EQUO-SOLI DALE CIOCCOLATO fileProdotto Coop Vetrina ETICHETTA ECOLABEL Rotoli di carta ecologica per...

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-7.irgrw="77- - ,. - nionipme~~ trotto bene i tuoi interessi ,e•OPIP Anno 19 - N. 7 settembre 2000 lf AIMMILIE - Periodico di Coop Lombardia I AI primi 5 milioni Da 5a 30 milioni Oltre i 30 milioni Le opemioni sego gratuite. gni) orario di apertura i li serv e attivo nell'infero.I , del punto vendita. Per infrainazioni denagliaie Nei lassi e le condizioni econo- miche ~leale, si fa rinvio al Foglio Infonnativo Analitico. .c) E E a ro 31% 5S È tempo di funghi Saperli distinguere, saperli cogliere sen- za rischiare di dan- neggiare l'ambiente. Proposte per servir- li in tavola e infor- mazioni sugli impie- ghi medicinali. Carla Barzanò alle pagine 4 e 5 L'agguato degli OGM Tante notizie sulle biotecnologie e l'uso degli Ogrn per la tra- sformazione dei cibi. Dove si annidano. Ugo Pinferi alla pagina .5 il prezzo della qualità Coop ha speso dadi- ci miliardi per il con- trollo della qualità dei prodotti. Grande attenzione alla salute, all'am- biente, all'etica. Anna Somenzi alla pagina 7 Paesi indebitati Annullare i debiti dei paesi poveri. Ma controllare che i nuovi prestiti siano investiti socialmen- te e non sulle spese militari. Fare in modo che sia- no valorizzate le risor- se locali. Giorgio Nebbia alle pagine 10 e 11 Prodotto Coop: carta ecologica Pagina 2 Bioalimenti per la scuola Pagina 6 ccyos "Coop di più" per i soci Pagina 8 Svizzera: la spesa in treno Pagina 12 Viaggi con Bonolatours Pagina 15 I nuovi rendimenti del Prestito Sociale Coop Lombardia ha deciso, dal 1 settembre, di adeguare nuovamente il tasso di remune- razione del Prestito Sociale, seguendo gli an- damenti economico-finanziari, e continuan- do ad offrire ai soci un prodotto che garanti- sce il confronto con la concorrenza, anche in fatto di depositi. 11 Prestito Sociale risulte- rà cosi più interessante, arricchito, inoltre, dalla possibilità di effettuare operazioni in circolarità, mantenendo la gratuità del ser- vizio. oo §uo internò s int9 tale su Enternet, offerte, noti come la prima pagina anche il com di un elettronicv. ; , z ,z

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-7.irgrw="77--,. -• nionipme~~trotto bene i tuoi interessi ,e•OPIP Anno 19 - N. 7 settembre 2000

lfAIMMILIE - Periodico di Coop Lombardia

I AI primi5 milioniDa 5a30 milioniOltre i30 milioni

Le opemioni sego gratuite.gni) orario di apertura

i

li serv e attivo nell'infero.I,

del punto vendita.Per infrainazioni denagliaie Nei lassi e le condizioni econo-miche ~leale, si fa rinvio al Foglio Infonnativo Analitico. .c)

EEa

ro

31%5S

È tempodi funghi

Saperli distinguere,saperli cogliere sen-za rischiare di dan-neggiare l'ambiente.Proposte per servir-li in tavola e infor-mazioni sugli impie-ghi medicinali.

Carla Barzanòalle pagine 4 e 5

L'agguatodegli OGM

Tante notizie sullebiotecnologie e l'usodegli Ogrn per la tra-sformazione dei cibi.Dove si annidano.

Ugo Pinferialla pagina .5

• il prezzodella qualitàCoop ha speso dadi-ci miliardi per il con-trollo della qualitàdei prodotti.Grande attenzionealla salute, all'am-biente, all'etica.

Anna Somenzialla pagina 7

Paesiindebitati

Annullare i debitidei paesi poveri.Ma controllare che inuovi prestiti sianoinvestiti socialmen-te e non sulle spesemilitari.Fare in modo che sia-no valorizzate le risor-se locali.Giorgio Nebbia

alle pagine 10 e 11

•Prodotto

Coop: cartaecologica

Pagina 2

Bioalimentiper lascuolaPagina 6

ccyos

"Coopdi più"

per i sociPagina 8

Svizzera:la spesain trenoPagina 12

Viaggicon

BonolatoursPagina 15

I nuovi rendimentidel Prestito SocialeCoop Lombardia ha deciso, dal 1 settembre,di adeguare nuovamente il tasso di remune-razione del Prestito Sociale, seguendo gli an-damenti economico-finanziari, e continuan-do ad offrire ai soci un prodotto che garanti-sce il confronto con la concorrenza, anchein fatto di depositi. 11 Prestito Sociale risulte-rà cosi più interessante, arricchito, inoltre,dalla possibilità di effettuare operazioni incircolarità, mantenendo la gratuità del ser-vizio.

oo §uo internò sint9tale su Enternet, offerte, noti

come la prima pagina anche il comdi un elettronicv. ; ,z ,z •

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Prodotto Coop Vetrina

ETICHETTAECOLABEL

Rotoli di carta ecologica per l'uso di cuci-na e per il bagno. Cento strappi garantiti

CIOCCOLATOEQUO-SOLI DALE

Conferenza stampa a Milano del direttoredi Agroexportadora Maquita dell'Ecuador

di Anca Somenzi

Tutto casa Coop ecologi-co, la carta asciugatuttocon la margherita di stel-le: l'etichetta che garan-tisce che il prodotto ha unridotto peso sull'ambien-te (ii cosiddetto impattoambientale) per l'interoarca di vita. Il sistemaEcolabel, istituito con re-golamento della Comuni-tà europea (numero 880/92), è uno strumento dipolitica ambientale e in-dustriale, al quale leaziende aderiscono volon-tariamente, che incenti-va la presenza sul mer-cato di prodotti puliti:puliti in tutto percorsodella loro vita, dalla pro-duzione, all'uso fino allosmaltimento.I regolamenti sono speci-fici per prodotto e preve-dono parametri moltoprecisi che riguardanol'inquinamen-to delle acque.del suolo o del-l'aria, l'utiliz-zo delle mate-rie prime e del-l'energia, perla produzione,l'uso e lo smal-timento delprodotto.i consumatorisono semprepiù consapevo-li dell'impor-tanza del pa-trimonio natu-rale e disponi-bili a svolgereun ruolo attivonella salva-guardia del-l'ambiente,spesso però si

trovano in una situazio-ne di difficoltà nel valu-tare obiettivamente le ca-ratteristiche del prodotto;Ecolabel rappresenta unafonte di informazione at-tendibile, valida in tuttaEuropa, e attesta che ilprodotto su cui è appostaoffre ai consumatori lagaranzia sulla sua confor-mità a rigorosi requisitistabiliti a livello comuni-tario.L'uso dell'etichetta Eco-label viene concesso, inItalia; dal Comitato Eco-lahel-Ecoaudit-SezioneItalia, può presentare do-manda chi produce qcommercializza un pro-dotto che rientri fra quel-li per i quali sono stabili-ti dalla Commissione eu-ropea i criteri ecologicicui attenersi. Per ora idisciplinari esistenti perl'etichetta ecologica ri-guardano solo prodotti

non alimentari. Il prodot-to Coop può essere utiliz-zato per pulire e assorbi-re liquidi, e paragonabileai solito rotolo di cartapresente in cucina e adat-to a cento usi; questoperò è ottenuto al 100 percento da fibre di cellulosarecuperate da carta damacero selezionata, èriciclato anche il cilindrodi cartone al centro; l'in-volucro esterno è inpolitene. Ogni rotolo con-tiene 100 strappi, il dop-pio di uno normale e nonha nessuna stampa colo-rata.Con questo sono due, perora, i prodotti a marchioCoop che vantano l'eti-chetta ecologica: cartaigienica e tutto casa, An-che il piccolo gesto di unascelta quotidiana attentapuò essere importante peril rispetto dell'ambienteche ci circonda.

di Ugo Pinferi

Su invito di TransFair edi Coop il direttore gene-rale della Agroexport-adora Maquita José A.Santos, un'associazionedi migliaia di piccoli col-tivatori dell'Ecuador hatenuto una conferenzastampa nella quale, ha po-tuto illustrare i risultati diun impegno quasi decen-nale della sua associazio-ne nel promuovere l'es-portazione del cacao attra-verso il commercio equoe solidale.E stata anche l'occasioneper annunciare il prossi-mo arrivo nei negozi Coopdel cioccolato in tavoletteequo e solidale (ora abbia-mo solo il cacao in polve-re). Questa novità dovreb-be incrementare notevol-mente la quantità di cacaoequo e solidale venduto daCoop. Altro annuncio fat-to da Roberto Cavallini diCoop: sta per arrivare an-che il succo di aranciaequo e solidale. Paolo Pa-store di TransFair ha an-nunciato che sta avverten-do ii sorpasso tra le vendi-te nei supermercati suquelle delle Botteghe delMondo.Un sorpasso che -vede co-munque espandersi levendite delle Botteghe, lepioniere in Italia del com-mercio equo, che in quan-to negozi specializzati(vendono anche artigia-nato) arrivano in luoghie a un pubblico che non èsolamente quello dellaspesa corrente.Il sorpasso sta avvenen-do perché oltre a Coop eEsselunga, i prodotti con

marchio TrasFair sonoentrati nei negozi coope-ratiVi Sait del Trentino,da Bennet e GS, nei ne-gozi con insegna Despardella Lombardia e dellaSicilia, nei negozi Ali delVeneto, nei Conad e Cr-aidelle Marche, nei Sidis, ein altre realtà regionali.Un prodotto del commer-cio equo incomincia a en-trare nelle statistiche ita-liane: il miele equo e soli-dale rappresenta già 1'1,2per cento.Proprio su questo tema,il vice presidente delleAcli lombarde ha fattouna domanda a JoséSantos: "Per voi produt-tori è più importante checrescano i volumi ven-dendo nei supermercati,o preferite che le venditeavvengano in luoghi dovela motivazione solidari-stica è più evidente?".Naturalmente Santos harisposto che pur essendointeressati alla diffusionedi un messaggio che cam-bi i rapporti di scambio, ivolumi sono importantiper poter realizzare pro-getti di sviluppo compa-tibile.In Ecuador la produzionedel cacao è divisa tra 10mila tonnellate prodotteda grandi aziende e 70

mila prodotte da piccoliagricoltori. La media' perfamiglia è di soli 15 quin-tali. Significa che questepiccole quantità vengonoacquistate da operatoriche girano per i monti. Aloro voltali rivendono alledecine di grossisti cheoperano nei paese. Risul-tato un catena lunga chearriva al prezzo finale, conuna parte minima che vanelle tasche del produtto-re.Inoltre le proprietà sonocosì piccole che non è pos-sibile investire nel rinno-vo delle piantagioni, checon l'aumento dell'età del-le piante vedono calare ilrendimento produttivo.Tra l'altro quantità cosi li-mitate fanno si che il red-dito da cacao sia media-mente di poche centinaiadi dollari per famiglia.Conferendo iI loro prodot-to alla AgroexportadoraMaquita i contadini otten-gono un prezzo superioredel 25 per cento e questoconsente di migliorare lecondizioni di vita, ma con-sente anche di avviare pro-getti di miglioria. Ultimanotazione: la produzione étutta biologica. D'altra par-te non ci sono i soldi peracquistare prodotti per itrattamenti.

Slow Food Arcigoir

VAL CHIAVENNA: IL VIOLINO DI CAPRAdi Raffaella Ponzio

Il nome curioso non la-scia intuire molto dellanatura di questo prodot-to tipico della Val Chia-Ferma, una valle alpinaal confine con la Svizze-ra, la Germania e l'Au-stria. Si tratta di unsalume artigianale distraordinariaqualità, prodottocon la spalla o lacoscia di capreallevate allo sta-to brado sui pa-scoli magri dimontagna. Il sa-pore speziato e ilprofumo intenso evocanosensazioni che vanno dalselvatico della capra al-l'aroma affumicato diquercia, di ginepro e tal-volta di faggio, alloro o ro-smarino. L'associazioneallo strumento musicaleé d'obbligo data la formadel piccolo prosciutto, con

la zampa che funge damanico e la muscolaturadella coscia da cassa. Latecnica di taglio ha la so-lennità di un rito: si ap-poggia il violino sullaspalla e con il coltello ma-neggiato a mo di archet-to si affettano piccole par-ti della coscia brunita.Non sono più di quattro

o cinque gli ar-tigiani che loproducono anco-ra secondo tec-niche di lavora-zione sapienti eantiche di seco-li, In alcune fa-miglie è ancora

abitudine lavorarlo incasa, magari conservan-dolo gelosamente per oc-casioni particolari, e ogniproduttore ha una perso-nale ricetta. Spalla e co-scia della capra vengonosalate con sale marino ea volte sfregate can il gi-nepro. Alcuni produtio-

al termine di un pro-cesso di maturazione cheavviene in vasche, espon-gono i violini di capra percirca 24 ore a una legge-ra affumicatura in un ca-ntino alimentato da bra-ci di segatura di pino ealloro e, spesso, durantequesta operazione, orafi'.mano i prosciutti conerbe aromatiche. Si pas-sa quindi allastagionatura perun periodo cheva dai 3 ai 6mesi; i pezzi mi-gliori però sonoquelli - rarissimi- stagionati fino a 10/12mesi, con carne soda ecolore tendente albordeaux. La pezzatura éridotta, da un chilo emezzo a tre chili e mez-zo. Il segreto della ecce-zionale qualità di questosalume, come sempre, èlegato all'alimentazionedegli animali che deve es-

sere rigorosamente natu-rale. Erbe e piante selva-tiche consumate sui pa-scoli montani, integratecon farina gialla, cruscae perfino grano saraceno:solo a queste condizioni sipuò parlare di vero violi-no di capra. Le varie tec-niche di lavorazione - tra-mandate di generazionein generazione - danno il

tocco finale.Al fine di va-lorizzare que-sto salumeartigianale,purtroppo arischio di

estinzione, almeno perquanto riguarda la produ-zione più genuina e arti-gianale - ogni anno arri-vano sul mercato localecirca 6 mila pezzi - e sal-vaguardarlo dalle imita-zioni industriali, è nato ilPresidio del violino di ca-pra, ll suo primo obietti-vo è quello di individuare

- dopo una fase sperimen-tale - la razza caprina piùidonea per ottenere l'ec-cellenza gastronomica (fi-nora i produttori nonhanno mai avuto una raz-za di riferimento).Un gruppo di lavoro for-mato da Slow Food, cin-que artigiani, dall'Asso-ciazione ProvincialeAllevatovi e dal Comune

di Chiavenna sperimen-terà l'utilizzo delle quat-tro razze alpine - frisa,orobica, camosciata emeticcia - per individua-re la migliore. Subitodopo il Presidio definiràregole precise per la pro-duzione del violino di ca-pra nelle varie fasi:salagione, affumicatura etempi di stagionatura.

Sak>"Slow Food

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Le prugne CoopLe prugne secche a marchio Coop hanno tutte le buo-ne qualità: non sono secche però. ma inzuppate. Perquali ragioni sono così umide?

Giacomo LubiniMilano

Notizie dall'Unione Europea a cura di Giulia Lauletta-

AREE DI SERVIZIO ITALIANESecondo un'indagine compiutada un pool d'esperti europei lenostre aree di servizio presenta-no carenze igieniche, strutturedi sicurezza inadeguate, orari eservizi da migliorare. Uindagi-ne è stata eseguita su iniziativadei più importanti AutomobilClub e Touring Club, che hannoselezionato 74 aree di servizionei principali Paesi europei. Neè emerso un quadro preoccupan-te: il 35 per cento delle aree te-state è stato bocciato. Germaniae Svizzera possono vantare le mi-gliori aree di servizio. Italia eSpagna le peggiori, mentre laFrancia si trova a metà classifi-ca.Il dato più allarmante per le areedi sosta italiane è la carenza diigiene: germi e batteri sono statirilevati su water e tavolini per ilricambio dei bambini.Anche la sicurezza é insufficien-te, spesso mancano accessi sicu-ri peri pedoni e anche la segnale-tica per le auto è del tutto inade-guata. Unico dato positivo è laqualità del cibo, decisamente altanei nostri autogrill, soprattutto sesi decide di consumare insalate oantipasti tipici. Tuttavia i prezzidei ristoranti sono spesso troppoalli e le cucine non sempre forni-scono pasti caldi durante la not-te.

