COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

116

description

Il magazine torinese dal respiro nazionale!

Transcript of COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

Page 1: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 2: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 3: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 4: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 5: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 6: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 7: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 8: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

6 • COOLTO 01

n.012012

26. CORRISPONDENZE FAMOSEGli epistolari più interessanti

di sempre

30. DIARI D’AUTORE L’arte di scriverli e il piacere

di leggerli

magazine

WORLD

PEOPLE

18. CALLIGRAFIALe regole di bellezza che

governano la forma delle lettere.

42. NATASCIA PANEIl retrogusto di un mestiere

squisitamente agrodolce

22. SUPPORTI DA SCRITTURALa scrittura, per esistere,

necessita di un supporto.

14. STRUMENTI DI SCRITTURALe forme più antiche di

scrittura

PEOPLE

EVENT

IN PUNTA DI PENNA - a pag. 38Se intendiamo intraprendere un viaggio all’interno dell’universo della

scrittura non possiamo certo esimerci dall’affidarci ad un principio di

eccellenza che si è distinto nel corso degli anni all’interno di questo settore

e che ha da sempre sede nel capoluogo di regione piemontese.

34. OGGETTI D’ARTE, MODA E... PASSIONEil simbolo della nuova

indipendenza...

Page 9: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

COOLTO 01 • 7

LANZAROTE a pag. 62Il desiderio di fermare

il tempo e permettere

ai visitatori di cogliere

l’essenza primordiale del

luogo. Lanzarote è stata

nominata dall’Unesco “ri-

serva della biosfera”.

68. FASHION TIMEMaglioni e piume

72. LOOK MAKERUno styling impeccabile

74. BEAUTYAnti-età: formule green code

76. COOL&&FOODTracce di cucina

78. COACHINGScrittura terapeutica

80. TENNIS WORLDRitorno al muro

82. GOLF WORLDOcchio alla scrittura

84. APPUNTI DI STILEProspettive emozionali

86. AUTOClasse M

88. MOTOVersys 1000

90. NAUTICARiva Iseo

94. HOUSE HUNTERClasse energetica

96. DESIGN

RUBRICHE

SANREMO - a pag. 46Spalanca per la sessantaduesima

volta le sue porte all’evento

musicale per eccellenza:

il Festival della Canzone.

54. BIT 2012Borsa Internazionale del Turismo

58. TRIS D’AMOREUna terra a forma di arco, pro-

prio come quello di Cupido.

E tante frecce da scagliare per

colpire gli innamorati. Così è la

Liguria, che a San Valentino di-

venta la meta perfetta per chi ha

voglia di sentir battere il cuore.

EVENT

Page 10: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

8 • COOLTO 01

magazine

direttore responsabile:Ilio Masprone

direttore editoriale:Daniele Smaltini

[email protected]

coordinamento di redazione:Maria Greco

[email protected]

impaginazione:Eleonora Zarauti

hanno collaborato a questo numero:Alessandra Luti, Alessandro Buosi,

Aurora Minardi, Chiara Avidano, Cristina Rosso, Desirèe, Edoardo Meoli,

Elena Panzica, Eleonora Zarauti, Emanuela Bernascone, Enrica Dolza,

Francesca Simonetti, Lele e Marco, Luciano Capella,Luigi Bertino, Marco Todaro, Mario Villani,

Michele Guzzon, Paola Gamberutti, Tamara Gavina,Valentina Fracchia, Luciano Capella

grafica & adv:[email protected]

info & comunicati editoriali:[email protected]

marketing:[email protected]

proprietà e redazione:PUNTO ZERO Edizionitel/fax: 011.7807531

viale Gramsci, 141 • 10095 Grugliasco (To)

tipografia:F.LLI SCARAVAGLIO & C. Srl

via Cardinal Massaia 106 • 10147 Torino

Salvo accordi scritti, la collaborazione a questo giornale è da considerarsidel tutto gratuita e non retribuita.In mancanza di un contratto scritto tra le parti, la pubblicazione di adv èda considerarsi a titolo gratuito.

Nell’eventualità che testi e illustrazioni altrui siano riprodotti in questa pub-blicazione, l’editore é a disposizione degli aventi diritto che non si sianopotuti reperire. L’editore porrà inoltre rimedio, dietro segnalazione, ad even-tuali non volute omissioni e/o errori nei relativi riferimenti.

Nessuna parte di questo giornale comprese le inserzioni pubblicitariepuò essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dell’Editrice. La Redazione non è responsabile di eventuali variazioni.

Aut. Trib.di Torino n.13 del 26/03/2009 - Iscrizione R.O.C. 17970

ISSN 2239-4087

Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, NO/TORINO

Prezzo di Copertina: €4Abbonamenti: Italia annuale unica soluzione (sconto 20%) €32.

Per ulteriori informazioni inviare mail a: [email protected] di Riservatezza per gli Abbonati: L’Editore garantisce la massi-ma riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiedernegratuitametne la rettifica o la cancellazione, ai sensi dell’art. 7 del D.Leg.196/2003, scrivendo alla Redazione. Le informazioni custodite nell’archivioelettronico verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati van-taggiose proposte commerciali (legge 675/96 tutela dei dati personali)

SLAVA’S SNOWSHOWa pag. 100Teatrale ma al tempo stesso

semplice, coinvolgente ed

illuminante. Lo spettacolo

raccoglie le gag e gli sketch

più famosi del repertorio

di Slava Polunin.

in copertinaEccellenza della Scrittura, seduzione e passione

110. ASTROLOGIACosa ci dicono le stelle?

106. LIBRIUltime novità in libreria

104. MUSICAMadonna, la popstar più in-

fluente degli ultimi 30 anni, sul

popolare social network, ha sve-

lato che la prossima raccolta di

brani inediti si intitolerà M.D.N.A.

108. ANIMALIchi cerca trova!

102. CINEMAHugo vs Oskar

98. ARTEMade in Benin

Page 11: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 12: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

10 • COOLTO 01

Chiara Avidano“Mi piace scrivere perché è la miglioroccasione per riflettere, crescere espesso ridere di gusto. Scrivere mentreil gatto ronfa acciambellato, una tortacuoce nel forno e per la sera ti aspettaun invito in un ristorante gourmand!”

Eleonora Zarauti"La curiosità è il primo scalino verso lacreatività." Credo che nella vita bisognaessere curiosi, bisogna saper ascoltareper capire. Solo così ci si arricchisce e si cresceveramente.

Paola Gamberutti“Dal Liceo Artistico a laurea in Sociolo-gia. Venticinque anni anagrafici e di-ciannove dichiarati: la coerenza non èla mia peculiarità, ma la passione sì! È in tutto ciò che faccio”.

Tamara Gavina - Personal Coach“...lavoro con le persone, per far loro identificare che cosa ci sia realmente dietro il proprio desiderio di cambia-mento”.

Anna Agosto - Personal Shopper“Dopo un percorso professionale ini-ziato a Parigi e passato da Milano, hodeciso di portare questa nuova attivitàqui nella mia città, Torino, per far con-vergere tutte le mie conoscenze acqui-site nel settore Glamour!”

Cristina Rosso“Un intuito brillante ed uno spirito friz-zante animano il mio piglio multimediale,espressione di un'esigenza istintiva espontanea. Il cuore della notizia mi attraequanto la necessità di riportarla nel modopiù coerente e fedele possibile”.

Maria Greco“Per quanto si possa pensare al propriofuturo, capitano delle variabili improvviseche possono dare svolte inaspettate allanostra vita... disegnando tratti e colori aiquali non avremmo mai pensato!”

Ilio Masprone“Giramondo sin dalla giovane età, dopo numerose esperienze in ambito artistico approdo al giornalismo. La passione per la “carta stampata” mi renderà la vita allucinante e affascinante al tempostesso.”

Mario VillaniLaureato in economia, dirige strutture ricettive da molti anni e si occupa diconsulenza e formazione nel settore delturismo. Innamorato delle cose “belle”ama condividerle, raccontandole ai pro-pri lettori.

Daniele Smaltini“Le grandi idee nascono dai sogni...se c’è la volontà, perchè non sognare!Una continua sfida tra desideri e raziona-lità, in un mondo in cui cercare di cre-scere!”

Enrica DolzaLaureata in Storia dell’Arte presso l’Uni-versità di Salamanca. Alla passione per ildesign, l’arredamento d’interni e l’artecontemporanea unisco il volontariato nel-l’Associazione LiberiTutti, che si occupadi cani e gatti provenienti dalla Sardegna.

Isabella Puma Studio “Editoria, Comunicazione multime-diale e Giornalismo”. Vivo “di corsa” divi-dendomi tra vari interessi; sonocomunicativa, solare e un po’ curiosa.Amo viaggiare e dedicarmi alla vita che...amo “mordere”! Per me “Volere è potere”.

Valentina Fracchia - House Hunter“Una laurea in architettura come punto dipartenza. Una passione senza fine per lecase, che siano in città, al mare o in mon-tagna, unita a quella per “le cose belle”...come le scarpe!”

Marco Todaro - Consulente d’immagine“La bellezza è un patrimonio universale.Chi conosce la materia deve mettere a di-sposizione tutto ciò che sà, per avere unmondo sempre più bello! Sono convintoche bisogna essere generosi e condivi-dere la propria conoscenza”.

Luigi Bertino - Tennis Coach FIT“Ho dedicato la vita alla mia passione,facendo sì che questa diventasse la miaprofessione. La comunicazione nellosport fa parte dell’insegnamento; scrivoe mi prodigo come relatore in numerosisimposi internazionali”.

Elena Panzica"Il mondo è un libro, e chi non viaggialegge solo una pagina" (Sant'Agostino). Inquesto accostamento ritrovo entrambe lemie passioni. Se viaggiare è un'esperienzameravigliosa, leggere di viaggio può esserepreludio all'inizio di una nuova avventura.

www.cooltomagazine. it

facce... da

Page 13: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

COOLTO 01 • 11

Ben ritrovati!

Buon San Valentino a tutti gli innamorati e a tutti quelli

che ancora vivono di emozioni! Com’è pieno di sfuma-

ture il mondo delle relazioni umane. Com’è costellato

di complicità, di indifferenza, di odio e... di incompren-

sione! Ma è così difficile comprendersi e capirsi?

Teoricamente no... praticamente sì! Troppi fattori in-

fluenzano il nostro essere ed il nostro rapportarsi con gli altri: comunicare senza

imporre le nostre idee; creare nuove dimensionie dove poter entrare in contatto;

ma è una sensazione impagabile il crescere anche attraverso l’esperienza di vita

delle persone con le quali ci rapportiamo, solo imparando ad ascoltare. Ma per

meritare qualcosa di più dal mondo che ci circonda bisogna essere predisposti

a ricevere. Abbattere i muri della presunzione e dell’ “io” sopra ogni cosa.

Consapevoli del nostro essere e non schiavi del nostro apparire!

Daniele Smaltini

EDITORIALE

Page 14: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 15: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 16: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

StrumentidiScritturaStrumentidiScrittura

WORLDdi Cristina Rosso

14 • COOLTO 01

Page 17: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

COOLTO 01 • 15

SSe si pensa alle forme più antiche di scrittura

occorre guardare a quelle in principio sviluppatesi

all’interno della "mezzaluna fertile" del medio

Oriente sfruttando argilla fresca su cui l’individuo

tracciava i segni ma soprattutto uno stilo di legno

o canna utile ad incidere la materia naturale.

La civiltà sumerica, riconducibile al periodo tra

il 3500 ed il 2000 a.C., diede vita alla forma

di scrittura identificata come “cuneiforme”.

I geroglifici dell'antico Egitto, a partire dal 3000

a.C., con immagini stilizzate della realtà da sem-

plici ideogrammi si trasformarono in alfabeto vero

e proprio, in cui a ciascun simbolo corrispondeva

un suono: gli egizi erano soliti scriverli con can-

nucce tagliate dalla pianta di papiro che fungeva

da pennello e inchiostri a base di polveri di car-

bone o di ossido di manganese, resi fluidi dalla mi-

stura di latte, resine, cera d’api, bianco d’uovo

ed acqua. Greci e romani invece adottarono stili

metallici per imprimere i caratteri su tavolette

cerate o steli di graminacee, papiri e pergamene,

sfruttando inchiostri vegetali.

L'alfabeto greco in particolare, in uso tra l’800 ed

il 500 a.C., costituì la premessa diretta del nostro

– le sue prime due lettere infatti determinano il ter-

mine stesso "alfabeto" (α = alfa e β = beta) - e gli

strumenti di cui si avvalevano erano bastoncini ap-

puntiti, cannucce tagliate, pennelli ed inchiostri al

carbone. La nascita della scrittura moderna va però

forse attribuita ai romani, che conquistarono

la Grecia nel primo secolo a.C., ne acquisirono

l’alfabeto modificando la forma delle lettere e cre-

andone uno proprio che tuttora utilizziamo: sfrut-

tavano carta di papiro e pergamena, cannucce

ed inchiostri, scalpelli per la pietra e stiletti me-

tallici per tavolette di legno ricoperte di cera

o piombo, appuntiti da un lato per scrivere e piatte

dall’altro per cancellare, ripianando la superficie.

Nel Medioevo poi prese piede in via definitiva

la scrittura ad inchiostro ad opera dei monaci

amanuensi che si servivano di penne d’oca,

la cui duttilità era legata alla scelta di un angolo

di taglio opportuno del calamo: queste ultime però

peccavano in termini di usura dovendo sovente

temperarle per ripristinarne l'efficienza; si pensò

allora di ovviare a questo disguido tagliando

la penna in più parti in modo da fissarvi specifiche

canne di metallo.

La metodologia manuale però si affermò solo

intorno al 1700 con la creazione di pennini

più resistenti e flessibili e dei presupposti

per le prime forme di calligrafia ad imitazione dei

caratteri di stampa. Un passo significativo fu

segnato dal brevetto del 1830 di Perry i cui tagli

e forature nei pennini d'acciaio ne esaltarono

l'elasticità: l’unico neo della montatura in canne

di legno o d'avorio era legato alla caduta di mac-

chie d'inchiostro nel trasferimento dal calamaio

al foglio. La soluzione fu presentata da uno stilo,

cavo all'interno, da riempire di inchiostro: la com-

mercializzazione arrivò presto anche a seguito

dell’invenzione di Foelsch nel 1809 di un mecca-

Page 18: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

16 • COOLTO 01

nismo che legava cannuccia e capsula con pennino

il quale diede avvio alla produzione delle penne

stilografiche: il successo fu decretato soprattutto

dalla facilità di riempimento della riserva dell'in-

chiostro che ne colava opportunamente una pic-

cola quantità sul pennino per effetto della fluidità

e velocità di scrittura.

Nel 1938 l’ungherese Biró, con la creazione

della biro appunto, agevolò il deposito d’inchio-

stro contenuto in una cannula di plastica sul foglio

attraverso una minuscola sfera rotante collocata

all'estremità della penna. Tale tipologia costituisce

forse attualmente lo strumento di scrittura

più comune e diffuso al mondo perché il massiccio

impiego della plastica come materia prima con-

sentì la fabbricazione di penne a basso costo - mo-

tivo di grande popolarità

delle stilografiche all'in-

domani della prima

guerra mondiale e,

dopo la seconda, pro-

prio della penna a

sfera - .

Negli ultimi 50 anni

comunque si sono

succeduti tanti altri

modelli di penne,

tra cui i pennarelli ed

i tratto-pen, in cui

l’inchiostro viene de-

positato per mezzo

di una punta di feltro

più o meno rigida e

definita nel rilascio del colore, la stilografica di

precisione applicazione dal minuscolo cilindro

cavo al posto del tradizionale pennino, ideale per

il disegno geometrico, le stilografiche a sfera,

dalla discreta scorrevolezza ma da utilizzare e get-

tare una volta terminato l'inchiostro contenuto

nel serbatoio non ricaricabile.

Addirittura occorre menzionare un tipo particolare

di penna studiata per i voli spaziali e la mancanza

di forza di gravità, che ne renderebbe impossibile

il funzionamento, grazie ad un gas in pressione

e ad una seconda sfera per spingere l’inchiostro

su quella di scrittura. Nel frattempo però

era apparsa anche la macchina da scrivere

ed infine i computer: ormai la riflessione d’obbligo

è volta al futuro ed al destino degli strumenti

calligrafici, relegati ad un ruolo

progressivamente marginale

rispetto all'utilizzo imperante

dei programmi di

videoscrittura.

Rimane sempre e

comunque innega-

bile che il ricorso

alla scrittura

m a n u a l e

p e r m a r r à

inevitabilmente

nel tempo quale

risorsa insosti-

tuibile di primo

ed immediato

impiego.

WORLD

Page 19: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 20: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

WORLDdi Enrica Dolza

CalligrafiaSignifica porre attenzione alle regole dibellezza e di armonia che governano

la forma delle lettere.

18 • COOLTO 01

Page 21: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

COOLTO 01 • 19

II meno giovani tra i lettori ricorderanno ancora

l’emozione provata quando, a scuola, poterono

tracciare le prime lettere con il pennino, dopo

giorni e giorni di lungo ed estenuante allenamento

con la matita… pagine di puntini ed aste disposti in

file regolari prima di poter finalmente usare

la tanto agognata penna. Cominciava allora il rito

della scelta del pennino (quello a Tour Eiffel era

bellissimo!), il tuffo nell’inchiostro, le cancellature,

le macchie, il passaggio dell’unghia sul foglio

per evitare aloni, i buchi… ansie e ricordi ormai

lontani nel tempo. Quei lunghi esercizi avvicina-

vano con lentezza e pazienza alla difficile pratica

della calligrafia , anzi la “bella calligrafia” come

veniva tautologicamente definita a scuola.

La scrittura era quindi una tecnica che si appren-

deva con tutto il suo carico di regole e codici: ogni

lettera era tracciata seguendo percorsi precisi

e stabiliti, gli spazi erano organizzati in modo

rigoroso . Nulla era lasciato al caso o all’improvvi-

sazione. Poi venne il tempo della biro e agli allievi

venne lasciata completa libertà di espressione,

senza vincoli né schemi, ma ahimè anche senza

guida come testimoniano i poco eleganti scara-

bocchi che spesso sono diventate le nostre scrit-

ture. La video scrittura ha poi ripristinato l’antica

ricerca della forma (guardate quanti font avete

a disposizione sul vostro computer) e dell’impagi-

natura, anche se in una globalizzazione anonima

ed uniforme. Ecco quindi che per i nostalgici del

bel segno lo studio e la pratica della calligrafia pos-

sono fornire motivo di gioia e riflessione.

La calligrafia occidentale deriva dalle forme

alfabetiche greche e latine ed in particolare dalla

“Capitalis Monumentalis” romana, considerata

per secoli un capolavoro di eleganza ed equilibrio

formale. Accanto a questa forma maggiore ne esi-

steva un’altra detta rustica destinata a monumenti

di minor importanza.

Per i manoscritti entrarono progressivamente

in uso altri tipi di capitale: onciale, semi-onciale,

corsiva. Con il Medio Evo ed il disgregarsi

dell’unità imperiale si diffusero diverse scritture

corsive fino all’affermarsi, per un editto del 789

di Carlo Magno, della cosiddetta Carolina.

Dal 1300 circa si afferma una nuova forma,

decisamente più allungata e spigolosa ma ricca

di eleganti svolazzi, la Gotica. Il rimando all’omo-

nima architettura con le sue forme verticali

è d’obbligo. In Italia durante l’Umanesimo,

Page 22: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

la scrittura go-

tica, ritenuta

troppo an-

g o l o s a ,

v e n n e

soppian-

tata da

una forma

più raffi-

nata ed

armonica

che si

evolse nel

tempo fino a di-

ventare un corsivo incli-

nato verso destra

chiamato Cancelleresca Romana, perché in uso

presso la Cancelleria Papale. Intorno alla metà

del Quattrocento, con l'invenzione della stampa

a caratteri mobili dovuta a Gutenberg, iniziò

un lento ma inesorabile declino della calligrafia

che si accentuò ancor più con l'avvento della

macchina da scrivere (1867).

