Primissima Magazine - Febbraio 2013

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GANGSTER SQUAD BEAUTIFUL CREATURES PINOCCHIO IL LATO POSITIVO www.primissima.it OMAGGIO RIVISTA PROGRAMMA DEI CINEMA FEBBRAIO 2013 LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM Siani Il principe abusivo

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In copertina: Gangster Squad, Beautiful Creatures, Pinocchio, Il lato positivo

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GANGSTER SQUAD BEAUTIFULCREATURES

PINOCCHIO IL LATOPOSITIVO

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FEBBRAIO 2013 LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM

SianiIl principeabusivo

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Direttore responsabilePiero Cinelli

Direttore editorialePaolo Sivori

EditoreMultivision S.r.l. Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma

tel. fax. +39 0645437670 [email protected]. Trib. Roma n. 73/90 del 1/2/1990P.Iva 07210901000

Art direction e GraficaPatrizia Morfù[email protected]

hanno collaborato a questo numeroNicoletta Gemmi, Marco Spagnoli, Manuela Blonna

Calendario a cura di Nicoletta Gemmi

stampa PFG • Ariccia (RM)distribuzione nazionale Bartolini

REDAZIONE E PUBBLICITÀ

PrimissimaVia Fabio Massimo, 107 • 00192 - Romatel. fax. +39 [email protected]

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RIVISTA PROGRAMMMA DEI CINEMA • ANNO 24 N.2- FEBBRAIO 2013

FREE MAGAZINE NATO IL 1 GIUGNO 1990 DISTRIBUITO GRATUITAMENTE NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE ITALIANE

4 I FILM DI FEBBRAIOCALENDARIO

10 STUDIO ILLEGALESCHEDA FILM

22 EDUCAZIONE SIBERIANASCHEDA FILM

12 IL PRINCIPE ABUSIVOSCHEDA FILM

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26 CI VUOLE UN GRAN FISICOSCHEDA FILM

6 SPECIALE OSCARATTUALITA'

24 TUTTI CONTRO TUTTISCHEDA FILM

28 IL LATO POSITIVOSILVER LININGS PLAYBOOKSCHEDA FILM

20 GANGSTER SQUADSCHEDA FILM

14 ANNA KARENINASCHEDA FILM

16 BEAUTIFUL CREATURESSCHEDA FILM

18 PINOCCHIOSCHEDA FILM

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25 TRAILER D'ORO 12LA PREMIAZIONEATTUALITA'

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CALENDARIOZERO DARK THIRTY (Usa, 2012)Regia di Kathryn Bigelow. Con Jessica Chastain, Jason Clarke, Joel Edgerton, Jennifer Ehle157’, Universal Pictures, drammatico/storico

Dieci anni dopo l’attentato delle torri gemelle una squadra di Navy Seal cattura e uccide Osama bin Laden. Il Premio Oscar Kathryn Bigelow ricostruisce minuziosamente e senza retorica la caccia più lunga e difficile della storia americana, ricandidandosi a 5 statuette.

BROKEN CITY (Usa, 2013)Regia di Allen Hughes. Con Russell Crowe, Mark Wahlberg, Catherine Zeta-Jones, James Ransone109’, 20th Century Fox, noir

In una città corrotta e degradata un ex poliziotto (Wahl-berg) cerca un’impossibile redenzione e vendetta dopo essere stato tradito e incriminato dal sindaco della città (Crowe) e dalla bellissima moglie (Zeta-Jones).

WARM BODIES (Usa, 2012)Regia di Jonathan Levine. Con Nicholas Hoult, Teresa Palmer, Analeigh Tipton, John Malkovich 97’, Lucky Red, commedia/horror/romantico

In un mondo post apocalittico un recinto divide gli zombie dagli umani. Finché un giovane zombie senza ricordi e senza identità, salva Julie, una umana assalita dai suoi simili.

GAMBIT(Usa, 2012) Regia di Michael Hoffman. Con Colin Firth, Cameron Diaz, Alan Rickman, Tom Courtenay, Stanley Tucci 89’, Medusa, commedia/thriller

Remake del celebre omonimo film con Michael Caine. Colin Firth è Harry Deane, un ricco e famoso mercante d’arte che vuole ven-dicarsi di un riccone che si vanta di essere un intenditore. Un piano geniale, dove serve anche una pupa, la texana PJ (Diaz).

ZAMBEZIA(Sud-Africa, 2012)Regia di Wayne Thornley83’, Moviemax, animazione

Zambezia è una regione dell’Africa abitata solo da volatili ed ha il primato di luogo più sicuro del Continente. Quando il giovane Kal, contro la volontà del padre, decide di unirsi a dei sorveglianti alati… il genitore lo seguirà, ma verrà rapito.

RE DELLA TERRA SELVAGGIA (Beasts of the Southern Wild, Usa, 2012) Regia di Benh Zeitlin. Con Quvenzhané Wallis, Dwight Henry, Jonshel Alexander, Marilyn Barbarin93’, Bolero/Satine Film, drammatico/fantasy

Hushpuppy ha nove anni, suo padre è severo ma le insegna come sopravvivere nel loro mondo 'primitivo'. Zeitlin, dopo aver vinto il Sundance e la Camera d’Or, è candidato a ben 4 Oscar, tra i quali: Miglior Fim.

PROMISED LAND (Usa, 2012)Regia di Gus Van Sant. Con Matt Damon, John Krasinski, Frances McDormand, Lucas Black106’, Bim, drammatico

Steve Butler lavora per una multinazionale che estrae gas na-turale e petrolio. Viene inviato in una cittadina, ricca di que-ste materie prime. Ma gli abitanti non sono affatto d’accordo e l’uomo si troverà a dovere decidere da che parte stare…

DIE HARD - UN BUON GIORNO PER MORIRE (A Good Day to Die Hard, Usa, 2012)Regia di John Moore. Con Bruce Willis, Jai Courtney, Cole Hauser, Amaury Nolasco, Megalyn Echikunwoke 120’, 20th Century Fox, azione/thriller/avventura

Quinto capitolo della saga del poliziotto John McClane interpre-tato dall’inossidabile Bruce Willis. L’agente è in Russia per tirare fuori di prigione suo figlio. Mentre è a Mosca, scopre che dietro l’arresto di Jack si nasconde un incredibile piano terroristico.

NOI SIAMO INFINITO (The Perks of Being a Wallflower, Usa, 2012)Regia di Stephen Chbosky. Con Logan Lerman, Emma Watson, Nina Dobrev, Paul Rudd102’, M2 Pictures, drammatico/romantico

Charlie è un ragazzo intelligente e problematico, spaesato di fronte ai compagni del primo liceo. Ci penseranno Sam, Patrick ed i loro amici ‘fuori del coro’ a fargli capire che si può entrare nel mondo accettandosi per quello che si è.

THE SESSIONS – Gli AppuntAmenti (The Sessions, Usa, 2012)Regia di Ben Lewin. Con John Hawkes, Helen Hunt, William H. Macy, W. Earl Brown, Moon Bloodgood 95’, 20th Century Fox, drammatico

Ammalato di poliomielite, Mark vive da anni in un polmone d’acciaio. Ma giunto all’età di 38 anni vuole perdere la vergi-nità. Con l’aiuto di un prete e di una terapista, l’uomo riusci-rà a provare, almeno una volta, il piacere di una vita normale.

