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Anno XLV - N. 9 Mercoledì 26 Febbraio 2014 pag. 5 pag. 7 CONDIZIONI DI VENDITA: Ogni fascicolo 3,00. “La vendita è effettuata esclusivamente in Genova presso la Libreria Giuridica- Galleria E. Martino 9.” CONDIZIONI DI ABBONAMENTO: Con decorrenza annuale: Canone globale: 160,00 - Parte I: 40,00 - Parte II: 80,00 - Parte III: 40,00 - Parte IV: 35,00 - Sconto alle librerie: 10% - È esclusa la fatturazione. I Supplementi Straordinari (Leggi finanziarie, Ruolo nominativo S.S.n., ...) non sono compresi nei normali canoni di abbonamento, il singolo prezzo viene stabilito dall’Ufficio di Presidenza; degli atti in essi contenuti ne viene data notizia sul corrispondente fascicolo ordinario. Il costo dei fascicoli arretrati è il doppio del prezzo di copertina. I fascicoli esauriti sono pro- dotti in fotocopia il cui prezzo è di 0,13 per facciata. I fascicoli non recapitati devono essere richiesti entro 30 giorni. CONDIZIONI DI PUBBLICAZIONE E TARIFFE: Tutti gli annunzi e avvisi dei quali si richiede la pubblicazione sul B.U.R.L. devono essere prodotti in originale, redatti in carta da bollo nei casi previsti dal D.p.r. 26.10.1972 n. 642 e s.m., con allegate due fotocopie, firmati dalla persona responsabile che richiede la pubblicazione, con l’indicazione della qualifica o carica sociale. Il costo della pubblicazione è a carico della Regione quando la pubblicazione è prevista da leggi e regolamenti regionali - Alle richieste di pubblicazione onerosa deve essere allegata la ricevuta del versamento sul c/c postale dell’importo dovuto, secondo le TARIFFE vigenti: diritto fisso di intestazione 5,00 - Testo 2,00 per ciascuna linea di scrittura (massimo 65 battute) o frazione, compresa la firma dattiloscritta. Sconto del 10% sui testi anticipati per posta elettronica. TERMINI DI PUBBLICAZIONE: Si pubblica di regola il mercoledì, se coincidente con festività, il primo giorno successivo non festivo. Gli annunzi, avvisi e bandi di concorso da pubblicarsi entro i termini stabiliti devono pervenire alla Redazione del B.U.R.L. Via Fieschi 15 - 16121 Genova, entro le ore 12 dei due mercoledì precedenti 1’uscita del Bollettino, la scadenza indicata deve esse- re di almeno 15 giorni dalla data di pubblicazione, pena la mancata pubblicazione. CONDIZIONI DI PAGAMENTO: Il pagamento degli abbonamenti e delle inserzioni deve avvenire esclusivamente mediante versamento sul c/c postale N.00459164 intestato al Bollettino Ufficiale Regione Liguria, Via Fieschi,15 - 16121 Genova indicando a tergo del certificato di allibramento, la causale del versamento. L’Amministrazione non risponde dei ritardi causati dalla omissione di tale indicazione. Poligrafica Ruggiero s.r.l. - Nucleo Industriale Pianodardine AVELLINO Pubblicazione settimanale - “Poste Italiane S.p.A. - Spedizioni in A.P. - 70% - DBC Avellino - n. 181/2005 PARTE SECONDA Atti di cui all’art. 4 della Legge Regionale 24 Dicembre 2004 n. 32 Direzione, Amministrazione: Tel. 010 54.851 Redazione: Tel. 010 5485663 - 4974 - Fax 010 5485531 Abbonamenti e Spedizioni: Tel. 010 5485363 Internet: www.regione.liguria.it E-mail: [email protected] E-mail: [email protected] PARTE SECONDA Genova - Via Fieschi 15 SOMMARIO DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSI- GLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA 06.02.2014 N. 18 Piano triennale di prevenzione della corruzione (P.T.P.C) del Consiglio regionale – Assemblea legislativa (anni 2013 - 2016). DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSI- GLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA 06.02.2014 N. 19 Programma triennale per la Trasparenza e l'Integrità del Consiglio regionale Assemblea legislativa della Liguria per gli anni dal 2013 al 2016. REPUBBLICA ITALIANA

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Anno XLV - N. 9Mercoledì 26 Febbraio 2014

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CONDIZIONI DI VENDITA: Ogni fascicolo € 3,00. “La vendita è effettuata esclusivamente in Genova presso la Libreria Giuridica-Galleria E. Martino 9.”CONDIZIONI DI ABBONAMENTO: Con decorrenza annuale:Canone globale: € 160,00 - Parte I: € 40,00 - Parte II: € 80,00 - Parte III: € 40,00 - Parte IV: € 35,00 - Sconto alle librerie: 10% - Èesclusa la fatturazione. I Supplementi Straordinari (Leggi finanziarie, Ruolo nominativo S.S.n., ...) non sono compresi nei normalicanoni di abbonamento, il singolo prezzo viene stabilito dall’Ufficio di Presidenza; degli atti in essi contenuti ne viene data notiziasul corrispondente fascicolo ordinario. Il costo dei fascicoli arretrati è il doppio del prezzo di copertina. I fascicoli esauriti sono pro-dotti in fotocopia il cui prezzo è di € 0,13 per facciata. I fascicoli non recapitati devono essere richiesti entro 30 giorni.CONDIZIONI DI PUBBLICAZIONE E TARIFFE: Tutti gli annunzi e avvisi dei quali si richiede la pubblicazione sul B.U.R.L. devonoessere prodotti in originale, redatti in carta da bollo nei casi previsti dal D.p.r. 26.10.1972 n. 642 e s.m., con allegate due fotocopie,firmati dalla persona responsabile che richiede la pubblicazione, con l’indicazione della qualifica o carica sociale. Il costo della pubblicazione è a carico della Regione quando la pubblicazione è prevista da leggi e regolamenti regionali - Alle richieste di pubblicazione onerosa deve essere allegata la ricevuta del versamento sul c/c postale dell’importo dovuto, secondo le TARIFFEvigenti: diritto fisso di intestazione € 5,00 - Testo € 2,00 per ciascuna linea di scrittura (massimo 65 battute) o frazione, compresa lafirma dattiloscritta. Sconto del 10% sui testi anticipati per posta elettronica.TERMINI DI PUBBLICAZIONE: Si pubblica di regola il mercoledì, se coincidente con festività, il primo giorno successivo nonfestivo. Gli annunzi, avvisi e bandi di concorso da pubblicarsi entro i termini stabiliti devono pervenire alla Redazione del B.U.R.L.Via Fieschi 15 - 16121 Genova, entro le ore 12 dei due mercoledì precedenti 1’uscita del Bollettino, la scadenza indicata deve esse-re di almeno 15 giorni dalla data di pubblicazione, pena la mancata pubblicazione.CONDIZIONI DI PAGAMENTO: Il pagamento degli abbonamenti e delle inserzioni deve avvenire esclusivamente mediante versamento sul c/c postale N.00459164 intestato al Bollettino Ufficiale Regione Liguria, Via Fieschi,15 - 16121 Genova indicando atergo del certificato di allibramento, la causale del versamento. L’Amministrazione non risponde dei ritardi causati dalla omissionedi tale indicazione.

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PARTE SECONDA

Atti di cui all’art. 4 della Legge Regionale 24 Dicembre 2004 n. 32

Direzione, Amministrazione: Tel. 010 54.851Redazione: Tel. 010 5485663 - 4974 - Fax 010 5485531Abbonamenti e Spedizioni: Tel. 010 5485363

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PARTE SECONDA Genova - Via Fieschi 15

SOMMARIO

DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSI-GLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA06.02.2014 N. 18Piano triennale di prevenzione della corruzione (P.T.P.C) delConsiglio regionale – Assemblea legislativa (anni 2013 - 2016).

DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSI-GLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA06.02.2014 N. 19Programma triennale per la Trasparenza e l'Integrità del Consiglioregionale Assemblea legislativa della Liguria per gli anni dal 2013al 2016.

REPUBBLICA ITALIANA

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31.01.2014 N. 71POR LIGURIA-FESR 07-13 -1° e 2° bando attuativo DLTM ''Ricercaindustriale e sviluppo sperimentale a favore delle imprese delDistretto Ligure delle Tecnologie Marine'' - Asse 1 linea di attività1.2.2. Proroga termini di realizzazione progetti.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31.01.2014 N. 72Approvazione del Piano Regionale per la ricerca dei Residui neglianimali e nei prodotti di origine animale Anno 2014 - PianoRegionale Formazione Sicurezza Alimentare 2014 - AggiornamentiPiano Regionale Alimentazione Animale 2014.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31.01.2014 N. 90Approvazione dei progetti di costituzione e aggiornamento delleAgenzie sociali per la casa. Assegnazione delle risorse finanziariedisponibili-Impegno complessivo euro 550.201,11.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31.01.2014 N. 92POR FESR Liguria 2007-2013 - Asse 4-az. 4.1 - Individuazionerisorse residue e approvazione modalità procedurali per loro asse-gnazione a lotti aggiuntivi di interventi già finanziati.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31.01.2014 N.105CONFART - Collegio dei Revisori - Sostituzione Presidente.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31.01.2014 N.107Approvazione Convenzione tra AGEA e Regione Liguria per l'effet-tuazione dei controlli di condizionalità nel campo della salute,sanità e benessere degli animali delle aziende agricole (CSR 112del 10/05/2012) nell'anno 2014.

Comunicato del Presidente della Giunta Regionale relativo all'esi-to del referendum consultivo regionale sul quesito ''Volete voi l'i-stituzione del Comune di Luni mediante fusione degli attualiComuni di Ortonovo e Castelnuovo Magra?'' ai sensi della L.R.28.11.1977, n. 44.

DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE SETTORE RISORSEFINANZIARIE, BILANCIO ED ENTRATE REGIONALI 31.01.2014N. 21Prelevamento dal ''Fondo di riserva di cassa del Bilancio diPrevisione per l'anno finanziario 2014'' ai sensi dell'articolo 42, 4°comma della l.r. 15/2002. euro 480.000,00 (3° Provvedimento).

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DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE SETTORE RISORSEFINANZIARIE, BILANCIO ED ENTRATE REGIONALI 29.01.2014 N.22Prelevamento dal fondo perenti del bilancio di previsione per l'annofinanziario 2014 ai sensi art. 45, comma 4 della l.r. 15/2002. Euro1.130.098,76 (1°provvedimento).

DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE SETTORE RISORSEFINANZIARIE, BILANCIO ED ENTRATE REGIONALI 04.02.2014 N.24Variazioni compensative al bilancio di previsione per l'anno finanzia-rio 2014 ai fini delle codificazioni SIOPE - art. 37, comma 2, della l.r.15/2002 - euro 60.000,00 (7° provvedimento).

DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO DELLAPROVINCIA DI GENOVA 31.01.2014 N. 11/10493Piano di Bacino Ambiti 12 e 13 - Approvazione di variante non sostan-ziale ai sensi dell'art.10 c.5 della L.R. 58/2009 relativa all'inserimentodi un area in frana attiva lungo un affluente del rio Fontanelle in loca-lità Porcelletto, Crevari, in Comune di Genova.

PROVINCIA DI GENOVADitta: ENERGIAVERDE S.R.L. Domanda per concessione derivazioneacqua.

AUTORIZZAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE PIANIFICAZIONE EPROGRAMMAZIONE TERRITORIALE - SERVIZIO CONCESSIONIED AUTORIZZAZIONI IDRAULICHE DELLA PROVINCIA DI SAVO-NA 11.01.2014 N. 123Corso d'acqua torrente Sansobbia - Località Via della Rovere -Comune di Albisola Superiore. Domanda intesa ad ottenere la con-cessione per la realizzazione di scarico acque bianche.Autorizzazione ai fini idraulici per l'esecuzione delle opere in conces-sione. Soggetto autorizzato: Comune di Albisola Superiore.

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE PIANIFICAZIONE E PRO-GRAMMAZIONE TERRITORIALE – SERVIZIO PIANIFICAZIONETERRITORIALE E URBANISTICA DELLA PROVINCIA DI SAVONA31.01.2014 N. 551Comune di Vado Ligure - Approvazione Variante parziale al VigenteS.U.G. comportante modifiche alla Via Dei Maestri del Lavoro d'Italiain prossimita' dell'incrocio con Via Sabazia.

Anno XLV - N. 9 Parte II 26.02.2014 - pag. 3BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE DIFESA DELSUOLO DELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA 04.02.2014 N. 107Pratica n. 6381. Corso d'acqua: Bacino del Canale di Vernazza. Ditta:Comune di Vernazza. Autorizzazione relativa alla variante in corsod'opera del progetto di rifacimento di n. 2 attraversamenti della stra-da comunale pedonale di collegamento tra il capoluogo e ilSantuario N.S. di Reggio con corsi d'acqua appartenenti al bacinodel Canale di Vernazza e individuati nel reticolo idrografico delPiano di Bacino Ambito 19 di cui uno demaniale (intervento n. 29)ed uno non censito catastalmente (intervento n. 14), già approvatonella Conferenza dei Servizi del 30.11.2012.

PROVINCIA DELLA SPEZIADitta: Papa Silvano (ora Riviera s.n.c.). Domanda per concessionederivazione acqua.

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE TECNICO DELCOMUNE DI FOLLO 17.01.2014 N. 12Approvazione rilascio di nuova autorizzazione in via ordinaria - Soc.IBEA Snc di Montanari G e Vesigna M. per :1) saldatura e taglio termico di oggetti e superfici metalliche ferrosee non ferrose2) lavorazioni meccaniche dei metalli e/o trattamenti superficiali e/oaltre lavorazioni dei metalli ai sensi del D.LGS 152/06 e ss.mm.ii. della DGRL 1260/2010 , DGRL537/2011 e DGRL 1420/2011.

DELIBERAZIONE DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER LADETERMINAZIONE DELLE INDENNITÀ DI ESPROPRIO DELLAPROVINCIA DELLA SPEZIA 30.01.2014 N. 1Determinazione dei VAM (valori agricoli medi) per l'anno 2014.

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 5Anno XLV - N. 9

DELIBERAZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIO-NALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

06.02.2014 N. 18

Piano triennale di prevenzione della corruzione (P.T.P.C) del Consiglio regionale – Assemblealegislativa (anni 2013 - 2016).

L’UFFICIO DI PRESIDENZA

VISTA la legge 6 novembre 2012, n. 190 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corru-zione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione);

VISTO in particolare l’articolo 1, commi 5 e 8, della legge 190/2012 che individua il Piano Triennaledi Prevenzione della Corruzione (P.T.P.C.) quale strumento a presidio della legalità e del buon andamen-to dell’azione amministrativa;

VISTO l’articolo 1, comma 8, che prevede che l’organo di indirizzo di ciascuna amministrazione, suproposta del Responsabile della prevenzione della corruzione, adotti il Piano triennale di prevenzionedella corruzione curandone la trasmissione al Dipartimento della funzione pubblica;

VISTO il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighidi pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni), chedispone, all’articolo 10, comma 1, che ogni amministrazione adotti un Programma Triennale per la tra-sparenza e l’integrità e, al comma 2, che le misure del programma per la trasparenza siano collegate conle misure e gli interventi previsti dal Piano di prevenzione della corruzione;

VISTO il decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 (Disposizioni in materia di inconferibilità e incompa-tibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, anorma dell’articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190), ed in particolare l’articolo15, che attribuisce al Responsabile del piano anticorruzione di ciascuna amministrazione pubblica ilcompito di far rispettare le disposizioni del decreto medesimo sulla inconferibilità e incompatibilitàdegli incarichi;

VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62 (Regolamento recante codicedi comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo2001, n. 165);

VISTO il Piano Nazionale Anticorruzione (P.N.A.) predisposto dal Dipartimento della FunzionePubblica e approvato dalla Commissione Indipendente per la Valutazione la Trasparenza e l’Integritàdelle Amministrazioni Pubbliche (CIVIT), poi A.N.AC., in data 11 settembre 2013 con delibera n. 72;

VISTA la legge regionale 17 agosto 2006, n. 25 (Disposizioni sull’autonomia del Consiglio regionaleAssemblea Legislativa della Liguria) e il Regolamento di organizzazione approvato con Decreto delPresidente del Consiglio regionale Assemblea Legislativa 6 luglio 2009, n.4;

VISTA la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Assemblea Legislativa del 3giugno 2013, n. 65 con la quale si è provveduto all’individuazione del Responsabile della prevenzionedella corruzione del Consiglio regionale Assemblea Legislativa nella dott.ssa Maria Emma Vanni, ViceSegretario Generale Area del Processo Normativo, e del Responsabile per la trasparenza del Consiglioregionale Assemblea Legislativa, nel dott. Franco Rizzo, dirigente del Settore Documentazione, Studi eRapporti con gli Enti locali;

CONSIDERATO che conseguentemente il Piano triennale per la prevenzione della corruzione ed il

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9 Parte II 26.02.2014 - pag. 6

Programma triennale per la trasparenza e l’integrità vengono predisposti quali documenti distinti e che,per quanto concerne gli obblighi di trasparenza, si rinvia a quest’ultimo;

TENUTO CONTO che i due Responsabili fanno parte della stessa Vice Segreteria Area della Gestionedel Processo Normativo, in collocazione che consente il necessario coordinamento, fermi restando icompiti, le funzioni e le responsabilità di ciascuno;

VISTI i commi 60 e 61 dell’articolo 1 della legge 190 del 2012, i quali stabiliscono che gli enti locali ele Regioni, attraverso intese in sede di Conferenza unificata, provvedano a definire, con indicazione deirelativi termini, i seguenti adempimenti:

• piano triennale della corruzione;• norme regolamentari relative all’individuazione degli incarichi vietati ai dipendenti pubblici;• adozione del codice di comportamento, come innovato dalla presente legge;• azioni attuative delle disposizioni dei decreti legislativi previsti dalla medesima legge 190/2012;

VISTA l’intesa sancita in sede di Conferenza Unificata in data 24 luglio 2013 tra Governo, Regioni edEnti locali, per l’attuazione dell’articolo 1, commi 60 e 61, sopracitati;

RITENUTO necessario procedere, nel rispetto della data stabilita in sede di Conferenza unificata, ecioè il 31 gennaio 2014, all’approvazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione (P.T.P.C) delConsiglio regionale Assemblea Legislativa, per il periodo 2013-2016, riportato nel documento allegatoalla presente deliberazione, quale sua parte integrante e sostanziale, fermo restando che entro il 31 gen-naio di ogni anno il P.T.P.C verrà aggiornato prendendo a riferimento il triennio successivo a scorrimen-to;

VISTA la proposta formulata dal Responsabile per la prevenzione della corruzione, sentiti i dirigentidell’Ente e l’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV);

TENUTO CONTO che, su autorizzazione dell’Ufficio di Presidenza in data 27 dicembre 2013, la bozzadi Piano è stata pubblicata sul sito web della Regione, nella pagina Consiglio regionale, al fine di assicu-rarne la più ampia conoscenza e di offrire agli stakeholders interni ed esterni la possibilità di formulareosservazioni e suggerimenti di cui tener conto nella formulazione definitiva del Piano, e che nessunaosservazione è pervenuta;

TENUTO CONTO altresì che il Piano come approvato dall’Ufficio di Presidenza verrà pubblicato sulsito web istituzionale della Regione, alla pagina “Amministrazione trasparente”, al fine comunque diconsentire in ogni momento la presentazione di eventuali osservazioni e suggerimenti dei quali tenerconto in fase di aggiornamento annuale del Piano;

SU PROPOSTA del Presidente del Consiglio regionale Assemblea legislativa della Liguria,

A voti unanimi

DELIBERA

per i motivi specificati in premessa che si richiamano integralmente:

1. di approvare il Piano triennale per la prevenzione della corruzione (P.T.P.C.) del Consiglio regionaleAssemblea legislativa per gli anni 2013-2016, con i relativi allegati, quale parte integrante e sostanzia-le della presente delibera;

2. di aggiornarlo entro il 31 gennaio di ogni anno prendendo a riferimento il triennio successivo a scor-rimento;

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 7Anno XLV - N. 9

3. di riservarsi la possibilità di apportare le opportune integrazioni e/o modificazioni al P.T.P.C., anchein relazione ad esigenze sopravvenute, su proposta del Responsabile per la prevenzione della corru-zione;

4. di dare mandato al Responsabile per la prevenzione della corruzione di trasmettere il predetto Pianoal Dipartimento della Funzione Pubblica ai sensi dell’articolo 1, comma 60, lettera a) della legge 190del 2012;

5. di pubblicare il P.T.P.C. nelle pagine intranet dell’Assemblea Legislativa e nel sito web istituzionaledella Regione, alla pagina “Amministrazione trasparente”.

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIOMichele Boffa Giorgio Traverso

Allegato alla deliberazione DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALEASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA n. 18 del 6 febbraio 2014

Omissis

IL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (P.T.P.C.) DEL CONSIGLIOREGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA PER GLI ANNI 2013-2016 è pubblica-to ai sensi dell’articolo 1 della legge legge 6 novembre 2012, n. 190 (Disposizioni per la prevenzionee la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione) e in attuazione deldecreto legislativo 14 marzo 2013, n.33 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità,trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni), sul sito web dellaRegione Liguria nella pagina “amministrazione trasparente” al linkhttp://www.regione.liguria.it/argomenti/ente/amministrazione- trasparente/disposizioni-genera-li.html

DELIBERAZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIO-NALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

06.02.2014 N. 19

Programma triennale per la Trasparenza e l'Integrità del Consiglio regionale Assemblea legi-slativa della Liguria per gli anni dal 2013 al 2016.

