Bollettino Giugno 2013

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3 SOMMARIO Bollettino OMCeO Napoli Giugno 2013 EDITORIALE Quesione staminali, no a ostracismi e a facili speranze 4 PRIMO PIANO Medici laureanti nel 1973, grande festa al teatro Sannazaro 6 PRIMO PIANO / 2 Il Giuramento di Ippocrate Il domani è adesso 8 RIFLETTORI Assicurazione obbligatoria, il punto 14 FNOMCeO: ecco chi deve ritenersi esente da tale obbligo I MEDAGLIATI La prima parte dell’album delle foto dei medici laureati nel 1963 16 RUBRICHE Sportello medico-legale 22 Sulla «Connotazione di gravità» Farmacovigiliamo 23 Gli inibitori della pompa protonica Clinical Risk Management 24 Segnalazione e analisi degli incidenti Il grillo parlante 25 Incontri ravvicinati del III tipo Pillole fiscali 26 Modello unico 2013 Reddito 2012 NEWS Il corso 27/28 «Incontri monotematici di odontoiatria: noi e il relatore» (programma e scheda iscrizione) Anaao-Assomed, la questione rosa 29 Il lavoro del Gruppo Donne Dirigenti Sindacali Campania Comunicazione FNOMCeO 30 Certificato di onorabilità professionale per medici e odontoiatri CULTURA Andando a zonzo per Napoli 31 Elogio della passeggiata Breve storia dell’Ordine di Malta 32 Lo scaffale 33 Ricordiamoli insieme 34 NET , RICONOSCIMENTO DI CENTRO D’ECCELLENZA AL GRUPPO MULTIDISCIPLINARE PER I TUMORI NEUROENDOCRINI DI NAPOLI In data 20 maggio 2013, presso l’Ordine dei Medici di Napoli, si è tenuta una conferenza stampa per annunciare il riconoscimento da parte della Società Europea dei Tumori Neuroendocrini (ENETS) del Gruppo Multidisciplinare per i Tumori Neuroendocrini di Napoli come Centro di Eccellenza per la diagnosi e cura dei pazienti affetti da NET. Dopo un intenso lavoro preparatorio coordinato dal dott. Faggiano e dalla dott.ssa Marciello in cui sono stati forniti tutti i dati qualitativi e quantitativi circa la diagnosi e terapia dei NET nei tre centri e dati di performance scientifica, il Gruppo è stato sottoposto nel gennaio scorso ad un accurato “audit” da parte di riconosciuti esperti internazionali in tale campo quali il Prof. Arnold e il Prof. Krenning. Tale riconoscimento rappresenta per la medicina Napoletana non solo il raggiungimento di un obiettivo ma soprattutto un segnale del valore che assumono la collaborazione e multidisciplinarietà in un delicato settore quale quello dei Tumori Neuroendocrini. In seno al Gruppo Multidisciplinare per i Tumori Neuroendocrini di Napoli sono infatti coinvolti diversi specialisti dell’Azienda Universitaria “Federico II”, l’INT “Giovanni Pascale” e l’Azienda Ospedaliera “Antonio Cardarelli” che già da tempo collaborano, riunendosi periodicamente per il confronto e la discussione dei pazienti in un Tumor Board multidisciplinare. Intervenuti alla conferenza i direttori generali dei tre centri coinvolti, prof. Giovanni Persico (Federico II), dott. Tonino Pedicini (INT Pascale), dott. Nando Riccardi, quest’ultimo intervenuto a nome del dott. Rocco Granata (Cardarelli), esprimono estrema soddisfazione per il riconoscimento, auspicando che lo spirito di collaborazione dimostrato dagli esperti NET sia da esempio per diversi ambiti della medicina. La prof.ssa Annamaria Colao, “chief” del Gruppo Multidisciplinare, sottolinea come il Centro di Eccellenza Napoletano, primo centro del Sud Europa e quarto centro italiano (dopo Perugia, Milano e Rozzano), rappresenti per i pazienti affetti da una patologia rara come i Tumori Neuroendocrini, la possibilità di ricevere prestazioni diagnostiche e terapeutiche di alto livello e cure innovative tramite coinvolgimento in trial clinici sperimentali. In tale occasione, è stato annunciato anche il prossimo coinvolgimento dell’Azienda dei Colli, responsabile il dott. Vincenzo Montesarchio, nel Gruppo Multidisciplinare per i Tumori Neuroendocrini di Napoli. Per contatti [email protected] [email protected]

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3SOMMARIO Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013

EDITORIALEQuesione staminali,no a ostracismi e a facili speranze 4

PRIMO PIANO Medici laureanti nel 1973,grande festa al teatro Sannazaro 6

PRIMO PIANO / 2 Il Giuramento di IppocrateIl domani è adesso 8

RIFLETTORIAssicurazione obbligatoria, il punto 14FNOMCeO: ecco chi deve ritenersi esente da tale obbligo

I MEDAGLIATILa prima parte dell’album delle fotodei medici laureati nel 1963 16

RUBRICHESportello medico-legale 22Sulla «Connotazione di gravità»

Farmacovigiliamo 23Gli inibitori della pompa protonica

Clinical Risk Management 24Segnalazione e analisi degli incidenti

Il grillo parlante 25Incontri ravvicinati del III tipo

Pillole fiscali 26Modello unico 2013 Reddito 2012

NEWSIl corso 27/28«Incontri monotematicidi odontoiatria: noi e il relatore»(programma e scheda iscrizione)

Anaao-Assomed, la questione rosa 29Il lavoro del Gruppo DonneDirigenti Sindacali Campania

Comunicazione FNOMCeO 30Certificato di onorabilitàprofessionale per medici e odontoiatri

CULTURAAndando a zonzo per Napoli 31Elogio della passeggiata

Breve storia dell’Ordine di Malta 32

Lo scaffale 33

Ricordiamoli insieme 34

NET, RICONOSCIMENTO DI CENTRO D’ECCELLENZA AL GRUPPO MULTIDISCIPLINARE PER I TUMORI NEUROENDOCRINI DI NAPOLIIn data 20 maggio 2013, presso l’Ordinedei Medici di Napoli, si è tenuta unaconferenza stampa per annunciare ilriconoscimento da parte della SocietàEuropea dei Tumori Neuroendocrini(ENETS) del Gruppo Multidisciplinare peri Tumori Neuroendocrini di Napoli comeCentro di Eccellenza per la diagnosi ecura dei pazienti affetti da NET. Dopo unintenso lavoro preparatorio coordinatodal dott. Faggiano e dalla dott.ssaMarciello in cui sono stati forniti tutti idati qualitativi e quantitativi circa ladiagnosi e terapia dei NET nei tre centri edati di performance scientifica, il Gruppoè stato sottoposto nel gennaio scorso adun accurato “audit” da parte diriconosciuti esperti internazionali in talecampo quali il Prof. Arnold e il Prof.Krenning. Tale riconoscimentorappresenta per la medicina Napoletananon solo il raggiungimento di un obiettivoma soprattutto un segnale del valore che

assumono la collaborazione emultidisciplinarietà in un delicato settorequale quello dei Tumori Neuroendocrini.In seno al Gruppo Multidisciplinare per iTumori Neuroendocrini di Napoli sonoinfatti coinvolti diversi specialistidell’Azienda Universitaria “Federico II”,l’INT “Giovanni Pascale” e l’AziendaOspedaliera “Antonio Cardarelli” che giàda tempo collaborano, riunendosiperiodicamente per il confronto e ladiscussione dei pazienti in un TumorBoard multidisciplinare. Intervenuti allaconferenza i direttori generali dei trecentri coinvolti, prof. Giovanni Persico(Federico II), dott. Tonino Pedicini (INTPascale), dott. Nando Riccardi,quest’ultimo intervenuto a nome del dott.Rocco Granata (Cardarelli), esprimonoestrema soddisfazione per ilriconoscimento, auspicando che lospirito di collaborazione dimostrato dagliesperti NET sia da esempio per diversi

ambiti della medicina. La prof.ssaAnnamaria Colao, “chief” del GruppoMultidisciplinare, sottolinea come ilCentro di Eccellenza Napoletano, primocentro del Sud Europa e quarto centroitaliano (dopo Perugia, Milano eRozzano), rappresenti per i pazienti affettida una patologia rara come i TumoriNeuroendocrini, la possibilità di ricevereprestazioni diagnostiche e terapeutichedi alto livello e cure innovative tramitecoinvolgimento in trial clinicisperimentali. In tale occasione, è statoannunciato anche il prossimocoinvolgimento dell’Azienda dei Colli,responsabile il dott. VincenzoMontesarchio, nel GruppoMultidisciplinare per i TumoriNeuroendocrini di Napoli.

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«La politica della ricerca èun terreno di grandibattaglie provvide sul

piano della democrazia del diritto edella morale solo quando capaci diconciliare i valori della libertà conquelli del progresso».Ho voluto partire dal pensiero di unesperto di Bioetica come Grassaniper valutare quello che ilParlamento ha esaminato sulDecreto su Stamina, argomentoche ho già affrontato nelprecedente editoriale percommentare una vera e proprialiberatoria circa la sperimentazionedelle cellule staminali. Questo difatto supera il Decreto Balduzzi checonsentiva questo intervento cometerapia compassionevole edetermina la possibilità di una verae propria sperimentazionecontrollata.Fino ad ora uno studio clinicoveniva approvato se esistevanodelle motivazioni precise chedeterminavano una terapia chepoteva essere utile a dei pazienti.Allo stato, ad eccezione che per leapplicazioni ematologiche e quellecutanee, non abbiamo alcunriscontro controllato per altrepatologie sull’applicazioni dellestaminali e l’onda emotiva,comprensibile per chi si trovaall’ultima spiaggia, ci ha fattorivedere un film già visto alcunianni orsono come la terapia Di

Bella. Sarà molto importante, aquesto punto, vedere le applicazioniin diversi campi con dei gruppi dicontrollo in modo da tentare di darerisposte scientifiche che validinoquanto ipotizzato e che rendano undomani fruibili le cellule staminali aipazienti che vedono in questotentativo un’ancora di salvezza.L’atteggiamento della comunitàscientifica dovrà essere rigorosoma aperto ad eventuali spiragli, nonvi dovranno essere ostracismipreconcetti ma nello stesso tempochi in questo periodo ha innescatosperanze dovrà sottoporsi averifiche e controlli con animolibero ed onestà intellettualescientifica.Da diversi anni si discute dellariorganizzazione dell’assistenzapsichiatrica per i detenuti:ricordiamo che già il DLGS n 230 del22 giugno 1999 prevedeva cheall’Azienda Sanitaria Locale venivaassegnata la funzione di erogare leprestazioni sanitarie. Il nuovoregolamento dell’ordinamentopenitenziario del 2000 evidenziavache l’assistenza sanitaria per ildetenuto fosse organizzata in modotale che l’intervento psichiatricoavesse una sua continuità ancheattraverso forme di collaborazionecon i Dipartimenti di SaluteMentale. Il DPCM del 15 giugno2008 emanava delle linee guida pertutelare la salute dei detenuti edegli internati negli istitutipenitenziari, la legge n 9 del17/12/2012 stabiliva che entro il 31marzo 2013 dovesse esserecompletato il percorso giuridico

concernente lestrutture destinate adaccogliere le persone cuisono applicate le misure disicurezza del ricovero inospedale psichiatrico giudiziario edell’assegnazione a case di cure ecustodia.Buon ultimo il DL n 24 del 25/3/2013spostava la chiusura degli ospedalipsichiatrici giudiziari al 1 aprile 2014;il programma prevede attività volteprogressivamente a incrementare larealizzazione dei percorsi terapeuticiriabilitativi e comunque a favorirel’adozione di misure alternativeall’internamento negli ospedalipsichiatrici potenziando i servizi disalute mentale territoriali.In conseguenza di ciò le competenzedei servizi territoriali comprendonoanche prese in carico ed interventiterapeutici nei confronti di soggetti,in stato di libertà, destinatari diprovvedimenti di applicazioneprovvisoria e definitiva di misure disicurezza; quindi ad ogni OPG èattribuito un macrobacino di utenzacomposto da alcune regioni perfavorire la presa in carico da partedei servizio di salute mentale delleregioni che devono attivarsi perconoscere i pazienti e predisporre iprogetti di dimissione.Faremo la ripetizione della legge 180che dopo tanti anni non è andataancora a regime?Vi sono situazioni di persone che da

Questione staminali, no a ostracismi e a facili speranze

4EDITORIALE Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013

Bruno ZuccarelliPresidente OMCeO - Napoli[

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anni sono inun completo

paradosso,quest’anno deve

essere usato al meglioper non finire nella spirale

delle proroghe che lascianomarcire il sistema, bisogna avererispetto dei malati e dellepersone.Il 6 maggio c’è stata lamanifestazione del Giuramento diIppocrate, sempre molto toccante,vedrete il resoconto su questonumero e quindi non mi dilungo.Ma una sensazione l’ho percepita:quella di un orgogliodell’appartenenza alla classemedica ed odontoiatrica. Fra le“chicche” dell’evento, che sonostate tante, voglio segnalare ilpassaggio di testimone fra quelliche tagliavano il traguardo di 60anni di laurea e i giovani diquest’anno, la tradizione e lastoria della nostra scuola haincoraggiato il nostro futuro.Ai giovani ripeto: non permettetea nessuno di cancellare il vostrofuturo.Il 7 giugno 2013 nella sala delnostro Ordine vi sarà il Convegno organizzato dalla nostro comitatounico di garanzia dove, oltre adesserci argomenti estremamenteinteressanti, sarà anchel’occasione per cominciare avalutare i primi risultati delquestionario sul benesserelavorativo dei colleghi cheesercitano nella nostra provincia.Non voglio dare “primizie”, mainvito tutti coloro che non lo

hanno ancora fatto a collegarsi alnostro sito per potere partecipare: èun’opportunità per potere avere ilpolso del nostro grado disoddisfazione o... insoddisfazione, sucome ognuno di noi si trova nelproprio ambiente, è un’opportunitàtroppo ghiotta per capire dovetentare di intervenire e quindipossibilmente dare una correzione dirotta.E veniamo all’11 giugno: questo è ilsecondo anno che organizziamo lamanifestazione per coloro chetagliano il traguardo dei 40 anni dilaurea: anche questa volta avremoun parentesi di spettacolo conqualche sorpresa. L’evento si terrà al teatro Sannazaro,nel cuore della napoletanità. Conl’anno 1973 i numeri cresconoconsiderevolmente, comincia adesserci il boom delle iscrizioni aMedicina ma questo è un evento chenasce per rincontrarsi, magari dopoqualche anno, ma soprattutto perfare sentire la casa dell’Ordinevicino agli iscritti.Alla prossima

Vi ricordo il mio [email protected]

