Lavorarexsantilario programma completo 2009

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1 Programma elettorale per le elezioni amministrative 2009 Lavorare per Sant'Ilario

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Il nostro programma politico per le elezioni comunali 2009. Partecipazione gestione pubblica e trasparenza - Uso del territorio, urbanistica ed edilizia - Piano energetico comunale - Società patrimoniale comunale - Piano comunale dei rifiuti - Piano della mobilità - Misure contro la crisi e per l'economia - Politiche giovanili - Politiche sociali e servizi - La lista le persone

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Programma elettorale per le elezioni amministrative 2009

Lavorare perSant'Ilario

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Questo programma è stato scritto grazie al contributo di circa venti persone. Persone diverse per età, formazione e storia personale che per mesi si sono incontrate per discutere delle condizioni attuali e del futuro del proprio paese: Sant’Ilario d’Enza.

Da questa intensa esperienza, fatta di serrati confronti sul merito delle questioni e di una grande sintonia sui valori di fondo, abbiamo tratto un programma con molte proposte per un paese più vivo e più sereno. Un programma aperto, dove a fi anco di proposte concrete stanno idee e progetti ancora da sviluppare con il contributo attivo dei cittadini. Un programma che è il segno tangibile di una proposta politica fortemente innovativa e al passo coi tempi.

La scelta di costituire la lista civica “Lavorare per Sant’Ilario” è stata diffi cile per tanti di noi, ma ha delle ragioni precise. Non è una scatola anonima con dentro interessi poco chiari, al contrario è una nave cargo di storia e di esperienze di persone che fanno politica per passione e che hanno tradotto i valori in cui credono in cose da fare. Un pragmatismo che intende superare le divisioni ideologiche e confrontarsi sulle proposte effettive, perché questa è la vera sfi da.

Ovviamente il nostro programma riguarda Sant’Ilario d’Enza, ma il nostro territorio subisce da anni cambiamenti sociali, economici e climatici che stanno avvenendo nel mondo intero.

IntroduzioneDalle prime proteste che avvennero al G8 di Seattle (U.S.A.) al grande Forum Sociale di Porto Alegre (Brasile) passando per la triste pagina di Genova, noi ci sentiamo parte attiva di un movimento non violento che ha capito che la nostra salute e quella dei nostri cari, il nostro lavoro, la nostra vita e quella di piante e animali devono essere difese e tutelate dagli interessi di chi nel nome del profi tto sta sperperando le risorse naturali, distruggendo l’ambiente, provocando guerre e carestie.

Per questo crediamo nella pace, nella difesa dei diritti del lavoro e dei salari contro lo sfruttamento, crediamo nell’informazione e nella partecipazione diretta dei cittadini all’elaborazione e alla discussione delle scelte politiche che li riguardano, crediamo nella riduzione degli sprechi energetici, nella tutela dell’ambiente e delle aree naturali dall’invasione del cemento, crediamo nella progettazione di modalità di trasporto sostenibili e nella creazione di nuove reti sociali che sconfi ggano la solitudine e l’intolleranza.

Quello che leggerete è un programma molto ambizioso, ma le nostre proposte sono assolutamente realizzabili. Questa è la nostra politica, la politica di lavorare per Sant’Ilario. Il futuro non aspetta.

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Indice

p. 4 Partecipazione gestione pubblica e trasparenza

p. 5 Uso del territorio, urbanistica ed edilizia

p. 8 Piano energetico comunale

p. 10 Società patrimoniale comunale

p. 12 Piano comunale dei rifiuti

p. 14 Piano della mobilità

p. 16 Misure contro la crisi e per l'economia

p. 18 Politiche giovanili

p. 20 Politiche sociali e servizi

p. 22 La lista le persone

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Partecipazione gestione pubblica e trasparenza

Bilancio partecipativo

Partecipazione dei cittadini alle decisioni dell’Amministrazione Comunale. Il comune è la più piccola delle istituzioni, è quella che più facilmente può interfacciarsi con ciascuno e deve cogliere questa opportunità. Se è vero che l’onere e la responsabilità delle decisioni spetta al Sindaco, alla giunta e al Consiglio Comunale, è anche vero che ai cittadini non si possono presentare sempre progetti fatti e decisi altrove. Noi faremo in modo che prima della predisposizione del Bilancio, i cittadini siano chiamati a fare le loro proposte, stabilendo priorità e tempi di realizzazione dei progetti scelti. Questo si chiama Bilancio partecipativo e intendiamo metterlo in pratica.Con noi i cittadini diventeranno parte attiva per il futuro di Sant’Ilario.

Gestione pubblica dei servizi

I cittadini hanno precisi diritti e un’Amministrazione Comunale deve rispondere ai Diritti con dei Servizi. I diritti dei Cittadini sono il diritto alla salute, e perciò ad avere acqua e aria salubri, all’istruzione, alla gestione delle problematiche sociali e sanitarie, quindi assistenza e servizio alla persona. Questo si traduce nella gestione pubblica di questi Servizi, che non essendo merce non possono essere messi sul mercato come una pizza o un posto auto.

Questi sono i nostri principi fondamentali. Trasparenza e partecipazione sono le basi per poter davvero parlare di democrazia. La gestione pubblica dei servizi permette di lasciare alle nuove generazioni

un patrimonio di competenze e risorse per elaborare e sviluppare nuovi servizi adeguati al cambiamento degli scenari economici e sociali.

