Auditorium Febbraio 2010

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Una mostra temporanea dedicata a Fryderyk Chopin, “il poeta del pianoforte” e a uno dei generi più noti della sua produzione, la Mazurka. Molti riconoscono nella Mazurka lo spirito stesso della Polonia: la sentiva così anche Chopin? La mostra ricorre all’afori- sma, alle citazioni, alle immagini e ai suoni per indagare le diverse interpretazioni che ne sono state date fino a oggi. Per la prima volta in Italia saranno esposti al pubblico manoscritti autografi, ritratti, par- titure e documenti provenienti dal museo Fryderyk Chopin di Varsavia. L’esposizione, organizzata con l’Istituto Chopin di Varsavia e in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma, è realizzata dallo Studio Migliore + Servetto e fa parte delle iniziative che celebrano il bicentenario della nascita del compositore. IL POETA DEL PIANOFORTE A PASSO DI MAZURKA Dalla Polonia verso il mondo CHOPIN 4 ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA MUSA Museo degli Strumenti Musicali e Foyer Sala Santa Cecilia 31 gennaio - 8 marzo 2010 ingresso libero Mostra Con il carnet “Pianoforte Light” puoi scegliere 5 concerti fra gli undici che avran- no il pianoforte come protagonista. Per regalare e regalarvi una serata di grande fascino. Il concerto di Maurizio Pollini non è incluso nel carnet. Per il programma completo, consulta il sito www.santacecilia.it Pianoforte Light 5 concerti, da 75 euro Ad apertura delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Chopin, l’Accademia di Santa Cecilia ospita, oltre a un’interessante mostra dedicata al compositore, tre grandi pianisti tutti vincitori del prestigioso Concorso “Chopin” di Varsavia: Rafal Blechacz, Krystian Zimerman, Maurizio Pollini. Marco Sauro

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Rivista mensile con la programmazione dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

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Una mostra temporanea dedicata a Fryderyk Chopin, “il poeta delpianoforte” e a uno dei generi più noti della sua produzione, laMazurka. Molti riconoscono nella Mazurka lo spirito stesso dellaPolonia: la sentiva così anche Chopin? La mostra ricorre all’afori-sma, alle citazioni, alle immagini e ai suoni per indagare le diverseinterpretazioni che ne sono state date fino a oggi. Per la prima voltain Italia saranno esposti al pubblico manoscritti autografi, ritratti, par-titure e documenti provenienti dal museo Fryderyk Chopin diVarsavia. L’esposizione, organizzata con l’Istituto Chopin di Varsaviae in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma, è realizzata dalloStudio Migliore + Servetto e fa parte delle iniziative che celebranoil bicentenario della nascita del compositore.

IL POETA DEL PIANOFORTE

A PASSO DI MAZURKADalla Polonia verso il mondo

CHOPIN

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MUSA Museo degli Strumenti Musicali e Foyer Sala Santa Cecilia31 gennaio - 8 marzo 2010 ingresso libero

Mostra

Con il carnet “Pianoforte Light”

puoi scegliere 5 concerti

fra gli undici che avran-

no il pianoforte come

protagonista. Per regalare

e regalarvi una serata di grande

fascino. Il concerto di Maurizio Pollini non è incluso nel carnet.

Per il programma completo, consulta il sito www.santacecilia.it

Pianoforte Light 5 concerti, da 75 euro

Ad apertura delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Chopin,l’Accademia di Santa Cecilia ospita, oltre a un’interessante mostra dedicata alcompositore, tre grandi pianisti tutti vincitori del prestigioso Concorso“Chopin” di Varsavia: Rafal Blechacz, Krystian Zimerman, Maurizio Pollini.

