COOLTO MAGAZINE n.3 aprile 2012
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6 • COOLTO 03
n.032012
42. NUOVO iPADUno sguardo tecnologico verso
l’innovazione
magazine
WORLD
PEOPLE
26. CUCINA: IL CUOREDELLA CASAQuali sono le nuove tendenze per
rendere la nostra cucina più bella
e funzionale possibile?
34. ERNESTO CASCIATOIntervista ad uno dei più importanti
calligrafi nel panorama italiano
38. I RICORDI AL TEMPODEI SOCIAL NETWORKSe al primo click si fissa l’immagi-
ne nel tempo, al secondo la si esi-
bisce online
22. L’ESTETICA IN CUCINATra necessità e libera scelta
COVER
WEEKEND
ANCHE L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE - a pag. 14Se l’invenzione della stampa ha separato il mondo moderno da quello
antico, aprendo un nuovo orizzonte al genio umano, l’avvento degli
occhiali ha permesso che tutti potessero osservare quest’orizzonte da
vicino e da lontano.
30. TRULY DESIGN È il lavoro dell’artista creare
tramonti dove non ce ne sono
COOLTO 03 • 7
ISTANBUL - a pag. 62E le sue mille anime.
Istanbul ti accoglie come
il ventre di una balena.
Questa è l’impressione che
ho avuto atterrando per
la prima volta in questa
immensa città, una tiepida
serata di metà settembre.
68. FASHION TIMEModa e occhiali da sole
72. LOOK MAKERHair Talent
74. BEAUTYTrucco prèt à porter
76. COOL&&FOODDodecalogo delle buone maniere
78. COACHINGL’intelligenza della percezione
80. COOL BUSINESSOcchio alla penna
84. GOLF WORLDIl colpo d’occhio dello sportivo
86. APPUNTI DI STILEParticolari a colpo d’occhio
88. AUTOFiat 500 Large
90. MOTOAprilia SRW 850
92. NAUTICAFerretti 112’ NEXT
94. HOUSE HUNTERLe magie dell’homestaging
98. ARTEVenti X Una
RUBRICHE
TRA I CASTELLI DELDUCATO DI PARMA EPIACENZA - a pag. 58
46. MODA E MAGIALa notte dei talenti: il 13 Aprile
a Torino
50. SALONE DELMOBILELavori in corso per la 51a edi-
zione dei Saloni che presenterà
migliaia di prodotti di qualità
destinati ai mercati di tutto
il mondo, confermando Milano
la capitale internazionale
dell’arredo.
EVENT
54. TANGO TORINOFESTIVALDal 5 al 9 Aprile
8 • COOLTO 03
magazine
direttore responsabile:Ilio Masprone
direttore editoriale:Daniele Smaltini
coordinamento di redazione:Maria Greco
impaginazione:Eleonora Zarauti
hanno collaborato a questo numero:Alessandra Luti, Alessandro Buosi, Aurora Minardi,Barbara Orlandini, Chiara Avidano, Cristina Rosso,
Desirèe, Elena Panzica, Eleonora Zarauti, Emanuela Bernascone, Enrica Dolza,Francesca Simonetti, Lavinia Rossi,
Lele e Marco, Marco Todaro, Mario Villani, Michele Guzzon, Nicola Macrì,
Paola Gamberutti, Stefano Torrese, Tamara Gavina, Valentina Fracchia
grafica & adv:[email protected]
info & comunicati editoriali:[email protected]
marketing:[email protected]
proprietà e redazione:PUNTO ZERO Edizionitel/fax: 011.7807531
viale Gramsci, 141 • 10095 Grugliasco (To)
tipografia:F.LLI SCARAVAGLIO & C. Srl
via Cardinal Massaia 106 • 10147 Torino
Salvo accordi scritti, la collaborazione a questo giornale è da considerarsidel tutto gratuita e non retribuita.In mancanza di un contratto scritto tra le parti, la pubblicazione di adv èda considerarsi a titolo gratuito.
Nell’eventualità che testi e illustrazioni altrui siano riprodotti in questa pub-blicazione, l’editore é a disposizione degli aventi diritto che non si sianopotuti reperire. L’editore porrà inoltre rimedio, dietro segnalazione, ad even-tuali non volute omissioni e/o errori nei relativi riferimenti.
Nessuna parte di questo giornale comprese le inserzioni pubblicitariepuò essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dell’Editrice. La Redazione non è responsabile di eventuali variazioni.
Aut. Trib.di Torino n.13 del 26/03/2009 - Iscrizione R.O.C. 17970
ISSN 2239-4087
Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, NO/TORINO
Prezzo di Copertina: €4Abbonamenti: Italia annuale unica soluzione (sconto 20%) €32.
Per ulteriori informazioni inviare mail a: [email protected] di Riservatezza per gli Abbonati: L’Editore garantisce la massi-ma riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiedernegratuitametne la rettifica o la cancellazione, ai sensi dell’art. 7 del D.Leg.196/2003, scrivendo alla Redazione. Le informazioni custodite nell’archivioelettronico verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati van-taggiose proposte commerciali (legge 675/96 tutela dei dati personali)
SAMUELE BERSANIpag. 100Torna ad esibirsi dal vivo
con il suo nuovo Psycho in
Tour 2012, che lo porterà a
Torino – al Teatro Colosseo
– il prossimo 17 maggio.
in copertinaAnche l’occhio vuole la sua parte
110. ASTROLOGIACosa ci dicono le stelle?
106. LIBRIUltime novità in libreria
102. CINEMA“Specchio, specchio delle mie
brame, chi è la più bella del
reame?” E chi non ha sognato di
essere, anche solo per un attimo,
“la più bella del reame”? Ed è pro-
prio lì che si colloca una delle fiabe
più amate della storia: Biancaneve.
108. ANIMALIChi cerca trova!
96. DESIGNAnche la materia vuole lasua parte
104. MUSICABiagio Antonacci: Sapessi dire no
10 • COOLTO 03
Chiara Avidano“Mi piace scrivere perché è la miglioroccasione per riflettere, crescere espesso ridere di gusto. Scrivere mentreil gatto ronfa acciambellato, una tortacuoce nel forno e per la sera ti aspettaun invito in un ristorante gourmand!”
Eleonora Zarauti"La curiosità è il primo scalino verso lacreatività." Credo che nella vita bisognaessere curiosi, bisogna saper ascoltareper capire. Solo così ci si arricchisce e si cresceveramente.
Paola Gamberutti“Dal Liceo Artistico a laurea in Sociolo-gia. Venticinque anni anagrafici e di-ciannove dichiarati: la coerenza non èla mia peculiarità, ma la passione sì! È in tutto ciò che faccio”.
Tamara Gavina - Personal Coach“...lavoro con le persone, per far loro identificare che cosa ci sia realmente dietro il proprio desiderio di cambia-mento”.
Stefano Torrese - Consulente d’impresa“Sono uno psicologo e mi occupo diimprese, strana la vita! Ma in realtàmi occupo di persone perchè al centrodelle imprese vedo donne e uomini edil loro coraggio.”
Cristina Rosso“Un intuito brillante ed uno spirito friz-zante animano il mio piglio multimediale,espressione di un'esigenza istintiva espontanea. Il cuore della notizia mi attraequanto la necessità di riportarla nel modopiù coerente e fedele possibile”.
Maria Greco“Per quanto si possa pensare al propriofuturo, capitano delle variabili improvviseche possono dare svolte inaspettate allanostra vita... disegnando tratti e colori aiquali non avremmo mai pensato!”
Ilio Masprone“Giramondo sin dalla giovane età, dopo numerose esperienze in ambito artistico approdo al giornalismo. La passione per la “carta stampata” mi renderà la vita allucinante e affascinante al tempostesso.”
Mario VillaniLaureato in economia, dirige strutture ricettive da molti anni e si occupa diconsulenza e formazione nel settore delturismo. Innamorato delle cose “belle”ama condividerle, raccontandole ai pro-pri lettori.
Daniele Smaltini“Le grandi idee nascono dai sogni...se c’è la volontà, perchè non sognare!Una continua sfida tra desideri e raziona-lità, in un mondo in cui cercare di cre-scere!”
Enrica DolzaLaureata in Storia dell’Arte presso l’Uni-versità di Salamanca. Alla passione per ildesign, l’arredamento d’interni e l’artecontemporanea unisco il volontariato nel-l’Associazione LiberiTutti, che si occupadi cani e gatti provenienti dalla Sardegna.
Valentina Fracchia - House Hunter“Una laurea in architettura come punto dipartenza. Una passione senza fine per lecase, che siano in città, al mare o in mon-tagna, unita a quella per “le cose belle”...come le scarpe!”
Marco Todaro - Consulente d’immagine“La bellezza è un patrimonio universale.Chi conosce la materia deve mettere a di-sposizione tutto ciò che sà, per avere unmondo sempre più bello! Sono convintoche bisogna essere generosi e condivi-dere la propria conoscenza”.
Elena Panzica"Il mondo è un libro, e chi non viaggialegge solo una pagina" (Sant'Agostino). Inquesto accostamento ritrovo entrambe lemie passioni. Se viaggiare è un'esperienzameravigliosa, leggere di viaggio può esserepreludio all'inizio di una nuova avventura.
www.cooltomagazine. it
facce... da
COOLTO 03 • 11
Ben ritrovati!
“Essere o non essere”... una storica e semplice frase
sempre di estrema attualità. Anche se, adattata ai giorni
nostri potrebbe tramutarsi in “Essere o apparire”.
Può sembrare un controsenso che una rivista come la no-
stra possa aprire una riflessione su questo tema? Asso-
lutamente no! Parlare di moda, tendenze e costume della
società non significa per forza farsi portavoce di un mondo dell’effimero, del privo
di contenuti e del superfluo. Dipende da noi, da come vogliamo rapportarci col
mondo che ci circonda: possiamo indossare un abito o farsi indossare dall’abito!
Dove sta la differenza? Nel primo caso attraverso un abito, un accessorio o un pen-
siero sociale utilizziamo degli strumenti e dei pensieri per rendere ancora più de-
finita la nostra personalità a contatto con altra gente, ma siamo sempre noi a
disegnare le linee della nostra identità; nel secondo caso diventiamo schiavi del-
l’apparire, lasciando che siano le cose che indossiamo a parlare di noi, sminuendo
così di fatto quello che ci rende unici e che non ci fa omologare al resto del mondo.
Il vero valore delle cose che abbiamo è frutto di un’alchimia che si crea tra l’oggetto
che indossiamo o che doniamo e quel valore aggiunto che è il nostro sentimento...
la nostra emozione, che fa emozionare! A presto...
Daniele Smaltini
EDITORIALE
COVER STORYdi Mario Villani • [email protected]
14 • COOLTO 03
Anche l’occhio
vuole la sua parte
Anche l’occhio
vuole la sua parte
COOLTO 03 • 15
I
“Se l’invenzione della stampa ha separato il mondo modernoda quello antico, aprendo un nuovo orizzonte al genio
umano, l’avvento degli occhiali ha permesso che tutti potes-sero osservare quest’orizzonte da vicino e da lontano”.
Firmin Didot
Il Cardinale Hugues de Saint-Cher (1200 – 1263),
sarà sicuramente sconosciuto ai più, eppure il suo
nome è diventato famoso per essere stato il primo
personaggio a essere ritratto con gli occhiali.
Il celebre quadro che lo raffigura, attribuito all’ita-
liano Tommaso da Modena, ritrae il Cardinale con
questo, per l’epoca, curioso accessorio: gli occhiali
sono qui riprodotti con grandissima precisione,
persino il perno che li tiene fermi sul naso ne riporta
ogni più piccolo particolare! La storia degli occhiali
è lunga, affascinante e ricchissima di collaborazioni
tra eminenti scienziati, ricercatori di tutto il mondo
e grandi stilisti di moda. L’inventore pare essere
Sofronio Eusebio Girolamo (vissuto fra il 340 e il
420 d.C.). I numerosi quadri che lo ritraggono
accanto ad un leone, ad un teschio e ad un paio di
occhiali gli sono valsi l’incarico di patrono degli “oc-
chialai”. Comunque, già intorno alla metà del 400
a.C. il filosofo greco Aristofane spiegava come
il vetro potesse essere utilizzato da vera e propria
lente “focale”, e Tolomeo nel 150 d.C. scriveva trat-
tati sui suoi esperimenti di rifrazione della luce.
Inoltre, gli studi e le teorie del matematico arabo
Alhazen (vissuto nell’anno 1000) furono il punto
da cui i monaci medioevali partirono per creare la
cosiddetta “pietra di lettura”: cristallo di rocca
o berillo di forma semisferica, con la quale riuscivano
a ingrandire le lettere. Venezia ebbe un ruolo fonda-
mentale nella storia degli occhiali perché a quel
tempo soltanto i suoi abilissimi vetrai erano in grado
di produrre vetro trasparente con bordi molati.
La Serenissima, intuendo l’importanza che il vetro
avrebbe avuto in futuro già intorno al 1100 spostò
i laboratori all’isola di Murano, ufficialmente per
motivi di sicurezza, in realtà per mantenere una certa
segretezza sul lavoro dei suoi più abili artigiani.
Finalmente, alla fine del tredicesimo secolo questi
“vetri” da lettura furono montati su telai di legno
o di corno ma soltanto dalla metà dell’ottocento,
passando attraverso una serie di metamorfosi
talvolta curiosissime, giunsero alla forma che cono-
sciamo oggi. Persino i nomi che via via nel corso
degli anni gli occhiali assunsero ci suggeriscono
fogge particolarissime e buffe: Face-à-main, pince-
nez, tempiali, lorgnette, roidi da ogli. In Inghilterra,
nel settecento, la National Health forniva gli occhiali
a chi ne aveva necessità, offrendo a scelta tre mon-
tature diverse: due di plastica marrone ovale o ret-
tangolare e una di metallo rotonda (che oggi
chiameremo alla Harry Potter!). Se pensiamo alle
innumerevoli vetrine che affollano le vie del centro
nei nostri giorni, sembra davvero incredibile che sia
esistito un tale periodo. L’occhiale è oggi diventato
un irrinunciabile accessorio di moda che esalta
o accompagna la personalità, affiancando le nostre
debolezze visive a un importante supporto estetico.
Molte personalità famose sono talmente legate alla
forma o al colore dei propri occhiali da risultare del
tutto irriconoscibili senza! Pensiamo a Enzo Ferrari
con i suoi occhiali neri, a John Lennon, a Karl
Lagerfeld, a Yves Saint Laurent, a Woody Allen
oppure alla nostra Lina Wertmuller. Ognuno di loro,
insieme a molti altri notissimi personaggi, ha legato
la sua immagine a una particolare forma (o a un co-
lore) di occhiale, in modo talmente saldo e indisso-
lubile da rischiare una crisi d’identità al minimo
cambiamento. Novecento aziende, circa sedicimila
addetti, un giro d’affari di 2,65 mld di euro nel 2011
e un incremento dell’8% su base annua: questi i dati
dell’ANFAO, l’associazione del settore in Italia.
Con numeri così accattivanti, nonostante il periodo
economico non proprio florido, si può ben capire
quanto siamo tutti sensibili all’importanza di questo
“complemento” di moda. Non esiste stilista che non
abbia lanciato la “sua” linea di occhiali o che non
inserisca quest’accessorio nelle sue sfilate di haute
couture: indossati dalle modelle, pigramente infor-
cati dalle dive più glamour, languidamente appog-
giati alle borse o alle scollature più in vista. L’occhiale
non è più solo di moda ma “FA” moda e, per conce-
derci un piccolo jeux-de-mots, pare che da tempo
sia passato da “strumento per guardare meglio”
a “strumento per essere meglio guardati”. L’occhiale
non sa stare mansuetamente relegato tra le pagine
colorate delle riviste più alla moda, né imprigionato
nelle vite favolose delle donne più belle e famose.
