D.S.A : disturbi specifici di apprendimento

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D.S.A: disturbi specifici di apprendimento Condivisione del corso di formazione effettuato nell’anno scolastico 2011 - 2012

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Difficoltà significativa (Disturbo Specifico = Discrepanza) nell’acquisizione del controllo del codice scritto (lettura, scrittura, calcolo) in modo corretto e fluente (automatizzazione) che interferisce con il funzionamento adattivo (aspetti emotivo-psico-sociali) in presenza di:

• Normodotazione intellettiva• Adeguate opportunità di apprendimentoin assenza di• disturbi neuromotori o sensoriali• disturbi psicopatologici primari (pre-esistenti)

I Disturbi Specifici di Apprendimento

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Dipende da disfunzionalità neuro-biologiche, in cui difetta l’automatismo dei processi.

Produce uno sforzo cognitivo perenne che non diventa mai un automatismo.

Più frequente nei maschi.La comorbilità è frequente, cioè la compresenza nello stesso

soggetto di più disturbi specifici dell’apprendimento (Dislessia +

Disortografia + Discalculia + Disgrafia) o la compresenza di altri disturbi neuropsicologici (come l’ADHD,

disturbo dell’attenzione con iperattività) o psicopatologici (ansia, depressione e disturbi della condotta) o disprassie (disturbi da deficit di coordinazione)

Caratteristiche Specifiche dei DSA

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Gli stili di apprendimento si differenziano rispetto ai canali sensoriali di accesso alle informazioni (INPUT):

• Visivo-Verbale• Visivo-Non Verbale• Uditivo• Cinestesico Gli allievi con DSA hanno difficoltà col canale visivo

verbale basato sulla letto-scrittura e pertanto sviluppano una preferenza verso altri canali

Rappresentazione delle preferenze negli stili di apprendimento dei soggetti con DSA

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Capacità di memorizzare per immagini Approccio inusuale e diverso alle materie scolastiche Capacità di fare collegamenti non convenzionali Creatività e capacità di produrre nuove idee Propensione alla selezione di argomenti in una

discussione Abilità nelle soluzioni dei problemi che richiedono di

immaginare le soluzioni possibili Processare le informazioni in maniera globale piuttosto

che in sequenza Pensare in modo visivo piuttosto che verbale

PUNTI DI FORZA

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disturbo specifico di lettura e si caratterizza per la difficoltà ad effettuare una lettura accurata e fluente in termini di velocità e correttezza; tale difficoltà si può ripercuotere, nella maggior parte dei casi, sulla comprensione del testo.

La Dislessia

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Inversioni di lettere (ad es. da=ad, per=pre, da=pa) Sostituzioni di lettere simili graficamente o che si

pronunciano in maniera simile (punto o modo di articolazione ma diverse come sonorità) per cui nel primo caso d-b, p-q, m-n, t-f, a-e mentre nel secondo b-p, t-d, f-v, s-z ecc.

Omissioni di lettere, sillabe e/o parole Difficoltà a riconoscere gruppi sillabici complessi come ch gn,

gh, gl, sc Errori di anticipazione : legge la prima o le prime lettere e

“tira ad indovinare” la parola, a volte sbagliandola; Esitazioni o rilettura di parole o parti di parole.

Quali difficoltà incontrano nel processo di lettura i soggetti con dislessia?

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disturbo specifico che riguarda la componente costruttiva della scrittura, legata agli aspetti linguistici e consiste nella difficoltà di scrivere in modo corretto.

