1 Il problema della valutazione dellapprendimento A cura di Riccardo Barbero.

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1 Il problema della valutazione dell’apprendimento A cura di Riccardo Barbero

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Il problema della valutazione dell’apprendimento

A cura di Riccardo Barbero

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Autonomia e sistemi di valutazione

• Nei paesi dove non esiste un vero e proprio sistema statale d’istruzione e le scuole sono più che autonome, occorre un sistema di valutazione che garantisca prestazioni comuni e confrontabili

• In tutti i paesi dove, pur esistendo un sistema d’istruzione nazionale, si è introdotta l’autonomia delle scuole, è stato necessario costruire anche un sistema nazionale di valutazione esterna

• Se la valutazione esterna non è affiancata da una autovalutazione interna si creano problemi di significatività dei risultati e di finalizzazione errata della restituzione

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INVALSI Pilota 3

Matematica: indici medi nazionali INVALSI

78,77

72,29

58,4154,96

49,33

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

2° elemen 4° elemen 1° media 1° super 3° super

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INVALSI Pilota 3Matematica: indici medi INVALSI per aree ISTAT

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

2° elemen 4° elemen 1° media 1° super 3° super

nordovest

nordest

centro

sud

isole

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INVALSI Pilota 3

• E’ evidente la tendenza negativa più si procede negli ordini scolastici

• Particolarmente evidente è il peggioramento tra la 4° elementare e la 1° media

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L’indagine OCSE PISA

• Interessa i quindicenni

• E’ un indicatore interessante del livello di controllo delle conoscenze con il quale gli studenti affrontano il percorso superiore degli studi

• Gli italiani sono in difficoltà in particolare negli item a risposta aperta argomentativa

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PISA 2003:struttura del test

• Un terzo di domande chiuse

• Due terzi di domande aperte in parte a risposta univoca, in parte con risposta articolata

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L’indagine OCSE PISA

• I concetti chiave: literacy (alfabetizzazione), ability (saper fare), skills for life (competenze per la vita)

• “Gli studenti non possono imparare a scuola tutto quello che servirà loro nella vita adulta. Ciò che devono acquisire sono i requisiti per un apprendimento adeguato nel futuro. Essi devono essere capaci di organizzare e regolare il loro proprio apprendimento, per imparare da soli e in gruppo e per superare le difficoltà nei processi d’apprendimento. Questo richiede loro di essere coscienti dei loro propri processi di pensiero, delle strategie e dei metodi di apprendimento” (PISA 2003)

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PISA 2003: mathematical literacy

• “La capacità di un individuo di identificare e capire il ruolo che la matematica gioca nel mondo per produrre giudizi ben fondati e per andare incontro ai bisogni della vita individuale da cittadino costruttivo, impegnato e riflessivo”

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PISA 2003: problem solving skills

• “La capacità di un individuo di usare processi cognitivi per confrontare e risolvere situazioni reali e interdisciplinari nelle quali la soluzione non è ovvia e per le quali le competenze di base e curricolari che devono essere utilizzate non stanno dentro un singolo ambito disciplinare”

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I problemi di PISA

COMPETENZE

Struttura del problema

CONTENUTI

CONTESTO

PROBLEMAE

SOLUZIONE

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I problemi di PISA

PROBLEMA DEL MONDO REALE

PROBLEMA MATEMATICO

SOLUZIONEMATEMATICA

SOLUZIONEREALE

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Quattro modi di insegnare la matematica

modo di insegnare

punto di vista orizzontale

punto di vista verticale

meccanicista assente assente

empirista presente assente

strutturalista assente presente

realista presente presente

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L’indagine OCSE PISA: matematicapaesi media

Hong Kong 550Finlandia 544

Corea 542Olanda 538

Giappone 534Canada 532

….. ….Francia 511

Germania 503Irlanda 503

…. …..USA 483

Russia 468Italia 466

Grecia 445…. …..

Messico 385Indonesia 360

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Confronto INVALSI - PISA

Matematica1° superiore invalsi pisanordvest 58,13 511nordest 57,98 510centro 55,69 472sud 52,29 428isole 51,6 423media 54,96 466scarto 2,761185 38,183766indice 0,05024 0,0819394

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Confronto INVALSI - PISA

• La variabilità dei risultati tra le aree ISTAT è più significativa nell’indagine PISA che in quella INVALSI

• L’impianto delle prove PISA discrimina maggiormente verso l’alto rispetto alle prove INVALSI

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Pisa 2003: la situazione italiana e piemontese in matematica

• I risultati degli studenti italiani sono mediocri: pochi tra i livelli alti, troppi nella fascia dei livelli bassi