Bollettino Ordine dei MediciChirurghi e degli Odontoiatridi Napoli e Provincia

Fondato nel 1913 - Anno 82 n. 4 - Giugno 2013

DirettoreBruno Zuccarelli

Direttore ResponsabileAntonio Di Bellucci

Coordinamento redazionaleUmberto Zito

Comitato di RedazioneDomenico AdinolfiCarolina CiacciFrancesco Saverio D’AscoliLuigi De LuciaAntonio De Rosa Mario DelfinoPierino Di SilverioGino Almerico FareseSandra Frojo Giuseppe GalanoRaffaele GimiglianoPatrizia IaccarinoAgnese IovinoFabio LucchettiMariano Malvano Santo MonastraMario MutoGabriele PeperoniPietro Rutigliani Vincenzo SchiavoSilvestro ScottiGennaro Volpe

Progetto grafico e consulenza editorialeAlbatrosNews - Iuppiter Group

StampaVeca Print srlVia Concordia, 36/38 - Casoria (Na)

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5EDITORIALE Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013

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Martedì 11 giugno 2013 per 287 medici non sarà ungiorno come gli altri. Infatti, dopo il successo dell’anno scor-so (vedi foto), si terrà nello storico Teatro Sannazaro in viaChiaia l’evento che vedrà come protagonisti della serata icamici bianchi arrivati al traguardo dei 40 anni di laurea. L’i-niziativa, fortemente voluta dal presidente dell’OMCeO Na-poli Bruno Zuccarelli, viene così ad arricchire il ventagliodegli eventi celebrativi dell’ente ordinistico partenopeo chegià comprende la tradizionale cerimonia del Giuramentod’Ippocrate (servizio da pagina 8)e la rituale consegna del-le medaglie ai medici con 50 anni di laurea (le foto dei pre-miati da pagina 16). La cerimonia intende miscelare la so-lennità del momento con risvolti allegri e artistici: non a ca-so la scelta della location è ricaduta sul Teatro Sannazaro,tempio consolidato della cultura teatrale partenopea, ac-cogliente palcoscenico su cui si esibiscono sperimentati ta-lenti dello spettacolo all’insegna della tradizione ma ancheincubatrice di nuove generazioni di creativi. Ancora top secret il programma completo dell’evento (chepotrà contare, come sempre, sulla impeccabile supervisio-ne organizzativa del direttore dell’Ordine Umberto Zito)che, stando ad alcune indiscrezioni, punterà sull’esibizio-ne del sassofonista e compositore Marco Zurzoloe su un’ac-coppiata artistica di sicuro effetto: il comico Benedetto Ca-sillo e il medico-musicista Roberto Alfano.

PRIMO PIANO Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013

MEDICI LAUREATI NEL 1973,GRANDE FESTA AL SANNAZARO

ANGELO ABBONDANZAVINCENZO ABETEANTONIO ADDEOANTONIO AMATOGENNARO AMBROSIOANGELO AMMENDOLAPIETRO AMOROSOANTONIO ANNUNZIATAFRANCESCO ANNUNZIATALUCIO ALBERTO ANNUNZIATACATERINA AURILIOALFONSO BARBARISIMARIA ASSUNTA BASILEANTONIO BATTISTACARLO ANTONIO BELLEZZARENATO BELLITTIGERARDO BENEDUCENAZARIO BEVILACQUAFELICE BIANCOFRANCESCO BIFULCO

ROBERTO BONSIGNOREGUGLIELMO BORGIAANGELO PAOLO BORNEOFRANCESCO BRANDICLAUDIO BUCCELLIEDUARDO BUCCIANTONIO CAIAZZOANIELLO CAPORALEPIETRO CAPUANOFEDERICO CARNEVALELEOPOLDO CAROTENUTOGABRIELE CARRINOCAROLINA CASTALDOALFREDO CECERECIRIACO CECEREVITTORIO CEIANGELICA CERRAGIUSEPPE CESAROSERGIO CEVOLIDARIO FRANCESCO CHIACCHIO

EDUARDO CHIACCHIORAFFAELE CHIACCHIOFRANCESCO CHIANESEROCCO CIAMPIGERARDO CIANNELLAATTILIO CIMMINOLUCIO CIPOLLAROTOMMASO CONTALDIALFONSO COPPOLAFELICE COPPOLAGIORGIO COZZOLINOORESTE CUOMORAIMONDO MARIA CUOMOELIO D'AGOSTINOLUCIANO D'AGOSTINODAVIDE D'ALESSANDRORENATA d'ALESSANDROPIETRO D'AMBROSIOANTONIO D'ANGELOFILIPPO DE ANGELIS

FRANCESCO DE ANGELISBERNARDO DE CONCILIISCARLO ALBERTO de LEORENATO DE LORENZIGIUSEPPE DE LUCAMARIO DE LUCALUIGI DE LUCA TUPPUTISCHINOSAGIOVAN GIUSEPPE DE LUCIANOROSA DE NICOLAENRICO BENIAMINO DE NOTARISGIUSEPPE DE PLACIDOANIELLO DE ROSAGIUSEPPE DE ROSAORLANDO DE SIMONEENNIO DEL GIUDICEMARIO DELFINODOMENICO DELLA ROCCA

elenco medici con 40 anni di laurea

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7PRIMO PIANO Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013

SILVIO DEQUERQUISCARLO DI GENNAROVINCENZO DI LAUROANGELO DI LELLASALVATORE DI MAIOANTONIO DI MASOANIELLO DI MEGLIOBARTOLO DI PRISCOGIANFRANCO MARIA LUIGI DI RENZOGIUSEPPE DI RUGGIEROANIELLO ESPOSITOSILVANO ESPOSITOSILVIA ESPOSITOFILOMENA EVANGELISTAALFREDO FERRANTEPAOLO FERRARAETTORE FERRARIANDREA FIOREPASQUALE FIOREPIETRO FORESTIERIPASQUALE FORMICOLAGAETANO FRAIOLIPASQUALE FREZZAFRANCESCO FUSCOGIOVANNI GAGLIARDIALESSANDRO GALLOTTIARTURO GAMBARDELLAENRICO GARGANOGIUSEPPE GATTAARTURO GENOVESEMARIA GENTILESANDRO GENTILEGERARDO GERARDIDOMENICO RAFFAELE MARIAGIAMPAOLINOGIOVANNI GIORDANOANTONIO GIORGIOOTTAVIO GIRAUDFAUSTO GONNELLAGIUSEPPE MARIA ROCCOGRAMPONECARLO MARIA MICHELEGRECOPASQUALE GRECOVITO ANTONIO GRIECOROSARIO GRIMALDICIRO GUARINOVINCENZO FRANCESCOMARIO GUASTAFIERROANNA MARIA GUIDETTIGIUSEPPE IANNOTTISALVATORE IANNUZZIACHILLE INDACOPAOLO INDOLFIMICHELE INTERNICOLA

ALFONSO IOVANECARLO IOVINOPASQUALE IRLANDOANTONINO IZZOCRESCENZO MARIA MICHELAN. IZZOALFONSO LA CAMPAGIOVANNI LA MONICALUIGI LA ROCCASAVERIO LANGELLALILIANA LAPENTAVITTORIO LEONESSARICCARDO LISIOGAETANO LOBEFALODALIA LOPRESTISALVATORE LORINIANGELO LOSCOGIOVANNI LOTTIENRICO LUKACSCARLO LUONGOANTONIO MACARONEPALMIERISERGIO MACCARONESILVANA MADIALUIGI MAGLIOGIOVANNI MAGLIULOFRANCESCO MAIONESALVATORE MAIONESTEFANIA MAIONEPAOLO MANCUSIANTONIO MANGIOLARAFFAELE MANNADIEGO MANSILUCIANO MARCHESEALBERTO MARFELLAGAETANA MARINOGIOVANNA MARINOROBERTO MARTINELLIVINCENZO MARTINELLIALFREDO MARTONECLEMENTE MARZULLOGIUSEPPE MASCARELLAROSARIO MASELLIPASQUALE MASTRONARDIANGELO MASTRULLOMASSIMO MAZZOCCOFRANCESCO MEOGIUSEPPE MEOLABARTOLOMEO MEROLAERMANNO MEROLLAENRICO MICHELINOMESSALLIRANIERO MIGNINILUCIO MISSOFRANCESCO MOCCIAPAOLO MONDOLA

FRANCESCO MONTANAROMARIO MORIERIMARIO MORRAARMANDO MOSCAIDA MURASRAFFAELE MURINOCATERINA MUSELLAFRANCO GIUSEPPENAPOLITANOMARIA NICOLETTILUCIO NITSCHANTONIO OLIVIEROGIOACCHINO PADUANOANNA PALMIERIGIOVANNELLA PALMIERIGIUSEPPE PALMIERIGIANCARLO PANICOANTONIO CARMINE PANNUTOPAOLO PAPPALARDOMODESTINO PARENTEGIOVANNI PASSANNANTINICOLA PASSARIELLOCIRO PAUDICEUMBERTO PELUSOEZIO PENTANGELOGIUSEPPE PEPENICOLA PERLAANTONIO PERNAOTTAVIANO PETRILLORAFFAELE PEZZULLOUMBERTO PIERANTONIALFREDO POSTIGLIONEANTONIO POTARAFFAELE PRATOVINCENZO PUCCIPAOLO PUGGINALUIGI DONATO PUNTILLOSTEFANO QUATTRINPAOLO QUATTRONEGENSERICO RENELLAPASQUALE RETTURAVINCENZO RICCARDIFRANCESCO RICCIARDIGABRIELE RIEGLERMASSIMO RINALDIGIUSEPPE RIPPACOSMO RIZZOROSARIO RIZZOANNAMARIA ROMANORAFFAELE ROSSIELLOPAOLO OSVALDO FEDERICORUBBANUNZIO RUGGIEROROSARIO RUGGIEROFRANCESCO RUSSOGENNARO RUSSO

GIANLUIGI RUSSOPASQUALE RUSSOITALO SABELLIANTONIO SAGGESEGIUSEPPE SAGGESERAFFAELE SAGGESEVINCENZO SALVIDIODATO SANSONEPIERINO SANSONEVINCENZO SANSONEPASQUALE SANTE'VINCENZO SANTORELLIANTONIO SANTOROMICHELE SCHIANO MORIELLOVINCENZO SCOGNAMIGLIOANTONIO SCOTTONINICOLA SCUTERIPASQUALE SELCEGENNARO SENECAANTONIETTA SEPEGIUSEPPE SILVESTRINICOLA SINISCALCHIADELA GABRIELA SIPITCAANNALENA SOMMACONSIGLIA SOMMELLAALFONSO SORRENTINOLUCA STEARDOLUCIO STELLAPASQUALE STRAZZULLOFRANCESCO STROCCHIAPASQUALE TAGLIAFERROAUGUSTO TAMBURISPIETRO TARSITANOANDREA TECAMEALFONSO MARIO TEMPESTACRISTOFARO TERRANOVAANTONIO PASQUALETOMMASELLILUCIO TORREANASTASIO TRICARICOBRUNO TRIMARCOFRANCESCO TUCCILLOPIETRO TULLIO CATALDOANTONIO VANGONEANTONIO VARCACCIOGAROFALOBRUNO VELLOTTIENRICO VENGARAFFAELE VILLANILUIGI VIOLAALDO VIVOBRUNO ZAMPARELLILUIGI ZAMPARELLIENRICO ZANICHELLI

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8PRIMO PIANO / 2 Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013

Per gli entusiasmanti e numerosi partecipantil’evento del Giuramento di Ippocrate dello scorso 6 mag-gio è entrato in quel prezioso e intimo calendario dei gior-ni speciali, indimenticabili. I motivi della straordinarie-tà della celebrazione, svoltasi in un Teatro Mediterraneogremito, sono tanti soprattutto grazie all’impegno del-l’Ordine partenopeo che ha conferito alla manifestazio-ne - come sempre splendidamente orchestrata dal diret-tore Umberto Zito - non solo il valore di una solenne ra-tifica all’ingresso delle nuove generazioni di medici chi-rurghi e odontoiatri nell’ente ordinistico, ma ha inteso al-tresì lanciare ad essi un segnale forte di vicinanza e di so-stegno. Ed è proprio in questo contesto che si è inserital’iniziativa del tutto inedita dell’Ordine di celebrare i 43professionisti che hanno tagliato il traguardo dei 60 an-ni di laurea, consegnando una pergamena a quanti di-vennero neodottori nel lontano 1953. Per sottolineare i ri-svolti simbolici dell’iniziativa, nel tripudio della platea, èstato effettuato il passaggio di consegne della missionemedica tra Ernesto Catena, in rappresentanza dei colle-ghi “irresistibili” del ‘53 e Matteo Piergentili, il più gio-vane dei neolaureati. Il momento è stato emozionanteperché sul palco un medico di ieri e uno di oggi hannosancito con una calorosa e vittoriosa stretta di mano lacontinuità di una professione, proiettata verso il futuroin un costante dialogo con la scienza e l’etica. «L’incon-tro tra medico e paziente - ha detto Catena - è alla basedi ogni percorso terapeutico. Si soffre e si guarisce insie-me. Invito i giovani ad essere umili, a non perdere mai,anche nei momenti più difficili, l’amore per il mestiereche hanno scelto e a vivere sempre la professione con un

atteggiamento formativo e non con spirito di pigrizia».«L’entusiasmo deve essere il motore per andare avanti -ha sostenuto Piergentili -. Noi giovani dobbiamo affidar-ci all’impegno e alla determinazione per superare questomomento di difficoltà che sta vivendo il mondo medi-co». In nome di Ippocrate, il medico di Cos passato allastoria per aver regolato nel Giuramento la condotta eticadel medico, a dare il benvenuto ai neoiscritti all’Ordine -365 giovani di cui 322 medici chirurghi (163 le donne) e43 odontoiatri (12 le donne) - è stato il presidente dell’enteordinistico partenopeo Bruno Zuccarelli con un vibran-te e appassionato intervento dedicato «a quel medicoanonimo che con umiltà e professionalità lavora quoti-dianamente tra mille difficoltà contribuendo in modo in-sostituibile e prezioso a rispondere alle richieste di chi sof-fre». Zuccarelli ha affrontato, nel corso della sua podero-sa relazione, le criticità della Sanità di oggi, le iniziative del-l’Ordine per garantire la deontologia professionale e di-venire sempre di più «la casa trasparente e aperta» per tut-ti gli iscritti. Forte, poi, il richiamo alle istituzioni a soste-nere i neolaureati, con un appello alla Regione Campaniaper colmare il taglio alle borse di studio per gli specializ-zandi, 500 a livello nazionale e 34 solo negli Atenei Cam-pani: «Ai giovani - ha sottolineato Zuccarelli - non si de-ve mai togliere la speranza e l’entusiasmo perché sono ilfuturo della nostra città e del nostro Paese. Proprio perquesto motivo chiediamo uno sforzo affinché a livello re-gionale vengano salvate le borse di studio tagliate a livellonazionale. Con l’aumento del numero di iscritti alle Facol-tà di Medicina e la riduzione dei posti di specializzazione,si sta creando un vero e proprio cono di bottiglia >>