LA SCELTA DI BARBARA(Barbara, Germania, 2012) Regia di Christian Petzold. Con Nina Hoss, Ronald Zehrfeld, Peter Weiss, Christina Hecke105’, Bim, drammatico

Germania dell'Est, 1978. Barbara è una dottoressa e con il fidanzato stanno pensando come andarsene ad Ovest del Pae-se. Poi, l’incontro con André, che porterà scompiglio nella sua vita, facendole perdere il controllo di se stessa e dell’amore…

UNIVERSITARI - AMORI IN CORSO Sei universitari fuori sede, ragazzi e ragazze, dividono una villa fuori Roma, formando una specie di famiglia goliardi-ca e cameratesca. Un anno di ‘ultima vacanza’, prima di entrare seriamente nella vita adulta.

14 FEBBRAIO

7 FEBBRAIO

21 FEBBRAIO

(Italia, 2012) Regia di Federico Moccia. Con Primo Reggiani, Simone Riccioni, Brice Martinet, Maria Chiara Centorami110’, Medusa, commedia/romantica

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Le tre principali agenzie di bookmakers: Paddy Power, Skybet e William Hill lo danno 2-7 (due dollari di

vincita per sette dollari puntati). Una miseria. Come a dire non puntate su Lincoln perché ci perdiamo. Steven Spielberg intervistato nei giorni scorsi non si pronuncia. Pur avendo ricevuto tre statuette nella sua lu-

minosa carriera: Schindler’s List (miglior film e regia) e Salvate il soldato Ryan (regia), ha ri-

cevuto anche alcune cocenti delusioni, vedi Il colo-re viola, 11 nomination e nessuna statuetta vinta.

Nell’attesa i Golden Globes hanno premiato come miglior film e miglior regista Argo di Ben Affleck, che ottiene la seconda media più bassa (che significa maggiori probabi-lità di vittoria) nelle stime dei bookmakers

che quotano la sua vittoria a miglior film 4-1 (ovvero scommettendo un dollaro se ne

vincono quattro). Zero Dark Thirty viene quota-to 6-1, Les Misérables 8-1, Vita di Pi 16-1, Il lato

positivo (Silver Lining Playbook) 20-1, Amour 50-1, e peggio di tutti Django Unchained di Tarantino che assieme a Re della terra sel-vaggia (Beasts of the Southern Wild) viene dato addirittura 75-1.

Stesso vantaggio per Lincoln nella categoria Miglior regia dove Spiel-

berg vale 1-6 (per vincere un dollaro bisogna puntarne sei) seguito da Ang Lee

(Vita di Pi) che invece paga 3 dollari contro 1. Ma dove Lincoln ottiene la

quota più bassa in assoluto è nella categoria miglior attore protago-nista dove Daniel Day-Lewis (Lin-coln) viene dato 1-10 (10 dollari

puntati per vincerne uno), Hugh Jackman (Les Misérables) al contra-

rio è quotato 10-1, Denzel Washington (Flight) 30-1.

Nella categoria miglior attrice vince Jennifer Lawrence (Il lato positivo)

quotata 1-2 (due dollari per vincer-ne uno), contro Jessica Chastain (Zero Dark Thirty) che invece paga 1,4 per ogni dollaro scommesso.

Nella categoria miglior attore non protagonista testa a testa tra Philip

Seymour Hoffman (The Master) quotato 1-1, contro Tommy Lee Jones (Lincoln) 1,5-1. Mentre

Anne Hathaway (Les Misérables) fa il vuoto intorno a lei nella categoria miglior attrice non prota-gonista con 1-10 (come Day-Lewis). Miglior film d’animazione Ribelle - The Brave e Frankenweenie alla pari, mentre Amour non ha rivali nella categoria miglior film straniero. Ma cosa hanno di più le previsioni degli scommettitori rispetto a quelle dei critici e della stampa? I soldi. Che non è una differenza da poco, visto che i bookmaker se sbagliano le previ-sioni devono pagare senza fiatare e viceversa, guadagnano molto ma solo se ci azzeccano.Rispetto a qualche settimana fa Zero Dark Thirty sembrerebbe perdere qualche posi-zione, probabilmente anche a causa delle feroci polemiche che sono state scatenate contro la pellicola, accusata di voler sdogana-re la tortura. Costringendo la Bigelow a difen-dersi con una lettera aperta al Los Angeles Times dove rivendica la scelta artistica di presentare una cosa tremen-da come la tortura non certo per giustificarla ma semplicemente per denunciarla, chiedendo poi di indirizzare la protesta verso chi l’ha approvata e ordinata, non verso chi ha provato a raccontarla senza ipocrisie.

Oscar?

Il film ad aver ricevuto più nomination è Lincoln, con 12 candidatu-re, tra cui il miglior regista per Steven Spielberg e il miglior attore protagonista per Daniel Day-Lewis, seguito da Vita di Pi, con 11 candidature, e da Les Misérables e Il lato positivo (Silver Linings Playbook), entrambi con 8 candidature. Il lato positivo (Silver Li-nings Playbook) è il primo film a ricevere tutte le candidature più importanti (miglior film, migliore regia, migliore sceneggiatura e i premi per gli interpreti) da Reds, il film del 1981 diretto e interpre-tato da Warren Beatty. 7 candidature per Argo, 5 candidature per Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow (miglior film, migliore attrice,

ma non miglior regia), Django Unchained di Quentin Ta-rantino (miglior film, miglior attore non protagonista, e senza miglior regia) e per l’austriaco Amour (tra cui miglior film, miglior regista per Michael Hane-ke, miglior protagonista Emmanuelle Riva che di-

venta la più anziana nominata di sempre e con-correrà con Quvenzhané Wallis di Re della terra selvaggia (Beasts of the Southern Wild), la più giovane nominata di sempre coi suoi nove anni di età. Il verdetto fina-le arriverà il 24 febbraio.

I FILM CON LE MAGGIORI CANDIDATURE

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Oscar Scommettiamo sugli

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I FILM CON LE MAGGIORI CANDIDATURE

Scommettiamo sugli

PRESENTAIN ASSOCIAZIONE CON UNA PRODUZIONE E

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Oscar

M a sono così infallibili gli oltre seimila membri dell’Academy Awards? Diciamo che negli 85 e passa anni del Premio le contestazioni si contano grosso modo sulle dita delle ma-

ni. Guadagnando sul campo una notevole indipendenza di giudizio nonostante il fiato sul collo delle major di Hollywood. Ciònonostante lo standard qualitativo generalmente alto, talvolta precipita, e alcune statuette date e peggio ancora molte statuette non date, gridano ven-detta. Come d’altro canto altre sono entrate in modo indelebile nell’im-maginario collettivo. Mentre aspettiamo in religiosa attesa la 85a cerimonia di incoronazio-ne, vale la pena ricordare alcuni momenti topici in cui i Premi, secondo la stragrande maggioranza dei commentatori, non sono approdati al’in-dirizzo giusto.

