1987 - anno 6 - n. 5 maggio · Resta Ia soddisfazione di a-ver compiuto, nel breve vol-gere di un...

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qui if Duemila soci alle nostre assemblee annuali AVVISO Dl CONVOCAZIONE I Sigg. delegati sono convocati in Assemblea Ordinaria in prima convocazione il giorno 30 Aprile 1987 ore 9,00 presso la sede sociale in Milano Viale Famagosta, 75 e in seconda convocazione per il giorno 24 Maggio 1987 alle ore 9,30 nel Salone riunioni della Camera di Commercio Via Einaudi, 23 Brescia per discutere e deliberare sul seguente Ordine del Giorno 1) Nomina del Presidente e del Segretario dell'Assemblea, 2) Relazione del Consiglio di Amministrazione e deI Collegio Sindacale, 3) Presentazione e approvaziorkdel bilancio al 31/12/1986, 4) Nomina del Collegio Sindacale e Collegio dei Probiviri, 5) Varie. p. il Consiglio di Amministrazione - Il Presidente A. Bertolini Il nuovo supermercato di Brescia 'è qualcosa - i La distribuzione in negozio Buono per i soci numero 5 Frutta mista di stagione a pagina 2 r una novità che si reali77a Dalt 15 maggio lie tessere per i buoni a tutti i soci Qll rese Non c'è tessera senza anagrafe di Sergio Ghiringhelli p. 2 Mi piace, dunque compro di Marco Maggi P- 3 "Presto in tavola" p. 4 E coltiveremo gli insetti di Luciano Didero p. 5 Senti un po' in giro cosa si dice di noi di Daniele Moltrasio p. 6-7 Assistenza con telecomando di Lidia Lommi P. 8 La parola ai bambini a cura di Mario Lodi P. 9 Camminare in Valmalenco di Fiorella Fumagalli p. 10 Offerte ai soci p. Il Fu l'Armonica 75 anni fa, ora è il supermercato Coop p. 12 Comitato di Redazione Antonio Rertolini, Sergio Ferrario. Sergio Ghiringhelli, Lidia Lomrni, Oddino Magnani, Daniele Moltrasio, Ugo Pinferi. Enrico Rossi. Adollo Scalpelli, Elio Susani, Giorgio Vada Direttore responsabile: Adolfo Scalpelli Impaginazione; Franco Malaguti Maria Rosa Torri Disegni; Giulio Peranzoni Editrice Coop Lombardia Viale Famagosta, 75 20142 Milano - Tel. 844721 Stampa: Coop 11 Guado" Corbetta M - Tel. 02-979446122 Spedizione in abbonamento postale gruppo 111Ì 70. Autorizzazione del Trib. di Milano n. 144 del 14 aprile 1982 La rada di Quale Consunto è di bassa qualità per la stampa ma di alta qualità ecologica. E tutta ri- ciclata. Comitato Regionale Lombardo Periodico mensile della Coop Lombardia Associato alla Unione Stampa. Periodica italiana L'appuntaento per parkaige dei Vanci Sta !ammontando l'abitudine a fare solo cronaca della vita del negozio Il lungo tour delle 30 assem- blee separate di sezione sul bilancio consuntivo si è con- cluso. Oltre 2.000 soci hanno par- tecipato a questi incontri e molto elevato è risultato il numero degli interventi. Quasi ovunque si sono regi- strati interventi sempre più puntuali e centrati sulle te- matiche del bilancia, mentre in calo sono le consuete "cronache" sulla vita di ne- gozio. Complessivamente dunque un buon passo in a- vanti. E ce n'era bisogno vi- sto che quest'anno le assem- blee separate, per la prima volta, erano formalizzate e quindi a pieno valore legale. L'approvazione del bilancio presentato dalla Coop Lombardia, che ovunque è stata pressoché unanime, sa- rà quindi portata dai delegati delle varie assemblee a quella generale di Brescia che si ter- rà iI 24 Maggio. L'illustrazione del bilancio ai soci è stata quest'anno più omogenea, grazie al lavoro di preparazione svolto dal Settore soci in collaborazio- ne con il complesso dell'A- zienda, fornendo una spie- gazione più analitica e quindi più comprensibile, I dirigenti dei Comitati di Sezione, at- traverso Ie Consulte di zona precedentemente convocate, hanno avuto la concreta possibilità di approfondire la conoscenza dei dati e l'analisi del bilancio consuntivo. Anche questa è una espe- rienza da ripetere e senz'altro da migliorare fornendo anti- cipatamente chiavi di lettura in grado non solo di infor- mare, ma di far crescere la preparazione e il conseguen- te contributo al dibattito di base. Per il futuro questo nuovo modo di lavorare, questa nuova forma di realizzare il rapporto democratico con i soci, andrà certamente per- fezionato e puntualizzato. Resta Ia soddisfazione di a- ver compiuto, nel breve vol- gere di un anno e mezzo, concreti passi in avanti sulla strada della efficienza azien- dale e della democrazia in- terna, I semi gettati nel seminario di Salice Terme continuano a dare frutti, e il rapporto a- zienda-base sociale ne trae concreti benefici. Su questa strada siamo tutti impegnati a proseguire nei prossimi anni. UnImportante novità: i carrelli per portatori di handicap, da aggan- ciare alle carrozzine e calcolati per passare da una cassa speciale Dal mese di marzo a Brescia è in funzione il Centro commerciale Flaminia, in via Corsica. Dentro l'edifi- cio che ha tutti i crismi del- l'attualità architettonica, c'è un grande supermercato della Coop Lombardia. Il giorno dell'inaugurazione insieme ai dirigenti della Lega e della Coop c'erano le autorità bresciane, ma so- prattutto la gente, i coope- ratori, i consumatori. Si so- no trovati davanti lo spetta- colo multicolore della mo- dernità di una grande insu- perata rete di distribuzione commerciale quale è il livel- lo raggiunto dalla Coop Lombardia: non solo i pro- dotti alimentari, ma anche un grande reparto dí abbi- gliamento, casalinghi, libri, utensili e via dicendo. Un supermercato con anco- ra qualcosa in più degli ul- timi nati che già rappresen- tano innovazioni rispetto al passato. Il personale di que- sto grande negozio lo sa. Importante che lo sappiano i consumatori, perché la Coop sei tu". Una suggestiva visione del Centro commerciale con le entrate al supermercato Coop Foto di gruppo con il personale del negozio durante il brindisi e il saluto dei dirigenti della Coop

Transcript of 1987 - anno 6 - n. 5 maggio · Resta Ia soddisfazione di a-ver compiuto, nel breve vol-gere di un...

qui ifDuemila soci alle nostre assemblee annuali

AVVISO Dl CONVOCAZIONE

I Sigg. delegati sono convocati in

Assemblea Ordinariain prima convocazione il giorno 30 Aprile 1987 ore 9,00 presso la sede sociale inMilano Viale Famagosta, 75 e in seconda convocazione per il giorno 24 Maggio1987 alle ore 9,30 nel Salone riunioni della Camera di Commercio Via Einaudi, 23Brescia per discutere e deliberare sul seguente

Ordine del Giorno1) Nomina del Presidente e del Segretario dell'Assemblea,2) Relazione del Consiglio di Amministrazione e deI Collegio Sindacale,3) Presentazione e approvaziorkdel bilancio al 31/12/1986,4) Nomina del Collegio Sindacale e Collegio dei Probiviri,5) Varie.

p. il Consiglio di Amministrazione - Il Presidente A. Bertolini

Il nuovo supermercato di Brescia

'è qualcosa

- iLa distribuzione in negozio

Buono per i soci numero 5

Fruttamistadi stagione

a pagina 2

runa novità che si reali77a

Dalt 15 maggiolie tessere per i buonia tutti i soci

Qll reseNon c'è tessera senza anagrafedi Sergio Ghiringhelli

p. 2

Mi piace, dunque comprodi Marco Maggi

P- 3"Presto in tavola"

p. 4

E coltiveremo gli insettidi Luciano Didero p. 5Senti un po' in giro cosa si dice di noidi Daniele Moltrasio p. 6-7

Assistenza con telecomandodi Lidia Lommi

P. 8La parola ai bambinia cura di Mario Lodi P. 9

Camminare in Valmalencodi Fiorella Fumagalli p. 10

Offerte ai soci

p. Il

Fu l'Armonica 75 anni fa, ora è il supermercato Coop p. 12

Comitato di RedazioneAntonio Rertolini, Sergio Ferrario.Sergio Ghiringhelli, Lidia Lomrni,Oddino Magnani, Daniele Moltrasio,Ugo Pinferi. Enrico Rossi. AdolloScalpelli, Elio Susani, Giorgio Vada

Direttore responsabile: Adolfo Scalpelli

Impaginazione;Franco MalagutiMaria Rosa TorriDisegni;Giulio Peranzoni

Editrice Coop LombardiaViale Famagosta, 7520142 Milano - Tel. 844721

Stampa: Coop 11 Guado"Corbetta M - Tel. 02-979446122

Spedizione in abbonamentopostale gruppo 111Ì 70.

Autorizzazione delTrib. di Milano n. 144del 14 aprile 1982

La rada di Quale Consunto è dibassa qualità per la stampa ma dialta qualità ecologica. E tutta ri-ciclata.

ComitatoRegionale

LombardoPeriodico mensile dellaCoop Lombardia

Associato allaUnione Stampa. Periodica italiana

L'appunta► entoper parkaigedei VanciSta !ammontando l'abitudine a faresolo cronaca della vita del negozio

Il lungo tour delle 30 assem-blee separate di sezione sulbilancio consuntivo si è con-cluso.Oltre 2.000 soci hanno par-tecipato a questi incontri emolto elevato è risultato ilnumero degli interventi.Quasi ovunque si sono regi-strati interventi sempre piùpuntuali e centrati sulle te-matiche del bilancia, mentrein calo sono le consuete"cronache" sulla vita di ne-gozio. Complessivamente

dunque un buon passo in a-vanti. E ce n'era bisogno vi-sto che quest'anno le assem-blee separate, per la primavolta, erano formalizzate equindi a pieno valore legale.L'approvazione del bilanciopresentato dalla CoopLombardia, che ovunque èstata pressoché unanime, sa-rà quindi portata dai delegatidelle varie assemblee a quellagenerale di Brescia che si ter-rà iI 24 Maggio.L'illustrazione del bilancio ai

soci è stata quest'anno piùomogenea, grazie al lavorodi preparazione svolto dalSettore soci in collaborazio-ne con il complesso dell'A-zienda, fornendo una spie-gazione più analitica e quindipiù comprensibile, I dirigentidei Comitati di Sezione, at-traverso Ie Consulte di zonaprecedentemente convocate,hanno avuto la concretapossibilità di approfondire laconoscenza dei dati e l'analisidel bilancio consuntivo.

Anche questa è una espe-rienza da ripetere e senz'altroda migliorare fornendo anti-cipatamente chiavi di letturain grado non solo di infor-mare, ma di far crescere lapreparazione e il conseguen-te contributo al dibattito dibase.Per il futuro questo nuovomodo di lavorare, questanuova forma di realizzare ilrapporto democratico con isoci, andrà certamente per-fezionato e puntualizzato.

Resta Ia soddisfazione di a-ver compiuto, nel breve vol-gere di un anno e mezzo,concreti passi in avanti sullastrada della efficienza azien-dale e della democrazia in-terna,I semi gettati nel seminario diSalice Terme continuano adare frutti, e il rapporto a-zienda-base sociale ne traeconcreti benefici. Su questastrada siamo tutti impegnatia proseguire nei prossimianni.

UnImportante novità: i carrelli per portatori di handicap, da aggan-ciare alle carrozzine e calcolati per passare da una cassa speciale

Dal mese di marzo a Bresciaè in funzione il Centrocommerciale Flaminia, invia Corsica. Dentro l'edifi-cio che ha tutti i crismi del-l'attualità architettonica, c'èun grande supermercatodella Coop Lombardia. Ilgiorno dell'inaugurazioneinsieme ai dirigenti dellaLega e della Coop c'erano leautorità bresciane, ma so-prattutto la gente, i coope-ratori, i consumatori. Si so-no trovati davanti lo spetta-colo multicolore della mo-dernità di una grande insu-

perata rete di distribuzionecommerciale quale è il livel-lo raggiunto dalla CoopLombardia: non solo i pro-dotti alimentari, ma ancheun grande reparto dí abbi-gliamento, casalinghi, libri,utensili e via dicendo.Un supermercato con anco-ra qualcosa in più degli ul-timi nati che già rappresen-tano innovazioni rispetto alpassato. Il personale di que-sto grande negozio lo sa.Importante che lo sappianoi consumatori, perché laCoop sei tu".