Trasparenza e informatica

La trasparenza delle decisioni prese pubblicamente è un dovere per una istituzione democratica. Il comune, attraverso un proprio mensile, siti web, creazione di una mailing list, informerà i cittadini di tutto ciò che riguarda il Bilancio Partecipativo. Vogliamo limitare la burocrazia e dare più servizi. Vogliamo un sito del comune

da dove poter stampare a casa propria con un semplice click documenti importantiper le famiglie e i privati (progetto e-government)

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Uso del territorio,urbanistica ed edilizia

La qualità ambientale è l’asse portante del nostro futuro e intendiamo attuarla con una politica del territorio inteso come patrimonio e non come risorsa da spendere. Nell’assunzione della

centralità ambientale partiamo dal punto di vista della difesa della salute dei cittadini e dal concetto che il territorio è un bene e non una merce. Si avverte la necessità di consolidare una strategia dello sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di assicurare una economia responsabile, tutelando le risorse fondamentali e l’ambiente. A questo scopo è necessaria una valutazione di sostenibilità ambientale per il cambio d’uso di ogni elemento del paesaggio e l’assunzione di un bilancio ambientale in base al quale verifi care ogni anno e pubblicamente il proprio operato.

Adeguamento dei piani regolatori

S.Ilario d’Enza ha oggi un Piano Rego-latore inadeguato alle sue esigenze, necessita di uno strumento urbanistico nuovo come il Piano Strutturale Comunale. Nei piani regolatori dobbiamo scrivere il blocco delle aree di espansione edi-lizia e delle aree urbane incentivando la riconversione del patrimonio edilizio esi-stente specialmente delle aree dimesse.

Più case popolari

Bisogna sviluppare l’edilizia economica popolare di qualità su tutto il territorio comunale per dare risposta ai bisogni dei giovani in cerca di abitazioni.

Le piazze

La mancanza di una vera piazza a San-t’Ilario è un problema vecchio. Ma ciò che manca davvero è un progetto per far vivere il centro. Se torna la voglia di andare in centro e il piacere di rima-nerci il problema delle piazze si risol-verà più facilmente. Le due piazze devo-no traformarsi da parcheggio a luogo d’in-contro permanente. Intendiamo mobilitare le risorse e le idee per un restiling sostan-ziale che le faccia tornare le due piazze il luogo dei cittadini e non delle auto.

La stazione

Un conto è promuovere la Via Emilia Bis, un conto è pensare a un sistema di mobilità interamente nuovo, dove il trasporto su gomma di persone e merci diventi una scelta e non un ob-bligo. In quest’ottica vediamo la stazione di Sant’Ilario come un’importante area di interscambio e per questo intendiamo procedere ad una riqualifi cazione che comprenda anche l’area circostante, oggi particolarmente degradata.

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Proposte operativeUso del territorio,urbanistica edilizia

Nuovo piano strutturale comunale a crescita zero con incentivi alle ristrutturazioni

Solo così si riduce la cementifi cazione e l‘impermeabilizzazione del suolo arginando la scomparsa di territorio agricolo e aree verdi.

Zona ovest (area ExSuperbox)

Accordo di programma con comunedi Gattatico per riqualifi cazionedell’area

Zona centrale

* Riqualifi cazione di aree industriali con eventuali delocalizzazioni di attività in essere

* Riqualifi cazione piazze per rilancio attività commerciali

* Pedonalizzazione e percorsi culturali artistici

* Creazione di rete wireless per connessione senza fi li ainternet

* Ristrutturazione con uso pubblico edifi cio ex Biblioteca Comunale in piazzale Curiel

* Revisione e ridefi nizione degli accordi intercomunali riguardanti il riuso dell’area Ex Villa Walter chiedendone la destinazione a spazi pubblici (area museale o spazi per l’associazionismo o spazi giovanili)

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Bilancio ambientale

Controllo e regolazione dell’uso delle risorse, suolo e acqua. Defi nizione di parametri che diano un riscontro delle modalità di gestione del territorio. Questo bilancio sarà svolto con lo stesso rigore e lo stesso coinvolgimento del bilancio economico.

Cave

Controlli severi sui criteri di apertura e regole precise sull’eventuale sfruttamento

Certifi cazione ambientale

Sant’Ilario deve iniziare un percorso di certifi cazione EMAS con una sistema di gestione ambientale che garantisca che le scelte di politica territoriale siano coerenti con uno sviluppo sostenibile.

Zona stazioneIntervento di riqualifi cazione in funzione del ruolo della stazione come elemento portante della metropolitana di superfi cie Zona industriale Calerno

Ridefi nizione aree e spazi industriali e commerciali in relazione alle scelte infrastrutturali. In seguito alla eventuale costruzione della nuova Via Emilia, dovrà essere elaborato un progetto urbanistico unitario che dia nuovo volto all’abitato di Calerno (aree commerciali, servizi alla persona, aree sportive)

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Piano eneregtico comunale

Le modifi che edilizie così come le diverse opzioni di mobilità comunale devono essere valutate con uno studio del ciclo di vita del bene in esame e del

servizio fornito per valutarne l’impatto ambientale in termini di tre categorie di danno: inquinamento ambientale, uso delle risorse naturali e effetti sulla salute dei cittadini. Si deve prevedere un’espansione del verde urbano nell’ottica di una riduzione dello squilibrio complessivo tra inorganico e organico, con fi ssazione di percentuali annue di incremento, al fi ne di: - migliorare i microclimi urbani, - aumentare l’alimentazione delle falde idriche riducendo l’impermeabilizzazione dei suoli, - potenziare la fotosintesi clorofi lliana per incrementare l’assorbimento CO2. Tutto questo deve rientrare in un unico piano energetico comunale.

