Menthalia Magazine - Febbraio 2015

16
sulla comunicazione e dintorni d’informazione Periodico N. 2 - ANNO IV FEBBRAIO 2015 IN QUESTO NUMERO La giornata europea della privacy Quando uno spot diventa virale… Bellissima al MAXXI di Roma Instagram e medicina si uniscono… Trend del mobile 2014-2019 Social Network: medicina contro lo stress L’ arte di Odeith: l’illusione “Tutti cantano Sanremo” Carnevale: significato, origini e curiosità… Diventa Ambassador del Pallino Viola GoPro: una nuova prospettiva per lo sport

description

Periodico d'informazione sulla comunicazione e dintorni.

Transcript of Menthalia Magazine - Febbraio 2015

Page 1: Menthalia Magazine - Febbraio 2015

sulla comunicazione e dintornid’informazione

Periodico

N. 2 - ANNO IV FEBBRAIO 2015

in questo numero

La giornata europea della privacyQuando uno spot diventa virale…Bellissima al MAXXI di RomaInstagram e medicina si uniscono…Trend del mobile 2014-2019Social Network: medicina contro lo stressL’ arte di Odeith: l’illusione“Tutti cantano Sanremo”Carnevale: significato, origini e curiosità…Diventa Ambassador del Pallino ViolaGoPro: una nuova prospettiva per lo sport

Page 2: Menthalia Magazine - Febbraio 2015

pagina 2

Scopri il nostro mondo su

Collabora con NOIinviaci il tuo articolo

[email protected]

Vuoi diventare

Purple People?

Collegati attraverso il tuo

smartphone all’area dedicata

Editoriale

®

Registrazione al Tribunale di Napoli N. 27 del 6/4/2012

Direttore Responsabile: Fabrizio PonsiglioneDirettore Editoriale: Stefania Buonavolontà

Art Director: Marco IazzettaGrafica & Impaginazione: Diego Vecchione

Hanno collaborato in questo numero: Stefania Buonavolontà, Francesca Casadei,Maria Grazia Cassese, Flaviana Cimmino, Alessandra De Lella, Andrea Ponsiglione,

Marco Quadretti, Antonella Salottolo,Elena Serra, Diego Vecchione.

Menthalia srl direzione/amministrazione 80125 Napoli – 49, Piazzale V. Tecchio

Ph. +39 081 621911 • Fax +39 081 622445Sedi di rappresentanza:

20097 S. Donato M.se (MI) – 22, Via A. Moro 50126 Firenze – 20, Via Cardinal Latino

Tutti i marchi riportati appartengono ai legittimi proprietari.

La pubblicazione delle immagini all’interno dei “Servizi Speciali” è consentita ai fini dell’ esercizio

del diritto di cronaca.

®

Marco IazzettaGeneral Manager

Menthalia

Tre candeline per Menthalia MagazineSono passati giusto tre anni dalla serata in stile purple dell’area comunicazione di Menthalia e proprio questo mese il Mentha-lia Magazine spegne ben tre candeline.In questi anni l’area comunicazione di Menthalia ha lavorato, scritto e si è aggiornata su temi come Social networking, viral marketing e web communication, si è occupata di eventi a 360°, lanci di nuovi prodotti, campagne di comunicazione, brand identity, progetti web, pubblicazioni editoriali e tanto altro, ma i progetti e le nuove idee per proseguire sono tanti.Diventare, ad esempio, ogni giorno più social, entrando sem-pre di più nel mondo delle community e delle app, cercando di comprendere a pieno tutti i meccanismi e i risvolti del mondo della comunicazione 3.0 per poterli anticipare: ma non sveliamo troppo.Menthalia Magazine non a caso festeggia il proprio complean-no a febbraio mese dell’Acquario, segno della condivisione, della creatività, del movimento e dell’eccentricità.Il nostro Magazine, infatti, sin dal suo primo numero è stato ca-ratterizzato dall’originalità, dalla voglia di incuriosire e “scovare” l’insolito e l’interessante. Ogni mese la redazione di Menthalia cerca di informare sulle novità e sulle curiosità del mondo della comunicazione, dai trend del settore tecnologico all’IoT, dalle app ai social network, dall’arte alla musica perché è certa del fat-to che in quest’epoca i cambiamenti e le evoluzioni sono all’or-dine del giorno e corrono veloci e l’aggiornamento costante non può che essere una priorità. I temi affrontati riguardano, infatti, la comunicazione a tutto tondo.Menthalia Magazine si occupa di musica, arte, storia della co-municazione, tecnologia, web, pubblicità, eventi particolari, me-dicina e tanto altro. L’intento è informarsi e informare per poter offrire ai clienti, e non solo, idee originali capaci di anticipare i tempi. Creatività, emozioni, divertimento e passione sono le parole chiave in cui si riconosce tutto il team di Menthalia, la comunicazione in movimento, agenzia di comunicazione che con il Magazine e tutti i suoi servizi, cerca di fare la differenza offrendo qualcosa di diverso ai suoi clienti. Menthalia, curiosa per natura, cerca senza sosta il confronto con il nuovo, l’altro e l’interessante. Sono trattati argomenti come: la delicata questio-ne della privacy ai tempi dell’Iot, curiosità sui Social Network, sul mobile e argomenti d’attualità tra cui il Carnevale e Sanremo.Non potevano mancare, inoltre, nel numero temi che riguardano nello specifico il mondo della comunicazione come il caso della pubblicità super virale della nuova 500X, il caso della GoPro che sta cambiando il mondo dello sport e l’arte di Odeith che uti-lizza tecniche che appartengono anche al mondo pubblicitario. Un numero, insomma, tutto da sfogliare.