Una suggestiva visione del Centro commerciale con le entrate alsupermercato Coop

Foto di gruppo con il personale del negozio durante il brindisi e ilsaluto dei dirigenti della Coop

La novità per i sociSergio Gliiring,hellii

sser

NOMENUMERO SOCIOI II III III IIIEIIIII ICOGNOME

NUCLEO

COMPLETO FAMILIARE I

(SE IN FAMIGLIAVIVONO FIGLICON MENO DI iN ANNII

ser aragrafeGià nei numeri precedenti (n. 2 e 3) abbiamo ampiamente illustrato le nuove modalità per l'utilizzazione degli scontiriservati ai soci. Tuttavia riteniamo che sia utile ritornare, se pur brevemente, sul tema per ribadire le innovazioniapportate e la collaborazione necessaria da parte di tutti i soci per risolvere rapidamente alcuni problemi.

Dal 15 maggio saranno in distribuzione presso i negozi le"tesserne sociali" che sostituiranno definitivamente, a partiredal 15 giugno, i buoni sconto riprodotti su "Quale consumo".Ogni socio dovrà pertanto recarsi presso l'ufficio del caponegozio, corrispondente alla propria Sezione di appartenen-za.

In ogni negozio vi sarà apposito incaricato che consegnerà la"tesserina sociale" personalizzata col cognome del socio el'avvenuta consegna verrà registrata su apposito registro soci.Verranno date inoltre ulteriori precisazioni sulle caratteristi-che di funzionamento del nuovo servizio.

Compilatequestomodulo

COOP LOMBARDIA500. CLJUP A ra L

MODULO PER L'ANAGRAFE DEI SOCI

911941' `

DATA

TKIDEO SEL NEGOZIO

P a vostra disposizione pres-so tutti i negozi Coop.Compilatelo in tutte le sueparti, fatelo timbrare dal ne-gozio. Un apposito incarica-to vi consegnerà la tesserinaqui riprodotta.

CONDIZIONE PROFESSIONALE 1+ 1

RAPPORTI DI CORRISPONDENZA

A lato la macchina che consentirà ie operazioni per il ritiro deiprodotti offerti ai soci con lo sconto. Qui sopra il fac-simile dellatesserina

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2 — Qugie consumo

Buono sconto soci n° 5

Questo buono vale4M00 Lire per l'acquistodi una cassetta difrutta mista di stagione

Pesche

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Susine rosse

Susine gialle

Albicocche

SCONTOSOCI . 3

Periodo valido per l'offerta:dal 25 Giugno all'il Luglio 1987

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11nnnnZnn I nCOMUNE DI NASCITA

I soci che non avessero già consegnato la scheda di rilevazionesociale per l'aggiornamento anagrafico pubblicata sul n. 4 diQuale consumo e legata al buono n. 3 (fustino Coop) dovran-no obbligatoriamente compilare il modulo, disponibile a ne-gozio. Consigliamo pertanto di premunirsi dei dati necessari edel proprio codice fiscale.

Si raccomanda il buon uso e la conservazione della tesserinache avrà una durata biennale. Ogni tessera è munita di appo-sita custodia. Ringraziamo sin d'ora i soci per la pazienza e ladisponibilità loro richiesta sicuri che in futuro saremo ingrado di assicurare un servizio più moderno ed efficiente.Chiediamo ai colleghi e ai Comitati soci il massimo di colla-borazione per una operazione complessiva di innovazioneche farà fare un salto di qualità all'immagine della cooperati-va e nella conoscenza più precisa della nostra base sociale.

Avretela CORRO

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TRA I FAMILIARI CFIE VIVONO CON LEI VI SONO ALTRI SOCI ISCRITTI ALLA COOPT

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SI I> SE SI. D'ORA IN AVANTI PER ESIGENZE ORGANIZZATIVE LE COMUNICAZIONI ED IL GIORNALE VERRANNO INVIATI AD LINSOLO SOCIO PER FAMIGLIA A OSTALE NOMINATIVO Si DOVRÀ FARE il/FERMENTO?

SITUAZIONE FAMILIARE {DA COMPILARSI SOLO DAL SOCIO CHE RICEVERÀ IL GIORNALE)

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Marco Maggi La fortuna del "non-food" (non-alimentare)

apiaAlla scoperta di un settoreche la Coop sta ampliando

!N---on di sola immagine

È uno strano settore, quellodei non-alimentari (non-food, all'internodella distribuzione coopera-tiva. Strano perché richiedetempi e metodi di lavoro dif-ferenti rispetto agli alimenta-ri, ma anche perché ha dovu-to farsi strada all'interno diuna tradizione e di una men-talità che gli erano qualchevolta anche ostili. Strano.comunque, non è l'aggettivopiù indi•ato; meglio sarebbedire particolare, oppure di-verso. Esti questa diversità lacooperazione ha dovutocompiere uno sforzo di ela-sticità mentale non facile, perarrivare ad attenere gli ottimirisultati attuali. All'intentodel non food, inoltre, le mer-ci stagionali (che costituisco-no il 50-60% delle vendite)intervengono a complicareulteriormente il problema:dagli at trezzi da giardinaggioo da pi•-nic alle cartelle perla scuola, dall'abbigliamentofino agli articoli natalizi, esi-ste tutta una gamma di pro-dotti che può "tirare", comein effetti sta facendo, solo seè sostenuta da una particola-re impostazione manageria-le.

W reparto dei non-alimenta-ri deve essere vivo, luminoso,deve saper attrarre. È una`vendita ad impulso mi pia-ce, dunque compro" Sonoparole di Franco Manfredi-ni, direttore del servizio ven-dite dei non-alimentari diCoop Lombardia, che in-troduce così le caratteristichedi questo settore. "Su questiarticoli il fattore moda contaparecchio, e il saper presen-tare la merce nel modo giu-sto ha una parte determinan-te nello spingere le vendite.La cooperazione nta capitocon Un po' ritardo, ma orasi sta liberando da quell'au-sterità di impostazione cheancora dominava fino a po-chi anni fa':

Alla base della vendita degliarticoli stagionali cé, innan-zitutto, un lavoro preciso diprevisione. Sei mesi, a volteanche otto, prima dell'iniziodi una fase commerciale, ènecessario avere ben chiarosu cosa si indirizzeranno lerichieste del mercato, il chesignifica tenere gli occhi benaperti sull'evoluzione del co-stume e della moda. Le "sta-gioni': per i generi non-ali-mentari. sono essenzialmen-te tre: l'estate con tutto quan-to fa vacanza e tempo liberoall'aperto, l'inizio della scuo-la con la corsa conseguenteal rinnovo del corredo, il pe-riodo natalizio infine che è,dal punto di vista delle vendi-te, sicuramente la fase piùimportante.

LPer quanto riguarda i capi diabbigliamento, la scansionein periodi è un po' differente,tenuto conto soprattutto delfatto che, dal punto di vistatanto meteorologico checommerciale, le stagioni in-termedie stanno compri-mendosi fino quasi a scom-parire. Il problema generaledunque è: come acquistarepreventivamente, e comepresentare alla clientela, unpacchetto di offerte così sot-toposte a fluttuazioni di inte-resse, a fattori esterni anchecasuali, a motivazioni di scel-ta spesso imprevedibili?Fino a pochi anni fa, unarisposta mirata ed esaurientea questo interrogativo nonesisteva. Ci si serviva deglistessi banconi utilizzati per igeneri alimentari, che sonostudiati per il cosiddetto "ri-fornimento massiccio", enon lasciano spazio alla crea-tività nella presentazione delprodotto,. i saldi di fine sta-gione non esistevano, con ilrisultato di rimettere in circo-lo un anno dopo della merceormai chiaramente datata, senon anche parzialmente de-caduta nella qualità.

La strada scelta per il futurosi appoggia invece su solu-zioni completamente diver-se: ne è testimonianza il su-permercato aperto di recenteal centro commerciale diBrescia, un modello destina-to a fare tendenza per i puntivendita di dimensioni me-dio-grandi."Abbiamo cercato di con-centrare in esso — spiega an-cora Manfredini — tutte leindicazioni emerse in questianni, guardando anche allerealizzazioni cooperative dialtre regioni. Lo spazio de-stinato ai non-alimentari èstato pensato come una sor-ta di piccola 'Rinascente': gliabbiamo destinato 800 mq.su un totale di 3.000, Io ab-biamo posto all'ingresso delsupermercato, lo abbiamodotato di una serie di accor-gimenti che sappiano accat-tivarsi l'attenzione del pub-blico, giovando anche sulpiano dell'immagine",Il riscontro è stato immedia-to: già nei primi giorni do-

po l'inaugurazione, i risultaticommerciali hanno raggiun-to un livello eccellente, con-fermando la validità di unascelta che verrà estesa anchead altre strutture, con ade-guarnenti decisi caso per ca-so.Il rapporto qualità-prezzo,nei negozio Coop, continuaad essere il parametro fon-damentale, quello attorno acui ruotano le altre scelte.Com'è possibile mantenerlocompetitivo, evitando solu-zioni di compromesso adanno del cliente? Anche quila risposta esiste, e funziona.

Rispetto ai concorrenti dellagrande distribuzione privata,l'impresa cooperativa puòcontare su un vantaggiocomplessivo che è dovuto,oltre che alla forma societa-ria, ai ridotti costi di sede, digestione e di amministrazio-ne, alla convenienza degliacquisti attraverso il consor-zio di Sesto Fiorentino, allabassa incidenza del costo delpersonale. Un esempio di ciòè iI negozio di Peschiera Bor-romeo. che dispone di circa350 mq. destinati ai non-ali-mentari. La previsione divendita per il 1987 è attornoal miliardo e mezzo, una ci-fra rilevante che diventa an-cora più eloquente se si pen-sa che, fino ad oggi, il repartoha un organico di sole duepersone. Non solo: nei primitre mesi di quest'anno l'in-cremento delle vendite è sta-to del 28.7%, contro unaprevisione calcolata attornoal 13,5%.A questo raddoppio del rit-mo di crescita hanno contri-

buito l'affinamento costantenell'impostazione dei banchie dei reparto, la capacità dipresentare il prodotto, unrapporto qualità/ prezzosfrondato il più possibile daoneri di varia natura. E nonsi tratta di un caso isolato:ovunque sono presenti inmodo organico i non-ali-mentari vendono bene, contassi di incremento che va-riano dal 12-13% fino al limi-te estremo del 38,6% che sista registrando a Crema.Nei negozi Coop, dunque, ilnon-food avanza, semprepiù sicuro. Vinte le diffidenzeiniziali, accettata una voltaper tutte la sua "diversità", sudi essa si è intervenuti conun'impronta managerialemolto efficace. Anche i pro-blemi di stoccaggio e gli inte-ressi passivi propri dellemerci stagionali, quegli stessiproblemi che fino a pocotempo fa sollevavano per-plessità e diffidenza, si puòdire che ormai non spaventi-no più.

Dove risiellnla novità?_

Nelle foto, settori di non-food nel nuovo supermercato di Brescia

Quale consumo — 3

In tutti i supermercati e negozi della Coop•

pasto rapido, un problemadei nostri tempi.La campagna di venditadal 22 maggi© all'8 giugno

Coppa triicobreDosi per 3 personeIngredienti:fragoloni gr. 300,5-6 cucchiai di zucchero,mirtilli gr. 200,yogurt molto denso gr. 300.Lavare i fragoloni tuffandoliin abbondante acquafredda,scolarli molto bene, privarlidel picciolo e frullarli con lozucchero. Lavare i mirtillituffandoli in abbondante

acqua fredda ed eliminandole foglioline e i pezzetti digambo che vi saranno pro-babilmente mescolati e ver-ranno a galla; scolarli bene.Per servire, distribuire i mir-tilli in quattro coppe (o sepreferite calici, o bicchieri al-ti), sui mirtilli versare la yo-gurt e sullo yogurt frullatodi fragole.

