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I.S.I.S GIULIO NATTA BACIS NICOLA 5CLST

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INDICE:

Argomento: Pagina

Mappa concettuale 3

Introduzione: La televisione 4

Il televisore:Lo strumento che rende possibile visualizzare le trasmissioni 5

Struttura della televisione 6

Come è possibile vedere l immagine? 7

I cristalli liquidi 9

Chimica: composti otticamente attivi 10

Storia: della televisione 12

Propaganda politica 14

Propaganda economica 16

Italiano:Pasolini 17

Conclusioni: pregi ma anche difetti 20

3

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La televisione

A livello fisico la televisione non è altro che una scatola con uno schermo, quando è

spenta è solo un soprammobile ma appena viene accesa permette di varcare la soglia tre

realtà e fantasia.

Da quando il loro prezzo divenne accessibile, molte famiglie comprarono,inizialmente con

diffidenza, questo apparecchio ed ora molti giovani passano interi pomeriggi davanti allo

schermo.

La televisione è diventato uno strumento di massa tra la fine degli anni’70 e l inizio

degli’80; questo strumento ha subito un’incredibile metamorfosi. Negli ultimi quindici anni

pochi si erano chiesti gli “effetti collaterali” della TV ed ora siamo tutti costretti a

confrontarci con essi.

Il problema tocca prevalentemente gli adolescenti e i bambini che fin dai primi anni d’età

vengono lasciati davanti ad una televisione per interi pomeriggi:

-nei bambini c’è il rischio che la televisione sostituisca il genitore o l’amico di scuola

-negli adolescenti ,la televisione più che causare danni sociali distrugge la voglia di sapere

del ragazzo. Sondaggi hanno dimostrato che solo un ragazzo su cinque ha letto un libro

negli ultimi dodici mesi, il resto preferisce aspettare il film in televisione.

Questo rigetto dei giovani verso la cultura è imputabile alla televisione, quest’ultima

annulla l’essere e gli fornisce informazioni passivamente, sulle quali lo spettatore non avrà

tempo di riflettere perché le immagini corrono troppo velocemente. Inoltre la televisione

assottiglia vertiginosamente il confine tra realtà e finzione e causa gravi danni alla psiche

dei ragazzi.

Fortunatamente in Italia i casi in cui degli adolescenti commettono stupidaggini cercando

di imitare ciò che guardano in TV sono ancora pochi ma negli Stati Uniti questo fenomeno

si espande a macchia d’olio. Il giovane non ha l’opportunità di confrontarsi con gli altri

finendo per perdere di vista la realtà.

La soluzione deve nascere dalla stessa televisione, che dovrebbe proporre programmi che

stimolino il ragazzo a scrutare il mondo che c’è fuori alla porta fino a fargli nascere la

voglia di spegnere la televisione; ma questa è un utopia: le emittenti non trasmetteranno

mai programmi che allontanano i telespettatori e quindi dobbiamo essere noi ad aprire gli

occhi ed usare con maggiore responsabilità questo strumento.

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Il televisore: lo strumento che rende possibile visualizzare le immagini

Il televisore è un ricevitore ed un trasduttore (dispositivo in grado di ricevere segnali e

trasformarli in altri segnali di diversa natura) di un segnale elettrico o elettromagnetico, che

viaggia nel canale di comunicazione da una sorgente emittente al destinatario

trasportando informazione, in un segnale ottico o visivo bidimensionale o tridimensionale

per la visualizzazione a monitor e dotato di opportuna apparecchiatura ricevente del

segnale entrante e sintonizzante del canale informativo prescelto. Per la

realizzazione fisica di tali funzionalità sono possibili varie soluzioni .In particolare i flussi o

stream audio e video di uno stesso emittente televisivo viaggiano logicamente separati tra

loro e fisicamente multiplati ( la multiplazione è una tecnica di trasmissione che consente

di far usare lo stesso canale trasmissivo a più utenti, i cui messaggi, senza interferire tra

loro, vengono inviati sul canale durante intervalli di tempo disgiunti che si succedono

ciclicamente ) in frequenza in trasmissione sullo stesso canale fisico di comunicazione.

Il ricevitore, una volta sintonizzatosi su tale canale o banda d'interesse riceverà i due

flussi demultiplandoli tra loro, ovvero separandoli, e inviando il flusso video a monitor e

quello audio alle casse acustiche/altoparlanti del televisore dopo aver sincronizzato tra

loro i due flussi. In genere la sincronizzazione avviene a monte della trasmissione da

parte dell'emittente televisiva.

