La Gazzetta dello Sport (04 - 29 - 2015)

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 mercoledì 29 aprile 2015 anno 119 - numero 100 euro 1,40 9 771120 506000 50 4 2 9> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Buffon ha mandato in ritiro la sua Carrarese. E se continua così le manderà in ritiro anche Denis. IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi w DA NON PERDERE 1 Ciclismo, troppi sospetti Multe da un milione per le bici col motorino GHISALBERTI A PAGINA 29 Marquez sarà dolorante ma correrà il Gp di Spagna all’inseguimento di Rossi IANIERI ALLE PAGINE 26-27 Nba, ricarica Bargnani: «Knicks, resto per vincere Azzurri, l’occasione è ora» LOPES PEGNA A PAGINA 31 2 3 VINCE A UDINE (2-1): LA FIORENTINA E’ A -1 EURO INTER DA BRIVIDI Icardi (rigore) e Podolski in gol, ma che rischi coi bianconeri in 9 Mancini furioso con i suoi giocatori. Pozzo attacca l’arbitro BIANCHI, DALLA VITE, TAIDELLI, VELLUZZI, VERNAZZA DA PAG. 2 A PAG. 5 BREGA, CITO, DELLA VALLE, RICCI, SARDELLI PAGINE 8-9 LA JUVE LUCIDA TEVEZ PER IL MATCH-BALL «SCUDETTO SUBITO» Allegri: «Tre punti con la Fiorentina e uno sabato con la Samp». Ma se oggi batte i viola e la Lazio non supera il Parma è fatta Juventus-Fiorentina è anche Tevez contro Salah 8 Dalle 20 «Gazzetta Live» Campionato in diretta sul 59 RISULTATI, PROGRAMMA E CLASSIFICA 33 a GIORNATA JUVENTUS 73 LAZIO 59 ROMA 58 NAPOLI 56 SAMPDORIA 50 FIORENTINA 49 INTER* 48 TORINO 47 GENOA 47 MILAN 43 PALERMO 41 VERONA 39 UDINESE* 38 CHIEVO 37 SASSUOLO 36 EMPOLI 35 ATALANTA 31 CAGLIARI 24 CESENA 23 PARMA(-7) 16 UDINESE-INTER 1-2 OGGI ORE 20.45 CESENA-ATALANTA (2-3) CHIEVO-CAGLIARI (2-0) JUVENTUS-FIORENTINA (0-0) LAZIO-PARMA (2-1) MILAN-GENOA (0-1) PALERMO-TORINO (2-2) SAMPDORIA-VERONA (3-1) SASSUOLO-ROMA (2-2) DOMANI ORE 20.45 EMPOLI-NAPOLI (2-2) *Una partita in più LA PUNTURA AI CUGINI Cairo: «Perché allo Stadium espongono 32 scudetti?» 11 BRAMARDO A PAGINA 11 SERIE B: IL PARI COL BARI REGALA LA FESTA Il Carpi brucia i tempi: prima promozione in A! Storico traguardo per il club che, cinque anni fa, era in D Un piccolo miracolo in una terra risorta dopo il terremoto BINDA, LONGHI, TOSI ALLE PAGINE 22-23 Bee Taechaubol, il broker thailandese in trattativa con Silvio Berlusconi (a destra) per comprare il Milan. GRIMALDI A PAGINA 14 AD ARCORE LA TRATTATIVA PER LA VENDITA DEL CLUB MILAN, LA NOTTE PIU’ LUNGA MR BEE VA DA BERLUSCONI Il finanziere thailandese vuole acquistare una quota di maggioranza Galliani: «Sarà fatto il bene della società, ma la cessione non è certa» A SAN SIRO CON IL GENOA Inzaghi si gioca un altro mese in rossonero Un’altra figuraccia può costare cara al tecnico, che richiama Muntari IL COMMENTO di Luca Calamai 21 I NERAZZURRI SEMBRANO SULLA STRADA GIUSTA Non è più soltanto un’idea provocatoria. L’Inter va a letto con un punto di ritardo dalla Fiorentina e dal 6° posto in classifica... L'ARTICOLO A PAGINA 21 IARIA, NICITA, OLIVERO, PASOTTO ALLE PAGINE 14-15 Un Di Natale infinito: segna e prende Baggio con 205 reti in A Di Natale: 420 gare, 187 reti a Udine, 18 a Empoli

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 mercoledì 29 aprile 2015 anno 119 - numero 100 euro 1,40

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Buffon ha mandato in ritiro la sua Carrarese. E se continua così lemanderà in ritiro anche Denis.

IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchiw

DA NONPERDERE

1 Ciclismo, troppi sospettiMulte da un milioneper le bici col motorinoGHISALBERTI A PAGINA 29

Marquez sarà dolorantema correrà il Gp di Spagnaall’inseguimento di RossiIANIERI ALLE PAGINE 26-27

Nba, ricarica Bargnani:«Knicks, resto per vincereAzzurri, l’occasione è ora»LOPES PEGNA A PAGINA 31

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VINCE A UDINE (2-1): LA FIORENTINA E’ A -1

EUROINTERDA BRIVIDIIcardi (rigore) e Podolski in gol, ma che rischi coi bianconeri in 9Mancini furioso con i suoi giocatori. Pozzo attacca l’arbitro

BIANCHI, DALLA VITE, TAIDELLI,VELLUZZI, VERNAZZA DA PAG. 2 A PAG. 5

BREGA, CITO, DELLA VALLE, RICCI, SARDELLI PAGINE 8-9

LA JUVE LUCIDA TEVEZPER IL MATCH-BALL «SCUDETTO SUBITO»

Allegri: «Tre punti con la Fiorentina e unosabato con la Samp». Ma se oggi batte i viola e la Lazio non supera il Parma è fatta

Juventus-Fiorentina è anche Tevez contro Salah

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Dalle 20 «Gazzetta Live»Campionato in diretta sul 59

RISULTATI, PROGRAMMA E CLASSIFICA33a GIORNATA

JUVENTUS 73LAZIO 59ROMA 58NAPOLI 56SAMPDORIA 50FIORENTINA 49INTER* 48TORINO 47GENOA 47MILAN 43

PALERMO 41VERONA 39UDINESE* 38CHIEVO 37SASSUOLO 36EMPOLI 35ATALANTA 31CAGLIARI 24CESENA 23PARMA(-7) 16

UDINESE-INTER 1-2OGGI ORE 20.45CESENA-ATALANTA (2-3)CHIEVO-CAGLIARI (2-0)JUVENTUS-FIORENTINA (0-0)LAZIO-PARMA (2-1)MILAN-GENOA (0-1)PALERMO-TORINO (2-2)SAMPDORIA-VERONA (3-1)SASSUOLO-ROMA (2-2)DOMANI ORE 20.45EMPOLI-NAPOLI (2-2) *Una partita in più

LA PUNTURA AI CUGINICairo: «Perché allo Stadium

espongono 32 scudetti?»

11

BRAMARDO A PAGINA 11

SERIE B: IL PARI COL BARI REGALA LA FESTA

Il Carpi brucia i tempi:prima promozione in A!Storico traguardo per il club che, cinque anni fa, era in D Un piccolo miracolo in una terra risorta dopo il terremoto

BINDA, LONGHI, TOSI ALLE PAGINE 22-23

Bee Taechaubol, il broker thailandese in trattativa con Silvio Berlusconi (a destra) per comprare il Milan. GRIMALDI A PAGINA 14

AD ARCORE LA TRATTATIVA PER LA VENDITA DEL CLUB

MILAN, LA NOTTE PIU’ LUNGAMR BEE VA DA BERLUSCONI Il finanziere thailandese vuole acquistare una quota di maggioranzaGalliani: «Sarà fatto il bene della società, ma la cessione non è certa»

A SAN SIRO CON IL GENOA

Inzaghi si giocaun altro mese

in rossonero Un’altra figuraccia può costare caraal tecnico, che richiama Muntari

IL COMMENTO di Luca Calamai

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I NERAZZURRI SEMBRANOSULLA STRADA GIUSTA

Non è più soltanto un’idea provocatoria. L’Inter va a letto con un punto di ritardo dalla Fiorentina e dal 6° posto in classifica...L'ARTICOLO A PAGINA 21

IARIA, NICITA, OLIVERO, PASOTTO ALLE PAGINE 14-15

Un Di Natale infinito:segna e prende Baggiocon 205 reti in A

Di Natale: 420 gare, 187 reti a Udine, 18 a Empoli

Page 2: La Gazzetta dello Sport (04 - 29 - 2015)

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LA CORSA ALL’EUROPA LEAGUE: IN PALIO TRE POSTI (PER ORA)

In MAIUSCOLO le gare in trasfertadifficilemediaDIFFICOLTÀ: facileSTATO DI FORMA: scarso buono

La quarta classificata va direttamente alla fase a gironi, la quinta al playoff (20-27 agosto), la sesta al terzo turno preliminare (30 luglio-6 agosto)

33ª 34ª 35ª 36ª 37ª 38ªEMPOLI Milan PARMA Cesena JUVENTUS LazioNAPOLI PT. 56

Verona Juventus UDINESE Lazio EMPOLI ParmaSAMPDORIA PT. 50

JUVENTUS Cesena EMPOLI Parma PALERMO ChievoFIORENTINA PT. 49

Chievo LAZIO Juventus GENOA EmpoliINTER UDINESE

1-2

PT. 48

PALERMO Empoli GENOA Chievo MILAN CesenaTORINO PT. 47

MILAN ROMA Torino ATALANTA Inter SASSUOLOGENOA PT. 47

GDS

Più neuro che euroMa l’Inter di Poldiora vede le coppe1Il 2-1 del tedesco porta Mancini a un punto dal sesto posto I nerazzurri soffrono un’Udinese infuriata: rigore, 2 espulsi

Sebastiano VernazzaINVIATO A UDINE

@GazzaVernazza

I nter, prendi i punti e scap-pa. Parafrasiamo il titolodi un vecchio film di Woo-

dy Allen per sintetizzare la par-tita di ieri sera al Friuli. Di posi-tivo - per i nerazzurri - c’è il ri-sultato, il quinto utile di fila,tre vittorie e due pari; sullaprestazione abbiamo molto daridire. L’Udinese ha giocato innove per oltre mezz’ora, eppu-re nel finale l’Inter ha più volterischiato di subire un pareggioche sarebbe stato clamoroso.Al netto delle polemiche sul-l’arbitraggio, rimane la sostan-za della classifica. In attesa deirisultati di stasera, Inter a unpunto dal sesto posto, buonoper l’Europa League e oggi oc-cupato dalla Fiorentina, cheperò ha gli scontri diretti dallasua. Totò Di Natale, autore del

temporaneo 1-1 friulano, haraggiunto Robi Baggio a quota205 gol in Serie A, traguardoche lo consegna alla storia delcalcio italiano.

PECCATO ORIGINALE In novecontro undici, qualunque in-contro non può che essere fal-sato, anche in senso opposto aquel che si potrebbe pensare.L’Udinese in nove ha tirato fuo-ri risorse che forse non sapevaneppure di possedere; l’Inter invantaggio di due uomini ha da-to il peggio, si è appisolata, hapensato che tutto fosse risoltoed è andata a tanto così dal ve-nire riacciuffata. Ma perché siè arrivati a una situazione dinove contro undici? Il fiammi-fero che ha scatenato l’incen-dio l’ha acceso Domizzi al 25’del primo tempo: Kovacic in fu-ga sulla sinistra, palla sul fon-do, l’arbitro che concede l’an-golo e che poi si corregge. Inquei pochi secondi tra la prima

e seconda decisione arbitrale,il difensore dell’Udinese si è la-sciato andare a una protestatroppo plateale per restare im-punita. Questo cartellino è di-ventato pesantissimo nel mo-mento in cui lo stesso Domizzi,verso la fine del tempo, ha fal-ciato di brutto Hernanes lan-ciato a rete. Giallo più giallouguale rosso. Da una goccia dipioggia, la prima giusta ammo-nizione per l’intemperanza diDomizzi, è venuta poi giù lagrandinata. I tifosi dell’Udine-se, oltre a maledire Rocchi, ri-pensino al peccato originale«domizziano», quella è stata lamela che ha avvelenato la sera-ta.

RIGORE O NO? L’altro episodioal principio della ripresa,quando Danilo è entrato dibrutto su Kovacic in area. Rigo-re o no? Qui possiamo dibatte-re per giorni. Danilo di sicuronon tocca il pallone, Kovacic di

certo con quella palla filanteverso il fondo non ci avrebbecombinato nulla. E’ un rigore“borderline”, di confine, che sipuò definire generoso o “da re-golamento” nello stesso tem-po. Rocchi l’ha concesso, Icardil’ha trasformato. Di certo nonci sono dubbi sulla secondaespulsione: se mandi una pri-ma volta a quel paese l’arbitroe questi ti ammonisce, nonpuoi pensare di farla franca alsecondo “vaffa” o insulto simi-lare. E’ quanto a successo a Ba-du, cacciato al 13’ della ripresae il bilancio finale dell’arbi-traggio è il seguente: correttele due espulsioni, discutibileall’infinito il rigore.

CI STAVA IL PARI Esaurita l’au-topsia degli episodi, parliamodi calcio e qui diciamo conchiarezza che l’Udinese in noveavrebbe meritato il 2-2. In pa-rità numerica aveva convintodi più l’Inter, che a metà del

primo tempo si era impadroni-ta della scena, specie con Her-nanes sempre più rutilante co-me trequartista scardina-dife-se. Sopra di un uomo, e poi didue, i nerazzurri si sono via viarilassati e hanno avuto la grancolpa di non blindare il risulta-to. In vantaggio grazie a Ice-Icardi, rigorista glaciale e peruna sera coinquilino di Tevezin cima alla classifica marcato-ri, si sono fatti raggiungere daDi Natale, una percussione chenon si può concedere a un37enne, per quanto fenomena-le egli sia. L’Inter ha vinto gra-zie a un’altra intuizione di

Mancini. Sull’1-1, il «Mancio»ha replicato la mossa che saba-to aveva sovvertito la Roma.Ha inserito Podolski passandoal 4-2-3-1 e il tedesco in pochisecondi l’ha ripagato con ilgran sinistro dell’1-2. Sabato«Poldi» si era inventato l’assistper il 2-1 di Icardi: forse si èsvegliato tardi, ma Podolski si èsvegliato. Negli ultimi 20 mi-nuti l’Inter è stata imbarazzan-te e l’Udinese commovente.Stramaccioni ha capito l’anti-fona e in nove ha avuto il co-raggio di togliere il terzino Pa-squal e di inserire una punta, ilcroato Perica. Proprio Perica,nel recupero, è andato a un pe-lo dal pari, la sua conclusione èstata deviata in corner daD’Ambrosio a pochi passi dallaporta. Serate così tengono vivol’antico paradosso di Lie-dholm: «In dieci si gioca me-glio», filosofeggiava il grandeNils. Figuratevi in nove.

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Serie ARAnticipo 33a giornata

RScatta Icardi, Di Natale lo riprendee aggancia Baggio:205 gol. L’Inter balla 11 contro 9

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3MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Tutti ad abbracciare Lukas Podolski: entrato da pochi secondi, segna l’1-2 e il suo primo gol in nerazzurro AP

20’ S.T.

FINALMENTE!POLDI, 1° GOL

1Lukas Podolski, 29 anni,ha segnato il primo gol interista alla quattordicesima presenza (foto PLP)

15’ Hernanes da fermo Il Profeta guadagna una punizione vicino alvertice di destra e prova lui: Karnezis copre il primo palo.

35’ Scontro Vidic-Thereau Duello aereo tra i due, il serbo si tagliasopra l’occhio destro, il francese sulla nuca.

40’ Udinese in dieci Domizzi, già ammonito per proteste al 25’, entrain ritardo su Hernanes che l’aveva anticipato: secondo giallo e rosso.

45’ Ci prova Icardi Guarin trova un corridoio verticale per Icardiche gira di destro quasi in area piccola, Karnezis si rifugia in angolo.

46’ Ancora Hernanes D’Ambrosio crossa dal fondo, Palacio allunga,Hernanes stoppa e conclude davanti a Karnezis che devia di ginocchio.

3’ Inter in vantaggio Kovacic conquista un rigore dopo appena 23secondi per fallo di Danilo, Icardi trasforma senza problemi.

5’ Colpisce Di Natale Immediata la reazione dell’Udinese: Allansfonda centralmente, fa 40 metri palla al piede e poi serve Di Nataleal limite dell’area: controllo e destro in rete, 1-1.

13’ Udinese in nove! Badu protesta per un contatto con Hernanes esi becca prima il giallo e poi il cartellino rosso.

20’ Finalmente Podolski Il tedesco entrato da pochi secondi perGuarin, riceve al limite dell’area da calcio d’angolo: la prima conclusione è ribattuta, la seconda è uno splendido sinistro all’incrocio.

INTERUDINESE

1 2

PRIMO TEMPO

SECONDO TEMPO

PRIMO TEMPO 0-0MARCATORI Icardi (I) su rigore al 3’, Di Natale (U) al 5’, Podolski (I) al 20’ s.t.

ARBITRO Rocchi di Firenze. NOTE paganti 2.695, incasso di 54.107,50 euro; abb. 6.206, quota n.c.. Tiri in porta 2-12. Tiri fuori 4-7. In fuorigioco 0-2. Angoli 4-7. Rec.: p.t. 2’, s.t. 4’.

UDINESE (4-3-1-2) Karnezis; Widmer, Danilo, Domizzi, Piris; Allan, Pinzi, Badu; Guilherme (dal 44’ p.t. Pasqual; dal 41’ s.t. Perica); Thereau, Di Natale (dal 16’ s.t. Kone). PANCHINA Scuffet, Meret, Bubnjic, Gabriel Silva, Bruno Fernandes, Hallberg, Perica, Zapata, Geijo, Aguirre. ALL. Stramaccioni. ESPULSI Domizzi al 40’ p.t. doppia ammonizione; Badu 13’ s.t. proteste.AMMONITI Pinzi e Widmer per g.s., Karnezis e Badu per proteste.CAMBI DI SISTEMA 4-3-2 dal 44’ p.t.; 4-3-1 dal 14’ s.t.; 3-3-2 dal 41’ s.t.BARICENTRO MOLTO BASSO 48 M

INTER (4-3-1-2) Handanovic; D’Ambrosio, Vidic, Felipe, Santon; Guarin (dal 20’ s.t. Podolski), Medel, Kovacic; Hernanes (dal 45’ s.t. Gnoukouri); Palacio, Icardi. PANCHINA Carrizo, Sciacca, Donkor, Nagatomo, Di Marco, Obi, Brozovic, Shaqiri, Puscas, Bonazzoli. ALLENATORE Mancini.ESPULSI nessuno.AMMONITI Guarin, Palacio e Medel per g.s., Podolski per proteste.CAMBI DI SISTEMA 4-2-3-1 20’ s.t.BARICENTRO MEDIO 51,7 M

fIL PERSONAGGIO

LUKAS PODOLSKIAltro che bocciofilaGli bastano 43 secondiper tornare fenomeno1Preso in giro per le foto con i pensionati, oggetto misteriosofino all’ingresso in campo: ma a Udine il tedesco recita da star

TOCCHI PER ZONAIl colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di palla

ATTACCO

1

1 1

5

4

4

1

1

5

3

1

4

1

PALLONI GIOCATI

29TIRI TOTALI

2SECONDI DALL’INGRESSOAL GOL

43

20’ S.T.

1

GOL

I PUNTI DA CUIHA CALCIATO IN PORTA

Gol Parato Bloccato

Luca TaidelliINVIATO A UDINE

@LucaTaidelli

E alla quattordicesima pre-senza Podolski si svegliò.E fece il campione del

Mondo. C’è la firma mancinadel conte Poldi sulla vittoria diUdine che lancia l’Inter in sciaal gruppetto Europa League. Una firma lampo, visto che al29enne di Gliwice servono 43secondi dall’ingresso in campoper segnare il primo gol di que-sta strana avventura italiana.Una rete che dice molto della te-stardaggine teutonica. PerchéLukas ci prova subito con un ra-soterra da calcio d’angolo, vie-ne murato ma recupera palla efa partire un tracciante che nondà scampo a super Karnezis.

ALTRO CHE BOCCIOFILA Unamagia che risulterà decisiva,perché malgrado nella corridadel Friuli (otto gialli, due rossi,un rigore) l’Inter si ritrovi perbuona parte della ripresa in 11contro 9 la gara resta in bilico

fino all’ultimo. Con D’Ambrosiocostretto a immolarsi su Pericain pieno recupero. Poldi decisi-vo dunque, quando sembravache la sua storia nerazzurra fos-se finita ancora prima di inizia-re. Perché l’Inter sta già lavo-rando per il futuro, cercando dispolverare l’argenteria che spe-ra di vendere a luglio e di testa-re i giovani che dovranno dareuna mano da agosto. Poldi inve-ce è stagionato e in prestito. Si-curo di tornare all’Arsenal traun mesetto. Preso in giro per-ché posta foto in cui sembra piùun turista che un calciatore.L’ultima in bocciofila, quasi dapensionato.

DECISIVO ANCHE SABATO In-vece il ragazzo ha solo la colpadi non incupirsi, di restare sere-no e sorridente. Pronto a graf-fiare quando gli fosse capitatauna nuova occasione. La primaè arrivata sabato scorso controla Roma. Gettato in campo negliultimi minuti da un Mancini ri-schiatutto, il tedesco ha squar-ciato la partita inventandosi ungrande assist per il gol decisivo

di Icardi. Ieri è andata ancorameglio, con la rasoiata che ali-menta la missione impossibile(fino a una settimana fa) del 5°o 6° posto. Sarà stato l’esserepiù vicino alla sua Germania,fatto sta che Poldi era caldo.Tanto che si è preso un gialloper proteste e ha sfiorato il biscon un altro mancino.

ARMA IN PIÙ Ecco che Podol-ski, insieme con uno scintillanteHernanes e al cecchino Icardi,può diventare l’arma in più diMancini in questo finale. Per-ché si scalda come un microon-de, perché ha il pelo per reggerela tensione, perché quando en-tra lui è sempre arrembaggio.Anche ieri con lui Mancio ha vi-rato sul 4-2-3-1. Proprio il siste-ma di gioco più caro al Mancio,che Poldi aveva voluto per gio-care un calcio europeo. Salvopoi capire che questa squadranon aveva equilibrio, tornandocosì al rombo. Ora super Poldigli farà tornare il prurito. E sepoi i compagni imparassero achiudere le partite...

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LA MOVIOLAdi FABIOBIANCHI

RIGORE «DIFFICILE» MA C’È DOMIZZI E BADU, ROSSI GIUSTI

Una sfida piena di emozioni, situazioni al limite e nervosismo questa Udinese-Inter. L’arbitro Rocchi protagonista per i due espulsi e il rigore, tutto ai danni dell’Udinese. Partiamo dalla prima espulsione di Domizzi per doppia ammonizione al 40’ del primo tempo. Il difensore commette davvero una grave ingenuità nell’atterrare Hernanes in scivolata. Secondo giallo inevitabile. Il primo è un’altra ingenuità, Domizzi

protesta troppo solo per un calcio d’angolo concesso, anche se ha ragione perché Rocchi torna sulla sua decisione. E ora il rigore tanto discusso che manda in bestia l’Udinese. Kovacic lanciato da Icardi, entra in area e tira. Subito dopo arriva Danilo e lo travolge. E’ vero che il croato ha già tirato, ma quando Danilo commette fallo la palla sembra proprio ancora in gioco. Dunque, da regolamento, il rigore c’è. Nel caso in cui la palla fosse già uscita dal campo, Rocchi doveva

limitarsi alla punizione per il giocatore ma non alla punizione di gioco. Una situazione molto difficile da valutare dal vivo per l'arbitro, che ci ha azzeccato. Dopo il rigore di Icardi, gli animi si surriscaldano ancor di più e a farne le spese è Badu. Il centrocampista viene toccato involontariamente in ripiegamento da Hernanes che segue l’offensiva interista. Ad azione finita, Badu si catapulta dall’arbitro per protestare, prende un giallo e due secondi dopo prende il rosso diretto perché gli fa un gestaccio davanti al viso. Giusta l’espulsione. Infine, Icardi in gol ma in netto fuorigioco.

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4 MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Domizzi gli regala l’inferiorità numerica, Badu raddoppia, Danilo fa il rigore discusso. Poi ci pensa Highlander-Di Natale al mini-sorriso. Finisce con nove uomini in campo ma a testa altissima.

KARNEZISStraordinario: Hernanes tre volte, Guarin, una botta di Icardi, Kovacic. Il meglio lo dà contro il Profeta. Maurito lo pialla su rigore. Poldi lo secca.

6,5

7

IL TECNICOSTRAMACCIONI

UDINESE

6,5

� PARATE 9� RINVII 13� PRESE ALTE 1

PIRISLaterale a sinistra ma è lui che avanza per stare sulle piste di Guarin. A Udinese in 10 passa centrale: non è roba sua, ma recupero «monstre».

6,5

� CROSS 0� CONTRASTI 2� PASSAGGI 16

GUILHERMEDa trequartista, come col Milan: leggero e spesso fuori dai giochi, un po’ perché spingono gli interni o perché scende Thereau. Medel lo inforca.

5,5

� TIRI 0� RECUPERI 2� PASSAGGI 5

WIDMERAttento più che spedito verso l’alto, perché a quello ci pensa più Allan: quando s’alza, Santon sta attento. Gara impegnativa, con giallo annesso.

6

� CROSS 1� CONTRASTI 3� PASSAGGI 18

ALLANDi gomma, corrosivo quando parte, fallosetto se ti prende. Gioca interno e ha davanti Kovacic: combattivo. Dà lo zucchero-assist a Di Natale. Da big.

7

� TIRI 1� RECUPERI 8� PASSAGGI 20

THEREAUScende spesso a raddoppiare con Guilherme, lotta senza frontiere contro Vidic, si allarga a destra contro Santon e lotta con la testa sanguinante. Super.

6,5

� TIRI 0� SPONDE 3� DRIBBLING 0

DANILOPrimo tempo nonfacile, perché anche dalla sua parte gli entrano troppi interisti in area. Nel Lato B entra Kovacic: scivolata urticante, da rigore.

5

� LANCI 2� CONTRASTI 0� PASSAGGI 18

PINZIFa il regista e cerca di staccare la luce a Hernanes: il profeta sguscia, ammonizione. Combatte come al solito e guida la rivolta friulana nell’assalto finale.

6,5

� TIRI 1� RECUPERI 5� PASSAGGI 26

BADULargo e alto a sinistra, cosicché Guarin (in mezzo) è roba di Piris. Inizia col turbo ma poi fa due robe sfasate. Prende un rosso che si cerca.

4

� TIRI 1� RECUPERI 3� PASSAGGI 10

PASQUALESi mette a sinistra, ha un’occasione d’argento e chiude troppo il tiro. Fa il suo lavoro di spinta e deve uscire per questioni tattiche.

5,5

� LANCI 0� CONTRASTI 0� PASSAGGI 5

KARNEZIS OVUNQUEBADU SFASATOALLAN GRANDE E COMBATTIVO

ROCCHI Annulla l’angolo che non c’è, ma prima Domizzi gli sbraita addosso: roba che lui reputa da giallo. Ok il rigore e i doppi gialli su Domizzi e Badu.

� LANCI 1 � CONTRASTI 1� PASSAGGI 10

Prima che Rocchi chieda scusa lui gli ha già detto qualcosa di grosso. Giallo. Seconda ammonizione impeccabile, ma che da già ammonito è un suicidio per la «patria».

4

IL PEGGIOREDOMIZZI

� TIRI 1 � SPONDE 0� DRIBBLING 1

Raggiunge un mito nel momento in cui la tempesta è alla massima potenza. Quindi è come valesse doppio. Gol n° 205, come Roberto Baggio. Poi esce per strategie e dentro un’ovazione.

7

IL MIGLIOREDI NATALE

LE PAGELLE di MATTEO DALLA VITE

Undici contro nove: troppa sofferenza. S’imbelvisce con la squadra che non sta su e deve arrabbiarsi ancor di più perché invece di chiudere la gara tirano a caso. La missione-Europa prosegue.

6

IL TECNICOMANCINI

INTER

6SANTONUna di quelle prestazioni in cui c’è da dare tutto: non solo dosando fase di spinta e di rientro ma tenendo quelli (e sono tanti) che passano da lui.

6

� CROSS 1� CONTRASTI 0� PASSAGGI 54

D’AMBROSIOChiusura salvifica su Kone sul tramonto della gara: è l’intervento che alza la sua pagella dopo una gara fatta di tre volate e alcune incertezze.

6

� CROSS 5� CONTRASTI 0� PASSAGGI 45

GUARINQuando usa la testa è giocatore da applaudire: e finché è in campo il cervello lo usa più che no. Poi si affievolisce e il Mancio gioca la carta-Poldi.

6

� TIRI 3� RECUPERI 6� PASSAGGI 36

ICARDIE’ suo l’assist (chiamiamolo così) che porta al rigore Danilo-Kovacic. E’ suo il rigore freddo freddo che piazza lo 0-1. Gol numero 18 (23 totali).

6,5

� TIRI 3� SPONDE 6� DRIBBLING 1

VIDICSuper salvataggio di testa, lotta con Thereau all’anticama poi s’incastra su se stesso, scivolando anche, in occasione dell’1-1 di Di Natale.

6

� LANCI 0� CONTRASTI 0� PASSAGGI 41

MEDELCon Guilherme la vince, e tiene in piedi la baracca considerando che Kovacic e Guarin guardano più avanti che dietro. Il pitbull c’è.

6

� TIRI 0� RECUPERI 9� PASSAGGI 86

PALACIOCorre, accidenti come corre. Fa anche microfalletti, segno che la caviglia sta bene. In tutto questo, c’è sempre: con classe pura e fatica.

6

� TIRI 1� SPONDE 2� DRIBBLING 0

FELIPEDov’è quando Di Natale s’infila in area per battere Handanovic? Seconda gara da titolare nella quale, tutto sommato, regge fino alla fine.

6

� LANCI 2� CONTRASTI 3� PASSAGGI 36

KOVACICAccelerazioni dopo un inizio abbastanza fantasmatico. Poidue occasioni da gol, una magari mangiata. Si prende il rigore contestato infilandosi bene.

6,5

� TIRI 2� RECUPERI 7� PASSAGGI 75

PODOLSKIMa che gol fa? Pazzesco. Da twittare. Passano43 secondi dalla sua entrata e una mancinata nel sette lo fa resuscitare. Prima rete in A: chic.

7

� TIRI 1� SPONDE 1� DRIBBLING 0

POLDI, CHE GOL!VIDIC SCIVOLAHERNANES È INPIENO DECOLLO

� TIRI 4 � RECUPERI 2� PASSAGGI 7

Non fa mica cose del terrore. No. Solo che nell’assalto finale fa due uscitone a vuoto che ti chiedi cosa gli sia saltato in mente. Di Natale lo mette a terra, il Friuli lo applaude e alla fine vince lui.

6

IL PEGGIOREHANDANOVIC

� TIRI 5 � RECUPERI 2� PASSAGGI 33

Sermone per tutti. Tira 5 volte in porta, sfiora il gol in maniera seria, fa una finta che ne manda a casa tre. Insomma: in pieno decollo. Nel finale, però, diventa svagato e un po’ superficiale.

7

IL MIGLIOREHERNANES

PADOVAN 6 BARBIRATI 6

PERUZZO 6 PEZZUTO 6

6

Serie ARAnticipo 33a giornata

Udinese, la rabbia e l’orgoglioIL PRESIDENTE

Pozzo contro Rocchi«Ha rovinato tutto»

Francesco VelluzziINVIATO A UDINE

L a furia di Gianpaolo Pozzoa fine partita non è nep-pure quotabile. Ma scor-

datevi le dichiarazioni tipoquelle contro Valeri, forse ilsuo bersaglio preferito, che hacreato parecchi problemi allasua Udinese. Con Rocchi il pa-tron dell’Udinese è duro, manei toni giusti e quasi modera-ti. Conoscendolo quando per-de per errori arbitrali: «Rocchiha esagerato col protagoni-smo. Un peccato. Con l’espul-sione di Domizzi ha rovinatotutto. Perché dopo mezzora lapartita era già finita. Dispiaceperché ci saremmo divertiti,sembrava proprio una bella ga-ra. Non so perché abbia fattocosì: è un arbitro quotato. Maha fatto davvero di tutto».

STRAMA Il suo tecnico AndreaStramaccioni, che con le ulti-me prestazioni della squadrasta guadagnando punti («Stia-mo facendo un grande lavoro,grinta e determinazione») e fi-ducia da parte del club per ilfuturo, non calca la mano suRocchi: «Sicuramente il rigorenon c’era. Capita a tutti di sba-gliare. Anche agli arbitri. È sta-to un po’ esagerato nelle espul-

sioni, Domizzi mi dice chegli ha detto semplicemente“era nostra” e con Badu for-se è stato troppo fiscale. Pe-rò mi godo i progressi dellasquadra, la performance diDi Natale che con questo golè entrato di diritto nella sto-ria del calcio. Mi ha dettoche in dieci ce la faceva, innove no. Comunque chape-au: ha la mia età, si allenabene e fa ancora la differen-za». Poi parla di quel che po-teva essere e non è stato:«Perica poteva passare allastoria con quel che ha sfio-rato nel finale. È un ragazzogiovane sul quale stiamo la-vorando, come con gli altriragazzi più giovani». CitaAllan, gli fa i complimenti.«Ha cancellato Hernanes, loha messo in grande difficol-tà». Strama pensa già al Ve-rona. Lì l’Udinese dovrà ri-petere le prove che ha forni-to contro Milan e Inter:«Siamo giovani e dobbiamomigliorare. In questa partefinale cercherò di provareancora qualcuno e spero direcuperare Lucas Evangeli-sta per tornare a farlo gioca-re». A Verona avrà bisognodi tutti perché si ritroveràsenza Badu e Domizzi e for-se ancora senza Heurtaux.

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BOMBER ALL TIME IN A

Felicità Di Natale:ha raggiunto BaggioINVIATO A UDINE

N on c’è festa, ma luipuò godere. Non c’ègioia, ma lui sorride.

Totò Di Natale ha vinto anco-ra. Implacabile, ha ridatosperanza all’Udinese primache Rocchi cacciasse Badu eha segnato il gol dell’1-1. Masoprattutto ha realizzato ilsuo ennesimo sogno: rag-giungere Roberto Baggio a205 gol in serie A. Il tabello-ne luminoso sistemato neiDistinti che verranno l’ha ce-lebrato, l’abbraccio dei com-pagni è stato immediato. PoiTotò al 61’ si è dovuto sede-re, costretto dal rosso al gha-nese. Avrebbe voluto e forsepotuto superare Baggio, madovrà farlo da domenica aVerona. Per poi invitarlo allafesta che l’Asics, lo sponsortecnico col quale ha appenarinnovato, gli sta preparan-do per fine campionato.

FUTURO Proprio il rinnovocon lo sponsor tecnico apre anuovi scenari. Di sicuro Totònon smetterà di giocare. E lasperanza di tutti è che conti-nui a farlo in Friuli e nel nuo-vo stadio Friuli dove entre-rebbe da re. Glielo ha consi-gliato in questi giorni ancheNestor Sensini, bandiera

dell’Udinese in visita qui. E’quello che si augura da tempo ilpatron Gianpaolo Pozzo che èpronto a sedersi con lui per con-vincerlo a restare. Perché se èvero che qualche malumore c’èstato (Totò ama essere coccola-to) è altrettanto vero che la so-cietà non ha ancora pensato aun’Udinese senza Di Natale.Tornato dalla vacanza a Dubaiha sentito qualche sirena dagliEmirati, poi qualche contattocon gli Stati Uniti, quindi la por-ta di Empoli che per lui è sem-pre spalancata. Il rapporto conFabrizio Corsi è importante e inquella città Totò e Ilenia, con Fi-lippo e Diletta andranno a vive-re a giugno del 2016. Nella testadi Totò ogni tanto torna in men-te il sogno di giocare un annocon e per Vincenzo Montella.Cambia idea spesso il campionenapoletano, ma poi l’amore perUdine prevale. E quella gentealla quale si è legato quella serad’estate del 2010 quando disseno alla Juve, vuole che Totò re-sti bianconero fino alla fine.Con la 10 e la fascia di capitanosul braccio. Ieri lui non ha persola testa, ha trovato energie perbattere Handanovic. Raggiun-gendo Baggio. Che ora, forte dei 12 gol e della nona stagionedi fila in doppia cifra, ha la vo-glia matta di superare.

fr.vell.© RIPRODUZIONE RISERVATA

205� sono i gol di Totò Di Natale in 420 partite di serie A. L’attaccante dei friulani ne ha segnati 18 con la maglia dell’Empoli e 187 con l’Udinese

Antonio Di Natale, 37 anni, gioca nell’Udinese dall’estate 2004 ANSA

I MIGLIORI CANNONIERI DELLA AIl gol all’Inter è il numero 205 per Antonio Di Natale, che raggiunge così Roberto Baggio nella classifica dei cannonieri della A da quando si gioca il campionato a girone unico. Questo il dettaglio274 Piola (51 Pro Vercelli, 143 Lazio, 10 Juventus, 70 Novara)241 Totti (241 Roma)225 Nordahl (210 Milan, 15 Roma)216 Meazza (197 Inter, 9 Milan, 10 Juventus)

216 Altafini (120 Milan, 71 Napoli, 25 Juventus)205 Baggio R. (39 Fiorentina, 78 Juventus, 12 Milan, 22 Bologna, 9 Inter, 45 Brescia)205 Di Natale (18 Empoli, 187 Udinese)190 Hamrin (8 Juventus, 20 Padova, 150 Fiorentina, 9 Milan, 3 Napoli)188 Signori (11 Foggia, 107 Lazio, 3 Sampdoria, 67 Bologna)188 Del Piero (188 Juventus)

KONEOvviamente in mezzo al campo per rompere e ripartire, doppia fase che in 9 si deve per forza fare. Ha energia, fa due serpentine: tenta l’impossibile.

6

� TIRI 1� RECUPERI 2� PASSAGGI 4

PERICACon lui Stramaccioni prova a pareggiarla a pochi istanti dalla fine. E D’Ambrosio gli nega il gol da leggenda.

s.v.

� TIRI 0� SPONDE 0� DRIBBLING 0

GNOUKOURIEntra per mettere due tappi a centrocampo. Ci riesce con disinvoltura perché sbroglia una situazione in mezzo con forza esperta.

s.v.

� TIRI 0� RECUPERI 2� PASSAGGI 4

Page 5: La Gazzetta dello Sport (04 - 29 - 2015)

5MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A MANCINI NON BASTA«MEGLIO IN 11 CONTRO 11IL CERVELLO VA USATO»

fL’AREA TECNICAL’ALLENATORE DELL’INTER

Luca TaidelliINVIATO A UDINE

U dinese-Inter regala di tut-to. In campo e dopo, conStrama che perde ma è

sereno e Mancio che vince ma èimbelvito per come la sua squa-dra rischia di vanificare una vit-toria pesantissima malgrado idue uomini in più. E l’allenatoreinterista - come testimonia l’as-senza di voce - non le ha manda-te a dire ai suoi giocatori. Pro-prio come Pippo Inzaghi quat-tro giorni prima. Anche se in uncontesto molto diverso.

AZIONARE IL CERVELLO «Noncapisco perché dopo la doppiaespulsione e il gol alcuni nostri

giocatori abbiano smesso digiocare – dice Mancini –. Neparleremo meglio domani (og-gi, ndr.), perché finché erava-mo 11 contro 11 la squadra miera piaciuta molto. A volte i ra-gazzi non pensano, il cervello èfatto per essere usato. Quattro ocinque giocatori hanno iniziatoa giochicchiare come fosse unallenamento. L’atteggiamentodopo non va bene, siamo unasquadra che non se lo può per-mettere. Sul 2-1 e con due uo-mini in più è ovvio che devi fargirare la palla e far correre avuoto l’avversario, chiudendola gara. Invece qualcuno si èmesso a tentare dribbling inuti-li. Tanto che poi su un paio dilanci lunghi abbiamo rischiatodi pareggiare». Ma alla fine gli

scappa una risata all’idea che sefosse finita 2-2 avrebbe fatto al-lenare i suoi all’alba, come suc-cesso dopo il Parma.

POLDI E TOTÒ Alla fine ha deci-so l’uomo meno atteso, Podol-ski. E Mancini ci tiene a fargli icomplimenti, prima di ripren-dere con la ramanzina ai suoi:«Lukas? L’accordo era che sa-

rebbe venuto per sei mesi e chepoi sarebbe tornato a Londra. E’stato anche sfortunato in passa-to, è un professionista serio, so-no contento per lui. Perché sce-gliamo soprattutto stranieri? E’molto difficile trovare italianiforti, con costi accessibili e checambino qualcosa per noi». Unitaliano super se lo è trovato difronte. «Infatti voglio fare i

complimenti a Totò Di Natale,che ha raggiunto Baggio ed ècapace alla sua età di fare anco-ra gol incredibili. E un bravo vaanche all’Udinese, per la presta-zione e pure per lo splendido stadio che sta costruendo. L’Ita-lia ha bisogno di impianti così».

HERNANES E IL POSTINO Man-cio invece torna a ripetere chenon ha bisogno di un’Inter così.Perché lui non sta inseguendosoltanto il quinto posto, ma an-che l’idea di costruire una squa-dra che con i giusti innesti torniin alto già l’anno prossimo. «Eproprio per questo non accettocerti atteggiamenti. La partitasi era messa in modo ottimo.Siamo arrivati in area dieci vol-te e si sono messi a fare “segnitu, no segno io, dai segna tu”.Poi capita che gli avversari fan-no gol, magari su un corner oun rimpallo. La palla va fatta gi-rare, non serve a nulla partire eportarla come le lettere il posti-no. Non mi va bene che ognunoprenda licenze che non dovreb-be. Hernanes per esempio negliultimi 25 minuti non mi è pia-ciuto. Gioca perché è in forma ese lo merita, ma non mi è pia-ciuto nel finale. Così come gliesterni».

A BRIGLIA SCIOLTA Eppureaver portato a casa un matchdel genere vale doppio. Perchéper la quarta gara consecutival’Inter ha fatto la partita, ha sìsbandato ma fatto comunquerisultato. Soprattutto quandoMancini, proprio come sabatocontro la Roma, ha virato suquel 4-2-3-1 che rimane il suosistema di gioco preferito.L’aveva messo nel cassetto, maora che c’è da correre a brigliasciolta è tornato a dosarlo neimomenti giusti. Basta che i suoicapiscano che ad entrare in por-ta col pallone era capace solo ilBarcellona di Guardiola.

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R«Dopo i due rossi qualcuno ha giochicchiatoNon possiamo permettercelo»

HANNO DETTO

ANDREA RANOCCHIATWEET DEL DIFENSORE INTER

VITTORIA IMPORTANTISSIMA!!!

GRANDI RAGAZZI! SONO PROPRIO CONTENTO PER @PODOLSKI10 !!

DAVIDE SANTONDIFENSORE INTER

DOBBIAMO CONTINUARE COSÌ.

CREDIAMO ALL’EUROPA, SIAMO VICINI

E NON MOLLIAMO

FREDY GUARINCENTROCAMPISTA INTER

ABBIAMO VINTOED È QUELLO CHE

CONTA. IN SETTIMANA PARLEREMO DI COSA

NON È ANDATO

Serie ARAnticipo 33a giornata

5� Le partite utili consecutive in campionato dell’Inter: 3 vittorie e 2 pareggi. L’ultima sconfitta risale al 22 marzo, 1-0 a Genova contro la Sampdoria.

IL BRASILIANO

Carica Hernanes: «Siamo in forma, ora acceleriamo»1E l’ex Felipe: «Merito del Mancio, ora voglio l’Europa. Dovevamo gestire meglio l’11 contro 9»

Felipe, 30 anni, con Thereau LAPRESSE

Francesco VelluzziINVIATO A UDINE

E ra la sua notte, la sua se-rata. Felipe a Udine, conla maglia numero 26 del-

l’Inter. Caterina, il suo amore,lì in tribuna a soffrire con lui eper lui con parenti e amici cari.Lui nervoso, stressato, emozio-nato. «Ero teso, emozionato, lasentivo, la sentivo tanto». Do-dici anni a Udine, dove ha casa,non si dimenticano. Soprattut-to per Felipe non si dimentica-no i momenti bui di Parma dadove ha deciso di andarsene, ela resurrezione di Milano conRoberto Mancini che gli ha da-to fiducia lanciandolo propriocol Parma: «Mi ha dato tanta fi-ducia, mi ha fatto giocare duepartite da titolare. Non posso

che ringraziarlo. Questa espe-rienza all’Inter è bellissima, cela sto mettendo tutta. Devosempre farmi trovare pronto eci sto riuscendo. Mancini mi dàdei consigli, dei suggerimenti,soprattutto mi dice di star tran-quillo e di giocare come so, difare le cose che so fare, consemplicità. Per me sarebbe unsogno rimanere ancora all’In-ter e fare un altro contratto conquesto club».

ANALISI Poi il difensore brasi-liano passa all’analisi dellapartita e qui cominciano le no-te dolenti: «Dovevamo gestiremeglio la palla, loro erano innove e non potevano prender-cela. L’Udinese l’ho vista bene,vogliosa, combattiva, ma noidovevamo uscire da qui con itre punti. E ce l’abbiamo fatta.In questi giorni ci siamo parlatiin spogliatoio tra di noi e ci sia-mo detti che dobbiamo tentareil tutto per tutto da qui alla fineper arrivare in Europa League.Ce la stiamo mettendo tutta.Dobbiamo provarci».

SANTON A fine partita ancheSanton ha rimarcato le difficol-tà della sua squadra: «Abbia-mo sofferto nell’ultimo quartod’ora, abbiamo sbagliato trop-pi passaggi, ma ci prendiamoquesti tre punti e continuiamoa guardare l’Europa. Non dob-biamo mollare». Il profeta Her-nanes: «Siamo in un buon mo-mento di forma, dobbiamo ap-profittarne per prendere piùpunti possibili».

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Page 6: La Gazzetta dello Sport (04 - 29 - 2015)

6 MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Page 7: La Gazzetta dello Sport (04 - 29 - 2015)

7MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Fumogeni tra i tifosi del Torino durante il derby di domenica ANSA

Omicidio Esposito: De Santis rinviato a giudizio1«Gastone» accolto in aula con corida stadio. La mamma di Ciro lo incrocia per la prima volta: «Un dolore indicibile»

U n omicida in lettiga. Unamadre che non crede aipropri occhi e, qualche

istante dopo, alle proprie orec-chie. Una compagnia di parentiultrà che applaude l’omicida alsuo arrivo. Grida. Incita. «For-za Daniele». E così un’aula ditribunale diventa la curva diuno stadio. L’avvocato difenso-re, Tommaso Politi, smentisce:«Sono state solo piccole frasi diincoraggiamento per una per-sona alle prese con una dram-matica vicenda giudiziaria».Sarà, ma la sensazione sgrade-vole resta. Si va comunqueavanti. Antonella Leardi, cheogni giorno convive col dram-ma — indipendente da cosa siaaccaduto prima degli spari, re-sta un’immensa tragedia — diaver perso un figlio di 29 anni

uscito di casa per andare a ve-dere una partita di calcio, èpiuttosto scossa. Non avevamai incontrato prima l’assassi-no — anche qui, indipendente-mente dal perché abbia premu-to il grilletto, è lui ad aver spa-rato — di Ciro. Non ne avevamai incrociato lo sguardo. Equando è avvenuto, ieri matti-na, nell’aula 6 della Palazzina Adel Tribunale di Roma, è statotraumatico. Anzi, «doloroso —spiega la signora Leardi conuna metafora —, dello stessodolore che si prova durante unparto, quando l’ostetrica tiprende il figlio appena nato.Seguirò tutto il processo — an-nuncia —, fin dalla primaudienza: lo devo a mio figlio».