La Disortografia:

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Errori Fonologici:• Scambio di grafemi visivamente simili e/o i cui suonisono fonologicamente simili : es. m-n / b-d; bado perdado; p-b / f-v / k-g; brina per prima• Omissione e aggiunta di lettere o sillabe: es. taolo o

tavolovo per tavolo• Inversioni: es. li per il; bamlabo per bambola• Grafema inesatto: es. agi per aghi; pese per pesce;puniale per pugnale

Alcuni esempi di errori ortografici

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Omissione e aggiunta di accenti: es. perche per perchè;

Omissione e aggiunta di doppie: es. palone per pallone;Inoltre… Difficoltà e numerosi errori nel copiare da un altro

quaderno o dalla lavagna

Altri Errori

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Si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione, riguardo l’aspetto motorio dello scrivere.

disgrafia

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Tratto grafico illeggibile o poco leggibile con difficoltàsoprattutto con il corsivo Fluenza o rapidità di scrittura notevolmente ridotta Qualità del segno grafico (lettere spezzate, orientamento,

prensione, postura, pressione, affaticabilità, organizzazione spazio foglio …)

Deformazione o perdita dei tratti distintivi delle lettere; Passaggio illecito da un codice di scrittura all’altro conalternanze di maiuscolo, minuscolo, script, corsivo; Lettere di dimensioni irregolari; Fluttuazioni delle lettere sopra o sotto il rigo base Possono essere riscontrate anche difficoltà prassiche e/o

visuo-motorie e/o visuospaziali;

Caratteristiche disgrafia

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che si identifica nel 1. Disturbo a carico del Sistema del Numero2. Disturbo a carico del Sistema del Calcolo3. Disturbo Misto (numero e calcolo)

La Discalculia:

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Difficoltà nella conoscenza numerica: capacità di elaborazione delle quantità e grandezze numeriche:

subitizing (identificazione immediata del valore numerico di piccole quantità senza contarle), concetto di stima

Semantica (comprensione della quantità) : quanto vale un numero rispetto ad un altro, qual è il più grande tra due o tre; concetto di comparazione e seriazione (es. difficoltà ad individuare che 65 è più grande di 40)

Difficoltà di conteggio progressivo e regressivo con errori di omissione, sostituzione, inversione di conteggio o nel cambio di decina.

1. Disturbo Sistema di Numero

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Difficoltà nella procedure di calcolo scritto: Riconoscimento dei segni: confusione nei segni + e X o di

moltiplicazioni e divisioni che possono essere scritti in modo diverso (· e X) (: e / )

Sequenza delle azioni utili per svolgere una operazione aritmetica: incolonnamento, regole specifiche per ogni operazione come prestito e riporto, procedimento da destra a sinistra per addizione, sottrazione e moltiplicazione, contrario per la divisione; inversioni di termini nel calcolo 563- 74 esegue 4-3 invece che 3-4 oppure 34 x 3 viene svolto prima 3x3 invece che partire da 3x4

2. Disturbo Sistema del Calcolo

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Difficoltà nelle Tabelline, calcoli a mente e scritti hanno le loro importanti ripercussioni in compiti più complessi come le Espressioni e i Problemi dove si richiede l’efficienza di più competenze contemporaneamente.

Tali difficoltà interferiscono sul rendimento, manifestandosi sul piano di scarsa accuratezza e scarsa rapidità: processo non automatizzato dispendio di energie e risorse attentive, errori e compiti non portati a termine

Disturbo Sistema del Calcolo

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Sono possibili indicatori di rischio di DSA, soprattutto in presenza di una anamnesi familiare positiva:

Ritardo nello sviluppo delle competenze comunicativo-linguistiche, motorio-prassiche, uditive, visuo-spaziali;

Scarsa consapevolezza fonologica (analisi e sintesi sillabica);

Abilità nel disegno non adeguate per l’età; Iperattività e difficoltà auto-organizzativa;

Segni precoci in età prescolare

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mancato raggiungimento dell’enumerazione fino a dieci (serie verbale automatica);

mancato raggiungimento del conteggio fino a cinque, del principio di cardinalità e della capacità di comparazione di piccole quantità.

SEGNI PRECOCI nelle competenze numeriche e di calcolo da individuare nel corso dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia

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difficoltà nell’associazione grafema-fonema e/o fonema-grafema;

mancato raggiungimento del controllo sillabico in lettura e scrittura;

eccessiva lentezza nella lettura e scrittura; incapacità a produrre le lettere in stampato

maiuscolo in modo riconoscibile.