ACQUISTI ON-LINEINTUITA SICUREZZAI consumatori europei si dimo-strano decisamente scetticiquando si tratta di fare shoppingtramite internet. E quanto lamen-tano gli operatori commerciali ditutta Europa, Ora l'obiettivo deicommercianti è rendere il com-

merci° on-line più sicuro, a que-sta fine è stato varato un codicedi condotta in cui i venditori siimpegnano a mettere al correnteil consumatore di tutti i dettagli ne-cessari per concludere consape-volmente l'acquisto. L'acquirentedovrà essere informato sulla legi-slazione comunitaria che si appli-ca alle vendite a distanza, sui par-ticolari riguardanti il venditore e ilprodotta, su garanzie ed eventualiservizi successivi alla vendita, suimodi per respingere la merce chenon si desidera acquistare.

"ON LINE CONFIDENCE"Un problema sollevato dal com-mercio elettronico è la soluzionedelle dispute che possono sorge-re tra venditore e compratore,come i ritardi nella consegna o idifetti nella merce.Attualmente i sistemi di compo-sizione amichevole delle disputesono differenti in ogni Paese cau-sando lungaggini burocraticheal consumatore. per questo larappresentante europea dellecamere di commercio sta met-tendo a punto il sistema "OrdineConfidence", con cui si realizze-rà un meccanismo extragiu-

diziale elettronico valido a livellointernazionale.La Commissione di Bruxelles stainvece lanciando la "Rete europeaper la composizione delle dispu-te al di fuori dei tribunali" che cre-erà in ognuno degli stati membridegli organi nazionali incaricati difornire informazioni ai consuma- -tori e di inoltrare dei ricorsi incaso di prodotti difettosi, di ritar-di nelle consegne e di prodottiche non corrispondono alle carat-teristiche segnalate dal vendito-re.

MIELE: ATTENZIONEALL'ETICHETTAGrazie alle proteste dell'Italia èstata evitata un'etichettaturaeuropea sul miele che avrebbepotuta trarre in inganno il con-sumatore, facendo passare permiele doc il miele industriale abase di surrogati.Il consiglio dei ministri del mer-cato unico stava infatti esaminan-do, su proposta dell'Italia, la pos-sibilità di etichettare il miele inmodo che quello doc fossedistinguibile da quello industríà-le, utilizzato per la preparazionedi alimenti. i Paesi del nord (Da-nimarca, Finlandia, Olanda, GranBretagna e Svezia) proponevanoper il miele industriale la dicitura"miele per pasticcerie".Ii "fronte del sud", costituito daFrancia, Belgio, Spagna, Grecia,Portogallo, e capeggiato dall'Ita-lia, giudicava quell'etichetta in-sufficiente per far comprendereal consumatore che era davantia un prodotto industriale basa-to su surrogati ed è riuscito afar passare l'etichettatura "mie-le destinato all'industria".

Filo Diretto CUlisuenoll

Risponde Coop ItaliaSgombriamo il campo da possibili equivoci: le prugneCoop sono volutamente inzuppate! Infatti dopo la rac-colta vengono essiccate in appositi forni dove sostanoda 24 a 36 ore a una temperatura fino a 170 gradi.Dal processo di essiccazione escono con una umiditàcompresa fra il 18 e il 20 per cento: hanno un tasso didurezza cosi alto da non essere commestibili ma inquesto modo i processi degenerativi sono stabilizzatie, con qualche accorgimento, possono essere conser-vate anche per anni. Quando vengono destinate alconfezionamento devono essere reidralate e vengonoportate ad un grado dí umidità intorno al 35 per cen-to: questo fa sì che siano già pronte al consumo e nonsia necessario nessun ulteriore intervento da partedei consumatore, 11 mercato moderno si è ormai indi-rizzato verso un consumo pronto e le uniche prugnenon morbide sono quelle biologiche: non possono esse-re usati conservanti e quindi devono essere pocoumidificate. Quando decidemmo di presentare unaprugna Coop si optò per un prodotto appetibile chenon fosse considerato un semplice regolatore natura-le dell'organismo ma anche un prodotto atto a essereutilizzato come snack, e perché no: anche come lec-cornia. Per fare ciò abbiamo dovuto puntare un pro-dotto non solo dolce e succoso ma anche morbido: lapercentuale dell'umidità delle prugne che lei ha as-saggiato è posizionata intorno al 36 per cento. Talescelta é di solito apprezzata e i consumatori nei no-stri supermercati sempre più preferiscono le nostreprugne. Tenga presente che nel 99 non solo si sonovendute più prugne Coop, ma si sono vendute piùprugne in assoluto rispetto all'anno precedente: que-sta situazione è particolarmente interessante peccheil mercato dei consumi di prugne è in diminuzionedappertutto. Siamo convinti che lei saprà riconoscerein Coop uno sforzo per ampliare il servizio ai propriclienti, non certo con lo scopo di aumentare i profitti,ma piuttosto con l'intento di suscitare attenzione, pro-muovere la consapevolezza e, se possibile, ingrandireil tasso di gradimento coi nostri prodotti.

Organismi modificatiHo letto sui e" 6 di "Quale Consumo" due interes-santi articoli su Ogni ¢ "Scienza e longevità". /nentrambi si parla delle "magnifiche sorti e Progressi-ve" della scienza ed, in particolare, della manipola-zione genetica. Nel primo caso, si vuoi evidenziareprincipalmente i rischi di tale pratica, sia per l'uo-mo, che per l'ambiente. Nel secondo, sembra chemanipolare le cellule per prolungare artificialmentela vita, sia una cosa positiva. Non vi sembra unacontraddizione? Non vi sembra che la manipolazio-ne genetica purchessia debba essere rifiutata sia eti-camente, che ideologicamente?

Mario EaveliiChieri (l'O)

Risponde Ugo PinferiResponsabile Gruppo di lavoro Biotecnologie Coop

Non crediamo "che la manipolazione geneticapurchessia debba essere rifiutata sia eticamente, cheideologicamente". Chi cerca, trova. Non siamo per fer-mare o limitare le ricerche. Altra cosa sono i prodottiderivati da queste ricerche.Tutti i nuovi prodotti secondo noi devono sottostareall'esame salutistico'e ambientale. Per quanto riguar-da le applicazioni per la salute, siamo in ambientecontrollato, le applicazioni sono su singoli individui,controllati clinicamente. Le applicazioni su animaliselvatici o in piante sul campo non garantiscono in-vece il controllo di quello che può avvenire. Per quan-to riguarda la nostra responsabilità come cooperativeche raccolgono l'adesione di quattro milioni di consu-matori, la nostra parola d'ordine è "conoscenza e pru-denza". Nei Prodotti Coop, che non contengono con-servanti e coloranti, che sono controllati nella filieraproduttiva, che oltretutto cercano di garantire l'as-senza di lavoro minorile o in nero, non impieghiamoné Ogm né sostanze derivate da Ogm.E facciamo i controlli con uno strumento di analisiche abbiamo nel nostro laboratorio e attraverso ana-logo apparecchio presso laboratori collegati. Su "Qua-le Consumo" potrà seguire le prossime novità su unavicenda che ha moltissime implicazioni.

L otizie del mondo ernet

UNA RETE PER L'AFRICA AMMALATAMigliaia di medici, che lottano centra l'Aids nell'Africa Sub-Sahariana, si potranno connettere ad Internet grazie all'opera-zione I-Med Exchange deirlapac (International A_ssociation ol

hysicians in Aids Care). il progetto consentirà a tutti I mediciche operano in Botswana, Lesolha, Namibia. Swaziland e Af ri-ca del Sud, le cinque regioni maggiormente colpite dal virus. dicollegarsi a Internet e di conoscere i nuovi trattamenti utilizzatiin Europa e negli Stati Uniti. Grazie ad un apporto di circa690.000.000 di lire dell'organismo filantropico "Secure the Futu-re' e alla collaborazione di Compaq, i rnedlCi lapac riceveranno"formazione", materiale informatica, software e un accesso alWeb. li progetto l-teled Exchange comprende anche conferenzeinterattive e numerosi lorum on Une. In un comunicato, José M.Zuniga, dirigente delrlapac, ha dichiarato che il progetto I-MedExchange é stato promosso da lapac per colmare la carenzad'informazioni necessarie "nel dominio dell'Aids", dove esisteuna voragine tra i medici che si battano contro la malattia neiPaesi in via di sviluppo e 0 resto del Mondo.http:MwArie.lapac.orgiaboutfim ecE00517. hfin I

IDENTITA' DIGITALEIn pochi centimetri plastificati riporta i dati Off disparati: nascita,residenza e codice fiscale (sulla parte anteriore); impronta del•l'indice destro, cisti sanitari, titolo di studio (su quella posteriore).Si utilizza come bancomat o carta di credito, oppure per effet-tuare -operazioni" che vanno dalle transazioni immobiliari altaprenotazione di visite a musei, al pagamento di multe automobi-listiche, nonché come "tessere elettronica" valida per 18 consul-tazioni elettorali, rete rendu rn inclusi. Valevole per cinque anni eutilizzabile anche negli altri Paesi Lie. Ecco. in sintesi, l'identikedella nuova carta d'identità elettronica, già in funzione a Triestee nei comuni che ne faranno richiesta. A beneficiarne cittadini eamministrazione pubblica.

ADDIO VECCHI .COM E .NETSu Internet servono urgentemente nuovi domini. Icann - lo spe•ciale organismo no-prof il per rassegnazione di nomi e numerisu Internet - sta accelerando l'introduzione di nuovi suffissi oriline. Già dallo scorso anno la Commissione Ue prema per lacreazione del dominio europeo "me". L'eurogoverno ha anchediffuso uri rapporto, basalo sui risultati delta consultazione pub-blica lanciata nell'ottobre 1999, che disegna una prima plausibi-le mappa per una gestione tutta europea del nuovo dominio.Attualmente, intatti, le decisioni in materia di Internet sonoappannaggio di organismi legati a doppie lìio con Washington.Sulla scia dell'iniziativa dell'Unione europea si sono poste nu-merose associazioni di imprese e di consumatori, sotto la cuipressione gli esperti deiricann hanno annunciato di essere prontiper varare nuovi suffissi Internet da affiancare o da sostituireagli unici sette domini internazionali attualmente in uso (fra iquali ".com'. -.nel", Tra le nuove "sigle" pronte aiprossimo varo, spicca quello ".sex".

a cura di Andrea Pertegato

ANCORA GUAI PER IL COLOSSO MICROSOFTPotrebbe allargarsi a dismisura il danno economico per Microsoftalle prese anche con le cause delle aziende e dei consumatoriper risarcimento dei danni. Milioni di utenti dei software Microsoftpotranno unirsi alle 170 cause collettive lanciale contro il colos-so informatica per aver danneggiato la competizione nel marca.to. I legali cercano di far recuperare i danni economici inflitti alconsumatori di Microsoft, il cui ammontare potrebbe essere trevolte superiore al valore stesso dell'azienda e corrispondente asvariati miliardi di dollari. Nel processo di primo grado, conclu-sosi con la decisione di dividere in due la società, il giudiceThamas Jackson Penfield ha anche asserito che il prezzo aldettaglio del sistema operativo Windows é sov resti mato di 40dollari a copia.

ON LINE ANTICHI TESTI E SPARTITI MUSICALIManoscritti preziosi, antichi papiri, spartiti musicali settecenteschi,di solito patrimonio di pochi eletti, da oggi sono a disposizione ditutti, ovvia mente on 5ne. Si chiama "Mostra virtuale dei materialidelle biblioteche" il progetto realizzato dall'Università di Bologna,la casa editrice Clueb e il Cineca, con Il patrocinio di Bologna2000, che ha dato vita al sito dove sono stele inserite numeroseimmagini delle opere più rare conservate in 21 biblioteche univer-sitarie di Bologna. Si va dati' -Anatomia" del Valverde del 1500 aimanoscritti di arte medica orientale, ai pezzi di corteccia di palmarilegati. Alla realizzazione del museo virtuale ha partecipato an-che il personale delle biblioteche che ha offerto gratuitamente lapropria collaborazione.www.libitunibo.ii

PROFUMO Dl INTERNETInternet offrirà anche l'ultimo dei sensi ai navigatori più esigenti:

siti, le e-mail, i giochi finte rettivi, i filmati e i banner pub-blicitari saranno profumali, grazie a un nuovo apparato che sichiama iSmell. La dimensioni sono molto contenute e Si collegaad una porta Usb ed e prodotto detta scotete americanaDigiscents. Si tratta, secondo il comunicato dell'azienda, di ren-dere resperienza multimediale "memorabile e più corrispondentealla vita di lutti i giorni'. I navigatori potranno creare loro stessi Atipo d'odore che desiderano, acquistando le cartucce contenen-ti diverse tragranze.vhvw.digiscents.com

WWW.AMEIENTE.ITimpresa e ambiente, sicurezza in azienda, pia= degli affari: questiI sommari del portale italiano sull'ambiente. Arare notizie utili rupe,MAI nei due primi sommari riguardano: codice on line. disegni dilegge, Gazzetta Ufficiale Italiana, Gazzetta Ufficiale Europea,Ouesili un line, Scadenzario. Fra gli argomenti regolamentati ulti-mamente dal parlamento Europeo, segnaliamo una direttiva sul-l'inquinamento acustico. Altre norme riguardano gli impianti di in-cenerimento e di coincenerimento del rifiuti pericolosi. Nella se-zione Piazza degli Afleri, l'utente può trovare indicazioni suespositori, software, prodotti e altri servizi relativi all'ambiente.

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CICalaumo — Alimentazione & salute

ANDAR PERI funghi selvatici hanno un sapore impareggiabile che fa parte integrante delle ricette di finsorprese e rievoca il nostro antico istinto di raccoglitori. Ecco alcune notizie per comprenderEa sceglierli e cucinarli nel modo migliore: con qualche ricetta. In oriente e presso altre popoli

di Carla Batzand

Dal punto di vista bota-nico i funghi sono i frut-ti, o meglio, i corpi frutti-feri di una pianta singo-lare. che vive sotto terrao sulla corteccia degli al-beri. In natura il loro com-pilo è quello di far matu-rare le spore, paragona-bili ai semi, che, a loro vol-ta, danno origine a nuovepiante, chiamate miceli.Questi ultimi sono visibilia occhio nudo alla base delcorpo fruttifero, dove for-mano una sottile rete difilamenti detti ife,I miceli sono quasi sem-pre perenni. Vivono e sisviluppano sotto terradove possono restare alungo senza segnalare laloro presenza, finché nonsi verificano le condizio-ni ottimali per formare ilcorpo fruttifero. A quelpunto í funghi possonocrescere con una velocitàsorprendente. Ma il pro-cesso per il loro sviluppoè lungo e laborioso,Un'altra delle loro parti-colarità botaniche e chea differenza della mag-gior parte dei vegetali i

Proposte per la tavolaPOLENTA. BIANCA CON I PORCIMIngredienti per 4-6 persone500 g di farina bianca di mais, 300 g di porcini, 50 g diburro, i cucchiaio di olio, 2 spicchi d'aglio, 2 cucchiaidi prezzemolo tritato, 6 cucchiai di grana grattugiato,sale q.b., qualche mestolo di brodo vegetale o di carne(preferibilmente non di dado), circa 1 litro e 1/2 di ac-qua (perla polenta),Per prima cosa mettete sul fuoco la polenta e fatelacuocere per circa 40 minuti, mescolando frequentemen-te. Intanto mondate con cura i porcini, eliminando per-fettamente i residui di terra e le parti eventualmenteammaccate, Affettateli piuttosto finemente.in una padella antiaderente fate insaporire, delicata-mente, I aglio nell'olio. Unite i funghi, meta del burroe lasciate cuocere finché le fette hanno perso buonaparte dell'acqua. A questo punto salate, unite un paiodi mestolini di brodo e terminate la cottura, a fiammamedia e pentola coperta.Appena prima di spegnere aggiustate di sale, unite ilprezzemolo e il burro rimasto. Ponete un po'di polen-ta in una ciotola, pressatela leggermente con le ditaper darle la forma di un piccolo budino e rovesciatelasu un piatto. Fate con il cucchaio una fossetta nel cen-tro della polenlina e copritela con un po funghi.Spolverizzate con il grana. Preparate nello stesso modoanche te altre porzioni e servite i piatti ben caldi. Se leporzioni abbondano è un piatto unico da accompagna-re con insalata e frutta fresca. Invece della polenta bian-ca potete usare polenta gialla, oppure riso bollito, o,ancora, cous-cous.Calorie 522 Proteine g 14.42Grassi g 14.25 Carboldrati g 77.33

