La sociologia e le società europee: strutture sociali ... · Coordinatrice della Sezione AIS-EDU 2...

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La sociologia e le società europee: strutture sociali, culture e istituzioni Conferenza AIS di metà mandato Catania, 5-6 ottobre 2018 - Università di Catania - Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche (Via V. Emanuele II, n. 49 – Palazzo Pedagaggi) RIFUGIATI E MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI DI FRONTE AL SISTEMA SCOLASTICO-FORMATIVO ITALIANO Sezione Sociologia dell’Educazione, 5 ottobre, ore 16.30-19.00, Aula I, terzo piano 16.30 INTRODUZIONE E CHAIR: Fausta Scardigno, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Consiglio Scientifico della Sezione AIS-EDU 16.45 RELAZIONI: Pitzalis M., CIRD, Università di Cagliari, referente per l’Università nel CTS dei CPIA presso il MIUR “Le policy formative per i richiedenti protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati in Italia” Santagati M. (Università Cattolica del Sacro Cuore), Barzaghi A., Colussi E. (Fondazione ISMU) “I MSNA e la scuola pubblica in Italia. Problemi e sfide dal Sud al Nord” Consoli T., Daher L., De Felice D., Università di Catania “Decisioni e responsabilità educative sui MSNA in Sicilia dopo la legge 47/2017. Sistemi, percorsi e interrogativi aperti” Bellinvia T., Università di Messina, FAMI Utopia- Oxfam “Desiderio di futuro: esperienze formative di MSNA in Sicilia. Il Progetto Barcellona Pozzo di Gotto” Di Rosa R., Gucciardo G., Argento G., Leonforte S., Università di Palermo “Bisogni formativi ed educativi dei MSNA: una ricerca nei CPIA siciliani” Severino S., Cascino G., Università degli Studi di Enna – Kore “La rappresentazione sociale dell’esperienza migratoria e i bisogni formativi per l’integrazione: alcuni dati dalla ricerca Stop Tratta!” Bertozzi R., Università di Modena Reggio Emilia “Open Educational Resources per l’accoglienza dei rifugiati” Scardigno F., Università degli Studi di Bari Aldo Moro Prove tecniche di certificazione: riconoscere le credenziali educative dei rifugiati nell'Università di Bari” 18.45 CONCLUSIONI: a cura di Maddalena Colombo, Università Cattolica di Milano. Coordinatrice della Sezione AIS-EDU

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Lasociologiaelesocietàeuropee:strutturesociali,cultureeistituzioni

ConferenzaAISdimetàmandato

Catania,5-6ottobre2018-UniversitàdiCatania-DipartimentodiScienzeSocialiePolitiche(ViaV.EmanueleII,n.49–PalazzoPedagaggi)

RIFUGIATIEMINORISTRANIERINONACCOMPAGNATIDIFRONTEALSISTEMASCOLASTICO-FORMATIVOITALIANO

SezioneSociologiadell’Educazione,5ottobre,ore16.30-19.00,AulaI,terzopiano

16.30 INTRODUZIONEECHAIR:

FaustaScardigno,UniversitàdegliStudidiBariAldoMoro,ConsiglioScientificodellaSezioneAIS-EDU 16.45 RELAZIONI:

PitzalisM.,CIRD,UniversitàdiCagliari,referenteperl’UniversitànelCTSdeiCPIApressoilMIUR

“LepolicyformativeperirichiedentiprotezioneinternazionaleeminoristranierinonaccompagnatiinItalia”

SantagatiM.(UniversitàCattolicadelSacroCuore),BarzaghiA.,ColussiE.(FondazioneISMU)

“IMSNAelascuolapubblicainItalia.ProblemiesfidedalSudalNord”

ConsoliT.,DaherL.,DeFeliceD.,UniversitàdiCatania

“DecisionieresponsabilitàeducativesuiMSNAinSiciliadopolalegge47/2017.Sistemi,percorsieinterrogativiaperti”

BellinviaT.,UniversitàdiMessina,FAMIUtopia-Oxfam

“Desideriodifuturo:esperienzeformativediMSNAinSicilia.IlProgettoBarcellonaPozzodiGotto”

DiRosaR.,GucciardoG.,ArgentoG.,LeonforteS.,UniversitàdiPalermo

“BisogniformativiededucativideiMSNA:unaricercaneiCPIAsiciliani”

SeverinoS.,CascinoG.,UniversitàdegliStudidiEnna–Kore

“Larappresentazionesocialedell’esperienzamigratoriaeibisogniformativiperl’integrazione:alcunidatidallaricercaStopTratta!”

BertozziR.,UniversitàdiModenaReggioEmilia

“OpenEducationalResourcesperl’accoglienzadeirifugiati”

ScardignoF.,UniversitàdegliStudidiBariAldoMoro

“Provetecnichedicertificazione:riconoscerelecredenzialieducativedeirifugiatinell'UniversitàdiBari”

18.45 CONCLUSIONI:

acuradiMaddalenaColombo,UniversitàCattolicadiMilano.CoordinatricedellaSezioneAIS-EDU

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LepolicyformativeperirichiedentiprotezioneinternazionaleeminoristranierinonaccompagnatiinItaliaMarcoPitzalisCIRD,UniversitàdiCagliari,referenteperl’Università[email protected] Italia, il recente losviluppodell’offertaformativanelcampol’istruzionedegliadultiè legataallepolicyeuropee d’inclusione degli adulti e alle strategie per l’incremento del capitale umano o la lottaall’analfabetismo di ritorno. Queste politiche sono motivate, come mostrano le indagini PIAAC, dallapersistentedifficoltànelconservareeraggiungereunlivellosoddisfacentedicompetenzenellapopolazioneadulta in Italia. Per quanto, negli anni recenti, si registrino deimiglioramenti, continuano a persistere lenotoriediseguaglianzeterritoriali,inparticolareconilpersisteredell’opposizionetraregionisettentrionalieregionimeridionali. ICentriper l’IstruzionedegliAdulti rappresentanodunqueunarisposta, in terminidipoliticheeducative,allesollecitazioniprovenientidalleagenzieinternazionali.TalestrategiaèstataintrapresadallaFinanziariadel2007esuccessivamentemessaincampocondecretodelMiurche individuadueobiettivi centrali: il “conseguimentodi titoli scolasticiedellecertificazioni”, la“creazionediretiterritoriali”.UnaspettocrucialeèilfattocheiCPIAsonostatidotatidiunproprioorganicodistintorispettoaquellodelleautonomie scolastiche e corrisponde a un obiettivo di ampliamento dell’offerta formativa, conseguibileattraversoaccordiconglientilocalioconentiprivatidiformazioneprofessionale.Laprimafasediattuazionehadatounruoloattivodaalcuneregioni(Piemonte,Lombardia,Veneto,EmiliaRomagna,Toscana,Lazio,Campania,PugliaeSicilia)conprogetti“assistiti”indirizzativersotargetspecifici:disoccupati,personeconbassilivellidiscolarità,stranieri,detenuti.IlD.P.R. n. 263/2012 indica gli elementi centrali e costitutivi dei CPIA inparticolare emerge che l’offertaformativaèdirettaaunapluralitàdipubblici.I CPIA costituiscono quindi un prototipo di istituzione scolastica flessibile che si rivolge a un pubblicoeterogeneo,conmetodieobiettividiversificatieconuncorpodocentenonomogeneo(docentiprovenientidallascuolaprimariaosecondaria).Nelcorsodegliultimitreannicorsodegliannirecenti,inoltre,laretedeiCPIAhaconosciutounfortesviluppo.LadistribuzionenelterritorionazionalenonapparebilanciataeemergeunamaggioreconcentrazionenelleregionidelNordconil47%deiCPIA,mentrenelsudeisolesitrovail33%deiCPIA.

Zona Valore Percentuale NORD OVEST 37 28,9% NORD EST 23 18,0% CENTRO 25 19,5% SUD 28 21,9% ISOLE 15 11,7% TOTALE 128 100,0%

CPIA – Italia . Dati Miur 2017 Perquantoriguardal’utenza,secondoidatiIndire,nell’annoscolastico2016/2017risultanoessereiscritticirca108.500studenticonunincrementodel18%rispettoall’annoscolastico2015/20161. L’incremento 1http://www.indire.it/2018/05/29/pubblicata-ricerca-indire-viaggio-nellistruzione-degli-adulti-in-italia/

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riguardaancheglistudentistranierichecostituisconounodeitargetprincipalidellapolicy.NeipercorsidiIlivello (relativi alla scuola dell’obbligo) risultano iscritti circa 14.000 iscritti con un incremento del 14,1%mentregliiscrittiapercorsidiIIlivellohannoavutounincrementodicircail17%(corsidirettiall’acquisizionedel diploma di istruzione secondaria tecnica, professionale e artistica)2. Aumentano anche i percorsiorganizzatiincarcere,disiaperilIlivello(chepericorsidisecondoIIlivello(+20%),all’internodeiqualisitrovaunacospicuapercentualediutentistranieri.3Glistudentistraniericostituisconodunqueunaporzioneimportantedell’utenzadeiCPIA.L’integrazionedeglistudentiimmigratidirecentearrivomuta,almenoparzialmente,lafunzioneelapraticadiun’istituzione inizialmentepensatanelquadrodiunastrategiadi inclusionesocialediunapopolazioneresidente.Nellostessotemposeneintravvedonolepotenzialitàsiaperlascuolacheperisuoipubblici:lascuola,infatti,puòesperireun’aperturaprofessionaleeculturaleversopubblicifinoadoggiesclusi.Sotto il profilo dell’inclusione sociale, l’integrazione all’interno di un’istituzione scolastica costituisce unelementochepuòfavorireiprocessidicoesioneeintegrazionesociale.Per quanto riguarda, gli studenti stranieri – e specialmente i richiedenti asilo – si tratta innanzitutto ditrasmettere competenze di base nella lingua italiana, in secondo luogo si tratta di definire i fabbisogniformatividell’utenza,fareilbilanciodellecompetenze,orientaresottounpuntodivistadellaformazioneedell’inserimentolavorativo.Questogenerediutenzacostituiscedunqueunasfidapergliinsegnantidiscuolachenonsonoformatiperquestotipodiattivitàenonsononecessariamentemotivatialavorareconquestotipodiutenza,condizionechepuòincideresulturn-overdeidocenti.Un'altradifficoltàècostituitadalfattochequestautenzaèparticolarmentefluttuanteeinstabileneltempo.Anchequestoaspettocostituisceunasfidaperlascuola,siasottoilpuntodivistaamministrativosiasottoilpuntodivistapedagogico.

2Ibidem3https://ec.europa.eu/epale/it/content/pubblicata-ricerca-indire-viaggio-nellistruzione-degli-adulti-italia

