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La cultura informatica, fattore di innovazione della PA - Gestione manageriale del cambiamento 14 Novembre 2007 I a giornata Docente: Graziella D’Amico

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La cultura informatica, fattore di innovazione della PA - Gestione manageriale del

cambiamento14 Novembre 2007 I a giornata

Docente: Graziella D’Amico

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Obiettivi del corso

L’ICT (Information and Communication Technology) è diventato un tema che non si può più trascurare per poter gestire una azienda pubblica o privata.

Nel corso di questi giorni affronteremo delle tematiche di base:- Strutture e ruoli dell’ICT- Come trattare i contratti di informatica- Come affrontare i progetti

e dei temi ICT di attualità nel mondo della PA .

Ci attendiamo che usciate da questo corso un po’ meno “fuori contesto” in attività sul tema e con qualche strumento per agire.

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Obiettivi del corso

Non è importante sapere tutte le cose per risolvere i miei problemi

ma sapere dove e cosa cercare per trovare chi può risolvermeli !

Prima giornata: Il mondo dell’ICT

Seconda giornata: La gestione dei progetti e la dematerializzazione

Terza giornata: Il Web come supporto alla gestione e comunicazione

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Obiettivi della giornata

Riferimenti per le PA nell’acquisto di soluzioni informatiche in ottica di riuso soluzioni aperte interoperabilità

Contratti informatici

Aspetti legali: tutela del software e diritti sul software

La gestione dei contratti informatici:Il modello di riferimento della relazione contrattuale

Modelli di gestione e MaturityModel Valutare l’adeguamento della struttura ICT ai bisogni dell’Ente

Il Ruolo dell’ICT nell’organizzazion

Funzioni, ruoli, attivitàdelle funzioni ICT e relazioni con il contesto organizzativo:

Spunti sullo stato attuale e futuro

Come vediamo l’informatica oggi

I sistemi informativi come modello di supporto alle attivitàe ai processi

Il quadro evolutivo dei SI nelle aziende pubbliche e private:

Riferimenti per le PA nell’acquisto di soluzioni informatiche in ottica di riuso soluzioni aperte interoperabilità

Contratti informatici

Aspetti legali: tutela del software e diritti sul software

La gestione dei contratti informatici:Il modello di riferimento della relazione contrattuale

Modelli di gestione e MaturityModel Valutare l’adeguamento della struttura ICT ai bisogni dell’Ente

Il Ruolo dell’ICT nell’organizzazion

Funzioni, ruoli, attivitàdelle funzioni ICT e relazioni con il contesto organizzativo:

Spunti sullo stato attuale e futuro

Come vediamo l’informatica oggi

I sistemi informativi come modello di supporto alle attivitàe ai processi

Il quadro evolutivo dei SI nelle aziende pubbliche e private:

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I grandi elaboratori

Informatica individuale e le

interfacce grafiche

Informatica distribuita e banche dati

Internet e web

elaborazione dati (calcoli)

produzione documentale

gestione dell'informazione

decentramento dei servizi

automazione ufficio automazione attività e processi

gestione della comunicazione

    analisi dati  

EDP (Electronic Data Processing)

IT (Information Technology)

ICT (Information & Communication

Technology)

Utility per la riduzione dei tempi di elaborazione

Supporto al business

Business enabling Collaborative work

I sistemi informativi come modello di supporto alle attività e

ai processiL’utilizzo delle tecnologie informatiche, la loro visione e uso nelle aziende/organizzazioni ha subito profonde evoluzioni dagli anni ‘70 ad oggi:

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Come vediamo l’informatica oggiDonald A. Norman (ex. Vicepresidente settore ricerca

Apple Computer)Il Computer invisibile - 1998

La tecnologia migliore è quella che non si vede, perché è così semplice da usare da essere diventata

“trasparente”Il computer, è ancora intrusivo, frustrante, fin troppo visibile ed esigente: si tratta di un oggetto progettato

da tecnologi per tecnologi…”

Nel 2007 abbiamo l’Ipod, l’Iphone …

I mezzi di utilizzo dell’informatica stanno diventando strumenti non informatici.Con le evoluzioni del Web il paradigma di utilizzo sta cambiando a grande velocità.

Ciò non vuol dire che Norman abbia ancora visto coronato il suo sogno.

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Spunti sullo stato attuale e il futuro

L’evoluzione dell’informatica ha coinciso con vere e proprie rivoluzioni del modo di vivere delle persone negli ultimi 20 anni.

L’innovazione non è avvenuta con dei salti discontinui per cui molte cose ancora coesistono (nel bene e nel male).

I grandi elaboratori vivono nel “sottofondo” (non si vedono ma sono alla base di molte cose).

L’informatica individuale è diventata quasi scontata

Internet e Web sono in ebollizione

L’atteggiamento degli informatici di casa non si è sempre evoluto in relazione al cambiamento (la lotta all’oscurantismo è quello che mi dà da vivere).

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Spunti sullo stato attuale e il futuro

Sentirete nominare:

Web 1.0 - Web 2.0 - Web 3.0

Su queste sigle si sta ancora dibattendo negli ambienti tecnici.Ma cerchiamo di capire cosa c’è dietro.

Uno degli “sport” del “Marketing” informatico è

inventarsi sigle che prima non c’erano ma che oggi come mai affascinano politici e

dirigenti.

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Internet e Web la nascita (Web 1.0)

I fattori che consentono la diffusione di internet sono:

Le reti, che già c’erano ma arrivano più facilmente nelle case e negli uffici

I protocolli internet e WEB (TCP/IP, HTTP,…), che le rendono Virtuali

Le tecnologie di comunicazione, che ampliano la gamma di canali disponibili

Le informazioni diventano distribuite “nel mondo”.