L’UFFICIO DI PRESIDENZA

VISTO l’articolo 2, comma 1, lettera h), dello Statuto, per il quale la Regione “persegue obiettivi diqualità, di efficienza, di efficacia e di trasparenza”, l’articolo 6, comma 3, per il quale “la Regione, al finedi rendere effettivo il diritto di partecipazione, assicura la massima informazione sulla propria attività”e, in particolare, l’articolo 11 (pubblicità degli atti e informazione), il quale dispone, al comma 1, che “laRegione garantisce la più ampia informazione sulla propria attività e favorisce tutte le forme di pubbli-cità per migliorarne la conoscenza e, al comma 2, che “la Regione assicura il diritto di accesso ai docu-menti e provvede a realizzare un sistema integrato di servizi e informazioni utili”;

VISTA la legge regionale 17 agosto 2006, n. 25 (Disposizioni sull'autonomia del Consiglio regionaleAssemblea Legislativa della Liguria) e successive modificazioni, e, in particolare, l’articolo 14 (Attività diinformazione e di comunicazione istituzionale), il quale, al comma 1, dispone che il Consiglio regiona-le Assemblea Legislativa (d’ora in poi denominato Assemblea Legislativa), in attuazione dellaCostituzione e dello Statuto, assicura al cittadino il diritto all'informazione trasparente ed efficace” e, alcomma 2, prevede che “l'attività di informazione e comunicazione è organizzata al fine di: a) favorire la

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9 Parte II 26.02.2014 - pag. 8

conoscenza delle disposizioni normative, delle procedure e delle attività dell'Assemblea, per facilitarel'applicazione delle norme e sostenere processi di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica; b) assi-curare la completa e trasparente espressione delle esigenze e delle istanze della società regionale, attra-verso la più ampia tutela del pluralismo informativo”;

VISTO il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, inmateria di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pub-bliche amministrazioni) e successive modificazioni;

VISTA la legge 6 novembre 2012, n. 190 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corru-zione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione) che ha fatto del principio di trasparenza uno degliassi portanti delle politiche di prevenzione della corruzione, e ha previsto che le amministrazioni elabo-rino i piani di prevenzione della corruzione e visto, in particolare, l’articolo 1, il quale, ai commi 60 e 61,stabilisce che, attraverso intese in sede di Conferenza unificata, si definiscano gli adempimenti, con l’in-dicazione dei relativi termini, anche delle regioni, volti alla piena e sollecita attuazione delle disposizio-ni della legge medesima, nonché gli adempimenti attuativi delle disposizioni dei decreti legislativi pre-visti dalla stessa;

VISTO il decreto legislativo 14 marzo 2013, n.33 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighidi pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni), in cui,nel ribadire che la trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’orga-nizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, è stato evidenziato, all’articolo 1, comma 2, chela trasparenza è finalizzata alla realizzazione di una amministrazione aperta e al servizio del cittadino.Nel decreto, tra l’altro, è specificato, all’articolo 10, che ogni amministrazione è tenuta a approvare unProgramma Triennale per la trasparenza e l’integrità e che le misure del Programma per la trasparenzasiano collegate, sotto l’indirizzo del Responsabile, con le misure e gli interventi previsti dal Piano di pre-venzione della corruzione e che, a tal fine, il Programma per la Trasparenza costituisce di norma unasezione del Piano di prevenzione della corruzione;

VISTO il Codice di comportamento dei pubblici dipendenti, approvato con Decreto del Presidentedella Repubblica 16 aprile 2013 n. 62 (Regolamento recante codice di comportamento dei dipendentipubblici, a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165), il quale, tra l’altro, indi-ca, all’articolo 3, tra i principi che il dipendente pubblico deve rispettare, quello della trasparenza e all’ar-ticolo 9, intitolato “Trasparenza e tracciabilità”, dispone, poi, che il dipendente assicura l'adempimentodegli obblighi di trasparenza previsti in capo alle pubbliche amministrazioni secondo le disposizioninormative vigenti “prestando la massima collaborazione nell'elaborazione, reperimento e trasmissionedei dati sottoposti all'obbligo di pubblicazione sul sito istituzionale” disponendo che “la tracciabilità deiprocessi decisionali adottati dai dipendenti deve essere, in tutti i casi, garantita attraverso un adeguatosupporto documentale, che consenta in ogni momento la replicabilità”;

VISTO il decreto legge 21 giugno 2013, n. 69 (Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia) con-vertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, che, all’articolo 28, prevede che è dovuto dal-l’amministrazione pubblica un indennizzo da ritardo nella conclusione dei procedimento e che nellacomunicazione di avvio del procedimento e nelle informazioni sul procedimento pubblicate ai sensi del-l’articolo 35 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, è fatta menzione del diritto all’indennizzo, non-ché delle modalità e dei termini per conseguirlo ed è altresì indicato il soggetto cui è attribuito il poteresostitutivo e i termini a questo assegnati per la conclusione del procedimento e, all’articolo 29, comma3, inserisce il nuovo comma 1 bis all’articolo 12 del decreto legislativo 33 del 2013, per il quale “Il respon-sabile della trasparenza delle amministrazioni competenti pubblica sul sito istituzionale uno scadenza-rio con l'indicazione delle date di efficacia dei nuovi obblighi amministrativi introdotti e lo comunicatempestivamente al Dipartimento della funzione pubblica per la pubblicazione riepilogativa su basetemporale in un'apposita sezione del sito istituzionale. L'inosservanza del presente comma comportal'applicazione delle sanzioni di cui all'articolo 46 del decreto legislativo 33.

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 9Anno XLV - N. 9

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 novembre 2013 (Modalità per la pubbli-cazione dello scadenzario contenente l'indicazione delle date di efficacia dei nuovi obblighi amministra-tivi introdotti, ai sensi del comma 1 -bis dell'articolo 12, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33), ilquale in attuazione dell’articolo 29, comma 3, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, che ha inserito ilnuovo comma 1 bis all’articolo 12 del decreto legislativo 33 del 2013, definisce gli ambiti di applicazio-ne delle disposizioni della normativa, i criteri e modalità di pubblicazione dello scadenzario dei nuoviobblighi amministrativi a carico dei cittadini e delle imprese e gli obblighi di trasmissione dei dati alDipartimento della funzione pubblica;

CONSIDERATO che nell’ambito dell’Assemblea Legislativa si provvederà agli adempimenti di cui alcitato articolo 28 del citato decreto legge n. 69 del 2013 dopo la conclusione della fase sperimentale aseguito del decorso dei diciotto mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge n.69 del 2013 e a quelli di cui all’articolo 29 del decreto legge n. 69 del 2013 a seguito dei provvedimentiche determinano le modalità applicative della nuova disposizione;

VISTA l’intesa tra Governo, Regioni e Enti locali di cui all’articolo 1, commi 60 e 61, della legge n. 190del 2012 espressa in sede di Conferenza Unificata il 24 luglio 2013, avente a Repertorio atti n.79/CU del2013, la quale, tra l’altro, al punto 3, recante Adozione e comunicazione del Piano Triennale di preven-zione della Corruzione (P.T.C.P.) e del Programma Triennale per la Trasparenza e l’integrità (P.T.T.I.), pre-vede che, “in fase di prima applicazione, gli enti adottano il P.T.C.P. e il P.T.T.I. entro il 31 gennaio 2014e contestualmente provvedono alla loro pubblicazione sul sito istituzionale, con evidenza del nominati-vo del responsabile della trasparenza e del responsabile della prevenzione, che debbono comunque esse-re indicati anche all’interno dei Piani”;

VISTE le circolari del Ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione n. 1 del 25 gen-naio 2013, recante “Legge n.190 del 2012 – Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corru-zione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, e n. 2 del 19 luglio 2013, recante “d.lgs. n. 33 del2013 – attuazione della trasparenza”;

Visto il Piano nazionale Anticorruzione (P.N.A.) approvato dall’Autorità Nazionale AntiCorruzioneper la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche (A.N.AC.) con delibera dell’11 set-tembre 2013 n. 72 recante “Approvazione del Piano Nazionale Anticorruzione”;

Visto, in particolare il punto 3.1.2 del P.N.A. il quale dispone che le pubbliche amministrazioni di cuiall’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 165 del 2001 debbono adempiere agli obblighi di trasparenza senzaritardo. A regime, le misure sono previste di regola nel Piano triennale di prevenzione della corruzione(P.T.P.C.), nell’ambito della sezione dedicata al Programma triennale per la trasparenza e l'integrità(P.T.T.I.). Il prossimo aggiornamento del P.T.T.I. deve essere effettuato entro il 31 gennaio 2014. Gliadempimenti di trasparenza tengono conto delle prescrizioni contenute nel decreto legislativo n. 33 del2013, nella legge n. 190 e nelle altre fonti normative vigenti. La programmazione degli adempimentitiene conto dei termini di entrata in vigore delle norme, attraverso la previsione di progressive fasi diimplementazione. Gli adempimenti di trasparenza si conformano alle Linee guida della A.N.A.C. (giàC.I.V.I.T. ) riportate nella delibera n. 50 del 2013 e alle indicazioni dell’Autorità per la Vigilanza suiContratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (A.V.C.P) con riferimento solo ai dati sui contratti pub-blici relativi a lavori, servizi e forniture;

VISTE le deliberazioni dell’Autorità Nazionale AntiCorruzione per la valutazione e la trasparenzadelle amministrazioni pubbliche (A.N.AC.), già Commissione Indipendente per la Valutazione, la traspa-renza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche – Autorità nazionale anticorruzione (CIVIT) n. 105del 14 ottobre 2010 “Linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza el’integrità”, come aggiornati con la delibera n. 2 del 5 gennaio 2012 “Linee guida per il miglioramentodella predisposizione e dell’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità”, econ la delibera n. 50 del 4 luglio 2013 “Linee guida per l’aggiornamento del Programma triennale per latrasparenza e l’integrità 2013-2016” e vista la delibera n. 6 del 17 gennaio 2013, “ Linee guida relative al

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ciclo di gestione della performance per l’annualità 2013”, con la quale, al fine di evitare duplicazioni, laA.N.AC. si è riservata di intervenire successivamente, per definire il termine e le modalità di aggiorna-mento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità e il suo coordinamento con il Piano trien-nale di prevenzione della corruzione;

CONSIDERATO che le linee guida per la predisposizione dei Programmi triennali per la trasparenzae l’integrità, espressione del potere di regolazione che la legge attribuisce alla A.N.AC., offrono indica-zioni volte a migliorare il procedimento di elaborazione dei Programmi triennali, hanno il fine di incre-mentare la qualità delle informazioni pubblicati nelle sezioni “Amministrazione trasparente” dei siti isti-tuzionali;

CONSIDERATO che l’Assemblea Legislativa persegue, quali finalità prioritarie indicate dallo Statuto,la semplificazione dei rapporti tra cittadini, imprese e istituzioni e la realizzazione del principio dibuona amministrazione, secondo i criteri di imparzialità, trasparenza, equità;

VISTA la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Assemblea Legislativa del 3giugno 2013, n. 65 con la quale si è provveduto all’individuazione del Responsabile della prevenzionedella corruzione del Consiglio regionale Assemblea Legislativa nella dott.ssa Maria Emma Vanni, ViceSegretario Generale Area del Processo Normativo, e del Responsabile per la trasparenza del Consiglioregionale Assemblea Legislativa, nel dott. Franco Rizzo, dirigente del Settore Documentazione, Studi eRapporti con gli enti locali;

CONSIDERATO che, conseguentemente, il Piano triennale per la prevenzione della corruzione ed ilProgramma triennale per la trasparenza e l’integrità vengono predisposti quali documenti distinti, assi-curandone allo stesso tempo il coordinamento e la coerenza dei rispettivi contenuti;

TENUTO CONTO che i due responsabili fanno parte dell’Area della Gestione del Processo Normativo,in collocazione che consente il necessario coordinamento, fermi restando i compiti, le funzioni e leresponsabilità di ciascuno;

DATO ATTO che l’Assemblea Legislativa, a seguito della legge 18 giugno 2009, n. 69 (Disposizioni perlo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile), e, inparticolare, dell’articolo 21 “Trasparenza sulle retribuzioni dei dirigenti e sui tassi di assenza e di mag-giore presenza del personale”, e a seguito decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (Attuazione dellalegge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di effi-cienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni), con riferimento, in particolare, all’articolo 11,comma 8, lettera f), ha già attivato dal 2009 la pubblicazione sul sito web della Regione di un’appositasezione dedicata alla “Trasparenza, valutazione e merito”;

CONSIDERATO che l’Assemblea Legislativa intende accrescere la propria trasparenza intesa qualepiena accessibilità alle informazioni concernenti l’organizzazione regionale nei confronti della cittadi-nanza, raccogliendo anche osservazioni e suggerimenti per sviluppare i servizi in ottica di miglioramen-to continuo;

CONSIDERATO che l’Assemblea Legislativa esercita la funzione legislativa, ispettiva e di controllo ele altre funzioni attribuite dallo Statuto e dalle leggi in piena autonomia e il suo funzionamento si ispi-ra ai tradizionali principi delle assemblee parlamentari;

CONSIDERATO che l’Assemblea Legislativa è organo di rappresentanza democratica regionale, diindirizzo politico e di controllo e rappresenta, ai sensi dell'articolo 15 dello Statuto, la Comunità regio-nale;

CONSIDERATO, inoltre, che l’Assemblea Legislativa svolge funzioni di programmazione e pianifica-zione e altre attività amministrative strumentali all’esercizio delle funzioni legislative e che tali attività

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amministrative afferiscono e sono strumentali all’autonomia funzionale, organizzativa, finanziaria econtabile necessaria per l'esercizio delle sue funzioni;

RITENUTO necessario, nel rispetto degli elevati standard di trasparenza che l’Assemblea Legislativaha raggiunto negli anni, proseguire nel cammino di valorizzazione dei rapporti con i cittadini predispo-nendo il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità per gli anni 2013 - 2016 del Consiglio regio-nale Assemblea Legislativa;

VISTA la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Assemblea Legislativa n. 65del 3 giugno 2013, con la quale si è provveduto all’individuazione del Responsabile della prevenzionedella corruzione dell’Assemblea Legislativa nella dott.ssa Maria Emma Vanni, Vice Segretario Generale,e del Responsabile per la trasparenza dell’Assemblea Legislativa, nel dott. Franco Rizzo, dirigente delSettore Documentazione, Studi e Rapporti con gli Enti Locali;

RITENUTO, conseguentemente, di procedere, in prima applicazione della legge n. 190 del 2012 e deldecreto legislativo n. 33 del 2013 e in via provvisoria, alla approvazione del Programma triennale per latrasparenza e l’integrità per il periodo 2013-2016, riportato nel documento Allegato A alla presente deli-berazione quale sua parte integrante e sostanziale;

RITENUTO di riservarsi la possibilità di apportare le opportune integrazioni e modificazioni alProgramma triennale per la trasparenza e l’integrità, secondo quanto sarà indicato da eventuali ulterio-ri intese in sede di Conferenza Unificata di cui all’articolo 1, comma 61, della legge n. 190 del 2012 esulla base delle deliberazioni della Commissione Indipendente per la Valutazione, la trasparenza e l’in-tegrità delle amministrazioni pubbliche – Autorità nazionale anticorruzione (CIVIT) che verranno neltempo adottate;

CONSIDERATO che, a seguito di decisione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del 12dicembre 2013, la bozza del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità (anni 2013-2016) è statapubblicata – insieme alla bozza del Piano triennale per la prevenzione della corruzione (anni 2013-2016)- mediante un focus sulla prima pagina sul sito web istituzionale della Regione nel periodo dal 24 dicem-bre 2013 al 15 gennaio 2014, al fine di acquisire eventuali indicazioni e suggerimenti da parte deglistakeholders interni ed esterni dei quali tener conto a fini dell’approvazione del programma stesso e chenel periodo di pubblicazione nessuna osservazione è pervenuta;

VISTA la trasmissione in data 23 dicembre 2013 del testo della bozza del Programma triennale per latrasparenza e l’integrità per il periodo 2013-2016 alle Associazioni dei consumatori e degli utenti, ai sensidell’articolo 10, comma 1, del citato decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, al fine di acquisire even-tuali pareri indicazioni o suggerimenti sul programma stesso da far pervenire entro il 15 gennaio 2014;

VISTA l’unica osservazione pervenuta dalle associazioni dei consumatori e degli utenti inviatadall’Unione nazionale consumatori - Liguria- il 14 gennaio 2014, nella quale non vengono espresse pun-tuali osservazioni o suggerimenti sul contenuto del Programma, ma viene affrontata, a livello generale,la problematica della trasparenza delle pubbliche amministrazioni evidenziandone l’insufficienza rispet-to a quanto previsto nelle normative straniere più avanzate e si suggeriscono soluzioni per le qualidovrebbe operare un principio per cui tutta l’attività pubblica deve essere conoscibile dai cittadini senzache gli stessi debbano motivare le proprie richieste;

VISTA la proposta formulata dal Responsabile per la trasparenza, sentiti i dirigenti dell’AssembleaLegislativa e trasmessa all’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) dell’Assemblea legislativa pereventuali suggerimenti o osservazioni;

TENUTO CONTO che del Programma viene data diffusione mediante pubblicazione sul sito web isti-tuzionale della Regione, nella pagina Amministrazione trasparente, Consiglio regionale al fine di acqui-

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sire in ogni momento eventuali pareri e suggerimenti da parte degli stakeholders interni ed esterni deiquali tener conto in fase di aggiornamento;

SU PROPOSTA del Presidente del Consiglio regionale Assemblea Legislativa della Liguria MicheleBoffa

A voti unanimi

DELIBERA

per i motivi specificati in premessa che si richiamano integralmente:

1. di approvare il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità per il periodo 2013 - 2016, con-tenuto nel documento Allegato A alla presente deliberazione quale sua parte integrante e sostanziale;

2. di aggiornarlo entro il 31 gennaio di ogni anno prendendo a riferimento il triennio successivo a scor-rimento;

3. di riservarsi la possibilità di apportare le opportune modificazioni al Programma triennale per la tra-sparenza e l’integrità anche in relazione ad esigenze sopravvenute, su proposta del Responsabile perla trasparenza;

4. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul sito web istituzionale della Regione,secondo le modalità previste dal decreto legislativo n. 33 del 2013;

5. di dare mandato al Responsabile della trasparenza di riferire all’Ufficio di Presidenza del Consiglioregionale Assemblea Legislativa sull’attuazione del Programma triennale per la trasparenza e l’inte-grità secondo le modalità e i tempi nello stesso definiti e di curarne le pubblicazioni e le comunica-zioni previste dalla legge.

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIOMichele Boffa Giorgio Traverso

Allegato A alla deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Assemblea Legislativadella Liguria n. 19 del 6 febbraio 2014 recante PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA EL'INTEGRITA' DEL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA per glianni dal 2013 al 2016

omissis…

Il PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITA’ DEL CONSIGLIOREGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA per gli anni 2013 – 2016 è pubblicatoai sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n.33 (Riordino della disciplina riguar-dante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche ammi-nistrazioni), sul sito web della Regione Liguria nella pagina “amministrazione trasparente” al linkhttp://www.regione.liguria.it/argomenti/ente/amministrazione- trasparente/disposizioni-genera-li.html

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9 Parte II 26.02.2014 - pag. 12

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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31.01.2014 N. 71

POR LIGURIA-FESR 07-13 -1° e 2° bando attuativo DLTM "Ricerca industriale e sviluppo spe-rimentale a favore delle imprese del Distretto Ligure delle Tecnologie Marine" - Asse 1 linea diattività 1.2.2. Proroga termini di realizzazione progetti.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

− di stabilire, per le motivazioni indicate in premessa, che possa essere assentita da FI.L.S.E. Spauna proroga per un periodo massimo di sei mesi, su motivata richiesta dei singoli beneficiari, dei termi-ni per la realizzazione degli interventi previsti al punto 6 del 1° e 2° bando attuativo della linea di atti-vità 1.2.2. “Ricerca industriale e sviluppo sperimentale a favore delle imprese del Distretto Ligure delleTecnologie Marine” (D.L.T.M.), fermo restando che le iniziative finanziate a valere sui 2 sopraindicatibandi dovranno essere ultimate e la relativa spesa finale dovrà essere rendicontata a FI.L.S.E. Spa entroil termine ultimo del 30/09/2015;

− di rendere noto il contenuto del presente atto mediante:• pubblicazione di informativa sul sito internet della Regione Liguria;• pubblicazione, per estratto, del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria.

IL SEGRETARIORoberta Rossi

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31.01.2014 N. 72

Approvazione del Piano Regionale per la ricerca dei Residui negli animali e nei prodotti di ori-gine animale Anno 2014 - Piano Regionale Formazione Sicurezza Alimentare 2014 -Aggiornamenti Piano Regionale Alimentazione Animale 2014.

LA GIUNTA REGIONALE

Considerato che il Ministero della Salute per l’anno 2014:• ha adottato il Piano Nazionale Residui 2014 (PNR 2014), trasmesso alle regioni con nota Prot.

50298 del 12/12/2013);• ha confermato con nota Prot. 24583 del 23/12/2013 l’invarianza per l’anno 2014 dallo stesso

Ministero del Piano Nazionale di Sorveglianza e Vigilanza Sanitaria sull’alimentazione degli ani-mali 2012-2014 (PNAA 2012-2014) trasmesso alle regioni con nota Prot. 21822 del 12/12/2011 eAddendum 1/2013, salvo che per il programma di controllo in Sorveglianza di Diossine PCB incui sono state apportate alcune modifiche alle matrici da campionare;

Considerato che tali piani prevedono che le Regioni a propria volta, sulla base degli indirizzi in essicontenuti e dei regolamenti e leggi comunitarie e nazionali in materia, attuino tale programmazione pre-disponendo i propri piani regionali, che devono essere inviati al Ministero secondo date prestabilitenei piani stessi;

Richiamata la propria deliberazione 808/2011 “Approvazione del Piano Regionale Integrato della

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Sicurezza Alimentare (PRISA) per gli anni 2011-2013 ai sensi del Reg. 882/04, art. 41.”

