I'M MAGAZINE GENNAIO/FEBBRAIO 2011

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MAGAZINE I’M gennaio - feffraio 2011 anno iV n°21 andrea andrea MontoVoli MontoVoli e ancora... e ancora... Miss CaMpania benedetta pisCitelli GiuSePPe CaStaGna Maurizio aiello Praiano Vincenzo Salemme ne “L’astice al veleno” Kiton gennaio febbraio 2011 anno iV n 21

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MAGAZINE

I’M

gennaio - feffraio 2011 anno iV n°21

andreaandrea

MontoVoliMontoVoli

e ancora...e ancora...

Miss CaMpaniabenedetta pisCitelli

GiuSePPe

CaStaGna

Maurizio

aielloPraiano

Vincenzo Salemme

ne “L’astice al veleno”

Kiton

gennaio  febbraio 2011 anno iV n

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Direttore responsabile ilaria Carloni

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SOMMARIO16 kiton

il meglio del made in italy

di anna marchitelli

20 benedetta pisCitellimiss campania 2010adesso sogna il cinema

di anna marchitelli

34 andrea MontoVoliinnamorato di nonno nino

di ilaria carloni

46 Maurizio aielloil ritorno a “Un posto al sole”, il matrimonio

e Una commedia con salemme

di mariagiovanna capone

52 giuseppe Castagnai progetti del “banco di napoli”di ilaria carloni

58 VinCenzo saleMMela comicità, il romanticismo,il dramma e la favola

de “l’astice al veleno”di marco nota

i’M ONLINE

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l’editoreMaurizio Aiello

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IN COPERTINA

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Andrea Montovoliph sabina de Conciliis

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13 l’opinioneil bancario di Una voltadi fabrizio carloni

26 praianoUn presepe sUl maredi elisabetta vairo

42 la nuoVa squadra “spaCCanapoli”

62 Capri hollywood CoMpie 15 anni

64 le giornate professionalidel CineMa di sorrento

66 festiVal del CineMa di salerno“20 sigarette” vince la 64ª edizione

67 fashion perforManCe da Mario Valentino

68 solidarte 2010la mostra della gUardia di finanzia

70 la 2ª edizione dei CaMpania award

72 Moda e sCienza unite nella lotta ai tuMori

74 louis Vuitton5 volte più grande

78 bulgarirestitUito al pUbblico napoletanolo storico negozio

82 daMianil’arte incontra l’arteUnendo i gioielli ai pastori presepialidi angela marra

86 MarakeCh partyper il calendario di meo 2011di albina russo

90 raffinato partyper lady Maddalonidi marita francescon

92 party spazialeper il nuoVo terMinal audi funari

96 CoMpleanno felliniano per Mino

100 salotto Cilentoincontro tra stile partenopeo e english

102 il CirCo party di Casa krog

104 albano approdaa piazza di spagna

105 nespresso boutique in shop

106 ostriChe e ChaMpagne al foyer

108 party woodi manuela palma

110 il napoli Veste borrelli

111 frey willela nUova collezione “nixe” ispirata a klimt

112 la grande Mela

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L’Opinionedi Fabrizio Carloni

Il bancario di una volta

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parlando dei vecchi mestieri di napoli, ho dimen-ticato di citarne uno, anche scomparso, che ri-guardava l’ambito sociale delle attività liberali.

mi riferisco alla professione del bancario. Questo non vuol dire che la categoria si sia estinta, masolamente che si è trasformata sino a diventare unacosa diversa da quella che era sino agli anni ottanta.sino ad allora i dipendenti bancari erano suddivisidalla clientela in “ragionieri”, gli sportellisti ed i cas-sieri, ed in “direttori”, i responsabili della filiale odello sportello “leggero”; questi ultimi, a dire il vero,erano una forma di ibridismo tra l’una e l’altra cate-goria, cui si appioppava il primo od il secondo appella-tivo sulla base della propensione che avessero perl’attività operativa, considerati i pochi dipendenti dicui disponevano, o per il comando.era un mondo del tutto caratteristico, che alimentavavari sottoboschi, come quello costituito dai notai e dailoro impiegati, che facevano l’“accesso” quando i debi-tori non avevano la “provvista” per onorare le cambialie gli assegni che improvvidamente avevano emesso.c’erano poi i visuristi che in un mondo in cui la sagaciaaveva ancora il suo peso, verificavano presso le con-servatorie immobiliari che il cliente avesse gli immo-bili che aveva dichiarato per accedere al finanziamentoe che, nel tempo, non vendesse tutto o si facesse ipote-care le proprietà o non ci ponesse vincoli come il fondopatrimoniale.la mattina, ad inizio orario di sportello, c’era l’aper-tura delle casse che erano ben distinte tra quelle ordi-narie, dove si effettuavano i versamenti ed iprelevamenti, e quelle “cambiali”, dove la gente inde-bitata si metteva in fila per onorare i propri impegnispesso avallati dai propri cari dopo litigate epocali infamiglia. il cassiere, allora, non era stato globalizzatoe poteva giostrare sulle scadenze, concedendo il piùdelle volte, per un sorriso od un pianto, l’allungamentodei tempi di pagamento; spesso il sorriso doveva essereaccompagnato da un caffè o da una forma di pecorinodi dimensioni contenute, senza malizia e per mante-nere il buon rapporto, considerato che le cambiali ingenere erano seriali e l’estinzione di una era una tappadi un lungo cammino. all’attività dei cassieri, si affian-cava quella degli incaricati dei notai che facevano l’ac-cesso a casa e si regolavano in genere con affetto ma

per cui, senza fare generalizzazioni, il caffè, qualchevolta, doveva trasformarsi in un cappuccino con cor-netto.era un mondo in cui i sentimenti ed il buon garbo ave-vano un peso che ora si è perso. il bancario aveva, al-lora, un suo potere contrattuale ed un bello stipendioche si sposavano per dargli decoro ed autorevolezza. aquesti valori si aggiungeva l’esperienza che si matu-rava salendo la scala della gerarchia operativa, comin-ciando dal retro cassa (la contazione), e passando alriscontro, ai titoli, ai fidi e quant’altro prevedevano isentieri di carriera che si dovevano fare, se non si eradelle rape, a prescindere dalla raccomandazione. erail motivo per cui il bancario diventava il confessore, lopsicologo, l’internista, quando le preoccupazioni eco-nomiche del cliente venivano somatizzate a livello or-ganico, il garante morale, nei confronti della direzione,che i denari prestati sarebbero stati restituiti. c’era una serie di rituali per la fine d’anno, quando bi-sognava fare il calcolo degli interessi e la loro contabi-lizzazione sui libretti (le librette) e sui conti correnti esi doveva chiudere tutto per il 31 dicembre. eranonotti e notti di lavoro sfiancante, con il doppio cartel-lino su cui si doveva annotare il risultato. i clienti an-ziani ed illetterati, spesso non si fidavano epretendevano, nei primi giorni dell’anno nuovo, che ilcorrispettivo in denaro gli fosse dato; si appartavanoda una parte nel salone, se lo contavano, in genere conl’aiuto di un figlio o di un nipote interessato, e poi, sod-disfatti, riportavano la mazzetta di denaro al cassiere,schiumante di rabbia per il doppio lavoro, perché fosseaccreditata di nuovo sul libretto.Un mondo morto, che qualcuno sta cercando di recu-perare da noi in qualche modo. ora, per ogni bancariomeridionale, ce ne sono due o tre a roma od a milanoche decidono su tutto e che ti impongono di vendereagli anziani prodotti che tolgono il piacere di far fru-sciare tra le dita i quattro soldi che si tesaurizzano pergarantirsi la visita domenicale dei figli e dei nipoti in-teressati. tutto è morto e, come l’ovaiolo ed il venditoredi fichi d’india, il vecchio bancario, con il visurista el’incaricato del notaio, gira nelle vicinanze del suo vec-chio sportello guardando se è stata ricostituita la cassacambiali e, con essa, il suo passato.

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Il meglio

del made in italy

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l’amministrato

re delegato

 di kiton, antonio de Matte

is

di Anna Marchitelli

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“anapoli, si sa, il gusto el’eleganza del vestiresono qualità innate.

forse questo avviene perché qui, pertradizione, l’apparenza ha un’impor-tanza fondamentale, mentre la so-stanza, in fondo, è cosa trascurabile.[…] certo è che nell’apparenza entraanche il modo di vestire, il modod’indossare, di portare un vestito:noi sappiamo subito distinguere chiveste bene. lo vediamo subito, acolpo d’occhio. e io ricordo, sempreai bei tempi della mia giovinezza,che la domenica a via dei mille, lastrada “chic” di allora, c’era uncontinuo “paseo” ed incrociarsi disguardi, per valutare com’eravestito tizio e com’era vestitocaio. si osservava il taglio, lagiuntura delle maniche, lamorbidezza con cui erano at-taccate le spalle, la scioltezzadella vita che non doveva es-sere troppo segnata, la lar-ghezza del bavero, lerifiniture, la piega dei panta-loni, e il generale “aplomb”dell’intero vestito… il sartosu misura sarà sempre unprivilegio di pochi, diun’élite. ma sarà lui, sem-pre, il modello di riferimentoe a lui s’ispirerà anche la produ-

zione in serie, quando vorrà perfe-zionarsi”. raffaele la capria, scrittore. napoli conserva ancora antiche ra-dici artigianali, tra tutte l’arte sar-toriale. i sarti napoletani sono deipurosangue del settore che si tra-mandano una tradizione fatta dieleganza classica e cura dei detta-gli. la sartoria kiton, fondata nel 1968da ciro paone, adempie tutt’oggi aidettami dell’antica scuola sarto-riale napoletana da cui trae linfavitale e creativa. “chitone” era latunica indossata dagli antichigreci per pregare sull’olimpo, daqui prende origine il nome diquest’azienda che, partita dallaperiferia di napoli, è riuscita aconquistare il mercato dell’ab-bigliamento maschile, femmi-nile e quello degli occhiali,fino ad affermarsi in tutto ilmondo. le collezioni ma-schili proposte da kiton sonocaratterizzate da abiti rigo-rosamente fatti a mano daalmeno 45 sarti e richie-dono 25 ore di lavorazione.total look che vede affian-carsi cappotti e cravatte

accanto alle ormai celebri giac-che in puro cashmere. Un gusto

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il fondatore di kiton, Ciro paone

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che conquistò il duca di Windsor e l'avvocatoagnelli e che, recentemente, ha sedotto anche ilpremier berlusconi. l’amore per la qualità e il desiderio di conservaregli aspetti artigianali che conferiscono agli abitikiton quella tipicità che li contraddistingue,hanno fatto sì che l’azienda partenopea investissemolto anche nella formazione, dando vita allascuola di alta sartoria.oggi il portavoce dello stile kiton nel mondo, è an-tonio de matteis, amministratore delegato delgruppo ciro paone, il quale, oltre a seguire gliaspetti commerciali e l’innovazione del prodotto,sta sviluppando la strategia di espansione distri-butiva in tutto il mondo, dove il marchio kiton si

è affermato con la presenza di 26 negozi mono-marca, tra milano, roma, venezia, capri, newyork, las vegas, parigi, londra, monaco, düssel-dorf, colonia, amburgo, mosca, tokio, osaka, bei-jing, chengdu, xi’an, seoul, doha, kiev, sanpietroburgo.kiton si distingue per la sua unicità: coniugare laperfezione artigianale del prodotto fatto a mano,grazie all’abilità e sapienza dei suoi 350 sarti, conuno stile aziendale riconoscibile dal taglio. ma laprincipale ricchezza dell’azienda è il capitaleumano, l’entusiasmo di perseguire quel credo sti-listico del marchio, che il fondatore, ciro paone,sempre rammenta: “perseguire la filosofia del me-glio del meglio +1”..

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socrate la chiamava “piccola tirannia”, platone “privilegio di na-tura”. in qualunque modo si voglia definire la bellezza, bene-detta piscitelli, miss campania 2010, ce l’ha. diciannove anni,

occhi azzurri e capelli biondi, napoletana d’origine e casertanad’adozione, benedetta ha raggiunto un traguardo importanteall’ultima edizione di miss italia. dopo esser stata scartata alprimo turno e poi ripescata l’ultima serata, ha portato a casa uncontratto annuale con miluna di cui ora è testimonial. continua a studiare, si è iscritta quest’anno alla facoltà di lin-gue, ma insegue con tenacia il sogno di lavorare nel mondo dellospettacolo. per ora percorre le due strade cercando di conci-liarle, ma se dovesse trovarsi difronte a un bivio, le ne è con-vinta: sceglierà è la seconda.

