I'M MAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE

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MAGAZINE I’M SetteMBre - ottoBre 2010 anno iii n°19 veronica MaYa MaYa e ancora... e ancora... Stefano caldoro IsChIa GloBal Fest San Pietro a Majella Ulturale cravatte Marco Borriello Benevento FREY WILLE Beach Golf Cup

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Beach Golf Cup

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Edito da I’M srl via firenze, 54

80142 napolitel 081 6339485

fax 081 214 27 80 [email protected]

reg. trib. di napoli n° 47dell’8.05.2008

EditoreMaurizio aiello

Direttore responsabile ilaria carloni

Collaboratori:alessandra carloni

fabrizio carlonianna Marchitelli

Marco notaluisa tornitore

Maria rosaria PetitoMarita francescon

PHnando alfiericesare Purini

Graphic Designfrancesco finizio

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Distribuzionediffusion group

Stampaarti grafiche Boccia S.p.a. - Sa

Per la pubblicitàtel 081 6339485

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SOMMARIO24 freY wille

gioielli variopinti come

l’animo del suo creatore

di anna marchitelli

32 Marco Borrielloil goleador di san giovanni

a teduccio

di alessandra carloni

36 UltUrale cravattecon giancarlo auriemma alla

scoperta del mondo ulturale

di anna marchitelli

50 Stefano caldoroe la sua campania

di ilaria carloni

58 veronica MaYacittadina del mondo

di marco nota

72 gennY di virgiliogiovane talento

di un’antica tradizione

di luisa tornitore

78 StUdio Morelligioielli unici

90 naPoletani eccellentilettieri e letta hanno premiato

l’eccellenza partenopea

di maria rosaria petito

i’M ONLINE

WWW.IMMAGAZINE.IT

l’editoreMaurizio Aiello

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Veronica Maya

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17 l’oPinionele regole dell’omologazione

di Fabrizio carloni

20 altaModa altaroMail testimone passa

al nuovo presidente silvia Fendi

44 Beneventoda maleventum a beneventum

di marco nota

66 San Pietro a Majellacuore pulsante della musica dal 1826di anna marchitelli

80 roMa fiction feStdivi holliwoodiani e nostrani

sull’orange carpet

86 teatrocosa vedremo nella stagione 2010/2011di anna marchitelli

84 la 50ª edizione dei gloBi d’oro

94 iSchia gloBal feStda ornella muti a josh harnett

100 40° giffoni filM feStivalprotagonista l’amore

di marco nota

104 toUr SUMMMer night jazz 112 alla reggia deSign oUtlet

106 7° trofeo Banca aletti

110 Sfilata di Moda di aleSSandro112 legora de feo

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120114 Beach golf

divertimento e competizione al tour 2010di marita Francescon

120 MiSS Mondola campana in lizza è claudia paone

122 neaPoliS rock feStivalventicinquemila persone e un gran Finale

124 concerti al traMonto112 di anacaPri

126 hUgo BoSS

128 glaMcheaPil nuovo brand napoletano concilia

la moda all’artigianato dei coralli

130 race for the cUreil via alla maratona per la prevenzione

di marita Francescon

132 il galà UnderfortY Per la112 Prevenzione delle giovani donne

134 i edizione del caPri cineMa galà

136 golden PartY

140 Sea toUch PartY

142 il coMPleanno di faBrizio fierro

144 l’eSclUSivo Yachting clUB112 di caStellaMMare di StaBia

146 la nUova fiat 500c

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L’Opinionedi Fabrizio Carloni

Le regole dell’omologazione

Una delle responsabilità imperdonabilidella destra internazionale è di aver ri-nunciato ad alcune battaglie che ap-

partengono per tradizione alla filosofiaconservatrice, liberale e dannunziana. tra lelotte delegate stupidamente, c’è quella perl’ambiente, in cui si è lasciato che intellet-tuali della Gauche assumessero la titolaritàdella materia diventandone le vestali. ne èderivato che josé bové, il sindacalista conta-dino francese rivoluzionario, è diventatoanche nell’america latina il campione del ri-torno alla terra in un contesto integrato, marispettoso dei cicli produttivi e delle tradi-zioni alimentari; concetto ampiamente con-divisibile, ma miscelato, dai seguaci delpolitico transalpino, con altri, come l’antimi-litarismo sfegatato ed acrimonioso, l’occupa-zione del latifondo e l’anarchismo fineottocento, superato e stucchevole per i nostritempi. come se heidi, invece di pascolarecapre in un contesto aulico e tradizionale,fosse trasformata nella figlia orfana di unesaltato, che passa le notti nelle birrerie adorganizzare complotti a danno dei padroni edei sovrani.quello che è successo è paradossale, e si è la-sciato che la lotta per la natura fosse inglo-bata in un contesto confuso, in cui si sonoframmischiati molti dei temi cari alla sini-stra barricadiera nata nel sessantotto. si èavuta, quindi, l’apprezzata battaglia perchéil formaggio roquefort avesse un libero mer-cato, con quella per la sterilizzazione ed il ri-lascio dei cani sul territorio, con ilrandagismo che ne consegue ed i bambini ag-grediti e sbranati. si è lasciato che la caccia,pur ben disciplinata, fosse considerata un ar-gomento tabù ed imbarazzante, e che i cin-

ghiali prolificassero numerosi ed invadenticome i ratti; si è legiferato perché il magmarazziale confondesse tradizioni culturali edabitudini alimentari; e si è travisato sulleoperazioni di polizia internazionale, tese allasalvaguardia della pace, facendole apparirecome una serie di invasioni di paesi liberi,pacifici, operosi e ben disposti nei confrontidel mondo occidentale.nella confusione generalizzata, si è perso divista che la resistenza contro l’integrazionee l’omologazione delle culture e delle econo-mie è spesso giusta e da combattere con en-tusiasmo da posizioni di ragionevolezza chesarebbe bene non avessero colore.il contesto di un recente passato, fatto di gitein campagna, del buon fiasco di vino con ilpecorino, di famiglie numerose, laboriose edarticolate, di principi sani, è stato abbando-nato come altri valori fondanti della nostrasocietà. ora, ai tanti vantaggi dell’evoluzionee della modernità, costituiti dalla facilità dimovimento, dalla maggiore igiene generale,dalla comodità di cucinare e di lavarsi, dallasicurezza economica e sociale, dall’allunga-mento della speranza di sopravvivenza, siaccompagna la burocrazia invadente chetrova la sua principale spalla nella derespon-sabilizzazione di tutti i funzionari e dirigentipubblici e privati che si nascondono, per nonavere rogne, dietro le regole. regole figlie,appunto, della globalizzazione, che esige chetutto sia uguale ed omologo al resto, in tuttoil mondo; come se in alaska ed a portofino sipotessero imporre gli stessi precetti ed obbli-gare tutti quanti a fare le stesse cose con iritmi pretesi dai componenti di una bandamusicale.

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“altamoda altaroma” ha illuminato lacapitale lo scorso luglio nel suoormai consueto headquarter, il

complesso monumentale s. spirito in sassia aroma, confermando, anche quest’anno, la suavocazione di tesoriere dell’heritage artigianalee di trampolino di lancio per tutti i creativi checercano visibilità. a presiedere questa Xii edizione c'è stata silviaventurini Fendi, direttore creativo di accessoridella maison di cui porta il nome. e non c’èche dire: la nuova presidente di altaromaha un nome di peso e lo ha confermatol'inattesa e insperata partecipazione divalentino all’iniziativa modaiola dellacapitale. non una sfilata, per carità,ma un gesto d’appoggio a Fendi,aprendo per una visita la storica sarto-ria.insomma, dall'intervento della signoraFendi, è venuta fuori una roma ri-lanciata come piattaforma di unamoderna couture, legando i con-cetti contemporanei del de-sign alla base tradizionaledell’artigianato di lusso. esono stati i numeri a par-lare: hanno presenziato56 creativi, 10 artisti con-temporanei noti a livellointernazionale, 28 creativi“cutting edge” e innumere-voli addetti stampa ebuyer provenienti da 16paesi: arabia saudita, au-stria, belgio, canada,Francia, germania, giap-pone, turchia, libano, ser-

bia, spagna, svizzera, u.K. usa, uae, cina erussia.tra i nomi consolidati di griffe storiche, si sonoriconfermati Sarli, Curiel, Gattinoni, Riva,Balestra, insieme a Abed Mahfouz, TonyWard, Rami Al Ali e a un grande ritorno: NinoLettieri. è stato presente, inoltre, Corrado DeBiase in veste di guest designer, che ha presen-tato la propria collezione per la prima volta sulcatwalk di roma.

chiamato a inaugurare come ognianno la fashion week capitolina, lostilista partenopeo Fausto Sarli,che ha proposto in passerella unacollezione ibrida, a metà strada trail repertorio classico delle sue deli-

cate geometrie e la voglia di speri-mentare nuove forme e silhouette.tanta pelle, accessori glam, preziosistiletto e maxi bag, per una donna

sexy e grintosa, che flirta con decorifuturistici e conquista per l'alluredecisa e molto up to date. poi d’un

tratto ecco la sposa, eterea e sofi-sticata e il sex appeal degli out-

fit della collezione hautecouture f/i 2010-11 si sciogliein un romanticismo raffinatoe di estrema delicatezza. le polemiche non sono man-

cate neanche in questa edi-zione e in particolare sono

giunte a gran voce dallo stilista Lo-renzo Riva: “perché mai si deve chia-mare altaroma?” - ha chiesto infastidito

- suggerendo perentoriamente di chia-marla “roma alta moda” prendendospunto dalla Francia, dove la kermesse si

XII edizione Altamoda Altaroma

Il testimone passaal nuovo Presidente

Silvia Fendi

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chiama “paris haute couture”. e ha aggiunto:“non si può sbrigativamente presentare capiche hanno richiesto così tante ore di lavora-zione”. così riva, coerentemente alla sua pole-mica, ha presentato il defilé in una suited’albergo, dove ha illustrato ogni capo minuzio-samente e senza musica. una moda da intendi-tori, da voyeur del dettaglio, un’alternanzadi pulizia e rigore (tessuti preziosi comeil mikado di seta e linee rigide) e virtuo-sismi d’artista (tulle e sete, intarsi,pizzi d’oro, taffetà per costruire drap-peggi a mano). Renato Balestra, da poco insignito“grande ufficiale della repubblicaitaliana”, si è divertito a soffiaresulle polemiche accese dai suoi pre-decessori. “non c’è nulla che facciada cornice ad alta roma - ha detto lostilista romano - mancano le loca-tion, mancano gli eventi, manca lochic necessario, soprattutto man-cano le personalità autorevoli”. da-vanti a un parterre ricco di primedonne, istituzionali e non, (isabellarauti alemanno, la signora croppi,rosanna letta, pamela prati, millycarlucci, marina ripa di meana), bale-stra ha fatto sfilare ben 55 capi ispiratial “diamante nero”, che è anche il nomedel profumo lanciato a settembre. unnero illuminato da cascate di swarovski,persino sulle scarpe.Lella Curiel ha portato in passerella lacrocerossina del corpo delle infermierevolontarie che colpì berlusconi, bar-bara lamuraglia, che ha sfilato in

abito da sposa, ma senza parlare: è un ordinemilitare! con piglio sicuro, ha sfilato in abito dasposa, tutto pizzo macramè color mastice, unmix d’angelico e sexy. beh, quel volto che colpìil premier, ha colpito anche i numerosi vip invi-tati al defilè (al termine hanno baciato la curielclio napolitano, renata polverini, nicola zin-

garetti, maddalena letta) che non hanno po-tuto esimersi dal sussurrare: “è uguale averonica”. ma il sottotenente lamuraglia(48 anni, madre di due figli, sposata conun noto primario romano, irreprensibile

e, a quanto dicono gli amici, simpati-cissima), si è trincerata dietro un si-lenzio tombale mentre si toglieva ilvestito di scena per rimettersi la suadivisa bianca e il velo di seta blu conla piccola croce ricamata sullafronte. non da meno è stato lo stupore su-scitato dagli abiti di Abed Mah-fouz, che hanno lasciato la plateasenza fiato. tra scintillii, tagli ar-diti, pizzi, trasparenze e cascatedi décor, il tempo si è fermato ed è

cominciato il sogno di una coutureche non conosce limiti alla sua arditafantasia e rende le donne delle vere re-gine. gli abiti, perfettamente rifiniti,sembrano quasi di carta talmente alto

è il loro livello di taglio e composizione,come anche i tailleur, caratterizzati davolant imperiali sulle maniche e sulloscollo di giacche d’altissima sartorialità.

Tony Ward ha presentato al pubblicouna collezione senza pari: abiti gioiellodai mille riflessi, combinati a sete,

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piume, paillettes, cristalli e foglie colorate, ispi-rati agli elementi della natura e alle mille sfu-mature che essa offre. ha stupito e incantato,fondendo la classe alla semplicità: dai corpettitessuti a nido d’ape ai tailleurs che esaltano lafemminilità semplicemente fasciando il puntovita, fino agli abiti da sera, che nella visionedello stilista libanese esprimono il massimodella ricercatezza e la cura per i dettagliattraverso ricami impreziositi di cri-stalli e realizzati dalla sapiente arteamanuense degli artigiani.Gattinoni ha portato in passerellauna provocazione a favore della li-bertà di stampa con un abito ad ef-fetto. a proposito della tantodiscussa “legge bavaglio” che li-mita le intercettazioni telefonichee la libertà di stampa, il suo stilitaguillermo mariotto, ha preparatoun abito da sposa classico bianco,con delle scritte riprese da ungiornale contro questa legge e hacoperto la bocca della modella chelo ha indossato: una vera e pro-pria denuncia fatta con ago e filo!lo stilista siriano Rami Al Ali,definito il 17° arabo più influentedel mondo, studi a damasco emaison a dubai, piace soprat-tutto alle donne del jet set inter-nazionale. ivana trump,infatti, è volata da saint-tro-pez a roma per assistere allasua sfilata, affascinata dalleprincipesse persiane e dalledonne regali che sfilano sulla

sua passerella con splendidi abiti di chiffon,sete e velluti, stretti corsetti, scollature, drap-peggi. sulle note delle più belle colonne sonore di“007”, ha sfilato anche l’astro nascente NinoLettieri, che ha mostrato abiti caratterizzati dacristalli neri e rose, fino a arrivare alla sposa(immancabile nelle collezioni d’alta moda), ag-

ghindata in un abito ricoperto di paillettes tra-sparenti e tanto di tiara da 60 mila euro. per chiudere in bellezza, primo grande esor-dio a roma di un giovane stilista che farà

parlare a lungo di sé per l'ironia e il gustodella provocazione che caratterizzano ilsuo stile. è Corrado De Biase che hafatto sfilare 20 abiti dal taglio interes-sante e personale, tutti perforati e ta-gliati in maniera apparentementeprovocatoria ed inusuale, ma con uncosciente desiderio di scoprire e sfi-dare la composizione stessa del capoprivandola di alcuni elementi fonda-mentali, nonchè del suo stesso corpooriginale, quasi come se la collezione

fosse stata concepita a quattro manida un medico e da un serial killer, piut-tosto che da un designer.con questa ventata di estro e innova-zione, si è conclusa con un bilanciodavvero positivo la kermesse “alta-moda altaroma” che, nonostante lepolemiche e il nome, che non è

come quello della kermesse fran-cese (!), ha già fissato il pros-simo appuntamento agennaio per una nuova fa-

shion week piena di sorprese. rami al ali

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Le opere d’arte Frey Willevariopinte come l’animo

del suo creatoreMr Friedrich Wille

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nel cuore di vienna, nel1951, le consuete formed’arte, assunsero una

nuova dimensione: quella del gio-iello. grazie al genio creativo di ar-tisti, orafi ed esperti che lavoravanoartigianalmente lo smalto e la polvere d’orogiallo e bianco, nacquero i gioielli Frey wille. da allora i capolavori d’arte decorativa del-l’azienda austriaca hanno conquistato l’eu-ropa, l’asia e gli stati uniti passando efermandosi a napoli. entusiasmo, passione e gioia di viveresono i valori incisi nei gioielli Freywille, che traggono ispirazione daicapolavori dei più celebri pittori (tracui Klimt, monet, mucha) e dallafantasia degli artisti e designer cherealizzano gli schizzi ad acquarello.bracciali, pendenti, anelli, orecchini,orologi gioiello: ogni collezione svi-luppa un tema, senza abbandonare maile tinte forti e brillanti. ormai non solo le donne hanno il privilegio dipoter indossare gioielli smaltati di fine ed ele-gante lavorazione, il marchio Frey wille, in-fatti, ha pensato anche all’uomo. perlui, gemelli, pendenti, cravatte,cinture con fibbia decorata, oro-logi, sciarponi. seppur originario della freddaaustria, Friedrich wille ha tro-vato un habitat naturale per lesue creazioni nella suggestivaisola di capri, da lui definitaicona di bellezza. qui, in occa-sione dell’apertura della nuova bou-tique in via vittorio emanuele, ha presentatola prima collezione di abbigliamento. t-shirt,caftani e parei in produzione limitata, trionfidi colore e tessuti pregiati come georgette di

seta con effetto crêpe. la colle-zione è rigorosamente made in

italy e capri è stata la locationscelta in esclusiva per la presenta-

zione degli abiti e per l’apertura delsuo nuovo negozio, a testimonianza di

quanto il brand austriaco creda nelle caratte-ristiche del territorio campano e del suo po-polo. questo ed altro ci è stato confermatoproprio dal papà di Frey wille, Friedrich wille,

che, nonostante le difficoltà nell’intervistadovute alla lingua, ha risposto ad

ogni domanda con genuinità, di-sponibilità e cortesia, mostrandouna fine sensibilità artistica, masoprattutto umana