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IminoristranierinonaccompagnatielascuolapubblicainItalia.ProblemiesfidedalSudalNordMariagraziaSantagatiUniversitàCattolicadelSacroCuoremariagrazia.santagati@unicatt.itAlessandraBarzaghi,[email protected],[email protected]“Secondol’articolo34dellaCostituzioneitalianatuttiiragazziminoridi16annidevonoandareallascuolapubblica statale.Noi vediamoperò chenonè così. Tanti ragazziminoridi 16anninonvannoalla scuolapubblica”.Cosìsiapre la“Letteraallascuolapubblica”,stampatanelgiugno2018enataall’internodellascuola per adolescenti di origine immigrata che l’associazione Asnada gestisce aMilano, frequentata daMSNAedaminoriricongiuntichesisonointerrogatisulledifficoltàe,spesso,sull’impossibilitàpermoltidilorodiaccedereallascuolapubblicastatale,anchequandoinetàdell’obbligo.Se ci concentriamo sui MSNA accolti all’interno del sistema SPRAR, la maggior parte di essi ha potutofrequentarecorsidialfabetizzazionenellestrutturediaccoglienzaosonostatiiscrittiaduncorsoesterno:d’altro canto, l’apprendimento della lingua italiana rappresenta un intervento previsto nel progettoeducativo individualizzato che dovrebbe essere predisposto nel momento di ingresso nel centrod’accoglienza,chedevegarantireaccessoe frequenzadicorsidi linguaperunnumerominimodi10oresettimanali.Unasituazionepiùproblematicaè invecequellarelativaall’accessoalsistemadell’istruzionepubblicaperl’assolvimentodell’obbligoscolastico.Nonsidisponedidatispecifici relativiall’inserimentoscolasticodeiMSNA:mancaunmeccanismosistematicodiraccoltadeidatiingradodievidenziareinqualiistitutiscolastici(ediqualiareegeografiche)siconcentrailmaggiornumerodiquestiminori.AncheilmonitoraggiodiSavetheChildren (2018) confermache iproblemipiù frequenti riguardano l’iscrizionealla scuolapubblicadeiminorichehannopiùdiquindicianni,ovverolamaggioranzadeipresentiinItalia,problematicasoprattuttoper motivi burocratici e amministrativi (arrivo in corso d’anno, esaurimento dei posti disponibili, scarsaconoscenza della lingua italiana all’arrivo, analfabetismo diffuso, scarso tempo a disposizione per laprogettazione prima del 18° anno d’età, ecc.). I quindicenni, difficilmente, vengono inseriti nelle scuolesecondariediprimogrado,perchéritenutitroppograndi,nonentrandoperòneanchenellescuolesecondariedisecondogrado,perchénonconsideratiingradodisostenerequestotipodipercorsodiistruzione.Finoai16anni,inteoria,nonpotrebberoneancheentrareneiCPIA(CentriProvincialidiIstruzionepergliAdulti).Laformazione linguistica (e culturale) è, nei casi migliori, offerta informalmente dal privato sociale (ONG,volontariato, ecc.), in attività in cui ci si occupa soprattuttodi insegnamentodella lingua (EUAgency forFundamentalRights,2016).Anchenelcampodell’istruzione,miglioreèlasituazionedicolorochesonoinseritinelsistemaSPRAR,cheriesconoadaccederealsistemadi istruzioneeformazioneprofessionale,anchesemoltisonoarischiodidispersione(Huddleston,Wolffhardt,2016):nel2016,glioltre600progettiSPRARhannoprevistol’iscrizionedi1.310minorinelsistemascolasticoedi595minorineicorsidiformazioneprofessionale.Glioperatoricheseguono questi minori hanno rilevato gli effetti positivi dell’inserimento scolastico sui ragazzi, a livellocognitivoerelazionale,nelprocessodiintegrazionesulterritoriodiresidenza(SaveTheChildren,2018).Inalcunicasi,appenaottenutol’esamediterzamedia,iragazzisiiscrivonoacorsidiformazioneprofessionaleeinspecificicontestistannonascendoconvenzionitraCPIAeformazioneprofessionale,perlarealizzazionedi percorsi paralleli e contemporanei (alfabetizzazione, licenza media, formazione e orientamentoprofessionale).

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LepochericercherealizzatesultemafinoraribadisconocheiMSNAsonoinprevalenzainseritineicorsidialfabetizzazioneoperl’ottenimentodellaterzamediadeiCPIA(Grigt,2017).Iprogettieducativialororivoltispessosiscontranoconiprogettidirapidoinserimentosocio-professionaledeiragazzi(CNR-IRPPS,2017)econ i molteplici e contraddittori bisogni che essi esprimono (assistenza, tutela, accrescimento delleconoscenze e delle competenze, autonomia, realizzazione del proprio progetto di vita), che richiedononecessariamente interventi integrati (Augelli, Lombi, Triani, 2017). Proprioperquesto, la prassi diffusa èquelladiprocedereindiscriminatamenteall’iscrizionepressoiCPIA,perapprenderel’italianooacquisirelalicenzamedia,peròall’internodiunambientefrequentatodaadultiodaaltriMSNA,nonsempreadattodidatticamenteallaloroetàe,soprattutto,separatodailorocoetaneiedalcontestodellascuolaordinaria.ScrivonopropriodiquestiproblemiiragazzidiAsnada:“Noivogliamolascuolaapertaatuttiiminorenni,anchesenonseiitaliano,anchesenonsaileggereescrivere…Apertapernoivuoldirechetuttipossonononsoloentrare,maanchestudiaredentroconsuccesso…vuoldirenonessereappartatodalgruppo,avereugualipossibilità,esserecoinvoltoefareattivitàcontuttiglistudenti.Apertavuoldirechenoipossiamostareconinostricompagniperchécosìpossiamocapireunpo’dipiùlalinguaefareamicizia.Stareinunaclasseitalianaconiragazziitalianirendepiùfacilel’apprendimentoallanostraetà”.Lasituazioneitalianasiconfiguracomeunasortadicasoparadossale:daunlato, la leggeitalianaapparetutelanteneiconfrontideiMSNA,ancordipiùdopol’approvazionedellaleggeZampan.47/2017econleultime linee guidadel 2017 (Miur,AutoritàGaranteper l’infanzia e l’adolescenza, 2017), rispetto al lorodirittoall’istruzionenellafasedell’obbligo.Tuttavia, lafruizionediquestodirittodi fattononètutelataegarantitaper lamaggiorpartediquestiMSNA.Afrontediquestarealtà, ledomandedacuisisviluppalanostrariflessionesonomolteplici:comesiconfiguralapresenzadeiMSNAneiCPIAinItalia?perché,anchese ne hanno il diritto, molti minori non riescono accedere alla scuola pubblica, neanche nella fasciadell’obbligo?qualèilprocessopercuisiapprodaalCPIA,maanchecosasuccedeneicasiincuisiriesce,inmanierainattesa,adinserirsinellascuola?qualeilpuntodivistadeidiversiattoricoinvoltiinquestoprocesso(minori,insegnanti,dirigenti,educatori,ecc.)difronteapossibilità,opportunitàeostacolichesiverificanonell’accessoenellafrequenzadellascuolapubblicaitaliana?Perrispondereatalidomande,èstataavviataunaricerca,promossadalSettoreEducazionedellaFondazioneIsmu, “Tra obbligo e diritto.MSNA nel sistema di istruzione e formazione”, studio condotto con finalitàesplorative, attraverso collaborazioni istituzionali consolidate (USR Lombardia e CPIA della Lombardia,UniversitàdegliStudidiCatania,USRSicilia,ecc.).LaricercaèunostudioautofinanziatochehavistocomeprimaattivitàlaraccoltadeidatisullepresenzedeiMSNAneiCPIAdiLombardiaeSicilianell'A.S.2016/2017,conl'intentodiproseguireinfuturoconunaricognizionedeidatipiùaggiornatainaltreregionieindiversiordinidiscuola(secondariadiprimoesecondogradoeformazioneprofessionale).Aquestaprimafasediricercaquantitativa,sièaffiancataunasecondafasequalitativachesiponel'obiettivodiapprofondireiltemadella relazionedeiMSNAcon il sistemadi istruzionee formazione in Lombardia (il loropercorso, le loroscelte, leaspettativee ibisognidicuisonoportatori),dalpuntodivistadeimoltepliciattoricoinvoltinelprocessodiinserimentoscolasticoeformativo.Nella prima fase di ricerca, dopo un seminario di avvio della riflessione (novembre 2017) in cui si sonocondivise prospettive sul problema da parte dei maggiori interlocutori interessati alla questione inLombardia,sièprocedutoaraccogliereidatirelativiallepresenzedeiMSNAneiCPIAnell'a.s.2016/2017,mappandoattraversounquestionariocompilatodaireferentideisingoliCPIAlasituazionedelledueRegionidelNordedelSud(LombardiaeSicilia)cheospitanoilmaggiornumerodiMSNA.Nei19CPIAlombardienei10CPIAsicilianisonorisultatiiscrittirispettivamentequasi800MSNAinLombardiae 4500 circa in Sicilia (quindi 5 volte quelli presenti nei centri lombardi): si tratta di un’utenzaprevalentementealmaschile(6-9%difemmine),conunaquotaconsiderevolediunder16inSicilia(quasiil18%deiMSNA iscritti) e connumeri significativi di neomaggiorenni (usciti di recentedalla condizionediMSNA):400circainLombardiaequasi3500inSicilia.

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MSNAiscrittineiCPIAdiLombardiaeSicilia,aconfrontoconglialtritipidiutenza.A.s.2016/17,V.a. Lombardia SiciliaMSNAiscrittiaiCPIA 789 4532Dicuifemmine 53 419Dicuisottoi16anni 49 881NeomaggiorenniiscrittiaiCPIA 414 3458MSNAiscrittiaicorsidialfabetizzazione 526 2756DicuidilivelloPreA1 259 501MinoricniiscrittiaiCPIA 1804 1669MinoriitalianiiscrittiaiCPIA 370 305Minoriitalianiiscrittiaicorsidiprimolivello 253 297AdultistranieriiscrittiaiCPIA 29655 9506Adultistranieriiscrittiaicorsidialfabetizzazione 24048 5589AdultiitalianiiscrittiaiCPIA 4810 1956Adultiitalianiiscrittiaicorsidiprimolivello 340 1721Adultiitalianiiscrittiaicorsimodulari 4097 30Fonte:datiISMUNeiCPIAlombardisonopresenti18nazionalità,inparticolaredelNordAfricaedell’Africasubsahariana:fralepiùrappresentateEgitto(oltre200minori),Gambia(90minoricirca),Guinea,Albania,SenegaleSomalia(dalle30alle50presenze).NeiCPIAsiciliani,ireferentielencano9nazionalità:fraigruppipiùnumerosiquelliprovenientidalGambia(oltre1200minori),NigeriaeSenegal(circa450ragazzi),GuineaeCostad’Avorio(intornoai300minori),Bangladesh(pocomenodi150minori),Mali(quasi70ragazzi).PerquantoriguardaladistinzionedeiMSNApertipologiadicorsifrequentati,iminorisolisonoinseriti inprevalenzaneicorsidialfabetizzazione,rispettivamenteil66%deltotaleinLombardiaeil60%inSicilia,conampi numeri di studenti frequentati i corsi di livello preA1, pertanto con livelli linguistici piuttosto bassi(soprattuttoinLombardia).LarestantequotadiMSNA(intornoal40%)siconcentrasoprattuttoneicorsidiprimolivello(prevalentementenelmoduloperl’ottenimentodellalicenzamedia).Rispettoaltotaledeiminoristranieri(solieconlafamiglia)iscrittiaiCPIA,iminorisolirappresentanoil30%dell’utenzaneiCPIAlombardi,maaddiritturail73%degliiscrittineiCPIAsiciliani.IminoristranieripresenticonlafamigliaefrequentatiiCPIA,adifferenzadeiMSNA,inoltre,sonodistribuitipiuttostouniformementefraicorsidiprimolivelloeicorsidialfabetizzazionenelledueregioniconsiderate.Inaggiunta,dei2963minori(stranierieitaliani)frequentantiiCPIAinLombardia,iMSNArappresentanoil26%(gliitalianicircail12%),mentrefrai6506ragazziutentideiCPIAsiciliani,iMSNAsiattestanoquasial70%(4,6%gliitaliani):fragliitalianimoltopiùcospicuaèlaquotadiminorifrequentatiicorsidiprimolivello(quasilatotalitàinSicilia,adesempio).Unaltrotasselloperragionaresull’entitàdiquestautenzanelledueprincipaliregioniitalianeriguardalacomparazioneconl’utenzaadulta:gliadultistranieri,prevalentementefrequentantiicorsidialfabetizzazione,raggiungononumerielevatisoprattuttoinLombardia(quasi30milacorsististranieri)dovel’utenzaminorileèpiùlimitata,mentreinSiciliagliadultisonocirca9500afrontedi6milaminoristranieri.LarealtàrilevatadallaraccoltadatineiCPIAcimostradunquelasignificativapresenzadiMSNAneiCPIA,cheaccolgonospessoanchei15ennisullabasedispecificheconvenzioniterritoriali.Sappiamoancheche,inmolticasi,iminoririschianoditrovarsiinunlimboeaessereesclusidaidiversilivellidiistruzionesecondaria(adiscrezionedellescuole).Alcunedifficoltàsiverificanoperesempionelfarrispettarel’effettivoinserimentoscolastico dei minori anche quando sono nella fascia d’età 14-15 anni: sono già considerati grandi perrientrarenellesecondariediprimogrado,maancoratroppopiccoliperiCPIA.