Decidere di partecipare al concorso di Miss Italia. Per-ché?in verità mi ha iscritta un amico. non ci avevo mai pensatoprima. ho fatto tre mesi di selezione per ottenere la fascia dimiss campania e poi, voilà, tra le sessanta finaliste. È stataun’esperienza intensa e molto formativa, il concorso è unascuola a tutti gli effetti. certo, c’è la stanchezza, lo stress. in-fatti, a esser sincera, non lo rifarei, però ne conservo un belricordo

L’amicizia è un sentimento raro in una gara di bel-lezza?

no, non è così. si possono instaurare legami di amicizia vera, ame è capitato con otto ragazze. certo, non ci vediamo spesso per-

ché siamo tutte in viaggio per lavoro, ma ci telefoniamo e ci rac-contiamo tutto, ci confrontiamo e ci sosteniamo a vicenda

Quindi, niente rivalità? il concorso di miss italia è una specie di “grande fratello”:tutte vogliono visibilità, tutte desiderano la fascia, tutte

inseguono la stessa cosa. gli ultimi giorni diven-tano tremendi: c’è rivalità allo stato puro, perchési accarezza più da vicino la possibilità di essereincoronate. però è proprio in quei giorni di ten-

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BenedettaPiscitelli

di Anna Marchitelli

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sione che si capisce chi sono le vere amiche

Scartata e poi ripescata l’ultimo giorno delladiretta. Non ha rischiato di restare delusa perla seconda volta?le ragazze che sapevano di essere rientrate tra le fina-liste erano molto contente, io invece ero triste e sfidu-ciata. poi, quando sono stata ripescata non potevocrederci, ero contenta, soddisfatta. come potrei non es-serlo? lavoro tutti i giorni da tre mesi, mi chiamano ovun-que. sono al settimo cielo!

Ad alimentare la soddisfazione c’è stato anche il con-tratto con Milunainfatti. sono la testimonial di un marchio molto importante, nesono orgogliosa. tra l’altro, è uno sponsor che mi fa lavorare eviaggiare molto

L’effetto post Miss Italia?bah, sono la ragazza di sempre con un nuovo percorso da seguire einseguire. sto lavorando come modella e facendo ospitate. sonosempre in movimento, non ho un attimo di riposo e per oranon chiedo altro

E il capitolo università?ho provato ad entrare a medicina ma non ci sono riu-scita, così ho deciso di iscrivermi alla facoltà di lingueall’orientale perché studiare le lingue oggi è fonda-mentale. Quest’anno, però, vorrei ritentare i quiz allafacoltà di medicina perché mi piacerebbe diventareun chirurgo plastico

Come pensa di conciliare lavoro e studio?diciamo che quest’anno è un po’ particolare. cer-cherò, per quanto possibile, di dedicarmi al lavorosenza trascurare l’università, però aspetto anche dicapire quale sia la strada definitiva da imboccare.se il lavoro nel mondo dello spettacolo o della modadovesse intensificarsi mi ci dedicherò completa-

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Miss Campania 2010«Adesso sognoil cinema...»

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mente. altrimenti, ripren-derò a studiare

La famiglia?i miei genitori quando hodeciso di partecipare amiss italia sono rimastispiazzati. avevano inve-stito molto sul mio per-corso universitario, peròdopo i riscontri positivi cheho avuto e che sto avendo,hanno cambiato idea e orapartecipano attivamenteal mio nuovo lavoro. certo,questo mondo li spaventa,anche se è meno pericolosodi come me l’avevano de-scritto. dopo le vicende di“vallettopoli” credo che cisia maggiore attenzionesia da parte delle ragazzeche degli agenti

Gli agenti: altra sceltadifficile in un mare ma-gnum di persone poco af-fidabili…sì, infatti io ho scelto unagente molto qualificato, hopreferito puntare in alto. miè anche capitato di cono-scere un tipo che si spac-ciava per agente e che poiscoperto faceva l’idraulico

Progetti?

mi piacerebbe lavorare intelevisione e al cinema. lamoda m’interessa, ma, adesser sincera, non la vedonel mio futuro. alcuneesperienze mi servono peril curriculum: pubblicità,calendari, servizi fotogra-fici, ma non voglio fossiliz-zarmi in questo settore

Il problema dell’anores-sia nella moda continuaa essere un male diffi-cile da stroncare? sì purtroppo. ho visto ra-gazze al concorso che perventicinque giorni hannomangiato solo verdurelesse. le aziende di modafemminile fanno le campa-gne contro l’anoressia, peròpoi chiedono comunquealle modelle di dimagrire.

anche a me l’hanno chiesto,cioè mi hanno consigliato ditenermi in forma, di rasso-dare. la salute è la cosa piùimportante, su questo nonscendo a compromessi

La danza è molto impor-tante nella sua vita?sono diplomata in danzaclassica, mi sono esibita allascala e al san carlo. Que-st’anno purtroppo mi sono al-

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Le aziende di modafemminile fannole campagne control’anoressia, però poichiedono comunque

alle modelle di dimagrire

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lenata molto poco e mi dispiace. la danza peròmi ha lasciato anche una brutta eredità…

Quale?le gambe: non mi piacciono. la mia strutturafisica è il prodotto di anni e anni di danza. peròsaper ballare potrà essere sicuramente utileper la carriera artistica

L’amore? C’è, non c’è?in questo momento non c’è. non sono fidan-zata e ne sono contenta, non avrei tempo perdedicarmi a un uomo. aspetto il principe az-zurro, ma senza cavallo e mantello, semplice-mente voglio accanto una persona che mirispetti e mi apprezzi per quel che sono

Cosa non sopporta?l’ingiustizia e la falsità

E in una donna?non sopporto le donne che utilizzano la pro-pria bellezza per ottenere tutto ciò che vogliono

Il suo approccio all’universo maschile?spontaneo. però in questo momento cerco ditenere gli uomini a distanza, non riesco a ca-pire se chi si avvicina lo fa solo per la notorietàche sto cominciando ad avere o perché gli in-teresso realmente

Cosa non perdonerebbe mai adun’amica?il tradimento, senza alcun dubbio

E cosa rimprovera a se stessa?la testardaggine che spesso mi impedisce diragionare in maniera obiettiva

La sua priorità?la famiglia

Un’ultima domanda, inevitabile. Com-menti su Alessia Mancini, la miss accu-sata di essere trans?Un “no comment” sarebbe la risposta migliore.ha avuto il suo momento di notorietà, ma oranon se ne sente più parlare. inizialmente si èanche pensato che potesse essere vero, ma poinon se n’è più discusso perchè eravamo tuttepiù impegnate a gareggiare

I’M?leale prima di tutto, nel bene e nel male. e de-terminata. vediamo dove mi porterà!.24

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PraianoUn presepe

sul mare

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praiano è un pittoresco comune della co-stiera amalfitana, situato tra positano econca dei marini. l’origine latina del

nome, pelagium, ovvero mare aperto,svela immediatamente la caratte-ristica principale della località:un’estesa vista sul mare.sparso sulla dorsale chescende dal montesant’angelo a trepizzi a capo sottile,sin dalle originipraiano è semprestato abitato dacontadini e pesca-tori. il centro hainiziato a svilup-parsi intorno alxii secolo, come ca-sale dell’antica re-pubblica amalfitana,caratterizzandosi perdue entità abitative dif-ferenti che si distingue-vano anche nelle attivitàlavorative: il casale di praiano

in alto, dedito all’agricoltura e il casale di vet-tica maggiore in basso, abitato da pescatori.essendo scelta come località di residenza estiva

dei dogi amalfitani, a partire dal xiii pra-iano si è specializzata nella lavora-

zione del “filo torto”, del lino,del corallo e successiva-

mente nella produzionedi alici in salamoia e

delle caratteristicheretine per capelli.Una cittadina dun-que industre, maanche marinara.sono numerosi,infatti, i dipintiche testimonianola laboriosità delpopolo dedito al

mare. la testimo-nianza che attesta

l’attività di questopaese è la più bella

torre di guardia esistentesull’intero litorale, torre as-

siola, voluta da carlo i d’angiò

di Elisabetta Vairo

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nel 1278 che, con il piccolo porticciolo detto “scar-ricaturo”, rappresentano il più alto simbolo deitraffici e dei commerci della località.la struttura di praiano, arroccata sulla monta-gna, ha un fascino particolare. il centro della lo-calità è dominato dalla chiesa parrocchiale disan luca, maestosa costruzione caratterizzatadal suo fastoso interno e dal prezioso busto d’ar-

gento, conservato nella chiesa, che protegge lereliquie del santo.oggi la risorsa maggiore è il turismo, grazie so-prattutto a bellezze naturali come la grottadello smeraldo e il vallone di furore. formatoda un torrente naturale, il vallone può essereraggiunto unicamente attraverso sentieri e unaripida gradinata scavata nella montagna.

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Un altro luogo di incontaminatabellezza è la cala della gavi-tella, una spiaggia situata nelpunto in cui capo sottile dividepraiano dalla sua frazione divettica maggiore. il fascino diquesta lingua di terra sta nellasua stessa ubicazione, che donaalla spiaggia una particolareesposizione che le permette diessere irradiata dal sole dal-l’alba al tramonto. le stradine caratteristiche delcentro avvolgono praiano inun’atmosfera quasi presepiale,resa ancor più caratteristicadalla costruzione tipica dellecase, arroccate lungo le pendicidella montagna. le meravigliedel paesino sono visibili ancheattraverso il famoso sentierodegli dei, una lunga passeg-giata panoramica che perlustradiversi luoghi della costiera. in-teressanti, inoltre, sono le tanteedicole votive di cui il centro èdisseminato, testimonianza delprofondo sentimento religiosoche ha pervaso questi luoghi sindall’antichità..

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C’era una volta un bellis-simo ragazzino nato aporretta terme, un paese

dell'appenino tosco-emiliano inprovincia di bologna. È qui che an-drea si divideva tra la scuola e undoppio lavoro, quello di boscaiolo epizzaiolo, senza però abbandonaremai i suoi sogni: il calcio e la recita-zione.Quel ragazzino è andrea montovoli,oggi ventiseienne, diventato in pocotempo un attore popolare, amatodalle ragazzine e conteso dai registi. la sua favola è iniziata con la par-tecipazione al talent show “bal-lando con le stelle”, dopo il quale èstato chiamato da federico mocciaper interpretare il rivale di raoulbova nel film “scusa ma ti vogliosposare”, poi per una parte nel film“ritmo”, dove ha fatto tesoro del-l’esperienza di ballerino e quasi con-temporaneamente per il film “avere16 anni”, nel quale si è visto un an-drea in versione platinato.Un film dietro l’altro e le propostecontinuano a fioccare, grazie anchea quel viso che come si dice in gergocinematografico, “buca lo schermo”.nonostante l’improvvisa popolarità,il bel montovoli, però, non pare averdimenticato le sue origini: la casa difamiglia nella provincia di bologna,i vecchi amici e soprattutto l’amatononno…

Andrea come ha vissuto il radi-cale cambiamento di vita dopola partecipazione a “Ballandocon le stelle”?nella mia vita privata non è cam-biato nulla, continuo ad esserequello di sempre. il cambiamento

Andrea Montovoli

Innamoratodi

nonno Nino

foto di Sabina De Conciliise Julian Hargreaves

di Ilaria Carloni

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più che altro è stato quelloeconomico e ovviamentemi ha fatto piacere

In cosa i soldi hannocambiato la suavita?la prima cosa che horealizzato grazie aisoldi, è stato il sogno diestinguere il mutuo dellacasa di famiglia, dove vi-

vono mia madreangela, miasorella anita enonno nino

I suoi punti di riferimento lihai lasciati lì sull’Appen-

nino bolognese. Nonle manca la sua fa-miglia, in partico-lare nonno a cui ètanto legato?

mi mancano, ma appena posso,come oggi, torno a casa e stacco

totalmente la spina

Cosa fa ad esempio sta-sera nel suo paese?torno nella pizzeria dove fa-

cevo il pizzaiolo, sto in compa-gnia dei miei vecchi amici e non è

escluso che mi metta dietro alforno ad infornare qualche

pizza come ai vecchi tempi

E il nonno la seguesempre?mio nonno è il mio piùgrande fan, la mia noto-rietà gli ha cambiato la

vita. È spesso sui set conme e mi sostiene tantis-

simo

A “Ballando con le stelle” fa-ceva un tifo sfegatato tra il pub-

blico…si, era impazzito completamente! era da pocoscomparsa la nonna, quindi quell’esperienza gliè servita a riprendersi

E si è ripreso alla grande…sì, è sempre arzillo. da poco ha compiuto 90anni, ma ha una memoria fervidissima e l’ener-gia di un ragazzino

Cosa le ha trasmesso?i valori solidissimi della vita, che fanno si che ioresti sempre radicato coi piedi per terra

Di che parla con il nonno?di tutto. non mi stanco mai di ascoltarlo, anchequando mi ripete le stesse cose perché magari di-mentica di averle già raccontate. lo ascolterei