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Struttura della televisione

In particolare il televisore è costituito essenzialmente da tre componenti principali:

un sintonizzatore che permette di selezionare un canale televisivo da visualizzare tra quelli

captati dall’ antenna;

un decodificatore, o ricevitore, adibito alla ricezione dei segnali elettrici provenienti da

una antenna (terrestre o satellitare) o direttamente via cavo e alla loro decodifica;

un monitor, che trasforma in immagini visibili i segnali elettrici dello stream

video(flusso/sequenza di immagini) del canale selezionato. tramite telecomando

A questi si aggiunge generalmente:

un altoparlante per la diffusione nell'ambiente dell'eventuale segnale audio associato al segnale

video.

I tre oggetti sopramenzionati possono essere fisicamente realizzati in modi differenti dando luogo a

differenti tipi di televisori:

il ricevitore può accettare segnali

di tipo analogico (cioè con valori

utili di segnali elettrici che sono

continui cioè infiniti) o digitale (in

cui i valori utili di segnale sono

numerabili e quindi finiti,possono

essere assunti solo determinati valori ): si parla in questi casi di TV analogica e TV digitale.

il tipo di sintonizzatore varia parallelamente al tipo di ricevitore:

in caso di ricevitore analogico, il sintonizzatore sarà un circuito oscillante (un circuito

elettronico che genera forme d’ onda di frequenza, forma e ampiezza di molteplici tipi) che, a

seconda della frequenza di oscillazione, permette di sintonizzare una stazione piuttosto che

un'altra. Nel caso del ricevitore digitale, invece, il sintonizzatore è più complesso: oltre ad una

parte analoga al sintonizzatore analogico, infatti, conterrà un circuito per elaborare

ulteriormente il segnale in modo da distinguerlo a seconda di altri parametri caratteristici del

segnale.

lo schermo, infine, può essere di diversi tipi: il classico tubo catodico, presente inizialmente

in tutti i televisori; il plasma, a cristalli liquidi, più recentemente a OLED (Organic Light

Emitting Diode), ovvero funzionanti tramite minuscoli diodi luminosi (LED) e dal 2008

quello adottato per i monitor laser.

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Come è possibile vedere l immagine? (tv in bianco e nero,a colori e cristalli liquidi)

L'immagine sullo schermo televisivo è composta di tanti puntini di luce. Se i punti si accendono

in modo sufficientemente veloce, i nostri occhi non vedono una sequenza di punti; appare

invece come se fossero tutti accesi contemporaneamente. Questo succede perchè noi

continuiamo a vedere un punto come acceso ancora per un certo tempo dopo che è stato spento.

Questo fenomeno è chiamato persistenza della visione.

Di cosa son fatti i puntini?

Dentro la TV c'è un tubo a raggi catodici. Il catodo è una lastra carica negativamente che viene

scaldata in modo da accumulare sufficiente energia per poter emettere elettroni. Gli elettroni

vengono accelerati verso una lastra carica positivamente, chiamata anodo. Gli elettroni lasciano

l'anodo in direzioni casuali fino a che passano fra il catodo e l'anodo. La forza elettrica fra

l'anodo e il catodo produce il fascio di elettroni. Questo colpisce l'interno dello schermo

televisivo, che è ricoperto con granelli di fosforo. Il fosforo diventa luminoso se viene colpito

da elettroni. Quando gli elettroni colpiscono lo schermo, il fosforo si illumina (questi sono i

puntini).

Come è possibile avere un immagine in movimento?

Il fascio di elettroni viene focalizzato in tempi diversi in parti differenti dello schermo. Il fascio

di elettroni attraversa lo schermo in linee. Dopo che le tutte le linee relative ad un'immagine

sono state analizzate, il raggio passa alle linee dell'immagine seguente. L'immagine seguente

differisce da quella precedente, e la persistenza della visione fa sì che le immagini si fondano e

creino l'impressione del movimento.

Come fa il fascio di elettroni a muoversi nelle diverse parti dello schermo?