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Alcuni nodi critici legati all’inserimento scolastico deiMSNA sono direttamente connessi alle più ampiepolitichemigratorieealfunzionamentodelsistemadiaccoglienzaitaliani.Traquestipossiamosottolinearelamancanzadisufficientistruttured’accoglienzaperquestotarget:aisensidellanormativaitaliana,iminoristranierigodonodiunregimediprotezionespecifico,secondoilqualenonpossonoessereaccoltinellestessestrutture di accoglienza degli adulti. Nel 2014 le autorità italiane hanno introdotto un nuovo sistema diaccoglienzaperiMSNA,articolatoinduefasi.Conquestosistema,tuttiiminoriaccoltiinstrutturediprimaaccoglienzadevonoesseretrasferitientro60giorni(30,secondolaleggeapprovatanel2017)incomunitàdisecondaaccoglienzadelSistemadiProtezioneperRichiedentiAsiloeRifugiati(SPRAR).Nonostanteciò,lamancanzadi posti nelle strutture di lungo termine, ha costrettomoltiMSNAa rimanereoltre il termineprevisto, in strutturegovernative inadeguateper soggiorniestesi, causandoun impattonegativo sul loroprocessodiintegrazione.Un altro problema è rappresentato dai ritardi amministrativi. Considerato il grande afflusso diMSNA inalcune aree del territorio italiano, le procedure amministrative per il rilascio dei documenti d’identitàpossonosubireseriritardi.Inalcunecittà,perlanominadiuntutoreperilminore,possonovolercianche11mesi.Taliritardiimpedisconoaiminoridipotergoderedeldirittoall’istruzione,inassenzadiuntutorelegale.Lenuovenormeadottatenel2017dovrebberoconsentireunconsistentepassoavanti,inquantoprevedonolapossibilitàdiavanzare larichiestadipermessodisoggiornoodiprotezione internazionaleancorprimadellanominadiuntutorelegale.UnodeiproblemipiùseririguardapoiiminorichearrivanoinItaliasoloqualchemeseprimadelcompimentodel diciottesimo anno d’età: in pochi mesi è infatti difficile riuscire a intraprendere un percorso perl’ottenimentodellalicenzamediaoprofessionalizzante.Tracolorochehannoirequisitiperiscriversiaunascuola secondaria superiore, l’ostacolomaggiore è proprio la cessazione del “sistemadi protezione” perMSNAalcompimentodellamaggioreetà,salvoqualcheeccezione.Ilfattochedebbanolasciarelestrutturediaccoglienzaalcompimentodei18anni(senonvieneapprovatounprosieguoamministrativofinoai21anni)nonècompatibileconilcompletamentodiuncorsoditreocinqueanni.Inlineateoricapotrebberoproseguireilpropriopercorsodistudi,madovendodiventareautonomi,legalmenteedeconomicamente,nonhannolapossibilitàdifarlo,ocomunqueèmoltodifficilechesucceda.Alcompimentodei18annidevonolasciare l’accoglienzaedevonoavereun lavoro,oltrechepermantenersi,perpoter convertire ilpropriopermessodisoggiorno.AccantoallaprimafasediricercasuiCPIA,sièsviluppataunaricercaqualitativa(ancoraincorso),incuicisièpostil’obiettivodiapprofondirelanaturadellarelazionefraMSNAesistemascolastico-formativoinItalia.Ladomandaprincipalediricercaèstatapostadaunduplicepuntodivista:comeiMSNAvivonola“scuola”inItalia?maanchecomeilsistemascolastico-formativoliaccoglie(ononliaccoglie)oggi?Qualèilruolodeiprincipali attori in gioco (dirigenti scolastici, insegnanti, amministratori locali, educatori, ecc.)nell’accompagnamentoversolascuolapubblica?Partendodall’ipotesi(verificata)deldifficoltosoemancatoaccessoallascuolasecondariadisecondogrado(oprimogrado),cosìcomeaicorsidisecondolivellodelCPIA,gliscopidiquestafasediricercasonoditipo:1)conoscitivo,perindagareunfenomenoancoranontroppostudiatoedapprofondito,dalpuntodivistadeiprincipali attori in gioco; 2) e anche pratico, in quanto si tratta di ambito privilegiato di intervento perFondazioneIsmu,incuiproporreeattivarestrategie,interventiperagiresullaquestioneinmanierapositivaetrasformativa4.

4FondazioneISMU,oltreadavereunalineastrategicadiinterventoestudiosuiMSNA,incampoeducativohapromossonel2018unworkshopdipoesiaedifilm-makingneglispazidellaBibliotecaAffori-VillaLittadiMilano,incuiungruppodi15giovani(ragazzieragazzeitalianidiunliceomilaneseeMSNAprovenientidadiverseareedelmondo:Albania,Bangladesh,Costad’Avorio,Egitto,Gambia,Kosovo,Marocco)haesploratoedocumentatoinunvideol’intrecciofravissutipersonaliepatrimoniletterari.IlworkshopèstatorealizzatoincollaborazioneconlaBibliotecaAffori,l’AssociazioneShebShebel’AssociazioneLaTenda,esicollocaall’internodelprogettoquadriennaleeuropeo“YEAD(YoungEuropean(Cultural)AudienceDevelopment”(2015-2019).

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Questapartedellaricercasièbasatasullarealizzazionediintervistesemi-strutturate,conMSNA,educatori,amministratori, insegnanti, dirigenti che lavorano nel contestomilanese (o lombardo). Finora sono staterealizzateunaquindicinadiintervisteaminorieadulti.Periminori,l’intervistasemi-strutturataèpartitadalpresentedelragazzo(lagiornatatipo,lascuolaelaformazione,lescelteelepersone,ibisogni,idirittieidoveriascuola),perritornarealpassato(lasceltadipartire, leaspettativee ilviaggio)eproiettarsisulleprospettiveeiprogettiperilfuturo(iprogetti,lavisionedelsuccesso).Nellostessotempo,sisonoricostruiticon educatori, insegnanti, dirigenti, i vissuti scolastici dei ragazzi e il ruolo degli adulti nell’orientare oincoraggiareiMSNAadintraprendereunpercorsodistudiinItalia.Dall’analisi delle interviste, i referenti milanesi riportano l’esistenza di un accordo inter-istituzionaleterritorialedi rete,conunafortecollaborazionefrapolitichesociali,serviziominorieservizieducativisulfrontedeiMSNAneoarrivati.Daun lato, tuttavia, ci sono iprotocolli strutturati,dall’altro le scuole sonoautonomeequindimoltodipendedalladisponibilità,attenzione,volontàdeldirigente,delcollegiodocentiodelreferentedell’accoglienza.Afrontediunanormativacomplessaecontraddittoria,nessunohal’autoritàdidireadunascuola“no,questolodeviprendere”5,ancheneicasidiminoriinobbligoscolastico.Inoltre,lanormativaprevedeche“ildirigentechenonaccogliesseilminore,pervarimotivi,dovrebbeattivarsipressolescuolevicinepergarantirel’accoglienza.Equestononsempreaccade”.All’USRèbenpresenteilfattochevièunasortadistratificazionefrascuole,incui“alcunescuolediventanounasortadirefugiumpeccatorum,mentrealtretendonoanonaccettarefacilmente”.IdirigentideiCPIAdiMilanoeprovinciasottolineanolasfidadell’offrirenell’arcodituttii12mesidell’anno(nonostantesisiacomunqueall’internodiunascuolachehaun“normale”calendarioscolastico),inuntempoadisposizionepiuttostoristrettoeconscadenzepiùpressanti rispettoaquelle relativeaglialtriminori. IdirigentidichiaranoinoltrecheiCPIA“nonhannounparticolaremandatoistituzionalesuiMSNA:sitrattadisensibilità del corpo docente o almeno di un gruppo limitato di docenti”, che con interesse, passione,esperienza professionale e competenze specifiche, portano avanti iniziative con questi giovani. QuestidocentispessosonoingradodirispondereaibisognideiMSNA:bisognodiessereaccompagnatinellaletturadelcontestoitalianoedellerelazionichevivono;bisognodiunadidatticaattiva,coinvolgenteeconricadutepratiche; bisogno di momenti ricreativi nel contesto scolastico, bisogno di incontro con i coetanei “insituazioni di normalità”. I CPIAmilanesi, dove si concentra lamaggior parte dell’utenza in Lombardia, sipresentanoinoltreingradodiriconoscerelecompetenzediquestiragazzi:“l’esperienzaforteattraversocuisonopassatipuòdiventaremotivazione,desideriodirinascereconunprogettodivitaeun’energiachepossaesseretrasformatapermigliorareilpropriodestino”,ancheattraversolascuola.Capacidiaffrontarequestasfida impegnativa, tuttavia, iCPIAsi sentonocome“l’ultimoposto incuimandanoqualcunoquandononsanno dove mandarlo … non vorremmo essere considerati solo come l’ultimo posto dove mandare glistudenti”.Daunlato,c’èunagrandeaperturaeaccoglienzaperquest’utenzainunastrutturapergliadultichesiadattaairagazzi,dall’altrolatoilCPIAnonpuòsostituirelescuole,gliistituticomprensiviinattivitàche“nonvoglionoononpossonopiùfare”conun’utenzaparticolarmentevulnerabileesvantaggiata.Perquantoriguardaglieducatori,essiconsideranoiCPIAunpuntodiriferimentoperl’istruzionedeiMSNA.Glieducatori, lottandocontro il tempoe laburocrazia,con ildesideriodiagirealmeglio,spessoportanodirettamenteiragazziaiCPIA,nonprendendoinconsiderazionealtreopzionienonessendosufficientementepreparati e supportati in questo ruolo (Malaspina, Isa, 2018). D’altro canto, spesso l’istruzione e laformazione sono per questi minori superflue e non necessarie: si tratta, al massimo, di ambienti dafrequentareinattesadiandarealavorareediacquisireilpermessodisoggiorno.ComesottolineanoiragazzidiAsnada,“l’educatoreincomunitàdice“vaiascuola”unavolta,duevolteepoibasta.Igenitorisonodiversidaglieducatori.Igenitorivoglionodipiùperilorofigli.Glieducatorinoncihannomaidetto“vaiallascuolapubblica”.Forseperchéabbiamogià16anni.Forseperchénonparliamobenel’italiano.Forseperchésannogiàchelescuolenonaccetterannolanostraiscrizione”.L’educatorenonsembrasemprecogliereilsuoruoloimportantenelnegoziarel’accessodelminorenellascuolapubblica,dacuipotrebbedipendere,inpresenzadiimpegnoemotivazione,ilfuturodelragazzoinItalia.Inalcunicasi,tuttavia,inpresenzadiaccordipositivi

5Travirgolettesonoinseritecitazionidalleinterviste.

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fraistituticomprensivi,CPIA,privatosociale,comunitàdiaccoglienza,iminoririesconoadacquisirelalicenzamediaepoiandareavantineglistudi(conilbienniodelCPIA,oppurenellaformazioneprofessionale,ecc.).Dallestoriedeiragazziraccoltefinora,infine,sievincechequestiminorihannolivellidiistruzionepiuttostobassi, anche quando sono stati scolarizzati nel paese d’origine: il rapporto con l’istruzione è moltoproblematico, non c’è l’abitudine a “stare a scuola”. In Italia l’avvicinamento con il mondo scolastico èavvenuto per molti con corsi di lingua all’interno delle comunità, talvolta in contesti di isolamento esegregazione:iragazzinehannogiratemolte,primadiarrivareaMilano,passandospessoperlaSicilia.Solosuccessivamenteedopodiversotempodall’ingressoinItaliasonoarrivatiaiCPIA.Talvoltahannoscopertomolto tardi “di poter frequentare la scuola italiana con gli italiani”. Il bisogno di poter conoscere econfrontarsiconragazzidellapropriaetàrimanenonsoddisfattonellamaggiorpartedeicasi.ICPIAsonostati presentati loro, spesso, come unica alternativa possibile. Dopodiché sono diventati nel tempo unospaziodivitaimportanteperloro,cheimpegnagranpartedellalorogiornata:malapossibilitàdiinstaurarelegamicongliautoctonièscarsa,trattandosidicorsi frequentatiprevalentementedaaltriminorieadultistranieri. Nel complesso, però, come testimoniamo queste poesie composte dai ragazzi nell’ambito delprogettoYEAD–citatoinprecedenza–,lavogliadipartireeviaggiareperconoscere,sapere,apprendere,imparare,èpresenteancheinquestiminori.Ènecessarioperòancoraapprofondirequalisonolestrade,lemisure,ilruolodegliadultisignificativiperchéquestoatteggiamentosiariconosciutoeaccoltoanchedallascuolapubblica,etrasformatopositivamenteinprogettoformativoebiografico.

Ahahahilviaggioquestomihapermessodiscoprireilmondo:diconoscerlastoriadiconoscereledifferenzeculturalididiversipaesidivederelebelleragazze(Fallou,2018).ViaggionelmondohoviaggiatosulmaresonoarrivatoinSicilial’annoscorsodurantelevacanze.Hoviaggiatopersaperecos’èilmondo(Ousman,2018).

RiferimentibibliograficiAsnada. Una scuola per il mondo (2018), Lettera alla scuola pubblica, [online] testo disponibile in:

http://www.asnada.it/2018/06/06/lettera-alla-scuola-pubblica.AugelliA.,LombiL.,TrianiP.(2017),UnaccompaniedMinors:ExploringNeedsandResourcestoPlanSocio-

educationalProgramsintoSchoolSettings,“ItalianJournalofSociologyofEducation”,10(1),pp.43-61.CNR-Irpss(2017),Sperduti.StoriediminorenniarrivatisoliinItalia,UnicefItalia,Roma.EUUnionAgencyforFundamentalRights(2016),Thematicfocus:Children,EU,Brussels.GrigtS.(2017)(acuradi), Ilviaggiodellasperanza.L’istruzionedeiminoririfugiatienonaccompagnati in

Italia,EducationInternationalResearch,UILScuola,Roma.HuddlestonT.,WolffhardtA.(2016),BacktoSchool:Respondingtotheneedsofnewcomerrefugeeyouth,

MigrationPolicyGroup,Brussels.MalaspinaR.,IsaL.R.(2018),Ilbiancoeineri.Educhiamoliacasanostra,Amazon,Poland.SavetheChildren(2018),AtlanteminoristranierinonaccompagnatiinItalia.Crescerelontanodacasa,Save

theChildren,Roma.

