iBoo Magazine - Gennaio/Febbraio 2014

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1 iBOOmagazine magazine iBOO n°30 Gennaio 2014 periodico free press Photo Credits Inez & Vinoodh per promo ArtPop Lady Gaga FASHION Roberto Capucci L’uomo delle sculture di stoffa PEOPLE La penna al posto di una molotov DIALOGO Amore e infedeltà

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1iBOOmagazine

magazineiBOOn°30 Gennaio 2014 periodico free press

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LadyGaga

FASHIONRoberto CapucciL’uomo delle sculture di stoffa

PEOPLELa penna al postodi una molotov

DIALOGOAmoree infedeltà

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4 iBOOmagazine

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ROBERTO CAPUCCIL’UOMODELLE SCULTURE DI STOFFA

BILANCIOPOSITIVOPER PITTI UOMO

CARTIERLE STyLE E L’HISTOIRE, LA MAISON SI METTEIN MOSTRA

LADy GAGAARTRAVE, ARTPOPE STILISMOMAINSTREAM

“L’ordinee La Luce”un viaggio in 3d

La grande BeLLeZZadi SorrenTinoTrionFaai goLden gLoBe

qUEL POCODI zUCCHEROCHE CREòMARy POPPINS

MEHDI MADLOOUNA VITATRA LA SCENAE IL VOLONTARIATO

INDICE

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5iBOOmagazine

36 40 42 46

50 54 58

IL MONDOIN PILLOLE

BEAUTy

AMORE EINFEDELTA’ VALENCIA

LA PENNA AL POSTO DI UNA MOLOTOV

IL MONDOILLUMINATODA LUCA AGNANI

UNA BUONASESSUALITA’...FA BENE A TUTTI

INDICE

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6 iBOOmagazine

in un mondo scartato e re-incar-tato in cui vale la regola dell’as-so piglia tutto, dove le disegua-glianze sono planetarie e il lavoro è sempre più precario, è arrivato il momento di fermarsi e riflette-re. Sembra di rivivere la storia dei Promessi Sposi, dove si vole-va impedire la felicità. e come don abbondio , la nostra società si sottrae davanti alle difficoltà e agli ostacoli che incontra.non vedo più il coraggio e la passione nelle persone, ma so-prattutto vedo tanta, troppa paura nel voler cambiare questa realtà.il mondo in fondo è sempre an-dato avanti così, in continuo cambiamento. e allora perché continuiamo ad aprire la scatola dei ricordi invece di guardare al futuro? non esiste un futuro sen-za speranza.armiamoci di coraggio e di inco-scienza cosicché il vuoto dell’in-certezza non possa più portare l’uomo a subire le scelte altrui ma a crearsi un ruolo che diver-samente non avrebbe potuto avere. Perciò osate se avete delle pas-sioni, coltivatele.Se avete delle idee folli e entusia-smanti, condividetele. Lasciatavi trasportare dal cambiamento. Fate del dubbio la vostra forza e della paura il vostro motore.

VIRGINIA CIMINA’EDITORIALEDIRETTORE RESPONSABILE

Virginia Ciminà

HANNO COLLABORATOFederica Bernardin

Lorena CacaceMartina Di DonatoElisabetta Ferretti

Virginia MaloniAnnalisa MarcucciFrancesca Masotti

Riccardo SadaMichela Staffieri

EDITOREDiamond Media Group s.r.l.

Via C. Levi, 1 Sant’Omero (TE)Tel. 0861 887405

[email protected]

IBOO MAGAZINEÈ una testata registrata presso il

Tribunale di Teramoal n.546 del 08/11/2005

GRAPHIC DESIGNMilena De Palo

GRAFICADiamond Media Group s.r.l.

STAMPAArti Grafiche Picene s.r.l.

PUBBLICITA’[email protected]

RESPONSABILE TRATTAMENTO DATI Dlgs 196/03Virginia Ciminà

Riservato ogni diritto e uso.Vietata la riproduzione anche parziale

FORZA E MOTORE

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8 FASHION

ROBERTO CAPUCCI L’UOMO DELLE SCULTURE DI STOFFA

FEDERICA BERNARDINI

50 indimenticabili creazioni dello stilista visibili presso la Venaria Realedi Torino

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9FASHION

“Se potessi abolirei il termine moda dal vocabolario. es-sere alla moda è già essere fuori moda.”

così si è espresso durante un’in-tervista il grande stilista romano roberto capucci, classe 1930, il quale dopo gli studi giovanili di Belle arti invece di dedicarsi alla scultura o alla pittura, decise di utilizzare tutte le competenze ac-quisite nel mondo della sartoria.

un artista completamente al di fuori del fashion system, delle sfilate e delle passerelle, di cui, diceva, non sopportava le sca-denze, gli orari e le collezioni, che ha fatto delle sue opere pez-zi unici di architettura destinati in gran parte a principesse, donne dell’alta società e star come Sil-vana Mangano e Marylin Mon-roe. nel 1958 con la rivoluzionaria Linea a Scatola ricevette a Bo-ston l’oscar della Moda e venne definito da Dior “il miglior creato-re della moda italiana”.

A partire dagli anni ‘90 fino ai nostri giorni gli ambienti espositi-vi più prestigiosi hanno aperto le porte alle creazioni di capucci a partire da Palazzo Strozzi a Firen-ze seguito a ruota dalla Biennale di Venezia fino a molti dei più fa-mosi musei del mondo. in questo periodo il genio creativo dello stilista è visibile nella mostra “La ricerca della regalità” presso la reggia di venaria a Torino, aper-

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10 FASHION

ta al pubblico fino al 2 febbraio 2014.L’esposizione allestita nelle Sale delle arti della reggia è costituita da 50 creazioni, 32 bozzetti e illu-strazioni suddivisi in quattro sezio-ni tematiche: Spose regine, arte e natura, architetture in Tessuto e donne, primedonne, nobil-donne. La mostra sorvola tut-to l’operato di capucci sot-tolineando il rapporto con l’aristocrazia italiana (famosi gli abiti da sposa creati per le nobildonne di quei tem-pi) e presentando tutto l’interesse dello stilista per l’architettura e la fusione di questa con gli elementi della natura. da qui vo-lumi e geometrie che richiamano i capitelli co-rinzi delle antiche colon-ne greche o i mosaici dell’arte bizantina.capucci vestì molte star dell’epoca , ma si ricorda in particolar modo l’abito creato per rita Levi Montal-

cini nel 1986 in occasione della consegna del premio nobel per la medicina: un vestito con pan-nelli in velluto verde, blu, rosso ru-bino e smeraldo ed un accenno di strascico ideato per una scien-

ziata che “doveva risplendere tra tanti uomini in frac”.La mostra nella sua totalità è un’occasione da non perdere per soddisfare il buon gusto e il senso estetico in cui pittura, ar-chitettura e scultura si fondono insieme per dare una visione della donna regale, divina e so-prattutto unica, così come sono uniche le sue creazioni.

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12 FASHION

BILANCIOpOSITIvO pER

PITTI UOMOModa e fashion hanno attratto oltre 20.800 visitatori da tutto il mondo, tra marchi italiani, stranieri e new entry della moda maschile.

Special Project Fondazione Pitti DiscoveryFoTo di INDIGITALITALIA.COM

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13FASHION

La piattaforma di Pitti imma-gine uomo per il lancio di nuovi progetti sulla moda maschile è stata inaugurata

il 7 gennaio, presso la Sala delle armi di Palazzo vecchio, a Firen-ze. il presidente della regione Toscana, enrico rossi, si è dichia-rato molto soddisfatto del settore moda e del suo significativo con-tributo al rafforzamento dell’eco-nomia del paese ed in particola-re della regione Toscana, oltre a dare un’immagine positiva della nazione nel mondo.La manifestazione è proseguita ,poi,con successo per quattro giorni (dal 7 al 10 gennaio) inte-ramente dedicati alle novità sul-la moda maschile. erano presenti marchi italiani ed esteri, oltre ai nuovi fashion design che hanno fatto il loro debutto in passerella, tutti con una prerogativa: creare moda senza però dimenticare le esigenze e i bisogni dei consu-matori.Scenario degli eventi è stata la suggestiva Fortezza da Basso, che ha visto milioni di visitatori e acquirenti proveniente da tutto il mondo: i dati rivelano che le presenze sono state circa 20.800, di cui almeno 13.000 italiani (au-mento del 4% rispetto allo scorso anno). Molto forte è stata anche la presenza degli acquirenti este-ri. di buon auspicio per la mani-festazione che si terrà a giugno.

CLASSIFICADEI MERCATI ESTERIgiappone (833 acquirenti)germania (749 acquirenti)Turchia (562 acquirenti)gran Bretagna ( 554 acquirenti)Spagna(535 acquirenti)olanda (465 acquirenti)cina (431 acquirenti)Francia (372 acquirenti)corea del Sud8323 acquirenti)russia(290 acquirenti)Svizzera (280 acquirenti)Stati uniti(256 acquirenti)Belgio (231 acquirenti)austria(175 acquirenti)grecia(126 acquirenti)Portogallo(116 acquirenti)Hong Kong(89 acquirenti)danimarca(79 acquirenti)norvegia(69 acquirenti)

Special Project Fondazione Pitti DiscoveryFoTo di INDIGITALITALIA.COM

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Stella Jean Pitti Italics @ Pitti Uomo 85 FoTo di VANNI BASSETTI

Stella Jean Pitti Italics @ Pitti Uomo 85 FoTo di GIOVANNI GIANNONI

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“Certe cose, si fanno insieme.”

