I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

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I D.S.A nella scuola I D.S.A nella scuola secondariasecondaria

Liceo Giotto-UliviLiceo Giotto-Ulivi

Borgo San LorenzoBorgo San Lorenzo

Aprile 2008Aprile 2008

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La dislessia è un disturbo “invisibile”

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E’ un fatto che i somari si notano subito in una classe. In tutte quelle in cui sono stato i Maximilien sono riconoscibili dall’ attenzione tesa o dallo sguardo

eccessivamente benevolo che rivolge loro l’insegnante quando prendono la parola, dal sorriso anticipato dei

compagni e da un non so che di sfasato nella voce, un tono di scusa … e quando tacciono -spesso Maximilien

tace- li riconosco dal loro silenzio ostile, così diverso dal silenzio dello studente che assimila. Il somaro oscilla perennemente tra lo scusarsi di essere e il desiderio di esistere nonostante tutto, di trovare il

proprio posto, o addirittura di imporlo, fosse anche con la violenza che è il suo antidepressivo.

“Diario di scuola” D.Pennac

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Il primo problema è dato dalla difficoltà di

condividere le informazioni sui bambini o sui ragazzi

Le difficoltà di comunicazione aumentano con il passaggio alla scuola

secondaria di primo e secondo grado

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Scuola Servizi Territoriali

Famiglia

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E’ fondamentale il supporto dei Servizi Sanitari per evitare

che le problematiche dei ragazzi siano gestite

nell’ambito di un rapporto tra scuola e famiglia che può diventare estremamente

conflittuale

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Carissima Dott.ssa ….il colloquio che ho avuto ieri con la Prof.ssa …di inglese mi ha fatto riflettere in un'altra direzione:Prof.ssa: - " Anna ha problemi di didattica generale, con l'italiano...ha preso "Buono" nell'ascolto e comprensione dell'inglese e gravemente insufficiente nello scritto"Rispondo: - "si, da sempre è così, Anna ha problemi nel leggere, scrivere e fare calcoli"Ieri, dopo queste mie parole ripetute ad ogni insegnante nuova, ho avuto un dubbio: se fosse dislessica e non ansiosa?Irene si applica moltissimo, troppo!, e da sempre, ma con risultati scarsissimi; io sono sempre stata molto preoccupata di dimostrare ai maestri e professori il suo e mio impegno.Quest'anno è, se possibile, il peggiore: il tiro scolastico è davvero alto, lei è "marcata stretta" fra me, le ripetizioni di Adriana su tutte le materie, le ripetizioni di Annarita di matematica, i recuperi scolastici

Lettera mamma pag. 1Lettera mamma pag. 1

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Antologia, l'Orlando Furioso:osservazioni sulla sua lettura:parole che iniziano con la sillaba sbagliata o che finiscono con sillabe inventate.Testo totalmente incomprensibile per lei: solo le parole normali e riconoscibili nell'italiano attuale sono lette bene, ma non tutte.Crisi sua ogni due righe. Medoro è letto "mele d'oro" con mie risate per alleggerire la sua sofferenza.Molte le parole totalmente inventate o saltate. Particolare mistero le sono rimaste le doppie: sia nel leggere che nello scrivere! Il gn, d, t, ancora difficili dico queste, ma la lettura in generale è moltodifficoltosa specie, ovviamente, in testi di livello di II media.Non vorrebbe più andare a catechismo perché la catechista fa leggere la Bibbia a tutti, ad alta voce.Quando legge un testo semplice, con parole d'uso comune, in un clima estremamente rilassato, senza doversi preoccupare della figura che fa di fronte agli altri, ovviamente legge molto meglio.

Lettera mamma pag. 2Lettera mamma pag. 2

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Mio metodo:" ho sempre tenuto il dito o la penna sulla parola. "Leggi lenta ogni pezzettino della parola": !“Anna piano!: Spe-ci-al-men-te, se leggi piano ce la fai!"Suo nervosismo, "mamma basta, leggi te!" Da quel punto di eccesso di frustrazione leggo io e detto la sintesi del testo.Leggere è stato talmente uno sforzo che solo l'anno scorso, nel secondo quadrimestre ha iniziato a comprendere quel che leggeva.Lo scritto ripropone le stesse difficoltà sulle doppie, e distrazioni che purtroppo non sono solo tali. Parole inventate, testi di lettura che diventavano tutt'altra cosa.Spesso, quando ci sono le poche righe in corsivo di ogni esercìzio ( gramm. o matematica o geom. che sia) lei, non capendolo, non sa cosa deve fare per risolvere l'esercizio stesso e si vergogna, si vergogna da morire.Le parole lunghe sono lette bene solo se molto conosciute e riconoscibili. Spesso fa inversione di lettere: pre= perQuanto più le è diffìcile leggere o spiegarsi quanto più fa una voce nasale indecifrabile, ho corretto da sempre la dizione.

Lettera mamma pag. 3Lettera mamma pag. 3

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La matematica è stata fatta sempre con la tavola di Pitagora sotto gli occhi, la geografia con le cartine, la storia coi disegni, ogni astrazione come il tempo o il calendario disegnato ..Mi riferisce che in geometria a volte capisce cosa si deve fare per risolvere il problema ma non lo dice perché è consapevole di non saper fare il calcolo, e di doversi esporre di fronte a tutta la classe in un non-calcolo.In accordo con la Prof…. e la Prof. … segue un laboratorio teatrale da quest'anno, l'anno scorso era impensabile per la fatica scolastica. Quest'anno è terapia!Anna inizia quest'anno a leggere l'orologio. Ci provo, a insegnarglielo, dalla I elementare: ne ho prodotti in cartone con le lancette a decine: lei mi dice: " mi sento scema!"Nella coordinazione dei movimenti, anche a seguito di una crescita pazzesca dell'anno scorso, sta migliorando molto, palla a volo è stata una delle sue rivincite di vita, con l'aiuto sostanziale del Prof. …. Da lì è cominciato il buon umore: poteva finalmente fare bella figura in qualcosa anche lei!Quest'anno è molto migliorato il suo il tenere il filo del pensiero, anche lì ci lavoro molto.

