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Progetto di valorizzazione degli interventi sui Beni Culturali dell’Asse 4 del POR FESR-2007-2013 LIGURIA HERITAGE www.liguriaheritage.it LA LIGURIA,TERRA DI FORTI LA DIFESA DELLA REPUBBLICA, LA DIFESA DEL REGNO SABAUDO Forte Santa Tecla a Sanremo (IM)

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Progetto di valorizzazione degli interventi suiBeni Culturali dell’Asse 4 del POR FESR-2007-2013

LIGURIA HERITAGEwww.liguriaheritage.it

LA LIGURIA,TERRA DI FORTILA DIFESA DELLA REPUBBLICA,

LA DIFESA DEL REGNO SABAUDO

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LIGURIA HERITAGEwww.liguriaheritage.it

Liguria Heritage un progetto innovativo per la valorizzazione

dei beni culturali della Liguria

La progettazione e l’esecuzione del progetto Liguria Heritage sono stati affidati dalla Regione Liguria alla propria finanziaria, la FILSE, un soggetto che di mestiere promuove lo sviluppo economico dei territori.

È nato così Liguria Heritage, un programma le cui risorse servono a fornire delle ragioni valide per fruire dei 96 beni culturali e monumenti appena recuperati.

Solo in questo modo si sarebbero colti gli obiettivi economici di crescita prefissati.

Per sviluppare il progetto la Regione ha deciso di puntare fortemente sull’innovazione, avvalendosi della società regionale di informatica Liguria Digitale Scpa e si è orientata

fin da subito verso le tecnologie ICT, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che creano l’alleanza giusta ed efficace tra divertimento e cultura, apprendimento e, con una parola che si è affacciata da poco nel mondo della valorizzazione dei beni culturali, emozione.

La Regione Liguria è certa che la chiave di efficacia del progetto stia non solo nella tecnologia, ma anche nella capacità di raccontare questi beni culturali.

Come? Coinvolgendo, incuriosendo, stimolando ed emozionando.

Regione Liguria

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Le mura di Genova, con i suoi forti e le sue strutture difensive, uno dei sistemi più imponenti d’Europa contro le invasioni nemiche. Ma anche Forte Geremia, strategica fortezza sui crinali appenninici, o le batterie antiaeree di Camogli. Un concentrato di storia militare in pochi chilometri, che testimonia l’evoluzione della guerra attraverso il passaggio dalle mura settecentesche ai forti, alle postazioni di tiro sul monte di Portofino.

Il progetto di Valorizzazione delle risorse naturali e culturali della Liguria (Asse 4 del POR FESR 2007-2013) permette il recupero di queste costruzioni, a scopo didattico, turistico o di accoglienza, senza dimenticare l’intervento sullo storico Acquedotto di Genova, opera ingegneristica senza pari in Italia. Con Liguria Heritage si va alla scoperta della storia scritta in questi siti.

LE GRANDI OPERE DI DIFESA IN PROVINCIA DI GENOVA

Acquedotto Storico della Val BisagnoGenova

BatterieCamogli

Forte GeremiaMasone

Il Parco Urbano Delle MuraGenova

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Non è certo un’opera di fortificazione, ma appartiene all’epoca in cui una fitta rete di forti circondò Genova. Nella valle del Bisagno si trova il primo e più antico acquedotto di Genova. Rimasto in funzione sino alla prima metà del ‘900, è oggi un nastro che percorre la città antica e tutta la Val Bisagno.

Il progetto di Valorizzazione delle risorse naturali e culturali della Liguria (Asse 4 del POR FESR 2007-2013), potenzia e integra la cartellonistica, realizzando un Centro polivalente per la diffusione e la promozione del tracciato dell’acquedotto con spazi didattici e l’installazione di postazioni multimediali interattive nelle “case dei filtri”, le casette dei meccanismi di chiusa e filtraggio.

Un po’ di storia

Prima che una grandiosa opera pubblica, l’acquedotto è una grande impresa ingegneristica: vi lavorarono i più importanti

architetti genovesi. L’acqua vi scorreva con pendenze minime per molti chilometri. Impiegava murature in pietrame, archi a tutto sesto o a sesto ribassato in materiale locale. In epoca romana, da Molassana raggiungeva la Ripa Maris, l’attuale Sottoripa, a due passi dal Porto Antico, dove alimentava le attività del porto.