L’azienda Frey Wille è decol-lata subito o ci è voluto tempo

perché si affermasse?negli ultimi anni novanta abbiamo

lanciato i primi negozi Frey wille,adesso abbiamo già 75 boutique in tutto ilmondo

Com’è nata la sua pas-sione per i

g i o i e l l i ?Era il suosogno dibambino, oè statoun caso?la pas-sione per i

gioielli ènata perché

sono sempre stato affasci-nato dall’arte, per questoho creato un gioiello comple-tamente nuovo, artistico

Non possiamo portare con noi nella tombauna bella villa ma una buona personalità si

di Anna Marchitelli

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Chi indossa i suoi gioielli cosa vuole espri-mere?una donna che indossa i gioielli Frey wille èuna donna di grande educazione, formazione,sicura del suo gusto e della sua per-sonalità

Dove trova ispirazione pernuove idee? m’ispiro alla vita “spirituale” del-l’europa, specialmente dellaFrancia. poi alla filosofia che miaffascina molto e da cui parteogni artista

Dietro la produzione, c’èanche una lunga e com-plessa lavorazione artigia-nale. Ci spieghi esattamentequali sono gli step attra-verso i quali passano i suoigioielliil gioiello Frey wille è fruttodi molti processi di lavora-zione: si parte da quello arti-gianale, con la lavorazionedello smalto e dell’oro, pas-sando poi all’applicazione deicolori, fino alla creazione eproduzione delle nuove forme,arrivando così al gioiello finito

Sciarpe, foulard, penne,borse e ora anche unalinea di vestiti hanno in-crementato le collezioni FreyWille. Com’è nata l’idea di an-dare oltre il gioiello?era una richiesta di tantiamanti dei gioielli Frey willee anche un vecchio sogno dimia moglie simone grün-berger-wille

La collezione di vestiti èstata disegnata proprio da suamoglie. Com’è condividere il lavoro con lapropria compagna?una sfida quotidiana, fatta di scambi di idee,

che costituisce una grande fonte d’ispirazione

In raltà la linea di vestiti non era nei suoipiani. Ha affermato di averla inserita per

dare sfogo alla creatività. Cosarappresenta per lei la creati-vità? E a suo parere, va sem-pre assecondata?la creatività è il massimo chepossiamo ottenere dalla vita diun artista. per questo assecondola creatività della mia famiglia ela sostengo economicamente

Oggi, almeno in Italia, i giovanitendono a sacrificare ilproprio estro creativo perincanalarsi in lavori stan-dardizzati e apparente-mente più sicuri. Lei checonsiglio darebbe ad un fi-glio?gli consiglierei prima di stu-diare per esercitare una pro-fessione di base. poi questa sipuò sempre indirizzare in unsenso che permetta alla pro-pria creatività di esplicarsi

A Capri, in occasione dellapresentazione del suonuovo negozio, gli ospitisono rimasti affascinatidalla sua splendida fami-glia formata da sua mogliee i suoi due figli, coi quali

è apparso molto affettuoso. Come conciliaun lavoro di successo con la dedizione

alla famiglia? è molto difficile da conciliare.

cerco continuamente di bilan-ciare questi due apsetti dellavita, perché, in fondo, cosasaremmo senza famiglia?

In Italia, spesso, gli im-prenditori di successo

ostentano la propria ricchezza. Lei, in-vece, appare un uomo molto discreto esemplice. Crede sia un fatto culturale?

Di Napoli nei miei gioielli c’è l’amore per l’arte,i colori, la creatività è la joy of life

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io sogno la filosofia stoica. mostrare lapropria ricchezza attraverso simboli ma-terialistici come la casa, la barca, nonporta al vero appagamento. non pos-siamo portare con noi nella tombauna bella villa ma buona persona-lità si. è quella che conta

Le sue boutique sono in tutto ilmondo e ha scelto di aprire unmonomarca proprio a Capri.Perché?sa, capri, mi ha sempreaffascinato, l’ho visi-tata per la primavolta dopo la matu-rità, l’isola di tibe-rio. è stata per mesempre simbolodella bellezza dellanatura, un centrodell’esclusività ita-liana

Ha anche un nego-zio in via Calabritto,la strada più chic diNapoli. Crede nelle po-tenzialità del territoriocampano? credo nel futuro di napoli: ci sono tantepersone con grande cultura e gustosquisito

Come segno di fiducia versola nostra città, ha investitoin pubblicità anche sulla ri-vista I’M. Cosa l’ha con-vinta a farlo?ho scelto i’m perché ho consta-tato che dietro questa rivista c’è

un imprenditore forte che mostra tantodinamismo, entusiasmo, credibilità e

amore per quello che fa. caratteristicheche io e la mia famiglia apprezziamo

molto

Secondo lei di cosa avrebbe biso-gno la nostra regione per esserepiù competitiva sul mercato?

uno stato ben organizzato, chedà fiducia ai suoi cittadini e

la possibilità di formarsibene in modo che

ognuno possa salire lasua scaletta sociale

In quale aspettodei suoi monilic’è un po’ di Na-poli, se c’è?di napoli nei mieigioielli c’è l’amoreper l’arte, i colori,

la creatività è la joyof life: la gioia di vi-

vere

Se un suo gioiello po-tesse definirsi, cosa ri-

sponderebbe alla domandaI’M?i’m un gioiello nuovo,molto diverso dagli altritradizionali, perché la

forza del suo valore non èmateriale (pur essendo oro lo

18 kt o 24 kt), ma sta nellaqualità della creazione artistica.

a chi lo indossa dà la possibilità didistinguersi, di mostrare il suo gusto e

la sua cultura.

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Abbiamo sceltola sua rivista perché

dietro c’è un imprenditoreforte che mostra tanto

dinamismo, entusiasmo,credibilità e amore per

quello che fa

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friedrich wille con la moglie Simone grunbergeril nuovo negozio di capri

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MARCOBORRIELLO

Il goleadordi San Giovanni

a Teduccio i’M SetteMBre-ottoBre 2010

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Bello, bravo e calciatore. questi itre ingredienti per far girare latesta a una donna, una qualsiasi,

anche quella che storce il naso giurandodi preferire un gracile intellettuale.ecco, io sono una di quelle. sono con-vinta che un congiuntivo mancato possarompere l’incanto di una cena roman-tica, che “i soldi non fanno la felicità”,che mentre la bellezza sfiorisce, l’ele-ganza non batte ciglio. è tutto vero, maborriello è borriello, e di fronte a co-tanta mediterranea virilità, anche la piùcontegnosa signorina prenderebbe unasbandata.oltre l’apparenza c’è un passato difficile.mentre tutti sanno dov’è arrivato marcoborriello, pochi sanno da dove è venuto.nato a napoli nel 1982, borriello è cre-sciuto a san giovanni a teduccio, ilquartiere napoletano con il più alto tassodi famiglie malavitose, dove ancora vivela madre margherita. “non è la giungla,ma nemmeno disneyland - ha affermatoborriello - diciamo che ti tempra e ti in-segna a stare sveglio fin da piccolo.

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di Alessandra Carloni

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prendi un bambino di 8 anni di napoli e uno ve-nuto su altrove: la differenza si vede”.in un posto così, molto spesso e molto presto, sientra in contatto con chi governa: la camorra.e così è stato anche per l’ex attaccante delmilan, passato a fine mercato alla roma, che haperso il padre a undici anni, ucciso proprio permano della camorra. “crescere senza una fi-gura maschile di riferimento - ha detto - è statoduro. per fortuna, abbiamo avuto una mammache ci ha fatto anche da papà. comunque èstata un’esperienza che mi ha rafforzato e resopiù responsabile. altrimenti non sarei andatovia da casa a 14 anni”. un passato da dimenticare, dunque, che hatemprato la sua forza di volontà, l’ha spintonella direzione giusta, quella della carriera cal-cistica. cresciuto nelle giovanili del milan, nelquale è arrivato all'età di quattordici anni, oggimarco borriello è un calciatore dotato di grandedinamismo, agile e potente allo stesso tempo,con un buon intuito per i gol. chi non segue il calcio lo conosce soprattutto

come ex fidanzato della sexy presentatricebelen rodriguez, eterno vertice del triangoloamoroso corona - belen - borriello. della lorostoria d’amore si conosce soprattutto la fine,perché allora belen era una modella scono-sciuta e lui, borriello, un uomo infinitamentepiù riservato di Fabrizio corona. ultimamente,lei ha dichiarato che avrebbe dovuto rifletteredi più prima di voltare pagina. non so perché,ma anche io ho la sensazione che avrebbe do-vuto pensarci meglio. marco borriello, da verouomo del sud, è tradizionalista e riservato, haradici profonde, valori e principi da rispettare.e lui stesso lo ha confermato, dichiarando a pro-posito di belen, “da napoletano tradizionalista,immagino una mamma diversa per i miei bam-bini”.non solo bello, ricco, sportivo. anche d’altritempi. uno che nella donna che ha accantocerca anche la mamma dei suoi figli.Forse non dovrei dichiararlo, ma più mi guardointorno, più mi rendo conto che la mia terra pro-duce i frutti migliori.

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Una cravatta non è una cravatta. o, almeno,non è solo una cravatta. ulturale, storicaazienda partenopea di cravatte sartoriali,

nobilita e arricchisce il più classico degli oggettimaschili. gioco estetico e puro piacere di espri-mersi, tradizione e creatività, unicità. questi i ca-pisaldi di una lunga tradizione che utilizza lasapienza artigianale per dar vita alle richieste diun momento, di uno stato d’animo, dell’immagineche si vuole trasmettere di sé. da qui nascono collezioni che si distinguono per

originalità ed eleganza. a partire dalla celeber-rima collezione “tiè”, la cravatta contro la jella conall’interno il classico corno in corallo naturale eoro. si passa poi ad “aroma therapy”, la collezionedi cravatte che recano al loro interno un porta es-senze, per liberare profumi di aromi naturali inogni momento. conservare un biglietto, piegare dei soldi, oppureriporre la carta di credito nella cravatta. Follia?non proprio. la collezione “zero zero tie” offrecravatte con un piccolo marsupio di seta all’interno

Con GiancarloAuriemma

alla scopertadel mondo Ulturale

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di Anna Marchitelli

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da sfruttare come si desidera. agli uomini che fumano la pipa o il sigaro, ultu-rale dedica due collezioni: “cigar time” che com-prende una cravatta tre pieghe foderata in seta,una pochette porta-occhiali e un porta sigari; e“pipa time”, sempre con cravatta tre pieghe, po-chette e sacchetto, tutto in setajacquard.l’estro e la creatività di chi la-vora in quest’antica sartorianon si esaurisce qui, ne hannocreato per tutti i gusti ed esi-genze: dalle cravatte costruitecon tessuti vintage a quelleche si ispirano agli anni set-tanta, dalle cravatte in cui lafodera a contrasto è visibileper tutta la lunghezza a quelleche, una volta sciolto il nodo,non resta la benché minimastropicciatura.comprendere quanto studio,attenzione e cura ci siano die-tro il marchio ulturale, quantoimpegno e volontà occorra peraffermarlo senza cedere allamassificazione e commerciabilità del prodotto, ri-chiama alla mente il sapore e l’ostinazione dellatradizione che fa i conti ogni giorno con la moder-nità e l’innovazione. giancarlo auriemma, amministratore delegatodell’azienda, ci ha aperto le porte di un mondo chenon ha solo la forma di una cravatta.

