BricoMagazine marzo 2013

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Periodico d’informazione per la Gds del Bricolage www.bricomagazine.com BricoMagazine B rico M agazine Marzo 2013 - Anno 10 - N° 2 La disputa per 55 centri Brico Io: la versione di Potenti Monitoraggio Gds Brico Sviluppo rete bricolage, un’annata in negativo Visitati per voi Visita al nuovo centro Mondobrico di Casale Monferrato, 2.500 mq Speciale vernici Prodotti vernicianti: si punta sulla partnership e sulla formazione

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BricoMagazine è la prima rivista in Italia dedicata interamente alla distribuzione moderna del bricolage.

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Periodico d’informazione per la Gds del Bricolage www.bricomagazine.comBricoMagazineBricoMagazine

Marzo 2013 - Anno 10 - N° 2

La disputa per 55 centri Brico Io:

la versione di PotentiMonitoraggio Gds BricoSviluppo rete bricolage, un’annata in negativo

Visitati per voiVisita al nuovo centroMondobrico di CasaleMonferrato, 2.500 mq

Speciale verniciProdotti vernicianti: sipunta sulla partnershipe sulla formazione

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Il 26 settembre torna BricoDay® con un concept ampiamenterinnovato: nuova veste grafica, spazi espositivi più ampi, un

nuovo layout per gli eventi convegnistici. Il segreto del cre-

scente successo di BricoDay® - giunto alla sesta edizione - è la

capacità di rinnovarsi mantenendo un elevato standard quali-

tativo sia nella sezione espositiva, sia in quella congressuale.

BricoDay® 2013 si prefigura come un come un'edizione re-cord, nonostante la difficile fase di mercato: a 7 mesi dall'even-

to oltre 80 aziende produttrici e 5 insegne distributive(che aggregano complessivamente oltre 200 punti vendita) han-

no già confermato la loro partecipazione in qualità di espositori.

luceQuadraw w w . c f g . i t

Giovedì 26 settembre 2013

MiCo - Milano Congressi via Gattamelata, 5 Milano - ex padiglioni della Fiera di Milano

CON IL SUPPORTO DI

Il più importante evento del bricolage italiano...ancora più grande, ancora più interessante

Ricordiamo che l'edizione 2012 ha visto la partecipazione

di 1.500 visitatori (+25% rispetto 2011), 85 aziendeespositrici (+20% rispetto 2011), 11 aziende sponsor,

13 relatori per il convegno plenario e 5 seminari tecnici

specializzati.

L'evento, come le ultime due edizioni, si terrà nella pre-

stigiosa cornice di MiCo, Milano Congressi (via Gatta-

melata, 5 Milano) negli ex padiglioni della Fiera di Mila-

no, oggi completamente rinnovati. Segui gli aggiorna-

menti del programma convegnistico o guarda immagini e

video delle precedenti edizioni su www.bricoday.it

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EDIZIONE

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KRINO S.p.A. - Via Italia Unita, 21 - 23876 Monticello Brianza (LC) - ItalyTel. 039 9230611 (Centralino) - Tel. 039 9230605 (Vendite Italia)Fax 039 9208709 (Vendite Italia) - [email protected]

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Editoriale ............................................................................ 5

NewsDistribuzione ................................................................... 7

Attualità ............................................................................. 10

DistribuzioneINTERVISTAMarketing Trend vs Gruppo Potenti: come andrà a finire? ....................................................... 22di Giulia Arrigoni

MONITORAGGIO GDS BRICOSviluppo rete bricolage, un’annata in negativo ....... 32di Giulia Arrigoni

IDEE & TENDENZEAssortimento: tagliare o aumentare? ........................ 40di Daniela Ostidich

STUDI&RICERCHEGFK Geomarketing: analizzare il territorio migliora i risultati ............................................................. 42a cura di GfK Retail and Technology Italia

STUDI&RICERCHERetail design: estetica sì, ma con la massima chiarezza ...................................... 44di Anna Rucci

MISTERY CLIENTVisita al pdv Bricoman di Carate Brianza ................. 48in collaborazione con Interactive Market Research

INTERVISTAPiù formazione, più cultura e coraggio nella sperimentazione .................................................... 54di Giulia Arrigoni

VISITATI PER VOIMondobrico Casale Monferrato ................................... 60di Giulia Arrigoni

NEWS ATTUALITÀSostenibilità, a lezione con Leroy Merlin ...................66di Giulia Arrigoni

AFFILIAZIONIIl franchising del bricolage in Belgio .......................... 68di Raffaella Còndina

ProduzioneSPECIALE MERCATI

Prodotti vernicianti: si punta sulla partnership e sulla formazione ........................................................... 72di Raffaella Pozzetti

INTERVISTAL’antinfortunistica fa breccia in Gds ............................ 78di Mauro Milani

RubricheComunicando .................................................................. 84

Prodotti in vetrina .......................................................... 86

Fiere ..................................................................................... 91

Strumenti e servizi ........................................................ 92

Libri ..................................................................................... 94

Corsi ................................................................................... 96

Sommario Anno 10° - N° 2 - Marzo 2013

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In evidenza su questo numeroIntervista Marco PotentiAlla luce dei rumors riguardantil’insegna Brico Io e, in partico-lare, i rapporti tra MarketingTrend e il suo affiliato GruppoPotenti, Marco Potenti ha volu-to dare la sua versione dei fat-ti, chiarire la sua posizione neiconfronti di quanto sta acca-dendo e ragionare sul futuro.

MonitoraggioGds BricoContinua, anche nel secondosemestre, la progressione ne-gativa della rete Gds del brico-lage. Una situazione che, pur-troppo, non desta sorprese eche, in questi primi due mesidell’anno, non sembra modifi-care il suo percorso.

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E’ ormai da tempo che, fra gli ad-detti ai lavori, l’argomento piùricorrente è legato alle vicende

che stanno caratterizzando l’insegnaBrico Io e, in particolare, il rapporto traCoop Lombardia, Marketing Trend e ilGruppo Potenti; Gruppo che, da oltreun decennio, rappresenta il più impor-tante riferimento dell’affiliazione diBrico Io. Ma Potenti non è solo un affi-liato, è anche un socio e qui le cose sisono fatte un po’ più complicate.

Per la situazione che si è venuta a creare e, per riuscirea capire meglio quello che sta accadendo, BricoMaga-zine ha contattato Marketing Trend nella speranza diottenere qualche informazione o magari anche solouna dichiarazione. Risposta: no comment. Ovviamentenon potevamo non prendere contatti anche con lacontroparte, il gruppo Potenti, che, al contrario non siè sottratto. Marco Potenti ci ha rilasciato una lunga einteressante intervista, che potete leggere a pagina 22.

Si tratta di un’intervista che ripercorre, velocemente, lastoria del rapporto che riunisce i tre attori (CoopLombardia, Marketing Trend e Gruppo Potenti, per

l’appunto), per focalizzare in un racconto,non privo di spunti sui quali riflettere conattenzione, la situazione. Una concatena-zione di eventi che, da dicembre 2012 adoggi, si è fatta incalzante, con “botte e ri-sposte” da parte di tutti i contendenti. Tut-to ciò in attesa - soprattutto per i fornitori- che decorrano i tempi stabiliti dal giudiceper la presentazione del piano del concor-dato; nel frattempo la situazione rimane“congelata”, ma con la possibilità, per i ne-gozi, di continuare a lavorare.

Come andrà a finire? In questo momento pare difficilefare qualsiasi pronostico e se Coop Lombardia puòmettere in campo tutte le sue forze - che non sono po-che - è altrettanto vero che la flessibilità del GruppoPotenti può essere utile laddove sia necessario essereveloci e molto versatili.

BricoMagazine, quale organo d’informazione di riferi-mento del settore, si è reso disponibile a raccogliere laversione di Potenti. Ora, mentre leggete l’intervista,vorremmo adoperarci per ospitare, con lo stesso risal-to, anche la versione di Marketing Trend o CoopLombardia. Per completezza d’informazione.

BricoMagazine è edito da EpE Edizioni S.r.l - Via Spezia, 33 - 20142 MilanoTel +39 02 8950 1830 - Fax +39 02 8950 1604Email: [email protected] - Web: www.bricomagazine.com

Direttore responsabile: Massimo Casolaro [email protected]

Direttore editoriale: Giulia Arrigoni [email protected]

Redazione: Claudia Perolari [email protected]ée Duca [email protected]

Segretaria di redazione: Silvia Mariani [email protected]

Hanno collaborato: Dora Binnella, Raffaella Còndina, Ferdinando Crespi, Mauro Milani, Daniela Ostidich, Raffaella Pozzetti, Andrea Prete, Anna Rucci, Lena Scotti, Bob Vereen

Impaginazione: Claudia Bellelli [email protected]

Foto: Andrea Lavaria [email protected]

Abbonamento Italia: 1 anno (9 numeri), euro 45 (versamento su c/c post. n° 12059200 intestato a EPE Edizioni 20142 Milano Via Spezia, 33)

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Direttore commerciale: Maurizio Casolaro [email protected]

Giulia Arrigonidirettore editoriale.

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Testata volontariamente sottopo-sta a certificazione di tiratura ediffusione in conformità al Rego-lamento CSST CertificazioneEditoria Specializzata e Tecnica

Per il periodo: 1/1/2012-31/12/2012Tiratura media: 5.072 copieDiffusione media: 4.865 copieCertificato CSST n. 2012-2314 Società di Revisione: REFIMI

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Editoriale Anno 10° - N° 2 - Marzo 2013

Periodico iscritto al ROC (registro degli operatori dellacomunicazione) n° 3231 in data 30/11/2001. Autoriz-zazione Tribunale di Milano n° 381 del 3/6/2004

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Accordo volontario tra ministero dell'Ambiente e Leroy Merlin E’ stato firmato l’accordo volontario tra il Ministero dell’Ambiente e Leroy Merlin Italia, in cui l’azienda s’im-pegna a definire una metodologia di calcolo delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) relative alla propriaorganizzazione. Con questa intesa, Leroy Merlin, che nella supply chain sta già attuando misure di riduzionedell’impatto ambientale nelle fasi di trasporto merci dal deposito centrale verso i vari punti vendita d’Italia,rafforza ulteriormente la propria volontà di ridurre l’impatto sul clima, impegnandosi a definire un sistema digestione delle emissioni GHG, valido per il settore della Grande Distribuzione e utile a ridurre le proprieemissioni. Leroy Merlin avvia, inoltre, una serie d’iniziative d’informazione e promozione dei prodotti a mino-re impatto ambientale, rivolte ai propri clienti. Inoltre, nell’ottica di rafforzare sempre di più il coinvolgimentodei vari stakeholder già avviato da tempo, promuoverà lo sviluppo di una o più Carbon Footprint di prodotto(CFP) presso i propri partner commerciali. (fonte ilVelino/AGV news)

La canadese Rona annuncia nuovipiani strategiciDopo aver rifiutato 1,9 miliardi di dollari di offerta pubblicada parte di Lowe’s, Rona ha annunciato la sua strategia di bre-ve e medio termine. In particolare si tratta di mettere ordinein una crescita – molto significativa – avvenuta però in modotalvolta poco “ordinato” rispetto ad una corretta e profittevolegestione. Per sedare i malumori degli azionisti, DominiqueBoies, in qualità di amministratore delegato, ha sottolineatol'attenzione della società verso i segmenti chiave del business,attraverso la semplificazione dell’organizzazione, delle opera-zioni e dei processi. Non ultimo l’eliminazione di asset nonproprio core business. Attualmen-te l'organizzazione di Bouchervil-le, in Quebec, gestisce una rete dioltre 800 imprese, tra franchisinge negozi affiliati al dettaglio di va-rie dimensioni e formati sotto in-segne diverse, e una rete di 14hardware e rivendite edili.

Da Viridea la perfetta cucina al barbecue con lo chef Matteo Tassi

Viridea, in colla-borazione conOutdoorchef, or-ganizza a partireda sabato 23 mar-zo un corso rivol-to ad aspiranticuochi e appas-sionati di cucina

con il barbecue. Il corso, articolato in 3 lezioni teo-riche e pratiche, sarà tenuto dallo chef Matteo Tassi,conduttore del programma tv “Serial Griller” in on-da su Gambero Rosso Channel. Durante il corsosaranno presentate le differenti tipologie di barbe-cue, gli accessori del “perfetto grigliatore” e verrà in-dicato come scegliere il modello più adatto alle pro-prie esigenze. Matteo Tassi guiderà i partecipantinella corretta esecuzione delle preparazioni prelimi-nari, poi verranno affrontate sia le cotture diretteche quelle indirette, insieme alla realizzazione delleprincipali salse barbecue. Ai partecipanti sarà forni-to un grembiule personalizzato Outdoorchef e unadispensa riassuntiva della parte teorica, contenentetutte le ricette realizzate durante le tre lezioni. Atutti gli iscritti Viridea offrirà inoltre uno sconto del10% sui prodotti Outdoorchef, azienda che, a suavolta regalerà la copertura di protezione per ognibarbecue acquistato dai partecipanti. Il corso si terràpresso il punto vendita di Rho.

News Distribuzione

Da Bricocenter a Italbrico

Sono ben tre gli ex affiliati Bricocenter che hanno sceltoItalbrico. Dal primo gennaio sono, infatti, entrati a farparte del consorzio C.I.B. BricoValenza S.r.l. con sede aValenza (AL) e un negozio di 1000 mq, Brico PietrasantaS.r.l. con un punto vendita di 900 mq a Pietrasanta (LU)e Fastred S.r.l. con sede a Nocera Inferiore (SA) e un bri-co di 1.400 mq di superficie espositiva.

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Gruppo Ikea, un 2012 ancora in crescita a livello globaleNell'anno fiscale 2012 (dal 1° settembre 2011, al 31 agosto 2012), le vendite totali del Gruppo sono aumentate del9,5% (7,1% corretto per effetto cambi) e le vendite nei negozi esistenti sono cresciute del 4,6%. L'utile netto è au-mentato dell’8,0% a 3,2 miliardi di euro, grazie all'aumento dei volumi di vendita e una continua ottimizzazione deicosti. "L'idea commerciale di Ikea è più attuale che mai – ha affermato Mikael Ohlsson, presidente e amministratoredelegato del Gruppo Ikea -. Nel 2012, siamo riusciti a crescere nella maggior parte dei mercati, soprattutto in Cina,Russia e Polonia, seguita da Stati Uniti e Germania. Abbiamo aperto 11 nuovi punti vendita e aggiunto 8000 colla-boratori". Oggi, il Gruppo Ikea conta 139.000 collaboratori, dei quali il 47% sono donne.

Nuovo affiliato per FDT Group

Dal 4 marzo 2013 FDT Group si allarga. Entra afar parte del Consorzio il nuovo Affiliato PapeschiSrl con i suoi due punti vendita toscani. Il primo invia per Camaiore, Monte S. Quirico (LU), sia sedelegale che punto vendita, ha una superficie di circa2.500 mq. Il secondo in via G. Bortolini, 5 a Galli-cano (LU), filiale, conta su 1.200 mq di superficie.

BHB: cambiamenti al verticeLo scorso 5 dicembre sono stati eletti i nuovimembri della tedesca BHB (la federazionedelle insegne distributive del DIY). ErichHuwer, amministratore delegato di Globus è ilnuovo portavoce del consiglio, Detlef Rieschedi Baumarkt Toom è il nuovo vice presidentedel consiglio di gestione, infine Ralf Bartsch,amministratore delegato del Gruppo Schlau /Hammer occupa la carica di CFO.

Ottime performance per Mercatone Uno di Bari: 100.000 visitatori in un meseIn poco più di 30 giorni dall'inaugurazione, il nuovo store ha registrato un record di ingressi: più di 100.000 i visitatoriper un totale di 35.000 scontrini emessi. Senza dubbio un risultato significativo per il gruppo di Imola che, in un mo-mento economico particolarmente impegnativo, ha deciso di investire in uno spazio completamente nuovo: 5.000 metriquadri suddivisi equamente tra libero servizio e mobile, con un investimento di due milioni di euro. Questa performancestraordinaria – con un fatturato che si assesta sul 70% per la vendita mobili, e il restante 30% per il libero servizio - hainfatti portato il Mercatone Uno di Bari a essere il primo, nel mese di novembre, di tutta la rete.

Successo per l’iniziativa “Una viteper la vita” organizzata da Obi

Grande soddisfazione per la nona edizione di “Una Viteper la Vita”, l’iniziativa benefica organizzata anche que-st’anno da Obi, a favore della Fondazione Italiana per laLotta al Neuroblastoma Onlus. L’operazione, che ha

avuto luogo in 50 negozi Obiaderenti all’iniziativa, nel week-end dal venerdì 30 novembrealla domenica 2 dicembre2012, ha ottenuto un ottimo ri-scontro dalla clientela Obi cheha devoluto ben 111.646 euro,tra cui 94.323 euro raccolti gra-zie alle donazioni tramite scon-trini emessi e 17.323,78 eurodalle offerte spontanee diclienti e dipendenti Obi. Oltre180.000 clienti hanno infatti

donato, in questo week-end dedicato, 50 centesimi diEuro dal proprio scontrino, aderendo all’iniziativa bene-fica di Obi. La donazione raccolta nel 2012 sarà desti-nata al sostegno alla diagnostica dei tumori cerebrali pe-diatrici mediante il finanziamento del “Progetto Pensie-ro”, coordinato dal professor Felice Giangaspero del Po-liclinico Umberto I di Roma.

News Distribuzione

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Gli annunci di vendita di asset di società aumentati del 19% in un anno

Parola d’ordine: fare cassa. È questo il vero motivoche sta spingendo i grandi potentati economici adismettere parte del loro patrimonio immobiliare:interi stabili, locali commerciali, depositi, garage,appartamenti e molto altro ancora che, e questa è lanovità, vengono messi in vendita anche attraverso ilweb. Rispetto allo scorso anno gli annunci relativi abeni in dismissione di banche e altri istituti privatisono cresciuti, su www.immobiliare.it, del 19%. At-tualmente sono in vendita, sulla principale piat-taforma immobiliare d’Italia, asset per un valorecomplessivo di 675 milioni di euro. «La crescitadell’offerta da parte degli enti proprietari – ha di-chiarato Carlo Giordano, amministratore delegatodi Gruppo Immobiliare.it – è una prova del loro in-teresse a dismettere proprietà non considerate piùutili, magari diventate “impegnative” per gli oneri digestione. Per chi acquista, invece, questa offerta ati-pica consente acquisti a prezzi davvero vantaggiosi:il risparmio sul prezzo medio di mercato oscilla trail 12% ed il 25%, fattore da considerare attenta-mente in questi periodi di difficoltà ad investire».Tra gli immobili più comuni messi sul mercato tro-viamo beni strumentali che, in seguito a riorganiz-zazioni operative, non vengono ritenuti più neces-sari: filiali di banca, uffici, centraline telefoniche, ar-chivi. Non rari sono gli immobili residenziali dati inuso, in passato, ai dipendenti ed oggi non più asse-gnati o economicamente convenienti: per questa ti-pologia di immobile lo sconto rispetto alla media dimercato può arrivare anche al 12%.

Made Expo da ottobre diventa biennale

Dal 2 al 5 ottobre 2013 aFiera Milano Rho, MadeExpo si presenta con un

format rinnovato in grado di premiare la specificità dei com-parti espositivi, in un percorso che rappresenta l’intero sistemadelle costruzioni. Sei i saloni verticali fortemente specializzati:Costruzioni e Cantiere, Involucro e Serramenti, Finiture e In-terni, Città e Paesaggio, Software e Hardware, Energia e Im-pianti. Un cambiamento che ha già riscontrato segnali di ap-prezzamento da parte del mercato. Positivi i riscontri per lanuova calendarizzazione che a partire da ottobre 2013 avrà ca-denza biennale. L’edizione successiva si terrà nell’anno di Expo2015. Una scelta che soddisfa le esigenze delle aziende che in-vestono in innovazione e che necessitano di tempi adeguati persviluppare soluzioni e prodotti all’avanguardia, in grado di sod-disfare le richieste degli operatori internazionali.

News Attualità

DIY 2012: in Europa nel cresconosolo Norvegia e Russia

Secondo i dati forniti da ADFB, il settore del DIYspagnolo ha visto un calo del 10% da gennaio a set-tembre 2012. Tuttavia anche nel resto d’Europa la si-tuazione non è particolarmente confortante. I cali piùvistosi si sono registrati in Irlanda e Croazia, rispettiva-mente con una flessione del 13% e del 12%, mentre laGran Bretagna conferma un calo del 7%. Decisamentepiù lieve il calo registrato in Germania (1%) e Finlan-dia (2%), mentre crescono con percentuali importanti imercati della Norvegia (+10%) e della Russia (+11%).(fonte: CdeComunicación.es)

PriceSpy.co.uk il nuovo sito di comparazioneprezzi per oltre 1000 rivenditori

Un nuovo sito per confrontare i prezzi di articoli per il bricolage eil giardinaggio è stato lanciato in UK. Si tratta di PriceSpy.co.ukche, fra le altre categorie merceologiche, mette a confronto pro-dotti e prezzi disponibili on line. Sono ben 250 mila i prodotticomparati, per un totale di 110 rivenditori. Il sito inoltre offreconsigli di prodotto e consente agli utenti di inviare e leggere lerecensioni sul gradimento dei prodotti.

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Progetto Casa Fassa: la nuova etica del costruire e dell’abitare

Casa Fassa è un’innovativacollaborazione attuata daFassa Bortolo nell’ambitoprogetto pilota “Green Life”.Il progetto è finalizzato allafutura realizzazione di edificiresidenziali in grado di limi-tare l’impatto ambientale,anche attraverso l’ottimizza-zione dei costi di costruzione

e di manutenzione. La definizione progettuale e co-struttiva di spazi architettonici di questo genere, ha te-nuto in particolare considerazione anche l’analisi deicomportamenti umani nei confronti del microambien-te, delle condizioni di illuminazione e termo-igrometri-che, dei livelli sonori, della ventilazione e della purezzadell’aria. L’obiettivo è stato quello di creare allo stessotempo un edificio capace di limitare l’impatto sull’am-biente e di migliorare il benessere degli abitanti.

News Attualità

Idro-Bric acquisisce Acquasanit

Dal primo gennaio 2013 Idro-Bric Spa ha acquisi-to il ramo commerciale Aquasanit della Inda Srl.In questo modo Inda abbandona il mercato Diyper concentrarsi sul suo core business, rappresenta-to dal commercio specializzato. Con l’acquisizionedi Acquasanit, Idro-Bric completa la sua gammadi prodotti, come fornitore globale per installazio-ne idraulica, rubinetteria, idroterapia, ceramica sa-nitaria, scaldabagni, caldaie, mobili, cabine doccia,vasche e accessori bagno. Dal punto di vista logi-stico il magazzino Acquasanit è stato integrato nelmagazzino Idro-Bric di Casirate d’Adda, ed è infase di realizzazione un nuovo deposito di 6000mq per offrire una distribuzione migliore. Inda ri-mane fornitore per l’attuale assortimento Idro-Bricdi cabine doccia e mobili da bagno. Le previsionidi fatturato per il 2013, frutto di questa unione, so-no di raggiungere i 45 milioni di euro.

Lavor: i campioni scelgono i campioni

Un palmares che ha pochieguali, 6 scudetti, 3 Coppedei Campioni, 2 Coppe In-tercontinentali, 3 Super-coppe europee, 4 Super-coppe italiane, semifinalistaai Mondiali del 1994 negliStati Uniti e terzo agli in-dimenticabili Mondiali del1990 giocati in Italia: unagrandissima carriera quella

di Roberto Donadoni, l’attuale allenatore delParma. Grazie alla felice collaborazione che staunendo Lavor e il Parma F.C. per la stagione2012/13, anche Roberto Donadoni ha potutoprovare la qualità dei prodotti Lavor, la loromultifunzionalità e le prestazioni sempre di altaqualità e al top. "I campioni scelgono i campio-ni" questo potrebbe essere il claim del connubiotra Lavor e Roberto Donadoni.

Ecomondo: raddoppiare la raccolta dei rifiuti elettronici

Automatico, vicino al cittadino e in grado di assicu-rare la tracciabilità dei rifiuti. È il nuovo RAEEParking, l'innovativo prototipo per la raccolta dei ri-fiuti elettronici di piccole e medie dimensioni e dellepile esauste. Progettato e realizzato dall'azienda bre-sciana ID&A, il prototipo è stato sviluppato nell'am-bito del progetto europeo Identis Weee (Identifica-tion DEterminatioN Traceability Integrated Systemfor Weee), che è finanziato all'interno del program-ma Life+ ed è promosso dal consorzio Ecolight, dallamultiutility Hera e dal consorzio spagnolo Ecolum.L'obiettivo di questo progetto sperimentale è incre-mentare la raccolta dei rifiuti elettronici, in partico-lare quelli di piccole dimensioni che sono anche i piùdiffic ili da intercettare.

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Federdistribuzione: nuove liberalizzazioni per evitare un 2013 ancora negativoI dati sul commercio al dettaglio, pubblicati il 22 febbraiodall’Istat, mostrano ancora un significativo calo delle ven-dite a dicembre 2012 del -3,8% rispetto a dicembre 2011:-2,7% per i prodotti alimentari e -4,2% per quelli non ali-mentari. Complessivamente nell’anno 2012 la flessione èdel -2,2% nei confronti dell’anno precedente, con l’ali-mentare al -0,8% e il non alimentare al-2,8%. Il com-mento di Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdi-stribuzione: “Siamo di fronte a una situazione complessa,cui dovrà far fronte il nuovo Governo, anche alla luce de-gli impatti che avranno sui consumi quest’anno le mano-vre varate dal 2011, necessarie per il riequilibrio dei contipubblici: stimiamo in 9,7 miliardi di euro (pari all’1% deltotale) la caduta dei consumi per questi provvedimenti, inconsiderazione dell’aumento dell’Iva da luglio 2013, del-l’Imu, delle accise sui carburanti, dell’addizionale Irpef,ecc. Uno scenario che richiede l’annullamento dell’ipotesidi incremento dell’Iva da luglio 2013 e che necessita in-terventi forti per realizzare un profondo cambiamentocon politiche volte ad un rilancio della domanda interna eall’introduzione di maggiore concorrenza nei mercati”.

Anche la cablatura degli edificirientra nel bonus fiscale del 50%

Fino al 30 giugno 2013, il decreto sviluppo ha ampliato ilcosiddetto bonus fiscale previsto per le ristrutturazioniedilizie, portandolo dal 36% al 50%, e ha raddoppiatol’ammontare complessivo delle spese detraibili per unitàimmobiliare (da 48.000 a 96.000 euro). Sulla base delleultime indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, risultanoagevolabili gli interventi generali di sostituzione dell’im-pianto elettrico o di integrazione per messa a norma. Tragli interventi agevolabili rientrano quelli effettuati sullesingole unità abitative per la cablatura degli edifici, a con-dizione che interconnettano tutte le unità immobiliari re-sidenziali. La cablatura può riguardare la parte di alimen-tazione con cavi per energia di bassa tensione oppure laparte di trasmissione dati. Oltre alle spese necessarie perl’esecuzione dei lavori, è possibile detrarre anche quelleper la progettazione e le altre prestazioni professionaliconnesse, le spese per l’acquisto dei materiali, il compensocorrisposto per la relazione di conformità dei lavori alleleggi vigenti e l’imposta sul valore aggiunto.