Richiamata la propria deliberazione 107/2012 “ Approvazione di PRAA 2012-2014 – PRR anno 2012– Piano regionale OGM 2012-2014 – Piano formazione Sic.Alim. 2012”;

Richiamata la propria deliberazione 75/2013 “ Approvazione di PRR 2013 -Piano formazione Sic.Alim. 2013 – Aggiornamenti PRAA 2013”;

Richiamata la nota Prot. 855 del 16/01/2013 del Ministero della Salute contenente “Procedure ope-rative straordinarie per la prevenzione e la gestione del rischio contaminazione da aflatossine nella filie-ra lattiero-casearia e nella produzione del mais destinato all’alimentazione umana e animale a segui-to di condizioni climatiche estreme”;

Richiamato il Regolamento 691/2013 del 19/07/2013 che modifica il Reg. 152/2009 relativamente allemetodiche di campionamento e analisi dei mangimi;

Richiamata la nota Prot. 16765 del 14/09/2012 e Prot. 1203 del 22/01/2013 del Ministero dellaSalute per le eventuali attività di controllo extrapiano per la ricerca di aflatossina B1 nelle materieprime contenenti mais e di aflatossina M1 nel latte;

Dato atto che nei suddetti piani nazionali sono altresì indicate le modalità di campionamento esono forniti i relativi modelli di verbale di prelievo, da utilizzarsi su tutto il territorio nazionale, salvogli aggiornamenti previsti dall’entrata in vigore del Reg. 691/2013/UE;

Considerato che è quindi necessario definire i piani regionali attuativi dei Piani Nazionali in argo-mento, definendo in particolare la ripartizione territoriale dei campioni previsti in sede nazionale,secondo pertinenti criteri di rischio;

Valutato che per quanto riguarda il PNAA 2012 – 2014 , non sono intervenuti nel 2013 fattori checomportano la necessità di una ripartizione differente rispetto a quella disposta con DGR 107/2012,e che poiché per quanto riguarda la possibile contaminazione da aflatossine nel mais prodotto nel-l’estate nel 2012, nel II semestre non si sono registrate positività ai controlli, si ritiene sufficiente man-tenere un accresciuto controllo in extrapiano solo per la ricerca di aflatossina M1 nel latte;

Considerato che il riparto dei campioni del PNR 2014 e del PRAA 2014 sono stati oggetto di confron-to con le AA.SS.LL. e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (I.Z.S.);

Ritenuto pertanto di dare adempimento alla programmazione dei controlli previsti nel PNAA 2012-2014 rimandando al Piano regionale di Sorveglianza e di Vigilanza Sanitaria sull’Alimentazione Animaleper gli anni 2012- 2014 di cui alla DGR 107/2012, aggiornato per il 2014 con quanto riportato nell’al-legato 1 e per il Piano Nazionale Residui 2014 per la Regione Liguria, con quanto riportato nell’alle-gato 2, entrambi parti integranti e necessarie del presente atto;

Atteso che i Piani regionali sopracitati costituiscono stralcio per l’anno 2014 del Piano regionale deiControlli integrati in materia di sicurezza alimentare 2014 – 2016 (PRISA 2014 – 2016) di prossimaemanazione;

Ribadito che per quanto riguarda l’ identificazione agli Operatori del Settore dei Mangimi ed il lorocensimento vale quanto già indicato con la DGR 110/2011 e DGR 1246/2012;

Ribadito inoltre che le AA.SS.LL e IZS Piemonte Liguria e Valle D’Aosta sono tenute a trasmetterealla Regione i dati sull’attività di controllo per la rendicontazione dei controlli effettuati con le moda-lità già indicate con DGR 1702/2013 “Aggiornamento del censimento dei flussi informativi in materia disanità animale e sicurezza alimentare, adozione nuove modalità di invio per la rendicontazione dei flus-

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si ed indicatori di monitoraggio degli stessi” e tramite l’utilizzo del portale del Ministero della SaluteSINVSA, per quanto concerne il PRAA, e il portale NSIS-PNR per il PNR stesso;

Considerato altresì che le AA.SS.LL devono dare comunicazione immediata alla Regione Liguria –Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce Deboli, Sicurezza Alimentare e Sanità Animale, di ogni nonconformità inerente l’attività prevista dai suddetti piani, curando che siano specificati i dati identificati-vi del referto analitico;

Dato atto che le aziende sanitarie locali sono tenute a definire la programmazione annuale 2014 nel“Piano Dipartimentale Integrato” sulla base delle indicazioni di cui agli allegati 1 e 2 parte integrantee necessaria del presente provvedimento ;

Considerato inoltre necessario adottare il Piano Annuale Regionale della Formazione in materia disicurezza alimentare per l’anno 2014, le cui priorità formative per il 2014 sono scaturite sia dal con-fronto con le AA.SS.LL sia dagli indirizzi formulati dal Ministero della Salute;

Ritenuto dunque opportuno formulare gli obiettivi prioritari per la successiva formulazione del PianoAnnuale Regionale della Formazione in materia di sicurezza alimentare per l’anno 2014 come risulta inallegato n° 3, quale parte integrante e necessaria al presente atto;

Su proposta dell’Assessore alla Salute, Politiche della Sicurezza dei Cittadini;

DELIBERA

a) Di recepire gli indirizzi e gli atti programmatori nazionali relativi all’anno 2014 contenuti nelPiano nazionale Residui (PNR 2014), al quale si rimanda integralmente per tutto quanto nonespressamente previsto nei documenti di cui al successivo punto b);

b) di rimandare ai contenuti della DGR 107/2012 per quanto riguarda il Piano Regionale diSorveglianza e di Vigilanza Sanitaria sull’Alimentazione Animale per gli anni 2012- 2014 (PRAA2012- 2014), fatti salvi gli aggiornamenti di cui al successivo punto c);

c) di approvare i seguenti indirizzi programmatori regionali, allegati al presente atto quali sue partiintegranti e necessarie:

- Aggiornamento 2014 del Piano Regionale di Sorveglianza e di Vigilanza Sanitariasull’Alimentazione Animale per gli anni 2012- 2014 (PRAA 2012- 2014) - allegato 1;

- Piano Regionale per la ricerca dei Residui negli animali e nei prodotti di origine animale Anno2014 (PRR 2014) - allegato 2 ;

- gli obiettivi prioritari per la formulazione del Piano Annuale Regionale della Formazione inmateria di sicurezza alimentare per l’anno 2014 come risulta - allegato n° 3;

d) che i contenuti e le indicazioni di cui al presente provvedimento costituiscono stralcio anticipato-rio del Piano regionale dei Controlli integrati in materia di sicurezza alimentare 2014-2016 (PRISA2014 – 2016) di prossima emanazione e che le aziende sanitarie locali liguri sono tenute a defini-re la programmazione annuale 2014 del “Piano Dipartimentale Integrato” sulla base delle indica-zioni di cui agli allegati numerati da nn. 1 a 2, così come dovrà tenerne conto IZS nella program-mazione annuale 2014;

e) di disporre che le AA.SS.LL. liguri e l’ IZS Piemonte Val d’Aosta e Liguria sono tenuti a trasmette-re alla Regione i dati sull’attività di controllo per la rendicontazione dei controlli effettuati con lemodalità già indicate con DGR 1702/2013 e tramite l’utilizzo del portale del Ministero della SaluteSINVSA per quanto concerne il PRAA e NSIS per quanto concerne il PRR;

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f) di disporre che le AASSLL liguri sono tenute a segnalare alla Regione Liguria – SettorePrevenzione, Sanità Pubblica, Fasce Deboli, Sicurezza Alimentare e Sanità Animale le non confor-mità eventualmente riscontrate in occasione dei controlli;

g) di dare mandato al Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce Deboli, Sicurezza Alimentare eSanità Animale di trasmettere al Ministero della Salute gli indirizzi programmatori regionaliapprovati con la presente deliberazione, entro le scadenze previste dallo stesso.

h) di disporre l’integrale pubblicazione della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale dellaRegione Liguria, al fine di consentire a chiunque sia interessato di acquisirne conoscenza.

IL SEGRETARIORoberta Rossi

(allegato omesso)

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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31.01.2014 N. 90

Approvazione dei progetti di costituzione e aggiornamento delle Agenzie sociali per la casa. Assegnazione delle risorse finanziarie disponibili-Impegno complessivo euro 550.201,11.

LA GIUNTA REGIONALE RICHIAMATA la propria deliberazione n. 333 del 27 marzo 2009 e ss. mm. e ii. con la quale sono state approvate le “Linee di indirizzo per la costituzione delle Agenzie sociali per la casa in Liguria”, in attuazione della legge regionale 20.02.2007 n. 7 contenente norme per l’accoglienza e l’integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati la quale, all’art. 16 promuove diverse forme di intervento per le politiche abitative a favore di cittadini italiani e stranieri attraverso l’attivazione di servizi di agenzia sociale per la casa; ATTESO che in base a tale provvedimento:

• sono stati individuati 6 ambiti di operatività comprendenti i raggruppamenti dei bacini d’utenza definiti in seno alla D.G.R. n. 1263 del 26.10.2001 ed i rispettivi Comuni capifila nonché i Comuni costieri e quelli considerati ad alta problematicità abitativa già definiti nell’allegato “A” alla D.G.R. n. 25 del 29.07.2008;

• le costituende Agenzie sociali per la casa dovevano predisporre – entro l’iniziale termine del 22 agosto 2009, poi prorogato con D.G.R n. 1044/2009 al 10 ottobre 2009 – il “Progetto di costituzione” contenente alcuni elementi essenziali quali i costi di investimento e di funzionamento, le risorse finanziarie per la copertura dei costi medesimi, le competenze necessarie e le risorse umane per il funzionamento delle attività;

• per il progetto e l’attivazione delle Agenzie sono stati stanziati fondi regionali per complessivi ! 1.000.000,00=, ripartiti in relazione alla maggiore rilevanza percentuale del fabbisogno di edilizia residenziale sociale riscontrato nella popolazione residente negli ambiti territoriali di riferimento, così come risultante dalla sotto riportata tabella:

Ambito di operativit

à

Ambito di utenza ex DGR 1263/01

Riparto risorse

Popolazione residente % Finanziamento

ammissibile

1 A Ventimiglia

184.284 13,19 131.869,08 B Sanremo C Imperia

2 D Albenga

97.911 7,01 70.062,69 E Finale Ligure

3 F Cairo Montenotte 137.520 9.84 98.405,91 G Savona

4

H Genova

689.688 49,35 493.523,69 I Torriglia L Moconesi M Recco

5 N Rapallo

118.133 8,45 84.533,05 O Chiavari

6 P Levanto

169.941 12,16 121.605,58 Q Riccò del Golfo R La Spezia

Totale 1.397.477 100 1.000.000,00

PRESO ATTO che sono stati presentati progetti di costituzione per le Agenzie sociali relative agli ambiti territoriali di La Spezia (ambito 6), Genova (ambito 4) e Savona (ambito 3), approvati in sede regionale con le DD.G.R. n.2027 del 30/12/2009 (La Spezia e Genova) e n.1076 del 17/9/2010 (Savona); ATTESO che, successivamente a tali approvazioni, vi sono state manifestazioni d’interesse riguardo alla presenza dell’istituto nei rimanenti ambiti e dichiarazioni d’intenti da parte dei potenziali soggetti promotori (Comuni e ARTE), unitamente a richieste di modifiche ed integrazioni delle

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“Linee di indirizzo per la costituzione delle Agenzie sociali per la casa in Liguria” finalizzate allo snellimento delle procedure e all’adeguamento alle esigenze del territorio; RICHIAMATA la propria deliberazione n. 1607 del 21 dicembre 2012 con la quale si è consentito, entro il termine del 30 aprile 2013, la presentazione di “Progetti di costituzione” di nuove Agenzie – insieme agli eventuali aggiornamenti dei progetti già avviati – contenenti gli elementi indicati nelle relative “Linee di indirizzo per la costituzione delle Agenzie sociali per la casa in Liguria”, come modificate con lo stesso provvedimento; RICHIAMATO in particolare il paragrafo 9 delle predette “Linee di indirizzo” ai sensi del quale:

• tutti i soggetti promotori devono, tra l’altro, evidenziare all’interno del progetto di attività dell’Agenzia sociale per la casa il piano economico, almeno biennale, con l’individuazione dei costi di investimento e di funzionamento, nonché delle relative coperture finanziarie;

• le Agenzie già costituite devono predisporre una relazione con l’analisi degli esiti e delle problematiche relative alla prima fase di attività;

VISTI:

• i progetti di costituzione di nuove Agenzie appartenenti agli ambiti di Albenga/Finale Ligure (2) e Rapallo/Chiavari (5), nonché gli aggiornamenti dei progetti delle Agenzie già costituite (La Spezia, Genova e Savona);

• le note di chiarimento trasmesse dai soggetti promotori di tali Agenzie (ARTE di Genova e ARTE di Savona; Comuni di La Spezia, Genova e Savona), in riscontro ad esplicite richieste di integrazione da parte degli uffici regionali;

DATO ATTO che l’istruttoria relativa ai predetti progetti si è positivamente conclusa; RITENUTO quindi di dover approvare i progetti di costituzione delle Agenzie sociali per la casa degli ambiti di Albenga/Finale Ligure (2) e Rapallo/Chiavari (5), nonché gli aggiornamenti dei progetti delle Agenzie già costituite (La Spezia, Genova e Savona); PRESO ATTO che per l’ambito 1 (Imperia) - non essendosi concretizzato l’avvio dell’Agenzia sociale per la Casa nel termine ulteriormente previsto del 30 aprile 2013 - residuano economie per complessivi ! 131.869,08=; RITENUTO che tali economie debbano essere ripartite a favore delle Agenzie sociali per la Casa già costituite e in corso di costituzione, fino a concorrenza delle richieste di finanziamento avanzate dai soggetti promotori; VISTA la legge 9 dicembre 1998 n. 431 “Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo” che all’articolo 11 istituisce presso il Ministero dei Lavori Pubblici il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione; RICHIAMATO il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in data 4 agosto 2011 n.300, che ripartisce le risorse effettive del Fondo predetto per il 2011 (pari a euro 9.896.732,00=), determinando ciascuna quota regionale (per la Liguria euro 354.849,82=); DATO ATTO che in sede di assegnazione ai Comuni delle risorse dell’anno precedente (2010) – a causa del minor importo trasferito dallo Stato rispetto a quanto originariamente stabilito – si è reso necessario utilizzare parte della quota 2011, già introitata, per soddisfare la domanda di contributi nella nostra Regione e che di conseguenza l’importo attualmente disponibile è pari a soli ! 295.472,56=; CONSIDERATO che:

• la riduzione del fondo nazionale 2011 di oltre il 90% rispetto alla precedente annualità, unitamente all’azzeramento delle risorse integrative regionali, non ha più consentito di fatto all'Amministrazione regionale di adottare il bando relativo al Fondo di sostegno alla locazione;

• trattandosi peraltro di risorse vincolate è necessario individuare modalità alternative di

impiego della quota del fondo nazionale assegnata alle Regione, secondo le possibilità comunque offerte dalla normativa vigente;

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ATTESO che ai sensi del comma 3 dell’art. 11 della legge 431/1998 le somme assegnate al Fondo predetto - oltre che utilizzate ordinariamente per la concessione di contributi ai conduttori di alloggi per il pagamento dei canoni - possono essere impiegate per sostenere le iniziative intraprese dai Comuni anche attraverso la costituzione di agenzie o istituti per la locazione o attraverso attività di promozione in convenzione con cooperative edilizie per la locazione, tese a favorire la mobilità nel settore della locazione attraverso il reperimento di alloggi da concedere in locazione per periodi determinati; CONSIDERATO che i servizi svolti delle Agenzie sociali per la casa - istituite secondo le“Linee di indirizzo” di cui alla DGR n. 333/2009 e successive modifiche e integrazioni - riguardano l’intermediazione per agevolare l’accesso alle locazioni abitative, il recupero e l’acquisto della prima casa e dunque possono a pieno titolo rientrare nella predetta definizione; RITENUTO quindi che anche le risorse del Fondo di sostegno alla locazione, debbano essere ripartite a favore delle Agenzie sociali per la casa già costituite e in corso di costituzione; PRESO ATTO delle richieste di finanziamento biennale avanzate dai soggetti promotori all’interno dei propri progetti di costituzione e delle note di chiarimento richieste dagli uffici regionali, riassunte nella tabella seguente: Agenzia Tigullio ! 169.066,10 Agenzia Albenganese-Finalese ! 140.125,38 Agenzia Savona ! 127.930,91 Agenzia La Spezia ! 113.078,72 Agenzia Genova ! 0,00 Totale ! 550.201,11 DATO ATTO che il Comune di Genova, quale soggetto promotore dell’Agenzia sociale per la casa di Genova, non ha ritenuto di avanzare richieste di finanziamento, in considerazione delle giacenze residue sulla quota originale assegnata per il progetto e l’attivazione dell’Agenzia stessa, ai sensi della DGR n. 333/2009; ATTESO che le risorse programmabili - pari a complessivi ! 581.937,38 - hanno capienza sufficiente ad esaurire le esigenze di finanziamento manifestate dai soggetti promotori, così come risulta dalla seguente tabella: Riparto DGR 333/2009: riassegnazione risorse non utilizzate ambito 1 (Ventimiglia, Sanremo, Imperia) ! 131.869,08 Riparto DGR 333/2009: assegnazione risorse richieste per l’ambito 2 (Albenga, Finale Ligure) ! 70.062,69 Riparto DGR 333/2009: attribuzione risorse richieste per l’ambito 5 (Recco, Rapallo, Chiavari) ! 84.533,05 Fondo sostegno locazione 2011: attribuzione risorse, ai sensi dell’articolo 11, comma 3 della legge 431/1998 ! 295.472,56

Totale ! 581.937,38

DATO ATTO che la differenza tra l’importo complessivo disponibile e l’effettiva richiesta delle Agenzie - pari a ! 31.736,27= - verrà utilizzata unitamente a futuri trasferimenti finanziari, aventi la medesima finalità; RITENUTO pertanto di impegnare e contestualmente liquidare risorse per complessivi ! 550.201,11 , sui capitoli n. 2892 e n. 2893 del bilancio 2014, secondo quanto riportato nella sotto riportata tabella:

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Ambito Ambito di utenza ex DGR 1263/01

Riparto risorse

Quota originale

DGR 333/09

Economie d’ambito

DGR 333/09

Fondo sostegno locazione

legge 431/98

Finanziamento complessivo

richiesto

1 A Ventimiglia

B Sanremo C Imperia

2 D Albenga 70.062,69 18.738,15 51.324,54 140.125,38

E Finale Ligure

3 F Cairo Montenotte

26.302,91

101.628,00 127.930,91 G Savona

4

H Genova

I Torriglia L Moconesi M Recco

5 N Rapallo

84.533,05 22.587,35

61.945,70 169.066,10 O Chiavari

6 P Levanto

32.504,40

80.574,32 113.078,72 Q Riccò del Golfo R La Spezia

Totale

154.595,74

100.132,81 295.472,56 550.201,11

DATO ATTO che il finanziamento complessivo viene assegnato per l’attivazione e gli aggiornamenti delle Agenzie per un periodo biennale; VISTO l’art. 86 comma 5 della legge regionale 26 marzo 2002 n. 15; Su proposta dell’Assessore competente alle Politiche Abitative ed Edilizia, Lavori Pubblici, ing. Giovanni Boitano:

DELIBERA

• di approvare, per i motivi indicati nelle premesse che si richiamano integralmente, i progetti di

costituzione delle nuove Agenzie sociali per la casa appartenenti agli ambiti di Albenga/Finale Ligure e Rapallo/Chiavari, nonché gli aggiornamenti dei progetti delle Agenzie già costituite di La Spezia, Genova e Savona;

• di approvare la ripartizione dei fondi disponibili sulla base delle richieste presentate dai

soggetti promotori, così come indicato nella tabella di seguito riportata:

Ambito Agenzia Soggetto promotore Finanziamento Cap. Tigullio A.R.T.E. Genova 169.066,10 2893

Albenga/Finale Ligure A.R.T.E. Savona 140.125,38 2893 Savona Comune di Savona 127.930,91 2892

La Spezia Comune della Spezia 113.078,72 2892

Totale 550.201,11

• di autorizzare la spesa complessiva di ! 550.201,11= per il finanziamento biennale delle

predette Agenzie; • di impegnare – secondo le indicazioni riportate nello schema allegato – il predetto importo ai

sensi dell’articolo 79 della legge regionale del 04.11.1977, n° 42 e successive modificazioni ed integrazioni nel modo seguente:

! con imputazione per euro 309.191,48= al bilancio per l’esercizio 2014, U.P.B. 7105 “Edilizia pubblica e sociale” capitolo 2893: “Trasferimento ad imprese dei fondi per l’attivazione dei servizi di Agenzia sociale della casa”;

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! con imputazione per euro 241.009,63= al bilancio di previsione per l’esercizio 2014, U.P.B. 7105 “Edilizia pubblica e sociale” capitolo 2892: “Trasferimenti ad enti delle amministrazioni locali dei fondi per l’attivazione di servizi di Agenzia sociale della casa (reiscrizione)”;

• di attestare che è stato assolto il debito informativo di cui all’art. 16 della l.r. 2/2006;

• di liquidare gli importi sopra indicati ai quattro soggetti promotori, non soggetti alle procedure

di verifica degli inadempimenti operate ai sensi dell’art. 48 bis del D.P.R. 602/73, con riferimento alle Amministrazioni Comunali della Spezia e di Savona, fatti salvi invece gli effetti derivanti dalle procedure suddette relativamente alle ARTE di Genova e Savona;

• dare atto che gli importi assegnati con il presente provvedimento non sono assoggettabili a

ritenuta di acconto ai sensi dell’art. 28 del D.P.R. n. 600/1973; • di autorizzare il Servizio Ragioneria ad emettere i relativi mandati di pagamento;

• di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria.

Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR, entro 60 giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni, dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso.

IL SEGRETARIO Roberta Rossi

(segue allegato)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 21Anno XLV - N. 9

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Ambito territoriale

Agenzia Sociale Casa

Soggetto promotore

Quota di riparto

Importo da impegnare

Capitolo 2893 !

309.191,48

Codice fiscale

Tigullio ARTE Genova 169.066,10 169.066,10 140.125,38 00 48 84 30 109

Albenga - Finale Ligure ARTE Savona

140.125,38 140.125,38 0,00 00 19 05 40 096

Capitolo 2892 !

241.009,63

Savona Comune di Savona 127.930,91

127.930,91 113.078,72 00 17 52 70 099

La Spezia Comune della

Spezia 113.078,72

113.078,72 0,00 00 21 11 60 114

Totale 550.201,11

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9 Parte II 26.02.2014 - pag. 22

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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31.01.2014 N. 92

POR FESR Liguria 2007-2013 - Asse 4-az. 4.1 - Individuazione risorse residue e approvazionemodalità procedurali per loro assegnazione a lotti aggiuntivi di interventi già finanziati.

