-te low-carb. Dobbiamo considerare in-vece che nessun alimento deve essere escluso dalla nostra alimentazione. Non dimentichiamo inoltre che il nostro be-nessere dipende oltre che dall’alimen-tazione anche dall’attività fisica. Errato anche saltare i pasti o affidarsi comple-tamente a prodotti ‘light’. Diffidare inol-tre da regimi dietetici che impongono di sostituire i pasti con barrette o prodotti dietetici costosi”. 

Perché la dieta mediterranea corri-sponde ai dettami della corretta ali-mentazione? “Diversi progetti europei hanno dimo-strato che un’alimentazione ricca di ali-menti vegetali apporta componenti po-tenzialmente benefici per la salute. lo studio sui meccanismi molecolari alla base delle più comuni patologie croni-co-degenerative attribuisce un effetto protettivo ai fitonutrienti contenuti nei cereali non raffinati, legumi, olio extra-vergine, ortaggi e frutta. Queste mole-

cole, dopo l’assunzione, sono biodispo-nibili, cioè vengono assorbite e possono arrivare a tutti i tessuti dove esercitereb-bero ruoli antiossidanti e antiinfiamma-tori. Il consumo di adeguate quantità di frutta e ortaggi inoltre consente di ri-durre la densità energetica della dieta. Il modello della dieta mediterranea, oltre che prevenire l’aumento di peso e lo svi-luppo dell’obesità, può ridurre il declino cognitivo associato all’invecchiamento”.

Obesità, diabete: quali regole sono da osservare per prevenire quelle che ven-gono ormai definite malattie ‘sociali’? “l’obesità e il diabete hanno origini mul-tifattoriali ed è stata stabilita una chiara relazione fra obesità del bambino e obe-sità di uno o entrambi i genitori. Preveni-re l’obesità in gravidanza può contribuire a prevenire complicanze fetali. Dopo la nascita sarà importante che la famiglia sia attivamente coinvolta nel trasmettere al bambino modelli alimentari e stili di vita che evitino il sovrappeso ponderale. Tra i fattori nutrizionali più studiati vi è

Il modo corretto di sedersi a tavolaabitudini e consumi alimentari. Tra scelte consapevoli ed errori ricorrenti. ampio giro d’orizzonte con la professoressa Gianna Ferretti: le regole da seguire in campo nutrizionale. l’importanza di mangiare sano per contrastare le malattie e l’invecchiamento

di s. coricelli

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una specialista Della relazione alimentazione-salute Professore associato in biochimica presso la Facoltà di Medicina dell’università Politecnica delle Marche. Fin dalla sua attivazione ha svolto attività didattica presso la scuola di specializzazione di scienza dell’alimentazione dell’ateneo dorico.  Membro del centro interdipartimentale di Educazione sanitaria e promozione alla salute (ciess) dell’ateneo, Gianna Ferretti ha supportato da un punto di vista scientifico progetti di comunicazione e informazione alimentare. la sua attività di ricerca è rivolta prevalentemente allo studio dei meccanismi molecolari alla base delle patologie umane. autrice di testi didattici e divulgativi sull’alimentazione umana, cura dal 2002 il blog Trashfood (http://www.trashfood.com) in cui scrive di etichettatura, di consumi alimentari e della relazione alimentazione-salute.

lo zucchero: un suo apporto eccessivo tramite snack dolci e bibite analcoliche può contribuire all’insorgenza di obesità e diabete”.

In una sua pubblicazione dedicata alla celiachia (firmata insieme con Letizia Saturni), la terapia nutrizionale indica-ta fa riferimento al modello della dieta mediterranea, riconosciuto come uno strumento di prevenzione delle malattie cronico-degenerative. Seguendo i vostri suggerimenti, i celiaci e gli intolleranti al glutine possono neutralizzare i sinto-mi? “I soggetti celiaci devono seguire rigo-rosamente una dieta priva di glutine. Di certo, però, un apporto di antiossidanti e fitonutrienti può contribuire a rafforza-re il sistema immunitario e, per i motivi detti sopra, può contrastare l’insorgenza di complicanze”.

Le nostre abitudini alimentari sono frutto di scelte consapevoli o siamo vit-

time della reclame? “aspetti culturali, economici e nutri-zionali influenzano le nostre scelte ali-mentari. Per quello che riguarda i più giovani, la pubblicità del cibo spazzatura è da tempo nel mirino di chi cerca di in-dividuare le cause primarie dell’aumento di obesità infantile. l’Oms ha emanato delle raccomandazioni sulla pubblicità alimentare. Oltre alla televisione, atten-zione è rivolta alle tecniche di marketing per attirare l’attenzione dei giovani con-sumatori. lo scopo delle raccomanda-zioni dell’Oms è quindi guidare gli sfor-zi delle istituzioni nella progettazione di strumenti di comunicazione e control-lo del marketing per prodotti alimentari destinati ai bambini”.

Quali sono i principali fattori di rischio nutrizionale? “Oltre ad un apporto eccessivo di zuc-cheri, attenzione va riservata al sale e ad un apporto squilibrato o eccessivo di grassi. Il consumo eccessivo di sale (clo-ruro di sodio) è uno dei principali fattori

che predispone all’ipertensione arterio-sa. al contrario il potassio è un minerale che svolge un ruolo protettivo nella ge-nesi della malattia. Per quanto riguar-da gli oli e i grassi, li assumiamo come condimenti o ingredienti di snack dolci e salati. I grassi sono ampiamente utiliz-zati dall’industria poiché contribuiscono alla palatabilità dei cibi. Molti grassi e oli di origine vegetale presenti nei prodotti alimentari hanno subito processi di raffi-nazione e idrogenazione che portano alla formazione di grassi trans, il cui apporto eccessivo esercita un effetto ipercoleste-rolemizzante, cioè aumenta il livello di colesterolo nel sangue”.

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speciaLe: benessere

L’idea di svolgere una professione di cura ha guidato le sue scelte, compenetrandosi con l’interesse

per lo studio filosofico del rapporto cor-po-mente. Un equilibrio difficile: qual è il nemico numero uno?“In tutta la storia dell’Occidente, il cor-po è stato considerato una macchina perfetta, mentre la mente un’entità im-materiale separata da esso. solo negli ultimi trent’anni le neuroscienze hanno mostrato che la mente è funzionalmente ‘incarnata’ nel cervello e nel corpo, oltre ad essere ‘situata’, vale a dire posta in una relazione costitutiva con l’ambiente. Dal rapporto costante, dinamico fra cor-po, mondo e mente, emerge l’esperienza di vivere. Piuttosto che parlare di equi-librio, io direi trattarsi di una inscindibi-le relazione; non operare per favorire e mantenere questa integrazione è un pe-ricolo reale per la salute”.

Nel benessere psico-fisico è la vera

salute: perché la libertà emotiva è una conquista così ardua?“la definizione dell’Organizzazione mon-diale della sanità indica come la salute non debba intendersi come assenza di malattia, bensì come una condizione di benessere fisico, psichico e sociale. la possibilità di percepire il benessere a livello personale come una qualità del proprio vissuto implica la possibilità di vivere e qualificare adeguatamente i pro-pri stati emotivi. le emozioni sono state ritenute fattori disturbanti la dimensione razionale del pensiero e dell’azione. solo con la teo-ria dell’evoluzione si è compreso che le emozioni sono un elemento determinan-te nella comunicazione fra l’uomo e il suo ambiente; una spasmodica ricerca di controllo e di efficienza fanno prevalere modalità difensive verso il contatto e la qualificazione del proprio mondo emoti-vo, che pertanto tende a manifestarsi nei sintomi del discontrollo”.

Come facciamo a capire se la percezio-ne che abbiamo della vita e di noi stessi sono in equilibrio?“Posso rispondere con l’esemplifica-zione di un’esperienza che credo molto comune. Quante volte a fine giornata, magari soddisfatti di aver compiuto il nostro dovere, ci sentiamo svuotati o confusi, assaliti dal malumore e con la percezione di esserci dimenticati di noi. semplicemente siamo stati meccani-smi, abbiamo prodotto ma non abbiamo vissuto. Il senso di essere appieno nella propria vita anche nelle situazioni che possono essere difficili o dolorose è il senso di un’integrità della presenza di sé a se stessi, di aver vissuto e non di aver funzionato”.

Nel rapporto corpo-mente è la dialetti-ca essere-apparire: alla facciata di un corpo ben tenuto, caricato di aspettative impossibili, spesso non corrisponde un altrettanto ben coltivato benessere in-

Corpo e mente: quelle relazioni pericoloseMacchina perfetta il primo, entità immateriale separata la seconda: una scuola di pensiero sovvertita dalle neuroscienze, che negli ultimi trent’anni hanno mostrato gli orizzonti di un rapporto inscindibile. Dal nesso costante fra corpo, mondo e mente emerge l’esperienza di vivere. la sottolineatura della professoressa Giovanna curatola: non operare per favorire e mantenere questa integrazione rappresenta un rischio reale per la salute

di s. coricelli

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impegno nella ricerca in ambito psicoanaliticolaurea in Medicina e chirurgia alla cattolica, assistente nella stessa università, trasferendosi all’università di ancona Giovanna curatola ha partecipato alla fondazione dell’Istituto di biochimica e nello stesso ateneo ha svolto tutta la carriera accademica, fino a ricoprire il ruolo di professore ordinario. Numerosi gli impegni scientifici in Italia e all’estero, prendendo parte a ricerche d’avanguardia nell’ambito della biomedicina e costruendo un proprio gruppo di ricerca. l’interesse per lo studio filosofico del rapporto corpo-mente trova nella psicoanalisi un campo in cui fare personale esperienza fino a qualificare una formazione psicoanalitica e la professione di psicoterapeuta: oggi la professoressa curatola si dedica completamente alla pratica e alla ricerca in ambito psicoanalitico, pur continuando a svolgere all’ateneo di ancona attività didattica come professore a contratto.

teriore. Una frattura pericolosa?“se ‘essere’ corrisponde ad una scelta di aderenza a se stessi e ‘apparire’ im-plica definirsi in funzione delle aspetta-tive dell’altro, la frattura, anzi, l’espro-priazione di sé, è inevitabile. Oggi non essere visibili corrisponde a non essere e c’è molta ansia attorno al tema della visibilità sociale, amplificata dai mezzi di comunicazione di massa. visibilità ac-compagnata da un’esasperata ricerca di un corpo giovane e rispondente ai canoni estetici di moda”.

Corpo e mente non possono essere di-sgiunti: i disturbi alimentari sono un campanello d’allarme?“Tutti i disturbi alimentari mostrano in maniera inequivocabile come un com-portamento che sappiamo essere rego-lato da un sofisticato meccanismo bio-logico possa essere sovvertito da fattori di natura psicologica relazionale e cultu-rale. E’ possibile affermare che i disturbi

alimentari dimostrano come fattori co-siddetti immateriali possano avere effetti reali sul funzionamento mentale e sulla salute del corpo”.

Dal suo osservatorio di psicoterapeuta, si può parlare di un’escalation del disa-gio?“Difficile dire se ci sia un aumento del disagio e di corrispondenti espressioni psicopatologiche. le epoche caratteriz-zate da grandi cambiamenti sociali e cul-turali, e la nostra epoca lo è, comportano l’emergere di conflittualità marcate e un senso di incertezza e precarietà. Quel-le attuali, inoltre, sono trasformazioni epocali: non hanno precedenti storici e implicano una vera e propria trasforma-zione antropologica con la necessità di pensare e configurare nuove visioni del mondo, delle identità personali, del lega-me sociale. Ogni epoca ha espresso una specifica forma di disagio e di patologia psicologica. l’ultimo cinquantennio del

secolo scorso è stato caratterizzato, a livello collettivo, dal diffondersi di un in-dividualismo narcisista, mentre il nuovo secolo sembra connotarsi con una cifra paranoica. Dal punto di vista individuale, oggi si parla dei cosiddetti ‘nuovi sin-tomi’: oltre ai disturbi alimentari, assi-stiamo al dilagare delle crisi di panico e di vari tipi di dipendenze, in particolare quella dal gioco d’azzardo. In aggiunta agli aspetti compulsivi e alla perdita di controllo, tutti i nuovi sintomi si carat-terizzano per una difficoltà a entrare in contatto con se stessi e a conferire signi-ficati personali alle proprie esperienze”.

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speciaLe: benessere

Quella dello sport è una medicina di tipo preventivo: è comporta-mento diffuso far valutare la pro-

pria condizione fisica?“Purtroppo no, anche se l’efficienza fisi-ca è intento da perseguire al fine di ri-durre del 12 per cento e anche più, come risulta dagli studi scientifici, la patologia cardiovascolare, che è la prima causa di mortalità e di morbilità nei Paesi in-dustrializzati. Per efficienza fisica si in-tende quella condizione che favorisce il mantenimento di coordinazione moto-ria, di performance cardiocircolatoria, di composizione corporea e di adeguati livelli di forza. sono questi i quattro pa-rametri che aumentano la speranza di vita, in maniera ormai scientificamente provata, e che assicurano una migliore qualità della stessa”.

Praticare sport è importante sempre o soprattutto in una particolare fascia di età?“Fare sport è fondamentale sempre: nel

bambino in età prepubere sviluppa le capacità coordinative; nel periodo post puberale vengono allenate le capacità di forza nelle loro diverse espressioni; in gioventù permette l’esecuzione delle più varie attività motorie; nell’uomo adulto previene la malattia cardiovascolare ed anche altre patologie. Nel periodo pre-senile e senile lo sport aumenta sen-sibilmente la possibilità di vivere una vecchiaia dignitosa ed autosufficiente, consentendo di godere di ciò che ancora molto la vita ci può offrire, oltre a preve-nire le malattie degenerative della vec-chiaia come la sarcopenia, cioè la perdita della massa e della funzione muscolare, quindi della forza, o l’osteoporosi”.

Dunque lo sport ha ruolo di tutto rilievo nella prevenzione della malattia.“certamente; diffondere nella popola-zione la pratica sportiva significa ridurre e controllare i principali fattori di rischio che affliggono la società attuale, vulne-rabile alle malattie cardiovascolari: iper-

tensione, colesterolo, diabete, obesità. sono fattori di rischio modificabili, così come l’abitudine tabagica e la sedenta-rierà”.

Quali sono le indicazioni più corrette per la pratica dello sport e le regole da se-guire riguardo all’alimentazione?“come ho già accennato, in ogni perio-do si predilige un certo tipo di racco-mandazione. In età prepubere vanno favorite prevalentemente la destrezza, la rapidità, la coordinazione, oltre al sen-so dell’equilibrio e del ritmo. successi-vamente sarà importante la formazione della forza, quindi le capacità condizio-nali che si estrinsecano nelle diverse capacità di forza, in base alla disciplina specifica che l’individuo sceglierà per la sua formazione futura. Di seguito va pri-vilegiata l’attività aerobica, caratterizzata da bassa intensità e durata medio-lunga, che si è dimostrata essere la migliore per contrastare i fattori di rischio cau-sa preponderante della malattia cardio-

“Sport, prevenzione, vita”Diffondere la pratica sportiva per contrastare i principali fattori di rischio che affliggono la nostra società. Intervista con il dottor Merio Merli: “Efficienza fisica al fine di ridurre la patologia cardiovascolare”. I quattro parametri che assicurano una migliore qualità del vivere, i comportamenti da assumere a seconda delle fasce d’età. Ecco i consigli dell’esperto

a cura della Redazione

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il curriculum laurea in Medicina e chirurgia conseguita all’università degli studi di Perugia. specializzazioni: cardiologia (università di Pavia), Medicina dello sport (università di Napoli), Medicina subacquea iperbarica (università di chieti). Maestro di pesistica Fipe (Federazione italiana pesistica) – coni; istruttore 3° grado di attività subacquee cmas (confederazione mondiale attività subacquee) – Fipsas (Federazione italiana attività subacquee) – coni; istruttore di canottaggio Fic (Federazione italiana di canottaggio) – coni. Docente coni già insegnante di scienze motorie presso l’università degli studi di urbino.

vascolare. Riguardo all’alimentazione, l’Organizzazione mondiale della sani-tà ha anche recentemente confermato che la dieta mediterranea si è rivelata la più soddisfacente ai fini di un corretto modo di mangiare. Non va dimenticata l’importanza della famosa dieta a zona, anch’essa di notevole validità scientifica e che però limiterei ad una fascia più se-lezionata di soggetti”.

I suoi consigli per un giovane che inizia lo sport.“Nel giovane dobbiamo utilizzare al me-glio le cosiddette fasi sensibili: sono pe-riodi della vita in cui molto rapidamente vengono assunti modelli comportamen-tali specifici legati all’ambiente e in cui l’organismo presenta elevata sensibilità, appunto, nei confronti di determinate esperienze. Queste fasi si acquisiscono prevalentemente dai quattro ai tredi-ci anni e il riferimento, come ricordavo prima, è alle capacità coordinative, gra-zie alle quali il bambino riesce ad otti-

mizzare le capacità di adattamento e trasformazione dei movimenti. Parliamo dunque delle capacità di apprendimento motorio, di combinazione e accoppia-mento dei movimenti, di orientamento spazio –temporale, di differenziazione, di equilibrio, di reazione, di ritmo, di rapi-dità e di articolarità. I giochi sportivi, gli sport di combattimento e la ginnastica artistica prediligono lo sviluppo di queste capacità; naturalmente non va dimenti-cato l’aspetto ludico, da cui non si può prescindere in certe fasi anagrafiche”.

E se si tratta di un adulto che non ha mai fatto sport o lo riprende dopo anni di inattività?“la massima del ‘non è mai troppo tardi’ va assunta, nel caso dello sport, con le dovute accortezze. se non lo si è mai praticato prima, ob-bligatoria è una visita medica preven-tiva, con successiva valutazione del ri-schio cardiovascolare. l’attività sportiva va attribuita come se fosse un farmaco,

‘dosata’ in relazione alle capacità e alle condizioni generali dell’individuo, tenen-do al contempo ben presenti i concetti di progressività, gradualità, costanza e personalizzazione rispetto al carico di lavoro attribuito. anche nel caso in cui l’attività sportiva venga ripresa dopo lun-ghi periodi di inattività sono necessari degli accorgimenti: se si è stato un cam-pione trent’anni prima, non si può certo pretendere, magari con ipertensione o diabete, obesità, colesterolo e addirittu-ra tabagismo, di produrre le stesse per-formance del passato. Gli adattamenti fisiologici dello sport si perdono dopo pochi mesi di inattività. la regola d’oro è iniziare lo sport da subito e mantenerne la pratica durante tutto l’ar-co della vita: la stessa memoria motoria, che rende atti nell’individuare e aggirare un problema, costituisce un argine alla perdita di equilibrio e di forza che nella popolazione anziana è motivo di incidenti anche domestici nel settanta per cento dei casi”.

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speciaLe: benessere

Qual è il corretto stile di vita per prevenire i meccanismi cutanei che provocano l’invecchiamento?

“Premesso che anche per la pelle, così come per ogni altra parte del nostro or-ganismo, esiste una predisposizione ge-netica, le regole cui attenersi per mante-nere una cute sana sono quelle che tutti conosciamo: una corretta alimentazione, a basso contenuto di grassi animali e ricca di frutta, vegetali, pesce, con con-sumo chilocalorico adeguato al proprio peso; pratica sportiva, non fumare e non fare uso, se non limitatissimo, di alcolici. attenzione, inoltre, all’esposizione sola-re, perché un approccio sbagliato invec-chia e macchia la cute”.

Quali sono i trattamenti di medicina estetica più richiesti?“le infiltrazioni di filler per le rughe na-sogeniene, situate tra le narici e gli an-goli della bocca, rientrano nel novero. I filler possono essere utilizzati con finali-tà diverse, per ridurre rughe e solchi del

volto o anche per aumentare il volume dei tessuti che hanno perso di sostegno. con il tempo il viso si intristisce, tende a chiudersi verso la bocca: lo zigomo cede, le labbra si assottigliano. Tra i tratta-menti maggiormente richiesti, sia dalle donne che dagli uomini, è poi certamen-te il laser depilatorio”.

La ruga è tra gli inestetismi meno ac-cettati: dall’acido ialuronico al botulino, alla biostimolazione, un decalogo per orientarsi.“Per la parte inferiore del volto, dal naso verso il basso, filler a base di acido ialu-ronico al fine di ottenere un riempimen-to. Per la parte superiore, cioè nell’area della fronte e intorno agli occhi, la tos-sina botulinica, efficace nel trattamento delle cosiddette ‘zampe di gallina’ e delle rughe glabellari, tra le sopracciglia, an-dando ad agire sui muscoli mimici che si contraggono. Passiamo ai biorivita-lizzanti: a base di proteine, vitamine e acido ialuronico diluito, sono trattamenti

per stimolare la cute, contrastandone il processo di invecchiamento. Infine il la-ser, tanti per ciascun tipo di patologia; il più richiesto è il Fraxel, che agisce sulle piccole rughe, sulle macchie e sulle ci-catrici di acne, stimolando la cute di cui migliora la tessitura”.

Chirurgia del viso: esiste un’età giusta?“Non esiste un’età giusta; piuttosto, an-drebbero fatti dei trattamenti preventi-vi dai trent’anni in poi, a seconda delle esigenze, fermo restando che la regola numero uno resta il corretto stile di vita cui richiamavo prima. Oggi a un lifting del viso, intervento molto invasivo, ci si sottopone molto meno rispetto al passa-to: sostanze come l’acido ialuronico aiu-tano a mantenere la pelle elasticizzata, efficace per correggere le rughe ed altri inestetismi tipici dell’invecchiamento. Gli interventi più richiesti sono, dopo i 40/50 anni, di blefaroplastica, chirurgia este-tica della zona occhi che ringiovanisce non solo lo sguardo ma tutto il viso”.

Pelle sana in corpore sanoalimentazione corretta, fumo e alcolici banditi. come mantenere una buona cute, contrastandone il processo di invecchiamento. Parla il dottor Gino Mattutini: uno spaccato sui trattamenti legati all’utilizzo di filler per correggere gli inestetismi del viso

a cura della Redazione

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Quali sono le modalità più idonee per ringiovanire il volto senza stravolgerne l’aspetto?“Gli esempi televisivi e cinematografici sono decisamente passati di moda. Oggi, con terapie completamente riassorbibi-li, si può addolcire il viso, rincorrere la ruga, tirare l’occhio, alzare lo zigomo, pronunciare le labbra che con gli anni si assottigliano. sono cose minime: si può fermare il tempo che scorre in maniera del tutto naturale e lavorando, quindi, per la naturalezza del volto, perché torni ad avere un aspetto fresco, disteso. l’im-portante è che il paziente si affidi a per-sone specializzate, con esperienza. così com’è importante il tipo di materiale che viene iniettato: bisogna usare solo quel-lo riassorbibile e di ditte internazionali, americane o francesi. Riguardo al botu-lino, sono solamente due o tre le ditte cui è consigliabile rivolgersi”.

Ricordiamo adesso le regole per ab-bronzarsi in sicurezza.

“Non esporsi al sole nelle ore più calde, affrontare l’esposizione con protezioni anche molto alte, facendo particolare attenzione agli occhi e alle labbra. si possono assumere sostanze che stimo-lano la melanina un mese prima della stagione estiva e durante il primo mese di mare. Evitare l’uso di lampade durante l’inverno, per lasciare riposare la pelle. anche perché le vacanze al sole durante l’anno adesso sono sicuramente più fre-quenti”.

Quali sono i rischi legati all’esposizione solare?“va innanzitutto detto che molti sono i benefici di un giusto approccio: il sole fa bene alla psiche, alle ossa, all’umo-re, alla crescita. Però, bisogna approc-ciarsi correttamente: parlano chiaro le macchie sulla pelle o quell’avvizzimento cutaneo effetto-prugna. senza conside-rare il rischio di carcinomi basocellulari o spinocellulari, fino ad arrivare al melo-ma, dalle conseguenze ben gravi. Nelle

Marche, in rapporto alla popolazione, la frequenza di melanomi e tumori cutanei è molto alta: nei nostri trascorsi anche recenti, una regione, questa, di contadini e pescatori, tuttavia la pelle delle perso-ne è di fototipo abbastanza chiaro”.

Quali sono le patologie di cui principal-mente si occupa la medicina estetica?“se annoveriamo tra le patologie delle psicosi suscettibili di conseguenze serie e che possono insorgere dall’inaccettarsi o dal non sentirsi accettati, allora diven-tano importanti le macchie cutanee, le cicatrici che deturpano il viso, così come quella ruga che non si sopporta, perché sintomatica dell’invecchiamento e che facilmente si può togliere con il laser”.

meDicina estetica: la salute come espressione Del benesserelaureato in Medicina e chirurgia all’università di bologna, specializzato in Dermatologia e venereologia all’università di ancona, Gino Mattutini ha approfondito la sua competenza nel campo della dermatologia estetica e della chirurgia plastica facciale all’università francese di Nancy e con la consolidata collaborazione con diversi centri ambulatoriali e cliniche marchigiane. È responsabile del servizio di Dermatologia e chirurgia dermatologica alla “casa di cura villa dei Pini” di civitanova Marche. Per oltre dieci anni è stato responsabile regionale Isplad (International – Italian society of Plastic – Regenerative and Oncologic Dermatology).

90

speciaLe: benessere

In che rapporto sono benessere e bellezza?“la bellezza di per sé non è portatrice

di benessere. belle e depresse: quante persone così tutti noi conosciamo. la vera salute è espressione del benesse-re psico-fisico, è uno stato che coinvol-ge tutti gli aspetti dell’essere umano e caratterizza la qualità della vita di ogni singola persona, ricomprendendone la sfera emotiva e psicologica. Da questo punto di vista non va minimizzato il disa-gio che un inestetismo o un difetto fisico non accettato può causare, soprattutto considerata la sempre maggiore atten-zione in generale prestata al proprio aspetto fisico: come ci si cura, come ci si veste, qual è l’immagine che bisogna restituire di sé, quali le aspettative degli altri in un determinato contesto. chi ha

difetti o presunti tali avverte disagio e il disagio può diventare stato di malessere. Ecco dunque compromesso quel rappor-to che investe il senso di sé di cui dicevo all’inizio e in cui tanta parte ha la dimen-sione psicologica”.

Quale punto di equilibrio bisogna rag-giungere?“Questo è molto individuale. Personalità forti, strutturate, tendono a non prestare troppa attenzione al proprio difetto fisi-co, però è anche vero che la situazione lavorativa e sociale in cui agiscono può determinare un diverso atteggiamento. Pensiamo al mondo dello spettacolo, a chi è tutti i giorni sotto i riflettori o in ogni caso esposto al pubblico: pubblico spesso esigente, condizionato dai cliché della moda, da canoni estetici impronta-

ti a prestanza, efficienza e giovanilismo, amplificati dai modelli che vengono dai media. la percentuale di persone che si disinteressano del proprio aspetto fisi-co va diminuendo sempre più: avere un aspetto giovane, gradevole, sentirsi più accettati significa per molti vivere meglio e quando il difetto è molto pronunciato, quando non c’è pericolosità a sottopor-si ad un intervento, occuparsi di estetica non è sintomatico di stupidità, al contra-rio. Fermo restando che il chirurgo deve far desistere il paziente quando è eviden-te che il disagio è di stampo psichico: ci sono persone con patologie nervose che non si vedono bene nonostante il loro aspetto sia accettabilissimo. Il chirurgo estetico interviene quando il problema è importante, eclatante: non in questi casi, perché non ve n’è alcun bisogno”.

Benessere fa rima con bellezza? la salute come espressione di un equilibrio psico-fisico: “uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell’essere umano e caratterizza la qualità della vita di ogni singola persona”. Delicato il rapporto che investe il senso di sé e in cui parte di rilievo ha la dimensione psicologica. “Da questo punto di vista non va minimizzato il disagio che un inestetismo o un difetto fisico non accettato può causare”. la parola al dottor aldo cellini, chirurgo estetico: quando intervenire è opportuno e quando è sconsigliato

a cura della Redazione

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i tanti aspetti Della chirurgia estetica laurea in Medicina e chirurgia conseguita nel 1978 all’università di chieti, specializzazione in chirurgia generale nell’82, aldo cellini ha lavorato negli anni ’84 e ’85 a Marsiglia, presso la clinica di chirurgia estetica e cardiovascolare “clinique Résidence du Parc”. attualmente lavora alle asl di Jesi e di senigallia in qualità di incaricato di chirurgia dermatologica; svolge la libera professione presso cliniche di Pesaro, Riccione e bologna.

In quali altri casi la chirurgia estetica è sconsigliata?“Quando il paziente presenta patologie gravi, che rendono rischioso l’intervento. Patologie cardiovascolari, tumori; non si interviene quando il fisico è debilitato”.

Quali sono, invece, le patologie di cui si occupa la chirurgia estetica?“le neoplasie del volto e del corpo; il chi-rurgo estetico interviene anche in casi di malformazioni neonatali o in seguito a traumi causati da incidenti”.

Quali sono gli interventi più richiesti per migliorare il proprio aspetto fisico?“la mastoplastica additiva è uno degli interventi chirurgici estetici più richie-sti e diffusi: consiste nell’aumento o nel ripristino di volume di seno. al secondo

posto c’è l’addominoplastica; seguono, nell’ordine, la liposuzione e la blefaro-plastica”.

Gli uomini si rivolgono alla chirurgia estetica?“sì, nel 10 per cento dei casi; l’addomi-noplastica è tra gli interventi più diffusi tra gli uomini, per togliere pelle e grasso in eccesso in quello che è tra i punti più dolenti dell’estetica maschile. Parlo del-la fastidiosa ‘pancetta’: si interviene in caso di rilassamento dei tessuti, quan-do non è possibile correggere questo tipo di inestetismo con un naturale di-magrimento o attraverso la liposuzione. anche la blefaroplastica è richiesta: un intervento dal fastidio praticamente nul-lo, che ringiovanisce non solo lo sguardo ma tutto il viso eliminando la pelle in ec-

cesso sulle palpebre inferiori e superio-ri, con l’effetto di dimostrare molti anni di meno grazie ad una nuova freschezza del volto. Recuperare un rapporto armo-nico tra corpo e viso è importante quan-do la contraddizione tra il primo, ancora tonico e prestante per l’attività fisica cui magari ci si sottopone, e il secondo è palese: un viso decrepito su un corpo da giovane, per intenderci. Nel novero degli interventi più diffusi tra gli uomini vi è, inoltre, il trapianto di capelli”.