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16 LUSSO

diademi principeschi, gioielli storici e unici, in-dossati da re e regine, orologi magnificenti,

creazioni che hanno segnato la storia dell’alta gioielleria. La mo-stra “cartier, Le Style e l’Histoire”, aperta al pubblico fino al 16 feb-braio al grand Palais di Parigi, vede protagonista la storica mai-son di gioielleria simbolo del lusso in tutto il mondo. oltre seicento gioielli, provenienti per la mag-gior parte dalla collezione car-tier, nonché da collezioni priva-te, istituzioni e collezioni museali francesi e straniere, ripercorrono la storia del gioielliere dei re e re dei gioiellieri. L’esposizione rac-conta lo stile e il fascino di cartier attraverso una selezione unica, con alcuni gioielli esposti per la prima volta al pubblico.curata da Laurent Salomé, di-rettore scientifico dell’RMN, e dalla vicedirettrice Laure dalon, la mostra è stata concepita e progettata per svelare l’impatto di cartier nel mondo dei gioielli e nel settore delle arti decorative, ricostruendo il ruolo svolto dalla maison nella storia dell’elegan-za, dalla fondazione nel 1847 fino alla metà degli anni Settantaaccessori preziosi, gioielli indos-sati da reali di tutto il mondo per celebrazioni ufficiali, orologi e pendules mystérieuses: una se-lezione che farà brillare gli occhi a tutti gli amanti dei gioielli e del

CARTIERLE STyLE E L’HISTOIRE, LA MAISON SI METTEIN MOSTRAAl Grand Palais di Parigi un’esposizione d’eccezione per la casa di gioielleria simbolo del lusso, con gioielli reali e capolavori che hanno fatto la storia

LORENA CACACE

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17LUSSO

marchio cartier.nella sontuosa cornice del palaz-zo parigino, la mostra sarà l’oc-casione per ammirare le creazio-ni più belle e uniche della maison che ha firmato gioielli indossati dalle famiglie reali e dalle star più amate, da grace Kelly a Liz Taylor.non solo, visto che una parte dell’esposizione è dedicata a oltre 300 documenti provenien-ti dagli archivi cartier: quaderni dei bozzetti, disegni, libri degli or-dini, registri di magazzino, calchi in gesso, autocromie e fotografie che il processo creativo con cui nascono le creazioni cartier.Tra i gioielli in mostra i diademi più preziosi, tra cui quello creato nel 1907 per la principessa Marie

Bonaparte per il matrimonio con il principe giorgino di grecia e danimarca, con foglie di ulivo in diamanti e smeraldi, o quello ordinato dalla begum aga Khan, terza moglie di Mohammed Shah aga Khan iii in platino e diaman-ti.collane, anelli, spille e parure ma anche una selezione di oro-logi da tavola tra cui il grande Pendule Mystérieuse Portique del 1923, in oro, platino, smalto nero e un onice cabochon.Più che una mostra, cartier Le Style e L’Histoire, è un viaggio nel mondo esclusivo e magico della gioielleria, ammirando creazioni che hanno fatto la storia, in ogni senso.

Re e regine hanno fatto parte del mondo di Cartier fin dall’i-nizio della sua storia. Fondata a Parigi nel 1847 da Louis Cartier, in meno di dieci anni diventa la gioielleria più famosa al mondo, quando la principessa Matilde, nipote di Napoleone I e cugina dell’imperatore Napoleone III, diventa una cliente affezionata, seguita da imperatrici e reali di tutta Europa come l’imperatrice Eugenia.Da allora Cartier diventa un simbolo di stile ed eleganza, coronando le teste reali di mez-zo mondo, diventando la casa di gioielleria ufficiale delle più importati corti in Europa. Nella boutique al 3 di rue de la Paix, a Parigi, aperta nel 1899 e ancora oggi esistente, sono passate re e regine, attori e dive, magnati e miliardari da ogni angolo del globo.Anche il simbolo della maison, la pantera, ha origini “regali”, essendo nata come spilla della linea Bestiary nel 1940 per Wal-lis Simpson, l’amante di Edoardo di Windsor, principe di Galles, diventata duchessa di Windsor dopo l’abdicazione per amor suo dell’erede al trono.

CARTIER,il gioielliere

dei re

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18 pUBBLIREDAZIONALE

IMPREnDO SChOOLLA SCUOLApER LA TUA FORMAZIONEpROFESSIONALE

Sei alla ricerca di una scuo-la di formazione professio-nale? imprendo School è la scuola giusta che fa per

te! con alle spalle un’esperienza ventennale nel settore, impren-do School, approda a Tortoreto nel 2010 e si mette in gioco, sino a diventare organismo di Forma-zione accreditato dalla regione abruzzo. imprendo School orga-nizza corsi riconosciuti per esteti-sta, specializzazione, truccatore, manicurista, parrucchiere, som-melier, arredatore d’interni, ope-

ratore socio assistenziale (oSa), assistente familiare e bodygurad con rilascio patentino.un team di esperti guidati dalla direttrice del corso Silvia Liebner e uno staff tecnico con docen-ti e relatori vere e proprie icone per ogni settore.attenta a seguire professional-mente i giovani nell’avviamen-to del lavoro, imprendo School qualifica questi rilasciando validi attestati di fine corso per l’avvia-mento al lavoro, l’inquadramen-to aziendale e l’ammissione a

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19pUBBLIREDAZIONALE

pubblici concorsi.a testimonian-za dell’ottimo lavoro dell’ im-prendo School ci sono i numerosi centri aperti da giovani formati dalla scuola.La scuola non si ferma solo alla formazione di base ma offre un panorama ampio sulla forma-zione avanzata con percorsi di il

ente accreditat dalla regione aBruZZo

centro di Tecniche olistiche Ma-nuali con varie discipline di Mas-saggi, l’accademia di Trucco, ricostruzione unghie, corsi per la crescita professionale (P.n.L.)Sempre attenta alla ricerca del benessere e dello star bene, im-prendo School mira soprattutto alla ricerca della passione e del-la professione che faranno poi il successo dei giovani allievi di oggi.Formare l’uomo con la passio-ne che arde nel cuore è l’impe-gno che da sempre l’ imprendo School pone alla base del pro-prio operato.

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20 pUBBLIREDAZIONALE

Corso di EstEtista BiEnnalELa figura professionale di ESTETISTA si occupa dell’aspetto fisico e dell’abbellimento del corpo attraverso azioni e trattamenti personalizzati in base alle esigenze del cliente. Tra i servizi più frequenti vi sono: massaggi corporei, trucco e pulizia del viso,

manicure, pedicure, depilazione, elettrostimolazione. Le attività vengono svolte attraverso l’applicazione di tecniche manuali e l’utilizzo di particolari apparecchi elettromeccanici ad uso estetico. durata bien-nale.

Corso di spECializzazionE pEr EstEtistaLa specializzazione per estetiste abilita all’esercizio della profes-sione autonoma, e permette di aprire un proprio centro o ge-stire in qualità di direttore tecnico centri estetici, di benessere e centri di abbronzatura. durata annuale

Corso pEr aCConCiatorEL’acconciatore effettua tutti i servizi e i trattamenti che servono a migliorare l’aspetto dei capelli del cliente: taglio, colorazione e decolorazione, permanente, piega e così via. ovviamente l’acconciatore deve possedere una buona manualità, saper

individuare i tagli migliori per il tipo di capelli e la fisionomia del cliente ed essere costantemente aggior-nato sulle evoluzioni della moda e della tecnologia riguardo alla sua professione. durata biennale.

Corso di aBilitazionE pEr aCConCiatorEPer esercitare l’attività di acconciatore è necessario consegui-re un’apposita abilitazione Professionale previo superamento di un esame tecnico-pratico (Legge 17 agosto 2005,n.174).il corso, a riconoscimento regionale, è rivolto a tutti quelli che

intendono sviluppare ulteriormente la professionalità al fine di diventare titolari di un salone di acconcia-tura. durata annuale

Corso di riqualifiCazionE aCConCiatorE pEr EsErCizio autonomoil percorso è destinato a coloro che sono in possesso della qua-lifica di ”BARBIERE”. Il corso è mirato a formare il profilo pro-fessionale dell’acconciatore assicurando l’integrazione delle

cognizioni e conoscenze acquisite da parte dell’allievo nel corso della sua esperienza professionale. durata 3 mesi.

Corso di dECorazionE Ed appliCazionE unghiE.La professione di estetista specializzata in decorazione unghie (onicotecnico) richiede delle specifiche competenze che tra-mite questo corso apprenderai nel modo più professionale pos-sibile. durata 3 giorni.

Ricostruzione Unghie

I nOSTRI CORSI

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21pUBBLIREDAZIONALE

Corso di oss – opEratorE soCio sanitarioil lavoro dell’operatore socio sanitario è rivolto a persone che vivono in condizioni di disagio sociale o malattia: anziani con problemi sociali e sanitari – famiglie – bambini – ragazzi pro-blematici – persone disabili – adulti in difficoltà o con problemi

psichiatrici – degenti in ospedale. L’operatore socio sanitario oSS collabora sia con altri oSS che con operatori di differente professionalità: medici, infermieri, assistenti sociali, educatori, fisioterapisti con le famiglie degli assistiti e ancora con associazioni di volontariato. durata 6 mesi.

Corso di arrEdatorE di intErni – intErior dEsi-gnErL’arredatore di interni è il professionista che nella progettazione di abitazioni private e strutture commerciali deve sapere mo-dulare e comporre la dimensione di spazi, arredi, luci e colori. l

corso mira a formare professionisti dell’interior design che siano in possesso delle capacità di occuparsi dell’ ideazione, della progettazione e realizzazione degli spazi interni utilizzando nel migliore dei modi sia gli strumenti tradizionali sia le grandi possibilità offerte ormai dalla tecnologia. durata 6 mesi circa.

Corso pEr opEratorE pEr assistEnza di BasEL’operatore svolge la sua attività prevalentemente nell’assi-stenza di cura agli anziani e ai disabili operandoin collegamento con i servizi e con le risorse sociali al fine di favorire

l’autonomia personale dell’utente con l’obiettivo di mantenere e recuperare le abilità residue della per-sona. durata 600 ore.

Corso di Bodyguardil corso getta le basi di una solida formazione per diventare un professionista in ambito bodyguard, security manager, opera-tore della sicurezza e security. durata 90 ore

Corso pEr sommEliErL’allievo\a studia durante il percorso formativo un program-ma che si articola in più fasi e permette di entrare e conoscere l’affascinante mondo del vino. approfondisce gli argomenti di viticoltura, enologia, tecnica della degustazione e del servizio,

che rappresentano le basi della professionalità del Sommelier, a partire dalla corretta temperatura di servizio dei vini fino all’organizzazione e alla gestione della cantina. Durata 6 mesi circa.

Corso pEr pizzaiolodopo in grande successo riscon-trato nell’anno

scorso riproponiamo il corso per pizzaiolo: come diventare maestri nel fare una pizza!