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DecisionieresponsabilitàeducativesuiMSNAinSiciliadopolalegge47/2017Sistemi,percorsieinterrogativiapertiTeresaConsoli,LianaMariaDaher,DeborahDeFeliceUniversità[email protected],[email protected],[email protected],inforzadellaleggen.47,iminoristranierichearrivanoinItaliasenzagenitoriofigureadultediriferimentosonoinseritiinunsistemadiprotezioneediinclusione“uniforme”.Lalegge47del 2017, nota più comunemente come DDL Zampa, ha l’obiettivo, infatti, di consolidare le tutele neiconfrontideiMSNApresentisulterritorio italiano,masoprattuttodigarantirechel’accoglienzasiasvoltasecondonormeapplicateuniformementesulterritorioitaliano.LaleggeZampaproibisceesplicitamenteilrespingimentodiMSNAeriaffermaillorodirittodiottenereunpermessodisoggiornovalidosinolamaggioreetà.Taleleggeprevedelaformazionedivolontariingradodirafforzarelegaranzieesistentisulterritorioe,comeperaltrogiàinprecedenzaaffermato,lanominadiuntutoreadeguatamenteformatoperognibambinononaccompagnato,nonsoloperfornireassistenzalegale,comprese le domande di protezione internazionale, ma anche al fine di sostenerli nel loro processod’inclusione sociale, assistito da soggetti qualificati (psicologi, pedagogisti, mediatori culturali, assistentisociali e avvocati). Il ruolo del tutore è pertanto pensato non solo e non più come “tutore legale”, cheemergevacomerisultatodiprecedentiricerche(Consoli2015),maèdotatodiunruoloa360°chelovedeprotagonistanelsuperareproblemiburocraticirelativiall’accessodeiMSNAalleopportunitàdiistruzioneeformazioneprofessionale,maancheguidanella transizionedeiminoriall’etàadultaacquisendocosìunaposizionefondamentalenell’educazionedelminore.Inoltrelanuovaleggeprevedelapossibilitàche,unavoltaraggiuntalamaggioreetà,ilminore,sehaavviatounpercorsod’inclusionesociale,possacontinuareabeneficiaredelsostegnofinoa21anniedèproprioiltutoreaprendersicuradelprocessodiampliamentodelsupportoeagiudicareinizialmentesetalepercorsoèstatoconcretamenteavviato,siprendecuraperaltrodelsuopercorsoscolasticoalfinedirenderepossibileilsuocompletamentocertificato.ComerilevatodaSavetheChildren,sonostaticirca4.000icittadiniitalianichesisonodichiaratidisponibiliaricoprirequestoruolo.Sitrattasoprattuttodidonnetrai40ei50anni,laureateinmaterieumanistiche,giuridicheosanitarie.L’Autoritàgaranteperl’infanziael’adolescenzahaattestatochequasi2.800candidatihannopartecipatoaicorsi(ancheseèancoradaverificareilnumerodipersone che successivamente alla formazione hanno effettivamente rivestito il ruolo di tutore). Si trattapertantodinumeri rilevanti anche se comunquenon sufficienti a coprire il fabbisognonazionalepoiché,secondodatitrasmessidalMinisterodelLavoroedellePoliticheSociali,datial30giugno2018(Reportdimonitoraggio),siregistrasulnostroterritoriolapresenzadi13.151MSNA,dicuisoloil58,7%risultaavere17anni.LaleggeZampanasceperlivellareinsensopositivo,comesièdetto,ilsistemadiaccoglienzadeiMSNAesiproponesostanzialmentediuniformareedi facilitare ipercorsidi inclusionedeiminorichegiungononelnostropaese.Rispettoataleultimofondamentalepropositounprimogruppodiconsiderazionisembranoemergere relativamente ai soggetti coinvolti e alle loro aspettative, soprattutto focalizzando taliconsiderazioni suiMSNA e sulle previsioni relative al loro progettomigratorio. Non possono inoltre nonessereconsideratialcunielementichepotrebberoesseredefiniti“strutturali”,relativipertantoalleconcretepossibilitàdi inclusionesocialedeiMSNAnelnostropaese.Comesisposanoipiùrecentiorientamentidiletturadell’infanziaedellacondizionediminoreetà(sintetizzabilinelpassaggiodaoggettiinvisibiliasoggettivisibili epartecipativi) rispetto a condizioni di estremavulnerabilitàqualequelladeiminori stranieri nonaccompagnati? Cosa significa essere “soggetti estremamente vulnerabili” e al tempo stesso “attori del

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proprioprocessodiemancipazione”nelpercorsodiriconoscimentoedieserciziodeipropridiritti(Qvortrup1995;Torrioni2013:116)?Inquest’ultimatranchediconsiderazioninonsonodatrascurareconsiderazionirelativeall’organizzazionescolasticaealleinterazioniconlefiguredisupporto.Tali interrogativi vanno inquadrati relativamente a soggetti, i MSNA, dalle motivazioni frammentate,improntatesull’inquietudinegenerazionalechelispingeversolasperimentazionedinuovimodellidivita(ediconsumo),ispiratisoprattuttodaimedia,eorientate,spessoconfusamente,dall’esempiodiamicioparenticheprimadiloroavevanoabbandonatoilpaese.Idesiderieleaspettativedeiminoriincarnanosoprattuttoletradizionaliattesediqualsivogliaprogettomigratorio:lavorare,guadagnare,crearsiunavitainItalia(oinEuropa) e aiutare la famiglia nel Paese d’origine. Tutti vedono il loro futuro vincolato alla possibilità diottenere un permesso di soggiorno che gli consenta di rimanere in Italia (ma anche di viaggiare) e nonvanificareglieventualipercorsiformativiintrapresi;pertuttil’obiettivoprincipaleètentareconcretamentedimigliorare le proprie opportunità di vita, sia relativamente alle condizioni economiche che a quelle disicurezza,rispettoaquantodisponibileneiloropaesid’origine(Daher,inConsoli2015).TracciatountaleidentikitdelMSNA,soprattuttosevicinoallamaggioreetà,ilsuointeresserispettoaunpercorso d’inclusione scolastica se non strettamente focalizzato a un inserimento lavorativo appariràpertantolontanodallesueaspettativerispettoall’evoluzionedelprogettomigratorio.Qualipossibilitàoffreoggiilsistemad’inclusioneitalianoataliminoriequantotaleoffertacorrispondeailorobisogni,interminidiatteseediprogettualitàpregressa?ICPIAistituitiataluopodall’annoscolastico2014/2015sonoingradodi rispondere ai loro bisogni formativi e di avviamento al lavoro, quantomeno da un punto di vistaideale/strutturale?Equantolanuovaleggecontribuisceadelineareuntaletipodirispostamirata?Ricordiamochelaformazioneeillavororappresentanoaspetticrucialineiloropercorsi,siaperchéessendominorennisonosoggettiall’obbligoscolasticoeformativosiaperaccrescereleloropossibilitàdiinserimentonella società italiana.Essendominori, lapropostache ricevonodalle istituzioni italianeè l’inserimento inpercorsiformativichepermettanodiacquisirelecompetenzenecessarieperunfuturoingressonelmercatodel lavoro. Tuttavia, molti MSNA arrivano in Italia con l’aspettativa di poter lavorare e guadagnarerapidamente al fine di inviare alla famiglia del paese di origine una somma sufficiente a soddisfare leaspettativediriuscitadelprogettomigratorio;alcuniinoltredesideranolavorareperessereautonomioperraggiungereglistandarddivitaoccidentale(Ibidem).Ciòrichiededunqueunariflessionepiùampia,rispettoadun terreno, scivoloso, in cui i concetti di “superiore interessedelminore”edi “sicurezzae tuteladelminore”rimandanoadifferentirappresentazionidell’infanziaeadeterogeneeespessononassimilabilistoriedivita(DeFelice,inConsoli2015).Ilpercorsod’inclusionedelMSNAinItaliasembrainoltre,comesopraevidenziato,ancorpiùstrettamentelegatoalnuovoruolodeltutorevolontario,èchiarocheunaseriaeobbligatoriaformazionenonpotràchecondurreaunapresa incaricodelminoremoltopiùarticolataedunqueresponsabile.Dalpuntodivistanormativo,lafiguradeltutoreavrebbegiàdovutoessereiltramitefondamentaleperveicolarelaconoscenzadei diritti/doveri, al fine di salvaguardare il principio di nondiscriminazionedi questi soggetti rispetto aiminori italianioltre che in ragionedellaminoreetà.Oggidovrebbe rappresentarsi comeunodegli attoricentralinellavitadelminore,svolgerelafunzionechiavenell’assisterlointuttoilprocessotesoacostruireperluieconluisoluzioniecondizionisostenibili,siacheriguardinol’integrazionenelpaeseincuisitrova,iltrasferimentoinunaltropaeseoilritornonelpaesediorigine.Sièriuscitiformalmenteapassaredaunruoloquasi esclusivamente giuridico – prima della legge Zampa i tutori nominati erano quasi esclusivamenteavvocatiesiassumevanoprincipalmentelaresponsabilitàdiottenereperilminoreilpermessodisoggiorno,permotiviaderentiallalorocondizionesulterritorioeperunperiodopiùlungopossibile,cosìdaconsentirglidiessere libero sul territorioeuropeoedi lavorare sul territorio italiano–aun ruolobasato su capacitàprioritariamente “relazionali” piuttosto che “professionali”, come si può desumere da qualche primatestimonianza(sivedawww.vita.it).TalefondamentalecambiamentopotràessereutileaindirizzareiMSNAresidenti sul nostro territorio verso percorsi educativi inclusivi?Approfondendo le su elencate criticità sicercheràdiipotizzarepossibilitraiettoried’inclusionefavoritedatalecambiamentolegislativo.