Nel Medievo si arricchì di alcune prese nei rii affluenti del Bisagno, poi, nel XVI secolo, l’espansione urbana e l’incremento demografico ne imposero l’ampliamento con l’allargamento del canale e la costruzione di nuovi ponti.

L’acquedotto continua a crescere nei secoli successivi seguendo le necessità della città e con eccezionali soluzioni tecniche, come la costruzione del grande ponte-sifone del Geirato e quello del Veilino nel 1825. Nel 1900 per ragioni igieniche l’intero percorso del condotto viene chiuso da lastroni in pietra di Luserna. L’Acquedotto storico venne usato sino al 1951 e poi dichiarato non potabile. Ma il primo tratto, da Schiena d’asino ai Filtri di Struppa, funziona tutt’ora perfettamente.

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OACQUEDOTTO STORICO DELLA VAL BISAGNO

E’ possibile percorrere l’ Acquedotto storico quasi per intero, per circa 18 chilometri, dalla Presa di Schiena d’asino, nel Comune di Davagna, fino alla zona di piazza Caricamento, nel centro storico di Genova.

Curiosità

Il ponte-sifone

Comune di Genova: Palazzo Tursi, via Garibaldi, 9 - 16138 Genova (GE)Telefono: 010 55 71 11E-mail: [email protected]: www.comune.genova.it

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Il sentiero che parte da S. Rocco di Camogli, superato il piccolo borgo di Mortola, incontra, in località Batterie, a 246 metri di altitudine, alcuni manufatti bellici risalenti alla seconda guerra mondiale.

Il progetto di Valorizzazione delle risorse naturali e culturali della Liguria (Asse 4 del POR FESR 2007-2013), ha permesso di sottrarre queste strutture all’inevitabile degrado e, di conseguenza, di valorizzare il territorio circostante conservando le tracce di ciò che è accaduto e il suo significato.

Ora le Batterie continuano ad essere strategiche, ma nella promozione del territorio, sono infatti protagoniste di un itinerario pedonale adeguatamente pulito

ed illuminato, con pannelli esplicativi e applicazioni multimediali, alla scoperta della memoria storica del luogo e, più in generale del Parco di Portofino, con i suoi eccezionali valori paesistici e naturalistici.

Un po’ di storia

I manufatti oggetto del recupero furono costruiti a partire dal 1941 dal Regio Esercito Italiano in funzione di difesa antiaerea del Porto di Genova e, dal 1943, passarono in gestione alle truppe tedesche.

Oggi le installazioni consistono in strutture per la direzione di tiro (visibili accanto al sentiero), casematte dove erano installati i cannoni e un osservatorio con telemetro (al Bricco), una piattaforma per il cannone ed alcune mitragliatrici (ben visibile quella su Punta Chiappa), una serie di postazioni di sentinella, insieme alla base militare e agli alloggi.

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Ente Parco di Portofino: Viale Rainusso, 1 - Santa Margherita Ligure - Camogli (GE)Telefono: 0185 28 94 79Fax: 0185 28 57 06E-mail: [email protected]: www.parcoportofino.it

BATTERIE DI CAMOGLI

Le Batterie

Particolare

Il sentiero che porta alle batterie raggiunge poi l’Abbazia di S. Fruttuoso di Camogli ed è senza dubbio l’itinerario escursionistico più caratteristico del parco.

Curiosità

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Masone, non distante dal mare e lambito dall’Alta via dei Monti Liguri, è circondato da percorsi e sentieri che offrono scorci spettacolari sull’Appennino e la costa.

Sull’Alta Via dei Monti Liguri, alle spalle di Masone, si trova Forte Geremia, fortezza militare sabauda.

Forte Geremia è stato oggetto del progetto di Valorizzazione delle risorse naturali e culturali della Liguria (Asse 4 del POR FESR 2007-2013), per una ristrutturazione del piano terra e del primo piano, con rifacimento di servizi igienici, intonaci, solai e serramenti.

