Primissima Cinema - febbraio 2012

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HUGO CABRET WAR HORSE VIAGGIO NELL’ISOLA MISTERIOSA COM’È BELLO FAR L’AMORE www.primissima.it FEBBRAIO 2012 LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM OMAGGIO RIVISTA PROGRAMMA DEI CINEMA Millennium Il lato oscuro del grande nord

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Primissima Cinema - febbraio 2012

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HUGO CABRET WAR HORSE VIAGGIO NELL’ISOLA MISTERIOSA

COM’È BELLO FAR L’AMORE

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FEBBRAIO 2012 LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM

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MillenniumIl lato oscuro del grande nord

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Direttore responsabilePiero Cinelli

Direttore editorialePaolo Sivori

EditoreMultivision S.r.l. Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Romatel. fax. +39 0645437670 [email protected]. Trib. Roma n. 73/90 del 1/2/1990P.Iva 07210901000

Art direction e GraficaLuca [email protected] Morfù[email protected]

hanno collaborato a questo numeroNicoletta Gemmi, Marco Spagnoli, Manuela Blonna

Calendario a cura di Nicoletta Gemmi

stampa PFG • Ariccia (RM)distribuzione nazionale Bartolini

REDAZIONE E PUBBLICITÀ

PrimissimaVia Fabio Massimo, 107 • 00192 - Romatel. fax. +39 [email protected]

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RIVISTA PROGRAMMMA DEI CINEMA • ANNO 23 N.2 - FEBBRAIO 2012

FREE MAGAZINE NATO IL 1 GIUGNO 1990 DISTRIBUITO GRATUITAMENTE NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE ITALIANE

4 I FILM DI FEBBRAIOCALENDARIO

16 MILLENNIUM: UOMINI CHE ODIANO LE DONNESCHEDA FILM

22 VIAGGIO NELL’ISOLA MISTERIOSASCHEDA FILM

20 WAR HORSESCHEDA FILM

18 ALBERT NOBBSSCHEDA FILM

2626 UN GIORNO QUESTO DOLORE TI SARÀ UTILESCHEDA FILM

12 NOMINATION AGLI OSCAR 2012

14 PREMIAZIONE TRAILER D'ORO

6 I FILM DI FEBBRAIOCALENDARIO

24 QUASI AMICISCHEDA FILM

29 JACK E JILLSCHEDA FILM

8 I FILM DI FEBBRAIOCALENDARIO

30 SAFE HOUSE - NESSUNO È AL SICUROSCHEDA FILM

19 COM’È BELLO FAR L’AMORESCHEDA FILM

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I MUPPET (The Muppets, Usa, 2011)Regia di James Bobin con Jason Segel, Amy Adams,

Rashida Jones, Chris Cooper, Alan Arkin 103’, Walt Disney, commedia

Dopo 11 anni di assenza ritornano i mitici pupazzi al ritmo del tor-mentone musicale Mahna Mahna. In questa ironica e scatenata av-ventura due fan dei simpaticissimi e bizzarri pupazzi, Gary (Segel) e Mary (Adams), aiutano la rana Kermit a riunire la banda per mettere in piedi un nuovo spettacolo che dovrà salvare economicamente il loro teatro dalle mire di un petroliere senza scrupoli che vuole raderlo al suolo. Nomination all’Oscar per la migliore canzone.

HESHER – E’ STATO QUI (Hesher, Usa, 2010)Regia di Spencer Susser con Joseph Gordon-Levitt,

Natalie Portman, Rainn Wilson, John C. Reilly, Devin

Brochu106’, Bolero Film, drammatico

Dopo la morte della madre, il 13enne TJ vive con un padre depresso e una nonna con demenza senile. Continuamente umiliato da un bullo a scuola, il ragazzo trova conforto solo quando è in compa-gnia di Hesher, un anarchico che vive in un furgone, e Nicole, la cassiera di un supermercato. Quando anche Hesher si trasferisce non invitato in casa di TJ, la convivenza forzata conduce ad un’a-nomala amicizia destinata a far esplodere tutto il dolore che il ragazzino si porta dentro da troppo tempo dentro.

CALENDARIO

POLISSE (Francia, 2011)Regia di Maïwenn Le Besco con Maïwenn Le Besco,

Riccardo Scamarcio, Sandrine Kiberlain, Karin Viard,

Nicolas Duvauchelle 127’, Lucky Red, drammatico

Le storie - tragicamente vere - dei poliziotti della Brigata Prote-zione Minori nella violenta e dispersiva Parigi multietnica, dove la solidarietà è l’unica difesa della squadra dai rischi e dalle tensioni di una routine spesso orribile. Per testimoniare il loro lavoro il Ministero dell’Interno invia una fotoreporter che dovrà realizzare un libro di immagini sulla squadra. A complicare le cose, Fred, uno dei veterani della Brigata, s’invaghisce di lei.

6

STAR WARS: EPISODIO I - LA MINACCIA FANTASMA(Star Wars - Episode I - The Phantom Menace 3D, Usa, 2012)Regia di George Lucas con Liam Neeson, Ewan

McGregor, Jake Lloyd, Natalie Portman, Pernilla August 136’, 20th Century Fox, fantascienza

Una delle storie leggendarie del cinema torna nei cinema rimaste-rizzata in 3D. Episodio 1 ha inaugurato la nuova trilogia di Guerre Stellari, la famosa saga creata da Lucas nel 1977. Il film, primo in ordine cronolgico nella storia, vede i due jedi Qui-Gon Jin (Neeson) e Obi-Wan Kenobi (McGregor) inviati a trattare con la Federazione dei Mercanti, che sta assediando il pianeta Naboo. Ma dopo il fallimento dell’azione diplomatica, l’attacco ha inizio e i due dovranno portare in salvo la regina di Naboo, Padmè Amidala (Portman).

TRE UOMINI E UNA PECORA (A Few Best Men, Australia/UK, 2011)Regia di Stephan Elliott con Xavier Samuel, Kris

Marshall, Kevin Bishop, Rebel Wilson, Olivia Newton-

John 97’, Lucky Red, commedia

Dal regista di Priscilla e Un matrimonio all’inglese una nuova esilarante commedia matrimoniale. L’inglese e proletario David parte per l’Australia, accompagnato dai suoi tre migliori amici, per impalmare la figlia di un importante e ricco politico del paese. Lo scontro tra la famiglia alto-borghese della sposa e gli irriverenti e sboccati testimoni dello sposo darà il via ad una serie di equivoci e disastri che raggiungeranno il culmine nel giorno delle nozze, complice anche…una pecora!

HUGO CABRET (Hugo, Usa, 2011)Regia di Martin Scorsese con Asa Butterfield, Chloe Moretz, Sacha Baron Cohen, Ben Kingsley, Jude Law 126’, 01 Distribution, avventura/fantasy

11 nomination all’Oscar, il primo film di Martin Scorsese in 3D è una dichiarazione d’amore al cinema, al suo passato ed al suo futuro. Anni ‘30. Hugo è un orfano dodicenne che vive nascosto nella stazione ferroviaria di Parigi, tirando a campare grazie a dei piccoli furti. Hugo divide il proprio tempo tra gli incontri con la coetanea Isabelle (Chloë Moretz), e la costruzione di un automa, iniziata dal padre, per portare avanti la quale è costretto a rubare i pezzi di cui necessita da un negozio di giocattoli all’interno della stazione stessa. Il cui proprietario, un eccentrico signore, uno degli inventori del cinema George Méliès (Ben Kingsley).