DALL’8 LUGLIO Perché un pro-

cesso si farà, di fronte alla TerzaCorte d’Assise di Roma, nell’au-la bunker di Rebibbia, a partiredall’8 luglio. Da ieri è ufficiale.Ci sono volute cinque ore per-ché il Gup Maria Paola Toma-selli, al termine dell’udienzapreliminare e della camera diconsiglio, accogliesse le richie-ste di rinvio a giudizio formula-

te dai pm Eugenio Albamonte eAntonino Di Maio dopo un an-no di indagini. Daniele De San-tis dovrà rispondere di omici-dio volontario, con l’aggravan-te dei futili motivi (un colpomesso a segno dalla Procura),oltre che di lesioni e porto abu-sivo d’arma da fuoco. Una mon-tagna di accuse che non spa-

venta i suoi legali, ai quali vadato atto di aver evitato la scor-ciatoia del rito abbreviato. «Noiquesto processo lo abbiamocercato», ribadiscono. A pro-cesso andrà anche l’ultrà delNapoli Gennaro Fioretti, rinvia-to a giudizio per rissa e lesioni:era nel gruppo di Ciro Esposito(fu ferito al braccio da una del-

le pallottole) e la sua presenzanel processo dimostra che per ipm qualcosa De Santis subì pri-ma degli spari. Il processo di-mostrerà se Gastone fu «soltan-to» malmenato o anche accol-tellato, come ipotizza la periziadel Racis. L’altro compagno diCiro, Alfonso Esposito, sfruttaun difetto di notifica ed evita,per il momento, il rinvio a giu-dizio. La sua posizione è stral-ciata, ma i pm sono convinti di«recuperarla» entro l’8 luglio.

INTANTO GENNY Per un curio-so scherzo del calendario deltribunale di Roma, oggi il cele-berrimo Genny ‘a Carognacomparirà davanti al giudiceCinzia Parasporo, che potrebbecondannarlo per i reati di resi-stenza aggravata a pubblico uf-ficiale e di esposizione di mate-riale incitante alla violenza.Così almeno il primo capitolodi quel maledetto Napoli-Fio-rentina sarà chiuso.

a. cat.© RIPRODUZIONE RISERVATA

3 maggio 2014L’agguato Prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, a Tor di Quinto, Roma, i tifosi del Napoli entrano in contatto con gli ultrà della Roma: Ciro Esposito resta ferito da un proiettile.

7 maggioArresto De SantisDopo giorni di caccia ai colpevoli e analisi delle immagini delle telecamere di sicurezza, viene arrestato Daniele De Santis, ultrà della Roma.

25 giugnoMuore Ciro Dopo una lunga convalescenza, Ciro Esposito muore al Policlinico Gemelli di Roma. Il ragazzo, in alcuni momenti di lucidità, era riuscito a raccontare: «È stato De Santis a spararmi»

IeriDe Santis rinviato a giudizioIl gup Maria Paola Tomaselli su richiesta dei pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio, ha disposto il rinvio a giudizio per Daniele De Santis, per l’omicidio di Ciro Esposito.

8 luglio 2015Data della prima udienzaNell’aula bunker di Rebibbia, Roma, davanti alla Corte d’assise, inizierà il processo contro Daniele De Santis, accusato di omicidio volontario, lesioni e porto abusivo d’arma.

LE TAPPEDELLA VICENDA

A sinistra un’immagine drammatica di Ciro Esposito a terra dopo l’agguato. A destra, Daniele De Santis ANSA

Serie ARTifo violento

Effetto derby Otto arresti e divieto di trasferta1Niente gare esterne per i tifosi di Juve e Toro. E Tosel potrebbe chiudere la Sud dello Stadium

Alberto Mauro TORINO

L a Juventus potrebbe vince-re il 31° scudetto questa se-ra. E festeggiare allo Sta-

dium a ranghi completi. Ma se iltitolo arrivasse invece nei prossi-mi giorni, la squadra di Allegririschia di festeggiare senza partedei tifosi. L’Osservatorio del Vi-minale, che si riunirà in giornataa Roma, vieterà le prossime tra-sferte ai tifosi bianconeri e gra-nata, diretta conseguenza delleviolenze nel derby. Settore ospitideserto a Marassi, sabato controla Samp. E possibile curva chiusaallo Stadium nei turni successivi.Sulla sponda granata vendita deibiglietti per Palermo-Torino ri-servata solo ai tifosi residenti inSicilia (una sessantina i taglian-di venduti ai torinisti). Su richie-sta dell’Osservatorio e della que-stura di Torino, Toro-Empoli èslittata di un giorno (da martedì5 maggio alle 18.30 a mercoledì6 maggio, ore 15), per evitare laconcomitanza con Juventus-Re-al Madrid di Champions.

L’ATTESA La Figc, intanto, si co-stituirà parte civile (e sarà rap-presentata in tribunale dall’av-vocato Tito Lucrezio Milella, acui ieri è stato conferito il man-dato) per danno d’immaginecontro i tifosi fermati per i disor-dini del derby. Il giudice sportivo

non si è ancora espresso sul-l’eventuale chiusura della curvaSud dello Stadium (nel mirino leprossime due partite casalingheJuve-Cagliari e Juve-Napoli, nonci sono stati i tempi tecnici perprendere una decisione primadella Fiorentina). In mancanzadi responsabilità certe per l’epi-sodio più grave (e che ha provo-cato 10 feriti), il lancio dellabomba carta, ogni decisione sul-le possibili punizioni a caricodelle società è stata rinviata alleprossime ore. L’Osservatorio hafatto pervenire alla Procura fe-derale una nota in cui la Poliziaavvisa che a breve l’indagine re-lativa alla bomba carta si chiude-rà, ma al momento il procedi-mento coordinato dai pm An-drea Padalino e Antonio Rinau-do è in svolgimento. In Procuraprosegue la visione dei filmati.L’ipotesi più accreditata (anchegrazie ai video postati negli ulti-mi giorni sui social dai tifosi gra-nata) è quella del lancio: dal set-tore ospiti juventino alla curvaPrimavera, se fosse confermatala Juve rischia la chiusura dellacurva Sud (per i prossimi dueturni) e una multa salatissima.Super lavoro anche per la que-stura di Torino.

IL BILANCIO Sale a 23 il numerodi tifosi coinvolti nei disordinidel derby: in totale sono 8 gli ar-resti, cinque effettuati nelle pri-me ore, tre nella giornata di ieri.

Il primo per aver scavalcato la re-cinzione esterna dello stadio, untifoso granata di 28 anni per averlanciato un fumogeno verso ilsettore dei bianconeri e un altrotorinista di 26 anni per resisten-za a pubblico ufficiale e favoreg-giamento; avrebbe aiutato unamico a fuggire dopo aver sca-valcato la recinzione. Quindici idenunciati. Tra questi anche idue tifosi granata che hannodanneggiato il pullman della Ju-ventus in via Filadelfia, entrambiindividuati grazie all’analisi deifilmati a circuito chiuso del mez-zo. Per 16 dei 23 tifosi è già ope-rativo il Daspo, con pene inaspri-te per i recidivi (più di un ultràera già stato oggetto di Daspo inpassato) e possibile Daspo digruppo per i granata responsabi-li dell’assalto al pullman juventi-no. Nessuna conseguenza per i

10 tifosi del Torino feriti nelloscoppio della bomba carta, tuttidimessi nel giro di poche ore. Peri primi due, medicati alle Moli-nette, prognosi di cinque e settegiorni. Nessun problema perquello curato al Mauriziano perintossicazione da esalazioni difumo, e i 5 in codice bianco alCto. Qualche punto di sutura acoscia, spalle e viso, per gli ulti-mi due che sono rimasti qualcheora in osservazione al Cto-.

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Alessandro CatapanoROMA

N emmeno 24 ore e laFigc passa all’incasso.«Incontrerò il Coni e

le leghe del calcio e faremo ilpunto della situazione».D’accordo, l’annuncio delministro Angelino Alfano ar-riva in coda ad un interventoradiofonico (al Gr Rai) in ve-rità un po’ verboso, con nuo-va denuncia delle mancanzedel calcio, ma in fondo Ta-vecchio ha ottenuto quelloche voleva: riunire intornoal tavolo più autorevole(quello del Viminale) tutticoloro che nella lotta allaviolenza da stadio possono,anzi devono dare il propriocontributo, e quindi lo Stato,il Coni e la Figc con tutte lesue componenti, compresicalciatori e, soprattutto, so-cietà. Sono loro, innanzitut-to, a dover compiere il saltodi qualità. «Facciano fino infondo il proprio lavoro edeliminino ogni compiacenzacon le tifoserie violente», ilmonito di Alfano, che ricalcaquanto auspicato il giornoprima da Tavecchio. «Le so-cietà — rincara la dose il ti-tolare del Viminale — nonhanno fatto quello che ave-vamo concordato di fare»,ovvero «una migliore forma-

zione degli steward» e «una piùefficiente segmentazione deisettori che, senza ridurre il con-fort, avrebbe comunque au-mentato la sicurezza. Noi, inve-ce, abbiamo introdotto il Daspodi gruppo, aumentando tantis-simo la sua estensione». E giùdi seguito cifre e dati che dimo-strerebbero come «da noi, or-mai, avvengano meno incidentiche in Germania e Inghilterra».Parola di Alfano (proferita pro-babilmente perché soprattuttoRenzi la intendesse), il qualepoi, nel ribadire che comunque«nessuna tregua verrà concessaai violenti travestiti da tifosi»,ricorda a tutti i naviganti: «Nonsi può immaginare che tutto sirisolva in un fatto della Polizia,del Governo, dello Stato. Noisiamo pronti ad andare avantisulle cose che abbiamo fatto,ma ciascuno si deve assumerele proprie responsabilità».

E I CLUB? La Figc lo ha fatto perprima. Con due cose molte con-crete: l’invito a incontrare il mi-nistro, recapitato ieri al Vimi-nale con una lettera in cui Ta-vecchio comunque sottolinea ilgrande lavoro delle forze di po-lizia; la costituzione della Figccome parte civile nel procedi-mento che si aprirà contro gliarrestati per le violenze di To-ro-Juve. Ora mancano all’ap-pello solo le società.

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IL MINISTRO

Alfano: «Vediamoci, ma i club rispettinogli impegni presi»

RSolo stasera lo scudetto sarebbefesteggiato da tutta la tifoseria dei bianconeri

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, 44 anni ANSA

Page 8: La Gazzetta dello Sport (04 - 29 - 2015)

8

Allegri, ansia scudettoPer il match-ball Juve ecco Tevez rilucidato1Il tecnico: «Vorrei vincerlo subito, ma non dipende solo da noi. Mancano 4 punti: 3 con la Fiorentina e 1 contro la Samp»

LE REAZIONI

I tifosi commossi dal pianto di Gentile«Sempre uno di noi»

FIORENTINA

Montella freme: «Allo Stadium abbiamo già vinto» 1Il tecnico ricorda il successo in Coppa Italia a Torino. «Poi andò male il ritorno e quell’eliminazione ci brucia ancora»

Vincenzo Montella, 40 anni, alla Fiorentina dal 2012-13 ANSA

Vincenzo Cito

T utto, ditegli tutto. Nonche sia debole. Quelpianto, semmai, ha

emozionato. Quando l’altrasera, a Gazzetta tv, ClaudioGentile ha manifestato lasua commozione nel ricor-dare i trascorsi bianconeri,ha colpito dritto al cuore ilmondo juventino. Sul web, ivecchi innamorati si sono

scatenati «Una reazione stu-penda, intensa, genuina» «Unmomento di fortissima intensi-tà» «Uno dei pochi nostri exche mi è sempre piaciuto».Qualcuno non sapeva («Non tiho visto giocare dal vivo ma horecuperato vecchi filmati»), c’èchi gli ha rinfrescato la memo-ria «Al Mondiale 1982 Zico eMaradona stanno ancora cer-cando il pallone». Se li mangia-va tutti, eppure è scoppiato inlacrime. Possibile? Non si sor-

26� i gol stagionali segnati da Tevez, di cui 18 in campionato, che gli valgono il primato tra i cannonieri. Nelle ultime 5 gare della Juve è stato suo l’unico gol segnato (contro la Lazio) dagli attaccanti

IL TRICOLORE IN 8 CASI

JuventusFiorentina

LazioParma

SassuoloRoma

1

1

X

1

1

X

1

1

X

2

2

X

2

2

X

2

1

1

1

X

X

X

2

2

CLASSIFICA (punti)GIORNATA 33

76

76

74

76

76

74

76

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In caso di arrivo a pari punti Juventus in vantaggio negli scontridiretti sia con Lazio che con Roma

GDS

Fabiana Della ValleINVIATA A VINOVO (TORINO)

«L o scudetto? Se potessi scegliere prefe-rirei vincerlo domani (oggi, ndr), manon dipende solo da noi. La certezza è

che ci mancano quattro punti, quindi dobbiamofarne tre con la Fiorentina euno con la la Samp». Massimi-liano Allegri sintetizza così lasituazione bianconera: primasi chiude il discorso tricolore emeglio è, per poi concentrarsisulla Champions. Quindi vie-tato distrarsi un’altra volta, co-me nel derby, e occhio alla Fio-rentina ferita e agguerrita.Stasera allo Stadium Allegris’aspetta un segnale forte dal suo reparto offen-sivo, che forse ha approfittato della primaveraper andare in letargo. Nelle ultime 5 partite soloun gol è stato segnato da una punta (Tevez nel2-0 alla Lazio), un po’ pochino per un attaccoche in campionato ha comunque messo insieme30 gol. E’ calato il rendimento di Tevez, com’eraprevedibile che potesse accadere, visto che l’ar-

gentino ha fatto una stagione straordinaria (18gol in A, 26 in stagione). Ma soprattutto gli altrinon sono stati capaci di non farlo rimpiangere.

CARLITOS AL TOP PER LA COPPA «Tevez sta be-ne e dovrebbe giocare», ha detto Allegri a pro-posito di Carlitos, che nel derby è partito in pan-china. Colpa del virus che l’ha messo k.o. primadella gara di Monaco (diffondendosi poi a mac-chia d’olio nello spogliatoio) e l’ha debilitatopiù del previsto. Tevez ha avuto un rendimentoeccezionale, una flessione ci sta. Ma la Juve nonpuò permettersi di non averlo al top nel mo-mento clou della stagione. Soprattutto nella sfi-da di Coppa con il Real, dove dovrà già fare ameno di Pogba (ancora out sicuramente all’an-data). Per questo Allegri ha fatto fare a Carlitosin questi giorni un lavoro atletico specifico e mi-rato. Tevez però ha bisogno di giocare per ritro-vare il ritmo partita, così con la Fiorentina saràtitolare e potrà cercare il diciannovesimo cen-tro, anche per tenere a bada Icardi e Toni,avversari irriducibili per il trono di canno-niere.

MORATA A SECCO Se Tevez ha rallentanto(due soli gol ad aprile, peggio aveva fatto so-lo a dicembre e febbraio: uno), Morata (settecentri) si è perso: l’ultima rete è datata 14marzo, a Palermo. Con il Torino non ha bril-lato, Allegri potrebbe dargli un turno di ripo-so e rilanciare la vecchia coppia Tevez-Llo-rente. Matri, protagonista in Coppa Italiaproprio con i viola, non ha mai segnato in A,Llorente (5) è a digiuno dal 20 febbraio (Ju-ve-Atalanta). «Domenica sono stati criticati gli

attaccanti - detto Allegri - maMorata è al suo primo anno datitolare in una grande squadra,è normale che alterni periodibuoni ad altri meno. Deve tro-vare un suo equilibrio». La Ju-ve invece deve ritrovare i goldei suoi attaccanti per batterel’unica squadra che quest’annoha fatto cadere la Juve allo Sta-dium (semifinale di andata di

Coppa Italia). «Il sistema di gioco lo scelgo an-che in base agli avversari: con il Torino ho sceltola difesa a quattro perché credevo di poter anda-re in vantaggio e di gestire poi in maniera diver-sa. Invece abbiamo preso due gol da pollaccio-ni, con la Fiorentina m’aspetto un’altra Juve». Ereti che possono valere lo scudetto.

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PERCHÉ VEDEREJUVE-FIORENTINAUna semifinalista di Champions e una di Europa League (nel giorno di Santa Caterina, patrona d’Europa). Invitati 4-5 artisti del palleggio e le 10 lettere più adrenaliniche della A: Tevez-Salah.Juventus Stadium, ore 20.45

Giovanni SardelliFIRENZE

L a sfida più dura nel mo-mento più duro. Vista cosìsembra troppo per la Fio-

rentina. Reduce da tre sconfit-te consecutive in campionato,due delle quali casalinghe conVerona e Cagliari. In realtàMontella ci crede come e più disempre. I suoi faranno lo stes-so? «Conosciamo il valore del-la Juventus – spiega il tecnico –ma dobbiamo andare a Torinocon fiducia e coraggio. Guai aperdere la nostra identità». Da-

vanti torna Mario Gomez, ac-canto a lui schizzerà Salah.Sulla destra il talento di Jo-aquin. L’attacco titolare per mi-gliorare il triste score delle ulti-me tre sfide. Con un solo gol,peraltro inutile, di Gilardino.

I FIGLI NON SI PICCHIANONessuna voglia di nasconderela brutta figura di domenicascorsa. «Con il Cagliari abbia-mo giocato una partita pessi-ma». Ma l’ipotesi suggerita daivertici societari al termine delmatch, ovvero il ritiro, ha tro-vato in Montella un fermo op-positore. Andrea Della Valle si

è fidato del suo allenatore. Ed igiocatori sono tornati alle pro-prie case. «La squadra non an-dava punita, il ritiro non servi-va – spiega l’Aeroplanino-. Co-nosco il gruppo e mi assumo laresponsabilità della decisioneperché non c’è mai stato tradi-mento dal punto di vista dellavolontà. Abbiamo avuto dellemancanze, indubbio: maquando un figlio è in difficoltàlo aiuti nella maniera giusta,non picchiandolo». Nella con-tinua e ragionata turnazione diuomini e schemi, oggi si rive-dranno Gonzalo Rodriguez alcentro della difesa e Mati Fer-nandez in mezzo al campo. Do-vrebbe toccare invece a BorjaValero riposare in panchina.Dopo quasi sei mesi, tra i con-vocati torna Bernardeschi.

CHE BOTTA! La Fiorentina allo

Stadium ha già vinto. Non sonopassati nemmeno due mesi daquel 2-1 deciso da un Salah inversione Messi. Era la semifi-nale d’andata della Coppa Ita-lia ed in molti a Firenze pregu-stavano già la finalissima. Il ri-torno al Franchi, invece, fu unincubo. Il 7 aprile scorso finì3-0 per gli uomini di Allegri edin molti nel gruppo viola siportano dentro le scorie delladebacle. «Quella partita ha la-sciato grandissima amarezza –prosegue Montella – tenevamotutti molto alla finale». Sta-dium che, come tutti gli altriimpianti, Montella non vorreb-be mai vedere chiuso. Nemme-no dopo quanto accaduto inoccasione del derby contro ilTorino.«Quello che è successoresta gravissimo – conclude iltecnico - ma io preferisco sem-pre giocare con lo stadio pieno

senza settori chiusi: inutile pe-nalizzare molti per colpa di po-chi idioti. L’importante, sem-mai, è che allo stadio entrino lepersone giuste».

LUSSO ESTIVO Ieri è stato defi-nito il calendario dell’Interna-tional Champions Cup, torneoestivo che vedrà la Fiorentinaaffrontare alcune squadre top.Si parte dagli Stati Uniti: il 21luglio se la vedrà col Psg allaRed Bull Arena, nel New Jer-sey. Il 24 viola in campo con ilPorto al Rentschler Field Sta-dium (East Hartford, Connec-ticut). Il 2 agosto a Firenze ar-riverà il Barcellona di Messi,prima di chiudere il 5 agosto aStamford Bridge contro ilChelsea di Mourinho. Speran-do di non rovinare tutto con unbrutto finale di stagione.

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RGli attaccanti sonoandati un po’ in letargo: solo un gol segnato nelle ultime 5 partite

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9MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

I RIVALI EUROPEI

Real, sì a Bale-BenzemaAncelotti: «I bianconeri?Ci bastano 2 pareggi...»1Le due star pronte al rientro. L’allenatore: «Contro la Juve magari ci chiudiamo e mettiamo un autobus davanti alla porta»

fLO SPETTACOLO «Mi voleva la Juve»: il racconto di Facchetti tra pallone, teatro e il sogno di un bambino

� VINOVO Per qualcuno è stato un tuffo nel passato: Zinedine Zidane a Vinovo a pochi giorni da Juventus-Real. Lui che è stato un idolo dei tifosi bianconeri e li ha «traditi» nel 2001 per i galattici. Adesso Zizou fa l’allenatore del Real B e ieri era a Torino per partecipare a un master organizzato dalla federazione francese, riservato ai grandi ex calciatori che hanno iniziato la carriera di tecnici. L’iniziativa prevede corsi di aggiornamento presso i principali club europei e ha fatto tappa allo Juventus Center per una tre giorni di lezioni. Con Zidane c’erano Makelele, Sagnol, Diomede eRoy. Ieri, dopo una prima lezione tenuta dal responsabile del Training Check Roberto Sassi, Zidane e gli altri hanno incontrato l’amministratore delegato bianconero Beppe Marotta. Tra gli insegnanti c’è anche Christian Damiano, alla Juve per due stagioni (2007-09) come allenatore in seconda di Claudio Ranieri.

f.d.v.

MASTER DA TECNICO

E a Vinovosi rivede Zizouil doppio ex

La commozione di Claudio Gentile lunedì sera a Senza Appello

prende Aldo Serena, alla Juvedal 1985 al 1987, arrivato pro-prio mentre Gentile lasciava lasocietà. «Non ci ho giocato as-sieme ma ho avuto modo di co-noscerlo. A volte fuori sem-briamo diversi da quelli chesiamo, nascondiamo le emo-zioni dietro una corazza. Quel-le lacrime non mi hanno sor-preso, rivelano sensibilità».Tutti i siti del mondo Juve - nonquello ufficiale della società -hanno salutato con affetto ilvecchio leone, riproponendo ilvideo. «Una bellissima scena -ha commentato Canale Juve -che testimonia il legame anco-ra forte verso i nostri colori». Equalche antiinterista ha vele-nosamente commentato «SeStramaccioni ha trovato unapanchina, perché Gentile no?»

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Carlo Ancelotti, 55 anni, seconda stagione al Real GETTY

Zinedine Zidane, 41 anni, durantela visita a Vinovo LAPRESSE

Filippo Maria RicciCORRISPONDENTE DA MADRID

@filippomricci

N on c’è conferenzastampa nella qualeCarlo Ancelotti non

riesca a strappare un sorriso ouna risata alla sua platea. Chese uno pensa alle tensioni, al-le ruggini, alle frecciate del-l’epoca di Mou o al cupo gri-giore quando al suo postomandava il fido Karanka,sembra di essere passati su unaltro pianeta. Ieri a Valdebe-bas si presentava la vigiliadella partita con l’Almeria:appuntamento tenuto vivodal fatto che alla fine della Li-ga mancano 5 giornate manon granché eccitante, so-prattutto col calendario cheattende il Madrid.

VECCHIO STILE ITALIANO Eallora Carlo ha allietato la pla-tea. Prima ha preparato il ter-reno: «Abbiamo un calenda-rio complicato perché gio-chiamo con Siviglia, Juven-tus, Valencia e ancora Juve,però siamo in grado di cavar-cela benone. E poi possiamopermetterci di pareggiare due

volte... con la Juve. Potremmopassare lo stesso, e la cosa ci dàrespiro». Mormorio di divertita approvazione in sala, quindi lastoccata ad un’altra domanda sultema: «In Liga se pareggiamo cicomplichiamo la vita, però inChampions è diverso. Magaricontro la Juve tiriamo fuori ilvecchio stile italico, ci chiudiamoe mettiamo l’autobus davanti al-la porta... Però non dimentichia-moci che in Liga stiamo per arri-vare ai 100 gol». Risata generale,sdrammatizzazione riuscita,buonumore costante. Sarebbeuna follia ma da queste parti cihanno abituato a cose poco ordi-narie: certo è che se il club doves-se decidere di cambiare allenato-re, Carlo lascerà tanti orfani.

BALE E BENZEMA Sbrigata conironia la pratica bianconera Car-lo ha dato alcune informazioniimportanti: «Bale tornerà ingruppo venerdì quindi sarà di-sponibile col Siviglia (sabato,ndr). Benzema invece rientreràin gruppo solo domenica. Comearriverà a Torino? In autobus e inaereo». A proposito della legge-rezza dell’essere di cui sopra. An-celotti a Vigo ha provato Ramos,Pepe e Varane insieme in difesa:«E’ stato circostanziale, perché ilCelta aveva 4 attaccanti. A mepiace la difesa a 4, quella a 3 nonl’abbiamo praticamente mai usa-ta». Sulla carta, esperimentochiuso.

ODEGAARD CONVOCATO Porteaperte invece al baby fenomenonorvegese Martin Odegaard, an-ni 16, convocato per la prima vol-ta. Non è detto che entri nei 18finali, perché con lui ci sono an-che altri due canterani, Mayorale Diego Llorente, e uno dei trestarà fuori. La Norvegia è in fi-brillazione, Madrid meno: da quando il piccolo Martin è statoinfilato nel Castilla, la secondasquadra del Real guidata da Zi-dane è precipitata dal primo alsettimo posto, e con Odegaard incampo ha vinto una partita su 8,perdendone 4.

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� MILANO Zamparini chiama la Juve per Dybala: «I bianconeri sono i più decisi. Ma gli Agnelli hanno il braccino corto». La concorrenza comunque non manca: «Su Dybala ci sono sei squadre. I più ricchi sono quelli del Psg. Ma io preferisco il Napoli. De Laurentiis mi è simpaticissimo e anche i napoletani. Lì Dybala può diventare il nuovo Maradona». Continua Zamparini a Radio 24: «Il Napoli lo pagherebbe in quattro anni. Ma se non mi danno 40 milioni me lo tengo: Messi a 21 anni era come Dybala». MIRE PSG «Pogba? Sì, l’ho incontrato. Perché è un talento, è francese ed è parigino. Ma ci sono diverse altre grandi squadre sulle sue tracce». Il presidente del Psg, Nasser Al-Khelaifi, conferma a Le Parisien i contatti con il gioiello della Juventus. Poi si sofferma su Cavani: «È giovane e rappresenta il futuro del club. Ha bisogno di più fiducia, ma la sua ultima partita dimostra il suo talento. Sarà al Psg anche la prossima stagione. Un’offertadi 50 milioni? Non la prenderei nemmeno in considerazione». In realtà saranno decisive le prossime settimane: la Juve è operativa anche su questo fronte. STORARI Ieri a CalcioMarket l’agente Claudio Vigorelli è stato chiaro sul futuro di Marco Storari: «Ha un grande rapporto con la Juve: possibile il rinnovo. Neto? Non sappiamo nulla. Marco potrebbe anche andar via, anche a gennaio lo voleva il Sassuolo».

Carlo Laudisa

AFFARI

Zamparini:«Dybala? Agnelliha il braccino»Psg vede Pogbae si tiene Cavani

Paul Pogba 22 anni AP

Matteo BregaMILANO

«M i voleva la Juve», testo e regia diGianfelice Facchetti. Sì, proprio lui.Giacinto capirà, questa è la storia ve-

ra di un ragazzino portata sul palcoscenico tea-trale. «Solo uno stupido si sarebbe rifiutato discrivere i testi e curare la regia – spiega Gianfelice–. Perché la storia è molto bella, contiene elemen-ti interessanti e forti. Mi fu prospettata l’idea al-l’improvviso da Giuseppe Scordio, attore, diretto-re artistico dello Spazio Tertulliano di Milano eanche protagonista, visto che si parla della suavita. Mi disse che di già fissato c’era solo il titolo.Gli ho chiesto: “Davvero, non si può cambiare?”».Gianfelice esplode in una risata adesso come allo-ra: «Nessun problema, sul serio. È una storia bel-lissima in cui si riconosce il calcio libero da impic-ci, il sogno per ogni bambino». Milano, anni Set-tanta. Giuseppe nasce e cresce nel quartiere Sta-dera, zona Sud della città. Gioca nella squadrettadell’oratorio, «La Rossa», e partita dopo partita si

fa notare da diversi osservatori. Lo chiama la Ju-ventus per un provino a Torino dove incontra Ce-stmir Vycpalek, tecnico dei bianconeri e zio diZdenek Zeman. Giuseppe, al termine del test, siferma pure a chiacchierare con lui. Insomma, glisembra di capire che il provino sia andato bene.

SOGNO INFRANTO Ma passerà un’estate intera enessuno chiamerà più dal club bianconero. Lastagione calcistica milanese riprende la normaleattività a settembre, ma lui, deluso e disincanta-to, decide di smettere con il calcio a 14 anni. No-nostante fosse un profilo promettente, visto che aquell’età la Juve non ti chiama per una gita. «Hopensato di suddividere lo spettacolo come una partita di calcio – spiega Facchetti, che non saràsul palco a recitare –. Il primo tempo in cui rac-contare i sogni e le illusioni. Poi l’intervallo, ilmomento delle riflessioni. Quindi la ripresa, iltempo del disincanto. Perché parallelamente allastoria calcistica viene portata avanti quella fami-liare». Una vita densa di turbolenze. Tra fratelli esorelle sono in sette. Il padre li abbandona, toccaalla madre sostenere la famiglia. Tra difficoltà

inevitabili, cadute morali e slanci affettivi, unodei fratelli di Giuseppe finisce nel vortice oscuro:droga e spaccio. Alla fine di un percorso che loporta a essere arrestato, a essere malmenato e processato per calunnia, a 21 anni finisce impic-cato a un cancello.

REALTÀ E PASSIONE Giuseppe vive tutto questoin prima persona, quotidianamente. «Nella storiac’è un rimando costante a me, mi sono sentito su-bito molto vicino a lui – aggiunge Facchetti –, atutti coloro che arrancano e faticano. C’è tutto,dalla caduta al riscatto». E lo porta a teatro, daquesta sera fino al 10 maggio allo Spazio Tertul-liano. «Mi voleva la Juve» debutta in concomitan-za con la partita che potrebbe dare lo scudettoalla squadra di Allegri, impegnata contro la Fio-rentina. Un’altra curiosità, un altro intreccio. In-fine, nota di servizio: chi si presenterà in teatrocon una maglietta, un cappello o una sciarpa del-la propria squadra del cuore (di qualsiasi sport)usufruirà di un biglietto ridotto a 10 euro. La pas-sione, prima di tutto. Nella vita e sul palco.

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DA STASERA A MILANO La foto usata per la locandina di «Mi voleva la Juve», qui in versione figurina della Panini. Il protagonista Giuseppe Scordio è il secondo in piedi da sinistra. Lo spettacolo, scritto e diretto da Gianfelice Facchetti, debutta stasera e sarà in scena finoal 10 maggio allo Spazio Tertulliano di Milano

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Cairo e gli scudetti«La Juve ne ha 32? Sì, e il Torino è a 8»1Il presidente granata: «Non è un bell’esempio esporre allo Stadium una cosa non accaduta»

Francesco BramardoTORINO

È un momento magico perUrbano Cairo, presidentedel Torino e primo azioni-

sta della Cairo Communica-tions. Nonostante la crisi cheha colpito duramente anche ilsettore dell’editoria, la creatu-ra dell’editore alessandrinocontinua a produrre utili e divi-dendi, 0,27 euro per azione lacedola per gli azionisti che ierihanno approvato il bilancio2014. Il suo Toro con la vittorianel derby che mancava da 20anni non è da meno. I granatasono in piena corsa per l’Euro-pa League, con giocatori appet-ti dai top club europei, a menotre punti dal quinto posto inclassifica: soltanto Lazio e Juvenel 2015 hanno fatto più punti.Peccato per gli incidenti nelderby, il lancio di oggetti versoil pullman della Juve, le bombecarta e i fumogeni, che in que-sto caso sarebbero stati lanciatidagli ultrà bianconeri verso lacurva Primavera, episodi suiquali il presidente Cairo, al ter-mine dell’assemblea degli azio-

nisti della sua casa editrice, ètornato a parlare.

8 SCUDETTI «Dobbiamo abbas-sare tutti i toni, in primis i diri-genti delle società che devonoessere un esempio per i loro ti-fosi – le parole di Urbano Cairo–. Faccio un esempio pratico:se è stato conclamato in varigradi di giudizio che gli scudet-ti vinti dalla Juve sono 30 e neespongono 32, il giudice spor-tivo dovrebbe squalificare quel

campo o multarli». E ancora:«Che ti tipo di esempio dai, tudirigente, ai tuoi tifosi, quandoesponi una cosa che non è acca-duta?», ha aggiunto il presi-dente del Torino. «Chiudere lostadio magari no, ma per lomeno facciamo rimuovere idue scudetti in più. Anche alToro negli Anni 20 fu revocatouno scudetto, perciò cosa fac-ciamo? Metto anche io 8 scu-detti?». Non si è però tirato in-dietro il presidente granata ri-spetto all’ipotesi di organizzareun’amichevole con la Juventusin estate a scopo benefico: «Vo-lentieri, ci mancherebbe altro».

MERCATO A proposito di cal-ciomercato, a chi chiedeva lu-mi sul futuro di Darmian, appe-tito da diverse big del nostrocampionato ma anche da Bar-cellona e Bayern Monaco, Cai-ro non ha escluso la cessionedel difensore a fronte di «un’of-ferta pazzesca che al momentonon è arrivata. Siamo nellacondizione di tenere tutti i no-stri giocatori, non abbiamoproblemi di bilancio. Se Dar-mian rimane volentieri il Toronon lo cederà mai, ma se mani-

festasse l’intenzione di andarvia e c’è un offerta pazzesca po-tremmo cederlo». E poi: «Il To-ro deve pensare per il futuro,vendere pochissimo, uno, forsedue calciatori, ma poi deve in-vestire il denaro incassato nel-l’acquisto di giocatori che tipermettano di rafforzarti».

STASERA Archiviato il derby,questa sera i granata privi diGazzi e Moretti, squalificati, rincorrono il piazzamento in Europa League. Rispetto allagara di domenica, contro il Pa-lermo potrebbe giocare in at-tacco dal primo minuto Marti-nez preferito a Maxi Lopez. Bo-

vo per Moretti in difesa, ballot-taggio Basha-Vives, il primopiù simile a Gazzi per caratteri-stiche tecniche, il dubbio a cen-trocampo. Senza Moretti eGazzi, il Toro ha giocato unavolta sola, perdendo di recentecontro la Lazio. In caso di vitto-ria cadrebbe un altro tabù benpiù longevo della vittoria nelderby. Al Barbera, infatti, i gra-nata non vincono addiritturada 53 anni, con gol di Locatelli.Fortuna che il Torino versione2015 ha innestato un’altramarcia nel ritorno: 25 punti in13 partite già 3 in più di tutto ilgirone di andata.

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URBANO CAIROPRESIDENTE DEL TORINO

SE DARMIAN VUOLE RESTARE NON LO

CEDEREMO MAI, ALTRIMENTI SERVE

UN’OFFERTA PAZZESCA

ANCHE A NOI HANNO REVOCATO UN TITOLO

NEGLI ANNI 20. UN’AMICHEVOLE CON

LORO? VOLENTIERI

Urbano Cairo, 57 anni, è proprietario del Torino dal 2005 LAPRESSE

QUI PALERMO

Iachini aspetta i gol di Vazquez e Dybala

PERCHÉ VEDEREPALERMOTORINODoppio 3-5-2 fra club tranquilli, non imperdibile: ma si sintonizzeranno molti d.s. delle grandi europee: c’è Dybala.Barbera, 20.45

Fabrizio VitalePALERMO

A rchiviare subito ilpasso falso di Parma.Lo stop inatteso non è

stato ben digerito da Zam-parini: «Dopo Parma volevoprendere Iachini a calci nelculo», ha detto su Radio 24 aLa Zanzara. Il Palermo hanel mirino l’8° posto, ancheper non iniziare la prossimastagione a Ferragosto con laCoppa Italia. Iachini col To-ro ripropone la formazionetipo: Ujkani, Bolzoni e Ma-resca in panchina per darespazio a Sorrentino, Rigonie Jajalo. L’unico dubbio ri-guarda Andelkovic (bruttabotta al naso al Tardini),Terzi è in preallarme. Con-fermato il modulo: 3-5-2con Vazquez e Dybala dipunta. Iachini chiede loro ilritorno al gol. Il «Mudo» nonsegna dal 14 febbraio, la «Jo-ya» è a secco da tre partite.

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Sei partite ancora da giocare, due posti che portano alla Champions 2015-2016, tra accesso ai gironi e qualificazione ai playoff. La corsa tra Lazio, Roma e Napoli entra nel vivo. Il calendario peggiore è quello di Pioli, che deve ancora affrontare Inter e Samp, entrambe in corsa per l’Europa League, e poi chiude con i due scontri diretti: prima ci sarà il derby con la Roma, poi andrà a Napoli. Benitez ha anche un’altra strada per andare in Champions: vincere l’Europa League

CORSA A TREALLA PENULTIMAC’È IL DERBY

EMPOLI Milan PARMA Cesena JUVENTUS LazioNAPOLI PT. 56

33ª 34ª 35ª 36ª 37ª 38ª

In MAIUSCOLO le gare in trasfertadifficilemediaDIFFICOLTÀ: facileSTATO DI FORMA: scarso buono ottimo

SASSUOLO Genoa MILAN Udinese LAZIO PalermoROMA PT. 58

Parma ATALANTA Inter SAMPDORIA Roma NAPOLILAZIO PT. 59

QUI FORMELLO

Emozioni e stampelle Pioli e Lazio a un bivio1Per il tecnico, parmense doc, c’è il derby del cuore. Lo affronta con gli uomini contati

Stefano Cieri INVIATO A FORMELLO (ROMA)

U n parmense doc chie-de al Parma il via libe-ra per realizzare il suo

sogno. Il «derby del cuore»di Stefano Pioli non conoscemezze misure. La sua Laziodeve assolutamente tornarea vincere, altrimenti il so-gno Champions rischia direstare tale. Un sogno, cioè.Ma i tre punti li deve ottene-re contro quella che per luinon è una squadra qualsiasi.Il Parma è la squadra dellacittà in cui è nato e vive; ilParma è (anche e soprattut-to) la squadra in cui ha ini-ziato la carriera da calciato-re e poi pure quella da alle-natore. Batterla non potràmai essere un piacere, spe-cie poi se significa farla re-trocedere ufficialmente inB. Evento che si verifiche-rebbe in caso di sconfitta delParma e pareggio o vittoriadell’Atalanta a Cesena.

EMOZIONI SPECIALI Un de-stino, quello degli emiliani,comunque segnato. E chepotrebbe non limitarsi allaretrocessione sul campo. Madar loro la spallata finale de-

ve essere particolarmente cru-dele per uno che, oltre ai lega-mi affettivi, ha anche contribu-ito alla scalata al calcio checonta della formazione emilia-na. Un gol del giovane Pioli (aSanremo) regalò trentuno annifa ai parmensi la promozionein Serie B. Era ancora il Parmadi Ceresini («persona straordi-naria, per me è stato una speciedi nonno visto che all’epoca eroun ragazzino», ha ricordato ieriil tecnico della Lazio), che poi,ereditato da Tanzi, divenne lasquadra capace di essere pertanti anni protagonista del cal-cio italiano. «Da parmense - hadetto Pioli - vivo questa situa-zione con tristezza, è difficile capire perché il Parma abbiafatto questa fine. E’ una squa-dra che mi sta a cuore, speroquesta vicenda possa finire nelmiglior modo possibile. E co-

munque faccio i complimenti aDonadoni e ai giocatori per co-me si stanno comportando».

VIA LE STAMPELLE Compli-menti che il tecnico laziale spe-ra gli siano ricambiati a finepartita. «Siamo pronti a riparti-re, i tre punti ci servono». Piolidovrà però inseguirli con l’en-nesima formazione rimaneg-giata. Anche se nelle ultime orela lista degli indisponibili si èridotta da undici a sette. Klosee Mauri, acciaccati fino a lune-dì, si sono allenati regolarmen-te e saranno della partita, il te-desco da titolare mentre ilbrianzolo è in ballottaggio conFelipe Anderson, che rischiaquindi la panchina. Ma nel-l’elenco dei convocati sono tor-nati pure Parolo e Djordjevic. Ilcentrocampista italiano (exParma, tra l’altro) sente ancoraun po’ di dolore alla costolafratturata, ma vuole esserci (dovrebbe partire dalla pan-china, ma non è escluso che siaaddirittura titolare). Djor-djevic, invece, ritorna a tre me-si dall’infortunio alla caviglia:ricomincerà dalla panchina.Restano però sempre fuori DeVrij e Biglia, oltre a Ederson,Gentiletti, Cana, Pereirinha elo squalificato Onazi.

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PERCHÉ VEDERELAZIO-PARMADopo Kramer contro Kramer (quello della Germania), Mauri contro Mauri. In teoria si gioca a una porta e ci si diverte maocchio, l’infrasettimanale ha il gusto della sorpresa.Olimpico, ore 20.45

� Quella di stasera potrebbe essere l’ultima partita del Parma da Serie A: per la retrocessione matematica oramai è solo questione di ore. Ma Roberto Donadoni non fa drammi: «Per me non cambia nulla, dovremo affrontare il resto del campionato come abbiamo fatto fino ad ora». Ma se stasera si gioca una partita importante, domani in tribunale ce n’è un’altra che potrebbe essere vitale. Il giudice, infatti, deciderà se far proseguire il lavoro dei curatori fallimentari. C’è ottimismo, ma come sempre in questi casi bisognerà attendere le decisioni ufficiali.Parlando di calcio giocato, questa sera all’Olimpico Donadoni dovrà rivedere la difesa, visto che mancano i pezzi migliori, ovvero Feddal e Costa squalificati.

Sandro Piovani© RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI PARMA

Verso la B?Donadoni«Lotteremo»

Stefano Pioli, 49 anni, alla sua prima stagione alla guida della Lazio ANSA

QUI TRIGORIA

Garcia va in guerra,ma la Roma è in bilico1Solo De Sanctis, Totti e Florenzisicuri di restare. Il tecnico: «Io ci credo, e anche Pjanic è al 100%»

Andrea PuglieseROMA

T utti in bilico. O quasi. Èla situazione in cui sitrova la Roma, che do-

vrà affrontare il rush finale,da stasera a Reggio Emilia fi-no al 31 maggio, con pochecertezze future. Perché arri-vare secondi è diverso da ar-rivare terzi ed ancora di piùche arrivare quarti. E se i pia-ni della società cambierannoinevitabilmente a secondadel piazzamento, anche le si-tuazioni individuali, quelledei singoli giocatori, sono le-gate all’obiettivo finale. Co-sì, già nella partita di staseraGarcia si potrebbe trovare ad«andare in guerra», come hadetto spesso, con soli tre gio-catori sicuri di restare nellaprossima stagione: De Sanc-tis, Florenzi e Totti (tra l’al-tro, neanche titolari sicuri).Tutti gli altri, chi per un mo-tivo chi per l’altro, questacertezza non ce l’hanno.

SULL’ALTALENA Il primo anon essere ancora però cosìsicuro del suo futuro, nono-stante le conferme pubbli-che di Pallotta, è proprioGarcia, la cui permanenza è

legata a filo diretto al risultatofinale. Al 90% resterà, l’unicavariabile è un crollo verticaledella squadra. «Il nostro obietti-vo è ancora la Champions e percentrarla vogliamo arrivare se-condi, non terzi — dice il tecni-co francese — Fino all’ultimosecondo della stagione lotteròcon chi crede alla Roma, in que-sta squadra. E io credo nei mieiragazzi». Già, i suoi ragazzi. Maquanti resteranno? La difesa ètutta in bilico e l’unico che puòrestare è Manolas, anche se dal-l’entourage del greco filtra lapossibilità di cambiare aria. Il resto sono tutti in sospeso (Mai-con, Astori, Torosidis, Yanga-Mbiwa, Cole, Spolli e Balzaret-ti). Stesso discorso per il centro-campo, dove Keita ha il contrat-to in scadenza e deve ancorafirmare, Nainggolan è in com-proprietà ed ha il futuro legato

PERCHÉ VEDERESASSUOLO-ROMANelle ultime tre hanno segnato e fatto segnare: si va dai 2-3 gol in su. Entrambe con tensioni di spogliatoio e per la Roma i tre punti valgono sei: dovrebbe essere intensa dal 1’ al 90’.Maipei Stadium, ore 20.45

Serie ARLa volata Champions

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Page 13: La Gazzetta dello Sport (04 - 29 - 2015)

13MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

5� i pareggi della Lazio, con il Parma la squadra con più X: per Pioli anche 18 vittorie e 9 k.o.

2� le sconfitte della Roma nelle ultime 6 giornate di campionato,le stesse arrivate nelle prime 26

3� le vittorie di fila del Napoli, con 10 gol fatti e 2 subìti, contro Fiorentina, Cagliari e Samp

QUI CASTELVOLTURNO

RimontaNapoli?Questione di gambe1Preparazione e turnover:ecco i segreti di Benitez che sprinta come un anno fa

Gianluca MontiNAPOLI

«N uotare per arri-vare alla spiag-gia». Uno dei

mantra di Rafa Benitez tor-na in mente adesso che sullariva si intravede la Cham-pions, da conquistare attra-verso il campionato o me-glio ancora vincendo l’Euro-pa League. Corre il Napoli elo fa nonostante abbia gio-cato già 51 partite in stagio-ne, con la prospettiva dichiudere a quota 60 in casodi finale a Varsavia. Non èuna novità assoluta il fattoche gli azzurri abbiano acce-lerato proprio nel momentoclou della stagione. Era giàaccaduto l’anno scorso,quando però loro malgradosi ritrovarono troppo prestofuori dalla corsa al secondoposto. Il Napoli collezionòben 20 punti nelle ultime 10gare e asfaltò la Fiorentinain finale di Coppa Italia.

I SEGRETI DELLO STAFF Be-nitez è stato spesso criticatoper la sua preparazione esti-va tutta basata sugli esercizicon il pallone e quasi senzalavoro «a secco». Invece, è

proprio il fondo che non difettaad Higuain e compagni, com-plici anche due fattori: il turno-ver sul quale Rafa insiste ancheincappando talvolta in qualchebrutta figura e il lavoro dei suoicollaboratori. Paco de Miguel,il preparatore fisico, fa allenarela squadra con sedute brevi adalta intensità e gestisce in ma-niera scientifica i turni di ripo-so dei calciatori, mentre lo staffmedico eccelle nella preven-zione degli infortuni e nella ria-bilitazione (Insigne in formasmagliante dopo la rottura dellegamento del ginocchio). Èanche merito loro se il Napoliha dato il via a una rimonta cheprofuma di sorpasso. Domani aEmpoli (ritiro da stasera a Co-verciano) si giocherà cono-scendo già i risultati delle diret-te concorrenti: un vantaggionon da poco.

OBIETTIVO COMUNE L’atmo-sfera nel gruppo è tornata sere-

na, mentre il disgelo tra DeLaurentiis e Benitez non haprodotto sostanziali novità inprospettiva futura. L’incontroc’è stato (nonostante una radioabbia riportato la smentita delmanager di Benitez, Quillon),ma non si è parlato certo delbusiness plan tanto caro a Rafa,anche perché quello dipenderàessenzialmente dall’approdo inChampions. Il tecnico è statomediaticamente bravo a legarela sua permanenza a Napoli aiprogetti di crescita del club (aproposito, De Laurentiis valutavarie opzioni per un centro de-dicato al vivaio) attirandosi lesimpatie dei tifosi, ma il presi-dente con la sua visita a Castel-volturno ha riaperto i giochi fa-cendo capire di essere disponi-bile a trattenere lo spagnolo. Inrealtà, Benitez è sul mercato edaspetta offerte allettanti men-tre De Laurentiis si è già guar-dato intorno puntando suMihajlovic. Logico prendere tempo e puntare sull’obiettivocomune: chiudere la stagionein bellezza. Così, il telefoninodi Rafa squillerebbe all’impaz-zata e la capacità di investi-mento sul mercato di De Lau-rentiis si impennerebbe. Eccoperché si naviga a vista…Champions.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

� La Lega ha disposto anticipi e posticipi in base agli euro-impegni di Juve, Napoli e Fiorentina. Per la 35a, prima delle semifinali di ritorno, il 9 maggio alle 18 Juve-Cagliari, con Milan-Roma alle 20.45. Il 10 a pranzo Chievo-Verona, alle 18 Empoli-Fiorentina e Parma-Napoli, con Lazio-Inter alle 20.45. Genoa-Torino l’11 alle 20.45. Nella 36a, l’anticipo del 16 è Samp-Lazio (20.45), il 17 a pranzo Sassuolo-Milan e in serata Inter-Juve. Lunedì 18 Fiorentina (ore 19 col Parma) e Napoli (21, Cesena). La 37a dipende dalle euro-semifinali: il 23 Palermo-Fiorentina (18) e Juve-Napoli (20.45), ma con toscani o campani in finale di Europa League le rispettive gare si giocherebbero venerdì 22. Con la Juve in finale di Champions e il Napoli fuori, invece, si giocherebbe domenica 24 (20.45). E sabato sera si giocherebbe Genoa-Inter. Milan-Torino (domenica 20.45) alle 15 se Juve-Napoli diventasse il posticipo serale.

