Auditorium Febbraio 2010
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Una mostra temporanea dedicata a Fryderyk Chopin, “il poeta delpianoforte” e a uno dei generi più noti della sua produzione, laMazurka. Molti riconoscono nella Mazurka lo spirito stesso dellaPolonia: la sentiva così anche Chopin? La mostra ricorre all’afori-sma, alle citazioni, alle immagini e ai suoni per indagare le diverseinterpretazioni che ne sono state date fino a oggi. Per la prima voltain Italia saranno esposti al pubblico manoscritti autografi, ritratti, par-titure e documenti provenienti dal museo Fryderyk Chopin diVarsavia. L’esposizione, organizzata con l’Istituto Chopin di Varsaviae in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma, è realizzata dalloStudio Migliore + Servetto e fa parte delle iniziative che celebranoil bicentenario della nascita del compositore.
IL POETA DEL PIANOFORTE
A PASSO DI MAZURKADalla Polonia verso il mondo
CHOPIN
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MUSA Museo degli Strumenti Musicali e Foyer Sala Santa Cecilia31 gennaio - 8 marzo 2010 ingresso libero
Mostra
Con il carnet “Pianoforte Light”
puoi scegliere 5 concerti
fra gli undici che avran-
no il pianoforte come
protagonista. Per regalare
e regalarvi una serata di grande
fascino. Il concerto di Maurizio Pollini non è incluso nel carnet.
Per il programma completo, consulta il sito www.santacecilia.it
Pianoforte Light 5 concerti, da 75 euro
Ad apertura delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Chopin,l’Accademia di Santa Cecilia ospita, oltre a un’interessante mostra dedicata alcompositore, tre grandi pianisti tutti vincitori del prestigioso Concorso“Chopin” di Varsavia: Rafal Blechacz, Krystian Zimerman, Maurizio Pollini.
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IASabato 30 gennaio ore 18lunedì 1 febbraio ore 21martedì 2 ore 19.30Sala Santa Cecilia
Orchestra e Corodell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Andrey Boreyko direttoreRafal Blechacz pianoforte
ChopinConcerto per pianoforte n. 2HolstThe Planets, suite
MeyersGaia - The Giver of Life
prima esecuzione assoluta
Mercoledì 10 Sala Santa Cecilia ore 20.30
Krystian Zimermanpianoforte
ChopinSonata n. 2 op. 35Sonata n. 3 op. 58
HenzeImmolazione (prima esecuzione assoluta)
MahlerIl Canto della Terra
Mercoledì 24Sala Santa Cecilia ore 20.30
Maurizio Pollini pianoforte
Chopin2 Notturni op. 2724 Preludi op. 28Ballata op. 23Scherzo op. 208 Studi op. 25
RAFAL BLECHACZ
KRYSTIAN ZIMERMAN
MAURIZIO POLLINI
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Il 2010 è un anno denso di anniversari musicali e tra gli altri, ricorre il bicentenario di colui che non solo è il più gran-
de musicista polacco di ogni epoca, ma che in patria viene giustamente venerato come un eroe e una gloria nazio-
nale: Fryderyk Chopin. A Varsavia si tiene ogni cinque anni il più prestigioso concorso pianistico internazionale, a lui
intitolato. Vincere lo Chopin è garanzia assoluta di un futuro da star: alcuni tra i solisti che in passato hanno convinto
la severissima giuria (che spesso decide di non assegnare il primo premio) sono Maurizio Pollini, Martha Argerich e
Krystian Zimerman. In attesa di conoscere il risultato del concorso di quest’anno, corriamo ad ascoltare lo straordina-
rio vincitore dell’edizione del 2005, talmente superiore a tutti gli altri concorrenti da impedire l’assegnazione del
secondo premio: Rafal Blechacz. Terzo polacco, dopo Adam Harasievicz e Zimerman, a trionfare al concorso di
Varsavia, il giovanissimo interprete – ha appena 25 anni, ma è già considerato tra i massimi pianisti viventi – Blechacz
debutta sul palco dell’Accademia di Santa Cecilia con il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra del suo illustre
connazionale. La serata si conclude con il viaggio sinfonico nel Sistema Solare più famoso della galassia: la suite The
Planets di Gustav Holst, cui il compositore e astronomo americano Randall Meyers ha aggiunto il pianeta mancan-
te, quello blu: Gaja, cioè la nostra Madre Terra, in prima esecuzione assoluta. Dirige il russo Andrey Boreyko che
torna a Santa Cecilia dopo il grande successo del 2007.