ZUPPA DI FAGIOLI E PORCINIIngredienti per 4 persone300 g di porcini, 300 g di fagioli cannellini, 3 cucchiai diolio extra vergine d'oliva, 2 noci di burro, una manciatadi basilico. i spicchio d'aglio. 4 fette di pane casereccio,sale e pepe q.b.Lasciate a bagno i fagioli cannellini per una notte. Quinditessateli, in circa 2 litri di acqua leggermente salata.Teneteti da parte. In una pentola dal fondo pesante,preferibilmente di coccio, fate scaldare l'olio. Unite

burro e lasciate sciogliere senza che il condimentoprenda colore. Aggiungete i funghi ben mondati e af-fettati sottili, salate, pepate, coprite e fate cuocere, afiamma bassa, unendo, se necessario, un mestolo delbrodo dei fagioli. Aggiungete quindi i fagioli cannellini,con un po 'del loro brodo, in modo da ottenere una zup-pa abbastanza fluida.Cuocete un minuto; spegnete e lasciate riposare, apentola coperta, una decina di minuti. Appena prima diportare in tavola tostate leggermente le fette di pane,strofinatele con l'aglio e distribuitele in 4 fondine.Spolverizzate la zuppa con il basilico sminuzzato fine-mente e versatela sul pane. Servite la minestra calda.Saziante e saporita: fa da piatto unico abbondandocon ff pane. Unite frutta e verdura di stagione.Calorie 452 Proteine g 20.18Grassi g 15.65 Carboidrati g 53.10

CONIGLIO CON I GALLINACCIIngredienti per 6 personeI coniglio del peso di circa 1,2 kg, 400 g di funghigallinacci, 3-4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, 1ciuffo di prezzemolo, 2 spicchi d'aglio, brodo di carneq.b., sale e pepe q.b.Fatevi preparare dal macellaio il coniglio ben pulito etagliato in piccoli pezzi. Scaldate l'olio in una pentoladal fondo pesante, possibilmente di coccio, e fatevirosola re la carne. Salate, pepate e portate a metà cot-tura, aggiungendo qualche mestolino di brodo. Nel frat-tempo tritate finemente aglio e prezzemolo.Mondate con cura i funghi, tavatell e asciugateli bene.Tagliate grossolanamente gli esemplari più grandi. Ag-giungeteli al coniglio insieme al trito di aglio e prezze-molo. Aggiustate di sale e terminate la cottura unendo,se necessario, ancora brodo. Servite con riso bollito,patate arrosto o polenta, eventualmente arrostita inpadella. Fa da piatto unico.Calorie 369 Proteine g 35.64Grassi g 21.08 Carboidrati g 2.38

.'41Ingredienti per 4 persone12 champignons piuttosto grandi, ben sodi e sani, 1spicchio d'aglio, 1 manciata di prezzemolo. 4 cucchiai

di grana, 1-2 cucchiai di pan grattato, 4 cucchiai diolio extra vergine d'oliva, sale q.b.Mondate con cura i funghi, eliminando bene tutti i resi-dui di terra, lavateli e asciugateli con carta assorben-te. Separate le cappelle dai gambi e tritate questi ulti-mi con l'aglio e il prezzemolo. Scaldate due cucchiai diolio in una padella antiaderente e fatevi rosolare , per4-5 minuti, rl trito di gambi, mescolando finché il tuttosi e ridotto di volume. Raccogliete il composto in unaciotola. Unite il formaggio e il pane grattugiati, aggiu-state di sale. Distribuitelo quindi nelle capppelle deifunghi precedentemente leggermente salate all 'interno.Mettete le cappelle nella stessa padella usata per igambi, con altri 2 cucchiai di olio,Coprite e fate stufare, a fiamma bassa, per circa 25minuti, finché i funghi sono morbidi. Serviteli con risobollito o patate arrosto e un 'insalatina novella, É unpiatto facile da preparare e molto saporito.Calorie 147 Proteine g 5.62Grassi g 12.26 Carboidrati g 1.92

CARPACCEO DI FUNGHIIngredienti per 2 persone200 g di funghi chamPignons, 100 g di grana a scagliette.1 pezzo di sedano rapa, i cucchiaio di prezzemolotritato, il succo di i limone, 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, sale e pepe q.b.Per prima cosa mondate con cura i funghi, lavateli,

asciugatell e affettateli motto finemente. Sparpagliatelisu un piatto da portata. Con l 'aiuto del mandolinopelaverdure tagliate sottilissimo il sedano rapa (in al-ternativa potete grattugiarlo grossolanamente) e distri-buirei° sui funghi. Cospargete con il grana a scagliettee il prezzemolo tritato. Irrorate con un 'emulsione pre-parata con olio, succo di limone e sale. Lasciate ripo-sare 5 minuti prima di servire.Ottimo come piatto unico nell'intervallo di lavoro, op-pure come secondo. Viene buonissimo con i porcinima occorre fare attenzione alle eventuali allergie chequesti funghi possono provocare nei soggetti sensibilise consumati crudi.Calorie 205 Proteine g 10.77Grassi g 15.46 Carboidrati g 3.08

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LI CAFFÈIN5. CSUT407,14«,INT~~9~41,0~

Dalla stampa Oilisunsorl

UNGHI BiotecnologieChe c'è di nuovo

Alimentazione & salute —

state. Il piacere di trovarli riserva inaspettate'egli() le credenze che li circondano e imparareioni del mondo vengono usati nella farmacopea

funghi non possiedonoclorofilla.Per questo motivo nonpossono sfruttare l'ener-gia solare per trasformareacqua e anidride carbo-nica nelle sostanze organi-che di cui hanno bisognoe di conseguenza sono co-stretti a vivere in simbiosicon altre piante, o a coni-portarsi come saprofiti,sfruttando foglie morte ealtri organismi in decom-posizione: solo raramentesono parassiti. In ognicasa riescono a sopravvi-vere esclusivamente in vi-cinanza di piante capaci diprovvedere al loro sosten-tamento.Ecco spiegati alcuni deifenomeni, apparente-mente misteriosi, clicguidano i cercatori di fun-ghi più esperti a recarsisempre negli stessi posti,tenuti rigorosamente se-greti, seguendo particola-ri segnali ambientali eclimatici.Un rituale che forse hacontribuito a determina-re la fama di "cibo dellestreghe" attribuita ai fun-ghi nei secoli scorsi, lega-ta certo, anche al fatto che

Nella cucina cinese egiapponese i funghi , inpiccolissime quantità espesso conservati, fan-no parla di molte ricet-te. Gli orientali. infatti, liconsiderano terapeutici,tanto che li hanno inse-riti anche nella farma-copea. Lo stesso valeper altre popolazioni, peresempio in Sud-Ameri-ca e in Africa.Oggi i possibili impieghimedicinali dei funghivengono studiati in diver-se università, soprattut-to in Giappone e in In-ghilterra.Si é visto , per esempio,che lo "Shiitake" (Lenti-n us edodes), apprezza-to nella gastronomia ci-nese e diventato dimoda anche da noi frasalutisti, possiede alcu-ni principi attivi capaci diagire positivamente sul-le difese immunitarie.Per contro queste so-stanze possono, inquantità elevate, provo-care allergie e intossi-cazioni, rendendo diffici-le l'uso del fungo a sco-pi terapeutici per tempiprolungati. Altre specierisultate interessanti

alcune specie possiedonosostanze ad azionepsicotropa simile a quel-la di altre droghe; altresono velenose, altre anco-ra medicinali. Per fortu-na la loro commercia-lizzazione è oggi stretta-mente regolamentata dal-la legge e se ci si rivolgea rivenditori di fiducianon c'è da aspettarsi alcunsortilegio malefico.Ma é sicuramente meglioessere prudenti quando siacquista dagli ambulantiimprovvisati e se si racco-glie in proprio.Le varietà poco conosciu-te, o difficilmente identifi-cabili, non sono neppureda prendere in considera-zione senza prima rivol-gersi a un centro di mi-cologia per un parere.

IL VALORENUTRITIVOContrariamente a quan-to si pensa i funghi nonsono una buona fonte diproteine poiché quelle checontengono, in effetti inquantità superiore aglialtri vegetali, sona pre-senti in una forma diffi-cilmente assimilabile e

sono il "Fleishi" (Gano-derma lociclum) e"Cordyceps sinensis",che contengono princi-pi attivi capaci di rego-lare il colesteriplo, la gli-cemia e di agire positi-vamente su alcuni di-sturbi del ritmo cardia-co.Sono inoltre sotto esa-me lo Schyzofillum co-mune, che pare agirecontro le sindromi da af-faticamento cronico el'europeo "Fomitopsispinicala" dotato di atti-vità antibatterica.Particolarmente interes-sante sembra soprattut-to la possibile azioneantitumorale e stimolan-te delle difese immuni-tarie su cui si stannoconcentrando le ultimericerche.Restano però aperti iproblemi tossicologici,legati, fra l'altro, ancheal possibile inquinamen-to da metalli pesanti deifunghi.I fans delle medicine"naturali" dovrebberousare cautela prima diadottare abitualmente iprodotti orientali nel loromenu in dosi elevate.

non paragonabili alle pro-teine della carne.Ma questo non è un pro-blema, visto che la nostradieta abbonda di proteineanimali.Un vantaggio dei funghi.considerata l'esigenza dif-fusa di ridurre gli ingre-dienti energetici, è chesono particolarmente po-veri di calorie e di grassi ericchi di fibre, quindi mol-to saziami.C'è poi da aggiungere cherappresentano una buonafonte di vitamina D, so-stanza altrimenti rarissimanel regno vegetale, indi-spensabile per l'assorbi-mento del calcio e la for-mazione delle ossa. Sonoda segnalare, inoltre, altriminerali, come zinco, fer-ro e magnesio, in quantitàdiverse a seconda dellezone di raccolta. Il loropunto debole è che hannola tendenza a assorbiremetalli pesanti e even-tuali composti radioatti-vi presenti nell'ambientea causa dell'inquinamen-to.AI punto che in alcune re-gioni dell'Est Europa, par-ticolarmente toccate dallatragedia di Cernobyl, leautorità sanitarie hannoraccomandato alla popola-zione di non consumarnepiù di un paio di etti la set-timana.Dobbiamo limitare anchenoi questo piacere gastro-nomico? I dati sulla con-centrazione di compostiinquinanti presenti neifunghi divulgati dalle au-torità sanitarie variano aseconda delle zone e deiperiodi, ma in linea di mas-sima sono abbastanzatranquillizzanti. I prodotticoltivati risultano poi pra-ticamente esenti da con-taminazioni indesiderate.Inclipendenemente dallavarietà i funghi non van-no però considerati in-gredienti da utilizzaretutti i giorni , in porzioniabbondanti, come gli or-taggi. Anche per il fattoche sono piuttosto diffici-li da digerire e ricchi dipurine, sostanze che pos-sono favorire nei soggettipredisposti la gotta.Meglio piuttosto conside-rarli delle delicatezze dagustare, al massimo, unavolta la settimana.E una strategia che fra l'al-tra evita di dilapidare iboschi, spesso martoria-ti dagli attacchi di racco-glitori privi di scrupoli.Per chi invece di racco-glierli li acquista, i fun-ghi locali sono di solitopiù saporiti di quelli diimportazione che arriva-no soprattutto dai paesidell'Est (dove fra l'altroc'è un maggiore livellodi contaminazione); me-glio quindi preferirli an-che se costano qualcosadi più.

di Ugo Pinferi

Ogni giorno sui giornaliarrivano notizie sullebiotecnologie. Segnalia-mo alcune novità.

IL VINOIl senatore Athos DeLuca, Verdi. fa sapereche è stata avviata la pro-cedura per autorizzaretalee e innesti di viti mo-

La Confederazione nazio-nale Coltivatori Diretti.Legainbiente e l'Associa-zione Nazionale Coopera-tive di Consumatori han-no Pubblicato una serie diosservazioni comuni sul"Libro bianco sulla sicu-rezza alimentare" dellaComunità Europea.Eccone un breve riassun-to. E' necessario un rior-dino delle norme sullamateria, di un vero e pro-prio codice alimentare.I cittadini devono avere adisposizione strumentisemplici, poco onerosi eefficaci che consentanol'accesso alla giustizia.Va bene l'istituzione diun'Autorità AlimentareEuropea (si propone lasede in Italia). L'Autori-tà dovrebbe avere pienaautonomia, dovrebbe ope-rare anche sul rischioambientale e dovrebbeavere poteri di gestionedel rischio.Dovrebbe avere poteridecisori, ispettivi, di in-dagine, cautelari, sanzio-natovi, di sollecitazione.Appare di fondamentale

"Letture" a curaSul caffèe il suocommercio

cab. Dal chicco allatazzina... evitando laBorsa di New York,TransFair, 36 pagine

Fare commercio equo esolidale significa propor-re nuovi termini di scam-bio, creare un percorso al-ternativo ai commercio

dificate geneticamente. Ilministro Pecoraro Scanioha dichiarato: "Giù lemani dai vigneti".li professor Leonardo Va-lenti, Università di Mila-no, facoltà di Agraria, so-stiene ch e con le modifica-zioni genetiche si potreb-bero ridurre gli impieghidi antiparassitari. Inol-tre sostiene che il vino,essendo il prodotto di

importanza che cí sia untavolo permanente con lapresenza del inondo dellaproduzione, della distri-buzione e dei consumato-ri. E necessario prevede-re una normativa ad boeper le produzioni di qua-lità. La più grave dimen-ticanza del testo presen-tato è quellasull'etichettatura: nonsolo ci vuole un'etichettachiara ed attendibile, madeve far parte di un si-stema di tracciabilità siadei prodotti alimentariche dei mangimi destina-ti agli animali.Ci vuole l'obbligo dell'in-dicazione dell'origine deiprodotti. Per quanto ri-guarda i problemi di al-lergia ci vuole l'obbligo diindicazione dei compo-nenti e ingredienti anchese non superano il 25 percento del prodotta finale.Per quanto riguarda gliOGM, organismi geneti-camente modificati, deveessere prevista la dichia-razione in etichetta "Noncontenete Ogm". Ancheper gli oli e grassi vegc-

di Ugo Pinfer itradizionale, quello chesta facendo più ricchi ipaesi ricchi e sempre piùpoveri quelli che sono giàpoveri. Ma per fare nuo-vo commercio bisognaconoscere tutti i mecca-nismi del mercato.E allora la diffusione diConoscenze merceologicheed economiche è fonda-mentale. TransFain l'as-sociazione del commercioequo che vede Coop tra isoci fondatori, ha pubbli-cata questo voltunetto checi fa sapere tutto sul caf-fè, la sua storia, la suadimensione economica,l'articolazione della pro-duzione e del suo com-mercio. E naturalmentesu come è possibile salta-re le tappe speculativeper arrivare ad una giu-sta remunerazione del la-voro dei piccoli produtto-ri. Per avere copie: Tra-nsFair Italia, Passaggiode Gasperi 3, 35131 Pa-dova. Tel. 049/8750823.Fax 049/8750910. E-mail:tran stai i ntercity. it

fermentazioni, non conter-rebbe tracce di Ogni.Quindi non va sulla tavolala vite (che è modificata)ma il vino. Ma la vite fa ifiori, il polline viene porta-to in giro dal vento, dagliinsetti, ecc.

(A PIRALIDEE la far fallina che attaccail mais e ne provoca l'in-debolimento del fusto.Trattata da anni col BT,bacillus thuringensis,anche in agricoltura bio:logica, oggi trova le tos-sine del Bt prodotte an-che dal mais Ogm trat-tato allo scopo.E si incominciano a veri-ficare resistenze dellapiralide al Bt.