3 FEBBRAIO

10 FEBBRAIO

11 Nomination

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un film di ROBERTO FAENZA

TOBY REGBO MARCIA GAY HARDEN PETER GALLAGHER LUCY LIU

STEPHEN LANG DEBORAH ANN WOLL ELLEN BURSTYN

UN NUOVO GIOVANE HOLDEN DURANTE UNA CALDISSIMA ESTATE A NEW YORK

Sceneggiatura Roberto Faenza e Dahlia Heymandal romanzo omonimo di Peter Cameron pubblicato in Italia da Adelphi

dal bestseller diPETER CAMERON

Jean Vigo Italia Four Of A Kind Productions in collaborazione con Rai Cinema e The Seventh Floor in associazione con Bnl - Gruppo Bnp Paribas presentano un film di Roberto Faenza

scenografia TOMMASO ORTINO costumi DONNA ZAKOWSKA montaggio MASSIMO FIOCCHI direttore della fotografia MAURIZIO CALVESI A.I.C.musica ANDREA GUERRA Prodotto da ELDA FERRI MILENA CANONERO RON STEIN

VERTIGODESIGN

il premio Oscar ®

il premio Oscar ®

DAL 24 FEBBRAIO AL CINEMA

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PARADISO AMARO

(The Descendants, Usa, 2011)Regia di Alexander Payne con

George Clooney, Shailene

Woodley, Judy Greer, Beau

Bridges, Matthew Lillard 115’, 20th Century Fox, drammatico

2 Golden Globes, 5 Nomination all’Oscar (tra cui miglior film, miglior regia e miglior protagonista) un grandissimo George Clooney, commo-vente, goffo, disperato e adorabile Matt King, un uomo la cui moglie è in coma a causa di un incidente in mare. Si ritroverà a rapportarsi con le sue figlie che scopre di non conoscere, come pure, non cono-sceva bene sua moglie che, da anni, aveva un amante. Intenzionato a conoscere il rivale, Matt decide di mettersi in viaggio insieme alle due ragazze e, grazie a questo percorso, l’uomo rivaluterà tutto il suo passato rivoluzionando l’ordine delle sue priorità.

IN TIME (Usa, 2011)Regia di Andrew Niccol con Justin Timberlake, Amanda

Seyfried, Cillian Murphy, Olivia Wilde, Alex Pettyfer,

Johnny Galeck109’, Medusa Film, action/fantascienza/thriller

In un futuro prossimo il gene dell’invecchiamento sarà neutra-lizzato, ma vinta la morte il problema della sovrappopolazione diventerà gigantesco. Pertanto il tempo diventerà la cosa più pre-ziosa. La struttura genetica delle persone sarà impostata su una terminazione al compimento dei 25 anni d’età. Da quel momento per continuare a vivere bisognerà pagare. In questo scenario il giovane Will, in cerca di soldi per tenere in vita sua madre, viene accusato di aver assassinato un uomo d’affari. Costretto alla fuga prende in ostaggio la milionaria Sylvia ed è inseguito dagli agenti speciali, i famigerati ‘custodi del tempo’.

CALENDARIO

...E ORA PARLIAMO DI KEVIN (We Need to Talk About Kevin, UK/Usa, 2011)Regia di Lynne Ramsay con John C. Reilly, Tilda

Swinton, Ezra Miller, Neil Hardy, Siobhan Fallon 112’, Bolero Film, drammatico/thriller

Per averlo Eva ha messo da parte tutte le sue ambizioni personali. Ma sin dall’inizio il rapporto tra lei e suo figlio è stato estremamen-te problematico. Disubbidiente, ribelle, tutte le sue azioni rivolte palesemente contro la madre, per provocarla e addolorarla. A 16 anni, infine, Kevin ha commesso una strage a scuola. A due anni di distanza Eva si interroga sulle sue responsabilità cercando di trovare un equilibrio al suo senso di colpa.

8

LA VERITÀ NASCOSTA (La cara oculta, Spagna/Colombia, 2011)Regia di Andrés Baiz con Quim Gutiérrez, Clara Lago, Martina García 110’, Moviemax, thriller

Adrian, Direttore dell’Orchestra Filarmonica di Bogotà, è fidanzato con Belen. I due sembrano molto innamorati ma la donna sospetta che Adrian la tradisca e decide così di scomparire senza lasciare alcuna traccia. L’uomo trova conforto nella musica e soprattutto tra le braccia della cameriera Fabiana, in un vortice crescente di passione, che però comincia ad incrinarsi quando cominciano a manifestarsi strani fenomeni che fanno emergere i primi dubbi sulla reale scomparsa di Belen.

17 FEBBRAIO

40 CARATI (Man on a Ledge, Usa, 2012)Regia di Asger Leth con Sam Worthington, Jamie Bell, Anthony Mackie, Elizabeth Banks, Kyra Sedgwick 102’, Eagle Pictures, thriller

Accusato di un furto, e prima di essere arrestato, il poliziotto Nick minaccia di suicidarsi gettandosi da un cornicione. Viene chiamata una psicologa, per cercare di convincerlo a scendere ma Nick utiliz-za la donna per guidare da lassù una rapina che ha come obiettivo proprio il prezioso diamante del cui furto è stato accusato. Per dimostrare la sua innocenza?

5 Nomination

ATM – TRAPPOLA MORTALE (ATM, USA/Canada, 2012)Regia di David Brooks con Alice Eve, Josh Peck, Brian

Geraghty 100’, M2 Pictures, horror/thriller

Emily (Eve), Corey (Peck) e David (Geraghty) sono tre amici e colle-ghi di lavoro che durante un giro notturno in città hanno bisogno di fermarsi a uno sportello bancomat per prelevare del denaro. Durante la sosta, però, si ritrovano in ostaggio di un maniaco psicopatico che li costringe ad un claustrofobico gioco al massacro.

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THELMA, LOUISE E CHANTAL (Thelma, Louise et Chantal, Francia, 2010)Regia di Benoît Pétré con Jane Birkin, Caroline Cellier,

Thierry Lhermitte, Catherine Jacob

90’, Nomad Film, commedia

Chantal, Gabrielle e Nelly sono tre donne mature che partono per recarsi ad un matrimonio di un loro ex che si terrà nella campagna francese. Durante il viaggio accadono loro molte cose inattese e sorprendenti, destinate a rivelare le loro personalità.

CALENDARIO

LA SCOMPARSA DI PATÒ

(Italia, 2010)Regia di Rocco Mortelliti con Neri Marcorè, Nino

Frassica, Maurizio Casagrande 100’, Emme Cinematografica, drammatico/comico

Vigata 1890. Il ragioniere Antonio Patò (Neri Marcoré) nel corso della rappresentazione pasquale della Passione di Cristo, in cui interpreta magistralmente la parte di Giuda, sparisce misteriosa-mente senza lasciare traccia. Dal romanzo di Andrea Camilleri.

10

KNOCKOUT - RESA DEI CONTI (Haywire, USA, 2011)Regia di Steven Soderbergh con Gina Carano, Ewan McGregor, Michael Douglas, Bill Paxton, Michael Fassbender, Channing Tatum, Antonio Banderas, Mathieu Kassovitz 93’, Moviemax, action/thriller

Ultimo (a suo dire) action di Steven Soderbergh, con cast stellare. Mallory Kane è una agente specializzata nelle operazioni in nero, una delle migliori killer dell’Agenzia. Al ritorno da una missione in Irlanda, andata malissimo, scopre di essere divenuta il bersaglio di agenti che conoscono ogni suo movimento. Per sopravvivere dovrà escogitare una trappola molto ingegnosa.