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DENOMINAZIONE DESCRIZIONE LUOGO DATA INFO

Amici di Brugsalute, tecnologia medicinale,

odontoiatriaRimini Fiera

FINO al

25/06/2013 www.amicidibrugg.it

Sana XXv salone internazionale del biologico e

del naturalebologna Fiera

07/09/2013

10/09/2013www.sana.it

Fragranze

Il salone-evento internazionale,

osservatorio d’eccezione sul mondo della

cultura olfattiva

Firenze13/09/2013

15/09/2013www.pittimmagineuomo.com

Beauty and Fitness Show Fiera dedicata alla bellezza e al fitnesscatania – centro

fieristico le ciminiere

28/09/2013

30/09/2013www.fieraesteticacatania.com

Nuce Internationalsalone internazionale della nutraceutica

e cosmeceuticaFiera Milano

24/09/2013

26/09/2013 www.nuce.pro

Expodental MilanoEvento di promozione dell’estetica

dentale Fiera Milano city

17/10 /2013

19/10/2013 www.expodental.it

Weekend Donna Network italiano dedicato alla donna

e alle sue passioni Fiera Milano

01/11/2013

03/11/2013www.weekendonna.it

Florence tatoo convention Evento dedicato al mondo dei tatuaggiFirenze,

Fortezza da basso

08/11/2013

10/11/2013www.florencetattooconvention.com

Aestetica beauty and wellness exhibition Fiere di Parma09/11/2013

11/11/2013www.aestetica.it

Fiere ed eventi in ItaliaFiere ed eventi in Italia

speciaLe: benessere

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Fiere ed eventi in ItaliaFiere ed eventi in ItaliaDENOMINAZIONE DESCRIZIONE LUOGO DATA INFO

Hair and beauty Fiera internazionale delle

acconciature e della cosmesi

Messe Frankfurt

Germania

09/06/2013

10/06/2013

http://hair-beauty.messe-frankfurt.com

Make up in Parislaboratorio che unisce i truccatori,

tecnici e Tastemakers quimettent caroussei de louvre - Paris

20/06/2013

21/06/2013www.makeup-in-paris.com

Imats VancouverPunto di incontro per i truccatori

professionali a livello internazionale

vancouver Trade and

convention centre - canada

27/07/2013

28/07/2013www.imats.net/vancouver

Sydney International Spa & Beauty Expo

Tutte le novità del settore

dell’estetica e della bellezza

sydney convention & Exhibition

centre

25/08/2013

26/08//2013

www.international-beautyexpo.com.au

Health & Fitness Business Conference & Expo

Mostra e convegno sulla salute e la

Physical Fitness

Mandalay bay convention

center – las vegas, Nevada

18/09/2013

19/09/2013www.healthandfitnessbiz.com

Olympia Beauty Show bellezza ed estetica Olympia Exhibition centre 22/09/2013

23/09/2013www.olympiabeauty.co.uk

Salon Zen Fiera dello Zen Espace champerret – Paris

Francia

03/10 /2013

07/10 /2013 www.salon-zen.fr

Miof X Moscow International Fitness and

Wellness Festival

Iec “crocus-Expo” – Mosca,

Russia

11 /10 /2013

15/10 /2013www.mioff.ru

Hair BeautyFiera internazionale della salute e

del benessere dei capelli

Riocentro Rio de Janeiro -

brasile

23/11/2013

25/11/2013 www.hairbeautyexpo.com.br

Fiere ed eventi nel MondoFiere ed eventi nel Mondo

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speciaLe: benessere

Attività fisica, buona alimentazione, cura della mente: sono gli aspet-ti alla base del nuovo concetto di

wellness. Focus di approfondimento su una sana ed equilibrata alimentazione, sportiva e non, nell’edizione 2014 di “Ri-miniWellness”, alla sezione “Wellness Food”, una delle sei anime della ben nota manifestazione, che in un unico evento riunisce i ‘pianeti’ delle energie del cor-po, con sguardo attento alle nuove tec-nologie. Macchinari e attività fitness, sa-lute ed estetica, wellness e sport, nuove mode. Quattro giorni di non stop e diver-timento, numeri da record ha registrato l’appena archiviata 8a edizione della ker-messe (244.532 visitatori pari a un +7 per cento sul 2012, stranieri in crescita del 15 per cento provenienti da 68 Paesi, for-midabile presenza sui media con 158 mi-lioni di contatti, per il 28 per cento esteri) di Rimini Fiera. l’accento del presidente lorenzo cagnoni sulla risonanza inter-nazionale di uno straordinario show, che

associa business a numeri da prodotto turistico d’eccellenza: “Qui le imprese incontrano la domanda qualificata; qui i visitatori conoscono l’offerta globale e di ultima generazione all’insegna dello star bene. In forte crescita e molto sod-disfacente la partecipazione estera, a cui puntiamo da alcuni anni con progetti ed investimenti mirati”. Quattrocento tra espositori e partner, 600 presenter da tutto il mondo, più di 1.500 ore di lezioni, 46 palchi, 70 conve-gni e incontri studio. Grandi ospiti hanno percorso gli ampi spazi di Rimini Fiera, con molti volti noti del mondo dello spet-tacolo e dello sport. luogo in cui nasco-no nuovi trend, a “RiminiWellness ampia è stata l’offerta delle attrezzature e dei macchinari per palestre, centri sportivi, hotel e privati, dal design accattivante e dalle caratteristiche tecnologiche e inte-rattive, presentate dalle più importanti aziende del settore, che hanno proposto al pubblico le novità dell’allenamento

in palestra e dell’home fitness. Fitness che conquista, anch’esso, la rete, con programmi e applicazioni studiati dal-le aziende sportive per integrarsi con smartphone e computer e allargare le frontiere dell’allenamento e del benes-sere. Moltissime le novità del training da tutto il mondo: tra queste, Piloxing e il bokwa da los angeles, la Zumba sentao dalle americhe latine. Novità proposte da ogni dove anche per il benessere. Dalla tradizione dei Mari del sud e del Pacifico, per la prima volta in Italia il massaggio Maori, il massaggio Hawaiano lomi lomi, la danza Poline-siana Hori Tahiti e la danza Hula Hawa-iana. E proprio rivolti ai mercati esteri sono stati annunciati alcuni importanti pro-getti per “RiminiWellness” 2014: a co-minciare dalla prossima edizione verrà proposto di anno in anno un paese part-ner della kermesse; il 2014 sarà la volta del brasile.

Wellness ultima generazioneNumeri da record ha riconsegnato l’8a edizione della kermesse dedicata a benessere, fitness e sport di Rimini Fiera. Internazionalità su tutti i fronti, la risonanza di uno straordinario show, all’insegna dello star bene. Il nuovo progetto “Wellness Food” per il 2014

di I. antognozzi

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96

97

turismo

Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci,

è difficile fermarsi. È come essere alcolizzatiGore Vidal, scrittore e

drammaturgo statunitense

(da “La statua di sale”)

FocusCoordinamento

del Focus a cura di Maurizio Tosoroni,

responsabile Marketing del

consorzio Grotte di Frasassi

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Focus: turismo

Insieme si vince. soprattutto quando si tratta di coniugare le Marche in blu della costa con quelle arancioni degli incante-

voli borghi, i piaceri della tavola con l’arte preziosa di un museo diffuso, il genius loci con la spiritualità e la natura. una regione plurale declinata al singolare dell’offer-ta turistica, chiamata a parlare una lingua sola: quella della rete per fondere gli sforzi e presentarsi fuori dai confini in modo unita-rio. Tour operator, strutture di accoglienza, istituzioni culturali: tante voci per un assolo finalizzato alla promozione del nostro ter-ritorio, che è “distillato d’Italia” (Piovene) e come l’Italia chiamato a fare del turismo la chiave di volta di una nuova economia. Quel-la che sa valorizzare e mettere a frutto il proprio inestimabile patrimonio: ambiente, cultura, arte e capacità dei giovani. Grazie alla sua elevata capacità di produrre cre-scita e occupazione, parliamo infatti di un settore in grado di diventare elemento trai-nante del rilancio dell’economia, importante per l’offerta di opportunità lavorative per le nuove generazioni. Dunque il ruolo di pri-mo piano della formazione, considerato che quello del turismo è comparto compren-dente un insieme molto variegato di attivi-tà e che coinvolge soggetti ed operatori sia

pubblici che privati. Prospettive e proposte in un excursus di am-pio respiro, passando in rassegna le eccel-lenze che la regione vanta. Nelle Grotte di Frasassi, il complesso carsico più importan-te d’Europa, una punta di diamante: ce ne parla il presidente dell’omonimo consorzio, il generale Filiberto cecchi, mentre protago-nista della cover è il governatore delle Mar-che Gian Mario spacca, che deciso impulso ha dato ad una nuova politica del turismo, facendone, in abbinamento con la cultura, uno dei punti forti del suo programma. Molti i temi sviluppati, dalle sfide per traghetta-re le imprese del settore verso nuovi mer-cati all’ottica di forte sinergismo pubblico-privato secondo cui si sta sviluppando la strategia regionale. In questa direzione gli obiettivi del consorzio Marche Maraviglia, nato nelle scorse settimane, per contribui-re a qualificare e promuovere la nostra terra come “destinazione turistica diffusamen-te riconoscibile, attrattiva, competitiva sul mercato nazionale, europeo e internaziona-le”. una finestra aperta al mondo saranno intanto, per il territorio, nel mese di giugno, due avvenimenti sportivi di gran richiamo: il “Marche Endurance lifestyle” e l’ORc World championship.

Turismo: fronte comune per vincere all’estero

99

main sponsor major partner

49a Stagione Lirica 19 Luglio - 10 Agosto

DANZA ALL’OPERAun progetto di Civitanova Danza

e Macerata Opera Festival

100

Focus: turismo

Dottor Guidi, perché è importante destagionalizzare l’offerta turi-stica regionale?

“le rispondo rispolverando un principio classico dell’economia: lavorare per un più lungo periodo dell’anno consente di aumentare i ricavi e migliorare il ritorno sugli investimenti. con uno stesso inve-stimento si produce più fatturato, quindi più reddito e un più alto finanziamento per stimolare lo sviluppo”.

Questo principio può essere calato nel settore turistico locale?“sulla destagionalizzazione dell’attività turistica marchigiana risiede una risorsa di alto potenziale. Occorre peraltro che la capacità produttiva, estremamente frazionata, si organizzi e promuova pro-dotti che siano in grado di attrarre nel territorio un incoming selezionato e pro-veniente da segmenti di mercato partico-

lari, per età dei visitatori, per motivazio-ni, per aree geografiche di provenienza. E’ però necessario creare degli itinerari che sappiano soddisfare i diversi tipi di consumatori, ed offrire, oltre alle per-manenze stabili, delle combinazioni di intrattenimento vivaci, stimolanti e che lascino emozioni vive”.

Il territorio può essere attraente anche nei mesi freddi?“Fare il turista nelle Marche nei mesi di settembre, ottobre, talvolta novembre e nella stagione primaverile è bellissimo”.

Lei ha accennato alla necessità per il settore, attualmente frazionato, di or-ganizzarsi. Cosa significa?“significa che l’offerta deve organizzarsi in rete, in politiche turistiche e territoria-li capaci di individuare nella regione, in Italia e nel mondo le variegate tipologie

di domanda e organizzare, in funzione di ciò, un’offerta ricettiva viva e sugge-stiva. si dovrà sviluppare più marketing di rete, creare collegamenti anche con altre regioni, e puntare su tutto il setto-re dei servizi, chiamato ad implementa-re questa funzione e favorire lo sviluppo dell’incoming”.

Qual è il ruolo degli enti locali?“Ritengo che le istituzioni nel loro in-sieme si debbano fare carico di attivare i processi di rete e di contribuire al so-stentamento dei manager di rete. Tale strategia non potrà comunque prescin-dere da un adeguato sviluppo infrastrut-turale. In linea generale, tornando al tema della destagionalizzazione, penso si debba seguire l’esempio di quei Paesi che in passato hanno adottato e perse-guito politiche di sviluppo turistico basa-te su tale fenomeno”.

“Turismo durante tutto l’anno per accelerare la crescita”Per Flavio Guidi (Gruppo sida) bisogna l’esempio di quei Paesi, come Olanda ed Irlanda, che hanno contrastato le debolezze dei propri sistemi economici puntando fortemente sulla destagionalizzazione dell’offerta. E così facendo hanno dato un forte impulso anche sul fronte occupazionale

di F. lo savio

101

Ad esempio?“Guardiamo a quanto hanno saputo fare in Olanda. Parliamo di un Paese che vent’anni fa superò la crisi occupaziona-le valorizzando il turismo durante tutto l’anno: nacquero così numerose aziende che, supportate da strutture di servizi di marketing e di comunicazione, si sono occupate di sviluppare la comunicazione, appunto, collegando prodotto, produzio-ne e consumatore. un bell’esempio ci è dato anche dall’Irlanda, che ha dedicato particolare attenzione al turismo, anche destagionalizzato”.

Perché parla di “tipologie di domanda”?“la società è composta da individui che nutrono gusti, sentimenti e curiosità tra loro molto differenti. basti pensare ai fattori che spingono un giovane o un anziano a visitare una località: le aspet-tative turistiche sono spesso differenti.

Ma comportamenti diversi si riscontra-no anche tra le popolazioni del Nord e quelle del Meridione. così come i gusti di inglesi, olandesi, russi e belgi non sono uguali e altrettanto dicasi di quelli di te-deschi, francesi, spagnoli, americani. In altre parole: esiste un ‘turismo’ per ogni tipologia di consumatore, per età, per fa-scia di reddito, per genere, ecc.”.

Parliamo delle Marche e della loro ca-pacità di soddisfare esigenze tra loro molto differenti.“la nostra regione è ricca di fattori forte-mente attrattivi: il clima, il mare, le col-line, la montagna, le opere d’arte, la cu-cina, i teatri, le chiese, i borghi, i castelli, le tipicità, il folclore e i paesaggi offrono un’immagine al visitatore, se opportuna-mente guidato, di forte suggestione ed emozione. Il tutto stimolando bellissimi ricordi”.

“Occorre che la capacità produttiva,

estremamente frazionata, si organizzi

e promuova prodotti che siano in grado di

attrarre nel territorio un incoming selezionato e

proveniente da segmenti di mercato particolari,

per età dei visitatori, per motivazioni, per aree geografiche di

provenienza”

amsterdam: Dettaglio di un canale con case tradizionali

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Focus: turismo

A questo si associa il grande incre-mento in due anni (pari al 30 per cento) degli iscritti alle Facoltà di

agraria (dati confagricoltura). Tale dato ha interessato anche i tre corsi di laurea triennale attivi presso l’università Poli-tecnica delle Marche, pari in media per l’ultimo anno accademico al 9 per cento ma con un aumento che ha raggiunto il 30 per cento per il corso di laurea trien-nale in scienze e Tecnologie agrarie, il corso che ha la finalità di creare figure professionali con elevata propensione a svolgere attività professionali nella ge-stione, organizzazione, progettazione e pianificazione delle produzioni e dei pro-dotti agricoli, dell’ambiente e del terri-torio.Questi numeri presso le Facoltà di agra-ria non si vedevano da circa trent’anni e corrispondono anche al registrarsi di una tendenza al ritorno ai campi. Prima

l’agricoltura era considerata un settore dal quale fuggire; oggi invece rappresen-ta un’opportunità di lavoro per molti gio-vani che riescono ad “inventarsi” nuove professioni di qualità, anche remunera-tive. Infatti, se nel 2010 l’incidenza degli occupati in agricoltura (dati Istat) sul nu-mero complessivo degli occupati in Ita-lia era sceso al 3,7 per cento, in questi ultimi anni - a fronte della difficile crisi del settore artigianale ed industriale – si avverte una tenuta e in molti casi una crescita del settore agricolo.E’ chiaro che dobbiamo fare i conti con la crisi, ma vanno incoraggiate la rior-ganizzazione aziendale - possibilmente aumentandone le dimensioni (siamo an-cora molto lontani dalla media europea) - e la valorizzazione delle produzioni cer-tificate con marchi di qualità, che a fine 2011 già identificavano 239 specialità agroalimentari italiane.

Il processo di valorizzazione dei prodotti di qualità è legato alla capacità delle im-prese di internazionalizzarsi: questa è la reale sfida del futuro delle nostre azien-de. Già molte realtà del settore l’hanno compreso (nel 2012 l’export è aumentato su base annua del 5,4 per cento): il ri-schio è di essere completamente sopraf-fatti da flussi di prodotti che invadono i nostri mercati a prezzi ridotti. In questa sfida ci aiuta l’ “essere italiani”: già que-sto è un marchio che ci fa riconoscere, ma non basta. con i nostri percorsi formativi cerchiamo di sensibilizzare i giovani laureati all’in-ternazionalizzazione, promuovendo in primo luogo la conoscenza almeno della lingua inglese, la mobilità all’estero me-diante vari programmi (il più importante dei quali rimane l’Erasmus) e fornendo tutti gli strumenti necessari per saper affrontare le normative europee ed inter-

La multifunzionalità dell’agricoltura dà una mano al turismoIl settore sta vivendo un’importante evoluzione e il primo dato a dimostrarlo è l’aumento in un anno del 9 per cento di titolari di aziende agricole con diploma universitario e del 24 per cento di quelli laureati in altre materie

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Bruno Mezzetti Direttore del Dipartimento di agraria dell’università Politecnica delle Marche

nazionali che interessano la produzione, la certificazione e la commercializzazio-ne dei prodotti. l’altro elemento importante della nuova era dell’agricoltura è la riscoperta della sua multifunzionalità, che abbraccia non soltanto la produzione ma anche il valore sociale, culturale, ricreativo e di genere che l’agricoltura offre alla nostra socie-tà. Il continuo crescere degli afflussi negli agriturismi è forse l’esempio principa-le della multifunzionalità offerta dalle aziende agricole, prevalentemente spe-cializzate per l’offerta di ristorazione e alloggio, coadiuvate spesso anche da of-ferte particolari come l’ippica o i percorsi naturalistici. l’aumento del numero di fattorie didattiche, in alcuni casi anche con funzione di asilo, estende il ruolo dell’agricoltura a quello dell’educazione e formazione dei nostri bambini ad un

contatto con la natura e l’ambiente, in molti casi perso e difficile da recuperare. Non ultimo è il ruolo che le cooperative agricole assumono nella terapia e nel re-cupero del disagio sociale. Questo aspet-to è forse ancora non troppo considerato anche se progetti locali, da tempo, hanno dimostrato come il mondo agricolo sia una soluzione quasi unica per il recupe-ro e il reinserimento nel mondo del lavo-ro di persone che, per vari motivi, hanno vissuto un disagio sociale. Quest’ambito andrebbe ulteriormente potenziato con lo sviluppo di nuovi progetti integrati con programmi di tipo socio-sanitario.Questa multifunzionalità produce anche il risultato, di non poco rilievo, di favori-re un ampio inserimento femminile nel mondo del lavoro. Tendenza che corri-sponde anche con il notevole aumento di frequenza femminile ai corsi di laurea in agraria.

Nell’opinione pubblica e negli operatori deve crescere la consapevolezza che l’ “agraria” non si identifica più semplice-mente con una società contadina, che comunque ha rappresentato le radici della nostra società e della nostra cul-tura, ma con una realtà capace di offrire nuove opportunità di crescita per il Pae-se ora che ne ha tanto bisogno.

104

Focus: turismo

Assessore, i dati nazionali non sono confortanti: in termini di numero di turisti stranieri la Francia è net-

tamente in vantaggio rispetto all’Italia. Eppure non abbiamo nulla da invidiare ai transalpini …“I dati che lei cita li conosco bene … e mi danno un certo fastidio. Per questo riten-go che in linea generale l’Italia dovrebbe credere di più nel turismo: è un compar-to che a livello Paese – paradossalmente – potrebbe essere anche la nostra unica fonte di sostentamento. le opportunità ci sono tutte: dalle alpi alle coste mediter-ranee, la Penisola è idonea a soddisfare praticamente tutte le tipologie di gusti: montagna, mare, città d’arte, paesaggi collinari. Direi che ogni provincia ha delle peculiarità da mettere in vetrina”.

E quelle di Pesaro Urbino?“l’elenco è veramente accattivante. stia-mo parlando di una provincia in cui i quat-tro comuni costieri hanno ricevuto tutti la bandiera blu, e che può vantare nel pro-prio territorio città come urbino (culla del Rinascimento assieme a Firenze, decreta-ta dall’unesco patrimonio dell’umanità e candidata a capitale Europea della cultu-

ra 2019 ), Fano, città romana, nonché Pe-saro, che ospita il Rossini Opera Festival. Per non parlare delle nostre colline in-cantevoli - che ospitano diversi borghi che hanno ottenuto la bandiera arancione, stupende rocche e castelli -, tre parchi ed altrettante stazioni sciistiche (catria, car-pegna e Nerone, nda) dalle quali si am-mira la costa. un discorso a parte merita sicuramente il fattore enogastronomico, che incide moltissimo sulla nostra capa-cità di attrarre turisti da altre regioni d’Ita-lia e anche dall’estero. a questo proposito non possiamo non accennare all’econo-mia che sul territorio sta continuamente crescendo attorno al tartufo; è anche alla luce di tali ottimi risultati che stiamo por-tando avanti un nuovo progetto: la strada del tartufo, oltre alla strada della birra”.

Prima ha detto che a livello nazionale do-vremmo puntare maggiormente sul turi-smo. Cosa si aspetta dal nuovo Governo?“Mi aspetto maggiori investimenti de-stinati al settore. E’ tardi, perché questo cambio di rotta nella strategia economica nazionale avremmo dovuto intraprenderlo parecchi anni fa … Ma oggi non possiamo più tergiversare”.

“Auspico tavoli di coordinamento a livello provinciale”Renato claudio Minardi, assessore al Turismo della Provincia di Pesaro urbino, ci illustra la sua strategia di promozione del territorio

di P.Duranti

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Dal punto di vista operativo, cosa pro-pone?“Innanzitutto, l’istituzione di un vero e proprio Ministero del Turismo, con un’a-deguata disponibilità finanziaria. Mi ren-do conto che viviamo in un periodo carat-terizzato da una fortissima contrazione di risorse, anche a livello pubblico, ma le istituzioni devono avere la capacità di in-centivare i settori più promettenti, facen-do scelte ben precise. In secondo luogo, si dovrebbe valorizzare il ruolo dell’Enit nel mondo”.

Perché l’industria turistica nazionale è promettente?“basterebbe un motivo, di per sé sempli-cissimo: non è delocalizzabile”.

A livello territoriale come sono i rap-porti con la Regione sul fronte della strategia di promozione turistica?“la Provincia di Pesaro urbino sta lavo-rando a fianco della Regione. Detto que-sto, noi riteniamo che ogni località – da noi identificabile con il territorio della provincia – possa avere interessi pecu-liari, capaci di intercettare determinati gusti. Questo territorio, tanto per fare un

esempio, è particolarmente apprezzato dal turista olandese. Ma stiamo lavoran-do moltissimo anche con i russi, vista la vicinanza con lo scalo di Rimini, tradizio-nalmente attivo con quelle destinazioni. Ne consegue che i progetti di accoglien-za e di promozione turistica, per essere efficaci dovrebbero essere coordinati a livello provinciale”.

In che modo?“Mettendo assieme associazioni di cate-goria, università, camere di commercio, amministrazioni locali. In altre parole, tavoli di coordinamento a livello pro-vinciale, affiancati dalla Regione. a mio avviso questa sarebbe la formula ideale che segue la chiusura – avvenuta alcuni mesi fa - dei sistemi turistici”.Da più parti si segnala l’esigenza di in-centivare finanziariamente gli operatori del settore ad investire di più.“a questo proposito riprendo un po’ quan-to detto prima: a livello nazionale occor-re dare una spinta incisiva destinando ri-sorse sia alla promozione territoriale, sia al miglioramento delle strutture ricettive e alla realizzazione di nuove costruzioni. Teniamo presente, infatti, che non poche

strutture furono realizzate alcune anni fa pensando alle necessità del turista degli anni sessanta e settanta. Oggi il clien-te chiede un livello maggiore di comfort. Poi bisogna assolutamente potenziare le infrastrutture della rete: anche sotto questo profilo gli albergatori locali do-vrebbero essere aiutati ad essere più competitivi”.

“A livello nazionale occorre dare una spinta incisiva destinando risorse sia alla promozione territoriale, sia al miglioramento delle strutture ricettive e alla realizzazione di nuove costruzioni”

la Palla di Pomodoro, un monumento simbolo di Pesaro

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Focus: turismo

Ancona città dalla vocazione turistica, eppure sembra ancora difficile attrarre l’attenzione dei passeggeri in transito

per il porto. Perché, dal suo angolo di visuale?“se di vocazione si può parlare per la città, per bellezza e posizione geografica, altrettanto non si può dire per i suoi abitanti. Due fronti sul mare, uno a nord e uno a sud, un passato che risale addirittura all’età del bronzo, ben prima dei celebrati 2.400 anni. le chance per gioca-re la carta del turismo ci sono tutte, ed hanno l’evidenza di un patrimonio naturale, storico e architettonico dai tratti ineguagliabili. Eppure gli anconetani mostrano, a riguardo, una sor-ta di freno: sono italiani che hanno contribuito a ricostruire il Paese nella sua versione indu-striale, hanno anima indubbiamente più incline all’impresa e al commercio che non al turismo. Retaggi storici, di carattere generale ma an-che peculiari, che sono alla base di una cultu-ra locale. Dire di un atteggiamento schivo non è ricorrere ad un luogo comune: un congenita ritrosia che dovrebbe trasformarsi nel suo con-trario, assumendo gli orizzonti del mare”.

Vale a dire?“apertura, spirito di accoglienza, piacere dell’o-

spitalità. Racconto un episodio, che è sintoma-tico. Qualche tempo fa vennero degli americani nella mia agenzia di viaggi: chiedevano infor-mazioni per il centro città, e io dissi che il cen-tro si trovava a qualche chilometro, indicando loro la strada per senigallia. vivace, ridente: senigallia cittadina ospitale, appunto. al loro ritorno gli americani tornarono appositamente in agenzia per farmi omaggio di un cadeau: ave-vano gradito il consiglio”.

E’ l’indicazione di un modello?“E’ l’esortazione a un salto di qualità per una scelta ormai obbligata. Il turismo italiano ne-gli anni settanta era il numero uno al mondo e oggi siamo al 25° posto. Per tornare a scalare le posizioni bisogna certo valorizzare quello che abbiamo, ma con lo scatto dell’inventiva. comu-nicando all’esterno un’immagine dai tratti for-temente distintivi, accattivante e, soprattutto, univoca. le Marche sono una città-regione di un milione e 400mila abitanti: un territorio che va promosso nella sua interezza, dando voce unica ai tanti pluralismi in cui si declina la sua bellezza. urbino è famosa nel mondo perché è la prima cittadella del pensiero inventata dall’u-manità, vedendo insieme letterati, poeti, artisti,

Turismo agli orizzonti del mareIntervista con Giovanni Mauro, titolare dell’omonima agenzia marittima e della Mauro Tour: sguardo su ancona e sul territorio dall’osservatorio di una realtà storica

di s. coricelli

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matematici: lo sentii spiegare da un te-desco ad un americano durante un viag-gio aereo verso shanghai. l’architettura militare marchigiana è ai livelli di quel-la fiorentina. senza parlare delle nostre ricchezze artistiche e architettoniche: una guida italo-americana cui affidai una volta un gruppo di stranieri si mera-vigliava per la straordinaria collezione di chiese romaniche che il nostro territorio annovera. Non siamo Rimini: abbiamo potenzialità straordinarie per collocar-ci al top delle vacanze in cui è possibile vivere un’esperienza irripetibile. ‘This is not a country, this is a garden’, quante volte me me lo sono sentito dire. Tan-ti ‘turismi’, dunque: da allacciare nelle maglie di una stessa rete”.

Proprio in questa direzione va la poli-tica regionale di promozione turistica, sensibilizzando circa l’opportunità di un sinergismo pubblico-privato.“ben vengano forme di collaborazione e di aggregazione, superando campani-lismi e atavici individualismi. anche con sguardo rivolto ai paesi transfrontalieri:

l’adriatico è mare che unisce, non è ele-mento di separazione, linea di confine. un ponte per le idee, costruendo con gli scambi la pace. ancona ha storia antica di relazioni con i popoli dell’altra sponda: la città oggi è chiamata a recuperare questa sua vo-cazione, giocando un ruolo forte nella geografia disegnata dalla nuova Europa e dal suo fianco sud. un ruolo dalle evi-denti ricadute sul piano culturale ed eco-nomico. Il porto dorico è di preminente interesse nazionale: massimo fulgore ai tempi di Traiano come scalo militare, poi storico crocevia di relazioni commerciali, dai retaggi addirittura plurisecolari ri-guardo alle linee di comunicazione con la Grecia. Il futuro di ancona è sul palco-scenico del mare”.

E dal mare arrivano i crocieristi: quale contributo hanno dato all’afflusso turi-stico nel capoluogo?“crocieristi in transito ad ancona sono decina di migliaia. un afflusso più con-sistente potrebbe registrarsi con l’arrivo delle grandi navi da crociera, interdette

al porto dorico perché piccolo, e tale de-stinato a rimanere se non si provvederà a dargli respiro con un’imponente ope-razione di interramento a mare. altro discorso per quanto riguarda l’attrattiva che ancona può esercitare; le potenziali-tà sono grandi, già dal fronte mare: quale altra città può vantare un affaccio con la Mole vanvitelliana, da un lato, dall’altro l’arco di Traiano. Parliamo di gioielli, da incastonare in itinerari di visita artisto-architettonici al-largati al territorio: tour originali, perché originali si presentano le Marche agli occhi di chi le scopre. I teatri sono un nostro punto di forza: pensiamo allora a matinée, a proposte che stuzzichino chi ha il piacere della cultura anche in va-canza. serve creatività, lo dicevo prima, voglia di inventarsi. spalato è di fronte a noi, si offre come esempio: inutile dire della sua piazza con i suoi echi di mondo e di musica; là anche del mercato orto-frutticolo hanno saputo fare un tempio della frutta”.