Il fascio di elettroni viene inviato alle diverse parti dello schermo. Dei magneti piegano il fascio

verso le parti dello schermo in cui deve dirigersi nei diversi istanti di tempo, ed inoltre aiutano a

focalizzarlo. Quando si avvicina il magnete al fascio, gli elettroni si muovono in direzione

perpendicolare sia al fascio sia al magnete. Questa è una legge fondamentale della natura. Un

campo magnetico fa sì che una corrente di elettroni si muova in direzione perpendicolare sia al

campo magnetico (lungo il magnete), sia alla corrente stessa. la televisione usa un

elettromagnete per deviare il fascio di elettroni.

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come si ottengono immagini grigie a partire da granuli di fosforo chiari e scuri?

La corrente del fascio di elettroni determina la luminosità di ogni granello di fosforo. Il

voltaggio fra l'anodo e il catodo può essere variato, per cambiare la corrente del fascio. Una

corrente maggiore significa che più elettroni colpiscono lo schermo ogni secondo. Più la

corrente è alta, più luminoso è il fosforo. In questo modo, si può ottenere qualunque sfumatura

di grigio.

Da dove viene il colore?

Come i colori interagiscono? Ci sono due tipi di regole per

mescolare i colori. La prima riguarda la luce, la seconda le cose

come le vernici o le tempere. Si può ottenere il giallo dal rosso e

dal verde. Questo tipo di combinazione somma i due colori, ed il

nostro cervello vede il risultato come un nuovo colore, anche se

non c'è in realtà nessun nuovo colore. Le componenti rossa,

verde e blu della luce bianca che illumina l'immagine vengono

assorbite oppure riflesse. Quando mescolo giallo e cyan, il giallo

assorbe la componente blu della luce, mentre il cyan assorbe le

parte rossa, ed il verde è l'unica cosa che mi rimane da vedere.

Come fa un fascio di elettroni a produrre tre colori differenti?

Ci sono tre fasci di elettroni e tre differenti tipi di granuli di fosforo. Ogni fascio di elettroni viene

diretto da una griglia in modo da arrivare ad un granulo dello stesso colore. In questo modo hai tre

diversi colori da mescolare. Quando guardi questi punti colorati da una certa distanza, questi si

sommano insieme.

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TV a cristalli liquidi LCD Liquid crystal display

Per capire il funzionamento delle televisioni a cristalli liquidi occorre conoscere qualcosa riguardo

la polarizzazione della luce:

-la luce in natura si muove su infiniti piani di propagazione.

- la luce si dice polarizzata quando si muove solo su un piano di propagazione

-un fascio di luce non polarizzata puo esser polarizzato tramite il passaggio attraverso un

polarizzatore.

-se un onda è polarizzata nella stessa direzione del polarizzatore passa indisturbata, mentre se un

onda è polarizzata in direzione perpendicolare al polarizzatore viene assorbita. Questo avviene

secondo la LEGGE DI MALUS in cui l intensità della luce si riduce di un

valore proporzionale al quadrato del coseno dell angolo tra la luce polarizzata ed il polarizzatore.

-i polarizzatori con assi di trasmissione perpendicolari tra loro sono detti “polarizzatori incrociati”e

la trasmissione attraverso due polarizzatori incrociati è nulla (Legge di Malus con angolo di 90°).

I polarizzatori incrociati trovano molti utilizzi pratici come per esempio nel funzionamento dei

display a cristalli liquidi(LCD). Ogni elemento attivo di un LCD è formato da tre componenti : due

polarizzatori incrociati ed una celletta che contiene un fluido formato da molecole lunghe e sottili, i

cosiddetti cristalli liquidi.

I cristalli liquidi

Il cristallo liquido è selezionato per la sua capacità di ruotare la direzione di polarizzazione. Nel suo

stato “off”, il cristallo liquido ruota la direzione di polarizzazione e la luce attraversa i polarizzatori

incrociati. In questo stato l LCD è trasparente. Se si applica una tensione al cristallo liquido , questo

non fa piu ruotare la direzione di polarizzazione e la luce non viene più trasmessa.

Perciò nel suo stato “on” l LCD appare opaco. E’ cosi che si fanno comparire dai caratteri scuri su

uno sfondo chiaro. Dato che basta pochissima energia per fornire la tensione necessaria a porre una

cella di cristallo liquido nello stato “on”l LCD risulta molto efficiente sul piano energetico.

Esistono molti composti organici ,oltre ai cristalli liquidi ,che riescono a far ruotare la

direzione di polarizzazione di un fascio di luce. Tali composti sono detti otticamente attivi.

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CHIMICA:composti otticamente attivi

I cristalli liquidi sono composti organici otticamente attivi, ciò significa che hanno la capacità di

ruotare il piano della luce polarizzata (che come già detto prima è luce che si propaga su un solo

piano).