Assistenza

Assistenza Base

Bodyguard

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GA GA

22 MUSIC

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GA GA

23MUSIC

LADy GAGAArtRave, Artpope stilismomainstreamL’artista multiplatino e vincitrice di Grammy Award ha trovato anche un nuovo amore. Si tratta dell’attore Taylor Kinney, con cui fa coppia fissa in realtà da circa due anni e mezzo

RICCARDO SADA

Lady gaga non smette di assomigliare a Madon-na. e vende infatti uno sproposito. La sua pop-

dance sfiora raramente il suo lato più rock. Tocca all’album “artPop”, ora, pubblicato an-che in cina. il lavoro di inediti di Lady gaga prosegue a creare interesse nel globo. un risultato straordinario per la cantante che durante la presentazione del suo lavoro, “artrave” (così è stata ribattezzata la serata di presentazione), ha radunato ospiti davvero illustri e messo insieme cinque sculture dedi-cate a lei stessa realizzate dello scultore, pittore e artista ameri-cano Jeff Koons. Che ha firma-to anche la scultura presente sulla copertina dell’album. Ko-ons non è stato l’unico artista a presenziare all’“artrave”: sono intervenuti anche Bob Wilson

(che ha proiettato dei video-ritratti della cantautrice) e la coppia di fotografi Inez & Vin-dooh (che hanno firmato tutte le immagini promozionali diffu-se in questi mesi). c’era anche Marina abramovic. La perfor-mer montenegrina ha contri-buito alla serata con un filmato durante il quale Lady gaga effettua una serie di esercizi per migliorare la consapevo-lezza della propria esperienza fisica e mentale. Gaga non ha smesso di stupire presentando anche un “vestito volante”: volantis, come è stato ribattez-zato, ha dei rotori ecologici a elica che le permettono di fare brevi spostamenti.Lady gaga fa sempre scan-dalo. anche quando si parla di sentimento. Fa coppia fissa con l’attore Taylor Kinney, la cantante. da circa due anni e

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24 MUSIC

mezzo. “È così difficile da trovare, l’amore, e questo a causa della fama. Ma alla fine ce l’ho fatta”. Le regole che le avevano inse-gnato alla scuola cattolica fran-cese sono andate comunque in frantumi. “Però mi hanno inse-gnato il valore della comunità, la tradizione, l’amare. C’erano tuttavia anche regole su come vestirci: la lunghezza dei capelli, le scarpe”.

regina incontrastata grazie ai 20 milioni di singoli e 4 milioni di cd venduti, e per merito alle sue di-chiarazioni che animano costan-temente il gossip, Lady gaga è figlia di italiani della upper class di new York. “I miei arrivano dalla Sicilia. Palermo. Sono cresciuta nella tradizione: a cena tutti in-sieme, salsa di pomodoro fresca ogni domenica. Fin da bambina ho sempre dovuto lottare con mio padre per cantare e vestir-mi come volevo; quando andai a vivere nella Lower East Side tra

pusher e travestiti, ho iniziato a vestirmi con reggicalze di pelle cercando una nuova identità”, spiega. oggi la cantante ha la-sciato la grande Mela. vive a Los angeles. “Il mio sogno era di di-ventare la nuova David Bowie”. non solo: oggi è anche “libera di esprimersi come vuole”.Se qualcuno oggi vuole impa-rare davvero qualcosa in fatto di look, allora deve seguire que-sta americana di origini italiane. “Sono una che ama la moda revival: oggi vanno gli Ottanta e se ti vesti da Cindy Lauper o Ma-donna allora fai segno, insomma devi avvicinare il suono del tuo cd al tuo look”.

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25MUSIC

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26 MUSIC

IL NUOvO ALBUM“artPop” (Streamline/interscope records) è stato pubblicato in due

edizioni: standard con 15 tracce inedite e de luxe che comprende ol-tre al cd anche un dvd con la performance di gaga all’iTunes Festival del primo settembre scorso. nell’album sono presenti i brani “applau-se” (primo singolo estratto e ai vertici delle classifiche fin dal debutto),

“Aura” (canzone contenuta nel film di Robert Rodriguez “Machete Kills”, dove gaga interpreta il ruolo di La chameleon), “do What You

Want” (il nuovo singolo nelle radio) e “venus”, a cui si aggiungono gli inediti “g.u.Y.”, “Sexxx dreams”, “Jewels n’ drugs” (Featuring T.i.), “Manicure”, “artPop”, “Swine”, “donatella”, “Fashion!”, “Mary Jane

Holland”, “dope” e “gypsy”.

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27MUSIC

NOTEB IOgRAFICHE

Stefani Joanne angelina germanotta (new York, usa, 20 marzo 1986) con il singolo “Just dance” ha fatto sfa-

celi. numero uno in molti paesi, Lady gaga, così si fa chiamare la ragazza dalla frangetta platinata, bistratta le classifiche di Stati Uniti, Regno Unito e australia. il suo album di debutto, “The Fame” (su interscope), ha sbaragliato la concorrenza e conquistato la criti-ca. ora arriva con “Born This Way”.

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28 ARTE

“L’ORDInE E LA LUCE”un viaggio in 3d

ELISABETTA FERRETTI

I capolavori dell’architettura del passato raccontati attraverso il linguaggio contemporaneo di tecnologie innovative e sperimentali

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29ARTE

Fino al 4 maggio 2014 le sale espositive delle Fruttiere di Palazzo Te a Mantova ospi-tano un’interessante e in-

novativa mostra di architettura dal titolo “L’ordine e la luce. Un viaggio virtuale nell’evoluzio-ne degli spazi interni nella storia dell’architettura: dai greci al rinascimento” organizzata dal centro internazionale d’arte e di cultura di Palazzo Te e curata dagli architetti Stefano Borghini e raffaele carlani, con il progetto multimediale di KatatexiLux e la

consulenza scientifica di Alessan-dro viscogliosi.La mostra, attraverso un’atten-ta analisi critica e una ricostru-zione accurata dei principali edifici dell’antichità, si prefigge l’obiettivo di individuare la con-cezione spaziale e il linguaggio architettonico che hanno ispira-to gli architetti mantovani del ri-nascimento. in particolare Leon Battista alberti che nella Basilica di Sant’andrea reinterpreta in modo del tutto personale i mo-delli antichi; e giulio romano che nella realizzazione degli am-

bienti di Palazzo Te e della cat-tedrale di San Pietro adotta soluzioni formali e spaziali con evidenti richia-mi all’architet-tura classica.L’esposizione è suddivisa in tre sezioni princi-pali; partendo dalla nascita e sviluppo dell’or-dine architet-tonico interno nell’architettu-

ra templare antica della prima sezione si passa alla rivoluzione spaziale dell’architettura roma-na mediante l’uso di tecniche costruttive basate sui sistemi spin-genti della seconda sezione per arrivare, infine, nella terza sezio-ne, all’interpretazione architet-tonica degli artisti rinascimentali.Questo percorso nell’evoluzione degli spazi nella storia dell’archi-tettura, che abbraccia epoche e località geografiche diverse, viene illustrato non solo median-te dei pannelli di tipo tradizionale sui quali sono riportate le tappe principali di questo passaggio, soffermandosi sugli edifici più rappresentativi che sono stati ri-costruiti tridimensionalmente; ai pannelli sono affiancati dei tavoli multimediali interattivi che dan-no al visitatore informazioni più dettagliate sulle scelte ricostrut-tive adottate, scelte dal grande spessore scientifico e documen-tale, e “cinque momenti di pau-sa lungo il percorso, dove, con l’aiuto di proiezioni a parete e di sensori di movimento, gli utenti potranno, attraverso il semplice movimento del corpo, muoversi all’interno degli spazi ricostruiti, avendo la sensazione di realiz-zare un vero e proprio “viaggio” all’interno di architetture ormai scomparse.”. Tutto ciò è stato reso possibile grazie a lunghi anni di ricerca e di lavoro condotti da Progetto Katatexilux.Si tratta di una mostra unica nel suo genere. Per la prima volta il fruitore è in grado di interagire mediante il corpo con il model-lo ricostruito, vivendo così un’e-sperienza emozionante ed è in grado di apprezzare appieno la magniloquenza degli spazi e la raffinatezza delle soluzioni archi-tettoniche adottate in capola-vori dell’architettura antica or-mai ridotti a rovine.Le scrupolose interpretazioni e valutazioni critiche delle più inte-ressanti opere della storia dell’ar-chitettura esposte e le innovative soluzioni tecnologiche adottate fanno di questa mostra un even-to eccezionale, da non perdere.

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30 CINEMA

Photo credit:KariM SadLi

LA GRAnDEBELLEZZAdi SorrenTino TrionFaai goLden gLoBeDopo la premiazione della stampa estera, si punta dritto all’Oscar. “Grazie Italia, paese ben strano ma bellissimo”

alla 71esima edizione dei golden globe, tenutasi a Los angeles lo scorso 12 gennaio, ha trionfato

l’italia delle feste di Paolo Sor-rentino con il film rivelazione “La grande bellezza”, che si è aggiu-dicato il premio come miglior film straniero. Sorrentino, commosso ha ritirato il tanto ambito premio.

“grazie italia, questo è un pae-se ben strano ma bellissimo” ha dichiarato dopo i ringraziamen-ti agli attori, ai produttori e alla moglie. Il film già apprezzato al Festival del cinema di cannes, è entrato in lizza per il Premio oscar che verrà consegnato il 2 marzo.“il cinema italiano è ancora pro-tagonista” afferma in una nota il

ministro dei beni e delle attività culturali Massimo Bray.alla kermesse sono stati premia-ti anche cate Blanchett come miglior attrice drammatica per il ruolo di Jasmin nel film Blue Ja-smine di Woody allen, il premio come miglior attore in un film drammatico è andato a Mat-thew Mc Conaughey per il film

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31CINEMA

dallas Buyers club. Leonardo di caprio si è aggiudicato il pre-mio come miglio attore in un film commedia per The wolf of Wall Street, il premio equivalente femminile è stato assegnato ad amy adams per americn Hustle. come miglior regista è stato elet-to Alfonso Cuaròn per il film in 3d gravity.Sorrentino- Servillo (protagonista della grande bellezza) saranno protagonisti anche della ker-messe “Los angeles, italia- Film, fashion an art fest” che si terrà ad Hollywood dal 23 febbraio al 2 marzo. L’istituto capri nel mondo propone tutti i film di Sorrentino in

cui l’attore casertano è protago-nista, come “L’uomo in più”, “il divo”, “Le conseguenze dell’a-more”, “La grande bellezza” e anche il film tv Rai “Sabato. do-menica e lunedì”, in occasione del trentennale della scomparsa di eduardo de Filippo.ad essere premiati sono stati anche Braking bad, la seguitis-sima serie tv, che ha incassa-to il premio come miglior serie drammatica del 2013, il suo pro-tagonista, Bryan cranston, ha ricevuto il premio come miglior attore drammatico del piccolo schermo. Behind the candelabra di Steven Sodeberg ha ricevuto

il premio come miglior telefilm e il suo protagonista Michael dou-glas ha ottenuto il riconoscimen-to come miglior attore di telefilm per la sua straordinaria interpre-tazione del pianista di Las vegas, Liberace. a trionfare come miglior com-media televisiva è stata la serie Brooklyn nine-nine, storia di un imprevedibile detective di polizia newyorkese e del suo capitano dichiaratamente omosessuale, il protagonista andy Samberg è stato premiato come miglior at-tore di commedia.

