Lavorarexsantilario 015 ott2013

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Lavorare per ...col dovuto rispetto per l'ozio In evidenza: altri come quelli di Sandra Bonsanti, Salvatore Settis, Antonio Padellaro, Alessandro Pace, assieme agli esponenti di gruppi e movimenti (ho notato persino una rappresentanza dei siciliani di “Agenda Rossa”, quella del giudice Borsellino) e alle centinaia di adesioni fuori corteo o presenti (c’erano anche Civati, Cofferati, Vendola…), delineano un volto politico nuovo e necessario. Una “massa critica”, come l’ha definita Rodotà nelle conclusioni, che vuole contribuire, salvando la Costituzione senza chiudere sui cambiamenti utili e perfino ovvi, a un’alternativa politica che faccia e incarni proposte di programma contro la crisi. Checché ne pensino i professionisti della velina, dello spot e dell’ammorbante talkshow televisivo, il 12 ottobre a Roma si è visto un paese giovane: nei fatti bastava guardare il corteo e la piazza e nelle intelligenze. Chi c’era io fra i tanti può testimoniare in piena onestà. La manifestazione del 12 ottobre scorso a Roma in difesa della Costituzione è stata grande quanto sottostimata o ignorata da media e giornali che ormai, in un modo o nell’altro, obbediscono a una “regola” di regime. In qualche caso costituzionalisti insigni come Gustavo Zagrebelsky o Lorenza Carlassare (solo per fare due nomi) sono stati definiti come “dissidenti” non ancora “pericolosi”, ma ci manca poco mentre a Landini, Rodotà e don Ciotti si è attribuita l’intenzione di fare un nuovo partito. La vergogna dovrebbe sommergere chi si abbandona a simili stupidaggini trasformandosi in liquame olezzante, ma tant’è. Qualcuno, per fortuna, si è preoccupato di protestare con la concretezza dei dati: «Rapidi passaggi nei telegiornali (Tg1 e Tg2 di prima serata non avevano nei titoli di testa la notizia, che arrivava dopo 18 minuti; meglio il Tg3 che comunque la collocava al sesto su sette titoli); cronache sui quotidiani di maggiore diffusione ben lontane dalle prime pagine – pag 11 sul Corriere della Sera e pag. 12 sulla Repubblica – e abbondante uso della tecnica di mischiare la notizia con la critica … Il tema è troppo ostico per il “clima di opinione” che si è determinato in Italia … Sì, perché la coalizione di governo è intrinsecamente fragile e ogni crepa rischia di sconvolgere gli equilibri. La modifica della Costituzione è diventata un mantra ideologico … La modifica dell’art.138, vale a dire il cancello messo dai costituenti a difesa da facili incursioni, è una tipica offensiva a doppia lettura: l’obiettivo in senso stretto e il segnale premonitore del traguardo ancor più ambizioso: il presidenzialismo.» Il qualcuno che si è espresso con queste parole si chiama Vincenzo Vita ed è il maggior esperto in comunicazioni del Partito Democratico. Una manifestazione grande, dicevo in apertura, ma soprattutto rappresentativa del meglio che, a mio avviso, nel nostro malandato paese si sta impegnando. Alcuni nomi li ho già fatti, La Via Maestra (in difesa della Costituzione) A PAGINA 2 di Tullio Masoni A PAGINA 3 A PAGINA 3 A PAGINA 4

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Giornalino di informazione politica, ambiente e società del paese di sant'Ilario d'Enza (RE) e del suo territorio

Transcript of Lavorarexsantilario 015 ott2013

SSAANNTT''IILLAARRIIOO

Nr. 1 5 - Ottobre 201 3

Lavorare per...col dovuto rispetto per l'ozio

In evidenza:

altri come quelli di Sandra Bonsanti,Salvatore Settis, Antonio Padellaro,Alessandro Pace, assieme agliesponenti di gruppi e movimenti (honotato persino una rappresentanzadei siciliani di “Agenda Rossa”,quella del giudice Borsellino) e allecentinaia di adesioni fuori corteo opresenti (c’erano anche Civati,Cofferati, Vendola…), delineano unvolto politico nuovo e necessario.Una “massa critica”, come l’hadefinita Rodotà nelle conclusioni,che vuole contribuire, salvando laCostituzione senza chiudere suicambiamenti utili e perfino ovvi, aun’alternativa politica che faccia eincarni proposte di programmacontro la crisi. Checché ne pensino iprofessionisti della velina, dello spote dell’ammorbante talk­showtelevisivo, il 12 ottobre a Roma si èvisto un paese giovane: nei fatti ­bastava guardare il corteo e la piazza­ e nelle intelligenze.Chi c’era ­ io fra i tanti ­ puòtestimoniare in piena onestà.

