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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Michele D'Alessandro. Il baldo consi- gliere comunale, negli ultimi anni, si è impegnato tantissimo all'interno della chiesa di San Giovanni Battista a Cam- pobasso che sembrava essere destinata all'oblio. Tra l'altro va anche considerato l'impegno, unitamente a tanti altri, per la ristrutturazione della statua del Santo che è un'opera importante e realizzata dal Di Zinno. In una città che con troppa facilità dimentica le sue tradizioni il la- voro messo in campo da Michele andava sottolineato. Il Tapiro del giorno lo diamo a France- sco Totaro. Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di apprezzare il suo lavoro teso a frenare la corsa per il quinto as- sessore. Poi, invece, nel momento è uscito lo stratagemma della proposta di legge capace di raccogliere questo indi- rizzo con i consiglieri supplenti ha de- ciso di assecondarla. Ma la battaglia non era, allora, sul principio che quattro as- sessori e 20 consiglieri sono più che suf- ficienti. E' bastato l'intervento del solito furbetto per rimettere tutti in linea e ar- rivare ad una quadra. L’Oscar del giorno a Michele D'Alessandro Il Tapiro del giorno a Francesco Totaro EDILIZIA Fondovalle Rivolo, ritardi incomprensibili POLITICA Le case del futuro che non esistono piùin programma A PAG. 2 CAMPOBASSO La Bonifati chiededi essere risarcita per oltre tre milioni A PAG. 7 GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 21 - MARTEDÌ 25 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita A PAG. 5 ECONOMIA Solagrital, i lavoratori chiedono garanzie A PAG. 2

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Consiglio regionale, entra il numero 5. Altri quattro in attesa

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L'Oscar del giorno lo assegniamo aMichele D'Alessandro. Il baldo consi-gliere comunale, negli ultimi anni, si èimpegnato tantissimo all'interno dellachiesa di San Giovanni Battista a Cam-pobasso che sembrava essere destinataall'oblio. Tra l'altro va anche consideratol'impegno, unitamente a tanti altri, perla ristrutturazione della statua del Santoche è un'opera importante e realizzatadal Di Zinno. In una città che con troppafacilità dimentica le sue tradizioni il la-voro messo in campo da Michele andavasottolineato.

Il Tapiro del giorno lo diamo a France-sco Totaro. Nei giorni scorsi abbiamoavuto modo di apprezzare il suo lavoroteso a frenare la corsa per il quinto as-sessore. Poi, invece, nel momento èuscito lo stratagemma della proposta dilegge capace di raccogliere questo indi-rizzo con i consiglieri supplenti ha de-ciso di assecondarla. Ma la battaglia nonera, allora, sul principio che quattro as-sessori e 20 consiglieri sono più che suf-ficienti. E' bastato l'intervento del solitofurbetto per rimettere tutti in linea e ar-rivare ad una quadra.

L’Oscar del giornoa Michele D'Alessandro

Il Tapiro del giornoa Francesco Totaro

EDILIZIA

FondovalleRivolo,ritardiincomprensibili

POLITICA

Le casedel futuroche non esistonopiùin programma

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CAMPOBASSO

La Bonifatichiededi essererisarcita per oltre tre milioni

A PAG. 7

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 21 - MARTEDÌ 25 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel. e Fax 0874.698012E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

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ECONOMIA

Solagrital,i lavoratorichiedonogaranzie

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CAMPOBASSO. Il Comitato Lavoratori Solagri-tal chiede ormai da tempo un incontro con gliesponenti della Giunta Regionale in merito allavertenza GAM-Solagrital e, purtroppo, ad oggideve dolersi del fatto di non aver ricevuto riscon-tro a quanto richiesto nell’intento di poteresporre le motivazioni e le esigenze che hannoportato alla nascita del Comitato medesimo.

"Oggetto delle riflessioni odierne - si legge inun comunicato del Comitato dei lavoratori - è laconstatazione che, le varie ipotesi paventate diiniziative che sarebbero state intraprese nei ri-guardi di manager e di componenti il CdA dellaGAM, non hanno avuto il loro “naturale” sviluppolasciando immutato il quadro dirigente (in parteperaltro ereditato dalla precedente gestione So-lagrital) di una società che ha rivelato tutti i limitidi “merito” nella conduzione di una fase che sarebbe dovuta essere di “rilancio”.

Come si evince dall’ultimo verbale di incontro al Ministero dello Sviluppo Econo-mico tenutosi il 20 giugno, avente per oggetto (testualmente) “la SolagritalSoc.Coop.SCARL in LCA”, i punti all’ordine del giorno vertono su: tutela attraversoidonei ammortizzatori sociali per i lavoratori in GAM, con un riferimento anche ai

lavoratori ex-Solagrital oggi CoDiSal per l’esten-sione delle medesime tutele e garanzie; ipotesidella costituzione di una new-co.

Nulla si dice in merito alle “sorti” di quanti sonostati posti dalla Solagrital – sia durante la gestioneordinaria che durante la liquidazione coatta am-ministrativa – in Cigs e/o in mobilità.

Costoro non certo sono lavoratori di serie B e ri-vendicano, giustamente, i loro diritti violati.

E’ nel merito di quest’ultimo punto nessuna va-lutazione, analisi, indagine è stata condotta dachicchessia per accertare la legittimità o menodegli atti compiuti, nei modi e nelle forme con cuisono state attuate le politiche di gestione del per-sonale.

Ad oggi, tanto la Solagrital in LCA (nella figuradel Commissario Liquidatore) quanto la GAM, si

oppongono alla sentenza di reintegro di un dipendente disposta da un giudice; sa-rebbe opportuno, a nostro avviso, prima di spendere altro denaro pubblico, accertarsidello “stato” e dei “fatti in giudizio”, ed è all’organo supremo Regionale che ci appel-liamo a che ne verifichi e ne valuti l’occasione di proseguire (o meno) per taliazioni".

Sarebbero dovute essere le case delfuturo e invece sono uno dei tanti ap-puntamenti mancati della programma-zione regionale che a tal fine avevaprevisto 10 milioni di euro, di cui 3 a ca-rico dei soggetti privati, per realizzareun programma di edilizia residenziale acarattere sperimentale.

Ovvero, 46 alloggi di edilizia residen-ziale pubblica sovvenzionata, da asse-gnare a famiglie a basso reddito,seguendo i criteri della legge regionalenumero 12 del 4 agosto 1998, e inter-venti di edilizia agevolata per la ristrut-turazione di altri 70 alloggi, realizzaticon criteri innovativi quali la protezionecontro il rumore, l’uso di materiali iso-lanti, la conservazione del calore, l’irrag-giamento solare, la ventilazione naturalee la funzionalità degli spazi interni.

La Regione Molise aveva fortementecreduto in questo progetto, al punto dafarne oggetto di un importante convegnotecnico sulle nuove metodologie costrut-tive finalizzate alla riqualificazione edi-lizia, al miglioramento delle condizioniambientali, all’adeguamento e allo svi-luppo delle opere di urbanizzazione edella dotazione dei servizi pubblici eprivati: uno sguardo sul futuro delle co-struzioni e, cosa ancora più determi-

nante, sul contenimento deicosti. C’era anche l’orgoglio dipoter essere una Regione pilotain un settore in cui l’innova-zione tecnologica avrebbe gio-cato un ruolo rilevante neldeterminare un diversosviluppo territoriale at-traverso il miglioramentodella qualità ambientale, eun nuovo modo di abitareconcepito peraltro in mododa essere organico al conte-sto urbano in cui realizzato.

La Regione Molise aveva anche rag-giunto un’intesa col ministero delle In-frastrutture per procedere allasperimentazione nei comuni di Larino eVinchiaturo, in provincia di Campo-basso, e di Frosolone, Venafro e Vastogi-rardi, in provincia d’Isernia, scelti inquanto si lasciavano preferire per la lorodiversa struttura urbanistica, per le dif-ferenti qualità ambientali e climatiche e,per questo, avrebbero meglio corrispostoal fine sperimentale del programma. Nelquadro delle utilità, anche l’imprendito-ria privata si era dichiarata interessataad utilizzare gli elementi innovativi chevenivano proposti per aggiornarsi sulpiano tecnico per il contenimento delle

risorse energetiche mediante l’utilizza-zione di prodotti e materiali a basso di-spendio di energia e materie primerinnovabili o di derivazione naturale.

Innovare attraverso l’intervento pub-blico e privato in sinergia. Era questo ilfine della sperimentazione. Che, peral-tro, si adattava molto bene alla neces-sità del Molise di guadagnareconoscenze e vantaggi socio-economicinel campo dell’edilizia residenziale e nelmiglioramento, in senso più generale,della qualità della vita.

Abitare in case realizzate con criteriinnovativi quali la protezione contro ilrumore, l’uso di materiali isolanti, laconservazione del calore, l’irraggia-mento solare, la ventilazione naturale e

la funzionalità degli spazi interniavrebbe costituito un grosso passoavanti su come costruire e vivere van-taggiosamente in un territorio climatica-mente difficile e ambientalmentediversificati. In buona sostanza, il Molisesarebbe stato destinatario di una note-vole innovazione tecnica nel campo edi-lizio da porre a merito della intuizionepolitica e della concretezza operativadell’intero governo regionale.

La coniugazione al condizionale sta adimostrare ancora una volta l’incapacitàdegli amministratori regionali ad esserecoerenti e concreti e, purtroppo, gli or-dini professionali ancora una volta col-pevolmente disinteressati. A crescere.

Dardo

Il Comitato dei lavoratori chiede lumi ai vertici politici regionali

Le cose che avrebbero dovuto far grande il Molise e non sono state

La sperimentazione sarebbe servita a guadagnare conoscenze tecnologiche e vantaggi socio-economici

"Solagrital, troppi punti oscuri"

Le case del futuro non ci appartengono più

Edilizia residenziale a carattere

sperimentale svanita nel nulla

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CAMPOBASSO. Per risolvere la que-stione del quinto assessore in Giunta re-gionale, si potrebbe arrivare alladefinizione di una nuova legge da appro-vare in Consiglio per consentire l'allar-gamento dell'esecutivo e consentire, così,a Rialzati Molise con Vincenzo Cotugnodi entrare a fare parte della squadradopo le decisioni assunte all'inizio.