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32 CINEMA

QueL Pocodi ZuccHerocHe creò MARypOppINS

LORENA CACACE

Dal 20 febbraio nelle sale, il film della Disney racconta come nacque uno dei capo-lavori del cinema per famiglie che ha conquistato il mondo

alzi la mano chi non ha mai canticchiato “Su-percalifragilistichespira-lidoso” o chi, costretto

a ingurgitare una medicina di-sgustosa, non intonasse tra sé e sé “Basta un poco di zucchero e la pillola va giù”. Tutti hanno vi-sto, amato, cantato e ballato le canzoni di Mary Poppins, porta-ta sullo schermo dalla disney nel 1964, la storia della tata più dol-ce e amorevole, interpretata da Julie andrews. Pochi sanno però che a darle vita fu la scrittrice Pamela Lyndon Travers. “Saving Mr Banks” racconta tutto que-sto, di come Walt disney lottò per vent’anni pur di ottenere i diritti sui libri e realizzare il film perfetto per le famiglie di tutto il mondo.La pellicola, diretta da John Lee Hancock, vede tra i protagonisti Tom Hanks ed emma Thompson nei panni rispettivamente di Walt disney e P. L. Travers: un cast stel-lare a cui si aggiungono, tra gli altri, colin Farrell (il padre di Pa-mela), ruth Wilson (la madre) e

il bravissimo Paul giamatti, che racconta il dietro le quinte di uno dei film cult della Disney.ambientato negli anni Sessan-ta, epoca d’oro di Hollywood, quando la Walt disney Produc-tion era già il più importante stu-dios per l’intrattenimento di gran-di e piccini, il film svela la nascita travagliata della pellicola che porterà Mary Poppins nelle sale e nelle case di tutti noi. Il finale lo conosciamo tutti: il film, uscito nel 1964, fece incetta di oscar, vin-cendo 5 statuette, tra cui quel-la per la migliore attrice (la an-drews) e migliore colonna sonora (opera dei fratelli Sherman).Quello che non abbiamo sapu-to, finora, è che il papà di Topoli-no impiegò due decadi per otte-nere i diritti dei libri dalla Travers. È da qui che il film prende inizio, ri-velando cosa accadde nel 1961, quando la scrittrice cedette alle lusinghe e alla magia di disney.antipatica, chiusa, scontrosa, quasi rancorosa, la Travers (ma-gistralmente interpretata dalla

Thompson), non vuole vedere la sua creatura triturata dallo sfarzo di Hollywood. dietro quei no ripe-tuti per vent’anni si nasconde un passato difficile, una vita segna-ta dal dolore. il successo dei libri stava scemando e le insistenze della disney non erano mai ces-sate: da qui la decisione di recar-si a Los angeles.La pellicola mostra i battibecchi, i litigi e le sfuriate della Travers, mai doma e soddisfatta, finché il patron della disney non riesce a scalfire quel muro, entrando nei suoi ricordi d’infanzia.In puro stile Disney, il film si con-clude con l’happy end che tutti sogniamo (e conosciamo), non prima di aver svelato le ombre che si sono celate per anni die-tro alla tata più amata. un modo quanto meno originale, di ce-lebrare i 40 anni di uno dei più grandi successi targati disney con cui tutti, alla fine, abbiamo sognato.

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MEhDI MADLOOuna viTaTra La Scenae iL voLonTariaTo

ANNALISA MARCUCCI

giovane e molto deter-minato, Mehdi Madloo è una promessa del ci-nema italiano. attore,

modello e scrittore, è un artista a tutto tondo che non hai mai na-scosto, però, la grande passione per la recitazione che studia sin dalla tenera età. nel 2009 l’esordio ne “La città in-visibile”, film diretto da Giuseppe Tandoi, che racconta la tragica vicenda del terremoto aquilano. il successo arriva poco dopo con “Che bella giornata”, l’esilarante commedia con checco Zalone , qui Mehdi interpreta la parte di Sufien, fratello della protagonista Farah. La scorsa primavera ha lavorato come attore principale alle riprese di “Ameluk” per la re-gia di Mimmo Mancini, comme-dia che, con tono leggero ma non privo di profondità, affronta temi scottanti come l’immigra-zione e l’integrazione. Quando recita, studia il profilo psicologico del suo personaggio per riuscire il più possibile a fondersi con lui. Mehdi così si racconta in un’in-tervista rilasciata per i lettori di iBoo.

Mehdi quando hai deciso che avresti fatto l’attore? io ho sempre saputo che volevo fare questo mestiere. da bam-bino mi ricordo interi pomeriggi passati davanti allo specchio ad impersonare qualche eroe dei fumetti o dei film. E’ stata una delle poche cose che avevo chiare in mente da quando ho memoria.

In “Che bella giornata” hai lavo-rato con Checco Zalone e Rocco papaleo. Come è stato confron-tarti con loro?Lavorare con attori e persone del genere vuol dire crescere. Ho im-parato molto e di certo mi hanno aiutato a superare i momenti di tensione che si vengono a cre-are su un set cinematografico. Sono persone splendide, piene di vita e con carattere davve-ro straordinario. e’ stato un vero onore.oltre a recitare, scrivi. Per ben due volte hai vinto il Premio lette-

Il successo arriva con “Che bella giornata”, la commedia con Checco Zalone, dove Mehdi interpreta la parte di Surfien

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rario Hombres e nel 2011 è uscito il tuo primo romanzo “il tesoro di Mc J roger”. Quando scrivi ti ispiri di più alla realtà o alla fantasia?i miei racconti sono tutti frutto della mia fervida immaginazione. ovviamente l’immaginazione si basa su persone o avvenimen-ti reali. Quindi è esattamente il giusto mix tra le due cose. amo ispirarmi alla storia, ai personaggi che hanno fatto grande il nostro passato. Se aggiungiamo anche un pò di immaginazione, secon-do me possiamo creare storie davvero coinvolgenti.

Nel 2009 ti trovavi a L’Aquila quando la terra tremò. Che cosa ricordi di quei momenti?ricordo la polvere delle macerie, le grida delle persone. e’ stata un’esperienza che mi ha segna-to, forse per sempre. altrettanto impresso però mi è rimasto il co-raggio delle persone nel reagire per superare l’emergenza. gli enti governativi e umanitari han-no fatto il loro dovere ma il cuore della gente...quello non lo scor-derò mai.

Sei un artista, ma hai anche un profondo spirito umanitario. Da diversi anni infatti sei impegnato come soccorritore nella Croce Rossa. Come riesci a conciliare il lavoro di attore con il volonta-riato?La croce rossa è un amore. Ho conosciuto, in questa associa-zione, tantissime persone che reputo ormai indispensabili nel-la mia vita. Penso che aiutare il prossimo aiuti anche noi, quindi cerco sempre di trovare qualche giorno libero da dedicare alle at-tività di croce rossa. Magari tra un impegno lavorativo e un altro,

anche perchè mi aiuta a riposa-re paradossalmente.

prossimamente uscirà al cinema “Ameluk”, film in cui vesti i panni di un immigrato musulmano che fatica ad integrarsi nella provin-cia pugliese. Cosa ha significato per te recitare questo ruolo?Una vera sfida, per tanti motivi. Primo perchè non sono né par-lo arabo (ameluk è giordano nel film), secondo perchè io e il personaggio siamo di carattere completamente opposto. Stu-diare per cercare di rendere al meglio è stata una sfida che non dimenticherò mai. Mi sono messo di impegno ad imparare un poco di arabo e a vivere con arabi veri per conoscere le loro movenze e modi di fare. Poi il lavoro vero su

me stesso. cercare di far entrare ameluk nella mia testa. Ma alla fine del set, io e Ameluk ci siamo ritrovati fortemente legati da una grande amicizia. Potere della re-citazione!

Quali sono, secondo te, le mag-giori difficoltà che un immigrato incontra trasferendosi in Italia?Posso solo immaginarle. Penso alla lingua, al ritrovarsi in un Pae-se di cui non sempre si conosco-no gli usi e costumi. inoltre in italia c’è davvero molto pregiudizio a volte. Sono del parere che, se una persona emigra in un luogo diverso dal suo, debba ricono-scerne le leggi e le tradizioni. Ma penso anche che il Paese che lo ospita gli debba dare modo di dimostrare le sue qualità.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?il mio sogno è realizzarmi com-pletamente. ci sto lavorando. C’è molto da fare e i sacrifici sono tanti. Ma la voglia di corre-re e di farcela non mi lascia mai. grazie mille per questa intervista. e’ stato davvero un piacere con-dividere con voi i miei pensieri. vi abbraccio!

Scena tratta dal film “Ameluk”

Riprese del film “Che bella Giornata”

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LA PEnnA aL PoSTo di una MOLOTOv

MARTINA DI DONATO

Luca Pakarov schietto, cinico e sincero. Forse è proprio per que-sto che è seguito e piace!

abbiamo incontrato Luca Pakarov. irriverente scritto-re ma non solo. Scrive per il magazine rolling Stone,

autore di molte interviste a perso-naggi come dario Fo, don gallo e molti altri. autore di due libri ben accolti dalla critica e dal pubblico. Ciao Luca. Non posso non iniziare chiedendoti perché un macera-tese ha scelto uno pseudonimo come pakarov. Curioso!Per paura, semplicemente. Mi dissi che se non avesse funzionato avrei potuto negare di essere Pakarov. anche se ogni emergente lo af-ferma, effettivamente non avevo

intenzione di pubblicare almeno finché non mi è stato consigliato da più persone. ora mi chiamano solo con lo pseudonimo, insomma Pakarov è più vitale e avanti di me.