numero 2 - febbraio 2015

Page 3: Menthalia Magazine - Febbraio 2015

pagina 3®

La giornata europea della privacy

Ogni giorno siamo sempre più connessi e legati a più oggetti.Ogni giorno si assiste a una vera

e propria rivoluzione culturale.Ogni giorno cadono nuove barriere per le informazioni, ma tutto ciò nasconde nu-merose insidie.Le nuove frontiere delle tecnologie digi-tali: Internet delle cose, wearable, cloud e tanto altro permettono oggi una circo-lazione di dati, informazioni, esperienze condivise precedentemente impensabili. La possibilità della condivisione di qua-lunque informazione, però, porta con sé una serie di problemi legati alla gestione della privacy, se non addirittura al gap della definizione di quanto oggi è “priva-to” e va tutelato. Per discutere proprio di queste nuove pro-blematiche il Garante italiano della priva-cy ha organizzato un incontro: “Il pianeta connesso. La nuova dimensione della pri-vacy” che si è tenuto a Roma in occasione della Giornata Europea della protezione dei dati personali.È in atto una rivoluzione sociale ed eco-nomica che, se da un lato va incoraggia-ta per i benefici che comporta, dall’altro va accuratamente monitorata per evitare abusi e rischi inutili: ormai, infatti, ciò che viene registrato e catalogato sono le nostre abitudini e stili di vita. Non solo saranno scambiate sempre più informazioni, ma sarà possibile, in un futuro davvero pros-simo, attingere, direttamente e in tempo reale, anche a dati dinamici ed emotivi trasmessi dal nostro corpo. Le analisi po-tranno essere raccolte e scambiate inin-terrottamente, senza l’intervento consa-pevole delle persone. Il lavoro che andrà fatto, sempre di più, sarà quello di sensibi-lizzare i cittadini sull’importanza di pre-stare la massima attenzione alla tutela dei dati personali e dei diritti fondamentali. Le domande su cui si è discusso a lungo durante “Il pianeta connesso. La nuova di-mensione della privacy” sono state:

• Come difendere i diritti del-le persone nella nuova di-mensione dell’infosfera?

• Come si può monitorare il nostro nuovo habitat po-polato di dati, informazio-ni, esperienze condivise e nuovi strumenti di cono-scenza?

• Quali sono tutti gli scena-ri sociali ed economici che l’Internet delle cose deter-mina?

Come ha osservato Antonello Soro, Presi-dente dell’autorità garante per la protezio-ne dei dati personali, è proprio lo scenario che sta mutando: non si parla più di spa-zio globale dell’informazione, ma bensì di connessione estesa tra le cose, ormai in-telligenti. Si potrebbe, addirittura, arrivare a ridur-re l’uomo a cosa tra le cose: l’individuo come entità connessa al mondo di inter-net. L’evento, a cui hanno partecipato di-versi esperti sui temi dei diritti nell’info-sfera (Juan Carlos De Martin Politecnico di Torino, Antonio Spadaro Civiltà Cat-tolica, Luca De Biase Nova – Sole 24Ore), dell’Internet delle cose – IoT (Roberto Baldoni La Sapienza, Massimo Russo Wired Italia, Lella Mazzoni Università di Urbino) e delle tecnologie indossabi-li (Giovanni Boccia Artieri Università di Urbino, Andrea Granelli Kanso, Federi-co Maggi Politecnico di Milano), è stato un’occasione importante per riflettere sul futuro della privacy e sulle possibilità di accompagnare il progresso e l’innovazio-ne, tutelando i diritti dei singoli.Naturalmente, però, rappresenta solo l’i-nizio.Non resta altro che seguire con attenzione lo sviluppo della società che a ragione oggi deve essere chiamata digitale.

LA PRIVACy AI teMPI DeLL’IoT

numero 2 - febbraio 2015

di Stefania Buonavolontà, Marketing & Communications

Page 4: Menthalia Magazine - Febbraio 2015

di Antonella Salottolo, Web & Social Developer

Quando uno spot diventa virale…

Il video della nuova 500X girato nel borgo della Maremma sta impazzan-do sul web e ha raggiunto dieci mi-

lioni di visualizzazioni su youtube grazie all’ironia che lo contraddistingue.Realizzato dall’agenzia americana The Ri-chards Group di Dallas, lo spot racconta le disavventure di un uomo in là con gli anni che si prepara a un appuntamento galante, ma perde la “magica pillola blu”. Quest’ultima, infatti, attraversa volando dalla finestra tutto l’incantevole paese toscano di Pitigliano fino a perdersi nel serbatoio di una fiammante 500 rossa fa-cendole cambiare formato. La piccola 500 si trasforma magicamente nella nuova 500X. Parliamo del prodotto e poi del cla-moroso successo della pubblicità.La Fiat 500X, così come indicato dal sim-bolo X, rappresenta un prodotto “trasver-sale” adatto ai più e meno giovani, che ereditata dalla vecchia 500 i fari stondati e il logo con baffo cromato caratterizza-to da una linea compatta ma capiente. Il prodotto può piacere, ma la vera domanda è: come mai una “semplice” pubblicità sta avendo tutto questo successo? Come è riu-scita a conquistare le simpatie e le antipa-tie degli utenti sempre più diffidenti? Anzi ancora meglio: come è riuscita a catturare l’attenzione? “Blue pill” è super virale e ha letteralmente contagiato il web. Il vi-deo della “pillola blu” era stato realizzato per il lancio della 500X: proiettato per la prima volta lo scorso ottobre al Salone di

Parigi, ha avuto così tanto successo che la Fiat ha deciso di usarlo per realizzare il nuovo spot tv. L’associazione di telespet-tatori cattolici Aiart si è sentita in dovere di commentarla: Luca Borgomeo, il pre-sidente, a proposito dello spot che mette in relazione le misure “maggiorate” della 500X con la nota pillola blu, ha dichiarato di essere stato stupito da questa pubblicità pacchiana che punta al solito espediente del sesso. Altri, invece, sono riusciti al cogliere ben altro: quasi una citazione di Mary Poppins e Cenerentola: con un piz-zico di magia un classico dell’automotive si trasforma in un nuovo prestante mo-dello, in una cornice che consolida l’ap-partenenza del marchio al made in Italy. Grazie alla pillolina blu la 500X diventa, anche lei, “più grande, più potente e pron-ta all’azione”, recita una voce fuori campo tra le espressioni di assenso delle donne di passaggio (imperdibile il “ruggito” dell’ul-tima). Tra critiche e complimenti la verità è che la campagna di comunicazione della TRG è stata un successo! Un linguaggio irriverente che gioca sul forte legame tra la piccola 500 e la Fiat 500X, crossover ef-fettivamente più grande (è lunga 425 cm), più potente (mette a disposizione fino a 184 CV) e pronta all’azione (grazie alla disponibilità della trazione integrale).Cosa ricorda tutto ciò agli addetti ai lavori che si occupano di comunicazione?L’ironia vince sempre. Anche nelle cam-pagne pubblicitarie.