Ristrutturazioni orientate al risparmio

Vogliamo attuare l’incentivazione delle ristrutturazioni qualitative ed energetiche del patrimonio edilizio esistente. Si potrà costruire solo se si raggiungono gli standard energetici-ambientali allegati ai regolamenti edilizi (nella Provincia autonoma di Bolzano la classe C equivale a un consumo di 70 kWh al metro quadrato all’anno).

Studio del ciclo di vita

Le modifi che edilizie così come le diverse opzioni di mobilità comunale devono essere valutate con uno studio del ciclo di vita del bene in esame e del servizio fornito per valutarne l’impatto ambientale in termini di tre categorie di danno: inquinamento ambientale, uso delle risorse naturali e effetti sulla salute dei cittadini.

Espansione del verde urbano

Si deve prevedere un’espansione del verde urbano nell’ottica di una riduzione dello squilibrio complessivo tra inorganico e organico, con fi ssazione di percentuali annue di incremento, al fi ne di:

- migliorare i microclimi urbani;

- aumentare l’alimentazione delle falde idriche riducendo l’impermeabilizzazione dei suoli;

- potenziare la fotosintesi clorofi lliana per incrementare l’assorbimento CO2

Utilizzo delle acque piovane

Vogliamo il recupero delle acque piovane canalizzando i fl ussi delle grondaie in serbatoi di accumulo per sciacquoni e irrigazione, vogliamo dividere in reti apposite le acque piovane dalle acque nere per una depurazione più effi ciente.

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Proposte operativePiano energeticocomunale

Riqualifi cazione energetica

I nuovi progetti dovranno obbligatoriamente prevedere impianti a basso consumo energetico, risparmio energetico, riuso delle acque, produzione di energia (secondo i protocolli ecoabita o casaklima) attraverso anche la riduzione degli oneri di urbanizzazione per progetti di bioarchitettura.

SPECIALE EDIFICI COMUNALI E PUBBLICI

Piccole azioni grandi risultati

Incentivare il risparmio energetico attraverso azioni semplici come sostituire le lampadine attuali con quelle a basso consumo, prevedere l’illuminazione pubblica con led anziché lampade a incandescenza, produrre acqua calda con il solare termico

Risparmio energetico degli edifi ci pubblici

Predisporre un piano energetico che, compatibilmente con le risorse di bilancio, nel giro di alcuni anni porti all’autonomia energetica degli edifi ci comunali (uffi ci amministrativi,scuole, ecc). Il risparmio su tali costi porta a liberare risorse che possono essere utilizzate nei servizi sociali per i cittadini.

Appalti virtuosi

Defi nizione di schemi di appalto per opere pubbliche che premino i comportamenti virtuosi delle aziende come gli investimenti per abbattere le emissioni di CO2, gli investimenti in formazione sulla sicurezza del lavoro, la fi liera corta e il tempo di vita dei materiali

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Società patrimoniale comunale

Il nostro obiettivo sarà sin dal primo momento quello di garantire ai cittadini maggiori servizi a parità di costi. Per questo intendiamo avviare la costituzione di una società interamente pubblica per la gestione dei servizi del territorio, la società patrimoniale appunto. La società patrimoniale è uno strumento economico che permette di svolgere la gestione interna

(in house) di servizi, con un recupero in termini di maggiore controllo, effi cienza e economicità. La logica dell’azienda pubblica infatti non è tanto fare utili, quanto pareggiare il bilancio, coprendo i costi necessari per svolgere un servizio di qualità e cercando infi ne di minimizzare i costi del Comune (e di rifl esso dei cittadini). La società patrimoniale è uno strumento molto fl essibile che non impone quali servizi gestire con mano pubblica. Impone però il controllo pubblico e la responsabilità diretta dell’amministrazione sui servizi forniti.

Obiettivi

La gestione di servizi attraverso la società infatti non sarà un trasferimento verso l’esterno, ma una gestione interna degli stessi servizi, un tempo in parte appaltati all’esterno, con un recupero in termini di maggiore controllo, effi cienza e economicità. La logica dell’azienda pubblica infatti non è tanto fare utili, quanto pareggiare il bilancio, coprendo i costi necessari per svolgere un servizio di qualità e cercando infi ne di minimizzare i ricavi della società, ovvero i costi del Comune (e di rifl esso dei cittadini).

Un bilancio per il futuro

La società patrimoniale potrà gestire i servizi che ora sono esternalizzati, come il verde, le opere pubbliche, il servizio idrico e del gas, la raccolta rifi uti, la manutenzione degli immobili e delle strade, i servizi di farmacia, creando nuove opportunità di lavoro stabile e a tempo indeterminato e al tempo stesso sgravare le casse comunali da quei vincoli che rendono impossibile qualsiasi investimento. Si potrà così uscire da una gestione ragionieristica del bilancio e farlo diventare l’occasione per pensare al futuro.

Un valore che cresce investendo nel territorio

La società patrimoniale è una società in cui l’unico proprietario è il Comune. Questo signifi ca che la Società è “inalienabile” come i beni che essa che riceverà in dote. I principi di inalienabilità e gli obiettivi di tutela nonché valorizzazione sempre e solo a favore dell’unico socio, il Comune, stanno a signifi care controllo e volontà di far crescere il patrimonio di tutta la collettività nel tempo.