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IASabato 30 gennaio ore 18lunedì 1 febbraio ore 21martedì 2 ore 19.30Sala Santa Cecilia

Orchestra e Corodell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Andrey Boreyko direttoreRafal Blechacz pianoforte

ChopinConcerto per pianoforte n. 2HolstThe Planets, suite

MeyersGaia - The Giver of Life

prima esecuzione assoluta

Mercoledì 10 Sala Santa Cecilia ore 20.30

Krystian Zimermanpianoforte

ChopinSonata n. 2 op. 35Sonata n. 3 op. 58

HenzeImmolazione (prima esecuzione assoluta)

MahlerIl Canto della Terra

Mercoledì 24Sala Santa Cecilia ore 20.30

Maurizio Pollini pianoforte

Chopin2 Notturni op. 2724 Preludi op. 28Ballata op. 23Scherzo op. 208 Studi op. 25

RAFAL BLECHACZ

KRYSTIAN ZIMERMAN

MAURIZIO POLLINI

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Il 2010 è un anno denso di anniversari musicali e tra gli altri, ricorre il bicentenario di colui che non solo è il più gran-

de musicista polacco di ogni epoca, ma che in patria viene giustamente venerato come un eroe e una gloria nazio-

nale: Fryderyk Chopin. A Varsavia si tiene ogni cinque anni il più prestigioso concorso pianistico internazionale, a lui

intitolato. Vincere lo Chopin è garanzia assoluta di un futuro da star: alcuni tra i solisti che in passato hanno convinto

la severissima giuria (che spesso decide di non assegnare il primo premio) sono Maurizio Pollini, Martha Argerich e

Krystian Zimerman. In attesa di conoscere il risultato del concorso di quest’anno, corriamo ad ascoltare lo straordina-

rio vincitore dell’edizione del 2005, talmente superiore a tutti gli altri concorrenti da impedire l’assegnazione del

secondo premio: Rafal Blechacz. Terzo polacco, dopo Adam Harasievicz e Zimerman, a trionfare al concorso di

Varsavia, il giovanissimo interprete – ha appena 25 anni, ma è già considerato tra i massimi pianisti viventi – Blechacz

debutta sul palco dell’Accademia di Santa Cecilia con il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra del suo illustre

connazionale. La serata si conclude con il viaggio sinfonico nel Sistema Solare più famoso della galassia: la suite The

Planets di Gustav Holst, cui il compositore e astronomo americano Randall Meyers ha aggiunto il pianeta mancan-

te, quello blu: Gaja, cioè la nostra Madre Terra, in prima esecuzione assoluta. Dirige il russo Andrey Boreyko che

torna a Santa Cecilia dopo il grande successo del 2007.

E’ stata eseguita ai funerali di John Fitzgerald Kennedy e di Leonid Breznev, ma anche in occasione della sepoltura,

al Cimitero Père Lachaise di Parigi, dell’autore, Fryderyk Chopin: è la celeberrima Marcia Funebre, terzo movimen-

to della Sonata n. 2 per pianoforte, assoluto capolavoro frainteso dai contemporanei (fu composta nel 1839), oggi

cavallo di battaglia di tutti i pianisti particolarmente concentrati sul repertorio pianistico romantico. La dolenza dell’in-

cedere, la fioritura improvvisa di lancinante nostalgia della seconda strofe della Marcia Funebre richiedono all’inter-

prete una concentrazione emotiva di intensità ai limiti della sostenibilità. Intensità che è sempre caratteristica comu-

ne a tutti i recital solistici del grandissimo Krystian Zimerman, uno dei magiori pianisti della nostra epoca, consacra-

to dalla vittoria al Concorso Chopin di Varsavia del 1975, e da allora protagonista di un’irresistibile carriera sempre in

ascesa. Non si può venire ad ascoltare Zimerman con l’idea di assistere a un “bel concerto”: bisogna prepararsi ad

essere trasportati in un universo di magia sonora e di potenza espressiva che al termine può lasciare storditi, esausti

di commozione. Occasione eccezionale offerta dall’Accademia di Santa Cecilia, orgogliosa di riproporlo al suo pubbli-

co dopo l’immenso successo del recital di due anni fa, per festeggiare con Zimerman il bicentenario di Chopin. In

programma, anche la magnifica, travolgente Sonata n. 3.