La modalità di accesso non dipende più dalla applicazione.

Il primo utilizzo proposto agli utenti (i navigatori) è quello di consultazione via via supportata da efficienti strumenti di

ricerca, selezione e aggregazione.

Questo è quanto (dopo accesi dibattiti) viene ora catalogato come Web 1.0

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Le date chiave (Web 1.0)

I motori di ricerca si estendono dal web al desktop.2006

Googlerilascia la suite ‘office’accedibilein Internet.2007

MSN Search(ora Windows Life Search): Microsoft rilascia una propria soluzione per la ricerca in Internet.

2005

Fondata nel 1994 (David Filo, JerryYang), Yahoolancia un proprio originale motore di ricerca.

2004

Fondata nel 1998 (LarryPage, SergeyBrin), Googlesi afferma prevalendo sui rivali ormai spariti.

2001

Esce Windows 95con browser integrato; Netscapesi quota in borsa. 1995

Nasce il primo browserMosaicdella NCSA (poi divenuto Netscape) con JimClarke MarcAndreessene motori di ricerca (Aliweb).

1993

I motori di ricerca si estendono dal web al desktop.2006

Googlerilascia la suite ‘office’accedibilein Internet.2007

MSN Search(ora Windows Life Search): Microsoft rilascia una propria soluzione per la ricerca in Internet.

2005

Fondata nel 1994 (David Filo, JerryYang), Yahoolancia un proprio originale motore di ricerca.

2004

Fondata nel 1998 (LarryPage, SergeyBrin), Googlesi afferma prevalendo sui rivali ormai spariti.

2001

Esce Windows 95con browser integrato; Netscapesi quota in borsa. 1995

Nasce il primo browserMosaicdella NCSA (poi divenuto Netscape) con JimClarke MarcAndreessene motori di ricerca (Aliweb).

1993

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L’ inizio delle comunità (Web 2.0)

La capacità di banda aumenta ed entrano nel Web applicazioni di utilizzo di Internet

IN MODO ATTIVO

Comincia ad affermarsi il carattere di socializzazione attraverso il nuovo mezzo e la

ricerca di costruzione di comunità.

E qui c’è chi ancora sostiene che siamo in una fase intermedia (Web 1.5)

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Le date chiave: inizio delle comunità Amazonèlanciata da JeffBesozcome negozio onlinedi libri per poi diversificarsi anni dopo spaziando dal DVD all’arredamento.

1995

2003

2002

2001

1999

1997

Skype(NiklasZennströme Janus Friis; dal 2005 di e.Bay): utilizza una rete p2p per effettuare la telefonia su internet(a cui si aggiungono chate video).

e.Bay(fondata nel 1998 da PierreOmidyar) offre i propri servizi come sito per la gestione di aste on line ed incorpora PayPal come metodo di regolazione delle transazione per garantire i pagamenti online.

Kaaza (fondata da NiklasZennströme JanusFriis; dal 2002 della ShermanNetworks) prende il posto di Napsterper la condivisione soprattutto di file musicali (mp3) tramite una evoluzione del protocollo p2p (FastTrack).

Nasce Napster (Shawn Fanning, Sean Parker) come affermazione di una nuova modalità di condivisione delle informazioni: peertopeer(p2p). Lo scopo era quello di condividere musica.

AOL lancia il primo servizio di Istantmessaging: comunicazione realtime basata su testo (chat). Yahooe Microsoft lo seguono a ruota.

Amazonèlanciata da JeffBesozcome negozio onlinedi libri per poi diversificarsi anni dopo spaziando dal DVD all’arredamento.

1995

2003

2002

2001

1999

1997

Skype(NiklasZennströme Janus Friis; dal 2005 di e.Bay): utilizza una rete p2p per effettuare la telefonia su internet(a cui si aggiungono chate video).

e.Bay(fondata nel 1998 da PierreOmidyar) offre i propri servizi come sito per la gestione di aste on line ed incorpora PayPal come metodo di regolazione delle transazione per garantire i pagamenti online.

Kaaza (fondata da NiklasZennströme JanusFriis; dal 2002 della ShermanNetworks) prende il posto di Napsterper la condivisione soprattutto di file musicali (mp3) tramite una evoluzione del protocollo p2p (FastTrack).

Nasce Napster (Shawn Fanning, Sean Parker) come affermazione di una nuova modalità di condivisione delle informazioni: peertopeer(p2p). Lo scopo era quello di condividere musica.

AOL lancia il primo servizio di Istantmessaging: comunicazione realtime basata su testo (chat). Yahooe Microsoft lo seguono a ruota.

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L’inizio delle comunità (Web 2.0)

L’utente diventa da consumatore a produttore:

può contribuire popolando e alimentando il Web con propri contenuti.

In pratica tutto ciò che è intorno

al lavoro collaborativo e alla partecipazione.

Le applicazioni ti consentono di generare pagine e grafica e pubblicare video senza conoscere i “linguaggi” dell’informatica.

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Da consumatori a produttori

la piùgrande enciclopedia online nata dalla collaborazione diretta di ‘autori’di contenuti (1.600.000+ voci).

Wikipedia:

un luogo per la creazione di comunitàvirtuale privata che condivide interessi e permette di mantenere il contatto.

MySpace, Facebook:

nato come spazio di condivisione di video personali sta inventando un nuovo modo di diventare broadcaster(70+ milioni di video guardati al giorno)

YouTube:

versione sonora del blog: permette di creare contenuti audio/video caricarli su piattaforma internet e renderli fruibili sul computer, telefonini o riproduttori (iPod)

Poadcast:

diario personale regolarmente aggiornato, pubblicato su web (66+ milioni di blob) permette allo scrittore e al lettore di intavolare aperte discussioni sui contenuti

Blog:

la piùgrande enciclopedia online nata dalla collaborazione diretta di ‘autori’di contenuti (1.600.000+ voci).

