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L'intervento educativo per l’alunno con disturbi dell’apprendimento (d.s.a.) deve comprendere e conciliare: • una programmazione flessibile, riferita agli obbiettivi della classe e non differenziata condivisa dall’intero consiglio di classe, dalla famiglia e dagli specialisti • l’uso di strumenti compensativi ed eventuali dispense da alcune prestazioni

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L'intervento educativo per l’alunno con disturbi dell’apprendimento (d.s.a.) deve comprendere e conciliare:

• una programmazione flessibile, riferita agli obbiettivi della classe e non differenziata condivisa dall’intero consiglio di classe, dalla famiglia e dagli specialisti

• l’uso di strumenti compensativi ed eventuali dispense da alcune prestazioni

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•deve essere commisurato alle potenzialità dell’alunno

rispettare i tempi d’apprendimento dell’alunno d.s.a. come ad esempio concordare con il discente i tempi e i modi delle verifiche sommative

•valutare l’apprendimento della competenza, tenendo sempre in considerazione le abilità di partenza ed i tempi personali dovuti al riattivarsi del processo d’apprendimento

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L’intervento individualizzato per il

D.S.A. modifica la didattica della classe?

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b ra in s to rm in g

m ap p e con ce ttu a li

m ap p e m en ta li lavo ro in p icco lo g ru p p on on d i rice rca

p roviam o a im p os ta re d e lle a tt iv ità com u n i

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Brainstorming

• Significato letterale: tempesta delle idee

• possibilmente di tipo visivo• “tirare fuori” le idee come vengono• non dare giudizi • in fase finale rianalizzare le idee

espresse e creare i collegamenti tra le idee

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Mappe mentali

• Studiando i taccuini di scienziati famosi: Edison, Newton, Einstein si notò che i loro appunti sono organizzati in modo differente apparentemente in disordine

• il senso dell’ordine appare diverso con alcune linee che collegano le abbreviazioni

• emerge il flusso di pensiero• Tony Bunzan conia il termine “m.m.” alla

fine degli anni ‘60

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Mappe concettuali

☺Quando l’alunno dice” Ho in testa ciò che voglio dire ma non so come dirlo!”

☺oppure “ ho tante idee in testa …”

☺cosa devo dire prima e cosa dopo?..mi sono perso!”

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• quando ci si perde…si usa una mappa!

• la mappa la può proporre il docente per non far perdere l’alunno o la può usare il discente per orientarsi

• definizione di M.C. è stata coniata da J.D.Novac a metà degli anni ottanta

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Alcuni accorgimenti con il D.S.A. per l’uso delle m.c.

• Fornire, mentre si danno le istruzioni, dei criteri es: non più di 6 parole chiave

• evitare, nella prima fase,di richiedere la correttezza ortografica e sintattica

• permettere l’uso della m.c. nel corso dell’interrogazione e della verifica scritta

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• evitare, durante l’attività, di essere direttivi, di guidare l’attività sostituendosi

• sono sospesi il giudizio e la valutazione

• In una prima fase la mappa può apparire molto confusa e eccessivamente ricca di parole o al contrario eccessivamente sintetica

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• può essere assente la sequenzialità, l’ordine gerarchico e temporale

• è necessario far osservare e riflettere il discente

• guidandolo nell’analisi dell’errore

• stimolandolo all’ auto-correzione, all’analisi dell’eccesso o stimolandolo all’arricchimento

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Lavoro a coppia o con tutor

● Si propone a tutto il gruppo classe di fare un lavoro a due o a tre

☺i compiti possono essere suddivisi: il normo-lettore legge l’eventuale testo, l’alunno d.s.a. coordina

l’attività mettendo in atto le proprie competenze nel problem-solving

♠ il C. di C. individua un compagno adatto a svolgere il ruolo tutor

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NOTA PER LE SCUOLE SU DISLESSIA E DSA:PROVVEDIMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI

• La dislessia è un disturbo specifico di apprendimento che può verificarsi in ragazzi per il resto normali , cioè senza handicap neurologici o sensoriali o condizioni di svantaggio sociale.

• La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura e/o nel calcolo.

• Lo sviluppo delle conoscenze scientifiche ha permesso di stabilire che si tratta di una caratteristica costituzionale, determinata biologicamente e non dovuta a problemi psicologici o di disagio socio-culturale.

• Queste difficoltà permangono dopo la prima fase di acquisizione e si manifestano in un difficile rapporto col testo scritto e la sua decodifica.

• E' facile capire come in una cultura come la nostra, così fortemente legata alla scrittura, questo problema incida pesantemente condizionando la vita scolastica e in seguito la vita professionale.

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• Molti di questi ragazzi non sono riconosciuti come dislessici e non ottengono alcuna facilitazione o adattamento della didattica che permetta loro di avere pari opportunità di apprendimento.