GIURAMENTO DI IPPOCRATEIL DOMANI È ADESSO

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9Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013PRIMO PIANO / 2

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10PRIMO PIANO / 2 Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013

>> che impedisce ai giovani di completare la formazio-ne. La conseguenza è che in molti decidono di emigrare:tra 5, 6 anni ci troveremo nella condizione di dover im-portare specialisti da altri Paesi. Dobbiamo evitare che laCampania perda cervelli: insieme alle istituzioni dob-biamo arginare con tutte le nostre energie l’esodo deigiovani medici». E l’impegno verso i neolaureati sta tal-mente a cuore all’Ordine che un anno fa ha istituito loSportello Giovani - presieduto dal consigliere Pierino DiSilverio - il cui stand, prima che la cerimonia del Giura-mente avesse inizio, è stato preso d’assalto dai neoiscrit-ti desiderosi di avere un supporto informativo e di orien-tamento, indispensabile per sapersi muovere agli inizinel mondo medico. Qui, allo stand, è stato possibile mi-surare lo stato d’entusiasmo e allo stesso tempo di preoc-cupazione dei giovani. Michele Coppola, ad esempio,grande passione per la chirurgia, ha precisato che «no-nostante le prospettive non siano delle migliori, c’è fidu-cia nelle istituzioni regionali e nello Sportello Giovaniche è una bussola preziosa per l’orientamento». Sonia Ce-lentano, invece, ama la nefrologia e, con l’emozione ne-gli occhi, ha detto: «Per me il Giuramento di Ippocrate èuna tappa fondamentale per la mia carriera medica. Hotanta voglia di fare, anche se sono preoccupata per tuttocio che dovrò affrontare. Per l’imminente concorso dispecializzazione molti di noi saranno tagliati fuori: qua-si il 60% infatti non avrà la possibilità di accedere allaspecializzazione per il drastico taglio dei posti. E poi - hacontinuato - si è aperto l’accesso alla scuola di specializ-zazione anche ai neolaureati di marzo. Quindi più par-tecipanti per meno posti...». I tempi cambiano, la pro-fessione si evolve, i problemi si moltiplicano, le soluzio-ni anche. Mentre allo stand i giovani scalpitano tra feli-cità e dubbi sul domani, nel Teatro Mediterraneo tra imedici con 60 anni di laurea, raccogliamo una battuta diArnaldo Landi, venuto da Roma per festeggiare il suotraguardo: «Stare oggi qui per me è una grande gioia. Nonsi finisce mai di amare questa professione e te ne accor-gi in giornate di festa come queste circondato da amici,colleghi e giovani leve, in cui la sacralità del momento tiinonda e ti dà nuova energia». Un susseguirsi di interventi, di ricordi e di esempi enco-miabili di buona sanità ha caratterizzato l’intera ceri-monia. Con il presidente Zuccarelli a fare gli onori di ca-sa e ad accogliere i neoiscritti c’era l’intero Direttivo del-l’OMCeO Napoli: il vicepresidente Vincenzo Schiavo, ilsegretario Mario Delfino, il tesoriere Gennaro Volpe e ilpresidente della Commissione Odontoiatri Antonio DiBellucci. Presenti anche i seguenti consiglieri dell’ente or-dinistico: Luigi De Lucia, Giuseppe Galano, SilvestroScotti, Antonio De Rosa, Gino Almerico Farese, SandraFrojo, Francesco Saverio D’Ascoli, Mariano Malvano,Pietro Rutigliani. In una coralità suggestiva e con unapartecipazione accorata sono intervenute le seguenti au-torità civili, religiose ed accademiche: il vicario episcopaleper la Carità don Tonino Palmese, il prefetto vicario Vin-cenzo De Vivo, il componente della V Commissione Sa-nità della Regione Campania Michele Schiano di Vi-sconti, l’assessore all’Ambiente della Provincia di Napo-

li Giuseppe Caliendo, il dirigente del Commissariato S.Paolo Luigi Peluso, il presidente della Scuola di Medici-na e Chirurgia della Federico II Lucio Annunziato, il de-legato del Rettore della Sun Dario Giugliano, il presi-dente del corso di laurea in Odontoiatria della Sun Gre-gorio Laino, il coordinatore didattico del corso di laureain Odontoiatria della Federico II Michele Nicolò.La giornata celebrativa, prima del fatidico “lo giuro”, havissuto altri momenti significativi dedicati alle eccellen-ze della classe medica e odontoiatrica partenopea, ospi-tando le testimonianze di alcuni camici bianchi che si so-no fatti onore in Italia e all’estero con il proprio operatoprofessionale. Tra costoro Enrico Tessitore, classe ‘72, re-sponsabile della Chirurgia spinale presso il Reparto diNeurochirurgia dell’Ospedale Universitario Cantonale diGinevra, che ha fatto conoscere in Svizzera il valore del-la scuola medica napoletana tanto da aver ricevuto nel2008, a Zurigo, l’Attestato di merito della Regione Cam-pania e nel 2010 il Premio “Napoletano eccellente nelmondo”. «Apritevi all’esperienza - ha detto Tessitore aineolaureati - e siate sempre tenaci. Quando sono anda-to via da Napoli, con un sentimento misto di entusiasmoe tristezza, non volevo fuggire da nulla, ma solo fare espe-rienza, perfezionarmi. Non mi sento un cervello in fuga,ma in giro». Altro esempio di come la medicina partenopea sappia far-si valere per efficienza e capacità di relazionarsi con la pla-tea dei malati è quello del Reparto U.O.C. di Ematologiadel Cardarelli, che l’Ordine ha voluto premiare con unatarga consegnata al direttore Felicetto Ferrara. L’umani-tà del personale del Reparto è stata descritta con senti-mento vivo da Raffaele Modugno e Mario Romano ed èsenza dubbio sintetizzabile nelle parole di Ferrara dopoaver ricevuto il riconoscimento: «Questa targa è mia e ditutta l’equipe. Dico spesso ai miei colleghi che noi lavo-riamo per un sorriso. Tengo molto alla sanità pubblicaperché permette di curare il grande imprenditore e l’ex-tracomunitario: questa è la più grande conquista del se-colo scorso che non dobbiamo perdere». Straordinaria e coinvolgente, poi, la singolare storia diLuigi Greco, direttore del Dipartimento di Pediatria del-l’ateneo federiciano e preside associato della Facoltà diMedicina di Gulu in Uganda, che ha mostrato, attraver-so un avvincente racconto «corredato» da un album d’im-magini di sofferenze e di rinascite, come alcuni medici na-poletani, grazie a un progetto di cooperazione Italia-Uganda, siano riusciti nell’impresa di creare una Facoltàdi Medicina nella città africana con neolaureati locali,impegnati a prestare il Giuramento di Ippocrate. Da Giuramento a Giuramento: dopo una carrellata di te-stimonianze ed esperienze, i giovani medici sono arriva-ti, carichi di emozioni e di voglia di futuro, all’epilogocruciale della cerimonia. Invitati dal presidente dell’Or-dine Zuccarelli ad alzarsi, a stringersi alle loro famiglie eai loro amici e a gridare con forza la formula “lo giuro”, ilTeatro Mediterraneo è stato invaso da un boato d’entu-siasmo seguito da un applauso scrosciante. Poi il rompetele righe, le foto ricordo, gli abbracci e la consapevolezza,dopo una giornata così intensa, che il domani è adesso.

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Riceviamo e pubblichiamo il racconto della cerimoniadel Giuramento d’Ippocrate del 6 maggio 2013, scritto daPasquale Vittorio Santoro, iscritto all’Ordine dal 1953

Con la magistrale regia del presidente dell’Ordine,dottor Bruno Zuccarelli, e per sua espressa e compiaciutavolontà, quest’anno, per la prima volta, durante e in con-temporanea con la emozionante cerimonia del Giura-mento di Ippocrate dei giovani medici è stato celebratoanche il giuramento dei laureati del 1953 dopo 60 anni diattività professionale.Quando il 6 maggio nel Teatro Medi-terraneo, abbiamo gridato “lo giuro”, noi anziani insiemeai giovani, a piena voce, come richiesto dal presidente conun simpatico richiamo sportivo all’urlo della folla dello sta-dio al segnare di una rete della nostra squadra di calcio, unbrivido ha pervaso tutti i presenti nel Teatro Mediterraneoesaurito in ogni ordine di posti e con molta gente rimastain piedi. Un boato emesso, in un’unica voce, da circa quat-trocento medici ed odontoiatri che ha fatto vibrare i nostricuori e perfino le strutture del teatro. Tra questi eravamosoltanto 43 ultraottantenni laureatisi ben 60 anni prima, for-tunati e felici sopravvissuti alle insidie della vita, entusia-sti e commossi al pari dei giovani con sentimenti eguali madi segno opposto: i giovani con lo sguardo al futuro e noianziani, con profonda accoratezza, percorrevamo a ritro-so il sentiero erto e tortuoso della nostra attività. E’ stata unamanifestazione, che pur condotta senza esteriorità di ce-rimonia, ha assunto grande solennità alimentata anchedagli interventi, scelti con intelligente discernimento, dimaestri, di infermieri professionali, di politici e di malati equest’ultimi consapevoli testimoni dell’importanza evo-lutiva e limitativa della propria malattia affrontata con lu-cida e cosciente serenità hanno espresso anche sentimen-ti di gratitudine verso il curante. Ogni intervento è statoespressione di trasparente coinvolgimento di cultura, diaffettività e di sublimi valori umani. In cento anni di vita del-l’Ordine professionale si sono alternati, nel divenire deiperiodi storici che si sono susseguiti, tanti illustri presi-denti, ognuno con altissimi meriti, ma l’Ordine non è sta-to mai così profondamente ispirato come oggi al ricono-scimento del valore della professione medica nella sua piùesaltante vocazione. Noi medici dell’intera connotazionemetropolitana napoletana, per merito del nostro presi-dente con la collaborazione del direttore Umberto Zito, deifunzionari e degli impiegati, stiamo vivendo un periodo diefficace riformismo e di progressiva penetrazione nella so-cialità cittadina e regionale riportandone ampi consensi econdivisione in modo da destare ammirazione ed invidiapiù ed ancora del desiderio di farne parte.Bruno Zuccarelli, e lo dico senza indulgere a qualsiasi for-ma di deteriore adulazione, ma con grato riconoscimentoobiettivo, ha dimostrato di avere innato il senso di solida-rietà e di servizio alla Comunità Medica e di esercitarlo con

L’appassionato racconto di una giornata molto specialeIl significato del «Giuramento»

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13Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013PRIMO PIANO / 2

raffinato dinamismo e con concrete innovazioni. Ed io, do-po 60 anni di poliedrica attività professionale, svolta comemedico di famiglia, come specialista cardiologo, come ri-cercatore del farmaco in IV fase, come primario medico eperfino per brevissimo tempo come docente e tuttora an-che come direttore scientifico di una rivista cardiologica,senza mai abbandonare la Cardiologia clinica, sento l’op-portunità di esprimere ai neodottori oltre che un fervido au-gurio qualche mia considerazione personale, peraltro am-piamente contenuta nel giuramento di Ippocrate. Tra le priorità opportunamente indicate dall’Associazionedei giovani medici c’è il rispetto per il malato. Sì, è vero: ilmalato è sacro e nel rispetto per lui è contenuta l’interamissione professionale nella sua più ampia e più pura vo-cazione. In effetti non esiste rispetto se non si seguono conspontaneità i basilari principi etici che coinvolgono la cul-tura scientifica, la formazione permanente, la cultura uma-nistica ed umanitaria, la permanente e sorridente disponi-bilità verso il prossimo, la partecipazione attiva alla socia-lità di cui si fa parte, l’esemplare comportamento nell’eser-cizio e fuori dell’esercizio professionale, il giusto rispetto peri reggitori della Sanità Pubblica senza lasciarsi condiziona-re o comprimere inopportunamente dal potere politico. Lalibertà del medico è inviolabile ma non può prescinderedalla osservanza di principi essenziali ed universali. Per po-ter amare la Medicina, la Professione ed il Malato bisognaanzitutto amare se stessi, riflettere per interpretare se stes-si, solo così potremo interpretare il malato con le sue an-gosce,i suoi contagi sociali, i suoi equivoci fisiologici, le suecomponenti biologiche e i suoi errati luoghi comuni e solocosì potremo proiettarci verso quella inscindibile unità cheè il corpo e lo spirito dell’uomo ed ancor più del sofferen-te.Tra medico e malato non devono esistere barriere mate-riali e neppure cortine sentimentali che non siano quelleesclusive professionali. La vita è fatta di traguardi, alcuni piùsemplici da raggiungere altri di più difficile attuazione ed ilgiovane che si trova di fronte a diverse vie dovrà scegliere ov-viamente la più desiderata che sarà anche la più consonaal suo carattere, alla sua versatilità e alla sua sensibilità. La strada del successo è abbastanza lunga perché lunga edifficile è la realizzazione professionale ma in ogni giovanemedico è contenuta l’energia per affrontare il percorso conentusiasmo e trasporto senza riserve e senza paura. “Non abbiate paura” è il monito di Giovanni Paolo II°, equesto incoraggiamento non deve mai abbandonarci. Lagrande determinazione interiore forma i connotati del me-dico e ne costituisce il suo segreto. Avanti senza paura e conmolta fede nella propria coscienza illuminata e protetta daquel pizzico inponderabile di Dio che, invisibile, accompa-gna e sorregge il mestiere del Medico. Sicuramente non è unmestiere facile, è un mestiere duro, particolare ma affasci-nante esercitato da oltre cinquemila anni nel cuore della so-cietà, quasi sempre grata e avveniristica ma a volte anchecinica; per questo voglio chiudere queste brevi riflessioniparafrasando, senza voler esaltare la romanità,quanto dis-se un cittadino che chiedeva alcune soluzioni, ad un con-sole romano in visita in una provincia dell’impero: “Tu seiromano e questo è il tuo mestiere”. Noi siamo medici e questo è il nostro mestiere.

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Sull’obbligatorietà dell’assicurazione per i medicichirurghi e per gli odontoiatri, prevista dalla legge148/2011 e successive integrazioni, è intervenuta laFNOMCeO con la comunicazione n.33dell’08/05/2013. Sulla base di quanto indicato dalla Federazionedevono ritenersi esenti da tale obbligo gli iscrittiche non svolgono attività professionale. Sono altresìesentati i medici/odontoiatri dipendenti (o similari)che esercitano attività intramuraria. Il testo integrale della direttiva FNOMCeO è riporta-to qui di seguito.