ANTICIPI E POSTICIPI

Euro-impegni,azzurri il 18 con il Cesena

Gonzalo Higuain, 27 anni: 32 reti in 64 presenze in Serie A LAPRESSE

� «Un bene», secondo Eusebio Di Francesco, tornare in campo subito dopo il k.o. di Verona, che ha visto il Sassuolo perdere nonostante 70’ giocati con un uomo in più. «Vogliamo dimostrare di non essere quelli del Bentegodi». Di Francesco mette da parte il suo legame con i giallorossi («Ricomincerò a tifarli da giovedì») e chiede al Sassuolo di andare oltre «le tante disattenzioni che ci stanno penalizzando. La Roma ha qualità, dovremo lavorare di squadra e fare meno errori, sperando di replicare quanto fatto all’andata». Quando finì 2-2, con il miglior Sassuolo della stagione, quello dei 7 risultati utili consecutivi. Scelta obbligata stasera per il 3-4-3, con Floro Flores per Berardi (squalificato) e Taider a centrocampo possibile dal via, con Biondini esterno.

Stefano Fogliani© RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI SASSUOLO

C’è Floro FloresDi Francesco«Troppi errori»

alla Champions e De Rossi biso-gnerà capire cosa farà. Poi c’èPjanic, legato a filo diretto aGarcia, proprio come Gervinho.Con Garcia resteranno, senza èda vedere. Infine l’attacco: Ibar-bo difficilmente verrà riscatta-to, per Doumbia e Iturbe doves-sero arrivare offerte verrannovalutate eccome, Ljajic puòrientrare in qualche scambio.Insomma, certezze per il futuropochi, dubbi tantissimi.

VOGLIA E CORAGGIO A contifatti, c’è la necessità di compat-tarsi, anche se il futuro non saràpiù lo stesso. «Ma la squadra siallena benissimo», chiosa Gar-cia. Che poi si lascia andare aduna frecciata proprio a uno deisuoi prediletti, Miralem Pjanic,per le dichiarazioni post-Inter:«Penso che Mire volesse direche dobbiamo essere più effica-ci. Mi fa piacere, significa che ètornato. Dopo 4 mesi in cui nonha giocato al 100% a causa del-l’infortunio, adesso ha voglia, come dimostrato dopo l’Inter.Questo farà in modo che lui perprimo e poi i compagni dianotutto, usando testa, carattere edorgoglio». Ecco, può essere laricetta per garantirsi un futuronella Roma. Per Pjanic, ma an-che per tutti gli altri in bilico.

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Rudi Garcia, 51 anni, ha un contratto con la Roma fino al 2018 RAMELLA

RL’incontro con De Laurentiis ha prodotto disgelo. Iltecnico però restain discussione

Felipe Anderson, 22 anni LAPRESSE

Lo spagnolo Rafa Benitez,55 anni ACTION IMAGES

Alessandro Florenzi, 24 anni LAPRESSE

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14

Silvio Berlusconi, 78 anni, è presidente del Milan dal 1986 ANSA

E se i soldidei Cinesiarrivasseronel gruppodi Mr Bee?

fRETROSCENA

Maurizio Nicita@manici50

N on sappiamo come fini-rà la trattativa fra il si-gnor Taechaubol e Ber-

lusconi per la cessione del Mi-lan. Ma rimbalzano dall’Orien-te notizie sui movimentiattivati dal broker thailandese,con l’ipotesi anche di una quo-tazione alla Borsa di HongKong e il coinvolgimento inuna operazione da 500 milionidi euro (non tutti finirebbero alvenditore) di due banche. Laprima sarebbe l’ADS Securitiesdegli Emirati, dove operaVictor Pablo Dana, intermedia-rio e protagonista della corda-ta. L’altra, la China CITIC Bank,è legata direttamente al gover-no cinese. Era già noto la pre-senza di imprenditori cinesi fragli investitori aderenti al pro-getto di mr Lee, che sta facen-do confluire i finanziamenti inun fondo di investimento aper-to appositamente a Bangkok.

Da tempo dall’entourage di Sil-vio Berlusconi – per volere del-lo stesso ex cavaliere – più vol-te è stato spifferato confiden-zialmente che «il Milan finiràai cinesi». Chi lo afferma èpronto a scommetterci sopra.Ma di questa ipotetica cordatain concorrenza col finanzierethailandese non si sono maiscoperte le sembianze. Nel sen-so di individuare imprenditorireali che non abbiano le fattez-ze di mr Richard Lee, grossocommerciante di Hong Kong efrequentatore della tribuna Vipdi San Siro e di Villa San Marti-no.

A questo punto sorge un dub-bio: ma se i cinesi «veri» fosse-ro quelli che porta mr Bee? Dif-ficile districarsi nel complicatoe ambiguo mondo della finan-za, però c’è da augurarsi chearrivi gente che abbia davverola forza di investire sul presti-gioso marchio Milan e aiutareil rilancio il claudicante calcioitaliano. Di altri tarocchi non sisente proprio il bisogno.

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Bee Taechaubol, 41 anni, brokerthailandese e a.d. di Thai Prime GETTY

Milan, è arrivata l’ora XStasera Mr Bee vede Silvio1Il thailandese atteso ad Arcore, Berlusconi valuta pure la cordata di LeeGalliani: «Una cessione, tutt’altro che certa, sarebbe per il bene del club»

DOPO IL K.O. DI UDINE

Inzaghi: «Il ritiroscelta condivisa»Si rivede Muntari

GASP ESALTA IL BABY

Nel motore Genoala benzina dell’ex«Sì, è il Niang day»

Filippo GrimaldiGENOVA

«G odiamoci questocampionato». L’avvi-so ai naviganti che

sulla via verso l’Europa Leaguemastro Gasperini ripete alla vi-gilia della sfida in casa dei ros-soneri sottintende quanto siastata costruita — e, dunque,nient’affatto casuale — l’attua-le posizione di classifica del suoGrifone. Dove lui s’è inventatoancora una volta alchimista, fa-cendo fruttare al massimo lenovità del mercato di gennaio.Seconde o terze scelte altrove,attaccanti di prima qualità per ilGenoa, e il riferimento a Niangè voluto.

M’Baye Niang, 20 anni, è in prestito dal Milan al Genoa FORTE

MILANO

A h già, ci sarebbe ancheuna partita da giocare.Fra vicende societarie

dall’incerto sviluppo e attese spasmodiche sul futuro delnuovo stadio, la partita di sta-

sera è passata in secondo pia-no. Essenzialmente perché lasconfitta di Udine, oltre ad avermostrato il lato più brutto delMilan, ha certificato l’addio al-le ambizioni europee. E poi i tregiorni seguiti alla sconfitta delFriuli sono stati piuttosto deli-cati: prima le parole durissimedi Inzaghi nei confronti dellasquadra, poi la decisione dichiudersi in ritiro a Milanellocon l’inedita formula del «tem-po indeterminato» (ovvero finoa quando non si rivedrà lo spiri-to giusto) e infine qualche pre-sunta turbolenza – non atmo-sferica – nel rientro da Udine.Cosa che ieri a Milanello, rima-sto chiuso ai mass media sebbe-ne si fosse in vigilia di gara, sisono prodigati tutti a smentire.

FATTI, NON PAROLE Per fare unpunto della situazione e avvici-nare la sfida col Genoa, si sonopresentati Inzaghi, Montolivo eAbbiati ai microfoni di MilanChannel. «I giocatori sono statisubito consci del fatto che il riti-ro era una decisione giusta econdivisa da tutti – ha raccon-tato Pippo –. Sono state dettetante cose fasulle. La rispostapiù bella dovremo darla sulcampo. Basta parole, ora vogliovedere i fatti». Sarà meglio pertutti, specialmente per lui, per-ché è vero che la società è inten-zionata a chiudere il campiona-to senza ribaltoni, ma in caso diprestazione analoga a quella diUdine per Pippo sarebbe capo-linea anticipato. Cosa che noncambierebbe il senso di una sta-gione ormai virtualmente con-clusa, ma sarebbe più che altrouna questione di immagine.«Abbiamo una grande opportu-nità di poterci riscattare. L’Eu-ropa? Qualche risultato ci dàancora speranza. Ma ogni gio-catore deve metterci qualcosain più, io mi sono arrabbiatoperché a Udine la squadra nonha dato tutto, però è stata solouna casualità». Montolivo, che

PERCHÉ VEDEREMILAN-GENOAPiù intrecci che nei Promessi Sposi: Niang ex, Borriello di più, gli amiconi Galliani&Preziosi. Poi Bonaventura: per Manzoni personaggio secondario, qui molto meno. Come si evolve la crisi Milan?San Siro, ore 20.45

CARTOLINADA GINEVRA � In attesa di Silvio, ieri Mr. Bee è andato a Ginevra con la mogliee non ha rinunciato a un selfie per le vie della città

G.B. OliveroMarco PasottoMILANO

R ivivere il passato, imma-ginare il futuro, analizza-re il presente. Un cocktail

di pensieri, parole, idee, strate-gie. Momenti importanti vissutiin posti diversi ma ugualmentesignificativi nello sviluppo dellevicende rossonere di questigiorni: Arcore, il centro di Mila-no, Ginevra, Casa Milan. E’ unromanzo: «Il grande Milan e lasua cessione». All’improvvisosembra un giallo, perché la sto-ria si ingarbuglia e rischia addi-rittura di bloccarsi, ma è solo unaltro capitolo che precede di 24ore la prima svolta del romanzo

stesso. Oggi Mr. Bee rientreràdal viaggio-lampo a Ginevra eincontrerà finalmente SilvioBerlusconi. Le carte saranno sultavolo: scoperte una volta pertutte. Ieri, intanto, Adriano Gal-liani ha detto ai piccoli azionistidel Milan che verrà fatto il benedella società e che comunquel’era Berlusconi sarà ricordataper i numerosi trofei e non certoper le difficoltà di questa sta-gione. E mentre si parla dellacessione del club, i giocatoricercheranno di onorare la ma-glia e di ritrovare l’orgoglio per-duto sfidando stasera il Genoain una partita che conta più diquanto sembri. Comunque va-da, quella di oggi sarà una gior-nata da ricordare. Ma anchequella di ieri non verrà dimenti-

cata in fretta visto che si è aper-ta con una mossa a sorpresa.

LA GIORNATA DI MR. BEE Il col-po di scena è durato poco, ma dicerto quando ieri mattina BeeTaechaubol ha lasciato il ParkHyatt infilandosi nel consuetovan nero con tutti i bagagli, e indirezione aeroporto, sono ve-nuti in mente tutti gli scenaripossibili: semplice gita fuoriporta (si fa per dire, visto chec’era di mezzo un aereo) in atte-sa di incontrare Berlusconi? Unrientro a Bangkok per poi riag-giornarsi con Silvio più in là? Oaddirittura una fumata neradell’affare prima ancora del fac-cia a faccia? Il tempo di fare unaverifica e la questione ha persoil suo appeal: Mr. Bee è volato a

Ginevra – dove il finanzierethailandese ha ultimato con labanca d’affari Rothschild i det-tagli del piano finanziario dasottoporre a Berlusconi –, conpernotto all’hotel Mandarin, estamane rientrerà a Milano.

ATTESA BREVE? Il programmaa questo punto diventa piutto-sto semplice nella logistica: Ta-echaubol è atteso ad Arcore apartire dalle 19 di stasera, tan-t’è vero che Berlusconi ha ri-mandato alcuni impegni politi-ci a Roma in modo da attenderel’ospite a Villa San Martino. Colquale, verosimilmente, vivrà unmomento più leggero guardan-do Milan-Genoa davanti alla tve poi affronterà il piatto fortedel menù. Mr. Bee proporrà

Serie ARStrategie rossonere

dovrebbe rientrare domenica aNapoli, si schiera dalla partedell’allenatore: «Il ritiro è unapresa di coscienza e credo siagiusto. Ci è dispiaciuto moltoleggere che la squadra era con-traria, è stata una decisionepresa con l’allenatore. C’è stimanei suoi confronti, la colpaprincipale è dei giocatori. Dob-biamo giocare con responsabi-lità e dignità». Precisa Abbiati:«Nessuno ha risposto male al-l’allenatore».

TOH, CHI SI RIVEDE Per staseraInzaghi perde Antonelli, Suso,Alex e Paletta, e ha i soliti di-lemmi in attacco. Destro, che insettimana ha avuto un lutto fa-miliare, partirà in panchina.Due opzioni per il tridente: Cer-ci, Menez al centro e Honda(ipotesi più probabile) oppureHonda, Pazzini e Menez. Fra iconvocati torna Muntari, che siera autoescluso dalle partite ameno di necessità del tecnico.In realtà le necessità in media-na c’erano state anche nelle sfi-de precedenti, ma in panchinaera andato Mastalli.

m.pas.© RIPRODUZIONE RISERVATA

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15MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Rosso record di 91 milionima metà è per fare pulizia1Accantonati gli emolumenti per Seedorf e stop al consolidamentocon Fininvest. Senza Champions ricavi giù ma al cda vanno più soldi

Marco Iariatwitter@marcoiaria1

I l bilancio 2014, figlio del-l’astinenza da Champions,ha fatto segnare la perdita

più alta nella storia del Milan(91,3 milioni) ma una buonametà è dipesa da operazionistraordinarie, che non appaio-no casuali in questa fase di pos-sibili stravolgimenti azionari.Galliani si affretta a dire: «Nonc’è alcun nesso tra l’eventualecessione del Milan e il mancatoconsolidamento fiscale». Ma idubbi restano. Fininvest ha de-

ciso di sospendere, appunto, ilconsolidamento fiscale, quelloche consente alla capogruppodi abbattere l’imponibile con leperdite delle controllate e di pa-gare meno tasse. Ufficialmenteperché gli utili attesi dalla capo-gruppo non sono così alti darendere conveniente l’ingloba-mento delle perdite calcistiche.

POSTE NON RICORRENTI L’ef-fetto è stato pesante sui contirossoneri: 21 milioni di oneriper la restituzione dei beneficiiscritti negli esercizi precedentie 16,4 milioni di mancati pro-venti per la stagione corrente.Ma c’è di più. Il Milan ha decisodi accantonare 7,5 milioni pergli emolumenti che deve corri-spondere a Seedorf, tecnicoesonerato, fino al 30 giugno2016. In assenza di queste voci,il deficit sarebbe stato di 46,4milioni. Insomma, un bel po’ dipulizia contabile in vista di unapossibile vendita. Tra l’altro, lasquadra rossonera è tornata aessere una zavorra per la fami-glia Berlusconi: nel corso del2014 Fininvest ha versato 64milioni (di cui 9,1 per rinunciaa crediti), le perdite del bilan-cio della Ac Milan (99 milioniperché non comprendono gliutili di Milan Entertainment eMilan Real Estate) sono stateinteramente ripianate ancheutilizzando parte di un ulterio-

3,5� I milioni destinati quest’anno al cda, composto da nove membri con Barbara Berlusconi e Galliani a.d. Emolumenti cresciuti di 1 milione in 2 anni

7,5� I milioni accantonati nel bilancio 2014 per il pagamento degli emolumenti a Seedorf, esonerato l’anno scorso e sotto contratto fino al 30 giugno 2016

Adriano Galliani, 70 anni,vicepresidente vicario e a.d. del Milan ANDREOLI

RITORNO A CASA L’ex rossone-ro, che a giugno dovrebbe tor-nare a casa, non ha trovato a Pe-gli soltanto un porto sicuro doveriparare per ritrovare fiducia,ma qualcosa di più. Gasperini,ma forse è meglio dire tutto ilGenoa, gli hanno fatto capirequanto grande fosse il suo talen-to, e che a questo punto, sconta-to qualche peccato di gioventù,non potesse più gettar via l’occa-sione che il Genoa gli offriva. Iquattro gol segnati sin qui in un-dici partite, considerando il va-lore dei suoi compagni di repar-to — il grande assente Perotti(«non abbiamo altri giocatoricon le sue caratteristiche»), maanche Iago e Borriello (di nuovodisponibile, al pari di Tino Co-sta) — pesano dunque ancora dipiù. E, a partire da stasera, difronte al suo recente passato(nonché futuro prossimo), Ga-sperini gli chiede semplicemen-te di essere se stesso, senza al-cun obbligo di non far rimpian-gere l’argentino. «A Milano do-vrà prevalere la sua voglia diben figurare, che non vuol direaffatto strafare», è il monito del-l’allenatore genoano. Sii te stes-so, insomma, il resto verrà da

sé: «Io credo che per Niang —prosegue Gasperini — la garacon il Milan vada vista comeun’opportunità. Lui è oggi ungiocatore importante in questogruppo, all’interno del qualetante volte in passato si è espres-so bene».

OCCHI APERTI Di sicuro Gaspe-rini non cade nel trappolonedialettico legato a un Milan inevidente crisi di risultati, attesoda una notte sulla carta compli-cata, ma i cui valori non si pos-sono mettere in discussione: «Sitratta di una squadra che ha co-munque sempre avuto una suaprecisa identità», sottolinea ilGasp. Adesso è diverso il contor-no, ma non la sostanza. Cioè, ilvalore del Milan non si discute.«Anzi, credo che la contestazio-ne dei tifosi li terrà ancora piùconcentrati, aumentando le mo-tivazioni di chi andrà in campo,Insomma, non credo che ciòrappresenti per i rossoneri unosvantaggio. E poi, se non vincia-mo in casa loro da così tantotempo (quasi 57 anni, n.d.r.)vuol dire che evidentementequalche difficoltà esiste...».

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� MILANO (l.p.) «I bilanci, come sempre, si fanno a fine stagione. Aspettiamo le ultime sei gare. Destro ha preso l’avventura in rossonero con grande entusiasmo. Il Milan ha capito certamente il valore del calciatore. Se può restare un altro anno in prestito? Si valuterà a fine stagione, ma non lo escludo totalmente». Parola di Claudio Vigorelli, l’agente che ha portato l’attaccante in rossonero, ieri ospite a CalcioMarket su GazzettaTv. Porte aperte, dunque, a un nuovo prestito, se la Roma non concederà lo sconto chiesto da Galliani sui 16 milioni del diritto di riscatto pattuito nel mercato invernale. Vigorelli al Milan assiste Abbiati e sul rinnovo del portiere ha spiegato: «Fa parte della famiglia, il rapporto con Galliani è talmente stretto che, se ci sarà la volontà comune di continuare, non ci saranno problemi».

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L’agente di Destroa GazzettaTv«Sì, può restare»

l’acquisto di una quota di mag-gioranza del club rossonero allacifra che reputa più opportuna(negli ultimi giorni si sono rin-corse indiscrezioni che segnala-no un’offerta al ribasso rispettoai 500 milioni per il 60% ipotiz-zati). La palla, ovviamente, erae rimane fra i piedi di Berlusco-ni ma, a meno di una prorogatemporale, la risposta dovrà ar-rivare entro la giornata di do-mani, quando scadrà il prelimi-nare firmato tempo addietro.Silvio comunque deve valutareanche la proposta formulata daRichard Lee, che rappresental’altra cordata cinese interessa-ta al club e che da diversi am-bienti continuano a indicare co-me la sua preferita (a proposito,il sondaggio di Gazzetta.it an-che ieri non ha cambiato il ver-detto: il 65% dei tifosi preferi-sce Lee, con Berlusconi al 20% eBee ultimo al 15%).

L’ASSEMBLEA Mentre Bee met-teva a punto la sua offerta,Adriano Galliani a Casa Milanrispondeva alla curiosità e allecritiche dei piccoli azionisti delclub, che con un pacchetto dipoche centinaia di azioni hannopartecipato alla canonica as-semblea dei soci. Come sempre,l’a.d. se l’è cavata senza partico-lari problemi ricordando i trofeidell’era Berlusconi: «La memo-ria storica non può fermarsi aUdinese-Milan. I paragoni tra ilMilan di Farina e il Milan di Ber-

lusconi sono ingenerosi. Questagestione ha portato a straordi-nari risultati sportivi. E anchenelle ultime stagioni bisognadistinguere: Allegri in tre anniha conquistato un primo, un se-condo e un terzo posto e hasempre superato il girone diChampions. Nel girone di ritor-no del campionato scorso See-dorf ha totalizzato 35 punti,una media più o meno da quali-ficazione Champions. Questo,invece, è l’anno in cui le cosestanno andando male: l’attualeposizione di classifica di sicuronon ci riempie di gioia». Chissàse la frase è arrivata in temporeale a Milanello dove la squa-dra si stava allenando. Strana-mente Galliani non è stato mol-to stuzzicato sulla probabilesvolta societaria e si è limitato adire che «se si dovesse arrivarea una cessione del club, tutt’al-tro che certa, sarà fatta solo peril bene del Milan». Se ne parleràstasera, ad Arcore. Una partitapiù importante di quella in pro-gramma a San Siro.

(ha collaborato Luca Pessina)© RIPRODUZIONE RISERVATA

RL’a.d. ai piccoli azionisti: «Questoè l’unico anno in cui le cose stannoandando male»

re versamento da 60 milioni, ef-fettuato un mese fa. Quindi 124milioni in poco più di un annoche fanno salire a 720 il calcolodelle ricapitalizzazioni del-l’azionista dal 1986 a oggi.

CHAMPIONS E CDA Un bilanciolacrime e sangue, quello appro-vato ieri dall’assemblea. Eppu-re gli emolumenti per il cda (ri-confermato con Barbara Berlu-sconi e Galliani a.d.) sono anco-ra aumentati: da 2,535 a 3,035milioni, e un anno fa erano giàcresciuti di 500mila euro. Ma-lumori tra i piccoli azionisti esui social. Il fatturato, al nettodelle plusvalenze, è calato da254,6 a 223,9 milioni, princi-palmente per i minori proventiUefa (32,7): diminuiscono i ri-cavi da stadio (da 28,7 a 25,7),stabile il segmento commercia-le (78,7) nel quale il milione inmeno dall’hospitality è com-pensato dal milione e mezzodelle attività di Casa Milan, cheperò pesa per 2,2 milioni perspese di affitto. Gli stipendi, ta-gliati in precedenza, sono leg-germente cresciuti(da 151,3 a154,7). In calo i debiti (da375,9 a 334,5), con le bancheche come di consueto hannoanticipato i contratti di sponso-rizzazione: 28 milioni in dueanni, «ricaricabili» per cinque esercizi, più 36,6 per il 2015

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Page 16: La Gazzetta dello Sport (04 - 29 - 2015)

16 MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� Davide Ballardini, 51 anni, ha esordito come capo-allenatore nel 2004 in C1 alla guida della Sambenedettese. Ha allenato anche Cagliari (tre volte), Pescara, Palermo, Lazio, Genoa (due volte) e Bologna LAPRESSE

«Per Cesenae Cagliaril’ultimo tramè questo»1Ballardini e la corsa salvezza: «Se vincono oggi, rimonta possibile»

Davide Longo

I l distacco di Cagliari e Ce-sena dalla zona salvezza ènotevole, rispettivamente

sette e otto punti, ma può an-che diventare improvvisamen-te corto, se le due squadre af-fronteranno le restanti partitecon lo spirito giusto e quelledavanti penseranno di aver giàraggiunto il traguardo. DavideBallardini, uno che tra Caglia-ri, Palermo e Genoa, di salvez-ze ne ha conquistate più diuna, tiene aperta la corsa, par-tendo però da un presupposto:la giornata di oggi con il dop-pio confronto Chievo-Cagliari

e Cesena-Atalanta è un croce-via più che importante, prati-camente decisivo.«Qualsiasi discorso sulle possi-bilità di Cagliari e Cesena –spiega il tecnico romagnolo –deve partire dal fatto che fac-ciano risultato pieno contro

Chievo e Atalanta, in caso con-trario i giochi sarebbero prati-camente conclusi».

Ballardini, quali sono le squadreancora in lotta per non retroce-dere?«Dietro direi che il Parma è irri-mediabilmente staccato, men-tre in avanti Chievo, Sassuoloed Empoli a meno di uno tsu-nami dovrebbero essere al si-curo. Loro fanno bene a direche la salvezza non è raggiun-ta, perché l’atteggiamento perconquistare i 3-4 punti chemancano deve essere questo,ma di fatto in corsa ci sono Ata-lanta, Cagliari e Cesena e sol-tanto una si salverà».

L’Atalanta parte con un grande vantaggio, però...«I punti di distacco sono effet-tivamente tanti, ma resta davedere come i bergamaschi as-sorbiranno il contraccolpo del-la squalifica di Denis. Non par-lo tanto dal punto di vista psi-cologico, quanto da quello tec-nico: l’argentino nelle ultimegiornate era tornato a essere ilsolito trascinatore dal punto divista del gioco e dei gol. Co-munque la rosa dei nerazzurriè da centroclassifica, sono sor-preso che si trovino a dover lot-tare per salvarsi...».

Per Cagliari e Cesena pochesperanze, dunque?«Non è detto, perché entrambeattraverso strade diverse han-no comunque le qualità neces-sarie per fare l’impresa: per ilCagliari vale un po’ il discorsofatto per l’Atalanta: è una squa-dra di valore che si trova ina-spettatamente in quella posi-zione. Ha giocatori esperti egiovani di talento e questa qua-lità potrebbe emergere nel fi-nale».

E il Cesena, invece, a cosa deveaffidarsi?«A quella che è l’arma più im-portante quando si lotta per lasalvezza: la compattezza del-l’ambiente. A Cesena c’è unpubblico caldo che sostiene lasquadra, un gruppo che nonmolla mai, abituato a lottare».

Per il Parma, invece, è già gameover?«Sì, e le ultime prestazioni di-mostrano che nonostante i tan-ti problemi societari, che nonsono stati certamente risolti,questa squadra ha ottenutomeno di quanto potesse. Il di-scorso sugli stipendi non paga-ti regge, ma fino a un certopunto. Al giorno d’oggi ci sonomigliaia di operai che lavorano10 ore al giorno per imprese incrisi, ma non è che il rendimen-to sul lavoro debba calare perquesto...».

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DAVIDE BALLARDINIALLENATORE

SARDI TECNICI, ROMAGNOLI COMPATTI:

SE L’ATALANTA SI RILASSA... PECCATO

PARMA, POTEVI FARCELA

IL CESENA CI CREDE

Assalto Di Carlo«Ora o mai più»Pinilla vice Denis

PERCHÉ VEDERECESENA-ATALANTAPer ripassare il latino. «Mors tua, vita mea»: sono società amiche, ma il Cesena, se non vince, è quasi retrocesso. Alta tensione, se si mette in un certo modo altissima.Manuzzi, ore 20.45

Alessandro BurioliMatteo Spini

A -8 dai bergamaschi, a 6 giornate dallafine del campionato, il Cesena credeancora nella salvezza. Per la sfida di

questa sera Di Carlo ha portato in ritiro tuttala rosa (unico assente Marilungo, operato unasettimana fa a Barcellona), ma tanti dubbi diformazione. «È da un mese e mezzo che convi-viamo con le assenze – spiega il tecnico – e cisono tanti punti interrogativi. Di certo lo spiri-to è giusto: ci metteremo cuore e passione,giocheremo con la spada perché non vincendosarebbe finita. Dovremo essere più cinici e piùconcreti». Poi elogi all’Atalanta («come strut-tura e organico, è una squadra che non c’entranulla con la lotta-salvezza») e una riflessionesulla squalifica di Denis: «Non voglio giudica-re l’episodio, dico solo che io sarei molto piùduro se dovessi comminare le sanzioni».

PINILLA VICE DENIS Ed è proprio l’assenza diDenis, sostituito da Pinilla, il problema mag-giore per i nerazzurri: il Tanque stava vivendoil suo momento migliore e nelle ultime tre par-tite aveva segnato quattro gol, gli stessi realiz-zati nelle prime ventinove giornate. Ora deveessere proprio Pinilla (che al Cesena ha segna-to la sua unica tripletta in A, con il Cagliari) atrascinare l’Atalanta alla salvezza e Reja lo sa:«Lo stop lo ha ricaricato per il rush finale: lotroveremo in grande condizione. Confidiamonelle sue abilità tecniche: può aiutarci molto,come stava facendo ultimamente Denis».

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I DUE TECNICI

Maran e Festa: Parola d’ordine?Concentrazione

PERCHÉ VEDERECHIEVO-CAGLIARIIl peggior attacco della A contro la peggior difesa: partita misteriosa. Regalate 5 minuti a Farias, super a Firenze, e un applauso a Bizzarri, il portiere del momento.Bentegodi, ore 20.45

Giancarlo TavanMario Frongia

I l traguardo è virtualmente raggiunto mail Chievo vuole certificarlo con un succes-so contro il Cagliari. Rispetto a domenica

Maran recupera Birsa e Meggiorini che hannoscontato il turno di squalifica. Non ci sarà, in-vece, Zukanovic, uscito anzitempo dalla garadi Roma per un problema muscolare. «L’obiet-tivo è lì – dice Maran –, se riusciamo a portarea casa un risultato positivo potremo raggiun-gerlo. Il Cagliari però è galvanizzato dal suc-cesso di Firenze e quindi ci aspettiamo unagara difficile. Ma noi vogliamo vincere per andare oltre anche quello che avevamo spera-to di fare qualche mese fa. Festeggiamenti? Cisarà tempo, ora restiamo concentrati».

CAGLIARI CON IL 4-3-1-2 Quella concentra-zione che chiede anche Gianluca Festa ai suoiper inseguire un miracolo. «La vittoria con laFiorentina è il passato – dice il tecnico – oradobbiamo estraniarci da tutto e tutti. Alla sal-vezza continuiamo a crederci, ma ora il no-stro pensiero va solo al Chievo». Festa tiene isuoi sulla corda. A Verona si riparte con gliundici del Franchi, con Murru al posto dellosqualificato Avelar. In gruppo anche gli ac-ciaccati Dessena, Pisano e Joao Pedro. Pochestorie sull’assetto: 4-3-1-2. «Il trequartista?Mpoku tiene palla e riparte. Cop si è mossobene, ha segnato due gol e ha avuto altre oc-casioni. Anche Farias ha giocato un’ottima ga-ra», ribadisce il tecnico».

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LA SFIDA DI MARASSI

Mihajlovic ordina: «Samp, cancella Napoli»1Senza Eder, il tecnico chiede una vittoria e punta tutto su Muriel per riprendere la strada verso l’Europa

PERCHÉ VEDERESAMP-VERONAMihajlovic-Mandorlini: non il calcio più fashion ma non si molla niente. Buona per chi guarda i film di Vin Diesel. In più, Eto’o-Toni: ripetizioni gratis per giovani attaccanti.Marassi, 20.45

Filippo GrimaldiGENOVA

L a metafora tennistica diMihajlovic («non dobbia-mo concentrarci sul punto

perduto, ma su quello che ver-rà e bisognerà conquistare»),figlia in tutto e per tutto del-l’amicizia con il connazionaleNovak Djokovic, è utile ad illu-strare il piano del tecnico blu-cerchiato, intenzionato controil Verona a cancellare in fretta«gli errori fatti a Napoli, doveabbiamo subìto ventidue tiri inporta». Ovvio che dopo il mez-zo passo falso casalingo con il

Cesena, e soprattutto a seguitodello scivolone del San Paolo,adesso Sinisa voglia riprende-re subito la rotta verso l’Europa(più o meno nobile, poco im-porta). L’assenza sino a finestagione di Eder (sostituito daMuriel) è pesante, ed è perquesto che oltre al recente 4-2-3-1, l’allenatore della Samp ab-bia provato anche il collaudato4-3-3, con Obiang e Palomboche potrebbero fare staffetta con Acquah e Duncan. Dall’ini-zio o a gara in corso, si vedrà,perché se è vero che «pochigiocatori possono reggere l’im-pegno di tre gare in una setti-mana», lo è altrettanto che si tratti per la Samp di due partite(quella di stasera, ma anche lagara con la Juve di sabato po-meriggio) decisive per tenere adistanza le altre pretendenti aun posto in Europa.

MOTIVAZIONI Per centrare lavittoria, «anche se il Verona nonci regalerà nulla», Mihajlovicpunta «sull’atteggiamento dellaSamp e sulla nostra mentalità,pur sapendo che il nostro avver-sario non avrà nulla da perdere,potendo giocare senza pressionegrazie ad una salvezza già con-quistata». Non importa: «Noi ab-biamo i nostri obiettivi da rag-giungere. E’ vero che ultimamen-te non ci siamo espressi ai livelliabituali che ci hanno permesso diarrivare quassù, ma i perdenti cercano sempre le scuse, mentre ivincenti trovano sempre unastrada». Ora, Sinisa, si aspettache i suoi «trovino la strada giu-sta. Non credo che servano moti-vazioni particolari, la classifica tideve motivare. Vogliamo chiude-re la stagione nella posizione do-ve siamo stati quasi sempre».

© RIPRODUZIONE RISERVATASinisa Mihajlovic, 46 LAPRESSE

� VERONA (m.f.) Il talismano Toni contro il tabù Mihajlovic. Il Verona va a Genova per sfidare la Sampdoria che, con il tecnico serbo in panchina, ha sempre battuto l’Hellas. Per rompere il sortilegio i gialloblù si affidano a Toni: «Mi ricorda Baggio – dice Nicolini, collaboratore di Mandorlini – La squadra cercherà di spingerlo verso il titolo di capocannoniere in questo finale». A Marassi sarà turnover: «Cambieremo il 50 per cento della formazione» aggiunge Nicolini. Squalificati Rafael, Moras e Obbadi, out Ionita, Hallfredsson, Lazaros e Jankovic, pronti Martic, Brivio e Campanharo. Per scelta tecnica condivisa non convocati Rafa Marquez e Agostini.

QUI VERONATurnover totaleC’è CampanharoMarquez a casa

LA VOLATA

CHIEVO Parma JUVENTUS Palermo CESENA UdineseCAGLIARI PT. 24

In MAIUSCOLO le gare in trasferta difficile

molto difficilemediaDIFFICOLTÀ:

accessibile

STATO DI FORMA: scarso buono ottimo

LAZIO CAGLIARI Napoli FIORENTINA Verona SAMPDORIAPARMA PT. 16

Atalanta FIORENTINA Sassuolo NAPOLI Cagliari TORINOCESENA PT. 23

CESENA Lazio PALERMO Genoa CHIEVO MilanATALANTA PT. 3133ª 34ª 35ª 36ª 37ª 38ª

CENTIMETRI

Serie ARLa zona calda

Page 17: La Gazzetta dello Sport (04 - 29 - 2015)

17MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1. NETO28. ALONSO

5. BADELJ

17. JOAQUIN

10. AQUILANI

14. M. FERNANDEZ

19. BASANTA

2. GO. RODRIGUEZ

15. SAVIC33. M. GOMEZ

72. SALAH

15. BARZAGLI

26. LICHTSTEINER21. PIRLO

27. STURARO

8. MARCHISIO

37. PEREYRA

3. CHIELLINI

33. EVRA1. BUFFON

10. TEVEZ

14. LLORENTE

OCCHI PUNTATI SU...

A Torino è dominio JuventusLa Viola ci prova con Ilicic-Gila

PRECEDENTI IN SERIE A

RETI FATTE

Juventus

Fiorentina

Juventus

Fiorentina

1586

623

Vittorie Juventus

49

Girone unico

LE ULTIME VOLTE

PUNTI

Pareggi

20

Vittorie Fiorentina

6

Nelle ultime 4 giornate

Ultima vittoria Juventus fuori casa:

02/03/2008, Juventus-Fiorentina 2-3

Ultimo pareggio in casa della Juventus:

27/11/2010, Juventus-Fiorentina 1-1

Ultima vittoria Juventus in casa:

09/03/2014, Juventus-Fiorentina 1-0

JUVENTUS FIORENTINA

75

33aGIORNATA 1La Fiorentina ha vinto in casa dei bianconeri solo sei volte nei

75 precedenti, l’ultima delle quali 7 anni fa. Montella lascia Gomez in panchina. Allegri invece si affida a Llorente in coppia con Tevez

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

JUVENTUS 73 32 22 7 3 60 17

LAZIO 59 32 18 5 9 59 31

ROMA 58 32 15 13 4 43 25

NAPOLI 56 32 16 8 8 57 39

SAMPDORIA 50 32 12 14 6 40 35

FIORENTINA 49 32 13 10 9 44 38

INTER 48 33 12 12 9 50 39

TORINO 47 32 12 11 9 38 34

GENOA 47 32 12 11 9 46 37

MILAN 43 32 10 13 9 45 39

PALERMO 41 32 10 11 11 44 46

VERONA 39 32 10 9 13 40 56

UDINESE 38 33 9 11 13 37 45

CHIEVO 37 32 9 10 13 24 33

SASSUOLO 36 32 8 12 12 39 49

EMPOLI 35 32 6 17 9 34 40

ATALANTA 31 32 6 13 13 29 44

CAGLIARI 24 32 5 9 18 38 62

CESENA 23 32 4 11 17 29 56

PARMA (-7) 16 32 6 5 21 27 58

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS

EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

SABATO 2 MAGGIOSAMPDORIA-JUVENTUS, ore 18 (1-1)SASSUOLO-PALERMO, ore 20.45 (1-2)DOMENICA 3 MAGGIO, ore 15ROMA-GENOA, ore 12.30 (1-0)ATALANTA-LAZIO (0-3)FIORENTINA-CESENA (4-1)INTER-CHIEVO (2-0)VERONA-UDINESE (2-1)NAPOLI-MILAN, ore 20.45 (0-2)LUNEDI’ 4 MAGGIO, ore 20.45CAGLIARI-PARMA (0-0)MERCOLEDI’ 6 MAGGIO, ore 15TORINO-EMPOLI (0-0)

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

OGGI ore 20.45 a TorinoSTADIO Juventus StadiumAndata 0-0

ARBITRO BantiASSISTENTI Giallatini-Passeri

QUARTO UOMO MarrazzoADDIZIONALI Orsato-Doveri

TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD,

Premium Calcio 1,Calcio HD

FIORENTINA(3-5-2)

PANCHINA 12 Tatarusanu, 40 Tomovic,4 Richards, 23 Pasqual, 38 Rosi, 6 Vargas,

7 Pizarro, 16 Kurtic, 20 Borja Valero, 18 Diamanti,72 Ilicic, 9 Gilardino.

ALLENATORE Montella.BALLOTTAGGI Badelj–Pizarro 60-40%.

SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Basanta, M.Gomez, Kurtic,

Diamanti e Borja Valero.INDISPONIBILI Babacar (40 giorni), Rossi (30 giorni)

e Lezzerini (15 giorni).

JUVENTUS(4-3-1-2)PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 5 Ogbonna, 20 Padoin, 39 Marrone, 17 De Ceglie, 23 Vidal, 7 Pepe, 11 Coman, 32 Matri, 9 Morata.ALLENATORE Allegri.BALLOTTAGGI Llorente-Morata 60-40%, Sturaro-Vidal 70-30%, Evra-Padoin 70-30%.SQUALIFICATI Bonucci (1).DIFFIDATI Lichtsteiner, Vidal, Pereyra, Chiellini, De Ceglieed Evra.INDISPONIBILI Romulo (5 giorni), Caceres (20), Asamoah (15), Pogba (da valutare).

1

1.66X

3.702

5.25

PALERMO (3-5-2)

TORINO (3-5-2)

OGGI Ore 20.45 ARBITRI Gervasoni;Iori-Meli; Preti; Ghersini-Minelli TV Sky Calcio 6 HD; Premium Calcio 6 (And. 2-2)

SORRENTINO70

VITIELLO2

RISPOLI3

RIGONI27

JAJALO28

CHOCHEV18

LAZAAR7

DARMIAN36

EL KADDOURI7

VIVES20

BENASSI94

PERES33

G. GONZALEZ12

ANDELKOVIC4

GLIK25

BOVO5

MAKSIMOVIC19

VAZQUEZ20

DYBALA9

MARTINEZ17

QUAGLIARELLA27

PADELLI30

PANCHINA 1 Ujkani, 5 Milanovic, 22 Ortiz, 19 Terzi, 33 Daprelà, 14 Della Rocca, 15 Bolzoni, 25 Maresca, 21 Quaison, 96 Bentivegna, 10 Joao Silva, 99 Belotti. ALL. Iachini. BALL. Jajalo-Maresca 60-40%, Andelkovic-Terzi 60-40%. SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Vazquez, Dybala, Daprelà, Bolzoni, Morganella.INDISP. Barreto (15 giorni) Emerson (da valutare), Morganella (stagione finita).

PANCHINA 13 Castellazzi, 1 Ichazo, 18 Jansson, 3 Molinaro, 21 Silva, 4 Basha,8 Farnerud, 15 Gonzalez, 11 Maxi Lopez,22 Amauri. ALLENATORE Ventura.BALLOTTAGGI nessuno.SQUALIFICATI Gazzi (1) e Moretti (1).DIFFIDATI Amauri, Maksimovic, Padelli, Quagliarella e Vives. INDISP. nessuno.

CESENA (4-3-1-2)

ATALANTA (4-4-1-1)

OGGI Ore 20.45 ARBITRI Rizzoli; De Luca-Vuoto; Di Liberatore; Guida-MarianiTV Sky Calcio 8 HD (And. 2-3)

AGLIARDI30

PERICO24

VOLTA14

KRAJNC15

RENZETTI33

CARBONERO7

MUDINGAYI26

CASCIONE34

DEFREL92 BRIENZA

11

A. RODRIGUEZ9

SPORTIELLO57

BELLINI6

STENDARDO2

A. MASIELLO13

DRAMÉ93

D’ALESSANDRO7

CIGARINI21

CARMONA17

MORALEZ11PINILLA

51

A. GOMEZ10

PANCHINA 1 Leali, 81 Bressan, 2 Nica,6 Lucchini, 25 Capelli, 5 Giorgi, 44 Cazzola, 8 De Feudis, 18 Djuric, 19 Succi, 27 Dalmonte. ALLENATORE Di Carlo.BALLOTTAGGI nessuno.SQUALIFICATI Ze Eduardo (1).DIFF. Cascione, Krajnc, Renzetti, Rodriguez. INDISP. Marilungo (stagione finita), Yabre (10 giorni), Magnusson (15), Pulzetti (15).

PANCHINA 1 Avramov, 78 Frezzolini,20 Biava, 5 Scaloni, 29 Benalouane,3 Del Grosso, 22 Zappacosta, 16 Baselli,8 Migliaccio, 28 Emanuelson, 99 Boakye,9 Bianchi. ALLENATORE Reja. BALL. Stendardo-Benalouane 70-30%, D’Alessandro-Zappacosta 55-45%. SQUAL. Denis (5). DIFF. Boakye, Sportiello, Zappacosta, Moralez, Biava, Dramé e Benalouane. INDISP. Raimondi (30 giorni), Cherubin (15 giorni), Estigarribia (3).

CHIEVO (4-4-2)

CAGLIARI (4-3-1-2)

OGGI Ore 20.45 ARBITRI Di Bello; Tasso-Gava; De Pinto; Pasqua-AbissoTV Sky Calcio 7 HD (And. 2-0)

BIZZARRI1

SCHELOTTO24

DAINELLI3

CESAR12

FREY21

BIRSA23

RADOVANOVIC8

IZCO13

PALOSCHI43

MEGGIORINI69

HETEMAJ56

BRKIC44

F. PISANO14

CEPPITELLI32

DIAKITÈ37

COP90

FARIAS17

MURRU3

DESSENA16

EKDAL20

MPOKU40

JOAO PEDRO10

PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 6 Gamberini, 34 Biraghi, 10 Christiansen, 14 Cofie, 11 Vajushi ,18 Feftatzidis, 19 Botta, 31 Pellissier, 9 Pozzi. ALLENATORE Maran. BALL. Schelotto-Biraghi 55-45%. SQUALIFICATI nessuno.DIFF. Izco, Radovanovic, Zukanovic, Dainelli. INDISPONIBILI Mattiello (stagione finita), Zukanovic (da valutare).

PANCHINA 1 Colombi, 27 Cragno, 21 Balzano, 2 Gonzalez, 15 Rossettini, 33 Capuano, 5 Conti, 4 Crisetig, 30 Donsah, 7 Cossu, 9 Longo, 25 Sau.ALL. Festa. BALLOTTAGGI. Pisano-Balzano 70-30%; Dessena-Crisetig 70-30%; Joao Pedro-Donsah 70-30.SQUALIFICATI Avelar (1).DIFFIDATI Dessena, Gonzalez, Sau, Farias. INDISPONIBILI nessuno.

LAZIO (4-2-3-1)

PARMA (3-5-2)

OGGI Ore 20.45 ARBITRI Calvarese; Schenone-Bianchi; Longo; Cervellera-SaiaTV Sky Calcio 4, Premium Calcio 3 (And. 2-1)

MARCHETTI22

BASTA8

MAURICIO33

CIANI2

RADU26

LEDESMA24

CANDREVA87

F. ANDERSON7

KLOSE11

LULIC19

MIRANTE83

SANTACROCE27

LUCARELLI6

GOBBI18

CASSANI2

LILA3

JORQUERA80NOCERINO

23

BELFODIL10

GHEZZAL5

VARELA26

CATALDI32

PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha, 85 Novaretti, 13 Konko, 5 Braafheid, 39 Cavanda, 16 Parolo, 6 S. Mauri, 70 Oikonomidis, 14 B. Keita, 34 Perea, 9 F. Djordjevic. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Ledesma-Parolo 70-30%, F. Anderson-S. Mauri 70-30%, Ciani-Novaretti 80-20%. SQUAL. Onazi (1). DIFFIDATI De Vrij, B. Keita, Klose, Ledesma, Radu. INDISP. Biglia (15 giorni), Cana (7), Ederson (5), De Vrij (10), Gentiletti (3), Pereirinha (7).

PANCHINA 22 Iacobucci, 91 Bajza,4 Mendes, 31 Mariga, 21 Lodi, 8 Mauri, 17 Palladino, 88 Coda. ALL. Donadoni.BALLOTTAGGI Ghezzal-Coda 55-45%, Lucarelli-Mendes 55-45%, Lila-Mauri 55-45%. SQUAL. Costa (1) e Feddal (1).DIFF. Lodi, Lila, Belfodil e Mirante.INDISP. Galloppa e Prestia (da valutare).

MILAN (4-3-3)

GENOA (4-3-3)

OGGI Ore 20.45 ARBITRI Giacomelli; PetrellaFiorito; Pegorin; Tagliavento-Baracani TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 2 (And. 0-1)

DIEGO LOPEZ23

ABATE20

RAMI13

MEXES5

DE SCIGLIO2

POLI16

DE JONG34

BONAVENTURA28

CERCI22

MENEZ7

HONDA10

PERIN1

RONCAGLIA14

BURDISSO8

DE MAIO4

EDENILSON21

RINCON88

BERTOLACCI91

KUCKA33

IAGO24

NIANG11

BERGDICH18

PANCHINA 32 Abbiati, 99 Donnarumma, 81 Zaccardo, 25 Bonera, 17 Zapata, 19 Bocchetti, 14 Albertazzi, 21 Van Ginkel, 4 Muntari, 35 Di Molfetta, 9 Destro, 11 Pazzini. ALLENATORE Inzaghi.BALLOTTAGGI Cerci-Pazzini 60-40%.SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Abate, Alex, Bonaventura, De Jong, Menez, Mexes.INDISP. Agazzi (stagione finita), Alex e Essien (da val.), El Shaarawy (7 giorni), Antonelli, Montolivo, Paletta, Suso (3).