SEGNI PRECOCI nelle competenze di letto-scrittura da individuare nel corso del primo anno di scuola primaria

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Mancato raggiungimento di una o più delle seguenti abilità:

il riconoscimento di piccole quantità, la lettura e la scrittura dei numeri entro il dieci, il calcolo orale entro la decina anche con supporto

concreto.

SEGNI PRECOCI nelle competenze numeriche e di calcolo da individuare nel primo anno di scuola primaria

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Identificazione precoce dei bambini “a rischio” per• Evitare situazioni di disagio• Evitare possibili ripercussioni psicologiche• Strutturare il prima possibile un intervento di

potenziamento didattico• No Diagnosi

Cosa può fare la scuola?

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1. Osservazione sistematica2. Intervento educativo di recupero3. Comunicazione a famiglia per diagnosi4. PDP con strumenti compensativi e

misure dispensative, sottoposto a monitoraggio

Cosa fare

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Promuovere: Successo scolastico Rafforzamento: autostima, motivazione, stile

attributivo, senso di autoefficacia Clima di classe “inclusivo” Partecipazione dei compagni

La dimensione relazionale Le variabili emotivo - relazionali “in gioco” nell’alunno con DSA

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Per l’insegnante è importante (per tutti gli alunni e in particolare per quelli con DSA):

divenire consapevoli del proprio stile di apprendimento, cognitivo e di insegnamento.

conoscere le differenze degli allievi all’interno della classe. possedere versatilità nel venire incontro e nel valorizzare i

diversi stili di apprendimento presenti nel gruppo classe. far sperimentare strategie di insegnamento diverse e

specifiche per facilitare l’apprendimento di ogni studente, anche quelli con DSA (Didattica personalizzata) .

Ancora per noi docenti

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Programmi scaricabili gratuitamente: Freemind CMap Ve (ottimo per LIM) Leggi per me (lettore vocale)

Strumenti compensativi

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è utile farli contare con le dita, utilizzando la mano come un abaco

Allenamento per memorizzare poco efficace Automatizzare la linea dei numeri, presentandola in tutte le

vesti possibili Attività variegate sul valore posizionale delle cifre su stima e

riordino Recupero dei fatti aritmetici attraverso un richiamo visivo

diretto (quadernino delle regole, tavola pitagorica …) Progressione lenta per la memorizzazione delle tabelline Uso di tabelle

Per la discalculia

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Utilizzare metodi facilitanti: il fono-sillabico e, soprattutto, il sillabico (metodo Emiliani): risultati di molti studi mostrano che i bambini sviluppano la conoscenza delle sillabe spontaneamente molto prima dei fonemi.

Questa abilità inoltre, si sviluppa prima e indipendentemente dall’apprendimento della lingua scritta.

I bambini in età prescolare incontrano maggiori difficoltà nei compiti che interessano le unità minime, ovvero i fonemi.

Questo perché il linguaggio è solo apparentemente una sequenza di unità sonore discrete e ricorrenti, anche se così appare al bambino alfabetizzato, che è tale perché ha appreso una particolare forma di codifica dei suoni del linguaggio.

Per la dislessia

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• Pianificare la lettura ad alta voce, non costringere a copiare dalla lavagna

• Costruzione di mappe per facilitare lo studio• Graduare gli stimoli per complessità crescente

rispetto ai seguenti parametri: lunghezza, complessità, frequenza d’uso delle parole.

• Organizzare le proposte per livelli di complessità crescente: orale con supporto figurato; solo orale; grafico con supporto figurato; solo grafico.

• Svolgere le attività quotidianamente

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Partendo dalla scuola dell’infanzia e nel primo biennio della scuola primaria, è necessario lavorare sulle competenze fonologiche, in quanto base di partenza per l’acquisizione della letto-scrittura.