Esso arriva a ognuno di noi, sa offrire le sue sedu-
zioni e le sue colorate finestre a ogni persona che
voglia “giocare” con le proprie debolezze, manipo-
lando un problema di diottrie per trasformarlo
COVER STORY
16 • COOLTO 03
Enzo Ferrari
Woody Allen
18 • COOLTO 03
in un’insolita opportunità per arricchire, colorare
o addirittura modificare l’immagine. E questo forse
doveva averlo in qualche modo intuito persino
Nerone che, secondo la leggenda, amava guardare
il mondo e farsi osservare, schermato dal magico
verde di un preziosissimo smeraldo! L'occhiale, fin
dalla sua nascita ha testimoniato un'attenzione sem-
pre crescente verso il design. I produttori di occhiali,
dall'umile montatura in legno o cuoio a quella in oro
e brillanti, hanno sempre cercato di conciliare le esi-
genze della funzionalità con quelle dell'estetica.
In tempi di crisi bisogna cogliere ogni occasione per
sollevare il morale e regalarsi distrazione e legge-
rezza e in questo senso, gli occhiali giocano un ruolo
di rilievo, con il loro straordinario contenuto gla-
mour. Ne esistono per tutte le occasioni e soprattutto
per tutte i momenti ludici: con lenti fluo, montature
sovradimensionate, arricchite con strass berlucci-
canti, piume, stanghette dalle forme più svariate
e altre stramberie per far divertire chi li indossa e chi
li incrocia per strada. Oserei dire occhiali terapeutici!
COVER STORY
Madonna
Brad Pitt
Scarlett Johansson
WORLDdi Chiara Avidano
Zuppa fredda di melone e granita al brachetto, di Marta Grassi
L’estetica in cucinaTra necessità e libera scelta
22 • COOLTO 03
QQuanto conta la ricerca estetica in cucina?
Scuole di pensiero, ideologie, filosofie che si scon-
trano e si parlano, ma alla fine: Gusto o Bellezza?
A sentir loro, i grandi chef, si può trovare il connubio
perfetto tra i due, come giocarsi l’anima e vender-
la alla bellezza, come invece vagare un po’ trasan-
dati incoronando il gusto sovrano. In un clima di ra-
gionevolezza siamo onesti e diamo a Cesare quel
che è di Cesare: non vale sovrastare l’uno per of-
fuscare l’altro, non scordiamo che un commensa-
le ha occhi, naso, bocca e di norma un sano appe-
tito. Quindi, pensiamo logicamente a come reagia-
mo di fronte a certi piatti sgraziati, esteticamente
sgradevoli, ma con un profumo invitante. Siamo com-
battuti, tirati per i capelli tra due istinti: l’olfatto, se
chiudessimo gli occhi, ci porterebbe veloce a fare
nostro quell’aroma… ma l’aspetto, l’aspetto lascia
talmente a desiderare che tentenniamo come di fron-
te a certe opere d’arte di cui ci sfugge il lato ‘arti-
stico’. Conoscono bene il valore aggiunto del lato
estetico gli chef, seriamente impegnati a costruire
in modo adeguato non solo l’accostamento dei gu-
sti nelle ricette, ma anche la loro presentazione.
Conferma la necessità di un’attenzione duplice Igor
Macchia, giovane chef insieme al senior Giovanni
Grasso del ristorante La Credenza, San Maurizio Ca-
navese (To): “Sicuramente l’occhio è molto impor-
tante, ma non dev’essere tutto. Quando studio un
nuovo piatto, parto sempre dall’aspetto gustativo,
l’elemento principale. Messo a punto quello, inizio
a giocare con i colori e le forme per creare un in-
sieme armonioso. Servendo un piatto bello, a parer
mio, si guadagnano, dal punto di vista della per-
cezione del gusto da parte del cliente, molti punti
appena il piatto viene servito”. E i cerchi concentrici
di salsa al prezzemolo sul suo risotto ai peperoni
rossi confermano. Ma l’estetica può essere funzio-
nale. A volte, il gioco visivo ha la meglio sul pala-
to e governa l’emozione di chi riceve il piatto, con
un effetto straniante. Lo vediamo in questi giorni,
nel trailer del film “È nata una star?”, con Luciana
Littizzetto e Rocco Papaleo, tratta dal romanzo “Not
a Star” di Nick Hornby, autore dell’arcinoto Alta Fe-
deltà. Qui, la ricetta forse più nota dello chef no-
strano Davide Scabin, Combal 0 di Rivoli, fa bella
mostra di sé: è il Cyber Eggs, nato nel 1998 e an-
cor oggi in grado di accalappiare l’attenzione.
“L’uovo cibernetico”, formato da una doppia camera
Risotto peperoni e acciughe, di Giovanni Grasso
COOLTO 03 • 23
WORLD
Emilio Pucci p/e 2012
d'aria di cellophane trasparente, contiene in una aria
e nell'altra caviale, rosso d'uovo, vodka e scalogno.
Per essere mangiato va inciso con un bisturi e schiac-
ciato direttamente sul palato per scoprirne il con-
tenuto. Certo il confezionamento è curato, ma ol-
fatto e tatto sono fuori gioco: cosa c’è di più re-
spingente alla vista di una massa giallo-nerastra av-
volta nella plastica? Papaleo commenta, licenza gram-
maticale a parte: “sembra che mi guarda”… altro-
chè occhio che vuole la sua parte! L’occhio s’inchi-
na allo schock gustativo, assoluto. A volte invece l’oc-
chio sposa il sapore e vissero felici e contenti! Mar-
ta Grassi, ristorante Tantris, Novara, volitiva ex mae-
stra scoperta chef per passione tanto da arrivare alla
Stella Michelin, è rassicurante e convincente nella
sua solida visione di un approccio estetico mirato:
“Catturare l’attenzione, suscitare curiosità e interesse
per il piatto, attraverso un’ottima coreografia de-
gli elementi. È la mia regola per predisporre posi-
tivamente il cliente alla degustazione”. C’è poi chi
si fa beffe della bellezza e sembra navigare sull’onda
del sapore: Andrea Ribaldone, chef alessandrino del
Resort La Fermata, Spinetta Marengo, noto ai più
grazie alle numerose partecipazioni a La Prova del
Cuoco. “Il mio lo definirei un occhio strabico, - dice
- cerco il lato estetico in modo naturale, senza mai
prevaricare la centralità della materia prima”.
Così, l’occhio vuole la sua parte anche in cucina.
Ma attenzione: in questo campo, come mai altrove,
la sostanza dell’arrosto ne esce vittoriosa!
Le tendenze a tavola arrivano dal
Japan FoodEx di Tokyo, ormai alla
37esima edizione: vegetali arricchiti
di antiossidanti, integratori alimen-
tari come il collagene di pinna
di pesce spada e il kit per preparare
sushi-roll da passeggio. Da notare al-
cune novità: il Sake frizzante o quello
da abbinare a piatti di carne, la birra
prodotta col metodo dello champa-
gne e la pasta italiana di grano duro
(laggiù un must solo in versione spa-
ghetti) da preparare come i noodles.
Tendenze food
Andrea Ribaldone
24 • COOLTO 03
26 • COOLTO 03
WORLDdi Eleonora Zarauti
cucinaIlcuore dellacasa
NNel corso dei secoli l’immagina della cucina è net-
tamente cambiata; in particolare, trent’anni fa si as-
sistette alla più grande trasformazione del suo ruo-
lo culturale, passando da un locale di “servizio”, che
si teneva nascosto e separato dal resto della casa,
al simbolo per eccellenza della relazione famiglia-
re, dove il cibo non veniva solo preparato, ma
anche servito e consumato. Ancora più attuale
è il pensiero Feng Shui, per cui la cucina è una del-
le stanze più importanti della casa, un microcosmo
che influisce positivamente sulla salute e sul be-
nessere della famiglia. Mettendo per un attimo
da parte le varie filosofie, veniamo a qualcosa di più
concreto: quali sono le nuove tendenze e le nuove
tecnologie per rendere la nostra cucina più bella
e funzionale possibile? Per andare a colpo sicuro non
c’è posto più adatto di EuroCucina, principale
manifestazione internazionale dedicata al settore
cucina. Già famosa senza ancora essere stata pre-
sentata ufficialmente, Icon di Ernestomeda è de-
stinata ad essere, appunto, l’icona del Salone.
Disegnata da Giuseppe Bavuso, Icon emana tecno-
logia da tutte le sue parti, a partire dalle apertu-
re/chiusure delle ante, tutte da scoprire.
La matericità non viene messa da parte, materiali pre-
giati come il nuovissimo ICONcrete dall'effetto ce-
mento vengono accostati a quelli più tecnici e ri-
gorosi come il vetro, il Corian®, i legni termo trat-
tati dalle molteplici finiture. Altra protagonista del
Salone sarà Bulthaup b3 di Bulthaup, che ci per-
metterà di progettare gli ambienti non più basan-
doci sulla loro planimetria, ma rendendo le pareti
parti attive della progettazione, al quale possono es-
sere agganciate colonne, piani di lavoro, punto d’ac-
qua e punto cottura, elettrodomestici e accessori.
E per un pubblico più giovane e più attento alle
Icon, di Giuseppe Bavuso per Ernestomeda
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28 • COOLTO 03
WORLD
mode, nasce Diesel Social Kitchen. L’anima e lo sti-
le Diesel si trasportano anche nell’arredo, dando
la possibilità di arredare la cucina con un prodotto
che sia in linea con il proprio gusto. Materiali naturali
invecchiati con speciali trattamenti vintage, come
il legno, l’acciaio, il cemento, il vetro e il metallo,
dettagli a metà tra il retrò e lo stile industriale, come
le ante in rovere grezzo e in vetro con il retino me-
tallico o le maniglie, sempre caratterizzate da un
effetto “usato”. Altra marca, altra collaborazione:
Snaidero si è avvalsa di nuovo della creatività
Pininfarina per creare Ola20 premiata agli inizi
del 2012 con il prestigioso riconoscimento del Good
Design Award. La morbidezza delle forme rappre-
senta la chiave di lettura principale del progetto
Ola20. Le moderne tecnologie produttive permettono
di sperimentare i materiali più innovativi e le mi-
gliori soluzioni per l’universo domestico, compre-
sa l'integrazione di dettagli unici: il supporto del pia-
no di isole e penisole si presenta così con un design
scultoreo, caratterizzato da un raffinato elemento
realizzato artigianalmente in legno stratificato e sa-
gomato, con un design che è un inconfondibile
richiamo Pininfarina. Se avevate in mente di cambiar
cucina... ora avete un motivo in più per farlo!
Bulthaup b3, di Bulthaup
Ola20, di Pininfarina per Snaidero
COOL PEOPLEdi Chiara Avidano
Foto
di B
ea De G
iacom
o
TrulyDesign
30 • COOLTO 03
LL’arte spesso ha capacità rivelatrici, in grado di attivare
quello che alcuni chiamano l’occhio della mente. Certe
forme, certi colori, certi giochi estetici creati dagli arti-
sti hanno una potenza visiva che porta al di là del sem-
plice vedere: creano una visione. Loro si definiscono
così, Visual Communication Studio: i Truly Design,
quattro giovani piemontesi, con talenti artistici spic-
cati. “Nasciamo nei corsi di writing e aerosol art
- racconta Marco Cimberle, uno di loro - e nei luoghi
di espressione del writing, dalle jam (feste hip hop)
alle convention di street art, come in mezzo ai binari
dei treni nelle nottate dedicate alla nostra passione”.
Percorsi di studio differenti, abilità diverse: Mauro ar-
riva dallo IED di Torino, è il più abile in ambito illustra-
tivo e rappresentativo; Marco è laureato in Disegno
Industriale al Politecnico di Torino e ha maggiori capa-
cità nei lavori tecnici e pratici; Emanuele si è laureato
in pittura all'Accademia di Belle Arti di Torino: è un
artista, ma anche un ottimo grafico e logo designer;
Emiliano è l’esperto tecnico di disegno e pittura oltre-
chè di grafica e fotografia. Mangiano pane, musica,
design e tutto ciò che concerne l’arte. “Abbiamo impa-
rato ad adattare la nostra arte allo spazio, - racconta
Marco - a un concetto e all'ambiente circostante con ca-
rattere e originalità. Le nostre competenze poliedriche
ci consentono di essere complementari in ciò che fac-
ciamo, comunicazione aziendale o arte murale che sia”.
Flessibili, intelligenti, preparati, sanno applicarsi in am-
biti e settori diversi: nel loro portfolio troviamo Fiat,
Wok’n Roll (ristorante take away di sushi con prodotti
piemontesi), Comau e poi compagnie teatrali, marchi
di prodotti, mostre e personali, un turnover di ‘visio-
narietà’ applicata. “Da tre anni - racconta Mach -
seguiamo la creatività per l'uovo di pasqua di Guido
Gobino, con una stilizzazione del logo e la confezione
serigrafata. La novità è lo Smart Egg, con una cover
iPhone marchiata Truly Design come sorpresa”. Altro
lavoro importante è con i Subsonica. Hanno realizzato
“È il lavoro dell'artista creare tramontiquando non ce ne sono”.
R. Rolland
In foto: Emanuele Ronco, noto come Rems182; Marco Cimberle, in arte Mach505; Mauro Italiano detto Mauro149; Ninja1, all’anagrafe Emiliano Fava.
COOLTO 03 • 31
32 • COOLTO 03
la copertina del disco "Eden", poi il merchandise per
i concerti, l'adattamento della copertina per il vinile, le
grafiche per i palchi e un’edizione limitata di magliette.
Ora stanno impaginando un libro sul gruppo che uscirà
a fine Aprile. Ormai hanno lavorato su tutti i supporti
possibili: tele, tavole da snowboard, oggetti comuni,
sui muri con stencil di carta, adesivi o applicazioni
di carta da giornale e da parati, con colori acrilici
e spray, gli strumenti prediletti “grazie alla versatilità
di tratto e alla brillantezza dei colori”. Quattro menti,
quattro visioni da conciliare. Ma il confronto è naturale:
“Nel mondo dei graffiti e della street art copiare è un
sacrilegio! Ma prendiamo ispirazione da tutto, rein-
ventiamo e proponiamo lavori originali. Lavorare
a stretto contatto permette uno scambio di idee e di vi-
sione continuo, così anche il lavoro di uno è più o meno
influenzato dagli altri tre. Il maggiore scambio di vi-
sioni avviene nei lavori più imponenti su muro, quando
a progettare tutto ci sono a pieno regime quattro teste,
otto occhi e otto mani”. Ad esempio con i lavori più
impattanti: gli anamorfismi di Marco ed Emiliano, opere
d’illusione e site-specific, studiate apposta per un
luogo. “La proposta artistica - racconta Mach - è la fo-
tografia del soggetto realizzato, preso dall'unico punto
in cui si ricompone in un’immagine. L'opera andrebbe
vista dal vivo, ma la fotografia ci permette di diffon-
derla. Per capire di cosa parlo, bisogna aver visto
Medusa nella fabbrica di via Foggia!”
È detto l’uomo camaleonte. Liu Bolin, artista di Pechino, uti-
lizza una tuta dipinta per riprodurre dove si trova e svanire
nell’ambiente. Svanisce, diviene trasparente, si annulla, de-
nuncia la condizione dell’uomo che perde la sua identità a
causa di una società materialista e tecnologizzata. “È un gesto
di denuncia. - dice - L’uomo scompare nell’ambiente. La tec-
nologia porta sviluppo materiale, ma per restare umani come
si fa? Io non voglio perdermi in questo labirinto, perciò scelgo
questa difesa. Sono per un’arte di impegno civile“.
Liu Bolin
COOL PEOPLE
34 • COOLTO 03
COOL PEOPLEdi Enrica Dolza
Ernesto CasciatoIntervista ad uno dei più importanti calligrafi nel panorama italiano.
DDove e quando nasce la sua passione per la calli-
grafia? La mia passione per la calligrafia nasce in te-
nerissima età, non so’ spiegarmi neanch’io il motivo...
ma le lettere mi hanno sempre affascinato, diciamo che
dalla Scuola Media in avanti è cominciato il mio cammino
nel mondo della calligrafia. Purtroppo però negli anni
’70, ovvero il periodo della mia adolescenza, la calligrafia
stava man mano sparendo… ovvero non si trovavano
già più i pennini e gli altri materiali per la scrittura nei
negozi e le pubblicazioni sull’argomento erano prati-
camente inesistenti, quindi per tanti anni ho fatto tesoro
del poco materiale didattico che ero riuscito a reperire.