LA GIUNTA REGIONALE

VISTI:- il Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento e del Consiglio del 05/07/2006 relativo al Fondo

Europeo di Sviluppo Regionale (FESR);- il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’11.07.2006 recante disposizioni generali sul

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione e cheabroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;

- il Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell’8.12.2006 che stabilisce le modalità diapplicazione del regolamento (CE) N. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sulFondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione e delRegolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo al FondoEuropeo di Sviluppo Regionale;

- il Programma Operativo della Regione Liguria – Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione– FESR 2007/2013, approvato dalla Commissione Europea con decisione n. C (2007) 5905 del 27novembre 2007;

VISTE le proprie deliberazioni − n° 868 del 18.07.2008, con la quale sono state approvate le Modalità Attuative dell’Azione 4.1

“Promozione del patrimonio culturale e naturale” di cui all’Asse 4 del P.O.R. F.E.S.R. Liguria (2007– 2013) ed è stata assegnata all’Azione medesima una totale dotazione finanziaria di contributopari a € 44.000.000,00, di cui € 42.000.000,00 per l’attuazione di Progetti Integrati Tematici ed €2.000.000,00 per l’attuazione di una complessiva azione di valorizzazione dei Progetti medesimi;

− n° 719 del 29.05.2009, come parzialmente modificata con D.G.R. n° 138 del 05/02/2010, con laquale, in riferimento all’Azione 4.1 è stata approvata la graduatoria degli undici Progetti IntegratiTematici ammissibili, presentati dalle quattro Amministrazioni provinciali e costituiti da interven-ti, come dettagliatamente indicati nelle schede allegate alla medesima deliberazione, e sono statiassegnati a detti interventi i relativi contributi, in ragione dell’80% massimo della spesa ammessa,fino alla concorrenza delle risorse complessivamente disponibili, pari a un totale di €42.000.000,00;

− n° 543 del 20.05.2010 con la quale è stato approvato il progetto “Liguria Heritage”, finalizzato aduna azione complessiva di valorizzazione del patrimonio culturale oggetto di intervento nell’am-bito dei Progetti Integrati approvati con D.G.R. n° 719/2009, per un importo totale di €1.878.040,00, con una differenza di € 121.960,00 rispetto all’importo di € 2.000.000,00 accantona-to con la D.G.R. n. 868/2008, impegnando al riguardo:

- € 1.542.040,00 per la realizzazione dell’attività, a valere su capitoli espressamente destinati all’at-tuazione dell’Azione 4.1 (cap.nn° 9457, 9460, 9463);

- € 336.000,00 per le attività di direzione, coordinamento e monitoraggio del progetto “LiguriaHeritage”, a valere sui capitoli espressamente destinati all’Assistenza Tecnica del programma PORFESR Liguria 2007-2013) (cap. nn° 9459, 9462, 9465);

− n° 654 del 01/06/2012, con la quale sono state approvate le “Linee guida per l’utilizzo da parte deisoggetti beneficiari di quote di contributo comunitario calcolate sulle economie registrate nell’at-tuazione di interventi” relative anche all’Azione 4.1;

− n° 1429 del 15/11/2013, con la quale per il P.I.T. “Sistema delle ville e dei giardini del ponente ligu-re” proposto dalla Provincia di Imperia, già inserito all’undicesimo e ultimo posto della graduato-ria approvata con D.G.R. n° 719/2009, ma parzialmente finanziato per soli € 841.271,00 corrispon-denti alle risorse residue dell’Azione 4.1, è stata approvata la rimodulazione complessiva propostadalla medesima Provincia, riconoscendo al suddetto P.I.T. un incremento di contributo pari a €

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 23Anno XLV - N. 9

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1.440.225,00, derivante dalle sopravvenute disponibilità nell’ambito delle complessive risorsecomunitarie assegnate all’Azione 4.1;

PRESO ATTO del ridimensionamento effettuato dalla Provincia della Spezia, come comunicato connota n. 3604 del 23/01/2014 (assunta al Protocollo regionale con n. PG/2014/0014952 del 24/01/2014),all’intervento di sua competenza denominato“Grande Luni: reliquie di un magnifico teatro. Progetto perla valorizzazione di un edificio da spettacolo (Ortonovo)”, facente parte del Progetto Integrato“Passaggio nella Terra della Luna: itinerari e siti archeologici”, talché il nuovo costo dell’intervento inquestione, come ridimensionato, viene stimato in complessivi € 1.940.000,00, a fronte degli iniziali €3.000.000,00, ammessi con D.G.R. n° 719/2009, con conseguente riduzione di € 848.000,00 dell’importodi contributo comunitario, che dall’importo di € 2.400.000,00, preliminarmente assegnato con la mede-sima D.G.R. n° 719/2009, passa a € 1.552.000,00;

RITENUTO di condividere la proposta della Provincia della Spezia di ridimensionamento dell’inve-stimento per l’intervento “Grande Luni: reliquie di un magnifico teatro. Progetto per la valorizzazione diun edificio da spettacolo (Ortonovo)”, considerato che vengono comunque complessivamente fatti salvigli obiettivi di restauro e valorizzazione del manufatto del teatro di Luni oggetto del progetto prelimina-re ammesso e tenuto anche conto dei tempi occorrenti all’esecuzione dell’opera entro la chiusura delprogramma comunitario in corso;

RITENUTO, quindi, di ridurre la spesa ammessa con la DGR n° 719 del 29/05/2009 al suddetto inter-vento da € 3.000.000,00 a € 1.940.000,00, riducendo conseguentemente il contributo a € 1.552.000,00,pari all’80% della spesa ridotta, rispetto a quello inizialmente assegnato di € 2.400.000,00;

ATTESO che, per quanto attiene il progetto “Liguria Heritage”, con Decreto del Dirigente del Settoren° 5233 del 27/12/2013 è stata effettuata una sistemazione contabile degli accertamenti in entrata, rela-tivamente all’importo impegnato di € 336.000,00 con la DGR n° 543 del 20/05/2010 per le attività di dire-zione, coordinamento, rendicontazione e monitoraggio del progetto, imputandoli definitivamente aifondi riferiti all’Assistenza Tecnica del POR;

RITENUTO che il progetto “Liguria Heritage”, finalizzato all’azione complessiva di valorizzazione delpatrimonio culturale oggetto di intervento nell’ambito dei Progetti Integrati, possa ritenersi compiutocon l’investimento di € 1.878.040,00, come approvato con DGR n° 543 del 20/05/2010, rispetto alla ori-ginaria dotazione di € 2.000.000,00 assegnata alla suddetta attività dalla DGR n° 868 del 18/07/2008;

PRESO ATTO, per quanto sopra precisato, che rispetto all’ammontare di € 2.000.000,00 accantonatooriginariamente per l’azione complessiva di valorizzazione del patrimonio culturale con la D.G.R. n°868/2008, si rendono disponibili € 457.960,00, corrispondenti alla somma del suddetto importo di €336.000,00 e dell’importo di € 121.960,00 non impegnato con la D.G.R. n° 543/2010;

ATTESO, che, in base a quanto sopra evidenziato, nell’ambito delle complessive risorse pari a €44.000.000,00 stanziate per l’Azione 4.1 dalla citata DGR n° 868 del 18/07/2008, risulta disponibile unammontare complessivo di € 1.305.960,00 non specificatamente destinato, derivante:

− per € 848.000,00, dal ridimensionamento del progetto di Luni;− per € 457.960,00, dal progetto “Liguria Heritage”;RILEVATO che il Programma POR FESR LIGURIA (2007-2013) è giunto nella sue fasi conclusive,

essendo prevista dalla Comunità Europea la chiusura a tutti gli effetti delle relative procedure ammini-strative al 31.12.2015;

RITENUTO indispensabile che le risorse assegnate alla Liguria con l’Azione 4.1, di ammontare paria 44 milioni di euro, siano completamente utilizzate, anche in quanto il raggiungimento del target fina-le di spesa fissato dalla Comunità Europea per l’intero Programma è perseguibile solo a condizione chevenga impiegato l’intero ammontare messo a disposizione, di cui il fondo destinato all’Azione 4.1 rap-presenta una significativa componente;

RILEVATO, per contro, che per la complessità della articolata procedura di assegnazione delle risor-se attivata per l’Azione 4.1 con D.G.R. n° 868 del 18/07/2008, risulta non possibile porre in essere unanuova analoga procedura per le risorse residuali, rese disponibili nel corso dell’attuazione dell’Azione,vuoi per l’ammontare contenuto delle medesime, vuoi per l’esiguità del tempo che residua alla conclu-sione del Programma in oggetto, tale comunque da non consentire l’ultimazione entro i termini del pro-gramma di nuovi interventi complessi;

RITENUTO quindi opportuno, al fine di poter efficacemente impiegare le risorse ancora disponibili,destinarle a favore degli stessi beneficiari dell’Azione 4.1 come già individuati dalla D.G.R. n° 719/2009

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ed esclusivamente per l’attuazione di lotti funzionali, complementari e coerenti con gli interventi giàselezionati, finanziati e realizzati in attuazione di quanto disposto dalla citata D.G.R. n° 719/2009, talida costituirne un utile e necessario completamento e/o potenziamento;

RITENUTO inoltre necessario, al fine di ottemperare alle stringenti disposizioni comunitarie e mini-steriali in ordine all’accelerazione della spesa e al rispetto dei predeterminati target annuali di spesa econsentire quindi un veloce impiego dei fondi, destinare le risorse come sopra individuate esclusivamen-te a quei beneficiari, che nell’ambito dell’Azione 4.1, hanno già concluso l’intervento originariamenteammesso massimizzando l’impiego delle risorse assegnate o sono nella fase conclusiva di attuazione,favorendo con ciò l’impiego delle residue risorse entro le tempistiche intermedie e finali fissate per ilProgramma in oggetto;

CONSIDERATO in aggiunta che la riserva delle citate risorse residue dell’Azione 4.1 a favore dei sud-detti beneficiari rappresenti una premialità accordata a quei soggetti che hanno principalmente concor-so, in rapporto alle risorse loro assegnate, a garantire il raggiungimento dei target di spesa fissati dalMI.S.E. e della C.E. per le annualità precedenti;

RITENUTO opportuno avviare, in ogni caso, una procedura, ancorché semplificata, per la selezionee il finanziamento delle proposte di lotti funzionali integrativi agli interventi già finanziati e realizzati oin conclusione, con specifico riferimento alle Modalità Attuative dell’Azione 4.1, come approvate conD.G.R. n° 868/2008, tenuto stante la necessità di perseguire principi di trasparenza, concorrenzialità eparità di trattamento nell’assegnazione delle risorse comunitarie;

RITENUTO, per quanto sopra espresso, di approvare le “Modalità procedurali per l’assegnazione dicontributi per l’attuazione di lotti integrativi a interventi già finanziati nell’ambito dell’Azione 4.1”, alle-gate alla presente deliberazione, quale parte integrante e sostanziale, considerandole rispondenti allecondizioni sopra poste;

RITENUTO, infine, di destinare all’applicazione della procedura approvata con il presente atto, l’im-porto di € 1.305.960,00, corrispondente alle risorse residue non specificatamente destinate, attualmentedisponibili sull’Azione 4.1 di cui al POR FESR Liguria 2007-2013, come sopra individuate, riservando asuccessivo provvedimento l’eventuale implementazione delle risorse destinate alla suddetta procedura,qualora venissero accertate ulteriori disponibilità per l’Azione 4.1;

SU PROPOSTA dell’Assessore allo Sviluppo Economico, Industria, Commercio, Commercio equo esolidale, Artigianato, Tutela dei Consumatori, Ricerca e Innovazione Tecnologica, Energia: RenzoGuccinelli

DELIBERA

per le motivazioni espresse in premessa, che si ritengono completamente richiamate,1. di ridurre, relativamente all’intervento denominato “Grande Luni: reliquie di un magnifico teatro.

Progetto per la valorizzazione di un edificio da spettacolo (Ortonovo)”, facente parte del ProgettoIntegrato “Passaggio nella Terra della Luna: itinerari e siti archeologici”, attuato dalla Provincia dellaSpezia nell’ambito dell’Azione 4.1 “Promozione del patrimonio culturale e naturale” del POR-FESRLIGURIA 2007-2013, la spesa ammessa con la DGR n° 719 del 29/05/2009 da € 3.000.000,00 a €1.940.000,00, riducendo conseguentemente il contributo inizialmente assegnato da € 2.400.000,00 a€ 1.552.000,00, pari all’80% della spesa ridotta, con una differenza dello stesso di € 848.000,00;

2. di dare atto che il progetto “Liguria Heritage” di azione complessiva di valorizzazione del patrimonioculturale oggetto di intervento nell’ambito dei Progetti Integrati, possa ritenersi compiuto con l’inve-stimento di € 1.878.040,00, come approvato con DGR n° 543 del 20/05/2010, rispetto alla originariadotazione di € 2.000.000,00 assegnata alla suddetta attività dalla DGR n° 868 del 18/07/2008;

3. di dare atto che, nell’ambito delle complessive risorse pari a € 44.000.000,00 stanziate per l’Azione 4.1dalla citata DGR n° 868 del 18/07/2008, risulta un importo di € 1.305.960,00 non specificatamentedestinato, derivante:− per € 848.000,00, dal ridimensionamento del progetto “Grande Luni”;− per € 457.960,00, dal progetto “Liguria Heritage”, di cui € 336.000,00 a seguito della complessiva

sistemazione contabile operata e € 121.960,00 quale risorsa residua non impegnata con D.G.R. n°543/2010;

4. di destinare l’importo di € 1.305.960,00 come sopra individuato, per l’assegnazione di contributi fina-

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lizzati all’attuazione di lotti integrativi a interventi già finanziati nell’ambito dell’Azione 4.1“Promozione del patrimonio culturale e naturale”;

5. di approvare le modalità procedurali per l’assegnazione dei suddetti contributi denominate “Modalitàprocedurali per l’assegnazione di contributi per l’attuazione di lotti integrativi a interventi già finan-ziati nell’ambito dell’Azione 4.1”, allegate alla presente deliberazione quale parte integrante e sostan-ziale;

6. di riservare a successivo provvedimento l’eventuale implementazione delle risorse come sopra indivi-duate, destinate all’applicazione della procedura approvata con il presente atto, qualora venisseroaccertate ulteriori disponibilità per i fondi dell’Azione 4.1 del POR FESR Liguria 2007-2013;

7. di disporre la pubblicazione integrale del presente atto sul Bollettino della Regione Liguria, nonchésul sito web della Regione Liguria;Avverso il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR entro sessan-

ta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entrocentoventi giorni dalla sua comunicazione.

IL SEGRETARIORoberta Rossi

(segue allegato)

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P.O.R. FESR Liguria (2007-2013) ASSE 4 - AZIONE 4.1 Promozione del patrimonio culturale e naturale

Modalità procedurali per l’assegnazione di contributi per l’attuazione di lotti integrativi a

interventi già finanziati nell’ambito dell’Azione 4.1 1. Soggetti beneficiari I soggetti proponenti di lotti integrativi a interventi già finanziati, nell’ambito dell’Azione 4.1 - Promozione del patrimonio culturale e naturale del P.O.R. F.E.S.R. Liguria (2007-2013), possono essere esclusivamente i singoli beneficiari dell’Azione 4.1, come individuati dalla DGR n° 719 del 29.05.2009 e s.m.i., che alla data di presentazione dell’istanza: a) hanno concluso l’intervento originario e per esso hanno sostenuto interamente la complessiva spesa

ammessa dai rispettivi decreti di impegno (con una flessibilità di mancato di utilizzo non superiore al 5%);

b) hanno raggiunto un livello di spesa dell’intervento originario pari o superiore al 90% della complessiva spesa ammessa dai rispettivi decreti di impegno, dimostrabile attraverso mandati di pagamento quietanzati.

Ciascun soggetto proponente può presentare, per ogni singolo intervento originario, una sola istanza relativa a un lotto integrativo proposto. 2. Condizioni generali di ammissibilità ! Rispondenza del lotto integrativo alle disposizione di ammissibilità poste dalle Modalità Attuative

dell’Azione 4.1, con particolare riferimento a quelle descritte ai §§ dal 1) al 13); ! Soglia minima del livello di progettazione del lotto integrativo al progetto definitivo approvato in

linea tecnica e per il quale all’atto della richiesta risulta già avviato e in corso il rilascio delle necessarie e pertinenti autorizzazioni da parte degli Enti sovraordinati;

! Conclusione prevista dei lavori del lotto integrativo non oltre il 30.06.2015. 3. Interventi ammissibili Le tipologie di intervento ammissibili sono esclusivamente quelle indicate al § 6) delle M.A. dell’Az. 4.1, costituenti lotti integrativi degli interventi già finanziati e realizzati, o in conclusione relativi all’Azione 4.1, dotati di autonomia funzionale, aventi caratteristiche di complementarità e coerenza con l’intervento originariamente ammesso e tali da costituirne un utile e necessario completamento e/o potenziamento. A mero titolo esemplificativo, il lotto può essere costituito: ! da lavori di completamento, che non si sono potuti realizzare con le risorse originariamente

assegnate; ! da nuove opere da attuarsi sull’immobile oggetto di intervento, non originariamente previste; ! da un lotto su edificio/i ricompreso/i nel medesimo compendio immobiliare cui appartiene

l’immobile oggetto dell’intervento originario, purché ad esso coerente/i per funzioni e prossimità; ! da un lotto su spazi strettamente pertinenziali all’immobile oggetto di originario intervento; ! dalla fornitura di arredi e attrezzature necessarie a dare compiutezza all’intervento già attuato. 4. Destinazione d’uso compatibili e spese ammissibili Le destinazione d’uso compatibili e le spese ammissibili sono quelle elencate rispettivamente ai §§ 7) e 8) delle M. A. dell’Az. 4.1. 5. Entità dell’investimento proponibile L’investimento complessivo previsto per il lotto integrativo, comprensivo di tutti gli oneri accessori per la sua completa attuazione, deve essere di entità: ! NON superiore al 70% della spesa ammessa con il decreto di impegno per l’intervento

originariamente ammesso, già finanziato e realizzato o in conclusione. ! NON inferiore a ! 50.000,00.

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6. Entità del contributo ottenibile Il contributo concedibile a fondo perduto è pari al massimo all’80% del totale della spesa complessiva valutata ammissibile (intesa quale sommatoria delle voci ammesse tra quelle elencate al § 8) delle M.A. dell’Az. 4.1 e comunque di importo NON superiore a ! 400.000,00. Il contributo NON può essere richiesto per implementare quello già concesso per l’intervento originariamente ammesso. Restano a totale carico del soggetto attuatore: ! la restante quota parte della spesa (pari ad almeno il 20% del costo complessivo); ! tutte quelle voci di spesa indispensabili per l’attuazione del lotto che superano i massimali imposti

o che non rientrano tra quelle ammissibili elencate al § 8) delle M.A. dell’Az. 4.1. Il lotto integrativo deve essere attuato impiegando risorse proprie dell’Ente attuatore, non derivanti da finanziamenti di altri soggetti, pubblici o privati, finalizzati alla realizzazione, anche in parte, del lotto medesimo. Nel caso in cui per l’attuazione del suddetto intervento l’Ente attuatore avesse già ottenuto un contributo a valere su altri canali di finanziamento, pubblico o privato, la quota di contributo a valere sul POR potrà andare a rimborso solo della quota parte di spesa non coperta dall’altro finanziamento, sempre nel rispetto dell’incidenza massima dell’80% sulla medesima quota parte di spesa. 7. Termini di presentazione delle proposte In sede di prima applicazione, la proposta di lotto integrativo, corredata da tutta la documentazione, come richiesta a seconda della fattispecie di cui al punto seguente, deve essere trasmessa esclusivamente tramite raccomandata postale e deve essere spedita al Protocollo regionale a far data dal 15.02.2014 ed entro e non oltre il 31.03.2014 (fa fede la data di spedizione della raccomandata al Protocollo generale regionale) indirizzandola a: REGIONE LIGURIA Via Fieschi, 15 16121 GENOVA Sulla busta deve essere apposta la seguente dicitura: POR FESR LIGURIA 2007-2013 ASSE 4 - AZIONE 4.1 Promozione del patrimonio culturale e naturale Procedura per l’assegnazione di contributi per l’attuazione di lotti integrativi a interventi già finanziati nell’ambito dell’Azione 4.1 Per un’eventuale successiva applicazione, la Giunta regionale con apposito atto fisserà nuovi termini per la presentazione delle domande di contributo. 8. Documentazione da presentare Entro i termini indicati al precedente punto, il singolo soggetto proponente deve presentare alla Regione: ! domanda di contributo, a firma del legale rappresentante dell’Ente o di suo delegato, come da fac-

simile di cui all’Allegato 1 (in forma cartacea); ! dichiarazione sostitutiva di atto notorio a firma del RUP, come da fac-simile di cui all’Allegato 2 –

che attesti che alla data della sottoscrizione dell’istanza, per l’intervento originariamente ammesso, è stata quietanzata una spesa ammissibile pari o superiore al 90% della spesa ammessa con il rispettivo decreto di impegno (in forma cartacea);

corredate dalla seguente documentazione relativa al lotto integrativo, fornita esclusivamente su supporto informatico (CD) con file in PDF e copertina come da Allegato 4: a) se non ancora autorizzato da Enti terzi:

1. elaborati tecnici del livello definitivo della progettazione (relazioni ed elaborati grafici; computo metrico estimativo, quadro economico),

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2. documentazione fotografica dello stato dei luoghi ante intervento; 3. cronoprogramma delle successive fasi procedurali, tenuto presente il termine ultimo del

30.06.2015 per la conclusione dei lavori (fatta esclusione per il caso in cui l’intervento sia già concluso);

4. atti di affidamento di tutti gli incarichi tecnici pertinenti con la realizzazione del lotto integrativo e assunti alla data di presentazione dell’istanza: progettazione, coordinamento sicurezza, direzione lavori, collaudo, ecc. (qualora si intendano esporre come rendicontabili le relative spese);

5. atto di approvazione in linea tecnica del livello definitivo della progettazione; 6. richieste per il rilascio delle pertinenti e necessarie autorizzazioni da parte di Enti terzi

competenti al rilascio; 7. dichiarazione a firma del Legale Rappresentante dell’Ente, attestante la proprietà in

capo all’Ente stesso del bene immobile oggetto del lotto integrativo e la piena disponibilità, secondo le forme stabilite dalla legge, per almeno 10 anni dalla data di collaudo prevista (qualora l’immobile sia differente da quello già oggetto di finanziamento);

8. dichiarazione a firma del RUP del lotto integrativo attestante che il relativo progetto “è pienamente conforme a tutta la normativa e alla strumentazione vigente in materia urbanistica, paesistico-ambientale e di difesa del suolo ed è coerente con la programmazione di settore”;

9. dichiarazione a firma del responsabile dell’area finanziaria che il lotto integrativo è attuato “impiegando risorse proprie dell’Ente attuatore, non derivanti da finanziamenti di altri soggetti, pubblici o privati, finalizzati alla realizzazione, anche in parte, del lotto medesimo”;

b) se già autorizzato da Enti terzi, oltre ai documenti dall’1 al 9, allegare anche:

10. nulla osta/autorizzazioni rilasciate dagli Enti competenti preposti, pertinenti e dovuti per il lotto integrativo integrativo;

c) se già approvato il livello esecutivo, oltre ai documenti dall’1 al 10, allegare anche:

11. elaborati di livello esecutivo della progettazione (relazioni ed elaborati grafici del livello

esecutivo o esecutivo; computo metrico estimativo; quadro economico, ecc.) (qualora siano state apportate differenze sostanziali nel passaggio fra livello definitivo ed esecutivo);

12. atto di approvazione del livello esecutivo della progettazione; d) se già in corso la procedura di gara, oltre ai documenti dall’1 al 12, allegare anche:

13. atto di indizione della gara d’appalto;

e) se già in corso di attuazione, oltre ai documenti dall’1 al 13, allegare anche:

14. atto di aggiudicazione definitiva della gara d’appalto; 15. contratto di appalto; 16. verbale di consegna lavori o ordinativi delle forniture;

f) se già concluso, oltre ai documenti dall’1 al 16, allegare anche:

17. eventuali perizie varianti in corso d’opera; 18. quadro economico consuntivo degli effettivi costi sostenuti per la realizzazione del lotto; 19. certificato di collaudo tecnico-amministrativo o certificato di regolare esecuzione; 20. documentazione fotografica dello stato dei luoghi post intervento; 21. dichiarazione a firma del RUP, come da fac-simile di cui all’Allegato 3, attestante:

! che il progetto relativo all’intervento integrativo è dotato di tutte le necessarie autorizzazioni/nullaosta rilasciate dagli Enti competenti;

! che l’intervento integrativo è stato eseguito nel rispetto della normativa vigente in materia di appalti pubblici e conformemente alla strumentazione vigente in materia urbanistica, paesistico-ambientale e di difesa del suolo ed è coerente con la programmazione di settore;

! l’avvenuto pagamento di tutti gli importi di spesa che si intendono rendicontare a valere sul POR (S.A.L., oneri tecnici, ulteriori spese costituenti il quadro economico consuntivo dell’intervento integrativo);

9. Procedure di valutazione della proposte La Regione, sulla base della documentazione trasmessa:

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! verifica l’esaustività delle informazioni contenute, fatta salva l’eventuale necessità di richiesta di integrazioni;

! valuta la congruità della proposta rispetto alle condizioni di ammissibilità previste dalle M.A. dell’Az. 4.1 e la coerenza del lotto integrativo con l’intervento originariamente ammesso, finanziato e realizzato;

! quantifica la spesa ammissibile e il relativo contributo calcolato in misura proporzionale alla stessa.