E’ stata eseguita ai funerali di John Fitzgerald Kennedy e di Leonid Breznev, ma anche in occasione della sepoltura,
al Cimitero Père Lachaise di Parigi, dell’autore, Fryderyk Chopin: è la celeberrima Marcia Funebre, terzo movimen-
to della Sonata n. 2 per pianoforte, assoluto capolavoro frainteso dai contemporanei (fu composta nel 1839), oggi
cavallo di battaglia di tutti i pianisti particolarmente concentrati sul repertorio pianistico romantico. La dolenza dell’in-
cedere, la fioritura improvvisa di lancinante nostalgia della seconda strofe della Marcia Funebre richiedono all’inter-
prete una concentrazione emotiva di intensità ai limiti della sostenibilità. Intensità che è sempre caratteristica comu-
ne a tutti i recital solistici del grandissimo Krystian Zimerman, uno dei magiori pianisti della nostra epoca, consacra-
to dalla vittoria al Concorso Chopin di Varsavia del 1975, e da allora protagonista di un’irresistibile carriera sempre in
ascesa. Non si può venire ad ascoltare Zimerman con l’idea di assistere a un “bel concerto”: bisogna prepararsi ad
essere trasportati in un universo di magia sonora e di potenza espressiva che al termine può lasciare storditi, esausti
di commozione. Occasione eccezionale offerta dall’Accademia di Santa Cecilia, orgogliosa di riproporlo al suo pubbli-
co dopo l’immenso successo del recital di due anni fa, per festeggiare con Zimerman il bicentenario di Chopin. In
programma, anche la magnifica, travolgente Sonata n. 3.
Per il bicentenario della nascita di Chopin non poteva mancare, all’interno della Stagione dei Concerti da Camera
dell’Accademia di Santa Cecilia, colui che da sempre ne è considerato tra i massimi interpreti: il nostro Maurizio
Pollini. Anch’egli incoronato al lontano Concorso Chopin di Varsavia del 1960, regalerà al pubblico dei suoi fans (che
ci si aspetta, com’è consuetudine, numerosissimi) un programma vasto e impegnativo, che è una sorta di antologia
del meglio del pianismo di Chopin, autore che allo strumento consacrò come tutti sanno un’intera e purtroppo trop-
po breve esistenza. Una piccola selezione di Notturni (due dei 21 brani considerati i più belli di tutta la musica per
pianoforte); l’integrale dei 24 Preludi op. 28, pezzi di brevità a volte anche fulminea, lunghi da appena 12 a non più
di 90 battute, cui il direttore d’orchestra Hans von Bülow diede dei titoli (Presentimento di morte, Sei come un fiore,
Il danzatore polacco, Il duello, Paura, Suicidio, Marcia funebre, La tempesta, etc.) dei quali il n. 15 denominato “La
goccia”, per via dell’ostinata nota ribattuta per tutta la durata del brano, ha conquistato la fantasia popolare: la Prima
Ballata, la più amata delle quattro, particolarmente apprezzata da Schumann; lo Scherzo op. 20 e, infine, otto dei
dodici Studi op. 25, che insieme agli Studi dell’op.10 sono tra i pezzi più difficili e suggestivi dell’intero repertorio pia-
nistico.