Una sostanza capace di ruotare il grado della luce polarizzata viene chiamata chirale ed è una

sostanza che ha almeno un centro stereogeno ovvero un carbonio ibridato sp3 che ha legati 4

gruppi di atomi diversi tra di loro. I composti chirali hanno due isomeri(stessa formula bruta, ma

diversa formula di struttura) che deviano il piano della luce polarizzata di uno stesso angolo, ma

uno la devia in senso orario e l'altro in senso antiorario.

I due isomeri chirali vengono chiamati enantiomeri e sono immagini speculari non sovrapponibili. I

due enantiomeri vengono chiamati R o S ed hanno le stesse caratteristiche fisiche , ma diverse

caratteristiche chimiche. Per stabilire quale dei due sia l'isomero (R) e quale l'isomero (S) si

seguono le regole di Cahn, Ingold e Prelog:

si ordinano i quattro gruppi legati all'atomo di carbonio stereogenico dando priorità maggiore al

gruppo che ha direttamente legato all'atomo di carbonio stereogenico l'atomo di numero

atomico maggiore; se due gruppi sono legati all'atomo di carbonio stereogenico con atomi di

uno stesso elemento si considerano i due successivi, se anche questi sono uguali si continua

lungo le catene fino a quando viene individuata una differenza. A parità di atomi legati, legami

tripli e doppi hanno priorità su quelli semplici.

Prendendo ad esempio l'acido lattico (vedi figura; gli atomi rappresentati in nero sono quelli

di carbonio, quelli in rosso sono di ossigeno, quelli in bianco di idrogeno), i quattro gruppi

sono, in ordine di priorità decrescente

-OH, -COOH, -CH3, -H

si osserva l'atomo di

carbonio stereogenico mantenendo dietro

di esso il gruppo a priorità più bassa; si

osserva quindi se la sequenza delle priorità

degli altri tre, in ordine decrescente, segue

una rotazione oraria o antioraria

se la rotazione è oraria si assegna il prefisso (R)

se la rotazione è antioraria si assegna il prefisso (S)

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Per vedere se una sostanza è chirale o achirale si utilizza uno strumento chiamato polarimetro

composto da un prisma di Nicol(per polarizzare la luce) ,un tubo contenente la sostanza da

analizzare e un analizzatore.

Se la sostanza posta nel tubo analizzatore esce ruotata, allora la sostanza è chirale e otticamente

attiva. Nel caso in cui viene messa una sostanza achirale la luce non subisce rotazioni.

La rotazione dipende da fattori come la temperatura, la lunghezza d onda ed il solvente:

In conclusione un composto è in grado di ruotare la luce polarizzata e quindi di agire come i cristalli

liquidi nel funzionamento dell accensione del display di un televisore se è un composto chirale,

quindi se è un enantiometro con un centro stereogeno ed è otticamente attivo.

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STORIA DELLA TV L'inizio della storia della televisione viene convenzionalmente fatto risalire al 25

marzo 1925, quando l'ingegnere scozzese John Logie Baird ne dimostrò il funzionamento

a Londra.

Televisione elettromeccanica

Nella dimostrazione di Baird,venivano trasmesse a distanza delle immagini in movimento,

ed il 2 ottobre 1925 riuscì a trasmettere immagini con una vasta gamma di grigi: nasceva

cosi la famosa televisione in bianco e nero. La prima trasmissione avvenne dal suo

laboratorio alla stanza a fianco ed era il volto del suo fattorino che veniva trasmesso con

una frequenza di 5 immagini al secondo.

Nel 1927 riuscì a trasmettere da Londra a Glasgow (700 km di distanza) attraverso una

linea telefonica in cavo e nel 1928 riuscì a trasmettere le prime immagini a colori.

La televisione di Baird fu definita televisione elettromeccanica perché l'apparecchio di

ripresa delle immagini e quello di visione si basavano su un dispositivo elettromeccanico :

il disco di Nipkow che analizza e riproduce le immagini. Il disco di Nipkow è un disco

analizzatore metallico sul quale sono praticati dei fori disposti

a spirale in posizioni progressivamente più esterne;

facendolo girare, si analizzano le immagini riga dopo riga. Un

dispositivo elettrico posto dall'altra parte trasforma le

variazioni di luminosità dei fori in impulsi elettrici.