CONTAMINAZIONEDELLA SOIA OGMII caso non è stato tratta-to a sufficienza dallastampa italiana. In Ger-mania i controlli hannoevidenziato la presenza dipiante di calza modifica-te in numerosi campi. Lastessa cosa è stata rileva-ta in Francia e Svezia. Intotale circa cinquemilaettari. Ricordiamo ai let-tori che in Europa sonoproibite le coltivazioniOgm, e che quindi ai trat-terà di distruggere que-sti raccolti. Secondo ilgiornale inglese TheGuardian, lAdventa. lasocietà che ha fornito isenti, avrebbe dichiaratoche la contaminazione èavvenuta nei campi cana-desi. Le piante che eranodestinate a fornire semiper l'Europa sono statecoltivate a 800 metri didistanza da coltivazioni disoia Ogm. Se questo fos-se vero risulterebbe deltutto inadeguata la di-stanza di sicurezza pre-vista per le coltivazionisperimentali in Europa:solamente 200 metri. Inrealtà è una conferma deitintori di trasmissionedelle modifiche genetichetra piante della stessaspecie.

COSA C'ENTRANOLE API?Ma possono geni modifi-cati trasferirsi anche sualtre specie vegetali? Pos-sono trasmigrare anchesu animali? A quantopare, si.Il Sole 24 Ore del 30 omag-gio dà una notizia brevis-sima: "Uno scienziato te-desco, Hans-HeinrichKaatz, ha affermato diavere scoperto che geniutilizzati per modificarei raccolti possono saltarela barriera delle specie.Nell'intestino di api pre-se in un campo trattatogeneticamente è stato tro-vato il gene che conferi-va resistenza aglierbicidi". Naturalmentela cosa sarà approfondi-ta: una cosa è trovarenell'organismo dell'ape ilgene modificato, altracosa è verificare se que-sto gene è entrato nelDNA dell'ape.

Gli impieghimedicinali

Unione europea --

'SICUREZZAALIMENTARE

Cosa dice il "Libro bianco"

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IL MERCATO DEGLI AMICI

— Bambini e salute

Bioalimenti a scuolaSenza "chimica nel piatto". A prezzi ormai accessibili. Perciò usarli nella refezionescolastica sarebbe una garanzia in più. E lieve la maggiorazione dei costi per le famiglie

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di Luciano Didero

In tutti i paesi sviluppa-ti si mangia troppo. An-che in Italia. Ma il veroproblema è che questo fe-nomeno riguarda anchei bambini, che sono mol-to spesso sovrappeso oaddirittura obesi. E unbambino grasso divente-rà probabilmente unadulto grasso, con tuttele conseguenze del caso.Fino dall'infanzia si man-gia troppo e soprattuttosi mangia "male": pocafrutta e verdura, forsetroppe merendine, occor-re invertire questa ten-denza prima che sia tar-di. Non vogliamo parlar-ne in termini patologici,è in primo luogo un pro-blema d'educazione, ed èquindi ovvio pensare allascuola, perché una ma-teria di questo tipo non ècerta meno importante,per esempio, dell'educa-zione stradale.Ma conta anche "cosa" simangia dal punto di vi-sta dell'origine dei pro-dotti alimentari: se ci sinutre con prodotti "puli-ti', ottenuti attraversotecniche ecocompatibili,possiamo avere la ragio-nevole speranza di unasalute più protetta anchenell'età adulta.E allora necessario fareuna chiara scelta di cam-po, a favore di quei pro-dotti che sono ottenuti nelrispetto dell'uomo e del-l'ambiente, in particolarei prodotti biologici. E qua-le luogo è più indicato, percominciare a conoscerli,della scuola?E il luogo ideale perché ilbambino ci trascorre buo-na parte della giornata, evi consuma in generale unpasto e una - due meren-de.L'adozione dei prodottibiologici può avvenire an-che in termini sperimen-tali, anche un po' alla vol-ta, non sì pretende di pas-sare dali alimentazioneconvenzionale ad un"menù biologico" comple-to da un giorno all'altro.E per fare questa opera-zione ie condizioni ci sonotutte: qualità e sicurezza,quantità adeguate e assor-timenti ampi, un prezzoche sta diventando abba-stanza accessibile, in par-ticolare nel caso di acqui-sti consistenti. Vediamo dianalizzare le caratteristi-che di questo settore inmodo dettagliato.

QUAUTAE SICUREZZAIl punto di forza del bio-logico è indubbiamente lasicurezza per la salute:non si impiega la chimi-ca di sintesi in nessunafase del processo produt-tivo.In questo modo non cisaranno residui dei tratta-menti agricoli negli ali-menti, in altre parole nonconosceremo più il feno-meno della "chimica nelpiatto". Questa sicurezza

e anche legata alle leggicomunitarie che la disci-plinano, un sistema pro-duttiva strettamente con-trollato e organizzato, ingrado di dare ogni possi-bile garanzia ai consuma-tori.Ma certamente non va tra-scurata la qualità, in termi-ni organolettici e di presta-zione: oggi i prodotti bio-logici sono "belli e buoni"come tutti gli altri prodot-ti di marca, e in più sono"puliti".E un risultato che ha ri-chiesto un certo tempo, esono dietro le spalle glianni nei quali si conside-rava "normale' che unamela biologica fosse "brut-ta e difettosa".I prodotti biologici si sonomolto evoluti e sono deltutto paragonabili anche

di Michela Bianchi

Cii wonini Jrnor hannopiù tempo per conoscere.Comprano dal mercantele rose già fatte. Ma sicco-me 11011 esistono mercantidi umici, gli uomini nonhanno più scia.

Saint-Ennpéry,"ll Piccola principe"

Ancora una volta il lin-guaggio della favole si ri-vela efficace per svelaree predire la verità: lemerci e la loro contem-plazione vanno a sostitu-ire i rapporti, le esperien-ze di vita, gli incontri. Eil gioco di grandi e bam-bini. Si, anche il gioco.Potrebbe sembrare stra-no, perché, come avevadescritto un altra grandenarratore, Al p h o n seDaudet già a fine '800, senon esiste un mercatodegli amici, quello dei di-vertimenti abbonda. Madi quali giochi stiamoparlando? Di quali spazi

dal punto di vista del gu-sto e dell'aspetto a tutti glialtri prodotti, com'è statoevidenziato da numerosistudi comparativi.Questo è importante, per-ché al bambine va propo-sto un cibo che non sia ri-fiutato perché troppo di-verso rispetto alle sue abi-tudini, a ciò che mangiaa casa. E in più i prodottibiologici in alcuni casihanno caratteristichenutrizionali superiori ri-spetto a quelli convenzio-nali (per il contenuto invitamine e minerali, peresempio), il che non gua-sta.

QUANTITA'E ASSORTIMENTIIl biologico in Italia èmolto cresciuto, e oggi cisono 50.000 produttori

per la fantasia bambinaed adulta? I parchi arti-ficiali alla Gardaland,che si stanno allargando 'a spese dell'ambiente,dell'agricoltura e dellecomunità locali; i "par-cheggi" per bambini al-l'interno dei grandi spazicommerciali: le palestre,i campi da tennis e le pi-scine al coperto dove ibambini vengono accom-pagnati, guidati. seguitiin tempi e percorsi ugua-li e regolamentati; le fe-ste dai McDonald's con ildivertimento confeziona-to dallo staff di animato-ri.L'infanzia gioca confinatain casa, tra il videogioco ela televisione: se esce, vie-ne condotta "sotto sorve-glianza" e depositata inperimetri stretti e in "liber-tà vigilata". Dipendente inetà sempre più tarda daigenitori o da chi ne fa leveci. Alla maggioranzadegli adulti va bene cosiperché la città e le strade

che lo realizzano su oltreun milione di ettari, siamodiventati i primi produtto-ri in Europa.Tutto questo per afferma-re che non ci sono piú iproblemi che conosceva-mo dieci anni fa: il pro-dotto era poco e difficileda trovare.Ora qualunque richiesta,soprattutto se attenta-mente programmata, puòessere soddisfatta; ogniprodotto convenzionalepuò essere sostituito conl'analogo biologico, e leaziende del settore possano offrire senza problemiil necessario per l'alimen-tazione scolastica: pane,pasta, pomodoro, olioextravergine d'oliva, lat-te, yogurt, frutta e ver-dura. E anche merendi-ne biologiche. Partiamo

sono luoghi pericolosi eviolenti, e infidi e sospet-ti sono quanti per stradastazionano, giocano, pas-sano il tempo. Siamo lon-tani anni luce da quell'ideadi strada espressa daRobert Louis Stevensoncome "efficacissimo luogodi educazione che fu lascuola favorita dei Di-ckens e dei Balzac e cheproduce ogni anno moltimaestri di Scienza dellaVita".Certo l'elenco dei disagidelle nostre attuali cittàè sterminato come lelamentazioni di chi civive. Il territorio urbanoé sempre più devastato einsicuro. Ma ci si devechiedere come e quantoabbiamo contribuito: peresempio, sostenendo lacultura dell'auto e il di-ritto degli automobilisti aoccupare ogni spazio,compresi i marciapiedi equei cortili da sempredestinati al gioco dei bam-bini e all'ozio degli adul-

dalla fine: i prodotti biolo-gici sono un po' cari.

UN PREZZOACCESSIBILEQuesto é vero, ma al cre-scere del mercato anchei prezzi hanno comincia-to a calare, é possibile tro-vare delle offerte a prezziquasi "normali", una pos-sibilità più concreta perchi gestisce grandi consu-mi, per esempio un Co-mune che intenda utiliz-zare i prodotti biologicinelle mense scolasticheche gestisce. In questomodo si potrebbe intro-durli nella scuola con unaumento del costo del pa-sto molto contenuto, del-l'ordine delle centinaia dilire il giorno in più diquello normale. E pen-sando ai nostri bambini

Li. E chiedersi perché ab-biamo delegato agli am-ministratori e ai politicila soddisfazione dei nostribisogni, in luoghi deputatie, appunto, "amministra-ti", invece di uscire aprenderci i tempi e glispazi del nostro piacere.La paura del "fuori" edell"altrove" ci sta facen-do scegliere di vivere efar vivere i nostri figli inuna sorta di area protet-ta che non è quella dellasolidarietà costruita ognigiorno e degli amici, maquella offerta dal merca-to, tempestivo a raccoglie-re utilmente le nostreansie.Forse guardare ai bam-bini - rinunciando adamministrargli il tempo- alla loro capacità di fug-gire dai recinti, forzaregli spazi predisposti, usa-re e re inventare il terri-torio e la strada, potreb-be ridarci l'emozione del-l'assoluta e ingovernabileautonomia del gioco.

possiamo definirlo non uncosto, ma "un investimen-to sul futuro", e in questosenso crediamo che dav-vero ne valga la pena.

LA PROSPETTIVAIl biologico è entrato nel-la scuola ormai da undecennio, in un primotempo piuttosto timida-mente ma negli ultimianni in modo più consi-stente e significativo, e sipuò stimare in 150.000 -200.000 i pasti distribui-ti settimanalmente nellemense scolastiche, ormaiin ogni regione.Talvolta si tratta di pasticompletamente biologici,perché gli ingredienti perun menu compiete ci sonoormai tutti, anche la car-ne biologica, sottoposta aduna specifica rego-lamentazione nel 1999 ein produzione dall'agosto2000.In qualche caso ai prodot-ti biologici si possono as-sociare quelli "da produ-zione Integrata", in parti-colare frutta e verdura,una scelta sempre intelli-gente, perché anche inquesto caso si tratta di pro-dotti "ecocompatibili".Spesso si è riusciti ad in-trodurre uno - due prodot-ti la settimana, unoyogurt o un succo a me-renda, un frutto: rispet-to alle esigenze dei nostripiccoli clienti potenziali èevidente che c'è ancoramolto da fare, ma la stra-da intrapresa è quellagiusta.Occorre introdurre glialimenti biologici nellarefezione scolastica dimo-strando alle famiglie,conti alla mano, che l'au-mento dei costi è conte-nuto, è necessario darneinformazione dettagliatasia perché i prodotti bio-logici lo meritano, sia per-ché in questo modo pos-sono diventare un nuovomodello di consumo pertutta Ia famiglia_ E an-che agli insegnanti vaspiegato che "mangiarebiologico" non è solo unascelta alimentare, marappresenta anche unavalida esperienza di pro- -Lezione dell'ambiente: chinon usa la chimica noninquina, e quindi anchel'ambiente è più salva-guardato.E i prodotti biologici nonne hanno [atto alcun usoin nessun momento delprocesso produttivo: in uncerto senso consumarealimenti biologici è comefare anche dell'educazio-ne ambientale, ma inmodo concreto, passandodalle enunciazioni ai fat-ti.D'altra parte agricolturabiologica non vuole direlasciare "la natura a séstessa", non potrebbe far-cela da sola: significa inve-ce che l'uomo fa bene que-sto mestiere, con passionee professionalità. E i pro-dotti biologici sulla nostratavola sono una vera lezio-ne di vita.

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Vendite in mld 15.685Punti vendita 1.320Soci 3.917.700Addetti 39.050Cooperative 206

I progetti rea 1 zz2t CoopOrganismigeneticamentemodificati - OgmDa gennaio 1998 garan-zia di assenza ogni neiprodotti Coop e Prodotticon Amore.Oggi l'impe-gno non solo sul prodot-to finito, ma già nel cam-po: "non contenente" e"non derivante" da Ogm.A regime:100.000 ettaridi cereali e leguminose.450.000 capi di bestia-me. 1,5 milioni di quinta-li di ortotrutta.Milioni di:gelati, biscotti, merendi-ne...

Scelta dellaconfezione dei prodot-ti .= tutela ambienteFlaconi in plasticariciclata e riciciabile, 485tonnellate di plasticariciclata utilizzata, rispar-mio di 210,5 tonnellate diplastica vergine all'anno.Carta e cartone, conl'uso dei nuovi flaconi èstato risparmiato il 30%di cartone pari a 20 ton-nellate l'anno; l'elimina-

zione dell'astuccio deldentifricio ha risparmiato13 t di cartoncino, la nuo-va maionese senza astuc-cio ne ha usato 26,7 t inmeno.Le ricariche hanno rappre-sentata un grande rispar-mio di plastica: quelle delloshampoo 114 t in meno.

Commerciaequo e solidaleCaffè, tè, miele e cacaoprodotti direttamente perCoop nei paesi di origine,certificati TransFair e ven-duti con il marchio Per lasolidarietà.Pallone, l'impresa di pro-duzione è in Pakistan, sichiama Talon, ha unastruttura produttiva a nor-ma per le condizioni di si-curezza e agibilità, nonviene usato lavoro minori lenella lavorazioni a domici-ho e nei centri di cucitura,al contrario di quanto av-viene normalmente. Coopgarantisce una fornituracontinuata, un contributoin dollari Usa a pallone,

variabile fra 1,50 e 2,50 aseconda del prodotto, cheè utilizzato per incremen-tare il salario, costituzio-ne di un tondo pensioni-stico, fornire microcreditoalle famiglie gestito dall'or-ganizzazione non gover-nativa Gheofile con i crite-ri della Banca Etica, pa-gamento dei costi di con-trollo e certificazione acura di TransFair Italia.

Adesione alla campa-gna europea sullaSicurezza Alimentare300 mila copie del vade-mecum nutrizionale.600 mila copie dépliantsulla sicurezza.Animazioni nei punti ven-dita. Incontri con esperti.Articoli sui giornali.

Prodotti amarchio Coop1.048 prodotti alimentari.1.007 prodotti non alimen-tari. 117 prodotti orto-frutticoli. Prodotti con Amo-re: vitello, vitellone e suinamagro prodotti can amore.

Qualità795.606 le analisi effet-tuate588.000 sui prodotti ali-mentari Coop36.100 sui prodotti nonalimentari Coop19.755 s ull'a rtof rutta Pro-dotti con Amore122.551 sulla carne Pro-dotti con Amore29.200 per il ProgettoQualità sui prodotti nona marchio Coop.Costo complessivo di11.865.000.000 di li re

Produzioneetica Sa8000264 fornitori di prodotti amarchio Coop hanno a-derita al progetto.114 verifiche ispettive diCoop: 113 sui fornitori ita-liani, e una in Vietnam.Diciotto visite da parte deitecnici BVQI.Due interventi: uno in Tur-chia e uno in Kenia.Da luglio 1999 certifica-rione Sa8000 anche perCoop Italia extra alimen-tare.

