Marzo 2013

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1 marzo 2013 Savonera Community Community Community Community

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il giornalino di Savonera, numero di Marzo

Transcript of Marzo 2013

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marzo 2013

SavoneraCommunityCommunityCommunityCommunityParrocchia Sacro Cuore di Gesù

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Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero (in ordine alfabetico):

- Gabriele Bodda- Alessandro Castellazzo- Angelo Catanzaro- Barbara Giovannini- Denise Maulicino- Alessio Oddo- Mauro Paladino- Valentina Perotti- Chiara Pugliese- Valeria Tasca

Le offerteSperando che il giornalino vi piaccia, ringraziamo tutti per le offerte, servono per finanziare i progetti giovanili del-la nostra parrocchia tra i quali anche il giornalino stesso.Potete lasciare le offer-te anche presso il bar o l’ufficio della parrocchia.

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E’ facile cadere nei luoghi comuni quando si parla di donne, è facile parlare di uguaglianza, di rispetto. Difficile fare latrettanto.Secondo me bisognerebbe comin-ciare ad essere un po’ più maturi, un po’ meno volgari già nelle pic-cole cose. Io non so voi donne, ma tra gli uomini, i discorsi su di voi sono squallidi. La battuta che al-lude a qualcosa di sessuale è alla mercè di tutti, è il modo più faci-le per trovare la risata e l’intendi-mento da parte dell’altro. Forse è solo una battuta è vero, ma penso che inconsciamente siamo porta-ti a pensare all’altro sesso come oggetto, come ( esagero) ad un corpo privato dell’anima. Il pro-blema non è la batutta in se, ma è quando la battuta diventa routine e il peso delle parole che diciamo va ad “alleggerirsi” in una manie-ra esagerata. Inconsciamente non ci preoccupiamo più di capire se stiamo esagerando, non diamo im-portanza al fatto che le cose che di-ciamo sotto forma di battuta hanno

un fondo di verità che è proprio il modo di vedere la donna come og-getto e non come persona.Per aiutare un’attimo a pensare noi uomini potrebbe essere utile pen-sarla così: se le battute volgari di altre persone fossero rivolte a vo-stra moglie, vostra mamma, vostra sorella, ad una vostra cara amica come reaggireste? Vi darebbe un po’ fastidio?Io penso che darebbe fastidio un po’ a tutti e se non da fastidio è perchè non diamo troppa impor-tanza o alle parole o alle persone.E’ difficile ma dobbiamo impe-gnarci a dare importanza all’altro come persona. È una questione di cultura, ci vorrano anni, decenni, forse secoli, non possiamo pensa-re di riuscirci in breve tempo ma possiamo dare un grosso contribu-to per il cambiamento. Iniziamo dalle piccole cose, da cio che è più facile e magari, quando qualcosa cambierà possiamo dire che è stato anche merito nostro.

Donne...il ruolo degli uomini

Mauro

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Speciale

Categoria Big

Marco Mengoni

Antonio Maggio

Categoria Giovani

1. Marco Mengoni

L’Essenziale

1. Antonio Maggio

Mi servirebbe sapere

5. Daniele Silvestri

A Bocca Chiusa

5. Irene Ghiotto

Baciami?

By Alessio

9. Simona Molinari &

Peter Cincotti

La Felicità

13. Maria Nazionale

è colpa mia 14. Marta sui Tubi

Vorrei

Fabio Fazio e

Luciana Litizzetto

2. Max Gazzè

Sotto Casa

2. Renzo Rubino

Il Postino (amami Uomo)

6. AnnalisaScintille

6. Andrea Nardinocchi

Storia impossibile

10. Malika Ayane

E se poi

3. Simone Cristicchi

La Prima volta

che sono morto

3. Ilaria Porceddu

In equilibrio

7. Modà

Se si potesse non Morire

7. Il Cile

Le parole non servono più

Vince la 63ª edizione del Festival

Categoria Big

Vince la 63ª edizione del Festival

Categoria Giovani

11. Elio e Le Storie Tese

La canzone Mononota

4. Chiara

Il Futuro che sarà

4. Blastema

Dietro l’intima ragione

8. Almamagretta

Mamma non lo sà

8. Paolo Simoni

Le Parole

12. Raphael Gualazzi

Sai (ci basta un sogno)

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Speciale

Categoria Big

Marco Mengoni

Antonio Maggio

Categoria Giovani

1. Marco Mengoni

L’Essenziale

1. Antonio Maggio

Mi servirebbe sapere

5. Daniele Silvestri

A Bocca Chiusa

5. Irene Ghiotto

Baciami?