Obiettivo finale era recuperare questa “stazione” sull’Alta via, che si candidava

diventare un punto di eccellenza nel panorama delle strutture ricettive inserite nel sistema del parco naturale regionale del Beigua.

Un po’ di storia

Forte Geremia è una fortezza militare costruita alla fine del XIX secolo, si trova a 806 metri d’altezza.

Realizzata dal Genio militare del Regno d’Italia, sorse con funzioni di controllo dei passi tra Genova e la valli in direzione del Piemonte. Sgomberato alla fine della Prima guerra mondiale, venne dismesso e, negli anni ’30, passò sotto controllo demaniale.

Non è visibile dalla provinciale del Turchino perché nascosto da un terrapieno ed è dotato di un fossato che lo circonda completamente, di cortile interno, postazioni di tiro e munizionamento. L’edificio è composto da piano terra e primo piano collegati da una scala metallica.

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FORTE GEREMIA A MASONE

Abbandonato per oltre mezzo secolo, è stato restaurato nel 1999. Dal 2007 è diventato un rifugio lungo l’Alta via dei monti liguri.

Curiosità

Particolare

Il Forte

Comune di Masone: Piazza 75 Martiri, 1 - 16010 Masone (GE)Telefono: 010 92 60 03Fax: 010 92 66 58E-mail: [email protected]: www.comune.masone.ge.it

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Il Parco delle Mura racchiude il complesso difensivo eretto tra XVIII e XIX secolo per proteggere Genova dalle aggressioni nemiche.

Con i suoi 876 ettari, comprende numerosi percorsi pedonali che collegano la città antica e le colline: dalle “creuze”, le mattonate che raggiungono le due vallate, ai sentieri di mezza costa e di crinale, alle linee meccanizzate di risalita dal centro, costruite tra fine ’800 e i primi anni del ‘900 : funicolare Zecca - Righi, cremagliera Principe – Granarolo, il trenino di Casella.

L’intervento, nell’ambito del progetto di Valorizzazione delle risorse naturali e culturali della Liguria (Asse 4 del POR FESR 2007-2013), si propone di potenziare la fruibilità , valorizzando la rete sentieristica e i percorsi ciclabili con destinazione differenziata (cicloturismo e mountain-bike) attraverso interventi di messa in sicurezza, migliorando la segnaletica e l’accessibilità. Importante anche il collegamento con la

ferrovia Genova-Casella e con l’Acquedotto storico.

Un po’ di storia

Il primo tratto della cinta risale al periodo fra 1626 e 1632. Fu poi ampliata nel Settecento e completata sotto il Regno sabaudo nell’Ottocento con la costruzione dei forti.

Un totale di sedici edifici fra torri e fortezze, da est a ovest coi forti Santa Tecla, Richelieu, Quezzi, Ratti, il Castellaccio, forte Fratello Minore, forte Puin, forte Crocetta, forte Begato, forte Tenaglia e forte Sperone.

Il parco, che costituisce la più vasta area verde del capoluogo e una delle più grandi d’Europa, è costituito dalle fortificazioni a ovest del Bisagno e quelle di Ponente, che si snodano lungo la val Polcevera: da questa parte la cinta muraria ingloba la Lanterna, il faro simbolo di Genova.

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Via del Peralto, 6 - 16136 Genova (GE)

IL PARCO URBANO DELLE MURA

Planetario

Forte Sperone, sulla sommità del monte Peralto, è utilizzato come sede per rappresentazioni teatrali e manifestazioni culturali durante la stagione estiva.

Curiosità

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Sono tante le città fortificate, piccole e grandi, della Liguria. In provincia di Imperia, il progetto di valorizzazione delle risorse naturali e culturali della Liguria (Asse 4 del POR FESR 2007-2013) permette il recupero e la completa fruizione del Bastione di Cervo e di Forte Santa Tecla a Sanremo.

Punti di riferimento storici per le comunità e i centri storici, testimoniano le vicende storiche dei secoli passati, dal rischio di invasioni da terra al timore degli attacchi saraceni, fino alle lotte per la dominazione del Ponente che videro in campo la Repubblica di Genova.