Anche gli Oscar sbagliano

Altre volte gli Oscar hanno colpito nel segno, premiando dei film, non tutti capolavori, ma tutti degni di diventare immortali: Via col vento, Il Padrino Parte 1 e Parte 2, Lawrence d’Arabia, L’appartamento, La stan-gata, Qualcuno volò sul nido del cu-culo, Il cacciatore, Gandhi, Platoon, L’ultimo imperatore, Balla coi lupi, Schindler’s List, Titanic, Non è un paese per vecchi...

GLI OSCAR IMMORTALI

Anne Hathaway e Hugh Jackman sono tra i protago-nisti di Les Misérables per la regia del Premio Oscar, Tom Hooper. Il film tratto da uno degli spettacoli musicali più visti nel mondo, e, chiara-mente, dal romanzo di Victor Hugo vanta 11 Nomination agli Oscar.

Anne Hathaway e Hugh Jackman sono rispettivamen-te candidati come Migliori Attori, le loro performance, nei ‘miserabili’ abiti di Fan-tine e Jean Valjean sono da brivido!

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I 10 peggiori OscarShakespeare in Love, Best picture, Best Actress-Gwyneth Paltrow (1998) E’ raro che una commedia vinca l’Oscar per il miglior film, ma questo rappresenta l’eccezione che conferma la regola (che le commedie come questa non dovrebbero vincere). Soprattutto di fronte a Salvate il soldato Ryan di Spielberg, Elizabeth di Kapur, The thin red line di Malick, La vita è bella di Benigni, tutti senza nessuna eccezione migliori. Non contenti i giurati dell’Academy hanno deciso di premiare con la massima statuetta anche la dol-cezza di Gwyneth, lasciando ancora una volta Elizabeth e la mae-stà di Cate Blanchett a bocca asciutta.

Rocky, Best picture, Best Director-John G. Avildsen (1977)Che c’azzecca con l’Academy un film come Rocky ed un regista come John G. Avildsen (che proseguirà la sua carriera ‘artistica’ con la trilogia di Karate Kid) preferiti ad Alan J Pakula (All the Pre-sident’s Men), Sidney Lumet (Network) e Martin Scorsese (Taxi Driver )?

Forrest Gump, Best picture, Best Director- Robert Zemeckis, Best actor-Tom Hanks (1994)La storia sdolcinata, nostalgica e conformista dell’uomo qualunque ‘puro di cuore’ e profondamente reazionario, conquistò ben sei statuette tra cui miglior film, regia e attore protagonista. I concor-renti erano Pulp Fiction, Le ali della libertà, Quiz Show.Tom Hanks aveva già vinto un Oscar, quello meritato, l’anno prima per Philadelphia quindi il secondo per l’interpretazione simil-Du-stin Hoffman di Rain Man fu una sorpresa. Fu preferito a John Tra-volta (Pulp Fiction), Paul Newman (Nobody’s Fool), e Morgan Fre-eman (The Shawshank Redemption). Tutti molto più meritevoli.

Al Pacino, Profumo di donna - Best Actor (1992) Che Al Pacino sia un grande nessuno lo dubita, ma dopo essere stato ignorato per Il Padrino, Quel pomeriggio di un giorno da cani, Panico a Needle Park ... vince l’Oscar per uno dei suoi ruoli meno significativi.

Crash, Best Picture (2005) Uno degli Oscar più controversi. In un anno in cui tutti i titoli in liz-za erano di grande impegno sociale: ‘Brokeback Mountain,’ ‘Ca-pote,’ ‘Good Night, and Good Luck,’ ‘Munich’, era proprio questa la pellicola da premiare?

Chicago, Best Picture (2002)La vittoria di un musical, il primo dopo Oliver (anche quello molto controverso) fece molto scalpore, e fu attribuita alla strategia ed al potere del produttore Harvey Weinstein, il mietitore di Oscar. Il film fu preferito a ‘Gangs of New York,’ ‘The Hours,’ ‘The Lord of the Rings: The Two Towers,’ ‘The Pianist’. Giudicate voi.

Gandhi - Best Costumes (John Mollo e Bhanu Athaiya) (1982)Gandhi indossa per tutto il film un lenzuolo. Ciònonostante vinse l’Oscar per i migliori costumi contro La Traviata, Tron, Sophie’s Choice, e Victor/Victoria, suscitando grande ilarità al momento della premiazione.

Une Homme et une Femme, Best Foreign Language Film (1966)Romantico, supponente, borghese, la storia d’amore di Claude Lelouch ricordata solo per la noia (e per il tema musicale) fu pre-ferita a La battaglia di Algeri di Pontecorvo, e Loves of a Blonde di Miloš Forman.

GLI OSCAR IMMORTALI

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Era nato inizialmente come blog dove rac-cogliere le storie più bizzarre dei più pre-stigiosi studi legali milanesi, il romanzo di Federico Baccomo. In breve si è trasfor-mato quasi inaspettatamente in un vero caso editoriale, che lo ha portato nel 2009 a vendere più di 35.000 copie per Marsilio editore.A portarlo in sala è il produttore Beppe Caschetto per Ibc Movies e Warner Bros, regalando un nuovo ruolo da protagonista a Fabio Volo, dopo Il giorno in più. Ad affiancare l’attore, scrittore e conduttore televisivo un cast composto da Zoe Felix, Marina Rocco, Ennio Fantastichini e Ni-cola Nocella.“E’ una presa di coscienza all’interno del mondo degli avvocati al top che lavorano 20 ore al giorno e mangiano le insalatine nelle vaschette di plastica”, ha commentato Volo.Le riprese, durate otto settimane, si sono svolte tra Milano e Dubai.

Andrea Campi è un rampante av-vocato che lavora in un importante studio legale. Ambizioso e pieno di sé, Andrea ha sacrificato tutto per inseguire il successo professiona-le. La svolta della sua carriera ar-riva quando in seguito alla morte di un collega gli viene affidato un progetto particolarmente delicato: l’acquisizione di una importante multinazionale. Deciso a giocare il tutto per tutto, Andrea non ha però calcolato un imprevisto, rappresen-tato dalla glaciale e scaltra avvo-catessa francese della controparte, che gli rende la vita impossibile, smascherando la sua scarsa prepa-razione. Deciso a vendicarsi, Andrea inizia a frequentarla con l’obiettivo di sedurla e abbandonarla. Ma i suoi bellicosi propositi verranno vanifi-cati dalla nascita imprevista di un sentimento reciproco, a sua volta messo a dura prova dalla causa le-gale che nessuno dei due ha inten-zione di perdere...

(Italia, 2012)Regia di Um-berto Carteni con Fabio Volo, Zoe Felix, Ennio Fantastichini, Marina Rocco110, Warner Italia, Com-media7 FEBBRAIO SCATTA IL QR CODE

E GUARDA IL TRAILER10

Studio Illegale

DOPO IL SUCCESSO DI DIVERSO DA CHI, UMBERTO CARTENI ADATTA PER IL GRANDE SCHERMO IL ROMANZO DI FEDERICO BACCOMO, TRASFOR-MANDO FABIO VOLO IN UN AVVOCATO AMBIZIOSO E PIENO DI SÉ. NON HA PERÒ FATTO I CONTI CON L’AMORE…

Studio illegale

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AldenEHRENREICH

AliceENGLERT

JeremyIRONS

ViolaDAVIS

EmmyROSSUM

ThomasMANN E

EmmaTHOMPSON

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febbr a io 2 013a l cinem a

oscur i segr eti v er r a nno a ll a luce .