50/50 (USA, 2011)Regia di Jonathan Levine con Bryce Dallas Howard, Anna Kendrick, Seth Rogen, Joseph Gordon-Levitt, Anjelica Huston 100’, Eagle Pictures, drammatico/commedia

Durante una visita di controllo, il ventisettenne Adam apprende di essere stato colpito da un cancro che gli lascia il 50% di possibi-lità di sopravvivenza. Presi dallo sconforto quelli che gli vogliono bene reagiscono in maniera differente. Lui dovrà imparare a lottare cercando di vincere paure e sofferenze grazie all’amico Kyle e alla psicologa Katie. Ispirata alla storia vera di Will Reiser, sceneg-giatore della pellicola.

QUALCOSA DI STRAORDINARIO (Big Miracle, USA/UK, 2012)Regia di Ken Kwapis con Kristen Bell, Drew Barrymore,

John Krasinski, Vinessa Shaw, Ted Danson 107’, Universal Pictures, drammatico/romantico

In piena Guerra Fredda, in una piccola cittadina dell’Alaska un giovane reporter recluta la ex fidanzata - una volontaria di Green-peace - in una campagna per salvare la vita di tre balene grigie imprigionate dai ghiacci nei mari del Polo Nord. Per riuscire nel loro intento dovranno prima creare un clima distensivo tra l’eser-cito russo e quello americano.

HYSTERIA

(UK, 2011)Regia di Tanya Wexler con Maggie Gyllenhaal, Hugh

Dancy, Jonathan Pryce, Rupert Everett, Ashley Jensen 100’, Bim, commedia

In piena epoca vittoriana, un medico (Dancy) e un suo amico (Everett) si propongono di porre fine a quella che considerano una vera tragedia, l’isterismo femminile che, di punto in bianco, cambia l’umore delle donne con cui hanno a che fare, rendendole piene di rabbia, nevrotiche e spesso anche depresse senza alcuna ragione. Dopo essersi accorti degli effetti benefici ottenuti prati-cando dei massaggi pelvici sulle loro pazienti, decidono di mettere a punto un oggetto casualmente testato, che sconvolgerà la vita della società benpensante: il vibratore.

24 FEBBRAIO

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OSCAR NOMINATION: SCORSESE E THE ARTIST CONDUCONO LA CORSA

Con 11 nomination il fantasy Hugo Cabret di Martin Scorsese fa il pieno di candida-ture agli Oscar, seguito a ruota da The Ar-tist con 10. Seguono, ma piuttosto distan-ziati War Horse di Spielberg e L’arte di vincere (Moneyball) di Bennett Miller (6 nomination ciascuno) Paradiso amaro (The Descendants) di Alexander Payne con 5 e The Help con 4, Midnight in Paris di Wo-ody Allen con 3... Quindi è più che pro-babile che la cerimonia della 84a edizione degli Oscar, che avrà luogo il 26 febbraio, sarà dominata dai due frontrunners. Il film di Scorsese è candidato a ricevere le sta-

tuette per il miglior film, il miglior regista, la migliore sceneggiatura, oltre alle varie nomination tecniche, mentre il film muto The Artist è candidato a miglior film, mi-gliore attore protagonista, migliore attrice non protagonista, migliore sceneggiatura e regia. L’Italia, esclusa dalla nomination per il miglior film straniero (Terraferma di Emanuele Crialese) potrà contare so-lo su tre candidati: i pluripremiati Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo per l’Art Direction di Hugo (production design e set decoration) ed Enrico Casarosa che per la Pixar ha diretto il corto animato La luna.

In una edizione rivolta quasi totalmente al passato, con sicuramente opere pregevolissi-me, sono saltati completamente tutti i film del presente, quelli che nel bene e nel male raccontano le inquietudini, i drammi e magari le gioie (poche) dell’oggi. Shame, storia di un uomo vittima delle pro-prie pulsioni sessuali, non è stato nominato in nessuna categoria, nemmeno il protagonista Michael Fassbender che ha vinto invece la Coppa Volpi come migliore attore al Festival

di Venezia. Escluso dalla categoria miglior film anche il politico e potente Le Idi di Marzo, che però ottiene una nomination per la sce-neggiatura. In questa ultima categoria sono saltati Leonardo DiCaprio per J.Edgar, Mi-chael Fassbender per Shame, Ryan Gosling attore rivelazione dell’anno per Drive e per Le Idi di Marzo. Ma l’assenza più bruciante è l’esclusione di Ter-raferma di Crialese, che visti i contendenti al miglior film straniero, avrebbe meritato di più.

E’ il cinema del passato, riletto in modo ma-gistrale per il pubblico di oggi, a trionfare sul cinema del presente: The Artist è un film muto e in b/n, mentre Hugo Cabret racconta la Parigi di George Méliès. Ma anche gli altri sette candidati alla principale statuetta si rivolgono al passato, dalla prima guerra mon-diale di War Horse di Spielberg, all’America degli anni '60 di The Help, The Tree of Life, L’arte di vincere e Paradiso amaro. Molto forte, incredibilmente vicino di Stephen Daldry racconta l’odissea di un adolescente che cerca di superare il trauma dell'11 set-tembre 2001, ed anche Midnight in Paris di Woody Allen, per quanto ambientato nel presente, è tutto giocato su una struggente quanto ironica nostalgia del passato. Tra i registi ritornano i nomi di Scorsese, Hazanavicius (The Artist), Alexander Payne

(Paradiso amaro), Woody Allen e Terrence Malick. Saranno loro a fare il bis anche per la statuetta del miglior film? Tra gli attori viene replicata la sfida tra George Clooney, protagonista di Paradi-so amaro e Brad Pitt (L’arte di vincere), con loro Gary Oldman (La talpa), l’ormai famoso Jean Dujardin (The Artist) e De-mián Bichir (A Better Life). Meryl Streep (candidata per 17 volte) è in pole position tra le attrici protagoniste grazie all’inter-pretazione in The Iron Lady, insieme a lei troviamo un’altra veterana del cinema ame-ricano, Glenn Close, eccellente in Albert Nobbs. Sarà dura per le novelle Rooney Mara, la nuova Lisbeth del Millennium tar-gato Fincher, per Michelle William alias Marilyn Monroe e per Viola Davis (The Help).

The Help lo ritroviamo anche nella cate-goria miglior attrice non protagonista con due candidate: Jessica Chastain e Octavia Spencer che se la vedranno con la travol-gente Bérénice Bejo (The Artist), Melissa McCarthy (Bridesmaids) e Janet McTeer (Albert Nobbs). L’iraniano Una separazio-ne, supercandidato per la categoria miglior film straniero, ottiene a sorpresa una secon-da nomination tra le migliori sceneggiature originali. Dove dovrà vedersela contro The

Artist, Midnight in Paris, Bridesmaids e Margin Call. Tra le non originali rispunta il nome di Clooney per il suo Le Idi di Marzo che, ironia della sorte, in questa categoria dovrà lottare contro Alexander Payne, regi-sta di Paradiso amaro.Nella categoria del miglior film d’animazio-ne, si fronteggiano animali di ogni tipo, a cominciare da Il gatto con gli stivali, Kung Fu Panda 2, Rango, A Cat in Paris e Chico & Rita. Esclusa dalla categoria, per la prima

volta in molti anni, la Pixar che si rifà con i migliori cortometraggi d’animazione, grazie a La luna del nostro Enrico Casarosa. Ap-puntamento al 26 febbraio con la cerimonia di premiazione che verrà presentata per la nona volta da Billy Crystal. In Italia ci sarà la diretta in esclusiva su Sky Cinema1HD il 26 dalle 22.55, con il commento dallo studio di Gianni Canova, Francesco Castelnuovo e Martina Riva in collegamento dal red carpet con Simona Ventura.