Chi decide

Le decisioni sulle linee di intervento e gli investimenti strategici spettano al consiglio di amministrazione dove fi gura il sindaco e la giunta comunale. Siccome abbiamo pensato a un metodo per una condivisione delle scelte con la cittadinanza, intendiamo la società come uno strumento per tutta la comunità.

A chi vanno gli utili

Ogni risparmio ottenuto dalla società patrimoniale pubblica sarà reinvestito a favore del territorio o trasformato in minori costi per la collettività.

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Una buona gestione economica

La società è’ svincolata dal patto di stabilità cui è sottoposto un ente pubblico e non segue le regole del mercato (profi tto), ma solo quelle di una buona gestione economica (obiettivo del pareggio di bilancio e reinvestimento degli utili). Deve essere uno strumento di gestione effi cace, non un trucco per mascherare debiti.

Prima della sua costituzione e dell’affi damento ad essa di precisi servizi, verranno condotti precisi studi di fattibilità (business plan) con l’obiettivo del pareggio di bilancio.

Esempi in Italia

Esistono buoni esempi in Italia di Società Patrimoniali Comunali, alcuni anche vicino a noi, Argenta (Fe) ad esempio.

Proposte operativeSocietàpatrimonialecomunale

Gestione diretta dei servizi

Per riprendere in mano tanti servizi attualmente esternalizzati: gas, acqua, rifi uti, gestione del verde, mense scolastiche, servizi cimiteriali, farmacia, patrimonio edilizio, illuminazione valorizzando risorse interne e creando nuove opportunità di lavoro.

Sviluppo diffuso del piano energetico comunale

La società patrimoniale con la collaborazione del comune può ideare un progetto per sviluppare sul territorio un piano energetico. Si può prevedere anche l’installazione gratuita di impianti fotovoltaici presso le abitazioni dei cittadini santilariesi. Grazie a tale elettricità prodotta, nonché venduta al gestore del servizio, la società fa fronte al fi nanziamento bancario, dimezza la bolletta delle famiglie coinvolte e paga il lavoro d’uffi cio e di montaggio. (www.comunivirtuosi.org)

Nuovi criteri per gli appalti

Messa a punto di nuove modalità per gli appalti di forniture di materiali all’amministrazione, dove il costo verrà stimato anche sul calcolo dei costi ambientali. Che senso ha far arrivare la verdura per le mense da lontano quando ce n’è anche a Sant’Ilario?

Informatica libera

Adozione di software open source (non a pagamento), per i computer dell’amministrazione comunale. Conversione degli apparati telefonici in dote all’amministrazione da tipo tradizionali a quelli di tipo VOIP.

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Piano comunaledei rifiuti

Crediamo che il comune di S.Ilario possa fare molto di più nel camop della raccolta differenziata e del riciclo: innanzitutto dandosi una propria politica sui rifi uti (senza lasciarla fare da altri) e poi defi nendo un sistema di raccolta che premi i comportamenti virtuosi e aumenti la quantità di raccolta differenziata. Il sistema attuale basato su una raccolta stradale non permette di raggiungere questi obiettivi aumentando di fatto nel tempo la

quantità di rifi uti indifferenziati (tutto in unico cassonetto). Una strada che porta diritta alla necessità di forme di smaltimento a forte impatto ambientale, come l’incenerimento. La gestione dei rifi uti va fi nalizzata prioritariamente alla loro riduzione e solo in seconda battuta al riuso e al riciclaggio delle materie prime secondarie di cui sono composti.

Le nostre idee

Ecco alcune proposte per realizzare una politica fi nalizzata alla riduzione dei rifi uti e al riciclo delle materie prime di cui sono composti tutti gli oggetti al termine della loro vita utile:

- Bisogna incentivare il passaggio dalla commercializzazione dei beni durevoli alla commercializzazione dei servizi che offrono (dall’automobile al car sharing)

- Il costo di smaltimento degli imballaggi deve essere a carico di chi li utilizza per il trasporto delle merci

- Tassazione dei vuoti a perdere

- Abolizione della tariffa basata sulla superfi cie e applicazione in tempi rapidi di una tariffa basata sugli effetivi chili di rifi uti prodotti

- Incentivazione dei più effi cienti sistemi di raccolta differenziata controllata e del trattamento meccanico-biologico della frazione residua di rifi uti indifferenziati

- Gestione economica delle materie prime recuperate dalla raccolta differenziata

- Introduzione di una rigida normativa di controllo per verifi care il riuso e il riciclo dei materiali provenienti dalle raccolte differenziateù

- Incentivazioni fi scali alla vendita di prodotti ottenuti da materiali riciclati

- Evitare l’assimilazione non ha senso mettere insieme i rifi uti urbani e i rifi uti industriali

- No agli inceneritori perchè rappresentano un modo vecchio e insostenibile per risolvere il problema

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Proposte operativePiano comunaledei rifi uti

Una vera politica dei rifi uti per Sant’Ilario

La politica dei rifi uti deve fare capo al comune che puntualmente defi nisce obiettivi e sistemi per la riduzione, il riuso, il riciclo e la raccolta dei rifi uti

Rifi uti zero

E’ possibile porsi l’obiettivo dei rifi uti zero nel medio termine incentivando la raccolta porta a porta, facendo pagare secondo tariffe calcolate secondo l’effettiva produzione di rifi uti da parte delle utenze (famiglie, singoli, attività commerciali), evitando l’assimilazione dei rifi uti urbani a quelli industriali, investendo in politiche educative ed ambientali. Un’esperienza simile è stata fatta nel comune di Capannori (LU) dove le tariffe per le famiglie si sono abbassate del 20%, in aggiunta al 20% per chi effettua compostaggio domestico.