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Lombardia/Formazione: Regione, accordo con Bosch a favore dei giovani

Rilanciare un'alleanza forte tra scuola e impresa, per affrontare con efficacia iltema dell'occupazione dei giovani, valorizzando tutti gli strumenti disponibilidi formazione e aggiornamento direttamente in azienda (tirocini, stage, alter-nanza scuola-lavoro e apprendistato). E' questo l'obiettivo del protocollo d'in-tesa sottoscritto dall'assessore regionale della Regione Lombardia all'Occupa-zione e Politiche del lavoro, Istruzione Formazione Cultura, Valentina Aprea eGehrard Dambach, amministratore delegato Robert Bosch Spa, che hanno de-ciso di impegnarsi insieme, per offrire ai giovani occasioni importanti per qua-lificarsi professionalmente ed entrare da protagonisti nel mondo del lavoro. Locomunica, in una nota, la Regione Lombardia. ''L'accordo - ha sottolineatol'assessore Aprea - è il riconoscimento di quanto già realizzato con questaazienda, una delle più importanti nel panorama industriale italiano, perchè Bo-sch ha una lunga tradizione in termini di apprendistato grazie al legame con latradizione tedesca''. ''Il nostro obiettivo - ha continuato l'assessore Aprea - èche, dopo l'accordo con Tenaris e Bosch, anche altre aziende vogliano collabo-rare con Regione Lombardia, per favorire l'alternanza scuola-lavoro e la vici-nanza tra scuola e impresa''. ''Bosch, che da sempre crede nel valore aggiuntodella formazione - ha dichiarato Gerhard Dambach - vede nell'apprendistatoun ponte, per entrare nel mondo del lavoro formati e ben preparati. Questo èun primo passo nell'ambito dellacertificazione delle competenze,che dà valore al percorso di ap-prendistato, inteso come stru-mento di orientamento e di cre-scita professionale''. (Fonte: Asca)

Casa e bricolage scalano le classifiche di Ebay

Lo shopping online ha sempre più un ruolo chiave anche in Italia nel com-mercio al dettaglio. eBay, con le sue 6.700 categorie merceologiche, fornisceun osservatorio privilegiato per analizzare le abitudini d’acquisto dei nostriconnazionali. Da sempre la categoria leader indiscussa degli acquisti sueBay è la tecnologia, settore in cui c'è la più vasta offerta e il più elevato nu-mero di transazioni. Al secondo posto si è affermata la categoria casa, arre-damento e bricolage che è arrivata a guadagnarsi il posto d'onore fra le cate-gorie per numero di oggetti venduti con una crescita esponenziale negli ul-timi anni. Nel 2009, infatti, si trovava al terzo posto e registrava un acquistoogni 17 secondi; oggi tra gli oggetti presenti online avviene un acquistoogni 6,6 secondi.�Analizzando i dati interni risulta che lo spazio della casaper cui gli italiani spendono di più è il giardino e l’arredamento da esterno,con quasi 517mila oggetti comprati. Al secondo posto troviamo la cucina,con oltre 366.800. E in particolare, tra gli oggetti che vengono utilizzati incucina, spopolano le pentole, forni, piani cottura e frigoriferi. L’ultimo gra-dino del podio è invece occupato dal bagno, con 116.945 oggetti venduti,con rubinetteria, asciugamani e accappatoi, vasche e docce.

News Attualità

Nuovo direttoreper Macef

Macef, il Salone Internazio-nale della Casa, manifesta-zione organizzata da FieraMilano, ha un nuovo diret-tore: Cristian Preiata, cheassume la carica di Exhibi-tion Manager. Laureato al-l’Università Bocconi, 41 an-ni, ha ricoperto numeroseposizioni nelle funzioni sales& marketing in aziende delmondo casa, tra cui marchistorici internazionali qualiBormioli Rocco, Saeco, Bia-letti, fino all’ultima espe-rienza come direttore com-merciale in Prodir, aziendasvizzera specializzata nelB2B degli strumenti discrittura. La prima edizioneguidata dal nuovo managersi terrà a Fiera Milano dal12 al 15 settembre prossimi.

1 2 14:57

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Affidati alla potenza dei prodotti McCulloch e scopri l’intera gamma su www.mcculloch.comPrima dell’utilizzo, leggere sempre attentamente le istruzioni d’uso e seguire le avvertenze riportate.

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I Saloni 2013: la formulaè l’innovazioneStabili a gennaio le intenzioni di acquisto

nel bricolage

Per quanto riguarda il grado di fiducia, secondo l’Osservatorio Findo-mestic, a gennaio è risalito a quota 3,29 punti, contro i 3,12 rilevati adicembre. La scala di misurazione – lo ricordiamo - va da 1 a 10, e hanel 7 la sua soglia positiva. A livello macro-regionale, da segnalare ilrimbalzo notevole del Centro Italia, con il grado di fiducia che superai 3,5 punti. I più pessimisti, invece, sono a Nordest dove, come a di-cembre, il dato resta inchiodato a quota 3. Sul fronte della propensio-ne al risparmio, così come avviene per il grado di fiducia, a gennaio siregistra un aumento di quanti si dicono pronti, nel giro dei prossimi12 mesi, ad aumentare i denari da mettere da parte: sono il 12,3% deltotale, contro il 10,9% del mese precedente. Per quanto riguarda la ca-sa e l’arredamento, aumentano al 7,9% le previsioni di ristrutturazionedi immobili, mentre sono stabili le previsioni circa l’acquisto di casenuove (3,7%). Scende, invece, al 14,7% la quota di italiani che intendecomprare mobili nei prossimi tre mesi (contro il 15,1% del mese pre-cedente). Sono stabili le intenzioni di acquisto di attrezzature fai-da-te con una lieve tendenza alla flessione che passa dal 23,5 al 23,2.

News Attualità

“A Milano, il mondo che abiteremo”recita la pagina pubblicitaria della 52

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edizione del Salone Internazionale delMobile, che si terrà dal 9 al 14 aprile,con il Salone Internazionale del Com-plemento d’Arredo, le biennali Euro-luce e SaloneUfficio accanto al Salo-neSatellite. Saranno più di 2.500 gliespositori, che riempiranno con leproposte del 2013 i padiglioni delquartiere fieristico di Rho. Euroluce,posta in posizione strategica tra gli in-gressi di Porta Ovest e Porta Sud, oc-cuperà 38.000 mq, ripartiti tra i 4 pa-diglioni 9-11 e 13-15. 12.500 mq sa-ranno invece destinati ai mobili e agliaccessori per gli ambienti di lavoro al-l’interno dei padiglioni 22-24, tra loroadiacenti.

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Gli italiani smaltiscono male i piccoli elettrodomestici

Secondo Ecolight, consorzio che si occupa della gestione dei RAEE, ri-fiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, delle pile e degli accu-mulatori a fine vita, solamente il 18% dei piccoli elettrodomestici e dell’e-lettronica di consumo, una volta non più funzionanti, segue il correttopercorso di raccolta e smaltimento (meno di uno su cinque). Il resto, conogni probabilità, finisce nel sacco della spazzatura indifferenziata. Questitipi di rifiuti sono classificati come raggruppamento R4 dei RAEE: sonorifiuti speciali composti da importanti quote di materie che possono esse-re recuperate e da sostanze che potrebbero essere inquinanti. Nel 2012 inItalia ne sono state raccolte quasi 39mila tonnellate - di cui 15mila ton-nellate sono state gestite da Ecolight - contro le circa 200mila tonnellatedi piccoli elettrodomestici che sono stati immessi sul mercato.

COMPO, sempre innovativo nel lancio dinuovi prodotti, per la stagione 2012/13 ri-voluziona il comparto terricci presentandoCOMPO SANA® Facile, il terriccio cheunisce la tradizionale qualità di COMPOSANA® alla praticità del sacco con mani-

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Facile si proponein due versionicon maniglia:l’ormai cono-sciuto 25 l e l’in-

novativo sacco da 40 l.Pioniere assoluto nel lancio di un formatocompatto pronto all’uso, COMPO rag-giunge ulteriori traguardi proponendo almercato, nuovamente come primaazienda in assoluto a livello internazionale,il sacco compatto con maniglia integratada ben 40 l.

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COMPO. Piante meravigliose con semplicità.

Vimar – Museo dell’automobile Bonfanti: nel segno della continuità

Continua anche per il2013 la partnership traVimar e il Museo del-l’Automobile Bonfanti,fondato nel 1991 a Bas-sano del Grappa per rac-cogliere testimonianze emanufatti sul mondodell’automobilismo etutto ciò che lo riguarda.Una collaborazione ini-ziata nel 1999 e cresciuta

nel corso degli anni, che ha permesso di unire queste due eccellenze delMade in Italy e dell’innovazione. Per dare ulteriore lustro alle sue esposi-zioni il Museo dell’Auto tra non molto cambierà casa, trasferendosi nelcuore della città di Bassano del Grappa. La nuova sede, frutto di un con-corso di progettazione internazionale, riunirà in un moderno e funzionalecomplesso architettonico anche cinque importanti collezioni naturalisti-che. Un originale e insolito abbinamento che stimolerà nei visitatori unconfronto tra natura e tecnologia come non si è mai visto. Nuove soluzio-ni multimediali e informatiche, consentiranno di realizzare allestimenti digrande impatto scenografico e di trasferire informazioni e conoscenza aivisitatori, garantendo coinvolgimento emozionale e approfondimenti mi-rati. Nel contempo, il complesso sarà dotato di una serie di accorgimentitecnologici che permetteranno di portare i contenuti fuori dalle “mura”,sul territorio: reti wireless, sistemi RFID per lezioni e visite a distanzaaiuteranno, per esempio, le scolaresche e i gruppi ad iniziare un percorsodidattico virtuale che potrà essere poi approfondito con la visita in sito.

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Forbici, carte colorate, nastri, cartoncini, colla, colori, stoffa e tanti altri ingredienti per creare nello spa-zio di una serata piccoli oggetti utili e da regalo. Pazienti in vestaglia, signore, ma anche tanti signori egiovani seduti ai tavoli al lavoro con forbici e pennelli al mini “corso di bricolage” sotto la guida di “mae-stre” esperte, dipendenti dell’Azienda ospedaliera con mani di fata. E’ quanto succede negli ospedali diLegnano e Magenta, dove da qualche settimana nell’ambito del progetto "Iris - Ospedale Aperto" è statoavviato in fase sperimentale "Bricolage in corsia", un progettino simpatico che permette di far trascorrereai ricoverati delle piacevoli serate molto socializzanti, dando anche la soddisfazione di imparare a crearecon le mani piccoli oggetti, come segnalibro, tag natalizi, decorazioni per l’albero, scatoline porta tutto emolte altre cose utili per la casa che vengono ultimate nell’arco di tempo di un paio d’ore. Questi gli og-getti che si creano all’ospedale di Legnano, mentre all’ospedale di Magenta si impara a creare fiori di car-ta come rose, margherite, girasoli e camelie per eleganti composizioni o anche per decorare pacchi regalo.Il successo dell’iniziativa, davvero nuova per gliospedali, è andato al di là di ogni aspettativa. Le se-rate si sono svolte con la preziosa compagnia deivolontari croce Rossa Legnano e Parabiago e CroceBianca di Magenta e sotto la guida degli operatoriche fanno parte del gruppo di lavoro del progettoIris. (Fonte: Legnano News).

Fito rinnova il proprio impe-gno nella promozione dellaGreen Revolution avvalendosidel supporto dei canali socialcon l’introduzione di un blog,di una pagina Facebook e diun account Pinterest. Il blogGreenRevolution nasce conl’obiettivo di diventare il punto

di riferimento per tutti gli appassionati di giardinaggio e, attraverso un’am-pia varietà di contenuti, è in grado di dare suggerimenti e consigli a 360° sututto ciò che riguarda il mondo del verde. Oltre al link al sito di Fito -www.fito.info - per avere tutte le informazioni sulle novità del brand e sullagamma di prodotti capaci di soddisfare ogni esigenza, il blog propone nu-merose rubriche per fornire ai visitatori preziosi suggerimenti e ulteriorispunti sul giardinaggio. I contenuti del blog saranno veicolati anche suglialtri canali social appena introdotti da Fito, ovvero la pagina Facebook - el’account Pinterest. La pagina Facebook in particolare, vuole essere propriouna piattaforma di scambio e condivisione con gli utenti e proprio per que-sto ospiterà i contenuti del blog, con i post pubblicati, e tutte le novità delmondo Fito. L’account Pinterest invece, dà spazio alla condivisione di im-magini e video, dando agli utenti la possibilità di organizzarne la raccolta inbase ai temi predefiniti o ai board creati appositamente.

La Green Revolution di Fito si rinnova sul web

Bricolage in corsia all’ospedale

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News Attualità

Henkel Italia sostienel’Associazione Afriacaper le scuole del Togo

Afriaca ha ottenuto il sostegno daparte di Henkel Italia per l'acquistodi libri di testo per gli studenti dellescuole del Togo: una donazione checonsentirà di acquistare in loco ledue collane di volumi Livre de lectu-re (edition Hatier International) eLivre de calcul quotidien (Nathanedition, Ministère de l'éducation na-tionale) per gli studenti della scuolaprimaria – dalla prima alla sesta ele-mentare - in alcuni villaggi del Togonei dintorni della capitale Lome.L’impegno nello Sviluppo Sostenibi-le è uno dei valori fondanti diHenkel e parte integrante della suastoria che ha consentito all’aziendadi essere annoverata all’interno di di-versi rating e classifiche che misura-no l’impegno delle aziende in questoambito. �www.afriaca.it

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Irrigare Bene con Claber, l’app gratuita

Irrigare Bene, sviluppata da Claber, è laprima applicazione per smartphone e ta-blet studiata per guidare passo dopo passol’utilizzatore verso la realizzazione di unasoluzione ideale per annaffiare il proprioverde: dalla scelta dei prodotti giusti, alpreventivo di spesa, alla realizzazione delsistema di irrigazione, grazie a un completosupporto di filmati e guide didattiche. Al-l’interno di ogni categoria c’è una gammadi soluzioni studiate dagli esperti di irriga-zione e giardinaggio Claber; l’utente puòscorrere l’elenco dei prodotti necessari ad ogni soluzione, conosce-re le loro caratteristiche tecniche ed avere immediatamente unpreventivo di costo per un impianto “tipo”, completo di schema diinstallazione. E’ inoltre possibile contattare direttamente il serviziodi assistenza tecnica Claber via e-mail, sms o telefono, e localizza-re i centri specializzati in irrigazione più vicini, dovunque ci si tro-vi, tramite GPS. Disponibile gratuitamente su App Store periPhone/iPod e su Google Play Store per smartphone Android,anche in versione ottimizzata per iPad e per tutti i tipi di tablet.

La gamma di lampadine Philipsled “Prodotto dell’Anno 2013”

Lo scorso 7 febbraio si è tenuto l’annuale appun-tamento per premiare i prodotti più innovativi sulmercato italiano, nella serata di riconoscimento diEletto Prodotto dell’Anno. Philips, nella catego-ria “Bazar” si è aggiudicata il premio “Prodottodell’anno 2013” per la nuova gamma di lampadi-ne led. La nuova gamma di lampadine Philips ledsi distingue per risparmio energetico, design,packaging, perfetta sostituzione dell’incandescen-

za, durata e prez-zo. Il Premio, al-la sua ottava edi-zione, è organiz-zato da Marke-ting e Innovazio-ne Italia, società

promotrice di questa iniziativa nata in Francia nel1987. L’indagine ha coinvolto 12.000 consumato-ri che hanno votato e scelto online i prodotti piùinnovativi tra una selezione di prodotti lanciati direcente sul mercato.

News Attualità

Comferut, 50 anni di storia

50 anni di storia ininterrotta fanno la differenza, soprattutto in un mercatocompetitivo come quello della produzione e commercializzazione della ferra-menta e degli accessori per mobili. Questa differenza nasce dalla passione dellafamiglia Piubelli che da sempre ha dato la priorità alla soddisfazione dei clienticonfermando l’atteggiamento riscontrato già nei fondatori Aldo e Rino Piubel-li nel 1963. Oggi, Aldo Piubelli con i tre figli Barbara, Paolo e Piera, proseguo-no quel patrimonio di conoscenze ed esperienze uniche, continuamente arric-chite da costanti investimenti. Comferut è un’azienda moderna, ai vertici delmercato, guidata con metodi manageriali attraverso mirati piani di marketing,forte di una crescente espansione sui mercati internazionali e su quelli nazionalicon particolari investimenti nel settore della grande distribuzione organizzata.Il processo degli acquisti si è mantenuto competitivo grazie ad una propria sedein Cina. Un’azienda che per continuare a crescere ha puntato sulla forte specia-lizzazione, sulla funzionalità e sull’efficienza, sia dei prodotti sia dei servizi, esulla convinzione che lo sviluppo della partnership con i clienti farà sempre ladifferenza. Una partnership oggi attiva con oltre 4.000 clienti dell’artigianato,dell’industria, della Gds e catene organizzate, serviti in tutto il mondo. Nell’oc-casione, l’azienda porge un sentito ringraziamento a tutti i collaboratori che in50 anni di attività hanno reso possibile questo importante traguardo e un altro,doveroso ringraziamento a tutti i clienti e fornitori che in questi anni hanno as-sicurato la loro preziosa collaborazione.

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LAVOR torna in TV...dal 21 al 27 Aprile con una serie di telepromozioni sulle reti MEDIASET (Canale5 e Retequattro) che avranno come protagonista la gamma di idropulitrici WAVE.La telepromozione, vi darà una possibilità commerciale interessante ed incentivante

per le vendite dei prodotti Lavor.

Contattate il nostro agente di zona per scoprire come aderire all’iniziativa LAVOR in TV!

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e-mail: [email protected] web site: www.lavorwash.it

CON NOI IN TV...

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Alla luce degli ultimi rumors ri-guardanti l’insegna Brico Io e, in

particolare, i rapporti tra MarketingTrend e il suo affiliato di riferimentoGruppo Potenti Spa, Marco Potentiha voluto dare la sua versione dei fatti,chiarire la sua posizione nei confrontidi quanto sta accadendo e ragionaresul futuro che lo aspetta. A fronte del-le notizie circolanti, la redazione diBricoMagazine ha contattato ancheMarketing Trend, in data 14 febbraio,chiedendo informazioni. La risposta èstata “al momento Marketing Trendnon rilascia dichiarazioni al riguardo”.L’intervista a Marco Potenti è statarealizzata il 26 febbraio.Gli addetti ai lavori conoscono la sto-ria del Gruppo Potenti. Nato 40 faper iniziativa di Ugo e Marco Potenti,padre e figlio, con la gestione di su-permercati alimentari nelle aree dellaprovincia di Pisa, Lucca e La Spezia,il Gruppo realizza numerosi super-

Marketing Trend vs Gruppo Potenti: come andrà a finire?

di Giulia Arrigoni

Parla Marco Potenti, fondatore del Gruppo Potenti Spa.Grande energia e voglia di raccontare, hanno caratterizzatoil lungo incontro/intervista con BricoMagazine.

Intervista

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Dati ricavati da bilanci ufficiali, noteintegrative e da riviste di settore.

Marco Potenti.

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mercati alimentari a insegna Conadche alla fine degli anni Novanta(1998) vengono cedute alla stessa Co-nad del Tirreno.“La nostra storia - racconta MarcoPotenti - è sempre stata contraddi-stinta dalla realizzazione di partner-ship, dove il nostro ruolo è stato quel-lo dello sviluppo, la gestione dellestrategie di marketing e comunicazio-ne. Un lavoro che ci è sempre stato ri-conosciuto, soprattutto per la messa apunto di procedure gestionali, comead esempio la nostra “formula” dei so-ci gestori, che faceva di ogni puntovendita una srl, con direttori di nego-zio in veste di amministratori delega-ti. Una soluzione che consente di mi-gliorare le prestazioni, responsabiliz-zare il gestore, per la parte solo opera-tiva, e contenere i costi. Il tutto conuna strategia e tesoreria centralizzata”.Nel 1992 il Gruppo decide di diversi-ficare la propria attività e dopo un at-tento esame della situazione distribu-tiva, soprattutto europea, sceglie il bri-colage. In via sperimentale viene aper-to a Fornaci di Barga (Lu) un negoziodi 800 mq dedicati al bricolage e un’a-rea esterna per la vendita di fiori epiante. Segue, 2 anni dopo, l’accordocon il Gruppo Gardino.“I primi 7 anni che ho vissuto in Selfsono stati molto positivi - continuaMarco Potenti - e da Self ho imparatotutto quello che so sul bricolage; tutta-via, ad un certo punto le strade si sonodivise perché io volevo continuare losviluppo, mentre il Gruppo Gardino

ha preferito proseguire con l’aperturadi soli negozi a gestione diretta”.

Il decennio “d’oro”Nel 2000 Potenti, con i suoi 6 ne-gozi, diventa affiliato MarketingTrend con l’insegna Brico Io…Dopo l’affiliazione, abbiamo conti-nuato lo sviluppo, tant’è che nel girodi un paio di anni avevamo ben 11punti vendita. In virtù dei risultatiraccolti e del know how apportato, ilrapporto si è ulteriormente consolida-to, su proposta di Marketing Trend,con la nascita della Nuovi Mercati srlche vedeva soci Coop Lombardia(51%) e il gruppo Potenti (49%): co-me semplice affiliato, infatti, gruppoPotenti aveva raggiunto dimensionitroppo “ingombranti”. Si trattava diuna società destinata allo sviluppodella rete Brico Io, mediante la realiz-zazione di punti vendita “chiavi inmano”, dove Coop Lombardia facevale funzioni di partner finanziario ePotenti quelle di partner operativo. Inparticolare la gestione dei negozi eraaffidata, con contratti di affitto di ra-mo d’azienda e a loro volta concessi insub-affitto, ad una molteplicità di so-cietà (le famose srl. Ndr), partecipatedai gestori e dal Gruppo Potenti. Nel frattempo com’erano i rapporticon Marketing Trend?Erano, ovviamente, rapporti di estre-ma fiducia. Non nego che fossimo co-scienti dei difetti della formula, se rap-portati a quella conosciuta con Self,ma si trattava di un rapporto in cresci-

ta e confidavamo si potessero risolverelavorando insieme con MarketingTrend e ottimizzando le sinergie.Che genere di difetti?Direi più che altro di gestione e d’im-postazione, ad esempio nel format epoi nell’assortimento (ripetitivo e nondinamico). Forse perché venendo daun’altra esperienza nel bricolage ave-vamo ormai sviluppato un know howapprofondito.Cosa prevedeva l’accordo di affilia-zione?Nell’accordo che si fece andammo adefinire il pagamento delle royalties -che era a scalare, arrivò fino all’1,20%nel 2004 e successivamente all’1,05%sino ad oggi - e l’ammontare dei pre-mi, compresi tra il 3,3 ed il 3,7% sugliacquisti, una percentuale che è semprerimasta tale anche dopo 10 anni e 55negozi gestiti. Sono stati anni molto intensi, contrend di aperture da record, chetutto il comparto ricorda…Verissimo, siamo arrivati anche adaprire 14 negozi in un anno, il tuttocercando di ottimizzare le risorse e iprocessi. Diciamo che siamo arrivatiad una vera e propria industrializza-zione dello sviluppo, tant’è che, a late-re, abbiamo sviluppato un’articolatastruttura societaria a servizio del corebusiness. Fra queste anche una realtàimmobiliare, in concomitanza conl’avvio di acquisizione d’immobili do-ve erano insediati i negozi Brico Io. Enon, come qualche rumors sostiene, di

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SVILUPPO DELLA CATENA ITALIANA BRICO IO Suddivisione dei Punti Vendita per Macro Gruppi (Marketing Trend - �Gruppo Potenti - �Altri Affiliati).

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acquisto di palazzine o ville al mare.Ho acquistato posizioni commercialiper migliorare lo scopo, tramite unasocietà del Gruppo già esistente, laSCS Immobiliare Spa, poi diventataPotenti RE e mediante la costituzionedi un Fondo immobiliare - Fonda-tlantic 8 - con soci Potenti, CoopLombardia e Marketing Trend. Sia-mo a settembre 2008, arriva la crisi.

2008, l’inizio della crisiQuindi l’immobiliare va in crisi?No, in realtà va benissimo e ancoraoggi il Fondo rende il 7-8%. I proble-mi veri riguardano i negozi, anzi certinegozi e la formula Brico Io. E’ inne-gabile che un modello di sviluppo cosìaccelerato ha comportato, sotto il pro-filo finanziario, alcuni squilibri. Unesempio: i costi ingenti di apertura,con i facing imposti da MarketingTrend, di 750/850 mila euro solo dimerci indipendentemente dalla di-mensione del pdv e, quindi, delle suereali necessità. Oltre a ciò va ammessoche il dirottamento di così tante ener-gie sulle nuove aperture, non ha con-sentito di mettere a fuoco e risolverecon immediatezza talune criticità delmodello di business, così come attua-to da Marketing Trend: criticità cheabbiamo segnalato al nostro partner,ma che sono state in concreto ignora-te. Insomma, si è perso tempo.Quindi, iniziano i problemi di li-quidità?I problemi erano già iniziati, tant’èche con Claudio Gola si parlò contutti i fornitori, in ripetute occasioni,per avere un allungamento dei tempidi pagamento. Il fatto è che noi co-minciavamo anche a contestare il mo-dello di affiliazione. I lay out ormaivecchi, gli assortimenti non ammo-dernati ed inadeguati, con merce chenon vende (i punti vendita hanno im-mobilizzate risorse finanziarie per mi-lioni di euro in relazione a merce che

non viene venduta da oltre un annoperché non incontra il gradimentodella clientela), lo scarso apporto intermini di marketing e comunicazio-ne e, non ultimo, la mancata distribu-zione dei premi agli affiliati (dall’esa-me degli ultimi bilanci di MarketingTrend abbiamo avuto la riprova che sitratta di somme ingentissime), conconseguente mancanza di attivi che,in un periodo di crisi, possono fare ladifferenza, soprattutto se sei espostoper cifre importanti. Perché, se è veroche Coop Lombardia finanziava l’a-pertura dei negozi è altrettanto veroche il Gruppo Potenti è dovuto ricor-rere alle banche per finanziare gli ac-quisti della merce.Che risposta ha, rispetto alle criti-che rivolte, da Marketing Trend?

Poco o nienteArriviamo al 2009. Un anno parti-colarmente importante.A ottobre 2008 si raggiunge l’obietti-vo dei 100 punti vendita. Poi arriva il2009, l’anno in cui lo sviluppo vienefrenato e i rapporti con il nostro sociodi Nuovi Mercati (Coop Lombardia)cominciano a deteriorarsi. I fornitorisono troppo scoperti e Coop Lom-bardia inizia ad accusarci di esserciesposti troppo con l’immobiliare (ac-cusa quanto meno ingiusta posto chele iniziative immobiliari in essere era-no, pressoché integralmente, a servi-zio dei punti vendita Brico Io e dun-que ben note a Coop Lombardia). Alcontrario io continuavo a sostenereche le colpe erano tutte nella strutturadella affiliazione, soprattutto con ri-guardo al problema della redditivitàdei punti vendita e alla rotazione dellemerci. A questo punto Coop Lom-bardia si disse disponibile all’acquistodella nostra SCS Bricolage, società al-la quale facevano capo circa 17 negozidi proprietà. Inoltre la partecipazionedel Gruppo Potenti in Nuovi MercatiSpa scese al 30,18% e quella di CoopLombardia salì all’attuale 69,82%. Edinfine Marketing Trend acquistò lenostre quote del fondo immobiliare.Con il ricavato derivante da tuttequeste cessioni pagammo tutti i forni-tori (che ebbero però la sensazione diessere “salvati” da Coop in quanto lesocietà del Gruppo Coop pretesero dieffettuare direttamente il pagamentodei debiti, su nostro mandato). A ri-pensarci quello è stato il mio più gros-so errore: avevo perso le mie pro-prietà, mentre sarebbe stato megliocedere tutto e uscire definitivamenteda quella situazione. Desiderio che, inqualche modo manifestai al socio dimaggioranza, chiedendogli ripetuta-mente di verificare se era sbagliata lagestione o il sistema di affiliazione di

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Intervista

A ottobre 2008 siraggiunge l’obiettivodei 100 punti vendita.Poi arriva il 2009, l’an-no in cui lo sviluppoviene frenato e i rap-porti con il nostro so-cio di Nuovi Mercati(Coop Lombardia) co-minciano a deteriorarsi

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Marketing Trend.Ma da quel momento sono passatitre anni e la situazione non è miglio-rata, anzi. Cosa è successo dopo?Era tempo di mettersi ad analizzare iproblemi con la volontà di risolverli,ma devo dire che, nel frattempo, misono occupato anche di altro, lascian-do i miei figli Francesco e Veronica, inqualità di amministratori, ed eravamopur sempre soci di minoranza. Nelcorso di questo periodo di tempo nonsono state prese decisioni importanticome, ad esempio, chiudere negozipoco performanti, che invece abbiamosempre sostenuto (in ottica di Grup-po) per consolidare la rete e confidan-do nella ripresa del mercato, con onerisignificativi a nostro carico. Nessunintervento concreto vi è stato da partedi Marketing Trend e Nuovi Mercati,pur rese edotte dei problemi esistenti.Perché? Forse interessava di più conti-nuare a prendere royalties e premi daifornitori, nonché a incassare gli affittidi azienda? Nel frattempo la situazio-ne economica non migliora per noi epeggiora per Marketing Trend. E tut-to rimane incredibilmente fermo, no-nostante noi avessimo prospettato di-verse soluzioni che consentissero ilprosieguo dell’attività anche in futuro.Nessuna risposta da parte dei nostriinterlocutori, fino a ottobre/novembre2012, quando si chiede al GruppoPotenti di presentare un piano per laseparazione.

