Manuale Operativo Plicometria Adulti Release 6 · A livello ambulatoriale l’antropoplicometria...

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Manuale Operativo Plicometria Adulti Release 6.06

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Manuale Operativo Plicometria Adulti

Release 6.06

Indice INTRODUZIONE Plicometria Windows pag.4

Utilizzo Plicometria Windows Istruzioni passo per passo su come utilizzare Plicometria Windows. pag.9 Introduzione alle procedure: Metodo Statico, Clinico e Ideale pag.10 Gestione Anagrafica pag.12 Inserimento Nuovo Paziente pag.13 Modifica Dati Paziente pag.14 Ricerca Paziente pag.15 Cancellazione Dati Paziente pag.16 Inserimento Controlli pag.17 Inserimento Valori Staturo Ponderali pag.18 Inserimento Condizioni Patologiche pag.20 Selezione delle Equazioni Predittive pag.21 Inserimento delle Circonferenze pag.22 Inserimento delle Ampiezze, Diametri e Lunghezze pag.26 Inserimento delle Pliche pag.28 Analisi della Distrettualità: Biotipo pag.33 Analisi Staturo Ponderali e Definizione Taglia pag.35 Analisi Somatometrica pag.37 Analisi delle Aree Distrettuali pag.41 Selezione Equazioni Predittive pag.44 Analisi delle Componenti Corporee pag.45 Modello Multicompartimentale pag.47 Determinazione del Peso Desiderabile pag.48 Inserimento Note pag.50 Stampe pag.51 Stampa della Visita pag.52 Destinazione Stampa pag.53 Configurazione di Stampa pag.54 Cancellazione di una Visita pag.55 Archivio Pazienti - Cartella Storica pag.56 Quadro Sinottico pag.57 Gestione Archivi pag.63 Reindex, Pack e Zap Archivi pag.63 Report pag.64 Stampa Modulistica: Modulo Richiesta Visita e Modulo Prescrizioni Analisi Cliniche pag.64 2

Suggerimenti Suggerimenti Tecnici per pag.65 utilizzare al meglio Plicometria Windows Suggerimenti Tecnici pag.66

Terminologia e Comandi Elenco completo con definizione di tutti i termini e comandi presenti in Plicometria Windows. pag.68 Terminologia Scientifica pag.69 Comandi pag.71

Supporto Tecnico Servizio supporto tecnico, risposte alle domande più comuni ed installazione del software. pag.72 Requisiti minimi per il funzionamento del software pag.73 Installazione pag.74 Supporto Tecnico Telefonico e via E-Mail pag.75 Supporto Scientifico Servizio Hot Line Dietologico pag.76 Installazione ed avvio all’uso pag.77 Assistenza telefonica e via E-Mail pag.78 Corsi pag.79

Back up Archivi Istruzioni passo per passo su come istallare il software e archiviare e ripristinare gli archivi menu. pag.80 Archiviazione e Ripristino Archivi pag.81 Servizi per l’Utente Registrazione Medikey, accesso al sito Dica33Pro, accesso al sito DS Medica,consultazione prontuario farmaceutico, word processor, agenda e monografie pag.82 Registrazione Medikey pag.83 Accesso Dica33Pro pag.84 Accesso DS Medica pag.84 Prontuario Farmaceutico pag.85 Word Processor pag.85 Agenda pag.85 Monografie pag.85 3

INTRODUZIONE Plicometria Windows Generalità La conoscenza della composizione corporea e dello stato nutrizionale è oggi da ritenersi essenziale per ogni branca della medicina, sia nella ricerca di base sia nella pratica quotidiana. L’antropometria è oggi il metodo più diffuso di valutazione della composizione corporea; è semplice, di rapida esecuzione, utile quindi in studi su vasti strati di popolazione e utilizzabile come riferimento dal medico in reparti ospedalieri o in ambulatori specialistici. Il nostro manuale non vuole essere un trattato di Antropometria, ma una guida per l’applicazione pratica delle tecniche più usate nel rilevamento antropometrico e per una migliore valutazione dello stato nutrizionale dell’individuo nelle sue varie espressioni Grazie alla sempre più ampia diffusione nell’area medica del Sistema Windows, oggi possiamo destinare all’utenza il Software di Plicometria in Versione Windows Il Metodo Antropoplicometrico Il corpo umano è soggetto di studio da alcuni millenni; basta ricordare ciò che emerge dai papiri degli antichi Egizi, dagli scritti dei medici della Grecia classica o della Roma imperiale, per comprendere come già allora questa meravigliosa macchina fosse oggetto di ricerca e curiosità. Dobbiamo però giungere a tempi più recenti per avere delle conoscenze più precise; infatti, introducendo il concetto di “compartimenti” del corpo umano, si è giunti ad una quantificazione sempre più precisa degli stessi Lo studio dei vari compartimenti del corpo umano ha una grande importanza sia medica che fisiologica in quanto permette di valutare nella sua totalità le variazioni fisiologiche e/o fisio-patologiche di un dato individuo sottoposto a modificazioni dovute all’ambiente, o indotte da particolari regimi alimentari, o da variabili esterne quali la temperatura, lo sforzo fisico, l’attività lavorativa ecc....influenzandone la morbilità e in casi estremi la mortalità. L’antropometria evidenzia le caratteristiche specifiche di ogni soggetto, maschio o femmina, non solo in rapporto al peso e all’altezza, ma più particolarmente alla quantità di tessuto adiposo totale con la sua distribuzione e distrettualità, alla quantità di massa magra, alla muscolatura scheletrica striata, alla valutazione indiretta della struttura e dello sviluppo osseo, del contenuto idrico e minerale totale ecc. Come già sottolineato precedentemente, numerose sono le tecniche sviluppate dai vari autori per gli studi antropometrici. Tuttavia è necessario distinguere quelle che sono applicabili nella pratica clinica da quelle usufruibili solo per la ricerca scientifica. Le tecniche È bene distinguere le tecniche di tipo “invasivo” da quelle di tipo “non invasivo”, le quali non solo richiedono un’apparato tecnico-laboratoristico, ma soprattutto determinano dei problemi deontologici che ne limitano l’applicazione nella pratica clinica Per le tecniche “non invasive”, in quanto tali, non esiste questo problema, poichè sono applicabili più volte allo stesso individuo. Oltre al problema dell’invasività esiste anche un rapporto costo-beneficio particolarmente sconveniente per un uso generalizzato nella

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clinica medica e dietologica, anche se probabilmente sarà soggetto nel tempo a modificazioni in rapporto all’evoluzione tecnologica Le tecniche di tipo “non invasivo”, opportunatamente integrate con funzioni statistico-matematiche messe a disposizione dall’utilizzo dei computers, consentono oggi una quantificazione più precisa degli indici nutrizionali e della costituzione corporea dell’individuo, apparendo altamente “correlate” alle metodologie più sofisticate. I compartimenti La maggior parte dei metodi di cui si avvale l’Antropometria è comunque basata sul presupposto che il corpo umano si può considerare costituito da due “compartimenti” di densità relativamente costante, ma differenti in composizione. 1) FAT Fat mass o massa lipidica totale corporea determinata in Kg con densità 0.9g/ml 2) FFM Fat free mass o massa corporea, ottenuta sottraendo dal peso il valore del FAT, e anatomicamente costituita da muscoli scheletrici circa 40%, muscoli non scheletrici e tessuti magri circa 40%, scheletro (10-15%). È determinata in Kg ed è chimicamente costituita da proteine, acqua e minerali dell’osso, con densità 1.1g/ml. In generale la FFM è costituita da proteine, 19.5%, da acqua 72.4%, da scheletro 8% e da glicogeno 0.1%. PESO CORPOREO FAT FREE MASS (FFM) FAT Skeleton Skeletal Muscle Non Skeletal Muscle soft

lean tissue FAT

Bone mineral PROTEINE H2O Triacyl-

glicerol PROTEINE Kcal

TRIACYLGLYCEROL Kcal

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 %PESO CORPOREO Il compartimento del grasso corporeo anidro, non contiene potassio ed ha una densità abbastanza costante La massa magra, d’altro canto, ha probabilmente una densità costante di circa 1.1g/ml, un contenuto di potassio di circa 68mEq/Kg nei maschi, circa il 10% in meno nelle femmine ed un contenuto in acqua dal 67,4% al 77,5%. La % di massa muscolare scheletrica in maschi dai 20 ai 30 anni con un peso medio di 70 Kg è del 42,86%, e la % di tessuto adiposo (11-14%) oscilla in relazione alle variazioni del contenuto di acqua. Perciò la misurazione della densità corporea e della potassiemia totale o il contenuto in acqua totale, permette il calcolo delle proporzioni relative a questi due compartimenti del corpo e, quindi, il contenuto totale del grasso.

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Il Nostro Software Unicità La nostra esperienza nella metodica antropometrica supportata dall’esperienza clinica dei ricercatori, che hanno contribuito alla formazione del software, individua una sequenza metodologica precisa che non trova riscontro nelle altre proposte sul mercato. In particolare la sequenza metodologica prevede: • la valutazione degli indici statu o ponderali r

r

e

r

r

• la valutazione artometrica • la valutazione bicompartimentale • la valutazione morfo-distrettuale Ogni step della sequenza su indicata è rigorosamente necessaria, strettamente correlata e deve fornire una risultanza che nell’insieme della valutazione antropoplicometrica porta ad una disamina completa e precisa. È importante sottolineare che ciascun valore riscontrato nel software in oggetto, fa riferimento ad un preciso autore con relativa pubblicazione internazionale. Ogni informazione devoluta al paziente è quindi frutto della ricerca Dietosystem ed è riscontrabile nella letteratura scientifica più accreditata. Obiettivi dell’analisi della composizione corporea • Identificare i soggetti con rischio patologico associato a percentuali di grasso corpo eo

eccessivamente basso (malnutrizione) o eccessivamente alto (obesità grave) • Identificare i soggetti con rischio patologico associato all’eccessivo accumulo di grasso

intraddominale (patologia endocrino-metabolica e cardiovascolare) • Monitorare la popolazione soggetta a rapidi e forti variazioni nella composizione

(malattie infettive, very low caloric diet, malnutrizione calorica-proteica, insulto jatrogeno)

• Formulare l’intervento nutrizionale e fisico sulla base delle componenti metaboliche

(massa magra, metabolismo basale, livello di attività fisica) • Valutare l’efficacia d ll’intervento nutrizionale e dell’esercizio fisico (dieta sbilanciata,

fortemente ipocalorica, esercizi esaustivi) • Identificare il peso desiderabile del paziente (peso concertato nella relazione medico e

paziente) • Monitorare la crescita, lo sviluppo e la malnutrizione delle componenti corpo ee

(distrettualità adiposa, aree muscolari, biotipi costituzionali) • Monitorare gli indici di armonizzazione del grasso corporeo (attraverso i rapporti t a le

circonferenze e le pliche individuare l’evoluzione della distrettualità adiposa nel corso dei trattamenti)

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Valutazione Antropoplicometrica nella pratica ambulatoriale La riduzione del grasso patologico e l’armonizzazione della distribuzione del grasso corporeo di pari passo con il riequilibrio metabolico rappresentano obiettivi primari della gestione del sovrappeso. Occorre intervenire nel sovrappeso, prima che il paziente raggiunga un livello di eccedenza ponderale di difficile soluzione nel breve termine. L’obesità è infatti una condizione cronica multideterminata necessitante un approccio diagnostico e terapeutico complesso e obiettivi a lungo termine (Perri, 1992). Nonostante l’attenzione del mondo scientifico e l’evoluzione dei modelli terapeutici, il trend del sovrappeso è in costante incremento, e con esso anche la percentuale del sottopeso (Seidell, 1995). Il mito del “magri a tutti i costi e subito” è tuttavia così presente con la sua forza comunicativa che anche la popolazione in normopeso evidenzia il malessere derivato da un'’mmagine corporea distante. I programmi di dimagramento a breve termine rappresentano oggi il prodotto più consumato nel mondo occidentale, indipendentemente dal reale stato nutrizionale. In particolare, la tendenza della popolazione ad autogestirsi nel dimagramento sembra attecchire nei vari livelli sociali, incidendo pesantemente nella fascia adolescenziale e nei giovani adulti, e appare causa essa stessa di una nuova forma di obesità. Occorre che il messaggio per un corretto dimagramento non venga relegato nella gestione del fallimento, ovvero nella gestione di colui che ha già “Subìto” le soluzioni dimagranti provenienti dal mercato. Oggi gli specialisti del settore confermano questa situazione: è sempre più frequente incontrare un paziente in sovrappeso/obeso con esperienze pregresse fallimentari, con atteggiamenti fobici e rigidi nei confronti del cibo e con un rapporto alterato verso la propria immagine. I soggetti che afferiscono in ambito medico estetico sono sicuramente pressati dal potenziale evocativo di una silhouette perfetta e quindi, da un’immagine migliore. Questo non implica che il medico aderisca supinamente alle richieste del paziente senza stabilire un approccio diagnostico terapeutico più complesso: un approccio basato su un’attenta valutazione dell’assetto biologico, psicologico sociale e culturale. In particolare l’assetto biologico deve ricalcare fedelmente le indagini descritte nella valutazione dello stato nutrizionale. Le principali aree di indagine, nella valutazione dello stato nutrizionale, sono le seguenti: • Analisi del consumo e delle abitudini alimentari • Analisi dei parametri laboratoristici • Analisi della composizione corporea Non è questa la sede per trattare estesamente gli argomenti legati all’intake alimentare e ai parametri laboratoristici. Ci limitiamo all’analisi antropometrica della composizione corporea in quanto risulta essere la più utilizzata nell’ambulatorio medico oltre che la più vicina al vissuto culturale del paziente: desiderio di un’immagine corporea rinnovata. A livello ambulatoriale l’antropoplicometria costituisce, tra le varie metodiche d’analisi della composizione corporea, quella più in uso, data l’assenza d’invasività e i costi contenuti. Essa si basa sull’assunto che il corpo umano possa essere “biochimicamente” schematizzato nel modello biocomportamentale, in paraticolare: • La densità della Massa Grassa (FAT) si assume relativamente costante, pari a 0,901

g/cc; • La densità della Massa Magra (FFM) o massa libera da grasso, si assume costante, pari

a 1,1 g/cc; • La densità dei tessuti che a loro volta compongono la FFM sono costanti, così come la

loro proporzione e ripartizione nella medesima. 7

Gli individui differiscono nella quantità di FAT presente nel corpo. La FFM nell’individuo di riferimento ha una composizione costante in acqua (73,8%), proteine (19,4%) e minerali (6-8%) e glicogeno (0,1%). L’antropoplicometria misura la dimensione, la proporzione delle componenti nelle varie regioni del corpo. Essa impiega i seguenti parametri: • Circonferenze • Pliche • Ampiezze • Lunghezze L’indice di Massa corporea, o BMI (P/H²), e il rapporto tra la circonferenza minima della vita con la circonferenza massima dei fianchi (WHR) sono due esempi di indici antropometrici, assai utilizzati negli studi epidemiologici al fine di individuare il rischio patologico associato al sovrappeso e al biotipo costituzionale. Classificazione Bray del BMI e del rischio patologico associato 25-30 normopeso (rischio basso) 35-35 sovrappeso (rischio moderato) 35-40 obesità (rischio elevato) >40 obesità morbigena (rischio molto alto) Classificazione di obesità NHANES II del BMI > 27,3 Donne obese > 27,8 Uomini obesi Circonferenze, ampiezze e lunghezze costituiscono invece i parametri antropometrici utilizzati al fine di determinare la struttura scheletrica. La circonferenza del polso e l’ampiezza del gomito forniscono ad esempio, indici di struttura scheletrica, secondo le equazioni di Grant e le tabelle di Frisancho rispettivamente (Frisancho A.R., 1984).