La prima cosache ho realizzato

grazie ai soldi, è stato ilsogno di estinguere ilmutuo della casa di

famiglia

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per ore e ore, perché attraverso di lui ho la pos-sibilità di conoscere un mondo e dei valori ormaicompletamente estinti per quanto sono lontani.lui era un paracadutista della folgore, ha com-battuto la battaglia di el alamein, ha ancora isegni delle schegge sulla testa

Qual è una sua frase che l’ha particolar-mente colpita?È un aneddoto. stava bevendo il caffè e mettevatanti cucchiaini di zucchero, così gli ho chiestocome mai. lui mi ha detto: “andrea, già la vita èamara, il caffè voglio berlo dolce”

Ha fatto un po’ le vecidi papà che ha persoquando era ragazzino…si, ho perso papà quandoavevo 12 anni e il nonno loha praticamente sostituito

In che modo l’ha se-gnata questa espe-rienza?mi sono chiuso in unmondo tutto mio per un belpo’ di tempo. poi era so-prattutto grazie allo sti-molo di mio padre checoltivavo la passione per ilcalcio e il sogno di diven-tare un calciatore equando è morto, quelsogno è morto con lui

Però si è realizzatoquello di fare l’attore…si, ho iniziato grazie a unamico che mi ha coinvoltoin uno spettacolo al teatrodi bologna. ci sono statoper tre anni. poi piccolepartecipazioni, una nelfilm di pupi avati “il papà di giovanna” e una in“Quo vadis, baby”, ma la vera occasione è stata“ballando con le stelle”

In che rapporti è rimasto con Milly Car-lucci e con il gruppo di ballerini suoi colle-ghi?ottimi. vedo e sento quasi tutti. milly l’ho sen-tita un mesetto fa. È stato bello far parte di unatrasmissione sana come “ballando con le stelle”,con una conduttrice vecchio stampo. anche in tvci sono ancora dei valori…

Allora non è un mondo infido come molticredono?bisogna stare attenti. il successo è un’arma, ècome avere un coltello tra le mani e bisogna stareattenti a come usarlo

Essendo così giovane, non hai mai temutoo rischiato di perdere la testa per il suc-cesso?non perderò mai la bussola e ne sono certo nonper presunzione, ma perché ho una famiglia so-lida alle spalle, capeggiata da mio nonno, che è

il mio punto fermo

Cosa le manca dellavita tranquilla di pro-vincia e qual è invece ilvalore aggiunto di vi-vere nella Capitale? trasferirmi a roma èquello che desideravo. stobene, non penso mi abbiatolto nulla. certo è unacittà frenetica, grande, maquando ho voglia di stac-care, torno sul mio appen-nino, dove mi rilasso nellamia vecchia vita

Cosa contesta almondo dello spettacolodi cui ora fa parte?se potessi cambiare qual-cosa, eliminerei l’invidia.È una pecca tipicamenteitaliana. all’estero, inamerica ad esempio, traattori ci si spalleggia, ci siaiuta. robert de niro hainsegnato a di caprio itrucchi del mestiere… Quiin italia invece gli attori si

fanno gli “sgambetti” e la trovo una cosa tristis-sima. ci vorrebbe più collaborazione tra colleghi

Che idea si è fatto di Raoul Bova con cui halavorato in “Scusa ma ti voglio sposare”?È una brava persona. mi ha chiesto anche consi-gli su una scuola di ballo da frequentare. È moltoumile ed integro, attaccatissimo alla mogliechiara e ai figli. c’è ancora qualcuno con dei va-lori nonostante incomba il 2012…

Crede nella fine del mondo?37

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non nell’apocalisse biblica,ma credo sicuramente checi sarà un cambiamentoradicale in senso spiri-tuale. dei cervelli impaz-ziranno…

Qual è la sua reli-gione?io sono nato e cresciutocon valori cattolici, ma misto facendo molto affasci-nare dalla filosofia buddista.pratico yoga e ho il desideriodi andare in india a visitarei templi buddisti. mi affa-scina il loro modo di viverelontano da tutto e da tutti

L’attira la vita da asceta,però lei è su Facebook…si è vero

E com’è?intasato!

Crede sia un mezzo validodi comunicazione?come tutti i mezzi tecnolo-gici, sono armi a doppio ta-glio. da un lato hannoaggiunto, dall’altro hannotolto

Lei per cosa usa Face-book?soprattutto per il mio fan

club. È numerosissimo e misegue da “ballando con le

stelle”. ho fatto anche ra-duni con i fan

Raduni?si. neanche io sapevoesistessero, poi, l’annoscorso, ho partecipato a

un meeting organizzato inmio onore a roma

E in che consiste?ci siamo visti in un locale ro-mano. all’inizio è stato imba-razzante, non sapevo cosafare. ho offerto la cena ai fanvenuti anche dalla sicilia edopo ho detto: “e ora che sifa?”. abbiamo iniziato a farefoto, ho firmato autografi, ri-sposto alle domande

Quindi lei non è uno diquei vip scostanti chequando i fan incombono siirrita?assolutamente no. lo dicosempre ai miei colleghi: “sesiete nervosi state a casa vo-stra”. i personaggi pubblicidevono essere disponibili colpubblico perché è grazie aloro che vanno avanti

Sondiamo allora la sua di-sponibilità a parlare

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Era grazie allostimolo di mio padre

che coltivavo il sogno didiventare un calciatore.Quando è morto, quelsogno è morto con lui

andrea Montovoli con ola karievaa ballando con le stella”

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d’amore. È fidanzato?gioco jolly!

E no, non vale. Deve dirlo ai suoi fan: èfidanzato o è ancora sul mercato?telefono a casa o chiedo l’aiuto del pubblico!

Vabè, ho capito che è refrattario… Al-lora andiamo sul generico: cosa lepiace in una donna?non ho uno stereotipo di donna. mi può col-pire qualunque tipo di ragazza se scatta ilmagnetismo

Andrea Montovoli che fidanzato è: pas-sionale o romantico?so dosare i due aspetti. sono passionale mami piace anche preparare cenette romanti-che a lume di candela per la mia donna

Quanto conta il sesso?Un 60%...

Forse anche di più…non volevo dirlo per carineria, ma si, più del60% (ride, ndr)

Perché secondo lei i legami amorosinon durano più come una volta?perché da un lato ci sono molte più tenta-zioni, molti più mezzi per comunicare, dal-l’altro anche perché si sono affievoliti certivalori

Progetti lavorativi?esce a febbraio per la rai “notte primadegli esami” di lucisano. È il rifacimentodei due film per il cinema di fausto brizzi.È la storia di due fratelli, io sono lorenzoil maggiore e sono l’idolo di mio fratello piùpiccolo. nascerà un triangolo amoroso alcui vertice c’è francesca chillemi. poi unfilm sul ballo “let’s dance”, nel quale io in-terpreto marco, il capobanda di un gruppodi breack dancer…

Il ballo torna spesso nella sua vita pro-fessionalesi, mi è servito tantissimo imparare a muo-vermi. il ballo è utile a un attore perché di-sinibisce e aiuta ad avere una conoscenzadel proprio corpo e dei movimenti

I’M?sono come sono.

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andrea Montovoli e Martina pinto nel film “una canzone per te”

andrea Montovoli e Michela quattrociocche nel film “scusa ma ti voglio sposare”

andrea Montovoli e pupi avati sul set del film il papà di giovanna

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È tornata

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tony sperandeo francesco pannofino

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f inalmente è tornata, con novenuove puntate, la serie polizie-sca di raitre “la nuova squa-

dra – spaccanapoli”, che vedrà ipoliziotti e i falchi del commissariatospaccanapoli (rolando ravello,marco giallini, irene ferri, antoniomilo, teresa saponangelo, ciro espo-sito, tony sperandeo, federico tocci,elaine bonsangue, gabriele mai-netti) alle prese con sorprendenti no-vità. la nuova serie è cominciata dalpunto esatto in era finita quella pre-cedente: il vicequestore andrea lopez(marco giallini), l’ispettore capo deifalchi vitale (rolando ravello) e tuttigli agenti della squadra sono alla ri-cerca di prove schiaccianti per inca-strare definitivamente i due nemicistorici del commissariato spaccana-poli: il boss soprannominato ‘o cafone(andrea tidona) e il dirigente dei ser-vizi segreti facchini (vanni corbel-lini). ma in questa terza stagione i nostrieroi si trovano a combattere ancheuna nuova forma di criminalità, unmale mimetizzato nella società, “im-borghesito”, più difficile da stanare,che s’insinua in settori all’apparenzaleciti, dalle imprese alle attività com-merciali. il nuovo antagonista della serie è mi-chele malinconico (antonio gerardi)

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antonio Milo

federico tocci

elaine bon sangue, rolando ravello e ambra angiolini

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un imprenditore spregiudicato esenza scrupoli della zona portualeche ha siglato un accordo con un po-tente cartello colombiano. il suopiano è ben preciso: utilizzare la co-pertura delle sua attività per diffon-dere la droga a spaccanapoli econquistare l’intero mercato europeo.a supervisionare questa difficile ope-razione ci sarà la dirigente dell’anti-droga ludovica belforte (ambraangiolini) e il suo collega guidolamberti (francesco pannofino),nuovo personaggio della serie.entra a far parte del cast anche fla-vio montrucchio, nel ruolo di matteocosta, un nuovo falco che unisce dotiprofessionali a un fascino “naturale”.molti i temi affrontati, come sempreispirati a fatti di cronaca realmenteaccaduti: traffico illegale di organi,immigrazione clandestina, truffa aidanni dello stato, violenza sulledonne, bullismo nelle scuole, racketed estorsioni, realtà virtuale, omicidiseriali, tratta delle nigeriane, pedo-filia, violenza sportiva, avvelena-mento da sostanze tossiche.ma non mancheranno anche avvin-centi storie personali che appassio-neranno anche i romantici e che sisnoderanno mentre il grande filonedello scontro tra legalità e male pro-cederà nel corso dell’intera stagione.

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rolando ravello

Carmine recano

teresa saponangelo e Ciro esposito flavio Montrucchio

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le prove della vita prima o poi arrivano pertutti. per maurizio aiello sono arrivatenel momento più impor-

tante. Quando dopo dieci annidi fidanzamento sposal’amata ilaria carloni,quando sceglie di tornare a«Un posto al sole», la soap chegli ha dato successo e fama,quando vincenzo salemme,artista con cui ha sempre de-siderato lavorare, gli affidaun ruolo nel suo ultimo spet-tacolo teatrale “l’astice al ve-leno”. poco dopo il rientro dalviaggio di nozze, infatti, aiellopartecipa a «race for thecure», una tre giorni dedicataalla prevenzione dei tumori alseno con tanto di villaggiodella salute allestito in piazzadel plebiscito. da testimonialsi lascia coinvolgere per un check up sul posto,per dare il buon esempio a chi magari è più ri-

calcitrante o timoroso. e da quel preciso istantela vita cambia in un soffio, giusto il tempo di

incrociare lo sguardo perplessodel medico. Un nodulo alla ti-roide, una massa di quattrocentimetri che gli stava spo-stando la trachea e avrebbe po-tuto creare problemi ancorapiù seri se lasciato lì a crescereindisturbato. perché aiellotutto avrebbe pensato tranneche a un tumore con cui com-battere: è salutista, mangia inmaniera controllata e fa atti-vità fisica. È costretto ad an-dare sotto ai ferri, proprio luiche non ha subito neanche unbanale intervento chirurgico.il tutto racchiuso in tre mesi,una manciata di giorni che glicambieranno l’esistenza e so-prattutto modificheranno prio-

rità ed emozioni. ora che è tutto passato pensaal pericolo scampato e a quanto siano state im-

Maurizio AielloIl ritorno

a “Un posto al sole”,il matrimonio

e una commediacon Salemme

di Mariagiovanna Capone

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portanti le coincidenze. e con la semplicità disempre ne parla con libertà e schiettezza, so-prattutto per stimolare tanti a fare un controllometodico della propria salute.