Coppa

Protidi

20 Kcal

Dessert riccotricolore

Glucidi

141 Kcal

di vitamine.Lipidi

40 Kcal Vietato ai diabetici

Totale

202 Kcal

Illyneet-te con scampi Dosi per 6 personeIngredienti:9 uova fresche,polpa di scampi gr. 250,olio,prezzemolo,capperi.Preparare un trito con duespicchi d'aglio, un cucchiaiodi capperini, una manciatadi prezzemolo. Sbattere le

uova, unire in trito, versaretutto in padella, dove saran-no già due cucchiai di olioferrante. Appena l'impastoaccenna a rapprendersi, ver-sare sopra la polpa dei cro-stacei lessati, tagliata a dadi-/li. l'omelette diven-ta più consistente, ripiegarein dentro gli orli e completa-re la cottura.

Omelette Protidi

64 Kcal

Ottimocon

Glucidi

3 Kcai

secondo piattogli scampi

Lipidi

113 Kcal

dietetico

Totale 181 Kcal

Macedonia di frutta cotte Dosi per 4 personeIngredienti: -pera gr. 100, mela gr. 100,mela cotogna gr. 100,fichi gr. 100,uva gr. 60, miele gr. 30,un bicchierino di vino bian-CO.

Lavare e pulire la fama, tagliandolaseparatamente, a tocchetti. Sempre se,-parammenre fare cuocere ogni frodocon il miete. Frullare comemporanea-meme pane di ciascun frutta unendoun goccio dr vino. Condire la fruttacono mescolala insieme con il fiullamonenum e servire tiepido.

Macedonia Protidi

I Kcal Dessert equilibrato.di Glucidi

79 Kcal Ideale per chi tiene

frutta cotta Lipidi

2 Kcal alla linea

Totale

82 Kcal

esalatabellga e peperoniDosi per 4 personeIngredienti:insalata belga gr. 200,un grosso peperone verde,uno rosso e uno giallo,olio,sale,aceto bianco,olive nere e verdi,Tagliare a Mine i ciuffi di

insalata belga e metterli sot-to l'acqua corrente con naiala fantasia dei peperoni, libe-rati dai semi, da filamentibianchi e tagliati a listine.Condire con aceto, sale e a-no. I peperoni gialli sonomeno piccanti: i peperonirossi sottili sono quelli chebruciano di più.

Insalata belgae peperoni

ProtidiGlucidiLipidi

Totale

3 Kcal Contorno bilanciato16 Kcal ricchissimo

106 Kcal di vitamina e

125 Kcal

iliarinturger coli dragonceililoDosi per 6 personeIngredienti:polpa di manzo gr. 1200, due cipolle,due uova,sale e pepe,dragoncello fresco.

delicatamente lacarne trita con le uova, sale,pepe, il dragoncello tritato.Formare gli hamburger ecuocere normalmente sullagriglia, unti d'olio.

Hamburgeraldragoncello

ProtidiGlucidiLipidi

Totale

161 Keal Ricco7 Kcal di fosforo e proteine

295 Kcal indicato agli sportivi

463 Kcal

"Presto in tavola". Imperativo categorico di un ritmo di vitasempre più incalzante, o desiderio inconfessato di generazionidi donne (o oggi, perché no? anche degli uomini)? Il problemaè aperto. Ma forse, qui una ricetta per una prima velocesoluzione la potrete trovare.Un pasto consumato rapidamente scandisce, ormai per molti,

i tempi di una giornata sempre più intensa.

Indaffarati negli impegni quotidiani, abitudini alimentari chenon ci appartengono diventano giorno dopo giorno le nostre

abitudini.E allora, perché non concentrare in poco tempo una tradizio-ne alimentare che riscopriamo solo quando abbiamo tantotempo per cucinare?É da qui che nasce la nostra proposta. Una ricetta è ingredien-ti, tempo, intelligenza,Un buon piatto è una buona combinazione di questi elementi.E un ricettario è buono se dichiara le proprie intenzioni, e lenostre sono semplicemente tre: qualità degli ingredienti, pocotempo, tanta intelligenza per tanta fantasia in cucina."Presto in tavola": è la nostra ricetta per un'alimentazione piùsana e sorridente, anche se il tempo è poco.

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Dosi per 2 personeIngredienti:filetti di nasello gr. 300 circa,farina,burro gr. 40,sale,I tuorlo,1/ 2 limone,I piccola arancia,2 cucchiai di panna.Se i filetti di nasello sono mol-to spessi, appiattirli con unbatticarne, premendoli delica-tamente perché non si rompa-no.Infarinarli e intanto fondere ilburro (tenendolo d'occhioperché non bruci) in una pa-

della media.Adagiare in padella i filetti dipesce, salarli e cuocerli per 7minuti circa, girandoli delica-tamente a metà coitura e rego-lando la fiamma in modo dafarli dorare senza bruciare.Intanto riunire in tazza il tuor-lo, ben inondato dell'albume,il sugo di mezzo limone e del-l'arancia, la panna, poco sale esbattere con una forchetta peramalgamare gli ingredienti.Con una lunga paletta trasfe-rire il pesce in un piano. Ver-sare in padella il miscugliopreparato nella tazza e, mesco-lando senza interruzione,

cuocerlo su fiamma dolce perun minuto circa o finché si ètrasformato in una salsinadensa e vellutata.Distribuirla immediatamentesul pesce e servire.Avvertenza e variante. /filettidi nasello si rompono facil-mente; occorrono quindi ma-no delicata e una paletta lungasia per girarli sia per trasferirliin un piatto. Per diminuire il

pericolo potreste, se valete, ta-gliarli in grandi pezzi.Se avete due minuti in più,potete guarnire il piatto confette o spicchi di una secondaarancia, da mangiare insiemecol pesce.

Na eillio al_ 'z rancia

Nasello

Protidi

169 Keal Piatto che copreall'arancia

Glucidi

52 Kcal tutto il fabbisognoLipidi

218 Kcal proteico quotidiano

Totale

440 Kcal

Filo cifirette

Aastlezco'probRerna tufrd

Ho letto con interesse su "Quale consumo" l'arti-colo Plastica. Non è necessario fare crociate diGuido Milana e devo complimentarmi per l'equi-librio e per lo scrupolo che traspare dallo scritto.In questi ultimi tempi ho sentito e soprattuttoletto tutto ed il contrario di tutto sull'argomentoed essendo un operatore del settore imballaggioche tra l'altro usa PVC mi sono preoccupato difare chiarezza sia per la dimensione del problema,che per il valore sostanziale di certe affermazioni.A questo riguardo mi sono procurato i pareri didue cattedratici che mi avevano dato alcune cer-tezze e che vi sottopongo:a) l'acido cloridrico emesso, quando si brucia il

PVC e non lo si cattura con adeguate tecniche, èdi piccola entità.N le diossine emesse, quando si bruciano i residuisolidi urbani, sono di incerto meccanismo di ori-gine, si formano anche quando il P VC è assente, ecomunque non aumentano se si raddoppia o tri-plico la quantità di PVC presente nei rifiuti solidiurbani da bruciare.

Queste mie certezze tengono conto che comun-que è doveroso evitare anche la piccola aggiuntadi elementi tossici o inquinanti, ma che bisognaessere ragionevolmente certi che le azioni intra-prese siano adeguate sia come obiettivi che comestrumento, cioè non vorrei che si sparasse con ilcannone ai passeri solo perché questi ultimi simangiano il grano nei campi.A questo punto il vostro articolo, rimette in di-scussione il problema del PVCPer vostra informazione spiego meglio qual è lamia posizione professionale nel settore.Sono un operatore che si considera "fuori dallamischia" in quanto vendo foglia in bobina cheviene trasformata da altre aziende in vaschette,coperchi, blisrer. Posso operare con diverse mate-rie plastiche tra loro alternative (PVC, Polistirolo,A BS)con una sostanziale indifferenza nel medioperiodo. Mi preoccupo di conoscere e sono allaricerca, degli orientamenti degli "utilizzatori chefanno opinione" e le Coop fanno opinione.Vorreste darmi il vostro parere sui documenti cheallego? Non ritenete che il più grande contributo

possa venire da una corretta "educazione del cit-tadino', che ora getta dove capita i contenitoriusati?Non ritenete che un altro grande contributo possavenire dalla raccolta differenziata dei rifiuti urba-ni? Eche altri contributi siano doverosi, ma che illoro impano quali-quantitativo sia di un ordinedi grandezza minore e che quindi è opportunauna scala di priorità tra le cose da fare? iDistinti saluti.

Dr. Agostino SùricoGorlese S.p.a. (Carla Minore/VA)

Risponde Ugo Pifferi

Non abbiamo la possibilità di pubblicare qui ledocumentazioni scientifiche che il Dr. Sùrico ciha inviato, ma cerchiamo di sintetizzarle. In unadi esse il prof. Demetrio Pitea risponde ad unarichiesta sulla pericolosità del PVC, policloruro divinile, e fa riferimento ad alcuni autori che affer-mano esserci la presenza di emissioni cloruratenella combustione di PVC. Il prof. Pitea concludeche sarebbe meglio escludere d PVC dalla raccol-ta dei rifiuti destinati alla combustione "ai finidell'impatto ambientale globale".Anche il prof. Paolo Centola in un altro docu-mento allegato afferma che senza misure specifi-

che di abbattimento dalla combustione di PVC sipuò avere l'emissione di acido cloridrico. Natu-ralmente il PVC non è l'unico responsabile econtribuisce per una parte marginale.Mi pare quindi che il dottor Sùrico abbia già inmano le risposte sul PVC che provengono dafonti più qualificate della nostra.Una risposta indiretta la può inoltre trovare nelle"Raccomandazioni del Comitato Tecnico-Scien-tifico istituito dal ministro per l'Ambiente perelaborare proposte per ridurre l'impatto sull'am-biente dei rifiuti originati dalle materie plastiche"dove al punto 1-c) sì raccomanda la "produzionedegli shoppers unicamente con materiali sinteticidi natura poliolefinica, al fine di escludere il ricor-so al PVC".Crediamo nella necessità di un'educazione delcittadino? ci 'chiede ancora il dottor Sùrico. Larisposta è si, e d'altra parte abbiamo incominciatoa svolgere una campagna di sensibilizzazione ver-so i nostri soci e clienti ben prima che la vicendadelle materie plastiche assumesse l'ampiezza at-tuale. E continuiamo in quest'opera di educazio-ne.

/1dr. Sùrico ci chiede ancora: la raccolta differen-ziata dei rifiuti non può aiutare? La risposta nonpuò che essere positiva. Si tratta però di sapereche non è semplice. La raccolta del vetro è l'unicache funziona, là dove è stata avviata. L'industria èinteressata, partecipa all'operazione. La raccoltadella carta va male. Il settore è controllato dalle

4 — Quale consunto

Larve di Processionaria. Tignoletta su di un acino di Uva.

Luciano Didero Per tornare a un'agricoltura senza veleni per le acque_AL

E coltiverem li insetti

I microrganismi

Cavolaie su foglia di Cavolo.

In questa primavera de11987- anno europeo dell'ambien-te -; vogliamo cogliere l'occa-sione per fare un po' di in-formazione intorno ai modidi produrre in campagna,partendo dal concetto, di e-strema attualità, che fare una"agricoltura pulita" non è u-na utopia, è anzi possibile eanche conveniente, sia per iproduttori, sia per i consu-matori.Parlare di agricoltura biolo-gica significa in fondo recu-perare, adattare, sviluppare,meccanismi del tutto natura-li che, negli ultimi trenta-quarant'anni, erano statimessi in crisi da ritmi produt-tivi sempre più accelerati,con il risultato di rese note-voli in termini economici macon alcune conseguenze nonsecondarie a carico dell'am-biente, dei lavoratori incampagna, degli stessi con-sumatori (quante molecoleindesiderate rimangono suiprodotti che consumiamo?)che oggi è possibile limitare ein alcuni casi eliminare.Tra le ragioni che spingonoversoforme "non tradiziona-li" di fare agricoltura, quelleche adottano tecnologie piùnaturali e `Più morbide" vene sono due importanti lega-te rispettivamente all'eco-nomia e alla ricerca applica-ta,La ragione di tipo economi-co si chiama, nella parte dimondo sviluppato nella qua-le ci troviamo, "eccedenza":non si può negare che gli ul-timi decenni di agronomiaintensiva non abbia ottenutorisultati quantitativamente

. rilevanti, salvo dover pren-dere atto che in Europa (e inUsa, del resto) non sono or-mai prevedibili ulterioriaumenti nei consumi alimen-tari, e quindi si crea la nega-tiva equazione (sia peri sin-goli produttori, sia per i bi-lanci comunitari) secondocui grandi produzioni =grandi eccedenze.