NO! SI!

Inceneritore?

Raccolta differenziata

porta a porta?

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Piano della mobilità

Vogliamo progettare un piano integrato della mobilità che integri tutte le forme esistenti incentivando quelle a minor impatto ambientale. Un percorso partecipato per attuare una nuova idea della mobilità, coniugando ambiente e sviluppo, privilegiando il trasporto pubblico all’interno dei

centri rispetto a quello privato, con progetti per il passaggio di persone e merci da auto e camion ai treni mediante lo scambio intermodale tra ferro e gomma. Serve potenziare il trasporto collettivo scolastico e aziendale con un servizio di navetta che permetta di raggiungere il luogo di lavoro senza usare l’auto propria. Un altro obiettivo di un nuovo piano della mobilità è quello di diminuire la mobilità indispensabile. Perciò servirà distribuire i servizi come adesempio negozi e piccola distribuzione nei quartieri.

Che sarà della Via Emilia chi lo sa?

Questa è una priorità e vogliamo colloca-re il tema della variante alla via Emilia in quest’ottica. Un’opera come la via Emilia bis necessita di approfondimenti dato che sarà un’infrastruttura che durerà per lungo tempo e ha bisogno di grandi somme per essere realizzata. A questo proposito occorrerà individuare forme di coinvolgimento dei cittadini (ad esempio le agende 21 locali) e le necessarie verifi che ambientali per verifi care che le scelte politiche siano coerenti con gli obiettivi proposti. Da non sottovalutare, in quest’ottica, sarà la decisione su che ne sarà della vecchia Via Emilia che attraversa il paese.

Ecco come sarà la Via Emilia dopo la variante Bis, Ter, Quater... ecc.

Un futuro basato sull’asfaltonon è assolutamente sostenibile

Il binocolo al contrario

Lavorare per Sant’Ilario è sicuramente una piccola lista, ma vogliamo guardare al nostro territorio con lungimiranza e ampiezza di sguardo. Siamo sempre stati critici sulla Via Emilia Bis perchè la riteniamo solo un palliativo. E’ molto probabile che tra pochi anni il traffi co aumenti di nuovo sia sul vecchio che sul nuovo tracciato. L’unica vera alternativa è che le merci viaggino su ferrovia, ma da parte di Ferrovie dello Stato e dei nostri amministratori pubblici sono arrivate solo chiacchiere pronte a giustifi care l’immane costo dell’alta velocità. Poi ci accusano di localismo, di non saper guardare oltre... forse dovrebbero girare il binocolo.

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Proposte operativePiano comunaledella mobilità

Metropolitana di superfi cie

Realizzazione della metropolitana di superfi cie che utilizza la linea ferroviaria storica dopo la messa a regime della TAV. Un progetto serio che comprenda zone logistiche di scambio intermodale delle merci dai camion ai treni. Un possibile futuro per l’area Bella Rosa.

Corsie preferenziali per i mezzi pubblici e navette aziendali

Incentivazione del mezzo pubblico (autobus) con corsie preferenziali sulle tratte intercomunali e incentivi alla creazione di servizi in collaborazione con le aziende per l’utilizzo di bus aziendali che limitino il traffi co e l’inquinamento sulle strade.

Zone 30 Km/h di quartiere

Modifi che alla viabilità comunale nei quartieri residenziali per creare veramente le zone 30 Km/ora e più spazi al verde e ai parcheggi.

Sistema integrato delle piste ciclabili

Progettazione di un tracciato organico e coerente di ciclabili su tutto il territorio comunale e risistemazione, messa in sicurezza e allargamento dei tratti esistenti. Messa in opera di attraversamenti ciclo-pendonali alla Via Emilia che garantiscano più sicurezza (sovrappassi o sottopassi) permettendo di arrivare veloci e sicuri nei luoghi strategici (centro del paese, zone scambio bici-autobus, scuole, strutture pubbliche)

Progetto Bici-Bus

Intendiamo realizzare anche a Sant’Ilario il progetto bici-bus fi no ai 14 anni (da casa a scuola in bici accompagnati da operatori) come incentivo al moto, all’educazione stradale, e al rispetto degli altri.

Sant’Ilario nei primi tre mesi dell’anno ha sfora-to i limiti di legge legati all’inquinamento atmo-sferico da PM10. Si sa che le PM10 sono fonte di numerose patologie respi-ratorie, specialmente per i bambini. Le PM10 (polveri di diametro inferiore a 10 micrometri ovvero mille-simi di millimetro) non si fermano con le mascheri-ne e nemmeno con le vi-tamine. Servono impianti a basso consumo e meno automezzi sulle strade.