Di che cosa si occupa oggi un calligrafo? Un calligrafo
oggi si occupa di moltissime cose, può essere richiesta
la sua competenza per la vergatura di Diplomi di Lau-
rea o Onorificenze varie, si viene chiamati per l’esecu-
zione di Partecipazioni di Nozze vergate a mano, ricordo
inoltre che i più noti stilisti di moda mandano i loro in-
viti rigorosamente scritti a mano, altre volte vengono
richieste delle scritte direttamente sulle superfici murarie,
ad esempio tutte le didascalie e le scritte su parete rea-
lizzate durante l’esposizione della Mostra: la Bella Ita-
lia alla Venaria Reale lo scorso anno, sono state inte-
ramente vergate a mano ed anche in altre occasioni
le didascalie sono state eseguite a mano; altre volte i cal-
ligrafi vengono contattati da grandi Aziende per la com-
pilazione di Attestati che vengono consegnati ai dipen-
denti dopo un determinato numero di anni di servizio,
altre volte si richiedono lavorazioni calligrafiche diret-
tamente sui tessuti, altre volte vengono richieste tavo-
le calligrafiche che saranno successivamente utilizza-
te per la realizzazione di carte da regalo, nel campo del-
l’arredamento, oltre ai tessuti possono essere interes-
sati dalla calligrafia ad es. i piani dei tavoli con inte-
ressantissimi effetti visivi!. Insomma non c’è campo che
non possa essere interessato dall’argomento calligra-
fia, il problema è far conoscere alle tante Aziende le enor-
mi potenzialità che il “segno” calligrafico nasconde
La calligrafia espressiva e la calligrafia gestuale sono
sconosciute al grande pubblico, ce ne può parlare?
La calligrafia gestuale e quella espressiva sono diciamo
le “punte di diamante” della calligrafia moderna, i cal-
ligrafi moderni possono staccarsi completamente dal con-
cetto di restituzione del testo o leggibilità… qui siamo
nel campo dell’arte astratta pura, ricordo che molti oc-
cidentali trovano assolutamente affascinanti e belli i qua-
dri in calligrafia cinese o giapponese pur non com-
prendendo affatto il significato riportato da quei segni….
COOLTO 03 • 35
36 • COOLTO 03
COOL PEOPLE
ecco la scrittura gestuale è l’essenza del calligrafo,
questi slacciato dagli stili che gli derivano dal passato
in piena libertà può esprimere la sua scrittura ed i pro-
pri segni affidandosi completamente alla sua mano ed
alla sua sensibilità , ricordo che abbiamo un patrimo-
nio immenso costituito da più di 2.000 anni di cultura
calligrafica, l’Italia poi è custode di un patrimonio im-
menso con i suoi monumenti e le sue Biblioteche e tut-
to questo in qualche maniera se si tratta di un calligrafo
che ha studiato molto gli stili del passato viene fuori,
i suoi segni danzeranno in maniera assolutamente af-
fascinante sul supporto di scrittura ed a quel punto,
la calligrafia liberata dalla pura rappresentazione del
testo e delle parole assurgerà a vera e propria arte vi-
siva! La calligrafia espressiva è praticamente la rea-
lizzazione di composizioni artistiche mediante l’utilizzo
della calligrafia gestuale e non, utilizzando i materiali
ed i supporti più disparati, si possono realizzare opere
calligrafiche dall’ affascinante impatto visivo, è una bran-
ca relativamente giovane della calligrafia occidentale,
è un terreno per continue scoperte e sperimentazioni per
i calligrafi moderni, io stesso nelle mie opere adopero
strumenti calligrafici inusuali che mi autocostruisco
e che mi restituiscono segni molto interessanti e dina-
mici. Sempre più nel mondo occidentale si organizzano
Mostre di opere calligrafiche per far conoscere la valenza
espressiva di questa nuova forma d’arte! Torino ad esem-
pio ha ospitato c/o la Biblioteca Nazionale Universita-
ria già diverse collettive di tali opere, ove oltre a bra-
vissimi calligrafi italiani, hanno partecipato a tali
Mostre anche i più bei nomi della calligrafia europea.
Lei è un autodidatta, ma per chi volesse seguire
un corso? Io sono totalmente autodidatta…. e non po-
teva che essere così mancando totalmente qualsiasi
riferimento per chi volesse approfondire tale interesse
ai tempi delle mia giovinezza, dietro la mia preparazione
però c’è un lunghissimo studio, sia teorico che pratico,
la calligrafia è un lentissimo miglioramento delle pro-
prie capacità che va coltivato in continuazione, neces-
sita di apprendimento e studio continuo, di confronto con
gli altri; spesso passo ore ad osservare scansioni di vec-
chi documenti… si impara molto dai calligrafi del pas-
sato, ho visto delle cose “modernissime” in tantissimi
documenti medioevali! Adesso comunque le cose sono
notevolmente migliorate, si trovano ottimi libri sulla cal-
ligrafia con esempi filologicamente corretti, gli esempi
degli stili sono realizzati molto bene e l’apprendimen-
to quindi è notevolmente facilitato, si sono costituite
peraltro in alcune città come Torino e Milano delle
Associazioni di calligrafia con insegnanti molto validi
che possono guidare gli allievi o più semplicemente gli
“appassionati” anche alla realizzazione di risultati
praticamente professionali. I Corsi sono molto variegati
ed interessanti e non mancano mai Stages con i più gran-
di Maestri di calligrafia europea e non.
La sede è a Torino in C.so Matteotti, 9 c/o Scuola Media Statale Antonio Meucci segnoscrittura.com • [email protected]
WORLDdi Paola Gamberutti
I ricordi al tempo dei
social networkSe al primo click si fissa l’immagine nel tempo, al secondo la si esibisce on line.
38 • COOLTO 03
COOLTO 03 • 39
CC’era una volta, la tradizionale fotocamera analogica.
E c’era l’emozione di caricarla con il rullino nuovo.
Portarla con sé riempiendo la pellicola con i momenti
migliori e poi, con il rammarico di quando la festa è fi-
nita, correre al più vicino negozio di ottica a cui affi-
darla. C’era infine la trepidazione dell’attesa che
precedeva il momento in cui arrivava il risultato: la sin-
tesi di un’esperienza da custodire per non dimenticare.
Oggi tutto ciò è ormai un ricordo che la tecnologia e le
sofisticate macchine fotografiche digitali hanno, mi-
gliorandone molte aspetti, rimpiazzato. Ma i cambia-
menti non si riscontrano solo nel percorso di
costruzione e nel risultato, ma anche nel suo utilizzo.
Al tempo dei social network, dove tutto è diventato
social, le foto non sono più solamente memorie da con-
servare, ma anche testimonianze da esibire. Principale
vetrina del web non può che essere Facebook. È lì che
le miriadi di foto pubblicate, dando il via a commenti
plateali, trasformano il ricordo personale in uno spunto
di conversazione popolare. Ma Facebook non è il solo,
e anche con Myspace, Netlog, Google+, le piattaforme
Tumblr e Posterous, nonché i vari blog di cui la rete
prolifera, tramite una pagina personale, si può parlare
di sé pubblicando immagini (e molto altro). Per chi ama
chiacchierare on line, i tradizionali Windows Live Mes-
senger e Skype, o la più moderna applicazione What-
sApp, offrono la possibilità di utilizzare la condivisione
di foto come corredo delle proprie conversazioni.
Mark Zuckerberg, inventore di Facebook
40 • COOLTO 03
Si leva poi dalle rete un cinguettio, ed ecco Twitter,
dove ci si può lasciar seguire in una cronistoria della
propria giornata e della propria vita. Dal “sono sul
treno” al “sto facendo una maschera per il viso”, e su-
bito arriva lo scatto che lo testimonia. Meccanismo par-
ticolarmente amato dai personaggi pubblici che,
mostrandosi il più possibile semplici e raggiungibili,
lo utilizzano per creare una vicinanza con i propri
“seguaci”. Ma andando più sullo specifico, tra vedere
e mostrare, il web offre l’opportunità di esporre le pro-
prie foto riunendole in cartelle, alcune più private e pro-
tette da occhi indiscreti di altre, da condividere con
amici o semplici spettatori. Tra questi spiccano
Mediafire, Flickr, e le applicazioni Instagram, Picyou
e Dropbox. Per chi ha meno voglia di esibirsi, e più
amore per ciò che è piacevole da vedere, arriva Pinte-
rest: la bacheca degli interessi. Interessi da condivi-
dere, accrescendoli attraverso quelli altrui, e veicoli per
creare nuovi contatti con chi ha passioni simili alle pro-
prie. Si possono suggerire nuovi temi o, andando a se-
lezionarne uno dei predefiniti, trovare un mix di
immagini da scegliere e condividere sulla propria ba-
checa. Dunque eccoci qui, ormai giunti e instaurati nel-
l’era di Internet che connette chi è lontano ed espone
ciò che è privato. E visto che non mancano benefici, ma
anche controindicazioni, si consiglia di maneggiare con
cura, per non ritrovarsi poi a lottare per riconquistare
quella privacy che non si sapeva di volere.
WORLD
Panasonic ha pensato a chi non vuole
perdere tempo. Grazie all’utilizzo della
connettività Wi-Fi, con questa fotoca-
mera si possono condividere le imma-
gini via mail o su social network.
Con il supporto di un piccolo modem
3G WiFi, si potrà procedere immediata-
mente alla condivisione, indipendente-
mente da dove ci si trovi. Se invece
non se ne è in possesso, tutto ciò che
occorrerà avere è una rete wireless
a disposizione, e ovviamente qualcosa
di interessante da immortalare.
PANASONIC LUMIX FX90 Wi Fi
42 • COOLTO 03
WORLDdi Cristina Rosso
Uno sguardo
tecnologico di riguardo
verso
L’ innovazione
I
COOLTO 03 • 43
In corrispondenza dello sbarco del nuovo iPad il 23 mar-
zo sul mercato italiano, Rekordata, società di consulenza
che sviluppa soluzioni integrate e servizi IT rivolti alle
PMI, ha predisposto un seminario volto ad evidenziare
le peculiarità che questo gioiellino della Apple può of-
frire anche alle aziende per migliorare il proprio busi-
ness grazie all’ottimizzazione dei flussi di lavoro,
risparmio di tempo e costi ed alla possibilità di acces-
so ad un potenziale bacino di utenza non indifferente.
Se è vero che viene considerato trasversalmente un og-
getto del desiderio le migliorie apportate alla sua ulti-
ma versione allora lo renderanno appetibile, se non un
must, non solo più ai high-tech addicted ma anche alle
aziende più avanguardiste, le quali finiranno per con-
vincersi della sua indispensabilità in termini di strumento
lavorativo. Guess e Benetton ad esempio già la pensano
così, presentandosi quali autorevoli fruitori del mezzo
in questione, avendo adottato questo strumento desti-
nandolo alla propria forza commerciale per consultare
calendari, dati di vendita, disponibilità degli articoli
in tempo reale, per accedere al database CRM, ai con-
tatti dei clienti, tracciare dettagli di vendita, gestire at-
tività e progetti, creare fatture, chiudere contratti ed ela-
borare pagamenti ovunque essa si trovi firmando digi-
talmente sui documenti. Volendo riassumere in linea di
massima i suoi punti di forza non possiamo non men-
zionare il formidabile schermo ribattezzato “retina” poi-
ché si propone ad altissima risoluzione, tale per cui su-
pera persino la definizione dell’ultimo televisore HD,
una fotocamera da 5 megapixel che con l’ausilio del pro-
gramma iPhoto permette interventi di fotoritocco in tem-
po reale. Il debutto poi del sistema operativo mobile
iOS 5 inaugura più di 200 nuove funzioni, vanta la più
grande raccolta di app mobili, un’interfaccia elegante
ed intuitiva, sicurezza e protezione senza precedenti,
un design sottile e leggero ed una durata della batte-
ria sino a 10 ore. Le implementazioni più interessanti
concernono il centro notifiche, l’iMessage, il promemoria,
l’edicola, la fotocamera, varie componenti di Safari, del-
le mail e del calendario oltre all’introduzione della pos-
sibilità di attivare, configurare ed aggiornare il proprio
dispositivo in assenza del cavo di collegamento in vir-
tù del caratteristico “pc free”. La performanza e l’efficienza
sono gli imperativi categorici dell’ultimo device
di Cupertino a partire dalla velocità prodigiosa che
consente lo scaricamento di un film in un minuto
Tim Cook, amministratore delegato Apple
44 • COOLTO 03
o di un album in un secondo, alla durata della batteria
- 10 ore -, alla massima interattività nella rilevazione
dei dati o al loro scambio tramite web per chi detiene
la medesima apparecchiatura contemporaneamente gra-
zie al sistema iCloud, senza in ultimo dimenticare l’ele-
ganza e la praticità. Un’altra autentica rivoluzione è inol-
tre rappresentata dalla fruizione digitale di libri, magazine
o ancora house organ. Il motivo è semplice: il futuro mira
ad una produzione che, esaltata dalla tecnologia dell’iPad
in questo caso, sia passibile di una consultazione
dinamica, la quale sia in grado di muoversi all’interno
di una dimensione grafica di metadati. Quest’ultima,
arricchita da svariati possibili corollari si vedrà abbina-
ta a contenuti multimediali di diversa natura, tra cui
fotogallery, video, riproduzioni di oggetti, ambienti
o personaggi in 3D che girano su loro stessi, link a siti
web e sondaggi legati ai diversi social network.
L’informazione cartacea che risulta ormai statica e bi-
dimensionale sta lasciando spazio ad un nuovo mercato
in continua crescita la cui innovazione non fa che
apportare benefici in termini di riduzione di tempi
e costi. La rivoluzione del digitale è quindi in atto,
difficile non lasciarsi attrarre da una simile tentazione
agli occhi dei veterani clienti Apple quanto a quelli dei
più curiosi seguaci dell’ultima ora.
WORLD
Roambi è utile a superare i limiti imposti dai sistemi
di Business Intelligence esistenti grazie alla diffusione
di informazioni aziendali sostanziali integrate ad ogni li-
vello necessario ad un’impresa utilizzando interfacce che
semplificano la navigazione ed una comunicazione
chiara di analisi e dati approfonditi tramite report det-
tagliati ed accattivanti e visualizzando i fogli di calcolo
attraverso report più fruibili, rendendo oltretutto possibile
la condivisione di grafici, report e diagrammi dinamici
con i colleghi di lavoro su iPad. La peculiarità del Free-
Range Intelligence implica quindi che i professionisti che
si spostano per impegni di lavoro possono disporre di
ogni informazione che occorra loro sempre e ovunque
accedendo a visualizzazioni personalizzate a partire da
cui è inoltre possibile creare presentazioni estempora-
nee. Tale applicazione nata per la Business Intelligence
è disponibile su App Store e costituisce un’esclusiva
Rekordata (a cui è possibile rivolgersi in caso di richie-
sta di informazioni all’indirizzo mail [email protected]).
Roambi Forza6Forza6 non rappresenta propriamente un’appli-
cazione ma un sistema sviluppato per le aziende
con la licenza iOS Enterprise che Apple ha acqui-
stato: uno strumento all-inclusive quindi per la ge-
stione della rete commerciale di un’impresa attra-
verso iPad in modo semplice, rapido ed efficace lun-
go tutto il processo di vendita. Il nome nasce dal-
le 6 componenti e peculiarità che lo caratterizza-
no supportate dalla modularità e componibilità per-
sonalizzabile studiata ad hoc per ogni impresa:
la sezione del Catalogo contempla i listini delle
categorie e le schede prodotto, quella della Docu-
mentazione le immagini poi quella dei Preventivi
e degli ordini, quella del CRM con clienti, prospetti
e fornitori, quella dei Reports con i budget e quel-
la del Geotargeting che consente di trovare po-
tenziali clienti in zona. Rilevante è la funzionalità
che permette di lavorare offline accedendo a tutti
i dati anche senza connettività.