pagina 4 numero 2 - febbraio 2015®

Page 5: Menthalia Magazine - Febbraio 2015

di Elena Serra, Events Management

Bellissima al MAXXI di Roma

Il Museo MAXXI di Roma ospita una mostra che racconta attraverso capi e meravigliose immagini la storia della

moda italiana dal dopoguerra alla fine de-gli anni ’60.Curata da Maria Luisa Frisa, Anna Matti-rolo e Stefano tonchi, Bellissima: L’Italia dell’Alta Moda 1945-1968 terminerà, pur-troppo, il 3 maggio.Un’occasione da non perdere per gli amanti del grande schermo, infatti, è pos-sibile vedere le creazioni di grandi nomi che sono apparse in diversi capolavori cinematografici, naturalmente, indossati da affascinanti star. Tanti sono gli outfit dell’alta moda del tempo saliti sui piedi-stalli firmati da Antonelli, Balestra, Rocco Barocco, Biagiotti, Biki, Bulgari, Capucci, Carosa, Cartoni, Coppola & Toppo, Curi-el, Dal Cò, De Barentzen, enzo, Fabiani, Fendi, Fercioni, Ferragamo, Fontana, For-quet, Fragiacomo, Galitzine, Gattinoni, Gucci, Guidi, Heinz Riva, Lancetti, Laug, Marucelli, Pucci, Riva, Sarli, Schön, Schu-berth, Simonetta, Valentino e Veneziani. In mostra vi sono, infatti, delle vere e pro-prie opere d’arte arricchite da fantastici gioielli e accessori, tra cui quelli di Gucci, Roberta di Camerino e Ferragamo e tanti altri. Stoffe, tessuti, modelli, foto che la-sciano senza fiato.Tra le curiosità, il famoso abito “Preti-no”, creato dalle sorelle Fontana nel 1955 per Ava Gardner, indossato poi da Anita ekberg ne “La Dolce vita” di Federico Fel-lini. È possibile ammirare le creazioni di Sarli per Mina per il programma Studio Uno, le pellicce dell’epoca di Fendi: 80 tra gli abiti che hanno fatto sognare le donne di tutto il mondo.Oltre al bello, anzi meraviglioso mondo della moda, al MAXXI, però, vi è altro in mostra: l’identità stilistica e produttiva italiana e il legame tra arte, moda, cinema e società.Bellissima racconta un periodo della sto-ria italiana. Luci puntate sul dopoguerra e

sulle tappe fondamentali che determine-ranno l’identità e il successo del Made in Italy nel settore dell’Alta Moda.Una mostra che riconosce alla città di Roma il ruolo di protagonista nell’affer-mazione della moda italiana, ma che non trascura e rievoca le vicende delle sartorie e delle grandi firme delle altre città italia-ne che hanno determinato, anche loro, il lancio e il successo dello stile italiano a li-vello internazionale.Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945 – 1968 è un viaggio nelle città di Firenze, Milano, Napoli, Roma, Torino e Venezia per sapere di più di questa stagione, ven-tennio di pura e cangiante creatività ita-liana attraverso foto, contributi video trat-ti da cinegiornali, trasmissioni e scatti di tre grandi fotografi (Pasquale De Antonis, Federico Garolla e Ugo Mulas).

02.12.14 - 03.05.15

ARTY L’atelier come luogo di produzione culturale diventa testimone - soprattutto nel corso degli anni sessanta - di atmosfere scandite dalla complicità fra creatori di moda e artisti. Sono emblematici i casi di Roberto Capucci, Germana Marucelli, Mila Schön. Creatori che utilizzano il progetto dell’abito come spazio di riflessione sui linguaggi della contemporaneità e che coltivano il dialogo con gli artisti per trasformarsi in interpreti visionari delle forme del loro tempo. In alcuni casi le fogge tradizionali vengono ripensate nella struttura e nei materiali per fare eco alle opere d’arte; in altri casi, la presenza dell’artista non è solo evocata, ma diventa fisica e tangibile, perché entra concretamente in rapporto con il progetto del sarto: sono queste collaborazioni che segnano l’inizio di una stagione nella quale il progetto di moda si manifesta pienamente come una disciplina rigorosa, e non semplicemente come una frivola espressione dell’estro del creatore assoluto.The atelier as a place where culture is produced becomes a witness – especially over the course of the 1960s – to atmospheres marked by the complicity between fashion couturiers and artists. Some of the most emblematic cases are those of Roberto Capucci, Germana Marucelli, Mila Schön. Creators, who use the design of the outfit as a space in which to reflect upon the languages of contemporary art, and who cultivate a dialogue with artists and are thus transformed into visionary interpreters of the forms of their day and age. In some cases, traditional shapes are rethought in terms of structure and materials so that they can echo the artworks; in others, the presence of the artist is not just evoked, but it also becomes physical and tangible, as it concretely relates to the couturier’s design. Such collaborations mark the start of a season in which fashion design is fully manifested as a rigorous discipline, and not simply the frivolous expression of the flair of the absolute creator.

Roberto CapucciOmaggio a Vasarely, abito-scultura ispirato alle operedell’artista con nastri intrecciati in raso effetto opticale piume di struzzo, 1965“Omaggio a Vasarely”, sculpture-dress inspired by the artist’s works, with interwoven optical-effect satin ribbons andostrich feathers, 1965Courtesy Archivio Storico Fondazione Roberto Capucci

GIORNODAYTIME

I completi da giorno, i tailleur, i cappottini sono l’altra faccia dell’alta moda, quella meno appariscente che ci racconta di un lusso ricercato che non ha bisogno delle occasioni uniche per manifestarsi. Sono gli oggetti che definiscono gli immaginari urbani della modernità, che non rimangono sospesi nelle atmosfere rarefatte da sogno dei grandi eventi riservati a pochi eletti. I dettagli costruttivi combinati alla qualità italiana dei tessuti, le lavorazioni artigianali che si innestano su quelle industriali, impreziosendole, sono alla base delle soluzioni formali che caratterizzano questi abiti. Il viaggio dell’alta moda è anche l’esplorazione di questo territorio, che permette ai grandi sarti italiani, fra gli anni cinquanta e gli anni sessanta, di mettersi in gioco e sperimentare, per progettare una moda di altissima qualità, che non necessariamente deve esprimersi attraverso abiti grandiosi ed esagerati. È il percorso verso l’alta moda pronta, e verso il prêt-à-porter.Daywear, suits, coats are the other side of high fashion, a less showy side that speaks of sophisticated luxury that doesn’t require unique events to manifest itself. These are the objects that define the urban imaginaries of the modern age, which do not remain suspended in the rarefied dream-like atmospheres of gala events reserved for the chosen few. The details of their construction combined with the quality of Italian textiles, the craftsmanship that is juxtaposed with industrial work, underlie the formal solutions that characterize these outfits. High fashion’s path is also the exploration of this territory, which allowed the great Italian couturiers, between the 1950s and 1960s, to take up the challenge, experiment, so as to design fashion that was high in quality, yet didn’t have to express itself through grandiose and exaggerated styles. It is the path that led straight to ready-made clothing, and toward prêt-à-porter fashion.