Maurizio Aiello, senza ombra di dubbio il2010 è stato l’anno più importante dellasua vita. l’11 settembre il matrimonio, l’8 ottobre la sco-perta di un nodulo, il 12 novembre in ospedaleper operarmi. sono le tre date più significative.ma è anche l’anno in cui ho deciso di tornare a“Un posto al sole” e mi è arrivata la proposta disalemme di lavorare con lui

Andiamo per gradi, riesce a ripercorrerei giorni in cui le è stato diagnosticato il tu-more?devo tutto ad annamaria colao, endocrinologaeccezionale nonché moglie del governatore cal-doro. mi contattò per partecipare a “race for thecure”, sia come testimonial, sia come editore, perpromuovere sulle pagine di “i’m” le loro inizia-tive. ebbene, con estrema tranquillità mi disse:visto che sei qui, fai un check up così inducianche le altre persone a farsi un controllo. e cosìfeci, solo che la visita si prolungava rispetto allealtre e a un certo punto mi hanno detto: c’è unnodulo, dobbiamo fare altri esami

Una brutta batosta.ero lì per fare ben altro e mi sono ritrovato avivere un momento bruttissimo. ma le capacità

e la professionalità dei medici che mi hanno vi-sitato e curato, mi hanno dato fiducia subito.nelle settimane successive ho iniziato a cu-rarmi e fare altri accertamenti, fino a novem-bre, quando il professor bracci a roma hadeciso di operarmi perché il tumore crescendo,aveva spostato la trachea e poteva darmi altriproblemi

Cosa ha imparato da questa esperienza?ho imparato ad apprezzare di più la vita e lepiccole cose. so che ci sono malattie ancora piùbrutte... spesso mi reco nei reparti oncologiciper portare un saluto agli ammalati e questarealtà la conosco bene. ma viverlo sulla miapelle, poco dopo il matrimonio che è stato l’at-timo più gioioso della mia vita, beh è stata unabatosta! non mi è mancato l’affetto delle per-sone con cui lavoravo: vincenzo salemme mi hasostenuto in tutto e per tutto; la rai di napolimi è stata vicina. ho sentito il calore e la vici-nanza di tutti e questo mi ha fatto bene alcuore. oggi che è passata, mi sono promesso difare ancora di più per stimolare la gente a con-trollarsi, ecco perché sono andato a parlarnecon barbara d’Urso a “pomeriggio cinque”

Pochi giorni di degenza, poi subito al la-voro...È stato come andare sulle montagne russe. misarei dovuto riposare, fare esercizi, ma avevodegli impegni e volevo riprendere subito a la-vorare

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Maurizio aiello con la moglie ilaria nel giorno del loro matrimonio

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Tra cui «L’astice al veleno», il nuovo spet-tacolo teatrale di Vincenzo Salemme...«Un sogno che si è realizzato. lo aspettavo datredici anni, quando mi chiamò per un film mapoi andò in porto. ho sperato che l’occasionetornasse ed eccola: un ruolo in questa comme-dia, insieme a lui e a benedetta valanzano. sitratta di una storia brillante e anche un po’grottesca, ambientata in un teatro la sera del23 dicembre. per la prima volta in vita mia re-cito in napoletano e mi sto divertendo molto

Come sta andando la tournée?benissimo. tutto esaurito a ogni replica, conaggiunta di sedie e pubblico entusiasta. fino al23 gennaio saremo all’olimpico di roma. a na-poli saliremo sul palco del diana dal 16 feb-braio in poi

Nel frattempo alterna il teatro con «Unposto al sole»?sì, è faticoso ma lo faccio con piacere. nel 2001scelsi di uscire dal cast, non perché non mi tro-vassi bene. È che mi sentivo etichettato, michiamavano “alberto” per strada e la cosa ini-ziava a pesarmi. Quando ho smesso di girareUpas, ho scelto cinema, tv, teatro molto diffe-rente e vario. oggi so che il pubblico mi amaper tutta la mia carriera e dovendo tornare avivere a napoli per stare con mia moglie ilariami sono reso conto che forse era il momento dirientrare anche a palazzo palladini

Come è stato accolto sul set?sono stati tutti felici, molti di loro sono amicial di là del set, come patrizio rispo, che hoscelto come testimone di nozze. il primo giornosul set è stato meraviglioso: l’affetto con cui mihanno accolto colleghi, produzione, costumisti...ero tornato a casa

Oltre a questi due impegni, c’è sempre larivista che segue con enorme responsabi-lità.“i’m” magazine è nata come un gioco e ormai èuna realtà editoriale vincente. già la scelta delnome, le iniziali mie e di mia moglie, che poiracchiude il significativo “io sono”, poteva soloessere di buon augurio. sono molto meticolosoe ci tengo a seguire tutto. credo che ci volesseun segnale positivo in una città in ginocchio percamorra e immondizia. desideravo mostrareche non c’è solo gomorra, ma tanta gente chesi impegna, che lavora, produce e porta il madein naples nel mondo. tutto questo è su “i’m”..

Maurizio aiello e benedetta Valanzano ne “l’astice al veleno”

Maurizio aiello con Cristina d’alberto e riccardo polizzi Carbonelli

Maurizio aiello sul set di “un posto al sole”

da sinistra nicola acunzo, Maurizio aiello, antonella Morea,antonio guerriero e giovanni ribò ne “l’astice al veleno”

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dagli anni novanta del secolo scorso il si-stema bancario meridionale, costituitoanche da istituti prestigiosi che hanno

pesato nella vita del nostro paese, è stato ma-cinato da società nel centro-nord d’italia sino ascomparire quasi completamente. la logica cheera a monte del processo sarà analizzata dallastoria ed è presto, e non è questo il luogo, peranalisi più articolate. all’assimilazione sem-brava sfuggito, almeno in parte, il banco di na-poli, passato, attraverso vicende complesse econtroverse, sotto l’attuale ombrello del gruppointesa sanpaolo. la sensazione di una ripresadi una parte significativa del vecchio ruolo, nel-l’ambito degli equilibri dell’industria bancarianazionale, con i mesi si va però consolidando.l’arrivo di giuseppe castagna come direttoregenerale sembra aver impresso al processo sti-molante di attenzione per il nostro mezzogiornoun impulso importante. castagna proviene dall’eccellente scuola che èstata costituita dalla banca commerciale ita-liana ed ha fatto una carriera rapida e che ri-specchia i vecchi canoni; questi richiedevanoche il mestiere si imparasse bene per poteravanzare nella gerarchia, e che si cominciassedal basso, procedendo con l’assegnazione ad uf-fici sempre più importanti sino alla promozionea funzionario. Una parte rappresentativa dellacarriera il direttore generale del banco di na-poli l’ha costruita in filiali estere; è poi passatoalla divisione corporate e investment bankingdi intesa sanpaolo, dove è diventato il bracciodestro di gaetano miccichè, il prestigioso ban-chiere siciliano che ha fatto della divisionecorporate e investment banking, in pochianni, la punta di lancia del gruppo bancario in-ternazionale guidato da corrado passera.sembra, anche alla luce del recente tour che lostesso passera ha voluto iniziare con il bancodi napoli, che l’ipotesi avanzata negli ambientifinanziari e dagli imprenditori meridionalisull’intenzione di intesa sanpaolo di dare mag-

giore respiro al banco, trovi conferma. l’affida-mento della presidenza dell’istituto di creditomeridionale che, ricordiamo, ha battuto mo-neta, ad enzo giustino, figura carismatica estimata di imprenditore napoletano, e della di-rezione generale ad un banchiere dello spes-sore di giuseppe castagna, fa ritenere che ilprogetto di valorizzazione del banco di napolisia a buon punto. il fatto che marco morelli, na-vigato responsabile della rete degli sportelli perintesa sanpaolo, sostenitore della centralitàdel territorio nelle politiche bancarie, abbia av-valorato il disegno di recupero, è di ulterioreconforto. molti imprenditori con storie lunghe allespalle, e molti clienti che ricordano i vecchifasti, vorrebbero che il progetto fosse alimen-tato con la restituzione al banco di quelle filialidel molise, abruzzo e basso lazio che ne costi-tuivano un patrimonio importante; la loro po-polazione vedeva nel banco di napoli unistituto amico, legato alla storia antica e da ri-scrivere e recuperare del regno delle due sici-lie cui appartenevano. sogno che molti deinostri lettori, che per la tipologia della rivistaprestano molta attenzione al territorio, colti-vano da anni. Questo, naturalmente, senza cheil dottor castagna si senta richiamato, dopo

Il Direttore Generale

del Banco di Napoli

Giuseppe Castagna

e i suoi progetti

di Ilaria Carloni

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quello che ha dato e che fa come banchiere peril nostro mezzogiorno, al dovere di vestire ipanni impegnativi e fuori moda di un regnantedi casa borbone sfuggito, miracolosamente, allatragedia di gaeta ed al suo assedio.sentiamo da lui cosa ne pensa del nostro meri-dione, della sua missione e di quella del banco.

Dott. Castagna Lei è arrivato al Banco diNapoli preceduto dalla buona fama di es-sere un campano che sente e rispetta leproprie radici e che vorrebbe il rilancio ela valorizzazione del Meridione. Può rac-contarci la Sua storia umana e professio-nale? È vero che tutto, per quanto Lariguarda, nasce a Napoli?sono un napoletano orgoglioso delle sue origini.a 18 anni, dopo la maturità classica conseguitaal liceo Umberto, mi sono arruolato nei carabi-nieri, dove ho potuto fare sport agoni-stico. mentre ero nell’arma misono laureato in giurispru-denza all’Università fede-rico ii di napoli. poi hoiniziato la mia carrierain banca, nella bancacommerciale italiana,la comit, cominciandoa girare l’italia inlungo e in largo e l’eu-ropa. da milano a lon-dra, al lussemburgo, poiil ritorno a casa, qui a na-poli

L’industria bancaria nell’ul-timo ventennio ha dato la sensa-zione di voler assimilare gli istituti dicredito del nostro Mezzogiorno mortifi-candone, spesso, la storia. Il Banco di Na-poli sembra costituire un’eccezionerappresentativa. È una percezione che Leisi sente di confermare? È possibile resti-tuire all’Istituto partenopeo la sua anticafunzione di punto di riferimento per im-prenditori, risparmiatori, istituzioni, cit-tadini in genere?parlo con i numeri alla mano: abbiamo circa800 filiali tutte concentrate in quattro regionidel sud, campania, puglia, basilicata e cala-bria, in un’area di 12 milioni di persone. il chesignifica essere presenti praticamente dovun-que. abbiamo in portafoglio circa 23 miliardi diraccolta e 24 di impieghi, con quasi due milionidi clienti. dati importanti, che ci portano ai

primi posti nella classifica delle banche ita-liane. dopo la fase di riorganizzazione interna,durata tre anni, resa ancora più complicatadalla difficile situazione economica internazio-nale, ora c’è una fortissima spinta verso il de-centramento, proprio per valorizzare ilradicamento degli istituti sul territorio. È que-sto quello che fa la differenza fra chi vuole dav-vero fare banca, stare vicino alle aziende e allefamiglie

In quest’ambito Lei sembra essere il soloo uno dei pochi banchieri di chiara famae di grande talento che una grande bancaabbia sottratto ai centri decisionali, benradicati al Centro-Nord, per utilizzarne lecapacità di motivare e aggregare risorseed idee nel Sud del nostro Paese. È un’in-dicazione per nuovi equilibri o un caso?

grazie per il complimento, ma laguida del banco di napoli, se la

sua premessa è corretta, si-gnifica che il gruppo vuole

valorizzare una strategiadi particolare attenzioneal territorio e in partico-lare al sud che, comeabbiamo sottolineatoin più occasioni, ha unpotenziale economicoancora inespresso e

tutto da valorizzare alquale il banco di napoli e

tutto il gruppo intesa san-paolo crede molto anche in

una logica di aggregazione del-l’area mediterranea all’europa

Qual è la situazione economica del nostroMezzogiorno e della Campania in partico-lare? Cosa ha lasciato e cosa ha trovato?diciamo subito che non esiste un solo mezzo-giorno: la campania è differente dalla cala-bria, la basilicata dalla puglia. al sud miaspettavo una situazione peggiore. invece, no.il sistema imprenditoriale qui al meridione siè saputo difendere meglio, dimostrando unabuona capacità di reazione. tanto è vero chequesta parte del paese è l’unica che sta regi-strando un dato positivo alla voce impieghi

Come giudica la nostra imprenditoria?Quali ne sono i punti di forza, quali quellidi fragilità? Cosa fare per esaltare i primied attenuare le seconde?