Sei autore di due romanzi che han-no riscosso un ottimo successo: “Terminal” uscito nel 2007 e “pud-ding, Evasioni low cost” del 2012. Ce ne parleresti?Sono entrambi raccolte di rac-conti, cosa che terrorizza gli edito-ri visto che sono una categoria di libri poco vendibile. Terminal è un misto fra pulp e genere intimistico, con personaggi contestualizzati

nei bassifondi, c’è molta droga e confusione. Pudding sono storie di viaggio ambientati in diverse capi-tali e centri turistici europei come Budapest, atene, Londra, Bruxelles e tante altri. i riferimenti citati, (vie, bar, locali e in alcuni casi incontri) sono reali. a proprio modo potreb-be essere una guida turistica molto alternativa. in questo libro credo emerga bene una critica al siste-ma turistico odierno, al vuoto viag-giare. i personaggi – alcuni ahimè mi assomigliano molto – sono iro-nici e decadenti, non affrontano il viaggio come quella sorta di espe-rienza religiosa con cui molti oggi

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credono di vivere. cioè senza pen-sare, sognare, viaggiare prima con la mente. Le storie sono molto di-verse fra loro, le città sono lontane una dall’altra, anche lo stile varia di tonalità eppure affiorano oriz-zonti simili; per semplificare si avver-te l’omologazione di quel processo chiamato globalizzazione.

Oltre a scrivere romanzi, curi una rubrica sul magazine Rolling Stone, come ci si sente a far parte di un rivista che sforna tanti successi?rS per me è una famiglia e una scuola. recensirono il mio primo libro parlandone molto bene, da lì ho cominciato ad inviare artico-li che hanno destato la curiosità della redazione: il primo lo scrissi mentre lavoravo a Barcellona sul set di vicky cristina Barcelona, di Woody allen. avevo abbastanza argomenti perché il film, sin da su-bito, mi sembrò orribile. Mi lasciano totale libertà, cosa rara di questi tempi, sono professionali e mi pa-gano. cosa voglio di più?

La tua rubrica è intitolata “vivo a casa dai miei ma ancora per poco”, titolo molto attuale, ma come mai lo hai scelto?il titolo doveva fotografare un pos-sibile target di lettori e allo stesso tempo convogliare dei temi “fre-schi”, in cui comunque avessi la possibilità di spaziare. era impor-tante cogliere le fisime, i vizi e le problematiche di una generazione maltrattata, definita “bamboccio-na”, ma allo stesso tempo innesca-re qualche ragionamento. cerco di alternare temi più seri ad altri più letterari, dove posso cazzeggiare come voglio, dov’è il racconto a contare. È divertente, certo, sono pure arrivate critiche ed anche insulti, ma in fondo funziona così e con tutta onestà me ne frego. Te lo chiederanno tutti ma quan-do leggiamo delle insonnie curate attraverso la creazione di mondi bizzarri dobbiamo pensare a te o è solo un personaggio della tua au-dace fantasia?ahah, è vero, sono insonne! Ma sembra lo dicano tutti quelli che scrivono, sarà una malattia. Solo che in un determinato momento della mia vita avevo parecchie altre cose da curare, diciamo che non facevo proprio una vita sanissi-ma e in qualche modo dovevo pur sfogare. insomma, alcune storie di

quanto racconto è verosimile al re-ale…

Scusa, so che non lo ami, ma chiunque leggendo i tuoi roman-zi o la tua rubrica penserà: “C’è dell’irriverenza bukowskiana in lui” ma forse c’è anche dell’altro. Quali sono stati i tuoi ispiratori?non è che non ami Bukowski, anzi, è che il mondo è pieno di Bukowski, almeno come stile di vita. Quindi spesso, appena scrivi di una bot-tiglia, vieni bollato. Peggio però è quando alcuni autori s’identificano con l’autore maledetto per puro glamour. comunque i riferimenti letterari cambiano di continuo, mi innamoro molto più spesso di auto-ri/trici che di donne, d’altronde è meno faticoso portarsi a letto un li-bro. Forse quelli più fedeli sono stati céline e Henry Miller, ma potrei dirti anche Wallace, vonnegut, carver, Bianciardi e Tutto Sport, non ho mai smesso di leggerlo anche se ultimamente il nostro rapporto si è incrinato e non lo porto più a letto.

Ma nella vita sei davvero cosi di-retto, nichilista e, passami il termi-ne, cinico? Sia chiaro, sono com-plimenti!Sono peggio! L’altro giorno la mia compagna mi ha fatto notare che esco di casa in vestaglia, a me sembrava normale. e anche qui bollato, il grande Lebowski. non faccio vita sociale, o almeno molto poca, il paesino dove vivo mi serve soprattutto d’appoggio e l’ottimismo non è nel mio dna. essere cinici in questo momento è necessario anche per autodifesa, siamo saturi di persone e cose in vendita, utili solo per il cesso. Pren-dere posizione è obbligatorio, però anche il cinismo ha una frequenza molto delicata, esagerare ti può rendere a tua volta idiota.

Nella tua rubrica affronti temi come la socialità, la politica (ma non da politicante), avventure e sventu-re. E poi l’amore e l’anarchia. An-che se credo che tu creda più in quest’ultima!Trattare seriamente la politica oggi deve essere un orrore, è un disco rotto che giorno dopo giorno ci rende sordi. La filosofia anarchia è stato ed è un grande amore. ci scrissi la mia tesi di laurea. ci sono teorie molto valide che, al contra-rio di quanto si pensi, richiedono un eccezionale senso civico ed

altruismo. resta una delle poche concezioni del mondo aperte, non vuole l’ultima parola ed è in peren-ne evoluzione. Se ne potrebbe par-lare all’infinito ma, ci tengo a spe-cificarlo, sentirsi anarchico significa anche studiare, cosa che mi pare si stia perdendo in cambio di una frivola postura anarchica. i cretini sono ovunque, insomma.

Followers, richieste di amicizia su Facebook, interviste, fans. Come affronti tutto questo successo? Te lo chiedo perché mi pare di aver capito che non ami molto le lodi!Frena frena! Successo è un tantino esagerato! Più che fan direi nemici. Ovviamente le lodi mi gratificano ma sono un insicuro cronico quin-di tendo a pensare che dietro alle lodi ci siano dei tornaconto. non ne uscirò mai.

quali sono i tuoi progetti futuri?uff, sopravvivere. riesco a mala-pena a programmare domani. al-tro motivo per cui hanno scelto me per la rubrica, rappresento bene il precario.

Una domanda che non ti hanno mai fatto?una domanda che non ti hanno mai fatto?

Intervista a Dario Fo

Intervista azerocalcare

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iL Mondo

iLLuMinaTo da LUCA AGnAnIDallo statico al dinamico, ecco come gli edifici e i monumenti prendono vita grazie al Visual Mapping

MARTINA DI DONATO

roma,Parigi, Berlino, sono cit-tà incantevoli, in particolare di notte, quando tutto di-venta soffuso, quando i lam-

pioni si accendono e la luce entra in gioco regalando un’atmosfera quasi magica.Pensate a cosa può succedere quando ad essere illu-minate non sono le città, né le stra-de ma i monumenti. aggiungete l’effetto 3d ed ecco che resterete incantati dallo spettacolo del vi-sual Mapping. abbiamo incontrato Luca agnani, uno dei talenti italiani di quest’arte, con cui ha dato vita

alle opere di van gogh, alla cat-tedrale di Sant’agata a catania e ha partecipato al festival inter-nazionale “circle of Life” di Mosca aggiudicandosi il terzo posto.

Leggendo la tua biografia ho letto che sei andato a Barcellona a stu-diare web design, come mai hai deciso di allontanarti dall’Italia e dal tuo precedente impiego?Sono nato e vissuto a Macerata, una cittadina di provincia che of-fre poche opportunità; la necessità di cercare esperienze che potesse-

ro arricchirmi è stata un’esigenza piuttosto naturale La priorità era quindi partire verso una grande cit-tà europea e a Barcellona ho avu-to la fortuna di frequentare un cor-so gratuito e molto valido di web design, animazione e 3d. Tornato in italia, ho iniziato a collaborare come freelance con le agenzie di comunicazione realizzando siti web, studiando animazione, video e 3d per passione.

Come sei arrivato al mapping?La prima volta che ho visto su you-tube un videomapping ero entu-siasta e perplesso al tempo stesso. Mi ci è voluto un po’ prima di ca-pire che non poteva essere frutto di una sorta di “magia” ma di una tecnica video che utilizzava i pro-iettori. Quindi ho iniziato a far prove con un piccolo proiettore a casa e una volta compresa la tecnica ho cominciato ad applicarvi tutte le conoscenze informatiche sviluppa-te negli anni.

Spiegaci cos’è.il mapping è una tecnica video che mediante l’utilizzo di proiettori

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trasforma una superficie, sia essa di un oggetto, di un edificio, di un palazzo storico, in un vero e proprio schermo su cui proiettare contenu-ti video 3d; essi vengono creati a partire dalle caratteristiche delle geometrie della superfiche, quindi prevede lo studio di ogni singolo dettaglio della stessa che diventa un pretesto per ridisegnare una nuova estetica.

Qual è stato il tuo primo lavoro di mapping? Rivederlo oggi che ef-fetto ti fa?il primo lavoro è stato qui a Mace-rata sulla facciata di una piccola chiesa durante il festival artemi-grante nel 2010, rivederlo oggi quasi mi fa quasi tenerezza in quanto proiettavo da 30 metri con un proiettore di uso domestico e ho usato solamente il bianco per-ché i colori non riuscivano a veder-si. comunque a prescindere dalla riuscita del lavoro è stato un giorno importante, il primo mapping non si scorda mai.

Da cosa prendi spunto, a cosa ti ispiri per le tue creazioni?Se le tempistiche e le strutture lo permettono, l’intento è quello di unire l’architettura alla sua storia. in questi anni ho lavorato su strut-ture con profonde radici storiche come il Santuario di San Michele vicino Foggia, il duomo di catania e quello di Amalfi. Nel Santuario di San Michele, costruito dai Lon-gobardi l’idea era di raccontare l’incontro in sogno tra il re rotari e San Michele. nel duomo di ca-tania, in occasione della festa di Sant’agata, ho cercato di raccon-tare l’incontro tra la lava dell’etna che distrusse il duomo e l’acqua che scorre sotto di esso passando per il misticismo di S.agata, mentre sul Duomo di Amalfi sono partito ricostruendo la facciata originale risalente all’anno 1000 e crollata in seguito ad un terremoto.

Hai animato di tutto, dalle opere di van gogh alla Basilica di San Mi-chele Arcangelo, dalla Cattedrale di Sant’ Agata a Catania all’ Arena Sferisterio di Macerata e tanti altri ancora. Come scegli le opere a cui dare vita?L’animazione sui quadri di van gogh è stato un progetto a sè che ho fatto solamente per curiosità e grande passione nei confronti del

pittore, quindi ho scelto le opere che più mi incuriosivano.Per quanto riguarda l’individuazio-ne delle architetture su cui lavo-rare per fortuna in italia abbiamo solo l’imbarazzo della scelta, dalle grandi città ai piccoli paesi trovia-mo edifici fantastici con influenze totalmente differenti. Penso che questa sia l’unico motivo per cui essere nato in italia sia un vantag-gio facendo questo lavoro.