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Capitolo 1 Utilizzo Plicometria Windows Introduzione alle procedure pag.10

Gestione Anagrafica Inserimento, modifica o cancellazione dei dati anagrafici del paziente pag.12

Inserimento Controlli Inserimento guidato nella cartella del paziente di tutti i dati per la definizione dell’analisi antropoplicometrica pag.17

Stampe Stampa delle visite elaborate pag.49

Archivio Pazienti – Cartella Storica Schedario storico a video delle visite di ciascun paziente e Quadro Sinottico pag.54 Gestione Archivi Ricreazione indici archivi, eliminazione fisica dei records cancellati ed eliminazione totale archivi. pag.61 Report Scheda da stampare per la rilevazione dei dati del paziente. pag.62

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INTRODUZIONE ALLE PROCEDURE Il Software di Plicometria in ambiente Windows mette a disposizione dell’Utente nuove modalità di lavoro per la selezione del peso desiderabile. Tre sono i Metodi a disposizione: • Metodo Statico • Metodo Ideale • Metodo Clinico I metodi vengono attivati attraverso le funzioni contenute nelle “Utilità - Configura” e consentono di selezionare il peso desiderabile del paziente, evidenziando a video le modificazioni della componente lipidica (FAT) e della componente magra (FFM). La scelta del metodo “condiziona” il referto medico. In particolare enuncia obiettivi diversi tra loro: in un caso, la modificazione della sola componente lipidica FAT (Metodo Statico) negli altri due casi sia la componente lipidica che magra FFM (Metodo Ideale e Clinico). Tradotto nella pratica clinica, la scelta di un metodo pretende che l’obiettivo non giunga a creare inopportune aspettative nel paziente. Solo attraverso un approfondito inquadramento clinico e un’indagine completa sullo stato nutrizionale del soggetto si può azzardare un esito prognostico. Occorre partire dalla storia clinica del paziente, dalla disamina del consumo alimentare, dall’analisi della composizione corporea, dalla misura del BMR, sino alla valutazione dei parametri laboratoristici, per poter optare verso uno dei metodi. Di certo, la scelta di un metodo impone l’adozione del medesimo per tutta la fase del monitoring, a meno che il caso clinico in oggetto non mostri comportamenti antitetici al metodo stesso. Generalmente una perdita di massa corporea che si compone di 1/3 di massa magra e 2/3 di massa grassa è accettato come normale composizione dei chili persi anche in situazioni ove il calo ponderale viene strettamente modulato in funzione del metabolismo basale e quindi si adotti un regime dietetico moderatamente ipocalorico. Procedura per l’attivazione del metodo prescelto: Aperta la schermata l’Utente potrà decidere se attivare il Metodo Statico, il Metodo Ideale o il Metodo Clinico confermando l’opzione con il simobolo “√“. Si ricorda che l’ attivazione deve essere effettuata prima di impostare la vista al paziente. METODO STATICO Tale metodo prevede variazioni solo sulla componente lipidica. Si parte dal presupposto che la terapia non incida sulla massa magra, mantenendola costante nel tempo. Il movimento del cursore nella videata “Determinazione del Peso Desiderabile” evidenzierà infatti variazioni relative ai valori assoluti di FAT e di Peso, mentre il valore assoluto di FFM rimarrà costante. METODO IDEALE Tale metodo consente la selezione di un peso desiderabile nel quale la modificazione del peso è a carico della componente lipidica quando il peso diminuisce, e della componente magra quando aumenta. Ciò implica un comportamento ideale dell’organismo che vede variazioni dei valori assoluti di Peso e FFM in incremento, o al contrario, di Peso e FAT quando ci si pone in un’ottica di dimagramento.

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METODO CLINICO Prevede la selezione di un peso desiderabile nel quale la modificazione è a carico della componente magra e lipidica con un rapporto di 1:3 rispettivamente. Dati sperimentali evidenziano infatti, che durante il decremento o l’incremento di peso, le componenti corporee coinvolte siano la massa magra (FFM) e la massa grassa (FAT) in un rapporto regolato dalla caloricità del regime. La tabella sotto riportata dimostra che anche nelle condizioni di un regime dietetico moderatamente ipocalorico e bilanciato (1400 calorie, ad esempio) diminuisce anche la componente magra (FFM). È inteso che l’associazione dell’attività fisica alla terapia dietetica contribuisce a un effetto di risparmio sulla FFM. Come è noto la maggior perdita di massa magra durante una dieta drastica avviene nel breve periodo. Specialmente durante le prime settimane di una VLCD (very low caloric diet < 1000 Cal), la perdita di massa magra è più elevata a causa di un maggior gap energetico e di un iniziale lento avvio della lipolisi massimale e dell’ossidazione del grasso. Va comunque sottolineato che secondo taluni Autori si ha una riduzione del BMR di circa 50 calorie per ogni Kg di FFM perso. I dati di numerosi studi riguardanti la VLCD ed effettuati per un periodo superiore ai tre mesi non hanno comunque rilevato una perdita di massa magra più grande del 25%. Questo conferma l’ipotesi, che se la durata della dieta è sufficientemente lunga e non fortemente ipocalorica, le modificazioni nel primo periodo, in cui si perde più peso, scompariranno nel processo totale di adattamento sino a mantenere una risposta metabolica costante. Il paziente perderà a fatica il peso coinvolgendo sempre di più la massa grassa poiché ha raggiunto il suo plateau.

Durata (giorni) 5-10 11-20 21-30 31-40 41-50 51-60 60

Calorie Variazioni % di FFM espressa per Kilo di peso perso 0-300 .56 .53 .40 450-900 .51 .38 .31 .26 .21

1100-1400 .26 .13 .14 1600-1900 .69 .49 .21 .15

Nella tabella soprariportata si può notare che con un digiuno modificato di 300 calorie anche a distanza di 50 giorni la frazione persa è prevalentemente costituita da massa magra (0.53). A 60 giorni l’adattamento metabolico risultante è tale che si riduce la perdita di FFM (0.40) non solo, perché probabilmente si è provocato una forte riduzione della FFM stessa con un conseguente fabbisogno energetico basale altrettanto ridotto. In sintesi l’organismo ha ridotto il suo gap energetico tra fabbisogno basale e intake alimentare. Il fenomeno si mantiene, seppur con una minor perdita di FFM (0.31 a 50 giorni), qualora l’intake sia di 900 calorie. V’è però da rimarcare la forte perdita di FFM nel primo caso (0.51) e il relativo adattamento metabolico. A 1100-1400 calorie la frazione di FFM persa è modesta (0.26 nel mese) e si riduce intorno al 13-14% per i restanti giorni. A 1600-1900 calorie la frazione di FFM persa non è significativamente diversa dal caso precedente a riprova che il modello 1100-1400 è quello più idoneo. Nota Bene: Anche nel caso di un intake da 1600-1900 la perdita di FFM nei primi 20 giorni è eleva a

(0.69-0.49) ma questo indica soprattutto una perdita di fluidi corporei più che di massa proteica e al e componenti magre. In questa condizione l’analisi plicometrica evidenzia un ruolo de erminante nella discriminazione delle componenti realmente perse.

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GESTIONE ANAGRAFICA

Finestra adibita all’Inserimento, Modifica e/o Cancellazione dei dati del paziente. Segue l’elenco dei bottoni per procedere: INSERIMENTO NUOVO paziente Premere il tasto nuovo per l’inserimento dei dati anagrafici del paziente pag.13 MODIFICA dati paziente Premere il tasto modifica per la variazione dei dati del paziente. pag.14 RICERCA paziente Per una veloce ricerca del paziente digitare il nome sulla stringa a disposizione. pag.15 CANCELLAZIONE dati paziente Premere il tasto elimina per la cancellazione definitiva del paziente. pag.16 ESCI dalla finestra Premere il tasto esci per tornare al menu principale 12

Inserimento Nuovo Paziente

Procedere all’inserimento dei dati del paziente. Per passare da una stringa all’altra utilizzare il mouse oppure digitare il tasto TAB Per il campo “Sesso” utilizzare le frecce direzionali. Il formato della “Data di nascita” è GG-MM-AAAA Premere il tasto OK per confermare il lavoro. Premere il tasto ANNULLA per eventuale cancellazione dei dati errati del paziente. Premere il tasto ESCI per tornare alla gestione anagrafica. 13

Modifica Dati Paziente

Procedere alla verifica e/o modifica dei dati del paziente. Per passare da una stringa all’altra utilizzare il mouse oppure digitare il tasto TAB. Evidenziare con il mouse il dato da modificare e ridigitare quello nuovo. È possibile, in alternativa, utilizzare il tasto TAB Per il campo “Sesso” utilizzare le frecce direzionali. Il formato della “Data di nascita” è GG-MM-AAAA Premere il tasto OK per confermare il lavoro. Premere il tasto ANNULLA per eventuale cancellazione dei dati errati del paziente. Premere il tasto ESCI per tornare alla gestione anagrafica.

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Ricerca Paziente

Procedere alla ricerca in archivio del paziente: • Posizionarsi con il mouse o con il tasto TAB sulla stringa “Cerca” posta sotto la finestra • Digitare il cognome del paziente. • Nella finestra sovrastante comparità il nominativo digitato contrassegnato da una

banda blu. Procedere ora con una delle funzioni (Bottoni) riportate a lato premendo l’apposito tasto. (MODIFICA - ELIMINA- ESCI)

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Cancellazione Dati Paziente

Procedere alla cancellazione del paziente: • Premere il tasto ELIMINA • Posizionarsi con il cursore su una delle due opzioni “SI” “NO” presenti nella sottoschermata “Confermi la Cancellazione ?”. • Premere il tasto Invio oppure utilizzare il mouse per la conferma.

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INSERIMENTO CONTROLLI Inserimento VALORI STATURO PONDERALI Inserimento dell’altezza e peso del paziente pag.18 Inserimento CONDIZIONI PATOLOGICHE Inserimento delle patologie del paziente pag.20 Selezione delle EQUAZIONI PREDITTIVE Selezione tra metodi di valutazione antropometrica diffuse in letteratura. pag.21 Inserimento delle CIRCONFERENZE Inserimento manuale fino a 12 circonferenze. pag.22 Inserimento delle AMPIEZZE, DIAMETRI E LUNGHEZZE Inserimento manuale fino a 5 valori fra ampiezze, diametri e lunghezze pag.26 Inserimento delle PLICHE Inserimento fino a 12 pliche corporee in funzione della metodica d’indagine selezionata precedentemente. pag.28 Analisi della DISTRETTUALITÀ: BIOTIPO Valutazione del biotipo costituzionale (solo nel caso di pazienti obesi) pag.33 Analisi STATURO PONDERALI e DEFINIZIONE TAGLIA Valutazione dell’ Indice di Massa Corporea (IMC) e della Struttura Scheletrica secondo le equazioni di Grant e Frisancho. pag.35 Analisi SOMATOMETRICA Analisi della tipologia del paziente in esame pag.37 Analisi delle AREE DISTRETTUALI Valutazione muscolare e lipidica del braccio e della coscia e valutazione del grasso viscerale. pag.41 Selezione EQUAZIONI PREDITTIVE Finestra visualizzabile solo con la selezione del “Metodo d’Ingagine – Tutti i Metodi”. Permette di selezionare la Formula più indicata da applicare in base alla tipologia del soggetto. pag.44 Analisi delle COMPONENTI CORPOREE Valutazione Massa Muscolare, Superficie e Densità Corporea, Valutazione Bicompartimentale (FAT e FFM) e Fabbisogno Energetico. pag.45 Modello MULTICOMPARTIMENTALE Permette di ottenere nuovi parametri indiretti pag.47 Determinazione del PESO DESIDERABILE Permette di stabilire il peso desiderabile per il paziente confrontandolo con il contenuto di FAT (Metodo Ideale) e FFM (Metodo Sperimentale) e BMI pag.48 Inserimento NOTE Formato libero senza limiti per le indicazioni dell’Utente al paziente. pag.50 17

Inserimento Valori Staturo Ponderali

Procedere all’inserimento dei dati mancanti del paziente. Il campo evidenziato dalla banda blu riporta il nome e cognome del paziente appena inserito. Posizionarsi con il mouse sulla stringa relativa all’altezza oppure digitare il tasto TAB. Inserire quindi altezza in cm e procedere con il TAB od il mouse su peso attuale del paziente (Kg XX.X) e il giorno del ciclo (se si tratta di una donna) Con il tasto Edita è data la possibilità di riprendere una visita già memorizzata in archivio e modificarla aggiungendo o togliendo valori relativi sia alle misure che alla diagnosi. Premere il tasto CERCA e digitare il nome del paziente nel caso in cui non sia tra i nominativi visibili nella schermata. Premere il tasto AVANTI per procedere alla schermata successiva Premere il tasto ANNULLA per la cancellazione dei dati del paziente Premere il tasto ESCI per tornare al menu principale. Nota bene: Il tasto “Edita” sarà disattivato se per il paziente non è stata ancora

memorizzata almeno una visita. 18

Edita Selezione Visita Precedente

Finestra adibita alla selezione di una visita precedente già archiviata per la rielaborazione dei menu e l’eventuale modifica dei dati. Come procedere alla selezione della visita: • Posizionarsi sulla stringa della visita del paziente che si desidera verificare Nel caso in cui al paziente siano state elaborate diverse visite controllare accuratamente la data della visita interessata • Selezionarla premendo il tasto sinistro del mouse • Confermare con il tasto “EDITA” Oltre a riportare la Data e l’Ora di elaborazione di ogni visita (verificare sempre che l’ora e la data di sistema siano aggiornate), riporta anche il Tipo di metodo selezionato per la determinazione del peso ideale (Impedenziometria, Plicometria o Campo Libero per chi seglie il Metodo Tabellare dalla Dietoterapia Alimentare Windows) e lo Stato di elaborazione che rimarrà campo bianco. Nota Bene: Tutte le visite memorizzate a fine prescrizioni dieteti he rimarranno in c

archivio in ordine alfabetico da consultare, stampare o addirittura modificare, fino a quando l’operatore non deciderà di effettuare la cancellazione definitiva del paziente o selettiva di ogni singola visita.

Premere il tasto INDIETRO per tornare alla schermata precedente

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Condizioni Patologiche

Finestra adibita all’inserimento delle condizioni fisiopatologiche. In questa sezione il programma si differenzia da utente a utente in funzione dei Moduli che esso possiede. Modulo Base Area Estetica Patologia Pediatrica Patologia Adulti Sport Modulo di Alimentazione Alternativa Patologia Post Operatoria Modulo Porzioni Modulo Anamnesi Alimentare Modulo Ristorazione L’Utente può inserire sino a 4 stati di fisiologia speciale e/o patologie concomitanti codificate per gruppo ed all’interno proposte in ordine alfabetico. Procedere all’inserimento delle patologie: La ricerca è estremamente rapida. • Posizionarsi sulla prima stringa con il mouse o con il tasto TAB • Selezionare il modulo desiderato. • Si aprirà la finestra delle famiglie di patologie • Selezionare quella interessata • Confermare quindi la patologia specifica premendo due volte il tasto sinistro del

mouse. Per deselezionare una patologia erroneamente confermata scegliere l’opzione “Elimina questa patologia”. Premere il tasto AVANTI per passare alla schermata successiva Premere il tasto INDIETRO per tornare alla schermata precedente Nota Bene: Qualora la visita impedenziometrica venisse ripresa nel software di Terapia

Alimentare il programma considera come principale, nell’intervento terapeutico,la prima patologia indicata. In caso in cui non siano state indicate patologie, lo stato di fisiologia speciale, rimane la seconda priorità. In caso neppure questa esista la dieta verrà costruita in base allo stato fisiologico del paziente.

Le priorità sopra descritte sono indispensabili per selezionare l’archivio di cibi sul quale lavorare ed apporre le necessarie variazioni ai nutrienti. 20

Selezione delle Equazioni Predittive

Finestra adibita alla selezione del Metodo di Indagine. Il Software ha messo a disposizione i Metodi di valutazione antropoplicometrica maggiormente verificati dalla letteratura scientifica internazionale. Qui di seguito i Metodi e le caratteristiche della popolazione specifica per le quali è stata messa a punto l’equazione:

METODO CARATTERISTICHE Jackson Pollock Il metodo si differenzia per sesso ed utilizza sia pliche che circonferenze. È consigliato

soprattutto per gli sportivi o per i soggetti con distribuzione di adiposità non omogenea. N.B. Tale metodo non consente la valutazione muscolare degli arti

Garrow Webster Il metodo non utilizza rilievi plicometrici ma solo circonferenze e si utilizza solo nel caso il soggetto evidenzi spessori di plica a 4.5 cm. Non rilevabili dal plicometro. È utilizzato per pazienti con un BMI tra 35-40.