Wikipedia:

un luogo per la creazione di comunitàvirtuale privata che condivide interessi e permette di mantenere il contatto.

MySpace, Facebook:

nato come spazio di condivisione di video personali sta inventando un nuovo modo di diventare broadcaster(70+ milioni di video guardati al giorno)

YouTube:

versione sonora del blog: permette di creare contenuti audio/video caricarli su piattaforma internet e renderli fruibili sul computer, telefonini o riproduttori (iPod)

Poadcast:

diario personale regolarmente aggiornato, pubblicato su web (66+ milioni di blob) permette allo scrittore e al lettore di intavolare aperte discussioni sui contenuti

Blog:

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1 Motori di ricerca 4 Aggregatori 7 trova case 13 Blog 17 Video2 utilità per il web 5 fumetti 8 Sistemi operativi 14 Network sociali 18 Notizie3 Indici di popolarità 6 produttività 9 – 12 varie 1 5-16 podcast

Una utile curiosità sullo stato dell’arte.

La tavola periodica di internet:

http://www.wellingtongrey.net/miscellanea/archive/

Selezionare dall’elenco “The periodic table of the internet”

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E il Web 3.0 ?Per il momento possiamo rilassarci se ne sta ancora

discutendo.

Timothy Berners-Lee, inventore del World Wide Web e oggi Direttore del Consorzio W3C, nel marzo 2007, interrogato sul futuro di internet, mette l’accento su questi fattori:

• Data Integration Il Web sarà in grado di aiutarci sempre meglio a gestire integrare e analizzare i dati. Oggi possiamo vedere o dati sul browser ma abbiamo ancora necessità di fare molto lavoro manuale per usarli.

• Network Diversity and Device Independence Inoltre il web sarà accessibile da tipologie di rete diversificate (wireless, wireline, satellite, WiMAx) in modo sempre crescente.

• Ubiquitous Web Applications Le applicazioni saranno sempre più diffuse nel nostro ambiente di tutti i giorni con muri, automobili e frigoriferi come display.

• The Web is Not Complete Le questioni tecnologiche determinano come i computer interagiscono. Le convenzioni sociali, come l’incentivazione a rendere i link risorse di valore o le regole di ingaggio in sito web di una rete sociale, determinano come le persone gradiscono o sono abilitate a interagire.

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Come affrontare il cambiamento

L’evoluzione è in atto e cambia anche le aspettative dell’utenza.

Nell’ innovazione valutiamo da dove partiamo ma con uno sguardo al futuro.

Ricordiamo che:

Non si può partire dal tetto (bisogna sempre costruire dalle fondamenta).

Se la casa è troppo vecchia o malmessa meglio rifondarla (con materiali tecnologicamente avanzati).

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… e adesso che ne dite di …

Continua …

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Il Ruolo dell’ ICT nell’organizzazione

Le tecnologie informatiche/informative sono cambiate e sono in cambiamento:

Dal Mainframe al Web 3.0

La visione del ruolo dei sistemi informativi si è evoluta:

Da utility per la riduzione dei tempi di elaborazione a mezzo di condivisione e partecipazione, passando da mezzo di supporto al business.

In modo analogo la complessità dei Sistemi Informativi e dei ruoli e delle competenze si è immensamente complicata:

Aumentano le funzioni, Aumentano le competenze tecniche, Aumentano le competenze non tecniche.

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Il Ruolo dell’ ICT nell’organizzazione

In una prospettiva di crescita, indipendentemente dal mandato (pubblico, o privato) a cui si è chiamati, è un passo doveroso per un Manager:

riconoscere questo cambiamento e quindi di non liquidare più gli informatici solo come “i tecnici” o “i tecnologi”, avulsi dalla realtà aziendale,

richiederlo, cercando un adeguamento delle proprie strutture in questo senso e collocando la funzione nella giusta dimensione della struttura organizzativa,

Cerchiamo di conoscere la complessità del sistema ICT.

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Il ruolo dell’IC - le componenti tecnologiche

Componenti applicative

FRONT END

BACK END

Componenti tecnologiche

Hardware

Software di base

Data Base

Connettività

Accesso a

lla r

ete

fi

sic

a (

WA

N,

LA

N)

Accesso a

lla re

te v

irtuale

(VP

N, In

tern

et,

intra

net)

Accesso wireless (UMTS, GPRS,WI-FI,WIMAx)

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Il ruolo dell’ICt - un esempio complessità applicativa

PREVENTIVO SPESE ENTRATE TESORERIA PATRIMONIO FINANZIAM.

Gestione contabile

Gestione dei servizi

Sviluppourbanistico

Demografico Commercio S. Muni. TI Altri

GAS

ACQUA

ELETTRICITÀ

FARMACIE

TRASPORTI

AS. SOCIALE

ISTRUZIONE

CULTURA

T. LIBERO

MERCATI

LICENZE

AUTOR.NI

PIANI

ANAGRAFE

S. CIVILE

LEVA

ELET.

PIANIF.NE

GESTIONE

Gestione Risorse Umane

PIANTA ORGANICA STIPENDI CONCORSI FORMAZIONE

Gestione Amministrativo

PROTOCOLLO DELIBERE WORD PROCESSING ARCHIVIO

Gestione pratiche Gestione del territorio

Informazioniper i

cittadini

Un esempio di Sistema Informativo Comunale

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Il ruolo dell’ ICT - componenti organizzative

Azienda/Ente

Consulenza e formazione

Servizi sistemistici e tecnologici

Sviluppoapplicativo

Servizi esterni

Help desk

Sviluppo Sistemi

multimediali

Servizi di office (mail, internet, storage..)