Verso la fine del XVII sec. compare un nuovo stile

detto Corsivo Inglese, molto inclinato ed elegante

che diventerà presto la scrittura più usata

sia in ambito commerciale, sia come base per

l’istruzione scolastica, anche dopo l’introduzione

del pennino in metallo al posto della piuma d’oca.

La calligrafia, ormai liberata come la pittura

dall'importante bisogno di rappresentare la realtà,

visto che tale compito venne affidato alla fotogra-

fia, non ha più certamente bisogno di rappresen-

tare solo testo e parole ma può spaziare come vera

espressione d'arte tra i tanti segni ed esempi che

ci vengono dagli splendidi modelli del passato.

Oggi la pratica calligrafica si avvicina maggior-

mente all’espressione artistica, attraverso l’uso

di strumenti diversi (dai classici pennini, ai calami

di bambù, ai pennelli, alle automatic pens, cola

pens, penne d’oca, pennarelli, tiralinee, etc),

con colori ad olio e acrilici, inchiostri , mallo

di noce e tutto quanto la fantasia possa suggerire.

Viene considerata un’arte elitaria e utilizzata

in occasioni speciali come partecipazioni di nozze,

stemmi famigliari, diplomi di laurea, attestati

onorifici o pergamene...

Si può rilevare che in questi ultimi decenni i calli-

grafi hanno studiato e ridefinito la forma delle let-

tere, e la calligrafia è diventata una forma d'arte

a tutti gli effetti; ora tocca alla nostra società non

relegarla ad un ruolo marginale nel novero delle

arti minori o peggio ancora farla cadere nell'oblio.

E per chi volesse provare a cimentarsi con l’antica

pratica degli amanuensi l’offerta di corsi è ampia

e diversificata, basta solo cercare!

WORLD

P

20 • COOLTO 01

Page 23: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 24: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

L

WORLDdi Cristina Rosso

Supporti daLa scrittura, per esistere, necessita di un supporto

che può essere costituito da materiale naturale, bio-

logico, minerale o artificiale: gli uomini inizialmente

ricorsero alle foglie di palma, al tronco degli alberi,

ai ciottoli, alle scaglie di marmo e quindi giunsero

poi a realizzarne di propri avendone compreso l’im-

portanza del linguaggio dei segni per il progresso

tecnologico e artistico. La preistoria viene così de-

finita per la mancanza di testimonianze scritte pre-

gresse per cui i primi retaggi della presenza

dell’uomo e della sua esigenza di trasmettere il pro-

prio pensiero in modo duraturo vanno ricercati nei

disegni e nei simboli tracciati sulle pareti delle ca-

verne risalenti al 3000 a.C. circa. Le superfici di

scrittura privilegiate erano fogli di papiro, pietra in-

cisa con scalpelli, tavolette di legno, terracotta o ar-

gilla su cui si dipingeva con pennelli dall’estremità

schiacciata e sfrangiata e colori di origine minerale

o vegetale. I greci e i latini usarono tavolette di

legno imbiancate o cerate, fogli di papiro e perga-

mena. Il materiale più usato fu il papiro, tra le so-

stanze vegetali quella più idonea a ricevere la

scrittura. Dal suo stelo si ricavavano fogli sottili es-

siccati al sole poi arrotolati formando così il volu-

men intorno a un bastoncino di legno o avorio detto

umbiculus che aveva pomelli sporgenti. Nel Me-

dioevo la pergamena sostituì il papiro: prodotta

tramite conciatura di pelli di animali, poteva essere

22 • COOLTO 01

Page 25: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

COOLTO 01 • 23

usata su entrambi i lati. I testi che vi si riportavano

erano copiati a mano e le istituzioni ecclesiastiche,

che detenevano il monopolio della cultura, se ne oc-

cupavano in modo esclusivo. La necessità di ri-

creare in serie medesimi segni o immagini portò

all'invenzione della stampa, favorita dall'introdu-

zione della carta - scoperta dai cinesi all'inizio del II

secolo d.C. -. La prima cartiera italiana è quella di

Fabriano nel 1276 (i cui artigiani divennero famosi

inventando la filigrana quale marchio distintivo di

fabbrica). La materia prima della carta erano gli

stracci sminuzzati e lasciati macerare in acqua sa-

ponata in modo da ottenere un impasto steso su un

telaio per disegnarvi al centro la filigrana e lasciato

asciugare. La stampa, cioè la riproduzione di un

testo o figura eseguita con mezzi meccanici, si af-

fermò in Europa a partire dal 1440 grazie a Guten-

berg ed alla sua tecnica usata per incidere i metalli:

inventò i caratteri mobili che, combinati tra loro,

formavano parole, frasi e pagine intere attingendo

dal funzionamento del torchio da vino; stretta una

vite con una barra di legno una tavola scendeva

comprimendo il foglio di carta contro i caratteri.

Con la diffusione e la produzione dei libri a stampa,

la carta era sempre più richiesta e gli stracci non

bastavano a soddisfare il mercato così nel 1700 si

cominciò a produrla dal legno e nel XIX secolo fu

costituita dalla cellulosa, componente tutt’oggi uti-

a scrittura

Page 26: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

lizzato e solo parzialmente

sostituito da materiali ricicla-

bili. L’era moderna portò alla

nascita di strumenti per una

scrittura ordinata e sempre

leggibile adatta anche ai cie-

chi. Nel 1713 Mill depositò il

brevetto per una macchina

dattilografica, ne seguì una a

caratteri tipografici di Turri

(1808), il tachigrafo di Conti

di Cilavegna (1823), quindi

Ravizza ideò il cembalo scri-

vano nel 1837, dotato di leve

sospese battenti dal basso verso l'alto in un unico

punto centrale di impressione e movimento del car-

rello portacarta a ogni battuta di tasto.

In seguito la Underwood del 1898 consentì di vi-

sualizzare il risultato del proprio lavoro mentre que-

sto procedeva, scoprendone gli eventuali errori -

non a battitura ultimata come prima -. La prima

macchina da scrivere italiana fu del 1911 ad opera

di Olivetti ma poi la ricerca di sempre maggiore ve-

locità in dattilografia portò alla Selectric dell'Ibm

(1960) ed alla rapidità del motore elettrico e di im-

pressione. Da allora con l'ingresso delle tecnologie

informatiche nel mondo della comunicazione

è cambiato il modo di rapportarsi alla scrittura

proprio perché è stata concepita una nuova forma

di testo. Si è passati, infatti, da quello fisico (segni

posti su una superficie materiale) all’elettronico

e virtuale del computer (informazioni immagazzi-

nate sotto forma di codici digitali), migrando così

dal "tattile" al "digitale" o dal testo all'ipertesto

(organizzazione di dati in modalità non-lineari ma

reticolari). Mentre il libro

a stampa è caratterizzato

da stabilità spaziale, uni-

tarietà, delimitando i con-

tenuti all’interno di

confini precisi ma che per

l’ingombro fisico com-

porta difficoltà di archi-

viazione e consultazione a

distanza, l'ipertesto invece

presenta una maggiore di-

namicità, fluidità, fram-

mentando i testo

offrendone una commi-

stione fruibile e pertanto una soluzione più snella al

possibile stoccaggio delle informazioni ed alla si-

curezza della loro relativa conservazione. Certo il

libro rappresenta uno strumento "mono-mediale",

l'ipertesto invece in sé riunisce la convergenza di

media diversi in una stessa struttura di veicolazione

dei contenuti. La crisi della carta stampata e del-

l’editoria è stata determinata da tale evoluzione,

causata da un progressivo spostamento dell’inte-

resse collettivo verso gli strumenti informatici quali

computer, ed in ultimo tablet ed Ipad. In realtà una

fruizione frammentaria ampia ma piuttosto disper-

siva delle informazioni porterà mai all’approfondi-

mento che un aulico ma affidabile testo può ancora

garantirci? Persino le strutture didattiche stanno

convergendo verso l’adozione di supporti elettro-

nici per l’istruzione: sta crollando l’ultimo baluardo

dell’umanesimo? L’ultima parola rimane ai lettori

ma con le tentazioni degli e-book che riassumono

anche migliaia di testi in un ridottissimo spazio di

memoria resistere sarà arduo.

WORLD

24 • COOLTO 01

Page 27: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 28: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

Gli epistolari più interessanti di sempre!

WORLDdi Enrica Dolza

Corrispondenzefamose

26 • COOLTO 01

Page 29: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

COOLTO 01 • 27

LLa corrispondenza privata ancora più del diario, ci

permette di sbirciare e curiosare tra i pensieri intimi

di qualcuno. Negli anni sono state rese note e pub-

blicate lettere confidenziali di tantissimi personaggi

importanti, talvolta sono anche state raggruppate

in base al tema; per esempio le lettere d’amore più

belle di tutti i tempi o le toccanti lettere dei soldati

che scrivevano dal fronte. È anche interessante leg-

gere l’intero epistolario di un certo personaggio,

dalla gioventù fino alla vecchiaia, per vedere come

il pensiero nell’arco di una vita cambia e matura.

Molte lettere sono diventate famosissime e sono en-

trate di diritto a far parte della Letteratura, una

di queste è sicuramente “La lettre du Voyant”

scritta da un appassionato e appena sedicenne

Arthur Rimbaud e indirizzata al suo amico Paul

Demeny il 15 Maggio del 1871. La lettera costituisce

un elemento fondamentale nell’opera e nel pensiero

del poeta, ma non solo, viene considerata un vero

e proprio manifesto delle correnti simboliste e sur-

realiste. La missiva è un urlo trionfante e feroce,

con cui Rimbaud investe il poeta della funzione

di Profeta, di Veggente, che ha la missione di gui-

dare gli uomini sulla strada dell’Avvenire.

Il poeta deve la propria lucidità soprannaturale alla

capacità di coltivare sistematicamente le sensazioni,

allo sregolamento di tutti i sensi, e diventa veggente

attraverso la malattia, la droga, e il delirio. Sono con-

cetti che si rifanno ai Paradisi Artificiali di Baude-

laire, di qualche anno prima, ma in qualche modo

vengono ampiamente superati. Il sedicenne Rim-

baud, all’apice della sua rabbia di adolescente

ribelle, descrive il veggente non solo come il navi-

gatore di un moderno irrazionalismo, ma anche

come un ricercatore di quell’Io universale, non ter-

ritoriale, che accomuna tutte le persone: l’Io che “è

un altro” (e qui Rimbaud sembra riscrivere, come fa-

ceva spesso, il “Je suis l’autre” di Gérard de Nerval).

“Io dico che bisogna esser veggente, farsi veggente.

Il Poeta si fa veggente mediante un lungo, immenso

e ragionato sregolamento di tutti i sensi. Tutte le

forme d’amore, di sofferenza, di pazzia; cerca egli

stesso, esaurisce in sé tutti i veleni, per non conser-

varne che la quintessenza. Ineffabile tortura nella

quale ha bisogno di tutta la fede, di tutta la forza

sovrumana, nella quale diventa fra tutti il grande

infermo, il grande criminale, il grande maledetto, –

e il sommo Sapiente! – Egli giunge infatti all’ignoto!

Poiché ha coltivato la sua anima, già ricca, più

di qualsiasi altro! Egli giunge all’ignoto, e quan-

d’anche, sbigottito, finisse col perdere l’intelligenza

delle proprie visioni, le avrebbe pur viste! Che crepi

nel suo balzo attraverso le cose inaudite e innomi-

nabili: verranno altri orribili lavoratori; comince-

ranno dagli orizzonti sui quali l’altro si è abbattuto!”

Interessantissima è anche la corrispondenza privata

del pittore Amedeo Modigliani (1888-1920).

Lunghe confidenze pervase da slanci dannunziani

e nietzscheani, brevi lettere inviate al suo mecenate

parigino, righe asciutte e commoventi indirizzate

alla madre e messaggi allegri e disperati mandati

ai suoi amici. Questi scritti, nella loro essenzialità,

nella loro assoluta assenza di retorica, disegnano

un ritratto dell’artista più autentico di tante testi-

monianze romanzate. Famoso è l’aforisma tratto

da una lettera indirizzata al suo amico Paul Alexan-

dre nel Maggio del 1931:

“Adultatore e amico,

la felicità è un angelo dal volto grave.

Niente sonetti.

Il resuscitato.

Ti scriverò presto.”

Insolito e curioso trio è quello di Vincent Van Gogh,

Theo Van Gogh e Paul Gauguin. Tra Vincent e Gau-

guin non vi fu soltanto uno scambio di lettere ami-

chevoli, attraverso di esse e accanto a esse, si ebbe

infatti un’avventura umana esteticamente, spiritual-

mente, emotivamente intensa, alla quale partecipò,

in modo attivo e discreto, anche Theo, e che indusse

i due pittori a confrontare le loro concezioni artisti-

che, e poi la loro visione del mondo; a tentare,

in un’esperienza rara, di dividere lo stesso tetto

e la stessa vita.

La corrispondenza racconta la storia di un’amicizia

tramandataci dai protagonisti stessi, come pure una

testimonianza straziante delle traversie che, un se-

colo fa, dovettero affrontare due miserabili la cui

arte e il cui esempio ancora ci illuminano.

Sulla loro convivenza ad Arles scrive Vincent a Theo:

“Passiamo le giornate a lavorare, lavorare sempre,

la sera siamo stremati e andiamo al caffè per

poi coricarci di buon’ora. Ecco la nostra vita”. ,

Nel 1903, poco prima di morire, Gauguin ricorderà

in una lettera alla moglie Mette: “In ogni paese

m’occorre un periodo d’incubazione, devo ogni volta

imparare l’odore delle piante, degli alberi, di tutta

Page 30: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

28 • COOLTO 01

WORLD

la natura, insomma: tanto varia e capricciosa,

essa non vuole mai lasciarsi scoprire né darsi.

Impiegai dunque alcune settimane per cogliere

distintamente l’aspro sapore di Arles e dintorni.

Ciò non toglie che si lavorasse sodo, soprattutto

Vincent. All’interno di due esseri, lui e io, uno un

vero vulcano e l’altro non meno focoso, si stava

preparando in qualche modo una lotta.”

In una delle sue ultime missive al caro amico

Charles Morice Gauguin riassume tutto il suo

pensiero:

“Gli artisti hanno perduto tutta la loro selvati-

chezza, non hanno più istinto, si potrebbe dire non

hanno più immaginazione, si sono perduti in tutti

i sentieri per trovare elementi produttori che essi

non avevano la forza di creare.

Per questo non bisogna consigliare a tutti la soli-

tudine, perché bisogna avere la forza per soppor-

tare e per agire da soli. Tutto quello che ho

imparato da altri mi ha disturbato.”

Se siete curiosi di leggere altre lettere non avete

che l’imbarazzo della scelta!

Page 31: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 32: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

L’arte di scriverli e il piacere di leggerli!

WORLDdi Enrica Dolza

Diarid’autore30 • COOLTO 01

Page 33: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

COOLTO 01 • 31

LChi non ha mai tenuto un diario? Di solito si regalano

alle ragazzine in età preadolescenziale, quei diari tut-

ti rosa con dei lucchetti di plastica che dovrebbero te-

nere nascosti i pensieri più intimi da genitori impiccioni.

Oggi quasi più nessuno tiene un diario vero e proprio,

qualcuno usa il pc; tristi e anonimi file word salvati

in qualche cartella un po’ nascosta… Eppure dopo i film

di Bridget Jones c’era stato un breve ritorno al vecchio

diario cartaceo. Generalmente si comprano sotto

Natale, come propositi per l’anno nuovo, ma in realtà

molto spesso vengono usate solo le prime dieci

pagine e finiscono poi buttati e dimenticati in qualche

cassetto.  Si potrebbe dire che il diario al giorno

d’oggi è diventato pubblico e tecnologico.

Usiamo Facebook, Twitter, i blog per postare pensie-

ri, foto, aforismi e renderli noti al mondo. Vogliamo che

qualcuno li commenti, che qualcuno li ritwitti, voglia-

mo sempre più followers o ci accontentiamo anche solo

del Mi piace di Facebook. Si può quindi affermare che

l’essenza stessa del diario viene violata,   la privacy,

la segretezza, il mistero si sono sgretolati in favore

del pubblico, dell’esibizione, dello sconcerto.

Non c’è da stupirsi quindi se qualche nostalgico annega

la disperazione di trovarsi a vivere in un momento così

vuoto, stupido e insensato nella lettura dei cosiddet-

ti diari d’autore. Sono diari privati e personali scritti

dai più grandi scrittori, pensatori, filosofi, artisti,

musicisti di tutti i tempi. In essi si ritrova l’autenticità

del pensiero, che era volto a un puro ragionamento

intimo senza voler stupire o impressionare nessuno.

Il piacere del lettore è duplice: da un lato la sensazio-

ne di stare violando l’intimità di una persona ormai de-

ceduta, dall’altro il godimento nel leggere qualcosa di

interessante, di originale, di intelligente... Molto diari

ci raccontano dei veri e propri flussi di coscienza qua-

si incomprensibili, altre volte sono dei diari di viaggio,

altre ancora sono diari di bordo, o di guerra.

Altro fattore importante è il tempo, alcuni personaggi

sono più prolissi di altri. Qualcuno scrive tantissimo e

qualcuno un po’ più di rado, ci saranno quindi diari lun-

ghissimi che raccontano un breve periodo di vita del-

l’interessato e altri che raccolgono decenni di vita.

Ce ne sono per tutti i gusti, ma uno dei migliori in as-

soluto è quello, o meglio quelli, di Sylvia Plath (pub-

blicati da Adelphi) la grandissima poetessa americana

morta suicida a Londra nel 1963. Innanzi tutto l’autri-

ce cominciò a tenere un diario sin da quando era bam-

bina e lo tenne senza interruzione fino alla morte;

subito dopo le poesie, questo costituisce la sua opera

più importante. Il diario, nel suo caso, aveva il ruolo

di tracciare la rotta dell’esistenza, stimolare la memo-

ria, testimoniare una vita interiore, e forse, scacciare

il dubbio di non esistere affatto.  Ad un certo punto

la Plath lo chiama “Litania di sogni, di indicazioni e im-

perativi” e più precisamente, il suo “mar dei Sargassi”,

un vero e proprio deposito dell’immaginazione

da cui estrarre il materiale inconscio. Interessante

è leggere le sue impressioni sui diari di un’altra gran-

de donna: Virginia Woolf.

“ Cominciavo a chiedermi se non stavo diventando trop-

po felicemente, pesantemente pratica: invece di studiare

Locke, per esempio, o di scrivere, mi metto a fare una

torta di mele, studio Il piacere della cucina, leggen-

domelo come fosse un romanzo eccezionale. Cavolo, mi

sono detta. Troverai rifugio nella vita domestica e sof-

focherai cadendo a testa in giù nella terrina con l’im-

pasto per i biscotti. E in questo stesso momento apro

il diario benedetto di Virginia Woolf, comprato sabato

con Ted insieme ad una quantità di suoi romanzi. Lei

supera la depressione per i no di “Harper’s” (nientemeno!

Proprio non riesco a credere che anche i grandi siano

stati rifiutati) tirando a lucido la cucina. E prepara mer-

luzzo e salsicce. Dio la benedica. Sento che in qualche

modo la mia vita è legata a lei.”

Quest’empatia diciamo che potrebbe avvenire anche con

una lettrice dei diari si Sylvia Plath, forse non avrebbe

Page 34: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

WORLD

mai immaginato che anche i suoi scritti sarebbero

diventati di conforto e di ispirazione per un sacco

di altre donne. Altro imperdibile diario è quello di

Charles Baudelaire. Imprescindibile per apprezzare

e capire appieno la sua poesia. Nei suoi diari egli mo-

stra un’altra faccia: quella del dandy raffinato e rea-

zionario, talvolta cinico nei confronti dei sentimenti amo-

rosi, quasi crudele nella catalogazione delle tipologie

femminili.  Poeta dolente e terribile, pervaso dal sen-

so dell’orrore nei confronti del peccato e al contempo

attratto da esso coincide con l’uomo che ha bisogno

di scavare in se stesso per mettere a nudo i propri vizi

e guardare in faccia lo strazio della sua anima con-

dannata alla necessità di una perpetua suddivisione

di sé. In realtà Baudelaire non scrisse mai i “Diari inti-

mi” (Mondadori), non almeno come progetto di diario,

essi furono invece pubblicati postumi raccogliendo

degli appunti che egli aveva lasciato.