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Focus: turismo

Il Cai - Club Alpino Italiano ha ruolo di rilievo nella tutela dell’ambiente na-turale, uno degli elementi attraverso

cui le Marche esercitano il loro appeal turistico. Qual è il vostro contributo per la valorizzazione di questo patrimonio?“la difesa dell’ambiente naturale e in particolar modo di quello montano è parte del Dna del cai, idealmente fon-dato durante la celeberrima salita al Monviso del 12 agosto 1863 e subito dopo costituito in libera associazione nazionale. l’escursionismo rappresen-ta, a riguardo, un nostro punto di forza: le 14 sezioni del Gruppo regionale Mar-che, uniformemente distribuite sul ter-ritorio, portano avanti un’attività diffusa, importante ai fini della scoperta e della valorizzazione del nostro patrimonio sentieristico, dal Montefeltro ai Monti della laga. In questo contesto ci siamo fatti portavoce presso la Regione e le amministrazioni locali di un progetto per la realizzazione di una rete escursioni-

stica marchigiana; c’è molta sensibilità per quella che viene definita la ‘mobilità dolce’: un escursionismo alla portata di tutti, anche dei disabili. sono 5/6mila le persone che ogni anno accompagniamo nell’attività escursionistica, per l’80 per cento marchigiani, che diventano turisti nella propria terra assumendo l’angolo visuale privilegiato offerto dalla nostra bellissima natura. Questa regione ha potenzialità escursionistiche infinite: la nostra associazione, a seguito delle con-venzioni con il Parco nazionale dei Monti sibillini e con le Provincie, è attualmente impegnata nella manutenzione di tutta una serie di sentieri. alla fase del rileva-mento e della segnatura, seguirà quella della promozione e della valorizzazione della rete sentieristica, con tanto di sito internet e altre forme di comunicazione multimediali. la sezione cai di Fabriano ha già condotto un importante lavoro di riscoperta del territorio dell’alto Mace-ratese e del Fabrianese contribuendo a

realizzare una importante carta escur-sionistica dei sentieri”.

C’è sensibilità e cultura naturalistica in chi frequenta l’ambiente montano?“In linea di massima il marchigiano è un buon escursionista. certo ci sono delle situazioni e delle zone di criticità, e queste vanno attentamente monito-rate e tutelate per evitare all’ambiente le conseguenze dannose dell’eccessiva frequentazione. la scarsa preparazione fisica, una non sufficiente conoscenza del territorio e un inadeguato equipag-giamento personale sono motivo di tante situazioni spiacevoli con cui ci confron-tiamo e che grazie al corpo nazionale del soccorso alpino cerchiamo di risolvere. la montagna è severa, sempre: c’è biso-gno di una maggiore attività divulgativa e di sensibilizzazione sui rischi che si pos-sono incontrare. Dall’alpinismo alla spe-leologia, passando per l’escursionismo, il cai dispone di molti accompagnatori e

Lungo i sentieri del turismo ambientaleDomanda sempre crescente di natura, uno degli elementi di maggiore attrattività del nostro territorio. Parla lorenzo Monelli, presidente cai (club alpino Italiano) – Gruppo regionale Marche: il progetto per la realizzazione di una rete escursionistica, le attività per la difesa e la valorizzazione di un prezioso patrimonio

di l. ciaccafava

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istruttori; in ognuna delle nostre sezioni si svolgono costantemente, con frequen-za annuale, corsi di alpinismo, arrampi-cata, escursionismo, speleologia e scial-pinismo, tenuti de persone qualificate. I programmi sono facilmente consultabili su ciascun sito web”.

Come intervenite in presenza di criticità ambientali?“attraverso un gruppo di operatori Tam -Tutela ambiente montano preparati, ap-punto, ad intervenire nei casi di dissesto idrogeologico o di impatto dovuto a forme di urbanizzazione o comunque interventi dell’uomo a nostro avviso sbagliati”.

Sul fronte dell’educazione di chi si av-vicina alla montagna, qual è il vostro impegno?“E’ un impegno anzitutto rivolto ai gio-vani, coinvolgendo le scuole pubbliche e promuovendo attività domenicali con i ragazzi. Organizziamo inoltre corsi

che hanno come scopo l’avvicinamento all’alpinismo in ogni sua manifestazione. Riguardo all’escursionismo, costante-mente viene assicurata attività di accom-pagnamento in montagna; siamo inoltre molto attenti e sensibili nel coinvolgere persone diversamente abili: tutte le no-stre sezioni dedicano almeno una gior-nata esclusivamente a queste ultime, con programmi appositi”.

Voi siete gli organizzatori del climbing festival che si terrà dal 7 al 9 giugno a Frasassi : quale messaggio si lega a questa iniziativa?“la montagna la si può vivere in maniera attiva, conviviale, solidale e rispettosa: è questo il messaggio su cui vogliamo si punti l’attenzione, con particolare riferi-mento alle attività di arrampicata, tanto più che parliamo di una zona che offre siti e palestre di roccia di grande inte-resse, e che merita di essere promos-sa al pari di tanti aree internazionali di

arrampicata quali ad esempio arco di Trento, e quindi di essere conosciuta non solo per la presenza delle sue bellissime grotte. ciò che vogliamo dimostrare è che è possibile tutelare l’ambiente pede-montano e al contempo promuovere un territorio fortemente votato alle attività all’aria aperta e negli abissi sotterranei, sviluppando dei modelli di fruizione so-stenibili in armonia con l’ambiente e in sintonia con la comunità locale ”.

lorenzo Monelli, sullo sfondo il Monviso

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Focus: turismo

La presidente della camera dei De-putati laura boldrini, la grande voce di antonella Ruggiero, l’at-

tore beniamino Marcone, e le testimo-nianze inedite di colleghi di carlo urbani, pazienti, amici, giornalisti, familiari ren-deranno omaggio il prossimo 7 giugno alle ore 19 al grande medico marchi-giano che dieci anni fa isolò il virus della sars e salvò il mondo dalla pandemia, donando però la sua stessa vita.chi era carlo urbani, ce lo racconta il Generale Filiberto cecchi, ex capo di stato Maggiore dell’Esercito, e dal 2009 Presidente del consorzio Grotte di Fra-sassi.“carlo urbani era un medico nativo di

castelplanio che, divenuto medico in-fettivologo, seguì il sogno di rendere “accessibile la salute ai dimenticati del mondo”. cominciò a svolgere la sua pro-fessione in aree povere e remote, diven-tò consulente dell’OMs ed operò come Medico senza Frontiere. Nella veste di presidente MsF ritirò ad Oslo, nel 1999, il Premio Nobel per la Pace e continuò il suo impegno diretto come medico in vietnam. visitando un paziente ad Hanoi scoprì la terribile sars, lavorò frenetica-mente, ricercando e indicando procedure protettive contro il contagio. convinse le autorità locali e internazionali ad attivar-si immediatamente. carlo urbani riuscì infine, con il suo sacrificio, a bloccare la

temuta, micidiale, pandemia di sars, ri-manendone purtroppo vittima il 29 mar-zo 2003”.una figura molto legata al territorio marchigiano.“Il nostro territorio è legatissimo alla fi-gura di urbani, che aveva prestato ser-vizio per 10 anni al reparto di malattie infettive dell’ospedale di Macerata; oggi quel reparto porta il suo nome, così come l'Ospedale di Jesi. Purtroppo non ho avuto il piacere di conoscerlo perso-nalmente ma come tutti sono rimasto molto colpito da questa nobile figura, ed è per me un onore rendere omaggio alla memoria di un grande uomo che ha messo a disposizione fino all’estre-

La cornice delle Grotte per celebrare un grande marchigianoNella scenografia unica delle spettacolari Grotte di Frasassi, note in tutto il mondo per la loro bellezza, un evento di altissimo contenuto e impatto emotivo dedicato alla memoria del medico che salvò il mondo: carlo urbani

di F.Di Giulio

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l’entrata alle Grotte di Frasassi per assistere

allo spettacolo è gratuita. le offerte (libere)

verranno destinate all’associazione Italiana

carlo urbani Onlus e utilizzate per il progetto

Riseal per la cura di malattie parassitarie

nella popolazione infantile del Madagascar.

mo sacrificio la propria vita per salvare il prossimo. al naturale apprezzamento per il grande scienziato si somma il mio personale sentimento di ammirazione e di gratitudine per la sua generosissi-ma opera di assistenza alle martoriate popolazioni del Terzo Mondo; un’attività che, sotto forme diverse ma con identi-co spirito umanitario, vede coinvolte le Forze armate italiane e ha segnato una buona parte della mia stessa vita profes-sionale. celebrare la sua memoria con la testimonianza di tanti personaggi tra cui la presidente della camera dei Deputati laura boldrini e l’esibizione di una gran-de artista come antonella Ruggiero - che irradierà la sua voce tra le volte di ala-

bastro e le forme calcaree delle Grotte, entrando in sintonia con l’eco del ventre della terra in un ambiente senza tempo - creerà un’atmosfera straordinaria e uni-ca di grande emozione e suggestione”.Proprio in questo periodo sembra che la sars si sia ripresentata. E’ un messaggio più che mai attuale quello di urbani?“carlo urbani ci ha lasciato un messag-gio di grandissima forza e attualità, sia come uomo che come medico. Purtroppo è notizia di qualche giorno fa che l’Oms abbia alzato l’allerta sulla sars; sembra che proprio in questi mesi già quaranta casi siano stati rilevati in arabia saudi-ta, Tunisia, Giordania, Qatar, Germania, Gran bretagna e Francia. la comunità

scientifica internazionale, comunque, sottolinea da tempo che quando si affac-cerà una nuova pandemia (evento ciclico che si ripete ogni tot anni), per difenderci a livello planetario dovremo applicare il metodo genialmente messo a punto da carlo urbani, il cosiddetto “protocollo urbani”. In pratica, messo alle strette da una corsa contro il tempo, il medico – “uomo giusto nel luogo giusto” (Kofi an-nan) – lavorò giorno e notte per la difesa della nostra salute e riuscì in un’impresa che pareva disperata. la sars a fine 2003 fece ufficialmente meno di mille morti; l’unico tra gli italiani fu lo stesso urbani”.

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Focus: turismo

Il turismo è sicuramente un settore in continua evoluzione ed è nel pieno di una profonda trasformazione, perché

costretto a stare al passo con le mode, le necessità e i desideri dei turisti divenu-ti, ormai, sempre più esigenti. Pertanto, è impossibile pensare che non vi siano effetti anche sulle figure professionali legate al settore. Ecco comparire in questo scenario la fi-gura del consulente turistico, colui che cura l’aspetto del tempo libero e orga-nizza le giornate dei turisti, mostrando i punti di forza e le peculiarità della desti-nazione. Troviamo poi il consulente di co-municazione e marketing, esperto e abile nelle relazioni sociali e nel promuovere, costruire e consolidare la ‘brand iden-tity’ della location. E’ necessario creare decine e decine di proposte, pacchetti e percorsi in base alle variegatissime esi-genze dei turisti. Percorsi enogastrono-mici, parchi tematici, percorsi rurali e faunistici, visite guidate.Per i turisti più alla moda hanno già fatto la loro comparsa nel mondo del lavoro i

personal shopper, veri e propri consu-lenti per gli acquisti che aiutano il turista e lo guidano tra negozi, outlet e megasto-re. Ogni visita guidata, di qualunque tipo, dev’essere un’offerta personalizzata ad hoc in base ai gusti del singolo turista o del singolo gruppo, accompagnati da un’esperta guida turistica, che mostra i luoghi di interesse del territorio, ma che, soprattutto, deve saper incuriosire e sti-molare l’interesse dei turisti rendendo gli itinerari facilmente fruibili e originali. la regione Marche in questo modo po-trà finalmente mettere in mostra tutte le proprie bellezze e peculiarità, dal mare fino a salire dolcemente alle colline, tra sentieri del gusto e nuove stimolanti pro-poste.la sensibilità al turismo necessita oltre-tutto di grande competenza e professio-nalità: ecco allora che sarà il momento giusto per rilanciare la formazione in ambito turistico, in particolare nell’ ‘ho-tellerie’, e si avrà la necessità di perso-nale alberghiero qualificato e pronto ad accogliere i turisti di ogni genere, garan-

tendo servizi di alta qualità, precisi e at-tenti a soddisfare le esigenze dei vacan-zieri.a sostegno di questo, potrebbero esse-re previste anche fiere di settore e nuove agenzie per la promozione e lo sviluppo territoriale. anche qui, spazio a tutti co-loro che si occupano di organizzazione eventi e di marketing.con l’aumentare del flusso turistico au-mentano di conseguenza anche le strut-ture ricettive, b&b, agriturismi, ristoranti di vario genere, negozi tipici, vivai, strut-ture a servizio dei turisti.Il segreto per innovare è sapersi reinven-tare.

Matteo BartoloniProduct Manager - Hotel ManagementGruppo sidaTel. [email protected]

Spazio a consulenti e personal shopperTurismo è sinonimo di accoglienza, ospitalità, apertura. Turismo è lavoro. Ecco allora che, ragionando in questi termini, si può pensare a numerose opportunità di nuovi sbocchi professionali, sia per i giovani che per i più esperti

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Focus: turismo

Alla base del successo dell’azien-da turistica di oggi vi è la prepa-razione professionale. l’attività

turistica è fatta di ricavi e costi, di en-trate e uscite, di domanda, di prezzi, di conoscenze e abilità gastronomiche e di servizio, dei fattori necessari per l’attivi-tà e dei loro costi, di strumenti finanziari per accompagnare o sostenere la stes-sa. Tutti questi elementi devono essere organizzati in modo economico affinché dall’operare derivi un risultato positivo, sia in termini di utile che di risultato, tra entrate e uscite. la maggior parte delle aziende ricettive turistiche nasce più con un approccio product/oriented, dove ci si preoccupa di creare una bella struttura, di proporre dei buoni prodotti e servizi, meno del prezzo, della riscossio-ne, dell’economicità, della ricerca della clientela più adatta. Dove l’attrazione del cliente è basata più sullo sforzo operati-vo dell’imprenditore e della sua famiglia che sull’organizzazione e sulla buona

gestione. abbiamo bisogno quindi che gli operatori, in particolare i giovani, acqui-siscano maggiormente i fondamentali gestionali, quali gli aspetti patrimoniali, economici, finanziari, e la consapevolez-za di come questi fattori siano tra loro in-tercorrelati e come la loro combinazione possa influire sull’evoluzione positiva o negativa dell’economia aziendale. E’ ne-cessario acquisire sensibilità sulle tecni-che di saving, organizzative, produttive, di gestione del personale, di marketing e comunicazione. un buon progetto stra-tegico opportunamente rivisto al mutare del contesto può determinare il successo aziendale duraturo nel tempo. Di queste conoscenze occorre che gli operatori e i neo imprenditori si approprino ade-guatamente. Importanti sono anche le conoscenze tecniche, legate al prodotto e al servizio, ma da sole spesso queste non sono sufficienti per rendere un’at-tività economica; bisogna dare spazio alla formazione professionale. In Italia,

in particolare nelle Marche, da due anni è nato l’Istituto per l’alta formazione tu-ristica (Itaf), che riassume le esperienze formative manageriali del centro forma-zione Marche, di sida Group, dell’Istituto di studi direzionali e del centro sviluppo imprenditoriale. vengono svolti a Roma, Milano, Firenze, bologna, Parma, chie-ti, Perugia, Foggia e ancona Executive Master in Hotel Management, Executive Master in Marketing turistico, Executive Master in Tourism & Hotel Management “alessandra uccelli”. Questa scuola rap-presenta un esempio del processo di implementazione della funzione mana-geriale che contribuisce ad accrescere il livello di competenze della governance e di management delle strutture ricettive in particolare delle Marche, e in genera-le di tutta l’Italia, elemento che concorre al successo dell’attività imprenditoriale turistica.

L’economicità delle strutture passa attraverso la formazionel’analisi comparata tra la cultura gestionale di un’azienda turistica romagnola, trentina, ligure, pugliese o siciliana con quella marchigiana rileva che esistono delle differenze, oltre che di mentalità, nella gestione stessa. aspetti, questi, che trovano riscontro nella redditività e nella crescita

di Giulio Guidi

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Focus: turismo

Direttore, anche nel settore infrastrut-turale si parla sempre più della ne-cessità di fare sistema. Com’è la si-

tuazione sul territorio dal Suo punto di vista?“Fare sistema è importante quanto difficile”.

In concreto?“se con la Regione siamo riusciti ad instau-rare e mantenere un rapporto di efficace col-laborazione, non così può dirsi con altri attori del territorio”.

A chi si riferisce?“In primis alle associazioni degli albergatori e ai tour operator”.Non vi siete mai seduti attorno a un tavolo?“Per la verità si è provato più volte a realizzare sinergie fattive, ma tutte le iniziative intrapre-se non sono mai state portate avanti”.

Forse perché gli imprenditori del settore non considerano l’aeroporto regionale un interlo-cutore determinante per le strategie di pro-mozione turistica …“se questa è la motivazione, essa è smenti-

ta chiaramente dai numeri. Nel 2012 questo scalo ha contribuito al Pil turistico regionale per circa 110 milioni (sui 300 complessivi), calcolati sulla spesa media del turista, sul-la permanenza e sul numero dei passeggeri provenienti dall’estero per finalità turistiche. Mi pare un contributo non di poco conto, e che tra l’altro riesce ad dare un senso anche agli investimenti della Regione Marche”.

Lei cosa suggerisce?“Penso ad esempio che nel rapporto con i tour operator si debbano guardare le best practi-ces esistenti in Italia e in Europa, che hanno consentito la realizzazione di sistemi alber-ghieri evoluti”.

Alcuni osservatori puntano il dito sulla strut-tura degli alberghi, che sarebbe inadeguata ad ospitare masse di turisti provenienti da al-tri continenti …“Non è mica necessario disporre di struttu-re da 500 posti! basterebbe standardizzare maggiormente il prodotto e promuovere la destagionalizzazione. Oggi l’offerta turistica

“Occorre un maggiore confronto con gli imprenditori”Marco Morriale, direttore di aerdorica (la società di gestione dell’aeroporto “Raffaello sanzio” di ancona), ritiene necessario fare sistema anche con gli operatori privati. E al riguardo suggerisce di guardare le best practices avviate in altre regioni italiane e all’estero

di P. Duranti

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marchigiana è ancora troppo legata al turismo tradizionale, cioè quello estivo”.

E in tale prospettiva l’anello debole sa-rebbe l’albergatore?“Purtroppo si”.

La situazione che ha descritto non ha impedito comunque ad Aerdorica di isti-tuire nuovi voli: la tratta Ancona-Mosca lo conferma.“E’ vero, da giugno saranno attivati 18 voli da Mosca, che garantiranno per l’e-state un afflusso di circa 10mila presen-ze provenienti da quel Paese. l’attenzione verso il mercato russo non ci fa comunque perdere di vista le nostre aree storiche: Germania, Olanda, Paesi scandinavi, Francia. E anche la Polonia sta diventando piuttosto promettente”.

Cambiamo discorso: nelle scorse set-timane il Governo ha ricompreso l’ae-roporto marchigiano tra quelli di “inte-resse nazionale”. Quali sono i principali

effetti di questa decisione?“Gli effetti di tale scelta – che ha sostan-zialmente recepito le indicazioni ema-nate a livello comunitario alcuni anni fa - sono indotti. Mi riferisco in particolare all’indebolimento degli aeroporti limitro-fi, come ad esempio quello di Rimini”.

Però lo Stato chiede anche una progres-siva dismissione della partecipazione pubblica (cioè della Regione)?“In linea generale, l’indirizzo statale va nel senso di portare ad una graduale pri-vatizzazione tutte le infrastrutture pub-bliche. E’ quindi naturale che le società di gestione degli aeroporti non siano esentate da tale strategia. Per quanto ri-guarda aerdorica, peraltro, il principio è corretto solo in parte, in quanto noi sia-mo già un ente privato, seppur con una fortissima partecipazione pubblica …”.

“Da giugno saranno attivati 18 voli da Mosca, che garantiranno per l’estate un afflusso di circa 10mila presenze provenienti da quel Paese”

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Focus: turismo

Le colline marchigiane rappresen-tano zone felici per il prosperare della coltura della vite e della pro-

duzione di ottime uve dall’essenza molto zuccherina e profumata, indispensabili per ottenere vini di eccellente qualità. la viticoltura marchigiana affonda le sue radici nei tempi antichi: essa, infatti, era già nota all’epoca dei Romani, tanto che nel 410 d.c. alarico, il primo re dei vi-sigoti, apprezzò i vini di questa regione parlando del verdicchio come di un vino che dà salute e vigore ai guerrieri. Nei secoli le tecniche sono mutate a secon-da delle esigenze e del progredire del-le conoscenze, non intaccando, però, la tradizionale coltivazione della vite, da sempre dedicata allo sfruttamento dei vitigni autoctoni. È proprio questa vo-cazione che dà impulso al settore e che permette di offrire ai visitatori una va-sta gamma di prodotti tipici, fatti di in-gredienti semplici, genuini, e dai sapori unici. l’enogastronomia marchigiana, ricca di storia e di suggestioni, offre al

turista tavole imbandite con vini e cibi della tradizione locale. si possono tro-vare piatti a base di carne e crostacei, pesce azzurro e frutti di mare, prodot-ti ricavati dal maiale, specie i salumi e gli insaccati che caratterizzano l’entro-terra, e ancora olio, liquori, ortofrutta, miele, funghi, tartufi, pasta e formaggi. a conferire maggior valenza a queste tipicità, troviamo i vini a denominazione DOc, DOcG e IGT (riportati nella Figura 1). Il punto di forza è rappresentato dai vitigni autoctoni (verdicchio, bianchello, lacrima, Pecorino, Passerina, sangiove-se, vernaccia e Montepulciano), che re-sistono di più rispetto ai vitigni alloctoni o internazionali (chardonnay, cabernet e Merlot), in quanto si sono acclimatati molto bene e adattati perfettamente alle caratteristiche pedoclimatiche del terri-torio marchigiano.Indubbie sono quindi la qualità, la spe-cialità e la tipicità del territorio. Ma ciò non basta a rendere competitiva la no-stra terra: occorre fare in modo che il

turista si appassioni delle Marche e visiti le nostre meraviglie. Occorre promuo-vere l’incoming turistico e fare in modo che il visitatore entri in contatto con le nostre terre e le apprezzi tanto da in-namorarsene. l’eterogeneità delle pro-duzioni marchigiane permette di fornire al consumatore-turista un’ampia scelta di prodotti enogastronomici. alla base di questa spinta vi è una forte tendenza da parte del consumatore, e, soprattut-to, del turista, a fare esperienze culina-rie innovative, scoprire nuovi luoghi che offrano validi percorsi del gusto. Il vino, appunto, è un ottimo strumento per far conoscere il territorio marchigiano, le sue ricchezze e i suoi prodotti, ponendo l’attenzione sulle qualità regionali e su-scitando curiosità, così com’è accaduto negli ultimi anni, soprattutto tra i giovani.Questo percorso di crescita della regio-ne, attraverso lo sviluppo del territorio e la comunicazione della qualità dei pro-dotti, va di pari passo con il progresso del settore turistico, in cui sembrano convi-

“Un viaggio nelle Marche, non frettoloso, porta a vedere meraviglie…”Tra quelle evocate da Guido Piovene nel suo “viaggio in Italia” (1957) meritano sicuramente un posto di primo piano le tipicità enogastronomiche che il nostro territorio può vantare

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vere, attualmente, due mondi paralleli e non comunicanti: da una parte, il mondo dei turismi mag-gioritari e di tendenza (mare, monti, neve e viaggi esotici, tanto per esemplificare), sensibilmente toccati negli ultimi anni dalla contrazione dei redditi;dall’altra, il mondo dei turismi di nicchia e tematici di short break e di prossimi-tà, più vissuti e considerati come com-portamenti di piccola evasione, studiati e mirati. Proprio a quest’ultimo ambito sembra appartenere il turismo enoga-stronomico. Da un sondaggio del febbra-io 2013 condotto da censis e associazio-ne nazionale “città del vino” emergono sei punti fondamentali: • la concorrenza tra destinazioni è mol-

to bassa, atteso che la loro numerosi-tà sembra ancora contenuta e quindi ampliabile;

• la tipologia dei turisti è ancora domi-nata da specialisti e appassionati;

• il mercato dei turismi enogastrono-mici è ancora di nicchia, il che lascia

scoperta la grande prateria dei turi-smi di massa;

• il mix di offerta tra prodotti e servizi tangibili (vini, cibi, sagre, ecc.) risulta sostanzialmente equilibrato rispetto alle proposte più immateriali (eventi, esperienze, ecc.), comunque presenti;

• le prospettive di sviluppo appaiono lontane dal toccare i flessi delle curve di maturità e quindi ancora occupate a scalare le tendenze positive dell’a-scesa;

• si manifestano pertanto sempre più attrattive non tanto e non solo le de-stinazioni classiche, quanto piuttosto i distretti allargati e innovativi di più recente e progressiva proposta.

Ne deriva uno scenario poco competitivo, con una lenta propensione alla crescita e all’innovazione, seppur non manchino segni di ricerca per il conseguimento di obiettivi concreti, quali: potenziamento della comunicazione, ricerca di risorse finanziarie, promozione dei sistemi di

vendita, ecc. vanno perseguiti, quindi, obiettivi più innovativi: favorire il turismo tematico; promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produ-zione; sostenere l’incremento dei flussi turistici in tutte le aree d’Italia a forte vocazione vitivinicola; qualificare i servizi turistici delle cantine; incrementare l’im-magine e le prospettive economiche ed occupazionali dei territori del vino e, in-fine, promuovere lo start-up di impresa.

Rosaria MestichelliDipartimento di scienze agrarie, alimentari e ambientaliuniversità Politecnica delle Marche

Silvia Pareoarea Finanza e controlloGruppo [email protected] Tel. 071.28521

D.o.C. - D.o.P.3. bianchello del Metauro4. colli Maceratesi5. colli Pesaresi6. Esino7. Falerio dei colli ascolani o Falerio8. lacrima di Morro d’alba9. Terre di Offida10. Rosso conero11. Rosso Piceno o Piceno12. verdicchio dei castelli di Jesi13. verdicchio di Matelica14. serrapetrona15. I Terreni di sanseverino16. Pergola17. san Ginesio

D.o.C.g. - D.o.P.1. conero2. vernaccia di serrapetrona18. castelli di Jesi verdicchio Riserva19. verdicchio di Matelica Riserva20. Offida

I.g.T - I.g.P.21. Marche

Figura 1: Elenco vini DOc - DOcG e IGT delle Marche e loro distribuzione nel territorio.

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Focus: turismo

Le attività turistiche hanno al loro servizio una complessa rete nor-mativa di matrice per lo più re-

gionale, stante la potestà esclusiva delle Regioni in materia ai sensi dell’art. 117 della costituzione. com’è noto, con il D.lgs. n. 79/2011 il legislatore nazionale ha varato il cosiddetto “codice del Turi-smo”, con l’auspicio di offrire alle Regio-ni un corpo legislativo unitario quanto meno nei tratti principali. sennonché, a pochi mesi dalla sua genesi, il testo in questione ha subito una pesante falcidia dalla corte costituzionale, la quale, con la sentenza n. 80/2012, ha dichiarato l’il-legittimità per eccesso di delega di ben 19 articoli, lasciando in vigore un testo mutilato e avendo nuovamente espanso la potestà legislativa e amministrativa degli enti locali in materia.senza alcuna pretesa di esaustività, il presente contributo vuole offrire ai letto-ri una breve disamina della figura della “prenotazione” al fine, da un lato, di indi-viduare alcune guidelines per gli opera-tori del settore e, dall’altro, di contribuire

alla formazione di una maggiore consa-pevolezza da parte di quella “speciale” categoria di consumatori costituita, ap-punto, dai turisti.sicuramente la prenotazione costituisce uno degli istituti fondanti di quasi ogni operazione “turistica”. a fronte della na-turalezza con cui pressoché chiunque, nella vita quotidiana, sa effettuare una prenotazione (sia essa telefonica oppu-re effettuata mediante il sito internet dell’hotel scelto per le proprie vacanze), non corrisponde, va detto, altrettanta chiarezza in merito a quale natura giuri-dica tale dichiarazione abbia. Il problema non è meramente speculativo, poiché è dalla qualifica giuridica che si deciderà di conferire alla prenotazione gli effetti, più o meno vincolanti, di un’e-mail, di una telefonata al ristorante o dell’iscri-zione ad un portale di booking.la tesi tradizionale (seguita peraltro an-che dalla recente giurisprudenza della corte di cassazione) vede nella prenota-zione del cliente l’accettazione di un’of-ferta al pubblico (in concreto costituita,

ad esempio, dalle insegne esposte fuori dell’hotel o da messaggi pubblicitari). se-guendo questa impostazione, il contratto sottostante (di albergo, di ristorazione, ecc.) dovrebbe considerarsi concluso al momento della prenotazione stessa, ai sensi dell’art. 1336 cod. civ., con con-seguenze assai gravose per il cliente, il quale, in caso di disdetta, si troverebbe a recedere unilateralmente da un contrat-to già concluso, con tutto ciò che ne con-segue, a seconda delle interpretazioni, in tema d’inadempimento e di risarcimento del danno.Da un altro punto di vista, il cliente sa-rebbe ulteriormente sprovvisto di tutela qualora, ad esempio, l’albergatore (os-sia il proponente, secondo questa tesi) ometta di avvisarlo della sopravvenuta indisponibilità di alloggi (sempre che, beninteso, tale obbligo informativo non sia stato assunto ed esplicitato nell’of-ferta). a questa obiezione ha cercato di porre rimedio altra giurisprudenza, la quale ha sottolineato (se mai ce ne fos-se stato bisogno!) che, ad esempio, una

Le prenotazioni: croce e delizia Non vi è dubbio che il settore del turismo, negli ultimi anni, ha offerto numerose e interessanti questioni dal punto di vista del diritto privato, poiché ha visto nascere una miriade di pratiche commerciali diverse, volte, da un lato, a offrire nuovi servizi ai consumatori e, dall’altro, a implementare nuovi modelli di business