Hugo Cabret

The Artist

Paradiso amaro

War Horse

Oscar 2012: i grandi esclusi

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OSCAR NOMINATION: SCORSESE E THE ARTIST CONDUCONO LA CORSA

The Help

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L’arte di vincere

Molto forte, incredibilmente vicino

The Iron Lady

Midnight in Paris

Miglior film

• The Artist, regia di Michel Hazanavicius• Paradiso amaro (The Descendants), regia di

Alexander Payne• Hugo Cabret (Hugo), regia di Martin Scor-

sese• Midnight in Paris, regia di Woody Allen• Molto forte, incredibilmente vicino (Ex-

tremely Loud and Incredibly Close), regia di Stephen Daldry

• The Help, regia di Tate Taylor• L’arte di vincere (Moneyball), regia di Ben-

nett Miller• War Horse, regia di Steven Spielberg• The Tree of Life, regia di Terrence Malick

Miglior regia

• Michel Hazanavicius - The Artist• Alexander Payne - Paradiso amaro (The

Descendants)• Martin Scorsese - Hugo Cabret (Hugo)• Woody Allen - Midnight in Paris• Terrence Malick - The Tree of Life

Miglior attore protagonista

• Demián Bichir - A Better Life• George Clooney - Paradiso amaro (The

Descendants)• Jean Dujardin - The Artist• Gary Oldman - La talpa (Tinker, Tailor,

Soldier, Spy)• Brad Pitt - L’arte di vincere (Moneyball)

Miglior attrice protagonista

• Viola Davis - The Help• Rooney Mara - Millennium - Uomini che

odiano le donne (The Girl with the Dragon Tattoo)

• Meryl Streep - The Iron Lady• Glenn Close - Albert Nobbs• Michelle Williams - My Week with Ma-

rilyn

Miglior attore non protagonista

• Kenneth Branagh - My Week with Marilyn• Jonah Hill - L’arte di vincere (Moneyball)• Nick Nolte - Warrior• Christopher Plummer - Beginners• Max von Sydow - Molto forte, incredibil-

mente vicino (Extremely Loud and Incredibly Close)

Miglior film straniero

• Bullhead (Rundskop), regia di Michael R. Roskam - (Belgio)

• Footnote (Hearat Shulayim), regia di Joseph Cedar - (Israele)

• In Darkness, regia di Agnieszka Holland - (Polonia)

• Monsieur Lazhar, regia di Philippe Falar-deau - (Canada)

• Una separazione (Jodái-e Náder az Si-min), regia di Asghar Farhadi - (Iran)

Miglior film d’animazione

• A Cat in Paris (Une vie de chat), regia di Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol

• Chico & Rita, regia di Tono Errando e Ja-vier Mariscal

• Kung Fu Panda 2 (Kung Fu Panda 2 - The Kaboom of Doom), regia di Jenni-fer Yuh

• Il gatto con gli stivali (Puss in Boots), regia di Chris Miller

• Rango, regia di Gore Verbinski

Migliore attrice non protagonista

• Bérénice Bejo - The Artist• Jessica Chastain - The Help• Melissa McCarthy - Le amiche della spo-

sa (Bridesmaids)• Janet McTeer - Albert Nobbs• Octavia Spencer - The Help

Migliore sceneggiatura originale

• Michel Hazanavicius - The Artist• Annie Mumolo e Kristen Wiig - Le amiche

della sposa (Bridesmaids)• J.C. Chandor - Margin Call• Woody Allen - Midnight in Paris• Asghar Farhadi - Una separazione (Jodái-

e Náder az Simin)

Migliore sceneggiatura non originale

• Alexander Payne, Nat Faxon e Jim Rash - Paradiso amaro (The Descendants)

• John Logan - Hugo Cabret (Hugo)• George Clooney, Grant Heslov e Beau Wil-

limon - Le idi di Marzo (The Ides of March)

• Steven Zaillian, Aaron Sorkin e Stan Cher-vin - L’arte di vincere (Moneyball)

• Bridget O’Connor e Peter Straughan - La talpa (Tinker, Tailor, Soldier, Spy)

Millennium - Uomini che odiano le donne

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Consegnate a Roma, nella sede nazionale dell'Agis, le

targhe della 11esima edizione del Trailer d'Oro, il Premio pro-mosso da Primissima in occasio-ne delle Giornate Professionali di Cinema, organizzate dall'Anec in collaborazione con Anem e Anica. A vincere il Trailer d'Oro è stato Mission: Impossible - Pro-tocollo fantasma, mentre come Miglior Trailer di un Film Italiano

è stato premiato Benvenuti al Nord. I Premi sono stati assegnati sulla base delle votazioni degli es-ercenti e degli accreditati all'ultima edizione delle Giornate, svoltasi a Sorrento a dicembre Miglior Promo è stato votato quello Walt Disney Studios Motion Pictures Italia, mentre il premio per la Miglior Convention è andato alla Warner Bros. Un Premio speciale per la promozione del cinema

italiano è stato assegnato a 01 Distribution/RaiCinema mentre il film The Artist è stato votato per il Miglior Poster presentato alle Giornate di Sorrento.

Valerio De Paolis, Presidente della Bim, ritira il Premio per il Miglior Poster (The Artist).

Stefano Bethlen, Direttore Theatrical della Walt Disney riceve il premio per il Miglior Promo dal Presidente dell'Agis Paolo Protti.

Carlo Rodomonti, Marketing Manager di RaiCinema/01 Distribution ritira il Premio Speciale per la Promozione del Cinema Italiano.

Andrea Lazzarin, Direttore Marketing Medusa e Marco Chimenz (Cattleya), assieme a Marco Spagnoli presentatore dell'evento con la targa di Benvenuti al Nord.

Nicola Maccanico Direttore Generale di Warner Bros Italia ritira il Premio per la Miglior Convention dalle mani di Lionello Cerri, Presidente Anec.

Richard Borg, A.D. di Universal Pic-tures, ritira il Trailer d'Oro assegnato al film Mission: Impossible - Protocollo Fantasma.

D'OROTRAILER

LA PREMIAZIONE

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Primissima_Viaggio_Isola_Misteriosa 11-01-2012 11:49 Pagina 1

LA PREMIAZIONE

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In attesa di scontare una pena per ca-lunnia, Mikael Blomkvist (Daniel Craig), giornalista di una rivista scandalistica

sul mondo della politica e dell’imprenditoria, riceve l’incarico di indagare sulla misteriosa scomparsa di una ragazza avvenuta qua-rant’anni prima. A commissionare le ricerche è lo zio della ragazza (Christopher Plummer), membro della potente famiglia di industriali dei Vanger, convinto che la ragazza sia sta-ta assassinata. Il reporter è affiancato da Lisbeth Salander (Rooney Mara), giovane hacker, piena di piercing e tatuaggi, dal ca-rattere asociale e scontroso, per via della sua tormentata esistenza. Insieme, scopriranno un mondo fatto di inganni, brutalità e omi-cidi seriali da cui cercheranno di fuggire per evitare di rimetterci la pelle.