Cos’è Ulturale? ulturale non è un’azienda che produce cravatte, èuna vera e propria sartoria. il pubblico a cui ci ri-volgiamo è una micronicchia di uomini appassio-nati e competenti che hanno voglia di andarecontrotendenza. dal momento che le masse negli

ultimi decenni si sono semprepiù avvicinate ai prodotti grif-fati, una minoranza di clientivuole distinguersi. abbando-nano la griffe e scelgono il pro-dotto di lusso, unico edesclusivo. in un mondo massi-ficato è il dettaglio che fa ladifferenza

Qual è secondo lei il ruolodella cravatta oggi?l’uso della cravatta tende si-curamente a diminuire. colpadelle mode, dei costumi checambiano. chi esercita deter-minate professioni, penso almondo della finanza, della po-litica, dello sport, non ne puòfare a meno. impensabile ri-

nunciarvi quando si indossa un abito. in passatoc’è stata anche una volontà di screditarne l’uso. ingiappone, ad esempio, misero un veto sull’usodella cravatta d’estate. ma i cultori della cravatta,di qualunque nazione, non si sono lasciati travol-gere. la cravatta è l’unico elemento che l’uomo haa disposizione per cambiare look

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E i giovani?sono più restii ad usarla. vestono in maniera spor-tiva, casual. e a meno che non gliel’abbiano incul-cato i genitori, non hanno alcuna culturasartoriale, non sanno alternare abbigliamento for-male e informale

È ancora il regalo più getto-nato?la cravatta è un prodotto etico.viene regalato spesso perché noninvade la sfera del privato, soprat-tutto se si scelgono fantasie so-brie, classiche, eleganti. vieneutilizzata molto anche nei conve-gni come regalo a chi vi partecipa

Che evoluzione c’è stata nellavendita di questo prodotto?quindici anni fa i negozi d’abbi-gliamento vendevano le cravatte. oggi si è passatialla vendita diretta da parte del produttore. perquesto sono nati gli showroom dove si trovano spe-cialisti che curano il cliente, a cui “vendono unmondo”, uno stile di vita

Cos’è per lei il lusso?per me lusso è personalizzazione, ottima qualità,

funzionalità, durevolezza nel tempo. la nostra èuna cravatta di lusso: unica, funzionale, fatta contessuti esclusivi. e come tale rientra anche in unafascia di prezzo alta. un prezzo che necessaria-mente nasce dalla cura dei dettagli, dalla sceltadella seta impiegata, dalla lavorazione raffinata

Ulturale non è solo cravatte,ma anche accessorisì, ma accessori che conservanouna stretta relazione con la seta. ifoulard, le sciarpe, ma anche le ca-micie che riprendono quelle ca-presi degli anni sessanta esettanta, rivisitate in chiave mo-derna e ricche di dettagli e tessutipregiati. una produzione in piccolequantità che sta avendo un buonriscontro da parte del consumatore

La situazione economica del paese non aiutail settore della modala crisi si sente quando le grandi aziende, in oc-casione di convention e convegni, riducono il bud-get per commissionarci le cravatte da regalare aipresenti. ma per le nostre cravatte parliamo pursempre di beni di lusso, la micronicchia resta in-tatta e la crisi la sfioriamo soltanto

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Le sue cravatte sono note a tutti per via diquel cornetto.sì, l’insonnia è stata artefice di questa idea. dinotte immaginai di far pendere all’interno dellacravatta un cornetto contro la scaramanzia, chenon fosse visibile a nessuno. così il giorno dopo neparlai con i soci e subito la brevettammo. è stataun’idea vincente. d’altra parte il significato delcorno napoletano è noto a tutti, persino all’estero

C’è anche qualcosa di più…sì, l’idea del cornetto nascostoracchiude in sé il concetto di ele-ganza. per non lasciarsi andarea gesti scaramantici che nonrientrerebbero nel bon ton, ci sipuò tranquillizzare strofinandodall’interno la cravatta per scac-ciare la jella

Quindi mai adagiarsi ma spe-rimentare idee nuoveper dar vita a un prodotto eccelsonon bastano cura dei dettagli,qualità dei materiali, perizia tec-nica. servono idee innovative. ilmondo della cravatta, poi, è sta-tico; da anni oramai l’invenzionepiù sconvolgente ha riguardato ilnodo, non c’è stato altro

Prossimi progetti?aprirci al mondo femminile. aumentano le richie-ste da parte delle donne che accompagnano i pro-pri uomini ad acquistare presso i nostri showroom.così, ci stiamo dedicando alla produzione di fou-lard, pashmine, sciarpe. la vera chicca è stata laproduzione, in soli 100 esemplari, di orologi inse-riti su foulard vintage ritrovati casualmente in unvecchio baule della sartoria

E i giovani come pensate di conquistarli?con l’erotismo e il glamour. abbiamo inventatouna nuova collezione, “pin up”: una cravatta piùstretta, ironica e divertente, con delle pin up dise-gnate. inoltre, stiamo per dare il via a una colla-borazione con raf simons, ma non posso dire dipiù

Una richiesta particolare che ricorda?l’onorevole Fini, nostro fedele cliente, che dopo lanascita della figlia ci ha chiesto di creare delle ba-

vette uguali alle sue cravatte.una vanità da papà

Dà preoccupazione la crisidel settore artigianale? Sem-pre meno giovani si avvici-nano a questa realtàlavorativa.sicuramente non è un dato dasottovalutare, perché potrebbe li-mitare la crescita. le scuole diformazione scarseggiano e i gio-vani, per lo più è sempre statauna prerogativa femminile, chevogliono imparare questo me-stiere vengono spesso attratti daaltre realtà. tuttavia procediamoformando queste figure all'in-

terno e credendo in quel che facciamo, fermamente

Quale aspetto della sua azienda esalta la cul-tura partenopea?il cliente per noi è un amico e il negozio è un luogofamiliare dove poter chiacchierare. in questosiamo napoletani: nel modo di interagire con lepersone. che va al di là della vendita

I’M?testardo e vanitoso.

Maurizio Marinella e giancarlo auriemma

il negozio di via carlo Poerio

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l’arco di traianoi’M SetteMBre-ottoBre 2010

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Da Maleventum...

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“nulla in italia è più antico di bene-vento, che secondo le leggende localifu fondata o da

diomede o da ausone, un fi-glio di ulisse e circe. essa fusenza dubbio un'antica cittàausonica, fondata lungotempo prima della conquistasannita di questa parte d'ita-lia. pur tuttavia è come diuna città sannitica che perprimo sentiamo parlare diessa, ed è allora una fortezzacosì poderosa che sia nellaprima che nella secondaguerra sannita, roma non ar-disce attaccarla. nella terzaguerra sannitica cadde nellesue mani...”. così scriveva loscrittore inglese edward hut-ton nel 1958. benevento hainfatti origine greca, ma è al periodo sannita cherisalgono i primi cenni storici sulla città. nel

275 a. c. il console romano manlio curio den-tato vi sconfisse il re dell'epiro, pirro e, da qui,

l'antico nome di maleventumfu tramutato in quello di be-neventum per testimoniare ilbonus eventus della vittoria. nel 268 a.c. i romani vi sta-bilirono una loro colonia, nu-merosi, infatti, sono imonumenti che ricordano lagrandezza di benevento inquel periodo.collocata sulla via appia, checollegava roma a brindisi, lacittà divenne ben presto unnodo importante nei trafficicommerciali tra roma el'oriente. a testimoniare taleruolo strategico è il ponte le-proso, costruito, appunto, sulpercorso della via appia, così

come l'arco di traiano (114 a.c.), rivolto ad estper accogliere l'imperatore che tornava vitto-

a Beneventumdi Marco Nota

il teatro romano

la chiesa di Santa Sofia

il chiostro di Santa Sofia nel 1909

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rioso dalle sue spedizioni in oriente.testimonianza tangibile dei fasti deltempo, è anche il teatro romano (iisec.) che poteva ospitare 10.000 spet-tatori. benevento subì la distruzione delleproprie mura da parte di totila e nel571 divenne capoluogo dell'omonimoducato creato dai longobardi che ave-vano conquistato la città. a questo pe-riodo risale la chiesa del monasterofemminile benedettino di s. sofia e ilchiostro attiguo, caratterizzato daarchi a ferro di cavallo e capitelli scol-piti, mentre il duomo, in stile roma-nico, a cinque navate, è famoso per lesue porte, esempio mirabile dellascultura romanica meridionale. il du-cato longobardo durò circa 5 secoli e,morto landolfo vi (1077), la cittàpassò sotto il dominio pontificio che siprotrasse per quasi otto secoli.uno spaventoso terremoto, nel 1688,distrusse quasi completamente lacittà che venne ricostruita con enormisacrifici, anche grazie all'interventoeconomico del cardinale vincenzom.orsini, divenuto poi papa con ilnome di benedetto Xiii. il sisma dan-neggiò gravemente anche la vicinapietrelcina e in particolare la chiesadella santissima annunziata, poi ri-battezzata di s. maria degli angeli,

la villa comunale

il portale della chiesa di Santa Sofia

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dove nel 1910 padre pio celebrò la sua primamessa.nel 1860 una sommossa popolare segnò la finedel dominio pontificio sulla città che, con un ple-biscito, scelse l'annessione al regno d'italia.benevento è stata decorata di medaglia d'oro alvalore civile per il coraggioso comportamentodella popolazione durante i tragici bombarda-menti del 1943.Fin qui, la storia. oggi la città brilla per il suofervore culturale, come testimoniano eventiquali il “benevento città spettacolo” (www.cit-taspettacolo.it), che si è svolto nel capoluogo

sannita dal 3 al 12 di questo mese. giunto allatrentesima edizione, il festival si snoda tra tea-tro, prosa, musica, danza, poesia. tante le no-vità proposte dal nuovo direttore artistico dellakermesse, giulio baffi: hanno debuttano “la ce-nerentola maritata” di manlio santanelli, “thebugs benny show” di stefano sarcinelli, “lamandragola” di niccolò macchiavelli, e non sonomancati i momenti dedicati alla musica e quelliletterari, con le letture dei cinque romanzi fina-listi al premio strega, interpretate da elio ger-mano, ottavia piccolo, michele placido, toniservillo.

la casa dove nacque Padre Pio Porta Madonnelle

Pietralcina

il santuario di Pietralcina

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Stefano caldoro, nato a campobasso nel1960, ha la politica nel sangue: suo padreantonio, infatti, è stato esponente di spicco

del psi, sottosegretario, tra l’altro, con giovannispadolini. conseguita la laurea in scienze politiche, cal-doro ha esordito a soli 25 anni, nel 1985, elettonel consiglio regionale della campania comeesponente del partito socialista italiano. ha ri-coperto cariche di sottosegretario e viceministrodi letizia moratti (istruzione, università e ri-cerca), nel 2005 è stato ministro per l’attuazione

del programma di governo e dallo scorso marzoè alla presidenza della regione campania. stefano caldoro h raccolto un’eredità molto com-plessa e si trova alla guida della regione che èrisultata avere i dati peggiori, qualsiasi fossel’indicatore, dall’istat alla banca d’italia. ma lui – assicura – vuole invertire la rotta…

Presidente, Lei è un personaggio pubblicocon un passato politico intenso che Le hafatto acquisire una grande esperienza.Cosa L’ha spinta ad assumere una respon-

di Ilaria Carloni

Stefano Caldoroe la sua Campania

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sabilità come quella di Presidente dellaRegione Campania, con tutte le difficoltàche comporta e che tutti sappiamo sonoenormi?il senso di responsabilità. il presidente berlu-sconi, con il supporto dell’intera coalizione, miha chiesto di accettare questa sfida. il sostegnoconvinto ricevuto e la fiducia che in tanti hannomanifestato mi hanno spinto ad affrontarla.sono consapevole delle enormi difficoltà che cisono, ma l’amore per la mia terra e per i citta-dini campani mi dà la forza necessaria

All’atto dell’assun-zione dell’incaricocosa ha trovato?La situazione, aduna prima verifica,Le è apparsa peg-giore o migliore diquanto Lei siaspettasse?abbiamo ereditatouna situazione disa-strosa. cerco di nonpersonalizzare loscontro e vorrei evi-tare di attribuirecolpe ai singoli; lacattiva politica degliultimi quindici anniha prodotto però pes-simi risultati.la campania è laregione che crescemeno rispetto alresto del mezzo-giorno, ha i peggioriindicatori economici,preoccupanti tensionisociali ed un dissestofinanziario certifi-cato. insomma, peg-gio di quanto si fosseprevisto. nonostantequesto, ci siamo im-mediatamente rim-boccati le maniche eabbiamo iniziato a la-vorare per imprimere una svolta

La Campania è bellissima, anche se moltedelle sua qualità e dei suoi valori sono statimortificati per tanti anni. Ci sono prospet-tive di recupero? Se si, quali sono i tempi?

assolutamente si. ci sono evidenti prospettivedi recupero, non sarà facile ma la ripresa è as-solutamente possibile. dobbiamo invertire larotta. lo faremo con tutti i mezzi a disposizioneed operando con il governo nazionale. la siner-gia con l'esecutivo e il prossimo varo del pianosud rappresentano una grande occasione

Quali sono i problemi che ritiene debbanoessere affrontati con precedenza dalla Suaamministrazione? dobbiamo intervenire, e lo stiamo facendo, sulle

emergenze. abbiamopurtroppo alcuni li-miti legislativi chedipendono dalla cat-tiva gestione del pas-sato. la regionecampania ha violatoil patto di stabilitàinterno e siamo in re-gime di sanzioni,questo rende più dif-ficile l’azione di go-verno.stiamo affrontandole questioni che ri-guardano la sanità:abbiamo il dovere digarantire lo stipendioai dipendenti delleasl e stiamo riorga-nizzando l’intera reteospedaliera. bisognarazionalizzare il si-stema e garantire laqualità dei servizi edelle prestazioni.stiamo lavorando,con intensità, perriavviare il sistemadella depurazionedelle acque, un pro-blema urgente e nonrinviabile

È riuscito, nell’or-ganizzare il go-verno regionale, a

dare precedenza ai talenti a danno del fa-milismo e nepotismo che sono così caratte-ristici della nostra vita politica? Quali sonole donne e gli uomini su cui fa affida-mento? bisogna puntare sul merito, sulle competenze.

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“l’amoreper la mia terrae per i cittadini

campanimi dà la forzanecessaria”

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è un criterio utilizzato per l’organizzazione delgoverno regionale e per la scelta delle donne edegli uomini impegnati in prima linea nella ri-soluzione dei problemi

Quali sono le cose positive della Campaniasu cui fare levaper il recupero?Da dove ripartire?bisogna ripartiredai giovani, dai ta-lenti. bisogna pre-miare, comesottolineavo, le com-petenze. adotteremomisure concrete peril sostegno all’im-prenditoria, soster-remo la ricerca e lastraordinaria voca-zione turistica dellacampania. utiliz-zeremo meglio ifondi strutturali ele risorse europee:le energie sarannodestinate a grandiprogetti strategiciper lo sviluppo

Che tipo di carat-teristiche do-vrebbe averesecondo Lei ilprossimo sindacodi Napoli?sono certo che il po-polo della libertà,con la collabora-zione degli alleati,saprà individuare lamigliore soluzioneper palazzo sangiacomo

C’è qualche po-tenziale candida-tura in cui spera?Se si, quale?non esprimo preferenze. rispetto il ruolo deipartiti che hanno il compito di individuare, fa-vorendo la partecipazione più ampia dei citta-dini e della società civile, il nome più adatto esoprattutto il programma per l’amministrazionedella città

Qual è il Suo rapporto con Silvio Berlu-sconi? Cosa ne apprezza? Quali sono i com-portamenti o le scelte che gli suggerirebbedi limare o su cui tornare? Crede che icampani gli serbino riconoscenza e ricor-dino quello che ha fatto per la soluzione

del problema gra-vissimo dei rifiutisolidi urbani?l’azione del premierberlusconi è statadecisiva per risol-vere l’emergenza ri-fiuti che stavadanneggiando l’im-magine della cam-pania e di napoli nelmondo. i napoletanigli sono riconoscentie d’altra parte l’ap-prezzamento neisuoi riguardi è asso-lutamente evidentecon il presidente houn rapporto digrande stima. il suogoverno sta raggiun-gendo eccezionali ri-sultati. è uomo digoverno e leader po-litico. il suo merito,la sua grande intui-zione è quella diaver messo insiemela tradizione rifor-mista, quella libe-rale e quellacattolica

Le città ed alcunearee della Re-gione, come il lito-rale casertano,sono pervasedalla delinquenzaspiccia che risultala più fastidiosaper la cittadi-nanza; la stessa

prefettura e il centro di Napoli bassa e delVomero sono occupati in maniera stanzialeda mendicanti, commercianti abusivi ex-tracomunitari e nazionali e da falsi muti-lati ed invalidi che pitoccano; SantaChiara, luogo sacro e simbolo della nostra

“Si deveripartire dai

giovani, dai talenti.Bisogna premiarele competenze”

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Stefano caldoro con Mara carfagna

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città, è assediata dagli alcolisti mitteleuro-pei e dagli zingari; Lei ritiene che per que-sta tipologia di delinquenza, spessoassociata ed organizzata da delinquentiitaliani, si possa intervenire con la stessaefficacia mostrata con la delinquenza ca-morrista?non farei differenza fra la delinquenza italianae quella straniera. chi delinque va perseguito aprescindere dalla nazionalità perché rappre-senta un vulnus per la società. il governo nazio-nale ha ottenuto grandi risultati nella lottacontro la criminalità organizzata. con la stessatenacia bisogna impegnarsi per combattere lamicrocriminalità

Lei ha una famiglia bellissima e Sua mo-glie, Annamaria Colao, è una professioni-sta molto stimata, di gran fascino eimpegnata in tante attività anche benefi-che; come riesce a coniugare i Suoi impe-gni con quelli di Sua moglie e con leesigenze di sua figlia e di casa?mia moglie è una professionista affermata, unaricercatrice che gira il mondo per seguire impor-tanti progetti internazionali, quindi è difficileconiugare i suoi impegni con i miei che, come èrisaputo, mi tengono spesso lontano da casa. no-nostante questo sono molto legato a lei e a miafiglia e cerco sempre di programmare bene gliimpegni in modo tale da non trascurarle

Se volessimo dare al nostro pubblico unparametro statistico e di massima, quantepensa siano le possibilità per Lei ed il SuoGoverno di tirare la nostra Regione fuoridai tanti guai in cui si trova?non mi piace parlare in termini di numeri e sta-tistiche, quelle le lascio stilare a chi fa questoper mestiere. stiamo lavorando per risolvere leemergenze e creare innovative politiche di svi-luppo; ci metteremo del tempo, il processo èlungo ma sicuramente piano piano riusciremo afar risalire la china alla nostra regione

Lei è una persona apprezzata, oltre che perle qualità di politico, per l’eleganza el’aspetto giovanile; ha un segreto per laforma? bisogna sempre coniugare gli impegni lavorativicon l'attenzione ad una vita sana. non faccioparticolari sacrifici ma controllo l'alimentazionee quando posso pratico sport, se non è possibileper ragioni di tempo bastano pochi minuti diginnastica giornalieri.

