LIRC nella scuola dellapprendimento e dello sviluppo delle competenze Padova 7 ottobre 2011.
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L’IRC nella scuola dell’apprendimento e dello sviluppo delle competenze
Padova 7 ottobre 2011
Documenti di riferimento• - “Traguardi per lo sviluppo delle
competenze e Obiettivi di Apprendimento dell’insegnamento della religione cattolica per la Scuola dell’infanzia e per il primo ciclo” (Gazzetta Ufficiale n. 105 del 7 maggio 2010), presentato come “Integrazioni alle ‘Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione’ relative all’insegnamento della religione cattolica.
• - “Indicazioni sperimentali per l’insegnamento della religione cattolica nel secondo ciclo di istruzione”, del giugno 2010.
• OA (Obiettivi di apprendimento)
• TSC (Traguardi per lo sviluppo delle competenze)
• Competenze• OSA (Obiettivi specifici di
apprendimento)
1 – Tratti emergenti della pedagogia scolastica disegnata dalla riforma
Fioroni (2007)
• “Compito della scuola è educare istruendo le nuove generazioni, e questo è impossibile senza accettare la sfida dell' individuazione di un senso dentro la trasmissione delle competenze, dei saperi e delle abilità”.
1.1 - La dichiarata centralità della persona
• Centralità della persona
• Centralità dei valori
Pecup “Profilo educativo, culturale e professionale dello studente”
Indicazioni sperimentali per l’insegnamento della religione cattolica nel secondo ciclo di istruzione
Profilo complessivo, educativo, culturale e professionale degli alunni
Licei: l’IRC “condivide il profilo culturale, educativo e professionale dei licei…”
Tecnici: l’IRC fa proprio il profilo culturale, educativo e professionale degli istituti tecnici, si colloca nell’area di istruzione generale, arricchendo…
Professionali: l’IRC fa proprio il profilo culturale, educativo e professionale, si colloca nell’area di istruzione generale, arricchendo…”
1.2 - La proposta educativa scolastica e le sue fatiche
• Nella scuola odierna l’educazione è un’esigenza – fortemente affermata nelle dichiarazioni di
intenti, – debole nei contenuti, cioè nei valori
E allora che cosa succede?
I contenuti educativi privilegiati diventano quelli descrittivi, procedurali e strumentali
Gli assi culturaliGli assi culturali • asse dei linguaggi
• asse logico-matematico
• asse scientifico-tecnologico
• asse storico-sociale
• “La partecipazione responsabile - come persona e cittadino - alla vita sociale permette [agli alunni ] di ampliare [gli] orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione”.
• “La raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo” (2006): esortano “gli Stati membri a potenziare nei giovani lo spirito di intraprendenza e di imprenditorialità”.
• “fornire gli strumenti per la conoscenza del tessuto sociale ed economico del territorio, delle regole del mercato del lavoro, delle possibilità di mobilità”.
• “I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”
Regolamento recante ‘Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei’
(15 marzo 2010)
Benedetto XVI (Ancona 2011)
• “Dopo aver messo da parte Dio, o averlo tollerato come una scelta privata che non deve interferire con la vita pubblica, certe ideologie hanno puntato a organizzare la società con la forza del potere e dell’economia. La storia ci dimostra, drammaticamente, come l’obiettivo di assicurare a tutti sviluppo, benessere materiale e pace prescindendo da Dio e dalla sua rivelazione si sia risolto in un dare agli uomini pietre al posto del pane”
1.3 - L’autonomia, la flessibilità organizzativa e gli imbrogli della specializzazione
• L’autonomia, la flessibilità organizzativa
• rischio di diluire l’uniformità della formazione di base, anche morale
2 – L’IRC: chiamato ad essere “sale” e “lievito” della pedagogia scolastica
“L’IRC mira ad arricchire la formazione globale della persona con particolare riferimento agli aspetti
spirituali ed eticispirituali ed etici dell’esistenza, in vista di un efficace inserimento nel mondo civile, professionale e universitario” (Indicazioni sperimentali. Profilo
generale).
L’IRC nella scuola…
• …non è pietosa infermiera che si limita a curare le piaghe di una pedagogia scolastica insufficiente
• …ma opera perché queste piaghe non si producano
Accordo di revisione del Concordato tra Santa Sede e Stato Italiano (1984)
• “La Repubblica italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i princìpi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado” (art. 9.2).
2.1 – Il valore dell’IRC precede e fonda il riconoscimento scolastico
• la dimensione religiosa è nativa, intrinseca e costitutiva dello spirito umano, alla pari di/ed insieme ad ogni altra dimensione (filosofica, etica, scientifica, artistica...)