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Letizia è una dolce principessa di un piccolo principato. La sua indole mite la rende però indifferente a sudditi e rotocalchi specializzati. Per risveglia-re l’attenzione nei suoi confronti è il ciambellano di corte a mettere a punto un diabolico piano: per farsi amare dal popolo, Letizia dovrà amare un uomo del popolo. Viene così reclutato Anto-nio, napoletano disoccupato, scansafatiche ed orgo-gliosamente ignorante. Quando il giovane si innamora veramente della principessa, sa-rà il Ciambellano ad aiutarlo a trasfor-marsi in un ‘princi-pe abusivo’…

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Il principe abusivo

ATTORE, COMICO, DOP-PIATORE E ORA ANCHE REGISTA. IL BRAVO ALESSANDRO SIANI DE-BUTTA DIETRO LA MAC-CHINA DA PRESA CON UNA CLASSICA COM-MEDIA D’AMORE. AL SUO FIANCO LA DOLCE SARAH FELBERBAUM ED IL ‘KING OF COMEDY’ CHRISTIAN DE SICA!

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E’ una delle pellicole più attese in casa 01/RaiCinema. Alessandro Siani debutta come regista e lo fa con una commedia dei buoni sentimenti, avvalendosi dell’aiuto dell’amico De Sica. La scelta di Siani di passare dietro la macchina da presa, dopo quella di scrivere la sceneggiatura, nasce dal desiderio di rac-contare qualcosa di più congeniale all’inter-no dei film che lo coinvolgono come attore, percorso iniziato già con le sceneggiature di Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord. Se nelle due pellicole che gli hanno portato il successo si parlava di differenze culturali, Il principe abusivo racconta il divario tra ric-chezza e povertà. “L’idea era fare qualcosa che potesse far so-gnare – spiega Siani – cosa che ho cercato di comunicare anche attraverso la scelta delle

immagini, dei colori. Volevo raccontare due mondi diversi che si contaminano grazie al sentimento”. Nel cast due bravissime attrici, Serena Autieri nei panni della cugina del protagonista, che con la sua solarità affasci-nerà il Ciambellano e Sarah Felberbaum, la Principessa, una “donna dallo charme e dalla classe innata”, secondo l’attore- regista. Mattatore della pellicola è anche Christian De Sica nei panni del Ciambellano, forte-mente voluto nel cast da Siani. “Christian ha creduto subito nel progetto – ringrazia il regista – si è inserito immediatamente nel meccanismo mettendo a disposizione tutto il suo grandissimo mestiere”.La maggior parte delle riprese si sono svolte in Trentino, a Merano, un ‘luogo piccolo ma ricco di sensazioni’.

Il principe abusivo

13SCATTA IL QR CODE

E GUARDA IL TRAILER

Il principe abusivo(Italia 2012)Regia di Alessandro Sianicon Alessandro Siani, Christian De Sica, Sarah Felberbaum, Serena Autieri97, 01 Distribution, Commedia14 FEBBRAIO

Page 14: Primissima Magazine - Febbraio 2013

Al di là delle molte inno-vazioni formali, la sceneggia-tura di Tom Stoppard e la regia di Joe Wright, segue fedelmente la strada di Tolstoj. Quella che segue con appassionata partecipazione la scelta ‘del cuore’ di Anna, quella che la farà diventare un’eroina contro le convenzioni e le ipocrisie di ogni tempo. Ma questa volta, Wright famoso per il rispetto filologico dei suoi precedenti adattamenti letterari – pen-siamo ad Orgoglio e Pregiudizio o Espiazione – ha cambiato radicalmente stile sviluppan-do la storia in un teatro ottocentesco, dove tra ricchissime scenografie si rappresenta perfettamente la vita artificiale d e l l a buona società russa dell’epoca, con frequenti sequenze in esterni, dove i personaggi incontrano la vita reale. La scena del valzer tra Anna e Vronsky è già cult, con i due attori che iniziano a girare uniti in una specie di vortice che sembra quasi sollevarli dal pavimento.

Siamo nel 1874. Anna Karenina (Knightley) è la moglie di un importante funzionario dello Zar Karenin (Jude Law), al quale ha dato un figlio Serozha (Oskar McNamara), che adesso ha otto anni. Per aiutare il fratello (Mat-thew Macfadyen), un inguaribile dongiovanni che sta per esse-re lasciato dalla moglie (Kelly Macdonald), Anna si reca a Mo-sca. In viaggio conosce la Con-tessa Vronsky (Olivia Williams) e, alla stazione, suo figlio, il gio-vane ufficiale di cavalleria Vron-sky (Aaron Taylor-Johnson). Tra

i due è amore a prima vista. E la loro tempestosa quanto im-prudente relazione diventa ben presto uno scandalo nella buona società di San Pietroburgo, co-stringendo Karenin a dare un ul-timatum alla moglie: Anna potrà avere Vronsky e vivere con lui in esilio ma dovrà rinunciare a rive-dere il figlio per sempre, oppure potrà continuare a stare con il marito e con suo figlio, a condi-zione che si impegni a rispettare le regole della discrezione che tacitamente governano i legami adulterini dell’alta società.

DOPO ORGOGLIO E PREGIUDIZIO ED ESPIAZIONE LA COPPIA FOR-MATA DAL REGISTA JOE WRIGHT E DALL’ATTRICE KEIRA KNIGHTLEY AFFRONTA, QUESTA VOLTA IN MODO DEL TUTTO IRRITUALE, UN RO-MANZO DEL 1887 DI LEV TOLSTOJ.

(UK, 2012)Regia di Joe Wrightcon Keira Knightley, Jude Law, Aaron Johnson, Kelly MacDonald, Matthew MacFadyen 130’, Universal Pictures, drammatico

Anna Karenina

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Anna Karenina

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SCHEDE FILM ORARI CINEMA TRAILER NEWS FILM ORARI CINEMA TRAILER NEWSSCHEDE FILM ORARI CINEMA TRAILER NEWS

SCHEDE FILM ORARI CINEMA TRAILER NEWS

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W W W . P R I M I S S I M A . I T

Django Unchained

APP DISPONIBILI PER DISPOSITIVI ANDROID E iOS

Page 16: Primissima Magazine - Febbraio 2013

Ethan Wate è un normale adolescente di una piccola e noiosa cittadina del Sud Carolina, il cui principale desiderio è quello di andarsene, appena finita la scuola, da quel posto dove non succede mai nulla. Ethan ha un sogno ricorrente in cui gli appare una bellissima e misteriosa ragazza. Finché un giorno, con suo grande stupore, la misteriosa ragazza arriva in città. Lena Duchannes è la nipote di una specie di eremita che vive non lontano dalla città. Per questo motivo e per la sua stranezza Lena viene emarginata dai compagni. Ad eccezione di Ethan che invece si sente fortemente attratto da lei. Tra i due si instaura un fortissimo legame non solo affettivo ma anche psichico: ognuno sente i pensieri dell’altro. Ma ben presto Ethan scoprirà che la famiglia di Lena è tormentata da una terribile maledizione e che lui, forse, è l’unico in grado di proteggerla.