“Credo d’aver già scritto nelle mie note che l’amore so-

miglia assai a una tortura o a un’operazione chirurgica.

Ma questa idea può essere sviluppata nella maniera più

amara. Quand’anche i due amanti fossero invaghiti

e gravidi al massimo di desideri reciproci, uno dei due

sarà sempre più calmo o meno posseduto dell’altro.

Quello, o quella, è il chirurgo, o il boia; l’altro, è il sot-

tomesso, la vittima. Non sentite quei sospiri, preludi

d’una tragedia del disonore, quei gemiti, quelle grida,

quei rantoli? Chi non li ha proferiti, chi non li ha irre-

sistibilmente estorti? E che trovate voi di peggio nella

domanda posta da aguzzini accurati?

Quegli occhi di sonnambulo rivoltati, quelle membra in

cui i muscoli sprizzano e si irrigidiscono come sotto l’ef-

fetto d’una pila galvanica, l’ebbrezza, il delirio, l’oppio,

nelle loro reazioni più furiose, non ve ne daranno cer-

to esempi così orribili, così curiosi.

E il volto umano, che Ovidio riteneva creato per riflet-

tere gli astri, ecco che non parla più che un’espressio-

ne di folle ferocia, o si rilassa in una specie di morte.

Giacché, di certo, io crederei di fare un sacrilegio

applicando la parola estasi a questa specie di

decomposizione.”

Forse la lettura di grandi pensatori del passato può

aiutarci, guidarci e sostenerci in quest’epoca così

vuota e triste.

32 • COOLTO 01

Page 35: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 36: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

WORLDdi Mario Villani • [email protected]

Oggetti d’arte, moda e...

passioneT

Tra le migliaia di notizie riportate nel 2011 dal

Daily Mail, ne ricordiamo una: quella della

chiusura della Godrej and Boyce di

Mumbai. Questo nome può non dir

molto ai più ma la notizia è davvero

importante, perchè segna la fine di

un’avventura durata oltre cento-

cinquant’anni. La Godrej and Boy-

ce era l’ultima fabbrica al mondo

produttrice di macchine per scri-

vere. Questo prodotto, ormai su-

perato in Occidente da oltre ven-

t’anni , era fino a poco tempo fa,

di uso comune negli uffi-

ci pubblici e nei

Tribunali del

grande

34 • COOLTO 01

Page 37: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

colosso indiano. Moltissime cose erano peró cambiate da quan-

do, nei lontani anni cinquanta l’allora primo ministro Jawaharlal

Nehru descrisse la macchina per scrivere come “il simbolo della

nuova indipendenza industriale dell'India”. L’inizio del nuovo

secolo aveva inesorabilmente segnato una nuova era, quella dei

computer e dei moderni sistemi di scrittura più adeguati e con-

formi a quelli usati nel resto del mondo. La storia delle macchine

da scrivere inizia nel 1846, inventata dal signor Giuseppe Ravizza,

avvocato novarese mosso dal nobile intento di consentire l'utilizzo,

ed il piacere, della scrittura alle persone non vedenti. Da allora que-

sto strumento è entrato con prepotenza negli studi e nei pensa-

toi dei più grandi giornalisti e scrittori del mondo, e se inizialmente

veniva guardato con sospettoso distacco dai fedelissimi del ma-

noscritto, col tempo è riuscito a diventarne l'inseparabile ed in-

dispensabile alleato. Moltissimi, sono ancora oggi gli appassionati

di questo ormai superato strumento di scrittura: Guido Ceronetti

scrive ancora oggi con la sua “Monika”, una macchina tedesca

ormai quarantenne che non cambierebbe per nessun computer

al mondo e Sebastiano Vassalli gli dà manforte dall’alto delle sue

quattro Olivetti di cui non saprebbe mai fare a meno. Impropo-

nibile ed inconcepibile per lui scrivere romanzi al computer!

Per la costruzione delle sue articolate storie sono necessari i tem-

pi “lunghi” di una prima stesura a mano e di una successiva e pa-

ziente ricopiatura con la macchina da scrivere. Per non parlare del-

lo scrittore Henry James, così innamorato del ticchettìo della sua

Remington, da pretendere che ci si mettesse a lavorare al cap-

pezzale del suo letto di morte, in modo che il suono meccanico

degli amati tasti accompagnasse il suo saluto al mondo!

La scrittura è sempre stata per l’uomo non solo una necessità,

ma soprattutto un sinonimo di potere: già nell’antichità la figura

dello “scriba” era effigiata tra le personalità importanti, perchè pos-

sedere la scrittura equivaleva a possedere il potere tout-court,

e gli strumenti che hanno seguito l’uomo in quest’arte sono di-

ventati essi stessi simboli di bellezza, raffinatezza e prestigio.

Non dobbiamo dimenticare che, se sono molti i raffinati intellet-

tuali che non hanno voluto cedere al fascino del candido e magi-

co quadratino virtuale, sono altrettanti ad aver scelto di concedere

le proprie confidenze e la propria fantasia soltanto alla seducen-

te danza di un docile pennino su un ruvido foglio di carta.

I devoti amanti della scrittura a mano, e dello strumento princi-

pale di questa antichissima arte: la penna stilografica sono,

a dispetto del progresso e dei feroci e modernissimi concorren-

ti, tantissimi, fedelissimi ed incorruttibili! Un esempio famoso

è quello dello scrittore Franco Cordelli, che abbandonata anche

la macchina da scrivere, nel 2009 si è avventurato nella stesura

“a penna” del suo ultimo romanzo “La marea umana”. La leggenda

vuole che la nascita della penna stilografica sia dovuta ad una mac-

chia, e racconta che intorno al 1884 il signor Lewis Edson

Page 38: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

WORLD

Waterman rischiò di rovinare un contratto di assicura-

zione a causa di una penna dispettosa. La correzione

di questo “difetto” lo portò a perfezionare una penna con

“serbatoio” che potesse regolare la fuoriuscita dell’in-

chiostro. In realtà, sembra che un primo esempio di pen-

na con serbatoio risalga addirittura al decimo secolo gra-

zie a Al-Mu’izz li-Din Allah, Sultano d’Egitto che ne sug-

gerì la fabbricazione. Inoltre, anche tra gli innumerevoli

progetti del nostro geniale Leonardo Da Vinci sono sta-

ti trovati dei disegni che spiegano come realizzare una

penna a serbatoio di inchiostro! Insomma, anche se ci

sono dubbi sull’effettiva origine di questo strumento,

certamente non ce ne sono sull’importanza delle gran-

di Aziende che della penna stilografica sono riuscite

a fare un vero capolavoro! Un esempio per tutte, un bel-

lissimo esempio, è rappresentato dalla lunghissima e raf-

finata storia delle penne Montblanc. Impossibile non ri-

conoscere l'inconfondibile e candido cappello innevato

che taglia il severo nero corvino delle penne più famo-

se al mondo! Quel simbolo, la bianca stella a sei pun-

te, che oggi firma numerosi altri oggetti indissolubilmente

legati al mondo della bellezza e della moda, si deve

al designer Wilhelm Dziambor, che intuì immediatamente

le potenzialità ed il potere di un marchio ben definito.

A dimostrazione del grande ed eterno amore che lega

il mondo della scrittura a questi straordinari strumen-

ti, nasce nel 1992 in edizione limitata, la Writers

Edition: ogni anno Montblanc ha deciso di rendere omag-

gio ad un grande scrittore di fama mondiale, creando

uno strumento che per forma, design colore ne inter-

preti in qualche modo la vita, lo spirito e l’opera.

Altre grandi case di produzione di penne hanno segnato

in modo indelebile con le loro “creature” la moda, lo sti-

le, i comportamenti e persino la storia della società nei

due secoli appena trascorsi. Vale la pena ricordare

almeno le più famose come la Ideal della Waterman;

la Lucky Curve della Parker utilizzata dai militari

americani durante la guerra ispano-americana e anco-

ra la Conklin; la Shaeffer; la Pelikan amatissima da tut-

ti gli studenti della mia generazione e le italianissime

e famose nel mondo: Aurora, del designer Marcello

Nizzoli; la Omas e la Montegrappa. Insomma, ancora oggi

per riuscire a dare una “forma fisica” fruibile e leggibi-

le a noi, devoti ed avidi lettori, per molti scrittori nulla

è più seducente del suono che il movimento graffiante

e deciso di un pennino traccia sulla carta, il suo rumo-

re è per gli amanti della scrittura, affascinate come

una musica e seducente come una danza.

36 • COOLTO 01

Page 39: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 40: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

38 • COOLTO 01

COOL PEOPLEdi Cristina Rosso

Page 41: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

S

COOLTO 01 • 39

Se intendiamo intraprendere un viaggio all’interno del-

l’universo della scrittura non possiamo certo esimerci

dall’affidarci ad un principio di eccellenza che si è di-

stinto nel corso degli anni all’interno di questo settore

e che ha da sempre sede nel capoluogo di regione pie-

montese. Dal 1932 Musso Stilografiche, sito a Torino

in via Lagrange, costituisce un essenziale punto di ri-

ferimento per la scrittura di classe, accompagnata da tut-

ti i marchi che si sono resi preziosi protagonisti nella sto-

ria delle penne stilografiche. Si tratta di case che han-

no saputo infondere passione, cura per i dettagli ed at-

tenzione al design delle forme - a monte dello studio dei

sistemi di precisione - e conseguentemente alla creazione

di accessori di culto nel corso degli anni, destinati a co-

loro i quali intendono acquistare uno dei pregevoli stru-

menti per scrittura per farne un dono, per uso proprio

o anche per collezione. Con la stessa pertinenza che con-

nota la consulenza nella scelta di questi preziosi oggetti

viene offerta l’assistenza tecnica prestata presso il cen-

tro riparazioni annesso al punto vendita perché, come

tutti gli apparati meccanici, anche gli strumenti per scrit-

tura necessitano di manutenzione per garantire una resa

ottimale: trattasi di una semplice revisione, di un ri-

condizionamento o di una sostituzione di parti dan-

neggiate o usurate. Per meglio approfondire e sonda-

re la conduzione di questo mestiere abbiamo quindi ap-

profittato della disponibilità di Davide Venturello,

attuale titolare dell’attività, al fine di attingere e carpi-

re i segreti di uno degli esercizi commerciali più longevi

della città e per far sì che ci accompagnasse, illumi-

nandoci, attraverso questo brillante percorso intrapre-

so ormai otto decadi fa dal suo fondatore, il signor

Musso appunto.

Quest’anno “Musso Stilografiche” festeggia gli 80 anni

di attività: da quando è stata avviata come sono an-

date modificandosi le esigenze del cliente? Prima le

penne stilografiche rappresentavano uno strumento

di lavoro, oggi invece sono state riconvertite in ogget-

to da collezione piuttosto; è stato necessario puntare al-

lora ad un nuovo mercato che prima si affacciava ai

liberi professionisti, i quali scrivevano molto e doveva-

no effettuare una scelta oculata, un investimento che

garantisse qualità, performanza e durabilità (si parla

di prodotti che durano anche 20 anni mai lamentando

un disservizio). Oggi le case lavorano per rendere le pen-

ne stilografiche un accessorio: ora si punta sul design.

Prima si ravvisavano differenze nette tra i prodotti di

una casa e di un’altra, tendenzialmente basate sulla fun-

zionalità, ora invece la qualità generalizzata di prodotti

di alto standard è indiscussa e si gioca a creare interesse

attorno ad un accessorio che cessa di essere uno stru-

mento di lavoro ma nasce quale elemento di distinzio-

ne in termini di gusto, estetica e stile. Si fa strada per-

ciò la penna a sfera, la biro o il roller - molto scorrevo-

li e rapidi nella resa -, oggi tra le più gettonate.

La tecnica di costruzione delle stilografiche infatti ha

punta di penna

Page 42: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

40 • COOLTO 01

COOL PEOPLE

dovuto tenere il passo con i ritmi moderni e se la vita

media di una linea prima si aggirava intorno ai 12-13

anni, ora è di 3-4 anni a causa dei frequenti restyling

che subisce legati puramente design.

Garantire un servizio di qualità all’utente anche in ter-

mini di aftersale oltre alla rivendita di marchi tra i più

prestigiosi sul mercato può costituire il valore ag-

giunto che manca a molte aziende le quali invece ri-

schiano di soccombere a causa della crisi?

Caratteristica fondamentale e primo requisito nella

scelta dei prodotti e dei marchi prestigiosi e storici del-

la scrittura è la garanzia di un’assistenza efficiente

che garantisca un servizio post vendita in grado di

soddisfare le richieste dei clienti per distinguersi:

il rapporto con le case dev’essere diretto.

L’assistenza, la cura e la riparazione di questi stru-

menti possono contribuire allora ad offrire un ser-

vizio completo e sempre più raro che vi distingue

e probabilmente vi premia in qualità di rivenditori?

Sono cambiate le politiche di assistenza a causa della

burocrazia e delle difficoltà di gestione di un magazzi-

no in quanto i pezzi di ricambio comportano dei costi

ormai sempre più alti per le aziende; la Musso stessa

comunque ne detiene uno proprio in loco perché

soddisfare il cliente rappresenta in prima istanza la cosa

più importante, garantendo allo stesso tempo così

una buona credibilità presso le case grazie all’ampia

conoscenza del mercato che l’attività vanta rispetto

ad altri rivenditori anche relativamente ai pezzi

di ricambio di cui approvvigionarsi, dalla sapienza

nel ricercarli a quella nel sostituirli.

La vostra unicità in cosa si potrebbe riassumere: la

tradizione artigianale al passo con l’innovazione?

Sì perché comunque tutti ancora utilizziamo uno stru-

mento per scrivere pertanto il mondo della produzione

stilografica si è evoluto e indirizzato verso dei refil

realizzati in versioni che garantiscano fluidità, scorre-

volezza e varie gradazioni di micromine, sempre

rimanendo fedeli all’artigianalità che costituisce

l’anima di un oggetto da cui non si può prescindere.

La qualità non passa mai di moda…forse è per que-

sto che risultate ambasciatori dell’eccellenza in

questo settore non solo riconosciuta in Italia ma

anche all’estero? Le aziende straniere si interfacciano

con noi perché all’interno di un panorama variegato rap-

presentiamo una sicurezza da cui attingere per

approcciarsi alla clientela; anche il made in Italy da

esportazione è ben venduto ed apprezzato laddove

invece noi italiani spesso risultiamo esterofili e non

accogliamo con altrettanto entusiasmo un prodotto

di pregio di nostra produzione internazionalmente ri-

conosciuto. Anche se nell’ultimo periodo, probabil-

mente grazie ai festeggiamenti dei 150 anni dall’Unità

d’Italia ci si sta rimpossessando di un barlume di

patriottismo. A testimonianza di questo e del servizio

personalizzato promosso da Musso per i propri clienti

infatti è stato offerto un prodotto di qualità esclusivo in

collaborazione con Buosi attraverso un’iniziativa che

rilancia l’eccellenza italiana grazie alle penne create

ad hoc per festeggiare il centocinquantesimo.

Page 43: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 44: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

P

COOL PEOPLEdi Paola Gamberutti

E poi arriva chi, come Lei, ammanta il retrogusto

di un mestiere squisitamente agrodolce

Scrittura...che professione!

Passione che travolge per rasserenare. Croce e de-

lizia per l’ego vanitoso tra umilianti delusioni e suc-

cessi trionfali. Impeto artistico e attività che richiede

costanza e dedizione. Sfogo ribelle o accondiscen-

dente celebrazione. Comunicazione che informa,

giullare che allieta, memoria che rimane. Tutto ciò,

e molto altro ancora, è la scrittura che si fa pro-

fessione. Teoria che si

concretizza,

n a s c e

dalla parte più profonda e interiore di sé e sfocia

nella materialità e nella socialità diventando leggi-

bilmente pubblica con quel nero che conquista

il bianco. Ma visto che la scrittura non è bianco

e nero, ma intrinseche sfumature, abbiamo rivolto

alcune domande a chi di scrittura vive.

Risponderà per noi, con la serena quiete che

comunicano le persone che amano ciò che fanno

e credono in ciò che dicono, Natascia Pane,

fondatrice e titolare dell’agenzia letteraria inter-

nazionale Contrappunto. (E per chi non fos-

se interessato alla scrittura, sostituire il ver-

bo scrivere con il verbo vivere.)

Chi è Natascia Pane? Sono una Literary

Manager: da dieci anni gestisco la carrie-

ra editoriale di chi della parola ha fatto

la propria vita, i miei scrittori italiani

e stranieri. Alleno il talento degli auto-

ri che mi sono accanto, e di chiunque

entri nella mia orbita, per l’affermazione

della propria individualità e, soprattutto,

della propria creatività.

Sono Parola, Musica e Energia. Sono una

Talent Coach.

Cos’è il talento? Nella scrittura esiste?

Il talento è carattere, personalità, auto-

stima e creatività. È il potere di plasmare

42 • COOLTO 01

Page 45: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

COOLTO 01 • 43

la realtà per renderla terreno fertile alla realizza-

zione dei nostri desideri. Il talento nella scrittura

esiste nel momento in cui nasce la consapevolezza

del potere creatore della parola, la responsabilità

nell’utilizzo di una parola sempre positiva, effica-

ce, portatrice di vita, in un romanzo come, allo stes-

so modo, nella nostra quotidianità.

Cos’è la parola e qual è il suo potere? La parola

è suono, soffio vitale, veicolo di energia. Può demolire

così come costruire, può potenziare così come

distruggere per sempre.

Parole e realtà: cos’è Matrix? Matrix è una trama

di azioni e reazioni che le nostre parole producono

in ogni momento nella realtà che ci circonda. È il flus-

so di onde nel quale possiamo decidere di immer-

gerci, assaporandone la verità profonda.

L’alternativa è negarne l’esistenza.

La motivazione può essere paragonata a un vet-

tore perché dotata di direzione (verso che orien-

ta i nostri comportamenti) e forza (energia che

li attiva). Tu cosa ne pensi? Mi piace vedere

la motivazione come una forza che ci avvolge,

che a tratti spinge e a tratti trascina, con la dolcezza

e la determinazione proprie delle azioni che lasciano

un segno. È la scintilla che accende il fuoco della

nostra passione, ed è allo stesso modo il carburante

che permette a questo fuoco di non spegnersi mai.

Non da ultimo, è alla radice di quell’ineluttabile istin-

to di sopravvivenza che permette di far rinascere dal-

le ceneri l’Araba Fenice, quando abbiamo la tenta-

zione di mollare, certi di aver toccato il fondo,

scoprendo poi che il fondo è solo un nuovo pavimento

dal quale ripartire.

Chi è il Talent Coach? Ma soprattutto, lo si può

diventare di se stessi? Il miglior Talent Coach

che potremo mai desiderare, quello che ci ricorda

la nostra unicità, che ci spinge a valorizzare

i nostri punti di forza, che ci premia per i traguar-

di raggiunti e non ci permette di abbatterci nei

momenti di difficoltà, è dentro di noi.

Come possiamo trovarlo? È la sfida di ogni gior-

no: mi piace pensare di saper trovare il giusto

stimolo, sempre diverso (un guardarsi dentro,

o un guardare fuori, quando non un cercare attor-

no) grazie al quale far riconoscere a ogni persona

che lavora con me la sua stessa immagine come

riflessa in uno specchio: quell’immagine, uguale

a noi ma ‘altro’ da noi, ci permette di dialogare

con il nostro Talent Coach interiore.