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VeronicaMaya

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VeronicaMaya

Cittadinadel Mondo

iil viaggio è il suo karma.un destino che l’ha por-tata costantemente a

confrontarsi con nuove cul-ture e modi di vivere. nascea parigi, veronica maya,ma ha già la valigia prontaper l’italia. destinazionepiano di sorrento, la suapatria d’adozione dove an-cora bambina si trasferiscecon i genitori. la sua pas-sione per l’arte sboccia su-bito e così a soli sei annicomincia a frequentare con

di Marco Nota

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entusiasmo i corsi di danza classica e modernadella ballerina del teatro san carlo pattyschisa. nel corso degli anni le esperienze nelmondo dello spettacolo si moltiplicano: danza,canto e teatro diventano territori che veronicamaya padroneggia con destrezza. Fino all’ap-prodo in tv. e sul piccolo schermo il karma diveronica torna alla ribalta. da conduttrice te-levisiva gira in lungo e in largo lo stivale, alleredini dei programmi “italia che vai” e “lineaverde”, per poi varcare i confini del bel paesealla guida del programma “stella del sud”.nel corso di due anni intensissimi porta nellecase degli italiani usi, costumi, bellezze turi-

stiche di ben cinquanta paesi.sempre in viaggio, sempre con la

valigia pronta.

Ha girato il mondo per latrasmissione “Stella del

Sud”. Cosa le ha la-sciato questa espe-rienza dal punto divista professionale epersonale?

è stato una vera pa-lestra. mi ha inse-

gnato il mestiere,l’abc della condu-zione: in questosenso è statomolto forma-tivo. maanche moltofaticoso: indue anni hogirato cin-

quanta na-zioni, passando

dai 37 gradi delbrasile ai meno 20

della patagonia. senzacontare gli innumerevoli

cambi di fuso orario: il jet lagsi è fatto sentire… però, venire a

contatto con tante culture diverse nonha prezzo

Tra i tanti posti che ha visitato, qual èquello che l’ha colpita di più?ogni viaggio lascia un segno di sé: l’africa, inparticolare, mi ha stregata. lì non esistonotutte le sovrastrutture tipiche del mondo occi-dentale. ci sono altri ritmi, un diverso modo divivere, di cui mi sono innamorata: il mal

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d’africa esiste. sono stata in butswana e sonorimasta affascinata dai suoi continui cambi dipaesaggio: dalle immensedistese desertiche alle pienedel fiume okavango. devodire che ci sarei rimasta al-meno per qualche altromese. bello anche lo Yemen,purtroppo ricordato solo peri noti problemi politici

Cosa si dovrebbe fare pervalorizzare il turismo inCampania?ci vorrebbe meno burocra-zia e un maggiore aiuto daparte delle istituzioni. perfare un esempio, in costierasorrentina (dove veronicamaya a trascorso i primianni della sua vita ndr) bi-sognerebbe potenziare le in-frastrutture. il tunnel dellapenisola è ancora incom-piuto (consentirebbe di decongestionare il traf-fico ndr), mentre in passato sono state imposte

le targhe alterne nei fine settimana: così non sifavorisce il turismo della zona

I suoi genitori, invece, ilmade in Naples lo hannoaddirittura esportato al-l’estero….già, mio padre è nel settoredella ristorazione da qua-rant’anni e ha aperto anchedue ristoranti a montecarlo. ipiatti sono quelli tipici dellacucina povera partenopea: in-gredienti genuini, apprezza-tissimi anche fuori dall’italia

È la conduttrice di “Ver-detto Finale”, un pro-gramma che staincontrando i favori delpubblico. Qual è il segretodi questo successo?è un programma che parla inmodo semplice di aspetti

anche complessi del diritto di famiglia. il pub-blico è incuriosito da vicende che possono capi-

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tare a chiunque, come le cause di separazione.anche la struttura narrativa ha concorso alsuccesso del format: abbiamo portato in tv ilprocesso all’americana, senza tralasciarnealcun ruolo: l’avvocato difensore, l’accusa, i te-stimoni, la giuria popolare e, naturalmente, ilgiudice

In tv ha avuto successi, ma anche una bat-

tuta d’arresto con “Incredibile!”. Comel’ha vissuta?lì per lì non l’ho presa bene, ma fa parte delgioco. la formula del programma non è stataapprezzata dal pubblico, ma è stata comunqueun’esperienza di cui ho fatto tesoro

Progetti lavorativi a breve scadenza? sono stata in giro per l’italia per le selezioni

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della 53° edizione dello “zecchinod’oro” e ora conduco la terza edizionedi “verdetto Finale”, un programmache mi sta dando grandi soddisfa-zioni con ben il 37% di share

È nata a Parigi e ha vissuto inItalia. In cosa la Francia è di-versa dall’Italia?in Francia c’è una fortissima iden-tità nazionale, forse anche eccessiva.in italia questo manca, come testi-monia anche la frattura tra nord esud alimentata dalla lega. e poi ifrancesi hanno una grande capacitàdi promuovere la propria terra. èemblematico l’esempio di vini e for-maggi francesi, conosciuti e valoriz-zati in tutto il mondo. come ho avutomodo di constatare conducendo“linea verde”, l’italia ha prodottidella stessa qualità, ma è in ritardonella loro promozione rispetto allaFrancia

Come ha vissuto la debacle del-l’Italia ai Mondiali?mi sono un po’ incazzata, ma anchecommossa per le lacrime di capitancannavaro, di cui sono fan

È una sorrentina d’adozione, miparla del tuo rapporto con la co-stiera?è un rapporto che non finirà mai,che sento il bisogno di rinnovare, ri-tornandoci ogni volta che posso. cisono i miei cari, gli amici di sempre,i posti dove mi sento a casa. tornarciè un rito: in questo sono abitudina-ria

Cosa le piace e cosa meno del tuocarattere, ovvero I’M?sono socievole, solare, disponibile,ma anche molto esigente con mestessa. a volte sono permalosa, maso anche chiedere scusa. e poi sonosensibile: non so se questo sia unpregio o un difetto.

Il mal d’Africa esiste...“

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Il conservatoriodi San Pietro a Majella

Cuore pulsantedella musica dal 1826i’M SetteMBre-ottoBre 2010

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il ventre di napoli genera musica e musicisti.nel cuore della città partenopea, infatti, sulfregio di marmo bianco che corona uno dei

tanti portali dei palazzi del decumano maggiore,spicca l'iscrizione “regio conservatorio dimusica”. il conservatorio di san pie-tro a majella, tra le piùimportanti e antichescuole di formazione musi-cale a livello europeo, traele sue origini da quattroorfanotrofi cinquecenteschisorti nelle zone più povere di napoli: il santamaria di loreto, il sant'onofrio a porta ca-puana, i poveri di cristo gesù e la pietà dei tur-chini. nati inizialmente come istituti dimisericordia per far crescere e preservare la vita

di bambini orfani e abbandonati, in circa sessan-t'anni si trasformarono in vere e proprie scuolemusicali per rispondere alla necessità, da partedella società contemporanea che si apriva ogni

giorno di più al melodramma, di un nu-mero sempre maggiore di can-

tanti virtuosi, strumentistie compositori.dopo aver attraversato unsecolo di splendore e noto-rietà, queste scuole comin-ciarono a vivere un declinoinesorabile al quale so-

pravvisse, dopo la rivoluzione del 1799, solo lapietà dei turchini che inglobò gli altri due. di-venuto troppo angusto per raccogliere quantoera rimasto della gloriosa tradizione settecente-sca, nel 1808 tutti coloro che facevano parte

di Anna Marchitelli

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della pietà dei turchini vennero spostati nel piùcapiente convento delle dame di san seba-stiano, con il nome appunto di conservatorio disan sebastiano. quest’ultimo, nel 1826, dopo larestaurazione borbonica, per ordine di France-sco i fu definitivamente trasferito nell'anticoconvento dei padri celestini, l'ordine fondato dapietro angelari, eremita sulla majella, che di-venne papa con il nome di celestino v. presevita, così, il conservatorio di san pietro a ma-jella.lo stile neoclassico e il portale sormontato dadecori in stucco che riproducono strumenti mu-sicali, colpiscono lo sguardo del visitatore, maciò che desta maggiore attrazione nella strut-tura architettonica dell’edificio è il doppio chio-stro che ricorda l'antica destinazioneconventuale. uno è riccamente adornato nellesue volte da fioroni seicenteschi, ha sul lato gliingressi alla sala scarlatti, che probabilmentefu costruita sulle vestigia dell'antica sala capi-tolare del convento al fine di farla divenire unasontuosa sala per i concerti, e nel centro sorgeil monumento marmoreo dedicato a ludwig vanbeethoven, ad opera di Francesco jerace. l’al-tro chiostro, parallelo al primo e di impiantoproto settecentesco, fu restaurato nella primametà del settecento e accoglie la scala che dàaccesso ai piani superiori, mentre sul fondo c’èil varco che immette nella sala martucci, proba-bile refettorio dell'antico convento.la trasformazione della grande casa dei cele-stini in prestigiosa sede dell'istruzione musicalenapoletana ha toccato profondamente la strut-tura architettonica originaria, al fine di consen-tire la creazione delle aule al posto delle antichecelle e di alcune zone di servizio in luogo deglioriginari spazi destinati alla vita monastica. al primo piano ci sono alcune salette con arredoneoclassico, le sale per l'archivio e l'annessomuseo.il riordinamento dell'archivio storico del con-servatorio di san pietro a majella rende ormaifruibile un vasto patrimonio documentale quasidel tutto inedito, un tessuto prezioso di date,nomi, luoghi e notizie sulla storia di cinque se-coli di musica a napoli. obiettivo fondamentaledegli interventi è la ricostruzione di un'architet-tura del passato fatta di memoria, di testimo-nianze, di fonti primarie, indispensabile per faremergere la trama delle relazioni, delle inizia-tive, delle scelte programmatiche che hannoconsentito la nascita e lo sviluppo a napoli diuna scuola musicale di valenza europea. questoingente corpus restituisce le carte di quattro

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istituzioni musicali, ciascuna delle quali pre-senta un'organizzazione specifica, un’ammini-strazione autonoma e un destino singolare. il conservatorio è anche sede del museo cheospita una pregevole collezione di ritratti di mu-sicisti celebri e strumenti antichi, tra cui spic-cano l'arpetta di stradivari e gli archi costruitinella prestigiosa scuola napoletana di liuteria,gli strumenti a fiato e i plettri rilucenti di intarsidi madreperla, o ancora gli strumenti a tastiera,come il pregiato fortepiano, il cembalo di cate-rina ii di russia, i pianoforti di mercadante e dithalberg. non mancano cimeli storici, testimo-nianze spesso commoventi della presenza di ar-tisti eccezionali, cui si vanno ad aggiungere lapreziosa quadreria e le foto d’epoca dai contornisbiaditi e il colore seppiato che ritraggono com-positori, interpreti e grandi didatti, immortalati

durante le lezioni al fianco dei loro allievi.al piano nobile sono invece situate le sale dellabiblioteca. qui, in un vero e proprio viaggio a ri-troso nel tempo, si trovano autografi di alessan-dro e domenico scarlatti, di pergolesi, paisiello,cimarosa, rossini, bellini, donizetti e il quar-tetto di giuseppe verdi; ma anche manoscritti estampe rare di raffinata fattura relativi in par-ticolare al settecento napoletano. nelle stesse sale in cui attualmente si svolgonocon regolarità le lezioni, infine, non si può nonricordare che si sono formati musicisti di famainternazionale quali gaetano donizetti, saveriomercadante, Francesco cilea, alessandro scar-latti, Francesco durante, nicola porpora, nicolaFago, Francesco Feo, e, non ultimo, il direttored’orchestra riccardo muti che si diplomò in pia-noforte proprio presso il conservatorio di napoli.

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Genny Di VirGilioGenny Di VirGilio

Giovane talentodi un’antica tradizione

di Luisa Tornitore

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È la passione per l’arte presepiale a muo-vere, sin dal 1840, quattro generazionidella famiglia di virgilio. ancora oggi

legno, terracotta, colori a tempera prendono vitae forma, grazie alla dedizione di maestri arti-giani, che hanno reso san gregorio armeno fa-mosa in tutto il mondo. genny di virgilio è erededi una lunga tradizione iniziata costruendo lecampane di vetro per i presepi, poi suo padre ro-sario si dedica alla realizzazione degli “scogli”,strutture scenografiche, tipiche del presepe na-poletano, nel quale sughero, cartapesta e legnoconcorrono, insieme ai tipici pastori, a creare lamagica atmosfera della napoli settecentesca.gennaro dunque è figlio d’arte, di un’arte checonserva saldamente e con orgoglio la sua ma-trice artigiana, che affonda le sue radici nella

napoli del settecento, capitale dell’italia del sude culla delle arti impropriamente dette “minori”.Fin dalla nascita ha respirato l’atmosfera dellabottega e all’età di nove anni già modellava l’ar-gilla. è iniziato come un gioco ed è diventato unmestiere; oggi le opere di genny di virgilio sononelle case degli uomini più famosi. il giovane divirgilio si dedica esclusivamente a plasmare pa-stori, le sue creazioni sono frutto dell’esperienzatramandatagli dal sapere familiare, tradotteperò, in forme nuove e personali, che rivelano iltalento di un vero artista. genny, dunque, ha ri-voluzionato l’iconografia presepiale, dando adogni pastore la propria identità. ogni esemplareè unico, modellato e dipinto a mano, ognuno conla propria espressione e la propria fisionomia. imateriali sono quelli della tradizione: occhi di

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cristallo, mani di legno di ti-glio, corpo di canapa e fil diferro, vestiti in seta di sanleucio. non solo statuettetradizionali, ma anche quelleche raffigurano personaggid’attualità; tra i tanti, quella del presidente dellarepubblica giorgio napolitano, quella del presi-dente del consiglio silvio berlusconi e quella delpresidente degli stati uniti barak obama.