Metodo 4 Pliche Il metodo utilizza le seguenti pliche: Bicipitale- Tricipitale- Sottoscapolare- Sovrailiaca È consigliato per l’analisi di soggetti con distribuzione del grasso prevalentemente nel distretto superiore

Metodo 7 Pliche Il metodo utilizza le seguenti pliche: Bicipitale- Tricipitale- Sottoscapolare- Sovraeliaca- Anteriore e Posteriore coscia- Ginocchio. È consigliato per l’analisi di soggetti con distribuzione significativa sia nel distretto superiore che inferiore o con differente distribuzione di masse muscolari

Obesità Morbigena Il metodo utilizza le circonferenze, in quanto si ipotizza che il paziente abbia pliche superiori ai 4,5 cm. È utilizzato per pazienti con un BMI superiore o uguale a 40

Tutti i Metodi Con la scelta di questa funzione viene data la possibilità di inserire tutte le misure antropometriche possibili, per poi ottenere in output una visione del soggetto secondo gli autori di tutte le formule.

Altleti Equazione per atleti d’elitè con intensa attività agonistica. In alternativa a Jackson Pollok che prevede sportivi magri di tipologia amatoriale

L’obiettivo di questa ampia proposta tabellare è quella di fornire all’Utente la più vasta possibilità di scelta in riferimento alla situazione del paziente e alla sua esperienza clinica. Come procedere alla selezione delle formule: • Posizionarsi con il mouse o con il TAB sul campo bianco a fianco della formula scelta • Selezionarla premendo il tasto sinistro del mouse • Il campo si colorerà di nero. Digitando il Bottone “Immagine” posto a lato l’Utente potrà collegarsi al nuovo sistema di acquisizione diretta dell’immagine corporea MORFOCAP. Tale bottone infatti permetterà di acquisire direttamente nel software le immagini del paziente. Le tre fondamentali saranno laterale destra, laterale sinistra e frontale. Il software potrà anche acquisire ulteriori immagini destinate alle singole aree corporee. Premere il tasto AVANTI per passare alla schermata successiva Premere il tasto INDIETRO per tornare alla schermata precedente Nota Bene: Si ricorda che attualmente il bottone “Immagine” non è attivato affinchè il

modulo MORFOCAP non sarà ultimato.

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Inserimento delle Circonferenze

Schermata adibita all’inserimento dei dati antropometrici del paziente. Ogni campo informativo è dotato di un “help” didattico sulla metodologia di repere delle misure. Tutti i valori richiesti fanno riferimento a circonferenze. Esse richiedono l’utilizzo di un metro di misurazione, il quale dovrebbe essere flessibile e anelastico, con un regolo largo circa 0.7 cm. (ad esempio metrico decimale o inglese) impresso su di un lato. Ciascuna circonferenza è misurata a contatto con la cute ma senza compressione dei tessuti molli. Come procedere all’inserimento dei dati antropometrici: • Posizionarsi con il cursore del mouse sul primo campo “Braccio Destro” e digitare il

valore • Procedere con il mouse o con il tasto TAB fino a completamento di tutti i campi. • Confermare premendo il tasto AVANTI

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Inoltre è data la possibilità all’Utente di confrontare i valori attuali con i valori delle precedenti visite. Basterà aprire la stringa “Storico Visite” riportata in fondo a destra della finestra e selezionare la visita con il tasto sinistro del mouse. I valori di tale visita verranno riportati a lato delle caselle corrispettive come nella schermata qui di seguito illustrata.

Digitando il Bottone “Grafico” oppure il tasto F6, l’Utente potrà consultare l’andamento storico delle singole circonferenze del paziente in forma grafica. Digitando il Bottone “Immagine” l’Utente potrà collegarsi al nuovo sistema di acquisizione diretta dell’immagine corporea MORFOCAP. Tale bottone infatti permetterà di acquisire direttamente nel software le immagini del paziente. Le tre fondamentali saranno laterale destra, laterale sinistra e frontale. In questa schermata invece sarà possibile acquisire ulteriori immagini destinate alle singole aree corporee. Premere il tasto AVANTI per procedere alla schermata successiva Premere il tasto INDIETRO per tornare alla schermata precedente. Nota Bene: Si ricorda che attualmente il bottone “Immagine” non è attivato affinchè il

modulo MORFOCAP non sarà ultimato.

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Le Circonferenze: generalità Le circonferenze corporee esprimono le dimensioni trasversali dei vari segmenti corporei. Utilizzate, da sole o congiuntamente alle pliche , esse sono indici di crescita, dello stato nutrizionale e della distribuzione della massa grassa. Per il periodo della vita compreso tra l’ultima infanzia e l’età adulta, le circonferenze degli arti e le pliche allo stesso livello consentono una stima delle aree trasversali di tessuto adiposo o del sottostante muscolo più osso. Quando calcolate con formule apposite, queste aree possono essere utili per la quantificazione ed il monitoraggio dei tessuti adiposi e muscolari in corso di terapia nutrizionale o riabilitazione fisica. I rapporti tra circonferenze specifiche del tronco e degli arti possono essere utilizzati come indici di valutazione della distrettualità del tessuto adiposo. Verranno qui descritte le tecniche di misurazione specifiche per le circonferenze di braccio, avambraccio, polso, coscia, vita, glutei e fianchi. Queste tecniche hanno alcuni importanti punti in comune. Innanzitutto richiedono l’utilizzo di un metro di misurazione, flessibile e anelastico, con un regolo largo circa 0.7 cm impresso su di un lato. Per la misura della circonferenza del polso, il metro deve essere stretto a sufficienza da entrare nella depressione situata tra i processi stiloidei dell’ulna, del radio ed i carpi. Molti metri sono forniti di un meccanismo retrattile attivabile con la pressione di un bottone; nel caso si utilizzi uno di questi metri, ci si deve accertare che la tensione di retrazione del metro non interferisca con la misurazione: la tensione esercitata dovrebbe essere minima. Le circonferenze devono essere rilevate con l’estremità del metro corrispondente allo zero nella mano sinistra e posta sopra alla parte restante del metro tenuto nella mano destra. Variazioni intra-ed inter-operatore nel posizionamento dell’estremità zero del metro possono compromettere l’affidabilità della misurazione. Per ogni circonferenza, eccetto quelle del capo e del collo, il piano del metro intorno al corpo deve essere perpendicolare all’asse longitudinale di quella regione corporea. Per le circonferenze misurate su soggetto in posizione eretta (torace, vita, addome, fianchi, coscia, polpaccio, caviglia, braccio ed avambraccio), il piano deve essere pure parallelo al paviemento. L’operatore deve accertarsi che il metro non produca depressioni cutanee, come può occasionalmente accadere per le circonferenze di torace, polpaccio e braccio. Se la depressione è ampia, è opportuno annotarlo accanto alla misura, ma in molti casi essa è ridotta e trascurabile. Si sconsiglia di ridurre la depressione aumentando la tensione del metro. Alcuni errori di misurazione della circonferenza del tronco potrebbero derivare da una rilevazione in fasi differenti della respirazione. Differenze significative (errore max. intraoperatore 0.4 cm - errore max. interoperatore 0.5 cm) per almeno due delle misure rilevate da uno o più operatori, impongono un ulteriore rilevamento della circonferenza. Differenze significative, potrebbero essere imputate a particolari stati di patologia.

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Le Circonferenze: tecniche specifiche e loro finalità Tecnica Consigliata Finalità Braccio Destro - Sinstro

Soggetto a spalle scoperte, posizione eretta e braccia lungo i lati del corpo con il palmo delle mani a contatto con le cosce. Per localizzare il punto medio del braccio, il gomito viene flesso di 90° con il palmo della mano rivolto in alto; stando davanti al soggetto, si localizza il margine laterale dell’acromion tramite palpazione laterale della superficie superiore del processo spinoso della scapola: il punto così localizzato viene contrassegnato; viene poi localizzato e marcato il punto più distale sul processo acromiale. Con il braccio rilassato, il gomito esteso e appena sollevato dal tronco ed il palmo della mano rivolto alla coscia, il metro viene sistemato perpendicolarmente all’asse longitudinale del braccio in corrispondenza del punto contrassegnato

La circonferenza del braccio costituisce un utile indice delle riserve energetiche dell’organismo e della massa proteica. Questa dimensione viene spesso combinata con le pliche per calcolare la circonferenza muscolare e le aree adipose e muscolari del braccio; bassi valori indicano una sindrome di malnutrizione protido-energetica.

Avambraccio Soggetto in posizione eretta con le braccia pendenti ai lati del tronco ma leggermente distanti da esso ed il palmo delle mani rivolto anteriormente. Il metro viene sistemato intorno alla parte prossimale dell’avambraccio, perpendicolare al suo asse longitudinale, e spostato verso l’alto e il basso fino a quando non se ne sia identificata la circonferenza massima. La misura avviene con il metro in contatto con la cute ma senza compressione dei tessuti molli.

La circonferenza dell’avambraccio è usata con altre dimensioni corporee in alcune equazioni antropometriche di predizione della densità corporea.

Polso Soggetto in piedi col braccio flesso in modo che il palmo della mano guardi superiormente e i muscoli della mano siano rilassati. Il metro viene sistemato sotto i processi stiloidei del radio e dell’ulna, localizzati per via palpatoria dal dito o indice di ciascuna mano. Il metro è perpendicolare all’asse longitudinale dell’avambraccio e si trova nello stesso piano sulla superficie anteriore e posteriore del polso: il metro deve inserirsi perfettamente nelle depressioni mediali e laterali.

La circonferenza del polso è un indice della taglia corporea poichè questa regione è relativamente priva di tessuto adiposo e muscolare; inoltre, è un indicatore di crescita.

Coscia Radice e Mediana

Per la misura della circonferenza mediana, il soggetto poggia la pianta del piede sinistro sulla tavola in modo che il ginocchio venga flesso di circa 90°; in alternativa siede eretto sempre con le ginocchia flesse di 90°. Il metro viene fatto scorrere orizzontalmente lungo la coscia a livello del punto medio di una linea tracciata tra il grande trocantere ed il margine; il margine prossimale della patella viene contrassegnato mentre il soggetto estende il ginocchio; il punto medio della piega inguinale è facile da localizzare se i fianchi sono leggermente flessi. La circonferenza della radice coscia viene misurata con il soggetto in posizione eretta, coi calcagni distanti 10 cm circa ed il peso egualmente distribuito sui piedi. Il metro viene fatto scorrere orizzontalmente attorno alla coscia, sotto al solco gluteo, con i muscoli della coscia in contrazione massimale (valido solo per gli adulti). Queste circonferenze vengono approssimate al più vicino 0.1 cm. Ciascuna è misurata con il metro a contatto con la cute ma senza compressione dei tessuti molli. Nel bambino e nell’anziano, la misura può essere effettuata in posizione supina.

Le circonferenze della coscia possono facilitare la stima della densità corporea ed essere utili indicatori di adiposità, inoltre sono importanti indicatori della atrofia muscolare.

Vita La misurazione non deve essere effettuata sopra indumenti di qualsiasi genere, eventualmente consentendo biancheria intima o vestiti /grembiuli di carta. Il soggetto è in posizione eretta, l’addome è rilassato, le braccia pendono ai lati del corpo ed i piedi uniti. L’operatore, che si trova di fronte al soggetto, sistema il metro a livello della vita, nella parte più stretta dell’addome: circonferenza minima addominale. È richiesto l’aiuto di un secondo operatore il quale si accerti che il metro sia nel piano orizzontale. In alcuni soggetti obesi potrebbe essere difficile localizzare la circonferenza naturale della vita; in questi casi dovrebbe essere misurata la circonferenza orizzontale più piccola nell’area compresa tra le coste e la cresta iliaca. La misura dovrebbe essere effettuata alla fine di una espirazione normale, senza che il metro comprima la cute.

La circonferenza della vita è un indice del tessuto adiposo profondo ed è correlata alla massa magra. Quando utilizzata in forma di rapporto con la circonferenza della coscia o del fianco, essa è un indice della distribuzione androide del tessuto adiposo: se ≥ 1 aumenta il rischio di malattie come il diabete mellito di tipo II. La circonferenza della vita è altamente correlata con il BMI.

Glutei e Fianchi Il soggetto, si trova in posizione eretta, con le braccia ai lati del corpo ed i piedi uniti. L’operatore s’inginocchia a lato del soggetto in modo da rilevare la circonferenza massima dei glutei, quindi sistema un metro anelastico a questo livello avendo cura di non comprimere la cute. È richiesto l’aiuto di un secondo operatore per posizionare il metro sul lato opposto. L’estremità zero del metro dovrebbe trovarsi al di sotto del valore che verrà registrato. Il metro è in contatto con la cute ma non ne produce deformazione.

La circonferenza dei glutei (o dei fianchi) riflette la quantità regionale di tessuto adiposo largamente sottocutaneo e correlato all’adiposità del distretto inferiore del corpo. Se il rapporto vita/fianchi è inferiore a 0.85 definisce, nelle donne , il biotipo ginoide: questo tipo di distribuzione ginoide non è associato al rischio di patologia endocrina e cardiovascolare.

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Inserimento delle Ampiezze, Diametri e Lunghezze

Schermata adibita all’inserimento dei valori relativi alle Ampiezze, Diametri e Lunghezze del paziente. Ogni campo informativo è dotato di un help didattico sulla metodologia di repere delle misure. Le Ampiezze del Gomito, Polso, Ginocchio e Caviglia vengono rilevate con uno strumento chiamato “Calibro”, mentre il Diametro Saggitale viene rilevato con lo strumento “Large Anthropometer. Ciscuna misurazione viene effettuata a contatto con la cute ma senza compressione dei tessuti molli. Come procedere all’inserimento dei dati: • Posizionarsi con il cursore del mouse sul primo campo “gomito” e digitare il valore. • Procedere con il mouse o con il tasto TAB fino a completamento di tutti i campi. • Confermare premendo il tasto “AVANTI”

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Inoltre è data la possibilità all’Utente di confrontare i valori attuali con i valori delle precedenti visite. Basterà aprire la stringa “Storico Visite” riportata in fondo a destra della finestra e selezionare la visita con il tasto sinistro del mouse. I valori di tale visita verranno riportati a lato delle caselle corrispettive come nella schermata qui di seguito illustrata.

Digitando il Bottone “Grafico” oppure il tasto F6, l’Utente potrà consultare l’andamento storico dei singoli campi “Ampiezze” - “Lunghezze” – “Diametri” del paziente in forma grafica. Digitando il Bottone “Immagine” l’Utente potrà collegarsi al nuovo sistema di acquisizione diretta dell’immagine corporea MORFOCAP. Tale bottone infatti permetterà di acquisire direttamente nel software le immagini del paziente. Le tre fondamentali saranno laterale destra, laterale sinistra e frontale. In questa schermata invece sarà possibile acquisire ulteriori immagini destinate alle singole aree corporee. Premere il tasto AVANTI per procedere alla schermata successiva Premere il tasto INDIETRO per tornare alla schermata precedente. Nota Bene: Si ricorda che attualmente il bottone “Immagine” non è attivato affinchè il

modulo MORFOCAP non sarà ultimato.

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Inserimento delle Pliche

Schermata adibita all’inserimento dei dati plicometrici del paziente. La richiesta varia in funzione della formula selezionata precedentemente. Ogni campo informativo è dotato di un “help” didattico sulla metodologia di repere delle pliche. La misurazione viene effettuata con un calibro (a molla) le cui estremità esercitano una pressione costante e standardizzata. La comprimibilità della cute e del tessuto adiposo è in funzione del grado di idratazione, dell’età, della taglia e varia da individuo a individuo. Essa è maggiore nei soggetti giovani per il maggior grado d’idratazione tissutale. I plicometri attualmente in uso - Harpenden Bull - Large Caliper - Holtain Tanner Whitehouse - presentano aperture massime di circa 4.5 cm e una pressione costante di 10 g/mm². Nella pratica clinica ambulatoriale è consigliabile l’uso del plicometro Harpenden od Holtain. Sono assolutamente sconsigliati, per l’inaccuratezza del dato di rilevazione e per i valori pressori non costanti, plicometri non validati dalla letteratuta internazionale. Come procedere all’inserimento dei dati antropometrici • Posizionarsi con il cursore del mouse sul primo campo “Tricipitale” e digitare il valore • Procedere con il mouse o con il tasto TAB fino a completamento di tutti i campi. • Confermare premendo il tasto AVANTI

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Inoltre è data la possibilità all’Utente di confrontare i valori attuali con i valori delle precedenti visite. Basterà aprire la stringa “Storico Visite” riportata in fondo a destra della finestra e selezionare la visita con il tasto sinistro del mouse. I valori di tale visita verranno riportati a lato delle caselle corrispettive come nella schermata qui di seguito illustrata.