* * *

Assicurazione obbligatoria-esenzioni (FNOMCeO: comunicazione n.33 dell’08/05/2013)

Questa Federazione ritiene opportuno affrontare iltema della obbligatorietà dell'assicurazione, per imedici, concernente i rischi derivanti dall'eserciziodell'attività professionale, in relazione ad eventualiipotesi di esenzione.

È necessario inquadrare il tema da un punto di vistagiuridico, facendo riferimento, in particolare, a quan-to previsto dall'articolo 3, comma 5, lettera e) del D.L.138/2011 convertito nella L. 148/2011.

La normativa di cui trattasi prevede testualmente: “atutela del cliente, il professionista è tenuto a stipulareidonea assicurazione per i rischi derivanti dall'eserci-zio dell'attività professionale. Il professionista deverendere noti al cliente, al momento dell'assunzionedell'incarico, gli estremi della polizza stipulata per laresponsabilità professionale e il relativo massimale. Lecondizioni generali delle polizze assicurative di cui alpresente comma possono essere negoziate, in conven-zione con i propri iscritti dai Consigli Nazionali edagli enti previdenziali dei professionisti”.

Tale previsione ha avuto, poi, ulteriori specificazioninell'ambito della Legge 24 marzo 2012, n. 27 che,all'articolo 9 comma 4, stabilisce che "il compenso perle prestazioni professionali è pattuito, nelle formepreviste dall'ordinamento, al momento del conferi-mento dell'incarico professionale. Il professionistadeve rendere noto al cliente il grado di complessitàdell'incarico, fornendo tutte le informazioni utili circagli oneri ipotizzabili dal momento del conferimentofino alla conclusione dell'incarico e deve altresì indi-care i dati della polizza assicurativa per i danni provo-cati nell'esercizio dell'attività professionale".

Da ultimo, il D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137 (Regolamen-to sulla riforma degli ordinamenti professionali),all'articolo 5, ha confermato l'obbligo della assicura-zione, specificando peraltro che tale obbligo acquistaefficacia decorsi dodici mesi dall'entrata in vigore delRegolamento stesso.

Lo stesso articolo 5 del D.P.R. 137/2012 prevede poi, alcomma 1, che “il professionista deve rendere noti alcliente, al momento dell'assunzione dell'incarico, gliestremi della polizza professionale, il relativo massi-male e ogni variazione successiva”.

Non vi è dubbio, quindi, che i medici libero professio-nisti dovranno, entro pochi mesi, stipulare idoneepolizze di assicurazione per i danni derivanti al clien-te dall'esercizio dell'attività professionale, compresele attività di custodia di documenti e valori ricevutidal cliente stesso.

Il contratto di assicurazione, così come definito dal-l'art. 1882 del codice civile, è “il contratto col qualel'assicuratore, verso pagamento di un premio, si obbli-ga a rivalere l'assicurato, entro i limiti convenuti, deldanno ad esso prodotto da un sinistro, ovvero a pagareun capitale o una rendita al verificarsi di un eventoattinente alla vita umana".

Ai sensi dell'art. 1904 cod. civ., il contratto di assicu-razione contro i danni è nullo se, nel momento in cuil'assicurazione deve avere inizio, non esiste un inte-resse dell'assicurato al risarcimento del danno.

Ciò premesso è evidente, quindi, che il medico inpensione, che rimane iscritto all'Albo ma non svolgepiù alcuna attività professionale, non può essereobbligato a stipulare la polizza assicurativa contro irischi derivanti dall'esercizio professionale che nonsvolge.

In tal caso verrebbe meno il meccanismo causale delcontratto che, da un punto di vista civilistico, prevedela corrispettività delle due prestazioni consistenti, daun lato, nel pagamento del premio da parte del pro-fessionista e, dall'altro, nell'obbligo dell'assicurazio-ne di rivalere l'assicurato, entro i limiti convenuti, deldanno ad esso prodotto da un sinistro.

È ancora da osservare che questa conclusione è inlinea con le norme già citate che, sempre e comun-que, fanno riferimento ad un rapporto tra professio-nista e cliente derivante dall'assunzione di un incari-co da parte del professionista stesso che, proprio in

FNOMCeO: ecco chi deve ritenersi esente da tale obbligoAssicurazione obbligatoria, il puntoRIFLETTORI Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013 14

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relazione alla responsabilità professionale, è tenuto acomunicare al "cliente" gli estremi della polizza.

Si ricorda che la semplice iscrizione all'Albo, per giuri-sprudenza costante, non costituisce prova dello svol-gimento dell'esercizio professionale.

Il medico in pensione, quindi, iscritto all'Albo ma chenon svolge alcuna attività professionale, non puòessere vincolato all'obbligo di stipulare una polizzaassicurativa contro rischi professionali, ovviamente,inesistenti.

È di tutta evidenza che, qualora il medico in pensionevoglia, invece, svolgere attività libero professionale,nei limiti consentiti dalla normativa, assumendoincarichi nei confronti del cliente, dovrà soggiacereall'obbligo dell'assicurazione, come previsto dalla giàcitata normativa.

Rimangono esenti dall'obbligo dell'assicurazione, adavviso di questa Federazione, anche i medici dipen-denti che hanno optato per l'attività libero professio-nale intramuraria.

Com'è noto, tale rapporto particolare di lavoro che,dal punto di vista fiscale, è assimilato a quelli di lavorodipendente (art. 47 co. 1 lett. e del TUIR), è stato previ-sto dall'art. 15 quinquies del D.Lgs. 30 dicembre 1992,n. 502 e successive modificazioni e integrazioni.

Successivamente, la L. 3 agosto 2007, n. 120 ha disci-plinato in modo più specifico le modalità di svolgi-mento dell'attività libero professionale intramuraria.

Ancor più di recente, la cd. Legge Balduzzi (DL. 13settembre 2012, n. 158 convertito in L. 8 novembre2012, n. 189) è ritornata sul tema dell'esercizio dell'at-tività medica intramuraria.

Si sottolinea, in particolare, l'art. 2 che stabilisce chedovrà essere definito, d'intesa con i dirigenti e previacontrattazione integrativa aziendale, un tariffario chepreveda, per ogni prestazione, un importo minimo edun importo massimo. L'importo minimo dovrà ancheassicurare la copertura di tutti i costi diretti ed indiret-ti sostenuti dalle aziende e prevedere che il 5 per centodel compenso del libero professionista sia trattenutoper interventi la riduzione delle liste d'attesa.

Sembra quindi inconfutabile, anche per ovvi motivi diequità, che il medico che abbia optato per l'attivitàintramuraria non sia tenuto a stipulare in modo auto-nomo la polizza assicurativa obbligatoria previstadall'art. 3, comma 5, del D.L. 13 agosto 2011, n. 138,convertito in L. 14 settembre 2011, n. 148.

Queste considerazioni saranno, comunque, oggetto diapprofondimento, attraverso la richiesta di un parerealla competente Direzione Generale del Ministerodella Salute e sarà nostra cura, ovviamente, portarvi aconoscenza di ulteriori elementi di valutazione.

Cordiali salutiIL PRESIDENTE

Dott. Amedeo Bianco

15RIFLETTORI Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013

Sul tema dell’assicurazione, l’OMCeO Napoli ha già dedicato sul Bollettino un forum sul numero «gennaio-febbraio 2013», tracciando, grazie all’intervento di ottoesperti, una paroramica dettagliata sul delicato argo-mento. Chi volesse recuperare il forum può andare sul sito dell’Ordine www.ordinemedicinapoli.it

cliccare la sezione «Bollettino» e, poi, scaricare il«Bollettino gennaio-febbraio 2013»

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Aldo Agozzino

Antonietta Albani - ritira la figlia Luigi Ascione - ritira il figlio

Michele Balestrieri Bruno Bordi

Pubblichiamo la primaparte dell’album dei medici festeggiati il 20 marzo 2013 per i 50 anni di laurea. La seconda parte saràpubblicata nel prossimo numero del Bollettino (luglio/agosto 2013)

( i medagliati )

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Giovanni Caccia Perugini Francesco Caputo

Guglielmo Brizzi Francesco Buonfantino - ritira la figlia

Guido Catalanotti Filiberto Cimino

( i medagliati

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Ezio Maria Corrado Antonio Cuomo

Rodolfo Cimino Raffaele Cirillo

Carlo De Pascale Natale Gaspare De Santo

( i medagliati

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Biagio Di Micco Luigi Di Palma

Osvaldo Di Maggio Anna Maria Di Marco

Luigi Di Pietto Giovanni Errico

( i medagliati

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Raffaele Guida Giovanni Iannuzzi

Gavino Fadda Alessandro Fiorillo

Vincenzo Iasevoli Francesco Iodice

( i medagliati

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Michele Lubrano Lavadera Gianpaolo Lucca

Paolo Lamanna Romano Lappa

Giulio Lucenteforte Gregorio Mallardo

( i medagliati

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22RUBRICHE Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013

Cari Amici e Colleghi si dà inizio, con l'istituzio-ne di tale sportello, all'esigenza di analisi e di ascoltodi problematiche e dubbi in ambito medicolegale,nella volontà condivisa del nostro Presidente di fardiventare sempre più il nostro Ordine una Comuni-tà. Un movimento di medici vivo, operoso, dignitosoche al di là dei distinguo e dei ruoli si senta parte diun progetto unitario al servizio della società e siadoperi, per la difesa dei propri iscritti e del Diritto,esprimendo nei fatti l'esigenza dei più. Basta con ledivisioni! Non più una visione individualistica equalunquistica che ci allontana e alimenta le divisio-ni e i distinguo. I tempi sono maturi perché si co-struisca...e si alimenti il desiderio di un movimentodi chi scelse di essere (e non fare) medico, che cidifenda in modo compatto dall'esterno e da chi, franoi, vuole far implodere l'Ordine stesso perseguendologiche di divisione e miope frammentazione.

Ci adopereremo per un Ordine che ci rappresenti,che è con noi e dietro di noi, ci tuteli, custodisca ealimenti la nostra Humanitas, difenda quando si èingiustamente accusati e solleciti adeguatamente chinon è in grado di rappresentare dignitosamente laComunità di cui mi onoro di far parte.

Lo stile e la sobrietà del linguaggio che useremofavorisca l'accoglimento di tutte le istanze di rinno-vamento, le riflessioni, i punti di vista di noi tutti e lo“sportello medicolegale” sia concepito provocatoria-mente per essere un luogo di incontro, un'occasionedi scambio e di confidenza, senza dogmatismi auto-referenziali, così come avviene fra Amici e fra chi sisente parte di una Comunità.

Il primo giovedi del mese dalle 10 alle 12 presso lasede del nostro Ordine dei Medici saremo quindi adisposizione di chi voglia contribuire al progetto edesideri porre quesiti, dubbi, riflessioni, necessitàdi tutela. Sarà istituita una FAQ per le problemati-che più comuni e costituito uno spazio dedicatovirtuale al mondo medicolegale nel rispetto dellaprivacy di ognuno.

* * *

CONNOTAZIONE DI GRAVITÀ DELLA LEGGE SULL'HANDICAP (104/92)

Spesso avviene che utenti si rivolgano ai medicilegali per avere il riconoscimento dei benefici relati-vi alla legge 104/92 e in particolare richiedano allecompetenti Commissioni Distrettuali il riconosci-mento della "connotazione di gravità".

Spiace affermare che spesso si confonde l'ambitogiuridico e normativo della legge 104/92 con lalegge 18/80 sull'invalidità civile.

La legge 104/92 con connotazione di gravità è statauna conquista vera e reale per coloro che vivono lacondizione di handicap grave perchè il riconosci-mento normativo permette di usufruire, fra l'altro,del vantaggio di utilizzare tre giorni al mese perl'assistenza della propria salute o del proprio con-giunto.

I tre giorni possono essere utilizzati ancheusufruendo di 1 ora al giorno, per esempio a metàgiornata per riposarsi, pranzare presso la propriaabitazione, effettuare controlli specialistici etc.

Tralascio le enunciazioni di principio che su inter-net ed in letteratura è possibile con facilità leggere.

È il caso ad esempio di considerare un pazienteaffetto da una grave forma di sindrome delle apneerespiratorie in trattamento con ventilatore a pres-sione positiva che ha necessità di un ora al giornoper dormire e non addormentarsi sul tavolo mentrelavora....oppure un signore che ha una grave formadi Crohn con frequenti episodi di recidive dovute astenosi del colon che lo obbligano ad una dietasemiliquida per sempre e che ha cinque - settescariche diarroiche....al giorno.

Entrambi hanno avuto il diniego delle CommissioniInvalidi Civili perchè....sic !!.....non avevano un'inva-lidità civile del 100% con indennità di accompagna-mento e perchè spesso, a mio avviso, si confondel'ambito culturale, giuridico e medicolegale di di-stinti contesti.

Si spera in una lettura più attenta e più colta della"norma" a tutela di chi vive la condizione di gravehandicap e si spera in maggiore "sensibilità clinica"in chi deve tradurre il disagio clinico assistenzialeed esistenziale in un vantaggio previsto dalla legge.

Marcello LorelloSpec. Medicina Legale e delle Assicurazioni Dr. Almerico Gino FareseSpec. Medicina Legale e delle Assicurazioni

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sportello medico-legale

Sulla «Connotazione di gravità»

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RUBRICHE Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013 23

Durante il corso ECM in 6 moduli «Argomenti di Gastroen-terologia», organizzato dal prof. Gabriele Riegler assieme airappresentanti delle tre società scientifiche nazionali dellaGastroenterologia, SIGE, SIED e AIGO, tenutosi presso il no-stro Ordine tra febbraio e marzo 2013, si è discusso di variargomenti, tra cui anche di Farmacovigilanza. Ci è parso uti-le riportare in questa rubrica l’intervento «Gli inibitori del-la pompa protonica dalla scoperta ai giorni nostri giorni:luci ed ombre» a cura del prof. Gerardo Nardone, DirettoreUnità Operativa Complessa di Gastroenterologia dellaAzienda Ospedaliera Universitaria, Federico II di Napoli.