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Mai come in questo periodo dell’anno sfileranno sul palco dell’Accademia di Santa Cecilia tanti
illustri leoni della tastiera. In arrivo Yefim Bronfman, uzbeko, emigrato in Israele a 15 anni, e infi-
ne negli Stati Uniti, dove risiede dal 1989. Potente ed elegante interprete del repertorio in preva-
lenza romantico e tardo romantico, il suo tocco si fa ancora più incisivo e tagliente alle prese con le
pagine del ‘900. Il programma scelto per la serata sembra pensato apposta per mettere in evidenza
le doti straordinarie di questo magnifico pianista allievo di Rudolf Firkusny, Leon Fleisher e Rudolf Serkin,
richiestissimo in ogni parte del pianeta (è sua l’esecuzione della Rapsodia in Blu di Gershwin nel disne-
yano Fantasia 2000): dal già maturo Beethoven delle 32 Variazioni in do minore al giovane e india-
volato Prokofiev della Sonata n. 2, Bronfman renderà omaggio a Schumann nel bicentenario della nascita
con il meraviglioso Carnevale di Vienna op.
26, e concluderà con la Sonata per piano
op. 37 di Ciajkovskij, di rara esecuzione
ma sorprendente per come l’autore della
Sinfonia Patetica riesca ad inventare per
il pianoforte solo un linguaggio nuovo e
del tutto diverso dalle sue più celebri
pagine sinfoniche.
Venerdì 5 Sala Sinpopoli ore 20.30
Yefim Bronfmanpianoforte
BeethovenTrentadue variazioni WoO 80SchumannCarnevale di Vienna op. 26ProkofievSonata n. 2 op. 14CiajkovskijSonata op. 37 YEFIMBRONFMAN
Nato in Germania a Brieg (ora Brzeg in Polonia), Kurt Masur può essere considerato uno degli ultimi paladini della tra-
dizione direttoriale tedesca, tra coloro che anche grazie ad un’intensa attività discografica hanno contribuito a definire
quel “sound” peculiare a tutto il repertorio romantico germanico, da Beethoven a Schumann, da Mendelssohn a Brahms
e Bruckner. Dopo i mitici e lunghi anni alla guida della gloriosa Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, Masur ha assunto
la direzione della New York Philharmonic, della London Philharmonic e dell’Orchestre National de France: un percorso
che lo ha portato ad estendere progressivamente la sua indagine d’interprete anche ai grandi autori del ‘900 europeo.
Nelle sue mani, Schumann e Brahms suonano come più autentici e vicini alle loro intenzioni originali. A 82 anni suo-
nati il suo piglio leonino è ancora intatto e imperdibile è l’occasione di ascoltarlo in tre autori a lui decisamente conge-
niali come Schumann, Beethoven e Brahms, la cui Sinfonia n. 2 splenderà di tutto il calore melodico e l’olimpica
gagliardia che l’autore ha sparso a piene mani in quella che è senz’altro la sua partitura più serena e pastorale. Di
Beethoven, insieme al grande pianista canadese Louis Lortie, Masur eseguirà, al centro della serata, la sua pagina forse
più misteriosa: lo splendido Concerto n.
4 per pianoforte e orchestra, lontano
dalla titanica drammaticità del Terzo e dal
trionfale ottimismo del Quinto (il celebre
“Imperatore”), dove il dialogo tra il solista
e un’orchestra meno squillante e virile
del solito raggiunge, particolarmente
nello sconvolgente movimento centrale,
livelli di intimità e raccoglimento mai toc-
cati da altri prima di Beethoven.
Nemmeno da Mozart.