Lettera mamma pag. 4Lettera mamma pag. 4

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Il calcolo matematico: sforzo pazzesco! Acquisire concetti matematici: sforzo pazzesco! Con minimi risultati: il numero di divisioni che ho fatto con lei, specialmente l'estate, è da urlo. Ogni giorno, ora, ripetiamo un problema di geometria, sempre con lo stesso ragionamento da applicare, anche per dimostrarle fino a che punto tiene il filo del pensiero. Ci stiamo avvicinando.Ha molta immaginazione, valuta perfettamente le situazioni, inizia a migliorare nella fiducia e nella autostima: ha finalmente buone relazioni sociali coi compagni, è "presente" ride, scherza, tutte novità del secondo quadrimestre dell'anno scorso.Anna ha passato 11 anni davvero difficili, ma ogni volta che l'insegnante è stata affettuosa e l'ha fatta sentire amata ed essa stessa ha accettato l'affetto della bambina allora si rincoraggiava, e ci riprovava: redarguita duramente si blocca totalmente di pensiero e piange. Solo l'affettività dell'insegnante ha compensato la immane sofferenza che è stata per lei la scuola: l'incubo di fare sempre e soltanto brutta figura di fronte agli altri!

Lettera mamma pag. 5Lettera mamma pag. 5

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Sofferenza che iniziò a quattro anni alla scuola materna: doveva andare al calendario dell'anno mese e giorno e "segnarli".Da allora mi sono messa in osservazione per l'incredibile difficoltà che aveva: si chiuse stando "gobba" col dito in bocca, per anni. La prima elementare è stata fatta vomitando tutte le mattine prima di arrivare a scuola. Una tosse continua secca e insistente, solo diurna, l'ha accompagnata da sempre.Eccoci al mio stesso handicap:Sono mancina, una mancina corretta, sono stata costretta a imparare la matematica come tutti, ma io credo di averlo fatto col lobo del cervello che normalmente si attiva per l'intuito e le associazioni.. ora ho imparato a gestire meglio le due parti del cervello, ma mi ci sono voluti molti anni!Credo che esista una dislessia di noi mancini, mia madre è mancina, e che sia ereditaria, sento così.Ma tutto questo ha un nome? È dislessia? o solo ansia?Ma la sua ansia non può venire invece proprio da una forma di dislessia ?Ho fatto leggere questo documento a Anna, ne abbiamo parlato a lungo, mi dice che è tutto vero,che non vuole aggiungere niente, che è molto contenta che l'ho scritto!

Lettera mamma pag 6Lettera mamma pag 6

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Nel corso della scuola secondaria Nel corso della scuola secondaria superiore possono permanere superiore possono permanere

difficoltàdifficoltà

Nella lettura ( decodifica / comprensione)Nella lettura ( decodifica / comprensione) Nella scrittura ( strutturazione del testo / Nella scrittura ( strutturazione del testo /

ortografia / calligrafia )ortografia / calligrafia ) Nel linguaggio verbale ( esposizione Nel linguaggio verbale ( esposizione

vincolata)vincolata) Nel sistema dei numeri e del calcoloNel sistema dei numeri e del calcolo

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La lettura nel corso della La lettura nel corso della scolarizzazione diventa sempre più scolarizzazione diventa sempre più

importante …importante …

Per fissare i contenuti delle varie disciplinePer fissare i contenuti delle varie discipline Per verificare i risultati raggiunti dagli Per verificare i risultati raggiunti dagli

studentistudenti

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Nella lettura esistono due piani di Nella lettura esistono due piani di elaborazione dell’informazione:elaborazione dell’informazione:

* * BASSOBASSO quando un soggetto dopo un periodo di quando un soggetto dopo un periodo di

addestramento riesce a trasformare addestramento riesce a trasformare

informazioni grafiche in informazioniinformazioni grafiche in informazioni

linguistichelinguistiche

* * ALTOALTO quando vi è l’attivazione del significato quando vi è l’attivazione del significato

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L’accesso al significato può avvenire L’accesso al significato può avvenire attraverso attraverso due due modalità :modalità :

Con un processo automatico di Con un processo automatico di cambiamento della qualità cambiamento della qualità (grafema/fonema) – (grafema/fonema) – via fonologicavia fonologica

Con un accesso alle informazioni Con un accesso alle informazioni alte alte

ugualmente ugualmente altoalto attraverso il attraverso il riconoscimento fotografico della parola riconoscimento fotografico della parola - - via lessicalevia lessicale

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VIA FONOLOGICAVIA FONOLOGICA(accesso indiretto)(accesso indiretto)

PAROLA SCRITTA

ANALISI VISIVA SEQUENZIALE

RICONOSCIMENTO GRAFEMICO *

CONVERSIONE GRAFEMA-FONEMA

SINTESI FONEMICA **

ACCESSO MAGAZZINO LESSICALE ***

RICONOSCIMENTO DELLA PAROLA

SIGNIFICATO

* Buffer grafemico ** memoria fonologica *** ritorno analisi

visiva

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VIA LESSICALEVIA LESSICALE(accesso diretto)(accesso diretto)

PAROLA SCRITTA

ANALISI VISIVA GLOBALE

MAGAZZINO LESSICALE ORTOGRAFIZZATO

SIGNIFICATO *

* Se incongruo si ritorna ad analisi visiva, se congruo sollecita immagine anticipatoria che aiuta analisi visiva successiva, l’accesso al magazzino ortografizzato e l’accesso al significato

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MODELLO DI LETTURA A DUE VIEMODELLO DI LETTURA A DUE VIE

Analisi visiva

Lessico di entrata visivo (a)

Sistema semantico (b)

Lessico di uscita fonologico (c)

Buffer fonemico

PAROLA SCRITTA

PAROLA LETTA

Conversione scritto-suono (d)

a-b-c via lessicale

d via fonologica

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Ma il mattino dopo, svegliandosi, la prima cosa che il lupo vede è il ragazzo, in piedi davanti al recinto, sempre nello stesso punto. Per poco, il lupo non è trasalito.‘Non avrà mica passato la notte qui!’Si è controllato in tempo e ha ripreso il suo andirivieni come se niente fosse.È un’ora, ormai, che il lupo trotta. Un’ora che gli occhi del ragazzo lo seguono. Il pelo azzurro del lupo sfiora la rete. I muscoli guizzano sotto il pelame invernale. Il lupo azzurro trotta come se non dovesse fermarsi mai. Come se stesse tornando a casa sua, lassù, in Alaska. «Lupo d’Alaska» sta scritto sulla targhetta di ferro, sulla rete. E per maggiore chiarezza c’è anche una carta del Grande Nord, con una regione segnata in rosso. «Lupo d’Alaska, Barren Lands»...