Genny Di Virgilio e i pastori sono un bino-mio imprescindibile: quando ha capito chequesto sarebbe stato il suo mestiere?all’età di nove anni già modellavo l’argilla, labottega di famiglia era il teatro dei miei giochi,non esistono ricordi della mia infanzia che pre-scindano da quel posto. anche nella scelta deglistudi sono stato influenzato da questa passione,prima il liceo artistico, poi l’accademia, inter-rotta però, perché il richiamo del fare, del pla-

smare, è stato più forte

Che cosa è per lei il presepe?il presepe e i pastori in particolare, sono la pas-sione della mia vita, quando modello un pezzo cimetto l’anima e credo che ciò traspaia dalleespressioni dei miei personaggi. il mio non è soloun lavoro, ma è parte della mia vita e di quella

della mia famiglia. gennynon fa l’artigiano del presepe,genny è un artigiano del pre-sepe

Gli uomini di casa Di Vir-gilio si dedicano a questanobile arte da quasi duesecoli, ognuno occupan-dosi di una fase della rea-lizzazione del presepe. Dachi di loro ha mutuato

l’amore per i pastori?mio nonno è stato il primo in famiglia a model-lare i pastori, è stato lui a farmi appassionare aipersonaggi classici del presepe napoletano; luimi ha insegnato quale materiale usare, come la-vorarlo, come rifinirlo; poi a me è venuta l’ideadelle statuette dei personaggi famosi, è iniziatacome un’operazione pubblicitaria per attirarel’attenzione sulle botteghe di san gregorio ar-meno ed è diventata una tradizione

Come sceglie i personaggi? seguo molto la televisione, il gossip, l'attualità,gli scandali. cerco il personaggio sull’onda dellanotizia

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Qual è il personaggio di attualità che l’haresa più famosa?sicuramente il presepe di “calciopoli” mi ha datomolta visibilità, ne hanno parlato tante trasmis-sioni televisive. per quella occasione sono statoinvitato a “porta a porta”, la trasmissione dibruno vespa, dove ho potuto mostrare come sirealizza una statuetta. da allora ne sono venutetante altre, ricordo quando ho consegnato la sta-tuetta a benedetto Xvi, sua santità era a napoliin occasione del meeting della pace, è stata unagrande emozione. berlusconi, poi, mi ha datogrande popolarità. quando napoli si trovava inpiena emergenza rifiuti, ho realizzato la sta-tuetta del cavaliere con i sacchetti di rifiuti maanche sul trono con la targa “per napoli pensacitu”. è stato un successo, forse una delle statuettepiù vendute. da buon napoletano e da gran ti-foso, non posso non citare Fabio cannavaro; l’hoimmortalato in due versioni: da capitano, in oc-casione della vittoria dei mondiali e da vincitoredel pallone d’oro. in città è stato un successo. poi,molto gradite sono state le statuette del ministrobrunetta con un cartello in mano su cui c'èscritto “abbasso i fannulloni” e quella del mini-stro gelmini che indossa un grembiule con coc-carda sul lato sinistro e in mano un pallottoliere

La statuetta di Genny Di Virgilio è quasi unportafortuna...effettivamente ormai tutti si aspettano la sta-tuetta, è quasi indice di popolarità. ricordoquella di lavezzi e di hamsik, quella della gre-goraci e di tanti altri. da me vengono tutti, cal-ciatori, veline, vallette, tutti con il desiderio diessere riprodotti in miniatura; a napoli, poi,sono tanti i professionisti che vogliono la sta-tuetta sulla scrivania, un po’ per scherzo e per-ché no, un po’ per scaramanzia

Da anni è alla ribalta delle cronache ed haconosciuto molti personaggi famosi, chile è sembrato più appassionato al pre-sepe napoletano?tra i tanti, sicuramente lucio dalla. è un

vero appassionato alla nostra arte, ci ha commis-sionato diversi presepi di varie fogge e di variegrandezze, non è un segreto poi, che sia ungrande collezionista di angeli, molti dei qualisono fatti da noi. voglio ricordare poi, la richiestadel ministro mara carfagna; l’idea mi è sem-brata molto simpatica, mi ha chiesto di realiz-zare un presepe con i ventitre membri delgoverno da regalare, per natale, a tutti i mini-stri

Qual è il suo marchio di fabbrica, cosa la di-stingue dagli altriartisti di SanGregorio Ar-meno?per quanto ri-guarda i pa-stori classicidel presepenapoletano, èpiù difficileidentificare lemie opere. biso-gna seguire regole

I pastori sono la passione della mia vita, quando modello un pezzo ci metto l’anima e credo che ciò

traspaia dalle espressioni dei miei personaggi. Il mionon è solo un lavoro, ma è parte della mia vita

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precise, quelle dei modelli del settecento, sicu-ramente, però, pur non trasgredendo, io ci mettodel mio. intendo dire che, sicuramente cerco diseguire tutti i dettami tecnici e stilistici traman-dati dalla tradizione, ma poi c’è sempre la manodell’artista che fa di un pastore una creazione digenny di virgilio. diverso è il discorso delle sta-tuette dei personaggi di attualità perché possodare più spazio alla mia vena creativa, esiste unsolo vincolo: la somiglianza. io lavoro davantialle foto della persona per coglierne meglio gli at-teggiamenti e l'espressione. le mie statuettehanno i tratti reali del personaggio, non sono ca-ricaturali, forse è per questo che hanno tantosuccesso

Creare forme umane da materiali sempliciquali l’argilla, il legno, la canapa: il suo èun lavoro affascinante. Cosa consiglie-rebbe a un giovane che vuole avvicinarsi aquest’arte?il mio non è solo un mestiere, presume un fortesenso artistico e una buona manualità. non è unlavoro, ma una passione, ogni opera è frutto distudio, di esperienza e di grande sacrificio. io hocominciato da piccolo ad avere dimestichezza coni materiali e con i “ ferri del mestiere”, è una pas-sione che deve nascere dall’anima; ancora oggiseduto al banchetto cerco di dare tutto me stesso.il consiglio che posso dare a coloro che voglionointraprendere questa strada è di armarsi di pa-zienza e farsi guidare dalla passione

La nostra rivista si chiama “I’M”. Chi èGenny Di Virgilio?genny è una persona che fa il suo lavoro con de-dizione e grande amore per l’arte presepiale. nonriesco a dire di più, sono una persona umile,aspetto che siano gli altri a giudicarmi attra-verso le mie opere

L’ultima domanda. Qual è il prossimo per-sonaggio che diventerà una statuetta diGenny di Virgilio?sicuramente il suo editore, maurizio aiello. hadato grande prova di sé sulla pista di “ballandocon le stelle”, ho già in mente una statuetta chelo immortala in qualche passo di danza. loaspetto, mi farebbe piacere consegnargli il mioomaggio.

genny di virgilio con Papa Benedetto Xvi

genny di virgilio con Silvio Berlusconi

genny di virgilio con Mara carfagna

genny di virgilio con Sal da vinci

All’età di nove anni già modellavo l’argilla, la bottega di famiglia era il teatro deimiei giochi, non esistono ricordi della mia infanzia che prescindano da quel posto

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L’unicitàdei gioielli

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non tutti hanno talento e, soprattutto,non tutti sanno esprimerlo. stefania ci-lento ci è riuscita e lo ha fatto

dieci anni fa, dedicandosi ai gioiellia cui dà vita come fossero vere eproprie emozioni.è a napoli, nel suo sofisticatostudio morelli, che stefaniacilento si muove tra pietredure e preziose, tra oro, ar-gento e smalti, mettendo in re-lazione i materiali con genialeistinto e un gusto sopraffino. il contatto con la materia, che ma-neggia con amorevolezza: le dà ispira-zione, interviene con esemplareartigianalità aprendosi alle inclinazioni del mo-mento, senza diventare mai banale.non a caso tra gli elementi preferiti da stefania

c’è l’ammonite, una pietrafossile tanto singolare da

eleggerla emblema del suo ate-lier.

quella di stefania cilento è unanon classicità sulla quale progettatematiche alquanto diverse, di-sponendo a piacimento colori,spazi e luce propri dell’“handmade”. l’emozione si annida anche nel

singolo elemento, facendolo me-diatore di strutture eleganti e vo-

luttuose, di una marcatacontemporaneità che sa rivolgere atten-

zioni anche alle plasticità di un pallidissimobarocco, come gli ormai famosi orecchini “nu-vola”, una sovrapposizione di spirali che ricor-dano il soffio di antichi puttini.

di Maria Rosaria Petito

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Un bilancio decisamente posi-tivo, quello della iv edizionedel romaFictionFest, che

conferma il successo in ascesadell’appuntamento romano. oltre 36mila le presenze comples-sive presso l’auditorium concilia-zione e la multisala adriano; increscita anche il numero degli ac-creditati e degli operatori del set-tore che quest’anno ha sfiorato le5000 presenze. al totale, vanno poiaggiunti i numerosi spettatoridegli eventi all’aperto che si sonosvolti al villaggio della Fiction acastel sant’angelo.tra volti italiani ed internazionali,sull’orange carpet del festivalhanno sfilato quasi 1.500 ospiti traattori, registi, sceneggiatori e pro-duttori, segno di quanto presti-gioso ed irrinunciabile sial’appuntamento con romaFiction-Fest.anche l’“industry week 2010”, lasezione della kermesse dedicata almercato, ha riscosso un grande

successo registrando un alto gradi-mento dei partecipanti che l’hannodefinita “un vero trionfo”. vi hannopresenziato 100 ospiti internazio-nali provenienti da circa 40 paesi esono state avviate trattative sia daparte di rai trade che di mediaset.oltre a quella di mostrare sulgrande schermo produzioni ita-liane ed internazionali estrema-mente popolari, altracaratteristica del festival è quelladi offrire al pubblico e agli addettiai lavori la possibilità di averequalche anticipazione di cosa sivedrà prossimamente sulle retiitaliane, grazie alla sezione “la-vori in corso” e di avere un’interes-sante panoramica su cosa dimeglio offre il mercato internazio-nale in campo di comedy, drama efactual, sia in concorso che fuoriconcorso.mai come quest’anno, il cartellonedel romaFictionFest ha portatonella capitale una selezione di altolivello, titoli di recentissima produ-

alessia Marcuzzi

alessandro Preziosi

a. j. Buckely

divi hollywoodiani

e nostrani

sull’orange carpet

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zione inediti in italia e in molti casi in europa,che stanno riscuotendo prestigiosi consensi:basta citare il tv movie “temple grandin”, cheha appena ottenuto 15 nomination agli emmyaward, incluso quello come miglior attrice pro-tagonista a claire danes, ospite del festival; o“You don’t know jack”, storia del dottor mortejack Kevorkian interpretato da al pacino esusan sarandon, anch’esso insignito di 15 can-didature; la nuova serie tv prodotta da ron ho-ward “parenthood” e poi una vera sorpresaarrivata dal canada, con la brillante serie co-medy “call me Fitz”, contesa da numerosi bro-adcaster italiani e interpretata dall’ex idolodelle teenager jason priestley.accanto alla nutrita rappresentanza di produ-zioni britanniche e francesi, tanti i nuovi paesipresenti al romaFictionFest 2010, tra i qualicina, iran, messico, danimarca ed estonia,che si è aggiudicata con la miniserie “Klass eluparast” il premio per il miglior prodotto per lasezione “tv drama”. l’italia è stata rappresentata dalle miglioriproduzioni edite e inedite dei più importantibroadcaster nazionali. in anteprima il pubblicoha potuto vedere: “il sorteggio”, “agata eulisse”, “il peccato e la vergogna” e “le ragazzedello swing”.sono stati assegnati tre romaFictionFestaward for artistic excellence all’attore andygarcia, a marg helgenberger, storica protago-

cristian de Sica

emilio Solfrizzi

fabrizio gifuni

flavio insinna

gabriel garco

gianpaolo Morelli e gloria Bellicchi christiane filangieri andy garcia

andrea osvart Benedetta valanzano

Manuela arcuri

laura torrisi

james cavieziel

il regista Stefano reali

giorgio Pasotti

giorgia Surina

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nista di “csi – scena del crimine”, ai compo-sitori italiani pivio e aldo de scalzi, autoridelle migliori colonne sonore, tra cui quelle per“il bagno turco” di Ferzan ozpetek, “distrettodi polizia” e “l’ispettore coliandro”.la giuria del concorso Fiction italiana editadella iv edizione del romaFictionFest, compo-sta da paola tonella, stefano Francia di cellee piero vivarelli, ha assegnato i seguenti premiromaFictionFest: miglior prodotto per la cate-goria “miniserie”, “c’era una volta la città deimatti”, per la categoria “lungaserie”, “crimini- little dream”; miglior regia antonello gri-maldi per “il mostro di Firenze”; miglior sce-neggiatura giancarlo de cataldo, monicazapellim, luciano manuzzi per “gli ultimi delparadiso”; miglior musica stefano reali per“lo scandalo della banca romana”; miglior do-cumentario/docu-fiction “operazione off side”.la giuria l.a.r.a., composta da marina di-berti, Fiorella giannelli, simone oppi,Franca martini e daniele orazi, ha assegnatoi seguenti premi l.a.r.a.: miglior interpretemaschile Fabrizio gifuni per “c’era una voltala città dei matti”; migliore interprete femmi-nile marina rocco per “tutti pazzi per amore2”.la giuria tv sorrisi e canzoni, composta dailettori del settimanale, ha assegnato i seguentipremi romaFictionFest: migliore attore per lacategoria “tv movie” emilio solfrizzi per “miricordo di anna Frank”; migliore attrice per lacategoria “tv movie” vanessa incontrada per“un paradiso per due”; migliore attore per lacategoria “miniserie” alessandro preziosi per“sant’agostino”; migliore attrice per la stessacategoria, la sua compagna vittoria pucciniper “tutta la verità”; migliore attore per la ca-tegoria “lunga serie” gabriel garko per“l’onore e il rispetto - parte seconda”; miglioreattrice per la categoria “lunga serie” virnalisi per “caterina e le sue figlie 3”.

lunetta Savino e Sabrina impacciatore

Margot Sikabonyi

raoul Bova e ana caterina Morariu

tiziana rocca e giulio Base

veronica Pivetti

vittoria Belvedere vittoria Puccini

virna lisi

tosca d'aquino

Sofia Bruscoli

Michael vartan

Marg helgenberger

isabella ferrari Martina colombari

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il 1 luglio a roma sono statiassegnati i globi d’oro, ipremi cinematografici isti-

tuiti dalla stampa estera giuntialla cinquantesima edizione.a trionfare è stato “mine va-ganti” che si è portato a casaquattro premi (miglior Film,miglior sceneggiatura, migliorFotografia e attrice rivela-zione). bene anche “baaria”, “ilfiglio più piccolo” e “cado dallenubi” (checco zalone attore ri-velazione), tutti vincitori di dueglobi. giorgio diritti con “l’uomo cheverrà” si è imposto nel granpremio stampa estera, mentre“io, loro e lara” è stata rite-nuta la migliore commediadell’anno.alla cerimonia, patrocinata dalcomune di roma, hanno parte-cipato vittorio storaro, enniomorricone, giuseppe torna-tore, christian de sica, stefa-nia sandrelli, Ferzan ozpetek,paolo virzì, rocco papaleo,Francesco rosi, tony renis,gianluigi rodi, pierfrancescoFavino, alba rohrwacher,carlo verdone, pupi e antonioavati e domenico procacci.