ROMANTICOMASUR
Sabato 6 ore 18lunedì 8 ore 21martedì 9 ore 19.30Sala Santa Cecilia
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Kurt Masur direttoreLouis Lortie pianoforte
SchumannGenoveva: ouvertureBeethovenConcerto per pianoforte n. 4BrahmsSinfonia n. 2
B a b y s i t t i n gm u s i c a l eInfo: 06 80242354
Il Migliore deiMondi Possibili
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“Il talento più prodigioso della Storia della Musica Americana”: così il “New York Times” definì il diret-
tore d’orchestra, compositore e pianista Leonard Bernstein, il primo tra i musicisti del Nuovo
Continente a conseguire una fama pressoché universale grazie alla sua straordinaria e contagiosa
voglia di condividere quella “joy of Music” che è anche il titolo di uno dei suoi libri più felici. Sommo
interprete di Mahler, direttore d’orchestra tra i massimi del XX secolo (e a dimostrarlo restano per
fortuna centinaia di stupende incisioni discografiche con le migliori orchestre del mondo, tra le quali
anche l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia), Bernstein ottenne un successo mondiale con le
musiche di West Side Story, fortunatissimo musical di Broadway così come il film che Jerome
Robbins e Robert Wise ne trassero nel 1961, e che vinse ben 10 Oscar. La sua colonna sonora e le
sue canzoni, a commento della vicenda di Romeo e Giulietta trasferita nella Manhattan contempo-
ranea, commosse le platee del mondo intero. Ma Lenny
(come si faceva chiamare dagli amici) non fu solo auto-
re di eccellenti colonne sonore e musical: nella sua
eclettica sete di musica era capace di mettere insieme gli
stili più diversi, dalla dodecafonia al jazz, per creare musi-
ca sinfonica, corale, vocale e strumentale di impatto
immediato anche sul pubblico meno preparato. Wayne
Marshall torna sul podio dell’Orchestra dell’Accademia
di Santa Cecilia per dirigere una selezione dei titoli più
conosciuti e trascinanti di Lenny, da West Side Story ai
toccanti Chichester Psalms, dallo scatenato Prelude,
fugue and riffs al raffinatissimo cesello strumentale
della sua operina Candide, ispirata all’omonimo inno
voltairiano al “Migliore dei mondi possibili”.
BERNSTEIN
Sabato 13 ore 18lunedì 15 ore 21martedì 16 ore 19.30Sala Santa Cecilia
Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Wayne Marshall direttore
BernsteinWest Side Story: danze sinfonicheChichester PsalmsPrelude, fugue and riffsWest Side Story: Suite n. 2Candide: suite
Stev
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B a b y s i t t i n gm u s i c a l eInfo: 06 80242354
Bernstein Matinée
Domenica 14 ore 11 Introduzione al concertoore 12 ConcertoSala Santa Cecilia
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa CeciliaWayne Marshall direttore
Bernstein West Side Story: danze sinfoniche
Candide: suite
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Un progetto dedicato al grande composito-
re barocco: un’originalissima trasposizione
per quintetto d’archi e fisarmonica di alcuni
capolavori appartenenti al favoloso reperto-
rio dell’immortale Johann Sebastian Bach.
Quasi una naturale conseguenza dell’enor-
me successo di pubblico e di critica rag-
giunto negli anni dal Sestetto d’Archi di
Richard Galliano, culminato con il CD
Piazzolla Forever, il più ricco omaggio al
tango nuevo del grande Astor Piazzolla, alla
cui pubblicazione seguirono 350 concerti
in tutto il mondo, è nata recentemente l’i-
dea di presentare alcune suite di Bach con
la stessa formazione. Nonostante il reperto-
rio del nuovo progetto discografico sia
esclusivamente dedicato a Bach, il pro-
gramma dei concerti live del Sestetto spa-
zierà da Bach fino a Piazzolla, includendo
ovviamente le composizioni del Maestro
Galliano.