La manifestazione del 12 ottobrescorso a Roma in difesa dellaCostituzione è stata grande quantosottostimata o ignorata da media egiornali che ormai, in un modo onell’altro, obbediscono a una“regola” di regime. In qualche casocostituzionalisti insigni comeGustavo Zagrebelsky o LorenzaCarlassare (solo per fare due nomi)sono stati definiti come “dissidenti”­ non ancora “pericolosi”, ma cimanca poco ­ mentre a Landini,Rodotà e don Ciotti si è attribuital’intenzione di fare un nuovopartito. La vergogna dovrebbesommergere chi si abbandona asimili stupidaggini trasformandosiin liquame olezzante, ma tant’è.Qualcuno, per fortuna, si èpreoccupato di protestare con laconcretezza dei dati: «Rapidi

passaggi nei telegiornali (Tg1 e Tg2di prima serata non avevano neititoli di testa la notizia, che arrivavadopo 18 minuti; meglio il Tg3 checomunque la collocava al sesto susette titoli); cronache sui quotidianidi maggiore diffusione ben lontanedalle prime pagine – pag 11 sulCorriere della Sera e pag. 12 sullaRepubblica – e abbondante usodella tecnica di mischiare la notiziacon la critica … Il tema è troppoostico per il “clima di opinione” chesi è determinato in Italia … Sì,perché la coalizione di governo èintrinsecamente fragile e ogni creparischia di sconvolgere gli equilibri.La modifica della Costituzione èdiventata un mantra ideologico …La modifica dell’art.138, vale a direil cancello messo dai costituenti adifesa da facili incursioni, è unatipica offensiva a doppia lettura:l’obiettivo in senso stretto e il

segnale premonitoredel traguardo ancorpiù ambizioso: ilpresidenzialismo.» Ilqualcuno che si èespresso con questeparole si chiamaVincenzo Vita ed è ilmaggior esperto incomunicazioni delPartito Democratico.Una manifestazionegrande, dicevo inapertura, masoprattuttorappresentativa delmeglio che, a mioavviso, nel nostromalandato paese si staimpegnando. Alcuninomi li ho già fatti,

Di qua o di là?. . . Renzi o

Cuperlo, Alfano o la

Santanché, Monti o

Passera?. . .

La Via Maestra(in difesa della Costituzione)La Via Maestra (in difesa

della Costituzione)

A PAGINA 2

di Tullio Masoni

Abusivismo agricolo

A PAGINA 3Unione Val d'Enza

A PAGINA 3A proposito di pregiudizi

A PAGINA 4

Lavorare per Sant'IlarioPag. 2

Renzi si prepara a stravincere leprimarie del PD (ma lui avrebbegradito diventare subito Presidentedel Consiglio) mentre il Pdl sidivide e Monti, soporifero comesempre, getta nel panico i suoifedeli “di territorio” sconfessandoperfino Letta, che ogni sforzo hafatto e fa per somigliargli. Comerisponderanno le tre signore chenel Consiglio Comunale diSant'Ilario hanno rotto col PD, manon con la maggioranza,dichiarandosi montiane finoall’ultimo voto? Risponderanno conogni probabilità secondo isuggerimenti di Ferrari e Paterlini,quelli che fanno davvero la politicae possono contare sull’obbedienzadi chi, più o meno volentieri,

occupa un seggio istituzionale.Ma torniamo alle primarie e agliequilibri del PD. Sta ripetendosiquel che già era successo nel PDScon Veltroni e D’Alema. I lettoriricorderanno che Veltroni avevaottenuto un larghissimo successo diconsultazione ma che la vittoria erapoi andata a D’Alema col votoultimo del Comitato Centrale. Uncorpo politico quasi tuttoveltroniano in un paio di giornidiventò tutto dalemiano. Anche aReggio Emilia: se parlavi con unoche sapevi sostenitore dell’ex­sindaco di Roma questi, con la