Il centrosinistra, però, non contento diampliare la Giunta pensa anche alla tem-poranea sostituzione degli assessori con iprimi quattro non eletti dei partiti inte-ressati. Del resto, era stata anche una ga-

ranzia data dal presidente Frattura aquanti hanno corso nelle ultime regio-nali. Ora bisogna 'pagare' la promessa edare la possibilità ad altri quattro consi-glieri di entrare in Consiglio come sosti-tuti degli assessori. In parole povere, ciòsignifica che il Consiglio regionale saràcomposto da 25 componenti.

Praticamente il taglio del numero deiconsiglieri per il Molise sarà stato irriso-rio in barba alle leggi italiane.

Così come in barba alle normative direcente applicate, il Consiglio regionalenon è ancora arrivato a prevedere il ta-

glio delle indennità mensili così come giàfatto, invece, in altre Regioni incluso ilLazio dove, pure, si è votato come in Mo-lise. Così i consiglieri molisani conti-nuano a percepire oltre 10mila euro almese nonostante la legge preveda la ri-duzione a settemila. Ma di tempo non sene è trovato per arrivare a questa deci-sione.

Al contrario frenetiche sono state leriunioni e i conclavi tra i segretari deipartiti alla ricerca del modo e della ma-niera perchè si potesse giungere all'am-pliamento della Giunta e prevedere la

nomina del quinto assessore. Giochi egiochetti che non fanno il bene dell'isti-tuzione e men che meno dei molisani.

Anche se il centrosinistra, ormai, ha giàindividuato la strada possibile per rag-giungere un obiettivo diventato obbligatoper mantenere in vita, ancora, una mag-gioranza.

Un filo che unisce le diverse anime nelnome della poltrona e infischiandosenedelle leggi in materia e dei tagli cosìcome fatto in altre Regioni italiane. Salvoa considerare il Molise, poi, la terra dinessuno.

CAMPOBASSO. I datori di lavoro del Moliseprevedono il perdurare nel terzo trimestre del2013 della lunga recessione del mercato del lavoroe riportano una Previsione Netta sull’Occupa-zione a quota -16%, secondo quanto emerso dal-l’indagine Previsioni Manpower sull’Occupazione.

Le intenzioni di assunzione espresse dai datoridi lavoro delle aziende della regione intervistatida Manpower -ai quali

è stato chiesto di indicare le variazioni del proprioorganico aziendale nel periodo tra luglio e settem-bre 2013- registrano una Previsione sull’Occupa-zione pari a -16% rispetto al trimestre precedente.

L’indagine trimestrale condotta da Manpower-Group - la più estesa inchiesta previsionale sulmercato del lavoro a livello mondiale - ha coin-volto in Molise un campione statisticamente signi-

ficativo di aziende che, esprimendo le proprieintenzioni di assunzione per il trimestre da lu-glio a settembre 2013, hanno previsto il per-durare della recessione del mercato dellavoro. Rispetto al terzo trimestre del 2012, siregistra un significativo calo di ben 11 puntipercentuali.

Il dato emerso dall’inchiesta (-16%) signi-fica che la percentuale dei datori di lavorodella regione che hanno espresso intenzionedi assumere nuovo personale è minore dellapercentuale di quanti hanno invece previstodi ridurre il proprio organico.“L’umore del mercato del lavoro resta poco

incoraggiante, anche se dal confronto quotidianocon le nostre aziende clienti del Molise rileviamoche alcuni settori riescono ad esprimere una mi-gliore tenuta, come i trasporti/telecomunicazioni eil commercio all’ingrosso e al dettaglio” dichiaraStefano Scabbio Presidente e AD di Manpower-Group Italia e Iberia, e aggiunge “l’osservazionepiù drammatica è che le aziende fanno fatica atrovare i talenti di cui hanno bisogno. I lavoratoridisponibili, specialmente giovani, semplicementenon possiedono le competenze chiave ricercatedalle aziende. Questo perché persiste un evidentedisequilibrio tra il mondo della scuola e il mondodel lavoro”.

Anche per quanto riguarda il dato nazionale, dagennaio a marzo i datori di lavoro delle aziendeitaliane prospettano un mercato del lavoro ancoradebole. La Previsione sull’Occupazione si attesta aquota -10%. Le intenzioni di assunzione restanosostanzialmente stabili rispetto al secondo trime-stre 2013, ma si indeboliscono di 6 punti percen-tuali rispetto allo stesso periodo del 2012.

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Pubblicati i dati relativi al terzo trimestre 2013 dell’indagine previsionale Manpower

Cinque assessori e quattro riservePer cercare di ricomporre il quadro di maggioranza alla Regione, si pensa ad una legge capace di garantire l'allargamento dell'Esecutivo e di portare in aula altri componenti come sostituti

Occupazione, ancora deboli le previsioni

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Il settore non riesce da anni a conoscere un piano di sviluppo

CAMPOBASSO. Qualcuno avrà anche delle respon-sabilità politiche per non avere portato avanti un'orga-nica politica di investimenti per il settore industria nelsuo complesso in tutti questi anni. Così come non si èriuscito nell'intento di ridurre i Nuclei industriali datre a uno. I casi Zuccherificio e Solagrital, alla luce diquanto oggi in essere, devono, pure, dimostrare qual-cosa. Come l'assenza dell'Università del Molise dallepolitiche per il territorio nonostante i copiosi fondi di-

rottati alla stessa dalla Regione.In verità, bisogna fare un passo indietro per vedere

che la questione si pone diversamente, e per fare que-sto è necessario porre un quesito fondamentale: gli in-centivi sono stati effettivamente progettati comestrumenti di politiche finalizzate ad incidere e orien-tare le scelte delle imprese verso obiettivi economica-mente e socialmente rilevanti?

I fatti mettono in luce come ciò non sia accaduto e

come, piuttosto, l’orientamento delle politiche che sisono andate affermando sia stato di fatto quello di nonintervenire a modifica delle caratteristiche del sistemaproduttivo a cui erano rivolte. L’attuale clamore che cir-conda il tema della “riconversione ambientale” del-l’economia attraverso la produzione di energia da fontirinnovabili, con prospettive quasi miracolistiche di re-cupero della stagnazione economica, ne è un ulterioreemblematico esempio. Bisogna considerare come allabase di quell’inefficacia a cui si è fatto appello perscreditare il ricorso alle politiche industriali stia pro-prio quell’abbandono di “visione” della politica indu-striale registrata fino ad oggi.

Un paradosso, questo, che sembra non trovare limitinella sua capacità di accrescimento.

Guardando al Molise, le insufficienze del sistema in-dustriale e dell’intervento pubblico per le imprese as-sumono, infatti, proporzioni ancor più rilevanti. Ilcircolo vizioso si è ormai però innescato: l’incapacitàdelle politiche industriali di agire per quello che orasono, lascia gioco facile nel dimostrare che ogni euroin più speso dallo Stato è un euro sprecato e che, perquesto, bisogna “lasciar fare” al mercato. In questi ul-timi anni la politica ha fallito, non perché non abbiamesso risorse e buona volontà, ma perché è mancata lacapacità di analisi e di monitoraggio del contesto e,quindi, di porvi rimedio. Sembra che il rilancio indu-striale non interessi la Regione Molise.

CAMPOBASSO. “Stiamo per mettere in campo un nuovo PSR che andrà in-contro alle esigenze dei cittadini; un PSR improntato alla cooperazione, alla ri-cerca, alla modernità ed all’innovazione che nell’amministrazione sono semprepiù presenti”. Questo il commento a caldo dell’Assessore regionale alle PoliticheAgricole e Forestali Vittorino Facciolla, intervenuto ieri presso la Sala Parla-mentino della Giunta Regionale, a Campobasso, durante il seminario ‘Obiettivie metodi per la costruzione del Programma di Sviluppo Rurale 2014- 2020’. Untema importante quello inerente il settore agricolo, come ha sottolineato lostesso Presidente della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura, il quale ha

posto l’accento sull’importanza di un rinnovo dell’agricoltura e di tutti gli aspettiad essa legati e sull’integrazione delle risorse professionali, finanziarie e via di-scorrendo. “Abbiamo l’esigenza di capire cosa vogliono i nostri interlocutori- haconcluso l’Assessore Facciolla- di capire cosa producono.

Il nuovo PSR dovrà totalmente calamitare l’attenzione su tematiche quali labiodiversità, la qualità della coltura, la modernità dell’agricoltura”. Parolechiave saranno, insomma, innovazione e ricerca. Un progetto di medio- lungoperiodo sul quale l’Assessorato è straconvinto di potercela fare, di essere utileall’utente finale.

Piano rurale, le nuove sfide

Industria, troppe disattenzioni

L'assessorato all'agricoltura ripensa il programma di settore

CAMPOBASSO. Nei mesi scorsi la questione deimedici delle guardie mediche e la necessità di unariorganizzazione del servizio sul territorio, era tor-nata prepotentemente alla ribalta. Poi, però, il si-lenzio è calato su questa vicenda. Al contrario,proprio alla luce della bozza del piano sanitario, bi-sognerebbe tornare a riprendere l'argomento.L'ipotesi di rimodulazione delle Guardie medichein Molise, che prevede una razionalizzazione delservizio finalizzata al risparmio con l’eliminazionedi postazioni oggi esistenti in alcuni comuni, ponel’attenzione sulla proposta organizzativa che se ve-nisse confermata - comprometterebbe la coper-tura territoriale della continuità assistenziale edeterminerebbe un aumento dei ricoveri ospeda-lieri e del ricorso alle prestazioni del servizio diemergenza – urgenza. In Molise, è pur vero, cosìcome per altre realtà territoriali, l'indice di pre-senza sul territorio di medici per pazienti è tra ipiù alti.

Altrettanto vero, però, è che in molti comunidella regione, soprattutto nelle aree interne e inquelle zone che presentano maggiori difficoltà di

collegamento, i presidi di guardia medicacostituiscono spesso l’unico riferimento sa-nitario nelle ore notturne e nei giorni fe-stivi. Pertanto la riorganizzazione delservizio di guardia medica dovrebbe avve-nire sulla base di criteri che tengano contodel fabbisogno dell’utenza e della funziona-lità territoriali. La questione torna, così, distretta attualità proprio nel momento in cuierano stati proprio i medici di guardia me-dica a sollecitare la Regione ad assumereprovvedimenti in merito ad un migliore ediverso criterio di ripartizione sul territorioper garantire una migliore funzionalità delservizio. Troppo spesso operanti in strut-ture di fortuna, privi anche dei più elemen-tari servizi le guardie mediche hannogarantito, comunque, prestazioni efficacie e,soprattutto, immediate.