L’occhio del lupo D.Pennac

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    Angolo

Ciascuna delle due porzioni di piano individuate da due semirette che hanno origine nello stesso punto. Pensando di portare una delle due semirette a coincidere con l'altra con un movimento rigido in cui il vertice sia mantenuto fisso, l'angolo fornisce una misura della rotazione di una semiretta, o eventualmente di un sistema geometrico più complesso, intorno a un punto fisso. L'unità di misura usualmente assunta per gli angoli è il grado sessagesimale, che viene diviso in 60 minuti, a loro volta suddivisi in 60 secondi; una rotazione completa equivale a 360°. Per convenzione si assume positiva la rotazione in senso antiorario e negativa quella in senso orario. Gli angoli possono essere misurati anche in radianti, tenendo presente che 2p radianti equivalgono a 360°.

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S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo;s'i fosse vento, lo tempestarei;s'i fosse acqua, i' l'annegherei;s'i fosse Dio, mandereil' en profondo;s'i fosse papa, allor serei giocondo, ché tutti cristiani imbrigarei;s'i fosse 'mperator, ben lo farei;a tutti tagliarei lo capo a tondo.S'i fosse morte, andarei a mi' padre;s'i fosse vita, non starei con lui;similemente faria da mi' madre.Si fosse Cecco com'i' sono e fui,torrei le donne giovani e leggiadre:le zoppe e vecchie lasserei altrui.

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Ea res est Helvetiis per indicium enuntiata. Moribus suis Orgetoricem ex vinculis causam dicere coegerunt; damnatum poenam sequi oportebat, ut igni cremaretur. Die constituta causae dictionis Orgetorix ad iudicium omnem suam familiam, ad hominum milia decem, undique coegit, et omnes clientes obaeratosque suos, quorum magnum numerum habebat, eodem conduxit; per eos ne causam diceret se eripuit. Cum civitas ob eam rem incitata armis ius suum exequi conaretur multitudinemque hominum ex agris magistratus cogerent, Orgetorix mortuus est; neque abest suspicio, ut Helvetii arbitrantur, quin ipse sibi mortem consciverit. 

De Bello Gallico C.G.Cesare

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( Odissea I 170-175)

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Giulio R. III mediaTempo impiegato: 9 minuti 24 secondi -1 Sill/Sec.

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Tempi di lettura di paroleTempi di lettura di parole

1,692,18

2,623,2

3,944,44 4,65

0,330,62 0,81

1,2 1,411,88

2,14

0

1

2

3

4

5

2^ El. 3^ El. 4^ El. 5^ El. I M. II M. III M.

normalidislessiciSill./sec

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00,05

0,10,15

0,20,25

0,30,35

0,40,45

0,5

2^ el. 3^ el. 4^ el. 5^el. 1^ Med. 2^ Med. 3^ Med.

dislessici

normali

Andamento nel tempo degli errori nella lettura di parole

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Tressoldi -Job

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Alessandra Vezzi lettura brano Sett. 2006 I Superiore

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Alessandra V. Lista non parole Settembre 2006 I Superiore

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La lettura è un processo

che ha come finalità la

comprensione del significato

di un testo scritto

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La comprensione del testo scritto si La comprensione del testo scritto si realizza quandorealizza quando

il soggetto riesce a :il soggetto riesce a :

Ricostruire nella sua mente una Ricostruire nella sua mente una rappresentazione o un insieme di rappresentazione o un insieme di rappresentazioni analoghe a quelle pensate rappresentazioni analoghe a quelle pensate dall’autore del testo;dall’autore del testo;

A mettere in relazione le nuove informazioni A mettere in relazione le nuove informazioni con le sue conoscenze generali preesistenticon le sue conoscenze generali preesistenti..

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Necessita di una elaborazione precisa dell’informazione a livello percettivo,grammaticale, sintattico e semantico (relazione molto forte

tra capacità di comprendere linguaggio scritto e orale)

E’ un attività di problem solving : il lettore avanza ipotesi che sono da verificare

Le informazioni che arrivano dai singoli livelli di elaborazione concorrono alla costruzione del significato e aiutano il soggetto a fare

ipotesi sul significato

Decodifica e comprensione sono solo parzialmente correlate

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MODALITA’ CHE POSSONO FAVORIRE LA COMPRENSIONE

  -    *  Costruire una base prima di affrontare la lettura -    *  Creare interesse e sviluppare concetti inerenti ad oggetti reali e concreti -     * Sviluppare il vocabolario entro un determinato contesto -     * Alla lettura deve seguire discussione sul tema trattato o attinenti -      * Usare l’esperienza di lettura per attività esplorative e ancora ......

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   * Formare gruppi di interesse che facilitino relazioni fra ragazzi -      * Usare fonti e mezzi di comunicazione differenziati -      * Favorire “tutoring” fra ragazzi -      * Promuovere il pensiero “divergente” -     * Identificare occasioni che favoriscono la comprensione all’ interno delle diverse aree curricolari

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SCRITTURA SCRITTURA (dettato)(dettato)

INPUT ACUSTICO

ANALISI FONEMICA

INPUT LESSICALE

ANALISI FONOLOGICA

CONVERSIONEFONEMA GRAFEMA

SCELTA ALLOGRAFO

PAROLA SCRITTA

CONFRONTO MAGAZZINO LESSICALE

BUFFER FONOLOGICO

BUFFER GRAFEMICO

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Modello evolutivo stadialeModello evolutivo stadiale( U.Frith 1985)( U.Frith 1985)

Stadio logografico

Stadio alfabetico

Stadio ortografico

Stadio lessicale

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Stadio logograficoStadio logografico

Il bambino riconosce le parole come configurazioni visive sulla base della loro forma globale.

nutella vs nutella

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Stadio alfabeticoStadio alfabetico

Compaiono le prime associazioni tra il simbolo grafico e il fonema.

Il bambino impara a scomporre le parole in parti più piccole ( sillabe o

fonemi ).

Iniziano le prime operazioni di analisi e sintesi fonologica.

/c//o//c//c//o//l//a//t//a/ cocolata

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Stadio ortograficoStadio ortografico

Il bambino scopre che le regole di trasformazione

possono interessare gruppi di lettere.

ran’o ragno

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Stadio lessicaleStadio lessicale

Consente di disambiguare stringhe sonore foneticamente

uguali ma lessicalmente diverse

L’ ago

Lago

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Classificazione degli errori ortograficiClassificazione degli errori ortografici( Tressoldi – Cornoldi mod.)( Tressoldi – Cornoldi mod.)