BeautifulCreaturesLa sedicesima luna

DOPO TWILIGHT, EAGLE PICTURES PUNTA SU UNA NUOVA SAGA FANTASY CHE FARÀ SOGNARE GLI ADOLE-SCENTI: MAGIA, ANTICHE MALEDIZIONI, LOTTA TRA BENE E MALE E SOPRAT-TUTTO UN’ APPASSIONANTE STORIA D’AMORE!

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Per una saga adolescenziale che va, ecco-ne un’altra che arriva, e così dopo Edward e Bella, potremo continuare a sognare con la magia di Beautiful Creatures – la sedicesima luna. Il film è tratto dal romanzo di Kami Garcia e Margaret Stohl Beautiful Creatures (pubblicato in Italia con il titolo La sedicesima luna) il pri-mo della collana The Caster Chronicles, composta da tre romanzi (ed un quarto in arrivo la prossima estate). Con ogni pro-babilità ci troviamo di fronte ad un nuovo franchise. Protagonisti due attori semi emergenti: Alden Ehrenreich (Stoker) e Alice Englert (Singularity) affiancati da due mostri sacri (entrambi premiati con l’ Oscar) Jeremy Irons ed Emma Thomp-son, oltre alla plurinominata Viola Davis. Alla regia Richard LaGravenese (candi-dato all’Oscar per la sceneggiatura di La leggenda del Re pescatore). Il progetto è in produzione dal 2009, quando la Alcon ha acquisito i diritti del romanzo. Tre mesi di riprese e 65 milio-

ni di dollari di budget, Le riprese sono iniziate a maggio 2012 a New Orleans e terminate a fine luglio. Un ruolo molto importante hanno gli effetti speciali, sia meccanici che visivi, per ricreare l’atmo-sfera magica che accompagna le scene più importanti. Da segnalare la colonna sonora che sarà disponibile dal 5 Febbraio: in parte sarà composta dalla band inglese thenewno2, e che può contare su di un brano com-posto dalla protagonista Alice Englert. La pellicola invece uscirà in Usa il 13 febbra-io, vigilia di San Valentino, ed in Italia la settimana successiva.

(Beautiful creatures, 2012, Usa) Regia di Richard LaGravenesecon Alden Ehrenreich, Alice Englert, Emma Thompson, Jeremy Irons, Emmy Rossum.Eagle Pictures, Drammatico, Fantasy

Beautiful creatures –la sedicesima luna

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BeautifulCreaturesLa sedicesima luna

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Pinocchio

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Cinque anni di lavoro per un’impresa ambiziosa e coraggiosa, perché oggettivamente ci vuole un bel coraggio ad affrontare un libro ed un personaggio come Pinocchio, portato sullo schermo complessivamente una decina di volte e soprattutto con tre letture storiche alle spalle come quella disneyana, quella di Comencini con Lollobrigida e Manfredi e quella di Benigni. Quella di D’Alò è sicuramente la più originale, la meno pedagogica e la più colorata e ottimista. Una festa per gli occhi che farà la gioia dei più piccoli, raccontata con minore enfasi moralista e incentrata soprattutto sull’amore padre-figlio che rappresenta la vera chiave di lettura della storia.

Considerato uno dei maggiori rappresentanti del cinema d’animazione europeo Enzo D’Alò, prima con La freccia azzurra e La gabbianella e il gatto, poi con Momo alla conquista del tempo ed Opopomoz, ha imposto un suo stile assolutamente unico e lontanissimo dai modelli digitali Pixar, Dreamworks e perfino della scuola giapponese Ghibli, affermandosi a livello internazionale.

La storia è arcinota. Il falegname Geppetto si costruisce un burattino da un ciocco di legno e lo chiama Pi-nocchio. Da quel momento inizia per entrambi un’avventura straordinaria. Pinocchio è un vero cataclisma, anche perché soffre la sua natura di ‘bambi-no di legno’. Per prima cosa provoca l’arresto del padre. Poi dopo aver fat-to fare una finaccia al grillo parlante, si brucia i piedi davanti al camino, subito ricostruiti da Geppetto che vuole mandarlo a scuola. Pertanto per comprargli l’abbecedario vende la sua casacca, ma Pinocchio vende il prezioso libro per assistere a uno spettacolo di burattini. Lungo la strada, tornando a casa, Pi-nocchio conosce due imbroglioni, il Gatto e la Volpe, che lo deridono, lo aggrediscono e arrivano a impiccarlo.

Fortunatamente però la Fata Turchina lo salva e lo accudisce, con l’aiuto del Corvo, la Civetta e il Grillo-parlante. Ma Pinocchio continua a non impara-re la lezione e si mette nuovamente in pericolo, oltre a dire le numerose bugie che gli fanno crescere il naso.Segue Lucignolo nell’Isola dei Ba-locchi e viene trasformato in asino. Quando finalmente riesce a scappare, si tuffa in mare, ma viene inghiottito da un gigantesco pescecane. Nel suo ventre Pinocchio ritrova Geppetto che con la sua barchetta era anda-to a cercarlo in mare e, naufragato, era rimasto intrappolato nelle viscere del mostro marino. Pinocchio salva il padre e lo porta fino a riva dove, stremato, si addormenta. La Fata Tur-china lo ricompensa, trasformandolo in bambino vero.

Pinocchio (Italia /Francia, 2012) Regia di Enzo D’Alò Voci di Gabriele Caprio (Pinocchio), Rocco Papaleo (Mangiafoco), Paolo Ruffini (Lucignolo), Lucio Dalla (il pescatore verde), Maurizio Micheli (il Gatto), Maricla Affatato (la volpe), Mino Caprio (Geppetto), Pino Quartullo (un carabiniere), Andy Luotto (oste). Colonna sonora di Lucio Dalla. 84’, animazione, Lucky Red21 FEBBRAIO

Pinocchio

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SCORDATEVI IL PINOCCHIO DELLA DISNEY E DI BENIGNI. PUR NON TRADENDOLO MAI, D’ALÒ RINGIOVANISCE IL ROMANZO DI COLLODI ELIMINANDO LE NOTE PIÙ MORALISTICHEGGIANTI, SCOPRENDO UNA INEDITA COMPLICITÀ NEL RAPPORTO PADRE-FIGLIO E TRASFORMANDO IN MODO SORPRENDENTE LA FATA TURCHINA.

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Gangster

Nel 1949 presso il Dipartimento di Polizia di Los Angeles, divenuta una delle città più violente degli Stati Uniti, viene formata una task force speciale, guidata dai ser-genti John O’Mara (Josh Brolin) e Jerry Wooters (Ryan Gosling), con il compito di catturare uno dei criminali più noti: Mickey Cohen (Sean Penn), che gestisce un va-sto traffico di droga, armi, prostituzione e scommesse clandestine. Cresciuto nella malavita newyorchese Cohen ha costruito a Los Angeles un vero e proprio impero del crimine grazie all’aiuto di scagnozzi senza scrupoli e con-tando sulla protezione garantita da esponenti politici e dalla connivenza con le forze di polizia, corrotte fino al midollo.