Oggi, per una politica di ridisegno del sistema, sirischia di privare ancora di più il territorio di puntidi guardie mediche a scapito di quanti abitano neicentri più piccoli tra l'altro mal collegati tra di loro.

La soppressione di alcuni di loro, pertanto, porte-rebbe a un dilatamento delle zone da servire congrave nocumento per la tempestività dell'inter-vento stesso. A questo punto, forse, l'apertura di untavolo di confronto tra le parti non guasterebbe.

Guardie mediche abbandonate a se stesseRiapre la polemica sui servizi garantiti dai medici in turnazione

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CAMPOBASSO. Una storia che, per davvero, nonvuole conoscere la parola fine nonostante l'impegnodell'impresa Falcione e, tutto sommato, della RegioneMolise. Ci riferiamo alla fondovalle Rivolo che partedallo stadio di Selva Piana di Campobasso per colle-garsi con la Bifernina all'altezza del bivio di Castropi-gnano. A giugno 2012 si è avuto il passaggio ufficialedella documentazione alla Provincia di Campobasso ilcui presidente, Rosario De Matteis, risulta essere com-missario ad acta dell'opera dopo le dimissioni di Do-nato Carlea.

L'arteria è passata, così, in carico alla Provincia equesta curerà anche la realizzazione del chilometro incapo al Comune di Campobasso per un importo dei la-vori di circa 2 milioni di euro che sono stati messi a di-sposizione della Regione per la viabilità del Capoluogo.

Il Rivolo, un'opera di poco più di sette chilometri mache dopo 40 anni ancora non riesce a vedere l'ultima-zione. Due anni fa la Regione Molise ritenne di stan-ziare ulteriori 6 milioni di euro per il completamentodell'opera e riavviare il cantiere. Quindi una serie ditraversie dovute a interpretazioni da parte del commis-sario della Comunità montana di Campobasso, circa lapossibilità di assegnazione dei lavori alla stessa im-presa che aveva realizzato l'opera fino ad allora, tantoche l'assessore Velardi procedette alla nomina delcommissario ad acta nella persona di Donato Carlea.

L'impresa Falcione, così, poteva riprendere i lavori espeditamente si apprestava a ultimarli quando unafrana riacutizzatasi nei pressi di Santo Stefano impo-neva lo stanziamento di nuove somme. L’assessore aiLavori Pubblici, Velardi, provvedeva a uno stanzia-mento aggiuntivo di un milione di euro per interventiurgenti di sistemazione dello smottamento e la rimo-zione del terreno che ingombrava la fondovalle Rivolo,all’altezza della località Santo Stefano.

Qualora i tempi necessari per questi nuovi interventifossero andati fuori dalle previsioni, si disse, si sarebbeproceduto alla realizzazione di una piccola bretella diby-pass della zona interessata, in modo da consentirein ogni caso l’apertura e la fruizione di questa impor-tante e tanto attesa arteria stradale. Poi, le dimissionidel commissario Carlea, la posizione del Comune diCampobasso per assicurare contiguità dell'opera conla diramazione Stadio e le pressioni dell'Anas per losvincolo dell'opera sulla Bifernina. Tanto che la stessaRegione ha dovuto prevedere due milioni di euro perassicurare alla fondovalle Rivolo di avere uno sboccosull' anello stradale intorno a Campobasso, a contradaSelva Piana. Soldi direttamente assegnati alla Provin-cia vista la situazione di cassa del Comune capoluogo.A dicembre 2012 avrebbe dovuto conoscere, final-mente, la parola fine. Ora, sembra, occorrano altri quat-tro mesi. Finirà, prima o poi?

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CAMPOBASSO. Sarà uno strumento a disposizionedei tanti Comuni che ne faranno richiesta quello pro-posto dalla Commissione regionale anticorruzione delMolise che organizza degli incontri di approfondimentosulla trasparenza amministrava indirizzati a tutti i cit-tadini interessati e ai consiglieri comunali.

Obiettivo di fondo è costruire un rapporto fiduciariotra forze politiche e cittadini.

Dalla nota del prof. Vincenzo Musacchio, presidentedella Co.Re.A si evidenzia che “la ricomposizione delrapporto fiduciario tra i cittadini e i loro rappresentantirichiede che le amministrazioni diventino delle vere eproprie case di vetro in cui i cittadini possano guardaresenza fatica”.

“La democrazia richiede – precisa Musacchio – oltre

alla partecipazione corale alle scelte fondamentali, an-che la certezza che quanti hanno il potere di prenderedecisioni sul cosa fare e sul come farlo devono renderepalesi i motivi e le ragioni che li hanno portati ad assu-mere quelle decisioni senza trincerarsi dietro improba-bili problemi di “difesa delle istituzioni”. Ogni tentativodi ridurre questo flusso di informazioni palesa la sfidu-cia di chi governa verso i cittadini, considerati comesudditi, e non aiuta questi ultimi a crescere come per-sone responsabili e inserite in una struttura sempre piùaccettata e condivisa”.

“Sono queste, in breve, le ragioni per le quali – precisae conclude Musacchio – pensiamo sia urgente e neces-sario ribadire il nostro interesse verso questi due con-cetti partendo dalle realtà comunali”.

"Amministrazioni come case di vetro"

Il Comitato di protesta riapre la parentesi su di un'opera infinita.

Rivolo, finirà prima o poi?

La commissione anticorruzione predispone uno strumento per riavvicinare i cittadini

di Giovanni Sardella*

La vergogna, è l’unico sentimento che su-scita nei cittadini la quarantennale vicenda sulcompletamento della Fondovalle del Rivolo.Quattro mesi fa, all’unisono, Il Presidente dellaProvincia di Campobasso (Rosario De Matteis)e la Regione Molise, annunciavano l’immi-nenza della conclusione dei lavori, dando deitempi di consegna di circa tre o quattro mesi.Come si poteva intuire e come possiamo benconstatare, anche quelle furono delle vergo-gnose promesse vane, fatte per calmare glianimi della popolazione ormai esausta di que-sta assurda situazione.

Quattro mesi sono ampiamente passati e ilavori non sono neanche iniziati. Questa situa-zione evidenzia, senza mezzi termini, il falli-mento totale di una classe dirigenteinadeguata che a prescindere dal colore poli-tico non è in grado di risolvere i problemi deicittadini.

Ad aumentare il disagio di questa lunga at-tesa è arrivato l’annuncio del neo Assessore ailavori pubblici e ai trasporti Pierpaolo Nagni,che vanta la ripresa dei dialoghi presso il Mini-stero, per la realizzazione dell’Autostrada Ter-moli San Vittore.

Al di la della discutibile necessità di questainfrastruttura, date le dimensioni e le caratte-ristiche dei centri urbani del Molise, oltre aiproblemi ambientali che tale opera determine-rebbe, viene da sorridere solo ad immaginare itempi di realizzazione di un’opera di quelle di-mensioni, paragonandola ai sette chilometridella fondovalle del Rivolo che da oltre qua-rant’anni è ancora una chimera.

Così, tanto per ridimensionare queste vel-leità faraoniche e per riportare l’AssessoreNagni nella cruda realtà del Molise, consi-gliamo a tutti i diretti responsabili di impe-gnarsi al massimo per dare soluzioneimmediata a queste vergognose situazioni, ri-cordando che anche un solo giorno di anticiposulla conclusione dei lavori arrecherebbe unbeneficio incalcolabile alla comunità molisana,che attende stremata dai ritardi indefiniti edagli annunci irritanti.

*Comitato Pro Rivolo

Unico sentimento la vergogna

La lettera.

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CAMPOBASSO. "L’attualemissione istituzionale del Corposi sviluppa in uno scenario par-ticolarmente complesso a causadella perdurante congiunturaeconomica negativa che ha inte-ressato numerosissimi Paesi, trai quali anche l’Italia. In partico-lare, la crisi che ha investito ilnostro Paese ha messo a seriorischio la tenuta del sistemaeconomico e finanziario nel suocomplesso". Lo ha sottolineatoil generale Verdolotti del Co-mandoRegione Molise dellaGuardia di Finanza. "Alla lucedi quanto detto, l’esigenza digiungere al risanamento dellefinanze pubbliche ed al rilanciodella crescita, ispirandosi a cri-teri di rigore ed equità, è dive-nuta improcrastinabile".

In tale contesto, si rivela intutta la sua pericolosità l’eva-sione fiscale, che costituisce unaforma di concorrenza sleale traimprese ed un meccanismo di-storsivo che comporta per tuttiuna pressione fiscale più ele-vata.

E’ in questo contesto che ilruolo della Guardia di Finanzadiventa strategico in termini ditutela delle libertà economichee finanziarie, di lotta alle eva-sioni degli obblighi fiscali, allacriminalità organizzata e ad

ogni forma di sperpero e corru-zione.

"L’attività svolta dalle FiammeGialle deve essere quindi per-cepita dai cittadini quale “vei-colo di giustizia sociale”, inquanto solo attraverso l’equitàe la trasparenza i sacrifici pos-sono essere accettati e condivisida tutti i “cittadini-contri-buenti”.

Questi i risultati operativiconseguiti dai Reparti del Co-mando Regionale Molise neiprimi cinque mesi dell’anno incorso.

Nel settore tributario, sonostate eseguite nr. 41 VERIFICHEe nr. 165 CONTROLLI per un to-tale di 206 soggetti economiciispezionati. Sono stati segnalatiper il recupero a tassazionequasi 63 milioni di euro tra ele-menti positivi di reddito non di-chiarati e costi indeducibili,nonché constatate violazioniall’I.V.A. per 17,5 milioni di euro.Particolare attenzione è stata ri-servata, inoltre, alla preven-zione e repressione dell’econo-mia sommersa, settore nel qualesono state effettuate nr. 18 veri-fiche nei confronti di un parinumero di evasori totali (16) eparatotali (2), per una base im-ponibile sottratta a tassazionedi oltre 54 milioni di euro cui si

deve aggiungere la somma diquasi 15 milioni di euro per vio-lazioni all’IVA.

L’attività tesa alla lotta al“Sommerso da lavoro” ha per-messo di scoprire nr. 31 lavora-tori in nero e/o irregolari e diverbalizzare nr. 15 datori di la-voro. Sono stati segnalati all’Au-torità Giudiziaria, complessiva-mente, nr. 55 soggettiresponsabili di reati tributariquali la dichiarazione fraudo-lenta, la dichiarazione infedele,l’omessa dichiarazione, l’omessoversamento di imposte dovute,l’occultamento o distruzione didocumenti contabili ecc..