1- scambio grafemi (folpe Vs. volpe)1- scambio grafemi (folpe Vs. volpe)

2- omissione o aggiunta lettere/sillabe (taolo Vs.tavolo)2- omissione o aggiunta lettere/sillabe (taolo Vs.tavolo)

3- inversioni ( li Vs, il )3- inversioni ( li Vs, il )

1- separazioni o fusioni illegali (in sieme Vs. insieme / perla Vs.per la )

2-scambio grafema omofono ( squola Vs. scuola)

3 -Omissione aggiunta di h

4- grafema inesatto (pese Vs. pesce)

Raddoppiamenti

Accenti

Fonologici ( problemi nella fase alfabetica)

Non fonologici ( problemi nella fase ortografica o lessicale)

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libertà linguistiche e sciogli lingua Di neologismi c’ enè di multi formi varietà che si inquadrano nella

libertà linguistica del chiachericio o testimoniano di uno sforzo volto a salvaguardare latonomia di un idioma nazionale.

Se chiediamo a chi che sia un opignone sulla questione, rileveremo valutazioni riscordanti a seconda che lattegiamento si approssimi a quello dei fautori vuoi della valorizzazioni degli aspetti creativi vuoi

della purezza originali della lingua. Si racconta , questo proposito, di un cuoco cui piaceva italianizzare i

nomi dei piatti stranieri percui parlava tranquillamente di omelette amburghesi uova col bacone o vurstelli: non gliene importava se

lagentte gli sirivolgeva come sefosse unpo’matto. Anch’egli, com’è avvenuto per settori della filologia d’oltralpe impegnata nel coniare

francesismi peri termine stranieri, era riluttante adamettere la possibilità ch’essi posano direttamente entrare afarparte del

vocabolario quotidiano, ignorando che l’osmosi frale lingue siè verificata anche nei secoli passati ogniqualvolta due nazioni sono

entrate in stretto contratto

Giulio III media

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Gli elementi che concorrono a definire la Gli elementi che concorrono a definire la qualità di un testo sono di difficile qualità di un testo sono di difficile

quantificazione tuttavia si cerca di valutare quantificazione tuttavia si cerca di valutare alcuni aspetti :alcuni aspetti :

L’ adeguatezza della comunicazioneL’ adeguatezza della comunicazione L’ organizzazione e presentazione del L’ organizzazione e presentazione del

contenutocontenuto La grammaticaLa grammatica Il lessicoIl lessico

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IL PIANETA ROMPICAPOUn giorno a Arci gli ariva una letera che dice dovrai partire per il pianeta rompicapo . Firmato il profesor luna.Arci va subito a prendere il materiale che c’era scritto insieme alla lettera della professor luna.quando ebbe preso tutto parti dopo un po’ vide in lontananza il pianeta rompicapo, quando fu vicino al pianeta inizio a precipitare sul pianeta appena fu sceso dall'astronave che era tutta rotta per la caduta, dopo poco tempo comparse sullo schermo un ragazzo di nome Gastone che gli disse che era stato lui a far precipitare la sua astronave e aveva fatto lo stesso con gli altri suoi amici.ecosi parti per trovare i suoi tre amici: Pietro, Betina e Vitorio. E cosi decise diandarlli a cercare.dopo aver pastto una tempesta di neve ; si trovo in uno strano posto con le bolle con dentro un Pietro: quando stava per scopiae una bolla di sapone eco che nevide unaltra con dentro un altro pietro ecosiva, fino a quando trovo quello che gli asomigliava piu di tutti, ecosi scopio la bolla.dopo poco arivarono a una palude dove nel centro c’era Betinasopralla sua astronave alora Pietro lesperto di paludi dise di non pasaresui funghi blu e rossi; ecosianche Betina fu salva.Dopo poco Vitori imezo a dele lumache gigani, Betina dise che lelumache mangano banane blu dopo aver trovato le banane blu le le detro ecosi liberarono anche vitorio.

Lapo V Elementare ( prima parte )

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MOSTRI A LOSANGELES.C’ era una volta, una bambina di nome GIOVANNA, che si divertiva ha giocare con sua sorella, di nome

FRANCESCA.Un giorno i genitori di GIOVANNA e FRANCESCA, si diressero verso il lago. Una siepe si muoveva e il

padre delle due bambine si avvicinò con la sua grande ascia, ma dalla siepe fuoriuscirono le due

sorelle perché era il giorno di alluin .PERO’ DOPO QUELL’ ACCADUTO LE BAMBINE SI

TRASFORMAVANO IN MOSTRI E UCCISERO TUTTE LE PERSONE DI LOSANGELES. TREMATE O MUORITE.

By F. A. 1^ D G.Carducci

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Difficoltà nel recupero di pattern grafo-motori che permettono la rappresentazione delle diverse forme grafemiche.

Efficienza neuro-motoria

Efficienza oculo-motoria

Calligrafia

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Alessandra V. V Elementare

Cara nonna Fabio mi parla sempre non smette di parlare e la maestra miSgrida sempre ma non è colpa mia.Ieri sono stata al cinema e sono andata a giocare a calcio e sono andata a mangiare la pizza a un compleanno.

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Alessandra V. I Superiore

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Giulio R. Fine I media

Carissimi amici vi devo raccontare che fine ha fatto Gianni un fine settimana all’ospedale.Lui la domenica stava passeggiando per il giardino di Boboli e mentre giocava allo yo-yo vide un nido di uccellini. Beh si arrampicò si si sporse troppo su un ramo e cadde. Beh io la storia di Gianni amici ve l’ho raccontata ora sta a voi immaginarla.

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INCIDENZA DISCALCULIA EVOLUTIVA

    Disturbo Specifico di Calcolo 0,2 %   Difficoltà in matematica 20%

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 Caratteristiche della Discalculia Evolutiva (DSM IV,ICD10) 

Incapacità a comprendere i concetti di base di particolari operazioni aritmetiche  Mancanza di comprensione dei termini o dei segni matematici Mancato riconoscimento dei simboli numerici

Difficoltà di comprendere quali dati sono pertinenti nei problemi aritmetici   e ancora ...