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conversazione telefonica potrebbe co-munque non costituire “prenotazione” ma mera richiesta di informazioni.alla luce di queste oscillazioni giurispru-denziali si è infatti diffusa la prassi, in capo agli esercenti, di chiedere una con-ferma scritta della prenotazione telefo-nica da inviarsi tramite fax o e-mail, nel-la quale viene spesso chiesto il numero della carta di credito.su un altro versante si pongono quegli orientamenti volti a considerare la pre-notazione come un rapporto preliminare, attinente più alle trattative che al con-tratto definitivo tout court.c’è, infatti, chi ha tentato di qualificare la prenotazione come un’opzione gratuita da parte dell’esercente (cioè quel patto in base al quale, in sintesi, una parte si obbliga a tenere ferma una proposta per un certo periodo di tempo e l’altra è libe-ra di accettare o meno), ma la posizione di mera soggezione in cui questi si ver-rebbe a trovare rende tale tesi poco ri-scontrabile nella prassi poiché il turista, in tal caso, sarebbe totalmente libero di

recedere senza alcuna penalità, rispon-dendo al massimo per mala fede nelle trattative.si è allora parlato di contratto prelimi-nare unilaterale dal lato del proponente, ma anche questa ricostruzione è stata criticata poiché nella prassi l’albergatore non effettua un’ulteriore dichiarazione per concludere il contratto, ma il con-tratto si considera concluso anche dalla mera condotta del cliente (ad esempio, dalla sua presentazione in albergo alla data pattuita). la dottrina più recente è orientata, piuttosto, a qualificare la pre-notazione come contratto atipico con prestazioni a carico del solo albergatore, contratto che, in caso di depositi cauzio-nali o di penali, avrà natura onerosa.Passando più specificamente all’ambito alberghiero, si ritiene che le prenotazio-ni effettuate tramite il sito istituzionale dell’hotel, così come quelle svolte tele-fonicamente o via e-mail, rientrino tra i “contratti a distanza” ai sensi dell’art. 50, lett. a) del codice del consumo, la cui disciplina prevede, tra le altre cose, l’ob-

bligo dell’albergatore di inviare al turista una conferma per iscritto in merito alla disponibilità dell’alloggio, al prezzo e agli altri elementi dell’accordo.ciò detto, una delle principali criticità a danno del turista è sicuramente il fe-nomeno del cosiddetto “overbooking”, consistente nella prassi, in capo agli operatori turistici (siano essi gestori di strutture recettive o imprese di traspor-to), di accettare prenotazioni in numero superiore ai posti effettivamente dispo-nibili e ciò sulla considerazione statistica che alcune di esse vengono poi disdette all’ultimo momento. la necessità di tu-tela del turista-consumatore si presenta nel caso in cui la valutazione statistica si rivelasse sbagliata e tutti i turisti che hanno effettuato la prenotazione si pre-sentassero all’esercente.attualmente esiste una disciplina comu-nitaria per l’overbooking nel trasporto aereo ma anche nell’ambito alberghiero si ritiene che esista una forma di risarci-mento specifico consistente nell’obbligo di trovare al turista un alloggio di catego-

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Focus: turismo

ria equivalente, salvo, in caso contrario, il diritto al risarcimento del cosiddetto “danno da vacanza rovinata”, laddove provato.c’è un caso in cui la prenotazione non è preparatoria ma è parte integrante del contratto definitivo ed è costituito dalla vendita di pacchetti turistici, discipli-nata dall’art. 36, lett. d) del codice del Turismo (uno dei pochi articoli rimasti in vigore): esso prevede che il contratto debba menzionare l’importo, non su-periore al 25% del prezzo, da versarsi all’atto della prenotazione e si specifica che esso è versato a titolo di caparra (da intendersi come penitenziale, ossia cor-rispettiva del diritto di recesso, ai sensi dell’art. 1386 cod. civ.).senza entrare eccessivamente nel det-taglio, l’assorbimento della prenotazio-ne nella fattispecie del contratto finale è dovuto alla necessità di rafforzare la tutela in capo al tour operator il quale, nella vendita di pacchetti, s’impegna con più imprese terze e dunque correrebbe un grande rischio in caso di disdetta in-condizionata del turista.Diverso, anche se similare, è il caso del-le cosiddette “prenotazioni garantite” o “confermate” laddove venga chiesto, dall’esercente, il numero della carta di credito. In questi casi, di solito, l’eser-cente concede un termine per recedere senza penalità; oltre questo termine, all’atto della disdetta egli sarà legittima-to a prelevare l’eventuale acconto dalla carta di credito o richiedendone comun-que il pagamento. Nel caso di specie non si tratta di una vera e propria caparra ma di acconto sul prezzo finale e sarà disci-plinato dalle condizioni contrattuali pre-viste nel caso specifico. Trattandosi di acconto e non di caparra (secondo la tesi prevalente), l’alberga-tore sarà tenuto a restituire al cliente, in caso di disdetta, l’importo versato in

eccedenza rispetto al costo della came-ra per una notte e ciò garantisce sicu-ramente una maggiore protezione per il cliente stesso. È noto che questa prassi, che legittima l’albergatore ad addebitare somme su carta di credito senza la ne-cessaria firma del titolare della stessa, può dar luogo ad abusi quando non an-che a condotte fraudolente; tuttavia, a riguardo, il codice del consumo prevede l’obbligo, in capo all’istituto di emissione della carta, a riaccreditare al consuma-tore le somme prelevate in eccedenza rispetto al prezzo pattuito.Merita ora cenno il fenomeno del cosid-detto “allotment”, consistente in un ac-cordo tra gestori di strutture ricettive e tour operator con il quale quest’ultimo prenota anticipatamente (a condizio-ni più favorevoli) un certo numero (ad esempio) di alloggi per un periodo defi-nito con l’obiettivo (ma non l’obbligo) di venderli tutti. unico obbligato, in questo caso, è l’esercente (albergatore), il qua-le è tenuto a mantenere le disponibilità promesse. Il tour operator sarà obbligato a versare all’esercente il prezzo dell’al-loggio solo qualora riesca effettivamente a vendere l’offerta stessa. solitamente, per tale contratto, è previsto un termine finale (“release”) oltre il quale l’esercen-te è libero di ricollocare gli alloggi sul mercato. Il contratto di allotment cambia fisionomia allorché le parti vi inserisca-no la clausola “vuoto per pieno”, con la quale il tour operator si obbliga a pagare all’albergatore (sempre e comunque a prezzi favorevoli) gli alloggi prenotati a prescindere dall’effettiva loro collocazio-ne presso la sua clientela. In questo caso il contratto obbliga entrambe le parti e si configura come una sorta di preven-dita in blocco di servizi, con applicazio-ne della relativa disciplina. Quest’ultima modalità è invalsa presso le associazio-ni degli albergatori e accettata dai tour

operator quanto meno nelle località tra-dizionali, laddove il rischio di insuccesso è piuttosto basso e dove comunque l’ap-plicazione di prezzi vantaggiosi permette di attirare maggiore clientela verso la vendita dei servizi proposti.Per concludere, la materia dei contratti del turismo si presenta ad oggi estre-mamente variegata e multiforme e, ov-viamente, il presente articolo non è in grado di offrirne una panoramica esau-stiva. l’obiettivo è stato piuttosto quello d’illustrare, seppur nei tratti essenziali, le regole applicabili al fenomeno delle prenotazioni turistiche, con specifico ri-ferimento a quelle alberghiere, poiché esse fisiologicamente costituiscono, come anticipato, il primo punto d’incon-tro tra il turista e la struttura. si è voluto anche porre l’attenzione su quale grado di obbligatorietà dette prenotazioni pos-sano raggiungere e su come questa effi-cacia cogente possa variare in base alle scelte del turista (contatto diretto con l’esercente, booking on line, pacchetti turistici, tour operator, ecc.).ciò che in ogni caso va sottolineato è che, come sempre accade, a un impo-nente incremento delle offerte turistiche e promozionali presenti sul mercato cor-risponde ora un’enorme varietà di forme contrattuali le quali, a seconda dei casi, presentano una differente gradazione delle tutele a favore del turista e sulle quali è sempre opportuno essere ade-guatamente informati e consapevoli per potersi godere a pieno la propria vacan-za.

Avvocato Francesco corallini Garampi

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Focus: turismoFocus: turismo

La scarsità di cui parlo è certamen-te da porre in relazione alle com-petenze degli operatori del luogo,

alla passione infusa nel proprio lavoro, primo motore trainante di questo settore non propriamente remunerativo. Federi-co, con il suo “Nibbio I”, l’imbarcazione adibita a piccola pesca in inverno e a pescaturismo d’estate, non enfatizza il suo lavoro, semplicemente perché non lo ritiene necessario. lui sa di conosce-re alcune tecniche che fanno parte della tradizione della nostra Marca, luogo di pesca fin dai tempi dei Fenici. Mi spiega, molto professionalmente, che la cattura del pesce avviene con modalità differenti che non sono tutte praticate in estate, periodo turistico per eccellenza, perché anche il pesce subisce una certa stagionalità. Ricordiamo, infatti, che an-che l’unione europea ha considerato la piccola pesca (quella che non pratica lo strascico, per intenderci) degna di tutela in quanto eco-sostenibile.

le escursioni praticabili a senigallia in estate sono fondamentalmente di due tipi: la prima avviene con le “reti da po-sta”, l’altra con ami ed esche. le “reti da posta” sono disposte in successione e le-gate tra loro, vengono ancorate al fondo del mare e lasciate dispiegare vertical-mente con i galleggianti con ampiezza regolata a seconda del pesce che si in-tende catturare, esse si “calano” la sera e si attende l’alba per vedere il frutto del-la collaborazione tra il lavoro umano e il mare. E’ evidente che il primo e fondamentale insegnamento è il rispetto della natura e dei suoi tempi, dell’attesa che ti impone e della fatica che ti richiede.Il secondo tipo di cattura della pescatu-rismo locale si pratica con ami ed esche, che variano a seconda della taglia delle prede che si vogliono pescare. la pesca all’amo da fermo si effettua immergendo un sacco di pesce e pastura congelati, che attirano i pesci piccoli (prevalen-

temente sgombri e suri), che finiscono all’amo, mentre se si cerca di catturare una spigola, una palamite o un’ombrina si naviga lentamente lasciando che un finto pesce segua la scia e funga da esca per le specie predatrici indicate. Non ci sono movimenti bruschi, non c’è frene-sia, solo attenzione a ciò che si fa, ai se-gnali che la natura invia, al cambiamento del vento e alle correnti del mare. sembra tutto molto tecnico, ma, al rac-conto delle domande incalzanti e dispa-rate dei suoi clienti, Federico sorride sempre più frequentemente, dicendomi di essere stato intento per ore con dei bambini a delle composizioni di nodi di corda; di aver parlato con l’acquolina in bocca con degli appassionati della lo-cale cucina tradizionale e visto scattare fotografie di ogni momento e di ogni og-getto che si utilizzava; no, nessun lavoro, soprattutto tra quelli a contatto con la natura, può essere solo tecnica ed eser-cizio.

La pescaturismo: tradizione e natura all’amoIntervistando Federico castriota, presidente dell’associazione Produttori Pesca Misa di senigallia, si comprende quanto poco conosciuto, promosso e sostenuto economicamente sia il settore della pesca e dell’ittiturismo nelle nostre zone

di Maddalena Montanari

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Mi sono avvicinata e la mia pas-seggiata si è trasformata in un'esperienza emozionante.

Quelle persone si erano organizzate per pescare con una tecnica antichissima, che in alcuni periodi storici ha rappre-sentato un valido mezzo di sostenta-mento ed ora è stata proibita, come ogni forma di pesca “a strascico”, entro le tre miglia dalla costa. attualmente può es-sere praticata col permesso della Guar-dia costiera al solo scopo di rievocazio-ne storico-didattica. Mi permetto di dire che, a mio avviso, quest'esperienza ha un valore intrinseco veramente alto. come tecnica può essere riduttivamen-te spiegata così: si trasporta la sciabica, una rete piombata di grandi dimensioni, su un'imbarcazione a remi, in modo per-pendicolare alla riva, lasciando una cima (un’estremità della rete) a chi rimane a terra; quando il lato lungo della rete è stato tutto adagiato sul fondo, si dispie-ga la rete parallelamente alla spiaggia,

come a voler disegnare un rettangolo con il bagnasciuga, poi si riporta a riva la seconda “resta” o cima. le dimensioni di una sciabica variano, ma normalmen-te misurano circa 400 metri di lunghezza per 150/200 di larghezza; sono proprio le notevoli dimensioni che fanno di questa tecnica un evento collettivo. Per ripren-dere questa rete con piombi e galleggian-ti disseminati per tutta la sua larghezza c'è bisogno della forza di tante persone, per superare la resistenza dell'acqua, il peso della rete stessa e del pesce cattu-rato. E' come un grande gioco di tiro alla fune con tesoro finale, ma, come ogni gioco che si rispetti, il vero valore è nel partecipare. Infatti, essere coinvolti nella pesca con la tratta è un appagamento di tutti i sensi umani: vedi il colore argenteo del mare all'alba, le mille sfumature di rosa del cielo, la fila di galleggianti che forma un ferro di cavallo mentre si tira la rete a terra, lo zampillio dei pesci presi che saltano fuori dall'acqua, ognuno dei

quali ha colori differenti che si riflettono sul quell'immenso specchio, e ti sembra di trovarti dentro ad un grande caleido-scopio; hai l'odore del mare nelle narici, e il sapore di sale sulle labbra; i muscoli in tensione, i piedi nudi sulla sabbia e la pelle rinfrescata dalle onde, senti le in-dicazioni dell'esperto di turno e ascolti le risa dei bambini, che si sentono utili e coinvolti come e quanto gli adulti; vivi lo stupore di ciascuno alla vista della moltitudine di pesci nella sacca fatico-samente trainata a terra; e infine avverti il tuo sesto senso, che ti dice che quel-la mattina, diventata speciale per caso, condivisa con degli sconosciuti all'inse-gna della semplicità e dell'allegria, non la dimenticherai tanto facilmente.

Una rievocazione marinaraPasseggiando sul bagnasciuga di senigallia nelle prime ore dell'alba non è insolito vedere alcune persone sulla riva, con i pantaloni arrotolati fino alle ginocchia, intente a raccogliere le vongole. Ma quel giorno non c'erano solo degli anziani sparuti, che si procurano pochi molluschi per il sugo del pranzo, ma un nugolo eterogeneo di persone impegnate in una insolita attività: la pesca con la tratta

di Maddalena Montanari

Focus: turismoFocus: turismo

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Focus: turismo

Parlando di turismo, non si può ignorare il fenomeno degli ultimi anni: lo svilup-po del segmento crocieristico, che ha

registrato un vero e proprio boom. In questo segmento di mercato, dove ogni giorno au-mentano offerta di mega-navi e super sconti, la compagnia italiana silversea è leader mon-diale per le crociere di lusso; la proprietà è dell’armatore lefebvre d’Ovidio. Per far cono-scere questa eccellenza italiana, abbiamo in-tervistato il direttore vendite per l’Italia, ales-sandra cabella.

Dottoressa Cabella, di quante navi è formata la flotta della Silversea?“la flotta è formata da sei navi: silver cluod, silver Wind, silver shadow, silver Whispers, silver spirit e silver Explorer, quest’ultima dedicata, come il nome suggerisce, a crocie-re di ‘esplorazione’. le nostre navi ospitano solo poche centinaia di passeggeri e ognuna è composta di solo suite (non esistono cabi-ne interne); l’esclusiva formula ‘all inclusive’ comprende mance, tasse, shuttle a terra, ma anche alcolici, cocktail, superalcolici e perfino champagne. Il servizio a bordo è accuratissi-mo e di livello internazionale”.

La compagnia ha ricevuto importanti premi e riconoscimenti internazionali…“Tanto per dare un’idea, basta dire che la

compagnia ha vinto per otto anni, dal 1996 al 2005 (e questo rimane un record ineguagliato), il premio ‘World’s best small ship cruise line’ della rivista americana condèNastTraveler. Nel 2004 silversea ha avuto un riconoscimen-to del presidente russo Putin per l’ottimo lavo-ro in occasione dei festeggiamenti dei 300 anni di san Pietroburgo. In quell’occasione Putin ospitò a bordo della silver Whisper i ministri e capi di stato di tutto il mondo. Ma la lista dei prestigiosi premi è davvero lunga”.

Ci parli della ristorazione di bordo, che per il viaggiatore italiano è molto importante.“la ristorazione a bordo è particolarmente curata, grazie anche ad alcune importanti col-laborazioni. I menù del ristorante principale e quelli del ristorante ‘le champagne’ sono curati dagli specialisti della celebre catena Relais &chateaux. a bordo esiste anche il ri-storante di cucina italiana ‘la Terrazza’, fon-dato sulla filosofia dei prodotti genuini di slow Food”.

Un cliente esclusivo pretende sicuramente di essere curato e coccolato…“le nostre grandi suite sono corredate di tutti i comfort: si può scegliere tra nove tipi di cu-scini e gli accessori da bagno sono di bulgari e Ferragamo. un maggiordomo dedicato risol-ve tutti i desideri, dalla colazione o al pranzo

Silversea, la quarta dimensione delle crociere E’ la numero uno al mondo nel segmento di lusso: solo suite e champagne a volontà. la compagnia italiana leader con navi esclusive: una filosofia di vacanza nei cinque continenti, da settembre anche sulla rotta delle isole Galapagos. Da venezia e civitavecchia partenze per tutta l’estate verso itinerari affascinanti nel Mediterraneo

di M. Palumbo

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crociere nel Mar Mediterraneo con silver spirit per

partenze fino al 2 novembre 2013

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serviti direttamente in suite, compreso il room service 24 ore su 24. In diverse crociere eno-gastronomiche chef di alto livello vengono invitati a bordo e organiz-zano una cena per raffinati gourmet”.

Quindi possiamo dire che viaggiare con Silversea è una filosofia di vacanza.“certamente sì, perché la filosofia sil-versea si rispecchia anche nella scel-ta degli itinerari, mai circolari, sempre originali e affascinanti (le navi piccole hanno la possibilità di attracco anche in porti di nicchia). la programmazione delle nostre crociere permette di visitare i posti più belli del mondo. Inoltre, ven-gono create delle escursioni su misura o legate ad importanti avvenimenti a terra (ad esempio i gran premi di Formula 1 o concerti di musica classica o di rock-star). le offerte coprono cinque conti-nenti: da settembre per la prima volte sono previste anche crociere esclusive alle isole Galapagos. Di recente è stato annunciato un programma di collabo-razione tra la compagnia e la rinoma-ta Royal Geographical society. I clienti avranno accesso ad un’ampia varietà di materiale specializzato, sia visivo che scritto, permettendo così ai viaggiato-ri di arricchire la loro conoscenza sul-

le escursioni in antartide e artico, sud america, africa, Europa”.

Quali sono i mercati turistici di riferi-mento della compagnia?“specializzata sin dalla nascita sul mer-cato americano e inglese, silversea offre anche al pubblico italiano il suo prodot-to. a bordo sono disponibili in lingua ita-liana il programma del giorno e i menù dei ristoranti. Hostess internazionali che parlano la nostra lingua consento-no un’accurata assistenza su ogni nave. senza contare che numerosi comandanti e ufficiali sono italiani di nascita”.

Il vostro è un prodotto di lusso per viag-giatori esigenti…“Il prodotto è indicato per gli sposi in viaggio di nozze e per le famiglie di cro-cieristi già esperti che vogliono ritrovare le atmosfere e il servizio di una volta, fug-gendo dalla confusione delle mega-navi. Ed entrando in quella che si può definire la quarta dimensione delle crociere”.

Da quali porti italiani partono le vostre crociere?“Da venezia e civitavecchia sono previste partenze per tutta l’estate verso itinera-ri affascinanti nel Mediterraneo. l’am-

miraglia silver spirit offre sette notti da Istambul verso Turchia e isole greche”.

Da Ancona prevedete in futuro partenze o uno scalo per visitare le bellezze delle Marche?“siamo sempre alla ricerca di nuovi iti-nerari e novità; non voglio sbilanciarmi, ma posso dire che già abbiamo iniziato un percorso di collaborazione commer-ciale con un’importante eccellenza del vostro territorio: con le Grotte di Frasas-si, tramite il responsabile commerciale e marketing Maurizio Tosoroni, stiamo infatti ragionando su importanti iniziati-ve”.

Che cosa bisogna fare per prenotare o avere informazioni sulle vostre crocie-re?“Per informazioni e prenotazioni si può chiamare il numero 800 732 732, oppure ci si può rivolgere all’agenzia di viaggi di fiducia. Per ringraziare Ml di questa in-tervista vorrei fare un regalo a tutti i vo-stri lettori, offrendo uno speciale upgra-de - crociere nel Mar Mediterraneo –con silver spirit per partenze dal 10 maggio al 2 novembre 2013 (soggetto a disponi-bilità e riconferma all’atto della prenota-zione)”.

la nave silver shadow

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dalla L. 8 novembre 2012 n. 189

www.gplanet.it

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Focus: turismo

Il 6 maggio scorso sono state riaper-te al pubblico le Terme dell’aspio, la prestigiosa struttura ai piedi del Mon-

te conero che risale all’epoca romana. un nuovo debutto sotto il segno della continuità, ma anche dell’innovazione, con l’avvio di nuovi ambiti operativi. Oltre all’area dedicata alla medicina terma-le, che da sempre rappresenta il cuore delle attività della struttura, sono ora attive anche l’area cardiologica, l’area di medicina antiaging, l’area metabolica nutrizionale, l’area check up e l’area di ginecologia e ostetricia. l’ampia varietà

di ambulatori offre ai pazienti la possibi-lità di rivolgersi a professionisti rinoma-ti, che operano seguendo la filosofia del centro, ovvero privilegiando la medicina naturale e puntando a trattamenti di tipo olistico. Per le terapie non viene impie-gata acqua surgiva, ma acqua imbotti-gliata, dando la possibilità di scegliere la tipologia specifica, in base ai trattamenti richiesti. la riapertura delle Terme è il risultato di una sinergia tra diverse realtà, che vede protagonisti imprenditori che puntano a valorizzare ulteriormente il territorio.

Grazie al loro impegno, infatti, si è creata una rete in grado di attirare flussi turi-stici, offrendo a chi arriva nella zona la possibilità sia di godere dei benefici dei trattamenti termali, che di scoprire le bellezze naturali e culturali della zona. Nel raggio di pochi chilometri si trova-no incantevoli cittadelle sul mare come sirolo, Numana, Portonovo; si possono visitare gli spazi incontaminati del Parco del conero, le suggestive Grotte di ca-merano, il conero Golf club, le bellezze del capoluogo dorico; per gli amanti del-lo shopping c’è anche un’ampia offerta di

Le Terme dell’Aspio riaprono nel segno dell’innovazioneuna struttura d’eccellenza che abbina i benefici della medicina termale a quelli della medicina naturale e che rappresenta un volano per il turismo sanitario nelle Marche

di a. Dachan

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Terme dell’Aspio via delle Terme 5 - 60021 camerano an Tel 07195691 Fax 0717302055www.termeaspio.it [email protected]

centri commerciali e botteghe artigiana-li. la zona, inoltre, offre una gran varietà di strutture ricettive, che spazia dagli ho-tel agli agriturismo, ma anche ristoranti, trattorie, bar: tutti elementi di grande at-trattività, che possono richiamare flussi turistici e consolidarli. Il centro si trova in una zona nevralgica, con un collegamen-to ferroviario, una fermata dell’autobus e un’uscita autostradale nel raggio di po-che centinaia di metri. Ma le Terme sono e restano un riferimen-to importante anche per i marchigiani, che potranno godere di convenzioni e di

una speciale scontistica sui cicli di cura. Il centro riserva anche una grande at-tenzione alla formazione, organizzando giornate della salute e della prevenzio-ne, oltre a congressi su varie tematiche, come quello che si terrà in ottobre e che sarà dedicato alla medicina anti-age. la peculiarità delle Terme dell’aspio è che uniscono i benefici della medicina termale a quelli della medicina naturale. la struttura offre la possibilità di una va-lutazione complessiva con diagnosi accu-rate in seguito alle quali ad ogni paziente viene consigliato il percorso migliore per

il suo caso specifico. all’interno del cen-tro sono inoltre presenti laboratori per la terapia del dolore, dell’agopuntura, dell’omeopatia e degli ultrasuoni.

SEI AREE oPERATIVE1. Medicina termale: cure inalatorie, terapia

idroponica, cateterismo tubarico e Polizer, ambulatorio di otorinolaringoiatria

2. Cardiologia3. Medicina antiaging: idrocolon terapia, ozono

terapia, ambulatorio di medicina natualre: neuralterapia, omeopatia, agopuntura

4. Area metabolica nutrizionale5. Check up: ambulatorio di diagnostica

ecografica dedicata: trattamenti elettroterapia-magnetoterapia, BMC/ impedenziometria corporea, MOC/ mineralometria ossea, esame spirometrico, test stress ossidativo

6. Ginecologia ostetricia

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Focus: turismo

“Le Marche proseguono nel percorso di crescita e qualifi-cazione di territorio e ambien-

te e sono protagoniste assolute della classifica delle spiagge doc. Due nuo-ve bandiere blu sventolano sul nostro mare, confermando ancora una volta che l’intreccio tra tutela del paesaggio, valorizzazione dell’ambiente, turismo e accoglienza, produce un mix vincente”. È il commento del Governatore della Re-gione e assessore al Turismo ad interim Gian Mario spacca, all’indomani dell’as-segnazione di ben 18 bandiere blu da parte del Fee (Fondazione per l’educa-zione ambientale Italia). Nella classifica nazionale le Marche sono al secondo po-sto, subito dopo la liguria, che è a quota 20. l’assegnazione del riconoscimento premia le località costiere che soddisfa-no criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto e la nostra regione, in questo, sa distinguersi e farsi apprezzare. l’amore

per il territorio, la cura per l’ambiente, l’arte dell’accoglienza e la valorizzazione delle risorse paesaggistiche sono trat-ti distintivi della marchigianità. Il mare, così come le colline e le montagne, fa parte del nostro Dna e racconta la nostra storia, ma anche il nostro futuro; un fu-turo in cui le Marche vogliono affermarsi sempre più come meta di un turismo di valore, che privilegi la qualità ai grandi numeri.le bandiere blu assegnate alle Marche sono: nella provincia di ancona, senigal-lia, sirolo, Numana, Portonovo-ancona; nella provincia di ascoli Piceno, san be-nedetto del Tronto, cupra Marittima e Grottammare; nella provincia di Fermo, Pedaso e Fermo-lido (le due new ent-ry), Porto sant’Elpidio e Porto san Gior-gio; nella provincia di Macerata, Potenza Picena-Porto Potenza Picena, civitanova Marche e Porto Recanati; nella provincia di Pesaro e urbino, Mondolfo, Pesaro, Fano e Gabicce Mare.

Sui cieli delle Marche sventolano 18 Bandiere bluanche Pedaso e Fermo ottengono per la prima volta il prestigioso riconoscimento della Fee

di s. Noviello

la bandiera blu è un riconoscimento internazionale

istituito nel 1987, anno europeo dell’ambiente, e che

viene assegnato ogni anno in 41 paesi, inizialmente solo

europei, più recentemente anche extra-europei, con il

supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’Onu:

unep (Programma delle Nazioni unite per l’ambiente)

e unwto (Organizzazione mondiale del Turismo), con

cui la Fee ha sottoscritto un protocollo di partnership

globale. bandiera blu è un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari

che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del

territorio.

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Focus: turismo

Arrampicare a Frasassi. una zona di falesie storiche e di vie lun-ghe, suscettibile di esercitare un

richiamo forte nei confronti degli ap-passionati, con evidenti ricadute sotto il profilo turistico. “Parliamo di uno sport che conosce un trend molto positivo, perché sempre più persone si avvicina-no a questo mondo verticale”. alla sua prima edizione, il “Frasassi rock clim-bing festival”, in programma il 7, l’8 e il 9 giugno, ha l’obiettivo duplice di pro-muovere la conoscenza dei siti all’inter-no del Parco naturale Gola della Rossa e di Frasassi, la più grande area protetta delle Marche nel cuore verde della re-gione, e intanto recuperare, ai fini della valorizzazione del territorio e del suo svi-luppo, una “visione più moderna rispetto

ad una questione che vede contrapposti ambientalisti e arrampicatori”. lo sotto-linea Marcello Romagnoli, responsabile dei rapporti tra la scuola di alpinismo e arrampicata libera “la Fenice” (sezioni cai –club alpino Italiano di ancona, Jesi, Fabriano, Pesaro) e il Parco. In merito, il tema al centro dell’incontro-conferenza con cui si apre il festival, nella sala con-siliare del comune di Genga. “significa-tiva la presenza di Rolando larcher, al-pinista di fama internazionale: un nome di risonanza per comunicare – spiega Romagnoli - l’importanza dell’eco lunga che prende avvio dalle pareti di roccia e quanto queste possano contribuire, per le attività ad esse legate, al rilancio eco-nomico di un territorio che offre paesag-gi unici in una natura integra e che com-

prende il più grande complesso ipogeo in Europa”. Organizzata dal cai – Gruppo regionale Marche, con il patrocinio del Parco Gola della Rossa e di Frasassi, la tre giorni del climbing festival è sta-ta resa possibile grazie anche ad una stretta collaborazione con il comune di Genga e il consorzio Grotte di Frasassi; “un debutto che nasce all’interno di un progetto scaturito lo scorso anno per riportare l’arrampicata all’interno del Parco, dimostrando che con l’istaurarsi di un dialogo tra alpinisti, ambientalisti, naturalisti e pubbliche amministrazioni è possibile tutelare gli ambienti rupestri, sviluppando parallelamente dei modelli di fruizione sostenibili. secondo la legge regionale 20 febbraio 1995 n.17, ai fini della protezione dell’a-

Gola della Rossa: Maurizio Oviglia, accademico del club alpino Italiano e istruttore nazionale di

arrampicata libera percorre la quarta lunghezza di “Il Mercante di appigli”

Vie di roccia per il turismo“Frasassi rock climbing festival” al debutto: tre giorni, dal 7 al 9 giugno, sotto i riflettori il Parco naturale Gola della Rossa e di Frasassi, cuore verde delle Marche. Parla Marcello Romagnoli, responsabile dei rapporti tra la scuola di alpinismo e arrampicata libera “la Fenice” e il Parco

di s. coricelli

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quila è vietato, nel periodo di nidificazio-ne che va dal 1° febbraio al 31 agosto, ef-fettuare pratiche alpinistiche sulle pareti in una fascia di almeno 300 metri dai nidi di aquile reali. la Deliberazione della Giunta regionale 864 del 2007 estende l’area di rispetto a 500 metri e vieta anche l’attività escur-sionistica. ciò che vogliamo porre all’at-tenzione è che, trovando il giusto equili-brio, arrampicatori e avifauna nidificante possono convivere utilizzando gli stessi ambienti”. In che modo? Nel pieno ri-spetto delle esigenze di conservazione, spiega Romagnoli, “individuazione delle zone di nidificazione e delle relative spe-cie, stabilendo il raggio di tutela da ri-spettare e il periodo di chiusura delle vie di roccia che nel raggio ricadono. Perio-

do che deve partire dal momento in cui sono state deposte le uove al momento dello ‘svezzamento’, diciamo così, delle specie animali da salvaguardare. Prima della covata, inoltre, sarà rispettato il pe-riodo di ‘corteggiamento’ e di scelta del sito”. Rispetto del patrimonio ambientale, la chiosa, senza precludere al territorio la possibilità di un afflusso turistico legato alle attività di arrampicata; “Gli esempi dell’umbra Ferentillo, con le sue nume-rose pareti attrezzate, e di arco di Trento, una delle capitali dell’arrampicata spor-tiva e alpinistica vicino al lago di Garda, gettano luce sulle enormi potenzialità all’interno del Parco naturale Gola della Rossa e Frasassi, in cui molti sono i siti in un raggio di tre chilometri: tante pic-

cole palestre di roccia di cui diffondere-mo conoscenza durante il festival, con le competizioni amatoriali di arrampicata dell’8 e del 9 giugno; si stimano dai 150 ai 200 iscritti, in palio ricchi premi”. Dun-que l’arrampicata come fonte di reddito per i suoi evidenti risvolti turistici, tanto più in una zona delle Marche dotata di una delle attrazioni più belle di tutto il territorio italiano, le Grotte di Frasassi: “Quando percorre una via di roccia che gli dà soddisfazioni, l’alpinista torna; la tendenza del ‘mordi e fuggi’ può conver-tirsi in forme di turismo stanziale grazie a visitatori che praticano le arrampica-te: sono circa 600 in seno agli iscritti al Gruppo regionale Marche del cai, com-plessivamente quasi 4mila. un rapporto indicativo”.