Le PM 10 esistono e fanno male, la concentrazione di queste polveri nell’aria è già un’emergenza

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Misure contro la crisi e per l'economia

La crisi economica solo nella provincia di Reggio Emilia ha privato decine di migliaia di persone del proprio lavoro ma quel che è più grave ha privato molte famiglie di un futuro. Crediamo che in questo momento le istituzioni pubbliche, specialmente quelle più vicine ai cittadini come il Comune,

debbano assumere un ruolo attivo sul piano economico e sul piano politico. Sul piano economico serve la costituzione di un fondo straordinario per calmierare gli affi tti e i mutui, limitare l’incidenza delle rette scolastiche e dei servizi, incentivare la ripresa locale di commercio e industria. Sul piano politico occorrono atti concreti per la stabilizzazione dei posti di lavoro precari, la regolarizzazione dei contratti a tempo indeterminato nei servizi pubblici, la revisione degli indici Isee per garantire l’accesso alle agevolazioni a quanti hanno subito un rapido peggioramento delle proprie condizioni economiche. A ciò aggiungiamo un progetto pilota per l’introduzione di buoni di sconto locali, con l’obiettivo di rivitalizzare anche i piccoli esercizi garantendo un servizio comodo per i cittadini.

Buoni locali di sconto

Proponiamo di sperimentare un circuito di buoni locail di sconto (BLS) per incentivare l’economia locale per favorire lo scambio di merci e servizi ‘sul territorio’. agevoli il commercio del paese e favorisca chi ha redditi in denaro più bassi.

A cosa servono

I BLS consentono ad una parte della ricchezza prodotta di rimanere nel territorio e di essere ridistribuita tra i cittadini e le aziende aderenti al progetto.

Obiettivi

Attraverso i BLS perseguiamo i seguenti obiettivi: - la riduzione del traffi co sulle strade (negozi con prezzi interssanti più vicini) - il sostegno ai piccoli esercenti del centro e dei quartieri- l’aiuto concreto alle persone che da sole non potrebbero recarsi nei centri commerciali- l’incentivazione di produzioni agricole e artigianali locali (fi liera corta tra produttore e consumatore)

Benefi ciari

I cittadini grazie a prezzi ridotti, i commercianti grazie a incentivi indiretti che aumentano la clientela, i produttori grazie all’organizzazione di un circuito di vendita diretto.

Esperienze

Di tale strumento, in Italia, si sono fatti promotori alcuni Comuni in prima persona (come le Amministrazioni di Trento e Castrovillari) mentre iniziative analoghe sono attualmente in corso in tutta Europa.

Modalità di applicazione

Al di là degil aspetti commerciali i BLS posson avere svariati campi di applicazione (pagamento di rette scolastiche e servizi, ecc.). Le modalità di introduzione e di applicazione di questo strumento saranno a carico dell’amministrazione comunale che farà da garante per il loro corretto uso. Siccome i BLS devono essere uno strumento utile e fl essibile, saranno oggetto di un ampio confronto con i cittadini e le associazioni di categoria.

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Proposte operativeMisure contro la crisie per l’economia

Costituzione di un fondo straordinario per le famiglie in diffi coltà

Oggi è assolutamente necessario uno stanziamento di fondi pubblici che permetta alle famiglie che subiscono cassa integrazione o licenziamenti di attenuare l’asperità dei vincoli economici. La rottura del patto di stabilità deve essere a favore dei cittadini.

Revisione delle graduatorie e delle modalità di accesso agli aiuti pubbilci (Isee)

Crediamo che non dare un prezioso aiuto alle persone in diffi coltà sulla base di distinguo burocratici sia una grande iniquità. Per questo intendiamo mettere mano alle graduatorie, anche con strumenti elaborati in Comune, per dare aiuti concreti mantenendo parametri di equità.

Sospensione degli aumenti delle rette scolastiche e dei servizi

Alcuni servizi come ad esempio le mense scolastiche oggi sono indispensabili per la vita e il lavoro delle famiglie. Intendiamo estenderli a tutti stabilendo un prezzo accessibile. Ma questo potrà realizzarsi solo mediante la gestione diretta, incentivando produzioni locali, prodotti biologici, fi liera corta e lavoro stabile a persone del luogo.

Costituzione di un circuito di buoni locali di sconto

Attivazione dei buoni locali con cui si potrà acquistare a prezzi inferiori nei negozi che aderiranno all’iniziativa. Incentivo di produzioni locali e artigianali mediante la costituzione di circuiti commerciali (mercati del biologico, gruppi di acquisto, commercio equo-solidale)

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Politiche giovanili

Le politiche giovanili sono sempre un settore trascurato sia dal punto di vista delle risorse economiche sia della programmazione organica. Proponiamo di costruire assieme un percorso partecipato, con i giovani, per costruire gli spazi culturali, musicali o sportivi che li interessano con una programmazione di medio periodo che non si esaurisca in eventi saltuari. Per fare questo

gli operatori a contatto con i ragazzi devono poter essere assunti con contratti di lungo periodo per impostare un lavoro che richiede programmazione, tempi e conoscenza. Anche il rapporto operatori/ragazzi è oggi troppo alto. Da parte nostra ci impegneremo per organizzare al meglio questi servizi perchè creano cittadinanza, amicizia e possono prevenire comportamenti ‘devianti’. Per la fascia adolescenziale il comune si deve porre come soggetto attivo e interlocutore, facilitando la creazione di circuiti di fi ducia, con regole condivise dai genitori e dai ragazzi stessi. Ambienti sportivi, musicali e di ritrovo in cui non prevalga, e sia scoraggiata, la logica del successo e della esibizione, ma venga esaltato il valore della cooperazione e della valorizzazione dei talenti grandi e piccoli.