Per il bicentenario della nascita di Chopin non poteva mancare, all’interno della Stagione dei Concerti da Camera

dell’Accademia di Santa Cecilia, colui che da sempre ne è considerato tra i massimi interpreti: il nostro Maurizio

Pollini. Anch’egli incoronato al lontano Concorso Chopin di Varsavia del 1960, regalerà al pubblico dei suoi fans (che

ci si aspetta, com’è consuetudine, numerosissimi) un programma vasto e impegnativo, che è una sorta di antologia

del meglio del pianismo di Chopin, autore che allo strumento consacrò come tutti sanno un’intera e purtroppo trop-

po breve esistenza. Una piccola selezione di Notturni (due dei 21 brani considerati i più belli di tutta la musica per

pianoforte); l’integrale dei 24 Preludi op. 28, pezzi di brevità a volte anche fulminea, lunghi da appena 12 a non più

di 90 battute, cui il direttore d’orchestra Hans von Bülow diede dei titoli (Presentimento di morte, Sei come un fiore,

Il danzatore polacco, Il duello, Paura, Suicidio, Marcia funebre, La tempesta, etc.) dei quali il n. 15 denominato “La

goccia”, per via dell’ostinata nota ribattuta per tutta la durata del brano, ha conquistato la fantasia popolare: la Prima

Ballata, la più amata delle quattro, particolarmente apprezzata da Schumann; lo Scherzo op. 20 e, infine, otto dei

dodici Studi op. 25, che insieme agli Studi dell’op.10 sono tra i pezzi più difficili e suggestivi dell’intero repertorio pia-

nistico.

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Mai come in questo periodo dell’anno sfileranno sul palco dell’Accademia di Santa Cecilia tanti

illustri leoni della tastiera. In arrivo Yefim Bronfman, uzbeko, emigrato in Israele a 15 anni, e infi-

ne negli Stati Uniti, dove risiede dal 1989. Potente ed elegante interprete del repertorio in preva-

lenza romantico e tardo romantico, il suo tocco si fa ancora più incisivo e tagliente alle prese con le

pagine del ‘900. Il programma scelto per la serata sembra pensato apposta per mettere in evidenza

le doti straordinarie di questo magnifico pianista allievo di Rudolf Firkusny, Leon Fleisher e Rudolf Serkin,

richiestissimo in ogni parte del pianeta (è sua l’esecuzione della Rapsodia in Blu di Gershwin nel disne-

yano Fantasia 2000): dal già maturo Beethoven delle 32 Variazioni in do minore al giovane e india-

volato Prokofiev della Sonata n. 2, Bronfman renderà omaggio a Schumann nel bicentenario della nascita

con il meraviglioso Carnevale di Vienna op.

26, e concluderà con la Sonata per piano

op. 37 di Ciajkovskij, di rara esecuzione

ma sorprendente per come l’autore della

Sinfonia Patetica riesca ad inventare per

il pianoforte solo un linguaggio nuovo e

del tutto diverso dalle sue più celebri

pagine sinfoniche.

Venerdì 5 Sala Sinpopoli ore 20.30

Yefim Bronfmanpianoforte

BeethovenTrentadue variazioni WoO 80SchumannCarnevale di Vienna op. 26ProkofievSonata n. 2 op. 14CiajkovskijSonata op. 37 YEFIMBRONFMAN

Nato in Germania a Brieg (ora Brzeg in Polonia), Kurt Masur può essere considerato uno degli ultimi paladini della tra-

dizione direttoriale tedesca, tra coloro che anche grazie ad un’intensa attività discografica hanno contribuito a definire

quel “sound” peculiare a tutto il repertorio romantico germanico, da Beethoven a Schumann, da Mendelssohn a Brahms

e Bruckner. Dopo i mitici e lunghi anni alla guida della gloriosa Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, Masur ha assunto

la direzione della New York Philharmonic, della London Philharmonic e dell’Orchestre National de France: un percorso

che lo ha portato ad estendere progressivamente la sua indagine d’interprete anche ai grandi autori del ‘900 europeo.

Nelle sue mani, Schumann e Brahms suonano come più autentici e vicini alle loro intenzioni originali. A 82 anni suo-

nati il suo piglio leonino è ancora intatto e imperdibile è l’occasione di ascoltarlo in tre autori a lui decisamente conge-

niali come Schumann, Beethoven e Brahms, la cui Sinfonia n. 2 splenderà di tutto il calore melodico e l’olimpica

gagliardia che l’autore ha sparso a piene mani in quella che è senz’altro la sua partitura più serena e pastorale. Di

Beethoven, insieme al grande pianista canadese Louis Lortie, Masur eseguirà, al centro della serata, la sua pagina forse

più misteriosa: lo splendido Concerto n.