10. Criteri di selezione delle proposte per la loro finanziabilità Le proposte pervenute e risultate quindi ammissibili sono collocate in una graduatoria, secondo il seguente ordine di priorità e finanziate fino a esaurimento delle risorse disponibili:

! 1° priorità : lotto già concluso e collaudato; ! 2° priorità : lotto in corso di attuazione; ! 3° priorità : lotto con procedura di gara in corso; ! 4° priorità : lotto con progetto esecutivo approvato e dotato delle necessarie e pertinenti

autorizzazioni da parte degli Enti sovraordinati; ! 5° priorità : lotto con progetto definitivo approvato e dotato delle necessarie e pertinenti

autorizzazioni da parte degli Enti sovraordinati; ! 6° priorità : lotto con progetto definitivo approvato in linea tecnica, per il quale è già in corso il

rilascio delle necessarie e pertinenti autorizzazioni da parte degli Enti sovraordinati;

A parità di collocazione prevale: ! in prima istanza l’intervento per il quale è garantita da parte del beneficiario una quota di

cofinanziamento, pari o superiore al 30% dell’investimento ammissibile; ! in seconda istanza la data di richiesta di finanziamento (fa fede la data di spedizione al protocollo

generale regionale); ! in ultima istanza il numero di protocollo regionale. La Regione procede, entro 60 giorni dal termine ultimo assegnato per la spedizione delle proposte e attraverso idoneo atto, alla formalizzazione della graduatoria delle proposte per la loro ammissibilità a finanziamento a valere sulle risorse di cui all’Azione 4.1 del POR FESR Liguria 2007-2013 e provvede a dare successiva comunicazione degli esiti. 11. Concessione del contributo Il requisito minimo per la concessione ed impegno del contributo assegnato con il provvedimento di approvazione della graduatoria di cui al precedente punto, è la presentazione alla Regione della documentazione del livello definitivo approvato e debitamente autorizzato da tutti gli Enti sovraordinati. La concessione avverrà a seguito di istruttoria da parte degli uffici competenti. 12. Liquidazione del contributo Il contributo è liquidato secondo quanto previsto dal § 18) delle M.A. dell’Az. 4.1. 13. Monitoraggio dell’intervento Il monitoraggio fisico e finanziario del lotto integrativo segue le stesse procedure già applicate per il monitoraggio bimestrale dell’intervento originariamente ammesso, finanziato e realizzato, come illustrate al § 20) delle M.A. dell’Az. 4.1. 14. Obblighi del beneficiario Gli obblighi da rispettare da parte del beneficiario sono quelli di cui ai §§ 22 e 23) delle M.A. dell’Az. 4.1.

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15. Funzioni e attività della Regione La Regione adotta, anche per i lotti integrativi oggetto della presente procedura, tutte le attività di gestione, monitoraggio e controllo degli investimenti attuati e della spesa sostenuta già invalse per l’intervento originariamente ammesso, finanziato e realizzato. A tale scopo si richiama quanto disciplinato ai §§ dal 24) al 27) delle M.A. dell’Az. 4.1.

FAC SIMILI DOMANDE E DICHIARAZIONI OMESSI

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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31.01.2014 N. 105

CONFART - Collegio dei Revisori - Sostituzione Presidente.

LA GIUNTA REGIONALE

Omissis

DELIBERA

-di designare ai sensi di quanto citato in premessa e che qui si intende integralmente richiamato, insostituzione del Dott. Giorgio De Lucchi, per il restante periodo del mandato in corso fino all’approva-zione del bilancio 2013, il Dott. Simone Mannelli quale Presidente del Collegio dei Revisori del CON-FART;

- di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria.

IL SEGRETARIORoberta Rossi

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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 31.01.2014 N. 107

Approvazione Convenzione tra AGEA e Regione Liguria per l'effettuazione dei controlli di condizionalità nel campo della salute, sanità e benessere degli animali delle aziende agricole (CSR 112 del 10.05.2012) nell'anno 2014.

LA GIUNTA REGIONALE

VISTI gli articoli 2, comma 2, lett. b) e 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, che affidano alla Conferenza il compito di promuovere e sancire accordi tra Governo e Regioni, in attuazione del principio di leale collaborazione, al fine di coordinare l’esercizio delle rispettive competenze e svolgere attività di interesse comune; VISTO il regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare e istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare; VISTO il regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali ed, in particolare, l’articolo 4, paragrafo 3, che prevede il coordinamento e la cooperazione efficaci ed efficienti tra le diverse unità competenti ad effettuare i controlli ufficiali, nonché l’imparzialità, la qualità e la coerenza dei controlli ufficiali a tutti i livelli ;

VISTO il decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 193 di attuazione della direttiva 2004/41/CE relativa ai controlli in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei regolamenti comunitari nel medesimo settore ed, in particolare, l’articolo 2 che individua quali autorità competenti ai fini dell'applicazione dei regolamenti (CE) 852/2004, 853/2004, 854/2004 e 882/200, il Ministero della salute, le regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano e le Aziende unità sanitarie locali, nell'ambito delle rispettive competenze; VISTO l’Accordo n. 112/CSR del 10 maggio 2012 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano e le Autonomie locali, che approva un modello di Protocollo di Intesa tra Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Ministero della Salute, Regioni e province Autonome e AGEA per favorire le procedure di trasmissione degli esiti dei controlli di condizionalità effettuati dai Servizi veterinari regionali CONSIDERATO CHE AGEA Organismo Pagatore (nel seguito AGEA OP) è l’autorità di controllo competente per l’esecuzione dei controlli previsti per la condizionalità, nonché responsabile della determinazione delle riduzioni e delle esclusioni da applicare nei singoli casi di inadempienza, ai sensi di quanto previsto dall’art. 48, paragrafo 2 del Reg. (CE) n. 1122/2009, ma la competenza specialistica richiesta per l’esecuzione di alcuni dei controlli riguardanti gli impegni di condizionalità legati alla sanità e benessere degli animali, è in capo all’Autorità competente (nel caso specifico presso i SSVV delle ASL della Regione Liguria); CONSIDERATO che la Convenzione rappresenta uno strumento idoneo per definire puntualmente i compiti dei soggetti coinvolti nel controllo, la circolazione delle informazioni, le modalità di esecuzione dei controlli stessi ed i contenuti minimi dei rapporti di controllo, nonché lo strumento per determinare i flussi di informazione relativi ai parametri specifici delle infrazioni di condizionalità, o altre tipologie di penalizzazioni che devono essere comunicate ad AGEA OP per consentirgli di assumere i provvedimenti di propria competenza; CONSIDERATO PERALTRO CHE è opportuno al fine di rendere massima l’efficienza del sistema dei controlli, favorire la sinergia e cooperazione dei diversi enti sviluppando meccanismi di circolarità delle informazioni e di messa in comune dei diversi sistemi informativi. RITENUTO pertanto opportuna l’approvazione della Convenzione operativa di cui all’allegato A, nonchè i necessari Allegati 1 (Elenco requisiti), 2 (Criteri di selezione delle

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Aziende), 3 (Modalità di Comunicazione) e 4 (Documentazione Tecnica Controlli) che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; RITENUTO di dare mandato all’Assessore alla Salute e Politiche Sicurezza dei Cittadini o suo delegato di procedere alla firma della suddetta, in nome e per conto della Regione Liguria, con facoltà di apportare allo schema ivi approvato, le eventuali modifiche necessarie ai fini della positiva conclusione dell’accordo, fermo restando il contenuto sostanziale approvato dal presente provvedimento. Su proposta dell’Assessore alla Salute, Politiche della Sicurezza dei Cittadini, Per quanto riportato in premessa

DELIBERA

a) di approvare il testo della “Convenzione tra AGEA e Regione Liguria per l’effettuazione dei controlli di condizionalità nel campo della salute, sanità e benessere degli animali delle aziende agricole ligure” di cui all’allegato A, nonchè i necessari Allegati 1 (Elenco requisiti), 2 (Criteri di selezione delle Aziende), 3 (Modalità di Comunicazione) e 4 (Documentazione Tecnica Controlli) che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

b) di dare mandato all’Assessore alla Salute e Politiche Sicurezza dei Cittadini o suo

delegato con le modalità previste dall’art.15 c. 2 bis L. 241/1990 e ss.mm.ii. di procedere alla firma della suddetta, in nome e per conto della Regione Liguria, con facoltà di apportare allo schema ivi approvato, le eventuali modifiche necessarie ai fini della positiva conclusione dell’accordo, fermo restando il contenuto sostanziale approvato dal presente provvedimento;

c) Di stabilire che la suddetta convenzione ha validità dalla data di sottoscrizione fino

mal 31/12/2014;

d) di disporre la pubblicazione della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Liguria, nonché il suo inserimento nel portale regionale www.liguriainformasalute.it, al fine di consentire a chiunque sia interessato di acquisirne conoscenza.

IL SEGRETARIO Roberta Rossi

(segue allegato)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9 Parte II 26.02.2014 - pag. 34

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ALL. A

CONVENZIONE OPERATIVA

TRA

AGEA – ORGANISMO PAGATORE

E

REGIONE LIGURIA

PER L’EFFETTUAZIONE DEI CONTROLLI DI CONDIZIONALITÀ NEL CAMPO DELLA SALUTE, SANITÀ E BENESSERE DEGLI ANIMALI DELLE AZIENDE AGRICOLE ADERENTI AL REGIME DI PAGAMENTO UNICO - AI SENSI DEL REG. (CE) N. 73/2009, ALLE MISURE PREVISTE DAI PROGRAMMI DI SVILUPPO RURALE 2007 – 2013, AI SENSI DEL REG. (CE) 1698/2005, ALLE MISURE LEGATE AI PROGRAMMI DI SOSTEGNO DEL SETTORE VITICOLO, AI SENSI DEL REG. (CE) 1234/2007.

Il giorno ____ del mese di __________ dell’anno 2014, in Roma, negli uffici dell’AGEA O.P. in Via Palestro 81,

TRA

L’AGEA, organismo per gli interventi in agricoltura con sede in Roma Via Palestro,81 nella persona del Titolare dell’Ufficio Monocratico dr.ssa. Concetta Lo Conte,

E

La Regione Liguria rappresentata da , con sede in Via Fieschi 15 – 16146 Genova

Premesso che

- la conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano nella seduta del 10 maggio 2012 ha sottoscritto il protocollo di intesa tra Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF), Ministero della Salute, Regioni e Province autonome e Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) per favorire le intese necessarie a definire le modalità di colloquio e trasmissione al MIPAAF e all’AGEA degli esiti dei controlli di condizionalità effettuati dai Servizi Veterinari regionali, nonché le modalità di effettuazione degli stessi;

- nella stessa sede, al fine di garantire tale obiettivo, le parti hanno definito uno schema di protocollo d’intesa operativa da sottoscrivere tra Organismi Pagatori regionali e Servizi Veterinari regionali;

- il Regolamento (CE) n. 73/2009, che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto nell’ambito della politica agricola comune, introduce per le aziende agricole l’obbligo del rispetto della “Condizionalità”;

- la “Condizionalità” è l’insieme dei Criteri di Gestione Obbligatori (CGO, denominati successivamente Atti) e delle buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA) ai sensi degli articoli 5 e 6 del Regolamento (CE) n. 73/2009;

- il Regolamento (CE) n. 1698/2005 e s.m.i., relativo al sostegno allo sviluppo rurale (FEASR), estende l’obbligo del rispetto della condizionalità anche alle aziende che aderiscono ad alcune delle misure dei programmi di sviluppo rurale;

- il Regolamento (CE) n. 1234/2007 e s.m.i., estende l’obbligo del rispetto della condizionalità anche alle aziende che aderiscono ai programmi di sostegno del settore vitivinicolo;

- il Regolamento (CE) n. 885/2006 relativo allo svolgimento delle attività delegate impegna il soggetto delegato a garantire l’operatività delle proprie strutture, assicurando:

• la separazione degli incarichi;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 35Anno XLV - N. 9

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• le procedure scritte;

• l’uso di check-list;

• gli adeguati livelli di controllo, sicurezza e riservatezza nell’utilizzo dei sistemi informatizzati.

- il D.M. 1787 del 5 agosto 2004 stabilisce che l’AGEA – Organismo di Coordinamento è responsabile dell’attuazione del sistema dei controlli eseguiti dagli Organismi Pagatori (OP) e garantisce attraverso il SIAN il rispetto delle condizioni di cui all’art. 8 del Reg. (CE) n. 1122/2009;

- al fine di attuare il programma di controllo previsto dalla normativa comunitaria e nazionale, l’AGEA - organismo di coordinamento (OC), annualmente definisce, con apposita circolare, i criteri comuni di controllo e gli indici di verifica del rispetto degli impegni di condizionalità, i quali consentono:

! la verifica, da parte dell’Autorità di controllo, del rispetto degli impegni previsti in capo all’agricoltore;

! l’acquisizione, nel corso dei controlli che verranno svolti da parte dell’organismo pagatore (OP) competente, di informazioni qualitative o quantitative sufficienti ad applicare l’eventuale riduzione od esclusione dai pagamenti dei regimi di aiuto assoggettati alla condizionalità;

- AGEA Organismo Pagatore (nel seguito AGEA OP) è l’autorità di controllo competente per l’esecuzione dei controlli previsti per la condizionalità, nonché responsabile della determinazione delle riduzioni e delle esclusioni da applicare nei singoli casi di inadempienza, ai sensi di quanto previsto dall’art. 48, paragrafo 2 del Reg. (CE) n. 1122/2009;

- la competenza specialistica richiesta per l’esecuzione di alcuni dei controlli riguardanti gli impegni di condizionalità legati alla sanità e benessere degli animali, rende opportuno l’affidamento di tali controlli all’ente specializzato, rappresentato dai SSVV delle ASL della Regione Liguria ;

- Il Dipartimento Salute e Servizi Sociale - Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce deboli, Sicurezza Alimentare e Sanità Animale della Regione Liguria è il soggetto interlocutore dell’AGEA, in quanto organo di coordinamento e di supervisione dell’attività delle AASSLL liguri in argomento, garante della necessaria standardizzazione dei controlli e dei flussi informativi;

- la presente Convenzione Operativa rappresenta lo strumento idoneo per definire puntualmente i compiti dei soggetti coinvolti nel controllo, la circolazione delle informazioni, le modalità di esecuzione dei controlli stessi ed i contenuti minimi dei rapporti di controllo, nonché lo strumento per determinare i flussi di informazione relativi ai parametri specifici delle infrazioni di condizionalità, o altre tipologie di penalizzazioni che devono essere comunicate ad AGEA OP per consentirgli di assumere i provvedimenti di propria competenza;

- la presente Convenzione Operativa non comporta impegni di spesa aggiuntivi per entrambe le parti.

Tutto ciò premesso

SI SOTTOSCRIVE LA PRESENTE CONVENZIONE

Articolo 1 (Conferma delle Premesse)

1. Le premesse, l’Allegato 1 (Elenco requisiti), l’Allegato 2 (Criteri di selezione delle Aziende),

l’Allegato 3 (Modalità di Comunicazione) e l’Allegato 4 (Documentazione Tecnica Controlli) costituiscono parte integrante e sostanziale della presente Convenzione.

Art. 2

(Finalità)

1. La presente Convenzione Operativa ha lo scopo di definire, in maniera concordata tra le parti:

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9 Parte II 26.02.2014 - pag. 36

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a. le modalità di verifica e controllo del rispetto degli Atti elencati nel comma successivo da parte dei SSVV delle ASL liguri della Regione Liguria, quali soggetti istituzionalmente competenti per le parti indicate nell’allegato 1 ;

b. le modalità di trasmissione dei dati e della documentazione relativa ai controlli, degli Atti elencati nel comma successivo, da parte dei SSVV delle ASL liguri della Regione Liguria e da AGEA OP , secondo quanto previsto all’art.6;

c. gli interventi formativi e informativi in materia di condizionalità;

d. la necessaria collaborazione tra Organismo pagatore - Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce deboli, Sicurezza Alimentare e Sanità Animale della Regione Liguria ed i SSVV delle ASL liguri per rendere massima l’efficienza del sistema e creare l’opportuna sinergia e cooperazione dei controlli condotti sulle aziende selezionate nei rispettivi campioni, anche nel caso di aziende in comune tra i campioni estratti.

2. In ambito di “Condizionalità”, le aziende agricole beneficiarie degli aiuti e pagamenti citati nelle

premesse devono rispettare, tra gli altri, quando applicabili, i Criteri di Gestione Obbligatori (denominati Atti) relativi alle Direttive e ai Regolamenti elencati qui di seguito:

a. ATTO A6 – Direttiva 2008/71/CE del Consiglio del 15 luglio 2008, relativa

all’identificazione e alla registrazione dei suini (Suini); b. ATTO A7 – Reg. (CE) n. 1760/2000 che istituisce un sistema di identificazione e

registrazione dei bovini e relativo all’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine e che abroga il Reg. (CE) n. 820/97 (Bovini, Bufalini);

c. ATTO A8 – Reg. (CE) n. 21/2004 del Consiglio del 17 dicembre 2003 che istituisce un sistema di identificazione e registrazione degli ovini e dei caprini e che modifica il Reg. (CE) n. 1782/2003 e le direttive 92/102/CEE e 64/432/CEE (GU L 5 del 9.1.2004, pagina 8), artt. 3, 4 e 5 (Ovicaprini);

d. ATTO B10 – Divieto di detenzione e utilizzo di sostanze ad azione ormonica (Direttiva 96/22/CE);

e. ATTO B11 – Rintracciabilità e sicurezza alimentare (Reg. (CE) n. 178/2002, art. 14, 15, 17 (par 1), 18, 19 e 20. ;

f. ATTO B12 – Prevenzione, controllo e eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili (Reg. (CE) n. 999/2001);

g. ATTO B13 - Lotta contro l’afta epizootica (Direttiva 85/511/CEE); h. ATTO B14 - Lotta contro alcune malattie degli animali nonché misure specifiche per la

malattia vescicolare dei suini (Direttiva 92/119/CEE); i. ATTO B15 - Lotta e eradicazione della febbre catarrale degli ovini (Direttiva

2000/75/CE); j. ATTO C16 – Benessere animale dei Vitelli (Direttiva 2008/119/CE); k. ATTO C17 – Benessere animale dei Suini (Direttiva 2008/120/CE); l. ATTO C18 – Benessere animale negli allevamenti (Direttiva 98/58/CEE).

3. I criteri di applicabilità dei requisiti di “Condizionalità” elencati nel precedente comma sono

definiti nell’Allegato 1 alla presente Convenzione.

Articolo 3 (Definizione popolazione di riferimento e analisi del rischio)

1. La definizione della popolazione di riferimento delle aziende da sottoporre a controllo di

condizionalità, finalizzata all’estrazione del campione secondo quanto stabilito dal Reg. (CE) n. 1122/2009 art. 50 e seguenti, avverrà secondo le modalità descritte nei seguenti commi.

2. AGEA OP , in applicazione dei paragrafi 1 e 2 dell’Allegato 3, mette a disposizione al Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce deboli, Sicurezza Alimentare e Sanità Animale e ai SSVV delle ASL della Regione Liguria la propria popolazione di riferimento rappresentata dall’insieme delle aziende che facciano parte della popolazione di condizionalità, attraverso la trasmissione di queste informazioni alla BDN dell’anagrafe zootecnica nazionale e fornendo l’accesso alle proprie banche dati delle aziende agricole .

3. La valutazione del rischio verrà effettuata, per le rispettive competenze, dal Ministero della Salute,

dalla Regione Liguria e dalla ASL competenti, che stabiliscono un piano articolato di valutazione per ogni elemento da sottoporre a controllo. Il suddetto piano potrà assumere diverse forme, tutte riferite alle procedure consolidate, quali le analisi delle popolazioni da sottoporre a controllo, l’individuazione degli elementi di rischio considerati e dei parametri di ponderazione; ove previsto,

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 37Anno XLV - N. 9

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saranno citati Regolamenti e Direttive, normativa nazionale, regionale o Ministeriale che diano sostanza alle procedure adottate di valutazione del rischio.

4. Le DG del Dipartimento della Sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi

collegiali per la tutela della salute del Ministero della Salute competenti, in relazione agli obiettivi propri di ogni Direttiva o Regolamento compreso nell’elenco di cui al precedente art. 2, se ritenuto necessario sulla base delle modifiche normative, ridefiniscono i criteri di rischio di cui all’Allegato 2 per l’individuazione delle aziende da sottoporre a controllo e li trasmettono ad AGEA-OC.

5. AGEA fa propria la valutazione del rischio, di cui al comma 3, e i criteri di rischio, di cui all’

Allegato 2, utilizzati dalla Regione Liguria e dalla ASL competenti liguri per la selezione del campione di aziende da controllare.

Articolo 4

(Selezione del campione di aziende da sottoporre a controllo) 1. I Servizi Veterinari delle AASSLL liguri procederanno alla selezione del/dei proprio/i campione/i,

con modalità consolidate, comprendendo anche la popolazione di aziende comunicata da AGEA OP. Nella selezione del campione, sarà assicurato che tra queste ultime aziende una percentuale compresa tra il 20% ed il 25% del campione, limitatamente ai controlli relativi agli Atti A6, B11, C16, C17 e C18, dovrà essere selezionato con criteri di casualità, ai sensi di quanto disposto dagli artt. 50 e 51 del Reg. (CE) 1122/2009. Il campione sarà estratto tenendo conto anche delle dimensioni minime in termini di rappresentatività per Atto o gruppi di Atti di cui all’art. 2, in relazione alle problematiche peculiari delle programmazioni sanitarie e nel rispetto di quanto indicato all’allegato 2.

2. AGEA OP ed il Dipartimento Salute e Servizi Sociale - Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce

deboli, Sicurezza Alimentare e Sanità Animale della Regione Liguria concordano le modalità di comunicazione (dati trasmessi, strumenti di trasmissione, tempi, ecc.), in relazione alle aziende selezionate nei rispettivi campioni, per rendere massima l’efficienza del Sistema e per creare l’opportuna sinergia e cooperazione nel caso di aziende in comune tra i campioni estratti. Tali modalità sono descritte nell’Allegato 3 (Modalità di Comunicazione) alla presente Convenzione.