46 • COOLTO 03
COOL EVENTdi Cristina Rosso
Modae magia
la notte dei talenti
Q
COOLTO 03 • 47
Quando si dice che anche l’occhio vuole la sua parte sen-
z’altro moda e arte giocano un ruolo rilevante e l’even-
to che le coniuga entrambe in programma a Torino
il 13 aprile dal titolo “Moda e magia: la notte dei ta-
lenti”, presso la location esclusiva che ha ospitato sfi-
late prestigiose tra cui quella di Moschino, e cioè Mo-
reno per Spazio in Via Modane 20, ne rappresenta un
perfetto esempio. In collaborazione con l’agenzia EDI
- Eventi Destini Incrociati di Emma Benatello - l’orga-
nizzatrice di questa serata, Federica Cerri, ha reso pos-
sibile la predisposizione di uno spettacolo che nasce con
l'obiettivo di creare un’occasione di visibilità per alcu-
ni outsider in campo artistico. La cultura del bello non
si esaurisce mai così come la passione per l’artigiana-
lità, la cui qualità costituisce una preziosa risorsa e la
preponderante ragione per la quale la produzione sti-
listica italiana risulta famosa nel mondo. L’atmosfera
si presenterà glamour ed elegante poiché accompagnata,
oltre che da una scenografia degna di un red carpet, an-
che da esibizioni di tutto rispetto, oltre che di respiro
internazionale: per citarne alcune, riguarderanno gli al-
lievi della Gypsy Musical Academy di Torino (nota per
la formazione nel settore del musical internazionale, del-
le performing arts e per la preparazione di artisti com-
pleti nell’ambito del canto, danza, teatro e cinema - si
registrano infatti felici partecipazioni nel cinema italia-
no d’autore, famose fiction, spettacoli e trasmissioni te-
levisive -), la compagnia di ballo Le Ragazze di Wren
(composta da una ventina di giovani dai 12 ai 22 anni
e che sperimenta diversi stili di danza moderna) ed inol-
tre la cantante Ramona Clapan (la quale, trasferitasi dal-
la Romania a Torino per studiare violino al conservato-
rio è conosciuta per la sua collaborazione con il Teatro
Regio e la partecipazione a svariati festival canori nel nord
Europa) accompagnata dalla violinista Lumi Guarise
e dal chitarrista Andrea Bianchi. Per essere più preci-
si, tra quelli che saranno presenti alla serata con le pro-
prie collezioni possiamo citare il brand Patry Cuoreblu,
che dal 2009 a Torino disegna e confeziona a mano ogni
singolo abito e le cui creazioni hanno vestito le Miss di
diversi concorsi di bellezza, oltre che la presentatrice del-
la serata - Barbara Castellani - , la stilista Maria Filip-
pone, l’atelier di Nina Tauro che realizza cappelli fat-
ti a mano, la quale è stata premiata con un’onorificen-
za regionale che le è stata riconosciuta dal Piemonte per
la propria eccellenza artigiana. Ad impreziosire il par-
terre anche i bijoux realizzati a mano da Emanuela Gior-
dana, la cui boutique Gioe si serve di materiali selezionati
e garantiti provenienti da ogni parte del mondo, che ven-
gono montati secondo le usanze dell'oreficeria ed ab-
binati con gusto ed accessori di moda parigini. Segui-
ranno protagonisti quali Carlo Bergamini la cui colle-
zione è incentrata su cappotti e soprabiti, Francesca Fa-
sano dell’omonima Sartoria legata alla produzione di abi-
ti, l’Accademia Sitam di Lecce che si occupa di abiti da
sera come la stilista moldava Veronica Turuta che ha
fatto dell’eleganza il proprio elemento distintivo. Infi-
ne tra gli artisti dell’abbigliamento troveremo anche Da-
rio Barbero con la sua linea Vogue Spose e Michela Ma-
iolo, che con la sua Moda Mare fonde la qualità attra-
verso la cura meticolosa nella scelta dei tessuti per le
lavorazioni e la sartorialità unita ad uno stile volto al-
l’esaltazione del corpo femminile con un occhio di ri-
guardo al confort: una produzione di haute couture in-
somma, con l'obiettivo di apportare un valore aggiun-
to al settore del lusso grazie all'esclusività dei propri pro-
dotti. Non possiamo non annoverare sponsor chiama-
ti a creare quel colpo d’occhio che costituisce la diffe-
renza come le creazioni floreali di Nanda Fiori, le so-
luzioni di arredamento e design targate Cobra 80
e l’esaltazione della vista e del palato che trovano
appagamento nelle prelibatezze proposte da Dear
Wendy Sweet; la cake designer di Elena Bosca co-
niuga infatti la passione per lo zucchero e l'arte del-
la decorazione tipica della tradizione americana e
anglosassone combinandoli con pregiati ingre-
dienti piemontesi grazie alla tradizione pasticcera
del territorio delle Langhe. Le sue creazioni si pre-
sentano quindi una gioia per gli occhi e per la boc-
ca, poiché nate dall’arte di creare dolcezza, gusto
ed eleganza. La serata verrà presentata da Barbara
Castellani e ripresa dalle telecamere di Sky, andrà
in onda circa 15 giorni dopo la serata su Sky 814
play tv fashion Italy ed il 10 aprile 2012 è in pro-
gramma una diretta tv su 4Rete alle 10.30 per spon-
sorizzare l'evento con alcuni stilisti.
COOL EVENT
48 • COOLTO 03
L
COOL EVENTdi Maria Greco
Lavori in corso per la 51a edizione dei Saloni che
presenterà migliaia di prodotti di qualità destinati
ai mercati di tutto il mondo, confermando Milano la ca-
pitale internazionale dell’arredo. Forti del proprio suc-
cesso – l’ultimo quello del 2011 in occasione dei suoi
50 anni – i Saloni si stanno preparando al prossimo ap-
puntamento: da martedì 17 a domenica 22 aprile
presso Fiera Milano a Rho. Dai mobili ai complementi
d’arredo, dalle cucine ai bagni ai prototipi degli under
35: queste le molteplici proposte degli oltre 2.500
espositori caratterizzate da qualità e innovazione.
Segni distintivi che negli anni hanno portato Milano
a diventare la capitale dell’arredo. I Saloni – che an-
dranno a occupare 209.000 metri quadrati espositivi
del quartiere fieristico con il Salone Internazionale del
Mobile, EuroCucina/Salone Internazionale dei Mo-
bili per Cucina, il Salone Internazionale del Bagno,
il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo
e il SaloneSatellite – ripartono con quella fiducia che
li ha sempre contraddistinti, sostenuti prima di tutto
dal marcato interesse degli espositori che a oggi hanno
già fatto registrare il tutto esaurito. La già ampia of-
ferta merceologica delle cinque manifestazioni che
copre ogni tipologia di arredo e ogni stile si arricchisce
per quanto riguarda EuroCucina, che apre a tutti gli og-
getti che contribuiscono a rendere il rito del cibo e della
convivialità più facile e più bello. La biennale dedicata
alla Cucina accompagnata anche quest’anno dalla pro-
posta dedicata all’innovazione tecnologica degli elet-
trodomestici da incasso e alle cappe d’arredo,
INTERNAZIONALE DEL
MOBILESALO
NE
I Saloni 2012:nuovamente al via, dopo i primi 50 anni.
50 • COOLTO 03
Salone Internazionale del Complemento d'Arredo 2011Photo by Luciano Pascali
FTK (Technology for the Kitchen), occuperà sempre
i quattro padiglioni 9, 11, 13 e 15 in piena sinergia con
la biennale del Bagno collocata esattamente di fronte,
nei padiglioni 22 e 24, con una significativa offerta
di prodotti naturali per il complemento e rivestimento
interpretati dai maggiori designer internazionali e,
valore aggiunto, un’ampia area wellness aperta a tutti
i visitatori. Nei padiglioni di entrambe le biennali, ver-
ranno allestite alcune aree riservate agli espositori
e ai loro clienti per un momento di relax o di lavoro:
il progetto e il concept di allestimento sono firmati dal-
l’architetto Piero Russi, già autore nella scorsa edi-
zione di SaloneUfficio della Gallery e dello Stadium.
Riconfermata la scelta funzionale di riunire il settore
Moderno del Salone Internazionale del Mobile in un
unico edificio, nei padiglioni 14 e 18, direttamente in
contiguità con i padiglioni del settore Classico e De-
sign creando un percorso di visita unico. l SaloneSatel-
lite quest’anno dedicato a “Design >–< Technology”
festeggia la 15a edizione continuando la sua tradizione
di talent scout alla ricerca dei più promettenti designer
internazionali per offrire loro visibilità e possibilità
di contatti con le aziende espositrici. A latere della
proposta, il Concorso che premierà i 3 prodotti migliori
attinenti alle merceologie della Cucina e del Bagno per
ciascuno dei 2 settori rappresentati. Tutto nei padi-
glioni 22 e 24. Da questa edizione i Saloni aprono
al pubblico anche tutto sabato, oltre alla tradizionale
domenica. Immancabili gli eventi in città, quest’anno
più che mai dedicati al prodotto di qualità e alla cul-
tura dell’abitare. Al Teatro dell’Arte della Triennale
di Milano andrà in scena “Design Dance” – un progetto
di Michela Marelli e Francesca Molteni, quest’ultima già
curatrice per i Saloni di vari eventi tra cui “Un bagno
di stelle” al Planetario di Milano nel 2010 – che fa par-
lare e agire, fino a danzare, le opere dei protagonisti
del design. Gli oggetti si fanno attori e narratori perché,
come ogni opera dell’ingegno umano, gli oggetti rac-
contano le emozioni che li hanno fatti nascere.
Oggetti di oggi e di ieri, classici e moderni, ma anche
progetti del Salone Satellite “avverati”, perché diventati
prodotti. La Biblioteca Pinacoteca Accademia
Ambrosiana, luogo storico e custode del mondo clas-
sico, durante la sei giorni dei Saloni, ospiterà l’installa-
zione “librocielo” ideata da Attilio Stocchi, un omaggio
multimediale al cuore romano della città e una rifles-
sione sul vivere e sull’abitare lo spazio attraverso le
voci di alcuni libri antichi.
COOLTO 03 • 51
Salone Internazionale del Mobile 2011Photo by Saverio Lombardi Vallauri
II signori lucidino le scarpe e le signore liscino i vestiti
adornati di pence: torna l’International Tango To-
rino Festival, giunto quest’anno alla 12esima edi-
zione. “Nessuna danza popolare raggiunge lo stesso
livello di comunicazione tra i corpi: emozione, ener-
gia, respirazione, abbraccio, palpitazione.” Il tango
è tutto questo e molto altro, secondo le parole
di Miguel Ángel Zotto, eletto all’unanimità tra i tre
migliori ballerini di tutti i tempi e da sempre profon-
damente innamorato di questo mondo. Perché, se
è vero che il tango è nato come espressione popo-
lare alla fine del 19esimo secolo, diffusosi dai sob-
borghi di Buenos Aires in tutto il resto del mondo,
la sua espansione ha preso le sembianze di una vera
e propria cultura artistica, fatta di musica, danza
e tradizione. Torino ha conosciuto la passione del
tango nel 1990 e da allora questo amore non ha fatto
altro che crescere, dai primi incontri tra appassionati,
alla diffusione delle prime milonghe tanguere fino
alla nascita della prima Associazione Culturale Ita-
liana di Tango Argentino, che ha contagiato uomini
e donne, giovani alle prese con i primi passi e balle-
rini più esperti, contenti di ritrovare anche sotto alla
Mole quell’insieme magnetico fatto di sguardi intensi
e gambe che si inseguono, in un turbinio di ritmi
struggenti e sensuali che non conosce eguali.
Anche quest’anno quindi Torino è pronta ad acco-
gliere amanti del tango da tutto il mondo per l’Inter-
national Tango Torino Festival, l’appuntamento che
ogni anno a Pasqua celebra la straordinaria attra-
zione tra la città e il regno delle milonghe, e che ogni
anno richiama proprio a Torino i migliori ballerini,
insegnanti e musicisti di tango, provenienti da ogni
parte del mondo. Garanzia di successo anche per
l’edizione 2012 è la firma di Marcela Guevara e Ste-
fano Giudice, organizzatori e direttori artistici del
festival fin dalla prima edizione, coppia artistica
di grande fama e talento, come testimoniano le par-
COOL EVENTdi Barbara Orlandini
54 • COOLTO 03
12° International Tango Torino Festival
Dal 5 al 9 aprile 2012
Damian Rosenthal e Celine Ruiz
COOLTO 03 • 55
tecipazioni ai principali appuntamenti internazionali
quali il tango festival di Istanbul, il Festival di San Pie-
troburgo, il Milonguero night di Mosca, il Valentango
di Portland e il Festival di Tarbes nei Pirenei.
Dal 2000, anno della prima edizione, Guevara e Giu-
dice hanno fatto di Torino la capitale italiana indi-
scussa del tango, trasformando questo festival
in uno degli eventi di tango più seguiti e prestigiosi
al mondo, in grado di avvicinare ogni anno come per
incanto la prima capitale d’Italia all’Argentina.
Dimostrazione di tutto ciò gli oltre 2500 appassio-
nati e le 20 scuole specializzate in corsi di tango che
quasi ogni sera offrono la possibilità di perdersi tra
i passi e le musiche di una delle discipline più sen-
suali mai esistite. Come da tradizione ormai conso-
lidata, sarà il Teatro Nuovo Torino ad ospitare
giovedì 5 aprile l’inaugurazione dell’edizione di que-
st’anno, dove l’Ensemble Hyperion, orchestra italiana
ormai abituée del festival, farà calare sulla città l’at-
mosfera tanguera dello spettacolo Magia de Tango.
Protagonisti della serata 4 celebri coppie di ballerini,
Sebastian Arce y Mariana Montes, Esteban Moreno
y Claudia Codega, Damian Rosenthal y Celine Ruiz
e i direttori artistici del Tango Torino Festival Stefano
Giudice, unico ballerino “straniero” tra i maestri ar-
gentini, e Marcela Guevara, figlia del grande maestro
Pedro Monteleone e sua degna erede artistica.
Via alle danze tanguere con i fiocchi, è il caso di dirlo,
per immergersi completamente nel weekend più tra-
volgente e ardente in cui a Torino sarà facilissimo la-
sciarsi avvolgere dalle dolci spire del tango. A seguire
alle 22,30 una milonga di apertura spalancherà il fe-
stival a tutti, presso il Club Almagro, la casa del
tango dell’Associazione Culturale Tango Torino,
al suono delle musiche selezionate dalla dj Paola
di Bari. Nei giorni successivi ci si sposta all’8 Gallery
- Lingotto per una serie di feste da ballo animate da
6 coppie di ballerini di fama internazionale. Si inizia
con la Fiesta de bienvenida venerdì 6 aprile, animata
dalle due coppie Esteban Moreno y Claudia Codega,
professionisti affermati dal 1990 e fautori della re-
cente rinascita del Tango Argentino, nonché autori e
interpreti di numerosi spettacoli di successo quali
“Locura Tanguera” e “Con este Tango”, e dalla gio-
vane coppia composta da Damian Rosenthly y Celine
Ruiz, tra i protagonisti della nuova corrente di Tango
Nuevo, l’evoluzione contemporanea della disciplina.
Sabato 7 aprile sarà poi la volta del Gran Baile de
Gala, con la musica dal vivo della Ensemble Hyperior
e i dischi scelti da dj SuperSabino, che faranno da co-
lonna sonora per le spettacolari esibizioni dei vete-
rani Sebastian Arce y Mariana Montes, formidabili
talenti innovativi, a cavallo tra tradizione classica
e Tango Nuevo, e Sebastian Achaval y Roxana Sua-
rez, coppia giovane nata nelle storiche milonghe
di Buenos Aires, al loro esordio nel Festival di Torino.
Per la Gran Fiesta de Pascua è in programma, sempre
alla 8 Gallery, una speciale serata con le coppie for-
mate da “El Pajaro” Diego Riemer y Maria Belen Gia-
chello e Erna y Santiago Giachello. La prima coppia,
Diego y Maria, pronta a stupire con le celebri evolu-
zioni e improvvisazioni che promettono di lasciare
senza fiato i presenti. La seconda coppia, Erna y San-
tiago, dopo l’ottimo esordio alla scorsa edizione del
festival, torna a “cavalcare” le milonghe torinesi
pronta a stupire con il loro stile elegante che abil-
mente combina istinto e rigore tecnico.