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Desideriodifuturo:esperienzeformativediMSNAinSicilia.IlprogettoBarcellonaPozzodiGottoTindaroBellinviaUniversitàdiMessina–[email protected] presenza diminori stranieri non accompagnati nel popoloso comune di Barcellona Pozzo di Gotto inprovinciadiMessina(secondoperabitantisoloalcapoluogo)èrecente-risalealmaggio2017-edèdovutaalla nascita della comunità di seconda accoglienza “La Casa di Ismail”. Tutto ha origine da un progettopresentatodalmedesimoComunenelsettembredel2016conlapartecipazioneadunbandodell’autoritàdelFondoAsiloMigrazionieIntegrazionidelMinisterodell’Interno.Agestirelastrutturael’interoprogettoè l’ATS costituita da: Utopia (cooperativa sociale dalla storia più che trentennale del vicino comune diMilazzo)edaOxfam Italia Intercultura (brancadell’ongOxfam Italiaa suavoltaerededell’ongdiArezzoUCODEP).Ilprogettonasceanchedall’impulsodelparrocodellaparrocchiaSantaMariaAssuntachegiàdaanni seguiva con interesse tutte le iniziative socio-culturali riguardanti unamaggiore partecipazione deimigrantiallavitadellacittàeilprogettoSPRARavviatoincittàgiàdaalcunianni.L’appartamentopredispostoperospitare12beneficiariècollocatonellapartepiùanticadellacittàapochipassidaunascuolaprimariaedall’oratorio della stessa parrocchia. Sin da subito sono stato nominato coordinatore della struttura eresponsabiledelprogettoedaquestaprospettivaetnograficaproveròacontribuireaquestasessionediAIS-EDU.L’esperienza di Casa Ismail è stata sin dall’inizio fortemente intrecciata con il punto di erogazione diBarcellonaPozzodiGottodelCPIAdiMessina.Ilprimoapproccioloabbiamoavutonelmaggio2017grazieaiprimidueospitiassegnatidalserviziocentraledelloSprar.IduedurantelapermanenzanelcentroFAMIdiprimaaccoglienzadiPozzalloavevanofrequentatoilcorsodialfabetizzazioneperl'apprendimentodellalinguaitalianaorganizzatodalCPIAdiRagusa2016-17,poigiuntiaBarcellonahannocontinuatoafrequentareilcorsodialfabetizzazionequierogatodalCPIAdiMessinaecosìconseguitoilCertificatodiCompetenzainLinguaItalianaA2.InquestaoccasionesononatiirapporticonilgruppodeidocentidelCPIAchepoisisonomaggiormenteconsolidaticonl’annoscolastico2017/2018conl’iscrizionedituttii12ragazziapartiredalsettembre2018perilconseguimentodellaLicenzaMedia.Sindalprimoperiododell’annoscolastico2017/2018hoavutomododiregistrareundifficilerapportotrainostribeneficiariealcunimembridelgruppodocenti.Allabasedelrapportoproblematicodaunlatoleattesedeiragazziprestodeluseperalcunematerieelestessemodalitàdiinsegnamento,dall’altrolapocaflessibilitàdialcuniinsegnanti.Iragazzipermetàfrancofoninonhannoadesempiograditolasceltadelfrancesecomelinguastranieradaimparare.Nelleoredifrancesesisonoregistratiimomentiditensionepiùalti.Insostanzairagazzisirifiutavanodiparteciparealezionicheritenevanoinutiliediversevolteadessinonsioffrivanoalternative per cui gli stessi volevano allontanarsi dalla scuola, con conseguenti scontri verbali conl’insegnante.Inquesticomeinaltricasiilnostroèstatounlavorodimediazionedelicato,poichédaambeduelepartivenivarichiestoilnostrointerventomaconobiettivibendiversi.Trovareunpuntodiincontroèstatodavverodifficile per l’irrigidimentodell’una e dell’altra parte.Menoproblemi si sono registrati con altrematerieedaltridocentivedilamatematicaelatecnologia.Siaconl’unacheconl’altrodocentesiècreatounclimadiintesacongranpartedeiragazzi.Inalcunecircostanzesonostatilorostessiafaredapontetracorpo docente e discenti. Sicuramente in tutto questo contava la minore importanza delle barrierelinguistichepermaterie come lamatematicae l’educazione tecnica,maancheunacertapredisposizioneculturaleedisponibilitàdapartedeidocentiancheacostruireunrapportomaggiormenteparitariosenzatemeredicompromettersi troppo.L’esitodiquestediversitànelcostruirerapporticon i ragazzihaavutodelleinteressantiricadute.Unepisodioesplicativoèlegatoadunodeiragazzipiùvulnerabiliche,dopoaverfrequentatoassiduamentelelezioni,nonvolevapresentarsiagliesamifinalieciharipensatograzieadunodei docenti in questione. Il docente di educazione tecnica per tutti i tre giorni di esami ha prelevato incomunità il beneficiarioper accompagnarloa scuolae soprattutto il primogiorno con fareamichevoleè

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riuscitodovenessuno(staffdellacomunità,allenatoredellasquadradicalcioconcuieratesseratoedequipedelserviziopsichiatricoprogettoSilver)erariuscito.

Purtroppolostessononèavvenutodurantel’annoscolasticoconqueiragazzichecomeformadiprotestaperlamancataconsegnadelpdselettronicodapartedellaquesturasisonoassentatidascuolaperdiversesettimane. La mancata frequentazione del CPIA come forma di protesta per la mancata consegna deidocumentipurtroppoèstataunalacerantesconfittapertutticolorochehannoprovatoafarcapireaidueragazzi ildannoaséstessiditalecomportamento.Però ilcasodovrebbefarrifletteresull’assurditàdiunmodellodigovernanceburocraticachepermetteagliufficidellequesturediaveredeitempi indefinititraunarichiestadipdselasuaeffettivaconsegna.Itempidiconsegnapossonodavveroallungarsiall’infinitoeunPDSelettronicoperumanitaria(chehavaliditàbiennale)puòessereconsegnatoanche9mesidopodallastessarichiestaeadunannodalriconoscimentodell’umanitaria.Dall’altrolatoèl’ennesimaprovadiunaveraepropriafeticizzazionedeidocumenti,chediventanoperigiovanimigrantiquasiunaprovadiesistenzain vita. Esisti se hai i documenti, non esisti, sei solo un’ombra, se non hai dei documenti che possanolegittimarelatuapresenzasulterritoriodelpaeseospitante.L’etichettadisuccessodi“clandestino”oltreafomentareconefficacia lapaura (e inalcunicasi l’odio)delmigrante,creanegli stessi soggettipotenzialidestinatari un’ansia straordinaria di potersi trovare veramente in tale infamante condizione. I giovanimigrantidopoaverrischiatolavitainvarimodi(suuncamionneldeserto,piuttostocheinuncarcerelibicoo suungommonealladerivanelMediterraneo)primadi riuscirea sbarcare in Italiahannodueobiettiviirrinunciabili:otteneredeidocumentivalidiperlapermanenzainEuropaeundecentelavoropercostruirsiunfuturo(epossibilmenteintalmodomagariaiutareiparentirimastinelpaesediorigine).GiovaninoncosìdiversidaimigrantiraccontantidaAbdelmalekSayadallafinedelNovecento,macontattichediresistenzaadeguateallacontemporaneità,alquadrolegislativoesistenteealleprassiburocraticheamministrative.Nelcomplesso iCPIAvistidallamiaparticolareangolaturamisonosembratiattraversatidadinamichediconservazioneeditimidainnovazionemoltolegatiall’etàeallacomposizionedelcorpodocenteinquestione.Corpodocenteodietàavanzataelegatoquindiadunvecchiomododifareformazioneperadultisoloinalcuni casi rinvigorito dall’interesse per il nuovo tipo di utenza, o precario e quindi di passaggio e pocoproiettato a costruire un nuovo modello di Cpia. Tutto questo difficilmente compatibile con i bisogniindividualieleaspettativeformativedeigiovanimigrantibeneficiariacuisipuòrisponderesoloconunapiùspecificapreparazionedelcorpodocente.

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BisogniformativiededucativideiMSNA:unaricercaneiCPIAsiciliani

RobertaTeresaDiRosa,GaetanoGucciardo,GabriellaArgento,SilvanaLeonforteUniversità[email protected],[email protected],[email protected],[email protected]'accesso alla conoscenza della lingua italiana, soprattutto per iMinori Stranieri Non Accompagnati è lachiaveperacquisiredirittidipartecipazioneallavitapubblicadanuovicittadinidiunpaesecheprovaadaccoglierli. Da questa consapevolezza, prende spunto la nostra indagine sui minori migranti nonaccompagnatipresentiinSiciliaefrequentantiiCentriprovincialiperl’istruzionedegliadulti(daorainpoiCPIA)nell’annoscolastico2016-17conl'obiettivodirilevarnelecompetenzelinguisticheelecondizionisocio-familiari.

Quella dei minori stranieri non accompagnati in Sicilia è una popolazione particolarmente significativarappresentando, secondo i dati delMinistero del Lavoro e delle Politiche Sociali, circa il 41% deiminoristranieriregistratinellestrutturediaccoglienzainItalia.Èunapopolazioneeterogenea,provenientedaunnumerosogruppodipaesiasiaticiedafricani,compostadaminorichehannofattomigliaiadichilometriconmezzidifortunainunacondizionediestremavulnerabilità.

Ilpianodilavorohaprevisto,tralealtrecose,unaindagineacampione(inproporzionealnumerodegliiscrittipersingoloCPIAnelperiodooggettodi indagine)con intervisteacinquecentominorimigranti impegnatinell’annoscolastico2016/17incorsidialfabetizzazione.

Tra iminori incontrati all’interno dei corsi di lingua italiana nell’anno scolastico 2016/17, più dellametàprovienedall’Africaoccidentaleerispettoallemotivazionidellasceltamigratoria,essidescrivonoproblemifamiliari, persecuzioni, povertà, guerra; mentre sono marginali i ricongiungimenti familiari, lo studio el’obbligodiarruolamento.

IMSNAincontratisonoperlopiùragazziprossimiallamaggioreetàchehannounascarsasenonscarsissimascolarizzazione.Tuttaviasonoincondizionedicomunicareinpiùlingue,oltrelametàconoscealmenotrelingueesoloil7,8%neconosceunasola.

Essi sono in contatto con la famiglia di origine e con la parentela allargata. I contatti sono favoriti dalladiffusionedeisocialedeglialtristrumentiapplicatividedicatiallacomunicazione.Abbiamo,infatti,rilevatounaamplissimadiffusionedell’usodellosmartphone.L’accessoaisocialeainternetsembraessereunfattoredeterminanteontuttelefasidellamigrazione:quandosiraccolgonoinformazioniprimadipartire,quandosidevonoreperirelefiguredisnododuranteilviaggio,perdarenotizieacasa.

Il profilopiùdiffusodiMSNAèquellodiunmaschioprossimoallamaggioreetà, cheprovienedanucleifamiliarinumerosi,neiqualispessononsonopresentiigenitori,conun'estrazionesocialebassa,legataadunretroterraculturalerurale.EsiriscontraancheunnotevoletassodiabbandonoscolasticogiàalPaesediorigine,perproblemieconomici,dopolamortediunoodientrambiigenitori;perguerreepersecuzioni;maancheper la chiusura della scuola ed il trasferimento della stessa in luoghi troppodistanti, difficilmenteraggiungibili.

Abbiamo costruito un “indice delle competenze”, che ci ha restituito un quadro che documenta comel’apprendimentodell’italianoprocedaapassirelativamenterapidiancheseiragazziintervistatihannounascarsascolarità.D’altraparte,l’apprendimentodellalinguasipresenta,ailoroocchi,comelaportaprincipalediaccessoaunacondizionedivitachenonpuòcheesseremigliorediquellachehannolasciato.

InalcunesediCPIA,dirigentiedocentisperimentanometodinuovi,l'apprendimentopercompetenzeepercompiti di realtà, la strutturazione della didattica per unità modulari, la progettazione di esperienzedidattichebasatesutecnichecreative,sullamusicaesulteatro.

IdocentiassegnatialCPIAnonlosonoaseguitodiunaformazionespecifica,névieneoffertolorounpercorsodi aggiornamento all’ingresso. Determinanti è la loro capacità di adattamento e la volontà di cercare

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occasionidiformazione.

Unaltrotemarilevanteè lacarenzadi relazioneedicollaborazionetra insegnantiereferentidelminore(tutorioresponsabilidicomunità).Soprattuttodagliinsegnantivieneavvertitalamancanzadicontinuitàtral’attivitàscolasticaeiltempofuoridallascuola.

LapresenzadeiMSNAdeiCPIArichiede,oggi,undoppioinvestimento:sullaformazionedegliinsegnantisumetodologie didattiche specifiche e sull’affiancamento dell’azione educativa con interventi psicosociali etransculturali.Parallelamenteènecessariaunariqualificazionedeltempotrascorsodalminoreinaccoglienzaattraversolaprogettazionecongiuntadiattivitàextra-didattichechedianosensocompiutoall’accoglienzaelarendanoprocessoautenticodiintegrazione.

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La rappresentazione sociale dell’esperienza migratoria e i bisogni formativi perl’integrazioneSergioSeverino,GiadaCascinoUniversità[email protected],[email protected]’interessesociologicoperlamobilitàumanasièdispiegatosoprattuttodaglianniOttantaancheattraversolostudiodelledeterminantidellemigrazioni(Zanfrini,20166).ComedelineatodaZanfrini(ibid.),sonodiversigliapprocciteoricicausalisistematizzatineltempo:daunlato,troviamoquellichepongonol’accentosullelogichedellosviluppocapitalistico-annoverandofattoridiespulsione(push)delcontestodiorigine,nonchéfattori di attrazione (pull) di quelli di destinazione; dall’altro, approcci che gettano luce sulla capacità diagency dei soggetti e tra questi quelli che pongono l’accento sulla natura relazionale delle migrazioni,secondo cui l’insieme delle relazioni e delle istituzioni sociali, nel contesto di origine e di destinazione,rappresentalaloroforzaautopropulsiva.Oltreaidiversi-macomplementari-approcciteoricicausalidisponibili,troviamodueintuizionisociologichecheesaltanolarilevanzadellamobilitàumanaqualeoggettodistudio:lanaturadi“azionecollettiva”(CastleseMiller,20127)e l’essere“contagiosa”(Sayad,1999;trad.it.20028).Laprimarestituiscel’immaginediunprocessochevaoltrelescelteindividuali,generandosinelprocessodimutamentosociale,tantodellasocietàdiorigine,quantoquelladiaccoglienza,easuavoltaalimentandolo.Lasecondadelineaunprocessosocialeche,secondounmeccanismodiinarrestabilegenerazionedicauseedeffetti,siautoalimenta.Laricercachepresentiamo–denominataStoptratta!–convergeversoquestoframeworke,adottandounaprospettivamicrosociologica,assumequalefondamentodelprogettomigratoriol’azionediunadeterminatarappresentazionesocialedell’esperienzamigratoria,condivisaneiPaesidacuiiflussimigratorioriginano.Intaledirezionerintracciamoilvaloreesplicativodelconcettodirappresentazionesocialeperlostudiodellamobilitàumananellasuadefinizione,poichéessesono“unmodospecificodicomprendereedicomunicareciò chegià sappiamo” (Moscovici, 1989:389)e si connotanoper la loroplasticità,ossia il loro “caratteremobileecircolante”(ibid.).Veicolandosistemidiclassificazione,immagini,descrizionipropriediunasocietà,orientano l’azione di una collettività (ivi: 40). La loro azione si esplica, infatti, attraverso unaconvenzionalizzazionedioggetti,personeedeventieattraversounaazioneprescrittivaperlanostramente.ComeevidenziatodaMoscovici,esse “ciguidanoversociòcheèvisibileedobbiamorispondere,oppure[…]colleganol’apparenzaconlarealtà,oppureancora[…]definisconotalerealtà.”(ivi:25).Postochelarappresentazionesocialedell’esperienzamigratoriaabbiaunavalenzapositiva,probabilmentefiltrata di quella negativa, lo studio ha avuto lo scopo di “scoprire e rendere esplicita una certarappresentazione”(ivi:29)checostituisceilmotoredeiflussimigratoriprovenientidalcontinenteafricano.InoccasionedellaConferenzaAISdimetàmandato,all’internodellaSessioneAIS-EDUcheciospita,partedei risultatidellanostra ricerca simostra fecondaai fini conoscitivi,poichégetta luce suunapartedellafenomenologia empirica delle migrazioni africane, che coinvolge migranti sia in regime di protezioneinternazionale,siarichiedentitalestatus.Altresì,irisultatisiprestanoperunariflessionevoltaallesfidechelemigrazionipongonoperun’accoglienzasostenibile.