PANCHINA 23 Lamanna, 39 Sommariva, 15 Marchese, 2 Tambè, 5 Izzo, 93 Laxalt,16 Lestienne, 38 Mandragora, 19 Pavoletti, 20 Tino Costa, 22 Borriello. ALLENATORE Gasperini. BALL. Bergdich-Laxalt 60-40%.SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Burdisso, Niang, De Maio, Pavoletti. INDISPONIBILI Perotti e Ariaudo (stagione finita).

EMPOLI (4-3-1-2)

NAPOLI (4-2-3-1)

DOMANI Ore 20.45 ARBITRI Massa; Costanzo-Di Fiore; Manganelli; Valeri-Gavillucci TV Sky Sport 1, Premium Calcio (And. 2-2)

SEPE33

CROCE11

HYSAJ23

RUGANI24

SAPONARA5

BARBA19

MARIO RUI21

STRINIC3

BRITOS5

HIGUAIN9

ALBIOL33

MAGGIO11

VALDIFIORI6

VECINO88

INSIGNE24

HAMSIK17

CALLEJON7

PUCCIARELLI20

MACCARONE7

GARGANO77

INLER88

ANDUJAR45

PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 50 Somma, 2 Laurini , 8 Signorelli, 4 Diousse, 25 Brillante, 18 Verdi, 27 Zielinski, 9 Mchedlidze, 10 Tavano. ALLENATORE Sarri.BALLOTTAGGIO Mario Rui-Laurini 60-40%.SQUALIFICATI Tonelli (1). DIFFIDATI Maccarone, Tonelli, Mario Rui, Zielinski. INDISPONIBILI nessuno.

PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo,16 Mesto, 4 Henrique, 26 Koulibaly,31 Ghoulam, 19 Lopez, 8 Jorginho, 23 Gabbiadini, 14 Mertens, 91 Zapata. ALLENATORE Benitez. BALLOTTAGGI Insigne-Mertens 60-40%; Britos-Koulibaly 60-40%, Higuain-Zapata 60-40%.SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Maggio, Koulibaly, Britos. INDISPONIBILI Michu (30 giorni), Zuniga (da valutare), De Guzman (da valutare).

SAMPDORIA (4-2-3-1)

VERONA (4-3-3)

OGGI Ore 20.45 ARBITRI Irrati; Faverani- Ranghetti; Tonolini; Damato-Abbattista TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 5 (And. 3-1)

VIVIANO2

DE SILVESTRI29

SILVESTRE26

ROMAGNOLI5

MESBAH3

BRIVIO28

GU. RODRIGUEZ2

MARQUEZ4

MARTIC71

OBIANG14

MURIEL24

SORIANO21

OKAKA9

ETO’O99

CAMPANHARO30

TACHTSIDIS77

SALA26

J. GOMEZ21

TONI9

VALOTI27

BENUSSI22

PALOMBO17

PANCHINA 88 Frison, 33 Romero, 25 A. Coda,19 Regini, 20 Muñoz, 22 Rizzo, 33 Marchionni, 30 Acquah, 6 Duncan, 77 Wszolek, 8 Correa, 18 Bergessio. ALL. Mihajlovic. BALL. Okaka-Bergessio 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Duncan, Romagnoli e De Silvestri. INDISP. Eder e De Vitis (stagione finita), Cacciatore (15 giorni), L. Djordjevic (15).

PANCHINA 95 Gollini, 32 Ferrari,5 Sorensen, 3 Pisano, 19 Greco, 93 Fares,97 Checchin, 70 Fernandinho, 17 N. Lopez, 7 Saviola,96 Cappelluzzo. ALL. Mandorlini. BALL. Marques-Sorensen 60-40%, Campanharo-Greco 70-30%, J. Gomez-Fernandinho 60-40%. SQUAL. Rafael (1), Moras (1), Obbadi (1). DIFF. Martic, Pisano, Gu. Rodriguez, Hallfredsson, Tachtsidis, Valoti, Greco, Jankovic, Nico Lopez e Christodoulopoulos. INDISP. Ionita (stag. finita), Hallfredsson, Christodoulopoulos e Jankovic (da val.).

SASSUOLO (3-4-3)

ROMA (4-3-3)

OGGI Ore 20.45 ARBITRI Mazzoleni;Posado-Paganessi; Stallone; Tommasi-Candussio. TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 4 (And. 2-2)

CONSIGLI47

CANNAVARO28

ACERBI15

PELUSO31

FLORO FLORES83

ZAZA10

SANSONE17

LAZAREVIC30

TAIDER19

MISSIROLI7

LONGHI3

COLE3

MANOLAS44

YANGA-MBIWA2

FLORENZI24

NAINGGOLAN4

DE ROSSI16

PJANIC15

GERVINHO27

TOTTI10

IBARBO19

DE SANCTIS26

PANCHINA 1 Pomini, 79 Pegolo, 20 Bianco, 21 Fontanesi, 27 Benucci,29 Mandelli, 32 Natali, 6 Chibsah, 8 Biondini, 33 Brighi, 99 Floccari, 96 Sereni.ALL. Di Francesco. BALL. Zaza-Floccari 55-45%, Lazarevic-Biondini 55-45%. SQUAL. Berardi (1). DIFF. Brighi, Missiroli, Biondini, Acerbi, Cannavaro. INDISP. Terranova, Antei (stagione finita), Magnanelli e Donis (4 giorni), Vrsaljko e Polito (10), Gazzola (da valutare).

PANCHINA 28 Skorupski, 35 Torosidis,33 Spolli, 23 Astori, 42 Balzaretti, 48 Uçan, 32 Paredes, 20 Keita, 7 Iturbe, 53 Verde, 8 Ljajic, 88 Doumbia. ALL. Garcia. BALL. Cole-Torosidis 60-40%, Yanga-Mbiwa-Astori 70-30%, Totti-Keita 70-30%, Gervinho-Ljajic 55-45%. SQUAL. nessuno. DIFF. Florenzi, Keita, Maicon. INDISP. Strootman (stag. finita), Castan e Maicon (da val.), Holebas (3).

1

1.65X

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Se vuoi restare costantemente aggiornato sulle formazioni delle squadre, conoscere i consigli dei nostri esperti, consultare tutte le statistiche di ogni singolo giocatore e scoprire tutti i segreti per vincere al fantacalcio, da quest’anno Gazzetta dello Sport mette a disposizione degli appassionati, gratuitamente sul nostro sito rosa, un’intera sezione dedicata al gioco più amato dai calciofili italiani. Su Fantanews potrai trovare infatti i voti il giorno dopo l’ultima partita di Serie A, gli assist ufficiali al termine di tutte le gare, e infine anche articoli dedicati ed esclusivi di presentazione della Magic giornata di campionato.

GAZZAWEB

www.gazzetta.it

18 RETI Icardi (4, Inter); Tevez (2, Juventus).

17 RETI Toni (3, Verona).

16 RETI Menez (8, Milan).

15 RETI Higuain (3, Napoli).

13 RETI Dybala (3, Palermo); Quagliarella (3, Torino).

12 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Di Natale (Udinese).

11 RETI Klose (Lazio); Callejon (Napoli); Berardi (6, Sassuolo).

10 RETI Felipe Anderson (Lazio).

9 RETI Maccarone (1, Empoli); Iago Falque’ (1, Genoa); Mauri (Lazio); Eder (1, Sampdoria); Thereau (Udinese).

8 RETI Denis (3, Atalanta); Paloschi (Chievo); Ljajic (1, Roma); Zaza (1, Sassuolo).

Serie ARLa guida

NAZIONALE

Stage a inizio giugno ma senza Juve e LazioFabio Licari

E alla fine uno stage si farà.Non il massimo, visto ilperiodo e l’indisponibilità

di juventini e laziali impegnatinel preparare la fine di CoppaItalia. Ma meglio che niente. Ilc.t. Conte avrà i suoi giocatoriil 2-3-4 giugno a Covercianoper spiegare loro la sua idea dicalcio e farli lavorare tattica-mente, preparandoli aun’eventuale chiamata futura.

NUOVI E UNDER Convocazionifissate il 1 giugno. Sarà una li-sta presumibilmente ampiacon gli azzurri già nel radar delc.t., alcune novità del campio-nato (Sansone del Sassuolo po-teva esserci già a marzo) e i mi-gliori Under 21 (Sturaro, Be-rardi, Rugani, Romagnoli…)che cominceranno la settima-na con i grandi per poi tornarecon Di Biagio. Il 4 ritorno a ca-sa e, nel fine settimana, le con-vocazioni per Croazia (12 giu-gno a Spalato) e Portogallo (16giugno quasi sicuramente a Gi-

nevra). Non è escluso che lostage aiuti qualcuno a conqui-stare una chiamata.

FIRENZE E PALERMO Se la sfidacontro la Croazia è decisiva perla qualificazione all’Europeo,quella con il Portogallo puòpermettere esperimenti come contro l’Inghilterra. Saltata lasede Doha, alla fine dovrebbeprevalere Ginevra, dove c’èuna buona comunità porto-ghese (e tanti italiani). Confer-mate le due sedi di settembre:contro Malta a Firenze, poi laBulgaria a Palermo.

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Antonio Conte, 45 anni FORTE

Page 18: La Gazzetta dello Sport (04 - 29 - 2015)

18 MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1 GIUGNO 2011Gli arresti eccellentiA Cremona parte l’inchiesta «LastBet» sul calcioscommesse: sono arrestati Signori, Bellavistae Micolucci mentre vengono indagati Doni e Gervasoni. Sei mesi dopo finiscono in manette Doni, Sartor,Gervasoni, Carobbio e Zamperini

GLI INIZI DEL 2012Anche Masiello in manetteA febbraio viene arrestato il portieredel Piacenza Mario Cassano: dovrà rispondere dell’alterazione di quattro incontri di Serie B. Ad aprile, l’inchiesta di Bari fa finire incarcere altri tre giocatori: tra questic’è l’ex biancorosso Andrea Masiello

28 MAGGIO 2012Blitz a Coverciano e Mauri dentroLa polizia irrompe a Coverciano per Criscito, che riceve un avviso di garanzia (e quindi salterà l’Europeoin Polonia e Ucraina). In un altro blitz viene arrestato il capitano della Lazio, Stefano Mauri, insieme ad altri diciotto giocatori

26 DICEMBRE 2012Gegic si consegna ai poliziottiAlmir Gegic, uno dei vertici della«banda degli zingari», si costituiscealla polizia e inizia a collaborare. Un anno dopo verranno indagati anche gli ex milanisti Gattuso e Brocchi. La posizione di Gattuso verrà archiviata nel settembre 2014

28 APRILE 2015Si costituisce il capo degli «Zingari»Hristyan Ilievski, ex agente dei corpi speciali della polizia macedone, considerato il capo della banda degli «Zingari» si costituisce alla polizia italiana. Gli agenti lo prendono in custodia all’aeroporto di Orio al Serio e lo portano nel carcere di Cremona

LE TAPPEDELLA VICENDA

Ilievski gela Mauri«Sì, ho incontratolui e Milanetto»1Nel primo interrogatorio, il capo degli Zingari conferma le ipotesi dei pm: Lazio-Genoa fu truccata

Francesco CenitiINVIATO A CREMONA

«H o incontrato Mauri eMilanetto prima di

Lazio-Genoa. Quella partita èstata combinata». E’ quasi ungol al novantesimo, quello se-gnato dalla Procura di Cremo-na. Perché Hristiyan Ilievski dasuper latitante potrebbe prestodiventare il super pentito del-l’inchiesta sul calcioscommes-se. «E’ andato al di là di ogniaspettativa più ottimistica», fil-tra da ambienti investigativi do-po il primo interrogatorio da-vanti al Gip Guido Salvini, allapresenza del pm Roberto diMartino e del capo della mobileNicola Lelario. Circa 4 ore fitte

di nomi, partite e situazioniparticolari, tutte con un unicocomune denominatore: cor-rompere i calciatori per avere ri-sultati sicuri sui quali riversareil fiume di denaro in arrivo daSingapore. Lo «sfregiato» exagente della polizia specialemacedone, apparso in buonasalute e molto dimagrito rispet-to alle foto segnaletiche, si eracostituito lunedì dopo quasiquattro anni di latitanza. Per gliinquirenti nessun dubbio sulruolo avuto in questa «comme-dia» del pallone: è lui il capodella cosiddetta banda deglizingari («ma noi siamo slavi,perché ci chiamate così?» avevadetto in una intervista telefoni-ca alla Gazzetta nel 2012) ingrado di cambiare i destini diuna gara e forse dei campionati.

E Ilievski non si è tirato indie-tro, come ha spiegato l’avvocatoLuca Curatti: «Sta rispondendoalle domande del giudice, senzareticenze e spiegando i vari pas-saggi contenuti negli atti. Stacollaborando? Mi sembra chia-ro da quello che ho detto prima,ma siamo solo al primo tempo enon posso aggiungere altro».

ASSOCIAZIONE BLINDATA Inrealtà Ilievsky ha aggiunto etanto. Molte le cose fatte mette-re a verbale nonostante la diffi-coltà del doppio interprete(uno di loro aveva sbagliatostrada facendo slittare di quasiun’ora l’interrogatorio) vistoche lo slavo oltre al macedoneparla anche l’inglese. Il Gip gliha sottoposto una lista di parti-te ritenute combinate riceven-

aver visto il capitano della Lazioe di aver discusso della combineper Lazio-Genoa. Non solo, ilsuo giro sarebbe proseguito nel-l’hotel che ospitava la squadraligure per vedere anche OmarMilanetto. La gara sarebbe stataalterata così come la successivaLecce-Lazio, con lo slavo che haanche ammesso di avere agitod’accordo con la banda unghe-

rese, scesa nel Salento con lavaligia di soldi da consegnare aicalciatori. E a proposito di sol-di: l’accusa ha incassato anchela blindatura dell’inchiesta sul versante associazione a delin-quere transnazionale. Ilievskiha raccontato come molti deisoldi usati per la corruzione ar-rivassero proprio da Singapore.Ha messo a verbale, ad esem-pio, un ritiro speciale avvenutoa Malpensa: un trolley carico dibanconote portato in Italia daun braccio destro del boss DanTan (ora agli arresti in Asia).

BETTARINI, SHALA E BERTANISono ancora molte le questionida approfondire, troppe le par-tite e i nomi custoditi dallo sfre-giato. Qualcuno è già finito agliatti, come quello di Stefano Bet-

tarini: secondo Ilievski avevaun ruolo ben definito, quello dicombinare tarocchi per conto diuna società di A. Tra i calciatoricitati anche Bertani e Shala (as-solto dalla giustizia sportiva),entrambi utilizzati dalla bandaper delle combine. Oggi inter-rogatorio bis. E se queste sonole premesse...

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Hristiyan Ilievski scortato ieri in Procura a Cremona ANSA

RAmmessi anchei contatti con Bettarini e l’originedei soldi per le combine: Singapore

CalcioscommesseRL’inchiesta

Serie ARIl caso

RESPINTA DAL BOARD

Il sindacato calciatoriper la 4a sostituzione� Il sindacato mondiale dei calciatori (FIFPro) si batterà affinché nelle partite venga introdotta la possibilità di una quarta sostituzione. Lo fa sapere l’ente con una nota in cui precisa che l’84% degli iscritti è favorevole a questa novità che la Fifa ha respinto già due volte. Secondo il segretario generale FIFPro, Theo Van Seggelen, «questa proposta sfida i tradizionalisti che non vogliono cambiare, ma nel dibattito i calciatori ricoprono un ruolo importante e bisogna tenerne conto». La proposta verrà di nuovo presentata all’International Board.

IL 3 GIUGNO

Toni con i bambiniper avviarli allo sport� (fr.vell.) Luca Toni sarà il padrino dell’iniziativa «Dote in movimento», ideata da Assosport, il 3 giugno a Montebelluna (Treviso). L’evento, organizzato con Regione Veneto e Coni, vuole supportare le famiglie che nonhanno possibilità economiche sufficienti, nell’inserimento dei bambini tra i 6 e gli 11 anni nelle società sportive. In 600 riceveranno un voucher per praticare sport per l’anno scolastico. Toni donerà a 250 bimbi le sue scarpe speciali, realizzate in edizione limitata per celebrare i 300 gol in carriera dell’attaccante del Verona.

TACCUINOTonelli alza la voce:«Denis è un vigliaccoProcura condizionata»1Il difensore dell’Empoli: «Se l’avessi minacciato davanti al figlioi cazzotti li avrei presi subito. Lui mi ha picchiato ed è scappato»

Giacomo CioniEMPOLI (FIRENZE)

L orenzo Tonelli, centrale difensivo dell’Em-poli, stavolta si fa baluardo di se stesso.«The Wall», come lo chiama lo speaker del-

lo stadio Castellani, innalza un muro di frontealle accuse che gli sono piombate addosso dopoi pugni di German Denis. Il giovane difensore,25 anni, famiglia di medici, si ritrova sui giorna-li non per i 5 gol all’esordio nel massimo campio-nato ma per un duello rusticano con l’attaccanteatalantino, sfociato in uno deipost gara più caldi degli ultimianni. «Non volevo parlare – di-ce al termine dell’allenamento– ma visto quello che viene det-to e scritto non posso fare altri-menti. Io sono tranquillo, eccoperché avevo scelto il silenzio –aggiunge – anche perché, a dif-ferenza di altri, non avevoniente da giustificare. Ma dopoche sono uscite gravi accuse sudi me e su quanto successo hodeciso di farlo». Ecco il «film» della sua confe-renza di ieri, cui l’Atalanta - interpellata - non havoluto replicare.

LA PARTITA «Atalanta-Empoli era una gara im-portante – racconta Tonelli – uno scontro salvez-za. Durante il match c’è stato nervosismo e devodire che c’è stato dall’una e all’altra parte. Ci so-no state anche provocazioni, anche queste daentrambi le parti. Ma al 90’ è tutto finito».

FINE GARA «In ogni caso, al termine della parti-ta – prosegue il difensore – sono andato a saluta-re i tifosi, ho stretto la mano agli arbitri e sonoandato diretto negli spogliatoi, senza aspettareDenis e senza minacciarlo davanti a suo figlio.Dicono che nel tunnel io lo abbia minacciato.Ma come è possibile? Lui stava parlando a Skynell’intervista di fine gara e non potevo in nes-sun modo intercettarlo. Non ero nel tunnel adaspettarlo e tanti giocatori possono testimoniar-lo. Sono poi entrato nel nostro spogliatoio».

IL CAZZOTTO «Dopo una ventina di minuti misento chiamare da fuori lo spo-gliatoio. Mi affaccio ed era De-nis, lui fa finta di volermi parla-re, gli vado incontro e mi dà uncazzotto, colpendomi sullo zi-gomo. Faccio un passo indietroper la botta e poi vado verso dilui: appena uscito dallo spo-gliatoio Cigarini mi blocca eDenis mi colpisce di nuovo, duevolte sulla testa. La sensazioneè che sia stato tutto concorda-to. A quel punto per bloccare la

mia reazione si è messo in mezzo un dirigentedell’Atalanta che non conosco. Lui non mi hafatto niente, ma siamo caduti. In quel momentosi sono spente le luci e Denis è scappato come unvigliacco».

SCUSE MANCATE «Se l’Atalanta avesse porto delle scuse – conclude Tonelli – non sarebbe suc-cesso niente. Al contrario sono state inventatecose per giustificare quanto fatto da Denis infan-

gando me. Fuori passa il messaggio che io hominacciato lui e il figlio di morte e non mi vabene. Se fosse vero, sfido chiunque a dire che luinon avrebbe reagito subito a certe frasi».

PROCURA «Vorrei davvero sapere come la procu-ra ha trovato il coraggio di scrivere certe cose,anche dopo aver parlato con me. Se non hannovisto i fatti non possono farsi condizionare dallasituazione mediatica e quindi scrivere altre cose.La frase non c’è stata e non ci sarebbe stato nep-pure modo di dirla per come si è svolto il dopopartita perché, come mi è stato raccontato, dopol’intervista Denis è corso negli spogliatoi: se cosìè andata come abbiamo fatto a incontrarci?».

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1. Lorenzo Tonelli,25 anni, in conferenza ieri EMPOLICALCIO.NET

2. Il difensore dell’Empoli in un contrasto con Denis domenica GETTY

LORENZO TONELLIDIFENSORE

SE L’ATALANTASI FOSSE SCUSATA

SAREBBE FINITA LÌ.SONO STATO AGGREDITO

CON PREMEDITAZIONE

do sempre indicazioni precisesia sulle modalità dei soldi con-segnati e sia sui nomi dei calcia-tori contattati. Si è arrivati an-che alla sua visita a Formello,confermata da Zamperini cheperò aveva detto alla giustiziasportiva di non aver fatto entra-re l’ospite particolare e quindidi nessun contatto con Mauri. Einvece Ilievski ha spiegato di

Page 19: La Gazzetta dello Sport (04 - 29 - 2015)

19MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Messi, Suarez e NeymarBarça col trio da record1Anche col Getafe Luis Enrique non risparmia i fenomeni, che segnano 5 delle 6 reti blaugrana: 102 gol stagionali in tre, battuto il primato 2009

Filippo Maria RicciCORRISPONDENTE DA MADRID

@filippomricci

N iente da fare. Messi, Sua-rez e Neymar non si cam-biano. Non riposano.

Non escono. Giocano sempre.Luis Enrique ieri ha fatto grandirotazioni (Bartra e Mathieu perPiqué e Mascherano, Adrianoper Alba, Rafinha e Xavi perRakitic e Iniesta), ma il trioMSN non è stato toccato. Tur-nover, ma non per tutti. Puòsembrare strano, perché la par-tita era abbordabile ed è diven-tata una trionfale passeggiata.Ma Leo, Ney e Luis sono rimastilì.

GOL E ASSIST PER TUTTI Per-ché i 3 vogliono giocare sempre,e perché i 3 vogliono segnare, esegnano, sempre. Un numerorecente: hanno fatto 19 degli ul-timi 21 gol del Barça. O 5 dei 6che i catalani hanno rifilato ierial Getafe, uno show degno degliHarlem Globetrotters. O un in-cubo infinito, se si guarda allapartita dall’altra parte dellabarricata. Il Getafe si è presouna «manita» già nel primotempo, umiliazione che in Liganon aveva ancora mai provato.Il Barça ha fatto gol meraviglio-si e il trio MSN si è superato:non solo hanno segnato tutti e 3(cosa già riuscita contro Psg,Athletic e Atletico), hanno an-che offerto assist tutti e 3.

102 RETI, 71 IN LIGA E hannosfondato il muro dei 100 gol, re-cord del club stabilito dal trioMessi-Eto’-Henry nel 2009 arri-

vando a 102 (71 in Liga). Il det-taglio dice 49 Messi (38 in Liga,uno in meno di Cristiano Ronal-do), 32 Neymar (20) e 21 Sua-rez (13). Le 118 reti di Higuain-Benzema-Ronaldo del 2012 so-no lontane, ma il Barça devegiocare ancore 7 o 8 partite e aquesti ritmi... La squadra di LuisEnrique è arrivata a 153 reti sta-gionali, 96 in Liga (il Madrid è a99) e a 4 giornate dalla fine por-ta a 5 i punti di vantaggio sulReal, impegnato stasera conl’Almeria.

LE 6 RETI La partita si è apertagià al 9’, quando Messi ha tra-sformato, con un inedito cuc-chiaio, quasi a voler dimostrareche nonostante tutto ha ancoraqualcosa da fare in questa me-ravigliosa e precoce vita calci-stica, un rigore per fallo di Ar-royo su Suarez. Poi Bravo hafatto un pasticcio e rimediato inextremis per impedire il pareg-gio di Hinestroza, il Getafe è parso vivo (segnaliamo il cante-rano 18enne Emi) e poi è mortoimprovvisamente: in un quartod’ora Suarez ha uncinato conuna plastica mezza rovesciata(alla Ibra, per capirsi) un crossdi Messi, Neymar ha fatto il 3-0scherzando Arroyo, Xavi e Sua-rez hanno segnato con tiri simi-li: destro a giro preciso verso ilpalo lontano scoccato dal verti-ce sinistro dell’area. Getafe ab-battuto e depresso. Al 2’ dellaripresa altra prodezza balisticadi Messi, un pallonetto dalla zo-na destra. Poi l’oblio.

COLLANTE SUAREZ I tre si cer-cano e si trovano, un perfettomenage a trois che sembra fila-re via senza le gelosie che peresempio caratterizzavano la re-lazione sul prato di Messi e Ney-mar. Il collante si chiama LuisSuarez, cordigliera uruguayanache ha unito l’argentino e il bra-siliano, e che ha portatoun’esplosività mostruosa allaclasse cristallina degli altri due.Ieri il Pistolero ha provocato ilrigore, segnato il secondo e ilquarto gol, avviato il terzo. Unaprestazione perfetta. E le poten-zialità offensive di questo MSNnon sembrano avere limiti. An-che di fame, voglia e minuti:quando Luis Enrique ha fattoentrare Pedro è uscito... Xavi.Perché i tre sudamericani non sicambiano. Nemmeno sul 6-0.

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La situazioneReal Madrid a -5 oggi con l’Almeria� 34a GIORNATA, anticipi: Barcellona-Getafe 6-0, Athletic-Real Sociedad 1-1, Levante-Cordoba 1-0. CLASSIFICA Barcellona 84; Real Madrid 79; Atletico Madrid72; Valencia 68; Siviglia 66; Villarreal 53; Malaga e AthleticBilbao 47; Celta, Espanyol 42; Rayo Vallecano 41; RealSociedad 40; Getafe 36; Levante 35; Elche 34; Almeria, Eibar 31; Deportivo 29; Granada 25; Cordoba 20.

BARCELLONA 6 0 GETAFE

MARCATORI Messi (B) su rig. al 9’, Suarez (B) al 25’, Neymar (B) al 28’, Xavi (B) al 30’, Suarez (B) al 40’ p.t.; Messi (B) al 2’ s.t.

ARBITRO Fernandez Borbalan 6. NOTE spettatori 65.356. Tiri in porta 12-4, tiri fuori 7-3, angoli 5-6, fuorigioco 1-3. Recuperi 0’ p.t. e 1’ s.t.

BARCELLONA (4-3-3) Bravo 5; Dani Alves 7 (dal 23’ s.t. Montoya 6), Bartra 6,5, Mathieu 6, Adriano 6; Rafinha 7, Busquets 6,5 (dal 1’ s.t. Sergi Roberto 6,5), Xavi 7 (dal 14’ s.t. Pedro 6); Messi 7,5, Suarez 8, Neymar 7,5.PANCHINA Ter Stegen, Mascherano, Rakitic, Iniesta.ALLENATORE Luis Enrique 8ESPULSI nessunoAMMONITI nessuno

GETAFE (4-2-3-1) Guaita 5; Velazquez 4,5, Arroyo 4, Alexis 5, Roberto Lago 4,5; Pedro Leon 5,5 (dal 31’ s.t. Escudero 5,5), Juan Rodriguez 5 (dal 20’ s.t. Álex Felip 5), Lacen 5, Emi 6,5; Babá 5,5 (dal 4’ s.t. Ivi), Hinestroza 6,5.PANCHINA Jona, Naldo, Vigaray, Astray.ALLENATORE Pablo Franco 5ESPULSI nessunoAMMONITI nessuno

I giocatori del Barcellona festeggiano una delle sei reti al Getafe GETTY

COPPA DI GERMANIA

Klopp trionfaBorussia in finaleBayern, ciao tris

Jürgen Klopp, 47 anni, esulta dopo aver conquistato la finale di coppa AFP

Pierfrancesco Archetti

V isto che era la sua ul-tima passerella daborussiano all’Allianz

Arena, Jürgen Klopp è riu-scito a restare sul quel pratofin quasi a mezzanotte. Pri-ma di uscire ha sprintato co-me un ventenne verso il suoportiere, incrociando purelo sguardo funereo di PepGuardiola che aveva appenaperso, ai rigori, la possibilitàdella tripletta. Niente fioriper il tecnico giallonero, matante dimostrazioni d’affet-to, forse perché se ne va.L’inchino di Robben, le risa-te con Schweinsteiger e unarisposta sul bouquet pro-messogli da Rummenigge,uno che tre anni fa disse divoler mettere «il sedere diKlopp nel nostro museo».L’allenatore si è fatto una ri-sata e poi ha sistemato i ba-varesi: «Tornerò qui prima opoi, e mi dovranno dare ifiori di bentornato». Sicura-mente non si dimentiche-ranno questa semifinale diCoppa di Germania: il Bo-russia la conquista ai rigoridopo l’1-1 dopo i supple-mentari. E i penalty sonoperlomeno curiosi: ilBayern li sbaglia tutti quat-tro. Lahm scivola sul primo,Xabi Alonso vive la stessaidentica scena nel secondo,Götze si fa parare da Lange-rak il terzo e Neuer, che neaveva appena respinto uno aHummels, butta sulla tra-versa il quarto. Per il Borus-sia reti di Gündogan e Kehl.In finale troverà la vincentetra Arminia Bielefeld e Wol-fsburg, in campo stasera.Ma soprattutto Klopp, chelascerà a fine stagione, haancora l’opportunità di sa-lutare con un trofeo e con laqualificazione all’EuropaLeague.

LEWA E AUBA Per tre quarti digara il Bayern meriterebbe lapromozione alla sfida di Berli-no (30 maggio). A rompere ilmuro contro muro iniziale èuna sequenza di errori. Perchéil Bayern perde palla, ma Ka-gawa attraversa il campo peròsbaglia l’assist e Benatia lanciaLewandowski. Prima palo e poigol dell’ex, come in Bundesli-ga. E dire che Klopp aveva ten-tato di addolcirlo con uno scap-pellotto e un abbraccio nel tun-nel. Lewa dopo piglia una tra-versa, sul rimbalzo c’è un manida rigore di Schmelzer, Lange-rak toglie il raddoppio a Müllere Thiago; il Bayern insommanon chiude e si fa riprenderequando entra Mkhitaryan: as-sist per Aubameyang (1-1) emega chance annullata daNeuer, gigantesco nel finale.

ROBBEN K.O. E 900 MILIONIL’altra brutta notizia per ilBayern è il nuovo infortunio diRobben, che si rivede dopo cin-que settimane ma entra al 68’ eesce all’84 per problemi a unpolpaccio. Quella positiva è economica per il prolunga-mento della sponsorizzazionecon l’Adidas fino al 2030. Se-condo Sport Bild, l’introito an-nuale per i bavaresi passerà da25 a 60 milioni, 900 in totale.

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BAYERN-BORUSSIA DO 1-3 ai rig.MARCATORI Lewandowski (Ba) 29’ p.t.; Aubameyang (BD) al 29’ s.t.BAYERN (3-1-4-2) Neuer; Benatia, J. Boateng, Rafinfa; X. Alonso; Weiser, Lahm, T. Alcantara (dal 23’ s.t. Rob-ben, dal 39’ s.t. Götze), Bernat; Müller (dal 31’ s.t. Schweinsteiger), Lewan-dowski. All.: GuardiolaBORUSSIA DORTMUND (4-3-3) Langerak; Durm, Papastathopoulos, Hummels, Schmelzer; Blaszczykowski (dal 38’ s.t., Kampl), S. Bender (dal 1’ p.t.s. Kehl), Gündogn; Aubameyang, Kagawa (dal 25’ s.t. Mkhitaryan), Reus All.: Klopp . ARBITRO Gagelmann SEQUENZA RIGORI Lahm (Ba) fuori, Gündogan gol, Xabi Alonso (Ba) fuori, Kehl gol, Götze (Ba) parato, Hummels parato, Neuer (Ba) traversa

FRANCIA

Psg avanti con Verratti Adesso è solitario in vettaAlessandro Grandesso

I l Psg fa rotta verso il terzoscudetto di fila, pensandopure al triplete nazionale.

Obiettivo obbligatorio dopo ledelusioni Champions. Comun-que cancellate da un’altra parti-ta vinta di prepotenza per certi-ficare l’allungo sul Lione, co-stretto a inseguire. I tre puntiraccolti col Metz (3-1) sono an-che il frutto della serata show diPastore, sempre più trascinato-re a tutto campo, per mandarein rete Verratti, Cavani e VanDer Wiel. Una vittoria semplice

solo in apparenza contro un av-versario che lotta per la salvez-za e che veniva da quattro risul-tati utili consecutivi. Comun-que a impostare la serata è Ver-ratti con un destro elegante dallimite, ricevendo il primo assistdi Pastore dopo 25’. L’argentinopoi offre il secondo gol a Cava-ni, con un filtrante ormai tipico.L’uruguaiano ringrazia e tim-bra il sesto gol nelle ultime cin-que uscite, inclusa la doppiettanel 4-0 al Bastia in finale di cop-pa di Lega. Il tris, che vanifica lariduzione di Maiga (8’ s.t.), è diVan Der Wiel, servito di nuovodall’ex stella del Palermo. E do-

menica rientra pure Ibrahimo-vic dopo tre turni di stop. E nonsolo per pesare sulla volata scu-detto, ma pure per entrare nellastoria del club battendo il re-cord di 109 reti in maglia pari-gina di Pauleta. Gliene manca-no sei, gli restano quattro gior-nate. Con in più il bonus dellafinale di coppa di Francia.

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RECUPERO 32a Psg-Metz 3-1.CLASSIFICA Psg 71; Lione 68; Monaco 62; St Etienne 60; Marsiglia 57; Borde-aux 55; Montpellier 52; Lilla 50; Rennes 49; Nantes 44; Guingamp 43; Nizza 41; Bastia 40; Tolosa 39; Caen, Lorient, Reims 38; Evian 37; Metz 30; Lens 26. Verratti, a destra, con Cavani REUTERS

MondoR

INGHILTERRA - IL LIVERPOOL CADE CON L'HULL

Balo, k.o. e sfottò dai tifosiE stasera tocca al Chelsea� LONDRA (bold) Il Chelsea affronta alle 20.45 fuori casa una delle squadre più in forma e motivate della Premier: un Leicester fuori dalla zona retrocessione grazie a 4 vittorie di fila. José Mourinho cerca tre punti che permetterebbero ai Blues di festeggiare già domenica, in caso di vittoria con il Crystal Palace, un titolo atteso dal 2010. Mourinho assicura che «Abramovich è soddisfatto di come gioca il Chelsea» e se è contento lui, il portoghese non deve dare spiegazioni a nessuno. I Blues potrebbero essere la prima squadra dopo otto stagioni a vincere la Premier con un saldo di

mercato in attivo: considerato l’andazzo dell’era-Abramovich, non è poco. Il Chelsea ha preso sul serio la questione fair play finanziario e l’accademia va forte: conquistata la Champions di categoria, i ragazzi 21 hanno vinto anche la Fa Cup.

BALO BECCATO Nel recupero di ieri, il Liverpool ha perso 1-0 (Dawson) in casa dell’Hull City. Balotelli, titolare, è uscito al 20’ s.t. per un infortunio alla coscia sinistra: un’occasione sciupata e un litigio con Livermore il suo magro bilancio. Non bastasse, uscendo è stato beccato dai tifosi dell’Hull che gli hanno cantato «quanto denaro sprecato».

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20 MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

MATTINA7 Gazzetta News7.30 Gazzetta News7.45 Gazzetta News8 Gazzetta News8.30 Gazzetta News8.45 Gazzetta News9.05 Campioni a confronto9.30 Explorers: avventure pericolose

10.05 Extreme Fishing11.05 Perfection: momenti di gloria11.30 Campioni a confronto12.05 The Speedgang - La banda dei motori13 Gazzetta News13.30 Gazzetta News

POMERIGGIO14.00.00Gazzetta News

14.15Tuttogol14.45 Autogol News15.05 Sfide senza limiti - Prima Tv15.30 Perfection: momenti di gloria - Prima16.05 Extreme Fishing17.05 The Speedgang - La banda dei motori18.05 Sfide senza limiti18.30 Le nuove forze del calcio18.45 Gazzetta News CorriAmo

19 Calcio Market19.30 Gazzetta News

SERA20 Gazzetta Live23.30 Gazzetta News24 Gazzetta News0.30 Gazzetta News1 Gazzetta News

La Serie A vien di notte, tutti sul 591Dalle 20 lo speciale «Gazzetta Live» sul campionato: ospiti lo scrittore-tifoso Malvaldi e Collovati

Gabriella Mancini

U n mercoledì da leoni su GazzettaTv, cana-le 59. Tutta la serata sarà dedicata al tur-no infrasettimanale della Serie A, giorna-

ta numero 33. Lo scontro diretto tra Cesena eAtalanta, ultima spiaggia per i romagnoli, ilChievo che ospita il Cagliari ritornato battaglie-ro, Juventus-Fiorentina con il secondo match ball scudetto dei bianconeri, il gioco spumeg-giante della Lazio contro un Parma che non siarrende, il Milan in cerca di un riscatto almenomorale che ospita un Genoa in buona salute. Eancora, Palermo-Torino, interessante match inmezzo alla classifica, la Sampdoria che cerca diriscattarsi contro il Verona, trascinato da Toni, ela Roma che vuole ricompattarsi a Sassuolo. Un’altra giornata ricca di spunti che sarannotrattati in studio da Viviana Guglielmi, PaoloCondò, il campione del mondo ‘82 Fulvio Collo-vati e Andrea Di Caro, che poi cederà il posto aun altro giornalista della Gazzetta, Nicola Cece-re; dallo studio si collegano Nino Morici e Fran-cesca Baraghini insieme allo scrittore MarcoMalvaldi, grandissimo tifoso del Torino. Gol,commenti, retroscena: l’appuntamento è per le20 fino alle 23.30.

CHIELLINI Per quanto riguarda il resto dellaprogrammazione, non può mancare il trio comi-co Gli Autogol con le sue parodie: a poche ore dalvia di Juventus-Fiorentina è di scena l’intervistaal finto Giorgio Chiellini, uno dei loro cavalli dibattaglia. L’appuntamento è fissato per le 14.45.Poco dopo Sfide senza limiti segue le imprese

CALCIOMARKET In preserata spazio a Calcio-market. Dalle 19 ci saranno tutti gli aggiorna-menti del calciomercato, in primo piano le indi-screzioni sugli allenatori, l’asta per il talentuosoattaccante argentino del Palermo Paulo Dybalae la cessione del Milan. In studio Marilena Al-bergo con il nostro esperto Carlo Laudisa. L’ospi-te è il fantasista Evaristo Beccalossi, che con l’In-ter ha vinto uno scudetto, un Mundialito perclub e una Coppa Italia.

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dello snowborder Jeremy Jones e del surfistaIan Walsh, esempi di volontà e disciplina più chedi forza fisica.

NADAL Quindi Perfection: Momenti di gloria, sioccupa el keniota David Rudisha, olimpionicosugli 800 metri, del pilota Jenson Button e deltennista Rafael Nadal. Alle 16.05 Extremefishing è ambientato in Nuova Zelanda. Non so-lo pesca estrema, ma anche un viaggio in un pa-esaggio incontaminato.

Lo scrittore Marco Malvaldi, 41 anni, nato a Pisa Fulvio Collovati, 57, opinionista su Gazzetta Tv BOZZANI

clicCOME RISINTONIZZAREI VOSTRI TELEVISORI E VEDERE IL CANALE 59 � Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca.Soluzione dei problemiSe avete già provveduto alla risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell’antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un’operazione molto semplice. Se possiedi una Sky Digital Key1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciare invariata la configurazione3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK

Siamo in onda!R

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21MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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DIRETTORE RESPONSABILEANDREA MONTI

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VICEDIRETTORE VICARIOGianni Valenti

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Testata di proprietà de “La Gazzettadello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2015

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Maurizio Costa

AMMINISTRATORE DELEGATOPietro Scott Jovane

CONSIGLIERI Gerardo Braggiotti,Laura Cioli,Paolo Colonna,Teresa Cremisi,Dario Frigerio,Tom Mockridge,Stefano Simontacchi

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri

OPINIONI

Domenica mi trovavo allo stadio di Torino per il derby, e vorrei dare la mia testimonianza. Io avrei potuto portare qualsiasi cosa all’interno dell’impianto perché gli addetti non hanno minimamente guardatodentro il mio zaino. E se lo avessero fatto, avrebbero sicuramente tolto le 2 bottiglie d’acqua che mi ero portato per me e per mio figlio. Le bombe carta invece sono entrate senza problemi. Caro questore, prima di parlare si informi. E care società di calcio, siete complici dei violenti perché per la sicurezza non investite un bel niente e non avete mai il coraggio di dissociarvi nettamente dagli ultrà.

Genesio Volpato (Padova)

Gli avvenimenti di domenica sono stati non solo una sconfitta per il mondo sportivo italiano, ma per tutto il Paese. È intollerabile che in un Paese civile degli appassionati di un qualsiasi sport debbano continuamente assistere inermi a tali soprusi... Affinché questa minoranza non diventi la maggioranza e la normalità servono punizioni esemplari senza aspettare altro tempo... Restituite il calcio a chi lo ama.

Federico Duca (Trento)

Si ricorda quando le ho scritto un po’ di cose sul mondo ultrà e che dopo la morte di Ciro Esposito non sarebbe cambiato nulla? Purtroppo mi tocca constatare che avevo ragione. Voi non vi sentite a disagio a parlare di calcio in certe domeniche? Se fosse stato vostro figlio colpito da una bomba carta, scrivereste ancora di calcio? Io 3-4 punti per risolvere il problema li avrei perché bisogna conoscere da dentro il problema per sconfiggerlo. Cosa ne sa Alfano? Perché non istituire figure esterne alla società con compiti precisi nei rapporti con i delinquenti ultrà?

Un Raffaele Cantone dedicato a questo compito per intenderci. W il calcio. Contento di essermi dimessoda tifoso.

Luca Ronchi (Bergamo)

Ecco riassunti, secondo la voce popolare, tutti gli elementi della millesima puntata di questo dramma nazionale. Ci sono 99 probabilità su 100 che la valanga di allarmi ufficiali si fermi nel nulla, come da decenni a questa parte. Noi ci infiliamo in quell’unico 1% con ottimismo incrollabile. E ripetiamo la nostra semplice ricetta, che non ha purtroppo bisogno di aggiornamenti.

1) Istituzioni sportive e nazionali riconoscano che il problema delle violenze di varia natura è il più grave nel mondo del calcio e lo sta condannando progressivamente a una marginalità europea. I delinquenti non sono purtroppo pochi e sono all’interno del mondo del calcio, al contrario delle frasi fatte che ascoltiamo da una vita, anche in queste ore.

2) Eliminare per sempre il concetto «territoriale» di curva: teppisti e criminali hanno bisogno del branco per operare, quindi vanno azzerati in tutti gli stadi i settori a loro dedicati, con un’adeguata politica di vendita di biglietti numerati. È un compito che spetta a tutte le società, in modo tassativo.

3) Lo Stato deve essere adeguatamente presente in ogni porzione dello stadio, garantendo uno standard minimo di ordine pubblico: la legge vera deve sostituirsi alla legge della prepotenza.

4) La scuola deve farsi carico di una capillare e poderosa campagna per la pulizia della passione sportiva. Corsi di educazione al tifo (nei quali, a ben vedere, è possibile far passare l’intera educazione civica) devono essere presenti dalle scuole materne a quelle superiori secondarie. La formula «facciamo come la Thatcher» è del tutto vuota se cade in una società quasi analfabeta quanto a sportività, com’è la nostra.

N on è più soltanto un’ideaprovocatoria. L’Inter va a lettocon un punto di ritardo dalla

Fiorentina e dal 6° posto in classifica. L’Europa League è a portata di mano anche se, come dimostra il finale con l’Udinese, Icardi e compagni devono imparare a chiudere le partite. Mancini ha ancora molto da lavorare, però i nerazzurri hanno imboccato la strada giusta. L’Inter vuole-deve partecipare alle Coppe. Lo ha detto e ripetuto il patron Thohir. Sono lontani i tempi in cui il calcio italiano viveva questo torneo come un fastidio, da eliminare il più velocemente possibile. Oggi l’Europa League vuol dire un buon pacchetto di soldi, la possibilità di avere una rosa più ricca e, in caso di vittoria, l’accesso diretto alla fase a gironi della Champions. Per non parlare della visibilità a livello

internazionale. Tanti buoni motivi che la rendono appetibile.

Come ormai si è capito da tempo Mancini è sempre più al centro del progetto nerazzurro. Durante la settimana va a vedere gli oggetti del suo desiderio (Dybala, Vazquez, il parmense Mauri, Vida della Dinamo Kiev) poi, in campionato azzecca le scelte giuste. Il primo gol di Podolski appena entrato è un’altra perla. La notte del Friuli celebra anche il record di Totò Di Natale che raggiunge a quota 205 gol Roby Baggio. Purtroppo per il c.t. Conte continuiamo a celebrare le prodezze e le reti di vecchi campioni quali Toni e Di Natale, avremmo invece tanto bisogno dei loro eredi.

Intanto stasera la Juve ha il secondo match-ball scudetto. Ormai la conquista del quarto titolo consecutivo è soltanto una questione di tempo. Ma Allegri ha giustamente fretta. I bianconeri vogliono arrivare alla semifinale di Champions avendo già messo al sicuro il campionato, come ha fatto il Bayern Monaco.

Magari le loro rivali, Real e Barcellona, potrebbero essere distratte dal loro testa a testa nella Liga. La Juve propone più o meno la formazione titolare. I bianconeri sono nuovamente concentrati al 100 per 100 sul tricolore. La sfida contro la Fiorentina è un altro derby e può essere un test utile, dal punto di vista tecnico e agonistico, a una settimana dalla Coppa. La squadra viola esce da un fine settimana complicato. Montella ha difeso la squadra bocciando l’ipotesi di ritiro anticipato,ora ha bisogno di risultati per difendere la panchina. A proposito, il ritiro ha funzionato benissimo per il Napoli che ha infilato una striscia vincente e che ora vuole agganciare la zona Champions. Lazio e Roma non possono più regalare niente. E per la serie «momenti difficili» occhio al Milan. Il futuro societario assorbe tutte le attenzioni, ma Inzaghi non può permettersi altre brutte figure per non rischiare provvedimenti estremi. Di questi tempi, però, il lanciatissimo Genoa di Gasperini non è l’avversario migliore.

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Lettere alla Gazzetta

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GIGI DATOMEGiocatore Boston Celtics� Sa die de sa Sardigna ! E come dice il re, Si bal ’essire essimusu! Tanti auguri alla mia splendida terra! @GigiDatome

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I nerazzurri vedono l’Europa con un’altra vittoria

L’INTER ORA SEMBRA SULLA GIUSTA STRADA

O ggi a Wentworth, nei pressi diLondra, quattro Paesi presenteranno la proposta

impegnativa per ospitare la Ryder Cup 2022. L’Italia c’è: chi l’avrebbe mai detto? Dopo la defezione di tante altre candidature (ultime quelle di Turchia e Portogallo) la concorrenza sventola le bandiere di Germania, Spagna e Austria. Non sono avversarie da poco, soprattutto le prime due. La Spagna può farsi forte di un tradizione golfistica ben superiore alla nostra, la Germania confida nella potenza economica della BMW. Ma c’è anche il rovescio della medaglia: la Spagna, pur mettendo sul piatto un grande campo (il Pga Catalunya di Girona) e il fascino di Barcellona, ha già ospitato la sfida nel ‘97; la Germaniaha dovuto ripiegare su Berlino: città

straordinaria, ma un po’ fredda in autunno e dunque con un appeal ridotto rispetto alla scelta più logica che sarebbe stata Monaco.

Con queste premesse, quali sono le speranze di Roma, la città prescelta dall’Italia? Partiamo da una considerazione: essere arrivati a questo punto conferma che quella lanciata la scorsa estate dal presidente Franco Chimenti era tutt’altro che una boutade, una fanfaronata, un’idea senza gambe. Chimenti ha fatto le cose per bene: ha accolto l’invito dello European Tour e, da consumato tessitore qual è, si è messo al lavoro per trovare consensi e alleati, a cominciare dal presidente del Coni Giovanni Malagò e dalla famiglia Biagiotti, grande marchio della moda mondiale, che ha messo a disposizione il percorso del Marco Simone. L’impianto ha superato a pieni voti la visita della commissioneRyder e l’architetto Jim Fazio è pronto a rimodellarlo per renderlo all’altezza della sfida Europa-Usa.