Tali eccedenze non hannod'altra parte finora con-tribuito risolvere il pro-blema della farne di nu-merosi Paesi dell'emisferosud, essendo chiaro chese una soluzione è possi-bile questa consiste nelcontribuire al loro svi-luppo adottando anche inquesto caso le tecnologiepiù innovative, senza ri-percorrere necessaria-mente le strade che - co-me sappiamo -compor-tano insieme rischi e be-nefici.La seconda ragione chespinge "al nuovo" in agri-coltura, e probabilmentecon una forza superiore al-la prima, sta in un datoche le grandi multinazio-nali della chimica (solodella chimica fino a ieri,ma ora non più) conosco-no bene: occorre cambiare- dalla chimica tradiziona-le ad una più evoluta op-pure alle "tecniche biologi-che" - perché i vecchi etradizionali sistemi, certoefficaci per lunghi anni,funzionano sempre meno e

delrestoè tem-po chel'agricol-tura escadalle paginenegative chequotidianamen-te la vede suigiornali, per torna-re a fare cronaca maquesta volta positiva,innovativa. L'innova-zione possibile in agricol-tura è oggi notevole,l'impegno delle grandiimprese intorno alle bio-tecnologie è importante edi alcune novità promet-tenti vogliamo dare qual-che informazione.

Nottue su foglia di Cavolo.

Come ogni altro organismovivente anche la pianta habisogno di azoto per cresce-re, e infatti la politica adotta-ta fino ai giorni nostri è stataquella di concimazioni (azo-to, fosforo, minerali) tese allamassima produttività.Si è trattato di un obiettivocerto importante ma che —raggiunti ormai i massimipossibili di produttività — ciha "regalato" anche colturerigogliose quanto indeside-rate: è il caso dello sviluppodi alghe in laghi e mari (inAdriatico particolarmente)con gli associati fenomeni dieutrofizzazione che rendonole acque poco vivibili ai pescie poco gradevoli ai bagnanti.Le biotecnologie hanno ag-gredito questo problema

suggerendo soluzioni cheprevedono che l'azoto di cuile piante hanno bisogno pos-sa venire incorporato diret-tamente dall'aria.Si tratta di una tecnica di na-tura biologica perché preve-de che "iI ponte" tra l'aria(l'azoto) e la pianta sia unparticolare batterio che conla pianta ha — come dire —un rapporto preferenziale.Se 3a ricerca in corso avrà isuccessi che sono auspicabilisi avrà un futuro di coltiva-zioni sempre meno dipen-denti dalla concimazione:questo meccanismo di natu-rale fissazione dell'azotofunziona già per fagioli, ara-chidi, soia, ma un grandesuccesso sarà la sua applica-zione a colture più vaste,quali i cereali.

Nell'illustrazione "Bachi-ride P" il primo insetti-

cida biologico prodot-to dal settore agricolodella Lega delle Co-

operative

Nostri alleati in questa bat-taglia per una nuova agricol-tura li troviamo nell'infini-tamente piccolo: è in questosenso che si può ben dire che"non tutti i microrganismivengono per nuocere", anzi.Nella memoria, anche nonlontana, di noi tutti terminiquali batteri, funghi, virus e-vocano soltanto la malattia:non cosi se ne parliamo aproposito della protezionedelle piante nei confronti de-gli infestanti.Questa branca della biotec-nologia ci porta a conoscerenomi non facilmente pro-nunciabili, come "bacillusthuringensis" per esempio,un batterio che può essereprodotto ormai a livello in-dustriale (si parla giustamen-te di biofabbriche) e che fun-

La "lotta chimica" agli infe-stanti ha avuto successi intermini economici (rese perettaro), tuttavia ha avuto dueeffetti negativi non preventi-vati che oggi ne suggerisconol'aggiornamento e il supera-mento,II primo dato si chiama resi-stenza: gli insetti, con il pas-sare delle generazioni, sonodiventati progressivamentemeno sensibili alle molecoleprogettate per combatterli.E cosi che parallelamentesono nate generazioni di mo-lecole sempre più potenti edefficaci contro molte speciedi insetti, sia quelli nocivi chequelli utili.L'ecologia del campo colti-vato ci ricorda infatti che innatura l'autentico meccani-smo di controllo biologicoprevede una lotta tra le spe-cie, per la sopravvivenza.

ge da "insetticida biologico",nel senso che produce unatossina che attacca le larve dialcuni insetti nocivi in modoselettivo (solo quelli dunque,non agisce indiscriminata-mente).Un altro strumento di "con-trollo biologico", creando uncontesto del tutto naturale dilotta tra prede e predatori, èrappresentato dai funghi (siparla di ormai cinquecentospecie) "entonomopatogeni" _(nocivi agli insetti dannosi) edai virus.

Queste nuove tecniche sonogià pratica ordinaria per lecolture protette (serre): laprossima tappa fondamenta-le sarà la loro estensione allecolture a pieno campo con lostesso grado di efficacia.

Un tempo spesso questa lot-ta era vinta da specie a noiutili, ideali e fruttuose colla-boratrici di chi lavorava incampagna, fino al momentoin cui questo delicato quantoimmutabile equilibrio è statorotto dall'uomo stesso.Ma dall'effetto sempre mi-nore "delle molecole" ha pre-so spunto e forza l'idea diricreare i perduti equilibrinaturali immettendo nuovegenerazioni di insetti ento-mofagi (i predatori di quellidannosi) nelle serre, dovehanno già avuto anni di se-vero collaudo (soprattutto inOlanda, Francia, Danimar-ca) e progressivamente apieno campo.Anche in Italia, quest'anno,sorgerà la prima vera bio-fabbrica, per una agricolturapulita, per la salute dei lavo-ratori e dei consumatori.

Le piante e ilreno

Insetti utili

aziende di recupero e alcune di esse detengono lagran parte del mercato e sono in grado di decideredi far arrivare treni o navi di carta da macero daaltri Paesi. L'industria della carta non intervienedirettamente.La raccolta dei contenitori metallici è complicata:si tratta di non mettere assieme l'alluminio con labanda stagnata e quindi ci vogliono più conteni-tori.

Anche per le materie plastiche c% la necessità diraccogliere separatamente le diverse qualità. Inpiù siccome le plastiche occupano molto spazio enon pesano molto ci è difficile immaginare grossiautotreni destinati al trasporto di materiale dipoco interesse commerciale.Il dottor Sùrico ci chiede ancora: ma non ci sonocose più importanti da fare o comunque non cidovrebbe essere una scala di priorità?

Siamo anche qui d'accordo con il nostro interlo-cutore. Mà su cose prioritarie come il nucleare,l'acqua potabile, l'inquinamento delle acque, qnon si decide, q non si va avanti, sia pure inpresenza di leggi nazionali e direttive CEE. Eallora i problemi si affollano, la gente vuole chequalcosa si faccia ed è interessata ad interventimagari non prioritari, ma comunque utili.I nostri lettori scrivono poco. Seguite l'esempiodei dettar Sùrico. Così saremo sollecitati ad ap-profondire temi che vi interessano.

Ugo

Vigevano: Solidarietà Coopsul problema atrazinaUna bella e importante iniziativa è stata realizzatadalla nostra Sezione soci di Vigevano. A seguitodell'inquinamento delle falde acquifere della Lo-mellina causato dai pesticidi, i soci vigevanesihanno ottenuto dalla direzione della Cooperativadi poter organizzare la distribuzione gratuita di18.000 litri di acqua minerale. Come ci scrive ilPresidente della Sezione soci Daniela Bonfico:"Un discreto quantitativo di acqua minerale èstato donato all'Assessorato Servizi Socio-Sani-tari di Vigevano per la distribuzione agli anzianiassistiti dal comune mentre le restanti confezionisono state personalmente consegnate agli istitutiprivati della città, tra cui asili, scuole, case diriposo, conventi e carceri.

doveroso sottolineare che questa iniziativa ci hadato la possibilità di evidenziare l'impegno dellaCoop Lombardia nel portare avanti campagnetinahzzate alla tutela dell'ambiente e del consuma-tore".

Como:"Tra Sogno e msogno""Tra Sogno e Bisogno" è, come già sapete, unamostra fotografica sull'evoluzione dei consumidal 1940 al 1986 che si propone di stimolare unaparticolare riflessione, sui consumi, sulle mode,sulle abitudini degli italiani attraverso 306 foto-grafie dei migliori fotografi italiani.La mostra esposta in marzo a Como ha centratosenza dubbio questo obiettivo suscitando ungrande interesse sia da parte dei comaschi chedella stampa e di alcune emittenti televisive eradiofoniche locali.Centinaia di visitatori hanno affollato il salone delBroletto esprimendo commenti positivi sulla mo-stra.Anche le scuole si sono dimostrate sensibili allainiziativa ed in particolare le scuole medie Massi-na, Ugo Foscolo, Ivlarconi, Sagnino hanno orga-nizzato visite guidate delle scolaresche alla mo-stra.Per concludere in "bellezza" si è organizzato undibattito sull'evoluzione dei consumi che ha vistouna buona partecipazione dei comaschi e dato iospunto per una interessante ed appassionante di-scussione.

Coup Lombardia en'educazione al consumoL'impegno della Cooperativa di "orientare i con-sumatori negli acquisti indirizzandoli a scegliere iprodotti che offrono le maggiori garanzie di ge-nuinità e di qualità" come riporta il nostro Statu-to, è un impegno che viene svolto in diverse formetra le quali l'attività per la diffusione e la valoriz-saziane dell'educazione al consumo.

È. una attività svolta con partiéolare attenzionenelle scuole medie inferiori, in quanto i ragazzi dioggi saranno i consumatori di domani.Queste attività prevedono manifestazioni di am-pio respiro, come le giornate dei giovani consu-matori tese a costruire un programma di educa-zione al consumo all'insegna di imparare-giocan-do, e interventi diretti nelle scuole medie dellaLombardia con lezioni di educazione alimentaredove ormai Coop Lombardia è impegnata quasiquotidianamente,

ln questo periodo stiamo facendo delle lezioninelle scuole medie di Bollate (Via Aquileia e ViaVerdi) e prossimamente andremo nelle scuole diCascina del Sole sempre a Bollate.Alla fine di questi cicli di lezioni circa 1.000 ragaz-zi avranno ricevuto dai nostri esperti una serie diinformazioni e utili consigli su come migliorare leloro abitudini alimentari.

Quale consumo -- 5

Daniele Mollrasio,SWE2.1,

Così,cinque anni faEcco uno dei primi numeri di "Quale consumo" chevide la luce nella primavera dell'82. Preceduto da unampio studio che ci portò a pensare ad un giornale unpo' controcorrente rispetto alla moda dilagante alloradella rivista tutta lucida e patinata, per proporre unostrumento spartano, ma per quanto possibile,denso di contenuti.

In rappresentanza di cinquecentomila soci lombardi

tteeent© delegatià Congresso della

L'inchiestaaffidataad ungruppodi sociologiè partitanell'autu no scorso.

La figuradel socio -lettore.