Sicurezza Coop agimmo 191

Quando la qualitànon ha un prezzo

795 mila analisi sui prodotti venduti neisupermercati e ipermercati Coop nel1999. Dodici miliardi spesi nel controllodella qualità. Sono i numeri significativiche Coop può esibire a dimostrazione diuna attenzione alla salute, all'ambiente,all'etica non solo di facciata, ma reale.

di Anna Somenzi

Quasi 12 miliardi di lirespesi nel 1999 da Caopper la qualità dei prodot-ti a marchio e non solo.Poco meno di quattromilioni di soci, oltre 15mila miliardi di vendite,prima càtena di distribu-zione in Italia, e prima as-sociazione di consumato-ri. Due caratteristicheuniche nel panorama ita-liano.La prima affermazione échiara e si motiva con inumeri: 15.685 miliardidi vendite, 1.320 fra su-permercati e ipermerca-ti, 39 mila addetti, più diun milione di metri qua-drati di area di vendita.una presenza su tutto ilterritorio nazionale. Laseconda è la vera carat-teristica Coop, quella chefa la differenza e che sitraduce in investimentiper la sicurezza e la sa-lute dei consumatori, 11,8miliardi in controlli suiprodotti, educazione aiconsumi attraverso infor-mazione e formazione,attenzione e tutela perl'ambiente e per gli uomi-ni con investimenti in li-cerca sui prodotti e le pro-duzioni anche eticamen-te corrette.Qualità e sicurezza per iconsumatori: Coop firmacon il proprio marchio2170 prodotti presenti intutti i settori di largo con-sumo, dalla drogheriachimica al fresco indu-striale, dal tessile ai ca-salinghi, dall'ortafrutta alotta integrata alle carnigarantite.Per tutti sono stabiliti con-tratti e capitolati precisiche prevedono la sicurez-za della salubrità e della

qualità del prodotto finale,ma anche la correttezzadei processo di lavorazio-ne per la qualità, per l'am-biente e per gli stessi la-voratori. Nel soia 1999sono state effettuate 624mila analisi di controllo.L'impegno qualità non ésolo sui prodotti a mar-chio esclusivo, ma guar-da anche gli altri in ven-dita nei supermercati, eper il Progetto qualità,sempre per l'anno scor-so, sono state effettuateda Coop oltre 29 milaanalisi.Produrre bene é solo la so-glia minima, l'offerta inpiù, la migliore garanzia,è quella che non solo tu-tela la salute del consu-matore, ma gli assicurache il processo per arri-vare a quel prodotto nonha pesato negativamentesull'ambiente e garanti-sce anche chi lavora allaproduzione. Garanzie non

teoriche, ma "di fatto" ecertificate da organismidi tutela, q firmate daistituti di ricerca ricono-sciuti.Diversi i terni su cui nel1999 Coop è stata impe-gnata a tutela dei proprisoci e consumatori.L'ingegneria genetica e lesue applicazioni, un temache ha suscitato un va-sto dibattito e considera-zioni discordanti. Coop hadeciso, già dal 1998, diassumere una posizionedi cautela e di attenzioneverso le possibili conse-guenze per la salute chepossano derivare dallenuove tecnologie, anchese queste rappresentanoo possono rappresentareuna grande opportunitàeconomica.Da una parte c'è un impe-gno verso le istituzionil'Europa in primo piano,con la richiesta che siagarantita la possibilità ci

identificare le produzioniche contengono o menoorganismi geneticamentemodificati (Ogni), perchéil consumatore finale sianella condizione di sape-re e quindi di scegliere.Dall'altra, aI proprio in-terno e per i propri pro-dotti, da gennaio '98 Caopgarantisce l'assenza diorganismi geneticamentemodificati. Un grandeinvestimento di ricerca efinanziario é stato desti-nato alle garanzie "nonproveniente da organismigeneticamente modifica-ti" e "non derivante daogni", che vedrà centomila ettari di cereali eleguminose dedicati allaproduzione Coop, 450mila di capi di bestiame,1,5 milioni di quintali diproduzione ortofrutticola,milioni di confezioni diprodotti alimentari di lar-go consumo come biscot-ti, merendine, olio disemi di mais, gelati, cioc-colata, eccetera.E un progetto che vuolegarantire non solo il pro-dotto finito, ma già la col-tivazione in campo, siaper il consumo finale, siaper l'alimentazione deglianimali destinati allaproduzione di carne Pro-dotti con Amore.Coup è stata premiata ad

una recente manifestazio-ne milanese per aver con-tribuito alla diffusio-ne di un prodotto eco-compatibile tra il grandepubblico, a costo contenu-to: la nuova pellicola peralimenti a marchio Coopqsenza Pvc e ogni tipo diplastificante.Questo tipo di pellicola haanticipato la legislazionenazionale che ora, con undecreto, stabilisce limitimolto bassi all'uso diftalati per il Pvc.Il prodotte è in vendita aprezzi competitivi nei qua-li non è stato caricato ilcosto dell'innovazione tec-nologica che contiene.Non sono passate in se-condo piano le altre im-portanti emergenze am-bientali: troppi rifiuti,troppa plastica, pocoriciclo e riuso. In questocampo due interventi con-sistenti: risparmio dimaterie plastiche attra-verso l'utilizza di plasti-ca riciclata, riduzione delpeso e del volume degliimballaggi.Gran parte dei detergen-ti Coop sono contenuti inflaconi prodotti con unaalta percentuale di plasti-ca riciclata, dal 70 al 100per cento, e consentonoun risparmio annuo dioltre 210 tonnellate dimateria vergine.L'introduzione dellericariche flosce nei pro-dotti detergenti per lacasa e anche per latoeletta è un peso in menoper chi fa la spesa, masoprattutto per lo smalti-mento successivo dei ri-fiuti della collettività. Laricerca per il risparmio diimballaggi ha portatoanche alla creazione delnuovo tubo della maione-se che non ha più bisognodell'astuccio di cartone,come pure il nuovo den-tifricio.Tutta la linea di detersiviper lavatrice è stata rivistae si attiene al codice diBuona pratica ambientaleAise, l'accordo volontarioeuropeo che fissa obietti-vi di riduzione dell'impat-to ambientale per uso eproduzione.Produzione etica: un pro-dotto è etico quando nelprocesso produttivo sonorispettati anche i fonda-mentali diritti umani deilavoratori. E quella che sipuò definire la nuovafrontiera della qualità, lanegazione del principiosecondo il quale le neces-sità del mercato preva-ricano quelle dell'uomo.

Sa8000 è il protocollo ri-conosciuto a livello inter-nazionale, l'adesione alquale prevede l'impegnoa rispettare e a pretende-re dai propri fornitori esubfornitori il rispetto deicapisaldi della-società ci-vile: le convenzioni dell'I-lo, l'organizzazione inter-nazionale dei lavoro, laDichiarazione dei dirittiumani, la Carta dei dirit-ti del fanciullo, eccetera.Coop Italia è certificataSa8000 da dicembre1998, prima azienda inEuropa.Nel 1999 tutti i 264 for-nitori di prodotti a mar-chio Coop hanno aderitoal progetto, 132 verifiche;2 interventi, uno in Tur-chia, da un fornitorepresso il quale lavorava-no due ragazzi di età in-feriore ai 15 anni, età mi-nima stabilita dal proto-collo, contro una leggeturca che stabilisce il li-mite a 13 anni; e uno inKenia. nella piantagioneDel Monte per la produ-zione di ananas in scato-la dove Coop ha stabilitocon il fornitore un pianodi miglioramento della si-curezza dei lavoratori,delle loro retribuzioni edelle condizioni più ge-nerali, secondo un preci-so calendario che preve-de accertamenti di veri-fica a giugno 2000. Da lu-glio 1999 la certificazioneSa8000 è stata estesa an-che a Coop Italia extraalimentare.

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a Servizi

"Coop di più" l'ufficio per i socidi Luisa Corso

Nel numero di aprile di"Quale consumo" un ar-ticolo descriveva comel'adeguamento progressi-vo della struttura dell'Uf-ficio Soci e Consumatoridai primi anni Ottantaad oggi sia stato stretta-mente accompagnato dal-lo sviluppo dei servizi del-la nostra cooperativa,che è orientata alla sod-disfazione dei bisogni deipropri soci.Il progresso tecnologico ecommerciale ha permes-so anche a Coop Lombar-dia cli garantire un conti-nuo monitoraggio del li-vello di soddisfazione, per-ché potesse prestare lamaggiore attenzione pos-sibile alle esigenze deisoci.Oggi vogliamo che questoobiettivo della cooperativasi legga, come sua massi-ma espressione, sul nuo-vo volto che é stata datoad alcuni dei nostri uffici

soci, volto che pensiamo abreve di estendere allamaggior parte di essi. Lepiù importanti cooperativedel Nord e Centro Italiahanno dato un nuovonome all'Ufficio Soci eConsumatori, o PuntoSoci: "Coop di più". Lanuova insegna, di stile in-novativo, esprime nonsolo un miglioramentoestetico, ma anche uncambiamento sostanzialein atto in queste coopera-tive, che si esprime versol'esterno con la nuova im-magine. ma soprattuttoverso l'interno, con nuovicontenuti."Coop di più sta a signi-ficare che le cooperativevogliono, d'ora in poi, daredi più in termini di atten-zione, e anche in terminidi servizi, più numerosie di qualità, di vantaggieconomici. Tutto questoin un progetto comuneorientato alla realizzazio-ne di importanti obietti-vi: all'interno dell'Ufficio

"Coop di più", offriremoappunto più opportunità, omeglio nuove linee di ser-vizi, destinati ai soci e aiconsumatori, che sarannodenominati in modi diver-si.Vi diamo qualche infor-mazione del contenuto diquesti servizi, illustralipoi sul materiale pubbli-citario che troverete ne-gli Uffici "Coop di più" neiprossimi mesi.Servizi e vantaggi:sono i servizi che già co-noscete, ma che saraimorinnovati e potenziati. Lasottoscrizione della quotasociale della cooperativa,la carta Sociocoa p, il uten-sile "Quale Consumo": econ sempre notevole rilie-vo il libretto di deposito arisparmio, Unicard lacarta di credito e debitodel movimento cooperati-vo; infine, l'Associazionetempo libero e attraversoquesta i viaggi offerti daBonolatours.Orientamento al rí-

sparmio: è il servizio cheCoop ha realizzato conSimgest, la Società diIntermediazione Mobilia-re di proprietà delle prin-cipali cooperative di con-sumatori, per offrire atutti i soci la soluzionegiusta alle diverse esigen-ze di gestione del rispar-mio.Compro Casa: l'oppor-tunità che viene data ainostri soci e consumato-ri di acquistare una casasottoscrivendo un mutuoe diverse coperture assi-curative collegate, a con-dizioni particolarmentevantaggiose.All'interno di alcuni Uf-fici "Coop di più", sceltiper struttura e caratteri-stiche nel rispetto delledisposizioni di legge, sa-ranno collocati i cosiddet-ti "Negozi Finanziari"dove, con una presenzapressoché costante, vi ac-coglierà un promotore fi-nanziario di Simgest, peroffrirvi una consulenza

qualificata per i vostri in-vestimenti, ed una gammadi prodotti finanziari e as-sicurativi competitivi suImercato.Nei prossimi mesi ritire-rete i dépliant informativi,ciascuno relativo ai servi-zi di questa nuova attività,che affiancherà ma nonsostituirà in alcun modo iInostro prodotto per eccel-

lenza, che è e sarà comun-que il deposito a rispar-mio. Potrete chiedere ul-teriori chlarirneriti pressogli Uffici Soci e Consuma-tori e i già realizzati Uffici"Coop di più". Inoltre, po-trete rivolgervi come sem-pre alle operatrici del nu-mero verde del servizioSoddisfatti o Rimborsati(800-016706).

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IL PRESTITO]CIRCOLAREEstese le prestazioni diservizio per i soci prestatori(Lo.) In questo periodo di grandi innovazioni per lanostra cooperativa, abbiamo realizzato un servizioche i soci prestatoti da qualche tempo attendeva-no: la possibilità di effettuare in uno qualsiasi deinostri punti di vendita, indipendentemente dallasezione di appartenenza, da un lato operazioni diprelievo e versamento sui libretti di deposito a ri-sparmio, dall'altro operazioni con la carta di creditoUnicard. utilizzandola con funzione debito.Abbiamo testato le operazioni in circolarità inizial-mente negli ipercoop di Navate Milanese, di MilanoBonola, e nei supermercati di via Brodolini a Nomateed via Vespucci a Bollate, per quanto concerne lacarta di credito con funzione debito fin dal mese dimarzo. mentre per le operazioni effettuabili sul li-bretto di deposito, sempre negli stessi negozi, dalmese di aprile. Dopo qualche tempo, abbiamoesteso le nuove funzioni a tutti i negozi della retedi vendita. Cosi oggi, chiunque si trovi in un no-stro supermercato o ipermercato, e sia titolare dilibretto di deposito, potrà recarsi all'ufficio soci diquel negozio a prelevare oppure a versare con-tanti o assegni a lui intestati, senza essere co-stretto a tornare nella sua sezione di appartenen-za, come doveva fare fino a poco tempo fa. Inol-tre, se é anche titolare di carta di credito Unicard,potrà utilizzare la carta per pagare la sua spesaalla cassa, chiedendo di fare addebitare l'importosul suo libretto di deposito, pur trovandosi in unsupermercato o ipermercato diverso da quello diappartenenza, e non si troverà costretto ad adde-bitare le spese Coop sull'estratto canto mensile,utilizzando la carta sul circuito Visa. Facciamo no-tare che le operazioni di addebito della cartaUnicard, effettuate in vari punti di vendita, vengo-no registrate sul libretto, al momento della richie-sta di un'operazione, e che le operazioni di prelie-vo e di versamento verranno registrate immedia-tamente, senza la necessità di dover tornare allasezione di appartenenza di volta in volta per l'ag-giornamenta, almeno fino all'esaurimento delle pa-gine. Abbiamo fiducia nel fatto che i nostri soci pre-statori saranno soddisfatti della possibilità di utiliz-zare il nuovo servizio, che arricchisce di vantaggi ildeposito a risparmio presso la cooperativa, insie-me agli altri che presto vi proporremo, garantendocosì il confronto con la concorrenza anche in fattodi depositi. Vi invitia mo anche a suggerirci gli even-tuali accorgimenti che riteniate utili al perfeziona-mento del servizio, telefonando al numero verdeSoddisfatti o Rimborsati (800-016706).

di Fabio Fogacci

Digiti e-coop.i t (o, piùsemplicemente, coop.it),clicchi su invia e si apreuna porta spalancatasul.., mondo Coop.Accattivante della sem-plicità della veste grafica,ben curato ed esaurientenei temi trattati, il nuo-vo portale di Coop é atti-va dalla fine di giugno.Si tratta di un portale (sipotrebbe dire la primapagina di un quotidiano)che, a differenza di quelligeneralisti - che ospitanoun po' di tutto per "cattu-rare" un alto numero divisitatori ma che rinvia-no poi ad altri siti perpoter prendere visione ditutta una serie di infor-mazioni, che sono gestitida possessori di reti ochealle spalle hanno qualchegruppo editoriale -, si col-loca invece tra quelli percosi dire "specialistici'.In questo portale la spe-cializzazione non potevache essere riferita ai con-sumatori, all'universodei consumi e declinatanel modo tipico di Coop.Ciò che differenzia ulte-riormente questo portaleda tanti altri è il fatto chela territorialità tipica diCoop è qui rispettata erappresentata perché èun punto di forza e di va-lore. Coop c'è in tutte lesue articolazioni, talvol-ta anche complesse, sen-za che per questo ne ab-biano a soffrire nè la spe-cificità nazionale né quel-la locale. Ci si trova dav-vero nella "casa comune",dove sono accolte tutte leinformazioni nazionaliaccanto a quelle delle sin-

gole cooperative riunitesotto l'insegna Coop, unadimensione fatta di 235cooperative di consumò edi 3,5 milioni di soci.La parte informativa de-stinata ai consumatori èospitata in rivist@Coop,che raccoglie il meglio -spesso arricchito con ul-teriori approfondimentidi varia natura che perragioni di spazio non tro-vano posto nelle paginedei giornali - di quanto igiornali di cooperativariservano ai soci.E poi ci sono tantissimeinformazioni - amache sot-to forma di domande fre-quenti - sui prodotti, suiconsumi, sui diritti deiconsumatori, che qui tro-vano compendio e facilelettura.Certi contenuti gene-ralisti, invero, non man-cano neppure nel portaleCoop ma sono limitatialle notizie di attualità,alla borsa (che riporta gliindici in tempo reale) e almeteo. Sono le informa-zioni e i servizi destinatiin modo specifico ai con-sumatori a farla da pa-drone: entro la fine diagosto ci sarà l'opportu-nità di fare la spesa - laspesa che non pesa - nelnegozio virtuale Coop e diorientarsi anche nell'in-vestimento finanziariograzie a Simgest, la so-cietà di intermediazionemobiliare a cui Coop hadato vita. Liidea del por-tale nasce in un'ottica diservizio ai consumatore,che si troverà sotto manotutta l'informazione e l'of-ferta disponibili. E il ser-vizio, legato ai prodotti amarchio (con tutto quel-

Io che ci sta dietro), allaqualità, alla salvaguardiadell'ambiente e della sa-lute, al corretto rapportocon i produttori del Suddel mondo. Insomma,l'identità stessa cli Coop.Con un impegno inInternet che si è raffor-zato e qualificato dopo laprecedente esperienza.Un impegno confortatoanche dal fatto che l'ulti-mo anno ha sancito perl'Italia il definitivo decol-lo di Internet la penetra-zione nella popolazioneitaliana sta passando iltraguardo del 10 per cen-to, gli acquirenti on line

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sono qualche centinaio dimigliaia, le aziende chefanno commercio suInternet circa un miglia-io, anche se ciò che unitaliano spende é ancoralontano dalle cifre ameri-cane o da quelle del nordEuropa. Eppure gli ita-liani approdano a Inter-nel in masse sempre cre-scenti: erano 3,8 milioninel 1998, a fine '99 eranooltre 8, nel 2003 si pensasaranno 27 milioni. En-tro quattro anni, poi, il 50per cento circa degli ita-liani potrà avere accessoai servizi on line, da casa,dal lavoro o da scuola.