Dal recesso dei contrattialla riunione con i fornitoriMa la separazione non c’è stata:avevate cambiato idea?Dividersi è molto difficile - vi erano evi sono troppe interrelazioni (special-mente per la parte immobiliare e perla presenza nei negozi di corner inte-grati) e feci una proposta completa-mente differente, ma a novembreCoop Lombardia (nella veste di Nuo-vi Mercati) rispose che, pur essendoun bel progetto, avrebbe preferito di-vidersi. A quel punto se mi avesseroridato la “mia” Toscana (parlo dei ne-gozi di SCS Bricolage che avevamodovuto cedere nel 2009) avrei accetta-to. Ma, da quanto ho compreso neipochi colloqui informali intercorsi sultema, loro volevano darmi punti ven-dita in aree molto lontane tra loro.Una proposta del tutto inaccettabile,poiché la prosecuzione dell’attività perquei punti vendita non sarebbe statasostenibile per poter ripartire autono-mamente dalla Toscana.Quindi arriviamo al fatidico 6 di-cembre. Cosa è successo?Prima del 6 ci sono il 3 e il 4 dicem-bre. Il 3 il Gruppo Potenti Spa e lesocietà da esso controllate hanno for-malmente contestato l’inadempimen-to al franchisor e il 4 abbiamo manda-to una lettera ai fornitori, indicendouna riunione a Bergamo. Per tutta ri-sposta, e in modo palesemente ritorsi-vo e intimidatorio, Marketing Trend e

Nuovi Mercati, in data 6 dicembre2012 - con effetto a far data dal 21gennaio 2013 - mi comunicano il re-cesso rispettivamente dai contratti diaffitto e di franchising, inoltrandoloanche ai fornitori e causando il bloccodella merce nel periodo prenatalizio.A questo punto il ritmo diventa incal-zante e loro dimostrano di avere mol-ta fretta di concludere. Su questocomportamento ho una mia teoria.Quale?Intanto ho il sospetto che fin dal2009, quando lo sviluppo di fatto èstato fermato, sia nata in Coop Lom-bardia l’idea di liberarsi di Potenti.Ora avevano una rete di ben 117 ne-gozi e probabilmente hanno ritenutodi non aver più bisogno di noi. Perquanto riguarda l’atteggiamento divoler chiudere in fretta entro dicem-bre, credo che possa essere legato aipremi che Marketing Trend riscuote,in toto, a fine anno. Riscossione che,con la situazione debitoria di Potenti,avrebbe potuto essere messa in discus-sione dai fornitori. E, data la crisi, an-che Marketing Trend si trova ad averei conti che non tornano più.Come andò la riunione con i forni-tori?Con il senno di poi credo di aver fattoalcuni errori. I fornitori si aspettavanodi sentirsi dire quando e come liavremmo pagati. Il mio intento, fuquello di rassicurarli sulla continuità,

Intervista

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PUNTI VENDITA BRICO IO: RIPARTIZIONE FATTURATI PER GRUPPO AZIENDALE

Dati ricavati da Bilanci Ufficiali, note integrative depositati presso CCAA (escluso 2012).

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BricoMagazine28

Il concordato in conti-nuazione prevede che sipossa continuare l’atti-vità. Si lavora per cassa,e i soldi servono per pa-gare le spese correnti, ilpersonale e i fornitori.

“di invitarli a venire in Toscana, perdefinire un accordo circa i pagamentie comunicare che avrei iniziato a fareacquisti extra Marketing Trend, cosache consentiva di acquistare la mercea prezzi significativamente più con-correnziali, con conseguente recuperodi redditività e progressiva soluzionedei problemi di liquidità.Ma cosa ci faceva Michele Napoli-tano di M-System srl al suo fianco?In realtà il signor Napolitano era lìper fare una proposta, la creazione diun consorzio tra fornitori e aziendeper la realizzazione di una filiera cortadei pagamenti, contro i premi, glisconti e tutti i balzelli imposti dallaGd. Voleva essere solo una proposta.Cosa c’entra con Potenti?Nulla, ma trovo interessante la suaproposta, anche perché è parte di unmio ragionamento più ampio.

Verso il concordatoCome reagite alla comunicazionedel 6 dicembre che, di fatto, vi to-glie l’attività?Dal 6 dicembre è iniziata una vera epropria corsa contro il tempo. Intantovoglio dire che il recesso dai contrattidi affitto di azienda è stato un abusodi potere, perché anch’io sono socio diNuovi Mercati e per prendere decisio-ni di questo genere, avrebbero dovutoindire preventivamente quanto menoun consiglio di amministrazione. Insostanza dovevo essere avvertito. De-vo dire che, per questo motivo, ini-zialmente ho pensato più ad unaschermaglia, ad una presa di posizioneche sarebbe servita nel momento incui ci saremmo seduti ad un tavolo.Ma non è stato così.No, perché il 3 gennaio la situazio-ne cambia completamente prospet-tiva. In che modo?Succede che il 3 gennaio arriva unalettera a tutti gli amministratori dele-gati dei negozi dove Coop Lombardia

comunica che, in vista del passaggiodei punti vendita prevista per il 21gennaio, fa richiesta dei nominatividel personale, per accelerare le proce-dure. Non solo. Arriva anche la con-vocazione - per l’11 gennaio - delconsiglio di amministrazione dellaNuovi Mercati per deliberare la ratifi-ca dell’operato del presidente Ferrariocirca il recesso dai contratti d’affittod’azienda e la stipulazione dei nuovicontratti di affitto con MarketingTrend. Era chiaro che se fossimo an-dati alla riunione, benchè contrari, main minoranza, non avremmo avutonessuna possibilità. Abbiamo quindipreso l’importante decisione di pre-sentare la domanda di concordato,dopo avere fatto confluire tutte leaziende in un unico soggetto giuridi-co (la Brico snc) per gestire in modounitario questo contenzioso e la crisi.Siamo stati costretti a fare quello che

abbiamo fatto. Quindi si arriva al concordato?Esatto, in particolare una nuova for-mula di concordato che rientra neldecreto salva-imprese. E’ una soluzio-ne che consente la continuazione del-l’attività inibendo le azioni esecutivedei singoli creditori in attesa che - intempi stabiliti dal Tribunale - si pre-senti un piano di concordato ovveroun accordo di ristrutturazione.E quindi cosa avete fatto?Innanzitutto abbiamo chiamato tuttigli amministratori delegati e li abbia-mo messi in sicurezza trasformandoliin dipendenti. Solo mio figlio ed iosiamo rimasti amministratori. Poi, fa-cendo riferimento ad un precedentegiurisprudenziale della Corte di Ap-pello di Genova, abbiamo creato unasocietà Snc di capitale, all’interno del-la quale abbiamo conferito le aziende.Per fortuna la Snc si fa in un’ora e siregistra in un’ora e mezzo. In quei po-chi giorni abbiamo dovuto fare echiudere le situazioni patrimoniali dioltre 50 società e fare oltre 50 piani diconferimento di tutti i beni alla Snc diPotenti Spa. A questo punto il giorno10 alle ore 12 sono in tribunale perdepositare il concordato che, per esse-re valido, deve essere iscritto dalla Ca-mera di Commercio. Cosa che è av-venuta l’11 alle ore 9.30. Il consigliodi amministrazione era previsto per leore 11.00, ma a quel punto la deliberafatta non era opponibile alla procedu-ra di concordato.

La situazione, attuale...Però continuate a lavorare...Sì, per fortuna. Il concordato in conti-nuità prevede che si possa continuarel’attività e che i ricavi vadano versatiin specifici conti correnti. Si lavoraper cassa o con pagamenti in tempiristretti, e i soldi servono per pagare lespese correnti, il personale e le nuoveforniture. Li ho chiamati tutti i forni-

Intervista

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BricoMagazine 29

tori per scusarmi e, certamente, le rea-zioni stono state le più diverse. Perché non mettersi d’accordo conCoop Lombardia?Non avremmo voluto niente di diver-so, ma gli accordi si fanno in due:purtroppo già da qualche tempo (conil silenzio della controparte rispettoalle soluzioni prospettate nel corso del2012) avevamo cominciato a sospet-tare che le società del Gruppo CoopLombardia non volessero trovare unaccordo con noi ma solo eliminarci.Eravamo convinti che con la gestionedelle aziende sotto il controllo del Tri-bunale di Lucca si sarebbe trovato ilmodo di una sistemazione complessi-va. Invece non c’è stato più nessundialogo, neppure con Coop che subitodopo il consiglio di amministrazionedi Nuovi Mercati aveva manifestatoun’apparente apertura in tal senso, sal-vo poi operare una specie di dissol-venza. Marketing Trend addiritturaha fatto pressioni sui fornitori perchénon avessero rapporti con noi, richia-mando una clausola del contratto difranchising che vieta la fornitura agliex affiliati per 3 anni. E’ vero che avete offerto il 10% aifornitori?No, non sono ancora state definitepercentuali né classi di creditori. Per-ché devo preparare e presentare, entroi primi di giugno, il piano di concor-dato. Io ho tutto l’interesse a trovareuna soluzione e risolvere il problemanel suo complesso, preservando la vi-talità delle aziende che è una ricchez-za anche per i fornitori. Cercherò dichiudere al meglio possibile, ma devocontinuare a lavorare.Ci sono fornitori esposti per cifremolto importanti: com’è stato possi-bile arrivare a questo punto?Molti pensavano che MarketingTrend - cioè Coop Lombardia -avrebbe messo a disposizione la liqui-dità necessaria. Lo aveva già fatto in

passato (quando ha acquistato gli as-sets di Gruppo Potenti fornendo laprovvista per i pagamenti ai fornitori)e questo era una garanzia. Ma questavolta non vi era più patrimonio chePotenti potesse cedere. Coop Lombardia si è fatta viva?Come ho detto, ci siamo visti primadel 21 gennaio, abbiamo parlato dinuovo del piano di divisione e hannorimandato la decisione entro un paiodi giorni. Ma non li ho più sentiti.Sicché si è andati avanti con le cartebollate. Il 22 febbraio la Brico Snc,che è la società in concordato, ha fattonotificare un atto di citazione controMarketing Trend, per il risarcimentodei danni ingenti conseguenti agliinadempimenti contestati, da ultimo,con la famosa lettera del 3 dicembre2012. Mi aspetto anche una iniziativagiudiziaria da parte loro, dovrebbe es-sere un procedimento di urgenza ex700, per la restituzione delle aziende.Certo, se il giudice accoglie il ricorsodevo restituire le aziende e poi possofare una causa civile.

...e lo scenario futuroAvete pronto un piano B? Magariuna nuova insegna? C’è anche que-sto rumor…No, al momento siamo in concordato.Ora compro la merce senza passare daMarketing Trend (anche perché i for-nitori convenzionati di MarketingTrend non mi riforniscono per i moti-vi già chiariti) e uso l’insegna BricoIo, pagando questo servizio minimodel franchisor. Il nome c’è?Si tratta di un discorso del tuttoprematuro. Adesso dobbiamo rima-nere molto concentrati sulla situa-zione attuale.Insisto. Torniamo al piano B. A co-sa pensa?Credo nella creazione e gestione dellereti commerciali, con format nuovi,

Proprio mentre sta andare in stam-pa la rivista, ci giunge un aggiorna-mento dell’ultima ora. Il procedi-mento d’urgenza promosso daNuovi Mercati per conseguire la re-stituzione di tutte le aziende in ma-no a Brico Snc, con provvedimen-to dell’11 marzo 2013, è stato ri-gettato dal Tribunale di Milano, chesi è dichiarato territorialmente in-competente a decidere, così comeeccepito dalla società resistente.

Ultimo aggiornamento

nuove proposte e ad una partnershipvera con i fornitori, credo nella filieracorta certificata.Che cosa sarebbe?Sostanzialmente auspico un ritornoalla gestione commerciale, alla gestio-ne della cassa in modo trasparentecon i fornitori, grazie ad un sistemainformatizzato che quotidianamentecomunichi ai questi quanto incassa ilnegozio e quanto vende la loro merce,in modo da fare pagamenti a breveche tengano conto del venduto effet-tivo per stimolare in tutti la ricercadell’assortimento ideale; un sistemache consenta in tempo reale, al for-nitore, di controllare il proprio scaf-fale e procedere alla rifornitura o alblocco/ritiro, nel caso in cui la correttafiliera delle informazioni e dei paga-menti s’interrompa.Come andrà a finire?Dovremo sederci al tavolo, perché inquesto momento è in atto una provadi forza, che non è proficua per nessu-no. Auspico che si possa tutti rime-diare agli errori e continuare a lavora-re con passione e dedizione, come èsempre avvenuto in passato, insieme oseparatamente, ma con una soluzioneequa che tenga conto dell’apporto diciascuno alla creazione della rete e cherenda possibile la salvaguardia delleattività imprenditoriali connesse. �

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BricoMagazine32

Monitoraggio Gds Brico

Sviluppo rete bricolage,un’annata in negativoChiude il 2012 e la rete del bricolage accusa ancora una volta la crisi economica con unaflessione del numero dei punti vendita. Cresce, al contrario, la superficie espositiva totalee l’ampiezza media del centro brico italiano.

Continua, anche nel secondosemestre, la progressione

negativa della rete Gds del brico-lage. Una situazione che, pur-troppo, non desta sorprese e che,al momento – in questi primidue mesi dell’anno –, non sembramodificare il suo percorso. Laprima notizia dell’anno relativaal settore è la scomparsa delConsorzio Punto Brico. Un con-sorzio “storico” che, dopo l’im-portante fuoriuscita di Defì Bri-co, con l’insegna Brico Point, e lachiusura di un altro associato “La

Fabbrica delle Idee” di Palermo,si è sostanzialmente dimezzatonella sua dimensione. Attual-mente, dei 6 associati rimasti (9negozi) si sa che alcuni hannodeciso di continuare da indipen-denti e altri starebbero ricosti-tuendo un nuovo gruppo. A que-sto si aggiunge la situazione “tur-bolenta” dell’insegna Brico Io(per approfondimenti vi riman-diamo a pag. 26 con l’intervista aMarco Potenti), per la quale iprossimi mesi dovrebbero esserecruciali.

di Giulia Arrigoni

Vengono prese in considerazione leinsegne con almeno tre punti venditaindipendentemente dalla dimensione dei negozi e dalla loro tipologia(affiliati o diretti). * Dottor Brico viene preso in considerazione, sebbene abbia un solo punto vendita, in quantoparte del Gruppo Self.

I numeri delle insegne della Gdsdel bricolage al 31/12/2012

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N° pdv infranchising

Sup. esp.totale mq

Sup. esp.media mq

��

��

��

��

110

12

88

88

58

12

63

7

31

5

12

26

3

22

47

6

53

4

19

28

15

709

32

12

53

64

17

12

63

7

2

5

12

26

3

22

47

6

53

4

19

28

15

502

78

-

35

24

41

-

-

-

29

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

207

176.473

11.800

147.700

221.183

89.750

31.500

140.116

34.340

36.150

11.650

42.500

74.020

5.768

39.500

391.106

15.250

208.656

8.300

49.330

90.050

31.650

1.856.792

1.604

983

1.678

2.513

1.547

2.625

2.224

4.906

1.166

2.330

3.542

2.847

1.923

1.795

8.321

2.542

3.937

2.075

2.596

3.216

2.110

2.622

BRICO IOwww.bricoio.it

BRICO ITALIAwww.bricoitalia.it

BRICO OKwww.bricook.it

BRICOCENTERwww.bricocenter.it

BRICOFERwww.bricofer.it

BRICOLIFEwww.bricolife.com

BRICOMANwww.bricoman.it

BRICOMANIAwww.famigliulo.com

BRIGROSwww.brigros.com

GRANBRICOwww.granbrico.it

GRUPPO FDTwww.fdtgroup.it

DOTTOR BRICO*

ITALBRICO - CIB

LEROY MERLINwww.leroymerlin.it

MONDOBRICOwww.mondobrico.com

OBIwww.obi-italia.it

PRONTO HOBBY BRICO

PUNTO BRICOwww.puntobrico.com

BRICOLARGEwww.bricolarge.com

SELFwww.selfitalia.it

UTILITYwww.utility.it

TOTALE/MEDIA

Page 36: BricoMagazine marzo 2013

BricoMagazine34

% 1° sem. 2006 VS 2° sem. 2006

RETE GDS BRICO: LO SVILUPPO NEGLI ANNI (2002-2012)

2002 315 178 137 652140 2.070

2003 418 256 162 820.947 1.964

2004 477 293 184 982.398 2.060

2005 512 304 208 1.112.659 2.173

2006 576 371 205 1.288.539 2.237

2007 641 401 240 1.439.223 2.245

2008 717 459 258 1.622.714 2.263

2009 719 473 246 1.675.593 2.330

2010 742 487 255 1.864.685 2.513

2011 736 500 236 1.883.878 2.568

2012 709 502 207 1.856.792 2.622

N° pdv totaliAnno

N° pdvdiretti

N° pdv infranchising

Sup. esp.totale mq

Sup. esp.media mq

Fonte: BricoMagazine

% 1° sem. 2006 VS 2° sem. 2006RETE GDS BRICO: VARIAZIONI NELL’ULTIMO ANNO

Superficie espositiva

N° pdv totali

N° pdv diretti

N° pdv franchising

1,0%

-1,1%

-0,2%

-3,3%

II semestre 2012 vs I semestre 2012

% 1° sem. 2006 VS 2° sem. 2006RETE GDS BRICO: RIPARTIZIONE PER AREE GEOGRAFICHE

Nord 54,2 61,1

Centro 18,1 16,2

Sud 17,1 13,6

Isole 10,7 9,1

% pdv % superficieArea

Fonte: BricoMagazine

In ogni caso, tornando allo scorsosemestre e ai numeri della rete delbricolage, l’intero parco negozisubisce un ulteriore calo passandoda 717 a 709 negozi, con la perdi-ta di una unità nei diretti, chepassano da 503 a 502, ma soprat-

tutto la continua emorragia dellaformula franchising/associazioni-smo che perde ulteriori 7 negozirispetto ai 214 del primo semestre2012 e ben 29 rispetto allo stessoperiodo del 2011. Aumenta, inve-ce, la superficie espositiva totale

di oltre 19 mila mq, passando da1.837.549 a 1.856.878 mq, ma ri-manendo ancora lontana dal re-cord del 2011 con 1.883.878 mq.

Il secondo semestreinsegna per insegnaComplessivamente la rete direttadei punti vendita specializzati nelbricolage regge anche in chiusurad’anno. Si segnalano, tuttavia, al-cune chiusure: quella di un nego-zio a insegna Granbrico, per laprecisione ad Alseno in provinciadi Piacenza e un secondo che èstato assorbito all’interno dellamedesima struttura di Grancasa aVillorba, in provincia di Treviso.Chiusure di punti vendita direttianche per Bricocenter che con-clude l’esperienza commerciale diMolfetta e Legnago, e Utility chechiude le serrande di Piedimulera(VB). Positivi, invece, i bilanciper Brico Ok che ne chiude 2 mane apre 4, mentre solo nuoveaperture fanno registrare le inse-

Monitoraggio Gds Brico

Page 37: BricoMagazine marzo 2013

BricoMagazine 35

NUMERO DI PUNTI VENDITA PER REGIONE E SUDDIVISIONE PER CLASSI DI METRATURA

2

87

20

139

44

45 7

253

50

41

14

22

38

22

17

18

58

22

LOMBARDIATRENTINO ALTO ADIGE

FRIULI VENEZIA GIULIA

EMILIA ROMAGNA

VENETO

��11

VALLE D’AOSTA

����

1940235

���

576

����

35661028

����

1524127

����

8743

����

111674

MARCHE

���

8113

ABRUZZO

����

81112

PUGLIA

����

3812

CALABRIA

����

321431

BASILICATA

��

21

SICILIA

����

101645

MOLISE

��52

����

11612

PIEMONTE

LIGURIA

���

� fino a 1.500 mq � da 1.501 a 3.000 mq � da 3.001 a 5.000 mq � oltre 5.000 mq

26114

SARDEGNA

����

13723

CAMPANIA

����

221436

LAZIO

���

782

UMBRIA

����

211634

TOSCANA

35

gne Bricoman (1), Mondobrico(1), Obi (1) e Self (1). LeroyMerlin si è preoccupata di am-pliare il punto vendita di RomaLaurentina ed effettuare lo spo-stamento di Arzano, mentre Selfporta a 3 i negozi a insegna Dot-tor Brico, con la riconversione di

Torino e Villanova dal precedentemarchio Self. Quello che prose-gue con inarrestabile continuità èl’emorragia delle affiliazioni checalano, nel giro di un anno, diquasi 30 negozi. Il riferimento va,in particolare, ancora all’insegnaBricocenter che, nel giro di un

anno, perde ben 11 affi-liati; più contenute le per-

dite di altre insegne come Brico-fer che da 45 passa a 41 affiliati eBrico Ok che da 38 scende a 35.Stabile Bricomania con 29 affilia-ti, mentre Brico Io aumenta di 1

>>>>

Page 38: BricoMagazine marzo 2013

BricoMagazine36

unità passando da 78 a 79 negoziin franchising. Movimentata, manumericamente stabile, la situa-zione dei consorzi che vede BricoItalia aumentare di due unità,Bricolife alternare 3 nuovi ingres-si con 3 chiusure ma aumentaredi ben 11 negozi in un anno (da52 a 63), FDT Group scendere di1 punto vendita con 4 nuovi in-gressi ma 5 chiusure rispetto alprimo semestre, Italbrico in parità(3 chiusi e 3 nuovi) ma in perditadi 7 negozi rispetto al dicembre

2011, così come Bricolarge chemantiene lo status del primo se-mestre ma cala di due unità ri-spetto all’anno scorso. Infine, escedal monitoraggio l’insegna Briko-casa che, per chiusure, rimane so-lo con 2 negozi (ricordiamo ailettori che il monitoraggio prendein esame solo le insegne con unparco di almeno 3 negozi). Situa-zione invariata per altre realtà co-me Brigros, Bricomania e ProntoHobby Brico che rispetto allo

NUMERO DI PUNTI VENDITA: % PER AREA GEOGRAFICA E CLASSI DI SUPERFICIE

Nord 27,3% 43,5% 16,4% 12,8% 384

Centro 45,3% 38,3% 7,0% 9,4% 128

Sud 52,1% 35,5% 5,8% 6,6% 121

Isole 47,4% 35,5% 10,5% 6,6% 76

fino 1.500 mq 1.501-3.000 mq 3.001-5.000 mq oltre 5.000 mq Totale (n°)Area

Fonte: BricoMagazine

NUMERO DI PUNTI VENDITA: LE PRIME PROVINCE PER OGNI CLASSE DI METRATURA

Cosenza

Roma

Salerno

Cagliari

Perugia

Torino

Bergamo

Sassari

Brescia

Firenze

Macerata

Nuoro

Trento

17

14

9

7

7

7

6

6

5

5

5

5

5

Milano

Torino

Roma

Varese

Brescia

Pavia

Alessandria

Cosenza

Perugia

Vicenza

Como

Lecce

Novara

16

11

10

10

8

8

7

7

7

7

6

6

6

Torino

Bolzano

Brescia

Cuneo

Milano

Padova

Udine

Vicenza

12

4

3

3

3

3

3

3

Milano

Roma

Brescia

Napoli

Torino

Varese

Venezia

14

6

3

3

3

3

3

DA 0 A 1.500 MQ DA 1.501 A 3.000 MQ DA 3.001 A 5.000 MQ OLTRE 5.000

Fonte: BricoMagazine

>>>>

Calano i negozi (da717 a 709), soprattut-

to gli affiliati, ma aumenta la superficieespositiva che comun-

que rimane lontana dal record del 2011.

Monitoraggio Gds Brico

Page 39: BricoMagazine marzo 2013
Page 40: BricoMagazine marzo 2013

BricoMagazine38

scorso anno, ma anche al primosemestre non fanno registrare va-riazioni.

Metrature in aumento e il Nord tornaprotagonistaNonostante la riduzione della re-te in numero di negozi – da 717a 709 -, la superficie di venditaaumenta, pur senza recuperareinteramente il dato della fine2011 di quasi 1,9 milioni di mq.Tuttavia, la metratura media pernegozio continua la sua crescita,passando da una superficie mediadi 2.586 mq agli attuali 2.622mq con 36 mq in più pari al14,7% rispetto al 2011 e il 26,6%in più rispetto al 2002, quando lasuperficie media di un centrobrico superava di poco i 2.000mq. La crisi e la razionalizzazio-ne della rete vedono il Nordnuovamente attore protagonista,tant’è che se nel 2011 la riparti-zione percentuale per numero dipunti vendita era pari al 51%, afine 2012 il dato sale al 54,2%. Adiscapito di quale parte d’Italia?A farne le spese è un po’ tutto ilresto del Paese, anche se le Isolesembrano le più colpite, passan-do dal 12,5% del 2011 all’attuale10,7%. Un movimento che siesprime in modo analogo, anchese l’analisi viene effettuata sullasuperficie espositiva, con unNord Italia che passa dal 58,1%al 61,1% a fine 2012. In linea ge-nerale la parte più cospicua dellarete della moderna distribuzionedel bricolage rientra nella cate-goria compresa tra i 1500 e i3000 mq – oltre il 40% dei puntivendita -, che, insieme alla fasciacompresa fino ai 1500 mq, rap-presenta oltre il 77% dei puntivendita totali. �

NUMERO DI PUNTI VENDITA PER INSEGNA PER CLASSI DI METRATURA

Da 0 a 1.500 mq: 262 pdv Da 1.501 a 3.000 mq: 286 pdv

Da 3.001 a 5.000 mq: 87 pdv Oltre 5.000 mq: 74 pdv

BRICO IO 66

BRICO OK 42

BRICOFER 38

BRICOMANIA 24

BRICOLIFE 23

BRICOCENTER 21

ITALBRICO-CIB 12

BRICO ITALIA 11

PUNTO BRICO 7

FDT 5

BRICOLARGE 3

OBI 3

UTILITY 3

BRIGROS 1

GRANBRICO 1

PRONTO HOBBY BRICO 1

SELF 1

TOT 262

BRICO IO 44

BRICOCENTER 44

BRICO OK 43

BRICOLIFE 31

GRUPPO FDT 18

BRICOFER 17

OBI 17

SELF 15

UTILITY 11

ITALBRICO-CIB 8

PUNTO BRICO 7

BRICOLARGE 6

BRICOMANIA 6

GRANBRICO 5

MONDO BRICO 5

BRIGROS 3

DOTTOR BRICO 3

PRONTO BRICO HOBBY 2

BRICO ITALIA 1

TOT 286

OBI 21

BRICOCENTER 20

SELF 10

BRICOLIFE 8

PUNTO BRICO 4

BRICO OK 3

BRICOFER 3

BRICOLARGE 3

BRICOMAN 3

GRANBRICO 3

ITALBRICO-CIB 2

LEROY MERLIN 2

BRIGROS 1

GRUPPO FDT 1

MONDO BRICO 1

PRONTO BRICO HOBBY 1

UTILITY 1

TOT 87

LEROY MERLIN 45

OBI 12

BRICOMAN 4

BRICOCENTER 3

GRANBRICO 3

SELF 2

GRUPPO FDT 2

BRICOLIFE 1

BRICOMANIA 1

PUNTO BRICO 1

TOT 74

Fonte: BricoMagazine

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Monitoraggio Gds Brico

Page 41: BricoMagazine marzo 2013

AFFIDABILITÀ, TRASPARENZA E LIBERTÀ IMPRENDITORIALE...