Il dossier che il segretario Stefano Manca e il consigliere Marco Durante presenteranno oggi ha tutto per risultare convincente. Innanzitutto c’è Roma: nessun’altra delle città in gara può competere per bellezza, storia e capacità ricettiva. Poi c’è l’adesione del mondo imprenditoriale, di quello politico, di quello sportivo. Per dire: anche Carlo Ancelotti e Paolo Maldini si sono schierati a favore della candidatura. Ma soprattutto nel dossier c’è il sostegno del premier Matteo Renzi. E’ questo è il vero punto di svolta, perché mai in Italia la politica si era spinta tanto in avanti nello sdoganamento del golf.

In autunno sapremo chi si aggiudicherà la Ryder e, dopo aver precisato che una via di uscita esiste ancora, non resta che incrociare le dita e sperare che alle parole e agli impegni seguano i fatti. Se tutto andrà per il verso giusto, Roma non parte battuta. Vuoi mettere la cerimonia d’apertura al Colosseo?

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Golf: oggi a Londra la proposta impegnativa

ROMA FA BENE A CREDERE NELLA RYDER

PORTO FRANCOdi FRANCO ARTURIemail: [email protected]

twitter:@arturifra

CORTURI

etta.it

IL COMMENTOdi LUCA CALAMAIMAI

IL PUNTOdi STEFANO [email protected]

ZETTA

CAROLINE WOZNIACKICampionessa di tennisMuffin al doppio cioccolato appena sfornati #musicplaying #singing #kitchen #passion @CaroWozniacki

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22 MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L'ANALISIdi NICOLABINDA

IL PROGETTOALTERNATIVOAL CALCIODEI BUSINESS

L a forza di un proget-to. Quello che mancaal calcio italiano è

ciò che il Carpi è riuscito a realizzare. Qui non ci sono magnati, qui ci sono importanti imprenditori con manager che sanno fare calcio. Non si sale per caso dai dilettanti allaA con una squadra più o meno simile e fatta da semi-debuttanti. Il Carpi è competenza. Il suo arri-vo in Serie A fa storcere la bocca a chi vive il cal-cio come un business. E’ normale: sono i diritti tv a sorreggere il nostro sport nazionale e squadre come il Carpi (o l’Empoli, o il Chievo, o il Sassuolo) hanno poco appeal. Ma a parte che spegnere i so-gni è un delitto e che, fino a prova contraria, nello sport vince chi fa un gol più degli avversari, bisogna iniziare a ragio-nare in modo diverso. Se anche in Serie A, dove si producono risorse, si ra-gionasse con progetti tecnici più seri, magari i diritti tv non sarebbero più la fonte di sostegno primaria dei club. Magari l’Italia tornerà a produrre campioni e squadre vin-centi. E non si pensi che il Carpi sia un caso. Perché in lotta per la A c’è anche il Frosinone, altro proget-to nato lontano e figlio della competenza.

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Andrea TosiINVIATO A CARPI (MODENA)

M artedì 28 aprile 2015. Èla data che a Carpi se-gneranno nel calenda-

rio storico per celebrare le ri-correnze più importanti delcentro emiliano e che sarà ri-cordata dalle future generazio-ni carpigiane. Il primo volo nel-la serie A di calcio del piccoloclub richiama nel vecchio e sti-patissimo stadio Cabassi le au-torità locali con in testa il sinda-co Bellelli, poi il presidente diLega B Abodi e personaggi co-me il cantante Paolo Belli. Lapioggia battente, con tuoni efulmini, non spegne il clima dientusiasmo che accompagna lanotte della promozione. Al Car-pi bastava un punto per entrarenell’olimpo. Missione compiu-ta: il pareggio col Bari chiude ilcerchio di una stagione magicae pazienza se alla fine non escela 22a vittoria della stagionenella partita più importante. Al-la fine c’è pure il brivido delpossibile k.o. a rovinare la festa,ma in pieno recupero Gabrielcompie una paratissima alzan-do un fendente di Bellomo dallimite destinato sotto la traver-sa. E al fischio finale, mentrequelli del Carpi esultano, i gio-catori del Bari con il tecnico Ni-cola circondano l’arbitro Pairet-to, protestando per un mancatorigore su Ebagua finito a terranei secondi conclusivi (dopo lagara ci saranno parole di fuocodel d.s. Antonelli). Due statid’animo contrapposti sonol’epilogo di una gara non bella,ma combattuta e mai banale.

PARTENZA SPRINT In avvio lacapolista vuole alzare subito ilritmo cercando la porta diGuarna con due punizioni diPorcari, sulla prima il portiere

IL MIGLIORE

� GABRIELPORTIERE DEL CARPI

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Livorno, solo un pariIl Modena scappa Emerson lo riprendeAlessio Da RonchINVIATO A LIVORNO

U n punto avanti, duepassi indietro. Il Livor-no si fa stoppare dal

Modena, rischiando pure diuscire sconfitto da una sfidache doveva vincere ad ogni co-sto e che invece ha soffertotremendamente, pareggiandosolo grazie a due prodezze delportiere Mazzoni. L’errore inavvio di Appelt, che sbaglia undisimpegno all’indietro libe-rando Signori davanti a Maz-zoni, con conseguente facileassist per Granoche, complicala vita a un Livorno che Panuc-ci presenta, sorprendente-mente, con la difesa a 4 e Jele-nic nella posizione di fantasi-sta. La squadra, in crescita delle ultime settimane, spari-sce: attacca d’inerzia ma intutto il primo tempo crea unsolo pericolo per la porta diPinsoglio: la triangolazionetra Galabinov e Vantaggiatoporta al tiro il primo, Pinso-glio non trattiene e Vantaggia-to non riesce a far gol.

CI PENSA EMERSON Il Mo-dena si accontenta del vantag-gio e attende senza più tirareverso la porta per tutto il pri-mo tempo. Quindi Emersontrova il pari all’8’: gran sini-stro su punizione da destra,

che, schermato da Djokovic eMaicon, finisce in porta. Gli ospi-ti stanno meglio, guidati da unbravissimo Schiavone e spediti inavanti da due strappi di Fedato.Mazzoni ne ribatte la conclusio-ne al quarto d’ora, poi manda inangolo pure il tentativo di Man-frin. Al 32’ il portiere cancella an-che il contropiede esaltato daNizzetto, con un assist perfettoper Garritano. L’attaccante, tuttosolo, non supera Mazzoni.

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LIVORNO-MODENA 1-1

PRIMO TEMPO 0-1MARCATORI Granoche (M) all’8’ p.t.; Emerson (L) all’8’ s.t.LIVORNO (4-3-1-2) Mazzoni 7; Maicon 5,5, Bernardini 6, Emerson 6,5, Lambrughi 6; Moscati 5 (dal 1’ s.t. Djokovic 5,5), Appelt 4 (dal 34’ s.t. Luci s.v.), Biagianti 6; Jelenic 6,5; Galabinov 5, Vantaggiato 5,5. (Cipriani, Ceccherini, Empereur, Strasser, Remedi, Gemiti, Rafati). All. Panucci 5,5.MODENA (4-2-3-1) Pinsoglio 6,5; Cala-pai 6, Gozzi 6,5, Cionek 6,5, Manfrin 5 (dal 17’ s.t. Rubin 6); Schiavone 7 (dal 40’ s.t. Sakaj s.v.), Martinelli 6; Nizzetto 5,5, Signo-ri 6 (dal 22’ s.t. Garritano 5), Fedato 6; Granoche 6,5. (Manfredini, Marzorati, Zoboli, Besea, Ferrari, Acosty). All. Melotti-Pavan 6.ARBITRO Fabbri di Ravenna 6,5.GUARDALINEE De Troia 6-Villa 6.AMMONITI Gozzi (M) e Vantaggiato (L) per comportamento non regolamentare; Granoche (M) per proteste; Lambrughi (L) e Nizzetto (M) per gioco scorretto.NOTE paganti 1.118, incasso di 8.515 euro; abbonati 4.351, quota di 21.274,31 euro. Tiri in porta 8-4. Tiri fuori 7-1. In fuorigioco 0-2. Angoli 9-4. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.

CARPI 0

BARI 0CARPI (4-4-1-1) Gabriel 7; Struna 6, Romagnoli 6, Poli 6 (dal 38’ s.t. Sabbione s.v.), Gagliolo 6; Pasciuti 6,5, Porcari 6,5, Bianco 6, Di Gaudio 6 (dal 30’ s.t. Lasagna s.v.); Lollo 6; Mbakogu 6,5 (dal 44’ s.t. Inglese s.v.). PANCHINA Maurantonio, Pasini, Modolo, Laner, Mbaye, Gatto. ALLENATORE Castori 6,5.BARI (4-3-3) Guarna 6,5; Sabelli 6,5, Camporese 6, Contini 5,5, Calderoni 6; Romizi 6 (dal 42’ s.t. Galano s.v.), Donati 6, Defendi 5,5; Boateng 5,5 (dal 27’ s.t. De Luca 6), Caputo 5 (dal 36’ s.t. Ebagua s.v.), Bellomo 6,5. PANCHINA Donnarumma, Salviato, Filippini, Rada, Benedetti, Gomelt. ALLENATORE Nicola 6.

ARBITRO Pairetto di Nichelino 5,5.GUARDALINEE Colella 6-Pentangelo 6.ESPULSI nessuno.AMMONITI Boateng (B), Di Gaudio (C), Contini (B) e Struna (C) per gioco scorretto.NOTE paganti 2.965, incasso di circa 32.000 euro; abbonati 1.179, quota di 10.203 euro. Tiri in porta 2-2. Tiri fuori 4-6. In fuorigioco 0-1.Angoli 5-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.

SABATO 2 MAGGIO, ore 15BARI-CITTADELLA (1-0)CATANIA-LIVORNO (2-4)FROSINONE-BOLOGNA (2-2)LANCIANO-TERNANA (1-0)PERUGIA-TRAPANI (2-2)PRO VERCELLI-CROTONE (1-0)SPEZIA-BRESCIA (1-0)VARESE-LATINA (0-1)VICENZA-ENTELLA (1-2)DOMENICA 3 MAGGIOAVELLINO-PESCARA (ore 15) (0-0)MODENA-CARPI (ore 18) (0-1)

PROSSIMO TURNO

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

CARPI 75 38 21 12 5 57 25

FROSINONE 64 38 18 10 10 55 44

BOLOGNA 63 38 16 15 7 45 31

VICENZA 62 38 17 11 10 41 35

SPEZIA 57 38 15 12 11 52 39

PESCARA 57 38 15 12 11 61 48

PERUGIA 56 38 13 17 8 42 38

AVELLINO 54 38 14 12 12 35 35

LIVORNO 54 38 14 12 12 53 44

BARI 48 38 12 12 14 39 44

LANCIANO 48 38 10 18 10 48 44

CATANIA 47 38 12 11 15 54 52

MODENA 46 38 10 16 12 34 31

TRAPANI 46 38 11 13 14 50 64

TERNANA 44 38 11 11 16 31 44

CROTONE 44 38 11 11 16 38 46

LATINA 43 38 9 16 13 33 37

PRO VERCELLI 42 38 10 12 16 40 52

ENTELLA 42 38 9 15 14 34 50

CITTADELLA 40 38 8 16 14 43 50

BRESCIA (-6) 36 38 10 12 16 44 52

VARESE (-4) 32 38 8 12 18 37 61

BOLOGNA-CATANIA 2-0BRESCIA-VICENZA 3-0CARPI-BARI 0-0CITTADELLA-SPEZIA 1-3CROTONE-AVELLINO 2-0ENTELLA-VARESE 0-1LATINA-PERUGIA 0-0LIVORNO-MODENA 1-1PESCARA-PRO VERCELLI 1-0TERNANA-FROSINONE 0-1TRAPANI-LANCIANO 1-0

RISULTATI

Miracolo di Gabriel, poi la festa1Il portiere del Carpi salva il pareggio da Serie A nel recupero. Il Bari è furibondo

� MILANO Non cambierà filosofia il Carpi una volta salito in A. La società si strutturerà nella sua organizzazione rinforzando alcuni settori, in attesa di capire dove andrà a giocare (Modena o Parma?) e soprattutto se sarà possibile realizzare in città un nuovo stadio. Riguardo la squadra la politica sarà la stessa che ha portato il Carpi dai dilettanti alla massima categoria. Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli e il tecnico Fabrizio Castori firmeranno a giorni il rinnovo dei contratti con un ritocco economico, mentre i nuovi giocatori (non più di 3-4) non avranno nomi altisonanti: saranno elementi di B o Lega Pro, debuttanti o quasi, con forti ambizioni e motivazioni, proprio come quelli che hanno contribuito all’ascesa della squadra. Per esempio, è stato bloccato il portiere Murano del Padova (1996), che però sarà girato in Lega Pro. Il Carpi cercherà di riavere Gabriel dal Milan e Struna dal Palermo. In uscita potrebbero esserci Gagliolo e Letizia, mentre la stella Mbakogu piace all’estero: il Carpi lo valuta 8 milioni e sono già arrivate richieste dalla Russia e dalla Germania, mentre il Toronto ha mandato due dirigenti a vederlo giocare sabato scorso a Frosinone; per la sua sostituzione piace molto Melchiorri del Pescara, si farà un tentativo per Pavoletti del Genoa e non dispiace nemmeno Giannetti dello Spezia.

ni.bin.

Le mosse per la ASi cerca di riavereStruna al Palermo

� 1 Un contrasto tra Defendi (maglia nera) e Gagliolo del Carpi nella sfida con il Bari � 2 Alla fine, la gioia di Castori portato in trionfo � 3 L’esultanza dei giocatori di casa con la maglietta celebrativa LAPRESSE

32

1

ospite respinge corto ma Ga-gliolo in agguato non riesce atrovare il tap-in vincente, inve-ce sul secondo tentativo il por-tiere ospite blocca con sicurez-za la conclusione forte ma cen-trale del capitano. Il Carpi al so-lito vuole la profondità diMbakogu ma nel primo tempo icentrali baresi chiudono benetutti i varchi. Nella ripresa Lollosi mangia un gol sparando allestelle e nel finale convulso è ilBari a sfiorare la vittoria. Cosìper Castori, mister promozione,è più bello salire in serie A.

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Serie BR38a giornata

Il Perugia ci provama sbatte sul muroLatina, punto d’oroMassimiliano Ancona INVIATO A LATINA

F inisce senza gol al Fran-cioni tra Latina e Perugia.Ma a recriminare sono gli

ospiti, imbattuti da nove gare ein piena zona playoff, che han-no cercato e più volte sfiorato ilsuccesso sul campo di un avver-sario timido e mai in grado diimpensierirli. Il tutto in una ga-ra scandita da due espulsioni(Alhassan per i pontini e Niel-sen per gli umbri), entrambenei primi 45’.

CHIAVE Il 3-5-2 del Perugia,col debuttante Amelia tra i pali,occupa meglio gli spazi. So-prattutto a destra, Faraoni eLanzafame mettono sovente incrisi i pontini. Con Alhassan inaffanno, tanto da rimediaredue gialli in 32’. Iuliano arretral’ottimo Valiani in difesa e Bida-oui in mediana passando a un4-4-1 dall’iniziale 4-3-3. Tutta-via è in 11 contro 11 che gli um-bri fanno le cose migliori, age-volati anche dagli errori ponti-ni in occasione della ripartenzacorta che permette a Falcinellid’impegnare Di Gennaro (6’).Mentre Lanzafame (23’), purda posizione defilata, costringeBrosco e salvare sulla linea. Poisi fa male Dellafiore (27’): den-tro Angelo a destra con Brusca-gin spostato al centro della di-

fesa pontina. Il copione noncambia. Latina non pervenuto,Perugia che sfiora il gol con Pa-rigini (6’) e osa con Fabinho eVerre per Lanzafame e Hegazy,passando a un 4-2-3 che si avvi-cina più volte la segnatura conFabinho (tre volte) e con Falci-nelli (39’) cui si oppone allagrande Di Gennaro in uscita.

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LATINA-PERUGIA 0-0

LATINA (4-3-3) Di Gennaro 6,5; Bru-scagin 6, Brosco 6,5, Dellafiore 6 (dal 28’ p.t. Angelo 5,5), Alhassan 4,5; Crimi 5,5, Viviani 5,5 (dal 12’ s.t. Ammari 6), Valiani 7; Oduamadi 6, Sowe 5 (dal 25’ s.t. Mangni 6), Bidaoui 5,5. (Farelli, Bounha, Litteri, Talamo, Jaadi, Celli). All. Iuliano 5,5. PERUGIA (3-5-2) Amelia 6; Goldaniga 6, Comotto 6, Hegazy 6 (dal 9’ s.t. Verre 6,5); Faraoni 6,5, Lanzafame 6,5 (dal 9’ s.t. Fabinho 6,5), Fossati 6,5, Nielsen 4,5, Crescenzi 6; Falcinelli 6, Parigini 6 (dal 36’ s.t. Fazzi s.v.). (Kopri-vec, Nicco, Baldan, Giacomazzi, Manto-vani, Ardemagni). All. Camplone 6.ARBITRO Manganiello di Pinerolo 6,5. GUARDALINEE Di Iorio 6-Caliari 6. ESPULSI Alhassan (L) al 32’ p.t. per doppia ammonizione (gioco scorr. e c.n.r.); Nielsen (P) al 43’ p.t. per doppia ammonizione (entrambe per g.sc.). AMMONITI Hegazy (P), Fossati (P), Faraoni (P), Crescenzi (P), Angelo (L) e Valiani (L) per gioco scorretto; Viviani (L) e Mangni (L) per c.n.r.NOTE paganti 1.190, incasso di 17.123 euro; abbonati 2.200, quota di 24.900 euro. Tiri in porta 1-7. Tiri fuori 0-6. In fuorigioco 1-0. Angoli 3-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.

PROCURA FIGC

Pizzino di Frosinone?Il caso è archiviato� ROMA Nessun fatto di rilievo disciplinare a caricodi tesserati. Con questa motivazione Stefano Palazzi ha archiviato il procedimento aperto sul biglietto con la scritta «segniamo su rigore» sul foglio delle sostituzioni dell’Entella, ritrovato dopo la partita di Frosinone, finita 3-3 proprio con un rigore di Sforzini per l’Entella. Come ha sempre sostenuto il club ligure, si trattava di un semplice appunto fatto da un dirigente in panchina sugli episodi chiave della partita.

I MARCATORI

Granoche vola a 19Scalata di Catellani� Questa la classifica dei marcatori dopo 38 giornate:19 RETI Granoche (7, Modena).18 RETI Maniero (Catania; 12 con 7 rigori nel Pescara); Catellani (7, Spezia).17 RETI Calaiò (6, Catania); Marchi (5, Pro Vercelli); Cocco (2, Vicenza).16 RETI Ciano (6, Crotone).15 RETI Castaldo (5, Avellino).14 RETI Mbakogu (4, Carpi).13 RETI And. Caracciolo (6, Brescia).12 RETI Dionisi (2, Frosinone); Vantaggiato (1, Livorno); Falcinelli (3, Perugia); Melchiorri (Pescara).11 RETI Cacia (1, Bologna); D. Ciofani (2, Frosinone); Curiale (Trapani; 9 nel Frosinone).

TACCUINO

clicANCHE L’INGHILTERRAHA UN SUO... CARPI

� C’è un Carpi anche in Inghilterra. Il Bournemouth, club dell’Hampshire, per la prima volta in 116 anni è a unpasso dalla conquista della Premier League: mancano 90’ alla fine, ma la differenza reti (+19) è tranquillizzante...

Page 23: La Gazzetta dello Sport (04 - 29 - 2015)

23MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Dalle macerie al trionfoTutto vero: il Carpi è in A1Il progetto vincente è partito nei dilettanti e ha vissuto il terremotoPaolo Belli canta il nuovo inno, Mbakogu scatena la festa: che notte...

Guglielmo LonghiINVIATO A CARPI (MODENA)

L a città della maglia e di Do-rando Pietri festeggia e ur-la e salta. Tra tuoni e lam-

pi, Carpi per la prima volta in A,e non chiamatelo miracolo per-ché i miracoli, direbbe Castori,campione di realismo, sono uncosa seria. I Queen cantano«We are the champions», poi ar-riva Paolo Belli col nuovo innorimasto top secret fino all’ulti-mo e s’infiamma il piccolo e vec-chio Cabassi che una volta eraun velodromo, s’infiamma co-me il 9 giugno di 13 anni fa,giorno della promozione in D.Esulta Bonacini, il signor Gau-dì, che ha guardato la gara conAbodi, presidente della Lega diB e che nasconde a fatica la gio-ia di lasciarlo al piano di sotto.Esulta chi, la Serie A, l’aveva giàconquistata con altre maglie epuò spiegare l’effetto che fa.

BLITZ Il presidente Claudio Ca-liumi sta spiegando: «Castoriresterà con noi, sono sic...»,quando si scatena il blitz. Quasitutta la squadra, guidata daMbakogu, piomba sul tavolodelle conferenze. Il povero Ca-liumi cerca di proteggersi, spie-ga che la società e il Comune siincontreranno in settimana perparlare dello stadio e comun-que c’è «la volontà di tutti di re-stare a Carpi», poi viene trasci-nato via da giocatori che puzza-

no di spumante e sfilano in mu-tande e maglia bianca (c’èscritto «L’abbiamo fatta gros-sA»). Il d.s. Cristiano Giuntolicerca di ragionare: «Sin dal riti-ro estivo avevo sensazioni posi-tive, ero convinto che avremmofatto bene. Devo dire grazie atutti, specie alla proprietà chein questi 6 anni mi ha permessodi lavorare al meglio. Squadradi sconosciuti in A? Si cominciasempre dal basso». Ed ecco Raf-faele Bianco, il recordman: 5promozioni in carriera, 3 in Adopo quelle con Juve e Bari: «Lasvolta è stata la vittoria conl’Avellino nel ritorno arrivatadopo 4 pari di fila. Lì abbiamocapito che potevamo farcela».

L’ATTESA È stata una lunga atte-sa sotto la pioggia. Striscioned’ordinanza: «Alla faccia di Lo-tito», per ricordare le parole ve-lenose del presidente della La-zio: «Col Carpi in A siamo rovi-nati». E un altro spiega il malu-

more dei tifosi, che chiedono(forse) l’impossibile: «Giochia-molA». Ma il vecchio Cabassinon ce la fa più, anche se cosìpieno e colorato sembra na-scondere le rughe. Si chiude co-sì un anno travolgente, comin-ciato tra i dubbi di molti: «IlCarpi prima o poi crollerà». Einvece no, è andato avanti finoal trionfo, con i gol di Mbakogue di Lasagna, le parate di Ga-briel, la grinta di Pasciuti, unicosopravvissuto dai dilettanti. Una squadra che negli anni è ri-masta sempre uguale a se stes-sa, una lenta evoluzione se-guendo il famoso progetto, pa-rola a volte abusata che puo di-re tutto e niente. Cambiavanosoltanto gli allenatori in questianni, spesso a stagione in corsa,finchè non è arrivato Castori,un tipo sanguigno, uno che si èfatto la gavetta e si è presentatotardi, ma senza sensi di colpa,all’appuntamento con la storia(9a promozione in carriera, 11

anni dopo Cesena). Ma non sipensi a un altro Sassuolo, chepura dista meno di 40 chilome-tri, perchè le cifre stroncano sulnascere ogni paragone.

DOPO LA PAURA Una corsa co-minciata all’inizio del millen-nio, dopo il fallimento la rina-scita nel campionato di Eccel-lenza e che ha subito una forteaccelerazione con l’arrivo di Bo-nacini: nel 2010 il salto in Primadivisione, la B nel 2013, la Aora. Una corsa che non è statafrenata neppure dalla terribilescossa di terremoto di tre annifa. Circa 38 milioni di danni nel-le aziende della zona, ma qui lagente non è abituata a piangersiaddosso, si è rimboccata le ma-niche, è ripartita. Il distrettodella maglieria, una delle eccel-lenze italiane, ha avuto l’annoscorso una crescita di oltre il 3per cento. C’è chi, la Serie A,l’ha conquistata da un pezzo.

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5� I salti di categoria del Carpi dal 2002 (in Eccellenza): è salito dalla D nel 2010, ha vinto la Seconda nel 2011, i playoff di Prima nel 2013 e oggi la B

70� mila e oltre sono gli abitanti di Carpi, la più grande città della provincia di Modena: proprio nel capoluogo la squadra giocherà la gare di Serie A

Gregorio Paltrinieri è l’altra faccia della felicità sportiva di Carpi: il mezzofondista iridato,campione e primatista europeo del nuoto, partecipa al salto in Serie A del calcio.

� Cosa prova?«Abbiamo fatto un’escalation completa: il massimo. In città da tempo si respirava quest’atmosfera. Quando sono andato allo stadio è stato bellissimo».

� Quante partite ha visto?«Ho visto il 4-2 contro i Varese, che brividi: devo dire che ho portato fortuna».

� E adesso? «Siamo in A, dobbiamo rimanerci. Lo stadio è da risistemare, ma si potrebbe costruirne uno nuovo».

� Nella prossima stagione in Carpi-Juventus come si dividerà?«Non saprò per chi tifare. Probabilmente esulterò ai gol in entrambi i casi. Vedremo. Per ora ci godiamo questo salto inaspettato: non pensavo potesse succedere. Solo qualche anno fa non eravamo neanche in Serie B e la stessa Serie B era già un gran successo. Poi ho visto le prime vittorie e ora la gente di Carpi nei bar e in piazza parla addirittura di Europa. Dobbiamo fare come il Sassuolo. La squadra è molto forte per la Serie B ma dovrà essere potenziata per la A».

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GREGORIOPALTRINIERICAMPIONE DI NUOTO

«Siamo in Serie Aper rimanerci: bisogna farecome il Sassuolo»

4 DOMANDE A...

GABRIELFERREIRAportiere

� PRESENZE 35� MINUTI 3150� GOL PRESI 20

I PROTAGONISTI

ALJAŽSTRUNAdifensore

� PRESENZE 32� MINUTI 2801� GOL 1

RICCARDOGAGLIOLOdifensore

� PRESENZE 32� MINUTI 2845� GOL 5

GAETANOLETIZIAdifensore

� PRESENZE 32� MINUTI 2656� GOL 2

FILIPPOPORCARIcentrocampista

� PRESENZE 34� MINUTI 2959� GOL 0

RAFFAELEBIANCOcentrocampista

� PRESENZE 33� MINUTI 2580� GOL 2

LORENZOPASCIUTIcentrocampista

� PRESENZE 31� MINUTI 2391� GOL 3

ANTONIODI GAUDIOcentrocampista

� PRESENZE 33� MINUTI 2325� GOL 8

IL TECNICO

Ora a Castorimanca solola conquistadello scudetto1La gavetta dell’ex ragionieree i successi in tutte le categorie: anche la Terza a San Patrignano

Nicola Binda

«V ojo vigne» è il man-tra in marchigianodi Fabrizio Castori.

Detto e fatto. Questa vittoria inB arricchisce la sua lunga seriedi successi. Dalla Terza catego-ria, vinta facendo da consulen-te al San Patrignano, in su. Glimancano solo la Seconda e laA. Per lui non fa differenza. Po-tendo, abbasserà la testa e pro-verà a vincere pure quei tornei.

I SUCCESSI Castori faceva ilragioniere, ha smesso di gioca-re a 26 anni e ha iniziato ad al-lenare alla Belfortese in Secon-

da: «Eravamo ultimi, ci siamosalvati». A vincere a comincia-to dopo, con la Juniores del To-lentino, il suo regno. E ha con-tinuato: con il Camerino havinto la Prima, con il CerretoD’Esi la Promozione, ancoracon il Tolentino l’Eccellenza ela Serie D, debuttando in C2.Poi ancora Serie D, a Lanciano:promozione («abbiamo am-mazzato il campionato, comecol Carpi... ops!») e scudettoDilettanti, poi vittoria in C2.Quindi Cesena e successo inC1 (quello della rissa a Lumez-zane) con Coppa Italia di LegaPro, più la collaborazione con iragazzi di San Patrignano:«Conobbi Marcello Chianese

della comunità - ricorda - vole-va fare squadra di Terza, mi hachiesto una mano. Ero squalifi-cato, mi distraevo e ho accetta-to. Ai primi allenamenti c’era-no 27 ragazzi che non c’entra-vano niente col calcio... Anda-vo 3 volte a settimana e spessoalla domenica, al terzo annoabbiamo vinto il campionato».

L’UCRAINA Anche la tesi aCoverciano l’ha fatta sullasua specialità: «L’allena-

tore dalla Seconda allaC1», che ha definito «la sto-

ria della mia generazione conSacchi e Zeman». Ha fatto lagavetta vera, ha cambiato mo-dulo più volte, con il Carpi («il

capolavoro della mia carrie-ra») ha vinto con una squadrachiusa e pronta a ripartire, la-sciando il possesso palla agliavversari: «Pressing alto, rit-mo e velocità sono sempre sta-ti i miei dogmi, a prescinderedai moduli». Tante vittorie euna sconfitta che brucia: «Ce-sena-Torino, semifinale deiplayoff per la A nel 2006».L’anno scorso, dopo l’esoneroalla Reggina, è stato vicino aun ingaggio in Ucraina: «Vole-vo fare tre mesi, non tre anni.ma è scoppiata la guerra e tut-to è saltato». Gli è andata be-ne. Vallo a far capire «vojo vi-gne» agli ucraini...

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FabrizioCastori, 60 anni, prima stagione a Carpi ANSA

JERRYMBAKOGUattaccante

� PRESENZE 29� MINUTI 2373� GOL 14

Serie BRLa promozione

BIANCOROSSODALLO STADIOALLA CITTÀ� CARPI (Mo) E dopo il fischio finale, a Carpi è iniziata la festa. Già per tutta la giornata in città c’era una grande attesa con tifosi bardati di biancorosso a colorare le vie del centro. Allo stadio c’era il tutto esaurito per seguire la storica partita contro il Bari. Ilcoro più gettonato? «Intanto già lo so / che l’anno prossimo / gioco all’Olimpico...». Dallo stadio alle vie del centro: brindisi, canti, clacson e tanti bagni fuori programma, per una lunga notte che difficilmente Carpi potrà dimenticare... LAPRESSE

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24 MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Lampo di BarillàIl Trapani esultae rivede la luceLanciano spento

Orgoglio Varesegrazie a ForteAdesso l’Entella rischia grosso

Gaetano Imparato INVIATO A TERNI

L a Ternana gioca, il Frosi-none vince. E adesso ilclub di Stirpe è solo al se-

condo posto. Un classico, la vendetta va servita fredda eStellone se la prende con l’uni-co collega che era riuscito abatterlo in casa fino ad oggi:Tesser. Incassa con tanto di in-teressi visto il palo della Terna-na (Valjent tiro al volo da duemetri 14’ p.t.) e una pressioneumbra costante con 5 azionigol in 90’. Ma il Frosinone checontrosorpassa il Bologna e ilVicenza, si muove da predesti-nato: soffre, si difende, si piegaun po’ ma non si spezza. Subi-sce ma strappa una vittoria sof-ferta, forse immeritata, magioca col carattere di chi è pro-tagonista in Serie B prendendotre punti con un solo tiro nellospecchio della porta, propriocome riuscì al Carpi, in casa Tesser.

LA CHIAVE Turnover selvaggioe vincente quello di Stellone, ma ha ancora ragione lui: hacreato una rosa dove davvero sifatica ad identificare riserve etitolarissimi. Gucher (diffida-to) in panca, sabato c’è il Bolo-gna nello stadio... Matusa. Me-diana con Frara e Gori (inter-dittore e mastino più che mai).Il gol del vantaggio è una scivo-lata di Frara (ex ternano) cheanticipa difesa e Brignoli tuf-fandosi per deviare un pallonecalciato, a pelo d’erba, fortissi-mo dalla sinistra. Traiettoria

che taglia l’area, il tuffo del ca-pitano è provvidenziale, antici-pa anche Lupoli e beffa il fuori-gioco ternano, con Maccarielloe soci a dormire. Dopo il gol gliumbri si scatenano, romponosulla sinistra, Vitale scodella inmezzo palloni in quantità ma serve a poco: Avenatti-Bojinovsono avulsi da tutto, e a Blan-chard con soci riesce di inter-cettare praticamente tutto. Ladifferenza? La fanno i repartiavanzati: la Ternana ha il peg-giore di tutta la Serie B e allafine paga dazio.

SFIDE Intriga il duello Tesser-Stellone: fuori Bojinov, dentroCeravolo, e finalmente cross mirati all’ariete Avenatti cheun po’ si fa vedere, ma al 38’spreca sbagliando mira. Pa-lumbo invoca un rigore (inarea Cosic in scivolata usa cor-po e braccio 10’ del secondotempo), lo imita a ragione Da-niele Ciofani (36’ della ripre-sa) atterrato con modi spiccida Meccariello 20’ dopo. Stel-lone trasforma il 4-4-2 iniziale(con ali alte) in una difesa a 5— nel secondo tempo — conCarlini rubapalloni in medianae Matteo Ciofani al posto d’unapunta. L’altro Ciofani (Danie-le) sfiora il raddoppio a temposcaduto, mandando alto forseper i crampi ma alla fine Stello-ne vince anche a Terni, e senteforte il profumo della A aspet-tando, sabato, il Bologna sul-l’uscio di casa.

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IL MIGLIORE

� BLANCHARDDIFENSORE DEL FROSINONE

7,5

TERNANA 0

FROSINONE 1PRIMO TEMPO 0-1MARCATORE Frara al 7’ p.t.

TERNANA (3-5-2) Brignoli 6; Valjent 6,5, Meccariello 5,5, Popescu 6; Fazio 6 (dal 39’ s.t. Milinkovic s.v.), Gavazzi 6,5, Viola 6,5 (dal 30’ s.t. Dugandzic s.v.), Palumbo 7, Vitale 6,5; Bojinov 5 (dal 9’ s.t. Ceravolo 5,5), Avenatti 5,5. PANCHINA Sala, Janse, Russo, Eramo, Crecco, Dianda.ALLENATORE Tesser 6.FROSINONE (4-4-2) Pigliacelli 6; Cosic 6,5, Bertoncini 7, Blanchard 7,5, Pamic 7; Paganini 6, Gori 6 (dal 16’ s.t. Gucher 6,5), Frara 7, Santana 6 (dal 16’ s.t. Carlini 6,5); D. Ciofani 6, Lupoli 6 (dal 26’ s.t. M. Ciofani 6,5). PANCHINA Zappino, Crivello, Russo, Fraiz, Ranelli, Soddimo.ALLENATORE Stellone 7.

ARBITRO Di Paolo di Avezzano 6GUARDALINEE Tolfo 6-Lo Cicero 6.ESPULSI nessuno.AMMONITI Gori (F), Cosic (F) e Meccariello (T) per gioco scorretto.NOTE paganti 2.537, incasso di 21.120,20 euro; abbonati 1.695, quota di 10.486,46 euro. Tiri in porta 4 (con un palo)-1. Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 1-3. Angoli 10-2. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.

Italo VallebellaCHIAVARI (GENOVA)

T re punti al Varese che non serviranno persalvarsi, zero all’Entella che ora rischiagrosso visto anche il calendario con tre

partite fuori e una sola in casa. Il Varese nonha fatto molto per vincere, ma la condotta dili-gente e l’erroraccio di Russo che ha messo For-te in condizione di segnare il gol partita hannofatto la differenza. La reazione dell’Entellanon è bastata. Poca lucidità e recriminazioniper due gol annullati (comunque l’arbitro ave-va fischiato prima che il pallone entrasse)hanno condito una gara che potrebbe esseredecisiva in negativo. Giuste invece le protesteper l’espulsione di Sforzini, apparsa affrettata.

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ENTELLA-VARESE 0-1

PRIMO TEMPO 0-0MARCATORE Forte al 1’ s.t.ENTELLA (4-3-3) Paroni 6; Iacoponi 5,5, Ligi 6, Russo 4,5, Cecchini 5; Volpe 6,5 (dal 31’ s.t. Troiano s.v.), Battoc-chio 5, Costa Ferreira 5 (dal 6’ s.t. Masucci 5,5); Cutolo 6 (dal 20’ s.t. E. Lanini 5,5), Sforzini 6, Mazzarani 5,5. (Co-ser, Di Tacchio, Staiti, Moreo, Cesar, Belli). All. Aglietti 5.VARESE (4-4-2) Birighitti 6,5; Fiamozzi 6, Borghese 7, Rossi 7, De Vito 6,5; Culina 6 (dal 39’ s.t. Barberis s.v.), Osuji s.v. (dal 23’ p.t. Capezzi 6,5), Blasi 7, Cristiano 6,5; Forte 7, Neto Pereira 7 (dal 35’ s.t. Miracoli s.v.). (La Gorga, Dondoni, Lores, Mancino, Capello, Zecchin). All. Bettinelli 7.ARBITRO Ros di Pordenone 5.GUARDALINEE Alassio 6-Cangiano 6.ESPULSI Sforzini (E) al 27’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per c.n.r.)AMMONITI Ligi (E), Capezzi (V), Culina (V) e Fiamozzi (V) per gioco scorretto; Borghese (V) per c.n.r..NOTE paganti 866, incasso di 8.815,90 euro; abbonati 1.120, quota di 9.166,74 euro. Tiri in porta 9-3. Tiri fuori 10-2. In fuorigioco 3-2. Angoli 6-0. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.

Franco CammarasanaTRAPANI

I n una partita condizionata dalle tanteassenze, il Trapani è bravo e fortunato adapprofittare in apertura con Barillà di un

errore di Nicolas che non trattiene la pallasugli sviluppi di un corner: un gol che fa rive-der la luce alla squadra di Cosmi. Il Lancianocostruisce gioco ma è poco incisivo. La mi-glior occasione al 7’ su deviazione di testa diMonachello sventata da Gomis. La partita re-gala emozioni, con gli ospiti propositivi mache subiscono le ripartenze del Trapani cheguadagna angoli e si rende pericoloso conBarillà, Curiale e Falco senza però riuscire abattere Nicolas, bravo al 90’ a deviare in an-golo una punizione dello stesso Falco.

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TRAPANI-LANCIANO 1-0

PRIMO TEMPO 1-0MARCATORE Barillà al 3’ p.t.TRAPANI (4-3-1-2) Gomis 6; Daì 6, Pagliarulo 6, Marti-nelli 6, Rizzato 6,5; Scozzarella 6 (dal 27’ s.t. Feola 6), Ciaramitaro 6,5, Barillà 7; Falco 6,5; Abate 6 (dal 1’ s.t. Curiale 5,5), Nadarevic 6 (dal 43’ s.t. Malele s.v.). (Ferra-ra, Marcone, Salvato, Aramu, Aloi, Citro). All. Cosmi 6,5.LANCIANO (4-3-3) Nicolas 5,5; Vastola 6 (dal 35’ s.t. De Silvestro s.v.), Amenta 6, Troest 6, Nunzella 6; Pa-ghera 6,5, Di Cecco 6, Pinato 5,5 (dal 16’ s.t. Thiam 6); Piccolo 6, Monachello 6, Grossi 5,5 (dal 22’ s.t. Bacino-vic 6). (Aridità, Petrachi, Ferrario, Agazzi, Ascione, Bei). All. D’Aversa 6.ARBITRO Aureliano di Bologna 6.GUARDALINEE Del Giovane 6–Di Salvo 6.AMMONITI Monachello (L) e Grossi (L) per gioco scorr.; Nadarevic (T) per proteste; Gomis (T) per c.n.r.NOTE paganti 2.227, incasso di 19.704,10 euro; abbonati 2.686, quota di 21.841 euro. Tiri in porta 2-3. Fuori 3-8. In fuorigioco 1-0. Angoli 10-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.

Matteo PierelliINVIATO A BRESCIA

C hi si fosse avventuratoieri sera al Rigamontisenza conoscere le vi-

cende del campionato di B,stenterebbe a credere che ilVicenza è la squadra che stapuntando alla promozionediretta e il Brescia la forma-zione delusa e con un piede inLega Pro. Un capovolgimentocosì drastico dei rapporti diforza tra le due sfidanti forsesi spiega con la testa. I venetistanno facendo un campiona-to straordinario, sopra leaspettative, e dopo tre vitto-rie consecutive che li hannolanciati fino al secondo soli-tario, un calo di tensione è fi-siologico. Dall’altra parte ilBrescia, quasi spacciato (oraè a -6 dal playout a 4 gare dal-la fine), ha la testa libera epuò sprigionare tutto il suopotenziale, che gli permettedi tornare alla vittoria in casache mancava dal 31 gennaiocontro l’Entella.

BENALI LA CHIAVE Questio-ne di testa, dunque. Ma an-che di tattica. Calori cambiamodulo, avanza Benali tre-quartista dietro la coppia An-drea Caracciolo-Sestu e l’ine-dito 4-3-1-2 funziona, ecco-me. È la mossa che decide lapartita. Il Brescia sembraun’altra squadra rispetto aquella molle e senza grintadegli ultimi tempi. Benali, an-glo-libico classe 1992, fa gira-re la squadra a meraviglia e

dopo neanche 10’ recupera unapalla sulla trequarti avversaria, lancia Sestu che crossa sul se-condo palo dove Andrea Carac-ciolo la butta dentro. Il Brescialibero dalle paure gioca un cal-cio spettacolare, mentre il Vicen-za è irriconoscibile. La squadradi Marino produce solo una seriedi angoli che non portano a nul-la. Il Brescia invece è padronedel campo e raddoppia con Be-nali, che salta in velocità Bri-ghenti e con un gran diagonalebatte Vigorito. Poi, all’inizio del-la ripresa, i padroni di casa per-dono Benali (con Da Silva non èla stessa cosa), ma il Vicenza nonne approfitta. Anzi, sui titoli dicoda prende anche il terzo gol,firmato ancora di testa da Carac-ciolo (13 gol).

VICENZA SPENTO La squadradi Marino ha giocato una garadisastrosa nel primo tempo. DiGennaro, l’uomo di maggiorqualità, era in serata no e ne harisentito tutta la squadra. Nellaripresa con l’ingresso di Ragusa(poi espulso nel recupero) la re-azione c’è stata. Giacomelli pri-ma in scivolata, poi dal limite eancora solo davanti ad Arcari hasfiorato il gol che avrebbe ria-perto la gara. Dimostrazione chese il Vicenza si fosse svegliatoprima, la partita forse sarebbeandata diversamente. Ma pocomale. Il Vicenza è quarto a solidue punti dal secondo posto. Lasua stagione, comunque vada,resta da ricordare.

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IL MIGLIORE

� BENALI CENTROCAMPISTA DEL BRESCIA

7

BRESCIA 3

VICENZA 0PRIMO TEMPO 2-0MARCATORI And. Caracciolo al 7’, Benali al 24’ p.t.; And. Caracciolo al 47’ s.t.

BRESCIA (4-3-1-2) Arcari 6,5; Zambelli 6, Ant. Caracciolo 6,5, Di Cesare 7, Coly 6; Quaggiotto 6 (dal 50’ s.t. Boniotti s.v.), H’Maidat 6, Scaglia 6 (dal 43’ s.t. Bentivoglio s.v.); Benali 7 (dal 6’ s.t. Da Silva 5,5); Sestu 6,5, And. Caracciolo 7. PANCHINA Andrenacci, Lancini, Bruno, Gargiulo, Bertoli, Strada. ALLENATORE Calori 7.VICENZA (4-3-3) Vigorito 5,5; Sampirisi 5, Brighenti 5,5, Manfredini 5,5, Garcia Tena 5 (dal 9’ s.t. Ragusa 6); Sbrissa 5,5, Di Gennaro 5, Moretti 5,5 (dal 34’ s.t. Spinazzola s.v.); Laverone 5, Cocco 5, Giacomelli 6,5. PANCHINA Bremec, Camisa, Gentili, Mancini, Alhassan, Vita, Petagna. ALLENATORE Marino 5.

ARBITRO Merchiori di Ferrara 6.GUARDALINEE Borzomì 6-Intagliata 6.ESPULSI Ragusa (V) al 48’ s.t. per gioco scorretto.AMMONITI Scaglia (B), H’Maidat (B) e Manfredini (V) per gioco scorretto.NOTE paganti 2.139, incasso di 10.009 euro; abbonati 6.200, quota non comunicata. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 3-0. Angoli 2-11. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 5’.

Frara ex decisivoIl Frosinone volaal secondo posto Ternana a secco1La squadra di Tesser gioca ma perde: Stellone fa il sorpasso e ora attende il Bologna

Il Vicenza crollasotto le testatedi CaraccioloÈ cuore Brescia1Benali ispira, l’Airone ne fa due e Marino si deve arrendere dopo tre vittorie di fila

Guizzo CrotoneUn doppio Cianostende l’Avellino

IL MIGLIORE

� CIANOATTACCANTE DEL CROTONE

7,5

Luigi Saporito CROTONE

C iano condanna la sua exsquadra con una dop-pietta, rallentandola nel-

la volata playoff, permettendoal Crotone di strizzare l’occhioalla salvezza, grazie anche aglialtri risultati maturati. Dragoaveva chiesto una gara di spes-sore ed è stato accontentato, Rastelli dai suoi ha visto solotanta buona volontà ma nientepiù. Senza Castaldo l’Avellino èuna squadra normale e in at-tacco la coppia Comi-Trottanon ne ha imbroccata una. Ra-stelli disegna in partenza unadifesa a tre ma poi la riaggiustaa quattro per evitare le incur-sioni di Martella a sinistra.Drago ripropone il solito mo-dulo e recupera Ferrari chegioca una gara sontuosa a fian-co di Dos Santos. Ma è Cianoche fa la differenza.

CIANO SHOW Mezzora di stu-dio e di confusione con l’Avelli-no che combina qualcosa piùdel Crotone ma senza impen-sierire Cordaz. Al 37’ batte unapunizione che Ely tocca conuna mano in area. Nasca lasciacorrere ma su indicazione delprimo assistente Di Francescoassegna il rigore che Ciano tra-

sforma per il suo 15O gol stagio-nale. L’Avellino vorrebbe subi-to il pari ma sbatte sempre sul-la difesa del Crotone. Dopo ilriposo Rastelli prova a dareprofondità con l’inserimento diZito ma è il Crotone che sfruttale ripartenze e su una di questearriva il raddoppio con Cianoche sfrutta una sgroppata diMartella e dopo una mischiatrova lo spiraglio giusto. Sedi-cesimo centro per l’ex di turnoche è imprendibile per la difesaavellinese, che però inserisceSbaffo e schiaccia il Crotonenella propria trequarti. Mal’unico vero pericolo arriva al41’, con Cordaz che respingeun pallone da pochi metri. Ra-stelli le prova tutte ma il risul-tato ormai condanna il suoAvellino che continua a farepochi punti lontano dal Parte-nio. Solo uno in sette partite econ questi numeri non si va danessuna parte. Il Crotone inve-ce festeggia quello che potreb-be essere un successo impor-tantissimo anche se Drago nonvuole sentire storie e predicamassima concentrazione.

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CROTONE 2

AVELLINO 0PRIMO TEMPO 1-0MARCATORE Ciano al 38’ p.t. su rigore e al 10’ s.t.

CROTONE (4-3-3) Cordaz 6,5; Balasa 6, Dos Santos 6,5, Ferrari 6,5, Martella 6,5; Matute 6,5, Maiello 6,5 (dal 35’ s.t. Salzano s.v.), Suciu 6; Ciano 7,5 (dal 46’ s.t. Gigli s.v.), Padovan 6 (dal 9’ s.t. Torregrossa 6), Stoian. PANCHINA Stojanovic, Galardo, Ricci, De Giorgio, Rabusic. ALLENATORE Drago 7.AVELLINO (4-3-1-2) Frattali 6; Pisacane 5,5, Ely 5, Chiosa 5, Visconti 5 (dal 1’ s.t. Zito 6); Bittante 5,5 (dal 25’ s.t. Almici 6), D’Angelo 5,5 (dal 15’ s.t. Sbaffo 6), Arini 6; Schiavon 6; Comi 4,5, Trotta 4,5. PANCHINA Gomis, Fabbro, Vergara, Regoli, Angeli, Kone.ALLENATORE Rastelli 5,5.