• Il mancato riconoscimento ha importanti conseguenze psicologiche, determina spesso l’abbandono della scuola e talvolta un futuro professionale di basso livello nonostante le potenzialità di creatività e di intelligenza che questi ragazzi manifestano. Inoltre influisce negativamente sullo sviluppo della personalità e compromette un adattamento sociale equilibrato.

• Anche se riconosciuti, i ragazzi dislessici attualmente non godono di nessuna tutela specifica, a differenza di quanto accade in numerosi paesi europei.

• Per riuscire a leggere e scrivere devono impegnare al massimo le loro capacità e le loro energie, si stancano molto ed impegnano molto tempo, sono lenti, troppo lenti, commettono errori, saltano parole e righe.

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• Altra caratteristica è la sostituzione in lettura e scrittura di lettere con grafia simile p b d g q - a/o - e/a o suoni simili: t/d - r/l - d/b - v/f e altre non prevedibili.

• Molti dislessici hanno difficoltà :- ad imparare l'ordine alfabetico, i giorni della settimana, i mesi in ordine.- nell'espressione anche verbale del pensiero, hanno un lessico povero e non memorizzano i termini difficili.- a riconoscere le caratteristiche morfologiche della lingua italiana; quasi sempre le prestazioni grammaticali sono inadeguate.

• Molti dislessici sono anche discalculici, ovvero non riescono a:- imparare le tabelline- fare calcoli in automatico- fare numerazioni regressive- imparare le procedure delle operazioni aritmetiche.

• Praticamente tutti i dislessici hanno grosse difficoltà ad apprendere le lingue straniere, in particolare scritte, e la difficoltà maggiore è rappresentata dalla lingua inglese a causa delle differenze molto accentuale tra la scrittura e la pronuncia delle lettere e tra la pronuncia e la scrittura di una stessa lettera in parole diverse

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• Per i motivi sopra indicati si ritiene importante che i ragazzi segnalati dai servizi sanitari con dislessia o difficoltà di apprendimento, ottengano la possibilità di uso, dove necessario, di strumenti compensativi quali:

- tabella dei mesi, tabella dell'alfabeto e dei vari caratteri,- tavola pitagorica, - tabella delle misure, tabelle delle formule,- calcolatrice,- registratore,- cartine geografiche e storiche, tabelle della memoria di ogni tipo- computers con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale, commisurati al singolo caso- cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni, e/o allegate ai testi), mediante anche la predisposizione in ogni scuola di una fonoteca scolastica contenente il testo parlato dei libri in adozione , ed altri testi culturalmente significativi, ( possibilità di collaborazione col Centro del "Libro parlato” dell'Unione Italiana Ciechi)- dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttori- richiesta alle case editrici di produrre testi anche ridotti e contenenti audio- cassette o cd-rom

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• Parallelamente, in maniera commisurata alle necessità individuali e all’entità del disturbo di apprendimento, si dovrà garantire la dispensa da alcune prestazioni quali:- lettura a voce alta, scrittura veloce sotto dettatura, lettura di consegne, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline;- dispensa dallo studio delle lingue straniere in forma scritta, a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia;- tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante una adeguata organizzazione degli spazi ed un flessibile raccordo tra gli insegnanti;- organizzazione di Interrogazioni programmate;- assegnazione di compiti a casa in misura ridotta;- possibilità d'uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine (come già avviene in vari paesi europei tra i quali la Gran Bretagna dove esiste lo stesso testo ampio oppure ridotto per i dislessici).

Associazione Italiana Dislessia OnlusVia Testoni, 140123 BolognaTel. 051-270578Fax 051-274784e-mail: [email protected]

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“…si ritiene importante che i ragazzi segnalati dai servizi sanitari come soggetti con dislessia o difficoltà di apprendimento ottengano la possibilità di uso, dove necessario dei seguenti

 

“STRUMENTI COMPENSATIVI”

CHE COSA SONO GLI STRUMENTI COMPENSATIVI?

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SONO QUEGLI STRUMENTI CHE PERMETTONO DI COMPENSARE DIFFICOLTA’ DI ESECUZIONE DI COMPITI AUTOMATICI DERIVANTI DA UNA DISABILITA’ SPECIFICA METTENDO IL SOGGETTO IN CONDIZIONI DI OPERARE PIU’ AGEVOLMENTE G. Stella 2001

COSA SIGNIFICA

COMPITO AUTOMATICO? 

 

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UN’ABILITA’ E’ LA CAPACITA’ DI UN SOGGETTO DI ESEGUIRE UNA PROCEDURA, COMPOSTA DA UNA SEQUENZA DI ATTI IN MODO:v      RAPIDOv      STANDARDIZZATOv      CON BASSO DISPENDIO DI RISORSE ATTENTIVE

Un soggetto viene definito abile in un compito quando riesce ad eseguirlo ripetutamente, in modo soddisfacente e senza sforzo apparente.