Servizi di rete e fonia

Gestione DB e piattaforme

Gestione dei posti lavoro

Man

ute

nzio

ne e

gestio

ne

Pro

vis

ion

ing

Project management

Sviluppo Applicativo

servizi interni

H. D.Demand management

Data and process modeling

Uti

lizza

tori

est

ern

i

Call C

en

ter

Sicurezza informatica

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Le funzioni principaliDemand Management

La funzione assolta è quella di costituire il canale attraverso il quale vengono valutate le esigenze dell’utenza ed individuate le soluzioni adeguate. Il demand manager individua i requisiti, fornisce le proposte, stima i costi e i tempi di attuazione, attiva i progetti o alloca le risorse necessarie all’espletamento delle attività. Il responsabile dei SI è una funzione prevalentemente di Demand Management a cui si aggiungono:

Responsabilità nella gestione e manutenzione dei SI e delle strutture interne e esterne che ad essi afferiscono.

Responsabilità nella definizione dei contratti e il rispetto dei livelli di servizio nella erogazione degli stessi.

Pianificazione dei costi in sede di Budget annuale e del piano di manutenzione per le risorse materiali e fisiche afferenti all’area ICT.

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Le funzioni principaliHelp Desk

E’ la funzione che interfaccia l’utenza interna per assolvere ai compiti di manutenzione e assistenza sui servizi forniti.

Nell’ambito dei servizi all’utenza esterna costituisce il Secondo Livello di Help Desk in relazione con il Call Center dell’ azienda.

Il servizio di Help Desk si configura su tutte le linee di servizio fornite dai Sistemi Informativi.

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Le funzioni principaliProject Management

Il project management è una funzione che, in caso di progetti di una certa complessità, gestisce le fasi di analisi, pianificazione e coordinamento delle risorse (interne, esterne, fisiche, materiali) e che assicura la conduzione di un progetto nei tempi e nei modi stabiliti.

Il PM deve essere comunque una competenza di chiunque nell’ambito dei servizi di ICT svolga ruoli di coordinamento di attività e/o servizi.

Formazione e consulenza

Sono le funzioni che costituiscono la messa a disposizione dell’utenza di competenze tecniche specifiche e di formazione per il raggiungimento degli obiettivi a cui la stessa è preposta.

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Le funzioni principaliServizi Applicativi

Sono le funzioni che curano, a supporto dell’utenza, la progettazione, l’implementazione o acquisizione di soluzioni o servizi software, necessari allo svolgimento delle attività dell’azienda/ente.

Nello schema di riferimento nel abbiamo fatto una catalogazione schematizzata come segue:

Sviluppo Applicativo Servizi interni Sviluppo Applicativo Servizi esterni (es. funzioni di

sportello, pagamento ecc) Sviluppo Sistemi multimediali

Attenzione: è solo una modalità per classificare competenze più orientate alle tecnologie di comunicazione, vs. gestione di prodotti, vs. gestione di soluzioni custom e alle differenti competenze funzionali.

La divisione reale dipende dallo specifico contesto.

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Le funzioni principaliData and Process Modeling

Cura l’analisi dei processi e delle funzioni individuando le aree di integrazione tra i progetti di ricerca e le componenti di ri-usabilità.

Cura il disegno delle strutture dati identificando le modalità di integrazione delle informazioni delle varie aree aziendali.

Nell’accezione più estesa di trattamento di archivi si occupa della modellizzazione di banche dati per tutte le tipologie di informazioni in formato digitale, collabora con il gruppo di sviluppo nella definizione delle applicazioni da realizzare e con il gruppo di manutenzione e gestione delle banche dati aziendali e di progetto.

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Le funzioni principaliServizi Tecnologici e Sistemistici

Sono le funzioni relative alla progettazione, implementazione e gestione delle infrastrutture tecnologiche relative alla rete dati e fonia e ai servizi di networking (LAN e WAN) e di internet come elencate nello schema di riferimento:

Da notare: la fonia è relativamente una “new entry” determinata dalle nuove tecnologie VoIP (Voice over IP).

Servizi sistemistici e tecnologici

Servizi di office (mail, internet, storage..)

Servizi di rete e fonia

Gestione DB e piattaforme

Gestione dei posti lavoro

Sicurezza informatica

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Le funzioni principaliManutenzione e Gestione

Sono le funzioni atte al mantenimento del parco tecnologico e applicativo dell’ente e garantiscono il buon funzionamento delle risorse tecnologiche e applicative dell’azienda/ente.

Provisioning

Sono le funzioni atte alla acquisizione di tutte le risorse materiali e umane per l’erogazione dei servizi citati e per il mantenimento delle risorse tecnologiche e applicative dell’azienda. Non sempre il provisioning è allocato all’interno dell’area ma esistono delle competenze specifiche (lo vedremo) che rendono imprescindibile una funzione interna che collabori e colloqui con le eventuali funzioni esterne all’area preposte.

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Le funzioni principaliCall Center

Sono le funzioni preposte alla comunicazione con l’utenza esterna per la gestione delle operazioni e delle problematiche del servizio erogato dall’azienda.

Nel caso più semplice è adibito al supporto all’utenza esterna dei servizi erogati tramite internet e in questo caso è allocato prevalentemente nell’area ICT.

Nei casi più complessi è il servizio che si occupa dei rapporti con l’utente/cliente per attività di informazione e di gestione delle pratiche (si pensi alle assicurazioni on-line o per restare in ambito PA ai servizi quali lo 0606 del comune di Roma).

In questo caso diventa una funzione aziendale autonoma (anche se fortemente integrata con l’ICT) di cui le funzioni precedentemente citate sono un sottoinsieme.

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Il ruolo dell’ICT - valutazione del posizionamento

Un semplice auto-test : provate a compilare questo schema.