4 per pianoforte e orchestra, lontano

dalla titanica drammaticità del Terzo e dal

trionfale ottimismo del Quinto (il celebre

“Imperatore”), dove il dialogo tra il solista

e un’orchestra meno squillante e virile

del solito raggiunge, particolarmente

nello sconvolgente movimento centrale,

livelli di intimità e raccoglimento mai toc-

cati da altri prima di Beethoven.

Nemmeno da Mozart.

ROMANTICOMASUR

Sabato 6 ore 18lunedì 8 ore 21martedì 9 ore 19.30Sala Santa Cecilia

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Kurt Masur direttoreLouis Lortie pianoforte

SchumannGenoveva: ouvertureBeethovenConcerto per pianoforte n. 4BrahmsSinfonia n. 2

B a b y s i t t i n gm u s i c a l eInfo: 06 80242354

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Il Migliore deiMondi Possibili

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“Il talento più prodigioso della Storia della Musica Americana”: così il “New York Times” definì il diret-

tore d’orchestra, compositore e pianista Leonard Bernstein, il primo tra i musicisti del Nuovo

Continente a conseguire una fama pressoché universale grazie alla sua straordinaria e contagiosa

voglia di condividere quella “joy of Music” che è anche il titolo di uno dei suoi libri più felici. Sommo

interprete di Mahler, direttore d’orchestra tra i massimi del XX secolo (e a dimostrarlo restano per

fortuna centinaia di stupende incisioni discografiche con le migliori orchestre del mondo, tra le quali

anche l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia), Bernstein ottenne un successo mondiale con le

musiche di West Side Story, fortunatissimo musical di Broadway così come il film che Jerome

Robbins e Robert Wise ne trassero nel 1961, e che vinse ben 10 Oscar. La sua colonna sonora e le

sue canzoni, a commento della vicenda di Romeo e Giulietta trasferita nella Manhattan contempo-

ranea, commosse le platee del mondo intero. Ma Lenny

(come si faceva chiamare dagli amici) non fu solo auto-

re di eccellenti colonne sonore e musical: nella sua

eclettica sete di musica era capace di mettere insieme gli

stili più diversi, dalla dodecafonia al jazz, per creare musi-

ca sinfonica, corale, vocale e strumentale di impatto

immediato anche sul pubblico meno preparato. Wayne

Marshall torna sul podio dell’Orchestra dell’Accademia

di Santa Cecilia per dirigere una selezione dei titoli più

conosciuti e trascinanti di Lenny, da West Side Story ai

toccanti Chichester Psalms, dallo scatenato Prelude,

fugue and riffs al raffinatissimo cesello strumentale

della sua operina Candide, ispirata all’omonimo inno

voltairiano al “Migliore dei mondi possibili”.

BERNSTEIN

Sabato 13 ore 18lunedì 15 ore 21martedì 16 ore 19.30Sala Santa Cecilia

Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Wayne Marshall direttore

BernsteinWest Side Story: danze sinfonicheChichester PsalmsPrelude, fugue and riffsWest Side Story: Suite n. 2Candide: suite

Stev

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Sher

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B a b y s i t t i n gm u s i c a l eInfo: 06 80242354

Bernstein Matinée

Domenica 14 ore 11 Introduzione al concertoore 12 ConcertoSala Santa Cecilia

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa CeciliaWayne Marshall direttore

Bernstein West Side Story: danze sinfoniche

Candide: suite

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Un progetto dedicato al grande composito-

re barocco: un’originalissima trasposizione

per quintetto d’archi e fisarmonica di alcuni

capolavori appartenenti al favoloso reperto-

rio dell’immortale Johann Sebastian Bach.