Stefano Giudice e Marcela Guevara
58 • COOLTO 03
WEEKEND DI COOLTOdi Daniele Smaltini
Rocca Viscontea di Castell’Arquato
Tra i castelli del Ducato di Parma e Piacenza
COOLTO 03 • 59
IIl Ducato di Parma e Piacenza attraversa oltre 300 anni
di storia, ma le 22 tra rocche e castelli che si trovano
su questo territorio conservano memorie molto più an-
tiche. Nobili famiglie, feudatari e condottieri vissero tra
quelle mura vicende che narrano del coraggio di opporsi
ai nemici in questa terra di frontiera e di grandi transi-
ti. Raccontano di mecenati che chiamarono grandi ar-
tisti per dare splendore alle loro residenze e alle corti
raffinate. Tra i più famosi nei dintorni di Parma ci sono
la Fortezza di Bardi, che ospita anche il Museo della
Civiltà Valligiana, la Rocca Sanvitale di Fontanellato,
famosa per la saletta dipinta dal Parmigianino,
la Reggia di Colorno, dove si svolgono numerose ma-
nifestazioni culturali, il Castello di Torrechiara (per ar-
rivarci si passa vicino al Museo del Prosciutto e dei Sa-
lumi di Parma, imperdibile) e il Castello di Monte-
chiarugolo, dove pare viva un fantasma. Verso le col-
line di Piacenza, invece, i castelli più belli sono il Castello
In una terra posta tra l'Appennino e il Po sitrovano 22 tra castelli, residenze e fortezzecon musei, giardini e misteriose presenze.
Fortezza di Bardi
Reggia di Colorno
di Rivalta, nel quale si può anche soggiornare, la Roc-
ca e il Castello di Agazzano, il Castello di Grazzano
Visconti, con un meraviglioso giardino, e la Rocca Vi-
scontea di Castell'Arquato. I castelli sono abitazioni,
baluardi difensivi, centri di potere, sedi amministrative
e politiche fino a quando, nel 1545, divengono uno Sta-
to. Il Ducato nasce per volere di Papa Paolo III Farnese
che unì Parma e Piacenza sotto un'unica corona per
il figlio Pier Luigi. Ai Farnese, ai quali si deve il presti-
gio internazionale di questo Stato, succede nel 1700
la dinastia dei Borbone. Con il Congresso di Vienna, riu-
nitosi nel 1815, il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla
viene assegnato all'arciduchessa Maria Luigia d'Austria,
moglie di Napoleone. Alla sua morte il territorio ritor-
na alla dinastia dei Borbone, fino all'annessione al Re-
gno d'Italia nel 1860. Cultura, arte e ambiente, uniti
a una grande tradizione enogastronomica, costituiscono
l'essenza di questa terra posta tra l'Appennino e il Po
ad appena un'ora d'auto da Milano o a mezz'ora di volo
da Roma. Per visitare i castelli del Ducato vale la pena
procurarsi la Card del Ducato, una tessera che offre scon-
ti e agevolazioni. La Card è valida per un anno intero dal-
la data dell’acquisto e costa solo due euro.
WEEKEND DI COOLTO
60 • COOLTO 03
I Castelli del Ducato di Parma e Piacenza lanciano
Tour Code, una nuova applicazione in rete, gra-
tuita e multimediale: un tour virtuale per costruire
il tuo itinerario reale con smarthphone o iPhone.
Il turismo culturale viaggia sul web. Il telefono si
trasforma in una guida turistica multimediale che
accompagna il turista alla scoperta dei più bei
Castelli del Ducato di Parma e Piacenza. Attraverso
le diverse sezioni del Tour Code sarà possibile ri-
cercare le informazioni sui castelli in tre modalità:
lettura, audio e video. Accedere all’applicazione
è semplice e veloce. La videocamera del cellulare
inquadra il TAG posto in prossimità dei monu-
menti su totem, sui nuovi depliant informativi,
sulle Card del Ducato 2012, e crea una connes-
sione con il TOUR CODE. Il gioco è fatto! Il turista
ha tutte le informazioni necessarie sul suo telefo-
nino. Il futuro è mobile e social!
Tour code
Castello di Montechiarugolo
Castello di Torrechiara
Rocca Sanvitale di Fontanellato
Castello di Grazzano Visconti
Castello di Agazzano
Castello di Rivalta
TRAVELdi Elena Panzica
istanbule le sue mille anime
62 • COOLTO 03
IIstanbul ti accoglie come il ventre di una balena.
Questa è l’impressione che ho avuto atterrando per la
prima volta in questa immensa città, una tiepida serata
di metà settembre. Ricordo il taxi che mi ha portato
in hotel come ingoiato dal caos di auto e persone,
un vortice in movimento perpetuo, un concentrato
di vita pulsante e irrequieta ma al tempo stesso affa-
scinante come una calamita. Dal finestrino dell’auto,
nel tragitto dall’aeroporto al cuore di Istanbul, si coglie
un rapido alternarsi di insegne ultra moderne di mar-
chi familiari, centri commerciali sgargianti, elementi co-
nosciuti di Occidente che però si fondono con tratti
prepotentemente orientali come gli aguzzi minareti
delle moschee che si ergono verso il cielo, i venditori
ambulanti, i mercatini profumati e ricolmi di mercanzie,
le donne velate, l’aria carica di odori speziati. Questo
è il tratto più forte di Istanbul, il suo essere allo stesso
tempo moderna e antica, l’avere accettato e inglobato
tutti i segni del progresso senza per questo cancellare
la sua eredità storica di crocevia di popoli e culture.
Fondata dai Greci con il nome evocativo di Bisanzio,
diventa Costantinopoli sotto il dominio romano, durato
fino e metà del sedicesimo secolo, per poi essere espu-
gnata dai Turchi Ottomani e diventare Istanbul sola-
mente intorno al 1930. Ma ciò che ne ha veramente
forgiato l’anima, oltre alle diverse dominazioni, è l’in-
credibile passaggio di persone e merci, in virtù della
sua straordinaria posizione geografica. La città si
estende infatti sui due lati del Bosforo, lo stretto che
collega il Mar di Marmara al Mar Nero e divide di fatto
l’Asia dall’Europa. Questa è una caratteristica unica al
mondo, un tratto che ne ha segnato il futuro di metro-
poli cosmopolita fin dagli albori, destinandola ad ac-
cogliere mercanti ed esploratori diretti ai quattro angoli
della terra, con al seguito carichi di spezie, sete, animali
e molto altro ancora. Facile dunque spiegare questa in-
clinazione particolare alla coesistenza ravvicinata di re-
ligioni e culture diverse, questa capacità innata
di accogliere i visitatori e farli sentire a casa. La testi-
monianza più sfacciata della sua indole commerciale
la si ritrova al Kapalı Çarşı, ovvero il famoso Gran
Bazar, un intricatissimo dedalo di vicoletti in cui è dav-
vero facile perdersi, un mercato coperto dove si può
acquistare praticamente ogni cosa. E se è vero che
al giorno d’oggi rappresenta, soprattutto nelle vie prin-
cipali, un espositore di merci per turisti, è altrettanto
significativo sapere che questo è un luogo di scambi
commerciali fin dal XV secolo e che tutt’ora, magari un
COOLTO 03 • 63
64 • COOLTO 03
po’ defilati dalle zone più turistiche di questo immenso
mercato, si possono ancora vedere gli abitanti di Istan-
bul acquistare oggetti e tessuti. Decidere cosa visitare
ad Istanbul può rivelarsi comunque un’impresa ardua,
è una città veramente immensa, che conta più di 12
milioni di abitanti, la terza area metropolitana europea
dopo Londra e Mosca. Bisogna dunque operare delle
scelte, oltre agli “immancabili” e cioè quelle icone che
pur attirando milioni di turisti rimangono pur sempre
simboli intrisi della storia di questa città, e le zone
meno battute ma che racchiudono angoli di incompa-
rabile bellezza e che ci permettono di cogliere la vera
essenza di questo luogo. Il nostro giro turistico può co-
minciare senz’altro da Eminönü, il quartiere centrale
dove si trova appunto il Gran Bazar ma anche il luogo
con la più alta concentrazione di testimonianze archi-
tettoniche e artistiche della città, situate per lo più nella
zona dell’ippodromo, Sulthanamhet. I nomi di questi
luoghi evocano sicuramente più di una memoria, anche
se non abbiamo mai visitato la città: la Moschea Blu,
con le sue 21.043 piastrelle azzurre di ceramica che
ne tempestano la cupola, diffondendo una luce parti-
colare da cui deriva il nome; Haghia Sophia, un tempo
chiesa, poi moschea e ora museo, luogo che testimo-
nia la grandezza dell’architettura Bizantina al suo apice;
il palazzo Topkapi, residenza di molti sultani ottomani,
TRAVEL
COOLTO 03 • 65
la cui costruzione non si è praticamente mai interrotta
tra il 1470 e il 1850, un complesso di diversi edifici
cresciuto nel corso delle epoche in cima ad una delle
sette colline di Istanbul, da cui si può ammirare
il Corno d’Oro – l’estuario che divide la città in due
- in tutta la sua magnificenza. L’elenco dei monumenti,
chiese, moschee e musei potrebbe protrarsi ancora
a lungo, ma anche la più stringata delle guide turistiche
tascabili saprà condurvi in questi luoghi. Secondo me
Istanbul si vive e respira camminando per le sue strade
secondarie, perdendosi per le viuzze di Fatih, ad esem-
pio, il vero cuore storico e fuori dalle principali rotte
turistiche. Qui, pur essendo a due passi dai famosi mo-
numenti poc’anzi citati, l’atmosfera è completamente
diversa. Le strade salgono dalle mura della vecchia
Costantinopoli, quasi in riva al mare, fin sulla collina,
con un contorcersi di vicoli su cui si affacciano le tipi-
che case di legno colorate, piccole boutique un po’
diverse dal solito e qualche ristorantino. Passando
il ponte Galata, che attraversa il Corno d’Oro, si può
invece assaporare il ritmo pulsante della parte moderna
della città a Beyoğlu o spingersi più a Nord per visitare
il Palazzo Dolmabahçe con i suoi fasti oppure sor-
seggiare un bicchiere di vino nella vivace e affascinante
Ortaköy. Di Istanbul ti innamori a prima vista o almeno
così è stato per me, prima ancora di sapere quali erano
i suoi tesori e i suoi monumenti, prima ancora
di avere iniziato a visitarla. Il colpo di fulmine è scattato
da quel primo, lungo viaggio in taxi dall’aeroporto
e non mi ha più abbandonata.
68 • COOLTO 03
FASHION TIMEdi Maria Greco
21
54
3
3
6
Moda e occhiali da sole
COOLTO 03 • 69
8
11
7
10
7
01 Max Mara | 02 Blugirl | 03 Emporio Armani | 04 Christian Siriano | 05 Giorgio Armani | 06 Kenzo07 D&G | 08 Jaeger London | 09 Fendi | 10 Salvatore Ferragamo | 11 Bebe | 12 Moschino
Quali sono i modelli di occhiali da sole che andranno di moda quest'anno? Ecco quali sono i trend!
COLLEZIONI PRIMAVERA_ESTATE 2012
9
12
70 • COOLTO 03
FASHION TIME
2
1
2
1
43 3
COOLTO 03 • 71
6
5
6
8 77
5
01 Gucci | 02 Missoni | 03 Bottega Veneta | 04 Carolina Herrera05 Christian Dior | 06 Prada | 07 Versace | 08 Albino
Abbiamo l'imbarazzo della scelta. I trend sono moltissimi e molto diversi, così ciascuno troverà ciò che fa per sè. Per quel che riguarda le montature sono ancora quelle maxi a farla da padrone.
COLLEZIONI PRIMAVERA_ESTATE 2012
72 • COOLTO 03
HairTalent
È proprio questo lo spirito della collezione
primavera/estate Officina Dello Stile Matrix. Al di là delle
tendenze che troviamo nel panorama che ci circonda, il
concetto moda prende una nuova grande capacità di
azione: esprimerci utilizzando si quello che le proposte
moda offrono, abiti, accessori, make up e capelli, ma la
leva principale è nella rappresentazione di noi stessi. At-
traverso una consulenza d’immagine con un professioni-
sta e con il contributo di un vero Coach in grado di far
emergere quelle caratteristiche che ci rappresentano,
quale il ruolo professionale e personale, lo spirito, il de-
siderio di essere e soprattutto il proprio sogno, faremo di
noi quello che siamo, raccontandoci ed essendo unici e
singolari. Accetta la sfida e mettiti in gioco. Officina dello
stile, esprime nella sua ultima collezione la realizzazione
di quattro figure ambiziose: un dj, una cantante, una bal-
lerina e un’attrice, tre linee donna, una linea uomo. Par-
tiamo dal lungo: colore venato, più chiaro sulle lunghezze
e sulle punte, in grado di garantire una luce propria e dif-
fusa; una tecnica nuova e innovativa, Light Diffusion.
Aspetto fondamentale, un effetto senza ricrescita. Il ta-
glio dichiara morbidezza e movimento, versatile in tutte
le occasioni dal liscio, morbido e voluminoso, al raccolto
per i momenti più glamour. Linea media: colore ritmato
ed intimo, che crea movimento ottico e proporzionato.
Nuova tecnica colore, Round Light. Una sfaccettatura cir-
colare che valorizza la linea e che promette niente più ef-
fetto ricrescita. Il taglio è elegante, giovanile e fresco, con
un leggero allungamento sulla zona del viso, ma total-
mente rivisitato in chiave più moderna. Linea corta: il co-
lore è caratterizzato da un grande coinvolgimento visivo,
chiaro anche sulle tonalità del biondo, impeccabili sfu-
mature leggere e vellutate, che spezzano l’uniformità e
sottolineano la direzione del taglio. La femminilità la ri-
troviamo in questa linea come non mai, minime lun-
ghezze si adagiano sulla nuca, la cornice sul viso risulta
essere disarmante, il ciuffo afferma la sua forza. Per ter-
minare il racconto di questa collezione non poteva man-
care uno spazio tutto maschile, l’uomo, a volte, si è
avvicinato troppo al mondo, e in alcuni casi con risultati
non soddisfacenti. Troviamo eccellente risposta nel ser-
vizio Gloss Color eseguito con Color Sync Clear della
gamma Matrix, indicato per tutti, in grado di lucidare il ca-
pello, senza variarne li colore naturale. Taglio corto e ben
sfumato, caratterizzato da un motivo laterale che diventa
protagonista; i capelli più lunghi nella zona superiore e a
tutta tendenza; per chi se lo può permettere, barba lunga.
Scopritevi e rinnovatevi proprio come in Hair Talent.
LOOK MAKERdi Marco Todaro • officinadellostile.net
Foto di Gabriele Marchesini • Stylist Celia Cears For MKS
Cosa va di moda questaPrimavera/Estate?
La risposta: TU.Accetta la sfida e mettiti in gioco.
74 • COOLTO 03
1
2
BEAUTYdi Aurora Minardi
3
5
1_GARDEN EDITION N.841 DI DIOR:Nell’astuccio un delicatissimo rosetodi ombretti.
2_OMBRES 5 LUMIèRES N.13 diYVES SAINT LAURENT: Per unosguardo splendente e acceso.
3_BLUSH HORIZON DI CHANEL:Le sfumature dell’alba e del tra-monto, per un effetto bonne mine.
4_PRISME BLUSH N.1 BUCOLICROSE DI GIVENCHY: Nuance campe-stri accendono le guance.
5_SMOOTH EYE COLOUR QUADFEMME FATALE DI DOLCE & GAB-BANA: Per uno sguardo intenso.
6_TORMALINA PINK BLUSH DIGIORGIO ARMANI: Brillante, traspa-rente e delicatamente pastello,con un tocco d’oro puro.
7_METAL X CREAM SHADOW VIR-GIN SILVER DI MAC: Finissimo e cre-moso, colora le palpebre d’argento.
8_EYESHADOW FIVE TOPAZ MO-SAIC DI ESTÉE LAUDER: Quintettodi tonalità splendenti.
9_LAS VEGAS DI CHANEL: Stelle im-presse in polveri oro e bronzo.Creata da Peter Philips (direttorecreativo del make up della maison)per il restyling della boutique Chaneldi Las Vegas.
10_TEINT & BLUSH DI CLARINS:Per viso e guance, una palette di tinteluminose.
TRUCCOFloreale, ultragrafico o delicatamentemetal? A ognuna il suo stile.