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Page 42: BricoMagazine marzo 2013

BricoMagazine40

Assortimento: tagliare o aumentare?L’evidenza ad oggi, sotto gli occhi di tutti, è il grande cambiamento avvenuto nellacostruzione degli scaffali.

Itempi di reazione e pensierodel retailing italiano sono così

lenti, che spesso è meglio andarecontrocorrente.Con l’avvicinarsi della maturitàdell’attuale distribuzione moder-na si era resa evidente nel recentepassato, la necessità di cambiareparadigmi di redditività. In par-ticolare era palese l’urgenza daparte dei retailer di riappropriarsidelle proprie strategie di offerta,trovando un’anima commercialepropria e emancipandosi dallepolitiche dei brand dei produtto-ri che inevitabilmente unifor-mizzavano le insegne levando di-stintività e unicità alle stesse agliocchi dei consumatori.

L’epoca della riduzionedegli assortimentiUn corollario di questo cambia-mento era la conseguente rivolu-zione nella costruzione dei margini commerciali: dallaprevalenza dei contributi delle marche, della tentatavendita, dell’assegnazione ad altri delle responsabilitàdella costruzione dei propri assortimenti, ad una benpiù forte presa in carico delle proprie scelte strategichein fatto di assortimenti, di cui gli investimenti sullemarche private costituiscono il fattore chiave di eviden-te esplicitazione.Ovviamente non tutti i retailer sono riusciti ad ap-prodare a questa fase, per mancanza di coraggio op-pure per scelta strategica differente.L’evidenza ad oggi, sotto gli occhi di tutti, è il grande

cambiamento avvenuto nella co-struzione degli scaffali. L’intro-duzione massiccia delle privatelabel ha comportato una conse-guente riduzione delle propostedei brand soprattutto quelli fol-lower, più deboli e con minorericonoscibilità. Gli assortimentioggi ruotano attorno alla marcadei distributori, spesso declinatain premium o primo prezzo, inpochi brand leader con presenzaforte anche in termini di comu-nicazione e display e in ancormeno marche di secondo piano,spesso offerte in modo debole,incompleto, poco visibile.Ma non è finita qui. In logica dispending review la ricerca dimaggiore efficienza in ambito as-sortimentale giustifica ulterioritagli di referenze. Gestire un nu-mero minore di fornitori (mag-giormente fidelizzati e in part-

nership) e un numero minore di prodotti a scaffalediminuisce i costi (di logistica, di sell out, ecc) e lacomplessità gestionale complessiva.Non sarà un caso che negli ultimi mesi si moltiplica-no i convegni e i saggi di settore all’insegna dello slo-gan: tutti a sostenere che “ridurre gli assortimenti èun bene (e produce maggiori vendite)”.Tale riduzione spesso è giustificata in termini di faci-litazione dei processi di acquisto dei consumatoriche, di fronte ad uno scaffale con meno sovrapposi-zioni di prodotti, hanno la possibilità di operare scel-te più veloci e più consapevoli.

DANIELA OSTIDICH

Presidente e fondatore di Marketing&Trade(www.marketingtrade.it), consulente dimarketing strategico di aziende produttive e distributive, si occupa dal 1989 di comportamenti e tendenze nel mondo del consumo. Collabora con numerose testate editoriali e televisive ed è autrice di numerosi libri sui comportamenti e le tendenze del mondo del consumo.

Idee&Tendenze di Daniela Ostidich

Page 43: BricoMagazine marzo 2013

E se andassimo controcorrente?Tutto vero, per carità. Ma se provassimo adandare controcorrente? Se cercassimo di indi-viduare le mancanze in termini di assorti-mento che i consumatori riconoscono oggi (enon ieri) nei punti vendita? Insomma, se pro-vassimo ad essere evolutivi e non meccanicied andare oltre la reattività di una tartaruga?Eccoci qui. Fatto il primo importante passo di presa dicoscienza dei retailer (potremmo sintetizzarela maggiore indipendenza dai brand con loslogan “lo spazio è mio e me lo gestisco io”),rimane oggi un altro essenziale ambito di ri-flessione e miglioramento per la distribuzioneitaliana. Ci riferiamo alla mancanza di inno-vazione (vera) di prodotto e di scaffale, allasostanziale arcaicità delle logiche di esposi-zione e di costruzione dell’offerta oltre ovvia-mente alla mancanza di prodotti e soluzioninuove adatte a rispondere alla domanda diconsumatori che stanno vivendo una radicaletrasformazione dei modi, dei tempi e deglispazi di consumo.Per assurdo, oggi occorrerebbe una riflessionesu COME ampliare l’assortimento, non perritornare alle logiche d’antan delle sovrappo-sizioni e ripetizioni di prodotto, ma cercandodi individuare soluzioni innovative.A secondo dei diversi settori, il confronto conla distribuzione estera (soprattutto anglosas-sone) può essere d’aiuto. Nel mondo alimen-tare macedonie e frullati prodotti in store so-no offerti in avancassa come prodotti di im-pulso e di consumo immediato per l’asporto.Nel mondo dei beni durevoli (dagli elettrodo-mestici all’utensileria) il noleggio e la ripara-zione in store stanno sostituendo (in terminidi focalizzazione di business e di risultatieconomici) persino la vendita degli stessi. Èquesto il genere di evoluzione che ci si aspet-ta dalle strategie assortimentali dei retailer.Un ampliamento di offerta che recepisca for-temente l’evidenza di consumi che si espri-mono in maniera ormai diversa dal passato, ela necessità di un ulteriore salto di consape-volezza e capacità di soluzione/interpretazio-ne da parte della distribuzione. �

Page 44: BricoMagazine marzo 2013

BricoMagazine42

GFK Geomarketing: analizzare il territoriomigliora i risultati

a cura di GfK Retail and Technology Italia

Per il settore del DIY, GfK Retail and Technology Italia propone databasedemografici e dati sulla distribuzione, utili informazioni integrate e trasferitesulle mappe digitali – georeferenziate – attraverso l’utilizzo del software.

Il Geomarketing è una vera e pro-pria disciplina il cui impiego stra-

tegico offre ampi vantaggi alle azien-de. Attraverso una migliore organiz-zazione sul territorio di tutte le suefunzioni (dalla distribuzione, alla lo-gistica, al costumer service etc.), l’a-zienda può rendere più efficiente (oottimizzare) l’intero processo deci-sionale. Per fare ciò vengono impie-gati strumenti informatici e analisi.Fra questi la “georeferenziazione”

che consente di visualizzare grafica-mente fenomeni diversi su una map-pa, grazie anche all’utilizzo di appa-recchi come i GPS che trasferisconosu carta ogni tipo di informazione.GfK conosce bene le potenzialità diquesta disciplina tanto che da annioffre al mercato, attraverso GfKGeoMarketing, una delle aziendedel Gruppo, un software in grado diincrociare dati, informazioni e anali-si del territorio. Sono oltre 9.000 i

progetti di consulenza realizzati e40.000 le licenze attive presso ope-ratori che utilizzano il softwareideato e realizzato dall’azienda.

Servizi e software, comefunzionano e comeapplicarli al DIYI servizi proposti da GfK Geo-Marketing ai propri clienti sonomolteplici e si suddividono in diver-se aree di interesse:

Studi&Ricerche

Page 45: BricoMagazine marzo 2013

BricoMagazine 43

• database sulla popolazione conte-nenti informazioni demografiche edati relativi al reddito disponibile;• database relativi all’attrattivitàcommerciale delle aree (a livello disingolo CAP);• database sulla distribuzione, prin-cipalmente dedicato agli indirizzidei DIY Superstore;• mappe digitali;• GfK Regiograph, il potente soft-ware che permette di integrare tuttele informazioni sulle mappe digitali,sia quelle in possesso di GfK siaquelle dei clienti.

• Training completo sull’utilizzo delsoftware e delle sue potenzialitàIl software elabora le informazioni intempi rapidi, le graficizza e le posizio-na sulla mappa. In particolare, il GfKRegiograph, svolge una funzione diintegrazione di dati perché in gradodi elaborare e incrociare non soloquelli già presenti nei database GfK,ma anche quelli provenienti da altrefonti. E’ necessario però che tutte leinformazioni da rielaborare siano or-ganizzate per indirizzo e codice po-stale, dati facilmente reperibili nei da-tabase aziendali, attraverso le schede e

le fatture dei clienti, oppure tramite icertificati di garanzia dei prodotti.Inoltre, un’analisi incrociata con altreinformazioni – ad esempio il redditodisponibile al consumo e le date degliultimi acquisti – permette di otteneredati utilissimi alla razionalizzazionedella distribuzione e alla pianificazio-ne delle promozioni su un determina-to territorio. Infine, l’utilizzo di iso-crone consente di calcolare i relativibacini di utenza (catchment area) ba-sandosi sui tempi di percorrenza.Esiste, inoltre, la possibilità offerta daltool di riorganizzare più efficiente-mente le aree di vendita sulla base dicriteri quali il fatturato sviluppato, lepotenzialità del territorio e le capacitàgestionali. Per il settore del DIY, GfKpropone database demografici e datisulla distribuzione, utili informazioniintegrate e trasferite sulle mappe digi-tali – georeferenziate – attraverso l’u-tilizzo del software. Il Gruppo GfK offre alle aziendeanche un servizio di consulenza diesperti di geomarketing che assisto-no e guidano i clienti nell’avviamen-to di nuove attività, nell’analisi deltarget, nella ricerca di potenzialiaree di vendita e di nuove proprietàimmobiliari. �

Page 46: BricoMagazine marzo 2013

BricoMagazine44

Retail design: estetica sì, ma con la massima chiarezza

di Anna Rucci

Con l’evoluzione del suo approccio al consumo, il consumatore ha sviluppato uno spiccato sensocritico non solo nei riguardi del prodotto, ma anche nei confronti del punto vendita, come strutturae come proposta espositiva. È quindi in grado di fare precise richieste anche ai progettisti.

Studi&Ricerche

Negli ultimi anni abbiamo giàvisto molti punti vendita cam-

biare “pelle” diventando, grazie a unaloro rivisitazione - spesso “radicale” -esteticamente molto accattivanti ecapaci di dialogare con un nuovoconsumatore che ha imparato a di-stinguere la qualità valutando ancheil modo in cui i prodotti gli vengonoofferti. Infatti, allestimento ed espo-sizione sono ai suoi occhi espressio-ne di qualità e di valore. Oggi diven-ta quindi sempre più determinantepensare al punto vendita in un’otticarinnovata. A questa pensa il retaildesign, disciplina che sta incontran-do notevole successo perché, sugge-rendo un nuovo modo di utilizzareforme, materiali, luci e colori, i puntivendita diventano luoghi di elevata“qualità sensoriale”, capaci di renderepiù piacevole l’esperienza d’acquisto,dove creare un nuovo rapporto traazienda e utente finale. Il negoziodiventa una piattaforma di comuni-cazione che perciò deve proporre unlinguaggio coerente con i valori del-l’offerta in un contesto coinvolgentea livello emotivo, studiato per espri-mere il valore o i valori del prodottoin maniera che il consumatore lipossa percepire e “vivere”.

Page 47: BricoMagazine marzo 2013

BricoMagazine 45

I consumatoriraccomandano... Per soddisfare le nuove esigenze, laprogettazione ha sviluppato nuoviconcept che attraggono il consuma-tore, lo coinvolgono a livello emoti-vo e lo convincono all'acquisto senzalimitarsi a stupirlo, ma creando un’e-sperienza d’acquisto unica e nonfrustrante per un consumatore che,evolvendo la propria “cultura delconsumo”, è diventato molto esigen-te anche nella valutazione e nella se-lezione dei punti vendita tanto daavere idee chiare su cosa raccoman-dare ai progettisti di negozi. Emergechiaro da una ricerca, “Report of theyear - Retailing today (in Italy)”,

realizzata per Popai Italia (Associa-zione internazionale per lo sviluppodel Marketing at Retail) da Q&AResearch & Consultancy. I risultatidella ricerca, condotta su un cam-pione rappresentativo di consuma-tori, sono stati presentati da FrankQuix, owner and director Q&A, eDaniele Tirelli, presidente PopaiItalia e docente al corso di laureamagistrale in marketing, consumi ecomunicazione presso lo IULM, l’8novembre a Milano nel corso diRetail Vision 2012, appuntamentoorganizzato ogni anno dall’associa-zione per dibattere di nuovi concept,scenari strategici e progettuali nellacostruzione degli store. «Le nostre civiltà occidentali capi-talistiche – ha affermato Tirelli –sono contraddistinte da un’esteticadiffusa in cui bellezza, apparenza,piacere e divertimento sono obietti-vi dominanti in ogni campo. Si puòquindi parlare di un’estetica dellavita quotidiana, che poi si esplicitaanche in vari formati di punti ven-dita». Ai fini dell’impatto estetico,la creatività dei progettisti ha arric-chito i negozi di molte cose, ma co-sa piace e cosa non apprezza il con-sumatore moderno? Le domande

>>>>

proposte dalla ricerca, sono state fi-nalizzate a esaminare tre aspetti:progettuali, espositivi e stilistici.Chiedendo ai consumatori che cosaraccomanderebbero ai progettisti, lerisposte hanno evidenziato chepresso i punti vendita essi si aspet-tano innanzitutto chiarezza! Infattiil 49% desidera che ci sia una sepa-razione netta tra le diverse categoriedi prodotto e il 37% chiede am-bienti semplici e puliti, cerca anchearee di relax (34%), la segnalazionedi percorsi che gli permettono di vi-sitare velocemente il punto vendita(33%) e un assortimento ricco chegli dia l’idea dell’offerta disponibilesul mercato. Gradisce la musica,purché diffusa e in sottofondo(31%), mentre apprezza poco chenel punto vendita siano ri-create at-mosfere suggestive a tema (natura,mare o motori) (10%). Gli piacemolto poco anche essere incuriositoda percorsi insoliti e irregolari (5%),magari con dislivelli e gradini (2%),o dalla proposta di ambienti indu-striali di altra epoca (2%). Il consu-matore, che ormai entra nei puntivendita con idee chiare, vuole anda-re subito al sodo, come dimostraanche ciò che emerge dai suoi “de-siderata” relativamente all’esposizio-ne. Su questo fronte la raccomanda-zione principale che la gente fa aiprogettisti è quella di evidenziarechiaramente il prezzo (74%), men-tre solo il 33% degli intervistati rac-comanda la possibilità di toccare eprovare i prodotti che, secondo ilcampione intervistato, dovrebberoessere esposti e ordinati in base alprezzo crescente o decrescente(17%) evidenziando con cartellinidi colori diversi le peculiarità diogni singolo prodotto, ad esempiose è eco-compatibile, equo-solidale(30%) perché chi acquista vuole sa-pere di più del prodotto e vederecon maggiore trasparenza cosa la

Chiedendo ai con-sumatori che cosa

raccomanderebberoai progettisti, le ri-sposte hanno evi-

denziato che pressoi punti vendita essisi aspettano innan-

zitutto chiarezza!

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BricoMagazine46

marca gli propone. Anche perquanto riguarda l’assistenza del per-sonale di vendita, i consumatori di-chiarano di gradirla, ma solo quan-do la richiedono (24%). Lo stile delpunto vendita che gli italiani sem-brano privilegiare è quello semplicee familiare (39%), vivace, colorato(17%) che sappia essere espressionedi gioia di vivere e di positività. So-lo il 15% degli intervistati vorrebbepunti vendita classici, eleganti eraffinati, e ancora di meno sonoquelli che amano negozi dove nonsia riconoscibile uno stile, ma piut-tosto ci sia una certa contaminazio-ne tra stili contrastanti.

Estetica...e altroDai “desiderata” dei consumatori sievince, dunque, che l’estetica è mol-to importante, purché senza eccessie a discapito dell’offerta e dellachiarezza. «L’esperienza estetica –ha commentato Daniele Tirelli –non si esaurisce quindi nella tecni-calità manieristica riprodotta inmaniera seriale, cioè con negozitroppo uguali a se stessi, ma entranella sfera dell’arte, anche museale.Punti vendita quindi nuovi, attra-verso un faticoso processo di sco-perta delle chiavi di lettura per in-

terpretare le pulsioni delle varie ca-tegorie di consumatori». L’esigenzadi chiarezza non significa averepunti vendita monotoni, essenziali edove sia chiaro il prezzo, ma vuolesolo sottolineare come il progetto dipunti vendita belli, confortevoli efruibili dal cliente debbano esserefrutto di uno studio di fattibilitàsviluppato in team da progettista eretailer. «Il progetto non deve essereun esercizio di stile – ha spiegato

Massimo Pegoraro, PropertiesPlanning Manager di Red Circle,Only The Brave – Si parte dallascelta della location, poi occorre va-lutare diversi aspetti, a partire dal-l'analisi dei prodotti che sarannoesposti e dal tipo di spazio richie-sto». Se l'architetto lavora sulla basedelle linee guida emerse da questostudio, il negozio progettato puòsoddisfare gli aspetti economici consuccesso. L’architetto o il designernon possono quindi fermarsi soloall’estetica, perché come hanno sot-tolineato Luisa Collina, professoreordinario di Design al Politecnicodi Milano, e Francesca Murialdo,direttore di LaboMint, «Oggi al de-signer si richiedono competenze di-verse e specifiche che poi concorro-no alla buona riuscita di un proget-to. Pertanto a loro si chiede non so-lo di fare un progetto come fattotridimensionale, ma anche un pro-getto strategico che riesce a comu-nicare al consumatore qual è l’ideadell’azienda perché prodotti, consu-matore e spazio sono i tre aspettiintorno a cui ruota l'esperienza, inun contesto in cui la merce diventasempre più virtuale, il consumatoresempre più partecipativo e gli spazisempre più contaminati». �

Dai “desiderata” deiconsumatori si evin-ce, dunque, che l’e-stetica è molto im-portante, purché

senza eccessi e adiscapito dell’offerta

e della chiarezza.

1 2

1. Il tavolo dei relatori di RetailVision 2012.

2. Daniele Tirelli, presidente di Popai Italia.

Studi&Ricerche

5553 6 5553891:92;

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MeglioBricolifeTrasparenza e onestà

BRICOLIFE Società Consortile Per AzioniPresidenza e Amministrazione Via Calamattia, 23 09134 Cagliari

E-mail: [email protected] • Phone (+39) 070 520422 - 9090 • Fax (+39) 070 554456

Sede legale e Centro Operativo Commerciale Via f.lli Cairoli, 7 40055 Villanova di Castenaso (BO)E-mail: [email protected] • Phone COC Bologna (+39) 051 780135 • Fax (+39) 051 6054292

bricolife.it

Il consorzio degli operatori indipendenti del fai da te

555 555

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BricoMagazine48

Il punto vendita è ubicato in viaMarengo a Carate Brianza, nella

provincia di Monza Brianza, ad unpasso dalla Statale 36 conosciutaanche come Nuova Valassina. Ilnostro visitatore misterioso era ungiovane ragazzo di 24 anni, con ca-pelli castano scuro, barba, corpora-tura esile e alto circa 170 cm. Lavisita è stata realizzata lo scorso 16gennaio alle 10.40.

Pdv e clima generaleI negozi Bricoman, costruiti ex no-vo, dispongono sempre di un am-pio parcheggio e anche questo diCarate non fa eccezione. Un plusnon indifferente che, anche in casodi neve come per questa visita, è ri-sultato ben accessibile e ordinato.Nulla da segnalare di negativo per

Visita al pdv Bricoman di Carate Brianza

in collaborazione con Interactive Market Research

Vero e proprio “fenomeno” del panorama distributivo del bricolage italiano, Bricomanè l’insegna del Gruppo Adeo che lavora sul territorio con 7 negozi. Il mistery è statoeffettuato sul punto vendita di Carate Brianza (MB).

Costituita nel 1999 da un gruppo di professionisti delmarketing e delle indagini di mercato sul consumato-re, Interactive Market Research è stata la prima azien-da di ricerche di mercato in Italia a focalizzare i pro-pri piani di sviluppo sull’online e a portare avanti unvera e propria strategia di specializzazione, pur con-tinuando a operare anche nelle indagini con metodo-logie tradizionali. Il team di Interactive si è formato eaffinato negli anni per dare un valido supporto di ri-cerca professionale e di consulenza integrata al

cliente, con competenzenell’ambito del marke-ting e della ricerca inogni settore di mercato. L’esperienza decennale nelcampo delle indagini consente a Interactive di rispon-dere a tutti i principali quesiti di marketing, coinvol-gendo target diversi di consumatori e garantendo larappresentatività del campione rispetto alla popola-zione nazionale. www.interactive-mr.comInfo: [email protected]

Chi è Interactive Market Research

Mistery Client

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Bri-

quanto riguarda la presenza di car-relli e cestini per la spesa, così co-me è risultata ottima la pulizia deipavimenti e l’assenza di rifiuti e dipolvere sugli scaffali. Anche i ba-gni si sono rivelati puliti anche seun po’ maleodoranti. Presente cartae sapone ma gli asciugamani elet-trici risultavano spenti o non fun-zionanti. Rilevata la presenza didistributori automatici di bevandee snack. Entrando nel meritodella valutazionedel punto vendi-ta, il negozio ègrande, con moltiprodotti ben di-sposti e facil-mente individua-bili. Il nostro vi-sitatore non hanotato rotturedi stock, inol-tre solo indue corridoiè stata ri-scontratala presen-

za di scatoloni su bancale e un mu-letto, apparentemente non in lavo-razione. I volantini erano presentima non in bella vista, considerandoche il visitatore li ha individuati suuna cassa, solo dopo aver pagato.In generale si è riscontrata la tipicaatmosfera del grande pdv di fai da

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te. Assenza di musica, temperaturaconfortevole, odore generalmentepiacevole. Vi è un grande corridoiocentrale con dei cartelli che indica-no i reparti in modo efficace. Tuttii dipendenti indossavano divise de-corose e pulite, comprese scarpeantinfortunistiche. Solo le cassiereperò indossavano il cartellino.

Servizio: valutazioneaddetto alla vendita

Dopo aver chiesto ad undipendente nel corri-doio centrale, il visitato-re è stato introdotto al-l'addetto del reparto ri-chiesto, che pur indos-sando una divisa pulita edecorosa, non indossavail cartellino. Il repartodove è stata fatta la va-lutazione è quello del-l’elettricità, dopo averrichiesto informazio-ni circa il possibileacquisto di una stu-fa elettrica. Al-

INFORMAZIONI GENERALI

Punto vendita visitato:Bricoman, Via Marengo, 20841 Carate Brianza (MB).

Data e ora della visita: 16 gennaio2013, ore 10:40.

Descrizione sintetica del punto vendita: punto vendita grande, con ampio parcheggio, situato in un grandefabbricato dove si trova solo il negoziostesso.

Descrizione mistery client: ragazzo di24 anni, capelli castano scuro, occhiazzurri, barba, 170 cm di altezza, corporatura esile.

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BricoMagazine50

PDV E CLIMA GENERALE Voto medio 87,5

Il parcheggio era pulito e ordinato? (compatibilmente con le condizioni strutturali)?

Erano disponibili (all'esterno in prossimità dell'ingresso) carrelli e (all'interno) cestini per la spesa?

Il negozio era pulito?

Vi erano all'interno i bagni?

Vi erano all'interno del punto vendita distributori, macchinette per caffè/snack?

Il negozio era ordinato?

Il negozio era ben rifornito?

Erano disponibili i volantini all'ingresso?

I corridoi erano liberi da transpallet/piattaforme/scale non in utilizzo e da pallet/cartoni non in lavorazione?

I dipendenti avevano il cartellino identificativo e indossavano divise pulite e decorose?

100

100

100

100

100

100

100

0

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

0 (no) - 100 (sì)

0 (no) - 100 (sì)

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

0 (no) - 100 (sì)

750 (tutti i corridoi) - 25 (la maggior parte) - 50 (la metà) 75 (alcuni) - 100 (nessuno)

750 (nessun dipendente ok) - 25 (meno della metà) - 50 (la metà ok)75 (la maggior parte ok) - 100 (tutti ok)

Avete ricevuto un cordiale saluto dai dipendenti con i quali avete avuto contatto visivo e nessundipendente ha intenzionalmente evitato il vostro sguardo?

A vostra richiesta di un prodotto/reparto, il personale vi ha direttamente accompagnato o indicatoin modo chiaro direzione e posizione?

1000 (per niente cordiale)25 (poco) - 50 (sufficientemente) 75 (abbastanza) - 100 (molto)

1000 (per niente) - 25 (poco)50 (così così) - 75 (abbastanza)100 (molto)

Il dipendente indossava divisa pulita e decorosa ed aveva il cartellino identificativo?

Il dipendente vi ha salutato cordialmente e con contatto visivo?