Quasi una naturale conseguenza dell’enor-

me successo di pubblico e di critica rag-

giunto negli anni dal Sestetto d’Archi di

Richard Galliano, culminato con il CD

Piazzolla Forever, il più ricco omaggio al

tango nuevo del grande Astor Piazzolla, alla

cui pubblicazione seguirono 350 concerti

in tutto il mondo, è nata recentemente l’i-

dea di presentare alcune suite di Bach con

la stessa formazione. Nonostante il reperto-

rio del nuovo progetto discografico sia

esclusivamente dedicato a Bach, il pro-

gramma dei concerti live del Sestetto spa-

zierà da Bach fino a Piazzolla, includendo

ovviamente le composizioni del Maestro

Galliano.

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Mercoledì 17 Sala Santa Cecilia ore 21

Richard Galliano Sextet

The Bach Project

musiche di Bach e Piazzolla

Richard Gallianoaccordéon, bandonónaccordinaSebastien SurelNicolas DautricourtvioliniJean Marc ApapviolaHenri DemarquettevioloncelloStephane Logerot,Philippe Noharetcontrabbasso

Venerdì 19Sala Sinopoli ore 20.30

Christian TetzlaffviolinoTanja TetzlaffvioloncelloLars Vogtpianoforte

SciostakovicTrio n. 2 op. 67SchubertTrio n. 2 op. 100

GALLIANOBACHPROJECT

SCHUBERTAL CINEMA

Il primo fu Stanley Kubrick, che lo utilizzò genialmente a commento del suo

capolavoro ambientato nel ‘700, “Barry Lyndon”, nonostante sia stato compo-

sto nel 1827. Poi Tony Scott, fratello di Ridley, non si è accontentato e lo ha

usato addirittura in due suoi film, “Miriam si sveglia a mezzanotte” e “Allarme

Rosso”. Infine il regista austriaco Michael Haneke (vittorioso all’ultimo Cannes

con “Il nastro bianco”) lo ha scelto come colonna sonora dell’algido e spietato

“La pianista” con Isabelle Huppert: è il Trio n.2 op.100 di Franz Schubert, il cui

secondo tempo, Andante con moto, per chi fa il Cinema deve proprio avere

qualcosa di magico… Proviamo ad ascoltarlo senza la distrazione delle imma-

gini, musica pura così come Schubert lo concepì pochissimo tempo prima di

morire, insieme a tre fior di solisti, insolitamente riuniti in trio: l’eccezionale

Christian Tetzlaff al violino, la sorella Tanja al violoncello, e niente meno che

Lars Vogt al pianoforte. La loro incisione discografica è stata salutata come una

delle migliori esistenti. Ascoltiamoli anche in un altro brano di drammatica e

demoniaca bellezza, il Trio n.2 op.67 di Dimitri Sciostakovic, composto in

tempo di Guerra (e della tragedia bellica restituisce un senso di agghiacciante

desolazione, specialmente nel tempo lento) sull’onda emotiva della morte di

un carissimo amico e confidente, professore al Conservatorio di Leningrado.

MEDIA SPONSOR

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Sabato 20 ore 18lunedì 22 ore 21martedì 23 ore 19.30Sala Santa Cecilia

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa CeciliaJames Conlon direttoreStefano Bollanipianoforte

GershwinConcerto in fa

ZemlinskyLa Sirenetta, poema sinfonico

Ebony and Ivory

Domenica 21 ore 11 Introduzione al concertoore 12 ConcertoSala Santa Cecilia

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa CeciliaJames Conlon direttoreStefano Bollani pianoforte