Nel ruolo del celebre boss della malavita di Los Angeles Mickey Cohen, Sean Penn guida il cast stellare di questo energico thriller diretto da Ruben Fleischer, regista di Zombieland. E’ il 1949 e Cohen sta trasformando Los An-geles nel suo impero personale. La polizia di Los Angeles incarica il ‘pilastro’ del Dipartimento, il Sergente John

O’Mara (Josh Brolin) di formare un gruppo ‘fanta-sma’ con licenza di fare il lavoro sporco e spazzare via la criminalità dall’ East Coast. Ryan Gosling, Michael Pena, Anthony Mackie, Robert Patrick e Giovanni Ribisi sono gli ‘incorruttibili’ compa-gni di O’Mara, mentre Emma Stone, la donna di Cohen, è destinata a diventare una tentazione più che fatale per uno di loro.

Siamo nel regno del ‘noir’ con un occhio alla scuo-la dei duri di Ellroy ed a Gli Intoccabili di De Palma, ma con una lettura ‘action’ molto più marcata. Sean Penn dal volto stropicciato e indecifrabile è il criminale Cohen, uno che non esita a colpi-re mogli e figli pur di tenere i mastini lontani dal suo c.... Naso rotto, sguardo cattivo e le sue cravat-te pacchiane, la violenza estrema e improvvisa lo hanno reso una delle tante leggende del dopoguerra. Ma questa volta sulla sua strada trova sei uomini che credono nel

Squad

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“IO NON SONO UNO ISTRUITO MA UN PO’ DI STORIA L’HO LETTA. OGNI REGNO COMINCIA COL SANGUE. OGNI CASTELLO È COSTRUITO SU MONTAGNE DI OSSA. QUANDO SONO VENUTO QUA LOS ANGELES NON ERA NIENTE, ALL’ESTERO UN GANGSTER, QUAGGIÙ SONO DIO”. MICKEY COHEN/SEAN PENN.

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Gangster

(The Gangster Squad, Usa, 2012)Regia di Ruben Fleischer con Ryan Gosling, Sean Penn, Josh Brolin, Emma Stone, Nick Nolte, Giovanni Ribisi, Michael Peña, Robert Patrick, Anthony Makie113’, Warner Bros., Azione, Drammatico, Crime

loro lavoro, che non si lasciano abbagliare da soldi e carriera. Sono loro i segugi altrettanto violenti del LAPD (Los Angeles Police Department) che come dice Cohen “sono cani con la rogna, perché uno sbirro che non si fa corrompere è solo carne da macello!’. I due capibranco sono John O’Mara che ha la stazza e il muso duro di Josh Brolin e il sergente Jerry Wooters, con la faccia candida e tostissima di Ryan Gosling. Emma Stone è Grace Faraday, la pupa del boss, che Gosling vorrebbe scippare. Gangster Squad è tratto dal libro ‘Tales From the Gangster Squad’ del giornalista Paul Lieberman: linguaggio rozzo, borsalino, dancing, mitragliette Tommy Gun, sangue, violenza, sigarette e alcool a fiumi. E poi l’America degli anni ‘40, la Los Angeles di quegli anni che un autore, citato, come Ellroy ben ci ha raccontato in tanti romanzi, diventati anche dei film come L.A. Confidential o American Tabloid.

Gangster Squad

21 FEBBRAIOSCATTA IL QR CODE

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Squad

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Educazione siberianaSiamo in Transnistria, una regione dell’ex Repubblica socialista sovietica moldava. La sto-ria si svolge in un arco di tempo che va dal 1985 al 1995. In quegli anni avviene uno dei più importanti cambiamenti della storia contemporanea: la caduta del muro di Berlino e la conseguente sparizione dell’Unione Sovietica con tutto quello che questo evento ha poi comportato nei rapporti economici e sociali dell’intero pianeta. Nel 1990 la Moldavia autoproclamatasi indipendente, non è riconosciuta da nessuno Stato. In questa cittadina vive una comunità perseguitata dove valgono ancora le vecchie regole siberiane malavi-tose, ma con una loro etica. Si chiamano Urka siberiani e si definiscono ‘criminali onesti’. Kuzya (John Malkovich), nonno di Kolima e Gargarin, cerca di educare i due nipoti nel rispetto delle tradizioni, ma il loro mondo si sta trasformando, l’odiato regime comunista è collassato e il libero mercato si sta imponendo. Vite che incontrano il consumismo, la globalizzazione, vivendo così un difficile confronto tra “vecchio e nuovo mondo”. 23

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Educazione siberiana

“DOBBIAMO AVERE RISPETTO PER TUTTE LE CREATURE VIVENTI. EC-CETTO CHE LA POLIZIA, I BAN-CHERI, GLI USURAI. RUBARE A QUESTE PERSONE È PERMESSO..” GABRIELE SALVATORES CI PORTA NEL MONDO DEGLI URKA SIBE-RIANI, CRIMINALI CON UN CO-DICE ETICO E COMPORTAMENTALE MOLTO SPECIALE.

Nicolai Lilin, l’autore del romanzo dal quale è stato tratto il film è del 1980. Educazione siberiana è il suo primo li-bro e racconta la sua crescita e formazio-ne all’interno di una comunità criminale. Ha visto Mediterraneo e ha chiesto a Salvatores di farci un film. Primo film di Gabriele Salvatore completamente girato in Lituania e in lingua inglese, Educazione siberiana, vanta un gruppo di attori russi bravissimi e molto cono-sciuti, oltre al magnetico Malkovich e a Peter Stormare. “Educazione siberiana - ha dichiarato Salvatores - non è un film

politico. Il messaggio politico è intuibi-le, semmai, dalle storie dei protagonisti, dalle loro personali vicende di crescita. Ci siamo concentrati su quello che Lilin racconta nel romanzo, le regole ferree che hanno dominato la comunità nella quale è cresciuto. La religione, il rappor-to con le armi e il denaro, l’importanza dei tatuaggi e su come ci si comporta in galera, per i meno fortunati che ci sono finiti. Educazione siberiana è un roman-zo di formazione estrema e dal fascino pericolosamente ambiguo”. “Ci ho pensa-to – ha continuato Salvatore – prima di accettare questo progetto perché presen-tava un argomento a me non affine e per le tante difficoltà che si portava appres-so. Ora, posso dire, senza alcuna voglia o ombra di provocazione, che ho imparato più cose in questo film che negli altri quattordici realizzati fino ad ora”.

(Italia, 2012)Regia di Gabriele Salvatores con John Malkovich, Arnas Fedaravicius, Vilius Tumalavicius, Elea-nor Tomlinson, Jonas Trukanas, Vitalji Porsnev110’, 01 Distribu-tion, drammatico28 FEBBRAIO

Educazione siberiana

SCATTA IL QR CODEE GUARDA IL TRAILER23

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Quello era un giorno di festa, la prima co-munione del figlio Lorenzo, con tutta l’a-gitazione che accompagna un giorno così, in un modesto appartamento di periferia. Il vestito buono, il rinfresco per festeggia-re con i parenti un grande avvenimento. Chi avrebbe mai potuto pensare che tutti allegri dopo la cerimonia, Agostino, sua moglie Anna, il caustico Nonno Rocco, i due figli Erica e Lorenzo accompagnati da tutta la famiglia del cognato, Sergio, arri-vati sul pianerottolo, avrebbero trovato la porta chiusa, la serratura cambiata e degli sconosciuti dentro la propria abitazione? Gli avevano rubato casa, pratica diffusa nei palazzoni popolari delle nostre città. Inizia cosi una guerra epocale e tragicomi-ca tra poveri, o forse sarebbe meglio dire tra nuovi poveri, per la riconquista di un

diritto tanto inalienabile quanto effimero come quello di una casa.