La secrezione gastrica clorido-peptica ha due impor-tanti funzioni: sterilizzare gli alimenti assunti con la dieta edare inizio al complesso processo della digestione. Tuttavia,un aumento assoluto o relativo della secrezione acida pep-tica in alcune circostanze può provocare un danno dellamucosa gastrica, ovvero la gastro-duodenite erosivo-ulce-rativa, o la malattia da reflusso gastro-esofageo. Tali patolo-gie oltre a provocare dolore e difficoltosa digestione, che in-cidono significativamente sulla qualità di vita e sulle capa-cità lavorative, possono anche complicarsi richiedendo unintervento chirurgico. La secrezione dell’acido cloridrico, adopera delle cellule parietali gastriche situate prevalente-mente a livello del corpo gastrico, è regolata da tre media-tori: l’acetilcolina, l’istamina e la gastrina. Alla fine degli an-ni 70 fu identificato il recettore istaminergico e fu sintetiz-zato il suo antagonista recettoriale (“H2 antagonista”), la ci-metidina, successivamente affiancata da altri H2 antagoni-sti (ranitidina, famotifdina, nizatidina e roxatidina) con unapotenza farmacologica lievemente superiore e minori ef-fetti collaterali. Successivamente, ad opera di G. Sachs e J. For-te, furono sintetizzati gli inibitori della pompa protonica(dove avviene lo scambio H/K sul versante luminale della cel-lula parietale), detti IPP, farmaci 100-1000 volte più potentidegli H2 antagonisti: il primo fu l’omeprazolo, seguito da lan-soprazolo, pantoprazolo, esomeprazolo e rabeprazolo, dif-ferenti tra loro per caratteristiche farmacocinetiche (meta-bolismo del farmaco ad opera del citocomo P-450 epaticoCYP2C19) e per rapidità d’azione. Con la commercializza-zione di questi farmaci, attualmente è difficile che un pa-ziente venga operato per complicanze legate alla malattiapeptica e sono sempre più rare le ulcere resistenti alla tera-pia medica. Le prescrizioni di tali farmaci sono salite in ma-niera vertiginosa, con un sensibile aumento della spesa sa-nitaria (dati 2008: costi che superano i 25 miliardi di dolla-ri). Gli IPP vengono prescritti sia per la presenza di sinto-

matologia dispeptico-dolorosa del tratto digestivo superio-re sia come potenziali protettori della mucosa gastrica in cor-so di svariate terapie. Gli IPP vengono prescritti con facili-tà, probabilmente per la paucità di effetti collaterali ma an-che per una certa dipendenza psicologica dei pazienti. In-tanto, dalla farmacovigilanza vengono evidenziati gli effetticollaterali legati ad un uso cronico degli IPP. Gli IPP inibi-scono in maniera marcata la secrezione clorido-peptica ga-strica, tuttavia, la secrezione acida gastrica impedisce il pas-saggio nel tubo gastroenterico di batteri provenienti dal-l’ambiente esterno e, partecipa alla regolazione della com-posizione qualitativo-quantitativa dei batteri intestinali edel pH luminale poiché le pompe protoniche sono presen-ti anche a livello degli enterociti. Una modifica del pH inte-stinale e del microbiota intestinale possono indurre unacondizione di dismicrobismo o sovracrescita batterica inte-stinale. Un nostro recente studio ed una ampia meta anali-si hanno evidenziato che nei pazienti trattati cronicamentecon IPP insorgono sintomi dispeptici a carico del tratto di-gestivo inferiore, una maggiore incidenza di infezioni ga-stro-intestinali inclusa la colite pseudo membranosa da clo-stridium difficile (rischio 2-3 volte maggiore rispetto alla po-polazione generale). L’alterazione del pH intestinale e degliscambi idroelettrolitici provoca una ipocalcemia con iper-paratiroidismo consensuale, aumento dell’attività osteo-clastica e rimaneggiamento del tessuto osseo, determinan-do, negli utilizzatori cronici, demineralizzazione ossea emaggiore facilità alle fratture. Il rischio è direttamente cor-relato alla potenza del farmaco (maggiore per IPP rispettoagli H2-antagonisti 2.6 verso 1.2) ed alla durata della terapia.Altre condizioni legate ad una modifica del microambienteacido gastrico ed ai disturbi idroelettrolitici sono un deficitdi vitamina B12 ed una ipomagnesemia responsabili di apa-tia, depressione, astenia, nausea, parestesie, tremori, tetania,aritmie, convulsioni. Tale sintomatologia regredisce solo in-terrompendo la somministrazione di IPP ed effettuando te-rapia sostitutiva. Nei soggetti in terapia con IPP specie nel-la fase iniziale della terapia (le prime 2-3 settimane) si veri-fica una maggiore incidenza di infezioni a carico delle vie re-spiratorie per una modifica della flora batterica a carico del-le vie respiratorie. Infine altro capitolo spinoso è l’interfe-renza degli IPP con gli antiaggreganti (clopidogrel), in quan-to l’interazione riduce la biodisponibilità del farmaco an-tiaggregante, aumentando di conseguenza il rischio trom-botico. Appare ormai definito che queste interferenze si ve-rificano quando sono assunti in contemporanea farmacicome omeprazolo ed esomeprazolo che sono metabolizza-ti dal citocromo P450. In conclusione, gli IPP sono un’im-portante ed efficace classe di farmaci che ha sostanzial-mente modificato la gestione clinica delle malattie acido-cor-relate e la storia naturale della malattia peptica. E’ opportu-no rispettare le indicazioni e la durata di terapia, specie nelpaziente anziano, poiché sempre più emergono problemi le-gati agli effetti collaterali ed alla spesa sanitaria.

Patrizia IaccarinoMedico di Medicina generale[

farmacovigiliamo

Gli inibitori della pompa protonica

Page 22: Bollettino Giugno 2013

La Gestione del Rischio Clinico si avvale di unsistema di segnalazione, registrazione, monitoraggioed analisi degli eventi critici. Ma chi ha il compito disvolgere questa funzione ? In pratica tutti gli attoridel sistema, senza esclusione alcuna. Il personale deireparti, medici, infermieri o chi altro, segnala, attra-verso una apposita scheda, al Team per la gestionedel rischio clinico un evento che ha prodotto oavrebbe potuto comportare condizioni di rischio perla salute del paziente o anche per gli operatori sani-tari stessi. Il compito del Team è di supportare ilpersonale interessato all'evento nella analisi dell'er-rore, individuandone le cause ed evidenziando diconseguenza gli strumenti atti a prevenire ulteriorierrori, definendo procedure, percorsi, linee guida ecosì via. “Imparare dall'errore” deve essere il mottodi una moderna governance degli ospedali e dellasanità più in genere. L'insieme di queste azioni, elevate a sistema, contri-buirà a scrivere la mappa del rischio di una unitàoperativa e dell'intero ospedale. Lo scopo è quello diridurre la possibilità di errori medici anche inciden-do sull'ansia da rischio che oggi opprime l'operatoresanitario per la preoccupazione di essere coinvoltoin azioni legali con conseguenze civili e penali chepossono condizionare la sua vita, soprattutto quan-do si incorra nella cosiddetta “colpa grave” che loespone, spesso, in prima persona all'obbligo di risar-cire il paziente e pagare le spese legali. La procedurache abbiamo descritto prende il nome di IncidentReporting(IR) che è uno dei molteplici strumenti dilavoro del Clinical Risk Management. L' IR è, inpratica, una modalità strutturata di raccolta di se-gnalazioni cosiddette “spontanee” in tutti i casi incui non esiste, per un soggetto specifico, un obbligodi segnalazione sancito dalla legge. Parliamo quindiprevalentemente di eventi/incidenti che non hannoprodotto conseguenze di rilievo per il paziente e cheperciò vengono definite “near miss”. Il sistema va implementato e diffuso, sottolineandola volontarietà della segnalazione, la confidenzialitàdelle informazioni fornite e la non punibilità delcomportamento che ha prodotto l'evento. L'IncidentReporting, come già accennato, è di fatto un sistemabase della Gestione del Rischio Clinico, ma non èl'unico e non è, forse, il più utile. La sua utilità è,co-munque, collegata alla sua capacità di aggregareeventi tra loro simili e fornire di conseguenza all'o-

peratore strumenti perchè quella tipologia di errorenon abbia a ripetersi. Il punto di forza del sistema èrappresentato dalla sua capacità di evidenziareeventi che non si presentano con frequenza e cheperciò rischiano di rimanere misconosciuti, ripre-sentandosi periodicamente; ma è altrettanto impor-tante verificare se l'incidente si presenta come even-to diffuso in più reparti di un ospedale, attraversan-do trasversalmente l'intera organizzazione; in talcaso il problema assume dimensioni maggiori emerita ancora maggiore attenzione. Il sistema, infi-ne, si mostra impagabile ed irrinunciabile per l'orga-nizzazione perchè a differenza di altri strumenti(revisione delle cartelle cliniche, Fmea, Root CauseAnalysis), consente di affrontatre il problema conimmediatezza e, se possibile, di individuarne lecause in tempo reale e di adottare, di conseguenza,gli opportuni correttivi . Il limite del sistema è, inve-ce, rappresentato dalla soggettività di colui che effet-tua la segnalazione che causa una estrema variabili-tà. E' perciò importante che il Team per la Gestionedel Rischio Clinico, costituito da interni o ancheesterni alla struttura ospedaliera, sia collaudato nellaraccolta e nell'analisi delle segnalazioni. L'attivazio-ne di un sistema di IR prevede innazitutto che l'Azienda sanitaria, in particolare il suo management,creda fortemente nello strumento e che lavori forte-mente nel promuoverlo. E' perciò necessario creare momenti formativi neiconfronti di tutto il personale e, logicamente, soprat-tutto rivolti a coloro che dovranno gestire il sistema(team aziendale, team delle singole strutture, refe-renti dell'intera rete, risk manager); incentivare –anche con sistemi premianti – la segnalazione dinear miss; rendere anonimi, se necessario e se ri-chiesto dal segnaltore, gli eventi segnalati , eliminan-do gli elementi di riconoscibilità. E' infine necessariofar sapere che le segnalazioni avanzate sono stateaccolte, meditate ed utilizzate per gli opportunicorrettivi in campo organizzativo. Infine, ancora, è necessario applicare i correttivi evalutarne, ovviamente, l'efficacia. Strumento fonda-mentale per la segnalazione è la “scheda di segnala-zione”che ha il compito di indirizzare il segnalatoreallo scopo di evitare segnalazioni generiche e nonfacilmente utilizzabili. La scheda, variabile a piacereed a giudizio del Team, deve essere composta davarie aree: la prima con i dati cosiddetti anagrafici(dove, quando, a chi è accaduto l'evento?); una se-conda parte cosiddetta di “descrizione oggettiva ”(cosa è successo, come è avvenuto, cosa può averloprocurato?); una terza parte nella quale vengonodefinite le conseguenze dell'errore e la possibilitàche l'episodio possa riaccadere.

24Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013RUBRICHE

Bruno ZamparelliDirettore ospedaliero[

clinical risk management

Segnalazione e analisi degli incidenti

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25RUBRICHE Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013

Capita di tanto in tanto di pensare al futuro. Di col-po si ritorna alla realtà, la nostra realtà che viviamo quoti-dianamente. In un tempo indefinito, uno spazio immaginatocoesistono a kilometri di distanza due giovani medici, lostesso impegno, la stessa attenzione, la stessa voglia di emer-gere e di avverare, nel loro piccolo mondo, il grande sognodi essere bravi medici, di riuscire a curare, con l’aiuto del DioIppocrate, i malati , facendo fede a quello che il giuramentoesplicita… ‘perseguire la difesa della vita, la tutela della sa-lute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza,cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scienti-fico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale’; duestorie parallele, apparentemente simili ma in fondo tanto di-verse. Diverse in quello che la Società offre, diverse in quel-lo che la Sanità offre, soprattutto diverse in quello che offreil percorso formativo ed il mondo post-formazione.Mentre il neolaureato inglese, con aplomb tipico inizia il suoiter formativo Richiedendo ed ottenendo la Full registration: per coloro che si sono laureati in Medicina e che hanno ot-tenuto la relativa abilitazione, si iscrive al Foundation pro-gramme 2 (F2)...ma come? L’accesso ad essonon avvienemediante uno schema centralizzato (ossia concorso a livel-lo nazionale), ma ci si fa carico di trovare da soli un posto dilavoro presso delle strutture d'ausilio sparse in tutto l’UK,chiamate Deaneries, reperibili tramite siti governativi adhoc. Esse si occupano di fornire informazioni specifiche ine-renti la formazione medica. Post laurea (dunque anche peril F2 che fa al caso nostro). I singoli posti di lavoro sono mes-si saltuariamente a disposizione dagli ospedali e del SSN oin altri modi, presso i siti, quindi il nostro collega britanni-co, una volta laureato, decide se intraprendere la strada del-la specializzazione o semplicemente cercare lavoro pressoqualche struttura ospedaliera. Concluso il F2 il nostro colle-ga può accedere alla specializzazione. In specialità si entrain base alle conoscenze ed esperienze che uno ha matura-to, dando cosi' vita a veri corsi in cui si troveranno medici spe-cializzandi con simili abilità ed esperienze, senza cosi' por-tare a disparità gli uni rispetto agli altri. Il tutto dovrà esseredimostrato con certificati ed attestati comprovanti il tiroci-nio svolto (ossia le cose nozionistiche e pratiche impartite inF2), inoltre si dovranno esibire i diari clinici sulle attivitàsvolte, attestati di partecipazione a conferenze e simposi,copie e/o originali di elaborati scritti e pubblicati su rivistescientifiche, ecc. Ad esso si accede tramite domanda on linesu un sistema informatico computerizzato sul web. Si verràcosì divisi in livelli di entrata ST1, ST2, ST3, ST4. Gli ST sonoi diversi anni del BASIC SPECIALTY TRAINING. Essi sono lanaturale continuazione dei Foundation programme F1 e F2

o piano diretto di studi o run-through training posts. Alla fi-ne di questo ciclo verrà rilasciato il CCT (Certificate of Com-pletion of training). Chi NON dovesse entrare per consegui-re il CCT (per svariati motivi) può accedervi tramite un'altravia parallela ma indiretta, ossia il FTSTA (fixed term specia-list training appointments), che e’ un programma di tiroci-nio non progressivo e diretto come il precedente. Finita l'u-na o l'altra strada (diretta ed indiretta) si continua al HIGHRELEVANT SPECIALTY TRAINING (medici che rientranonel programma SpR), che varia nella durata a seconda dellaspecialità scelta (fino ad un massimo di 6 anni). Qui gli spe-cializzandi vengono valutati anche dalle diverse Royal Col-lege ai quali bisogna iscriversi e sostenere i relativi esamiquale attestato della preparazione specialistica raggiunta.Finita la specializzazione si hanno tutte le carte in regola perdiventare assistenti e con gli anni primari, ma questa è un'al-tra storia. In sintesi la durata media prevista per tutto l’iteral fine di ottenere il diploma di specializzazione in Uk va da:-1 anno in F2(o chi volesse partire da F1 sono 2 anni in tota-le di Foundation programme)-Da 1 a 4 anni di Basic specialty training (per quasi tutti so-no in realtà 3 anni)-Da 3 a 6anni di High specialty training (controllare la dura-ta presso i singoli college)Ma andiamo a vedere cosa invece sta combinando il nostrocollega italiano che, tra la spasmodica ricerca di santi inparadiso per entrare in scuola di specialità, inizia il suo tiro-cinio post-laurea della durata di tre mesi che lo porterà adaffrontare l’esame di stato. (DOMANDE A RISPOSTA MUL-TIPLA scelte tra 8000 quesiti messi a disposizione dal mini-stero della sanità ogni anno e che per lo più son sempre lestesse). Bene finalmente si abilita e inizia il calvario per en-trare in scuola di specialità, (ricordiamo che il governo ita-liano ha deciso di aumentare i posti per l’accesso alla Facol-tà di Medicina e Chirurgia del 10% annuo ed al contempo dis-cute di ridurre i posti in specialità, per questo anno accade-mico, del 10% a fronte di un paventato deficit di medici neiprossimi anni del 20% circa. Se trova il santo in paradiso oha adeguatamente svolto la sua azione di depauperamentoghiandolare, arriva in scuola di specialità dove, udite , udite,il percorso formativo dovrebbe essere regolamentato da unalegge europea unica che recepisce la direttiva europea del 91,con diritti e doveri ben precisi, con un iter formativo ben de-lineato: 5 anni e 6 per le branche chirurgiche. Anni trascor-si lavorando circa 50 ore a settimana, anni trascorsi alla ri-cerca di una formazione che più volte abbiamo definito so-gnata, , anni spesi ad attendere che finisca quello che il que-stionario sull’andamento della scuole di specializzazione hadefinito inutile calvario . per poi entrare nel mondo del al-voro (ops, non entrare ma acquisire i requisiti per farlo ) edattendere. Lavorare da specialisti per anni con contratti opseudo contratti, o borse di studio. Attendere che si liberi unposto di lavoro, non per realizzarsi, ma per costruirsi sem-plicemente un a vita.