Articolo 5 (Modalità e tempi di realizzazione dei controlli)

1. AGEA OP e il Dipartimento Salute e Servizi Sociale - Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce

deboli, Sicurezza Alimentare e Sanità Animale della Regione Liguria assicurano trasparenza reciproca nelle procedure utilizzate per le attività di controllo di propria competenza.

2. Al fine di rendere omogeneo il sistema di definizione e valutazione delle infrazioni tra AGEA OP ed il Dipartimento Salute e Servizi Sociale - Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce deboli, Sicurezza Alimentare e Sanità Animale della Regione Liguria, sono concordati ed resi disponibili:

a. check list, parti di esse o documenti equivalenti di controllo; b. livelli di prescrizione (infrazione di importanza minore) cui associare azioni

correttive; c. livelli di infrazione, cui associare eventuali impegni di ripristino; d. ponderazione dei parametri di condizionalità (portata, gravità, durata); e. modalità di definizione delle caratteristiche dell’infrazione (negligenza,

intenzionalità). 3. AGEA OP, in accordo con AGEA-OC definisce annualmente le proprie procedure di controllo e le

mette a disposizione del Dipartimento Salute e Servizi Sociale - Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce deboli, Sicurezza Alimentare e Sanità Animale della Regione Liguria e dei SSVV delle AASSLL liguri, unitamente agli esiti degli stessi per le parti di competenza sugli Atti di cui all’allegato 1.

4. La documentazione descritta al comma 2 del presente articolo, per quanto di competenza dei SSVV

delle AASSLL liguri, è integrata nell’Allegato 4 (Documentazione Tecnica Controlli) alla presente Convenzione.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9 Parte II 26.02.2014 - pag. 38

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5. I SSVV delle AASSLL liguri realizzeranno i controlli programmati nel corso dell’intero anno civile e secondo il proprio calendario di attività.

Articolo 6 (Modalità e soluzioni operative per la messa a disposizione dei risultati dei controlli dai

SSVV delle AASSLL liguri ad AGEA OP e viceversa) 1. Nell’Allegato 3 alla presente Convenzione sono definite le informazioni da rendere disponibili in

funzione della tipologia dell’esito dei controlli e le modalità di trasmissione degli stessi. I dati saranno messi a disposizione attraverso funzionalità apposite di cooperazione applicativa attivate nell’ambito dei servizi offerti dalla BDN dell’IZS di Teramo e dal Sistema Informativo Nazionale Veterinario e della Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute. Nel caso in cui queste funzionalità non siano ancora disponibili o non completamente attivate, per il periodo necessario alla loro attivazione, saranno utilizzati mezzi alternativi di trasmissione dei dati quali:

i. funzionalità di Office (formati .xls, .txt, .db) contenenti i dati sopra descritti; ii. web service in via di sviluppo all’interno del Sistema Integrato di Controllo della

Condizionalità (SICC).

2. Il materiale prodotto durante il controllo (check list, verbali), denominato “relazione di controllo”, sarà archiviato in modalità concordata presso gli uffici dei SSVV delle AASSLL liguri. La medesima documentazione, quale che sia la modalità di archiviazione scelta, sarà a disposizione AGEA OP per le verifiche che saranno disposte da parte dei Servizi della Commissione o altre istituzioni comunitarie, in conformità con quanto previsto dall’art. 54, paragrafo 3 del Regolamento (CE) 1122/2009 e smi. Ogni ulteriore approfondimento di merito sulle irregolarità segnalate, quali ad esempio integrazioni istruttorie di carattere tecnico – scientifico, non è ricompreso nei compiti dei SSVV delle AASSLL liguri ai sensi della presente convenzione.

Articolo 7 (Calcolo dell’esito di condizionalità)

1. Sulla base dei dati dei controlli trasmessi dai SSVV delle AASSLL della Regione Liguria , AGEA

OP definisce le eventuali riduzioni o esclusioni da applicare e predispone i provvedimenti conseguenti.

2. La definizione dell’eventuale decadenza e/o della riduzione degli importi delle domande del beneficiario e l’assunzione dei relativi provvedimenti è di competenza di AGEA OP.

3. Il calcolo dell’esito viene svolto da AGEA OP ai sensi di quanto previsto dalla circolare dell’AGEA Coordinamento e dalle procedure adottate dall’OP stesso.

4. I risultati del calcolo dell’esito di tutti i controlli acquisiti sono messi a disposizione del Dipartimento Salute e Servizi Sociale - Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce deboli, Sicurezza Alimentare e Sanità Animale della Regione Liguria e dei SSVV delle AASSLL della Regione Liguria tramite accesso al Sistema Integrato di Controllo di Condizionalità (SICC) presente sul SIAN, nel quale sono registrate tutte le informazioni relative ai controlli di condizionalità.

Articolo 8

(Attività collaterali)

1. Qualora necessario, tra le Parti potranno essere sviluppati programmi formativi congiunti, al fine di

sviluppare e adeguare le modalità di cooperazione individuate, anche in considerazione dell’evoluzione della tecnologia e della normativa di Condizionalità.

2. Le Parti potranno sviluppare attività informative in collaborazione, rivolte alle associazioni dei produttori ed agli aventi diritto, in modo da guidare il settore produttivo verso il rispetto dei requisiti.

3. Gli allegati alla presente Convenzione sono sottoposti a periodica verifica e aggiornamento, in relazione alle possibilità date dall’innovazione tecnologica ed alle esigenze poste dalla normativa. Tale verifica ed aggiornamento sono eseguite da un tavolo tecnico congiunto tra le DG del Dipartimento della Sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute del Ministero della salute e AGEA-OC.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 39Anno XLV - N. 9

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4. AGEA OP trasmette la Convenzione sottoscritta, comprensiva delle relative procedure attuative, ad AGEA Coordinamento, che la rende disponibile sul SIAN.

Articolo 9

(Gestione della Convenzione) 1. Le Parti hanno provveduto a nominare un proprio responsabile sull’esecuzione della presente

Convenzione, nelle persone del dr. Paolo Antonioni per AGEA OP e del dr.ssa Elena Nicosia. per la Regione Liguria - Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce deboli, Sicurezza Alimentare e Sanità Animale.

Articolo 10

(Durata) 1. La presente Convenzione decorre dalla data di sottoscrizione ed avrà validità fino al 31/12/2014. 2. In base alle possibili modifiche della normativa comunitaria ed alle esigenze che potrebbero

verificarsi in fase di attuazione o di specifiche esigenze organizzative ed istituzionali, la Convenzione potrà essere rivista, con il consenso delle Parti.

Articolo 11

(Sicurezza e riservatezza) 1. La Regione Liguria e AGEA OP dichiarano di aver adottato adeguate misure tecniche ed

organizzative per la sicurezza dei dati, nel rispetto del D.lgs 196/2003.

2. Le Parti sono responsabili, ai sensi del citato D.lgs 196/2003, dei trattamenti dei dati personali che si renderanno necessari per l’espletamento delle funzioni di cui al presente Protocollo.

Articolo 12 (Controversie)

1. Ogni controversia relativa alla presente Convenzione, ivi comprese quelle relative

all’interpretazione, all’esecuzione ed alla risoluzione dello stessa, sarà demandata al Foro competente.

_________, li _______________ 2014

Organismo Pagatore

IL TITOLARE

Regione Liguria

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______________________________

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ELENCO ALLEGATI Allegato 1 – Elenco Requisiti Allegato 2 – Criteri di selezione delle Aziende Allegato 3 – Modalità di Comunicazione Allegato 4 – Documentazione Tecnica Controlli

Organismo Pagatore Regione Liguria

IL TITOLARE

____________________________

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 41Anno XLV - N. 9

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Allegato 1

Campo di condizionalità Sanità pubblica, salute degli animali e delle piante

Identificazione e registrazione degli animali

- Atto A6 – Direttiva 2008/71/CE del Consiglio del 15 luglio 2008, relativa all’identificazione e alla registrazione dei suini (Suini);

- Atto A7 – Reg. (CE) n. 1760/2000 e s.m.e i che istituisce un sistema di identificazione e registrazione dei bovini e relativo all’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine e che abroga il Reg. (CE) n. 820/97 (Bovini, Bufalini);

- Atto A8 – Reg. (CE) n. 21/2004 del Consiglio del 17 dicembre 2003 e s.m.e i che istituisce un sistema di identificazione e registrazione degli ovini e dei caprini e che modifica il Reg. (CE) n. 1782/2003 e le direttive 92/102/CEE e 64/432/CEE (GU L 5 del 9.1.2001, pagina 8), artt. 3, 4 e 5 (Ovicaprini) ).;.

Per questi Atti si potrà attivare una collaborazione tra OP e SSVV sulla parte operativa, in quanto anche gli OP svolgono controlli di questo tipo per i loro compiti istituzionali (controlli ammissibilità, del tutto identici a quelli di condizionalità).

Campo di condizionalità Sanità pubblica, salute degli animali e delle piante Sostanze ormonali, sicurezza alimentare, profilassi BSE, notifica malattie

- Atto B10 – Direttiva 96/22/CE del Consiglio concernente il divieto d'utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze "-agoniste nelle produzioni animali e abrogazione delle direttive 81/602/CEE, 88/146/CEE e 88/299/CEE;

- Atto B11 – Reg. (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa le procedure nel campo della sicurezza alimentare;

- Atto B12 – Reg. (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili;

- Atto B13 – Direttiva 85/511/CEE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente misure comunitarie di lotta contro l'afta epizootica;

- Atto B14 – Direttiva 92/119/CEE del Consiglio concernente l’introduzione di misure generali di lotta contro alcune malattie degli animali nonché di misure specifiche per la malattia vescicolare dei suini;

- Atto B15 – Direttiva 2000/75/CE del Consiglio che stabilisce disposizioni specifiche relative alle misure di lotta e di eradicazione della febbre catarrale degli ovini.

La realizzazione dei controlli è di competenza esclusiva dei SSVV, eccetto che per l’Atto B11, che prevede controlli anche da parte di altri soggetti nel campo degli alimenti di origine vegetale e dei mangimi.

Campo Benessere Animale

- Atto C16 – Direttiva 2008/119/CE, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli;

- Atto C17 – Direttiva 2008/120/CE, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini;

- Atto C18 – Direttiva 98/58/CEE, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti.

La realizzazione dei controlli è di competenza esclusiva dei SSVV.

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Allegato 2

Criteri di selezione delle aziende da parte dei SS.VV. Qui di seguito sono indicati, per ogni requisito oggetto di controllo in ambito di condizionalità, gli elementi di base per l’assegnazione del rischio aziendale e per la selezione del campione.

Campo di condizionalità Sanità pubblica, salute degli animali e delle piante

Identificazione e registrazione degli animali

Atto A6 – La Direttiva 2008/71/CE, riguarda l’anagrafe suina ed è stata recepita con il decreto legislativo n. 200/2010 che stabilisce il numero minimo annuale di allevamenti da sottoporre a controllo per l’anagrafe (1%), la check-list da utilizzare. I criteri di rischio sono definiti con la nota prot,n 12882 del 29/10/2007. Atto A7 – Il Reg. (CE) n. 1760/2000 e s.m.e i. istituisce un sistema di identificazione e di registrazione dei bovini la cui applicazione viene verificata ai sensi del Reg. 1082/2003 e s.m. e i. che prevede una attività di controllo ufficiale su un campione di allevamenti utilizzando i criteri di selezione elencati all’art. 2. Il numero minimo annuale di allevamenti bovini e bufalini da sottoporre a controllo per l’anagrafe è stabilito nel 3%. Con la nota del Ministero della Salute prot. n. DGSA 17009 del 29/09/2011 è stata trasmessa la check list da utilizzare in corso di controllo ufficiale. Atto A8 – Il Reg. (CE) n. 21/2004 del Consiglio del 17 dicembre 2003 e s.m.e i. istituisce un sistema di identificazione e registrazione degli ovini e dei caprini la cui applicazione viene verificata ai sensi del Reg. (CE) n. 1505/2006 e s. m. e i. che prevede una attività di controllo ufficiale su un campione di allevamenti selezionato sulla base di un’analisi del rischio utilizzando i criteri riportati nei punti da a) a g) dell’art. 3. il numero minimo annuale di allevamenti di ovicaprini da sottoporre a controllo per l’anagrafe è stabilito nel 3%. Con la nota del Ministero della Salute prot. n. DGSA 17009 del 29/09/2011 è stata trasmessa la check list da utilizzare in corso di controllo ufficiale.

Campo di condizionalità Sanità pubblica, salute degli animali e delle piante

Sostanze ormonali, sicurezza alimentare, profilassi BSE, notifica malattie Atto B10 – La Direttiva 96/22/CE concernente il divieto d'utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze ß-agoniste nelle produzioni animali e successive modifiche, è stata recepita con il D.lgs 158/2006 e in base a tale direttiva ogni anno il Ministero della Salute emana il Piano Nazionale Residui (PNR) relativamente alla quantità e tipologia di controlli da effettuare per la rilevazione di eventuali residui di sostanze farmacologiche o in caso di illecito utilizzo di sostanze ormoniche e tireostatiche. Tali controlli sono effettuati con campionamenti di PIANO, EXTRAPIANO o SOSPETTO. Il Piano propriamente detto stabilisce il numero dei campioni programmati sulla base dell'entità delle produzioni nazionali nei diversi settori d’interesse, elencati nelle tabelle PNR del capitolo "Programmazione". I campioni prelevati in attuazione delle programmazioni di Piano ed Extrapiano devono essere "mirati", cioè essi devono essere prelevati da animali che possono essere considerati potenzialmente a rischio in funzione di alcune caratteristiche quali specie, sesso, età, tipo di allevamento, momento produttivo, situazione logistica, ecc., citate nel PNR stesso. Eventuali altri piani di controllo che abbiano come oggetto l’ambito di riferimento di detto atto saranno presi in considerazione. Atto B11 – Per quanto riguarda l’aspetto mangimi, si rimanda al Piano Nazionale Alimentazione Animale 20012-2014 disponibile sul sito internet del Ministero della Salute nella sezione dedicata all’alimentazione animale. Per i rimanenti ambiti afferenti alla sicurezza alimentare si rimanda alla specifica normativa di settore. Atti B12-B15 – Relativamente a questi Atti che riguardano malattie infettive il cui controllo è stabilito dalla specifica normativa, le attività di controllo sono effettuate ogni qual volta previsto dalla normativa ed indipendentemente dall’analisi di rischio sulla base di quanto previsto dagli specifici piani. Per le encefalopatie spongiformi la normativa comunitaria e nazionale prevede che tutti gli animali morti di età superiore ai 48 mesi o regolarmente macellati di età superiore ai 72 mesi, debbano essere sottoposti al prelievo del tronco encefalico. Quanto alla malattia vescicolare suina, la normativa comunitaria e nazionale prevede che tutti gli allevamenti suini con riproduttori

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siano sottoposti a controllo sierologico su un numero statisticamente significativo di animali stabilito dal piano approvato dalla ommissione europea.. Relativamente alla Blue Tongue, la normativa comunitaria e nazionale prevede restrizioni nelle movimentazioni degli animali provenienti da zone soggette a restrizione.

Campo di condizionalità Benessere Animale

Atto C16 – La Direttiva 2008/119/CE concernente le norme minime di protezione dei vitelli viene attuata a livello locale in base al Piano Nazionale Benessere Animale (PNBA) emanato con nota ministeriale prot. 16031 del 04/08/2008, modificato e integrato con nota ministeriale prot 13029 del 13/07/2010 che dispone la seguente programmazione dei controlli: - per i VITELLI A CARNE BIANCA la popolazione bersaglio è costituita da tutti gli allevamenti con un obiettivo minimo del 10% di allevamenti da controllare, - per gli altri VITELLI NON A CARNE BIANCA la popolazione bersaglio è costituita da allevamenti con consistenza maggiore di 50 capi di cui deve essere controllato il 15%.

Atto C17 – La Direttiva 2008/120/CE concernente le norme minime di protezione dei suini è attuata a livello locale in base al PNBA emanato con nota ministeriale prot. n. 16031 del 04/08/2008, modificato e integrato con nota ministeriale prot .13029 del 13/07/2010 che dispone la programmazione dei controlli negli allevamenti suini dove la popolazione bersaglio è costituita dagli allevamenti con consistenza maggiore di 40 capi o di 6 scrofe di cui è previsto il controllo del 10% degli allevamenti. Atto C18 - La Direttiva 98/58/CEE concernente le norme minime di protezione degli animali negli allevamenti è attuata a livello locale in base al PNBA emanato con nota ministeriale prot. n. 0016031 del 04/08/2008, modificato e integrato con nota ministeriale prot 13029 del 13/07/2010 che dispone la seguente programmazione dei controlli:

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Programmazione minima dei controlli su base annuale : SPECIE ALLEVAMENTI %/ MINIMA ANNO VITELLI A CARNE BIANCA Tutti 10% SUINI > 40 capi o > 6 scrofe 10% OVAIOLE Tutti 10% BROILER > 500 capi 10% ALTRI BOVINI > 50 capi STRUZZI > 10 capi TACCHINI & ALTRI AVICOLI > 250 capi CONIGLI > 250 capi OVINI > 50 capi CAPRINI > 50 capi BUFALI > 10 capi CAVALLI > 10 capi ANIMALI DA PELLICCIA Tutti PESCI Tutti

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in totale 15% degli allevamenti delle specie considerate presenti sul territorio di competenza

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Allegato 3

Modalità di messa a disposizione dei dati del campione selezionato dai SSVV o dei piani di controllo applicati

Anno 2014

1. Popolazione di riferimento

La base per la definizione del campione da controllare è data dalle c.d. “Aziende Condizionalità”, cioè l’insieme delle aziende su cui è applicabile la condizionalità, vale a dire dai beneficiari (art. 1, par. 2 del D.M. 30125 del 22/12/2009 e s.m.i.): a) dei pagamenti diretti concessi a norma del Reg. (CE) n. 73/2009 e s.m.i; b) delle indennità e pagamenti di cui all'art. 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v),

del Reg. (CE) n. 1698/2005 e s.m.i; c) dei pagamenti ai sensi degli artt. 85 unvicies, 103 septvicies del Reg. (CE) n. 1234/2007 relativi ai

programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti, ai programmi di sostegno per la vendemmia verde o ai pagamenti del premio di estirpazione.

2. Modalità di messa a disposizione dei dati della popolazione di riferimento da parte di AGEA OP ai SS.VV

Attraverso la trasmissione di informazioni alla Banca Dati Nazionale (BDN) dell’IZS di Teramo, e l’accesso alle proprie banche dati di riferimento AGEA OP e AGEA OC mettono a disposizione del Dipartimento Salute e Servizi Sociale - Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce deboli, Sicurezza Alimentare e Sanità Animale della Regione Liguria e ai SSVV delle ASL della Regione Liguria la propria popolazione di riferimento, rappresentata dall’insieme delle aziende agricole che costituiscono la popolazione di condizionalità come definita all’art.3 comma 1 della presente Convenzione operativa e al precedente paragrafo 1. I dati relativi alle Aziende Condizionalità saranno messi a disposizione dei SSVV in due momenti successivi: • Fase preliminare: entro il 28 febbraio 2014 sono messe trasmesse le informazioni e i dati delle

aziende agricole costituenti la popolazione di condizionalità dell’anno 2013; • Fase definitiva: entro il 15 luglio 2014 sono messe trasmesse le informazioni e i dati delle aziende

agricole su cui è effettivamente applicabile la condizionalità nel 2014, e che di conseguenza costituiscono la popolazione di riferimento su cui effettuare la selezione del campione di controllo per la condizionalità per la campagna 2014.

3. Selezione del campione

All’interno della popolazione individuata, come indicato nella paragrafo precedente, AGEA OP ed il Dipartimento Salute e Servizi Sociale - Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce deboli, Sicurezza Alimentare e Sanità Animale della Regione Liguria nonché i SS.VV delle AASSLL liguri effettuano autonomamente , per le parti di rispettiva competenza, le analisi di rischio basate sulle normative e sulle procedure di riferimento che portano alla selezione delle aziende/allevamenti da sottoporre a controllo di condizionalità nell’anno 2014. Tale selezione avverrà in conformità a quanto prescritto nell’art. 4, comma 1, della presente Convenzione operativa e alla normativa sanitaria vigente. 4. Modalità di messa a disposizione dei dati relativi ai campioni estratti e sottoposti a controllo

Una volta completate le operazioni di controllo, AGEA OP ed i SS.VV delle AASSLL liguri mettono a disposizione i dati relativi ai rispettivi campioni, in modo che sia possibile evidenziare anche eventuali mancati controlli. I dati relativi alla selezione delle aziende saranno resi disponibili in BDN. Il set di informazioni minimo relativo alle aziende selezionate e controllate, che sarà messo a disposizione in BDN, è costituito da: 1. CUAA; 2. Motivazione della selezione (campione di rischio, casuale, selezione manuale); 3. Tipologia del rischio o del requisito che ha generato la selezione (ove applicabile); 4. Atti applicabili all’azienda;

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5. Atti sottoposti a controllo. Nel caso in cui sia possibile , AGEA OP, il Dipartimento Salute e Servizi Sociale - Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce deboli, Sicurezza Alimentare e Sanità Animale della Regione Liguria ed i SS.VV delle AASSLL liguri si scambiano in maniera riservata le informazioni relative alla programmazione dei controlli, in modo da favorire i controlli congiunti nei casi di sovrapposizione dei campioni estratti. Modalità e soluzioni operative per la messa a disposizione dati degli esiti dei controlli ANNO 2014 1. Tipologia di esito A seguito dell’esecuzione dei controlli, l’esito, a livello di azienda o di allevamento, può essere catalogato in tre categorie: a. Azienda con NC e sanzione (negativa) ; b. Azienda con NC e sola prescrizioni (con infrazione di importanza minore c. Azienda senza infrazioni (positiva). 2. Dati da rendere disponibili in BDN o nel Sistema Informativo Nazionale Veterinario della

Sicurezza Alimentare In funzione dell’esito dei controlli svolti, i SSVV delle AASSLL della Regione Liguria, con periodicità trimestrale, mettono a disposizione in BDN almeno i seguenti elementi sulle aziende controllate ai fini della condizionalità: 1. Azienda con NC e sanzione (negativa)1

1.a. CUAA; 1.b. Codice allevamento; 1.c. Data esecuzione controllo; 1.d. Atto/i sottoposto/i a controllo 1.e. Atto/i con infrazione/i; 1.f. Elementi di infrazione riscontrati; 1.g. Caratteristiche dell’infrazione 1.h. Tipo/i di impegno/i di ripristino richiesto/i; 1.i. Data controllo dell’impegno/i di ripristino (2° controllo); 1.j. Esito del controllo dell’impegno/i di ripristino; (impegno eseguito/impegno non eseguito). 1.k. Assegnazione di sanzioni amministrative (SI);

2. Azienda con prescrizioni (infrazioni di importanza minore) 2.a. CUAA; 2.b. Codice allevamento; 2.c. Data esecuzione controllo; 2.d. Atto/i sottoposto/i a controllo; 2.e. Atto/i con prescrizione/i; 2.f. Tipo/i di azione/i correttiva/e richiesto/i; 2.g. Data controllo dell’esecuzione dell’azione correttiva (2° controllo); 2.h. Esito del controllo dell’azione correttiva (azione eseguita/azione non eseguita).