FunzioneLa funzione è identificata ?

(sì/no)

Attribuzione

Interna Esternase esterna chi la

controlla ?

INTERFACCIA CON UTENTE        

Demand Management        

Help Desk        

GESTIONE E SVILUPPO        

Project Management        

Consulenza e Formazione ICT        

Sviluppo (web e multimediali)        

Sviluppo componenti gestionali        

Sviluppo prodotti di terze parti        

Analisi dati e processi        

Manutenzione e gestione sistemi applicativi        

SERVIZI SISTEMISTICI E DI RETE        

Gestione posti di lavoro        

Gestione DB e piattaforme        

Servizi di office (mail, internet ..)        

Servizi di fonia        

Sicurezza informatica        

PROVISIONING        

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Esempio di risultato:

I vostri sistemi sono tutti gestiti esternamente.La funzione di Interfaccia verso il fornitore è affidata a una persona senza competenze tecniche.

E’ probabilmente necessario affiancare una competenza tecnica nell’individuazione dei bisogni e nella contrattazione tecnica e di controllo.

Se non è possibile allocarlo all’interno cercate una consulenza indipendente.

Il ruolo dell’ICT - valutazione del posizionamento

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Esempio di risultato:

Tutto è concentrato sulla stessa persona e i vostri Sistemi Informativi sono interni.

Probabilmente avete delle lacune di competenza che non favoriscono lo sviluppo: le persone tendono a riportare le attività nell’ambito della propria conoscenza trascurando o mal gestendo quelle al di fuori.

In genere in questi casi la prevalenza di competenze è sistemistica. L’area deve essere ri-calibrata se ci sono esigenze di sviluppo applicativo.

Il ruolo dell’ICT - valutazione del posizionamento

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Esempio di risultato:

Non siete riusciti ad attribuire le competenze a singoli team o individui.

La struttura del vostro ICT non è chiaramente individuata: deve essere condotto un chiarimento sui ruoli o le funzioni.

Diffidate se all’interno della organizzazione tutti fanno tutto (siete in scala più grande nella casistica precedente).

Il ruolo dell’ICT - valutazione del posizionamento

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Esempio di risultato:

Siete troppo complessi per autovalutarvi ed avete una sensazione di non soddisfazione o avete obiettivi di crescita importanti.

Richiedere una analisi “di asset organizzativo”- Definizione obiettivi e missione ente- Verifica del parco applicativo- Verifica infrastrutture a supporto- Verifica organizzazione a supporto- Analisi del GAP- Riposizionamento

Anche in questo caso è fortemente consigliata consulenza indipendente.

Il ruolo dell’ICT - valutazione del posizionamento

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Il ruolo dell’ICT - modelli di gestione

La responsabilità del Responsabile dei Sistemi Informativi diviene quella di:

creare un quadro di riferimento coerente agli obiettivi aziendali

porre le condizioni per il buon funzionamento del sistema.

E’ il principio di Governance dei Sistemi Informativi.

Un altro fattore di grande importanza è che la molteplicità delle funzioni e dei servizi è tale che:

nessuna azienda oggi può permettersi di avere e sviluppare internamente tutte le competenze tecniche e funzionali necessarie per costruire tutte le componenti dell’ infrastruttura tecnologica e del portafoglio applicativo con le quali viene definita l’impalcatura di funzionamento della stessa.

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Il ruolo dell’ICT - modelli di gestione

I modelli di gestione dei Sistemi informativi oggi prevedono, spesso un mix più o meno equilibrato di componenti:

In House: sistemi sviluppati e gestisti completamente all’interno della propria struttura.

In Housing/Hosting: parte dei sistemi sviluppati internamente ma ospitati presso strutture esterne.

In Outsourcing: sistemi sviluppati e completamente gestisti in strutture esterne (esternalizzazione).

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Il ruolo dell’ICT - modelli di gestione

Cosa si presta di più all’ esternalizzazione:

- I servizi di base - Gli applicativi ad altamente strutturati,

regolamentati con grande consolidamento funzionale (es. la gestione paghe)

- L’help desk interno e la gestione dei posti di lavoro (hw, sw di office, stampanti, ecc.)

Cosa è irrinunciabile:

- la capacità di governo - le competenze di processo e di conoscenza

funzionale- le funzioni di controllo

La scelta dovrebbe essere orientata dal “Maturity Model” di gestione dei processi ICT nell’Ente.

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Il ruolo dell’ICT - modelli di gestione

Maturity Model: Livello di strutturazione nella gestione dei processi dei Sistemi Informativi

Consapevolezza e comunicazione della necessità di strutturare i processi

Policies standard e procedure

Strumenti di supporto

Competenze necessarie

Attribuzione dei compiti e delle responsabilità

Definizione e misurazione di obiettivi e risultati

INIZIALE Necessità percepita ; livello comunicazione sporadico

Prassi ad hoc in funzione degli attori del processo

Utilizzo individuale

Non vengono identificate a priori

Non vengono attrinuiti a priori

Non vengono identificati a priori

RIPETIBILE Sentita e comunicata necessità di strutturare

Parziale Standard de facto (riutilizzo strumenti di alcuni)

Almeno per le arere più importanti

Non è formale ma è attribuita agli attori in gioco. Divenda poco chiaro quando ci sono dei problemi

Saltuaria

DEFINITO Formalizzato l'obbligo Formalizzazione dei macro processi o dei processi primari

Copertura di aree specifiche

Definite e formalizzate per tutti i processi

Il responsabile del proceso è individuato anche se non sempre ha l'autorità necessaria su tutte le componenti

Identificati indicatori di efficienza e efficacia. Misurazioni manuali

GESTITO Compresa a pieno la rilevanza; comunicazione strutturata

Processi definiti in dettaglio e formalmente approvati standard utilizzati nella vita quotidiana