By Alessio

9. Simona Molinari &

Peter Cincotti

La Felicità

13. Maria Nazionale

è colpa mia 14. Marta sui Tubi

Vorrei

Fabio Fazio e

Luciana Litizzetto

2. Max Gazzè

Sotto Casa

2. Renzo Rubino

Il Postino (amami Uomo)

6. AnnalisaScintille

6. Andrea Nardinocchi

Storia impossibile

10. Malika Ayane

E se poi

3. Simone Cristicchi

La Prima volta

che sono morto

3. Ilaria Porceddu

In equilibrio

7. Modà

Se si potesse non Morire

7. Il Cile

Le parole non servono più

Vince la 63ª edizione del Festival

Categoria Big

Vince la 63ª edizione del Festival

Categoria Giovani

11. Elio e Le Storie Tese

La canzone Mononota

4. Chiara

Il Futuro che sarà

4. Blastema

Dietro l’intima ragione

8. Almamagretta

Mamma non lo sà

8. Paolo Simoni

Le Parole

12. Raphael Gualazzi

Sai (ci basta un sogno)

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Capodanno a Roma con taizé...

Cosa spinge nel 2012 5 giovani a passare il Capodanno a Roma? Possono essere molteplici i motivi: visitare la città, attratti dalla storia, dai musei, dalle chiese, dai locali di Trastevere, da Cinecittà, dall’at-mosfera romana tanto decantata nei film nostrani, vedere il Papa, poter dire di esserci stati... ma un pellegrinaggio che coinvolga mi-gliaia di giovani di tutta l’Europa, in condizioni del tutto ignote (dove e quando dormire, dove e quando mangiare, dove e quando potersi lavare...) è proprio una cosa inso-lita! Cioè, ok il pellegrinaggio, ma a Capodanno, be’, no dai! A Ca-podanno non è cosa! Bene, dovete sapere, invece, che cinque di noi sono partiti per la capitale proprio con questo intento e non sono tor-nati delusi! E, in realtà, di gente come noi ce n’era a migliaia! Da Torino, per esempio, sono partiti tre pullman (quasi) pieni. Addirit-tura c’era gente che è arrivata lì a santo Stefano per preparare le ulti-me cose! Tutta questa carovana è si è messa in moto per seguire un

carro di testa non indifferente: la comunità di Taizè, con il suo Pel-legrinaggio di Fiducia sulla Terra. Per i “profani”, cerchiamo di spie-gare un po’ cosa significa. Taizè è un paesino francese più piccolo di Savonera che ha avuto la fortuna di accogliere una comunità di mona-ci troppo avanti: già nel ‘43 il loro carisma era l’ecumenismo, cioè il dialogo fra tradizioni e chiese di-verse e, più in generale, la pace fra i popoli. Cioè, nel pieno della guerra mondiale e delle leggi raz-ziali questi vivevano con l’intento di porre l’accento sulla fratellanza di tutti gli uomini! Inoltre, essendo nei pressi del confine tra Francia occupata e Repubblica di Vichy (il parallelo francese dell’italiana Repubblica di Salò), accoglievano,