6L.Zanfrini(2016).Introduzioneallasociologiadellemigrazioni.Bari-Roma:Laterza.7S.Castles,M.J.Miller(2012).TheAgeofmigration.Internationalpopulationmovementsinthemodernworld.London:MacMillan.8A.Sayad(1999).Ladoubleabsence.Desillusionsdel’émigréauxsouffrancesdel’immigré.Paris:Seuil(trad.it.Ladoppiaassenza.Dalleillusionidell’emigratoallesofferenzedell’immigrato.Milano:RaffaelloCortina,2002).9 S.Moscovici (1989). Il fenomenodellerappresentazionisociali. InR.M.FarreS.Moscovici,acuradi,Rappresentazionisociali,Bologna:IlMulino.

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Riguardoaquest’ultima,pertanto,decidiamodi interpretare leevidenzeemersealla lucedelconcettodiintegrazionepropostodaCesareoeBlangiardo(200910),seppurilnostrostudiononsiastatodirettoarilevareillivellodiintegrazionedeimigrantinellasocietàitaliana.Adottando ex post alcuni indicatori di integrazione proposti dagli autori, i risultati del nostro studioconsentonodidelineareareedibisognoformativo,chesiconfiguranoqualepremessaperfavorireilprocessodiintegrazione.Nellospecifico,traledimensioniincuisideclinailprocessodiintegrazione,inostririsultatifornisconoinformazioniriconducibiliaquelleculturaleedeconomica,conparticolareriferimentoadalcuniindicatori: conoscenza della lingua italiana e benessere auto-percepito per la dimensione culturale;condizionelavorativaperquellaeconomica.Consideratalabi-direzionalitàdelprocessodiintegrazione,cheè funzionedi atteggiamentie scelte tantodelle comunitàospitate,quantodiquella ricevente, leareedibisognoformativoindividuatechiamanoincausalaresponsabilitàdelsistemascolastico-formativoitaliano.Taleconsapevolezzacollimacon laLegge6marzo1998,n.40,Disciplinadell'immigrazioneenormesullacondizione dello straniero (Titolo V, Capo II, art. 36) che affida all’istituzione scolastica, di concerto conRegioniedEntilocali,l’istruzioneelaformazionedegliadultistranieri.LaricercaStoptratta!èstatacommissionatadallaONGVIS-Volontariato Internazionaleper loSviluppo,dallaOnlusMissioniDonBoscoedall’AssociazioneDonBosco2000all’UniversitàdegliStudidiEnna“Kore”,nell’ambitodellaprimafasedellaCampagnaAnti-trattaAzionidiprevenzioneecontrastoaltrafficodiesseriumanieallamigrazioneillegale,promossadalVISnel2015.La ricerca, iniziatanel febbraio2017econclusanelmaggio2018,è stata realizzatadalGruppodi ricercaInterdisciplinare Stop tratta! costituito presso l’Università degli Studi di Enna “Kore” (S. Severino, M.Muscarà,A.Schimmenti.F.Aiello,T.Ramaci,G.Cascino,L.LaMarca).Lo studio, al fine di ricostruire la rappresentazione sociale dell’esperienza migratoria, ha assunto duedimensionidianalisi:rappresentazionesocialedelviaggiomigratorioerappresentazionesocialedelPaesemetadidestinazione.Essosièpropostodiverificareloscostamentodellalorovalenza-dapositivaanegativa-confrontandociascunadimensionesecondounaduplicearticolazionetemporale:condivisaprimadiiniziarel’esperienza migratoria, ricostruita in retrospettiva (pre); sviluppata dopo aver affrontato il viaggiomigratorio,inriferimentoaltempopresente(post).Intaledirezione,laricercahaavutol’obiettivodirilevareifattoripushepullchehannogeneratolasceltadilasciare il proprio Paese di origine e la rappresentazione sociale quale “ambiente reale” che alimenta ilprogettomigratorio.Lostudiohacoinvolton.73soggettiospitidicentridisecondaaccoglienza(SPRAR,CAS)presentisulterritoriosiciliano(inprovinciadiTrapani,EnnaeCatania).Isoggetti,provenientiperlopiùdall’Africaoccidentale(95.8%),hannoun’etàmediadi21.10(sd=3.98)anni;66(90.4%)diquestisonomaschi,inmediadi21.12(sd=3.99)annidietà,e7sonofemmine(9.6%),inmediadi20.86(sd=4.26)annidietà.Ipartecipantisonopresentisulterritorioitalianoinmediada17.96(sd=11.59)mesi,conunperiodominimodipermanenzaparia4mesieunomassimoparia60mesi.Altempodellaricercail56.2%diessidichiaradiessere in regimediprotezione internazionale (protezioneumanitaria:35.6%; rifugiato:13.7%;protezionesussidiaria:6.8%)eil43.8%èrichiedenteprotezioneinternazionale.La raccolta dei dati è stata realizzata attraverso ilQRSEM - Questionario sulla Rappresentazione Socialedell’EsperienzaMigratoria.Ilquestionarioself-reportèstatocostruitoadhoc, inlinguaingleseefrancese,sullabasedeirisultatidellafasepilotadellaricerca,ilcuiobiettivoèstatol’individuazionedelledimensionidell’esperienzamigratoriasecondoilpuntodivistaditestimoniprivilegiati,limitandol’influenzadicategoriepre-costituitedairicercatorisulfenomenooggettodistudio.

10V.CesareoeG.C.Blangiardo(acuradi)(2009).Indicidiintegrazione.Un’indagineempiricasullarealtàmigratoriaitaliana.Milano:FrancoAngeli.

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Aidatièstataapplicataunaanalisistatisticadescrittivauni-variataebi-variata.Riguardoallabasemotivazionaledelprogettomigratorio,irisultatiemersievidenzianol’azionedidinamicheditipopush:rischiodimorte(24.7%),persecuzione(19.1%)eguerra(12.4%)sonoquelleriferiteinmisuramaggiore.Ilviaggiomigratoriosembraorientatoaconcludersiinunaterralontanadallapropria,poichéil61.6%dichiaradinonvolereritornarenelPaesediorigine,soprattuttoperproblemidisicurezzapersonale(72.1%). Una parte cospicua di essi (32.9%), tuttavia, non riesce ad assumere una prospettiva futura ariguardo.Nonostante la natura forzata della sceltamigratoria, i soggetti sembrano seguire una linea progettuale:l’83.3%diessidichiaradiaversceltol’ItaliacomePaesedidestinazione.Tuttavia,afronteditalescelta,alcunirisultati,lettiassumendoalcuniindicatoridiintegrazionepropostidaCesareoeBlangiardo,denuncerebberolapresenzadibisogniformativiinvistadelprocessodiintegrazionenellasocietàitaliana.Riguardoall’areaculturale,ilprimobisognoformativoconcernelaconoscenzael’usodellalinguaitaliana.Nonostante l’Italia sia il Paese scelto in cui vivere, emerge che, a fronte di una provenienza linguisticaprevalentementebasatasudialettiafricani(79.5%),soltantoil31.5%dichiaradiconoscereanchelalinguaitaliana.Inoltre,mancanzadi informazioni,aspettativedeluseeconnotazionenegativadell’esperienzamigratoria,vissutafinoalmomentodellanostrarilevazione,denuncerebberol’assenzadiunbenessereauto-percepito.Infatti, nell’ambito della rappresentazione sociale del viaggiomigratorio, a fronte di una percentuale disoggetti (91.8%) ignara delle leggi di immigrazione dei paesi che avrebbe attraversato, soltanto l’8.2%dichiara che ne aveva conoscenza prima di partire; tra questi, alcuni (33.3%) dichiarano di non averriscontrato ciò di cui erano a conoscenza, altri (33.3%) non hanno contezza della (s)correttezza delleinformazionipossedute.PerquantoconcernelarappresentazionesocialedelPaesedidestinazione,afrontedel9.6%deisoggettichepossedevainformazionisulsistemadiaccoglienzaperimmigratiinItalia(riscontratenel71.4%deicasi),il90.4%dichiaradinonpossedereinformazioniariguardoprimadipartire.Lacondizionediignoranzaprimadipartireconnotalasferadelleopportunitàdiistruzioneeformazione(80.8%)edilavoro(83.6%)inItalia.Laquotadisoggettiinformatasutaliopportunitàprimadelviaggiosoltantoinparteregistralacorrettezzadelle informazioni possedute: opportunità di istruzione e formazione corrispondono nel 57.1% dei casi;opportunità di lavoro nel 41.7% dei casi. Tali aree, bersaglio di investimento e/o di aspettative, sonosoddisfattesoltantonel15.2%deicasirelativamenteallapossibilitàdistudiare,nel5.5%deicasiriguardoalleopportunitàdilavoro.Ilconseguentevissutodiinsoddisfazioneintaliareeèulteriormentedenunciatodalleaspettativecircailpropriofuturo,orientatesullapossibilitàdistudiare(27.6%)eottenereunlavoro(27.6%), sulla possibilità di migliorare le condizioni di vita (25.2%) e di raggiungere la propriaindipendenza/autonomia(15%).Lacondizionedidisagio,finoaoradedotta,relativaallamancataconoscenzadidiversiaspettidell’esperienzamigratoria,emergepalesementenellasferadelbilanciopersonalesull’interaesperienzamigratoria:daunlato,ilvissutoemotivolegatoalvivereinunPaesediversodalpropriosimostraprevalentementepositivoinassociazionealsensodisicurezza(35.6%),allagioia(26%)ealsensodirispetto(17.8%);dall’altro,tuttavia,nellaipoteticapossibilitàdimodificarel’esperienzavissuta,èmanifestatalanecessitàdiacquisiremaggioriinformazionisullecondizionidiviaggio(21.1%)esull’Europa(15.8%),cosìcomeunripensamentosull’interoprogettomigratorio(35.5%).Perquantoconcerneladimensioneeconomicadell’integrazione,ilbisognoformativorintracciatorinviaalcapitaleumanodei soggetticoinvolti. Infatti, il livellodi istruzionedichiaratonellamaggiorpartedeicasi(80.3%)deicasièmedio-basso(ISCED0:5.6%;ISCED1:32.4%;ISCED2:14.1%;ISCED3:28.2%).

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In conclusione, i risultatiemersievidenzianoareedibisogno formativochepongonosfidee rinvianoallanecessitàdiinterventiintemadia)alfabetizzazione,b)orientamentoeformazione,c)istruzione.Nellaconsapevolezzacheleareeindividuatecoincidanoconquellegiàprevistedalquadronormativoedaivari servizi per l’integrazione negli anni istituiti, riteniamo che essi e, a monte, la prospettiva di studioadottata,ponganol’accentosullanecessitàdiconoscerelerealiaspettativeeilpatrimonioesperienzialedeisoggettibeneficiaridiinterventivoltiall’integrazione,mettendoinguardiadall’incapparenell’errorediunaprogrammazionefondatasulsensocomune.