Le attività di potenziamento fonologico possono essere svolte con l’intero gruppo Classe in modo continuativo:

Segmentazione – fusione sillabica, fonemica Riconoscimento in parole diverse di sillaba iniziale, finale, intermedia

uguale Riconoscimento in parole diverse di suono iniziale, finale, intermedio

uguale Produzione di parole che iniziano, finiscono, contengono lo stesso suono Elisione di sillaba o fonema iniziale di parola Ricerca/produzione di rime, conte, filastrocche Lettura, da parte dell’adulto, di racconti in rima favorendo l’anticipazione

da parte del bambino

Potenziamento fonologico

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– Osservazione e Monitoraggio dell’evoluzione delle abilità di prerequisito (Scuola dell’Infanzia ) all’apprendimento e l’evoluzione delle competenze di lettura, scrittura e calcolo (Scuola Primaria)

– attività di Potenziamento mirato per favorire e facilitare gli apprendimenti

– se difficoltà persistono eventuale segnalazione alla famiglia delle difficoltà riscontrate per valutazione specialistica

Come?

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• Momento delicato;• L’insegnante comunica al genitore, più o meno

consapevole, che il figlio presenta delle difficoltà;• Non proporre ipotesi diagnostiche;• Suggerimento di rivolgersi a personale specializzato

per una valutazione;• No critica, ma un suggerimento;

Segnalazione alle famiglie dei bambini “a rischio”

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• Spazio e tempo: colloquio individuale, clima di dialogo• Sospensione del giudizio: astenersi da critiche o giudizi per evitare

che i genitori possano sentirsi sotto accusa• Esempi concreti delle difficoltà del bambino• Conseguenza tangibile e immediata: “abbiamo notato che evita di

leggere ad alta voce quando è il suo turno”• Richiesta di un confronto: coinvolgere i genitori nell’osservare

quanto riportato “Vi chiediamo di aiutarci ad osservare il bambino e riconfrontarci”

• Indicare a chi rivolgersi: invitare la famiglia a rivolgersi a un centro specializzato per approfondimenti diagnostici presso Servizio Sanitario Nazionale o Centri Accreditati

Come avviene? Alcuni Accorgimenti

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AA. VV. (2006), Guida agli ausili informatici-dislessia, Anastasis, Bologna. AID (Comitato promotore della Consensus Conference), I Disturbi

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2004 ARCANGELI L. (2008), Diversità e differenze. La razionalità pedagogica, in COTTINI L., ROSATI L. (a cura di), Per una didattica speciale di qualità:

dalla conoscenza del deficit all’intervento inclusivo, Morlacchi, Perugia. CORNOLDI C. (a cura di) (1991), I disturbi dell’apprendimento, Il Mulino,

Bologna. Come leggere La Dislessia e i DSA” con CD Giunti Scuola, 2011 a cura di

Giacomo Stella e Luca Grandi

INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE:

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intervenire” in Psicologia e Scuola, 3, pp. 33-41. MORGANTI A. (2008), “I disturbi specifici di apprendimento” (cap. IX), in COTTINI

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MEDEGHINI R. (2005), Perché è così difficile imparare? Come la scuola può aiutare gli alunni con disturbi specifici di apprendimento, Vannini, Brescia.

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lettura e scrittura, Carocci, Roma.

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RIVISTE: “Dislessia” – Centro Studi Erickson “Difficoltà di apprendimento” - Centro Studi Erickson “HDi-2000” Rivista italiana di psicologia, pedagogia e riabilitazione -

Vannini editore Quid 0-2006 (free) Quid 4-2008 (free) ASPHInforma (free) TD 5 Computer Apprendimento Disabilità (free) Social News. Disabilità a scuola: integrazione e nuove tecnologie (free)

SITOGRAFIA: www.istruzione.it/web/istruzione/dsa www.aiditalia.org www.airipa.it/ www.dsanotizie.it/ www.ladislessia.org www.biblioaid.it http://handitecno.indire.it/ http://sd2.itd.ge.cnr.it/ricerca.php