Gershwin Concerto in fa

Dopo l’enorme successo di quell’ “esperimento di Musica Moderna” che

fu la Rapsodia in Blu, George Gershwin ricevette ufficialmente l’incarico

di comporre un intero concerto per pianoforte e orchestra, da lui integral-

mente strumentato (la Rapsodia in Blu come la conosciamo è invece

orchestrata da Ferde Grofé). La prima intenzione fu di intitolare il pezzo

“New York Concerto”, ma dopo averci lavorato per tutta l’estate del 1925

e completata l’orchestrazione nel novembre successivo, il 3 dicembre il

pubblico che assiepava la Carnegie Hall ascoltò per la prima volta quello

che sarebbe divenuto celebre come Concerto in fa, e gli tributò un suc-

cesso entusiastico. Anche Stravinsky lo trovò geniale. Prokofiev, invece, ne

restò orripilato… Nelle mani di Stefano Bollani tutto diventa oro, e ci

sarebbe da scommettere che se Prokofiev potesse ascoltarlo, magari

cambierebbe idea!... Nella seconda parte della serata, James Conlon diri-

gerà uno dei suoi pezzi favoriti firmati da quell’Alexander von Zemlinsky

per molti anni considerato un epigono di Wagner, Liszt, Mahler e Strauss,

che fu invece un maestro dell’eclettismo musicale postromantico nella

Vienna di 100 anni fa: La Sirenetta, poema sinfonico di lussureggiante

lirismo basato sulla favola di Hans Christian Andersen.

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BOLLANI

NEW YORK CONCERTO

LA SIRENETTALa Sirenetta è non solo unadelle più famose ma forseanche la più rappresentativadelle fiabe di Hans ChristianAndersen: nel desiderio – desti-nato a rimanere frustrato – dellacreatura marina di trasformarsi inun essere umano per amore diun bellissimo Principe, sinasconde infatti la condanna delsuo stesso autore alla “diversità”:nella relazione tra la Sirenetta,che per diventare umana hasacrificato la propria voce ed èstata resa muta dalla Strega delMare, e il Principe che le si affe-ziona senza innamorarsene,Andersen maschera con la fin-zione fiabesca il profondo sensodi isolamento sentimentale, cau-sato dalle sue inclinazioni omo-sessuali. Nell’impossi bilità di rea-lizzare il proprio sogno d’amore,la Sirenetta si dissolve nellaschiuma del mare, e alla malin-conia per il suo triste destino èdedicato il celebre monumentonel Porto di Cope nhagen.

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GIOVANNI BELLUCCI Ricorre quest'anno il bicentenario della nascita di due dei più grandi e amaticompositori Romantici: Chopin e Schumann. Giovanni Bellucci, tra i più apprezzati pianisti e virtuosi europei, e Giovanni Bietti,noto divulgatore e musicista, ce ne parleranno attraverso un originale accostamento dei due importantissimi artisti. Scopriremole loro singolari, affascinanti personalità; i loro rapporti artistici, che si manifestano tra l'altro in alcune fondamentali composi-

zioni che i due si dedicarono a vicenda; le caratteristiche del loro stile e della loro poetica musicale, della scrittura pia-nistica originale e profonda e del virtuosismo coinvolgente che rende la loro musica tanto spettacolare ed amata; allo

stesso tempo, la Lezione ci farà comprendere anche la profonda differenza tra i due musicisti, e le conseguenzediversissime che la loro eredità artistica ha suscitato nella Storia della Musica posteriore, da Brahms e Wagner finoa Debussy. Una Lezione imperdibile quindi, ricca di spettacolari esempi musicali al pianoforte e di approfondi-menti illuminanti. CHOPIN E SCHUMANN

Domenica 28Sala Sinopoli ore 11

Lezioni di Musica

Giovanni BellucciCHOPIN E SCHUMANN

Biglietti: posto unico 5 euro.

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E’ stato in assoluto il primo esperimento di orchestra sinfonica online quella presente su YouTube (tutti sape-

te cos’è YouTube, vero?...). Ed è stato con lo slancio del pioniere che il compositore cinese Tan Dun ha accet-

tato la commissione di Google e ha affrontato la selezione degli strumentisti, le prove e la collaborazione onli-

ne con musicisti che non si sono mossi da casa loro per realizzare la prima Internet Symphony della Storia.

Visibile sul sito della Youtube Symphony Orchestra, è un pezzo divertentissimo della durata di 5 minuti scarsi,

che rifà il verso all’Eroica di Beethoven per evidenziare lo sforzo “eroico” di tutti gli esecutori coinvolti. Ma Tan

Dun è anche compositore serissimo di brani che utilizzano inusuali strumenti organici, come l’acqua o la carta,

e di sontuose colonne sonore spesso premiate con l’Oscar, come nel caso de La Tigre e il Dragone, colossa-

le successo planetario a sorpresa del 2000. Del 2006 è invece The Banquet o La Leggenda dello Scorpione

Nero, adattamento in chiave cinese dell’Amleto di Shakespeare: per questo film, presentato alla Mostra del

Cinema di Venezia di quell’anno, Tan Dun ha realizzato la colonna sonora che lui stesso dirigerà per la prima

volta dal vivo sul podio dell’Orche -

stra e del Coro dell’Accademia di

Santa Cecilia. Apre il programma

Water Rock ’n’ Roll.

