L'Altrartena - febbraio 2010

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l’altr l’altr ar ar tena tena le vostre... le vostre... IdeeRegalo IdeeRegalo le vostre... le vostre... Idee regalo Idee regalo articoli da regalo - elettrodomestici - tv - hi fi SHOW-ROOM Via G. di Vittorio, 78/82 tel. 06 95190254 PERIODICO D’INFORMAZIONE. DIREZIONE - REDAZIONE C/O SEDE SOCIALE DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE L’ALTRARTENA - 00031 ARTENA(ROMA) - 335 5259014 - 389 679194206 - 06 9514270 (fax). PUBBLICATO DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE L’ALTRARTENACODICE FISCALE N. 95022320584 - ISCRIZIONE AL TRIBUNALE DI VELLETRI N. 1 DEL 11 FEBBRAIO 2004 - COPYRIGHT 2003 - 2004 - 2005 - 2006 - 2007 - 2008 - 2009 - 2010 - COPIA OMAGGIO CEDUTA SENZAALCUN CORRISPETTIVO AD ASSOCIAZIATI E SIMPATIZZANTI DE L’ALTRARTENA AGENZIA ARTENA Via I Maggio, 88 - 06 9516482 - 392 9058264 AGENZIA VALMONTONE Via Casilina, 185 - tel. 069590420 - 320 6594434 Fondatore Associazione Culturale l’Altrartena Direttore Editoriale Vittorio Aimati Anno 8 - Numero 71 omaggio a soci e sostenitori sabato 20 febbraio 2010 [email protected] Il giorno 28 marzo p.v. saremo chiamati a votare per l'elezione del prossimo sindaco e del consiglio comunale della città di Artena. Le occasioni come questa rappresentano un motivo particolare per parlare dei problemi e delle aspirazioni della comunità e, ove necessario, dei cambiamenti da apportare per il raggiungimento degli obiettivi prefissati per l'arco della legislatura che sta per ini- ziare. All'uopo si creano liste elettorali, oggi sem- pre più slegate dalle logiche dei partiti che potreb- bero condizionarne l'operato, con dei candidati sostenuti da gruppi eterogenei pronti a sostenere la bontà, non sempre disinteressata, delle tesi della propria parte politica. Gli aspiranti alla pol- trona di sindaco organizzano ovunque sul territorio incontri con associazioni, giovani, comitati, tengo- no comizi in piazza per far conoscere ed esporre al maggior numero di persone possibili i loro pro- grammi per lo sviluppo futuro della città, ma anche per informarsi meglio dei reali bisogni materiali e sociali dei cittadini a partire dalle nuove generazio- ni, dagli anziani, dai meno abbienti, da quanti sono carenti dei più elementari rudimenti culturali. Durante tali assemblee i candidati prospettano non di rado soluzioni talmente semplici ed ovvie per ogni problema da rasentare il populismo, ma danno a tanti l'idea di aver trovato finalmente la persona giusta per rappresentarli. Prima conse- guenza logica è quella di far apparire agli occhi degli elettori che i precedenti amministratori sono stati quasi dei “nanerottoli” incapaci, colpevoli di tutte le inefficienze e dei mali del paese. Ma non basta. Ogni gruppo, spesso, cerca di accreditare l'idea che il programma dell'avversario sia una nul- lità e dettato per lo più da inconfessabili interessi personali e man mano che ci si avvicina al giorno delle elezioni le divergenze si allargano fino al punto che, per far prevalere le proprie posizioni, i candidati degli altri gruppi vengono screditati e attaccati anche con calunnie. Non di rado, "expe- rientia docet" i programmi elettorali passano in seconda linea e qualche volta si arriva anche a Elezioni e campagna elettorale Cesare Talone continua a PAG. 2 Siamo oramai quasi arrivati all'appuntamento elettorale che determinerà il rinnovo del Consiglio Comunale di Artena. L'importanza della nuova compo- sizione del Consiglio Comunale non deve essere assolutamente sottovalutata considerato che tante scelte inerenti alla qualità della nostra vita quotidiana sono rimesse alla volontà dello stesso Consiglio Comunale. Il prossimo Consiglio Comunale avrà l'onere di dover affrontare numerose problematiche che interessano l'intera comunità con il dovere di proporre delle soluzioni che sono proiettate al miglioramento della condizioni del nostro territorio. Gli argomenti di competenza del Consiglio comunale sono molte- plici e di particolare interesse come ad esempio la sanità, l'am- biente, l'occupazione, la tutela della famiglia, l'urbanistica ed altri ancora, conferendo quindi all'Istituzione Comunale potere e prerogativa al riguardo. Come si può facilmente notare l'importan- za e la complessità di queste tematiche è notevole e non sfug- Armando Conti candidato a Sindaco Impegno civico per Artena continua a PAG. 3 Armando Conti è il quarto candidato... Elezioni Elezioni ...E arriva anche il quinto: Ivan Braschi Egregio Direttore, il comitato "Cambiamo Artena" è formato da un gruppo di persone che hanno deciso di spendere il loro impegno e la loro passione in un progetto ambizioso, che ci sta davvero a cuore: dare final- mente vita a una nostra lista civi- ca per cambiare Artena. Quello da poco iniziato è infatti un anno cruciale per la nostra città, che il 28 e il 29 marzo si troverà a sce- gliere i suoi amministratori per decidere il suo futuro. "Cambiamo Artena" nasce per dare voce e coraggio a chi pensa che certi valori siano ora più che mai da salvaguardare attraverso lo strumento della politica locale. La famiglia, la nostra identità civica e le nostre tradizioni rara- mente trovano posto nei pro- grammi elettorali che, già da qualche tempo, hanno iniziato a circolare. La lista "Cambiamo Artena", invece, non ha paura di mettere questi temi al centro della sua proposta, nonché del dibattito elettorale, facendosi portavoce di un'alternativa con- creta ed etica alle altre liste già Comitato "Cambiamo Artena" per Ivan Braschi sindaco continua a pag. 3 e a pag. 9 Asilo S. Marco. Mille polemiche per l’acquisto Ecco la verità! Provincia Aimati a pag. 5 E intanto gli altri tre si danno battaglia! Fiorentini, Latini e Petrichella lotta per la compilazione della lista dei venti

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L'altrartena, pubblicazione mensile riguardo la città di Artena

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PERIODICO D’INFORMAZIONE. DIREZIONE - REDAZIONE C/O SEDE SOCIALE DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE L’ALTRARTENA - 00031 ARTENA (ROMA) - 335 5259014 - 389 679194206 - 06 9514270 (fax). PUBBLICATO DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE L’ALTRARTENA CODICEFISCALE N. 95022320584 - ISCRIZIONE AL TRIBUNALE DI VELLETRI N. 1 DEL11 FEBBRAIO 2004 - COPYRIGHT2003 - 2004 - 2005 - 2006 - 2007 - 2008 - 2009 - 2010 - COPIAOMAGGIO CEDUTA SENZAALCUN CORRISPETTIVO AD ASSOCIAZIATI E SIMPATIZZANTI DE L’ALTRARTENA

AGENZIA ARTENA Via I Maggio, 88 - 06 9516482 - 392 9058264

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Fondatore Associazione Culturale l’Altrartena Direttore Editoriale Vittorio Aimati

Anno 8 - Numero 71 omaggio a soci e sostenitori sabato 20 febbraio 2010laltrar [email protected]

Il giorno 28 marzo p.v. saremo chiamati a votareper l'elezione del prossimo sindaco e del consigliocomunale della città di Artena. Le occasioni comequesta rappresentano un motivo particolare perparlare dei problemi e delle aspirazioni dellacomunità e, ove necessario, dei cambiamenti daapportare per il raggiungimento degli obiettiviprefissati per l'arco della legislatura che sta per ini-ziare. All'uopo si creano liste elettorali, oggi sem-pre più slegate dalle logiche dei partiti che potreb-bero condizionarne l'operato, con dei candidatisostenuti da gruppi eterogenei pronti a sostenerela bontà, non sempre disinteressata, delle tesidella propria parte politica. Gli aspiranti alla pol-trona di sindaco organizzano ovunque sul territorioincontri con associazioni, giovani, comitati, tengo-no comizi in piazza per far conoscere ed esporre almaggior numero di persone possibili i loro pro-grammi per lo sviluppo futuro della città, ma ancheper informarsi meglio dei reali bisogni materiali esociali dei cittadini a partire dalle nuove generazio-ni, dagli anziani, dai meno abbienti, da quanti sonocarenti dei più elementari rudimenti culturali.Durante tali assemblee i candidati prospettano nondi rado soluzioni talmente semplici ed ovvie perogni problema da rasentare il populismo, madanno a tanti l'idea di aver trovato finalmente lapersona giusta per rappresentarli. Prima conse-guenza logica è quella di far apparire agli occhidegli elettori che i precedenti amministratori sonostati quasi dei “nanerottoli” incapaci, colpevoli ditutte le inefficienze e dei mali del paese. Ma nonbasta. Ogni gruppo, spesso, cerca di accreditarel'idea che il programma dell'avversario sia una nul-lità e dettato per lo più da inconfessabili interessipersonali e man mano che ci si avvicina al giornodelle elezioni le divergenze si allargano fino alpunto che, per far prevalere le proprie posizioni, icandidati degli altri gruppi vengono screditati eattaccati anche con calunnie. Non di rado, "expe-rientia docet" i programmi elettorali passano inseconda linea e qualche volta si arriva anche a

Elezioni ecampagnaelettorale

Cesare Talonecontinua a PAG. 2

Siamo oramai quasi arrivatiall'appuntamento elettorale chedeterminerà il rinnovo delConsiglio Comunale di Artena.L'importanza della nuova compo-sizione del Consiglio Comunalenon deve essere assolutamentesottovalutata considerato chetante scelte inerenti alla qualitàdella nostra vita quotidiana sonorimesse alla volontà dello stessoConsiglio Comunale. Il prossimoConsiglio Comunale avrà l'oneredi dover affrontare numeroseproblematiche che interessanol'intera comunità con il dovere diproporre delle soluzioni che sonoproiettate al miglioramento dellacondizioni del nostro territorio.Gli argomenti di competenza delConsiglio comunale sono molte-plici e di particolare interessecome ad esempio la sanità, l'am-biente, l'occupazione, la tuteladella famiglia, l'urbanistica edaltri ancora, conferendo quindiall'Istituzione Comunale potere eprerogativa al riguardo. Come sipuò facilmente notare l'importan-za e la complessità di questetematiche è notevole e non sfug-

Armando Conti candidato a Sindaco Impegno

civico per Artenacontinua a PAG. 3

ArmandoConti è ilquartocandidato...

Elezioni

Elezioni

...E arrivaanche ilquinto:Ivan Braschi

Egregio Direttore,il comitato "Cambiamo Artena" èformato da un gruppo di personeche hanno deciso di spendere illoro impegno e la loro passionein un progetto ambizioso, che cista davvero a cuore: dare final-mente vita a una nostra lista civi-ca per cambiare Artena. Quelloda poco iniziato è infatti un annocruciale per la nostra città, che il28 e il 29 marzo si troverà a sce-gliere i suoi amministratori perdecidere il suo futuro."Cambiamo Artena" nasce perdare voce e coraggio a chi pensache certi valori siano ora più chemai da salvaguardare attraversolo strumento della politica locale.La famiglia, la nostra identitàcivica e le nostre tradizioni rara-mente trovano posto nei pro-grammi elettorali che, già daqualche tempo, hanno iniziato acircolare. La lista "CambiamoArtena", invece, non ha paura dimettere questi temi al centrodella sua proposta, nonché deldibattito elettorale, facendosiportavoce di un'alternativa con-creta ed etica alle altre liste già

Comitato "Cambiamo Artena"per

Ivan Braschi sindacocontinua a pag. 3 e a pag. 9

Asilo S. Marco. Mille polemiche per l’acquisto

Ecco la verità!

Provincia

Aimati a pag. 5

E intanto gli altri tre si danno battaglia!Fiorentini, Latini e Petrichella lotta perla compilazione della lista dei venti

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CORTESIA E CONVENIENZA

FONDATORE ASS.CULT. L’ALTRARTENA

COMITATO REDAZIONALE

Silvano Tummolo direttore responsabileVittorio Aimati direttore editoriale

redazione Cesare Talone, Guido Vitelli,Vincenza Latini, Alberto Talone

iconografia Giulio Vitelli, Marco Mattozzi,archivio l’Atrartena

grafica e impaginazione Vittorio Aimati

ASSOCIAZIONE CULTURALE L’ALTRARTENAConsiglio Direttivo

Presidente Vittorio AimatiVice Presidente Alberto Riccitelli

Consiglieri Guido Vitelli, Vincenza Latini,Arianna Mucchetto, Dario Prosperi

Pubblicato dall’Associazione Culturale L’AltrArtena Codice Fiscale n°95022320584 - - StampaTipografia CRS di Cecconi Roberto, viale I°maggio - Artena. Il contenuto degli articoli, dei servizi, le foto ed i loghinonchè quello voluto da chi vi compare rispecchia esclusivamente ilpensiero degli artefici e non vincola mai in nessun modo il giornaleL’AltrArtena, la Direzione, la Redazione, la Proprietà, l’AssociazioneCulturale L’AltrArtena, che si riservano il pieno ed esclusivo diritto dipubblicazione, modifica e stampa a propria insindacabile discrezionesenza alcun preavviso, nè autorizzazioni. Articoli, foto ed altro materia-le, anche non pubblicato, non si restituiscono, La collaborazione a qual-siasi livello e sotto qualsiasi forma è solamente gratuita e riservata aisoci e simpatizzanti del sodalizio rientrando nelle norme statuitedall’Associazione Culturale L’AltrArtena che non persegue fini di lucro.Tutti i collaboratori e i sostenitori sono considerati per libera scelta edautomaticamente soci ed il loro contributo è volontario per l’afferma-zione dei valori culturali e sociali, insiti nelle finalità associative. In nes-sun caso esiste un rapporto di tipo lavorativo e/o subordinato diretto oindiretto a qualsiasi livello e con chiunque. Le inserzioni sono riservateai soli associati e simpatizzanti ed hanno carattere divulgativo - promo-zionale nel loro stesso ambito. Ogni inserzione da automaticamentediritto alla qualifica di socio dell’Associazione Culturale L’AltrArtena. E’vietata ogni tipo di riproduzione di testi, foto, disegni, marchi etc..Copia omaggio ceduta senza alcun corrispettivo ad associati e simpa-tizzanti. Esente iva e bolla di accompagno ai sensi della legge.

Iscrizione al Tribunale di Velletri n. 1 del 11 febbraio 2004

Copyright 2003 - 2004 - 2005 - 2006 - 2007 - 2008 - 2009 - 2010Questo numero dfi l’Atrartena statochiuso in tipografia il 15 febbraio 2010

l’AltrartenaSABATO 20 FEBBRAIO

2AMMINISTRAZIONE E POLITICA

IDEE SULL’ARGOMENTO

risse e scontri, per fortuna solo verbali, che non sono certo edificanti.Tali considerazioni sono basate su fatti reali e non sono il frutto di unafantasia distorta perché, più di una volta, nel passato, tanti di noihanno potuto constatarlo. In questa tornata elettorale, visto l'interes-se dichiarato dai candidati di volersi esporre solo per il bene del popo-lo, non sarebbe il caso di accordarsi per parlare esclusivamente deipropri programmi di sviluppo razionale del territorio e del progressoumano, culturale e civile della comunità artenese? Ancora, non sareb-be il caso di rispettare di più la dignità personale degli avversari che,seppure con soluzioni diverse, aspirano a creare lo stesso progresso?Tutto questo, anche se non è facile da realizzare, porterebbe ad uncivile confronto, eviterebbe contrasti ed il ripetersi di eventuali com-portamenti da parte di qualche tifoso delle varie fazioni ai limiti dellalegalità e decenza, creerebbe le basi per un confronto costruttivoanche in seno al futuro consiglio comunale e darebbe al candidato allapoltrona di sindaco quel carisma morale che i cittadini si aspettano daun futuro primo cittadino. Inoltre, visto che, per motivi che non riuscia-mo a comprendere a fondo, il sindaco uscente non presenta alcunalista e non vi è motivo per contrastarla, i candidati, potendo illustrarepiù pacatamente ai cittadini le loro posizioni, avranno la possibilità didimostrare che la loro discesa in campo è dettata da vero spirito di ser-vizio verso la comunità e non da sete di potere, rivalsa ed interessepersonale. Sarebbe una vera rivoluzione culturale da cui ne trarrannotutti vantaggio e riporterebbero l'elettore ad avere una certa fiduciaverso le istituzioni che, in quanto a gradimento, sono al minimo stori-co.