Digitando il Bottone “Grafico” oppure il tasto F6, l’Utente potrà consultare l’andamento storico delle singole pliche del paziente in forma grafica. Digitando il Bottone “Immagine” l’Utente potrà collegarsi al nuovo sistema di acquisizione diretta dell’immagine corporea MORFOCAP. Tale bottone infatti permetterà di acquisire direttamente nel software le immagini del paziente. Le tre fondamentali saranno laterale destra, laterale sinistra e frontale. In questa schermata invece sarà possibile acquisire ulteriori immagini destinate alle singole aree corporee.

Premere il tasto AVANTI per procedere alla schermata successiva Premere il tasto INDIETRO per tornare alla schermata precedente. Nota Bene: Si ricorda che attualmente il bottone “Immagine” non è attivato affinchè il

modulo MORFOCAP non sarà ultimato.

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Le Pliche: generalità La maggiore o minore facilità con cui il tessuto adiposo può essere separato o sollevato da quello muscolare sottostante varia da un sito all’altro e da un individuo all’altro: gli individui molto magri e i grandi obesi pongono i maggiori problemi di misurazione. In generale , quanto più spessa è una plica, tanto meno riproducibile è la sua misura. L’aumentata plicabilità al contrario, è tipica di un ventre di plica facilmente sollevabile e ciò può essere abbeditato ad alterazioni morfologiche, spesso riscontrabili in soggetti che hanno subito rapidi dimagramenti associati a uno stile di vita sedentario. La descrizione generale della tecnica plicometrica, che segue, si intende per un operatore destromane. Il pollice ed il dito indice della mano sinistra sollevano un doppio strato di cute e sottocute circa 1 cm al di sopra del sito di misura, stando attenti a non comprimere troppo per non alterare la misura: i tessuti sollevati devono essre in quantità sufficiente per formare una plica i cui lati siano approssimativamente paralleli. Il principio fondamentale è che l’asse longitudinale della plica (ventre) sia parallelo alla linea di clivaggio della cute (linee di Langer) nella regione in cui viene effettuata la misurazione. La plica deve essere mantenuta sollevata fino a quando la misurazione non è stata ultimata. La mano destra sostiene il calibro mentre la sinistra solleva la plica Le estremità del calibro vengono applicate alla cute in modo tale che lo spessore di questa sia misurato su una linea perpendicolare all’asse longitudinale della plica; il calibro viene rilasciato gradualmente così da evitare sensazioni fastidiose da parte del soggetto. La misura viene rilevata dopo circa 4 secondi dal rilascio del calibro sulla plica, avendo cura di evitare errori di parallasse; se il calibro viene compressi per più di 4 secondi, la misura ottenuta sarà più piccola di quella reale perchè i fluidi saranno forzati ad uscire dai tessuti. È preferibile contare i secondi piuttosto che affidarsi al criterio di attendere la fine del decremento rapido della plica. L’errore dovuto alle variazioni dello spessore cutaneo è piccolo, ma potrebbe essere grande nel caso di edemi sottocutanei. (Keys & Brozek, 1953). Nell’obeso potrebbe risultare difficile sollevare una plica con i lati paralleli, soprattutto se addominale; non è consigliabile farsi aiutare da un secondo operatore poichè i risultati non trovano pari riferimenti nell tabelle tradizionali. 30

Le Pliche: tecniche specifiche e loro finalità Tecnica Consigliata Finalità Tricipitale La plica tricipitale è misurata sulla superficie posteriore del braccio,

sopra il muscolo tricipite, in corrispondenza del punto medio di una linea tracciata tra il processo acromiale della scapola ed il margine inferiore del processo olecranico dell’ulna. Il sito di misurazione viene determinato rilevando con un metro la distanza tra le proiezioni laterali del processo acromiale ed il bordo inferiore del processo olecranico dell’ulna, a gomito flesso di 90°. Il metro viene sistemato con l’estremità zero sull’acromion, quindi viene esteso lungo il braccio ed al di sotto del gomito. Il soggetto è in posizione eretta. La plica viene misurata con il braccio libero di pendere a lato del corpo. L’operatore, con il calibro nella mano destra, solleva con il pollice sinistro ed il dito indice, approssimatamente 1 cm al di sopra del livello contrassegnato e le estremità del calibro vengono applicate ad essa.

È la plica più comunemente misurata, in parte per la sua facile accessibilità. Essa è strettamente correlata con il grasso corporeo % e totale ma è meno correlata delle pliche del tronco con la pressione arteriosa.

Bicipitale La plica bicipitale viene sollevata sulla superficie anteriore del braccio in

corrispondenza della protuberanza del bicipite, 1 cm al di sopra della linea contrassegnata per la tricipitale e la circonferenza del braccio, su una linea verticale tracciata tra il bordo anteriore dell’acromion ed il centro della fossa antecubitale. Il soggetto è in posizione eretta, le sue braccia sono rilassate ai fianchi ed il palmo delle mani guarda in avanti.

La plica bicipitale è un indice del tessuto adiposo sottocutaneo e dello spessore della cute della superficie anteriore del braccio. Usata in combinazione con le altre pliche, è un utile predittore del grasso totale corporeo; con la plica tricipitale e la circonferenza del braccio, essa consente la stima dell’area di sezione muscolo più osso e dell’area lipidica di questo livello.

Addominale Per la sua misura è necessario che il soggetto rilassi la muscolatura

addominale e respiri normalmente. Se la parete addominale dovesse andare soggetta ad escursioni significative, si inviterà il soggetto a trattanere il respiro, dopo l’espirazione. La posizione è quella eretta, con il peso egualmente distribuito sui piedi. Il sito in questione è localizzato 3 cm lateralmente all’ombelico ed 1 cm inferiormente ad esso. La plica viene sollevata orizzontalmente: si misura il lato destro o sinistro secondo le finalità dello studio.

La plica addominale è stata inclusa in molti studi sulla composizione corporea e in equazioni predittive della massa grassa. Lo spessore della plica addominale varia notevolmente in corso di calo ponderale. È una plica che differisce notevolmente da un soggetto all’altro, ed è dotata di un discreto grado di riproducibilità se misurata con la tecnica raccomandata.

Anteriore Coscia Essa viene sollevata verticalmente sulla linea mediana anteriore della

coscia, in corrispondenza del punto medio di una linea tracciata tra la piega inguinale ed il margine prossimale della patella Il punto di riferimento prossimale corrisponde al punto medio della piega inguinale sull’asse longitudinale della coscia, quello distale, da localizzare a ginocchio esteso, è il margine superiore della patella. Nel corso della misurazione il peso corporeo è spostato sull’arto opposto mentre quello su cui viene effettuata la misurazione è rilassato, con il ginocchio leggermente flesso e la pianta del piede aderente al paviemnto. La plica viene misurata 1 cm inferiormente al suo punto di sollevamento e la misura approssimata al più di vicino 0.1 cm.

La plica della coscia presenta una correlazione con la densità corporea determinata con la tecnica della pesata idrostatica (Wilmore & Behnke, 1969,1970). Essa è inclusa in equazioni antropometriche di predizione della composizione corporea.

Poplitea Il soggetto siede con il ginocchio flesso a 90° e la pianta del piede

corrispondente sul pavimento. Il livello della circonferenza massima viene contrassegnato sulla superficie mediale del polpaccio. L’operatore si pone frontalmente al soggetto e solleva sulla faccia mediale una plica parallela all’asse longitudinale del polpaccio, appena al di sotto del sito contrassegnato. La misura viene arrotondata al più vicino 0.1 cm.

La plica poplitea è indice del tessuto adiposo delle sezioni distali dell’arto inferiore. Esse sono importanti per la predizione della massa grassa totale e per la valutazione della sua distrettualità.

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Sottoscapolare Essa viene sollevata sulle linee di Langer secondo una diagonale, ad

inclinazione infero-laterale e formante un angolo di circa 45° con il piano orizzontale. Il soggetto è in posizione eretta e le braccia sono rilassate ai lati del corpo. Il sito di misurazione è situato appena sotto l’angolo inferiore della scapola: per localizzare il sito di misurazione, l’operatore palpa la scapola, muovendo le dita in basso e lateralmente lungo il suo lato vertebrale, fino a identificare l’angolo inferiore. In alcuni soggetti, ed in modo particolare negli obesi, la sistemazione delle braccia dietro la schiena, costituisce un ausilio per l’identificazione del sito. Le estremità del calibro vengono applicate 1 cm infero-lateralmente al pollice ed al dito che solleva la plica.

La plica sottoscapolare è una misura dello spessore della cute e del sottocute della superficie posteriore del tronco. Essa è un importante indice di valutazione dello stato nutrizionale e, usata in combinazione con altre pliche corporee, è un utile predittore della massa grassa totale, della pressione arteriosa e dei lipidi plasmatici.

Pettorale Per la sua misurazione lo stesso punto di riferimento dovrebbe essere

utilizzato in entrambi i sessi. Il soggetto mantiene la posizione eretta e le braccia pendono liberamente ai lati del tronco. La plica pettorale viene misurata come una plica il cui asse longitudinale sia in linea con il capezzolo: essa viene sollevata sulla linea ascellare anteriore e misurata 1 cm inferiormente al punto di sollevamento. Pollock et al. (1984) descrivono il sito come al punto medio di una linea tracciata tra la plica ascellare anteriore ed il capezzolo per i mas hi, e come un terzo della distanza tra la plica ascellare anteriore ed il capezzolo nelle femmine.Il sito di misurazione nelle donne varia con le dimensioni della mammella.

c

La plica pettorale è altamente correlata alla densità corporea determinata con la tecnica della pesata idrostatica (Pollock et al., 1975,1976): essa è perciò inclusa in equazioni antropometriche di predizione della densità corporea

Sovrailiaca Essa viene misurata sulla linea medio-ascellare appena sopra alla cresta

iliaca. Il soggetto è in posizione eretta: i piedi sono uniti e le braccia pendono ai lati del corpo o, in caso di necessità, sono leggermente abdotte, così da facilitare l’accesso al sito di misurazione. La misurazione viene effettuata in posizione supina nei soggetti che non sono in grado di mantenere la posizione eretta. La plica sovrailiaca viene misurata come una plica obliqua sollevata appena posteriormente alla linea medio-ascellare, avendo cura di seguire le linee di Langer; essa è inclinata infero-medialmente di 45° rispetto al piano orizzontale. Pollock et al (1975), utilizzano una sovrailiaca obliqua situata più anteriormente : quest’opzione risulterebbe indicata nei soggetti magri o sportivi. La misura, effettuata 1 cm inferiormente al punto di sollevamento.

La plica sovrailiaca è utilizzata, unitamente ad altre pliche corporee, come indice del grasso corporeo. Essa è utile nello studio della distrettualità del tessuto adiposo, la cui valutazione è importante in relazione al rischio di malattia.

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Analisi della Distrettualità: Biotipo

Schermata adibita all’analisi e all’interpretazione della distrettualità adiposa. La finestra mostra la classificazione di obesità androide, ginoide o intermedia, legata alla distribuzione del tessuto adiposo rispettivamente nella parte alta, nella parte bassa del corpo o in entrambi i distretti. Tale classificazione, chiamata biotipo costituzionale, nasce dal rapporto circonferenza vita/fianchi (WHC Wasist/Hips ratio) e vita/coscia (WTC Waist/Thigh ratio)del paziente in esame. Se sono stati inseriti i valori di circonferenza Vita e Fianchi e quelli relativi alla Radice Coscia, comparirà l’immagine corporea con la definizione del Biotipo. Questa classificazione è utile nei casi in cui il paziente sia in sovrappeso od obeso. Nel sovrappeso infatti la misura della circonferenza della vita (>95) e del rapporto WHC vengono strettamente correlati al rischio patologico. Nel caso del soggetto androide il rischio patologico cade nel versante endocrino-metabolico; mentre se ginoide il rischio è caratterizzato dal sovraccarico ponderale e quindi comporterà implicazioni osteo-articolari e veno-linfatiche. Premere il tasto AVANTI per procedere alla schermata successiva. Premere il tasto INDIETRO per tornare alla schermata precedente 33

Biotipo Costituzionale La classificazione di Vague di obesità androide e ginoide, legata alla distribuzione del tessuto adiposo rispettivamente nella parte alta del corpo o nella parte bassa, si è rilevata importante per i potenziali rischi in cui l’individuo, indipendentemente dal grado di obesità, può incorrere. Numerosi sono infatti gli studi che associano all’obesità androide un più elevato rischio di malattie cardiovascolari, diabetiche, gotta, arteriosclerosi, ecc.; per non parlare della maggiore incidenza di diversi disordini metabolici quali iperinsulinemia, iperlipidemie, ipertensione, ecc. Diventa quindi indispensabile avvalersi di più metodiche atte a caratterizzare meglio questa diversa distribuzione di tessuto adiposo. Una di queste può essere l’utilizzo dei rapporti di circonferenza, waist/hips ratio (vita/fianchi) e waist/thigh ratio (vita/coscia) che possono individuare nell’uomo e nella donna dai 20-50 anni obesi, i tipi estremi: androide, intermedio, ginoide. L’obesità maschile (androide) è prevalentemente a carico del distretto superiore del corpo: nuca, collo, guance, spalle, torace e addome superiore. Al contrario, l’obesità ginoide, più tipica delle donne, è predominante nella metà inferiore del corpo (fianchi, natiche, coscie, e addome inferiore) e a differenza di quella androide se anche comporta problemi di tipo meccanico e psicologico, non sembra associarsi a complicanze metaboliche. Per quanto l’obesità androide non sia poi così rara nelle donne e quella ginoide negli uomini, non sono ancora stati effettuati studi su larga scala con l’intento di stabilire la prevalenza di questi due tipi di obesità nei due sessi. Qui di seguito la tabella di classificazione secondo i rapporti WHC e WTC Donne WTC WHC ≤ 0.78

Ginoide 0.79-0.84

Intermedia ≥ 0.85

Androide tutte le donne

≤ 1.34 Ginoide 45 21 2 711.35-1.49 Intermedia 9 44 14 67≥ 1.50 Androide 3 19 49 71tutte le donne 57 87 65 209 Uomini WTC WHC ≤ 0.94

Ginoide 0.95-0.99

Intermedia ≥ 1.00

Androide tutti gli uomini

≤ 1.65 Ginoide 26 4 2 321.66-1.78 Intermedia 4 15 13 32≥ 1.79 Androide 1 8 22 31tutti gli uomini 31 27 37 95

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Analisi Staturo Ponderali – Definizione Taglia

Schermata adibita all’analisi e all’interpretazione dei valori staturo ponderali. La finestra riporta gli indici di BMI (Body Mass Index - Indice di Massa Corporea) e le taglie secondo la classificazione di GRANT e FRISANCHO. Tali indici permettono di individuare facilmente l’eventuale sottopeso come il diverso grado di obesità del paziente in esame. Il calcolo del BMI non discrimina comunque tra un sovrappeso dovuto ad un accumulo di grasso o dovuto allo sviluppo eccessivo delle masse muscolari. Secondo alcuni autori l’errore standard del BMI è compreso tra il 3% ed il 6% del peso corporeo. A completamento dello studio morfologico vengono evidenziate anche le metodologie per la determinazione della taglia, mediante la circonferenza polso (GRANT) e l’ampiezza gomito (FRISANCHO). Tali misurazioni danno un’indicazione della struttura ossea dell’individuo. Premere il tasto AVANTI per procedere alla schermata successiva. Premere il tasto INDIETRO per tornare alla schermata precedente 35

BMI (Body Mass Index - Indice di Massa Corporea) La correlazione tra peso e statura rappresenta un ulteriore metodo analitico del grado di sovra/sottopeso attraverso un indice estremamente semplice: il BMI (Indice di massa corporea)

BMI = Peso in kilogrammi/ (Altezza in metri)^2

I valori di riferimento sono qui di seguito riportati:

Taglia secondo Grant e Frisancho Qui di seguito i valori di riferimento secondo la classificazione di Grant e Frisancho per la determinazione della struttura scheletrica: GRANT Ampiezza Gomito < = 5.7 Piccola < = 6.8 Media > 6.8 Grande FRISANCHO Circonferenza Polso < = 16.2 Piccola < = 17.6 Media >17.6 Grande