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

0 (per niente cordiale) - 25 (poco)50 (sufficiente) - 75 (abbastanza)100 (molto)

Il personale vi ha approcciato attivamente o, se impegnato con un altro cliente, alla prima occasione ha fatto intendere che vi avrebbe servito appena possibile? 100

75

LA PERSONA

APPROCCIO ATTIVO

0 (per niente) - 25 (poco)50 (così così) - 75 (abbastanza)100 (molto)

È stata effettuata un'analisi per comprendere il bisogno del cliente (es. tramite utilizzo di un numero congruo di domande)? 100

0 (per niente) - 25 (poco)50 (così così) - 75 (abbastanza)100 (molto)

Il dipendente ha ascoltato attivamente le richieste/specifiche? 1000 (per niente) - 25 (poco)50 (così così) - 75 (abbastanza)100 (molto)

Viene compresa l'esatta richiesta e individuato il prodotto desiderato? 100

INDIVIDUAZIONE DEL BISOGNO

PUNTEGGIO TOTALE

100

SERVIZIO: VALUTAZIONE ADDETTO ALLA VENDITA

oltre 80%, molto positiva; 70-79,9%,positiva; 60-69,9% neutra; 50-59,9%negativa; ≤ 50% molto negativa

Mistery Client

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BricoMagazine 51

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

Il dipendente (ad esclusione del gestore) indossava divisa pulita e decorosa? 100

0 (sì)100 (no)

Il dipendente aveva il cartellino identificativo? 100

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

La zona casse era pulita e facilmente accessibile? 100

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

La postazione cassa era ordinata e non vi erano presenti borse, rifiuti, bottiglie o alimenti? 100

ZONA CASSE

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

C'erano più di 3 clienti (spese) in coda nella cassa? 100

0 (per niente cordiale) - 25 (poco)50 (suff.) - 75 (abbastanza)100 (molto)

Il dipendente vi ha salutato cordialmente e con contatto visivo? 100

APPROCCIO ATTIVO

0 (per niente) - 25 (poco)50 (così così) - 75 (abbastanza)100 (molto)

Vengono fornite risposte gentili alle domande poste dai clienti; l'atmosfera alle casse è cordiale? 100

0 (no)100 (sì)L'importo dovuto è stato esplicitato verbalmente con cortesia? 100

0 (no)100 (sì)

Il resto è stato esplicitamente contato (o quantomeno è stato esplicitato il suo totale)? 100

0 (no)100 (sì)

Vi è stato consegnato lo scontrino relativo ai vostri acquisti senza doverlo richiedere esplicitamente? 100

PROCESSO DI CASSA E PAGAMENTO

0 (per niente cordiale)25 (poco) - 50 (suff.) 75 (abbastanza) - 100 (molto)

Nel congedarsi il dipendente ha salutato e ringraziato con cortesia? 100CONGEDO

0 (no) - 50 (presentati un soloprodotto/campione)100 (presentata l'intera gamma)

Il prodotto (o un suo campione) è stato presentato fisicamente? 100

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

Il repartista ha specificato e descritto sufficientemente le qualità del prodotto? 1000 (per niente) - 25 (poco)50 (così così) - 75 (abbastanza)100 (molto)

La conversazione è stata di facile comprensione ed eventuali termini tecnici sono stati spiegati? 100

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

Il dipendente ha con determinazione e competenza tentato di concludere la vendita? 100

0 (no) - 50 (offerti ma non presentati) - 100 (sì)

Sono stati offerti ed eventualmente presentati prodotti complementari? 0

PRESENTAZIONE PRODOTTO E VENDITA

SERVIZIO: VALUTAZIONE CASSE Voto medio 100

Media punteggi di sezione 92,4

0 (per niente cordiale) - 25 (poco)50 (suff.) - 75 (abbastanza)100 (molto)

Nel congedarsi il dipendente ha salutato con cortesia? 100CONGEDO

Voto medio 89,6

oltre 80%, molto positiva; 70-79,9%,positiva; 60-69,9% neutra; 50-59,9%negativa; ≤ 50% molto negativa

oltre 80%, molto positiva; 70-79,9%,positiva; 60-69,9% neutra; 50-59,9%negativa; ≤ 50% molto negativa

oltre 80%, molto positiva; 70-79,9%,positiva; 60-69,9% neutra; 50-59,9%negativa; ≤ 50% molto negativa

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BricoMagazine52

l’approccio iniziale, l’addetto allavendita ha incrociato lo sguardodel cliente e, siccome impegnato,gli ha fatto cenno di attendere perpoi chiederne le necessità. L’ap-proccio iniziale è stato realizzatocon gentilezza, è stato stabilito uncontatto visivo ma senza sorriso.Si è dimostrato attento nell’ascol-tare le esigenze del visitatore chegli ha espresso la motivazione diacquisto: riscaldare una stanza conuna stufa elettrica.

Presentazione prodotto e venditaIl commesso ha domandato le di-mensioni della stanza e poi haconsigliato un modello, motivan-done la scelta. Poi ha mostrato alcliente l’intero scaffale, consiglian-do due modelli in modo chiaro edeciso, e non si è allontanato fin-chè il cliente non ha ringraziatodicendo che ci avrebbe pensato.Non ha suggerito prodotti com-plementari, poi il commesso ha sa-lutato con cortesia ma sempre sen-za sorridere. In ogni caso, il repar-tista si è dimostrato competenteed efficace. L'unico appunto è sul-l'atteggiamento un po' “svogliato”.

Ma il servizio prestato ha portatoin ogni caso ottimi risultati.

Servizio: valutazionecasseUna volta arrivato alla barrieracasse il nostro visitatore misterio-so ha trovato ad attenderlo unacassiera con divisa pulita, decorosae con cartellino identificativo. Pu-lita e in ordine anche la postazio-ne casse, peraltro facilmente ac-cessibile. Poche le persone in cassa- 2 all’arrivo e 3 alla fine del paga-mento -. La cassiera ha accolto ilcliente con gentilezza e un sorriso.L’importo è stato esplicitato ver-balmente e lo scontrino è statoconsegnato insieme al resto. Nelcongedarsi il cliente è stato saluta-to con cordialità. Unica nota dasegnalare: quando il visitatore mi-sterioso è arrivato in cassa il clien-te precedente aveva bisogno dellafattura che gli è stata compilata incassa. Questo ha rallentato la pro-cedura, nonostante la cassiera ab-bia lavorato celermente. Probabil-mente se la fattura venisse emessadal box informazioni si assicure-rebbe una maggiore scorrevolezzadella clientela in cassa. �

Mistery Client

10/08/12 09:46

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BricoMagazine54

Cavalieri Retailing è una so-cietà di consulenza operativa

specializzata nei settori retail e sa-les marketing dal 1989. Attual-mente la struttura conta una ven-tina di consulenti, due sedi a Tori-no e, da gennaio, il nuovo ufficio aShangai. BricoMagazine ha in-contrato Davide Cavalieri, titolaredella società. Una lunga e interes-sante visione sulla situazione delcommercio in Italia e i suoi auspi-cabili sviluppi.Perché la Cina?In Cina tutto si sta sviluppandomolto velocemente ma i cinesimancano di know how, ad esem-pio non esiste la cultura di prodot-to. Da una parte il personale ad-detto alla vendita che non ha ideadi cosa sta vendendo e come pro-porlo, dall’altra l’acquirente cheprende il prodotto, ma non ha laminima idea dello studio che c’èdietro ad esso. E’ un fatto genera-zionale, dai 50 in giù non esiste,come da noi, una cultura struttu-rata dei consumi. Nei negozi tro-viamo un’elevatissima disponibi-lità, che si ferma alla consegna delprodotto. Se il cliente chiede ap-profondimenti o pone quesiti nonsanno come affrontarli.È una bellissima sfida.Sì, una bellissima sfida che va ad in-tegrare un’esperienza con il retail

Più formazione, più cultura e coraggio nella sperimentazione

di Giulia Arrigoni

Il presente e il futuro del commercio italiano visto daDavide Cavalieri, di Cavalieri Retailing, che nel bricolagevede grandi opportunità. A patto di sperimentare.

Intervista

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BricoMagazine 55

molto importante. Ad oggi abbiamolavorato con circa 250 insegne intutti i settori e fra questi il bricolage,da Leroy Merlin a Castorama.Tanti settori diversi e quindi tantinegozi diversi. E tirando le som-me? Cosa vedete?Vediamo che c’è ancora molto dafare e che il cliente è ancora moltolontano dall’essere messo al centrodell’attenzione. Oggi, poi, è ancorapiù difficile perché chi entra daGucci è lo stesso che il giorno do-po entra da Zara e poi ancora daLeroy Merlin. Se non si riesce adadattarsi a questo modello di com-portamento, il rischio di essere di-spersivi è elevato. Ci sono moltinegozi e formati a disposizione, mamolti di essi sono “generici”, nelsenso che non hanno una caratteri-stica distintiva e, di conseguenza, ilcliente li visita senza entusiasmo.Per anni abbiamo vissuto nella lo-gica del riempimento degli scaffali,ma il prodotto non è niente se nonracconti e spieghi l’utilizzo chepuoi farne.Cosa proponete in tal senso?Per noi il processo di retail è fattodi molteplici aspetti. Il contenuto,quindi l’offerta, la gamma dei pro-dotti; poi le promozioni, l’aspettoesperienziale, il negozio, il conceptstore e gli strumenti multisensoria-li – pensiamo al profumo, alla mu-sica, all’esperienza tattile. Recente-mente abbiamo aperto una divisio-ne, un’area di studio multisensoria-le con l’utilizzo di profumi, in col-laborazione con Grasse, in Francia,e suoni. La prima sperimentazioneha coinvolto Nike: per il lancio diuna street shoes abbiamo riprodot-to, in un negozio, una strada, uti-lizzando il profumo dell’asfalto,per evocare nel cliente l’atmosferae l’esperienza specifica. Infine, l’ul-timo punto, quello più delicato equello di cui, in Italia, siamo piùcarenti, la risorsa umana.

Il “nodo” irrisolto delle risorse umaneEntriamo nel merito del personaledi vendita, della formazione, ecc…E’ un elemento fondamentale, pertutti i canali di vendita, dal di-scount, dove il costo del personale èintorno al 4%, al settore lusso dovel’incidenza arriva anche al 25%; tal-mente fondamentale che può com-portare un delta di fatturato fino al30%. Cavalieri Retailing ha una ve-ra e propria specializzazione in talsenso, occupandosi della formazio-ne in tutti i suoi aspetti fino all’e-learning, uno strumento che semprepiù potrà essere utilizzato dal retailche, storicamente, ha difficoltà aspostare il personale. La formazioneè un investimento prezioso, certo èche poi non va sprecato utilizzandoil personale prevalentemente per ca-ricare scaffali.In relazione a questo tema, qual èmediamente la sensibilità del re-tailer italiano?Sul dichiarato tanto, ma sul realiz-zato pochissimo. Perché?In Italia non esiste una vera e pro-pria cultura del personale, non esisteuna scuola dedicata al commercio ealla formazione delle persone che ci

lavorano. Basti pensare che anche laFacoltà di Economia e Commercioè diventata “solo” la Facoltà di Eco-nomia. L’errore che è che si dà tuttoper scontato, dal titolare del singolonegozio, ai giovani commessi chepensano a quel lavoro solo cometemporaneo, in attesa di qualcosa dimeglio. Ora i tempi sono cambiati ese fino a qualche anno fa l’approssi-mazione poteva bastare, ora non piùe i dati si vedono. I numeri Ascomdelle chiusure sono spaventosi, siparla di 10-15 negozi al giorno.Quindi, parliamo di un “esercito”di autodidatti poco preparati adaffrontare questa crisi?Il management italiano ha compe-tenze molto basse anche perché haimparato lavorando e non è abitua-to a contestualizzare, così, spesso,pur cambiando azienda continua areplicare gli stessi comportamentimanageriali. Una situazione spessogenerata anche dalla “storica” man-canza di deleghe che sconta l’azien-da italiana dove l’imprenditore ten-de a centralizzare tutti gli aspettiaziendali e a trattare i propri mana-ger come meri esecutori.Ed è anche uno dei motivi per cuila formazione in Italia conta inve-stimenti contenuti?Direi di sì, ed è un errore gravissi-mo. Non si può pensare che forma-zione significhi dedicare 2-3 gior-nate ogni 4/5 anni. In molti anni dilavoro noi avremo formato quasi 20mila persone, e molti loro, già avan-ti con gli anni e con il lavoro, eranoalla loro prima esperienza formati-va. Se andiamo in Francia si fanno,come minimo, 5-6 giornate all’an-no!In 25 anni di lavoro ci sono statimiglioramenti in questo ambito?Sì, anche se in modo del tutto occa-sionale e in tempi di crisi stiamonotando addirittura una leggeracontrazione negli investimenti.

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Non si può pensareche formazione si-gnifichi dedicare 2-3 giornate ogni 4/5anni. Se andiamo inFrancia si fanno, co-me minimo, 5-6giornate all’anno!

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Bricolage e clienteNel bricolage ci sono stati esempipositivi in tal senso?Impossibile non citare CastoramaItalia, che aveva un direttore delpersonale che arrivava da Auchan eche aveva ben chiara l’importanzadella formazione. Non è un caso cheuna volta uscita dall’Italia, i suoimanager abbiano trovato impiego intutte le altre catene.Quali sono gli aspetti più consuetie quelli più importanti nella for-mazione?Se dovessimo segmentare la forma-zione potremmo individuare 5 ma-croaree. La formazione obbligatoria,ovvero quella relativa alle normative,come ad esempio la 626; la forma-zione di prodotto; la formazione sul-le tecniche di vendita, quindi sullagestione del cliente e tutte le dina-miche legate all’interazione; la for-mazione manageriale per la gestionedel punto vendita e del personale;infine, l’ultima, quella legata agliaspetti visivi del negozio, il visual per

intenderci. Direi che l’aspetto piùfrequente nei distributori è legato al-la formazione di prodotto, fatta dal-l’azienda e, quindi, senza costi.La lacuna formativa di base in chemodo si riflette sul cliente? E inche misura tutto questo si confron-ta con una crisi economica che èmolto più lunga di quanto gliesperti avevano previsto?In passato il cliente non era partico-larmente informato sul prodottoma, oggi, non è più così, e internetha fortemente influenzato questoprocesso. Inoltre, anche se siamo incrisi, ormai il consumatore si è abi-tuato ad un certo livello di consumi,non ci vuole rinunciare e cerca di ot-timizzare stando molto attento. Lamalizia del consumatore è veramen-te cambiata.Quanto è positivo tutto ciò?È positivo se dall’altra parte riesci agestire il cambiamento, ma diventanegativo perchè rischi di subirlo. E in questo momento?Lo stiamo subendo e molte catene in

modo importante. Tuttavia è ancheuna grande opportunità per il com-mercio, perché se è vero che il consu-matore è più informato, è altrettantovero che è più confuso. La capacitàdell’addetto vendita è quella di farparlare il cliente, capirne le necessità,consigliare il prodotto più idoneo eindirizzarlo al meglio con quelleinformazioni aggiuntive che un com-messo deve necessariamente avere.

Trasformazioni in atto del retail italianoChe tipo di visione avete per il futu-ro? E come si può adattare nel set-tore brico questo ragionamento?Intanto, una riduzione dell’offerta,facendo chiarezza sia per il clientema anche per il personale di vendita.Non ha senso avere 14 referenze diuno stesso articolo e magari 4 chehanno una differenza di prezzo di 1euro. Meglio utilizzare quelle risorseper sperimentare di più. In questo senso le logiche di cate-gory da una parte e le private labeldall’altra sono ancora attuali?Sì, diciamo che sono da aggiornare.In che modo?Il category oggi dovrebbe essere piùsfruttato. Un esempio è l’esperienzaLeroy Merlin nel settore bagno – conl’architetto a disposizione per i pro-getti – che è interessante e da affina-re. La logica del category “spinto” èimportante nel bricolage, anche per-ché la maggior parte dei clienti cheentra in un centro brico è lì per unanecessità, come quando va in farma-cia. Ecco una grande opportunità: nelmomento in cui il cliente entra perun motivo specifico io, retailer, devoconquistarlo su altri 300 argomenti.Come? Facendogli vivere delle espe-rienze, costruendo mondi che sianoraccontati in modo diverso, toccandol’aspetto più emozionale.

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Intervista

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Un aspetto quasi assente nei nostrinegozi bricolage…Perché prevale la logica di riempiregli scaffali che soddisfa il solo consu-mo razionale.Spesso però le insegne del bricolageadducono difficoltà nell’organizza-zione e nei costi. Che ne pensa?E’ vero e lo capisco, ma è altrettantovero che il modo di pensare della di-stribuzione moderna è sempre indu-strializzato e, in taluni casi, frena lasperimentazione. Se, al contrario, rie-sco a sfruttare la logica di rendere piùartigianale una determinata porzionedi spazio, lo posso far rendere moltis-simo. Manca ancora il concetto diclusterizzazione, di segmentazione. Perché manca?Ancora una volta è un problema dicultura. Ci devi lavorare, devi proget-tarlo, il primo anno magari non an-drà bene, il secondo anno lo devi co-struire sull’esperienza del primo an-no. Oggi, invece, si tenta un esperi-mento e, se non funziona, si abban-dona senza una vera analisi dei moti-vi e degli errori. Credo che si ragionitroppo spesso a breve termine.

Il vero commercio? A “ciclo continuo”Prima abbiamo parlato di cate-gory e se dico private label?Le private label hanno ancora unvalore di crescita molto importantein Italia, ma è chiaro che è un seg-mento che va strutturato. Perchénon è sufficiente mettere la propriaetichetta di distributori o un mar-chio fantasia su un trapano. Le PLsottendono ad un progetto moltopreciso e articolato.Ci sono due scuole di pensiero inquesto senso. La strada dei marchifantasia e l’utilizzo del brand d’in-segna. Cavalieri Retailing cosa nepensa?È una scelta molto soggettiva per-

ché dipende molto dalla strategiaaziendale. Personalmente sono del-l’idea che se si fanno le cose per be-ne, il marchio d’insegna va spesoperché valorizza. È come un timbrodi garanzia. Quanto è elevata la consapevolezzadella forza del proprio marchio nelcommercio italiano?Apparentemente abbastanza, ma nel-la realtà dei fatti non più di tanto, ba-sti guardare l’attenzione riservata alpost vendita. Il vero commercio do-vrebbe essere un ciclo continuod’informazioni, dove la vendita è solouna delle fasi e il marchio ha ungrande significato se crea questo con-cetto di continuità. Un esempio dicome non si sfruttino queste oppor-tunità? Le carte fedeltà. Tutti a farlema pochi a gestirle per davvero perriorientare microstrategie.

Fine dei grandi formati? E nel brico?Rispetto ad altri comparti, qual è lasituazione della moderna distribu-zione del bricolage?

Attualmente non sembra essere uncanale dei più evoluti ma uno diquelli con maggiore potenziale, an-che se al momento non vedo moltainnovazione, almeno quella che si ve-deva fino a 4/5 anni fa. E’ necessariauna maggiore attenzione alla ricercae allo sviluppo, inoltre il bricolage haun grande vantaggio da sfruttare: laconnessione. Perché quando si fa in-tervento di manutenzione o ripara-zione, fatalmente si connettono piùsettori e quindi credo sia necessariolavorare sulle logiche di trasversalitàdelle competenze.Le grandi insegne multinazionalipotrebbero avere maggiori oppor-tunità per mettere in pratica questiconcetti?Dipende, il grande problema dellemultinazionali è che le filiali sono,spesso, esecutrici passive e non pos-sono prendere molte iniziative e fa-re sperimentazione. Per questo cre-do possa essere una grande oppor-tunità per le aziende italiane, anchese piccole.Quali sono le tendenze più signi-ficative nel commercio?Sicuramente la multicanalità e la lo-gica del personal shopper, ovvero lapossibilità di essere seguito, di averelo specialista a casa tua che ti dàuna mano per scegliere la miglioresoluzione.La crisi dei grandi formati colpiràtutti?Direi di sì, la logica dei grandi formatinon sta pagando e non potranno cheridursi, anche nel brico. La resistenzaall’esperienza di acquisto in uno spa-zio grande è effettivamente troppo fa-ticosa, nel senso che la gente non havoglia di stare ore e ore in un posto. Ilfuturo potrebbe essere testimone dellanascita di spazi più piccoli, “monofor-mato”, a tema, magari collegati tra lo-ro da aree dedicate al relax, alla risto-razione o ai bambini. �

Il bricolage ha un gran-de vantaggio da sfrut-tare: la connessione.

Perché quando si fa in-tervento di manuten-zione o riparazione, siconnettono più settorie quindi credo sia ne-cessario lavorare sullelogiche di trasversalitàdelle competenze.

“Intervista

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Mondobrico Casale Monferrato Abbiamo visitato per voi il nuovo centro Mondobrico di Casale Monferrato, il 6° dell’insegna.Il centro bricolage - 2.500 mq - occupa una costruzione nuova, molto luminosa, interamenteprogettata e costruita proseguendo lo stile dell’insegna.

Lo scorso 26 novembre Mon-dobrico ha aperto il suo 6°

punto vendita a Casale Monferra-to. Ottima la posizione, alle portedella città e immediatamente neipressi dello svincolo autostradale,con una viabilità interamente ri-fatta, come spesso accade, a caricodel retailer. Il punto vendita occu-pa una superficie di 2.500 mq divendita, con quattro casse e un to-tale di 15 addetti interni e 3 ester-ni per la formazione. Il direttore èRoberto Biglia.Il centro bricolage occupa una co-struzione nuova, molto luminosa,interamente progettata e costruitaproseguendo lo stile Mondobrico,pur se con alcune variazioni. Per ilprogetto è stato chiamato lo studio

Se-Arch Progetti dell’arch. Dome-nico Catrambone, già coinvolto daEsselunga.“Il terreno è stato acquistato oltredue anni fa, poi il cantiere è partito

a marzo – spiega Paolo Cesaretto,titolare di Mondobrico -. La strut-tura è nuovissima ed abbiamo de-ciso di affidare i lavori all’architet-to Catrambone, che ci ha aiutato

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Il totale dell’investimento per la costruzione del nuovo punto ven-dita Mondobrico di Casale Monferrato è stato di 6,5 milioni di euro,comprensivi di spese complessive di costruzione, allestimento, for-nitori. Di questi la viabilità – del tutto rinnovata e che parte dall’u-scita dell’autostrada fino al punto vendita e nella direzione contra-ria – è costata ben 500 mila euro. L’area espositiva è di 2500 mq eil magazzino si estende su 800/850 mq. E’ previsto, inoltre, l’am-pliamento - già in fase di realizzazione - di 300/350 mq aggiuntiviall’area espositiva esistente. L’edificio è dotato di pannelli fotovol-taici sul tetto e riscaldamento geotermico. All’interno - immediata-mente adiacente all’ingresso - è stato inserito un esempio di digitalsignage, in collaborazione con alcune aziende fornitrici.

La realizzazione e i costi2

Visitati per voi

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nel realizzare una struttura davveroimportante, in tutti i suoi aspetti,anche i minimi particolari”.Dall’inaugurazione i risultati diaffluenza e di vendita sono positi-vi. “La posizione è ottima – con-tinua Cesaretto – e sulla stradaadiacente passano oltre 8 milaveicoli al giorno”.Per l’apertura, oltre ai consueti vo-lantini, alle cosiddette vele e stam-pa e radio locali, sono stati distri-buiti – nei primi 10 giorni – buonibenzina ai clienti che raggiungeva-no i 100 euro di spesa. Nel bacino d’utenza di pertinenzal’unico concorrente su Casale

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1. Il fronte esterno nel nuovo negoziocon la vetrina progettata dall’arch.Carbone.

2. Paolo Cesaretto (a sinistra) e il direttore del negozio RobertoBiglia.

3. La zona dedicata all’arredamentoconta uno spazio di 250 mq diesposizione.

4. L’arredo presenta un assortimentodi livello medio-alto ed posizionato in vetrina.

5. Nella costruzione del nuovonegozio, una nota di merito va alletoilette, confortevoli e di aspettodecisamente gradevole. Un elementosolitamente trascurato dalle insegnedel bricolage.

Monferrato è rappresentato daSelf, mentre troviamo Dottor Bri-co – sempre Gruppo Self – nellavicina Villanova.

La visita in negozioL’esterno riprende lo stile degli al-tri punti vendita, pur se con un’im-portante variazione: la vetrina, chesporge rispetto alla struttura. Inol-tre il parcheggio prevede un’area alpiano e un parcheggio interrato diben 1800 mq, con ascensori a vista,per un totale di 150 posti auto. Al-l’interno il negozio si presentamolto ben illuminato, aiutato an-che dal fronte vetrina che veicolaall’interno molta luce. I 2500 mqdi esposizione ripresentano l’assor-timento peculiare di Mondobricoche, oltre alle merceologie più clas-sicamente identificate con il brico-lage, propone anche una selezionedi articoli inseriti in assortimentoper soddisfare la domanda locale.Tuttavia la novità più visibile èrappresentata dall’area dedicata al-l’arredamento (circa 250 mq), conun assortimento di livello medio-alto che va ad occupare la zona adestra adiacente l’ingresso, con ve-trina sull’esterno.

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“I mobiletti multiuso ci sono qui,come in tutti gli altri centri brico -continua Paolo Cesaretto -, tutta-via qui abbiamo voluto offrire unaselezione di mobili diversa e dimaggior valore, anche per dareun’immagine diversa rispetto aglialtri. E questa è una novità rispettoagli altri negozi dell’insegna. Pro-seguiamo con la nostra politicacommerciale che va verso l’homecenter, migliorando la qualità delprodotto. Una scelta fatta per usci-re dalla bagarre del basso prezzoche oggi non soddisfa più il clien-te. L’interesse suscitato dalla nostraesposizione, ci conforta positiva-mente per la scelta fatta”.Due i punti di forza sui quali si è

6. L’area promozionale trova spazioanche nel corridoio centrale.

7. La luminosissima barriera casse.

8. Uno “strumento di marketing” che deriva dall’esperienzanell’alimentare: i carrelli per bambini.

9. Forte la visibilità del prodotto di marca.

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oup Spa, Italye & Rubber Company used under license by Ariete Gr

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10. 11. Il primo esempio di digitalsignage in un centro bricolage.

12 Il negozio presenta un ampioreparto dedicato al legno, conannesso servizio di taglio.

13. Il reparto illuminazionepresenta due modalità espositivedifferenti.

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negli acquisti - e il rafforzamentodel settore pet food. Naturalmenterimane invariata e molto accentuataanche la parte tecnica con un repar-to dedicato agli elettroutensili e al-

concentrata la proprietà nel definireil punto vendita: un ulteriore passoverso la femminilizzazione dell’e-sposizione – target nel quale la pro-prietà individua l’assoluta centralità

l’utensileria manuale molto ben evi-denziati. Il punto vendita è apertocon orario continuato, mentre la do-menica osserva una pausa dalle12,30 alle 14,30.“Avendo la possibilità, abbiamodeciso di tenere aperto la domeni-ca. Crediamo sia una scelta conve-niente, soprattutto in un momentocosì critico per i consumi – conclu-de Paolo Cesaretto -. Molte perso-ne hanno solo la domenica persvolgere certe attività e se gli offrila possibilità di fare acquisti nel tuonegozio, soddisfi una loro necessitàe fidelizzi. Dopo aver sperimentatosu tutti i negozi della rete, ci siamoresi conto che i risultati ci sono e siriesce a vendere qualcosa in più”. �

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Da ora Goodyear si occupa dellatua sicurezza “a 360°”

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Sostenibilità, a lezionecon Leroy Merlin Leroy Merlin porta il “fai da te” nelle scuole italiane: 1220 studenti coinvolti in tre diversiprogetti pilota realizzati in collaborazione con Koinè, Fondazione Sodalitas e PEFC Italia.

La realizzazione di uno stagnodidattico nel giardino della

scuola, lo sviluppo di un progettodi CSR per migliorare l’habitatdella propria città e una passeggia-ta educativa nei boschi di legnocertificato della Val Chisone, sonosolo alcune delle attività al centrodei tre progetti educativi partiti dapoche settimane e ideati da LeroyMerlin in collaborazione con glienti locali, Koinè Cooperativa So-ciale Onlus, Fondazione Sodalitase PEFC Italia. 61 classi delle scuo-le primarie e secondarie dellaLombardia e del Piemonte per untotale di 1220 studenti saranno iprotagonisti delle iniziative incen-

trate sull’educazione al vivere so-stenibile e al “saper fare” rispettan-do l’ambiente. “Leroy Merlin si fapromotore della cultura della so-stenibilità organizzando percorsididattici nelle scuole attraverso lacollaborazione dei nostri puntivendita d’Italia, degli istituti e de-gli enti territoriali – spiega EricDewitte direttore Supply Chain eresponsabile dello Sviluppo Soste-nibilie di Leroy Merlin Italia –.Oggi entrano nel vivo i tre progettipilota, che si propongono di spie-gare e far confrontare i ragazzi conla biodiversità, il riciclo, il rispar-mio energetico e la gestione fore-stale sostenibile”.