Un ritratto positivo che cispinge ad altri sforzi in baseai suggerimentidella base sociale

arrivati al quinto anno di vita di "Quale consun

L'inchiesta affidata ad alcuniesperti sociologi è comincia-ta nell'autunno dello scorsoanno. Seicento soci eranostati contattati, prenotati, in-tervistati. Cosa ne pensava-no di "Quale consumo'?Andava bene, andava male?Lo leggevano, lo buttavano?A questa ridda di domande,condensate in un questiona-rio di quattro pagine, i sociprescelti hanno paziente-mente risposto. I risultati diquel lungo lavoro prendonooggi forma e sostanza in unaricerca di oltre 100 pagine acura di Carlo Buzzi e Pie-rangelo Peri, e danno a noitutti un profilo più preciso enitido di come il giornale èletto e considerato dalla basesociale. Al suo sesto anno divita è questa la prima appro-fondita analisi che CoopLombardia compie sul gior-nale. Il titolo del rapporto èesattamente: Indagine su"Quale consumo". I com-portamenti e gli atteggia-menti di lettura dei soci neiconfronti del periodico dellaCoop Lombardia. Una ri-flessione che ha rivelato al-

cuni aspetti inediti e sicura-mente interessanti della basesociale e che ha anche capo-volto alcuni luoghi comuni.Da qui, dal dato concretodelle opinioni espresse daquesto campione rappresen-tativo dell'arco complessivodei soci, possiamo adessopartire per rendere "Qualeconsumo" più aderente alleaspettative, ai bisogni deisuoi lettori. L'un obbligo cheCoop Lombardia avverte edè una prospettiva verso laquale la redazione è chiama-ta a lavorare per il futuro.Quattro sono i segmenti sucui si è articolato il lavoro diricerca. Il primo ha cercatodi definire il profilo del SocioCoop. Il secondo ha analiz-zato i suoi comportamenti dilettura mentre il terzo haconsiderato il suo atteggia-mento verso "Quale consti-mo': Per ultimo si è prospet-tato un possibile sviluppo fu-turo del giornale. Entriamoora più nel dettaglio della ri-cerca invitando i soci a scri-vere per esprimere le loro o-pinioni e le loro critiche sulgiornale.

E pilooffodell sodo

Chi è il lettore di "Quale con-sumo"? Quale la sua età me-dia, la sua appartenenza so-ciale?Rispondere a queste do-mande significa fotografarela composizione media deisoci, di noi che siamo il cor-po vivo della cooperativa.E in prima battuta va dettoche la tendenza al femminilepredomina. Le donne cioèstanno lentamente, ma co-stantemente aumentando,diventando l'altra metà delcielo Coop. Aumentano an-che i soci più giovani che sisituano in una fascia d'etàche va dai 35 ai 55 anni.Questo dato testimonia losviluppo dell'azienda cheormai si è insediata su quasila totalità della regione conforte attenzione anche verso iconsumatori più giovani.

Tra le professioni primeg-giano gli operaie gli impiega-ti di ceto medio, insieme apensionati a casalinghe.La tradizionale composizio-ne operaia si sta progressi-vamente spostando versoquella impiegatizia, conscarsa presenza di ceti più e-levati (professionisti ecc.).Sóprattutto la composizionesociale Coop è ancora lar-gamente strutturata per nu-clei famigliari.In definitiva appare una sin-golare coincidenza tra lacomposizione sociale coope-rativa e la suddivisione socia-le della popolazione lom-barda.La Coop Lombardia apparedunque nella sua base socialecome uno specchio fedeledella popolazione della re-gione.

1122 e 23 aprile al Centro Congressi di Milanofio-ri (Assago) si è svolto il Quarto Congresso dellecooperative lombarde della Lega, in preparazionedel trentaduesimo Congresso nazionale. La diffe-renza di numerazione dipende dal fatto che finoall'inizio degli anni Settanta il congresso naziona-le veniva preparato da congressi di livello provin-ciale. Al congresso hanno partecipato circa 800delegati in rappresentanza dei cinquecentomilasoci delle cooperative lombarde. I lavori del con-gresso sono stati aperti dalla relazione del presi-dente regionale della Lega Rinaldo Ciocca e con-clusi dall'intervento di Sergio Soave, vicepresi-dente regionale. Umberto Dragone, vicepresiden-te della Lega, è intervenuto a nome della presi-derrza nazionale.Molti gli interventi di dirigenti politici, sindacali,amministrativi esterni al movimento cooperativo.Ricordiamo tra gli altri Gianni Cervetti, presiden-te del gruppo comunista al Parlamento europeo,il sindaco di Milano, Paolo Pillitteri, l'assessoremilanese all'Edilizia popolare, Gianstefano Mila-ni, il presidente della Provincia di Milano, Gof-fredo Andreini, l'assessore regionale all'Industria

6 ® Qualre consumo

e Artigianato, Michele Colucci, il consigliere re-gionale Pippo Torri. Pino Cova, segretario regio-nale della Cgil, è intervenuto parlando dei moltiprogetti comuni tra Lega e sindacato che sono invia di attivazione: il più importante di questi ècertamente "Obiettivo Lavoro" la società che sipropone come centro di consulenza per la crea-zione di nuova imprenditoria giovanile.Per il 'gruppo parlamentari della cooperazionelombarda' sono intervenuti, nonostante i pressan-ti impegni parlamentari di quei giorni, Elio Quer-cioli, Gerolamo Pellicanò, Aldo Aniasi. Molti irappresentanti delle associazioni imprenditoriali:da Edoardo Freddi della Confcooperative a diri-genti della Confcommercio e dell'Assolombarda.Hanno partecipato inoltre all'apertura del con-gresso Roberto Vitali segretario regionale del Pcie Carlo Tognoli, segretario regionale del Psi.Una partecipazione così nutrita e qualificata dirappresentanti del mondo politico, delle istituzio-ni testimonia la crescente attenzione che la societàlombarda rivolge alla cooperazione e il collega-mento tra la Lega delle Cooperative e le forzevitali della regione.

LEGA/COMITATO REGIONALELOMBARDO

DATI COMPLESSIVI(aggiornati a fine '86)

N. Cooperative 1.668

N. Soci 502.844

Fatturato (miliardi) L. 1.916,5

Le trasformazioninella relazione di CioccaLa relazione di Ciocca ha illustrato le trasforma-zioni della realtà cooperativa in questi cinque anniche separano dal terzo congresso.Cinquantamila soci in più nel settore del consu-mo, ventimila soci in più nell'abitazione dimo-strano la vitalità dei tradizionali settori cooperati-vi di utenza che hanno svolto in Lombardia unafunzione trainante fin dal secolo scorso. Mentre ilpatrimonio immobiliare pubblico viene depaupe-rato e rischia di essere in buona parte svenduto, lecooperative di abitazione a proprietà indivisahanno mantenuto, restaurato il loro patrimoniodi case costruite in cento anni di attività e lo

hanno ampliato. Per soddisfare nuovi bisogniabitativi le cooperative della Lega si sono ancheimpegnate nella costruzione di case a proprietàdivisa costruendo nei cinque anni trascorsi ben15.000 nuovi alloggi da cedere in proprietà ai soci.

Dieci nuovi supermercatiIn questi anni si sono aggiunti dieci grandi su-permercati Coop ai trentacinque già costruiti,ventitre medi supermercati hanno portato il nu-mero delle superettes Coop a sessantatre, mentresi sono chiusi circa 40 vecchi negozi ormai inade-guati. P poi in fase di avanzata realizzazione ilprimo ipermercato cooperativo: un fatto di gran-de rilievo non solo perché si tratta del primoipermercato Coop in Italia, ma anche perché vie-ne costruito nel cuore di un popoloso quartieremilanese (il Gallaratese), proprio sopra la fermataBonola della Metropolitana. 1653 miliardi divendita della rete Coop della I.ombardia rappre-sentano una parte non irrilevante della distribu-zione alimentare della distribuzione della regione.Buoni i risultati nel settore agricolo con l'acquisi-zione di nuovi impianti di trasformazione alimen-tare (Spandi Latte a Brescia, Porcellino Rosa aCremona, importanti impianti di produzione vi-nicola associata al Giv con marchi come Folona-ri, Negri, ecc.), con l'avvio di un piano di riduzio-ne nel numero di cooperative e di consolidamentodelle loro strutture. I dati di occupazione piùinteressanti sono rilevabili nel settore dei servizi:250 posti di lavoro in più nelle cooperative dei

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I comportamenticI lettura.

Liftegglmento verso"Quale consumo"

Il futuro delnostro g5.oirnale

Ma allora il giornale lo leg-gono o no questi soci? Quan-te volte ce lo hanno chiesto idirigenti, i colleghi e tuttiquelli che lavorano in coope-rativa. Prima d'ora la rispo-sta rispecchiava un'ipotesi,forse una sensazione che siaveva parlando con le Se-zioni soci. Adesso i dati dellaricerca confermano che"Quale consumo" è letto daoltre il 90% della base socia-le. Solo il 3% dei soci non lolegge per nulla e sono anchemolto pochi quelli che lo u-sano solo strumentalmenteper il buono sconto. Questa ègià una bella conferma, orache il buono verrà sostituitodalle tesserine. Significa cheil giornale svolge una fun-zione di opinione e che puòvivere di luce propria.Entrando nel dettaglio il

36% dei soci legge solo qual-che articolo e questo è piùche comprensibile; nessungiornale viene infatti scrittoper essere letto da cima afondo, pur essendoci un 20%di soci che dichiara di leggere"Quale consumo" per intero.Ma quei pigroni che non loleggono, quali scuse addu-cono per giustificare questofatto? 1'80% dice di non averetempo, gli altri di avere giàtroppe cose da leggere.

Questa sezione della ricercaha scavato nelle abitudini dilettura del socio. Cosa leggedel giornale? Cosa gli inte-ressa di più e di meno? Laparte del leone la fanno: ali-mentazione, difesa del con-sumatore, ambiente e pro-blemi sociali. Sono le temati-che, i problemi che Coop hada tempo messo al centrodella sua attività e che pro-gressivamente hanno scaval-cato i valori più antichi chepur permangono. Un mode-rato interesse raccolgono lerubriche sul turismo inLombardia e sugli hobbies.Poco interessanti vengonogiudicate la storia della co-operativa, la rubrica deibambini (ma qui bisogne-rebbe interrogare i figli deisoci) ed i fumetti (anche quel-lo nuovo? Scriveteci il vostro

parere). Complessivamenteil giornale piace nella sua ve-ste grafica ma senza eccedereed è giudicato di facile letturae comprensione. È ancheabbastanza divertente. Dovequalche socio affonda la cri-tica è quando accusa "Qualeconsumo" di essere poco o-biettivo e poco critico (anchesu questo gradiremmo senti-re pareri scritti di tutti i soci).

Il quadro complessivo deigiudizi sul giornale, qui rias-sunto in modo estremamen-te rapido e succinto, ci mo-stra in definitiva un socio cherichiede più spazio per gli ar-gomenti che hanno trovatomaggior interesse e che ritie-ne valida la forma e il conte-nuto del giornale e non lovuole cambiare. Anche la e-ventuale pubblicità sulle pa-gine di "Quale consumo"trova oltre il 50% delle ade-sioni pur nell'ambito di unapubblicità mirata e qualifica-ta. Solo l/ 3 degli intervistatisi è detto contrario. Ben1'85% dei soci è invece favo-revole a campagne promo-zionali commerciali sul gior-nale.Questi in sintesi i contenutidella ricerca. Adesso si pro-spetta per noi il compito di

trarre dai dati, dai pareri unalinea redazionale che sappiacogliere le aspettative dei sociadeguando ad esempio"Quale consumo". Un lavo-ro che richiederà tempo, ul-teriori confronti coi soci, unariflessione dell'intera aziendasu questo strumento cosìimportante per comunicarecoi propri associati.Mentre tutto questo verràfatto vi invitiamo, come let-tori e come soci a dirci il vo-stro parere. Vogliamo attiva-re meglio il canale di comu-nicazione con voi perché"Quale consumo", come lacooperativa, è vostro.Su queste basi ci auguriamoper il futuro di costruire in-sieme un giornale sempre piùinteressante, più attuale, alpasso con le esigenze dei socie della società.

servizi alla persona sono un segnale assai interes-sante per le possibilità di sviluppo questo settore,una volta chiarita con maggior certezza la sferadei rapporti con i servizi pubblici.Tra le cooperative di lavoro industriale, il saldotra cooperative costituite (19) e sciolte (21) è nega-tivo: colpa delle difficoltà finanziarie e organizza-tive incontrate da molte cooperative derivanti daaziende pubbliche o private m crisi. Con la com-pleta regionalizzazione del Consorzio Virgilio, ilsettore delle costruzioni si presenta rafforzato:un'unica azienda rappresenta le 38 cooperativedell'edilizia che operano in Lombardia con unfatturato che si aggira intorno agli 80 miliardiannui.