AlSud mi aspettavo una

situazione peggiore.Invece, no. Il sistema imprendi-

toriale qui al Meridione si èsaputo difendere meglio,

dimostrando una buona ca-pacità di reazione

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io credo che gli imprenditori meridionali rie-scano a destreggiarsi nelle difficoltà meglio dialtri, soprattutto in momenti di crisi, comequello che stiamo attraversando. e questo èsenza dubbio un punto di forza. occorre però,come ho spesso ribadito, un vero e proprio pattotra le banche e le imprese, che devono final-mente potersi parlare con un linguaggio diffe-rente: ecco il punto di debolezza è il dialogo cheva assolutamente migliorato

In quali ambiti il Banco di Napoli intendeimpegnarsi: impieghi di capitali nel cre-dito o raccolta? Se in entrambi, con pro-pensione maggiore per quale tipologia diattività?l’impegno del banco di napoli, come banca piùgrande del sud che vuole far crescere il territo-rio, in termini di sviluppo economico e sociale,è quello di raccogliere i soldi per investirli to-talmente sul territorio di competenza, ed èquello che stiamo già facendo. e i numeri, an-cora una volta, come accennavo prima, parlanochiaro: 23 miliardi di raccolta e 24 di impieghi,vale a dire che investiamo nel mezzogiorno piùdi quello che raccogliamo. inoltre vogliamo dif-fondere una cultura del risparmio capillare perle nostre famiglie che tradizionalmente sonoorientate verso i depositi a risparmio. in un pe-

riodo nel quale, a causa della crisi, i tassi sonocosì bassi, vogliamo offrire ai nostri clienti, aciascuno secondo le sue esigenze e necessità fi-nanziarie, i prodotti di risparmio che possonoconsentire di valorizzare al meglio le loro dispo-nibilità. anche in questo serve maggior dialogoed un rapporto sempre più diretto e quotidianotra la banca e il cliente. ed è qui che la nostraforza e capillarità sul territorio, il nostro storicorapporto con tante famiglie è un vantaggio eduna grande opportunità

Nell’ambito dei finanziamenti alla piccolae media impresa come è possibile appli-care le regole di Basilea senza penalizzarele aziende affidate del Sud, che hanno me-diamente indicatori di rischio peggioridelle omologhe del Nord Italia? l’entrata in vigore del nuovo accordo sui requi-siti patrimoniali delle banche, basilea 3, è an-cora lontana. in linea di principio le bancheavranno regole più stringenti. ad oggi non cam-bia però nulla. Una cosa è certa: non vedremopiù finanza facile.con basilea 3 le banche guarderanno meno aibilanci, cioè al passato, e più al futuro, alle pro-spettive e ai progetti imprenditoriali. ci saràuna maggiore attenzione alla qualità dei pro-getti, migliorerà sensibilmente il dialogo tra

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il salone della sede centrale del banco di napoli

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banche e imprese e in questo vedo maggiori op-portunità per gli imprenditori del sud più abi-tuati al dialogo

È vero che il Banco di Napoli è l’arteficedi un sistema di affiancamento alle farma-cie del Sud Italia, edella Campania inparticolare, in que-sto momento in diffi-coltà finanziaria peri mancati o ritardatipagamenti da partedelle ASL? Questapolitica creditizia afavore dei farmacistisembra avere unaforte connotazionesociale, perché fini-sce per attenuare lefrizioni e per benefi-ciare i cittadini chenon dovranno pagarele medicine, di cuihanno bisogno, per ilpassaggio dei farma-cisti, soffocati dallamancata riscossionedei propri crediti,all’assistenza indi-retta. Questa notiziarisponde a verità?sì, è vero. a settembrecon mediofactoring,una società del gruppointesa sanpaolo, ab-biamo presentato un ac-cordo finalizzato afornire credito al set-tore delle farmacie eche mette a disposi-zione un plafond di 200 milioni di euro, a cuihanno già fatto ricorso molte farmacie sia incampania che nelle altre regioni del mezzo-giorno. l’accordo si sostanzia in un interventofinanziario a supporto delle oltre 3.600 farma-cie operanti nelle regioni meridionali in cui èattivo il banco di napoli, e cioè campania, ca-labria, puglia e basilicata e consiste nell’attua-

lizzazione dei crediti, stimati in circa 2,5 mi-liardi di euro, vantati dalle farmacie delle sud-dette quattro regioni nei confronti del serviziosanitario nazionale. la struttura dell’opera-zione è volta alla creazione di una partnershiptra il settore delle farmacie e quello di un

grande gruppo banca-rio al fine di mitigarele difficoltà di naturafinanziaria che strut-turalmente caratteriz-zano il settore dellasanità nel sud italia.le farmacie che aderi-ranno al finanzia-mento potranno infattiaccedere a un prodottofinanziario innovativoe flessibile, attualiz-zare il valore dei cre-diti vantati neiconfronti del ssn acondizioni contenute ebeneficiare di una ge-stione amministrativasemplificata. le farma-cie potranno inoltresmobilizzare i propricrediti vantati verso ilservizio sanitario na-zionale per un periodomassimo di 24 mesidalla data di emissionedella fattura

Giuseppe Castagnasi sente, come lo ri-conoscono i Suoicollaboratori, “unodi noi” anche neiconfronti dei napo-

letani in generale? sì, come responsabile di una squadra che con-divide l’impegno, la passione e la qualità nel la-voro. mi piacerebbe soprattutto che il banco dinapoli potesse testimoniare, grazie al lavoro ditutti i colleghi e allo speciale rapporto di affet-tuosità con la nostra clientela, un punto di ec-cellenza e di orgoglio per tutti noi meridionali.

Io credo che gli imprenditori meridionali riescano a destreggiarsi nelledifficoltà meglio di altri, soprattutto in momenti di crisi, come quello che

stiamo attraversando. E questo è senza dubbio un punto di forza.

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La comicità, il romanticismo,il dramma e la favola

de “L’astice al veleno”

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di Marco Nota foto di Federico Riva

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benedetta V

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Vincenzo sale

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s i ride tanto e altrettanto si riflette ne“l’astice al veleno”, l’ultima riuscitissimacommedia natalizia diretta e interpretata

da vincenzo salemme, in scena dal 16 febbraioal 27 marzo al teatro diana (per le tappe dellatournee www.vincenzosalemme.it). l’eterna dialettica tra amore e morte, la solitu-dine dei nostri giorni, la paura di nonfarcela sono tutte tema-tiche forte-mente radicatenell’intreccio.ma tutto questopassa in se-condo piano alcospetto di quel-l’incrollabile vo-glia di viverecapace di scio-gliere in una risataliberatoria anche il momento più difficile. nelcast anche benedetta valanzano, maurizioaiello, domenico aria, antonio guerriero, gio-vanni ribò, antonella morea, nicola acunzo. ne parliamo con vincenzo salemme.

Quando nasce l’idea de “L’astice al ve-

leno”?ho scritto questa commedia circa un anno fa, adicembre. la storia prende le fila da un amoreadultero tra barbara (benedetta valanzano),un’attricetta di teatro prossima al debutto, e

matteo (maurizioaiello), il suo regi-sta. lei è infelice,perchè il suo amorenon è corrisposto,così decide di av-velenare il suoamante nel corsodi una squallidacena di natale.il piatto forte?

Un astice vivo da cuci-nare che, di morire, proprio non ne

vuol sapere. il mio arrivo, nei panni di gu-stavo, un babbo natale - pony express, cambiacompletamente il corso della storia

Cosa succede?il mio ingresso in scena segna l’incontro di duesolitudini. barbara infatti ha un dialogo imma-ginario con quattro statue raffigurate nella sce-nografia: una lavandaia del cinquecento, uno

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benedetta Valanzano e Maurizio aiello benedetta Valanzano

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scugnizzo di gemito, un poeta rivoluzionarioproveniente dal regno delle due sicilie e un“munaciello”, tutte figure tipiche della culturanapoletana. solo lei (e il pubblico in sala) levede “vivere”. e invece quando in teatro arrivagustavo, col costume di babbo natale per laconsegna dei regali, anche per lui le statue sianimano. È il segno che tra i due c’è molto incomune

Che valore ha avuto Babbo Natale nellasua infanzia?da bambino la figura di babbo natale mi met-teva malinconia, perché pensavo che pur di-spensando gioia e regali, non aveva unafamiglia

Che riscontro di pubblico sta avendo“L’astice al veleno”?Un bilancio definitivo si potrà fare solo alla fine

della tournee, ma per ora il pubblico sta ap-prezzando molto questa storia

Quali sono i capisaldi di questa comme-dia?c’è la comicità, il malinconico romanticismo, ildramma, la favola. e poi non manca il dialogocon il pubblico, con quel pizzico di improvvisa-zione che non guasta mai. il tutto condito dallebellissime musiche di antonio boccia, di unadolcezza tipica della musica napoletana

Quanta Napoli c’è ne “L’astice al veleno”?innanzitutto gli attori, tutti napoletani, e lastoria, ambientata all’ombra del vesuvio. c’è ilnatale, che per i napoletani è un momento diincontro e non di solitudine. ma soprattutto c’èla capacità tutta partenopea di ironizzareanche nei momenti più difficili: è proprio que-sta l’anima de “l’astice al veleno”..

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domenico aria e Vincenzo salemme

Vincenzo salemmeda sinistra Maurizio aiello, antonio guerriero, giovanni ribaud,Vincenzo salemme e domenico aria

da sinistra giovanni ribò, antonella Morea,  antonio guerrieroe nicola acunzo

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paul haggis enrico Montesano nina zilli Jerzy skolimowski romina power

paul haggis, lina wertmuller,Valerio Massimo Manfredi e andrea purgatori abel ferrara e  Jerzy skolimowski fabrizio fierro e leopoldo Mastelloni

peppe servillo, stefano bollani,  paul haggis,tony servillo e pascal vicedomini

“Capri Hollywood”compie 15 anni

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l a quindicesima edizione del “capri holly-wood” è iniziata con il messaggio auguraleche il presidente della repubblica giorgio

napolitano ha fatto recapitare al segretario ge-nerale dell’“istituto capri nel mondo” pascal vi-cedomini.tra i momenti più significativi della kermesse,la consegna dei premi “capri legend award” airegisti dario argento e Jerzy skolimowski,“capri attori dell’anno” a toni servillo e all’ita-loamericana melissa leo (candidata ai goldenglobe - miglior attrice non protagonista - per l’in-terpretazione di “the fighter”), “cult artistaward” a peppe servillo, “global artist award”al musicista stefano bollani. sul fronte dell’impegno nel sociale, il registapaul haggis ha ricevuto il premio “capri huma-nitarian award” per l’impegno benefico a favoredi haiti, mentre ai registi luca guadagnino eluca miniero sono andati i premi “international

e italian box office” per il clamoroso successo aibotteghini coi film “io sono l’amore” (in Usa doveè tra l’altro in corsa per il golden globe 2011) e“benvenuti al sud”. il premio speciale alla carriera è stato assegnatoa enrico montesano e a sandra milo, ed è stataonorata anche la memoria di tyrone power at-traverso la figlia romina power (premio capripeople award per le molteplici attività artisti-che) e la nipote romina Jr. carrisi, che ha de-buttato come fotografa con una mostra al centrocongressi di anacapri.per la sezione musicale, sono premiati artisti raf-finati come James senes, eugenio bennato conla sua “taranta power”, nina zilli e irene for-naciari. sul fronte delle proiezioni “capri holly-wood 2010” ha offerto un cartellone eccezionalecon otto anteprime internazionali e omaggi aimiti del cinema di recente scomparsi come mariomonicelli e dino de laurentiis.

tony servillo

la fanfara della polizia di stato premiata da Ciro lembo e pupi avati

luca lucini e lina wertmuller renato balestra e Melissa leo

il sindaco di Capri premia Maricel alvarez Melissa leo sandra Milo

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luca Miniero e lina wertmuller Marina Cicogna, Jerzy skolimowski e grazia bottiglieri Marina Cicogna e sarah felberbaum

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Le Giornate Professionalidel cinema di Sorrento

gli artisti filmauro

benvenuti al sud

Christian de sica

il sindaco giuseppe Cuomo, Martha schumacher e aurelio de laurentiis

Carlo Verdone

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Convention, trailer, anteprime e tanti prota-gonisti del grande schermo: questi gli ingre-dienti della 33ma edizione delle giornate

professionali di cinema di sorrento. Un appuntamento molto importante per il cinemaitaliano che ha visto, per quattro giorni, il megliodell’industria cinematografica riunito presso l’hil-ton palace di sorrento per presentare i film del2011. sono accorsi duemila accreditati che hanno visto leanteprime in programma: “le cronache di narnia -il viaggio del veliero” di michael apted (fox), “val-lanzasca – gli angeli del male” di michele placido(fox), “red” di robert schwentke (medusa), “hear-tbreaker” di pascal chaumeil (lucky red), il filmdi animazione “le avventure di sammy” (eagle pic-tures), “piranha 3d” di alexandre aja (bim), “intoparadiso” di paola randi (istituto luce), “Un giornodella vita” di giuseppe papasso (iris), “la misuradel confine” di andrea papini, il film di fantascienza“tron – legacy” di Joseph kosinski (disney), “labellezza del somaro” di sergio castellitto (Warner)e “il gioiellino” di andrea molatoli (bim), “Una cellain due” di nicola barnaba (iris), “febbre da fieno”di laura lucetti (disney), “parking lot 3d” difrancesco gasperoni, “dylan dog” il film di Josephkosinski (moviemax). per quanto riguarda la classifica dei film italiani,il 1° posto se lo è aggiudicato “benvenuti al sud”(medusa), campione d’incassi dopo “avatar concirca 30 milioni di euro; al 2° posto il cinepanettone“natale a beverly hills” diretto da neri parentidella filmauro di aurelio de laurentiis e al terzoposto “io, loro e lara”, con carlo verdone e laurachiatti. il vero protagonista di questa 33esima edizione èstato il 3d, visto che un terzo dei trailer presentatisono stati di film realizzati con tecnologie digitali.James cameron, regista di “avatar” proprio a sor-rento ha presentato il suo nuovo gioiello “sanctum”,con riprese subacquee e sotterranee ed effetti sba-lorditivi tridimensionali. il vero coup de theatre è stato fatto aurelio de lau-rentiis che ha aperto la convention filmauro conl’anteprima dei primi 10 minuti di “totò in 3d”, re-make de “lo spettacolo più bello del mondo” di cecilb. demille, ambientato nel mondo del circo e direttoda mario mattoli nel 1953 con la sceneggiaturaanche di mario monicelli. Un film, scoperto solo infase di restauro, girato in 3d con mezzi che hannosorpreso per la modernità di certe soluzioni visive.non sono mancati momenti toccanti, come quello dicommemorazione di due simboli del cinema ita-liano: dino de laurentiis e l’appena citato mariomonicelli.