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come tante altre comunità, par-rocchie e persone comuni, a quel tempo, ebrei fuggiaschi. In segui-to, proseguirono la loro attività, iniziata da frére Roger di dialogo interreligioso. E’ singolare il fatto che Roger stesso, protestante per nascita, fondasse una comunità riconosciuta dalla Chiesa Catto-lica. Durante il Concilio Vaticano II, infatti, lui e un suo collabora-tore furono gli unici non vescovi o rappresentanti di altre Chiese ad essere ammessi alle celebrazioni. Il tutto mantenendo uno stile di povertà, di semplicità, che carat-terizza ogni loro attività: la pre-ghiera, seduti per terra, con canti semplici ma soavi, il pasto, molto frugale, le abitazioni, e tutto il re-sto. Dagli anni ‘70, la comunità ha iniziato questo Pellegrinaggio di Fiducia sulla Terra, che continua tutto l’anno, e che a Capodanno si dà appuntamento in una città euro-pea, con l’incontro di tanti giovani. Il carisma di questo pellegrinag-gio è semplice: pregare insieme ai popoli della Terra per portere pace, dialogo e, cosa più impor-tante e “rivoluzionaria”, la fiducia: fiducia in un mondo nuovo, nella possibilità di cambiamento, certo, ma soprattutto fiducia in Dio, por-tatore di cambiamento in ognuno

di noi. E’ cercare di sconfiggere il male con il bene. Quel male che ci prende a guardare questo bel mondo sciupato da noi uomini, lo sconforto di chi spera in un do-mani migliore: questo è possibile, ed è già avvenuto! Questo dice il pellegrinaggio di fiducia sulla ter-ra! Non “la speranza è l’ultima a morire”, ma “la disperazione è già morta”! Tutti noi lo sappiamo, noi, che siamo i seguaci dell’inventore del “lieto fine”, ma molto, troppo spesso ce lo dimentichiamo!! Per questo esiste un pellegrinaggio di tal fatta: ricordarcelo!! In cosa consiste? Be’, è un po’ come se Taizè diventasse enorme e tutta la città fosse diversa, e nel-lo stesso tempo è la città sempre

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uguale che sembra un piccolo pa-esino: sempre in giro, a piedi, tra una basilica e un Circo Massimo, di corsa, ma con il tempo di canta-re insieme ad altri pellegrini. Gente tiratissima di fianco ad altra spet-tinata, disorientata, allegra, con zaini, chitarre e cartine. Preghiere indiretta tra una basilica e l’altra, tutti seduti a terra, con i turisti che si sentono (finalmente!) fuori posto! Workshop con scandinavi, sarmati, egei, bretoni, polacchi, a parlare in inglesi differentemente accentati di ecumenismo, scienza e fede, o a confessarsi, in un silenzio più vivo che mai. Bans, balli tradi-zionali, canti in piazza, tra ubriachi polacchi che cantano “Auschwitz Birkenau!” e romani altrettanto ubriachi che cadono a terra e cer-cano rissa. Preghiere che non vor-resti finissero più, e che rendono gradevoli anche i simboli dei me-dici sparsi qua e là per san Giovan-ni in Laterano. Giri di stanze piene

di genti diverse, a chiedere il nome e la provenienza, e finire a senti-re una serenata in croato per una ragazza che girava con noi. Piatti di pasta all’amatriciano che riesco-no a risuscitare il morto (Gabbo). Trovarsi in pullman con il direttore del coro che insegna atutti le varie canzoni di preghiera, con voci e controvoci, e passare buona parte del viaggio a cantarle. Questo, e molto altro, è stato il nostro capo-danno a Roma, un’esperienza che non capita tutti gli anni, ma che può capitare a tutti! Consigliabile per chiunque abbia voglia di fidu-cia e di vedere il mondo in maniera diversa da come ce lo presentano. Non necessariamente più bello, ma di sicuro con grandi potenzialità di miglioramento! L’appuntamento per il prossimo anno è a Strasbur-go, che dista solo 600 km!! Siete pronti a partire??

Angelo, Barbara, Chiara, Gabriele, Valentina

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Ciao a tutti, oggi sono lieta di presentarvi il nostro gruppo di piccoli-grandi missionari, presenti e futuri, che da qual-che anno si è creato nella no-stra parrocchia.Una famosa frase di Nelson Mandela dice: “siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è dentro di noi. Essa non è solo in alcuni, è in tut-ti”.Il nostro gruppo si occupa nei più svariati modi di rendere i più piccini e coloro che pian piano crescono sulle orme di Gesù, missionari della Paro-la, mani di Dio nel mondo, a partire dalla nostra umile par-rocchia; ci impegniamo a fare bene il bene!Ci troviamo ogni sabato e insieme lavoriamo a molti progetti, quest’anno stiamo concentrando le nostre ener-

gie sul finanziamento e la col-laborazione a due progetti in Costa d’Avorio, a Dobè e nel nord est del Brasile a Joaquim Gomes.Nel primo ci occupiamo di un atelier di cucito per le donne del villaggio, nel secondo del-lo sviluppo di una serra idro-ponica nell’orto comunitario. (I dettagli potete trovarli sul sito della diocesi di Torino oppure direttamente in par-rocchia al fondo della chiesa su cartelloni appositamente realizzati da noi).