Cesare Talone

Elezioni e campagna elettoralesegue dalla prima

Abbiamo voluto sentire Amedeo Candela,iscritto PD, sulla situazione dell’acquistodell’Asilo San Marco; poi, parlando con lui, cisiamo resi conto che in questi ultimi quindicianni ha caratterizzato la vita della città inmaniera netta; non capiamo allora, perchènon si candida? “Innanzitutto voglio ringraziare il giornale perl'opportunità che offre a tutti noi artenesi diesprimere le nostre opinioni. Ringrazio sia l'at-tuale sindaco Maria Luisa Pecorari che ErminioLatini per avermi dato la possibilità di misu-rarmi in queste esperienze amministrative conle varie cariche ricoperte, prima alla cultura ealle infrastrutture dopo. Ma tutto questo nonsarebbe potuto avvenire se non ci fosse statoil consenso popolare. Grazie Artenesi.In meri-to alla domanda debbo significare che, purrestando immutata la mia forte passione perl'impegno politico e sociale per la comunità diArtena, non nascondo che, al momento, vistaanche l'indeterminatezza rispetto alle possibilialleanze e dei conseguenti equilibri politici, stoancora valutando l'ipotesi di non ricandidarmi.Essendo però da sempre uomo di partito ladecisione definitiva sarà assunta valutando,insieme agli amici, le opzioni personali conquelle della politica”.Nell’amministrazione Latini ha svolto il ruolo diassessore alla cultura e assessore e vice pre-

sidente alla Comunità Montana, ruolo, questo,continuato con la giunta Pecorari con delegaalle infrastrutture. Parlaci dei tuoi progetti e diquello che andato a buon fine.“Non saprei da dove iniziare, ma posso ricor-dare quelle più significative.La mostra del Serangeli presso il granaio bor-ghese con relativa pubblicazione del libro, conl'illustre visita dell'allora Presidente del SenatoNicola Mancino, del Sottosegretario Sen.Severino Lavagnini e almeno 20 Sindaci informa ufficiale. La mostra fotografica"Artena, Colleferro e Valmontone in guerra"visitata da migliaia di persone ed anche inquesta occasione la presenza dell'alloraMinistro dell'Interno Rosa Russo Iervolino, delPresidente del Consiglio Regionale On. LucaBorgomeo , del Questore, del Prefetto, e mol-teplici politici Le manifestazioni per i 130 annidel cambio del nome da Montefortino inArtena nel corso delle quali, si sono presenta-ti libri di autori Artenesi e non, di esplicitare lamotivazione al conferimento delle cittadinanzeonorarie a personaggi come al Prof. AsorRosa, Prof. Lorenzo Quilici, Prof.RogerLambrechts, Padre Nicola Cerasa, FraFederico e a Suor Luisa Meriggi. Le feste alcentro storico con i fuochi artificiali. Tuttequeste manifestazioni culturali, senza l'appog-gio dell'allora Sindaco Latini, forse non sareb-

bero state possibili. Per quanto riguarda leinfrastrutture penso al Granaio Borghese,Asilo S. Marco, Palazzo ex Eca, piazza del mer-cato, scuola media Stefano Serangeli (�265.566,60) e l' ampliamento valle dell'oste.Questo ultimo è un finanziamento di �1.231.400 che servirà per baipassare il cen-tro del paese da v. Velletri a v. Valmontone.Il completamento del Palazzo ex Eca ( orauffici comunali) e il rifacimento di piazza delmercato invece, era un finanziamento che ilSindaco Latini aveva ricevuto per la costruzio-ne della casa comunale a valle Fini di �1.400.000. La riconversione di questo finan-ziamento fu una delle prime richieste che pre-sentammo alla Regione con Maria Luisa. Tuttoquesto si è potuto realizzare grazie all'appog-gio dell'Assessore Bruno Astorre e ai suoisolerti dirigenti che tanto hanno fatto perArtena. In occasione della inaugurazione delgranaio Borghese il Sindaco Pecorari ha rac-contato magistralmente come siamo riusciti aportare avanti quella ristrutturazione descri-vendo con dovizia di particolari tutti i passag-gi politici e amministrativi. Chi è contro la veri-tà è contro se stesso. Dico questo in quantoalcuni assessori e consiglieri presenti hannoavuto a ridire. Per concludere grazie al gior-nale, stato uno sprone continuo a fare benee meglio”.

L’intervista

Tra i prossimi consiglieri forse non avremo Amedeo Candela

“Ho lavorato solo per il bene della collettività e al servizio dei cittadini”

Una cosa è certa: sono due can-didate-sfidanti che piaccionopoco ai rispettivi schieramentipolitici. Non parlo certo deibuoni rapporti personali cheintercorrono fra le contendenti eil rispetto reciproco che nutrono,ma del fatto che hanno in comu-ne buona parte dei programmi,che vanno anche oltre alle pro-prie appartenenze politiche. Equesto fa si che sia molto diffici-le la scelta di una piuttosto del-l'altra che possa rassicurare ilproprio schieramento e convo-gliare su di una, piuttosto chesull'altra, le preferenze degli elet-tori della propria coalizione. Nelcentrosinistra c'è fermentosoprattutto da parte dei cattoliciteodem, che non hanno per nulladigerito la scelta della Bonino,notoriamente laica, divorzista,abortista, anticlericale e pertantonon soddisfacente i principi e ivalori che essi rappresentano, maanche da parte di una frangia -peraltro consistente - di cattolici

tiepidi che non sono soddisfattisemplicemente del personaggio eda parte degli ex comunisti, chesi distinguono per la loro posizio-ne filopalestinese e antiamerica-na, non propriamente condivisadalla stessa Bonino, che a suotempo venne scelta daBerlusconi come commissariaall'Unione europea. Insomma,più che la candidata del Pd sem-brerebbe la candidata sostenutadal Pd. La Polverini, invece, nontrova pieno consenso nel centro-destra, sia per il suo impegnosociale e politico troppo vicini aGianfranco Fini, sia per la sua

posizione in tema di fecondazio-ne assistita, di bioetica, di testa-mento biologico e di immigrati -molto simile a quella della Bonino- che a Pdl e Lega proprio nonvanno giù, ma con il " rischio" diessere gradita a frange della sini-stra e all'ambiente del sindacato.Poi, la mancanza del simbolo delpartito sui suoi manifesti, chestanno inondando le città, la dicelunga sulla sua ambigua posizio-ne politica. Lei, che risulterebbeassai gradita alla sinistra e stima-ta dalla Cgil. Insomma, la candi-datura della Bonino potrebberisultare penalizzante per il Pd equella della Polverini per il Pdl.Che sia terminata l'era dei candi-dati di partito e sia iniziata quelladei candidati senza partito? Saràsicuramente determinante il vototrasversale.

Vittorio Begliuti

Regione

Bonino - Polverini: Se fossero candidate sbagliate?Si vota anche nel Lazio

Le due can-didate alruolo di

guida dellaRegione

Lazio

Abbuffate

Un sindaco eletto grazie ai pranzi e alle cene?Politica al ristorante

Allora sono cinque, almeno così ad oggi. Ma è chia-ro che il tutto sarà verificabile tra poco più di unasettimana, quando saranno presentate le liste alcospetto del Segretario Comunale e poi inviate inPrefettura. Fino a quella data tutto può succedere:liste che fino ad oggi sembrano sicure potrebberosparire; candidati che potrebbero passare da unoschieramento all'altro; altri che si ritireranno.Insomma una "guerra" all'ultimo voto, senza esclu-sione di colpi. Partono in cinque (ad oggi): ErminioLatini, sindaco dal 1993 al 2005; Vittorio Fiorentini,imprenditore e sindaco dal 1990 al 1992; MarioPetrichella, imprenditore, all'esordio in una competi-zione elettorale; Armando Conti, ingegnere di 54anni, figlio di Emilio uomo storico della DC locale; eIvan Braschi, imprenditore romano, una assolutasorpresa dell'ultima ora. La battaglia tra i cinque sisvolge all'ultimo voto, anche se forse sarebbemeglio dire all'ultimo piatto, intendendo così, leinnumerevoli cene a cui sono invitati i cittadini diArtena, senza guardare al loro credo politico o all'e-strazione censuaria. Valgono anche le gite premio; iregali, le donazioni, le offerte: tutto fa buon brodo etutto si fa per racimolare voti. Insomma, non sipunta su un consenso delle idee, non si punta sulprogramma; ma si spera di avere voti, forse quellidecisivi, attraverso luculliane cene che ingrassano letasche dei nostri ristoratori, a spese dei candidaticomunali e regionali. “Pantalone” è pronto a pagare,tutti gli altri son pronti a mangiare, ma alla fine"pantalone" oltre che a pagarlo, il conto lo chiede-rà. A chi? A tutti quelli che hanno partecipato al con-

vivio e che amabilmente hanno fatto finta di essereelettori di questo o di quell’altro candidato, pur didire "io c'ero". Questa è campagna elettorale! Non certo quella che facevano i nostri padri o i nostrinonni: quella fatta nelle pubbliche piazze a parlare,magari di fronte a dieci persone. Ecco, una volta dalle persone che sentivano il comi-zio di turno si comprendeva se stava parlando unesponente della DC o del PCI. Ricordo perfettamen-te comizi con zero presenti, eppure l'oratore diturno, mi pare fosse del PLI, continuava imperterri-to a parlare. Oggi questo è inammissibile, e pur diavere consenso, pur di parlare alla platea, ecco chearrivano le cene, i pranzi, le gite fuori porta. Così sta succedendo anche ad Artena, come a direche la campagna elettorale si svolge dentro i risto-ranti più che nelle sedi opportune. Però, qualcuno i sondaggi li fa. Ma non ve ne diamo conto perché in molti casi sonoartefatti e prendono la direzione e l'indirizzo del can-didato che li commissiona. Anche noi, nel nostro piccolo facemmo un sondag-gio cinque anni fa (andatelo a vedere se vi è possi-bile) a un mese esatto dall'elezioni.Bene quel sondaggio ci aveva detto trenta giorniprima chi avrebbe vinto. Bene lo abbiamo ripetuto anche quest'anno, contutte le discriminanti che usammo allora. Se tutto combacia come cinque anni fa, noi già sap-piamo chi sarà il sindaco di Artena.

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l’AltrartenaSABATO 20 FEBBRAIO

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ge all'attenzione di chi come noi cittadini ne vivono la conseguenterealtà. Sulla scorta di queste note ho ritenuto importante proporre lamia candidatura e Artena oggi ha la possibilità di voltare pagina dauna politica che ha fatto la sua epoca, non possono essere gli interes-si economici di parte, a dettare la linea politica del Comune di Artenache invece dovrebbe riguardare l'interesse di tutti i cittadini, e non siva da nessuna parte se non si conosce il passato, se non si vive il pre-sente e se non si guarda al futuro; in questa convinzione c'è la chiavedel nostro programma che abbiamo elaborato con la collaborazione edil senso civico dei cittadini. Artena deve tornare a riempirsi di idee, di progetti e di partecipazione,

poiché il nostro paese sta rischiando di perdere la propria identitàsociale e culturale, per questo chiediamo la partecipazione di tutti i cit-tadini per ritrovare la passione di fare le politica con impegno, rigore edeterminazione. Il nostro programma partecipato, realizzato con la col-laborazione delle realtà professionali, imprenditoriali, economiche,sociali ed istituzionali è stato sviluppato per rispondere, prima ditutto, ai bisogni della gente. Un programma elettorale per la difesa del lavoro e per lo svilupposostenibile della città, incentrato sulla trasparenza, sulla sostenibilitàambientale, sulla valorizzazione delle nostre risorse ecc. Le varie privatizzazioni degli anni precedenti, hanno determinato ele-vati costi dei servizi pubblici, l'obiettivo principale è la riduzione delletasse comunali, e la creazione di nuovi posti di lavoro, anche con il

ritorno alla gestione Comunaledei servizi pubblici ed è ilComune che ritorna ad essereimprenditore e datore di lavoro,attraverso la creazione di unazienda municipalizzata (oggi sichiama azienda speciale di servi-zi, inhouse), che si occupa e svi-luppa progetti promozionali apartire da quelli dell'agricoltura,del turismo, del commercio, delsociale, della produzione di ener-gia elettrica, dal trasporto alladiscarica dei rifiuti, alla raccoltadifferenziata. L'azienda specialeavrà un proprio Consiglio diamministrazione, un organicoaziendale ed un collegio sindaca-le. Questa è una delle possibilitàche si presentano per lo sviluppodi Artena. Molte occasioni sono state persenel passato e che hanno impedi-to di trasformare il paese in città,noi abbiamo le capacità di pro-porre nuovi progetti di crescita edi sviluppo, liberando il paese daquel sistema politico statico che

ha impedito per più di 20 anni la crescita economica, culturale e socia-le del paese. Questi sono in sintesi alcuni dei nostri punti programmatici:-Trasparenza Amministrativa a cominciare dalla possibilità che avrannotutti i cittadini di seguire le sedute del Consiglio Comunale da casa,attraverso la diretta radiofonica o le riprese video di tv locali. -Confermare e riconoscere il principio della proprietà e gestione pubbli-ca dell'acqua. - Promozione dei progetti delle politiche giovanili, cioè lascuola è tra le nostre priorità. Ad Artena si fa sentire la carenza di unascuola superiore poiché non sono state portati avanti le iniziative cheincentivassero la realizzazione di una scuola superiore o di un corso diformazione regionale per gli studenti che uscivano dalle scuole medie.La mancata realizzazione dell'Auditorium, della scuola di musica e dellaliuteria ha privato tanti giovani talenti di Artena, degli idonei spaziricreativi, ed al suo posto si stanno costruendo palazzi, uffici e nego-zi. Molti Comuni più piccoli di Artena come Cave, o San Vito Romanohanno i corsi di formazione Provinciale di durata triennale, mentreArtena è rimasta ferma alla scuola media che è stata costruita quandoera Sindaco mio padre assieme ai plessi scolastici di Ponte del colle,Colubro, Maiotini, e Macere. - Impiego delle fonti rinnovabili a bassoimpatto sul territorio dal punto di vista naturalistico, cioè progetti perl'autosufficienza ed il risparmio energetico che dovranno essere rece-piti nel regolamento edilizio comunale. - No al bioniceneritore ed alconsumo del territorio agricolo per la cementificazione senza regole edinfrastrutture. - Recupero degli standard urbanistici nel centro diArtena o nelle sue vicinanze, cioè delle aree necessarie ai parcheggi espazi verdi, indispensabili sia per il turismo che per il commercio. -Mettere a disposizione delle aree attrezzate per far rientrare Artenauno dei paesi coinvolti dalle possibili Olimpiadi del 2020 che avrannocome sede Roma, attraverso lo sviluppo di progetti che comprendanoil palazzetto dello sport, il campo sportivo ecc, cioè la creazione di unvillaggio sportivo. - Abbiamo già pronto uno studio di fattibilità sullaviabilità per decongestionare il traffico pesante dal centro di Artena. I nostri obiettivi politici riguardano il coinvolgimento dei cittadini allagestione del bene comune recuperare, in nome della trasparenza unrapporto tra i cittadini e le istituzioni come non si vede, ormai, da trop-po tempo per questo chiediamo la fiducia dei cittadini liberi e fortivotando la lista Impegno Civico per Artena per guardare al futuro delpaese nell'interesse di tutti. Cambiamo il paese per non cambiare paese.

Armando Conti - Candidato Impegno civico per Artena

Armando Conti è il candidato di Impegno civico per ArtenaIngegnere figlio di Emilio, sindaco di Artena e protagonista della vita del paese del dopoguerra

segue dall prima

presentate."Cambiamo Artena" è una scommessa da vincere per dimostrareche i cittadini sono stufi della solita politica di facciata e che voglio-no un sindaco realmente nuovo, completamente estraneo ai clien-telismi della politica artenese. Una persona, in definitiva, che possaguardare con occhio sincero e obiettivo ai problemi della gente,senza essere mossa da interessi personali e di parte. Amministraresignifica infatti essere capaci di non agire per sé ma servire allacomunità. Questo è il credo politico e umano di Ivan Braschi, il can-didato a sindaco per la lista "Cambiamo Artena": una persona one-sta che potrà mettere tutta la propria esperienza di imprenditore disuccesso al servizio di noi cittadini artenesi, in nome della colletti-vità. Sappiamo bene di andare controcorrente proponendo un sin-daco non artenese, ma se tanti anni di politica fatta dalle solitefacce non hanno risolto i problemi di Artena, perché non tentareuna strada finalmente diversa? Le idee di Ivan Braschi sono lenostre e riguardano i temi che più ci toccano da vicino: l'iniquapressione fiscale che grava sui cittadini artenesi, la difficoltà cre-scente che soffoca le nostre famiglie e la grave carenza di strade einfrastrutture moderne sono i problemi che più ispirano il nostroprogramma elettorale. Non vogliamo rimanere con le mani in manoproprio ora che il nostro territorio sta rischiando di smarrire la pro-pria identità culturale senza essere adeguatamente valorizzato,anche a causa di flussi migratori ormai davvero insostenibili.Le tante famiglie che si sono già unite a noi testimoniano la vici-nanza della popolazione artenese nei confronti di Ivan Braschi edelle sue idee. A una lunga campagna elettorale ne preferiamo unabreve ma densa di significato, anche perché (non ci vergogniamodi ammetterlo) le nostre risorse economiche e organizzative sonomodeste, se confrontate con quelle delle altre liste. Sappiamo per-ciò quanto sarà difficile e serrata la competizione elettorale, masiamo ugualmente decisi a portare avanti con fermezza il nostroprogetto nell'agone politico, senza farci intimidire da nessuno. Perfarlo abbiamo bisogno del sostegno della gente, soprattutto dei cit-tadini che ancora non ci conoscono; vogliamo incontrarne il mag-gior numero possibile perché siamo certi che i nostri valori sonoanche i loro valori. L'entusiasmo che si è creato intorno a noi e alnostro candidato è per noi un forte segnale di incoraggiamento, checi infonde forza per andare avanti e rendere il nostro movimentosempre più solido e popolare.La ringraziamo anticipatamente per Sua attenzione e per lo spazioche vorrà concederci.