• la religiosità è precedente e indipendente rispetto alla legge concordataria
2.2 – L’IRC ha valenza culturale
• Concordato del 1984: "i principi del Cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano"
2.3 - Produce effetti educativi
• Da ciò consegue logicamente un obbligo da parte dello Stato italiano a garantire l’insegnamento confessionale cattolico per motivi di carattere educativo.
• Anche per la religiosità vale il noto principio didattico che si osserva in tutti gli altri insegnamenti: partire dal vissuto, dal noto e dal concreto, per condurre al nuovo, al non ancora conosciuto e all'astratto.
3 – Le nuove opportunità didattiche
Se abbiamo correttamente compreso la natura dell’IRC è facile ora cogliere anche il tipo di contributo specifico
che la nostra disciplina può dare alla scuola per aiutarla a raggiungere le sue finalità, così come le
opportunità e i rischi che essa può incontrare oggi sul piano organizzativo e didattico.
3.1 – IRC e ricerca esistenziale
• i saperi, le abilità e le competenze della disciplina non potranno se non riguardare soprattutto l’ “essere” dell’alunno, cioè lo sviluppo della sua identità, prima che il “sapere”, il “saper fare” o il “saper strare con”.
• Ma la valenza educativa dell’IRC non è confinata e confinabile nel ristretto monteore del suo insegnamento. La nostra disciplina, nella scuola attuale, ha la vocazione di essere lievito dell’attenzione educativa anche per le altre.
• Cfr interdisciplinarità, che non può diventare strumentalizzazione
3.2 - Nuclei tematici: tra saperi da approfondire e iniziazione alla vita
• Come la rivelazione cristiano trova in Cristo il suo baricentro, così tutti i saperi disciplinari dell’IRC scaturiscono dall’evento Cristo e dal suo insegnamento
Monreale
La “società della conoscenza’ e i suoi equivoci
• Mai come oggi è stata poco utile l’insistenza sulla “società della conoscenza”; perché mai come oggi, nell’epoca di internet, i nostri ragazzi, hanno avuto facilità di accesso ad ogni tipo di informazione
3.3 - Le abilità e le competenze a servizio della persona
• Come i saperi, anche le abilità e le competenze vanno liberate da interpretazioni riduttive e meramente pragmatiche, per essere comprese secondo le loro valenze educative
Le competenze fondamentali dell’IRC
• - conoscere le fonti del cristianesimo e le sue verità fondamentali;- saper elaborare e giustificare, secondo l’età, le proprie scelte esistenziali, in rapporto alla conoscenza della religione cristiana e dei suoi valori;- saper esporre, documentare e confrontare criticamente i contenuti del cattolicesimo con quelli di altre confessioni cristiane, religioni non cristiane e altri sistemi di significato;- saper entrare in dialogo con chi ha convinzioni religiose o filosofiche diverse dalle proprie;- saper riconoscere il contributo della fede in Cristo e della tradizione della Chiesa al progresso culturale e sociale del popolo italiano, dell’Europa e dell’intera umanità.
PERSONAPERSONA
SAPERE- conoscere le fontidel cristianesimoe le sue verità fon-damentali;- saper riconoscereil contributo dellafede in Cristo e della tradizione della Chiesa al progresso culturale esociale del popoloitaliano, dell’Euro-pa e dell’intera umanità.
SAPEREESSERE
- saper elaborare egiustificare, secon-do l’età, le propriescelte esistenziali,in rapporto alla co-noscenza della reli-gione cristiana edei suoi valori.
SAPEREFARE
- saper esporre, do-cumentare e con-frontare criticamen-te i contenuti delcattolicesimo conquelli di altre con-fessioni cristiane,religioni non cri-stiane e altri sistemidi significato.
SAPERESTARE CON
- saper entrare indialogo con chi haconvinzioni reli-giose o filosofichediverse dalle pro-prie.
C O M P E T E N Z Eabilità critiche del soggetto
4 – Visione sintetica sui TSC e OA: il profilo del curricolo didattico sotteso
agli attuali documenti per l’IRC
Scansione in tre moduli
Primo modulo: SI
• “i traguardi relativi all’IRC sono distribuiti nei vari campi di esperienza”, nei quali, attraverso l’incontro con la figura di Gesù e la religione cristiana, si promuove “lo sviluppo integrale della persona dei bambini’
• - “aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola”
• - “promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze”
• - “Contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori”
SI
Il sé e l'altro
Il corpo in movimento
Linguaggi, creatività, espressione
I discorsi e le parole
La conoscenza del mondo
“ i traguardi relativi all'Irc sono distribuiti nei vari campi di esperienza”
promuovendo la riflessione sul
loro patrimoniodi esperienze aprendo alla
dimensione religiosa e
valorizzandola
contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori
Come “far vivere” l’albero dell’IRC? Che cosa lo fa
“respirare” e gli consente di crescere?