Ognibene-ZendmanCompleto da giorno in lana double face, 1967 ca.Day ensemble in wool, reversible, ca. 1967Courtesy Collezione Enrico Quinto e Paolo Tinarelli

pagina 5numero 2 - febbraio 2015®

Page 6: Menthalia Magazine - Febbraio 2015

di Francesca Casadei, Copywriter

Instagram e medicina si uniscono…

Tutti ne parlano, tutti lo usano, ma cos’è Instagram? Instagram è un social network

fotografico che permette di utilizzare la fotocamera del proprio telefonino per re-alizzare delle foto o dei brevi video e con-dividerli in rete.Qual è la novità che lo riguarda?Instagram sta per entrare nel mondo del-la sanità.Il social utilizzato principalmente dai ra-gazzi di tutto il mondo per selfie e foto di-vertenti sta per avere anche un lato serio.In ambito sanitario sono tantissime le ap-plicazioni possibili della tecnologia mo-bile alla cura del paziente, ma non solo.Esistono oggi, infatti, una serie di dispo-sitivi wearable che permettono il moni-toraggio di parametri vitali, una serie di app che aiutano i malati nell’assunzione di farmaci, e ora anche Instagram, con Figure 1, entra nel mondo medico.

Come Instagram, Figure 1 permetterà la condivisione di immagini e fotografie in tempo reale tra i diversi utenti di ogni parte del mondo. La differenza tra Insta-gram e Figure 1 sarà solo contenutistica: laddove Instagram è utilizzato per imma-gini del tempo libero, Figure 1 permette-rà il photosharing di contenuti altamente specialistici tra gli addetti ai lavori. Figure 1 è una vera e propria comunità di professionisti del settore medico e del campo infermieristico nata per far condi-videre in modo sicuro casi clinici e scam-biarsi conoscenze sul trattamento dei casi e su casi rari ed emblematici.Ad oggi la community di Figure 1 com-prende circa 150.000 utenti per oltre un milione e mezzo di visualizzazioni al giorno da parte di specialisti medici e studenti di medicina. L’accesso viene effettuato tramite app (per Android e per iOS) o da pc, tutto, naturalmente tenendo conto della priva-cy dei pazienti.Dispone, infatti, del blocco automatico del volto nelle immagini, della rimozione dei dettagli identificativi dei pazienti e di un modulo di consenso informato.Un’app davvero interessante per tutto il settore della sanità e uno spunto che apre la mente alle infinite prospettive e possi-bilità d’utilizzo di tutti i social che pian piano possono trasformarsi in network di settore.Novità come questa non possono che interessare i privati che avranno sempre di più l’opportunità di individuare nuo-vi canali di comunicazione d’interesse, le aziende che già utilizzano i social, per cercare di comunicare in tutti modi di-sponibili con i propri clienti e gli addetti ai lavori del settore della comunicazione, sempre alla ricerca di spunti, nuove idee e aggiornamenti.

pagina 6 numero 2 - febbraio 2015®

Page 7: Menthalia Magazine - Febbraio 2015

di Diego Vecchione, Graphic Designer

Socialnetwork

Smartphone

Tablet

Sharewith friend

ComputerInternet

Trend del mobile 2014-2019

Sono in pochi, ormai, a non avere uno smartphone o un tablet e, se nel 2013, i ricercatori di Strategy

Analytics, avevano calcolato che entro il 2017 il traffico dati da dispositivi mobili avrebbe raggiunto un aumento del 300% e dai 5 exabyte (1 exabyte equivale a 1 mi-lione di terabyte) di traffico mobile (3G, 4G e Wi-Fi) avevano stimato che si sareb-bero raggiunti i 21 exabyte entro il 2017, il nuovo studio di Cisco ha rivelato, però, che il salto è ancora più sostanzioso.Il Cisco Visual Networking Index Global Mobile Data traffic Forecast for 2014 to 2019, infatti, rivela che si tratta di una vera e propria rivoluzione.Nel 2014, infatti, già sono stati superati i 21 exabyte arrivando a 30 e secondo il Ci-sco il traffico dati mobile globale raggiun-gerà un run rate pari a 292 exabyte entro il 2019.Con i nuovi smartphone e tablet con di-splay sempre più grandi e a alta risoluzio-ne si è sempre più spinti a guardare video o navigare in internet da mobile.

292 exabyte, infatti, si traducono in:• 292 volte il traffico IP (Internet Proto-

col), fisso e mobile generato nel 2000; • 65 trilioni di immagini - 23 immagini

al giorno per ogni persona sulla terra; • 6 trilioni di videoclip - più di due vi-

deo al giorno per ogni persona sulla terra.

Il Cisco Visual Networking Index Fore-cast ha individuato diversi fattori complici di questa evoluzione:• la crescita generale degli utenti su rete

mobile;• l’aumento di connessione alla rete

mobile;• la maggiore velocità di connessione;• l’aumento della disponibilità dei con-

tenuti;• la crescente adozione di tablet;• il ritorno dei computer portatili;

• il passaggio dal 2G al 3G e la diffusio-ne del 4G;

• la diffusione di dispositivi wearable.

Questa ricerca ci deve far riflettere sui cambiamenti comportamentali di ognu-no: la digitalizzazione e la crescita dell’IoT stanno cambiando il modo in cui le per-sone vivono, giocano, apprendono e lavo-rano e di conseguenza l’approccio delle aziende che si occupano di web e app.La parola chiave della nostra era sta di-ventando: “multicanalità” e tutto ciò che riguarda la comunicazione e gli strumenti che utilizza devono andare in questa di-rezione.Per lo sviluppo dei siti web, infatti, sta prendendo sempre più piede l’approc-cio device-agnostic, ovvero un design responsive che vada bene per qualsiasi dispositivo indipendentemente dal tipo, dalla connessione e dalla dimensione.