Nuova falesia di Frasassi “sulfuria”: Francesco Piacenza, istruttore nazionale di arrampicata libera della scuola “la Fenice”, percorre la via “linfamone”; nel riquadro: Marcello Romagnoli

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Focus: turismo

Albergatori, tour operator, agenzie di viaggio, associazioni impren-ditoriali, nei giorni scorsi si sono

dati appuntamento nello studio di un no-taio per suggellare l’accordo: nessuna finalità lucrativa e tutti gli utili che deri-veranno dalle attività saranno destinate al perseguimento delle finalità statutarie (in tal senso lo statuto è estremamente chiaro: “E' vietata la distribuzione di utili e degli avanzi di esercizio di ogni gene-re e sotto qualsiasi forma ai consorziati, anche in caso di scioglimento del con-sorzio”). una vera e propria task force che da un lato proietterà la propria attenzione ad incrementare la capacità attrattiva del-la nostra regione fuori dai propri confi-

ni, sia in ambito nazionale che all’este-ro, e dall’altro si occuperà - utilizzando il know how e le conoscenze acquisite negli anni dai professionisti di Maravi-glia Travel, società marchigiana attiva nell’incoming – della commercializza-zione dei pacchetti turistici, dei prodotti e dei servizi dei consorziati. Innumere-voli le modalità utilizzabili dal consor-zio per raggiungere le predette finalità: dalla stipula di accordi di collaborazione con l’amministrazione regionale e con gli enti locali marchigiani per la defini-zione e l’implementazione di strategie e piani di sviluppo turistico delle Marche, all’individuazione di strategie operative e di marketing per le singole imprese consorziate e per le Marche quale de-

stinazione turistica; dall’organizzazione e partecipazione a fiere e workshop na-zionali ed internazionali sul turismo, alla produzione di materiale promozionale e pubblicitario, cartaceo e virtuale, per la valorizzazione delle Marche come desti-nazione turistica; dalla gestione di servi-zi informatici e telematici (in particolare di reti di commercializzazione utili all’at-tività dei singoli soci) allo svolgimento di attività analitica e di ricerca sui trend del mercato turistico nazionale e straniero. le finalità e il modus operandi del con-sorzio trovano una felice rispondenza nella struttura dell’ente, che ne garan-tisce l’assoluta democraticità. accanto all’assemblea dei soci fondatori e ordi-nari – che come avviene anche in tutti

Nasce il Consorzio “Marche Maraviglia”, per promuovere il territorio con un’unica voce“contribuire a qualificare e promuovere le Marche come destinazione turistica diffusamente riconoscibile, attrattiva, competitiva sul mercato nazionale, europeo e internazionale”: è l’ambizioso obiettivo – indicato nello statuto - che si prefigge un consorzio nato nelle scorse settimane dalla comune iniziativa di numerosi operatori marchigiani del settore turistico, che con il supporto morale della Regione intendono intraprendere insieme una strada che a detta di tutti è sempre più indispensabile: fare rete

a cura della Redazione

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gli enti non profit è l’organo sovrano, che delibera a maggioranza – vi è il consiglio di amministrazione, con funzioni pret-tamente gestionali ed operative, i cui membri sono scelti proprio dai soci. Ma i poteri dell’organo amministrativo sono comunque rapportati alle funzioni di con-trollo demandate alla stessa assemblea, alla quale è riservato il potere di appro-vare il bilancio, di revocare i membri del consiglio di amministrazione, di imparti-re direttive generali sull’azione del con-sorzio, di deliberare sul gradimento di nuovi consorziati, oltreché, ovviamente, sulle modifiche dello statuto e in merito all'eventuale scioglimento anticipato del consorzio. la composizione del consiglio di amministrazione rispecchia non sol-

tanto la volontà assembleare ma anche la storia e la filosofia del consorzio: dei cinque membri (che non obbligatoria-mente devono essere soci), infatti, tre vengono nominati dall’assemblea, uno dai soci sostenitori e uno è di nomina del comitato scientifico). chi sono gli enti “sostenitori”? sono gli enti pubblici o pri-vati, associazioni, università, fondazioni e istituzioni di varia natura, che condivido-no le finalità del consorzio e intendono contribuire economicamente per soste-nerne l'attività, vengono iscritti, su loro richiesta e previa delibera del consiglio di amministrazione, in apposito “albo dei sostenitori”, tenuto presso la sede del consorzio. Oltre all’eventuale sostegno monetario

gli enti sostenitori possono assicurare al consorzio anche altre forme di colla-borazione, quali l’apporto di esperienze, servizi, prestazioni, ecc.a partire dal prossimo numero Ml, an-che attraverso il proprio sito www.mlma-gazine.it, seguirà le iniziative, i progetti e gli eventi promossi dal consorzio Mar-che Maraviglia.

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Focus: turismo

Fare rete è sempre più una necessi-tà per le realtà che operano in am-biti come il turismo, che coinvolge

settori quali la ricettività, la ristorazione, l’intrattenimento, i trasporti e altri an-cora. Tra le realtà innovative che sono sorte sul territorio marchigiano, merita certamente una segnalazione l’adriatic Way® 2013. Il progetto ha l’ambizione di essere l’in-cipit di un’operazione che coniuga cultu-ra ed enogastronomia e coinvolge chef e artisti di varie discipline, dalla musica alla danza, passando per la letteratura. un modo originale e raffinato di promuo-vere le eccellenze del territorio e farle conoscere al grande pubblico. Già lo scorso anno si era dato vita ad un’iniziativa simile, grazie al fortunato incontro tra lucio Pompili, chef del ri-storante symposium 4 stagioni di car-toceto con Francesca Rossi bollettini, presidente dell’associazione Turismo & territorio adriatico. Il successo dell’ini-ziativa ha spinto gli stessi organizzatori ad intraprendere una nuova avventura, l’adriatic Way, un progetto itinerante che vede protagonisti il gusto e l’arte.adriatic Way si propone come festival iti-

nerante su tutto il territorio della regio-ne Marche proponendo eventi concepiti e realizzati secondo il format originale sviluppato da Turismo & Territorio adria-tico, con lo scopo di promuovere lo svi-luppo economico della regione Marche attraverso manifestazioni culturali ed eno-gastronomiche sul territorio e sui turisti presenti nella regione e di svilup-pare sinergie tra la cultura, il turismo, l’agricoltura e il territorio, presentando degli eventi che hanno come scopo la loro diffusione e conoscenza, in un’ottica anche didattica. adriatic Way intende utilizzare i fattori sopra elencati come strumenti di co-municazione per raccontare le Marche al pubblico nazionale ed internazionale al fine di favorire il turismo in entrata, consolidando la reputazione e l’immagi-ne del territorio marchigiano. sostiene, inoltre, lo sviluppo delle PMI soprattutto nei comparti agro-alimentare e turisti-co. lo svolgimento si articola su eventi nelle principali località turistiche mar-chigiane, ascoli Piceno, san benedetto del Tronto, senigallia, Pesaro per citarne solo alcune, nel periodo che va tra luglio ed settembre 2013.

Adriatic Way: quando la cultura incontra l’enogastronomia “Il miglior modo di conoscere e far conoscere un popolo è mangiarci insieme”

il 29 giugno evento inaugurale a San GinesioIl Festival Adriatic Way verrà inaugurato il 29 giugno a San Ginesio. L’evento sarà articolato in tre momenti e prevede: un incontro culturale con il poeta Guido Oldani, massimo esponente del Realismo terminale in Italia; una cena degustazione preparata dallo chef Moreno Cedroni, che presenterà un piatto inedito per la valorizzazione di un ingrediente marchigiano; un concerto spettacolo della Rimbamband.Il Festival è realizzato in sinergia con l’associazione Comuni Bandiere arancioni, che proprio il 29 giugno festeggerà in tutte le piazze d’Italia la Giornata arancione.

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Sono gli ammaliatori del palato. campioni indiscussi nel combinare i sapori e creare suggestioni irripe-

tibili per la gola. I nomi? Quelli di Moreno cedroni, Mauro uliassi, lucio Pompili. chef stellati tra i più rinomati in Italia, protagonisti del secondo ciclo di appun-tamenti della rassegna “I sentieri del gusto nelle Marche”, al via il 14 giugno a villa lattanzi di Torre di Palme (Fm). star in cucina: il genius loci marchigiano tra le mura di una struttura antica, dimo-ra del ‘700 oggi splendido luxury refuge, dopo un’accurata opera di restauro. sto-ria, cultura e tradizione che rimbalzano nel racconto delle eccellenze del terri-torio, cui contribuisce la pagina scritta dalla bravura di chef capaci di esaltare sapidità e aromi peculiari con l’ingegno del loro modo inimitabile di intendere la cucina. E la cui notorietà ha ben valicato i confini della propria terra. Tre maestri del gusto, nel novero dei cuochi famo-

si al mondo, protagonisti di altrettante serate del ciclo intitolato “a cena con le stelle”. si comincia con Moreno cedro-ni, due stelle Michelin, un ‘avventuriero’ dell’arte culinaria che all’interno del suo ristorante, “la Madonnina del Pescato-re”, dirige un vero e proprio laboratorio di innovazione: l’inserimento, da parte del Wall street Journal, nella Top 10 Fish Restaurants in Europe dice della creati-vità esploratrice di cui cedroni dà prova con ogni suo piatto. ciascuno un para-diso per il palato degli amanti di pesce. Due stelle Michelin anche per Mauro uliassi, “cuoco di Marca”, quinta po-sizione a livello nazionale nella Guida Espresso Restaurant, già vincitore, nel 2008 a Goteborg, del prestigioso premio Kunfenan award. Erede della tradizione culinaria senigalliese, il ristorante che porta il suo nome è considerato tra i dieci migliori in Italia: a firma uliassi la serata dell’8 luglio a villa lattanzi, di scena una

cucina raffinata completamente dedita alla valorizzazione dei sapori, proponen-do il meglio del pesce e dei frutti di mare.a cena con lucio Pompili, infine, il 12 settembre: una stella Michelin per il ti-tolare del famoso “symposium 4 stagio-ni” di cartoceto, luogo cult per gli amanti delle carni pregiate e della selvaggina. specialità di carne nel menu che Pom-pili, presidente dell’associazione “cuo-chi di Marca”, proporrà a villa lattanzi, con dovizia di piatti in cui la giusta dose di tipicità, stagionalità e originalità saprà restituire l’identità di uno degli chef più amati d’Italia. la destinazione perfetta, come recita il claim della rassegna, “è quella che apre le porte su mille sentieri”: la scoperta dei menu è cliccando su www.villalattanzi.it.

Tris d’assi in cucinaMoreno cedroni, Mauro uliassi, lucio Pompili. Tre maestri dell’arte culinaria, nel novero degli chef famosi al mondo: sono i protagonisti del secondo ciclo di appuntamenti della rassegna “I sentieri del gusto nelle Marche”. Imperdibili serate “a cena con le stelle” nell’antica struttura di Torre di Palme

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2013

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Focus: turismo

Dopo il successo della prima edi-zione, torna nelle Marche l’En-durance lifestyle: una quattro

giorni che dal 13 al 16 giugno vedrà la nostra regione aprirsi al mondo sportivo ed economico degli Emirati arabi uniti. la manifestazione, ideata da sistema Eventi e organizzata dalla Regione Mar-che in collaborazione con il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero degli affari esteri, l’agenzia Ice, il Mi-nistero dell’Economia degli Eau, la ca-mera di commercio italiana di Dubai, e in sinergia con gli enti territorialmente interessati, si svolgerà sulla Riviera del conero, alternando momenti di eccel-lenza sportiva nella disciplina equestre a momenti per lo sviluppo delle relazioni economiche bilaterali. ”la prima edizione – spiega il presidente della Regione, Gian Mario spacca - è sta-ta un successo non solo per le presenze di pubblico e per la bellezza dell’evento, ma anche perché ha consentito l’avvio di concreti contatti tra imprese marchi-giane e imprese emiratine. le relazioni istituzionali ed economiche tra Italia ed Emirati arabi uniti sono uscite ulterior-mente rafforzate da questo evento che unisce sport, economia e turismo. una formula vincente che vogliamo replicare

anche quest’anno, potenziando in modo particolare gli aspetti legati all’incontro tra imprese italiane e imprese degli Eau. l’auspicio è che possano ampliarsi le opportunità di partnership e i rapporti di amicizia tra i nostri due Paesi”. “Nonostante la nascita del nostro Paese risalga al 1971 - afferma l’ambasciatore degli Emirati arabi uniti in Italia, abdua-ziz bin Nasser al shamsi -, le relazioni bilaterali tra Italia e Emirati arabi uniti e l’evoluzione di una rapida crescita di relazioni speciali testimoniano un parte-nariato forte in tutti i campi. Non a caso l’Italia è in Europa il secondo partner commerciale per gli Eau”. l’edizione 2013 prevede tre componenti particolari: la parte sportiva con la conero Enduran-ce cuP il 15 giugno; una parte di intratte-nimento (villaggio internazionale aperto dal 13 giugno alle ore 10); la parte eco-nomica e di pubbliche relazioni a livello nazionale: gli uae Days nelle Marche, a Marcelli di Numana, comprenderanno il Forum internazionale sull’attrazione di investimenti che si svolgerà il 14 giu-gno alla Mole vanvitelliana, i workshop tematici e il Gran Galà dell’Endurance. Protagonista di queste strategiche op-portunità di confronto saranno i vertici del Khalifa Fund, organo indipendente

del governo di abu Dhabi, che guideran-no alla scoperta del tessuto imprendito-riale italiano una delegazione di aziende che si occupano di trasferimento di tec-nologia, agricoltura e agribusiness, food and beverage, information technology, energie rinnovabili e green economy e servizi per la salute. una grande novità è rappresentata dal convegno “voci di donne arabe”, al quale parteciperanno importanti rappresentanti del mondo femminile emiratino. l’edizione 2013 di Marche Endurance lifestyle potrà con-tare su una sponsorizzazione solidale, quella della lega del Filo d’Oro.

i nUMeRi deLL’edizione 2012 5.000.000 euro giro d’affari stimolato

302 incontri b2b tra aziende italiane e aziende Uae150 contatti tra Fondi emiratini e aziende marchigiane

275 partecipanti al Forum economico Italia - Uae202 persone della delegazione complessiva Uae

42 nazionalità presenti100.000 presenze nel corso della manifestazione

8.000 pernottamenti in hotel1.084.819 visite al sito web ufficialeMarche

Endurance Lifestyle: al via la seconda edizioneDal 13 al 16 giugno, il conero, ospiterà l’atteso evento sportivo che lo scorso anno ha portato nelle Marche sheikh Mohammed bin Rashid al Maktoum, vice presidente e primo ministro degli Emirati arabi uniti e governatore di Dubai

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E’ uno degli avvenimenti di punta dell’estate marchigiana 2013: una manifestazione di vasta

eco, che convoglierà su ancona e sulla Riviera del conero l’attenzione del mon-do della vela e della cultura del mare. ORc World championship dal 21 al 29 giugno: 16 nazioni rappresentate nella competizione cui parteciperanno equi-paggi provenienti da brasile, Nuova Ze-landa, Francia, Russia, croazia, sud afri-ca. una finestra aperta su tre continenti, le Marche cornice di un evento di grande caratura sportiva che vedrà fronteggiar-si nelle due categorie previste i velisti più importanti del panorama mondiale e che si preannuncia vetrina privilegia-ta per il nostro territorio, sotto i riflettori del suggestivo scenario naturale in cui si terranno le competizioni. I due cam-pi di regata, quello antistante il Passetto e quello sul quale si affaccia la Marina Dorica, permetteranno ai partecipanti di ammirare l’inconfondibile panorama della costa anconetana. E non solo gli

sportivi potranno goderne: se, infatti, il limite massimo previsto per le iscrizio-ni è fissato a 130 imbarcazioni, aggiun-gendo a questo numero membri dell’e-quipaggio e accompagnatori si arriva ad una previsione di circa 2mila visitatori. Gli accompagnatori potranno peraltro usufruire della convezione stipulata tra la Marina Dorica – ente organizzatore – e l’associazione Parco del conero: grazie a questa partnership saranno organiz-zati dei mini tour alla scoperta delle ric-chezze paesaggistiche e artistiche della provincia di ancona. Dunque un’occasione assoluta di promo-zione per il territorio, anche considerato che armatori di Paesi che in questo mo-mento sono in controtendenza rispetto alla stagnante situazione economica po-trebbero anche trovare un ulteriore mo-tivo per ritornare nelle Marche, ai fini di potenziali investimenti in una terra ricca di risorse e di attrattive. la Marina Dori-ca, base a terra del Mondiale ORc Inter-national, diverrà un punto di incontro tra

le eccellenze marchigiane e tra queste e i regatanti. sarà possibile ‘assaggiare’ le Marche nelle sue varie declinazioni di piacere, dalle tipicità enogastronomiche ai vini. sempre a Marina Dorica, Fabio Taccola, il fotografo ufficiale dell’evento, allestirà una mostra fotografica utile a ripercor-rere la storia dell’ORc International. un evento che abbraccerà l’intero capoluo-go: l’adria Ferries ORci World cham-pionship di ancona animerà non solo il braccio di mare antistante il conero, ma anche Piazza del Plebiscito, dove il comitato organizzatore dell’evento e il Panathlon hanno deciso di dar vita a una serie di talk show che, nel corso del Mondiale di vela d’altura, animeranno le serate anconetane. Proprio in Piazza del Plebiscito verrà al-lestito un palco sul quale, a partire dal-le ore 21, il giornalista andrea carloni condurrà “Il Mondiale in Piazza”, un talk show della durata di circa 90 minuti cui interverranno i volti noti della vela.

Marche a gonfie veleORc World championship dal 21 al 29 giugno: 16 nazioni rappresentate nella competizione velica, ancona e la Riviera del conero cornice di un evento di grande caratura sportiva. un’occasione privilegiata di visibilità e promozione per tutto il territorio

di a. Monticelli

Focus: turismo

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inchiesta

Le risorse, continua confeser-centi in una nota, “vanno trovate tagliando la spesa pubblica. Gli

sprechi, le spese inutili, i troppi livel-li istituzionali producono uno sperpe-ro enorme di denaro pubblico. si può cominciare a risparmiare molto con il rigore ed una coraggiosa riforma. E’ strumentale ogni tentativo di prendere tempo: bisogna cominciare subito per favorire la ripresa”. Dunque invertire una tendenza che “penalizza le famiglie e le imprese”: anche perché, si evidenzia, “abbiamo appena segnato il record del-la pressione fiscale, con il 44% del 2012, e già siamo pronti a superarlo di slancio con l’ulteriore aumento atteso per il 2013 (44,4%)”. E il futuro, sempre stando alle valutazioni ufficiali, non promette nulla di buono:  “le previsioni tendenziali di-cono che la ‘maledizione’ del 44% ci ac-compagnerà almeno fino al 2017”. Nello studio si ricorda che l’Italia è al primo

posto in Europa nel “total tax rate” (som-ma delle imposte sul lavoro, sui redditi d'impresa e sui consumi), con un 68,3% che ci vede quasi doppiare i livelli di spa-gna e Regno unito e ci colloca ben oltre quello della Germania (46,8%). Il nostro paese si attesta, poi, “ai più alti livelli eu-ropei quanto a numero di ore necessarie per adempiere agli obblighi fiscali (269): 2,5 volte il Regno unito, il doppio dei pa-esi nordici (svezia, Olanda e Danimarca) e della Francia, un terzo in più rispetto alla Germania”. Inoltre, siamo “in coda, fra i paesi Ocse, nella graduatoria di ef-ficienza della Pubblica amministrazione, con un valore (0,4) pari a un quarto di quello misurato per la Germania e il Re-gno unito”. Nell’analisi di confesercenti si sottolinea il ruolo rivestito dalla finan-za locale nella crescita della tassazione in Italia: “all’ombra del federalismo, si sono registrate abnormi impennate del prelievo. Per fronteggiarle, il cittadino

medio ha dovuto impegnare una quota crescente dei frutti del proprio lavoro. se nel 1990 le imposte locali assorbivano l’equivalente di meno di 8 giorni di lavoro annuale, nel 2002 l’impegno risultava tri-plicato e nel 2013 finirà per toccare i 26 giorni: una crescita, insomma, di quasi il 250% in poco più di venti anni”. Quanto a livello del prelievo fiscale complessivo, nel panorama europeo il cittadino italia-no risulta essere ai primi posti: da un’e-laborazione confesercenti su dati Ocse, con riferimento al 2011, i giorni di lavoro che nel nostro paese sono stati assorbi-ti dal pagamento delle tasse sono quasi 156: 10 in più che in Germania, 20 oltre il Regno unito, 35 oltre la spagna e quasi 50 in più rispetto all’Irlanda. “Differenze – si commenta nella nota di confeser-centi - che spiegano i ritardi della nostra economia, sia dal lato del reddito dispo-nibile delle famiglie, sia dal lato della competitività del mondo produttivo”.

Fisco, 162 giorni di lavoro “divorati” in un anno l’allarme arriva da confesercenti: uno studio in cui si evidenzia che il sospirato “Tax freedom day” è scivolato al 12 giugno, mentre nel 1990 scattava già a maggio. “E’ d’obbligo una svolta”, inciso dell’associazione. secondo cui “l’abbassamento della pressione fiscale è più che mai una priorità che non può essere risolta con qualche misura tampone”

di s. coricelli

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La

tutti i

giorni

Convenienza

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dossier: enerGia

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dossier

e n ergia

Trattiamo bene la terra su cui viviamo: essa non ci è stata

donata dai nostri padri, ma ci è stata prestata dai nostri figli

Proverbio Masai

*

* Gli interventi e gli articoli ospitati nell'ambito del focus sono spontanei e non vincolati in alcun modo

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dossier: enerGia

Innanzitutto, l’apparente diminuzio-ne della disponibilità di combustibi-li fossili pregiati ed estraibili a costi

non eccessivi (in primis, il greggio con basso tenore di elementi inquinanti, a cominciare dallo zolfo, e disponibile a profondità tecnicamente raggiungibi-li). si tratta, in realtà, di un argomento controverso e i diversi pareri spaziano da evidenze sulla diminuzione delle scorte mondiali, a fronte di crescenti richieste, ad altre che, invece, spingono a ritenere le risorse fossili ancora abbondanti ma con disponibilità sostanzialmente legata a dinamiche geo-politiche, commerciali e degli investimenti dell’industria petro-lifera. In questo contesto, le energie rin-novabili si pongono comunque come un elemento di sostituzione dei combustibili fossili limitandone quindi la dipendenza, fatto di per sé di natura strategica.vi è poi la questione ambientale legata alle emissioni in atmosfera di cO2 e de-gli altri “gas serra” derivanti da produ-zione e utilizzo di tecnologie e prodotti industriali (in primo luogo N2O e cH4)

che stanno alterando, ormai con una certa evidenza, il clima e conseguente-mente tutti i complessi equilibri ecolo-gici ad esso legati, oltre ad influire an-che su aspetti di natura sociale, specie nei paesi più poveri. Di fatto, l’utilizzo dei combustibili fossili non fa altro che trasferire il carbonio accumulato nel sottosuolo all’atmosfera, che, conse-guentemente, muta le sue caratteristi-che chimico-fisiche a cominciare dalla permeabilità alle radiazioni infrarosse. anche su questi aspetti si notano diverse visioni: da chi denuncia molteplici e gravi conseguenze a chi, invece, ritiene che si tratti di problemi legati ai cicli climatici naturali. Quest’ultima linea di pensiero appare tuttavia molto meno attrezzata della prima. a livello politico il tema è ampiamente affrontato da anni, anche se viene da più parti richiesta una maggiore coerenza delle politiche e dei relativi pro-grammi di intervento alle dichiarazioni e agli impegni formali. Da questo punto di vista, il ricorso alle energie rinnovabili si pone come uno dei principali mezzi per

ridurre le emissioni di cO2 in atmosfera. si noti, poi, come la problematica am-bientale possa diventare più vincolante del livello di disponibilità dei combustibili fossili sopra ricordato. Di fatto, se fossero resi cogenti forti limiti sulla produzione di cO2, ciò richiederebbe il contenimento del consumo di combustibili fossili ricchi di carbonio, indipendentemente dalla loro abbondanza o meno. va inoltre ricordata la questione socio-economica. I paesi industrializzati, pe-raltro colpiti dalla recente congiuntura e dalla concorrenza dei paesi in via di in-dustrializzazione che occupano sempre maggiori fette di mercato, vedono nelle energie rinnovabili (e nel risparmio ener-getico) un potenziale settore di sviluppo che, se opportunamente guidato a livello politico, potrebbe stimolare la ripresa di più settori produttivi. un esempio con-creto è lo sviluppo del biogas da filiera agricola in Germania, pensato all’origine soprattutto per dare un’alternativa alle poco competitive aziende zootecniche dell’Est, dopo la riunificazione del Paese.

RInnOVAbILI, alcuNE RIFlEssIONIla necessità di incrementarne il peso nel bilancio energetico mondiale è sostenuta da una vasta bibliografia in continua espansione e da una legislazione internazionale che considera sempre più questa esigenza. utile è riassumere le motivazioni di fondo che hanno portato a tanto interesse

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ciò, ovviamente, ha favorito lo sviluppo della necessaria tecnologia e di una vi-vace industria.Infine, la questione della competizione tra biomasse energetiche e coltivazioni alimentari. Negli ultimi due anni, infatti, è cresciuto in modo consistente un co-mune sentire in particolare contro i bio-combustibili e i biocarburanti di importa-zione a seguito di alcuni picchi del trend del mercato delle commodities agricole e dell’acutizzarsi del problema alimen-tare in alcuni paesi poveri. Non è facile analizzare la questione e porre il proble-ma su un piano equilibrato. Tuttavia, un mondo sostanzialmente legato ai prezzi stabiliti dall’agricoltura usa che, in un momento particolare del mercato e del-le relazioni internazionali, ha cominciato a vedere nei biocarburanti, e comunque nella produzione di energia da fonti ve-getali, un meccanismo perverso. una visione forse più realistica dovrebbe ve-dere nell’oltre 10 per cento di mais usa destinato alla produzione di etanolo (la produzione e conversione energetica più

discussa dagli ambientalisti) un driver che ha portato al rilancio di alcune zone agricole di quel paese e alla penuria di cereali a buon mercato non come una restrizione ai paesi più poveri ma come uno stimolo per avviare e sviluppare atti-vità agricole più diffusamente sul piane-ta. Questo tipo di visione porta a vedere nelle biomasse energetiche un’opportu-nità di sviluppo e nell’attuale situazione l’incapacità dei governi a investire, pilo-tare lo sviluppo e accompagnare il mon-do a condizioni più stabili. In ogni caso e a livello europeo, la Direttiva sulle fonti rinnovabili (28/2009/cE) ha introdotto dei requisiti per la produzione di biocombu-stibili, rendendo più difficile l’utilizzo di particolari materie prime al centro delle discussioni (tipicamente l’olio di palma proveniente da alcune zone deforestate e l’etanolo da cereali). In un’ottica nazio-nale, comunque, la competizione tra col-tivazioni locali alimentari ed energetiche è un concetto di arduo riscontro pratico. Di fatto, le coltivazioni energetiche ven-gono proposte in rotazioni colturali van-

taggiose da un punto di vista ambientale e comunque si pongono, in prospettiva, come potenziale fattore di sostegno dei prezzi nei momenti in cui l’agricoltura viene depressa dalle sovra-produzioni. In secondo luogo, la conversione energeti-ca, fatto sicuramente vero nella quasi to-talità dei casi per le biomasse solide, ri-guarda l’utilizzo di materie residuali che si pongono in coda all’utilizzo alimentare (esempio: le paglie nel caso dei cereali) o industriale (esempio: i cascami della produzione di semilavorati di legno ot-tenuti dalle utilizzazioni forestali). Quin-di non “food” contro “non food”, ma per la realtà nazionale “food” e “non food” alleati per il sostegno dei redditi agro-forestali. E’ veramente difficile sostenere condizioni diverse.

Fonte: Regione settore agro-energie e università Politecnica delle Marche

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dossier: enerGia

Frequentemente gli impianti a ener-gia rinnovabile riversano la loro energia nella rete elettrica come

nel caso, ad esempio, dei grandi impianti fotovoltaici o delle centrali termoelettri-che a biomassa senza recupero di calore. altrettanto frequentemente, invece, ser-vono utenze specifiche. E’ il caso, sem-pre a titolo esemplificativo, degli impianti di teleriscaldamento a biomassa solida o degli impianti solari termici che servono le singole abitazioni. In questa seconda situazione, l’introduzione del rinnovabile è spesso vista a sé stante senza, almeno in apparenza, uno stretto legame con i consumi energetici delle utenze servite. Tipicamente i dati consuntivi riferiti a im-pianti pilota o a studi specifici di fattibili-

tà si riferiscono al risparmio di energia fossile a seguito di un dato intervento di sostituzione tra fonti diverse che può es-sere totale, come per gli impianti di te-leriscaldamento a biomassa, o parziale, come per gli impianti solari termici.Tenendo presente che le energie rinno-vabili sono da un lato, da un punto di vi-sta pratico, limitate (di per sé, come per esempio le biomasse, o per diluizione sul territorio, come per esempio la fon-te solare), il che incide sui relativi costi, sarebbe logico, prima di pensare alla loro adozione, razionalizzare alla base i consumi energetici. così operando si avrebbe, almeno in linea di principio, il risultato di diminuire i consumi energe-tici nel loro complesso e di aumentare, a

parità di investimenti, il contributo delle fonti rinnovabili.Questa considerazione è tanto banale quanto purtroppo spesso trascurata nel-la realtà dei fatti e ciò indica anche il per-durare di un problema di tipo culturale piuttosto serio.In quest’ottica, la Regione Marche ha sviluppato dei progetti europei (esempi: Radar, bioForEnergy) che hanno portato allo studio di alcuni territori della stessa regione. Da questi studi è stato possibile desumere quanto segue:per un effettivo contenimento dei con-sumi e del relativo impatto ambientale, risparmio energetico ed energie rinnova-bili devono essere introdotti in parallelo, dando precedenza temporale al primo.