Lavoro culturale ed editoriaAnche nel settore della cooperazione culturale,mentre i teatri cooperativi si sono confermaticome centri importanti di produzione di nuovispettacoli e di arricchimento del patrimonio pro-fessionale del teatro italiano, lo sviluppo azienda-le più interessante si è realizzato nel campo dellecooperative editoriali e librarie delle università.La libreria della Clup, la cooperativa del Politec-nico di Milano, è una delle prima tre d'Italia;l'Unicopli nata dieci anni fa alla statale di Milanoè una delle prime tre aziende italiane di distribu-zione editoriale all'ingrosso. Le cooperative libra-rie ed editoriali lombarde hanno un fatturato dicinquanta miliardi annui.

Una forza economicaCon circa 1.700 aziende, cinquecentomila soci,trentamila occupati (tra soci-lavoratori, e lavora-tori autonomi associati in cooperativa quali, adesempio, agricoltori, dettaglianti, taxisti, traspor-tatori, professionisti ecc.) un giro d'affari comples-sivo che è passato in questi cinque anni da mille aduemila miliardi — con un incremento vero, toltal'inflazione, di circa il 40% — la Lega si presenta inLombardia come una forza economica e socialerilevante, in grado di dare risposte innovative adiversi problemi della società lombarda A certecondizioni, naturalmente. Sulle condizioni chepossono favorire lo sviluppo delle potenzialità co-operative in Lombardia si è particolarmente sof-fermato Sergio Soave nelle conclusioni del con-gresso. Le condizioni perché la cooperazione pos-sa crescere sono quelle di un corretto funziona-mento del mercato non viziato, come lo è attual-mente, da giochi monopolistici che favoriscono leimprese più forti a danno delle più deboli. Sonocondizioni di buon governo ed efficiente ammini-strazione che puntino allo sviluppo di una im-prenditoria diffusa e sana. Sono soprattutto unadirezione politica del Paese capace di ridurre i costisociali connessi con lo sviluppo. A queste condi-zioni, che sono le stesse che garantiscono il pro-gresso dell'intero Paese, la cooperazione può essereuna forza decisiva per affrontare molti problemi:dall'occupazione alla salvaguardia dell'ambiente,dal contenimento dei prezzi a una giusta tutela deiconsumatori. Lidia Lommi

Una cooperativa di trasporto e trasloco in una casa ristrutturata dalla cooperativa "Centro Storico"in Via Giusti a Milano

Quale consumo — 7

Q uesta signoratiene il suoteleallarrneappeso come unciondolo

le prime convenzioni

InternoRinnovato il vertice della Lega Nazionalesi Il trentaduesimo congresso nazionale della Lega, svol-tosi a Roma dal 6 al 10 maggio, ha eletto la nuovapresidenza che guiderà il movimento cooperativo per iprossimi quattro anni. Presidente è stato nominato Lan-franco Turci, che sostituisce Onelio Prandini e vicepresi-dente Luciano Bernardini al posto di Umberto Dragane.Turci, modenese come Prandini, ha una lunga esperienzapolitica e amministrativa iniziata nella FGCI emiliana econclusa con la presidenza della Giunta regionale del-l'Emilia Romagna. Poco più che quarantenne, Turci è undirigente apprezzato a livello nazionale e rappresentativodella più importante regione cooperativa d'Italia. Ber-nardini è invece un dirigente cresciuto all'interno dellaLega: è stato fino al congresso presidente dell'Associa-zione Nazionale Cooperative Agricole.

L'Unipol ha chiuso l'esercizio '86 con655 miliardi di premin La compagnia del movimento cooperativo è cresciutadel 21,9% nello scorso anno. Le previsioni per 1'87 parla-ne di una raccolta premi globale di circa 770 miliardi. Gli

incrementi più significativi riguardano il ramo "vita" cheè diventata la seconda voce per importanza delle attivitàUnipol. L'utile netto del bilancio per l'esercizio '86 saràsuperiore ai 20 miliardi netti.

Una nuova cooperativa di servizi sanitari •▪ CRM, Cooperativa Riabilitazione e Massofisiote-rapia è una nuova iniziativa nel settore sanitario. È com-posta da medici e paramedici specialisti in terapie dellariabilitazione, della psicomotricità, della fisiokinesi.La cooperativa ha aperto un ambulatorio a Milano, invia Trenno 15 (tel. 02/303451) e svolge servizi privati (aprezzi contenuti tra le cinquemila e le cinquantamila lire aseconda della terapia) oppure in convenzione con entidiversi (Comune di Milano, Consiglio di Zona 19, Cen-trale del Latte, cooperativa edificatrice Ecer).

L'Inno dei cooperatori in versione per bandan Il maestro Pifferetti, direttore del corpo musicale"Gae-tano Donizetti" di Calolziocorte (Bergamo), ha trascrittoper banda "Il canto dei cooperatori" composto nel 1900da Marenco, celebrato autore del 'Ballo Excelsior". Lostesso maestro Pifferetti ha diretto canto dei coopera-tori" in una esecuzione pubblica il primo maggio nelcorso di una festa popolare organizzata dalla cooperativaedilizia "Calolziese", la stessa che ha promosso l'iniziativadella trascrizione del "Canto".

a cura diLidia Commi

Lidia. Lommi È nata u coope_A!iva tu_ nuova per i serva" alle persone

C'è una nuova cooperativa nel campo dei servizialla persona che si occupa soprattutto dellepersone anziane, Solo a Milano vivono 220,000persone sopra i 65 anni. 11 64,6% sono donne. Sitratta di persone che, quando anche non vivanosole (ed è la maggioranza dei casi), restano solemolte ore al giorno o per lunghi periodi,

Assistenza&coniano4-

Cosa è Tena '"1111,73111r Come funzionarLa sensazione di sicurezza

Tena (Telematica per unaNuova Assistenza) nasce dal-l'incontro di due tipi di com-petenze: quelle socio-assi-stenziali e quelle di gestionedi procedure telematiche.Costituita circa un anno fa,ha sperimentato in questiprimi mesi di vita apparec-chiature e procedure; ha co-struito una rete di riferimentiprofessionali nei settori del-l'assistenza sanitaria e socialein grado di corrispondere al-le esigenze di una utenza an-che molto consistente; ha

avviato contatti con ammi-nistrazioni comunali perstudiare modelli di conven-zioni che consentissero lafornitura del servizio ad an-ziani soli e con modeste pos-sibilità economiche.Oggi Tena, avendo consoli-dato la propria struttura, sipropone a un'utenza più va-sta.Gli utenti, se lo desiderano,possono diventare soci dellacooperativa e partecipare co-sì più direttamente alla vita ealle scelte di Tena.

Il telesoccorso di Tena fun-ziona cosi:

II il cittadino che si abbonaal servizio riceve un piccolotelecomando infrangibile daportare addosso, in tasca,appeso alla cintura o a unacatenella, collegato, tramiteil telefono di casa, alla cen-trale operativa di Tena;

n presso la centrale operati-va viene compilata unascheda dell'assistito checomprende: la descrizionedello stato di salute, tutti irecapiti delle persone chepossono intervenire pressol'assistito in caso di necessità(vicini, parenti, amici, medi-co curante, assistente sociale,presidi sanitari di zona);

n in caso di necessità, conuna semplice pressione delsegnalatore, l'assistito lancia

L'abbonamento al serviziodi Tena costa circa 1.300 lireal giorno e comprende: il no-leggio dell'apparecchiaturaomologata dal Ministerodelle poste e telegrafi; lacompilazione della "mappapersonalizzata" relativa aciascun componente del nu-cleo familiare; la "scheda sa-lute" con informazioni utiliper l'invio di soccorsi in casidi necessità; il collegamentocol presidio permanente del-la Tena; l'invio gratuito diambulanza per il trasporto alpiù vicino ospedale in caso diemergenza; reperibilità e in-vio di un medico a domicilioin caso di necessità 24 ore algiorno per tutti i giorni del-

un segnale di allarme allacentrale operativa di Tenache immediatamente identi-fica l'assistito e mette in motoil meccanismo di controllodella situazione. Si provvedecosì a segnalare la necessitàalle persone più idonee (vici-no, parenti, medico, ambu-lanza, o altro genere di soc-corso);

n è possibile utilizzare ancheun radiocomando a sensoregravitazionale in grado di in-viare un segnale quandol'apparecchio passa da unaposizione verticale a una o-rizzontale consentendo cosìil soccorso in caso di perditadi coscienza;

n la centrale operativa diTena è attiva 24 ore su 24tutti i giorni dell'anno.

l'anno; ricerca di altre perso-ne (parenti, conoscenti, reli-giosi, servizi sociali di zonaecc.); coordinamento, su ri-chiesta di interventi di assi-stenza domiciliare infermie-ristica ecc.; copertura assicu-rativa per eventuali dannicausati all'alloggio in caso diemergenza (es. intervento deiVigili del Fuoco per aperturadi porte chiuse dall'interno esimili).

Per abbonarsi al servizio diTena ci si rivolge alla coope-rativa (via Aurelio Saffi 23,Milano - tel. 4986263) oppu-re a una delle 84 Farmaciemunicipali di Milano chehanno aderito all'iniziativa.

L'assistito sa che in ognimomento del giorno o dellanotte, per qualsiasi evenien-za, potrà contare su unastruttura professionalmentepreparata, raggiungibiletramite vie di comunicazioneprivilegiate con la semplicepressione di un pulsante.Questa certezza è un confor-to psicologico di indubbiovalore, efficace nelle nume-

Tena ha raggiunto accordicon le amministrazioni co-munali di Rho, San VittoreOlona, Bresso, Cusano,Lacchiarella, e sta definendoconvenzioni con parecchicomuni della cintura milane-se, tra i quali Cinisello, Ner-viano. Cernusco sul Navi-glio, Parabiago. L'accordodi solito prevede l'interventoeconomico del Comune perla copertura parziale o totaledei costi di impianto e di ser-vizio per anziani in partico-lari condizioni di difficoltà eil collegamento sistematicodi Tena con le strutture sociosanitarie del Comune.Accordi sono stati conclusi esono in via di definizione tra

rose situazioni in cui la pau-ra, il bisogno provocanocomportamenti di ansia epericolosi.La sensazione di sicurezzaviene alimentata anche at-traverso periodiche telefona-te che gli operatori di Tenafanno all'assistito per infor-marsi sulle sue condizioni esul buon funzionamento del-le apparecchiature.

Tena e alcune delle più gran-di cooperative di abitazionea proprietà indivisa della Le-ga di Milano e provincia chehanno fatto conoscere aipropri soci più anziani il ser-vizio di telesoccorso e in mol-ti casi hanno contribuito allafornitura del servizio per sociin condizioni di disagio eco-nomico. Citiamo, per tutte,la Cooperativa di Pratocen-tenaro che per prima ha or-ganizzato alcuni incontri dipresentazione del servizio diTena nella sede della coope-rativa, la Ecer di Milano, la"Bollatese".

I costi del servizio

Estero

Niente cibi irradiatin I cittadini europei non vogliono i cibi irradiati conenergia nucleare. E un nuovo metodo di conservazioneche è in uso in vari Paesi con regole diverse. In Italia, peresempio, possono venire irradiate solamente le patate, lecipolle e l'aglio. •Nella Germania Federale invece tale pratica è proibita.Non è che l'irradiazione sia per sé nociva (a meno di gravierrori o guasti nell'uso della radioattività), tanto è veroche l'irradiazione in genere non è evidente e quindi non sipuò controllare. Il grave è che l'irradiazione può rimette-re in circolazione prodotti alimentari di scarto, interrom-pendone i processi degenerativi. C'è da valutare inoltreche gli impianti per l'irradiazione degli alimenti richiedo-no investimenti molto ingenti, ma occupano poca manod'opera, il che oggi non è socialmente accettabile, Posso-no inoltre essere all'origine di incidenti nucleari anche selimitati. C'è tutto insomma nell'irradiazione dei cibiquanto basta perché i consumatori e le loro associazionila rifiutino.

a cura diVera Squarcialupi

Questa pagina è dei bambini

Tutti i bambini possonomandare testi, poesie, disegniriflessioni a "Quale consu-mo", c/ o Coop Lombardia,Via Famagosta 75, 20142Milano.

A cura di Mario Lodi edella redazione di "AeR"

"AeB" è il giornale mensilescritto e disegnato tutto daibambini. Si può ricevere inabbonamento, versando L.10.000 sul ccp n. 10496263intestato a: "AeB", 26034Piadena (CR).