ARBITRO Nasca di Bari 6.GUARDALINEE Di Francesco 6,5-Soricaro 6.ESPULSI nessuno. AMMONITI Padovan (C) e Cordaz (C) per comportamento non regolamentare.NOTE paganti 1.581, incasso di 7.974 euro; abbonati 3.002, quota di 15.372 euro. Tiri in porta 2-2. Tiri fuori 2-3. In fuorigioco 3-2. Angoli 5-8. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.

Serie BR38a giornata

Page 25: La Gazzetta dello Sport (04 - 29 - 2015)

25MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Simone Prai CITTADELLA (PADOVA)

C atellani autentico prota-gonista della sfida delTombolato. L’attaccante

dello Spezia manda in tilt la re-troguardia del Cittadella, va asegno tre volte e arriva a quota18 gol in campionato, a unalunghezza dal capocannonieredella B Granoche. Catellani giànel primo tempo ha sfioratoper primo il vantaggio, sullasua strada ha trovato un gran-de Pierobon che ha respinto lagirata da distanza ravvicinata.Pazienza: si è rifatto nella ri-presa e con gli interessi: su ri-gore, con un gran diagonale in-fine con un facile tocco sotto-misura. E’ la settimana dell’at-taccante spezzino: cinque golin due partite che lanciano lasquadra di Bjelica, adesso al 6°posto, in piena zona play off.Per il Cittadella la situazione sifa sempre più pesante, terz’ul-timo. Per il Cittadella, invece,la situazione di classifica si fasempre più complicata, terzul-timo posto solitario con Entellae Pro Vercelli più su di due lun-ghezze. I ragazzi di Foscarinihanno protestato a lungo conl’arbitro Pinzani in occasionedel calcio di rigore per il con-tatto in area tra Catellani —sempre lui — e Pellizzer. Fattosta che l’1-1 ha in pratica spia-nato la strada dello Spezia, edato il via alla rimonta.

LA GARA La partenza è tuttadello Spezia, il primo tiro inporta è di Situm al 10’, blocca a

terra Pierobon. Il Cittadella prova l’affondo centrale, primacon Coralli, anticipato al mo-mento del tiro, poi con Sgrignastretto da Datkovic che sventala minaccia. Sono ben più inci-sivi gli ospiti che sfruttano be-ne la corsia di sinistra dove agi-sce Situm, un suo affondo siconclude con l’appoggio al cen-tro per Canadjija, conclusionealta; al 29’ serve un interventoprodigioso di Pierobon per de-viare la girata al volo di Catella-ni: è il primo faccia a faccia trai due, stravinto alla fine dall’at-taccante dello Spezia. Il gol lotrova invece il Cittadella al 35’con Kupis, in scivolata, pescatosul secondo palo da Sgrigna.L’avvio di ripresa è del Cittadel-la, Stanco dopo pochi secondiimpegna il portiere con un grantiro dalla distanza. Ma è lo Spe-zia a pareggiare al 9’ su rigore,contestatissimo, per il contattoPellizzer-Catellani in area. Tra-sformazione perfetta di Catel-lani. Pronta la reazione del Cit-tadella, Coralli ci prova in rove-sciata, centrale, quindi Sgrignachiama Chichizola alla devia-zione oltre la traversa, infineancora Coralli, di testa, mancail bersaglio. Nel momento dimaggior pressione dei granata,va in gol nuovamente lo Spe-zia, con Catellani (29’): diago-nale velenoso che passa sotto legambe di Pierobon. Catellanisigla la tripletta allo scadere,con un tocco facile facile su as-sist di Stevanovic.

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IL MIGLIORE

� CATELLANIATTACCANTE DELLO SPEZIA

8,5

CITTADELLA 1

SPEZIA 3PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Kupisz (C) al 35’ p.t.; Catellani (S) su rigore al 9’, al 29’ e al 44’ s.t.

CITTADELLA (4-4-2) Pierobon 7; Pecorini 5 (dal 24’ s.t. De Leidi 6), Pellizzer 5,5, Camigliano 5, Barreca 6; Kupisz 6,5, Rigoni 6 (dal 19’ s.t. Benedetti 6), Busellato 6 (dal 35’ s.t. Minesso s.v.), Sgrigna 6,5; Stanco 5,5, Coralli 5,5. PANCHINA Valentini, Signorini, Bazzoffia, Lora, Paolucci, Bizzotto. ALLENATORE Foscarini 6.SPEZIA (4-1-4-1) Chichizola 6; De Col 6, Datkovic 5,5, Bianchetti 6, Migliore 7; Juande 6; Kvrzic 6 (dal 29’ s.t. Stevanovic s.v.), Canadjija 6 (dal 34’ s.t. Piccolo s.v.), Gagliardini 7, Situm 7; Catellani 8,5 (dal 44’ s.t. Nenè s.v.). PANCHINA Nocchi, Acampora, Cisotti, Milos, Valentini, Brezovec. ALLENATORE Bjelica 6,5.

ARBITRO Pinzani di Empoli 5,5.GUARDALINEE Valeriani 6-Oliveri 6.ESPULSI nessuno.AMMONITI Migliore (S), Barreca (C), Pecorini (C) e Minesso (C) per gioco scor.; Busellato (C) per c.n.r.NOTE spettatori 601, incasso di 3.689 euro; abbonati 1.573, quota di 5.806 euro. Tiri in porta 4-8. Tiri fuori 2-2. In fuorigioco 2-1. Angoli 10-5. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.

Orlando D’AngeloPESCARA

N ove punti in tre parti-te. Con tre gol fatti ezero subiti. L’elogio

del pragmatismo firmato daMarco Baroni e il suo Pesca-ra. Strano il calcio: due set-timane fa il tecnico fiorenti-no era fuori dai playoff esull’orlo dell’esonero, oggi èquinto (a pari punti con loSpezia, dunque sesto per viadegli scontri diretti) e salda-mente alla guida di unasquadra in rampa di lancio.

CHE CORAGGIO Eppure laPro Vercelli fa la partita conuna sfrontatezza che non tiaspetti da una formazionepericolante e a forte rischio.Il Pescara è titubante e ri-schia di capitolare prima deldecimo. Non solo la squadradi Baroni regge, ma al pri-mo tentativo va addiritturain vantaggio: destro al vele-no di Caprari da quasi tren-ta metri che trova imprepa-rato Russo. Sono passati do-dici minuti. I piemontesi al-l’improvviso si fanno piccolipiccoli e si abbassano,schiacciati dalla ritrovata si-curezza dei padroni di casa.Bjarnason e compagni, pe-rò, non producono nulla diconcreto, mentre gli ospitirestano vivi grazie alle acce-lerazioni sulle corsie latera-li, arginate a fatica dai rad-doppi pescaresi e dalla pre-stanza di Salamon, vero re-gista difensivo.

BRIVIDI A mettere del pepesulla partita ci pensa allora Fio-rillo prima dell’intervallo conun dribbling rischioso su Buni-no e una palla persa tra le gam-be, fortunatamente lontanodalla porta. Pescara stanco,nonostante il mini turnover, eospiti di nuovo arrembanti.L’assenza del bomber Marchi(sempre infortunato per lafrattura del braccio) è peròsempre più pesante e alla finepotrebbe incidere pesante-mente nell’economia del cam-pionato della pur gagliardaformazione allenata da Cristia-no Scazzola.

ULTIMO ASSALTO La ripresaha lo stesso copione del primotempo: partenza sprint dellaPro, veemente ma poco lucida.Scatta l’ora delle contromosseper un finale all’arrembaggio:Scazzola gioca le carte Sproca-ti e Beretta per cercare di darepiù sostanza all’attacco, Baronirisponde con Pasquato e Mel-chiorri. Il tema del finale èscontato: gli all blacks piemon-tesi si giocano le residue chan-ce di tornare in partita e porta-re a casa quantomeno il punti-cino della speranza. Al 39’ lasquadra di Scazzola avrebbeanche la palla del pari, su unospunto da sinistra di Luppi: Ar-dizzone con gli occhi chiusi e ilsinistro pregusta il momentomagico, però Fiorillo vola nel-l’angolino e butta fuori pallonee fantasmi.

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IL MIGLIORE

� SALAMONDIFENSORE DEL PESCARA

6,5

PESCARA 1

PRO VERCELLI 0PRIMO TEMPO 1-0MARCATORE Caprari al 12’ p.t.

PESCARA (4-2-3-1) Fiorillo 6,5; Zampano 6, Salamon 6,5, Fornasier 6, Pucino 6; Zuparic 6,5, Memushaj 6; Politano 6,5 (dal 44’ s.t. Pettinari s.v.), Bjarnason 6,5, Caprari 6,5 (dal 19’ s.t. Pasquato 6); Sansovini 6 (dal 28’ s.t. Melchiorri 6). PANCHINA Aresti, Abecasis, Gessa, Venuti, Lazzari, Torreira. ALLENATORE Baroni 6,5.PRO VERCELLI (4-3-3) Russo 5; Germano 6, Bani 5,5, Cosenza 6, Liviero 6; Ardizzone 5,5, Musacci 6, Castiglia 6 (dal 25’ s.t. Beretta 6); Luppi 6, Bunino 5,5 (dal 27’ s.t. Emmanuello 5,5), Belloni 5,5 (dal 19’ s.t. Sprocati 6). PANCHINA Viotti, D’Alessandro, Milesi, Scavone, Ronaldo, Ferri. ALLENATORE Scazzola 6.

ARBITRO Sacchi di Macerata 6,5.GUARDALINEE Segna 6–Bindoni 6.ESPULSI nessuno.AMMONITI Caprari (Pe), Fornasier (Pe) e Bunino (PV) per gioco scorretto; Fiorillo (Pe) per comportamento non regolentare.NOTE paganti 2.133, incasso di 11.889 euro; abbonati 3.580, quota di 17.273 euro. Tiri in porta 4-1. Tiri fuori 3-4. In fuorigioco 3-3. Angoli 6-8. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

Show di Catellaniper il colpacciomarchiato SpeziaCittadella nei guai1L’attaccante fa altri tre gol e risponde alla rete di Kupisz firmando lo scatto al 5° posto

Pescara, bastaun gol di Caprariper fare il trisMa che brividi1Terzo 1-0 di fila per Baroni che blinda i playoff. La Pro Vercelli sfiora il pareggio

Lega ProRI ricorsi per le penalizzazioni

IL GIUDICE SPORTIVO

� FIRENZE Il giudice sportivo della Lega Pro ha squalificato 47 giocatori, dei quali tre del Monza, del Pavia, del Novara e dell’Ischia. Campionato già finito per gli allenatori di Matera e Santarcangelo. Ecco il dettaglio.Giocatori espulsi Due giornate a Catacchini (Forlì) e Carbonaro (Monza); una a Facchin (Pavia), Olivi (Santarcangelo), Anghileri e Salvi (AlbinoLeffe), Marano (Casertana), Briganti (Cremonese), Pizza (Lucchese), Potenza (Lumezzane), Bregliano (San Marino) e Verruschi (Savoia). Giocatori non espulsi Una giornata a Morero e Iunco (Alessandria), Marconi (Savona), Brondi (Carrarese), Romero (Feralpi Salò), Armeno, Chiavazzo e Massimo (Ischia), Migliorini (Juve Stabia), Caridi (Mantova), Arcidiacono (Martina), Malgrati (Renate), Greco e Raimondi (Venezia), Izzillo (Messina), Ardito (Como), Rajcic (Casertana), Lombardo (Pontdera), Ciancio (Cosenza), D’Ambrosio e De Bode (Monza), Bergamelli, Buzzegoli e Garofalo (Novara), Cardin e Marchi (Pavia), Floriano (Pisa), Mungo (Pistoiese), Bjelanovic e Fissore (Pordenone), Caboni e Sall (Pro Piacenza), Cirillo (Reggina), Taugourdeau (Santarcangelo) e Ingrosso (Tuttocuoio).Allenatori Due giornate ad Auteri (Matera) e Cuttone (Santarcangelo).Ammende a società 5.000 euro Vigor Lamezia (un guardalinee e un giocatore della Casertana colpiti da sputi); 2.500 Mantova (esplosione di sette petardi); 1.000 Pavia e Reggiana; 750 Santarcangelo; 500 Alessandria, Ascoli, Lecce e Teramo; 350 Messina, Novara e Spal.

IL CASO PERGOCREMAMacalli, è attesa oggi la sentenza della Disciplinare� ROMA Sarà il giorno buono? L’interrogativo è lecito, dato il procrastinarsi di una decisione che doveva arrivare qualche giorno fa. Oggi Mario Macalli, difeso dai legali Di Cintio e Paliero, dovrebbe conoscere la sentenza emessa a suo carico dal Tribunale federale (Disciplinare) per la vicenda Pergocrema, il club della sua città fallito nel 2012 con, secondo le accuse, la complicità del presidente di Lega Pro, che non sarebbe stato imparziale come il ruolo di arbitro super partes gli richiedeva. Palazzi ha chiesto per Macalli otto mesi di squalifica: quattro in meno dei 12 che lo farebbero decadere automaticamente da consigliere e vicepresidente Figc, ma due in più dei sei richiesti dallo statuto di Lega Pro per indire nuove elezioni.

Auteri e Cuttone: torneo finitoTre gli squalificati per il PaviaMaxi multa alla Vigor Lamezia

LA SITUAZIONE

� A due giornate dalla fine solo la Salernitana è promossa in B. Sabato potrebbe festeggiare il Teramo, che deve mantenere il +4 sull’Ascoli. Si complica invece la situazione nel girone A dopo la sentenza: il Bassano per festeggiare venerdì deve andare +4 sul Novara (ora a -2) e sul Pavia (ora a -3). Ecco il programma della 37a giornata: si gioca in tre giorni diversi, ma tutte le gare iniziano alle ore 15.

GIRONE AVENERDI AlbinoLeffe-Mantova (andata 1-2); Como-Pavia (2-1; diretta su Raisport); Cremonese-Torres (2-3); Feralpi Salò-Lumezzane (3-1); Monza-Bassano (1-2); Novara-Arezzo(0-0); Real Vicenza-Pordenone (1-1); Renate-Alessandria (1-1); Südtirol-Giana (0-1); Venezia-Pro Patria (2-0). CLASSIFICA Bassano p. 70; Novara (-3) 68; Pavia (-1) 67; Alessandria 63; Como 61; Feralpi Salò 53; Arezzo 49; Real Vicenza 48; Mantova (-3), Torres e Cremonese 46; Venezia (-3) 45; Südtirol 44; Giana 42; Renate 41; Monza (-6) 38; Lumezzane 35; Pro Patria (-1) 32; Pordenone 31; AlbinoLeffe 29.

GIRONE BSABATO Ascoli-Ancona (andata 1-2); Gubbio-Pro Piacenza (0-1); L’Aquila-Grosseto (2-1); Lucchese-Reggiana (1-1); Pisa-Tuttocuoio (4-1); Pontedera-Carrarese (1-1); Prato-Santarcangelo (0-1); San Marino-Forlì (0-1); Savona-Teramo (0-4); Spal-Pistoiese (5-1). CLASSIFICA Teramo p. 71; Ascoli 67; Reggiana 62; Spal 58; Pisa 56; Ancona e L’Aquila 54; Tuttocuoio 50; Pontedera 48; Lucchese 47; Grosseto (-1) 43; Pistoiese 42; Carrarese 41; Gubbio, Santarcangelo, Prato e Forlì 40; Savona (-2) 37; Pro Piacenza (-8) 33; San Marino 30.

GIRONE CDOMENICA Barletta-Foggia (andata 1-0); Casertana-Savoia (3-0); Cosenza-Benevento (2-3); Juve Stabia-Vigor Lamezia (1-1); Lecce-Ischia (1-2); Lupa Roma-Aversa Normanna (1-3); Matera-Melfi (1-1); Messina-Salernitana (0-1); Paganese-Martina (0-2); Reggina-Catanzaro (0-1). CLASSIFICA Salernitana p. 79; Benevento 72; Matera e Juve Stabia 66; Casertana e Lecce 63; Foggia (-1) 60; Catanzaro 50; Melfi (-2) 45; Cosenza 44; Vigor Lamezia 43; Barletta (-6) 41; Lupa Roma 40; Martina 37; Paganese 36; Messina 31; Ischia (-1) 30; Aversa Normanna (-1) 29; Savoia (-4) 25; Reggina (-6) 21.

Bassano, il vantaggio si riduceSabato il Teramo può far festa:derby con l’Ancona per l’Ascoli

Ribaltone in appelloRestituiti i puntia Novara e Reggina1Il club di De Salvo da -8 a -3: nel girone A si riapre la lotta promozione. Quello di Foti da -16 a -6

Domenico Toscano, 44 anni, è l’allenatore del Novara LAPRESSE

Alessandro CatapanoROMA

I nutile usare giri di parole,la Corte federale d’Appello,riunita ieri a sezioni unite,

ha letteralmente smontato lasentenza di primo grado emes-sa dal Tribunale federale (Di-sciplinare) contro Novara eReggina, riaprendo capo e codadi due gironi su tre della LegaPro. Restituiti 5 punti su 8 aipiemontesi, che a due turni dal-la fine risalgono al 2° posto delgirone A, a sole due lunghezzedal Bassano, e ben 10 punti su12 ai calabresi, che continuanoa chiudere la classifica del giro-ne C (ora con «soli» 6 punti dipenalizzazione, frutto di altriprocedimenti), ma tornano incorsa per i playout, seppure con4 lunghezze da recuperare alSavoia (in silenzio stampa dopola decisione della Corte) e solodue partite a disposizione. Nonbasterebbe un miracolo, forse,

ma giustamente ieri sera il pre-sidente Lillo Foti (ora inibito so-lo per due mesi) non stava nellapelle, «è una grandissima vitto-ria, conquisteremo la salvezzasul campo», ha promesso aisuoi tifosi.

CLAMOROSO Intanto, Novara eReggina, rispettivamente assi-stite dagli avvocati Cesare DiCintio e Rosario Panuccio, por-tano a casa due vittorie impor-tanti, probabilmente per tutto ilsistema. Quanto stabilito ieridalla Corte, infatti, rischia di condizionare l’andamento fu-

turo della giustizia sportiva, al-meno per ciò che riguarda i pro-cedimenti disciplinari per vio-lazioni amministrative. Nel ca-so della Reggina, che per lostesso capo di imputazione ave-va già riottenuto dalla Corte 4punti, viene sostanzialmentecertificato che gli incentivi al-l’esodo, un furbo espediente cuiricorrono molti club professio-nistici, non sono equiparabili anormali contributi previden-ziali, perciò non devono rispet-tare gli stessi termini di paga-mento stabiliti dalla Covisoc. Nel caso del Novara, che pre-sentava un quadro più comples-so, la Corte deve aver ricono-sciuto anche la compensazionedel debito Irpef che il club chie-deva, forte di un equivalentecredito di imposta. E tra l’altro,nella vicenda che riguarda ilclub di Massimo De Salvo (lacui inibizione è stata ridotta adue mesi, mentre quella delpresidente del Consiglio di sor-veglianza Alberto Gatti è scesaa 1) l’accusa è stata doppia-mente sconfitta: il Procuratorefederale Stefano Palazzi, infat-ti, dopo l’iniziale richiesta di 3punti di penalizzazione, avevacorretto il tiro, facendo salire ilconto delle imputazioni a 8.

E IL VARESE... Resta agli «scon-fitti» la possibilità di ricorrerein ultima istanza al Collegio digaranzia del Coni, che il 5 mag-gio, tra l’altro, discuterà il ricor-so contro la penalizzazione didue dei 4 punti presentato dalVarese, che sta ancora lottandoper conquistare la salvezza inSerie B.

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Serie BR38a giornata

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Rossi, l’antidolorifico di Marquez1Marc inizia la fisioterapia e mette nel mirino Vale nella «sua» Jerez. Forfait Pedrosa

SUPERBIKEFabrizio col team Ducati Althea� (p.g.) Michel Fabrizio torna nel Mondiale Superbike. Il pilota romano, correrà il round di Imola (10 maggio) con la Ducati del team satellite Althea in sostituzione dello spagnolo Nico Terol, fratturato al braccio destro nel round di Assen.

HAMILTON«Più forte io o Vettel? F1. diverse...»� Hamilton più forte di Vettel o viceversa. La verità, secondo il campione del mondo della Mercedes si potrebbe scoprire solo se sia lui che Seb fossero al volante della stessa monoposto. Vettel è l’unico pilota oltre ad Hamilton a vincere una gara in questa stagione e la Ferrari sembra destinata a fare concorrenza alla Mercedes nella corsa al titolo. «Non vedo l’ora di lottare con lui in pista, così come con gli altri piloti» ha detto Lewis Hamilton a Espn. «Penso che alla fine non si avrà mai una “gara vera” a meno che non si stia guidando la stessa auto. Potremmo noi avere più potenza ma potrebbero essere meglio loro sui freni, potremmo essere meglio noi su un circuito ma potrebbero essere migliori loro in un altro». SURER — L’ex pilota Marc Surer, 63 anni, da sempre appassionato di salto con gli ostacoli, è caduto da cavallo fratturandosi una gamba, rotto due costole e perforato un polmone. Spiritoso il suo commento su facebook: «Il cavallo sta bene!».

TACCUINO

Marc Marquez in fuga, Valentino Rossi al suo inseguimento: una scena normale un anno fa, che si è ribaltata in questo inizio di Mondiale AP

IL GUANTO SPECIALE � Ecco il guanto di Marquez modificato da Alpinestars per Jerez: l’apertura è più larga, come nell’area del palmo per infilare meglio la mano. Più largo e lungo il dito mignolo, che resta collegato a medio e anulare attraverso il «finger bridge».

Paolo Ianieri

I l re e lo sfidante faccia a faccia. Anche se, maicome ora, la confusione sui ruoli regna so-vrana. Va considerato re Marc Marquez, vin-

citore degli ultimi due Mondiali MotoGP, o Va-lentino Rossi, che di titoli ne vanta 9 e, soprattut-to, oggi sente profumo di 10° trionfo? È il cam-pione Yamaha lo sfidante, o l’eroe di Cervera,che dopo tre gare si trova a recuperare uno svan-taggio di 30 punti a quello che untempo era il suo eroe a due ruote eche adesso, dopo il duello rustica-no in Argentina sicuramente glisorriderà molto meno?

STESSA PASTA «Marquez è unfuoriclasse, ma mio figlio, quandosente odore di sfida e di duello al-l’ultima staccata si esalta. L’unicoproblema è che anche Marquez èdella stessa pasta». Intervistatodal settimanale Oggi, GrazianoRossi, papà di Vale, inquadra benela situazione, prevedendo che,«vada come vada, sarà comunque un Mondialeesaltante, uno spettacolo a ogni gara».

PISTA AMICA Jerez, da quest’anno Capitalemondiale del motociclismo, è terreno di caccia diRossi, che sulla pista andalusa in 19 presenze haconquistato 8 vittorie, 3 secondi e 2 terzi posto.La 20a apparizione, poi, coincide con la possibili-tà di salire per la 200a volta su un podio iridato:partito a spron battuto come non gli accadeva dainizio 2010, quando in tre gare occupò tutti i gra-

dini del podio, Valentino si prepara a un fine set-timana importante nel quale, per la prima voltadopo il trionfo di Termas de Rio Hondo, si trove-rà a guardare negli occhi quel Marquez che, neltentativo un po’ folle un po’ ingenuo di resister-gli, aveva rischiato di buttarlo giù. Amici tuttisorrisi e complimenti fino a pochi mesi fa, quan-do Marc strapazzava il mondo e Rossi era costret-to a guardarlo da lontano, i due si preparano a unprosieguo di stagione dove ogni minima incer-tezza, ogni errore, ogni punto debole, verrà ana-

lizzato, studiato, sfruttato.

NEMICI CONTRO E l’infortunio diMarquez, pur non troppo grave, èl’occasione giusta per provare a in-crementare un vantaggio che do-po 3 GP è gia importante. Ma non èsolo da Rossi che Marquez si dovràguardare, visto che oltre al grandestato di forma di Andrea Doviziosoe la Ducati, lo spagnolo dovrà sta-re attento anche all’altra rossa diAndrea Iannone, ma soprattutto aJorge Lorenzo, obbligato a riscat-tarsi dopo un inizio di campionato

disastroso che non lo ha mai visto sul podio.

MIGNOLO OK Ieri pomeriggio Marquez è tornatoalla clinica Dexeus a Barcellona dal dottor XavierMir per farsi visitare a tre giorni dall’operazioneal mignolo sinistro: «Il dottor Mir mi ha confer-mato che la ferita sta guarendo bene — scriveMarquez sul comunicato stampa della Honda —.Mi ha tolto il gesso e ho potuto iniziare un po’ difisioterapia con movimenti attivi e passivi. Il ditosarà controllato a Jerez dopo ogni sessione e i

bendaggi saranno cambiati. Sono molto motiva-to per questa gara. Peccato per l’infortunio, maspero non mi condizioni troppo e che possa otte-nere un gran risultato».

DANI OUT Se Marquez rappresenta la faccia (se-mi) sorridente della Hrc, Pedrosa è quella triste:l’avambraccio destro operato il 3 aprile per il ria-cutizzarsi della sindrome compartimentale nonè ancora guarito. Lunedì Pedrosa ha effettuatoun test in motard, ma ieri l’avambraccio facevaancora male e così, per evitare una ricaduta chepotrebbe avere pesantissime ripercussioni, hapreferito dare forfait. «Anche se in un primo mo-mento sembrava ok, dopo il test non sentivol’avambraccio al 100% — spiega Dani sul blog—. Dovessi correre un intero weekend il risultatosarebbe ancora peggiore e l’ultima cosa che vo-glio è che si riproponga un problema serio. È unadecisione difficile, ma la cosa migliore è aspetta-re qualche giorno in più, continuare con la riabi-litazione e ripresentarmi a Le Mans».

CASEY SBOLLITO «Speravo per lui che tornasse,mi spiace, ma capisco molto bene la sua paura diripiombare nella situazione precedente» raccon-ta Livio Suppo, team manager Hrc. Che nega diessere preoccupato per il suo pilota. «Vedrete chetornerà in forma». Ma se non ce la facesse? LaHonda potrebbe ripensare a Casey Stoner? «L’ar-gomento non è mai stato neppure sfiorato — giu-ra Suppo —. Casey? Non gli parlato nelle ultimesettimane, ma ho sentito il suo manager per altrimotivi. Penso che abbia digerito la nostra deci-sione di non farlo correre al posto di Dani inTexas e Argentina».

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199I podi iridati conquistati da Rossi in carriera: 110 vittorie, 52 secondi e 37 terzi posti

LA CIFRA

MotomondialeRGP Spagna

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27MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LE STATISTICHE

Mai l’Italmotocosì in altodopo tre gareBattuto il 2005 1Rossi, Dovi e Iannone guidano il Mondiale: il miglior avvio tricolore nella classe regina

Giovanni Cortinovis

I talia uno, due e tre. Il ri-sultato più sorprenden-te di questo inizio di sta-

gione della MotoGP è l’occu-pazione dei primi 3 postidella classifica da parte deipiloti italiani: Valentino Ros-si al comando con 66 punti,Andrea Dovizioso secondocon 60 e Andrea Iannone ter-zo con 40. Un risultato senzaprecedenti per l’Italia dopole prime 3 gare stagionali.L’obiettivo di Valentino e deidue ducatisti è di conservarequeste posizioni fino alla fi-ne, eguagliando così l’anna-ta 2001: la classifica finalevide campione del mondoRossi (1° titolo in 500), vice-campione Max Biaggi e 3°Loris Capirossi. In quella sta-gione, però, dopo i primi 3GP, a parte Valentino lancia-tissimo (vincitore delle pri-me 3 gare), Capirossi era so-lo 4° e Biaggi 6° preceduti fragli altri dai giapponesi Nori-

fume Abe e Shinya Nakano.

PRECEDENTE Prima di quest’an-no la migliore partenza dei no-stri in MotoGP risaliva al 2005:dopo 3 gare Rossi era al coman-do con 70 punti (2 vittorie e un2° posto), Marco Melandri 2°con 45 e Biaggi 4° con 36: nelruolo di incomodo c’era AlexBarros che al 2° GP dell’anno, inPortogallo, vinse l’ultima garadella sua carriera. Parlando in-vece di 500, nel 1950 dopo i pri-mi 3 GP l’Italia guardava tuttidall’alto in basso con UmbertoMasetti (2 vittorie) e Nello Pa-gani. Geoff Duke, grazie al trionfo al TT, era 3° ma alle suespalle c’era Carlo Bandirola,seppure in coabitazione con Ar-tie Bell. In altre tre occasionil’Italia ha avuto 3 piloti nelleprime 5 posizioni della classifi-ca della 500-MotoGP alla vigiliadella 4a gara. Nel 1970 GiacomoAgostini, in fuga con 3 vittorie(ne otterrà 10 di fila), era sup-portato al 3° posto da AngeloBergamonti e al 5° da AlbertoPagani, figlio del Nello di cui so-pra. Dieci anni dopo, MarcoLucchinelli si ritrovò 2° dietro almarziano Kenny Roberts, men-tre Graziano Rossi era 3° e Fran-co Uncini 5°. Infine, nel 2006,dietro al capoclassifica NickyHayden c’erano Capirossi e Me-landri, con Rossi 5° dietro a Ca-sey Stoner.

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«Marc saprà soffrire Ad Assen svenni nel box»1Capirossi e l’infortunio: «Non corre al top, Vale ne avrà un vantaggio Avevo 3 fratture alla mano e un medico str...o mi fece fare le flessioni»

Paolo Ianieri

D olorosamente, è unospecialista della mano.«Me le sarò rotte una de-

cina di volte, tutto il campiona-rio: dita, metacarpi, polso, fa-langi — Loris Capirossi sciori-na veloce una dopo l’altra levarie parti anatomiche —. Inconfronto, il dito mignolo chesi è fratturato Marquez è prati-camente niente. Di sicuro Marcnel weekend farà fatica, vistoche il dito è stato operato, peròsecondo me non avrà un fasti-dio tale da impedirgli di corre-re o da farlo con un grosso han-dicap. Chiaramente non sarà alsuo massimo livello, ma nep-pure troppo distante. Anche se, per Valentino, Marquez ac-ciaccato costituirà un altro pic-colo vantaggio».

Loris, i tifosi ricordano ancorale sue lacrime nel 2000 ad As-sen.«Assen fu molto dura. Nelwarm up mi ero procurato trefratture, i metacarpi di medioanulare e mignolo sinistri edessendo la frattura nel palmodella mano, è molto peggioredi quella di un dito. Però vole-vo correre a tutti i costi».

Per farlo affrontò le forche cau-dine dei medici olandesi.«Per cominciare mi fecero faredelle flessioni poi, superatoquell’esame, il dottore mi strin-se la mano con tutte le forze.Sto str...! Io lo guardai e gli dis-si che stavo bene, ma dentro dime avrei voluto ammazzarlo».

In gara fu eroico.«Chiusi al terzo posto, ma arri-vato al box svenni ancora pri-ma di scendere di moto».

In seguito si fece realizzare unguanto speciale.«Sì, con del carbonio a proteg-gere il dorso. E da quel mo-mento non mi sono più rottoniente alle mani».

Si può comunque guidare al li-mite con una frattura?«È sicuramente un handicap,però il corpo è così intelligenteche si adatta e fa lavorare almeglio e in modo diverso le al-tre parti. Questo però non to-glie che il dolore è forte, chequando sali in moto ti toccasoffrire. Quando stai bene, nonriesci neppure a renderti contodi cosa significhi guidare dafratturato o infortunato».

Per Andrea Dovizioso, Marquez

pante, visto che Dani Pedrosa ha annunciato il forfait.«Mi spiace tanto per Dani, inquesto momento la sua situa-zione è un bel casino».

Sembra che tutto volga a favo-re di Rossi.«Valentino a Jerez potrà sfrut-tare un piccolo vantaggio, masono convinto che Marquez an-drà uguale. La lotta è tra lorodue, per me la Ducati difficil-mente potrà lottare per il tito-lo: la moto è bellissima, ma de-ve ancora crescere e ha dallasua ancora qualche vantaggioregolamentare. Piuttosto mista piacendo tantissimo Dovi-zioso, è in forma, sicuro di sé edella moto, lui è uno che nonmolla facilmente».

Valentino l’ha sorpresa?«Io me l’aspettavo forte comenel 2014, invece è ancora piùforte. Il segreto? Ha un feelingperfetto con la moto e con lasquadra. Sono passate solo 3gare ed è presto per fare prono-stici, ma è un grande pericoloper Marquez».

Guardando più vicino, allora,chi vince domenica in Spagna?«State attenti alla Ducati».

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faticherà perché, soprattutto almassimo angolo di piega, la mo-to si guida con le ultime due di-ta.«Secondo me il guaio maggio-re sarà derivato dal dolore del-la ferita. Ma, per il resto, nonvedo grossi problemi perMarc».

Per la Honda, invece, la situa-zione è decisamente preoccu-

LORIS CAPIROSSIRESP. SICUREZZA, OPINIONISTA

IL CORPO È COSÌ INTELLIGENTE CHE

SI ADATTA, MA IL DOLORE È FORTE

IMPRESA AL GP OLANDA 2000 LORIS DAL CALVARIO AL PODIO

� Gran Premio d’Olanda ad Assen nel 2000: 1. Loris Capirossi, all’epoca pilota Honda con Sito Pons, sulla griglia di partenza. Il preparatore Brusi gli tiene il ghiaccio sulla mano fratturata; 2. distrutto all’arrivo e consolato dal dottor Costa; 3. festeggia il 3° posto: vinse Barros MILAGRO

1 2

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LE MIGLIORI PARTENZE (3 GP)

CiclismoRIn Svizzera

Romandia, Sky vola Froome dà 17” a Nibali

Ecco la Dynamo Bike ChallengePedalate per la solidarietà� (v.p.) Da una parte i bambini affetti da patologie gravi che per una settimana riescono a sorridere. Dall’altra le montagne e i paesaggi della provincia di Pistoia. In mezzo la bicicletta. Non una, ma tante. Ecco la Dynamo Bike Challenge presentata ieri al Foro Italico: sei percorsi per cicloamatori e cicloturisti tutti da pedalare sabato 23 e domenica 24 maggio ( info e iscrizioni www.dynamocamp.org). Ma si gareggia anche su un altro circuito, quello della raccolta di fondi per Dynamo Camp, il centro di terapia creativa che

vuole «sviluppare un modello che in Italia rappresenta ancora una sfida culturale», parole di Vincenzo Manes, il presidente della Fondazione. Ogni iscritto s’è già alzato sui pedali, diventando fundraiser. C’è anche da battere un record collettivo, quello dell’anno scorso, quando fra sponsorizzazione e contributidei ciclisti, si raggiunse la cifra di 174.794 euro. Ieri, per il battesimo 2015, c’erano anche il presidente del Coni Giovanni Malagò e quello della Federciclismo Renato Di Rocco. Pedalerà per Dynamo Camp anche il team di Sky Sport capitanato da Giovanni Bruno.

Ciro ScognamiglioINVIATO A JURAPARC (SVIZZERA)

«E gli altri come sono an-dati?». Vincenzo Ni-bali ha appena finito

lo sforzo di una cronosquadrecondotta per 19 km sul filo dei54 all’ora, ma vuole subito avereil termometro della sfida con i ri-vali diretti (verso il Tour) Froo-me e Quintana. Il cronometrodella frazione inaugurale del Gi-ro di Romandia dà ragione aChris Froome e alla sua Sky (conViviani), vincitori per 63/100sulla Orica (in giallo ci va Ge-

raint Thomas); boccia NairoQuintana, a 40”; e fa stare tran-quillo Vincenzo Nibali, che conl’Astana si piazza al 5° postostaccato di 17”. Ci può stare. «Ri-spetto alla ricognizione del mat-tino abbiamo trovato più ventoin faccia in discesa – spiega il30enne siciliano -. Le mie sensa-zioni sono state buone, sonosoddisfatto anche dei sincroni-smi nei cambi mostrati dallasquadra. In gara, non ci sonomolte occasioni per provarequesta specialità, così è giustoimpegnarsi a fondo». Chris Froome, vincitore delle ul-time due edizioni, si è già porta-

to avanti. Per lui solo 13 giorni digara nel 2015 fino al Romandia,con diversi contrattempi, l’ulti-mo la caduta alla Freccia Vallo-ne. Ma ieri è sembrato davverodi buonumore. «Ormai in tv di-cono che cado anche quando so-no a casa a vedermi la corsa suldivano», ha sorriso ripensando aun malinteso dei telecronisti du-rante la Liegi quando a terra erafinito Roche. Al Romandia, l’haribadito, è venuto per vincere.

CRONOSQUADRE: 1. Sky (Gb) 19,2 km in21.19’, media 54,042; 2. Orica-GreenEdge (Aus) a 63/100; 3. Katusha (Rus) a 5”; 4. Etixx (Bel) a 14”; 5. Astana (Kaz) a 17”; 6. Bmc (Usa) a 19”; 10. Movistar (Spa) a 40”; 11. Lampre (Ita) a 41”. OGGI: 2a , Apples-Saint Imier, 168 km, per velocisti.REBELLIN IN TURCHIA - A 43 anni, Davide Rebellin (CCC) vince la terza tappa del Giro di Turchia, quella più dura con arrivo in salita, e conquista la ma-glia di leader: ha 7” su Durasek.

Lo sai?

� Mancano 10 giorni al 98° Giro d’Italia, che scatta sabato 9 maggio da San Lorenzo al Mare con una cronosquadre di 17,6 km e traguardo a Sanremo. Arrivo domenica 31 maggio a Milano. La 5a tappa, il 13, arriva all’Abetone: qui nel 1940 iniziò la leggenda di Fausto Coppi

ABETONE ALLA 5a TAPPA NEL NOME DI COPPI

-10

1950 MASETTI 1° PAGANI 2° BANDIROLA 4°1970 AGOSTINI 1° BERGAMONTI 3° PAGANI 5°1980 LUCCHINELLI 2° G.ROSSI 3° UNCINI 5°2005 V.ROSSI 1° MELANDRI 2° BIAGGI 4°2006 CAPIROSSI 2° MELANDRI 3° V.ROSSI 5°2015 V.ROSSI 1° DOVIZIOSO 2° IANNONE 3°

Rossi tra Dovizioso (a sinistra) e Iannone sul podio in Qatar EPA

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29MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTCiclismoR

L’INCHIESTA CONTENUTOPREMIUM

Il mistero è nella bici USI IL MOTORINO?1 MILIONE DI MULTA,6 MESI DI SQUALIFICA

DOPING TECNOLOGICO: TROPPI CASI SOSPETTI, L’UCI VARA REGOLE DURISSIME. VI SVELIAMO TUTTO: I MOTORINI ELETTRICI ARRIVANO DAL MODELLISMO, SI ATTIVANO COL BLUETOOTH. E I FILI NELLE RUOTE...

CLAUDIO GHISALBERTI

G irano. Girano eccome e non sonochiacchiere. Sprigionano dai 30 ai500 watt. Sono i motorini elettriciper le biciclette da corsa di alta gam-ma. Anche l’Uci, la federciclo mon-

diale, su spinta della Circ (Commissione indi-pendente di riforma del ciclismo), comincia aprendere sul serio il problema del doping tec-nologico, tanto che a stagione in corso ha mo-dificato il regolamento. Ora, nella parte 12 «Di-sciplina e procedure», ha introdotto un nuovoparagrafo: 12.1.013.bis, «Frode tecnologica». Le sanzioni per il corridore sono l’esclusionedall’ordine d’arrivo, la squalifica per un perio-do minimo di 6 mesi, una multa dai 19.265 ai192.230 euro. Sanzione pecuniaria più duraper i team: da 96.135 a 963.160 euro, un milio-ne di franchi svizzeri. Per scovarli, abbandona-to la scanner a causa dei costi eccessivi (60milaeuro l’affitto), si farà ricorso alle sonde. «Posso-no anche fare a pezzi una bici, tanto non lo tro-vano. anche perché spesso sono bici che nonusano nel finale», dice uno dei più grandiesperti mondiali del settore.

IL BLITZ Infatti alla Parigi-Nizza, su due biciper squadra, e alla Milano-Sanremo, su 37 tragara e scorta di Trek, Etixx, Astana e Tinkoff,i commissari Uci hanno usato proprio le sondeper cercare il marchingegno. Alla Classicissi-ma, e la cosa non è secondaria, a guidare leoperazioni anche un magistrato di Imperia esei carabinieri. «La fortuna è stata che nonhanno controllato i mezzi al seguito», svela lanostra fonte. Ma che cosa successe quella sera,dopo l’arrivo? Di sicuro ci furono animate di-scussioni tra manager dei team e Commissari.Tanto che qualcuno disse: «Possono controlla-re tutte le bici che vogliono, ma non hannonessun diritto di salire sui nostri mezzi».Di biciclette truccate si cominciò a parlare nel2010, quando Fabian Cancellara fu accusatoda molti di avere utilizzato il motorino a Fian-dre e Roubaix. Ricordate gli allunghi terrifi-canti sul Grammont e in pianura per togliersidi ruota Boonen? Ma non sono quelli gli uniciepisodi sospetti. Daniel Martin, irlandese del-la Garmin, cadde in modo strano all’ultimacurva della Liegi-Bastogne-Liegi 2014, ma ilcaso più clamoroso riguarda il canadese RyderHesjedal, suo compagno di squadra, nella 7a

tappa della Vuelta dello scorso anno. Ricorda-te come girava la sua bici dopo la caduta?

NON SOLO I PRO’ Ma come sono e come funzio-nano i motorini? Ce ne sono di molto potenti,arrivano fino a 500 watt. Li utilizzano gente chesi vuole divertire e fare meno fatica, ma ancheprincipi e sceicchi. Non i professionisti. Una bicicosì attrezzata può costare anche 20mila euro.Ai pro’ bastano motori più piccoli, di minore po-tenza, dai 30 ai 70 watt. Possono sembrare po-co, ma sono tantissimo, un’enormità. A uno sca-latore di 60-65 chili garantiscono un incremen-to di potenza da 0,45 a oltre 1 watt/kg. «La dif-ferenza, però, non la fa la potenza, ma lasilenziosità. Comunque lo usano già in tanti,anche nelle granfondo. In Italia negli ultimi an-ni sono stati venduti 1.200 kit e tra gli amatorivedo spesso che nei primi 10 ci sono 5-6 corri-dori che lo usano. I motorini sono la nuova epo.Anche il sistema che ruota attorno, talvolta, èocculto. Capita che persone di un metro e ses-santa comprino telai che vanno bene a gente diun metro e ottanta. Chiaramente quella bici nonè per loro», prosegue il nostro interlocutore.

LO START L’accensione del motore può esserefatta con tre sistemi differenti. Quasi più nessu-no usa il bottone, comunque microscopico enascosto. Un sistema in voga dal 2011 è legatoal cardiofrequenzimetro. Si mappa al computera quale frequenza cardiaca farlo partire: rag-giunto questo livello, si accende, sotto si spe-gne. Il terzo sistema, quello più innovativo, èlegato al Bluetooth. Il motorino può così venireacceso a distanza, per esempio dall’ammira-glia. «Con una specie di kers le batterie duranoanche 4-5 ore». Neanche il peso è un problema.«Per farli leggeri si usano anche ingranaggi co-nici in plastica, tanto per un pro’ non conta ladurata. In totale pesano 200-300 grammi. Cosavolete che siano per bici talmente leggere chespesso devono essere zavorrate per rientrarenei regolamenti?».

I NASCONDIGLI C’è chi dice vengano nascostinel tubo verticale, altri nell’obliquo o nel movi-mento centrale. Si parla di mozzi delle ruote.«Si può fare di tutto, le possibilità sono immen-se, da fantascienza. Sono convinto che molteaziende abbiano costruito telai con tubi grandiproprio per potere alloggiare il motore». Un’al-tra strada, che stavolta coinvolge i telaisti, sa-rebbe quella di una camera interna ai tubi perl’alloggiamento. La sonda, al momento delle verifiche, scenderebbe nei tubi «guidata», sen-za cioè trovare l’ostacolo.

PASSAPORTO BIOLOGICO Ammesso che non si-ano rintracciabili, come si possono combatte-re? «C’è un sistema abbastanza semplice. Nelpassaporto biologico bisognerebbe inserire an-che i dati di potenza alla soglia che emergonodai test. Poi si fanno delle verifiche durante legare. In pianura il calcolo non è facilissimo, insalita invece le formule funzionano alla perfe-zione. La fisica è fisica, non è questione di cre-derci o meno. Se per esempio un atleta nei testha 420 watt, non può scalare una montagna a430-440. Altrimenti ha il motore. Se non si fanulla, assisteremo a gare di MotoGP». L’ideato-re dei motorini è stato un ingegnere ungherese,Istvan Varjas, che brevettò il primo 17 anni fa eli mise in commercio 8-9 anni più tardi. Per nonfarsi copiare e per non svelare i propri segretiindustriali, comprava i vari componenti daaziende diverse. Ora, invece, la produzione èpiù ampia e coinvolge anche aziende di model-lismo tedesche e austriache.

ANCHE LE RUOTE Novità tecnologiche riguar-dano anche le ruote, soprattutto quelle a profi-lo alto in carbonio. C’è chi pratica dei tagliettinel cerchio e passa all’interno un filo speciale.Dicono che questa pratica, comunque vietataperché modifica un componente omologato,serva per «diminuire gli hertz», ovvero ridurrequell’effetto «rumore» che secondo alcuni studiagirebbe negativamente sull’aerodinamica.

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30-70� La potenza in watt dei motorini che sarebbero utilizzati nelle corse. Le batterie garantiscono un funzionamento per 4-5 ore

1.200� I kit per trasformare una bici da corsa in bici elettrica venduti in Italia negli ultimi anni. Un mercato che coinvolge anche amatori e granfondisti

Luci e ombre sul gruppo: negli ultimi cinque annici sono stati in corsa troppi casi che hanno fatto pensare all’aiuto di un motorinoBETTINI

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nescando polemiche mediati-che? Avrei fatto ridere. I gioca-tori hanno la sensibilità di capi-re se un coach finge di esserequello che non è, quindi sonoandato per la mia strada, coimiei pregi ed i limiti».

E’ moderno perché non è un no-stalgico.«Non sono mai caduto nel gio-chetto dei paragoni. E’ una leg-ge non solo dello sport ma dellavita: la valutazione delle coseva riferita al momento in cui sisvolgono. Posso spingermi a di-re che, personalmente, preferi-sco la pallacanestro di una vol-ta, anche seadesso, rivi-sta, può farsorridere. Oche la qualitànon è eccelsae che se untempo il cam-pionato italia-no era la mi-glior lega eu-ropea, ogginon è tra leprime. Ma a chi non conoscequel basket, quello di oggi piaceed è l’unica cosa che conta. Per-ché lo rappresenta di più: è piùfisico, aggressivo, tecnologicocome la società che lo esprime».

I giocatori di oggi? «Se ne cambiano 10 su 12 ognistagione, non esiste il migliora-mento del gruppo negli anni,bisogna stargli “addosso” dan-dogli più informazioni possibi-li, cosa alla quale farei anche ameno per mentalità ma dellaquale i giocatori hanno necessi-tà per abitudine e per non cade-

re nell’insicurezza».

Rivendica l’invenzione o lo svi-luppo di qualche aspetto del gio-co?«E’ un problema che non mi so-no mai posto, non mi ritengo uncaposcuola, ho sempre cercatodi evolvermi imparando daglialtri e spero che qualcuno possaaver imparato qualcosa ancheda me».

Al debutto a chi si è ispirato?«Ho avuto la fortuna di avereavuto solo tre allenatori, cosìquando ho cominciato io nonavevo confusione in testa. Tec-

nicamente, enella prepara-zione dellasquadra, erogià pronto ap-pena ho smes-so di giocare:con ArnaldoTaurisano co-me coach, èstato comefrequentareun clinic tutti i

giorni. Umanamente GianniCorsolini è la persona che mi hainfluenzato di più quando daragazzo sono diventato un uo-mo, Boris Stankovic è un gran-de nella gestione del gruppo.Ho preso il meglio: la tecnicadel Tau, l’umanità di Gianni, lapolitica di Stankovic».