RINNOvabIlI E RIsPaRMIO ENERGETIcO, TaNDEM neceSSARIOIntroduzione in parallelo, per un effettivo contenimento dei consumi e del relativo impatto ambientale; il potenziale ruolo del settore agricolo

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Oggi spesso succede il contrario o ven-gono del tutto trascurate le potenzialità insite nella riduzione dei consumi;intervenendo su comprensori anche di diversa dimensione e caratteristiche, il quadro dei consumi e degli interventi deve essere possibilmente pensato nel suo complesso, specie in realtà come quella italiana che vede, rispetto ad al-tri paesi industrializzati, una forte inte-grazione sul territorio delle varie attività. Questo tipo di approccio ha il vantaggio di mettere in luce gli aspetti più bisogno-si di intervento;il settore agricolo, anche se importante in termini di superfici occupate, ha ge-neralmente un peso sul bilancio energe-tico piuttosto ridotto. Tuttavia potrebbe

offrire, previe opportune analisi come quelle riportate, un contributo energe-tico rinnovabile significativo per gli altri settori attraverso lo sviluppo di apposite filiere a servizio del civile, in primis, ed eventualmente dell’industriale. Da un punto di vista energetico generale, cioè in termini di incidenza percentuale sui consumi complessivi di un’area o di un comprensorio, sicuramente l’apporto delle rinnovabili date da biomassa agro-forestale sarà sempre modesto. Tuttavia, le attività agro-energetiche potrebbe-ro essere comunque significative da un punto di vista economico per il settore agricolo - aprendo possibilità produtti-ve alternative alle convenzionali – e non solo: ad esempio, la presenza di filiere

agro-energetiche sul territorio potreb-be costituire uno stimolo intellettuale e favorire dei progressi sotto il profilo cul-turale;ne consegue che, per esempio, le at-tività mirate all’impiego delle energie rinnovabili in agricoltura e comunque alla ricerca di nuove soluzioni o tecno-logie dovrebbero tenere maggiormente in considerazione il contesto territoriale nel suo complesso.

Fonte: Regione settore agro-energie e università Politecnica delle Marche

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dossier: enerGia

la produzione dei biocombustibili per la trazione e per altri utilizzi sostitutivi dei tradizionali combu-

stibili fossili – che si inserisce nel sug-gestivo e amplissimo quadro della tra-sformazione delle biomasse vegetali in prodotti industriali - viene oggi affrontata seguendo due linee di attività sostanzial-mente diverse tra loro:

• Processi termici. Per esempio è possibile partire da materiale li-gneo-cellulosico e tramite gassifi-cazione ottenere un gas ricco in cO, con un certo contenuto di H2 (even-tualmente migliorabile con reazioni di reforming) e di altri composti or-ganici volatili utilizzati per ottenere, in un ambiente catalitico, prodotti sintetici, per esempio idrocarburi. una pathway di questo tipo, parten-do dal carbone, era stata applicata dai tedeschi nel secondo conflitto mondiale per produrre carburanti. le possibilità operative sono diver-se ma tutte riconducibili alla de-strutturazione con mezzi fisici della

materia prima in gas o in un liquido per poi ottenere, in ambiente nor-malmente catalitico, un composto sintetico di caratteristiche volute. Per esempio, presso il laboratorio biomasse dell’università Politecni-ca delle Marche si stanno studiando dei processi che perseguono la de-strutturazione (liquefazione) di cel-lulosa e lignina in reattori portati a elevate temperature e pressioni (per esempio 300° c e 25 MPa). Il vantag-gio dei processi termici è dato dalla possibilità di operare su materiali molto diversi, anche di origine fossi-le (esempio: plastiche di rifiuto);

• Processibiotecnologici. De-struttu-razione e sintesi si ottengono attra-verso processi biologici. Nel primo caso sono sostanzialmente finaliz-zati all’ottenimento di substrati zuc-cherini da avviare alla fermentazio-ne alcolica oppure da convertire nei composti voluti con appositi enzimi anche di nuova concezione. Nel se-condo si procede, partendo dalle

molecole - più o meno complesse - precedentemente formate, alla sin-tesi di composti utili alle applicazio-ni più diverse. Il vantaggio di questi processi è, in linea di massima, la loro maggiore potenzialità di svilup-po, compatibilità ambientale e fatti-bilità di processo che normalmente si svolge a temperature e pressioni vicine a quelle ambiente.

Riguardo ai processi biotecnologici, I due passaggi fondamentali si potrebbero de-finire di bio-depolimerizzazione – bD – e di bio-sintesi – bs -. l’analisi bibliografica mette in luce come la bD sia molto studiata (il che è rilevabile anche dall’elevato numero di brevetti industriali), mentre la bs sia, a confronto, più giovane in termini di espe-rienze acquisite. le prospettive offerte da quest’ultima nei campi dei biocom-bustibili sono molto interessanti e tali da stravolgere potenzialmente le attuali va-lutazioni che vengono condotte su questi prodotti. Per esempio, nel settore dei biofuel la

bIOTEcNOlOGIE E bIOMassE ENERGETIcHE: uNa fROntIeRAPER la RIcERcalo sviluppo di opportuni processi potrebbe dare l’avvio a nuovi settori produttivi, oggi esclusi o non adeguatamente considerati

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produzione di un substrato fermentisci-bile da materiale vegetale porta oggi alla sua conversione in etanolo ottenuto in so-luzione idroalcolica e, quindi, bisognoso di successivi trattamenti che richiedono: elevati consumi di energia per separare la molecola in forma ragionevolmente pura (distillazione); ulteriori processi per renderlo anidro. In aggiunta, l’etanolo è un prodotto ossigenato, cioè non molto concentrato e sarebbe quindi preferibile trasformarlo in idrocarburo. le ricerche in corso nel campo della bs sono invece orientate a ottenere con particolari enzimi: alcoli più interessanti per uso generale; composti cxHyOz con contenuto di ossigeno pressoché nul-lo, ovvero idrocarburi separabili dalla base acquosa con semplici operazioni meccanico-fisiche. E’ evidente che la po-tenziale possibilità di eliminare la fase di distillazione nella produzione dei biofuel rappresenta una grande innovazione che influirebbe non poco sui bilanci ambien-tali e sull’economia di queste filiere con prospettive oggi poco immaginabili. le potenzialità delle biotecnologie in set-

tori come quelli considerati sono sotto-valutate in Italia. Dovrebbe essere quindi compito di chi si pone alla base del pro-cesso di innovazione stimolare attività in questo campo, sia sul fronte della ricer-ca che su quello dimostrativo; infatti, lo sviluppo di opportuni processi potrebbe dare l’avvio a nuovi settori produttivi, oggi esclusi o non considerati. Per esempio, nel campo dei biofuel - e comunque di prodotti energetici di alta qualità derivanti da biomasse dedicate o di rifiuto - sarebbe interessante affron-tare con tale approccio culturale sia il miglioramento delle attuali modalità di produzione, risolvendo alcuni punti parti-colarmente critici, sia il drastico cambio dei sistemi produttivi, esplorando nuove modalità e perfezionando intuizioni già concretizzate. Nel primo caso potrebbe essere la verifica della possibilità di ri-duzione di input di energia primaria nella coltivazione della biomassa da cui otte-nere poi i prodotti energetici di interesse. ciò a fronte dell’evidenza che la fase di produzione di materia grezza risulta es-sere la più penalizzante in termini ener-

getici ed ambientali. I contributi potreb-bero concentrarsi su nuove modalità di produzione di fertilizzanti e pesticidi (at-tualmente di derivazione petrolchimica e particolarmente energivori), partendo da matrici organiche anche residuali e pro-cedendo alla loro “lavorazione” con me-todologie innovative, riferibili a bD e bs. Nel secondo caso, si potrebbe intervenire in modo più dirompente, rompendo, per esempio, gli schemi produttivi consolida-ti per l’ottenimento del biofuel (biodiesel e/o etanolo) ‘cercando’ processi fisici e/o biologici che si sostituiscono ai chimici. ciò attraverso, soprattutto, opportune collaborazioni con il settore della biotec-nologia e l’industria che si ritiene sia un fattore determinante da sviluppare - per i cercatori italiani - sia a livello nazionale che internazionale.

Fonte: Regione settore agro-energie e università Politecnica delle Marche

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Dieci gli spettacoli in abbonamento, con sette titoli alle Muse e tre al Teatro sperimentale. la stagione

si apre dal 7 al 10 novembre al Massimo dorico con un testo di Eduardo De Filip-po: “la grande magia”, luca De Filippo regista e interprete di una storia - una vicenda umana - filtrata dalla lente di una straordinaria poesia. un Eduardo universale, un classico. una grande e attualissima metafora che, come spiega luca De Filippo, “ci consegna l’immagi-ne di un’Italia immobile, un Paese che si lascia scivolare in un insensato autoin-ganno”.Dal 20 al 24 novembre, in esclusiva re-gionale alle Muse, “antigone” di valeria Parrella, regia di luca De Fusco, con Gaia aprea. come scrive la stessa Par-rella: “Non un esame dell’opera sofoclea o una modernizzazione della stessa, o una nuova traduzione: è questa l’epoca

storica per mettere le mani nelle nerva-ture della classicità (…) un discorso sulla vita, sul coraggio, sull’autodeterminazio-ne, su cosa significhi essere partecipi del Diritto, oggi”.Dal 27 novembre al 1° dicembre allo sperimentale sarà la volta dell’inedito testo “la società”, scritto e diretto da lino Musella e Paolo Mazzarelli, anche in scena con Fabio Monti e laura Gra-ziosi. Produzione del Teatro stabile delle Marche in collaborazione con compa-gnia MusellaMazzarelli, una commedia in tre atti scritta e pensata per quattro attori e quattro personaggi: protagonisti della vicenda sono tre amici e una donna straniera, che si trovano a dover gestire insieme un locale lasciato loro in eredi-tà. I migliori ideali, l’amicizia, il sogno di una gestione condivisa non basteran-no ad evitare che la società finisca nel peggiore dei modi, insieme ai rapporti e

agli ideali coltivati dai quattro per l’intera vita. In costante equilibrio l’aspetto tragi-co e quello comico, come nei precedenti lavori del gruppo.Dal 4 all’8 dicembre allo sperimentale di scena “la purga” di Georges Feydeau per la regia di arturo cirillo, anche inter-prete al fianco di una bravissima sabrina scuccimarra; produzione Teatro stabile delle Marche. Dal 12 al 15 dicembre al Teatro delle Muse arriverà “Il visitatore” di Éric-Em-manuel schmitt, con alessandro Haber, alessio boni, Francesco bonomo, regia di valerio binasco: in una vienna occu-pata dai nazisti, in berggstrasse 19, cele-berrimo indirizzo dello studio di Freud, il famoso psicanalista attende notizie del-la figlia anna, portata via da un ufficiale della Gestapo. Ma l’angosciata solitudine non dura molto: dalla finestra spunta un inaspettato visitatore intenzionato a inta-

Grandi classici e nuove generazionila scelta degli spettacoli propone un’ampia panoramica di testi, autori, interpreti e registi. variegato il cartellone teatrale 2013-14 dello stabile delle Marche: commedie, thriller, storie intriganti tra palco e realtà, musical e i sempre amati shakespeare ed Eduardo. Più di cento attori sul palcoscenico di ancona. volti noti, grandi maestri, beniamini di cinema e fiction e giovani promesse

a cura della Redazione

lucI DElla RIbalTa

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Info: 071 5021611 – 392 1909020 [email protected]

volare col dottor Freud una conversazio-ne sui massimi sistemi.Dal 15 al 19 gennaio allo sperimentale claudia Pandolfi e Francesco Montana-ri saranno protagonisti di “Parole inca-tenate” di Jordi Galcerán, opera tra le più premiate di uno dei più rappresen-tati scrittori viventi; non solo un thriller mozzafiato ma una storia profonda e complessa, un duello senza esclusione di colpi; la regia è di luciano Melchionna.Dal 13 al 16 marzo appuntamento alle Muse con luca Zingaretti e Massimo De Francovich in “la torre d’avorio” di Ro-nald Harwood, traduzione di Masolino d’amico. Zingaretti interprete e regista di un testo che pone al centro il tema della libertà dell’artista. Dal 20 al 23 marzo alle Muse “Quando la moglie è in vacanza” di George axelrod, traduzione di Edoardo Erba; protagonista la coppia Massimo Ghini ed Elena santa-

relli con la regia di alessandro D’alatri. Dal 27 al 30 marzo sempre alle Muse sarà la volta di Giorgio albertazzi in “Il mercante di venezia” di William shake-speare, di cui albertazzi ha curato anche traduzione e adattamento per la regia di Giancarlo Marinelli. Dal 10 al 13 aprile, ancora alle Muse, in esclusiva regionale, “Enron” di lucy Prebble, traduzione e regia leo Musca-to, produzione Fondazione Teatro Due in collaborazione con balletto civile: l’a-scesa e la caduta del colosso energetico mondiale, simbolo dell’euforia finanzia-ria degli anni ’90 e del suo fallimento negli anni 2000, raccontate da una delle autrici più eclettiche dell’industria crea-tiva inglese. “Enron” è un vasto progetto scenico che incrocia teatro, musica, dan-za e video, riunendo in scena l’Ensemble attori di Teatro Due e gli attori-danzatori di balletto civile, con la scrittura fisica

di Michela lucenti (anche protagonista), Premio della critica 2012.Fuori abbonamento, “Frankenstein Ju-nior”, il 21 e 22 dicembre al Teatro delle Muse: produzione compagnia della Ran-cia, regia di saverio Marconi. un classi-co della comicità diventato musical con Giampiero Ingrassia nel ruolo del dottor Frankenstein. Prezzi degli abbonamenti invariati; dal 9 al 18 settembre ritiro abbonamenti stes-so posto e stesso turno, dal 20 settembre al 5 ottobre rinnovo con cambio posto e turno; dal 7 al 23 ottobre nuovi abbona-menti.

luca De Filippo in “la grande magia”

Giorgio albertazzi sarà al Teatro delle

Muse di ancona con “Il mercante di

venezia”

“la torre d’avorio”: nella foto luca Zingaretti e Gianluigi Fogacci

claudia Pandolfi (ph: Fabio lovino)

protagonista di “Parole incatenate”

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culTuRa

Giovani professionisti a confronto con le tecniche del fare cinema. E le lezioni sono con i maestri

del grande schermo. un progetto di alta formazione, otto i weekend, fino ad otto-bre, nei quali figure come quelle di Giu-seppe Piccioni, Massimo Gaudioso per ‘sceneggiatura’, Gianluca arcopinto e ciro scognamiglio per ‘Produzione e or-ganizzazione di set’, lia Francesca Mo-randini per ‘costumi’, Giancarlo basili per ‘scenografia’, Daniele ciprì per ‘Di-rezione della fotografia’, Marco Parollo per ‘suono’, Francesca archibugi, luigi lo cascio e lucia Mascino per ‘Regia e direzione d’attore’ daranno vita a veri e propri laboratori destinati alla produzio-ne di una messa in scena completa. una villa ottocentesca, villa Nappi di Polveri-gi, come dimensione ideale per un’espe-rienza unica. Tutto questo è “cineresi-denze”, iniziativa nata da un’idea di sofia cecchetti, giovane collaboratrice di Mar-che Film commission, e dalla volontà di Fondazione Marche cinema Multimedia

di offrire alla regione e nella regione una preziosa occasione di specializzazione e aggiornamento riservata a tutti coloro che già operano, in modo professionale o semi-professionale, nell’industria au-diovisiva e del cinema. le cineresidenze, vere e proprie masterclass, sono dedica-te a giovani professionisti provenienti da tutta Italia di età compresa tra i 18 e i 35 anni, operanti nei campi della sceneg-giatura, fotografia, ripresa audio-video, recitazione, scenografia, costumi, e non-dimeno della produzione cine-televisiva (la selezione dei partecipanti, dodici per ciascun corso, sulla base del proprio curriculum professionale). “Quello che ci inorgoglisce come Fondazione – dice il direttore, stefania benatti- è che questo progetto, costruendo una rete virtuosa di soggetti attivi sul territorio, compendia la filiera del prodotto audiovisivo e con-tiene nello stesso tempo gli scopi e gli obiettivi che ci siamo dati fin dall’inizio, dal sostegno alle produzioni cinemato-grafiche alla valorizzazione del territorio,

allo sviluppo delle professionalità, con la volontà di mettersi a servizio di chi lavora nel cinema”. “una rianimazione profon-da in poco tempo – ricorda anna Olivucci, responsabile di Marche Film commis-sion – in questo settore, grazie alla per-vicacia e alla passione con cui abbiamo lavorato tutti”. Il finanziato (118 mila euro di cui 99 mila da parte della Regione Marche) nell’am-bito dell’intervento “I luoghi dell’anima-zione contenuto nell’accordo quadro “I Giovani c’entrano” siglato tra Diparti-mento della Gioventù della Presidenza del progetto Marche, “cineresidenze” nasce grazie alla collaborazione tra real-tà consolidate ed emergenti della regio-ne: dall’associazione InTeatro alle giova-ni associazioni I bicchieri di Pandora e Officine Mattòli, ad Hacca Editore, sino al comune di Polverigi; e ancora: associa-zione Nie Wiem, Fango&assami e aghei-ro al fianco di cgs Marche, Guasco srl e il media partner Marche Movie.

A lezione dai grandi del cinema“cineresidenze”: masterclass di alta formazione dedicate ai mestieri del grande schermo Tra i docenti, nomi come quelli di Giuseppe Piccioni, luigi lo cascio, Daniele ciprì, Giancarlo basili, lucia Mascino, Francesca archibugi. un progetto dedicato a giovani professionisti e targato ‘Marche Multimedia’

Luigi Lo Cascio

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vietato ai minori di anni 18. lo stile duro e puro dello stand up come-dian, Giorgio Montanini si prepara

a debuttare con il suo terzo monologo satirico. anteprima prevista in giugno, a Fermo. una comicità feroce giocata sui guizzi della parola sferzante, corrusca. un attore, un microfono, un linguaggio diretto e senza censure. la satira pro-tagonista come in “#aggratis!”, il pro-gramma in onda il martedì su Rai2 (ore 23.40 circa; dallo scorso 30 aprile per nove puntate) condotto da chiara Franci-ni e Fabio canino: produzione “Hangar” di Gregorio Paolini e simonetta Martone, del cast fisso fa parte Montanini, in qua-lità di comedian e autore dei propri testi.

Il titolo della trasmissione (in diretta dal-lo studio 1 di via Teulada) sintomatico dei tempi in cui viviamo: tempi di crisi, l’onda che non si ferma della congiuntura eco-nomica e allora quale cosa migliore che cercare di tenere il sorriso sulle labbra grazie ad un programma dal basso costo e in cui gli ospiti vanno gratuitamente? buone le critiche, al comico fermano i complimenti in diretta con un tweet, nel corso della prima puntata, del direttore di Rai3, andrea vianello: “Questo Giorgio Montanini, marchigiano, di solito refrat-tario alla tv, ha talento”.

La trasmissione si propone di dare una ventata di freschezza ad una comici-

tà televisiva impregnata di tormentoni e luoghi comuni puntando anche sulla stand up comedy: parliamo, Giorgio, di un suo cavallo di battaglia; di che cosa si tratta?“E’ uno stile comico che si rifà alla tra-dizione anglosassone americana, nuovo in Italia dove gli artisti che con esso si confrontano si contano sulle punta delle dita. Molti gli esempi di comici che han-no segnato una pagina in merito, e che sarebbero diventati attori famosi: Eddie Murphy, bill cosby, George carlin, lo stesso Woody allen. si tratta di una sati-ra tagliente, cruda, certamente non poli-tically correct ed esercitata su argomenti controversi, che dividono il pubblico”.

“Questo marchigiano ha talento”così ha cinguettato il direttore di Rai3 nel corso della prima puntata di “#aggratis!”: complimenti in diretta a Giorgio Montanini, nel cast fisso della trasmissione in programma il martedì sulla seconda rete. Teatro, fiction, doppiaggio, e adesso la scena calcata con il fioretto della stand up comedy: il percorso dell’attore fermano, comico per vocazione. adesso al debutto con il suo terzo monologo satirico

di s. coricelli

culTuRa

Ph:

car

lo b

erbe

llini

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Come si fa satira quando al centro sono i temi della crisi economica?“la satira non deve avere confini, non ha lacci né lacciuoli: è una forma libera e assoluta caratterizzata dall’attenzione critica al mondo che ci circonda, andan-do a toccarne i nervi scoperti. Il leit motiv della crisi economica è per scandaglia-re le tante sfaccettature all’interno di quest’onda che tutto travolge, prendendo a bersaglio le maglie lente della società per mostrarne le contraddizioni. Non le storie individuali, non i singoli casi, ma i vizi e le ipocrisie di un paese dove il poli-tico è diventato un capro espiatorio: dav-vero noi cittadini possiamo considerarci intonsi e privi di responsabilità?”.

L’ipocrisia è stato il filo conduttore dello spettacolo “Un uomo qualunque”, dopo il viaggio all’interno di sé proposto da “Nibiru”. Su che cosa è incentrato il suo terzo monologo satirico?“lo spettatore sarà coinvolto in un viag-

gio all’interno del mito, dalle origini ai giorni nostri. un percorso in cui viene misurata tutta la distanza con il mito del ‘bello e forte’ di duemila anni fa. Evidente che il concetto è oggi basato su stereotipi che non sono più quelli: la mia analisi del mito in un tracciato che va da brignano a Padre Pio”.

Attore poliedrico e anche doppiatore, lei ha attraversato i generi, dal teatro al cinema, alla fiction: dove si sente più a suo agio?“Mi sento bene a fare quello che fac-cio adesso: per la stand up comedy ho avuto un autentico colpo di fulmine e lavorerò perché questa forma si spanda come un virus in tutta Italia. la risata è il mezzo, non il fine; certo, trovarsi con il microfono in mano solo sul palco in un’esibizione live è un’emozione unica. Naturalmente ho fatto il mio percorso, cominciando a fare l’attore in una pièce del teatro classico: sin da piccolo inven-

tavo storie e giravo cortometraggi; a tre-dici anni ho fatto un piano-sequenza alla Dario argento”.

Lei fa parte di “Matilde”, progetto di Regione e Amat: è stato importante cre-scere in questa piattaforma della nuova scena marchigiana?“Per me ha significato la possibilità di una svolta; dopo aver vinto ‘caba-ret amore mio’ nel 2010, mi sono posto all’attenzione dei vertici dell’amat, che hanno creduto in me. E’ così che sono entrato nella famiglia di ‘Matilde’, ca-pace di offrire un sostegno concreto alle iniziative di un giovane artista: un conte-nitore in cui si trova supporto economico, ma anche di stampo tecnico, oltre a pre-ziosi consigli di esperti che sanno come si ama il teatro”.

culTuRa

Per la stand up comedy ho avuto un autentico colpo di fulmine e lavorerò perché questa forma si spanda come

un virus in tutta Italia. La risata è il mezzo, non il fine...

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BIogRAFIA SEMISERIA DI gIoRgIo MonTAnInI

“Da un comico ci si aspetterebbe una biografia comica. E invece

no. Tutta la mia trafila sarà didascalica e noiosa, come

giustamente dev’essere una biografia. sono nato nel ‘77,

per caso, mia madre ha deciso fino all’ultimo se tenermi o no, la decisione la conoscete tutti. Non è uno scherzo, è la verità.

cresco all’interno della classica famiglia proletaria, tanti figli

pochi soldi. Nato in prossimità del Natale, ricordo la tremenda

ingiustizia di ricevere un solo regalo cumulativo (compleanno e Natale), con la classica scusa

beffarda “ma il tuo regalo è più grande”. Non era vero, era

uguale e me ne beccavo solo uno. a otto anni, per ripicca, scappo di casa. Mi ritrovano

quasi dopo 12 ore. Quell’anno ricevo due regali. Non è uno

scherzo, è la verità. Da bambino trovo di gran lunga più divertente

rompere cabine telefoniche e arrampicarmi sui tralicci dell’alta

tensione piuttosto che andare al catechismo. Non faccio né la comunione né la cresima, non

per coscienza, per irrequietezza. Non è uno scherzo, è la verità.

Pessimo studente all’Itis, mi diplomo dopo sette anni come perito chimico senza mai aver

comprato un libro di chimica. In laboratorio tentai di costruire

una bomba artigianale, fu l’unico contributo che diedi. Non è uno

scherzo, è la verità. Mi laureo in scienze della comunicazione

di impresa e marketing con una tesi sul cinema di genere anni

‘70 e i rapporti con il cinema di Quentin Tarantino. Il relatore

mi chiede: “che c’entra ‘sta tesi?” Non è uno scherzo, è

la verità. appena laureato, a ventisette anni, lascio tutto e

inizio a fare l’attore. Mia madre

non mi parla per due mesi e un po’ si pente della scelta fatta

nel ‘77. Non è uno scherzo, è la verità. Primo provino della mia vita per “l’Edipo Re” di sofocle,

regia Franco branciaroli. Mi prendono. Non è uno scherzo, è

la verità. Denuncio la produzione perché non mi ha pagato la

metà di un anno di contratto. vinco la causa. Non è uno

scherzo, è la verità. attore di improvvisazione con la lega

italiana improvvisazione teatrale, doppiatore della versione

italiana di alcuni videogiochi, protagonista di un paio di film e di tanti cortometraggi, trovo pure il tempo per fare un paio di fiction su Rai 1 e su canale 5 e mi annoio con seminari di

recitazione di tutti i tipi. Poi, come per l’università, mollo tutto

per fare il comico. Non è uno scherzo, è la verità. Da comico

partecipo alla trasmissione comica “Zona cabaret”, a

diversi spettacoli teatrali, vinco il festival “cabaret amore mio”,

mi danno il sarchiapone al premio Walter chiari (non so

ancora bene perché), partecipo regolarmente a “Ottovolante”

su Radio Due e, in qualità di comico, al “Musicultura Tour”

con Paola Turci. Nel 2011 debutto con il mio primo spettacolo da

stand up comedian, “Nibiru”. Nel 2012 esce il secondo “un

uomo qualunque”. Nell’attesa mi esibisco a Roma all’interno

di “satiriasi”, primo esperimento in Italia di stand up comedy.

satira ferocissima e vietata ai minori di 18 anni. Nel 2013 mi

preparo a debuttare col mio terzo monologo satirico “vM18”

e partecipo alla trasmissione televisiva “aggratis” su Rai2 in qualità di monologhista. Non è uno scherzo, è la verità. …e mi

piace da morire claudio baglioni! stavolta scherzo!!!”

Ph: carlo berbellini

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a casa DI

BENVENUTI ALCASTELLODI PALLOTTA

BENVENUTI ALCASTELLODI PALLOTTA

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Il castello Pallotta si affaccia su caldarola, suggestivo borgo medievale nel cuore delle Marche, in provincia di Macerata. Edificato intorno alla seconda metà del IX secolo, subisce

una modifica radicale verso la fine del ‘500, quando il cardinale Evangelista Pallotta lo trasforma in residenza estiva, apportan-done migliorie in stile rinascimentale per celebrare il prestigio della famiglia Pallotta. Il castello conserva ancora intatte le mura, la merlatura guelfa, i camminamenti di ronda, il ponte levatoio, e al suo interno ogni minimo dettaglio è collocato nel proprio contesto originale. Il percorso di visita offre allo sguardo del turista i suggestivi ambienti interni, dalle cucine alle sale di rappresentanza - con splendidi affreschi del pittore simone De Magistris -, dalla bi-blioteca alle sale tematiche in cui vengono esposti abiti d’epo-ca, selle e morsi per cavalli, carrozze e calessi, passando per la stanza da bagno con l’originale vasca neoclassica e la camera da letto che ha ospitato nel corso dei secoli personaggi del ran-go di Papa clemente vIII, Re casimiro di Polonia e la Regina di svezia cristina. Oggi il castello Pallotta di caldarola è la location ideale per cerimonie esclusive e matrimoni. Gli spazi interni ed esterni permettono di utilizzare il castello per ogni tipo di evento: ma-trimoni, feste private, feste di laurea, anniversari, congressi, meeting e ricevimenti. Gli splendidi scorci panoramici e gli eleganti ambienti interni ne fanno anche una location adatta a servizi fotografici, sfilate di moda ed eventi espositivi.

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a casa DI

IL CAStELLO PALLOttA ED IL FAIIl castello Pallotta di caldarola da maggio 2013 è convenzionato con il FaI – Fondo ambiente Italiano

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IL “PINO” DEI PALLOttAchi conosce la data di nascita di un albero del proprio giar-dino? chi pur sapendo la data di nascita, ne possiede uno della “veneranda” età di 415 anni? beh forse sono pochis-sime le persone che possono vantare questo privilegio! la Famiglia Pallotta di caldarola, da secoli proprietari del ca-stello che sorge sullo splendido borgo dell’entroterra ma-ceratese, possiede nel parco che sorge sulle pendici del colle colcù, un Pino marittimo, che il 20 aprile 2013, com-pie 415 anni. la “messa a dimora” del famoso Pino risale al 1598 ed è voluta dal cardinale Evangelista Pallotta, una delle figure più importanti della dinastia Marchigiana, per celebrare l’evento più importante della storia del castello Pallotta: l’arrivo di Papa clemente vIII (al “secolo” Ippoli-to aldobrandini) a caldarola e la sua sosta proprio nelle sale del castello. Papa clemente vIII si stava spostando da Roma verso Ferrara, appena acquisita al diretto dominio pontificio. Il viaggio viene documentato da storici e letterati dell’epoca. Il Papa, lungo il suo itinerario, sosterà tra le altre città a loreto, senigallia e Fano sua città natale.