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Mercoledì 17 Sala Santa Cecilia ore 21
Richard Galliano Sextet
The Bach Project
musiche di Bach e Piazzolla
Richard Gallianoaccordéon, bandonónaccordinaSebastien SurelNicolas DautricourtvioliniJean Marc ApapviolaHenri DemarquettevioloncelloStephane Logerot,Philippe Noharetcontrabbasso
Venerdì 19Sala Sinopoli ore 20.30
Christian TetzlaffviolinoTanja TetzlaffvioloncelloLars Vogtpianoforte
SciostakovicTrio n. 2 op. 67SchubertTrio n. 2 op. 100
GALLIANOBACHPROJECT
SCHUBERTAL CINEMA
Il primo fu Stanley Kubrick, che lo utilizzò genialmente a commento del suo
capolavoro ambientato nel ‘700, “Barry Lyndon”, nonostante sia stato compo-
sto nel 1827. Poi Tony Scott, fratello di Ridley, non si è accontentato e lo ha
usato addirittura in due suoi film, “Miriam si sveglia a mezzanotte” e “Allarme
Rosso”. Infine il regista austriaco Michael Haneke (vittorioso all’ultimo Cannes
con “Il nastro bianco”) lo ha scelto come colonna sonora dell’algido e spietato
“La pianista” con Isabelle Huppert: è il Trio n.2 op.100 di Franz Schubert, il cui
secondo tempo, Andante con moto, per chi fa il Cinema deve proprio avere
qualcosa di magico… Proviamo ad ascoltarlo senza la distrazione delle imma-
gini, musica pura così come Schubert lo concepì pochissimo tempo prima di
morire, insieme a tre fior di solisti, insolitamente riuniti in trio: l’eccezionale
Christian Tetzlaff al violino, la sorella Tanja al violoncello, e niente meno che
Lars Vogt al pianoforte. La loro incisione discografica è stata salutata come una
delle migliori esistenti. Ascoltiamoli anche in un altro brano di drammatica e
demoniaca bellezza, il Trio n.2 op.67 di Dimitri Sciostakovic, composto in
tempo di Guerra (e della tragedia bellica restituisce un senso di agghiacciante
desolazione, specialmente nel tempo lento) sull’onda emotiva della morte di
un carissimo amico e confidente, professore al Conservatorio di Leningrado.
MEDIA SPONSOR
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Sabato 20 ore 18lunedì 22 ore 21martedì 23 ore 19.30Sala Santa Cecilia
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa CeciliaJames Conlon direttoreStefano Bollanipianoforte
GershwinConcerto in fa
ZemlinskyLa Sirenetta, poema sinfonico
Ebony and Ivory
Domenica 21 ore 11 Introduzione al concertoore 12 ConcertoSala Santa Cecilia
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa CeciliaJames Conlon direttoreStefano Bollani pianoforte
Gershwin Concerto in fa
Dopo l’enorme successo di quell’ “esperimento di Musica Moderna” che
fu la Rapsodia in Blu, George Gershwin ricevette ufficialmente l’incarico
di comporre un intero concerto per pianoforte e orchestra, da lui integral-
mente strumentato (la Rapsodia in Blu come la conosciamo è invece
orchestrata da Ferde Grofé). La prima intenzione fu di intitolare il pezzo
“New York Concerto”, ma dopo averci lavorato per tutta l’estate del 1925
e completata l’orchestrazione nel novembre successivo, il 3 dicembre il
pubblico che assiepava la Carnegie Hall ascoltò per la prima volta quello
che sarebbe divenuto celebre come Concerto in fa, e gli tributò un suc-
cesso entusiastico. Anche Stravinsky lo trovò geniale. Prokofiev, invece, ne
restò orripilato… Nelle mani di Stefano Bollani tutto diventa oro, e ci
sarebbe da scommettere che se Prokofiev potesse ascoltarlo, magari
cambierebbe idea!... Nella seconda parte della serata, James Conlon diri-
gerà uno dei suoi pezzi favoriti firmati da quell’Alexander von Zemlinsky
per molti anni considerato un epigono di Wagner, Liszt, Mahler e Strauss,
che fu invece un maestro dell’eclettismo musicale postromantico nella
Vienna di 100 anni fa: La Sirenetta, poema sinfonico di lussureggiante
lirismo basato sulla favola di Hans Christian Andersen.