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Analisi Somatometrica

Schermata adibita alla valutazione dell’Analisi Somatometrica. Tale analisi ha lo scopo di fornire un’informazione visiva della simmetria corporea, ed è basata sull’analisi morfologica e costituzionale del paziente. L’introduzione del somatotipo offre la possibilità di un’interpretazione della morfologia umana più approfondita e completa rispetto ai tradizionali indicatori antropometrici, sempre legati ad una visione parziale o settorializzata. Basti pensare al BMI come indicatore Staturo-Ponderale, all’ampiezza del gomito come indicatore di struttura scheletrica, alla somma delle pliche come indicatore di grasso corporeo e alle circonferenze come muscolarità. All’interno del somatotipo troviamo un unico modello interpretativo che abbraccia la muscolarità, l’adiposità e la linearità o struttura del soggetto in esame. È stato scelto il somatotipo di J.E. Lindsay Carter e B.M. Heath perché rappresentativo di un modello ancor oggi utilizzato e maggiormente validato rispetto ai molti che la letteratura ci propone. Utilizzando determinati parametri antropometrici il soggetto in esame va collocarsi entro uno spazio tridimensionale, in una determinata posizione all’interno o all’esterno di un triangolo definito somatogramma o somatocarta. La figura geometrica bidimensionale che meglio definisce la somatocarta di Carter e Heath è il triangolo sopraevidenziato. Si può dire che ogni individuo si posiziona all’interno o all’esterno della somatocarta (triangolo) in una posizione (punto) che riassume le caratteristiche morfologiche e di composizione individuali

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Riassumendo: Il somatotipo esprime la prevalenza di tre distinte caratteristiche fisiche ciascuna contrassegnata da un numero o punteggio: ENDOMORFISMO = indicatore di una relativa adiposità MESOMORFISMO = indicatore di una relativa robustezza muscolo-scheletrica ECTOMORFISMO = indicatore di una relativa linearità o longilineità Dove nello specifico: Endomorfi mo s

s

Rappresenta la caratteristica di obesità o di magrezza. Fa riferimento al tessuto adiposo sottocutaneo poiché considera tre pliche, quali la tricipitale, la sottoscapolare e la sovrailiaca. I parametri vengono corretti per l’altezza. Ogni variazione del punteggio endomorfico esprime una modificazione relativa del grasso corporeo. Mesomorfi mo Rappresenta la caratteristica muscolo scheletrica in quanto considera i diametri (ampiezze) dell’omero e del femore e le circonferenze braccio e poplitea. Detti parametri vengono corretti per le pliche tricipitale e poplitea. Ogni variazione del punteggio mesomorfico esprime una variazione della muscolarità, tenendo presente che i diametri scheletrici tendono a presentare valori relativamente costanti. Ectomorfismo Rappresenta la caratteristica Staturo-Ponderale del soggetto, in quanto fa riferimento all’altezza e al peso. Variazioni del punteggio ectomorfico esprimono oscillazioni solo ponderali, tenendo presente che l’altezza nell’adulto rimane relativamente costante. L’analisi del Somatotipo può essere estesa su gruppi di popolazione onde stimare le principali caratteristiche antropometriche in funzione del corredo genetico (etnia) dello stile di vita (attività fisica, attività lavorativa, o sedentarietà) e del livello socio-culturale (sedentarietà, disponibilità di cibo, squilibri alimentari). L’analisi del somatotipo in particolare può consentire una classificazione morfologica indirizzante nella scelta della pratica sportiva. Al riguardo, è indubbio che la prevalenza della caratteristica muscolare più che della caratteristica staturale o lineare può indirizzare verso discipline sportive (sollevamento pesi, ginnastica ad esempio) dove tali caratteristiche vengono meglio sfruttate. Al di là della sua ampia diffusione e potenzialità di impiego, il somatotipo deve essere impiegato nella pratica clinica ambulatoriale sia per ottenere una visione antropometrica d’insieme del soggetto, che soprattutto, per vedere l’evoluzione più armonica e verosimile con le terapie poste in essere. Un esempio stringato potrebbe essere il seguente: un soggetto di bassa statura, con scarsa muscolarità e una adiposità nella norma ha un destino evolutivo che dovrà riguardare in prevalenza la massa muscolare. Nell’ottica di un’armonizzazione delle componenti antropometriche è ovvio che la statura rimarrà costante, l’adiposità non dovrà scendere più del dovuto mentre la muscolarità che è la componente deficitaria dovrà aumentare. Il consiglio di aumentare l’attività fisica sarà quindi prioritario rispetto alla dieta, che a sua volta, dovrà essere moderatamente ipocalorica. Il somatogramma di Carter e Heath viene quindi finalizzato al raggiungimento di un adeguato livello di armonizzazione delle componenti corporee. Ma qual’è la zona del somatotipo rappresentativa di una armonica distribuzione antropometrica?. L’esagono posto al centro del somatogramma corrisponde ai punteggi di idealità tra le tre diverse componenti.

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Il Punteggio del Somatotipo Il Somatogramma viene disegnato nello spazio attraverso 3 raggi: La zona centrale del somatogramma esprime un’area dove i soggetti mostrano una relativa armonia tra le componenti antropometriche. Lungo ciascun asse si delinea il punteggio relativo alla singola e specifica caratteristica; di volta in volta endomorfica, mesomorfica ed ectomorfica. In particolare il punteggio per: Endomorfismo va da 1 a 12 Mesomorfismo va da 0.5 a 9 Ectomorfismo va da 0.5 a 9 Quindi, ogni asse endo, meso ed ecto parte dal punteggio più basso per giungere a quello più alto e in questa direzione esprime la prevalenza della caratteristica che lo contraddistingue. Ad esempio un endomorfismo pari a 10 esprime una grande adiposità mentre un endomorfismo pari a 2 una significativa magrezza. L’interpretazione globale e completa del somatotipo si ha ovviamente dalla presenza di tutti e tre i punteggi relativi alla caratteristica endo, meso ed ecto. La definizione completa del somatotipo si avvale di una precisa sequenza dei tre punteggi, dove : il 1° numero identifica l’ Endomorfismo 2° numero identifica il Mesomorfismo 3° numero identifica l’ Ectomorfismo A puro titolo di esempio la definizione completa del somatotipo di un individuo potrebbe essere la seguente: 9-3-1 dove con 9 si esprime una forte adiposità o endomorfismo elevato, con 3 si esprime una bassa componente muscolo scheletrica o mesomorfismo basso, con 1 si esprime una statura molto bassa in rapporto al peso o ectomorfismo basso. La zona centrale, rappresentativa di una certa armonia tra le componenti antropometriche, dovrebbe comprendere definizioni del somatotipo con punteggi oscillanti da 3 al 4 per tutte e tre le caratteristiche. Fuori dal triangolo troveremo punteggi superiori a 7 o inferiori a 1. Il punteggio minimo è 0,5 e spesso viene arrotondato all’unità. Come si legge la definizione del somatotipo In genere, il somatotipo viene definito attraverso le due caratteristiche maggiormente prevalenti o dominanti. La prima caratteristica nella definizione del somatotipo, cioè quella con il maggior punteggio, viene letta in seconda istanza, anche se rappresenta la caratteristica più dominante. Nell’esempio sopra riportato, con un somatotipo pari a 9-3-1, si ha la seguente lettura: MESO-ENDOMORFO Il soggetto è chiaramente endomorfo come caratteristica dominante, ma nella lettura il termine endomorfo compare dopo la caratteristica meso, che è la II° in ordine di importanza. La caratteristica Endo è così elevata che il punteggio 9 va a collocarsi al di fuori del triangolo in un punto, contrassegnato nella figura dall’asterisco, dedotto dall’incrocio degli assi 3 e 1, rispettivamente Meso e Ecto. Così per un individuo con un punteggio pari a 2-3-6- si avrà una definizione Meso-Ectomorfo, dove la caratteristica dominante è l’Ecto con il punteggio 3, Ma la caratteristica dominante viene espressa nel II° termine in sequenza. Così per un soggetto con un punteggio 4-4-4 o 3-3-3 le tre caratteristiche Endo-Meso-Ecto sono perfettamente uguali tra loro. In questo caso il soggetto è rappresentativo di un’armonia tra le componenti tale da collocarsi esattamente al centro del triangolo; infatti la definizione del somatotipo sarà Centrale.

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Mentre un punteggio 4-3-3 o 4-2-2 si avrà un bilanciato endomorfismo, in quanto la caratteristica dominante appare l’endo e i punteggi di Meso ed Ecto appaiono uguali. Ben 13 sono le definizioni del somatotipo, ma in questa lettura complessa aiuta il Software e Automaticamente infatti, usciranno le definizioni in base ai dati antropometrici introdotti. Se la definizione apparirà incompleta, cioè uno dei valori verrà espresso come Non Calcolabile (N/C), probabilmente non sarà stato inserito il dato antropometrico necessario, oppure il calcolo del punteggio, causa un dato errato, esce dalla somatocarta. Il Bottone Immagine

Attivando il bottone tale bottone il medico potrà verificare se l’immagine del soggetto misurato si avvicina a quella di un modello di riferimento posto in archivio. Questi modelli di riferimento sono stati tratti dal testo di Carter e Heath. L’archivio attuale ne contiene circa 50, se il nostro paziente non si avvicina nel punteggio a un’immagine posta in archivio, quest’ultima non può essere richiamata. La finalità sottesa alla consultazione delle immagini è quella di contribuire nell’opera di educazione e sensibilizzazione verso il paziente. Al riguardo è nota la difficoltà del medico nella descrizione del corpo del paziente, causa il vissuto negativo che questi ha nel confronto della propria immagine. Si deve quindi cercare di oggettivizare le componenti secondo l’obiettivo di riportare il vissuto del paziente all’interno di una realtà fatta di immaginI, numeri e valori. Un’altra finalità è quella relativa al monitoraggio dell’immagine corporea. Un prima e un dopo, tratto da due immagini differenti, contribuisce fortemente nella descrizione dei benefici conseguiti dalle terapie poste in essere. Soprattutto quando le terapie implicano tempi lunghi di gestione e le modifiche dei distretti appaiono diluite in entità, occorre intervenire con l’immagine per confermare i benefici realmente conseguiti. Quest’ultimo aspetto rientra nell’ottica di fornire al medico, e quindi al paziente, un “rinforzo” continuo per il successo di gestione. Il bottone “Stampa” permette di ottenere il referto dell’analisi somatometrica del paziente. Premere il tasto “AVANTI” per procedere alla schermata successiva. Premere il tasto “INDIETRO” per tornare alla schermata precedente.

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Analisi delle Aree Distrettuali

Schermata adibita all’analisi e all’interpretazione degli indici artometrici. La valutazione artrometrica è uno step del programma indispensabile per una migliore definizione delle componenti corporee principali FAT e FFM. Aree muscolari elevate (pari o superiori al 75° centile) indicano un soggetto con una buona muscolarità e quindi dovrebbero indirizzare l’Utente a selezionare tra le equazioni del software relative alla FFM quelle che producono valori di FFM più elevati. Al contrario aree lipidiche elevate evidenziano sedentarietà, scarsa attività muscolare, o malnutrizione. Il fenomeno di malnutrizione, per lo meno, quello circoscritto alla malnutrizione calorica, proteica, si può desumere da AMA inferi o pari al 10° centile. Nella pratica clinica si possono riscontrare soggetti con AMA bassi (< 25° centile) pur essendo normopesi. Generalmente trattasi di soggetti perennemente in dieta con pregresse fluttuazioni di peso di una certa entità (> 5 Kg). L’analisi dei valori assoluti di AMA e AFA è allora di grande utilità per la formulazione della terapia dietetica e motoria. Come potete desumere dalla videata viene riportato anche il rapporto tra l’area muscolare e l’area lipidica. Questo rapporto è utile nel monitoraggio in quanto permette di valutare anche i piccoli cambiamenti in corso di trattamenti; mentre se ci basassimo solo sul valore assoluto dovremmo considerare le aree muscolari e lipidiche per di più espresse con numeri di 4 cifre: un dato mnemonico certamente più complesso! Digitando il bottone “Grafico” posto a lato l’Uente avrà la possibilità di visionare il “Grafico Artometrico”, introdotto per facilitare l’interpretazione dei Risultati relativi agli arti superiori (AMA e AFA) e inferiori (TMA e TFA) come mostra il grafico sotto riportato

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Le bande colorate identificano le aree derivate dai centili di appartenenza, secondo il metodo Frisancho. Le tabelle artometriche di Frisancho, infatti, possono essere un valido riferimento per l’analisi delle aree muscolari e lipidiche espresse in cm² e centili sia degli arti superiori che inferiori Ciascun grafico riporta in automatico:

- gli anni (sulle ascisse) - i cm² (sulle ordinate) - lo spessore delle bande colorate che esprimono il range dei centili di

appartenenza - la colonnina nera che identifica il paziente con la sua situazione artometrica

rispetto alla popolazione standard di riferimento indicata nel 50° Centili

Come per tutti i Centili, la classificazione non esprime un giudizio di stato nutrizionale, quanto lo scostamento dalla media di una popolazione standard, di tipo sedentario, normalmente indicata nel 50°Centile. Classificazione AMA e AFA (fasce di percentili)

< 10 fortemente sotto la media (rosso) 10-25 sotto la media (blu) 25-50 leggermente sotto la media (giallo) 50-75 nella media (verde) 75-85 leggermente sopra la media (giallo) 85-90 sopra la media (blu) >90 fortemente sopra la media (rosso)

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Classificazione TMA in cm² Femmine Maschi <140 <150 sotto la media (rosso) 140-150 150-170 leggermente sotto la media (giallo) 150-170 170-190 nella media (verde) 170-190 190-210 leggermente sopra la media (giallo) >190 >210 sopra la media (rosso)

Classificazione TFA in cm²

Femmine Maschi <40 <20 sotto la media (rosso) 40-50 20-30 leggermente sotto la media (giallo) 50-70 30-50 nella media (verde) 70-80 50-60 leggermente sopra la media (giallo) >80 >60 sopra la media (rosso)

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Selezione Equazioni Predittive

Schermata adibita all’analisi bicompartimentale della composizione corporea Per ognuno dei metodi compare l’analisi dei due compartimenti corporei FAT (Massa grassa) e FFM (Massa magra) nonchè il BMR (Metabolismo basale). In funzione della tipologia del soggetto L’Utente sceglierà la formula più indicata da applicare. L’Utente inoltre può, relativamente alle misure e all’età del paziente in terapia, trovarsi nella condizione di dover discernere tra un insieme di risultati sovrapponibili. In questo caso si consiglia di basarsi sulle valutazioni staturo-ponderali e artometriche, che precedono l’analisi bicompartimentale, prima di selezionare il risultato. Oppure, potrebbe utilizzare il risultato mediano come riferimento per sortire un rischio di errore più ripartito. Nota Bene: Tale schermata viene visualizzata solo quando l’Utente ad inizio visita

seleziona l’opzione “Tutti i metodi”. Nel caso in cui invece sceglierà solo una tra le formule proposte (Jackson Pollock - Garrow Web ter - Quattro plice - Sette pliche - Obesità Morbigena - Atleti), la finestra dell’analisi bicompartimentale mostrerà i risultati relativi alla FAT e FFM della formula selezionata.

s

Premere il tasto AVANTI per procedere alla schermata successiva Premere il tasto INDIETRO per tornare alla schermata precedente

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Analisi delle Componenti Corporee

Schermata adibita alla consultazione dell’analisi delle Masse Corporee, Superficie e Densità Corporea, Valutazione Bicompartimentale e Fabbisogni Energetici. Valutazione Bicompartimentale e Fabbisogni Energetici La FFM rappresenta il determinante principale del metabolismo basale. Numerosi Autori sottolineano come la FFM spieghi per il 70% il BMR. La misura della FFM può essere così utilizzata per valutare le calorie necessarie all’organismo per mantenere, o costante la FFM, o per ridurre al minimo la perdita della medesima. Dalla videata potreste desumere la differenza esistente tra i fabbisogni basali tratti dai parametri peso ed età (vedi LARN) e quelli calcolati con il software antropo-plicometrico, tratti dai Kg di FFM. Il BMR più vicino al reale fabbisogno è ovviamente quello derivato dalla componente magra (FFM) realmente presente nell’organismo. A parità di peso e di età, il BMR è differente se differente è la ripartizione in FFM. Il BMR derivato da FFM costituirà quindi la base per il computo calorico nei regimi dietetici che andremo a calcolare con il software Dieta. Per impedire che la dieta induca una deplezione di FFM, e con questo, un’adattamento metabolico immediato, è opportuno che la quantità di calorie da dieta debba oscillare intorno al valore di BMR derivato da FFM. Questo è per l’appunto l’algoritmo previsto nel software dieta menzionato. Variazioni in FFM devono in ogni caso essere supportate da una adeguata variazione dietetica, come da adeguati protocolli di attività fisica, al fine di consentire una costante efficienza metabolica. Valutazione Massa Muscolare La stima della muscolarità è importante per giungere ad una corretta selezione delle equazioni che quantificano FAT e FFM. È ovvio che una muscolarità elevata dovrà confrontarsi con le equazioni che mostrano una più alta FFM. Il termine di riferimento nella videata corrisponde a quello presente in letteratura nell’uomo e nella donna di riferimento, e cioè: 40% nel maschio, 38% nella femmina. Questi termini sono quindi ideali e spesso possono contrastare la risultanza dell’analisi individuale.