Domanda di rito: scelga una del-le 525 vittorie.«Gare-3 con la quale abbiamovinto lo scudetto nel 1999 a Va-rese: l’inizio della mia secondavita».

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QUANTI SUCCESSI: ECCO LE PIETRE MILIARI

VITTORIA N.1007/10/1987 Cantù-Virtus Bo 98-64Dopo aver debuttato nel 1982 a Bergamo, dal 1984 torna a Cantù dove giocava restando per 6 stagioni.

VITTORIA N.20026/3/1992 Reggio C. Sassari 96-69Recalcati resta 5 stagioni alla Viola Reggio Calabria tra A-2 e A-1: miglior piazzamento, sesto posto.

VITTORIA N.30011/5/1999 Varese-Treviso 73-64La partita! Coincide con gara-3 di finale che dà lo scudetto della stella a Varese e il primo titolo a Recalcati

VITTORIA N.4002/6/2004 Fortitudo-Siena 68-75E’ gara-2 della finale scudetto, il terzo vinto con tre squadre diverse, in mezzo c’è quello con la Fortitudo nel 2000.

VITTORIA N.50026/1/14 Montegranaro-Venezia 73-72Una premonizione: con la disastrata Sutor, batte Venezia di 1 punto. A fine stagione sarà la sua nuova squadra.

Recalcati va oltre il tempo 1Il tecnico di Venezia ha vinto la 525a gara in A eguagliando il record di Tonino Zorzi«Dal mio debutto è cambiato tutto: mi sono adeguato restando sempre me stesso»

Luca Chiabotti

«D i solito, quando rag-giungi un obiettivo,si dice che non è un

punto di arrivo ma di partenza.Nel mio caso, alla mia età, di-ciamo che è un punto di passag-gio, se no scappa da ridere. Sa-rei bugiardo se negassi che mifa piacere»: Carlo Recalcati haeguagliato il record di ToninoZorzi: 525 vittorie in Serie A. Laprossima lo lascerà solo al co-mando, in una stagione dove laReyer Venezia ha conquistato ilmiglior risultato della sua sto-ria, scudetti di guerra a parte,superando il quarto posto pro-prio del grande Paron. Gli man-cano anche 6 vittorie per essereil c.t. azzurro più vincente:«Avevo ragione o no ad arrab-biarmi con Meneghin che misostituì nel 2009? Devo chiede-re se mi fanno allenare ancoraqualche partita dell’Italia nelleprossime estati...».

I record si battono perché si èvecchi dice qualcuno... Però lesue vittorie sono davvero tante.«Faccio mia una cosa che hadetto Dusan Ivkovic: da solonon avrei mai vinto nulla, manon mi riferisco soltanto ai gio-catori. Sono fortunato, ho im-parato dagli assistenti e dai pre-paratori atletici. Da tutti: chi,come De Raffaele, è già statocapo allenatore in A, o da vicegià quotati come Pianigiani eGebbia, oppure giovani dei set-tori giovanili di grandi speran-ze come Frates. Grazie a lorosono migliorato e rimasto alpasso coi tempi».

Cosa ritroviamo oggi in lei del tecnico che nel 1982 debuttò inA-2 vincendo a Brindisi con Ber-gamo?«Solo una cosa: l’essere statosempre me stesso. Tutto è cam-biato, il gioco, i fisici, la menta-lità delle persone. Ho cercato diadeguarmi ai tempi e credo diesserci riuscito. Ma quello chemi sono detto dal giorno che hoiniziato ad allenare è che nonavrei mai scimmiottato i tecnicidi moda come spesso fanno idebuttanti. In quel momento lamoda erano Peterson e Bianchi-ni: mi ci vedete ad allenare in-

clicNELLA SOLA SERIE A-A1RUBINI E’ SEMPRE IL N.1 CON 501 SUCCESSI

� Dal 1974 al 2000, i dati sulle vittorie sommano A-1 e A-2, prima e dopo solo la Serie A. Considerando la massima serie, il recordman è Cesare Rubini con 501 davanti a Recalcati, 479.

Carlo Recalcati. 69, ha allenato 885 gare in A vincendone il 59.3% CIAM

FINALE DONNE

Ragusa-Schio, gara-3Stasera (20.30, Sky Sport 3) gara-3 di finale donne Ragusa-Schio, con la serie al meglio delle 5 sull’1-1. Gara-4 ancora a Ragusa venerdì.

PLAYOFF A-2

Primo turno: 3 belleStasera (20.30) si giocano 3 gare-3 del 1° turno: Biella-Treviglio; Agrigento-Treviso; Ferentino-Recanati. Domani l’ultima bella, Trieste-Ferrara. Già ai quarti Verona, Brescia, Torino e Casale Monferrato.

DATE QUARTI

Apre Milano lunedì 18Da vincitrice della stagione regolare, Milano ha scelto di giocare gara-1 dei quarti lunedì 18 maggio, data in cui si sfideranno anche 4a contro 5a. Martedì 19 toccherà a 2a contro 7a e 3a contro 6a. Poi avanti a giorni alterni.

SU GAZZETTA TV

C’è Brindisi-EA7Domenica alle 22.15 in differita su Gazzetta Tv e Gazzetta.it andrà in onda Brindisi-Milano per la 29a giornata di serie A. EUROCUP Stasera ritorno della finale Khimki-Gran Canaria, con gli spagnoli che partono dal -25 dell’andata.

TACCUINO

CARLO RECALCATIALLENATORE DI VENEZIA

LA VITTORIA PIU’ IMPORTANTE? FINALE-3 DEL 1999, LO SCUDETTO

DI VARESE, L’INIZIO DI UNA SECONDA VITA

MERCATO

Venezia che colpi: Aradori, poi Tonut1La guardia azzurra giocherà i playoff con la Reyer che si assicura il gioiellino di Trieste. Milano, nel taccuino c’è Muric

Vincenzo Di Schiavi

V enezia è pure al centrodel mercato e sta co-struendo sul futuro im-

mediato e quello a lungo termi-ne. Partiamo dal presente, chesignifica playoff e un colpo chepotrebbe spostare gli equilibri:alla corte di Recalcati infatti ar-riverà Pietro Aradori per la po-stseason. La guardia lasceràl’Estudiantes dopo averla pilota-

ta a una sicura salvezza (12.9punti in 18 gare finora). LaReyer può tesserarlo entro il 15maggio ma l’affare è già statodefinito nella sostanza. Anzi. Venezia ha buttato lì un discorsoa lunga gittata ma l’azzurro haancora molti estimatori in Spa-gna (vedi Malaga) e l’anno pros-simo può chiamare cifre moltoimportanti per l’Italia. La partitacomunque è aperta. Venezia in-vece pare aver chiuso quella le-gata a Stefano Tonut, il gioielli-

no di Trieste tra i più richiesti sulmercato (19.2 punti di media inGold), che ha messo sotto con-tratto con un pluriennale (pare4 anni) battendo proprio nelleultime ore la concorrenza. Mila-no intanto ha ufficializzato Jo-nathan Tabu e l’apertura dellacampagna abbonamenti2015-’16 in coincidenza conl’inizio dei playoff, senza perde-re di vista il mercato. Nelle setti-mane scorse il presidente Porta-luppi ha fatto un blitz a Belgra-do, annotando qualche nomeinteressante. Su tutti quello diEdo Muric, 23enne ala slovenadel Partizan. Il giocatore saràfree agent da giugno, ma l’affareè subordinato al rinnovo o menodi David Moss (peserà la que-

stione passaporti e Moss è extra-comunitario). Anche le panchi-ne alimentano diversi sussurri.A cominciare dall’interesse diVarese per Meo Sacchetti chesolo a fine stagione però decide-rà col presidente Sardara se rite-nere concluso un ciclo storico evincente. Avellino sta cercandodi programmare con anticipo ilfuturo dopo una stagione delu-dente. Il patron De Cesareavrebbe al momento due idee:proseguire con Frates o puntaresu Piero Bucchi, qualora doves-se chiudere la sua esperienza aBrindisi. Che potrebbe virare suLuca Dalmonte (Roma) oppuresu Massimo Cancellieri, vice diBanchi a Milano.

© RIPRODUZIONE RISERVATAPietro Aradori, 26 anni CIAMILLO

BasketRIl primato

Domani assembleadi Lega: nuovi assetti in vista?� Domani a Bologna è in programma un’importante assemblea della Legabasket. Si parlerà di diritti tv: l’assemblea verrà relazionata sui quattro soggetti interessati. Premi per i club che utilizzano più italiani: ieri summit tra Marino e Petrucci sull’argomento, ma si è parlato anche di designatore e questione arbitrale. E, non ultimo, dibattito sullo statuto e sui nuovi possibili assetti interni della Lega, con un triumvirato al vertice. Infine si parlerà anche della querelle in atto tra Fiba e Euroleague.

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non è semplice. Nel Triangolo mi sono trovato be-ne. Mi ci sono volute appena 6 gare per impararee mettermi al livello degli altri».

Dopo questo campionato fallimentare, i newyorke-si sono arrabbiati. Mettono in dubbio persino le ca-pacità di Phil Jackson.«Invece non devono disperare. Certe considera-zioni dei media e dei tifosi sono dettate dalla pas-sione e meno dalla competenza. E’ normale che inuna piazza come questa ci sianotante critiche. Ma c’è unità d’in-tenti e non vedo perché il pro-getto non possa funzionare».

La stampa locale è stata spessosevera con lei, pur non giocan-do. Si è mai sentito vittima di cri-tiche ingiuste? «Non leggo molto i giornali, manon per ripicca. Giuro che nonperdo tempo a pensare alle ra-gioni di certi attacchi: non mene può importare di meno.Quando ho segnato 25 punticontro Phila chi mi aveva criti-cato poi mi ha elogiato».

E’ un fatto che nella Nba continoinesorabilmente le cifre.«Sì, qui è così. Per chi non s’in-tende di pallacanestro è difficile giudicare al di làdei numeri. Ma in America sono importanti.Niente di sbagliato, un valutazione diversa rispet-to all’Europa. Quando ero in serie A il fogliodelle statistiche l’avrò visto 2 volte in 3 anni.Non sapevo neppure quanti minuti facevo dimedia o quanti rimbalzi prendevo».

Dopo aver giocato poco, ora scalpiteràall’idea di andare in Nazionale?«Ma ormai sono grandicello per viverla inquesto modo. E’ venuto il momento dicombinare qualcosa. Io il Gallo, Beli, Gigi,siamo tutti in prime-time: l’occasione è ades-so».

Sulla carta mettiamo paura a chiunque?«Non è la prima volta che siamo forti sullacarta. Dobbiamo tutti sacrificarci. La Nazio-nale non è una squadra di club e dunque nonci sono motivi per essere egoisti. Sarà unabella opportunità per tutti. Non vedo l’ora».

Gigi Datome riuscirà a rimanere nella Nba?«Certamente. Le poche volte che è andato incampo, ha dimostrato di saper fare tutto, nonsolo tirare da tre. La Nba è un ambiente com-plicato. Faccio sempre l’esempio di Spanaou-lis. Arrivò negli Usa l’estate in cui con la Gre-cia aveva segnato 22 punti contro LeBron alMondiale. Non lo hanno fatto mai giocare.Qui succedono cose incomprensibili».

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A TU PER TU CONTENUTOPREMIUM

BargnaniL’AZZURRO DEI KNICKSÈ REDUCE DA UNA STAGIONE SFORTUNATA, MA NON MOLLA. IL SUO FUTURO POTREBBE ESSERE ANCORA A NEW YORK

«RESTERÒ NELLA NBA VOGLIO VINCERE QUI»

L’INTERVISTA di MASSIMO LOPES PEGNACORRISPONDENTE DA NEW YORK

L a forte sinusite che gli ha fatto saltare le ultime4 gare di una stagione già costellata da infortuninon ha avuto strascichi. Ora Andrea Bargnani è

guarito e di buonumore, perché le notizie che filtranodai New York Knicks dicono che quelle sue 29 perfor-mance, nell’ultimo scampolo di regular season, sonostate apprezzate sia da Phil Jackson che da DerekFisher. Lo vorrebbero trattenere, sperando che nonriceva offerte cospicue da altre franchigie, perché incassa, per lui, pare che non ci siano troppi soldi.

Le piacerebbe rimanere nella Grande Mela?«Sì, qui mi trovo bene sia come città che comeorganizzazione. C’è un progetto importante. E’una situazione che valuterò con attenzione, insie-me alle altre opzioni che riceverò».

Ottimista sul fatto di avere ancora molti estimatorinella Nba o accetterebbe di tornare in Europa?«Non parlo di cifre, ma la mia intenzione è quelladi restare. E ci resterò. Sono nel pieno della miacarriera e voglio provare a vincere qui».

Se rimanesse ai Knicks, con Carmelo Anthony ci potrà essere una buona intesa?«I giocatori devono imparare a convivere fra loro.Si sa che alcuni prendono molti tiri, ma da solonon vinci, anche se sei LeBron o Melo».

A causa di acciacchi vari, nelle ultime 4 stagioni èandato sul parquet 137 volte su 328. Preoccupato?«Macché. Ho avuto una serie di sfighe pazzesche.Sono contento di essere rientrato e aver fatto ve-dere a tutti che sto bene. L’unico fatto positivo èche questi infortuni sono stati di natura muscola-re e non mettono in pericolo la carriera».

Ha mai sentito la pressione di dimostrare di essereancora determinante nella Nba?«No, ero soltanto felice di poter giocare: mi sonogoduto ogni singolo minuto. Dopo 9 anni non de-vo provare niente. Chi è nell’ambiente sa beneche posso segnare 20 punti a partita».

Pensa di essere tornato vicino alla forma del 2010/11, quando sembrava pronto a una convoca-zione per l’All Star?«Sì, i numeri li ho fatti. Se poi avessi potuto gioca-re con un training camp alle spalle, sono sicuroche avrei potuto rendere di più. Rientrare in corsa

� Come si temeva, la stagione di Kevin Love è finita. Le parole del gm Griffin («Difficilmente lo rivedremo in questi playoff») non lasciano dubbi. La lussazione alla spalla destra ha infatti lesionato anche i legamenti. Col k.o. degli Hawks in casa Nets e quello dei Bulls in casa coi Bucks, Est sempre più aperto a sorprese.Est, gara-4: Brooklyn-Atlanta 120-115 dts (serie 2-2); Chicago-Milwaukee 88-94 (3-2); Washington-Toronto 4-0; Cleveland-Boston 4-0. Ovest, gara-4: Portland-Memphis 99-92 (1-3); Clippers-San Antonio 2-2; Houston-Dallas 3-1; Golden State-New Orleans 4-0.

PLAYOFFCavs: per Love stagione finita

ANDREA BARGNANIALA DEI KNICKS

LA NAZIONALE? NON È LA PRIMA VOLTA CHE SULLA CARTA SIAMO

FORTI. ORA DOBBIAMO COMBINARE QUALCOSA

QUI CONTANO MOLTO LE CIFRE: QUANDO ERO IN

ITALIA AVRÒ GUARDATO IL TABELLINO DUE

VOLTE IN TRE ANNI

BasketRNba

Andrea Bargnani, 29 anni, scelto da Toronto con il numero uno al draft 2006, ai Knicks dalla stagione 2013-14. Quest’anno ha disputato solo 29 partite AFP

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Zimonjic e Perez, gli assi senza tempo1Predrag ha vinto tutto con la Jugoslavia, Amaurys è una stella tv: ecco i senatori di Sport Management e Acquachiara

Franco Carrella

V iva la gioventù, sì, manei playoff c’è spazio an-che per i grandi vecchi.

Nel momento clou della stagio-ne, per andare a caccia dell’im-presa contro le favorite, a SportManagement e Acquachiara facomodo l’esperienza di duepersonaggi speciali, naturaliz-zati che hanno scelto di mette-re radici in Italia. E che conti-nuano a non avvertire il peso dell’età.

QUI MONZA Nel club più giova-ne c’è il giocatore più anziano.Al primo campionato di A-1, laBpm ha centrato la semifinalescudetto e l’ingresso in Europa:«Una sorpresa soltanto in par-te, perché l’ottima campagnaacquisti e i primi risultati diCoppa Italia facevano già spe-rare bene» osserva Predrag Zi-monjic dall’alto dei suoi 44 an-ni. Nato a Kragujevac ma bel-gradese d’adozione, protago-nista con l’ultima Jugoslaviaunita (oro e argento mondiale,oro europeo, bronzo olimpi-co), soprannominato Pelé, rap-presenta uno straordinarioesempio di longevità. «Se si fauna cosa con passione, l’ana-grafe non conta. Per questoammiro George Foreman, Mi-chael Schumacher, JosefaIdem, Francesco Totti, MichaelJordan, Valentino Rossi… Lacucina mediterranea mi aiuta aconservare un fisico integro,amo ogni attività fisica e nonho ancora pensato al giorno delritiro». La moglie Irena faceva

atletica (primatista serba sui100 ostacoli), la diciassettenneMia ha collezionato medaglienel pattinaggio di velocità,mentre Strahinja (14 anni) gio-ca a basket e il piccolo Bogdan(7) sogna di diventare un bra-vo calciatore. Con un papà su-peratleta, non poteva che esse-re una famiglia a tutto sport.«Ma quel che mi rende orgo-

glioso è soprattutto il fatto che iragazzi vanno bene a scuola»,rimarca Zimonjic, ex studentedi Scienze Motorie, nella SportManagement anche tecnicodelle giovanili. Oggi, dunque, èsfida ai campioni: «Contro laPro Recco avremo il vantaggiodi scendere in acqua senzapressioni. La nostra forza è ladifesa, sarà bello contrapporla

a quell’attacco stellare». Curio-sa la vita dei lombardo-veneti:la sede è Verona, si allenano aMantova, giocano a Monza. Manella prossima stagione cam-bieranno ancora: l’ambiziosopresidente Sergio Tosi ha opta-to per Busto Arsizio, in provin-cia di Varese, dove c’è unasplendida piscina da ampliarea mille posti.

44� Gli anni di Predrag Zimonjic, difensore della Sport Management. Cresciuto nel Partizan Belgrado, in Italia ha giocato anche con Roma, Ortigia e Civitavecchia. Nella sua squadra milita pure il trentanovenne Leonardo Binchi

39� Gli anni di Amaurys Perez (nella foto Lapresse, a «Si può fare!» su Rai 1). Nato a Camaguey (Cuba), ex azzurro del Settebello, difensore dell’Acquachiara, ha giocato anche con Cosenza, Rari Nantes Salerno, Nervi e Posillipo

LA GUIDA

L’andata delle semifinali si gioca sul campo della peggio classificata nella stagione regolare. La Pro Recco capolista (63 punti) ha preceduto Brescia (61), Acquachiara (50) e Sport Management (44).

IL PROGRAMMA Oggi Bpm Sport Management-Pro Recco (ore 20, dir. RaiSport 2) e Carpisa Yamamay Acquachiara-Brescia (20.30). Gara-2 (il 5 maggio) e l’eventuale gara-3 (il 6) a Sori e a Brescia. Le perdenti si contenderanno il terzo posto per la Champions League (sempre al meglio delle tre partite: il 10, 16 ed eventualmente 17 maggio).5°-8° POSTO Si gioca anche l’andata delle semifinali per gli altri piazzamenti (la quinta classificata accederà all’Euro Cup): Canottieri Napoli-Posillipo (19) e Bogliasco-Carisa Savona (19.30).LA FINALE L’ultimo atto tricolore è previsto quest’anno al meglio delle cinque partite il 10, 13, 16 ed eventualmente il 19 e 22 maggio. Le partite dispari si giocheranno in casa della migliore classificata nella stagione regolare.

A Monza la sfidacon la Pro ReccoA Napoli il Brescia

RL’italo-cubano prende spunto dalla trasmissionetv: «Si può fare... se difendiamo»

QUI NAPOLI «Si può fare»: sta-volta lo slogan nasce sponta-neo. Come recita il titolo dellatrasmissione di Carlo Conti chelo vede in onda il lunedì sera,Amaurys Perez prova a trasci-nare la Carpisa Yamamay. «IlBrescia è un gruppo formidabi-le, ma nella stagione regolarel’abbiamo fatto soffrire e que-sto ci dà fiducia. Siamo carichianche perché ci siamo pronta-mente riscattati nei quarti do-po la confitta nella finale di Eu-ro Cup» ricorda l’italo-cubanoche in tv ha preso parte pure a«Ballando con le stelle» e (conla moglie Angela) a «PechinoExpress», affascinando il pub-blico femminile. Se Zimonjic èil grande vecchio dell’A-1, il vi-cecampione olimpico a 39 anniè il senatore della formazionenapoletana.Vicepresidentedell’Associazione giocatori, im-prenditore (produce birra arti-gianale assieme all’azzurro Va-lentino Gallo), papà di CristianAntonio e Gabriel, Perez avver-te i compagni: «In difesa dovre-mo superarci. Tra le prime set-te della stagione regolare, sia-mo la squadra che ha incassatopiù gol, ma era anche preventi-vabile considerati i tanti inne-sti: con il tempo, è cresciuto an-che l’amalgama». Chi teme delBrescia? «Christian Presciutti aparte, dico l’allenatore SandroBovo: bravissimo». E come staandando la nuova avventuratelevisiva? «Con quella tutinasul tappeto elastico, lunedì, misentivo un po’ goffo, ma... misto divertendo un sacco. Si puòfare: sempre».

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PallanuotoRLe semifinali d’andata

Gli annunci si ricevonotutti i giorni su:

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Una nuova vetrina: ASPETTANDOEXPOMILANO2015

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TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSARubriche in abbinata: Corrieredella Sera - Gazzetta dello Sport:n. 1, 16: € 2,08; n. 2, 3, 14: €7,92; n. 4, 21, 23: € 5,00; n. 5, 6,7, 8, 9, 12, 20, 22: € 4,67; n. 10:€ 2,92; n. 11: € 3,25; n. 13: €9,17; n. 15: € 4,17; n. 17: € 4,58;n. 18, 19: € 3,33; n. 24: € 5,42.RICHIESTE SPECIALIData Fissa: +50%Data successiva fissa: +20%Per tutte le rubriche tranne la 21,22 e 24:Neretto: +20%Capolettera: +20%Neretto riquadrato: +40%Neretto riquadrato negativo: +40%

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Page 33: La Gazzetta dello Sport (04 - 29 - 2015)

33MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

I MIGLIORI DELLA SERATA

PUNTI

271. A. Atanasijevic

SIR SAFETY PG

2. Matey Kaziyski ENERGY T.I. TRENTO 20

3. Earvin Ngapeth PARMAREGGIO MO 16

4. Christian Fromm SIR SAFETY PG 14

ACE

51. Matey Kaziyski

ENERGY T.I. TRENTO

2. Nemanja Petric PARMAREGGIO MO 2

2. Simone Buti SIR SAFETY PG 2

2. Mitar Djuric ENERGY T.I. TRENTO 2

MURI

41. Matteo Piano

PARMAREGGIO MO

2. Matey Kaziyski ENERGY T.I. TRENTO 4

3. Earvin Ngapeth3. Simone Buti3. Christian Fromm3. Mitar Djuric

2

Le battutedi Perugiafanno maleSpareggio!1Trento k.o. con gli umbri trascinati da Atanasijevic (27)

Modenava in finalee ritroval’Europa1Latina cade in piedi ma si deve arrendere agli emiliani

Mario SalviniINVIATO A PERUGIA

S i torna a Trento. Non c’èstato verso di costringerePerugia ad arrendersi

davanti alla propria gente. Nonc’era riuscita Verona, che purequi al Palaevangelisti era venu-ta a prendersi gara-1 dei quar-ti. E non c’è riuscita Trento chepure aveva vinto tutti e 4 i pre-cedenti stagionali, costretta adarrendersi a un mostruoso Ata-

spiegabile di Perugia, ma è dif-ficile non restare convinti chela partita si sia decisa lì.

BATTUTA UMBRA Poi è veroche Perugia ha avuto una granserata, fin dal primo set, in cuiha battuto benissimo e di con-seguenza toccato molti attac-chi a muro, il fondamentale incui è sempre stato più evidenteil gap coi trentini, non solo ingara-1 ma in tutte e quattro lesconfitte di stagione (in cui laSir Safety aveva preso 1.55 mu-ri a set contro i 3.05 di Trento:la metà). La personalità im-mensa di Kaziyski, più di tutto,ha tenuto in piedi Trento, con 4muri e 5 ace (solo un’altra vol-ta, nel 2009, ne aveva fatti tan-ti nei playoff), ma anche lui si èdovuto arrendere.

ATTACCO A FORT TRENTO«Meno male che c’è il video

Ancora una volta Alexsandar Atanasijevic (23 anni) è stato il trascinatore dei suoi con 27 punti ZANI

PERUGIA 3

TRENTO 1

(25-22, 28-26, 12-25, 25-18)

SIR SAFETY PERUGIA: De Cecco 3, Vujevic 5, Buti 7, Atanasijevic 27, Fromm 14; Barone; Giovi (L), Tzioumakas, Sunder 1, Maruotti 1, Paolucci 1, Beretta. N.e. Fanuli (L). All. Grbic

ENERGY T.I. TRENTO: Kaziyski 20, Birarelli 4, Zygadlo 2, Lanza 11, Solé 8, Nemec 5; Colaci (L), Djuric 13, Burgsthaler, Fedrizzi, Giannelli 1. N.e. Nelli, Thei. All. Stoytchev

ARBITRI: Pasquali e Sobrero NOTE Spettatori 3815. Durata set: 29’, 34’, 22’, 30’; tot. 115’. Sir Safety: b.s. 17, v. 4, m. 5, 2a l. 13, e. 27. Energy T.I.: b.s. 13, v. 9, m. 9, 2a l. 11, e. 26.

Valeria BenedettiINVIATA A FROSINONE

F inisce in gara-2 di semi-finale il sogno di Latinache si inchina al volley-

spettacolo di Modena senzaperò arrendersi mai (nean-che nel terzo set, quando sot-to 20-13, Sottile e soci met-tono la tremarella agli avver-sari arrivando fino -1). Mo-dena ritrova una finalescudetto dopo 12 anni e siguadagna il posto in Cham-pions League. Onore a Lati-na, a Blengini e ai suoi ragaz-zi che hanno costruito unastagione memorabile fatta disacrifici, dedizione e tantocarattere, anche per supera-re la sfortuna che gli ha toltoSemenzato prima e Van deVoorde (protagonista asso-luto della stagione al centro)poi. Carattere anche per te-nere un livello di gioco sem-pre costante che gli permettedi tenere sotto tensione gliemiliani sempre. Modena èun gradino, anche due, so-pra. E quando gioca è abba-stanza evidente. La velocità,la potenza, la varietà del gio-co orchestrato dal brasilianoBruno sono uno show che dasolo vale il biglietto. E lasquadra di Lorenzetti siprende la finale da favorita,senza tentennamenti, con lebordate di Ngapeth e Vettorie i primi tempi di Matteo Pia-no, davvero super ieri sera(anche nel gradimento deitifosi, ieri ha fatto fatica a ri-guadagnare gli spogliatoi).

CHAMPIONS Tanto ci è volutoa Modena per ritrovare una fi-nale scudetto con lo stesso tec-nico. Lo stesso che un anno pri-ma, nel 2002, ha anche vintol’ultimo scudetto di Modena.Corsi e ricorsi storici che allar-gano il sorriso di Angelo Loren-zetti, guida del Modena spetta-colo che ieri sera ha domato La-tina: «Sono un uomo fortunato– dice il 50enne tecnico mar-chigiano – quando son tornatoqui volevo far bene finalmentein Coppa Italia, e speravo diportare Modena in Champions.Ci siamo entrati dalla portaprincipale e sono felice di esse-re stato io con lo staffa a squa-dra a farlo». Sulle semifinalecon Latina l’analisi è semplice:«Quando abbiamo riguardatogara-1 i ragazzi hanno fatto unpo’ mea culpa. Non per toglieremeriti a Latina ma quando cihanno messo in difficoltà ab-biamo reagito con un po’ di pre-sunzione. E’ ovvio che arrivatiqui era reduce da un quarto im-pegnativo con Macerata e dauna stagione sempre ad alti li-velli e ha pagato anche nelleenergie da dare».

IL FUTURO DI LATINA Alla finesorridono tutti: il tecnico Blen-gini, i giocatori, lo staff e persi-no il presidente Falivene. Que-sta semifinale ha portato entu-siasmo e forse qualche carta inpiù per il futuro, fra una que-stione palazzetto da chiarire(dallo scorso anno la società“minaccia” di trasferirsi a Ci-sterna dove però l’impianto nonè completato) e risorse econo-miche da trovare. Si parla diuno sponsor in arrivo (que-st’anno la società ha tiratoavanti senza dopo l’addio di An-dreoli): «Qualche movimentoc’è – ammette il numero 1 dellaTop Volley, Falivene – adessosperiamo di concretizzare perdare un futuro a questa bellastagione».

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Foto di gruppo con finale per la Parmareggio Modena TARANTINI

LATINA 0

MODENA 3

(20-25, 19-25, 22-25)

TOP VOLLEY LATINA Rossi 5, Sottile, Urnaut 13, Davis 3, Starovic 10, Skrimov 5; Manià (L), Rauwerdink 5, Ferenciac, Tailli, Pellegrino. N.e. Caputo. All. Blengini.

PARMAREGGIO MODENA Petric12, Piano 10, Bruno 3, Ngapeth 16, Verhees 5, Vettori 12; Rossini (L), Boninfante, Casadei, Sala. N.e. Donadio, Kovacevic. All. Lorenzetti.

ARBITRI La Micela e PuecherNOTE Spettatori 3100. Durata set: 29’, 28’, 33’; totale 90’. Top Volley: battute sbagliate 13, vincenti, muri 5, 2a l. 7, errori 17. Parmareggio: b.s. 16, v. 3, m. 9, 2a l. 4, e. 20.

nasijevic, alle battute sempreinsidiose e alla gran partita ditutta Perugia. E dunque rasse-gnata a rimandare tutto a ve-nerdì, e alla decisiva gara-3.

VIDEO CHECK MVP Con Peru-gia avanti un set a zero, il se-condo è stato un gran bel pun-to a punto. I cambi palla del 21,22 e 23 degli umbri li ha firma-ti tutti e 3 Vujevic. Sul 23-24Trento, attacco di Atanasijevic.Il primo arbitro Pasquali diceche è out: sarebbe finito il set,1-1. Perugia chiama il videocheck. E, per stare in rima, nel-le teste dei trentini passa unflashback, è l’ultimo preceden-te in cui ad arbitrarli c’era lastessa coppia, Pasquali e So-brero, ed era anche la finalescudetto 2012, in gara seccacon Macerata, che conduceva21-20 il tiebreak: attacco diKaziyski, out dissero gli arbitri,finì lì, scudetto Lube. Poi le im-magini li avrebbero sconfessa-ti, la palla era dentro e la parti-ta avrebbe dovuto continuare.Stavolta – per fortuna di Peru-gia - il video check c’è, dà tortoagli arbitri e ragione ad Atana-sijevic: la palla è dentro, 24-24.Buti gira la prospettiva conun ace e poi Atanasijevic chiu-de. Sarebbero successe ancoraun bel po’ di cose, compreso un3° set furibondo di Trento e in-

ROCCO BARONE CENTRALE PERUGIA

«PER VINCERE DEVO GIOCARE IO? NO, NON È

VERO. E’ STATA UNA GRANDE PROVA DI

TUTTI»

MATTEO PIANOCENTRALE MODENA

«E’ LA MIA PRIMA FINALE E ORA ME LA

GODO. CHAPEAU A LATINA CHE HA FATTO

GRANDI PLAYOFF»

Ore 20.15 gara-5 a Cremona� (gio.gar. - a.r.) L’attesa tra Casalmaggiore e Cremona è fremente: la Pomì, dopo avere rimesso in piedi la serie di semifinale con una grande rimonta (doppio 3-0 tra il PalaRadi e il PalaVerde), si appresta a sfidare l’Imoco per gara-5 (diretta RaiSport, 20.15). A giudicare dalla coda davanti al palazzetto di Cremona, con tanti tifosi in attesa di accaparrarsi il biglietto, il PalaRadi questa sera sarà sold out. Attesi, dunque, 3800 spettatori, il massimo della capienza.Conegliano, senza problemi fisici, ha vissuto le ultime 48

ore in palestra: «Pulire la mente, resettare tutto», ha chiesto Chiappini. Il campo dirà qual è la vera Conegliano: quella che dal 6° posto in regular season è stata capace di arrivare alla soglia della finale o quella che si è sciolta in gara-3 e 4. Dobbiamoavere positività e voglia di sacrificarci, se vogliamo andare in finale nessuno ci regalerà nulla e dipende da noi», ha detto il tecnico Chiappini. A-2 DONNE (m.l.) Oggi la decisiva gara-3 di semifinale.Ore 20.30: Obiettivo Risarcimento Vicenza-Beng Rovigo (1-1); Saugella Monza-Club Italia (1-1).

clicVENERDÌ 1° MAGGIO SPAREGGIO A TRENTODA DOMENICA FINALE

� (a.a.) La serie di semifinale si chiuderà venerdì 1° maggio (ore 18) a Trento dove l’Energy. T.I. Diatec ospiterà la Sir Safety Perugia per la terza e decisiva sfida. Mentre la finale scudetto inizierà a giocarsi domenica (al meglio delle 5 partite) in casa della meglio classificata in stagione regolare.

13Con questa sono 13 le finali di Modena, 7 quelle vinte, l’ultima nel 2002

Bruno, prima finale italiana

LA CHIAVE

12Da tanti anni Modena non andava in finale. Nel 2003 perse con Treviso

Angelo Lorenzetti c’era nel 2003

LA CHIAVE

PallavoloRSemifinali, gara-2

check, sì», ride Atanasijevic.«Meno male anche quando gliarbitri sono stati bravissimi co-me stasera. Pasquali per me è ilmigliore d’Italia, e lo ha dimo-strato. Eppure l’aiuto serve. Siè visto». Occhio di falco a par-te, parla Buti, il migliore al ser-vizio (2 ace e tanti allarmi nel-la ricezione trentina): «Abbia-mo battuto benissimo, abbia-mo avuto intensità, abbiamotoccato palle a muro. In gara-1abbiamo capito che se li faccia-mo ricevere non si gioca».Quindi ora si torna a Trento: «Illoro palazzetto è una roccafor-te – dice Buti - non ci hannomai perso (quest’anno solo conMosca, ndr)». E allora il procla-ma lo fa Atanasijevic: «Andia-mo per vincere. Possiamo far-cela. Ce l’abbiamo fatta l’annoscorso a Piacenza, ce l’abbiamofatta a Verona. Questa squadrasa come si fa».

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Page 34: La Gazzetta dello Sport (04 - 29 - 2015)

34 MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Solo allenamentiPacquiao non soffredi febbre mondiale1 Il filippino è arrivato a Las Vegas guidando il camper e mangiando hamburger in viaggio

Fausto NarducciINVIATO A LAS VEGAS

U na piccola folla asserra-gliata sotto la torre delDelano Hotel e puntualis-

simo alle 11 del mattino di LasVegas l’ascensore che porta giùManny Pacquiao dalla suite al60° piano dell’hotel dei Vip, tut-to smalti e argenti anche alle pa-reti, che una volta si chiamava«The». Doveva essere il primoapproccio dell’uomo più famosodelle Filippine con la sede del Mondiale dei welter con FloydMayweather di sabato (l’alba didomenica in Italia) ma si è tra-sformata in un’altra beffa. Ilcampione Wbo che già aveva in-terrotto (per non meglio identi-ficati problemi tecnici) la confe-rence call della settimana scor-sa, si è presentato con uno stuolodi guardie del corpo e, con unsorriso sardonico, si è messo afotografare i dieci tifosi schieraticon le magliette rosse ufficialidel fan club. Quindi si è dilegua-to nel parcheggio del confinanteMandalay Bay.

STILE Evidentemente è la ver-

sione riveduta e corretta del Pac-Man style, l’atteggiamento misu-rato e deferente con cui il religio-sissimo (ora devoto alla Bibbiapiù che alla dottrina cattolica)parlamentare-cantante del SudEst asiatico aveva finora costrui-to la sua immagine. A quattrogiorni dal match del secolo, eti-chetta stavolta non abusata,Manny Pacquiao ha voluto met-tere subito le cose in chiaro conl’imbattuto spaccone americanoche, forte dei pronostici che lo

danno favorito per 2/1, nellostesso momento si preparava al«Grand Arrival» cioè il mega-ab-braccio con tifosi e stampa previ-sto nella notte italiana all’MGMGrand, sede del Mondiale. Unacerimonia evidentemente trop-po lontana dallo stile di vita delcampione filippino che ha affi-dato al promoter Bob Arum lascusa appropriata per disertarel’evento: «Fra l’MGM e lo staff diMayweather c’è una congiura: sisono accaparrati i biglietti anco-ra invenduti che spettavano an-che a noi per rivenderli a cifreesorbitanti sul “secondarymarket”. Così molta gente è ri-masta senza e ha disdetto gli al-berghi. Uno scandalo».

FEBBRE Non si sa come ma ilcampione filippino sta riuscen-do a non farsi coinvolgere dallafebbre per il Mondiale, che frut-terà la cifra record di 400 milionidi dollari con bordoring da10.000 dollari e 30.000 biglietti(esauriti) a 150 dollari per le tra-smissioni a circuito chiuso. Lu-nedì, in anticipo di un giorno suitempi previsti, ha lasciato il WildCard Club di Los Angeles dove ilveterano Freddie Roach lo ha al-

lenato per 8 settimane e si è mes-so in marcia per 445 chilometriverso la sede del match dove èarrivato alle 9 di sera: lui stessoal volante del suo RV personale,perfino più lungo del bus perso-nalizzato con la sua effigie su en-trambi i lati che guidava una ca-rovana di 100 veicoli fra auto,moto e SUV. E durante il viaggionon è mancata la sosta a un «In-and-out Burger» per un cariconon proprio salutare di calorie(pare che Manny abbia consu-mato un Double Double accom-pagnato da patatine e shake) e lafesta per il primo anno del picco-lo Israel accudito dall’ormai ce-lebre mommy D, la 64enne Dio-nisia Pacquiao resa celebre dairituali religiosi con cui è stataimmortalata a bordo ring nellavittoriosa difesa con l’italo-ame-ricano Chris Algieri del 23 no-vembre scorso.

ALLENAMENTO «Sono eccitato,ho ritrovato il killer instinct chemi aveva accompagnato con Ri-cky Hatton, Oscar De La Hoya eMiguel Cotto», si era fatto scap-pare Pacquiao lunedì sera all’ar-rivo all’hotel Delano. Un atteg-giamento gioioso (ma il suo mi-gliore amico Buboy Fernandezammette di averlo visto nervosomentre urlava «poom poompoom» al punching ball) chel’aspirante presidente delle Fi-lippine, dopo la corsa mattutinaa Griffith Park, aveva messo inmostra anche nell’ultimo allena-mento alla Wild Card Gym di LosAngeles (aperta a tutti mattina esera a differenza della palestra d’elite di Mayweather a Las Ve-gas) dove si era esibito in quattroround di sparring e un leggeroworkout. E ieri mattina, nel pri-mo giorno a Las Vegas, rieccoloin palestra: eppure dopo esseresalito di 8 categorie non si puòpensare che il piccolo grande uo-mo di General Santos City possaavere problemi di peso.

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BoxeRVerso la sfida del secolo

MANNY PACQUIAOCAMPIONE WELTER WBO

«VINCERO’: HO RITROVATO IL

KILLER INSTINCT DEI MATCH MIGLIORI»

«MAYWEATHER SI E’ ACCAPARRATO

I BIGLIETTI CHE SPETTAVANO A ME»

MANNY, EROE IN PATRIA E FUORI� Sopra, Manny Pacquiao all’arrivo a Las Vegas con il figlio più giovane, Israel. Sotto, un aereo della compagnia low cost AirAsia Philippines che sulla carlinga porta la gigantografia del pugile, che in patria è un vero e proprio eroe nazionale AP

TennisRAdeguato il montepremi

Wimbledon sempre più ricco: 40 milioni

� Fabio Fognini e Simone Bolelli avanzano sulla terra di Monaco (Ger, 494.310 euro): nel primo turno Fabio batte 6-2 7-6 (3) l’austriaco Bastian Trinker, numero 371 Atp, ripescato come lucky loser; Bolelli, supera 6-1 7-6 (2) il tedesco di Giamaica Dustin Brown, numero 102, qualificato. Al secondo turno Fognini-Thiem (Aut) domani e Bolelli-Goffin (Bel) oggi. AZZURRE IN MAROCCO Pennetta, Vinci e Knapp al secondo turno a Marrakech (Mar, terra, 220.000 �). Flavia batte 6-2 6-3, la serba Jovanovski, numero 62 Wta e domani trova Siegemund (Ger). Al rientro dopo l’infortunio al gomito, la Vinci batte 6-2 6-3 la polacca Urszula Radwanska. Per Roberta ora derby con la Knapp, che batte 6-3 7-6 (5) la Buyukakcay (Tur): 2-2 i precedenti.

I TORNEI DELLA SETTIMANA

Fognini e Bolelli oksulla terra di Monaco

Riccardo Crivelli

S empre più in alto, comerecitava quella famosapubblicità. Anzi, sempre

più ricco, come si confà al gla-mour imperiale di Wimbledon.

CRESCITA Numeri, solo nume-ri, tanti numeri, ma che impres-sione: come annunciato dal di-rettore del torneo Philip Brook,il montepremi 2015 salirà del7% rispetto all’anno scorso, ap-prodando a un totale di 40 mi-lioni di euro, il più alto di sem-pre (gli Us Open l’anno scorsoavevano un montepremi di 37

milioni di euro, gli AustralianOpen 2015 sono arrivati a 29milioni e il Roland Garros a 27).In soli cinque anni, dal 2011, igiocatori si sono ritrovati a di-sposizione quasi il doppio deisoldi complessivi: «Non pensia-mo di strapagarli. Senza i mi-gliori del mondo — ha dettoBrook — non avremmo il tor-neo migliore del mondo. Sap-piamo che i tennisti sono fonda-mentali per noi e il livello delmontepremi riconosce questarealtà». I vincitori di quest’annopercepiranno 2.600.000 euro,mentre un’eliminazione al pri-mo turno farà guadagnare40.000 euro.

ALTRE NOVITA’ L’incrementodel montepremi non sarà l’uni-ca novità di questa edizione, aparte il divieto di usare i bastoniper i selfie. Innanzitutto, ver-ranno utilizzati tutti i 19 campiin erba, dopo la ristrutturazionedel 14 e del 15. Inoltre, sarannosei (da quattro) i campi copertida Hawkeye, l’occhio elettroni-co, dopo l’installazione anchesui campi 12 e 18. Nel 2019, poi,verrà completato pure il tettodel Campo Numero 1. Il torneoquest’anno inizia una settimanapiù tardi dopo la revisione deicalendari agonistici: si giocheràdal 29 giugno al 12 luglio.

© RIPRODUZIONE RISERVATANovak Djokovic, vincitore 2014, e Roger Federer GETTY

Page 35: La Gazzetta dello Sport (04 - 29 - 2015)

35MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1EQUITAZIONE Il c.t. Hans Horn annuncia i primi 16 dei 20 azzurri del Csio di Piazza di Siena (21-24/5): oltre alla tricolore Giulia Martinengo, Chiaudani, Bicocchi, Alfonso, Bucci, Bruno Chimirri, Coata, Da Rios, De Luca, Ferrario, Franco, Garcia, Gaudiano, Moneta, Moyersoen, Pisani. Il 12 la squadra per la Coppa.TUTTENOTIZIE

ATLETICA SHOBUKHOVA: NIENTE TASE’ stata annullata la prevista udienza odierna al Tas di Losanna sul caso Liliya Shobukhova, la maratoneta russa tre volte vincitrrce a Chicago, squalificata due anni per doping per valori sospetti nel passaporto biologico. La Iaaf aveva presentato appello affinché la sospensione venisseraddoppiata. Secondo indiscrezioni russe, la stessa federazione internazionale, quella russa e l’atleta avrebbero raggiunto un accordo. La Shobukhova, secondo un’inchiesta del network tedesco Ard, prima dello stop, avrebbe pagato dirigenti russi per «coprire» il caso, che poi avrebbe coinvolto anche il figlio di Lamine Diack, presidente della Iaaf.� RIVA-GIOVANETTI Nuovo cambio nella rosa della 4x100 femminile azzurra in vista dei Mondiali di staffettedi Nassau (Bah) di sabato e domenica: l’esordiente Giulia Riva (11”64 sui 100 sabato a Modena) rimpiazza l’acciaccata Martina Giovanetti.� DOPPIETTA SEMENYA (si.g.) Due vittorie di Caster Semenya ai campionati universitari sudafricani a Stellenbosch. Uomini. 100 (-0.3)/200 (+0.7): Simbine 10”09/20”51. 1500: Hlaselo 3’36”51. 10.000: Mokoka 27’56”70; Mzazi 27’56”90. Donne. 800/1500: Semenya 2’07”96/4’21”63.� IN GIAPPONE (si.g.) A Kobe, mpm ‘15 nei 10.000 del keniano William Malel con 27’42”99. Uomini. Lungo: Minemura 8.08 (+2.1); Sugai 8.07 (+2.2).

BIATHLON� SQUALIFICATO SEDNEV L’Ibu ha squalificato 2 anni per doping (epo), il campione ucraino Serguei Sednev, che si era ritirato a dicembre. La squalifica decorre dal gennaio 2013, Sednev manterrà il bronzo ai Mondiali 2011.

BOXE� QUALIFICATI (r.g.) Conclusa la fase di qualificazione delle Wsb, sono stati assegnati i pass per Rio, così distribuiti. Kg 49 Barnes (Irl); 52 Veitia (Cuba), Ocasio (P.Ric.); 56 Nikitin (Rus), Conlan (Irl); 60 Alvarez (Cuba), Selimov (Rus); 64 Toledo (Cuba), Garcia(Mes); 69 Butaev (Rus), Rabu (Mar); 75 Khamukov (Rus), Cardona (Cuba); 81 MANFREDONIA, La Cruz (Cuba); 91 Levit (Kaz); +91 Hrgovic (Cro). � RUSSO PER RIO (r.g.) L’Aiba ha definito il programma del Cycle 1, torneo APB a otto, che assegna il secondo pass olimpico ai vincitori. Si parte dalle semifinali nelle dieci categorie, gli altri quattro combattono solo per acquisire punteggio. Nei massimi, Clemente Russo, primo del ranking, affronta il 30 maggio l’ucraino Golovashchenko, già battuto nel precedente torneo, l’altra sfida tra Pinchuk (Kaz) e Bouloudinats (Alg). I due vincitori si affrontano il 10 luglio, chi la spunta è a Rio. I match sulle otto riprese. Nella seconda fascia leggeri, Valentino (8) contro Bril (Ger) e Suarez (Fil) contro Kaya (Sve). L’italiano può risalire al 5° posto, vincendo i 2 incontri.

HOCKEY GHIACCIO� DE VERGILIO (m.l.) Il primo colpo di mercato è del Val Pusteria: ingaggiato il 28enne attaccante dell’Asiago tricolore, Kevin Devergilio.� PLAYOFF NHL Con Washington promossa alle semifinali di Conference, nei quarti una serie ancora aperta. Eastern: Detroit-Tampa Bay 2-5 (3-3); Washington-NY Islanders 2-1.

HOCKEY IN LINE� FINALE SCUDETTO (m.l.) Gara-3 della finale scudetto (su 5) al Quanta

Village milanese: Milano24-Cus Verona 4-2 (serie 2-1).

HOCKEY PISTA� SEMIFINALI (m.nan) Gara 1 semifinale scudetto (su 3): Trissino-Forte dei Marmi 2-6 (p.t. 2-0; Pasquale, Pallares; 2 Torner, 2 Gil, 2 Cancela). Gara 2 lunedì a Forte dei Marmi.