Liguria Heritage porta alla scoperta di queste antiche fortificazioni a cavallo tra Medioevo ed Età moderna.

ANTICHE FORTIFICAZIONI INPROVINCIA DI IMPERIA

BastioneCervo

Forte Santa TeclaSanremo

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Da caposaldo del sistema difensivo del borgo a simbolo della nuova vocazione culturale di Cervo, il suo famoso Bastione rivive come prestigiosa per il suo nuovo Museo della Musica.

l progetto, nell’ambito del progetto di valorizzazione delle risorse naturali e culturali della Liguria (Asse 4 del POR FESR 2007-2013), ha il duplice scopo di recuperare un manufatto difensivo del XV secolo, oggi in avanzato stato di degrado, per trasformarlo in un nuovo e moderno museo.

Una strategia studiata per dotare il Comune di un ulteriore strumento di promozione culturale, in aggiunta al Festival della Musica da Camera.

Un po’ di storia

Il Bastione è un baluardo difensivo cinquecentesco che apparteneva alla cerchia murata di Cervo. Città fortificata sin dal XII secolo, Cervo diventa, nel tempo, un borgo completamente murato. Ha nel Castello il suo fulcro difensivo.

Dalla semplice torre originale, la porta della Marina viene rinforzata con doppia cortina muraria e, vicino alla loggia del Pontile, viene eretto il Bastione.

Successivamente il Castello si amplia, crescendo assieme al centro abitato e sviluppandosi progressivamente verso il mare sino al XVI secolo, a causa della minaccia delle incursioni piratesche.

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ERVO BASTIONE DI CERVO

Salita al Castello, 15 - 18010 Cervo (IM)Telefono: 0183 406462

Il Bastione

ll Festival Internazionale di Musica da Camera di Cervo è stato fondato nel 1964 da un violinista ungherese, Sandor Vegh, che intuì le potenzialità acustiche della centrale piazza dei Corallini, sovrastata dalla chiesa parrocchiale di San Giovanni.

Curiosità

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Situato in pieno centro a Sanremo, sul lungomare, a due passi dal porto, in una zona con grandi potenzialità, soprattutto dopo la realizzazione della pista ciclabile Area 24 che passa proprio lì vicino, sul vecchio tracciato della ferrovia, il Forte di

Santa Tecla può essere un rilevante centro di attività culturali e di aggregazione per tutta la città di Sanremo.

Nell’ambito del progetto di valorizzazione delle risorse naturali e culturali della Liguria (Asse 4 del POR FESR 2007-2013) si intende restaurarlo e valorizzarlo a carattere culturale e turistico.

Un po’ di storia

Il Forte di Santa Tecla fu costruito nel biennio 1755-56 per ordine della Repubblica di Genova: si trattava di una struttura il cui obiettivo era difendere la Repubblica stessa dopo l’insurrezione popolare del 1753, scoppiata dopo la decisione di separare Sanremo dalla Colla, località della città.

Il forte disponeva di 16 pezzi d’artiglieria sul fronte anteriore e di 5 più piccoli su quello posteriore. Risiedevano nella fortezza due compagnie da 40 uomini ciascuna. Dopo l’unità d’Italia fu trasformato in carcere e solo recentemente è passato al Comune di Sanremo.

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OFORTE SANTA TECLA A SANREMO

Il Forte

Le mura del forte

Ai moti seguì un’aspra repressione, con arresti, condanne all’esilio e condanne a morte. La Repubblica di Genova decise di costruire il forte demolendo tredici case di pian di Nava e inglobando la preesistente Torre della Marina.

Curiosità

Corso Nazario Sauro, 7 - 18038 Sanremo (IM)

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Con un occhio rivolto costantemente al mare. Perché è da lì che, nei periodi più burrascosi della storia ligure, sarebbero arrivati i nemici. Il progetto di Valorizzazione delle risorse naturali e culturali della Liguria (Asse 4 del POR FESR 2007-2013) porta alla riqualificazione di due esempi, di epoche diversissime, delle strutture difensive della provincia della Spezia: il castello di Bonassola, fortezza medievale costruita per arginare le incursioni dei pirati, e la Batteria Chiodo di Ameglia, struttura dei primi del ‘900, realizzata proprio in funzione anti nave.