La redazione di "AeB", l'uni-co giornale scritto e illustratodai bambini, sceglierà gliscritti e i disegni più interes-santi eli pubblicherà in que-sta pagina e, se questo nonbasta, sullo stesso "AeB" cheva in tutto il mondo.Hanno curato questa pagi-na: Mario Lodi, GioacchinoMaviglia, Aldo Paliotti eNello Pieroni.

L'abbonamento ad "AeB" èdi L. 10.000 da inviare amezzo ccp n. 10496263 inte-stato a: "Ae B", 26034 Piade-na (CR).

loro dicendogli che li avrebbe aiutati.I due ragazzi giunsero davanti al pesante portone diSfiorito e quando le sentinelle gridarono: "Alt! Chiva là?" si sentirono tremare le gambe. Le sentinelledovevano perquisire tutti perché cercavano una ra-dichetta bianca di giacinto. Essi erano gli aiutanti delmago Melotto che aveva fatto quella terribile magiasu Sfiorito, trasformandolo in paese sporco.Le sentinelle trovarono soltanto il piccolo bulbostretto nella mano della bambina e non sapendocosa fosse, e non vedendo nessuna radice, li lascia-rono passare.I due ragazzi entrano in Sfiorito vedono tutto ilpaese sporco e pieno di puzze e piangono, chieden-do al bulbo di aiutarli. Ed ecco che le loro lacrimecadute sul bulbo fanno nascere mille e mille radi-chette bianche che si allungano sempre più fino acoprire tutta la piazza. I gendarmi vogliono tagliarlema da ogni radichetta tagliata ne nascono centoaltre. Le radici avevano un potere speciale: succhia-vano tutta la sporcizia, pulivano le strade, vestivanobene la gente, insomma trasformavano il paese inte-ro com'era prima, pulito e allegro,La gente diceva: "Come mi sento bene, ora!""Ma guarda com'è bella mia moglie!""Anche tu, marito mio, sembri proprio un'altrapersona! Lo sai che è la prima volta che mi diciqualcosa di carino?"La gente saltava di gioia, ballava, i bambini si rin-correvano nella nuova piazza e l'aria risuonava,pulita, di risate e di allegria. E poiché tutto era natoda una radice di giacinto, tutto profumava di giacin-to.La fiaba non finisce qui: le sentinelle furono tra-sformate in statue, e così pure il mago Melotto. Lemura si sciolsero come burro che frigge e gli abitantiimpararono ad amare la natura, a coltivare i giacintie a venderli.

alla fiaba alla realtàDice la maestra Ersilia alla fine: "Succede, nellarealtà, che non possiamo usare bacchette magiche oradici di giacinto. Però ognuno di noi ha una sua"magia" da usare: è la volontà, il desiderio di sapere.Se sappiamo usare bene questa "magia" potremovivere da uomini liberi e felici".-E questo l'insegnamento che viene da questa fiabadei ragazzi della IV elementare di Castelleone.

antatoLa fiaba, dal titolo "Il giardino incantato" è stampata inelegante fascicolo di 36 pagine dal quale, per ragioni dispazio, siamo costretti a scegliere solo alcuni brani.

"Siamo gli alunni della classe IV A di Castelleone (CR).Stiamo studiando l'ecologia e i problemi dell'ambiente einviamo per la pagina "La parola ai bambini" questa fiabascritta da noi. Parla di un paese molto pulito e di un altromolto sporco..."

I ragazzi della IVA e la loro maestra Ersilia Feraboli

Dalla stainip a cura diLuciano Didero

USA e Italia avvicinati dalla pizza• La pizza napoletana, italica ambasciatrice deI fast-food mediterraneo, ha invaso gli USA: si stima che ogniamericano ne consumi 10 kg all'anno, per un totale di I lmiliardi di porzioni.II tutto, rappresentato in termini di superficie di pizzaprodotta, assomma a qualcosa come 30 ettari. Buonappetito.

cibo nel 2000u Impossibile dire con esattezza se mangeremo più cibifreschi piuttosto che ristrutturati, risintetizzati o condi-zionati: ciò che comunque gli esperti prevedono è unrinnovamento pressoché totale del parco-prodotti at-tualmente offerti al consumatore.Si stima infatti che tra una quindicina d'anni solo il 10%superstite rappresenterà i -vecchi gusti" (quelli di oggi), ilrestante 90% sarà rappresentato da prodotti del tuttonuovi.C'è chi pensa che arriveremo a rimpiangere hamburger ehot dog...

Svizzera: alghe e lasagne vanno d'accordoSono già state definite le "super lasagne" del futuro

quelle progettate e pronte per la vendita in Svizzera: lapasta ha un colore (ricorda quello degli spinaci) verdescuro, il valore nutrizionale è altissimo.Si tratta di un concentrato di vitamine, sali minerali eproteine, in parte dovuto alla presenza di un'alga, laspirulina, che ha la capacità di riprodursi a grande veloci-tà, ogni sette ore.La spirulina era già conosciuta nel mondo dei dietetici,ora è pronta ad entrare nella dieta quotidiana.

Ambiente: anche fi remoto Antartideè... già sporcoi La denuncia viene da Grcenpeace, il gruppo ecologistaattivo in ogni parte del mondo, vera sentinella control'inquinamento: come in ogni altro posto del mondosviluppato anche in Antartide si trovano evidenti tracce"umane", cioè carta straccia, bidoni vuoti, resti di camionabbandonati.Tutto il mondo è paese?

Tanto e tanto tempo fa, in una grande pianura, c'eraun piccolo paese un po' curioso: visto da lontanosembrava un vecchio castello fatato. Visto da vicinoperò, era nero come la pece, con tante torri, alte,Massicce, mezze diroccate. Era così ormai da mille emille anni. Intorno al castello i campi erano bruciatie brulli, abitati da animali di ogni specie: talpemalinconiche che preferivano stare sotto terra pernon vedere quello squallore, bisce e serpi squamosee spelacchiate... ratti e topi di fogna grossi comegatti.Ai confini di questi campi scorreva un grande fiumeche circondava tutto il castello e iI terreno circostan-te e anche il fiume era un po' strano: la metà chebagnava i terreni del castello era inquinata, l'altrametà era limpida come il cielo senza nuvole, da cuisalivano nuvolette leggere come l'ovatta che cam-biavano forma a ogni soffio di vento e diventavanorose, gelsomini, giacinti, menta che profumavanol'aria.Al di qua del fiume c'era il paese di Fiorbello:allegro, colorato, fiorito, pulito, dove da mattina asera risuonavano dolci melodie e risate di gioia. Lagente qui viveva bene, sembrava che la loro terrafosse il paradiso.Al di là del fiume c'era il paese di Sfiorito, che tuttopareva fuorché un paese. La piazza principale eragrande ma brutta: lattine, foglie secche, sacchetti diplastica, bucce di banane, di arance e di altri frutti,rottami, cicche di sigarette... sembrava una discari-ca, dove correvano i topi. Le case erano diroccate,con i muri sbrecciati e puntellati. Da ogni angolo delpaese si udivano urla, parolacce, colpi di schiaffi,pugni, sassate: la gente di Sfiorito trascorreva così lesue giornate. Più nessuno andava a scuola: il porto-ne era scardinato, metà facciata era crollata e le auleerano ormai piene di ragnatele, calcinacci e banchitarlati e rovesciati.

Profumi e puzzeUn giorno a Fiorbello, mentre Bianchella e Gigliostavano preparando le torte alle mele, alla fragola ealla vaniglia, un colpo di vento portò uno stranoodore, una puzza di marcio che fece puzzare anchele torte. La puzza veniva da Sfiorito e due bambiniallora partono per andare là. Portano con sé unbulbo di Giacinto che una maga aveva consegnato

a cura di Mario Lodie della redazione di "AeB"

Una legislazione uguale per i consumatoriu Le norme giuridiche per rendere più facile ai consuma-tori il ricorso alla giustizia contro produttori e commer-cianti sono diverse da un Paese all'altro. Di questo hadiscusso iI Parlamento europeo concludendo che sarebbeopportuno avere una direttiva comunitaria che rendesseomogenee le legislazioni dei 42 Stati per quanto riguardala tutela e la difesa degli interessi dei consumatori comepersone e come categoria. Un'altra direttiva — cioè un'al-tra legge che sia valida per i 12 Paesi membri della CEE— sarebbe inoltre necessaria per evitare tutte quelle clau-sole abusive contenute subdolamente nei contratti che ingenere nessuno legge tanto sono prolissi, di linguaggiodifficile e scritti in caratteri piccolissimi.Il Parlamento europeo ha inoltre approvato il sostegnofinanziario e tecnico per quelle iniziative che rendono piùfacile l'accesso dei consumatori alla giustizia ed ha anchedomandato che siano facilitati gli scambi di informazionisulle esperienze e sulle iniziative che in tale materia sonoprese nei vari Paesi. Nella risoluzione del Parlamentoeuropeo è anche incorporata la richiesta di consentire alleassociazioni dei consumatori di rappresentare in giudiziogli interessi individuali e collettivi della categoria cherappresentano, come è già contenuto nella legge italianacontro le sofisticazioni.

Prenotazioni entro il 15/6/ 1987 rivolgendosi direttamentealla Coopturismo Via Palmanova 22 - Tel. 28 456 289/ 290

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Ritorno

6 luglio

13 luglio

7 luglio

14 luglio

8 luglio

15 luglio

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Trekking d'estate in VA-natene°

(S'ami:Me)

per i ragazzi dai 12 ai 16 anni

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Fiorella Furnagalli

Appuntamenti in Lombardia

La proposta, che fa parte diun pacchetto di 80 itinerariper tutte le età da un capoall'altro della penisola. vuoleoffrire agli adolescenti l'espe-rienza educativa di una va-canza a contatto con un am-biente naturale da non di-menticare. Dopo I'Ortles-Cevedale, la Valmaienco.con i suoi 300 chilometriquadrati di superficie, è il ba-cino più ampio della provin-cia di Sondrio. Stretta nelprimo tratto, perpendicolarealla Valtellina dal capoluogoin su. la valle si fa più avantiampia e ramificata: le fannocorona il Disgrazia a ovest, il

Bernina al centro, lo Scalinoa est, Il percorso della cam-minata, articolato in un pro-gramma di ú giorni (al ritmodi circa tre ore di impegnoquotidiano), si snoda interamente su sentieri segnati, sen-za particolari difficoltà.: èprevisto anche l'attraversa-mento di un ghiacciaio inne-vato, ma sempre rapportatoalle possibilità dei ragazzi.Occorre naturalmente mu-nirsi di scarponi, maglioni,giacca a vento, berretto, oc-chiali e borraccia; le notti sitrascorrono in accoglienti ri-fugi, tutti serviti dal telefono,ii più alto a quota 2.813 metri.

Primo giorno: si arriva inpullman a Chiesa in Valma-lenco intorno alle 11. Tappad'obbligo la visita, nel cuoredel borgo antico. al Museostorico-etnografico-naturali-stico allestito nella chiesa diSan Giacomo e Filippo, nellacappella di San Carlo e nelMunicipio. Qui cartine e fo-tografie corredano lo schemacompleto dell'Alta Via, un i-tinerario lungo oltre 100 chi-lometri a quota 2.000-2.500metri d'altezza che descrive ilperiplo della valle, tra i piùfamosi delle Alpi per la varie-tà dei bellissimi paesaggi: leg-gerlo è la migliore introdu-zione alla pratica che seguirà,prevista proprio su alcunitratti dell'Alta Via. E poi glistrumenti per la lavorazionedel latte e del burro sono e-sposti nella cella campanaria,mentre la vecchia sacrestia o-

spita la ricostruzione dell'in-terno di un'abitazione tipicadella valle con tutti gli utensi-li, le suppellettili e le testimo-nianze del culto domestico.Allegri pezzotti, pedule, fusiper filare il lino, pietra oliare eardesia lavorate, testimo-nianze delle attività della val-le, sono in mostra sotto l'exnavata.Dopo la colazione al sacco cisi trasferisce con autobus dilinea a Chiareggio, a 1.612metri d'altezza, da cui si haun'ampia veduta dell'anfitea-tro e dei circhi glaciali delmonte Sissone e delle cime diRosso e Vazzeda; in un'oret-ta di cammino si raggiunge ilrifugio Porro, dove si cena esi pernotta. Davanti al rifugiosi apre la visione dell'alta ValVentina e dell'omonimoghiacciaio delimitato da fra-stagliate creste.