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nicole grimaudo ferzan ozbek, domenico Procacci e gabriele Muccino

enrico lucherini e Stefania Sandrelli ennio Morricone e giuseppe tornatore

carlo verdone checco zalone

christian de Sica gina lollobrigida

50ª edizione deiGlobi d’oro

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“il teatro è un gioco strama-ledettamente serio”. an-drea de rosa, direttore

artistico del teatro mercadante, in-troduce così la stagione 2010-2011.in campo uno schieramento diforze intellettuali e creative e la ci-tazione di roger caillois a fare dafilo conduttore per l'intera pro-grammazione: “perché ci sia ungioco deve esserci almeno una re-gola”. il teatro stabile di napoli si con-ferma, quindi, luogo di riflessionee approfondimento, azienda cultu-rale e laboratorio artistico di qua-lità. un percorso che quest’annotrae spunto e ispirazione dalla fi-gura di molièr a cui è dedicatal’apertura con “L’avaro” per laregia di arturo cirillo.molti i nomi di spessore in cartel-lone: luigi lo cascio interpreterà“Diceria dell’untore”, libero adat-tamento di vincenzo pirrota da untesto di bufalino; a calcare il palcodello stabile anche claudio santa-maria con un monologo di bernardmarie Koltes in “La notte pocoprima della foresta” diretto dajuan diego puerta lopez.l’appuntamento natalizio con latradizione teatrale napoletanasarà, invece, affidato alla “Musicadei ciechi” di viviani, con peppebarra e la regia di claudio dipalma, mentre toni servillo pre-senterà il nuovo spettacolo “Scon-certo”, con le musiche eseguitedall’orchestra del teatro san carlo.

sul palco del teatro diana, invece,protagonista assoluta della pros-sima stagione sarà la tradizionepartenopea. a celebrarla, in aper-tura, sarà un’artista napoletana cheporta con sé l’anima pura della città:in scena, il 15 ottobre, il concerto-spettacolo “Per la strada”, scritto,diretto e interpretato da lina sastri. a seguire, massimo dapporto e be-nedicta boccoli in “L’apparta-mento”, testo di billy wilder con laregia di patrick rossi gastaldi. Fe-derico salvatore e rosaria de ciccosaranno in scena durante il periodonatalizio con “Novecento napole-tano”, il musical scritto e diretto dabruno garofalo che ripercorre lastoria della canzone classica parte-nopea. atti unici di eduardo de Fi-lippo saranno, invece, interpretatida rocco papaleo e giovanni espo-sito in “Eduardo: più unico cheraro”, diretto da giancarlo sepe. eancora, imperdibile, il ritorno dimassimo ranieri con “Chi nuntene coraggio nun se cocca ch ‘efemmene belle”, scritto da gual-tiero peirce. torna, dopo due anni di assenza danapoli, vincenzo salemme. “Asticeal veleno”: è la nuova commediache l’attore partenopeo proporrà alpubblico, un intreccio sapiente tramomenti comici e passaggi musi-cali. ancora novità assolute per laprogrammazione del teatro vome-rese, gino rivieccio e corinneclery saranno infatti protagonistidi “Il padre della sposa”, diretto

Cosa vedremonella stagione

teatrale 2010/2011 di Anna Marchitelli

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da marco parodi e con le musiche di peppinodi capri. tratto dall’omonimo film di vincenteminnelli, lo spettacolo gioca sull’intreccio tracapricci, gelosie e nonsense. direttamente dalteatro eliseo di roma, infine, arriverà “Musi-canti”, con tosca e massimo venturiello aiquali è affidata la chiusura della programma-zione 2010-2011. la stagione del delle palme prenderà il via il20 ottobre con “Santos”, racconto di robertosaviano inserito inizialmente nel progetto“gomorra”, che sarà riadattato teatralmenteda mario gelardi e giuseppe miale di mauro.è la storia di quattro ragazzini con il sognodel pallone e della possibilità di riscatto. spazio poi alla comicità tutta made in naples,con biagio izzo in “Un tè per tre”, carlogiuffrè con “I Casi sono due”, carlo bucci-rosso che delizierà il pubblico nelle vacanzenatalizie con il nuovo spettacolo “Il miracolodi don Ciccillo” e Francesco paolantoni emimmo esposito che vedremo in “Uomo egalantuomo” di eduardo de Filippo. la programmazione del delle palme vantaanche presenze femminile di rilievo: ornellamuti interpreterà “L’ebreo”, pièce impe-gnata diretta da enrico maria lamanna cheracconta la vita di una coppia durante la se-conda guerra mondiale; sarà poi la volta diambra angiolini protagonista di “Pugni intasca”, adattamento del film di marco belloc-chio; mentre lunetta savino calcherà il palcocon “Bene mio, core mio”, commedia dieduardo de Filippo per la regia di bruno co-lella. umberto bellissimo, tullio del matto, enzoromano, benedetto casillo, eduardo trata-glia, giacomo rizzo e caterina de santis sonola squadra che scenderà in campo al teatrotroisi per la prossima stagione. l’inizio è pre-visto per il 29 ottobre con “Due letti per unmarito” con barbara chiappini e guido pal-ligiani, un invito palese al divertimento e al-l’intrattenimento spensierato. il Fondamentalismo, non solo religioso, maanche politico, artistico e culturale è, invece,l’idea provocatoria intorno alla quale ruotala programmazione del nuovo teatro nuovo.in scena vedremo personaggi che hanno vis-suto o sono morti in nome delle proprie idee,della propria fede, dei propri sentimenti: daprometeo a madame de sade, da salomè arosa luxemburg, dai kamikaze ad ayaanhirsi ali. l’apertura è affidata a “Auguri efigli maschi! Sei sguardi d’autore sul

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Fondamentalismo”, mentre a inaugurarele ospitalità in abbonamento sarà giorgioalbertazzi protagonista di “Lear”, libera-mente ispirato a “la tragedia di re lear” dishakespeare, per la regia di antonio la-tella.galleria toledo festeggia i vent’anni nelsegno della fedeltà a se stessa, in quello spa-zio al margine del territorio cosiddetto di ri-cerca dove si è sempre collocata. così, inprogrammazione ci saranno ben sedicispettacoli, tra cui cinque produzioni napo-letane e il “Progetto Shakespeare” chemira ad allargare la frequentazione dellacomplessa opera drammaturgica shake-speariana attraverso occasioni di messin-scena derivate dall’interpretazione creativadegli attori. ad aprire la stagione il 21 otto-bre “Farsa Madri – Amlèt tu suit” di al-fonso santagata.calendario fitto di appuntamenti che spa-ziano dal teatro alla danza alla musicaquello del teatro bellini. il 30 ottobre inau-gurerà la stagione “La Divina Comme-dia” presentato da agenzia della danza ediretto da maurizio colombi. a seguire,omaggio a scarpetta con “Lo Scarfalietto”,interpretato da lello arena, marianella bar-gilli e geppi gleijeses che ne cura anche laregia. “In viaggio con Aurora” è, invece, lospettacolo con e di erri de luca, mentre“Tutto su mia madre” è il riadattamentoteatrale di samuel adamson dal celebre filmdi almodovar con la regia di leo muscato.serate di divertimento quelle con tullio so-lenghi e maurizio micheli che interprete-ranno “Italiani si nasce.. e noi lonacquimo”, con la consulenza artistica dimichele mirabella e la regia di marcello co-tugno. in cartellone nomi come mariangelad’abbraccio, protagonista di “La Du-chessa di Amalfi” e paolo rossi che por-terà sul palco la sua irriverenza con“Mistero Buffo di Dario Fo (PS: nel-l’umile versione pop)”. si chiuderà conisa danieli nel recital “Fragile”. una programmazione, quella dei teatripartenopei per la prossima stagione, cheriesce ad accontentare gusti, inclinazionied esigenze diverse, intrecciando teatro diricerca e teatro tradizionale, tragedia ecommedia, shakespeare, molièr e de Fi-lippo. che voglia riprodurre, più o menoconsciamente, i contrasti che la città par-tenopea racchiude in sé?.

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Lettieri e Lettahanno premiato

l’eccellenza napoletana

il direttore del “Mattino” virman cusenza, Massimo ranieri, gianni letta e gianni lettieri

antonella di Pietrovicepresidente kenzo lvmh

enrico tessitore - viceprimario ospedaleuniversitario di ginevra

fabrizio von arx - violinista

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Un premio per le eccellenze del mondo del-l'arte, dell'imprenditoria e della comuni-cazione made in naples, che hanno

raggiunto i massimi vertici nel proprio campo initalia e all'estero. il riconoscimento, promossodal presidente dell'unione industriali di napoli,giovanni lettieri, è stato consegnato pressol'accademia aeronautica di pozzuoli.due le categorie di aziende che hanno ottenutoil riconoscimento: le innovative adler plastic,harmont & blaine, Kuvera maumari e vilamassa e quelle di prima generazione gemarFrigo, gargiulo & maiello e legatoria salvatore

tonti. imprese che vogliono dimostrare che, no-nostante le difficoltà endemiche della regionecampania, l’imprenditore, se vuole, può farcela.uno di questi, che ce l’ha fatta partendo propriodalla campania, è domenico menniti di her-mont & blaine, che ha affermato: “abbiamoscelto di fare concorrenza ai grandi marchi dellamoda americana e proprio la nostra provenienzaha acceso un interesse particolare sulla nostraproduzione, diventando un elemento di successo.partire da napoli si può, a patto e condizioneche si capisca che il nostro operato è normalità”. sono stati tredici i napoletani premiati da gio-

francesca ratti - Segretario generale aggiuntoParlamento europeo

francesca fiore - direttorecommerciale telefonivodafone italia

gianfranco Sorrentino - Presidente gruppo ristoratori italiani

luigi gubitosi - chief executive officier wind

franzo grande StevenzPresidente fondazione San Paolo

Pasquale giordano - consultant surgeonand honorary senior lecturer whipps crossUniversity hospital

Sergio Piazzi - Segretario generaleassemblea parlamentare del Mediterraneo

francesco clemente - Pittore

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vanni lettieri e gianniletta con la scultura del-l’artista lello esposito:massimo ranieri, cantantee attore noto in italia e al-l'estero, l’artista Francescoclemente, il vicepresidentedi Kenzo antonella di pie-tro, Francesca Fiore diret-tore commerciale divodafone italia, pasqualegiordano chirurgo presso ilwhipps cross universityhospital, luigi gubitosiamministratore delegato diwind, sergio piazzi, segre-tario generale dell’assem-blea parlamentare delmediterraneo, Francescaratti, segretario generaleaggiunto del parlamentoue, gianfranco sorrentinoproprietario del ristorante“il gattopardo” di newYork, enrico tessitore neu-rochirurgo a ginevra, Fa-brizio von arx, violinista esolista delle maggiori orche-stre; Franzo grande ste-vens avvocato di famainternazionale e presidentedella compagnia san paolo.all’appuntamento ha pre-senziato anche il presidentedi confindustria emmamarcegaglia, che nono-stante sia lombarda, ha as-sistito con orgoglio allepremiazioni del napoletanimigliori. il riconoscimento per i na-poletani eccellenti nelmondo, giunto alla secondaedizione (l’anno scorso i pre-scelti sono stati Fabio can-navaro, ambra vallo,gianluigi aponte), vuolecontribuire a dare un'im-magine diversa della città,partendo dall'enorme po-tenziale culturale, scienti-fico e umano che haconsentito l'emergere di ec-cezionali talenti nei più di-versi ambiti professionali.

gianni lettieri

Paolo Scudieri - Presidente del gruppo adler Plastic

dario dal verme per Marinella

Stefano Massa di villa Massa

gennaro Maraucci - amm. unico di gemar domenico Menniti di harmont&Blaine

giuseppe Maiello di gargiulo&Maiello Salvatore tonti della legatoria tonti

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Ischia Global Film & Music Fest

Da Ornella Mutia Josh Hartnett

alessandro Preziosi

aurelio de laurentiis e john Boorman josh hartnett e ornella Muti elettra Morini, tony renis e Marina cicogna

lina wertmuller e Pascal vicedomni

avi lerner e albero negrin Bobby Moresco e dominic cooper emanuele Bosi e Mary Petruolo

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Si è conclusa con successo l’ottavaedizione dell’ischia global Film& music Fest, la consolidata ma-

nifestazione, prodotta da pascal vice-domini, che coniuga spettacolo, cinemae turismo, dando vita all’evento più at-teso dell’estate cinematografica mon-diale.a passeggiare sull’isola verde, star hol-lywoodiane e divi made in italy chehanno animato ischia e l’intero golfodi napoli per otto giorni, nel segnodella settima arte e della grande mu-sica. tra proiezioni speciali in ante-prima, retrospettive, performancemusicali, grandi feste, premiazioni eprogrammi tv, il global Fest si èchiuso all’hotel “i delfini”, nella baiadi cartaromana, dove il regista gigimagni è stato premiato dal collegaafro-americano lee daniels candidatoa 5 premi oscar per “precious”. tantissimi gli ospiti italiani e interna-zionali che hanno ricevuto l’ambitoischia award, dal regista inglese john

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channing tatum premia Pietro valsecchi fabrizio fierro e eric lewis

james Senese

jeremy renner

nina Senicar e carolina Marconi con Manuele e Michele Malenotti Belstaff lee daniels leslie Melville

Moritz Bleibtreu

fisher Stevensheather graham con il fidanzatoYaniv raz

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boorman, a john madden e alcompositore di elvis presley ejohn lennon, mike stoller.l’attrice ornella muti è statapremiata da josh hartnett, ilnuovo bello di hollywood e daFulvio lucisano, in occasionedella rassegna sui 150 del-l’unità d’italia organizzatacon il centro sperimentale dicinematografia. a ricevere gliambiti premi anche peterFonda, channing tatum, je-remy renner (candidato alpremio oscar 2010 per “thehurt locker”), margheritabuy, cristiana capotondi,alessandro preziosi, carolinacrescentini, lino banfi. tra gli eventi musicali, indi-menticabili il concerto d’aper-tura di Kid creole e lecoconuts, la performance diriccardo cocciante e il revivaldi peppino di capri. anche lamoda è stata protagonistaquest’anno con lo stilista rocco

carolina crescentini

Margherita Buy

hether graham

jeremy renner e cristiana capotondi

channing tatum con la moglie

josh hartnett

Manuela arcuri Sofia vergara con il fidanzato

Michela Quattrociocche

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barocco che ha regalato al pubblico di sant’an-gelo uno speciale defilé con due guest-star d’ec-cezione: l’attrice americana heather graham edeva riccobono (premiata con l’enrico job artaward). tra gli altri personaggi visti a ischia, trudiestyler, presidente del social Forum, l’attrice co-lombiana sofia vergara (candidata ai prossimiemmy award), l’argentina maricel alvarez,

l’attore inglese dominic cooper e gli italiani gi-sella marengo, sabrina impacciatore, monicascattini, michela quattrociocche, emanuelebosi, mary petruolo, rocco papaleo, i musicistijames senese, tullio de piscopo, andrea min-gardi, tony esposito, bungaro, irene Forna-ciari, dj jad, lino cannavacciuolo, albertoFortis e selene lungarella e ancora il produt-tore aurelio de laurentiis.