Nel settore dei CONTROLLISTRUMENTALI finalizzati al-l’individuazione di altre formedi evasione, sono stati effettuatinr. 1.253 interventi in materia di“SCONTRINO e RICEVUTA FI-SCALE” ed accertate nr. 441 vio-lazioni inerenti la mancataemissione del documento fiscaleo l’emissione dello stesso conindicazione di un corrispettivoinferiore, pari al 35,20 % deicontrolli totali.

Tali interventi, sono stati ese-guiti in contemporanea con al-tre attività di istituto quali ilcontrasto alla commercializza-zione di prodotti contraffatti o

non sicuri, l’individuazione dieventuali lavoratori in nero o ir-regolari, e realizzati da tutti iReparti territoriali per assicu-rare un uniforme ed efficacecontrollo economico del territo-rio, evitando in tal modo sacchedi impunità nei rispettivi conte-sti territoriali.

ll fenomeno dell’illecitoTRAFFICO DI SOSTANZESTUPEFACENTI continua a co-stituire anche per il Molise mo-tivo di particolare allarme so-ciale, pertanto, l’attività dicontrasto nello specifico settoresia ad opera del Gruppo Opera-tivo Antidroga del Nucleo di Po-lizia Tributaria di Campobassoche degli altri Reparti è stata ul-teriormente intensificata ed hapermesso di ottenere ottimi ri-sultati. L’attività operativa com-plessivamente svolta in ambitoregionale, anche con l’ausiliodelle unità cinofile in forza allalocale Compagnia, ha consentitodi conseguire i seguenti risul-tati:

• sequestro di 731 gr. di ha-shish e 633 gr. di cocaina;

• verbalizzazione di nr. 99 sog-getti dei quali nr. 12 in stato diarresto, nr. 05 denunciati a piedelibero e nr. 76 segnalati all’Auto-rità Prefettizia per consumo disostanze stupefacenti.

625 giugno 2013

CAMPOBASSO. Il Prefetto FrancescopaoloDi Menna ha convocato per il 27 giugno pros-simo la Conferenza Regionale delle Autoritàdi Pubblica Sicurezza, alla quale partecipe-ranno il Prefetto di Isernia e i Responsabiliregionali e provinciali delle Forze di Polizia.

Sono stati invitati anche il Procuratore Ge-nerale presso la Corte di Appello e il Procu-ratore Distrettuale Antimafia.

La riunione consentirà di aggiornare e ap-profondire l’analisi della situazione dell’or-dine e della sicurezza pubblica nella regione,con riguardo a tutti gli aspetti di specifico e at-tuale interesse. Inoltre, verranno tracciate lelinee di indirizzo che guideranno le Forze diPolizia nelle attività per il contrasto dei feno-meni criminosi e per il consolidamento dellasicurezza pubblica nella comunità regionale.

Finanza, preoccupal’economia sommersa

Conferenza delle Autoritàdi Pubblica Sicurezza

Campobasso

A fil di voce

Una nuova rotonda stradale è in fase di costruzione in via Insorti d’Ungheria, proprio di fronteall’Oasi. La sta realizzando l’impresa Santoro, proprietaria degli immobili che fanno bella mostragrazie a un’architettura appropriata, nata dal genio dell’architetto Anastasio Di Virgilio, un professio-nista che avrebbe avuto altra fortuna se invece di lavorare in un piccolo centro come Campobassosi fosse allungato verso le grandi direttrici. Le rotonde dopo le prime stroncature dei media e, percaduta, dei cittadini, si stanno rivelando una soluzione vincente per mettere un po’ d’ordine nel traf-fico del capoluogo. In Via Insorti d’Ungheria c’era un impellente bisogno d’ordine, in modo da far me-glio defluire il traffico automobilistico in prossimità dell’ipermercato Oasi, tra i più fiorenti della città.Una strada interna al centro commerciale è diventata una valvola di sfogo del traffico della zona. Daqui la necessità di trovare una soluzione viaria migliore dell’esistente. Per questo è stato chiamatoin causa Gino Santoro, proprietario delle magnifiche costruzioni ove c’è la sede regionale dell’Inail,mentre altri magnifici edifici, con splendide vetrate, aspettano tempi migliori per essere occupati dauffici o da altre attività professionali. Allo stato dell’arte in quell’area agisce soprattutto Artemisia, cli-nica medica del dottor Sabino Venezia. I lavori sono a corredo delle opere di urbanizzazione secon-darie che Santoro ha realizzato, dando una mano d’aiuto al traffico della zona e al tempo stessoqualificando il manufatto vetrato che potrebbe tranquillamente diventare sede di uffici regionali cheal momento sono sparpagliati qua e là. (pi.pò)

Consuntivo dell’attività operativa eseguita nel periodo gennaio – maggio 2013e presentazione del “rapporto annuale 2012” del comandante Verdolotti

La riunione per fare il punto sulla sicurezzae l'ordine pubblico in regione

La rotonda di via Insorti d’Ungheria

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725 giugno 2013Campobasso

AUTOBUS

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CAMPOBASSO-ROMA

ORARICAMPOBASSO-NAPOLI CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA

Sentenza di condanna del Tribunale di Campobasso cui è seguito l’atto di pignoramento.

Si è tenuta a Campobasso, presieduta dal Prefetto Francescopaolo Di Menna, una riunione

per pianificare l’attività di prevenzione contro il rischio di incendi boschivi e di “interfaccia”.

All’incontro hanno preso parte il Direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, il Di-

rettore regionale dei Vigili del Fuoco, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco e il Co-

mandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato. In occasione dell’incontro, sono stati

esaminati gli scenari di rischio incendio nel territorio provinciale che verranno fronteggiati

con il concorso coordinato di tutte le Forze e gli Enti deputati al contrasto degli eventi in-

cendiari. In relazione alle attività di prevenzione e riduzione al minimo delle situazioni di po-

tenziale pericolo di incendi, il Prefetto richiamerà inoltre l’attenzione dei Sindaci e degli Enti

interessati (Provincia, ANAS, Trenitalia, Consorzi di bonifica e Consorzi industriali) per l’ ot-

timizzazione delle risorse disponibili al fine di fornire una pronta risposta al verificarsi di emer-

genze. Si porrà l’accento in particolare sul divieto di bruciare le stoppie, previsto dalla legge

regionale n.8/2005 e sulla necessità di disporre la rimozione di vegetazione e sterpaglie in

prossimità di ferrovie, strade e insediamenti abitativi ed industriali. Per quanto riguarda le at-

tività di intervento e di soccorso, sarà rinnovata anche per la stagione estiva 2013 la con-

venzione tra i Vigili del Fuoco e la Regione Molise che regolerà il concorso tra i mezzi statali

e regionali nelle attività di spegnimento. Saranno, inoltre, impegnati sul territorio nuclei di vo-

lontari, gestiti dalla Sala operativa unificata, appositamente addestrati per il servizio da svolgere,

in ausilio alle squadre dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale dello Stato.

Presso l’Hotel San Giorgio si è tenuta

l’annuale cerimonia del “Cambio del

Martelletto” del Rotary Club Campo-

basso che ha registrato la consueta par-

tecipazione di numerose Autorità Civili

e Militari e della totalità dei dirigenti dei

Rotary Club del Molise. Il presidente

uscente Dott. Giuliano Camposarcuno

ha stilato con sobria efficacia il riassunto

delle attività svolte nell’anno 2012-2013

tra cui tra cui la realizzazione di un pro-

getto finalizzato alla creazione in Nepal

di un ambulatorio onco-ginecologico ad

uso dei meno abbienti, attività resa pos-

sibile grazie al sostegno di tutti i club

molisani e della Fondazione Rotary. La

relazione programmatica è stata invece

elegantemente proposta dalla Presidente

entrante, Prof.ssa Mimma Leonora Bol-

lella, che ha esaurientemente illustrato fi-

nalità ed obiettivi del Club Campobasso

in sede locale, distrettuale (il distretto

2090 del Rotary International è compo-

sto dalle regioni Abruzzo, Marche, Molise

ed Umbria) nonché in campo internazio-

nale, tra cui la ormai vicinissima defini-

tiva eradicazione della Poliomielite dal-

l’intero Pianeta. Tangibili sono stati

l’affetto e la partecipazione dei soci del

Club nei confronti di Giuliano Campo-

sarcuno e di tutto il Consiglio Direttivo

per l’impegno profuso e per l’attività

svolta nell’anno appena trascorso. Il

Consiglio Direttivo 2013/2014 sarà

composto da Giuseppe Ruscitto, Ales-

sandra Aufiero, Romano Sabatelli, Mauri-

zio Gasperi, Giulio Giordano e Ugo

Puca, oltre al presidente uscente ed al

presidente designato Salvatore Passa-

rella. Gli incarichi di prefetto del Club e

di delegato alla gestione dei rapporti

con il Club Rotaract sono stati assegnati,

rispettivamente, al past president Eren-

nio Ciotoli e ad Eliseo Sipari.

Il Club di Campobasso esprime inol-

tre l’Assistente del Governatore per il

Molise grazie alla nomina di Lucio De

Angelis, past president del Club, da parte

del Governatore del Distretto 2090

Luigi Falasca, presente anch’egli alla se-

rata. Durante l’evento vi è stato anche il

Passaggio delle Consegne del Rotaract

Club di Campobasso tra Silvia Sticca e

Luigi Petrella che con il proprio grande

entusiasmo fanno ben sperare, insieme

agli altri soci, nello spirito di Servizio

delle nuove generazioni.

Tegole su tegole cadono sulle teste frastornate degli

amministratori e dei dirigenti di Palazzo san Giorgio.