Per info: www.castellopallotta.itvia castello, 2 - 62020 caldarola MacerataTel: 0733 906505

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viaGGi

SOLUZIONIMID BREAK

SOLUZIONILONG BREAK

A cura di Maraviglia viaggi

www.maravigliaviaggi.it PER STACCARE LA SPINA

info su: www.maravigliaviaggi.itTel. 071 206402

LE INCANTEVOLI SPIAGGE DI MARSA MATROUHEgitto mediterraneoil desiderio di immergersi in un’atmosfera esotica merita di es-sere coltivato ed esaudito senza dover necessariamente copri-re interminabili distanze. questo spiega il successo di marsa matrouh, splendida località ubicata sulla costa mediterranea dell’egitto, le cui incantevoli spiagge di sabbia bianca si fondono con acque limpide e cristalline, meritandole l’appellativo di ca-raibi del mediterraneo. tra le spiagge più celebri quella di sidi haneish, località in cui sorge l’eden village omneya Le mirage, struttura ricettiva pensata per il relax ed il divertimento, costi-tuita da un complesso raccolto ed elegante perfetto per garan-tire massimo comfort ai propri ospiti.

partenze: 4, 11, 18, 25 GiuGno da boLoGnaquote a partire da euro 792 a personatasse e assicurazioni incluseIl pacchetto comprende: volo charter, 7 notti c/o eden village omneya Le mirage in all inclusive, transfer da/per aeroporto.

SUDAMERICA IN CROCIERABrasile, Uruguay, Argentinaun viaggio fra autentiche meraviglie attraverso le città popolo-se e la foresta amazzonica del brasile, lo stato più popoloso ed esteso del sudamerica. si prosegue con lo splendore di punta dell’este e di montevideo, la città con la migliore qualità di vita dell’intera america Latina. La navigazione tocca infine l’argen-tina e la sua capitale buenos aires, ricca e moderna metropo-li incastonata tra gioielli naturali. un’esperienza unica quella offerta da quest’itinerario classico, arricchita dalla splendida accoglienza a bordo di una nave dotata di ogni comfort.

partenze 11 dicembre 2013 da rio de Janeiro con rientro su buenos airesitinerario: rio de Janeiro, parati, santos, punta dell’este, mon-tevideo, buenos aires (9 notti)Le quote comprendono: sistemazione in cabina suite, tratta-mento all inclusive con champagne, alcolici e super-alcolici, mini bar in cabina con alcolici e super-alcolici, room service 24h, mance, tasse portuali, intrattenimenti a bordoquote a partire da € 2650 a personasu richiesta possibilità di voli intercontinentaliproposto da silver sea, Luxury cruises

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LE PROPOSTE WEEKEND DI MARAVIGLIA A DUE PASSI DA CASA

Un angolo di paradiso nel PicenoAGRITURISMo RELAIS DEL CoLLEnulla disturba la quiete assoluta di questo luogo. armoniosamente inserito nel verde della campagna delle colline picene e lontano dal frastuono cittadino, relais del colle è una dimora di charme, uno spazio biodinamico dove il gusto per l’ospitalità si sposa alla perfezione con la naturale eleganza del luogo.

Ilpacchettocomprende:• 2 notti in bb in camera matrimoniale con accesso illimitato all’area benessere

euro 124 a persona, ripatransone (ap)

Una glamour experience dedicata agli anni ’50HoTEL ExCELSIoR*****

questo splendido hotel offre al cliente amante del buon vivere un luogo lontano dagli schemi, vicino per stile di vita ad un concetto di lusso moderno e razionale. in poche parole, una vera e propria glamour experience dedicata agli anni ’50! Ilpacchettocomprende:• 1 notte in camera confort • aperitivo di benvenuto • accesso illimitato alla spa panoramica + 1 cena di 3 portate, bevande escluse presso il ’59 restaurant

euro 124 a persona, pesaro (pu)

Una nobile villa nella valle del Metauro VILLA ToMBoLInA

una splendida villa del ‘700 il cui parco domina la valle del metauro, a due passi dalla Gola del Furlo. oggi, dopo una lunga e accurata opera di restauro, l’edificio e il suo parco aprono le loro porte gli ospiti secondo i moderni canoni di confort ed eleganza, senza dimenticare il passato. un luogo dove l’accoglienza è indimenticabile.

il pacchetto comprende: • 2 notti in suite in villa con colazione • bottiglia di olio in omaggio

euro 124 a persona, montemaggiore al metauro (pu)

Un week end coccolati tra gusto e relax BB ToRRE DI PALME

unico per le suggestioni che evoca, il piccolo borgo di torre di palme ha mantenuto lo splendido impianto medievale di origine religiosa, coniugando scorci urbani di incomparabile bellezza con ampie vedute del mare e delle colline circostanti. incantevole la passeggiata tra querce secolari nel bosco del cugnolo: quest’ultima trova il suo coronamento con la visita alla Grotta degli amanti teatro della tragica storia d’amore di due giovani palmensi: antonio e Laurina Ilpacchettocomprende:•1notteincameramatrimoniale,riccacolazioneinclusa•1cenabevandeesclusepressoilristoranteJemoalufucarò.

da 70 euro a persona, torre di palme (Fm)

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vIaGGI

I VIAGGI DIMICHELAMondavio: tra balaustre e salde mura rinascimentali

Miei cari lettori, per il racconto di questa volta un saluto doveroso va alla mia dol-

ce metà e a tutti i cari amici che si sono uniti alla mia avventura: Daniele, Mile-na, andrea, vittorio, laura, chiara, aide, alessandro, barbara, Manila ecc. Era un giorno di festa, uno di quelli che fino all’ultimo sembravano incogniti e poi… “Michela, facci una proposta”, ed ecco che in un batter d’occhio ci siamo ritrovati in venti. allora, tenetevi pronti, facciamo un tuffo nel passato e immergiamoci tra le balaustre e le salde mura di Monda-vio. Il castello di Mondavio rappresenta una delle più importanti ed interessanti costruzioni militare realizzate dall’archi-tetto senese Francesco di Giorgio Mar-tini nelle Marche. la rocca fu costruita all’incirca nel decennio 1482-1492, per commissione di Giovanni della Rovere (signore di senigallia e genero del gran-de Federico di Montefeltro), insieme ad altre rocche del ducato (cagli, cantiano, Fossombrone, Frontone, sassocorvaro, Pergola, Mondolfo). lo stile è rigorosa-mente rinascimentale: le caratteristiche

prettamente belliche di epoca medievale si ammorbidiscono ed entrano in perfet-ta armonia con l’esigenza di avere anche spazi privati e ornamenti decorativi de-gni di una bella residenza signorile e di una corte dove la bellezza e le arti sono al contempo espressioni della grandezza del potere. la forma della struttura inol-tre è studiata per resistere agli attacchi sferrati con le armi dell’epoca: non solo le armi a getto come catapulte e trabuc-chi, ma anche le armi da fuoco che co-minciavano a diffondersi in quegli anni.Nella rocca di Mondavio il frutto di que-sto nuovo concetto è una fortezza pode-rosa ed elegante che colpisce sia per le dimensioni sia per la particolare forma inusuale che la caratterizza. un grande mastio domina l’intera struttura. le sue otto facce irregolari e dai prospetti sfug-genti creano un effetto di avvitamento eli-coidale dal basso verso l’alto. ad esaltare tale effetto è il lungo camminamento che da terra risale verso l’alto, avvitandosi at-torno ad un torrione semi-circolare, per poi allacciarsi al mastio principale. Dif-ficile descrivere compiutamente ed ade-

guatamente una forma così complessa e irregolare. lo spettacolo è essere lì dal vivo e godere la vista mozzafiato che si apre quando si risale fin su il torrione e lo sguardo ruota intorno sul borgo e su tutta la campagna circostante. lo spet-tacolo è lasciarsi catturare dalla curio-sità e dal brivido di camminare fianco a fianco attraverso le gigantesche macchi-ne da guerra che riempiono il fossato. Decine di fedeli ricostruzioni in legno e in scala reale delle macchine da guer-ra che furono progettate da Francesco di Giorgio Martini: catapulte, trabucchi, bombarde e altre macchine da assedio. vero pane per i denti per grandi come per piccini! E noi che di età ne abbiamo a sufficienza per essere definiti “grandi”, in quel contesto ci sentivamo come dei bambini che si divertivano ad andare su e giù per i pontili e a fare i soldatini…l’interno della rocca a dire la verità è un po’ meno interessante. O meglio, ci si aspetta qualcosa di più grande e pode-roso rispetto alla maestosità che appa-re dall’esterno. Molto carina comunque è l’armeria che si trova al piano supe-

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DOVE MANGIARE:

Ristorante la Palombavia Gramsci, 13Tel. 0721/97105

Posizione straordinaria proprio all’im-bocco della rocca, ambiente molto gra-devole, pietanze davvero originali, ma-terie prime di ottima qualità, persino tartufo fresco!

osteria Della Roccavicolo Ridolfi, 3Tel. 0721981024

Ristorante da Mariacavallara street, 2 0721.976220

DOVE DORMIRE:

hotel la Palomba ***via Gramsci, 13Tel. 0721/97105

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riore, e davvero molto gentili sono le signore dello staff. Dopo che il mio fidanzato ha perso gli occhiali da sole in un pozzetto del mastio scorgendosi un po’ troppo per vedere cosa ci fosse sotto, abbiamo scoperto che questo è un incidente piuttosto comune e che tutte le volte lo staff del castello ha la santa e onorabile pa-zienza di offrirsi disponibile a calarsi sotto per raccogliere l’oggetto perduto e a rispedirlo a casa dello sfortunato proprietario. attenti quin-di a voi quando andrete: uomo avvisato, mezzo salvato!

Scrivi a:[email protected] I racconti e le foto più belle saranno pubblicati.

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itinerari deL Gusto

ILgIARdInOViafilzi,2/b–Ancona(An)tel.071206847-0712074660

Locale storico dell’ancona “bene”, il ristorante “Giardino” apre i battenti nel 1970 nell’antico palazzo settecentesco dei conti Ferretti malatesta. il nome nasce proprio dalla sua ubicazione che in passato era quella dei giardini della tenuta dei nobili proprietari. oggi il locale propone una cucina che coniuga la tradizione marchigiana con piatti internazionali ed innovativi insieme alla pizza che la sera va ad arricchire il menù del ristorante. da non perdere lo stoccafisso all’anconetana preparato come da ricetta dell’accademia dello stoccafisso, insieme alle specialità di pesce e di carne, frutto di un’attenta scelta delle materie prime, prodotti sempre freschi e di qualità per un risultato che conquista anche i clienti più esigenti.

chALetPAPILLOnViatrieste,Arenile-PortoSant’elpidio(fM)tel.0734900203

a ridosso del mare un locale dall’arredamento semplice e privo di fronzoli. ottima la cucina, con ricerca di pesci a km 0, sempre freschi e legati alle stagionalità del mare. da provare gli antipasti di crudo, i succulenti primi con pasta di campofilone, i sublimi dessert. La gestione è familiare, la discrezione e la cortesia regnano sovrane. insomma, da provare.

RIStORAnteMAttIAViaf.llicervi20-Portod’Ascoli(AP)tel.0735654125

nel 1974 il cav. uff. cameli amadio, dopo una lunga esperienza come chef a bordo di yacht prestigiosi, tra cui il principessa cristina di onassis, decide di aprire un ristorante tutto suo. il nome mattia deriva proprio dal vezzeggiativo con il quale tutti lo chiamano. dopo 40 anni e diverse generazioni, il locale è oggi un delizioso ristorante caratterizzato anche da una cucina a vista. insuperabili i fritti di verdura e pesce, perfette le ricette tradizionali come l’amatriciana e la carbonara, accompagnati da paste ottime.

ITINERARI DEL GUSTO

tRAttORIAnIcOLI’viacirconvallazione,208-MonteSangiusto(Mc)tel.0733539156

il locale apre i suoi battenti nei primi del novecento, come luogo di ritrovo di anziani e lavoratori e se il vostro palato gradisce riprovare l’essenza dei cibi della nonna, preparati con somma maestria, non ci sono dubbi, avete trovato il posto giusto. sublime la bruschetta, divine le costolette di agnello e la scamorza alla piastra, serviti in un’atmosfera un po’ retrò, calda e accogliente, dove la splendida volta a stella incornicia un’enoteca ricca di classici marchigiani e vini della più autentica tradizione salentina.

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Cosa facciamo di bello stasera?quante volte vi sarete posti questa domanda… mL ha pensato a voi selezionando una rosa di iniziative culturali, d’intrattenimento, sportive e musicali davvero imperdibili!

“MedIteRRAneA16”,bIennALedeIgIOVAnIARtIStIdal6giugnoallaMoleVanvitellianadiAncona

dal 6 giugno al 7 luglio la mole vanvitelliana di ancona schiuderà arti e tendenze raccolti da tutti i territori del mediterraneo. in occasione della sedicesima edizione della biennale dei giovani artisti del mediterraneo ribattezzata “mediterranea 16”, la rete internazionale

bjcem, che promuove l’evento nato nel 1985, ha invitato otto curatori a confrontarsi sul delicato rapporto tra la dimensione internazionale della manifestazione e le radicalità e specificità dei territori che ne animano la rete. oltre 200 artisti selezionati, con “errors allowed | Gli errori sono ammessi” un’indagine sulla produzione culturale emergente nel mediterraneo: undici capitoli che abbracciano temi esistenziali e correnti culturali,

capitoli tematici cui corrisponderanno altrettante sezioni espositive. una sezione dedicata al design e alla comunicazione visiva sarà ospitata al centro sperimentale di design po-

liarte. uno speciale omaggio alla città di ancona curato da manuela valentini per “visioni future” comprende i lavori di sei giovani artisti italiani. inaugurazione e sezione perfor-

mativa 6-9 giugno; l’ingresso a “mediterranea 16” è gratuito.Perinfo:[email protected]

[b.b.]

MOStRAInteRnAzIOnALedeLnUOVOcIneMA:cILePROtAgOnIStAPesarofilmfestival,dal24al30giugnoretrospetttiva sul cinema cileno con una personale dedicata a sebastián Lelio: la 49esima mostra internazionale del nuovo cinema di pesaro, diretta da Giovanni spagnoletti, continua a passare in rassegna le cinematografie del sud america. dopo il messico e l’argentina, esplorati in passate edizioni, è dunque la volta del cile, la cui filmografia si è posta all’attenzione nell’ultimo decennio per vivacità delle produzioni ed anche per capacità d’innovazione. nella nuova generazione di filmaker sebastián Lelio, vincitore di numerosi premi internazionali con il suo lungometraggio d’esordio, nel 2005, “La sagrada familia”, ma anche con le sue opere successive. ad accom-pagnare le proiezioni, il Festival, dal 24 al 30 giugno, proporrà un’ampia sezione monografica del catalogo generale in cui, oltre all’attualità del cinema cileno, troverà spazio l’analisi del passato cinematografico del paese sudamericano.www.pesarofilmfest.it

appunti in aGenda

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bALì,ILMUSeO…SUdUeRUOteLafisicadellabicicletta:esposizionefinoal30giugno

come funziona l’aerodinamica di una bicicletta? quanto pesa un telaio? e quanti modi di pedalare ci sono? queste e altre domande trovano risposta nell’esposizione

“su due ruote”, inaugurata al museo del balì in occasione del passaggio del Giro d’italia e che proprio al museo ha fatto tappa l’11 maggio per il traguardo della “cro-

no” individuale. un’occasione per far apprezzare la bicicletta non solo da un punto di vista sportivo, ma anche scientifico, illustrando i diversi aspetti della fisica della

bicicletta e proponendo anche qualche esperimento interattivo in pieno stile del balì. L’esposizione rimarrà allestita fino al 30 giugno e sarà visitabile all’interno del

normale orario di apertura del museo (domeniche e festivi dalle 15:30 alle 20). Perinfo:www.museodelbali.it

URbInO:“ILReStAUROPeRUnAdIdAttIcAdeLL’ARte”Oratoriodellagrottadellacattedrale,finoal30giugnoil progetto espositivo nasce dalla collaborazione fra l’arcidiocesi di urbino, urbania e sant’angelo in vado, l’università degli studi di urbino (corso di conservazione e restauro), la soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici delle marche (urbino), il comune di urbino e il comune di sant’angelo in vado. “il restauro per una didattica dell’arte”: fino al 30 giugno a urbino, nell’oratorio della Grotta della cattedrale, resterà allestita la mostra in cui sono proposte tutte le opere (dipinti su tela e manufatti lignei) restaurate dagli studenti, supervisionati dai docenti, che frequentano i laboratori della scuola di conservazione e restauro dell’ateneo di urbino.Perinfo:www.comune.urbino.ps.it

“thebReAthOfWAteR”:PeRSOnALedISUSAnnAMAJURIAPeSAROAlloScaloneVanvitellianofinoal30giugno

si fa notare per le sue immagini sospese, per il suo originale approccio al linguaggio fotografico. personale della finlandese susanna majuri allo scalone vanvitelliano di

pesaro fino al 30 giugno. “the breath of water” il titolo, mostra di punta nella stagione 2013 di macula, centro internazionale di cultura fotografica, organizzata in collaborazio-

ne con la mc2gallery di milano. costruzioni complesse in cui l’elemento acqua scorre come flusso narrativo sono quelle della majuri: l’artista, vincitrice nel 2005 del Gras

savoye award ad arles, fa parte del movimento fotografico della helsinki school, fucina di numerosi talenti artistici. La mostra è ad ingresso gratuito (b.b.).

Perinfo:tel.3407519839-www.spaziomacula.it

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cheF

Franco Tomasetti, campione del mondo di pizza “la mia è una vita di impegno e sacrifici, alleggerita dalla passione e gratificata dalla buona riuscita del lavoro”

di a. Dachan

Come è avvenuto il suo incontro con la cucina?“E’ stato un avvicinamento pro-

gressivo; sono 35 anni che lavoro nell’ambito della ristorazione e fin dai primi tempi sono stato attratto dal fa-scino dell’arte culinaria in generale e in particolare dal mondo della pizza e della panificazione. così ho iniziato a frequen-tare innumerevoli corsi di formazione e perfezionamento per avere una solida base di partenza dalla quale è iniziata la mia ricerca personale. volevo creare

un impasto che fosse a basso contenuto di grassi e calorie e, allo stesso tempo, gustoso e saporito. È nata così la mia pizza a lievitazione naturale: pochissimo lievito, cereali maltati, soia, e poco olio extravergine di oliva spremuto a freddo proveniente dai frantoi artigianali della nostra zona”.

La sua è una cucina più di innovazione o di tradizione?“Indubbiamente il punto di partenza è la tradizione culinaria italiana (napoletana

per quanto concerne la pizza, marchi-giana per la preparazione del pesce); su questa base io e i miei collaborato-ri cerchiamo costantemente di lavora-re per proporre ai nostri clienti sempre qualcosa di nuovo da affiancare ai gusti tipici della nostra terra. l’impasto della mia pizza ne è l’esempio più lampante: alla croccantezza e all’aspetto tipico del-la pizza napoletana ho voluto affiancare dei sapori nuovi, dati da una miscela di farine ricche di fibre e proteine vegetali per un sublime incontro di tradizione e

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innovazione creativa”.

Qual è l’ingrediente protagonista della sua cucina?“Il pesce regna sovrano nel mio locale, spesso anche in abbinamento alla pizza, in particolare nella mia Pizza dell’adria-tico, preparata con le prelibatezze del nostro mare, dove su una base di salsa di pomodoro spolverata di prezzemolo si appoggiano mazzancolle, cannocchie, astice assieme a calamari, gamberetti, cozze, vongole e… a mo’ di ciliegina sulla torta una bella capasanta a coronare l’o-pera. Mi occupo personalmente dell’ac-quisto del pesce e non delego mai a nessuno questo delicato compito; la mia priorità assoluta è fornire ai miei clienti un prodotto fresco e di qualità, per que-sto motivo mi rifornisco al mercato ittico fanese, dai grandi e piccoli pescherecci della nostra marineria”.

Cosa ha significato per lei vincere il Campionato Europeo di pizza nel 2005?“Devo dire che la vittoria mi ha portato una certa notorietà e un indubbio incre-mento dei clienti interessati a provare le mie pizze, ma al di là di questo è stata davvero un’esperienza unica. Erano anni che partecipavo a vari campionati, sem-pre posizionandomi bene; ad esempio, vinsi il premio di 10° classificato al cam-pionato mondiale della pizza 2004, svol-tosi a salso Maggiore Terme con la mia Pizza dell’adritico. Nel 2005, invece, alla finalissima di Parigi del Giropizza D’Eu-ropa ho vinto con una pizza semplice e fresca, la Pizza della casa, guarnita con mozzarella di bufala di ottima qualità, rucola reperita dal nostro ortolano di fi-ducia Pierini, pomodorini datterini e sca-glie di grana padano Dop. un condimento leggero e di alta qualità che ha esaltato il sapore del mio impasto e che, a quan-to pare, si è dimostrata una scelta molto azzeccata”.

Il suo allievo Michele Palazzesi con l’Ar-mida, una delle pizze a chilometri zero del progetto terre del Rossini e Raffa-ello, ha ottenuto un ottimo piazzamento all’edizione di quest’anno del campiona-to. Vuole raccontarci questa avventura?“Quest’anno con il mio giovane allievo, Michele Palazzesi, abbiamo deciso di pro-porre l’armida, guarnita con pomodorini freschi, mozzarella fior di latte, casciotta

d’urbino Dop, guanciale croccante e pun-te di finocchietto selvatico. una pizza del progetto Terre di Rossini e Raffaello, al quale partecipiamo da tre anni. la nostra intenzione è stata quella di promuovere e valorizzare i prodotti della nostra provin-cia che si sposano bene al sapore delica-to e naturale della mia pizza”.

Vuole raccontarci una sua giornata tipo?“la mia giornata inizia molto presto, alle 4:00 del mattino mi reco al mercato itti-co fanese alla ricerca del miglior pesce della nostra marineria, dopodiché rientro presso il mio locale “la Riva da Franco”, a Marotta, e lo porto ai miei chef che lo lavorano ad arte per i nostri clienti. se tutto è andato per il verso giusto già in-torno alle 8:00 inizio a lavorare al mio im-pasto che sarà pronto dopo 48-60 ore di maturazione/lievitazione; un’operazione delicata che richiede tempo, pazienza e concentrazione. Finito l’impasto mi reco nuovamente al mercato ad acquistare le verdure fresche necessarie per la prepa-razione dei nostri piatti e arrivo appena in tempo per il servizio del pranzo, con-cluso il quale rientro a casa per qualche ora di meritato riposo. Torno al ristoran-te per il servizio della sera, controllo che tutto vada bene e che i miei clienti siano soddisfatti e rimango fino a chiusura. In-somma, una vita di impegno e sacrifici, alleggerita dalla mia passione e gratifi-cata dalla buona riuscita del mio lavoro”.

Qual è il suo piatto forte?“Ovviamente il nostro Gran menù degu-stazione di pesce, molto apprezzato dai miei clienti per la varietà e la qualità del-le portate. comprende otto degustazioni di antipasti freddi e cinque di antipasti caldi (che variano a seconda delle repe-ribilità di mercato), un bis di primi piatti a scelta fra le nostre specialità (ad esempio strozzapreti alle canocchie dell’adriatico, Passatelli ai frutti di mare e pomodorini freschi, gnocchetti “Orto e Porto” e altro ancora) grigliata e frittura dell’adriatico, contorni, sorbetto, caffè e digestivo della casa. Insomma, una carrellata completa delle nostre portate proposta ad un prez-zo accessibile per venire incontro alle esi-genze di tutti”.

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a cura del Gruppo sida di ancona - www.sidasrl.it oFFerte di Lavoro

>ARteLItOsocietà operante nel mondo dell’indu-stria grafica – litografica, appartenente al Gruppo cLementoni, per amplia-mento del proprio organico interno ci ha incaricato di ricercare un: ReSPOnSAbILecOMMeRcIALeRif.dL/01il quale avrà l’obiettivo di consolidare e sviluppare l’attuale portafoglio clienti raggiungendo i volumi di vendita stabili-ti con la proprietà.si occuperà di:• Garantire i risultati in termini di mar-

ginalità e fatturato stabiliti• Gestire e sviluppare il piano vendita• sviluppare business e azioni com-

merciali promozionali• Gestire la trattativa e l’acquisizione

dell’ordine• coordinare e sviluppare una rete

agente /segnalatori• Gestire i clienti direzionali

vogliamo entrare in contatto con candi-dati dinamici di età compresa tra i 35-45 anni, che abbiano maturato esperienza almeno quinquennale nel ruolo, abitua-ti a gestire un conto economico ed un business plan con un forte orientamen-to al mercato e competenze in ambito marketing. spiccate attitudini commer-ciali, organizzazione, problem solving e sensibilità economica completano il profilo ricercato. costituisce requisito preferenziale aver maturato esperienza nel settore della stampa, editoria, arti grafiche, nel canale btob e/o possedere conoscenza del processo di stampa off set, dalla realizzazione del layout alla finitura del prodotto. La sede di lavoro è nelle marche, in provincia di macerata.

> MOdeLLIStAPeRcAPOSPALLAUOMORIf:gt/02 il quale presterà la propria esperienza e competenza presso un’importan-te azienda di moda in cina. inserito all’interno dell’ufficio stile coadiuverà i propri collaboratori nella realizzazione

dei modelli richiesti e concordati con la proprietà.si richiede:• esperienza maturata nel ruolo di al-

meno 3 anni• buona conoscenza dei materiali con

attenzione all’innovazione degli stes-si

• referenze e curriculum dettagliato contenente nomi delle aziende per cui si è lavorato.

il progetto richiede la permanenza in cina per circa un anno; si offre una retribuzione decisamente interessan-te oltre a vitto ed alloggio pagati. sarà elemento di valutazione l’aver lavorato per aziende e brand di fascia medio – medio/alta. La selezione ha carattere di urgenza.

>SIdAgROUPper conto di dinamica azienda carto-tecnica, in fase di costante espansione, localizzata in centro italia, dove è lea-der nella progettazione e produzione di packaging (astucci, scatole ed espo-sitori da banco), con stampa offset per tutti i sett

fUnzIOnARIOcOMMeRcIALeRIf:RU/fc il quale avrà l’obiettivo di consolidare e sviluppare l’attuale portafoglio clienti raggiungendo i volumi di vendita stabi-liti con la proprietà nelle regioni che gli verranno assegnate.

si occuperà di: • Garantire i risultati in termini di mar-

ginalità e fatturato stabiliti• Gestire e sviluppare il piano vendita• Gestire la trattativa e l’acquisizione

dell’ordine• coordinare e sviluppare una rete

agente /segnalatori

vogliamo entrare in contatto con giova-ni candidati dinamici di età compresa tra i 26-35 anni, che abbiano maturato esperienza di almeno 2/3 anni nel ruolo, con un forte orientamento al mercato e

competenze in ambito marketing. spic-cate attitudini commerciali, organizza-zione, problem solving e sensibilità eco-nomica completano il profilo ricercato. costituisce requisito preferenziale aver maturato esperienza nel canale b2b. L’azienda prevede l’assunzione diretta con contratto a tempo indeterminato e prospettive di crescita professionale all’interno della divisione commerciale. si richiede la residenza nella provincia di ancona.

>LAnOStRAAzIendAcLIente è un importante realtà che raggiunge i propri clienti attraverso il canale b2b.per il potenziamento del suo organico commerciale, ci ha incaricato di ricer-care:

AReAMAnAgeRItALIARIf.gg\10il candidato, in accordo con la direzione commerciale, avrà la responsabilità di sviluppare il mercato ed i clienti nel-le aree di riferimento, coordinando e gestendo una rete agenti; si occuperà inoltre della fidelizzazione dei clienti direzionali. il suo obiettivo sarà dunque quello di raggiungere e definire obiettivi di vendita, implementare le opportunità commerciali e gestire il fatturato ed i relativi margini.il candidato ideale è una persona dina-mica, laureata o diplomata che ha una significativa esperienza pregressa nella gestione di risorse e preferibilmente nella vendita di prodotti/servizi b2b.autonomia, propensione alla vendita ed alla gestione dei rapporti interper-sonali, competenza organizzativa e conoscenza della lingua inglese, com-pletano il profilo. e’ richiesta flessibilità e disponibilità a frequenti trasferte sul territorio. La sede di Lavoro si trova nel-le marche.L’azienda ha già predisposto un pac-chetto retributivo che prevede l’as-sunzione diretta, una retribuzione di interesse e benefit (auto aziendale, te-lefono..) in presenza del possesso dei requisiti ricercati.

se interessati inviare cv a [email protected] con rif. GG\10 in oggetto.

>LAnOStRAAzIendA cLIente è un’importante realtà territoriale che opera nell’ambito della distribuzione dell’elettronica di consumo; per am-pliamento del proprio organico ricerca: ReSPOnSAbILeSItOWebRIfgg/11il candidato\a, in collaborazione con il web master e il programmatore, si oc-cuperà:• realizzazione dei contenuti in chiave

web marketing destinati al sito inter-net e alla piattaforma e-commerce.

• definizione dell’architettura del testo multimediale;

• la stesura dei contenuti di ogni sin-gola casella;

• adattamento dei testi in linea con le scelte grafiche e multimediali;

• aggiornamento periodico del sito. il candidato\a ideale avrà maturato un’ esperienza di almeno un anno nel ruolo di responsabile del sito web o che abbia partecipato a progetti di implementazione dell’e-commerce. indispensabile un’ottima conoscenza dei sistemi informatici, degli strumenti web marketing per la promozione del prodotto on-line. completano il profilo predisposizione al lavoro in team, orga-nizzazione e creatività

Gli interessati sono pregati di inviare dettagliato curriculum, con consenso al trattamento dei dati, citando in busta il riferimento a: sida s.r.l.via i° maggio - 60131 ancona - Fax 071/2852245 - [email protected] - www.sidasrl.itconsenso: richieste di autorizzazione provvisioria alla ricerca e selezione del personale in corso, ai sensi del d.Lgs. 276/03.i candidati ambosessi (L. 903/77) sono invitati a leggere sul nostro sito l’informativa sulla privacy (d. Lgs. 196/03).