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No al mito della competitività

Vorremmo che i ragazzi crescessero senza il mito della competitività, che produce vincitori e vinti, ma con spirito collaborativo. Ciò non signifi ca rinunciare ad esprimere il meglio di sè stessi, ma scoprire le proprie abilità mettendole al servizio del gruppo, sfuggendo all’omologazione e all’imitazione di modelli standard.

Giochi e pratiche non violenti

Intendiamo aprire un laboratorio di giochi e pratiche nonviolente perché un’educazione nonviolenta è utile per formare cittadini attivi e persone serene indirizzando la naturale energia di ragazzi e ragazze verso una creatività pratica che dia loro modo di comunicare i propri sentimenti e le proprie idee nei modi più diversi (arte, musica, teatro, cinema, ecc.).

L’immigrazione è cultura, è possibilità di conoscenza

L’immigrazione sia locale che extracomunitaria può essere un momento di arricchimento se consente uno scambio di esperienze che tra giovani è più semplice e immediato che non per gli adulti. Vogliamo un’Amministrazione Comunale attiva nell’organizzare momenti culturali di scambio e conoscenza con le culture diverse di chi oggi vive a S.Ilario. Rendere pubbliche feste, giochi, musica dei migranti.

A scuola niente squali

La scuola è il fondamento civile della società di domani. Intendiamo potenziarla al massimo sia in senso materiale (ristrutturazioni, ampliamenti, forniture di materiali e strumenti moderni) che culturale. La scuola pubbilca non è un parcheggio, un confi no per i bulli, una nave dei pazzi o uno scomodo obbligo, ma è la più grande occasione che diamo ai ragazzi per diventare cittadini reponsabili e domani persone realizzate. Per questo deve essere aperta a tutti e deve aiutare chi è svantaggiato, ma ha il dovere morale di punire ed escludere coloro che non accettano le regole di convivenza e non intendono mettere a frutto le proprie capacità. Le promozioni facili devono fi nire.

Comunicazione degli eventi importanti per la cittadinanza

Poiché spesso le iniziative sono poco note e male pubblicizzate, vogliamo che in due punti del paese, attorno alle Piazze di Sant’Ilario e Calerno, siano attrezzati comunicatori luminosi che in continuazione diano notizia degli avvenimenti organizzati da chiunque nel territorio comunale

The Book of sports 2009

Vogliamo mettere in relazione tutti i gruppi sportivi di Sant’Ilario e redigere ogni anno un libro che presenti alle famiglie le società, gli sport, le persone, gli orari e i luoghi, le modalita di partecipazione e i percorsi educativi legati alle varie discipline. Uno strumento effi cace per la reciproca conoscenza e per la presentazione alle famiglie. Dinanzi a un mondo sportivo dopato dai soldi e dalla droga dobbiamo rivalutare il valore dell’amicizia e del divertimento ma anche della lealtà del sacrifi cio e della sofferenza.

Proposte operativePolitiche giovanili

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Politiche sociali e servizi

Il programma di interventi si propone di integrare e potenziare i servizi presenti sul territorio.Infatti i nuovi fenomeni socio economici di rilevanza nazionale (aumento del costo della vita, caro affi tti, precariato lavorativo) e i cambiamenti che coinvolgono la composizione familiare e gli stili di vita (famiglie single, immigrazione) ci pongono di fronte a sempre maggiori richieste con bisogni sempre più diversifi cati.

Il primo obiettivo è il mantenimento di un livello adeguato dei servizi, che riesca a soddisfare tutte le richieste, senza esclusioni.

Sicurezza

Intendiamo la sicurezza innanzitutto come sicurezza del posto di lavoro, della casa, dei servizi e dell’istruzione per i fi gli. Sicurezza signifi ca poter pianifi care il proprio futuro, fare investimenti, garantire l’istruzione universitaria.

Legalità

La legalità è una necessità e riteniamo che il lavoro delle forze dell’ordine sia importante sia per quanto riguarda la repressione degli atti criminali che nel controllo dell’evasione fi scale, dell’elusione delle norme di sicurezza che salvano la vita, del ricilaggio di denaro che le organizzazioni criminali stanno portando avanti anche nei nostri territori.

Questione casa

Anche in un piano regolatore a crescita zero, noi intendiamo ristrutturare il patrimonio esistente di case popolari e fare ulteriori investimenti. Le case popolari oggi sono il trampolino di lancio per giovani e coppie alla ricerca di una propria indipendenza economica e lavorativa, sono una possibilità di sistemazione per anziani con diffi coltà economiche e per famiglie con redditi contenuti. Noi siamo contro il cemento ma siamo a favore dello sviluppo sociale, del contatto tra le persone. Stabilità una quota necessaria di abitazioni procederemo all’individuazione di aree adatte, minimizzando l’impatto sul territorio.

Servizi

Come già descritto nelle nostre proposte contro la crisi, intendiamo estendere al massimo la possibilità di accesso ai servizi primari. Integrando l’azione delle reti di volontari con servizi medici avanzati o con i medici di fasmiglia.

Chi bada alle badanti?

Oggi la cura degli anziani è un problema sentito da molte famiglie. L’allungamento delle aspettative di vita e la comparsa di malattie mentali mette in seria crisi le famiglie. Per questo occorre incentivare reti volontarie di aiuto e consulenza che possano tamponare i momenti critici e consigliare legalmente coloro che intendono avvalersi di un aiuto da parte di extracomunitari.