La scrivania, il luogo per eccellenza su cui si scri-

ve o lavora, come può essere organizzata per as-

sicurarsi uno spazio “positivo”? La cura verso

lo spazio nel quale viviamo, e a maggior ragione

per quello nel quale creiamo, parte dalla perfetta

integrazione di noi stessi in quel sottile e delicato

equilibrio fra spazio, dimensioni e valori che

appoggiamo sul nostro ‘piano di lavoro’.

Idealmente, ma anche praticamente, è indispensa-

bile assaporare e sperimentare come cambia

il nostro rapporto con lo spazio e le energie mutando

la posizione del nostro corpo nella stanza nella

quale creiamo, mutando la direzione della luce,

la posizione degli oggetti dello spazio e di fronte

a noi. Il Feng Shui è prezioso per me in questo viag-

gio tra pesi e contrappesi, tra pieni e vuoti, anche

sulla mia personale scrivania.

Un consiglio per chi si vuole avvicinare alla

scrittura?

Innamoratevi! La scrittura è un atto d’amore.

Page 46: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 47: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 48: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

46 • COOLTO 01

COOL EVENTdi Ilio Masprone

Sanremo

Page 49: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

S

COOLTO 01 • 47

Sanremo, la Città dei Fiori, spalanca per la sessanta-

duesima volta le sue porte all’evento musicale per ec-

cellenza: il Festival della Canzone. Padrona di casa Rai

Uno, rete ammiraglia della Rai che l’anno scorso ha

fatto vedere il Festival a12 milioni di spettatori di media

serale nelle cinque lunghe notti. Anche quest’anno

si tratta di una competizione tra canzoni “inedite” in-

terpretate da 14 grandi artisti individuati secondo cri-

teri di contemporaneità, fama e valore riconosciuti;

mentre una competizione con canzoni “edite” prese tra

canzoni famose della musica italiana, conosciute nel

mondo in versioni internazionali e interpretate dagli

stessi 14 artisti in coppia con cantanti ospiti interna-

zionali, si svolgerà nel corso della quarta serata di gio-

vedì 16 febbraio quale tributo alla “canzone” dal titolo

ridondante “Viva l’Italia”. Poi ci sarà la finale dell’ine-

dita competizione web SanremoSocial con canzoni ori-

ginali presentate e interpretate da 8 artisti giovani.

Per la sezione Artisti, nelle prime quattro serate, la sud-

divisione delle “canzoni-artisti”, l’ordine di esecuzione

in ciascuna delle serate e/o i relativi criteri saranno de-

terminati dall’organizzazione; mentre per la sezione

SanremoSocial, nella seconda e terza serata, gli abbi-

namenti delle “canzoni-artisti”, nelle varie sessioni

ad eliminazione diretta, saranno i risultati dei voti del

“popolo della rete su Facebook”; nella quarta serata per

la sezione SanremoSocial, e nella quinta ed ultima

serata per la sezione Artisti, sarà il sorteggio a deter-

minare l’ordine di esecuzione delle “canzoni-artisti”.

Per la seconda volta a presentare il Festival di Sanremo,

Gianni Morandi che l’anno scorso ha ottenuto un

grande successo personale; quest’anno si avvarrà della

collaborazione della modella Ivana Mrazova, 19 anni,

della Repubblica Ceca. Ma la novità di questa 62a edi-

zione è la presenza sul palco del bravo attore di ci-

nema, teatro e tv, il lucano Rocco Papaleo, ottimo

interprete del film “Basilicata Coast to Coast.”

Una scelta azzardata quest’ultima di Papaleo, da parte

di Morandi, ma che sicuramente susciterà molta curio-

sità e ironia visto il personaggio; altra scelta difficile

la presenza del supermolleggiato Adriano Celentano

che si autogestirà in tutte le serate alle quali deciderà

di partecipare. Previste per una sera anche le due

co-presentatrici dell'anno scorso Belen Rodriguez

e la ex di George Cloney, Elisabetta Canalis, ma poi

anche la nuotatrice Federica Pellegrini, mentre tra

i Big stranieri Madonna pare la più probabile. Come

volevasi dimostrare, i rumors della vigilia sono stati

Page 50: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

in gran parte confermati, per cui i nomi snocciolati

durante le settimane passate non hanno minimamente

sorpreso chi aveva seguito negli ultimi tempi l’evolversi

degli eventi che riguardavano l’ufficializzazione degli

artisti ammessi a Sanremo. Dunque, dal 14 fino al

18 febbraio si alterneranno sul palco dell’Ariston il so-

lito mix fatto di inestinguibili dinosauri della musica

di casa nostra alla Matia Bazar, a giovani reduci dai vari

talent show di Raiset (Emma, Noemi, Pierdavide

Carone), interessanti voci pop-rock in cerca di nuova vi-

sibilità dopo un po’ di tempo lontani dai riflettori

(Samuele Bersani, Marlene Kuntz), figli ‘illustri’ (Irene

Fornaciari) e, dulcis in fundo, qualche bel nome della

tradizione cantautorale italiana come Eugenio Finardi

e persino Lucio Dalla, che canterà in coppia con Carone.

Ed eccoli dunque i nomi dei 14 cantanti individuati,

come recita pomposamente il regolamento, “secondo

criteri di contemporaneità, fama e valore riconosciuti‘.

Arisa – “La notte”: la (finta) svampita Rosalba Pippa

in arte Arisa torna a Sanremo fresca dei recenti trionfi

televisivi di Victor Victoria e X Factor 5. L’interprete di

Sincerità (nel suo piccolo uno dei cult della storia re-

cente del Festival) è per la terza volta in gara all’Ariston.

Chiara Civello – “Al posto del mondo”. Chiara chi?

Gianni Morandi e i suoi sodali estraggono dal cilindro

un’interprete jazz piuttosto apprezzata nel suo am-

biente, ma del tutto sconosciuta al grande pubblico.

36 anni, romana, ha all’attivo tre album cantati per lo

più in inglese e influenzati dai ritmi della bossa nova.

Dolcenera – “Ci vediamo a casa”. Quarta partecipazione

al Festival di Sanremo per Emanuela Trane a.k.a. Dol-

cenera. Sono passati ben nove anni dalla vittoria del

2003 nella sezione Nuove Proposte con ‘Siamo tutti

là fuori’ e da allora la cantante salentina, che ha colle-

zionato pure l’exploit nel reality Music Farm, si è con-

fermata come una delle voci pop più apprezzate, anche

dal punto di vista puramente commerciale.

Emma Marrone – “Non è l’inferno”. Se nel 2011 aveva

fatto da guest star ai Modà per il brano Arriverà, que-

st’anno la bella Emma fa tutto da sola con un pezzo,

scritto dallo stesso Kekko Silvestre della rock band mi-

lanese, dai forti contenuti sociali. Staremo a vedere…

Eugenio Finardi – “E tu lo chiami Dio”. Il raffinato

cantautore milanese, alla soglia dei 60 anni, si concede

per la terza volta alla platea sanremese dopo le

apparizioni del 1985 con ‘Vorrei svegliarti’ e del

1999 con ‘Amami Lara’.

Francesco Renga – “La tua bellezza”. L’ex leader dei

COOL EVENT

48 • COOLTO 01

Page 51: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 52: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

Timoria torna a Sanremo dopo il trionfo del 2005

con ‘Angelo’ ed anche in questa occasione è stato già

inserito nel ristretto novero dei favoriti: d’altronde

se uno dal talento di Renga si degna di partecipare al

Festival, non lo fa solo per un’anonima comparsata.

Gigi D’Alessio e Loredana Berté – “Respirare”.

La prima strana coppia nella lista dei cantanti in gara:

il nazionalpopolare Gigi D’Alessio con la stravagante

icona rock della musica italiana Loredana Berté.

Un improbabile duo che, tra la sorpresa generale,

potrebbe tirar fuori dal cilindro un pezzo accattivante.

Li aspettiamo con ansia…

Irene Fornaciari – “Il mio grande mistero”. Sono lontani

i tempi del gran rifiuto di Pippo Baudo che all’epoca

fece andare su tutte le furie papà Zucchero. La giuno-

nica Irene è infatti diventata una presenza quasi fissa

del Festival di Sanremo e quella di quest’anno è la sua

prima partecipazione come solista nella sezione Big,

dopo esserci già stata nel 2010 insieme ai Nomadi

e nel 2011 come ospite di Davide Van de Sfroos.

Marlene Kuntz – “Canzone per un figlio”. Dopo il

successo degli anni ’90, nello scorso decennio la rock

band di Cristiano Godano ha un po’ segnato il passo e,

allora, cosa c’è di meglio di un’opportuna apparizione

sul seguitissimo palco di Sanremo per rinverdire

fama e popolarità?

Matia Bazar – “Sei tu”. Sono stati l’unica sorpresa

della lista ufficiale dei cantanti in gara a Sanremo,

visto che le previsioni indicavano al loro posto Toto

Cutugno. Per i Matia Bazar, nelle varie formazioni

(da quella storica con Antonella Ruggiero e Carlo Mar-

rale alle più recenti), si tratta della 12a presenza

al Festival, dove hanno vinto per ben due volte e scritto

alcune delle pagine più belle della kermesse canora.

Oggi alla voce c’è la splendida Silvia Mezzanotte.

Nina Zilli – “Per sempre”. Siamo tutti curiosi di riascol-

tare l’ammaliante voce di Nina Zilli che nel 2010,

con ‘L’uomo che amava le donne’, ha saputo racco-

gliere così tanti consensi sia di pubblico che di critica.

Anche lei rientra già tra i favoriti dei bookmaker.

Noemi – “Sono solo parole”. A 30 anni la rossa (anzi, ex

rossa, visto che si annuncia un rivoluzionario cambio di

look) Veronica Scopelliti in arte Noemi cerca la defini-

tiva consacrazione e, perché no, la vittoria finale al Fe-

stival di Sanremo, peraltro già sfiorata due anni fa ai

tempi del singolone ‘Per tutta la vita’ (disco di platino).

Pierdavide Carone e Lucio Dalla – “Nanì”. L’altra cop-

pia improvvisata di Sanremo 2012: il giovane cantau-

tore Pierdavide Carone, probabilmente uno dei migliori

prodotti in assoluto della scuola di Amici, e l’eterno

cantastorie Lucio Dalla. Cosa produrrà questa inedita

collaborazione? La curiosità è tanta.

COOL EVENT

50 • COOLTO 01

Page 53: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 54: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

52 • COOLTO 01

Samuele Bersani – “Un pallone”. Dopo 12 anni (era il

2000 e il brano dell’epoca, Replay, ottenne il Premio

della Critica) Samuele Bersani torna a calcare il palco

dell’Ariston, una presenza che sicuramente soddisferà

gli appassionati della musica italiana di qualità.

E questo è tutto, ricordiamo che tutti i cantanti in gara

oltre alla solita competizione di brani inediti, concor-

reranno anche nella serata tributo Viva l’Italia! (giovedì

16) interpretando brani famosi della musica italiana

insieme a un’eterogenea e sorprendente lista di

cantanti ospiti stranieri di grande fama.

Tutto qua e non è poca cosa! Dopo il successo di cri-

tica e pubblico dell’anno scorso, anche quest’anno

il Festival apre con l’anteprima del premio speciale

“Dietrolequinte”: un’esclusiva che nessun’altra manife-

stazione italiana, ma anche europea, può vantare.

Il riconoscimento viene dato a cinque personaggi

che hanno il merito di lavorare, appunto, dietro

le quinte non solo del Festival, ma della musica

più in generale. E così l’evento sanremese riapre

le porte a quest’inedita iniziativa accolta con grande

favore non solo dal pubblico presente, ma soprattutto

dagli oltre settanta giornalisti che hanno partecipato

al 1° Gran Gala del Festival che si è tenuto nei Saloni

del Royal Hotel Sanremo la sera prima dell’inizio della

grande parata televisiva. Sono stati 200 gli invitati

ad honorem che l’anno scorso hanno avuto il piacere

di assistere alla premiazione dei cinque personaggi

premiati da una Giuria speciale che faceva capo

al Presidente Mario Luzzato Fegiz del Corriere della

Sera, Marinella Venegoni de La Stampa (quest’anno Pre-

sidente di Giuria), a Dario Salvatori (critico musicale

di Rai Uno) ad Angela Calvini de L’Avvenire e Mario

Giordano de Il Giornale. I premiati della prima edizione

furono: Simona Ercolani (capo degli autori del Festival),

Mario Maffucci (ex dirigente Rai, per 20 anni respon-

sabile del progetto Festival, oggi Presidente del Pre-

mio), Vincenzo Mollica, Inviato Speciale di Rai Uno,

Gaetano Castelli, storico scenografo dell’evento sanre-

mese, e non soltanto, e Walter Vacchino il cultural-ti-

tolare del popolare Teatro Ariston.

Per questa seconda edizione, di lunedì 13 febbraio,

i cinque candidati sono: Caterina Caselli (discografica);

il giornalista Mario Luzzatto Fegiz, il direttore d’orche-

stra Peppe Vessicchio, il grande autore scomparso

recentemente Giancarlo Bigazzi e l'organizzatore Lucio

Presta. La giuria di questa seconda tornata, oltre Mari-

nella Venegoni, ancora Dario Salvatori, Massimo Ber-

nardini (Rai Uno) e Marco Molendini de Il Messaggero

e Vincenzo Mollica (TG1). La guest star della serata,

il cantautore piemontese Giorgio Conte; presenta

la serata il giornalista del TG1 Leonardo Metalli,

curatore anche della rubrica musicale TG Note. Segre-

tario Generale del Premio, il collega Fausto Taverniti,

della sede Rai della Basilicata, mentre il curatore e idea-

tore del Premio, nemmeno a dirlo il nostro Ilio Ma-

sprone, nostro direttore. Il Dinner Gala si tiene al Royal

Hotel Sanremo esclusivamente su inviti personali.

COOL EVENT

Page 55: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 56: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

Un nuovo concept, la continua indagine sul campo,

un team rinnovato e la volontà di andare oltre. Ecco la

ricetta di BIT 2012, la Borsa Internazionale del Tu-

rismo che si terrà da giovedì 16 a domenica 19 feb-

braio 2012 a fieramilano. Orizzonte sempre più

internazionale, focus su temi formativi strategici, più

opportunità di business mirato: sono queste le princi-

pali caratteristiche di una manifestazione che si pro-

pone a operatori e pubblico con una formula del tutto

nuova, ricca e coinvolgente. “New Bit, New Business”:

l’headline che caratterizza la 32esima edizione di Bit

sintetizza il principale punto di svolta della manife-

stazione. Bit 2012 rimette al centro gli operatori, gli

agenti di viaggio, e le loro esigenze, per garantire l’ap-

profondimento e la concretizzazione di ogni tipo

di business possibile: ci sarà più tempo dunque per

pianificare gli incontri, per illustrare le proposte, per

riflettere su idee che nascono dalla condivisione e dal

confronto diretto. Questo sarà possibile grazie alla

grande novità dell’area Tourism Collection, dedicata

da quest’anno esclusivamente agli operatori, che sarà

aperta dal 16 al 18 febbraio (ultimo giorno chiusura

COOL EVENTdi Daniele Smaltini

54 • COOLTO 01

Page 57: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

anticipata alle 16.30). Si propone come l’ambiente più

congeniale per lo scambio tra operatori e ogni figura

professionale che ruota attorno al mondo del turismo.

Le “classiche” aree Italy e The World dedicate rispetti-

vamente alle regioni del Bel Paese e alle destinazioni

internazionali saranno aperte dal 16 al 19 febbraio agli

operatori (dalle 9.30 alle 18.30), e nel weekend anche

al pubblico dei viaggiatori. A completare l’offerta

anche l’area Bit Technology, dedicata al mondo delle

tecnologie per il turismo online e offline, CRS, HRS

e tour operator online. Bit proporrà un fitto calendario

di occasioni per gli operatori: in particolare, il 17 e 18

febbraio a Bit BuyItaly, cuore delle vendite del prodotto

Italia, si incontreranno 2000 seller selezionati con 500

top buyer internazionali esclusivi, scelti direttamente

da Bit e provenienti da oltre 50 Paesi per scoprire

insieme le nuove opportunità offerte dall’incoming tu-

ristico in Italia: un fenomeno che interessa trasversal-

mente settori che vanno dai trasporti al real estate,

dalla ricettività al tour operating. Il workshop Bit Buy-

Club dedicherà un’intera giornata, il 16 febbraio, agli

operatori dell’associazionismo europeo che guidano

con competenza e passione i propri associati alle

scelte migliori.  Oltre 200 seller nazionali e interna-

zionali selezionati tra TO, agenzie di viaggio e con-

sorzi di commercializzazione incontreranno 100 buyer

nazionali e internazionali e club di interesse prove-

nienti da 11 Paesi. Inoltre, Bit offrirà agli espositori oc-

casioni di contatto privilegiato consentendo loro

di invitare i migliori top client del centro e sud Italia

in collaborazione con Bit. Per rendere veramente unica

e fruttuosa la permanenza in manifestazione anche

per gli stessi espositori, Bit metterà a disposizione nu-

merose facilities, tra le quali la prenotazione di una

camera doppia inclusa nella tassa di iscrizione.

In questo modo venire a fare affari a Bit sarà comodo

e conveniente per tutti. Ma le occasioni di incontro

e di business non si esauriscono in manifestazione.

Bit mette infatti a disposizione numerosi strumenti

di contatto e matching online tra gli operatori, prima

tra tutte l’innovativa community attiva tutto l’anno che

ospiterà informazioni e filmati multimediali per ren-

dere ancora più potente e performante la conoscenza

tra gli operatori e i businessmaker prima e dopo il mo-

mento espositivo. Inoltre, tutti gli operatori che si pre-

registreranno potranno usufruire di un’agenda di

incontri pre-manifestazione, per cominciare subito

a conoscere e far conoscere prodotti e offerte.

La presenza di Bit sui principali social network, poi,

completa e amplia ulteriormente e su scala mondiale

i contatti possibili con protagonisti e i temi della

manifestazione. Sempre nel segno della comunica-

zione, la Borsa Internazionale del Turismo ha affidato

a Expansion  la campagna pubblicitaria per Bit 2012

per rendere sempre più ampia la visibilità al pubblico

nazionale e internazionale del suo mondo. Si con-

ferma, infatti la particolare attenzione al mondo dei

media, sensibili al tema delle vacanze e dei viaggi, che

Bit in questi anni ha stimolato a raccontare le tendenze

e le novità di più grande impatto. Nell’ultima edizione

hanno parlato di Bit oltre 3.300 articoli di giornale

e 170 servizi televisivi e la forte mediaticità della ma-

nifestazione è quantificata dal valore attuale del suo

brand: 2 milioni e mezzo di Euro, ulteriore testimo-

nianza dell’imprescindibilità di questo appuntamento

per tutti gli operatori. www.bit.fieramilano.it

COOLTO 01 • 55

Page 58: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 59: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 60: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

WEEKEND DI COOLTOdi Edoardo Meoli

Foto: Archivio Agenzia “In Liguria”

58 • COOLTO 01

Tris d’AmoreTris d’Amore

Page 61: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

U

COOLTO 01 • 59

Una terra a forma di arco, proprio come quello di Cu-

pido. E tante frecce da scagliare per colpire gli innamorati.

Così è la Liguria, regione di incanto, che a San Valen-

tino diventa la meta perfetta per chi ha voglia di sentir

battere il cuore. Non c’è nulla di più romantico che guar-

darsi negli occhi, far schioccare un bacio nella capitale

della Liguria d’Amare. Terra d’amare per tradizione e an-

che per ragioni naturali. Il mare e le montagne che si tuf-

fano nel Mediterraneo, le spiagge, i tramonti rosseggianti,

il verde perpetuo degli oliveti punteggiato dal giallo del-

le mimose, i roseti che sbocciano in ogni stagione, i gab-

biani che, come scriveva Eugenio Montale «hanno atteso

invano le briciole di pane che io gettavo sul tuo balco-

ne perché tu sentissi anche chiusa nel sonno le loro stri-

da» (La belle dame sans merci). Tra gli appuntamenti

fissi, che attirano ogni anno migliaia di coppie di inna-

morati, la riviera di ponente offre una grande festa agli

Innamorati presso il celebre muretto di Alassio.