Comitato "Cambiamo Artena" per Ivan Braschi sindaco

Ivan Braschi sostenutoda “Cambiamo Artena”

segue dalla prima

Puntuale, il Consigliere Provinciale Erminio Latini, si è presentato alla folta platea diArtenesi che lo attendevano, sabato 30 gennaio nel Palazzaccio, per assistere allapresentazione del suo programma elettorale, in vista delle elezioni comunali. Nuovosimbolo, nuovi colori, nuovo slogan: questo in sintesi il manifesto che divulga la suaentrata in lizza come primo cittadino di Artena. Da 'Artena Insieme', lista nata nel1993 a 'Crescere Insieme' concretizzatasi in occasione della prossima tornata eletto-rale, il salto non è stato né breve, né facile, ma comunque anche il PD locale puòaspirare ad amministrare la cittadina, grazie a questo 'ritorno a casa' di Latini, unafigura autorevole e che ha già governato come Sindaco. "Sviluppo, Qualità della vita,Sicurezza, Partecipazione": questi i punti salienti del suo programma, che durante lapresentazione è andato man mano illustrando. 'Sviluppo': la crisi economica graveche attanaglia le famiglie deve spronare ad una politica 'del fare' senza indugi. Lanovità: mille tetti fotovoltaici per i cittadini, le imprese, gli edifici comunali. Chi viaderirà, per venti anni non pagherà la bolletta di energia elettrica. Per abbattere ladisoccupazione e dare respiro alle imprese verranno organizzati corsi di formazioneper imprenditori con i fondi messi a disposizione dall'UE -già nel 2009 ne sono statiattuati alcuni per gli allevatori, finalizzati ad una produzione lattiero-casearia di altaqualità-. Anche la ristorazione locale se ne potrà avvantaggiare realizzando originalipiatti con tali prodotti tipici. Varianti al PRG ed il completamento delle opere fogna-rie valorizzeranno le contrade, mentre, abitazioni a prezzi accessibili, favoriranno legiovani coppie. ADSL diffusa su tutto il territorio ed il ripristino delle Fiere contribui-rà ad attirare cittadini futuri. "Qualità della vita": grande attenzione verrà data allesituazioni di indigenza, anche grazie alla creazione di un ufficio volto a soddisfare leesigenze dei cittadini. L'espletamento delle pratiche burocratiche potrà avvenire on-line, mentre verrà diffuso il sistema di bancomat anche nelle contrade. I giovani nonsaranno trascurati perché sarà creato l'ufficio per le politiche giovanili e spazi idoneiall'aggregazione: scuole di musica, teatro, anche dialettale, ritrovi. Non mancherà ilsostegno tangibile ai disabili e si procederà all'abbattimento del 25% della TARSU,del 20% dell'IRPEF, del 90% dei canoni terrieri ed alla restituzione dei soldi nondovuti per i loculi cimiteriali. "Sicurezza": l'Amministrazione deve dare risposte certea chi oggi, perdendo il lavoro a 50 anni, è disperato. Si metteranno in campo tantiprogetti per i lavoratori socialmente utili; si aiuteranno le famiglie che non potrannomantenere i figli agli studi universitari; verranno integrati nel tessuto sociale gli immi-grati. Sarà intensificata la lotta al vandalismo mediante l'installazione di telecamerenei punti strategici; verrà ampliata la pubblica illuminazione e si procederà al rifaci-mento del manto stradale e dei marciapiedi in tutte le strade che ne sono deficita-rie. Nelle scuole verranno promosse campagne contro il bullismo e la collaborazionediverrà più proficua con le Forze dell'Ordine. "Partecipazione": per ridare fiducia nelleistituzioni il programma sarà partecipato con un bilancio semplice e comprensivo.Verrà ripristinato il Consiglio Comunale dei ragazzi, già istituito anni fa. La dettaglia-ta esposizione del programma, non è stata tediosa perché interrotta da alcunimomenti di spettacolo: uno sketch della Compagnia 'Esso Chissi'con la partecipazio-ne di Sandro Palone e Rosa Bucci, l'esecuzione della 'Pastorale' da parte del triodell'Ass. Teofilo De Angelis. Da ultimo, il Dott. Latini ha risposto ai giornalisti che glichiedevano cosa realizzerà la sua Giunta nei primi cento giorni di insediamento, qua-lora fosse eletto: "Il progetto del fotovoltaico, la raccolta differenziata, il ConsultorioFamiliare (chiuso ormai da un anno), l'Ufficio a tutela di tutti i cittadini"- ha rispostoconvinto. Non vi sembrano progetti un po' faraonici, considerando che dovrebberoessere realizzati in soli tre mesi?

Rita Cerasani

Si presentano ai cittadini altri due candidatiDopo Mario Petrichella,hanno affrontato la platea del “Palazzaccio” anche Erminio Latini e Vittorio Fiorentini

Ecco i resoconti delle due serateAlla presenza degli onorevoli Francesco Aracri e SilvanoMoffa, lo scorso 6 febbraio è andata in scena la presen-tazione del candidato a Sindaco della lista “Per Artena”.Vittorio Fiorentini era particolarmente emozionato, maanche fiero e orgoglioso, di fronte al pubblico delle gran-di occasioni che lo acclamava senza tregua. Un uomo chenel 1990 ha prerso da solo ben 1440 preferenze, che glihanno consentito di diventare sindaco, un uomo che conil nuovo sistema elettivo non si era mai confrontato; mache adesso ha detto di non poterne più di vedere il paeseandare alla deriva. “Lo faccio per Artena - ha dichiara-to - perchè voglio che il mio paese primeggi fratutti gli altri. E’ un impegno che mi prendo con icittadini”.Fracnesco Aracri e Silvano Moffa hanno puntato il dito sulsostegno che la PDL darà a Vittorio Fiorentini “e a nes-sun altro - hanno detto i due onorevoli - è lui il nostrocandidato e ci batteremo solo ed esclusivamenteper lui”Hanno partecipato alla presentazione anche il dottorPigliacelli, presidente della confindustria provincia diFrosinone, il vice sindaco di Colleferro Salvietti: “ Vengoa testimoniare l’appoggio del PDL di Colleferro aVittorio Fiorentini” ha detto; e Elpidio Bucci del comi-tato elettorale - che sarà candidato consigliere comuna-le, che, invece, ha fatto commuovere Fiorentini, ricor-dando due suoi grandi amici scomparsi, il padre e AurelioCentofanti.Poi è toccato a lui. Per oltre tre quarti d’ora Fiorentini haraccontato se stesso, il passato, da quando è stato elet-to assessore nel 1973, alla sua nomina a Sindaco del1990. Lo ha fatto attraverso i ricordi di personaggi, dieventi, di aneddoti....Raccontando della costruzione diSanta Maria, dell’organizzazione degli eventi canori allaVilla Borghese, del parcheggio e dell’allargamento stradadi via del Santuario, un lavoro enorme. Poi è passato alpresente e al futuro. “Ho chiesto - ha detto - che nel programma fosse-ro inseriti i punti e le cose che si possono realizza-re al 99,99%. Non voglio illudere alcuno, dicendoche faremo questo e quello. E quindi è giusto averriportato le certezze, le cose, infrastrutture, even-ti ecc, che faremo sicuramente. Per le cose straor-dinarie, ci hanno promesso i finanziamenti a live-lo nazionale ed Europeo, e poi c’è Moffa accanto ame....sappiamo quindi dove andare. Abbiamo pun-tato molto sulla realizzazione delle infrastruttureper dare credibilità e progresso al paese, e,soprattutto, alla creazione di una nuova classedirigente, per un futuro roseo della nostra città”

Page 4: L'Altrartena - febbraio 2010

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l’AltrartenaSABATO 20 FEBBRAIO

4INTERVENTI, LETTERE, OSSERVAZIONI

IDEE SULL’ARGOMENTOwww.icserangeli.it

DITE LA VOSTRA, CHE DICO LA MIAContinuiamo nel secondo numero del 2010 la rubrica per i nostri let-tori: "Dite la vostra, chè dico la mia". La rubrica è a Vostra disposizio-ne e in essa possono trovare posto le Vostre lettere di segnalazionedelle cose che non vanno nella nostra città (tante?), ma anche di quel-le che vanno bene (poche?). Proporremo dei temi, delle riflessioni e,nei limiti di tempo e di spazio, chi di dovere risponderà ( ce lo augu-riamo!). I nostri amministratori, e questo lo sappiamo con certezza,leggono il nostro l'altrartena e quindi traggano profitto dalle segnala-zioni e dai suggerimenti!

SCONVOLTO DALLASPORCIZIA ATTORNO ALGRANAIO E ALL’ECA

Sono rimasto straordinaria-mente basito, da quello cheho visto la scorsa settimananel vostro paese. Premetto diessere un forestiero cheviene spesso ad Artena per-chè ho parenti e amici. Eranoun paio di anni che non veni-vo più da voi, però, leggevo ilvostro giornale con attenzio-ne: mi sento un po artenesee quindi mi fa piacere essereinformato di quello che suc-cede. Non sapevo, però, cheil granaio appartenuto allafamiglia Borghese era statoacquistato dal Comune.Ebbene, dicevo che la setti-mana scorsa sono venuto adArtena e passando nella stra-da che dalla rotonda collega ilcentro storico (via CardinaleScipione Borghese ndr) hovisto con impressione favore-vole il restauro del granaio.Poi, però sono rimasto folgo-rato da ciò che ho notato.Dientro all’edificio, in unaposizione quasi centralestata realizzata una colonna,in ferro probabilmente, moltospessa che mi hanno dettoessere l’ascensore. In un edi-ficio del 1700, restauratonella giusta maniera (almenocosì mi hanno detto), è statarealizzata esternamante macollegata con passaggi, que-sta struttura in ferro e acciaioper contenere un ascensore.Inaudito! Non so se lasopraintendenza alle bellearti ne sappia qualcosa, o seaddirittura è stata proprioquesto ente ad autorizzarequesto lavoro, comunque, misembra - ma io non sonoesperto - veramente unacosa allucinante mettereinsieme a una struttura cosìantica e bella, una “tromba”di ascensore realizzata inferro, in lamiera, in acciaio:insomma “un cazzotto in un

occhio”, che non vale la penanemmeno di commentare piùdi tanto. Poi mi sono fermatoe sono andato proprio versol’edificio. Tutto attorno èsporco, ma non solo di fango,ma proprio del materialeusato per la realizzazione delrestauro, per non parlare direcinzioni e terra di riporto.La parte di fronte, invece, èbella e ben tenuta. I mieiamici di Artena, mi hanno poifatto attraversare la strada esono arrivato al palazzo chevoi chiamate ECA. Era chiuso,ma anche lì ho trovato sporci-zia nel cortile: residui dicemento e di altro materialemai pulito. Mi sono veramen-te cadute le braccia. Mihanno detto i miei amici, chele braccia sono cadute anchea molti vostri concittadini.

Giulio [email protected]

Per i popoli a tradizione occidentale il mesedi dicembre è stato sempre considerato ilcoronamento, in positivo e negativo, di unanno al termine del quale si fanno i reso-conti di quanto prefissatosi nel gennaioprecedente. Dai cristiani come noi è conside-rato, convenzionalmente, il mese della nasci-ta di Cristo, evento che ha rivoluzionato lastoria dell'umanità. Infatti, tanto forte èstato l'impatto delle idee del cristianesimoche, in tutto l'occidente, gli anni vengonoconteggiati da quello della nascita di Gesù.Queste circostanze hanno fatto si che talemese, nell'era industriale e consumisticacome la nostra, sia stato scelto per il paga-mento, ai lavoratori dipendenti, della tredice-sima mensilità che, praticamente è un bonusche consente una maggiore disponibilitàeconomica per poter spendere di più e sod-disfare alcune proprie esigenze o sfizi chesarebbe stato impossibile fare in altri periodi.A fronte di tutto questo, ognuna per la pro-pria parte, tutte le istituzioni interessatehanno cercato di creare un clima adatto perfar trascorrere a tutti dei giorni il più serenie felici possibile. Girando, negli anni passati,abbiamo notato, infatti, paesi e città con

luminarie lungo le strade, centri commercialie negozi illuminati a giorno, alberi di nataleaddobbati nelle piazze, presepi fantasiosiraffiguranti la nascita di Cristo all'interno edall'esterno delle chiese, insomma un climasurreale da mille e una notte. Però, que-st'anno, eccezion fatta per i presepi cherievocano eventi religiosi che non sono sog-getti alla moda ed al consumismo, con lagrave crisi economica in atto, tanti abbelli-menti esteriori sono stati ovunque soggettia ridimensionamento e resi meno appari-scenti. Le autorità locali hanno fatto quelloche hanno potuto. Lo stesso è avvenuto nelnostro paese ove a malapena, grazie al con-tributo di vari enti e con la collaborazionedeterminante del volenteroso gruppo "unastella per Artena", i nostri amministratorisono riusciti a far riaccendere l'albero dinatale posto perpendicolarmente sulle paretidella cava e installare una luminaria raffigu-rante un cipresso alla rotatoria d'ingresso aArtena tra Via Marconi e via Latina.Sinceramente si sarebbe potuto fare qualco-sa di più per i cittadini tanto tartassati tuttol'anno. In mezzo a questo"mortorio" la cate-goria degli operatori commerciali, che è

quella più interessata a mantenere un climafestaiolo, almeno per invogliare i cittadini adacquistare le proprie merci, anziché cercaredi correre ai ripari con iniziative collegiali,non ha saputo fare altro che lamentarsi ed,in alcuni casi, ridurre anche gli addobbi effet-tuati gli anni passati. Anche per questa man-canza di iniziativa dobbiamo esprimere lanostra disapprovazione, perché non è conce-pibile che chi gestisce un'attività commercia-le pensi che il compito di pubblicizzare lapropria merce spetti ad altri e, magari gliaddossi la responsabilità di eventuali insuc-cessi economici di tale periodo. Il clientecoccolato rimane spesso fedele al proprionegoziante. Se questo stimolo viene a man-care ricorre ai centri commerciali. Noi chesiamo abituati a pensare in positivo, ci augu-riamo, anzi siamo convinti che le prossimefestività saranno l'occasione per annullare leconflittualità e dissapori fra tutte le parti perricreare quel giusto clima di collaborazionefattiva che potrà riportare la fiducia dellapopolazione verso gli operatori commercialie sentirsi dei cittadini orgogliosi di chi liamministra al comune.

Cesare Talone

“Mortorio” di Natale, colpe non solo del Comune

Alcuni, come me, avranno notatoautomobilisti di passaggio fer-marsi sulla strada a scattarefotografie al centro storico diArtena, per la sua peculiarecaratteristica di somigliare ad unpresepe. Ciò è ancora più evi-dente in quei giorni invernaliquando i tetti delle case sonocoperti di neve. Forse, anche gra-zie a questo, sono sorte iniziativedi ogni genere tendenti a ripro-durre lo scenario della nascita diGesù all'interno delle abitazioni,nelle chiese ed in varie parti delpaese. Una di quelle più originaliè stata quella di riprodurre nellaparte alta del centro storico, pre-sepi all'interno di vecchie cantineche sono rimaste aperte nelperiodo che va dal Natale allaBefana per farli ammirare ai tantivisitatori interessati. Anche noi cisiamo recati nel centro storiucoe, man mano che entravo in unadelle 16 grotte attrezzate all'uo-po in via della Fortezza, via V.Emanuele, via Maggiore e viaCasalini, siamo stati coinvoltiemotivamente dalla peculiaritàed unicità dei vari ambienti edelle scene, tutte riprodotte inmaniera strettamente tradiziona-le ma completamente diverse fradi loro. Insomma un vero mosai-co di scorci che danno una sen-sazione di armonia ed appaga-mento che non si dimentica facil-mente. Un motivo di orgoglio nonsecondario si può ricavare dalfatto che tutta questa policromia

armonica di situazioni è stataottenuta con l'impegno di perso-ne semplici che hanno fatto agara per fare bella figura.Auspichiamo che quelli del pros-simo anno possano procurare lestesse piacevoli sensazioni. Unplauso a questi mini artisti checon il loro impegno, in questa edin altre occasioni, cercano dimantenere vivo l'interesse sulnostro centro storico eccezionale,ma poco conosciuto. Sempre aproposito di presepi un'altramenzione particolare meritaquello realizzato dai padri france-scani e dai loro collaboratoriall'interno della chiesa di S. Mariadi Gesù. Il parroco del convento,P. Pasquale Veglianti ci spiegache da qualche anno stanno ten-tando la strada di un presepe atemi: nell'anno passato ad esem-pio hanno riprodotto fantastica-mente vari eventi dell'anticotestamento con al centro larievocazione della nascita di Gesùquale coronamento delle aspet-tative bibliche. Quest'ultimoanno, circoscritto all'interno deivari archi del chiostro del con-vento, ricreato in proporzioniridotte, nella prima cappella asinistra di chi entra nella chiesa,sono state raffigurate le variefasi dell'evento misterioso diCristo.