Questo tipo di televisione si diffuse solo in alcuni Stati del

mondo (in Italia non si diffuse, fu

solo sperimentata) e venne presto sostituita dalla televisione

elettronica

Televisione elettronica

La televisione elettronica fu realizzata il 7 settembre 1927 dall'inventore americano Philo

Farnworth nel proprio laboratorio di San Francisco. Anche nella televisione elettronica la

ripresa e la visione si basavano su un dispositivo elettronico: il tubo a raggi catodici.

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Il tubo catodico serve per il controllo di correnti

elettriche e la manipolazione di segnali elettrici. .

grazie a una fonte esterna di energia, fornisce in

uscita un segnale di potenza amplificato:la corrente

passa fra due elettrodi (l'anodo e il catodo); a

seconda della tensione a cui sono poste alcune

parti metalliche (griglie) frapposte tra i due elettrodi,

il catodo emette elettroni per riscaldamento.

Televisione digitale

Venne inventata nel 1942 da due statunitensi:

Atanasoff e Berry; e si basa sulla

rappresentazione digitale dell'informazione (segnali

audio e video), sottoforma di codice binario.

Da un punto di vista tecnico, infatti, la televisione è

un'informazione elettronica che come tale può essere

rappresentata in due forme diverse: analogica o digitale.

La televisione in Italia

In Italia, la televisione si diffuse molto a partire dagli anni Cinquanta. In quegli anni la

televisione era un bene di lusso che pochi italiani potevano permettersi, tanto che i bar

diventarono luoghi prediletti per visioni di gruppo, soprattutto in occasione delle

trasmissioni del primo e subito popolarissimo telequiz italiano diretto da Mike Bongiorno:

Lascia o raddoppia?.

Negli anni '60, con il progresso dell'economia, il televisore divenne più accessibile,anche

alle classi sociali più basse e nacque un programma di insegnamento elementare condotto

dal maestro Alberto Manzi per eliminare l elevato tasso di analfabetismo.

Inizialmente la televisione italiana era una delle più pedagogiche al mondo in quanto

aveva finalità educative e non dava troppa importanza alla ricerca dei consensi dei

telespettatori.

Nel corso del tempo il carattere pedagogico venne sostituito con quello propagandistico,

in particolare di tipo politico e economico.

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Propaganda politica: ruolo dei mezzi d’ informazione nei totalitarismi

Il fascismo

In Italia, il fascismo era nato nel 1919 come “movimento dei fasci di combattimento” ed era

visto come risposta all’ insoddisfazione sociale causata dal dopoguerra. Infatti inizialmente

questo movimento ha trovato consenso :

-negli arditi: cioè coloro che erano stati comandanti o generali dell’ esercito e una volta

finita la guerra perdono il loro ruolo di prestigio e gli rimane solo un forte sentimento

nazionalista,

-nei settori della piccola e media borghesia italiana: cioè coloro che vedono le altre classi

arricchirsi grazie all’ affermarsi dell’industrializzazione e loro ne sono esclusi,

-nei settori dell’ intellettualità: come per esempio nei futuristi i quali vogliono cancellare il

passato perché secondo loro non bisogna esser passivi di fronte alla cultura,ma farla.

Nel 1921 nasce il partito nazionale fascista PNF che ha come segretario Mussolini e trova

consensi anche nella borghesia agraria ed industriale, in quanto era cresciuta in quegli

anni la paura di una rivoluzione simile a quella russa. Il PNF si avvale da subito dello

squadrismo cioè di squadre armate guidate da RAS che svolgevano spedizioni punitive

utilizzando manganelli ed olio di ricino come strumento di tortura.

Nel tempo il PNF ottiene sempre più consensi e poteri. Per esempio quando ,nel 1922, si

ha la marcia su Roma con cui Mussolini ottiene la carica di ministro degli interni e degli

esteri da parte del re, il quale non aveva reagito a questo atto rivoluzionario.

Il controllo esercitato tramite i mezzi di comunicazione di massa

Nel 1925 lo stato fascista diventò uno stato totalitario ed una vera e propria dittatura.

Questo è stato possibile grazie al controllo esercitato dallo stato sul popolo tramite l’

utilizzo dei mass media che sono in grado di manipolare le coscienze. I nuovi strumenti di

comunicazione di massa utilizzati dal fascismo furono soprattutto le radio e i cinema; ed in

seguito molto importante fu l utilizzo della televisione.