C’è un messaggio che vuoi tra-smettere attraverso i tuoi giochi di luce?no, nessun messaggio. il lavo-ro che faccio si attiene sempre all’architettura, l’unica cosa che vorrei è far perdere lo spettatore, che sia un anziano, un adulto o un bambino, per una decina di minu-ti di fronte a quell’edificio, quella chiesa che per abitudine magari ha smesso di guardare o che ha sempre guardata senza osservare veramente.

La tua arte dopo aver fatto il giro d’Italia, qual è stata la città e lo scenario che maggiormente ti hanno emozionato?Lavorare al sud è molto gratifi-cante, probabilmente le persone hanno mantenuto maggiormente le loro radici e sono più attacca-te ai loro monumenti e te lo fanno capire alla fine degli spettacoli. Si-curamente dopo aver lavorato sul duomo di catania per la festa di S.agata so che non riuscirò mai più ad avere un pubblico così vasto: tra la piazza e le vie che confluisco-no ad essa c’era circa mezzo mi-lione di persone che assistevano al mio lavoro, l’emozione non poteva non essere tanta.

Ma oltre all’Italia, sei approdato anche all’estero. Hai partecipa-to al Festiva Internazionale delle luci, il “Circle of life” di Mosca e sei arrivato al terzo posto. Come ci si sente?increduli. Mosca è stata davvero un’esperienza unica. Per 5 giorni ho vissuto insieme a persone da ogni parte del mondo che fanno il mio stesso lavoro e hanno passioni simili, quindi già solo per il fatto di essere chiamato a far parte a que-sta competizione, per me che fac-cio questo lavoro da poco e arti-gianalmente era già una vittoria, il momento che hanno pronunciato

il mio nome come terzo classificato lo ricordo sfocato .. tipo come si ri-corda un sogno.

Attualmente stai progettando qualcosa?Ho appena lavorato al duomo di Amalfi e alla Rocca di Senigallia per la notte di San Silvestro. Se tut-to va bene tra non molto inizierò un lavoro su un dipinto restaurato di un importante pittore rinascimentale italiano, che per scaramanzia non nomino. in ogni caso continuerò a sperimentare su nuove superfici!

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42 CURIOSITA’

BEAUTy roSSeTTo roSSo uSare con

ModeraZione…il rossetto rosso è da sempre un’arma di seduzione: pas-sionale, acceso o tenue è amato da tutte le donne, ma…gli esperti raccoman-dano massima attenzione a scegliere la giusta tona-lità. considerate molti ele-

menti affinché l’effetto sia quello desiderato, come il co-

lore delle labbra, l’incarnato del-la vostra pelle, il colore degli occhi

e dei capelli.

FRAgANCEuntold: thE nEW fra-

ganCE di ElizaBEth ardEn

Si chiama untold (“non detto”) la nuova fra-granza di elizabeth arden, create con elementi freschi e na-turali come il pepe rosa, il bergamotto, la pera e germogli di riber, per dare un tocco di romanticismo e sensualità le donne desiderano.

iBOOIl M

ondo In PIll

ole

gIOIELLIi nuovi gioieLLi di Lucia

odaLeScHiLucia odaleschi insie-

me all’artista coralla Maiuri hanno lanciato la nuova collezione di gioielli “dinner conve-sation” , fatti con perle di tutte le cromature e maglie di alluminio,

tocco particolare che li rende unici ma al tempo

stesso leggeri e fluidi.

BITSTRIpSarriva daL canada iL carTo-

on cHe SPoPoLaBitstrips arriva da Toronto (canada)ed è l’app più amata del momento. Ti permette di trasforma-re i tuoi amici e anche te stesso , in simpatici personaggi cartoon a cui si può dar voce attraverso l’utilizzo dei ballon (le “nuvolette”). nel giro di pochi mesi ha spopolato sul social network più famoso di tutti. dall’italia, all’america, tutto il mondo la utilizza e ne sono state fatte anche delle versioni vip, come quella del presidente obama o di William e Kate.

MARTINA DI D

ONATO

CApELLI gioieLLi Tra i caPeLLi È La nuo-

va Moda Per eFFeTTi ScinTiL-LanTi

collane, orecchini, spille, posizionati con cura sui capelli raccolti o sciolti a seconda dello stile che si decide di adottare. il tutto per dare un effetto di bril-lio. ecco alcune stars che sfoggiano questo trand: la fashionissima Sara Jessica

Parker, la pop star Katy Parry e Kelly osburne.

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TELEvISIONEiL riTorno deL cuoco

“inFernaLe”gordon ramsay è tornato a spaventare i cuochi dell’a-merica che si scontreranno in una sfida all’ultimo piatto nell’11esima edizione del suo programma televisivo Hell’s Kitchen , in onda da gennaio su cielo. chissà cosa accadrà!.

ARTEa MiLano raFFaeLLo Fa un record di PreSenZecirca 240.000 sono stati i visi-tatori alla mostra “raffaello a Milano”, svoltasi a Palazzo Marino, presso la Sala ales-si. un crescente annuale che arriva a toccare picchi altissimi, le cifre infatti hanno

di gran lunga superato quelle delle precedenti 5 edizioni.

NO pAINTS SUBWAy RIDE 2014 iL Mondo in MuTande!

a Milano ma anche in altre 70 cit-tà del mondo come ogni anno, anche quest’anno si è svolto il no Paints Subway ride: uomi-ni e donne di tutte le età sono saliti sui vagoni metro come loro consuetudine ma…solo dopo essersi denudati dalla vita in giù, per rimanere in lin-gerie. Lo scopo del flash mob è quello di divertire ma senza offendere nessuno.

MODAgLi ScaTTi di MccurrY divenTano

T-SHirTgli spettacolari scatti di Steve Mccurry diventano stampe per t-shirt in edizione limitata. i proventi saranno destinati all’associazione no- profit Ima-gine asia, fondata dallo stesso Mccurry, con lo scopo di pro-muovere progetti riguardanti la scuola e la salute in afgha-nistan.

La caSa di JIMI hEnDRIX in vendiTaPer 4,3 MiLioni di euro Un immobile nel cuore della Grande Mela che vale 4,3 milioni di euro? E, possibile se ad essere in vendita è la casa della leg-genda del rock Jimi Hendrix.

Sono 250 metri quadri su due unità, all’undicesimo piano di greenwich village, 59 west 12th Street, a Manhattan. Il palazzo risalente al 1992 e costruito da Bing&Bing, su un progetto dell’architetto emry roth, che con le sue opere ha contribuito a rendere new York una meraviglia archi-tettonica.L’appartamento è stato modificato da una delle più pre-stigiose aziende di design: poltrone esotiche, anfore gre-che, quadri che omaggiano einstein, cucina chiara e mo-derna, a terra è stato messo il parquet. Finestre con vista su new York ed un’enorme terrazza al lato nord.inoltre, a dare prestigio e valore aggiunto all’immobile è la presenza di vip all’interno dei 17 piani, come ad esempio cameron diaz o Marisa Tomei.

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44 pUBBLIREDAZIONALE

PaLeSTraOnE TwO OnEWeLLneSS rooM a.S.d.Costanza e un pizzico di determinazione. Sono queste le basi fondamentali per frequentare una palestra. Ci sono poi palestre che fanno la differenza come la One two One di Tortoreto, che con i migliori personal trainer ti coinvolgono e ti fanno raggiungere un fitness a 360°

a farci da guida nella pa-lestra 121 Tortoreto sono proprio alcuni soci Lina e domenico che ci spie-

gano la forza del loro successo.

dimmi il tuo obiettivo e ti dirò che allenamento fare…questa è la filosofia di 121. Quali sono le atti-vità che offrite? Il nostro club si prefigge lo scopo di far raggiungere agli associati un fitness a 360°. Obiettivo rea-

lizzabile con la pratica di molte-plici attività quali l’allenamento funzionale, la pesistica, il body building, la ginnastica antalgica e la ginnastica propriocettiva.

anche la scelta del nome non è casuale infatti il nostro centro of-fre la possibilità di effettuare alle-namenti ‘’one to one‘’ per il well-ness e le preparazioni specifiche.

Si sente parlare spesso, di allena-mento funzionale, ma non tutti sanno esattamente di cosa si tratta. ci potete spiegare in cosa consiste ? Può essere inteso an-che come prevenzione?L’ allenamento funzionale è un

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45pUBBLIREDAZIONALE

ss 16 km 405+203 (sopra Bricofer) 64018 Tortoreto LidoEmail:[email protected] e info: 3498590281 - 3775431569Fb: onetwoone a.s.d.

allenamento di estrema com-pletezza e grande impatto emo-tivo. il concetto fondamentale è quello di attivare in maniera complessa ma naturale i pro-pri muscoli, compiendo azioni facilmente gestibili che spesso vengono svolte nella nostra quo-tidianità. Le attrezzature utilizzate sono basilari: manubri, bilancieri, trx, kettlebells, palle zavorrate, cime nautiche ed altri piccoli at-trezzi.

Bisogna frequentare una pale-stra per poter svolgere attività di tipo funzionale?Sarebbe meglio perché fre-quentando la nostra palestra

apprendi nuovi movimenti che serviranno poi nella vita quotidia-na abbassando così il rischio di infortuni.

Qual’ è l’utenza a cui vi rivolge-te?ci rivolgiamo a tutte le fasce d’età, spaziando dall’eaduca-zione motoria per i più giovani, alla rimessa in forma per l’utente medio e per finire alla ginnastica dolce per il soggetto più anziano.

Per raggiungere l’obiettivo, quanta importanza ha la motiva-zione?È molto importante. infatti la no-stra ambizione è far raggiungere

l’obiettivo, che tu sia un profes-sionista o un semplice appas-sionato. allenandoti con diversi metodi e strumenti, puoi arriva-re al tuo obiettivo. Tanta buona volontà non deve di certo man-care.

Siete una palestra di nicchia, cos’è che vi differenzia rispetto alle altre palestre? nelle palestre ci sono troppe macchine isotoniche, l’istruttore non ti segue come dovrebbe e c’è carenza di efficacia dell’e-sercizio. nella vita quotidiana la maggior parte delle persone non ha 2 ore di tempo per andare in palestra. Qui con la metà del tempo riesci a fare un lavoro mi-

gliore a livello metabolico. La forza di questa palestra è che ci sono istruttori che ti coinvolgono. ci avvaliamo inoltre della collaborazione dei migliori professionisti per quello che riguarda fisiote-rapia e nutrizione.