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IL NOSTRO PORTALEUna nuova e diversa presenza su Internet. Dall'e-commer-ce al bilancio sociale. Un mondo di servizi per i navigatori

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da lunedì al venerdì

sabato, domenica e festivi

Ne hanno dirittotutti i soci Coopche sottoscrivonoun nuovoabbonamentotelefonico entroil 30 aprile2001.L'offerta (due ore a bimestre)è valida per le chiamate locali,quelle cioè effettuate verso numericon lo stesso prefisso delchiamante in città e fuori città.Le ore in omaggio si calcolano dalmomento dell'attivazione delcontratto fino al 31 ottobre 2001.

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L'attivazione del contrattoè gratuita. Basta telefonare

al 155 di Infostrada e dichiarare ilcodice della propria carta Sociocoop.

Con Infostrada, per ogni Euro díspesa telefonica fatturata (IVAesclusa), verràaccreditato un punto sullacarta Socio.

Per ulteriori informazioniè disponibile il numero verdedi Coop Lombardia800.016706LOMBARDIA

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Coop Lombardia e Infostrada han-no sottoscritto un accordo per of-frire a condizioni assolutamenteesclusive ai soci Coop il ServizioTelefonico Infostrada pensato perla casa di tutti gli italiani. Tutti,i socidella cooperativa che si abboneran-no a Infostrada nel periodo tra set-tembre e aprile 2001 beneficerannodi due ore al bimestre dí telefonategratuite locali, fino al 31 ottobre2001. Per chiamate locali, va preci-sato, si intendono quelle sia in cit-tà che fuori città verso numeri conlo stesso prefisso del chiamante. Lacopertura dell'intero territorio ita-

liano da parte di Infostrada si è conclusa entro l'estate 2000.Coop ha da sempre come obiettivo primario la ricerca dí servizi van-taggiosi da offrire ai propri soci. Infostrada, d'altro canto, è il principa-le operatore alternativo a Telecom Italia, con 3.350.000 clienti di cui2.500.000 residenziali. In questo quadro, Coop Lombardia, in coeren-za con il proprio obiettivo, ha trovalo in Infostrada un partner affidabi-le e disponibile ad offrire un servizio ad alto valore aggiunto e orienta-to ai principi di convenienza e semplicità.

Cosa deve fareil socioper abbonarsi?

chiamare il 155, presentarsicome socio Coop e rilasciare ilproprio codice socio. L'attiva-zione avverrà entro le ore 24 delgiorno successivo.

sottoscrivere in tutte le sueparti il contratto cartaceo chericeverà direttamente ai propriodomicilio ricordando che:

- la firma per l'autorizzazio-ne al trattamento dei propridati personali ai sensi dellalegge 675/96 permetterà difruire di futuri vantaggiderivanti dall'accordo Coop-Infostrada- la firma per la preselezioneautomatica dell'operatorepermetterà da fine estate dieffettuare le chiamate conInfostrada senza doveranteporre il codice di acces-so 1055 aí numeri telefoniciche si desidera chiamare

3. inviare la copia del contrattoper Infostrada utilizzando l'appo-sita busta preaffrancata chetroverà allegata.

La semplicitàdel servizioInfostradae nessun canone aggiuntivo,nessun costo di attivazione(condizioni valide per il serviziobase e pagamento con carta dicredito o addebito in contocorrente)

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Rerum® Nord / Sud

LE VIE DEL DEBITCPer risolvere il problema del debito finanziario occorre unanuova mobilitazione della ricerca scientifica edell'imprenditorialità. Ma occorre anche un controllo perevitare le spese militari. Valorizzare le risorse locali

di Giorgio Nebbia

Ci voleva il festival diSan Remo per richiama-re l'attenzione dei gover-nanti italiani sul proble-ma del debito che i Paesipoveri hanno verso i Pa-esi ricchi? Apparente-mente essi, che parlanodel Giubileo, dei relativiaffari e traffici e investi-menti, non si sono accor-ti che il Giubileo è la fe-sta ebraica che celebraproprio la remissione deidebiti. Ogni cinquant'an-ni, dice il Dio di Israeleai suoi seguaci, nel capi-tolo 25 del libro biblico delLevitico, ti fermerai, noncoltiverai la terra, né pa-scolerai gli animali, libe-rerai gli schiavi, condone-rai i debiti che altri han-no contratto con te, anzirestituirai i beni materia-li e la terra che hai accu-mulato nei cinquant'an-ni precedenti e laridividerai perché la ter-ra non è tua, ma mia. Lavita quotidiana dei circa2.000 milioni di abitantidel Nord del mondo e deicirca 4.000 milioni di abi-tanti del Sud del mondo,dipende dalla disponibili-tà di beni materiali: ce-reali e acciaio, latte e pa-tate, carta e computer,eccetera. Sono questi checonsentono di abitare inmaniera dignitosa e de-cente, di curare le malat-tie negli ospedali, di man-giare tutti i giorni, di co-municare e muoversi,eccetera, di fare, insom-ma, tutte le cose in cuiconsiste la vita.

BENIMATERIALICome è ben noto, ciascu-no degli innumerevolibeni materiali, materieprime o prodotti di con-sumo finali, si possonoscambiare con denaro;questo avviene nelle fa-miglie, in cui i lavoratori(se e quando hanno unlavoro) comprano, ven-dendo il proprio lavoro, ildenaro con il quale com-prare il cibo, i vestiti,l'automobile, e cosi via.Chi vende cibo, vestiti,automobili e così via, asua volta ha compratomaterie prime e lavoro.Chi non ha soldi per com-prare materie prime olavoro o cibo o automobi-li se li fa prestare da "en-tità" ultramateriali, lebanche, che vendono de-naro oggi, in cambio dipiù denaro domani. La"sofferenza" (è curioso chele banche usino proprioquesto tenero e umanis-simo termine) dell'attesache il debitore restituiscail debito è compensata, opremiata, con l'interesseche il prestatore esige daldebitore.Il debitore può restituireil debito e pagare gli in-teressi, risparmiando,comprando meno merci emettendo. da parte unaparte del proprio salario,oppure lavorando di piùper guadagnare un sala-rio maggiore.Questa situazione si ri-scontra nelle famiglie, in

quelle famiglie più grandiche sono le aziende cheproducono merci e servi-zi, e negli Stati: i Gover-ni possono comprare ilcemento per gli ospedalio il bitume per le stradeo le armi per l'esercito oil lavoro dégli insegnantie degli impiegati prele-vando soldi, mediantetasse, dai cittadini, oppu-re vendendo qualche pez-zo del proprio stesso cor-Po.I Paesi che, nel proprioterritorio-che è poi il lorovero corpo - nascondonominerali o petrolio o pro-ducono zucchero o legno,vendono queste merci adaltri Paesi che ne sonoprivi e con i soldi ricava-ti dal commercio interna-zionale comprano il ce-mento per gli ospedali ole armi o il lavoro di in-

segnanti e medici, eccete-ra.Tutto questo sulla carta:funzionerebbe se qualcu-no avesse qualcosa davendere e se qualcuno vo-lesse comprare le stessecose; sta di fatto che gliabitanti di quello che hochiamato il Nord del mon-do o hanno quanto gli oc-corre al proprio interno olo comprano da altri Pa-esi cercando di pagarlo ilmeno possibile; se ne éparlato qualche mese faa proposito del dibattitorelativo all'Organizzazio-ne Mondiale del Com-mercio che ormai è uni-versalmente noto come"Seattle e dintorni".D'altra parte i Paesi delSud del mondo hanno bi-sogno di merci e manu-fatti che non possono pro-durre al proprio internoperché non hanno le ma-terie prime e non hannol'altra materia prima es-senziale, il denaro, neces-

savio per costruire le fab-briche o per distribuireconcimi o per irrigare icampi. E possono com-prare merci, manufatti etecnologie soltanto daiPaesi del Nord del mon-do, che ne sono abbondan-ti, e ben contenti di ven-derli. In questo scambioineguale i Paesi del Suddel mondo non hanno de-naro con cui pagare lecose occorrenti e devonofarselo prestare, propriocome avviene nelle fami-glie quando si compra arate una automobile.E sono in tanti, nel mon-do, che sono disposti aprestare denaro con unragionevole interesse; ildenaro disponibile e incircolazione è tanto e iPaesi poveri ne hannotrovato facilmente neidecenni passati.

Per tutti gli anni cinquan-ta e sessanta del Novecen-to le cose sono andate, sifa per dire, (abbastanza)bene, fino a quando, nelcorso degli anni settanta,uno dopo l'altro, qualcheGoverno meno gentileverso le banche ha comin-ciato a prendere il poteree ad esigere maggiori gua-dagni dalla vendita dellematerie prime, o minoriprezzi per le merci impor-tate, fino addirittura adesigere "l'eliminazione deldebito" contratto con i Pa-esi stranieri.Oggi come oggi, nelDuemila, a dieci annidalla scomparsa del co-munismo, in era di libe-ro mercato globale, ci tro-viamo con un numerocrescente di Paesi delSud del mondo che sonofortemente indebitati, enon sono in grado né direstituire il debito, né dipagare gli interessi sutale debito.

Non c'è bisogno di direche se i Paesi debitorismettessero di pagaredebiti e interessi, la fi-nanza e l'economia mon-diale verrebbero spazza-te via. Un pur piccolissi-mo assaggio di tale situa-zione si ebbe nel 1929quando le banche (allorai debitori erano innume-revoli risparmiatori) nonfurono in grado di paga-re né debito né interessie l'economia, prima negliStati Uniti e poi nel mon-do, subì la catastrofe notacome la grande crisi - theDepression (raccomandoal lettore curioso un di-vertente, si fa per dire,libro di John Galbraith,"Il grande crollo", Torino,Boringhieri, 1972, 1976,che forsesi trova ancorain circolazione). Secondouna grossolana schema-

tizzazione si potrebbe pen-sare di trovarsi di frontead un popolo di oppressi,i cui Governi vorrebbero •farne migliorare le condi-zioni, la salute e l'ambien-te con ospedali, scuole eopere pubbliche, e ad unpopolo di oppressori che,prestando denaro a altiinteressi, impedisconoagli altri i necessari in-vestimenti sul camminodello sviluppo economicoe umano.Banche e grandi impresepompano denaro e mate-rie prime dai Paesi pove-ri per aumentare la pro-pria interna ricchezza;anzi le grandi impresepompano, a basso prezzo,materie prime e anchequella preziosissima ma-teria prima che è il lavo-ro a basso costo. Tantoche ormai, con questa sto-ria della globalizzazione,le imprese del Nord delmondo abbandonano gra-dualmente le fabbriche

dei loro Paesi di origine evanno a produrre. mercia basso costo sfruttandola mano d'opera che co-sta poco nel Sud del mon-do, dove non ci sono leggiche tutelino il lavoro deiragazzi, la sicurezza nel-le fabbriche e nei cantie-ri, la salute e la sicurez-za.A questo punto un letto-re potrebbe chiedersi per-ché tante decine di Gover-ni del Sud del inondo ac-cettano queste situazionieconomiche e sociali ini-que, perché non si met-tono d'accordo per prezzipiù equi per le materieprime e per il lavoro chevendono, in modo che unaparte dei profitti dellebanche e società del Norddel mondo resti almenoun poco disponibile per iloro cittadini, possa esse-re impiegato per renderemeno pesante il giogo deldebito con l'estero.Ci sono stati e ci sono ten-tativi di accordi; quellidell'Organizzazione deiPaesi esportatori di pe-trolio, conosciuta conl'acronimo OPEC, regolala quantità di petrolioestratto dalle viscere del-la terra per fare durarepiù a lungo le riserve, chenon sono certo infinite eper guadagnare più sol-di; ci sono "cartelli' per ilcaffè, iI cromo• le bana-ne, eccetera, ma si trat-ta di successi limitati.l'idei Castro continua aripetere l'invito alla can-cellazione del debito este-ro, ma i Paesi che lo se-guono su questa stradasono sempre meno. Lariduzione del debito este-ro è chiesta da varie or-ganizzazioni non gover-native, cristiane, pacifi-ste, eccetera e anche ilPapa alza flebilmente lavoce ricordando l'ingiu-stizia del debito chestrangola i Paesi del Suddel inondo, ma i suoiascoltatori, quelli che con-tano, pensano agli affari.Ma soprattutto il silenzioe l'acquiescenza dei Go-verni del Sud del mondosono ottenuti con una gi-gantesca operazione dicorruzione che beneficia ipotenti e le classi domi-nanti, ma che ricade arivoli anche su una par-te della popolazione.Qualsiasi voce di protestapopolare, all'interno diciascun Paese o nei Pae-si vicini, è repressa conla forza delle armi e l'ac-quisto degli armamenti ècertamente una delle piùappetitose imprese percui i Paesi industrialisono disposti a fare altriprestiti a Paesi poveri, di-latando ulteriormente ildebito.Un commercio che vedecoinvolti tutti, venditoriufficiali di armi, vendito-ri clandestini delle annirubate o svendute dagli

eserciti in disfacimento,criminalità organizzata edirigenti e militari cor-rotti in tutti i Paesi.Quante volte siamo rima-sti stupefatti nel vedere,alla televisione, nelle cro-nache delle guerre localifra Paesi poveri e poveris-simi, armi estremamen-te sofisticate e avanzateche fanno presupporrericchi commerci che ren-dono più poveri i poveri eestremamente ricchi po-chi potenti corrotti. Qual-cuno ricorda l'amaro filmdi Sordi, "Finché c'èguerra c'è speranza"?Ma i danni del commer-cio ineguale si fanno sen-tire anche a spese dellanatura. Molti vincoli"ecologici" che fanno au-mentare i costi di produ-zione nel Nord del mon-do possono essere "util-mente" superati ottenen-do leggi permissive, o fa-cendo chiudere gli occhiai controllori, nei Paesidel Sud del mondo.Fra queste azioni si pos-sono includere le normeche consentono la distru-zione delle foreste per ri-cavare prodotti agroali-mentari a basso prezzo,la mancanza di normeche impediscano alle fab-briche nel Sud del mon-do di inquinare le acquee il suolo; la permissivitànei confronti delle disca-riche di rifiuti tossici o diindustrie pericolose, l'usodi pesticidi tossici vietatinei Paesi del Nord delmondo, e tanti altri. An-che in questo caso i Pae-si industriali finanziano,promettendo sviluppo eco-nomico, fabbriche, o im-pianti di trattamento deirifiuti meno attenti al-l'ambiente, o vendite diconcimi e pesticidi o im-prese che sfruttano lamano d'opera poco protet-ta, nei Paesi del Sud delmondo che cosi diventa-no più poveri perché au-menta il debito moneta-rio e viene danneggiata laloro natura e la stessavita dei loro abitanti.Cosi la situazione sem-brerebbe scoraggiante,ma vorrei ricordare cheappariva scoraggianteanche in passato quando,nel Nord del mondo, era-no devastanti lo sfrutta-mento dei lavoratori, lecondizioni di lavoro, leingiustizie sociali e, intempi più recenti, gli at-tentati alla natura.