3. Azienda senza infrazioni (positiva)

3.a. CUAA; 3.b. Codice allevamento; 3.c. Data esecuzione controllo; 3.d. Atto/i sottoposto/i a controllo;

3. Tempi di messa a disposizione dei dati La messa a disposizione dei dati relativi agli esiti dei controlli svolti sia da parte dei SSVV delle AASSLL liguri sia da AGEA avverrà secondo quanto indicato nel presente allegato.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 47Anno XLV - N. 9

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In ogni caso le registrazioni in BDN, ovvero nel Sistema Informativo Nazionale Veterinario della Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute, delle informazioni relative agli esiti dei controlli effettuati nel 2014 dovrà avvenire entro e non oltre il 31 marzo 2015.

4. Modalità di messa a disposizione dei dati

I dati dei controlli effettuati dai SSVV delle AASSLL liguri saranno messi a disposizione attraverso funzionalità apposite di cooperazione applicativa attivate nell’ambito dei servizi offerti dalla BDN dell’anagrafe zootecnica e dal Sistema Informativo Nazionale Veterinario della Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute. Nel caso in cui queste funzionalità non siano ancora disponibili o non completamente attivate, per il periodo necessario alla loro attivazione, saranno utilizzati mezzi di trasmissione dati alternativi quali:

a. funzionalità di Office (formati .xls, .txt, .db) contenenti i dati sopra descritti; b. web service in via di sviluppo all’interno del Sistema Integrato di Controllo della

Condizionalità (SICC). 5. Trasmissione di copia dei documenti di controllo

Il Reg. (CE) n. 1122/09, art. 54 (3), così come modificato dal Reg. (CE) n. 146/2010, stabilisce che: “Ove l’autorità di controllo competente non sia l’organismo pagatore, la relazione (di controllo) è trasmessa all’organismo pagatore o all’autorità di coordinamento entro un mese dal suo completamento. Tuttavia, se la relazione non contiene alcuna risultanza2, uno Stato membro può decidere di non inviarla, purché l'organismo pagatore o l'autorità di coordinamento possa accedervi direttamente un mese dopo il suo completamento”. In forza di tale impostazione regolamentare, l’invio di copia della documentazione di controllo, relativa alle aziende negative e di quelle alle quali è stata prescritta un’azione correttiva, dovrà avvenire in maniera scalare e comunque essere completato entro il 31 maggio 2015. . La documentazione relativa alle aziende positive, invece, sarà conservata presso gli uffici delle ASL o presso gli uffici delle DG competenti in materia di Sanità e Sicurezza Alimentare delle Regioni e Provincie autonome e rese disponibili ad ogni verifica da parte degli OP o delle autorità comunitarie, secondo modalità concordate. 6. Modalità di trasmissione dei dati di controllo effettuati da AGEA OP AGEA OP metterà a disposizione entro il 31/03/2015, al l Dipartimento Salute e Servizi Sociale - Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce deboli, Sicurezza Alimentare e Sanità Animale della Regione Liguria ed ai SSVV delle ASL della stessa regione , gli esiti dei controlli svolti nel 2014 per le parti di propria competenza, , tramite l’accesso alle proprie banche dati o tramite mezzi di trasmissione dati alternativi quali: funzionalità di Office (formati .xls, .txt, .db) contenenti i dati sopra descritti al punto 2; web service in via di sviluppo all’interno del Sistema Integrato di Controllo della Condizionalità (SICC).

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9 Parte II 26.02.2014 - pag. 48

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Allegato 4

Documentazione Tecnica Controlli Ai fini dell’esecuzione dei controlli è fondamentale l’utilizzo di una metodologia che garantisca uniformità nello svolgimento dei controlli su tutto il territorio nazionale col risultato che ad ogni produttore sottoposto a controllo viene assicurato il medesimo trattamento. Fondamentale per tale scopo è l’utilizzo di check list o liste di riscontro che da un lato guidano il controllore nello svolgimento della sua funzione e dall’altro consentono di registrare adeguatamente tutti i fatti rilevanti riscontrati nel corso dell’attività di controllo nonché gli esiti del controllo stesso. A tal fine il Ministero della Salute rende disponibili le check list nazionali per l’esecuzione dei controlli relativi ad alcuni atti (anagrafe - atti A6-A7-A8 e benessere animale – atti C16 –C17 – C18). Per altri atti si fa riferimento a quanto contenuto nei rispettivi piani nazionali. Ad esempio, per quanto riguarda gli aspetti della normative sull’alimentazione animale che hanno ricadute anche sotto il profillo della sicurezza alimentare - atto B11 – ovvero del controllo delle TSE – atto B12 – si rimanda allo specifico Piano Nazionale Alimentazione Animale (PNAA) 2012-2014 – disponibile sul sito istituzionale del Ministero della Salute – sezione sanità animale – mangimi, mentre per quanto riguarda il controllo sulle sostanze ormonali e le relative ricadute sotto il profilo della sicurezza alimentare si rimanda a quanto contenuto nel Piano Nazionale Residui – PNR. In ogni caso è obbligatorio utilizzare le check list nazionali diramate dal Ministero della Salute, ove presenti. In mancanza di esse, sarà consentito utilizzare check list regionali. Qualora il Ministero della Salute per specifiche esigenze, ovvero per modifiche alla normativa di riferimento ritenesse opportuno modificare le check list allegate alla Convenzione, ovvero di diramare check list nazionali relative ad ambiti di controllo per i quali attualmente non sono ancora disponibili check list nazionali, gli organi di controllo dovranno necessariamente tener conto di dette modifiche ovvero delle nuove emanazioni. Di seguito l’elenco delle check list disponibili

! Atto A6 – check list suini ! Atto A7 – check list bovini ! Atto A8 – check list ovini e caprini ! Atto B10 – Piano Nazionale Residui (PNR) - Piano Nazionale Alimentazione Animale (PNAA) e

altri piani nazionali di controllo concernenti l’ambito di riferimento di detto atto ! Atto B11 –piani nazionali di controllo concernenti l’ambito di riferimento di detto atto ovvero

checklist regionale ovvero check list proposta da Regione Veneto ! Atto B12 – piani nazionali di controllo concernenti l’ambito di riferimento di detto atto ! Atto B13 – piani nazionali di controllo concernenti l’ambito di riferimento di detto atto ! Atto B14 – piani nazionali di controllo concernenti l’ambito di riferimento di detto atto ! Atto B15 – piani nazionali di controllo concernenti l’ambito di riferimento di detto atto ! Atto C16 – check list vitelli, con relativa scheda di registrazione sintetica degli esiti ! Atto C17 – check list suini, con relativa scheda di registrazione sintetica degli esiti

Atto C18 – check list altre specie, con relativa scheda di registrazione sintetica degli esiti

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 49Anno XLV - N. 9

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Comunicato del Presidente della Giunta Regionale relativo all'esito del referendum consultivo regionale sul quesito ''Volete voi l'istituzione del Comune di Luni mediante fusione degli attuali Comuni di Ortonovo e Castelnuovo Magra?'' ai sensi della L.R. 28.11.1977, n. 44.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

VISTO il proprio Decreto n. 34 del 2 dicembre 2013, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria n. 49 del 4 dicembre 2013, con il quale è stato indetto il referendum consultivo recante il seguente quesito “Volete voi l’istituzione del Comune di Luni mediante fusione degli attuali Comuni di Ortonovo e Castelnuovo Magra?” per il quale sono stati chiamati ad esprimersi gli elettori dei Comuni di Ortonovo e Castelnuovo Magra nella giornata di domenica 9 febbraio 2014; ATTESO che, in esecuzione del predetto decreto, in data 9 febbraio 2014 si sono regolarmente svolte le operazioni elettorali nei Comuni di Castelnuovo Magra e Ortonovo; VISTI gli articoli 32 e 42 della sopracitata legge e in particolare l’art. 42, comma 2, il quale prevede che “Nei referendum consultivi obbligatori per l’istituzione di nuovi comuni, per la fusione fra comuni e per mutamenti delle circoscrizioni e delle denominazioni comunali il quesito sottoposto a referendum è dichiarato accolto quando in ciascuno dei comuni interessati abbia partecipato almeno il 30 per cento degli aventi diritto al voto e la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi in ciascuno degli stessi sia a favore della proposta”. VISTO il verbale dell’Ufficio Regionale per il Referendum presso la Corte d’Appello di Genova in data 11 febbraio 2014 che ha proclamato i risultati del referendum;

RENDE NOTO che il Referendum consultivo regionale in data 9 febbraio 2014 recante il seguente quesito “Volete voi l’istituzione del Comune di Luni mediante fusione degli attuali Comuni di Ortonovo e Castelnuovo Magra?” non è stato accolto avendo superato il trenta per cento di partecipazione degli aventi diritto in ciascun comune e non avendo raggiunto la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi a favore della proposta nel comune di Castelnuovo Magra sulla base delle seguenti espressioni di volontà degli elettori: Partecipazione al voto !

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9 Parte II 26.02.2014 - pag. 50

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 51Anno XLV - N. 9

Page 52: M e rc ol dì 26F b ai 014 Anno XLV - N. 9 - burl.it · anno xlv - n. 9 bollettino uffic iale della regione liguria deliberazione della giunta regionale 31.01.2014 n. 71 por liguria-fesr

DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE SETTORE RISORSE FINANZIARIE, BILANCIO ED ENTRATE REGIONALI

31.01.2014 N. 21 Prelevamento dal "Fondo di riserva di cassa del Bilancio di Previsione per l'anno finanziario 2014" ai sensi dell'articolo 42, 4° comma della l.r. 15/2002. euro 480.000,00 (3° Provvedimento).

IL DIRETTORE GENERALE

VISTA la legge regionale 26 marzo 2002, n. 15 “Ordinamento contabile della Regione Liguria”;

VISTO in particolare l’art. 42, comma 4, in virtù del quale “Fino alla approvazione della legge di assestamento la Giunta Regionale può disporre prelievi dal fondo di riserva di cassa per consentire il pagamento di residui passivi risultanti in sede di chiusura dell’esercizio precedente non previsti o previsti in misura inadeguata nel bilancio”;

VISTA la deliberazione della Giunta Regionale n. 655 del 27 giugno 2006 e ss.mm.ii.;

VISTA la legge regionale 23 dicembre 2013, n. 42 “Bilancio di previsione della Regione Liguria per l’anno finanziario 2014”;

VISTO il Documento “Bilancio per capitoli – Esercizio finanziario 2014” allegato alla deliberazione della Giunta Regionale n. 1784 del 27 dicembre 2013 “Ripartizione in capitoli delle unità previsionali di base relative al Bilancio di Previsione della Regione Liguria per l'anno finanziario 2014”;

VISTO in particolare l’art. 11 della citata l.r. 42/2013;

CONSIDERATO CHE:

- con nota n. IN/2014/113 del 7 gennaio 2014 il Servizio Famiglia, Minori, Giovani, Pari Opportunità, Servizio Civile ha richiesto di poter disporre dello stanziamento di cassa di complessivi euro 480.000,00 onde consentire l’integrale erogazione delle somme impegnate e non liquidate entro la fine dell’esercizio 2012 sui capitoli di spesa 4866 “Trasferimento dei fondi provenienti dallo Stato per il finanziamento dei servizi socio educativi per la prima infanzia e azioni in favore degli anziani e della famiglia” e 4870 “Trasferimento ad altri soggetti dei fondi provenienti dallo Stato per il finanziamento dei servizi socio educativi per la prima infanzia e azioni a favore degli anziani e della famiglia” nell’ambito dell’U.P.B. 10.102 “Interventi a favore della famiglia, dell'infanzia e dell'adolescenza”;

- nel citato documento “Bilancio per capitoli - esercizio finanziario 2014”, in relazione al predetti capitoli 4866 e 4970 di spesa non risulta iscritto alcun residuo presunto;

- dalle scritture contabili sul predetti capitoli di spesa risultano, alla chiusura dell’esercizio 2013, i seguenti residui:

- capitolo 4866 - ! 358.428,40 - annualità 2013 - capitolo 4870 - ! 121.571,60 - annualità 2013

T o t a l e ! 480.000,00

RITENUTO pertanto che ricorrano le condizioni per provvedere alla dotazione dello stanziamento di cassa dei citati capitoli di spesa per complessivi euro 480.000,00 onde consentire il pagamento del residuo passivo risultante in sede di chiusura dell’esercizio 2013 prima dell’approvazione della legge di assestamento 2014 con la quale si provvede all’aggiornamento dei residui presunti iscritti nel bilancio di previsione;

DECRETA

per le motivazioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente richiamate: 1. è prelevata dall’U.P.B. 18.105 “Fondi di riserva” la somma di euro 480.000,00

(quattrocentottantamila/00) in termini di cassa per impinguare di pari importo lo stanziamento

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9 Parte II 26.02.2014 - pag. 52

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di cassa dell’U.P.B 10.102 “Interventi a favore della famiglia, dell'infanzia e dell'adolescenza” mediante la seguente variazione allo stato di previsione della Spesa del Bilancio per l’anno finanziario 2014 e conseguentemente al Documento “Bilancio per capitoli - esercizio finanziario 2014”:

a) Variazioni allo stato di previsione della Spesa del Bilancio per l’anno finanziario 2014 in termini di cassa:

(euro) U.P.B. 18.105 “Fondi di riserva” - 480.000,00 (quattrocentottantamila/00)

U.P.B. 10.102 “Interventi a favore della famiglia, dell'infanzia e dell'adolescenza” + 480.000,00

(quattrocentottantamila/00)

===

b) Variazioni al Documento “Bilancio per capitoli – esercizio finanziario 2014” in termini di cassa:

(euro) U.P.B. 18.105 Cap.9590 “Fondo di riserva per

sopperire ad eventuali deficienze degli stanziamenti di cassa”

- 480.000,00

(quattrocentottantamila/00)

U.P.B. 10.102 Cap.4866 “Trasferimento dei fondi

provenienti dallo Stato per il finanziamento dei servizi socio educativi per la prima infanzia e azioni in favore degli anziani e della famiglia”

+ 358.428,40

(trecentocinquantottomila- quattrocentoventotto/40)

U.P.B. 10.102 Cap.4870 “Trasferimento ad altri soggetti dei fondi provenienti dallo Stato per il finanziamento dei servizi socio educativi per la prima infanzia e azioni a favore degli anziani e della famiglia”

+ 121.571,60

(centoventunmilacinque- centosettantuno/60)

=== Il presente provvedimento è pubblicato per esteso nel Bollettino Ufficiale della Regione Liguria.

IL DIRETTORE GENERALE

Claudia Morich

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 53Anno XLV - N. 9

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9 Parte II 26.02.2014 - pag. 54

DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE SETTORE RISORSE FINANZIARIE,BILANCIO ED ENTRATE REGIONALI

29.01.2014 N. 22

Prelevamento dal fondo perenti del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2014 ai sensiart. 45, comma 4 della l.r. 15/2002. Euro 1.130.098,76 (1°provvedimento).

IL DIRETTORE GENERALE

Omissis

DECRET A

E’ prelevata dai pertinenti Fondi perenti del bilancio per il corrente anno finanziario, ai fini dell’im-pinguamento dei corrispondenti capitoli di spesa, la somma complessiva di euro 1.130.098,76 in termi-ni di competenza e di cassa, come dettagliato nell’allegato al presente atto che ne costituisce parte inte-grante e sostanziale.

Il presente provvedimento sarà pubblicato per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria.

Il DIRETTORE GENERALEClaudia Morich

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DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE SETTORE RISORSE FINANZIARIE, BILANCIO ED ENTRATE REGIONALI

04.02.2014 N. 24

Variazioni compensative al bilancio di previsione per l'anno finanziario 2014 ai fini delle codificazioni SIOPE - art. 37, comma 2, della l.r. 15/2002 - euro 60.000,00 (7° provvedimento).

IL DIRETTORE GENERALE

VISTO l’articolo 28 comma 3 della legge 27 dicembre 2002, n.289 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003)” in cui al fine di garantire la rispondenza dei conti pubblici alle condizioni dell’articolo 104 del Trattato istitutivo della Comunità Europea, è previsto che tutti gli incassi, i pagamenti e i dati di competenza economica rilevati dalle Amministrazioni pubbliche devono essere codificati con criteri uniformi su tutto il territorio nazionale;

VISTO l’articolo 2, comma 1 lett. f) della legge regionale 26 marzo 2002, n.15 “Ordinamento contabile della Regione Liguria” che stabilisce quale principio dell’ordinamento contabile della Regione: “…fornire allo Stato e alle altre Regioni, in termini di reciprocità e a richiesta, ogni notizia utile allo svolgimento delle proprie funzioni nella materia disciplinata dalla presente legge, nonché concordare con essi le modalità di utilizzazione comune dei rispettivi sistemi informativi ed altre forme di collaborazione.”;

VISTI i Decreti, 18 febbraio 2005 e 5 marzo 2007, del Ministro dell’Economia e delle Finanze “Codificazione, modalità e tempi per l’attuazione del SIOPE per le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano” attuativi del citato articolo 28 della legge 289/2002;

VISTI gli artt.36 e 37 comma 2 della citata l.r.15/2002 in virtù del quale “La Giunta regionale può effettuare con provvedimento amministrativo variazioni compensative fra capitoli della medesima unità previsionale di base, fatta eccezione per le autorizzazioni di spesa di natura obbligatoria, per le spese in annualità e a pagamento differito e per quelle direttamente regolate con legge”;

VISTA la deliberazione della Giunta Regionale n. 655 del 27 giugno 2006 e ss.mm.ii.;

VISTA la legge regionale 23 dicembre 2013, n. 42 “Bilancio di previsione della Regione Liguria per l’anno finanziario 2014”;

VISTO il Documento “Bilancio per capitoli – Esercizio finanziario 2014” allegato alla deliberazione della Giunta Regionale n. 1784 del 27 dicembre 2013 “Ripartizione in capitoli delle unità previsionali di base relative al Bilancio di Previsione della Regione Liguria per l'anno finanziario 2014”;

CONSIDERATO che, con nota n. IN/2014/2210 del 3 febbraio 2014, il Settore Programmazione e Controlli Economico Finanziari ha richiesto variazioni compensative, per euro 60.000,00 in termini di competenza e di cassa nell’ambito dell’U.P.B. 10.101 “Fondo per le politiche sociali” dal capitolo 5891 “Fondo di solidarietà per le persone con gravi disabilità” (1.06.02) da destinare a capitolo di spesa di nuova istituzione cui attribuire la codifica SIOPE appropriata: (euro) Cap. 5891 (codice Siope 1.06.02)

“Fondo di solidarietà per le persone con gravi disabilità”

- 60.000,00

(sessantamila/00) Cap. 5895 nuova istituzione (codice Siope 1.03.01)

“Spese per acquisto di beni e prestazione di servizi in campo sociale finanziate con quota del Fondo di solidarietà per le persone con gravi disabilità”

+60.000,00

(sessantamila/00)

--

RITENUTO che ricorrano le condizioni per procedere alle variazioni compensative richieste per euro 60.000,00 in termini di competenza e di cassa nell’ambito dell’U.P.B. 10.101 “Fondo per le politiche sociali” come meglio sopra specificato;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 55Anno XLV - N. 9

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DECRETA

per le motivazioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente richiamate:

1. sono apportate le seguenti variazioni compensative allo stato di previsione della spesa del Documento “Bilancio per capitoli – Esercizio finanziario 2014” per euro 60.000,00 in termini di competenza e di cassa nell’ambito dell’U.P.B. 10.101 “Fondo per le politiche sociali”:

(euro) Cap. 5891 (codice Siope 1.06.02)

“Fondo di solidarietà per le persone con gravi disabilità”

- 60.000,00

(sessantamila/00) Cap. 5895 nuova istituzione (codice Siope 1.03.01)

“Spese per acquisto di beni e prestazione di servizi in campo sociale finanziate con quota del Fondo di solidarietà per le persone con gravi disabilità”

+60.000,00

(sessantamila/00)

Il presente provvedimento sarà pubblicato per esteso, sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria.

IL DIRETTORE GENERALE

Claudia Morich

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9 Parte II 26.02.2014 - pag. 56

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 57Anno XLV - N. 9

DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO DELLA PROVINCIA DI GENOVA

31.01.2014 N.11/10493

Piano di Bacino Ambiti 12 e 13 - Approvazione di variante non sostanziale ai sensi dell’art.10c.5 della L.R. 58/2009 relativa all’inserimento di un area in frana attiva lungo un affluente del rioFontanelle in località Porcelletto, Crevari, in Comune di Genova.