Ultima (tegola) la richiesta della Ditta Bonifati

Bo.Co.Ge. ex Bonifati di Roma di pignorare al Comune

di Campobasso tutte le somme dovute e da dare dalla

Unicredit Banca – in qualità di Tesoriere Comunale –

fino alla concorrenza di 3.713.649,41 euro che l’im-

presa romana s’è vista riconosciuta dal Tribunale di

Campobasso quale risarcimento dei danni subiti in

conseguenza dell’illegittima sospensione dei lavori della

viabilità di circonvallazione esterna- tratto tangenziale

nord -, avvenuta in seguito ad ordinanza Tar Molise che

aveva a sua volta sospeso l’efficacia degli atti propedeu-

tici alla esecuzione dei lavori. Accadeva negli Novanta

(1993, per l’esattezza). La Giustizia ha il passo lento

(sono passati circa 20 anni), ma arriva. E quando arriva

sono problemi. Arriva puntuale con gli amministratori

e con la struttura tecnica e amministrativa comunali

fatti oggetto, in forma sistematica a quanto pare, di ri-

sarcimenti danni e altre forme di condanna per carenze

istruttorie, per omissioni, per mancata costituzione in

giudizio eccetera eccetera.( vengono al pettine giudizi

avviati da anni e abilmente procrastinati per chiara

convenienza politico-contabile - il classico esempio di

nascondere la polvere sotto il tappeto). Sta di fatto

che l’elenco dei debiti da saldare con le buone e con

le cattive si va allungando a dismisura, come a dismisura

s’ingolfa l’agenda giudiziaria dell’avvocato Antonio Ca-

lise, legale dell’amministrazione. Alla sentenza di primo

grado favorevole a Bonifati intanto è stato deciso di

presentare appello. Quindi altro tempo da consumare,

altra appendice, tra le tante, che attendono di risolversi

in Cassazione. Non è certo un bel vivere questo con

sentenze e procedimenti giudiziari in continuazione.

Probabilmente a Palazzo san Giorgio avranno fatto il

callo, vista la imperturbabilità con cui accettano le no-

tifiche, e la serafica rassegnazione con cui dispongono

la difesa. Ad esempio, alla richiesta di pignoramento

della Bonifati, è corrisposto un sorriso sardonico del

sindaco e dei suoi più stretti collaboratori. Sorriso

mosso dalla certezza che il Comune non ha alcun bene

pignorabile. Per cui l’impresa romana rimarrebbe fre-

gata nella esosa e preventiva tutela dei propri interressi.

Ciò grazie alla solerzia dell’ufficio patrimonio che, se-

mestralmente, provvede ad aggiornare i registri dei

beni impignorabili, come da previsione di legge, ren-

dendo immune il comune da aggressioni alla cassa

(sempre che, dimostrandolo, abbia pagato i creditori

seguendo strettamente l'ordine cronologico), come

questa messa in atto dall’impresa romana. Ma c’è di più.

C’è il parere dell’avvocato Calise sulla impignorabilità

della somma in questione in quanto soggetta a speci-

fico vincolo di destinazione. Su questo presupposto è

stato autorizzato a costituirsi nella procedura esecutiva

al fine di sentir dichiarare la impignorabilità della

somma richiesta. La dilazione nel tempo del pagamento

del debito è una soluzione che cala a pennello al cre-

ditore. E’come se avesse un deposito in banca che gli

frutta da un minimo del 3% circa interesse legale ad un

massimo dell'8% d’interesse di mora oltre ad eventuali

ulteriori somme per risarcimento del danno secondo

le decisioni del giudice. Questione aperta, dunque. Che

va ad ingrossare l’elenco dei debiti fuori bilancio. Un

carico finanziario straordinario che, come dimostra il

caso Bonifati, affonda radici lontane nel tempo. Al po-

vero Di Bartolomeo, insomma, gli sta capitando di

tutto. Senza alcuna colpa diretta.

Dardo

Incendi boschivi, al via la campagna Passaggio del Martelletto al Rotary Club

La querelle risale agli Anni ’90 e riguarda i lavori della di circonvallazione esterna- tratto tangenziale nord

La Ditta Bonifati ha presentato il conto:3.713.649,41 euro di risarcimento danni

In prefettura la riunione per la pianificazione degli interventi La relazione finale di Camposarcuno al quale subentra Mimma Bollella

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L'Oscar del giorno lo assegniamo aFranco Valente. L'architetto venafranoha posizionato il suo indice sul museo diPietrabbondante che avrebbe dovutorappresentare un punto importante perla piena valorizzazione dell'area archeo-logica sannita. Oggi resta incompleto e,forse, non vedrà mai più l'ultimazione.Un vero peccato per un'area cheavrebbe la necessità di conoscere lapiena valorizzazione storica e culturalecosì come avviene in altre parti d'Italiadove, al contrario, si riesce a fare occu-pazione e turismo.

Il Tapiro del giorno lo diamo a DaniloLeva. Il parlamentare del Pd preso co-m'è dall'incarico di coordinatore nazio-nale del settore giustizia, si è dimenti-cato del Comune di Isernia e dellacomposizione della Giunta. Così diventasempre più difficile uscire dall'impacciodei nomi. Lo stesso potrebbe dirsi a li-vello regionale dove la discussione è in-centrata tutto sul quinto assessore. IlPartito democratico, evidentemente, nonriesce ad uscire fuori dalla logica del-l'opposizione visto e considerato che hadifficoltà ad amministrare in maggio-ranza.

L’Oscar del giornoa Franco Valente

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

30.000 copie in omaggioISERNIAANNO IX - N° 21 - MARTEDÌ 25 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

Il Tapiro del giornoa Danilo Leva

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1125 giugno 2013

VENAFRO. Domani a partire dalle ore 17:00 c/oil Parco dell’Olivo di Venafro – Casata della Con-grega Piazza dell’Annunziata a Venafro si svolgeràla cerimonia di premiazione della quarta edizionedel Concorso “Oli Monovarietali Molisani”, orga-nizzato dall’Unioncamere Molise in collabora-zione con le Camere di Commercio di Campo-basso ed Isernia. Al concorso hanno partecipato iproduttori di olio extravergine di oliva che nellacampagna olearia 2012/2013 hanno prodotto unlotto commercializzabile di olio ottenuto esclusi-vamente da cultivar autoctone delle Province diCampobasso ed Isernia (aurina di Venafro, cazza-rella, cellina di rotello, cerasa di montenero, gen-tile di larino, oliva nera di collotorto, oliva di S.Pardo, olivastro di Montenero, olivastro d’aprile,olivastro dritto, olivetta nera, olivone di Bagnoli delTrigno, paesana bianca, paesana nera, rosciola diRotello, rossuola, rumignana, salegna di Larino,sperone di gallo).

La valutazione degli oli ha tenuto conto delleanalisi chimico-fisiche ed organolettiche eseguitepresso il Laboratorio Centro Innovazione e Qua-lità dell’Unioncamere Molise. Le aziende premiateavranno diritto a menzionare il riconoscimentoconseguito sulle confezioni delle loro produzionidella campagna olearia 2012/2013 con la dicitura“vincitore/finalista del premio “Olio molisano Mo-novarietale, campagna olearia 2012-2013”.

Sarà inoltre pubblicato un catalogo-ricettariocon gli abbinamenti dei piatti ai migliori oli.

Il programma della serata prevede, alle ore17.00, la presentazione del Concorso a cura delPresidente della Camera di Commercio di Campo-basso, Amodio De Angelis, e del Vice Presidentedella Camera di Commercio di Isernia, GiovanniMonaco.

A seguire si svolgerà la degustazione guidatadegli oli partecipanti al concorso e dei vini moli-sani delle aziende aderenti al marchio “PiacereMolise”, che verrà curata, rispettivamente, dagliassaggiatori professionisti del panel dell’Unionca-mere Molise e dal presidente della Commissionedi Degustazione Vini DOC del Molise. La serata siconcluderà con la premiazione dei sei vincitori.

“L’evento-afferma il Presidente Vicario diUnioncamere Molise Amodio De Angelis- nascedalla consapevolezza di consolidare maggior-mente il legame tra l’olio e il territorio ed anchedalla volontà di potenziare il settore oleario. Al finedi agevolare, quindi, la promozione delle eccel-lenze, spinti anche dal successo delle passate edi-zioni, abbiamo voluto riproporre il Concorso an-che quest’anno per valorizzare, per ogni singolazona di produzione, gli oli qualitativamente mi-gliori, incentivare le aziende al miglioramento delprodotto e orientare il consumatore a una sceltasempre più consapevole.” il

Isernia

Il sindaco Brasiello ha convocato l'assise per programma e Giunta

Comune, il Consiglio il 26Oli monovarietali,la premiazioneDomani a Venafrola chiusura della quartaedizione del premio

Il Centro Socio Educativo gestitodall’A.Fa.S.eV. è a rischio chiusura. L’Associazione famiglie svantaggiati evolontari, attiva dal 1990 nel campodell’assistenza morale e materiale aidiversamente abili e alle loro famigliaattraverso i servizi di informazione,sostegno psicologico e assistenza allapersona potrebbe gettare la spugnadopo 23 anni di onorato servizio. Perquesta ragione sabato 22 giugno si ètenuto l’incontro a Campobasso tra irappresentanti della stessa Associa-zione e l’Assessore regionale alle Po-litiche Sociali e al Terzo Settore, Mi-chele Petraroia per discutere deiproblemi inerenti al Centro socio-educativo per diversamente abili “Ro-sanna Benzi”e al “Dopo di Noi” , rea-lizzato per offrire servizi residenziali,anche solo temporanei, per dieci di-sabili privi di adeguato sostegno fa-miliare.