Introduzione di strumenti automatizzati a supporto dei processi (misure performance)

Definizione eseguita e misurata e aggiornata

Definiti ruoli e ambiti di competanza

Aumento di misurazioni articolate e analisi dei risultati

OTTIMIZZATO Orientamento al miglioramento continuo

Evoluzione con utilizzo di supporti di wf

Piattaforme integrate di supporto ai processi e misurazione

Introduzione di strumenti di Knowledge Management e sviluppo personale delle competenze

Gli attori hanno il corretto livello di responsabilità e delega

Sistema di misurazione integrato

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Consapevolezza e comunicazione della necessità di strutturare i processi

Policies standard e procedure

Strumenti di supporto

Competenze necessarie

Attribuzione dei compiti e delle responsabilità

Definizione e misurazione di obiettivi e risultati

INIZIALE Necessità percepita ; livello comunicazione sporadico

Prassi ad hoc in funzione degli attori del processo

Utilizzo individuale

Non vengono identificate a priori

Non vengono attrinuiti a priori

Non vengono identificati a priori

RIPETIBILE Sentita e comunicata necessità di strutturare

Parziale Standard de facto (riutilizzo strumenti di alcuni)

Almeno per le arere più importanti

Non è formale ma è attribuita agli attori in gioco. Divenda poco chiaro quando ci sono dei problemi

Saltuaria

DEFINITO Formalizzato l'obbligo Formalizzazione dei macro processi o dei processi primari

Copertura di aree specifiche

Definite e formalizzate per tutti i processi

Il responsabile del proceso è individuato anche se non sempre ha l'autorità necessaria su tutte le componenti

Identificati indicatori di efficienza e efficacia. Misurazioni manuali

GESTITO Compresa a pieno la rilevanza; comunicazione strutturata

Processi definiti in dettaglio e formalmente approvati standard utilizzati nella vita quotidiana

Introduzione di strumenti automatizzati a supporto dei processi (misure performance)

Definizione eseguita e misurata e aggiornata

Definiti ruoli e ambiti di competanza

Aumento di misurazioni articolate e analisi dei risultati

OTTIMIZZATO Orientamento al miglioramento continuo

Evoluzione con utilizzo di supporti di wf

Piattaforme integrate di supporto ai processi e misurazione

Introduzione di strumenti di Knowledge Management e sviluppo personale delle competenze

Gli attori hanno il corretto livello di responsabilità e delega

Sistema di misurazione integrato

Il ruolo dell’ICT - modelli di gestione

Maturity Model: Livello di strutturazione nella gestione dei processi dei Sistemi Informativi

Per poter proficuamente “esternalizzare” interi servizi è necessario avere un livello

di maturità da DEFINITO in poi.

Conviene ricorrere all’esterno in situazioni pessime o ottime.

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… e adesso che ne dite di …

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La gestione dei contratti informatici

Il quadro normativo che definisce le regole che seguire nella esecuzione degli acquisti nella pubblica amministrazione è lo stesso anche nel caso di contratti informatici (e sono oggetto di corsi specifici).

Ad esso tuttavia si aggiungono tre aspetti che li rendono differenti dalla gestione di l’acquisto di prodotti e servizi di altro tipo:

Interdipendenza delle scelte: non tutte le combinazioni tecnologiche possono funzionare bene insieme, vedi relazione tra acquisto e gestione.

“lock in” della relazione con il mercato: le scelte non sono facilmente reversibili e creano sempre una relazione di medio termine tra il cliente e il fornitore

Elevata dinamica dei fabbisogni aziendali: la relazione con il fornitore deve essere orientata a creare meccanismi in grado di gestire il cambiamento

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La gestione dei contratti informaticiIl modello di riferimento della relazione contrattuale

Progetto o servizio

Accordo iniziale

Vita della relazione

Conclusione della relazione

obiettivi

oggetto

Modalità - come

attori

modalità - dove

Durata

Regole del gioco:Diritti e doveri

Competenze di management del sistema informativo aziendale

Competenze legali

Interesse del Fornitore:massimizzare i margini a parità di qualità

Interesse del Cliente:minimizzare i costi nella soddisfazione cliente

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La gestione dei contratti informatici

Obiettivi: Definire e condividere il perché (le motivazioni)

della relazione di acquisto. Definire il quadro di riferimento della relazione.

Oggetto della relazione: Definire l’entità e la rilevanza dell’impatto

dell’acquisto sui cambiamenti necessari in base al livello di strutturazione dei processi SI

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La gestione dei contratti informatici

Modalità: è definita in base al tipo di relazione tra Azienda e Fornitore/Outsourcer.

Transazionale:

Struttura il contenuto della relazione in modo da minimizzare le risorse della Azienda per gestire la relazione con il Fornitore.

Associativa:

Definisce con attenzione ed obiettività i contributi che l’Azienda deve fornire nel corso del progetto al Fornitore.

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La gestione dei contratti informaticiTip

o d

i re

lazi

on

e

Transazionale AssociativaOggetto Attività organizzate in un

processo strutturato, definito e ripetibile

Attività non ripetitive finalizzate al raggiungimento di un obbiettivo di tipo progettuale

Definizione Definizione

Valutazione del risultato Realizzazione del risultato

Valutazione del risultato

Livelli di servizio Raggiungimento obiettivi e risultati

Soddisfazione percepita

Variabilità del uso risorse

Accesso a competenze in funzione delle necessità aziendali

Prassi di eccellenza

Economie di scala Metodologie

Infrastrutture specializzate

Competenze applicative o tecnologiche

Bassa manutenzione della relazione

Utilizzo flessibile risorse

Margini coerenti Rigore metodologico

Proposizioni del fornitore

Equilibrio soddisfacente

Tipologia interdipendenza

Contributo del cliente nell'organizzazione del servizioParametri valutazione

Aspettative cliente

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La gestione dei contratti informatici

Attori: molteplici e con obiettivi differenziati.