NUOVOAMBIENTALSIMOUn motivo di coraggio edi speranza viene dai mo-vimenti che stanno sor-gendo, nei Paesi del Suddel mondo, sotto le ban-diere del femminismo, diun nuovo ambientalismo,del pacifismo, che sono poii grandi movimenti chehanno, anche in Europa,messo in moto le riforme.La televisione è stata edè. certo, uno strumentoper diffondere con la pub-blicità melensa, stupidi edissipativi modelli di con-suino e di vuotezza dalNord del mondo al Suddel mondo; ma è anche lo

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Nord /Sud

Caillsurno

DEI PAESI POVERIstrumento che ha permes-so a sempre più vaste fa-sce di popolazioni del Suddel mondo, di prenderecoscienza delle condizionidi ingiustizia eineguaglianza.Un numero crescente dipersone, in India e inCina, nel Sud-Est asiati-co, in Africa e nell'Ame-rica Latina, si rende con-to che i loro Paesi hannodelle risorse che possonoessere utilizzate per illoro proprio sviluppo, enon per favorire, "grazie"a governanti corrotti, iPaesi già ricchi e indu-strializzati.Sembra di vedere, nelSud del inondo, il diffon-dersi di un movimento diliberazione dei cittadini,dei lavoratori e della stes-sa natura. Le risorse na-turali necessarie per losviluppo ci sono nel Suddel mondo; un adatto e il-luminato trasferimentodi conoscenze dal Nord alSud del mondo può con-tribuire a risolvere moltiproblemi fondamentalisulla strada dello svilup-po dei Paesi poveri, convantaggio anche per quel-li industrializzati.Bisogna naturalmenteche i Paesi del Nord delmondo offrano finanzia-menti per processi, tecno-

logie, fabbriche, merci,servizi, che devono esse-re diversi da quelli chesono stati offerti finora;solo in questo caso gli in-vestimenti daranno deiritorni che consentirannodi pagare interessi e an-che di restituire il debi-to. Occorre che i Paesiche prestano denaro sia-no in grado di esercitareun controllo su come isoldi prestati vengonospesi, soprattutto pressole imprese degli stessiPaesi prestatori; altri-menti s prestiti servonosolo a sanare industrie incrisi nel Nord del Inondoe non giovano a quelli chedovrebbero essere i desti-natarl Solo per fare po-chi esempi: i Paesi delSud del mondo hanno bi-sogno di mezzi di traspor-to e di macchine agrico-le, ma essi devono esserediversi da quelli che le in-dustrie del Nord del mon-do si propongono di ri-filargli, essendo ormaisaturo il loro mercato in-terno, devono essere su-scettibili di facile manu-tenzione, di lunga dura-ta, adatti a condizioni cli-matiche e a conoscenzetecniche popolari ben di-verse da quelle del Norddel mondo. Penso al pro-blema della purificazione

delle acque contaminate,veicoli di malattie e infe-zioni in tanti Paesi delSud del mondo; tecnicheben note, poco costose, fa-cilmente esportabili po-trebbero contribuire alladepurazione e filtrazionedelle acque e a combatte-re malattie e dolori.1 Paesi del Sud del mon-do hanno disperato biso-gno di mezzi per conser-vare le derrate alimenta-ri distrutte dai parassiti,per valorizzare risorse ve-getali disponibili sul po-sto. I Paesi del Sud delinondo hanno bisogno diservizi, educativi, primadi tutto, di informazione,bancari, assicurativi, diincentivi al turismo; an-che in questo caso i ser-vizi devono essere adattialle realtà naturali e cul-turali locali.

MATERIEPRWIE -Molte tecniche e cono-scenze sono disponibili opossono essere sviluppa-te nel Nord del mondo: iprestiti rientrerebberograzie alle esportazionicon investimenti che con-sentirebbero di assorbirel'eccesso di denaro oggiesistente e di investireuna parte del debito construmenti veramente utili.

Il rientrerebbe sot-to forma di materie delSud del mondo essenzialiper lo sviluppo anche delNord del mondo.Si pensi a minerali, me-talli, materie prime le-gnose, prodotti alimenta-ri. Per realizzare questoprogetto occorre una nuo-va mobilitazione della ri-cerca scientifica e del-l'imprenditorialità dei Pa-esi oggi industriali; occor-re diffondere la conoscen-za di abitudini, lingue eculture di tanti diversi Pa-esi destinatari dei prestitiper potergli "vendere"beni e servizi realmenteutili; occorre una nuovaclasse di diplomatici che sirenda conto che si rientrain casa dei soldi prestatisoltanto se chi li riceve liinveste nell'interesse del-la sua comunità. Occorreanche, e qui saremmocoinvolti tutti noi, una tra-sparenza che consenta dicapire a chi vengono pre-stati i soldi, per fare checosa, quale ricaduta i pre-stiti hanno sulla nostraeconomia. In gran parte isoldi prestati dai Governie dalle banche sono bensoldi nostri! E occorre pro-babilmente partire da unalungimirante operazionedi eliminazione di una par-te dei debiti attuali e dei re-

sativi interessi, non peruna benevolenza caritativaterzomondista, ma perpure considerazioni eco-nomiche; esiste un mon-do oggi povero che, obe-rato dai debiti, non puòrisolvere i problemi uma-ni interni e non puòesportare beni che sarei>

bero indispensabili per iPaesi industriali. L'alleg-gerimento degli attualidebiti consentirebbe dismaltire l'eccesso di dena-ro e di merci che sta sof-focando lo sviluppo delNord e assicurerebbe unreale sviluppo al Sud delinondo.

Cooperazione 2001

PROSPETTIVE E VALORI 000PTRA STORIA E INNOVAZIONE

Legacoop Lombardia ha avviato in un convegno una riflessione sullo stato del movimen-to cooperativo nella nostra regione e sulle prospettive di crescita nei prossimi anni

di Piero Giovanolla

1.500 nuovi posti di lavo-ro creati in Lombardianell'ultimo anno dalle im-prese cooperative aderen-ti a Legacoop.Continua il trend positivodi crescita delle coopera-tive Lombarde.Sono all'incirca 3.000 lepersone, prevalentemen-te giovani, che hanno tro-vato occupazione in coo-perative aderenti negliultimi due anni ed il nu-mero complessivo di ad-detti è ora di circa 29.500.Dal 1997 ogni anno aderi-scono a Legacoop 150imprese cooperative,(oggi sono 1405), il fattu-rato passa da 4.600 a5.500 miliardi, i soci da685.000 a 822.000.Questi dati sono stati pre-sentati nel torso del Con.vegno svoltosi a Milanopresso il Museo dellaScienza e della Tecnica il27 giugno e promossodalla Direzione regionaledi Legacoop Lombardia.Al convegno erano pre-senti oltre duecento coo-peratori lombardi. Sono

intervenuti tra gli altril'Oli. Patrizia 'fola. Mini-stro ai Rapporti con il Par-lamento, la Sen. OrnellaPiloni, Sottosegretario alLavoro, il Dott. MassimoZanello, Assessore Regio-nale all'Industria e alla co-operazione, i professoriDella Peruta e Mazzolenirispettivamente dell'Uni-

versità Statale e della Boc-coni, [vano Barberini,Presidente di LegacoopNazionale.Sia dalla relazione di Gui-do Galardi, Presidente diLegacoop Lombardia,che dagli interventi éemersa la consapevolez-za del ruolo importantesvolto dal movimento co-

operativo lombardo sulpiano economico e socia-le, e insieme la necessitàdi interrogarsi sni muta-menti in atto nell'econo-mia e nella società (conun particolare riferimen-to alla nostra regione) alfine di individuare le esi-genze e i bisogni emer-genti, le risposte e i pro-getti che il movimentocooperativo può metterein campo e che possonorappresentare ulterioriopportunità di crescitadelle imprese cooperati-ve.A questo proposito sonostati individuati diversitemi:

PUBBLICOPRIVATOLo Stato e le IstituzioniPubbliche delegano sem-pre più spesso la gestio-ne dei servizi o la realiz-zazione di opere ai priva-ti.Come garantire la qualitàdelle prestazioni e quindil'interesse dei cittadini.In quali settori o servizi leimprese cooperative pos-sono fare meglio. Regole

e responsabilità recipro-che nei rapporti tra Pub-blico e Privato.

LA VITA,IN CITTAQualità della vita e quali-tà dei servizi: la città, tra-sformazione urbana, e bi-sogni abitativi, mobilità einfrastrutture, ambiente,immigrazione, bisogni eservizi sociali.

NUOVETECNOLOGIEL'innovazione tecnologicacambia l'economia e lasocietà, può consentirenuove opportunità dimercato e prodotto, lo svi-luppo dell'informazione edella conoscenza, nuove ,possibilità di comunica-zione esterna e nel "siste-ma" delle imprese coope-rative, il recupero di effi-cienza nell'organizzazio-ne del lavoro dell'impre-sa.

L'IMPRESACOOPERATIVALe caratteristiche dell'im-presa di successo nel XXsecolo: il valore della per-

sona e delle idee, la par-tecipazione dei soci, deisoci lavoratori e dipen-denti, la condivisione del-la missione aziendale, laformazione "permanen-te", le risorse finanziarie,la qualità e il rapportoqualità/costo del prodot-to/servizio per compete-re.Su questi temi il conve-gno del 27 giugno ha de-riso di avviare una seriedi iniziative di analisi, ri-cerca, discussione e con-fronto sia interno che conle istituzioni e le partisociali, per arrivare alladefinizione di proposte eprogetti che saranno pre-sentati alla Conferenza diorganizzazione di Legaco-op Lombardia previstaper la primavera del 2001.E possibile già ora parte-cipare alla discussione suquesti temi, intervenendoai Forum aperti su Inter-net e ai quali si può libe-ramente accedere dallahome page del sito di Le-gacoop Lombardia, di cuivi riportiamo l'indirizzo:h ttp://www.lombardialegacooptt

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TRA ZURIGO E BERNASPESA COOP IN TRENOI più recenti negozi Coop corrono anche sui binari. Due railshop viaggiano tra Zurigo eBerna con un assortimento di ottocento articoli. Possono servire seicento clienti ai giorno

Sulle carrozze ferroviariebianche, la nuova scrittaCoop risalta proprio bene.-Tuttavia non si tratta solodi un'insegna pubblicita-ria. Il treno non e soltan-to verniciato di fresco, maal suo interno offre unabella sorpresa, vale a direun ben attrezzato negozioCoop che corre sicure sul-le rotaie.Avete dimenticato il ciboper il vostro 'nido? Man-cano il pane e l'insalataper la cena? Li trovereteal negozio Coop sui bina-ri'. Detersivi, bibite, pastealimentari, panini: nonc'è alcun problema. Las-sortimento railshop com-prende gli articoli bell'epronti (convenience) e pro-dotti freschi per chi tornaa casa; inoltre offerte spe-ciali per chi viaggia, come

riviste e regali. Nelrailshop c'è pure la possi-bilità di bere un caffè. Ilrailshop è stato realizza-to in stretta collaborazio-ne con le Ferrovie federa-li svizzere (Ffs). L'idea èvenuta a R Burger, attual-mente direttore di CoupArgovia e futuro responsa-bile del trading. E lui a pro-gettare i nuovi canali dismercio con í negozi Pron-to shop (simili agli attualinegozi dei distributori ben-zina DK Coop, ma con pro-dotti convenience). Sottoquesta sigla sorgeranno inubicazioni particolari e in-tegrando i negozi delle sta-zioni benzina. In questecontesto, il concetto delrailshop è un interessanteprodotto collaterale del ca-nale di smercio. "E tutta-via anche un nuovo e im-

portante modo di mostra-re alla gente la forza e lacapacita innovativa dellanuova Coop" sostiene R.Burger. Per Paul Blu-menthal direttore della di-visione del traffico passeg-geri delle Ffs, al centrodegli interessi seno i van-taggi per la clientela: "Inostri clienti apprezzano lapossibilità di riposarsi, la-vorare e rifocillarsi o di go-dere il paesaggio mentreviaggiano in treno'.Un ruolo importante losvolge anche il guadagnodi tempo."Salire in treno a Zurigo,far la spesa e scendere aBaden con la borsa piena:è un ottime modo di impie-gare meglio il proprio tem-po libero" sostieneBlumenthal. Per Coop, ilnuovo railshop ha ancora

un'altra funzione. "Comepartner ufficiale diExpo.02, più tardi utilizze-remo i railshop pure percoloro che si recherannoall'esposizione nazionale"afferma Hansueli Locali,presidente della direzionegenerale di Coop Svizzera.Durante l'esposizione na-zionale, i negozi viaggian-ti circoleranno tra Zurigo,Berna, Bienne e Losanna,offrendo ai visitatori diExpo.02 spuntini e lettu-re.La chiusura dell'esposizio-ne nazionale, (prevista perl'autunno del 2002) coinci-derà con la fine delrailshop.Questo quindi è l'attuatelimite temporale che sisono imposti i responsabi-li di Coop per l'esperimen-to railshop. Per gestire i

suoi due nuovi railshop,Coop ha assunto etto di-pendenti, che lavorane ingruppi di due. L'assorti-mento dei railshop com-prende circa ottocento ar-ticoli. Come per i negozidelle stazioni benzina OKCoop, il rifornimento av-viene dalla centrale di di-stribuzione di Schafis-beim (Argovia).E nella stazione di Zurigoche le merci vengono ca-ricate ogni giorno freschenei railshop. I railshop cir-colane dalle 6.30 di mattinaalle 21.09 di sera sulla linea

'Zurigo-Berna.Per ogni railshop, Coop cal-cola di poter servire quoti-dianamente 600 persone.

Dal n° 22 di "Coopera-zione" settimanale diCoop Svizzera

Coop Svizzeracambia il logoCi vorrà un po' di tem-po, ma entro il mag-gio 2001 ci sarà unnuovo logo sui nego-zi Coop svizzeri. As-somiglia molto al no-stro e ha un grandesignificato: dal primogennaio 2001 le 14società cooperativeregionali diventeran-no una sola coopera-tiva. Dopo 111 anni lalunga storia della co-operazione svizzerasi unifica anche attra-verso il simbolo.

IL GIARDINO IN AUTUNNOQuando arriva l'autunno e le foglie cominciano a ca-dere, diventa difficile riuscire a tenere pulito il giardi-no. L utilizzo di corretti utensili rende più facile que-sto duro lavoro e permette di risparmiare tempo chepuò essere utilizzalo per realizzare nuove idee nelproprio spazio verde. In ogni casa non dimenticateviche anche l'autunno è un periodo importante per lacura del giardino. L in autunno che si gettano le basiper ottenere un giardino perfetto in primavera. Ramidanneggiati, arbusti incolti, frasche dimenticate, pos-sono creare problemi alla normale crescita della flo-ra. Ricordatevi quindi di raccogliere le foglie cadute,tagliare i rami rovinati, regolare con cura le siepi.