Pierino Di SilverioConsigliere OMCeO Napoli[

il grillo parlante

Incontri ravvicinati del III tipo

Page 24: Bollettino Giugno 2013

Quest’anno la Dichiarazione Modello Unico 2013 Redditi 2012Persone Fisiche, come sempre presenta alcune novità, variazioni.È stato eliminato il quadro CM afferente i cosiddetti “ContribuentiMinimi”, ed al suo posto è stato predisposto un nuovo quadro“LM” che afferisce all’imprenditoria giovanile ove tra i requisiti giàben conosciuti (età max 35 anni; parcelle emesse max € 30.000ragguagliati ad anno), la novità è che non deve essere esposta inparcella la ritenuta d’acconto, ma dovrà essere pagato uncontributo omnicomprensivo di tutte le imposte pari al 5% sulreddito, al netto delle spese inerenti l’attività professionale,dedotto anche quanto già pagato alla Cassa di Previdenza –ENPAM.

Fascicolo 1 – Modello Base- Dati personali Compilazione del frontespizio- Dati familiari Familiari a carico- Quadro RA Redditi dei terreni- Quadro RB Redditi dei fabbricati- Quadro RC Redditi di lavoro dipendente e assimilati- Quadro RP Oneri e spese- Quadro RN Determinazione dell’IRPEF- Quadro RV Determ. Addizionale Regionale/Comunale- Quadro CR Crediti d’imposta- Quadro RX Rimborsi / Compensazioni- Quadro CS Contributo di solidarietà

Fascicolo 2 - Contribuenti senza scritture contabili- Quadro RH Redditi da partecipaz. in soc. di persone- Quadro RL Altri redditi (prestazioni occasionali)

Fascicolo 3 - Contribuenti con scritture contabili- Quadro RE Lav. autonomo / Esercizio arti e professioni- Quadro LM Impren. giovanile (ex contribuente minimo)

Studi di Settore e ParametriDichiarazione IVA Redditi anno 2012Dichiarazione IRAP Redditi anno 2012Scelta destinazione 8 x 1000 e 5 x 1000

La Dichiarazione, predisposta dal contribuente Medico, puòessere trasmessa anche direttamente, senza avvalersi di unintermediario abilitato, attraverso il servizio telematico “Entratel”oppure “Fisconline”, ed in ultima analisi, può essere consegnataad un Ufficio dell’Agenzia delle Entrate, che ne cureràtelematicamente l’invio. La Dichiarazione predisposta e quindiconsegnata direttamente ad un intermediario abilitato deveessere da questi obbligatoriamente trasmessa in manieratelematica, entro e non oltre il 30 settembre 2013. Ovviamente la

documentazione concernente il supporto cartaceo di tutto quantodenunciato, non deve essere più trasmesso all’Agenzia delleEntrate, ma conservato sino al 31 dicembre al 4° anno successivoa quella in cui è stata presentata la stessa Dichiarazione; inquesto caso per l’Unico 2013 Persone Fisiche Redditi 2012 entro enon oltre il 31/12/2017, in quanto la stessa Agenzia delle Entrate aisensi della normativa vigente, vedasi 36-ter, può chiedere invisione la documentazione cartacea, tant’ vero, in questi giornisono pervenute a diversi Medici, richieste afferenti l’Unico 2011Redditi 2010, (principalmente riscontri sui familiari a carico, glioneri detratti al 19%, gli oneri dedotti direttamente dalla baseimponibile, in questo caso vedasi il rigo RP23 – ContributiPrevidenziali versati all’ENPAM, per la quota A, per la quota B, perla parte eccedente la franchigia coperta dalla quota del fondo A,per i riscatti relativi agli anni di laurea, di specializzazione e diallineamento, per i Professionisti Medici di Medicina Generale,per i Pediatri di Famiglia, per gli Specialisti Ambulatoriali). Ilversamento dei tributi scaturenti dalla liquidazione delle imposte eprecisamente per i quadri RN, RV, ed eventualmente il fascicoloafferente l’IVA, il saldo 2012 ed il 1° acconto 2013 andrà versato inun’unica soluzione entro il 17 giugno, oppure entro il 17 luglio 2013+ gli interessi dello 0,40% quale oneri di dilazione; questo saldo eprimo acconto 2013 come sempre può essere frazionato in 5 rateaventi scadenza dal 17 luglio, una rata al mese, e precisamente 20agosto, 16 settembre, 16 ottobre e 18 novembre per colori i qualisiano titolari di Partita Iva, ma per i Professionisti Medici che atutto il 31/12/2012 non erano titolari di Partita Iva, vedasi Dirigentidel SSN e Professionisti Medici in pensione, la scadenza èsempre rateizzabile in 5 rate, ma ve ne saranno 2 a luglio, neigiorni 17 e 31, e due a settembre, nei giorni 2 e 30, e la quinta il 31ottobre. Mentre il 2° acconto 2013, scadrà come sempre il 30novembre, ma essendo di sabato, il versamento va ad essereprorogato al 02 dicembre 2013. Per quanto concerne invece ilversamento della famosa “IMU” 2013, il 1° acconto, che scadrà ilprossimo lunedì 17 giugno c.a., ci corre l’obbligo di riscontrareche si è in attesa di un Decreto urgente da parte del nuovoConsiglio dei Ministri, che forse e sicuramente darà delle nuovedirettive per quanto attiene l’imposta sulla “prima Casa”, mentreinvece per tutti gli altri casi ad oggi, sembra che si dovràpredisporre il pagamento tenendo conto di quanto, quale baseimponibile, di quanto già versato nell’anno antecedente, dividendoper 2 il totale pagato, mentre invece tutte le variazione chescaturiranno da questo Decreto Legislativo, con relative variazionidi aliquota da parte dei Comuni, previo atto deliberativo,formeranno la base imponibile e la percentuale da applicare,soltanto per quanto attiene al saldo da versare, nel prossimomese di dicembre 2013.

AVVISO AGLI ISCRITTIFrancesco Paolo Cirillo, è a disposizione degli iscritti perConsulenza di natura Fiscale e Previdenziale, ogni martedìdalle ore 11 alle ore 13. I lettori per qualsiasi delucidazione,possono inviare quesiti a [email protected] eseguirà risposta stesso mezzo.

PILLOLE FISCALI / MODELLO UNICO 2013 REDDITI 2012

Francesco Paolo CirilloDottore CommercialistaRevisore legale dei conti[

26Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013 RUBRICHE

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Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013 27NEWSINCONTRI MONOTEMATICI DI ODONTOIATRIA: NOI E IL RELATORE

Auditorium Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Napoli(via Riviera di Chiaia 9/c - Napoli)

12 settembre/10 ottobre/14 novembre 2013

CORSO DI AGGIORNAMENTO IN FASE DI ACCREDITAMENTO

Modalità di iscrizione: Il corso si terrà a titolo gratuito, presso la sede dell’Ordine – Via Riviera di Chiaia, 9/c Napoli.Gli interessati dovranno inviare la scheda di iscrizione debitamente compilata, al fax dell’ Ordine (081/7614387) entro il 30 ago-sto 2013. Saranno iscritti al corso, max 100 unità, secondo l’ordine cronologico di arrivo dei fax (farà fede la data e l’orario delreport del fax ricevente). L’evento è in fase di accreditamento E.C.M.L’elenco degli ammessi sarà pubblicato sul ns. sito www.ordinemedicinapoli.it

IL PROGRAMMA

1° incontro giovedì 12 settembre 2013

Ore 18,30 Registrazione partecipanti.

Ore 18,45 Saluti del Presidente O.M.C.e O. Napoli Dr. Bruno Zuccarelli. Saluti del Presidente C.A.O. Napoli Dr. Antonio Di Bellucci.

Incontro con l'esperto in gnatologia clinicaModeratore: Dr. Antonio Di Bellucci

Ore 19,00 – 21,30 Relatori: Prof.ssa Ambrosina Michelotti

Occlusione e Disordini temporo-mandibolari: gestione clinica del paziente

2° incontro giovedì 10 ottobre 2013

Incontro con l'esperto in foniatria Moderatore: Dr. Antonio Di Bellucci.

Ore 19,00 - 21,30 Relatore: Dr. Raffaele Izzo.

Deglutizione e respirazione orale

3° incontro giovedì 14 novembre 2013

Incontro con l'esperto in posturologiaModeratore: Dr. Antonio Di Bellucci.

Ore 19.00 – 21.30 Relatore: Dr. Nicola ChiulliOcclusione e postura

Ore 21,30 - 22,00 Verifica con questionario

NELLA PAGINA SEGUENTE L’ISTANZA DI ISCRIZIONE AL CORSO

Page 26: Bollettino Giugno 2013

Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013 28NEWS

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Via Riviera di Chiaia 9/c 80122 Napoli telefono 081 660544 fax 081 7614387 [email protected]

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Nel marzo 2012 si è costituito il Gruppo RegionaleCampano Donne della Dirigenza Medica e Sanitaria dell’A-NAAO-ASSOMED SNABI, struttura fortemente sostenutada Bruno Zuccarelli e incoraggiata poi, dal SegretarioRegionale vicario Fulvio Esposito, da Santo Monastra e daGiulio Liberatore, membri campani della Segreteria Nazio-nale, dalla Segretaria Regionale SDS – Snabi CampaniaAnnamaria Mazzella e dal Coordinatore Provinciale diNapoli Franco Verde, in risposta consequenziale e naturaleagli imput provenienti dalla Commissione Nazionale sullepolitiche femminili Anaao-Assomed. Il Gruppo DonneDirigenti Anaao - Assomed – Snabi non a caso nasce aNapoli, capoluogo di una regione perennemente commis-sariata, soggetta negli anni a multipli piani di rientro, in unperiodo di forte crisi di valori e di identità politica, che siinserisce in un panorama complessivo nazionale di spen-ding review che ha generato, purtroppo, drammaticheripercussioni nel nostro sistema sanitario regionale. Percomprendere appieno la valenza dell’iniziativa è necessa-rio citare l’art 37 della Costituzione Italiana che recitatestualmente: ”la donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, aparità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavo-ratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adem-pimento della sua essenziale funzione famigliare ed assi-curare, alla madre e al bambino, una speciale adeguataprotezione”. Tale articolo sancisce in maniera chiara unaparità di diritti e di retribuzione, oltre al principio dellatutela familiare. Attualmente, a fronte di un costante au-mento della percentuale di donne professioniste sanitariepermangono però ancora notevoli criticità, in quelli chesono i percorsi professionali delle donne nei vari ambiti econtesti lavorativi; dai dati elaborati nella I° ConferenzaNazionale Donne Anaao Assomed, tenutasi a Roma il 15dicembre 2012 , infatti, si evince una generale mancataapplicazione della flessibilità dell’orario di lavoro, la caren-te sostituzione delle donne per lunghi congedi di materni-tà e/o parenterale, una difficoltà generale di accesso alpart-time e, non ultimo, un crescente stress da mancataconciliazione famiglia-lavoro. Per quanto riguarda poi, lapartecipazioni all’attività sindacale da tali dati è risultatoche la partecipazione al sindacato Anaao – Assomed è difatto ancora percentualmente superiore per il sessomaschile (58%). E’ sorta, quindi, naturale l’esigenza dicominciare a studiare e a mettere in essere non solo larappresentanza descrittiva legata alle iscritte, ma soprat-tutto quella sostanziale, ovvero la capacità di influenzare emodificare gli squilibri di genere, promuovendo una rap-presentatività differente. La rappresentanza non solo

numerica ma sostanziale, infatti, può costituire un’impor-tante strumento di innovazione nella promozione di mi-gliori e più efficaci modalità di gestione sindacale per l’erogazione dei servizi con il cambiamento dei modelli dilavoro e lo studio del loro effetto economico. Il GruppoDonne Anaao - Assomed Campano si propone, pertanto,partendo dall’osservazione e dall’analisi dei bisogni, diiniziare un processo di informazione e formazione delledonne dirigenti che vorranno intraprendere il percorsosindacale per costruire uno spazio di mediazione di piùampio respiro su tematiche cogenti quali: la segregazioneorizzontale e verticale femminile ( ancora, purtroppo,radicate nella professione medica), l’osservazione e ladefinizione più corretta del fenomeno mobbing, lo stressda lavoro correlato e l’inappropriatezza dei carichi dilavoro. Punto di partenza delle iniziative sarà il corso diformazione della Fondazione Pietro Paci su: “Transizionedi genere in sanità: le politiche sindacali declinate al fem-minile”, in programma il 4 giugno 2013 presso l’AulaMagna del CTO di Napoli, alla presenza del SegretarioNazionale Anaao Assomed Costantino Troise, delle Com-ponenti delle politiche femminili Nazionali Anaao RosellaZerbi e Alessandra Spedicato e gli interventi della prof.ssaMaria Triassi, Direttore del Dipartimento Universitario diSanità Pubblica della Univ. Federico II° di Napoli, delladott.ssa Annamaria Minicucci Direttore Generale dell’A-zienda Santobono-Pausillipon, della Prof.ssa AnnamariaColao, professore ordinario di Endocrinologia responsabiledell’Area Complessa di Patologia Neuroendocrina dellaUniv. Federico II° di Napoli e della dott. ssa Adriana Zatte-rale Direttore UOC di Genetica della ASL Na 1 Centro. LeDonne Dirigenti Anaao-Assomed Campane che hannocollaborato attivamente alla ideazione ed alla nascita delgruppo riporteranno esperienze nei propri ambiti lavora-tivi con la moderazione del dott. Santo Monastra e deldott. Giulio Liberatore della Segreteria Nazionale Anaao-Assomed ed il coordinamento di Bruno Chignoli, qualemembro della segreteria regionale. Verranno approfondititemi quali: donne nella progressione di carriera (dott.ssa C.Buonomo coordinatrice provinciale Anaao-Assomed diCaserta), maternità e sostituzione (dott.ssa L. ValentinoA.O. Cardarelli di Napoli), aspetti di bioetica (dott.ssa R.Rossi Asl Na1 Centro), asili nido (dott.ssa T. Dimatola A.O.Dei Colli), donne e precariato (dott.ssa G. MeglioAnaao/Giovani ), donne e continuità assistenziale(dott.ssaM. Mastrobiso Asl Na1Centro). Alla dott. Marlene Giugliano, dell’A.O. Dei Colli spetterà ilcompito di illustrare i progetti e le proposte in itinere delgruppo di lavoro. La dott.ssa Silvana Cafasso, dell’Asso-ciazione Italiana Donne Medico, sez. Napoli PolimniaMarconi e la dott.ssa Annamaria Mazzella, segretariaregionale SDS - Snabi Campania, cureranno gli aspettistorici ed evolutivi del ruolo della Donna Dirigente nelServizio Sanitario Nazionale.