Caterina guzzanti

fabio Volo e isabella ragonese

francesco pannofino

alessandro siani e lorena bianchetti

Michele placido e osvaldo de santis

Mario Martone

laura Chiatti

Massimo ghini

giorgio panariello.

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per la forza documentale di un’esperienza do-lorosamente vissuta in prima persona dalregista, nella vicenda che è storia di pace e

di guerra”: sono queste le parole che hanno ac-compagnato la motivazione con la quale la giuriadel 64esimo festival internazionale del cinemadi salerno ha attribuito il gran trofeo golfo disalerno “ignazio rossi” al film “20 sigarette” diaureliano amodei.il lungometraggio è il racconto dell'attentato anassiriya nel novembre 2003, visto con gli occhidell'unico civile, aureliano, un 28enne anarchicoe antimilitarista, precario nel lavoro e nei senti-menti, che riceve all’improvviso l’offerta di partiresubito per lavorare come aiuto regista alla prepa-razione di un film che si svolge in iraq al seguitodella missione di pace dei militari italiani. casoe sfortuna decidono il suo destino: il 12 novembre2003 si troverà vittima dell'attentato terroristicodi nassiriya. rimarrà ferito ma abbastanza vivoda tornare in italia a raccontare la sua storia.con la consegna dei premi ai registi, attori e pel-licole in gara, è calato il sipario sulla 64esima edi-zione del festival internazionale del cinema disalerno. la rassegna, presieduta da mario de ce-sare, anche quest’anno ha proposto oltre 150 lepellicole provenienti da tutte le parti del mondo(italia, francia, spagna, inghilterra, bulgaria,Ungheria, giappone, stati Uniti ed australia) di-vise nelle sezioni: lungometraggi, corti, docu-mentari, turistici, videoscuola e religiosi.gran finale con la serata di premiazione presen-tata da maria monsè e gaetano stella che havisto sul palco tra i tanti ospiti un brillante ales-sandro siani, paolo sassanelli, l'attrice e cantantepietra montecorvino che ha ricevuto il riconosci-mento per il docufilm non in concorso "passione"di John turturro accanto al giornalista ed autorefederico vacalebre ed ancora serena grandi,nico cirasola, la bellissima miss sud italia erikanavarra e molti altri.numerosi sono stati i riconoscimenti e i premi as-segnati dal festival ai film in concorso. a partiredalla sezione lungometraggi all’interno dellaquale è stato assegnato il “follaro d’oro cameradi commercio di salerno” a “happy family” di ga-briele salvatores, il trofeo “ciak festival” a la“prima cosa bella” di paolo virzì, il trofeo “citta’di tohno” (giappone) a “l’ultimo re” di aureliogrimaldi e la “medaglia d’oro provincia di sa-lerno” a “benvenuti al sud” di luca miniero. perla sezione lungometraggi indipendenti, la “meda-glia d’oro fondazione cassa di risparmio salerni-tana” è stata assegnata alla pellicola “focacciablues” di nico cirasola.

“20 SIGARETTE”VINCE IL 64°

FESTIVALINTERNAZIONALE

DEL CINEMADI SALERNO

alessandro siani e Maria Monsè

erika navarra e aureliano amadei Marit nissen

paolo sassanelli Mario de Cesare

serena grandi e Maria Monsé

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l a boutique mario valentino di via cala-britto ha ospitato la fashion performancedegli allievi del tarì design school. prota-

gonisti di una originale “vetrina vivente” modellie modelle che hanno indossato le creazioni deglistudenti del corso in design della moda e del gio-iello: abiti e gioielli ispirati alla celebre opera car-men di bizet, reinterpretata con una chiavestilistica moderna.

oltre agli allievi creatori delle splendide opere,sono intervenuti all’evento il direttore del tarìdesign school andrea maria romano, l’ad alta-nus e consigliere per la formazione del tarì de-sign school giuseppe casillo, lo stilista e docentedi moda presso la scuola di formazione del tarìalessio visone, il proprietario della boutique cheha ospitato l’evento vincenzo valentino e la diret-trice dello storico punto vendita di via calabritto.

Fashion Performance

da Mario Valentino

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Confortato dall’unanime apprezzamento riscosso e dai lusin-ghieri risultati raggiunti in occasione della prima edizione,il comando regionale campania della guardia di finanza

ha dato il via, presso la cappella palatina del maschio angioino dinapoli, alla seconda edizione della manifestazione di beneficenza“solidarte”. l’iniziativa si è concretizzata in una mostra artistica che ha vistoesposte, all’interno della sala carlo v del complesso monumentale,ben 116 opere d’arte realizzate per l’occasione dai militari dellaguardia di finanza, dai loro familiari, da noti artisti campani, non-ché da circoli artistici e da allievi di istituti e licei d’arte della re-gione. con il fine di offrire un aiuto concreto alle persone menofortunate, quest’anno il ricavato della rassegna espositiva è statointeramente devoluto a favore della lilt – lega italiana per lalotta contro i tumori – sezione di napoli, per finanziare la realiz-zazione di un programma di assistenza domiciliare oncologica gra-tuita a beneficio dei pazienti in fase avanzata.particolarmente ampia è stata la partecipazione alla conferenza il-lustrativa, presieduta dal comandante regionale, gen. div. giu-seppe mango e alla conseguente inaugurazione, da parte dellemassime autorità locali, tra le quali, oltre al comandante interre-gionale dell’italia meridionale, gen. c.a. vito bardi, il cardinalecrescenzio sepe, il prefetto di napoli dott. andrea de martino, ivertici della magistratura partenopea, le più alte autorità politiche,civili e militari. madrina dell’evento è stata la prof.ssa caterinamiraglia, assessore regionale all’istruzione, all’edilizia scolasticaed alla promozione culturale.dopo la presentazione dell’iniziativa da parte del gen. mango,hanno rivolto un indirizzo di saluto il cardinale sepe, l’assessoremiraglia ed il gen. bardi, prima dell’intervento del critico d’arte,

La Guardia di Finanza mette in mostra “Solidarte 2010”

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prof. rosario pinto e del prof. adolfod’errico gallipoli, presidente dellalilt di napoli, il quale ha espressoalla guardia di finanza la sua vivagratitudine e quella dei soci dell’as-sociazione per “il contributo signifi-cativo, ideale e tangibile all’attivitàdi volontariato attuata dalla liltal fianco di chi ha davvero bisogno”. oltre all’apporto in opere offerto daifinanzieri artisti, al progetto assi-stenziale della lilt, è stato, al-tresì, devoluto il ricavato di 5.000biglietti acquistati dai militari inservizio e in congedo delle fiammegialle della campania, per parteci-pare all’estrazione a sorte di unabellissima opera presepiale donatadal maestro marco ferrigno.la stessa iniziativa di beneficenzaè stata, inoltre, sostenuta dai figlidei finanzieri di età non superiore a10 anni, che hanno corrisposto ilprezzo del biglietto per assistere aduno spettacolo teatrale per bam-bini, dal titolo “mondo rotondo”, te-nutosi presso il teatro mercadantedi napoli e realizzato dalla compa-gnia teatrale “le nuvole”, specializ-zata in rappresentazioni destinateai piccoli utenti. Quella dei bambini è la manifesta-zione di solidarietà più importantee significativa tra le varie inizia-tive, tutte facenti parte di un unicocontenitore di beneficenza denomi-nato “babbo natale del finanziere”,nella consapevolezza che la culturadella solidarietà, così come quelladella legalità e degli altri valori fon-damentali del nostro vivere civilenon si improvvisano, ma partono dalontano, sin da piccoli, crescendo esviluppandosi dentro ciascuno dinoi.altissima e qualificata è stata, in-fine, l’attenzione riservata dagli or-gani di informazione locali alleiniziative di beneficenza organiz-zate dalla guardia di finanza, conparticolare riferimento a quella di“solidarte”, con la convinzione chel’arte, in ogni sua espressione, favo-risce la diffusione della culturadella solidarietà umana. . 69

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si è svolta al teatro sannazzaro la secondaedizione dei campania awards, la kermesseche conferisce premi alle aziende campane

che si sono distinte nell’arco dell’anno. e nono-stante per la campania questo sia stato un annoparticolarmente duro, non solo per la difficile con-giuntura economica che affligge tutto il mondo,ma soprattutto per la piaga spazzatura che nonsembra riuscire a sanarsi, le sue aziende non sisono arrese, continuando a distinguersi positiva-mente sul mercato.ciò che da sempre, infatti, contraddistingue lospirito dei meridionali è la capacità di risorgere

dalle proprie ceneri e come la pubblicità dellabella donna che giaceva sui cumuli di spazzatura,così le aziende campane non hanno smesso di bril-lare di luce propria sul mercato nazionale e inter-nazionale, nonostante la situazione di degrado incui operano. la premiazione dei marchi che hanno tenuto altoil buon nome della campania, è avvenuta nell’am-bito di una cena di beneficenza organizzata in fa-vore dell’associazione “Un cuore per amico”, cheoffre assistenza psicologica, sanitaria e legale allepersone affette da patologie cardiache. cinque le categorie di premi proposti, tutti legati

andrea Chiavelli  antonio di Vincenzo  Carmine Caputo

Carmine petrone federica spada giuseppe bottiglieri

Seconda edizione

dei Campania Award

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di Claudia Taranto

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al mondo dell'economia e dell'imprenditoria: “ca-pital elite” realizzato in collaborazione con il men-sile capital, assegnato agliimprenditori e alle aziende chemeglio hanno rappresentato lacampania in italia e all’estero; il“leone d’oro”, realizzato in colla-borazione con nielsen, leader mon-diale nelle ricerche e analisi dimercato, che riconosce le aziendeche hanno saputo investire più ef-ficacemente in comunicazione;“pubblica amministrazione e pro-fessionisti”, realizzato in collabora-zione con italiaoggi, assegnato airappresentanti della pubblica am-ministrazione e ai professionistiche si sono distinti; il premio“creatori di valore”, realizzato in collaborazionecon mf honyvem (società specializzata in busi-

ness information e merito di credito) e mf-milanofinanza, è stato conferito alle imprese che van-

tano le migliori performance di bi-lancio. fra queste, acca softwaree cesare attolini, e. marinella,euro service group/servizi perl’energia rinnovabile, euronavi ef.lli d’amato. a ricevere il ricono-scimento anche farma carminepetrone e farmacia michele pe-trone, fresystem, general con-struction e giuseppe bottiglierinavigazione, ivpc e kuvera.infine, il premio “creatori di va-lore” assegnato a legea, marnavie microgame, perseveranza di na-vigazione, se.ri e società sportivacalcio napoli, sud saem, svezia

motori, original marines e ind. armamento me-ridionale.

luigi bobbio luigi pierro Marino baldissara

Carlo Vosa ottorino Mattera paolo scudieri

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M oda e scienza, autorevolmenterappresentati dalla griffe “ale-xau” di alessandro legora de feo

e dalla susan g. komen italia, degna-mente impersonata per la sezione campa-nia dal presidente tommaso mandato edal presidente del comitato scientifico an-namaria colao, sono stati i protagonisti di“sogni proibiti sotto l’albero”, il charitygala promosso ed organizzato da “maridìcommunication”. ad aprire la serata, otto frizzanti “babbonataline” che hanno rallegrato gli austerisaloni dell’antico refettorio di villa domi.la professoressa colao ha dichiarato “datempo ho sposato con entusiasmo la causadella susan g. komen perché sono con-vinta che l’unico vero antidoto contro ilmale del secolo si chiama prevenzione”. molto apprezzati anche altri interventiscientifici di due “donne in trincea”, mariateresa ferrari e silvia carnitano opera-trici della diagnostica rispettivamente alla“femir salus” ed alla clinica “mediterra-nea” e l’autorevole pensiero dello psichia-tra piero prevete, responsabile delprogetto “anti stalking” asl napoli 1, ri-guardo i delicati rapporti tra la psiche edil cancro, spesso legati da un nesso di cau-salità. gran finale con maxi torta augurale aforma di cuore rosa, colore ufficiale dellakomen, e raffinato dinner buffet nel risto-rante dell’hotel, gentilmente offerto daipadroni di casa pagliari e ferlaino con unfestival di prelibatezze proposte dal notobrand “spiezia”. visti, tra gli altri, flavia fumo, attivis-sima componente della komen campania,fabrizio ed agata leccisi, franco e maramorelli, fabio e celeste fuschino, dora deblasio, anna petti, massimo e silvanamauro, antonella mondola, luciana ma-scia, patrizia di rienzo, giacomo e monicamastropaolo, anna mura, lino e annama-ria zaccaria, lilly albano, presidente del-l’emittente televisiva “canale 8”.