Bisogna definire le dinamiche e anticipare i possibili conflitti

Sperimentale o iniziale: Riprendere le dichiarazioni di intenti nelle premesse contrattuali.

Collaborazione: Definire obiettivi comuni effettivamente misurabili e attribuire incentivi per gli attori di entrambe le parti in gioco.

Cooperazione: Definire le relazioni di interdipendenza e le interazioni .

Conflittuale: Definire gli elementi in grado di neutralizzare e oggettivare le relazioni in caso di conflitto.

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La gestione dei contratti informatici

Durata della relazione: la relazione non si chiude con l’esecuzione del servizio o il rilascio del progetto.

Definire in forma contrattuale “le code”, le scadenze di revisione intermedia, le possibili sospensioni, le condizioni di interruzione.

Minimizzare gli automatismi temporali e obblighi collegati.

Pianificare condizioni di uscita e sostituzione garantendo continuità di servizio.

Luogo: in particolare in condizioni di eventuale decentramento e delocalizzazione

Definire modalità, attori e mezzi di comunicazione.

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La gestione dei contratti informaticiFasi della relazione:

Test e avviamentoModifica o dismissioneConclusione

esecuzione

Progettazione e realizzazioneSet up e transazioneFruizione

Identificazione della soluzione tecnico economica miglioreNegoziazione

Fattibilitàtecnica ed economicaValutazione

Definizione Livelli servizio

Definizione degli obiettivi e delle specifiche funzionaliDefinizione attivitàda esternalizzare

Indagine preliminareDefinizione assetto di gestione del SI aziendaleDefinizione del contenuto

AssociativaTransazionale

Test e avviamentoModifica o dismissioneConclusione

esecuzione

Progettazione e realizzazioneSet up e transazioneFruizione

Identificazione della soluzione tecnico economica miglioreNegoziazione

Fattibilitàtecnica ed economicaValutazione

Definizione Livelli servizio

Definizione degli obiettivi e delle specifiche funzionaliDefinizione attivitàda esternalizzare

Indagine preliminareDefinizione assetto di gestione del SI aziendaleDefinizione del contenuto

AssociativaTransazionale

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La gestione dei contratti informatici - aspetti legali

Anche se nel mondo dell’informatica siamo succubi delle terminologie anglosassoni (body rental, outsourcing, system integration, ecc.),

un contratto è un contratto

ai sensi dell’articolo 1321 del Codice Civile che ne definisce le regole generali.

Anche i contratti di informatica possono essere ricondotti alle categorie di:

Contratto tipico: con regolamentazione specifica oltre alla norma generale. Ad esempio: appalto

Contratto atipico: che, nel contesto della regolamentazione specifica, sono frutto alla libertà negoziale. Ad esempio: licenze d’uso

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La gestione dei contratti informatici - aspetti legali

La tutela del software:

Il software (Dlgs 518 di modifica e integrazione della legge 633 del 1941) rientra nella legge di tutela del Diritto di Autore e i programmi e banche dati che costituiscono una creazione intellettuale sono considerate alla stregua di opere letterarie ai sensi della Convenzione di Berna:

Ciò che viene protetto è il codice sorgente così come scritto dagli autori.

Per essere protetto deve essere originale e frutto dell’inventiva intellettuale dell’autore.

Le idee e/o i principi alla base di un software e delle interfacce non sono proteggibili.

Il materiale preparatorio di progettazione è tutelato come il software.

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La gestione dei contratti informatici - aspetti legali

I diritti sul software:

Il diritto intellettuale è inalienabile. Il diritto di sfruttamento economico è cedibile.

In base alla norma, i diritti di sfruttamento in caso di lavoratore dipendente sono del datore di lavoro. In tutti gli altri casi (se non diversamente pattuito) del soggetto che sviluppa il software.

Non è, quindi scontato che il software appartenga a chi ne ha pagato lo sviluppo (anzi la legge sul Diritto d’Autore art 110 specifica la necessità di formalizzazione scritta) .

E’ fondamentale definire sempre le clausole di proprietà e sfruttamento economico del software che viene realizzato ad hoc per l’Azienda/Ente.

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Contratti informatici – clausole fondamentali

Le principali clausole che rientrano nella casistica dei contratti di appalto sia d’opera che di servizi a cui si deve prestare attenzione sono:

Oggetto Personale del Fornitore Riservatezza Proprietà Codice Sorgente Tempistiche Garanzia Licenze

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Contratti informatici – clausole fondamentali

Oggetto E’ bene rimandare a un dettagliato allegato tecnico funzionale.

Attenzione a riportare in modo non controllato l’offerta del Fornitore.Inserire comunque gli User Requirement

(obbligo sul risultato). Infatti una particolarità dei contratti di

sviluppo software è che l’analisi avviene dopo la formalizzazione del contratto.

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Contratti informatici – clausole fondamentali

Personale del Fornitore Dipendente o rispetto al quale il Fornitore abbia formulato adeguati contratti anche a tutela dei diritti sul software e delle privacy.

Oggi le Aziende di informatica utilizzano sempre di più personale consulente o di altre aziende. Proibirlo è anacronistico ma va regolamentato correttamente.

Riservatezza Che impegni il fornitore e tutto il personale dipendente o non che viene utilizzato dal fornitore.

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Contratti informatici – clausole fondamentali

Proprietà Ne abbiamo discusso prima

Codici sorgenti Regolamentare il diritto di possedere e modificare i codici sorgenti anche al termine del periodo di garanzia.

Garantire la possibilità di trasferimento ad altre PA (nuove norme del riuso).