Maria Ludovica GennaSegretaria Organizzativa Regionale Anaao-Assomed Coord. Gruppo Donne Dirigenti Anaao-Assomed Campania [

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Il lavoro del Gruppo Donne Dirigenti Sindacali CampaniaAnaao-Assomed, la questione rosa

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Lo scorso 13 aprile si è tenuto presso la sededell’Ordine dei Medici di Napoli un incontro tra i medici dimedicina generale, specialisti reumatologi campani e unarappresentanza dell’Associazione Campana MalatiReumatici (A.C.Ma.R.). L’incontro ha registrato lapartecipazione di oltre 50 professionisti tra medici dimedicina generale e reumatologi. L’obiettivo del convegno,che ha avuto come tema le spondiloartriti e l’artritereumatoide, è stato quello di favorire un confronto traspecialisti del settore e professionisti impegnati nellagestione quotidiana del paziente reumatologico. Ci si èsoffermati su alcuni punti cruciali relativi all’inquadramentoe alla gestione del paziente affetto da artriti infiammatoriequali la diagnosi precoce, gli strumenti da utilizzare per lastadiazione della malattia, l’impatto dei farmaci utilizzatidal punto di vista dell’efficacia, degli effetti collaterali e deiproblemi da affrontare nella gestione domiciliare di questipazienti. Si è fatto inoltre cenno all’impatto economico dellemalattie reumatologiche, sia in termini di perdita di giornatelavorative che di costi correlati alla terapia farmacologica efisica. Questo incontro si inserisce in una serieprogrammatica di eventi promossi dall’Ordine dei Medici edalle Università cittadine che con il prezioso contributo delleassociazioni dei pazienti mirano a fare informazione eformazione al fine di offrire una offerta assistenziale semprepiù qualitativa.

LA VITA DELL’ OSSO NELLO SPAZIOL’artrite reumatoidee le spondiloartriti La rivista «Annales Kinesiologiae», tradizionalmente interessata

ai muscoli degli atleti e pubblicata in Slovenia a Koper dalLaboratorio Internazionale di Medicina Spaziale della localeuniversità, ha dedicato due fascicoli ad un congresso olisticosullo spazio organizzato a Napoli nel dicembre 2011: «VIVERENELLO SPAZIO - LO SPAZIO UN HABITAT UMANO. LACONQUISTA DELLO SPAZIO–IL PIU AUDACE SOGNO UMANO(Natale Gaspare De Santo, Massimo Cirillo, Amalia Virzo,Mariano Bizzarri, Antonio Viviani, Gerardo Marotta ed AnielloMontano, Annales Kinesiologiae 2011: 2: 95-166 , AnnalesKinesiologiae 166 2012:3: 1-121). L’evento è stato il frutto unacollaborazione, coordinata dal prof. Natale De Santo, tra laSeconda Università di Napoli, l’Università di Salerno,l’Università Federico II, l’Agenzia Spaziale Italiana e l’IstitutoItaliano per gli Studi Filosofici ed ha aperto un vivace dibattitotra filosofi, medici d altri ricercatori dello spazio. Perché tantointeresse per il congresso napoletano? Lo spazio, per millennipur pensato come luogo dove risolvere i problemi dell’uomo,non si riusciva davvero a comprenderlo nella sua essenza tantoè vero che Pieter Brueghel il Giovane aveva dipinto una serie diproverbi olandesi tra i quali il desiderio impossibile di «urinaresulla luna». I due fascicoli di Annales Kinesiologiae rispondonoalle seguenti domande: l’uomo si adatterà alla vita dellospazio? Saprà scordarsi di essere vissuto in un mondo con lagravità? Ci sono pericoli per la sua tenuta mentale? Quando sipotrà andare su Marte? Se sì, con quale rischio? Come ci sidifenderà dalle radiazioni? Come ci si nutrirà? Cambia il ritmodella temperatura? Come si adatta il cuore? Come si adattal’osso? Sulla natura dell’osso Empedocle di Agrigento avevacapito tutto? Le vibrazioni danneggiano o riparano l’osso? Comesi prevengono i danni muscolari? Quando inizieranno i viagginello spazio? Cosa ci insegnano gli esperimenti in ipergravità? Ifilosofi hanno cambiato idea dopo i voli spaziali? Cosa sono iprotocolli lunari di Luciano di Samosata (125-180 AD), cos’è ilprotocollo di Astolfo che nell’Orlando Furioso vola verso la lunaa cavallo dell’Ippogrifo? Tanti temi, tante provocazioni. Ilcontributo originale degli studiosi napoletani ha riguardato ilmetabolismo dell’osso. L’assenza di gravità nei lunghi voli nellospazio provoca una osteoporosi così importante da essere unlimite per la permanenza dell’uomo nelle stazioni spaziali e per ilunghi viaggi. In Slovenia ricercatori napoletani hanno studiato ilmetabolismo dell’osso in giovani adulti allettati per settimane, inun modello appunto di simulazione della gravità. La riduzionedella massa ossea si dimostra essere in questo modelloassociata ad ipercalciuria ed a soppressione del paratormone,proprio come avviene nelle persone allettate per qualunquemalattia o dopo qualunque incidente traumatico. Come fu altempo della missione lunare, in cui la ricerca aereospazialespinse progetti come la digitalizzazione delle immagini o letrasmissioni via cellulare, anche questa ricerca ci aiuterà avivere meglio il nostro presente. I modelli di studio delmetabolismo dell’osso in assenza di gravità sono anche unmodello per studiare il più subdolo dei malanni del temponostro, la perdita di osso che trova anche una spiegazione nellenostre diete così ricche di proteine e quindi di acidi.

A seguito delle numerose richieste pervenute in relazioneall’autorità italiana competente per il rilascio del certifica-to di onorabilità professionale (Good Standing) da partedegli Ordini professionali esteri, si precisa che ai sensidella normativa vigente relativa al riconoscimento dellequalifiche professionali (direttiva UE 2005/36 e suo recepi-mento nell’ordinamento italiano, decreto legislativo del 9novembre 2007, n. 206), l’autorità competente per il rilasciodel certificato di Good Standing ai medici e agli odontoiatriitaliani è il Ministero della Salute. Al fine di evitare incer-tezze tra le autorità competenti nazionali europee edeventuali disagi per i nostri iscritti, i professionisti che nefacessero richiesta dovranno servirsi della modulisticaministeriale (Allegato G1+Modello G), scaricabile sul sitodel Ministero della Salute dal seguente link:http://www.salute.org.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=2972&area=professioni-sanitarie&menu=riconoscimento

COMUNICAZIONE FNOMCEOCertificato di onorabilità

professionale (Good Standing) per i medici e gli odontoiatri italiani

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Non c'è tristezza che, camminando,non si attenui e lentamente si sciolga.

Romano Battaglia, Foglie, 2009.

Dopo ore alla scrivania si sente il bisognodifare qualcosa di allegro e che c’è di meglio del deside-rio di un oggetto gradito e uscire a comprarlo? Forsepochi si sono appassionati ad un calamaio di inchio-stro verde scuro, ma in certi casi può diventare estre-mamente desiderabile sostituire quello esaurito eusarlo come motivo, come scusa per attraversare lacittà tra le quattro e le sei del pomeriggio. Non siamoassolutamente certi che si venda solo a Porta Capuana(dove desideriamo andare), ma la finzione ci consentedi camminare a lungo. Con questa scusa possiamoabbandonarci senza remore al massimo piacere che lavita cittadina offre in inverno: vagabondare per le via diNapoli. L’ora deve essere il tramonto e la stagionegiusta l’inverno, perché l’effervescenza dell’aria e lestrade affollate sono particolarmente piacevoli d’inver-no. Nella nostra stanza siamo circondati da oggetti cherinforzano i nostri ricordi, ma che conosciamo benissi-mo: il vaso di porcellana azzurra e bianca sulla tavola èstato comprato a Bari in una ventosa giornata e iltappeto dove c’è quella impronta del ferro da stirorovente scappato dalle mani della mite e silenziosaMiluka. Com’è bella d’inverno una strada, allo stesso temporivelata e misteriosa: idealmente possiamo immagina-re che, al posto dei palazzoni dell’era laurina, ci sianoviali alberati e – attorno al verde - la simmetrica dispo-sizione delle porte e finestre dei fabbricati a due piani,come in certe piazze di Londra, per esempio BedfordSquare, o meglio Gordon Square, forse la più bella di

tutte. Dalle scale di via Colonna, scendiamo verso ilmare attraversando la strada molto silenziosa e carat-teristica. Ci fermiamo davanti alla porta di un calzolaioper chiedere dei lacci per le scarpe ma, proprio inquell’istante, entra, con la scorta di due donne, unanana che fa apparire le sue accompagnatrici dellebenevoli giganti. Lei ha l’espressione permalosa e allostesso tempo di scuse, che spesso si ritrova sul visodelle persone deformi. Aveva bisogno della loro bontà,pur sentendosene offesa, ma quando le gigantessechiedono un paio di scarpe “per la nostra amica”, que-sta posa il piede su un piccolo sostegno e cambia at-teggiamento perché il piede è normale e armonioso.Guardatelo! Guardatelo! Sembrava dire a tutti noi. Ecomincia a chieder una scarpa dopo l’altra, ne provaparecchie paia: si alza, solleva i bordi della gonnellinamostrando le piccole gambe e fa una piroetta. Pensache i piedi sono la parte più importante di una personae, quindi, se sono normali, anche il resto del corpo èuguale ai piedi. La commessa le dice qualcosa e leiassume un’espressione estatica che perde quando legigantesse la costringono a scegliere un paio e adandar via. Le ritorna la vecchia scontrosità e, giuntaper strada, ridiventa una nana e nient’altro.In quell’ora crepuscolare Napoli è veramente bella:scesi verso il mare ammiriamo via Caracciolo final-mente restituita ai pedoni, il disco rosso del sole staper tuffarsi nel mare. Insolitamente, sotto la balaustra,seduta sugli scogli c’è una coppia: i due parlano pianocon la curiosa mancanza di consapevolezza di se stessiche hanno gli innamorati, come se l’importanza dellaloro storia d’amore richiedesse di diritto l’indulgenzadi tutta la razza umana. Comincia a piovere, un vento gelido tira dal mare ma idue non se ne accorgono perché ora si baciano: augu-riamo ai “colombini” una felicità futura pari a quellapresente e proseguiamo verso la villa: tutta la vegeta-zione presenta boschetti di d’oscurità e praticelli conalberi sparsi. Lungo la Riviera, una voce ci chiama dalbasso di una libreria; scendiamo pochi gradini e ci

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La magia di una passeggiata invernale tra personaggi, miti e libri di una città piena di scrigni

Francesco IodiceGià direttore U.O. sc di Pneumologia, Cardarelli[

ANDANDOA ZONZOPER NAPOLI

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troviamo in un porto sicuro gestito da Lino e Davide,due cari amici che non vedevamo da tempo. Qui, dopogli splendori e le miserie della strada, recuperiamo ilnostro equilibrio: i libri sono dappertutto, e siamopervasi da un senso di avventura. Prendiamo dalloscaffale in lato un libro dal dorso lucido, grigio e bian-castro... e la nostra fantasia ci fa sperare di incontrareun uomo che cento anni prima, cavalcando un cavallo,volava per le praterie, sostava nelle locande, un viag-giatore sconosciuto che beveva la sua pinta di birra,guardava le belle ragazze e i costumi locali e poi, fati-cosamente, metteva tutto per iscritto, trasmettendociun ritratto di se stesso che gli ha assegnato un postoper sempre nell’angolo più caldo del focolare dellamemoria. Il numero dei libri è infinito, e si è costretti, dopo avergettato uno sguardo veloce, ad andare via dopo alcuniminuti di conversazione e a ritrovarsi per strada: sisente una frase - pronunciata da un uomo ad unadonna, entrambi maturi ma ancora giovanili - dallaquale si potrebbe ricostruire un’intera esistenza. Luidice: «L’ho detto chiaramente a Olimpia…dopo avertiservito una vita intera, pensi che valga meno di unsoldo bucato, ma……» Ma non si riesce ad ascoltarealtro, chi sia questa Olimpia e perché abbia posto finead una tempestosa relazione, non lo sapremo maiperché la corrente dei pedoni passa troppo veloce-mente a quest’ora per lasciarci formulare tali doman-de. La folla corre verso casa camminando in una speciedi sogno narcotico, ora che si sono liberati dell’atmo-sfera greve dei loro ambienti di lavoro.Alla fine del lungomare, ci appare - bellissimo e impo-nente - il palazzo reale e all’improvviso ci troviamonell’assurdo: sono le tre del mattino e siamo sul balco-ne in compagnia dell’affascinante ammiraglio Carac-ciolo, del generale Championnet, di Eleonora PimentelFonseca, di Gennaro Serra di Cassano, di DomenicoCirillo e Mario Pagano. Ci chiediamo: ma siamo quialle sei del pomeriggio o siamo là alla Festa per laRepubblica Napoletana?Anche questa domanda resta insoluta perché ormaisiamo giunti nella piazza, ecco là il negozio in fondo alvicoletto: entriamo farfugliando: «Dovrei acquistare ilsolito…..». Poi la mente si ferma: sempre dobbiamo,dobbiamo fare questo o quello: non ci è concesso ilsemplice divertimento senza scopo. Non è forse perquesta ragione che poco fa abbiamo creato il bisognodi comprare… ah, sì, era un calamaio di inchiostroverde? Uscendo vediamo le strade svuotate, la vita si èritirata dalle vie. Ritornando verso casa finisce la nostra evasione, il piùgrande di tutti i piaceri: girovagare per le strade d’in-verno è la più grande avventura. Eppure, varcando laporta di casa sentiamo un senso di conforto; ecco lanostra sedia dove l’abbiamo lasciata, il vaso di porcel-lana e l’impronta del ferro da stiro sul tappeto. Maecco sopratutto - lo tocchiamo con rispettosa tenerez-za - l’unico bottino che abbiamo potuto riportare acasa fra tutti i tesori della città, un semplice calamaiodi vetro.