Sono questi gli ingredienti di una palestra speciale che cura ogni aspetto dell’al-lenamento fin nei minimi particolari. Una squadra consolidata che ha fatto dei suoi metodi innovativi il proprio cavallo di battaglia. Una palestra che ti coinvol-ge e ti fa rimanere in forma con il sorriso e con la sicu-rezza di raggiungere sem-pre gli obiettivi prefissati.

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iBOO46 BEAUTy

BeAUTY

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47BEAUTy

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50 SESSO & SALUTE

UnA BUOnASESSUALITA’...Fa Bene a TuTTi

MICHELA STAFFIERIPSICOLOGA E PSICOTERAPEUTA

“…non medicina, né cibo, né salvezza spirituale posso-no prolungare la vita di un uomo se non comprende e

pratica il Tao dell’amore…(Pien Tse). Di tutte le decine di migliaia di cose create dal cielo, l’uomo è la più preziosa. Di tutte le cose che fanno prosperare l’uomo, nessuna può essere compara-ta al rapporto sessuale.” (Tung-hsuan in “L’arte dell’amore”, 700 a. c.). Ho riportato questo anti-co scritto perché, a differenza di ciò che è accaduto in occiden-te, nell’antica cina, in partico-lare nella medicina tradizionale cinese, la sessualità ha da sem-pre avuto un significato “specia-le”: da una parte la trasmissione della vita nel tempo attraverso la procreazione, dall’altra impli-cazioni fisiologiche, in quanto la sessualità è profondamente connessa al sistema psico-neu-ro-endocrino-immunologico e quindi ai meccanismi più im-portanti dell’organismo umano. Scopo della sessualità nell’uomo e nella donna, quindi, è anche quello di mantenere l’equilibrio psico-fisico dell’organismo. La

sessualità ha due componenti fondamentali: una prettamente fisiologica, legata alla biologia del corpo ed una psicologica, legata alle emozioni ed al be-nessere soggettivo percepito. Queste due componenti funzio-nano in sinergia e di pari pas-so: per una buona sessualità è utile che corpo e mente lavo-rino insieme. Le effusioni che si scambiano durante un rapporto sessuale inducono il nostro orga-nismo a produrre mediatori chi-mici del benessere, come le en-dorfine, capaci di favorire stati d’animo di abbandono e piace-volezza che ci aiutano ad assa-porare le positive sensazioni che lo scambio erotico permette di vivere attraverso la nostra pelle (tatto), che è una delle “porte” da cui entrano gli stimoli. Le altre “porte” sono la vista, l’udito, l’ol-fatto ed il gusto, cioè tutti i nostri cinque sensi; da queste termina-zioni nervose gli stimoli afferisco-no al cervello il quale, per mezzo degli ormoni, realizza e regola l’integrità dell’organismo. Tutto è collegato e questo è il circolo virtuoso della sessualità: se si rie-

sce ad abbandonarsi, a rilassare il proprio corpo per raggiunge-re con la mente la capacità di assecondare le percezioni che arrivano dal corpo attraverso i sensi, queste ultime salgono alla mente (sistema nervoso centra-le) e si innescano una serie di sensazioni positive che permet-tono di star bene con se stessi e creano positività. Salute sessuale e salute generale vanno quindi all’unisono! Ma quali sono nello specifico i ri-svolti positivi a livello psico-fisico di una buona sessualità? innan-zitutto allevia lo stress: chi prati-ca una buona e soddisfacente attività sessuale aumenta i livelli

La sessualità ha due componenti fondamentali: una prettamente fisiologica, legata alla biologia del corpo ed una psicologica, lega-ta alle emozioni ed al benessere soggettivo percepito

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di ossitocina (ormone che com-batte le situazioni stressogene) e registra una pressione sanguigna ed una frequenza cardiaca più bassa. inoltre, attiva la circolazio-ne sanguigna, aumenta gli anti-corpi nel sangue, allevia il dolore, permette di bruciare calorie, aiu-ta a dormire e fa bene alla pelle poiché ripara i tessuti e stimola la produzione di collagene. dati più interessanti pervenuti da ricer-che recenti dimostrano una cor-relazione tra una buona attività sessuale e miglioramenti dello stato dell’umore sia in donne che in uomini, soprattutto per perso-ne affette da depressione. una sana sessualità passa dunque

attraverso un equilibrio tra mente e corpo per un benessere reale che è sia fisico che psichico. Per concludere…i rapporti sessuali, se sono vissuti in modo sano e giusto, costituiscono un’ottima forma di rilassamento ed aiutano l’individuo a mantenere un buon equilibrio psico-fisico, giovano alle condizioni generale di salute

e restituiscono la voglia di vivere. La sessualità è la relazione più profonda ed intima che intervie-ne pesantemente nell’ “opinio-ne” che abbiamo su noi stessi e per tutta la vita. Se impariamo a vivere bene la nostra sessualità ci incamminiamo sulla strada della serenità e del benessere

Bibliografia:M. C. Strocchi, L. Jodice, M. Castellani, Sesso-energia, fanta-sia, vitalità, gioco, Ed. Mediterranee, 2004W. H. Masters, V. E. Johnson, Il legame del piacere, Feltrinelli, 1975C. Simonelli, Psicologia dello sviluppo sessuale ed affettivo, Carrocci, 2008

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“Un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità;un ottimista vede l'opportunitàin ogni difficoltà.”Winston Churchill

Diamond Media Group s.r.l. comunicazione - concessione pubblicitaria - editoria

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54

AMOREe InFEDELTA’

vIRgINIA MALONIPSICOTERAPEUTA

il tradimento è un fatto molto fre-quente nelle coppie, considera-to da sempre un comportamen-to intollerabile, ciò nonostante si

tratta di un fenomeno molto sparso e trasversale, che si ritrova in tutte le culture, etnie e ceti sociali, indi-pendentemente dal fatto che un essere umano sia legato sentimen-talmente con un patto d’amore ad un altro (unione, convivenza, matrimonio). che peso ha la gene-tica nella predisposizione a tradire? e la storia familiare e individuale? La prima considerazione deve por-re in evidenza la natura umana. dal punto di vista della attrazione naturale tra i sessi, l’animale uomo non è monogamo ma poligamo. Siamo attratti da chi ci piace in maniera particolare, autonoma-mente da regole e costumi. La neuropsichiatra dell’università del-la california Louann Brizendine nel suo libro, “il cervello dei Maschi”, sostiene che conoscere i geni del proprio partner può aiutare a elu-dere delusioni e dispiaceri. alcuni studi scientifici documentano, in-fatti, che la monogamia maschile può essere determinata dai recet-tori della vasopressina, un ormone rilasciato durante il rapporto inti-mo. L’uomo geneticamente fede-le sarà capace di registrare nella mente l’odore e l’immagine della compagna sin dal primo incontro, altrimenti si comporterà in maniera opposta. e’ davvero cosi? Secon-do lo psichiatra alberto caputo, autore di “Schifoso traditore. come riconoscere le tracce dell’infe-deltà”, l’uomo è, biologicamente

parlando, un poligamo seriale, in quanto ambisce a tante partner per avere maggiori opportunità di procreare. Secondo l’autore, nell’uomo resta forte questo stimo-lo biologico, anche se il fine ultimo per cui si tradisce non è quasi mai la procreazione. Ma le donne, in-vece, tradiscono? Secondo una ricerca sarebbe l’ormone sessuale delle donne e cioè l’estradiolo, a predisporre le donne all’infedeltà e a renderle più attraenti agli occhi degli uomini. Secondo la psicote-rapeuta Sabrina camplone, i geni che predispongono all’infedeltà, determinerebbero solo il 50% del nostro comportamento. L’infedel-tà dipende da molteplici elementi, che hanno a che fare con la pro-pria relazione di coppia, con il mo-dello relazionale dei propri genitori (o di chi si preso cura di loro), con la nostra esperienza di vita, fatta di stimoli in continua evoluzione e fatta anche di momenti di noia che mettono alla prova i nostri sentimenti e le nostre capacità di gestire con maturità le nuove at-trazioni. Si tradisce, infatti, anche per evadere dalla routine e rivivere con un un’altra persona l’emozio-ne ed il desiderio procurato dalla curiosità e dalla voglia di scoprire l’altro. il tipico “incidente di percor-so” smaschera il desiderio di cerca-re altri stimoli fuori della coppia, a volte continuando la relazione con il partner per anni. un’esplicazione molto chiara si evince nel film del 2010 di Silvio Soldini “cosa voglio di più”, in cui l’ innamoramento «da fuga» (tradire la propria partner)

nasce da una profonda insoddisfa-zione verso ciò che si sta vivendo, ma non diventa progetto concreto di vita a due. da molti sondaggi, in-fatti, risulta che gli italiani “stressati dal lavoro, dai figli e dalla fami-glia trovano rifugio nel tradimen-to”, che viene considerato quindi come una via d’uscita da tutte le responsabilità, una valvola di sfo-go o un momento di puro piacere senza alcun obbligo. esempi concreti li abbiamo anche nell’era digitale, dove il diffondersi dei siti canalizzati verso l’incontro online fa emergere come è proprio il bisogno di emozionarsi ancora che induce le persone a flirtare du-rante le conversazioni in chat. Pro-babilmente il tradimento online è il sintomo di qualcosa che non fun-ziona all’interno della coppia, sono il segnale chiaro di qualche incom-prensione, di un’insoddisfazione che a volte viene banalizzata e di conseguenza taciuta. Secondo lo psicoterapeuta americano gary neuman, nel suo libro, “Tuo marito non vuole che tu legga questo li-bro. Le ragioni scientifiche del tra-dimento” afferma che gli uomini, molto più insicuri di quanto non facciano credere, quando tradi-scono, non cercano solo il sesso e che le amanti non sono poi tanto più belle delle mogli. Secondo l’au-tore gli uomini sentono il bisogno di essere vincenti, ammirati e ap-prezzati a casa loro e che questa sarebbe una motivazione per farli rimanere “buoni” a casa. gli uo-mini dunque non cercherebbero solo avventure sessuali ma gesti e

DIALOgO

Gli uomini vengono al mondo tutti infedeli? E’ esclusiva dell’uomo tradire? O è una leggenda culturale comune? Ecco le risposte all’infedeltà