massima naturalezza, ti diceva cheadesso appoggiava D’alema.Con Renzi sta andando nello stessomodo: bersaniani convinti ­ epaladini di un residuale buon sensodi partito, nonché blandi etremebondi difensori di una certastoria ­ adesso fanno il tifo perRenzi. Anche coloro che una storial’hanno praticata a lungo edovrebbero diffidare di chi ha comemigliore (e forse unica)caratteristica quella di “bucare loschermo”. Non manca neppure chidi ciò è pienamente consapevolema, ai vertici dell’elaborazionestrategica, sostiene che il fiorentinoè l’unico ad avere i numeri persfondare al centro. E gli altri, cioè idirigenti che si erano dati lo stessocompito nel ventennioberlusconiano? Zero. Ma se sono

zero, anche chi li aveva eletti adirigere è zero. Siamo alla politicadi scommessa, come colcampionato di calcio o il festival diSanremo; una politica che hal’ossessione di vincere e di andareal governo, ma da tempo quasiimmemorabile non pronuncia unaparola nuova, un’ideale, unaelaborazione di programma chelasci trasparire una diversa e piùgiusta visione del mondo. Almassimo sanno dire equità, ma sevai a chiedergli per chi e come tiaccorgi che anche l’equità vale zero.Zero e, sempre, zero.

CalatravaL’enorme, elegantissimo origamiprogettato da Calatrava per lastazione AV di Reggio, oltre chebello è di facilissimoraggiungimento: una navettagratuita parte dal piazzale dellastazione vecchia e accompagnagli ansiosi passeggeri aMancasale. La struttura, diacciaio e vetro, è a prova ditemporale, freschissima d’estatee calda d’inverno. In basso offreagli utenti tutti i confort chepossono desiderare: spaziose ecomode sale d’aspetto, bar enegozi. Il parcheggio, poi,farebbe invidia a quelli di NewYork, Stoccolma o Shangai.Al tempo dell’edificazione deiponti, che certa stampanazionale si ostina ancora aidentificare con Modena inveceche con Reggio, qualcuno avevascritto sui muri: “Malagoli eCalatrava a dieta”. Ogni cittadinodi Reggio e della provincia siaugura che quegli imbrattatorisiano stati scoperti e puniti.

AutocriticaL’Assessore Giordano Colli è statopreso da smania autocritica. Hadichiarato che lo stabile incostruzione sull’area dell’ex‐VillaWalter è un obbrobrio epeggiorerà ancora, chel’abbattimento degli alberi perl’ampliamento del parcheggio èun delitto e che, semmai, sisarebbe dovuto allestire in quelluogo un parco pubblico, e che,contrariamente a quanto da luidetto e scritto in una recentepolemica con le minoranze diconsiglio, i terreni di usoindustriale possono tornare di usoagricolo e non sottostare allalegge dell’irreversibilità secondola quale un terreno agricolo puòsempre diventare industriale e unterreno industriale non può maitornare agricolo.

Notizie false POL I T I CA

di Tumeo

Di qua o di là?... Renzi o Cuperlo, Alfano ola Santanché, Monti o Passera?...

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E’ notizia di pochi giorni fa: unterreno a evidente vocazioneindustriale è stato abusivamentecoltivato per anni da unospregiudicato agricoltore locale. Esembra che non si tratti di un casoisolato. Tutta la Val d’Enza,territorio in cui crescono spontaneida anni i capannoni, sarebbe statafatta oggetto di insediamentiagricoli tanto improduttivi quantosgraziati nelle formearchitettoniche.“Cerchiamo di far fronte alfabbisogno alimentare del pianeta”è stata l’improbabile giustificazionedi un contadino!“Di questo passo finiremo per averepiù uva che bulloni da un pollice eun quarto!” “Se vogliono che leauto dei concessionari dormanoall’aperto, lo dicano chiaro” il paeseè tutto un brusio.L’Amministrazione Comunale,sempre attenta ai bisogni dellapersona, ha intensificato i controlli:l’irruzione dei vigili nella casa diuna insospettabile famiglia di

S.Ilario, ha portato alla scopertadella coltivazione clandestina dibasilico e mentuccia. “Sono soloper uso personale” continuavano aripetere mentre venivano portati inquestura per gli accertamenti dirito.Inquietante.L’habitat in cui possono esserecostruiti i capannoni industriali èmolto sensibile alla presenza diterreno fertile nelle vicinanze. Perquesto è bene porre un frenoall’espansionismo aggressivo deicontadini che sta riaprendo anticheruggini nella sinistra: la falcecontro il martello.Pensare che c’è ancora chi credeche il pane si faccia con ilfrumento, lo zucchero con lebarbabietole e, ma questa èdavvero grossa, il parmigiano con illatte delle mucche.Un giorno i nostri figli tornerannonei luoghi della loro infanzia ecanteranno: la dove c’era unafabbrica ora c’è un campo d’erbamedica.