Artena, un presepefra i presepi

Ces. Tal.

Cimitero, deliberatol’ampliamento

Carlo Sfrondini

E’ stato appprovato il progettodefinitivo dei lavori riferiti all’am-pliamento del cimitero comunale.La decisione è stata presa dopo

che nel corso del 2009 i lavori diampliamento erano stati inseritinel piano triennale delle operepubbliche 2009-2011. I lavorisono stati affidati all’ingegnereFranco Cappucci che ha redattoun importo di spesa di 1 milionee 130 mila euro, di cui754.000,00 per i soli lavori.L’ampliamento prevede la costru-zione di 339 nuovi loculi e 21cappelle.L’opera sarà finanziata attraversoi proventi derivanti dalle conces-sioni gentilizie e dei loculi. Perquesti ultimi sono già stati decisii costi: i loculi posti alla prima filadel primo e secondo livello coste-ranno 1.700,00 euro; quelli postialla seconda e terza fila del primoe secondo livello costeranno2.000,00 euro.Costerà, invece, 27.000,00 lacappella gentilizia con otto posti.A 38 mila uro sale la cappellagentilizia che oltre agli otto postiprevede “sei” interrati; mentre50.000,00 euro sarà il costo dellacappella da 10 posti più altret-tanti posti interrati. La sommaricavata dalla eventuale venditarisulta essere di 1.239.000,00euro. La somma ricavata in piùalla spesa di 109.000,00 eurosarà utilizzata per i lavori dimanutenzione dello stesso cimi-tero. Il comune si riserva i loculiposti ai piani IV e V del primolivello.Il progetto di ampliamento cimi-teriale arriva subito dopo la revi-sione dei contratti effettuata dalComune che ha creato notevoliattriti e un malcontento diffusotra gli artenesi. Un numero considerevole di per-sone che avevano già pagato iloculi, sono dovute tornare a

pagare il canone di concessione,versando al Comune di Artenauna somma cospicua di denaro.Per il sindaco è stata applicata lalegge in maniera esemplare;mentre i suoi oppositori chiedonoa gran voce la restituzione deisoldi versati dai cittadini.Qualcuno questo punto lo hamesso anche all’interno del pro-gramma politico delle prossimeamministrative.

“Serangeli” al passocon l’informatica

Carlotta Val

Dal 21 gennaio scorso è attivo ilsito web dell’Istituto comprensivo“S. Serangeli” di Artena:www.icserangeli.it. Ce lo hacomunicato la dirigente professo-ressa Antonella Campisi che oltrea questo ha comunicato che l’isti-tuto da lei diretto è diventato“local Academy” della Ciscosystem per l’acquisizione dellacertificazione finalizzata al conse-guimento del titolo It Essential.E’ una certificazione importanteperchè attesta la qualifica di tec-nico dell’informazione hardwaree software, garantito dall’AICAattraverso esami conclusivi. Iltitolo offre vantaggi straordinariperchè è il più vasto titolo che sipossa conseguire anche al difuori dei confini europei e, garan-tisce migliori prospettive di lavo-ro. La formazione per il consegui-mento del titolo è rivolta a tuttigli adulti del territorio, chepotranno avere ulteriori informa-zioni rivolgendosi al dirigentescolastico dell’Istituto Serangelidi Artena.

COMUNE: ORARI DIRICEVIMENTO ASSURDI

Chi è capitato in comune sisarà accorto degli assurdiorari di ricevimento dei variuffici comunali. Il protocollo,ad esempio, riceve la postasoltanto fino a mezzogiorno.L’ufficio tecnico si può visitaresolamente il martedì dalle15,30 alle 17,30 e il giovedìdalle 9 alle 13. L’anagrafechiude i battenti alle 13,00,aprendoli alle 9,00, e così viaanche per altri uffici che rice-vono il pubblico non più di unpaio di vote alla settimana ein orari ristretti. Io credo cheil sindaco nuovo (chi sara?)dovrà occuparsi anche diquesto. Offrire cioè ai cittadi-ni la possibilità di visitare gliuffici comunali con maggiorefrequenza e in più ore dellagiornata. La gente vieneprima degli impiegati comu-nali.

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Asilo San Marco: ecco la verità sull’acquisto del palazzoL’iter burocratico parte nel 2002 con la compravendita del Palazzo Borghese che non si concretizzerà mai.Feroci polemiche sono scaturitedal manifesto affisso, sui muridella città, dal consigliere provin-ciale Erminio Latini e riferitoall’acquisto dell’amministrazioneprovinciale del palazzo dellesuore Figlie della Carità diArtena. L’attuale amministrazionecomunale, o meglio, il sindaco,rivendica espressamente che taleacquisto è avvenuto solo grazieal suo interessamento e alla col-laborazione del consigliereAmedeo Candela.“I meriti maggiori - ci ha detto -sono soltanto miei, che sonoriuscita a far cambiare la destina-zione d’uso del finanziamentooriginale che dall’acquisto delPalazzo Borghese è stato desti-nato all’acquisto dell’Asilo SanMarco”.Vediamo come sono andati i fattirealmente.La Giunta Provinciale di Romacon delibera n. 799/42 del 2ottobre 2002 predispone l’impor-to di 3.356.969,00 euro destinan-doli all’acquisto del PalazzoBorghese di Artena, al fine diincrementare il patrimonio immo-biliare dell’Ente. Quattro annidopo il 18 ottobre 2006; il comu-ne di Artena, passato nel frat-tempo dalla giunta Latini a quel-la Pecorari, invia una lettera incui evidenzia la difficoltà di repe-rire gli spazi adeguati al decoro eal fabbisogno istituzionaledell’Ente, e nell’occasione richie-de la possibilità di cambio didestinazione del finanziamento,per poter acquistare l’immobile diproprietà della Provincia Romanadelle Figlie della Carità di SanVincenzo de Paoli, per il quale,stante l’importanza strategica perl’intera collettività di Artena e ilvalore storico urbanistico (immo-bile del 1600 opera del vasanzio),era stata già manifestata l’inten-zione di acquisto nel consigliocomunale del 4 febbraio 2005(giunta Latini). Il cambiamento,in realtà, si era reso necessarioperchè la famiglia Borghese tut-tora proprietaria del Palazzo,

aveva deciso di non vendere piùl’immobile. Tra l’altro, quandol’attuale giunta aveva propostol’acquisto del palazzo delleSuore, qualcuno aveva ipotizzatoche anche quello stabile fosseancora di proprietà Borghese,senza sapere che il 13 agosto del1945 Donna Alice De CaravanChimay Borghese aveva donatol’immobile con atto notarile n.7569 - raccolta 1832 - alla con-gregazione delle suore. La richie-sta di cambio di destinazioned’uso del finanziamento originalefu approvata in consiglio comu-nale il 4 febbraio 2007. Subitodopo quella data, il ragionieregenerale dell’amministrazioneprovinciale confermava la dispo-nibilità della somma di oltre tremilioni di euro precedentementestanziata. Inoltre, ci fu uno scam-bio epistolare abbastanza corpo-so fra la stessa amministrazioneprovinciale e la congregazionedelle suore per verifiche esplora-tive circa la possibilità di alienareall’amministrazione provinciale ilsuddetto palazzo.Nel febbraio del 2008 il mandata-rio della Provincia Romana delleFiglie della Carità, studio com-merciale Raineri-Cristofoli, mani-festò formalmente la disponibilitàa vendere a condizione che ilprezzo non fosse inferiore ai duemilioni e mezzo di euro. Il comune di Artena a luglio2009, con lettera firmata dalSindaco, ha ribadito allaProvincia di Roma di valutarepositivamente la possibilità diprocedere all’acquisto del sud-detto immobile, assegnandone ladisponibilità in tutto o eventual-mente in parte, al comune peressere destinato a sede di ufficiistituzionali e per lo svolgimentodi servizi pubblici locali anche dicarattere sociale. Nella stessanota il Sindaco evidenziava che ill’immobile presenta caratteristi-che uniche tali da farlo conside-rare necessario alla vita ammini-strativa; che lo stesso EnteLocale non disponeva di risorse

finanziarie sufficienti a sostenreuna tale spesa; e che il comune,una volta acquisito l’immobile,avrebbe realizzato a propriespese i necessari adeguamenti egli interventi ove rendesseroimpellenti. Quindi, successiva-mente, il 21 ottobre dello scorsoanno, il comune ha inviato unanuova comunicazione alla

Provincia in cui dettagliava ancormeglio l’utilizzo dell’immobile.Secondo la comunicazione, nelpiano terra dovrebbero trovareposto la sede della ConsultaAnziani, la Biblioteca Comunale,la sede della Proloco e di altreassociazioni, l’archivio storicocomunale e un salone polifunzio-nale. Nel piano terra troverebbe-

ro posto tutti gli uffici comunalisiti nell’attuale palazzo municipa-le. Quest’ultimo diverebbe spor-tello distaccato del Comune,sportello distaccato dell’ufficioPostale; sede di tre sezioni discuola materna, e nei sotterraneitroverebbero posto le sedi dialtre associazioni; con la conse-guenza importante che nessun

fitto sarebbe più sulle spalledell’Ente Locale. Dopo questacomunicazione in data 16 dicem-bre 2009, due mesi fa,l’Amministrazione Provinciale hadeliberato l’acquisto del Palazzodelle Suore, atto successivamen-te firmato e regolarizzato in data29 gennaio 2010.

Vittorio Aimati

Amedeo Candela ci spiega cosa è avvenuto fra Comune e ProvinciaNell’intervista che il nostro giornale ha realizato ad Amedeo Candela(che vedete pubblicata in altra parte),una domanda era proprio sul-l’acquisto dell’Asilo San Marco. Ecco la sua versione dei fatti, senzapossibilità di smentita.“Prima di commentare questa tua domanda mi corre l'obbligo di rin-graziare l'On. Silvano Moffa già Presidente della Prov. di Roma che,con delibera G.P. n° 799/42 del 2/10/2002 integrò il PEG. preveden-do l'acquisizione di Palazzo Borghese di Artena per la somma di �3.356.969,00. Per questo finanziamento ci fu una battaglia enorme daparte delle opposizioni e poi, come sappiamo, questa acquisizione nonè mai avvenuta per contrasti tra gli eredi. Nel 2003 con la presidenzaGasbarra ed Erminio Latini consigliere Provinciale di minoranza, siriuscì ad evitare l'acquisto dell'immobile da parte del principeEmanuele Filiberto che aveva mostrato interesse all'acquisto delpalazzo al fine di stabilirvi la sua residenza. Nello stesso periodo l'avv.Perica, Erminio Latini e io avemmo diversi incontri con la rappresen-tante della casa Provinciale delle "Figlie della Carità" e i loro legali alfine di arrivare a una soluzione idonea per risolvere i tanti problemiesistenti, giuridici e non. Con delibera consigliare n° 9 del 4/2/2005approvammo un protocollo d'intesa per l'acquisto dell'asilo San Marco.Con questo atto il Sindaco Latini cercava di portare avanti tutti e duegli acquisti uno tramite la Provincia e l'altro a spese del comune, comerecita il protocollo. Dopo le elezione comunali del 2005, con Sindacola Pecorari ed il sottoscritto delegato alle infrastrutture, operammo per

meglio indirizzare i finanziamenti sovracomunali, ereditati dalla giun-ta Latini, intervenendo a bloccare interferenze di privati che voleva-no acquistare l'asilo San Marco. Con successiva deliberazione del4/2/2007, il consiglio comunale di Artena chiese infatti alla provinciala diversa destinazione del finanziamento. Nell'Anno 2008 con lanomina a Presidente di Zingaretti e Latini consigliere di maggioranza,il Sindaco Pecorari e io abbiamo continuato a lavorare per portare atermine l'acquisto, organizzando numerosi incontri tra l'AssessoreProvinciale, dirigenti, studi commerciali, notai, avvocati, perizie giura-te e certificazioni varie. Dopo mesi di duro lavoro si è arrivati alla deli-bera del consiglio Provinciale del 29/01/2010, per l'acquisto dell'im-mobile in Artena asilo San Marco, nonostante l'aspro scontro apertositra maggioranza e opposizione, ed in particolare tra TeodoroBuontempo ed Erminio Latini, quest'ultimo aveva svolto un ruolo pro-positivo all'interno delle commissioni e con la conferenza dei capigruppo, Il centro destra abbandonò l'aula e la maggioranza di centrosinistra lo votò con l'appoggio dell'U.D.C. Chi ha vinto? Sicuramenteil popolo Artenese che finalmente potrà godere di questo prestigiosopalazzo di rilevanza storica, culturale e sociale che il Principe donGiovanni Borghese donò alla prima madre superiora suor LuisaCarbone, che tanto bene fece al popolo Artenese. Grazie quindi al sin-daco Maria Luisa Pecorari, e grazie consigliere provinciale ErminioLatini”.

Page 6: L'Altrartena - febbraio 2010

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l’AltrartenaSABATO 20 FEBBRAIO

6TASSA RIFIUTI SOLIDI URBANI

IDEE SULL’ARGOMENTOComune di Artena, Ufficio Tributi, viaAlessandro Fleming, Palazzetto ex Eca

Il GAIA chiede di più! Il Comune aumenta l’immondiziaRestano invariate, invece, l’addizionale Irpef, i blocchetti mensa e le tariffe per i buoni pasto scolastici

Non c'è pace per i cittadini di

Artena. In altra parte del giorna-

le leggerete che il comune di

Artena è stato premiato dal

Governo per la sua "virtuosità"

di bilancio: una bella cosa che ci

rende anche orgogliosi; ma a

questa, che è una bella notizia,

si sovrappone, stridendo, la

notizia di un aumento della

tassa sui rifiuti per il 2010.

L'immondizia domestica nel

2008 era approdata a una cifra

di euro 2,95 al mq. Era una

somma esorbitante, per fare un

esempio chi aveva 100 mq di

casa pagava 295,00 euro, più

altri "amennicoli", con la somma

che superava i 338,00 euro. Lo

scorso anno questa stessa

amministrazione ebbe il buon

senso di ridurre quella tassa

portandola a 2,80 euro al mq;

dando un leggero respiro ai "tar-

tassati" cittadini artenesi. Ma

quel trend cominicato nel 2009 è

stato completamente risucchiato

da un aumento, previsto nel

2010, pari quasi al 10%, che

porta la tassa a 3,00 euro al mq.

Per fare lo stesso esempio di

prima, una abitazione di 100 mq

viene a pagare di Tarsu ben

350,00 euro: di nuovo una esa-

gerazione. A questo si aggiunga

un aumento che riguarda le per-

tinenza quali garage, box, canti-

ne, magazzini. Questi passano

dallo 0,80 euro al mq del 2008,

al 1,20 al mq del 2009, al 2,80 al

mq nel 2010. Un aumento, cioè

di ben 215% in due anni, e di

115% dallo scorso anno.

Soprattutto appare evidente la

mostruosità della somma in rap-

porto all'uso; se pensiamo che

un garage "costa" di immondizia

al cittadino appena 0,20 centesi-

mi di euro meno dell'abitazione.

In pratica a chi possiede oltre

all'abitazione anche una perti-

nenza, la bolletta dell'immondi-

zia risulterà estremamente rin-

carata. Una situazione incredibi-

le, incresciosa, penalizzante per

i cittadini di Artena che nella

stragrande maggioranza non

arrivano alla fine del mese.

Una situazione che sarà partico-

larmente grave nelle contrade e

nelle campagne del nostro terri-

torio, visto che proprio in quelle

zone abbondano garages, canti-

ne, magazzini e quant’altro

possa definirsi pertinenza di una

abitazione.

Ad onor del vero è necessa-

rio ricordare che l’aumento

di cui abbiamo parlato è sca-

turito per le richieste del

Consorzio GAIA, che sono

salite in termini di quota

annuale finanziaria rispetto

allo scorso anno.

Sono rimasti invariati - meno

male - i costi dei buoni pasto e

del trasporto scolastico; e non

ha subìto alcuna variazione l'ad-

dizionale IRPEF, una tassa cape-

stro, iniqua, contro i cittadini

stessi, che si paga sia a livello

regionale che comunale, che è

rimasta allo 0,8%: tolgono,

insomma, lo 0,8% dagli stipendi

dei concittadini per darlo al

Comune, e un’altra percentuale,

da stabilirsi in sede regionale,

per erogarla alla nostra Regione.