I progettiIo scelgo sostenibile. Il progettonasce dalla collaborazione tra Le-roy Merlin e Koinè CooperativaSociale Onlus. Si tratta di tre per-corsi educativi – il fai da te e il riu-tilizzo, la caccia agli sprechi, la curadel microhabitat a casa e a scuola –studiati per i ragazzi della scuolaprimaria e secondaria di primogrado della provincia di Milano.Momenti di educazione in aula ein negozio si alternano con l’obiet-tivo di insegnare il “fai da te” soste-nibile agli studenti e far realizzareprogetti concreti come: panchineper la scuola, cestoni per la raccoltadifferenziata o ancora, realizzareun orto didattico, giardino dellefarfalle, casette nido per educarealla biodiversità. In particolare,protagonisti di questa iniziativa,sono 53 classi per un totale di 17scuole coinvolte nei Comuni dipertinenza dei negozi di Baranza-te, Nova Milanese, Montebello,Pantigliate, Seriate, Lissone.I giovani per il territorio. L’atti-vità, frutto della collaborazione traLeroy Merlin e Fondazione Soda-litas, si rivolge alle scuole superioridella provincia di Milano. L’obiet-tivo è invitare gli studenti a realiz-zare un progetto di CSR ad hocper il proprio territorio che abbiacome tema centrale l’habitat e lariqualificazione territoriale. Il per-

News Attualità di Giulia Arrigoni

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corso formativo prevede una partein aula per l’introduzione alle te-matiche della responsabilità socialed’impresa e una parte attiva di ana-lisi del territorio, in cui gli studentisi interfacciano con differenti in-terlocutori (enti locali, cittadinan-za, imprese) per individuare l’operache può migliorare la propria città.Una giuria composta da rappresen-tanti di Fondazione Sodalitas, Le-roy Merlin e degli Istituti Scolasti-ci di riferimento sceglierà infine ilprogetto vincitore che verrà realiz-zato grazie al sostegno di LeroyMerlin. A contendersi lo scettrosono 60 studenti di 3 scuole neiComuni di pertinenza dei puntivendita di Carugate, Baranzate eRozzano.Conosciamo e compensiamo inostri impatti. Infine, dall’ulterio-

re collaborazione con FondazioneSodalitas e PEFC è nato un per-corso per le scuole secondarie diprimo grado con l’obiettivo dicoinvolgere studenti e insegnantiin un percorso mirato alla cono-scenza del legno e della sua origi-ne. È prevista un’introduzione inaula sui cambiamenti climatici eun’esperienza diretta in un boscodi legno della Val Chisone (TO)da cui deriva legname tracciato ecertificato. Ai ragazzi della scuolamedia statale Nicoli di SettimoTorinese (TO) sarà proposto unpercorso di sensibilizzazione al finedi conoscere e poter calcolare inmaniera coinvolgente e diretta al-cuni impatti ambientali: perfoman-ce dell’Istituto scolastico (energia,gas, emissioni di gas a effetto ser-ra), utilizzo dell’acqua, trattamento

dei rifiuti, trasporti. Oltre a questinuovi progetti continua la collabo-razione con CinemAmbiente che,per la prima volta, porta i film a te-matica ambientale all’interno dellescuole attraverso internet. LeroyMerlin ha messo a disposizione 3abbonamenti per ciascuno dei suoi47 negozi da distribuire ad altret-tante scuole del territorio, creandouna rete di “Edu-entertainment”che passa dai negozi di LeroyMerlin alle aule scolastiche. Questiprogetti rientrano in un più ampioprogramma di attività che LeroyMerlin sta mettendo in campo alfine di accrescere la cultura dellasostenibilità, perché c’è la forteconvinzione che informazione ededucazione siano la base per poterattuare un reale cambiamento peril nostro habitat. �

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Il franchising del bricolage in Belgio

di Raffaella Còndina

Il Belgio è da sempre un’area che “gravita” intorno alla Francia per quanto riguarda il fran-chising, sia per ragioni geografiche sia per ragioni legate alla storia del franchising di cui èstato Paese precursore della formula in Europa.

Il sistema franchising in Belgioconta circa un centinaio di cateneper circa 3.500 affiliati, 30.000 di-pendenti/collaboratori, una cifrad’affari di 2.4 miliardi di euro ed è il6% del commercio al dettaglio suscala nazionale (stime della associa-zione belga del franchising, laFBF). Il bricolage è rappresentatoda marchi di provenienza francese,come Mr. Bricolage, e marchi localicon un forte radicamento, comeBrico, che oggi annovera anche ilmarchio BricoCity.

Brico e BricoCity Per quanto riguarda la catena Brico,l’azienda nasce nel 1973 con unmagazzino a Schoten; in pochi an-ni, le referenze passano dal bricola-ge al giardinaggio sino alla decora-zione di interni ed esterni, arrivan-do alle 50.000 referenze di oggi chevengono proposte nei 133 puntivendita del gruppo, di cui 80 sonoin franchising e 53 sono diretti. L’a-zienda inizia lo sviluppo franchisingnel 1978: ad oggi, circa il 60% deipunti vendita Brico sono in franchi-sing; negli anni, si aggiunge l’inse-gna di prossimità BricoCity che an-novera il 100% dei punti vendita infranchising. L’insegna Brico preve-de una superficie di almeno 4.000metri quadri per un investimentoche può andare da circa 700.000

euro a 1.7 milioni di euro a secondache il magazzino sia esistente o dacostruire; l’azienda richiede un ca-pitale personale iniziale di almeno150.000 euro, a cui aggiungere le li-nee di finanziamento. L’insegnaBricoCity nasce nel 2006, e propo-ne un concept basato sull’elementodella prossimità e della semplifica-zione dell’offerta in funzione degliacquisti di chi, in centro città, gravi-ta all’incirca entro un chilometrodal negozio - per ragioni abitative odi lavoro -, e quindi può fare i pro-pri acquisti muovendosi a piedi; sitratta di un concept di “self-serviceshopping” coadiuvato da consiglispecializzati su richiesta e/o a mez-zo delle indicazioni presenti anchesul sito del gruppo. Il punto venditaha una superficie che va dai 350 ai

550 metri quadrati, deve trovarsi inun quartiere commerciale preferi-bilmente accanto ad un negozio dialimentari/superette, nel quale sipossa individuare una popolazionedi almeno 20.000 abitanti entro unraggio di 1 chilometro e in una viadi rilievo e di forte passaggio, conun monitoraggio attento anche del-la concorrenza presente in zona. Lascelta di condividere il marchio “dibase”, ovvero di creare una secondainsegna di fatto derivata dalla pri-ma, permette delle economie discopo importanti sia sotto il profilodella forza del marchio sia sotto ilprofilo degli investimenti in comu-nicazione ed in fidelizzazione, ivicompresi gli investimenti a carattere“tecnico-commerciale”, quali quellidi consulenza al cliente a mezzo del

Affiliazioni

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sito del gruppo; l’azienda è poi par-ticolarmente attiva nei programmidi fidelizzazione e di consulenza-supporto al cliente ma con stru-menti che hanno un impatto relati-vamente basso sul totale degli inve-stimenti in comunicazione: ha al-l’attivo la carta fedeltà Brico Di-scount e ha creato delle “Bricofi-ches” ovvero manuali sintetici perargomenti su come, ad esempio, po-sare il parquet nonché per molte al-tre utilità applicative con sezioniche vanno dalle definizioni ai pro-dotti alla fase di preparazione sinoalle diverse fasi di esecuzione e con-trollo. Sostanzialmente, il gruppoha optato per un sistema “integrato”ed omogeneo di codifica non sol-tanto del know-how franchising(che va dalla casa-madre ai puntivendita per la gestione dei magazzi-ni) ma anche del know-how per ilcliente (dal sito e/o dal punto ven-dita al cliente) che rappresenta uncanale di informazione e formazio-ne completo e sempre disponibile econsultabile anche per chi non ècliente, anche con effetto di attra-zione verso i punti vendita della re-te. Quest’ultimo è un fortissimopunto competitivo per la rete infranchising, perché per l’imprendi-tore che sceglie l’insegna sono prio-ritari gli strumenti che attiranoclientela presso il negozio rispetto a

quelli che permettono di fidelizzar-la, e questa leva di competitivitàpuò spostare la preferenza di un po-tenziale affiliato da una insegna al-l’altra. Effettivamente gli elementiper rendere competitiva un’insegnain termini di nuovi contratti sonosempre più spesso nell’area dellaforza competitiva e di attrattivitàdel gruppo (misurabile, come con iprogrammi di web marketing e/ocouponing) piuttosto che nella di-sponibilità di elementi di composi-zione dell’offerta e della costruzionedei prezzi, che gli imprenditori lo-cali riconoscono anche ai gruppi diacquisto quale valore aggiunto. Laforza di un’insegna oggi viene “mi-surata” dal potenziale affiliato ri-spetto alla quota di fatturato che ri-tiene di poter raggiungere grazie al-la forza del marchio (in terminiconcreti per numero clienti conqui-stati) che non potrebbe raggiungerese operasse da solo.

Hubo Hubo, con 126 punti vendita disuperficie tra i 2.000 ed i 3.000metri quadri ed un’offerta di25.000 referenze, è la seconda retebelga nel franchising del bricolage.I magazzini del gruppo sono ubi-cati fuori dalle zone centrali, sulleprincipali arterie di scorrimento, edaderiscono alle iniziative promo-

zionali di rete quali la carta acqui-sti (Carte Bonus). Dal 2006 Hubofa parte del gruppo d’acquisto in-ternazionale Bricoalliance. Per l’av-vio di un nuovo punto vendita al-l’affiliato viene richiesto di dispor-re di un capitale iniziale proprio trai 200.000 ed i 250.000 euro, men-tre l’investimento complessivo è di800.000 euro, e la gestione direttadel proprio magazzino; vengonovalutate anche le candidature dimagazzini specializzati in bricolagegià attivi che intendano passaresotto l’insegna Hubo. La casa-ma-dre offre l’assistenza per la ricerca el’individuazione della strutturaadatta ad installarvi il magazzino amarchio Hubo, l’assistenza perl’ottenimento dei permessi neces-sari, l’assistenza completa per l’al-lestimento del negozio, il sostegnopubblicitario in particolare me-diante il circuito di inoltro di de-pliant che vengono distribuiti a 2,5 milioni di famiglie in tutto ilBelgio, la presenza di un managerregionale, la centrale acquisti ed ilsistema di cassa integrato multi-point. Il particolare accento di Hu-bo sulla problematica della selezio-ne e gestione dei fornitori, dellecondizioni di acquisto, nonché ilmodello integrato magazzino cen-trale - magazzini periferici -software - casse che evita rotture distock ed ottimizza i flussi, fa del-l’insegna un referente in tema dicompetitività per efficienza di filie-ra; la presenza ormai ampia e ca-pillare sul territorio ne aiuta la for-za commerciale e la difende daipotenziali entranti; tuttavia, ai finidel franchising servirebbe unamaggiore caratterizzazione in ter-mini di servizio e di contenutiesclusivi nonché attrattivi per laclientela finale (la carta fedeltà èimportante ma non è un contenutoche si possa considerare esclusivo

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in termini di affiliazione). Si rivelaottima, ovvero altamente competi-tiva, la piattaforma d’acquisto.

Gamma Molto più orientata al servizio sirivela l’insegna Gamma, che conta83 punti vendita visitati ogni setti-mana da 160.000 clienti e circa1.000 collaboratori. Il gruppo èorientato al servizio al cliente qualefornitore di soluzioni ai problemi, egià a partire dal sito è possibile de-finire, mediante una piattaformainterattiva strutturata con i diversicasi di intervento e le caratteristi-che tecniche, il piano di lavoro apartire dalla individuazione e sceltadei prodotti adatti al caso. L’orien-tamento al servizio s’individua an-che nelle regole di affiliazione, chepermettono all’affiliato tanto di ge-stire direttamente il punto venditatanto, se preferisce, essere un puroinvestitore e designare i propri sto-re manager e/o aprire più punti af-filiati. La pietra miliare del gruppoè il servizio al cliente, ed in questosenso vengono definiti anche i ser-vizi centrali agli affiliati, ivi inclusala formazione, nonché la gestionedella piattaforma acquisti e del ma-gazzino centrale, nonostante inogni caso la competenza dell’azien-da sia assolutamente solida e con-solidata nel tempo nell’ambito delbricolage (la storia dell’azienda par-te dagli anni ’70 ed ha una evolu-zione nel tempo ma sempre basatasulla specializzazione nel bricola-ge). La rete è estesa anche in altriPaesi, e la dimensione internazio-

nale ha certamente contribuito ne-gli anni alla cultura di marketing edi gestione del cliente; tra le inizia-tive più apprezzate, annoveriamo laCarte Cadeau che ha carattere dicircuito tra i punti vendita.

Mr. Bricolage Mr. Bricolage in Belgio annovera38 punti vendita, e sotto il profilodell’offerta franchising si situa tral’efficienza di filiera e la cultura dimarketing dell’insegna che premiail servizio al cliente, sia privato cheprofessionale (l’insegna parla diconcept che va “al cuore della casa”ed “al cuore dei mestieri”). La pro-posta commerciale si basa sulla ca-talogazione delle esigenze - non deiprodotti - costruendo così un per-corso di avvicinamento per il clienteal prodotto/servizio adatto alle suespecifiche esigenze. Al franchiseeviene richiesta la disponibilità di unpunto vendita con circa 2.500 metriquadri coperti e circa 600/700 noncoperti, una fee di ingresso di 9.150euro ed un capitale di rischio pro-prio di almeno 200.000/300.000euro mentre il resto dell’investi-mento viene coperto con finanzia-menti; il personale previsto perpunto vendita è di 24 risorse, la pre-visione media di fatturato di circa5/6 milioni di euro con un marginelordo previsionale di circa il 38% edun risultato netto previsionale dicirca il 5/6%. La casa-madre assicu-

ra assistenza per la ricerca di fontidi finanziamento, ivi inclusa la con-venzione con un fondo di investi-mento creato tra l’altro da partnerfondatori del gruppo. Sono inoltrepreviste royalty sul volume d’acqui-sto (0,44% sul sell-in) e contributipubblicitari (0,75% sul fatturato) acarico dell’affiliato. La spinta pro-pulsiva del marchio, oltre all’appar-tenenza ad un gruppo che vanta 50anni di storia, è nell’orientamentoad un modello di filiera che coin-volge il cliente e lo “chiama” a par-tecipare ai percorsi di ricerca e scel-ta del prodotto, garantendo al cir-cuito anche la individuazione deipercorsi più richiesti e quindi delleesigenze effettive nonché delle lorovariazioni nel tempo, permettendoalla casa-madre di revisionare e ri-programmare in termini veloci ecompetitivi acquisti e forniture deipunti affiliati. Il coinvolgimento delcliente nel modello è uno dei driverdi crescita e di eccellenza nel fran-chising, e fornisce all’insegna duevantaggi: da un lato, il servizio alcliente viene co-prodotto e quindiaumenta sensibilmente la probabi-lità di soddisfazione, dall’altro in-staura un vero e proprio “sensore”nel mercato che consente all’azien-da franchisor di “vedere” l’anda-mento della domanda prima deicompetitori e di programmare tem-pestivamente gli approvvigiona-menti la revisione dell’offerta. �

Affiliazioni

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Fatturato complessivo1 miliardo 300 milioni di euro

Litri di prodotto venduti1/2 miliardo circa

Prezzo medio+2% circa sull'anno precedente

(Fonte: Assovernici. Anticipa-zione di stima del mercato2012 - il dato definitivo è anco-ra in fase di elaborazione)

Mercato prodottivernicianti: alcuni dati

IDROPITTURE VERNICI X METALLI SMALTI VERNICI X LEGNO

Jan 10-Dec 10 : Jan 11-Dec 11 Jan 10-Dec 10 : Jan 11-Dec 11

5,6 5,8 4,4 7,5 +/- % PY

5%

7%

10%

1%

7%

16%

4%

10%

2010 UNITA’ VALORE

2010 2011 2011

VERNICI canale DIY Superstores Italia: vendite in quantità e valore per tipologia, 2010 vs 2011

Prodotti vernicianti: sipunta sulla partnershipe sulla formazioneCreare valore in collaborazione con le insegne e investire in formazione tanto del clientefinale quanto dell'addetto alle vendite: questi gli strumenti che consentono ai brand di farela differenza nel segmento DIY.

Un mercato che, nel 2012, hachiuso a circa 1 miliardo e 300

milioni di euro, per grossomodo 1/2miliardo di litri di prodotto venduti(Fonte: Assovernici. Anticipazione distima del mercato 2012 - il dato defi-nitivo è ancora in fase di elaborazio-ne) con una flessione a valore, rispet-to al 2011, compresa fra il 18% ed il20% e un calo a volume fra il 20% e il22%. Il principale canale di venditadel settore resta il dettaglio tradizio-nale, che rappresenta l'83-84% dellatorta, mentre alla grande distribuzio-ne spetta l'11% del totale e il restante6% circa va al BtoB (ovvero alla ven-dita fatta dalle aziende del settore al-

l'industria). Noi ci concentreremoquindi sull'andamento di quell'11%del mercato in cui rientra, affiancoalla Gd, anche la Gds. Prima di tut-to, una considerazione: vista la dimi-nuzione, a livello generale, del fattu-rato e dei pezzi venduti, è chiaro checi vorrà ancora del tempo perché ilsettore si riprenda, e il segmento delDIY non fa eccezione. In altri termi-ni, i produttori di vernici, per il 2013,si attendono un anno sostanzialmen-te piatto anche nel fai da te, mentre ipiù ottimisti intravedono segnali diripresa non prima della fine del2013/inizio 2014. Le ragioni di que-sto trend piuttosto negativo? Ancora

una volta, sono principalmente ricon-ducibili alla crisi dei consumi. I clien-ti, senza tanti giri di parole, hannomeno soldi da spendere: mediamentecomprano i prodotti vernicianti solose necessario e spesso si lasciano se-durre dall'economicità del prodotto emeno dalla sua qualità.

La collaborazione con la distribuzioneDetto questo, fra i principali produt-tori del settore (che ovviamente pun-tano sulla qualità a un prezzo equo)troviamo chi, a fronte di un anda-mento del segmento DIY non bril-lante, è riuscito, in questi anni, ad ac-

Fonte: GfK Retail and Technology Italia

di Raffaella PozzettiSpeciale Mercati

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gli stock e di compattare l'offerta ver-nici in uno spazio minore.

Formare il cliente finale e non soloIn secondo luogo, si investe in for-mazione del cliente sul punto ven-dita (ma anche a distanza, on line,attraverso siti web sempre più inte-rattivi): si illustrano cioè al consu-matore i plus del prodotto di qualitàgiustificando così, al contempo,quel gap di prezzo che inevitabil-mente c'è fra l'articolo di buon li-vello e quello economico. Addirit-tura l'obiettivo, per alcune aziendefornitrici del comparto, è quello ditranquillizzare il consumatore finalenella scelta del prodotto e di ren-derlo consapevole che la sua deci-sione è anche migliore di quella chel'applicatore potrebbe fare per lui.Non si tratta di poca cosa: vuol dire,sostanzialmente, ribaltare l'abitudi-ne (piuttosto radicata nel nostro

Paese) di delegare la scelta del pro-dotto all'imbianchino, che nonsempre acquista l'articolo di qualità.Per ottenere questo risultato (o an-che, in maniera meno ambiziosa,perché il cliente sia mediamente piùpreparato di oggi) si stanno metten-do in campo diversi strumenti: dalmateriale di comunicazione per illancio di nuovi prodotti a delle veree proprie guide all'utilizzo degli ar-ticoli (facili e rapide da leggere),dalla cartellonistica all'aiuto al ri-venditore nell'esposizione dellemerceologie, talvolta anche adattan-dola al singolo punto vendita. Ma laformazione – è un imperativo per iproduttori del segmento – deve ri-guardare pure gli addetti alle vendi-te. Anche a causa del frequente turnover di personale che caratterizzaspesso la Gds è necessario, infatti,formare costantemente i dipenden-ti, sia attraverso corsi nelle sedi dei

crescere le proprie quote di mercatoo, quanto meno, a non eroderle. Co-me? Essenzialmente lavorando sudue fronti, fra loro convergenti. Inprimo luogo, cercando di svilupparerapporti di partnership con i gruppidistributivi, nonostante qualcheazienda lamenti una certa difficoltà acollaborare con le varie insegne. Lad-dove possibile, i fornitori di prodottivernicianti raccolgono le richiestedelle catene e cercano, insieme, dicreare valore. Si studiano, per esem-pio, iniziative in store, supporti allavendita, attività di trade locale chestanno dando buoni risultati in ter-mini di sell-out. Tra i punti cardinedella proposta di servizi al cliente re-sta, invece, la possibilità di offrire ilsistema tintometrico, sempre più co-nosciuto e richiesto dagli hobbisti perritocchi e realizzazione di tinte parti-colari. Un sistema apprezzato dagliutenti ma anche utile per il puntovendita, perché permette di ridurre >>>>

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J Colors: pitturare e decorare è ancora più semplice

produttori sia con attività di sup-porto alle vendite in store, affiancatida personale dell'azienda produttri-ce. Il motivo è semplice: un addettoalle vendite più preparato in meritoalle caratteristiche dei prodotti diqualità è un addetto alle vendite chesaprà vendere meglio le referenze amarchio industriale, fisiologicamen-te meno invitanti, in termini diprezzo, rispetto ai prodotti più eco-nomici o entry level.

Le tendenze in attoNaturalmente se, da un lato, è indi-spensabile informare il cliente (el'addetto alle vendite) sulle peculia-rità dei prodotti, dall'altra parte èd'obbligo, per le aziende, saperascoltare le necessità dell'utenza chevisita i centri bricolage. In sintesi, ènecessario saper proporre alla clien-

tela (per larga parte costituita daprivati) le tipologie merceologichepiù adatte alle proprie esigenze.Quali sono, allora, le richieste delbricoleur neofita? Innanzitutto, ilcliente preferisce prodotti che dianoun buon risultato finale ma che sia-no facili da applicare: il ready to use,insomma, continua ad essere unodei trend principali nel mercatoDIY. Un'altra tendenza che è andataaffermandosi nell'ultimo anno emezzo è la ricerca del colore intesocome elemento di arredo e di deco-razione. In altre parole, data la mi-nor disponibilità economica deiconsumatori, la pittura viene vissutasempre più come un'alternativa allanecessità di rifare l'arredamento: ba-sta cambiare la colorazione delle pa-reti per ammodernare l'ambientedomestico, senza però doverlo rin-

novare completamente. Peraltro, lapittura è un elemento semplice e ra-pido da utilizzare ed è (cosa nonmeno importante) facilmente rinno-vabile, ovvero l'utente, senza darsitroppo pensiero, può decidere di

Boero - Diego Tomasello, direttore divisione Architecture & Deco Gruppo Boero

Materis Paints: Rosetta Orsi,marketing business unit Diy e responsabile comunicazione eweb marketing Materis PaintsItalia - Massimiliano Bianchi, direttore divisione Diy

J Colors - Mario Licini, responsabile marketing

Nespoli Group: Kathleen De-scamps, group marketing direc-tor, commercial director Benelux

Hanno collaborato

Abbiamo già visto come il colore, per “arredare” e perdecorare l'ambiente domestico (soprattutto se di faci-le applicazione) abbia sempre più appeal sul consu-matore. In linea con questo trend, J Colors ha lanciatodi recente sul mercato Detto Fatto linea decorativa eDetto Fatto linea hobbisti. La prima gamma, Detto Fat-to linea decorativa (disponibile in una ricca varietà difondi e finiture) si qualifica per la grande semplicitàapplicativa e per effetti estetici innovativi, il tutto pro-posto in un packaging elegante e personalizzato persingolo prodotto. Peculiarità della linea Detto Fattodecorativa, inoltre, è quella di essere tinteggiabile conil sistema tintometrico Colorstudio: non è necessario,

cioè, tenere a scaffale nessun toner o additivo, basta-no infatti solo poche basi per innumerevoli soluzionicromatiche ed estetiche. La seconda novità, si diceva,è Detto Fatto linea hobbisti: una gamma estremamen-te completa, che include dalle idropitture agli smaltiall'acqua, dai glitter ai fondi, alle finiture. Segnaliamoche le pitture di questa gamma sono tutte ecocompa-tibili e sicure (V.O.C ≈ 0), a bassissimo contenuto disostanze organiche volatili. Pronta all’uso e confezio-nata in barattoli di plastica trasparente per una rapidaidentificazione del colore, Detto Fatto linea hobbisti sicaratterizza, infine, per smalti ed idropitture dall’eleva-ta copertura anche con un’unica mano.

IN EVIDENZA

Speciale Mercati

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cambiare anche dopo poco tempo ilcolore del muro di casa: lo sforzoeconomico da affrontare sarà co-munque piuttosto ridotto. Infine, al-cuni produttori segnalano un'ulte-riore tendenza che potrebbe prende-

Uno sforzo congiunto - industriae distribuzione - per incremen-

tare l'offerta di prodotto (magariaprendo maggiormente al target pro-fessionale) e migliorare al contempole modalità espositive e di comunica-zione, nell'ottica di informare di più emeglio l'utente finale e conquistarenuove fette di mercato. Così KristosBasimas, purchase & sourcing direc-tor di Self Italia, vede il futuro delsegmento prodotti vernicianti. Quali sono le vostre mosse per ac-crescere il fatturato nel segmentodei prodotti vernicianti?Di fronte a un mercato dall'anda-mento piuttosto flat, per riuscire acrescere stiamo battendo due strade.Da un lato investiamo in linee a mar-chio proprio. In tal modo non dipen-diamo dall'industria per la revisionedei pack e dei prodotti, o per ampliarele gamme: quest'indipendenza ci per-mette di sviluppare la dinamica com-merciale che preferiamo. Dall'altro la-to, stiamo puntando sul mondo delcolore come elemento decorativo (inlinea con una delle principali tenden-ze in atto presso l'utenza privata) pro-ponendolo sul punto vendita attraver-so partnership con i main brand delsettore. Un esempio concreto?In occasione della prossima aperturadel punto vendita di Alessandria stia-mo sviluppando una sorta di shop in

intendiamo, cioè, limitarci a un ban-ner, una scritta e un prodotto. Serve,per esempio, uno schermo per spiega-re meglio le caratteristiche dei pro-dotti? Lo si mette. L'obiettivo, in sin-tesi, è dare un'informazione più com-pleta per permettere al cliente di sce-gliere meglio. Per far ciò, naturalmen-te, non bastano banchi più leggibili,sono necessari anche venditori com-petenti.Questo è un tema molto sentito daivostri interlocutori dell'industria,che lamentano la mancanza di unadebita formazione degli addetti allevendite, anche a causa dell'eccessivoturn over di personale. È d'accordo? Senza dubbio il turn over c'è. Da noinon è molto alto perché siamo unarealtà regionale e non una multina-zionale, nella quale l'avvicendarsi deidipendenti è più frequente. Dettoquesto, io guardo al turn over non co-me a un limite ma come a un'oppor-tunità: quella di avere sempre dellepersone giovani e che abbiano vogliadi imparare. Quanto alla formazionedelle risorse interne, noi abbiamo lanostra scuola clienti, che tratta i piùsvariati temi: dai corsi di origami acome mettere le vernici correttamen-te. Vediamo la formazione dei nostrivenditori specialisti come un elemen-to essenziale di crescita del mercato. Lay out dedicati, personale prepara-

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La parola alla Gds

Self Italia: prodotti vernicianti? Un comparto con potenzialità inespresse

shop ad hoc, realizzato con uno deiprincipali marchi del segmento. Sitratta di un'area dedicata, con unastruttura, una cartellonistica, un'offer-ta tarata sulle esigenze del cliente Selfma caratterizzata assieme al marke-ting dell'azienda produttrice. Diamovita a collaborazioni di questo tipoladdove individuiamo dei fornitoriche abbiano qualcosa da dire: che ab-biano cioè un prodotto, una tecnolo-gia e che possano aiutarci a caratteriz-zare l'offerta. In questo modo riuscite anche a fareinformazione presso il cliente finale,come chiedono i produttori...È una priorità anche per noi. E laformazione comincia dal banco, ovve-ro da come si presenta l'offerta sugliscaffali. Possibilmente, il banco deveparlare da sé. Per questo lavoriamo aprogetti come lo shop in shop: non

Kristos Basimas, purchase & sourcing director di Self Italia.

re sempre più piede nei prossimi an-ni: il passaggio da una sensibilitàecologica ad una sensibilità più al-largata verso la sfera del comfort.Non ci si concentrerà cioè solo sul-l'articolo ecosostenibile ma sempre

di più si andranno a cercare prodottiche consentano un maggior benes-sere abitativo: pensiamo, nella fatti-specie, a pitture o prodotti che evo-chino gli elementi della natura e chepossano trasmettere, dentro casa, unmaggior senso di tranquillità e sicu-rezza. �

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Nespoli Group investe annualmente il 2% del proprio fatturatoin ricerca e sviluppo: innovare è dunque un must per la notaazienda produttrice di attrezzi per la pittura. L'attenzione allosviluppo tecnologico caratterizza anche le più recenti propo-ste di Nespoli Group (tutte brevettate dall'azienda), fra cui se-gnaliamo i due nuovi concetti di presa ergonomica nell’attrez-zo: Laser Touch® ed AirTouch®. Laser Touch®, un'evoluzionedei tradizionali manici in legno, è una finitura ottica e sensibi-le della zona di presa dell’attrezzo in legno, fatto con incisionea laser. Il target di consumatori cui si rivolge sono il semi-pro-fessionista e il tradizionalista, che non vuole rinunciare ai ma-teriali “classici” quali il legno appunto. Per i clienti meno lega-ti al passato, come per esempio gli utenti più giovani (maspesso anche le donne) Nespoli Group ha sviluppato, invece,il concetto AirTouch®, che consiste nell’inserimento di un cu-scino d’aria nella zona di presa dell’attrezzo. AirTouch®, appli-cato su diversi attrezzi come pennelli, spatole, spazzole in fer-ro ecc, evita dolori articolari alle mani e vesciche. Un'ulteriorenovità di casa Nespoli, infine, è la produzione della nuova fibrasintetica FillPro®, che mantiene tutte le qualità della setola na-turale ed è adatta ad ogni tipo di pittura.