Secondo modulo: Primo cicloSP + SS1°
• Nella SP si strutturano progressivamente le discipline e si raccolgono in tre aree principali, l’IRC fa parte dell’area “linguistico-artistico-espressiva” (Primo ciclo); ma si precisa che “si offre anche come preziosa opportunità per l’elaborazione di attività interdisciplinari per proporre percorsi di sintesi” che aiutino gli alunni a “ricomporre nella loro mente una comprensione unitaria della realtà” (Religione cattolica).
• Al proprio interno l’IRCsi articola in quatto ambiti tematici: Dio e l’uomo; La Bibbia e le altre fonti; Il linguaggio religioso; I valori etici e religiosi. Essi vengono approfonditi nella SS1°.
• Il primo ciclo è scandito da due livelli di TSC: al termine della SP e della SS1°, e da tre livelli corrispondenti di OA, al termine della III SP; della V SP e della III SS1°.
La Bibbia e le altre fonti
Dio e l’uomo I valori etici e religiosi
Il linguaggio religioso
Ambiti tematici per il 1° ciclo: per SP e SS1°
III SS1
°
TSC OA
V SP TSC OA
III SP
OA
Dio e l’uomoOA
III - Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire un'alleanza con l'uomo.- Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani.- Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.- Riconoscere la preghiera come dialogo tra l'uomo e Dio, evidenziando nella preghiera cristiana la specificità del "Padre Nostro".
V - Descrivere i contenuti principali del credo cattolico.- Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all'uomo il volto del Padre e annuncia il Regno di Dio con parole e azioni.- Cogliere il significato dei sacramenti nella tradizione della Chiesa, come segni della salvezza di Gesù e azione dello Spirito Santo.- Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica sin dalle origini e metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane evidenziando le prospettive del cammino ecumenico.- Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni individuando gli aspetti più importanti del dialogo interreligioso.
Ambito tematico
Obiettivi di apprendimento
La Bibbia e le altre fontiOA
III - Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.- Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della creazione, le vicende e le figure principali del popolo d'Israele, gli episodi chiave dei racconti evangelici e degli Atti degli apostoli.
V -- Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale.- Ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico, sociale, politico e religioso del tempo, a partire dai Vangeli.- Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni.- Decodificare i principali significati dell'iconografia cristiana.- Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di santi e in Maria, la madre di Gesù.
Ambito tematico
Obiettivi di apprendimento
OA
III - Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua, nell'ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà tradizione popolare.- Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della religione cattolica (modi di pregare, di celebrare, ecc.).
V - Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita della Chiesa.- Riconoscere il valore del silenzio come "luogo" di incontro con se stessi, con l'altro, con Dio.- Individuare significative espressioni d'arte cristiana (a partire da quelle presenti nel territorio), per rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.- Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso vocazioni e ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio all'uomo.
Il linguaggio religioso
Ambito tematico
Obiettivi di apprendimento
OA I valori etici e religiosi
III - Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell'amore di Dio e del prossimo come insegnato da Gesù.
- Riconoscere l'impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza umana la giustizia e la carità.
V - Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell'uomo e confrontarla con quella delle principali religioni non cristiane.
- Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, in vista di un personale progetto di vita.
Ambito tematicoObiettivi di
apprendimento
Terzo modulo: SS 2°
• OSA “declinati in conoscenze e abilità riconducibili in vario modo a tre aree di significato: antropologico-esistenziale, storico-fenomenologica, biblico-teologica).
• Gli OSA sono distribuiti su tre livelli e riguardano il primo biennio, il secondo e per l’ultimo anno.
Il linguaggio religioso
I valori etici e religiosi
La bibbia e le altre fonti
Dio e l’uomo
CRISTO
Area storico
fenomenologica
Area biblico
teologica
Area antropologico esperienziale
I° ciclo: 4 ambiti tematici => II° ciclo: 3 aree di significato
Area antropo-logico/ esisten-ziale
Area storico-
fenomeno-logica
Area biblico-
teologica
La Bibbia e le altre fonti
Dio e l’uomo I valori etici e religiosi
Il linguaggio religioso
Ambiti tematici per il 1° ciclo: per SP e SS1° Arre di
significato2° ciclo
OSA Ultimo anno
OSA Secondo biennio
OSA Primo biennio
I punti fermi della riformaI punti fermi della riforma
Primato della
persona
Scuola della riforma
Essen-zializza-zione
dei saperi
Compe-tenze
Cicli-cità
Corre-lazio-
ne
Interdi-sciplina-
rità;Inter-
cultura; convi-venzacivile
Appar-tenen-za locale, nazio-nale, euro-pea