Empedocle Mazzia

Il rincaro previsto sia sulle abitazione e,soprattutto, sulle pertinenze che cresco-no in due anni del 215%. La bolletta, inmolti casi, aumenta di oltre cento euro.C’è stato l’aumento perchè il consorzioGAIA ha chiesto più soldi.

LA TRSU NEGLI ULTIMI ANNI

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

2008 2009 2010

Domestico

Pertinenze

Page 7: L'Altrartena - febbraio 2010

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Il premio Assegnati dal Governo per i bilanci in ordine

Quarantacinque mila euro adArtena comune "virtuoso"Quarantacinque mila euro, que-sta è la somma destinata alnostro comune che è rientratofra quelli più virtuosi del Lazio. A sancirlo è stato il ministrerodell'Economia con un DM deldicembre scorso, fissandoanche gli importi che gli entilocali possono escludere dalsaldo attivo del patto di stabilità2009. Artena fa parte di unnovero di 69 comuni del Lazioche hanno dimostrato di avere iconti in ordine nel 2008.L'importo è stato fissato in basea un meccanismo con unaquota fissa in funzione della

popolazione e una variabile infunzione della "virtuosità". Inprovincia di Roma sono 27 icomuni beneficiari del premio eoltre ad Artena nell'elenco tro-vano posto tra gli altri ancheLabico, Lariano, Rocca Priora,Segni, Velletri e Zagarolo. Lapremiabilità, però, non convincedel tutto alcuni amministratoridella provincia e della Regione:"Dovrebbe essere rivisto il mec-canismo dei comuni virtuosi - hasottolineato l'assessore alBilancio della provincia di Rieti -e premiare gli enti che hannouna solidità finanziaria alle spal-

le a cui dovrebbe essere ricono-sciuta una maggiore capacità diinvestimento rispetto agli entispendaccioni". "E' necessariorivedere i criteri di virtuosità -ha detto invece il presidente diLega Autonomia Lazio BrunoManzi - perché si rischia di rico-noscere una virtuosità soloapparente in realtà tutt'altroche virtuose". I 45.297 euro"consegnati" al comune diArtena, pur non rappresentandouna somma importante, sonoun attestato di stima e di capa-cità per il nostro ente.

(v.ai.)

PROVINCIA DI ROMA

Comuni premiati dalGoverno

Anzio 556.961Albano 338.861Artena 45.297Genzano 151.774Labico 62.713Lariano 112.577Monte Porzio 70.802Rocca Papa 120.879Rocca Priora 85.085Segni 43.689Velletri 452.216Zagarolo 113.738

Nell'articolo del mesescorso riguardo alla rac-colta dei fondi perTelethon effettuata adArtena. Per una puradimenticanza non sonostati citati gli organizzato-ri della stessa manifesta-zione. Parliamodell'Associazione contra-da Arboreto, che ormai daanni allestisce la raccoltafondi TELETHON nelnostro paese. Alla contra-da Arboreto va il nostroringraziamento per la suaopera in tal senso, ringra-ziamento che estendiamoanche a Riccardo D'Ettole,responsabile del progettoTelethon della BNL nellanostra zona.

PRECISAZIONE SU TELETHON

Uscendo dall'abitato di Artena,andando verso Velletri, sulla sini-stra c'è la chiesa di Santo Egidio.Accanto alla chiesa inizia Via diValle Santo Stefano, una strada adoppio senso di circolazione. Lastrada in diversi punti non è suf-ficientemente larga per far pas-sare due autovetture. Gli auto-mobilisti che la percorrono lo

sanno e se incrociano un'altravettura, devono fermarsi e avolte arretrare. La strada di notteè illuminata sino ad un certopunto. Nella zona buia c'è un dosso cheè veramente a sorpresa. Se duevetture s'incrociano in cima, ilrischio di un incidente è moltogrande. Venendo dalla chiesa,

prima del dosso, ci sono poi dauna parte e dall'altra due grosseradici, ben mimetizzate, sembra-no messe a posta per essereurtate. Conosco una persona cheha dovuto cambiare autovetturaperché, per timore d'urtare l'autoche veniva in senso opposto, si èspostata verso il bordo della stra-da investendo in pieno la radice,che è rimasta immobile mentre lasua auto ha subito un danno irre-parabile. Un'altra automobilistaper poco non ci rimetteva lepenne, sempre in prossimità diquesto dosso. Secondo un peritodi una grande assicurazione lafrequenza d'incidenti in questotratto di strada è veramentemolto alta. Alla fine della strada c'è un trat-to, che quando piove si allaga inmodo tale che nessun pedonenei giorni successivi può percor-rere la strada, mentre gli auto-mobilisti passano con grandispruzzi d'acqua. In quei momen-ti, per un attimo, si ritorna bam-bini e si può pensare d'essere suun potente motoscafo. D'invernopoi, quando fa molto freddo, queltratto diventa un lago gelato, sipotrebbe andare sugli schettini.Coloro che percorrono frequen-temente questa strada conosco-no i rischi e possono attivarsi perevitare le trappole, ma gli auto-mobilisti che la percorrono per laprima volta sono a rischio. Poi colcattivo tempo e col buio la stradadiventa pericolosa per tutti.Inoltre i pedoni sono penalizzati

e quando il tempo è cattivo e lastrada diventa fangosa il rischiod'incidente è altissimo. Mi auguroche coloro che sono responsabilidella sicurezza e del benesseredei cittadini si attivino al più pre-sto per prendere i provvedimentinecessari a rendere piu' sicuraquesta strada.

Domenico Carbone

Via Valle S. Stefano: pericolo continuoLa strada deve essere resa molto più sicura di come è oggi. Dosso “traditore”

Grande interesse e partecipazione ha suscitato la presentazione del-l'avvio dell'Unitre ad Artena, nel pomeriggio di lunedì, primo febbraio.Nonostante l'inclemenza del tempo, il salone conferenze dell'exGranaio Borghese era gremito soprattutto da signore e signorine atten-te alla presentazione di questa grande novità culturale per la cittadi-nanza tutta: l'apertura di una sede dell'Università delle Tre Età. Tre Età,come ha ribadito il suo Presidente, il Prof. Ulderico Gagliarducci(docente del corso di Educazione alla Salute), perché l'Unitre non sirivolge solo agli anziani, come altre istituzioni per la terza età, ma adognuno, indistintamente. Il costo della partecipazione a tutti i corsi èdi 10 euro per studenti e disabili, di 50 euro per gli altri. Da anni sonostate aperte la sede di Colleferro e di Segni, con grande successo,quindi anche le aspettative dell'Istituzione, di partecipazione da partedegli Artenesi, sono tra le più rosee, viste anche le adesioni al terminedel convegno, a cui hanno presenziato tutti i docenti ed il Sindaco, laDott.ssa Maria Luisa Pecorari. La strutturazione di ogni lezione, comeha spiegato il Presidente, avviene in due momenti distinti: durante laprima ora il docente intrattiene l'uditorio sulle tematiche inerenti alproprio corso, mentre durante la seconda ora si dà ampio spazio allapartecipazione dei corsisti con domande, approfondimenti, esercitazio-ni, anche pratiche. I giorni di sabato e domenica, sono dedicati allevisite guidate a musei, siti archeologici o mostre. Corsi particolari sonoil Salotto Letterario tenuto dall'attrice Fiorella Belli in cui la poesia, lospettacolo, l'editoria la farà da padrone ed il Laboratorio Creativo,tenuto dalla docente Laura Pompa in cui si spazierà dal disegno e lapittura su vetro e stoffa a lavori in decoupage, patchwork, cartapesta;insomma sarà una vera e propria fucina di creatività. A conclusione delsuo intervento, il Presidente ha illustrato altre due lodevoli iniziativepromosse da Unitre: 'Nati per leggere', scambio di libri, nato aPalestrina, auspicabile anche ad Artena e l'istituzione di sette premi diLaurea in denaro del valore di 500 euro cadauno da assegnarsi a neo-laureti dell'anno 2008, intitolati a personaggi che si sono particolar-mente distinti nella storia del nostro territorio. Ciò grazie al contributodei Comuni di Colleferro, Artena, Carpineto, Gavignano, Gorga, Labico,Montelanico, Segni, Valmontone, nonché della BCC di Roma e delRotary Club di Colleferro. Dopo gli interventi significativi delVicepresidente, docente di Astronomia e Cosmologia, Dott. Giuseppe

Torti e dell'Assessore alla Cultura di Artena Umberto Diana, del docen-te di Storia dell'Arte, Arch. Augusto Dolce, è stata la volta del Sindaco.La Dott.ssa Pecorari ha letto alcune pagine tratte dall'opera di Rita LeviMontalcini in cui la grande scienziata afferma che la cultura non è pre-clusa a chi è avanti negli anta…anzi. La presentazione dei corsi, e cheha visto la presenza e collaborazione dell'Assoc. A.TU.BA. che realizzastrutture sociosanitarie in Congo, nella persona del Presidente localeIng. Vincenzo Martini, si è conclusa con la benedizione del padre fran-cescano Salvatore Donadio ed un buffet offerto a tutti i partecipanti.Non ci resta che partecipare numerosi ai corsi perché la sete di sape-re non ha mai fine. Le iscrizioni sono aperte negli orari dei corsi, dalle17.00 alle 19.00, dal lunedì al giovedì, presso la Scuola Elementare DeGasperi, chiedendo della Sig.ra Franca, tel. 069514157

Rita Cerasani

I corsi: Scienza, Astronomia e Cosmologia, Storia di Artena, Storiadell’Arte, Geologia, Biologia, Educazione alla salute, Giustizia e cittadi-no, Psicologia, Filosofia, Letteratura, Salotto letterario, Laboratorio arti-stico, Archeologia.

Artena, apre i corsi l’università III etàDal lunedì al giovedì alla scuola elementare De Gasperi

Gruppo di “universitari” che ascoltano la lezione

L’associazione “Vivere il verde” di Artena ci informa che il 27e 28 febbraio prossimi presso il Granaio Borghese si svolge-rà una mostra di fotografie di luoghi e personaggi di Artena,a cui sarà accoppiata una mostra di monete proveninete da138 Nazioni di tutto il mondo. Il 1° marzo la mostra saràspostata presso la scuola “Serangeli” di Artena. Aperturadalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00

MOSTRA DI MONETE E FOTOGRAFIE

Page 8: L'Altrartena - febbraio 2010

l’AltrartenaSABATO 20 FEBBRAIO

8

IDEE SULL’ARGOMENTOwww.provincia.roma.itwww.ilgiornale.it/pag_pdf.php?ID=122862

Paola Petriglia340 6274301

Egr. Direttore de "Cinquegiorni" quotidiano della prov. diRoma

Via Cristoforo Colombo n.134

00147 ROMAOggetto: richiesta di rettifica exart. 8 L. 47/48 dell'articolo pub-blicato il 25/10/2008 dal titolo"Artena, bagarre in consigliocomunale per la farmacia comu-nale";Egr. Direttore di Cinque Giorni, con lapresente sono a significarLe quantosegue: il giorno 04/02/2010, a segui-to di richiesta copie, venivo a cono-scenza di essere stato indagato nelprocedimento penale N. 56991/09RGNR dalla Procura della Repubblicapresso il Tribunale ordinario di Roma,P.M. dott. Francesco Dall'Olio per ilreato di cui all'art. 595 co° 3 c.p."Diffamazione mezzo stampa" aseguito della querela presentata dalSig. Mario Larenzi. Il querelante for-malizzava l'atto di denuncia-querela inragioni delle affermazioni arbitraria-mente e infondatamente attribuitemidal Suo giornale nell'articolo apparsoil giorno 25/10/2008 ove, tra l'altro,testualmente si leggeva che: "…anco-ra una volta il consigliere Perugini si èalzato in piedi gridando contro Latinirimproverandogli la presunta colpadei problemi legati alla RSA, addebi-tandogli addirittura la causa dei pro-blemi giudiziari in corso; inoltre nelsuo confuso gridare ha affermato cheLatini non ebbe mai intenzione di rea-lizzare una farmacia comunale, per-ché ricattato dal dr Laurenzi".Comunico che il giorno 24/11/2009, laProcura della Repubblica presso ilTribunale di Roma P.M. dott.Francesco Dall'Olio, ha depositato

richiesta di archiviazione nei miei con-fronti perché, testualmente: "Rilevatoche dal verbale della seduta consiliaredel giorno 21/10/2010, acquisito inte-gralmente agli atti del procedimentopenale, non risulta alcuna corrispon-denza fra le parole e frasi realmentepronunciate dal cons. Perugini Vito equelle riportate nell'articolo del quoti-diano "Cinque giorni", e che non sonoconfigurabili a suo carico atti o com-portamenti anche solo latu sensuriconducibili ad una qualsivoglia con-dotta diffamatoria". E' evidente cheun esercizio attento e scrupoloso dellaprofessione giornalistica con un altret-tanto doveroso e attento controllocirca la rispondenza della "notizia" averità da parte del direttore mi avreb-be evitato una incriminazione penale(sia pure provvisoria e a livello diindagine) con relative indagini. Lanotizia destituita di qualsiasi fonda-mento, così come accertato, ha gra-vemente nuociuto alla mia onorabilitàe reputazione, anche in considerazio-ne del mio ruolo pubblico di consiglie-re comunale e a quello professionale.Ferme restando la tutela giudiziariache ho già intrapreso nella sede suapropria, invito e DIFFIDO ai sensi eper gli effetti dell'art. 8 L. 47/48, ildirettore responsabile del quotidiano"Cinque giorni" a inserire in testa dipagina e alla stessa pagina ove erastato pubblicato l'articolo indicato,non oltre due giorni dalla richiesta, laseguente rettifica: "Nell' articoloapparso il 25/10/2008 dal titolo"Artena, bagarre in consiglio comuna-le per la farmacia comunale" ove siattribuiva al consigliere Vito Peruginil'affermazione secondo la quale LatiniErminio non avrebbe aperto la farma-cia comunale perché ricattato dal drLaurenzi. Diversamente da quantoriferito e da come ha accertato laProcura della Repubblica presso ilTribunale di Roma "non risulta alcunacorrispondenza fra le parole e frasirealmente pronunciate dal PeruginiVito e quelle riportate nell'articolodel quotidiano "Cinque giorni". Micorre l'obbligo di ammonirvi che lamancata ottemperanza all'obbligodella rettifica di cui all'art. 8 L. 47/48è punito con la sanzione amministrati-va da � 1.549,00 a � 2.582,00.Artena lì 05/02/2010

Distinti salutiAvv. Vito Perugini

Riceviamo e pubblichiamo

Dall’Avv. Vito Perugini

Ohibò! Ho fatto un salto sulla poltrona! In TV stavano annunciando la recenteapertura a Torino del Museo con il ricchissimo archivio dedicato al famoso antro-pologo criminale Cesare Lombroso. Proprio colui che, insieme ai suoi seguaci,affermò senza ombra di dubbio, per loro, e teorizzò la presunta inferiorità del-l'uomo meridionale, geneticamente portato alla delinquenza. La sua teoria sibasava sugli studi eseguiti e sulla misurazione dei corpi e, soprattutto, dei cranidi centinaia di ribelli che, nel Regno delle Due Sicilie, combatterono gli invasorinordici. I suoi studi lo portarono a definirli dei "briganti meridionali", ma in unperiodo storico in cui tutto si catalogava, si schematizzava e si elevavano spessodelle semplici opinioni a fatti e verità assoluti. Il Lombroso, in verità, si avvalevadi due sole fonti, il carcere e il manicomio, senza considerare i "tipi" presenti nellavita quotidiana, sulle strade, nelle scuole e nei posti di lavoro. Allora più che mai,il Sud era considerato territorio "ancorato alla ruralità" e pertanto, sulla base diuna scienza più che mai immatura, era semplice l'equazione "stirpe terrona" ="briganti meridionali". Con questa teoria, quanto meno discutibile e razzista delloscienziato veronese, si diffuse a macchia d'olio sul territorio nazionale lo stereo-tipo del meridionale lazzarone, delinquente, brigante insomma. Di questo paros-sistico fondamento fisiognomico teorizzato dal nostro antropologo criminale - tesiche oggi non sono considerate nemmeno lontanamente scientifiche - ne fecepurtroppo le spese la nostra città. Infatti lo psichiatra Scipio Sighele con il suotrattato "Un paese di delinquenti nati", dedicato appunto ad Artena, ritenne diavvalorare la tesi del Nostro, convinto assertore della "teoria dell'uomo delin-quente nato e atavico", a causa della sua struttura fisica recante i caratteri dege-nerativi. Insomma…"delinquenti si nasce". Le caratteristiche fisiche particolari el' "eredità" - intesa come "retaggio e tradizione", afferma S. Tummolo - sareb-bero la causa della criminalità di un individuo. Ma lasciamo perdere le bizzarretesi del Lombroso, dei suoi seguaci e del Sighele e sfogliamo con interesse lepagine del libro "Il paese maledetto" del nostro V. Aimati che ha voluto, riuscen-doci pienamente, dimostrare come nella nostra città il vero brigantaggio e il verobrigante non siano mai esistiti. La nomea che vuole la città un paese maledetto,patria di "delinquenti nati" era semplicemente un pregiudizio. Semmai, era unacittà in cui "i cittadini, di generazione in generazione, erano stati perseguitati,angariati, oppressi, torturati a causa di padroni irriconoscenti e di un governo"per nulla attento alle realtà artenesi e le "gesta criminali…erano di difesa, dilotta…di vendetta verso una società" che li rigettava. Questo non per giustifica-re ma per comprendere i motivi di una criminalità comunque presente in città.Per concludere, ho saputo che su Facebook un numero di meridionali hannocreato un gruppo e…organizzato un loro "No Lombroso Day".