PRÈT À PORTER
4 6
7
8
9
10
Maniere, lo dice il vocabolario: “modo particolare
di fare, di agire, di comportarsi”. Quindi… siamo
noi a renderle BUONE o CATTIVE. Ora, seguitemi:
10 piccole regole + 2 da tenere a mente, in fila,
per offrire ai compagni commensali la parte mi-
gliore di noi. Quando vi avvicinate alla tavola, al
desco, alla mensa più o meno casalinga, formale,
imbandita che sia, ricordate:
Non urlate, non opprimete i commensali con la
vostra voce. Mangiare è un atto intimo, richiede
attenzione e serenità.
Risparmiate i vostri amici (e anche i nemici) dalla vi-
sione diretta della vostra ugola arricchita di cibo
masticato: bocca tassativamente serrata!
La tovaglia non è il tovagliolo, ripetete con me: la
tovaglia non è il tovagliolo, la tovaglia non è il to-
vagliolo!
Se nel menù vi tocca in sorte la minestra di brodo
o una bella, calda, desiderabile zuppa, non “ri-
succhiatela”. Il rumoroso risucchio è appannag-
gio dei quattrenni!
Quando avete la buona sorte di trovare un gusto
unico, impareggiabile, memorabile, va bene, ester-
natelo, ma limitatevi a dirlo con cortesia, senza mu-
golii, gridolini di piacere, o altri suoni irritanti.
No, no, no: lo stuzzicadenti no, non esiste, non de-
v’essere nemmeno sul tavolo! Se per errore (ma
dove siete a mangiare?!) c’è, beh, è per prendere le
olive, le cipolline e i cubetti di formaggio! Stop.
No, se lo stuzzicadenti è assente, non tentate di
costruirne uno posticcio con un frammento di
bacchetta cinese…
Amanti del genere “scarpetta”? Se decidete di met-
terla in atto pubblicamente, va bene, renderete fe-
lici tanti timidi che vi seguiranno come i topini di
Hamelin, ma! Non vale risucchiare anche pollice e
indice perché “già che ci sono”…
OFF LIMITS senza pietà per chi osa: grattatine so-
spette a capelli, naso, parti intime e similia.
Ultimo e indimenticabile, il motto risuonato nella
mente di tanti di noi via Lessico Famigliare: “Non
leccate i piatti! Non fate sbrodeghezzi! Non fate
potacci!”.
Extra Muros:
Non andate alla toilette ogni momento, si po-
trebbero sospettare una varietà infinita di cause,
non tutte gradevoli.
Il coltello: mai… mai dire mai? No, in questo caso,
mai e poi mai, avete letto bene? MAI leccarlo! Anche
se avete tagliato quel gorgonzola con la goccia e la
goccia è lì incollata con un aspetto lussurioso di at-
tesa, no, lasciatela lì a morire. E la prossima volta
convincetela a spalmarsi sulla fetta di pane!
Così sia.
76 • COOLTO 03
COOL & FOODdi Chiara Avidano
Dodecalogodelle (buone)maniere a tavola
Oggi è stressato chi lavora e non
è soddisfatto, è stressato chi ha
perso il lavoro, è stressato chi deve
preparare una cena per gli amici.
In tutto questo distinguiamo tipi
di stress diversi. Lo stress che ci fa
reagire ed è stimolante perché ci
induce all’azione e lo stress che
ci porta verso uno stato di ansia
e confusione pertanto ci rende
inefficienti o nella peggiore delle
ipotesi ci paralizza. Ci stiamo spo-
stando sempre più verso un’ eco-
nomia della realizzazione, dove
gran parte delle professioni diven-
teranno più soddisfacenti (mal-
grado l’aumento di stress), grazie
a stimoli, creatività, indipendenza
e raggiungimento di obiettivi.
Obiettivi che visualizziamo prima
nella nostra mente e poi tracciamo
sulla carta con appunti di “cose” da
fare o sogni da realizzare. I nuovi
ritmi frenetici, la riduzione delle
differenze tra i sessi, i cambia-
menti rapidi della quotidianità
stanno trasformando completa-
mente la nostra vita. Oggi ci si
muove con smart phone, email,
ipad e così via. Ma nonostante
la crescita di tecnologia, riduciamo
la nostra capacità di comunicare.
La comunicazione oggi più di ieri
riveste un’importanza fondamen-
tale. Questo perché la nostra eco-
nomia oltre ad essere sempre più
un’economia della realizzazione
è un’economia di relazione, dove
quello che diciamo agisce nella
misura del 7%, il tipo di voce che
usiamo incide al 38%, il “cosa” tra-
smettiamo col resto del corpo,
misura all’incirca il 55%. Nello spe-
cifico la definiamo comunicazione
paraverbale e non verbale. Se co-
nosco e distinguo questi strumenti
che già posseggo ed imparo a ge-
stirli, miglioro la mia comunica-
zione con gli altri, ottenendo sia
benefici diretti, che indiretti, con
effetti a lunga scadenza. Riuscire
ad interpretare cosa dicono degli
occhi che stanno guardando in alto
a destra oppure in alto a sinistra
e ancora, in orizzontale, sempre
alla nostra destra o alla nostra si-
nistra, ci possono illustrare la vera
sintassi mentale che sta usando
il nostro interlocutore. Leggere
in modo più corretto ed efficace
il linguaggio del corpo, vi porterà
ad avere meno conflitti e a diven-
tare degli abili mediatori nelle
situazioni più complesse. Comuni-
chiamo con tutto il nostro essere
non solo con le parole e la voce
e se quello che diciamo non è coe-
rente con ciò che pensiamo il no-
stro inconscio lo renderà pubblico
a chi abbiamo davanti.
In sintesi, siamo quello che
pensiamo e diciamo, lo diamo in
pasto agli altri attraverso la vista,
l’ascolto, il tatto, la postura,
il respiro.
COACHINGdi Tamara Gavina • tamaragavina.com • [email protected]
L’intelligenza della percezione
78 • COOLTO 03
Osservo ogni giorno i tentatividi cambiamento di una vita
congestionata come la nostra. Una vita stressata.
80 • COOLTO 03
Spesso ai nostri imprenditori viene
rimproverato di “guardare solo al
cassetto”, intendendo con questo
una miopia verso il futuro legati
come sono al guadagno immediato.
In realtà l’attenzione all’incasso
quotidiano nasce dalla consapevo-
lezza di poter contare solo su
se stessi, di non avere a disposi-
zione nessun paracadute sociale.
I conti devono quadrare, gli stipendi
“devono” essere pagati così come
i contributi, le imposte, i fornitori,
le utenze. Se un solo mese
gli incassi sono inferiori
al previsto ecco i problemi, le san-
zioni, gli interessi. E inizia il Giro
delle Sette Chiese alla ricerca
di aiuto, la prima stazione di questa
Via Crucis è naturalmente la Banca.
“Sono cliente da tanti anni, ho sem-
pre pagato tutto, vedrai mi aiu-
teranno!” così pensa l’ingenuo
imprenditore, ma il direttore
è appena cambiato e ti
guarda per quello che
sei: un perfetto scono-
sciuto. Appena gli
chiedi i soldi “solo per un
mese, vedrà li restituirò
subito” lui ti guarda
come se gli avessi chie-
sto una donazione d’or-
gano, inizia a scrutare
lo schermo del computer scuotendo
la testa. “Caro signore noi i soldi po-
tremmo anche darglieli ma lei cosa
può mettere a garanzia?”. “A ga-
ranzia? Come a garanzia sono
vostro cliente da venticinque anni,
non ho mai avuto problemi, di quale
garanzia mi parla?”. “Vede caro
signore è la Basilea che ci costringe,
lei dovrebbe
met-
tere a garanzia almeno dei titoli,
delle obbligazioni, qualcosa in-
somma”. A questo punto il nostro
imprenditore si guarda intorno alla
ricerca delle telecamere di Scherzi
a Parte, pensa “Genio della lampada
se avessi dei titoli da parte i soldi
li verrei a chiedere proprio a te”,
ma non dice niente, si sente umi-
liato, offeso ma sa di dover pagare
i contributi entro il 16 di quel mese
e quindi è costretto ad insistere.
Il direttore inizia a battere formule
alchemiche sulla tastiera e da lì
a poco la stampante produce
un foglio pieno di numeri. “Allora
con la firma di fidejussione sua,
di sua moglie dei suoi genitori di suo
nonno e del suo meccanico po-
tremmo provare a presentare que-
sta proposta alla direzione”. Il foglio
richiede, per essere interpretato,
di un laureato in matematica
avanzata e il nostro imprendi-
tore ormai è nel pallone ma
non ha tempo e firma.
Il risultato? Dopo due mesi
sarà il felice debitore di
un prestito con un tasso
alto come un watusso.
Insomma lo sguardo dei
nostri imprenditori è ri-
volto al futuro ed il fu-
turo è ogni giorno.
COOL BUSINESSdi Stefano Torrese - Servizi [email protected]
Occhio alla penna
GOLF WORLDdi Lele e Marco • multigolf.it • [email protected]
84 • COOLTO 03
Oltre ad essere uno degli oggetti indispensabili
nella vita di tutti i giorni, l’occhiale sta diventando
un accessorio sempre più presente nel mondo dello
sport. Sono infatti molteplici le discipline che ve-
dono i propri atleti indossarli ed inevitabilmente le
aziende produttrici, affiancati dai migliori designer,
ogni anno ne realizzano modelli sempre più fashion
e performanti. Prima di entrare più dettagliatamente
nel golf, ci sembra giusto ricordare alcune di que-
ste discipline quali : il ciclismo, che non può asso-
lutamente fare a meno dell’occhiale, che in questo
caso ha una doppia valenza, riparare dagli agenti
atmosferici e difendere dai piccoli insetti fastidiosi:
Di gran moda sono anche gli occhiali usati dai bel-
lissimi atleti del beach volley, con le forme ormai
più fashion del momento; mentre, pur avendo nu-
merosi competitor, rimane sempre usato l’occhiale
a maschera degli sciatori. Parlando invece di golf,
l’occhiale è sempre stato usato per ripararsi dai
raggi del sole che disturbano i giocatori quando,
durante il finale del colpo (finish), si voltano
in avanti guardando la pallina in volo, inevitabil-
mente nelle belle giornate lo sguardo incrocia
i raggi e perde il contatto con la pallina. Qui entra
in gioco il “colpo d’occhio”, infatti il buon giocatore
in una situazione del genere, anche “accecato”,
conoscendo la lunghezza dei suoi colpi, riesce a li-
mitare al minimo la zona dove cercare la palla.
Tornando agli occhiali, sono ormai presenti in testa
a tutti i giocatori professionisti, i quali hanno dei
veri e propri contratti di sponsorizzazione con le
più grosse case produttrici, tanto che vengono
indossati, magari al contrario, anche durante le
giornate di brutto tempo. La nuova tecnologia ha
creato oggetti che permettono di avere perfetta
aderenza intorno al volto, con terminali delle aste
e del naso regolabili, una leggerezza quasi impal-
pabile grazie agli innovativi materiali in carbonio
e titanio per quanto riguarda le montature, ma i veri
passi da gigante sono stati realizzati sulle lenti.
Sono state infatti concepite per essere anti appan-
namento, infrangibili, e il vero fiore all’occhiello
sono quelle fotocromatiche, specifiche per il golf,
che consentono un elevato controllo della luce, con
perfetto equilibrio della luminosità tra sfondo
e obiettivo, senza però dimenticare, per chi ne
avesse bisogno, la possibilità di averli, mantenendo
le stesse caratteristiche, con le lenti oftalmiche.
IL COLPOD’OCCHIODELLOSPORTIVO
Luciano Serra, golfista
APPUNTI DI STILEdi Alessandro Buosi
In questo periodo è importante proporre qualcosa
che colpisca lo sguardo e dia al cliente la gratifica-
zione di qualcosa di esclusivo e diverso. Anche gra-
zie alle nuove tecniche e alle nuove tecnologie
è possibile creare emozioni con soluzioni estetiche
innovative rispetto alla produzione tradizionale
e classica. Nell’ambito orologiero lo sguardo è at-
tratto dalle nuove forme e dai moderni materiali uti-
lizzati e, solo in seconda battuta, dalla bontà dei
movimenti meccanici, che animano i segnatempo
di alta gamma. Omega propone per questa prima-
vera, anche se presentati l’anno scorso in ante-
prima, i nuovi modelli Planet Ocean, l’orologio
professionale adatto al pubblico appassionato
al mondo subacqueo. Quello che colpisce di que-
sto nuovo modello è la ghiera in ceramica. La nuova
collezione Planet Ocean si presenta con i nuovi mo-
vimenti di manifattura; il cronografo monta il mo-
vimento automatico con meccanismo a ruota
a colonna e scappamento Co-Axial… una collezione
tutta da scoprire! Completamente diversa la propo-
sta di TAG Heuer con i suoi Aquaracer 500,
nei quali la ghiera unidirezionale è in caucciù.
Queste due proposte professionali si adattano
alle esigenze di un pubblico colto e preparato,
che pretende per il proprio orologio sportivo un piz-
zico di glamour chic, legato ad un uso metropoli-
tano. Nel Flagship Store Buosi colpiscono i solitari
in movimento di Gebrüder Schaffrath, le proposte
di questa esclusiva casa tedesca presentano un bre-
vetto particolare per cui il diamante è libero di muo-
versi e trasmettere continui giochi di luce.
Il diamante è quindi protagonista di queste colle-
zioni davvero uniche nel loro genere. Non può
non colpire l’attenzione il colore rosso che caratte-
rizza le estensioni delle collezioni U-Play e Twirl
di Gucci. Questo colore è la nuova proposta
per questa stagione di una delle aziende italiane
di più ampia visibilità mondiale. In maggio saranno
anche presentati gli orologi Bamboo e sarà
ampliata la gamma della collezione dei gioielli
Bamboo, sia in bamboo naturale che in oro e ar-
gento. L’occhio vuole assolutamente la sua parte
e Buosi propone oggetti in grado di catturare l’at-
tenzione e gratificare chi sceglie tra le proposte
di questa gioielleria unica in Torino.
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PARTICOLARIA COLPO
D'OCCHIONuove proposte e materiali innovativi
86 • COOLTO 03
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500 M
Gebrüder Schaffrath,Solitario in oro biancoe diamanti
AUTOdi Nicola Macrì
large
FiatUn salto nel passato
88 • COOLTO 03
PRIMO IMPATTO - Presentata da poco al Salone
di Ginevra, la nuova creatura di casa Fiat risulta a prima
vista simpatica e giocosa. Come il suo nome lascia
intendere, la 5oo L (dove L sta per “Large”) è stretta-
mente imparentata con la più piccola e vivace 5oo.
Mantenendo la somiglianza con la sorellina, si vede su-
bito il nuovo stile adottato dalla casa madre, basato
sulla filosofia del “simply more” e del tutto tondo.
LINEA E DESIGN - L’auto lunga 4,14m e alta 1,66m
risulta ben proporzionata e grande il giusto. Il tema
principale è il richiamo al passato, al tondo: come
le auto di una volta, i finestrini sono ampli, al punto da
risultare all’inizio totalmente priva di montanti; i fanali
anteriori sembrano sbucare come occhietti dal mas-
siccio frontale, che abbozza un pacioso sorriso.
Osservando attentamente il retro, notiamo l’assenza
dello scarico, nascosto dal paraurti, i fari a quadrato ar-
rotondato e il grande lunotto, in piena controtendenza
all’attuale moda della sportività ad ogni costo. Interes-
santi le colorazioni disponibili che permettono oltre 30
personalizzazioni, ed inoltre esiste la possibilità di aver
il tetto in contrasto con il resto della carrozzeria.
INTERNI - Se gli esterni colpiscono per la morbidezza
delle linee, le finizioni interne non son da meno: il tema
principale è il quadrato, adottato da poco anche per
la nuova Panda, esso è scolpito in ogni zona della plan-
cia, dando una sensazione di essenzialità, razionalità
e sicurezza allo stesso tempo. Unici i riferimenti cro-
matici agli anni ’60, con inserti color carrozzeria e tap-
pezzeria bicolore. L’abitabilità a prima vista è in linea
con le rivali, privilegiato il confort dato dai morbidi
sedili poco contenitivi, dall’alto numero di porta og-
getti sparsi per tutta l’auto ben dimensionati e dalla
possibilità di montare il navigatore incorporato nella
plancia. Il bagagliaio di 400 litri è capiente e ben
formato, non lasciando spazi poco sfruttabili, nono-
stante la forma stondata dei passaruota imponenti.