Camogli organizza da oltre trent’anni la settimana di

San Valentino, mentre la via forse più frequentata al mon-

do dagli Innamorati è quelle dell’Amore, nelle Cinque

Terre, tra Riomaggiore e Manarola, luogo d’incanto

rinato dopo l’alluvione dello scorso autunno. Entrando

nel dettaglio, Camogli celebra la Festa di San Valentino

da venerdì 10 a martedì 14 febbraio. Il borgo marina-

ro, che già di per sé fa battere il cuore (impossibile dire

di no davanti a un tramonto sul porticciolo) si riempie

di totem affissi lungo le vie, le piazze, le piazzette e gli

slarghi con le più belle frasi d’amore di famosi film, can-

zoni, poesie. Il pubblico, se vorrà, potrà scrivere la sua

Page 62: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

frase d’amore, comunque sia, e lasciarla al tendone del-

le feste. Quest’anno è in programma anche un concorso

fotografico sul tema dell’amore. Poi, nelle serate di feb-

braio, i ristorantini del borgo offriranno menù a tema,

con prezzo fisso (naturalmente alla coppia). Gli alber-

ghi promuovono pernottamenti romantici. Alassio, a San

Valentino premia gli innamorati capaci di scrivere pa-

role romantiche. Unica città in Italia che può fregiarsi del

marchio di “città degli innamorati”, Alassio festeggia San

Valentino con “Le più belle lettere d’amore” e il 14 feb-

braio l’appuntamento per tutti gli innamorati è davan-

ti al celebre “Muretto”, dove si premieranno gli scritti più

appassionati del concorso. Le lettere dovranno giungere

ad Alassio entro il 4 febbraio 2011. Le missive d’amo-

re potranno essere recapitate direttamente nella buca

posta accanto alla famosa piastrella degli innamorati di

Peynet ad Alassio, potranno essere inviate via e-mail,

all’indirizzo [email protected] ,

oppure spedite via posta (Comune di Alassio, piazza Pac-

cini, 28 – 17021 Alassio o Galleria d’Arte Berrino, via Ca-

vour, 10 – 17021 Alassio). Il concorso è nato 36 anni

fa, da un’idea del pittore alassino Mario Berrino. Erano

gli anni in cui il “Muretto”, di fronte al caffè Roma, era

il luogo d’incontro dei giovani, il luogo dove si trovavano

e s’innamoravano. Ad esso venivano affidate scritte

e messaggi d’amore. Ed è così che è nata l’idea di col-

locare una cassetta della posta per raccogliere tutti i mes-

saggi e le lettere. Nelle Cinque Terre, niente lettere ma

la voglia di camminare in uno degli angoli più belli del

mondo, non a caso patrimonio dell’Umanità per Une-

sco: il sentiero della via dell’Amore. Un luogo fantasti-

co, una strada che si inerpica sulle scogliere, a picco sul

mare. Riaperto e in perfette condizioni, dopo i danni che

le Cinque Terre avevano subito lo scorso autunno.

Il sentiero unisce Riomaggiore a Manarola. Era il percorso

pedonale, scavato nella roccia tra il 1926 e il 1928, usa-

to  dai ferrovieri per spostarsi tra le Stazioni di Rio-

maggiore e Manarola. Oggi è  una piacevole, romanti-

ca passeggiata,  alla portata di tutti. Sul percorso, nei

pressi di Manarola, si trova il Bar dell’Amore, un pun-

to di ristoro molto suggestivo, con balconata a picco sul

mare. Dalla strada principale di Manarola si passa per

la stazione ferroviaria percorrendo la galleria pedona-

le, e si sale una corta scalinata che porta al passaggio

ricavato sul muro di sostegno della ferrovia. Qui comincia

il tratto più famoso del sentiero azzurro, la “Via del-

l’Amore”, una passeggiata pedonale intagliata nella

roccia e aperta sul mare.

WEEKEND DI COOLTO

60 • COOLTO 01

Page 63: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 64: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

62 • COOLTO 01

TRAVELdi Elena Panzica

Lanzarote, isola

appartenente all’arcipelago delle

Canarie, rappresenta il risultato di un felice espe-

rimento, dell’espressione di una personalità arti-

stica ma al contempo piena di determinazione,

che ha saputo tradurre in realtà un sogno, un’aspi-

razione: il desiderio di fermare il tempo e permet-

tere ai visitatori di cogliere l’essenza primordiale

del luogo. È infatti soprattutto grazie al lavoro

di César Manrique, personaggio eclettico che ha

visto i suoi natali proprio sull’isola nel 1920,

se Lanzarote è stata nominata “riserva della bio-

sfera” dall’Unesco e se ad oggi conserva immutato

il suo carisma. César Manrique, morto nel 1992

in un incidente stradale (un vero paradosso consi-

derando la sua avversione per il traffico automobi-

listico), è stato un artista poliedrico, pittore, scul-

tore, architetto, disegnatore urbanistico e paesag-

gistico ma anche un uomo dai forti valori legati alla

tradizione, grazie ai quali ha intrapreso un cam-

mino ecologista e di conservazione del patrimonio

artistico naturale dell’isola. La sua principale

missione è stata quella di fare capire ai suoi com-

paesani che bisognava innanzitutto rispettare

l’architettura tradizionale dell’isola, evitando di

alterarne l’immagine con nuove costruzioni mo-

derne o con grandi cartelli pubblicitari, che infatti

qui sono banditi. La maggior parte dei punti di

interesse culturale ed artistico a Lanzarote

Lanzarote

un sognodivenutorealtà

Page 65: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

COOLTO 01 • 63

si possono ricondurre a quest’uomo. Assoluta-

mente da visitare La Fundacion César Manrique,

costruita sulla piattaforma lavica nata da un’eru-

zione, nata nell’edificio che è stato per molti anni

la sua abitazione. Oggi è un museo ed un esempio

unico di integrazione totale fra opera umana e am-

biente. Una casa fatta di locali luminosi dove il con-

fine tra interno ed esterno diventa impercettibile,

un susseguirsi di luoghi inaspettati che accompa-

gnano la morfologia del terreno: linee rotondeg-

gianti e sinuose, bianco brillante, specchi di acqua

che appaiono improvvisi a bilanciare il

deserto che circonda l’abitazione. Altra creatura

architettonica di César - la sua prima - e altro luogo

degno di una visita è Los Jameos dos Aguas,

ricavato da un complesso sistema di grotte vulca-

niche naturali, reso accessibile dall’intervento

di questo geniale architetto. Parte di questa opera

è la laguna sotterranea in cui filtra acqua di mare,

un luogo talmente particolare da essere diventato

l’habitat di una specie unica al mondo di granchi

Foto di: Gernot Keller

Page 66: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

ciechi albini. Un altro modo di vivere Los Jameos

è quello di assistere ad una performance musicale

nell’Auditorium ricavato all’interno delle grotte,

un’esperienza acustica decisamente inusuale.

Poco distante, sempre parte dello stesso sistema

di grotte, La Cueva de Los Verdes, un’oasi di pace

nel ventre della terra, dove trovare riparo dal sole

che qui batte implacabile, soprattutto nelle ore

centrali del giorno. È molto difficile separare le bel-

lezze naturali dell’isola dall’opera di Manrique,

in quanto le due cose si fondono inesorabilmente

dando vita e corpo alla sua filosofia e al suo sogno

di far conoscere Lanzarote facendola diventare

“uno de los lugares más hermosos del planeta”,

uno dei luoghi più belli del pianeta. Oggi possiamo

dire che le sue speranze non sono andate infrante.

L’isola riserva molte sorprese al visitatore, consi-

derando quanto la natura qui sia stata poco gene-

rosa per quanto riguarda verde e alberi, che sono

vera una rarità . L’impressione è un po’ quella

di essere atterrati su Marte, circondati da colline

color ocra e da distese laviche grigio-nere.

Eppure, tutto qui richiama invece fortemente Madre

Natura, tutto è intenso, caldo, penetrante. I colori

schizzano fuori dalla tavola, dal quadro vivente

di quest’isola, come il blu intenso del cielo solcato

da velocissime nuvole, spazzate da un vento

che soffia quasi costantemente. La terra è dura,

64 • COOLTO 01

TRAVEL

Page 67: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

in molte aree di pietra, lava solidificatasi durante

il ripetersi di eruzioni fino a formare una crosta

perenne dove nessuna vegetazione riesce a met-

tere radice. Il Parco Nazionale del Timanfaya,

costituito da dune di lava a perdita d’occhio, lascia

però senza fiato, e divertente è anche l’esperienza

di un pasto consumato nel ristorante del Parco.

Di per sé, un locale senza pretese di stampo turi-

stico ma con una originale e saporita sorpresa:

carni, pesce e verdure vengono cucinati all’esterno,

sopra una grata posizionata all’apice di un cono

vulcanico e quindi cotti grazie ai vapori dovuti

al sobbollire perenne della lava sottostante.

Per qualche momento si avrà l’impressione di

essere tornati all’età della pietra e ci si aspetterà

di vedere sbucare da un momento all’altro un ca-

vernicolo dotato di clava. Altro fenomeno naturale

è la Laguna Verde, una striscia di acqua dal colore

verde brillante, attribuibile alla presenza di un’alta

concentrazione di minerali, posizionata in una

striscia di litorale dalla sabbia nera e praticamente

confinante con il blu del mare, un vero turbinio

di colori. Uno spettacolo per chi non soffre di

vertigini è il Mirador del Rio: all’estremo nord

dell’isola, si accede ad un punto panoramico

in cima ad un altissimo promontorio,

un edificio di cristallo (sempre rea-

lizzato da Manrique)

480 metri sopra il livello del mare. Da qui, lo

sguardo spazia sull’orizzonte, senza ostacoli, men-

tre volgendo gli occhi verso il basso si può ammi-

rare la costa dell’isola La Graciosa.

Ma non finisce qui, si può ancora decidere di visi-

tare Haria, paese incastonato in una valle insolita-

mente verde, oppure il Giardino dei Cactus

o Teguise, con il suo colorato mercato artigianale

o ancora La Santa, mecca per gli sportivi e gli

amanti del surf di tutto il mondo. Se ancora rimarrà

tempo, o semplicemente se per voi vacanza

coincide con relax, sole e mare, Lanzarote saprà

comunque accontentare anche queste esigenze,

mettendo a disposizione dei visitatori bellissime

spiagge e zone adatte a passeggiare, a fare un po’

di shopping e a divertirsi la sera, come Puerto del

Carmen oppure Arrecife, la capitale.

A Playa Blanca, a sud dell’isola, dopo una sosta

ad ammirare le vaste saline, sarà d’obbligo

dirigersi verso le meravigliose spiagge di Playa

Dorada e Playa Papagayo. Insomma, davvero

un’isola per tutti, dove perdersi nel silenzio

delle distese laviche oppure concedersi una

giornata su un’animata spiaggia, lambita da

un mare dalle acque cristalline anche se, per

dirla tutta, un po’ freddine.

Ma un difetto si dovrà pure trovare in mezzo

a tanta bellezza!

COOLTO 01 • 65

Page 68: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 69: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 70: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

68 • COOLTO 01

FASHION TIMEdi Maria Greco

2 31

5 64

Maglioni & Piume

Page 71: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

COOLTO 01 • 69

01 Alexander McQueen | 02 Sportmax | 03 Versace | 04 N°21 | 05 Aquilano Rimondi | 06 Dries Van Noten |

07 Valentino | 08 Yves Saint Laurent | 09 Hermès | 10 Rodarte | 11 Céline | 12 N°21

8 9

11 1210

7

Pull parade. Fatti ai ferri, jacquard o lavorati al laser si rinnovano del tutto. Prendendo anche il posto di T-shirt e giacche.

COLLEZIONI AUTUNNO_INVERNO 2011/12

Page 72: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

70 • COOLTO 01

FASHION TIME

2

1

2

1

43 3

Page 73: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

COOLTO 01 • 71

6

5

6

8 77

5

01 Jil Sander | 02 D&G | 03 Sonia Rykiel | 04 Dior05 Sportmax | 06 Missoni | 07 Emilio Pucci | 08 C’N’C Costume National

Piume in stile gigno nero, candide, colorate, stampate o a righe sono la vera “variabile impazzita” della stagione. Per prendere il volo...

COLLEZIONI AUTUNNO_INVERNO 2011/12

Page 74: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

72 • COOLTO 01

Amici del bello, è ora di approfondi-

menti. Dobbiamo sapere che per

ottenere uno styling perfetto

e, soprattutto, quello da noi deside-

rato, è indispensabile conoscere

bene quali tecniche e strumenti

sono oggi a disposizione nel mondo

dell’hair. Chiedere semplicemente

al vostro acconciatore “farei la piega

liscia” potrebbe essere limitativo,

immaginiamo quanti altri aggettivi

possiamo abbinare alla parola

“lisci”: gonfi, piatti, con un pò di vo-

lume alla radice, con le punte verso

l’esterno oppure verso l’interno.

Lo stesso vale per i capelli mossi:

quanto mossi e quale cornice

intorno al viso, il ciuffo piatto op-

pure alto, e cosi via. Da questo ba-

nale esempio capiamo bene come

può variare la riuscita del nostro sty-

ling. Il risultato sarà più vicino al no-

stro desiderio, in base a quante

indicazioni chiare abbiamo dato

al nostro parrucchiere di fiducia.

Ricordiamoci che, il più delle volte,

le insoddisfazioni nascono solo

da un’errata comunicazione. L’evo-

luzione dell’acconciature offre oggi

svariate possibilità di risultato, gra-

zie agli strumenti di lavoro sempre

più specifici, ai prodotti più perfor-

manti, a tecniche sempre più pre-

cise, e grazie agli stessi acconciatori

che fanno continui aggiornamenti

anche in giro per il mondo; pos-

siamo vantare oggi una grande

capacità di gestire i capelli come

meglio si vuole. Se pensiamo che

solo qualche anno fà la piastra ser-

viva esclusivamente per lisciare

i capelli, mentre oggi si riescono

a fare, con lo stesso strumento,

boccoli, onde e ricci, il tutto sempre

più velocemente, senza tralasciare

la durata, la lucidità e la struttura

dell’acconciatura. Quando utilizzate

gli stumenti a caldo, proteggete

sempre i capelli con prodotti termo-

protettivi (Termo Glide o Iron In

della linea Design Pulse Matrix),

e utilizzate piastre solo di alta qua-

lità (personalmente vi segnalo

la gamma GHD, che può essere

usata tranquillamente anche tutti

i giorni). Già adesso e nelle stagioni

a venire, per fare fede alla tendenza,

vengono proposte pettinature mor-

bide, un pò più voluminose e con

delicati movimenti che contornano

il viso; questo stile, molto amato

e suggerito dagli stessi personaggi

tv, che sfoggiano sempre pettina-

ture innovative, ha generato una

rivisitazione dei metodi classici/tra-

dizionali dell’acconciatura, portando

nuovamente in vita i ben amati

bigodi, ovviamente più avanzati,

eleganti, colorati e divertenti,

ma con lo scopo di sempre.

L’asciugatura diffusa, offre tutta una

serie di vantaggi a favore della fibra

capillare, trattandola docilmente

e garantendone prestazioni in

termini di durata decisamente

più efficaci; i tempi di styling si

allungano, ma è un pò come far cuo-

cere un buon sugo a fuoco lento:

tutt’altro gusto!

LOOK MAKERdi Marco Todaro • [email protected] • www.officinadellostile.net

Tecniche e strumentiper uno stylingiimmppeeccccaabbiillee!!

Foto di: Davide Muroni

Page 75: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 76: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

1_Acido Ialuronico Crema Viso di L’erbolario: L'Acido Ialuronicoorchestra questa fresca e piacevole formulazione e svolge qui la suatriplice azione: idrata e tonifica la pelle; leviga e minimizza i segnidel tempo; aumenta la compattezza e l'elasticità cutanee.

2_Crème Précieuse di L’Occitane en Provence: Racchiude nellaformula il segreto di longevità di Immortelle, il fiore che nasce sullerive del Mediterraneo e non muore mai. Corregge le rughe e rassodala pelle rendendola più liscia, compatta e giovane.

3_Time to Revitalize Extreme Night Treatment di Ahava: Proteggela pelle dall’invecchiamento con ingredienti naturali che sopravvivonoe prosperano in condizioni estreme - minerali attivi del Mar Mortoed estratti di bacche, muschi, licheni dell’Himalaya.

4_Rosa Artica Youth Regenerating Cream di Kiehl’s: Rivitalizzal’attività cellulare con l’estratto attivo di Rosa Arctica dei MontiRodopi, in Bulgaria, una pianta antica. Sulla pelle ha sia un effettoprotettivo che un effetto stimolante della vitalità cellulare.

5_Acido Ialuronico di Planter’s: Un trattamento anti età particolar-mente indicato per le pelli sensibili. Contiene attivi vegetali di rusco,calendula, mimosa, vitamina E, un’alta concentrazione di acidoialuronico e filtri solari.

6_Life Radiance Crème Double Éclat di Decléor: Combatte il colo-rito grigio e spento e rivitalizza la pelle. Doppia formulazione:una ricca crema nutriente e un gel fresco che si miscelano sul palmodella mano.

7_Riso Venere Crema Viso di Bottega Verde: Trae ispirazionedall’antica tradizione cinese. Una texture vellutata che previenel’invecchiamento foto indotto e l’ossidazione cellulare grazie agliestratti di riso venere

8_Trattamento Intensivo 04 di Dr.Hauschka: Un vero elisir dibellezza. Si usa mattina e sera in singoli cicli di 28 giorni, checorrispondono al ciclo di rigenerazione cutanea. Tormalina blue ambra per rivitalizzare, oro per rigenerare, giglio bianco e alteaper preservare l’idratazione, foglie di ginkgo biloba e di ulivo perrinforzare la pelle.

9_Milaya Anti-Età Rivitalizzante di Galénic: È una crema anti-etàricca che rassoda la pelle con l’estratto di Moringa (pianta equatorialedalle numerose virtù) e previene la formazione di macchie scurecon la vitamina B3.

10_Balsamo Delizia Rassodante di Sanoflore: È efficace come il re-tinolo e delicato come un fiore l’olio essenziale 100% biologico di ge-ranio rosato. Ridona materia alla pelle e lavora in sinergia con gli oliessenziali di rosa mosqueta, rigenerante, e di limone, elasticizzante.

1

2

BEAUTYdi Aurora Minardi

3 4

5

6

7

8

9

10

Anti-età:formule Green code

74 • COOLTO 01

Page 77: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 78: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

76 • COOLTO 01

Nelle parole di uno dei più famosi

pasticceri della storia una grande

verità: cucina e letteratura, cucina

e scrittura sono vasi comunicanti,

la cucina vive anche di lettere, come

le lettere vivono anche di cucina.

Lo insegna la storia, lo raccontano

i ricettari dei cuochi più o meno fa-

mosi, ne parlano i romanzi, i rac-

conti intrisi di ricette, profumi

e gusti: la cucina e il suo mondo

ruotano intorno alla carta stampata,

alla necessità di tracciare e lasciare

segno indelebile di usi, innovazioni,

capacità personali. E la carta stam-

pata, come l’immaginario di autori

e scrittori, spesso si nutre del

mondo culinario, dei suoi aromi che

tanto sanno insaporire le pagine

e tanto sanno ingolosire i lettori.

Sulle righe di libri di cucina e ricet-

tari più o meno noti possiamo attra-

versare la storia della gastronomia

umana: dalle ricette di pesce tra-

mandate da Archestrato di Gela (IV

secolo a.C.), al De Re Coquinaria

di Apicio, che narra l'arte del cuoco

romano dedito a contraffare gli ali-

menti. Il Medioevo inneggia alla

carne, con una netta evoluzione

verso il 1300 come documentano

i ricettari trecenteschi italiani e fran-

cesi (primo fra tutti il Viandier

di Taillevent): non si rinuncia alle

carni, al gusto agrodolce e alle spe-

zie, ma si comincia a valorizzare le

verdure, con preparazioni popolari,

come minestre, torte senza sfoglia,

frittelle. Nel famoso Libro de arte

coquinaria di Maestro Martino da

Como (XV secolo) e nel De honesta

voluptate del suo dotto allievo Bar-

tolomeo Platina, troviamo prova

di come gli ambienti umanistici

sposino questa tendenza ‘leggera’

e la sostengano per motivi dietetici

e medici. Nel Rinascimento però

si torna alla cucina artificiosa, con-

sacrata a camuffare i sapori naturali

dei cibi con cotture ripetute, salse

complicate a base di aceto, acqua

di rose, spezie e zucchero.