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BOLLANI
NEW YORK CONCERTO
LA SIRENETTALa Sirenetta è non solo unadelle più famose ma forseanche la più rappresentativadelle fiabe di Hans ChristianAndersen: nel desiderio – desti-nato a rimanere frustrato – dellacreatura marina di trasformarsi inun essere umano per amore diun bellissimo Principe, sinasconde infatti la condanna delsuo stesso autore alla “diversità”:nella relazione tra la Sirenetta,che per diventare umana hasacrificato la propria voce ed èstata resa muta dalla Strega delMare, e il Principe che le si affe-ziona senza innamorarsene,Andersen maschera con la fin-zione fiabesca il profondo sensodi isolamento sentimentale, cau-sato dalle sue inclinazioni omo-sessuali. Nell’impossi bilità di rea-lizzare il proprio sogno d’amore,la Sirenetta si dissolve nellaschiuma del mare, e alla malin-conia per il suo triste destino èdedicato il celebre monumentonel Porto di Cope nhagen.
GIOVANNI BELLUCCI Ricorre quest'anno il bicentenario della nascita di due dei più grandi e amaticompositori Romantici: Chopin e Schumann. Giovanni Bellucci, tra i più apprezzati pianisti e virtuosi europei, e Giovanni Bietti,noto divulgatore e musicista, ce ne parleranno attraverso un originale accostamento dei due importantissimi artisti. Scopriremole loro singolari, affascinanti personalità; i loro rapporti artistici, che si manifestano tra l'altro in alcune fondamentali composi-
zioni che i due si dedicarono a vicenda; le caratteristiche del loro stile e della loro poetica musicale, della scrittura pia-nistica originale e profonda e del virtuosismo coinvolgente che rende la loro musica tanto spettacolare ed amata; allo
stesso tempo, la Lezione ci farà comprendere anche la profonda differenza tra i due musicisti, e le conseguenzediversissime che la loro eredità artistica ha suscitato nella Storia della Musica posteriore, da Brahms e Wagner finoa Debussy. Una Lezione imperdibile quindi, ricca di spettacolari esempi musicali al pianoforte e di approfondi-menti illuminanti. CHOPIN E SCHUMANN
Domenica 28Sala Sinopoli ore 11
Lezioni di Musica
Giovanni BellucciCHOPIN E SCHUMANN
Biglietti: posto unico 5 euro.
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E’ stato in assoluto il primo esperimento di orchestra sinfonica online quella presente su YouTube (tutti sape-
te cos’è YouTube, vero?...). Ed è stato con lo slancio del pioniere che il compositore cinese Tan Dun ha accet-
tato la commissione di Google e ha affrontato la selezione degli strumentisti, le prove e la collaborazione onli-
ne con musicisti che non si sono mossi da casa loro per realizzare la prima Internet Symphony della Storia.
Visibile sul sito della Youtube Symphony Orchestra, è un pezzo divertentissimo della durata di 5 minuti scarsi,
che rifà il verso all’Eroica di Beethoven per evidenziare lo sforzo “eroico” di tutti gli esecutori coinvolti. Ma Tan
Dun è anche compositore serissimo di brani che utilizzano inusuali strumenti organici, come l’acqua o la carta,
e di sontuose colonne sonore spesso premiate con l’Oscar, come nel caso de La Tigre e il Dragone, colossa-
le successo planetario a sorpresa del 2000. Del 2006 è invece The Banquet o La Leggenda dello Scorpione
Nero, adattamento in chiave cinese dell’Amleto di Shakespeare: per questo film, presentato alla Mostra del
Cinema di Venezia di quell’anno, Tan Dun ha realizzato la colonna sonora che lui stesso dirigerà per la prima
volta dal vivo sul podio dell’Orche -
stra e del Coro dell’Accademia di
Santa Cecilia. Apre il programma
Water Rock ’n’ Roll.