Per lo studio completo: http://www.cisco.com/web/IT/press/

cs15/20150203.html

pagina 7numero 2 - febbraio 2015®

Page 8: Menthalia Magazine - Febbraio 2015

di Marco Quadretti, Web Development

Social Network: medicina contro lo stress

Dall’America arriva un contrordi-ne sull’utilizzo dei social e di in-ternet: non aumentano lo stress,

ma anzi aiutano a essere più distesi.L’uso continuo di internet, email e social, spesso demonizzato ed etichettato come dannoso alla salute, oggi viene rivalutato.Passare tutto il giorno davanti al PC per lavoro può essere davvero stressante, ma non lo è decisamente se di tanto in tan-to ci prendiamo una piccola pausa per controllare la posta o, perché no, leggere quanto hanno postato i nostri amici.Una ricerca condotta da Pew Research Center e dalla Rutgers University dimo-stra che essere sempre connessi non ren-de le persone più stressate di quelle meno digitalizzate. L’indagine condotta su circa 1800 indivi-dui ha evidenziato che usare molto i nuo-vi media non è un fattore di stress, anzi le donne che navigano di più in rete sono più serene. Nella scala di misura creata dai ricercato-ri, infatti, le donne più “tech” che twitta-no più volte al giorno, inviano e ricevono una trentina di email e postano una o due foto al giorno dallo smartphone, hanno un livello di stress inferiore del 21% ri-spetto alle donne che non usano queste tecnologie. Come mai gli strumenti che permettono la condivisione aiutano le donne a scaricare lo stress e gli uomini no?In generale, dicono i ricercatori, le don-ne sono più stressate degli uomini perché tendono a essere più informate, coinvolte da quanto accade ai loro amici e parenti.Le donne si stressano se non sono ag-giornate dai loro cari e nello stesso tem-po sono le più propense ad “assorbire” le emozioni virtuali di amici e conoscenti online e “condividere” con essi anche le sensazioni negative. Proprio su questo aspetto si innestano i nuovi strumenti tecnologici che permettono alle donne, seppur informate di più “drammi”, di

non preoccuparsi perché aggiornate e nello stesso tempo di esorcizzare quanto gli viene detto. I social, infatti, costitui-scono una vera e propria valvola di sfogo.C’è chi sostiene, però, che i social e tutte le tecnologie che permettono di modifi-care la realtà rendono paranoici. Ad af-fermarlo è un’altra ricerca commissiona-ta dal sito di social network Pencourage e riportata dal quotidiano britannico Daily Mail. Quasi il 70% degli intervistati ha di-chiarato che abbellisce, esagera o mente quando documenta eventi della sua vita sui social media. Addirittura 1 su 10 confessa di aver di-storto la realtà. E ancor più grave, il 16% degli utenti tra i 18 e i 24 anni ammette di aver compromesso i propri ricordi. Sta nascendo, quindi, un nuovo fenome-no: l’amnesia digitale che potrebbe por-tare problemi a chi, un giorno di colpo potrebbe rendersi conto del divario che esiste tra la propria vita reale e quella sul web.Ad ogni modo, qualsiasi sia il punto di vista sui super discussi social network, non bisogna lasciarci influenzare né dagli entusiasti né da chi guarda solo le negati-vità: l’importante è non esagerare.Privarsi dell’infinite possibilità di con-fronto sulla rete non può essere, oggi, la soluzione.

pagina 8 numero 2 - febbraio 2015®

Page 9: Menthalia Magazine - Febbraio 2015

di Maria Grazia Cassese, Medical Project Manager

L’ arte di Odeith: l’illusione

Artista è colui che supera i confini, abbatte le barriere e crea nell’al-tro stupore e curiosità.

Questo è quanto riesce a fare l’artista por-toghese Odeith.Con la sua arte Sergio Odeith riesce a tra-scendere i confini del 3D, rendendo i suoi murales quasi vivi. È quello che può esse-re definito un talento: non ha mai studiato arte né frequentato alcuna scuola. Ha solo dipinto per 20 anni, realizzato tatuaggi per 12. Ha cominciato negli anni novanta a realizzare murales nelle stazioni ferro-viarie.Le sue creazione sono il frutto di un mix di arti, stili e colori che danno vita a delle opere esplosive. Odeith gioca con gli effetti di prospettiva e di ombreggiatura, dando alle sue creazio-ni tendenzialmente realistiche quasi una nuova vita grazie alla tridimensionalità.La tecnica che utilizza è chiamata ana-morfismo. La sua specialità è, infatti, il murales ana-morfico, che deriva da quel processo ar-tistico che consente di creare un’illusione ottica, una sensazione di 3D. Questa tecnica affonda le radici nel pas-sato e nella storia dell’arte. Fu, infatti, ap-profondita e studiata anche da Leonardo da Vinci e oggi è diventata molto popolare in street art e nell’arte contemporanea. Ogni opera d’arte di Odeith sembra usci-re dalla parete, sembra dotata di vita pro-pria, fluttua nell’aria, come per magia. Un abilissimo gioco di luci e ombre, di linee e texture guida, infatti, il pennello, anzi la bomboletta del portoghese. Si tratta di una vera e propria magia, ba-sta spostarsi un po’ perché l’incantesimo perda il suo effetto, ma non la sua bellezza.Odeith dal 2005 si occupa di Sombre 3D a tempo pieno.Oltre a soggetti come animali, bambini e uomini, ha cominciato a creare una serie di scritte che sembrano saltar fuori dai muri.

Negli ultimi dieci anni, ha ammesso l’ar-tista in una serie di interviste, ha cercato di far evolvere la propria arte rendendo le realizzazioni sempre più complesse. Le opere d’arte sono a dir poco incredibili, colpiscono chiunque le guardi, riescono, infatti, a ingannare anche lo sguardo più attento grazie a una realizzazione curata nei minimi dettagli. Dietro a ognuno dei suoi graffiti, infatti, come si può facilmen-te immaginare, c’è un lavoro molto lungo ed elaborato.Conosciuto anche come “The Illusionist”, l’artista ha ottenuto riconoscimenti a li-vello internazionale per la sua abilità nel creare graffiti che danno origine a ricer-cate illusioni ottico-prospettiche, attuate unicamente con l’ausilio delle abilità pit-toriche e l’angolazione delle mura sulle quali opera.Per maggiori informazioni visita il sito dell’artista: http://www.odeith.com/