Il Centro “R.Benzi” ha sede nei lo-cali dell’ex scuola elementare di con-trada Coppolicchio, di proprietà delComune di Isernia, ed è attivo dal lu-nedì al sabato dalle 8:30 alle 17:00con servizio mensa. Lo stabile è statodato in comodato d’uso gratuito al-l’Associazione, che è accreditatapresso la Regione Molise secondoquanto previsto dal Piano di Zona e,in virtù di tale accreditamento, è stata

in convenzione con l’ambito territo-riale di Isernia. La convenzione inquestione ha avuto durata fino al 31dicembre 2012, per poi essere inter-rotta con delibera del Comitato deiSindaci e venire ripristinata in parte,come quota una tantum di gran lungainferiore rispetto a quanto stipulatoinizialmente. L’A.Fa.S.eV. chiede alleistituzioni maggiori garanzie o, permancanza di fondi, si vedrà costrettaa chiudere il Centro e interromperetutte le attività che vengono proposte,mettendo inoltre a repentaglio al-meno dieci posti di lavoro. Un rientroforzato in famiglia per tutta la gior-nata rappresenta un grosso danno siaper gli ospiti che per le famiglie. Gliospiti andrebbero a perdere i beneficidella vita sociale e comunitaria chesvolgono al Centro; le famiglie si ve-drebbero costrette a rinunciare al la-voro e alla serenità psicologica ga-rantita a tutti noi o ad affrontareonerose spese per l’assistenza pri-vata del proprio congiunto. Perquanto riguarda nello specifico il“Dopo di Noi”, si tratta di una strut-tura attigua al Centro Socio Educa-tivo, anch’essa concessa all’A.Fa.S.eV.in comodato gratuito dal comune diIsernia e inaugurata nell’aprile 2012.A livello amministrativo, gli atti perl’erogazione del finanziamento regio-

nale per avviare la struttura notturna,sono in regola, ma da sei mesi infondi non sono stati erogati e la strut-tura non è mai partita per davvero,pur essendo regolarmente autorizzataal funzionamento e in grado di fun-gere già nell’immediato da completa-mento del centro Socio Educativo. Il“Dopo di Noi” è dotato di cinquestanze con dieci posti letto più dueposti per le emergenze ospedaliere,una sala medica, sevizi igienici e la-vanderia. L’arredo della struttura èstato possibile grazie alla raccoltafondi organizzata a sostegno delmondo del non profit dall’agenziaprovinciale A.S.C.O.S., ma anche gra-zie a donatori extra progetto chehanno voluto esprimere la propria so-lidarietà nei confronti dei meno fortu-nati. Grazie a questo nuovo fabbricatoil disabile potrà ricevere assistenza24 ore al giorno per 365 giorni l’anno.Molti dei genitori degli ospiti del Cen-tro sono in un’età piuttosto avanzata:ecco allora che, per assicurare un fu-turo ai loro figli quando essi non po-tranno occuparsene o non ci sarannopiù, l’A.Fa.S.eV. si è prodigata nell’in-teresse della diversità per realizzarela struttura residenziale grazie a fondipubblici della Regione Molise e delComune di Isernia. Ma adesso tuttoquesto rischia di finire.

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“Afasev, chi lo vuole chiuso?”E' polemica sulle decisioni che la Regione non riesce a prendere

ISERNIA. Il sindaco Luigi Bra-siello ha convocato il Consiglio Co-munale per domani alle ore 17. Seigli argomenti all’ordine del giorno:

1. Convalida degli eletti alla caricadi sindaco e di consigliere comunale(art. 41, comma 1, del D.lg.vo267/2000);

2. Giuramento del sindaco;3. Elezione del presidente del

consiglio;4. Comunicazione dei componenti

della giunta comunale;5. Presentazione delle linee pro-

grammatiche relative alle azioni e aiprogetti da realizzare nel corso delmandato;

6. Elezione della Commis-sione elettorale comu-

nale. Nel frat-tempo, però,lungo è statoil parto della

nuova Giunta che dovrà accompa-gnare l'azione del sindaco per iprossimi anni. Le solite lotte interneai partiti hanno finito con il compli-care le cose.

Anche allo stesso Brasiello che,pure, all'atto della sua investituraparò di 72 ore per allestire la nuovasquadra dell'esecutivo.

Al contrario di ore ne sono pas-sate di più e a poche ore, invece,dalla seduta del Consiglio comunalegli animi all'interno della coalizionesono ancora stressati e tirati. Il pro-blema di fondo, infatti, è chequando si parla di poltrone e di as-sessorati non ci sono argomenti chereggono se non quelli di trovarepropri spazi di riferimento e di visi-bilità. Si tratta, in ogni caso, di unaproblematica che potrebbe rendereancor più difficile il cammino dellaGiunta Brasiello.

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1225 giugno 2013 Termoli

TERMOLI – Diminuisce la distanza numerica tra iConsiglieri di maggioranze e quelli di opposizione inConsiglio comunale. Questi ultimi si sono rafforzaticon l’annunciato passaggio di Nicola Camaioni rag-giungendo il numero di 12 rappresentanti contro i18 di maggioranza. La notizia era nell’aria da tempovisto che Camaiori, esponente dell’Udeur, si era can-didato alle recenti elezioni regionali in appoggio alpresidente eletto paolo Di Laura Frattura, e che havisto il proprio segretario politico regionale Vin-cenzo Niro eletto nel listino e ricoprire attualmentela catica di Presidente del Consiglio. Dunque dopo ledimissioni Ennio De Felice, anche lui candidatosialle regionali in appoggio a Frattura, il sindacoperde un altro pezzo della sua maggioranza. Ma nonè tutto visto, come si ricorderà, anche tre esponenti,pur rewstando al momento in maggioranza, sonofuoriusciti dal Pdl, partito di riferiomento, è costi-tuito il gruppo “Fratelli d’Italia”. tra i gli ex pidiellinivicini a Gianfranco Vitagliano. Pare proprio che lamaggioranza che sostiene il Sindaco continua adassottigliarsi e non si escludono problemi per il fu-turo. Primo banco di prova la votazione sulla richie-sta dell’opposizione della revoca dall’incarico delPresidente del Consiglio comunale Alberto Montano.Dai banchi del centrosinistra è trapelata la notiziache sulla mozione presentata potrebbero convergereanche i voti di tre dissidenti della maggioranza. Ilsindaco, Antonio Basso Di Brino, pare fiducioso nelproseguo del suo mandato ma è ben conscio chesottotraccia lavorerebbe l’ex assessore regionaleGianfranco Vitagliano che aspirerebbe per il futuroa ricoprire la carica di primo cittadino. I giochi sonoiniziati e per Di Brino non si intravvedono giornitranquilli.

Tromba d’aria lungo la costa causa danni alle coseTERMOLI - Una improvvisa

tromba d’aria si è abbattuta lungola costa e specialmente a Termolicon raffiche di vento che hannospazzato via vasi di piante dalleabitazioni, tavolini e sedie poste aldi fuori di locali. Il tutto è duratouna decina di minuti e, oltre alfortissimo vento, sulla città rivie-rasca è caduta pioggia mista agrandine. Proprop il forte acquaz-zone ha causato vari allagamentidi strade e scantinati ma anchenel sottopassaggio della stazione

ferroviaria. Molte le chiamate egli interventi da parte dei Vigilidel Fuoco e degli uomini dellaprotezione Civile unitamente agliuomini delle forze dell’ordine.L’impetuosità della tromba d’ariaha divelto coperture di tetti di abi-tazioni e divelto alberi alcuni deiquali sono terminati sulle arteriestradali. Alcuni danni alle strut-ture si sono registrati anche a Pe-tacciato e per fortuna, lungo i cen-tri della costa, non si sonoregistrate persone ferite.

TERMOLI – Ancora problemi per lo Zuccherificio del Molise che vede

a rischio la campagna saccarifera e non per la carenza della materia

prima ma perché non ancora si riesce a stilare il contratto per la for-

nitura di gas, utile per la lavorazione delle barbabietole da zucchero. Il

problema esiste con l’Eni, la società fornitrice, che chiede garanzie ed

allora si nuove l’amministratore delegato dell’opificio. Alberto Alfieri ha

esplicitamente chiesto una mano al socio Regione Molise. “Egregio dott.

Frattura – ha scritto Alfieri -, mi permetto di richiederle, nella sua qualità

di rappresentante del socio unico dello Zuccherificio del Molise, un in-

tervento urgente presso il fornitore di gas della sua Regione affinché

possa estendere la fornitura alla sua partecipata per il periodo

luglio/settembre 2013. Siamo in grado di fornire le dovute garanzie, an-

che bancarie ma per favorire la somministrazione, dati i trascorsi

dello Zuccherificio, è necessario un intervento politico senza il quale

il rischio di non fare la campagna saccarifera è serio e reale. Non le

chiedo di rilasciare fideiussioni o garanzie – si conclude la lettera -, ma

semplicemente di intervenire per dare conforto al fornitore di gas. I

tempi sono molto ristretti e l’attivazione dovrebbe arrivare entro e non

oltre la fine del mese di giugno 2013”. Nel frattempo una boccata di

ossigeno per le maestranze. A breve, secondo indiscrezioni, dovrebbero

esere pagata la quattordicesima mensilità: metà il primo luglio il

restante il primo agosto.

Consigliere Camaioni passa con l’opposizione in consiglio comunale

Scade termine perprogetti di efficienzaenergeticaed ambientale

Convocazione Consiglio ComunaleTERMOLI - Il Presidente del Consi-

glio comunale Alberto Montano ha

convocato, in seduta straordinaria, il

Consiglio comunale per mercoledì

26 giugno alle ore 19, in prima con-

vocazione e giovedì 27 giugno alle

ore 20, in seconda convocazione.

All’ordine del giorno cinque punti e

tra questi: La modifica dello Statuto

del Comune di Termoli con la pre-

visione della categoria giuridica del

bene comune acqua fra i “Principi

Generali” dello Statuto stesso; Il

conferimento della cittadinanza

onoraria all’Ammiraglio Ispettore

Capo Felicio cAngrisano; l’abroga-

zione dell’Imposta di soggiorno.

TERMOLI - “La parola di Dio nelle paroledegli uomini”. Questo il tema della 63 Setti-mana Nazionale di aggiornamento pastorale, an-nuale iniziativa del Centro di orientamentopastorale che in fase di svolgimento a Ter-moli fino al 27 giugno. Nei quattro giorni dilavori la riflessione sarà animata dalla vo-lontà di dare concretezza a ciò che la Paroladivina compie nella liturgia, nella vita deicristiani e nel loro impegno di amore-caritàverso il prossimo. “I 50 anni che ci separanodal Concilio Vaticano II – ricorda il Cop pre-sentando l’iniziativa – danno la possibilita! diuna prima verifica di quanto nelle nostrechiese l’ascolto e l’annuncio della Parola –voluti dalla Dei Verbum – abbiano incisosulla prassi pastorale. La nostra Settimana diaggiornamento pastorale vuol essere, per-tanto, una riflessione sulle diverse dimen-sioni della “declinazione della Parola di Dio”:la sua voce, ovvero la Rivelazione; la sua

casa, cioe! la Chiesa e le sue strade; il cre-dente, chiamato ad essere uditore della Pa-rola”. La Settimana è rivolta a sacerdoti, re-ligiosi e religiose, laici impegnati nellapastorale; vuole essere “un’occasione –spiega mons. Domenico Sigalini, vescovo diPalestrina, presidente del Cop e della Com-missione episcopale Cei per il laicato – perfare il punto sulle possibilità, le prospettivee le risorse che la Chiesa ha nel suo impegnocaritativo e pastorale. Vogliamo sperimen-tare concretamente – aggiunge il vescovo –come questa parola di Dio, che parla ancheoggi agli uomini, vivifica le nostre Chiese,aiuta la carità, la liturgia e la crescita spiri-tuale personale ed eventualmente quali ul-teriori passaggi siamo chiamati a compiere.Certamente, dunque, faremo memoria delConcilio, ma abbiamo pure una prospettivadi cambiamento della nostra prassi pasto-rale affinché la Parola abbia veramente esempre più quella centralità che le spetta

nella Chiesa”. Tra i relatori don Pino Lorizio(docente alla Pontificia università latera-nense – Roma), Andrea Grillo (docente alPontificio Ateneo S. Anselmo – Roma), donVirginio Colmegna (presidente della Fonda-zione Casa della Carità Angelo Abriani – Mi-lano), fratel Sabino Chialà (monaco di Bose),don Antonio Mastantuono (docente allaPontificia facoltà teologica dell’Italia Meri-dionale – Napoli), don Antonio Pitta (do-cente alla Pontificia università lateranense –Roma). Presiederanno l’eucarestia i vescovidi Termoli-Larino, mons. Gianfranco DeLuca, e di Campobasso-Bojano, mons. Gian-carlo Maria Bregantini. Chiuderà i lavorimons. Domenico Sigalini delineando le pro-spettive pastorali emerse. I lavori si possonoseguire anche on line all’indirizzo webwww.centroorientamentopastorale.org/snap/63, dove il gruppo AniCeC del Cop pubbli-cherà in tempo reale aggiornamenti sui la-vori.