Sabato 27 febbraio ore 18lunedì 1 marzo ore 21martedì 2 ore 19.30Sala Santa Cecilia

Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Tan Dun direttoreGiulio Biddau pianoforteAmedeo Cicchese violoncello

Tan DunWater Rock 'n' Roll La tigre e il dragoneThe Banquet ConcertoInternet Symphony

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L’Italia è da 150 anni un paese unificato al costo di guerre e battaglie dove persero la vita migliaia e

migliaia di patrioti, innamorati della stessa idea, cioè quella di liberarsi dell’invasore straniero. Ravvivare

quel senso di unità e di fratellanza non può che far del bene a una comunità agitata e travagliata come

quella dell’Italia di oggi, assumendo un significato etico e simbolico fondamentale. Una commemorazio-

ne in musica può addirittura risultare più efficace di tante parole, specialmente con un programma intel-

ligente e quasi “filologico” come

quello del concerto della Banda

dell’Esercito che insieme al Coro

dell’Accademia di Santa Cecilia

eseguirà brani di Giuseppe Verdi, il

compositore che più di ogni altro ha

incarnato con la sua musica l’amor di

patria degli italiani di due secoli fa,

incorniciati dalla versione originale

per coro maschile e dalla versione

definitiva per coro e orchestra di

“Fratelli d’Italia”, ovvero l’Inno degli

Italiani, sul celebre testo di Goffredo

Mameli, musicato da Michele

Novaro.

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Concerti e spettacoliper bambini, ragazzi, famiglieLunedì 1 e martedì 2 Sala Santa Cecilia ore 10.30Gli splendori di Mozart e HaydnIl Classicismo in Musica fra certezze e libertàLezione – concerto: età consigliata: 12 – 19 anniA cura di Francesco MicheliProfessori d’Orchestra e Artisti del Coro dell’AccademiaNazionale di Santa CeciliaPianoforte Laura de Mariassevich

Viaggio nel mondo e nella mente di due geni dellastoria della Musica: Haydn, l’ultimo grande composito-re alle dipendenze di una Corte e Mozart, il primo arti-sta “free lance”.

Lunedì 1 e martedì 2Sala Petrassi ore 10.30Chi rapì la topina Costanza?Commedia giocosa liberamente tratta da “Il Ratto dal Serraglio”Spettacolo – età consigliata: 6 – 12 annidi C. F. Bretzner/W. A. MozartTesto di Paola Campanini; musica di Roberta Vacca;Edizioni musicali RAI TradeDirettore José Maria Sciutto; regia Cesare ScartonArtisti di Opera Studio; Cantoria, Laboratorio e CoroVoci Bianche di Roma dell’Accademia Nazionale diSanta Cecilia; Orchestra del Conservatorio di SantaCecilia di Roma

Giocosa interpretazione del famoso Singspiel mozar-tiano che vede protagonisti alcuni personaggi delmondo animale grottescamente umanizzati. La musicanasce da una elaborazione dell’originale ideata per iragazzi.

Mercoledì 3 Teatro Studio Legni Lunedì 22 Teatro Studio Direzione d’OrchestraDalla Musica allo Strumento…e ritornoLaboratorio interattivo – età consigliata: scuolaPrimaria (ore 10) e Secondaria (ore 11.30)Professori d’Orchestra dell’Accademia Nazionale diSanta Cecilia

Laboratori innovativi che permettono ai ragazzi dientrare in contatto, con tutto quanto fa musica: glistrumenti musicali, le voci e gli artisti.