CurioSitàSembra una parola complicata, in re-altà l’anamorfismo è una tecnica che sfrutta il principio di un’illusione ot-tica per cui un’immagine viene proi-ettata sul piano in modo distorto.La vera forma del soggetto ritratto può essere ammirata e riconosciuta solo da una particolare angolazione.A partire dal Rinascimento diversi pittori hanno fatto uso dell’anamor-fismo per nascondere significati al-ternativi in un’opera. Leonardo da Vinci ha tracciato in alcuni suoi appunti diversi esempi di figure anamorfiche. Nella parte inferiore del dipinto “Gli ambascia-tori” di Hans Holbein il Giovane, ad esempio, è visibile una strana figu-ra. Osservando il quadro da destra tenendo la testa vicina al piano, si può chiaramente vedere che la figura anamorfizzata è un teschio.

pagina 9numero 2 - febbraio 2015®

Page 10: Menthalia Magazine - Febbraio 2015

di Alessandra De Lella, Events Manager

SANREMO

2015

“Tutti cantano Sanremo”

Il Festival della Canzone Italiana di Sanremo, ormai conosciuto come Fe-stival di Sanremo, giunto quest’anno

alla sua 65a edizione, rappresenta uno dei principali eventi mediatici d’Italia.L’opinione di gran parte degli italiani è, infatti, Sanremo è Sanremo, bisogna ve-derne almeno un po’ e avere sempre, ogni edizione, un’opinione in merito!In 65 edizioni, naturalmente il Festival è cambiato ed ha subito sostanziali modifi-che, ma consiste, ancora oggi, essenzial-mente in una competizione con in palio la statuetta del Leone di Sanremo tra bra-ni inediti selezionati nei mesi immedia-tamente precedenti da una commissione. La commissione musicale di quest’anno?Carlo Conti, Giovanni Allevi, Rocco Ta-nica, Carolina Di Domenico, Claudio Fa-sulo, Giuseppe Pirazzoli e Ivana Sabatini.La giuria degli esperti, non più giuria di qualità, invece, è composta da nove figu-re esperte nel campo della musica legge-ra italiana, quindi strettamente legati ad essa, che, però, naturalmente non hanno alcun legame con i concorrenti. I giudici sono stati: Claudio Cecchetto (presiden-te), Carlo Massarini, Massimo Bernardi-ni, Andrea Mirò, Carlo Verdone, Camila Raznovich, Marino Bartoletti, Paolo Bel-dì e Giovanni Veronesi.Ogni edizione, inoltre, è ricordata per i presentatori. Il 65° Festival della Canzo-ne Italiana di Sanremo è stato condotto da Carlo Conti, affiancato dalle cantanti Arisa ed Emma e dall’attrice e conduttri-ce televisiva spagnola Rocío Muñoz Mo-rales.

I Big in gara in quest’edizione:Annalisa - Una finestra tra le stelle;Malika Ayane - Adesso è qui (nostalgico presente);Marco Masini - Che Giorno è;Chiara Galiazzo - Straordinario;Gianluca Grignani - Sogni infranti;Nek - Fatti avanti amore;Nina Zilli - Sola;Dear Jack - Il mondo esplode;Alex Britti - Un attimo importante;Biggio e Mandelli (I Soliti Idioti) - Vita di inferno;Moreno - Oggi ti parlo così;Bianca Atzei - Il solo al mondo;Raf - Come una favola;Lara Fabian - Voce;Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi (Pla-tinette) - Io sono una finestra;Il Volo - Grande amore;Anna tatangelo - Libera;Nesli - Buona fortuna amore;Irene Grandi - Un vento senza nome;Lorenzo Fragola - Siamo uguali.

Le nuove proposte, invece:Giovanni Caccamo - Ritornerò da te;Serena Brancale - Galleggiare;Kaligola - Oltre il giardino;Kutso - Elisa;Enrico Nigiotti - Qualcosa da decidere;Rakele - Io non lo so cos’è l’amore;Chanty - Ritornerai;Amara - Credo.

pagina 10 numero 2 - febbraio 2015®

Page 11: Menthalia Magazine - Febbraio 2015

Oltre la gara, ogni anno, c’è dell’altro: ospiti e super ospiti del mondo della musi-ca e dello spettacolo e non solo. Alcuni nomi della 65a edizione: Albano e Romina Power, tiziano Ferro, Giorgio Pa-nariello, Claudio Amendola, la Premiata Forneria Marconi, Boiler, comici di Zelig, Gianna Nannini, Biagio Antonacci, Ange-lo Pintus, Alessandro Siani e Luca e Pao-lo, Will Smith, Charlize Theron, Scarlett Johansson, Joe Bastianich, PSy, Spandau Ballet, ed Sheeran, Conchita Wurst, Ima-gine Dragons, Saint Motel e The Avener.

Quest’anno, però, non sono mancate le novità: la prepotente invasione nel format televisivo dei social network e i pettego-lezzi.Oltre a essere il tempio della musica ita-liana, infatti, l’Ariston si trasforma in una vera e propria passerella su cui presentato-ri, vallette, cantanti e ospiti sfilano indos-sando creazioni di grandi stilisti italiani e internazionali. Molti, dunque, aspettano il Festival anche per vedere i look classici o troppo originali che calcheranno il palco.Il Festival, infatti, anticipa il mood della collezioni Autunno/Inverno degli stilisti.Tutti quelli che salgono sul palco dell’A-riston affidano il proprio style ai grandi nomi della moda italiana per apparire

al meglio. Il Festival rappresenta, quin-di, un’altra occasione da non perdere per le fashion victim. Quest’anno, ad esem-pio, hanno “sfilato” sul palco gandi firme come Daniele Carlotta, Gaetano Navarra, Giorgio Armani, Roberto Cavalli, Alberta Ferretti, Ferrone e Salvatore Ferragamo.Ma chi ha vinto il Festival?Tra i giovani prende tutto Giovanni Cac-camo con “Ritornerò da te”: il primo po-sto, il Premio della critica Mia Martini e il Premio Sala Stampa Radio-Tv-Web.

il trio il Volo vince, invece, il 65° Festi-val di Sanremo sezione Big. Nessun fina-le a sorpresa: “ti lascio una canzone” era tra i favoriti sin dall’inizio. Nella finalissima sono arrivati primi bat-tendo “Fatti avanti amore” di Nek arrivata seconda e “Adesso e qui (nostalgico pre-sente)” di Malika Ayane che ha vinto la medaglia di bronzo. Si conclude così la prima edizione targata Carlo Conti, festival per famiglie baciato da record d’ascolti e da un successo cla-moroso. A Nek va anche il Premio della Sala Stam-pa Radio e tv «Lucio Dalla» mentre Ma-lika Ayane riceve il Premio della critica «Mia Martini».