Manuela arcuri premia Samuel hadida rocco Barocco e eva riccobono

riccardo cocciantenatassja kinski kid creole e ger Benoit

rocco Papaleo Pascal vicedomini e Sofia vergaratrudie Styler

Molina e tullio de Piscopovalerio Mieli e l’assessore al turismodel comune di ischia luigi Boccafuso

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40ª edizione:

Protagonista l’amore

Quando quarant’anni fa nacque ilgiffoni Film Festival, la gentedoveva portarsi le sedie da casa

per assistere ai film. allora puntare sulcinema per ragazzi era una sfida ardita.oggi è una scommessa vinta: tra qualcheanno sarà pronta addirittura unastruttura ad hoc per accoglierel’evento, la multimedia valley. lakermesse per eccellenza del ci-nema per ragazzi è diventatagrande, passando da manifesta-zione di nicchia a festival di ri-lievo internazionale. uncambiamento di pelle che non hamai dimenticato l’identità origina-ria, quella di scandagliare in profon-

dità il mondo sempre in movimento dei giovani.nel mezzo un patrimonio incalcolabile di pelli-

cole, benedette dalla presenza entusiasta distar nostrane e straniere. a celebrare la qua-rantesima edizione incentrata sul tema del-l’amore, a luglio sono arrivati al festival artisti

di fama internazionale come samuell. jackson, jesse mccartney, susansarandon, elijah wood. e poi lui, “mravatar”, quel sam worthingtonormai richiestissimo ad hollywood

dopo il ruolo da protagonista nel ca-polavoro di james cameron: per lui,soprattutto per lui, l’entusiasmo delpubblico è andato alle stelle. calo-rosa accoglienza anche per la nutri-tissima pattuglia delle celebrità

di Marco Nota

carmen consoli Samuel lee jackson claudia Pandolfi luciano ligabue

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italiane: da claudia pandolfi ad alessandro pre-ziosi, da luca ward ad ambra angiolini, fino araoul bova, giovanna mezzogiorno, nicolas va-poridis, isabella ragonese, michele riondino,sabrina impacciatore, Ficarra e picone, pieradegli esposti, margherita buy, carlo bucci-rosso, solo per citarne alcuni.162 i film proiettati: 63 lungometraggi e 99 cor-tometraggi in concorso e fuori concorso, giudicatida 3000 giovani provenienti da 43 nazioni e 150città italiane. ad aggiudicarsi il grifone nella sezione ele-ments +6 è stata Franziska buch con il film“here comes lola”. cristian ditter ha trionfatonella sezione elements +10 con “the crocodilesstrike back”. nella sezione generator +13 i giu-rati hanno premiato la commovente storia dioscar and the lady of pink del regista eric-em-manuel schmitt, che si è aggiudicato anche ilpremio speciale cgs (cinecircoli giovanili so-cioculturali) – “percorsi creativi 2009”. nella se-zione generator +16 il gryphon award invece èandato all'australiano blessed di ana Kokkinos. ad impreziosire la 40ª edizione anche le ante-prime cinematografiche: la commedia della 20thcentury Fox, “sansone”, diretta da tom dey,

“cattivissimo me”, il film d’esordioin 3d della universal picturesnelle sale italiane dal 15 ottobree “l’apprendista stregone” di-retto da jon turteltaub che an-novera nel cast monica bellucci,nicolas cage e alfred molina.

a fare da corollario alla ker-messe, le testimonianze

d’autore del giffonimasterclass, un viag-gio nel mondo dellacreatività e del-l’espressione arti-stica raccontatoda davide ma-rengo, gianniminà, giuseppe

Sabrinaimpacciatore

Marina rocco

gabriele greco

Piera degli esposti

Michele riondino

Martina Pinto

jesse Mccartney

isabella ragonese

ambra angiolini caterina Murino christian de Sica giovanna Mezzogiorno

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carlo Buccirosso

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piccioni, pippo del bono, giovanni vero-nesi, pupi avati, maccio capatonda, ivoavido e del rocker luciano ligabue, insi-gnito per l’occasione del premio truffaut.accanto ai premi, alle testimonianze d’au-tore, alle anteprime, anche quest’anno ilfestival ha proposto tanta musica.l’arena alberto sordi ha in-fatti ospitato i concerti dineffa, Finley baustelle,carmen consoli, emma mar-rone, broken heart college,dari, elio e le storie tese e i lost.“ancora una volta un miracolo – hadichiarato il fondatore e direttoredel giffoni, claudio gubitosi, - laforza trascinante di giffoni, l’energia che

produce, la voglia di sorridere, amare, scoprire,partecipare, essere protagonisti sono elementiben visibili nel programma della 40esima edi-zione del giffoni Film Festival. quattordicigiorni intensi, pieni, oserei dire stracolmi, di

momenti di riflessione ma anche di diverti-mento”. e in effetti, tra proiezioni, concerti,red carpet, anteprime e testimonianze dipersonaggi dello spettacolo, le due setti-mane del festival sono letteralmente vo-late, mentre gli organizzatori giàlavorano al futuro della manifestazione.sinonimo di connessione, comunicazioneglobale, voglia di partecipare, antidotoalla solitudine, sarà il “link” il tema sucui si accenderanno i riflettori della pros-sima edizione.

Micol olivieri nicolas vaporidis Pupi avati chloe Bridges

Pupo

Sara Mollaioli

ficarra e Picone

Sofia Bruscoli

Sam worthington

valeria Solarino

emilio Solfrizzi

anbeta toromanie alessandro Macario

.Susan Sarandon

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Dionne Warwick, Tullio De Piscopo,Neapolitan Heart e Avion Travel

alla Reggia Design Outlet

l a reggia designer outlet di marcianise, èstata la prima tappa del tour summernights jazz. in esclusiva per mcarthurglen,

sono giunti la cantante statunitense dionne war-wick, il cantautore napoletano tullio de piscopoche si è alternato sul palco con i neapolitan hearte, infine, la famosissima band caser-tana degli avion travel.l’evento musicale ha valorizzatoancor di più il neonato outlet, che si di-stingue per l'attenzione verso l'am-biente. all'interno del centro, infatti,trova spazio uno dei progetti a energiasolare più grande d’europa. ma non èsolo l'ecosostenibilità a colpire: ispi-

rato nello stile alla reggia di caserta, è stato pre-miato come miglior progetto retail, ambito ricono-scimento per i progetti più innovativi earchitettonicamente omogenei. inaugurato il 18 febbraio scorso, in pochi mesi si èimposto nel settore, grazie anche alla presenza di

brand prestigiosi come aspesi, bal-lantyne, camper, cerruti 1881, die-sel, tommy hilfiger e blumarine.un successo confermato dai numeri:se la stima era di arrivare a 70 mi-lioni di euro di fatturato nel primoanno, dal taglio del nastro ad oggi ilgiro di affari fa segnare un +15% ri-spetto alle previsioni.

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7ª edizionedel trofeo Banca Aletti

foto di Francesco Rastrelli

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il golfo di napoli comesfondo, il sole, la brezza eventiquattro “signore” della

vela classica protagoniste diquattro giorni di regate: questigli ingredienti della 7ma edi-zione delle vele d’epoca a na-poli – trofeo banca aletti, leregate partenopee organizzatedal reale Yacht club canot-tieri savoia e dallo sport ve-lico della marina militare conla collaborazione tecnica del-l'associazione italiana veled'epoca (aive). con l’edizione 2010 è tornato acasa un marconi cutter varatonel 1930: “the blue peter”,una lussuosa barca con sede acannes di proprietà di ma-thew barker. nella classifica per categoria,“the blue peter” ha dovuto ce-dere la vittoria a “cholita” dimarilinda nettis. le due bar-che hanno lottato fino all’ul-tima boa con “Kipawa”, poifinita terza. passando allealtre due categorie è stata“chaplin” della marina mili-tare a guadagnarsi la primaposizione tra gli yacht con apm(abbuono per miglio) inferiorea 170; alle sue spalle “eme-raude” dell’armatore vittoriocavazzana. tra gli Yacht clas-sici con apm superiore a 170 èstata “bufeo blanco” di giu-

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seppe marino a salire sul gradino più alto delpodio. “grifone”, il 5.50 metri stazza internazio-nale della marina militare- vincitore nel 1965, proprionelle acque napoletane, delcampionato del mondo conl’ammiraglio straulino - gliha dato comunque filo datorcere fino agli ultimimetri di gara, accontentan-dosi alla fine del secondoposto.anche la parata navale haavuto un vincitore, “Filly”,scelto grazie all’equipaggioche ha omaggiato la giuria con il saluto più origi-

nale ed ironico: s’è mostrato, infatti, con i costumidella banda bassotti, distinguendosi per simpatia

e senso dell’umorismo.le premiazioni, come datradizione, sono state cele-brate sulla terrazza del cir-colo savoia dal presidentepippo dalla vecchia, che haringraziato tutti gli arma-tori per la partecipazione ein special modo la marinamilitare - che come di con-sueto partecipa con le sueimbarcazioni alla manife-stazione - e il comandante

di maridist napoli il c.v. bruno puzone bifulco. .

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Sfilata di modadi AlessandroLegora de Feo

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l a collezione di pret-a-porter, fir-mata da alessandro legora deFeo, un giovanissimo impren-

ditore napoletano che ha deciso diinvestire nel campo della moda no-nostante la difficile congiuntura eco-nomica, è stata applaudita da unparterre d’eccezione a villa roccamatilde a napoli.hanno tenuto a battesimo la col-lezione joe squillo,che ha presentato lakermesse e valeriamarini. hanno sfi-lato abiti da uomo eda donna di chiaraispirazione mari-

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nara, che coniugano il lusso delle deco-razioni gioiello alla semplicità dei tes-suti come canapa, cotone e misto seta. la sfilata napoletana di “alexau”, cheha avuto come testimonial Francescovenditti e nancy de lucia, ha seguitoquella di piazza scala a milano, dove ilgiovane legora de Feo ha presentato lasua collezione insieme ai big dellamoda.il parterre ha visto circa 600 personedel jet set napoletano e alcuni vip comecarlo buccirosso, beppe zarbo, patriziorispo, serena rossi, beppe convertini. .

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Ad aggiudicarsi la coppail team I’M Magazine

di Marita Francescon

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Sport, sole, mare, divertimento, musica e

120 bellissime “caddie girls”: questa è la

ricetta del decimo compleanno del “beach

golf tour”, l’evento sportivo organizzato dalla

beach golf campania a.s. con la società mb3

solution di valerio tremiterra, luigi balsamo

e Francesco sangiovanni, che ha regalato mo-

menti esilaranti in questa prima tappa del-

l’estate 2010 del tour italiano, svoltasi lo

scorso luglio nell’incantevole cornice del com-

plesso turistico del nabilah di bacoli.

l’intento degli ideatori è quello di diffondere il

golf sfatando la concezione che lo identifica

come sport elitario e costoso, grazie alla promo-

ione di attività sulle spiagge che incentivino il

turismo e lo sport. il tutto con una particola-

rità: mentre le mazze da golf sono quelle tradi-

zionalmente usate sui green di tutto il mondo,

la pallina è decisamente più leggera rispetto

alla tradizionale, in quanto fatta di poliuretano

di soli 35 grammi.

la tappa partenopea è stata caratterizzata da

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divertimento e competizione: tra le oltre venti

squadre iscritte alla gara, è stata la coppia

composta da Fabrizio lo russo e giuliano sica

del team “i’m magazine” - la rivista edita dal-

l’attore maurizio aiello, media partner della

kermesse - ad aggiudicarsi la “Fresco cup”

dopo un avvincente circuito di nove buche ed

altrettanti special games.

alle spalle della coppia vincitrice, si sono piaz-

zati antonio lepore, ivan d’angelo e l’infortu-

nato luigi borrelli del team “dooa” e giovanna

aveta e marco leone della squadra “di gen-

naro”, arrivata terza.

grande equilibrio tra le venti squadre in gara,

tanto che la sfida si è risolta sul filo di lana,

grazie anche agli special games disseminati

lungo il tracciato: lo special game “di gen-

naro”, società specializzata nella raccolta diffe-

renziata, aggiudicato dall’omonimo team; lo

special game “schettino”, specialisti in cucine

e grandi impianti, che è stato di appannaggio

del team “i’m magazine”; mattia de rosa e an-

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tonio de gennaro con il team “hamaki-ho”

hanno invece conquistato lo special game del

“bar cimmino”.

tra i giocatori vip, presente l’attore mimmo

esposito, neo direttore artistico della rinata

struttura del cine-teatro posillipo, rinata dopo

tanti anni e importanti lavori di riqualifica-

zione.a vestire le bellissime “caddie girls” ci hanno

pensato le aziende dooah e hamaki-ho del

gruppo sorbino con una linea appositamente

ideata per la kermesse.

dopo la tappa napoletana, il beach golf ha con-

tinuato il suo tour annuale lungo le coste più

suggestive della nostra penisola e sarà pre-

sente anche a barcellona in occasione del cam-

pionati europei di pitch & putt.

e come ogni compleanno che si rispetti, non po-

teva mancare l’enorme torta finale, offerta dal

gran bar cimmino, la nota pasticceria di sal-

vatore e antonio Fantini, che ha deliziato

anche i palati dei clienti milanesi, in occasione

dell’apertura del nuovo ristorante “Fresco” lo

scorso settembre a milano..

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nel suggestivo scenario della spiaggiadi positano, lo scorso agosto è stataselezionata tra 19 bellezze campane,

la reginetta che approderà alla finale nazio-nale di miss mondo 2011 in programma agallipoli.davanti ad un’attenta giuria, hanno sfilatoin bikini le splendide claudia paone, co-rinne gentile, ermelinda di martino, Fede-rica maresca, aurora russo, lauragiaquinto, elina de angelis, raffaella pa-nico, Flavia avallone, Francesca manuelamoreno, Federica tortorelli, angela ami-trano, michela spalliero, serena cretella,cristina cafiero, carmela cesina, santarusso, rachele coralluzzo e Filomenaapreda. tra tutte, però, solo una si è aggiudicata lafascia più ambita: l’elegante claudia paone,16 anni e un viso acqua e sapone. non da meno, un’altra bella morettina, a cuiè andata l’innovativa fascia i’m magazine,come ragazza della porta accanto, che megliorappresenta la nostra rivista.

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La campanain lizza

è ClaudiaPaone

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Si è chiusa col botto la kermesse napoletanadel neapolis festival grazie al funky e al-l’energia dei jamiroquai, che hanno fatto

calare il sipario su questa quattordicesima edi-zione. un cartellone che ha mescolato generi epersonalità diverse. dai giovani californiani themorning benders ai navigati carbon/silicon(mick jones, ex clash, e tony james, ex gene-ration X), dal funky dei jamiroquai al dancefloordi Fatboy slim, passando per le sonorità parte-nopee dei 24 grana e la freschezza dei perturba-zione e degli atari.buona l’accoglienza del pubblico per Yann tier-sen il quale, però, ha rifiutato all’ultimo istante

l’incontro coi giornalisti, fissato prima del con-certo.venticinquemila persone hanno contribuito aevidenziare l’importanza di un Festival storicoche ha dimostrato di essere un progetto culturalee imprenditoriale autonomo, che può concretiz-zarsi anche senza finaziamenti. soprattutto ildato delle presenze e i ringraziamenti degli arti-sti hanno dimostrato ancora una volta – e questoè quello che interessa agli organizzatori – comeal sud ci sia tantissima voglia di buona musica.il neapolis continuerà così anche l’anno pros-simo e oggi si conferma sempre più come uno deifestival di punta del cartellone europeo.