Ragazzi in missione “il bene fallo bene”

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Inoltre stiamo facendo un cammino che arricchirà la nostra conoscenza di alcune tra le più importanti figure di santi, anche per loro rea-lizziamo un cartellone con le informazioni principali, dopo averne letto ed esserci infor-mati riguardo a vite e opere, soprattutto in campo di mis-sione.Infine siamo stati invitati i prossimi 8-9-10 marzo ad un convegno nazionale a Roma intitolato “Missio Ragazzi” al quale parteciperemo io e la rappresentante più grande del gruppo.Insomma, sappiamo come di-rigere i nostri passi verso un cammino che ci attira tutti, fatto di incontro con la gen-

te, conoscenza del “diverso”, approfondimenti sui grandi esempi di vita cattolica e per-ché no, anche crescita spiri-tuale e divertente. L’invito a partecipare al grup-po è aperto a tutti i ragazzi dai 7 anni in su, basta venire in parrocchia il sabato dalle 14 alle 15, anche solo per cono-scerci.A presto!

Valeria

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Questo mese parliamo di ...

POLITICA

Se vi vengono tematiche interessanti su cui possiam discutere in questo giornalino scriveteci pure una mail.

non quella noiosa...

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Carta d’identitàPOLIT

ICA

Nome:Il proprio (Gesualdo,Lucrezia,Concettino,Ginetta,Rosalindo,Eusebia,Giuseppo, Gelsomina, ecc…)

Età:Dalla nascita all’anzianità, si può essere politici sempre, si nasce per contribuire al bene del mondo, si cresce per imparare come fare, si diventa adulti per metterlo in pratica e si invecchia per trasmettere le proprie esperienze ai più giovani.

Obiettivi:Fare del bene comune uno stile di vita, aiutare e cercare soluzioni per essere tutti felici insieme, accontentare i più poveri ed essere utile anche a chi ha i soldi ma manca d’altro, occuparsi delle più svariate materie (ambiente, sanità, economia, scuola, animali, giovani,ecc) ma soprattutto essere amati e ricordati per ciò che di bello si è fatto.

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Carriera:Per diventare politi-co da adulto bisogna studiare scienze poli-tiche o giurisprudenza all’università, conoscere bene tutte le leggi che ci sono nel nostro paese, i codici di comportamen-to e le regole del vivere civile, partecipare a dei concorsi, sapere parla-re bene, convincere la gente, ispirare fiducia e soprattutto saper essere amico di tutti.

Realtà:

Tutto ciò che abbiamo scritto è completamente vero, ma purtrop-po in Italia non si assiste spesso al mantenimento di ciò che è giu-sto, anzi… Noi dobbiamo imparare anche dagli errori altrui e non perdere le speranze, fare politica vuol dire pensare a tutti, anche al nostro di bene. Vuol dire occuparsi di cose faticose ma indispen-sabili, vuol dire fatica e impegno e se c’è qualcuno che invece pen-sa solo ad essere avaro ed egoista, noi cerchiamo di insegnargli che c’è ancora chi crede nelle cose giuste e merita di essere ascoltato.Non perdiamo mai le speranze di una politica giusta e misericordiosa!