Curiositàil pubblico, oltre a commentare la conduzione, le vallette, gli abiti, le canzoni, quest’anno ha cercato in rete informazioni sugli esclusi.i candidati sono stati ben 166, tantissimi.tra gli altri: tiromancino, Giusy Ferreri, Marcella Bella, Nick Luciani (ex Cugini di Campagna), ivana spagna, Patty Pravo, Anna oxa e Dolce-nera.Voci hanno aggiunto nomi come: Clementino, Luisa Corna, Nomadi, stadio, Mariella Nava, mentre altri hanno confessato sui social network di non avercela fatta: stiamo parlando di Deborah iurato, Marco Liga-bue e Loredana Bertè insieme ad Antonino spadaccino.

pagina 11numero 2 - febbraio 2015®

Page 12: Menthalia Magazine - Febbraio 2015

di Flavia Cimmino, Account Office

Carnevale: significato, origini e curiosità…

Febbraio è un mese carico di ap-puntamenti: quest’anno, tra l’altro, molto ravvicinati: San Valentino e

Carnevale.Le origini etimologiche del Carnevale sono latine: “carnem levare” “togliere la carne” che richiamano il periodo della Quaresima, in cui era vietato consumare appunto, la carne. Le radici della festa, invece, affondano nella cultura contadina: il carnevale nasce da antichi riti ancestrali legati alla stagio-ne invernale. Nel mondo contadino medievale, infatti, era diffuso l’utilizzo di maschere duran-te le feste legate alla semina o al raccolto perché erano considerate di buon augurio e buon auspicio per la stagione nuova. La funzione principale del coprirsi il volto con maschere, in genere raffiguranti ani-mali sacri, era quella di tenere lontani gli spiriti maligni. Un’altra festa che può considerarsi un’an-tenata del nostro Carnevale sono i “Satur-nali” romani: festeggiamenti in onore del dio Saturno della durata di sette giorni. Durante i Saturnali tutto era concesso: lo scambio di abiti e ruoli, perfino gli schiavi potevano gioire in quanto serviti dai loro padroni. Con il passare dei secoli, il Carnevale ha perso i contenuti di festa propiziatoria a sfondo religioso, diventando festa popola-re. Ciò che è rimasto è il clima molto alle-gro che comincia il giovedì grasso con sfi-late, balli e canti in maschera e si conclude martedì grasso. Con la fine del carnevale, infatti, finisce il tempo dell’allegria e delle feste e comincia quello dell’astinenza del-la Quaresima.

Ma come si festeggia oggi in Italia e nel Mondo?Il Carnevale si festeggia con parate, sfilate, carri allegorici e maschere.Dove?Rimanendo nel Bel Paese, da segnalare doverosamente lo storico Carnevale di Venezia, non solo per tutte le feste e gli eventi collaterali che lo accompagnano (il volo della Colombina e la sfilata delle Ma-rie), ma per la peculiarità delle maschere che lo contraddistinguono. In Italia, in realtà, ve ne sono tantissimi: il Carnevale Ambrosiano di Milano, di Via-reggio, di Putignano, di Fano, di Sciacca, di Acireale, senza dimenticare quello di Roma e la Battaglia delle Arance di Ivrea. E sono stati citati solo quelli più famosi, in realtà ce ne sono tantissimi altri di picco-le-medie dimensioni: si può dire che ogni cittadina ha il proprio.All’estero? Beh, il top del top è il Carnevale di Rio de Janeiro in Brasile. Molto famosi sono anche il Carnevale di Colonia, in Germania, quello di Santo Domingo, di Patrasso, il più famoso della Grecia e tanti altri ancora, come la Ma-skarada dei Paesi Baschi francesi o quello di San Paolo. Da vedere almeno una volta nella vita il Carnevale di Dunkerque, il più antico di Francia, lo scenografico Carnevale di Aal-borg in Danimarca, quello di Santa Cruz de Tenerife e le celebrazioni del Mardi Gras a New Orleans.

Buon divertimento e ricordate: a Carne-vale ogni scherzo vale…

pagina 12 numero 2 - febbraio 2015®

Page 13: Menthalia Magazine - Febbraio 2015

Il carnevale regIone per regIone• Valle d’Aosta: Carnevale di Verrès • Trentino Alto Adige: Arco • Piemonte: Vercelli e Ivrea• Lombardia: Livigno e Milano• Veneto: Venezia • emilia Romagna: Cento e Imola (dove vanno in scena i «Fantaveicoli», strani

mezzi di locomozione che mescolano creatività e tecnica)• toscana: Viareggio, Arezzo e Foiano • Lazio: Roma e Ronciglione • Calabria: Castrovillari (Festival Internazionale del Folklore)• Puglia: Manfredonia e Putignano • Sicilia: Acireale • Sardegna: Mamoiada (con le maschere tradizionali della Sardegna, i Mamutho-

nes e gli Issohadores) e Oristano dove si tiene la Sartiglia manifestazione folclori-stica con cavalieri in costume)

I dolcI carnevaleschI In ItalIaIn Italia esiste una vasta gamma di dolci tipici del periodo di Carnevale: • Schiacciata alla fiorentina, diffuso in Toscana• Berlingozzo, diffuso in toscana• Krapfen, diffuso in Alto Adige• Tortelli dolci dell’Italia centrale• Frìtołe, tipicamente veneziane• Frittelle del mantovano• Caragnoli e rosacatarre del molise• Cenci di carnevale della toscana• Bugie di carnevale del piemonte e liguria• Arancini di carnevale, diffusi nelle Marche• Cicerchiata, diffusa in Umbria, Marche e Abruzzo• Sanguinaccio diffuso in Campania• Chiacchiere, diffuse in tutta Italia con nomi che variano da regione a regione, tra

cui: bugie, cenci, frappe, sfrappe, sfrappole, manzole, crostoli, galani, intrigoni, lattughe, maraviglias, fiocchi, fiocchetti

pagina 13numero 2 - febbraio 2015®

Page 14: Menthalia Magazine - Febbraio 2015

Siete pronti a diventare dei Purple Pe-ople?Cos’è la Purple People Community?

La Purple People Community è una pina-coteca dove predomina il viola.Ogni persona che aderisce all’iniziativa entrerà a far parte della gallery e rappre-senterà un tassello “viola” importante per il raggiungimento dell’obiettivo.