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toso se fatto con utensili manuali. Esistono diversi mo-delli di tagliasiepi elettrici leggeri e facili da utilizzare, dascegliere a seconda delle dimensioni e del tipo di siepeche avete nel vostro giardino. Ricordatevi di lubrificaresempre la lama al termine del periodo di utilizzo, il bloc-co della lama e la guardia di protezione rendono l'uten-sile assolutamente sicuro, conservate i rami tagliati inautunno, vi potranno essere utili come supporti alle nuo-ve piante che avrete in primavera.Le elettrosegh eTagliare tronchi, rimuovere rami danneggiati e farepotature pesanti sono operazioni che si possono fare inpochi minuti con l'utilizzo dì una elettrosega.bietrituralori

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Energia pulita con il biodiselUn carburante ricavato dagli oli vegetali. Non produce sostanze inquinanti ed ha unaelevata biodegradabilità. Per ogni litro di gasolio sostituito con il biodiesel vengono emessi2,1 kg di CO2 in meno nell'atmosfera. Quanto pesano gli elevati costi di produzione.

di Ffaffaalia Galli

Ci aveva pensato ancheRudolf Diesel, l'ingegne-re tedesco che sul finiredell'800 inventò il motoreche porta il suo nome va-lutando la possibilità di far-lo funzionare con oli vege-tali.Tutti gli oli vegetali pos-sono dare origine a car-buranti utilizzabili neimotori diesel. Nelle no-stre regioni ci si può ser-vire dell'olio ricavato daisemi della colza, del gira-sole e anche della soia.Per ragioni di prezzo e ditesa migliori, alle nostrelatitudini é da preferire lacolza.Una pianta erbacea uti-lizzata come foraggio perle vacche, dai cui fiorigialli maturano semi nerie tondi, ricchi di sostan-ze grasse.Da una superficie di unettaro di terreno coltiva-to a colza si ottengono 2,5tonnellate di semi la cuispremitura fornisce circauna tonnellata d'elio. E daquest'olio che si può rica-vare una quantità quasi

equivalente di combustibi-le, utile sia per il riscalda-mento che perl'autotra zione.In realtà gli oli vegetalinon possiedono le carat-teristiche chimiche e fi-siche idonee a sostituireil gasolio; sono caratteriz-zati da un'eccessivaviscosità, un basso indi-ce di tetano, una tempe-ratura limite di filtra-bilità troppo elevata e unrischio di incrostazionidel motore.La trasformazione deglioli vegetali in carburan-te utile per i motori die-sel, tuttavia, é possibilee relativamente facile,mediante una reazionechimica semplice e pococostosa. Si fa reagire l'oliocon un alcool (etanolo o ilpiù economico metanolo)per ottenere la glicerinae un estere dell'olio vege-tale; quest'ultimo, chia-mato biodiesel, é perfet-tamente compatibile conil gasolio e perciò utiliz-zabile, senza modifichetecniche, in tutti i moto-ri e gli impianti di riscal-damento alimentati a

duttive, apartire dal2000 fino al 2006, unaquota del 10 per cento del-la superficie a seminati•vi deve essere messa a ri-poso. Una considerevolequantità di terreno chepuò essere impiegata nel-la produzione di colturenon destinate all'alimen-tazione umana o anima-le, A tale scopo il provve-dimento comunitario pre-vede anche dei contribu-ti economici.Si tratta di misure nonancora sufficienti ma cheincoraggiano lo sviluppodella filiera. Il settore deibiocarburanti ha già su-scitato l'interesse di mol-ti produttori in diversipaesi dell'Unione. In Ita-lia, la società Novaol, ap-partenente al gruppo Eri-dania (Montedison), C datempo impegnata nellaricerca e produzione dibiocarburanti conseguen-do risultati di rilievo.Il suo impianto più pro-duttivo è situato a Livor-no dove, ogni anno, ven-gono prodotte circa100.000 tonnellate dibiodiesel che vengono im-piegate in diverse cittàitaliane per far muoverei mezzi pubblici e riscal-dare case, scuole e uffici,con ottimi risultati.In Francia, già dal 1991, lecompagnie petrolifere Elfe 'rotai distribuiscono car-burante contenentebiodiesel fino a un mas-simo del 5 per cento, alIoscopo di migliorare lalubricitv del gasolio de-solforato.Senza intaccare le sueconcrete possibilità appli-calice, bisogna precisareche il costo di produzionedel biodiesel è circa trevolte superiore a quellodel gasolio: per questa ra-gione, affinché il biodieselpossa rappresentareun'opportunità per gliagricoltori e gli industria-li, sono necessarie ulterio-ri agevolazioni fiscali eincentivi da parte dellaregolamentazione italia-na allo scopo di compen-sare i maggiori costi diproduzione e competerecon i prodotti di originepetrolchimica.

gasolio. in attesa di undefinitivo sostituto delpetrolio e in risposta aisuoi continui aumenti diprezzo, il biodiesel acqui-sta interesse anche per irisvolti positivi sull'am-biente.La sua sostituzione, par-ziale (miscele) o totale algasolio tradizionale, com-

posta una considerevoleriduzione delle principaliemissioni inquinanti nel-l'aria. Il biocarburante ètotalmente privo di zolfo,quindi non produceanidride solforoga e nonè responsabile della for-mazione di piogge acide.Non contiene idrocarburipoliciclici aromatici nécomposti aromatici; nonsono presenti metalli pe•santi come il piombo e ilcadmio.

MENOEMISSIONIAnche il suo stoccaggio èpiù sicuro del gasolio, so-prattutto per due motivi:ha un punto d'infiamma-bilità pii alto e un'eleva-ta biodegradabilità, cioèse disperso nell'ambientesi degrada quasi comple-tamente in soli 28 gior-ni. La sua produzioneconsente, inoltre, notevoliriduzioni nelle emissionidi anidride carbonica(CO,) (ritenuta una della

principali cause dei cam-biamenti climatici in cor-so sul nostro pianeta) inquanto le piante per cre-scere effettuano lafotosintesi, un processoche comporta il rilasCio diossigeno e il consumo diCO, atmosferica.Per- tradurre in cifre, sicalcola che per ogni litrodi gasolio sostituito conbiodiesel vengano emessi2.1 kg di CO, in meno nel-l'atmosfera:La produzione di bio-carburanti contribuireb-be, quindi, a rispettare gliimpegni assunti dal no-stro governo alla confe-renza di Kyoto.L'uso di prodotti agricolia scopi non alimentariconsente di creare nuovefonti di reddito e posti dilavoro nelle regioni rura-li. Nel quadro della rifor-ma della politica agrico-la comune (PAC), l'Unio-ne europea ha stabilitoche, per scongiurare ilrischio di eccedenze pro-

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Ceítisurao Coop Cronache

Vaprio d'Adda: l'assemblea di bilancioOltre 400 erano i soci presenti, in qualità di delegatied invitati, all'assemblea ordinaria del delegati che siè svolta nella splendido scenario della Villa Castelbarcoa Vaprio d'Adda.Un'assemblea che il caldo torrido ed un'acustica nonperfetta hanno reso più difficile del previsto, ma checomunque ha visto una ricca partecipazione in ter-mini di dibattito (oltre 10 interventi) ed un consensovero intorno alle linee strategiche della cooperativa.L'assemblea è stata aperta dal vicepresidente di Coop

Lombardia Sergio Ferrarla ed introdotta dalla relazio-ne del Presidente Silvano Arnbrosetti. All'assembleaerano altresì presenti numerosi dirigenti di Coop Lom-bardia e di altre cooperative, tra i quali Mauro Gori nuo-vo presidente della cooperativa Obiettivo lavoro, il pre-sidente ed il vicepresidente dell'Associazione lombar-da cooperative di consumatori Enrico Migliavacca eGiorgio Vana, Guido Galardi presidente della legacoop,Roberto Conti responsabile del settore soci dell'Asso-ciazione nazionale cooperative di consumatori, che hapoi concluso l'assemblea.Per i revisori dei conti era presente Fiorenzo Romè,presidente dei revisori, che ha letto poi prima del votod'approvazione del bilancio, la relazione del collegiosindacale. Al centro della reazione di Ambrosetti l'im-pegno innovativo di Coop Lombardia nel quadro dellacrescita della competizione economica dovuta ai pro-cessi di globalizzazione, per proseguire nello sviluppoe realizzare una nuova efficienza, capace di tenerestrettamente uniti risultati economici e meritevolezzasociale. Risultati economici che nel 1999 hanno pro-dotto un utile di 55 miliardi e 443 milioni e attenzioneverso il sociale che ha visto sempre nel 1999 un impe-gno complessivo nei campo delle attività sociali, deiservizi a punto vendita, della coerenza fra politica com-merciale e missione cooperativa. formazione e comuni-cazione, di oltre 24 miliardi.

Fulvio Bella

Coop NewsCrema

Jazz a scuolaPresso la sede dell'Istituto Pacioli di Crema, dalle ore9 alle ore 13 di venerdì 26 maggio 2000 (sala Magna),alla presenza del Preside ingegnere Giuseppe Strada,della Vice Preside bliana Pirini, dei docenti e di circa300 studenti, il Comitato soci Coop Lombardia, Gio-vanni Cartoni e Giuseppe Ardigò, ha propostol'intrattenimento di fine anno scolastico, da alcunianni appuntamento tradizionale, con "Sunny DixieQuartet" di Brescia, che ha proposto dell'ottimo Jazz,molto apprezzato. Negli intervalli la Vice Presidentedella Cono Pandora, Daniela Faiferri, ha consegnato icertificati di frequenza alle classi, dei percorsi propo-sti da Coop Lombardia (Consumo consapevole. Con-sumiamo equo, Totem e tribù, Lavoro minorile, Unamoda mondiale, Biotecnologie e prodotti alimentari,Turismo consapevole, Euro e Progetto di costituzionedi una Cooperativa).

Como

Concorso fotografico(L.R.) La sezione soci Coop di Corno ha organizzato incollaborazione con il Fotoclub '85, il 3° concorso rota-grafico aperto a tutti i foloamatori dal titolo "Civiltàdel consumo o consumo della civiltà". Chi volesse par-tecipare può trovare il regolamento completo sul sitointernet: http://web.tiscalinetit/concorsoFotografico/concorsoFotografico/ oppure può ritirare il volantinocon la scheda di partecipazione presso l'ufficio socidel supermercato Coop di Como.

Cassano Magnago

Saggio musicale(LR.) Lo scorso giugno si è svolto a Cassano Magnago,il l' saggio musicale per giovani musicisti organiz-zato dal comitato soci Coop di Cassano in collabora-zione con la Coop Garibaldi. Le tre serate hanno vistocimentarsi in performance musicali più di 40 bambi-ni delle scuole elementari e medie inferiori. Gli oltre600 spettatori hanno potuto cosi apprezzare il grandetalento che questi piccoli artisti hanno dimostrato ese-guendo brani di musica classica e strumentale parti-colarmente impegnativi. Durante la serata conclusi-va Adriano Montagnoli, presidente di Coop Garibaldi,e Olivi q Pemich, presidente della sezione soci, hannodistribuito a tutti i partecipanti un attestato di par-tecipazione ed una simpatica pubblicazione di Coop.

Brescia

Progetto Burkina Faso(R.B.) L'intervento Coop in Burkina Esso, ufficialmenteterminato con mia realizzazione dei microprogetti affidatiai Comitati Soci della Lombardia, sembra destinato aproseguire nel tempo, seppur con modalità diverse dalpassato, per scelta della Presidenza aziendale.E, infatti, in fase di attuazione l'allegato al Programma delCentro Sociale Coop di Brescia del 1999, che prevedeva lamessa in rete delle esperienze di solidarietà già sperimen-tate dai nostri Comitati Soci, attraverso la loro divulgazionenegli Istituti Agrari e per Geometri della nostra regione che,per vari motivi, già sono in collegamento con Coop Lom-bardia.Loccasione dei contatti tra gli Istituti superiori da metterein rete é stata offerta dalle cerimonie di consegna degli at-testati di frequenza ai Corsi Coop. realizzati nell'anno scola-stico appena terminato.Nel corso delle mattinate, a Voghera e Lodi, esponentidella Coop hanno illustrato a studenti ed insegnantiProgetto Burkina, anticipando, casi, la proiezione delfilmato di Idrissa Ouedraogn, "Una giornata a Taniili",che illustra, attraverso suggestive e coinvolgenti imma-gini, ciò che è nato in quello sperduto villaggio sali arian oin seguito all'intervento degli specialisti inviati dal mo-vimento cooperativo lombardo e coordinati dal profes-sor Ettore Tibaldi e dai suoi collaboratori. Presidi, in-segnanti e studenti sono rimasti molto colpiti dal vede-re concretizzato un evento che, spessa, e collegato arisultati indefiniti e non quantificabili quale un'azionedi aiuto internazionale in un Paese remoto.Questo primo momento di interesse sarà riattivato allaripresa delle lezioni attraverso la presenza degli esper-ti e degli studenti bresciani che, nel 1999, anche conl'affiancamento di Coop, hanno potuto recarsi nel Pae-se africano sub- sahari an o per verificare cosa necessitiallo sviluppo di attività economiche sostenibili dalle ri-sorse locali. All'azione devono partecipare, negli inten-dimenti del Centro Sociale e del Comitato Soci brescia-ni, come attori e non come destinatavi passivi, i rag-gruppamenti di cittadini hurkinabè di Brescia e deglialtri centri lombardi coinvolti, qualora esistano in modoorganizzato.Lulteriore sopralluogo che sarà effettuato a luglio dal pro-fessor Ettore Tibaldi nel raggruppamento di villaggigemellati con Coop del Burkina Esso dovrebbe consenti-re interventi mirati e, pertanto, di notevole e immedia-ta ricaduta in loco. Nei caso il progetto dovesseconi pi u ta m e nte realizzarsi. sarebbe uno dei pochi casidi crescita dal basso di un intervento di aiuto interna-zionale, su un obiettivo mirato, realizzatosinergicamente dai partners dei Paesi coinvolti.L'altro effetto, in Italia, sarebbe quello di dare un sen-so di grande concretezza ari un impegno di gruppi gio-vani che acquisiscono concetti di mutualità e di rispettoper gli "altri" che sono già parte integrante della no-stra società, risiedendo, da anni, qui da noi.

Settimo Milanese

Biciclettata e Festa nel parco(L.R.) Si è svolta a Settimo Milanese la biciclettatache ha visto coinvolti numerosi bambini e genitoriche hanno approfittato della bella e calda giornataper girare in bicicletta per le stradine di campagnatra Settimo e Bareggio. Nel parco di Settimo si e svol-ta la festa d'estate, moltissime persone hanno avutol'opportunità di gustarsi un'ottima grigliata mentrei bambini sono stati piacevolmente occupati dalle ani-mazioni della cooperativa Pandora.

Milano - Bonola

Torneo "Natalina Pizzi"

A Sonala sí è tenuto il terzo quadrangolare di calciocategoria pulcini, legato al pallone etico e perciò con-tro lo sfruttamento del lavoro infantile. La prima par-tita tra San Romano e A.C. La Comina, è stata vintadalla prima squadra con gol per 3 a 1: reti di Panucci,Pellegrini e Mobrici con gol della bandiera di Picco.Secondo incontro tra San Leonardo e Spes con risul-tato finale di 7 a Il per i padroni di casa: due reticiascuno di Minucci e.Pasqualato, una rete a testa diCocci e Caputo e autorete di Ciusani. In finale la SanRomano batte il San Leonardo per 2-a i con doppiettadi Mobrici e un gol di Sacco. Il trofeo quest'anno éstato intitolato alla memoria di Natalina Pizzi, indi-menticabile cooperatrice che aveva dedicato la suavita all'impegno nella socialità e nella solidarietà. Apremiare i partecipanti è intervenuto Antonio Ber toliniex Presidente di Coop Lombardia e grande amico del-la Pizzi. Nel suo intervento ha richiamato l'attenzio-ne di tutti sul valore del pallone etico e sull'impegnodella cooperazione verso i giovani realizzato attraver-so le numerose iniziative nelle scuole,

Luigi VajPresidente sezione soci

Ipercoop Bercela

Festa della cooperazione(L.V.) Lampugnano, il quartiere di Milano che si trovatra lo stadio "Meazza" e il Centro Banda. Qui si è tenu-ta la festa della cooperazione. Vi hanno partecipato trale altre le Coop Edificatrici di Lampugnano, Torrazza eItalia, la sezione soci ipercoop Bonola, l'Auser 19, Spi -Cgil, Arte 19, il Gruppo Artistico Torrazza e l'unità dibase "Orfani" dei Democratici di Sinistra. Durante labella giornata di sole è stato possibile apprezzare i qua-dri e gli oggetti dei vari gruppi nonché gustare le spe-cialità alla griglia. Alcuni animatori hanno intrattenuto inumerosi bambini mentre una banda di Jazz ha allieta-to i presenti per tutto il pomeriggio. Coop ha offertopubblicazioni e prodotti a marchio e un buon contribu-to economico, destinato in beneficenza, é stato realiz-zato con la ruota della lotteria. Guido Galardi, presiden-te di Legacoop Lombardia, ha tenuto in chiusura un di-scorso sul ruolo sociale, solidaristico ed economico dellacooperazione.

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