Nel 1924 viene fondata “L'Unione Cinematografica Educativa” (LUCE) con il compito di

produrre cortometraggi e servizi fotografici con l'intento di “educare” le masse alla

“grandezza” del regime fascista e del suo capo.

Il “soggetto protagonista” dei cortometraggi e delle fotografie era sempre uguale:la parata

di regime con i gerarchi che passavano tra le folle entusiaste e le eroiche gesta

dell'esercito italiano sotto la guida di Mussolini. La propaganda doveva cercare di

ottenere un consenso che la realtà vera avrebbe negato.

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Nel 1942 nacque l'Ente italiano per le audizioni radiofoniche, anche conosciuto con

la sigla EIAR, fu una società privata italiana titolare delle concessione in esclusiva delle

trasmissioni radiofoniche sul territorio nazionale. L'EIAR è stata la voce del fascismo per

tutta la durata del ventennio ed aveva il monopolio. In seguito l EIAR venne sostituita

dalla Radio Audizioni Italiane RAI che tuttora è la società concessionaria in esclusiva

del servizio pubblico radiotelevisivo in Italia.

La propaganda era parte significativa di un'azione che iniziava nella scuola. Con l’ opera

nazionale Balilla fin da piccoli si entrava a far parte di gruppi come “figli della lupa”da 8-10

anni, “avanguardisti”tra 14-18 anni e “fasci giovanili”dai 18-21 anni ed i bambini venivano

proiettati in una mentalità militaresca e ad una vita per lo stato. Per questo si può dire che

il cittadino doveva essere accompagnato dalla culla fino alla morte dallo stato.

Nel corso del tempo il fascismo aveva perso il carattere politico e attivo che lo aveva

contraddistinto alla sua nascita, ed aveva assunto caratteri burocratici ed amministrativi

diventando cosi un movimento propagandistico. L esempio maggiore si ha con il

segretario Starace, il quale è stato incapace di creare una classe dirigente stabile e non è

riuscito a trasformare il consenso dei cittadini in attiva partecipazione,perdendo cosi il

ruolo politico del regime e assumendo solo funzioni coreografiche.

Il totalitarismo per Arendt

Hannah Arendt fu una filosofa e scrittrice tedesca che scrisse la sua teoria riguardo al

totalitarismo, il quale per esser tale doveva aver uno stato con le seguenti caratteristiche:

-una società di massa

-un controllo politico ed economico stabile

-l uso della violenza per sopprimere le opposizioni

-il culto di un capo

-monopolio dei mezzi di comunicazione

Tutti questi punti possono esser resi possibili grazie a forti strumenti propagandistici come

il cinema, la radio e la televisione che vennero usati da tutti i totalitarismi(in Italia da

Mussolini , in Germania da Hitler e in Russia da Stalin) grazie alla loro capacità di

controllo delle coscienze.

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Propaganda economica:consumismo/ società di massa

La società dei consumi è resa possibile soprattutto grazie al bombardamento della

pubblicità. Sempre presenti nelle trasmissioni di programmi, gli spot vengono concepiti

sempre più attraenti da menti esperte che li affiancano a degli slogan difficili da

dimenticare,persuadendo a comprare il prodotto. Vengono usati anche molti messaggi

subliminali.

Ma in che modo la televisione riesce a manipolare le grandi masse?

Innanzitutto bisogna dire che la televisione non impone,ma circoscrive le scelte: il cervello

umano è in grado di scegliere solo fra ciò che conosce, e l immenso potere della

televisione può decidere quali informazioni e modelli presentare alla massa e soprattutto

quali non presentare. Questo significa che circoscrive ciò che la massa conosce,decide

cioè tra quali idee possono esser scelte da ognuno. Molto importante per la riuscita di ciò

è l omissione di consistenti parti della realtà.

Inoltre vengono stimolate invidie e inadeguatezza verso coloro che non si conformano al

modello che tutti devo conoscere(estetico,politico,sociale,economico).

Ed infine la televisione promuove l immagine dell’ individuo vincente ,furbo, determinato, e

magari anche un po’ aggressivo e bugiardo; omettendo dalla consapevolezza comune tutti

gli altri aspetti della vita non favorevoli economicamente o politicamente al

regime(altruismo, sensibilità,sincerità ecc..).