Sabato 6 Sala Santa Cecilia ore 9 Musiche di Schumann, Beethoven e BrahmsSabato 13 Sala Santa Cecilia ore 9Musiche di BernsteinProve d’AscoltoLaboratorio riservato alle Scuole Secondarie A cura di Laura de Mariassevich

L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Ceciliaapre ai ragazzi le prove dei concerti sinfonici. Un tutorintrodurrà le musiche in programma con quiz a premi

Sabato 6 Sala Coro ore 19Incontro preparatorio destinato agli adultiDomenica 7 Sala Coro ore 16ConcertoChe orecchie grandi che ho!Spettacoli per bambini da 0 a 2 anni

Sabato 6 Sala Coro ore 19Incontro preparatorio destinato agli adultiLunedì 8 Sala Coro ore 10.30ConcertoMusica che gran gioco!Spettacoli per bambini da 2 a 3 anniA cura di Andrea Apostoli; in collaborazione conAigam; Professori d’Orchestra dell’AccademiaNazionale di Santa Cecilia

Concerti interattivi ispirati alle innovative teorie diEdwin E. Gordon secondo le quali il bambino sviluppala sua attitudine musicale già a partire dai primi mesidi vita. Novità di quest’anno è l’incontro preparatoriodestinato ai genitori e agli insegnanti che assistonoallo spettacolo.

Domenica 7 Sala Coro ore 18Ad-AgioSpettacolo - età consigliata: dai 18 anni in suProfessori d’Orchestra dell’Accademia Nazionale diSanta CeciliaA cura di Andrea Apostoli; in collaborazione conl’Associazione Aigam

Un concerto innovativo ed unico nel suo genere daascoltare e sentire su un grande tappeto con i musici-sti tutti intorno. La musica vi attraverserà offrendoviun’esperienza di immersione nel suono e di ascoltomultisensoriale.

Domenica 14 Sala Santa Cecilia ore 18.30Lunedì 15 Sala Santa Cecilia ore 10.30Il gatto con gli stivaliSpettacolo - età consigliata: 4 - 10 anniIn collaborazione con la Compagnia Venti LucentiJuniOrchestra e Corso di Iniziazione Coraledell’Accademia Nazionale di Santa CeciliaDirettore Simone Genuini

I giovani strumentisti della JuniOrchestra e i piccolicantori del Corso di Iniziazione Corale dell’AccademiaNazionale di Santa Cecilia dedicano al pubblico questastraordinaria fiaba musicale.

Domenica 21 Sala Santa Cecilia ore 17.30 Lunedì 22 Sala Santa Cecilia 10.30Martedì 23 Sala Santa Cecilia ore 10.30MusiCasa!

Anche la lavatrice ha un suono…Spettacolo - età consigliata 4 – 10 anniDa un’idea di Gregorio Mazzarese e Francesco StorinoSceneggiatura di Laura Ronchi; Musiche degli allievidel Corso di Composizione dell’Accademia Nazionaledi Santa Cecilia; Docente Ivan Fedele

Musicasa è il primo spettacolo in cui lavatrici, soffionidella doccia e frigoriferi “suonano”…Portate due cuc-chiai di legno, due cucchiai di metallo e una botti-glia di plastica da 50 cl con il riso dentro.

FRATELLID’ITALIAIl Risorgimento e la nascita dell’Italia contemporanea

MUSA Museo degli Strumenti Musicali

STORIE DI UN SECOLOGiovedì 4 ore 17

Christopher DugganLa circolazione delle idee: Mazzini nel contesto inglese e nel contesto italiano

NOTE D’AUTOREGiovedì 18 ore 18

Umberto Nicoletti AltimariL’identità italiana nella programmazione delle istituzioni musicali nazionali del NovecentoIngresso libero

INCONTRIMercoledì 3 Sala Sinopoli ore 21

Coro dell’Accademia di Santa CeciliaBanda dell’EsercitoFulvio Creux direttoreLorenzo Fratini maestro del coro

Fratelli d’Italia

Novaro Inno degli Italiani

VerdiMacbeth: Patria oppressaLa battaglia di Legnano: SinfoniaI Lombardi alla prima crociata: O Signore dal tetto natioSuona la tromba (primo inno italiano)Vespri Siciliani: SinfoniaNabucco: Gli arredi festiviNabucco: Và pensiero