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55

parole di affetto ed encomio che, se vengono a mancare, creano la situazione giusta. Mi permetto di aggiungere, che anche le donne amano sentirsi uniche, protette, corteggiate e rispettate sempre e che anche questo se venisse a mancare potrebbe creare un desi-derio di sedurre una persona che si considera affascinante.Smentendo le credenze che gli uo-mini tradiscono per sesso e le don-ne per cercare l’amore, anche le donne possono agire sulla spinta dell’attrazione fisica. La nostra vo-lontà può disciplinare il comporta-mento, ma non ha alcun potere nei confronti della nostra natura, condizionata da millenni di adat-tamento all’ambiente. Sentire pul-sioni umane non può in nessuna sede essere considerato tradimen-to, diversamente sarebbero tutti traditori, animali poligami e non monogami. La base di un rappor-to sincero e leale dal quale può nascere e cresce la famiglia pos-

siede radici profonde: il vero tradi-mento in un rapporto di coppia è rappresentato dall’inganno, dal-la non comunicazione, dalla non curiosità, dal non essere se stessi ed è questo che ci porta a tradire noi stessi e la persona amata. ov-viamente, c’è anche chi tradisce perché si innamora di un’altra per-sona e, in quest’ultimo caso, la si-tuazione si aggrava ulteriormente. Secondo il sessuologo Willy Pasini l’unico modo per provare ad evi-tare il tradimento è la “seduzione

intraconiugale”: bisognerebbe cercare sempre di affascinare il partner, conoscere i suoi punti de-boli, i suoi gusti sensoriali e stimolarli e non lasciarsi andare una volta conquistato. Ma come comportarsi dopo che il tradimento si è consumato? con-fessare o negare? Senza dubbio è certamente meglio che il partner non sappia nulla della scappatel-la… occhio non vede, cuor non duole….. sarà davvero cosi?

DIALOgO

Bibliografia:Turnaturi G., Tradimenti, Feltrinelli, Milano, 2003 Carotenuto A., Amare tradire, Bompiani Editore, 2000.Pasini W., Amori infedeli. Psicologia del tradimento, Monda-dori, 2013.Brizendine L., Il cervello dei Maschi, Rizzoli, 2010.Meuman G., Tuo marito non vuole che tu legga questo libro. Le ragioni scientifiche del tradimento, Rizzoli, 2010

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1. Recentemente il/la tuo/a partner passa più tempo a curare il suo aspetto fisico? Si

no

non L’Ho noTaTo

2 Chiude a chiave alcuni dei suoi cassetti? Si

no

3. Corre a rispondere appena squilla il telefono allontanandosi? Si

no

4. Hai notato se ha cambiato password al

computer?

Si

no

5 Nell’ultimo periodo è maggiormente tollerante

nei tuoi riguardi?

Si

no

6. Il tuo/a partner è stato sempre sincero con te o

ti ha raccontato delle piccole bugie in passato?

e’ STaTo/a SeMPre Sincero

no QuaLcHe voLTa Mi Ha MenTiTo

non So

7. Alle tue iniziative come risponde?

Le accogLie

riFiuTa SPeSSo

8. Quando esce, rimane sul vago se chiedi

informazioni?

no

a voLTe

uTLiMaMenTe di Piu’

9. Le sue abitudini alimentari ed i suoi orari sono

cambiati?

Si

no

10. Cambia spesso umore rispetto a prima?

no

e’ SeMPre STaTo coSi

Si

11. Il desiderio di avere rapporti intimi ultimamente è diminuito? non Mi SeMBra

uLTiMaMenTe Si

e’ da MoLTo cHe non STiaMo inSieMe

12. Se indossi un vestito o biancheria intima nuova

se ne accorge?

Si

no

13. Ultimamente ha cambiato giro di frequentazioni,

come amici e locali nuovi?

Si

no

14. Ti fa pesare la ripetitività quotidiana?

Si

no

15. Ultimamente preferisce stare più in gruppo che

solo con te?

Si

no

16. Si è recentemente iscritto/a ad un corso di

ballo o culturale senza coinvolgere anche te?

Si

no

17. Ha cominciato ad andare in palestra?

Si

no

18. Ultimamente riceve telefonate o sms ad orari

assurdi?

Si

no

TeSTIL vOSTRO/A PARTnER vI TRADISCE?

MAggIORANZA SI

Nella vostra coppia state fingendo di non vedere qualcosa che in realtà è evidente anche agli oc-chi dei vostri amici. La paura di perdere ciò che si è conquistato nel rapporto e di rimanere nella sicurezza, non vi aiuta a recuperare un rapporto che invece sta-te lasciando andare, non parlando, non confrontan-dovi anche con le vostre responsabilità di partner. La paura nasconde l’amore per se stessi e per il proprio partner. Provate a far rinascere il rapporto invece di recriminare ed accusare, mettendo sul tavolo i vostri rispettivi errori. Scegliere di confrontarsi è un rischio, poiché può voler dire perdere davvero l’altro, ma chissà magari incontrare qualcuno che ci ama di più e che ci coccoli di più……

MAggIORANZA NO

il vostro è un amore fedele, autentico e sicuro. Sapete sempre inventare stimoli nuovi ed occasioni divertenti. C’è molta reciprocità anche nei momenti difficili. Ma ricordati che l´amore eterno... dura 18 mesi secondo le statistiche! Sta a voi mantenere vivo il rapporto ascoltandovi a vicenda, senza crogiolarsi sugli allori.

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57iBOOmagazine

10. Cambia spesso umore rispetto a prima?

no

e’ SeMPre STaTo coSi

Si

11. Il desiderio di avere rapporti intimi ultimamente è diminuito? non Mi SeMBra

uLTiMaMenTe Si

e’ da MoLTo cHe non STiaMo inSieMe

12. Se indossi un vestito o biancheria intima nuova

se ne accorge?

Si

no

13. Ultimamente ha cambiato giro di frequentazioni,

come amici e locali nuovi?

Si

no

14. Ti fa pesare la ripetitività quotidiana?

Si

no

15. Ultimamente preferisce stare più in gruppo che

solo con te?

Si

no

16. Si è recentemente iscritto/a ad un corso di

ballo o culturale senza coinvolgere anche te?

Si

no

17. Ha cominciato ad andare in palestra?

Si

no

18. Ultimamente riceve telefonate o sms ad orari

assurdi?

Si

no

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FRANCESCA MASOTTI

Ogni stagione è perfetta per visitare Valencia, la terza città spagnola che contende alle più famose Madrid e Barcello-na il titolo di regina della movida.

58 vIAggI

La città è un perfetto esem-pio di coesistenza tra passa-to, racchiuso nelle mura del centro storico, e futuro, di

cui è espressione l’avventuristica città delle arti e delle scienze.valencia, detta la Clara, grazie anche allo specchio del Medi-terraneo che la bagna, è carat-terizzata da una forte luminosità, da un clima soleggiato e da un cielo azzurro intenso che domina il paesaggio quasi ogni giorno

dell’anno. numerosi sono i loca-li e le discoteche e i locali che animano le sue serate sia lungo la Malvarrosa, una delle spiagge più conosciute della costa, sia nel vivace centro cittadino. non importa in quale periodo dell’an-no uno si trovi a valencia perché qui siempre pasa algo. La futuristica Città dell’Arte e del-la Scienza di Santiago calatra-va con il suo museo, l’acquario, l’umbracle e l’opera house è la

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59vIAggI

(costruiti sul vecchio letto del fiume) che dalla Città dell’Arte e della Scienza conducono alle Torri di Serranos, l’ingresso alla città vecchia. ogni anno, a mar-zo, i valenciani attendono con emozione l’arrivo del ponte di San José per godersi la festa più importante della città, Las fallas. Si tratta di una manifestazione, ormai conosciuta in tutto il mon-

principale attrazione di valencia. Potete passare qui una giorna-ta intera visitando il Museo del-le scienze del Principe Felipe, con la sua forma a scheletro di balena, o l’Oceanografic, il più grande acquario d’europa, divi-so in ecosistemi differenti. dopo la visita, non c’è niente di meglio che affittare una bici e attraver-sare i rigogliosi giardini del Turia

Fallas de valencia: Foto di Turisvalencia

Museo dell’IvAM: Foto di Turisvalencia

Città dell’Arte e della Scienza

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60 iBOOmagazine

que di stilisti e i negozi vintage. in particolare le migliori si trovano dietro la Lonja de la Seda, un’e-legante edificio del quindicesi-mo secolo dichiarato patrimonio dell’umanità dall’unesco, dove vi capiterà di trovare vestiti e accessori di stilisti emergenti così come famosi brand internazio-nali. La città esplode di notte ma la movida non si accende fino a tardi, non pensate di trovare gente in fila a mezzanotte come accade in italia. in Spagna infat-ti i locali non si riempiono prima delle due del mattino. allora, aspettando di fare serata come veri spagnoli, potete fermarvi a mangiare tapas o la tipica pael-la valenciana in uno dei nume-rosi ristornanti sparsi per le strade della città.

do, che richiama migliaia di visi-tatori e in occasione della quale, per le strade della città, sfilano gigantesche costruzioni artisti-che realizzate da artisti e scul-tori. Tutti i giorni di Las fallas alle due del pomeriggio nella piazza de l’Ajuntamento si celebra uno spettacolo pirotecnico che il giorno finale culmina con bellis-simi e rumorosi fuochi d’artificio. La città vecchia si snoda in un dedalo di viuzze che sfociano nell’affascinante piazza de la virgen circondata da tre degli edifici più emblematici di tutta valencia: la cattedrale del San-to cáliz con la sua splendida torre del Micalet, la basilica de los desamparados e il palazzo della generalitat. gustatevi una

Ayuntamiento: Foto di Turisvalencia

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oCEanografiCo fEniCottEri

muralEs Barrio dEl CarmEn2

fresca horchata, la tradizionale bevanda a base di chufas o tiger nuts, all’interno del caratteristico Mercato centrale prima di con-tinuare a scoprire le meraviglie che questa città offre. non c’è modo migliore per immergersi nella vivace cultura spagnola

che visitare il Barrio del carmen. L’intera area è diventata nel cor-so degli anni un’enclave di arti-sti e designer. Qui edifici antichi si alternano a colorate strade piene di graffiti, gallerie d’arte e numerosi bar. rilassatevi pren-dendo un caffè, o una cerveza,

in piazza Tossal dopo aver visitato il museo di arte contemporanea di valencia, IvAM, poco distante da qui, o il Centro del Carmen, un ex convento che espone mostre temporanee di artisti valenciani contemporanei o del passato. numerose sono anche le bouti-

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