Il sorrisoSempre decisi a sparare nelmucchio e a insultare, iparlamentari del M5S esitano, erinviano, e balbettano, quando sitratta di rispondere ai soprusi diGrillo (sbavante) e Gian RobertoCasaleggio (ragnatela). Basti pertutte ricordare la vicenda del“reato di clandestinità”. E hannoun altro difetto: sono lugubri. Diciò deve essersi accorto il sindacodi Parma che, dopo essersidebitamente consultato via web,ha deciso di sorridere sempre,per tutti. Anche quando gli toccaammettere che sull’inceneritoreil M5S avrebbe dovuto, al postodella propaganda, usare un po’ dionesta cautela.

Maschere e sosiaLa presidente della Rai Tarantolasi è fatta vedere di recente in TVper un convegno diautocelebrazione. No, non eralei. Era Monti, suo mèntore. Siera messo la parrucca perintimare a “quelli che sanno” chelui, anche dopo le dimissioni dalpartito che aveva fondatoassumendo il ruolo di presidente,c’è ancora e darà filo da torcere.Il famoso canino transilvanico,che inavvertitamente scoprivaquando nello sforzo di sorridereraggiungeva al massimo il ghigno,ha brillato minaccioso più chemai.

In seguito alle dimissioni di FabioIori da consigliere di minoranzapresente al consiglio dell'UnioneVal d'Enza, al recente ConsiglioComunale di ottobre i gruppiconsigliari hanno deliberato inmerito all'avvicendamento in talesede. Ad eccezione del gruppo ViaEmilia che è uscito dall'aulaconsigliare, i gruppi di minoranzahanno votato affinché in sede diunione comunale le minoranze delcomune di Sant'Ilario venisserorappresentate dal gruppo Lavorareper Sant'Ilario.

Accogliamo questo traguardo consoddisfazione e riteniamo che sia ilriconoscimento del nostro lavoro,tributato peraltro dagli altri gruppidi minoranza. Un lavoro fattodell'impegno e della concretezzacon cui abbiamo affrontato sin dasubito questo mandato elettorale,durante il quale ci siamo spesi condedizione e preparazioneaffrontando ogni tipologia di temapolitico (sia prettamente locale chenon) e nel quale ci siamo dedicatiin maniera costante conapprofondimento e proposte.

ECONOM IA

di Carlino Doglio

Abusivismo agricoloMondo a rovescio

Notizie false

TERRI TORIO

di Lavorare per Sant'Ilario

Unione Val d'EnzaAvvicendamento fra le minoranze

Pubbicazione a cura del gruppo consiliaree lista civica

LAVORARE PER SANT'ILARIO diSant'Ilario d'Enza (RE)Redazione:

[email protected] e Editing in proprio con software

libero: SCRIBUS Open Source

Stampato in proprioChiuso in Redazione il 24/10/2013

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CONTATTI

Dopo il panegirico di qualchenumero fa sulla bellezzaarchitettonica e compositiva delsupermercato che sorgerà al posto diVilla Valter, degno del miglior pezzogiornalistico di Emilio Fede quandoparla di Berlusconi o del migliorcinegiornale Luce nel descrivere leconquiste dell'impero, su un recentenumero del Gazzettino Santilariesel'assessore Colli si rammarica delfatto che abbiamo votato control'approvazione del documentopreliminare al Piano StrutturaleComunale. In sede di ConsiglioComunale glielo abbiamo spiegato eforse non c'è peggior sordo di chinon vuole sentire: per il nostrogruppo consigliare era necessariosegnare un punto di discontinuitàrispetto alle politiche urbanistichedel passato che hanno portato negliultimi 10 anni ad una tumultuosacrescita urbanistica senza regole ead una perdita di tessuto sociale e diterreno agricolo che noi riteniamonon accettabile. La crescita deglianni scorsi è stata governata non dauna politica orientata al benecomune ma protesa agli interessiparticolari. Certo, Sant'Ilario conCalerno è cresciuto meno rispetto adaltre realtà a noi vicine ma questonon è un motivo di vanto; sarebbecome dire che chi sbaglia meno hapiù ragione di chi sbaglia di più.Oltre a ciò, il nostro comune ha unadensità abitativa tra le più alte dellaprovincia, ragion per cui anche i piùpiccoli interventi hanno ricaduteconsistenti nel nostro paese.Nel consiglio comunale di giugno siè ribadito che questo strumentourbanistico è in continuità conquello vecchio, di conseguenza nonpoteva sperare in un nostro voto diastensione o ancora peggiofavorevole. In tutte le sedi abbiamoposto il tema della discontinuitàrispetto al passato come l'elementopoliticamente centrale per ottenereil nostro favore; se c'è continuità conil vecchio Piano Regolatore noi nonsaremo complici di queste scelte.