Già l’originale non scherzava e questo ancora meno. David Fincher ha spinto l’accelleratore sul versante dark della storia, ma principal-mente sui personaggi, per raccontare un film decisamente differente. Per una vicenda po-polata di personaggi deviati, corrotti, traditi, feriti, violenti, spregiudicati ... occorrevano attori di calibro. In particolare per la rela-zione che esiste tra Mikael e Lisbeth, fonda-mentale nella trilogia di Larsson e ancora più centrale in questo film. “Quello che mi interessava – ha detto Fincher - oltre tutto il magmatico materiale che sta alla base di questa storia, era di parlare di due persone, il giornalista Mikael Blomkvist e la hacker Lisbeth Salander, che riescono a trovare, insieme, una via per uscire dal guscio nel quale si sono chiusi per proteggere le loro esistenze. Il fulcro del film è che Mikael e Lisbeth alla fine escono allo scoperto, devo-

E’ UNO DEI REMAKE PIÙ ATTESI DELL’ANNO, NON SOLO PER LA CONFEZIONE HOLLYWOODIANA MA PER LA SVOLTA NOIR E VIO-LENTA VOLUTA DAL REGI-STA DAVID FINCHER CHE LASCIA MACCHIE DI ROS-SO NELLA SVEZIA GRIGIA E CREPUSCOLARE.

SCATTA IL QR CODEE GUARDA IL TRAILER

(The Girl with the Dragon Tattoo, Usa, 2011)Regia di David Fincher con Daniel Craig, Rooney Mara, Stellan Skarsgård, Robin

Wright, Christopher Plummer 158’, Sony/Warner Bros., thriller/

drammatico3 FEBBRAIO

Millennium - Uomini che odiano le donne

Millennium: Uomini che Odiano le Donne

16

no lasciare il loro nascondiglio ed affrontare la vita”. Daniel Craig è stato scelto quasi subito, mentre per il difficilissimo ruolo di Lisbeth Sa-lander, entrata nell’immaginario collettivo con le fattezze di Noomi Rapace, la lotta è stata dura. Finché non si è fatta avanti Rooney Mara che aveva già lavorato con il regista in The So-cial Network, dove impersonava la fidanzata di Mark Zuckerberg. “Ho capito da subito che non dovevo rifarmi all’interpretazione di No-omi Rapace. Non avrebbe avuto alcun senso. Dovevo dar vita ad un’altra Lisbeth”. Così si è espressa la giovane attrice, che per questo suo primo ruolo importante ha ottenuto la nomi-nation all’Oscar.

CANDIDATO A PREMI OSCAR 4

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Sul finire dell’Ottocento, all’interno di un lussuoso albergo di Dublino, tra stuoli di cameriere, cuochi e fattorini c’è un maggiordomo che per la sua discrezione ed efficienza è diventato negli anni il punto di riferimento per la ricca clientela. L’uomo si chiama Albert Nobbs e nasconde un segreto: è una donna, costretta a inventarsi un’identità maschile per riuscire a trovare un lavoro. Nobbs è un gran risparmiatore, non spende nulla per mettere da parte un gruzzolo che gli permetta di aprire una propria attività. E magari liberarsi del suo sempre più insopportabile fardello. Finché un giorno non viene chiamato in albergo un im-bianchino per tinteggiare le pareti e sistemato nella stessa stanza di Nobbs. Il quale a sua volta nasconde un altro segreto, destinato a dare una svolta alla vita di Nobbs.

Albert Nobbs (UK/Irlanda, 2011)Regia di Rodrigo Garcíacon Glenn Close, Mia Wasikowska, Aaron Johnson, Jonathan Rhys-Meyers, Brendan Gleeson, Janet McTeer113’, Videa-CDE, drammatico10 FEBBRAIO

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Albert NobbsIspirato dall’omonima piéce teatrale, portata in scena du-rante i primi anni Ottanta proprio dall’attrice Glenn Close, Albert Nobbs è un personaggio che la celebre attrice ha portato nel cuore per anni, riuscendo finalmente a por-tarlo sullo schermo (lei è produttrice e coautrice della sceneggiatura oltreché protagonista). Con il risultato di 3 Nomination agli Oscar: Glenn Close nella categoria Mi-gliore Attrice, Janet McTeer, che nel film è Hubert Page, come Migliore Attrice Non Protagonista e Miglior Make Up. “Credo che questa storia – ha affermato Gleen Close – sia emozionalmente potentissima. Quando il pubblico incontra la protagonista questa si è calata nei panni di un cameriere uomo che lavora presso il lussuoso Morrison’s Hotel e, da talmente tanto tempo, che oramai ha perso la propria identità. Figlia illegittima e abbandonata, per Albert l’esistenza che vive è la normalità. Ma quando in-contra Helen e Joe che sono giovani, innamorati, e che la coinvolgono nel loro rapporto, la sua femminilità esplode”. Il regista Rodrigo Garcìa, figlio dello scrittore Gabriel García Márquez, era inizialmente intimorito dal progetto e dalla presenza di un’attrice del calibro di Glenn Close. “Poi appena letta la sceneggiatura non ho avuto dubbi, il film era da fare. I temi sono molto attuali, nonostante si parli del secolo scorso, perché i problemi dell’identità, della vita interiore, dell’annullamento di sé stessi e di una doppia esistenza sono senza tempo”.

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UNA STREPITOSA GLENN CLOSE, NOMINATION ALL’OSCAR COME MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA, IN UN RUOLO MASCHILE, QUELLO DI UN MAGGIORDOMO IN UN ALBERGO DI LUSSO NELL’IRLANDA DEL XIX° SECOLO SCHIACCIATA DALLA MISERIA.

CANDIDATO A PREMI OSCAR 3

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Andrea e Giulia sono una solida coppia di quarantenni, con un figlio adorabile, una bella casa e una tranquilla vita coniugale. Forse un filino troppo tranquilla... Andrea e Giulia, infatti, come molte coppie della loro età con figli grandi, non fanno sesso. Ma nella loro vita tutto cambia il giorno in cui in casa piomba Max, un vecchio e caro amico di Giulia, che di professione fa il pornodivo. Max stravolge subito i ritmi sonnacchiosi della casa e Giulia lo nomina da subito suo consigliere personale, nel tentativo di rivitalizzare il suo matrimonio con Andrea. Max diventa il “sessuologo” della coppia e li lancerà in una girandola di situazioni improbabili, comiche e divertenti per cercare di riaccendere il loro sopito erotismo.

(Italia, 2012)Regia di Fausto Brizzi con Fabio De Luigi, Claudia Gerini, Filippo Timi, Giorgia Wurth, Alessandro Sperduti 97’, Medusa Film, commedia

Com’è bello far l’amore

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Più che un esperimento ipertecnologico siamo dalle parti della classica commedia all’italiana, con una serie di novità oltre a quella decisamente importante della stereoscopia. Protagonisti della coppia Fabio De Luigi con, al fianco, la stupenda quarantenne Claudia Gerini e nel ruolo del pornodivo un inedito Filippo Timi per la prima volta in vita sua impegnato in un ruolo comico. Una pellicola che raccoglie in sé una serie di primati se aggiungiamo anche Giorgia Wurth nei succinti panni della partner di Timi, e il testimone (in)volontario delle disavventure dell’improvvisato set hard casalingo ovvero l’adolescente Simone

(Alessandro Sperduti), il figlio dei due che saprà apprezzare più dei genitori i consigli di Max. Ciliegina sulla torta la presenza del vero pornodivo Franco Trentalance, nei panni di se stesso. Oltre ai camei di Margherita Buy, Lillo (Pasquale) Petrolo ed Enzo Salvi. Brizzi ha costruito una storia che ruota intorno ad una delle maggiori ossessioni degli italiani: il sesso e la sua evoluzione all’interno di una coppia sposata e, per quanto riguarda la scelta del 3D, ha affermato: “Com’è bello far l’amore è stato concepito e girato in 3D, non convertito, quindi noterete una bella differenza di regia rispetto ai film precedenti. La lavorazione in

3D di un film è completamente diversa da quella tradizionale ed è molto più complessa. Il vantaggio è che puoi vedere in diretta sul set il risultato e quindi alla fine sei più tranquillo su quello che sarà il film una volta finito”. “Sono molto soddisfatto del lavoro di tutti gli attori – ha continuato Brizzi – ma vi assicuro che un Filippo Timi così bravo e adatto al ruolo sarà una bella sorpresa per tutti”. Per finire con i primati Patty Pravo ha realizzato un nuovo singolo (Com’è bello far l’amore) per la colonna sonora della pellicola che sarà in vendita in contemporanea con l’uscita del film.