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Superficie e Densità Corporea Anche la superficie corporea assume un aspetto di puro riferimento. Generalmente superfici elevate (>2 m²) corrispondono a soggetti obesi, mentre superfici basse a soggetti magri. I valori sono tratti dall’esperienza e dall’algoritmo di DU BOIS-DU BOIS, a tutt’oggi preso come riferimento nonostante la casistica di popolazione bassa. La densità corporea varia in funzione della ripartizione tra le componenti FAT e FFM, per le quali si assume che la specifica densità rimanga relativamente costante. In particolare: S FFM = 1.1 g/cm² S FAT = 0.9 g/cm² Il concetto di “d” relativamente costante rappresenta uno dei limiti dell’antropoplicometria in quanto in determinate condizioni (cachessia, malattie infettive, osteoporosi ecc.) la componente FFM tende di per se, a mostrare una densità inferiore a 1.1 Nelle suddette condizioni infatti, è più facile riscontrare una sovraidratazione, o una perdita di proteine, o una deplezione di minerali, il tutto a scapito delle componenti più pesanti. Al puro scopo informativo: • La densità del tessuto osseo è pari a 3 • La densità del tessuto proteico è pari a 1.3 • La densità dell’acqua è pari a 0.99

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Modello Multicompartimentale

Studi recenti – Wang, Deurenberg, Heymsfield, Baumgartner – hanno consentito di tracciare le complesse relazioni tra la visione bicompartimentale del corpo, definita in massa grassa e massa magra, e le relative componenti, quali minerali totali, minerali ossei, acqua e proteine. Sulla base di tali ricerche, la Versione 6.0 si aggiorna con nuovi parametri indiretti, riassunti in una apposita finestra dei risultati. Di fatto, dal modello Bicompartimentale, circoscritto a FAT e FFM, si giunge al modello Multicompartimentale dove vengono stimate in sequenza:

• La Massa Proteica (MP) • La Quantità o massa di minerali ossei (MO) • La Quantità o massa di minerali corporei (MC) • L’idratazione corporea (TBW) • Il Volume corporeo (BV)

Questa ulteriore mole di parametri arricchisce l’attuale software antropometrico, completa l’approccio clinico e apre nuove opzioni di intervento nella routine ambulatoriale. Pur trattandosi di parametri indiretti, questi possono essere utili nei trattamenti terapeutici per target specifici, quali osteoporosi, ipotrofia muscolare, sottopeso, dimagramento, riequilibrio metabolico e funzionale e altri segmenti, in genere, contemplanti la modificazione delle medesime componenti. Osservazioni La quantità di acqua stimata nella versione 6.0, pur essendo elaborata all’interno del modello multicompartimentale, cioè all’interno di un modello che contempla minerali, minerali ossei, trigliceridi e proteine, fa comunque riferimento a uno stato d’idratazione nella norma, pari a circa il 74% della FFM. Tale TBW, indirettamente conseguita, rappresenta una stima che deve essere confermata dalle risultanze cliniche, rimanendo nel nostro caso come puro parametro di riferimento. Per una corretta e più accurata analisi dello stato d’idratazione nella routine ambulatoriale, l’impedenziometria rimane, pertanto, la metodica elettiva. 47

Determinazione del Peso Desiderabile

Finestra adibita alla selezione del Peso Desiderabile. È stato realizzato un regolo attraverso il quale l’Utente, tenendo conto delle indicazioni provenienti dalla Formula selezionata, stabilisce il PESO DESIDERABILE per il proprio paziente, ovvero va a selezionare l’ obiettivo ponderale da raggiungere gradualmente. Nella prima visita infatti, si può avere un paziente con un peso troppo lontano dalla propria idealità. Conseguentemente, la predizione del peso ideale risulterebbe spesso azzardata o irraggiungibile. Inoltre il decremento ponderale - ma anche l’incremento - potrebbe risultare differente da quello ipotizzato, in quanto la variazione metabolica dei soggetti in terapia è estremamente individuale e spesso non prevedibile. Dati reali e sperimentali infatti evidenziano che durante il decremento o l’incremento di peso, le componenti corporee coinvolte sono sia la massa magra (FFM) sia la massa grassa (FAT). Proprio per questo motivo il software offre all’Utente la possibilità di lavorare con tre diversi metodi di selezione del peso desiderabile: - Metodo Statico - Metodo Clinico - Metodo Ideale Il primo permette la selezione di un peso desiderabile nel quale la modificazione è a carico esclusivamente della componente lipidica. Il secondo invece prevede la selezione di un peso desiderabile nel quale la modificazione è a carico della componente magra e lipidica con un rapporto di 1:3 rispettivamente. Il terzo prevede l’incremento della FFM qualora si desideri un Peso desiderabile superiore e il decremento a carico del FAT nel caso opposto. Nota Bene: Il software sceglie di default il Metodo Statico.Qualora l’Utente volesse

utilizzare il Metodo Clinico o Ideale, dovrebbe selezionarlo dal bottone specifico (“Utilità – Configura”). Inoltre il s ftware in contemporanea alla selezione del peso, mostrerà a video il ricalcolo dei valori di FAT e FFM per il Metodo Clinico, solo di FAT per il Metodo Statico, di FAT e di FFM alternativamente, per quello Ideale.

o

Descrizione Operativa Attraverso una scala cromatica il peso desiderabile si confronta con il contenuto di FAT, FFM e con il BMI (Indice di Massa Corporea), al fine di facilitare l’Utente nella selezione dei riferimenti ponderali.

48Come procedere alla selezione del peso desiderabile:

• Posizionarsi con il cursore sulla freccia di destra o di sinistra riportate sul pannello • Premere il tasto sinistro del mouse fino al raggiungimento del peso desiderabile che si

vuole impostare al paziente. • Per una selezione più veloce posizionarsi con il mouse sulla banda del regolo e scorrerla

fino a raggiungere l’obiettivo da imporre. Ogni metodo selezionato – Ideale, Clinico , Statico – produce una variazione che, come abbiamo precedentemente riferito, muove una o più componenti secondo la direzione del cursore. Ogni spostamento del cursore, muovendo le frecce del regolo, produce una variazione nella componente corporea regolata dal metodo prescelto (bottone specifico). Tale variazione è contrassegnata dalla modifica del colore e dei valori all’interno della sezione “Obiettivo Desiderabile”. Se ad esempio, avessimo scelto il metodo ideale, la componente corporea che si muoverebbe insieme al cursore del regolo è solo la componente FAT. Noteremmo che spostamenti a sinistra del cursore corrisponderebbero a variazioni di FAT%, in valore e colore, sempre all’interno della sezione “Obiettivo Desiderabile”. La stessa sequenza di operazioni può essere eseguita partendo dal Metodo Clinico. In questo caso le variazioni in valore e colore all’interno della sezione “Obiettivo Desiderabile” evidenziano le variazioni sia di FAT che di FFM. In questa finestra si avrà sempre la visione globale della gestione del paziente. Consultando l’analisi relativa all’obiettivo precedente con quella relativa allo stato attuale è possibile selezionare al meglio l’obiettivo desiderabile. L’identità tra le bande di colore, della FAT espresso nei riquadri, e del FAT espresso nei monogrammi sottoriportati, aiuta il medico nella selezione degli obiettivi. Il cromatismo non è casuale, anzi esprime il rischio relativo alle variazioni delle componenti corporee: un FAT blu è indicativo, ad esempio, di una obesità morbigena; di converso un FAT giallo di un sottopeso patologico. Nel percorso di selezione del peso desiderabile si può dimenticare il punto di partenza, relativo allo stato attuale. Per questa ragione digitando sul riquadro del Peso attuale si può ottenere la configurazione di partenza, corrispondente ai parametri Peso, FFM e FAT attuali. Anche i monogrammi si posizioneranno ai valori attuali. Si può optare per una selezione mirata dell’obiettivo, agendo direttamente con il mouse sulla casella indicante la % di FAT, nel riquadro dell’obiettivo desiderabile. Comparirà ad esempio il valore di FAT su fondo blu, con le frecce di incremento e decremento poste a lato. Utilizzando le frecce i valori si modificheranno con step dell’1%; o in alternativa si può inserire direttamente il valore desiderato per poi confermarlo con il simbolo (√) posto sotto la casella. A questo punto tutti i valori desiderabili si ricalcoleranno in funzione del metodo selezionato. Quest’ultima opzione, oltre a ridurre i tempi di selezione delle percentuali desiderabili, consente di prognosticare gli obiettivi voluti con la massima libertà decisionale. Tale ulteriore opzione trova la sua ideale collocazione nei centri fitness dove gli obiettivi sono spesso distanti dalla gestione abituale dei normali pazienti. Si può ad esempio selezionare un FAT% pari al 5%, un valore estremamente basso; ma in questo caso il metodo consigliato dovrebbe essere quello "Ideale". Premere il tasto AVANTI per passare alla successiva schermata Premere il tasto INDIETRO per tornare alla schermata precedente. Nota Bene: Premendo il tasto indietro il lavoro impostato non rimarrà in memoria.

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Inserimento Note

Formato libero senza limiti per le indicazioni dell’Utente al paziente. Con questa funzione si possono indicare al paziente particolari avvertenze di natura medica, comportamentale, farmacologica ecc. Tali annotazioni verranno stampate sul secondo foglio dell’elaborato a seguito delle “Premesse”. Premere il tasto “OK” per confermare il testo e chiudere la visita. Premere il tasto “INDIETRO” per tornare alla schermata precedente.

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GESTIONE STAMPE

Schermata adibita alla stampa delle visite selezionate. Segue l’elenco dei bottoni a disposizione STAMPA della visita Premere il tasto OK per procedere alla definizione di stampa. pag.52 DESTINAZIONE STAMPA Selezionare la voce “File-Destinazione Stampa” per selezionare la stampante da utilizzare pag.53 CONFIGURAZIONE STAMPA Selezionare la voce “File-Configurazione Stampa” per procedere alla personalizzazione della stampa pag.54 CANCELLAZIONE di una visita Premere il bottone “Elimina” per la cancellazione della visita del paziente selezionato pag.55 ESCI Premere il bottone “Esci” per tornare al menu principale.

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Stampa della visita

Finestra adibita alla definizione della stampa Attraverso il menu sopra riportato l’Utente ha la possibilità di selezionare la tipologia di stampa: - Prime Pagine

(Intestazione, Premesse e Note dell’Utente al paziente) - Stima Condizione Attuale e Obiettivi

(Parametri Rilevati, Valutazione Staturo Ponderale, Struttura Scheletrica, Distribuzione del grasso, Valutazione del Somatotipo,Valutazione Distrettuale, Stima del Peso Desiderabile e Fabbisogno Nutrizionale)

- Dispendio Energetico (Dispendio Energetico di alcune attività fisiche in funzione del Peso attuale del paziente)

- Referto Sintetico (Parametri Rilevati, Analisi delle Componenti Corporee, Obiettivo Nutrizionale)

Come procedere alla Definizione dellla Stampa • Posizionarsi con il cursore del mouse sulla casella corrispondente all’opzione desiderata • Premere una volta il tasto sinistro del mouse e comparirà una crocetta nera che

identifica l’attivazione della funzione. Premere il tasto “STAMPA” per confermare il lavoro e procedere alla fase di stampa Premere il tasto “ESCI” per uscire dalla schermata e tornare al menu principale Premere il tasto “DEST” per selezionare la stampante da utilizzare Nota Bene: Si ricorda all’Utente che selezionando tutte le voci è possibile avere sia la

stampa estesa per il paziente sia sintetica per l’Utente.

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Destinazione Stampa Funzione selezionabile mediante la voce “File” dal menu principale oppure mediante il bottone “DEST”. Permette di selezionare la stampante da utilizzare per la stampa delle visite tra quelle installate nel sistema. Consente la conferma dell’utilizzo della stampante predefinita oppure la selezione di una qualsiasi stampante presente nell’elenco “Stampante Specifica”. Da evitare assolutamente la selezione di una stampante non presente, in quanto causerebbe un errore di sistema con conseguente uscita dal programma ATTENZIONE: Per tutte le voci presenti nel pannello “Imposta Stampante” (Orientamento - Foglio - Alimentazione - Opzioni - Rete) si consiglia all’Utente di consultare il Manuale Windows

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Configurazione Stampa Funzione selezionabile mediante la voce “File” dal menu principale. Consente di personalizzare: - Il tipo di carattere da utilizzare per il titolo della Copertina (Prima Pagina) - Il tipo di carattere da utilizzare per il testo del referto - La Selezione di una stampa a colori (Grafici) - Il Tipo di Grafica per la Copertina (Prime Pagine) - L’Ordinamento Intestazione (Non è possibile modificare la stringa gialla ma solo la loro disposizione – ordinamento- modificando i numeri nelle caselline bianche) - L’Intestazione dell’Utente Le impostazioni vanno effettuate prima di procedere alla stampa e rimarranno attive fino ad una loro eventuale modifica.

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Cancellazione di una visita

Tale funzione permette la cancellazione di una o più visite al paziente Come procedere: • Selezionare il paziente con il mouse • Il nome rosulterà contrassegnato da una banda scura • Premere con il mouse il bottone “Elimina” • Si aprirà una finestra per la conferma della cancellazione • Posizionarsi con il cursore sul bottone “SI” oppure “NO” • Premere una volta il tasto sinistro del mouse sull’opzione scelta Nota Bene: Confermata la cancellazione non è più possibile accedere alla visita

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ARCHIVIO PAZIENTI–CARTELLA STORICA

Funzione adibita alla verifica della “Cartella Clinica” di ogni paziente per ciascuna visita. La finestra sopra riportata mostra l’elenco dei pazienti in ordine alfabetico con la tipologia di visita effettuata (Dieta, Impedenza e/o Plicometria) contrassegnata da una X A lato viene riporatata la metodica d’indagine selezionata dall’Utente per la valutazione bicompartimentale. Premere il bottone QUADRO SINOTTICO per procedere ad una disamina qualitativa delle visite effettuate. pag. 57 Premere il tasto ESCI per tornare al menu principale.

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Quadro Sinottico

Il Quadro Sinottico è una funzione che consente all’Utente di valutare determinati indicatori di stato nutrizionale relativi al paziente nel corso dei vari controlli. La funzione riassume i dati metabolici, ponderali, energetici e i dati relativi a circonferenze e pliche di ogni soggetto e per ogni visita effettuata con grafica a colori. Una delle problematiche presenti nella valutazione antropoplicometrica risiede infatti nella difficoltà di capire quali sono gli aspetti nutrizionali che si correlano con le risultanze positive o negative di stampo clinico. Per tale ragione sono stati attivati indicatori di stato nutrizionali affinchè si possa valutare e comprendere immediatamente l’analisi della composizione corporea del paziente in terapia. A fronte degli indicatori nutrizionali numerici relativi ad ogni visita, vengono presentate sei finestre grafiche a colori relative a: ANALISI DEI COMPARTIMENTI CORPOREI Risultati dell’andamento del peso in Kg in corrispondenza, per ciascuna visita, della massa grassa (FAT) e della massa magra (FFM) espressi in Kg.