Tempistiche Differenziare bene se indicative o vincolanti (penali)

definire i tempi successivi al rilascio.

Garanzia Definire cosa, per quanto tempo, con che modalità .

Indicare i tempi e le modalità in cui subentrano contratti di manutenzione.

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Contratti informatici – clausole fondamentali

Licenze In caso che il software preveda anche l’utilizzo di software soggetto a licenza occorre:

Elencare in modo dettagliato le componentiRegolamentare il recesso contestuale in caso

di rottura del contratto (ovvero come garantirsi le licenze anche se non usi più il Fornitore)

Regolamentare in modo esplicito la responsabilità di allineamento a future release del software (in particolare se il sw licenziato è di proprietà del Fornitore).

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Contratti informatici – contratti di licenza d’uso

Rientra nella categoria di contratti atipici. In genere vengono proposte formulazioni di licenze “standard”.

Più le aziende sono grandi e multinazionali più tali trasposizioni sono “acritiche” rispetto alla realtà locale.

Le uniche clausole che insindacabilmente non possono essere discusse sono quelle relative alla proprietà intellettuale.

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Contratti informatici – contratti di licenza d’uso clausole fondamentali

Le principali clausole che rientrano nella casistica dei contratti di licenza uso a cui si deve prestare attenzione sono:

Definizioni Ambito Condizione di Istallazione

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Contratti informatici – contratti di licenza d’uso: clausole fondamentali

Definizioni Da comprendere in modo preciso.

Ambito della licenza Attenzione agli usi futuri, per esempio (in caso di licenze illimitate) la possibilità di estendere uso in

caso di incorporazioni o acquisto di altri enti o società.

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Contratti informatici – contratti di licenza d’uso: clausole fondamentali

Condizioni di installazioneLe condizioni che vengono poste sono delle più fantasiose. Le due più comuni sono:

licenze a CPU licenze a server

In questi casi verificare bene le clausole di trasferimento in caso di cambio o estensione della

macchina. licenze a utente nominativo

Definire bene cosa si intende per ‘utente’. Ad esempio: legato al PC o alla login

licenze a utente concorrente Anche in questo caso può variare molto in base al

modo in cui vengono rilevati gli ‘utenti’

E’ opportuno richiedere licenze gratuite per le macchine di test E’ opportuno richiedere che le licenze possano essere trasferite in caso di outsourcing

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Contratti informatici – Un caso particolare: le licenze Open Source

Per Open Source si intende qualsiasi sistema di gestione delle informazioni e delle comunicazioni che consente la disponibilità del codice sorgente, libero da licenze o con licenze nominali.

Il codice sorgente è incluso nel programma: modifiche e personalizzazioni sono incoraggiate purchè condivise.

Per molti anni ha avuto diffusione limitata soprattutto agli sviluppatori, alle università e agli enti di ricerca.

In seguito, con la nascita di numerose aziende distributrici di software a codice sorgente aperto, il modello Open Source si é diffuso in diversi paesi del mondo.

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Contratti informatici – Un caso particolare: le licenze Open Source

Sono in controcorrente rispetto alle licenze commerciali. Il licenziante concede il diritto di disporre del programma nella sua forma di codice sorgente.

Attenzione il codice Open Source non è privo di licenze.

SìNoStudio

Sì, rispettando condizioniNoIntegrazione

Sì, rispettando condizioniNoDistribuzione copie modificate

Sì, rispettando condizioniNoDistribuzione Copie duplicate

Sì, rispettando condizioniNoModifica

SìNoDuplicazione

SìSì, ma limitato alle regole specificateUso

Licenze Open SourceLicenze CommercialiDiritto

SìNoStudio

Sì, rispettando condizioniNoIntegrazione

Sì, rispettando condizioniNoDistribuzione copie modificate

Sì, rispettando condizioniNoDistribuzione Copie duplicate

Sì, rispettando condizioniNoModifica

SìNoDuplicazione

SìSì, ma limitato alle regole specificateUso

Licenze Open SourceLicenze CommercialiDiritto

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Contratti informatici – Un caso particolare: le licenze Open Source

Non tutte le licenze Open Source sono uguali nelle condizioni poste all’utilizzo in applicazioni commerciali:

Chi utilizza software Open Source deve dichiararlo e le condizioni di licenza devono essere rispettate.

SìSìMIT Public LicenceMPL

SìSìBerckleySoftware DistributionBDS

NoSiLessGPL(GNU) LGPL

NoNoGenericPublic Licence(GNU) GPL

Le modifiche possono essere tenute private

Possibilitàdi uso in software commercialeLicenzaSigla

SìSìMIT Public LicenceMPL

SìSìBerckleySoftware DistributionBDS

NoSiLessGPL(GNU) LGPL

NoNoGenericPublic Licence(GNU) GPL

Le modifiche possono essere tenute private

Possibilitàdi uso in software commercialeLicenzaSigla

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Perché Open Source

Perché consente lo scambio di software.

Perché è indipendente dai fornitori.

Perché abbassa i costi di acquisto del software.

Perché consente l’adattamento delle funzionalità.

Attenzione:

E’ di per sé privo di garanzia. I costi sono trasferiti sulla consulenza

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Riferimenti per l’acquisto soluzioni informatiche

Decreto del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie 31/10/2002.

Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dip. per l’innovazione e le tecnologie – Direttiva 19 Dicembre 2003.

Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell'Amministrazione Digitale) - art. 68, art. 69, art. 70.

Cosa ci dicono:

Favorire utilizzo di soluzioni Open Source. Garantire la proprietà (co-proprietà) del Software

realizzato per la PA. Garantire Riuso del Software da parte di altre

Amministrazioni Pubbliche. Garantire interoperabilità delle applicazioni.

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Conclusioni