Sabato 27 febbraio ore 18lunedì 1 marzo ore 21martedì 2 ore 19.30Sala Santa Cecilia
Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Tan Dun direttoreGiulio Biddau pianoforteAmedeo Cicchese violoncello
Tan DunWater Rock 'n' Roll La tigre e il dragoneThe Banquet ConcertoInternet Symphony
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L’Italia è da 150 anni un paese unificato al costo di guerre e battaglie dove persero la vita migliaia e
migliaia di patrioti, innamorati della stessa idea, cioè quella di liberarsi dell’invasore straniero. Ravvivare
quel senso di unità e di fratellanza non può che far del bene a una comunità agitata e travagliata come
quella dell’Italia di oggi, assumendo un significato etico e simbolico fondamentale. Una commemorazio-
ne in musica può addirittura risultare più efficace di tante parole, specialmente con un programma intel-
ligente e quasi “filologico” come
quello del concerto della Banda
dell’Esercito che insieme al Coro
dell’Accademia di Santa Cecilia
eseguirà brani di Giuseppe Verdi, il
compositore che più di ogni altro ha
incarnato con la sua musica l’amor di
patria degli italiani di due secoli fa,
incorniciati dalla versione originale
per coro maschile e dalla versione
definitiva per coro e orchestra di
“Fratelli d’Italia”, ovvero l’Inno degli
Italiani, sul celebre testo di Goffredo
Mameli, musicato da Michele
Novaro.
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Concerti e spettacoliper bambini, ragazzi, famiglieLunedì 1 e martedì 2 Sala Santa Cecilia ore 10.30Gli splendori di Mozart e HaydnIl Classicismo in Musica fra certezze e libertàLezione – concerto: età consigliata: 12 – 19 anniA cura di Francesco MicheliProfessori d’Orchestra e Artisti del Coro dell’AccademiaNazionale di Santa CeciliaPianoforte Laura de Mariassevich
Viaggio nel mondo e nella mente di due geni dellastoria della Musica: Haydn, l’ultimo grande composito-re alle dipendenze di una Corte e Mozart, il primo arti-sta “free lance”.
Lunedì 1 e martedì 2Sala Petrassi ore 10.30Chi rapì la topina Costanza?Commedia giocosa liberamente tratta da “Il Ratto dal Serraglio”Spettacolo – età consigliata: 6 – 12 annidi C. F. Bretzner/W. A. MozartTesto di Paola Campanini; musica di Roberta Vacca;Edizioni musicali RAI TradeDirettore José Maria Sciutto; regia Cesare ScartonArtisti di Opera Studio; Cantoria, Laboratorio e CoroVoci Bianche di Roma dell’Accademia Nazionale diSanta Cecilia; Orchestra del Conservatorio di SantaCecilia di Roma
Giocosa interpretazione del famoso Singspiel mozar-tiano che vede protagonisti alcuni personaggi delmondo animale grottescamente umanizzati. La musicanasce da una elaborazione dell’originale ideata per iragazzi.
Mercoledì 3 Teatro Studio Legni Lunedì 22 Teatro Studio Direzione d’OrchestraDalla Musica allo Strumento…e ritornoLaboratorio interattivo – età consigliata: scuolaPrimaria (ore 10) e Secondaria (ore 11.30)Professori d’Orchestra dell’Accademia Nazionale diSanta Cecilia
Laboratori innovativi che permettono ai ragazzi dientrare in contatto, con tutto quanto fa musica: glistrumenti musicali, le voci e gli artisti.