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ANALISI DELLE VARIAZIONI COMPARTIMENTALI Andamento della Massa Grassa (FAT) e della Massa Magra (FFM) tra la prima e la seconda visita (D1 e D2)

ANALISI DELLO STATO MUSCOLARE (SUPERIORE) con grafico in linea Andamento dei parametri AMA (area muscolare del braccio) AFA (area lipidica del braccio) e AMC (circonferenza muscolare del braccio) per ciascuna visita espressi in cm²

ANALISI DELLO STATO MUSCOLARE (INFERIORE) con grafico in linea Andamento dei parametri TMA (area muscolare della coscia) e TFA (area lipidica della coscia) per ciascuna visita espressi in cm²

ANALISI DELLE CIRCONFERENZE SUPERIORI con grafico in linea Andamento delle 6 circonferenze (Braccio Destro Cbd, Braccio Sinistro Cbs, Polso Cp, Vita Cv, Fianchi Cf, Avambraccio Ca) per ciascuna visita espressi in cm.

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ANALISI DELLE CIRCONFERENZE INFERIORI con grafico in linea Andamento delle 4 circonferenze (Radice Coscia cr, Mediana Coscia Cm, Poplitea Cpo, Sovrapatellare Cs) per ciascuna visita espressi in cm.

ANALISI DELLE PLICHE SUPERIORI con grafico in linea Andamento delle 6 pliche ( Tricipitale Tc, Sottoscapolare Ss, Bicipitale Bc, Addominale Ad, Pettorale Pt, Sovrailiaca Si) per ciscuna visita espresse in mm.

ANALISI DELLE PLICHE INFERIORI con grafico in linea Andamento delle 6 pliche (Anteriore Coscia-Ac, Posteriore Coscia Pc, Poplitea-Pp, Interno Coscia Ic, Sovrapatellare Destra Pd, Sovrapatellare Sx Ps) per ciascuna visita espresse in mm.

ANALISI INDICI DI ARMONIZZAZIONE con grafico a istogramma Rapporto tra pliche (tricipitale e sottoscapolare-Tc/Ss, tricipitale e sovrailiaca-Tc/Si, sovrailiaca e sottoscapolare-Si/Ss, sottoscapolare e anteriore coscia-Ss/At e tricipitale e anteriore coscia-Tc/At), i cui risultati sono utili nel catatterizzare la distribuzione armonica o disarmonica del grasso corporeo e nel monitoraggio della correzione delle distrettualità patologiche sia nel paziente obeso, sovrappeso e normopeso.

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VALUTAZIONE DEL BIOTIPO con grafico in linea Andamento della circonferenza vita/fianchi (Cv/Cf) e vita/coscia (Cv/Cr) per ciascuna visita espressi in cm.

QUADRO SINOTTICO SINTETICO Andamento del Peso, FFM e FAT tra la prima visita (D1) e la seconda (D2).

Nota Bene: Una corretta analisi medica sugli andamenti dei grafici presentati consente una più oculata definizione delle visite successive.

La codifica D1, D2,D3 ecc. riportate sotto ad ogni grafico rappresentano le visite plicometriche effettuate e messe a confronto tra loro.

Premere il tasto OK per tornare alla schermata precedente Premere il tasto STAMPA per procedere alla stampa relativa ai grafici. Premere il tasto ESPORTA per attivare la funzione di Export dei dati delle singole visite del paziente nel formato Excel e procedere quindi ad una personale statistica.

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INDICI DI ARMONIZZAZIONE VALUTAZIONE DELL’ENTITÀ, DELLA TOPOGRAFIA E DELLA DINAMICA DELLA DISTRIBUZIONE DEL GRASSO CORPOREO BMI Normale Sovrappeso Obesità Obesità morbigena 20-24.9 25-29.9 30-39.9 >40 W/H Maschi Femmine Androide Ginoide Androide Ginoide >0.9 <0.9 >0.8 <0.8 INDICI DI ARMONIZZAZIONE Distribuzione Distribuzione armonica disarmonica Plica S.Scapolare/Tricipitale = 1 > 1 attività surrenalica e sue conseguenze metaboliche Plica S.lliaca/Tricipitale = 1 > 1 del grasso androide Plica Ant.Coscia/Tricipitale = 1 > 1 del grasso ginoide L’entità dell’aumento dei rapporti considerati caratterizza la disarmonia e le sue conseguenze metaboliche, la riduzione dei rapporti alterati durante il trattamento e l’indice di riequilibrio metabolico Alcuni gruppi di pliche acquistano una particolare significabilità evolutiva in relazione alla costituzione androide e ginoide definita dal rapporto W/H. Lo spessore delle pliche nel distretto superiore del corpo è rilevante nei soggetti obesi con caratteristiche androidi; mentre è maggiore nel segmento inferiore del corpo nei soggetti ginoidi. Come è noto la distribuzione del tessuto adiposo può rappresentare la spia di un’evoluzione patologica. In particolare la distribuzione sul tronco (centripeta), associata a circonferenza vita superiore a 0.85 per le donne e uguali o superiori all’unità per gli uomini, può significare una distrettualità viscerale; quest’ultima fortemente correlata alle condizioni di patologia endocrino-metabolica. Rimane comunque il dubbio sull’entità del grasso viscerale non essendo l’antropoplicometria in grado di stimare l’area adiposa intraddominale. Il consiglio è di verificare, accanto al dato di circonferenza vita elevato e al dato di plica addominale, sovrailiaca elevate, la presenza di parametri ematici alterati (colesterolemia, trigliceridemia, ipo e iperlipoproteinemia ecc.) o di parametri clinici (valori pressori) altrettanto alterati. Questa concomitanza di valori darebbero significabilità all’evoluzione patologica del paziente indirizzandolo verso il disturbo endocrino metabolico del biotipo androide. Uguali considerazioni, ma di altro indirizzo patologico, si potrebbero sull’associazione tra le circonferenze e le pliche del distretto inferiore elevate con problematiche vascolari e osteoarticolari.

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Quest’ultima concomitanza indirizzerebbe il soggetto sulla patologia tipica del biotipo ginoide. Indici di Armonizzazione Una variante nell’ottica interpretativa delle patologie associate alla distrettualità ci può derivare dall’impiego degli indici di armonizzazione. Pur non essendo, questi indici, supportati da adeguata letteratura, essi risultano assai utili nella pratica clinica quotidiana, soprattutto quando inseriti nella routine del monitoraggio clinico. Ad esempio Una distrettualità che tende a spostarsi sugli arti (centrifuga) è caratteristica di una adiposità prevalentemente sottocutanea. In questo caso il rapporto Ss/Tc e Si/Tc sono < 1. Valutare la presenza di lipomatosi agli arti o semplicemente la sedentarietà dell’individuo. Una distrettualità con Ac/Tc > 1 indica un biotipo ginoide. Valutare se W/H conferma il dato e considerare la difficoltà terapeutica o di modellamento del distretto inferiore: INIZIARE subito con i trattamenti estetici localizzati. Se il rapporto tende ad incrementare significa che l’armonizzazione è difficilmente raggiungibile: occorre osservare il valore assoluto di Tc. Se detto valore si riduce al di sotto dei 12 mm, interrompere la dieta in quanto rispondeva solo e troppo sul distretto superiore. Vi può essere il rischio di malnutrizione calorica-proteica correlata e la riduzione di AMA dovrebbe confermare questa ipotesi. Oppure, più semplicemente, vi potrebbe essere una scarsa recettività del segmento inferiore ai trattamenti imposti: cambiare modello di trattamento. Una distrettualità sul tronco configura un indice di armonizzazione da Ss/Tc o da Si/Tc > 1 Valutare se W/H conferma il dato (biotipo androide) e considerare la facilità di modellamento (riduzione) del tessuto sottocutaneo sul tronco, in seguito alla dieta e all’esercizio fisico. Se i rapporti tendono ad aumentare, o comunque, permangono superiori all’unità, v’è l’evidenza di una scarsa risposta ai trattamenti dietetici e all’esercizio fisico; oppure la diminuizione della Tc è troppo rapida. In quest’ultimo caso aumentare l’esercizio fisico mantenendo costante la dieta. Fermarsi con la dieta se Tc tende ad essere < 12 mm. Situazione di rapporti tra Ss, Si/Tc e Ac/Tc contrastanti tra di loro sono espressioni di obesità intermedia. Considerare l’ipotesi di valutazione di entrambi i rapporti distintamente tra loro e applicare il modello di intervento secondo gli esempi sopra indicati. I rapporti pari all’unità sono ritenuti armonici. I trattamenti dovrebbero prevedere modellamenti tali da mantenere i rapporti intorno all’unità. Gli indici di armonizzazione sono quindi utili nel monitoraggio delle variazioni della distrettualità adiposa e sono tali da suggerire in ogni controllo il tipo di trattamento o di terapia da eseguire. Gli indici di armonizzazione trovano quindi un impiego elettivo nella medicina estetica dove il modellamento corporeo avviene anche con l’ausilio di strumenti quali: ultrasuoni, elettrolipolisi e infrarossi.

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GESTIONE ARCHIVI Reindex, Pack e Zap archivi Selezionando il campo “Utilità” l’Utente può attivare le funzioni per la manutenzione degli archivi. Tre sono le operazioni a disposizione da selezionare in funzione del problema: REINDEX ARCHIVI PACK ARCHIVI ZAP ARCHIVI La funzione di REINDEX si utilizza per ricreare gli indici degli archivi Si consiglia di utilizzarla periodicamente per un controllo degli stessi o successivamente ad una interruzione “cruenta” dell’uso del programma (ad es.: black-out, reset del computer, ecc.) La funzione PACK consente invece l’eliminazione fisica dei record successiva ad una cancellazione totale o selettiva dell’archivio La funzione ZAP azzera il contenuto degli archivi

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REPORT Stampa Modulistica

Modulo Rischieta Visita – Modulo Prescrizioni Analisi Cliniche La funzione consente la stampa della modulistica atta a rilevare i dati del paziente. Tale funzione è attivabile attraverso il campo “File”. Il Modulo può essere utilizzato dall’Utente come scheda da compilare durante l’intervista al paziente. La scheda prevede l’introduzione sia dei dati generici relativi al paziente sia le sue abitudini alimentari e i valori plicometrici e impedenziometrici effettuati in studio. L’Utente poi elaborerà tramite software la valutazione antropometrica. La cartella può essere eventualmente archiviata quindi creare un archivio storico per ogni paziente in terapia. Inoltre l’Utente ha la possibilità di stampare un Modulo per la Prescrizione delle analisi Cliniche da consegnare al paziente con la data di presentazione alla visita per il successivo controllo. Anche questo modulo potrà essere archiviato per completare l’archivio storico. Nota Bene: Il Modulo delle Prescrizioni per le Analisi Cliniche è possibile compilarlo

sotto la voce “Utilità – Configura”.

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Suggerimenti Suggerimenti Tecnici Scelte rapide e risoluzioni ai problemi più comuni pag.66

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SUGGERIMENTI TECNICI Questo Capitolo ha lo scopo di suggerire delle soluzioni ad eventuali problemi che potrebbero verificarsi durante l’utilizzo di Plicometria Windows. Di seguito vengono riportati i vari passaggi da seguire per la risoluzione dei problemi più ricorrenti. Prima di rivolgersi all ‘Assistenza Telefonica Clienti è consigliabile controllare se la risposta al problema si trova in questo elenco. “Chiave non presente” all’apertura del programma. • Accertarsi che la chiave di protezione in proprio possesso sia collegata direttamente alla porta parallela del pc. • Se la chiave in dotazione è di colore grigio ed a essa è collegata una stampante assicurarsi che quest’ultima sia accesa. • Se la chiave in dotazione è di colore nero controllare l’indirizzo della porta parallela. Queta informazione è possibile reperirla eseguendo, al prompt di dos, l’applicazione MSD e consultando la sezione LPT PORTS. Una volta reperito l’indirizzo uscire da MSD ed eseguire il seguente comando al prompt di dos: EDIT DIETOSYS.WIN\WPLICO\WINPLICO.INI [INVIO] Individuare la sezione SMARTPORT ed inserire il valore corrispondente, come da tabella:

SMARTPORT=1 Per l’indirizzo 3BC SMARTPORT=2 Per l’indirizzo 378 SMARTPORT=3 Per l’indirizzo 278

“Verificare il settaggio internazionale ” all’apertura del programma • Dal menù RISORSE DEL COMPUTER selezionare PANNELLO DI CONTROLLO e

quindi IMPOSTAZIONI INTERNAZIONALI. Cambiare le impostazioni del settaggio internazionale: Formato ora : OO:mm:ss con separatore : Formato data breve : gg/MM/aaaa con separatore /

Il software non funzione alla prima esecuzione. • Provare ad reinstallare il software

All’avvio della dieta per windows il logo iniziale non si vede bene. • È probabile che non si possano visualizzare più di 16 colori contemporaneamente, per cambiare questa opzione è necessario avere una scheda video con almeno 512K di memoria video ed il driver per Windows. Per cambiare il driver, della scheda video, aprire il gruppo PRINCIPALE e eseguire SETUP DI WINDOWS. Una volta avviato il setup sceglire dal menu OPZIONI la riga CAMBIA OPZIONI DI SISTEMA. Scegliere dall’elenco SHERMO il driver della propria scheda video con 256 colori. Se questa non dovesse apparire nell’elenco consultare la documentazione relativa alla propria scheda video. 66

Il mouse non risponde • Controllare che il mouse sia collegato ad una porta seriale. Nel caso non lo fosse uscire da Windows spegnere il pc prima di effettuare il collegamento • Se il mouse è collegato correttamente e non funziona controllare che sia stato installato il driver appropriato. Per fare ciò consultare la guida di Microsoft Windows. La stampante non stampa • Controllare che la stampante sia collegata di seguito alla protezione • Controllare che esista un driver installato per la stampante che si sta utilizzando • Se non è installato nessun driver per la stampante sceglierne una dall’elenco fornito da Windows oppure se esiste un dischetto dato in dotazione seguire le istruzioni di installazione riportate sul manuale della stampante.

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Terminologia e Comandi Terminologia Scientifica Elenco completo dei termini scientifici riscontrabili nel software di Plicometria Windows pag.69 Comandi Elenco completo dei comandi utilizzati in Plicometria Windows pag.71 .

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TERMINOLOGIA SCIENTIFICA BMR Basal Metabolic Rate o Fabbisogno Energetico Minimo, per un soggetto a digiuno, a riposo, in ambiente neutro, in posizione perfettamente supina, rilassato. Tiene conto del contenuto di FFM BMI Body Mass Index o Indice di Massa Corporea. (Peso/Altezza²) FFM Massa libera da grasso o massa magra contenente: proteine, acqua, glicogeno e minerali FAT Trigliceridi corporei o massa grassa W.H.C Waist/Hips ratio o rapporto circonferenza vita/fianchi W.T.C Waist/Thigh ratio o rapporto circonferenza vita/coscia AMA Arm Muscular Area o area muscolare del braccio AFA Arm Fat Area o area lipidica del braccio AMC Arm Muscular Cirumference o circonferenza muscolare del braccio TMA Thigh Muscular Area o area muscolare della coscia TFA Thigh Fat Area o area lipidica della coscia TBM Total Body Mass o massa muscolare totale ANDROIDE Biotipo costituzionale con adiposità sul segmento superiore del corpo, identificato dal rapporto circonferenza vita e fianchi. ≥ 1 nell’uomo ≥ 0.85 nella donna GINOIDE Biotipo costituzionale con adiposità sul segmento inferiore del corpo, identificato dal rapporto circonferenza vita e cosce ≤ 0.94 nell’uomo ≤ 0.78 nella donna Cbd Circonferenza braccio destro Cbs Circonferenza braccio sinistro Ca Circonferenza avambraccio Cp Circonferenza polso

69Cv Circonferenza vita

Cf Circonferenza fianchi Cr Circonferenza radice coscia Cm Circonferenza mediana coscia Cs Circonferenza sovrapatellare Cpo Circonferenza poplitea Tc Plica tricipitale Bc Plica bicipitale Ad Plica addominale Ac Plica anteriore coscia Pp Plica poplitea Ss Plica sottoscapolare Pt Plica pettorale Si Plica sovrailiaca Pc Plica posteriore coscia Ic Plica interno coscia Pd Plica sovrapatellare destra Ps Plica sovrapatellare sinistra

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COMANDI I campi, soprattutto quelli di stretta pertinenza medica (età, altezza, peso, ecc.) sono controllati dal programma per evitare che l’Utente commetta imprecisioni durante la digitazione. I campi di input possono essere “editati”, ovvero modificati, immettendo nuovi dati o correggendo quelli già esistenti. I comandi possibili sono quelli indicati qui di seguito. [F1] Help o comando per la consultazione [F3] Ritorna alla schermata iniziale (inserimento controlli) [F6] Consultazione grafica delle singole circonferenze e pliche ↑ Passa al campo precedente ↓ Passa al campo successivo ← A sinistra di un carattere → A destra di un carattere [RETURN] - [INVIO] Conferma la procedura e passa alla schermata successiva se il cursore è posizionato su “Avanti” [TAB] Tasto di conferma del singolo campo e di passaggio al campo successivo. [CANC] - [DEL] Cancella il carattere evidenziato dal cursore [ALT + -] Conferma del comando con lettera sottolineata

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Supporto Tecnico Requisiti minimi per il funzionamento del software Elenco dettagliato dei requisiti hardware richiesti per il funzionamento del programma Pag.73 Installazione Pag.74 Supporto Tecnico Telefonico e via E-Mail Servizio di assistenza tecnica a tutti gli Utenti. Pag.75 Numeri telefonici ed indirizzi ed orari delle filiali più vicine, come e quando chiamare una filiale

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REQUISITI MINIMI PER IL FUNZIONAMENTO DEL SOFTWARE Segue l’elenco dei requisiti necessari: • Personal computer dotato di processore Pentium • Sistema operativo Microsoft Windows 98 e successivi • 16 Mbytes di memoria RAM • Unità disco da 3.5” ad alta densità (1.44 MB) • Lettore di Cd-rom Nota Bene: Ogni configurazione maggiore migliora le prestazioni del software

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INSTALLAZIONE Per l’installazione fare riferimento al manuale allegato alla confezione.