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Difficoltà ad allineare correttamente i numeri

• Scorretta organizzazione spaziale dei calcoli

• Incapacità di apprendere le tabelline

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Dobbiamo distinguere …

e

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“Operare” correttamente sui numeri comporta alcune capacità :

Riconoscerli in base al codice con cui sono espressi

Arabico 8 Linguistico “otto” Grafico otto

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I numeri devono essere “cognitivamente manipolati” attraverso meccanismi

Lessicali

Sintattici

Elaborano le singole cifre contenute nel numeroEs: leggere scrivere,dire, rappresentarsi 4 invece di 7

Elaborano i rapporti tra le cifre che costituiscono il numero stesso

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Principali errori di tipo sintatticoPrincipali errori di tipo sintattico

Errori nel conteggio orale prima che venga Errori nel conteggio orale prima che venga interiorizzata la sequenza numericainteriorizzata la sequenza numerica

( Es: 1,2,6,10..)( Es: 1,2,6,10..) Mancato riconoscimento del valore posizionale Mancato riconoscimento del valore posizionale

delle cifre delle cifre (Es: “duecentocinquantasette” 210057)(Es: “duecentocinquantasette” 210057) Mancato riconoscimento del valore posizionale Mancato riconoscimento del valore posizionale

dello 0 dello 0 ( Es: “duemilacinque” 2.5) ( Es: “duemilacinque” 2.5)

Possiamo definirli errori di transcodificazione

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Errori nel sistema del calcoloErrori nel sistema del calcolo

Errori nel recupero dei fatti aritmeticiErrori nel recupero dei fatti aritmetici Errori nel mantenimento e recupero delle Errori nel mantenimento e recupero delle

procedureprocedure Errori nell’applicazione delle procedureErrori nell’applicazione delle procedure Difficoltà visuo-spazialiDifficoltà visuo-spaziali

A monte possono esserci difficoltà nella comprensione semantica dei segni delle

operazioni

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Alessandra V. I SuperioreTranscodifica da numero scritto a cifra (Es: milleuno 1.001)

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Alessandra V. I Superiore Alessandra V. I Superiore (somme sottr.)(somme sottr.)

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Marianna C. Ingresso I media

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Marianna C. Ingresso I Media

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Come evolve nel tempo la dislessia ?

20%

45%

35%

Disl. Rec.Disl. Comp.Disl. Pers.

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Dislessia recuperata

Dislessia compensata

Dislessia persistente

Le prestazioni del soggetto sono equiparate quelle dei normo-lettori in tutti gli ambiti considerati

Lettura abbastanza fluente con testi e parole, mentre con non parole rimane significativamente lenta e inaccurata

Tutti i parametri di lettura, indipendentemente dal tipo di materiale presentato, sono significativamente sotto-soglia

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Dislessia compensataDislessia compensata

Caratteristiche Caratteristiche neuropsicologicheneuropsicologiche

Conseguenze funzionaliConseguenze funzionali

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Caratteristiche neuropsicologicheCaratteristiche neuropsicologiche

Lettura abbastanza fluente Lettura abbastanza fluente (> 3 sillabe/secondo)(> 3 sillabe/secondo)

Lettura corretta di stimoli significativi a Lettura corretta di stimoli significativi a dimostrazione di un compenso lessicaledimostrazione di un compenso lessicale

Permangono errori con stimoli a bassa Permangono errori con stimoli a bassa frequenza (non-parole, lessico frequenza (non-parole, lessico specialistico)specialistico)

Permane un deficit di automatizzazione Permane un deficit di automatizzazione (lentezza esecutiva) (lentezza esecutiva)

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Conseguenze funzionaliConseguenze funzionali

AffaticabilitàAffaticabilità Bassa autostimaBassa autostima Difficoltà conDifficoltà con * Comprensione del testo * Comprensione del testo

* Lingua 2* Lingua 2

* Prove a tempo* Prove a tempo

* Prove con risposta a * Prove con risposta a

scelta multiplascelta multipla

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Dislessia persistenteDislessia persistente

Lettura molto lenta e stentata Lettura molto lenta e stentata (< 3 sillabe/secondo)(< 3 sillabe/secondo)

Lettura inaccurata Lettura inaccurata ( < 5° percentile)( < 5° percentile)

Impossibilità di studiare senza aiutoImpossibilità di studiare senza aiuto Problemi con la scolarizzazioneProblemi con la scolarizzazione Disturbi di socializzazioneDisturbi di socializzazione

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Il lettore adulto ….Il lettore adulto ….

Utilizza prevalentemente l’accesso lessicaleUtilizza prevalentemente l’accesso lessicale

Ricorre all’accesso fonologico in presenza di :

a) parole nuove

b) incongruenze nel significato

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Il processo di lettura Il processo di lettura necessita di un bilanciamento necessita di un bilanciamento

nell’utilizzo nell’utilizzo

della via fonologica della via fonologica ee

della via lessicale della via lessicale

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E, forse, c’è qualcosa di più ………

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Sceodno una rcrecia sovtla in una Sceodno una rcrecia sovtla in una uvinisertà iatilana, non ha ipmotrzana in uvinisertà iatilana, non ha ipmotrzana in qalue odrnie le ltetree snoo dsioptse in qalue odrnie le ltetree snoo dsioptse in una proala: l’ucina csoa ipmotratne è che una proala: l’ucina csoa ipmotratne è che la pmira e l’utlmia ltereta sanio al psoto la pmira e l’utlmia ltereta sanio al psoto gustio.gustio.Il rseto può esrese una talote cnfosounie Il rseto può esrese una talote cnfosounie ed esrese acnroa cmpolteanemte ed esrese acnroa cmpolteanemte cmprosneilibe .cmprosneilibe .Qeutso prehcé non lgegamio ongi Qeutso prehcé non lgegamio ongi sniolga ltertea ma la praloa nlela sua sniolga ltertea ma la praloa nlela sua itnezreza.itnezreza.

Page 82: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Lo studio disciplinareLo studio disciplinare

Avviene quasi esclusivamente attraverso Avviene quasi esclusivamente attraverso la letturala lettura

Richiede continui processi di controllo Richiede continui processi di controllo (comprensione)(comprensione)

I processi di controllo si realizzano I processi di controllo si realizzano attraverso la ri-letturaattraverso la ri-lettura

La ri-lettura utilizza la via fonologicaLa ri-lettura utilizza la via fonologica

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La persona dislessicaLa persona dislessica

Utilizza quasi esclusivamente la via Utilizza quasi esclusivamente la via lessicalelessicale

Tende a leggere una sola voltaTende a leggere una sola volta Tende a riparare le incongruenze non Tende a riparare le incongruenze non

verificando mediate la ri-letturaverificando mediate la ri-lettura Difficilmente sviluppa tecniche di analisi Difficilmente sviluppa tecniche di analisi

testuale ( parole-chiave, sintesi ..)testuale ( parole-chiave, sintesi ..)

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“ “ Sono dislessico ”Sono dislessico ”

Dirlo apertamente a insegnanti, Dirlo apertamente a insegnanti, compagni e amicicompagni e amici

Page 85: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Parlarne con insegnanti ma evitare il Parlarne con insegnanti ma evitare il coinvolgimento degli “altri”coinvolgimento degli “altri”

Nascondere quanto più possibile il Nascondere quanto più possibile il problemaproblema

Page 86: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Cercare di nascondere quello che viene Cercare di nascondere quello che viene vissuto come problema vissuto come problema (difetto fisico, (difetto fisico,

disabilità) disabilità) può portate i ragazzi a :può portate i ragazzi a : Considerare questo problema come Considerare questo problema come

causa di insuccessi in campo sociale causa di insuccessi in campo sociale o affettivoo affettivo

L’importanza soggettiva del problema L’importanza soggettiva del problema cresce per una mancanza di confronto cresce per una mancanza di confronto che consente di mantenere il senso di che consente di mantenere il senso di realtàrealtà

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Parlare con qualcuno di un problema significa attribuirgli psicologicamente un

carattere di realtà maggiore.