XIV edizione del Neapolis Festival

Venticinquemila personee un gran finale

foto di

Lucio Carbonelli

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Si è rinnovato anche que-st’anno l’appuntamento mu-sicale dei “concerti al

tramonto” ad anacapri, eventoprotagonista dell’estate capreseda decenni.la kermesse musicale, curata dalpianista svedese love derwingerin collaborazione con la fonda-zione axel munthe, ha propostocome sempre un cartellone digrande rilievo con musicisti, can-tanti e compositori di fama inter-nazionale.location prescelta della manife-stazione è stata villa san mi-chele, prestigiosa dimora storica,donata da axel munthe allo statosvedese.l’intento delle serate è statoquello di fondere l’arte e la musicaitaliana e svedese in un connubiodi alta qualità per allietare i tra-monti sull’isola azzurra.madrina dell’evento, la svedeseFilippa lägerback, affiancata dal-l’ex miss italia roberta capua perrappresentare la doppia identitàdi villa san michele: svedese, per-ché sede della Fondazione axelmunthe e del vice consolato disvezia e italiana perché esprimee conserva tutta la bellezza dellacapri di un tempo.

Matti hivorven, roberta capua e filippa lagerback

filippa lagerback, roberta capua e Peter cottino

Matilda Paulsson e Matti hirvonen .i’M SetteMBre-ottoBre 2010

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Concertial

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Velisti per un giornocon Hugo Boss

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dopo il battesimosulle acque del ta-migi e le giornate

trascorse sugli hamptons anew York, il prestigiosoyacht da regata hugo bossopen 60 è arrivato a fineagosto nelle acque del medi-terraneo facendo tappanella splendida cornice dinapoli, per poi proseguirealla volta della sardegnaper la maxi Yacht rolexcup.l’hugo boss open 60, con isuoi 18 metri di lunghezza,partecipa a gare di rilievomondiale, quali la rolexcup, la barcelona worldrace e la vendèe globeocean race; è capitanato daalex thomson, uno dei ta-lenti del regno unito nellaregata offshore.per celebrare l’arrivo delloyacht nel golfo di napoli il“boss menswear store”divia dei mille, con a capostefano Franco, ha per-messo ai vincitori di provarel’emozionante esperienza diuna miniregata sullo spet-tacolare yacht con un gironella baia di napoli.numerosi ospiti sono salitia bordo, tra cui i giornalistidelle testate più importanti,l’amministratore delegatodi hugo boss italia, nazza-rio pozzi e i migliori clientidell’importante casa dimoda tedesca.tutti i partecipanti al con-corso sono stati invitati adun esclusivo cocktail all’in-terno del negozio hugo bossa cui hanno presenziato mo-delle e personaggi napole-tani di spicco, laresponsabile marketing ecomunicazione hugo bossitalia, ingrid errani e lasua collaboratrice Federicabevilacqua.

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foto di Alfieri e Paliotti

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camei, corallo e perle, ricami a mano. queste le ca-ratteristiche della collezione primavera estate2011 glamcheap, il nuovo marchio lanciato dalla

giovane stilista napoletana elisa avvisati, che si affacciasul mercato, scommettendo sulle eccellenze della cam-pania e valorizzandole proprio mentre la crisi del settoremanifatturiero le colpisce duramente. il nuovo marchioe la prima collezione sono stati presentati a napoli, alparco grifeo, nell'ex residenza della giornalista e scrit-trice matilde serao. con una sfilata dal titolo “heavy andlight”, sono stati presentati gli abiti per la primavera-estate 2011: pelle e seta mescolati a tessuti come tweede cotone, pezzi cult, pietre, camei e perle. beige, bianco,barolo e rosa shocking i colori principali della collezione.“nella collezione - ha precisato la 22enne stilista napole-tana - ho voluto un posto privilegiato per i decori e gli ac-cessori con camei e coralli, forniti direttamente dagliantichi laboratori artigianali di torre del greco che tra-mandano la tradizione di queste lavorazioni. ho volutocosì unire il glamour alla promozione delle eccellenze delterritorio napoletano che, al di là delle tante buone inten-zioni, hanno bisogno di fatti concreti per ricordare ai mer-cati internazionali le bellezze che questi maestri sannoprodurre. anche per questo ho scelto di restare a napolie di fondare qui il mio brand, convinta che si può fare im-presa e coltivare i propri sogni anche senza dover lasciareil mezzogiorno”.

Concilia la modaall’artigianato dei coralli

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Èpiazza del plebiscito la location presceltaper presentare la prima edizione parteno-pea della “race for the cure”, la minimara-

tona con l’obiettivo di raccogliere fondi per laricerca sui tumori e sensibilizzare i cittadini sullanecessità della prevenzione.l’evento si svolge dall’8 al 10ottobre ed è organizzato dallasusan g. Komen italia, che daoltre 10 anni realizza l’inizia-tiva anche in altre tre regioniitaliane. il comitato regio-nale campania è presiedutodall’avv. tommaso mandato,mentre il coordinamento delcomitato medico scientifico èaffidato alla professoressa an-namaria colao, ordinario diendocrinologia all’università Federico ii, che al ri-guardo ha dichiarato: “Finalmente a napoli arrivaquesta importantissima iniziativa rivolta alledonne ma non solo. insieme con uno screening gra-tuito per i tumori al seno, infatti, ci sarà la possi-bilità di effettuare controlli sulla tiroide, sulle

ovaie, sul fegato, l’addome e le ossa, con un’atten-zione particolare rivolta alle persone in difficoltàeconomiche. i fondi raccolti verranno destinati aicentri di ricerca della campania, e tutti potrannocontrollare su internet come verranno utilizzati”.

testimonial della manifesta-zione sarà maria grazia cuci-notta, mentre madrina delledonne in rosa, delle donnecioè operate al seno, sarà ro-sanna banfi. moltissimi i per-sonaggi dello spettacolo edello sport che in questi giornihanno dato la loro adesione al-l’iniziativa: da maurizio aielloa enzo de caro, da gennaroiezzo a patrizio oliva.è di otto euro la quota minima

di iscrizione che dà diritto a ricevere la maglia uf-ficiale della manifestazione e una borsa conte-nente prodotti offerti dai fornitori ufficiali ed èprevisto un intensissimo programma di eventisportivi, ludici e di intrattenimento che si svolge-ranno nella tre giorni partenopea.

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annamaria colao

Il via alla maratonaper la prevenzione

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foto di Mario Zifarelli

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Il Galà Underfortyper la prevenzione

delle giovani donne

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il cortile d’onore del palazzo reale di napoli hafatto da cornice a un evento che ha avvicinatoil nord (rappresentato dal dott. paolo veronesi),

il centro (rappresentato da marisela Federici) e ilsud (rappresentato dal dott.massimiliano d’aiuto), sul temadella prevenzione senologicanelle donne al di sotto dei 40anni.la serata è stata accompagnatadalle note di vivaldi riprodottedal quartetto degli orchestralidel teatro san carlo in un’at-mosfera magica, degna del cir-que du soleil, con mimi,ballerini, dame dell’ottocento eviolinisti itineranti. gli ospiti sono stati omaggiati coi cadeaux offertida ulturale cravatte e dalla catena di gioiellerieil punto d’oro, che hanno presentato la linea dicravatte e di gioielli con il logo dell’underforty, di-sponibili da settembre in tutta italia, il cui rica-

vato sarà devoluto alla causa. il galà ha visto pro-tagonisti diversi personaggi del mondo dellascienza, delle istituzioni e dello spettacolo: dott.paolo veronesi, marisela Federici, l’on.le cre-

scenzo rivellini, rodolfo vincentipresidente acoi, il prof. mariagiovanna gatti della Fondazioneumberto veronesi, l’on.le tom-maso pellegrino, l’on.le angelogiusto, l’on. giulio smidth, liatrapani bulgari, ermannorusso, daniele decibel bellini diradio marte, pippo pelo di radioKiss Kiss, giovana rei, bene-detta valanzano, rosa russojervolino, paolo colucci interiordesigner di fama internazionale,

barbara di palma e tanti altri. un momento moltotoccante è stata la consegna a marisela Federicidel premio liliana dama per il sociale, ispiratoalla fondatrice dell’alts, associazione lotta tu-more al seno, scomparsa lo scorso marzo.

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l o scorso agosto, nel prestigiosoteatro del grand hotel quisi-sana, si è svolta la prima edi-

zione del capri cine galà con la regiadi annalisa de paola.la kermesse ha rappresentato, oltreche un evento mondano, un’occasionedi approfondimento culturale attra-verso la proiezione di un film rappre-sentativo degli anni d'oro del cinemaitaliano: la copia restaurata de “lamandragola” (1965) di alberto lat-tuada. dopo la proiezione, si è tenuto un im-pegnato talk condotto dal critico va-lerio caprara, con lina sastri,massimo ghini, silvia verdone e ilregista vincenzo terracciano, in cuisi è parlato del cinema italiano e delsuo futuro alla presenza di numeroseautorità e personaggi tra cui il gene-rale della guardia di Finanza vitobardi, il presidente della camera dicommercio maurizio maddaloni, lostilista rocco barocco ed il presidentedello Yacht club capri massimomassaccesi.

I edizione del Capri Cine Galà

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foto di Mario Luise

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l o scorso luglio all’arenile dibagnoli, si è celebrato ilnono anniversario dei joker.

il gruppo di promoter napoletani,nato nell’estate 2001, ha organiz-zato in collaborazione con moet &chandon un golden party ingrande stile: ragazze immagine ri-coperte d’oro che si dimenavano ingabbie dorate e il servizio ai tavolirigorosamente con il gold Kit dibicchieri e bottiglie dorate.madrina della serata la bellissima

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isa b, vocalist di fama nazionale che insieme aidj’s marco piccolo, dario guida e checco tè,che hanno tenuto l’entusiasmo alle stelle.tantissimi gli amici che hanno partecipatoall’evento, tra cui il tennista potito starace,accompagnato dagli amici piero barenghie toto angelone, il portiere alfonso delucia, peppe di napoli, salvatore ma-resca, i fratelli anna ed amedeo di pie-tro, ivan vigilante, stefano cristiano,diego esposito, alessandra cappiello,valeria puzo, manuela giustiniani,marianna Formisano e tanti altri.

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400 ospiti al sea touch party di an-nalaura di luggo, che ha accoltotutti gli invitati omaggiandoli

all'ingresso di divertenti cappelli a tema creatidallo stilista alessio visone che ha anche realiz-zato il vestito a sirena della festeggiata.durante l'aperitivo a bordo piscina, lacampionessa europea di nuoto sincro-nizzato, giovanna burlando e duesue colleghe, hanno assunto le sem-bianze di sirene per esibirsi in unasplendida performance dinuoto sincronizzato. il party ha avuto ancheuna valenza benefica, in

quanto tutti gli ospiti hanno contribuito al pro-getto per la costruzione di un orfanotrofio a me-dugorje.tra gli ospiti presenti: paolo brosio, adrianoaragozzini, la giornalista ludovica cedrati, l'at-trice marjo berasetegui, la campionessa di ten-nis mara santangelo, l'attore alberto rossi, la

quarta a miss mondo valeria alto-belli, il cantante sal da vinci e

tanti altri, che sono rimastifino alle 4 del mattino perballare ai ritmi della band dijenny vella. gran finale,un tuffo collettivo in pi-scina.

Sea touch

Party

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Happy birthdayFabrizio Fierro!

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il genetliaco del rocker Fabrizio Fierro, è statofesteggiato sulla splendida terrazza del circolorari nantes, gestito da carlo pane con la dire-

zione artistica di alessandro salmieri. tantissimiamici, dello show biz e non, sono intervenuti alparty, a dimostrazione del grande affetto perl'erede di aurelio Fierro, indimenticato portaban-diera della tradizionale musica napoletana.tra gli ospiti, la show woman lucia cassini, il pro-fumiere dei vip luigi russo, i tronisti di maria deFilippi ramona amodeo e mario de Felice, an-

drea cannavale, lisa Fusco, rosaria de cicco colmanager sergio marra e la regista cristina Fajad.accolti dal festeggiato e dalla sua inseparabilecompagna lina carcuro, anche paolo varriale, gliavvocati Francesco colonnesi e alfredo rajola,l'assessore alfredo ponticelli, il vice prefetto an-gelo savino, l'ex vice presidente della provinciaantonio pugliese, pino maccauro, il prefetto dinosorbo, corrado giardina e assunta marola, agardi tuoro, paola sciannimanica, nina maranielloe tanti altri.

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L’esclusivo Yachting clubdi Castellammare di Stabia

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Una terrazza sul golfo molto più belladella mitica rotonda di Fredbongusto e una visione del

tutto inedita del vesuvio, chedalla tolda di marina di stabiasomiglia ad una bella signoradi mezza età dolcemente ada-giata su una dormeuse. con questo scenario negli occhiè iniziato, il 23 giugno scorso,l'incontro tra castellammare distabia e il suo porto turistico final-mente tirato a lucido. la festa è an-data avanti per tre giorni, ha richiamatopiù di mille invitati che, dovendo sce-gliere tra marina di stabia e i mon-diali di calcio, non hanno avutodubbi e hanno optato per il“loro” porto. l'occasione per la prima idealestretta di mano, è stata fornitadal vernissage del circolo del“marina” che è la “casa” a maredei soci diportisti, ma è apertaanche alla città e al territorio.bella, armoniosa, confortevole, dotatadi sale per meeting, di una terrazza-bar e

di un ristorante a cinque stelle gestito dalmago del “buco” di sorrento, peppe

aversa, la sede del circolo è desti-nata a dare un fortissimo impulso

alla mondanità stabiese, napole-tana e sorrentina. ne siamo con-vinti anche per l'originalitàdella formula scelta per la ge-stione del sodalizio che accon-

tenta sia i proprietari dellebarche che i frequentatori

“esterni” e crea un ideale e raffinatopunto d'incontro con la città e con la

penisola sorrentina. la club house inaugu-rata dal presidente del consiglio di am-

ministrazione di marina di stabia,avvocato giovanni la mura e dai

consiglieri, si candida, di fatto, ainterpretare i gusti e le aspetta-tive del territorio. anche per glieventi di altissimo richiamospettacolare e culturale che sono

in cantiere. il “rodaggio”, tra l'al-tro, è stato molto incoraggiante, l

'avvio un po' timido, ma nella se-conda e nella terza serata l'affluenza è

stata regale..

di Carlo Franco foto di Edoardo Izzo

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Èstata inaugurata alvoga club di napoli, laii edizione del Fiat

open lounge, con un'ospited'onore: la piccola convertibiledi casa Fiat “500c”. una suggestiva cornice in rivamare di arredi ed allestimentidi design, insegne e cubi lumi-nosi, proiezione d’immagini,tavolini a forma di cerchi, co-modi cuscini e materassini euna maxi seduta a forma dilogo 500c, ha contornatol’esposizione della vetturaesposta come una star cinema-tografica.

all'ingresso ammic-canti modelle conesclusive polo perso-nalizzate, hanno ac-colto gli ospiticonsegnando un brac-ciale d’accesso all'areariservata. più di 400 gli ospiti in-tervenuti: 100 tra re-sponsabili interniFiat, titolari di conces-sionarie sul territoriodi napoli e provincia,giornalisti, artisti delmondo dello spetta-colo: gianpaolo la-vaggi, giuliano amato,Fabio argano, ema-nuele buonanno, l’on-nipresente alessandroclaudi, i coniugi Fran-cesco e stefania gen-tile, gli inseparabiliFranzo e Fransisca, gliamici di sempre al-berto maianti etommy scolarici, lebellissime marina,

erica & erica, valeria, Fran-cesca, simona, elena, valen-tina, Ketelle. 300 gli invitati“ever green e trend setter”,degli addetti alle p.r. (giuliomorelli, paolo arianetto, be-nedetta cerelli, riccardo lius,edoardo giannuzzi e tutto lostaff del voga club).

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Ecco la neonatain casa Fiat: la 500 c

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