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Potenziare i servizi sul territorio

Il programma di interventi si propone di integrare e potenziare i servizi presenti sul territorio. Infatti i nuovi fenomeni socio economici di rilevanza nazionale (aumento del costo della vita, caro affi tti, precariato lavorativo) e i cambiamenti che coinvolgono la composizione familiare e gli stili di vita (famiglie single, immigrazione) ci pongono di fronte a sempre maggiori richieste con bisogni sempre più diversifi cati.

Qualità e accesso ai servizi

Il primo obiettivo è il mantenimento di un livello adeguato dei servizi, che riesca a soddisfare tutte le richieste, senza esclusioni. Ciò dovrà passare attraverso una revisione dei regolamenti di ammissione, che eviti la competizione tra famiglie italiane e famiglie straniere. Occorrerà studiare forme di maggiore fl essibilità oltre che agevolazioni, che nella attuale situazione economica, possano andare incontro alle nuove povertà = debolezze.

La società patrimoniale come aiuto per chi è in diffi coltà

Anche il questo caso sarà fondamentale la realizzazione della società patrimoniale, la valorizzazione delle competenze presenti sul territorio (ad es. la creazione di cooperative di giovani), l’utilizzo dei buoni di sconto e della banca del tempo. Occorrerà rifl ettere e contribuire a riformulare anche i principi teorici alla base della nascita delle istituzioni dell’infanzia nella nostra provincia. Ad. es se una frequenza fl essibile del nido rischia di ridurre la scuola a un servizio assistenziale dall’altra parte una maggiore serenità dei genitori certamente andrà anche a vantaggio del bambino.

Una famiglia di famiglie

Il secondo obiettivo è un grande lavoro culturale orientato a famiglie, donne e giovani, in un’ottica di sostegno e garanzia di crescita, di socializzazione, di formazione e di costruzione dell’identità, di integrazione e partecipazione. Tale sostegno richiede importanti investimenti anche economici, e quindi scelte coraggiose, che pur non portando a risultati immediati garantiranno un buon futuro del nostro paese.

Informa donna

Vogliamo facilitare l’accesso alle informazioni e alla legislazione sui temi delle pari opportunità, degli incentivi all’imprenditoria femminile, dei diritti e dei benefi ci fi scali. Intendiamo elaborare un fascicolo con tutte le informazioni disponibili: dove rivolgersi, dove trovare i servizi più richiesti, numeri di telefono di consultori, assistenza psicologica ed economica.

Proposte operativePolitiche sociali eservizi

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La lista le persone

Tullio Masoni62 anni, giornalista e critico cinematografi co

Mi candido perchè credo che il bello e la tutela dell’ambiente siano indivisibili

Elisa Pioli30 anni, imprenditrice

Se non mi candidassi sarebbero solo parole!

Angela Montanari54 anni, ricercatrice

Mi candido perché mi interessa che i servizi sociali continuino a funzionare, tendano a migliorare e siano un sostegno alle donne e alle famiglie nella crisi economica

Glauco Notari60 anni, pensionato

Mi candido perché con l’adozione del bilancio partecipativo, anche Calerno potrà essere protagonista del proprio futuro

Vasco Ghidotti40 anni, impiegato

Mi candido perchè mi piace fare buona politica cominciando dal proprio territorio col coinvolgimento diretto del maggior numero di cittadini per progettare lo sviluppo dei luoghi in cui vivono. Libertà é partecipazione.

Nicola De Luca36 anni, operaio

Ho deciso di candidarmi perchè credo ancora di poter dar voce, attraverso una politica di sinistra, a chi lotta per i propri diritti.

AntonellaLongobardi32 anni, collaboratrice a progetto

Mi candido perché credo sia arrivato il momento che progetti di sviluppo sostenibile ed economia solidale arrivino anche qui a S.Ilario, sostenuti da una reale volontà di fare.

Mario Rosati60 anni, scultore e pittore

Mi impegno perché penso di poter contribuire a migliorare l’aspetto urbano del paese e a valorizzare maggiormente le valenze naturalistiche del territorio comunale

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MarilenaReggiani33 anni, artigiana

Una lista che pensa all’ambiente non accontenta tutti, ma fa il bene di tutti. Rifl etteteci su!

Antonia Violi63 anni, pensionata

Ho deciso di candidarmi perchè credo in un modo diverso di governare il paese

Giorgio Medici65 anni, pensionato e volontario AVIS

Mi candido perché il nostro contributo attivo e costruttivo potrà ridare speranza e fi ducia alle nuove generazioni e ai delusi della politica e dei partiti

Enrico Maccieri27 anni, studente

Ho deciso di candidarmi perché voglio tornare ad essere cittadino e smettere di essere suddito

Francesco Riva38 anni, imipegato e cooperatore internazionale

Mi candido perché mi rispecchio negli ideali di questo programma

Pasquale Mottola (Chicco)45 anni, operaio

Mi impegno per la difesa del lavoro e per costruire piano piano, tutti insieme, un paese aperto e solidale

Daniela Donelli55 anni, imipegata

Mi candido perché penso sia dovere di ogni cittadino, al di là di ogni idea politica, impegnarsi in modo attivo per la propria comunità

Lino Braglia71 anni, pensionato volontario coop sociale “La Quercia”

Mi candido perché credo nella necessità di tutela dell’ambiente, credo nelle energie pulite, credo in un mondo che abbia rispetto per la vita dell’uomo

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