Ha preso il via la settimana nazionale di aggiornamento pastorale

TERMOLI - La Confesercenti diTermoli rende noto ai propri asso-ciati e comunque alle aziende inte-ressate che il prossimo 26 giugno2013 alle ore 14, scade il termineper l'invio delle domande di parte-cipazione all'"Avviso pubblico perla selezione di progetti di efficienzaenergetica ed ambientale". E' possi-bile ricevere modulistica ed ulte-riori informazioni presso lo spor-tello della Confesercenti di Termoliin Via Cavour 9, o presso la sededella Camera di Commercio diCampobasso in PIazza della Vitto-ria, 1 al telefono 0874-471605

Zuccherificio senza gas, a rischiola campagna saccarifera

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LARINO - L'idea è costruire una stalla da 12 mila capi (manze) cioè

bestie da far crescere attraverso un alimentazione intensiva fino a farle

diventare mucche produttive e a quel punto trasferirle in altri stabili-

menti, del nord, per la mungitura e la lavorazione del latte. Si può fare

qui in basso Molise perché è un sito ideale: c'è acqua in abbondanza (diga

del Liscione e fiume Biferno); c'è lo spazio, terreni in quantità sufficiente

e pianeggianti; vie di comunicazione a portata di mano (Linea ferroviaria

adriatica, Autostrada adriatica) e, soprattutto, c'è la volontà politica.

L'idea, inoltre, prevede la filiera corta, per cui gran parte del cibo per gli

animali verrebbe prodotto sui terreni del basso Molise, il letame una

parte, sparso come fertilizzante sui medesimi terreni e una parte invece

utilizzato per la trasformazione in energia in idoneo impianto industriale

da costruire in loco. In realtà la filiera corta, sarebbe davvero tale, se an-

che il latte venisse lavorato e commercializzato in loco. Poi qualcuno degli

estensori dell'idea, Ruta in particolare, deve aver letto da qualche parte,

noi lo abbiamo fatto sul sole 24Ore e su qualche rivista di zootecnia,

molto di ciò che scriviamo è tratto da queste fonti, che le vacche pro-

ducono più smog delle automobili e si è affrettato a spiegare o meglio

ha chiarito, che il letame non viene lasciato sul posto, ma trasportato in-

sieme alle manze divenute vacche, negli stabilimenti del nord dove esi-

stono già impianti a biomasse. Che gli allevamenti di animali siano una

fonte di inquinamento da tenere seriamente in considerazione per la sa-

lute dell'uomo e quella dell'intero pianeta, è cosa ormai nota agli scien-

ziati. L'attenzione si è focalizzata finora soprattutto sul metano, che è un

gas capace di aumentare drasticamente l'effetto serra contribuendo a

surriscaldare la Terra e che è prodotto in gran quantità dalla digestione

degli animali, soprattutto i ruminanti (e infatti, ci sono parecchie ricerche

per trasformare questo metano almeno in una fonte di energia, anziché

lasciarlo disperdere nell'atmosfera). Nel Colorado, uno studio riguar-

dante la produzione di ammoniaca e altri composti di azoto e il loro rap-

porto con l'aumento dello smog ha dimostrato che gli escrementi delle

mucche, e non solo, potrebbero essere responsabili del peggioramento

della qualità dell'aria attraverso queste sostanze tanto quanto le auto-

mobili, se non addirittura di più, come scrive il sito di Science, ripren-

dendo i dati pubblicati da Geophisical Research Letters. Le misurazioni

sono state effettuate nel sud della California, nella zona di Los Angeles,

dove circolano quasi 10 milioni di veicoli e pascolano quasi 300 mila ani-

mali d'allevamento. Ebbene, mentre le auto sarebbero responsabili della

produzione di 62 tonnellate al giorno di ammoniaca, gli escrementi del

bestiame (o meglio, i batteri che immediatamente aggrediscono gli

escrementi trasformandoli) potrebbero emetterne tra 33 (la metà) e 176

tonnellate (quasi il triplo). Dall'ammoniaca, si formano poi particelle assai

piccole e volatili, come il nitrato di ammonio (NH4NO3), che fa parte

della famiglia dei nitrati, tra i peggiori componenti dello smog. Negli al-

levamenti di ultima generazione si sta, per esempio, cambiando la dieta

degli animali perché le loro deiezioni risultino un po' più "pulite". Allora

chiarito che il letame non resta in Molise e che questo inquinamento, in

parte, si intende portarlo da qualche altra parte dell'Italia, evviva siamo

salvi, non si può che pensare che ne ricaveremo solo dei vantaggi da que-

sta stalla! Vediamo cosa succede nella vicina Puglia. La profonda trasfor-

mazione vissuta dalla zootecnia regionale pugliese negli ultimi anni, si in-

centra sul benessere animale. Meno numerose le aziende, e tanti

investimenti, relativi sia all’innovazione tecnologica sia alla più efficace ge-

stione dell’allevamento, finalizzati al benessere animale, in termini ad

esempio di passaggio alla stabulazione libera, di aumento dei metri qua-

drati per il ricovero degli animali e dello spazio per la mangiatoia e l’ab-

beveratoio, di ventilazione e così via. In dieci anni il numero degli alle-

vamenti bovini pugliesi si è ridotto di circa il 30%, ma quelle rimaste si

sono ingrandite, hanno incrementato il numero dei capi allevati e delle

vacche in lattazione, tanto è vero, informa Laterza, che prima la Puglia

produceva 2,8 milioni di q di latte e ora 3,5 milioni. La crisi economico-

finanziaria generale ha poi aggravato problemi come l’aumento continuo

dei costi di produzione; il basso prezzo del latte bovino; l’indebitamento

con banche per investimenti programmati quando le condizioni finan-

ziarie delle aziende erano più rosee e si aveva più fiducia nel futuro del

settore; l’abissale ritardo nei pagamenti di alcuni caseifici, addirittura il

fallimento di altri che hanno fatto perdere molti soldi agli allevatori. Ecco

perché molte aziende sono scomparse. Quelle rimaste hanno invece au-

mentato la superficie aziendale e il numero dei capi totali e delle vacche

in lattazione. “Oggi le aziende bovine mungono in media 50 vacche, con

un minimo di 20 e un massimo di 200-250, in moderni centri aziendali.

Hanno ottimizzato la gestione dell’allevamento, passando dalle strutture

fisse o semifisse per pochi capi a quelle a stabulazione libera. Hanno mi-

gliorato l’alimentazione con razioni complete e i carri unifeed, approntato

sale di mungitura adeguate, introdotto i refrigeratori, ecc. Le aziende si

sono ampliate perché bisognava avere certi numeri per essere compe-

titive sul mercato. Oggi non bastano più neanche quei numeri: le aziende

bovine producono in perdita, sopportano costi sempre più alti e impos-

sibili, si stanno sempre più indebitando con il sistema finanziario e i for-

nitori. Se a breve scadenza non emergono novità, ad esempio in termini

di aumento del prezzo del latte bovino alla stalla, il sistema zootecnico

pugliese rischia il tracollo. Beh ma c'è il vantaggio della filerà corta, se il

latte venisse prodotto, lavorato e venduto qui. Vediamo se è così. Un nu-

mero crescente di aziende ha cercato e tenta una via d’uscita con la filiera

corta, tuttavia non senza difficoltà, sottolinea Laterza: “A volte alcuni gio-

vani, che hanno fatto domanda di primo insediamento, hanno abbinato

all’allevamento la trasformazione e vendita di prodotti in filiera corta. Al-

tre volte storici allevatori hanno provato a fare il salto di qualità. Si tratta

di una tendenza in crescita, anche se coincide con un periodo di forte

crisi dei consumi e in particolare dei prodotti di alta qualità che hanno

un prezzo più alto di quelli comuni. La filiera corta richiede peraltro in-

vestimenti, ad esempio l’apertura di un punto vendita in centri urbani,

dove l’utenza è più numerosa di quella che può accedere a uno spaccio

aziendale, spesso distante anche parecchi chilometri da un paese o una

città”. Inoltre le produzioni tipiche in filiera corta scontano l’aggressione

del mercato lattiero-caseario da parte di prodotti che imitano la tipicità

del territorio, ma nulla hanno a che fare con essa, esercitando una te-

mibile concorrenza sleale. “Solo pochi caseifici privati e qualche coope-

rativa come la Cap di Putignano mantengono una gestione tradizionale,

trasformando latte di produzione locale e portando sul mercato prodotti

di alta qualità; invece tante altre realtà commercializzano prodotti “made

in Puglia” in etichetta, ma ottenuti trasformando latte e derivati del latte,

provenienti dal Nord Italia e dall’estero: i 3,5 milioni di q di latte bovino

prodotto in Puglia sono appena un terzo di quello, diretto o in derivati,

trasformato in regione”. Più rara è la filiera corta nella trasformazione

e vendita della carne, conclude Laterza. “L’80% del mercato della carne

è controllato in Puglia da due grossi centri di ingrasso, i quali acquistano

vitelli, vitelloni e vacche a fine carriera, li macellano e riforniscono

catene alimentari, ristorazione con la carne ricavata. Il 20% è invece ge-

stito da macellai locali che acquistano i vitelli ingrassati nelle aziende zoo-

tecniche che ancora conservano la cultura dell’ingrasso, li macellano

presso macelli privati e vendono la carne nei propri punti vendita. Ma

questo mercato tradizionale sta sempre più regredendo, perché anche

i macellai cominciano a rifornirsi dai due grossi centri».