In politica si devono operarefratture con un passato incapace disapersi rinnovare e dare rispostechiare, certe. Propugnare lacontinuità per noi significariproporre schemi non consoni allemutate necessità del paese intermini di risparmio di suolo e dienergia, di diversa improntaecologica, di vera sostenibilità, dicontrollo e monitoraggio dellepolitiche intraprese.Sempre a proposito di stranezze e diabbagli che gli stanno tanto a cuore,ricordiamo al nostro assessorealcune delle posizioni prese dalgruppo consigliare del PD su alcunitemi.­ Mozione in merito all'acquisto deicaccia bombardieri F35 e relativospostamento della spesa a favoredelle persone colpite dalla crisieconomica: voto contrario.­ Mozione di solidarietà ai lavoratoriin mobilità nella vertenza Snatt­GFE: voto contrario.­ Mozione in favore dellademocrazia sindacale: votocontrario.­ Mozione in favore del rispettodell'esito referendario sull'acquapubblica: voto contrario.­ Mozione in favore dellatrasmissione in diretta digitale viastreaming delle sedute del ConsiglioComunale: voto contrario.­ Emendamenti al bilancio per lariduzione dei costi della politicalocale con la riduzione dei compensidegli assessori e dei consiglieri del20%: voto contrario.­ Mozione sulla raccolta domiciliaredei rifiuti al fine di premiare con latariffa puntuale chi differenzia dipiù: voto contrario.Queste sono solo alcune cose che ilgruppo consigliare del PD aSant'Ilario ha bocciato come sel'hobby preferito del PD siaaffermare da sinistra cose di destra ecosì facendo spera di essereriformista. Tale è pure la principale

attività delle giovani promessepidine (fra i diversi, Renzi eColaninno) pronte a tutto e chestanno nel centrosinistra soloperché nel centrodestra nonsarebbero libere di dire quello chevogliono. Pensano che dire dasinistra cose di sinistra sia una cosavecchia, superata, adesso la verasfida è riuscire a dire da sinistracose di destra. Solo così facendopotranno davvero dirsi riformisti.Le stranezze e i pregiudizi sono alibidella politica legate a chi cerca didare giustificazioni al “vorrei manon posso” o sono proprie di chi, achi indica loro la luna, si sofferma aguardare il dito.

Quella è la Luna. Ma che bel dito!A proposito di pregiudizi

TERRI TORIO

di Ildo Viadana

Milioni. “Come noccioline”, sidiceva un tempo per commentareamaramente gli sprechi di denaroche irridevano i quotidiani affannidei più. Di “pochi milioni” oggiparlano con scandalo i fedelissimidi Berlusconi a proposito delle frodefiscale per cui è stato condannato,mentre sui giornali sportivi milionicome noccioline sono scambiati peracquistare i campioni del calcio. I“più” di cui sopra usavano ripetereche questo o quel giocatore non siimpegnava sul campo perchéguadagnava troppo ma si sonoabituati: anche loro, oggi,scommettono alla cieca. E i “meno”si chiedono cosa significhi e cosanasconda pagare un campionecento milioni; soprattutto qualespreco di risorse passi dai dirittitelevisivi alla finanza tenendoincollati agli schermi tutti i fessi delpianeta. (W.F.)

PARLAR MALE...

Tempo fa equivaleva a turpiloquio.

Qui, e oggi, vorrei riferirmi a certe

espressioni di uso comune, e di

malcelata ideologia