Vittorio Begliuti

Teorie discutibili e razziste dell’uomo delinquente

No Lombroso dayDelle tesi di questo criminologo fece le spese la nostra Artena

Riceviamo e pubblichiamo

Lettera al SindacoSiamo arrivati alla fine del suomandato. All’inizio del suo man-dato a sindaco del Comune diArtena la misi a conoscenza di unproblema che mi stava a cuore, eche riguardava gli abitanti di ViaValle Santo Stefano, e che la vec-chia giunta comunale non avevarisolto pur conoscendone l’entità.Parlo dell’allagamento della stra-da nei periodi di pioggia.Lei, caro Sindaco, in quell’occa-sione mi assicurò che avrebberisolto quanto prima il suddettoproblema per permettere agliabitanti di camminare a piedi sudetta strada anche durante lapioggia. A dicembre 2008, duran-te la presentazione della nuovaGiunta Comunale (con la presen-za di tuti i consiglieri), visto che ilproblema non era stato risolto, lericordai quanto promosse all’ini-zio del suo mandato. Mi scusiSignor Sindaco ma voglio ricor-dare un vecchio detto artenese:“Cambiano i suonatori ma lamusica è sempre la stessa” equindi non mi resta che sperareche i prossimi musicanti cambinodavvero musica...Preferirei una risposta da partesua.

Renzo Fanfoni

Sarà il presidente della provinciadi Roma ad inaugurare l’acquistoda parte della stessa provincia,del Palazzo delle Suore di Artena.L’iter burocratico e le polemicheche ne sono scaturite le abbiamotarttate in altra parte di giornale,qui ci preme sottolineare lavoglia e il desiderio che laProvincia di Roma hanno messoper accapararsi questo importan-te monumento nazionale.Ricordiamo che l’edificio è statorealizzato dal cardinale ScipioneBorghese tra il 1610 e il 1620, edè ancora oggi uno dei palazzo piùbelli architettonicamente parlan-do dell’intera provincia di Roma.Il tira molla Provincia e Suoredella Carità è andato avanti perlungo tempo, tanto che i privati sierano inseriti nella trattativa, finoquasi ad acquistare il monumen-to storico. C’è voluta un’azione diforza di Comune e di Provincia,una sinergia e una collaborazioneche è riuscita poi a dare i suoifrutti. Siamo assolutamente indif-ferenti a chi si prende i meriti diquesta operazione; siamo, inve-ce, sensibili al fatto che laProvincia ha fatto suo il Palazzo eche lo darà in uso al Comune, ilresto conta assolutamente zero:la vittoria, perchè di vittoria sitratta, è dei cittadini di Artena, èdella comunità artenese. Bravi atutti quelli che lo hanno consenti-to, si chiamassero Pecorari,Latini, Candela, Zingaretti,Francesco, Giovanni, Marcello...Per questo le polemiche che nesono seguite, gli attestati di meri-to, o gli autoattestati, le rispostepiù o meno “piccate”, non hannosmosso di un millimetro la nostraconsiderazione sugli attori dellavicenda, e così dovrebbe essereper tutti. Ha vinto la comunitàper un gioco di squadra. Basta!Finitela una volta per tutte diprendervi meriti e darvi le colpe.Questo paese andrà avanti se lacollaborazione è e sarà di tutti, ese tutti remano e lo faranno infuturo nella stessa direzione. Non

Zingaretti inaugura il Palazzo delle suore ora della ProvinciaIl Presidente taglierà il nastro il prossimo venerdì 26 febbraio, alle ore 17.30 all’interno dell’edificio

sarebbe il caso di sotterrare l’a-scia di guerra? Soprattutto ades-so in sede di campagna elettora-le? Non sarebbe il caso che i cin-que candidati promettessero col-laborazione ampia al vincitore?Non sarebbe il caso che il vincito-re condividesse i suoi indirizzi coni perdenti? Non sarebbe il caso diallontanare definitivamente asti,rancori, acredini, personalismiche non corso degli anni hanno

sconvolto la città?Ma torniamo al Palazzo delleSuore. Come dicevamo sarà ilPresidente della Provincia diRoma, Nicola Zingaretti, a taglia-re il nastro ianugurativo. Lo farà il prossimo venerdì 26febbraio alle ore 17.00 proprioall’interno dell’edificio, alla pre-senza di assessori e consiglieriprovinciali, ma anche alla presen-za delle istituzioni locali (sindaco

e assessori). La manifestazione prevede, oltrealla cerimonia inaugurativa,anche una serie di premiazionialle associazioni culturali e non diArtena, e ai personaggi del luogoche si sono particolarmentedistinti. A premiarli sarà proprio ilPresidente della Provincia diRoma Nicola Zingaretti.

e.m.

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Il 30 gennaio 2010 sarà ricordatonel nostro paese, in particolarmodo dai residenti locali, per unavvenimento di portata eccezio-nale: l'approvazione all'unanimitàda parte di tutti i membri del con-siglio comunale del piano parti-colareggiato per il recupero delcentro storico. Con tale atto, finalmente, simette la parola "fine" a tanti annidi caos durante i quali, residentie proprietari di tali abitazioni,anche quelli animati dalle miglio-ri intenzioni , le hanno restaurateanche all'esterno nella manierapiù consona ai loro gusti, perchè,pur volendolo, non potevanoavere dall'ufficio tecnico comuna-le, indicazioni in proposito permancanza di regole. Durantel'attraversamento dei vicoli delpaese ognuno, anche se nonesperto, nota tante pareti ester-ne intonacate con malte e gustimoderni, tetti rifatti scimmiottan-do quelli precedenti, grondaienon consone alle regole vigenti,tinteggiature che non rispecchia-no quelle dell'epoca, comignoliche nulla hanno a vedere con glioriginali, porte e finestre rico-struite con gusti personali, alcu-ne anche in alluminio, imbotti inmarmo. A marzo del 2004, in attuazionedelle norme tecniche del PRG del12/12/1995 che prevedevano unpiano particolareggiato di recu-pero del centro storico, è statoconferito dall'amministrazioneLatini all'architetto Lucarelli l'in-carico di redigerlo. Nel luglio2007 sono stati riconsegnati glielaborati del lavoro.L'amministrazione Pecorari suc-cedutagli, dopo averli esaminati,ha richiesto delle integrazioni chesono state restituite a settem-bre del 2009. Finalmente a otto-bre 2010 l'architetto è stato invi-tato ad esporre il risultato dellavoro al consiglio comunale perla sua definitiva approvazione.Sull'argomento ci sono stati variinterventi. Per primo ha preso laparola l'assessore Velli che hamesso in evidenza il fatto parti-colare che, dopo tanti anni, conl'approvazione di tale piano sipuò accedere, finalmente aifinanziamenti previsti dalla leggeper il recupero dei centri storici.Il consigliere Erminio Latini chie-

dendo la parola, ha detto:"Secondo me per Artena questaè una bella giornata… perchéapproviamo un lavoro che èimportante per la nostra città.Bisogna ringraziare chi ha credu-to in questo piano. Se non cidotiamo di questo piano, il centrostorico a lungo andare si deturpaperché ognuno … mette in motola propria fantasia… in mancanza

di norme, fa come meglio crede". Il consigliere Candela a sua volta,dichiarandosi favorevole a talepiano, ha ricordato che nel 2002,durante un convegno sul centrostorico, un ingegnere dichiaravadi aver visto tanti centri storici,ma questo, a suo parere, era senon unico, raro. A causa delmancato piano recupero il comu-ne non potè partecipare alla

richiesta di finanziamenti elargiticon bando della ComunitàEuropea”. Il consigliere Mattozzinell'esprimere soddisfazione peril piano, polemicamente, rimarcail fatto che l'amministrazione pre-cedente avrebbe potuto iniziare ilpercorso almeno dieci anniprima. Candela ribatte e fa nota-re che grazie all'ingresso delcomune di Artena nella comunità

Recupero del borgo antico di Artena: una svolta storicaIn Consiglio Comunale tutti perfettamente allineati: “E’ un giorno importante per la nostra città”

montana già si sono avuti finan-ziamenti per il restauro delGranaio. Il presidente del consi-glio comunale Angelini ha smor-zato subito l'inizio di eventualipolemiche "Le cose del passatosono del passato, prendiamo attodi quello che è stato fatto; non èil caso di tornare indietro.."L'intervento più autorevole èquello del Sindaco Maria Luisa

Pecorari che mette in evidenza lacontinuità positiva di intenti fraamministrazioni. "Quello che misembra importante per il futurodi Artena è che, finalmente, lafiniamo con la demagogia.L'amore per il mio paese e per ilcentro storico mi porta ad appro-fondire certe cose... Ma al di làdi quello che potrà essere cam-biato… io credo che l'importanzadi questo giorno, sta nell'attoche stiamo per deliberare…checonsentirà a chi verrà dopo dime, di procedere avendo gli ele-menti giusti". L'architettoLucarelli presente alla seduta,con vari interventi ha esposto gliindirizzi generali del piano direcupero elaborato: Creazione dinuovi parcheggi o ascensori,poco visibili per non deturpare esnaturare l'ambiente, per acce-dere facilmente al centro storico;risanamento e recupero delle"case spallate" e delle abitazioniabbandonate per creare struttureper il cosiddetto "albergo diffu-so", ma anche per renderle frui-bili per coppie giovani che con laloro presenza continua darannoagli ospiti la sensazione tangibi-le di vivibilità reale del paese,recupero ambientale delle caseabitate con utilizzo, sia per quan-to concerne i tetti che le gron-daie, le facciate, le porte, le fine-stre, i comignoli e le colorazioni,di materiali diversificati a secon-da che si tratti di abitazioni, inorigine, signorili, pubbliche,popolari o chiese. Una voltaidentificati questi elementi per gliartigiani sarà più facile riprodurli,per i tecnici comunali e per i pro-fessionisti dare indicazioni preci-se sul modo di comportarsi. Da questo nuovo modo di fare netrarranno un enorme vantaggiotanti proprietari perché nonandranno a fare dei lavori con iltimore di vedersi comminaredelle sanzioni, il turismo che trar-rà nuova linfa dal fatto che potràvisitare i vicoli e i monumenti delcentro storico traendone la stes-sa soddisfazione ed appagamen-to culturale di altri siti tanto pub-blicizzati. Insomma il 30 gennaio2010 si è partiti alla grande.Spetta, come detto giustamentedal sindaco Pecorari, agli ammini-stratori futuri continuare la corsa.

Cesare Talone

Ecco chi è il candidato a Sindaco Ivan BraschiIvan Braschi nasce l'8 febbraio del 1969 in un piccolo comune del ravennate. Da una parte il padre,imprenditore agricolo e sindacalista cattolico, trasmette a Ivan la passione per la politica e per l'orgo-glio delle idee; dall'altra sua madre, maestra elementare, incoraggia il figlio nei suoi studi, appoggian-dolo nella scelta di non proseguire la professione paterna. Dopo la maturità, Ivan Braschi si laurea conlode in giurisprudenza, e proprio durante il periodo dell'università inizia ad approfondire tematiche eco-nomico-legali legate al concetto di Project Financing. Conseguita la laurea, Ivan Braschi inizia a eserci-tare attività di consulenza economico-legale per la gestione di fondi di investimento, svolgendo unperiodo di tirocinio in Francia e Germania, per studiare le problematiche legali relative alla gestione difondi della Comunità Europea da parte di enti pubblici. A partire dal 2006, entra in contatto con alcu-ni clienti di Artena, che a lui si rivolgono in merito alle crescenti difficoltà legate agli investimenti sulterritorio. L'impegno professionale si trasforma però ben presto in passione quando Ivan Braschi, visi-ta per la prima volta Artena ne rimane letteralmente affascinato. Sempre di più, viene incoraggiato aconsiderare l'ipotesi di mettere la sua abilità professionale al servizio di questa terra. All'inizio del 2010prende finalmente forma l'idea del Comitato "Cambiamo Artena", che diventa operativo e si trasformain una proposta di lista per sostenere la candidatura a sindaco di Ivan Braschi. Padre di 3 figli, Ivan sidivide ora tra il ravennate, dove vive la sua famiglia, e Roma, dove svolge attività di consulente pernumerose società private, in attesa di diventare presto nostro concittadino.

Il simbolo della listaCambiamo Artena

AS CLUB 97, prima nell’Hip HopUn successo dietro l’altro per le danzatrici della AS Club 97, guidate dal-l’insegnante e cooreografa Carlotta Bilato. Ancora una vittoria conseguitaa Roma nel teatro Viganò nel concorso Hip-Hop contest 2010. Primo postoper la tecnica e primo posto per la giuria popolare, con la cooreografia “NoControl” creata dalla Bilato. A portarsi a casa il riconoscimento le danza-trici decenni allieve del corso MCH “Carlita’s Crew”, messe in palcoscenicodalla bravura proprio di Carlotta Bilato, che ormai da anni è un puntofermo della danza dell’intera provincia. Nel frattempo all’associazione Club97, il prossimo 23 febbraio farà visita il ballerino Rimi Cerloj, che fa partedegli attori del Notradame de Paris e di Tosca amore disperato. Il balleri-no terrà uno stage agli allievi su due livelli. In questo contesto rientraanche la visita nella scuola dei danza Club 97 dei ballerini del Momix, pre-vista per aprile. I vincitori del concorso Hip-Hop

Il 14 Febbraio scorso a Colleferro si è svolta la sfilata di Carnevale con la partecipa-zione di otto carri allegorici più vari gruppi mascherati. Tra i carri ha sfilato anche ilcarro preparato della C.da Maiotini di Artena, il quale è risultato vincitore del primopremio. A questo proposito si ringraziano tutti quelli che hanno collaborato alla riusci-ta del carro e partecipando anche in costumesono: Massimo GENTILI, Fabrizio eMichele COCULO, Maurizio BOTTERI, Marco VITELLI, Piero GERMANI, Loreto ROSSIe Mauro GERMANI, un altro ringraziamento va ai bambini in costume: ElisabettaGENTILI, Gianmarco VITELLI, Riccardo GERMANI, Valeria GERMANI e Elida GENO-VESI E ringraziamo anche per la loro collaborazione Walter, Fernando IMPERIOLI eNobilio GERMANI.

Il carro allegorico di Maiotini vince il carnevale di Colleferro

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I contadini e leinvasioni delleterre lavorateDa tanto tempo i padroni e la Chiesa angariavano lacategoria. La rivolta, pacifica, si dimostrò giusta

Prosegue la nostra rubrica dedicata alla storia del nostro paese. Nella prima puntata di novembre 2009abbiamo parlato del dopoguerra e delle successive elezioni amministrative; nella seconda (gennaio2010) abbiamo tratteggiato la figura di Pietro Acciarito, un nostro concittadino che nel 1897 attentòalla vita del re Umberto I. In questo numero vi parliamo delle guerre contadine dei primi anni del nove-cento, e dell’invasione da parte degli stessi contadini delle terre appartenute alla famiglia Borghese ealle prebende parrocchiali.