RIESCE QUINDI AD

AUTOMATIZZARE LE PROCEDURE

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Automatizzare significa:

PER LA LETTURA:

decodificare in modo automatico, rapido e corretto il grafema (linguaggio scritto) in fonema (linguaggio orale)

PER LA SCRITTURA:

trasformare il linguaggio verbale, tenendo conto delle regole linguistiche, in linguaggio scritto in modo automatico, rapido e corretto.

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Gli strumenti compensativi aiutano a superare la difficoltà diautomatizzazione che l’alunno dislessico presenta mettendoloin condizione di operare più agevolmente.

A CHE COSA SERVONO

GLI STRUMENTI COMPENSATIVI?

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TABELLA DELLE MISURE

TABELLA DELLE FORMULE

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CALCOLATRICE

permettedi recuperare il risultato

di qualsiasi calcolo

presuppone

La capacità di leggere e scrivere correttamente i numeri, i segni

dell’operazione, la conoscenza di alcune regole operative delle

operazioni

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COMPUTER

VIDEOSCRITTURA

permette

di identificare le parole ortograficamente scorrette attraverso il controllo ortografico;

di economizzare lo sforzo per scrivere testi in soggetti con grave disabilità di scrittura

di revisionare ed espandere il testo senza doverlo riscrivere

necessita

della conoscenza della tastiera e di una minima velocità di digitazione

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CASSETTE REGISTRATE ALLEGATE AI TESTI

DIZIONARI DI LINGUA STRANIERA COMPUTERIZZATI,

TABELLE, TRADUTTORI

RICHIESTA ALLE CASE EDITRICI DI PRODURRE TESTI ANCHE RIDOTTI E CONTENENTI AUDIOCASSETTE O CD-ROM

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Parallelamente, in base alle necessità individuali e all’entità del

disturbo di apprendimento

si dovrà garantire

LA DISPENSA DA ALCUNE PRESTAZIONI

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DISPENSA DALLA LETTURA A VOCE ALTA, SCRITTURA VELOCE SOTTO DETTATURA, LETTURA DI CONSEGNE, USO DEL VOCABOLARIO

DISPENSA DALLO STUDIO DELLE LINGUE STRANIERE IN FORMA SCRITTA

PREVISIONE DEI TEMPI PIU’ LUNGHI PER LE PROVE SCRITTE E PER LO STUDIO, MEDIANTE UN’ADEGUATA ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI E RACCORDO FLESSIBILE TRA INSEGNANTI

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ASSEGNAZIONE DI COMPITI A CASA IN MISURA RIDOTTA

POSSIBILITA’ D’USO DI TESTI RIDOTTI, NON PER CONTENUTO MA PER QUANTITA’ DI PAGINE E DI “FACILE LETTURA”

ORGANIZZAZIONE DELLE INTERROGAZIONI

PROGRAMMATE

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le caratteristiche grafiche

• aumentare l’interlinea almeno a 2

• è preferibile usare come dimensione il carattere 14

• considerando un eventuale disgrafia è opportuno lasciare uno spazio ampio per scrivere

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Le caratteristiche del testo di facile lettura

• Non più di 50 parole complessive nella scuola primaria • Non più di 150 parole complessive ….• Parole tratte dal “Vocabolario di base”• Frasi brevi, semplici, coordinate più che subordinate• Esplicitare sempre soggetto ed oggetto, evitando i

pronomi, attenzione ai connettivi• Verbi in modo finito, all’indicativo, in forma attiva• Evitare doppie congiunzioni e doppie negazioni

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• Distinguere informazioni principali e secondarie

• Non sovraccaricare il testo di troppe informazioni e dati

• Evidenziare i passaggi necessari alla comprensione ed esplicitarne il contenuto

• Fornire il testo in anticipo

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La quantità degli esercizi

☺“io avrei saputo fare l’espressione di matematica, ma gli esercizi erano troppi …..”

• Non è pietismo, ma se si riduce il numero delle richieste si verifica comunque l’apprendimento della competenza !

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Il progetto pedagogico ha come finalità far star bene l’alunno dislessico nel

contesto scolastico tenendo conto degli alti rischi di

abbandono

difficoltà psicologiche

difficoltà d’inserimento sociale e lavorativo

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È necessario:uscire da una concezione incentrata

sull’uniformità nel modo d’apprendere, pensare ed esprimersi

evitare un sistema incentrato e governato dalla

• rigidità dei programmi

• valutazione comparativa e competitiva

• l’eccessivo “tecnologicismo”

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….ed allora,in presenza di un discente d.s.a., l’insegnante può esprimere al massimo la principale dote di un docente:

• la capacità di essere umano

sempre attento • ai bisogni di supporto• alle potenzialità • ad i tempi d’apprendimento

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“la penna deve correre con il pensiero.”

Ma non sempre avviene ciò...

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alle volte il pensiero corre più veloce della penna