Se un fatto personale diventa noto agli altri acquista il carattere di qualcosa che è sfuggito al nostro controllo e che ha una

esistenza indipendente dalla nostra.

Possiamo considerarlo con un atteggiamento più critico ed obbiettivo.

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In particolare …In particolare …

La mancata automatizzazione delle abilità di letto-scrittura e calcolo comporta un

dispendio di energia e attenzione anche in compiti ritenuti “a costo zero”

La lentezza nello svolgimento delle operazioni sovraccarica la memoria di

lavoro

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La difficoltà nel recuperare informazioni linguistiche da memoria a lungo termine

allunga i tempi di esecuzione

Ricercare un’ informazione mediante la scansione di un testo è spesso

impossibile

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La ricerca di una parola sul vocabolario è lenta e faticosa

L’eventuale disgrafia rende difficile revisionare il testo scritto

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Queste difficoltà possono relegare in secondo piano le competenze cognitive che

rimangono indenni, ma faticano ad emergere

Page 92: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Quali gli stili di Quali gli stili di apprendimento nei apprendimento nei ragazzi dislessici ?ragazzi dislessici ?

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Per stili di apprendimento intendiamo modalità cognitive (da quelle percettive a quelle operative)

che lo studente utilizza abitualmente in situazioni di raccolta ed elaborazione di

informazioni, per la loro memorizzazione e il loro utilizzo

nello studio in generale.

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Agli insegnanti può essere utile conoscere quali sono gli stili prevalenti

tra i loro studenti, sia per tenerli presenti nell’intento di rendere più

efficaci le loro lezioni, sia per contrastarli quando risultassero più di

ostacolo che di aiuto, facilitando l’uso di stili ritenuti più adeguati.

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La predisposizione verso certe modalità piuttosto che altre non è

considerata come “innata” e “fissa”, ma come una costruzione

risultante dall’esperienza che i singoli hanno fatto fino a quel momento e che può essere

modificata se essi lo ritengono opportuno.

Page 96: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Gli stili cognitivi sono normalmente accoppiati, come due polarità della stessa dimensione:

•verbale/visuale,

• sistematico/intuitivo,

• analitico/ globale,

• riflessivo/impulsivo

•autonomo/conforme.

Ciascuna persona tende ad usare modalità che si collocano in posizioni più vicine ad una o all’altra polarità.

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Ai 5 stili citati va aggiunto lo stile esplicativo, con le polarità

ottimista/pessimista.

La polarità ottimista è considerata non solo da preferire ma anche da fare acquisire ricorrendo all’ aiuto degli stessi studenti.

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Definizione delle 5 + 1 coppie Definizione delle 5 + 1 coppie degli stili di apprendimento degli stili di apprendimento

presi in esame...presi in esame...

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•Verbale – Si ha una preferenza per la parola detta o scritta, testi, riproduzioni sonore, con tendenza ad imparare per lettura e ripetizione;

• Visuale – Si ha una preferenza per l’immagine, le figure dei libri, le rappresentazioni grafiche, le raffigurazioni in genere, con tendenza ad usarle per imparare.

Trasversale a vari compiti cognitivi, riguarda la percezione e la memoria. Gli effetti di questo stile si evidenziano nella maniera in cui una persona ricorda le informazioni apprese.

Verbale / Visuale

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•Sistematico- L’approccio alla formulazione di ipotesi è basato sul procedere con una metodica raccolta di indizi collegati tra loro seguendo delle regole. La persona programma le proprie attività, le segue e le porta a termine.

• Intuitivo – La persona privilegia la scoperta o l’invenzione personale per arrivare ad una spiegazione (ipotesi) che cerca conferme nei dati disponibili. Ama confrontarsi con il nuovo e salta facilmente alle conclusioni.

Riguarda la maniera di classificare e formulare ipotesi. Mette in evidenza l’interazione tra processi cognitivi, emotivi e di personalità.

Sistematico / Intuitivo

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•Analitico – Si parte dai dettagli per costruire man mano il quadro generale, avendo a cura la descrizione minuziosa dei particolari. Apprendimento induttivo.

• Globale – La persona si costruisce una visione d’insieme dell’ argomento senza perdersi nei particolari, cercando di cogliere il concetto centrale o il senso generale. Osserva, legge, scrive soffermandosi sugli aspetti d’insieme. Apprendimento deduttivo.

Concerne la percezione ed esprime la preferenza nel considerare il dettaglio o l’insieme.

Analitico / globale

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•Riflessivo - Nel cercare una risposta ci si chiede quale sia la rilevanza degli elementi disponibili e si scelgono con attenzione, piuttosto che utilizzare i primi che vengono alla mente. Si procede con cautela, analizzando la situazione per arrivare ad una risposta meditata.

• Impulsivo - Si tende a rispondere prontamente con quello che viene in mente, senza pensarci sopra. Non si ha un controllo metacognitivo.

Riguarda i processi decisionali: come si affronta un compito e si pianifica la risposta.

Riflessivo / impulsivo

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•Autonomo - Le situazioni sono affrontate in maniera personale, evitando di ripetere comportamenti e risposte date da altri. Sviluppa percorsi con soluzioni originali e “creative”.

• Conforme – Ci si attiene alle indicazioni date, ricorrendo a chi ne sa di più per affrontare situazioni problematiche e preferendo risposte collaudate.

Si riferisce a due tipi di pensiero : “convergente” o “divergente”

Autonomo /conforme

Page 104: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

•Ottimista - Riesce a vedere sempre il lato positivo delle cose ed interpreta le avversità come accidentali, limitate e non dipendenti da sé.

• Pessimista - Tende a vedere sempre il lato negativo delle cose ed interpreta le avversità come pervasive, permanenti e dipendenti da sé.

Ogni individuo è portato ad attribuire la responsabilità di ciò che accade a cause interne od esterne.