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OpenEducationalResourcesperl’accoglienzadeirifugiati

RitaBertozziUniversità[email protected]

Larapidacrescitadegliarrividirichiedentiasilo,rifugiatieminoristranierinonaccompagnatiinItalianegliultimianni,legataallecrisiumanitarieinattoinvariPaesi,hamodificatolenecessitàdiinterventodeiservizi,siaperl’incrementoimprevistodellepersonedaaccoglieresiaperl’urgenzadellesituazionidaaffrontare,legatespessoapercorsidisradicamentoesofferenzatraumatica.Ibennotidatisuquestofenomenolascianointuireladimensionedelleproblematicheemergenti(SPRAReCittalia,2017),chesivengonoascontrareconunacrisigeneralizzatadellerisorse-concrete,maanchesimboliche-chehainvestitol’economia,lapolitica,ilwelfareel’Europa.

Il fenomenosi ripercuoteanchesulsistemascolastico-formativocheassumeunarilevanzaspecificanellacostruzionedeipercorsidi integrazione. Ipercorsiscolastico-formativipermettonoaiminoristranierinonaccompagnatie/orifugiatiditerminareipercorsidistudio,diqualificarsiaifinidiuninserimentolavorativoe di fruire di occasioni quotidiane di socializzazione. Però la particolarità dei vissuti e dell'esperienzamigratoriadiquestisoggettiintroducedeglielementicherichiedonoun'attenzionespecificadapartedegliattori coinvolti. Come in altri settori del welfare, anche nel sistema scolastico-formativo è possibilel'attivazione(osiauspica ilcoinvolgimento)dimediatori interculturaliche, tra lealtre figure,dovrebberoaccompagnareeaiutarenellacostruzionedellarelazioned'aiuto.Lafiguradelmediatoreinterculturalenonènuovanelpanoramadellepolitiche,manonostanteciòèancoramoltodebole,siadalpuntodivistadelriconoscimentoprofessionalechedellasuaformazione.E'peròproprioallalucedeirecentiflussimigratoriglobaliedellepolitichediaccoglienzaconfigurateperirifugiatieirichiedentiasilochetalefiguraassumeunruolo cruciale, anche se non viene sempre considerata adeguatamente la capacità dei mediatori difronteggiarequestenuovesituazioni.

ApartiredaunprogettoErasmus+ReCULMUpskillingCulturalMediators11,finalizzatoallapredisposizionedimateriali formativi open access e alla creazione di un corso onlinemultilingue per i mediatori che sioccupanodirichiedentiasiloerifugiati, l'interventorifletteràsulleesigenzeformativedeglioperatorichelavorano con questa utenza e sul ruolo che possono assumere le Open Educational Resources, ancheconnettendomondiedattoridiversidellaformazione(Università,entidiformazioneprofessionale,scuole).Apartiredaibisogni formativi deimediatori interculturali rilevati attraversouna ricercaesplorativanellaprimafasedelprogetto,siragioneràsulleareetematicheesullecompetenzecheipercorsiformativipossonopromuovere,ancheconmodalitàdiformazioneadistanza,presentandoglioutputsdelprogettoeuropeo.Dagli stimoli emersidaquestoprogetto, specifici sulla figuradelmediatore interculturale che lavora conrifugiatierichiedentiasiloinvariambiti(tracuiilsistemaformativo),sipossonoricavaredelleriflessioniutiliancheperiformatorieglieducatoricheincontranoquestisoggettineipercorsiformativi.

11 http://www.reculm.eu/.IlprogettoErasmus+ReCULMhacoinvoltoquattroPaesiEuropei-Grecia,Italia,SpagnaeRegnoUnito–esièbasatosuun’analisidocumentaledi sfondoper ricostruire lecondizioniprofessionali, ipercorsi formativie i compitidelmediatorenei4contestieunarilevazionesulcamposvoltatramiteintervistesemi-strutturatechehannocoinvoltomediatoriealtriespertiinambitoformativo.

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RiferimentibibliograficiBaraldi,C.2015,Ifondamentisociologicidell’analisidellamediazione,inRassegnaItalianadiSociologia,LVI,2,aprile-giugno2015,pp.205-231.

Barberis, E. e Boccagni, P., 2017, Il lavoro sociale con le persone immigrate, Maggioli, Santarcangelo diRomagna(RN).

Bertozzi,R.eConsoli,T. (acuradi)2017Flussimigratori,nuovevulnerabilitàepratichediaccoglienza, inAutonomielocalieservizisociali,1,aprile2017.

Bertozzi,R.eSaruis,T.,2018,ImediatoriinterculturalinellavoroconrichiedentiasiloerifugiatiinItalia,inStudidisociologia,2,pp.1-16.

Casadei,S.eFranceschetti,M.,2009,IlMediatoreCulturaleinSeiPaesiEuropei,Isfol,Roma.GruppodiLavoroIstituzionalesullaMediazioneInterculturale,2014,LaQualificadelMediatore

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SPRAReCIES,2010,Ricercasullastrutturazioneel'impattodellamediazionelinguistico-culturaleall’internodeiprogettiintegratinelloSPRAR,goo.gl/Ymfvhe(17/11/2016).

SPRAReCittalia,2017,RapportosullaProtezioneInternazionaleinItalia2017,goo.gl/mjXEXY(08/01/2018).

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Prove tecniche di certificazione: riconoscere le credenziali educative dei rifugiatinell'UniversitàdiBariFaustaScardignoUniversità[email protected]

Ilcontributopresentaunaesperienzadisperimentazionedellegametraricercasocialeepratichecontestualidi inclusioneedi integrazioneaccademicadigiovaniadultititolaridiprotezioneinternazionale,rifugiati inItaliapermotiviumanitari,religiosi,etc.L’esperienzaèstatacondottadaungruppodiricercatoriafferentialDipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione di tre differenti settori disciplinari(sociologia dei processi culturali, psicologia del lavoro, didattica) nell’ambito delle attività e dei servizi divalorizzazionedegli apprendimenti acquisiti in contesti formali, informali enon formali promossi dal CAP(Centro per l’Apprendimento Permanente - afferente alla rete RUIAP Rete delle Università Italiane perl’ApprendimentoPermanente).IlCentroperl’ApprendimentoPermanenteoperaadoggiinapplicazionedelcombinatodispostodell’art.22e25dellaConvenzionediGinevra,dellaproceduraprevistadalTestoUnicoinmateriadiimmigrazione(D.lgs.n.286/98,dalladirettiva2011/95/UE-D.Lgs16/2014-riconoscimentodeititoli in assenza dei documenti originali), della procedura prevista per legge n. 148/2002 – e dellaConvenzione di Lisbona. In base a tale quadro normativo, il CAP si propone di valorizzare le credenzialieducativeformalienonformalidicittadini(comunitarienon)operandosualmenotrelivellidivalutazioneecertificazioneall’internodiunquadrounicodisistemaformativointegrato:

1. ilriconoscimentodeititolidistudiopregressifinalizzatoall’integrazioneaccademica2. il riconoscimento degli apprendimenti (anche informali e non formali) on the job finalizzato alla

certificazione delle qualifiche professionali riconosciute dal sistema regionale di formazioneprofessionale

3. ilriconoscimentovocazionale/attitudinaleinrelazioneallamessaintrasparenzadellesoftskillsperilmiglioramentodelPlacement.

Lapraticadi“riconoscimentofinalizzato”(aisensidell’art.2dellalegge148/2002)consenteadunrifugiato(ma anche ad un richiedente asilo con regolare permesso di soggiorno) di ottenere l’equiparabilità delpercorso di studi pregresso finalizzata all’accesso ai percorsi universitari o alla prosecuzione degli studiinterrottinelproprioPaesediorigine.Secondoquestodispositivounostudenteinternazionale(accezioneche preferiamo a quella di straniero!) che ha ottenuto lo status di rifugiato politico o risulta titolare diprotezioneechenonpossiededocumentazioneoriginaledelpropriotitolodistudioconseguitonelPaesedioriginepuòrivolgersialCap,cheavvalendosidellareteinternazionaleEnic-NaricedellacollaborazioneconilCimea,conilMinisterodell’InternoeconilMIURprovvedeafarottenere“atitologratuito”perlostudentelare-iscrizioneaipercorsiaccademiciel’eventualeabbreviazionedicorsooriconoscimentodispecificiCFU,sulla base della valutazione preventiva da parte delle Giunte didattiche dei Corsi di Studio. TalericonoscimentoèfinalizzatoallaimmatricolazionedapartedellostudenteadunodeicorsidistudioUniba.Adoggi16rifugiatipoliticihannoottenutotalericonoscimentoesonoregolarmenteiscrittiadunodeicorsidell’offertaaccademicadell’UniversitàdiBari,usufruendodiunaborsadistudiodelMinisterodell’InternocuihannoavutoaccessoattraversoiservizidiaccoglienzaemessaintrasparenzadellecompetenzedelCAP.SitrattadiunprimatonazionalechevedeBariinvettaalleuniversitàitalianepernumerodistudentititolaridiprotezioneinternazionaleregolarmenteiscrittiefrequentanticorsiaccademici.

Il Riconoscimento degli apprendimenti acquisiti «on the job» e la traduzione in qualifiche professionaliriconosciutedallaRegionePugliaèunservizioinvecechemetteinattoilcomplessoquadrodellecosiddettevalutazionidegliapprendimentiinformalienonformali.IlCapattuaintalsensounaproficuacollaborazionecon il Tavolo Regionale in materia di Apprendimento Permanente grazie ad un Protocollo di Intesa traRegione Puglia e Università Pugliesi per la costruzione e attuazione Sistema Regionale di Validazione e

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CertificazionedelleCompetenze(SRVCC)chesisostanzianellaindividuazioneevalidazionedelleesperienzeformativeeprofessionalienella conseguente traduzionedelle stesseesperienze inUnitàdiCompetenzeattinentiallequalificheprevistedalRepertorioRegionale.IllavoroistruttoriorealizzatodalCAPconsenteagliutentididecidereseproseguirenelpercorsodicertificazioneoperatodallaRegione,sottoporsiadunaprovatecnicae/oteoricacheconsentalorodicolmareeventualilacuneriscontratenelcurriculumedottenerelaqualificaprofessionaleinrelazioneaspecificiprogettiprofessionali.Ilquadrodiriferimentoregionaleperlapartedivalutazionedellequalificheprofessionalirichiamal’Attodirigenzialen.756del13/06/2017concuièstataapprovatalametodologiasperimentale,elaboratadalCAPperl’individuazione,lavalidazioneelacertificazionedellecompetenzeacquisiteincontestinonformaliedinformalidadueutentirifugiati.EsitoditalesperimentazioneèlacertificazionedellecompetenzeprofessionaliacquisiteincontestiinformalienonformaliaduestudentidiorigineafganadelServizioCAP,rifugiatiinItaliadaalcuniannichehannoottenutolaqualificaprofessionaleditecnicodellamediazioneinterculturale.SitrattadiunriconoscimentounicoinItaliacheperlaprimavoltaèstatoottenutodaduerifugiatichehannoaccumulatoesperienzenonformalieinformalidimediazioneinterculturalemairiconosciute,finoadoggi,comecredenzialeeducativaformale.

Ilterzoedultimopianodicertificazioneedivalorizzazionedellecredenzialieducativesiriferisceallapraticadivalutazioneemessaintrasparenzadellesoftskillsacquisitenell’esperienzaformativae/oprofessionaleformaleeinformaleQuestoserviziovieneoffertoatuttigliutentidelCAP,cittadinicomunitarienon,chenefannorichiestaalmomentodell’accoglienza.Lavalutazioneemessaintrasparenzadellesoftskills,ovverodi quelle competenze trasversali (es. capacità di comunicare, capacità di lavorare in gruppo, capacità diprendere decisioni, ecc.) acquisite in contesti formativi e professionali sia attraverso i canali formali cheinformali,avvieneattraversoduefasi.Unaprimafaseèorientataall’autovalutazione,ovverosiinvital’utenteadutilizzareunquestionarioself-reportattraversoilqualeindicareutilizzandounascalada1(pernulla)a5(moltissimo) quanto si riconosce alcune abilità. Una seconda fase, invece, utilizza la metodologiadella leaderlessgroupdiscussionperosservareinunadinamicadigruppogliutenti(minimo5massimo7)impegnati inuncompitodiproblemsolving,alfinedirintracciaredapartediosservatoriesperti lestesseabilitàrilevatenellafasediautovalutazione.Alterminedelpercorsoglioperatorieffettuanounmatchingtraquesteduerilevazioniestilanounprofilodicompetenzachevienerestituitoall’utenteinuncolloquiofinaledifeedback.Consideratalaspecificaexpertiserichiestaperquestafasediassessmentnellacostruzionedeglistrumentienellavalutazionedeiprofili, taliattivitàsonorealizzateattraverso ilcontributodeiconsulentipsicologi in servizio presso l’Agenzia per il Placement dell’Università di Bari e sono coordinate sul pianoscientificodaunricercatorediPsicologiadelLavoroafferentealCAPedelegatodelRettorealPlacement(prof.ssaAmeliaManuti)edaunRicercatorediDidatticaespertoinformativeassessment(prof.ssaSerafinaPastore)Nell’ambitodidueprecedentiprogettiFAMI(dal2015adoggi)l’UniversitàdiBarihaerogatooltre300percorsidivalutazionedellesoftskillsnonsoloarifugiatimaancheaCittadinidiPaesiTerziconregolarepermessodisoggiorno.