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SUPPORTO TECNICO TELEFONICO E VIA E-MAIL Assistenza Clienti Per qualsiasi domanda riguardante il Software di Plicometria Windows consultare : • Il Manuale d’Uso incluso nel Kit in formato pdf Se non si trova una soluzione è possibile ricevere informazioni e assistenza contattando la filiale più vicina. L’assistenza tecnica è riservata agli Utenti in regola con il contratto di manutenzione annuo. Seguono gli indirizzi ed i numeri telefonici a disposizione Sede Legale e Uffici: Milano V.le Monza, 133 - 20125 Tel.02.28.17.22.00 Centralino Fax 02.2817.22.99 E-mail: [email protected] Orari: Dal Lunedì al Venerdì - dalle ore 9.15 alle ore 13.00 dalle ore 14.30 alle ore 18.00 Chiamare una filiale: Prima di chiamare, accertarsi di avere a portata di mano la documentazione del prodotto e di trovarsi in prossimità del computer. Potrebbe essere inoltre necessario fornire le seguenti informazioni: • Codice Utente presente nella copia della licenza d’uso in vostro possesso • Versione del prodotto utilizzato • Tipo di Hardware (computer, stampante ecc.) di cui si dispone, compreso l’Hardware di

rete, se esistente • Il contenuto esatto dei messaggi visualizzati (si consiglia di appuntarlo su di un

foglietto) • La descrizione dettagliata dell’operazione che si stava eseguendo quando si è verificato

il problema (si consiglia di appuntarlo su di un foglietto) • Il modo in cui si è tentato di risolvere il problema Il supporto Internet è particolarmente utile in quanto Vi consentirà di inviare una richiesta di aiuto attraverso la funzione di posta elettronica alla DS MEDICA. Vi ricordiamo che la nostra casella di posta elettronica (E-Mail) è la seguente: [email protected] per i problemi nutrizionali [email protected] per i problemi tecnici oppure [email protected] [email protected] Sempre a mezzo Internet gli Utenti potranno prendere in “tempo reale” le nuove release del software. Vedi Capitolo Servizi per L’Utente

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Supporto Scientifico Il fruitore del programma di Plicometria Windows ha diverse opportunità di apprendimento per l’uso del programma stesso offerte nell’ambito del servizio nutrizionale. Qui di seguito descriviamo succintamente per capitoli le diverse opportunità. Installazione ed avvio all’uso Compiti e procedure del Funzionario presso lo studio medico pag.77 Assistenza Telefonica e via E-mail Hot Line Dietologico pag.78 Corsi pag.79

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INSTALLAZIONE ED AVVIO ALL’USO L’installazione rappresenta il primo momento di visione del programma plicometria. Viene effettuato dal Funzionario Dietosystem presso lo studio medico. Due le procedure che devono essere attentamente eseguite e verificate: • la procedura di installazione affinchè il programma funzioni correttamente

sull’hardware specifico • la procedura di avviamento all’utilizzo affinchè l’Utente sia in grado di orientarsi

autonomamente, prendendo conoscenza delle funzioni operative principali Ad esempio occorre conoscere i tasti di funzione, i menu e le procedure necessarie per poter impostare una visita e stamparla. Nota Bene: Date le numerose variabili che devono essere con iderate nella fase di

installazione e addestramento, il Fun ionario assolve esclusivamente al compito di avviare l’Utente all’uso del programma.

sz

c

L’Utente quindi sarà in grado di acquistare un sufficiente livello di autonomia nell’uso del programma. Si prevedono inoltre, ulteriori opportunità di apprendimento e di approfondimento all’uso, attraverso l’Assistenza Telefonica e i Corsi spe ifici.

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ASSISTENZA TELEFONICA E VIA E-MAIL Assistenza Clienti Per qualsiasi domanda di tipo scientifico o di gestione del Software di Plicometria Windows consultare: • Il Manuale d’Uso incluso nel Kit in formato pdf Qualora non si trovasse risposta al problema è possibile ricevere tutte le informazioni e assistenza contattando la Sede Legale e Uffici di Milano - Direzione Scientifica. Segue indirizzo e numero telefonico: Sede Legale e Uffici Milano V.le Monza, 133 – 20125

Tel.02.28.17.22.00 Centralino Tel 02.28.17.22.31 Hot Line Dietologico Fax 02.28.17.22.99 E-mail: [email protected] Giorni ed Orari: Dal Lunedì al Venerdì - dalle ore 9.00 alle ore 13.00 dalle ore 14.00 alle ore 18.00 Chiamare una filiale: Prima di chiamare, accertarsi di avere a portata di mano la documentazione del prodotto e di trovarsi in prossimità del computer. Potrebbe essere inoltre necessario fornire le seguenti informazioni: • Codice Utente presente nella copia della licenza d’uso in vostro possesso • Versione del prodotto utilizzato • Il contenuto esatto dei messaggi visualizzati (si consiglia di appuntarlo su di un foglietto) • La descrizione dettagliata dell’operazione che si stava eseguendo quando si è verificato

il problema.(si consiglia di appuntarlo su di un foglietto) • Il modo in cui si è tentato di risolvere il problema Il supporto Internet è particolarmente utile in quanto Vi consentirà di inviare una richiesta di aiuto attraverso la funzione di posta elettronica alla DS MEDICA. Vi ricordiamo che la nostra casella di posta elettronica (E-Mail) è la seguente: [email protected] per i problemi nutrizionali [email protected] per i problemi tecnici oppure [email protected] [email protected] Sempre a mezzo Internet gli Utenti potranno prendere in “tempo reale” le nuove release del software. Vedi Capitolo Servizi per L’Utente

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CORSI Un’ulteriore fase di approfondimento del programma di Plicometria Windows può essere concordata direttamente con la sede principale Dietosystem di Milano. Tale opportunità consente all’Utente di poter chiarire sia gli aspetti operativi del programma sia alcuni quesiti di ordine clinico. Il corso sarà quindi di tipo intensivo e personalizzato; è consigliato agli Utenti che hanno già aquisito esperienza, al fine di poter dedicare particolare attenzione a specifici casi clinici e approfondire la potenzialità e l’estensione d’uso del programma stesso. Contattare la Segreteria Organizzativa oppure l’Hot Line Dietologico per il programma dei corsi. Il costo di uno stage complessivo della durata di circa 4 ore è di Euro 150,00 + IVA. Verrà inoltre rilasciato un attestatodi partecipazione e materiale didattico relativo al tema.

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Back Up Archivi In dotazione al software di Plicometria viene fornito il programma per il Back Up degli Archivi di lavoro. Archiviazione e Ripristino Archivi pag.81

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ARCHIVIAZIONE E RIPRISTINO ARCHIVI Seguono gli step necessari per procedere all’archiviazione e ripristino degli archivi: • Inserire nell’unità floppy il dischetto formattato • Cliccare due volte sull’icona Back-Up Windows • Confermare la directory premendo il tasto OK quindi aprire la voce “File” • Posizionarsi sulla funzione Back-Up Archivi e fare un click con il tasto sinistro del

mouse • Comparirà a lato la voce Plicometria quindi confermare premendo sempre il tasto

sinistro del mouse una volta • Il programma procederà in automatico all’archiviazione dei menu Per ripristinare i menu archivi è necessario che l’Utente faccia prima un Back-Up delle nuove visite quindi procedere al ripristino attraverso la funzione “Restore Archivi”. Per procedere al Restore Archivi seguire gli stessi step del Back-Up Archivi Nota Bene: Si consiglia di effettuare il Back-Up dei dati con una frequenza rapportata

alla mole di lavoro e comunque sempre prima di effettuare qualsiasi operazione che coinvolge gli archivi.

La DS MediGroup non risponde di eventuali problemi sugli archivi informatici che comportino il danneggiamento o la perdita anche parziale dei dati dell’Utente.

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Servizi per l’Utente

Registrazione Medikey Piattaforma di certificazione e riconoscimento dei medici per la loro iscrizione ad aree web riservate. pag.83

Accesso Dica33 Pro Accesso al portale Dica33.it riservato alla comunità medica pag.84

Accesso DS Medica Accesso diretto al sito web DS Medica con area riservata all’Utente pag.84 per prelevare automaticamente gli aggiornamenti e scaricare la documentazione scientifica di stampo nutrizionale.

Prontuario Farmaceutico Consultazione approfondita del Prontuario Farmaceutico pag.85 Word Processor Editor di testi pag.85 Agenda Agenda-calendario per promemoria pag.85 Monografie Consultazione approfondita delle nostre Brochure Nutrizionali pag.85

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REGISTRAZIONE MEDIKEY Piattaforma di certificazione e riconoscimento del medico Medikeyè un servizio per il riconoscimento dei medici italiani e per la loro iscrizione ad aree web riservate. In particolare, con Medikey, il medico ottiene una coppia di chiavi personali per l’accesso automatico ai siti web a lui riservati che aderiscono all’iniziativa. Parallelamente ha l’opportunità di fruire di una serie di vantaggi quali: • Compilazione di un unico form di iscrizione per l’accesso a numerosi siti di medicina • Servizio gratuito di posta elettronica • Servizio di assistenza telefonica gestito da personale qualificato • Scambio con altri medici di file, messaggi, gruppi di discussione e bacheche Come procedere alla registrazione: • Cliccare sull’apposita icona con il tasto sinistro del mouse • Impostare i propri dati anagrafici all’interno delle caselle bianche, la propria e-mail ecc. • Procedere quindi con la selezione del consenso al trattamento dei dati personali e alle

condizioni contrattuali • Cliccare sul tasto prosegui • Dopo un veloce controllo dei dati il medico potrà passare direttamente all’inserimento della sua

“Username” e “Password” di almeno 6 caratteri e inviare la sua registrazione. Nel caso in cui invece non verrà dato l’OK per procedere, comparirà un foglio che il medico dovrà spedire via fax allegato al suo tesserino medico. Effettuato il controllo il medico riceverà via e-mail la risposta per poter procedere alla registrazione inserendo quindi la “Username” e la “Password”.

• Come ultimo step il medico potrà decidere se avere gratuitamente una casella di posta elettronica. Nel caso in cui decidesse di averla dovrà barrare la casella del SI e riportare il nome dell’e-mail.

• La conferma della registrazione avverà tramite e-mail rilasciata dal medico nel form iniziale. Nota Bene: Il Numero verde da contattare per eventuali problemi legati alla registrazione

è 800-330303 risponderà personale qualificato che assisterà l’Utente dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e nel pomeriggio dalle ore 14.00 alle ore 18.00.

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ACCESSO DICA33 PRO Il Portale Dica33.it rivolto alla comunità medica Dica33Pro è il primo sito italiano di medicina con area professionale dedicata ai medici per accessi certificati, oggi riferimento in rete per gli argomenti di medicina e salute. Nato come Sameint nel 1995 da un accordo tra EDRA, Vido On Line (oggi TinWeb) e la FISM (Federazione Italiana Società Medico Scientifiche) e l’A.S.A.S. (Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, ente morale presieduto dal Ministro della Sanità) i contenuti del sito hanno ottenuto fin dall’inizio le necessarie validazioni scientifiche, offrendo agli utenti informazioni sempre corrette e aggiornate in tempo reale dal nostro staff scientifico e web designer. Si ricorda inoltre all’utente che l’entrata nell’area pubblica è “libera”. I servizi e gli argomenti sono trattati con linguaggi più divulgativi indirizzati appunto ad una popolazione di consumatori, non medica, ma sempre con fonti controllate e materiale educativo Per accedere cliccare direttamente sull’apposita icona e procedere con la consulatazione. Per accedere all’area professionale si ricorda all’Utente di inserire la propria Username e Password. Se non ancora in possesso di queste è necessario passare attraverso la registrazione Medikey. Per maggiori informazioni richiedere materiale presso la sede EDRA: V.le Monza 133 - Milano Tel 02.28.17.23.00 Fax 02.28.17.23.99 E-mail [email protected]

ACCESSO DS MEDICA Il sito di DS Medica: Società leader in Italia nell’informatizzazione del Medico E’ data la possibilità all’Utente di accedere direttamente al nostro sito DS Medica cliccando sull’apposita icona DS. Attraverso il sito l’Utente potrà accedere alle diverse aree e consultarne le metodologie di intervento, i protocolli, la diagnostica e la terapia, i servizi, le news, i prodotti ecc. L’area Nutrizionale inoltre prevede per i nostri Utenti un settore chiamato “Clienti” dove è data la possibilità di prelevare automaticamente gli aggiornamenti e scaricare la documentazione di stampo nutrizionale. Per maggiori informazioni richiedere materiale presso la sede DS Medica: V.le Monza 133 - Milano Tel 02.28.17.22.00 Fax 02.28.17.22.99 E-mail [email protected]

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PRONTUARIO FARMACEUTICO Attraverso la Funzione “Strumenti” è data la possibilità all’Utente di consultare in modo approfondito il Prontuario Farmaceutico. Il suo aggiornamento è mensile e la versione attuale è del 24/12/2001. Un elenco di 10.402 farmaci sono a disposizione dell’Utente per consultarne la specialità, la classe di appartenenza, il principio attivo, gli effetti indesiderati, la casa farmaceutica distributrice, la scheda analitica, la confezione, il prezzo e se è necessaria la ricetta per la prescrizione. Si ricorda all’Utente che non è possibile stampare nessuna delle consultazioni o ricerche effettuate con la cartella del prontuario. Per maggiori informazioni chiamare il numero verde di assistenza solo per il Prontuario Farmaceutico: Tel 800.00.13.443 Per informazioni di carattere generico relativo al software chiamare il numero dell’Hot Line Dietologico: Tel 02.28.17.22.31

WORD PROCESSOR Attraverso la Funzione “Strumenti” è data la possibilità all’Utente di avere a disposizione un Editor di testi senza dover uscire dal software. Le funzioni a disposizione sono quelle classiche di Word.

AGENDA Attraverso la Funzione “Strumenti” è data la possibilità all’Utente di poter usufruire dell’Agenda appuntamenti.

MONOGRAFIE Attraverso la Funzione “Strumenti” è data la possibilità all’Utente di consultare a video e stampare le nostre Brochure e Monografie. Le Brochure approfondiscono le soluzioni Dietosystem in nutrizione clinica relativamente alle metodologie: • Food Intake e Terapia Alimentare • Antropometria • Impedenziometria Per ognuna di esse l’Utente può infatti consultare pagina per pagina l’operatività dei software e la sequenza metodologica più idonea alle proprie esigenze. Può inoltre trovare le informazioni tecniche sui requisiti minimi hardware necessari per il funzionamento più il pacchetto servizi offerto dalla DS. Sei invece le Monografie da consultare relative al protocollo diagnostico-terapeutico per il management del sovrappeso e dell’obesità.

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