Tratto dalla pièce teatrale Agostino, scrit-ta da Massimiliano Bruno, sceneggiato da Rolando Ravello insieme a Massimi-liano Bruno e prodotto da Domenico Pro-cacci, il protagonista Agostino è interpre-tato da Ravello con Kasia Smutniak, nel ruolo di sua moglie Anna e Marco Giallini nel ruolo del cognato Sergio. Una comme-dia molto contemporanea che coniuga la crisi economica galoppante con spunti di favola nera e leggenda metropolitana. “Io penso di saper raccontare solo quello che vedo, che capita intorno a me. – af-ferma Ravello – In particolare mi inte-ressano le persone che sono in difficoltà, perché mi fanno più simpatia di quelli che

vincono faci-le nella vita. E, quindi, ho voluto narrare una storia che ci riguarda da vicino, dato che il 90% degli italiani vive in una situazione, a livelli diversi, tutt’al-tro che rosea, con ironia, con leggerezza e spero, anche, riuscendo a far commuovere il pubblico in alcuni momenti… Questa è la mia prima regia e, nonostante mi sia preparato al massimo non ero sicuro che sarei stato in grado di portare a termine questo progetto. Invece, dal primo gior-no sul set, è venuto tutto naturale e da quel momento ogni paura è svanita e sono arrivato all’ultimo ciak felice perché ero riuscito a realizzare quello che avevo in mente”.

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(Italia, 2012)Regia di Rolando Ravellocon Rolando Ravello, Kasia Smutniak, Marco Giallini, Stefano Altieri, Raffaele Iorio 110’, Warner Bros. Italia, commedia/drammatico

Tutti contro tutti

28 FEBBRAIO

“C’ERA UNA VOLTA UN OPERAIO CHE AVEVA UNA BELLA FAMIGLIA E VIVE-VANO TRANQUILLI NEL LORO APPARTAMENTO DI PERIFERIA. UN BEL GIOR-NO LA LORO ABITAZIONE, CONQUISTATA CON IL DU-RO LAVORO, LA TROVARO-NO OCCUPATA DA ESTRA-NEI…”

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Tutti contro tutti

un film di ENZO D’ALò musiche di LUCIO DALLA con le voci di ROCCO PAPALEO e PAOLO RUFFINI personaggi e ambientazioni di LORENZO MATTOTTI

prodotto da COMETAFILM IRIS PRODUCTIONS WALKING THE DOG 2D-3D ANIMATION in collaborazione con RAI FICTION

DAL 21 FEBBRAIO AL CINEMA

Dal regista de LA GABBIANELLA

E IL GATTO

Primissima_19x26.indd 1 23/01/13 13:33

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un film di ENZO D’ALò musiche di LUCIO DALLA con le voci di ROCCO PAPALEO e PAOLO RUFFINI personaggi e ambientazioni di LORENZO MATTOTTI

prodotto da COMETAFILM IRIS PRODUCTIONS WALKING THE DOG 2D-3D ANIMATION in collaborazione con RAI FICTION

DAL 21 FEBBRAIO AL CINEMA

Dal regista de LA GABBIANELLA

E IL GATTO

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Eva (Angela Finocchiaro) è una don-na come tante. Come riesce a fare tutto? Semplice, di corsa. Facendo l’equilibrista, come solo le donne a volte sanno fare.Sempre in bilico tra lavoro, famiglia, l’ex marito Gino (Elio, delle Storie Tese), la figlia ribelle Francesca (Antonella Lo Coco, che dal palco-scenico di XFactor approda per la pri-ma volta sul grande schermo), l’arzil-la madre Lidia (Rosalina Neri); i col-leghi tra cui Cinzia (Laura Marinoni) una coetana per cui il tempo sembra non passare mai, lo spietato capore-parto Pagliai (Raul Cremona), Oscar (Jurij Ferrini) che la corteggia forse con troppa timidezza; e poi le bollet-te, il mutuo e una volta la settima-na tanto per vivacizzare, la spesa al

supermercato. Sesso, non pervenuto. Forma fisica, così così con tenden-za al disfacimento. E come se non bastasse per Eva è in arrivo un com-pleanno molto speciale: cinquanta candeline sulla torta… un bel fuoco da spegnere!Con una travolgente umanità Eva affronta le avventure di una donna alle prese con la crisi di mezza età. Un momento molto delicato per lei, soprattutto perché il destino le in-via per aiutarla un misterioso indi-viduo dotato di poteri sovraumani (Giovanni Storti). Ce la farà Eva ad arrivare al fatidico compleanno con fiato sufficiente per spegnere tutte quelle candeline? Certo, le donne possono fare tutto, però… Ci vuole un gran fisico!

In un primo momento il film si doveva chia-mare Eva dopo Eva e questo vi fa già capire quali – anche se lon-tane – ispirazioni ha avuto nello scrivere e in-terpretare il film Angela Finocchiaro. Sua infatti anche la sceneggiatura, firmata insieme a Valerio Bariletti, Walter Fontana e Pasquale Plastino , quest’ultimo collaboratore storico di Carlo Verdone. La regia è della filmaker di origine parigina Sophie Chiarello che, per anni ha lavorato come aiuto di Massimo Venier, regista

Ci vuole ungran fisico

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ARRIVATA ALLA SOGLIA DEI CINQUANT’ANNI EVA COMINCIA AD ACCUSARE I COLPI DELL’ETÀ, MA NON HA NESSUNA INTENZIONE

DI CEDERE. UNA STRAORDINARIA ANGELA FINOCCHIARO CI RAC-CONTA LA STORIA DELLA RIVINCITA DELLE TARDONE.

(Italia, 2012)Regia di Sophie Chiarello con Angela Finocchiaro, Raul Cremona, Elio, Laura Marinoni, Jurij Ferrini, Giovanni Storti110’, Medusa, commedia

Ci vuole un gran fisico

pane’ non ci stanno a farsi mettere da parte. E nel film che ho scritto insieme ai validissimi autori che mi hanno aiutato racconto proprio di una donna, Eva, che è come divenuta invisibile, che non ha più sogni ma solo bisogni e non sono i suoi. Ma, poi, come a volte capita, nel-la vita, basta un sassolino nella scarpa e tutto cambia. In questo caso è molto

più di un sassolino ma è un uomo che metterà in moto una valanga di eventi e di cambiamenti”. Situazioni comiche e paradossali che sebbene non dimenticano mai di parlare di maturità, fanno scoprire che la vita può essere goduta fino in fondo, ad ogni età.