Artena, così come la viviamooggi, è frutto di molteplici tra-sformazioni; non soltanto quelledell'aspetto prettamente fisico;ma anche e soprattutto quellepolito-sociali. Le prime trasfor-mazioni in questo senso avven-nero all'inizio del XX secolo,quando i contadini del luogo, perlungo tempo angariati e sotto-messi, dai padroni, nello specifi-co i Borghese; dalla Chiesa;dall'Amministrazione comunale,ma anche dalla categoria deiboattieri, prepotenti e al soldodel "signore" del luogo; deciserodi ribellarsi e lo fecero con unadelle più importanti manifestazio-ne di protesta che finora erastata messa in atto.La maggioranza dei cittadiniartenesi è sempre stata disinistra, almeno fino a quindicianni fa. Da sempre i cittadini diquesta terra sono stati angariatie sfruttati dai vari "signori" di cuifurono servi e sudditi. Per colpadi essi subirono distruzioni,incendi, privazioni. Con la lorocomplicità vennero rapinati,ricattati, abbrutiti con prepotenzee oppressioni. I padroni, beceri earroganti, seppero dividerli inboattieri, pastori e contadini econ i loro comportamenti, ali-mentare le lotte fratricide chescaturirono da queste divisioni. E'palese, allora, perché i cittadiniartenesi erano di sinistra, la lorocondizione favorì l'abbraccio diquelle idee politiche e soprattuttocontribuì alle lotte di classe sin-dacali e politiche. Quando le ideeanarchiche, socialiste e comuni-ste cominciarono a circolare frala popolazione, gli artenesi leabbracciarono con entusiasmo,come la panacea di tutti i loromali. Erano certi che sotto l'inse-gna di quelle bandiere avrebberopotuto vincere contro il principeBorghese, contro i vari "signorot-ti" del luogo, contro le prebendeparrocchiali. "Queste ultime face-vano gestire la lavorazione delleterre di uso civico agli affittuari eai fattori, che li rapinavano con leesose spartizioni dei prodottidella terra, che li stancavano conpesanti orari di lavoro e che liricattavano anche negli affetti piùintimi" (Gino Bucci: Problemi,uomini e fatti della mia terra, pag9. Artena 1985).A questo stato di cose eranecessario ribellarsi, e ilprimo a farlo fu AugustoValeri, un giovane contadinoche aveva esperienze comuni adAngelo Mazzocchi, un calzolaio,ex carcerato politico, sovversivo,anarchico-socialista, ma soprat-tutto uomo onesto, di una dirittu-ra morale integerrima. GinoBucci, nel libro che abbiamo cita-to in precedenza, lo considera il"primo democratico artenese".

Fu il contatto con AngeloMazzocchi che forgiò il primovero grande leader della sinistraartenese. Tra l'altro AugustoValeri aveva un carattere forte edera molto intelligente e durantetutta la vita esercitò un enormeascendente sulle masse artenesi.Attorno a lui e a Mazzocchi sistrinsero giovani e anziani chefondarono, nel 1900, la sezionedi Artena del PSI. Tre anni doposotto la spinta della nuova sezio-ne, furono costituite la Cameradel lavoro e la Lega deiContadini. La prima fu presiedutadall’avvocato Ettore Baldassare,che era il segretario della Cameradel lavoro di Velletri; la secondafu affidata proprio ad AngeloMazzocchi. Questi organismi politici e sinda-cali diventarono ben presto ibaluardi delle masse contadineartenesi e iniziarono lotte senzatregua contro i proprietari terrie-ri, con scioperi, dimostrazione eoccupazione di terre.

Nel 1904 il PSI e la Lega deiContadini elaborarono una vastapiattaforma di azioni rivendicati-ve, per risolvere definitivamentetutti i problemi delle terre, laripartizione dei prodotti e nonultimo la conquista dell’ammini-strazione pubblica.La prima grandiosa manife-stazione si svolse nel 1905, ilprimo maggio, in piazzaBorghese (l’attuale piazza dellaVittoria). La polizia del GovernoGiolitti aveva autorizzato la mani-festazione, con l’ordine di inter-vento solo in caso di disordini. Ilprimo a prendere la parola ful’avvocato Baldassare che nel suodiscorso si scagliò contro il princi-pe Borghese, contro le prebendeparrocchiali, contro gli affittuari,loschi accaparatori di terre, con-tro i fattori, solerti esattori crude-li e aguzzini.Questo avvocato di Velletri eraun vero e proprio oratore, tantoda entusiasmare la massa di con-tadini presente. La folla cominciòad urlare; ad inveire contro ipadroni che riteneva i maggioriresponsabili della loro situazione.Le risse scoppiarono ben prestofra contadini e boattieri. Questi

ultimi all’epoca rappresentavanola categoria più fedele al principee quella che riceveva dal padronemolti privilegi: terre da coltivare(“sorte dei boattieri”), riserva dierba per il pascolo (“pascoiaro”)e l’accaparamento del fogliaticodel granoturco e della paglia. Itafferugli causarono molti feriti el’intervento della polizia che dis-perse le forze in campo. Ma la

miccia era stata accesa. Da quelgiorno la ribellione cominciò asalire sempre più forte fino adarrivare al 21 febbraio 1906. Per quel giorno la Lega deiContadini aveva previsto leinvasioni delle terre di uso civicodella località Valli, per cacciarel’affittuario, sorteggiarle ai conta-dini e spartire direttamente ilprodotto con il principe.La polizia era stata avvertita,tanto che il Ministero degliInterni aveva fatto pervenire adArtena, durante la notte, ben 300bersaglieri e 100 carabinieri. Leforze dell’ordine si erano dispie-gate lungo l’intero tratto delleValli, con l’ordine di intimidire icontadini e invitarli, anche con lemaniere forti, a desistere daquell’azione.Alla guida degli artenesi c’eranoAugusto Valeri, AngeloMazzocchi, Giuseppe Ciafreidetto “paiomatto”, Raffaele Buccidetto “io ruazzo”, Federico Lannadetto “curiozzone”, Antonio Latinidetto “pimpareglio” e AmedeoMucchetto detto “scacchetto”. Icontadini arrivarono alla spiccio-lata alle Valli, passando tutti dapercorsi diversi, eludendo così la

polizia presente, tanto che quan-do le forze dell’ordine si accorse-ro dei contadini questi stavanogià vangando la terra.Immediatamente i bersgalieri licircondarono, e cominciarono asparare in aria. I 100 carabinierinel frattempo toglievano di manole vanghe ai contadini e le butta-vano nel fosso. Non ci fu alcuna reazione daparte dei contadini, che andaro-no a riprendere le vanghe e sirimesero a lavorare. I soldati nonavevano ordine di sparare sullafolla ne di arrestare i contadini,perciò continuarono a guardarli

lavorare senza piùintervenire.Intorno a mezzo-giorno cominciò acadere una piog-gerella fina, fred-da, continua. Soloallora i contadinismisero di lavora-re e aprirono igrossi ombrelli ditela verde che sierano portati.Bersaglieri e cara-binieri, invece,rimasero sottol’acqua, imperter-

riti. A questo punto, ogni conta-dino con l’ombrello andò versoun soldato e lo fece riparare dallapioggia. Dopo poco l’acqua smisedi cadere, ma a quel punto sol-dati e contadini avevano familia-rizzato a tal punto che il coman-dante decise di fare allontanare isoldati e i contadini si rimisero alavorare. I contadini avevanovinto: le terre furono sorteggiatee da allora si disse che erano“sorti dei contadini”. Dopo quella manifestazioneforte ma non violenta, laCamera del Lavoro e la Lega deiContadini, ben spalleggiate dalpartito socialista, decisero dirichiedere sia al principeBorghese, che ai parroci, di potersorteggiare anche le altre terretenute dagli affittuari. Il principee il parroco di Santa Maria benpresto acconsentirono; mentre ilparroco di Santo Stefano nonvolle assolutamente cedere.Solamente il 1° novembre del1906 il parroco di Santo Setfanocambiò idea, ma ci volle un’altraforte dimostrazione. Tutti i conta-dini, in quella freddissima giorna-ta di novembre, si recarono sottola casa del sacerdote. Bandiererosse in testa e vanghe in spalla.Alla vista di tanta gente il pretedecise che era meglio ricevereuna delegazione dei contadini. Incasa entrarono Augusto Valeri,segretario del PSI, Antonio Latini,segretario della Camera delLavoro, Giuseppe Ciafrei segreta-rio Lega dei Contadini e FedericoLanna. I quattro spiegarono alsacerdote che nessun dirittosarebbe stato leso alla prebendaparrocchiale, se questa avessedato l’autorizzazione a lavorare leterre direttamente, perchè seavessero lavorato loro stessi laterra, avrebbero curato maggior-mente il raccolto, e la corrisposta

dei prodotti spettante alla chiesasarebbe stata effettuata daglistessi contadini. Solo allora il par-roco accolse le richieste e accon-sentì a far sorteggiare le terre aicontadini. In segno di giubilotutti i contadini presenti allamanifestazione, con le vanghe inspalla entrarono in chiesa adascoltare la Messa officiata dalparroco ancora frastornato daquello che era successo.Dopo queste due manifestazioni,ce ne fu una terza ancora più cla-morosa che caratterizzò la“presa” delle terra di Valle Fini.Oggi Valle Fini è una piazza aparcheggio, molto ampia, eabbastanza frequentata; cin-quanta anni fa è stato un camposportivo; cento anni fa, invece,era terra di proprietà Borghese,data in affitto a un certoSantocavallo, un signorotto diVelletri, vero e proprio ras cinicoe crudele. La storia delle terre diValle Fini era cominciata circatrenta anni prima, quando ilBorghese aveva ceduto il PalazzoTraietti al Comune per farne ilMunicipio. In cambio, tra le tanteclausole, egli ottenne di usare,per scopi di irrigazione, le acquescolatizie del “bevaio” e dello“schiavo”, siti proprio in ValleFini. Una concessione ritenuta aquel tempo estremamente van-taggiosa, considerato che l’acquaera totalmente assente in paese.Il signorotto, con l’uso di quel-l’acqua aveva impiantato un ortomolto esteso, straordinario enotevolmente redditizio. I contadini lo invasero a giugnodel 1907. Il corteo arrivò di fron-te all’ingresso. Da li si riusciva avedere tutto quel ben di Dio: c’e-rano insalate dei più svariati tipi,carciofi, piselli, cipolle, agli, zuc-chine, pomodori, zucche, fagioli-ni. Più spostati erano stati pian-tati alberi da frutto che davanoun prodotto meraviglioso. Allavista di quel rigoglisissimocampo, i contadini rimasero atto-niti, quasi timorosi di invadere erovinare quelle meravigliose cul-ture. Fu il compagno AlfonsinoDe Angelis, detto “i’orefice” cheafferrò un bandiera rossa, scalò ilpalo di ferro dell’alta tensioneinstallato proprio di fianco all’en-trata dell’orto, e issò nel puntopiù alto la bandiera. In quelmomento i dimostranti, colpiti dalgesto di De Angelis, entrarononell’orto e lo cavarono distrug-gendo tutta quella meravigliosagrazia del Signore.

Quel fervore rivoluzionarionon risparmiò alcuno, portan-do al definitivo diritto di lavorarela terra direttamente e in assolu-ta libertà, senza passare attra-verso odiosi affittuari, cinici fatto-ri e piccoli padroncini sfruttatori,ricattatori e strozzini.Dopo queste lotte si passò aquelle per l’abolizione degli ingiu-sti e assurdi balzelli imposti all’at-to della ripartizione dei prodotti:“l’entratura” che era la spettanzapiù esosa; la “palata in più sullacallata”; “la palata per il sorcia-ro”; “la Palata per la guardiania”;la “doppia restituzione” su tuttele provviste anticipate. Clausolevergognose che affamavano lapovera gente e arricchivano ipadroni.Furono vinte anche le battaglieper l’orario di lavoro. A queltempo sui campi si lavorava dal-l’alba al tramonto; poi si arrivò alavorare per 10 ore, quindi lagiornata lavorativa di un contadi-no passò a 8 ore; con una pagache prima non superava i 15 soldie che dopo non poteva essere aldi sotto dei 50.Inoltre, sotto la sapiente guidadella Lega dei Contadini e dellaCamera del Lavoro, furono cam-biati i regolamenti dell’uso civico;tanto che i privilegi dati fino adallora ai possessori di buoi furonodel tutto aboliti, grazie ancheall’istituzione di un corpo di guar-die campestri. Pensate che aiboattieri era permesso transitarecon le bestie nei seminati, arre-care danni, sporcare l’acqua deifontanili, pascolare le erbe senzaalcuna regola.Non meno importanti furono lelotte per la conquista dell’ammi-nistrazione pubblica. Per questaperò ci volle ancora qualcheanno. Fu necessario attendere il1920, quando Augusto Valeri,allora 36 enne venne eletto sin-daco. Ma fino ad allora il PSI, laLega Contadina e la Camera delLavoro entrarono in tutte le deci-sioni più importanti che furonoeffettuate in consiglio comunale:la sistemazione delle acque pota-bili; l’arrivo dell’energia elettrica,la pavimentazione delle strade;l’apertura della prima scuola, l’a-pertura della farmacia e le con-dotte mediche.Tutte queste lotte combattute inmeno di venti anni, in quello cheè riconosciuto come il periodo“dell’epopea politica e sindacale”,trasformarono e plasmarono lecoscienze del popolo di Artena.

di Vittorio Aimati

Augusto Valeri e Angelo Mazzocchi

La prima grandemanifestazione sisvolse il 1° maggiodel 1905. I contadinioccuparono le terredelle Valli, di fronte a300 bersaglieri e 100carabinieri

I contadini in lotta

l’AltrartenaSABATO 20 FEBBRAIO

10STORIE & PERSONE

IDEE SULL’ARGOMENTOGino Bucci. Problemi, uomini e fatti della miaterra. Artena 1985

RIPRODUZIONE VIETATA

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l’AltrartenaSABATO 20 FEBBRAIO

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VIVERE IL PAESEIDEE SULL’ARGOMENTO

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Teatro dialettale Bei successi delle due compagnie presenti ad Artena

“Esso chissi” e “Simo semprenu”, niente paragoni. Bravi tuttiLa storia ormai si ripete da qual-che anno. Ma è una bella storia,fatta di emulazione e di ambizio-ne; fatta a colpi di versi e di dia-letto; fatta per far ridere lagente, ma anche per farla pensa-re. Stiamo parlando delle duecompagnie teatrali che operanonel nostro territorio e lo fannoper la delizia dei nostri concitta-dini. “Esso chissi” e Simo semprenu”, due compagnie che sonoespressione di una radicata“artenesità”, che scaturisce, inve-ce, da due contrade di Artena. Adire il vero la prima compagniaartenese è stata “La Mastra”,espressione del centro storico,ma alla fine dei giorni de “LaMastra” ecco nascere, forse asorpresa ma con grande profes-sionalità, “Esso Chissi”, da un’i-

dea di Sandro Palone, bencoadiuvato da altri straordinariragazzi. Parliamo di venti anni fae di commedie in lingua artenese(perchè l’artenese è lingua), tra-ducendo quasi sempre le operedel leggendario Eduardo.Successiclamorosi, risate a non finire. Poidopo qualche anno, si forma lacompagnia “Simo sempre nu”,con il capo attore Daniele Trulli,anche lui ottimamente spalleg-giato da un ottimo gruppo. Le

commedia anche qui artenesi nelsenso del dialetto, sono statescritte dallo stesso Trulli. Le duecompagnie vanno di pari passo,l’una risponde all’altra, ma sem-pre nell’ambito di un ragionevoleconflitto teatrale. Niente parago-ni: “più brava l’una dell’altra”;oppure “lui meglio di lei”. Nientedi tutto questo: solo una sanarivalità, forse due generi diversi,legati entrambi dal filo comunedel dialetto locale, ma ognunocon il suo pubblico, oppure lostesso pubblico che ama vederlee ridere con entrambe.Insomma, niente paragoni, soloun bravi a tutti anche per questastagione che ha visto le due com-pagnie esibirsi più volte.Aspettiamo il futuro per ridere epensare ancora con loro.

Risate per le com-medie “artenesi”proposte daSandro Palone eDaniele Trulli

A lato Sandro Palone. SopraDaniele Trulli e gli altri

Incidenti

Via Velletri. I cittadinichiedono più sicurezzaDopo l’incidente che ha causato la morte del nostro con-cittadino Roberto Palma, i residenti della via Ariana scri-vono una lettera aperta ai candidati a sindaco di Artenae ai giornali. Ne pubblichiamo il testo

Ai candidati a sindaco delcomune di Artena;

Ai Giornali

Viste le continue segnalazioni epetizioni fatte alle vecchie ammi-nistrazioni negli ultimi dieci anni,con al centro il problema dellaviabilità della via Ariana checausa annualmente morti e feriti.Visto che la maggior parte deltratto in questione è di compe-tenza comunale. Constatato chein tutti i programmi delle SS:VV.pur attenti alle problematiche disviluppo del paese, ma assenti anostro parere, a proporre solu-zioni finalizzate a dare risposteconcrete ai cittadini residenti inquesta via per porre fine a tantevittime della strada. Constatatoaltresì la delusione che molti pro-vavano per il distacco e l’assenzada parte della politica a trovaresoluzione. Tanti sono tentati ascelte di non voto. Chiediamo atutti i candidati a sindaco di farsicarico delle problematiche, impe-gnandosi per la realizzazionedelle seguenti opere:Marciapiedi,Scolo delle acque; Limiti di velo-cità; Lampeggiatori di pericolo.La lettera suffragata da n. 500firme già inviate in comune.