Ma è l'epoca dei Lumi francesi nel

primo ‘700 che avvia una riforma

fondamentale: nel giro di 50 anni

si determina la nascita della cuisine

moderne o cucina borghese.

È il gusto che muta: nasce una cu-

cina raffinata e sobria che scopre

gli alimenti freschi, i confini netti

dei sapori, le verdure, le erbe aro-

matiche e le salse delicate.

Il libro anonimo edito a Torino nel

1766 “Il Cuoco piemontese perfe-

zionato a Parigi” (e ristampato a To-

rino, Venezia e Milano per più

di sessant’anni) è il primo manuale

italiano di cucina moderna e fa

da spartiacque tra la trattatistica

gastronomica di vecchio e nuovo

genere. Debitori alla Francia sono

tutti i ricettari italiani dell’ultimo 700

e del primo 800, dal Cuoco galante

del napoletano Vincenzo Corrado

(1773) all’Apicio moderno di Fran-

cesco Leonardi (1790), fino alla

Nuovissima cucina economica

di Vincenzo Agnoletti (1814).

Ma dobbiamo aspettare il 1891 per-

ché veda la luce una delle bibbie

della gastronomia moderna: “La

scienza in cucina e l’arte di man-

giar bene” di Pellegrino Artusi,

un’opera che con le sue 790 ricette,

riesce ancor oggi, in tempi in cui

i segreti di Pulcinella della cucina

corrono sul web, tra foodblogger

e forum gastronomici, ad essere

un valido supporto.

COOL & FOODdi Chiara Avidano

Traccedi cucina

"Quando non vi sarà più cucina nel mondo, non vi saranno più lettere, intelligenza, relazioni sociali."

L’Art de la cuisine francaise au XIX siecle.

Page 79: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 80: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

78 • COOLTO 01

COACHINGdi Tamara Gavina • [email protected] • tamaragavina.com

Verba volant, scripta manent.

Proverbio latino tratto da un di-

scorso al Senato romano di Caio

Titus, per sensibilizzare tutti sul-

l’importanza della scrittura.

Le parole hanno valore e peso ma

rischiano col tempo di essere

dimenticate o modificate; lo scritto

resta. Qual’è la necessità di scri-

vere? Scriviamo per non dimenti-

care, scriviamo per trasmettere.

Lo scrivere è l’atto con cui trasfe-

riamo un’idea o un sentimento

attraverso segni grafici convenzio-

nali. Mi vengono in mente le

grandi pareti delle tombe egi-

zie, incise ed intrise della sto-

ria del personaggio defunto

e di tutto quello che aveva

fatto in vita. Mi viene in

mente l’autobiografia di

ognuno di noi, mi viene in

mente uno spartito.

La scrittura non è una

caratteristica naturale del-

l’uomo, come il linguag-

gio. L’uomo prima parla

e solo successivamente

traccia segni. Essa, si ac-

quisisce e si affina col

tempo. L’uomo inizia col

disegno sulle pareti o

sulle tavole per raccon-

tare un’idea in generale

e poi con la scrittura che definisce

il contesto specifico, quando sco-

pre che le parole hanno un

suono… Scrivere è importante,

è indispensabile per il nostro cer-

vello. La grafia sviluppa l’intelletto

e l’elasticità mentale, favorisce la

memorizzazione procedurale per

un processo di ritorno di informa-

zione al cervello. Sono allarmata

dalle recenti notizie provenienti

d’oltre oceano, dove si sta affer-

mando l’opzione di scelta (da parte

dei genitori), di far iniziare il pro-

prio figlio a scrivere con la mano o

col pc. L’uso della tastiera è veloce

(basta ricordare l’avvento delle

macchine da scrivere), ma deve es-

sere parallelo a quello della scrit-

tura con la mano. Inoltre, usando

il computer, gli errori vengono

corretti simultaneamente, pertanto

non si acquisisce consapevolezza

degli stessi e quindi la successiva

correzione necessaria. Scrivere è

terapeutico. Scrivendo raccon-

tiamo e tiriamo fuori noi

stessi; con la firma poi, sug-

gelliamo la nostra persona-

lità. Firmiamo per

convalidare il contenuto pre-

cedente scritto. Con la firma

comunichiamo chi siamo,

l’appartenenza ad una fami-

glia, lasciamo la nostra im-

pronta, ci assumiamo la

responsabilità. La firma è la

relazione tra “l’io sociale”

quello che vogliamo far

sapere al mondo e “l’io

profondo” , la relazione

con noi stessi.

“La firma è l’autoritratto

di chi scrive, la ns. auto-

biografia in sintesi.” (Max

Pulver)

scritturaterapeutica

Page 81: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 82: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

80 • COOLTO 01

Ricerche effettuate in tutto il mondo

rivelano che circa il 90% dei cam-

pioni di tennis hanno effettuato

il loro periodo di formazione tecnica

esercitandosi al muro. Negli anni

sessanta e settanta i muri di allena-

mento si trovavano un po’ ovunque;

non esisteva infatti circolo, seppur

piccolo, che non possedesse un

muro con cui potersi esercitare da

soli. Oggi la maggior parte dei muri

sono stati smantellati in favore

di campi da minitennis, parchi gio-

chi, campi da beach volley e là dove

esistono ancora sono in completo

degrado e abbandonati da tutti;

i tennisti di oggi non sono più di-

sposti a passare mezz’ora al muro

e nel caso in cui non abbiano

un compagno o un maestro con cui

giocare preferiscono starsene al bar

oppure andare in palestra. Il motivo

di questo abbandono del muro può

essere imputato a diverse ragioni:

1. È troppo noioso; oggi la gente

deve essere intrattenuta;

2. Costringe il giocatore a colpire

troppo forte;

3. È troppo rumoroso;

4. Non è affatto divertente;

Credo che per rivalutare il muro sia

tuttavia importante mettere in evi-

denza le grandi potenzialità che

questo mezzo di allenamento conti-

nua a mantenere. Infatti i muri svi-

luppano diverse abilità tecniche

come i colpi fondamentali e speciali

e alcune qualità fisico-motorie come

la risposta visiva, il gioco di gambe,

la coordinazione occhio-mano, e la

capacità di reazione. Il giocatore che

si allena con il muro può colpire più

palle in 15 minuti di lavoro che du-

rante un match di tre set. Il detto

“se vuoi migliorare il tuo tennis,

gioca con qualcuno migliore di te”

trova un’ottima applicazione con

il muro. Giocando al muro infatti

si colpiscono il doppio di palline ad

una velocità doppia rispetto a quella

normale di gioco. Questo stimola

fortemente il sistema nervoso, mi-

gliorando i tempi di anticipazione

e di reazione del giocatore. Quando

ritornerete sul campo da tennis

dopo 15 minuti di esercizi al muro,

noterete che la palla vi sembrerà più

lenta e il tempo a vostra disposi-

zione per colpire risulterà maggiore.

Il muro dunque rimane uno degli

strumenti più efficaci per migliorare

i propri colpi. Dove trovate infatti un

compagno di gioco che abbia voglia

di lavorare su quello che voi deside-

rate, quando volete voi e quanto vo-

lete voi ? Inoltre il muro non sbaglia

mai ed è possibile simulare dei veri

e propri palleggi e scambi, alle-

nando tutti i colpi del tennis. Il muro

può essere utilizzato da giocatori di

ogni livello e di ogni stile di gioco:

il principiante può lavorare sul con-

trollo della palla, il giocatore inter-

medio può lavorare sullo sviluppo

di nuovi colpi, e il giocatore esperto

può lavorare sul perfezionamento

dei colpi speciali. Sia il giocatore re-

golarista da fondocampo, che quello

di pressione, sia il giocatore di rete

che quello a tutto campo possono

esercitare il proprio stile di gioco

allenandosi al muro. Non mi resta

quindi che consigliarvi di dedicare

un po’ di tempo alla settimana

(15-20 minuti sono sufficienti) ad

allenarvi con il compagno perfetto:

“il Muro”. Buon divertimento a tutti!

TENNIS WORLDdi Luigi Bertino

Ritorno al muroRivalutiamo il nostro migliorcompagno di allenamento

Page 83: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 84: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

82 • COOLTO 01

OSi può pensare che la scrittura

non faccia parte del gioco golf,

in realtà è importantissima perché

al termine di ogni giro ciascun

giocatore ha un documento chia-

mato “score”, dove vengono ri-

portati i suoi risultati e quelli del

giocatore che ha dovuto “marcare”

per tutta la durata del match.

Per “marcare” non si intende altro

che contare i colpi fatti dal pro-

prio avversario ad ogni buca,

inserendoli nella carta punteggio

(score), in modo tale che al ter-

mine della partita i giocatori

si confrontino tra loro per appu-

rare che i risultati ad ogni buca

siano confermati da entrambi.

Questo avviene facendo girare

gli scores tra i tre o quattro gio-

catori che solitamente compon-

gono la partita. Ovviamente nel

golf sono presenti degli arbitri

lungo il percorso ma, come si

intuisce facilmente, in un’area

di circa 60 ettari spesso boschiva

e con degli avvallamenti, gli arbi-

tri non hanno la visione totale

di tutti i giocatori, ma interven-

gono la maggior parte delle volte

quando si verificano situazioni

di gioco particolari, dove il loro

aiuto è fondamentale per prose-

guire la partita. Partiamo quindi

dal presupposto che il golf è gio-

cato da “gentlemen”, da sempre

infatti i giocatori si controllano

tra loro, senza l’intervento di

GOLF WORLDdi Lele e Marco – [email protected] - www.multigolf.it

Occhio allascrittura! estranei; ciò nonostante la scrit-

tura diventa determinante una

volta consegnata la carta punteg-

gio, quando arbitri e segretari

controllano gli scores, prima

di emettere il risultato definitivo

dei giocatori. In questo caso la ca-

sistica di errori è maggiore e in

alcuni casi, a grandi livelli, è ri-

sultata drammatica, se si può

usare un aggettivo così forte nello

sport. Da ricordare l’argentino Ro-

bert De Vicenzo, durante il Ma-

ster di Augusta del 1968, che

scrisse 4 anziché 3 ad una buca,

addirittura peggiorando il risul-

tato, e venne squalificato dalla

competizione. Un altro errore di

scrittura costò la vittoria al nostro

campione torinese Francesco Mo-

linari, nell’Irish Open del 2009,

quando controfirmò il suo score,

scrivendo tre risultati non nell’or-

dine esatto delle buche, non alte-

rando quindi il punteggio totale,

ma solamente la sequenza, anche

in questo caso la scrittura errata

nelle caselle dello score gli costò

la vittoria. Per chiudere il colom-

biano Camilo Villegas, nel 2010,

sul circuito americano, non si ac-

corse di una penalità scrivendo

un risultato inferiore di 2 colpi

che gli costarono un buon piaz-

zamento. Tornando invece alle

gare dilettantistiche di tutti i

giorni, la squalifica più ricorrente

è per la mancata firma sullo score

da parte di uno dei due giocatori,

infatti se per caso lo score

non viene firmato da entrambi

i giocatori perde la sua validità,

facendo nnullare il giro e squalifi-

cando così il giocatore.

Page 85: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 86: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

84 • COOLTO 01

APPUNTI DI STILEdi Alessandro Buosi

I diamanti accompagnano da sem-

pre l’uomo e la sua vanità. Fin dai

tempi antichi erano utilizzati come

oggetti identificativi del proprio

rango sociale ed offerti alle divinità

o donati a dignitari o re. Le sue ca-

ratteristiche di estrema durezza

e l’unicità della rifrazione della luce

hanno reso il diamante la pietra più

ambita. La storia dell’uomo è ricca

di gioielli magnifici e i più importanti

sono sempre abbinati ai diamanti.

Oggi come ieri il diamante rappre-

senta un messaggio non verbale

ricco di significati: comunicare

un impegno d’amore o focalizzare

un momento importante come la

nascita di un figlio o una ricorrenza

significativa. Il diamante ha sempre

mantenuto alto il proprio pregio

ed è questo che ha aumentato il va-

lore simbolico di una pietra, altresì

incolore. In realtà in natura esistono

anche diamanti colorati, i cosiddetti

Fancy Color Diamond, che sono

tuttavia estremamente rari e per-

tanto molto costosi. Oggi un dia-

mante, oltre ad entrare nel

patrimonio emotivo di una famiglia,

è senz’altro anche un modo per con-

servare un valore nel tempo.

La commercializzazione dei dia-

manti viene vista molto spesso pro-

prio nella direzione di mantenere

un valore monetario, che nel tempo

si perpetua ed si accresce.

I diamanti possono essere montati

su gioielli classici e senza tempo,

che vanno ad esaltare la loro natu-

rale bellezza, la quale da sempre fa

luccicare gli occhi delle donne. Così

nell’immaginario collettivo il dia-

mante è identificato con il solitario,

con un décolleté diamond o punto

luce, con orecchini che in modo

semplice incorniciano il viso di qua-

lunque donna, dandole natural-

mente luce e bellezza infinita.

Il diamante è anche il partner ideale

per testimoniare quanto l’uomo rie-

sce a creare con le proprie mani

e da qui l’incredibile patrimonio ar-

tistico, rappresentato dall’arte orafa,

che vede l’Italia come uno dei mag-

giori produttori di veri e propri ca-

polavori d’arte. Inoltre il diamante

è in perfetto equilibrio tra le parole

sogno e patrimonio. Infatti una

parte dei diamanti disponibile sul

mercato viene vista come bene rifu-

gio, per un investimento capace nel

tempo di aumentare sempre di più

il proprio valore. Anche in questo

caso è utile potersi affidare a pro-

fessionisti seri e competenti, capaci

di illustrare in modo corretto quanto

il diamante può essere importante.

emozionaliTra valore affettivo, bene rifugio e investimento sicuro

Page 87: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 88: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

AUTOdi Luciano Capella

«L'obiettivo con la Classe M è

sempre stato coniugare il comfort

e l'eleganza di una berlina con le

doti fuoristradistiche e il valore emo-

zionale di un SUV», chiarisce il

Dr. Thomas Weber, responsabile

della Divisione Ricerca del Gruppo

e responsabile Sviluppo di Merce-

des-Benz Cars. Il fatto poi che la

nuova Classe M sia tanto efficiente

in materia di consumi quanto le par-

simoniose berline con la Stella rende

questa 4x4 ancora più desiderabile.

I consumi particolarmente ridotti

e lo straordinario bilancio ambien-

tale della nuova Classe M sono da

ricondurre all'impiego dei motori

diesel BlueTEC e alla nuova genera-

zione di motori a benzina BlueDI-

RECT, alla cui base ci sono

l’iniezione diretta di benzina di terza

generazione, con combustione

a getto guidato e nuovi iniettori pie-

zoelettrici con pressione di iniezione

di 200 bar, l’accensione multipla

“Multi Spark Ignition” e un innova-

tivo procedimento di combustione a

carica stratificata. Grazie a un lavoro

di precisione a tutto campo, gli in-

gegneri responsabili dello sviluppo

del Mercedes Technology Center

sono riusciti a incrementare sensi-

bilmente il comfort vibrazionale

e acustico, che influisce in misura

notevole sulla sensazione di benes-

sere a bordo, favorendo così la si-

curezza legata alle condizioni

psicofisiche del guidatore, in parti-

colare nei lunghi viaggi. La cellula di

sicurezza indeformabile della Classe

M rappresenta, in combinazione con

le zone di deformazione anteriori

e posteriori, una solida base per i si-

stemi di protezione dei passeggeri.

Fino a nove airbag, che vengono op-

portunamente attivati a seconda

della tipologia dell’incidente e della

relativa gravità, possono ridurre le

Classe MClasse M

86 • COOLTO 01

Page 89: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

sollecitazioni a carico degli occu-

panti. La nuova generazione della

Classe M rivela sin dal primo

sguardo la propria identità per il ca-

ratteristico design della carrozzeria

con l'inconfondibile forma dei mon-

tanti posteriori. Design, impatto

estetico di grande prestigio ed ec-

cellente comfort di comando si fon-

dono per dare vita ad un'immagine

di forte presenza. Il frontale è domi-

nato dalla mascherina del radiatore,

la cui forma possente e sicura di sé

sottolinea il carattere tipico di que-

sto modello. Il profilo slanciato della

fiancata richiama esteticamente la

vocazione stradale della vettura, le

cui proporzioni compatte sono defi-

nite dal passo lungo e dagli sbalzi

ridotti. Il montante posteriore, che

caratterizza questa Serie, è ispirato

alle precedenti generazioni della

Classe M, permettendo alla vettura

di distinguersi nettamente dalla con-

correnza. Il design degli interni co-

niuga l'autentica vocazione SUV

della Classe M con l’elevato comfort

tipico di una prestigiosa berlina Mer-

cedes-Benz. Le forme espressive

della parte superiore della consolle,

infatti, esprimono la potenza di un

SUV, mentre il profilo discendente

della plancia sul lato passeggero tra-

smette una straordinaria sensazione

di spaziosità, sottolineando così le

eccezionali doti di comfort sui lun-

ghi percorsi di questa vettura.

Gli interni spaziosi e luminosi of-

frono una libertà di movimento

all’altezza dei gomiti decisamente

superiore rispetto al modello prece-

dente e, di conseguenza, anche

un’abitabilità maggiore. I sedili della

nuova Classe M sono progettati per

assicurare un comfort elevato sui

lunghi viaggi e il massimo sostegno

laterale. Tutti i principali parametri

possono essere regolati elettrica-

mente. Ribaltando in avanti en-

trambi gli schienali e anche il piano

di seduta, si crea un vano di carico

piatto con un volume di 2010 litri

fino al cielo, che costituisce il mi-

glior valore in questo segmento.

COOLTO 01 • 87

Page 90: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

MOTOdi Michele Guzzon

Di crossover negli ultimi tempi ne sbucano da ogni dove e come ti giri ne viene presentata

una, ma da Akashi era arrivata solo la Versys 650 e niente più. Non che la piccola sia da

mettere in un angolo, anzi, ma nella fascia alta del listino mancava una proposta moderna

e concreta con il marchio Kawasaki sul serbatoio. Continuare sulla strada dei due

cilindri paralleli poteva sembrare logico, ma la scommessa di ficcare il

quattro cilindri della Z 1000 nelle sottane di una crossover, o

endurona stradale che dir si voglia, è stata una

bella scommessa.

Versys 1000

88 • COOLTO 01

Page 91: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

Solida e consistente, la Versys 1000 è il primo esem-

pio di Kawasaki tuttofare di grossa cilindrata. Svilup-

pata almeno esteticamente seguendo un filo logico

con la sorella minore, la mille naturalmente accoglie

pilota e passeggero in maniera regale. Il primo si tro-

verà decisamente a proprio agio una volta in sella,

mentre il secondo potrà godere di una sella ampia

e ottimamente imbottita, oltre che su comode mani-

glie a cui aggrapparsi. Le pedane sono basse quel

tanto da consentire di viaggiare per ore senza risen-

tire di alcun affaticamento, mentre l'ampio manubrio,

oltre ad offrire un braccio di leva di tutto riguardo

nelle manovre, in movimento e da fermo, è perfetto

dal punto di vista ergonomico. Le misure e gli in-

gombri non proprio contenuti, rimarcati anche da

un peso di 239 kg in ordine di marcia, hanno per-

messo di dissimulare senza particolari problemi la

presenza del quattro cilindri da 1043 cc della Z 1000

all'interno del telaio a doppio trave in alluminio.