Perchévalorizzarelecredenzialieducativedeirifugiatinell’ambitodelleuniversitàitaliane?Sulpianodellepoliticheeuropeesi sonocercatenegliultimianni soluzionichehannotentatodi superare laprospettivaassimilazionistica semplicistica negli obiettivi e inefficace nei risultati, nonché quella utilitaristica, checonsideraimovimentimigratoriinterminidifunzionalitàaibisognidelsistemaeconomicoedemograficodella societàdi arrivo,puntando inveceavalorizzare le implicazioni culturali edetichedellemigrazionietenendocontodelledinamichepercuichiarrivasubisceunnaturaleprocessodimarginalizzazionesia interminidiesposizionealrischiodiesclusionesociale,siacomecondizionedimessaindiscussioneidentitaria(Dryden-Peterson,S.2011).Rispettoallasocietàliquidadellacontemporaneità,letradizionalicategoriediimmigratoedemigranterisultanodifattosuperate“difronteallacapacitàdimoltimigrantidisviluppareretisociali,stilidivitaemodelliculturalicheriflettonolecaratteristichesiadellasocietàospitante,siadelcontestodiorigine”(Ambrosini,2011)edallanaturatransnazionaledellemigrazioniodierne(Zanfrini,2016)Unalevaimportanteperungirodiboanellepoliticheperl’inclusioneel’integrazionedeisoggettimigrantinell’EuropaMediterraneaèpropriocostituitadallaricercasocialeaccademicachesoprattuttoalivellointernazionalesiè messa a disposizione delle politiche pubbliche per l’inclusione, attivando processi di sostegno eaccompagnamento all’inserimento e all’integrazione culturale di giovani rifugiati (McBrien J.,�, DooleyK,BirmanD.,2017).

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L’Universitànellapropriaautonomiahainfattiildoverediutilizzareleformechemegliogarantisconodaunlatoildirittoallostudioedall’altrol’autenticitàelaveridicitàdelladocumentazioneprodottadapartedichichiede il riconoscimento soprattutto quando di tale documentazione non è possibile procurarsi la copiaoriginale.Inquestosensolasociologiadell’educazione,nellasuadimensionediricercasocialeapplicataallostudio dei processi educativi, può essere di forte supporto alle politiche di inclusione e di integrazionedell’Europadel Sud, soprattuttonell’ambitodi esperienzeattivate in contesti di inclusione locali emicroterritoriali.Ilcontributoinfattiintendemettereinevidenzacomeirisultatidellaricercasociologicainchiaveinterdisciplinarepossanoessereutilistrumentiperlamessaintrasparenzadeipercorsidistudiopregressidipersonee studenti rifugiati, arrivando sinoallaproduzionedioutcomeconsiderabili quali vereepropriepratichedivalorizzazioneculturalenecessarieperriprogrammare lepoliticheeuropeedi inclusioneeperrovesciarelaprospettivadellemigrazionicomeproblemaapossibilichanceeopportunitàdiproduzionedinuovocapitaleumano,inun’otticadiriduzionedellosprecoedell’erosionedella“risorsamigratoria”.

SulpianometodologicoilServizioquindisindallasuafasediavvio,hautilizzatoglistrumentidellaricercaetnograficasoprattuttonellaprimafasediaccoglienzadegliutentirifugiati,conparticolareriferimentoallaricostruzione della storia di vita attraverso la tecnica dell’intervista semi-strutturata (Moro, Jacobone,Scardigno,2009)perraccogliere,conunamodalitàdialogicaedempatica,leinformazioniutiliaricostruireilbagagliodiesperienze,lesensazioni,ivissutichecaratterizzanoladifficiletransizionedelrifugiatofinoalladecisionediradicarsiinun'altracultura.Inparticolare,leareetematicheindagatenellestoriedivitasono:ilprogettod’espatrio,lasituazioneattuale,lecondizionidiintegrazione,ilbilanciodellapropriaesperienzadimigrazione,leaspettativediintegrazione.Ciascunaintervistavienesvoltaindividualmente,pergarantirelecondizionidiintimitàutiliadesplicitarevissutiparticolarmentesalientidellestorie,edhaunaduratamediadiun'ora.Ilprotocolloprevedecheleintervistesianosottoposteadanalisitematicadelcontenutoattraversol’interrogazione del testo del report di intervista trascritto parola per parola dal ricercatore. Lacorrispondenzatralaregistrazioneeicontenutidellatrascrizionevieneverificataindipendentementedadueautorimembridelgruppodiricercaresponsabilidell’analisideidati..L’analisiqualitativadelcontenutobasatasui dati narrativi permette di comprendere a fondo l’influenza dell’esperienza sui percorsi di studio deirifugiatiesullatipologiadiserviziodiriconoscimento(deititoli,dellecompetenzeprofessionalie/odellesoftskills)piùutileal tipodibisognoemersonell’intervista.Nellospecifico,dopoun’attenta letturadi tutto iltrascrittoraccoltonellafase1,ilcontenutodiciascun’intervistavieneanalizzato(fase2)alfinedimettereinluceelementi riferibilialle trecategoriesemantichecollegatealla tipologiadi serviziopiùcoerentecon ilbisognoespressonellafasediaccoglienzaediricercaetnografica.

Parallelamenteallavorodiestrazionedelleareetematichecasopercaso,ilprimoricercatore(ambitodellasociologiadeiprocessiculturali)creailreportdiciascunaintervistacheinsecondomomentovienerilettodaiduericercatoriespertiincertificazione(ambitodellapsicologiadellavoroeambitodelladidatticaedelformative assessment), i quali verificano la presenzadi aree comuni nelle diverse interviste esaminate eintegrano quelle categorie che, sebbene espresse con differenze lessicali, possano essere attribuite allostessocostruttosemanticorispettoallaesigenzaspecificadicertificazioneespressadalrifugiatochesiavvaledel nostro servizio. Nella fase terza i tre ricercatori (di sociologia, di psicologia del lavoro e dididattica/formative assessment) comparano differenze e similarità tra le rappresentazioni espresse dagliintervistati. Le differenze vengono discusse e riviste e il processo di riflessione è frutto del risultatonell’accordorispettoallecategorie identificatechericostruisconoilbisognodicertificazione.Aldi làdellacomparazioneeffettuata,ciascuncasoesaminatoèpernoiricercatori(einparticolareperlafasediricercaprettamentesociologica)unastoriaunicaesingolare,siaperlaricchezzadell’esperienzanarratasiaperlapossibilitàditrarrelezioniappreseesuggerimentiglobaliperilmiglioramentodelserviziodicertificazione.IlgruppodirifugiaticoinvoltiattualmentedalServizioCAPècostituitoda16utentiprovenientidaPaesiinstatodicrisi,diguerra,dipovertàestrema(Iraq,Iran,Pakistan,Yemen,Camerun,Gambia,Palestina).L'analisideitrascrittidelleintervisterivolteatuttii16utentidelservizionellafaseincuisisonorivoltiallosportellodiconsulenzadell’UniversitàdiBarihaconsentitodiorganizzareicontenutiemersirispettoaitemisalientiindagatinell'intervista.Inparticolare,ilfocusdell'attenzionesièconcentratosullamotivazionedell’espatrioesullecondizionichepossonofacilitareiprocessidiintegrazioneeconomica,culturaleesociale.Rispettoaquestaarea tematica, i partecipanti intervistati hannodichiaratouna certaomogeneità sullemotivazioni

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dellasceltadell’espatrio.Lamaggiorpartedilorohadichiaratocomemotivazionepredominantenelprogettodiespatriounaprecisavolontàdimigliorarelapropriacondizioneculturale,economicaelavorativa.Soloduepartecipantihannoricondottolamotivazionedell'espatrioaelementistrettamentefamiliariepersonalidicuifacevanoveramentefaticaaparlare.

TuttihannoespressoildesideriodirestareinItalia,purmanifestandolavolontàdipotertornarenelpropriopaese.Tuttavia,all’internodellacategoriadeisoggettichehannoespressoildesideriodirestareinItaliaèpossibileidentificareunadiversificazionetracolorocheesprimonoaspettipositividellapropriapermanenzae chi, invece, ne identifica alcuni fortemente negativi riconducibili essenzialmente a duemeccanismi: ledifficoltà linguistichee laricercadel lavoro.L'analisideidatinarrativi raccolti inquestafasediricercasulcampoattraverso lostrumentodellastoriadivitasiè rivelataparticolarmentepreziosaper ricostruire lecondizionientrocui igiovani rifugiatinelnostropaesevivonoquestaesperienzadidifficile transizione.Aprescinderedallamotivazione,intrinsecaoestrinseca,chehaguidatolasceltadiripensareilproprioprogettodi vita inun contesto culturalediverso, le storiehannomesso in evidenza il grande travaglio vissutodaigiovanirifugiatialivellopersonale,familiare,professionalemaanchelaricchezzadelleesperienzeformativeedistudiopregresse,uncapitalecherischiadiesseresprecatosenondeltuttoerosoinassenzadiunafasesuccessivaaquelladiricercasociale. Laricognizionedelleesperienzeformativeeprofessionali,deititoliculturali ed accademici dei giovani intervistati ha mostrato infatti la ricchezza del patrimonio culturalepossedutodaquestisoggetti,unpreziosotesoropotenzialmentedisponibilepervalorizzare icontestineiqualiessisonoinseriti.

La pratica (interdisciplinare) di supporto alle politiche pubbliche di inclusione, riguarda quindispecificatamente il riconoscimento e la valutazione delle credenziali educative formali e informali dellepersonetitolaridiasilopolitico,rifugiatiotitolaridiprotezioneumanitariaesussidiariainternazionali,casiincuidiventaun“obbligomoraleedetico” (Trimble&Fishe,2005), consentirediottenereunavalutazionepreventiva daparte dell’università ospitante sulla equivalenzadel proprio titolo di studio conseguito nelPaese di origine e di cui non si possiede copia originale. Visto che i rifugiati hanno fondato timore dipersecuzioneenonpossonorivolgersialleautoritàdelpropriopaese,compreselerappresentanzeconsolariall’estero,loStatoincuiilrifugiatorisiedeètenutoadoccuparsidellalorosituazione,adattivaretutteleprocedure necessarie e sostitutive per comprendere lo status giuridico della persona e la condizioneformativa e scolastica da cui proviene, sia per accedere a nuove transizioni scolastiche sia per ottenerel’equipollenza/equiparabilità del proprio percorso accademico precedente. Ad oggi, il riconoscimentoformaledei titoli di studio esteri prevedeunaproceduramolto complessa, difficilmentepraticabile per ititolaridiprotezioneinternazionale:lalunghezza,icostieicomplessipassaggiburocratici,sonoinmolticasifattorifortementedisincentivanti.Intalsenso ilPianoNazionaleper l’integrazione(2017)auspica ilpotenziamentodellemisureasupportodella prosecuzionedegli studi superiori e universitari, diffondendo le iniziativepositive in atto in diverseUniversitàevalutandolapossibilitàdipotenziareicorsidiscuolasecondariadiIeIIgradoperstranieri,diuniformareleprocedureperilriconoscimentoelavalorizzazionedeititoliedellequalificazionipregresse,standardizzandometodidivalutazionealternativiincasod’irreperibilitàdeidocumentiufficiali.L’esperienzamaturatadalCAPdell’UniversitàdiBaririentrainfattinellerecentiindicazionidellaDirezionegeneraleperlostudente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore delMinistero per l'Istruzione,l'UniversitàelaRicerca,relativamentealleProcedureperl’accessodeglistudentistranieririchiedentivistoaicorsidiformazionesuperioredel2017-2018cherichiamalanecessitàperleuniversitàdiporreinessere“tuttiglisforzinecessariperpredisporreprocedureemeccanismiinternipervalutarelequalifichedeirifugiatie dei titolari di protezione sussidiaria, anche nei casi in cui non siano presenti tutti o parte dei relatividocumenticomprovantiititolidistudio”.NelreportfinaledelFocusGroupsultemadell’integrazionediaprile2017, l’UNHCR segnala tuttavia come tali normative, potenzialmente di grande impatto, siano ancoraframmentarieesporadiche.

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RiferimentiBibliografici

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