Ottimista / Pessimista

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Un settore importante della psicologia sociale si è occupato in questi ultimi anni della

“Teoria dell’attribuzione” ( Weiner 1994)

Si occupa degli aspetti motivazionali e in particolari della percezione che il soggetto ha delle cause degli

eventi che gli occorrono

L’attribuzione causale influenza le reazioni dell’ individuo ad un determinato evento

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La relazione tra apprendimento, autostima e attribuzione è molto

complessa e secondo molti autori le componenti cognitive (strategie di apprendimento) e quelle emotivo-

relazionali (autostima,attribuzione e motivazione) si influenzano

reciprocamente in modo diverso a seconda che si tratti si soggetti con o

senza D.S.A

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L’attribuzione è interna quando la causa è assegnata a fattori che dipendono dalla persona: la

riuscita o meno di un compito è data dal proprio impegno o dalla propria abilità.

La teoria sull’attribuzione si focalizza su come l’individuo spiega i propri successi o insuccessi.

E’esterna quando la causa di un successo è attribuita al fatto che il compito era facile, alla

fortuna o all’aiuto di altri

Page 108: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Soggetti con D.S.A

Attribuiscono i successi a

fattori esterni e gli

insuccessi a fattori interni

Soggetti senza D.S.A

Attribuiscono i successi a

fattori interni e gli

insuccessi a fattori esterni

Page 109: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

LE 5 ATTRIBUZIONI DI BASELE 5 ATTRIBUZIONI DI BASE

IMPEGNO (interno instabile controllabile)IMPEGNO (interno instabile controllabile) ABILITA’ (interna stabile incontrollabile)ABILITA’ (interna stabile incontrollabile) FACILITA’ O DIFFICOLTA’ DEL COMPITO FACILITA’ O DIFFICOLTA’ DEL COMPITO

(esterna stabile incontrollabile)(esterna stabile incontrollabile) FORTUNA ( esterna instabile FORTUNA ( esterna instabile

incontrollabile)incontrollabile) AIUTO DI QUALCUNO AIUTO DI QUALCUNO

(esterno instabile controllabile)(esterno instabile controllabile)

Page 110: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

La collocazione del locus attributivo è molto importante ed è stato dimostrato che con il crescere dell’età si sposta

gradualmente da “esterno” a “interno”.

Attribuire la causa di un insuccesso ad una causa interna, come il mancato impegno personale,che è

instabile e controllabile, porta a maggiori probabilità di riuscita futura.

Attribuire la causa di un insuccesso ad una causa interna, come la mancanza di abilità, che è stabile e incontrollabile, porta ad un basso concetto di sé e a ritenere inutile impegnarsi.

Questo causa ripetuti fallimenti.

Page 111: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Gli studenti attribuiscono il successo / insuccesso scolastico alle seguenti cause collocate in ordine decrescente:

•Impegno

•Abilità

•Facilità / difficoltà del compito

•Fortuna / sfortuna

•Aiuto ottenuto dagli altri

Page 112: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Gli studenti con D.S.A sviluppano stili attributivi volti a considerare alla base dei loro insuccessi cause esterne o interne incontrollabili che procurano senso di

impotenza appreso.

In realtà dovrebbero essere aiutati ad incrementare l’attribuzione del successo

all’impegno in modo da attivare la motivazione a raggiungere risultati positivi

Page 113: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Caratteristiche del processo di Caratteristiche del processo di apprendimento dei soggetti con D.S.Aapprendimento dei soggetti con D.S.A

Non sapere quanto tempo serve per imparareNon sapere quanto tempo serve per imparare Non sapere cosa realmente si saNon sapere cosa realmente si sa Non sapere cosa si deve ricordare e cosa Non sapere cosa si deve ricordare e cosa

inventareinventare Dimenticare troppo / Inventare troppoDimenticare troppo / Inventare troppo Sapere già tutto / Non sapere nienteSapere già tutto / Non sapere niente Non vedere i propri sbagli e non auto correggersiNon vedere i propri sbagli e non auto correggersi Fare resistenza di fronte a compiti nuovi Fare resistenza di fronte a compiti nuovi Non avere curiositàNon avere curiosità

Page 114: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Comportamenti dei soggetti con Comportamenti dei soggetti con D.S.AD.S.A

Voler fare tutto come gli altriVoler fare tutto come gli altri Non saper chiedere aiutoNon saper chiedere aiuto Avere sempre bisogno di confermeAvere sempre bisogno di conferme Essere pigri, apatici e passiviEssere pigri, apatici e passivi Essere agitati, iperattivi, aggressiviEssere agitati, iperattivi, aggressivi Opporsi alle richiesteOpporsi alle richieste Fare tutto da soli / Non fare niente da soliFare tutto da soli / Non fare niente da soli Compiere autovalutazioni sempre estremeCompiere autovalutazioni sempre estreme Assumere atteggiamenti provocatori Assumere atteggiamenti provocatori Essere disinteressatiEssere disinteressati

Page 115: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Nella didattica Nella didattica della Scuola della Scuola Secondaria Secondaria

cambiano molte cambiano molte cose …cose …

Page 116: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Obiettivo della formazioneObiettivo della formazione

Colloquio con preside di Istituto per Geometri e alcuni professori in vista dell’esame di stato di Letizia una ragazza dislessica:

“ Dottoressa … lei capisce … noi rilasciamo un titolo con valore legale … la ragazza dovrà costruire delle case …”

Page 117: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Maggiori richiesteMaggiori richiesteI docenti sono ancora più “impreparati” dei colleghi della scuola media inferiore ad

accettare la riduzione quantitativa dei

programmi previsti nelle singole

discipline

Page 118: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

L’impostazione della L’impostazione della metodologia e della didatticametodologia e della didattica

Si rende necessaria Si rende necessaria l’acquisizione di un lessico l’acquisizione di un lessico

specifico per le diverse disciplinespecifico per le diverse discipline

Page 119: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Difficoltà nell’incrementare il lessico Difficoltà nell’incrementare il lessico specificospecifico

Professoressa in una scuola media inferiore al termine di un colloquio nel quale erano state rimarcate le difficoltà linguistiche di Marco rivolta all’ insegnante di sostegno “ … Se ha un lessico ristretto dobbiamo lavorare per ampliare il suo vocabolario ...”

Page 120: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Autonomia Autonomia

E’ difficile, per un ragazzo e per un genitore, accettare di avere sempre bisogno del supporto di un tutor per i compiti a casa

Page 121: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Il “tempo” dedicato Il “tempo” dedicato allo studio allo studio

aumenta sempre di aumenta sempre di più e solo la più e solo la

“motivazione” “motivazione” rende tollerabile ai rende tollerabile ai ragazzi rinunciare ragazzi rinunciare

a ……a ……

Page 122: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Il fattore tempo condiziona non solo il percorso scolastico dei ragazzi

dislessici ma l’organizzazione della loro vita quotidiana

Page 123: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Per i docenti spesso diventa problematica l’introduzione di

strumenti compensativi

Page 124: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Andrea Canevaro

AUSILI

=

Protesi individuali

Strutturazioni

significative

per tutti

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La possibilità di servirsi di un computer può avere o una dimensione protesica

individuale, oppure diventare parte dell’organizzazione civile e scolastica.