"Non è il primo e non saràl'ultimo", questa è l'amaraosservazione di un residentein via Velletri. La strada èbalzata ancora una volta aglionori della cronaca per unavittima d'incidente. Unalinea d'asfalto, l'Ariana, checongiunge Lariano aColleferro, passando per ilcentro urbano di Artena.Una strada assolutamentepericolosa, tanto che alcunirecenti studi l'hanno indica-ta come tra le strade piùpericolose e mortali d'Italia.A questo si aggiunga l'irre-sponsabilità di alcuni guida-tori; l'assoluto menefreghi-smo per gli altri, la desolan-te "legge del più forte", e lamiscela è pronta a esplode-re. A farne le spese questavolta è stato un nostro con-cittadino, Roberto Palma, unquarantunenne di Macere,

che dopo la spesa pomeridiana del sabato pomeriggio, se ne tornavaa casa con la moglie e il figlioletto. La via Ariana, in quel punto diven-ta via Velletri, con tante piccole villette laterali, con tante uscite, conun marciapiede strettissimo. Insomma con tutte le discriminanti per unpassaggio auto veicolare non certamente sostenuto. Invece, quelsabato pomeriggio, a tutta velocità in direzione opposta alla vettura diRoberto Palma, sopraggiungeva un furgoncino, in corsia di sorpassoguidato da un minorenne con a fianco lo zio, un uomo di 37 anni ubria-co, secondo le ricostruzioni. L'impatto è stato violento. Per RobertoPalma non c'è stato nulla da fare. Per la moglie e il figlioletto di dodi-ci anni immediato è stato il ricovero in ospedale, dove sono ancoraoggi. La tragedia ha sconvolto l'intera comunità di Artena e soprattut-to quella di Macere dove i Palma abitavano. I comitati della contradasi sono dati immediatamente da fare cercando di raccogliere fondi perla famiglia, in cui a lavorare era il solo Roberto.

Tragedia

Incidente stradale,muore Roberto Palma

Roberto Palma, la vittima, 41 anni

Nel Febbraio del 1944 avvenne un fatto che pochigiorni dopo il bombardamento di Santa Maria, portòArtena sull'orlo di una nuova tragedia. Nel primopomeriggio del 5 febbraio, un camion militare tede-sco carico di viveri giunse in Piazza della Vittoria. Imilitari addetti all'automezzo cominciarono a distri-buire scatolame, latte condensato e dolciumi aipochi civili presenti. In breve la notizia si propagò, etutti accorsero per poter ottenere qualche generealimentare. Ciò determinò una ressa e i militari perevitare l'abbordaggio minacciarono la folla con learmi. Tutti si allontanarono e l'automezzo ripartì.Sul far della sera, due donne tornavano alle lorocase. Giunte in via Cavour, subito dopo la chiesa diSanto Stefano, videro due tedeschi che, armati eforse ubriachi, si dirigevano verso di loro.Spaventate si rifugiarono nella casa del calzolaioCosimo De Crescenzo. Questi, avendo visto la scenae per timore di essere preso dai militari, si nascosedentro l'armadio della camera da letto. Un tedesco

entrò nell'abitazione e si avvicinò all'armadio. Ilpovero Cosimo, per difendersi, colpì col trincetto l'in-truso. L'altro soldato che era rimasto fuori, nonvedendo uscire il commilitone entrò e lo vide esani-me al suolo. Immediatamente intuì l'accaduto edesplose una raffica di mitra verso l'armadio ucciden-do il calzolaio.Poco dopo, i tedeschi, per rappresaglia, fermaronouna quindicina di persone, tra cui ArturoMastrangeli, Mario Talone e il padre Umberto Bartoli,Missionario del Sacro-Cuore, il quale convinse ilcomandante tedesco che si era trattato di un depre-cabile incidente e non di un attentato, ottenendo,così, il rilascio dei fermati. Nella difficile trattativacon gli ufficiali germanici padre Bartoli fu aiutatodalla signora Rosina Burge, che parlava il tedesco.La signora Rosina, moglie di Giulio Bucci, era origi-naria del nord e per questo tutti la chiamavano "laVeneziana".

Giuseppe Bucci

La guerra

Una tragedia scampata

La consulta Anziani di Artena fasul serio. E' stata allestita infattiuna stagione 2010 di granderilievo ricca di attività. Il presi-dente Giorgio Centofanti, sempremolto attivo ci ha fatto recapitarele decisioni scaturite dal comitatodi gestione della stessa consultaper le attività prossime, a cuihanno partecipato anche iresponsabili del comune l'asesso-re Talone e il responsabileMigliaresi..Il primo punto all'o.d.g è statoquello del tessarenento cheresterà aperto ancora fino al 31marzo e sarà di 5,00 euro. Il tes-seramento permetterà agli iscrittidi poter partecipare al soggiornoestivo marino, che quest'anno sieffettuerà in tre turni (proprioper la grande richiesta), pressol'Hotel Clorinda di Roseto degliAbruzzi. Il costo del primo turno8dal 6 giugno al 20 stesso mese)di 38,00 euro cad, pensione com-pleta più servizio spiaggia. Per idue turni successivi (dal 3 luglioal 17 e dal 17 al 31) il costo è dieuro 41,00 cad. Anche per il2010 sono previste le cure ter-mali, che si effettueranno in dueturni, il primo nel mese di maggioe il secondo a ottobre. Previsteanche gite in Sicilia e inMontagne.Tra le attività dellaconsulta ricordiamo la ginnasticadolce che si effettua tutti i marte-dì e i venerdì; lo yoga previstoper il lunedì e il giovedì e la scuo-la di ballo. Insomma moltepliciattività, corrdate, inoltre, ancheda serate e pomeriggi danzanti eda gare di care. A proposito: lagara di briscola del 2010 haavuto un notevole successo conbel 18 coppie che si sono scon-trate tutte tra loro. Alla fine havinto la coppia formata da TullioMaurizi e Otello Riccitelli.

Consulta

Anziani...permodo di dire!

Mastrangeli: “Salvaguardiamo l’ambiente con l’azienda faunistica”

Breve incontro con il Presidente Enalcaccia

Incontriamo il signor VitoMastrangeli, conosciuto nelnostro paese come presidentedell'associazione ENALcaccia diArtena, al quale rivolgiamo alcu-ne domande. Presidente puòtracciare un breve bilancio dellasua gestione ventennale comeresponsabile dell'associazione?“Iniziai la mia presidenza di pre-sidente dell' ENAL caccia nel lon-tano 1991, quando allora c'era ilSig. Pecorari Augusto. A suotempo ereditai 37 tesserati, cheoggi sono diventati 200 e questolo devo anche all'impegno deimiei collaboratori. Attualmentesono nel consiglio provincialedell'Enal caccia con delega allacommissione provincialeA.T.C.RM/2 e nel 2008 fui chia-mato dal presidente nazionaledott. Lamberto Gardia per assu-

mere un ruolo di presidente pro-vinciale, a cui dovetti rinunciareper incompatibilità lavorativa.Durante la mia gestione sonostate organizzate, cacciate fuoriterritorio, gare cinofile, gare ditiro a piattello, pranzi sociali,ripopolamento di fauna e varitornei sportivi”.Siamo a conoscenza che le treassicurazioni venatorie presentinel nostro territorio si sono avvi-cinate eleggendo un presidenteunico, lei lo ritiene un passaggioimportante?“Importante l'unione delle treassicurazioni, in quanto sonosicuro che porterà benefici a tuttii cacciatori, sia nella richiesta dìcontributi, sia alla provincia chealla regione, sia per la possìbilitàdi creare zone di coltura a perde-re con l'aumento della fauna sel-vatica”.A che punto siamo sull'azienda

faunistica, di cui tanto si parla?.“Sempre come Associazione cac-ciatori artenesi stiamo dando vitaall'azienda faunistica sul nostroterritorio per la salvaguardia del-l'ambiente e della fauna selvati-ca, tutto a vantaggio dei caccia-tori e dei cittadini artenesi”.Lei sa benissimo che fra qualchemese Artena esprimerà un nuovosindaco, i cacciatori cosa posso-no aspettarsi dall'amministrazio-ne comunale?“Ringraziando cordialmente ilDirettore del giornale e salutandotutti i suoi lettori, aggiungo cheper quanto riguarda la futuraamministrazione comunale, miauguro possa nascere una profi-cua collaborazione augurandomiche il comune ci metta a disposi-zione una sede per la nostraassociazione cacciatori che adoggi conta ben 400 iscritti incostante aumento”.

Page 12: L'Altrartena - febbraio 2010

l’AltrartenaSABATO 20 FEBBRAIO

12SPORT & SPORTIVI

IDEE SULL’ARGOMENTOwww.artenacalcio.itwww.artenaonline.asdnuovamontefortino.it

Nel prestigioso Salone d'Onore del CONI, a Roma, lo scorso lunedì 18gennaio, si è svolta, la cerimonia di consegna dei riconoscimenti permeriti sportivi ai tesserati FISE (Federazione Italiana Sport Equestri)del Lazio, che si sono maggiormente distinti nella stagione agonisticaregionale 2009.La prestigiosa sede, cha ha ospitato l'evento per il secondo anno con-secutivo, era gremita di autorità, atleti, e ospiti illustri. Tra questi anchedue atleti, nostri concittadini, che nella passata stagione agonistica sisono distinti nella disciplina Endurance. A Gianmarco Rossi gli è stato riconosciuto il premio - nella categoriaDebuttanti 35 Km a squadre - come vincitore del concorso nazionale"Coppa delle Regioni 2009"; Mario Ferrari invece, è stato premiatocome primo classificato nella categoria Debuttanti 35 Km, della sta-gione agonistica di specialità.Oltre 230 sono stati i riconoscimenti assegnati per le diverse discipli-ne. Dopo il saluto del Presidente del Comitato Regionale Lazio,Giuseppe Brunetti e del Presidente Nazionale della FISE AndreaPaulgross, i membri del Consiglio Direttivo Lazio hanno effettuato lepremiazioni degli atleti nelle diverse discipline. Il presidente del CONI, Gianni Petrucci, intervenuto per l'occasione, haconsegnato i premi d'eccellenza agli atleti che si sono distinti nellevarie specialità, per i successi conseguiti in campo internazionale, inol-tre ha consegnato riconoscimenti speciali al comandante del reggi-mento dei Carabinieri a cavallo colonnello Francesco Ferace, e al miti-co fantino Mario Maini.Tra gli ospiti, presenza particolarmente importante, è stata quella deifratelli Piero e Raimondo D'Inzeo che hanno premiato i ragazzi dellasquadra vincitrice del trofeo a loro intitolato, e svoltosi per la primavolta nel prestigioso ovale di Piazza di Siena.La ripresa della stagione agonistica 2010, tra qualche settimana, por-terà il nostro Gianmarco Rossi a partecipare alle competizioni dellacategoria superiore CEN**/R 60 Km, con un nuovo team. Un sentitogrosso in bocca al lupo ai nostri atleti.

Vincenzo Lanna

Ippica

Meriti Sportivi 2009. Il CONIpremia anche due artenesi

Ilnostro

Gianmarco

Rossi eil gran-dissimoRaimon

doD’Inezo

Montefortino

Rossoverdi sconfitti Addio sogni di gloriaE’ in ribasso il calcio artenese.Molto! I rossoverdi della VisArtena collezionano una sconfittaa Frascati che allontana ormaidefinitivamente ogni sogno dipromozione. Così come lo scorsoanno, anche in questa stagionequando c’era da fare il salto diqualità sono arrivati i risultatinegativi che non consentono inalcun modo ulteriori speranze. AFrascati, la squadra di Marinidoveva vincere per non perderela scia (già lontana di per se) delduo di testa Zagarolo e Cavese;ma di fronte aveva un vero e pro-prio spauracchio anche perchèdopo nove mesi di squalifica laLupa tornava a giocare sul pro-prio terreno. Era festa sugli spal-ti, insomma, e lo è stata anche incampo. Una gara non bella: noio-sa nel primo tempo ravvivata dalgol di Mancone. Nella ripresaarriva subito il 2-0 e la partita

finisce, anche se Coluzzi allamezzora la riapre. Chiude il contoAzeez al 46’. La sconfitta è gra-vissima per le ripercussioni psico-logiche che avrà la squadra, cheormai deve pensare a fare uncampionato dignitoso fino allafine, cercando almeno il terzoposto, che nonostante tutto sem-bra alla portata dell’undici diMarini. Anche quest’anno nonsono apparsi brillanti i cosiddettigiovani di lega (è sempre unterno al lotto pescarli giusti), etra loro chi sta deludento mag-giormente sembra proprioMasella, su cui i dirigenti avevanoriposto mille speranze, e che loscorso anno disputò una felicestagione. Domani sul comunale di Artenaarriva il Tor Lupara, squadra innetta ripresa con una posizionedi classifica medio alta.

VA

Il GSC Artena si fondecon la Guazzolini-Coratti

Ciclismo

Di fronte al pubblico delle grandioccasioni stato inaugurato l’annodel ciclismo artenese. Presso il ristorante Chiocchio, sisono ritrovati i massimi esponen-ti del sodalizio, il presidente LivioPincarelli e il vice presidenteEttore Pompa. Quest’anno la più grande novitàè la fusione che il GS CiclisticoArtena Fassa Bortolo ha effettua-to con una mitica squadra roma-na del settore giovanile laGuazzolini Coratti.L’accorpamento delle due societàè un grandissimo successo per lasquadra rossoverde, perchè i cor-ridori locali possono confrontarsicon realtà molto più importantid’Italia. La squadra di Pincarelli e Pompaè sempre stata all’avanguardianel ciclismo laziale, non dobbia-mo mai dimenticarci le quattromaglie provinciali conquistate, letre regionali e quella di campioneitaliano giovanile, maglia indos-sata da Elena Casagrande, qual-che tempo fa. Ma questa fusione rappresenta laciliegina sulla torta. Alla manifestazione ufficiale dipresentazione del nuovo sodali-zio erano presenti le più altecariche del ciclismo provinciale eregionale, inoltre c’era il presi-dente commissione sport, il con-sigliere regionale Zanon, e il sin-daco di Artena Maria LuisaPecorari, oltre naturalmente ivertici della Guazzolini - Coratti, il

presidente e i componenti dell’or-ganigramma societario. Bellaanche la presenza del figlio diGino Bartali, il cui arrivo è statoun motivo di orgoglio per lanuova società tenuta a battesimodal figlio del mitico “ginettaccio”.Livio Pincarelli nel suo discorsoha ricordato che la società arte-nese nacque nel lontano 1976 eche da allora ha mietuto notevolisuccessi.“Ma il ciclismo artenese - ha

detto Pincarelli - ha una tradizio-ne che viene ancora più da lonta-no. Dagli anni trenta quando conBinda e Guerra, vi era un nostrocorridore Luigi D’Alessandris”Questo D’Alessandris nel 1934 sipiazzò al quarto posto nel girod’Italia corso da isolato. La manifestazione si è conclusacon targhe ricordo e premi con-segnate a tutti gli intervenuti, econ l’auspicio di grandi successiper l’anno sportivo 2010.

Unmomentodella pre-

sentazionedella squa-dra. Sotto

il figlio del“mitico”

Bartali

Presentatala nuova

squadra diciclismo perla stagione

2010

Pallavolo

riuscita ad opporsi ad una Artena sempre concen-trata che e' riuscita a tratti anche a giocare unabella gara, con molte veloci al centro grazie anchead una buona ricezione. Tutti i giocatori hannodato prova di una gara al di sopra della sufficen-za,spiccano l'ottima prova di Muzi, Bertucci e ilcapitano Pizzuti, aiutati dall'ottima prova in regia diOlivetti. Per questo esordio casalingo, numerosapartecipazione del pubblico, che ha incitato iragazzi per tutta la gara,rendendo felici i presiden-ti Petrichella e Pompa. Ora la squadra dovra'affrontare due trasferte a Roma per poi dareappuntamento ai propri sostenitori il 24 Febbraio(mercoledi) alle ore 20:00 presso il Palaolimpic diColleferro.

Fabio Gentili

Esordio positivo per l'Artena, che non ha avuto moltedifficoltà nel vincere la partita 3-0, troppa differenzadi carattere tecnico da parte delle due formazioni.L'Olevano, pur giocando con determinazione, non e'

Volley. Buona la prima!

La squadra diD’Ovidio tornaa fare punti

La ASD Nuova Montefortino -campionato di seconda categoriagirone M - torna a fare un puntodopo una serie di quattro sconfit-te di fila. Un pareggio interno con ilPomezia che non ripaga assoluta-mente gli sforzi dell’undici delpresidente D’Ovidio, che da trepartite a questa parte subisconogol, pur dominando gli incontri.E’ successo nel turno con il TreCancelli, quando la compagineartenese in novanta minuti haesaltato ma è uscita sconfitta. E’ successo a Cori, con la secon-da in classifica, quando laMontefortino ha dominato inlungo e in largo rischiando piùvolte il colpo del kappao, e poi adieci minuti dal termine ha subi-to le reti avversarie. E’ successo domenica scorsa,quando la squadra in vantaggioper 2-0 si è fatta raggiungeredalle reti avversarie, l’ultima al93’. Insomma, un po di sfortuna etanti infortuni che non hannoconsentito un approccio diversoalla stagione. Domani i ragazzi affronterannouna partita esterna. Andranno agiocare a Latina in casa del BorgoGrappa, squadra che sta lottandonei bassifondi della classifica. Alla Montefortino servono neces-sariamente i tre punti che con-sentirebbero di respirare anchein chiave salvezza e di affrontareil finale di campionato con moltapiù tranquillità.

CA

Tiziano Carnevali