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“Previsioni del tempo per l’e-state 2013: l’anticiclone delle Azzorre pare si sia preso una vacanza, in quanto la penisola italiana e l’Europa saranno inve-stite da ondate continue di mal-tempo, portando con sé piogge quasi continue, neve in quota e mareggiate ininterrotte sulle coste. I giorni in cui le precipi-tazioni daranno tregua saranno complessivamente 12, di cui 7 saranno di sole pieno, concen-trate a cavallo tra le prime due settimane di giugno. Le tempe-rature minime saranno di 15° C, le massime raggiungeranno i 25° C nelle isole, lo 0 termi-co sarà a 2500m slm. La notizia positiva è che nessuno rischierà di scottarsi per il troppo Sole! Buone vacanze!!”Vi è piaciuta come mi sono im-provvisato novello Bernacca? Sono un po’ scarsino in fatto di linguaggio tecnico, credo, e an-che in fatto di contenuti. Eppure, queste sono le mie speranze per quest’estate!! Non che io non ami le temperature estive (per quanto siano difficili da soppor-

tare se si rimane in Torino!!), ma credo che un’estate così sia necessaria. Per mettere a fuoco (anche se sarà un po’ difficile, con tutta quella pioggia!) pro-blematiche di cui nessuno parla se non in maniera più o meno disinformata o opportunista. E con queste due parole prometto di aver finito le polemiche, per quanto sarà molto difficile trat-tenermi su un argomento a me così vicino. Immaginiamoci, tanto per incominciare, le rea-zioni dell’Italia, paese del Sole per eccellenza: disagi dovuti ad inondazioni, causate più dall’in-curia che dalla pioggia (anche se, in caso di tre mesi di preci-pitazioni, anche quest’ultima ha una responsabilità non indiffe-

Un’estate speciale ambiente e politica

POLITIC

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rente!!), stagioni rovinate a tutti i titolari di stabilimenti balne-ari, turisti infuriati, possibilità di manifestazioni colossali per protestare contro le vacanze ro-vinate, contro lo Stato che non fa nulla per evitare l’inquinamento che provoca questi cambiamenti (senza tenere conto che noi ita-liani in vacanza ci andiamo qua-si tutti in macchina o con mezzi motorizzati inquinanti propri!!)e, forse, finalmente, sarà messo al centro il problema o, meglio, i problemi dell’inquinamento che affliggono la nostra Terra (inteso come pianeta, non come nazione!). In maniera del tutto ipocrita: da anni ormai abbiamo la prova provata che questi pro-blemi sono sempre più pressanti e causati da noi, paesi industria-lizzati (uso questa parola per non dire “civilizzati”, che oltre a non avere senso non è nean-che veritiera). Esempi concreti sono questi ultimi due inverni,

con temperature molto sopra la media stagionale, o quelli ap-pena precedenti, con tempera-ture molto al disotto. Già, per-ché “surriscaldamento globale” non vuol dire che fa più caldo, ma che gli equilibri climatici vengono squilibrati, a causa di un innalzamento medio delle temperature. Altri esempi sono le sempre più frequenti inonda-zioni a seguito di pochi giorni o poche ore di pioggia: il terreno, lasciato incolto, non è pronto per assorbire l’acqua, non es-sendoci una vegetazione ade-guata, e questa scorre in superfi-cie (ruscella) fino a convogliarsi nei torrenti, causando le inonda-zioni sopra citate. E’ vero, inol-tre, che le precipitazioni piovo-se hanno incrementato la loro intensità, e che sono sempre più improvvise e violente, portan-do in poco tempo una quantità d’acqua anormale! Come se tut-to ciò non bastasse, la quantità di terreno impermeabile (legga-si cementificato) è in costante aumento, avendo una velocità di consumo di suolo di 8 mq al se-condo!! Impressionante, vero? Ora, i problemi sono molti, e non serve elencarli tutti uno in fila all’altro per risolverli. An-che perché il problema più gran-de è la nostra reazione di fronte

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Gabriele

ad essi: indifferenza, un po’ di “buonsenso economico” e tanto opportunismo quando ci tocca-no direttamente, come nell’oc-casione delle vacanze rovinate. Gli unici che prendono a cuore queste tematiche vengono presi per visionari o “fuori dal mon-do”, eppure non si capisce che questi sono problemi che riguar-dano il mondo in primis!! Per ri-manere in ambito “industriale”, se cambia il clima, la produzio-ne agricola subisce forti danni, meno posti di lavoro, prezzo del cibo alle stelle… E tutto ciò sta già accadendo!! E’ quindi ora di prendere coscienza dei vari problemi, che non sono troppo complessi, che si mischiano al-legramente con storie di guer-re, sfruttamenti e violazione di diritti, disseminate in giro per il mondo subito fuori le porte