I sistemi di mediazione comportano la necessità di nuove strutturazioni

anche normative

Page 126: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Tecnologia di supportoTecnologia di supporto

Programmazione: mappe concettualiProgrammazione: mappe concettuali Lettura: lettori di testi (sintesi vocali)Lettura: lettori di testi (sintesi vocali) Scrittura : feedback uditivo (sintesi vocali)Scrittura : feedback uditivo (sintesi vocali) Registratore digitale (registrazione può Registratore digitale (registrazione può

essere trasferita su computer)essere trasferita su computer) Scanner e scanner penScanner e scanner pen

Page 127: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

A proposito di sintesi vocale…A proposito di sintesi vocale…La sintesi vocale è un’applicazione del computer che può leggere testi digitali

attraverso una voce sintetizzata. I programmi più evoluti mantengono il testo visibile nello schermo ed evidenziano la parola letta. Si

comportano come degli assistenti di lettura.

E’ considerata un valido strumento di compenso e molti studi mostrano sensibili

miglioramenti nella comprensione tuttavia…

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Si registra anche una correlazione inversa tra livello di comprensione nella lettura

silenziosa e sintesi vocale.

Minore è la comprensione autonoma e maggiore è il vantaggio tratto dall’uso della

sintesi vocale e viceversa.

La scelta di questo strumento deve basarsi su un accurato accertamento della sua efficacia a livello individuale e dovrebbe

essere preceduta da un adeguato training.

Page 129: I D.S.A nella scuola secondaria Liceo Giotto-Ulivi Borgo San Lorenzo Aprile 2008.

Cosa possiamo fare per la lettura?Cosa possiamo fare per la lettura?

Utilizzare caratteri chiari e spaziature Utilizzare caratteri chiari e spaziature larghelarghe

Fornire un glossarioFornire un glossario Abbondare con punti sintetici al posto di Abbondare con punti sintetici al posto di

un testo continuoun testo continuo Fare attenzione al contrasto cromatico Fare attenzione al contrasto cromatico

figura/sfondofigura/sfondo Fornire materiale su CD (biblioteca)Fornire materiale su CD (biblioteca)

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Cosa possiamo fare sul piano Cosa possiamo fare sul piano dell’organizzazione personale?dell’organizzazione personale?

Chiedere allo studente che cosa potrebbe Chiedere allo studente che cosa potrebbe aiutarloaiutarlo

Fornire semplici mappe, disegni e Fornire semplici mappe, disegni e diagrammidiagrammi

Utilizzare colori e graficiUtilizzare colori e grafici Unire informazioni scritte a quelle oraliUnire informazioni scritte a quelle orali Programmare la consegna degli elaborati Programmare la consegna degli elaborati

assegnatiassegnati

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Punti fondamentali per Punti fondamentali per programmare il percorso scolasticoprogrammare il percorso scolastico

Scelta del percorso scolasticoScelta del percorso scolastico Corretta segnalazione del problema alla scuolaCorretta segnalazione del problema alla scuola Informazione e disponibilità di collaborazione da Informazione e disponibilità di collaborazione da

parte dei docenti perparte dei docenti per Utilizzo strumenti compensativi Utilizzo strumenti compensativi Organizzazione della didatticaOrganizzazione della didattica Svolgimento dei compiti a casaSvolgimento dei compiti a casa Supporto all’autonomiaSupporto all’autonomia

Comunicazione ai compagniComunicazione ai compagni RipetenzeRipetenze

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Ministero dell’Istruzione ,dell’Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione

Ufficio IVProt. n 4099/A/4 del 05.10.2004

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali

Loro Sedi

Oggetto: Iniziative relative alla Dislessia

(…) Per ovviare a queste conseguenze, esistono strumenti compensativi e dispensativi che si ritiene opportuno possano essere utilizzati dalle scuole in questi casi.

Tra gli strumenti compensativi essenziali vengono indicati:- Tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto, e dei vari caratteri.- Tavola pitagorica.- Tabella delle misure, tabella delle formule geometriche.- Calcolatrice.- Registratore.- Computer con programmi di video-scrittura con correttore

ortografico e sintesi vocale.

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Per gli strumenti dispensativi, valutando l’entità e il profilo della difficoltà, in ogni singolo caso, si ritiene essenziale tener conto dei seguenti punti:- Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline.- Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta.- Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa.- Organizzazione di interrogazioni programmate.- Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma.Ulteriori strumenti possono essere utilizzati durante il percorso scolastico, in base alle fasi di sviluppo dello studente ed ai risultati acquisiti.Sulla base di quanto precede si ritiene auspicabile che le SS.LL. pongano in essere iniziative di formazione al fine di offrire risposte positive al diritto allo studio e all’apprendimento dei dislessici, nel rispetto dell’autonomia scolastica.Si ringraziano le SS.LL. per la consueta collaborazione.

Il Direttore Generale M. Moioli

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Dipartimento per l'IstruzioneDirezione Generale per gli Ordinamenti Scolastici

Ufficio VII Prot. n.1787Roma, 1 marzo 2005 Oggetto: Esami di Stato 2004-2005 - Alunni affetti da dislessia    L'AID - Associazione Italiana Dislessia - ha richiamato l'attenzione di questo Ministero sulle difficoltà che i giovani dislessici incontrano nel sostenere gli esami di Stato. Questo Ministero, tenendo presente che la composizione con docenti interni delle Commissioni esaminatrici consente un'approfondita conoscenza degli specifici disturbi dei candidati affetti da dislessia, invita le SS.LL. a sensibilizzare le Commissioni stesse affinchè adottino, nel quadro e nel rispetto delle regole generali che disciplinano la materia degli esami, ogni opportuna iniziativa, idonea a ridurre il più possibile le difficoltà degli studenti.Le Commissioni, in particolare, terranno in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive sia in sede di predisposizione della terza prova scritta, che in sede di valutazione delle altre due prove, valutando anche la possibilità di riservare alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari.

    Si ringrazia per la collaborazione.IL CAPO DIPARTIMENTO PER L'ISTRUZIONE

Pasquale Capo

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Relazione Elena 1Relazione Elena 1

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Relazione Elena 2Relazione Elena 2