MOTORI - Disponibili al momento del lancio 4 moto-
rizzazioni: partendo dal più piccolo bicilindrico 900 cc
turbo benzina da 105cv, troviamo sempre a benzina
il 1.4 aspirato da 95cv (non in configurazione MultiAir),
mentre per i diesel si ipotizza il 1.3 Multijet da 84cv
e l’economo 1.6 litri da 110 cavalli. Ancora non
si hanno notizie di una versione a Metano ed a Gpl.
FILOSOFIA DI VITA - La 5ooL è pensata per un pub-
blico giovanile con il gusto del vintage: adatta alla fa-
miglie che non hanno grandi esigenze di carico, ricorda
molto le giardinette europee degli anni ’60 con lo stile
di vita coevo: ombrellone, tovaglia a scacchi rossa,
cestino da pic-nic, radio che trasmette i Beach Boys
ed una tavola da surf sul tetto!
CONCLUSIONI - Il prezzo d’attacco dovrebbe aggirarsi
sui 16.000€ per la versione base. Potendo scegliere
l’allestimento possibilmente rossa con tetto bianco,
selleria color caffe in pelle e il bicilindrico. Al momento
non abbiamo riscontrato grosse pecche o difetti parti-
colari salvo la scomodità di alcuni comandi e la fragi-
lità della carrozzeria dotata di poche protezioni.
COOLTO 03 • 89
MOTOdi Michele Guzzon
Aprilia SRV 850 nasce sulla base di GP 800, il maxi
bicilindrico lanciato dal Gruppo Piaggio nel 2007
e affermatosi come lo scooter più potente al mondo.
I tecnici Aprilia hanno evoluto quel progetto rivolu-
zionario trasferendo sul nuovo SRV 850 il sapere che
deriva da decenni di vittorie sulle piste di tutto
il mondo. Il propulsore di Aprilia SRV 850 è il primo
e il solo bicilindrico a V di 90° per scooter e rende
il maxi veneto lo scooter più veloce e potente mai
prodotto al mondo. Raffreddato a liquido, dotato
di iniezione elettronica, con distribuzione a 4 valvole
per cilindro e doppia accensione, il motore ha una
cilindrata di 839,3 cc. Grazie a una nuova ottimiz-
zazione del sistema di controllo motore, raggiunge
ora una potenza massima di 55,9 kW (76,0 CV)
a 7.750 giri/minuto e una coppia massima di 76,4
Nm (7,8 kgm) a 6.000 giri/minuto, dati che collo-
cano il nuovo SRV 850 al vertice della categoria.
Due nuove sonde ad ossigeno (lambda) consentono
alla centralina di controllo motore di ottimizzare
la gestione del titolo della miscela su ciascuno dei
due cilindri a tutto vantaggio della combustione
ottenendo una regolarità di funzionamento al mi-
nimo e una progressività ed elasticità della coppia
ai medi regimi di riferimento per questa architettura
di motore. Il nuovo sistema garantisce la massima
efficienza in termini di consumo e di controllo delle
emissioni. Se è vero che gli occhi sono lo specchio
dell’anima, il frontale di SRV 850 non lascia spazio
a equivoci sulla natura del primo scooter bicilindrico
Aprilia: lo stile che ha reso celebre RSV4, la moto
Aprilia
90 • COOLTO 03
srw 850Ridefinisce i confini estremi del mondo scooter.
Campione del Mondo SBK 2010, è qui riproposto
integralmente. Gli spigoli decisi seguono il trend delle
moto supersportive per esaltare la dinamicità del
veicolo e le sue peculiarità tecniche. Le superfici na-
scono da un attento studio aerodinamico, per sottoli-
neare, anche nelle forme, le performance di SRV 850.
Il frontale è la sintesi estrema del linguaggio stilistico
di Aprilia: il triplo faro anteriore, le prese d’aria dina-
miche sotto il gruppo ottico e il cupolino racing sono
elementi che accumunano SRV 850 alla moto che
ha rivoluzionato il mondo delle supersportive.
Anche nella vista laterale troviamo il linguaggio stili-
stico proprio di Aprilia: uno stile che conferisce, anche
al veicolo fermo, un carattere di forza e slancio
al tempo stesso. La grafica della completa strumenta-
zione, in perfetto stile Aprilia Racing, è a livello
delle migliori moto supersportive. Ai due grandi
strumenti analogici (tachimetro e contagiri) si associa
un grande display LCD centrale, un vero computer
di bordo dalle moltissime funzioni. Evoluto nelle
prestazioni motoristiche, rivisto nell’assetto di guida
e nell’estetica, SRV 850 porta nel mondo scooter,
la filosofia di prestazioni senza compromessi che
è nel codice genetico di Aprilia.
COOLTO 03 • 91
NAUTICAdi Michele Guzzon
Ferretti Custom Line, brand del
Gruppo Ferretti, annuncia il varo
del Custom Line 112’ Next,
imbarcazione di 34 metri di cate-
goria planante e ventottesimo
esemplare della serie di imbarca-
zioni di 112 piedi. Karin Paggi,
Brand Manager di Ferretti Custom
Line commenta “Con Ferretti Cu-
stom Line 112’ Next abbiamo mi-
gliorato decisamente le funziona-
lità degli ambienti interni senza in-
taccare le prestazione della barca.
Questo modello rimane fedele alla
tradizione di Custom Line, che da
sempre mette al centro i desideri
dell’Armatore, per offrigli l’emo-
zione di vivere l’esperienza del
mare in versione Custom, ‘su mi-
sura’”. Il 112’ NEXT è una vera
e propria villa sul mare, con oltre
34 metri di lunghezza e 7 di lar-
ghezza, ampi spazi sottocoperta
ed all’aperto, suite armatoriale sul
ponte principale e quattro grandi
cabine ospiti con grandi finestre
open view sul mare. 112’ NEXT
dispone inoltre di sistemi di enter-
tainment di ultima generazione,
oltre a un sistema di monitoraggio
Ferretti Custom Line
112’ NextAd Ancona la cerimonia ufficiale di varo del nuovo modello:
un giorno speciale che segna l’inizio della stagione nautica 2012
92 • COOLTO 03
e controllo all’avanguardia. I due motori MTU
da 2775 Mhp permettono di raggiungere la velo-
cità massima di 26 nodi. Il comfort di bordo è ga-
rantito dai 4 stabilizzatori Mitsubishi ARG (Anti
RollingGyro), montati nella sala macchine, in grado
di ridurre fino al 50% il rollio dell’imbarcazione.
Ferretti Custom Line, brand del Gruppo Ferretti,
produce imbarcazioni in vetroresina di lunghezza
compresa tra i 26 e i 38 metri, appartenenti a due
linee: planante e semi-dislocante. Gli yacht Ferretti
Custom Line sono frutto della collaborazione tra lo
Studio Zuccon International Project, l’AYT - Advan-
ced Yacht Technology, il centro di ricerca e pro-
gettazione navale del Gruppo Ferretti, e il team
di architetti e designer del Centro Stile Ferretti-
group. Caratteristica distintiva delle imbarcazioni
Ferretti Custom Line è la possibilità di personaliz-
zare tutti gli elementi non strutturali dell’imbarca-
zione, quali legni, marmi, arredi, fino ad arrivare
a soluzioni di design ad hoc: ogni imbarcazione,
infatti, è unica, e rispecchia i gusti e la personalità
dell’Armatore.
COOLTO 03 • 93
PERSONAL HOUSE HUNTERdi Valentina Fracchia
[email protected] • lacasasumisura.blogspot.com
“Si dice che gli architetti considerino più l'estetica che
la funzionalità di un oggetto o di una casa. Una casa che
solo a guardarla vi trasmetta una sensazione di appaga-
mento dal punto di vista estetico può essere anche funzio-
nale. Anche un’abitazione molto appariscente lo può
essere. L’estetica va di pari passo con lo studio degli spazi
per creare case confortevoli sotto diversi punti di vista.
Questo vale per chi fa questo mestiere con passione e pro-
fessionalità e sa ascoltare le richieste, anche non verbali,
del cliente.” A parte questa piccola introduzione vorrei
parlarvi di un tema molto discusso e di moda in questo
periodo in ambito immobiliare. Il famoso “homestaging”
che si propone di aiutare chi vende casa a presentarla
al meglio per venderla bene e in tempi brevi. La trovo
molto interessante come idea, applicabile in buona per-
centuale agli immobili residenziali ma anche commerciali.
In alcuni casi sono sincera non la consiglierei ma va da
se che sto parlando di casi disperati. Presentarsi in modo
curato ad un colloquio di lavoro è senza dubbio un buon
punto di partenza. Non è forse la stessa cosa per vendere
casa? Presentare ai possibili acquirenti una casa in ordine
non è forse un buon inizio? Io credo di sì. Mi è capitato
spesso durante i miei sopralluoghi di voler quasi scappare
da alcuni appartamenti tanto erano mal ridotti. Sacchi
dell’immondizia dimenticati qua e là, bagni inguardabili
e maleodoranti, cucine che a fatica si potevano definire
come tali. Homestaging come preparazione dell'immobile
alla vendita, come un’ora passata dal visagista può cam-
biare il nostro volto mettendo in risalto ciò che abbiamo
di bello e camuffando i difetti. Proprio così perché si tratta
di interventi leggeri ma mirati. La vostra casa non diventerà
la più bella e costosa del mondo ma l'impressione che
se ne vuole dare è proprio quella. Provare per credere.
94 • COOLTO 03
Le magie dell’homestaging
Piccoli interventi grandi risultati
DESIGNdi Eleonora Zarauti
96 • COOLTO 03
Anche laMATERIA vuole la sua parte!
Quando la forma passa in secondo piano.
Se tutti pensano che l’evoluzione
dell’occhiale sia legata solo ed esclu-
sivamente alla forma, c’è un piccolo
particolare che li lascerà a bocca
aperta. Prima in cuoio, poi in tarta-
ruga, per passare poi dalla cellulosa
ai polimeri sintetici, ad oggi la più
grande innovazione per un occhiale
sta proprio nel materiale. Le conti-
nue e meticolose ricerche, da parte
delle più grandi aziende ottiche,
hanno permesso la creazione di pro-
dotti sempre nuovi e senza eguali.
Mai come adesso l’eco sostenibilità
non è più un optional. Lo sa bene
Mazzucchelli, leader mondiale nei
semilavorati per occhialeria, che ha
creato M49, un comune acetato
di cellulosa, ma Bio. Se prima prima
l’acetato di cellulosa aveva bisogno
di plastificanti sintetici, adesso que-
sti ultimi provengono da fonti rin-
novabili. Nessuna rinuncia in fatto
di estetica e performance,
anzi,
si aggiunge un ulteriore valore al
prodotto: la sua completa riciclabi-
lità. Rimanendo in tema “ambiente”,
Marc Jacobs scende in prima linea
per tutelare le risorse naturali
del nostro pianeta, sostenendo
“The Nature Conservancy” nella sua
campagna “Plant a Billion Trees”.
MMJ 261/s è dedicato proprio
a questo progetto: realizzato con un
materiale derivato dai semi di ricino
e custodito in un astuccio in cuoio
rigenerato, l’occhiale Bio di Marc Ja-
cobs non può che riportarci nella na-
tura con i suoi colori e il richiamo
alla texture delle foglie sulle astine.
E per essere coerente fino alla fine,
Marc Jocobs devolverà una parte del
ricavato a favore della ripopolazione
della Foresta Atlantica. Uno spirito
più futuristico ispira invece la colle-
zione Mylon di Mykita. Punto di
partenza, una tecnologia che negli
anni ’90 ha rivoluzionato
la storia del design: la sinterizza-
zione selettiva al laser, che consente
la realizzazione rapida di oggetti tri-
dimensionali. Per mezzo del laser
vengono creati, strato dopo strato,
oggetti di polvere di poliammide,
partendo da dati di scansione del
processo di sinterizzazione. Oggi
la tecnologia SLS viene usata so-
prattutto nel campo della prototipa-
zione. Nel 2007 Mykita inizia
a sperimentare questo materiale po-
liammidico. L'obiettivo è di usarlo
per la prima volta nella produzione
di occhiali rendendolo “indossabile”.
In lunghi anni di ricerca nasce così
una procedura complessa, in grado
di rifinire la superficie del materiale
in sei step e di creare degli occhiali
unici nella loro percezione estetica
e tattile. Design sportivo, lenti poli-
gonali, l'occhiale come elemento
protettivo: questi sono i tratti
distintivi di tutti gli occhiali della col-
lezione Mykita Mylon. Insomma,
la ricercatezza non
ha più
confini!
COOLTO 03 • 97
Nova, Mykita Mylon
MMJ 261/s, Marc by Marc Jacobs
Sabato 24 marzo l’IGAV ha inaugu-
rato la mostra Venti per una - 20
regioni per 1 Italia, 20 artisti per una
mostra, appositamente progettata
per gli spazi della Castiglia di
Saluzzo in collaborazione con la
Città di Saluzzo, che successiva-
mente circuiterà in altre sedi italiane
e straniere. Avviandosi per il 2012
il programma del Ministero degli
Affari Esteri rivolto specificamente
alla valorizzazione delle diverse re-
gioni del nostro Paese, l’IGAV pro-
pone uno speciale progetto, curato
da Martina Corgnati, dedicato a
venti giovani artisti italiani emer-
genti e maestri affermati, prove-
nienti o residenti ciascuno in una
diversa regione, espressione di una
cultura e di una realtà che concorre
alla composizione della nostra com-
plessa identità nazionale. La mostra
è una stimolante occasione per do-
mandarsi se e come si possa parlare
ancora di “arte italiana” nel mondo
attuale, ormai definitivamente glo-
balizzato. L’arte, più di altre forme
di espressione e di comunicazione,
è per sua natura un linguaggio uni-
versale che però, attinge in modo
profondo e del tutto singolare,
al contesto culturale, sociale e an-
tropologico in cui viene prodotta.
Per la mostra sono stati selezionati
venti artisti, uno per regione, che
hanno lavorato sulle tematiche della
cultura regionale e nazionale ita-
liana, dell’identità e della cittadi-
nanza; la maggior parte di loro ha
prodotto espressamente la propria
opera per l’occasione. La mostra,
a cura di Martina Corgnati, è ideata
e realizzata da IGAV – Istituto Ga-
ruzzo per le Arti Visive, Torino in
collaborazione con la Città di Sa-
luzzo. L’iniziativa rientra nel pro-
getto “Saluzzo Contemporanea.
Un progetto IGAV di arte diffusa”.
Contestualmente sarà possibile
visitare il riallestimento dell’esposi-
zione permanente di arte contem-
poranea dell’Istituto Garuzzo per
le Arti Visive curato da Alessandro
Demma “Dalla cella all’atelier”.
Dal 25 marzo al 20 maggio presso
Castiglia, Piazza Castello - Saluzzo
(CN). Aperto sabato e domenica
ore 15.00 - 19.00
Tel. 011.19781500
igav-art.org
ARTEdi Emanuela Bernascone
XVenti regioni per un’ Italia, venti artisti per una mostra.
ventiuna
98 • COOLTO 03
100 • COOLTO 03
TEATROdi Francesca Simonetti
Giunto ormai alla soglia dei qua-
rant’anni, con una nutrita e ap-
prezzata discografia di tutto
rispetto alle sue spalle, forte di una
maturità espressiva molto ricono-
scibile già da diversi anni a questa
parte, Samuele Bersani torna
ad esibirsi dal vivo con il suo
nuovo Psycho in Tour 2012,
che lo porterà a Torino – al Teatro
Colosseo – il prossimo 17 maggio.
Grandi sorprese attendono il ri-
torno dell'artista sui palchi,
a distanza di quasi tre anni dall'ul-
tima tournée. A partire dai nuovi
arrangiamenti con cui rivestirà
i brani presi a prestito dal suo
prolifico repertorio per costruire
il nuovo spettacolo. Prima di cal-
care le scene dei principali teatri
italiani, Bersani salirà sul palco
del teatro più famoso d'Italia,
l'Ariston di Sanremo, partecipando
all'edizione 2012 del Festival con
la canzone “Un pallone”.