Nespoli Group: il concetto di ergonomia evolve

to: il tutto per colpire il target deiprivati, vostro core business. Non èancora tempo perché vi dedichiatemaggiormente al professionista?L'artigiano indubbiamente ci interes-sa. Il punto è diventare credibile perquesta tipologia di utente. Mi spiego.Quello che l'utente specializzatochiede è, prima di tutto, la disponibi-lità del prodotto. Ma nella nostragamma assortimentale, purtroppo,mancano le referenze adatte all'arti-giano, perché sono reperibili solo nelcanale tradizionale. E questo, nonperché noi non vogliamo avere il pro-dotto professionale, ma perché lemarche non lo distribuiscono tramitenoi. In altri termini, non ci permetto-no di averlo. Francamente, non lotrovo corretto: oggigiorno il canaledistributivo è molto cambiato, ed an-che la clientela dei negozi di fai da teè cambiata. Sarebbe dunque tempo di

adattare l'offerta merceologica pen-sando non solo al privato ma anche alprofessionista. È così che immagina il futuro delmercato dei prodotti vernicianti?Direi, in generale, che serve una pro-posta assortimentale più ricca, ingrado di rispondere a tutti i bisognidella clientela mentre per ora il seg-

mento, in Italia, è orientato solo ver-so la promozione ed i prodotti basici.Serve uno sforzo comune, da partedi industria e distribuzione, sia perproporre una gamma più ampia cheper informare meglio il cliente fina-le, così come intendiamo fare con ilnostro progetto di shop in shop peril mondo del colore. I margini di cre-scita, non solo per il segmento deiprodotti vernicianti, ma per l'interomercato DIY, ci sono. Basta pensareche, nel nostro Paese, il mercato delfai da te vale circa 10 miliardi di eu-ro, per 60 milioni di abitanti. Il mer-cato francese del DIY vale invece 20miliardi di euro, sempre per 60 mi-lioni di abitanti. La spesa pro capiteper il fai da te, in Francia, è attornoai 400 euro; in Italia, è inferiore ai200 euro. Va da sé che il DIY italia-no è un business con interessantiprospettive di sviluppo. �

IN EVIDENZA

Speciale Mercati

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Abbigliamento di sicurezza che,in taluni casi, non ha nulla da

invidiare ai prodotti moda. E cosìche, gradualmente, il grande pubblicodei consumatori non professionisti sista accorgendo che nel reparto sicu-rezza si possono acquistare scarpe,guanti, giacche e quant’altro di altaqualità, di ottima fattura e design, aprezzi straordinariamente inferioririspetto al normale abbigliamento fa-shion. Di questo e di altro abbiamoparlato con una delle aziende più di-namiche del settore. Si tratta di Arie-te Group, produttore e distributoredelle linee sicurezza di Goodyear e diSuperga: abbiamo parlato con Fabri-zio Bacchiavini, managing director epatron dell’azienda e Rino Sannino,sales manager Food e Diy.Il mercato della sicurezza e del-l’antinfortunistica sta sempre dipiù prendendo in considerazione ilconsumatore privato o comunqueil piccolo artigiano o professionistache frequenta i negozi del bricola-ge, siano esse ferramenta o grandedistribuzione. E’ una tendenza chedobbiamo addebitare alla crisi e al-

la necessità di trovare nuovi sboc-chi, oppure il prodotto sicurezza èmaturo per essere proposto ad unpubblico di massa?Entrambe le cose. Noi abbiamo fattola scelta della qualità, con marchi im-portanti e riconosciuti dal mercato.

Questo ovviamente ci ha portato adei livelli di perfezionamento del pro-dotto e del design che consentono diprendere in considerazione per esem-pio la scarpa da lavoro ottima ed este-ticamente appagante anche per iltempo libero e per l’esercizio del pro-

L’antinfortunistica fa breccia in Gds

di Maurio Milani

L’abbigliamento di sicurezza è un mercato che si sta velocemente evolvendo sia per effettodella crisi, soprattutto quella del settore edile, ma anche per lo sviluppo che le migliori aziendedel comparto hanno conferito negli anni al prodotto: sicurezza, certamente, e un forte valoreaggiunto in termini di design.

1 Fabrizio Bacchiavini, managingdirector e patron dell’azienda.

2. Rino Sannino, sales managerFood e DIY.

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Intervista

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prio hobby; stiamo pensando al bri-colage e al giardinaggio, in tutta sicu-rezza. Detto questo non si può negareche la crisi che sta attanagliando so-prattutto il settore dell’edilizia, stori-camente un grande consumatore diantinfortunistica, ha stimolato il mer-cato e le aziende a cercare sbocchinuovi.Voi gestite nell’ambito del mercatodella sicurezza marchi importanticome Goodyear e Superga. Come èregolato il vostro rapporto con que-ste grandi aziende?Noi abbiamo la concessione di utiliz-zo di questi due marchi per quel checoncerne la produzione e la commer-cializzazione di prodotti facenti riferi-mento al mercato della sicurezza.Fondamentalmente si tratta di guantie scarpe per quanto riguardaGoodyear e di scarpe con Superga. Inquest’ambito noi progettiamo e pro-

duciamo i prodotti, naturalmente nelrispetto degli standard di qualità pre-tesi dalle due aziende detentrici deimarchi.

La produzione e la scelta del marchio come garanziadi qualitàDove vengono prodotti questi arti-coli?Ci rivolgiamo a fabbriche in Cina chevincoliamo a precise indicazioni tec-niche per la produzione. Per ogniprodotto, una volta studiato in tutti iminimi particolari, facciamo produrreun prototipo che sottoponiamo aGoodyear o Superga in funzione del-la loro approvazione. In caso di accet-tazione procediamo con tutte le certi-ficazioni richieste da un prodotto diantinfortunistica e infine diamo il viaalla produzione. Da qualche tempo ciavvaliamo anche della collaborazione

in termini produttivi di un’aziendaitaliana trasferitasi in Romania, contutti i propri macchinari e il proprioknow how, soprattutto per le produ-zioni dove il livello di qualità deve es-sere piuttosto alto. Questo non per-ché in Cina non sia possibile avereuna produzione di alta qualità, bensìperché i margini di questi prodottinon consentono di affrontare le im-portanti spese di trasporto.Parlate fondamentalmente di guantie di scarpe, sono questi i prodottiche rappresentano il vostro core bu-siness?I guanti rappresentano circa il 45%del nostro fatturato totale e le calza-ture circa il 35%, il resto lo sviluppia-mo con tutti gli altri prodotti tipicidell’antinfortunistica (caschi, masche-rine, abbigliamento, protezioni, ecc).Probabilmente alcuni puristi potreb-bero rilevare un certo sbilanciamentodel nostro fatturato verso queste duetipologie di prodotto, tuttavia unadelle caratteristiche fondamentali diAriete è la passione che tutti mettononel lavoro, a qualsiasi livello. Noi sia-mo nati come guantificio e in questosettore abbiamo un’esperienza e unasensibilità di altissimo livello. Perquanto riguarda invece le scarpe dob-biamo dire che la sfida con i grandimarchi multinazionali che operano inquesto settore è straordinariamentestimolante. La passione e la voglia dinuovi stimoli sono componenti moltoimportanti per il successo di un’azien-da: sono caratteristiche che noi posse-diamo e che alimentiamo quotidiana-mente.Il fatto di avere la necessità di trova-re nuovi sbocchi ci deve far pensaread un mercato dell’antinfortunisticain crisi?La crisi si sente. Come ho già detto ilsettore edilizia, che è molto impor-tante per il nostro mercato, sta sof-frendo molto, il che ha comportatouna fortissima contrazione dei consu-

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mi in prodotti per l’antinfortunistica.Ma, purtroppo non è solo l’edilizia: lacrisi si sente a tutti i livelli. Per quantoci riguarda Ariete l’anno scorso hachiuso con un fatturato inferiore di 8punti percentuali rispetto al 2011. Inquesti primi due mesi del 2013 devodire che siamo in pari, però temo chenel prosieguo dell’anno la crisi tor-nerà a farsi sentire. Anche per questomotivo è importante individuare estudiare nuove opportunità.Tra queste ci mettiamo anche il bri-colage? Da qualche anno i vostriprodotti li troviamo nella grande di-stribuzione specializzata del brico-lage. E’ un canale che vi sta dandosoddisfazione? Non c’è dubbio. Ariete da sette anni èentrata nella Gdo servendo le grandiinsegne del food e da tre anni ci siamodedicati in particolare alla grande di-stribuzione brico. Non c’è dubbio sulfatto che il consumatore che frequen-ta i brico sia molto più ricettivo ri-guardo ai nostri prodotti che non ilgenerico consumatore di un ipermer-cato. Infatti, stiamo ponendo una par-ticolare cura nel seguire i centri brico,proprio perché abbiamo verificato chepotrebbe essere un canale dalle grandipotenzialità per quel che riguarda l’of-ferta sicurezza.

L’esperienza positiva del centro bricolageQuali ostacoli avete trovato all’in-gresso nella Gds brico?Prima i prodotti per la sicurezza veni-vano trattati in maniera poco organicaaffidandosi ad una grande quantità difornitori. Il nostro grande sforzo èstato quello di far capire che la sicu-rezza è un’opportunità di fatturatoimportante, purché venga trattata inmodo corretto: dedicando uno speci-fico reparto che, per esperienza, pos-siamo dire non può essere inferiore ai5 metri lineari. Chi si avvicina all’e-

sposizione deve trovare quello che glioccorre, ed è per questo che una certacompletezza dell’offerta (guanti, ma-scherine, caschi, scarpe, protezioni,ecc.) è indispensabile.I buyer della nostra Gds vi hannoseguito in questo senso?Direi assolutamente sì. A fronte diuna scarsa conoscenza del prodottoabbiamo rapporti con buyer con unaforte preparazione commerciale. Noisiamo stati certamente avvantaggiatidal fatto di essere in grado di propor-re marchi di grande importanza e im-patto, elementi sempre ricercati dallagrande distribuzione. Ma la carta vin-cente è stata la conquista del giustospazio all’interno dei punti vendita,per poter esprimere un reparto sicu-rezza in grado di soddisfare tutte leesigenze. Quando riusciamo in que-sto intento i risultati sono poi sempreestremamente convincenti.Sembrerebbe tutto perfetto. Eppu-re spesso registriamo da parte difornitori qualche lamentela neirapporti con la Gds, per esempiouna forte attenzione al prezzo, op-pure la stipula di contratti piutto-sto impegnativi per le aziende for-nitrici. Voi non avete registratonulla di tutto ciò?

Riguardo all’aspetto dei prezzi, noi,proponendoci con prodotti di marca,è ovvio che non possiamo parteciparealla battaglia del primo prezzo. Ma suquesto aspetto non abbiamo incontra-to grandi problemi perché i buyerhanno riconosciuto il valore dei nostrimarchi e della qualità dei nostri pro-dotti. Nonostante ciò, ci stiamo impe-gnando nei confronti di Goodyear eSuperga per poter proporre prodottidi prezzo più basso rispetto a quelliattualmente in catalogo. Con Good-year per esempio siamo riusciti a pro-durre una scarpa, sempre di sicurezzae di alta qualità, che potrà essere of-ferta al pubblico ad una cifra compre-sa tra i 29,90 e i 34,90 euro. Con Su-perga stiamo discutendo, anche per-ché in questo caso siamo ad un livellomolto alto. Per quanto riguarda invecei contratti dobbiamo convenire chespesso sono troppo onerosi per leaziende, probabilmente una loro sem-plificazione porterebbe benefici a tut-ti. Aggiungo, per finire, un altro puntodolente e cioè la lunghezza dei paga-menti previsti dai contratti, che ci co-stringe a impegnativi investimenti fi-nanziari. Pagamenti lunghi che, devodire, sono “addolciti” da una indubbiaprecisione nel rispetto dei termini.Abbiamo parlato della ricerca dinuovi canali distributivi, la Gds bri-co è uno di questi, ce ne sono altri?In questo momento stiamo seguendoe studiando con una certa attenzioneil canale rappresentato da internet edall’e-commerce. E’ un canale in cuiabbiamo sempre creduto molto poco,tuttavia, a fronte di un’attenta analisici siamo dovuti ricredere. Esistonoimportantissime società che sviluppa-no enormi fatturati tramite internet.Società serie che danno un servizioeccellente al consumatore. Su questofronte stiamo lavorando e siamo sicuriche se ben gestito potrà offrirci im-portanti soddisfazioni. �

Stiamo ponendo unaparticolare cura nel se-guire i centri brico, pro-

prio perché abbiamoverificato che potrebbeessere un canale dallegrandi potenzialità perquel che riguarda l’of-

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E' online www.casacolori.baldinivernici.it di Baldini Vernici, un sito cheoffre la possibilità di esplorare le potenzialità del colore sia per chi deve

acquistare una nuova casa, sia per chi intende ristrutturare la propria abitazio-ne. Con pochi click è possibile scegliere nuove soluzioni colore in grado di ag-giungere identità a una parete bianca, fare simulazioni sulla nuova nuance delsalotto di casa, personalizzare con colori vivaci le camerette dei bambini o do-nare nuova energia all’ufficio. Nelle sezioni del sito dedicate a tendenze, colle-zioni, ispirazioni e colori & armonie, si possono trovare nuove suggestioni estili per personalizzare gli ambienti della propria casa, accedendo a informa-zioni, gallerie fotografiche e video. Le sezioni Simulatore e Moodboard coin-volgono, per praticità e funzionalità, direttamente l’utente, che, una volta regi-strato, potrà creare un proprio account e simulare gratuitamente le prove colo-re desiderate, utilizzando le immagini dei propri ambienti di casa, ufficio oambienti esterni. www.casacolori.baldinivernici.it

Non un semplice showroom, ma una vera e propria casa, fatta di ricerca etecnologia, di innovazione, di valori autentici. “Casa Ravelli” si trova a Pa-

lazzolo sull’Oglio, e apre le sue porte a tutti coloro che desiderano affacciarsi almondo delle rinnovabili. Vuole essere uno spazio dedicato alla formazione e al-la conoscenza. Lo show room si articola su più aree, ognuna dedicata ad unconcept specifico. Al piano interrato si trova una sala dedicata ai corsi, tecnici ecommerciali, dotata di due megaschermi e di tutte le tecnologie atte a suppor-tare al meglio la funzione formativa e informativa. Al piano terra è stata inveceallestita un’accurata esposizione della gamma, con tutti i prodotti suddivisi perlinea. Tutte tranne una: la linea dedicata alle termostufe e caldaie a pellet. La li-nea Hydro merita un’esposizione dedicata al primo piano, perché rappresenta lanuova sfida che vedrà coinvolta la Ravelli nel concepimento di sistemi di riscal-damento integrati. Infine, l’ultimo piano mansardato dedicato a sala riunioni e,quindi, teatro di momenti di confronto e riflessione circa il mercato e gli svilup-pi di nuove prospettive. Casa Ravelli è a disposizione dei rivenditori autorizza-ti, i quali possono fruirne liberamente accompagnandovi anche i loro clienti,ma è anche aperta al pubblico dei privati. www.ravelligroup.it

Esprimi il tuo stile edai colore alla casacon il simulatore di Baldini Vernici

Nasce “Casa Ravelli”, show room per stufe etermostufe a pellet

Per il secondo anno consecutivo Usag è sponsor tecnico di MTS, la ScuolaTecnica del Motorsport – che forma i futuri meccanici da competizione. I

protagonisti di quest’anno sono 50 ragazzi divisi in tre sezioni: una dedicata aimeccanici di auto da corsa, una ai meccanici di moto e un percorso ad hoc peringegneri di pista. Il corso MTS, che si svolge nel prestigioso Autodromo Na-zionale di Monza, prevede 160 ore di lezioni, gran parte delle quali dedicate al-la pratica nei box. È qui che Usag dà il suo maggior contributo. L’azienda hainfatti fornito ai giovani meccanici tutti gli strumenti necessari per imparare unlavoro altamente specializzato. I box dell’Autodromo di Monza, che per l’occa-sione diventano vere e proprie aule, sono stati allestiti con i banchi da lavoroUsag 501 e i carrelli Usag Racing 519 completi di assortimento studiato appo-sitamente per il comparto dell’Automotive. Usag supporta con entusiasmo lanuova scuola MTS, ideata da Eugenia Capanna e nata in collaborazione conAPA Confartigianato Imprese. http://mtschool.it - www.usag.it

I futuri meccanici da corsa a scuola con Usag

Comunicando

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Leroy Merlin si conferma fra le aziende migliori in cui lavorare: per il 4° an-no consecutivo compare nella classifica del Great Place to Work Institute

Italia. Leroy Merlin ricopre quest’anno la 12ª posizione nella classifica delle“Large Companies” - aziende con più di 500 dipendenti che operano in Italia.L’azienda mantiene quindi il suo primato di “ambiente positivo” in cui lavoraree crescere professionalmente, che ha fatto delle attente politiche di lavoro e ge-stione delle risorse umane i suoi punti di forza. A dimostrazione di questo par-ticolare modello di sviluppo e della coerenza tra il dire e il fare intervengono inumeri: 5620 collaboratori in 47 negozi d’Italia con un tasso di fedeltà superio-re al 98%. Punto focale di questo modello di sviluppo è la particolare attenzio-ne riservata alla formazione: oltre 60 mila ore tra formazione di prodotto, dimestiere, di relazione con la clientela e con il management erogate in un annoper un budget di circa 1,2 milioni di euro. www.greatplacetowork.it

E.ON Energia TV, la prima app per monitorare i consumi dal televisore di casa

Leroy Merlin tra i migliori e più ambitiposti di lavoro

E' online il nuovo sito internet di Pastorino Expert, rinnovato nella grafica,nella struttura e nei contenuti. Questo progetto rientra nel percorso di cre-

scita del marchio che da anni promuove una comunicazione sempre più direttacon i clienti e la forza vendita. Per questo motivo www.pastorino.it è una fine-stra multimediale sul mondo degli utensili manuali con informazioni e promo-zioni sempre aggiornate grazie a un collegamento diretto con il sistema gestio-nale dell’azienda. Il cuore di Pastorino Expert: i suoi prodotti sono sempre visi-bili in home page, suddivisi graficamente in categorie merceologiche, per ren-dere quanto più semplice e intuitiva la ricerca dell’utensile desiderato. Oltre alcatalogo dei prodotti, in primo piano, il listino prezzi e la selezione delle pro-mozioni in atto. Tutte le pubblicazioni si possono consultare in rete oppure sipossono scaricare per averle sempre disponibili anche offline. Grande attenzio-ne all’aspetto della comunicazione con la possibilità di condividere i contenutitramite accesso diretto ai maggiori social network e una sezione dedicata allecampagne pubblicitarie e all’ufficio stampa. Il nuovo sito internet è, inoltre, ot-timizzato per la visualizzazione su smartphone e tablet. www.pastorino.it

Una finestra online sul mondo degli utensili manuali professionali

E.ON Energia, tra i più grandi gruppi energetici al mondo, ha lanciato inesclusiva per Samsung Smart TV l’applicazione E.ON Energia TV realiz-

zata da Modomodo, azienda italiana che ha sviluppato un’innovativa piattafor-ma applicativa per consentire alle aziende di interagire con i consumatori attra-verso i dispositivi di nuova generazione. L’app permette di consultare in ognimomento tutte le informazioni riguardanti le forniture E.ON di energia elet-trica e gas direttamente dallo Smart TV Samsung, consentendo la visualizza-zione delle bollette e ottimizzando i consumi di casa. Scaricabile gratuitamentesu Samsung Smart TV, il nuovo servizio permette a E.ON Energia di comuni-care in un modo nuovo e interattivo con tutti gli utenti attraverso il televisore,consentendo di monitorare sul grande schermo del salotto i consumi di gas eluce e offrendo un’ampia gamma di servizi disponibili sia per i clienti E.ONche per tutti i consumatori. In particolare gli utenti dell’applicazione potrannoeffettuare un vero e proprio check-up energetico della propria abitazione perutilizzare in modo più efficiente l’energia. www.eon-energia.com

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Strisce led & accessori led by Eglo: la luce in 5 semplici step

Per il cliente più esigente, Eglo presenta la nuova gamma di strisce led a lucebianca o colorata dotata di telecomando o sensore di presenza. La proposta di

Eglo è quella di un prodotto di design per consentire la massima personalizzazione.In soli 5 semplici step si possono realizzare illimitate versioni, creare angoli di luce eatmosfere particolari per ogni ambiente interno ed esterno, scegliendo: 1) la striscia aled; 2) il cavo di connessione; 3) il sistema di controllo, telecomando o sensore dipresenza; 4) il trasformatore in base al wattaggio; 5) gli accessori per personalizzare lestrisce led. Tutta la serie strisce a led e accessori è presente nel nuovo catalogo Eglo2012/2013 o disponibile nei migliori centri del fai da te in Italia. www.eglo.com

Bondex Superpulente per legni esterni è un detergente specialeper tutti i legni duri e teneri adatto alla pulizia di mobili da giar-

dino, terrazze, pergole, ecc.. Facile da usare, molto efficace, è un pro-dotto che oltre a pulire, cura il legno, rimuove anche lo sporco ostina-to. Bondex Superpulente è l’ideale come pretrattamento per gli OliBondex per il giardino e altri protettivi legno Bondex e Gori. L’appli-cazione è a spruzzo, in confezione da 1 litro. Per un risultato ottimalebisogna spruzzare direttamente sulla superficie in legno con una di-stanza di circa 20 cm e massaggiare il prodotto con una spazzola o unpanno. Successivamente si lascia agire per circa un minuto e si sciac-qua con acqua. La resa è notevole. Ricordiamo che il marchio Bon-dex di Dyrup in Italia è distribuito da Jota. www.jota.it

Extrema Fix Tape è la soluzione per sigillare e riparare qual-siasi superficie in maniera rapida, sicura e duratura. E’ un

supporto autoadesivo sigillante, nella misura 100x200 mm costi-tuito da un compound di gomma di butile, auto protetto con unalamina metallica in alluminio rinforzato, facilmente ritagliabilenella misura utile. La lamina in alluminio gli conferisce eccezio-nale resistenza all’invecchiamento, all’ossidazione e all’aggressionedagli agenti chimici ed atmosferici. Solvent free, sigilla, giunta edaderisce facilmente ed in maniera definitiva su tutti i materiali, inparticolare plastica, vetro, metallo, policarbonato e legno, senzal’utilizzo di particolari utensili. E’ applicabile a freddo, impermea-bile e auto-sigillante. Ha una grande stabilità al calore, ottimaadesione a basse temperature ed è resistente agli strappi, all’invec-chiamento ed ai raggi UV. E’ dunque la soluzione ideale per mol-teplici applicazioni e soluzioni, sia per il fai da te che per il profes-sionista (termoidraulici, lattonieri, muratori, installatori e anten-nisti). www.extremasealants.com

Extrema Fix Tape sigilla e giunta tutti i materiali

Bondex Superpulente per legni esterni da Jota

Prodotti in vetrina

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Nuova D-Spirit di DeltaPlus, non una scarpama uno stile

Detto Fatto di J Colors diventa una linea decorativa

Siderurgica Ferro Bulloni, qualità Made in Italy

Delta Plus lancia la sua nuova D-Spirit, una scarpa innovativa,leggera e flessibile, pensata per chi ama lo stile, non rinun-

ciando alla massima protezione sul lavoro. La scarpa offre una pro-tezione S1P, è amagnetica, con puntale e lamina in materiale com-posito. La speciale suola in poliuretano e caucciù favorisce l’am-mortizzazione dell’impatto del piede sul suolo e incrementa la resi-stenza all’abrasione. Le certificazioni SRC e HRO della suola ga-rantiscono la miglior protezione contro lo scivolamento e un’ottimaresistenza al calore da contatto. La soletta in EVA fornisce un ele-vato comfort, anche in caso di utilizzo prolungato per l’intera gior-nata lavorativa. Il battistrada esclusivo è stato appositamente dise-gnato da Delta Plus Lab per assicurare la massima aderenza al suo-lo. La linguetta e il collarino imbottiti assicurano un extra comforte garantiscono un’ottima stabilità del piede. www.deltaplus.eu

Siderurgica Ferro Bulloni è leader mondiale nella produzione di pali a “T” e tra i maggiori pro-duttori di pali rotondi, cancelli e cancellate elettrosaldate. I prodotti sono interamente fabbrica-

ti in Italia, nello stabilimento di Rogeno (Lecco) ed in Francia a Chimilin (Lyon). La qualità italia-na si vede ad occhio nudo, ma soprattutto si tocca con mano. Infatti, i pali d’importazione moltospesso sono zincati in maniera approssimativa o male plastificati, ma soprattutto con uno spessoreinsufficiente e dunque soggetto a piegarsi anche con le reti più leggere. Siderurgica Ferro Bulloni,per la fabbricazione di pali, reti e pannelli, cancelli e quant’altro, usa esclusivamente acciaio prodot-to in Italia con certificazione CE che ne attesta la conformità alle normative europee. E’ l’aziendache per prima ha plastificato pali per recinzioni con resine termoindurenti. Non è difficile immagi-nare a quali problematiche si vada incontro, oltre che a quella dell’immagine, e cosa l’acquirentepuò pretendere, e ha diritto di domandare, quando i paletti si arrugginiscono oppure non riesconoa sostenere la rete poiché prodotti con spessore e peso totalmente insufficienti. www.sfb.it

Detto Fatto è il marchio creato da J Colors per offrire al grande pubblico un’am-pia gamma di prodotti vernicianti pronti all’uso, attraverso il canale della Gds.