Com’è bello far l’amore

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UNA STORIA DI AMICIZIA SULLO SFONDO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE, UNA EPI-CA AVVENTURA FIRMATA STE-VEN SPIELBERG.

War Horse

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Nel 1914, in un villaggio inglese un pic-colo proprietario terriero acquista un cavallo per la gioia del piccolo figlio

Albert, che decide di chiamarlo Joey e si pren-de l’impegno di addestrarlo. Joey è un cavallo dotato di una spiccata personalità, un puro-sangue caratterizzato da“calzini bianchi” sulle quattro zampe e una macchia sul muso che ricorda la forma di una croce. Con il passare del tempo il rapporto tra il ragazzo e il cavallo cresce fino a diventare un legame indissolubile. Poco tempo dopo, il padre di Albert in gravi difficoltà economiche, contro la volontà del ragazzo, è costretto a vendere l’animale che viene acquistato dall’esercito inglese appena entrato in guerra. Il cavallo, che passa da una trincea all’altra, compie azioni eroiche, lascian-do un segno di speranza su tutte le persone con cui entra in contatto. Albert intanto, ani-mato dall’indomabile desiderio di ricongiun-gersi con il suo cavallo, decide di arruolarsi e partire per la guerra.

Tratto da un romanzo di Michael Morpurgo del 1982, basato sulle testimonianze reali di alcuni veterani inglesi della prima guerra mon-diale, War Horse è diventato anche una pièce teatrale di grande successo che ha debuttato nel South Bank di Londra nel 2007. E, ora, il grande Steven Spielberg ne ha fatto un adat-tamento per il grande schermo che ha entusia-smato la critica americana. Una storia di ami-

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cizia sullo sfondo della prima guerra mondiale, in cui, mentre i primi carri armati facevano la loro apparizione, i cavalli venivano ancora usati come strumento di battaglia. Ma non è un altro Salvate il soldato Ryan, bensì una storia incentrata sui legami affettivi, adatta alle famiglie - ha commentato Spielberg, ag-giungendo: “Per la prima volta al cinema l’eroe non è sopra una sella ma sotto. E la storia è raccontata come la vede lui”. Girato nei mae-stosi paesaggi del Devon, Spielberg ha scelto una troupe ‘all british’, a cominciare dai due sceneggiatori Lee Hall (Billy Elliot) e Richard Curtis (Love Actually, Notting Hill) e dal cast che vede il giovane protagonista Jeremy Irvi-ne oltre a Peter Mullan, Emily Watson, David Thewlis, Benedict Cumberbatch, Toby Keb-bell. War Horse è un film che bilancia per-fettamente melodramma, retorica, gusto per la messa in scena e sentimenti, regalandoci una storia capace di farci piangere senza vergogna.

War Horse

(Usa, 2012)Regia di Steven Spielberg con Jeremy

Irvine, Peter Mullan, Emily Watson, David Thewlis, Benedict Cumberbatch, Toby

Kebbell

146’, Walt Disney, drammatico/guerra17 FEBBRAIO

War Horse

CANDIDATO A PREMI OSCAR TRA CUI MIGLIOR FILM

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Quando il ribelle adolescente Sean Anderson (Josh Hutcherson) riceve un messaggio cripta-to che proviene da un’isola sperduta in mezzo

all’oceano Pacifico, accetta a malincuore l’aiuto del compagno della madre Hank (Dwayne Johnson) per cercare di decifrarlo. Il ragazzo è convinto che potreb-be essere stato inviato da suo nonno (Michael Caine) partito tempo prima alla ricerca del’isola misteriosa di Jules Verne. E dietro sua insistenza, decidono di partire alla ricerca dell’isola e del nonno, insieme ad un pilo-ta d’elicottero (Luis Guzmán) ed alla sua bella figliola Kailani (Vanessa Hudgens). Una volta giunti sull’isola, i quattro si ritrovano circondati da strane forme di vita, montagne d’oro e vulcani ancora in attività, scoprendo ben presto di dover non solo trovare urgentemente il nonno di Sean, ma anche di cercare di mettere in salvo gli sperduti abitanti del posto prima che un’onda sismica faccia inabissare l’isola con tutti i suoi tesori.

Viaggionell'isolamisteriosa

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A TRE ANNI DI DISTANZA DA VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA ARRIVA IL SEQUEL 3D CON IL GIOVANE SEAN ANDERSON CHE RITORNA, CRESCIUTO, PER UN NUOVO STRAORDINARIO VIAGGIO IN UN’ISOLA SPERDUTA ABITATA DA MOSTRI, PER CERCARE IL NONNO SCOMPARSO.

In Viaggio al centro della Terra Sean era un bambino, ora ha diciassette anni, sua madre si è separata e il ragazzo ha difficol-tà ad accettare il patrigno Hank. Il mondo in cui vive gli sta stretto e la figura del nonno Alexander (un sempre grande Michael Cai-ne), viaggiatore e avventuriero, è la sua via di fuga. Sean è convinto che quel messaggio in codice provenga dal patriarca e decide di partire immediatamente, convinto che questa sia l’occasione per dimostrare a tutti, nonno compreso, di essere cresciuto. Suo malgrado

il patrigno lo accompagnerà, dimostrandosi il più valido e amabile dei compagni di viaggio. Girato anche questo in 3D ma con cambio di regia, di sceneggiatori e attori, a parte il protagonista Josh Hutcherson, rispetto al primo film, Viaggio nell’Isola misteriosa, è una pellicola che trascina gli spettatori in una nuova e fantastica avventura, alla scoperta di un luogo così remoto che è rimasto ignoto per secoli… ma da cui, una volta arrivati, è quasi impossibile fuggire. “Jules Verne pensava che l’elemento fantastico provenisse dal mondo

Viaggio nell’Isola misteriosa (Journey 2: The Mysterious Island, Usa, 2012)Regia di Brad Peytoncon Josh Hutcherson, Dwayne Johnson, Michael Caine, Vanessa Hudgens, Kristin Davis 110’, Warner Bros Italia, azione/avventura24 FEBBRAIO

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in cui viviamo, il mondo che abbiamo sotto i piedi, sicuramente più vasto e ricco di quanto possiamo immaginare, e noi abbiamo avuto lo stesso approccio. – ha affermato il regista - La sfida è stata questa: come far apparire bizzarro e imprevedibile ciò che ci è familiare? Quel-lo che abbiamo raccontato non è un univer-so inventato, ci sono cose sorprendenti, ma sono perfettamente riconoscibili, solo che le proporzioni sono estremamente alterate”. Api gigantesche, elefanti grandi come formiche, lucertole enormi ... Verne potrebbe impallidire.

Viaggionell'isolamisteriosa

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Dopo un incidente di parapendio che l’ha paralizzato dal collo in giù, il ricco aristocratico Philippe (François Cluzet) ha bisogno di qualcuno che si occupi costantemente di lui, che lo porti in giro e che accontenti ogni sua richiesta. Pertanto assume come badante Driss (Omar Sy), un giovane algerino dalla pelle scura appena uscito dal carcere. Insieme cercano di fare coabitare Vivaldi con gli Earth Wind and Fire, il parlare forbito con lo slang, i vestiti eleganti con le tute da ginnastica... Sono due universi che si guardano attra-verso un telescopio, cercando di addomesticarsi a vicenda per far nascere una delle amicizie più folli, improbabili e inaspettate. Una relazione unica che farà scintille e li ren-derà... Intoccabili.