Moda e scienza

unite nella lotta

ai tumori

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Cinque volte più grande foto di Fabio Ionà

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Èstata una graduale espansione quella dellostore più lusssuoso e gettonato del mondo:louis vitton.

a napoli ha aperto 17 anni fa in via calabritto ederano appena quaranta metri quadrati, poi diven-tati settanta. ora è diventato un megastore estesocomplessivamente su quasi mille metri quadratinello storico palazzo Quintieri in via dei mille. 44persone lavoreranno nel nuovo negozio, che vantail reparto uomo più grande d’italia con pezzi esclu-sivi in edizione limitata come la sneaker maschilecon profili in rettile dall’inaccessibile costo di 2.500euro.per l’inaugurazione louis vuitton ha ospitato inanteprima nazionale a napoli, il fifa World cupWinner’s trophy 2014, il trofeo che andrà al vinci-tore della prossima coppa del mondo in brasile. fabio cannavaro è stato l’ospite d’onore: arrivatoda louis vuitton accolto da una folla di fan napo-letani, ha portato con sé il trofeo più ambito nelmondo del calcio, custodito dentro lo speciale bau-

letto louis vuitton. “siamo onorati di aver portatoin anteprima proprio a napoli, la città che più diogni altra ama il calcio in italia, il fifa World cupWinner’s trophy 2014 in presenza di un grandecampione napoletano come fabio cannavaro” hadichiarato pietro beccari, vice presidende marke-ting e comunicazione di louis vuitton.non solo calcio. in occasione dell’apertura delnuovo negozio di napoli, louis vuitton ha annun-ciato anche una partnership con il teatro di sancarlo, una delle più prestigiose fondazioni liricheitaliane e ha deciso di sostenere la scuola di ballodel san carlo, la più antica d’italia, con l’assegna-zione di borse di studio agli allievi più meritevoli edisagiati. per celebrare la nuova apertura, è stato organiz-zato un cocktail esclusivo per 70 selezionatissimiospiti appartenenti al mondo dell’industria, del-l’arte e della cultura napoletana, che sono stati ac-colti da pietro beccari, vice presidente marketinge comunicazione, valérie chapoulaud-floquet,

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presidente louis vuitton sud europa, benoit decrane d’heysselaer, direttore generale louisvuitton italia e dalle canzoni natalizie intonatedal coro di voci bianche del teatro di san carlo.dal negozio louis vuitton gli ospiti sono stati

trasferiti a sorpresa al teatro san carlo dovel’artista fabrizio plessi aveva allestito perlouis vuitton una spettacolare video in-stallazione. sul palcoscenico del teatrola proiezione “Waterfire”: una cascatad’acqua che lentamente muta di colorefino a trasformarsi in una spettacolaree barocca cascata di fuoco; mentre laparte centrale della platea ve-niva percorsa dalla video in-stallazione “lava”. Unomaggio a napoli e ai suoielementi naturali prepon-deranti: il mare e il vul-cano. l’apprezzamento chelouis vitton ha pernapoli si è estesoanche alle sue tradi-zioni, come quella dell’artepresepiale. lo scorso luglio il di-

rettore europeo del grande marchio, siè personalmente recato a san grego-rio armeno presso la bottega dimerco ferrigno per ammirare le suecreazioni. all’esito della visita gli haproposto una collaborazione, chel’intraprendente marco ha subito

accettato: preparare un megapresepe in esclusiva per louisvitton. così, è venuta fuoriun’opera d’arte di racchiusa inuna campana di vetro di duemetri di altezza installatanella piazzetta gradini d’an-drea. Un’opera lignea straor-dinaria, caratterizzata dalla

sacra famiglia e dalla inu-suale presenza di san gennaro

come simbolo di napoli.louis vitton l’ha fatta interamentedipingere del marrone vuitton chela fa sembrare di cioccolato. vitton e ferrigno hanno deciso didonarla al comune di napoli, infatti,dal 6 gennaio è stata esposta in unasala del maschio angioino.

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Restituito al pubblico napoletano

lo storico negozio

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ha riaperto finalmente, dopo importanti la-vori di ristrutturazione e ampliamentodegli spazi, lo storico negozio bulgari sito

al civico 40 di via filangeri a napoli.in sintonia con le tradizioni estetiche e culturalidella città partenopea, il negozio è inserito nel pre-stigioso palazzo mannaiuolo, uno dei più impor-tanti esempi di architettura liberty del capoluogocampano. Un rispettoso lavoro di restauro ha ar-ricchito la facciata con una cornice in marmo gris

pulpis che valorizza l’ingresso a cui si aggiungonodue ampie vetrine esterne. il nuovo spazio ha unasuperficie totale di solo spazio vendita di 117 metriquadrati distribuiti su di un solo livello. superato l’ingresso, una parete con finitura doratabicolore ospita le vetrine dedicate alla gioielleria,agli orologi e agli accessori, creando un collega-mento visivo tra tutte le più rappresentative cate-gorie di prodotto della maison romana.a seguire, la piccola pelletteria, gli occhiali, i fou-

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lard e le cinture esposti sullo sfondo di un’originaleparete a scaglie di bronzo lucido che movimentaed arricchisce il display dei prodotti.a completare la scenografica prospettiva dell’in-gresso due chandelier gemelli, realizzati in fibreottiche, la cui forma segue l’andamento dei coun-ters semicircolari sottostanti in cui trovano postole più significative creazioni di gioielleria e altaorologeria del brand.a destra dell’ingresso si trova l’area dedicata alle

vendite riservate mentre la parete di fondo del ne-gozio presenta la stessa finitura a scaglie di bronzolucido dell’ingresso, in cui sono incastonate leteche che racchiudono altre proposte di gioielleriae orologeria della maison.per celebrare la riapertura del negozio, gli ospitisono stati accolti in boutique dal vice presidentedel gruppo nicola bulgari e sono stati intrattenutida un sofisticato quartetto jazz che ha fatto da sot-tofondo al cocktail party. .

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L’arte incontra l’arteunendo i gioielli

ai pastori presepiali

di Angela Marra foto di Alfieri e Paliotti

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non solo diamanti, maanche i pastori presepialisono stati i protagonisti

della boutique napoletana da-miani di via filangieri per l’in-tero periodo natalizio. Un’idea originale concretatasi inun esclusivo evento organizzatodal direttore della boutique vin-cenzo liguori e dal maestro pre-sepiale marco ferrigno.l’obiettivo principale, quello diconciliare l’arte presepiale napo-letana con l’arte orafa del-l’azienda di alta gioielleria,dando vita ad un unico seppurinusuale connubio.come l’arte orafa rappresenta lastoria di damiani da oltre 85anni, così l’arte dei pastori interracotta diffonde la tradizioneartigiana partenopea in tutto ilmondo: due espressioni appa-rentemente così diverse accu-munate dall’artigianalità dicapolavori unici che nasconodalle mani di sapienti maestri. i numerosi ospiti accorsi hannopotuto ammirare gli artigiani al-

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l’opera, seguendo, fase dopo fase,il processo di creazione delle sta-tuine, circondati, intanto, dallemeravigliose creazioni di da-miani. per l’occasione sono stateesposte alcune fra le più preziosecollezioni di alta gioielleria ita-liana: “vulcania, Juliette”, “dripdrops”, “cincillà” e “flou”, tra lepiù conosciute ed apprezzate col-lezioni che hanno contribuito afare di damiani un’azienda rico-nosciuta in tutto il mondo per laqualità dei materiali e la mani-fattura accurata.nel corso della serata è stata,inoltre, presentata la nuova col-lezione di orologi-gioiello “belleepoque”, che fondono l’accura-tezza della lavorazione alle ul-time tendenze dell’alta orologeriafemminile. Un evento originale che solo anapoli poteva essere ideato, cheha dato risalto ai due lati che for-temente caratterizzano questacittà: la tradizione e il gusto peril bello. .

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Marrakech Partyper il calendario

Di Meo 2011di Albina Russo foto di Umberto Pizzi

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Come ogni anno(questo è ilnono), è stato or-

ganizzato un partyesclusivo per la presen-tazione dell’ormai fa-moso calendario di meoideato da generoso dimeo, proprietario delleomonime cantine vini-cole.la presentazione è stataaffidata come sempre alpadrino vittorio sgarbi,affiancato dal criticoantonella fusco. il temadi questa edizione 2011è “cahiers marocains”,ispirato da un libro diedmondo de amicis in-titolato “marocco”: untesto raro, pubblicatodai fratelli treves dimilano, resoconto di unviaggio - al quale preseparte anche l’autore -della prima ambasceriaitaliana dopo l’Unitàd’italia per far visita alre del marocco nel1875. dopo parigi, new york,madrid, napoli, milano,roma e palermo, perpresentare il calendario2011 è stata scelta laterra del marocco e lasua location più presti-giosa: palazzo kadiri dimarrakech (prossimohotel mandarin orien-tal Jnan rahma), crea-zione di stuart church eJouad kadiri, il piùgrande palazzo d’africa,nonché lussuosa e sor-prendente location delfilm campione d’incassi“sex and the city 2”. fiore all'occhiello dellastruttura, la royalsuite, esclusivo am-biente di 971 mq conpiano privato e personalroof in cima alla strut-

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tura, prodigiosa espressione dell’età del-l’oro. 10.000 candele, oltre 1000 bottiglie di vinodi meo, 300 persone di staff, 60 ballerine,10 metri di buffet: in questo contesto sonostate accolte le oltre 1000 persone accorseda tutta europa, tra cui marta e matteomarzotto, vittorio sgarbi, randi ingerman,ginevra elkann, il principe gioacchinolanza tomasi di lampedusa, il senatorericcardo villari, il giudice giuseppe ayalacon la moglie, il direttore di vogue italiacarlo ducci, il duca francesco serra dicassano, l’archistar Jaques garcia, cate-rina balivo e alessandro preziosi, chehanno rivissuto l’atmosfera ottomana del-l’epoca fino alle prime luci dell’alba..

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Raffinato partyper Lady Maddaloni

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di Marita Francescon foto di Francesco Begonja

Musica, spettacolo, delizie culinarie e tanti amici per festeggiare il compleanno di ada puca,consorte del presidente della camera di commercio di napoli maurizio maddaloni. il party siè svolto nel rinato teatro posillipo, l’ex cinema restituito alla città grazie alla tenacia dei quat-

tro giovani imprenditori valerio tremiterra, luigi balsamo, alessandro e francesco sangiovanni.ad accogliere gli ospiti caterina grimaldi, incantevole nipote della festeggiata, che si è impegnata aportare avanti l’iniziativa dell’adorata zia: riempire un grande pacco regalo di fondi da devolvere in be-neficenza. la serata è iniziata nella galleria del teatro con un raffinato aperitivo preparato dallo chefangelo gennarelli. poi il grande buffet che è stato consumato nella platea del teatro, servito dai came-rieri vestiti dalla costumista con eleganti grembiuli di raso e cinture di pailletes. Un’avvincente per-

formance teatrale dello spettacolo the show creata apposta per la serata dal direttore artisticomimmo esposito ha catturato l’attenzione degli invitati, che hanno ballato fino a tardi sulle

note dell’orchestra e della cantante monica fiorillo. dulcis in fundo al momento dellatorta ada puca è salita sul palco con il marito per spegnere le candeline e brindare

insieme agli amici e ai parenti che hanno condiviso con lei le emozioni della splen-dida serata.

tra gli ospiti intervenuti l’assessore regionale all’istruzione caterina mira-glia con l’ingegnere lanzotti, l’onorevole bianca d’angelo con l’europarla-

mentare enzo rivellini, il presidente della provincia di napoli luigicesaro, antonio d’amato, fulvio e valentina martusciello, paolo gra-

ziano, vito bassi, gino e alessandra rivieccio, elena iannone, ales-sandro e marcella limatola, otto e rossella boccafusco, luciano esilvana schifone, celeste condorelli, annalisa e enzo di paola,esmeralda e achille perillo, Jeppy e paola cipriani, adolfo e simonagallipoli, massimo e barbara petrone... 91

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Party spaziale per il nuovo

Terminal Audi Funari

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grande successo per “thevolution”,l’evento inaugurale del nuovo termi-nal audi funari svoltosi a caserta.

circa 1.000 ospiti hanno avuto il piacere di as-sistere ad una serata davvero spettacolare, or-ganizzata dall’agenzia Work in progress, apartire dal red carpet, una vera e propria pas-serella dalla quale gli invitati hanno potuto as-saporare le performance artistiche deiWhiteblack, nota compagnia di ballo romana,che ha sottolineato, all’interno di giganteschi

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vasi, il concept dell’evento rappresen-tando acqua, aria, fuoco e terra.cristina chiabotto, madrina d’eccezione,ha invece affiancato antonio, marco edandrea funari nel fare gli onori di casae nell’illustrare la bellezza architettonicadel nuovo showroom audi.la serata si è poi spostata nella bal-lroom, una tendostruttura installata sultetto del terminal proprio in occasionedell’evento. in questa location gli invitatihanno avuto l’occasione di cenare ascol-tando i bravissimi vox inside ed infine diincontrare michael frisch, responsabileaudi italia intervenuto per l’occasione.

hanno concluso una nottecompletamente dedicata

ai quattro anelli,nuove spettacolariperformance e la

carica dance dimiss emily.