II COMMISSARIO STRAORDINARIO

Omissis

ADOTTA

Visto l’art. 48 del D.Lgs. n. 267/2000 s.m.i. e l’art. 2 lett. b) della L.R. 58/2009 per il quale la Giuntaprovinciale ed il Consiglio provinciale sono organi dell'Autorità di bacino regionale;

Visto il D.P.R. 09/05/2012 – pubblicato sulla G.U. n. 114 del 17/05/2012 - con il quale è stato decreta-to lo scioglimento del Consiglio provinciale di Genova e contestualmente nominato, nella persona diGiuseppe Piero Fossati, il Commissario Straordinario per la provvisoria gestione della Provincia diGenova fino alla elezione dei nuovi organi provinciali a norma di legge, con i poteri spettanti al Consiglioprovinciale, alla Giunta Provinciale ed al Presidente della Giunta Provinciale ai sensi del D. Lgs.267/2000;

“Visto l’art. 1 comma 441 della Legge 27 dicembre 2013 n. 147 con cui è stato disposto che le gestio-ni commissariali di cui all'articolo 2, comma 1, della legge 15 ottobre 2013, n. 119, nonché quelle dispo-ste in applicazione dell'articolo 1, comma 115, terzo periodo, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, ces-sano il 30 giugno 2014”;

Vista la L.R. 4-12-2009 n. 58 “Modifiche all’assetto dell’Autorità di bacino di rilievo regionale” e s.m.i.,con particolare riferimento all’art. 10, commi 4 bis e 5, che disciplinano le procedure di pubblicità pre-ventiva e di approvazione delle varianti non sostanziali ai Piani di bacino vigenti, ivi comprese quelle checonsistono nel recepimento di criteri e di indirizzi approvati dall’Autorità di bacino;

Visto l'articolo 10 comma 5 della L.R. 58/2009, che stabilisce le modalità di approvazione di variantiai piani vigenti non ricadenti nelle fattispecie delle varianti sostanziali di cui al comma 3 dello stessoarticolo, disponendo, in particolare, che tali modifiche od integrazioni siano approvate dalla Giunta pro-vinciale acquisito il parere vincolante del Comitato Tecnico di Bacino;

Vista la D.G.R. n. 894 del 30/07/2010 recante la disciplina procedurale ed operativa per le istanze divariante ai piani di bacino, integrata con la successiva D.G.R. n. 987 del 05/08/2011 sotto il profilo delleprocedure di approvazione delle varianti in questione;

Viste inoltre le D.G.R.: - n. 1338/2007 “Indirizzi per la riperimetrazione e riclassificazione delle frane attive e quiescenti che

determinano aree a suscettività al dissesto elevata e molto elevata a seguito di studi di maggiordettaglio nella pianificazione di bacino di rilevo regionale”;

- n. 265/2010 “criteri per la ridefinizione di classi di pericolosità relativa in aree a suscettività al dis-sesto elevata e molto elevata per frana a cinematica ridotta nonché integrazioni alla D.G.R.1338/2007”;

- n. 1265/2011 con la quale è stato approvato il testo integrato aggiornato dei criteri per la redazio-ne della normativa di attuazione dei Piani di Bacino per la tutela del rischio idrogeologico;

- n. 1208/2012 con la quale sono stati aggiornati i criteri geomorfologici per la redazione della nor-

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9 Parte II 26.02.2014 - pag. 58

mativa di attuazione dei Piani di Bacino per la tutela dal rischio idrogeologico;

Preso atto che la D.G.R. n. 987/2011 prevede quanto segue:- l’organo politico più adeguato della Provincia (Giunta Provinciale in quanto competente all’appro-

vazione delle varianti non sostanziali) prende atto della variante in corso preliminarmente all’ap-provazione;

- indice la fase di pubblicità preventiva stabilendone modalità e termini di divulgazione, confrontoe presentazione delle osservazioni;

- prevede un regime transitorio con adeguate misure di attenzione fino all’entrata in vigore dellavariante.

Ricordato che il Piano di Bacino stralcio sul rischio idrogeologico relativo agli Ambiti 12 e 13 è statoapprovato con Deliberazione di Consiglio provinciale n. 65 del 12/12/2002 e s.m.i.;

Dato atto che la richiesta di variante non sostanziale al Piano di Bacino Ambiti 12 e 13 è collegataalla segnalazione di una piccola frana attiva lungo un affluente del rio Fontanelle in località Porcelletto,Crevari, nel Comune di Genova, e che è stato effettuato uno specifico sopralluogo in data 29/05/2013;

Considerato che l’esito del sopralluogo ha confermato la presenza di una piccola frana attiva in spon-da destra di un affluente del rio Fontanelle che ha interessato una pendice a coltivi, sino al rivo stesso,per una lunghezza di circa 45 m ed una larghezza di circa 50 m;

Dato atto che con nota n. 90498 del 05/09/2013 la Provincia ha trasmesso al Comitato Tecnico diBacino, per l’acquisizione del prescritto parere, la proposta di variante non sostanziale per l’inserimen-to di un’area in frana attiva lungo un affluente del rio Fontanelle in località Porcelletto, Crevari, inComune di Genova;

Considerato che il Comitato Tecnico di Bacino, nella seduta del 10/10/2013 ha espresso parere favo-revole (parere n.28), ai sensi del c. 5 art. 10 L.R. 58/2009, alla variante non sostanziale al Piano di BacinoAmbiti 12 e 13 senza alcuna prescrizione;

Dato atto che la variante proposta è coerente con gli indirizzi e i criteri del Piano di bacino in quan-to risulta finalizzata all’aggiornamento in senso cautelativo delle cartografie relative alla pericolositàgeomorfologica di Piano, anche a tutela della pubblica e privata incolumità ed a garanzia del nonaumento del rischio idrogeologico, in relazione a nuovi elementi aggravanti oggettivi complessivamenteemersi sul territorio in oggetto;

Richiamata la Deliberazione di Giunta Provinciale n.120/2013 con la quale è stata effettuata unapresa d’atto e dato avvio alla pubblicità preventiva all’approvazione della variante in oggetto ai sensi del-l’articolo 10 comma 5 della L.R. 58/2009.

Dato atto che con nota n. 118937 del 21/11/2013, è stato trasmesso al Comune di Genova l’avviso pub-blico di informazione, ai sensi dell’art. 10, comma 5 della L.R. 58/2009, ai fini della pubblicazione all’al-bo pretorio per trenta giorni consecutivi a partire dal 05/12/2013, onde consentire agli interessati di pren-dere visione degli elaborati e presentare eventuali osservazioni.

Preso atto che nel periodo succitato, non è pervenuta alcuna osservazione.

Preso atto che è possibile procedere con l’approvazione della variante in oggetto evidenziando chel'articolo 10 comma 5 della L.R. 58/2009, stabilisce le modalità di approvazione di varianti ai piani vigen-ti non ricadenti nelle fattispecie delle varianti sostanziali di cui al comma 3 dello stesso articolo, dispo-nendo, in particolare, che tali modifiche od integrazioni siano approvate dalla Giunta provinciale acqui-sito il parere vincolante del Comitato Tecnico di Bacino;

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 59Anno XLV - N. 9

Tutto ciò premesso vengono quindi modificati i seguenti documenti:− Carta della franosità− Carta geomorfologica− Carta della suscettività al dissesto− Carta del rischio geomorfologico.

Atteso che nessuna spesa deriva a carico del bilancio provinciale dall’approvazione del presente atto;

Visto il parere del Direttore della Direzione 03 – Pianificazione Generale e di Bacino espresso ai sensidell’art. 49, comma 1, del D. Lgs. 267/2000;

Visto il parere del Responsabile dei Servizi Finanziari espresso ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D.Lgs. 267/2000;

Con i poteri della Giunta Provinciale assunti ai sensi e per gli effetti del sopra citato D.P.R. 09/05/2012;

DELIBERA

per le motivazioni nelle premesse esposte:

1. di approvare la variante del Piano di Bacino Ambito 12 e 13 relativamente all’inserimento di un areain frana attiva lungo un affluente del rio Fontanelle in località Porcelletto, Crevari, in Comune diGenova, costituita dai seguenti elaborati, allegati alla presente deliberazione:− Carta della franosità (stralcio)− Carta geomorfologica (stralcio)− Carta della suscettività al dissesto (stralcio)− Carta del rischio geomorfologico (stralcio).

2. di prendere atto del parere favorevole formulato dal Comitato Tecnico di Bacino nella seduta del10/10/2013 (parere n.28);

3. di dare atto che le carte di cui al punto 1, così come modificate, entreranno in vigore con la pubbli-cazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione;

4. di dare mandato alla competente Direzione 03 – Pianificazione Generale e di Bacino - per l'espleta-mento degli adempimenti procedurali previsti dall'articolo 10 comma 6 della Legge Regionale n.58/2009, riguardo alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione dell’avviso dell’avvenutamodifica del Piano ed alla successiva trasmissione agli Enti pubblici interessati;

5. di prendere atto che nessuna spesa deriva a carico del bilancio provinciale dall’approvazione del pre-sente atto.

IL SEGRETARIO GENERALE IL COMMISSARIO STRAORDINARIOAraldo Piero Fossati Giuseppe Piero

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9 Parte II 26.02.2014 - pag. 60

PROVINCIA DI GENOVADIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI

UFFICIO ACQUA E DERIVAZIONI IDRICHE

AVVISO DI DOMANDA

ENERGIAVERDE S.R.L. ha presentato, in data 06.03.2013 integrata in data 28.06.2013, istanza diconcessione di derivazione acqua dal Rio Statale e Rio Foppo trib. T. Graveglia in loc. Statale (Bacino T.Entella) per moduli 2,30 (l/s 230) ad uso Idroelettrico, in Comune di NE (pratica D/6568).

IL DIRIGENTEDott.ssa Paola Fontanella

AUTORIZZAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE PIANIFICAZIONE E PRO-GRAMMAZIONE TERRITORIALE - SERVIZIO CONCESSIONI ED AUTORIZZA-

ZIONI IDRAULICHE DELLA PROVINCIA DI SAVONA 11.01.2014 N. 123

Corso d'acqua torrente Sansobbia - Località Via della Rovere - Comune di Albisola Superiore.Domanda intesa ad ottenere la concessione per la realizzazione di scarico acque bianche.Autorizzazione ai fini idraulici per l'esecuzione delle opere in concessione. Soggetto autorizzato:Comune di Albisola Superiore.

IL DIRIGENTE O SUO DELEGATO

OMISSIS

AUTORIZZA

1. ai sensi dell’art. 93 e seguenti del R.D. 25/07/1904 n° 523 e s.m.i., ai soli fini idraulici per quanto dicompetenza e fatti salvi ed impregiudicati i diritti dei terzi ed ogni altro parere, autorizzazione, con-cessione o nulla osta comunque denominati, il Comune di Albisola Superiore all’esecuzione dei lavo-ri in argomento, su terreno di proprietà demaniale, alle seguenti condizioni

OMISSIS

IL DIRIGENTE DEL SETTOREArch. Enrico Pastorino

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE TER-RITORIALE – SERVIZIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA DELLA

PROVINCIA DI SAVONA 31.01.2014 N. 551

Comune di Vado Ligure - Approvazione Variante parziale al Vigente S.U.G. comportante modifiche alla ViaDei Maestri del Lavoro d'Italia in prossimita' dell'incrocio con Via Sabazia.

IL DIRIGENTE O SUO DELEGATOPremesso:

che il Comune di Vado Ligure è dotato di Strumento Urbanistico Generale (S.U.G.) approvato con D.P.G.R.n. 1988 del 15.09.1977 e s.m.i.;

che con deliberazione consiliare n. 34 del 01.08.2013 il Comune medesimo adottava una Variante parzialeallo S.U.G., attraverso cui ha inteso introdurre alcune modifiche alla via dei Maestri del Lavoro d'Italia;

che a seguito dell'avvenuta pubblicazione a termini di legge di detta Variante, dal 25.09.2013 al 11.10.2013,

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 61Anno XLV - N. 9

non sono pervenute osservazioni/opposizioni, come attestato dal Responsabile del Settore Urbanistica eGestione del Territorio dell'Ufficio Tecnico del Comune medesimo;

che gli atti relativi alla Variante di cui trattasi sono stati trasmessi a questa Provincia per gli adempimenti dicompetenza, con nota comunale prot. n. 17048 del 29.10.2013;

che questa Provincia, con nota prot. n. 101531 del 23.12.2013 , ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 6, lett. f),della L.R. n. 8/1972, ha formulato rilievi alla Variante allo S.U.G. di cui all’oggetto, rappresentandoli in viainterlocutoria al Comune interessato, affinché lo stesso potesse fornire i necessari chiarimenti ed apportarele eventuali modifiche agli elaborati della Variante medesima, ai fini dell’emissione del definitivo provvedi-mento provinciale;

che il Comune di Vado Ligure, con nota prot. n. 783 del 14.01.2014, acquisita agli atti di questo Ente conprot. n. 2437 del 14.01.2014, ha fornito i chiarimenti richiesti da questa Provincia nell'ambito della soprarichiamata nota di rinvio;

Visti:- l’articolo 107 del medesimo decreto legislativo n. 267/2000 che assegna ai dirigenti la competenza in materia di

gestione;- l’articolo 29 dello Statuto provinciale in ordine alle funzioni dirigenziali;- l’articolo 41 del regolamento sull’ordinamento degli Uffici e dei Servizi che disciplina la funzione dirigenziale;- gli articoli 22 e 23 del regolamento sull'ordinamento degli Uffici e dei Servizi che disciplinano la delega di fun-

zioni e la sostituzione dei dirigenti;

Visto il d.P.R. n. 327 del 08.06.2001 e s.m.;Vista la Legge Urbanistica 17.08.1942 n. 1150 e s.m.;Vista la Legge Regionale 08.07.1987 n. 24 e s.mVista la Legge Regionale 24.05.1972 n. 8 e s.m.;Vista la Legge Regionale n. 9/1983 e s.m.;Vista la Legge Urbanistica Regionale 04.09.1997, n. 36 di disciplina del sistema della pianificazione territoriale nelle

sue articolazioni di livello regionale, provinciale e comunale;Atteso che l’art. 85, 1° comma, lett. a) della citata Legge Urbanistica Regionale n. 36/1997 dispone, tra l’altro, il tra-

sferimento alle Province delle funzioni amministrative regionali di approvazione delle Varianti parziali ai vigentiStrumenti Urbanistici Generali;

Visto il Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 6del 26.02.1990 e s. m. ed i.;

Visto il Piano Territoriale di Coordinamento di questa Provincia, approvato con deliberazione del ConsiglioProvinciale n. 42 del 28.07.2005 e s. m. ed i.;

Vista la Relazione (allegato A) del competente Servizio Pianificazione Territoriale e Urbanistica, prot. n. 7314 del31.01.2014 che si allega al presente decreto quale sua parte integrante e sostanziale.

Considerato che sulla base dell'istruttoria, per i motivi espressi nella citata Relazione (Allegato A) risulta possibiledefinire la decisione in ordine al procedimento amministrativo di cui trattasi nei termini seguenti:

la Variante parziale al vigente Piano Regolatore Generale (P.R.G.) del Comune di Vado Ligure, concernente modi-fiche alla via dei Maestri del Lavoro d'Italia nel tratto situato in prossimità dell'incrocio con via Sabazia, così comeadottata con deliberazione consiliare n. 34 del 01.08.2013, è meritevole di approvazione;

Esercitato il controllo preventivo di regolarità amministrativa, attestante la regolarità e la correttezza dell'azioneamministrativa, ai sensi dell'articolo 147 bis, comma 1, del decreto legislativo n. 267/2000;

DECRETA

è approvata la Variante parziale al vigente Piano Regolatore Generale (P.R.G.) del Comune di Vado Ligure, concer-nente modifiche alla via dei Maestri del Lavoro d'Italia nel tratto situato in prossimità dell'incrocio con via Sabazia,così come adottata con deliberazione consiliare n. 34 del 01.08.2013;

DISPONE

1. di pubblicare il presente Decreto all'Albo on line per 15 giorni consecutivi nonché, per estratto, sul BollettinoUfficiale della Regione Liguria;

2. di notificare il presente atto al Sindaco del Comune di Vado Ligure, anche ai fini dei successivi adempimenti dilegge, ivi compresi quelli di pubblicità e notifica prescritti dall’art. 10, 6° comma, della citata Legge Urbanistican.1150/1942 e s.m.;

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9 Parte II 26.02.2014 - pag. 62

DA' ATTO che:• il presente atto è esecutivo dalla data di sottoscrizione del dirigente o suo delegato che ne attesta la regolarità

amministrativa;

• contro il presente provvedimento è ammesso il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ovvero di ricor-so straordinario al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla cono-scenza/notificazione dell'atto stesso.

IL DIRIGENTE DI SETTOREArch. Enrico Pastorino

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE DIFESA DEL SUOLO DELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA

04.02.2014 N. 107

Pratica n. 6381. Corso d'acqua: Bacino del Canale di Vernazza. Ditta: Comune di VernazzaAutorizzazione relativa alla variante in corso d’opera del progetto di rifacimento di n. 2 attraversamenti

della strada comunale pedonale di collegamento tra il capoluogo e il Santuario N.S. di Reggio con corsi d’ac-qua appartenenti al bacino del Canale di Vernazza e individuati nel reticolo idrografico del Piano di BacinoAmbito 19 di cui uno demaniale (intervento n. 29) ed uno non censito catastalmente (intervento n. 14), giàapprovato nella Conferenza dei Servizi del 30.11.2012.

IL DIRIGENTE

omissis

DISPONE

1) di annullare la determinazione dirigenziale n. 333 del 16.04.2013 sopra richiamata;

2) di rilasciare al Comune di Vernazza fatti salvi ed impregiudicati i diritti dei terzi, l'autorizzazione, relativa allavariante in corso d’opera del progetto, ai fini idraulici per la realizzazione di entrambi gli attraversamenti sopra cita-ti ed anche ai fini demaniali per quello relativo al corso d’acqua di cui all’intervento n. 29 previsti nel progetto dellastrada comunale pedonale di collegamento tra il capoluogo e il Santuario N.S. di Reggio già approvato nellaConferenza dei Servizi del 30.11.2012, in conformità dei disegni vistati da questo Servizio;

omissis

IL DIRIGENTEDott. Ing. G. Mancini

PROVINCIA DELLA SPEZIASETTORE 4 - SERVIZIO DIFESA DEL SUOLO

AVVISO

Pratica n. 836/DER. La ditta Papa Silvano (ora Riviera S.n.c. di Papa Marco, Papa Francesca e Papa Marzia) hapresentato domanda in sanatoria il 29.11.1995, successivamente integrata ed aggiornata, per derivare moduli massi-mi 0,0036 (l./sec. 0,36) e medi 0,0030 (l./sec. 0,30) di acqua, ad uso potabile ed irriguo, dal pozzo ubicato al Fg. 7 map-pale 255 del Comune di Framura, località Fornaci.

La Spezia, 05.02.2014

IL FUNZIONARIO DELEGATODott. Ing. Maurizio Bertoni

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 26.02.2014 - pag. 63Anno XLV - N. 9

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE TECNICO DEL COMUNE DI FOLLO

17 .01.2014 N. 12

Approvazione rilascio di nuova autorizzazione in via ordinaria - Soc. IBEA Snc di Montanari G e VesignaM. per:

1) saldatura e taglio termico di oggetti e superfici metalliche ferrose e non ferrose2) lavorazioni meccaniche dei metalli e/o trattamenti superficiali e/o altre lavorazioni dei metalli ai sensi del D.LGS 152/06 e ss.mm.ii. della DGRL 1260/2010 , DGRL 537/2011 e DGRL 1420/2011.

IL RESPONSABILE DEL SETTORE

Visto il verbale della Conferenza dei Servizi deliberante del 16 gennaio 2014 che viene trasmesso unitamente allapresente determinazione a tutti gli Enti coinvolti nel procedimento, e che ne costituisce parte integrante.

Considerato che in tale sede erano stati espressi pareri favorevoli dei vari Enti coinvolti nel procedimento

DETERMINA

Di prendere atto di tutti i pareri favorevoli espressi in conferenza dei servizi del 16/01/2014,Di fornirne notizia agli enti e Servizi interessati dai diversi endoprocedimenti.Di approvare la realizzazione richiesta, salvi e impregiudicati sempre i diritti di terzi, nel rispetto degli elaborati pro-

gettuali presentati delle prescrizioni e condizioni contenute nel presente provvedimento, nel verbale e nei pareri alle-gati che dello stesso fanno parte integrante e sostanziale.

La presente determinazione, a cura del responsabile dello Sportello Unico dovràessere pubblicata all’Albo pretorio dell’Enteessere pubblicata sul B.U.R.L.

IL RESPONSABILE DEL SETTOREGeom. Gianni Simonelli

DELIBERAZIONE DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA DETERMINAZIO-NE DELLE INDENNITÀ DI ESPROPRIO DELLA

PROVINCIA DELLA SPEZIA.30.01.2014 N. 1

Determinazione dei VAM (valori agricoli medi) per l’anno 2014.

La Commissione omissis

DELIBERA

all’unanimità, dato che l’andamento del mercato immobiliare nel territorio provinciale durante l’anno 2013 non hasubito variazioni al rialzo che non è necessario aggiornare i valori della Tabella che rimangono pertanto invariatirispetto all’anno precedente.

Regione Agraria n. 1 Alto Vara.Comuni di Carro, Maissana, Rocchetta Vara, Sesta Godano, Varese Ligure, Zignago.Regione Agraria n. 2 Medio VaraComuni di Beverino, Bolano, Borghetto Vara, Bugnato, Calice al Cornoviglio, Corrodano, Follo, Pignone, Riccò del

Golfo della Spezia.Regioni Agrarie n. 3 Colline Litoranee di Levanto.

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PROVINCIA DELLA SPEZIA V.A.M. ANNO 2014

VALORI AGRICOLI MEDI R.A. 1 R.A.2 R.A. 3 R.A. 4 TIPO COLTURA Alto Vara Medio Vara Coll.lit.Levanto Coll.Lit.La Spezia

SEMINATIVO 15.000,00 20.000,00 23.000,00 38.000,00 SEMINAT.ARB. 20.000,00 23.000,00 26.000,00 40.000,00 SEM.IRR. 21.000,00 24.000,00 27.000,00 57.000,00 SEM.ARB.IRR 27.000,00 24.000,00 27.000,00 64.000,00 PRATO 6.000,00 6.000,00 6.000,00 12.000,00 PRATO ARB. 6.000,00 6.000,00 PRATO IRRIGUO 15.000,00 ORTO IRRIGUO 118.000,00 118.000,00 ORTO IRR.ARB. 118.000,00 AGRUMETO 147.000,00 FRUTTETO 35.500,00 73.000,00 VIGNETO 17.600,00 49.000,00 110.000.00 92.000,00 VIGNETO IRRIGUO 110.000,00 ULIVETO 17.600,00 29.500,00 35.000,00 38.000,00 ULIVETO VIGNETO 17.600,00 29.500,00 35.000,00 32.000,00 CANNETO 13.000,00 PASCOLO 2.500,00 2.500,00 2.500,00 2.500,00 PASCOLO ARB. 2.500,00 2.500,00 2.500,00 2.500,00 PASCOLO CESP, 2.500,00 2.500,00 2.500,00 INCOLTO PROD. 2.000,00 2.000,00 2.000,00 2.000,00 BOSCO ALTO 8.800,00 8.800,00 8.800,00 8.800,00 BOSCO CEDUO 5.900,00 5.900,00 5.900,00 5.900,00 BOSCO MISTO 5.900,00 5.900,00 5.900,00 5.900,00 Per i vigneti D.O.C. maggiorazione del 50% Per i vigneti IGT maggiorazione del 25%

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLV - N. 9 Parte II 26.02.2014 - pag. 64

Bonassola, Deiva Marina, Framura, Levanto, Monterosso al Mare, Riomaggiore Vernazza. Regione Agraria n. 4 Colline Litoranee della Spezia.Comuni di Ameglia, Arcola, Castelnuovo Magra. La Spezia, Lerici, Ortonovo, Porto Venere, Santo Stefano di

Magra, Sarzana, Vezzano Ligure.

PRESIDENTE ff. (per delega) LA SEGRETARIADott.ssa Luigina Righetti Dott.ssa Pierpaola Grillo

Direttore responsabile: Augusto Pessina Pubblicato dalla Presidenza del Consiglio Regionale

Autorizzazione del Tribunale di Genova n. 22 del 16/7/1976 (legge regionale 24 dicembre 2004, n. 32)