Il secondo e il terzo giorno danord la camminta procedeverso est: il rigurio Longoni eil rifugio Patti sono le duetappe che portano ai piedi deipizzi Bernina e Palù. I quat-tro giorni seguenti sono im-pegnati in una delle più clas-siche gite della valle: AlpeMusella, rifugi Marinelli, Bi-gnami e Cristina. Estesi bo-schi di conifere, vaste balco-nate rocciose, accumuli dimassi e, sopra la cintura dellavegetazione forestale, bosca-glie di pino mugo, larice erododendro alternati allepraterie alpine formano unpaesaggio mutevole e caricodi suggestioni. Ormai sotto ilpizzo Scalino, l'ultimo giornola gita termina a sud a PiazzoCavalli, da cui si scende a Ca-spoggio in segffiovia per ri-prendere iI pullman del ritor-no, previsto in serata.

Ogni gruppo, formato dacirca 25 ragazzi, sarà accom-pagnato da una guida forni-ta dalla "Casa delle guide al-pine della Valmalenco", di

gloriosa tradizione escursio-nistica. Sarà cosi possibile ri-cevere lezioni sul campo" dibotanica e mineralogia: fioripregiati, erbe rare, pietre estupende rocce abbondanosu tutto il percorso. Mar-motte, camosci e caprioli, sesi è fortunati l'aquila si po-tranno osservare di frequen-te e, sugli alpeggi oltre i 2.000metri, il burro e ottimi for-maggi forti si lavorano anco-ra a mano.lf costo complessivo, 320 mi-la lire, comprende la pensio-ne completa in rifugio (esclu-si i pranzi dei primo e dell'ul-timo giorno), il viaggio e itrasferimenti in autobus e inseggiovia, l'ingresso al museodi Chiesa, la guida alpina el'assicurazione. Extra quotasono dunque solo le bevandeai pasti. Sono aperte le iscri-zioni.

Si cFsalude a rane Nitaggioconcorso per ga

Piazzo. delilla CooperazioneSono circa una trentina gli elaborati, giunti finoraal Comune di Sesto San Giovanni. per partecipa-re al concorso di idee, per la sistemazione di unapiazza della città da intitolare alla cooperazione.indetto dalla Coop Lombardia. Le iscrizioni ri-marranno aperte fino al 30 maggio, dopodichéun'apposita commissione esaminerà i progetti edesignerà iI vincitore al quale sarà consegnato unpremio di 5 milioni di lire. 11 bando di concorso sipropone di raccogliere e selezionare idee capaci ditrasformare una zona centrale di Sesto vecchia,ora adibita provvisoriamente a parcheggio, inuna vera e propria piazza che evidenzi il ruolo e lapresenza storica ed attuale del movimento coope-rativo in città. II progetto dovrà quindi esprimere icontenuti socio-culturali della cooperazione e nel-lo stesso tempo integrarsi armoniosamente nellosviluppo della città che sta vivendo, ultimamente,profondi mutamenti urbanistici ed ambientali.Per questo il concorso è aperto a tutti coloro chesi ritengono in grado di esprimere e di realizzareuna idea. Per il momento comunque sono inprevalenza gli architetti e gli studenti in architettu-ra che hanno risposto all'iniziativa lanciata dallaCoop Lombardia.

Manuel a Cagiano

Apri' le di cooperazionea BoriateUn periodo di intensa attività a Bollate. Dopo lelezioni di educazione alimentare svolte nelle scuo-le medie, la Sezione soci in collaborazione con laCooperativa edificatrice di Bollate e con il patro-cinio della Amministrazione Comunale, ha rea-lizzato la mostra 'Uomini & Cose".All'inaugurazione di giovedì 2 aprile il Sindaco diBollate, D'Aquino, ha rivolto un saluto ai Presen-ti esprimendo soddisfazione per l'ottima iniziati-va; prendeva poi la parola il Parroco commen-tando positiVamente il valore di questa mostra.Sergio Ghiringhelli concludeva illustrando i con-tenuti e gli obiettivi dell'iniziativa. Nei giorni diapertura la mostra "Uomini & Cose" a stata visi-tata da molti adulti e almeno cinquecento ragazzidelle scuole medie di Via Verdi, Montessori. A-quileia che accompagnati da una guida si sonosoffermati sui terni più significativi della mostra.

Uoff Cose,è ha volta di Mulg 91

oAlle celebrazioni del Centenario della Lega delleCooperative non potevano mancare i soci diMuggii. Infatti la cooperazione a Muggiò trovale origini nel lontano 1894 quando venne istituito

il Circolo Familiare nato per rispondere alle esi-genze dei lavoratori. Il Circolo sviluppa la suaattività e rafforza l'utilità mediante l'installazionedi un forno per la panificazione, assumendo laconfigurazione di una vera e propria cooperativa.La cooperativa di Muggiò accresce sempre più lapropria importanza e nel 1969 i soci promuovonoin termini realistici un programma di unificazionecon altre cooperative, nell'interesse dell'azione

avvicendanon& negozi

Hanno cambiato negozio:

Sig. Giuseppe De GiorgiSig. Aldo ZanellatoSig. Arturo BettinelliSig. Mario SchiliròSig. Carlo SalvagnoSig. Rinaldo ScarinziSig. Vincenzo ContiSig. Damiano Toselli

cooperativa. gettando Ie basi della futura conce-zione della cooperazione di consumo in Lombar-dia. In questa cittadina ricca di tradizioni coope-rativistiche la locale sezione soci, con il patrociniodell'Amministrazione Comunale. ha organizzatodal 21 al 31 Marzo la mostra "Uomini & Cose"che, visitata da oltre 200 ragazzi delle scuole me-die e molti adulti, ha suscitato notevole interesse eraccolto molto successo.

Avvicendamenti importanti nei nostri punti ven-dita. I colleghi qui sotto elencati sono chiamati adirigere nuovi punti vendita in un passaggio diconsegne che auspichiamo possa dare sempre mi-gliori frutti. -A tutti comunque gli auguri di buon lavoro.

aCapo Negozio - Crema

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È l'immediato dopoguerra. La cooperativa risponde con l'organizzazione acondizioni di vita durissime. Ma i soci raggiungono presto un buon numero (alato il verbale delle assemblee) e una risposta anche in termini economici conl'acquisto di azioni sociali. In alto d negozio di via Emilia nei primi anni '50

Un fatto nuovo à maggio nel mondo cooperativo di Voghera

Se ci provassimo non avremmocerto problemi a stabilire qualesia stata la cooperativa piùrappresentativa nata nell'OltrepòPavese. Con i suoi oltre 130anni di vita alla Società Operaiadi Mutuo Soccorso di Vogheranon potrebbe sfuggire questoprimato.Ma se scegliessimo invece distabilire quale sia stata la piùcuriosa avremmo forse qualcheproblema.Vista la zona, potremmo esserespinti a ricercarla fra il novero

delle cantine sociali, o nelleassociazioni contadine edagricole.Invece no. Fra le prime esicuramente più curiosecooperative dell'Oltrepò spiccal'Armonica" di Stradella cheproduceva, con rara maestria,fisarmoniche, esportate poi intutto il mondo. Anno difondazione 1912. Ed eranoveramente bravi i cooperatoridell'Armonica, tanto da riceverecommesse persino dalla marinaamericana.

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Oggi la cooperazione è cre-sciuta, si è data strumenti piùmoderni, è diventata impre-sa. La Coop Lombardia, aVoghera. apre un modernis-simo supermercato, ma lo faforte di quelle radici, di queltessuto, che dall'inizio del se-colo ad oggi è cresciuto e haconsentito alla cooperazionedi resistere alle intemperiedegli anni.Anche quella della coopera-zione vogherese è una storiaaffascinante intrecciata stret-tamente con la crescita delPaese e le sue vicissitudini.Vale la pena tracciare unbreve profilo, partendo daldopoguerra, per capire me-glio chi siamo, quanta stradaabbiamo percorso per rag-giungere le dimensioni e ilpeso che oggi il movimentocooperativo ha assunto.Anche questo è un modo direndere omaggio ai centoanni che la Lega delle coope-rative ha compiuto e ai co-operatori che a far compierequesti anni hanno contribui-to. Gli anni del dopoguerrafurono molto duri. Mettersiin cooperativa per molti si-gnificò cercare di organizza-re una risposta a condizioni

di vita sempre più precarie.In questo senso va vista lanascita di varie esperienzecooperative nel settore edilee tra braccianti sulle spondedel Po e del Ticino.Gli insuccessi furono molti;dovuti sia alla scarsa prepa-razione tecnica, che a unospirito cooperativistico che siandava appena ricostruendodopo gli anni bui del fasci-smo. Ma anche alla penuriadi materiale e, soprattutto, difinanziamenti. Le banchenon concedevano prestiti e lepubbliche amministrazionidavano poco spazio alle co-operative nella concessionedi opere di pubblica utilità.Ci furono però anche risulta-ti assai positivi.A Stradella alla fine deglianni '40 la cooperativa edilesi distinse per le numerosecostruzioni di alloggi popo-lari e di altro genere e rag-giunse importanti risultati.Nel panorama della rico-struzione il problema piùgrave era comunque rappre-sentato dall'alimentazione efu proprio in questo campoche la cooperazione ebbe ilmaggior impulso e meglio sidistinse. La situazione degli

approvvigionamenti di pro-dotti alimentari e di prima,necessità risultava esseredrammatica. La borsa neradilagava anche in una zonaagricola come quella pavese.Per dare una risposta a que-sto grave problema sorse aVoghera quella che dovevaessere poi la più duratura e-sperienza cooperativa locale:"La Coop Ferrovieri". Fu-rono proprio i lavoratori del-la strada ferrata ad organiz-zare la cooperativa. Nell'e-conomia vogherese la ferro-via rappresentava tantissi-mo. Importante centro dismistamento con un'ancorpiù importante officina di ri-parazione, la ferrovia dava aVoghera lavoro a moltissimepersone e quasi in ogni fami-glia si poteva contare un fer-roviere.La cooperativa di consumoriscosse un immediato suc-cesso e ad essa si associaronocentinaia di ferrovieri. Lospaccio fu aperto anche alpubblico e riuscì a sviluppareuna grande attività grazie aiprezzi contenuti nonostantela difficoltà di reperire i pro-dotti da porre in vendita. IlComune poi, riconoscendo il

ruolo della Coop Ferrovieri,mise a disposizione parte diun antico palazzo di suaproprietà e da allora al nu-mero 2 di Via Emilia ha sedelo spaccio della Cooperativa.L'evoluzione della coopera-tiva fu costante e si allargòanche il campo di intervento.Per un certo periodo si ven-dette, con magazzino, le-gname e carburante per ri-scaldamento. La crisi arrivònella metà degli anni '50quando le tassazioni ingiusti-ficate del governo calarono.come mannaie sui bilancidella cooperativa. Fu solo ilgrande senso di solidarietà ela costante adesione dei con-sumatori vogheresi che con-senti alla Coop Ferrovieri diresistere e uscire dalla crisi. Sipotenziò ancor di più la di-stribuzione dei combustibilie a prezzi estremamente fa-vorevoli. A Voghera la co-operazione di consumo ave-va mantenuto il suo ruolo e

poteva sopravvivere. Oggi iltessuto cooperativo trovanell'apertura del nuovo su-permercato Coop Lombar-dia una risposta moderna,nuova, in grado di rendereancora più saldo il rapportocoi consumatori vogheresi.Molte cose sono cambiate,diverse le esigenze, diversi iconsumi. Tuttavia la coope-razione di consumatori hasaputo rinnovarsi, progre-dendo sulla scia tracciata daicooperatori di ieri. C'è oggi aVoghera la concreta oppor-tunità di rinsaldare un rap-porto che sappia offrire nelsettore dei consumi nuoveindicazioni, nuove proposte.La Coop Lombardia fa par-te di questa tradizione, diquesta realtà. Il nuovo su-permercato Coop rappre-senta un appuntamento im-portante per continuare sullastrada dell'associazionismoper la difesa del consumato-re.

12 — Quale consumo