L’artista, tra i più apprezzati
nel panorama musicale italiano,
tornerà dunque all’Ariston dopo
ben dodici anni: la sua prima
partecipazione al Festival risale
infatti al lontano 2000, quando,
classificandosi al quinto posto
nella categoria Big con il brano
“Replay”, vinse il premio della cri-
tica (il singolo lancerà poi l’album
“L’oroscopo speciale”, per il quale
gli verrà consegnato anche il pre-
stigiosissimo premio Luigi Tenco
come migliore album dell’anno).
In molti scommettono già sulla
vittoria dell’artista, che per la se-
rata in cui gli artisti in gara si esi-
biranno insieme a grandi star
internazionali con un brano della
tradizione musicale italiana ma
conosciuto e suonato nel mondo,
duetterà sulle note di “My sweat
Romagna”, versione inglese del
grande classico Romagna mia.
Ad accompagnarlo sarà l’eccezio-
nale estro di Goran Bregovich,
musicista e compositore serbo
di fama mondiale, che tra l’altro
ha già calcato il palco dell’Ariston
proprio nel 2000. setuplive.com
Live al Teatro Colosseo di Torino
Samuele Bersani
A ROMA CON AMOREWoody Allen ha sceltoRoma per girare il suonuovo film. In scena quattro episodi,dichiaratamente ispiratialle novelle del Boccaccio,narrano le vicende dialcuni turisti in visita nella Capitale. Molti gli attorinostrani tra cui Roberto Benigni, Ornella Muti,Sergio Rubini, Isabella Ferrari, Antonio Albanese,Riccardo Scamarcio, Alessandro Tiberi e AlessandraMastronardi. Tra quelli di importazione invece, AlecBaldwin e Penélope Cruz.
BEL AMIDall’omonimo romanzodi Guy de Maupassantarriva l’immagine dell’ar-rampicatore sociale che siserve del proprio fascino edell’altrui infelicità perraggiungere la vetta.Georges Duroy è un soldato che torna dalla guerrasenza un soldo. L’incontro con Charles Forestiergli aprirà le porte dell’alta società. Capirà presto cheil potere non lo detengono gli uomini, ma le loromogli: ogni conquista e ogni cuore spezzatolo avvicineranno al traguardo.
THE AVENGERSUn nemico inatteso emalvagio sta minacciandola terra. La guerra è ormaiiniziata e le forze militarisono insufficienti. Nonresta altro da fare che farintervenire un supereroe.Anzi, meglio riunirli tutti in nome della solidarietà edella salvezza del mondo. Appoggiati da tutte lenazioni e finanziati dall’ONU, ecco i Vendicatori:personalità come Capitan America, Iron Man, Thor,Hulk e Natasha Romanoff si riuniranno per difendereil pianeta.
TITANIC IN 3DEra il 1912 quando ilTitanic, soprannominato lanave dei sogni, salpòcatapultando i 2223passeggeri in un incubo.Era poi il 1997 quandoJames Cameron portòquella tragedia sul grande schermo per nondimenticare, e raccontare la storia di un amoreromantico e controverso. È infine oggi, nel 2012, chequella vicenda torna in scena con la stessa trama eun’unica variante: la visione 3D. Sarà di nuovoamore, e ancora un dramma (tragicamente attuale).
COOLTOCONSIGLIA
Specchio, specchio delle mie brame,
chi è la più bella del reame? E chi
non ha sognato di essere, anche
solo per un attimo, “la più bella del
reame”? Che il regno sia la scuola,
l’ufficio o la stanza in cui si tiene
la festa, quel peccato sublime
chiamato vanità spesso porta a de-
siderare di essere idealmente
incoronati. Tra voglia di rivincita
e malcelata insicurezza, è umano
sognare di voler essere almeno per
una volta i migliori. Ciò che non
è umano, è farne un’ossessione
lesiva per sé e per gli altri, ritro-
vandosi catapultati dal gustare
un compiaciuto sorso di vanità,
a piangere amare e corrosive la-
crime d’invidia. Ed è proprio lì,
in quel labile confine tra vanità
e invidia, che si colloca una delle
fiabe più amate della storia:
Biancaneve. Un evergreen che, per
mano del regista Tarsem Singh,
arriva sul grande schermo nar-
rando quell’instabile equilibrio, qui
generato dal senso della vista che
vede la bellezza. Tra politica ed
estetica, interesse per il potere
e invidia per il fascino altrui, la de-
liziosa principessa dalla pelle
bianca come la neve (interpretata
da Lily Collins, figlia del musicista
Phil Collins) deve vedersela con la
sua crudele e vanitosa matrigna
(Julia Roberts). Il famoso Specchio
Magico, ha infatti rivelato alla Re-
gina che la più bella del reame non
è più lei, ma Biancaneve. La malva-
gia donna farà condurre la dolce
fanciulla nel buio della foresta dove
una famelica bestia la divorerà, re-
stituendo alla matrigna scettro, fa-
scia e corona. Biancaneve però, che
è bianca come la neve ma forte
come l’acqua, si salverà e, grazie
all’amicizia instaurata con sette
piccoli ladri, si trasformerà in una
guerriera che lotterà per salvare
il proprio regno e i propri diritti.
Come ogni lieto fine fiabesco
vuole, il male viene sconfitto dal
bene e, come la vita reale vuole,
l’invidioso viene sconfitto dall’invi-
diato. Principale differenza tra vinti
e vincitori? I primi sono spettatori
della vita degli altri. I secondi sono
gli attori della propria.
Quando, dopo l’occhio, anche la vanità vuole la sua parte
CINEMAdi Paola Gamberutti
Biancaneve
102 • COOLTO 03
Un countdown speciale per l'uscita del nuovo album d'ine-
diti di Biagio Antonacci, "Sapessi dire no", che sarà in vendita
dal 17 aprile 2012. Un countdown iniziato con la pubblica-
zione sul suo sito e sulla pagina facebook personale del-
l'immagine di copertina del suo nuovo album. Una cover che
vanta la firma di una grande figura dell’animazione del cali-
bro di Milo Manara, il maestro del fumetto. Sebbene ancora
non sia disponibile la tracklist del disco, nei video dallo stu-
dio che Biagio sta postando sul suo account YouTube, ven-
gono svelate alcune cose. Infatti Antonacci sull’album ci
dice: “Comunque sarà un bel disco questo, spero proprio sia
un bel disco. Perchè… perchè parlo di canzoni diverse. Ho
sperimentato molto anche con la ritmica. Ho fatto delle can-
zoni con delle stesure particolari, dei ritornelli strani, cambi
di tempo. Ci sono i classici pezzi miei, magari un po’ più in-
timi e poi ci sono delle cose molto rock molto forti. Questa
cosa mi piace molto, è un po’ un album atipico“. Insomma,
curiosità ora ce ne ha fatto venire tanta il buon Biagio e non
vediamo l’ora di sentire Sapessi dire no. Dovremo però avere
la pazienza di attendere fino al prossimo 17 aprile, data pre-
vista per il rilascio ufficiale dell’album. Nel frattempo si po-
tranno acquistare in anteprima su iTunes tre diversi singoli
che Biagio Antonacci ha deciso di "svelare" prima della pub-
blicazione integrale dell'intero cd: "Con infinito onore", mar-
tedì 27 marzo; "Qui", martedì 3 Aprile; "Dimenticarti è poco",
martedì 10 Aprile. Un insolito percorso dedicato a tutti co-
loro che vorranno assaporare e individuare lentamente le at-
mosfere e le sonorità del nuovo lavoro del cantautore
milanese. Vi ricordiamo che sono già disponibili le prime
date del prossimo tour firmato Biagio Antonacci, al momento
sono diciannove e tutte nel mese di maggio.
MUSICAdi Daniele Smaltini
Biagio AntonacciSapessi dire no
104 • COOLTO 03
106 • COOLTO 03
LIBRIdi Alessandra Luti
IL PROFANATORE DI BIBLIOTECHE PROIBITE
di Davide Mosca - Newton Compton
Qual è il vero nome di Roma? Perché è stato sempre tenuto nasco-
sto? Il professor Lazzari è tra i massimi esperti delle origini di Roma,
ma ha abbandonato i suoi studi e conduce una vita ritirata. Finché
un giorno qualcuno si presenta alla sua porta, a sconvolgere la sua
esistenza. È un uomo misterioso, forse anche molto pericoloso. Si
fa chiamare il Colonnello, ed è al servizio di una minacciosa società
segreta. Lazzari dovrà rintracciare l’autentico nome di Roma e a ri-
trovare il lituo, il bastone sacro con cui Romolo la fondò.
LA COLLEZIONISTA DI RICETTE SEGRETE
di Allegra Goodman - Newton Compton
Emily e Jessamine Bach sono due sorelle molto diverse tra loro.
Emily è a capo di un’azienda informatica, mentre Jess, fresca di lau-
rea in filosofia, è una grande sognatrice e lavora in una piccola li-
breria. Razionale e ambiziosa l’una, romantica e ingenua l’altra:
Emily ha un fidanzato in carriera e Jess si perde tra mille storie in-
concludenti, sotto gli occhi gelosi del suo capo George. Sarà proprio
lui, con l’aiuto di un’antica collezione di libri di ricette, a guidarla in-
grediente dopo ingrediente, alla scoperta del vero amore.
LA CITTÀ DELLE RIBELLI di Meg Wolitzer - Garzanti
Smettere di fare l'amore con i propri uomini per ritrovare la felicità.
La vera felicità. Questa è la strategia che le donne di Stellar Plains,
nel New Jersey, adottano, più o meno consapevolmente, per ritro-
vare sé stesse e i loro desideri. Una dopo l'altra iniziano a rifiutare
qualsiasi contatto con i loro compagni. Nessuna vuole essere sfio-
rata: ogni bacio, ogni carezza vengono accuratamente evitati. Fran
Heller ha deciso di mettere in scena Lisistrata, la commedia di Ari-
stofane in cui le cittadine ateniesi si uniscono in uno sciopero del
sesso per protestare contro i loro mariti e contro la guerra.
IL BAMBINO CHE COLLEZIONAVA PAROLE
di Juan Pablo Villalobos - Einaudi
Tochtli è un bambino sveglio per la sua età. Tochtli è triste. Vive
rinchiuso in un palazzo lussuoso che però non sembra neanche un
palazzo, perché è troppo sporco e trasandato. Non può uscire di
casa. Non ha una madre, solo uno stravagante istitutore e un padre:
Yolcaut, re del narcotraffico messicano. Per ingannare il tempo, e
per avere una vita veramente sua, colleziona di tutto: parole difficili,
cappelli, animali in via di estinzione tra cui il mitico ippopotamo
nano della Liberia. E conta: le ore che passano, la gente che muore.
Quasi tutta, per mano di suo padre e dei suoi aiutanti.
108 • COOLTO 03
Sesso:FEtà: 10 anni
Carattere: impaurita ma molto dolce
Taglia: media contenuta
La vita di Parda è trascorsa in un box di due metri qua-
drati. Non conosce il mondo esterno, è entrata che era
cucciola e da lì non si è mai più mossa. Nonostante
tutto crediamo che Parda si possa abituare ad una
vita normale. Non ha problemi nè con i maschi nè con
le femmine e non crediamo che potrebbe averne ne-
anche con i gatti. È una cagnolina davvero dolce e
tranquilla, è solo un po’ timida.
Chi cercatrova!
Ramira ha un bel carattere socievole e mite. Non ha mai
visto però un guinzaglio quindi ci andrà un po' di pa-
zienza all'inizio, anche per abituarla alla città.
È ancora da sterilizzare ma verrà affidata microchippata,
svermata e vaccinata. Si trova in Sardegna ma verrà
a Torino a breve. Non ha problemi con gli altri cani
e neanche con i gatti. Sesso: FEtà: 1 anno circaTaglia: mediaCarattere: dolcissima
Muskitta vive in una campagna, e il padrone del terreno
vuole "liberarsi" di tutti i cagnetti che ci sono lì. È stata sal-
vata da una persona che la voleva ammazzare perchè non
era in grado di cacciare. È molto dolce e socievole.
Purtroppo non ha mai visto la città o un guinzaglio e quindi
bisognerà avere pazienza almeno all'inizio. Verranno affidati
microchippati, svermati e vaccinati.Sesso: FEtà: 3 anniTaglia: piccola Carattere: simpatica e giocherellona
ANIMALIdi Enrica Dolza • associazioneliberitutti.it • [email protected]
ariete dal 21/3 al 20/4Sarai molto preso dai pensieri d’amore, dalla voglia di sistemare la tua relazione o di innamorarti, dal desiderio di chiudere con una storia deludente e girare pagina, o di sposarti! Momenti vivaci per la vita sociale da metà mese in poi.
toro dal 21/4 al 20/5Inizi il mese a tutto sprint. Energico, grintoso, deciso a farti valere in ogni ambito e colmo di fiducia in te stesso. Sei in piena espansione anche se qualcuno di voi potrebbe non sapere esattamente quale sia la direzione che vuole prendere.
gemelli dal 21/5 al 21/6Venere sta per entrare nel tuo segno e ci rimarrà tanto, molto a lungo. Il cielo si prepara a farti trovare una sorpresa speciale nella tua vita. Può riguardare l’amore, il lavoro, un’aspirazione che coltivi nel tuo cuore da lungo tempo. In ogni caso, ti aspettano momenti davvero piacevoli.
cancro dal 22/6 al 22/7Con il passare dei giorni aprile diventa sempre più faticoso. Eppure inizi il mese colmo di entusiasmo, di progetti da realizzare, di situazioni da organizzare. Soprattutto a partire dal 16, aumenteranno le tensioni con chi ti circonda.
leone dal 23/7 al 23/8Scaccia il malumore che ti annebbia a inizio mese e preparati a vivere un aprile simpatico, vivace e movimentato. Avrai voglia di uscire più spesso, complice la bella stagione che sta arrivando, e non mancheranno le occasioni per divertirti come preferisci.
vergine dal 24/8 al 22/9Mese a due velocità e a due marce, in ogni settore. Adesso funziona, ora no. Adesso sei nervoso, ora calmo e serafico. Più che dagli eventi, però, potrebbe dipendere dalle contraddizioni insite nei tuoi atteggiamenti, nelle tue emozioni.
bilancia dal 23/9 al 22/10Avrai una gran voglia di dimenticare i problemi, di lasciarti alle spalle le tensioni per occuparti soltanto di te stesso, dei tuoi bisogni e della tua voglia di eventi piacevoli. Nonostante tutto, qualche fastidio familiaredovrai pure metterlo in conto. Purtroppo anche le tensioni non mancheranno ma saprai giostrarti con abilità.
scorpione dal 23/10 al 22/11Molte situazioni che ti avevano lasciato con il fiato sospeso nel periodo precedente iniziano a risolversi, ad andare meglio. E si nota anche dal tuo umore: allegro, sereno, più disponibile nei confronti di chi ti circonda.
sagittario dal 23/11 al 21/12Le stelle hanno deciso proprio di farti irritare: ma, a ben vedere, più che le stelle sono i tuoi familiari, gli amiciipocriti, persone che devono intromettersi in questioni che non le riguardano. Per farla breve, anche ad aprilesarai teso e nervoso e dovrai affrontare la solita sequela fastidiosa di rimproveri, mezze verità e bugie.
capricorno dal 22/12 al 20/1Mese positivo per tante situazioni. Frizzante, vivace e pieno di voglia di divertirti, ti godrai una Pasqua serena,circondato dai tuoi affetti più cari. Dovrai però in seguito tenere a bada un pizzico di impulsività di troppo, a partire dal 16 aprile in poi. In famiglia, con gli amici o i colleghi, tenderai ad essere piuttosto drastico.
acquario dal 21/1 al 19/2Vivacità, buon umore, la voglia di goderti le festività di Pasqua, i week end lunghi, la primavera e le primepasseggiate al sole sulla spiaggia. C’è un buon profumo di viaggi, di mondanità, di party e di divertimentoquesto mese. Nonostante i soliti impedimenti familiari, trascorrerai un mese tutto sommato piacevole.
pesci dal 20/2 al 20/3Non ti aspetta un mese scorrevole. Le emozioni saranno nervose, agitate, e tu stesso tenderai a complicare lesituazioni che già non sono agevoli. Ad aprile sembrerà che tu lavori nell’ufficio complicazioni affari semplici.Calma: in casa, in famiglia, con gli amici o il partner cerca di recuperare la serenità.
ASTROLOGIAa cura di Desirèe
oro
scopo
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COOLTO 03 • 111