Il motore, viste le caratteristiche di utilizzo ben di-

verse da quelle di una naked sportiva, è stato oggetto

di varie modifiche. In particolare è stata rivista la testa,

modificati gli alberi a camme e i corpi farfallati. É pos-

sibile scegliere tra due diverse mappature del motore,

Full e Low, semplicemente chiudendo il gas ed agendo

per mezzo di un comodo pulsante sul manubrio.

La prima garantisce 118 CV a 9.000 giri /min, mentre

la seconda arriva al 75% della potenza massima.

Di tutto riguardo la coppia massima, 10,4 Kgm a 7.700

giri. Su questa Kawasaki Versys 1000 si è abbondato

con l'elettronica, oltre alle suddette mappature, i tec-

nici di Akashi hanno dotato la loro crossover di un

avanzato sistema di controllo della trazione, denomi-

nato KTRC, con tre diversi livelli di intervento. Elettro-

nica anche per l'impianto frenante. Al comportamento

della coppia di dischi a margherita semiflottanti da 300

mm anteriori ed al singolo da 250 mm, sempre a mar-

gherita sovraintende un sistema antibloccaggio ABS

Bosch, che già avevamo conosciuto e apprezzato

in precedenza, avendolo testato sempre sulla ZX 10-R.

Disponibile in due colorazioni, Pearl Stardust White

e Metallic Magnesium Gray, la Versys 1000 è venduta

a 11.990 €, ma volendo si può incrementare il prezzo

di listino con una serie di optional più o meno utili.

Tra i “più” metterei le manopole riscaldate, i paramani

e il set di borse (bauletto da 47 lt e borse laterali da

35 lt), mentre tra i “meno” annoveriamo lo scarico

Akrapovic e il parabrezza nero.

COOLTO 01 • 89

Page 92: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

90 • COOLTO 01

NAUTICAdi Michele Guzzon

RivaISEO

Il nuovo “gioiello”, perfetto connubiotra storia e innovazione.

Page 93: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

COOLTO 01 • 91

Riva Iseo, un runabout di 27

piedi, destinato a diventare

un vero e proprio must per gli

amanti del lago, del mare ma

soprattutto del design, è perfetto

per chi vuole impreziosire il pro-

prio yacht con un tender esclu-

sivo e che non passerà mai

inosservato. Il nuovo Riva Iseo,

per le dimensioni e i criteri con

cui è stato disegnato, rappre-

senta un'importante novità per

il celebre brand nautico. Frutto

della collaborazione tra Officina

Italiana Design, lo studio che

progetta in esclusiva tutte le im-

barcazioni della gamma Riva,

l'AYT - Advanced Yacht Techno-

logy, il centro di ricerca e pro-

gettazione navale del Gruppo

Ferretti e il team di architetti

e designer del Centro Stile Fer-

rettigroup, il nuovo modello è

pensato come una barca che

l'armatore può "vivere" ovunque

desideri; proprio per questo, a

corredo dell'imbarcazione nella

sua versione standard, è stato

personalizzato un trailer, che

permetterà all'armatore un tra-

sporto agevole al traino della

propria vettura. In soli 27 piedi

l'armatore trova tutta la perfe-

zione e lo stile che hanno reso

Riva una vera e propria icona

di glamour ed eleganza senza

tempo. La morbidezza e pulizia

delle forme, uno studio accurato

degli spazi, l'attenzione unica

e distintiva per i dettagli e l'uso

dei materiali più sofisticati sono

le caratteristiche che rendono

il nuovo Riva Iseo il nobile erede

di una storia secolare fatta di

eccellenza e artigianalità.

Un legame con il passato testi-

moniato anche dall'ampio uti-

lizzo del mogano, emblema del

Page 94: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

92 • COOLTO 01

marchio Riva, lavorato ad arte e,

come da tradizione, verniciato

con venti mani di cui dieci a pen-

nello e dieci a spruzzo. Il pregio

del nuovo modello Riva è accen-

tuato anche dagli allestimenti:

in versione optional, infatti, Riva

Iseo sarà disponibile con prendi-

sole, divani, cruscotto e sedile

di guida firmati Poltrona Frau.

Riva Iseo, una barca innovativa

e adatta a gite in acque ad alto

valore ambientale, avrà anche

una versione con motore ibrido

con possibilità di funzionamento

ZEM (Zero Emission Mode),

modalità in cui il Gruppo Ferretti

è pioniere e particolarmente

adatta all'utilizzo nei laghi anche

laddove la normale navigazione

è interdetta.

La versione 'Hybrid Propulsion

ZEM', con propulsione ibrida

e a Zero Emissioni, sarà comun-

que veloce, adottando in combi-

nazione a quella elettrica, una

propulsione diesel ad alta po-

tenza. Non solo: Riva Iseo

è dotato di propulsione a piede

poppiero, che lo rende molto

reattivo e ne favorisce la guida;

inoltre, per facilitare le manovre

e l'ormeggio, Iseo può essere

equipaggiato con un'elica a prua

da 3 hp. Proprio per la facile

manovrabilità e per le sue dimen-

sioni, Riva Iseo è ideale anche

come tender di grandi yacht.

Innovativo ed elegante, è in grado

di garantire comfort anche in

caso di maltempo; oltre al bimini

elettroidraulico, infatti, Iseo è

stato progettato con una capote

impermeabile di stile automobili-

stico che in navigazione

garantisce riparo anche da

acqua e vento.

Riva Iseo risponde inoltre alla

crescente domanda di infotain-

ment a bordo: è infatti la prima

imbarcazione nel suo genere

dotata di infotainment e carto-

grafia GPS basati sulla piatta-

forma iPAD Apple.

Il software, appositamente

sviluppato per Riva Iseo, permet-

terà inoltre alcune funzionalità in-

teressanti, quali la lettura

dell'owner's manual, i dati meteo

e altre informazioni, oltre alla

possibilità di ascoltare radio e

TV in streaming oppure le proprie

playlist in alta fedeltà.

NAUTICA

Page 95: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 96: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

94 • COOLTO 01

PERSONAL HOUSE HUNTERdi Valentina Fracchia

[email protected] • lacasasumisura.blogspot.com

Questa volta voglio parlarvi di

un tema molto presente e di-

scusso negli ultimi giorni: la

"certificazione energetica".

Come senz'altro saprete da gen-

naio 2012 è obbligatorio indicare

l'EPgl in tutti gli annunci pubbli-

citari di vendita di immobili.

Vediamo di spiegare in breve

cosa significa e a cosa serve.

L'EPgl e' l'indice di prestazione

energetica globale, un valore

che indica lo stato dell'immobile

in termini di consumi energetici

per soddisfare il fabbisogno di

produzione di acqua calda sani-

taria, riscaldamento, climatizza-

zione estiva e illuminazione

artificiale. Ci si avvale di una

scala da A (basso consumo) a G

(alto consumo), come quella uti-

lizzata per gli elettrodomestici,

per rendere piu ̀ intuitiva la classe

energetica di appartenenza del-

l’immobile. Detto questo pas-

siamo alle domande successive:

perche ́ farla? A cosa serve?

L’Attestato di Certificazione

Energetica degli edifici (ACE),

con l’attribuzione delle citate

classi prestazionali, e ̀ uno stru-

mento utile per chi acquista casa

poiche ́ fornisce una serie di in-

formazioni di natura tecnica

ed economica importanti per

valutare se l'immobile che ci ap-

prestiamo ad acquistare e ̀ un

buon investimento o ci fara ̀ inve-

stire piu ̀ del previsto per renderlo

caldo e accogliente. L’EPgl e l’ACE

consentono un approccio piu ̀ cri-

tico nella scelta dell’abitazione

attraverso una maggiore conside-

razione degli aspetti riguardanti

il risparmio energetico.

Il patrimonio costruito dell’Italia

ha notevole consistenza ed e ̀ ca-

ratterizzato da vari tipi di de-

grado con conseguenze negative

sulle caratteristiche energetiche.

La maggior parte degli edifici

per esempio sono dotati di isola-

mento insignificante o inesistente

e questo incide sui consumi per

il riscaldamento poiche ́ il calore

prodotto viene disperso attra-

verso le pareti perimetrali del-

l’edificio. Senza dimenticare

le dispersioni attraverso infissi

e ponti termici. Riqualificare ener-

geticamente un edificio esistente

permette all’utenza di ottenere

vantaggi economici (si abbassano

i consumi per il riscaldamento),

conseguire un miglior comfort

e benessere ma anche di aumen-

tare il valore dell’immobile in

caso di vendita. Credo che per chi

acquisti oggi un immobile l’ACE

sia uno strumento molto utile se

non lo si lascia semplicemente

allegato all’Atto. E credo altret-

tanto sia giusto incentivare i pro-

prietari di casa in modo che lo

vedano non come una spesa

obbligata “da dover sostenere”

ma come strumento per rendere

le nostre abitazioni piu ̀ conforte-

voli e soprattutto limitare i con-

sumi e le produzioni di sostanze

inquinanti.

La stimaimmobiliare e la classe energetica

Page 97: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 98: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

DESIGNdi Eleonora Zarauti

Mi credereste se vi dicessi che un

piccolo pezzetto di piombo ha rivo-

luzionato la storia dell’uomo?

Se poi aggiungessi che si tratta del

carattere tipografico, mi prendere-

ste per pazza. Piccoli parallelepipedi

fusi in metallo, con alle estremità su-

periori lettere dell’alfabeto, segni

di punteggiatura e numeri in rilievo.

I primi caratteri mobili usati erano di

legno, ma per ragioni di resistenza,

Gutenberg, inventore della stampa

a caratteri mobili, sostituì il metallo

al legno, incidendoli manualmente.

La prima opera stampata con i ca-

ratteri mobili fu una Bibbia latina,

rimasta celebre con il nome di Bib-

bia delle quarantadue righe.

I primi caratteri imitarono nella

forma le lettere dell’alfabeto gotico,

e solo dopo il trasporto delle prime

tipografie in Italia, si incominciarono

a fondere i caratteri romani. Tutta-

via per molto tempo l’ambizione

massima dei fonditori di caratteri

fu quella di imitare le lettere dei co-

dici e del corsivo manoscritto non

limitandosi ai caratteri, ma esten-

dendosi al gusto dell’impagina-

zione. In poche parole, per i caratteri

avvenne quello che, qualche secolo

dopo, doveva avvenire per la ferro-

via, e per l’automobile, i cui primi

modelli imitavano la forma delle car-

rozze e delle berline. I primi carat-

teri in piombo venivano fusi uno alla

volta versando il metallo nella ma-

trice per mezzo di un cucchiaio.

L’impossibilità di imprimere una

pressione al metallo fuso, faceva

si che i caratteri risultassero molto

imperfetti. Oggi la fusione dei

caratteri avviene in stabilimenti spe-

ciali, mediante fonditrici perfezio-

nate, di cui le prime risalgono al

1838. Purtroppo o per fortuna non

si è ancora trovato una macchina

che inventi i caratteri, che devono

ancora essere pensati e disegnati

a mano dall’uomo. Come abbiamo

già accennato, il carattere è un pa-

rallelepipedo di metallo con un sim-

bolo grafico in rilievo. La superficie

in rilievo si chiama occhio del carat-

tere, e la sua relativa altezza viene

definita profondità d’occhio. In pro-

porzione all’occhio, i caratteri va-

riano come corpo, cioè lo spessore

del suo fusto, misurato tramite il

punto, l’unità di misura tipografica.

I fonditori che precedettero Fournier

e Didot non conoscevano la legge

dei punti tipografici, di conseguenza

ognuno usava una propria unità di

misura. La creazione di “corpi siste-

matici” (corpi fusi su punti pari) ha

facilitato tutte le intese relative alla

funzione e all’impiego dei caratteri.

Il francese Fertel, inventore di uno

dei primi tipometri (regolo misura-

tore dei caratteri) pensò di dare una

base sistematica al corpo dei carat-

teri. Il tipometro fu poi perfezionato

da Pietro Simon, Fournier e in se-

guito da Didot. Fournier scelse il più

basso carattere del tempo, lo divise

in sei parti e ogni sesta parte chiamò

“punto tipografico”. Continuando

a esaminare il carattere, croce e de-

lizia di chi si occupa dell’arte della

stampa, su uno dei lati del fusticino

96 • COOLTO 01

Page 99: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

troviamo una piccola scanalatura

detta “tacca”, che indica il giusto

senso con cui il compositore deve

prendere la lettera dallo scomparti-

mento della cassa tipografica, e por-

tarla nella dirittura voluta sul

compositoio. Nei caratteri italiani, la

tacca è fatta dalla parte del piede

dell’occhio della lettera. Per alcuni

tipi abbiamo delle tacche supple-

mentari che servono a differenziare

caratteri di famiglie affini, o tipi che

potrebbero confondersi. Non ci

resta ora che esaminare le ultime tre

caratteristiche del carattere, ossia la

spalla, l’allineamento e l’avvicina-

mento. Le spalle sono la parte la-

sciata libera dall’occhio di un

carattere, sia alla testa che al piede;

naturalmente quei segni tipografici

che occupano tutto il piano supe-

riore del parallelepipedo, per esem-

pio la Q, non hanno spalla, mentre

la lettera g ha spalla in testa e la let-

tera h sotto ai piedi. Le spalle dei ca-

ratteri sono indispensabili per

l’allineamento, l’operazione tecnica

eseguita dal tipografo compositore

che permette di eguagliare, nella

stessa riga, caratteri differenti per

occhio, forma e corpo. Deve essere

una delle prime cure di chi deve ve-

rificare l’altezza, la forza di corpo,

l’avvicinamento delle lettere e l’alli-

neamento esatto. Oggi però tutte le

fonderie praticano l’allineamento si-

stematico dei caratteri, con grande

risparmio di tempo e di materiale.

L’avvicinamento è l’operazione che

ha la precedenza sull’allineamento,

cioè la distanza che intercorre tra

l’occhio di due lettere consecutive.

Nicolò Brusa, Francesco Carletto, Matteo Pont. Tre giovani

graphic designer, con una passione in comune: la tipo-

grafia. Portata avanti al punto da creare una linea di abbi-

gliamento realizzata interamente con tecniche di stampa

tipografiche tradizionali. LETTERdRESS. Caratteri mobili

di piombo e legno, inchiostri tipografici e tirabozze.

Diverse linee di t shirt, che sembrano prendere vita dal

passato, mantenendo una connotazione attuale e con-

temporanea. Perfette nella loro imperfezione, gli errori di-

ventano valori aggiunti, le sbavature sono più belle che

mai. Un ritorno nostalgico al passato, all’artigianalità, al

grezzo. “Come progettisti grafici siamo consapevoli che il

computer è uno strumento indispensabile per il nostro la-

voro. Strumento fantastico, sconfinato, ottimo problem sol-

ver che permette un'ampia varietà di soluzioni. Eppure non

è l'unico. Un po' per nostalgia, un po' per voglia di impa-

rare, ci siamo approcciati a metodi più analogici, recupe-

rando dal passato il vasto sapere che risiede in Torino a

proposito delle arti tipografiche”. A questo punto non vi

resta che visitare il loro sito letterdress.it

COOLTO 01 • 97

Page 100: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

98 • COOLTO 01

Il 3 febbraio la Mirafiori Galerie

ha ripreso la sua programmazione

espositiva con un’attesissima mo-

stra di fotografia in bianco e nero

di Paola Mongelli in collaborazione

con la VisionQuest di Genova, che

racconta il percorso umano e stili-

stico della fotografa durante il suo

soggiorno in Benin, alla ricerca delle

sue tradizioni con un’attenzione

particolare alle danze tribali. Paola

ha avuto il privilegio di condividere

momenti di quotidianità con la

gente del posto e di entrare vera-

mente in connessione con la loro

cultura: “Di continuo il mio sguardo

era rapito dalla grazia e dalla bel-

lezza delle figure: i bambini, gli

adulti, i vecchi, la forza dei loro

sguardi, il mistero della loro pelle,

così luminosa e scura ad un tempo.

Le scene di vita e i ritratti spontanei

che ho scattato durante il mio sog-

giorno - nelle case, lungo le strade,

al mercato, sulla spiaggia - testimo-

niano l’emozione di questo incontro

cercando di preservarne il segreto.

Queste immagini sono un modo di

ringraziare ciò che si è offerto al mio

sguardo ed ha profondamente ar-

ricchito la mia vita”. Le 25 immagini

in mostra sono pezzi unici perché

arricchiti da un sapiente lavoro di

post-produzione in camera oscura.

Ad un primo fugace sguardo pos-

sono sembrare “soltanto” belle im-

magini, ma non si può fare a meno

di venir catturati dalla morbidezza

delle forme, dall’intensità della luce,

dalla rarefazione dell’aria…

Il curatore Egi Volterrani le illustra

molto bene raccontandoci che

“un'artificiosità molto particolare ca-

ratterizza con sensibili effetti emo-

zionali le stampe fotografiche di

Paola Mongelli, ma non è la prima

osservazione che si fa di fronte alle

sue immagini. Queste, infatti, pur

apparendo uniformate da quell'arti-

ficio che si tarda a scoprire come de-

terminante, si presentano per molti

aspetti eclettiche e tra loro eteroge-

nee, anche se, magari con qualche

ironia, dell'Africa ripropongono

spesso soggetti anche consueti e ste-

reotipi.” È un gioco - o un artificio-

molto sottile - quello messo in atto

da Paola Mongelli: i soggetti di una

bellezza straziante e gli scatti pun-

tuali catturano l’occhio di noi spet-

tatori, che non può fare a meno

di continuare ad ammirare il quadro

felicemente composto cogliendo la

morbidezza delle linee e il contrasto

quasi barocco della luce. Ma a que-

sto punto non è più il nostro

sguardo che si posa su quelle im-

magini, ma lo sguardo di Paola Mon-

gelli; è la sua esperienza che ci

parla, sentiamo e vediamo nelle im-

magini la sua gratitudine per l’espe-

rienza vissuta e fatta propria.

È il miracolo della fotografia, citando

Henry Cartier-Bresson: ”Fotografare

è porre sulla stessa linea di mira la

mente, gli occhi ed il cuore. E' un

modo di vivere". Miracolo compiuto!

Fino al 4 marzo presso Mirafiori

Galerie - Mirafiori Motor Village

Piazza Cattaneo, Torino

Ingresso libero

www.mirafiorimotorvillage.it

ARTEdi Emanuela Bernascone

Page 101: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 102: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

TEATROdi Francesca Simonetti

Lo spettacolo raccoglie le gag

e gli sketch più famosi del reper-

torio di Slava Polunin.

Definito dal Times come "un clas-

sico del teatro del XX secolo"

nasce dai sogni e dalle fiabe,

unisce tragedia e commedia, as-

surdità, spontaneità, tenerezza.

Un "work in progress" in continua

evoluzione di idee, innovazioni

ed invenzioni. Lo spettatore viene

catapultato in un mondo fatto

di poesia, in una scenografia

fatata fatta di bolle di sapone

iridescenti, cristalli di neve

e strani personaggi con i cappelli

a falde larghe e lunghi e goffi

cappotti. Il personaggio più

famoso di Slava è Asisyai, com-

movente ed ironico clown in tuta

da lavoro gialla e soffici pantofole

rosse. Ispirato principalmente

dalla tristezza poetica dei clown

di Leonid Engibarov, dalla raffi-

nata filosofia della pantomima

di Marcel Marceau e dalla comica

amarezza dei grandi film di

Charlie Chaplin. I grandi maestri

dell'arte che come dice Slava

"trasmettono la vita in modo più

forte". Slava Polunin è nato in una

piccola città russa, lontano dai

grandi centri urbani.

L' infanzia la trascorre in mezzo

alle foreste, ai campi e ai fiumi;

un mondo incontaminato che

ha sviluppato le sue capacità di

inventare cose e storie sempre

nuove. Abita in un vecchio mulino

giallo alla periferia di Parigi dove

"crea" e poi a Londra, dove

"lavora" e a Mosca. Parla solo il

russo. "Non imparo la lingua del

Paese, imparo l'Anima. Per essere

vicino alle persone devi parlare

delle cose che sono importanti

per loro". Così lo snowshow cam-

bia a seconda degli spettatori.