Sabato 6 Sala Santa Cecilia ore 9 Musiche di Schumann, Beethoven e BrahmsSabato 13 Sala Santa Cecilia ore 9Musiche di BernsteinProve d’AscoltoLaboratorio riservato alle Scuole Secondarie A cura di Laura de Mariassevich
L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Ceciliaapre ai ragazzi le prove dei concerti sinfonici. Un tutorintrodurrà le musiche in programma con quiz a premi
Sabato 6 Sala Coro ore 19Incontro preparatorio destinato agli adultiDomenica 7 Sala Coro ore 16ConcertoChe orecchie grandi che ho!Spettacoli per bambini da 0 a 2 anni
Sabato 6 Sala Coro ore 19Incontro preparatorio destinato agli adultiLunedì 8 Sala Coro ore 10.30ConcertoMusica che gran gioco!Spettacoli per bambini da 2 a 3 anniA cura di Andrea Apostoli; in collaborazione conAigam; Professori d’Orchestra dell’AccademiaNazionale di Santa Cecilia
Concerti interattivi ispirati alle innovative teorie diEdwin E. Gordon secondo le quali il bambino sviluppala sua attitudine musicale già a partire dai primi mesidi vita. Novità di quest’anno è l’incontro preparatoriodestinato ai genitori e agli insegnanti che assistonoallo spettacolo.
Domenica 7 Sala Coro ore 18Ad-AgioSpettacolo - età consigliata: dai 18 anni in suProfessori d’Orchestra dell’Accademia Nazionale diSanta CeciliaA cura di Andrea Apostoli; in collaborazione conl’Associazione Aigam
Un concerto innovativo ed unico nel suo genere daascoltare e sentire su un grande tappeto con i musici-sti tutti intorno. La musica vi attraverserà offrendoviun’esperienza di immersione nel suono e di ascoltomultisensoriale.
Domenica 14 Sala Santa Cecilia ore 18.30Lunedì 15 Sala Santa Cecilia ore 10.30Il gatto con gli stivaliSpettacolo - età consigliata: 4 - 10 anniIn collaborazione con la Compagnia Venti LucentiJuniOrchestra e Corso di Iniziazione Coraledell’Accademia Nazionale di Santa CeciliaDirettore Simone Genuini
I giovani strumentisti della JuniOrchestra e i piccolicantori del Corso di Iniziazione Corale dell’AccademiaNazionale di Santa Cecilia dedicano al pubblico questastraordinaria fiaba musicale.
Domenica 21 Sala Santa Cecilia ore 17.30 Lunedì 22 Sala Santa Cecilia 10.30Martedì 23 Sala Santa Cecilia ore 10.30MusiCasa!
Anche la lavatrice ha un suono…Spettacolo - età consigliata 4 – 10 anniDa un’idea di Gregorio Mazzarese e Francesco StorinoSceneggiatura di Laura Ronchi; Musiche degli allievidel Corso di Composizione dell’Accademia Nazionaledi Santa Cecilia; Docente Ivan Fedele
Musicasa è il primo spettacolo in cui lavatrici, soffionidella doccia e frigoriferi “suonano”…Portate due cuc-chiai di legno, due cucchiai di metallo e una botti-glia di plastica da 50 cl con il riso dentro.
FRATELLID’ITALIAIl Risorgimento e la nascita dell’Italia contemporanea
MUSA Museo degli Strumenti Musicali
STORIE DI UN SECOLOGiovedì 4 ore 17
Christopher DugganLa circolazione delle idee: Mazzini nel contesto inglese e nel contesto italiano
NOTE D’AUTOREGiovedì 18 ore 18
Umberto Nicoletti AltimariL’identità italiana nella programmazione delle istituzioni musicali nazionali del NovecentoIngresso libero
INCONTRIMercoledì 3 Sala Sinopoli ore 21
Coro dell’Accademia di Santa CeciliaBanda dell’EsercitoFulvio Creux direttoreLorenzo Fratini maestro del coro
Fratelli d’Italia
Novaro Inno degli Italiani
VerdiMacbeth: Patria oppressaLa battaglia di Legnano: SinfoniaI Lombardi alla prima crociata: O Signore dal tetto natioSuona la tromba (primo inno italiano)Vespri Siciliani: SinfoniaNabucco: Gli arredi festiviNabucco: Và pensiero