dell’Occidente industrializzato e da esso (cioè noi!!!) iniziate e promosse. Basta guardare l’am-biente come un serbatoio di ri-sorse da utilizzare a piacimento, basta pensare ai nostri interessi: il nostro sistema consumistico, sprecone e arraffone, è iniquo, perché si basa su una crescita infinita. Ma, se le risorse non lo sono, come si potrà andare avanti?? Ridurre lo stile di vita, conoscere il più possibile cosa sta dietro al supermercato e ai suoi prodotti… Potete scegliere e, scegliendo, rendere il mondo un po’ migliore di come lo stia-mo lasciando! E, se ci pensate, è una scelta doppiamente vincen-te, se consideriamo che perfino i gigli dei campi e gli uccelli del cielo hanno casa, cibo e vestiti splendidi senza lavorare, né am-massare, vivendo di essenziali-tà! Pensateci, in questa quaresi-ma, quando farete i vostri vari digiuni!! Buona Strada!!!

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Politica - mente: e noi cosa possiamo fare

POLITIC

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Sul territorio piemontese, in particolare di Torino e provincia, ci sono molte iniziative che possono renderci partecipi della “politica”.

La prima iniziativa che voglio presentarvi è: la PYOU CARD.

Pyou Card è la carta giovani della Regione Piemonte per gli oltre 600.000 giovani tra i 15 e i 29 anni che vivono nel suo territorio.  E’ una carta per la mobilità dei giovani e l’utilizzo delle proposte cultura-li, sportive, del tempo libero, formative e altro ancora, offerte su tutto il territorio della regione: biblioteche e concerti, impianti sportivi e mu-sei, cinema e bike sharing, tutto su un’unica tessera insieme a biglietti e abbonamenti dei mezzi di trasporto.Valida fino al compimento del 30 esimo anno di età.Puoi  caricare sulla tua Pyou Card il credito trasporti e l’Abbonamento Musei Torino Piemonte 2013, anche se nell’anno si com-piono 30 anni la pyou card continuerà ad essere valida come tessera per i trasporti e come carta di accesso per l’Abbonamento Musei 2013 fino alla scadenza del titolo di accesso acquistato.La Pyou Card può essere ritirata gratuitamente nei punti distributi-vi presentando un documento d’identità e il codice fiscale.

Link:www.pyoucard.it

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Per quanto riguarda il territorio di Venaria invece vi informo della presenza di un ufficio proprio riservato alle politiche giovanili:

L’Ufficio promuove e gestisce iniziative rivolte ai giovani in età 13-29 anni finalizzate allo sviluppo delle competenze, pro-mozione della partecipazione, cittadinanza attiva, orientamen-to scolastico e professionale, mobilità internazionale.

Dov’è:Via Goito 4 - 10078 Venaria Reale (TO)

Orari:  lunedì e giovedì 9,00 / 13,00 - 14,00 / 17,00

martedì, mercoledì, venerdì 9,00 / 13,00Recapiti:

+39 011/4072406 - +39 011/4072484 - +39 011/4072437

Cercalo anche su Facebook alla

pagina “Informagiovani Vena-

ria”.

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Sul territorio di Collegno invece vi metto a conoscenza di un progetto, “corso d animazione junior”. Vi chiederete: “cosa centra un corso di ani-mazione con la politica? Beh, un po’ tutto centra con la politica, i nostri talenti, se messi a disposizione delle nostre città per il bene di tutti, sono anche loro politica!

Il Centro di Incontro “Centro44”, in collaborazione con Associazione Paradiso 2000, svolge da tempo un’intensa attività di formazione legata all’animazione. Anche quest’anno, con la VII edizione, prende nuovamente il via il “Cor-so di animazione junior”. L’obiettivo è creare una preparazione che coinvolga i giovani del territorio a collaborare e responsabilizzarsi nelle diverse attività che si presente-ranno nell’ambito dell’animazione. Ognuno di essi avrà la possibilità di confrontarsi con gli altri giovani e far conoscere il proprio talento. Inoltre avranno occasione di sperimentarsi nel tirocinioe di ricevere l’attestato finale.