Con Liguria Heritage si va alla scoperta di questa luoghi, destinati a diventare centri di cultura per manifestazioni ed eventi, attraverso il recupero conservativo delle strutture e il potenziamento dei servizi di accoglienza dei visitatori.

DAI SARACENI AL ‘900. FORTI IN PROVINCIA DELLA SPEZIA

Batteria GeneraleChiodo ad AmegliaSarzana

CastelloBonassola

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La batteria Generale Chiodo, nel comune di Ameglia, a poca distanza dalla frazione di Montemarcello, è una postazione antinave, riconvertita poi a contraerea.

Grazie al progetto di Valorizzazione delle risorse naturali e culturali della Liguria (Asse 4 del POR FESR 2007-2013) la Batteria Chiodo è stata oggetto di un intervento di recupero e vi è stato realizzata una struttura turistico-ricettiva extra alberghiera a basso costo che potrà essere utilizzata dai numerosi escursionisti

e amanti del trekking che frequentano questo polo didattico e naturalistico che comprende anche l’Orto botanico, il punto panoramico e il Centro visite di Montemarcello. In particolare, sono state recuperate le strutture della casermetta,

della galleria e delle due torrette, delle quali una è stata ricostruita.

Un po’ di storia

La batteria Generale Chiodo è stata costruita nei primi anni del Novecento dal Genio Militare, comprende una lunga galleria, chiusa alle estremità da due torrette alla quale si accede attraverso una trincea.

Era una postazione antinave. All’ingresso dell’Italia nella Seconda guerra Mondiale fu riconvertita per svolgere attività di contraerea: probabilmente fu in questa fase che vennero realizzati i condotti sotterranei a servizio delle postazioni di artiglieria posizionate sul versante lato mare. Tra ottobre 1944 e la Liberazione la batteria, saldamente nelle mani dei tedeschi, fu utilizzata per difendere la Linea Gotica.

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La strutture della casermetta

Le batterie

Nell’ex Batteria Chiodo è stato ricavato un ostello turistico per i visitatori del parco di Montemarcello Magra.

Curiosità

Ente Parco di Montemarcello-Magra: Via A. Paci, 2 - 19038 Sarzana (SP)Telefono: 0187 69 10 71Fax: 0187 60 67 38E-mail: [email protected]: www.parcomagra.it

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A Il Castello di Bonassola, tra Levanto e Framura, ai piedi del Bracco, ebbe una funzione prettamente difensiva. Fu infatti edificato nella seconda metà del XVI secolo dopo un disastroso saccheggio dei pirati.

L’edificio si presenta, oggi, a forma quadrata con due torri circolari negli angoli e con l’orologio pubblico; si sviluppa su tre livelli, di cui uno parzialmente interrato.

I lavori di realizzazione della ferrovia hanno alterato e compromesso il castello, ma sono ancora evidenti le strutture murarie delle due torri quadrangolari che caratterizzavano l’impianto complessivo degli originari bastioni e parti delle murature del settore centrale di questi ultimi.

Con il progetto di valorizzazione delle risorse naturali e culturali della Liguria (Asse 4 del POR FESR 2007-2013) si intende restituire alla comunità l’intero complesso fortilizio conservando la consistenza materiale

del fabbricato e restituendo continuità al tessuto urbano di Bonassola, reciso dal passaggio della ferrovia. Si punta al suo riutilizzo e al recupero di percorsi e di spazi verdi circostanti per potenziare l’attrattività turistica del territorio.

Un po’ di storia

Fu edificato nella seconda metà del XVI secolo, la sua edificazione è la risposta alle sempre più frequenti incursioni piratesche nella zona. Dopo i disastrosi saccheggi dei pirati del 1560 e del 1561 alla chiesa di San Giorgio, si gettano definitivamente le basi per la costruzione di una torre presso la marina di Bonassola.

Non si trovò mai coinvolto in rilevanti fatti d’arme e venne progressivamente abbandonato.

