LA PIANIFICAZIONE CHE SI DOVREBBE FARE MA NON SI FA · Controllo presso la Scuola di Direzione...

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LA PIANIFICAZIONE CHE SI DOVREBBE FARE... MA NON SI FA

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LA PIANIFICAZIONECHE SI DOVREBBE FARE...MA NON SI FA

Il contesto

C’è la crisi, pertanto non si può pianificare. Questa scuola di pensiero è molto diffusa in Italia, ma non tiene conto di un aspetto fondamentale: la difficoltà di interpretare il futuro richiede una particolare attenzione,ovvero la necessità di pianificare le attività aziendali, non nei dettagli ma nelle macro azioni da intraprendere.

Pianificare significa decidere oggi le cose da fare domani per non subire l’evoluzione dell’ambiente esterno ma per affrontarlo in modo adeguato. Così ad esempio la gestione dei crediti e della liquidità non va gestita d’emergenza, quando i risultati si fanno

negativi, ma va anticipata. Anche la gestione del mix prodotti/servizi che oggi è l’unica salvezza a fronte di margini decrescenti, non si può improvvisare, ma va gestita creando le premesse.Prevenire è meglio che curare.

I destInatarI

Il corso è rivolto ad Amministratori Delegati, Direttori Generali e responsabili delle varie funzioni aziendali che desiderino approfondire alcune soluzioni, in grado di migliorare l’efficacia dei processi di pianificazione realizzati nelle loro imprese.

GlI obIettIvI

Presentare ai partecipanti le nuove soluzioni che caratte-rizzano la pianificazione che si dovrebbe fare, ma non si fa. Infatti non si tratta più di fare la pianificazione strategica tradizionale, che è ormai fallita, ma di: • Realizzare uno scenario planning, per poter formulare

una strategia di medio/lungo termine.• Creare un legame tra strategia e gestione operativa

(planning for results).• Pianificare le risorse per dare seguito alla strategia

deliberata.

scenarIo PlannInGPrimo modulo (1 gg)

Elaborare uno scenario non è effet-tuare una previsione estrapolativa, ma arrivare a predire quello che in azienda si pensa sarà il contesto ambientale nel quale ci si troverà ad operare. Senza scenario la strategia non può che essere una strategia di sopravvivenza.

PlannInG For resUltsSecondo Modulo (1 gg)

è fondamentale sapere in che dire-zione puntare il timone per cercare di seguire la rotta desiderata. Potrà anche essere difficile ma non ci si può permettere di non tentare di farlo.Gli strumenti non mancano, solo che vanno rivisitati, ricercando il legame mancante tra strategia, piano e budget.

Il PercorsoIl percorso prevede tre moduli, fruibili anche singolarmente:

resoUrces PlannInGTerzo Modulo (1 gg)

Spesso le strategie non si riesco a realizzare solo perché non si è valutato accuratamente il fa bi-sogno che la loro attuazione im-plica in termini di tre risorse: finan-ziarie, umane e tecnologiche. Una riflessione su questo tema appare oggi imprescindibile.

Alberto Bubbio

Docente di Economia Aziendale e responsabile dei corsi Programmazione e Controllo e Misu-razione delle performance aziendali, presso l’Università Cattaneo - LIUC (Castellanza, VA). è stato docente dell’area Amministrazione e Controllo presso la Scuola di Direzione Azien-dale dell’Università Bocconi. è autore di alcuni libri e numerosi articoli sui temi di Controllo di Gestione, calcolo dei costi e Pianificazione Strategica. Svolge inoltre attività di consulenza direzionale su temi di pianificazione strategica, controllo di gestione e general management. Svolge, sempre su questi temi, attività di consu-lenza direzionale.

docente

MIlano Via Decembrio, 28 T. 02 [email protected]

roMa Via Palestro, 32T. 06 5043053 [email protected]

cfmt.it/percorsi

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