Mercoledì 6 marzo 2013 alle ore 16:30 si terrà il primo incontro di pre-sentazione, presso il Centro di Incontro “Centro44”, in corso Antony 44 - Collegno, dove si potranno attuare le iscrizioni al corso. Tel. 011.4118529 lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16:00 alle 18:30;

Centro di Incontro Informagiovani, corso Francia 275/a - Collegno

Tel. 011.4015912 dal lunedì al venerdì dalle 16:00 alle 18:30.

Per info è possibile rivolgrersi all’Informagiovani di Collegno

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Infine parliamo di POLITICHE AMBIENTALI, anche e soprattutto l’ambiente è fondamentale nel panorama politico.

Vi presento il MUSEO “A COME AMBIENTE”A come Ambiente è un “ponte” tra noi

e l’ambiente che abbiamo “sotto il naso”, protagonista della vita quotidiana, un

suggeritore di buone pratiche ambientali per essere più leggeri con l’ambiente: che

cosa posso fare io, in concreto.Link: http://www.museoambiente.org/

Il primo Museo

- in Europa ad occuparsi interamente di ambiente.- in Italia ad abbattere le emissioni di CO2- in Piemonte e in Italia a portare con info container le proprie sezioni in piazza, davanti agli ipermercati, nei plessi scolastici, nelle fiere…

A COME AMBIENTE è UN MUSEO- interattivo e multimediale- di educazione ambientale- per tutte le età- strutturato su cinque aree espositive- dove trovare exhibit, laboratori, proiezioni, giochi

Come Arrivare?

Mezzi pubblici Linee 3 e 9 - Fermata P.zza Piero della Francesca Linee 60 , 72 e 72/ - Fermata Corso Umbria 90 Parcheggi corso Umbria e P.zza Piero della Francesca

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Da oggi prima o dopo la visita al Museo A come Ambiente vi aspetta uno straordinaria passeggiata nella prima grande area verde post industriale italiana. Il Museo A come Ambiente sorge infatti al centro del nuovo PARCO DORA, cuore della grande trasformazione di una vastissima ex area industriale di Torino (identifi-cata nel piano regolatore come SPINA 3), oggi sede di nuovi insediamenti abitativi e commerciali. Il PARCO DORA con una superficie di 456.000 metri quadrati è uno dei più vasti polmoni verdi della città.  Ideato da un gruppo di progettisti italo tedeschi, capitanati da Peter Latz (già autore del parco post-industriale Thyssen nel Bacino della Ruhr), il PARCO DORA integra ambienti naturalistici e preesistenze derivanti dal passato industriale della zona, come la torre di raffreddamento della Michelin (poco distante dal Museo), la grande struttu-ra dello strippaggio e la centrale termica delle acciaierie FIAT. Altro elemento fondamentale per il parco è il fiume Dora, finalmente valorizzato e reso accessibile. La riqualificazione delle sponde del fiume si inserisce nel più vasto progetto Torino Città d’Acque che ha portato alla realizzazione di un percorso ciclopedonale che unirà l’area di Spina 3 ai tratti ciclabili già esistenti lungo il corso della Dora. Nell’autunno 2007 il progetto del Parco è stato inserito tra le opere da realizzare per la celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

http://www.museoambiente.org/il_museo_in_breve.php

Esiste inoltre un laboratorio territoriale di educazione ambientale ( LABTER). Per informazioni basta andare a questo indirizzo internet www.comune.laspezia.it/Ambiente/LABTER/

Concludo col suggerirvi un sito simpatico e divertente per imparare a conoscere pian piano la nostra Costituzione e la politica in Italia, ricco di attività e giochi per imparare: “Il Parlamento dei bambini”.

bambini.camera.it

Valeria

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Gioco

Alessandro

Problemi di vicinatoRiempite lo schema inserendo i numeri da 1 a 9 in modo che:il numero 2 sia scritto immediatamente a destra dell’8 e subito sotto i 4il numero 6 sia scritto immediatamente a destra del 3 e immediata-mente a sinistra del 9il numero 7 sia scritto immediatamente a sinistra dell’1 e subito sopra al 5

Le soluzioni le troverete sul prossimo numero

Soluzioni del numero di Febbraio

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