Racconta che quando ha iniziato

a creare quest'arte, aveva chiara

una cosa: che fosse comprensi-

bile ad una nonna come a un gio-

vane punk, in Africa come in

Indonesia. Dal 7 all’11 marzo

presso il Teatro Colosseo.

www.teatrocolosseo.it

www.slavasnowshow.it

Slava’s SnowShowTeatrale ma al tempo stesso semplice, coinvolgente ed illuminante.

Page 103: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 104: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

PARADISO AMAROMatt King è un proprietarioterriero hawaiano. Padre assente e maritoindifferente, più deditoal lavoro che alla famiglia,dovrà rimettere indiscussione la sua vitaquando la moglie Elizabeth, dopo un incidentenautico, entrerà in coma irreversibile. Diventerà cosìun padre presente e un marito cosciente: recupereràil rapporto con le figlie e, dopo aver scoperto chela moglie aveva una relazione extraconiugale, siimbarcherà in un viaggio per conoscere il suo rivale.

QUALCOSA DISTRAORDINARIO1988, Barrow, in Alaska.Tre balene grigie restanointrappolate sotto ilghiaccio del Circolo PolareArtico. Grazie alla tenacia diun reporter locale e di unavolontaria di Greenpeace, i tentativi di salvataggiodanno vita a un’impresa monumentale seguita daimedia di tutto il mondo. Una storia vera che divenneun evento globale per testimoniare che quandoin ognuno ci sono speranza e coraggio, si conquistail potere di fare qualcosa di straordinario.

STAR WARS – EPISODIO I:LA MINACCIA FANTASMAQui-Gon Jinn e Obi-WanKenobi vengono inviatidal Cancelliere dellaRepubblica Galattica anegoziare un accordo conla Federazione deiMercanti. L’azione diplomatica fallisce e per salvarsi idue Jedi giungono segretamente a Naboo dalla ReginaAmidala. Il loro viaggio li porterà sul pianeta diTatooine dove incontreranno Anakin Skywalker. Saràlui il Prescelto che porterà equilibrio nella Forza eordine su tutta la galassia?

UN GIORNO QUESTODOLORE TI SARÀ UTILEJames sarebbe felice sefosse sempre breakfast:ancora sintonizzato suisuoi sogni, impreparatoa tuffarsi nella realtà.Ma se la realtà si estendeoltre l’ora della colazione, l’ambita felicità svanisce.Profondo e complesso, solitario e disorientato. Una madre collezionista d’arte e di divorzi. Un padrededito agli interventi estetici e alle donne. Unico faroin questa nebbia è Nanette: la nonna che lo esortaa coltivare le sue passioni e ottenere ciò che vuole.

COOLTO

CONSIGLIA

È proprio come uno di quei fili da pe-

sca, tanto sottili da essere invisibili

quanto forti da diventare strumenti di

caccia, il legame tra due film che ar-

rivano nelle sale cinematografiche

per farci passare un febbraio all’in-

segna della commozione. Ed è così

che agli estremi di quel filo si collo-

cano “Hugo Cabret 3D” nato dalla

penna di Brian Selznick e dalla regia

di Martin Scorsese, e “Molto forte,

incredibilmente vicino” con Jona-

than Safran Foer che romanza e Ste-

phen Daldry che dirige. E quel filo

sono loro: i protagonisti e le storie

che attorno gli si legano. Hugo Ca-

bret, che al primo film citato dà volto

e nome, ha dodici anni e vive nella

Parigi degli anni ‘30. Oskar Schell,

protagonista della seconda pellicola

menzionata, ne ha nove e vive nella

New York del 2001. Si tratta di due

ragazzini speciali e curiosi, dotati

di creatività e ingegno. Le loro gio-

vani vite lanciate verso un futuro

fuori dal comune vengono segnate

da un tragico evento: la perdita del

padre. Se quello di Hugo perde la

vita in un rovinoso incendio, quello di

Oskar rimane vittima dell’attentato

alle Torri Gemelle dell’11 settembre.

Un trauma che, invece di gettarli al

tappeto, li porta a trasformare quel

dolore in ricerca aggrappandosi alle

uniche cose che gli rimangono: una

serratura e una chiave. Hugo rice-

vette infatti dal padre un prodigioso

automa.

Per ripararlo e appagare la sua spe-

ranza di trovarvi un suo messaggio,

gli serve una chiave che apra la ser-

ratura del marchingegno. Oskar

ha invece ritrovato tra gli oggetti per-

sonali del padre una chiave e la sua

missione sarà scoprire quale serra-

tura apre e cosa vi si cela dietro.

Entrambi i protagonisti inizieranno

così la propria personale odissea.

Sulla strada di Hugo compariranno

un’eccentrica ragazzina detentrice

della misteriosa chiave e dunque

di un enigmatico legame con il suo

passato, e l’anziano gestore di un

particolare negozio di giocattoli.

Oskar sarà invece sorretto dall’af-

fetto della madre ma, in questa

sua missione solitaria per le strade

di New York, si imbatterà in alcuni

personaggi tra cui svetterà il nonno

ritrovato. Non importa dove ci si trovi

e in quale periodo si viva, per tutti gli

smarriti Hugo e Oskar del mondo

e del cinema, ciò che conta è ritro-

vare la strada di casa e quel legame

affettivo che sarà la base della loro

futura identità di uomini.

Due film, due giovani protagonisti,due viaggi enigmatici con un’unica meta

102 • COOLTO 01

Hugovs

Oskar

CINEMAdi Paola Gamberutti

sv

Page 105: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

COOLTO 01 • 103

Page 106: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

104 • COOLTO 01

Dopo settimane di supposizioni

e rumors, ha voluto mettere a tacere

tutti e con un post su Facebook ha

annunciato il titolo del prossimo at-

tesissimo album. Madonna, la pop-

star più influente degli ultimi 30

anni, sul popolare social network,

ha svelato che la prossima raccolta

di brani inediti si intitolerà M.D.N.A.

Inutile dire che in pochissimo tempo

il post è stato inondato da apprez-

zamenti, 16 mila i «mi piace» in due

ore. Un titolo singolare per il seguito

di Hard Candy che nel 2008 aveva

lasciato un po' di amaro in bocca

ai seguaci della cantante italo-ame-

ricana. Così si è rimboccata le mani-

che e, dopo un tour trionfale e un

greatest hits, ha richiamato a corte

William Orbit, produttore del capo-

lavoro del '98 Ray of light. Oltre

al creatore di Frozen, all'album

ha collaborato sicuramente anche

Martin Solveig, che firma il primo

singolo. Lunga e ricca di smentite

è poi la lista degli autori e produt-

tori che sarebbero stati coinvolti

nel progetto. Già si sprecano le sup-

posizioni sul significato del titolo

scelto: secondo alcuni sarebbe

un acronimo che verrebbe svelato

con l'uscita nei negozi, secondo altri

potrebbe significare «dna madon-

naro», secondo altri ancora po-

trebbe semplicemente trattarsi del

nome d'arte di Veronica Ciccone

senza le vocali. Ora mancano trac-

klist, copertina e data di uscita,

anche se sembra certo che il pro-

getto discografico arrivi nei negozi a

Marzo del 2012, giusto in tempo

per ribadire che la regina è ancora

la cantante di Like Virgin alla faccia

di tutte le belle e brutte copie uscite

negli ultimi anni.

Intanto i fan si godono due delle

canzoni che faranno parte dell'al-

bum: Masterpiece e Give me all your

luving. La prima, una struggente

e ispirata ballata nominata ai Golden

Globe, è il brano di chiusura del

nuovo film da regista della Material

Girl, intitolato W.E. e incentrato sulla

storia d'amore tra Wallis Simpson

e Edoardo VIII d'Inghilterra.

La pellicola è in uscita in tutto il

mondo nelle prossime settimane

dopo l'anteprima mondiale allo

scorso Festival di Venezia.  La se-

conda sarebbe invece una demo del

primo singolo, il cui leak è costato

qualche ora di carcere ad un fan.

Madonna si sarebbe infuriata perchè

avrebbe dovuto presentare il pezzo

in anteprima al prossimo Super Bowl

il 5 febbraio, per poi passarlo alle

radio nelle ore successive.

La versione che già spadroneggia

negli iPod dei fan più incalliti non sa-

rebbe però quella definitiva. Infatti

la canzone prevede la partecipa-

zione di due stelle dell'hip-hop ame-

ricano: MIA e Nicky Minaj che

faranno da spalla alla Queen of Pop

il prossimo 5 febbraio nell'esibi-

zione che dovrebbe essere impre-

ziosita anche dalla perfomance

di artisti del Cirque du Soleil.

MUSICAdi Daniele Smaltini

M.D.M.A

Page 107: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 108: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

106 • COOLTO 01

LIBRIdi Alessandra Luti

IL VANGELO DELL’ASSASSINA di Amanda Lind - Longanesi

Manca ormai poco a Natale e fa freddo. La pioggia che cade sul

giardino della sua villa di Stoccolma non fa che incupire i pensieri

di Francy. Che noia, l’inverno. Dovrebbe essere un periodo felice,

per lei, ma un pensiero ossessivo la angoscia, costringendola a tor-

mentarsi le mani, appoggiate sul pancione di otto mesi. Il fatto è che

non è facile fare la mamma, la moglie e la manager. Specialmente

se il tuo primo figlio è in crisi adolescenziale precoce e sembra

preferire la compagnia della baby-sitter alla tua. Ancor meno se il

tuo quasi perfetto marito sembra fare altrettanto...

L'ISTINTO DEL PREDATORE di James Patterson - Longanesi

Georgetown. Una bellissima villa a tre piani in stile coloniale, vicini

e curiosi in vestaglia, radunati sul marciapiede. Dalle facce scure

e gli sguardi vitrei dei tecnici che emergono dall’interno, Alex Cross

ha già intuito che si troverà davanti uno spettacolo raccapricciante,

ma non immagina nemmeno quanto. Cinque persone, un’intera

famiglia massacrata e Cross conosceva bene una delle vittime, Ellie,

ex compagna di università e suo primo amore. Unico indizio, il libro

che la donna stava scrivendo sulla situazione sociopolitica dell’Africa

centrale. Chi si nasconde dietro la mano che ha ucciso Ellie?

LE LUCI DEL MATTINO di Fabio Volo - Mondadori

Elena non è soddisfatta della sua vita. Il suo matrimonio

si trascina stancamente, senza passione né curiosità.

Suo marito è diventato ormai come un fratello: "Non viviamo in-

sieme, insieme ammazziamo il tempo. Abbiamo stupidamente

pensato che due infelicità unite potessero dar vita a una

felicità". È diventata moglie prima di diventare donna. Finché

un giorno sente che qualcosa inizia a scricchiolare. La passione

e il desiderio si affacciano nella sua quotidianità, costringen-

dola a mettersi in discussione.

SWITCHED. IL SEGRETO DEL REGNO PERDUTO

di Amanda Hocking - Fazi Editore

Wendy Everly ha diciassette anni e un carattere insolitamente diffi-

cile. Vive con il fratello e la zia in una piccola cittadina di provincia.

La madre è ricoverata in una clinica psichiatrica, da quando ha ten-

tato di ucciderla il giorno del suo sesto compleanno. È stato allora

che Wendy le ha sentito pronunciare per la prima volta un'accusa ter-

ribile: di avere in qualche modo preso, alla nascita, il posto del suo

vero figlio. Wendy ha scoperto di possedere un potere oscuro che

le permette di influenzare le decisioni altrui, un potere segreto che

non può rivelare a nessuno e di cui lei non può ricordare l'origine.

Page 109: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 110: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

108 • COOLTO 01

ANIMALIdi Enrica Dolza

Tutti i nostri cani vengono affidati vaccinati, micro-

chippati, svermati e le femmine adulte sterilizzate.

Anche le spese del viaggio dalla Sardegna al conti-

nente è a nostro carico, per cui qualsiasi contributo

volontario (in denaro o in cibo) da parte dei nuovi

genitori adottivi sarà molto gradito!

Si effettuano controlli pre e post affido e si richiede

firma del modulo di adozione.

Contattare Bianca dopo le 17:00 al 380.3130298

oppure scrivere a [email protected]

Seguici all’indirizzo: www.associazioneliberitutti.it

Siamo anche su facebook.

Sesso: FEtà: 1/2 anni

Taglia: media sui 15 kg

Carattere: dolce, coccolona e vivace

Questa bellissima cangolina ha partorito da poco

due meravigliosi cuccioli: Greta ed Eric. Di carat-

tere è molto dolce e docile. Ci sarà qualcuno che

vorrà adottare lei una volta che avrà finito di ac-

cudire i suoi piccoli?  È meravigliosa, un incrocio

con un cane da caccia davvero molto dolce.

Richiesta sterilizzazione.  

La bacheca degli annunci a cura dell’Associazione LiberiTutti Torino

chicercatrova!

La dolcissima Maya una volta aveva una casa, poi all'im-

provviso è stata portata in canile. Doveva starci per poco

tempo, e invece il padrone è sparito e lei è qui ormai da più

di un anno! È davvero dolce ed è già abituata a stare in casa.

Non ha problemi con altri cani o con i gatt. Sa andare al

guinzaglio ed è molto educata in casa, è solo molto esube-

rante e coccolona. Adora il contatto umano e le passeggiate!

È già sterilizzata e si trova al rifugio Bau di Alpignano.Sesso: FEtà: 3 anniCarattere: dolcissima e abituata a starein casaTaglia: media

Page 111: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

COOLTO 01 • 109

Sesso: FEtà: meno di un anno

Taglia: medio grande sui 30 kg

Carattere: dolce ma deciso

Questa meraviglia di pastore tedesco a pelo corto è stata

trovata in giro per Ossi (Sassari). Appena qualcuno le ha

aperto la porta di casa lei si è intrufolata dentro! Non aspet-

tava altro! Chissà cos'avrà passato povera piccola!

È una bellissima femmina di pastore tedesco molto giovane, sicu-

ramente sotto l'anno. Cerchiamo qualcuno che sia in grado di pren-

dersi cura di lei e di educarla! Richiesta la sterilizzazione.

Arriverà a Torino a inizio febbraio.

Nocciolino è il figlio di Nocciolina e fratello di Sophie.

Questi cagnolini avevano una pseudo padrona ma il ma-

rito non le permetteva di tenerli in casa, per cui i piccoli

giravano per il paese così Nocciolina un giorno è stata in-

vestita. Il piccolo Nocciolino era andato in adozione

lì in Sardegna ma ora cerca di nuovo casa. È una taglia

medio contenuta. Va d'accordo con tutti e non ha

problemi con altri cani o gatti.

Greta ed Eric sono i figli della dolcissima Ariel. Greta è quella

tutta nera con le zampette bianche. Non sappiamo ancora

bene la taglia perchè sono molto piccini, ma Ariel

è una specie di cane da caccia di taglia media.

Sono entrambi dolcissimi e cerchiamo un'adozione

diretta in casa, senza farli passare per un altro

canile. Si trovano ancora in Sardegna ma arrive-

ranno a Torino a inizio febbraio. Si richiede steriliz-

zazione obbligatoria al sesto mese.

Verranno affidati svermati, microchippati e con il

primo vaccino da richiamare.

Sesso: MEtà: 8/9 mesi

Carattere: timido ma molto dolce

Taglia: medio piccola, sotto i 10 kg

Sesso: FEtà: 1 dicembre 2011

Taglia: media sui 20 kg da adulti

Carattere: dolce

Page 112: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012

ariete dal 21/3 al 20/4Nuovi incontri, romantiche atmosfere, sintonie misteriose e istantanee. Siete pronti ad amare generosamente,come sempre. Sono decisamente in pole-position le capacità relazionali, che permetteranno a tutti gli Arietiaffabili e scattanti di fare la differenza in ogni tipo di colloquio o trattativa.

toro dal 21/4 al 20/5Venere sarà tentatrice, brillante e sensuale. Sono ottime le ultime due settimane di febbraio per tuttii Toro che lavorano nell'ambito dell'assistenza, ma anche per le professioni creative e quelle relativealla comunicazione. Per quanto riguarda il denaro sì alle spese per viaggi e istruzione.

gemelli dal 21/5 al 21/6Una Venere bollente riscalderà il vostro carattere cerebrale, con notevoli aggiunte di entusiasmo e di audacia:sì alla socialità più aperta e brillante, in mezzo a tante scintille potreste trovare un tesoro. Controllatel'emotività, che potrebbe essere d'ostacolo qualora desideriate ottenere miglioramenti sul lavoro.

cancro dal 22/6 al 22/7Il partner potrebbe manifestare atteggiamenti distaccati, ma Mercurio positivo risolverà le contese grazieal dialogo. Lo stato generale delle finanze non sarà fonte di particolari preoccupazioni. Con la debitaeccezione dei Cancro di prima decade, il denaro sarà investito in speculazioni intelligenti, in corsipreparazione, che renderanno più prezioso il vostro curriculum.

leone dal 23/7 al 23/8Nonostante la temperatura esterna, il mese sarà bollente. Se potete permettervelo regalatevi assolutamenteun momentaneo espatrio verso lidi più caldi. Diversamente, non avrete comunque problemi a catalizzarel'attenzione di qualche spasimante molto passionale. Sul lavoro sarete estremamente intuitivi.

vergine dal 24/8 al 22/9Il mese di febbraio sarà probabilmente fuori fuoco, con il partner che sembrerà vivere in un mondoparallelo, o con una ridottissima disponibilità all'ascolto da parte vostra. Venere metterà in risalto un tipodi eros più cerebrale o complicato, o porterà alla ribalta questioni irrisolte.

bilancia dal 23/9 al 22/10In amore Venere vi metterà in difficoltà, trasformandovi da amorevoli creature in implacabili giustizieri.La professione, questo mese, dovrebbe seguire un andamento piuttosto regolare. La situazionefinanziaria è ottima, con possibilità di recupero di liquidità e un desiderio di far fruttare eventuali capitali.

scorpione dal 23/10 al 22/11In amore i primi dieci giorni del mese saranno in linea col vostro stile, percettivo e passionale. Dopo sarete piùdiretti ed esigenti. Il lavoro, dopo il 15 di febbraio, andrà meglio rispetto ai primi giorni del mese e gli astrivalorizzeranno il vostro operato. La situazione finanziaria sarà dispersiva e nervosa, con spese extra per la casa.

sagittario dal 23/11 al 21/12I sentimenti partono con qualche incomprensione, per poi trasformarsi in un oceano di entusiasmo. Questomese potrete realizzare momenti di felicità molto vicini alla vostra eroica concezione dell'amore. Sul lavoroeccellenti possibilità di contatti/contratti e grande fermento progettuale, soprattutto per chi lavora in team.

capricorno dal 22/12 al 20/1In amore avete la tendenza all'essenzialità, che potrebbe ferire la sensibilità di chi vi ama, oppure, saràproprio l'oggetto del vostro desiderio a barricarsi in difensiva. Ascoltate di più. Sul lavoro febbraio vipermetterà di applicarvi con costanza a uno o più progetti, curandone la struttura e gli aspetti comunicativi.

acquario dal 21/1 al 19/2Siete circondati da un'allure brillante e siete provvisti di un'invidiabile comunicativa. Non correrete il rischiodi sprofondare in un'annoiata solitudine. Sono molto favoriti gli imprenditori, i commercianti, i liberiprofessionisti, che potranno contare su eccellenti capacità persuasive e su una mentalità elastica e brillante.

pesci dal 20/2 al 20/3In amore prendete qualche iniziativa, siate più audaci, in particolare se avete captato una certa tendenzadel partner ad essere troppo abitudinario o discontinuo negli slanci. Il lavoro girerà bene e senza nessunostacolo che rallenti in maniera sostanziale la continua ricerca di possibili soluzioni.

ASTROLOGIAa cura di Desirèe

oro

scopo

110 • COOLTO 01

Page 113: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 114: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 115: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012
Page 116: COOLTO MAGAZINE febbraio 2012