Le televisioni commerciali

In Italia, così come anche in moltissimi altri paesi, convivono 2 modelli di proprietà dei

network televisivi:

la televisione pubblica, che ha i suoi proventi sia da trasferimenti dello stato che dalla

pubblicità,

e le televisoni commerciali (in Italia emblematico il gruppo Mediaset) che traggono i loro

proventi principalmente dalla pubblicità .

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Pasolini

Pasolini fu un attento osservatore della trasformazione della società dal secondo

dopoguerra sino alla metà degli anni settanta, suscitò spesso forti polemiche e accesi

dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e

della nascente società dei consumi italiana, come anche nei confronti del Sessantotto e

dei suoi protagonisti.

Scritti corsari è una raccolta di articoli che Pier Paolo Pasolini pubblicò sulle colonne del

quotidiano Corriere della Sera, tra il 1973 ed il 1975, e che comprende una sezione di

documenti allegati, redatti da vari autori.

Si tratta di una raccolta di interventi il cui tema centrale è la società italiana, i suoi mali, le

sue angosce. Lui, figura solitaria, lucido analista, crudo e sincero, si scontra con quel

mondo conformista che è responsabile del degrado culturale della società. Controcorrente,

riesce ad esprimere, con grande chiarezza e senza fraintendimenti, tesi politiche di grande

attualità tutt'oggi, con uno spirito critico raro e profondo, e trattando tematiche sociali alla

base dei grandi scontri culturali dell'epoca.

La critica della modernità di Pier Paolo Pasolini

Il 9 Dicembre 1973 Pasolini pubblica “Acculturazione e acculturazione ” sul Corriere della

Sera , con titolo ”sfida ai dirigenti della televisione” in cui Pasolini critica la società

omologata dal consumismo e pensa che la televisione sia “un medium di massa” che si

asserve alla massa per imporre loro modelli di “una condizione umana obbligatoria”.

Soprattutto negli ultimi anni di vita, Pasolini scopre le forme di un processo di profonda e

irreversibile trasformazione della cultura e della società dove le diversità venivano

cancellate e sostituite da “valori falsi e alienanti”.

Pasolini non rifiutò mai aprioristicamente la televisione, anzi immaginò e realizzò alcuni

film destinati proprio ai teleschermi e partecipò a vari programmi televisivi. Fra le utopie

pasoliniane esisteva infatti l'idea di una televisione diversa, perché, come affermò egli

stesso, “non sostengo affatto che tali mezzi siano in sé negativi: sono anzi d’accordo che

potrebbero costituire un grande strumento di progresso culturale; ma finora sono stati, così

come li hanno usati, un mezzo di spaventoso regresso, di sviluppo appunto senza

progresso, di genocidio culturale per due terzi almeno degli italiani”.

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Pier Paolo Pasolini Scritti corsari: Acculturazione e acculturazione(9 dicembre 1973)

Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il

fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture

particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi

modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai

modelli imposti dal Centro, è tale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è

compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la

peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due

rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema

d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno oramai strettamente unito la periferia al Centro,

abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e

decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese che era così storicamente

differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni

autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla

nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non

siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neo-laico, ciecamente dimentico di

ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane. L’antecedente ideologia voluta e imposta

dal potere era, come si sa, la religione: e il cattolicesimo, infatti, era formalmente l’unico fenomeno culturale

che “omologava” gli italiani. Ora esso è diventato concorrente di quel nuovo fenomeno culturale

“omologatore” che è l’edonismo di massa: e, come concorrente, il nuovo potere già da qualche anno ha

cominciato a liquidarlo. Non c’è infatti niente di religioso nel modello del Giovane Uomo e della Giovane

Donna proposti e imposti dalla televisione. Essi sono due persone che avvalorano la vita solo attraverso i

suoi Beni di consumo (e, s’intende, vanno ancora a messa la domenica: in macchina). Gli italiani hanno

accettato con entusiasmo questo nuovo modello che la televisione impone loro secondo le norme della

Produzione creatrice di benessere (o, meglio, di salvezza dalla miseria). Lo hanno accettato: ma sono

davvero in grado di realizzarlo?