Oggi la gamma Detto Fatto si amplia con l’introduzione di una linea di prodotti de-corativi per interni, per un’attività alla portata di tutti, come una normale imbianca-tura, ma più divertente e creativa. I risultati estetici sono di qualità professionale,l’applicazione è estremamente veloce e semplificata, senza l’utilizzo di strumenti che

richiedano particolari abilità. La gamma prodotti comprende 6 finiture, neiformati 3 lt e 1 lt, per realizzare svariati effetti cromatici,

giochi di luce, superfici metallizzate, lisce, a rilievo,glitterate, completamente personalizzabili con il siste-ma tintometrico Colorstudio. In più, 2 prodotti dipreparazione (nei formati 3 lt e 750 ml) ed una linea diglitter addizionali da mixare alle finiture per creare gio-chi di luce più o meno intensi. Ridotto numero di refe-

renze, più spazio sugli scaffali. www.jcolors.com/it

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BricoMagazine88

Utensili con attacco esagonale Krino

L’utilizzo di trapani avvitatori è sempre più diffuso per il fai da te del terzo millennio.Krino, sempre attenta alle esigenze in continua evoluzione della propria clientela,

sta sviluppando un’ampia offerta di utensili con attacco esagonale dedicato da ¼”. Sonodisponibili tutti i più comuni diametri di punte per il taglio del metallo, del muro e dellegno, oltre che una serie di utensili più specialistici per la foratura e allargatura della la-miera, come utensili conici, utensili a gradino e svasatori. Tutti gli utensili vengono pro-dotti con acciai di qualità specifici per le differenti applicazioni e, nel caso del taglio dimateriali edili, con inserti in metallo duro di ottima fattura. L’attenzione al servizio a di-sposizione dei clienti si esplica anche con una serie di comodi astucci, dal design accatti-vante e dalle caratteristiche estetiche e funzionali ottimali. Un sistema di etichettatura,semplice e al contempo ricco di informazioni, guida l’utente alla scelta del miglior pro-dotto per la specifica applicazione. www.krino.it

Il gruppo Kemper da sempre attento alla moda, alle tendenze ed alle esi-genze dell’hobbista, propone il nuovo applicatore a caldo di strass: Stras-

smania 1630. Gli usi che se ne possono fare sono: decorazione di abbiglia-mento, di accessori, di oggettistica; si possono applicare singolarmente, sipossono formare scritte e disegni, realizzare trame o mosaici; la scelta sta algusto e alla fantasia di ognuno. Negli strass termoadesivi sul lato piatto èpresente uno strato di colla che si scioglie con il calore e quando posizionatisu tessuti la colla penetra nelle fibre e risolidificandosi, in seguito al raffred-damento, permette allo strass di rimanere attaccato; è per questo motivo chegli strass possono essere applicati a caldo solo su materiali porosi (quindi an-che carta ruvida, camoscio...); l'applicazione a caldo è possibile anche su altrimateriali come legno o pelle/cuoio solo se questi non hanno subito dei pro-cessi di finitura, verniciatura o lucidatura. www.kempergroup.it

Nespoli Group, leader europeo sul mercato degli attrezzi per la pit-tura, annuncia l’introduzione di un nuovo manico in legno chia-

mato LaserTouch®. Nespoli Group investe ogni anno circa il 2% delsuo fatturato in Ricerca e Sviluppo e periodicamente lancia sul merca-to differenti innovazioni che spesso stabiliscono la tendenza dell’interosettore. Una recente ricerca di mercato mostra che il segmento deiconsumatori semi-professionisti è in crescita; questo tipo di utilizzato-re cerca prodotti professionali con materiali tradizionali. Per questotarget, Nespoli ha sviluppato il concetto LaserTouch®, una finitura ot-tica e sensibile della zona di presa dell’attrezzo in legno, fatto con inci-sione a laser. E’ un’evoluzione dei tradizionali manici in legno, ne mi-gliora la presa e l’aspetto ergonomico (ed evita dita doloranti e vesci-che). LaserTouch® è un marchio registrato di Nespoli Group.

www.nespoligroup.com

Da Kemper Strassmania 1630: applicatore a caldo di strass

Da Nespoli Group, Laser Touch®: innovazione sul manico in legno

Prodotti in vetrina

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Da Vega gli appendiniPikà per tutti i tipi di box doccia

Vega ha creato Pikà, una linea di prodotti pensati e studiati per ilsuccesso della vendita al dettaglio. Confezionati in blister e pre-

sentati su espositore in metallo sono caratterizzati da accattivanti con-fezioni che oltre ad essere esplicite, riescono a catturare l'attenzione delpubblico finale creando una valida proposta di vendita. Vega è un'a-zienda 100% made in Italy, una realtà che progetta, produce e propone:design, produzione e confezionamento, sono tutti passaggi eseguiti insede, garantendo qualità ed efficienza con consegne rapide e sicure. Lelinee di appendini universali Boa e Cobra sono stati studiati per essereapplicati su tutti i tipi di box doccia: pratici, resistenti ed utilissimi, conil loro design moderno si adattano a qualsiasi ambiente. Non necessita-no di installazione, un semplice gesto e il gioco è fatto. Gli appendiniBoa sono realizzati in resina nelle versioni bianco, cromo o colorati.

www.vega-pika.it

Seba, azienda leader nel settore dei DPI, distribuisce i guanti tecnici AnsellProjex-Series nel settore Gds-Gdo. La gamma tecnica di guanti Projex Se-

rie unisce il trend con alti livelli di protezione per mestieri specifici; tutti i mo-delli sono corredati di cavallotto espositore e codice a barre. Per mansioni gra-vose il Landscaper è il guanto adatto; i Light Duty per attività all’aperto e ma-nipolazioni di materiali, applicazioni automobilistiche. Per carpenteria residen-ziale, utensili elettrici e manuali, riparazioni automobilistiche e utilizzo di mac-chinari la soluzione ideale è Medium Duty. Per attività di muratura, demolizio-ne, copertura tetti o utensili ci sono gli Heavy Duty Impact. Gli Heavy DutyLeather presentano specifiche zone rinforzate per proteggere la mano nelle at-tività di muratura residenziale, demolizione e copertura tetti, ma anche per l’u-so e la manipolazione di utensili elettrici e attrezzature meccaniche. I guanti HiViz proteggono la mano nei lavori dei cantieri di costruzione stradale, cambiopneumatici e applicazioni generali e sono dotati di nocche retroriflettenti peruna migliore visibilità in condizioni di oscurità. www.sebagroup.eu

Guanti tecnici AnsellProjex-Series di Seba

Nuove pistole per l’irrigazione GF: un nuovo stile per l’irrigazione del giardino

Le nuove pistole per l’irrigazione GF curate nel design e nella qualità di funziona-mento sono estremamente versatili per l’irrigazione di superficie. Dotate di rego-

latore-modulatore di portata con copertura in morbida gomma antiscivolo, rendonoagevole ed efficace l’irrigazione del giardino o la pulizia di superfici esterne. La levaanteriore è dotata di dispositivo on/off per apertura ed interruzione del flusso d’acquaed il selettore anteriore, in base al modello scelto, offre da tre a cinque tipi di getto. Ledue versioni a tre e cinque getti sono disponibili in due materiali: plastica o metallocon inserti in gomma. www.g-f.it

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Brand si propone con un nuovo progetto rivolto allaGdo. Si tratta di un impianto modulare realizzato al fi-ne di soddisfare in maniera completa le esigenze delconsumatore, una selezione attenta di accessori bagno,ispirata all’individuazione di articoli contraddistinti daun ottimo rapporto qualità/prezzo. La proposta preve-de tre soluzioni possibili da 1,33 metri lineari, da 2,66metri lineari e da 3,99 metri lineari in ragione delle esi-genze e delle prerogative dei punti vendita. Ognuno deitre moduli è studiato al fine di proporre una gamma diarticoli dal pronunciato appeal e in grado di attrarregradevolmente l’attenzione del fruitore finale.

www.feridras.it

Coloreria Italiana è il primo colorante liquido per tutti i tessuti in fi-bre naturali - come cotone, seta, lino e viscosa - da utilizzare in lava-trice, in modo facile, pratico e divertente. In casa, si potranno creareinediti abbinamenti di colore, dando alla tovaglia la stessa nuancedelle stoviglie, o alla biancheria del bagno quella degli arredi. Nellook, sarà ancora più semplice giocare con i trend della stagione, conaccostamenti allegri, per rendere unico ogni capo di abbigliamento oaccessorio: maglie, pashmine e jeans rivivranno grazie a un’ondata dicolore e nuances brillanti. Coloreria Italiana è davvero semplice dautilizzare. Ogni confezione contiene un kit predosato composto dacolorante e fissatore. Bastano pochi passaggi per ottenere il coloreche si desidera. Nella linea troviamo i coloranti per cotone, lino, setae viscosa disponibili in un'ampia gamma di colori, il colorante neroper delicati, il colorante per jeans, il decolorante e il sale per il fissag-gio. www.coloreria.it

CFG, attraverso una politica di selezione del prodotto basata su qualità e affida-bilità, soddisfa le esigenze di numerosi settori merceologici: fai da te, colori, edili-zia, auto, moto, nautica, giardino, casa, ma anche industria meccanica, elettronicae alimentare. Rientra nella politica commerciale lo sviluppo e l'ampliamento co-stante delle attuali gamme presenti a catalogo, con l'aggiunta di nuovi prodotti,come la Atex led 1 Watt (mod. E344), torcia di sicurezza antideflagrazione perl’utilizzo nelle aree pericolose, dove il lavoro richiede il massimo livello di sicurez-

za e la dotazione tecnica dei dipendenti ha una grande responsabilità. Certifi-cata Atex UL Worldwide II 1 G EX IA IIC T4, IP68 waterproof fino a 3metri di profondità, Atex 1 è una innovativa torcia a led da lavoro perambienti come piattaforme petrolifere, impianti di benzina, farmacie, la-

boratori, barche. Con un led Osram 1 Watt porta circa 60 lumen che le consen-tono un ampio fascio luminoso fino a 120 m. Antiurto e certificata anti caduta da10 m, Atex 1 è una perfetta compagna di lavoro in tutti i campi dove robustezza,affidabilità e sicurezza sono al primo posto. www.cfg.it

Atex led 1 W CFG torcia di sicurezza antideflagrazione per aree pericolose

Coloreria italiana: creatività, colore e rinnovamento in casa

Prodotti in vetrina

Impianto modulare Feridras

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BricoMagazine 91

Accessori per interni, giardino, decorazioneQuando: 15-31 marzo 2013 Dove: Londra (Inghilterra) www.idealhomeshow.co.uk

Ideal Home Show

Fiera internazionale per l’edilizia e l’architetturaQuando: 21-24 marzo 2013 Dove: Roma www.senaf.it

Expoedilizia

Manifestazione per appassionati di orto, giardino, frutteto, vigneto e piccoli allevamenti Quando: 22-24 marzo 2013 Dove: Montichiari (BS)lafiera.vitaincampagna.it

Vita in campagna

Salone dell’hobbistica creativa, belle arti e fai da teQuando: 22-24 marzo 2013 Dove: Bologna www.ilmondocreativo.it

Mondo Creativo

Fiera internazionale dell’edilizia e materiali da costruzioneQuando: 1-3 aprile 2013 Dove: Shanghai (Cina) www.expobuild.com

Expo Build China

Fiera dedicata alla filiera del colore e dell’edilizia leggeraQuando: 6-7 aprile 2013 Dove: Catania www.coloreitalia.it

Colore

Salone internazionale del mobileQuando: 9-14 aprile 2013 Dove: Milano - FieraMilano Rhowww.cosmit.it

I Saloni

Climatizzazione, riscaldamento, idronica per l’efficienza energeticaQuando: 11-13 aprile 2013 Dove: Padova www.senaf.it/Termoidraulica-Clima-Ecoenergie

Termoidraulica Clima

Fiera della viteria, bulloneria e sistemi di fissaggioQuando: 17-18 aprile 2013 Dove: Mumbai (India)www.fastenerfair.com

Fastener Fair India

Salone della ferramentaQuando: 7-9 maggio 2013 Dove: Las Vegas (USA) www.nationalhardwareshow.com

National HardwareShow

Fiere

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BricoMagazine92

Carel offre un’ampia gamma di prodotti per costruttori, installatori e proget-tisti del settore HVAC/R (Heating, Ventilation, Air-Conditioning, Refri-

geration). Tra questi il sistema di umidificazione adiabatica MC Multizone èideale, in condotta e per centrali trattamento aria, per ambienti industriali me-dio/grandi e volumi d’aria considerevoli. Il principio di funzionamento del si-stema MC consiste nel far passare una miscela d’acqua e aria compressa attra-verso ugelli atomizzatori per ottenere un aerosol composto da piccolissime goc-ce. L’acqua nebulizzata è facilmente assorbita dall’aria che viene, così, umidifica-ta e raffreddata. Infatti, l’evaporazione avviene “assorbendo” calore sensibile dal-l’aria che, di conseguenza, si raffredda. Il nuovo controllo elettronico a micro-processore assicura a MC Multizone un funzionamento completamente auto-matico e affidabile garantendo il mantenimento del livello di umidità desidera-to. Grazie al display grafico, l’interfaccia utente è intuitiva, per cui MC Multi-zone è facilmente utilizzabile anche da utenti non esperti. www.carel.com

ITTM arricchisce la gamma con due nuovi telefoni cellulari dual sim, dallatecnologia “estrema”, testati per sopravvivere agli urti e alle intemperie.

Compagni impavidi delle professioni più pericolose. Outlimits 3G, il piùperformante dell’intera linea, è dotato di sistema waterproof secondo la normamilitare IP67, in grado quindi di resistere totalmente a penetrazioni di polveri eprotetto per supportare l’immersione in acqua (30 minuti a 1 metro di profon-dità). Come tutti i telefoni Outlimits, 3G è anticaduta e anti graffio grazie al-l’uso di fibra di vetro, PC e ABS. Studiato appositamente per coloro che nellaquotidianità lavorativa sono sottoposti a continue sollecitazioni esterne, il nuo-vo modello è dotato di tecnologia di terza generazione che offre oltre ai norma-li servizi di comunicazione voce, le cosiddette video chiamate, il trasferimentodati ad alta velocità. Il servizio UMTS, inoltre, permette di collegarsi sia alle re-ti GSM e UMTS sia a quelle TCP/IP (Internet) e ISDN (Integrated ServicesDigital Network) per essere sempre connessi in qualsiasi situazione e comuni-care in caso di necessità. www.ttmonaco.com

MC Multizone di Carel

Outlimits, tecnologicamenteestremi

Tyco Retail Solutions presenta TrueVue Integrated Store PerformancePlatform. La nuova piattaforma combina le note soluzioni di store perfor-

mance e di sicurezza e offre informazioni in tempo reale ai retailer consentendoloro di abbandonare la tradizionale modalità operativa a compartimenti stagnie prendere decisioni ponderate su strategie e tattiche di business. La piattafor-ma software raccoglie le informazioni dalle soluzioni di sicurezza e di storeperformance di Tyco per acquisire, interpretare, creare report e rispondere intel-ligentemente ai dati operativi in tempo reale che provengono da negozi, dipen-denti, inventario e clienti.. La piattaforma integrata aiuta i retailer a indirizzarebuona parte dei loro obiettivi più importanti: l’ottimizzazione dell’inventario, ilmiglioramento dei tassi di conversione e delle strategie di assortimento, la ridu-zione al minimo delle perdite, l’aumento della produttività dei dipendenti ed ilpotenziamento della store performance complessiva. Basata su standard aperti,la piattaforma TrueVue può integrarsi facilmente con un’ampia gamma di sen-sori e tecnologie. www.tycoretailsolutions.com.

Strumenti&Servizi

Tyco, la piattaformaTrueVue IntegratedStore Performance

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BricoMagazine 93

Epson presenta il modello TM-C3400-LT: un terminale stand-alone pc-based per la stampa di etichette, biglietti e braccialetti dotato di touch-

screen. Il modello TM-C3400-LT, con design compatto e struttura multi-funzione, non necessita del collegamento a un PC. Ecco perché rappresentala scelta ideale per gli utenti che hanno a disposizione spazi limitati. Realiz-zato per resistere in ambienti critici, l'alloggiamento IPX2 della stampante èa prova di polvere e resistente agli spruzzi. Il terminale TM-C3400-LT ècompatibile con un'ampia gamma di materiali (ad esempio, etichette opachee con finitura lucida) e di supporti sintetici in svariati formati (come etichettefustellate, braccialetti ed etichette a modulo continuo). Indipendentementedal supporto utilizzato, l'inchiostro a pigmenti DuraBrite Ultra di Epsonproduce stampe che resistono allo scolorimento, al contatto con l'acqua e conla maggior parte degli altri liquidi, e che durano a lungo anche se conservatein condizioni difficili. www.epson.it

Panasonic Toughbook offre una gamma di prodotti ampliata, servizi diproject management e solution services, entrando a far parte di Panasonic

System Communications Company Europe (PSCEU). La linea Toughbookoffrirà anche sistemi EPOS (electronic point of sales), computer handheld estampanti portatili, oltre alla gamma Toughbook di notebook rugged e ai tabletprofessionali Toughpad. Panasonic ha fornito sistemi per punti vendita elettro-nici (EPOS) per quasi 30 anni, raggiungendo quota un milione di workstationvendute a servizi ospedalieri, retailer e alla ristorazione. I computer handheld diPanasonic permettono di agire efficacemente sulla riduzione delle scorte e sulloro accurato controllo, sulla prevenzione di errori di distribuzione e sulla ridu-zione del lead-time dallo stoccaggio alla consegna nel settore logistico. Grazieai computer handheld Panasonic, i clienti possono leggere i barcode 1D e 2D egestire così più efficacemente i prodotti in real-time sia nel magazzino che du-rante la consegna al cliente. http://panasonic.net

Da Epson un terminale stand-alone

Toughbook amplia la sua offerta di prodotti e servizi

Il nuovo e robusto terminale portatile Skorpio X3 di Datalogic ADC è unprodotto all’avanguardia che integra in un unico strumento tutte le più re-

centi innovazioni. Grazie al suo formato compatto ed ergonomico e al suo am-pio display, è indicato per applicazioni di raccolta dati in ambiente retail. Il ter-minale portatile Skorpio X3 può essere utilizzato per attività tipiche di negozio,come ad esempio per la vendita assistita, per l’inventario e la gestione deglistock. L’ampio display grafico a colori ad alta visibilità con touch screen, il mi-gliore nella sua categoria, combinato alla speciale forma ergonomica, permetto-no di aumentare l'area di visualizzazione pur mantenendo una forma estrema-mente compatta. Il suo design elegante, le ridotte dimensioni e la sua leggerezzane fanno un prodotto dall’ottimo equilibrio e maneggevolezza in fase di utiliz-zo. Lo Skorpio X3 resiste agli urti, alle sollecitazioni continue e alle cadute ripe-tute da 1,5 metri, garantendo prestazioni altamente affidabili ad ogni scansione.Un importante miglioramento di Skorpio X3 è il gruppo ottico leggermente in-clinato, che permette all’operatore di eseguire la lettura dei codici a barre 1D e2D senza la necessità di muovere il polso. www.datalogic.com/ita

Datalogic, il nuovo terminale portatileSkorpio X3

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Immaginate di essere in riunione e avere di fronte a voi una per-sona a cui avete proposto qualcosa. Vi sorride. Potreste pensare

che è soddisfatto. Ma subito dopo aver sorriso, aggrotta la fronte.Cosa sta accadendo? Come è possibile comprendere le sue emozio-ni? Quale significato ha la sua mimica facciale? E voi come potrestereagire?In questo volume sono descritte le 6 emozioni base (sorpresa, paura,rabbia, disgusto, tristezza e gioia) e la loro costante presenza nellavita professionale. Attraverso una ricca selezione di foto, in cuiidentificarsi, vengono forniti gli strumenti per riconoscerle su di sée sugli altri attraverso il linguaggio del corpo. Con spunti teorici,esempi e esercizi il libro offre una riflessione sul proprio mondoemozionale e sul suo livello di funzionalità nella propria vita. Vieneinfine indicato come poter utilizzare le emozioni per potenziarel'efficacia personale, il benessere professionale e la capacità relazio-nale.Il testo è rivolto a coloro che lavorano in contesti organizzativi evogliono esplorare il mondo delle emozioni e capirne meglio comeraggiungere attraverso le stesse maggiore efficacia nella realtà pro-fessionale. È un libro per impiegati, venditori, manager, che vivonoogni giorno situazioni relazionali al lavoro e vogliono avere nuovistrumenti per affrontare le proprie emozioni nel migliore dei modi.

Le 6 emozioni sul lavoro. Viverle, riconoscerle e utilizzarle per avere successo

Dalla biologia alla psicologia cognitiva, dalle neuroscienze allameccanica quantistica, le più recenti scoperte di tutte le prin-

cipali discipline scientifiche confermano che siamo fatti per averecompleta padronanza della nostra vita ed esprimere pienamente lanostra potenzialità e di conseguenza la nostra leadership. Spesso però non comprendiamo quali meccanismi fisiologici, biolo-gici e psicologici ci fanno sentire vittime delle circostanze e ci im-pediscono di fare i cambiamenti che vorremmo. In questo libro l’autrice, una delle facilitatrici di trasformazione piùautorevoli e innovative che operano attualmente nel mondo, propo-ne un programma originale e di provata efficacia per aiutare il let-tore ad avere maggiore consapevolezza di sé, guardarsi in modonuovo e diventare quello che vuole essere, senza scuse. Attraverso riflessioni a 360 gradi sulla natura dell’essere umano, l’a-nalisi senza sconti delle esperienze e degli errori che tutti facciamo,esercizi pratici e spazi di autoanalisi per cambiare il nostro “pianomentale”, Il potere di cambiare ci guida in un originale percorso ditrasformazione di noi stessi e di sviluppo della nostra leadershippersonale.

Autore: Giulia CornoldiCollana: TrendPagine: 160Prezzo: 21 €Editore: Franco Angeli

Il potere di cambiareCome sviluppare laleadership personale

Autore: Giovanna D’AlessioCollana: Imprese e PersonePagine: 18,50 €Prezzo: 306Editore: Rizzoli Etas

Libri

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Questo testo si rivolge ai molti professionisti, avvocati, commer-cialisti e consulenti d’impresa che hanno la responsabilità di

gestire i problemi interpersonali nelle aziende a livello familiare eche sono consapevoli delle difficili situazioni che si possono poten-zialmente creare in questi contesti. Facendo uso delle informazioni contenute in questo libro essi po-tranno essere d’aiuto con la soddisfazione finale di avere contribui-to, forse anche in modo decisamente significativo, al successo dellaazienda familiare e al benessere della famiglia stessa.Tra i vari strumenti descritti, in primo luogo, il Trust, un istituto ti-picamente anglosassone che viene applicato ultimamente anche inItalia per tutelare i patrimoni familiari. Viene poi presentato un ex-cursus irrinunciabile sull’utilizzo dei capitali familiari alla luce dellenorme sull’antiriciclaggio che interessano non solo le aziende maanche i singoli cittadini.

Tutto lavoro e famigliaCome affrontare consuccesso la conduzionedi un’impresa familiare

Dalla casa all'orto, dalla macchina ai vestiti, dalle competenze altempo, oggi in rete si condivide e si scambia qualsiasi cosa.

Sempre più persone si incontrano attraverso servizi collaborativi di-gitali come Airbnb, Etsy, TaskRabbit, RelayRides, ma anche gli ita-liani Prestiamoci, Fubles, Reoose, che eliminano l'intermediazioneproponendo nuovi modelli di consumo e un innovativo modo di ge-stire tempo e lavoro. Tutti questi servizi hanno un linguaggio, valorie modalità operative comuni e prediligono l'accesso al bene invecedella proprietà, lo scambio invece dell'acquisto, la fiducia invecedella diffidenza, la filiera corta come alternativa a quella lunga.Questo volume aiuta a comprendere perché questi servizi nascono ehanno successo in questo momento, quali caratteristiche li distin-guono e quali possibilità aiutano a sfruttare. Ricco di consigli per cogliere le opportunità che emergono dallacrisi, il libro si rivolge a coloro che lavorano nel mondo della coope-razione digitale, a professionisti e giornalisti del settore, al mondodell'innovazione sociale e a giovani startupper, direttori e consulentimarketing, perché possano capire questo nuovo modello commer-ciale. Ma è anche dedicato alle persone che utilizzano questi servizie desiderano sperimentare percorsi di consumo alternativi e modidifferenti per uscire dalla crisi e trovare nuove fonti di guadagno orisparmio.

Autore: Anna Zanardi Cappon, Denis Torri, Sergio Maria BattagliaCollana: Gestione d’ImpresaPagine: 332Prezzo: 19,90 €Editore: Tecniche Nuove

Collaboriamo! Come i social mediaci aiutano a lavoraree a vivere bene intempo di crisi

Autore: Marta MainieriCollana: Web&Marketing2.0Pagine: 214Prezzo: 18,00 €Editore: Hoepli

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In uno scenario competitivo è importante acquisire una visione d’insieme,in modo da capire come si colloca il proprio ruolo nella filiera Indu-

stria/Distribuzione e quali sono i possibili impatti. Il corso, promosso da In-dicod-Ecr, che si svolgerà a Milano il 26 marzo prossimo, permetterà diavere una visione d’insieme della filiera del largo consumo capire come fun-ziona. Obiettivi della sessione formativa sono: capire come funziona il mo-dello della filiera, far comprendere a chi lavora in ambito commerciale le lo-giche di chi lavora nella supply chain, far comprendere a chi lavora in ambi-to supply chain le logiche di chi lavora in ambito commerciale, nonché svi-luppare un confronto con i lavori di gruppo.Coloro che potranno partecipare al corso sono: Junior product manager, product manager, personale dell’area supply chain,assistant buyer e buyer, junior category, category, trade marketing, apprendi-sti. Per informazioni: http://indicod-ecr.it/servizi/formazione/area-marke-ting-e-commerciale/mfunzionamento/

Industria/Distribuzione: corso introduttivo

Internet, motori di ricerca, social networks, cloud computing: nuovi canalimultimediali di comunicazione che hanno determinato la nascita di nuovi

modelli di fruizione delle informazioni con un inevitabile impatto sulla tuteladel diritto d¿autore e della privacy. Il master, promosso da Il Sole 24 Ore, che siterrà il 5 aprile a Milano presso la sede di Via Monte Rosa 91, si rivolge a Re-sponsabili uffici legali di aziende, Consulenti legali e Avvocati nonché a re-sponsabili Marketing e Commerciali d’Impresa: attraverso il confronto con imaggiori Esperti in materia approfondisce gli strumenti di tutela a disposizionedelle aziende e dei clienti nell’attività di marketing e vendita on line. Il percorsoformativo è strutturato in 3 moduli acquistabili separatamente. Il 2° Modulo:Tutela dei dati personali nell'e-Commerce interessa nello specifico Giuristid'impresa, Avvocati, laureati in discipline giuridiche ed economiche; consulenti.Per ulteriori informazioni sul Master, contattare la referente, Rita Graziano, alnumero di telefono 02.3022.3559 oppure all'indirizzo email: [email protected].

Tutela dei dati personali nell'E-Commerce

Si terrà a Milano in data 8 aprile il corso Brand Management, promossoda Mip, che ha come obiettivi avere una visione chiara e completa del

processo di brand management, cogliere le implicazione delle scelte di brandarchitecture, collegare i diversi strumenti di brand management ai risultatiin termini di equity di marca, prendere le principali decisioni in termini dipolitiche promozionali e di comunicazione connesse alla marca, ed infineutilizzare le principali metriche per la misurazione delle attività di brandmanagement. Nel corso della giornata si affronteranno diversi temi tra cui idiversi ruoli della marca all’interno dell’azienda: da fattore tattico ad assetstrategico, le scelte di branding: i brand element, l’architettura di marca, l’e-quity di marca: come misurare il valore della marca per il cliente e per l’a-zienda, le azioni di comunicazione a supporto della marca: il communicationmix. Per informazioni e iscrizioni: www.mip.polimi.it/mkt/brand

Brand Management

Corsi

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