CULTURA Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013 32

BREVE STORIA E MISSIONEDEL SOVRANO ORDINE DI MALTA

Lo scorso febbraio è stato celebrato solennemente in San Pietro,con la partecipazione del Santo Padre Benedetto XVI, il nonocentenario della Bolla di Papa Pasquale II, del 15 febbraio 1113,Pie Postulatio Voluntatis, che riconosceva al Sovrano Ordine diMalta il carattere di ordine religioso cavalleresco nato perdifendere i pellegrini ed i propri ospedali in Terrasanta. �Il Sovranomilitare ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme diRodi e di Malta, abbreviato in Sovrano militare Ordine di Malta osemplicemente in Ordine di Malta, è uno dei più antichi ordinireligiosi cattolici ed è stato riconosciuto dalle Nazioni Unite comeente primario di diritto internazionale. Il suo motto, che neriassume la missione, recita: «Tuitio Fidei et ObsequiumPauperum», Testimonianza della fede ed aiuto ai poveri.Inizialmente l’Ordine Malta possedeva territori come Rodi e Maltadei quali nel tempo perse la proprietà. L’occupazione dell’isola diMalta da parte di Napoleone nel 1798 pose fine in modo definitivoa tutti i domini territoriali dell’Ordine. La tradizione dell’Ordineesigeva in passato che i cavalieri dell’Ordine provenisseroesclusivamente dalle famiglie cristiane cavalleresche e nobiliari.Al tempo d’oggi la maggioranza dei Cavalieri è composta damembri non nobili ma che, però, possono vantare importanti meritiverso la Chiesa e l’Ordine. L’attività dell’Ordine si esplica oggiquasi esclusivamente nel settore assistenziale medico-sociale edumanitario. E’ presente, a tale scopo, in oltre 120 Paesi dovegestisce presidi sanitari di varia natura, compresi centri specialiper malati terminali. Vi è anche una speciale agenzia di soccorso,Malteser International, per un intervento immediato in caso dicalamità naturali o belliche. L’Ordine che in Italia ha un propriocorpo militare ausiliario, Ei-SMOM, specializzato in attività dipeacekeeping, possiede una propria bandiera, una Cartacostituzionale, una sua valuta, lo scudo maltese (moneta-medaglia), organi esecutivi e giuridici, emette passaporti efrancobolli, intrattiene relazioni diplomatiche con oltre 100 nazioni.�Capo dell’Ordine è il 79° Principe e Gran Maestro Fra MatthewFesting, eletto a vita dal Consiglio di Stato ed assistito dal SovranoConsiglio dell’Ordine i cui membri sono eletti a loro volta dalCapitolo Generale ogni 5 anni. Oggi fanno parte dell’Ordine oltre13.500 tra Cavalieri e Dame, 80.000 esperti volontari, 20.000dipendenti, molti dei quali medici e paramedici. Con 104 Paesi visono rapporti diplomatici bilaterali. Il finanziamento delle attivitàumanitarie dell’Ordine è assicurato da contributi dei membri e dadonazioni private. In Italia la sede governativa dell’Ordine, chegode del diritto all’extraterritorialità, è sita nel Palazzo Magistraledi via dei Condotti 68. Altre sedi, sempre a Roma, sono la VillaMagistrale sull’Aventino e la Casa dei Cavalieri di Rodi su viaSalita del Grillo. Concludiamo il breve racconto sull’Ordine diMalta ricordando la chiusa della Bolla di Papa Pasquale II chedava inizio alla sua storia: «Tutti coloro che osserveranno questeprescrizioni, sia la pace del Signore nostro Gesù Cristo,…possano raccogliere il frutto delle loro buone azioni e ritrovinopresso il severo Giudice i premi della pace eterna. Così sia».

Renato CiminoPrimario Ematologo EmeritoPresidente AMEC[

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CULTURA Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013 33

All’amico e collegaMariano Marmo -alacre e infaticabileoperatore della cameraiperbarica del “no-stro”ospedale Carda-relli - dobbiamo questaoriginale e preziosaautobiografia di ungenio maledetto, qualefu Michelangelo daCaravaggio, di cui

Marmo è un appassionato studioso (Caravag-gio. Ho scritto il mio nome nel sangue, Iuppi-ter Edizioni, pp. 124, euro 12.00). Sullo sfondo cupo dell’Italia, violenta e tor-mentata dal peccato - esacerbato dalla corrot-ta Roma papale del Seicento (basti citare iBorghese, i Colonna, i Farnese) -, l'autoresegue le tracce di Caravaggio, genio enigmati-co della pittura di tutti i tempi. Come un de-tective si sposta da Roma a Napoli, poi a Maltae in Sicilia, tra taverne, liti, chiese, prostitute,prelati, cavalieri dell'Ordine di Malta, indagan-do sulla vita di Caravaggio che appare come unturbinio di eventi, in cui creazione artistica,morte, senso di colpa e voglia di riposo sisovrappongono, avvolgendo la storia dell'uo-mo in un’inestricabile ombra, la stessa che loha reso eterno nelle sue tele. L’amico Marmo,con amore, passione e ossessione nella ricercaci parla del “suo” Caravaggio che lo ha stregatosin dalla sua infanzia, guarda caso, vissutanell’omonima strada di Napoli. Marmo dap-prima mostra l’appassionata ammirazione peril pittore-brigante, poi comincia a parlare,come medico, dell’artista-paziente, indagan-done le patologie e le possibili cause di morteche stroncò l’artista a 39 anni. Quali demonihanno funestato le ultime notti dell'artista?Come e dove è morto? Che fine hanno fattoalcuni capolavori? Caravaggio, peccatore tota-le, enigma inestricabile, ci ha lascito tele im-mortali, valgano per tutte “Cena in Emmaus” e“Le sette opere della Misericordia”, in cui amodello ci sono volti di ladri, prostitute eassassini, elementi così bene evocati nellaterza dedica che Mariano scrive nell’exergo,sotto forma di strofa: «A te che hai gettato gliangeli sulla terra/ hai rischiarato i bassifondipiù cupi dell’umanità/ rendendo il peccato suinostri volti/ il più bello degli ornamenti».

Francesco Iodice

Il «Caravaggio»di Mariano Marmo Un citogenetista (Raffaele Aiello) e un giornalista

(Espedito Pistone) hanno scritto una guida sullafecondazione assistita che ha tra i suoi obiettiviquello di far sentire meno sole le coppie,mettendole in guardia dai «santoni del figlio adogni costo» e dai viaggi della speranza. In Italiala legge 40 del 2004 regola la fecondazioneassistita e il libro cerca di dare delle risposte aiquesiti sull’argomento (E’ una buona legge?,Come funziona la procreazione nel resto delmondo?), raccogliendo storie di coppie che

hanno trovato “un passaggio” nell’imbuto in cui finiscono quelle che i figli «liaspettano ma non arrivano» e alimentando il dibattito fra chi vuole mettereun freno all’inseminazione selvaggia e chi, invece, ritiene che la scienzadebba fare il suo corso senza alcun ostacolo. Questo libro (Infertilità diStato. Il desiderio di maternità fra Legge 40 e viaggi della speranza,Iuppiter Edizioni, pp. 138. 2013, euro12.00) è una raccolta di sentimenti, unosquarcio sulla sofferenza intima di tante coppie. Il libro è dedicato non soloalle coppie, ma anche ai membri del Comitato di Bioetica che ispirò la leggee ai figli che, «comunque nascano, portano sulle spalle il peso del futuro». Cipiace ricordare la citazione di sir William Osler (che i nostri coetanei, e nonsolo, ricorderanno come quello del morbo di Rendu-Osler-Weber nelletormentate lezioni del professor Califano!, ndr) che Aiello porta sempre consé: «Se non ci fosse una grande variabilità tra gli individui, la medicinapotrebbe anche essere una scienza, ma non un’arte». Concordiamo: comesi sa o si dovrebbe sapere, esiste il malato, non la malattia. (f.i.)

Inchiesta sulla fecondazione assistita

Santoro e quel «Pantano» di AcerraCon elvetica precisione biennale Antonio Santoro -oncologo e appassionato delle vicende, ancheantichissime, del suo paese - ci fornisce le storiedi Acerra, suo paese di nascita e di vita.(Microstorie, il Pantano nella Contea di Acerra,Vozza Editore,pp. 463, 2012). In questa opera,l’autore, tra gli altri, cita un pensiero di Mons.Ravasi: «Senza passato si è ben miseri, senzamemoria non si riesce a progredire, senza radici siè smarriti e perduti». Ispirato dall’aforisma,Santoro inizia un excursus dai patrioti della

Rivoluzione Napoletana alla caduta del Regno delle Due Sicilie, dal brigantaggioall’emigrazione, al sorgere dello squadrismo, al Feudo di Acerra e così, via via,si parla di medicina sociale, dei mestieri, dello sport, di Campanile Sera (famosatrasmissione pionieristica condotta da Enzo Tortora negli anni ’60). Abbiamovolutamente lasciato per ultimo «il Pantano» che dà il titolo al volume. Santorodice: «La trasformazione del Pantano (terreno fangoso e acquoso bonificato del1723, ndr) con la Montefibre e “’a Cimminiera” (l’inceneritore) ha prodotto solodanni all’agricoltura e alla salute dei cittadini». Parole severe che meritano unbreve commento. Chi scrive ha sperimentato nella sua adolescenza che cosasignifichi l’insorgere di una megafabbrica (la Rhodiatoce di Casoria, la stessa diAcerra) nel suo territorio: sovvertimento dell’ambiente, apparente miracoloeconomico, scomparsa di artigiani e contadini, trasformati in robot turnisti (tipofilm muto “Metropolis”) e, dopo 25 anni, scaduta la locazione, abbandono ditutto e fuga e ritorno alla precedente disoccupazione. Chiudiamo con una notaallegra: Antonio ci fornisce la ricetta del famoso nocillo acerrano. Basterebbequesto per ritenere il libro prezioso e degno di essere letto da tutti i colleghi. (f.i.)

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34ALTRE NEWS Bollettino OMCeO Napoli – Giugno 2013

Ricordiamoli insiemeL’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Napoli partecipa commosso al dolore

delle famiglie per la scomparsa dei colleghi

SALVATORE ALBANESE, ANGELO ALVINOANTONIO CARDONE, PASQUALE CIARAVOLO

GIUSEPPE DE BELLIS, ALFONSO DELLA RATTAANTONIO FICO, GAETANO FRAIOLI

ERNESTO GRANATA, VINCENZO ROMANOCARLO SERRA, AUGUSTO TAMBURIS, ENRICO ZAMBRANO

Il loro ricordo resterà nella memoria dei tanti che hanno avuto il privilegio di conoscerli.

Quest’anno si è svolto all’Hilton GiardiniNaxos (Me) il XVIII Congresso NazionaleFADOI, dall’11 al 15 maggio 2013.L’evento è stato frequentato da oltre 2200persone tra Medici, Infermieri erappresentanti delle aziendefarmaceutiche. In dettaglio il congressoha visto oltre 1750 Medici Iscritti.L’enorme successo di iscrizioni è statoconfermato dall’intensa partecipazioneai lavori congressuali, che hannosempre visto tutte le sale, dalla plenaria(circa 800 pax) alle 7 sale dedicate aicorsi, ai workshop ed allecomunicazioni, piene di partecipanti,intensamente coinvolti nelle relazioni edin attive discussioni. Partecipazione cheha avuto la stessa intensità durante tuttii 5 giorni del congresso. In occasione delCongresso si è svolta l’assembleaelettorale per la nomina del PresidenteNazionale eletto della società scientificaFADOI, per il triennio 2014 – 2016, cuiseguirà il triennio 2017 – 2019 di

Presidenza FADOI. La tornata elettoraleha visto l’elezione, con consensoplebiscitario, del dott. Andrea Fontanella,Direttore del Dipartimento di Medicinadell’Ospedale del Buon ConsiglioFATEBENEFRATELLI, Presidente dellaFADOI Campania e Direttore delDipartimento della Formazione dellaFondazione FADOI. È la prima volta chela Campania esprime un PresidenteNazionale per quella che, di fatto, è laSocietà di Medicina Interna OspedalieraItaliana. Il dr Fontanella si occupa dellaFormazione in FADOI da 5 anni e da 3 èDirettore del Dipartimento per laFormazione Clinica e l’aggiornamentodella Fondazione FADOI. La FADOI è trale prime società scientifiche adaccreditarsi come provider nazionalesulla base della nuova legge per laformazione, classificata al secondoposto tra tutte le società accreditate sulterritorio nazionale per numero di eventiformativi realizzati.

XVIII CONGRESSO NAZIONALE DELLA FADOI: ANDREAFONTANELLA ELETTO NUOVO PRESIDENTE NAZIONALE

NOTIZIE BREVI1° Memorial Giorgio Vogel:a novembre convegno SIOIn occasione del 1° Memorial GiorgioVogel, la Società Italiana di ImplantologiaOsteointegrata (SIO) ha organizzato per il 9novembre 2013 a Napoli, presso l’HotelRoyal Continental, l’incontro dal titolo “IlTrattamento Ambulatoriale Chirurgico deiTessuti Duri e Molli finalizzato al successodella Riabilitazione Implanto-Protesica”. Per saperne di più visita il sito SIOwww.osteointegrazione.it

Corso di Perfezionamentoin Diagnosi e Tecnica OrtodonticaNell’ambito dell’offerta formativa, laSeconda Università degli Studi di Napoliha organizzato il Corso di Perfezionamentoin “Diagnosi e Tecnica Ortodontica” cheha lo scopo di fornire il supportonecessario ad un approccio clinico-ortodontico. Il corso dura 3 mesi econsente di acquisire 30 crediti formativi.Direttore del corso il prof. Letizia Perillo. Ilbando di concorso, in cui sarà indicata lamodalità di presentazione delle domandedi partecipazione, è consultabile sul sitowww.unina2.it

Corso di Perfezionamentoin Occlusione e PosturaLa Seconda Università degli Studi diNapoli ha organizzato il Corso diPerfezionamento in “Occlusione e Postura:tecniche stabilometriche eposturometriche”. Il corso dura 6 mesi econsente di acquisire 30 crediti formativi.Direttore del corso il professore LetiziaPerillo (direttore della Scuola dispecializzazione in Ortognatodonzia). Ilbando di concorso, in cui sarà indicata lamodalità di presentazione delle domandedi partecipazione, è consultabile sul sitowww.unina2.it