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No. O lo realizzano materialmente solo in parte, diventandone la caricatura, o non riescono a realizzarlo che

in misura così minima da diventarne vittime. Frustrazione o addirittura ansia nevrotica sono ormai stati

d’animo collettivi. Per esempio, i sottoproletari, fino a pochi anni fa, rispettavano la cultura e non si

vergognavano della propria ignoranza. Anzi, erano fieri del proprio modello popolare di analfabeti in

possesso però del mistero della realtà. Guardavano con un certo disprezzo spavaldo i “figli di papà”, i piccoli

borghesi, da cui si dissociavano, anche quando erano costretti a servirli. Adesso, al contrario, essi

cominciano a vergognarsi della propria ignoranza: hanno abiurato dal proprio modello culturale (i

giovanissimi non lo ricordano neanche più, l’hanno completamente perduto), e il nuovo modello che cercano

di imitare non prevede l’analfabetismo e la rozzezza. I ragazzi sottoproletari – umiliati – cancellano nella loro

carta d’identità il termine del loro mestiere, per sostituirlo con la qualifica di “studente”. Naturalmente, da

quando hanno cominciato a vergognarsi della loro ignoranza, hanno cominciato anche a disprezzare la

cultura (caratteristica piccolo borghese, che essi hanno subito acquisito per mimesi). Nel tempo stesso, il

ragazzo piccolo borghese, nell’adeguarsi al modello “televisivo” – che, essendo la sua stessa classe a

creare e a volere, gli è sostanzialmente naturale – diviene stranamente rozzo e infelice. Se i sottoproletari si

sono imborghesiti, i borghesi si sono sottoproletarizzati. La cultura che essi producono, essendo di carattere

tecnologico e strettamente pragmatico, impedisce al vecchio “uomo” che è ancora in loro di svilupparsi. Da

ciò deriva in essi una specie di rattrappimento delle facoltà intellettuali e morali. La responsabilità della

televisione, in tutto questo, è enorme. Non certo in quanto “mezzo tecnico”, ma in quanto strumento del

potere e potere essa stessa. Essa non è soltanto un luogo attraverso cui passano i messaggi, ma è un

centro elaboratore di messaggi. È il luogo dove si concreta una mentalità che altrimenti non si saprebbe

dove collocare. È attraverso lo spirito della televisione che si manifesta in concreto lo spirito del nuovo

potere. Non c’è dubbio (lo si vede dai risultati) che la televisione sia autoritaria e repressiva come mai

nessun mezzo di informazione al mondo. Il giornale fascista e le scritte sui cascinali di slogans mussoliniani

fanno ridere: come (con dolore) l’aratro rispetto a un trattore. Il fascismo, voglio ripeterlo, non è stato

sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l’anima del popolo italiano: il nuovo fascismo, attraverso i

nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto, la televisione), non solo l’ha scalfita, ma

l’ha lacerata, violata, bruttata per sempre.

(Pierpaolo Pasolini, “Corriere della Sera”, 9 dicembre 1973)

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CONCLUSIONI:pregi ma anche difetti

Oggi si può affermare che la televisione è il principale strumento di intrattenimento. In

conclusione il ruolo della televisione, che era quello di informare, ormai è stato sostituito

da programmi volti soltanto a rilassare la gente provocandone una vera e propria

dipendenza . Questo strumento è ormai molto presente nella vita di ogni persona ed ha lati

positivi, ma anche lati negativi.

I pregi della televisione sono:

-i telegiornali ci tengono costantemente informati su fatti in scala nazionale e

internazionale, stando comodamente seduti a casa,

-migliora il nostro italiano arricchendoci di nuove espressioni e terminologie: infatti la sua

diffusione combatteva il difficile problema dell'analfabetismo,

-documentari e approfondimenti politici e sociali permettono l'apprendimento di fatti ed

episodi che aiutano a comprendere come gira il mondo,

-distoglie e distrae dai problemi quotidiani e risulta essere un piacevole svago,

I difetti della televisione sono:

-intontisce cioè provoca danni cerebrali, seppur lievi, dati da un'eccessiva visione del

teleschermo,

-provoca confusione tra il mondo della realtà con quello della finzione,

-provoca idolatria verso personaggi famosi, i cosiddetti "vip",

-allontana da altri interessi: recenti studi affermano che per 7 italiani su 10 il televisore

costituisce il principale piacere quotidiano. Ciò è dovuto alla dipendenza che essa

provoca, fuorviando le persone da hobby più utili e costruttivi, come quello di uscire con gli

amici o leggere un libro,

- il bombardamento della pubblicità che crea conformismo in una società di massa.

E' dunque importante, da parte dei telespettatori, saper riconoscere i vari aspetti positivi e

negativi della televisione al fine di utilizzare lo strumento a proprio vantaggio utilizzandolo

per la crescita intellettuale.