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dei film di Aldo, Giovanni e Giacomo (quest’ultimo

fa parte del progetto in veste di attore). “Fino all’inizio del Novecento – ha affermato una sempre scoppiettan-

te Finocchiaro – le donne morivano prima di arrivare

alla menopausa. Noi no. Noi esploriamo lo shock da soglia sull’orlo di questa nuo-va età. Un’età, quella delle cinquantenni, che sta cominciando ad interessare il ci-nema. Per nulla intenzionate a diventare invisibili in una società che fa della gio-ventù il valore supremo e delle lolite il massimo oggetto del desiderio – anche di maschi piuttosto attempati – e io ho voluto ribadire che le ‘tardone’, le ‘caram-

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Il latoPositivo

“MAI PENSARE CHE ARRIVERÀ IL MOMENTO GIUSTO NELLA VITA, LA VITA È ORA”. E, PAT SOLATANO, DOPO AVERE PASSATO OTTO ANNI IN CLINICA PER DISTURBI BIPOLARI È DECISO A NON SPRECARE PIÙ NEMMENO UN SECONDO DELLA SUA ESISTENZA. CANDIDATO A 8 PREMI OSCAR.

Pat Solatano (Bradley Cooper) ha perso tutto: casa, lavoro, compagna. Dopo aver trascorso otto mesi in un istituto psichia-trico, si ritrova, in seguito ad un patteggiamento della pena che avrebbe dovuto scontare, ad abitare nuovamente con sua madre (Jacki Weaver) e suo padre (Robert De Niro). Pat, però, non ha perso il suo naturale ottimismo: è deciso a ricostruire la propria vita e a riconciliarsi con la sua ex-moglie, nonostante le proble-matiche circostanze della loro separazione. I suoi genitori, inve-ce, vorrebbero solo che si rimettesse in piedi e che condividesse la passione/ossessione di famiglia per la squadra di football lo-cale: i Philadelphia Eagles. La situazione si complica quando Pat conosce Tiffany (Jennifer Lawrence), una misteriosa ragazza che soffre a sua volta di problemi psichiatrici. Tiffany si offre di aiutarlo a riconquistare la sua donna, in cambio, lui dovrà fare una cosa molto importante per lei. Ma nel mettere in atto il loro piano, il loro rapporto prende una piega inaspettata e nelle vite di entrambi sembra aprirsi uno spiraglio di luce.

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Silver Linings Playbook

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Difficile pensare che un regista per niente ‘facile’ come David O. Russell sia riuscito a realizzare un film così vero, drammatico, divertente, realistico e pieno di vita. O, forse, proprio perché sappiamo di tutte le difficoltà che ha sempre trovato – a causa del suo irruen-te carattere – a lavorare a Hollywood ha trovato nel bestseller di Matthew Quick (uscito in Italia con il titolo: L’orlo ar-genteo delle nuvole) il materiale ideale per raccontare anche se stesso. Il lato positivo - Silver Linings Playbook è un film che si è aggiudicato una marea di Premi, tra i quali, il Golden Globe come Migliore Attrice per la giovane Jennifer Lawrence, oltre ad essere uno dei più forti candidati all’Oscar (8 nomination). “Il libro – ha dichiarato O. Russell – me lo ha fatto conoscere Sydney Pollack e l’ho adorato da subi-to. Quando mi è stato proposto di adat-tarlo per il cinema non ci ho pensato un attimo era la mia occasione per potere sbirciare nelle vite delle persone che tentano di affrontare la realtà e, spesso, anche se stessi, immersi nel loro am-biente quotidiano, compiendo sovente

sforzi commoventi e sovraumani, prima di riuscire a sfangarla in qualche modo. Almeno per un po’. Questo è quello che racconta Silver Linings Playbook, la storia di un uomo che, nonostante, nulla gli vada nella vita come pensava, prende forza proprio da questo, cambia completamente modo di agire, vedere e pensare e da quel momento guarda il mondo con altri occhi. Tiffany, inizial-mente, sarà solo caos, per poi diventare un altro motivo in più per perseguire nella sua convinzione, ovvero, che la sua vita sia un film prodotto da Dio. La sua missione: diventare fisicamente to-nico ed emotivamente equilibrato”. La bellezza di Il lato positivo è che, in maniera mai banale, ci troviamo davanti ad un personaggio che, anche se ha co-nosciuto la sofferenza e l’angoscia per la maggior parte della sua esistenza, riesce a guardare la realtà con sguar-do incantato, cogliendone solo il bello. Anche quanto tutto è confuso, trabocca di squinternato ottimismo, fino ad un imprevedibile finale. Perché dietro ‘L’or-lo argenteo delle nuvole’, c’è sempre il sole.

(Silver Linings Playbook, Usa, 2012)Regia di David O. Russell con Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Ro-bert De Niro, Jacki Weaver, John Ortiz, Tay-lor Schilling122’, Eagle Pictures, com-media/dram-matico7 MARZO SCATTA IL QR CODE

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Il lato positivo - Silver Linings Playbook

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Consegnate le targhe della 12a edizione del Trailer

d’Oro, il Premio promosso da Primissima in collaborazione con le Giornate Professionali di

Cinema organizzate dall’Anec in collaborazione con Anem e Ani-ca. A vincere il trailer d’oro è sta-to Django Unchained di Quen-tin Tarantino (Warner-Sony),

mentre come Miglior Trailer di un film italiano è stato premiato Il Principe abusivo di Alessandro Siani (01 Distribution). Inoltre da quest’anno è stato istituito anche

Nicola Maccanico Direttore Generale di Warner Bros ritira il Trailer d’Oro assegnato al trailer del film Django Unchained.

Mark Lombardo, Amministratore Delegato di Eagle Pictures ritira il Premio assegnato alla Miglior Convention.

Richard Borg, Amministratore Delegato di Universal Pictures ritira il Premio assegnato al Miglior Promo.

Andrea Occhipinti Presidente di Lucky Red ritira il Premio assegnato al poster del film Warm Bodies.

D'ORO 12TRAILERLA PREMIAZIONE

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un Premio per il Miglior Trailer di un film in 3D che è stato vinto da Il grande e potente Oz di Sam Raimi (Disney). I Premi sono stati assegnati sulla base

delle votazioni degli esercenti e degli accreditati della recente edizione delle Giornate Pro-fessionali, svoltasi a Sorrento a dicembre. Miglior promo è

stato votato quello di Universal Pictures, mentre il Premio per la Miglior Convention è andato alla Eagle Pictures. Accanto a questi Premi ufficiali sono stati ‘istituzionalizzati’ anche due Premi Speciali: il primo, per la promozione del cinema italiano, è stato assegnato a Medusa, mentre un Premio speciale per la Promozione del Cinema d’animazione è andato alla 20th Century Fox. Infine sono stati votati anche due Premi per i migliori Poster presenti alla manifestazione che sono andati rispettivamente a Warm Bod-ies (Lucky Red) e Tutto tutto niente niente (01 Distribution) come miglior poster di un film italiano.

Osvaldo De Santis, Presidente e AD di 20th Century Fox ritira il Premio Speciale assegnato alla 20th Century Fox per la Promozione del cinema d’animazione.

Stefano Bethlen, Direttore Theatrical della Walt Disney riceve il Premio assegnato a Il grande e potente Oz come Miglior Trailer di un film tridi-mensionale.

Luigi Lo Nigro, Direttore della Distribuzione di 01 Distribution/RaiCin-ema ritira due Premi, il primo assegnato a Il Principe abusivo come Miglior Trailer di un film italiano, ed il secondo as-segnato al film Tutto tutto, niente niente come Miglior poster di un film italiano.

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