Beh ma rimane il vantaggio degli agricoltori, sai quanto fieno e orzo

mangiano 12mila capi e allora!

Larino Viva

LITORALE - Sarà contenuto in un regolamento euro-peo di cui si prevede l'approvazione entro ottobre-novem-bre l'attesissimo innalzamento a 3,75 mg/kg di polpa dimollusco del limite massimo consentito di biotossine. Loanticipa il Commissario europeo alla Salute, Tonio Borg, inrisposta ad una interrogazione parlamentare attraversocui il vicepresidente della commissione pesca del Parla-mento europeo, Guido Milana, si è fatto portavoce di unapressante richiesta avanzata da tempo dal Coordinamentopesca dell'Alleanza delle cooperative italiane, sulla basedella innocuità di questo tipo particolare di biotossinemarine per la salute umana, e validata da un parere uffi-ciale della stessa Agenzia europea per la sicurezza alimen-tare EFSA. I nuovi massimali di 3,75 mg/kg, rispetto al li-mite attuale di 1 mg/kg, costituiscono un traguardo tardivoma fondamentale per il futuro di centinaia di imprese, cheda anni, soprattutto in Adriatico, subiscono ripercussionisocio-economiche pesantissime a causa della chiusuraprolungata dei vivai in ragione del superamento della so-glia attualmente ammessa. Il comparto della molluschicol-tura italiana, con 113 mila tonnellate di cozze e vongoleprodotte nel 2011, costituisce il 70% delle produzioni ita-liane di acquacoltura con un valore di mercato pari a circa1 miliardo di

1325 giugno 2013

La stalla della Granarolo: contributo di chiarezza di Larino Viva

Termoli

Alleanza Coop, si a revisione limiti per biotossina innocua per la salute umana

SAN SALVO – Sospiro di sollievo anche per i tanti lavo-ratori molisani impegnati alla Pilkington, azienda che harinnovato il premio di partecipazione. “Un risultato cheapprova l’ipotesi del premio partecipazione e dà mandatoalla Rsu di chiudere la trattativa durata molti mesi - com-menta la Rsu Cisl Massimiliano Recinella -. Il risultatopremia gli sforzi fatti da tutto il processo di trattativa,considerando il fatto che si era partiti da una piattaformatutt’altro che soddisfacente per arrivare ad un risultatoche tutto sommato, considerando il periodo di crisi, era ilmeglio che si poteva ottenere. La piattaforma del premioè sostanzialmente sviluppata su 3 parametri: uno di naturaeconomico finanziaria (redditività), uno di natura tecnica(competitività) e infine uno di natura individuale (pre-senza in azienda). La grande innovazione – conclude ilsindacalista - risiede nel concerto che in virtù degli inve-stimenti sempre più assenti e che fortemente sono semprepiù indirizzati nelle zone lowcost, per il grande senso diresponsabilità, il lavoratore decide di investire sul propriofuturo rinunciando a parte del premio se l’azienda fa lo"sforzo" di cambiare questo iter sviluppando le nuove tec-nologie che ci garantirebbero l’avvenire per molti anni an-cora”.

Pilkington, rinnovato il premiodi partecipazione

SAN FELICE DEL MOLISE – Visita istituzionale aSan Felice del Molise da parte del sottosegretario allapresidenza del Consiglio dei Ministri Sabrina De Ca-millis, la quale si è incontrata con il Corrado Zara e coni consiglieri comunali Rodolfo Colangelo e Paolo Ma-riano. “E’ mio desiderio- ha detto l’esponente del Go-verno - instaurare un contatto diretto con le ammini-strazioni locali in quanto ritengo che si debba metterein moto un’interazione tra le realtà locali, attraversouna progettualità che vada oltre i propri confini comu-nali e che abbia come punto di partenza il migliora-mento della qualità complessiva del territorio”. Moltigli argomenti trattati compresa la difficoltà delle am-ministrazioni locali per il taglio delle spesa pubblicaa discapito dei servizi ai cittadini.

Al termine dell’incontro Zara ha ringraziato il Sotto-segretario: “La sua è stata una visita costruttiva che èservita a farle conoscere la situazione generale dellanostra piccola realtà territoriale”. Rignaziamenti e unariflessione anche da parte Colangelo e Mariano:“Un’amministrazione giovane come la nostra deveavere il coraggio di guardare al futuro investendo suprogetti concreti”.

Il sottosegretario De Camillisin visita a San Felice

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Una cosa è indiscutibile: Giulio DiPalma ha messo tutti d’accordo. Icampobassani sono tutti inviperitinei suoi confronti e se potesserogliene direbbero quattro, a visoaperto.

Detto questo bisogna cercare infretta altre vie. Visto che il neo pro-prietario del Campobasso s’è capitoche non ha soldi per il pallone, al-lora meglio trovare qualche pistaalternativa. Non prima di avermesso in chiaro che “quel signore”da Campobasso deve sparire.

Dopo aver preso in giro un po’tutti con quella faccia un po’ così e lasua mise trasandata è giunto il mo-mento di sbarrargli la strada. Comeprima cosa il Comune si faccia resti-tuire le chiavi dell’impianto princi-pale, comprese quelle dei locali uti-lizzati come sede sociale.

La gestione dei caponiani scade il30 giugno, quindi ci siamo. Ecco per-ché è tempo di sfratto. Altro che uf-ficio gratis, alla faccia dei campo-bassani presi letteralmente in giro.

Il signor Di Palma s’è preso gioconon solo di una città, ma soprattuttodelle istituzioni: se non aveva i soldipoteva restare pure a casa sua. Nes-suno lo ha cercato: è stato lui ad ac-creditarsi come imprenditore dirango,portandosi dietro Recchi il cuicurriculum sportivo fa venire l’orti-caria

Secondo certe voci Di Palmaavrebbe trovato un accordo di mas-sima con Umberto Lozzi del Campo-basso 1919. E, leggendo una recenteintervista, avrebbe dichiarato di vo-

ler partire da questa categoria perrilanciare la piazza “grazie all’aiutodelle istituzioni”.

Si aspetta persino aiuti il signorDi Palma, magari dal sindaco che ciha messo la faccia e per colpa suaha perduto anche diversi punti intermini di popolarità.

A noi non spetta sostituirci agliamministratori, ma stiano pure certii signori del Palazzo che saremo vi-

gili sentinelle. A incominciare dalsorvegliare se si darà seguito all’as-surda convenzione trentennale conla quale si dava al richiedente l’areasportiva di Selva Piana, compresi idue antistadi. Uno dei quali, quellodelle Acli, è già sorvegliato congrinta dal custode della società delleAcli, il tosto Gino Albertosi che atutto pensa tranne di dare le chiavia Di Palma o a chicchessia.

Per quanto strano possa appa-rire anche ad Agnone è stagionedi mal di pancia calcistici. Nonsono bastate stagioni su stagionidi gol e vittorie per mettere tuttid’accordo. Col caldo è arrivato iltempo dei musi lunghi. E si pensaaddirittura di coinvolgere le istitu-zioni locali per fronteggiare la cri-setta che arriva coi primi caldi.

Stiamo parlando di crisetta, per-ché in altura la presenza di RoccoSabelli sembra essere un om-brello contro tutte le intemperie.Anche se è chiaro che non sipossa pretendere miracoli dietromiracoli.

Intanto il presidente, d’accordocon gli amici dei vertici societari,pensa di coinvolgere l’ammini-strazione civica. Che in questi ul-timi tempi si è limitata a delegare.

Infatti è stato Sabelli a metterel’enzima nel club alto molisano.Ma ora sembra che anche ilgrande manager si sia un po’ sec-cato e per questo chiede aiuti piùconsistenti alla cittadinanza. Che,in verità, in questi ultimi anni hadato prova di coesione e alta par-tecipazione sociale e sportiva.Certo, la Serie D costa una bellacifra, sempre difficile da reperirein un piccolo centro di alta collina.Emerge di trovare nuove risorse.Ma alla fine, vedrete, ad Agnonetornerà il bel tempo. E i colori lo-cali continueranno a regalare do-meniche scintillanti ai propri ti-fosi e a quelli dell’intera regioneche hanno a cuore le sorti dellasimpatica squadra agnonese. Trale poche ad aver messo tutti d’ac-cordo sulla sua simpatia.

1525 giugno 2013Sport

Si profila la quartaradiazione in 20 anni.

Compare qualche mal di panciaanche in altura.

Una cosa è certa: di soldi non ce ne sono.E chi li ha non vuole cacciarli. Anzi, non liha tirati fuori mai dal suo portafoglio.Prendete i professionisti: hanno incassatosoldi pubblici per consulenze e incarichi,ma si sono guardati bene da rimetterne al-meno una piccola parte in circolazione.

Anche negli anni d’oro, quando c’è statoda vendere gli abbonamenti, i soliti notihanno sempre cambiato via, per non im-battersi nei vari Tommaso Maione che hafatto il porta a porta per rendere più fortela società sportiva. Ora i tempi sono cam-biati.

Di imprenditori solidi la città ne ha vera-mente pochi. Gli unici, almeno in appa-renza, che possiedono una forte disponibi-lità sono proprio i professionisti.

I quali però se ne stanno nel guscio.Guardandosi bene dal farsi stanare. Lorsignori preferiscono far fluire i loro ingenticapitali in paradisi fiscali, in modo da met-terli al sicuro. Alla faccia del sociale, nelquale, evidentemente, non hanno mai cre-duto. Ora, però, siamo alla resa dei conti.Capone s’è squagliato; Di Palma si è messoa glissare facendo capire di non disporre diliquidità, altri non se ne vedono. Di questopasso il banco sta veramente per saltare.Se entro pochi giorni non arriva un colpodi teatro il club rossoblu è destinato nuo-vamente a chiudere. Collezionando laquarta radiazione in 20 anni. Un primatodifficilmente eguagliabile.

La città in coro: “Niente utilizzodegli impianti per Di Palma”

Prontoil triste primato

Agnone, mugugniper l’estate

Avendo spostato le mire sul 1919 il vicentino spera di aggirare l’ostacolo

Rocco Sabelli

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