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Allegando ricevuta del pagamento effettuato sul bollettino posta-le c/c podtale n. 4072844 intestato a ggf group, via I Maggio 156, 60131 Ancona AN o con bonifico bancario Presso banca popolare di Ancona Agenzia Ancona 1 – C.C. N°11164 Cab 02684 – Abi 05308 - Cin n° Iban it81n0530802684000000011164 con causale abbonamento annuale ml

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ni.com

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FINE

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speciaLe: benessere

Già gli antichi Egiziani e Greci ci trasmettevano ricette con finalità esclusivamente cosmetiche: per

“migliorare e per trasformare la pelle”, per “abbellire il corpo e il viso”, per “eli-minare le rughe e le macchie dalla fac-cia”. Gli Etruschi e ancor più i Romani adottavano numerose pratiche per man-tenere belli i loro corpi e per arrestare l’usura del tempo, in un’era in cui la vita media non arrivava a trent’anni. Pratiche seguite non solo da donne, ma anche da uomini. così il ricorso alle cure termali e a unguenti e balsami dagli ingredienti più vari era la regola per tutti gli strati sociali. Nelle terme romane, ad esem-pio, l’accesso era pressoché gratuito, così tutti potevano godere dei benefici termali e dei balsami cutanei. a Roma la chirurgia estetica era molto seguita. si scriveva: “Quando la cute non è suffi-cientemente stirata e liscia, bisogna ti-rare i tessuti in modo che essi scorrano senza fatica e che, rilasciati, non si riti-rino che pochissimo. E’ necessario, allo-ra, praticare le incisioni da un lato senza

toccare nulla dall’altra parte”. Non sem-bra l’annuncio pubblicitario di un qual-che moderno centro estetico?anche nel Medioevo il fascino della bel-lezza che resiste alle intemperie degli anni non è mai tramontato, seppur rita-gliato sul corpo e sul viso delle classi più abbienti. certo che i dettami della scuo-la Medica salernitana, che disdegnavano l’idroterapia e qualsiasi applicazione bal-samica rivitalizzante sulla cute, debbono aver influenzato le abitudini medioevali per molti secoli.comunque, solo nell’Ottocento si gusta di nuovo il piacere di affidare il proprio corpo alle proprietà rigenerative delle terme attrezzate per il mantenimento e l’esaltazione della bellezza. la cosme-si faceva infatti parte dei canoni estetici dell’epoca, variabili nei secoli, così come si modificano le categorie dell’apparire bello e nel distinguersi per leggiadria dalla massa. Ma proprio perché la bel-lezza fisica, oltre una certa soglia, è an-che un costrutto mentale, nei due secoli passati, e ancor più oggi, si è sentita e

si sente l’esigenza della “mens sana in corpore sano et pulchro”. “la bellezza non svanirà”, enfatizzava archibald J.chronic nel suo omonimo celebre libro e molti lo hanno preso alla lettera. Non far svanire la bellezza, recu-perarla in tutte le sue componenti, anche se si scivola nell’effimero, talvolta nel frivolo. Ma è un effimero e un futile che rendono davvero felici, che fanno sentir bene, insomma che offrono benessere. Il tutto commisurato nel rispettivo conte-sto di riferimento, altrimenti perderebbe la sua validità. Oggi la parola d’ordine è: spazio alla bellezza e alla felicità, un bi-nomio cucito su misura di ogni persona che frequenti centri termali con annessa spa (salus per acquam). alla quale è as-segnato un settore di estetica, dedicato cioè al mantenimento o al ripristino del-la bellezza. Proprio perché “la bellezza può salvare il mondo”, come sottolineava Giovanni Paolo II, riprendendo un’analo-ga affermazione di Dostoevskij, questa può essere preservata con un’infinità di trattamenti, i cui ingredienti allungano

“Chi vuol essere bello, sia:di doman c’è certezza”la parafrasi del celebre aforisma di lorenzo il Magnifico ritorna di moda in virtù di nuovi aggiustamenti lessicali: al posto di “lieto” metti “bello” e dopo “doman” togli “non” e l’aggiustamento è fatto. Effettivamente il gioco della bellezza è vecchio quanto la storia dell’uomo

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sempre di più la lista dei messaggi pub-blicitari.Ma di un trattamento voglio parlar-vi, ancora poco diffuso e scarsamente pubblicizzato dai mass media: è il gel piastrinico. E’ un valido trattamento al-ternativo a botox, acido ialuronico e fil-ler - affini, idoneo a sconfiggere rughe, smagliature, cicatrici dell’acne, alopecia. E’ chiamato Prp (Platelet Rich Plasma, o plasma arricchito di piastrine) o Gel piastrinico. Il prodotto è importante per numerosi motivi:1. viene realizzato dal sangue della per-

sona che lo usa;2. ha effetti pressoché immediati;3. l’effetto è una pelle visibilmente com-

patta, liscia, levigata, un viso più gio-vane che riacquista la freschezza e la bellezza di un tempo;

4. non vi sono reazioni allergiche, rigetti o incompatibilità in quanto viene ri-iniet-tato il proprio sangue non manipolato;

5. i risultati durano molto più a lungo ri-spetto ad altri tipi di trattamenti anti-agin e con costi contenuti.

come accennato, si utilizza il proprio sangue, prelevato in piccole quantità; quindi si separa il siero dai globuli rossi. Il siero contenente un concentrato di pia-strine, tramite una siringa dall’ago molto sottile, viene iniettato nella zona da trat-tare (viso, collo, décolleté, mani). E il gio-co è fatto. E’ fatto poiché il siero agisce immediatamente grazie al contenuto di sostanze che stimolano la produzione di collagene e acido ialuronico, ridotti con l’età. le piastrine lavorano nel lungo pe-riodo perché ricche in fattori di crescita capaci di rigenerare tessuti colpiti dai fe-nomeni regressivi collegati al tempo che fluisce. sono gli stessi fattori di crescita rilasciati dalle piastrine alla base dell’ul-tima frontiera del Gel piastrinico nella cura delle calvizie, grazie alla stimola-zione dei bulbi piliferi.una considerazione finale: il nostro or-ganismo, alla cui integrità noi attentia-mo quotidianamente con tutti gli stimoli interni (come lo stress) ed esterni (come l’inquinamento), è in grado di difendersi con meccanismi autoctoni che lo stesso

uomo impara a conoscere gradualmente nel tempo, finalizzati a mantenere la sua gioventù e bellezza ben oltre i limiti oggi accettati.Ma quanto sono utili queste conoscen-ze ai nostri lettori marchigiani? Molto. Poiché potranno sperimentare gli effetti anti-aging delle loro piastrine, quindi del loro sangue, direttamente nella propria regione e precisamente presso il centro termale dell’aspio, ove la tecnica verrà presto attivata dopo le previste formalità amministrative. Per ridare una sferzata di bellezza e un pizzico di felicità. In linea con l’aforisma di lorenzo il Magnifico.

Mario Timio Medico chirurgo

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speciaLe: benessere

Dottor Galatello, un’evoluzione dovuta a che cosa?“Da qualche anno la crisi ha

toccato anche le farmacie. Il sistema sanitario nazionale, che era fonte di sostentamento, oggi non è più una ga-ranzia di stabilità economica. le spese sono aumentate. Il farmacista, in questo momento, si trova in difficoltà con il suo bene più prezioso: il farmaco. Parlo del panorama nazionale: molte sono le re-altà che risentono di questa situazione, tant’è vero che il fenomeno delle chiusu-re è in aumento. alla crisi è corrisposto un calo del fatturato; uno dei motivi di sofferenza riguarda i pesanti ritardi nei pagamenti da parte delle asl o la scel-ta di distribuzione diversa da parte delle stesse. Il problema dei ritardi nei paga-menti, che in altre regioni sta causando disagi gravissimi, da noi non si registra: la Regione Marche, a riguardo, è virtuo-

sa, mentre i problemi di cali di fatturato sono più pesanti da noi che in altre re-altà. Per il futuro della farmacia serve innovazione: un valore aggiunto, senza naturalmente mai dimenticare che la missione del farmacista resta la salute del cittadino”.

Lei è stato uno dei farmacisti che hanno intrapreso questa strada: quale valore aggiunto ha apportato alla sua attività?“Già qualche anno fa avevo intuito che il sistema stava cambiando, anche alla luce del fenomeno delle liberalizzazioni, che ha previsto un aumento massiccio delle aperture con il decreto cresci Ita-lia. Ecco dunque la scelta di introdurre il concetto di benessere, creando un’at-tività complementare a quella della far-macia. un centro salutistico in grado di fornire risposte a problematiche diverse: per realizzare questo progetto abbiamo

dovuto apportare delle modifiche alla nostra attività anche dal punto di vista architettonico. abbiamo ampliato i locali, offrendo spazio ad aree diverse dal tradi-zionale farmaco; abbiamo scelto i colori, introdotto l’uso della musica di sottofon-do per creare un ambiente confortevole ed anche l’organizzazione degli spazi è stata studiata perché questi risultassero più vicini ad una sensazione di benesse-re”.

Il vostro slogan è: “Il benessere a colo-ri”. Quali sono i settori che avete intro-dotto?“all’interno della farmacia è stato creato un reparto dedicato ai prodotti per cilia-ci, le persone che soffrono di intolleranze al glutine. un’altra scelta è stata quella di introdurre i prodotti naturali: le piante sono il nostro primo alleato e spesso il farmacista, prima di proporre il farmaco,

Il benessere in camice biancoDa dispensatori di farmaci a centri della salute; da luoghi deputati alla cura a spazi per la prevenzione e per il mantenimento della forma fisica. la farmacia moderna cambia look: ne parliamo con luigi Galatello adamo, presidente di Federmarca ancona di M. alliney

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il curriculum laurea in Farmacia nel 1999, stesso anno iscrizione all’albo. Titolare di farmacia nel gennaio 2007, succede al padre bruno e, prima di lui, al nonno luigi Piccolomini, che aprì la farmacia nel 1951. consigliere Federfarma ancona dal 2010, dal 2012 è presidente della stessa associazione provinciale.

accompagna il suo cliente nella scelta di un trattamento alternativo, che pos-sa ripristinare uno stato di benessere in maniera più naturale, appunto. un pro-getto che vorremmo realizzare presto, in accordo con i centri per i diabetici, riguarda la prevenzione della patologia diabetica. a breve, all’interno della no-stra farmacia, sarà possibile anche la consulenza con lo psicologo: su appun-tamento, in maniera del tutto riservata e serena. Per l’occasione stiamo forman-do i nostri collaboratori, che dovranno essere attenti a percepire malesseri la-tenti, cercando di intervenire per aiutare la persona ad affrontare un percorso di questo tipo. Il farmacista in questo caso sarà la ‘sentinella del disagio’. altro pro-getto, che stiamo portando avanti già da qualche anno, è quello relativo all’ali-mentazione: cerchiamo di consigliare le persone a mangiare in modo più sano,

a fare attività fisica. abbiamo anche in-trodotto l’analisi impedenziometrica, che completa la semplice lettura dell’ago della bilancia. l’incontro fatidico con la bilancia, specie dopo un pranzo dome-nicale, dopo un periodo d’allenamento, dopo una dieta, può risultare anomalo e non privo di risvolti psicologici. si tende a pesarsi per valutare quanto siamo dima-griti, ma molto spesso quella non è una stima reale e rappresentativa. Ecco che per capire meglio cosa abbiamo “perso”, e se la nostra dieta ci sta portando verso la direzione prescelta, è necessario fare questo esame. l’impedenziometria con-sidera diversi parametri: sesso, altezza, età, peso, resistenza, da cui è possibile calcolare la massa grassa e la massa magra”.

La sua esperienza è la prova che la far-macia è capace di ascoltare e di trasfor-

marsi in base ai bisogni dei suoi clienti?“Esattamente. Per affrontare un mer-cato in continua evoluzione competitiva, la farmacia ha oggi necessità di diffe-renziarsi sempre di più, dando risposte adeguate alle diverse richieste dei clien-ti. Guarire, ma non solo: le persone sono diventate sensibili al tema della preven-zione e mostrano maggiore attenzione a tutto quanto è ricompreso nella sfera del benessere”.

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Focus: turismo

RIGGIO

Il territorio è unico nel suo genere, e riesce ad accontentare tutti colo-ro che sono alla ricerca sinergica di

ambiente e patrimonio culturale, relax e divertimento. È sotto gli occhi di tutti la sua marcata diversità, che si concretizza nell’espressione di un’ampia tipologia di paesaggi da vivere e osservare: il litora-le, pianeggiante nella sua quasi totalità, le prosperose colline che accolgono pa-esaggi agricoli di ogni tipo, le montagne che possono essere vissute sia d’estate, sia d’inverno.È proprio la peculiarità del territorio a creare quel vantaggio competitivo che rende le Marche una delle regioni più gettonate in ambito turistico: in un pe-riodo storico nel quale assistiamo alla chiusura quotidiana di decine e decine

di aziende, è possibile affermare che il settore turistico, e in particolare quello marchigiano, riesce a mantenere salde le proprie posizioni, evidenziando una propria identità e giocando un ruolo di fondamentale importanza nell’economia della regione. Non a caso, mentre prima il territorio marchigiano era percepito come una destinazione a prevalente uso interno, come luogo di vacanza per fa-miglie e meta di escursioni giornaliere, in tempi più recenti, anche in relazione all’evoluzione del consumo turistico e al maggior interesse verso la cosid-detta “Italia minore”, le Marche si sono affermate come luogo alternativo alle consuete e più affermate destinazioni turistiche. Da non dimenticare, inoltre, il ruolo delle Marche come luogo prescelto

da molti stranieri (su tutti inglesi e tede-schi) per acquistare casolari e abitazioni situate nei borghi storici, fenomeno già conosciuto e presente in altre regioni confinanti come l’umbria e la Toscana. Non a caso, in un articolo pubblicato da un quotidiano anglosassone, le Marche sono state definite “la nuova Florida”, caratterizzate da un contesto che rivela un elevato potenziale nello sviluppare un’offerta appetibile per la domanda tu-ristica. Recentemente la rivista dell’as-sociazione americana aaRP (american association of Retired Persons), che raggruppa 37 milioni di persone over 50 e pensionati, ha definito le Marche uno dei “cinque paradisi terrestri in cui vive-re”. le peculiarità enunciate sono quin-di il sintomo positivo di una percezione

Turismi nella regione al pluraleconiugare i termini “turismo” e “Marche” significa inevitabilmente parlare di tipicità, tradizione, cultura e divertimento. la nostra è terra prodiga: città d’arte, borghi, spiagge, parchi nazionali, patrimoni culturali di rara bellezza e attrazioni per il tempo libero. Tutte queste peculiarità riescono a calamitare l’attenzione e il favore di moltissime persone provenienti dall’Italia e non solo, alla ricerca di un modo nuovo di vivere la propria vacanza

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sempre più marcata dell’eccellenza del patrimonio regionale, che certifica il cre-scente appeal delle Marche come desti-nazione di viaggio da parte di famiglie, giovani e turisti.Tutto ciò anche grazie al progressivo impegno assunto dall’amministrazione regionale nelle politiche di valorizzazio-ne del territorio, in virtù dello stanzia-mento di fondi ed agevolazioni per l’anno in corso e per quelli successivi. Il Piano promozionale ha impostato una comuni-cazione turistica finalizzata alla costru-zione di un brand della destinazione. Per il 2013, e per gli anni successivi, l’obiet-tivo è quello di consolidare il brand, at-traverso una strategia di comunicazione che integri strumenti tradizionali a quelli più innovativi, con particolare riferimento

ai social media, al fine di migliorare la percezione della destinazione e favorire l’aumento di turisti. altro obiettivo stra-tegico è supportare la promo-commer-cializzazione e lo sviluppo di contenuti informativi: a tale proposito è imminente l’uscita di un bando a livello nazionale. si mira, inoltre, ad un forte posizionamento nazionale ed internazionale, sviluppan-do una definita identità di destinazione, attraverso l’immissione nel mercato dei clusters delle Marche: mare, turismo rurale, cultura, natura, shopping, borghi, turismo attivo, ecc. Insieme a questo, si cercherà di sviluppare le quote di mer-cato turistico dei Paesi europei, anche dell’ex blocco comunista. Infine, si favo-rirà il movimento turistico tutto l’anno, destagionalizzandolo sia attraverso la

strutturazione di prodotti fruibili in più fasi dell’anno, sia attraverso l’aumento di competitività dell’offerta delle aree inter-ne e la creazione di pacchetti e soggiorni legati ad eventi di sistema e territoriali, potenziando anche gli incentivi per l’u-tente finale e per i tour operator per sog-giorni nelle Marche.

nicasio RiggioGruppo [email protected]. 071.28521

Le Marche sono riuscite nel tempo a conquistare sempre più

appeal, grazie alla capacità di realizzare quell’ideale di

ambiente (culturale, economico, gastronomico) che si incardina

e si riconosce esclusivamente nel concetto di prodotto e servizio

made in Italy

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Focus: turismo

STECCONI

40 imprese alberghiere che hanno ottenuto buone per-formance reddituali nel bien-

nio 2010/2012, prevalentemente hotel 4 stelle (80% del campione) situati in loca-lità balneari e città d’arte. Oltre un terzo (35%) del campione ha effettuato inter-venti di ristrutturazione delle strutture, interventi che a fronte di una chiusura temporanea di alcune aree – hall, cucina o ristoranti – hanno consentito di affron-tare il deciso incremento della concor-renza nel segmento 4 stelle. Parte degli investimenti in ristruttura-zioni hanno consentito anche l’innalza-mento degli standard qualitativi di strut-ture e servizi, nell’ottica di “allungare” la

stagione – puntando sul valore aggiunto della struttura - e soddisfare nuove fasce e nazionalità di clientela. alle soglie del 2013, con l’acuirsi della crisi, un quarto del campione ha adottato una politica di contenimento dei costi, azione adottata prevalentemente dalle strutture ricettive concentrate in città o in località termali e lacuali. la comunicazione e il marketing hanno rappresentato la leva di circa il 20% del campione, che ha scelto la rete e le pubbliche relazioni per promuovere le proprie attività. un trend ancora più in-teressante è l’attenzione crescente verso le certificazioni non solo del sistema di gestione ma anche di eco-sostenibilità ambientale.

l’adozione di queste certificazioni va ad influire sia direttamente nei confronti dei costi di gestione della struttura, sia in-direttamente, orientando il brand verso un carattere green. In termini di certifi-cazioni ambientali – riporta lo studio In-tesa san Paolo - si possono identificare 593 aziende del panorama alberghiero italiano in possesso della relativa docu-mentazione, distribuite sulla base delle diverse tipologie di certificato: 264 con la IsO 14001, 14 in possesso della EMas, 130 Ecolabel, 195 legaambiente turismo e 8 con la Green key (dati aggiornati tra il dicembre 2011 e l’aprile 2012). ampia è la diffusione nella fascia “vincente” di strutture dedicate al benessere e al con-

Investimenti e coperture finanziarie nel settore turistico-alberghierovincere nella crisi, quali strategie per aumentare il proprio fatturato in un periodo di crisi economica? le best practice dell’industria alberghiera italiana sono state estrapolate, da un campione di aziende con fatturati annui superiori al milione di euro, e monitorate dal servizio studi e Ricerche Industry and banking del gruppo bancario Intesa san Paolo

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Alessandro StecconiDivisione corporate Finance - Gruppo sida [email protected]. 071.28521

gressuale, scelte che consentono da un lato di intercettare una domanda sem-pre più attenta a una vacanza all’insegna della forma fisica e mentale, dall’altra di lavorare anche fuori stagione. Investire in tempi di crisi paga, sembra l’indica-zione dello studio e più sulla struttura che sulla comunicazione: forse perché il valore aggiunto della ristrutturazione di-venta, al tempo stesso, un potente stru-mento di comunicazione.l'offerta finanziaria del sistema banca-rio, dedicata al settore turistico, dovreb-be essere strutturata tenendo conto del-le necessità delle aziende che vi operano, guidate da una forte stagionalità dei flus-si finanziari e dalla periodica necessità

di effettuare ristrutturazioni e rinnovi. le diverse tipologie di finanziamenti da pro-porre, di breve e medio lungo termine, dovrebbero mirare a sostenere concre-tamente le aziende turistico-alberghiere e a supportarne la crescita nel mercato.Gli strumenti tecnici ideali per finanziare questo modello di business, così struttu-rato, dovrebbero essere:- finanziamenti per coprire gli investi-menti fissi finalizzati al miglioramento (adeguamento continuo) o all’amplia-mento delle strutture ricettive, inclusi gli interventi periodici di rinnovo e di manu-tenzione straordinaria tipici del settore;- finanziamento a breve termine per le imprese alberghiere, che consente loro

di ricevere un anticipo a fronte della pre-sentazione di uno o più documenti che attestino l’avvenuta prenotazione dei servizi di ospitalità;- linee di credito per le esigenze di liqui-dità delle imprese del settore contraddi-stinte da elevata stagionalità nei flussi di cassa.

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Focus: turismo

Quirino Falessi, direttore com-merciale dei Viaggi del turchese da oltre dieci anni: un’esperien-

za considerevole, la sua, con questo importante tour operator…“I viaggi del Turchese è una delle azien-de italiane leader delle vacanze: un operatore storico, con ormai 27 anni di esperienza sul mercato per destinazioni uniche ed affascinanti come la Giorda-nia, la Turchia e l’Egitto. Mission dell’a-zienda, offrire prodotti dall’ottimo rap-porto qualità-prezzo e al tempo stesso in grado di soddisfare le esigenze dei clien-ti, con un occhio di riguardo alle famiglie e ai più piccoli, che poi sono i viaggiatori del futuro. Oggi I viaggi del Turchese si presenta sul mercato con cinque diversi cataloghi, uno per ciascuna destinazio-ne offerta: Egitto-Medio Oriente, Grecia, spagna, Tunisia e Turchia. Dal 2007 è di proprietà del gruppo Tui Travel Plc, le-ader mondiale dei viaggi, con oltre 200 brand in 180 Paesi e più di 30 milioni di clienti”.

Far parte del primo gruppo turistico

mondiale è una grande garanzia.“Far parte di un grande gruppo come Tui Travel Plc in un periodo come que-sto, di grande incertezza per il mercato turistico italiano, significa poter lavorare in completa serenità. la sicurezza che viene dall’avere alle spalle una realtà so-lida si trasferisce, ovviamente, nel tipo di offerta di cui siamo capaci: il nostro, lo ricordavo prima, è un prodotto che vanta un eccellente rapporto qualità-prezzo”.

Le Marche che realtà rappresentano per I Viaggi del turchese?“Nelle Marche operiamo da ormai più di dieci anni. siamo stati il primo operato-re con i charter a ‘volare’ da questa re-gione, offrendo diverse mete di vacanza. un radicamento nel territorio che ci ha portato a stabilire molteplici collabora-zioni; un esempio, la partnership con il consorzio Frasassi, con cui collaboria-mo da diverso tempo in progetti di turi-smo eco-sostenibile, un tema che vede la nostra azienda impegnata a 360 gradi. attualmente, dall’aeroporto delle Mar-che offriamo come destinazione sharm

el sheikh, con partenza settimanale la domenica; questo collegamento rappre-senta per noi una tradizione ormai con-solidata: in oltre dieci anni abbiamo por-tato in Egitto, da ancona, quasi 50mila turisti, e con l’Ente del Turismo egiziano abbiamo creato relazioni dalle ricadu-te positive per le aziende marchigiane, contribuendo allo sviluppo di rapporti commerciali in un settore, come quello del turismo, che da sempre è motore di crescita economica per il territorio”.

Qual è la destinazione più importante per I Viaggi del turchese? “l’Egitto, in termini di volumi, rappre-senta per I viaggi del Turchese decisa-mente la destinazione che ha maggiore rilevanza. I recenti fatti della ‘primavera araba’ hanno fatto registrare una flessio-ne nel traffico di turisti dall’Italia, flessio-ne che in questo periodo si sta gradual-mente riassorbendo. Fondamentale, in una delicata fase di transizione, di ruolo dell’Ente del Turismo egiziano in Italia, capace di supportare con disponibilità e competenza gli operatori del comparto”.

Rosso come il mare, turchese come una vacanzaE’ una delle aziende italiane leader nel proprio settore. E nelle Marche opera da ormai più di dieci anni: charter con destinazione sharm el sheikh, in Egitto hanno portato, con partenze da ancona, quasi 50mila turisti. “I viaggi del Turchese”, intervista con il direttore commerciale Quirino Falessi. Mete da sogno, una programmazione presente sul mercato con cinque cataloghi diversi. E che presenta allettanti novità…

di M. alliney

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Avete novità, riguardo all’Egitto?“le principali novità arrivano soprattut-to dal Mar Rosso: il Paradise club shoni bay 4*sup vedrà la presenza, dal prossi-mo mese di luglio e fino al 30 settembre, del master chef italiano salvino crivella-ri, che ha curato l’apertura delle cucine la scorsa stagione estiva. la struttura, situata a Marsa alam, a circa 22 km dall’aeroporto, ci vede impegnati, a diffe-renza degli altri hotel presenti nella no-stra programmazione, con una gestione diretta, decennale, grazie ad un accordo siglato con la proprietà della struttura. l’hotel, con direzione italiana affidata a Paolo alviggi, è situato in un’ottima po-sizione e possiede l’accesso diretto al mare, in una baia molto bella. Offriamo, inoltre, la nostra animazione italiana GioPartyclub.it e il miniclub per gli ospiti più piccoli; all’interno della struttura c’è anche un ‘acqua diving’ gestito da una società italiana”.

E per quanto riguarda le crociere sul Nilo?“sicuramente rientrano nel novero dei

nostri prodotti di punta; in merito, regi-striamo un’importante novità: oltre alle combinazioni classiche, con il soggiorno al cairo e le sette notti di navigazione, la crociera lunga, di undici giorni, ‘Na-vigando nella storia - crociera da luxor al cairo’, disponibile, con voli di linea, da diversi aeroporti”.

Oltre alle partenze da Ancona, offrite voli da altri aeroporti dell’area adriati-ca?“Oltre ai voli da ancona per sharm el sheikh la domenica, offriamo partenze da Rimini per Marsa alam il lunedì e per sharm el sheikh il martedì; collegamenti cui si affiancherà il volo Pescara-sharm el sheikh dal prossimo 31 luglio, con fre-quenza settimanale il mercoledì. Riguar-do alla nostra programmazione dei tour classici, segnalo importanti novità come ‘Gerusalemme insolita’, per andare alla scoperta della città santa che da millen-ni attira milioni di pellegrini e visitatori, come il tour ‘Mare e storia, Petra e Ge-rusalemme’, che combina alla visita di queste affascinanti città giornate di re-

lax sulle spiagge di Taba, e come, anco-ra, il tour di una settimana ‘le gemme dell’andalusia e Madrid’, in abbinamento a voli low cost. altra linea di prodotto, nel catalogo online viaggi&vacanzeWeb (contenuto all’interno della nostra home page, www.turchese.it), che offre diver-se e nuove località come aswan, Dahab, Nuweiba, safaga, soma bay, con un’am-pia offerta di strutture internazionali di diverse tipologie che comprendono an-che le più prestigiose catene alberghiere quali Kempinski, Marriott, Hilton, shera-ton”.

Falessi, ci ha fatto venire voglia di anda-re in vacanza: che cosa dobbiamo fare per prenotare?“Il nostro canale esclusivo di vendita sono le agenzie di viaggio; basta quindi rivolgersi all’agenzia di fiducia per avere tutte le informazioni ed effettuare le pre-notazioni”.

un’immagine del Paradise club shoni bay di Marsa alam

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Focus: turismo

40 imprese alberghiere che hanno ottenuto buone per-formance reddituali nel bien-

nio 2010/2012, prevalentemente hotel 4 stelle (80% del campione) situati in loca-lità balneari e città d’arte. Oltre un terzo (35%) del campione ha effettuato inter-venti di ristrutturazione delle strutture, interventi che a fronte di una chiusura temporanea di alcune aree – hall, cucina o ristoranti – hanno consentito di affron-tare il deciso incremento della concor-renza nel segmento 4 stelle. Parte degli investimenti in ristruttura-zioni hanno consentito anche l’innalza-mento degli standard qualitativi di strut-ture e servizi, nell’ottica di “allungare” la

stagione – puntando sul valore aggiunto della struttura - e soddisfare nuove fasce e nazionalità di clientela. alle soglie del 2013, con l’acuirsi della crisi, un quarto del campione ha adottato una politica di contenimento dei costi, azione adottata prevalentemente dalle strutture ricettive concentrate in città o in località termali e lacuali. la comunicazione e il marketing hanno rappresentato la leva di circa il 20% del campione, che ha scelto la rete e le pubbliche relazioni per promuovere le proprie attività. un trend ancora più in-teressante è l’attenzione crescente verso le certificazioni non solo del sistema di gestione ma anche di eco-sostenibilità ambientale.

l’adozione di queste certificazioni va ad influire sia direttamente nei confronti dei costi di gestione della struttura, sia in-direttamente, orientando il brand verso un carattere green. In termini di certifi-cazioni ambientali – riporta lo studio In-tesa san Paolo - si possono identificare 593 aziende del panorama alberghiero italiano in possesso della relativa docu-mentazione, distribuite sulla base delle diverse tipologie di certificato: 264 con la IsO 14001, 14 in possesso della EMas, 130 Ecolabel, 195 legaambiente turismo e 8 con la Green key (dati aggiornati tra il dicembre 2011 e l’aprile 2012). ampia è la diffusione nella fascia “vincente” di strutture dedicate al benessere e al con-

Investimenti e coperture finanziarie nel settore turistico-alberghierovincere nella crisi, quali strategie per aumentare il proprio fatturato in un periodo di crisi economica? le best practice dell’industria alberghiera italiana sono state estrapolate, da un campione di aziende con fatturati annui superiori al milione di euro, e monitorate dal servizio studi e Ricerche Industry and banking del gruppo bancario Intesa san Paolo

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Alessandro StecconiDivisione corporate Finance - Gruppo sida [email protected]. 071.28521

gressuale, scelte che consentono da un lato di intercettare una domanda sem-pre più attenta a una vacanza all’insegna della forma fisica e mentale, dall’altra di lavorare anche fuori stagione. Investire in tempi di crisi paga, sembra l’indica-zione dello studio e più sulla struttura che sulla comunicazione: forse perché il valore aggiunto della ristrutturazione di-venta, al tempo stesso, un potente stru-mento di comunicazione.l'offerta finanziaria del sistema banca-rio, dedicata al settore turistico, dovreb-be essere strutturata tenendo conto del-le necessità delle aziende che vi operano, guidate da una forte stagionalità dei flus-si finanziari e dalla periodica necessità

di effettuare ristrutturazioni e rinnovi. le diverse tipologie di finanziamenti da pro-porre, di breve e medio lungo termine, dovrebbero mirare a sostenere concre-tamente le aziende turistico-alberghiere e a supportarne la crescita nel mercato.Gli strumenti tecnici ideali per finanziare questo modello di business, così struttu-rato, dovrebbero essere:- finanziamenti per coprire gli investi-menti fissi finalizzati al miglioramento (adeguamento continuo) o all’amplia-mento delle strutture ricettive, inclusi gli interventi periodici di rinnovo e di manu-tenzione straordinaria tipici del settore;- finanziamento a breve termine per le imprese alberghiere, che consente loro

di ricevere un anticipo a fronte della pre-sentazione di uno o più documenti che attestino l’avvenuta prenotazione dei servizi di ospitalità;- linee di credito per le esigenze di liqui-dità delle imprese del settore contraddi-stinte da elevata stagionalità nei flussi di cassa.