ISPIRATO AD UNA STORIA VERA. LA STRANA COPPIA FORMATA DA PHILIPPE E DRISS HA COMMOSSO E DI-VERTITO LA FRANCIA. CONQUISTANDO IL RECORD DI SECONDO FILM FRANCESE PIÙ VISTO DI SEMPRE! Quasi amici

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E’ stata la visione di un documenta-rio che ha dato ai due registi Olivier Nakache e Eric Toledano la voglia di realizzare questo film. Intitolato “A la vie, à la mort”, questo lavoro evocava il caso di un giovane del-la banlieue che viene incaricato di occuparsi di un uomo tetraplegico, Philippe Pozzo di Borgo. Era il 2004 e i due cineasti, anche se molto se-dotti dall’idea, non se la sono sen-tita di affrontare con un lungome-traggio un argomento così delicato. Ma il coraggio è arrivato in seguito al successo del loro film Tellement proches del 2008. I due registi si sono lanciati. E appena finito di gi-rare Intouchables hanno voluto che il vero Philippe fosse il primo a ve-derlo. Il risultato è un film su un’a-micizia che oltrepassa le barriere sociali, l’incontro tra due mondi agli antipodi nel segno della solidarietà umana. Il tutto raccontato con i toni della commedia amara, con momenti di puro divertimento, commozione, energia vitale, trovate spettacola-ri. “Il tutto è partito dalla visione di quello straordinario documenta-rio – raccontano i due registi – ma da quel momento in poi la strada è

stata lunga. Però quella vicenda conteneva tutto ciò che noi cer-cavamo: una storia incredibile, un soggetto forte, una buona dose di umorismo. Così siamo andati in Marocco a trovare il ricco aristo-cratico, che da anni vive lì con la

seconda moglie e i figli, e abbiamo ottenuto l’autorizzazione per porta-re la sua singolare esperienza sullo schermo. L’unica condizione che ci ha posto è che il film fosse diver-tente, anche se racconta l’incontro tra due persone gravate dall’handi-cap. Per uno è fisico, per l’altro è sociale. Dato che è proprio questo aspetto a renderli, nel tempo, inse-parabili”. “Questo film è uno spacca-to di vita – ha commentato l’attore François Cluzet – una bella storia di amicizia. Eric Toledano e Olivier Na-kache, hanno dato vita ad un buon film, che dona il sorriso. Semplice-mente”. Omar Sy ha una lunga gavet-ta come comico tv, e attualmente è risultato la terza celebrità più ama-ta dai francesi dietro l’ex tennista Yannick Noah e il calciatore Zidane. “Non abbiamo avuto il tempo – ha continuato Sy - e nemmeno ci in-teressava granché, di farci troppe domande sul perché del successo del film. Le analisi sociologiche le lasciamo agli specialisti. Credo però che il film sia arrivato al momento giusto: in un Paese caratterizzato dalle fratture sociali, propone un messaggio di riconciliazione, offre una speranza. E’ un soggetto molto serio affrontato con leggerezza: una boccata d’ossigeno... forse è proprio quello che il pubblico cercava. Ma la politica non c’entra nulla. E’ una sto-ria di fratellanza, umanità e libertà. Forse utopistica, anche se è successa

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Quasi Amici (Intouchables, Francia, 2011)Regia di Olivier Nakache, Eric Toledanocon François Cluzet, Omar Sy, Anne Le Ny, Clotilde Mollet, Audrey Fleurot 112’, Medusa, commedia/drammatico24 FEBBRAIO

davvero. E in nessun modo dev’essere strumentalizzata”.Quasi amici

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James (Toby Regbo) ha 17anni, ha ap-pena finito il college e non ha nessuna intenzione di andare all’Università. Ra-

gazzo molto intelligente, pieno di humour, appassionato e malinconico, James fatica a trovare un senso all’esistenza in generale. Di famiglia ricca e altamente disfunzionale se non proprio squinternata: la madre Marjorie (Gay Harden) ha una galleria d’arte dove espone bidoni della spazzatura di un arti-sta giapponese e colleziona mariti. Il padre Paul (Peter Gallagher) esce solo con ragazze che potrebbero essergli figlie. Al contrario, la sorella Gillian (Deborah Ann Woll) ha una relazione con il suo professore di semiotica e non riesce ad innamorarsi di uomini che non abbiano almeno il doppio della sua età. Solo Nanette (Burstyn), la nonna enigmatica e anticonformista, riesce a comprendere lo spaesamento di un diciassettenne inquieto alla ricerca dell’identità, sullo sfondo di una New York piena di personaggi sconcertanti. La difficoltà di James nell’uniformarsi ad una presunta “normalità” viene risolta dai genito-ri mandandolo in terapia da una life coach di origini cinesi (Lucy Liu), che pratica metodi analitici decisamente non convenzionali. Con risultati non particolarmente brillanti. Anche perché la domanda a cui James chiede una risposta è: “Se io sono un disadattato, allora gli altri cosa sono?”

Secondo film americano per Roberto Faenza, dopo Copkiller del 1983, tratto dall’omoni-

mo romanzo dello scrittore americano, clas-se 1959, Peter Cameron, ci regala un

personaggio indimenticabile, un inquieto ‘Giovane Holden’

HOLDEN CAULFIELD, E CHI SE LO POTREBBE MAI DIMEN-TICARE... IL FILM DI FAENZA, TRATTO DALLO STRAORDI-NARIO LIBRO DI PETER CAMERON, CE NE PROPONE UNA VERSIONE MOLTO ATTUALE. AMBIENTATA NELLA NEW YORK DI OGGI.

Un giorno questo dolore ti sarà utile

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Un giorno questo dolore ti sarà utile (Someday This Pain Will Be Useful to You, Italia/Usa, 2011)

Regia di Roberto Faenza con Toby Regbo, Marcia Gay Harden, Stephen Lang, Peter Gallagher, Ellen Burstyn

98’, 01 Distribution, drammatico/commedia24 FEBBRAIO

Un giorno questo dolore ti sarà utiledi oggi, la cui esistenza è profondamente le-gata alla Grande Mela odierna, ovvero la metro-poli più emblematica dell’Occidente. Il prota-gonista, James Sveck, interpretato dal 20enne inglese Toby Regbo (che abbiamo visto in un cameo in One Day), ha una delicatezza che si sposa apparentemente con la sua furiosa ribel-lione interiore. “Ho 17 anni e non amo molto parlare. Sono un anarchico, odio la guerra, la politica e la religione organizzata. I miei dicono che sono un asociale perché non voglio andare all’università. Non ci voglio andare perché non voglio essere indottrinato. Mi bastano le idee che ho. Amo leggere e passare le giornate in campagna da mia nonna. Per questo sarei un disadattato?”

Il malessere di James non può non far pen-sare a quello del giovane Holden. Nonostan-te l’autore del romanzo Cameron abbia sem-pre preso le distanze da il libro di Salinger, diventato un classico della contestazione giovanile. Sia Holden che James hanno di-ciassette anni, quasi diciotto, provengono da famiglie benestanti e disfunzionali newyor-kesi, hanno enormi difficoltà a relazionarsi con i loro coetanei e con i loro famigliari, sono estremamente intelligenti, sensibili, e con una urgente necessità di non conformar-si con la società nella quale vivono. Essendo quello di Salinger ambientato negli anni ’50 e quello di Cameron negli anni 2000 sono salienti anche le differenze, ma l’inquietu-dine è la stessa: sia Holden che Sveck sono giovani arrabbiati, antisistema, pervasi da umori anti-istituzionali. Odiano il denaro, la borghesia, il conformismo di quelli che hanno la loro età.