Il castello torna oggetto di attenzione nel 1963, ma solo perché oggetto del passaggio della linea Ferroviaria Genova - La Spezia: la nuova sede designata ad accogliere la stazione di Bonassola si colloca proprio vicino al Castello.

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Strada per Montaretto - 19011 Bonassola (SP)Telefono: 0187 81 38 11Fax: 0187 81 38 30E-mail: [email protected]: www.comune.bonassola.sp.it

CASTELLO DI BONASSOLA

Nel corso del XIX secolo, esaurita la funzione difensiva, fu spogliato delle artiglierie, trasformato in un piccolo cimitero.

Curiosità

La torre

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Il progetto Liguria Heritage, dedicato alla valorizzazione di 97 beni culturali recuperati grazie ai fondi dell’Asse 4 del POR FESR 2007-2013, è un prodotto editoriale tecnologicamente avanzato e all’avanguardia affidato a Liguria Digitale Scpa (Ex Datasiel).

Nasce dall’esigenza di invogliare alla fruizione delle ricchezze della Liguria che, una volta recuperate, hanno bisogno di uno strumento duttile che le valorizzi.

La Regione punta sui beni culturali come volano per lo sviluppo dell’economia e del turismo, perchè è solo con la presenza dei visitatori che si colgono gli obiettivi di crescita e si crea economia.

Lo strumento ideale è stato individuato in un progetto di comunicazione integrata da sviluppare su più canali.

Al sito internet bilingue, che raccoglie le schede di presentazione dei beni recuperati, si affiancano oltre trenta audioguide in italiano e in inglese previste per i principali castelli della Liguria, due app bilingue per sistemi android e IOS, un blog, che ha valore di rivista scientifica, nel quale gli specialisti del settore potranno condividere le loro conoscenze, la pubblicazione di guide cartacee e multilingue e la realizzazione della realtà aumentata per 4 siti, con avatar tridimensionali di personaggi storici a condurre i visitatori attraverso suggestive ricostruzioni.

Particolare attenzione è rivolta al mondo dei social network. Grazie a Facebook, Twitter, Youtube e Pinterest si è costruita una rete di comunicazione efficace con gli “addetti ai lavori” - i sistemi regionali e locali di promozione turistica, i Comuni e le persone che si adoperano in vari modi per la promozione del territorio - e con cittadini e turisti, una rete che ci permette di unire con profitto sinergie, progetti ed eventi promozionali.

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Un progetto europeo di comunicazione integrata e multicanalità

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Credits

Realizzazione: Liguria Digitale Scpa

Coordinamento: Carlo Brozzo, Marco Gozzi, Antonio Petruzzella, Lorenzo Rizzo

Introduzione: Renzo GuccinelliTesti: Giacomo Revelli Hanno collaborato: Annalisa Acquaro, Alessandro Rossi

Progetto grafico eimpaginazione: Simona Franci

Fotografie: Carlo Brozzo, Imma Ciaravolo, Marco Gozzi (senondiversamentespecificato)

Stampa: GiuseppeLang-ArtiGrafiche ViaRomairone66(Ge)

piazza De Ferrari 1 - Genovatel. +39 010 5485 1fax +39 010 5488 742PEC: [email protected]

piazza De Ferrari 1 - 16121 Genovatel. +39 010 840 33 03fax +39 010 542 335sedelegale:viaPeschiera16-Genovatel. +39 010 840 31fax +39 010 814 919E-mail:[email protected]:[email protected]

via XX settembre 42 - Genovatel. +39 010 6545 1fax +39 010 6545 422e-mail: [email protected]

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SPAcquedotto Storico della Val BisagnoGenova

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Batteria GeneraleChiodo ad AmegliaSarzana

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GENOVA: AcquedottostoricodellaValBisagno(Genova),Batterie di Camogli, Forte Geremia a Masone, Parco urbanodelleMura(Genova)

IMPERIA: Bastione di Cervo, ForteSantaTecla(Sanremo)

LA LIGURIA, TERRA DI FORTI

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SPAcquedotto Storico della Val BisagnoGenova

Il Parco Urbano Delle MuraGenova

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Forte Santa TeclaSanremo LA SPEZIA: Batteria“GeneraleChiodo”

(Ameglia),CastellodiBonassola

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