Chi ha inventato la Purple People Com-munity e perché?Menthalia ha messo in piedi quest’inizia-tiva per creare una rete di contatti, una rete sociale che faccia circolare le idee, risvegliare la curiosità fanciullesca sopita in ognuno di noi e nascere la curiosità, il tutto con uno scopo benefico.Menthalia, infatti, sceglierà un ente a cui fare una donazione non appena arriverà al traguardo stabilito.

Cosa viene chiesto per entrare a far parte dell’iniziativa?Un selfie con il pallino viola di Menthalia: un Purpleselfie.

Perchè Menthalia ha scelto una pallina viola?Perché il viola è il colore dello spirito che dona forza spirituale e ispirazione mentre il punto un concetto primitivo privo di di-mensioni che può racchiudere, se esploso, un mondo intero.

Il purple è il way of life di Menthalia.Il viola è, infatti, il colore della creatività e dell’eccentricità.È il risultato, l’equilibrio tra rosso e il blu.Possiede il calore del sole e la dinamicità della passione e nello stesso tempo il fred-do dell’acqua cristallina e la tranquillità che può donare solo un cielo sereno.Colore del buon senso e della profondi-tà spirituale non può che essere il colore dell’iniziativa che è caratterizzata dal di-namismo, dalla creatività e dalla voglia di far del bene.

Insomma indossare qualcosa di viola, ma-gari proprio il pallino viola di Menthalia, incoraggia la vostra fantasia, fa bene a voi perché vi aiuta a ritrovare l’equilibrio e agli altri.Segui il progetto Purple People e entra a far parte della Community!Le novità saranno tante!A breve nasceranno le Purple People Community sui Social e sarà scelto l’ente benefico.

Menthalia, azienda che si occupa di co-municazione a 360° e crede fortemente nella dinamicità, nel movimento, nell’in-terazione e nella sinergia, sta creando, in-fatti, un Network della Solidarietà: Purple People Community su Facebook e su Lin-kedIn in cui tutti i partecipanti potranno essere aggiornati su quanto accade nella community, sulle iniziative benefiche, sulle attività di Menthalia e su tanti temi d’attualità.Segui Menthalia e scopri le novità che metterà in piedi ogni giorno.

AggiuNgiti ANChe tu, AllA PurPle PeoPle CoMMuNity

Luigi De Magistris - Sindaco di NapoliLeonardo Pieraccioni - Regista, Attore

Carmen Consoli - MusicistaLuca Bertolotti - Vignettista

Juliana Buhring - Cycling World Record…loro già l'hANNo FAtto!

Diventa Ambassador del Pallino Viola

®

InIzIa subIto! scarIca Il nostro

sImbolo e scatta un selfIe!

pagina 14 numero 2 - febbraio 2015®

Page 15: Menthalia Magazine - Febbraio 2015

di Andrea Ponsiglione, Events Management

GoPro: una nuova prospettiva per lo sport

Mai sentito parlare della GoPro?Tutto cominciò nel 2001.La GoPro, che ha sede nella Si-

licon Valley, non ha alle spalle una clas-sica storia da startup tecnologica nata in qualche università. È legata, invece, a un percorso avventuroso, fatto di viaggi, pas-sioni, istinto e testardaggine.Woodman, un ragazzo più portato per gli sport che per lo studio, dopo la laurea in arti visive muove i primi passi fondando FunBug, una società di promozioni on line, senonché l’esplosione di una bolla speculativa sui titoli del settore manda tut-to all’aria.Così Nick parte con la fidanzata per un viaggio in Australia e in Indonesia per staccare la spina e fare surf e lì ha l’intui-zione che gli cambierà la vita.Il giovane venticinquenne americano Nick Woodman crea un supporto da braccio per una fotocamera stagna da portare con sé tra le onde. L’intento è quello di condivi-dere con i suoi amici l’esperienza di fare surf. Compra una Kodak per pochi dollari e comincia a fare i primi esperimenti. Inizia così la sua avventura che ha portato poi alla fondazione della Woodman Labs.Nel 2004 Woodman riesce finalmente a lanciare sul mercato la prima fotocamera a marchio GoPro: una piccola 35mm com-patta inserita in una custodia di lexan, de-stinata a cambiare il modo di guardare lo sport. Nel 2006 la svolta: nasce la GoPro Digital Hero, fotocamera digitale capace di registrare dei video. La Go Pro pian piano diventa uno strumento insostituibile per gli atleti di sport estremi che vivono per sfidare le leggi della natura.

La GoPro permette di fotografare e regi-strare le prodezze di atleti che sfidano le montagne innevate o le onde oceaniche, i dirupi scalati in moto da cross o le nuvole viste da chi fa parapendio.Grazie al giovane americano il mondo del-lo sport estremo sta vivendo una golden age attraverso la possibilità di documenta-re e condividere in rete le gesta dei propri atleti.Oggi il fenomeno pian piano si sta espan-dendo anche verso il mondo degli sport più “tradizionali”, molto probabilmente aiu-tato dal boom di GoPro. Lo scorso anno sono state vendute ben quattro milioni di camere con una media di circa 6.000 video condivisi ogni giorno. La diffusione del-la GoPro a tutto il mondo dello sport è il prossimo passo. Ciò che ha inventato Nick Woodman è, infatti, una prospettiva diver-sa per osservare lo sport. Nello scorso All Star Game è stata inaugu-rata una partnership tra la NHL e GoPro per la quale gli atleti come Zack Kassian hanno testato le GoPro montate sulle loro aste da gioco.Sta quindi cambiando davvero il modo di raccontare lo sport! Si tratta di una vera e propria rivoluzione nel mondo del broadcasting, dell’intrat-tenimento e delle regole del mondo dello sport. La componente di wearability di queste camere che si sta affinando sem-pre di più renderà possibile, infatti, vive-re match di calcio, finali di tennis e gare olimpioniche con il punto di vista della nostra superstar preferita. Arriveremo a poter scegliere se osservare dagli spalti o essere direttamente in campo.

pagina 15numero 2 - febbraio 2015®

Page 16: Menthalia Magazine - Febbraio 2015

®

Be social Contactwww.menthalia.comMilano - Firenze - Napoli

dedicated to

Mario Rossi

Inserisci questocodice per l’acquisto dell’agenda su www.menthalia.it/shop

L’agenda 2015... con il tuo nome!

Riceverai subito il

Spedizione gratuita!

HRNCPES1

10%

di sconto