IPPICA� IERI ALBENGA QUINTE’ (m 2080): 1 Ranger Grif (Cangelosi); 2 Marlon Om; 3 Negresco Milar; 4 Pg del Cigno; 5 Main Eevent; Tot.: 8,65; 1,80, 1,27, 1,44 (36,97) Quinté 10-14-13-12-4 euro 2.407,35. Quarté 152,70. Col ritirato (n. 5) 33,22 . Tris 89,36. Col ritirato 12,03. � OGGI MILANO QUINTE’ (ore 19, inizio 15.05) Solo 12 purosangue sui 2000 metri. Idichiamo Mossiere (1), Mikamine (8), Nayefday (2), Viosa (12), Be My Wishper (3), Ace to Pesca (6). � ANCHE Tr.: Torino (14.55), Aversa (15.10), Roma (15.30).

NUOTO� RUTA E OTTESEN A Cardiff con Ruta Meilutyte (Lit) nei 200 mx in 2’16”23 e nei 100 rana in 1’07”99. Uomini, 100 ra Peaty (Gb) 1’01”98; donne, 100 fa Ottesen (Dan) 57”92.� ADDIO BENNETT E’ morto Randy Bennett, 51 anni, già c.t. canadese e mentore e coach di Ryan Cochrane, uno degli avversari di Gregorio Paltrinieri nei 1500.

PALLAMANOKOSOVO-ITALIA PER L’EUROPA(an.gal.) A Pristina, alle 19,30, l’Italia sfida per la prima volta il Kosovo in un match ufficiale: la qualificazione agli Europei 2018. Le due squadre, insieme alla Romania, formano il girone C e solo una passerà il turno. Pesanti le assenze, tra gli azzurri, di Skatar e Tokic che coach Radojkovic ha rimpiazzato con Di Maggio e Anici, mentre al posto del play Sporcic, in riabilitazione dopo l’infortunio, giocherà Turkovic. Classifica: Romania 4; Italia* e Kosovo 0 (*2 in meno).

RUGBY ZEBRE-PARMA: OGGI L’OK?(ma.p.) Il consiglio federale, oggi a Bologna, potrebbe mettere la parola fine sulla vicenda delle Zebre, confermando la franchigia a Parma e il passaggio delle quote societarie a una cordata locale. Restano da limare alcune situazioni, legate alla gestione della prossima stagione. Sembra che la volontà sia quella di non procedere alla pubblicazione del nuovo bando, ma eventualmente concedere una nuova proroga.� TREVISO E ZEBRE (e.sp., ma.p.) Altre 4 conferme italiane in casa Treviso per la prossima stagione: Angelo Esposito, Marco Fuser, Davide Giazzon e Alberto Sgarbi.Altri tre nuovi giovani alle Zebre per le prossime due: da Mogliano arrivano il centro Tommaso Boni e l’utility back Kayle Van Zyl, dalle Fiamme Oro l’apertura Carlo Canna. Sempre più insistenti le voci riguardo l’arrivo di Anthony Tuitavake, 6 caps con gli All Blacks, da tre anni a Montpellier.

Valerio Piccioni

C omincia a Bolzano ilprocesso Schwazer.Anche se Schwazer

non c’è: lui ha patteggiato 8mesi con la Procura. Resta-no, invece, tre imputati, ac-cusati di «favoreggiamen-to»: i medici federali Giusep-pe Fischetto e Pierluigi Fio-rella, che appena indagati sisono autosospesi; Rita Botti-

glieri, funzionaria della Fidal altempo della positività del mar-ciatore. L’udienza di oggi, oltrea verificare l’ammissibilità deitestimoni e delle costituzioni diparte civile (la Wada sì, la Fidalno), dovrebbe entrare già nelmerito con la deposizione diMichael Senn, il colonnello deiRos che illustrerà le indaginicompiute nell’ambito dell’in-chiesta del pm Giancarlo Bra-mante. A meno che le difesenon tornino alla carica sulla

competenza territoriale di Bol-zano, chiedendo lo spostamen-to del processo.

IL NODO FIORELLA Se Schwa-zer, fisicamente e processual-mente non ci sarà, la sua ultima«memoria» potrebbe avere unruolo nel processo, in particola-re per la parte in cui rivela diaver parlato con Fiorella del suosegreto doping quattro mesiprima della positività, circo-stanza smentita dal medico. Fral’altro, il passaggio dell’udienzapenale influirà anche sul per-corso del procedimento per losconto di pena chiesto dal mar-ciatore. Fiorella ha infatti chie-sto e ottenuto dalla procura an-tidoping del Coni di poter spo-stare la sua audizione a dopol’inizio del processo.

BACI CON VALERIA Intantol’olimpionico squalificato fa no-tizia anche sui rotocalchi e que-sta volta non c’entra nulla Caro-lina Kostner. Oggi «Chi» pubbli-ca le foto dei primi baci «pubbli-ci» con la sua nuova fidanzataValeria Molin Pradel, ex gioca-trice di hockey ghiaccio con leEagles di Bolzano, una parteci-pazione al Grande Fratello 12.Le foto sono state scattate a Ve-rona, dove lei vive e studia me-dicina. La Molin Pradel avevapubblicato su facebook una fotoindossando una maglietta con la scritta «Alex Schwazer nelcuore». Immagine ripropostaqualche giorno fa, «tanto per ri-badire il concetto». Mentre lu-nedì la ragazza ha scritto: «Alexe Papa Franz, arrivo. In viaggioverso Roma». Alex è Schwazer,Papa Franz non ha naturalmen-te bisogno di presentazioni.

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Su «Chi» i primi baci pubblici tra Alex Schwazer e Valeria Molin Prade

La Federazione internazionale tennistavolo (Ittf) diventa la più grande fra quelle riconosciute dal Cio. L’assemblea generale dell’Ittf, svoltasi in occasione dei Mondiali a Suzhou (Cina), ha accettato l’affiliazione di Sud Sudan e di Sao Tome & Principe, arrivando così a un totale di 222 nazioni e superando quella di pallavolo.Intanto resta un solo azzurro in gara nella rassegna iridata: è Bobocica nel singolo maschile, che batte 4-2 Kolarek (Cro), oggi gioca con Tang Peng (Hkg). Al primo turno eliminati Stoyanov, 4-0 da Karlsson (Sve) e Rech, 4-2 da Monteiro (Por), nelle qualificazioni Mutti, 4-3 da Tauber (Isr). Nel doppio Bobocica/Stoyanov battuti 4-0 da Assar/Assar (Egi), Mutti/Rech 4-0 da Gardos/Habesohn (Aut). Nel singolo femminile, eliminatel primo turno Vivarelli, 4-0 da Li Jie (Ola), e Piccolin, 4-1 da Yang Ha Eun (S.Cor). Nel doppio, Vivarelli/Piccolin sono state eliminate nelle qualificazioni, 3-0 da Khetkhuan/Paranang (Tai).

DOPING

Processo SchwazerOggi il via, ma Alex non sarà a Bolzano1I medici Fidal Fischetto e Fiorella, più la Bottiglieri, sono accusati di favoreggiamento

TENNISTAVOLO

Federazione e record Paesi: 222Superato il volley

Mihai Bobocica: avanti ai Mondiali

� Francesco Molinari torna nel grande giro mondiale partecipando al WGC Cadillac Match Play, il secondo evento stagionale del World Championships, dopo essere rimasto fuori nei due precedenti e nel Masters. A San Francisco (e su Sky Sport 2 Hd ore 19.30), con un montepremi di 9.250.000 dollari, sarà adottata una nuova formula che garantirà a tutti almeno tre match. Infatti i 64 giocatori,quasi tutti i più forti del mondo (tra i grandi assenti Tiger Woods e Phil Mickelson), sono stati divisi in 16 gruppi di quattro, che si affronteranno in un girone all’italiana, ossia ognuno incontrerà gli altri tre.� SERGAS E MOLINARO Giulia Sergas e Giulia Molinaroprendono parte da oggi al Volunteers of America North Texas Shootout, torneo Lpga Tour al Las Colinas Country Club di Irving in Texas. Difende il titolo Stacy Lewis, n.3 mondiale, che avrà tra le più agguerrite la neozelandese Lydia Ko, leader del Rolex Ranking e reduce dal successo nello Swinging Skirts Classic, e la coreana Inbee Park, n.2.

GOLF

Chicco Molinari a San Franciscotra i 64 del WGC

Chicco Molinari, 32 anni LAPRESSE

� La Federazione internazionale della vela (Isaf) è contro la realizzazionedelle gare previste nella Baia di Guanabara, a Rio de Janeiro, in occasione dell’Olimpiade 2016. Lo ha rivelato ai media brasiliani il vicepresidente dell’ente, Scott Perry. L’uso dello specchio d’acqua è oggetto di critiche, a volte feroci, perché molto inquinato: in regate preolimpiche giàsvoltesi nella «Città Meravigliosa», i partecipanti si sono ritrovati a gareggiare in mezzo a carogne di animali, pneumatici e vecchie lavatrici scaricate in mare. Alcuni di loro si sono sentiti male.Così la federazione mondiale della vela vorrebbe togliere dalì le competizioni scegliendo un’altra sede. Ma la proposta, ben vista anche da molti velisti e osteggiata dagli organizzatori non è ancora stata formalizzata al Cio.� VOCALELLI PER ROMA Alessandro Vocalelli, già direttore del Corriere dello Sport, è stato nominato capo della comunicazione del Comitato promotore per i Giochi di Roma 2024.

OLIMPIADI

La federvelamondiale controil sito di Rio ‘16

La baia di Guanabara AP

� (e.lan.) Giornata di collaudi ieri all’ippodromo della Maura, dove la commissione ministeriale composta dal presidente di giuria Roberto Benedetti e dai dirigenti Mipaaf Sveva Davanzo e Paola Mariani ha svolto un approfondito sopralluogo all’interno della nuova casa del trotto milanese, traendone ottimi riscontri. Oggetto di test e verifiche sono stati in particolare l’impianto di diffusione sonora, i mezzi e le strutture a disposizione della giuria, oltre evidentemente alle due autostarter in dotazione all’ippodromo, i servizi per il pubblico ed il tabellone, per il cui trasferimento alla Maura, viste le dimensioni, si è resa necessaria l’organizzazione di un trasporto eccezionale. Attese per la tarda mattinata di domani, all’esito definitivo ed ufficiale della procedura di verifica, come da programma, le prove di qualifica, gustoso antipasto della grande festa dell’inaugurazione, di cui Varenne il prossimo 9 maggio sarà l’ospite d’onore.

IPPICA

Collaudo okper il trotto alla Maura

Cavalli alla Maura DE NARDIN

� (v.p.) Uno spettro fa il giro dei palazzi dello sport. Si chiama legge per il limite dei mandati dei presidenti di federazione. Ne discute la commissione cultura del Senato, relatrice Josefa Idem. E senatore, nonché membro Cio, è anche Franco Carraro. Che ha scritto al Coni un promemoria che arriverà oggi in Giunta e Consiglio nazionale del Coni (nel pre-Consiglio di ieri Malagò ha cercato di contenere le arrabbiature di diversi presidenti). Scrive Carraro che «il Presidente ed i dirigenti federali rappresentanoil vertice del volontariato più numericamente consistente che opera in Italia», e che «Paesi democratici e sportivamente omologhi al nostro come Francia, Germania, Inghilterra e Spagna, non prevedono per le federazioni nazionali limiti al numero di mandati». Ma fra i suoi colleghi senatori, l’invito a norme che facilitino il ricambio è forte. L’ipotesi prevalente ora è un limite massimo di due mandati dalla prossima scadenza elettorale (fine 2016) in poi. I lavori in Commissione sono ancora lontani dalla fine. Manca pure il parere del Governo. Che da un mese non ha un sottosegretario allo sport.

CONI

Limite mandatidei presidentiCarraro scrive«Un errore»

Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, il Se-gretario Generale Roberto Fabbricini, i membridella Giunta e del Consiglio Nazionale, a nomedello sport italiano, stringono con un forte abbrac-cio il Presidente della Federbocce Romolo Rizzoliper la prematura scomparsa della moglie

Angela Stornelliinseparabile compagna di vita e madre adorata.- Roma, 28 aprile 2015.

Il Presidente della Federazione Italiana GiuocoCalcio Carlo Tavecchio, i Vice Presidenti, il Consi-glio Federale e tutti i dirigenti della FIGC parteci-pano con commozione al lutto che ha colpito il Pre-sidente della FIB Dottor Romolo Rizzoli per lascomparsa della cara moglie

Angela Stornelli- Roma, 29 aprile 2015.

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del TurismoAVVISO PER LA PUBBLICAZIONE DI BANDO

Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e StabiaLa Soprintendenza Speciale di Pompei, Ercolano e Stabia ha indetto una procedura aperta ex art. 55, comma5, del D.lgs. 163/2006 ed ex articolo 2 del D.L. 31 maggio 2014 n. 83 (convertito con modificazioni nellaLegge 29 luglio 2014, n. 106), gestita mediante un sistema informatico (cd. “Piattaforma Telematica”),accessibile all’indirizzo http://www.garemibac.it per l’affidamento dei servizi e delle forniture per la: “con-dizionamento, la digitalizzazione e la catalogazione degli archivi fotografici e cartacei della Soprin-tendenza Speciale per i beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia” - CIG: 6169305F86; CUP:F69G15000040006. L’importo massimo dell’appalto, comprensivo dell’Aliquota forfettaria, è di Euro2.110.499,72 (duemilionicentodiecimilaquattrocentonovantanove/72) oltre IVA di cui soggetti a ribassoEuro 2.109.650,00 (duemilioniseicentonovemilaseicentocinquanta/00) oltre IVA. Luogo di esecuzione:Area Archeologica di Pompei. Termine di esecuzione: si rimanda al Disciplinare di gara. Criterio di aggiu-dicazione: criterio del prezzo più basso ex art. 82 del D.Lgs. 163/2006 e s.s.mm.ii. Il contratto sarà stipulatointeramente “a corpo”. Termine ultimo per il ricevimento delle offerte: ore 12,00 del giorno 27.05.2015.Indirizzo a cui far pervenire le offerte in formato elettronico: https://www.garemibac.it. Il Bando di gara èstato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, serie speciale n. 46 del 20.4.2015.Il Bando è disponibile sui siti: http://www.garemibac.it; http://www.pompeiisites.org.

Il Responsabile unico del procedimento Il SoprintendenteDott. Andrea Garelli Prof. Massimo Osanna

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37MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

I PRECEDENTI PIÙ VIOLENTI DAL 1900

Haiti2010

316.000

Sumatra(Indonesia)

2004227.898

Tangshan(Cina)

1976242.769

Haiyuan(Cina) 1920

200.000

LuogoAnnoMORTIFonte: Usgs

di GIORGIO DELL’[email protected]

Il premier nepalese Sushil Koi-rala dice che i morti del terre-moto potrebbero essere più didiecimila. «È una catastrofeimmane». Il Centro emergenzedel nostro ministero dell’Inter-no ieri sera parlava di 5.057 vi-

te perdute, oltre 10 mila feriti,450 mila sfollati. Non si sa peròse si arriverà mai a fissare un nu-mero preciso di vittime. In Nepalvive nascosta, cioè clandestina,una grande comunità di rifugiatitibetani: non si sapeva che c’era-no, non si saprà mai quanti nesono morti. L’Onu ha calcolatoche – tra Nepal, India, Banglade-sh – gli uomini e le donne interes-sati dal sisma sono otto milioni,un milione e quattrocentomilahanno poco da mangiare e da be-re. Si stanno esaurendo anche lescorte di acqua in bottiglia. D’al-tra parte ci sono grandi difficoltàa raggiungere non solo le zonecolpite, ma persino la capitaleKatmandu. Il tempo è cattivo,piove a dirotto, l’aeroporto è con-gestionato. La squadra di soccor-

C-130. Poi ci sono gli aiutidell’Onu (15 milioni di dolla-ri), quelli degli Stati Uniti (10milioni), quelli della Com-missione europea (3 milio-ni). Tra le altre da segnalarel’iniziativa di Facebook, cheha invitato tutti i suoi abbo-nati a versare qualcosa in fa-vore dei terremotati e hamesso sul tavolo due milionidi dollari.

4Ho letto che un terremo-to identico, in California,avrebbe provocato po-

che decine di morti, e forse ne-anche.La miseria è un potente allea-to della capacità distruttivadei terremoti. Case ammassa-te, costruite senza tener contodel pericolo, benché si sappiache quella è una zona soggettaa sismi molto forti. Sì, in Cali-fornia – e dovunque si appli-chino seriamente le normeantisismiche – quella scossanon sarebbe stata tanto deva-stante.

5Quanti sono i bambinicoinvolti?L’Unicef parla di 2,8 mi-

lioni di bambini che hanno ur-gente bisogno di assistenza sa-nitaria.

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Ora in Nepal si temonopiù di diecimila vittime: si saprà mai il bilanciofinale della catastrofe?1 Molte zone del Paese sono irraggiungibili, servono acqua e ciboPolemiche sui soccorsi. Rintracciati 375 italiani, 10 non si trovano

so la vita». Ieri mattina risulta-vano ancora 39 dispersi, nume-ro sceso poi nel corso della gior-nata fino ad arrivare a una deci-na. Il responsabile dell’Unità dicrisi, Claudio Taffuri, ha spiega-to che in questo momento, nelPaese, ci sono grandi difficoltàdi comunicazione. «Se gli italia-ni – ha detto – ancora non ri-spondono alle nostre chiamate,può significare che semplice-mente non hanno modo di met-tersi in contatto e sarà necessa-rio ancora del tempo». Taffuriha detto che un aereo «con unprimo nucleo di connazionali abordo» potrebbe rientrare giàentro oggi. In Nepal è all’operaun team messo in piedi dallaFarnesina e composto da duefunzionari dell’Unità di crisi delministero degli Esteri, da quat-tro membri della Protezione ci-vile, dal console generale aKolkata e da personale del con-solato onorario italiano in Ne-pal.

2 Com’è finita con quelli cheerano rimasti bloccati sul-l’Everest?

Li hanno soccorsi con gli elicot-teri. 170 scalatori sono statitratti in salvo dal Campo 1(6.000 metri di quota), a due adue perché l’elicottero a quel-l’altezza vola male per via del-l’aria rarefatta. Gli italiani han-no mandato dieci elicotteri conaltrettanti elicotteristi. Uno diquesti, Marco Folini, ha raccon-tato che purtroppo c’è stato unbrutto incidente, «nel caos unapersona ha perso la vita perchéè finita nel rotore di un elicotte-ro. Il pilota ora è in prigione».Sull’Everest sono morti in 18, fi-nora hanno trovato 13 cadaveri.Delle 150 persone che si trova-vano ai campi 1 e 2 al momentodelle scosse, 120 si sono direttea piedi a Pangboche, località aquasi 4.000 metri di altitudine.

3 È vero che sui soccorsi sigioca anche una partita po-litica?

Sì, il premier ha dovuto am-mettere che i soccorsi sono sta-ti «inefficaci». Anche se il go-verno ha rifiutato certe squa-dre, per esempio quella diTaiwan, con cui il Nepal non harapporti diplomatici. Bracciaaperte invece per i cinesi, chelavorano per far fare al Nepaluna fine non dissimile da quel-la del Tibet e hanno stanziatoper i soccorsi 130 milioni in-viando anche sul posto 12 ae-rei, 6 elicotteri, soldati, specia-listi e cani da ricerca a suo tem-po sperimentati nei lavori disoccorso ad Haiti, in Pakistan,in Giappone e in Cina. In garaper mantenere la sua influen-za secolare anche New Delhi:gli indiani hanno mandato 13aerei e più di 500 soccorritori.Il Pakistan, ugualmente inte-ressato a giocare un ruolo in Nepal, ha inviato quattro aerei

NEL GOLFO PERSICO

Gli iranianisequestranonave cargoAllarme Usa

La nave cargo Maersk Tigris

«P roblemi legali dachiarire con le au-torità portuali dopo

l’ordinanza di un tribunale», sigiustificano gli iraniani ma ègiallo nel Golfo Persico: il car-go Maersk Tigris, battentebandiera delle Isole Marshall,è stato bloccato dalla marinadi Teheran e dirottato verso ilporto di Bandar Abbas, che siaffaccia sullo Stretto di Hor-muz. La nave, noleggiata inDanimarca, viaggiava verso ilporto di Jebel Ali, negli Emira-ti, con 24 persone a bordo eavrebbe inizialmente rifiutatodi uscire dalla propria rotta,sostenendo di trovarsi in ac-que internazionali. Gli irania-ni avrebbero quindi esplosoalcuni colpi di avvertimento.

EQUIVOCO In seguito all’al-larme lanciato dalla MaerskTigris, un cacciatorpedinieredella marina Usa ha comincia-to a “monitorare” la situazio-ne insieme ad alcuni aerei. Gliiraniani hanno quindi inviatoun avviso perché gli americaninon intervenissero. Tra l’altro,in un primo tempo, la tv AlArabiya aveva annunciato ilsequestro di una nave Usa daparte di Teheran, creando unpericoloso equivoco. L’inci-dente si è verificato propriomentre è in corso il negoziatosul nucleare iraniano e in unpunto delicatissimo: un brac-cio di mare largo 30 chilome-tri in cui transita quasi il 30%del petrolio trasportato in tut-to il mondo. Qui l’Iran condu-ce esercitazioni militari, gliUsa e gli alleati pattugliano.

f.riz.© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL FATTO DEL GIORNOL’EMERGENZATERREMOTO

30%� Ogni anno, attraverso lo Stretto di Hormuz, dove si è verificato l’incidente di ieri, passano circa 17 milionidi barili al giorno, ovvero quasi il 30% del petrolio trasportato in tutto il mondo

AltriMondiR

UNA NUOVA FERGUSON

Baltimora, guerriglia in strada: 220 arresti1Caos dopo il funerale dell’afroamericanomorto in cella. Virale il video di una mamma che picchia il figlio. A Detroit altro nero ucciso

Daniele Vaira@danvaira

«C ome una zona diguerra»: così appa-iono e vengono de-

scritte molte vie di Baltimoradopo una notte di violenze: 220persone arrestate, 15 agenti fe-riti, 150 auto date alle fiamme,decine di saccheggi nei negozi.La rabbia delle persone è esplo-sa dopo i funerali di FreddieGray, 25enne afroamericano

morto dopo l’arresto in circo-stanze sospette. Sospesi seiagenti. Il governatore del Mary-land, Larry Hogan, ha decreta-to lo stato d’emergenza e hachiesto l’intervento della Guar-dia Nazionale. Il sindaco Ste-phanie Rawlings-Blake ha di-sposto il coprifuoco dalle 22 al-le 5 per una settimana. Il presi-dente Obama ha promessogiustizia e ha condannato leviolenza. «I saccheggi e le di-struzioni non hanno scuse». Permotivi di ordine pubblico è sta-

ta rinviata la sfida di baseballfra i Baltimore Orioles e i Chica-go White Sox (oggi a portechiuse). Intanto la madre diGray ha lanciato un appello:«Voglio giustizia, ma non di-struggete la città». Anche la ge-mella del 25enne, Fredricka hacondannato le rivolte, ricor-dando che suo fratello non erauna «violento». Uno scenarioche ha ricordato gli scontri diFerguson, nell’agosto 2014, perl’uccisione da parte di un agen-te del 18enne afroamericanoMichael Brown. Tensioni anchea Detroit dove, lunedì, un20enne nero, sospettato di fur-to, è stato ucciso dalla polizia.

L’ESEMPIO Alla polizia impe-

gnata a domare la rivolta a Bal-timora si è affiancata una ma-dre, che a suon di ceffoni ha ri-portato all’ordine il proprio fi-glio. In un video che è diventatovirale, la si vede mentre si sca-glia sul ragazzo, vestito di neroe col volto incappucciato e lotrascina poi verso casa. La don-na lo aveva visto in tv mentrelanciava sassi contro gli agenti.Ha deciso che era troppo, e cosìha voluto ricordare un po’ di di-sciplina al ragazzo «ribelle».Nelle immagini spicca la donnavestita in giallo mentre rincorreil figlio e gli molla una dose dischiaffi, urlandogli contro delleparolacce. E intimandogli di«togliersi quella maschera». Lamadre ha ricevuto il plauso del-la polizia di Baltimora: «Ce nefossero di genitori così », men-tre su Twitter è già diventata«mamma dell’anno».

© RIPRODUZIONE RISERVATAUna mamma schiaffeggia il figlio che lancia le pietre contro gli agenti

so giapponese – 70 persone – èdovuta per due volte tornare aKolkata, nell’India orientale, dadove era partita. Idem domenicaper quattro aerei dell’aeronauti-ca militare indiana carichi di at-trezzature per le trasmissioni,aiuti e personale specializzato, costretti a fare rientro a NewDelhi.

1 E gli italiani?Gli italiani ancora irreperi-bili sono dieci. Il ministro

degli Esteri Gentiloni, che è inCina, ha spiegato che la situa-zione in Nepal è «complicata econfusa, abbiamo lavorato pri-ma di tutto a rintracciare i con-nazionali e finora ne abbiamotrovati 375, tra cui purtroppo lequattro persone che hanno per-

� Un aiuto concreto subito. Per ricostruire 4 case di 4 famiglie colpite dal sisma in Nepal. Affidandosi a chi lavora da anni sul posto. La Gazzetta dello Sport ha deciso di promuovere la campagna lanciata da due italiani, Silvia Antonini (Rongpuk) e Francesco Sardano. Certo ce ne sono tante altre di famiglie che hanno bisogno, ma pensiamo che le cose vadano fatte per gradi, partendo dalle cose piccole. Silvia e Francesco si sono appoggiati a Mandi Namaste (www.mandinamaste.net)una Onlus friulana che opera da anni con microprogetti in Nepal: tutti i soldi raccolti verranno utilizzati per pagare i costruttori che rifaranno le case di queste famiglie di Bhaktapur. Se volete aiutare questo popolo potete farlo tramite bonifico bancario a uno dei due conti correnti intestati a Mandi Namaste (causale “Rongpuk e Francesco per 4 casette crollate”): CrediFriuli » IBAN IT28K0708564290029210007592 » Bic Swift CCRTIT2TK00;CiviBank » IBAN IT87A0548464290019570000135 » Bic Swift CIVIIT2CXXXSulla pagina Facebook https://facebook.com/terremotonepal verranno comunicati gli aggiornamenti.

IL SOSTEGNO DELLA GAZZA

Un aiuto subitoalle famiglie

In alto, i soldati nepalesi tra le rovine di Shaku; sotto, trasportano una donna con due gambe rotte a Gorkha EPA/AP

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38 MERCOLEDÌ 29 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’azzardo di Renzi:fiducia sull’ItalicumE alla Camera è caos1Il premier: «Cambieremo il Paese. Se perdo, a casa»Proteste in aula, le opposizioni insorgono: «Fascismo»

RINVIO A GIUDIZIO A MILANO

Caso rimborsi: a processoMinetti e Bossi jr

Nicole Minetti, 30 anni ANSA

Filippo Conticello@filippocont

O ra che il dado è tratto, chel’aula è stata riempita diinsulti di ogni colore e di

gialli crisantemi, Matteo Renzipuò giocarsi la pelle: passare labufera politica dopo la decisioneestrema di porre la fiducia sul-l’Italicum è la prossima, capitalepartita del premier. La scelta,formalizzata ieri, ha avuto l’ef-fetto di trasformare la Camera inuna pentola a pressione e di ter-remotare dalle fondamenta ilPartito Democratico. Superato

senza affanni il primo scoglio, lepregiudiziali di costituzionalità, ecco lo strappo a sorpresa di Ren-zi: «Dopo anni di rinvii noi ciprendiamo le nostre responsabi-lità in Parlamento e davanti alPaese, senza paura», il primomessaggio su Twitter. E con unaltro cinguettìo l’aggiunta: «La Camera ha il diritto di mandarmia casa se vuole. Finché sto qui,provo a cambiare l’Italia». Per fi-nire, poi, con un passaggio seraleal Tg1: «Cosa c’è di più democra-tico di chi rischia per le proprieidee?». Oggi pomeriggio si vote-rà la prima delle tre fiducie, perle altre due si aspetta domani:

servirà un pallottoliere per fare iconti e la temperatura, più chebollente, non aiuterà.

PSICODRAMMA Ad accenderela miccia, il Consiglio dei ministridell’ora di pranzo: appena è arri-vato l’annuncio del ministro Ma-ria Elena Boschi, immediato il pri-mo boato di protesta delle opposi-zioni in aula. Da quel momento,un crescendo e per la presidenteLaura Boldrini è diventato piutto-sto complicato gestire la discus-sione. Gli insulti sono piovuti co-piosi anche contro di lei e per oreil web si è interrogato sulla parolausata da Diego De Lorenzis deiCinque Stelle: «collusa» o «cornu-ta»? I più scenografici quelli diSel, determinati nel lancio dei cri-santemi: «È il funerale della de-mocrazia», ha detto il capogrup-po Arturo Scotto. Dall’altro lato,invece, la citazione mussolinianadi Renato Brunetta, capogruppoazzurro: «Non consentiremo il fa-scismo renziano, che questa Aulasia ridotta a un bivacco di mani-poli renziani». Via internet, BeppeGrillo ha chiamato in causa ancheil Capo dello Stato, defilato e con-trario a ingerenze sul Parlamento:«Nessun segnale da Mattarella.Dopo i moniti di Napolitano,l’estrema unzione silenziosa delQuirinale. Eia eia alalà». Il veropsicodramma, però, si è consu-mato dentro alla «ditta» Dem: al-l’ora X, usciranno dall’aula Pier-luigi Bersani, predecessore diRenzi alla segreteria, ed EnricoLetta, predecessore a Palazzo Chi-gi. Diranno di no pure RobertoSperanza, ex capogruppo alla Ca-

mera, e in ordine sparso i vari Fas-sina, D’Attore, Civati, Bindi, Epi-fani. «Qui il governo non c’entraniente, è in gioco una cosucciache si chiama democrazia», hasottolineato ancora Bersani, men-tre Gianni Cuperlo lo ha chiamato«strappo ingiustificabile». A spul-ciare i numeri del voto di ieri sullepregiudiziali, non sarebbe nean-che necessario per centrarel’obiettivo (175 i voti di scarto perla maggioranza), ma il premier havoluto comunque il corpo a cor-po: è l’ora del redde rationem conle minoranze, si decide se tirareavanti fino al 2018.

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Uno dei momenti della contestazione dell’opposizione ieri alla Camera ANSA

RArriva il no alle pregiudizialia maggioranza.E il governo blindacomunque il testo

A DUE GIORNI DAL VIA

Expo, sequestratemolotov e mazzeVigilanza rafforzata1Blitz della Digos in appartamenti occupati in vista delle proteste anti-Esposizione

La polizia vigila all’interno del sito dell’Expo a Milano ANSA

M entre il conto allarovescia dell’Exposegna -2, a Milano

le forze dell’ordine metto-no a segno il primo puntonell’annunciata sfida con-tro i «No Expo» con una se-rie di perquisizioni e se-questri scattati ieri. Mazzeferrate, bombe molotov emaschere antigas sono sta-te infatti scoperte in alcuniappartamenti occupatiabusivamente: 25 attivisti«No Expo» (6 italiani) sonostati portati in questura edenunciati. Un cittadinotedesco è stato arrestato.La mossa si inquadra inun’azione preventiva sullasicurezza e l’ordine pubbli-co temuta anche dagli stes-si gruppi antagonisti e «NoExpo» che si erano dettipreoccupati per «attivitàrepressive». Molti agenti inassetto anti-sommossahanno protetto le opera-zioni e gli accertamenti daimanifestanti, che si sonotenuti a distanza. Ieri è sta-ta anche giornata di dibat-tito sulla sicurezza del sito

Expo. È in atto una trattativacon il Viminale «per averepersone all’interno», ha spie-gato il commissario GiuseppeSala ricordando l’impegnoanche con telecamere, vigi-lanza privata e controlli suuomini e mezzi che entrano.

LA CONTESTAZIONE Ieri al-l’Università Statale è statapresentata la Carta di Milano:sarà l’eredità immateriale diExpo. Un documento di impe-gno di singoli cittadini, istitu-zioni, associazioni, governiper salvare il pianeta e garan-tire un equo accesso al ciboper tutti. Non sono mancate lecontestazioni. Alcuni giovanihanno srotolato uno striscio-ne Anti Expo criticandol’esposizione. «Carta di Mila-no eredità di Expo? Cementoe speculazione mafia e sfrut-tamento. Sapere e valori pertutti, no al profitto di pochi».Fuori dall’Ateneo è stato con-testato il commissario Giu-seppe Sala. L’Expo non è an-cora iniziato, ma ha già avutoripercussioni anche sui tra-sporti. Ieri dalle 8.45 alle 15 èstato indetto uno sciopero perle «richieste di servizi aggiun-tivi durante l’esposizione uni-versale». L’adesione è stata dioltre il 70%. Pesanti i disagiper i pendolari. Il traffico mi-lanese è andato in tilt con pe-santi code e i taxi sono statipresi d’assalto.

AltriMondiR

� Tempi duri per i furbetti del fis-co. La Cassazione, con una senten-za in grado di indurre chi ha soldiall’estero in maniera illegale a fareaccordi di rientro, ha deciso che lalista «Falciani», dal nome del dipen-dente Hsbc che trafugò i nomi deiclienti per venderli alla Francia,è utilizzabile nei processi tributa-ri contro i contribuenti italiani.

CONTRO GLI EVASORI

Svolta Cassazione«La lista Falcianivale nei processi»

� Nell’isola-prigione di Nusakambangan, in Indonesia, prima dell’ese-cuzione di massa erano già arrivate le ambulanze con le bare bianche vuote. Poi la conferma: sono stati fucilati otto dei nove stranieri condannati a morte in Indonesia per traffico di droga. Sono cittadini australiani, nigeriani, brasiliani e indonesiani. Graziata una donna filippina. Tutti arrestati per traffico di droga negli ultimi dieci anni, in un Paese che prevede la pena di morte per tale contrabbando. Nell’ultimo decennio Giacarta aveva però limitato l’applicazione della pena capitale per tali reati. Il giro di vite è stato deciso dal nuovo presidente Joko Widodo, che in gennaio non ha fermato l’esecuzione di sei trafficanti (cinque stranieri), senza preoccuparsi delle conseguenze diplomatiche.

PUGNO DI FERRO DEL NUOVO PRESIDENTE WIDODO

Indonesia, fucilati 8 stranieri Erano condannati per droga

Anna Maria Franzoni, 43 anni ANSA

� Nessuno sconto di pena, anzi l’ergastolo: Lee Joon-seok, 69 anni, comandante del traghetto sudcoreano Sewol colato a picco il 16 aprile 2014, è stato riconosciuto colpevole anche di omicidio nel giudizio di appello. La tragedia era costata la vita a 304 persone, in gran parte studenti in gita. Il 69enne ha evitato per la seconda volta la pena capitale

come richiesto dall’accusa. La sua fuga sulle prime imbarcazioni di soccorso, quando la nave stava affondando, gli era costata in primo grado la condanna a 36 anni di carcere per negligenza e abbandono del traghetto.

LO “SCHETTINO” COREANO

Affondò traghettoCarcere a vitaper il comandante

Il comandante Lee Joon-seok

� Resta ai domiciliari Anna Maria Franzoni, condannata per la morte del figlio Samuele, a Cogne (Aosta) il 30 gennaio 2002. Lo ha deciso ieri il tribunale di sorveglianza, al termine dell’udienza necessaria dopo che la Cassazione aveva ordinato ai giudici bolognesi di esprimersi nuovamente sulla detenzione domiciliare speciale concessa alla Franzoni nel giugno 2014 per accudire il figlio Gioele. «Siamo contenti, Annamaria potrà restare con la sua famiglia, come merita», spiega l’avvocato Lorenzo Imperato, uno dei difensori della donna. Il tribunale avrebbe disposto la proroga del beneficio visto che la detenuta ha già scontato due terzi della pena. La Franzoni, aggiunge Imperato, «ha già espiato 6 anni e 11 mesi, cui vanno sommati i periodi di liberazione anticipata che ammontano a 22 mesi; il fine pena è a luglio 2019».

LA PENA DELLA MAMMA DI SAMUELE FINIRÀ NEL 2019

Cogne, la Franzoni resta ai domiciliariDai giudici di Bologna sì alla proroga

NOTIZIE TASCABILI

� Un tesoro: quote di aziende, immobili a Roma e Olbia, un hotel a Fiuggi, conti correnti, opere d’arte, per 25-30 milioni di euro. È il frutto della maxi confisca ai danni di Ernesto Diotallevi, che per i pm era il referente di Cosa Nostra a Roma. Molto legato a Massimo Carminati, accusato di essere l’anello di congiunzione tra Banda della Magliana e mafia.

MAFIA CAPITALE

Confiscati beniper 25-30 milionia Diotallevi

� Misure più radicali per il Nord della Puglia colpito da Xylella, conl’eradicazione non solo degli ulivimalati ma pure delle piante nel raggio di 100 metri, e una tutela delSalento, dove saranno tagliate solole piante malate ed eseguiti test suquelle in una fascia di 20 km traBrindisi e Taranto. Per fermare ilbatterio killer: lo ha deciso il Comi-tato Ue per la salute delle piante.

IL BATTERIO KILLER

Xylella in Puglia, Ue:«Salento da tutelare,tagliare le piante»

A Sidney vengono ricordati i cittadini australiani fucilati in Indonesia AP

� Anche Renzo Bossi, il «Tro-ta» e Nicole Minetti tra i 56 ex consiglieri regionali (pochiquelli ancora in carica) rinvia-ti a giudizio ieri dal gup di Mi-lano nell’ambito della «Rim-borsopoli» lombarda. Il figlio del fondatore della Lega e l’ex igienista dentale del Cav, nota per il caso Ruby, come la gran parte degli imputati, sono accusati di peculato. Il «Trota» tra 2010 e 2012 si sarebbe appropriato di 15.757,21 euro facendosi rim-borsare perfinocaramelle, cocktail e un iPhone. A Nicole Minetti con-testate spese «allegre» per 19.651,96 euro, in gran parte usati per ristoranti e bar, ma pure per l’Ikea e il libro «Mignottocrazia» di Paolo Guzzanti. Altri 3 sono stati condannati in abbreviato a pene tra 18 e 24 mesi, in più 3 prosciolti e un assolto. Il pro-cesso inizia l’1 luglio: alla sbar-ra gli ex assessori di Formigo-ni Romano Colozzi, Massimo Buscemi e Giulio Boscagli.

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OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

IL FILM«FLAGS OF OUR...»

LA GUERRARACCONTATADAI MARINES

All’inizio del 1945, ormai sul finire della guerra, sei marines vennero fotografati mentre issavano, sulla cima di una collina dell’isola di Iwo Jima, la bandiera americana. Quella fotografiadivenne il simbolo dell’azione e del cuore di chi combatteva. Clint Eastwood parte da quello spunto e nel film «Flags of Our Fathers» racconta la battaglia di Iwo Jima dal punto di vista dei soldati americani.DA VEDERE STASERA ALLE 21.10 SU IRIS

La pedanteria farà venir voglia alla gente di gettarvi in pasto ai leoni del Masai Mara. Calmatevi. Anche in casa, sulle strade e nel fornicar: vi converrà.

21/3 - 20/4ARIETE

5,5

La socievolezza cala, la gente intorno a voi più che gonfiarvi gli zebedei come pneumatici, non fa. E siete stanchi. Suinally too. Ussignùr, state su.

23/9 - 22/10BILANCIA

6-

Siete più motivati, charming, abili nel promuovere voi stessi con successo. Guadagnate molti punti immagine. E il sudombelico lavora mucho.

21/4 - 20/5TORO

8

Serenità e soddisfazioni a tutto campo oggi non vi mancano. E l’amore innesca pure desideri fornicatori turpini. Esauditeli. Vostri o altrui che siano.

23/10 - 22/11SCORPIONE

7+

Valorizzate l’immagine, non siate queruli e lugubri, nemmeno during the fornication: vi conviene. OK forma fisica e autostima, lavoro ni.

21/5 - 21/6GEMELLI

6

La Luna vi fa ululare e spuntare le orecchie a punta per lo stress. Rilassatevi, in qualsiasi contesto vi troviate. Sudombelico spumeggiantino.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

6

La giornata vi promette gioie amorososuine, brio diffuso e successi. L’intraprendenza paga. Occorre maggiore strategia e meno dabbenaggine.

22/6 - 22/7CANCRO

7+

Viaggi, vita sociale, cultura son favoriti, la fortuna vi palpeggia le terga (nel lavoro e in fatto di soldi), voi godete e fornicate. Ma niente scleri, please.

22/12 - 20/1CAPRICORNO

7,5

Giornata produttiva, non soloal lavoro. E forse il non dover vedere certe persone vi procurerà sollievo. L’amor soddisfa, il sudombelico è talentuoso.

23/7 - 23/8LEONE

7

Tutta la gente del mondo vi urtica. Ma anche voi non siete da meno. La giornata sembra un po’(tanto) tesa, come il sudombelico. Relaxatevi.

21/1 - 19/2ACQUARIO

6

Giornata di emozioni, soddisfazioni e di incipit fortunati. Bello l’amore, fine l’intuito, omnidirezionale lo slancio suino. E siete desiderabili.

24/8 - 22/9VERGINE

7,5

Rimuginii e cupezze sono muy deleteri. State su e non pensate all’amore, che è forse un cicinìn sfigato, ma a voi stessi. Picchi suini notevoli, però.

20/2 - 20/3PESCI

5,5

LO SPORT IN TVIL CONSIGLIO

AltriMondiR

� Annalisa (il 16 maggio) e i Verdena (12 giugno), Francesco Renga (il 10 luglio),i Gogol Bordello (il 27 agosto) e i Subsonica (il 19 settembre) ma anche la prima data italiana del cantante R&B D’Angelo (il 7 luglio), i Club Dogo (il 18 luglio), Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana (il 7 settembre). Sono alcuni degli artisti in cartellone all’ Estathé Market Sound, rassegna musicale legata a Expo che scatta domani sera con il dj-superstar Martin Garrix e termina il 31 ottobre.Il tutto ai Magazzini Generali di Milano dove sta sorgendo un’arena per 15 mila persone da 12mila metri quadri, che prevede un palco largo 48 metri e alto 14. Previsti 101 eventi in 180 giorni, compresi appuntamenti gratuiti e animazioni per i bambini.

ESTATHÉ MARKET SOUND

Ai MagazziniMilano ballatutta l’estate

The Voice va dal vivoe tiene a galla Rai 21Stasera al via i live: i quattro finalisti pubblicheranno un Ep «Talenti di grande potenzialità». Ma manca una Suor Cristina

IN SALA NEL 2016

Si gira InfernoE a Venezia sbarca Hanks

Tom Hanks a Venezia. Sotto, con Ron Howard ANSA

C osa ci fa Tom Hanks tra piazze e canali diVenezia? Forse l’indizio giusto si trovasu Twitter, dove il regista Ron Howard

ha postato lunedì un selfie davanti alla troupeproprio in Laguna, con la frase «E così si co-mincia» e ieri una foto dei monitor da cui con-trolla le inquadrature. È il via alle riprese diInferno, il terzo adattamento della saga di DanBrown dedicata all’esperto di simbologia reli-giosa Robert Langdon, dopo Il Codice da Vincie Angeli e Demoni. E Langdon, da sempre, èproprio Hanks, che lunedì a Venezia ha inter-pretato alcune scene sul Rio della Canonica, abordo di un barcone, insieme a Omar Sy (vistoin Quasi Amici) mentre ieri era di scena sotto iportici di Palazzo Ducale. Con lui, davanti allamacchina da presa, almeno un centinaio di comparse per interpretare i turisti: la scenaprevedeva che una donna scavalcasse alcunebancarelle di souvenir ed entrasse di nascostonel palazzo da una grata. Poi Hanks (sottoscorta) è tornato in albergo, trovando il tempoper una foto con una coppia di turisti.

AMNESIA Howard era stato a Venezia in au-tunno per studiare le location del film, cheprevede, nel cast, anche Felicity Jones (La teo-ria del tutto) e Ben Foster (reduce dal ruolo diLance Armstrong in L’ultima leggenda). Il setveneziano dovrebbe chiudersi domani, perpoi spostarsi a Firenze: da lì, infatti, fra Dantee Botticelli, prende le mosse la vicenda, conLangdon che si risveglia in ospedale in preda aun’amnesia. L’uscita del film, in Italia, è previ-sta per il 14 ottobre 2016.

f.riz.© RIPRODUZIONE RISERVATA

D ici The Voice e pensi: chefine ha fatto Suor Cristi-na? Come mai di un simi-

le, portentoso, fenomeno me-diatico si son perse le tracce. Ese neppure lei, dopo un solo an-no, ha resistito al tritatutto deitalent (e dei reality), che spe-ranze ci sono per i venti cantan-ti che da stasera, alle 21.10 suRai 2, si sfideranno nei cinquelive che portano al vincitore?«Fa grandi numeri in Giappone— dice J-Ax, il suo ex coach —Almeno lì. E questo mi fa con-tento, ma mi dispiace che nonabbia sfondato in Italia. Non lehanno dato un brano che an-dasse subito in radio. E dopo,invece, era troppo tardi». Ma,tra il serio e il divertito, ci mettelo zampino anche Pelù: «Ha pa-gato il fatto che il vincitore arti-stico dell’anno scorso non dove-va essere lei. La musica si è pre-sa la rivincita». Ecco, «c’è ancheil titolo» irrompe FrancescoFacchinetti. E ha anche ragio-ne, a conti fatti, perché per il re-sto - e nonostante l’attesa deitanti fan - c’è poco di piccanteda dire oltre al normale incede-re di un talent musicale fatto disfide canore ad eliminazione edi coach che, giustamente, esal-tano le doti dei propri prescelti,con un sovrappiù di superlativi,

di «interpreti unici» o di «talentidalle grandi potenzialità».Tranne il fatto che The Voice ofItaly, alla terza edizione, rima-ne un valido acchiappa-ascolti,capace di attrarre una media di2,9 milioni di spettatori, conshare tra l’11 e il 13%. Un picco-lo marchingegno che dà lavoroa 300 persone e che ora ingranaanche sui social: +184,4 percento su Facebook, +148,3 suTwitter. Tanto che qualcuno deiprotagonisti “a microfoni spen-

ti” sussurra: «Intanto, abbiamosalvato la stagione di Rai 2».

CINQUE SERATE Per il resto, ec-co come andrà da stasera fino afine maggio nello Studio 2000del Centro Rai di via Mecenate,a Milano. I venti concorrenti (4i campani, 3 i pugliesi), cinqueper ognuno dei quattro coach,J-Ax, Pelù, Noemi e la burrasco-sa coppia familiare dei Facchi-

netti («Ci sono stati diversi mo-menti di disaccordo, ma deci-dere in pochi secondi non è fa-cile» ammette papà Roby) sidaranno battaglia in diretta,davanti a 900 spettatori, fino arimanere uno per team, accom-pagnati da un’orchestra di 12elementi, sostenuti da ospiti digrido e “condotti” da FedericoRusso. I coach potranno esibirsiin duetto con i loro artisti, men-tre a decidere sarà anche il pub-blico da casa grazie al televoto.«Sono curioso di capire cosapreferiranno — dice J-Ax —. Lanostra è una proposta, abbiamole nostre idee, ma poi contano igusti del pubblico». E come in-segna Sanremo, non sempre chivince la gara, vende più dischi.«Ai ragazzi ripeto sempre cheusciti da qui, dovranno fare lagavetta: girare, suonare dal vi-vo nei locali, ovunque...» diceancora Pelù. Novità principedella stagione, infine, i quattrofinalisti pubblicheranno un Epper la Universal: due inediti equattro delle cover meglio ese-guite. Un po’ come per X Factor.Un modo per battere il ferro an-cora caldo e non rischiare di ve-der affievolire anche il successopiù clamoroso.

m.arc.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il cast di The Voice: da sin. Valentina Correani (inviata dalla web room) Piero Pelù, Noemi, J-Ax, Roby e Francesco Facchinetti, e il conduttoreFederico Russo

RVenti concorrenti e cinque coach: J-Ax, Piero Pelù, Noemi e la coppiaFacchinetti

RIECCO GISELEPER VOGUEÈ UNA STATUA� Altro che pensione: a duesettimane dall’addio allepasserelle, rieccola: GiseleBündchen, si è ripresa lascena. La 34enne top modelha offerto il suo nudo corpostatuario (con piedistallo)per la cover (foto) dell’edi-zione brasiliana di Vogueche festeggia 40 anni.

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