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Complenno felliniano perMino

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per festeggiare i primi 60 anni del’imprendi-tore napoletano mino cucciniello, l’amicaannalisa de paola ha organizzato una cena

speciale da “rosolino”.tra i primi ad arrivare, il presidente lilt di napoliadolfo gallipoli d’errico con la splendida simona,maria e donatella di pace, patrizia reiklin, mari-nora pignalosa, vicky e valerio romano, massimocaputo, paolo rivelli, la scrittrice giuliana gar-giulo, gaetano e adriana altieri, alba chiara cac-cavale, maria beato, il discografico della “luckyplanet” enzo de paola, il conte giampaolo leonetti

di santo Janni con marisa, gigi mingione, cettinacaputo, annalisa izzo, massimo profili e rosy degregorio, massimo garzilli, enrico e vera arlotta,gianni e loredana ambrosino, il presidente dellacamera commercio di napoli maurizio maddalonicon ada, il consigliere provinciale serena albano,elisa rubinacci, randa ghattas, annachiara gra-vagnuolo, il notaio beppe fiordiliso, il presidentedel circolo “la staffa” franco abbondanza, pino edadà rocco, il “comandante” giovanni cafiero,rita puca, riccardo villari e alessandra improta,la gioielliera carla della corte, stella e riccardo

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carola, franco rendano e katià bazzocchi, guidoe chiquita gentile, vittoria petrone e luigi grosso,l’architetto giorgio nocerino, il chirurgo oculistabeppe de rosa con la bellissima moglie claudia,anna corsicato, il cardiochirurgo infantile carlovosa con la cugina laura. al buffet, pizze, pastasciutte fumanti, rustici, se-condi e contorni per tutti i gusti. poi la parte musi-cale con maurizio filisdeo accompagnato comesempre dalla calda voce di barbara dimini: scate-nati in pista, mimmo e bianca bonaduce, enzo emarila pucci, ettore cucari, patrizia e camillo pi-gnata, paola grilli e tony petruzzi, l’architetto al-

berto sifola, l’imprenditore nautico antonio ca-passo e marcella grilli, nanà zamparelli e valeriomazza, l’art director della galleria rivelli di pe-chino nie ming figlia del celebre pittore cinese nieJing Jing. poi filisdeo ha lasciato il posto a tableaux vivantsche hanno improvvisato una danza ammaliatrice:figure eteree o torreggianti su trampoli, in un’at-mosfera onirica degna di fellini.infine, una spettacolare torta a quattro piani illu-minata dalle 60 candeline, intorno alla quale sisono accalcati 40 tutti i presenti muniti di fi-schietti.

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altro esclusivo incon-tro nel salotto ci-lento di via medina

dove, per l’occasione, l’altasartoria napoletana ha in-contrato lo stile inglese: lacasa edward green con lesue calzature artigianali,emblema indiscusso di ri-cercatezza, è stata ospite diUgo cilento dell’omonimamaison.Un incontro dedicato aicultori del bello e del pezzo“fatto a mano” con la dimo-strazione live di comenasce una scarpa green.ilary freeman, proprieta-ria della green, ha portatocon sé un artigiano per mo-strare dal vivo le fasi di la-vorazione di una calzaturamostrando la tecnica, lapazienza e la perizia del-l’antico mestiere. l’incon-tro ideato da Ugo cilento èstato l’occasione per pre-

Al Salotto Cilento incontro tra stile

partenopeo e english

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foto di Cesare Purini

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sentare in anteprima un pro-dotto unico, pensato in esclu-siva dalla green per lamaison cilento: una panto-fola da fumo in velluto.nate in inghilterra nel 1890,le calzature green sonoscarpe da intenditori, carat-terizzate da una lavorazioneimpeccabile e materiali diprima qualità: suola goo-dyear, tomaia in pelle ita-liana, fodere in vitellino.ritenute “the finest shoes inengland for the discerningfew”, vengono realizzate an-cora oggi come un secolo fa. ogni nuova generazione diapprendisti lavora a strettocontatto con gli artigianiesperti per poter preservare irigorosissimi standard quali-tativi dell’azienda. ogniscarpa coniuga in sé designmoderno e tradizione classicacon modelli cult come le ox-ford, le monks con chiusura afibbia, le country golf in duecolori, le derby. .

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Il circo party di casa Krog

foto di Francesco Begonja

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per festeggiare il compleanno dell’avvocatopartenopeo anton emilio krogh è stato orga-nizzato, anzi allestito, un party davvero

unico ed originale.il regista dell’evento è stato lo chef internazionalealfonso montefusco: tendone e grosse balle di fienonel cortile, ovunque moquette bianca e rossa e fotodi moira orfei. poi belve feroci, clown, nani, ballerine, domatori,fenomeni da baraccone, uomini forzuti, eccentriciimpresari circensi.in questo contesto sono stati serviti alcoolici, ma-nicaretti a base di avocado e salmone e un fiume di

vodka. fra gli invitati moltissimi personaggi dello show-biz: caterina balivo, enrico lo verso, bonettadell’oglio, rita pavone, gandina giovanelli, guidotorlonia, anna monroy, eleonora attolico, pacoWirtz, arianna marchetti, tommaso radaelli,lietta valvo grimaldi, benedetta lignani marche-sani, la cantante fiordaliso, guido vesin, mauriziade leone pandolfelli, marco e angelica aischiac-ciati. e, ancora, gìfra gli ospiti maria mazza, lisafusco, selvaggia sanseverino di marcellinara, leo-poldo mastelloni, alfredo barone lumaga, chiarabarracco, sergio cappelli, stefano cimaglia..

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a lbano, il marchio partenopeofamoso sul mercato interna-zionale per la bellezza e fem-

minilità delle sue scarpe, è sbarcatoanche a roma, nella prestigiosapiazza di spagna con un flagshipstore di 100 metri quadrati arredaticon cristallo, marmi veneziani e legnilaccati. eleganza e design sono i ca-ratteri predominanti della nuova bou-tique, che vuole essere il punto diriferimento di una clientela interna-zionale che apprezza lo stile made initaly di albano e la sua femminilità ericercatezza.dopo quello di piazza dei martiri anapoli e questo di piazza di spagnanella capitale, si pensa già ad “aggre-dire” la prossima piazza, quella piùimportante per la moda: milano.

Albano approda

a Piazza di Spagna

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nespresso è arrivato finalmente a napoli,città simbolo del caffè, per aprire unospazio privilegiato nel quale degustare

la sua gamma “grand cru” di 16 caffè.l’opening è avvenuto nel cuore dell’elegante de-partment store coin al vomero con l’innovativaformula della boutique-in-shop, il cui allesti-mento è stato curato dal prestigioso studio pa-risotto & formenton di padova. al cocktail inaugurale, organizzato da danielafossataro e roberta buccino grimaldi, hannopreso parte mario coppeo presidente v muni-cipalità, gianpaolo de rosa assessore al turi-smo v municipalità, l’avvocato enrica defusco moglie del calciatore amoruso, il consoleonorario d’islanda gianluca eminente con lamoglie lorena, sveva focas de bernardo, bitticattaneo della volta, luca e simona dellavalle, tony di pace, gianfranco e fiorella demennato, diego e renata napolitano, menabuonocore, maria antonietta nappo, nandosarno, luisa stasi, gilda donadio, maria te-resa scotti galletta, luca e simona della valle,svevo ed erika de martino, giovanna massa,sergio carlino, sergio sembiante.

“boutiquein shop”

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ostriche e champa-gne hanno resoancor più esclu-

sivo il mega party organiz-zato per il compleanno dimiss valeria barbaro, lapiù estrosa e vulcanicadelle imprenditrici napole-tane, proprietaria del-l’omonima catena dinegozi. il party si è svoltonello splendido foyer, ri-nomato locale napoletano,caratterizzato per il mini-mal design valorizzato dapsichedelici giochi di luci,dove per l’occasione si sonoritrovati tantissimi amicidi valeria tra cui anchevolti noti come lina sa-stri, edoardo bennato,gianni simioli, riccardosorrentino, che hanno bal-lato fino a tarda notte sca-tenati dal dJ antoniolombardo.la valeriona napoletana,che fa concorrenza a quellanazionale marini, si è di-visa tra le braccia dei nu-merosissimi ospiti, avvoltain una mise variopintacome le luci del foyer.

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Ostriche e Champagneal Foyer

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Wow, anzi WOO!i’

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una festa decisamente sopra lerighe, quella organizzata alfoyer. Un clima inusuale per

un party elettronico: location storica eabiti medioevali. Una vera e propriachicca per gli amanti del clubbing na-poletano. per la prima volta, in-fatti, l’organizzazione Woo haospitato un duo inglese di djs, iround table knights, chehanno fatto scatenare il pub-blico entusiasta, che a ognimix esultava e applaudiva di-vertito.ad aprire le danze, vincenzo ci-polletta, che ha riscaldato l’am-biente, prima dell’entrata deglispecial guest inglesi, coi suoimix delle pietre miliari dellamusica house.a chiudere in bellezza, invece,

i Jg bros, altro storico duo della housemusic partenopea. i round table knights hanno ringra-ziato i nottambuli napoletani per lacalorosa accoglienza e in modo parti-colare augusto penna, andrea man-fredi, francesco silvestri e alfredo

pone, che per accogliere i propriospiti, si sono vestiti da guer-

rieri medioevali insieme al-l’intero staff Woo, che con

spade, corone e armature,hanno reso unico ed ori-

ginale questo evento. tra i presenti emi-lia majello, marioioimo, chicca fusco,roberta santopaolo,michela canzanella,

luigi scarpato, ga-briella marziani.

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di Manuela Palma foto di Romina Romano

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l’atelier borrelli in via filangieri a napoli haospitato l’evento di presentazione dellanuova divisa informale della squadra del

napoli. per il cam-pionato 2010/11 ilteam calcio napolisi è affidato allacreatività e allaclasse del designerfabio borrelli chepur restando nei ca-noni del sartoriale,ha dato un saporepiù sportivo alla di-visa sociale dei cal-ciatori: blazer blucon pantalone grigioin cotone con polo inpiquet bianca e per saprabito una fill jacket water-proof con materiali tecnici.la serata ha visto la partecipazione anche del prin-

cipe emanuele filiberto di savoia la cui famigliafigura nel libro clienti di fabio borrelli ormai datempo. borrelli è stato, infatti, insignito da vittorio

emanuele del titolodi fornitore della“real casa di sa-voia”, infatti, anchein occasione dellenozze di emanuelefiliberto con clo-tilde courau la mai-son borrelli hamostrato a tutti ilsuo tocco di classerealizzando i tightper lo sposo e suopadre vittorio ema-nuele.

presenti all’evento di presentazione del new lookdi casa napoli, i testimonial hamsik, cannavaro,cavani, de santis.

Il Napoliveste Borrelli

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f rey Wille, celebre azienda au-striaca specializzata nellacreazione di gioielli artistici in

smalto e oro, ha presentato pressola boutique frey Wille di via cala-britto 21 con un cocktail party lanuova collezione: “nixe”, ispirata alcelebre artista gustav klimt.all’esclusivo cocktail hanno parteci-pato molti clienti del jet set parte-noeo e ad aprire le danze è stato ilconsole austriaco paolo ruoppolo.

La nuovacollezione

Frey Wille è ispirataa Klimt

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La “grande” Melai’

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foto di Mario Luise

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amela non si smenti-

sce mai e resta sempre l’im-pareggiabile locale della movida

chic napoletana. i sabati organizzatidai Joker & friends hanno calamitato il

meglio della gioventù con party a tema,tra cui quello denominato “star hotel”,dove il presupposto per entrare eral’abito da sera per le donne, lo smokingper gli uomini.

a tenere tutti svegli un dj di tuttorispetto: marco piccolo che, af-

fiancato da checco tè,ha mixato

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vec-chi e nuovi tor-

mentoni della discomusic alternata alla voce del

vocalist giancarlo picariello.a scatenarsi in pista fabiola mo-rano, roberto del deo, giuliorizzo, stefano briganti, federicobucalo, antonia de magistris,mauro blasi, antonio storna-

iuolo, lello carlino, marian-gela macone e verena

celardo..

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