• I risultati del Piemonte sono solo lievemente migliori: i nostri allievi si situano a metà tra la media nazionale e il risultato della Lombardia

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I livelli di PISA

• Livelli bassi ( <1 e 1): limitata capacità di interpretazione del contesto e applicazione di conoscenze matematiche ben note in contesti familiari

• Livelli medi ( 2- 4)• Livelli alti ( 5 e 6): maggiore quantità di elementi

da interpretare in situazioni non familiari, maggior grado di riflessione e di creatività, presenza di argomentazioni sotto forma di spiegazione della soluzione proposta

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PISA: campioni regionali

regione media fino a 1 da 2 a 4 oltre 4Piemonte 494 19 72,1 9Lombardia 519 14,3 68,9 16,8

Veneto 511 14,4 73,2 12,4Toscana 492 21,5 69,9 8,7

Italia 466 31,9 61 7media OCSE 500 21,4 63,9 14,6

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PISA: i livelli per tipo di scuola

livelli in %

istituti fino a 1 da 2 a 4 oltre 4

licei 17,8 70,1 12,1

tecnici 27 66,7 6,3

professionali 57,9 41,4 0,7

italia 31,9 61,1 7

media OCSE 21,4 63,9 14,6

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PISA: i livelli per tema

livelli in %

temi fino a 1 da 2 a 4 oltre 4

quantità 29,8 59,7 10,5

media OCSE 21,3 63,7 15

spazio e forma 31,9 57,6 10,5

media OCSE 24,8 59 16,2

cambiamenti e relazioni 37,4 55,9 6,7

media OCSE 23,2 60,4 16,4

incertezza 22,6 70,9 6,5

media OCSE 20,7 64,5 14,8

matematica italia 31,9 61,1 7

media OCSE 21,4 64 14,6

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Utilità e rischi della valutazione esterna

• Spinta a confrontare e ad analizzare i risultati e le prestazioni per riflettere sugli obiettivi del sistema d’istruzione

• Tendenza ad eccedere con l’utilizzo dello strumento test: didattica per il test (!)

• Utilizzo improprio dei risultati; errori di interpretazione

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Utilità e rischi della valutazione esterna

• Scrive il matematico americano Al Cuoco: “Ciò che forse è insolito nel sistema USA è che (…) ciascuno stila il proprio insieme di standard e progetta i propri test. (...) Gli insegnanti sono sottoposti a enormi pressioni affinchè preparino i propri studenti a superare questi esami. Gli studenti che non superano l’esame vengono assegnati a classi di ‘preparazione ai test’ che si concentrano sui dettagli del come si affrontano i test.”

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Utilità e rischi della valutazione esterna

“I punteggi vengono pubblicati sui giornali, le scuole vengono giudicate sulla base della percentuale di studenti che supera il test e i punteggi ottenuti dal sistema scolastico di una città influenzano il valore degli immobili della città stessa: il valore degli immobili sale nelle aree scolastiche con punteggi alti … e le scuole con risultati più bassi vanno incontro a una riduzione dei valori immobiliari e dunque delle entrate fiscali disponibili per il finanziamento dell’istruzione.”

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Quali conoscenze ed abilità sono rilevabili con test ?

Un test può accertare:

• il livello delle conoscenze (risposta chiusa, esercizi standard)

• Il livello di comprensione e di controllo delle conoscenze (effetto tunnel, item a risposta aperta argomentativa)

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Quali conoscenze ad abilità sono rilevabili con modalità

diverse dal test ?• Il test non è lo strumento più adatto per

rilevare il livello delle competenze: “ciò che, in un contesto dato, si sa fare (abilità), sulla base di un sapere (conoscenze) per raggiungere l’obiettivo atteso e produrre (nuove) conoscenze.”

• Un test non è particolarmente utile per individuare i modelli intuitivi deviati e i misconcetti che impediscono la costruzione di adeguate competenze

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Come valutare le competenze ?

• Per queste rilevazioni occorre un contesto problematico aperto (situazione problematica) e una didattica coerente che dia spazio alla discussione matematica

• Gli strumenti di rilevazione sono in questo caso totalmente qualitativi: l’osservazione e la metariflessione eventualmente supportati da strumenti fini (video-audio registrazione)

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Diversi livelli di profondità della rilevazione

• 1° livello:rilevazione delle conoscenze (test con esercizi standard) sistema di valutazione esterno

• 2° livello: rilevazione della comprensione e del controllo delle conoscenze (test con risposte argomentate ed esercizi con effetti tunnel) autovalutazione d’istituto

• 3° livello: rilevazione delle competenze in contesti problematici aperti ( osservazione e metariflessione)

situazioni problematiche in classe