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UNO DEI COMICI PIÙ AMATI D’AMERICA SI SDOPPIA IN DUE. INTERPRETANDO JACK E LA SUA GEMELLA OMOZIGOTA JILL!

Dai produttori di Mia moglie per finta con l’accoppiata storica Dugan alla regia e Sandler come protagonista, e l’aggiunta di un pezzo da novanta come Al Pacino e della Signora Cruise Katie Holmes, arriva un’altra divertente e go-liardica commedia: Jack e Jill. Ex-comico del Saturday Night Live, Sandler ha raggiunto il grande successo cinematografico grazie a film come Billy Madison, The Waterboy, Ubria-co d’amore, Zohan–Tutte le donne vengono al pettine, Funny People ... Popolarissimo in America, un pò meno da noi, Sandler è un vero talento e in Jack e Jill lo dimostra con una nuova sfida. Quella del doppio ruolo: il represso Jack e la sua insopportabile, cafona e sfrontata sorella gemella Jill che cercherà con ogni mezzo di sedurre nientemeno che Al Pacino. Sandler

percorre la via del personaggio multiplo alla Eddie Murphy o alla Robin Williams in Mrs. Doubtfire. Un critico americano l’ha definita una delle sue migliori interpretazioni di sem-pre, aggiungendo che l’attore è riuscito anche a mostrarci un Al Pacino in versione auto-ironica come non lo si vedeva da molti anni a questa parte. Katie Holmes ha rilasciato una dichiara-zione entusiastica: “Fin da quando ero ragazzina Adam è sempre stato uno dei miei comici prefe-riti. L’ho sempre trovato estremamente diverten-te ed è uno nato con il Dna del Saturday Night Live. Inoltre non fa mai la star. E’ uno che si considera membro della troupe e non un solista. E’ stata un’esperienza importante e formativa per me come attrice e donna, sono molto soddisfatta di avere lavorato a questa esilarante pellicola”.

Jack Sadelstein (Adam Sandler) è un dirigente pubblicitario di successo che vive a Los Angeles in compagnia del-la bella moglie Erin (Katie Holmes) e dei figli, che adora. La sua esistenza da sogno è rotta bruscamente ogni anno durante il giorno del Ringrazia-mento, quando puntualmente riceve la visita della volgare e pacchiana sorella gemella Jill (Adam Sandler), che dal Bronx piomba in casa sua, sconvolgen-done equilibri e comportamenti con la sua invadenza. Durante l’ultima visita, Jill manifesta l’idea di non volersene più andare da casa di Jack, e quest’ulti-mo distrutto dalla sola idea, è costretto a far di tutto pur di farla desistere dal proposito, nonostante su di lei abbia messo gli occhi l’attore Al Pacino in persona.

Jack e Jill (Jack and Jill, Usa, 2011)Regia di Dennis Dugancon Adam Sandler, Katie Holmes, Al Pacino, Melissa Baxter, Shaquille O’Neal91’, Warner/Sony Pictures, commedia17 FEBBRAIO

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UNA COPPIA INEDITA QUAN-TO ESPLOSIVA PER UN THRIL-LER ATIPICO DOVE LA CIA E LA MALAVITA SI INCONTRA-NO CON L’APARTHEID.

Safe House: Nessuno è al sicuro

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Tobin Frost (Denzel Washington) ha elu-so la cattura per oltre un decennio. Ex agente dell’Intelligence e uno dei migliori

uomini al servizio della CIA, Frost ha rinunciato alla sua attività per tradire il governo ameri-cano e vendere i segreti militari in suo pos-sesso al miglior offerente, provocando danni incommensurabili. Una volta catturato, Frost ha promesso la rivelazione di un segreto e, per metterlo al sicuro, gli Stati Uniti lo trasferi-scono in una casa protetta, la safe house del titolo, che si trova a Weston, in Sud Africa. Un gruppo di mercenari riesce però a raggiungere la residenza e distruggerla. Frost fa appena in tempo a scappare in compagnia dell’agente Matt Weston (Ryan Reynolds), sua guardia, trasferito da poco in Sud Africa. Ma scoprire chi ha mandato i killer è diventata una priorità assoluta, per capire chi è che lo vuole morto.

Il Premio Oscar Denzel Washington e Ryan Reynolds sono le due star dell’action/thriller Safe House. Washington interpreta un agente delle CIA rinnegato, Tobin Frost, che dopo una vita in perenne fuga da un posto all’altro del pianeta viene catturato e, dietro la promessa di preziose informazioni, portato in segreto in Sudafrica dove viene raggiunto dalla giovane recluta Matt Weston (Reynolds) con il compi-to di sorvegliarlo per non farselo sfuggire per l’ennesima volta. Lo sceneggiatore David Gug-genheim ha cucito questa storia su misura sui due interpreti, spingendo l’acceleratore sul loro rapporto. Matt (Reynolds), per anni inattivo all’interno della CIA, non ha mai abbandonato il sogno di poter partecipare ad una vera ed importante operazione per il suo Paese. E’ leale e completamente devoto all’Organizzazione e non aspetta altro di potere dimostrare che è in gamba. E il suo momento è arrivato. Deve occuparsi di uno degli uomini più scaltri, pe-ricolosi e professionisti che esistono nel suo campo. Uno che è stato in Nord Corea, che ha avuto rapporti con agenti di tutti il mondo, nemici ed amici degli Usa, e che ha deciso di tradire. Uno che conosce segreti per il quali la sua vita è costantemente in pericolo e ora, toccherà a Matt dimostrare le capacità che

ha – prima di tutto riuscire a conquistare la fiducia di Frost - per non essere elimi-nati entrambi dal ‘gioco’. Da-niel Espinosa, classe 1977, tra i suoi film più conosciuti un altro thriller Snabba Cash, è nato e cresciuto in Svezia. E l’influenza del suo Paese si sente nella realizzazione di questo suo pri-mo film ‘made’ in USA. Safe House è, infatti, ambientato tra gli Stati Uniti e il Sudafrica e mostra un rigore stilistico già riscontrato in altri registi provenienti dal Nord Europa. Un rigore che oltre alla bra-vura dei protagonisti, ai quali vanno aggiunti Brendan Gleeson, Sam Shepard e Vera Farmi-ga, rende la pellicola un atipico thriller. Altro punto di forza il Sudafrica dove il problema della violenza e dell’ apartheid, sono ancora all’ordine del giorno e nei quali Matt e Tobin rimangono invischiati fino al collo. “Quel-lo che mi interessava maggiormente – ha affermato Espinosa – era mettere in sce-na un uomo che originariamente credeva nei valori dell’Organizzazione per la quale lavora ma che con il tempo è diventato sempre più violento e corrotto. Matt dal canto suo ha un candore, un’onestà che porta dentro ma che non gli impediscono di essere scaltro e aggressivo quando ser-ve. Questo perché nessuno dei due doveva essere connotato come il buono e il cattivo”. Nella notevolissima colonna sonora, assolu-tamente da segnalare il brano che Jay Z & Kanye West hanno realizzato per il film, dal titolo: No Church in the Wild.

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(Safe House, Usa/Sudafrica, 2012)Regia di Daniel Espinosa con Ryan

Reynolds, Denzel Washington, Brendan Gleeson, Robert Patrick, Sam Shepard,

Vera Farmiga

110’, Universal Pictures, azione/thriller

2 MARZO

Safe House - Nessuno è al sicuro

Safe House: Nessuno è al sicuro

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